Stadium n. 30/1956

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Vn 2.\pa«W/IO SERICO «Rendete in primo luogo a Dio l’onore che gli è dovuto, e soprattutto santificate II giorno del Signore, poiché lo sport non esime dagli obbli­ ghi religiosi. « lo sono il Si­ gnore Iddio tuo » - diceva l'Altissimo nel Decalogo « Non avere altro Dio di fronte a me » (Ex., 20, 2-3), nemmeno cioè il proprio corpo negli esercizi fisici e nello sport: sarebbe quasi un ritorno al paganesimo».

tenu*< da tavolo di Gulliver

9n 3. pagina

Lettera al direttore del Signor X Concessionaria esclusiva per la pub­ blicità: PUBL1AC1 - Roma • Corso

Vittorio

Costo

Dal discorso del S. Padre ai partecipanti al Congres­ so scientifico dello Sport e delVEducazione fisica.

Eman.

d'inserz.

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Un numero L. 20

SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Direzione Redazione Amministrazione * Roma

Anno XI • N. 30 - Roma 2 agosto 1956

Via della Conciliazione. 1, t. 555561-550113

PANORAMICA DEL NOSTRO MOVIMENTO ATLETICO

Qli assentì...

IL Buon SERIE La calura estiva e la psico-logia dolile ferie che tutti sentono nelle ossa non hanno fatto rallentare il ritmo al C.S.I. La Presidenza Centrale infatti non chiùde i bat­ tenti perché continuano a piovere richieste di tesse­ ramento (siamo ormai prossimi ai novanta, mila car­ tellini firmati) e poiché quattro Commissioni Tecniche Nazionali lavorano a pieno vapore essendo orinai prossime le finali nazionali di nuoto, ciclismo, atletica e bocce. Ma il rilievo maggiore dell'attività estiva va dato ai Corsi dirigenti che sono finalmente- entrati nella mentalità della Periferia. Infatti: Lombardia. I mbria, Lucania. Puglie e Saidegna seguendo lesempio <lel Veneto, organizzeranno il Corso Regionale per Dirigenti. Questo è il buon seme che darà i suoi frutti nel prossimo anno agonistico. 1 Corsi dirigenti finora svolti hanno ottenuto "indistintamente un grande successo. Giovani che si sono acclimatati alla serietà e all im­ pegno del Corso e sono parliti per i loro Comitati pieni di idee e di entusiasmo. Quale scopo hanno i Corsi dirigenti? La differenza dei Co si allenatori (finora se ne sono svolti tre: uno per il nuoto, due per la pallacanestro) che servono a dare una preparazione tecnica di uno sport specifico, i Corsi dirigenti hanno lo scopo di dare idee anzitutto sul piano formativo, organizzativo ed anche tecnico. I giovani partecipanti devono capire i motivi fonda­ mentali del Centro Sportivo Italiano e quindi i-1 perché del loro lavoro. E’ errato affermare che i giovani di oggi non sono più generosi. 1 giovani di oggi hanno bisogno di idee e mentre un tempo era sufficiente un po di entusia­ smo per impegnare un uomo a dare qualche cosa di sé, oggi non è più così. 1 giovani lavorano se sanno il perché del loro lavoro. Éd è un bene che sia così ed ai dirigenti che si lamentano di essere soli perché i- giovani, dicono doro, sono pigri, egoisti e quindi sfruttatori, vien voglia di rispondere che la colpa è loro perché non sanno comunicare ai giovani i loro ideali. .... La risposta migliore viene data dai nostri dirigenti. L'età media dei partecipanti di solito si aggira sui 20-22 anni. Aver fiducia dei giovani è il primo passo per costruire un Centro Sportivo Italiano e chi ha creduto nei giovani ha avuto ragione. ‘Conosco dei Comitati Provinciali e Zonali che lavorano alla perfezione conquistando ogni anno posi­ zioni nuove nello sport della -loro Provincia o zona c girano esclusivamente sul lavoro e sulla passione dei giovani. Ciò non significa non aver fiducia nei vecchi: i vecchi dirigenti sono preziosissimi per la loro espe­ rienza. continuità, serietà ed anche accreditamento del C.S.I. presso gli altri enti ma i vecchi dirigenti da soli non bastano perché il C.S.I. cresce inesorabil­ mente e ehi continua ad essere solo e a non preoccu­ parsene finirà un giorno per essere schiacciato dalla mole sempre più grande dell Organizzazione. Chi è solo oltre a non farcela corre il rischio di stancarsi, di avvilirsi e quindi di dimettersi con il detestabile risultato di mandare tutto ai pesci. Garanzia del domani per il C.S.I. sono i giovani. Ai dirigenti dei. Comitati Provinciali e delle Società la Presidenza Centrale non chiede di organizzare più gare o di tesserare più società ma chiede di formare nuovi uomini. . . Ho ricevuto in questi giorni ¡'accorata richiesta di ALDO NOTARIO (Continua

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hanno sempre torlo

Roger Valkowiak, d'origine polacca ma naturalizzato francese, la gran sorpresa del 43. Tour con Stan Ockers. campione del mondo e primo nella graduatoria a punti

vitale e di animoso; in ogni attività sportiva: l'atletica indicazione, sia pure di un leggera. Chi volontariamente resta modesto risultato, si scopro­ no e la speranza e la fiducia assente, senza portare alcun di un giovane avviato ai tra­ contributo alla nostra azione, guardi di più clamorosi suc­ sia pure nella maniera più limitata, t non può accampa­ cessi agonistici. Sono molti, in verità, questi re scusanti e. anche in que­ elenchi che noi abbiamo la sto caso, « gli assenti hanno gradita occasione di esamina­ sempre torto ». D'altra parte dobbiamo av­ re, e con intima soddisfazio­ ne ne apprezziamo il con­ vertire. con somma soddisfa­ tenuto tecnico, perchè riflet­ zione. che i fatti fin qui accer­ tono. una paziente e sagace tati denunciano una laboriosa opera di divulgazione del no­ sta-gion? agonistica, conforta­ stro sport da parte dei diri­ ta da una operosità che non genti periferici, sempre scru­ si limita alla organizzazio­ polosi e prodighi nel pre­ ne delle sole tre prove preparare i loro atleti a ben fi­ gurare nelle manifestazioni di atletica, con particolare riferimento al nostro Cam­ pionato su pista. In recenti occasioni abbia­ mo analizzato gii aspetti del­ la nuova formula del Cam­ pionato del C.S.I., che permet­ terà ad ogni atleta di misu­ rare, in ripetute prove. Guan­ to di meglio ha raggiunto Alle Commissioni Tecniche Provinciali e Zonali di nella sua preparazione, e che. soprattutto, consentirà a cia­ Atletica Leggera. scun oartecipante di arrivare Allo scopo di effettuare al limite delle proprie pos­ un preciso controllo della sibilità agonistiche mediante attività, atletica che si una graduale rassegna sen­ svolge in seno al C.S.I-, si za cioè trovarsi d’un sol bal­ pregano le Commissioni zo di fronte a stridenti contra­ Tecniche Provinciali e Zo­ sti di forze e di capacità, de­ nali di Atletica Leggera di terminate da evidenti dispa­ fornire a questa Direzione rità di rendimento. Tecnica Nazionale irti elen­ Ecco perchè, quest’anno, il co completo delle UU. SS. rimanere lontani dalla par­ facenti capo. al Comitato tecipazione non può ritener­ Provinciale o Zonale che si completamente giustifica­ praticano l’atletica legge­ to. E’ ben noto che in ogni ra, indicando chiaramente nuante e massacrante come Provincia ed in ogni Zona ci quali sono anche affiliale quest'anno, lanciai'un .grido di sono diverse Unioni sportivi allarme, che a qualcuno par­ che hanno dichiarato di far alla F.I.D.A.L. In attesa di sollecita ri­ ve esagerato. Dissi chiaramen­ svolgere ai loro giovani as­ nostri sociati la pratica dell’atletica. sposta, cordialmente salu­ te che difficilmente tiamo. corridori si sarebbero ripresi, leggera. Il Direttore Tecnico per l'eccessivo sforzo compiu­ Tale impegno non è detto Generoso Dattilo to sulle Dolomiti e per l’enor­ me dispendio di. energie loro si debba assolvere con una richiesto in tappe insignifican­ incondiaionata partecipazio­ ti a causa di una formula as­ ne. in tutteJe specialità e con scritte nella fase Provinciale un numero di praticanti da o Zonale del Campionato, ma solutamente fuori quadro. Non mi si dia dello stratega garantire un’ampia possibili­ frequenti e numerose sono le se affermo che i risultati del tà di scelta nel formare le iniziative locali. Perchè l’attività atletica non Tour danno piena ragione alla squadre per le prove di se­ inaridisca in questi mesi più lezione. mia tesi. Le lunghe, interminabili cor­ Ciascuno deve conciliare, caldi, che meglio si conci­ se a tappe hanno fatto il loro giustamente, condizioni am­ liano con le riposanti vacan­ tempo, pur con tutti i surroga­ bientali e disponibilità d ze. da più parti ci giungo­ ti che le formule nuove esco­ mezzi, possibilità dell’uso de­ no segnalazioni di program­ gitano. gli impianti sportivi ed altre mi di gare e di manifesta­ E’ inammissibile pensare che motivate ragioni che concor­ zioni atletiche degne della un atleta possa gareggiare a rono a rendere difficile ogni più ampia considerazione. fondo per più di 20 giorni con­ buona iniziativa. V’è di che compiacersi di secutivi. Se si pensa alla sta­ Rimane, tuttavia, una con­ questo continuo movimento gione, alla fatica fisica, di un dizione precisa che è stata nel campo atletico che trova NABER assunta ------------------all’atto ------della pro­ MARIO BOLLETTA pria adesione all’impegno di (Continua in 3. pagina) (Continua in 3. pagina) far svolgere questa basilare! I

Chi osservi da un'elevata posizione un vasto panorama ha certo la possibilità di se­ guire sincrónicamente azioni, movimenti e aspetti vari e si accorgerà che in ognuna delle cose osservate esiste una particolare nota che le differenzia. E dinanzi a questo nostro attento sguardo panoramico sono passati, ad uno ad uno, ttuti i diversi elenchi delle gare svolte in questi mesi di maggiore intensità atletica; in tanta densità di cifre ab­ biamo notati « tempi » e « mi­ sure » così pazientemente ri­ levati dai giudici di gara del­ la Fidai, e non possiamo non compiacerci vivamente dello sviluppo raggiunto dal mo­ vimento atletico del Centro Sportivo Italiano. In quell’arida enumerazio­ ne ce, tuttavia, qualcosa di

Comunicato urgente

tulli taw MU

LE SEI VITTORIE PARZIALI AL TOUR

non ripagano l’amara delusione collettivo liC ìutermi nobili «maratone» ciclisticlie hanno fatto il loro tempo Gli organizzatori del «Tour» per attrarre (o disorientare) l'attenzione del pubblico lan­ ciano, ogni anno nel regola­ mento della grossa pesante competizione a tappe francese, una serie di graduatorie : clas­ sifica a squadre (in quanto la manifestazione è per squadre nazionali o... regionali) classi­ fica generale individuale; pre­ mio della montagna; classifica a punti; premio della combat­ tività; premio del maggior nu­ mero di tappe, e tante, tante altre diavolerie escogitate di proposito dal tandem GòddetGarnaul, per scuotere l'apatia del plotone e dare a tutti la possibilità di guadagnare. Ec­ co, soprattutto la possibilità di guadagnare e i corridori fanno a ¿ara per andarci proprio con il miraggio di tornare a casa con pacchi di biglietti da mil­ le franchi nel portafogli. Al « Tour • c’è premio per tutti coloro che hanno volontà di sudare e di sfacchinare. Non

*- ' * 3 ‘ * — • *• < ce n'è, naturalmente, per i sycphiaruote, per i parassiti. A forza di inserire tante gradua­ torie speciali nel regolamento il « patron » ha colto quest'an­ no nel segno. Anziché un grande asso ha fatto vincere un modesto re­ gionale, un oriundo polacco che è andato al Giro di Fran­ cia quasi in viaggio di nozze, se si pensa che ha sposato ap­ pena due mesi addietro. Senza velleità, senza sognare nulla, senza pretese in quanto il suo curriculum non glielo consen­ tiva. Ebbene all'ottava tappa, prima delle montagne, ma do­ po il pavé Walkowiak si è trovata senza neppur saperlo la maglia gialla indosso. E' chiaro che se lo avessero ri­ tenuto pericoloso i Gaul, gli Ockers, i Wagtamns, i Woorting, i Bahamontes, non lo avrebbero lasciato andare Ma tant’è ! La regolarità di Walkowiak è stata comunque ammirevole,

sorpr.endente. Regolare, come naie dell'Ovest-e via via tutte ■ •' fu tre anni addietro nel Giro le altre. Pur non essendo stato com­ d'Italia dopo la tappa - beffa da Napoli ad Aquila, Carletto piuto un chilometraggio re­ cord. è doveroso dire che il Clerici. Si è corso all'insegna della 43. Tour è risultato forse il velocità e la media-primato più pesante essendosi riposati stabilita da Louison Bòbet nel soltanto due giorni i girini 1954 è stata largamente supe­ su 4528 chilometri. Pochi t ritirati nel comples­ rata, di quasi due chilometri: Il Louison nazionale registrò so: 32 su 120. Anche questo una media complessiva di è un record come numero pro­ 34,711. Quella di Walkowiak, porzionale. La qualcosa con­ per merito dei molti fuggitivi, trasta con' coloro che hanno dei molti colpi di scena, delle definito il Tour di quest'anno, grandi fughe, ma anche dei quello delle meraviglie. molti ritardi, è di 36,512. • Si attendevano due grandi La Francia ha riportato così favoriti: il Campione del Mon­ il maggior numero di successi do Stan Ockers ed jl simpatico totali nel « Tour », ma solo fuori classe lussemburghese come numero di tappe aven­ Charly Gaul e invece sono ter­ done vinte 380 a tutt’oggi con­ minati, il primo all’ottavo po­ tro 206 del Belgio, 108 del- sto ed il secondo al tredicesi­ l'Italia, 56 del Lussemburgo, mo, ma hanno conquistato an26 della Svizzera, 19 dell'Olan- ch’essi un buon milioncino di franchi ciascuno, Ockers per da e 11 della Spagna. essersi dimostrato il più re­ Da quando è stata istituita golare negli arrivi di lappa otla formula per squadre na­ tenendo il primato della classizionali, vale a dire dal 1930. fica a punti; Gaul, per aver il numero di successi totali confermata la »ua classe di spetta però al Belgio con otto grande arrampicatore trionfan­ vittorie assolute seguito dalla do nel Gran Premio della. Mon­ Francia con sei vittorie e dal­ tagna davanti a Bahamontes e l'Italia con 4 vittorie (le due alla rivelazione lussemburghe­ di Bartali nel 1938 e nel 1948 se Hout. e le due di Coppi nel 1949 e Purtroppo per i nostri tolte nel 1952). le sei vittorie di tappa ed il Quest’anno l'Italia divide il secondo posto nella « colletti­ numero di vittorie di tappa va », rimane ben poco. Defi­ con la squadra Ovest della lippis è quinto in classifica Francia: sei successi ciascuna. dopo aver data la sensazione Quelli dei tricolori apparten­ di poter risalire la corrente. medi? Il regolamento esiste gono: tre a Defilippis, tino a Nencini è ventiduesimo a si cerchi di applicarlo con se­ Padovan, a Fantini e a Nenci- 54’56” dal vincitore ; Monti verità. con imparzialità: co­ ni. E' grossa davvero se si pen­ ventitreesimo a 56’58” e Forloro che percepiscono danaro sa che la squadra ufficiale nara ad un'ora tonda tonda per la loro attività dilettanti­ francese non ha ottenuto nep­ (per la precisione meno due stica vengano passati di cate­ pure una vittoria parziale pur secondi). E dire che il nostro Com­ goria cd inoltre si fissi un li­ avendo vestita la maglia gial­ il simpatico e generoso Dar. missario tecnico faceva proprio mite di età per la attività di la questi rincalzi. Sorgerà allora rigade per sei tappe. Ad An­ affidamento su questi tre uomi­ dré Darrigade è andato a giu­ è vero, il problema di poterli sto titolo il premio della com­ ni, non credendo ormai più a tenere in attività, ma vedrete battività. In nessuna tappa gli Defilippis dopo la deblache cho quando gli indipendenti italiani hanno conquistata la del òiro d'Italia. Il perchè di così scadente saranno parecchi ricompari- classifica per squadre, mentre risultato individuale ( meglio ranno quelle gare promiscue il Belgio ha ottenuto 14 suc­ non occuparsi delie classifiche coi dilettanti che assolsero cessi parziali, conquistando, na­ di Padovan, Coletto, Conterno, tanto bene là loro funzione in turalmente il primo posto nel­ Giudici, Fantini e Baffi) può un tempo che non può ancora la graduatoria collettiva finale ricollegarsi, a mio mo’ di ve­ distanziando l'Italia di oltre dere, al Giro d’Italia. CARLO BIANCHI Dopo la nostra maggiore pro­ un'ora e nell'ordine ¡'Olanda, (Continua in 3 la Francia, la squadra regio- va a tappe, mai tanto este­ pagina)

IMMEDIATA SOLUZIONE

| |U PDICI E IN vfllwl E’ indubbio che assai diffi­ goria molto non hanno di cer­ cile è il rispondere alla do­ to combinato in seguito. A noi sembra di vedere in manda con esauriente chia­ rezza, ma pure è indiscusso questa constatazione, proprio che la dipartita di Bartali ed il nocciolo del problema, un il crepuscolo di Coppi e Ma­ nocciolo che ci porta a consi­ gni abbiano lasciato un vuoto derare come nelle file dilet­ nel nostro mondo ciclistico tantistiche appassiscano, pri­ ma di giungere al loro tra­ maggiore. I giovani si fanno valere, guardo naturale nel campo ma non riescono a sfondare professionistico, troppe forze come si sperava, non riescono preziose. Non si -spiega altri­ ad affermarsi con quella con­ menti il fatto da noi denun­ tinuità cui i dominatori di un ciato. E la colpa può essere passato ancora recente ci ave­ sì dei giovàni che troppo si vano abituati. Da questo a spremono, ma anche dei diri­ gridare al fallimento ce ne genti sociali, molto spesso, per corre ancora parecchio, perchè non dire moltissimo, tramuta­ le ultime leve ci hanno forni­ tisi in tifosi del proprio cor­ to un Maule, un Moser, un ridore. Oggi abbiamo un di­ Fabbri che già sono più che lettantismo in Italia che tale dei buoni corridori, ma il rag­ non è più: si giunge addirit­ giungimento dell'- optimum >• tura’ a stipendiare qualche corridore o. in mancanza di sembra ancora lontano Ed allora vien voglia di fare questo, a corrispondergli un un esame sul perchè l'Italia premio di ingaggio che soli­ a dei dilettanti che dominano tamente ha parecchi zeri (cre­ sull’intero lotto europeo non deteci che cinque ci sono sem­ possa far corrispondere dei pre) nella parte terminale e professionisti di eguale leva­ piccolo piccolo non è nemme­ no il numero che a questi zeri tura. Vediamo ad esèmpio il Ra- viene anteposto. Poi c'è il pre­ nucci. un corridorino da tutti mio sociale che in qualche ca­ atteso e. almeno finora, anche so giunge al raddoppio del altrettanto manca o ai grandi premio di gara, magari anche appuntamenti: eppure egli sino al quinto posto. Tirate le somme e vedrete seppe vincere sul circuito di Frascati il titolo mondiale dei che alla fin del mese un ra­ puri, come già avevan fatto gazzo che vada bene si fa uno Ghidini, Ciancola. Filippi, uo­ stipendio che non è da buttar mini che nella maggiore cate- via. aggiungete poi che per

il ciclismo su strada?

partecipare a qualche sagra di paese voglia l'ingaggio e ve­ drete che la cifra ulteriormen­ te s'arrotonda. Naturalmente poi tutte le vittorie che ornano il suo ser­ to non saranno gare di qualità qualcuno di non molto impe­ gno capiterà pur dentro quan­ do i calendari regionali sa­ ranno oltremodo zeppi di con­ comitanze. Ed allora porche lasciare il certo per l'incerto? Passando di categoria potrebbe trovare uno stipendietto iniziale ed il resto dovrebbe venir guada­ gnato contro gente che vera­ mente cammina e contro la quale più difficile è l'emerge­ re: meglio re di un piccolo regno che principo d'un gran­ de. sembra essere ormai il motto di parecchi dilettanti italiani. Così rimangono tra i puri sino ai 25-26 anni, tentando finalmente la carta del pro­ fessionismo, quando ormai so­ no spremuti, ormai possono dire ben poco. Ed una prove che il nostro discorso fila ci vien data dai risultati dei vari Moser, Defilippis. Fabbri ed anche Maulé i quali sono pas­ sati presto di categoria e più di una affermazione l’hannc saputa cogliere tra i professio­ nisti. Questa la piaga, quali i ri-

¥ La Presidenza del CONI ha tagliato corto a tutte le discus­ sioni per quanto ha attinen­ za con le olimpiadi remiere del 1960. E' stato infatti ri­ confermalo in maniera catego­ rica la scelta del Lago di Al­ bano (Castelgandolfo) a sede delle Olimpiadi di canottag­ gio e di canoa del 1960. Ha fatto benissimo il CONI a ribadire la sua decisione in quanto da qualche tempo si andavano formando comitati di vario genere per sostenere la candidatura del Lago di

Libano. punto e basta Nemi, di Piediluco, di Sabaudia e via di questo passo. Per­ sino il magno organo dello sport, -la rosea*, aveva nei giorni scorsi propugnata la candidatura dell'idroscalo di Milano, il cui campo di regate è certamente fra i migliori di Europa. Se non si fosse dato un ta­ glio netto, chi sa che non a-

SULLE PICCOLE ALI VITTORIOSE LA NOSTRA SIGLA

Ammirati a Graz gii aeromodelli del

La bella Graz, linda e ri­ dente, ha accolto con la tra­ dizionale squisita ospitalità una falange di giovani ap­ passionati e virtuosi aeromo­ dellisti d’ogni Nazione, af­ fluiti in Austria, per le Gare internazionali svoltesi tra il 12 ed il 15 luglio u.s. Queste gare di Graz sono incontri ad alto, livello tra i migliori aeromodellisti dei Paesi dell’Europa occidentale e sì svolgono ormai annual­ mente costituendo ogni volta il massimo banco di prova per i Campionati mondiali. L’aeromodellismo è uno sport che avvince i giovani più che ogni altra attività e irebbe richiesta l'organizza­ che conta ormai nel mondo zione delle olimpìadi di ca­ milioni di fervidi cultori. Per la edizione 1956 della nottaggio anche qualche città di oltre confine motivandola manifestazione di Graz, la alla maniera di Nemi e di Sa- squadra italiana era stata for­ baudia. mata tenendo conto delle Ormai tutto è chiaro e a noi prestazioni conseguite dai no­ non resta che confidare nella stri aeromodellisti negli ulti­ giusta scelta del campo di re­ mi due anni: pertanto sono gate di Albano aggiungendo lo oartiti per la Capitale della augurio che le regate del 1960 Stiria i migliori specialisti possano svolgersi in piena e delle varie categorie. perfetta regolarità e che la Tra i giovani del C.S.I. era­ stampa estera non abbia a cri­ no stati prescelti: Giorgio Daticare ma a lodare gli orga­ vini per la categoria « ela­ nizzatori. *** stico », Fabio Contini ed il fratello Marco per la « àcaro -

BWomolore a Olii SPORT

bazia » e Carlo Bergamaschi per o motomodelii e Team Racing. Purtroppo, all’ultimo momento, Marco’ Contini e Davinj sono dovuti rimanale a casa per difficoltà burocra­ tiche relative al rilascio del passaporto. Alla gara di acrobazia, di­ sputata da oltre venti con­ correnti, (austriaci, tedesci, ecc.) l’unico italiano era quin­ di il nostro Fabio Contini che vinse brillantemente la diffi­ cile e complessa prova tota­ lizzando 495 punti contro ì 408 del campione nazionale austriaco Kurt Rauthek ed i 400, appena, del viennese Staufer. Come si vede la su­ periorità del nostro Contini è marcata dallo scarto note­ volissimo di punti: ma il no­ stro Fabio non è nuovo ad affermazioni del genere per­ ché anche l’anno scorso a Bruxelles si piazzò terzo, tra moltissimi < fuori classe » (in­ glesi compresi), nelle gare in­ ternazionali colà svoltesi. Da notare che Fabio Con­ tini svolge attività aeromo­ dellistica da poco più di due anni e questa sua ultima sma­ gliante ,vittoria all’estero, do­ po quella conseguita nella < Coppa della Madonnina ed

un secondo posto ottenuto nelle « Giornale Ambrosiane » illumina di una luce radiosa e scintillante le doti di que­ sto nostro ragazzo. Tutta la stampa austriaca e la stampa sportiva interna­ zionale ha elogiato il nostro vincitore, esaltandone l’abilità e la preparazione. Sempre nel volo vincolato una affermazione di rilievo è stata colta da Bergamaschi, piazzatosi secondo subito do­ po il campione, austriaco An­ ton Wurn che ha coperto la base di 10 km. in 6’21", men­ tre Jl nostro Carletto ha rea­ lizzato un magnifico 6'54’’ avendo dovuto effettuare ben cinque rifornimenti per « co­ prire > la base, causa l’auto­ nomia limitata del suo appa­ recchio, mentre l'austriaco di­ sponeva di un modello a mag­ giore autonomia di volo La . performance di Ber­ gamaschi (6'54”) costituisce, comunque, il miglior tempo assoluto ottenuto sino ad og­ gi in campo nazionàle. nella specialità. (L’Aero Club d’Ita­ lia dovrebbe, pertanto, omo­ logare Questo primato Italia». GIUSEPPE BERTOCCO (Continua

in

3.

nasina)


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