Stadium n. 27/1957

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la Parola ii Pio NI

Il Regolamento della Coppa lambertenghi

« Affaticare sanamente il corpo per riposare la mente e disporla a nuovi lavori, affinare i sensi per acquistare una maggiore in­ tensità di penetrazione delle fa­ coltà intellettuali, esercitare » muscoli e abituarsi allo sforzo per temprare il carattere e for­ marsi una volontà forte ed ela­ stica come 1’acciaio ». (Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).

Direzione Redazione AmminiltrAI'one - Roma Via della Conciliazione 1 t* 555561 - 550113

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PROBLEMI DEL CALCIO di FILIPPO MU2I

Concessionaria esclusiva per la pub­ blicità; PUBLIACI - Roma . Corso Vittorio Eman. n. 287 . Tel. 556.068 Costo d’ineerz. L. 150 a mn, col. Spedizione in abb. poytale gr 1 Un numero L. 20

settimanale del centro sportivo italiano diretto DA LUIGI GEDDA

Camping-C.S.I E cominciato il primo camposcuola Nazionale 195.. L’onore del battesimo è toccato ai ragazzi dell’Italia centrale che si sono raccolti a Monteluco sopra Spoleto. Li seguiranno quelli del Sud, attesi dai trionfali ed ombrosi castagneti di Acerno in quel di Sa­ lerno. I ragazzi del Nord chiude­ ranno il trittico; essi sono attesi dii quel simpatico prete che si chiama don Aldo Mercoli. Don Aldo è uno di quei preti che abbondano nel CSI: come lo vedi ti ispira fiducia e vorresti abbrac­ ciarlo: sempre che tu riesca a rag­ giungere i suoi 1.85 di altezza e 1 metro e fischia di circonferenza. Don Aldo ci tolse dall'impiccio quando cercavano una sede per il campo Nord. « Venite sulle nostre montagne — ci disse — ai piedi del Monte Rosa. Vi trovo io un posto ideale: si chiama Mozio in \al d'Ossola >. Monteluco. Acerno e Mozio rac­ colgono quindi i nostri dirigenti di domani. Li ho chiamati « ragazzi > perchè sono tutti sui vent’anni e hanno vent anni perchè il CSI crede nei giovani! « Devono avere la dinamite ad­ dosso > questo era il requisito per essere ammessi al campo scuola Nazionale. Se la dinamite la trovate fuori moda dite uranio; fate come vi pa­ re. ma a questi « ragazzi » chiede­ remo che il loro uranio lo metta­ no a disposizione del CSI. Ritorneranno innamorati delle nostre idee. Avent’anni si deve es­ sere innamorati di qualcosa: una passione bisogna averla dentro di noi: il cuore non può girare a vuo­ to. andare in folle.

La nostra passione è racchiusa in tre sigle: C.S.I. Quando sei solo a fare le ore piccole per spedire a Roma il tes­ seramento. giovane dirigente, den­ tro il tuo cuore c’è una luce: C.S.I. Quando corri per la tua Provincia in cerca di proseliti e rinunci ad una lieta domenica dentro il tuo cuore c’è una fiamma, giovane dirigente: C.S.I. Quando ti tiri su le maniche per tracciare il campo di calcio e dis­ dici l’appuntamento con la fidan­ zata. nel tuo giovane cuore c’è un altro amore che non fa a pugni con il primo ma anzi lo purifica, si chiama C.S.I. Quando sei a servizio della tua squadra e vedi i tuoi coetanei bal­ lare il « rock and roll 3> non la­ sciarti prendere dalla malinconia, cerca dentro di te e ci trovi la gioia: C.S.I. I re Magi fecero chilometri quan­ ti i « routiers » del Tour per veni­ re ad offrire oro, incenso e mirra ad un neonato che aveva una pic­ cola prerogativa: era il Figlio di Dio. ‘ Tu, giovane dirigente, non hai a disposizione oro, incenso e mirra anche perchè sono fuori moda: hai la tua giovinezza e la offri per un ideale. E fino a quando si trova un gio­ vane che mette la sua giovinezza a disposizione di una idea perchè altri giovani diventino migliori non bisogna disperare degli espe­ rimenti atomici. Questo è il dolce segreto rac­ chiuso nei Campi-Scuola Naziona­ li che possiamo chiamare in omag­ gio al crescente turismo straniero: Camping-CSI.

LA NOSTRA LEVA ANNUALE DELLE “FRECCE,. DEL CICLISMO

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••**'>* I protagonisti di Pescantina. Da sinistra: Montini (km. a cronometro), Bendinelli (vel. dilettanti), Peri (vel. esordienti) e vittoria di Bono (campione di inseguimento) nella semifinale della velocità dilettanti Manca la foto del quinto protagoni sta, lo sfortunato veronese De Carli, caduto dopo il vittorioso traguardo travolgendo il fotografo...

MONTINI. BENDINELLI. DE CARLI. PERI E BONO vincitori dei campionati su pista a Pescantina Chilometro a. cronometro e velocità allievi ai veronesi ■Velocità esordienti, dilettanti ed inseguimento ai bresciani

Crescendo tecnico Organizzati dal Comitato Provinciale di Verona si sono svolti a Pescantina i Campio­ nati Nazionali di ciclismo su pista del C.S.I. La manifestazio­ ne è stata caratterizzata da una temperatura elevata, quasi che il Velodromo S. Lorenzo... avesse voluto onorare il nome del Santo del quale porta il nome. Le tre riunioni in programma, effettuate alla presenza del Di­ rettore Tecnico Nazionale, Rag. Dattilo in rappresentanza della Presidenza Centrale, sono state confortate dalla presenza di un pubblico scelto di appassionati oltre che delle numerose Auto­ rità cittadine e sportive. Le gare sono iniziate sabato mattina con la disputa del chilomtro da fermo. Vincitore è risultato il veronese Montini

con il tempo di 1’16”, alla me­ dia di chilometri 47.368. Al secondo posto si è classificato un altro veronese, Adami, il cuj tempo è stato di soli 9/10 superiore a quello del concit­ tadino. Senza dubbio il risultato è stato determinato dalla perfetta co­ noscenza dell’anello di cemento da parte dei concorrenti scali­ geri. Ma ha giovato agli stessi anche il consiglio veramente prezioso dell’ex campione na­ zionale del C..I. Sergio Tessaro. V’è da aggiungere, anzi, che i due concorrenti non sono riu­ sciti a fare meglio dell’ex ti­ tolato giallo-blù per via della eccezionale calura abbattutasi sulla pista. La gara del vincitore Mon­ tini può essere definita un ca­ polavoro di regolarità: tanto

DOPO LE APPASSIONANTI GIORNATE DI BENEVENTO

Confortante giro d’orizzonte sul nostro calcio giovanile Il ricordo di Benevento è e sono le cifre a dimostrare te 19; Fasi interregionali 4; ve e quest*ultime si distinguo­ unità. Se a tale rispettabilissi­ no con numeri rossi. Il nostro ma cifra ci aggiungiamo i tes­ ancora vivo in noi e lo sarà il possente lavoro della nostra Finale nazionale 1. sempre sulle pagine della sto­ sempre più efficiente periferia. Nei dati statistici di cui so­ bilancio, viceversa, rappresen­ serati della categoria giovani­ ta una sola »voce» che ha le, il numero dei calciatori ef­ ria del Centro Sportivo Ita­ Trascriviamo i dati statistici pra non sono incluse. liano. Sono state due giornate della attività calcistica del le fasi provinciali e zonali il significato della appassiona­ fettivi del CSI raggiungerebbe di intensa attività calcistica Centro Sportivo Italiano per non omologate (Ragazzi 8. Ju- ta dedizione, del sacrificio, del entità di eccezionalissima im­ niores 6) per un complesso di lavoro più intenso; è la espres­ portanza. che hanno concluso vittoriosa­ la stagione 1956-57; Unioni Sportive (Ragazzi 62, sione più pura dello sport ono­ Ma noi non vogliamo vede­ mente migliaia di gare. Nella Campionato Naz. Ragazzi: città beneventana sembrava che Fasi provinciali e zonali re­ Juniores 48); la fase regionale rato con la lealtà e con la di­ re solamente un numero im­ la dolce eco di tutti i campa­ golarmente omologate n. 92; Ragazzi (Trentino) non omolo­ sciplina dei forti; è tutta la ponente di giovani sotto il pro­ famiglia del C.S.I. che ancora filo di calciatori, vogliamo ve­ nili d’Italia facessero sentire Unioni Sportive partecipanti gata. la loro voce argentina come 761 per un complesso di gare Ed ecco il numero delle gare questa volta ha vinto una gran­ derli ed averli come massa di per formulare un saluto e un 3412; Fasi regionali regolar­ delle fasi regionali, interregio­ de battaglia. giovani indirizzata sulle vie augurio. Non ci soffermeremo ulte­ della formazione morale e spi­ mente omologate 18; Fasi in­ nali. nazionali: Le vessillifere del calcio del terregionali 4; Finale nazio­ Tornei organizzati provincial­ riormente sulla imponente at­ rituale. Questo deve essere CSI, reduci dalle aspre lotte nale 1. tività calcistica determinata Il nostro compito principale mente: sostenute nelle interregionali, Ragazzi 962, Juniores 780, dai campionati e dai tornei. perchè se ci dovessimo preoc­ hanno tutte dimostrato di es­ Campionato Naz. Seniores: per un complesso di 67.127 tes­ ma mancheremmo di riguardo cupare esclusivamente della Fasi provinciali e zonali re ­ sere degne delle loro vittorie. verso la nostra stessa Orga­ parte tecnico-organizzativa, pogolarmente omologate n. 71; serati. Sui campi di Benevento e di Unioni nizzazione $e non mettessimo E ’ un bilancio di fine stagio ­ GENEROSO DATTILO Sportive partecipanti Altavilla i giovani atleti si so­ e sappiamo che i bilanci in evidenza il numero dei tesno battuti fino allo spasimo 516 per un complesso di gare ne (Continua in 2. pagina) per difendere i colori delle 2003; Fasi regionali omologa­ hanno «voci» attive e passi- serati che è di oltre 67 mila loro città. Vi sono state le squadre vit­ toriose e quelle sconfìtte, ma g i campi di giuoco ci hanno detto con la voce della verità che, sia negli »Júniores» .e ancor più nei » Ragazzi », i va­ lori in campo non indicavano squadre dominatrici ma tutte aventi possibilità di vittoria che talvolta si è concretata per le virtù dei singoli giuocatori. « Datemi un elemento dal gliori alle prese con un mani­ da noi. ormai, si è decisa­ alla maniera di Cushman?... Abbiamo affermato prece­ fisico e dalle doti naturali di polo di americani, sparuta mente incamminati sulla stra­ Gilbert ha fatto vedere ai dentemente che la legge dello un Dumas e ve ne farò anch’io quanto sufficiente a fare • spet­ da della selezione: e da tempo, nostri come sì • bruciano » gli equilibrio è stata la sigla che un primatista mondiale», af­ tacolo » di prim’ordine. Non infatti, i frutti vengon fuori ostacoli: che non sono più tali, ha accompagnato i nostri cam­ fermava con tutta la convin­ che gli americani fossero i abbondanti, anche se propor­ nè. sotto le sue gambe, paiono pionati; l’equilibrio ha ¡fatto zione e tutto il rammarico primi venuti, chè tra loro, ad zionati. ovviamente, e in qua­ più alti. Si «radono» al mas­ spicco nelle squadre maggior­ possibile dipinto negli occhi e esempio, erano un Murchison e lità e in quantità, alla massa simo rendimento, senza spezza­ mente vincitrici le precedenti scolpito nella voce Peppino un Gilbert primatisti mondia­ su cui si opera. re la corsa, quasi non esistes­ fasi, che per conseguire la pal­ Russo. Che, beninteso, non in­ li. Certo è, comunque, che nep­ Ecco così Berruti. un ragaz­ sero e quasi si provasse gusto ma del successo hanno dovuto tendeva sminuire o sottova­ pure rappresentavano una pic­ zetto di diciotto anni venuto a compiere quel « passo » di­ ricorrere alla prodezza squil­ lutare i due metri saltati da cola parte di quello che è ef­ fuori dalla Scuola (ha vinto verso dagli altri, col corpo l’atletica i 100 del Criterium Studente­ che sembra rattrappirsi e poi lante dei singoli e alla stre­ Roveraro. ben sapendo quanto fettivamente oggi nua volontà di tutti i compo­ costi (e quindi valga di più) americana ! sco di Alessandria nel tempo spiegarsi, con una disinvoltu­ questa prestazione del suo pu­ nenti le squadre. Ma non c’è nemmeno da record di 10"8), il quale corre ra eccezionale, nel passo di pillo che non, ad esempio, i Nelle otto finalista di Benepensare che gli amedicani im­ « naturalmente » bene, anche corsa normale: e tanta veloci­ vento non possiamo fare distin­ 19 metri di pesò di O Brien, il provvisino l’atletica: anzi, se se è- ancora alquanto lontano tà: da 10”5 sui 100. per ca­ zioni di Unioni Sportive vin­ quale, sì, ha passione1 da ven­ c’è gente che viene seleziona­ dal massimo rendimento: allo­ pirci... centi o perdenti. Tutte sono dere come RoVeraro, ma non ta con una severità impres­ ra (ci vorrà esperienza, matu­ La vera grande soddisfazio­ moralmente vincitrici, perchè ha le esigenze di. studio del- sionante e si prepara con uno rità fisica e psicologica: ad ne ce l’ha data Meconi, il qua­ ognuna di esse offrendo l’es­ l’albenganese e può dedicarsi scrupolo incredibile, questa è evitare di impressionarsi quan­ le ha battuto un uomo del ca­ senza del più sano agonismo, con ben altra applicazione alla proprio l’americana; ma non do Shelby si avvicina e fer­ libro di Owen, che, anche se meritavano il distintivo della sua specialità. Tutto il ramma­ è meno vero che, allorché un marsi quasi, a cinque metri non è uomo affermato e di vittoria, anche se l’inesorabile rico di Russo, in fin fine, non saltatore in alto • improvvisa • dal filo...; e molto lavoro) al­ esperienza, rappresenta una graduatoria della giustizia spor­ era giustificato da altro che una gara ad ostacoli, corre in lora avremo un campioncino «speranza» (beati loro che tiva sancisce una distinzione dal metro con cui si giudica 15”3 e batte tutti i nostri: e. di più e. con lui e gli altri, sono « speranze » quando lan­ una prestazione atletica: un allorché un saltatore in lungo una staffetta che potrà anda­ ciano a 18 metri...): Owen s’è di valori. Di fronte a dei motivi spor­ metro che è fatto di centime­ - improvvisa • una gara di 100 re assai lontano. rifatto a Torino, il che non tivi veramente stupendi si af­ tri e non di sentimentalismi... metri, corre In 10"5 e batte Poi. Scavo, che è già asso di toglie nulla alla vittoria di Quanto fosse azzeccata e tutte le nostre promesse: pre­ portata mondiale, ma gli man­ Meconi. che doveva conferma­ faccia alla finestra del nostro cuore il sentimentalismo, la realistica l’osservazione di parazione generale, d’accordo, ca la possibilità fisica e. un re di «valere» il confronto poesia dello sport. Ma il do­ Russo è 'stato dato modo di ma anche fisici « così • e, so­ po’. anche l’esperienza di Internazionale e di saperlo al­ vere ci chiama con la sua voce constatare « de visu • a Mi­ prattutto, selezione, selezione, « giocare » Tavversario: ma è l’occasione superare con suc­ imperiosa a vergare un con­ lano e Torino nelle riunioni selezione... proprio detto che Scavo non cesso. Senza contare che, alsuntivo dei nostri Campionati che hanno veduto i nostri mi­ Conforta il fatto che anche possa acquistare uno «sprint» l’Arena, senza il nervosismo

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ta XII-II. 27-Ronia 11 luglio 1957

perfetta può dirsi la distribu­ zione delle sue forze che gli ha consentito di far seguire da una partenza veloce una con­ tinuità di azione appannata leg­ germente soltanto nella fase conclusiva. Anche il suo di­ retto antagonista Adami ha corso con una regolarità addi­ rittura sconcertante; ma questi ha compromesso le sue possi­ bilità di vittoria con una cat­ tiva partenza, dovuta più ad una disattenzione del suo alle­ natore, che ad un errore o ne­ gligenza dell’atleta stesso. Contatata, quindi, la condotta di gara dei due primi classifi­ cati, occorre senz’altro elogiare l'amico Zamperioli che ha sa­ puto mettere a punto i ragazzi veronesi. Questi poi, hanno compiuto il resto dell’opera spadroneggiando nella specia­ lità e dimostrandosi in possesso di un ottimo metodo di corsa conche rivela una sana e ben ‘ gegnata preparazione, frutto di un accurato lavoro del teenico veronese. Dopo T effettuazione della prova di campionato del chi­ lometro da fermo, hanno avuto luogo le batterie ed i recuperi della velocità per i concorrenti della categoria Esordienti e Allievi. Anche in queste prove sono stati ottenuti risultati molto regolari, salvo un’eccezione. Nella seconda batteria degli « allievi », infatti, il vincitore Bonati veniva giustamente re­ trocesso dalla Giuria per aver danneggiato il suo avversario Marinetti. Dopo l'effettuazione di tali prove la temperatura elevata imponeva tanto alla Giuria quanto agli organizzatori di spostare l'orario d’inizio della seconda riunione che è stata, quindi, effettuata in notturna. La qual cosa, naturalmente, ha consentito di ammirare il po­ tente impianto elettrico di cui è dotato il Velodromo, perfet­ tamente idoneo a far gareg­ giare i concorrenti aH'insegna della massima regolarità. Dj scena alle ore 21 precise i Dilettanti per la disputa delle batterie di velocità. Successi­ vamente sono stati effettuati i quarti di finale della stessa spe-

cialità per le tre categorie, gare queste veramente interessanti, sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Dai quarti di finale alle se­ mifinali il passo è breve. Ecco pertanto i nomi dei concorrenti designati per la conquista dei titoli nella riunione di chiusu­ ra: per gli Esordienti Peri di Brescia (che raccoglierà l'ere­ dità di Grandi, allievo predi­ letto di Benedetto Pola) e Vec­ chia di Padova: per gli Allievi Marinetti di Padova e De Carli di Verona; per i «dilettanti» Bono e Bendinelli, entrambi di Brescia. Da notare che il mi­ glior tempo fin qui realizzato è stato quello di Gusminj e Bendinelli con 12” e 5/10 sugli ultimi del campionato. Quindi la prova di qualifica­ zione per la gara ad insegui­ mento. Al vertice della gradua­ toria risultano il campione uscente della specialità, il bre­ sciano Ernesto Bono con 5’21” e 6/10, seguito dalla rivelazione

Casati di Bergamo, giovanissi­ mo alle prime armi nella spe­ cialità dell’inseguimento. Da notare, però, nei confronti del bergamasco oltre ad una po­ tenza non comune, uno stile che, riveduto e corretto (l’atle­ ta, in bicicletta, è troppo rigido e troppo eretto sul tronco) consentirà allo stesso grandi soddisfazioni non soltanto nelle gare del C SI. Al terzo e al quarto posto della graduatoria, Golini di Brescia e Adami di Verona, che hanno messo in luce qua­ lità non indifferenti nella spe­ cialità, segnando inoltre tempi di indiscusso valore. Al riguar­ do siamo certi di non errare affermando che Golini in par­ ticolare — stilisticamente molto affine al fenomenale Messina — se curato a dovere dagli amici bresciani, potrà salire molto in alto nella scala dei valori nazionali nella specialità. Nelle finali della velocità

VELOCISTI, PASSISTI E INSEGUITORI ALLA

Ancora una volta la rasse­ gna nazionale del ciclismo su pista ha visto la sua celebra­ zione in Pescantina. Siamo tornati con entusia­ smo nell’ospitale cittadina che con la sua semplicità e la sua Parrocchia e commentata da accoglienza familiare rende il Mons. Castagna. Il coro dei ra­ soggiorno piacevole e confor­ gazzi cantori diretto da Don tante sotto tutti gli aspetti. Penna resero la celebrazione Solamente una cosa non è sta­ della S. Messa suggestiva e ta gradita, nè dai corridori nè toccante. Tutti i partecipanti dai dirigenti e, naturalmente, unitamente ai dirigenti di ogni neanche da noi: l’eccezionaiità provincia d’Italia presenti alla del caldo. I dirigenti locali co­ celebrazione ascoltarono Mons. me se volessero scusarsi dello Castagna il quale puntualizza­ sgradito inconveniente più vol­ va l’armoniosa fusione che de­ te ci precisavano: « Pensate è ve sussistere tra la materia e da circa ottanta anni che non lo spirito. si verifica un caldo così ecce­ il Comune zionale! ». Ci siamo domandati di Successivamente offrì un signori­ se il fenomeno di tanta calura le Pescantina ai corridori e ai si verificasse perchè nemico lororinfresco dirigenti. Faceva gli onori delle manifestazioni ciclisti­ di casa l’assessore Montressor. che. Vicino a noi passava con Tra gli intervenuti notavasi il inconsueta maestosità V Adige Presidente della GIAC doti. ed il desiderio di fame diretta Della Torre, la professoressa conoscenza era veramente for­ Antolini, Preside della Scuola te. Peccato che siamo rimasti Media di Pescantina, T Assi­ allo stato del desiderio! stente del C.SJ. Verona, Don I dirigenti della Ausonia ed Bruno Del Cappello e le Au­ il Comitato Provinciale di Ve­ torità Civili e Militari del Co­ rona con alla testa il buon mune di Pescantina. Ed inoltre Curzio Francescani hanno pro­ gli Ufficiali dell’U.V.I. signori fuso ogni loro energia affinchè Berlincioni. Zini, Mazzotto ed i Campionati ciclistici del CSI il Presidente dei Cronometristi, fossero degni in ogni loro par­ doti. Righi con il cav. Antote delle passate edizioni. nazzi. che gli hanno messo addosso Alle affettuose parole di sa­ ♦ ♦ * gli indisciplinati fotografi e Non sempre le parole rie­ luto di Mons. Castagna e del­ senza il caldo torrido, Meconi scono l’assessore die Comune, rispo­ ad esprimere il senti ­ avrebbe potuto senz’altro (la mento della riconoscenza. Ma se il rag. Dattilo a nome della condizione fisica almeno c’era) siamo sentitamente grati, sia ai Presidenza del C.S.I. ed infi­ andare al di là dei 17,50. dirigenti della Ausonia che al ne il comm. Quattrocchi portò Di minore portata, ma pur C.S.I. di Verona per il lavoro il saluto dell’U.V.I. e si soffer­ sempre uomo da oltre 70 me­ da loro svolto con impegno ve­ mò particolarmente sull’attivi­ tà giovanile del ciclismo italia­ tri, Tavversario di Bonajuto: ramente encomiabile. il forlivese neppure s’è lascia­ Nella mattinata del sabato no e particolarmente del C.S.I. to sfuggire l’occasione di co­ facemmo l’ispezione sulla pi­ L’intensa riunione serale eb­ gliere un significativo suc­ sta di Pescantina il cui cemen­ be il più felice dei successi ed cesso sulla strada del nuovo tó sembrava fosse materia in­ anche le gare del ciclismo eb­ primato nazionale e della de­ candescente. bero la caratteristica dell’equi­ finitiva consacrazione interna­ La preoccupazione per le lìbrio dei valori in campo. zionale che. ormai, non tarderà gomme dei nostri ragazzi e dei I bresciani, unitamente ai ra­ a venire: su quali limiti, que­ conseguenti pericoli che pote­ gazzi veronesi e di Pescantina, st’anno. si vedrà... vano esporsi, ci induceva a ri­ dimostravano di trovarsi in un L'insieme sarebbe tutt’altro chiedere ai dirigenti della Au­ periodo felicissimo di prepa­ che motivo di sconforto, con­ sonia e particolarmente al razione e cominciarono ad ot­ siderato che ci ha permesso di gentilissimo signor Presidente tenere i primi successi. Si ve­ imparare tante cose e di met­ Zanetti di poter fruire dello niva cosi subito a delineare la terci perfino, in qualche gara, impianto elettrico per poter grossa sorpresa degli attuali sul piano « loro ». Peccato disputare i campionati in not­ campionati: i ragazzi di Ber­ davvero che i dirigenti FIDAL turna. Con zelo e con subita­ gamo che normalmente nelle di Torino e, specialmente, nea prontezza la nostra richie­ precedenti edizioni erano i do­ quelli di Milano, hanno voluto sta ebbe felice accoglienza e minatori delle varie prove ve­ semplicemente abbozzare, im­ la pista di Pescantina veniva nivano a trovarsi in evidente provvisare la organizzazione, nelle ore serali sfarzosamente disagio di fronte ai giovani col­ niente affatto degna ed ade­ illuminata. Riusciva così ad leghi che, per eccellenza di guata all’importanza delle ma­ eliminare notevolmente le dif­ preparazione e per notevole nifestazioni e alla passione con ficoltà climatiche. classe, riuscivano a dominare cui ha risposto il pubblico. Domenica mattina la S. Mes- i Campionati del passato. Il primo titolo degli attuali sa veniva celebrata nella locale SERGIO GATTI

LE RIUNIONI ATLETICHE DI MILANO E TORINO

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Con gli americani, Serrati, Stano e Tìleconi...

ottimi i tempi ottenuti da molti. Lotta accanita ed incerta in ogni categoria, ma specialmente in quelle degli Esordienti e de­ gli Allievi, dove la decisione è venuta soltanto al termine della terza prova. Ad ogni modo dob­ biamo subito affermare che per la conquista dei titoli il coef­ ficiente emozione ha giuocato un ruolo determinante. Difatti tra gli « esordienti » lo scattan­ te Vecchia ha dovuto piegare di fronte all’atletico Peri, quasi senza lotta, dopo aver vinto la prima prova: l’emozione lo ha reso assolutamente incapace di controllare l’avversario per at­ taccarlo al momento decisive!, come accaduto durante la pri­ ma prova. Anche l'allievo Marinetti, è stato vittima di un errore nel corso della prima prova, men­ tre riusciva ad imporre la sua tattica nella seconda. Solo che Routier ( Continua in 3. pagina!

PROVA

campionati andava meritatamente a premiare il giovarle Montini della Ausonia di Pe­ scantina che solamente in que­ sta circostanza faceva sentire di essere la padrona di casa. * ♦ ♦ I corridori e i dirigenti di­ mostravano palesemente V in­ tensa preoccupazione per le fi­ nali che venivano disputate nel tardo pomeriggio di domenica. Non commenteremo i risul­ tati tecnici della riunione che più qualificatamente vengono trattati dal Presidente della nostra C.T.N. Ma non possiamo non mettere in rilievo la pro­ va sostenuta dal giovane De Carli di Verona nella finalis­ sima del campionato allievi, contro Marinetti della Torpado di Padova. ' Dopo le due prove regola­ mentari, sia il Marinetti che il De Carli, vincevano una prova,si rendeva quindi indispensa­ bile la finalissima. Il De Carli mostrando una estrema volontà e mettendo in luce il suo vo­ litivo temperamento ed ogni riposta energia, ritisciva a con­ quistare l’ambito titolo anche se tale meritata vittoria doveva costargli un prezzo elevatissi­ mo. Infatti il giovane campio­ ne d'Italia appena oltrepassata la linea del traguardo perdeva i sensi e sfrecciava fuori pista cadendo sul campo adiacente. L’urto violento gli causava un forte choc nervoso e conse­ guentemente fu portato imme­ diatamente all’ospedale di Bussolengo. Tale doloroso inci­ dente naturalmente veniva a turbare la serenità della mani­ festazione. Fortunatamente le notizie che pervenivano dal­ l’ospedale non erano molto preoccupati ed in serata sia i dirigenti nazionali che locali non mancarono di portare il loro saluto allo sfortunato cor­ ridore. Da queste colonne, sicuro di interpretare il sentimento di tutta la famiglia del CSI., in­ viamo al Campione d’Italia De Carli l’espressione della nostra simpatia e gli auguri più cari affinchè tomi presto in pista con la sua maglia tricolore onG. D. (Continu*Òn~3. pagina)


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