Stadium n. 40/1956

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SI noti la profonda diffe­ renza fra gli antichi stadi del paganesimo e quelli del­ le città cristiane. Un grande progresso compì già la civil­ tà latina, allorché per meri­ to del cristianesimo fu abo­ lita dai pubblici spettacoli la barbarie dei « ludi gladiato­ ri! » e delle cruente « venationes». Ma In questo campo la perfezione cristiana vuol salire sempre più in alto e giungere a quella temperan­ za, che, mentre eleva la di gnità dell'uomo, non disoe la onesta gioia che si domanda allo Stadio. Dal

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I risultali delle linai! di atletica leggera Jn 3. pagina

Undicimila nuotatori dalia “Scuola,, di Ettore Camerali Concessionaria esclusiva per La pub­ blicità: PUB LIA CI - Roma • Corso Vittorio Eman. a. 287 . TeL 556.068 Costo d’inserz. L. 15o a mm. col. Spedizione in abb. postale &r.

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occasione dell’inaugurazione dello

Un numero L. 20

Stadio Olimpico di Roma.

Direzione Redazione Amministrazione « Roma

SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Anno XI ■ N. 40 - Roma 11 ottobre 1906

Via della Conciliazione. 1. L 555561-550113

La superlativa sintesi della nostra stagione atletica espressa dai positivi risultati delle linali di Milano K

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1 nuovi campioni del C.S.I.: Nardelli (Tridentum) m. 100 e 200 - Brunetti (Polimeni-Reggio C.) m. 400 e 800 - Romeo (Polimeni-Reggio C.) m. 1500 - Bargnani (Atleti ca Marzoli-Brescia) m. 5000 - Carpegna (Fiat-Torino) m. 110 hs. - Casteliarin (Quadrivium-Udine) peso - De Bortoli (G.A.A.-Belluno) disco - Baleani (Olimpia-Viterbo) giavellotto - Daddi (Trionfo Ligure-Genova) alto - Marino (U.S.Qiovane Pinerolo) lungo - La “4x100., al Comitato di Torino e la “4x400., a quello di Genova zr-A«

Rileggendo con maggior cal. ma i risultati della bella e fresca rassegna giovanile di atletica leggera, sintesi e con­ suntivo ad un tepo della im­ mensa e fruttuosa leva di quest’anno in ogni angolo di Italia raggiunto ormai dalla nostra organizzazione, si rivive come d’incanto, il veloce e vibrante film dei campionati all’Arena. Un film interpretato con naturalezza da giovani e ragazzi, poco più che adolescenti, già maturi. Educati e curati nel corpo come nella mente, rapidi nei riflessi, co­ me nell’azione sulle pedane e sulle corsie; sulle pedane e le corsie dell’impianto di certo più caro per l'atletica legge­ ra italiana; l'impianto direi con il quale VAtletica ha costruito la sua storia. Che è .fatta di episodi brillanti, ma anche di tanti fotogrammi at­ traverso i tempi che sono la dimostrazione della durezza di sacrificio e di metodo che la specialità principe delle Olim­ piadi richiede. Mai la vecchia Arena mi è parsa cosi mistica ed ele­ vata nel suo suggestivo aspet­ to di anfiteatro sportivo giova­ nile. Forse perchè le fredde gradinate di dura roccia non erano invase dalle masse cla­ morose e tifose del calcio, ma da pochi cultori, appassionati ed attenti come solo i cultori

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Serrata e veloce partenza della interessante finalissima dei 5000 metri dell’aÉletica sanno esserlo. O forse, meglio, perchè al matti­ no il nuovo Assistente del CSI, a ridosso della ringhiera che rinserra e difende la pista ed il campo ha celebrato la San­ ta Messa, in rito romano, su un semplice altare da campo ornato con la bandiera del

VALIDA RINCORSA :

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L'imponente rassegna agonistica Gel C.S.I. è giunta al calar del sipario dopo mesi e mesi di intensa, serrata attività che ha mobilitato le 3500 Unioni Sportive e gli 80 mila atleti, in ogni dove d’Italia. Sui candidi campi di neve, nelle arene, sulle belle e ridenti strade della Penisola, nelle palestre e sugli anelli di cemento, ovunque sono sfrecciati i giovani della nostra Organizzazione amorevolmente assistiti da dirigenti soprattutto urna« ni nella loro missione cristiana prima ancora che sportiva. Sicché le nostre manifestazioni hanno destato ovunque, ultima quella di domenica all’Arena per la sintesi della serrata stagione di atletica leggera, ammirazione e simpatia. Per l'esempio di disciplina, di fraternità e di volontà che le giovani schiere del C.S.I. offrono al mondo sportivo. Cade proprio in questi giorni l’anniversario della costituzione del nostro Ente ed è impossibile non riandare con il pensiero alla visione stupenda degli 80 mila atleti schierati davanti al trono del S. Padre, neH’incomparabile anfiteatro del Ber­ nini. Per riudire in un'eco ancora vicina le parole di elogio e di alto insegnamento di Pio XII, visi­ bilmente compiaciuto davanti all'insolito spetta­ colo di vigoria contenuta e di ardente amore per Lui e per la Chiesa, dei giovani dagli sgargianti, policromi costumi dei nostri sodalizi. Si può ben dire che da quel giorno il C.S.I. ha sentito più grave e possente l'impegno assunto nel radioso mattino della Pentecoste del 1945. Vero è che le competizioni di quest'anno cariche di lievito cristiano e di invisibile ma ben presente forza soprannaturale si sono svolte in una atmo­ sfera ancor più intima, inconfondibile, del passalo. E se è vero che Io sport italiano nel continuo miraggio di traguardi olimpici, ina pur sempre terreni ha raggiunto titoli e mete insperate, il C.S.I. ha toccato il vertice di una matura fusione delle sue forze che vanno estendendosi nelle varie discipline, con il vantaggio di una elevazione morale indispensabile allo sport quanto i muscoli e la tecnica. - ' Non c’è dunque alcun nuovo programma pei la prossima stagione. Sarà sufficiente per tutti proseguire nella bella rincorsa iniziata il 9 otto­ bre dello scorso anno da Piazza S. Pietro. N..B.

CSI. quasi a santificare lo Stadio, sottolineando per l’ap­ punto l'offerta di tanta balda gioventù al Signore e Crea­ tore che ha voluto donarci una giornata limpida di au­ tentica sublime festa sportiva, con un cielo cosi azzurro che i milanesi, in un anno posso-

no contare sulle dita delle mani. Infondendo, il caro Sa­ cerdote, nei nostri atleti una forza nuova, così diversa e ben più armoniosa di quella con cui altri pensano di fe­ steggiare sportivamente la do­ menica senza prima santifi­ carla.

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Fatto sta che la rassegna è riuscita più completa, più po­ sitiva, correndo rapida sui bi­ nari della regolarità, della ca­ valleria e della più integrale correttezza. Tali da meravi­ gliare i Giudici, che non han­ no avuto bisogno alcuno di richiamare chicchessia, in quanto tutti erano prontissi­ mi agli appelli e più pronti ancora, e attenti, nella ese­ cuzione delle prove. Il giudice arbitro a fine ma­ nifestazione non ha potuto fare a meno — e lo ha fatto del resto con grande entusia­ smo — di esprimere tutta la sua ammirazione per lo svi­ luppo e la riuscita dei Cam­ pionati. I quali sono stati la rassegna completa di un anno di attività, di un movimento vastissimo che certo ha oc­ cupato oltre diecimila atleti, attraverso le fasi zonali, pro­ vinciali e interprovinciali pri­ ma di giungere, con pochi eletti, alla finale di Milano. Una manifestazione questa allestita non so dirvi con quanta cura ed amore dagli amici del Comitato Provincia­ le di Milano guidati da Sineri e da Renato Tammafo, due entusiasti del CSI al quale dedicano ogni ora libera La sostanza della manife­ stazione si è potuta notare sin dalle tre finali del mattino e più ancora nel complesso del-

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le prove del pomeriggio tra le quali la « Gazzetta dello Sport » ha chiesto di inseri­ re le sue finali delle ormai classiche « popolari ». Anche tra i finalisti di que­ ste ultime numerosissime era­ no le tute con le vistose scrit­ te dei Comitati Provinciali della nostra Organizzazione. Ragazzi cui non è parso vero trovarsi tra gli altri compagni, nella manifestazione più gran­ de, a carattere nazionale, del­ la stagione. Ma anche per co­ loro, un tantino sbandati, provenienti da più parti, a cui è mancato l’apporto ed il so­ stegno diretto delle proprie società e dei propri ammira­ tori il mondo del CSI pre­ sente all’Arena ha avuto ap­ plausi affettuosi e parole o meglio grida di incitamento. Di certo proprio in questa integrazione di gare per così detti « liberi » con quelle nò­ stre, si è compresa l’impor­ tanza di una attività asso­ ciativa indispensabile per vi­ vificare e completare la vita atletica dei giovani; si è com­ presa la necessità di dare a questi ragazzi una cornice di affetto, una guida paterna per cui non siano soltanto i ri­ sultati tecnici a far spicco, ma tutto un insieme spiritua-

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Due atleti in 15”2 nella finale dei 110 ad ostacoliuil torinese Carpegna. primo per un sof­ fio, e l’udinese Balico; allievo di Pagani il primo, e di Bcrnes. il secondo, istruttori me­ ritevoli quanto i loro « pupilli » dei buoni risultati raggiunti

NATAJLE BERTOCCO (Continua in 2. pagina)

Sette ore di vivaci competizioni sugli impianti dello Stadio primogenito Emozioni a non finire per questa finale del Campiona­ to Nazionale CSI di atletica. Fino all’ultima gara la clas­ sifica dei Comitati è vissuta su un estremo equilibrio, rav­ vivando ancor più una ma­ nifestazione che ha confer­ mato in pieno tutta la fidu­ cia che in essa era stata ri­ posta. La nuova formula del Cam­ pionato ha risposto piena­ mente alle aspettative, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello spettacola­ re. La media dei risultati è stata quanto mai elevata e l’agonismo migliore ha ca­ ratterizzato lo svolgimento di ogni prova. Milano ha accolto il Cam­ pionato con là migliore gior­ nata, un po’ rigida, ma as­ solata, il che è una rarità per la capitale lombarda. En­ tusiasmo di tutti per la «nuo­ va > trasferta e coscienza della difficoltà delle gare, as­ sai più aperte, all’atto pra­ tico, di quanto volesse far credere la vigilia. Il prono­ stico solo in pochissimi casi è stato rispettato e non sem­ pre con quella nettezza che lo distingueva. Nei 100 e nei 200 il dominio di Nardelli è stato indiscutibile. Specialmente sulla distanza doppia il trentino s! è dimostrato d’una superio­ rità schiacciante. Mentre sui 100 erano Ronzoni e Ciceri a farsi netta luce nella lotta per la posizione d’onore, sui 200 s’imponeva chiaramente Cugnasco, tuttavia seriamen­ te insidiato da Garbi. Nar­ delli costituisce già qualche cosa di più d’una speranza: gli altri sono tutti da tenere in serissima considerazione, essendo veramente dotati di mezzi sotto ogni punto d! Vi­ sa considerevoli. Sui 400 la sorpresa e ve­ nuta da Brunetti, un ragaz­ zone di Reggio Calabria cnt s’è imposto all’attenzione con l’autorità di uno che va con­ siderato elemento di sicuro avvenire. Tauro è stato bat­ tuto d’un soffio, come dice il tempo, ma con una foga e con una dimostrazione di « carattere > agonistico che ne garantiscono e la serietà

e l’avvenire. Tanto più che trascurare che egli ha mene siderare che i due maggiori Brunetti ha immediatamente corso già i 5000 sotto i lo’. protagonisti della gara sono Bargani s’è aggiudicato i in grado di scendere su ùdato una splendida conferma di queste sue ammirevoli do­ 5000 come previsto, ma non miti di assai maggiore li­ ti aggiudicandosi dopo pochi con la facilità che gli si pro­ vello. minuti anche il titolo degli nosticava. Il messinese ChilAltro successo oreventivato 800, perfettamente meritato lè, vale a dire un altro rap­ quello di Carpegna, che s’è in grazia di doti agonistiche presentante di quel Sud atle­ tuttavia trovato in serissima e d’un « rush » conclusivo tico che ha colto sonanti af­ difficoltà alle prese con lo fermazioni a questo Campio­ udinese Balico che oer poco superiori. Per tornare ai 400, vanne» nato, gli è stato avversario non gli soffiava clamorosa­ citate le prove di Zanotto, duro e tenace. Il generoso mente il primo posto sul fi­ Tamburini e Antònioli. tutti ragazzino siciliano s’è nrq- lo di lana. Balico ha forse elementi in gamba come digato per tutta la gara, fi­ temuto eccessivamente l'av­ Tauro che dev’essere ben nendo poi per essere battuto versario non dando "ertonto soddisfatto essendo, sì, stalo da un più fresco Borgani do­ fondo a tutte le sue energie battuto, ma da un ragazzo po aver però tentato di la­ che quand’era troppo tardi. che ha dimostrato immedia­ sciarlo a 400 metri dal tra­ SERGIO GATTI tamente d’essere in possesso guardo. Il tempo è stato ec (Contìnua in 2. pagina) d’una riserva non comune di celiente, anche se è da • onenergie, soprattuo nervose. Sugli 800 la lotta è stala quanto mai avvincente con Ascoli ed Aguglia che si so­ no dati battaglia a ritmo al­ quanto allegro per tutto 11 percorso, ponendo presto fuo­ ri causa tutti gli avversari, compreso quel Brunetti che < usciva > nel finale in ma­ niera sorprendente, finendo le squadre questo incontro, Diciamo francamente che eper « infilare >, con uno ravamo piuttosto perplessi a poco più di un mese dalle sprint eccezionale, i due... li­ una decina di giorni fa pen­ Olimpiadi, rientra ovviamen­ tiganti che, pure, stavano pròsando a questo confronto. Le te nel quadro di un prefissato ducendo lo sforzo massimo deficienze di una certa en­ programma preparatorio pel­ essendo impegnati in una vo­ tità in alcuni settori e la la grande rassegna di Mel­ lata senza respiro, in scarsa esperienza internazio­ bourne, e la forma degli ala vittoria. nale di parecchi elementi ci tleti, in special modo di quel­ Ottimi Ascoli ed Aguglia. facevano temere che il disa­ li designati alla trasferta au­ quindi, entrambi al proprio stroso incontro dell’anno scor­ straliana, non dovrebbe or­ so con la Germania potesse mai discostarsi di molto dal­ limite record, ma superlativo avere a Firenze una replica. l’optimum; da cui la certez­ il calabrese, dal quale DUSPoi sono venuti gli Assolu­ za che si assisterà a gare di siamo attendere belle cose ti deiroiimpico ad ammonir­ alto contenuto tecnico, oltre in futuro. ci che peccavamo di eccessivo che agonistico. Tanto più che Attesissimo Romeo sui 1500 pessimismo; non che i camla pista fiorentina, notoria­ oionati nazionali abbiano la­ mente veloce, non è mai sta­ e il ragazzo non ha affatto sciato intravedere la possibi­ ta avara in fatto di grandi tradito l’attesa, esibendosi in lità di una inversione del pro­ risultati. una gara quanto mai gene­ nostico (che rimane sempre Per noi si tratta, poi, di rosa, quantunque in parten­ nettamente a favore dei fran­ puntualizzare l'effettiva entienti­ za destinata ad una presta­ cesi), ma perchè la forma in­ tà della nostra innegabile azione inferiore alle possibili­ sperata di alcuni elementi è scesa. Per la prima volta, do. tà dell’altro allievo della uovenuta a porre su di un pia­ po esserci preso il gusto per no dkincertezza l'esito di pa­ anni a fare da maramaldi limeni. Romeo s’è infatti tiorecchie gare che sembravano con la Svizzera, con la Grecia vato a dover combattere ma­ perdute in partenza, tanto da o con l’Austria (senza pe­ ncamente contro .un solo av­ poter ora ambire a qualcosa raltro riuscirci sempre in versario: il tempo. E i duelli più di una difesa. onorevole. pieno) affrontiamo, incidente col cronometro difficilmente Risultato finale a parte, non con la Germania a parte, una riescono a dare un successo mancano certamente motivi formazione agguerrita. Natu­ di grosse proporzioni. Con di vivo interesse a questo rale che si chieda a questo confronto che per due giorni incontro fino a che punto ab­ ciò naturalmente, non si vuol terrà accesa sul campo e su­ biamo risalito la corrente nel­ dire che il 4’06"3 di Romeo gli spalti del Comunale le la ricerca di un posto fra le sia modesto: si vuol solo fiaccole della tradizionale ri­ forze europee dell’atletica, porre in evidenza il fatto che valità latina, che sempre ha giacché la Francia rappresen­ lo stesso atleta ha già ga­ simpaticamente animato I no. ta fra queste un ente di prireggiato al limite dei 4’ net­ stri incontri con i transalpini. m’ordine. E la risposta è fra ti e su questo metro va cal­ I motivi sono di natura tec­ le cose che attendiamo con colato il suo valore, senza U nica, anzitutto; per entrambe maggiore interesse.

Umberto Brunetti della « Polimeni» di Reggio Calabria è stato uno dei più brillanti atleti dei campionati, a conferma degli eccezionali progressi compiuti nel Sud. Eccolo mentre sfreccia vincitore sul traguardo dei 400 m. piani bruciando il trevigiano Tauro. Con la stessa tecnica finale l’atleta calabro si è assicurato anche gli 800 m. piani, rinve­ nendo con un crescendo possente negli ultimi 20 m tra lo stupore di avversari e tecnici.

Definitivo collaudo degli atleti azzurri nel difficile aperto incontro con la Francia Sulla carta i francesi ci so­ no complessivamente superio­ ri tanto nelle coree come nei concorsi Essi dispongono di una squadra praticamente senza punti deboli, se si ec­ cettua il disco che è stato il loro neo di sempre. Per il resto la loro formazione è costellata di uomini di chiara classe europea in quasi tutti i settori, tanto la lasciarci la speranza aperta sola ad al­ cune affermazioni parziali. Nelle gare di corsa le no­ stre possibilità maggiori so­ no forse racchiuse nelle due gare più brevi. Gnocchi ha classe sufficiente per aggiu­ dicarsi tanto i 100 come i 200 metri piani, anche se Bo­ nino e Lissenko sono tutt’altro che velocisti disprez­ zabili; e lo stesso Galbiati ha argomenti solidi per inserirsi nel dialogo di cotanti canno­ ni: tanto che azzarderemmo pronosticare una nostra dop­ pietta nella più breve delle gare veloci. Si prevede una lotta equilibrata nei 400, avendo ri­ nunciato i francesi all’appor­ to di Degats per motivi di­ sciplinari. Qui attendiamo con curiosità una conferma da Pancera, reduce dal 47"8 di Roma; siamo dell’opinione-che tale tempo potrebbe essere sufficiente per vincere anche a Firenze.

Djian per gli ottocento e Baraldi per la classica corsa dei 1500 metri sono i nostri favoriti in due gare che do­ vrebbero risolversi sul tra­ guardo. Da Baraldi ci atten­ diamo inoltre un nuovo pri­ mato personale nella più bre­ ve delle due distanze, a con­ ferma dei progressi compiuti in velocità in questi ultimi tempi. Disco chiuso per ì nostri nelle due gare di fondo. Ci rimane solo la speranza che, trascinatore sotto l’impulso dei magnifici fondisti france­ si, Volpi. Perrone e lo stesso Ambu sappiano trovare il giu­ sto . ritmo per dare l'assalto definitivo ai records di Beviacqua che a Roma mostra­ rono di p.pter superare. Cre­ diamo che sia per loro solo questione di giudiziosa distri­ buzione di forze; e molto di­ penderà dal treno che im­ porranno Mimoùn e soci. Anche le corse ad ostacoli trovano favoriti i transalpini. Tuttavia Massardi dovrebbe inserirsi tra Roudnitska e Dohen, mentre il simpatico Bettella, sullo standard de­ gli assoluti, potrebbe impe gnare fino sul filo di lana Cury. peraltro capace, in giornata di buona vena, an­ che dì meno di 52". Nei concorsi la situazione e forse un po’ peggiore per

nostri colori, soprattutto per­ chè l'apporto di punti dei numero 2 appare modesto in quasi tutte le gare. La nostra unica certezza è il solito Meconi ha però Consolin ottime possibilità di imporsi a Thomas che non in tutte le occasioni è capace di ri­ petersi al dì là dei sedici me­ tri. Particolarmente interessan­ te sarà il salto con l'asta. Chiesa, che domenica ha por­ tato il proprio record a 4.35. e Sillcn sono sullo stesso pia­ no, nè molto distante è Bal­ lotta: una gara avvincente da cui potrebbe scaturire anche un grande risultato tecnico; e. francamente, non ci sentia­ mo di fare un nome. Considerata la forma attua­ le dei nostri saltatori, alto, lungo e triplo hanno i loro favoriti i Fournner, Amane e Batista. C'è da sperare in una buona prestazione di Roveraro, se non altro per evi­ tare una ennesima doppietta francese, chè Thiam Papa Gallo è anch’egli, in giorna­ ta di buona vena, uomo da oltre due metri. E chi sa che Cavalli non ritrovi la condizione di qualche mese fa... Le due staffette saranno probabilmente per noi le ga­ re più positive. IGNAZIO TROVATO


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