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PA GINA I MUSCOLI NON HANNO LE ALI ALLENIAMO IN SIEME
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PA GINA ★ INIZIA LO SCI ★ BOCCE
I PROBLEMI DELLO SPORT
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QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO
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ANNO XVI-N. 23
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APRIAMO LE PORTE OLLA “CAMPESTRE,, | GIORNALI la stagione atletica inizia con una competizione di classe A CORSA campestre è alle porte. L’atle tica leggera del Centro Sportivo Italiano ha da pochissimo tempo ar
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chiviato l’attività della sta gione post-olimpica e già si accinge a riprendere mo vimento in tutta Italia con la caratteristica specialità invernale. Molti Comitati, senza praticamente dare soluzio ne di continuità alla propria attività organizzativa ed agonistica in questo setto re, hanno già indetto le prime gare della nuova stagione atletica: è indub biamente questo il sistema migliore per tenere sem pre desta l’attenzione degli atleti tesserati, molti dei quali hanno già potuto
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PIU' GIOVANISSIMI per la pallavolo »ANNATA 1961 - 1962 sarà per la pallavolo del C.S.I. molto impegnativa per le squa dre, ma premettiamo subito che ancor più impegnativa sa
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rà per rutti coloro che partecipando ai corsi nazionali sono stati abilitati allenatori. L’annata agonistica 19611962 sarà, e ci rivolgiamo ai tecnici, il banco di prova per ciascuno di essi e di riflesso per ogni nostro Co mitato. Pertanto dopo due anni di attesa, attesa dovuta per l’appunto al fatto che ogni Comitato avrebbe dovuto avere per lo meno un tecnico qua lificato. la Presidenza elei CSI. die tro suggerimento della C.T.N., lancia su scala nazionale una « Leva pallavolistica » che porterà al termine ogni partecipante al conseguimento di uno speciale « brevetto » di palla volista. Tale leva, regolarmente codificata, ed il regolamento sarà tempestiva mente rimesso ad ogni Comitato, prevede la formazione di uno o più nuclei di ragazzi dai 10 ai 12 anni, i quali per gradi dovranno essere iniziati a tutti i fondamentali della pallavolo. Onde non rendere la cosa troppo monotona si è pensato di creare delle gare per ognuno dei fondamentali insegnati, di modo che anche lo spirito agonistico degli ini ziati sia sollecitato. Resta inteso che sarà particolare compito della C.T.N. seguire e tenersi aggiornata sull’andamento di queste gare perchè sono previsti premi in materiale per le società e medaglie o targhe ricordo per gli istruttori. E’ logico che tali riconoscimenti andranno a quei Co mitati è a quegli allenatori che più hanno meritato. Chiusa la digressione -regolamen tare » cerchiamo di entrare nello spirito della « leva » e per far ciò basta girarsi intorno e vedere. Ap-
parirà subito ai nostri occhi quella che è la reale situazione della Pal lavolo italiana e mentre la Federa zione è in funzione solamente dei campionati di serie A e B, non es sendosi mai preoccupata di creare un qualcosa che somigliasse, non diciamo ad una scuola, ma ad una parvenza di essa dove i giovanissimi avrebbero dovuto essere curati e in dirizzati alla pallavolo moderna, dietro tale facciata non c’è più nien te di consistente e tranne qualche sporadica visita dell’allenatore fe derale in alcune città italiane, dove tiene delle conferenze tecniche, non si fa più nulla in tutto l’anno. A dimostrazione di quanto abbiamo scritto vi diamo l'elenco delle undici finalista juniores federali: CSI Mi lano, CSI Villaggio Sereno Trieste, CSI Pallavolo Trento, CSI Volley Genova. CSI Avia Pervia, Alce Icare, CSI Kratos Roma, CSI Dipen denti Comunali, CSI Cannizzaro Pa lermo. Le altre due sono l’Olimpia Vercelli e i Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno. No commenti E pensare che la pallavolo è sport olimpico ed è compresa nel cartel lone, di Tokio ’64. Dopo questa brevé esposizione di fatti è facile arguire il valore della nostra Leva e l’impegno che do vranno assumersi i nostri tecnici. Anzi a questi vogliamo ricordare, anche se non ce n’è bisogno, che il loro lavoro deve andare oltre la conquista del premio pei- sè e per il proprio Comitato; la loro azione deve essere diretta verso un solo fine, quello dell’insegnamento ra zionale della pallavolo ai ragazzi e far si che da qui ad un anno tale disciplina possa contare su qualche centuria di « universali » in erba, ALVARO GAETAN1
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fruire del necessario perio do di riposo e « disintos sicazione » tra un’annata e l’altra, non avendo dovuto sottoporsi ad una speciale preparazione per le finali dei Campionati su pista. Purtroppo la ritardata pubblicazione dell’Annua-
rio « CSI '62 » non ha con sentito ai nostri Comitati di conoscere i regolamenti ufficiali dei Campionati di corsa campestre di questo anno; tuttavia la CTN ha già provveduto a divulgar ne i capisaldi attraverso il comunicato ufficiale n. 1
che è stato inviato in -que sti giorni a tutti i Comitati. Riteniamo comunque uti lissimo riportare anche in questa sede i fondamenti del regolamento stesso, che del resto ricalca abbastan za fedelmente la traccia di quello del 1961. Eccoli:
• possono partecipare: alla categoria «allievi» gli atleti nati negli anni 1946, 1947, 1948; alla categoria «juniores» gii atleti nati negli anni 1943, 1944, 1945; • °Ii atleti devono essere tesserati prima della disputa di ciascuna prova di cam pionato locale; per essere ammessi alle fasi nazionali devono comunque essere tes serati non oltre il 3 marzo 1962; • la fase provinciale e zonale dovrà essere portata a termine entro il 4 marzo 1962; • la fase regionale, introdotta per la prima volta quest’anno a titolo sperimentale e come facoltativa, dovrà svolgersi il 18 oppure il 19 marzo 1962; • le finali nazionali avranno luogo il 25 marzo 1962; • i percorsi delle fasi provinciali dovranno misurare da 1 a 2 chilometri per la categoria « allievi » e da 2 a 4 chilometri per la categoria « juniores »; • alle finali nazionali saranno ammessi i Comitati che avranno organizzato almeno 3 prove locali per ciascuna categoria. Come si vede, sostanzial mente il meccanismo della manifestazione è restato uguale a quello degli ul timi anni. Una novità inte ressante, in quanto desti nata certamente ad avere una consistente ripercus sione sugli effetti propa gandistici di questi cam pionati è rappresentata dall’allargamento delle ca tegorie dei partecipanti a tre classi ciascuna: po tranno così partecipare al le gare atleti dai 14 ai 19 anni, spaziando praticamente per tutto l’arco gio vanile nel cui seno possa essere fatta svolgere una attività sportiva. Un’altra novità di una certa importanza, tenden te a favorire al massimo la diffusione della corsa campestre tra i nostri Co mitati, anche in quelle lo calità dove le condizioni climatiche ne rendono più difficoltosa l’organizzazio ne, è rappresentata dal numero minimo di prove richiesto per l’ammissione alle finali nazionali. Men tre per la categoria « al lievi » tale minimo è rima sto invariato, per la ca tegoria « juniores » è sta to portato da cinque pro ve a tre soltanto. 11 Consi glio Direttivo ha voluto prendere questa decisione, malgrado l’indubbio suc cesso riportato dalla ma nifestazione quest’ anno, appunto al fine di agevo lare il più possibile i •Co mitati, soprattutto quelli che per vari motivi erano costretti ad arrendersi di fronte alla severità del programma in vigore fino al 1961. Tuttavia, ciò non signifi ca che lutti i Comitati debbano fermare la loro attività al minimo indi spensabile per essere am messi alla disputa delle finali nazionali: si sa che la corsa campestre è una delle leve più efficaci per incrementare il numero dèi tesserati e resperien-r za ci dice quanto sia im portante prolungare al massimo il calendario di questa attività allo scopo di richiamare il maggior numero possibile di con correnti, che servirà poi a formare la più solida base per un adeguato sviluppo della più difficile attività su pista. Non solo, ma sempre la esperienza insegna che, per avere il maggior nu mero di possibilità di sco vare rdemento in condi zione di ottenere la gran de affermazione in occa sione delle finali naziona li, è ugualmente necessa
rio prolungare al massimo l’attività invernale, pro prio perchè soltanto fa cendo disputare un gran numero di prove agli atle ti, questi possono perfe zionarsi e prepararsi co me si deve, oltre ad ac quisire quell’esperienza che è condizione indispensabi le per poter ben figurare in gare a carattere nazio nale. Ben tre mesi sono a di sposizione dei nostri Co mitati per organizzare le selezioni provinciali e zo nali: un periodo di tempo senz’altro sufficiente non solo per esaurire il mini mo di programma richie sto dal regolamento, ma an che per far disputare ai propri atleti un sufficien te numero di gare di se lezione e successivamente di preparazione alle finali Inutile dire che la CTN rivolge ancora come sem pre un caldo invito a tut ti i Comitati ad affrettar si a programmare un mi nimo di attività di corsa
lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Ragazzi che giocano disordi natamente nei cortili dei gran di agglomerati cittadini; ra gazzi che si ritrovano presso i bar e nei cinema rionali; ra gazzi che esauriscono il loro interesse domenicale nel tifo per la squadra o per il corri dore preferiti: per questi ra gazzi è nato ARCOBALENO SPORT. Il Centro Sportivo Italiano a servizio delle parrocchie e di tutti coloro che desiderano una gioventù migliore.
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campestre: tre mesi sono tanti, tuttavia accade sem pre che qualcuno si ricor di troppo tardi del Cam pionato e si veda poi co stretto all’ultimo momen to a chiedere quelle pro roghe che la CTN, data l’estrema ristrettezza del calendario previsto dal re golamento nazionale, non potrebbe concedere. Sen za contare che spesso il maltempo finisce in alcu ne località per rompere le uova nel paniere di chi ritiene che sia più utile aspettare l'ultimo momen to per organizzare il pro prio Campionato Provin ciale. E non va neppure di menticato, infine, che que sto è solitamente il mo mento più opportuno per organizzare la nostra atti vità di propaganda inver nale, in quanto i calen dari provinciali e regionali sono un po’ più sgombri del solito, essendo le attività federali e scolastiche ancora in cantiere. S. G.
sono da leggere Carissimi lettori. peste e corna, incitamenti e benedizioni: ecco che cosa ho ricevuto dopo l’ultimo numero di « Sta dium » Ne sono stato felice sia per le prime irose e soltanto qualche volta ragionevoli invettive, sia per lc seconde che mi hanno aiutato a capire quanto sia difficile il mio pubblico. Sono le acque chete quelle che rovinano i ponti, così come i clienti troppo arrendevoli rovinaho certi venditori di generi alimentari che perdono il gusto della concorrenza e lo sghinbizzo delle mille tro vate per vendere la loro merce. L'ultimo numero del nostro giornale, sia per la impostazione estetica, sia per il contenuto ha su scitato aspre critiche e benevoli consensi: ben ven gano ambedue! E’ ora che i nostri lettori ci espri mano chiaramente il loro giudizio. Sono piu contento di ricevere ogni giorno cinque letterecce che una volta al mese un attestato di buon servìzio.
... e questo e il vostro giornale Il mio lavoro, e quello dei miei collaboratori, è soprattutto un -servizio che vogliamo rendere alla periferia, ai nostri lettori e desideriamo che se ne rendano conto numero per numero, trovando in ogni colonna del nostro periodico mille motivi per co struire un giornale come loro lo desiderano piu che come noi lo vogliamo fare. E’ per questo che le vostre lettere, i vostri con sigli, le indicazioni, le critiche, i giudizi, ogni vostra parola ci è gradita, sia essa di incoraggiamento sia di riprovazione. « Stadium » è il vostro giornale, il giornale che vuole essere la bandiera del Centro Sportivo Italiano e non il bollettino ufficiale dei benpensanti e dei « lasciacorrere ». Sotto la nostra testata c’è scritto: « I problemi dello sport »; pensate bene a queste parole e scri veteci. Analizzate pagina per pagina, questo quindi cinale sforzo di contatto che la Presidenza Nazio nale vuole offrire a dirigenti ed atleti, notate ciò che manca, scrivetemi ciò che trovate di superfluo, aiutateci a fare un bel giornale, il a vostro » gior nale. il giornale del Centro Sportivo Italiano. Attendo la vostra più valida collaborazione. CORRADO BIGGI
ovvero: bisogna fare i miracoli...? • ormai arcinoto che nello sport ' italiano ci sono molte, troppe, « gatte da pelare ». Non si vuol intendere in questo caso quelle, pur esse troppe e nientaflatto simpa tiche, che si riferiscono alle beghe per sonali o no dei « papaveri » dell’ima o dell’altra specialità sportiva. Diciamo invece di quelle «gatte» (legislazione adeguata, educazione opinione pubbli ca, attrezzature ecc. ecc.) che urge « pelare » se si vuol giungere ad un vero rinnovamento dello sport nazio nale su basi dilettantistiche, educative ci.---- 2.. e di massa. In attesa, sempre fiduciosa, che i re un po’ sponsabili vogliano dedicare della loro attenzione anche a questi problemi, il C.S.I. non mancherà di dare, come in passato, l’esempio di buona volontà e d’amore sincero verso i giovani: le nostre sole ricchezze, pur troppo. Il prossimo Congresso Nazionae costituirà per noi il trampolino di lancio: idee chiare e programmi pre cisi che dovranno portarci come sem pre all’avanguardia. Ma le idee e i programmi ci saran no, e saranno efficaci, se preparati, punto per punto, studiati e discussi nei Congressi Provinciali e Zonali in corso di svolgimento. I Congressi svolti: 19 novembre: Vasto, Enna, Feltre, Ales, Trapani, Treviso 26 novembre: Grosseto, Chieti, Tren to, Biella, Brescia, Catania, Ragusa, Verona, Udine, Avellino, Faenza, Paler mo, Termoli. I Congressi in programma: 3 dicembre: Bologna, Siracusa, Bari, La Spezia, Pavia, Crema, Parma, Por denone. 10 dicembre: Prosinone, Cagliari, Messina, Pesaro, Chiavari.
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18 novembre: Congresso Provinciale a Treviso
RCOBALENO ""° s ™' PER TUTTI I
RAGAZZI
TUTTI I RAGAZZI
VERSO LO SPORT RCOBALENO SPORT - no me fascinoso di una mera vigliosa avventura per tutti i ragazzi d'italia, — ma altresì impegno notevole per la nostra
valida Periferia già oberata ed an gustiata da mille problemi organiz zativi e finanziari. Comunque siamo certi che non saranno questi impedimenti a fre nare la loro generosa azione che li impegnano proprio nel settore più valido della loro attività. Avvicina re ad uno sport sano, ad uno sport educativo il maggior numero di gio vani che non aspettano che di fare il loro ingres-so nel misterioso mon do dello sport agonistico. Logicamente questa attività, in serita ufficialmente nel calendario del CSI. dovrà essere curata in mo do particolare, in quanto è la pri ma impressione quella che conta e quindi noi dovremo presentare ■ a
questi neofiti uno sport ben orga nizzato. disciplinato .in una parola curato fin nei minimi particolari. Arcobaleno Sport non deve essere per nessun motivo una attività fat ta all’insegna del superficiale, del l’improvvisato. non deve essere uno sport « per ragazzini »; ma deve essere il più favorevole incontro fra due mondi, quello spigliato e sfre nato del giovane e quello discipli nato e regolamentato della attività sportiva. La nostra periferia quindi deve convincersi che impegnarsi a fondo nella realizzazione d; questa ini ziativa vorrà significare il futuro roseo di tutta la loro attività. I qua dri agonistici non devono e non possono fossilizzarsi alle attuali for ze in quanto il peggiore regresso è l’immobilismo, ma devono conti nuamente rinnovarsi e potenziarsi e quindi è necessario attingere a
piene mani nello inesauribile ser batoio dei giovanissimi. E’ indispensabile quindi comin ciare subito a preparare i program mi dettagliati di questa attività, con i relativi piani di attuazione. Quali sono questi piani di attuazione? I piani di attuazione comprendono tre distinte fasi organizzative e preci samente, la fase interlocutoria, la fase preparatoria. la fase esecutiva. La fase interlocutoria abbraccia tutti quei contatti personali o epi stolari fra il Comitato e tutti gli organismi nel proprio territorio giu risdizionale che potenzialmente pos sono fare questa attività. Deve es sere un lavoro certosino, fatto con pazienza e volontà, in quanto bi sognerà convincere gli scettici, en tusiasmare i tiepidi, agganciare gli ignari. Conosciute le forze sulle quali potrete fare affidamento, passerete alla fase preparatoria. Invio rego lamento delle manifestazioni, com pilazione gironi e calendari, ecc. Naturalmente nel fare queste « leggi ». perchè proprio di leggi dovrà trattarsi, dato il particolare carattere propagandistico dell’attivi tà. dovrete tenere ben presenti tutti i desiderata, naturalmente quelli accoglibili, delle varie Società, do vrete tenere presenti le particolari condizioni locali, specie per quan to riguarda i tempi di effettuazio ne delle 5 manifestazioni. Infatti i tempi di effettuazione dei vari Tor nei segnalati sul volumetto « Ar cobaleno Sport » e sul CSI 62 sono puramente indicativi, in quanto do vranno essere i nostri Comitati a fissare le varie date di svolgimen to, tenendo presente le esigenze del le altre attività agonistiche e for mative tradizionali. Inoltre, per tenere al corrente la Presidenza, e per essa le varie Com-
missioni Tecniche, tutti i regola menti dovranno essere inviati tem pestivamente per l’approvazione a Roma. Si otterranno così due im portanti scopi: si terrà aggiornato il Centro e contemporaneamente sì segnaleranno le iniziative facenti parte del programma di « Arcoba leno Sport » onde poter usufruire delle provvidenze stabilite dalla Presidenza Nazionale per confortare tangibilmente gli sforzi della nostra Periferia. Scusate la digressione, indispensabile, e passiamo al terzo tempo di esecuzione. Raccolte le iscrizioni, compilati i calendari, ecco il momento più de licato: la pratica attuazione di tutti i vostri sforzi organizzativi. Per una felice riuscita dovrete tenere presente alcune basilari norme: mas sima aderenza alle norme regola mentari. pur nella necessaria ela sticità che il vostro buon senso e la vostra provata esperienza sa pranno suggerirvi; tempestività nel le comunicazioni; esattezza nei co municati ufficiali; particolare scel ta nei direttori di gara, che pur nella piena osservanza dei regola menti, dovranno paternamente diri gere. educando nello stesso tempo; severità nel reprimere ogni accen no di ineducazione, di insofferenza» di violenza, considerando che que sta attività ha compiti eminente mente educativi. Se si terranno ben presenti tutti questi suggerimenti che ci siamo permessi di fare, non tanto per in segnare qualcosa ai nostri capacis simi tecnici periferici, quanto per richiamare alla loro mente tutte quelle cose che la nostra modesta esperienza ci ha suggerito, saremo certi di aver fatto loro cosa gradita. FILIPPO DRAGOTTO