Stadium n. 27/1957

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la Parola ii Pio NI

Il Regolamento della Coppa lambertenghi

« Affaticare sanamente il corpo per riposare la mente e disporla a nuovi lavori, affinare i sensi per acquistare una maggiore in­ tensità di penetrazione delle fa­ coltà intellettuali, esercitare » muscoli e abituarsi allo sforzo per temprare il carattere e for­ marsi una volontà forte ed ela­ stica come 1’acciaio ». (Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).

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PROBLEMI DEL CALCIO di FILIPPO MU2I

Concessionaria esclusiva per la pub­ blicità; PUBLIACI - Roma . Corso Vittorio Eman. n. 287 . Tel. 556.068 Costo d’ineerz. L. 150 a mn, col. Spedizione in abb. poytale gr 1 Un numero L. 20

settimanale del centro sportivo italiano diretto DA LUIGI GEDDA

Camping-C.S.I E cominciato il primo camposcuola Nazionale 195.. L’onore del battesimo è toccato ai ragazzi dell’Italia centrale che si sono raccolti a Monteluco sopra Spoleto. Li seguiranno quelli del Sud, attesi dai trionfali ed ombrosi castagneti di Acerno in quel di Sa­ lerno. I ragazzi del Nord chiude­ ranno il trittico; essi sono attesi dii quel simpatico prete che si chiama don Aldo Mercoli. Don Aldo è uno di quei preti che abbondano nel CSI: come lo vedi ti ispira fiducia e vorresti abbrac­ ciarlo: sempre che tu riesca a rag­ giungere i suoi 1.85 di altezza e 1 metro e fischia di circonferenza. Don Aldo ci tolse dall'impiccio quando cercavano una sede per il campo Nord. « Venite sulle nostre montagne — ci disse — ai piedi del Monte Rosa. Vi trovo io un posto ideale: si chiama Mozio in \al d'Ossola >. Monteluco. Acerno e Mozio rac­ colgono quindi i nostri dirigenti di domani. Li ho chiamati « ragazzi > perchè sono tutti sui vent’anni e hanno vent anni perchè il CSI crede nei giovani! « Devono avere la dinamite ad­ dosso > questo era il requisito per essere ammessi al campo scuola Nazionale. Se la dinamite la trovate fuori moda dite uranio; fate come vi pa­ re. ma a questi « ragazzi » chiede­ remo che il loro uranio lo metta­ no a disposizione del CSI. Ritorneranno innamorati delle nostre idee. Avent’anni si deve es­ sere innamorati di qualcosa: una passione bisogna averla dentro di noi: il cuore non può girare a vuo­ to. andare in folle.

La nostra passione è racchiusa in tre sigle: C.S.I. Quando sei solo a fare le ore piccole per spedire a Roma il tes­ seramento. giovane dirigente, den­ tro il tuo cuore c’è una luce: C.S.I. Quando corri per la tua Provincia in cerca di proseliti e rinunci ad una lieta domenica dentro il tuo cuore c’è una fiamma, giovane dirigente: C.S.I. Quando ti tiri su le maniche per tracciare il campo di calcio e dis­ dici l’appuntamento con la fidan­ zata. nel tuo giovane cuore c’è un altro amore che non fa a pugni con il primo ma anzi lo purifica, si chiama C.S.I. Quando sei a servizio della tua squadra e vedi i tuoi coetanei bal­ lare il « rock and roll 3> non la­ sciarti prendere dalla malinconia, cerca dentro di te e ci trovi la gioia: C.S.I. I re Magi fecero chilometri quan­ ti i « routiers » del Tour per veni­ re ad offrire oro, incenso e mirra ad un neonato che aveva una pic­ cola prerogativa: era il Figlio di Dio. ‘ Tu, giovane dirigente, non hai a disposizione oro, incenso e mirra anche perchè sono fuori moda: hai la tua giovinezza e la offri per un ideale. E fino a quando si trova un gio­ vane che mette la sua giovinezza a disposizione di una idea perchè altri giovani diventino migliori non bisogna disperare degli espe­ rimenti atomici. Questo è il dolce segreto rac­ chiuso nei Campi-Scuola Naziona­ li che possiamo chiamare in omag­ gio al crescente turismo straniero: Camping-CSI.

LA NOSTRA LEVA ANNUALE DELLE “FRECCE,. DEL CICLISMO

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••**'>* I protagonisti di Pescantina. Da sinistra: Montini (km. a cronometro), Bendinelli (vel. dilettanti), Peri (vel. esordienti) e vittoria di Bono (campione di inseguimento) nella semifinale della velocità dilettanti Manca la foto del quinto protagoni sta, lo sfortunato veronese De Carli, caduto dopo il vittorioso traguardo travolgendo il fotografo...

MONTINI. BENDINELLI. DE CARLI. PERI E BONO vincitori dei campionati su pista a Pescantina Chilometro a. cronometro e velocità allievi ai veronesi ■Velocità esordienti, dilettanti ed inseguimento ai bresciani

Crescendo tecnico Organizzati dal Comitato Provinciale di Verona si sono svolti a Pescantina i Campio­ nati Nazionali di ciclismo su pista del C.S.I. La manifestazio­ ne è stata caratterizzata da una temperatura elevata, quasi che il Velodromo S. Lorenzo... avesse voluto onorare il nome del Santo del quale porta il nome. Le tre riunioni in programma, effettuate alla presenza del Di­ rettore Tecnico Nazionale, Rag. Dattilo in rappresentanza della Presidenza Centrale, sono state confortate dalla presenza di un pubblico scelto di appassionati oltre che delle numerose Auto­ rità cittadine e sportive. Le gare sono iniziate sabato mattina con la disputa del chilomtro da fermo. Vincitore è risultato il veronese Montini

con il tempo di 1’16”, alla me­ dia di chilometri 47.368. Al secondo posto si è classificato un altro veronese, Adami, il cuj tempo è stato di soli 9/10 superiore a quello del concit­ tadino. Senza dubbio il risultato è stato determinato dalla perfetta co­ noscenza dell’anello di cemento da parte dei concorrenti scali­ geri. Ma ha giovato agli stessi anche il consiglio veramente prezioso dell’ex campione na­ zionale del C..I. Sergio Tessaro. V’è da aggiungere, anzi, che i due concorrenti non sono riu­ sciti a fare meglio dell’ex ti­ tolato giallo-blù per via della eccezionale calura abbattutasi sulla pista. La gara del vincitore Mon­ tini può essere definita un ca­ polavoro di regolarità: tanto

DOPO LE APPASSIONANTI GIORNATE DI BENEVENTO

Confortante giro d’orizzonte sul nostro calcio giovanile Il ricordo di Benevento è e sono le cifre a dimostrare te 19; Fasi interregionali 4; ve e quest*ultime si distinguo­ unità. Se a tale rispettabilissi­ no con numeri rossi. Il nostro ma cifra ci aggiungiamo i tes­ ancora vivo in noi e lo sarà il possente lavoro della nostra Finale nazionale 1. sempre sulle pagine della sto­ sempre più efficiente periferia. Nei dati statistici di cui so­ bilancio, viceversa, rappresen­ serati della categoria giovani­ ta una sola »voce» che ha le, il numero dei calciatori ef­ ria del Centro Sportivo Ita­ Trascriviamo i dati statistici pra non sono incluse. liano. Sono state due giornate della attività calcistica del le fasi provinciali e zonali il significato della appassiona­ fettivi del CSI raggiungerebbe di intensa attività calcistica Centro Sportivo Italiano per non omologate (Ragazzi 8. Ju- ta dedizione, del sacrificio, del entità di eccezionalissima im­ niores 6) per un complesso di lavoro più intenso; è la espres­ portanza. che hanno concluso vittoriosa­ la stagione 1956-57; Unioni Sportive (Ragazzi 62, sione più pura dello sport ono­ Ma noi non vogliamo vede­ mente migliaia di gare. Nella Campionato Naz. Ragazzi: città beneventana sembrava che Fasi provinciali e zonali re­ Juniores 48); la fase regionale rato con la lealtà e con la di­ re solamente un numero im­ la dolce eco di tutti i campa­ golarmente omologate n. 92; Ragazzi (Trentino) non omolo­ sciplina dei forti; è tutta la ponente di giovani sotto il pro­ famiglia del C.S.I. che ancora filo di calciatori, vogliamo ve­ nili d’Italia facessero sentire Unioni Sportive partecipanti gata. la loro voce argentina come 761 per un complesso di gare Ed ecco il numero delle gare questa volta ha vinto una gran­ derli ed averli come massa di per formulare un saluto e un 3412; Fasi regionali regolar­ delle fasi regionali, interregio­ de battaglia. giovani indirizzata sulle vie augurio. Non ci soffermeremo ulte­ della formazione morale e spi­ mente omologate 18; Fasi in­ nali. nazionali: Le vessillifere del calcio del terregionali 4; Finale nazio­ Tornei organizzati provincial­ riormente sulla imponente at­ rituale. Questo deve essere CSI, reduci dalle aspre lotte nale 1. tività calcistica determinata Il nostro compito principale mente: sostenute nelle interregionali, Ragazzi 962, Juniores 780, dai campionati e dai tornei. perchè se ci dovessimo preoc­ hanno tutte dimostrato di es­ Campionato Naz. Seniores: per un complesso di 67.127 tes­ ma mancheremmo di riguardo cupare esclusivamente della Fasi provinciali e zonali re ­ sere degne delle loro vittorie. verso la nostra stessa Orga­ parte tecnico-organizzativa, pogolarmente omologate n. 71; serati. Sui campi di Benevento e di Unioni nizzazione $e non mettessimo E ’ un bilancio di fine stagio ­ GENEROSO DATTILO Sportive partecipanti Altavilla i giovani atleti si so­ e sappiamo che i bilanci in evidenza il numero dei tesno battuti fino allo spasimo 516 per un complesso di gare ne (Continua in 2. pagina) per difendere i colori delle 2003; Fasi regionali omologa­ hanno «voci» attive e passi- serati che è di oltre 67 mila loro città. Vi sono state le squadre vit­ toriose e quelle sconfìtte, ma g i campi di giuoco ci hanno detto con la voce della verità che, sia negli »Júniores» .e ancor più nei » Ragazzi », i va­ lori in campo non indicavano squadre dominatrici ma tutte aventi possibilità di vittoria che talvolta si è concretata per le virtù dei singoli giuocatori. « Datemi un elemento dal gliori alle prese con un mani­ da noi. ormai, si è decisa­ alla maniera di Cushman?... Abbiamo affermato prece­ fisico e dalle doti naturali di polo di americani, sparuta mente incamminati sulla stra­ Gilbert ha fatto vedere ai dentemente che la legge dello un Dumas e ve ne farò anch’io quanto sufficiente a fare • spet­ da della selezione: e da tempo, nostri come sì • bruciano » gli equilibrio è stata la sigla che un primatista mondiale», af­ tacolo » di prim’ordine. Non infatti, i frutti vengon fuori ostacoli: che non sono più tali, ha accompagnato i nostri cam­ fermava con tutta la convin­ che gli americani fossero i abbondanti, anche se propor­ nè. sotto le sue gambe, paiono pionati; l’equilibrio ha ¡fatto zione e tutto il rammarico primi venuti, chè tra loro, ad zionati. ovviamente, e in qua­ più alti. Si «radono» al mas­ spicco nelle squadre maggior­ possibile dipinto negli occhi e esempio, erano un Murchison e lità e in quantità, alla massa simo rendimento, senza spezza­ mente vincitrici le precedenti scolpito nella voce Peppino un Gilbert primatisti mondia­ su cui si opera. re la corsa, quasi non esistes­ fasi, che per conseguire la pal­ Russo. Che, beninteso, non in­ li. Certo è, comunque, che nep­ Ecco così Berruti. un ragaz­ sero e quasi si provasse gusto ma del successo hanno dovuto tendeva sminuire o sottova­ pure rappresentavano una pic­ zetto di diciotto anni venuto a compiere quel « passo » di­ ricorrere alla prodezza squil­ lutare i due metri saltati da cola parte di quello che è ef­ fuori dalla Scuola (ha vinto verso dagli altri, col corpo l’atletica i 100 del Criterium Studente­ che sembra rattrappirsi e poi lante dei singoli e alla stre­ Roveraro. ben sapendo quanto fettivamente oggi nua volontà di tutti i compo­ costi (e quindi valga di più) americana ! sco di Alessandria nel tempo spiegarsi, con una disinvoltu­ questa prestazione del suo pu­ nenti le squadre. Ma non c’è nemmeno da record di 10"8), il quale corre ra eccezionale, nel passo di pillo che non, ad esempio, i Nelle otto finalista di Benepensare che gli amedicani im­ « naturalmente » bene, anche corsa normale: e tanta veloci­ vento non possiamo fare distin­ 19 metri di pesò di O Brien, il provvisino l’atletica: anzi, se se è- ancora alquanto lontano tà: da 10”5 sui 100. per ca­ zioni di Unioni Sportive vin­ quale, sì, ha passione1 da ven­ c’è gente che viene seleziona­ dal massimo rendimento: allo­ pirci... centi o perdenti. Tutte sono dere come RoVeraro, ma non ta con una severità impres­ ra (ci vorrà esperienza, matu­ La vera grande soddisfazio­ moralmente vincitrici, perchè ha le esigenze di. studio del- sionante e si prepara con uno rità fisica e psicologica: ad ne ce l’ha data Meconi, il qua­ ognuna di esse offrendo l’es­ l’albenganese e può dedicarsi scrupolo incredibile, questa è evitare di impressionarsi quan­ le ha battuto un uomo del ca­ senza del più sano agonismo, con ben altra applicazione alla proprio l’americana; ma non do Shelby si avvicina e fer­ libro di Owen, che, anche se meritavano il distintivo della sua specialità. Tutto il ramma­ è meno vero che, allorché un marsi quasi, a cinque metri non è uomo affermato e di vittoria, anche se l’inesorabile rico di Russo, in fin fine, non saltatore in alto • improvvisa • dal filo...; e molto lavoro) al­ esperienza, rappresenta una graduatoria della giustizia spor­ era giustificato da altro che una gara ad ostacoli, corre in lora avremo un campioncino «speranza» (beati loro che tiva sancisce una distinzione dal metro con cui si giudica 15”3 e batte tutti i nostri: e. di più e. con lui e gli altri, sono « speranze » quando lan­ una prestazione atletica: un allorché un saltatore in lungo una staffetta che potrà anda­ ciano a 18 metri...): Owen s’è di valori. Di fronte a dei motivi spor­ metro che è fatto di centime­ - improvvisa • una gara di 100 re assai lontano. rifatto a Torino, il che non tivi veramente stupendi si af­ tri e non di sentimentalismi... metri, corre In 10"5 e batte Poi. Scavo, che è già asso di toglie nulla alla vittoria di Quanto fosse azzeccata e tutte le nostre promesse: pre­ portata mondiale, ma gli man­ Meconi. che doveva conferma­ faccia alla finestra del nostro cuore il sentimentalismo, la realistica l’osservazione di parazione generale, d’accordo, ca la possibilità fisica e. un re di «valere» il confronto poesia dello sport. Ma il do­ Russo è 'stato dato modo di ma anche fisici « così • e, so­ po’. anche l’esperienza di Internazionale e di saperlo al­ vere ci chiama con la sua voce constatare « de visu • a Mi­ prattutto, selezione, selezione, « giocare » Tavversario: ma è l’occasione superare con suc­ imperiosa a vergare un con­ lano e Torino nelle riunioni selezione... proprio detto che Scavo non cesso. Senza contare che, alsuntivo dei nostri Campionati che hanno veduto i nostri mi­ Conforta il fatto che anche possa acquistare uno «sprint» l’Arena, senza il nervosismo

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ta XII-II. 27-Ronia 11 luglio 1957

perfetta può dirsi la distribu­ zione delle sue forze che gli ha consentito di far seguire da una partenza veloce una con­ tinuità di azione appannata leg­ germente soltanto nella fase conclusiva. Anche il suo di­ retto antagonista Adami ha corso con una regolarità addi­ rittura sconcertante; ma questi ha compromesso le sue possi­ bilità di vittoria con una cat­ tiva partenza, dovuta più ad una disattenzione del suo alle­ natore, che ad un errore o ne­ gligenza dell’atleta stesso. Contatata, quindi, la condotta di gara dei due primi classifi­ cati, occorre senz’altro elogiare l'amico Zamperioli che ha sa­ puto mettere a punto i ragazzi veronesi. Questi poi, hanno compiuto il resto dell’opera spadroneggiando nella specia­ lità e dimostrandosi in possesso di un ottimo metodo di corsa conche rivela una sana e ben ‘ gegnata preparazione, frutto di un accurato lavoro del teenico veronese. Dopo T effettuazione della prova di campionato del chi­ lometro da fermo, hanno avuto luogo le batterie ed i recuperi della velocità per i concorrenti della categoria Esordienti e Allievi. Anche in queste prove sono stati ottenuti risultati molto regolari, salvo un’eccezione. Nella seconda batteria degli « allievi », infatti, il vincitore Bonati veniva giustamente re­ trocesso dalla Giuria per aver danneggiato il suo avversario Marinetti. Dopo l'effettuazione di tali prove la temperatura elevata imponeva tanto alla Giuria quanto agli organizzatori di spostare l'orario d’inizio della seconda riunione che è stata, quindi, effettuata in notturna. La qual cosa, naturalmente, ha consentito di ammirare il po­ tente impianto elettrico di cui è dotato il Velodromo, perfet­ tamente idoneo a far gareg­ giare i concorrenti aH'insegna della massima regolarità. Dj scena alle ore 21 precise i Dilettanti per la disputa delle batterie di velocità. Successi­ vamente sono stati effettuati i quarti di finale della stessa spe-

cialità per le tre categorie, gare queste veramente interessanti, sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Dai quarti di finale alle se­ mifinali il passo è breve. Ecco pertanto i nomi dei concorrenti designati per la conquista dei titoli nella riunione di chiusu­ ra: per gli Esordienti Peri di Brescia (che raccoglierà l'ere­ dità di Grandi, allievo predi­ letto di Benedetto Pola) e Vec­ chia di Padova: per gli Allievi Marinetti di Padova e De Carli di Verona; per i «dilettanti» Bono e Bendinelli, entrambi di Brescia. Da notare che il mi­ glior tempo fin qui realizzato è stato quello di Gusminj e Bendinelli con 12” e 5/10 sugli ultimi del campionato. Quindi la prova di qualifica­ zione per la gara ad insegui­ mento. Al vertice della gradua­ toria risultano il campione uscente della specialità, il bre­ sciano Ernesto Bono con 5’21” e 6/10, seguito dalla rivelazione

Casati di Bergamo, giovanissi­ mo alle prime armi nella spe­ cialità dell’inseguimento. Da notare, però, nei confronti del bergamasco oltre ad una po­ tenza non comune, uno stile che, riveduto e corretto (l’atle­ ta, in bicicletta, è troppo rigido e troppo eretto sul tronco) consentirà allo stesso grandi soddisfazioni non soltanto nelle gare del C SI. Al terzo e al quarto posto della graduatoria, Golini di Brescia e Adami di Verona, che hanno messo in luce qua­ lità non indifferenti nella spe­ cialità, segnando inoltre tempi di indiscusso valore. Al riguar­ do siamo certi di non errare affermando che Golini in par­ ticolare — stilisticamente molto affine al fenomenale Messina — se curato a dovere dagli amici bresciani, potrà salire molto in alto nella scala dei valori nazionali nella specialità. Nelle finali della velocità

VELOCISTI, PASSISTI E INSEGUITORI ALLA

Ancora una volta la rasse­ gna nazionale del ciclismo su pista ha visto la sua celebra­ zione in Pescantina. Siamo tornati con entusia­ smo nell’ospitale cittadina che con la sua semplicità e la sua Parrocchia e commentata da accoglienza familiare rende il Mons. Castagna. Il coro dei ra­ soggiorno piacevole e confor­ gazzi cantori diretto da Don tante sotto tutti gli aspetti. Penna resero la celebrazione Solamente una cosa non è sta­ della S. Messa suggestiva e ta gradita, nè dai corridori nè toccante. Tutti i partecipanti dai dirigenti e, naturalmente, unitamente ai dirigenti di ogni neanche da noi: l’eccezionaiità provincia d’Italia presenti alla del caldo. I dirigenti locali co­ celebrazione ascoltarono Mons. me se volessero scusarsi dello Castagna il quale puntualizza­ sgradito inconveniente più vol­ va l’armoniosa fusione che de­ te ci precisavano: « Pensate è ve sussistere tra la materia e da circa ottanta anni che non lo spirito. si verifica un caldo così ecce­ il Comune zionale! ». Ci siamo domandati di Successivamente offrì un signori­ se il fenomeno di tanta calura le Pescantina ai corridori e ai si verificasse perchè nemico lororinfresco dirigenti. Faceva gli onori delle manifestazioni ciclisti­ di casa l’assessore Montressor. che. Vicino a noi passava con Tra gli intervenuti notavasi il inconsueta maestosità V Adige Presidente della GIAC doti. ed il desiderio di fame diretta Della Torre, la professoressa conoscenza era veramente for­ Antolini, Preside della Scuola te. Peccato che siamo rimasti Media di Pescantina, T Assi­ allo stato del desiderio! stente del C.SJ. Verona, Don I dirigenti della Ausonia ed Bruno Del Cappello e le Au­ il Comitato Provinciale di Ve­ torità Civili e Militari del Co­ rona con alla testa il buon mune di Pescantina. Ed inoltre Curzio Francescani hanno pro­ gli Ufficiali dell’U.V.I. signori fuso ogni loro energia affinchè Berlincioni. Zini, Mazzotto ed i Campionati ciclistici del CSI il Presidente dei Cronometristi, fossero degni in ogni loro par­ doti. Righi con il cav. Antote delle passate edizioni. nazzi. che gli hanno messo addosso Alle affettuose parole di sa­ ♦ ♦ * gli indisciplinati fotografi e Non sempre le parole rie­ luto di Mons. Castagna e del­ senza il caldo torrido, Meconi scono l’assessore die Comune, rispo­ ad esprimere il senti ­ avrebbe potuto senz’altro (la mento della riconoscenza. Ma se il rag. Dattilo a nome della condizione fisica almeno c’era) siamo sentitamente grati, sia ai Presidenza del C.S.I. ed infi­ andare al di là dei 17,50. dirigenti della Ausonia che al ne il comm. Quattrocchi portò Di minore portata, ma pur C.S.I. di Verona per il lavoro il saluto dell’U.V.I. e si soffer­ sempre uomo da oltre 70 me­ da loro svolto con impegno ve­ mò particolarmente sull’attivi­ tà giovanile del ciclismo italia­ tri, Tavversario di Bonajuto: ramente encomiabile. il forlivese neppure s’è lascia­ Nella mattinata del sabato no e particolarmente del C.S.I. to sfuggire l’occasione di co­ facemmo l’ispezione sulla pi­ L’intensa riunione serale eb­ gliere un significativo suc­ sta di Pescantina il cui cemen­ be il più felice dei successi ed cesso sulla strada del nuovo tó sembrava fosse materia in­ anche le gare del ciclismo eb­ primato nazionale e della de­ candescente. bero la caratteristica dell’equi­ finitiva consacrazione interna­ La preoccupazione per le lìbrio dei valori in campo. zionale che. ormai, non tarderà gomme dei nostri ragazzi e dei I bresciani, unitamente ai ra­ a venire: su quali limiti, que­ conseguenti pericoli che pote­ gazzi veronesi e di Pescantina, st’anno. si vedrà... vano esporsi, ci induceva a ri­ dimostravano di trovarsi in un L'insieme sarebbe tutt’altro chiedere ai dirigenti della Au­ periodo felicissimo di prepa­ che motivo di sconforto, con­ sonia e particolarmente al razione e cominciarono ad ot­ siderato che ci ha permesso di gentilissimo signor Presidente tenere i primi successi. Si ve­ imparare tante cose e di met­ Zanetti di poter fruire dello niva cosi subito a delineare la terci perfino, in qualche gara, impianto elettrico per poter grossa sorpresa degli attuali sul piano « loro ». Peccato disputare i campionati in not­ campionati: i ragazzi di Ber­ davvero che i dirigenti FIDAL turna. Con zelo e con subita­ gamo che normalmente nelle di Torino e, specialmente, nea prontezza la nostra richie­ precedenti edizioni erano i do­ quelli di Milano, hanno voluto sta ebbe felice accoglienza e minatori delle varie prove ve­ semplicemente abbozzare, im­ la pista di Pescantina veniva nivano a trovarsi in evidente provvisare la organizzazione, nelle ore serali sfarzosamente disagio di fronte ai giovani col­ niente affatto degna ed ade­ illuminata. Riusciva così ad leghi che, per eccellenza di guata all’importanza delle ma­ eliminare notevolmente le dif­ preparazione e per notevole nifestazioni e alla passione con ficoltà climatiche. classe, riuscivano a dominare cui ha risposto il pubblico. Domenica mattina la S. Mes- i Campionati del passato. Il primo titolo degli attuali sa veniva celebrata nella locale SERGIO GATTI

LE RIUNIONI ATLETICHE DI MILANO E TORINO

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Con gli americani, Serrati, Stano e Tìleconi...

ottimi i tempi ottenuti da molti. Lotta accanita ed incerta in ogni categoria, ma specialmente in quelle degli Esordienti e de­ gli Allievi, dove la decisione è venuta soltanto al termine della terza prova. Ad ogni modo dob­ biamo subito affermare che per la conquista dei titoli il coef­ ficiente emozione ha giuocato un ruolo determinante. Difatti tra gli « esordienti » lo scattan­ te Vecchia ha dovuto piegare di fronte all’atletico Peri, quasi senza lotta, dopo aver vinto la prima prova: l’emozione lo ha reso assolutamente incapace di controllare l’avversario per at­ taccarlo al momento decisive!, come accaduto durante la pri­ ma prova. Anche l'allievo Marinetti, è stato vittima di un errore nel corso della prima prova, men­ tre riusciva ad imporre la sua tattica nella seconda. Solo che Routier ( Continua in 3. pagina!

PROVA

campionati andava meritatamente a premiare il giovarle Montini della Ausonia di Pe­ scantina che solamente in que­ sta circostanza faceva sentire di essere la padrona di casa. * ♦ ♦ I corridori e i dirigenti di­ mostravano palesemente V in­ tensa preoccupazione per le fi­ nali che venivano disputate nel tardo pomeriggio di domenica. Non commenteremo i risul­ tati tecnici della riunione che più qualificatamente vengono trattati dal Presidente della nostra C.T.N. Ma non possiamo non mettere in rilievo la pro­ va sostenuta dal giovane De Carli di Verona nella finalis­ sima del campionato allievi, contro Marinetti della Torpado di Padova. ' Dopo le due prove regola­ mentari, sia il Marinetti che il De Carli, vincevano una prova,si rendeva quindi indispensa­ bile la finalissima. Il De Carli mostrando una estrema volontà e mettendo in luce il suo vo­ litivo temperamento ed ogni riposta energia, ritisciva a con­ quistare l’ambito titolo anche se tale meritata vittoria doveva costargli un prezzo elevatissi­ mo. Infatti il giovane campio­ ne d'Italia appena oltrepassata la linea del traguardo perdeva i sensi e sfrecciava fuori pista cadendo sul campo adiacente. L’urto violento gli causava un forte choc nervoso e conse­ guentemente fu portato imme­ diatamente all’ospedale di Bussolengo. Tale doloroso inci­ dente naturalmente veniva a turbare la serenità della mani­ festazione. Fortunatamente le notizie che pervenivano dal­ l’ospedale non erano molto preoccupati ed in serata sia i dirigenti nazionali che locali non mancarono di portare il loro saluto allo sfortunato cor­ ridore. Da queste colonne, sicuro di interpretare il sentimento di tutta la famiglia del CSI., in­ viamo al Campione d’Italia De Carli l’espressione della nostra simpatia e gli auguri più cari affinchè tomi presto in pista con la sua maglia tricolore onG. D. (Continu*Òn~3. pagina)


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STADIUM

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DOPO

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luglio 1957

BENEVENTO I ■ I -

Confortante giro d'orizzonte sul nostro calcio giovanile CURRICULUM ATLETA AZZURRO Cognome e nome

Località di nascita Dalla notevole attività che il Centro Sportivo rea­ lizza ormai da vari anni nelle diverse specialità ago­ nistiche, sono scaturiti atle­ ti di valore che hanno dato il loro positivo contributo allo sport italiano in occa­ sione di manifestazioni in­ ternazionali di ampia riso­ nanza. Molti dì essi, atleti for­ mati. nelle file del C.S.I., militano ormai da tempo in Società federali, serbando il migliore ricordo dell’or­ ganizzazione che quando erano giovanissimi li ha av­ viati alla pratica sportiva e conseguentemente forgia­ ti per impegnativi cimenti. Va da sè che per seguire l’attività degli atleti del C.S.I. che si pongono con­ tinuamente in luce nel cor­ so di competizione impor­ tanti, quali campionati ita­ liani assoluti, competizioni internazionali e via dicen­ do. gli addetti stampa sono chiamati a compiere una preziosa opera di collaborazione nei confronti dell'Uffìcio Stampa Centrale. Anzitutto con la tempestiva segnalazione dei nominati“

vi degli atleti della propria provincia che possono esse­ re più facilmente seguiti in loco fin dai primi passi o, meglio. fin dalle prime... uscite che ottengono succes­ so. Poi, quando gli atleti più maturi vengono chia­ mati all’alto onore di in­ dossare la maglia azzurra della rappresentativa gio­ vanile, si presentano altre occasioni per inviare allo Ufficio Stampa brevi inter­ viste degli atleti che, lo­ gicamente se stilate in mo­ do brillante appariranno su Stadium. Però, gli addetti stampa, in attesa di poter lavorare sulle nuove... reclute in ma­ glia azzurra, possono anda­ re a trovare quegli atleti provenienti dalle Unioni Sportive del C.S.I. che or­ mai hanno già fatto strada distinguendosi nelle compe­ tizioni federali, sia in Ita­ lia che all’estero. Anzi, per tali atleti, che in particolare rappresentano i primi frutti del avoro del C.S.I. per la preparazione delle giovani leve per lo sport italiano, la Presiden­ za Centrale riserverà un capitolo su C.S.I. ’58. Al riguardo, per ottene­ re la massima precisione nella citazione dei dati re­ lativi agli atleti, con parti­

colare riferimento alla da­ ta del cartellinamento al C.S.I., al numero della tes­ sera ricevuta, alla prima Unione Sportiva di appartenenza, come pure per avere materiale di prima scelta sul quale lavorare, l'Ufficio Stampa Centrale ha preparato un questiona­ rio trasmesso nei giorni scorsi alle Presidenze dei Comitati Provinciali inte­ ressati. E’ superfluo sottolineare come in quest’opera di ri­ cerca diligente negli archi­ vi dei Comitati anzidetti, nella segnalazione dei ri­ sultati di rilievo ottenuti dagli atleti, siano princi­ palmente gli addetti stam­ pa i preziosi collaboratori del Comitato invitato a compilare il questionario del quale accanto si pub­ blica l'esemplare. Con un cordiale invito, quindi, a tutti gli addetti stampa, chiudiamo per que­ sta volta F< angolo ». Logi­ camente nella certezza di avere nel più breve tem­ po possibile, grazie alla ge­ nerosa, pronta e cordiale collaborazione di tutti, quanto richiesto. Red.

Data di nascita Data del tesseramento al C. S. I

N. tessera C. S. I

Unione Sportiva di appartenenza Attuale So

Specialità praticata cietà di appartenenza

Domicilio attuale Attività svolta come tesserato C. S. I.

Attività svolta in campo federale

Incontri internazionali, Olimpiadi, Campionati mon­

diali ai quali ha preso parte

Classifica od ordine di arrivo

Primati personali Primati italiani od europei

Ha ricevuto il distintivo d’oro del C.S.I,?

UNA MANIFESTAZIONE DELLA “GAZZETTA DELLO SPORT,,

La 66 Coppa Lambertendili.. pei* la propaganda del tennis Pubblichiamo il Regola­ mento della « Coppa Lam­ bertenghi », tradizionale ma­ nifestazione tennistica di propaganda promossa dalla Gazzetta dello Sport > per avviare alla pratica della specialità le giovani leve. Con l’occasione la Presi­ denza Centrale del C.S.I. ri­ volge a tutti i Comitati Pro­ vinciali e Zonali, alle Unioni Sportive ed ai Gruppi Spor­ tivi, l’invito di organizzare prove locali per contribuire anche in questo settore alla diffusione dello sport tra le nùove generazioni. L’Ufficio Organizzazione della Gazzetta dello Sport sarà ben lieto di essere a disposizione per fornire chia­ rimenti od informazioni.

II regolamento Art. 1 — «La Gazzetta dello Sport» indice con la Federa­ zione Italiana Tennis (FIT) la XV leva giovanile nazionale di tennis (gare maschili e gare femminili) per le Coppe Por­ ro Lambertenghi. Art. 2 — Concorrenti. La competizione è libera a tutti i giocatori non classificati, nati negli anni 1942-43-44, di na­ zionalità italiana e in possesso della normale tessera della FIT o, se non appartenenti ad Enti affiliati alla FIT, della apposita tessera propaganda. Dalla disputa sono esclusi i sedici finalisti della gara ma­ schile e le otto finaliste della gara femminile delle prece­ denti dispute. Altresì, tutti co­ loro che abbiano preso parte alle fasi finali dei Campionati Nazionali Individuali ed a Squadre. Art. 3 — L’iscrizione è gra­ tuita. Tutti i concorrenti, indi­ stintamente, dovranno provare la loro età e identità perso­ nale a mezzo di documenti le­ gali di riconoscimento ed esse­ re provvisti di tessera fede­ rale. I giocatori che non siano già tesserati dovranno chiede­ re all’atto della iscrizione, o al più tardi prima di scendere in campo, l’una o l’altra delle

suddette tessere, a seconda dei casi (il cui costo è di L. 200, compreso l’assicurazione CONI contro gli infortuni), dietro indicazione delle generalità, data di nascita e indirizzo. Art. 4 — Indicative locali. Si svolgeranno dal 25 maggio al 18 agosto. Il loro numero è illimitato. Qualsiasi Tennis Club. Società Sportiva, Scuo­ la, Azienda, Ente, Gruppo o Persona, può organizzare uno o più indicative locali, facen­ done richiesta a «La Gazzetta dello Sport» organizzazione, Via Galilei 7. Milano. La richiesta deve formulare le seguenti indicazioni: a) Ente o Persona che or­ ganizza la indicativa e relativo indirizzo; b) su quali campi verrà effettuata; c) data di svolgimento; d) numero prevedibile de­ gli iscritti; e) se trattasi di indicativa maschile o femminile o di entrambe. Art. 5 — Di massima ogni batteria dovrà comprendere ot­ to , concorrenti Nelle località ove tale numero non potrà essere raggiunto è eccezional­ mente acconsentito un minimo di quattro concorrenti.. Nel caso in cui i concorrenti supe­ rino il numero di otto e non raggiungano quello di sedici, essi verranno suddivisi in due batterie di numero uguale o il più possibile uguale. Non verranno omologati i risultati delle batterie che avranno me­ no di quattro concorrenti ef­ fettivi (esclusi pertanto dal punteggio i perdenti per as­ senza). Nella località dove — contrariamente a quanto sopra — siano state disputate bat­ terie di soli quattro concor­ renti effettivi, i vincitori di esse dovranno qualificarsi tra di loro e solo il vincitore della qualificazione sarà ammesso alle semifinali. U concorrente che abbia partecipato ad una batteria omologata non può prendere parte ad un’altra. Art. 6 — Un giocatore non potrà essere tenuto a giocare più di due incontri nella stes­ sa giornata.

Art 7 — Le norme di cui sopra valgono tanto per la le­ va maschile che per quella (femminile, le cui gare, ove possibile, dovranno svolgersi in data o su campi differenti. Le semifinali e le finali si dispu­ teranno con palle Slazenger. Art. 8 — I risultati delle ga­ re dovranno essere segnalati a «La Gazzetta dello Sport» — Organizzazione — Via Ga­ lilei 7 Milano, restituendo su­ bito l’apposito modulo che questa avrà inviato, in segno di autorizzazione, ai richieden­ ti delle indicative. Saranno considerati validi soltanto i ri­ sultati che perverranno a « La Gazzetta dello Sport» — Or­ ganizzazione — entro otto gior­ ni dalla data di effettuazione delle gare stesse. Art. 9 — Semifinali interre­ gionali. I vincitori di ogni bat­ teria omologata hanno diritto di prendere parte alle semiti-; fiali. Essi saranno convocati con lettera personale de «La Gazzetta dello Sport». Le se­ mifinali (non più di sedici ma­ schili e non più di otto fem­ minili) saranno effettuate nei giorni 24-25 agosto a cura dei Comitati Regionali della FIT e verranno assegnate alle Socie­ tà e Tennis Club che ne fa­ ranno richiesta entro il 5 ago­ sto a « La Gazzetta dello Sport » — Organizzazione — dando la preferenza alle loca­ lità che determineranno mino­ ri spostamenti per i concor­ renti qualificati. Art. 10 — Ogni semifinale che non comporti più di due incontri per giocatore dovrà svolgersi in una unica giornata. Art. 11 — FINALI. La finale maschile si svolgerà nei giorni 31 agosto (sabato) 1. e 2 set­ tembre (domenica-lunedì) e quelle femminili nei giorni 1. e 2 settembre (domenica-lu­ nedì) a Milano sui campi del Tennis Club Milano. Saranno ammessi di diritto alla finale tutti i vincitori del­ le semifinali i quali dovranno confermare la loro partecipa­ zione entro il 27 agosto a « La Gazzetta dello Sport » — Or­ ganizzazione. Art. 12 — Tutti gli incontri (batterie, semifinali e finali) si

svolgeranno in due partite su tre. Art. 13 — Premi in oggetti e facilitazioni ai concorrenti. Alle indicative locali: i pre­ mi saranno posti in palio uni­ camente a cura, a scelta e a spesa degli organizzatori locali. — Alle semifinali interregio­ nali: oltre ai premi fìssati a libera scelta degli organizzatori locali «La Gazzetta dello Sport» disporrà quanto segue: — rimborso totale del bi­ glietto ferroviario in 2. classe (andata-ritorno) ai primi quat­ tro classificati e del 500/n di tale biglietto agli altri; — al primo classificato, me­ daglione bronzo dorato; — al secondo, medaglione bronzo argentato; — al terzo e quarto (ex aequo) medaglione bronzo. Il rimborso delle spese di viaggio e la consegna dei pre­ mi avverranno all’atto stesso delle semifinali. — Alle finali nazionali: — al vincitore e alla vinci­ trice premi di eccellenza in oggetti; — ai secondi classificati, premio artistico; — tutti i finalisti fruiranno di premi condizionati che sa­ ranno a suo tempo annunciati su « La Gazzetta dello Sport ». Inoltre fruiranno indistinta­ mente del totale rimborso fer­ roviario (andata-ritorno) in 2. classe dal luogo di residen­ za a Milano, nonché di vitto e alloggio per tre giorni interi (due per le giocatrici) nell’Albergo fissato dagli organiz­ zatori. Alle Società cui appartengo­ no i vincitori assoluti delie due Coppe (maschile e femmi­ nile): L. 10.000 ciascuna. Agli organizzatori che han­ no raccolto il maggior numero di concorrenti effettivi nelle indicative, verranno assegnati per ciascuna delle due gare (maschile e femminile) i seguenti premi: L. 15.000 e lire 10.000 rispettivamente al primo e al secondo. Art. 14. — Le Coppe Porro Lambertenghi in palio sono perpetue. Esse saranno assegnate, fino alla disputa succes-

siva, alla Società cui appartengono i vincitori. Art 15. — Gli organizzatori declinano ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali con­ seguenze morali, fisiche e ma­ teriali causate direttamente o indirettamente dalla partecipa­ zione alle gare. Art. 16. — Per tutto quanto non contemplato nel presente regolamento valgono i regola­ menti della FIT.

(Continuazione dalla 1, pagina) iremmo considerarci dei fal­ liti. Comunque abbiamo voluto svolgere un sintetico commen­ to panoramico dimostrante la intensa attività delle masse giovanili calcistiche del C.S.I. L'imponenza numerica incu­ te naturale rispetto perchè da essa possono emergere folte schiere di giovani speranze onde alimentare le forze cal­ cistiche nazionali di' nuove energie. E’ a nostra diretta conoscen­ za un complesso di notizie riferentisi alle attività provin­ ciali con riferimento ai cam­ pionati recentemente conclusi. Abbiamo seguito da vicino al­ cune fasi regionali, interregio­ nali e le finali nazionali; il nostro intimo compiacimento per una vasta attività verreb­ be ad essere molto attenuato se il contenuto tecnico com­ plessivo non avesse una ri­ spondenza idonea. L’impostazione tecnica delle nostre squadre può ritenersi di accettabile valore e non ci riferiamo naturalmente a quel­ la delle grosse società federali che partecipano alla nostra at­ tività, ma a quelle Unioni Sportive nate nella nostra fa­ miglia. Possiamo affermare che nel complesso le nostre squadre calcistiche hanno raggiunto un buon livello tecnico, fedele te­ stimonianza di una maturità che si è acquisita col tempo. Rimane sempre in prima li­ nea il problema dei dirigenti tecnici e particolarmente degli allenatori. Non sempre i nostri calcia­ tori vengono sottoposti ad ade­ guata preparazione atletica e questo è una delle più gravi lacune delle nostre squadre. Necessita insistere affinchè i calciatori prima di essere tali siano degli atleti o perlo­ meno siano nella condizione fi­ sica di sostenere agevolmente le fatiche di una partita di calcio. Il convincere i nostri diri­ genti di questa assoluta neces­ sità significa avere raggiunto un importante traguardo per­ chè, oltre tutto, la preparazio­ ne atletica costituisce non una semplice manifestazione spor­ tiva, ma un atto sociale di ele­ vata umanità. Premesso che per praticare il calcio si deve essere ido­ neamente preparati nel fisico e ciò perchè lo sforzo a cui viene sottoposto il giuocatore non sia nocivo al fisico stesso, deve esserci conseguentemente anche una preparazione tec­ nica. Tenendo per base che il cal­ cio è un giuoco collettivo, si deve e si può pretendere da

ogni singolo giuocatore che egli rappresenta una semplice pe­ dina e non una parte preminenie della squadra. Il giuoco del calcio diviene redditizio quando il giuoco stesso è svolto senza inutili virtuosismi o fronzòli accade­ mici, ma quale pura espressio­ ne di semplicità. Abbiamo rilevato nelle squa­ dre finaliste e semifinaliste dei recenti campionati parecchi giuocatori che mal si adatta­ vano alle discipline di carat­ tere tecnico.

Raccomandiamo agli allena­ tori o direttori sportivi delle squadre calcistiche di insegna­ re ai giovani calciatori come si stoppa una palla e come si colpisce una palla, come col­ pirla con la testa e più preci­ samente con la fronte, come si deve evitare l’avversario e come si deve marcare lo stes­ so quando è in possesso della palla. Abbiamo descritto alcuni elementi basilari che gradatamente debbono essere assimi-

a a. U» li «Tour del caldo» sarà chiamato quello di quest’anno. Ma potrebbe anche dirsi il «Tour dei ritirati». Mai Infatti come nel ’57 si erano registrati tanti ritiri sicché og­ gi dopo 1682 chilometri di corsa hanno già abbandonato 45 dei 120 corridori partiti da Nantes il 27 giugno. Altissima percentuale questa, assoluto record in materia, che im­ pensierisce lo stesso « patron » Goddet in quanto rischia di portare a Parigi una troppo sparuta schiera di corridori. ReRe­ stano infatti da percorrere ancora 14 tap­ pe per completare i 2586 km. del Tour 1957 e il caldo — secondo i meteorologi — non accenna davvero a finire. Quindi cal­ colando una media di due ritiri a tappa avremo a Parigi, per la parata finale, 47 corridori. Non troppi, ma nemmeno pochi. Un salvataggio. Resta da dire che finora i massimi ritiri si sono verificati nella se­ conda tappa (11) e nella quarta (12); che la squadra nazionale francese è l’unica ri­ masta con tutti gli effettivi; che i tricolori italiani hanno perso solo Ferlenghi per una caduta; e che tra i ritirati figurano atleti di primissimo piano quali il favorito nu­ mero uno Gaul, il leader della DesgrangeColombo De Bruyne, il vincitore del G. P. Ciclomotoristico delle Nazioni Wagtmans, il campione svizzero Graf. l’arrampicatore spagnolo Bahamontes, la « ruota d’oro » Poblet oltre a Barbotin, le Ber, Close. Ernzer, Schmitz, Coste, Fourier e De Grott.

Non è state però solo il caldo a provo­ care l’attuale selezione al Tour. L’inferna­ le ritmo delle prime tappe è stato deter­ minante a dare il volto alla classifica; era infatti quasi una tradizione che le tappe della prima parte del Giro di Francia si risolvessero in una battaglia tra i gregari. Gloria di un giorno per tutti. Quest’anno invece poco o nulla di tutto questo. A par­ te il successo di Trochut a Metz e del no­ stro Baffi a Besagon i vincitori di tappa sono tutti uomini di primo piano come Dari gade, Privai, Hassenforder, Bauvin, Janssens, Anquetil e Nencini. Quanto dire cioè che ognuno ha sparato per tempo le sue cartucce e già prima delle tappe di montagna che risultano sempre le decisive, la classifica ha un suo volto delineato. Un volto che è chiaramente tinto con i colori francesi visto che la maglia gialla mostra di avere fatto la sua scelta in casa di Bi-

lati dai calciatori, ma innanzi­ tutto e soprattutto l'allenatore deve essere un psicologo e de­ ve impartire le sue lezioni con affettuosità e diligenza, devesi considerare come un padre di famiglia. Noi siamo certi che il Cen­ tro Sportivo Italiano continue­ rà la sua ascesa verso un con­ tinuo progresso numerico ma innanzitutto contiamo fin dal prossimo anno di ottenere tan­ gibili risultati anche sotto un profilo squisitamente tecnico. GENEROSO DATTILO

in chiaroscuro dot e che il primo posto di Anquetil è so­ stenuto dalla piazza d’onore di Forestier. In casa italiana visi lunghi. Binda non è soddisfatto degli uomini che ha scelto. Specie sul piano della combattività gli ita­ liani hanno lasciato a desiderare; un gior­ no va male Nencini, l’altro Defilippis mentre una serie di sfortunate circostanze ha tolto definitivamente di mezzo Astrua.La vittoria di Nencini a Briançon ha rinnovato i fasti di questo traguardo alpino sempre favorevole agli italiani e ancora risuonante delle splen­ dide affermazioni di Bartali e di Coppi. La tradizione di un italiano, primo a Briançon si è imposta e il vincitore del Giro ha da­ to una grande soddisfazione ai nostri colori che già con Baffi a Besançon avevano avuto una giornata di sole. Non possiamo avere grandi speranze, è vero. Ma la fa­ cilità con cui Nencini ha disposto degli avversari nella dura tappa del Galibier e del Telegraph, autorizza una benevola at­ tesa. Speriamo quindi che anche per gli italiani vengano giorni migliori soprattutto in considerazione che finora la squadra italiana è quella che ha « speso di meno e che quindi — sulla carta — dovrebbe avere in serbo le migliori energie.

Due parole per Anquetil. Il < delfino . del ciclismo francese ha sbalordito tutti per la sua tenuta e per il suo rendimento. Finora era ritenuto solo un grande passista, l’ex recordman dell’ora; oggi, di lui, occorre parlare come di un corridore completo perchè ha dimostrato di essere forte anche in salita oltre che per le sue doti di recu­ pero. Considerando che il Tour presenta ancora due tappe a cronometro individua­ li (sabato prossimo sul Circuito di Montjuich, km. 9,8, e giovedì 18 Bordeaux a Libourne, km. 66,2 tutto lascia supporre che il Tour ha trovato in Anquetil il vincitore. Sarebbe una grande impresa per il gio­ vane francese e una polemica risposta al nostro Baldini che al Giro d’Italia aveva fatto mirabile, sbalordendo tutti per la sua tenuta in salita e per il terzo posto fi­ nale conquistato dopo essere stato tra i più acclamati protagonisti nelle tappe al­ pine e dolomitiche. NINO LOMBARDI

che differenza!»^ corro di più

consumo di meno

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ALLA “COPPA ARNO,, DI AEROMODELLISMO

economia velocità potenza

.1. Mestre al posto d'onore davanti ad altre famose squadre Radaelli di Milano e ellini di Roma tra i migliori; successi dei nostri ragazzi di Torino e Novara L’edizione di quest’anno della « Coppa Arno », la po­ polarissima Gara nazionale per Modelli volanti in volo libero, ha superato per nume­ ro di partecipanti e risultati tecnici conseguiti, qualsiasi più ottimistica previsione. Circa duecento aeromodel­ listi, il fior fiore dei Gruppi e Sezioni d’ogni dove d’Italia, sono convenuti sull’aeropor­ to di Peretola a Firenze, ed ivi per due giorni, il 6 ed il 7 u. s., hanno gareggiato con slancio ed alto spirito agoni­ stico, noncuranti della cani­ cola e del sole dardeggiente che aveva reso molle come la ricotta l’asfalto delle strade ed il pavimento della pista di lancio. La manifestazione è stata caratterizzata da un eccezio­

nale concorso di « juniores » il cui numero ha superato ogni previsione. Segno questo, eloquentissimo, che lo Sport dell*Aeromodellismo è in pie­ no rigoglio e continua a crea­ re nuove reclute, sviluppan­ dosi in maniera massiccia e... confortante. L’eccezionale rassegna ae­ romodellistica nella città del Giglio ha visto ancora una volta il confronto diretto dei giovani e giovanissimi con gli « anziani », quali Lustrati, Andreani, Scardicchio, Liberti­ no, ecc. Ma come abbiamo det­ to, j giovani si sono imposti nettamente, forse perchè nuo­ ve e più moderne concezioni e, soprattutto un diverso spi­ rito animano questi ultimi, rispetto ai « vecchi ». Una co­ sa è certa: che mentre noi or­

mai carichi di anni e di... ac­ ciacchi pian piano andiamo scomparendo, l’Aviazione può contare su tanti e tanti nuqvi amanti. Alla competizione fiorenti­ na hanno partecipato nume­ rosi Gruppi dei CSI di Nova­ ra, di Torino, di Milano, di Bari, Roma, ecc. ed è stata la squadra del CSI di Mestre che ha conquistato, nella categoria « juniores », il primo posto di onore a soli 12 punti di distac­ co dalla vincitrice bolognese. I nostri Soncini, Candiani ee Vettor, come sempre, si so­ no fatti ammirare ed hanno tenuto alto il nome ed il pre­ stigio del nostro sodalizio. Si sono pure distinti Ra­ daelli di Milano e Bellini di Roma rispettivamente con un terzo ed un quinto posto nella

classifica dei « veleggiatori » junior, oltre a Ravasi e ad Aragozzini ed a Berzioli, ecc. Nei motomodelli senior, il no­ stro * azzurro » Bergamaschi ha avuto una « guigne » in­ credibile, mentre Margaria di Torino e Vittori di Roma si sono ottimamente piazzati, come Simonetta del CSI No­ vara e Scheilino del CSI To­ rino nella categoria Vel. Sen. Darbesio di Torino si è assai messo in luce nella categoria « elastico ». La tirannia dello spazio non ci consente di dare maggiori dettagli e di esternarvi le no­ stre eccellenti impressioni su tutta la manifestazione: spe­ riamo di poterlo fare prossi­ mamente. Giuber

SUPERCORTEMAGGIORE * ha un alto peso specifico: un litro pesa di più, quindi sviluppa piu energia e fa percorrere un maggior numero di chilometri ha un elevato numero di ottano (98-100 N.O.R.M.), quindi migliora e prestazioni del motore, aumentandone la potenza, l’elasticità, la ripresa

ì l’unica benzina con

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l’additivo che prolunga la vita del motore


STADIUM

n luglio 1957

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LO SPORT PIÙ POPOLARE VERSO UN NUOVO ORIENTAMENTO

ucile, maschera PrcMenti immediati e di fende pinne e pruderà ? del Iravagliaie calcie italiane Ö

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UCILE, maschera e pinne, il giovanissimo «sub» armato .so­ prattutto di grande buona vo­ lontà e di insospettato ardore, si accinge a vivere quella che potrem­ mo definire la sua « avventura di caccia». Le scuole sono finite, gli esami terminati e mentre i più anziani esperti subacquei hanno già da tempo cominciato la loro caccia, i più giovani, i neofiti di questo su­ perbo, difficile sport si accingono, su tutti i maxi d'Italia, a vivere la « loro » stagione d oro. Li ricono­ scereste subito; quando parlano del­ le loro esperienze passate, quando si raccontano le prodezze, più o meno vissute, della scorsa estate il loro linguaggio è infiorato di par­ ticolari tecnici impressionanti. San­ no tutto sulle tane delle ceraie, su come fiocinare un polpo, sul come attaccare una murena; il loro fu­ cile è senza dubbio il migliore, già disdegnano la fiocina ed assicurano che si serviranno solo dell’arpione: adoperano il fucile a molla ma è vicino il giorno in cui adopereran­ no quello a cartuccia. La loro espe­ rienza sui respiratori è vastissima, conoscono prezzi, tipi, caratteristi­ che ma, potrete scommetterci, non ne hanno mai adoperato uno. Que­ sti «apprendisti» del sub che so­ gnano le imprese dell’anziano Bucher e del giovane Gianni Roghi si accontenterebbero di tornare a casa con un saraghetto, un piccolo polpo ner per noter poter dire alla Mamma: Mamma «...ho portato la cena per tutti > Dal Max Ligure allo Jonio, da Ventimiglia all’isola del G iglio a Ponza, dal Circeo alle Eolie, ad Ustica alle Tremiti lo sport subacqueo è in movimento. Nei mera­ vigliosi anfratti delle coste italiane il < Pesce », questo personaggio con ]e sue bizzarrie ed i suoi malevoli umori, attende, in uno scenario che il miglior superscope difficilmente potrà mostrare, il cacciatore. Lo at­ tende tranquillo, giocheranno l’astu­ zia e d’intelligenza, l’uno forte del suo cervello di potenziale conqui­ statore, l’altro sicuro conoscitore dei fondali dove vive, pronto ri­ fugiarsi dietro uno scoglio, un ciuf­ fo di alghe abilissimo comunque a mantenersi a distanza di tiro. Mettiamoci nei panni (o nelle

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squame se .preferite) del pesce. Al­ l’ora del pasto, mentre tutto è calmo, ci si presenta un essere grande, si­ lenzioso, che cerca di avvicinarsi. Sembra uno dei nostri ma non lo è; è troppo grosso poi le sue pinne sono distanti luna dall’altra, ha in mano una lunga asta, ci guarda, meglio nasconderci... e il pasto per ora è rimandato. Ci nascondiamo in una tana con una gran paura. Vediamo sopra di noi l'essere na­ tante che e quasi fermo, dalla sua asta parte una freccia ed un disat­ tento saraghetto ha finito la sua... vita subacquea. La stessa storia ogni giorno, vita dura per noi da un po’ di tempo in qua. (Così il Pesce). Per il cacciatore la storia è un po’ diversa ma non molto. Si nuota, ci si immerge, si cerca nella tana, non si trova nulla, si risale si nuota poi appare un « qualche cosa che si muove sul fondo », rapida silenzio­ sa immersione (sarà un’Orata?) è una timida Occhiata poco distante dal branco. L’esperto sub non la degnerebbe d’uno guardo ma il gio­ vanissimo la insegue, la vede fer­ ma... e la prima vittima è fatta. 11 «suo» primo pesce il sub lo ricorderà a lungo, anche quando, espertissimo, nuoterà solo in cerca di ceraie, disprezzando le timide occhiate, le iugenuet riglie, o le ti­ morose salpe. Oggi la pesca subaoque conta un alto numero di appassionati. Parto­ no da Milano, da Torino, per una battuta nelle Eolie; arrivano in co­ mitiva e pescano solitari, al mas­ simo in coppia ed allora la caccia diventa più divertente ancora. La stessa comitiva che lo scorso anno esperirò palmo a palmo i fondali di Lipari l'anno prima aveva fatto strage a Giannutri o al Giglio, que­ st’anno sarà la volta delle Tremiti. L’anno scorso, su una barca da pesca che mi portava da A alca no a Lipari, conobbi un gruppo di cin­ que cacciatori; due napoletani, un genovese e due milanesi, si erano conosciuti al Giglio l’anno prima ed avevano deciso di far vacanze insieme l’anno seguente. Mi raccon­ tarono le loro storie di pesca, le lo­ calità viste e quelle ancora da ve­ dere. Due tende, un fornello a spirito per i casi di emergenza, fu­ cili con doppi ricambi, doppie pinne, palmari, un paio di coltelli da caccia, maschere e boccagli in gran numero: questo il loro baga­ glio. Venivano da Vulcano — via Milazzo — dove si erano attendati per una settimana; pescavano c vendevano il pesce ai due alberghi dell’isola, con il ricavato pagavano

il « posteggio > per la tenda e man­ giavano. Si erano stancati delle scure acque di Vulcanello e anda­ vano a Lipari in cerca di fondali nuovi. Fui con loro una giornata, montai con loro le tende, aiutai a fissare sulla più grande un croci­ fisso in legno — comprato da un artigiano di Milazzo per pochi soldi —. cucinai e pescai con loro. Due studenti del primo biennio di ingegneria, un medico (lo chiama­ vano « dottore » ma era solo un «fagiolo»), un diplomato fresco in ragioneria (« Papà m ha dato il permesso solo a scrutini pubbli­ cati!»), ed un meccanico. Una sola famiglia. A Lipari, era domenica, dopo una pescata eccezionale — fra orate, sarghi, polpi ed una giovane cernia non sapevamo come rivoltarci — andammo in Chiesa. Il più giovane fra noi, il meccanico, se ne venne con un grosso involto che volle dare allo scaccino. < E’ per il parroco, J ì anche per gli dica che preghi noi... »,, era un’orata, la .più bella. che gli era costata non meno di mezz’ora d’appostamenti. Li lasciai a Lipari — la vendita del pesce procedeva a meraviglia — e andai ad Ustica, c’era una gara internazionale per Sub. Durò mezza giornata e fu sospesa. Un concor­ rente, un giovane di Messina di 22 anni, per togliere una grossa cernia dalla tana fece uno sforzo superio­ re alle sue possibilità e restò sul fondo. Quattro minuti dopo fu ri­ portato a galla dai suoi compagni, fu tentato di tutto per riportarlo in vita ma non ci fu nulla da fare. Una imprudenza che gli era costata la vita. Oltre al fucile, alle pinne, alla maschera, il sub deve portare nelle sue immersioni due cose ancora: la calma e la prudenza. Non ci stan­ cheremo mai di ripeterlo. Non ten­ tate lunghe immersioni in fondali che non conoscete più che bene, non intestarditevi a lottare con un grosso pesce che, arpionato, si ri­ bella, seguitelo nei movimenti, e lo stancherete prima: se poi non vi riusciste date uno strappo, la sagola si romperà ed il pesce nuoterà per un po’, poi andrà a morire sul fon­ do, voi tornerete a galla e. ripo­ sato, lo potrete cercare meglio. Se non lo doveste trovare non datevi pensiero, non esiste pesce, per gros­ so e bello che sia, che valga la Vo­ stra giovane vita. Questa è la cosa più importante. Non dimenticatelo mai. LUCIANO GAMBARDELLA

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DA

OTTANTANNI

A

I primi lincici di addestra mento giovanile hanno dato ottima prova : per­ chè non istituirne fiorii altri ricordandosi del Centro Sportivo Italiano? Il quotidiano parigino te un risultato certamente re ai campionati del mondo tecnico individuale, comple­ selo la Federazione che at­ tato in ogni lezione da pre­ traverso il Centro di Firen­ del 1962. «L’Equipe» ha deplorato apprezzabile. nei giorni scorsi l’elimina­ Il problema tecnico è alla Il Centro Tecnico Federa­ parazione ginnico-atletica e ze potrà invece effettuare il controllo tecnico e sanitario zione prematura dai cam­ base della nostra ripresa; i le sta studiando il problema da giochi ricreativi. Al termine del primo delle scuole. Dovranno in­ pionati del mondo di calcio tentativi finora compiuti po­ del razionale insegnamento di Paesi come la Spagna e co hanno giovato; cessata la da impartire ai giovani cal­ biennio gli allievi devono tervenire le società, il Cen­ l’Italia, mentre altre nazio­ importazione di calciatori ciatori. L’argomento è di sostenere le prove per il tro Sportivo Italiano soprat­ ni infinitamente meno forti stranieri o ridotta al mini­ quelli che vanno attenta­ conseguimento di un bre­ tutto al quale famiglie i gio­ parteciperanno alla fase fi­ mo, le società italiane si so­ mente analizzati al fine di vetto per l’ammissione al vani si accostano con tanto fiducia. nale che si effettuerà il pros­ no poste alla ricerca di buo­ trovare soluzioni realizzabi­ terzo corso. Il problema è rilevante; Il secondo biennio, che ha simo anno in Svezia. ni allenatori stranieri. Per li e utili. Per il momento il stesso numero di lezioni bisognerà studiarlo con la Per la verità l’Italia non il prossimo campionato al­ Centro Tecnico Federale ha lo primo, ha il suo maggior massima cura; intanto altri è stata ancora eliminata; sa­ cune nostre squadre che van­ istituito a titolo sperimen­ del nell’ addestramento nuclei potrebbero essere isti­ rà la partita di Belfast del no per la maggiore saranno tale dieci Nuclei di adde­ valore individuale; la par­ tuiti soprattutto nell’Italia prossimo dicembre a stabi­ affidate a maestri inglesi e stramento giovanile che so­ tecnico calcistica vedrà sostituiti Meridionale. I primi «mae­ lire se l’Italia potrà o meno jugoslavi: noi non siamo fa­ no frequentati da circa 700 te stri » improvvisati hanno prendere parte alla fase con­ vorevoli a questi ingaggi so­ allievi. Questi Nuclei sono i giochi ricreativi con eser- dato eccellente prova: con­ clusiva della competizione. prattutto in un momento in in funzione da circa due an- C1Z? collettivi col pallone, tinuiamo come abbiamo in­ Infatti se gli azzurri riusci­ cui il calcio italiano sta cer­ ni, sono diretti da bravi I prima di sfociare in vere cominciato. C’è sempre tem­ ranno a pareggiare con l’Ir- cando di ritrovare se stesso, istruttori (l’ex calciatore Co- Partite nell’ultimissimo pe- po per correggere errori e landa del Nord (e a vincere la sua buona vena, la sua lombari in un nucleo del- riodo del corso. Nel secondo biennio gli per migliorare il sapere e l’incontro col Portogallo a personalità; comunque sta­ l’Italia Meridionale ha ottele qualità didattiche dei Milano) saranno essi i fina­ remo a vedere quel che suc­ nuto risultati veramente ot- allievi useranno le scarpe maestri. timi) e non c’è dubbio che da calcio e palloni di cuoio listi. L’impresa è certamen­ cederà. FILIPPO MUZI alla fine del corso che ha in luogo delle scarpette da te ardua, ma a dicembre con la durata di quattro anni gli ginnastica e del pallone di ♦ ♦ * gli uomini in piena efficien­ allievi che allora avranno gomma. CAMPIONATI SU PISTA za fisica e di forma la no­ La buona novella dovreb­ raggiunto il quattordicesi* • « stra nazionale potrebbe rag­ be giungere dal Centro Tec­ Degno di rilievo è il fatto giungere l’intento (e salvare nico Federale di Firenze che mo anno di età saranno più così lo sport italiano da una ha compiuto finora un buon che a punto per sostenere che Ogni nucieo è diretto da ennesima crisi che avrebbe lavoro per organizzare e mi­ le prove per il brevetto di | un comitato del quale fan­ ripercussioni anche in Par­ gliorare la classe degli alle­ idoneità tecnica che darà lo­ no parte un rappresentante lamento). Per Belfast potrà natori. Se. come fervida­ ro l’abilitazione ad intro­ delle famiglie degli allievi, essere utilizzato anche mente auspichiamo, verrà dursi nell’attività agonistica un membro della Federazio­ Schiaffino che ha ultimato deciso un convegno di tutti vera e propria, essendo in ne, il medico sportivo e i (Continuazione dalla 1. pagina) il suo periodo di mora im­ i migliori tecnici italiani per possesso di una tecnica in­ due istruttori quello calci­ posto dalla FIFA e con stabilire quale dovrà essere dividuale tale da consentir stico e quello ginnico-atleti- de onorare il suo titolo così Schiaffino in campo le ro­ il nuovo orientamento del loro il più ampio sviluppo co. Molto curata è la parte meritatamente conquistato. delle loro attitudini calci­ educativa morale, il rispetto Al termine della riunione se potrebbero fiorire. nostro calcio, come si rego­ stiche. veniva effettuata la premiazio­ delle regole della buona edu ­ * ♦ « leranno gli allenatori stra­ ne tra l’entusiasmo dei presenti « ♦ « cazione, la cordialità dei nieri? Si uniformeranno al ­ Per il momento, l’atten­ e prendeva la parola l’on. prof. In queste scuole, alle qua­ rapporti fra gli allievi; par­ Valentino Perdonà che da vec­ zione del mondo calcistico è le direttive che saranno al­ concentrata sul progetto di­ l’uopo impartite dal Centro li possono essere ammessi i ticolarmente interessante la chio corridore metteva in ri­ ragazzi che abbiano compiu­ partecipazione dei genitori salto la purezza dell’agonismo scusso dal Consiglio Federa­ Tecnico Federale? alla vita dei nuclei e al loro le riguardante il campiona­ Il calcio italiano ha molti to il decimo anno di età, si migliore andamento. Il me­ sportivo quando lo stesso è ali­ mentato da una sana passione to di Serie A. Su questo pro­ problemi da risolvere; quel­ insegna l’arte di trattare la dico sportivo visita periodi ­ e da un elevato senso di spi­ getto abbiamo anche noi lo tecnico ha un aspetto im­ palla da fermo e in corsa, i espresso una opinione nega­ mediato che per la sua im­ diversi modi di stoppare, la camente i ragazzi control­ ritualità. Rivolgeva quindi il i loro sforzi e le rela­ suo elogio a tutti i dirigenti ed tiva; per ragioni di obbiet­ portanza e per le sue ri­ esattezza del passaggio, il lando ai corridori che avevano dato tività dobbiamo aggiungere percussioni non fa dormire dribling, il modo come la tive reazioni. Che dire? Si tratta di una vita ad una manifestazione di qualche altra considerazio­ sonni tranquilli ai dirigenti palla deve essere colpita. So­ alto livello tecnico. Ri­ ne che potrebbe risultare de­ della Federazione. Sarebbe no questi i princiipii elemen­ iniziativa lodevole sotto tut­ così terminante per l’orientamen­ assurdo pretendere che Ba­ tari e fondamentali della ti gli aspetti; ma purtroppo spondeva a nome della Presi­ del C.S.I. il nostro Di­ to delle società interessate. rassi, Pasquale e Ronzio si tecnica calcistica che i gio­ questi nuclei non sono che denza rettore Tecnico Nazionale ri­ E’ vero che la nuova for­ dedicassero esclusivamente vani che vogliono dedicarsi in fase sperimentale; mi­ volgendo un particolare augu­ mula non riduce il numero al problema dell’addestra­ a questo sport devono asso­ gliaia e migliaia sono i ra­ rio al corridore De Carli ed un gazzi che praticano il cal ­ lutamente conoscere e cono ­ delle squadre dal 18 a 16 mento giovanile, problema plauso a tutti i partecipanti e come da più parti è stato di fondo attraverso il quale scere bene. Il corso ha la du­ cio e di questi soltanto 700 mettendo in evidenza i sacri­ sollecitato finora invano; fra alcuni anni si potrà ri­ rata di quattro anni (i gio­ hanno iniziato una accurata fici della periferia che con la ma è anche vero che la se­ solvere in pieno il problema vani vi entrano a dieci anni preparazione t ec ni co-sci en- sua dedizione consente alla fa­ e ne escono a quattordici); , tifica. conda fase del progetto pre­ miglia del C.SJ. di contribuire tecnico: ci sono altre que ­ Abbiamo risolto in questo gli allievi sono tenuti a fre ­ vede la partecipazione di ot­ alle fortune dello sport italia­ stioni urgenti e assillanti modo il problema dei gio ­ quentare nel primo anno un to squadre, vale a dire del­ no. Formulava infine l'augurio vani? Certamente no. Dalla che la FIGC non può tra ­ totale di 48 lezioni di un ’ ora ai giovani campioni laureatisi le migliori che saranno im­ pegnate per la conquista scurare. Tutto a tempo e e mezza ciascuna distribuite fase sperimentale bisognerà in Pescantina e unitamente ai dello scudetto. Vogliamo di­ luogo: e per ora è più im­ in due trimestri, il primo passare alla fase nazionale; loro avversari, e cioè che po­ re questo in sostanza: che portante e utile formare e autunnale e il secondo pri­ questi nuclei dovranno es­ tessero essere presenti nelle sere costituiti in migliaia di Olimpiadi del 1560 nella cer­ si arriverebbe con l’adozio­ preparare una forte squadra maverile. Il secondo anno ha un centri se veramente si vuole tezza che sotto la loro maglia ne del progetto ad una sele­ nazionale che possa vincere zione delle squadre, quindi o pareggiare a Belfast che eguale numero di lezioni. dare una seria impronta tec­ azzurra vi sarebbe sempre im­ nel cuore la sigla del ad una competizione tecni­ cominciare a preoccuparsi Nel primo biennio le lezioni nica al calcio italiano. Un presso camente di alto livello; e della squadra nazionale che sono limitate per la parte impegno di tale mole non Centro Sportivo Italiano.G. D. questo sarebbe indubbiamen­ saremo in grado di allinea- calcistica all’addestramento I potrà certamente assumer­

Edizione notturna

PESCANTINA

NON

FACEVA

TANTO

CALDO!......

Una ad una le entusiasmanti rincorse cidente. La Giuria annulla la prova. Nella ripetizione parten­ Batterie za come alla prima prova, solo 1. Batteria: 1) Colpani Giu­ che ai 250 metri Vecchia ri­ seppe (U. S. Classic Bonomi- parte vincendo bene. Prevalle) Brescia; 2) Beretta Semifinali Carlo (U S. Mariano) Bergamo: 1. Semifinale: 1) Peri Mario tempo sugli ultimi 200 metri 13”5. 2. Batteria: 1) Buggeri Re­ (U. S. Classic Benomi Prevalile) nato (U. S. Olimpia) Bergamo; Brescia; 2) Giambenini Loren­ 2) Mansana Ilario (U. S. Gifra zo (U. S. Ausonia Pescantina) Sport) Trento: 13”2. 3. Batte­ Verona: 13”1. ria: 1) Peri Mario (U. S. Clas­ Peri parte in testa spedita­ sic Bon orni-Prevali e) Brescia; mente, scatta alla campana e 2) Giambenini Lorenzo (U. S. vince 'chiaramente. Ausonia) Verona: 13”4. 4. Bat­ 2. Semifinale: 1) Vecchia An­ teria: 1) Vecchia Antonio (G. .S tonio (G. S. CSI Coltivatori Di­ C.S.I. Coltivatori Diretti) Pado­ retti) Padova; 2) Pedrotti G. va; 2) Cremasdhini Franco (U. Franco (U. S. Ausonia Pescanti­ S. Fionda Bagnolo) Brescia: na) Verona: 13"4. 13”9. 5. Batteria: 1) Pedrotti G. Gli avversari si studiano at­ Franco (U. S. AusoniaJPescan- tentamente. Alla camapana par­ tina) Verona; 2) Ballotti Secon­ te Vecchia, tiene abilmente l’av­ do (U. S. S. Cesario) Modena; versario in curva e resiste sul 3) Brugnaldi Sergio (U. S. Au­ rettilineo d’arrivo al ritorno di Pedrotti. rora) Trento: 13”. Velocità esordienti

Recuperi

1. Recupero: 1) Beretta Car­ lo (U. S. Mariano) Bergamo; 2) Ballotti Secondo (U. S. S. Ce­ sario) Modena: tempo sugli ul­ timi 200 metri 14”. 2. Recupero: 1) Giambenini Lorenzo (U. S. Ausonia Pescantina) Verona; 2) Brugnaldi Sergio (U. S. Auro­ ra) Trento: 13"7. 3. Recupero: 1) Manisana Bario (U. S. Gifra Sport) Trento; 2) Cremaschini Franco (U. S. Fionda Bagnolo) Brescia: 14"4. Quarti di finale

Finale per il 1. e 2. posto

prossimità della campana par­ te Peri e Vecchia, emozionatissimo, cede. 3. Prova: 1) Peri; 2) Vecchia: 13”4. Vecchia parte ancora emo­ zionato. Peri lo controlla abil­ mente attacca di sorpresa ai 200 metri per vincere. Vecchia desiste. Finale per il 3. e 4. posto

1) Giambonini Lorenzo (U. S. Pescantina) Verona; 2) Pedrotti G. Franco (U. S. Ausonia Pe­ scantina) Verona: 13”7. I due concorrenti compiono li primo giro affiancati. Alle cam­ pana attacca Giambenini che resiste alla rimonta deH’awersario sull'ultima curva vincen­ do così in bellezza. Classifica

1) Peri Mario (U. S. Classic. Benomi - Pcavalle) Brescia; 2) Vecchia Antonio (G. S. Coltivatori Diretti Padova) Pa­ dova; 3) Giambenini Lorenzo (U. S. Ausonio - Pescantina) Ve­ rona. 4) Pedrotti G. Franco (U. S. Ausonia - Pescantina) Verona.

1. Prova: 1) Vecchia Antonio (G. S. CSI Coltivatori Diretti) Padova; 2) Peri Mario (U. S. Classic Benomi Prevalle) Bre­ scia: 13”4. Conduce Peri fino alla penul­ Velocità allievi tima curva dove scatta Vecchia Batterie e passa per contenere poi a stento il ritorno dell’avversario. 1. Batteria: 1) Cavalieri G. 2. Prova: 1) Peri; 2) Vecchia: Franco (U. S. Boltiere) Berga­ 13”4. Primo giro affiancati. In mo; 2) Bontempl Pietro (U. S.

Crescendo tecnico

1. Quarto: 1) Colpani Giusep­ pe (Ù. S. Classic Bcnomi-Prevalle) Brescia; 2) Giambenini (Continuazione dalla 1. pagina) zione, giova a far rilevare le Lorenzo (U. S. Ausonia Pescan­ doti di cuore dell'atleta che ha tina) Verona: 13"7 - 13”8. un altro errore grossolano du­ impegnato a fondo ogni ener­ 'Alla partenza conduce Colpa­ rante la «bella* (quando anzi­ gia conquitsare per se e ni che alia campana è ancora ché cercar di tener basso l’av­ per per in piano azione. Sul rettilineo versario — De Carli — ed andar zione.il suo Comitato l’affermaGiambenini tenta la rimonta, via in modo progressivo, lo ma viene danneggiato. La Giu­ portava in alto lentamente per Nella categoria Dilettanti ha ria (fa ripetere la prova. Nella farsi poi sorprendere dallo sorpreso l’arrivo in finale del ripetizione è sempre Colpani stesso, dandogli la possibilità bresciano Bono, stradista di buona classe e ottimo insegui­ che guida. Ai 100 metri, però, piazzare il suo bruciante tore che tuttavia riteniamo Giamibenini sorprende l’avver­ di scatto) ha finito per giuocargli possa imporsi anche come ve­ sa rio e vince con facilità. locista usando rapporti più alti. 2. Quarto: 1) Peri Mario (U. un brutto tiro. Per contro De Carli, altra ri­ Comunque il suo consocio della S. Classic Bonomi Prevalle) Brescia); 2) Berretta Carlo (U. velazione di questi campionati « Prevalle », Bendinelli, che co­ oltre a vincere il titolo della nosceva il... tallone di Achille S. Mariano) Bergamo: 13"3. Guida Peri. Alla campana lo sua categoria, ha dimostrato del rivale, è partito in testa ottime, addirittura in entrambe le prove facendo­ stesso parte lungo e vince indi- qualità classe !, perchè al senso della lo viaggiare in curva per asturbato. 3. Quarto: 1) Pedrotti G. corsa accoppia doti atletiche verne poi ragione con facilità. Franco (U. S. Pescantina) Ve­ notevoli ed uno scatto limpido Oltre ai vincitori nelle gare rona; 2) Manzana Bario (U. S che brucia l’avversario. Tanto di Pescantina si sono distinti valore ,di certo, non ha evitato i bergamaschi Gusmini e Be­ Gifra Sport) Trento: 13"7. Nel primo giro gli avversari che il neo campione deUa ve­ retta, i padovani Biasio e Zansi studiano. Poi Manzana parte locità nella categoria Allievi degù, 1 veronesi Giambenini e in testa, ma ai 200 metri Pe­ finisse la sua corsa vittoriosa Pedrotti e soprattutto gli « al­ drotti attacca passando irresi­ con una caduta subito dopo lievi » bergamaschi Cavalieri e l’arrivo. La qual cosa gli ha Bonati. Quest’ultimo in parti­ stibilmente. 4. Quarto: 1) Vecchia Anto­ impedito dj vestire sul campo colare, partito come favorito, nio (G. S. CSI Coltivatori Di. la ben meritata maglia di cam­ è stato, come già detto, retro­ retti) Padova; 2) Buggeri Re­ pione. Ma tant’è. La generosa cesso. Il che ha contribuito a nato (U. S. Olimpia) Berga­ condotta di gara, la tensione rendere ancor più scarso il lot­ verso la'vittoria hanno causato tino per gli amici di Bergamo mo: 13”8. 'Conduce fin dalle partenza all’atleta l’incidente per fortu­ che per diverse ragioni non Roggeri e ai 300 metri parte na senza gravi conseguenze. hanno potuto far gareggiare Vecchia per reagire. Ma il ma­ L'episodio di certo, pur co­ alcuni dei loro migliori ele­ nubrio di quest’ultimo si gira prendo con un velo di tri­ menti quali Seminati, RigaRouticr e lo stesso alza la mano per in­ stezza il finale della manifesta-

Classic Bonomi-Prevalle) Bre­ scia: tempo sugli ultimi 200 metri 133”!; 2. Batteria: 1) Ma­ rinetti Romeo (CSI Torpado) Padova; 2) Bonati Stefano (U.S. Boltiere) Bergamo (Bonati di­ stanziato al 2. posto per dan­ neggiamento): 13”1; 3. Batte­ ria: 1) Callioni Battista (U. S. Mariano) Bergamo; 2) Solieri Giuseppe (U. S. Olimpia Cavez­ ze) Modena: 13”5; 4. Batteria: 1) Cerutti G. Carlo (U. S. Au­ rora) Trento; 2) Meli Renato (U. S. OUmpia) Bergamo: 13”5; 5. Batteria: 1) De Carli Italo (A. S. Veneta) Verona; 2) Ro­ mano Vittorio (U. S. Classic Bonomi Prevalle) Brescia: 12”6; 6. Batteria: 1) Scandola Vitto­ rio (U.S. Bruno Gaiga) Vero­ na; 2) Boschetto Bruno (G. S. CSI Coltivatori Diretti) Pado­ va: 13”3; 7. Batteria: 1) Zandegù Dino (G. S. CSI Coltivatori Diretti) Padova; 2) Ridolfi Achille (U. S. Ausonia Pescan­ tina) Verona; 3) Pillan Ame­ lio (U. S. Libertas) Trevi­ so: 13". Recupero

1) Meli Renato (U.S. Olim­ pia) Bergamo; 2) Bonati Ste­ fano (U.S. Boltiere) Bergamo. Quarti di finale

1. Quarto: 1) Marinetti Ro­ meo (U. S. CSI Torpado) Pa­ dova; 2) Meli Renato (U. S. Olimpia) Bergamo: 12"7. Gli avversari si studiano at­ tentamente. Alla campana Me­ li attacca di forza, però Mari­ netti non si lascia sorprendere e vince in bello stile. 2. Quar­ to: 1) Cavalieri G. Franco (U. S. Boltiere) Bergamo; 2) Cerutti G. Cario (U.S. Auro­ ra) Trento: 13”8. I due concorrenti compiono il primo giro molto lentamen­ te. Ai trecento metri Cerutti sorprende l’avversario che con­ trattacca decisamente, rimon­ tando. 3. Quarto: 1) De Carli Italo (A. S. Veneta) Verona; 2) Calliani Battista (U.S. Ma­ riano) Bergamo: 13". I due partono a rallentatore per scattare simultaneamente ai 200 metri. De Carli vince dopo una bella ed entusiasmante lotta. 4. Quarto: 1) Zandegù Dino (G. S. CSI Coltivatori Diretti) Padova; 2) Scandola Vittorio (U.S. Bruno Gaiga) Vero­ na: 13". Alternandosi al comando i due concorrenti arrivano ai 200 metri finali. Zandegù attacca sorprendendo e vince con faci­ lità. Semifinali

1. Semifinale: 1) Marinetti Romeo (U. S. CSI Torpado) Pa­ dova; 2) Cavalieri G. Franco (U.S. Boltiere) Bergamo: 13"4. Conduce Marinetti lentamen­ te per poi scattare a 250 metri e resistere quindi ad uno spet­ tacoloso ritorno dell’avver­ sario. 2. Semifinale: 1) De Carli

Italo (A. S. Veneta) Verona; 2) Zandegù Dino (G. S. CSI Coltivatori Diretti) Padova: 12"9. Conduce Zandegù sino ai 250 metri. Successivamente attacca De Carli e, dopo aspra lotta, passa. Incidente a Zandegù e successiva ripetizione della prova con la chiara vittoria di De Carli.

lo Mario (U.S. CSI Torpado) Padova: 13”8. 5. Batteria: 1) Montini Renato (U.S. Ausonia Pescantina) Verona: 2) Tulipa­ ni Pietro (U.S. S. Cesario) Modena: 13:’. 6. Batteria: 1) Piovesan Arrigo (U. S. CSI Li­ bertas) Treviso; 2) Benedetti Franco (U. S. CSI Libertas) Modena: 13”7. Recuperi

Finale per il 1. e 2. posto

1. Recupero: 1) Gusmini I. Prova: 1) De Carli Italo G. Maria (U. S. Mariano) Ber­ (A. S. Veneta) Verona; 2) Ma­ gamo; 2) Benedetti Franco rinetti Romeo (U. S. CSI Tor­ (U. S. CSI Libertas) Modena: pado) Padova: 12’’8. 13". 2. Recupero: 1) Pavanello Marinetti è in prima posi­ Mario (U. S. CSI Torpado) Pa­ zione fino alla campana. Suc­ dova; 2) Ferrari Graziano cessivamente De Carli attacca (U.S. PAS Cadigiorgio) Reg­ e supera l’avversario a 180 me­ gio Emilia; 3) Tulipani Pietro tri dall’arrivo. Ü.S. S. Cesario) Modena: 14”. 2. Prova: 1) Marinetti; 2) De Quarti di finale Carli: 13". 1. Quarto: 1) Bendinelli En­ In testa De Carli al primo giro, poi Marinetti lo supera nio (U. S. Classic Bonomi-Pre­ sul rettilineo opposto all’arri­ valle) Brescia; 2) Pavanello vo. Quindi De Carli si affian­ Mario (U. S. CSI Torpado) ca a Marinetti ai 250 metri, Padova: 13’’1. ma questi non si lascia sor­ Bendinelli assume subito il prendere e, scattando con per­ comando per poi scattare ai 250 fetta scelta di tempo, annulla metri e vincere con chiarezza. la forte azione di De Carli fa­ 2. Quarto: 1) Gusmini G. Ma­ cendolo viaggiare in curva e ria (U.S. Mariano) Bergamo; contenendone brillantemente il 2) Montini Renato (U. S. Au­ poderoso ritorno. sonia Pescantina) Verona: 12”7. 3. Prova: 1) De Carli; 2) Ma­ Gusmini parte in testa. Ai rinetti; 13". 200 metri Montini attacca af­ Partono appaiati e cosi si fiancandosi all’avversario ma mantengono sino alla campana. questi, sul rettilineo opposto Poi Marinetti conduce in alto all'arrivo, resiste ed entrando rawersario che, profittando nell’ultima curva lavora l’av­ della posizione favorevole sor­ versario facendolo viaggiare prende Marinetti nello scatto, per respingere poi all’arrivo il lo supera ai 200 metri e vince suo attacco finale. indisturbato. 3. Quarto: 1) Beretta Franco Finale per il 3. e 4. posto (U. S. Mariano) Bergamo; 2) 1) Cavalieri Gianfranco (U.S. Piovesan Arrigo (U.S. CSI Li­ Boltiere) Bergamo; 2) Zande­ bertas) Treviso: 13"3. gù Dino (G. S. CSI Coltivatori Beretta conduce lentamente Diretti) Padova: 13"4. fino all’uscita dell'ultima cur­ Cavalieri conduce. Poi sor­ va, poi parte a fondo. Piove­ prende Tawersario alla penul­ san reagisce ma è costretto a tima curva imponendosi con viaggiare dall'avversario che sicurezza. vince indisturbato. Classifica 4. Quarto: 1) Bono Ernesto 1. De Carli Italo (A. S. Veneta) (U. S. Classic Bonomi Preval­ le) Brescia; 2) Cornaro Ange­ Verona 2. Marinetti Romeo (U. S. CSI lo (U. S. Olimpia) Bergamo: 13"5. Torpado) Padova Bono, che aziona un forte 3. Cavalieri G. Franco (U.S. rapporto, parte in testa alla Boltiere) Bergamo 4. Zandegù Dino (G. S. CSI campana per vincere indistur­ Coltivatori Diretti) Padova bato. Velocità dilettanti

Semifinali

1. Semifinale: 1) Bendinelli Batterio Ennio (U. S. Classic Bonomi1. Batteria: 1) Bendinelli Prevalle) Brescia; 2) Gusmini Ennio (U.S. Classic Bonomi- G. Maria (U. S. Mariano) Ber­ Prevalle) Brescia; 2) Gusmini gamo: 13”8. Guida tutta la gara Bendi­ G. Maria (U. S. Mariano) Ber­ gamo: tempo sugli ultimi 200 nelli che scatta ai 200 metri metri 13”1; 2. Batteria: 1) Ma­ per vincere con facilità. 2. Semifinale: Bono Ernesto retta Franco (U. S. Mariano) Bergamo; 2) Rotondi Giorgio (U. S. Classic Bonomi Preval­ (U. S. CSI Torpado) Padova: le) Brescia; 2) Beretta Franco 13"; 3. Batteria; 1) Bono Er; (U. S. Mariano) Bergamo: 13". Conduce la gara Beretta nesto (U.S. Classic Bonomi Prevalle) Brescia; 2) Ferrari ostentando troppa sicurezza. Graziano (U. S. Pax Gadiro- La qual cosa lo perderà. Bono gio) R. Emilia: 13"4. 4. Batte­ infatti dapprima lascia fare ria: 1) Cornaro Angelo (U. S. poi parte, sorprende l’avversaOlimpia Bergamo); 2) Pavanel- | rio, e ancora azionando una

forte moltiplica passa irresisti­ bilmente. Finale per il 1. e 2. posto

1. Prova: 1) Bendinelli En­ nio: (U. S. Classic Bonomi Prevalle) Brescia; 2) Bono Er­ nesto (U. S. Classic Bonomi Prevalle) Brescia: 13". Guida Bendinelli fino alla campana, poi Bono scatta pas­ sando aU’intemo e superando l’avversario che contrattacca immediatamente per vincere in bellezza. 2. Prova: 1) Bendinelli; 2) Bono: 12"8. Parte ancora Bendinelli ma alla fine del primo giro Bono attacca intelligentemente. Ben­ dinelli resiste per partire a sua volta al rettilineo opposto, temporeggiare sull’ultima cur­ va e resistere al finale di Bono. Finale per il 3. e 4. posto

1) Gusmini G. Maria (U. S. Mariano) Bergamo; 2) Beretta Franco (U. S. Mariano) Berga­ mo: 12”8. Gusmini da principio segue Beretta poi, alla campana, pas­ L’esordiente Vecchia, rivelatosi promettente elemento, sa all’interno e facendo viag­ brucia nella semifinale della prova di velocità Pedrotti giare per l’intero giro conqui­ Inseguimento dilettanti che acquista un lieve vantag­ sta il terzo posto in palio. gio poi annullato da Golini al Classifica 4. giro. Da questo giro sino (km. 4) all’8. Golini guadagna gradual­ 1) Bendinelli Ennio (U. S. mente 15 metri. A tre giri dal­ Qualificazione Classic Bonomi-Prevalle) Bre­ fine Casati torna all'attacco scia. 1) Bono Ernesto (Classic. la e si porta alla pari. Quindi 2) Bono Ernesto (U. S. Clas­ Bonomi Prev., Brescia) 5’21 ”6; torna in prima posizione con sic Bonomo-Prevalle) Brescia. 2) Casati Vittorio (G. S. Mo­ un lieve margine che gii con­ 3) Gusmini G. Maria (U. S. sconi, Bergamo) 5’24”2; sente di vincere benché ral­ Mariano) Bergamo. 3) Golini Giuseppe (Classic. lenti a mezzo giro dalla fine 4) Beretta Franco (U. S. Ma­ Bonomi Prev. Brescia) 5’24 ’6; credendo di axTer terminato la riano) Bergamo. 4) Adami G. Franco (Dopola­ gara. voro Postel. Verona) 5’25"5; Km. da fermo Finali 5) Telve Luigi (U.S. Libertas) Treviso; 6) Nardi Benito (U. Finale per il 3. e 4. posto: AClassifica finale S. Libertas) Treviso; 7) Biasio dami Gianfranco (U. S. Do­ Postelegrafonici) Ve­ 1) MONTINI Renato (U. S. Luciano (CSI Torpado) Pado­ polavoro rona, rinuncia per indisposi­ Ausonia Pescantlna - Verona) va; 8) Roncari Lino (U. S. zione lasciando a Golini Giu­ Fionda Bagnolo Brescia; 9> 1’16" media km. 47.368; seppe . (U. S. Classic. Bonomi 2) Adami G. Franco (Dop. Cailotto Dario (U. S. Auso­ Prevalle) Brescia il terzo po­ nia Pescantina) Verona; 10) Postelegraf. Verona) l’16”9; Di Barbora Ferruccio (Poi. sto. 3) Piovesi Arrigo (U. S. Li- CSD Udine; 11) Marchi Luigi Finale per il 1. e 2. posto: bertas Treviso) l’17”l; 1) Bono Ernesto (U. S. Classic 3) Bien Dielli Ennio (U. S. (U. S. Aurora) Trento. Bonomi - Prevalle) Brescia, 2) Semifinali Bonomi Prevalle Brescia) l’17"l Casati Vittorio (G. S. Mosconi ■>/ Gusmini G. Maria (U. S. I Semifinale: 1) Bono Erne­ Leffe) Bergamo. 6’18’’6; media Mariano, Bergamo) l’17”4; 6) sto (U. S. Classic Bonomi 45.201. Beretta Carlo (U. S. Mariano, Prevalle) Brescia 2) Adami Casati acquista un lieve van­ Bergamo) l’17”9; 7) Casati Vit­ Gianfranco (U. S. Dopolavoro taggio in partenza ma al terzo torio (G. S. Mosconi, Bergamo) Postelegrafonici) Verona 5’18”4 giro passa in prima posizione Km. 45,226. 1’18"; 8) Nardi Benito (U. S. media Bono. Al 5. giro i due concor­ Parte subito Adami e fino Libertas Treviso) l'18"2; 8). alla conclusione del terzo gi­ renti tornano alla pari, men­ Telve Luigi (U. S. Libertas, ro conserva un lieve vantag­ tre al 6. giro -Bono ritorna in Treviso) l’18”2; 10) Cornaro gio. Quindi Bono cerca di ri­ testa mantenendo la posizione Angelo (U. S. Olimpia, Berga­ montare e ci riesce. Reagisce sino all’8 giro. Quindi Casati mo) l’19"3; 11) Biasio Lucier- Adami e torna in testa con­ ¡»arte a fondo e ritorna in lie­ no (C.S.I. Torpado Padova) servando la prima posizione ve vantaggio (5 metri che con­ l’20"3; 12) Rotondi Giorgio (C sino a mezzo giro dal traguar­ serva sino all’inizio dell’ultimo SI. Torpado Padova) l'20”6; do, quando cioè Bono, con una giro). Bono, sembra spacciato, 13) Benedetti Franco (U. S. Lì- spettacolosa volata riesce ad ma con un impressionante ri­ bertas Modena) l'20”9; 14) Pa­ imporsi con cinque metri di torno annulla il vantaggio e vinse con 20 metri sull’avver­ vanello Mario (C.S.I. Torpado vantaggio. Padova) l’21"7; 15) Di Barbe­ 2. Semifinale: D Casati Vit­ sario. Classifica ra Ferruccio (C.S.I. Udine) torio (G. S Mosconi - Leffe)) 1) BONO Ernesto, Brescia; 1’23"; 16) Tulipani Pietro (U. Bergamo; 2) Golini Giuseppe 2) Casati Vittorio. Bergamo; S. S. Cesario Modena) l’24”4; (U. S. Classic Ponomi Preval­ 17) Ferrari Graziano (Pax Ca- le) Brescia. 5’21”4. media 44,805 3) Golini Giuseppe. Brescia; Partenza veloce di Casati 4) Adami G. Franco, Verona. dlrogio Reggio E.) l’25"2.


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STADIUM

luglio 1957

otocronaca dalla Sardegna

LE ATTdVITA9 DEL COMITATO DI AVELLINO si susseguono o ritmo sempre crescente

Durante il campionato provinciale di bocce del Comitato di Avellino

PANORAMICA SULLE PUGLIE

Ai cestisti deiroiimpia la Coppa Maggio di Bari,, BARI, luglio. Con ottimo successo è sta­ ta condotta a termine, orga­ nizzata dal Comitato provin­ ciale C.S.I. di Bari, nella Palestra G. I. di via Napoli, la III Coppa di Pallacane­ stro < Maggio di Bari ». Ad essa hanno partecipato le squadre Olimpia, Arx, Spor­ ting Club. A. Doria. Dopo una prima severa se­ lezione di finale, lo Sporting, eliminato il quintetto dell'Arx, incontrava nella fina­ lissima la squadra dell’Olimpia per Taggiudicazione della Coppa in palio. Nulla poteva il quintetto dello Sporting contro l'Olimpia che, ancora una volta, con-

fermava la sua superiorità e imbattibilità. L’incontro, egregiamente condotto dagli arbitri della F.I.P. signori De Vito e Ro­ manelli, terminava col ri­ sultato di 45 a 30 in favore dei nazionali dell’olimpia. Le formazioni erano le seguenti: Olimpia: Milli (22), Aldini (4), Calabrese (2), Cammarota (11), Caiati (6), Mirizzi I, Di Bari, Mirizzi IL Sporting: Arido (12), Monterisi (7), Traversa (7), Bertossi (1), Bertossi II, Del Giudice, Cosimi (1), Maselli (2). Ottima è stata pure la prestazione dei quintetti dell’Arx e A. Doria e l’arbi-

traggio dei signori Forte, Giannocaro e Milillo. * * * Alla prima prova di atle­ tica leggera prendevano par­ te 120 atleti e l’Ausonia, for­ te per il numero dei parte­ cipanti, si piazzava al pri­ mo posto con 151 punti se­ guita dall’olimpia (p. 28), Redentore (26), Don Bosco (16); seguono altri GG.SS. Degni di rilievo sono i ri­ sultati conseguiti nei 110 H dall’atleta Massari Olivieri dell’olimpia (18,1), Miccoli­ si (Ausonia) nei 100 (11,9). Fiorio (Don Bosco) negli 800 p (2T0”l) e Pistone (Ausonia) nel giavellotto (39,30), Ottimi i piazzamen­ ti nelle altre specialità.

AVELLINO, luglio (Tonino Generino) — A rit­ mo costante si susseguono le attività del Comitato Provin­ ciale di Avellino di cui qui di seguito diamo brevi cenni: BOCCE — Quest’anno si è iniziato per tempo. Il campio­ nato provinciale è stato suddi­ viso in tre fasi: locale, zonale e provinciale. Già si è effettua­ ta la prima prova locale a Mercogliano sui campì della U. S. Invicta. Altre manife­ stazioni hanno avuto luogo, fra le quali ricordiamo la < Prima Coppa Città di Avellino » brillantemente organizzata dal­ la Soc. Mutuo Soccorso di Val­ le. Al campionato provinciale hanno aderito per la zona di Montevergine: U. S. Invicta e U. S. Fidia di Mercogliano, per la zona di Avellino: Soc. Mu­ tuo Soccorso-Valle, c-si Tuttosport. G. S. Labor. Il 14 ed il 21 p si disputeranno le fasi zonali; 1’11 agosto si ef­ fettuerà la Finale Provinciale. CALCIO — Nel mese di giu­ gno è stata organizzata una ga­ ra amichevole tra il Gruppo Arbitri CSI di calcio t la lo­ cale Sezione AIA di Avellino L’incontro che ha richiamato l’attenzione di un numeroso pubblico si è concluso a reti inviolate. Altre gare amiche­ voli sono ir. programma. PALLAVOLO — Si è dispu­ tato sui campi di Pallavolo della Scuola di Avviamento Commerciale il Vi Trofeo CSI. Alla manifestazione hanno partecipato le squadre dell’U.S. Inv. Borsi. G. S. Amabile, Poi. Fulgens A e B. Alla presenza di un discreto pubblico si sono svolti entusiasmanti incontri, al termine dei quali ha pre­ valso il G. S. Amabile che si è imposti nella finale all’U. S. Borsi. Il G. S. Amabile, forte di elementi come Zanchi. Pi­ rone e Salineri, non ha dovuto troppo lottare per assicurarsi l’ingresso alle finali regionali. PATTINAGGIO Domenica 30 giugno u. s. si sono Svolti i Campionati Provinciali di pattnaggio su strada per le categorie: Allievi e 3. Catego­ ria. Hanno partecipato alla manifestazione, organizzata impeccabilmente insieme al

Comitato Provinciale FIHP. oltre 30 elementi, che hanno offerto, sull’anello stradale di Via Roma, al numeroso pub­ blico presente un entusiasman­ te spettacolo. Per la categoria Allievi si sono laureati Cam­ pioni Provinciali: Edoardo Veglante'(CSI) m. 1500 e 3000. Re­ nato La Bruna (CSI) per i m 300. Per la 3. Categoria i titoli di Campioni sono stati acquisiti da Ferdinando Tendindo (TuttOsport) nei' m. 3000 e 5000 e da Gianni Giorio (Tut­ tosport) nei m. 300 e 1500. I vincitori parteciperanno alle Finali Regionali che avranno luogo a Caserta il 14 luglio. ATLETICA LEGGERA — So­ no in corso di preparazione i Campionati Provinciali su Pi­ sta per le categorie Allievi e Júniores. Inoltre la Presidenza del C. P. ha affiliato alla FIDAL. la Poi. CSI Avellino per l'attività federale.

MANTOVA, luglio.— Ecco in sintesi l’andamen­ (Guido Bertoli) — Sul to del torneo. Ai nastro di campo di via della Libertà partenza si sono ailineati (pavesato a festa per l’occa­ ottanta atleti in rappresen­ sione) si è concluso il tor­ neo notturno di. basket or­ tanza di otto società e pre­ ganizzato dai solerti dirigen­ cisamente: Vigor A, GSUGM. ti del « Falcone » con la col­ Serravalle, N. Ostiglia, Vi­ laborazione tecnica del CSI gor B, Ardita, Audace e Fal­ e il patrocinio della FIP. Il cone. torneo era valido per l’asse­ 11 turno eliminatorio, era gnazione della prima Coppa diviso in due serate. Nella « B. Olivieri ». La giovane società del prima serata si trovavano di «Falcone» (che da soli sei fronte Serravalle-Vigor A mesi si è affiliata al CSI) (48-29) e N. Ostiglia-Ardita sta dando esempio di serietà (43-21). Queste due compa­ e concretezza. Infatti, orga­ gini non faticavano molto nizzando questo torneo, ha per incamerare l’intera po­ voluto presentare al pubbli­ sta. La seconda serata ve­ co mantovano una rassegna deva in campo il Falcone delle forze cestistiche affilia­ contro la Vigor B e GSUGM te al CSI. Il numeroso pubblico ac­ contro Audace: mentre per corso per tutta la durata del il Falcone era facile passare torneo ha visto all ; “ ’opera i (46-14), per il GSUGM è compagini formate da gio trin­-'stalo molto difficile in quan­ vani elementi quale l’Auda- to gli audacini hanno ceduto ce e altre come Serravalle solo a cinque minuti dal ter­ e N. Ostiglia che come « re­ mine (38-28). gista » avevano atleti dal Essendo il torneo basato nome di Dosoli e Dotti, vec­ chi nomi del basket virgi­ sull’eliminazione diretta, le liano. quattro compagini passava-

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Gli staffettisti del Giro di Cagliari in azione e il piccolo Foddis sul bilico della Gimka a motcscoote-'stica

UNO SGUARDO ALLA VENEZIA GIULIA ■

TRIESTE, luglio. (Claudio Nordio) — Gran­ dissimo merito delle ripetu­ te affermazioni dei cestisti triestini sia in campo nazio­ nale che in campo interna­ zionale è dovuto alle società che, in collaborazione con la Federazione Italiana Pal­ lacanestro e il Centro Spor­ tivo Italiano, organizzano va­ ri tipi di tornei giovanili. Da questi tornei e dai cor­ si di preparazione e di re­ clutamento escono sovente giovani che, con una accu­ rata preparazione, possono diventare ottimi elementi. Instancabile in questo campo l’opera del Comitato triestino del C.S.I. che ha recentemente portato a con-

no alle semifinali, che vede­ vano di fronte Serravalle e N. Ostiglia. Il piatto forte della serata era offerto dal confronto Falcone-GSUGM. Queste due compagini han­ no dato vita ad un incontro entusiasmante che si risol­ veva solo a tre minuti dal­ la fine in favore del Falco­ ne (31-26). Serravalle e Falcone pas­ savano così alla finale per il primo e secondo posto. La serata finale richiama­ va sul campo una nutrita schiera di tifosi che a gran voce incitavano i loro be­ niamini. Le due contenden­ ti alla vittoria finale hanno dato spettacolo di bel gioco, sia dal punto di vista tecni­ co che da quello spettacola­ re. Dopo un’avvincente con­ tesa, giocata sotto il segno della cavalleria sportiva, i verdi falchetti avevano la meglio sui volonterosi cam­ pioni provinciali del CSI. Al terzo posto si classifica­ va la N. Ostiglia.

clusione un litro torneo, con la premiazione svoltasi nel cortile dell’oratorio Salesia­ no di via dellTstria, durante l’annuale « Festa dello Spor­ tivo » che viene organizzata dalla Unione Sportiva Don Bosco al termine dell’annata agonistica. Alla manifestazione sono intervenute, fra le altre au­ torità, il signor Cotterle e signora, in rappresentanza del C.O.N.I., il signor Andri, in rappresentanza della Fe­ derazione Italiana Pallacane­ stro e del Gruppo Triestino Arbitri e il dottor Babille, Presidente provinciale del Centro Sportivo Italiano. Erano inoltre presenti nu­ merosissimi atleti Ha preso per primo la pa­ rola il dott. Silvio Gentile, Presidente dell’Unione Spor­ tiva Don Bosco e dopo aver rivolto un caloroso saluto e ringraziamento a tutti gli in­ tervenuti, ha messo in ri­ salto lo spirito puramente dilettantistico dei giocatori della Don Bosco che nella passata stagione hanno pre­ so parte al Campionato na­ zionale di Serie B. Ha quin­ di proseguito facendo un bilancio delle attività con particolare riguardo al nu­ mero delle partite disputate dal Don Bosco, ben 97. Do­ po il dott. Gentile, hanno preso la parola alcune fra le autorità presenti che hanno lodato l’opera che svolge sia il Don Bosco e quella che svolgono ormai da cinquant’anni nel popoloso rione di San Giacomo i Padri Salesiani. Procedendo alla consegna del bellissimo Trofeo, messo in Palio dalla Unione < Be­ nefica Quercia », il dottor Babille, Presidente provin­ ciale del C.S.I. ha voluto poi mettere in risalto gli scopi di questi tornei, che servono a preparare i giovani il più possibile per la prossima stagione sportiva. Il numero delle squadre che hanno preso parte al torneo riservato ai soli atle­ ti tesserati per il Centro Sportivo Italiano, è stato elevatissimo. Infatti ben 11 squadre, con un impiego di un centinaio di atleti, si so­ no date battaglia per gua­ dagnare l’ingresso nel giro­ ne finale.

I quattro posti riservati al girone finale sono stati ap­ pannaggio della Vis Trieste, del Don Bosco A e B e dell’Audace. La classifica finale ha visto piazzarsi al primo posto la forte formazione del Vis Trieste, al posto d’onore quella del Don Bosco A, quindi quella del Don Bo­ sco B e al quarto posto l’Au­ dace. Il trofeo, che è bien­ nale, verrà rimesso in palio l'anno prossimo. E’ seguita quindi la pre­ miazione della Coppa « Ca­ sa della Lampada », che è andata alla Unione Sportiva Muggesana, prima classifica­ ta davanti all’ACEGAT, al­ la Ginnastica Triestina e al Don Bosco.

partecipare ai Nazionali CSI. Anche nei Campionati Uni­ versitari non sono mancate le soddisfazioni. Il 14,14 nel tri­ plo che ha fruttato il secondo posto a Bortolozzi, il promet­ tente 50,25 del giavellottista Manente (6. classificato), la con­ quista del tricolore del CUSI da parte di Ravanello (primo frazionista della 4x400), sono le perle più grosse d’una lunga, interminabile collana.

L’attività federale Con grande rammarico ci sia­ mo visti privare, a causa de­ gli esami e di alcuni imprevisti infortuni, dei migliori clemen­ ti alla vigilia dei tanto attesi Campionati Regionali di Socie­ tà. Ciò nonostante molti records personali e provinciali sono crollati. Cecchele (11”2), Ravanello (16”2 ncg’i ostacoli alti), Monaco, Cuppone, Reffo (1,75), le due staffette (44”2 e 3'38’’l) si sono prodigati con

ammirevole slancio a mantene­ re la società Trevigiana nella ristretta cerchia delle « privi­ legiate ». Altro successo è stato rac­ colto nei Triangolari III Serie di Trento, dove il CSI-Gat, con soli quattro atleti, ha conse­ guito un onorevole quinto po­ sto tra una ventina di società. E il merito va principalmente ai neo-campioiii Cecchele (22"4 nei 2'JO) e Monaco 58”! nei 400 Hsj; a Cernetti (3. nell’alto); alla staffetta 4x100 (2. arrivata). Rincorati da questi «exploit», i nostri bravi ragazzi si sono affermati in maniera superlati­ va; a Belluno, nei Campionati Veneti III Serie FIDAL, aggiu­ dicandosi il fecondo posto do­ po le Fiamme d’Orci e prece­ dendo ben venti società.rtra cui figurano le quotatissime Coin, Marzolto e Cus Padova. In evidenza la vittor’a di Cecchele (22"3 nei 200), le piazze d’onore di Cuppone (3,40 nell’asta), e Monaco (59”2 nei 400 hs) . Ed eccoci finalmente all'indi-

menticabile trionfo dei Cam­ pionati Italiani II Serie svolti nel ridente stadio di GenovaPegli. Il diciottenne Domen ico Cecchele, contista prodiglo, sorto spontaneamente quest'anno, senza alcuna preparazione invernale, ha fatto addirittura gridare al miracolo correndo (in semifinale) in 10”8 i 100 e conquistando l’ambita palma el merito di primo grado. L’e­ mozione non gb ha permesso di ripetere l’eccezionale « per­ formance » • ed è terminato quinto in finale ¡con H”l. Vn elogio ad Ansebni ché, sebbene con lì" netti, veniva elimina­ to in, batterla. NelFasta, lo ju­ nior Cuppone, eternò secondo, eguagliava, con 3,4’0, il prima­ to provinciale CSI (è da nota,-. > e cbp lo scorso anno, con me­ tri'3,30. era il II Junior dTfalia). Uno stiramento toglieva ai gara Monaco (aveva segnato un 58’’ netti nei 400 ostacoli). An­ cora di scena Domenico Cec­ chele nei 200 con un ottimo 22”! che lo poneva terzo in

MARCHE

finale. Avvincente la staffetta 4x100 dove il Treviso, compo­ sto da Anseimi, Grigoletto e fratelli Cecchele, si classificava* 2. dopo la Fiat realizzando un eloquente 43”6. Il 3. posto as­ soluto del GAT dietro il Fiat Torino e il Redaelli Milano (da quest’ultimo lo dividevano 3 punti) e davanti i fortissimi squadroni dell’AAA Genova e della Gallaratese, faceva asse­ gnare al CSI Trevigiano la bel­ la coppa d’argento offerta dal Magnifico Rettore dell'Università di Genova. >

L’attività C.S.I. E’ evidente che,' nel settore federale; l'atletica trevigiana ha locCato le cime più alte, ma la attività CSI è rimasta tutt’altro che inattiva. Nella Prova l’re-Campionato CSI su pista, le corsie e pe­ dane rese fangose e pesanti per le incessanti pioggie hanno pas­ sivamente arrestato ma, per

fortuna; poco influito sul ren­ dimento degli atleti. Tra i ri­ sultali rileviamo il 10”9 negli 80 ostaceli di Foscolo-, gli il ”4 di Cecchele D. nei 100; il 51"3 del quattrocentista Monaco; il 33,33 del discobolo Pivato (16 anni!). Oltre 200 concorrenti in rap­ presentanza di' 12 società han­ no gareggiato nelle prime due giornate dc| Campionato Pro­ vinciale 1957 (Seguiranno, in­ fetti, altre due riunioni di qua­ lificazione; dopo di che il Cam­ pionato si concluderà con due prove di selezione in agosto e settembre). Il saltatore Reffo ha mancato, per un soffio, 1’1,80 Cecchele D. ha fermato i cro­ nometri a 11”2 confermando le sue notevoli possibilità di ve­ locista; il quattrocentista Mo­ naco e « scoppiato » nella se­ conda parte della competizio­ ne, mentre è rinvenuto fortis­ simo Cernetti (tempo per en­ trambi; 52’’). Negretto, valsosi della sua proverbiale esperien­ za, ha nettamente battuto il

OSIMO, luglio. (Leo) - Il 1957 ha indùbbiamente segnato per il C.S.I. di Osirrìo una efficiente ripresa organizzativa. L’irrobustimento del Comitato Zonale ha permesso di estendere e consolidare le posizioni degli scorsi anni e di guardare con fiducia verso nuove attività: accanto al binomio Don Fanesi-Carlo Ambrogetti, si è inserito il Prof. Luigi Mosca che con la sua opera ha portato nuova vita al C.S.I. E Punti salienti della ripresa sono stati: la formazione di una ottima squadra di atletica leggera, che in pochi mesi di attività si è imposta in campo Provinciale; la creazione di nuovi Gruppi Sportivi nei vicini Paesi di Castelfidardo, Loreto e Montefano; la piena riuscita della Settimana del Dilettante. Quantunque alla prima edizione, l’iniziativa ha sortito un felice successo, quale rassegna viva dei vari sports pra­ ticati dal Centro Sportivo: essa ha infatti abbracciato un torneo di Pallavolo, un incontro zonale di Pallacanestro, una riunione di atletrica leggera, un saggio di ginnastica artistica della nostra Virtus, reduce dal Concorso Intema­ zionale di Napoli, e un’applaudita gimkana motociclistica nei viali di Piazza Nuova.

Fecondo sviluppo VEROLI, luglio (Vittorio Fiorini) — A chiu­ sura dell’anno Scolastico 19561957, il Comitato Provinciale di Prosinone in Verdi, ha or­ ganizzato il «Torneo Provin­ ciale Studentesco di Pallaca­ nestro « al quale hanno parte­ cipato i gruppi sportivi: Isti­ tuto Tecnico di Fresinone, Li­ ceo Scientifico di Veroli, Scuo­ la Media di Veroli, Liceo Clas­ sico di Fresinone, Scuola Tecnica di Fresinone, Scuola Tecnica di Isola del Liri. Il Turneo, che aveva lo scopo di propagandare la pallacanestro nelle scuole della Provincia, ha avuto il suo re­ golare svolgimento e la mani­ festazione ha soddisfatto sotto tutti i punti di vista. La Coppa messa in palio dal Comitato Provinciale del C.S.I. è andata al Gruppo Sportivo dell’istituto Tecnico di Fresi­ none che in finalissima ha bat­ tuto il Liceo Classico di Pro­ sinone con il punteggio di 78 a 58. Alla premiazione hanno pre­ sieduto i presidi degli Istituti della Provincia, le Autorità Cittadine, l’Assistente Ecclesia­ stico del Comitato Provinciale del C.S.I. Rev.mo Don Fran-

Affermazioni in serie del Gruppo Atletico Treviso TREVISO, luglio (Giorgio Garatti) — Una co­ piosa pioggia di risultati ad al­ to livello tecnico ha fatto ger­ mogliare, in modo veramente straordinario e portentoso, la annosa pianta dell'atletica tre­ vigiana. Prima di parlare delle ultime clamorose affermazioni ottenu­ te in campo nazionale, torne­ rà utile accennare alle signi­ ficative prestazioni d'inizio sta­ gione. Trascuriamo le leve atleti­ che, indette dal Comitato CSI, riservate ai giovanissimi e ai non tesserati, sorvoliamo sui piazzamenti del « Criterium Studentesco » di Vicenza, che possiamo considerare rnanifestazioni di collaudo, e riportia­ mo a galla le brillanti misure di Bianco (6,76 nel lungo), di Retto (1,78 nell'alto), di Susini (37,23 nel disco e 11,86 nel pe­ so), limiti stabiliti nella fase provinciale dei « Societari » da giovani III Serie e in età per

□ALLE

Contributo triestino Successo ad Osimo della rassegna giovanile al basket nazionale

SIMEONI-LENZI La Coppa Olivieri di pallacanestro campioni di tennis assegnata al “Falcone,, di Mantova MANTOVA, luglio, .la decisa volontà di conqui(Abramo Marconi) Anche [stare l’ambito titolo. il Campionato di « doppio » La vittoria è andata alla di tennis, valevole per il ti­ coppia Simeoni-Lenzi, dimo­ tolo provinciale del CSI ha stratasi più preparata e in avuto termine, dopo diverse possesso complessivamente-di giornate di gare. un gioco più efficiente e di Il caldo ha tenuto lontani una maggiore esperienza. dal campo di gioco alcuni Al secondo posto si sono concorrenti, il che non ha classificati Musa-Tiberti. tuttavia impedito alla mani­ Ecco i risultati: festazione di avere un ottimo Simeoni-Lenzi batte Poliesito: infatti la partecipazio­ ne è stata numericamente Grandi 6-3, 6-2. Simeoni-Lenzi batte Musasoddisfacente. La ripresa dell’attività ten­ Tiberti 6-4, 6-2. nistica si avrà in settembre Rettifica con la disputa di un Torneo a formula di « Coppa Davis », che non mancherà di richia­ Nell’elenco delle nostre Unio­ Sportive classicate nel Cam­ mare tutti i nostri tennisti. ni di Società di atletica Il Campionato di « doppio », pionato pubblicato sul prece­ come già quello di « singo­ leggera, dente numero di « Stadium », è lo », si è svolto sul campo stato erroneamente omesso il del Tennis Club Mantova, G.S. A.G.I. di Milano che, su­ gentilmente concesso. perata regolarmente la fase Le gare in programma per provinciale del Campionato l’ultima giornata prevedeva­ stesso, s’è poi classicato nella no gli incontri di semifinale fase regionale con punti 8472. e finale, che sono stati assai Lo scorso anno l’A.G.1. si clas­ combattuti ed entusiasmanti sificò nella fase provinciale in tutte le loro fasi, denotan­ con 5043 punti e non superò do da parte dei concorrenti la fase regionale.

nostri Comitati sardi sono tra i più attivi nella opera di propaganda in favore dello sport tra i gio­ vani e il loro lavoro prò cede senza soste in ogni stagione con frutti che di anno in anno si presenta­ no sempre più numerosi ed interessanti Ecco tre aspetti di manifestazioni organizzate dal Comitato di Cagliari per contribuire con il loro spettacolo alla diffusione dei colori del C.S.I. nell'isola. (A fianco) la Coppa « Rinascente - Upim » di tennis da tavolo, vinta dall’!). S. « Congre­ gazione; (in basso a sini­ stra): il Giro di Cagliari a staffetta; (in basso a de­ stra): la gimkana motoscooteristica

compagno di squadra Vian; sul­ la scia dei due protagonisti moglianesi, ha tagliato il tra­ guardo una folta schiera di mezzofondisti. Nei 5000, pre­ ventivata vittoria di Simionato che ha terminato la lunga e dura galoppata con un tempo mediocre. In luce Cernetti nel lungo, il quale ha neutralizza­ to l’attacco dei numerosi av­ versari (tutti sopra i 6 metri). Nel disco e giavellotto, Susini alla ribalta. Ha pienamente soddisfatto, tra i lanciatoti, Berton, alla sua prima uscita. Particolarmente interessante la staffetta 4x400, vinta dal Mogliano. Nella lotta delle Unioni Spor­ tive, la Vigor ha consolidato la sua preminente posizione, 11 Monfenera ha mantenuto il se­ condo posto, mentre rincalzan­ te Mogliaho ha facilmente sop­ piantato la Della Siega. Ma questi non sono altro che dei promettenti fiori che non tarderanno a tramutarsi in al­ trettanti meravigliosi frutti.

cesco Mancini; il Presidente del Comitato Organizzatore dott. Mario Tarquini. Hanno diretto gli incontri gli arbitri federali De Mattia di Roma, Federico e Dal Lago di Veroli.

Con un lavoro continuo e con invidiabile diligenza, i di rigenti del Comitato Provincia­ le del C.S.I. di Prosinone in Veroli, hanno riunito sotto il patrocinio del C.S.I. tutti i mi­ gliori atleti e giovani della Ciociaria. Pochi mesi or sono solo due erano le società affiliate al C.S.I. mentre oggi se ne con­ tano ben nove regolarmente affiliate e tre in procinto di farlo, perchè stanno terminan­ do la loro organizzazione. Tutte le Società C.S.I. svol­ gono una. attività intensa, pro­ ficua e ammirevole, che è esempio e attrazione per co­ loro che praticano lo sport al di fuori del C.S.I.

Calcio Capitolino ROMA, luglio Montecompatri-Vittoria Al­ lievi 3-2 — 1 moschettieri ros­ so-verdi erano disabituati alle sconfitte! Ma tant’è, che l’abbia­ no subita proprio il giorno della premiazione del Torneo non diminuisce il loro valore. La squadra Dinamica (fin troppo!) di Montecompatri ha meritato di vincere perchè ha realizzate due belli reti ad opera di Ricci II e Croce. I rossoverdi, sul vasto e mal ridotto campo del Mandrione, si sono sperduti ed hanno su­ bito la prevalenza degli az­ zurri campioni CSI Castellani per tutto il primo tempo. Alla ripresa, riordinati 1 ranghi, riuscivano a pareggia­ re con Fabrizi e Panci (que­ sti assieme a Facocagni ll mi­ gliore tra gli sconfitti). Quando tutto faceva presa­ gire una parità tra le due bel­ le squadre, una sporadica di­ scesa defilala destra ed un di­ fettoso intervento di Sedetti II portava gli ospiti alla rete del­ la vittoria. Un po’ di nervo­ sismo. qualche battibecco e... due espulsi (uno per squadra) dall’arbitro Masucci. Vittoria Allievi: Attili (Se­ detti II). Savastani, Sedetti 1, Matteucci. Facocagni, Masset­ ti V., Massetti G., Sgambati. Fabrizi. Panci, cap. Benedetti. Montecompatri: Cenciarelli, Felici I e II, Catoni, Raimondi, Ricci I e II. Camponeschi, Cro­ ce, Corsi, Cora.

Juve Borgo Latino - Aurora Vittoria B — Hanno stentato i rossoverdi della « mista - a ritrovarsi per la prevista man­ canza di intesa. In più il gio­ vanissimo portiere ha commes­ so tanti errori quante sono le reti del 1. tempo. Ne hanno ap­ profittato gli striscioni bianco­ neri del Borgo Juve per rea­ lizzare le belle occasioni che si sono loro presentate con Rastelli. Di Lorenzo, Calderon e Mancini. La ripresa condot­ ta con più accortezza dai com­ pagni di Bonazzi (uno dei mi­ gliori in campo) portava la squadra locale a ridimensio­ nare il risultato con Marchionni e Pisapria. Arbitro Mas­ setti. ì Aurora-Vittoria B: Mariani, Bonazzi (cap.), Gerardis, Man­ cini; Diaferio. Pana, Pisapia, Marchioni, Azzaretto. Dirosa. Juve Borgo Latino: Ales­ sandrini, Merto, Bianchi. Sca­ tena I e II, Palumbo. Manci­ ni. Rastelli, Di Lorenzo, Soganiga, Calderon. La premiazione del - Bar­ bieri-Di Serio » — Presenti le famiglie dei due scomparsi, il dott. Dominici del Corriere dello Sport, il cap. Tortora del CSI, Mons. Frenguelli delrONARMO, il dott. Gargiulo e Pisano della Poi. organiz­ zatrice, le 5 squadre premiate hanno ritirato a mezzo dei propri capitani: Panci (Vitto­ ria A). Alvernini (Metronip), Azzaretto (Aurora)., Pisapia (Vittoria Boye ) e Matteucci (Vittoria Cum) i premi loro spettanti. Undici medaglie ricordo e una merendina è stata pure offerta ai baldi Allievi di Montecompatri curati dall'ottimo rag. Moscatelli. Infine l’arrivederci al pros­ simo Campionato CSI ed alla II edizione del Torneo Bar­ bieri-Di Serio, al quale mal­ grado tutto ha arriso un buon successo.

LUIGI GEDDA Direttore responsabile

NATALE BKKLOCCO Redattore erpn fuooiiùauuue iscritta a) nu­ mero 4987 del registro JeUe stampa del fribun.tle -ti Roma In data 4 gennaio Sped, atobon. postale - er<. 1 Stato. Tip. UJJ.SJ.SJL . Roma


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