Stadium n. 23/1959

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C. S. I I vostri esercizi, le vostre com­ petizioni, che sono come serene parentesi tra la monotonia dello studio e del lavoro quotidiano, debbono favorire In voi la parte spirituale ed immortale. Se aves­ sero su di essa un Influsso danno-

PRESIDENZA NAZI

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ARCHIVIO SIGI

Pastor Angelicas Sn 5' vagina

La Giornata olimpica

un perìcolo per le vostre anime, o un ostacolo per radempimento delle pratiche religiose, allora vi trovereste fuori strada, come corrldorl che, per non avere bene impostata la propria corsa, non arrivano in tempo di primato al traguardo.

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GIOVANNI XXIII

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PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

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A REGGIO EMILIA STUPENDA DIMOSTRAZIONE DELLA NOSTRA VITALITÀ AGONISTICA

empo libero | niella maggiore rassegna atletica nazionale

sport

risultati tecnici collettivi di notevole livello

L TEMPO LIBERO è un dono di Dio affidato alla libertà dell’uomo che deve utilizzarlo per il per­ fezionamento totale della sua persona. Il tempo acquista valore e dignità quando venga riempito da un finalismo e quando sia utilizzato nell’amore soprannaturale e nella vita di grazia. Il quanto e il modo di questo tempo libero o disponibile » è affidato direttamente a scelte li­ bere dell’individuo. Il tempo libero deve essere un complemento al tempo-lavoro non un contrapposto e deve quindi incidere favorevolmente sullo svilup­ po fisico, intellettuale, morale, religioso dell’uomo. E quindi la sua valorizzazione deve essere coscien­ te, regolata in base a specifiche esigenze dell’indi­ viduo. Due sono i fini del tempo disponibile. Il primo è liberare l’individuo di tutte quelle condizioni ne­ gative che possono provenire in particolar modo dall’ambiente. Il secondo consiste nell’occupare il tempo disponibile con attività che servano a com­ pletare l’educazione biopsichica e spirituale del­ l’uomo. Lo sport per noi è uno dei tanti mezzi d’impiego del tempo disponibile ed ha in sè come fine pri­ mario quello di educare, sviluppare e fortificare il corpo dal lato statico e dinamico e come fine più remoto « l’utilizzazione da parte dell’anima, del corpo così preparato per lo sviluppo della vita interiore ed esteriore della persona umana » (Pio XII). Possiamo definire l’attività sportiva co­ me un insieme di attività fisiche sostenute ed ali­ mentate da un sano agonismo, con lo scopo di educare fisicamente, psichicamente, spiritualmente, socialmente l’uomo perché con più facilità possa conoscere amare e servire Dio. Nello sport l’uomo può trovare lo svago e quindi l’evasione dal «terribile quotidiano». Nell’agonismo trova la molla che suscita interesse. Nelle regole e nella tecnica sportiva trova un grande mezzo di educazione e quindi di valorizzazione del tempo libero. E’ però assolutamente necessario che lo sport sia utilizzato nei giusti limiti imposti dalle esigen­ ze naturali dell’uomo. E le esigenze naturali sono l’armonia tra spirito e corpo, la supremazia del­ l’anima sul corpo, la cura del corpo che non di­ venti un culturismo fisico, il rispetto della famiglia, della propria professione e del tempo di preghiera. Sono leggi essenziali e non possono essere assolu­ tamente violate senza che ne venga un grande male all’individuo e alla società. Il professionismo sportivo sarà necessario ma non è più impiego del tempo libero e non è più sport ma spettacolo da saltimbanchi pagati più o meno bene. Quando lo sport viene ad occupare tutto il tempo donato all’uomo si sostituisce al tempo-lavoro. Non può un uomo vivere di solo sport senza risentirne profondamente in tutta la sua struttura personale. Una prova molto evidente che conferma questa nostra tesi ce la offre il dott. Antonelli nella sua indagine psicodiagnostica sui giocatori di una squadra italiana di calcio di serie A. Ecco la dia­ gnosi: Il test di Buck «indicherebbe un livello in­ tellettivo medio entro i limiti inferiori della nor­ malità nella maggior parte dei casi, ed inferiore alla norma in alcuni. I soggetti hanno presentato costantemente: forte labilità affettiva, una certa insicurezza compensata da sovrastrutture aggressi­ ve e da artificiosi atteggiamenti di fatalismo, in­ fantilismo ed immaturità della vita emotiva, scarso senso della famiglia, ipervalutazione della propria valentia fisica ecc... ». C’è n’è abbastanza. Su questo argomento ci ritorneremo. Per ora crediamo opportuno concludere che lo sport servirà positivamente aU’impiego del tempo libero se sarà contenuto nei limiti di un sano agonismo e se sarà utilizzato per educare il nostro giovane. Ogni altro atteggiamento sarà destinato a creare situazioni deleterie per il corpo e l’anima dell’atleta o del­ l’uomo che cerca nell’attività fisica un compenso alla tensione quotidiana.

Sono dfirì'ero maturi

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NICOLA PAVONI

NA volta tanto occorre fare pagnatori entusiasti per le af-|perito industriale, aveva vinto il giorno avanti in «italiano e un coktail di cifre e di formazioni dei singoli atleti. spiriti, di sorrisi e di delusioniQuale cammino enorme il meccanica», nella riparazione — peraltro serene e ben ac­ C.S.I. ha compiuto in una doz- settembrina. E so anche come cette — di pedane e di corsie, zina di anni di fasi nazionali, non abbia intenzione di rimaper trarre le risultanze delle che la nostra organizzazione nere nel suo paesino in Car­ finali nazionali di atletica leg­ ila ormai quindici anni di vita ni a. a mandare avanti il *forprosperosa e convincente. Ino » di suo padre, convinto gera della nostra stagione. Quale bilancio notevole, an- com'è di poter trovare nel La manifestazione di Reggio che questa volta e più che mai, Canadà terreno più adatto per Emilia, veloce, spigliata, ar­ può essere tratto dalle cifre sviluppare la professione che moniosamente curata da una e dallo schieramento colletti- tanto lo appassiona e lo ha regia impeccabile di cui può vo dei giovani che con giusto spronato nei duri anni di ireconsiderarsi maestro il Comi­ orgoglio portavano all’occhiel- quenza dell'istituto Industria­ tato Provinciale dell’attivo lo dal loro giungere a Reggio le. L’«Atala» di Udine perdecentro emiliano, ha centrato un Emilia, il distintivo di « filiali- rà perciò, con ogni proba­ bersaglio nuovo: la maturità sta nazionale »! Ma ciò che più bilità una sicura promessa atletica e civica dei nostri gio­ conta non sono le cifre, non atletica ma sarà egualmente vani che si dedicano con in­ sono i molti limiti raggiunti e lieta di aver contribuito a forfinita passione con serietà ed superati rispetto al passato, mare un uomo che rappresenintelligenza alla pratica della il livello collettivo assai |terà degnamente oltre Oceano, disciplina principe fisico ago­ non è :------più alto, toccato, bensì il ri­ e fors’anche ancora nello sport nistica. sultato di una formazione ci­ cattolico, la nostra gioventù. Nelle sette ore piene di vica e morale affiorata in oDa parte suo papà Zat può competizioni è stato un susse­ gnuno dei competitori. essere certo della rettitudine guirsi sul campo di giovani Non capita tutti i giorni, an­ e dell'avvenire del ragazzo. accurati nella tenuta quanto che a colui che ormai ha die­ E così ho saputo che Fer­ disciplinati ed attenti al lavo­ tro di sè trent'anni e più di nando laneselli trentino della ro delle giurie. Senza il mi­ professione e di dinamica or­ più bell'acqua, non molto alto nimo inciampo, senza un con­ ganizzativa. imbattersi in 200 per essere * giavellottista » — trattempo. senza che ci sia mai e passa giovani sereni, pos­ anche se. lo ricorda lui, il suo stato bisogno di un intervento senti nei muscoli, completi quasi conterraneo Zigiotti. tecnico del supervisore come nella mente e nel cuore, non meno alto ancora, lanciò l’at­ di richiami di sorta da parte solo di fronte alle responsa­ trezzo ad una distanza rispet­ di responsabili, all’infuori di bilità gioiose di una attività tabilissima — figlio di un mo­ qualche cortese invito a rima­ che deve pur sempre rimane­ desto ferroviere trasferito da Sopra: Il fiorentino Vecchioni, sorprendente vincitore del salto in alto. Sotto: il tori­ nere ai bordi, rivolto a foto­ re nella convinzione di tutti Bosentino in Val Sugana, a nese Bottazzi soffia sul traguardo dei 110 ad ostacoli la vittoria al genovese Perniciaro grafi e cineasti o ad accom- sul piano fisico e ricreativo. In Trento, è preoccupato di non 200 e più ragazzi sulla soglia riuscire a diventare ragionie­ della vita civile: tra le ma­ re. Lo sport lo abbina allo stuturità di studio e quelle tec­ L’INTENSA GIORNATA DI FINALI AL CAMPO SCUOLA REGGIANO niche di un mestiere. Più di uno di questi vincitori nello sport atletico di casa nostra, noti già in campo junìoristico federale, dopo aver tagliato il filo di lana con un largo sor­ riso che copriva ed annullava la smorfia dello sforzo finale, o dopo aver scaraventato l’at­ trezzo più avanti di tutti gli altri, o superata l’assicella in­ sidiosa trattenendo il respiro, o spinto il proprio corpo dopo la felice « battuta • oltre la Ariotti 10”9 nei 100 e 22”2 nei 200, Rosso 22”2 nei 200, De Palma 8'58”2 nei 3000, Giangrande 14” 7 metà del gran rettangolo sab­ bioso, nei minuti di attesa di nei 110 osi., Zat 13,92 nel peso e 43,23 nel disco, la 4x400 di Roma 3’24”9, Carocci 24 19 2 5 km. marcia salire sulla triplice pedana per la proclamazione, è venuto a sedersi accanto a me — la Pur con questi due totali si mattina — in tribuna, o ad ap­ quali non tardano J^ORSE. il miglior commento con un tempo (24’19’’2) degno su atleti ha una visione esatta della poggiarsi alla bassa delimita­ • alla giornata di gare per di miglior citazione; quando molto ad affermarsi forza tecnica del CSI. Ma se zione in ferro che è al bordo Un confronto s’impone. la finale del campionato del nella velocità si hanno atleti La tabella finlandese, il ter­ facciamo le differenze avremo esterno della pista, nelle ore CSI di atletica disputato a che piombano sul filo di lana Reggio Emilia il 4 ottobre in 10”9 e 22’2; quando nei lan­ mometro atletico di ogni pre­ che l’aumento della •base» è del pomeriggio. Desideroso di punti 1.566, contro i punti ci si raggiungono misure di stazione, ci presta i suoi va ­ scorso, è quello che, involon­ ’ero di avvicinarmi alla li­ 953. A risultanza di quelle po­ com tariamente abbiamo ascoltato oltre 43 metri nel disco e di lori. nea di arrivo delle prove su che righe scritte sopra* Le quasi 14 metri nel peso; quan ­ dalla viva voce di un dirigen­ Abbiamo steso due classifi­ pista. te, uno dei tanti che per sei do abbiamo un salto con l’asta che per il 1958 e il 1959, sia medie, anche in questo senso Ancora con il flato grosso, parlano chiaro: che oltre ad avvincere e tene ­ ore ha sofferto c gioito in tri­ dei vincitori che degli ultimi con il rossore sulle gote e sulla buna, gomito a gomito con re inchiodati sulle tribune classificati. Non avrebbe sen­ fronte, provocato dallo sforzo media media atleti, pubblico, autorità. Il pubblico ed atleti, presenta so. infatti, nel CSI un aumento primi ultimi e dalla gioia, questi ragazzi atleti oltre i 3.60. non si può Dirigente, rivolgendosi ad un dei valori singoli che non ri­ classificati classificati mi hanno parlato non soltanto occasionale amico diceva: »Ve­ fare a meno di affermare, che sponda ad un eguale (e mag­ anno 1958 della loro preparazione atleti­ 386 di, le finali del CSI hanno il stavolta la nostra atletica si giore) aumento di massa. Il anno 1959 ca. delle loro soddisfazioni 762 490 è superata. Ma d ’ altronde non CSI non vuole il campione, ma merito di far vedere sempre sportive, delle medaglie e de­ Dunque aveva ragione quél- gli allori conquistati o che co­ della bella atletica. Non im­ è colpa nostra se ogni anno una schiera di atleti e solo fa­ iniziale; quest’anno stituiscono i prossimi futuri porta i risultati che mi hanno siamo costretti a ripeterci. cendo un esame analitico in l’amico ogni prece- traguardi, ma anche e soprat­ : dato i miei ragazzi. Oggi ho Nel 1958 a Modena con i tre profondità dei risultati pos­ abbiamo superato visto delle gare eccezionali. primati del CSI migliorati, con siamo convincerci che questo dente. tutto di sè stessi. Dei loro stu­ Forse questa è stata l’edizione atleti in gara del calibro di aumento di base c’è stato. di, del loro avvenire, della lo­ migliore della grande rassegna Antonio Meneguzzi, Vinicio Le due classifiche ottenute ro famiglia non sempre agiata, lin primato juniores (che giovanile ». sommando i punteggi di tutte Bcrtoli, oggi alfieri dell’atle­ delle difficoltà per tirare in­ Non possiamo dar torto al­ tica azzurra, si poteva ben af­ le quindici gare (quindi abbia­ automaticamente diventa pure nanzi e quindi del desiderio, l’ignoto Dirigente. E non pos­ fermare e documentare il net­ mo esclusa la marcia, dispu­ primato CSI), sei primati CSI, che va ben oltre il traguardo siamo, anche ie esaminassimo to successo della manifestazio­ tata solo quest’anno), ci dan­ un primato eguagliato; queste sportivo, di rendersi utili al le risultanze delle gare. Ed è con freddezza c con meticolo- ne. Ora, dopo Reggio Emilia, no queste cifre: più presto ad essa ed alla so­ un «bottino» che può anche sitò certosina le nove pagine le gare di Modena quasi sva­ primi ultimi cietà. inorgoglire. Se a questi primache riportano tutti » risultati, niscono; a testimonianza che classificati classificati Così ha saputo che Clean­ ALD O CA PPELLINI Quando si ha un primato il nostro movimento non ha anno 1958 te Zat tricolore del C.S.I. nel 10.486 5.793 ‘peso e nel disco, finalmente italiano juniores nella marcia stasi ma sforna sempre atleti anno 1959 11.439 (Continua in 4* pagina) 7.359

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dio e per l’intera estate ha tirata la carretta per assicu-' rarsi gli esami di computiate-' ria e di geografìa dove aveva inciampato a luglio. Ha una voglia matta di fare dell’atle­ tica ma ha ancora più deside-< rio, già a 19 anni (li ha com­ piuti domenica scorsa: augu-< ri!) di aiutare la barca di fa­ miglia che fa acqua da più parti Per buona fortuna papà laneselli ha avuto un alloggio dalle Ferrovie ed ora tanto Fernando quanto i suoi due fratelli possono vedere qual­ che volta di più, che per il passato, la carne a tavola. In linea tecnica laneselli, appassionato anche di disco e di peso, è su ima misura sod­ disfacente per un juniores. Ma oggi che Carlo Lievore ha scavalcato gli 80 m. battendo nientepopodimeno che Sidlo, pensa come un miglioramento di 30 m. sia quasi più difficile che raggiungere il sole. Dopo laneselli è venuto a raccontarmi di sè l’ostacolista, campione dei 110 (con barrie­ re da 0,91), Alberto Giangrande, della Riccardi di Mi­ lano: il regno di Tammaro per il quale son passate tante ma­ glie azzurre e più ancora ma­ glie verdi della nazionale ju-< NATALE BERTOCCO (Continua in 4a pagina)

ed un limite iuniores assoluto

NEL TENNIS L’ALTALENA CONTINUA: DI NUOVO ALLA RIBALTA I COMITATI DEL SUD

Di Maso (singolare giovanissimi), Di Maso-Cantaleoni (doppio giovanissimi). Castellani A (singolare juniores) e Castellani O.-Alessi (doppio juniores) nuovi campioni nazionali

P

urtroppo h maltempo che fuori il campo, un en­ ciente chiarezza quale sia la Centro Sud. alla quale seguì,

ha messo i bastoni an­ tusiasmo ed una correttezza evoluzione del tennis nelle che fra le ruote di questa ammirevoli, hanno impresso file del CSI: questa in sin­ finale nazionale del CSI. co­ all’intera manifestazione un tesi una delle considerazioni me già aveva fatto in prece­ livello tecnico ed agonistico più interessanti che possano denti occasioni. Tuttavia, senza alcun dubbio superio­ essere fatte sui tre giorni di pur se le gare si son dovute re agli scorsi anni. gara. svolgere tra difficoltà am­ Tre edizioni dei Campio­ Come ben si ricorderà, in­ bientali non mdifferenti, il nati, tre diversi volti, carat­ fatti. nel 1957 la prima edi­ successo dei campionati di terizzati essenzialmente da zione dei nostri Campionati tennis ha uguagliato senz’al­ un’altalena di nomi appas­ di tennis segnò l’affermazio­ tro quello della manifesta­ sionante, che dice con sutìì- ne piena dei Comitati del zione svoltasi l’anno scorso a Roma. Si può anzi perfino affer­ mare che stavolta s’è tratta­ to di un vero trionfo: ed il Nell'ultima riunione del|trale è stato nominato il Dott merito va attribuito innanzi Consiglio Centrale della Paolo Ricci. Nella stessa riu­ tutto alla magnifica ospita­ G.I.A.C., svoltasi alla presen­ nione. inoltre, il Rag. Alberto lità della graziosa città di za del Presidente Centrale Ferrari è stato eletto Tesorie­ Faenza, che ha offerto tra dott. Silvio Bettocchi, dell’As- re Centrale ed il Dott. Matteo l’altro un’organizzazione su­ sistente Centrale Mons. Giu­ Ajassa è stato nominato Capo perba ed accuratissima an­ seppe Lanave e del V. Presi­ Ufficio Stampa. Generale dell’A.C.I. che nei più piccoli partico­ dente La Presidenza Nazionale del lari; va quindi elogiato in Dott. Bachelet, sono stati no­ minati V. Presidenti Centrali massa tutto il ricco comples­ della GIAC il Dott. Sandro CSI formula ai nuovi dirigenti nazionali della GIAC i più Sopra: Frassl batte Zerbi nella entusiasmante volata conclusiva degli 800 metri. so dei concorrenti che, met­ Berti ed il Dott. Mario Save­ fervidi auguri per una fecon­ Sotto: Cadetti e Ariotti te rminano quasi sulla stessa linea la Anale del 10» metri tendo in mostra *ia dentro rio tozzoli. Segreteria Xcix- da, «¿Unità.

nel 1958, la rivalsa del Nord. Quest’anno il Centro Sud è tornato alla ribalta pieno di vitalità e di gagliardia. La rappresentativa di Avellino ha diritto indiscus­ so all’onore della prima ci­ tazione. essendosi dimostrata la più forte di tutte, median­ te la conquista di ben tre ti­ toli dei quattro che erano in palio: quelli del singolare e del doppio < giovanissimi » e del singolare « juniores >. E vale la pena osservare come gli avellinesi non ab­ biano neppure partecipato al doppio « juniores >, che è così potuto andare ai bravi rappresentanti di Foligno. Bene impostati tecnicamente, forti e resistenti, tut­ ti i ragazzi di Avellino han­ no messo a frutto nel mi­ gliore dei modi gli insegnaAUGUSTO CACCI AM ANO (Continua in 2* pagina)

Due solitari vincitori a Reggio Emilia: il frascatanrf Carocci, neo-primatista «juniores» assoluto dei 5 km. di marcia (sopra) ed il molfettese De Palma, che ha inaspettatamente battuto il favorito Pieri di T. neri» pna|a dei 80811 ($oto>


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