Stadium
vuole essere presente nella serenità
di questi giorni presso le famiglie,
le unioni I
PROBLEMI
DELLO SPORT
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e i gruppi sportivi,
QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO Direzione Redazione Atnmini»trazione - Roma, Via Spedizione in abbonamento postale - Gruppo li
ANNOXVI-N. 24
della Conciliazione 1 - telefoni 655.561 - 650.113 . Pubblicazione in omaggio a tutti gli iscritti
amici e collaboratori
ROMA- 14 die. 1961
NATALE 1961 Cerco mia madre, a Natale. E la cerco con un desiderio violento. Appena libero da impegni lascio la pietra arida della grande città e corro verso le mie colline dolci e melanconiche. Nell aria carica di umi dità scopro i riflessi di verdi misteriosi che si attardano nelle piccole •*-aili» con una volontà tenace di resistere all inverno che invade già le cime dei monti vicini. E mi piace la strada bagnata e le sue luci mi steriose che raccontano favole anti che di mostri, e il campanile nella nebbia, immoto, indifferente, che guarda invidioso le lingue di fuoco riflesse sui vetri appannati del le case ammucchiate e strette, quasi a vo lersi difendere dal freddo di dicembre. Mi piace l’ombra dei vecchi castani che osservano smarriti nella notte le grandi foglie che; scivola no silenziose verso la melma della strada. E poi la mia casa. Una casa vecchia che non ha trovato un geometra adatto per rivederne la strut tura. E tira avanti in mezzo agli acciacchi, gelosa di un tesoro nasco sto ira le sue mura. Il mio tesoro — mia madre — sta ancora lassù sul l'ultimo gradino della scala, seduta ad aspettarmi: con le sue piccole ma ni calde e tenere e i suoi occhi acuti, piccolissimi, mobili, nascosti: mia madre che custodisce i pensieri, le pene, le gioie, i dubbi, le speranze di otto figli. E sóno tulli li- presenti e le pietre di casa raccontano la storia di ognuno il nostro Natale latto di un pezzo di pane e un ciocco infuocato. E noi tutti attorno a sentire le favole raccontate da mamma. E il pane era tanto profumato e il fuoco correva felice lungo le nostre vene, mentre con le nostre dita tracciavamo infantili disegni sulla ce nere calda. Poi si aspettava ansiosi il passo del padre che saliva la scala mentre battevano i nostri cuori di pena o di gioia, perchè quel passo rit mava la storia amara di un giorno di lavoro ed era speranza per noi che aspettavamo il pane quoti diano. Poi veniva la grande Notte e c'erano sempre le stelle lassù a riscal dare le cose nascoste. Ma noi si pativa il freddo sotto le lenzuola umi de e aspettavamo il bacio di mamma e le sue mani che lievi si posa vano sul nostro viso a benedirci. Poi veniva il caldo e il sonno. E le lenzuola diventavano un firmamento pieno di stelle e con gli occhi noi si correva dietro alla grande Stella, mentre suonavano dolci come me lodie le parole di mamma. Gesù aveva freddo nella grotta di Bethlem e la Madonna lo strin geva al cuore per riscaldarlo con il suo grande amore.
Ma questo è un giornale sportivo e allora bisogna parlare anche di sport. In questo periodo mi tormenta una cosa e ve la dico. Sogno un Natale nuovo per lo sport nazionale. Sogno uno sport nuovo. Lo sport di quelli che hanno poco contro lo sport di quelli che possiedono trop po. Lo sport per tutti i ragazzi d'Italia perchè aneli’essi hanno diritto ad utilizzare l'attività fisica come mezzo di educazione. Lo sport dei senza tempo e dei senza misura che è stato tradito dalla mostruosità dei re cord*. stupidamente consacrati come una religione nel grande bluff sportivo dei giochi olimpici. Solamente così lo sport sarà utile a tutti i ragazzi d Italia, ai sani perchè lo siano di più. ai tarati perchè diventino sani. E’ l’augurio di Buon Natale, questo mio sogno, è I augurio che fac cio a me stesso e a Voi tutti 'sacerdoti e dirigenti e atleti che credete nel valore educativo dello sport. NICOLA PAVONI
BIANCO NATALE /
Le festività natalizie segnano una pausa anche per i congressi
T nostri affezionati lettori avranno certamente indovinato sotto il titolo « Bianco Natale » il solito riferimento ai nostri Congressi che Stadium non tra lascia mai da qualche numero a questa parte. In effetti non è che manchi un certo nesso tra il titolo e l’oggetto di queste abituali «due righe». Per la prima volta, come si può vedere dall'elenco riportato in calce, una domenica, la vigilia di Natale, resterà libera da ogni impegno congressuale. E’ una pausa più che giustificata oltreché tempestiva ed opportuna specie per i nostri Dirigenti Cen trali e Consiglieri che da qualche settimana stanno facendo autentici «tours de force » per essere presenti ovunque. Del resto sarà una pausa utile per ripren dere, a gennaio con l'anno nuovo e con rinnovala lena. Auguri, intanto, cordia lissimi, di Buon Natale! ’ I Congressi svolli: • 3 dicembre: Bologna, Siracusa, Bari, La Spezia, Pavia, Crema, Parma, Palermo, Termoli. • 10 dicembre: Prosinone, Cagliari, Messina, Pesaro, Chiavari. I Congressi in programma: • 17 dicembre: Trieste, Ancona, Ferrara, Cosenza, Aosta, Arezzo, Imperia, Albenga, Matera.
Foglietti di calendario che recano confidenze o auguri: uno d'essi forse ti appartiene, forse è dedicato a te.
VENERDÌ’
Avevi detto chiaro a tutti che era un problema di volonta, ed hai avuto ragione. Lo sport non ha danneggiato aflatto i tuoi studi. Piuttosto è proprio lo sport quello che ti dà preoccupazioni. Non va ancora come speravi. Ri pensi a quella grande società: non le interessavi. Volevano il campione loro e tu, a parte in tenzione, non ne avevi neppure la stolta. Poi fu la volta della squadra rionale. Per loro conlava solo la vittoria nelle parlite domenicali. Pensi di aver trovato l’ambicate che cercavi nella piccola società che frequenti ora, ma diamine, che miseria! Niente di vise, poche attrezzature... corag gio. In tondo quella che avete voi è la ricchezza sportiva piu bella, e poi... è Natale.
SUI CAMPI DI NEVE ATLETI DEL CSI in intenso allenamento per i campionati nazionali A quest’anno l’abbiamo vista fal m PRIMA rrtiivi« neve, n< tra domenlica lungo le pendici del Terminillo, l’unica zona che qui nel Lazio permette di vivere l’atmosfera bianca dell’alta montagna. Il Terminillo era già superbamente ammantato e non
L
nghe teorie di|mancavano lunghe appassionati che salivano ca, in mezzo al bianco lu ancora, sci in spalla, per cente di una straordinaria trovare una di quelle facili notte di luna, ha fatto sì che piste naturali ed iniziare la anche quel « bocia », abitua prima di innumerevoli vola to alla neve, ai monti, alle le. E’ sempre bella la neve. visioni d’incanto, riscoprisse Forse ogni anno è più bella; il fascino della montagna. forse ci appare in maniera Un fascino che, forse, molti sempre diversa; comunque, non capiscono, solo perché sempre, sa offrirci visioni mai hanno pensato a pas nuove. La magia del « bel sare una giornata sulla neve. C’è neve, quindi. E’ tempo lo » si ripete per noi (e cre diamo non solo per noi) ogni di mettere gli sci, di sce volta che si arriva a quota gliere la sciolina, di gettarsi « neve » e per un attimo ci si a capofitto lungo tornanti e dimentica del mondo, laggiù piste: è tempo dello sport in basso, tutto sporco, per bianco. Anche il CSI guarda con guardare ed inebriarci, di particolare interesse al mese tutto questo bianco. Quante cose si potrebbero di dicembre. dire sulla neve! Gli appas Lo sport bianco della ne sionati, coloro che vedono ve attira molti in Italia. La con gioia ravvicinarsi del nostra organizzazione non l’inverno, del primo freddo, poteva, sin dai suoi primor delle giornate con l’aria friz di, disinteressarsi dello sci, zante mozza-respiro, potreb e così adesso si può contare bero facilmente dirne a mil su un complesso notevole ed le sulla montagna e sulla altamente qualificato per la neve. Noi però abbiamo ca pratica di uno 'sport bello pito la vera bellezza della come pochi e soprattutto neve, quando, qualche anno spettacolare come nessuno. fa a Cervinia, abbiamo vi Lo sport del CSI non po sto lo stupore dipingersi sul trà mai subire stasi. Il CSI visetto di un ragazzino alto ogni anno che passa si po così alla visione del Monte tenzia sempre di più, per Cervino. Quella mole im quella logica che vuole i mensa e scultorea tutta bian giovani attirati verso le di
scipline sportive, qualunque esse siano, ma che possono soddisfare quel loro bisogno di muoversi bene, di valo rizzare queirinnato senso di emulazione. Anche lo sci è in netta fase di aumento: la sua curva ascensionale dimostra, ad ogni fine stagione, che c’è stato « un più ». Più atleti più gare, più entusiasmo, più tecnica. Così nel 1960 rispetto al 59; così nel 1961 rispetto al 60. Ora ci avvi ciniamo al 62, anno parti colarmente importante nel la vita del CSI che è lanciato verso realizzazioni dj gran de interesse che non man cheranno di potenziare e vi talizzare l’intera organizza zione. Proprio per allineare lo sci su questi principi infor mativi di tutta l’attività del CSI, si è svolta l’altra set timana a Milano una inte ressante riunione dei diri genti nazionali e provincia li dello sport bianco. Alla riunione che ha visto la presenza di qualificati rap presentanti dei Comitati Pro vinciali e zonali del Piemon te, Lombardia, Trentino, Emilia, Veneto, dei compo nenti la CTN Sci e Monta gna, ¡1 direttore tecnico na zionale Dattilo ha illustrato efficacemente il nuovo «cor so » che anche lo sci dovrà
attuare nella imminente sta gione sportiva. L’attività giovanissimi do vrà essere maggiormente se guita e sviluppata, sulla falsa riga delle manifestazioni dell’Arcobaleno Sport. Lo sci non è inquadrato in questo particolare settore, ma non è detto che non si debbano potenziare proprio le gare e le manifestazioni per ì più giovani, sul tipo di leve, per
creare una base agonistica ed anche tecnica imponente. I dirigenti presenti non han no mancato di aderire a que ste nuove iniziative ed è stato confortante notare che, ad esempio, i Comitati di Trento e Verona, proprio sulla base dell’Arcobaleno Sport, hanno già posto in programma speciali attività per i loro giovanissimi. Ov viamente l’attività agonistica
FOGLIETTI CON TANTI AUGURI!
DICEMBRE
ad un atleta
« ci:’
DICEMBRE
ad un tifoso
SABATO
Sei fantastico! Sono ore or mai che stai nel bar a parlare di domani, domenica, e di' dopo domani, lunedì. Lunedì... mai che ti tosse scappata la parola « Na tale ». Eppure hai dovuto notare anche tu che l'ambiente del bar non è quello di sempre. C’è una animazione insolita, un andirivie ni singolare. .Come vedi, dopo tanto parlare e gesticolare, non sei ancora riuscito a formare il solito «circolo» di ultra-tifosi. Ti vuoi' accorgere, insàmma, che la gente ha qualcos'altro per la testa in questi giorni!... che lunedi non è soltanto lunedì ma è Natale! non ti dice niente? Sei proprio fantastico! Vai avanti tranquillo con i tuoi « pa raocchi »... esisti solo tu e quello che ti piace! Da retta, lascia andare, per qualche giorno: è Natale! lo vuoi capire?!
r
DICEMBRE
ad un arbitro
DICEMBRE
ad un campione
24 DOMENICA
Certo che il tuo mestiere è tra quanti peggiori possano es servi. Mai che guardino in te l'uo mo ; e guardassero almeno la dillicile funzione del giudice! Se lai bene nessuno se ne accorge, se fai male... come stasera. Hai avuto un attimo di smarrimentoquando la folla ti è esplòsa con tro: paura o tristezza? Ma che credevi? la folla, i pensieri di Natale li lascia fuori dello stadio. Tu fischiavi,-fischia vi, come se dal tuo fischietto uscissero rintocchi di campane! Ora, però, non ci pensare più : all'uscir dallo , stadio la folla ha ripreso i suoi pensieri di Natale, come i due capitani che alla line della partita ti hanno stretto la mano con un cordiale « Buon Natale ». Erano sinceri, puoi crederci! •
'
LUNEDI’
Hai un bel dire che gli anni che contano passano presto e, dopo, sarà il silenzio. In certo senso hai ragione: ma credi che pochi anni valgano tutta una vita?! D'accordo, non si può certo dire che attraversi un periodo.di forma! Ti stanno piovendo ad dosso richiami e critiche da ogni • parte ,E non che abbiano tutti i tòrti; con quello che sei co stato! Ti sono sfumate le pagine natalizie . di eppertina... non è la fine del mondo,, ti rifarai a Pasqua. Pensa a Natale, dunque, e la sciati andare per qualche giorno. In fondo al « campione » c'è un uomo forse più interessante del campione stesso. Cercalo c smetti, per un giorno di guar darti con gli occhi dei tuoi ti fosi. E' Natale anche per te, che diamine!
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In tutta Italia sono in pieno corso di svolgimento le fasi zonali e provinciali dei campionati calcistici del C.S.I. In uno dei prossimi numeri di Stadium dedicheremo un ampio servizio informativo anche a questa disciplina che, pur senza eccessivo incitamento, prosegue da sola ed in maniera soddisfacente verso il traguardo finale
de! Campanili Alpini, che tanti atleti ha dato allo sport. bianco del CSI, rimarrà im mutata, anche se si cercherà di penetrare sempre più nelle diocesi e nei comitati. I Campanili Alpini rimarran no al l’ava nguardia di tutta la nostra organizzazione scii stica proprio per quella loro caratteristica inimitabile fat ta di tecnica abbinata al l’entusiasmo. E tutti sappia mo quanto per uno sport è importante l’entusiasmo e da questo quanto giovamento ne tragga la tecnica. Nella riunione di Milano è stato trattato anche l’ar gomento dei prossimi Cam pionati Nazionali nelle due categorie del Criterium e dei Campanili Alpini. Già ab biamo accennato, nel nume ro scorso, alla innovazione (se così si può chiamare) apportata al regolamento del Criterium, riguardante, cioè, la obbligatorietà di organiz zare in ogni sede i Campio nati Provinciali e Zonali per ottenere l’invito di parteci pare alla finale nazionale, in quelle specialità per le quali i nostri Comitati intendono concorrere. La regolamentazione nel settore periferico dell’attivi tà agonistica favorirà lo svi luppo già in atto nello sci. Si potranno, perciò, avere, oltre alle solite manifesta zioni di propaganda, anche dei veri e propri Campio nati provinciali e zonali in ogni sede e da queste gare ripetute ed importanti non mancheranno di mettersi in luce quegli atleti che poi si cimenteranno nelle impegna tive fasi nazionali. La riunione di Milano ha messo sul tappeto molti im portanti argomenti. Ma so pra tutto è servita per far capire la perfetta identità di vedute che esiste sia al centro che alla periferia, in un settore così delicato e così difficile come quello della neve. I programmi, quindi sono ormai lanciati. Programmi per i giovanissimi, per i Campanili, per gli juniores. Adesso inizieranno le gare e le manifestazioni, in uno stupendo susseguirsi. La ne ve, certe volte trasmette il suo fascino anche a quei verbali che da quota due mila scendono a quota zero. Oltre a riportarci le senten ze di tanti cronometri, ci fanno sentire in ogni riga il « calore » del nostro sport. Perché, è bene precisare, anche la neve sa essere « cal da ». Specie quando su di essa sfrecciano j legni di tantissimi atleti. ALDO CAPPELLINI