Stadium n. 3/1957

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la Parola di Pio mi

Assemblea a Bergamo,

Lo sport, quando sta inteso cri­ stianamente, è di per sè un’efficace scuola per quel grande cimento che è la vita terrena, le cui mete sono la perfezione dell’anima, il premio della beatitudine, la gloria immar­ cescibile dei santi. Di questo agone più alto lo sport non è che una pal­ lida immagine, ma con quali dif­ ferenze! (Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).

Direzione Redazione Aumnairtrazione Roma Via della Conciliazione 1. * 555561-550113

del Corallaio Campione 1956 9n 3, pagina PALESTRA ATLETICA di FRANCO BETTFLLA

i

PROBLEMI

DELLO

SPORT

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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Anno XII - li. 3 - Roma 24 Gennaio 1957

TRAGUARDO UNICO PER TUTTI: I GIOCHI DEL 1960

I. è pronto ad assumersi / oneroso incarico per un miglio­ ramento qualitativo, tisico e morate dei nostri giovani atleti La proooida iniziativa alla seggono una massa veramen-isono su due fronti; lo sport Abbiamo accennato nel nu­ no una sensibile contrazione te eccezionale di praticanti.\nella scuola, l'appoggio delle cui realizzazione tanto ha la­ mero scorso all'estremo biso­ nel numero dei tesserati. La Il dominio di queste due na-\ organizzazioni vorato e faticano il C.O.N.I. parasportive. gno che ha lo sport di au­ U.V.I. infatti ha denunciato zioni è pressocchè incontra-\delle Forze Armate hanno ai- ha dato frutti copiosi spe­ mentare il numero dei pra­ 5.000 tesserati in meno rispet­ stato. Grandi masse di pra-\leggerite sotto certi aspetti e cialmente nel settore dell'atle­ ticanti. Le leve atletiche so­ to all'anno precedente. Que­ ticanti, grandi risultati: que-\ per taluni settoriale preoccu- tica leggera. Il settore è il no purtroppo ancora scarse; sta rarefazione non è per il sto binomio è inscindibile. più importante di tutti: l atle­ _________ , I pazioni del reperimento deinon in tutte le discipline, si momento allarmante, perchè tica leggera è la regina delle organizzazione] la massa. Ma il problema per ­ La nostra i capisce; il calcio specialmente il ciclismo ha tuttora una sa­ mane. Ed è sempre uno dei Olimpiadi, è lo sport che so­ sportiva con il non molto maattira ogni anno sui suoi cam­ na vitalità; ma è un sintomo teriale umano a disposizione] problemi più seri che lo sport stanzia di sè i Giochi Qua­ pi una massa di giovani ri­ che i dirigenti sportivi deb­ ha finora ottenuto risultati] italiano deve risolvere per driennali, è lo sport che più levante più che sufficiente per bono attentamente analizzare. più che discreti. Essa si oc-\conseguire quei progressi che di ogni altro aveva bisogno L'importanza ai fini pura­ alimentare le manifestazioni di essere alimentato dalle cupa del reclutamento e del-\sono nelle speranze di tutti, di propaganda, i molti tornei mente agonistici della massa la specializzazione: due mìaschiere giovanili. Mercè lo Massa e specializzazione: locali, la vasta attività gio­ non ha bisogno di particolare li settori che richiederebbero]due termini che non sono an- sport nella scuola l'atletica illustrazione. Le due più po­ leggera italiana ha registrato vanile, ecc. ben altre cure di quelle at-\titetiei ma che si completano, Nel ciclismo, altro sport po- tenti nazioni, gli _Sftdi Uniti tuali. Federazioni e società\Più vasta è la massa dei par­ un netto miglioramento in polare, c'è stato lo scorso an- d'America e rU.7?.S.S„ postecipanti e più facile e tro- questi ultimi anni. Non sarà tutto merito della iniziativa, ..... • ©are elementi validi per la ma certamente un notevole specializzazione. ' ; I per migliorare pertanto nel­ contributo essa ha dato a ta­ la qualità, occorre migliorare le progresso qualitativo e prima di tutto nella quanti­ quantitativo. L'atletica leggera italiana tà: l'argomento è stato ampia­ attinto a piene mani nel­ mente analizzato dalla Giun­ ha le masse degli studenti me­ ta Esecutiva del C.O.N.I. nel­ la riunione del 16 gennaio u. s. di; ma vi sono anche altri settori sociali che dovrebbero Le conclusioni alle quali è poter dare nuova linfa allo pervenuta la Giunta saranno sport. sottoposte all’esame del Con­ sono oggi anche le For­ siglio Nazionale del C.O.N.I. ze CiArmate a darci una ma­ che si riunirà in Roma il 16 no. L’accordo C.O.N.I.-Forze febbraio p. v. In proposito il comunicato Armate pur essendo recente ha già dato risultati buoni. diramato dall’A.LS. non di­ Bisogna continuare, insistere, ce molto: è piuttosto parco di migliorare. parole, sappiamo tuttavia che Pensiamo che talune spe­ la Giunta è venuta nella de­ come il penthatlon mo­ terminazione di rendere più cialità derno. il canottaggio. l'atleti­ sostanziosa la collaborazione ca pesante in genere, possano con il C.S.I., la scuola e le ritrarre da questa attività un Forze Armate Dovrà ora decidere il Con­ notevole miglioramento quan­ siglio Nazionale del C.O.N I titativo e qualitativo L'inizia­ che cosa si dovrà fare per tiva, ripetiamo, ha tutto il rendere più intensa una col­ nostro consenso Sappiamo che laborazione che in effetti è già gli Stati Uniti cf America pun­ in atto con risultati notevoli. tano alle Olimpiadi facendo soltanto sulle Forze Ar­ Non è nostro compito, nè perno I grandi impianti sportivi qualificano i Paesi, H Palazzo del Ghiaccio di Cortina tanto meno nostra intenzio­ mate e sui < colleges > e che FILIPPO MUZJ che tante polemiche ha suscitato per il suo costo ha ormai una propria gestione ne. anticipare le risultanze di una discussione che sarà amattivissima e fa onore allo sport e all’Italia. Ed è, ciò che più conta, frequentatissimo! (Continua in 2. pagina) via ed esauriente. Fogliamo soltanto esaminare anche noi questo problema sulla scorta di una lunga esperienza e di ina approfondita conoscenza lei problema stesso. Cominciamo dalla base. Og­ gi come oggi il reclutamento SEDE NAZIONALE dei giovani viene fatto dalle Finali Nazionali Campionati Sci (C.S.I. - Stu - C.A.). società, dalla scuola, dal C.S.I. SEDE REGIONALE e dalle Forze Armate. Se le il Congresso del­ Ha luogo il 24 febbraio o il 3 marzo la Finale corrispondente del molte migliaia di società esi­ la Giudicare F.I.P. a Milano secondo stenti fossero veramente effi ­ un consuntivo pratico è un Campionato di Tennis Tavolo. cienti, il problema del reclu­ compito che lascia perplessi: SEDE PROVINCIALE O ZONALE tamento sarebbe risolto. Pur­ le dissertazioni degù oratori Entro il 3 febbraio la Fase corrispondente del Campionato di troppo, le società hanno pos­ hanno toccato tutti i campi sibilità assai modeste; fatte senza concluderne nessuno. Tennis Tavolo. le debite eccezioni, esse non Abbiamo già detto, e ripetia­ SEDE DI SOCIETÀ’ SPORTIVA mo, che una certa esperien­ hanno la capacità di attrar ­ Il Consiglio si riunisce per prendere atto di come procede l’atti­ ci insegna che dove si re nella propria orbita i gio­ za parie di elezioni si esclude vità ed occuparsi del suo finanziamento. Su proposta dell’incari­ vani, o almeno non assolvono l’immissione di altri argo­ cato per le attività ricreative ed associative tutti i dirigenti sta­ questo compito secondo ne­ menti. E quando essi si chia­ cessità. mano «statuto», «Olimpia­ biliscono di impegnarsi per effettuare a fondo la campagna « so­ Fare assegnamento soltanto di ». « attività giovanile », per ci benemeriti ». ed unicamente sulle società non parlare di tante altre Il Consiglio decide infine di tenere nel periodo pre-carnevalizio, (che pur sono la base della voci ugualmente importanti, la constatazione diventa an­ una mezza giornata di ritiro per dirigenti e tatleti. nostra organizzazione sporti­ cora più amara. va e che pur hanno una così D’accordo con le altre associazioni parrocchiali giovanili si deci­ Sul contingentamento dei gloriosa tradizione) sarebbe voti è inutile cospargersi il de di organizzare un originali© « carnevale dei giovani ». errore assai grave C'è lo capo di cenere. Deploriamo Prosegue l’attività agonistica presso il Comitato locale. sport nella scuola ad assol­ anche noi questo metodo ma ci rendiamo conto che fin vere in parte questo compito

A Cervinia, sede del campionati CSI. Leo Gasperi sta allevando questi diligentissimi ”cuccioli”

erviima in Alto Adig la nostra rassegna invernale La rassegna annuale della neve promossa dal Centro Sportivo Italiano comprende come sempre tre grandi av­ venimenti: Campionati Nazionali del CSI, la finale nazionale dei Campanili Alpini ed il Criterium Studentesco della Neve suddiviso anche quest’anno in due concentramenti allo scopo di evitare agli studenti le lunghe trasferte. Il grosso della rassegna si svolgerà a Cervinia nei giorni 9, 10 e 11 febbraio. Qui converranno gli sciatori del CSI per i propri Campionati Nazionali, i simpaticis­ simi « boria » dei Campanili Alpini e ancora gli stu­ denti per il loro « criterium » dei Provveditorati agli Studi di Alessandria, Aosta, Asti, Cuneo, La Spezia, No­ vara, Rieti, Torino, Vercelli, Firenze, Modena, Pistoia, Teramo. Campobasso. L’altra parte o meglio il secondo concentramento del Criterium studentesco della Neve si svolgerà il 16, 17 e 18 in una località dell’Alto Adige che sarà precisata in questi giorni e ad essa parteciperanno le rappresentative dei Provveditorati agli Studi di Como, Milano, Pavia, Sondrio, Belluno, Bergamo, Bolzano, Brescia, Gorizia. Padova, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza. La ripartizione su accennata è stata fatta dal CSI con l’accordo del Servizio Centrale per l’Educazione Fisica e Sportiva del Ministero della Pubblica Istruzione. Ancora una grande leva si aggiunge dunque per merito del CSI al poderoso lavoro di reclutamento e di perfe­ zionamento delle giovani schiere dello sport bianco. I quadri del quale sono senz’altro ancora insufficienti per non sentire la creazione e la formazione di quel vertice di piramide che assicuri continuità alle affermazioni italiane.

SULL’ABBRIVIO DEL CONGRESSO DI

Vademecum di febbraio

quando gli italiani non impa­ reranno a rispettare le idee altrui e a fidarsi degli stes­ si avversari e della loro coe­ renza, correttezza ed equili­ brio non sarà assolutamente possibile andare alle urne versandovi i nomi di chi me­ rita realmente, « indipenden­ temente dalla regione a cui appartiene ». Chi è che, oggi, si sente di votare Tizio. Caio e Sempronio, tutti del nord o magari tutti del sud, per­ chè meritevoli, perchè sicuri che faranno «obbiettivamen­ te » gli interessi dello sport? E. d’altra parte, ci sono pro­ prio questi elementi che. una volta aerisi sullo scanno con­ siliare, dimenticano gli inte­ ressi della propria regione e agiscono veramente su un piano nazionale senza alcuna

Da venticinque anni non si assaporava la gioia della vittoria olimpica su strada — Baldini, Bruni e Rondimi gli uomini nuovi per il professionismo ria di Baldini e come tale questa stagione passerà al li­ bro d’oro del ciclismo italiano come « quella di Baldini » Il possente corridore di Villano­ va di Forlì ha dimostrato quan­ to possano le forze fisiche se accoppiate ad una sana impo­ stazione morale: Baldini è il campione del nostro movimen­ to, presidente del circolo GIAC del suo paese e valido capofila stagionale dello sport cattolico. L’emiliano chiude la sua sta­ gione con questi titoli: campio­ ne del mondo e d’Italia dello inseguimento, primato mondia­ le dell’ora assoluto (e come abbiamo detto mai finora nes­ sun dilettante aveva sognato di mettersi contro « il muro » dell’ora), primato mondiale sui 10 e 20 chilometri su pista, una vittoria alle Olimpiadi, quat­ tordici vittorie tre le quali spiccano i successi internazio­ nali allusola di Man e nella Biasca-«Locamo, e non credia­ mo che ci sia molto da illu­ strare questi prestigiosi suc­ cessi per porre Baldini su un piedistallo di autentica supe-

MILANO

Problemi fondamentali del basket

dilettanti azzurri Quando un bilancio stagio­ fa altro che confermare come nale annovera tra le sue voci il successo del danese nelle la conquiste di due campio­ fredda e piovigginosa giornata nati del mondo, di tre titoli del 25 agosto fu dovuto all’au­ olimpionici, di una medaglia tentico percorso da kermesse d'argento e di una di bronzo del circuito belga piuttosto che alle Olimpiadi, di un record a una effettiva inferiorità dei assoluto dell’ora che mal fino rappresentanti italiani tra i a questo momento era stato quali il migliore fu Pemibianco nemmeno tentato da un dilet- classificatosi settimo. D abitiamo davvero dire dun­ tante, di prestigiosi successi all’estero quale il G.P Gote­ que che il 1956 è stato «me­ borg, il Giro di Slovacchia, morabile» per il ciclismo di­ due vittorie di tappa alla Var- lettantistico italiano specie per­ eavia-Praga-Varsavia, la Bra­ chè la categoria maggiore ha sca-Locamo, il Giro del Le- pescato a piene mani tra i mano, il Giro della Svizzera « puri » ella ricerca di nuove Meridionale, il Giro dei Quat­ leve onde rinsanguare le pro­ tro Distretti e il Circuito del­ prie file. Infatti accettando per usola di Man a Douglas c’è generale ammissione che Bal­ davvero da essere soddisfatti. dini. Bruni, Cestari e RonchiE’ questo il caso del 1956 per ni sono stati i primattori tan­ i dilettanti del ciclismo italia­ to in Italie quanto all’estero no sia per la strada che per della fortunata stagione, tro­ la pista. viamo che tutti e quattro que­ Un bilancio di eccellenza che sti corridori hanno confermato la vittoria di Mahn ai mondia­ il passaggio di categoria sicché li di Bailerup non può nemme­ nella stagione che sta per inno scalfire perchè l'assenza del cominciare li troveremo tra i campione del mondo dalla ri­ professionisti. vincita sul Circuito di Broad- Ed eccoci all’esame dei sin­ medowa per le Olimpiadi non goli. Non ha precedenti la sto-

E’ dimostrato come proprio dalle leve studentesche del CSI siano scaturiti gli elementi, ragazzi e ragazze, che compongono attualmente le nostre formazioni az­ zurre. Proprio in questi giorni è stato puntualizzato « in alto loco » il problema del reclutamento e delle leve, argomento ampiamente trattato in altra parte del nostro giornale. La forza sportiva di un Paese è tanto maggiore ove più estesa sia la comprensione e la pratica. Torneremo logicamente la settimana ventura sulla no­ stra manifestazione invernale, mentre ricordiamo oggi ’ capisaldi tecnici delle tre manifestazioni. CAMPIONATI NAZIONALI CSI: specialità in program­ ma: fondo (Km. 10); Salto per la combinata nordica: discesa obbligata; gigante e speciale; staffetta 4 x6 Km. Ogni Comitato Provinciale potrà iscrivere 4 titolari e due riserve, oltre a due squadre a staffetta. CAMPANILI ALPINI 1957: gare in programma: fondo (Km. 5); discesa obbligata gigante e speciale: staffetta 3x4 Km. Ogni Comitato Provinciale ed ogni Diocesi può iscrivere 4 titolari e due riserve ed una squadra a staff e ta CRITERIUM STUDENTESCO DELLA NEVE 1957: gare in programma: fondo (Km. 5) discesa obbligata gigante e speciale; staffetta 3x5 Km. Ciascun Provveditorato agli Studi può partecipare con un massimo di 9 atleti e con 4 elementi nelle prove in­ dividuali ed una sola staffetta. Questo schema riservato ai giovanissimi dal 1941 al ’45 per i Campanili alpini; dal 1937 al ’41 per èli studenti e dai 14 ai 19 anni (compiuti entro il 31 dicembre 1956) per i Campionati del CSI.

riorità su tutti gli altri dilet­ tanti mondiali. A Baldini dunque l'Oscar stagionale sopratttuto per il re­ cord dell’ora e per la vittoria alle Olimpiadi che ha rinno­ vato i fasti del successo di Pavesi conseguito a Los Ange­ les. Una vittoria — quella dì Melbourne — che il ciclismo italiano .inseguiva da ventiquattro anni. A Diego Ronchini è toccato il record stagionale delle vit­ torie: 18. contro le 14 di Bal­ dini, le 11 di Ippoliti (Roma). Germano Barale (Ossola). Bertini (Rossignano), Canale (Reg­ gio Calabria). Costalunga (Pe­ scantina), Mancini (Spinetoli). Marzullo (Roma), Olivetti (Mi­ randola). Pambianco (Raven­ na), Romagnoli (Sane* riese) e Di Salvatore (Teramo) e le 10 di Comuzzo (Udine). Dei Giudici (Roma). Marcotulli (Roma) e Tamagni (Crema). Il forte rappresentante del C.S Felsineo, dopo alcune vit NINO LOMBARDI (Continua In 3. pagina)

Dino Bruni prometto grandi cose

d iscrimin aziona»? Non vedia­ mo, forse, che le stessa Ca­ mera e lo stesso Senato so­ no composti da un mosaico regionale? In tale situazione è molto difficile evitare le alleanze, i blocchi, gli ammassi dei voti... E fra tanta diploma­ zia, fra tanti lavori di corri­ doio, fra tanto funambolismo di compromessi e di mezze parole, abbiamo potuto con­ statare come più che un as­ salto alla carica da parte di « determinate » persone, si verifica generalmente la no­ mina di «una» persona di « quella determinata » zona o regione. • • • Il primo argomento, per ordine d’importanza, almeno secondo noi, che è stato ap­ pena sfiorato in sede congres­ suale, è il professionismo. A qualcuno potrà sembrare strano che ci occupiamo di una cosa che, a stare alle apparenze, non esiste e della quale, al massimo si comin­ cia appena a intravedere qualche sintomo. Invece il professionismo c’è e non è nemmeno tanto latente, anche se non del tutto palese. Innanzi tutto la faccenda dei trasferimenti presso una Società di una certa consi­ stenza, non si può supporre che avvenga gratis et amore; e lasciando le supposizioni, sappiamo tutti quali sono ge­ neralmente le condizioni: pa­ gamento dà pensione, tasse scolastiche, fornitura di la­ voro, ecc.... nel migliore del casi. E. diventando ingenui, vorremmo chiedere a quale titolo i vari giocatori stranie­ ri si sono tesserati per le ri­ spettive società. Sia chiaro che non vogliamo fare il pro­ cesso a questo o a quel soda tizio o a determinati gioca­ tori... Si tratta, invece, di andamento dì cose, congiuntamente agli accoppiamenti in­ dustriali, che non essendo contemplati da statuti e rego­ lamenti debbono essere accet­ tati e tollerati (di qui. in­ tanto. raggiornamento delle statuto). E’ necessario esaminare questo stato di cose con la massima serenità e aderenza alle esigenze dell’atleta e dei dirigenti, i quali ultimi non esitano a ricorrere a tutte le forme di finanziamento, accettate e tollerate, per ave-

re una squadra sempre più forte. In queste condizioni possiamo giurare sul dilet­ tantismo più puro dei nostri giocatori? Abbiamo, inoltre,, i mezzi sicuri per accertare se tali giocatori ricavano — sia pure indirettamente — dei vantaggi economici dalla loro attività? Certamente no. E allora perchè non Indi­ rizzarsi decisamente verso una regolamentazione a ca­ rattere o sfondo professioni­ stico? E’ inutile illuderci e chiudere gli occhi a questa inquadratura, prima o poi. si arriverà sicuramente. Ci risparmieremmo, domani, tut­ ta la meschina trafila, n tira e molla di anni che ha subito il calcio. Ed è semplice anche ri-

vimini llUl L’Ufficio Centrale Tesseramento del CSI comunica che la vidi­ mazione Il VI è iniziata. Pertanto i Cnmilati in­ teressali possono in­ viare le lessero ri­ chiedenti il bollino UVI seguendo le nor­ me a suo inumo ema­ nale.

lo eccellente all’intera com­ pagine. E’ molto triste dire queste cose ma. più che « dire », bi­ sognerebbe scrivere «consta­ tare ». E se qualcuno potesse suggerire delle soluzioni effi­ caci per restituire allo sport la sua vera essenza noi glie­ ne saremmo greti e ricono­ scenti.

Quanto, poi, elle decisioni di un certo rilievo nel corso della assemblea milanese si sa che ce n’è stata una sol­ tanto: Congresso del 1957 o 1958 in cui si parlerà soltan­ to di Statuto. Per quello che è stato già detto, ci sembra che tele assise dovrebbe po­ ter essere Punica in cui si parlerà solamente di pallacanestro, anche se è facile prevedere che non manche­ ranno battaglie di cui qualche avvisaglia si è avuta già in questo Congresso. Prendiamo la faccenda del voti plurimi: c’è stata ci sembra, una mozione Vinci la quale però non è stata nemmeno messa in discus­ sione; viceversa, è stata pro­ posta quella di Gargiulo (Ge­ nove) che è sembrata ecces­ siva alla assemblea in quanto le Società maggiori avrebbe­ ro fruito di un numero ec­ cezionale di voti. La mozione è stata respin­ ta a grandissima maggioranza e non è escluso che verrà ripresentata e... combattuta. B perchè è facile intuire; i due punti di partenza sono i seguenti: una Società impe­ gnata in un Campionato di 1. Serie, con le spese che so­ stiene, con i-giocatori che ha. con il gioco che offre, con il pubblico che riesce ad atti­ rare, è giusto che abbia lo stesso, ùnico voto di una squadra composta da sei-sette ragazzi che tirano avanti alla meglio un modesto CampioCampio­ nato di 1. Divisione? Certamente no. e tutti ne convengono. L’altro è questo:: ma chi « f a » la pallacanestro, più propaganda, e che lavora con più amore, più disinteresse e maggior sacrificio? Per le grosse Società non è difficile trovare il mecenate che è compensato dalla importanza della Categoria e dei giocaG. GOMEZ DE TERAN

spendere a chi potrebbe op­ porci la prevista domanda: « E ohi paga, domani che tutti i giocatori di una squa­ dre diventano professioni­ sti? ». Non certamente gli in­ cassi delle partite, non certo la Cassa di Compensazione, rispondiamo noi. Ma certa­ mente quegli « X » che già trovano i milioni sufficienti per fare la réclame ai pro­ pri prodotti e per pagare gli atleti che più fanno gola e possano garantire un Uvei- (Continuazione dalla 3, pagina)


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