Stadium n. 4/1954

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J-ilLUU

mensile

ILLUSTRATO DEL CENTRO SPORTIVO

ANNO IX - APRILE 1954 - Spedizione in abb. postale

ITALIANO


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I


swoom Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport Anno IX - N. 4 - Roma - Aprile 1954 - Direzione e Amministrazione

Roma, Via Conciliaziouo 1 - Tel. 550.113 - 555.561 LUIGI GEDDA

direttore

SOMMARIO PAG.

NICOLA PAVONI

La gente dei « sottani »

3

FILIPPO MUZI Crisi di calcio, inglese e italiana

5

E. S. Lauri e Sacerdoti sogna­ no uno scudetto tricolore

7

9

Periscopio ENZO SASSO La stampa sportiva ita­ liana non ha rivali in tutto il mondo . . . .

DECIO LUCARINI Gli incontri memorabili sui rings della capitale 12 NINO LOMBARDI Questo il profilo del « Gi­ ro » e del « Tour » 1954 15

PAG.

' FILIPPO DRAGOTTO Il veneto Trevisiol nel sin­ golo, i romani PetrelliI Celata nel doppio, cam­ pioni nazionali per il 1954 di Tennis da tavolo del C.S.I......................................... EGIDIO PENNATI Sport e filatelia . . . PAOLO ORSINI Sotto il mare delle Eolie Notiziario ..............................

j i i ! ■

23

28 29 31

In copertina: Il S. Ten. Rai­ mondo D’Inzeo in sella a Merano: il binomio che ha trionfato nel XXII C.H.I.O. Il XXIII Concorso Internazionaie ufficiale si svolgerà dal 1° al 9 maggio a Roma. Al Concorso parteciperanno singoli e squadre di nove Na-

■ zioni. Gli

italiani, che in questo : campo vantano gloriose tradij zioni, si accingono ad affronta­ GENEROSO DATTILO re, nella Coppa delle Nazioni, le Arrivati primi... e centri agguerrite equipes straniere del­ di addestramento . . . 17 le quali fanno parte i migliori cavalieri d’Europa. MARIO BOLLETTA La Coppa delle Nazioni, vinTutto... in « dodici miI ta negli ultimi quattro anni connuti ».................... 19 ! secutivi dall’Italia, è- il trofeo più ambito. Quest’anno la lotta GIUSEPPE FRATTINI i si preannuncia ancora più serIl massaggio sportivo . . 22 j rata. ABBONAMENTI Annua!*

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ARCHIVIO STORICO z


GALLI:

( I

retour de Farle,,

Carlo Galli, ventitreenne centravanti della Roma, è stato la grande rivelazione della partita vittoriosa di Parigi. Due delle tre reti segnate dall’Italia, portano il suo marchio inconfondibile. 1 critici francesi lo hanno definito il "nuovo Meazza”, il sostituto di Piola. Lo considerano insomma tra i più forti centroattacchi d’Europa. Galli gioca da tre stagioni in maglia giallo-rossa ed a Roma ha tro­ vato tanti amici ammiratori, ma anche eccellenti dirigenti. Ed un consi­ gliere, soprattutto, prezioso che si occupa del suo morale e anche del suo fìsico. Il prof. Zappala si preoccupa della salute del simpatico e bravo giocatore, ma non lo cura a base di iniezioni o di sciroppi, bensì con la terapia più adatta per gli atleti, a base di "fettuccine” al doppio burro, di quelle specialissime che solo il popolare "Ubaldo” sa manipolare e sfornare dalla sua cucina. Galli ha bisogno di irrobustire il fisico e di questo si preoccupa principalmente il prof. Zappala. Chissà quanti atleti

vorrebbe) o avere un simile medico curante...


LA GENTE DEI “SOTTANA Ho visto i ” sottani” di Potenza. Sono scan­

buio. Il canto lugubre del Cedron (Fiume Ne­

tinati senza luce dove abita la povera gente.

ro) incassato nell'agghiacciante valle di Gio-

Quando qualcuno me lo raccontava pensavo

safat, lo fece tremare. Gli occhi smorti dei

ad una favola di quelle che non fanno dormire

suoi, le loro anime in pena, Vansare stanco

i bambini. Era come sentire la storia dell’orco

della loro carne malata, sembrarono schiac-

o del lupo che mangiava la gente buona.

dare per un istante la visione del Calvario.

Ho visto la gente dei sottani” a Potenza.

Erano ombre, fantasmi disumani che si muove­ vano nel buio di una grolla... si muovevano

per credere ancora che erano uomini. Fuori

c’era il sole del sud. Un sole che ha paura delle

aurore e corre a nascondersi dietro i monti

della Lucania come se il tramonto fosse la fine di visioni soffocanti, di drammi paurosi.

Ma volle passare il Cedron. Al di là del fiume, sul colle del Getsemani

il sangue si ribellò allo spirito e per qualche istante sembrò non voler seguire il ritmo impresso dalla volontà del Padre: una volontà

più amara della morte.

Per il Cristo era necessario sentire lran­

I tramonti erano fatti di un rosso scuro

goscia della notte. Poi risorgerà, e a nord, vi­

come il sangue della gente che muore soffoca­

cino al lago di Genezareth, riunito ai suoi, ri­

ta nel buio dei sottani.

prenderà il cammino della resurrezione. Gli

E tu per le vie strette di Potenza, nelle

apostoli quella notte scapperanno tutti.

fessure delle grotte, avevi paura di fissare gli

Si vergogneranno di Lui. Ma dopo che Lui

occhi della gente del sud. Nel sud trovi gli

sarà risorto, si ritroveranno risorti con Lui, a

occhi più vivi del mondo: o ti fanno gioire o

portare la voce di Dio nella storia, a rompere

ti fanno tremare. Non ti lasciano mai indiffe­

violentemente nei secoli la quotidiana notte della carne.

rente. Sono avvezzi a vivere nella notte e cer­

cano sempre qualcosa che rassomigli alla lu­ ce, alla, resurrezione.

mondo, sembra ancora agghiacciata dalla not­

Anche Gesù ebbe paura della notte. Si era

te. Non ha mai sentito lo spirito della resur­

immerso nella notte dell’umanità con l’entu­

rezione che aveva fracassato le tombe di pie­

siasmo e la poesia di una Betlemme fatta di

tra e svegliato pure i morti. (”Ma poi io risor­

mille stelle e di infinita armonia. Ma uscito

gerò ” (Dal Vangelo). Gesù credeva nella sua

dal Cenacolo, dopo la drammatica cena, fuori

resurrezione, credeva nelle aurore più che nei

dalle mura di Gerusalemme, ebbe paura del

tramonti. C’è un problema di fondo che fa

Ma la gente dei sottani, di questo povero

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tremare. Gli uomini oggi non credono alla lo­

Due sono le fasi essenziali della vita uma­

ro resurrezione. Hanno preso confidenza con

na: la prima consiste nel periodo dello svilup­

l’oscurità e la luce fa male ai loro occhi. Si

po, la seconda in quello della maturità.

esauriscono nell'attimo della loro corsa scon­

L'uomo nello sviluppo attraversa quattro stadi : il primo che in genere va dall’anno zero

clusionata. Tutti i problemi sono posti e risolti alla comodità del minuto e il cronometro della loro esistenza non conosce lo scatto di par­

all'anno sette, è il periodo in cui non sa di vi­

tenza. e quello di arrivo. Eppure Vumanità de­

cità di assorbimento. Gli educatori devono

ve risorgere. Deve credere che è risorta.

creare in questo periodo le premesse per una

vere ma possiede una impressionante capa­

La resurrezione personale incomincia con

impostazione alla lotta ponendo il bambino in

il Battesimo e dovrà durare tutta resistenza.

situazioni ambientali capaci di influenzarlo

Non può e non deve restare un episodio. Deve essere tutta una vita.

positivamente e non negativamente. Il secondo

Risorgere è lo sforzo dell'uomo redento a

sette all’anno quattordici. Il ragazzo scoppia di vita. E’ il momento in cui l’educatore deve

vivere nel clima della resurrezione.

è il periodo della adolescenza e va dall’anno

Le campane del Sabato Santo dovrebbero

sapere convogliare le formidabili forze psico­

essere pei- l'uomo armonia quotidiana che se­

spirituali del ragazzo dentro l’argine di una adolescenza ordinata, forte, realizzatrice.

gni il ritmo della sua giornata.

Ma la nostra resurrezione non ha. signifi­

cato senza la Resurrezione del Cristo.

Il terzo periodo è quello in cui il ragazzo si accorge di. vivere in mezzo al mondo. Si ac­

Anche lo sport può e deve essere mezzo di

corge di avere un cuore. Se saprà imprimere

resurrezione, ma parlo di uno sport vero che

al proprio cuore un ritmo di lotta, non spre­

prende tutto Vuomo e lo accompagna tutta la

cherà la più grande energia che Dio ha donato

vita.

all’uomo: l’amore. Il quarto è il periodo della

Non ridete. Per sport io intendo imposta­

zione dell'uomo alla lotta. Non si può vivere nel clima della resurrezione senza avere il co­

raggio di rubare violentemente il regno dei Cieli. ”Chi ha un mantello lo venda e si com­ peri una spada” (Dal Vangelo). Il Vangelo in­

impostazione della propria esistenza. A 21-22 anni il giovane deve sapere creare la propria

zona d’azione, deve sapere camminare sulla

propria strada.

Ma l’impostazione atletica

della vita deve prendere l’uomo completo, fat­ to di corpo, di anima e di Grazia.

vila l’uomo a impostare la propria, vita atleti­

Queste tre grandi realtà, devono vivere in

camente cioè a dare al proprio essere una in­

sintonia perfetta nel clima della, redenzione.

tonazione di lotta. Non può vivere la resurre­

Il corpo obbedendo ferreamente al richiamo

zione chi dorme in poltrona. ’Io sono venuto

dello spirito e lo spirito agendo senza soste

a portare la guerra”. E’ necessario educare

sotto l’influsso della Grazia di Dio, abbando­

questa povera gente che vive nei ”sottani”

nato nella volontà del Padre che è nei Cieli.

della vita, alla lotta, alla realizzazione, alla

Allora la vita sarà resurrezione e le cam­ pane del Sabato Santo non resteranno un bre­

resurrezione quotidiana. Per questo Veducazione atletica di un in­

dividuo, zero.

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dovrebbe

incominciare

. /• '

dall’anno

ve episodio sentimentale della nostra strana e povera vita.

Don Nicola Pavoni


frisi di calcio inglese e italiana In Inghilterra si sta cercando di migliorare la tecnica. dei calciatori mentre si accentuano le critiche al sistema. In Italia la nostra ripresa ritardata dalla applicazione di

tattiche negative che rovinano anche lo spettacolo. «li Filippo .11 ozi

Quasi ogni giorno, racconta Brian Glanville in un giornale milanese capitatoci fra le mani, nel percorso che egli fa per andare a colazione passa attraverso Piazza del Carmine a Firenze. Colà c’è sempre un gruppo di ragazzi intenti a prendere a calci una palla di gomma con una abilità che è spesso rimarchevole. E’ cosi che si formano i cal­ ciatori: nelle, piazze, nei cortili, nei piccoli spiazzi erbosi della periferia che in Italia abbondano più che in Inghilterra. Aggiunge Glanville. che quando nell’estate scor­ sa si recò in Inghilterra Tom TFittaker, allenatore dell’Arsenal, gli disse che se non si imparava a controllare la palla all’età di otto anni, non c’era speranza di inipararlo più tardi. Di questa, opinione sono anche i dirigenti della Federazione Svedese e in un nostro precedente articolo abbiamo illustrato che cosa fa la Svezia per insegnare a giocare ai suoi ragazzi. Gli esercizi sve­ desi sono stati portati a conoscenza del pubblico in­ glese dallo scrittore Willy Meisl, il (piale ha aperto una discussione, dalle colonne del "World Sports", per conoscere l’opinione dei tecnici britannici sulla opportunità che tali esercizi vengano eseguiti anche dai ragazzi inglesi. L’ultimo numero della rivista anzidetto reca fra l’altro alcune risposte; data la loro importanza ve le sunteggiamo, nella speranza di far cosa gra­ dita ai nostri, allenatori che si trovano di fronte agli stessi problemi dei loro colleghi inglesi. Matt Busby, del "Manchester United F. C.” asse­ risce di aver trovato molto interessanti gli esercizi di calcio svedese che 'costituiscono la sola maniera per insegnare i fondamenti del calcio (controllo della palla, passaggio, gioco di testa, dribbling) in età giovanile, Io trovo che generalmente i gioca­ tori. inglesi hanno perduto l’arte del buon controllo della palla. Si nota invariabilmente che la palla fi­ nisce lontano dai giocatori quando essi tentano di controllarla. Nei passaggi. gli inglesi non sono più precisi come una volta col risultato che abbiamo perduto la supremazia del calcio mondiale.

Gli esercizi svedesi sono una efficace contromi­ sura per eliminare quelli che sono diventati oggi i nostri maggiori difetti; tanto più presto noi svi­ lupperemo fra i giovani, tali principi fondamentali con T incoraggiamento di necessarie facilitazioni e con l'intervento di tecnici, tanto pili presto potre­ mo riavere autentici giocatori di classe".

Stari Cullis allenatore del "’JPanderers F.C." ri­ tiene che il progetto di Willy Meisl potrebbe util­ mente completare le esercitazioni degli scolari e i distintivi d’oro, d’argento e di. bronzo che in Sve­ zia si assegnano ai ragazzi più meritevoli potreb­ bero costituire, un magnifico incentivo. A sua volta Walter Winterbottom, allenatore della nazionale d'Inghilterra, dopo aver precisato che gli esercizi attuati in Svezia non gli giungono nuovi, aggiunge che esercizi analoghi sono messi in pratica dalle società di calcio inglesi, ma non nelle scuole. In Inghilterra esiste un'associazione di calcio delle scuole che si interessa deìl’allenamentor e del­ lo sviluppo del calcio scolastico e pertanto non c’è possibilità per gli allievi di ricevere lezioni dai tecnici delle società. "Perciò in uno dei prossimi bollettini della Federazione pubblicheremo i dati essenziali degli esercizi allo scopo di indirizzare gli scolari verso il perfezionamento del controllo della palla".

Interessante è anche la risposta di Bernard Joy ex centro-sostegno dell’Arsenal e della Nazionale inglese (Joy è rimasto sempre dilettante anche quando gli altri giocatori erano pagati. Ora è gior­ nalista sportivo) il quale si è rifatto alla esibizione degli ungheresi per affermare che la lezione dei ma­ giari è stata più salutare e più utile al calcio inglese delle lezioni a suo tempo impartite dall’Austria e dall’Italia. Secondo Joy gli esercizi svedesi sono molto utili ed egli li vedrebbe volentieri attuati da qualche squadra di Lega. "Quanti giocatori già arri­ vati non riuscirebbero neppure ad ottenere un di­ stintivo d’argento!’’. Joy aggiunge, che gli esercizi sono importanti per quanto riguarda il controllo

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della palla, ma incompleti in quanto non vi è alcun accenno alla tecnica del passaggio, del marcamento e della posizione, che sono fattori esenziali per la formazione di un giocatore di classe. Abbiamo vo­ luto riportare le risposte di alcuni esperti inglesi per dimostrare (pianto sia grande l’importanza che i maestri del calcio annettono alla formazione del calciatore, base essenziale di ogni progresso. Per la riscossa del calcio britannico si punta es­ senzialmente sul miglioramento tecnico del gioca­ tore. Nella patria del sistema, come ha recentemen­ te osservato il collega Leone Boccali, il movimento di reazione da tempo in corso contro l’impoveri­ mento del gioco costruttivo si va accentuando e rin­ vigoriscono le istanze per una nuova revisione della regola del fuori gioco, ritenuto il mezzo più ido­ neo a promuovere senz’altro l’abbandono del siste­ ma. Oltre Manica si denuncia e depreca l’orienta­ mento distruttivo, quindi antispettacolare, delle partite; e pensare che in Inghilterra non ci sono tracce di deviazioni in senso ”mezzo-sistemista” non solo, ma la stessa norma uomo contro uomo viene applicata con quella larghezza di concetti che corre sotto la definizione di marcatura a zona! Insamma in Inghilterra non s’è cercato di supe­ rare la crisi calcistica — direttamente dipendente dalla nuova- regola del fuori gioco e più propria­ mente dall’attuazione del sistema — ricorrendo al non gioco, ai catenacci, ai chiavistelli e ad altri mezzi negativi e ostruzionistici, come purtroppo è avvenuto da noi. Quanti esperti si sono lasciati allettare dal tat­ ticismo e dal modernismo! Quanti giocatori di mez­ za tacca sono stati valorizzati in conseguenza della applicazione di un gioco ridotto al puro essenziale, anche in fatto di tecnica! Come abbiamo rilevato in un nostro scritto pre­ cedente, la crisi calcistica italiana ha raggiunto l’apogeo con la partita Italia-Ungheria. Da quel giorno possiamo dire di essere entrati in convale­ scenza. L’orientamento del calcio magiaro ci ha aperto gli occhi e, in verità, il campionato in corso ci ha offerto uno spettacolo calcistico migliore e un rinvigorirsi in quasi tutte le nostre squadre del gusto del gioco di attacco, del gioco costruttivo. Ma gli esegeti del sistema non si sono dati per vinti. Visto e considerato che il sistema non è quel filone d’oro che essi credevano, si sono portati, armi e bagagli, sull’ultramoderno, poggiando sempre su solide difese e riducendo a quattro gli effettivi del­ l’attacco. Frossi, l’allenatore del Torino, sostiene che non c’è spazio sufficiente per attaccare in cin­ que; altri tecnici affermano che si attacca meglio quando ci si difende. Come vedete, si tratta di concetti non nuovi che esistevano anche prima dell’avvento del sistema. La Juventus dei tempi (Foro attirava le avversarie nel­ la propria area di rigore e poi le trafiggeva con un fulmineo a fondo di contropiede. Ma la Juventus non si era. fossilizzata nel gioco distruttivo, non im­ pediva all’avversario di muoversi, di costruire (li­ mitando in pari tempo le sue possibilità di costru­ zione). La Juventus giocava aperto e lasciava gio-

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(D noria J cisc/ita La PRESIDENZA DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO porge, in occasione della S. Pasqua, gli auguri più fervidi di pace e di vita serena anzitutto alla Santità di Pio XII umiliando ai Suoi piedi le espressioni più profonde di filiale gratitudine, ai Membri del Governo, alle Au­ torità Ecclesiastiche e Civili, agii Enti Nazio­ nali, ai Dirigenti del CONI e dello Sport italia­ no, alle Federazioni e alle Società Sportive e in particolare alle Unioni Sportive e ai collabo­ ratori tutti della sua grande e fiorente famiglia.

cure e ne nascevano partite che il pubblico gustava e apprezzava. Oggi non è la stessa cosa: lo spettacolo è deca­ duto; è questo un fenomeno del quale i respon­ sabili non sembrano essersi resi conto; ed è invece un fenomeno di eccezionale gravità. Senza spetta­ colo il pubblico finirà per disertare le scalee degli stadi; e senza pubblico pagante, il calcio sarebbe destinato ineluttabilmente a entrare in un ricovero. Ettore Borra, che è uno dei più apprezzati scrittori di cose calcistiche, ha recentemente affermato che il JFM sta per tramontare per Vimpossibilità in cui si vengono a trovare le squadre di avere a disposi­ zione. uomini, capaci di attuarlo. La formula nuova è pervasa dalla preoccupazio­ ne di costruire meglio e di più. Mentre prima i mo­ dernisti non si preoccupavano troppo della costru­ zione, oggi ci pensano. Questo è indubbiamente, il fatto nuovo, il fatto da registrare. E in che modo il sistema difensivo vuole provvedere meglio al suo attacco? Con un mediano libero, vale a dire con il terzino centrale (i cui compiti dovrebbero essere assolti da un terzino e questi sostituito da un’ala). E che altro è mai questo terzino libero centrale se non l’antico centro mediano costruttore e al tem­ po stesso distruttore di gioco? ”Dominare il centro campo: questa è la formula del gioco moderno” ha scritto Paolo Agosteo; ma questa era appunto la formula del gioco così detto antiquato, di quando il centro campo era tenuto dalla mediana la. quale faceva perno su un centro che era il mantice e il cervello della squadra. Ciò che stupisce non sono queste innovazioni che silenziosamente e con molta discrezione ripie­ gano sull’antico; ma la pervicacia di quanti si osti­ nano tuttora a ricorrere ai mezzi sistemi; "proprio quando” afferma Boccali ”dalla maestra. Inghilter­ ra si leva la voce del rimpianto e dell’arnmoniammoni­ mento”. Tutto ciò che abbiamo fatto per favorire le tat­ tiche e il gioco distruttivo è stato compiuto ai dan­ ni della tecnica e della classe. Dobbiamo assolutamente impedire che altre formule negative ritardi­ no ulteriormente la notra ripresa.

Filippo l*luzi


Squadre “nuove,, per il prossimo campionato

Mfl [ IMI

! !

UNO SOGNANO SCUDETTO TRICOLORE Nella prossima campagna acquisti, che inizierà ufficialmente dopo la fine del campionato ma che già da parecchio è in atto, saranno seguite con parti­ colare interesse le mosse dei due presidenti del Na­ poli e della Roma, Lauro e Sacerdoti. E’ noto in­ fatti che le due blasonate e popolari società del centro sud, intendono puntare decisamente allo scu­ detto, dietro la spinta di folle che solo le squadre milanesi possono vantare. Per questo Lauro e Sa­ cerdoti già affilano le armi, e già hanno individuato gli obiettivi da raggiungersi a tutti i costi. Si era parlato il mese scorso di una alleanza a tre, con vertici la Roma, il Napoli e la Lazio. Pro­ motore di questa alleanza, che un cronista napole­ tano ha chiamato... santa, fu il presidente della La­ zio. Tessarolo a dir il vero non è molto addentro nelle segrete cose del foot ball. Solo nella presente stagione è venuto alla ribalta, raccogliendo l’ingra­ ta eredità del povero Remo Zenobi. Ed è certo a causa della sua imperizia sportiva se la Lazio è an­ data di male in peggio sino a giungere sull’orlo del precipizio. Tessarolo dunque chiese al comandante Lauro di agire di comune accordo a proposito degli acquisti, e passò la richiesta a Sacerdoti. La risposta che ne ebbe fu però piuttosto evasiva, non potendo la cosa logicamente avere una pratica attuazione. In special modo Sacerdoti non crede troppo ad alleanze di tal genere. Sacerdoti è uomo pratico e sportivo navigato. Ha pilotato la navicella gialloros­ sa quando la Roma era in serie R ed a lui si deve se la società della Capitale è tornata in breve ai fastigi di un tempo. Il presidente romanista sa be­ nissimo che ormai la folla si è stancata di atten­ dere, e sa altrettanto bene che regalando ai tifosi una compagine poderosa, riempirà domenicalmente gli spalti dell’olimpico di centomila spettatori o po­ co meno. Ha tentato quest’anno di formare una squadra atomica, ma il calo di alcuni giocatori non ha permesso alla Roma di mantenere una co­ stante andatura. Ritenterà pertanto nel campionato prossimo, e per questo ora sta studiando attenta­ mente i punti deboli della formazione. Non meno scottanti sono ì problemi che assilla­ no Lauro. Il Napoli ha molti atleti anzianotti nelle file, ed ha degli evidenti scompensi offensivi. Oltre

Renato Sacerdoti, presidente della Roma, ò uomo esperto di cosa sportive c tra i fondatori della popolare società giallorossa. Presa il timone del sodalizio romanista dopo la retrocessione In serio B.

tutto poi, l’anno venturo anche i sostenitóri parte­ nopei avranno il monumentale stadio Fuori Grotta, stadio che dovrebbe essere inaugurato dall’impor­ tante incontro internazionale con la Jugoslavia. An­ che Lauro dunque ha il suo da fare per cercare nuove pedine, possibilmente di grido, anche Lauro che ha dietro di sé un pubblico pittoresco ed ap­ passionato. D’altra parte tanto il Napoli che la Roma con pochi ingaggi potranno puntare allo scudetto. Co­ minciamo dalla Roma, che dovrà innanzi tutto af­ frontare la questione del portiere. Non è stata que­ sta in corso un’annata fortunata per Bepi Moro, ac­ quistato dalla Sampdoria per quaranta milioni. Resta da vedere se i tecnici giallorossi se la senti­ ranno di puntare ancora su di lui, se preferiranno spendere altri quattrini per prendere Pin o se si af­ fideranno al giovane Albani, un prodotto locale che sebbene di scarsa levatura tecnica ha raramente de­ luso ogni qual volta è salito agli onori della prima squadra. Sacerdoti inoltre dovrà pensare ai terzini ed al reparto sinistro dell’attacco. Per i terzini sono stati fatti approcci presso il Palermo con obiettivo Giaroli. Per il centro mediano il vigilato speciale è

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Bernardin della Spai, nonché Giuliano del Torino la cui adattabilità in vari ruoli, permetterebbe a Carver di schierarlo anche a terzino sinistro. Quanto al quintetto di punta, fermi restando Ghiggia, Pandolfini e Galli, ed accertata ormai la partenza del­ l'estroso Bronèe, si dovrà scovare sul mercato una buona mezzala sinistra ed una passabile estrema. Per il n. 10 si parla di Tortun della Sampdoria e di Lorenzi, mentre per l’ala non è esclusa la riconfer­ ma di Perissinotto o di Bottini, oppure l’ingaggio del legnanese Motta. Si presenterebbe interessante insomma la Roma ’54-’55 con opportuni e scelti rinforzi. I milioni per portare a termine detti acquisti ci sono e parecchi, non rimane ai sostenitori giallorossi che affidarsi al fiuto di Sacerdoti, un presidente che riscuote l’ap­ poggio e la simpatia di tutta la numerosa famiglia dei soci romanisti. Solo sul nome di Carver i pareri sono discordi, ed in effetti è difficile dire se il tec­ nico inglese sia adatto o meno a guidare una squa­ dra italiana. Certo come trainer è di prima qualità, ma sono i suoi metodi che inducono ad avanzare delle riserve sul conto del taciturno mister. Più gravoso il compito del Napoli, specie a causa di un necessario svecchiamento dei ranghi. La di­ fesa non dovrebbe presentare novità, mentre per il n. 5 hanno buone probabilità di andare in porto le trattative per Bernasconi ed eventualmente anche

periodo critico per l’anziana società di sia Frattlna.

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per Corsini. Si è parlato con insistenza anche di Bernardin, ma conoscendo i rapporti di amicizia che legano Lauro al presidente bergamasco Turani non è difficile prevedere che altri soldi partenopei pas­ seranno nelle casse atalantino. A tal proposito ecco subito una smentita ai progetti di Tessarolo riguar­ do alla triplice alleanza. Napoli e Roma cercano ambedue un centro mediano, e siccome le disponi­ bilità del mercato sono quelle che sono, certo en­ treranno in lizza con i medesimi obiettivi. Per tornare agli acquisti del Napoli, ci sembra che i laterali offrano sufficienti garanzie, ciò che non si può dire per le mezzeali. Ciccarelli è un la­ voratore, ma non eccelle per classe, mentre Amadei è decisamente avviato sul viale del tramonto. Spetterà a Lauro ed a Monzeglio (riconfermato con piena fiducia) cercare due interni in grado di ap­ poggiare il gioco del poderoso Jeppson. Amadei po­ trebbe ancora rimanere, ma a patto che si compri una mezz’ala come Pandolfini, in grado di accol­ larsi un improbo lavoro a metà campo. Le ali Vi­ tali e Pesaola, per quanto non irresistibili, non sono disprezzabili, specie in tempi di magra come gli attuali. Sono ardui i problemi da risolvere per Lauro, più ardui di quelli di Sacerdoti, che può contare an­ che su un gruppo di efficaci rincalzi, tutti di gio­ vane età e smaniosi di effettuare il gran salto. Il Napoli invece dovrà pensare anche alle riserve, per­ ché un campionato si vince non solo con degli otti­ mi titolari ma anche con delle riserve all’altezza della situazione. Terza tra cotanto senno dovrebbe essere la La­ zio, ma ci sia permesso di dubitare sulle capacità di recupero della società bianco azzurra. Troppe manchevolezze sussistono nella Lazio per poterla considerare in lizza con le migliori, troppo agitata è la sua vita sociale per considerarla alla pari di un Napoli e di una Roma. La Lazio sarà costretta a continuare una vita grama, dalla quale uscirà solo il giorno in cui un uomo di polso e pratico di cose calcistiche, ne prenda il timone. In definitiva noi abbiamo grande fiducia nella Roma e nel Napoli. La Roma prima assoluta per incassi, si trova nelle condizioni più adatte per con­ quistare lo scudetto. Essa ormai è giunta a quello stato di maturazione e di organizzazione, che per­ mette il raggiungimento di qualsiasi traguardo. Ed anche il Napoli con i suoi bollenti e geniali tifosi, può aspirare a grandi cose. La stagione ’54-’55 in­ somma dovrebbe salutare la comparsa sulla scena nazionale di due personaggi inediti, che si accoppie­ ranno all’altro simpatico personaggio che quest’an­ no ha tenuto testa a In ter e Juventus. Sacerdoti e Lauro tengono d’occhio i migliori pezzi del mercato estivo, ed intanto sognano un magico rettangolino tricolore.

E. 8.


i PERISCOPIO • PARTECIPAZIONE DI MILI­ TARI ALLE MANIFESTAZIO­ NI SPORTIVE. In armonia con gli accordi in vi­ gore fra le FF.AA. ed il CONI, si nota una intensificazione del movi­ mento sportivo sia interno dello Esercito, sia di partecipazione alle gare promosse dal C.O.N.I. e dalle Federazioni Sportive Nazionali. Da fonte bene informata risulta all’A.I.S. che programmi sportivi sono in attuazione presso la gran­ dissima parte dei Comandi Terri­ toriali delle 3 FF. AA. In partico­ lare a Palermo e a Firenze i soldati di leva trovano gioiosa ricreazione nell’attività sportiva, specialmente orientata agli sport compresi nei Criterium militari, ma che sponta­ neamente si estende anche ad al­ tre specialità come, ad esempio, la pallacanestro.

e MINIMI PER I CAMPIONA­ TI ASSOLUTI RI ATLETICA LEGGERA. La Presidenza della FIDAL ha fissato la tabella dei « minimi » che costituiranno titolo indispensabile agli atleti ed alle atlete per essere iscritti a partecipare ai Campionati d’Italia Assoluti 1954 in calendario per i giorni 1-2-3 ottobre c. a. a Fi­ renze per gli uomini e 2-3 ottobre c. a. a Padova per le donne. Tali « minimi » dovranno essere conse­ guiti attraverso i risultati ufficiali del Gran Premio di Società 1954 e gli atleti o le atlete non potranno partecipare a gare differenti da quelle nelle quali hanno consegui­ to, con il raggiungimento del « mi­ nimo », il diritto a prendere parte alle gare. Uomini Corsa piana m. 100: 11”1, corsa piana m. 200: 23”, corsa piana m. 400: 51”8, corsa piana m. 800: 2', corsa piana m. 1.500: 4’10”, corsa piana m. 5.000: 15’50”, corsa piana m. 10.000: 34’, corsa ostacoli m. 110: 16”5, corsa ostacoli m. 400: 58”5, salto in alto: m. 1,80, salto in lungo: m. 6,60, salto triplo: m. 13,50, salto con l’asta: m. 3,60, lancio del peso: m. 12,50, lancio del disco: m. 40, lancio del giavellotto: m. 50, lancio del martello: m. 44, marcia su pista km.. 10: 50’, Donne - Corsa piana m. 10Ó: 13", corsa piana m. 200 : 27”5, corsa pia­ na m. 800: 2’35", corsa ostacoli m. 80: 13”2, salto in alto: m, 1,40, sal­ to in lungo: m. 4,80, lancio del

peso: m. 10, lancio del disco; m. 32, lancio del giavellotto: m. 30. Per quanto riguarda l’elenco de­ gli atleti e delle ariete che verranno iscritti d’ufficio ed invitati dalla Federazione, questo sarà diramato con apposito comunicato compren­ dente anche le norme di partecipa­ zione.

o I PREMI DEL CONCORSO LETTERARIO DEL C.O.N.I. PER LE OPERE DI CARATTERE SPORTIVO EDITE NEGLI AN­ NI 1952-53. Il 26 marzo presso la sede del CONI al Foro Italico in Roma la Commissione aggiudicatrice d e 1 Concorso letterario del CONI per le opere di carattere sportivo edite negli anni 1952-1953 si è riunita per procedere alla assegnazione d e i premi. La Commissione era così compo­ sta: avv. Giulio Onesti, Presidente del CONI; dott. Bruno Zauli, Se­ gretario Generale del CONI; dott. Bruno Roghi, Direttore del « Cor­ riere dello Sport » ; dott. Luigi Chie­ rici, Direttore di « Stadio » ; prof. Giorgio Costamagna, Segretario Ge­ nerale dell’ANEF; prof. Giuseppe La Cava, Presidente della Federa­ zione Medico Sportiva Italiana; fungeva da Segretario il dott. Do­ nato Martucci, Capo dell’Ufflcio Stampa del CONI Fra le 20 opere partecipanti al Concorso il primo premio è stato vinto da « Olimpiadi » di Landò Ferretti. Il secondo premio è stato asse­ gnato al « Dizionario dello Sport » di Bianca Pretti, Tito Poggio e Ricciotti Lazzero. Sono state qualificate ex aequo al terzo posto tre opere, e cioè: «Gin­ nastica Femminile » di Andreina Gotta; « La tecnica dei salti-volteg­ gi » di Giulio Lay; « Pallacanestro » di Ferrerò e Sabelli Fioretti. La Commissione ha premiato poi con un « encomio » le seguenti tre opere : « L’A.B.C. dello Sport » di Natale Bertocco; «Il movimento ca­ talizzatore della bellezza e dello sport» di Elio Ciammaroni; «Sto­ ria del gioco del pallone e similari » di Manzo, Giannuzzi, Mussi.

COLLAUDO DI CORTINA Si è riunita a Roma nei giorni 31 marzo e 1 aprile, sotto la presiden­ za dell'aw. Giulio Onesti, la Giunta Esecutiva del CONI, durante la quale sono stati esaminati a lungo

i problemi tecnico-organizzativi dei Giochi Invernali di Cortina d’Am­ pezzo 1956 per i quali sarà fatta al prossimo Congresso del C.I.O. in Atene ampia ed esauriente relazio­ ne. Per il prossimo inverno 19541955 saranno collaudati tutti i cam­ pi di gara del ghiaccio e della neve. Tra i problemi concernenti gli impianti sportivi, la Giunta ha pre­ so atto con compiacimento dell’avvenuta inaugurazione della piscina coperta di Trieste il cui funziona­ mento iniziale si presenta sotto i migliori auspici per l'affluenza di nuotari e di pubblico. La Giunta ha preso altresì atto deH’inizlo dei lavori per la costru­ zione del Palazzo dello Sport a Bo­ logna che, secondo le previsioni di massima, potrà entrare in funzione nell’inverno 1955-1956. Successivamente è stato esamina­ to il programma per la realizzazio­ ne di un primo lotto di piscine di esercizio da effettuarsi nelle città che tuttora ne sono prive, sia al nord, sia al centro, sia al sud di Italia, comprese le isole. Infine è stato ratificato l’appalto per lo Stgdio delle Palme a Pa­ lermo. In materia organizzativa la Giun­ ta ha approvato il programma di massima per l’attività sportiva del­ le FF. AA., secondo le proposte avanzate dai tecnici militari ed ha altresì ratificato raccordo per l’at­ tività sportiva del Corpo Guardia di Finanza nel quadro degli accordi generali con le FF. AA. Per la propaganda giovanile è stata deliberata la istituzione di Centri di addestramento per il nuo­ to e per il tennis, mentre sono in corso di studio quelli del ciclismo e provvedimenti per altri sport. La Giunta ha ascoltato un’ampia relazione del dott. Giovanni Valen­ te sui problemi della Federazione Italiana Atletica Pesante e sulle im­ postazioni della sua attività in rap­ porto alla preparazione olimpica in campo nazionale ed intemazionale e lo ha vivamente ringraziato per la collaborazione data ai vari pro­ blemi di indirizzo. Quindi la Giunta si è intratte­ nuta sui problemi sportivi della So­ malia, decidendo di inviare sul po­ sto un pronrio delegato, previ ac­ cordi con l’Amministratore italia­ no. al fine di ravvivare le locali or­ ganizzazioni ed incrementare lo svi­ luppo dell’attività sportiva. • LE PRIME VENTI PISCINE. Le città nelle quali verranno co­ struite le piscine del CONI del pri­ mo lotto, approvate dalla Giunta, sono le seguenti: 1) Ancona; 2) Bari; 3) Brescia; 4) Cagliari; 5) Catania; 6) Catan­ zaro; 7) La Spezia; 8) Livorno; 9) Messina; 10) Napoli: 11) Padova; 12) Palermo: 13) Pavia; 14) Peru­ gia; 15) Pesaro: 16) Rieti; 17) Sa­ lerno; 18) Savona; 19) Taranto; 20) Venezia.

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IA STAMPA SPORTIVA IGUANA non Li rivali in lul o il ninnilo Nel nostro paese si pubblicano una miriade di quotidiani e settimanali specializzati In nessun paese del mondo la stampa sportiva è svi­ luppata come in Italia. Non c’è regione della penisola che non abbia i suoi giornali sportivi, ed il pubblico li legge avidamente, facendo fiorire ancor più la pianta già ri­ gogliosa, degli scrittori specializzati. Un esame panorami­ co della nostra stampa sportiva, ci porta a considerare che Roma e Milano, precedono di gran lunga tutte le consorelle. Solo Torino e Bologna possono stare alla pari della Capitale e della città della Madonnina, mentre le altre vengono dietro, molto distanziate. Ci riserviamo di esprimere alla fine alcuni giudizi cri­ tici sulla nostra stampa sportiva. Ma prima di passare a detti giudizi critici, è necessario vedere quali sono i principali giornali specializzati, che si pubblicano in Ita­ lia. Notiamo innanzitutto che vi sono quattro quotidiani, primato difficilmente raggiungibile, specie in Europa. A Milano « La Gazzetta dello Sport » tiene banco per anzia­ nità e per autorevolezza di firme. La Gazzetta si stampa su carta rosa, ciò che le permette di distinguersi dagli altri giornali. E’ un pò l’eminenza grigia dello sport ita­ liano, spesso orientando l’opinione pubblica verso tendenze del tutto imprevedibili. A Roma troviamo il « Corriere dello Sport », diretto da Bruno Roghi. Si tratta di un quotidiano che ha 35 anni di vita, e che sotto il regime fascista si chiamava « Il Littoriale ». Il Corriere ha avuto degli alti e bassi, ed at­ tualmente ha raggiunto una ragguardevole diffusione spe­ cie nelle regioni del sud. Per completezza di servizi e per spirito critico, « Tuttosport » di Torino (fondato dal po­ vero Renato Casalbore) è in grado di competere con la Gazzetta e con il Corriere dello Sport. Sino a pochi anni fa il giornale di Carlin era trisettimanale, ed è da con­ siderarsi un piccolo miracolo la sua organizzazione che gli .permise di affrontare l’uscita giornaliera. A Bologna c’è il quarto quotidiano sportivo italiano. Si chiama < Stadio » ed è diretto da Luigi Chierici. « Sta­ dio » pur curando principalmente gli interessi dell’Emilia e della Toscana, rappresenta una voce autorevole nel con­ sesso del nostro sport. A tal proposito notiamo che tanto il quotidiano bolognese, quanto quello milanese, organiz­ zano delle manifestazioni spettacolari. La Gazzetta dello Sport, per la regia dei suoi direttori Giuseppe Ambrosini e Gianni Brera, mette in scena annualmente il Giro d’L talia ciclistico, e Stadio invece da due anni realizza quella titanica impresa che è da considerarsi un Giro d’Italia motociclistico. Esaurito l’argomento quotidiani, si deve passare ai set­ timanali. Ed anche in questo campo lo schieramento è dav­ vero poderoso, trattandosi di periodici specializzati nella maggioranza arguti ed interessati.

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A.

In Lombardia si stampa il « Guerin Sportivo », uno dei più anziani settimanali sportivi, caratteristico per la sua testata e giunto ormai al suo 43° anno di vita. Il Guerino è diretto da Don Ciccio, pseudonimo indovinato e dietro il quale si cela un polemico ed arguto giornalista. Sempre a Milano esce « Calcio Lombardo » che si occu­ pa principalmente delle squadro di serie A, B c C che giocano in terra lombarda. Enorme diffusione hanno poi le due riviste sportive. «Sport Illustrato» nato dalla fu­ sione dello Sport Illustrato e dello Sport, ha per direttore Emilio De Martino ed è conosciutissimo anche aH’eatero. Da 24 anni si pubblica « Il Calcio e Ciclismo Illustrato », dove la parola ciclismo è stata aggiunta solo ultimamente per unire i due più pololari sport italiani. Il Calcio Illu­ strato è diretto da Leone Boccali, che è anche il presi­ dente dei giornalisti sportivi. Ancora a Milano troviamo delle pubblicazioni margi­ nali, ma ugualmente interessanti. Tali sono « Sport Club > una rivista mensile diretta da Giorgio Fattori e che da pochi mesi è in vita. « Ciclismo » è Porgano ufficiale dell’UVI ed è il portavoce autorizzato del presidente Rodoni. « Moto Ciclismo » si occupa di problemi tecnici riguar­ danti il motorismo « Sport Italia » organo della SISAL. Dalla Capitale si alza la voce del « Tifone », settima­ nale satirico giunto ormai alle 28 primavere e che fu fondato da Ennio Viero. Attualmente lo dirige Eugenio Danese, meglio conosciuto con il nome di battaglia di Delta. E proseguiamo con gli altri periodici che si stam­ pano a Roma. C’è Porgano ufficiale del Totocalcio, chia­ mato appunto « Totocalcio » e c’è il settimanale tecnico di previsioni «Totoguida» che ha raggiunto in tutta la Penisola una non trascurabile diffusione. Sempre all’om­ bra del Cupolone troviamo, l’unico giornale che si occupi • di pugilato, precisamente « Boxe-Ring » diretto da Vitto­ rio Spositi e organo ufficioso della Federazione Pugilisti­ ca italiana. « Motor » infine è il settimanale degli automo­ bilisti, ed in genere di tutti coloro che sono appassionati dello sport del motore. Il sud non è molto fertile quanto a stampa sportiva, forse perché nel meridione si legge molto di meno che nel settentrione. In Sicilia il settimanale « Sud Sport » esce a Catania ed è diffuso specie in Calabria. E’ l’unico giornale specializzato che si pubblica in Sicilia (c’è a Messina « L’Eco dello Sport » ma ha scarsa voce in ca­ pitolo) ed è pertanto una voce autorevole dello sport ' isolano. In Puglia si stampa saltuariamente «Puglia Sport» mentre tutte le settimane si pubblica « Mercoledì Sport » diretto da Donato Accettura e che si occupa di tutte le squadre pugliesi. A Napoli ci sono due settimanali specializzati. « Lo Sport del Mezzogiorno » che è il più antico e che è di­ retto da Guido Prestisimone e < Sport Sud » uscito da po­ co e diretto da Gino Palumbo. Risalendo la Penisola, molto diffuso è il settimanale veneziano «Ogni Sport». Naturalmente dobbiamo notare che numerose saranno state le omissioni e le dimenticanze. Al riguardo si deve tener presente che quasi tutte le città hanno i loro gior­ naletti, specie con riferimento alle squadre di calcio (Torinjuve a Torino, Genoa-Sampdoria a Genova, il Bianco­ nero a Udine, Forza Novara a Novara, il Giallorosso a Roma e così di seguito) senza parlare dei bollettini setti­ manali e mensili editi da tutte le federazioni del CONI, nonché la rivista degli arbitri. Passando poi ad un esame critico della nostra stampa sportiva, non si può non tener presente che in linea di massima i giornalisti sportivi italiani si tengono su un piano di polemica costruttiva, cercando di migliorare e di rinforzare le fondamenta del nostro organismo sportivo.

Enzo Sasso

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e

SFOGLIANDO L’ALBUM DEI RICORDI

GLI INCONTRI MEMORABILI SUI RINGS DELLA CAPITALE

Rinvocazione del «gran-

de match della passione

e della delusione» Spalla Barbaresi, (dia vigilia di quello che vedrà di fron­ te Tiberio Mitri e Ran-

dy Turpin per il titolo Roma pugilistica ricorda, in mo­ do particolare, quattro singolari pagine della sua storia: ([nella in cui sta scritto il match fra Maria­ no Barbaresi ed Erminio Spalla, indi quelle che hanno fissato le fasi ed i contorni degli incontri Bosisio-Jacovacci. Vittorio Vcnturi-Rocchi e Botta-Proietti. Pagine di palpitante interesse tecnico, sportivo e spettacolare, ma soprat­ tutto pagine vive di passione e di entusiasmo, diverse perfino da

quella — sebbene enormemente più vasta ed imponente — che ri­ corda l’eccezionale avvenimento di piazza di Siena dove Primo Car­ tiera, allora campione del mondo dei pesi massimi, difese il titolo dall’attacco del basco Paulino Uzcudum. Gli è che in quelli l’ansia ed il cuore partecipavano alla lot­ ta degli atleti, mentre in questo gli stessi sentimenti facevano da pacifici spettatori, unico motivo di interesse la curiosità di vedere da

:

Il viso aperto di Erminio Spalla, al boi tempi del titolo europeo.

europeo dei pesi medi.

<H liccio Lucarini

vicino il nostro buon gigante che concedeva ad un avversario senza adeguate ambizioni e senza spe­ ranze di fargli da « spalla » in una recita straordinaria dedicata a 60 mila spettatori. Primo in ordine di tempo il match fra Mariano Barbaresi cd Erminio Spalla, svoltosi il 1. di­ cembre del 1923; epoca in cui la boxe romana si « allacciava » appena sul panorama nazionale clic soltanto in quel dopoguerra aveva preso a muovere i suoi primi passi spediti. Fra la schiera dei pugilatori di allora, si stagliava di netto Mariano Barbaresi, romanamente maschio nel nome come nella figu­ ra, spavaldo e guascone quel tanto sufficiente per fare colpo sulle mas­ se, infine appartenente alla cate­ goria dei jiesi massimi, quella che ha sempre esercitato ed esercita un particolare fascino sulle platee, per le emozioni che i suoi espo­ nenti promettono fra le corde di un ring e perché essa sintetizza lo sport del pugno in una espressio­ ne unica di possanza e di imperio. Al match con Erminio Spalla si arrivò fatalmente. Sconfitto ai pri­ mi di quell’anno dal negro Al Ba­ ker, a Milano, l’atleta romano si riprese in seguito con quattro so­ nanti successi su avversari di pri­ ma quotazione internazionale: il francese Rogier liquidato in due sole riprese, il massiccio spagnolo Teixidor sconfitto ai punti, il tede­ sco Rosemann travolto in quattro


rounds ed infine il francese Nilles (die aveva poco prima seriamente impegnato il grande Carpentieri fulminato in una sola ripresa. Ed ora di chi il turno? Erminio Spalla, vogliamo Erminio Spalla, reclamava con impeto la folla deg 1 i ammiratori, quell’ Erminio Spalla campione d’Italia c d’Euro­ pa della categoria, già aureolato di gloria c di popolarità per le sue imprese culminate col successo sul colosso olandese Pict Van der Veer al quale strappò, appunto, il pri­ mato continentale ed in procinto di andare a battersi in Argentina col leggendario « toro delle pampas » Luis Angelo Firpo, lo stesso che aveva scaraventato fuori delle corde, con un sol pugno, l’irresi­ stibile Jack Deinpsey.

La stampa lavorò di penna c di fantasia come solo a quei tempi era concepibile fare c ci fu anche la brava polemichetta sul diritto o meno da part? di Barbaresi di sfi­ dare o meno Erminio Spalla per i due titoli da lui detenuti, visto che Georges Carpentier già atten­ deva al varco il primato europeo per chiedergli conto del suo pos­ sesso. Comunque, con o senza ti­ toli in palio, quel match si doveva fare; all’opinione pubblica, agli sportivi, bastava che il ciclope pie­ montese ed il gigante romano si trovassero di fronte, guantoni alla mano: il resto non era che con­ torno. Celestino Caversazio, menager del campione romano, trasportò il campo di allenamento alla « Bat­ teria Nomentana » dove soltanto pochi intimi riuscirono ad essere ammessi; e venne il gran giorno, giorno in cui Roma sportiva (e forse non soltanto sportiva) di­ menticò tutto e tutti per pensare unicamente al grande avvenimen­ to, vivendo le ore ansiose e spa­ smodiche dell’imminente spettaco­ lo. Tre ore prima che la riunione avesse inizio, la piazza Cavour pro­ spiciente il teatro Adriano dove l’avvenimento ebbe luogo, era gre­ mita di una folla imponente, il transito praticamente interrotto. Con i prezzi vertiginosi per quei tempi (poltrone di ring L. 220, an­ fiteatro L. 30) si arrivò al... formi­ dabile incasso di L. 150.000!, dato da quattromila spettatori, mentre almeno altrettanti dovettero rima-

: •

Ai •

Un colosso, (Mariano Barbnrcsi, gloria dello sport romano c del pugilato italiano.

nere fuori delle porte ad attende­ re di conoscere l’esito dello scon­ tro per bocca altrui. La borsa di Spalla fu di 25.000 lire e quella di Barbaresi (indice significativo! di L. 30.000.

* » «Tanto entusiasmo, tanta passio­ ne, tanta partecipazione di folla e di sentimenti, per niente! Ed al­ lorché l’atteso e desiato incontro si risolse in quella misera maniera che descriveremo, la sorpresa fu tale che si confuse con la pena più amara e quella stessa folla poco prima osannante al suo idolo che stava per muovere all’attacco della fortezza avversaria, non ebbe neppure più la forza di protestare, di inveire, di gridare la sua delu­ sione e, si potrebbe perfino dire, la sua mortificazione. Già nel corso dei lunghi preli­ minari, sul ring, Erminio Spalla aveva assunto nei confronti del ri­ vale un’aria di sprezzante superio-

rità che, in un Barbaresi notoria­ mente suggestionabile e soggetto al fascino di certi nomi, non poteva che dare i suoi frutti; per giunta. Spalla aveva saputo di questo com­ plesso del suo avversario mentre questi, a sua volta, aveva appreso della dichiarazione fatta poco pri­ ma da Erminio che « se la sarebbe sbrigata in pochi minuti ».

E l’incontro ha inizio. Con cal­ ma, quasi indifferenza da parte di Spalla; con evidente nervosismo di Barbaresi che sembra abbia le gambe inchiodate sulle assi del ring, al punto da essere costretto ad accettare gli « scambi » da fer­ mo che non convengono davvero al suo giuoco ed alla sua tattica. Secondo round. Quella maschera volutamente sorridente con cui Barbaresi ha scavalcato le corde del ring è già del tutto caduta ed il suo orgasmo appare paurosa­ mente evidente; il pubblico urla il proprio incitamento che non

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scuote, però, né il torpore del ro­ mano né, tanto meno, la baldan­ zosa sicurezza del campione. Ter­ zo round. Sul ring c’è praticamen­ te un solo uomo ed è Spalla che impone la sua tattica di martellan­ te lavoro al corpo; Barbaresi, ol­ tre tutto, appare anche affaticato dal ritmo di queste azioni che si ripetono nel round successivo, al cospetto di una folla già per metà ammutolita e rassegnata, come ras­ segnato appare colui sul quale la maggioranza aveva puntato con cieca fiducia. All’inizio del quinto round Giuseppe Spalla — che assi­ ste il fratello Erminio all’angolo — lancia questi verso il centro del ring gridandogli dietro, abbastan­ za forte da essere udito dall’altro: « Liquidalo, è cotto! ». Ode Bar­ baresi e sembra raccogliere una sentenza, più che una minaccia... Spalla, implacabile, lo chiude in un angolo e sta per sferrare un nuovo attacco; ma prima che pos­ sa farlo, Barbaresi, — con sulle labbra ancora immuni da colpi un accenno d’amaro sorriso di con­ dannato — arretra di un passo ed alza il braccio in segno di abban­ dono. La stampa si scagliò senza ri­ guardi e senza mezzi termini sul­ lo sconfitto al quale si dette chia­ ramente del codardo. Uno per tut­ ti valga il resoconto’ dello stesso Edoardo Mazia stampato sul set­ timanale di allora « Il Ring » : « Barbaresi battuto, Barbaresi k.o. non avrebbe destato il senso di do­ loroso stupore che ha invece la­ sciato in tutti la sua condotta du­ rata fino alla quinta ripresa, quan­ do codardamente ha abbandonato una battaglia nella quale egli non aveva ancora dato quasi niente di sé ». Dal canto suo Erminio Spalla così rispose ad un intervistatore: « Stimo molto Barbaresi come... amico; ma vi dico francamente che avevo l’assoluta certezza di batterlo poiché conosco quale è il suo difetto capitale ». E Barbaresi: «Comprendo be­ nissimo di avere deluso nel com­ battimento forse più brutto che abbia mai sostenuto; ma ho pre­ ferito abbandonare avendo• coniinutile ». preso che la lotta era i.-~. Tutto qui! Deci» Luearlni

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L'ATTIVITÀ’ COSTRUTTIVA DEL C.O.N.I. NEL SETTORE DEGLI IMPIANTI Come è noto il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha come unica fonte di entrata i proventi del Totocalcio. Nell’ultima stagione tali proventi hanno rag­ giunto l’ammontare di circa 7 miliardi. Una cura pressoché analoga è stata incas­ sata dallo Stato per l’imposta sul gioco. Con le sue entrate il C.O.N.I provvede a finanziare tutto il movimento spor­ tivo della nazione per attività in Italia e all’estero. Contemporaneamente una parte rilevante degli introiti viene destinata all’opera di ricostruzione di impianti sportivi. ' |

Questa importante branca di lavoro del C.O.N.I. oltre ad accrescere la dota­ zione di impianti sportivi in tutto il Paese, costituisce anche uno sfogo non indif­ ferente per l'impiego della mano d’opera. Nel mese di marzo 1954 l’attività del C.O.N.I. nel settore della costruzione di impianti sportivi può essere così sintetizzata:

1) sono in corso di costruzione impianti per un totale di circa 2 miliardi, per 597.000 giornate lavorative; 2) sono in corso di appalto, e cominceranno ad entrare rapidamente nella fase costruttiva, impianti per un totale di L 279.500.000., per un totale di giornate lavorative 83.900;

3) sono stati già emessi i bandi di concorso per piscine e palestre: lo stan ziamento relativo per la costruzione di tali impianti è stato fissato in 2 miliardi di lire;

4) sono in fase di studio impianti olimpici la cui costruzione importerà Uba spesa presumibile di circa 2 miliardi e mezzo di lire;

5) Continuano le trattative con i Comuni per la costruzione dei campi scuo­ la che completeranno il programma nazionale il quale importa la spesa di oltre 2 miliardi. Gli impianti in corso di costruzione sono i seguenti:

denominazione del lavoro

Località

Cortina D’Ampezzo Cortina D'Ampezzo Pescara Bologna Fornùa Palermo Mantova Forlì Bergamo Arezzo Lecce Roma Roma

Stadio del Ghiaccio Impianti vari Stadio Prototipo Palazzo dello Sport Centro Prep. Atl. Legg. Stadio Atl. Legg. 1° lotto Campo della Scuola

Idem

» « Campi Acqua Acetosa N. 4 campi Lega Giov.

importo

300.000.000 200.000.000 350.000.000 590.000.000 300.000.000 56.000 000 32.000.000 34.000.000 34.000.000 33.000.000 33.000.000 25.000.000 12.000 000

giornate lavorative

88.000 60.000 105 000 177.000 90.000 17.500 9.990 10.200 10.200 9.900 9.900 6.000 3.600

i lavori in corso di appalto sono i seguenti: Brescia Milano Torino Livorno Napoli Molletta (Bari) Pesaro Matera Faenza Brindisi Catania Sulmona Sassari

Campo della Scuola Palazzo delol Sport Palazzo della Scherma Pista Stadio Com.le Pista Stadio Vomcro Pista Stadio Com.le Pista Stadio Com.le Pista Stadio Com.le Pista Stadio Coni le Pista Stadio Com.le Pista Stadio Com le Pista Stadio Com.le Pista Stadio ConiJe

30.000.000 160.000.000 40.000.000 9 000.000 3.500.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 6.000.000 3.000.000 2.000.000 14.000.000

9.000 48.000 12.000 2.700 1.100 900 900 900 900 1.800 900 600 4100


QUESTO IL PROFILO DEL "GIRO,, E DEL “TOUR,, 1954 “simpaminizzati,, da decine di milioni

sinteresse in quanto le posizioni di classifica erano già solidamente ac­ quisite e i risultati scontati, 11 Tour dell’anno scorso (quello cioè che è passato alla storia con l’attributo del « Tour del Cinquantenario ») si salvò dalla monotonia del « tran tran » delle ultime tappe grazie proprio alla classifica speciale a punti che legava altri interessi e per la quale si trovarono in lotta fino al traguardo finale nel Parco dei Principi il postro Magni e lo svizzero Schaer, che poi vinse di stretta misura. Forti di questa esperienza gli organizatori del Giro e del Tour han­ no varato le due più grandi corse a tappe del mondo con criteri quasi simili nel senso che hanno cercato di ridurre al minimo le zone morte di pianura iniettando una serie di provvidenze alla cui base c’è una forte ricompensa finanziaria con dotazioni giornaliere e alla fine del giro, per premiare la combattività e lo spirito di ribellione di quei cor­ ridori che non accettano il « bloc­ caggio » della corsa da parte dei fa­ voriti. Decisione questa che suona come allarme alla poltrona di Fau­ sto Coppi indicato a dito come il maggior responsabile del dominio

Ai quaranta milioni di franchi ricordare il Giro d’Italia 1952. L’an­ annunciati, nel corso di una confe­ no scorso infatti il Tour era bello renza stampa, tenuta il 27 gennaio e deciso a dieci tappe dal termine: a Parigi dal patron del Tour, Jac­ la posizione Bobet era tanto solida ques Goddet, ha risposto la "rosea” da far finire l’interesse del Tour facendo conoscere i 32 milioni del­ con dieci giornate d’anticipo. Così la dotazione complessiva del Giro fu per Coppi al Giro di Francia d’Italia e lanciando la grande no­ 1952 e al Giro d’Italia dello stesso anno questo finito addirittura pri­ vità del « Gran Premio T.V. ». Questa sigla, che a prima vista ma delle montagne e precisamente farebbe pensare a un accordo pub­ all’arrivo a Venezia quando Fau­ blicitario tra la Gazzetta dello Sport sto potè infilarsi in una fuga scate­ e la Televisione, cela invece l’inno­ natasi in seguito alla caduta del vazione principale del XXXVII « leader » Astrua e trovarsi così Giro, quella che dovrebbe svegliare già sulla laguna, prima di attende­ quei punti morti che non mancano re l’esame delle Dolomiti, vestito di rosa sul più alto gradino della clas­ in nessuna gara a tappe. Da questo punto di vista Goddet sifica. E mentre il Tour 1952 e il Giro è un maestro. Forte delle esperien­ di quell’anno finirono quasi nel di­ ze dell’anno precedente il patron francese, che ha raccolto l’onerosa eredità tecnico-organizzativa d i Desgrange. studia ogni anno qual­ che cosa che serve a stimolare gli appetiti dei corridori che non lot­ tano per le prime posizioni. E que­ sto qualche cosa è sempre valuta­ bile a base di franchi. L’idea di do­ tare abbondantemente delle classi­ fiche speciali serve a svegliare quei corridori che non hanno grandi in­ teressi in graduatoria. Altrimenti la gara si riduce ad una lotta di tre o quattro uomini al massimo, sem­ pre che non ci sia l’atleta che dal­ l'alto della sua superiorità domina e conduce la corsa a piacimento senza permettere colpi di testa a nessuno né azioni di forza che pos­ sono disturbare i suoi sonni tran­ quilli. E di corse a tappe finite con que­ sti estremi è piena la storia cicli­ stica più recente, dal Tour 1952 a Guarda lontano Fiorenzo Magni, l’intrepido campione quello dell’anno scorso, senza voler Internazionale per la nota questiono dogli

d’Italia, del giorno del ciclismo “abbinamenti pubblicitari^.

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indiscusso ed accentuato dal gioco di squadra, nelle corse a tappe. Da parte francese quindi è stato annunciato, dopo la felice esperien­ za del Tour del Cinquantenario, che i quaranta milioni di franchi saranno ripartiti: 200 mila franchi al giorno al vincitore di ogni tap­ pa, 2 milioni di franchi al vinci­ tore assoluto, 200 mila franchi al giorno alla squadra che avrà i tre uomini meglio classificati, tre mi­ lioni di franchi per la formazione prima nella classifica a squadre, un milione di franchi al vincitore del­ la clasifica a punti (il bis del pre­ mio vinto da Schaer e che era chia­ mato G. P. del Cinquantenario) e 150 mila franchi al giorno alla ma­ glia gialla. Ma non si ferma qui la dotazione del Tour. Goddet annunciò infatti un altro milione a disposizione de­ gli organizzatori per intervenire ove si verificasse l’arenamento della corsa per la superiorità troppo mar­ cata di un corridore o di una squa­ dra. E ciò per non correre il rischio di due anni fa quando al Sestriere Coppi era tanto forte della sua pri­ ma posizione da far intervenire gli organizzatori solo per raddoppiare il premio del secondo classificato, ciò nell’intento di dare nuovo im­ pulso alla lotta per la piazza d’ono­ re in quanto non c’era nemmeno da parlarne di lotta di vittoria as­ soluta, tanto solida ed inattaccabile era la posizione della maglia gialla di Coppi. E Goddet concluse la sua conferenza stampa affermando « con Coppi in gara simile eventua­ lità potrebbe ripetersi e noi la pa­ reremo con qualche altro milione ». I promotori del Giro d’Italia in­ vece sono ricorsi alla novità per « simpaminizzare » la grande ma­ nifestazione che in 22 tappe porte­ rà i girini da Palermo a Milano. E’ noto ormai il tracciato della mani­ festazione alla quale tanta cura de­ dicano Vincenzo Tprriani e i suoi collaboratori. La novità, come dice­ vamo all’inizio, riguarda la istitu­ zione del Gran Premio Traguardi Volanti. Si tratta di una ripresa di quelle tappe volanti che fecero la loro ultima apparizione nel Giro del

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1949, la cui classifica generale fu vinta in quell’anno da Conte da­ vanti a Bevilacqua e a Leoni. Ma allora si trattava di poche tappe volanti, una dozzina in tutto, che alla fine entravano in una spe­ ciale classifica. Quest’anno invece il G.P. T.V. si disputa in ben 64 epi­ sodi, quattro per ogni tappa, ad ec­ cezione logicamente delle tappe a cronometro e di quelle che hanno sulle montagne i loro punti di at­ trazione. 11 Gran Premio T.V. dovrebbe dar combattività a quelle zone mor­ te della corsa inevitabili quando, non essendoci in ballo interessi di classifica, gli assi dormicchiano la­ sciando via libera ai « liberi ». Si sa infatti che il Giro d’Italia finisce per risolversi sulle montagne e solo là gli assi si impegnano. L’innova­ zione di quest’anno vuole insomma che il 37" Giro d’Italia non si ridu­ ca ad una marcia di avvicinamento alle montagne, al solo scopo di tra­ sferirsi dalla Conca della Favorita fino ai piedi dei giudici della corsa: i diversi Pordoi, Sella, San Bernar­ do, Stelvio e così via dicendo. Lauti premi saranno in palio. Tanto lauti forse da solleticare lo appetito degli stessi assi: infatti i traguardi saranno dotati di centomila lire di premi ognuno, altre centomila lire sono in palio per la classifica individuale di tappa (som­ mando i punteggi acquisiti nei quattro traguardi del giorno) ed in­ fine un milione per il vincitore del

Gran Premio Traguardi Volanti. Una dotazione di lusso insomma che regge degnamente il lauto con­ fronto con quello del Giro di Francia. L’innovazione di quest’anno che Emilio De Martino vorrebbe chia­ mare «Gran Premio delle Velocità e del Combattimento » movimente­ rà quindi le fasi intermedie del Gi­ ro. Chiamerà in causa i corridori meno dotati sulle salite e quelli che non corrono solo per portare acqua al caposquadra, ma che sono liberi di fare la propria corsa. L’aspetto garibaldino della dotazione obbli­ gherà, nel frattempo, gli stessi assi a non dormire su posizioni ritenu­ te imprendibili perché da una fuga scapigliata nascono a volte autenti­ ci rivoluzionamenti por la classifi­ ca generale. Uno speciale distintivo, la maglia bianca, distinguerà quest’anno il corridore di testa nella classifica del Gran Premio T.V. Tutto insomma è volto, sia al di qua delle Alpi che al di là, a far sì che la combattività entri a vele spiegate nell’ingranag­ gio del Giro e del Tour. 11 tutto per ridurre al minimo lo squilibrio del­ le forze in campo, in quanto dove non arriva il rendimento indivi­ duale eccoti pronte tutte queste ap­ petitose dotazioni parziali, autenti­ ca « simpamina » per far leoni quei corridori che altrimenti resterebbe­ ro sommersi dalla strapotenza di pochissimi eletti. Nino Lombardi

Una nuova rivista sul mondo dello Spettacolo, diretta da Daniele Fabbri è già al suo terzo numero. S’intitola :

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ARRIVAR PRIMI.... centri di addestramento di <«eueroHo Dattilo

Vogliamo cominciare con una polemica? Recentemente abbiamo risposto al sig. Alfredo Berrà del « Corriere dello Sport » di Roma per al­ cuni suoi apprezzamenti sull’organizzazione del CSI nell’atletica leggera. Tra l’altro il sig. Berrà, nello stesso articolo, scrisse che il CSI organizza i Campionati studenteschi con mezzi altrui ed iro­ nicamente precisa che li organizza perché è arri­ vato prima di altri enti. E’ esatto, sig. Berrà, siamo arrivati prima su lutti, nello sport studentesco in particolare, siamo arrivati prima di tutti gli altri in lutti gli sport riservati ai giovani. 11 Centro Sportivo Italiano celebra i suoi dieci anni di vita, è nato quando la vita nazionale era in pieno disordine, ha innalzalo la sua bandiera e ha lancialo l’appello alle masse giovanili, ha chia­ mato sui campi dello sport i ragazzi che gli orrori della guerra avevano appassito, ha loro indicato la sana vita dell’agonismo sportivo nelle palestre e sui campi, li ha richiamati ad una realtà di vita avente il sorriso di un allo ideale, ha detto loro la parola fraterna, la parola della fede e dell’amore, li ha lanciati nelle competizioni aventi la sigla del rispetto sociale e della lealtà. Anni duri allora! Anni duri per chi per primo credeva come crede allo sport puro — inteso nella pienezza dei suoi ideali — senza le mèle dell’oro — ma con la certezza di raggiungere quelle del bene. Il CSI iniziò la faticosa via dell’organizzazione sportiva — nacque nella famiglia della GIAC — s’indirizzò nella più modesta periferia e giunse nelle scuole — arrivò primo fin d’allora — con qualche anno di vantaggio. Il CSI viveva con mezzi esprimenti povertà aveva solamente una ricchezza : la volontà più te­ nace di fare del bene alle masse giovanili per mez­ zo dello sport.

Sarebbe di cattivo gusto narrare (pianti sacrifici sono stati compiuti — sarebbe come offendere l’opera creata dal niente — un’opera compiuta con 10 spirito dell’apostolo — con la volontà dei forti. 11 passato del CSI è come una vivida fiaccola che non può essere spenta neanche dalla bora specula-

trice di gente mediocre che talvolta si affanna nei poveri meandri del pettegolezzo per diminuirne la straripante forza che sa di vittoria. Ci rifiutiamo di credere che il giornalista ro­ mano appartenga alla schiera dei nostri denigra­ tori. Egli è solamente male informalo e non ci co­ nosce. Peccato! Il C.S.I. per anni ha fatto tutto da solo, ha do­ vuto superare incomprensioni, talvolta ha dovuto superare le barriere più difficili. Ha infine rag­ giunto posizioni di preminenza c sotto ogni campa­ nile d’Italia la sigla del CSI è oggi presente con le sue schiere di giovani atleti. Altre organizzazioni sono venute fuori nel nome dello sport — esse sono nate con il conforto della signorile comprensione — hanno percorso le vie già tracciate dai precursori — hanno avuto un cam­ mino tranquillo e comodo — e oggi con l’etichetta dello « sport » svolgono la loro attività anche se i mezzi a disposizione non possono essere mai quelli che occorrerebbero. Abbiamo scritto poche parole — ma esse sono la testimonianza di una storica verità — e la verità è sempre degna del rispetto di ogni persona per bene. Infine, abbiamo voluto dire al mondo sportivo, e al sig. Berrà in particolare, che il CSI arrivando prima degli altri nell’organizzazione dell’attività sportiva nelle scuole, non ha leso i diritti di nes­ suno, ma ha avuto un ambito riconoscimento da parte del CONI che ha usato comprensivo riguar­ do verso chi primo fra tutti, entrò nella scuola per fare del puro sport nell’immediato dopoguerra.

Le iniziative del CONI verso i giovani Il Centro Sportivo Italiano ha appreso con par­ ticolare letizia che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano abbia disposto la costruzione di palestre e di piscine. Le attrezzature sportive sono la base più idonea per favorire la pratica degli sport ed il provvedimento non può che suscitare una gradita soddisfazione nel mondo sportivo. E’ con spontanea gioia che oggi vediamo in tutta Italia sorgere varie attrezzature — è un fio­ rire di lodevoli opere atte alla tutela fisica dei gio-

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vani — atte a migliorare e perfezionare nell’ago­ nismo le promesse di un prossimo domani — e nell’accrcsciuto numero di praticanti — il campo delle probabilità per creare altcti più idonei — diviene sempre migliore e la speranza di ottenere risultati lusinghieri sempre più positiva. Centri di addestramento.

Il CONI nel creare i Centri di Addestramento nell’atletica leggera enei nuoto — ha dimostrato una spiccata sensibilità che deve essere seguita dal inondo sportivo italiano con la simpatia più viva. L’atletica leggera — che possiamo definire la regina di tutti gli sport — ha necessità di cure par­ ticolari. E’ lo sport che più degli altri richiede sa­ crificio — ogni giovane praticante deve essere cu­ rato e nel fisico e nello spirito: l’atletica leggera richiede la più completa dedizione — l’indispensa­ bile assistenza tecnica deve essere confortata da una forza inorale che deve fare perno su ogni s:ingoio. L’atletica leggera non è un giuoco: ma un com­ plesso di sacrifici e di forza di volontà; non è come il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, il tennis, il ciclismo, l’equitazione, lo sci, che sono gli sport che, pur richiedendo sforzi fisici notevoli, nel con­ tempo divertono i giovani praticanti. Siamo certi che con tali intenti il CONI si sia avviato sulla via migliore, i successi non potranno mancare, l’Italia potrà avere dei campioni che di­ fenderanno con onore le loro maglie azzurre e si avranno benefici effetti sulle masse giovanili.

! f. b

Sembra assurdo, che la nostra penisola bagnata da tanta acqua marina, non debba farci emergere del nuoto. In Italia si nuota poco; se fosse possi­ bile effettuare una statistica di quante persone san­ no nuotare, il risultato sarebbe veramente mortifi­ cante. Non riteniamo di fare una constatazione origi­ nale se affermiamo che il nuoto agonistico potreb­ be avere un grande sviluppo se vi fossero sufficienti piscine. L’Italia è povera di piscine, ne consegue che l’attività natatoria non agonistica e parzialmen­ te agonistica, si effettua per due mesi all’anno, e cioè nei mesi estivi. La costruzione di piscine invernali è costosa, in modo sconfortante. La soluzione, quindi, si presenta con innumere­ voli difficoltà ben difficilmente superabili, tenendo presente anche la situazione finanziaria dei comuni delle città di tutta Italia. Necessita, quindi, che tutti gli sforzi siano indi­ rizzati nel periodo estivo, onde consentire un’atti­ vità efficiente, in favore delle masse giovanili della nazione. Il Centro di Addestramento creato dal CONI per alcune città d’Italia, è una lodevole iniziativa e l’avere preventivato notevoli manifestazioni giova­ nili per il prossimo anno, darà indubbiamente ri­ sultati felici. Il costruire quaranta piscine, significa

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la parziale soluzione per piccoli centri: questi com­ plessi di opere onorano lo sport italiano, ina non possono essere sufficienti alle reali esigenze che la nazione richiede per la sua gioventù. Comunque, necessita essere lieti che le... acque si siano mosse. Quanto mai è benefica una istituzio­ ne di alcuni Centri di Addestramento. L’affermare che manchiamo di tecnici e precisamente di alle­ natori provetti, è cosa di pubblico dominio. L’ef­ fettuazione dei corsi per tecnici sarebbe quanto mai indispensabile per il complesso organizzativo na­ tatorio. Esaminando le discipline dei Corsi di Adde­ stramento, è bene considerare che il mandare i ra­ gazzi dai sette ai quattordici anni in piscina onde ottenere l’abilitazione al nuoto c alcuni brevetti aventi pittoresche denominazioni, debbono conside­ rarsi oltre tutto atti di missionaria quanto umana bontà. Sei Centri di Addestramento immediatamente, altri ne verranno organizzati, formano un comples­ so di alto livello. Siamo sicuri che da tali scuole verranno i campioncini, le promesse per un mi­ gliore domani nel campo agonistico. Il problema è vasto: nel prossimo numero affi­ deremo al nostro De Zucco l’incarico di commen­ tare con la competenza della sua tecnica di cam­ pione e di cultore del nuoto, i profili tecnici di questo sport sano ed atleticamente completo. Il Centro Sportivo Italiano è pronto a scattare con i suoi giovani nuotatori — la primavera è un gioioso campanello che dà l’avvio alle prossime at­ tività — noi nutriamo una muta speranza: quella di dare allo sport del nuoto italiano un altro cam­ pione d’Italia che provenga dalle nostre file... Generoso Dattilo

L'abc dello sport LA SOCIETÀ’ SPORTIVA

di NATALE BERTOCCO — Indispensabile a tutti i dirigenti di qualsiasi disciplina sportiva,

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LÀ GRANDE RASSEGNA «CAMPESTRE 1954» DEL C.S.I.

Tutto...

dodici minuti,, di Mario Bolletta

L’ardente atmosfera di entusiasmo che ha te­ nuto avvinti quanti hanno assistito alla spettacolare giornata di Rimini, ha avuto istanti di inconteni­ bile passione che ha unito in un’unica armonia protagonisti e spettatori. Sono stati circa dodici minuti di vivace impe­ gno tra questi meravigliosi ragazzi che hanno con­ vinto della serietà e della maturità raggiunte dalla nostra Organizzazione, quanti hanno avuto la gra­ dita occasione di assistere al confronto diretto di oltre una centuria di giovani promesse, cresciute nella grande famiglia del C.S.I. Il risultato agoni­ stico ha confermalo chiaramente la bontà del me­ todo seguito attraverso le selezioni iniziali svolte nei centri minori, perfezionate nei confronti zonali e provinciali e che hanno trovato la loro conclu­ sione nell’appuntamento di Rimini. Questa gara non ci ha dato soltanto il nuovo campione del C.S.I. della « Campestre ’54 », ma ci dice che il grado potenziale raggiunto dai nostri Comitati Provinciali c Zonali, in questo importante settore dello sport, ha avanzato sensibilmente le sue posizioni. Degli oltre 150 aventi diritto a disputare la fi­ nale nazionale si sono allineati alla partenza ben 127 atleti rappresentanti 65 Comitati Provinciali e Zonali, e di questi atleti, 120 sono stati coloro che hanno tagliato il traguardo in un tempo di gran lunga inferiore ai 6’ previsti come il massimo. Infatti, la gara che ha avuto istanti di partico­ lare impegno, specialmente nella prima metà del percorso, ha continuato con incerta vicenda fin sulla linea di arrivo, tanto è vero che il distacco tra i primi 20 classificati è appena di 35” e quello tra il primo e il secondo arrivato, risulta di un mi­ nuto secondo appena. Ma tutti i classificati sono giunti a distanza così ravvicinata che la Giuria di arrivo ha dovuto dimostrare doti di particolare ca­ pacità nel registrare i numeri dei concorrenti che giungevano con rapidità, l’uno dietro l’altro.

Ha vinto Luciano Lacchi della U. S. Coin di Ve­ nezia, meritato premio ai suoi sacrifici poiché ha dimostrato di possedere una notevole volontà ago­ nistica malgrado la delusione provata lo scorso ot­ tobre a Cagliari nella gara dei 5000 metri svoltasi durante i Campionati Nazionali su pista del CSI. In tale occasione, infatti, l’aitante e bonario Lucchi, mentre stava dimostrando di essere degno della vittoria, per una improvvisa indisposizione dovette rinunciare al successo, tuttavia proseguì la gara fino al termine, con uno sforzo eccezionale che suscitò nel numerosissimo pubblico istanti di vibrante am­ mirazione e richiamò alla memoria il simile epi­ sodio occorso all’indimenticabile Dorando Pietri nella maratona del 1908 alle Olimpiadi di Londra. Se il vincitore, pur essendo un prodotto del nu­ meroso vivaio che con tanta cura il CSI sta colti­ vando spiritualmente e agonisticamente, non è del tutto nuovo alle competizioni atletiche, numerosi sono stati i giovani che in questa gara si sono affer­ mati in modo deciso, balzando alla ribalta della notorietà. Basta scorrere il lungo ordine di arrivo per ritracciare fra i primi, nomi nuovi non ancora noti in campo nazionale, quali Nittoli di Teramo, che ha conteso il primo posto a Lucchi fin sul tra­ guardo; Assi di Moffetta terzo arrivato, Piazza di Ferrara, Valerio di Catanzaro, Campione di Reggio Calabria, Di Pietro di Pescara, Vespo di Catania, Zinni di Vasto, Fornaroli di Crema e tanti e tanti altri, che vorranno farci venia se non allunghiamo l’elenco delle citazioni. Ad una analisi serena e coscienziosa, di questa brillante manifestazione, di certo non sfugge che il successo riportato non può esso soltanto costitui­ re quel « tutto » in cui, in difinitiva, si esaurisce il brevissimo spazio di « dodici minuti ». Entro que­ sti limiti brevi c’è assai di più e di meglio, ignorato dai più, ma noto a tutti quei generosi e appassio­ nati organizzatori e dirigenti, la cui attività non di rado conosce tutta l’amarezza e l’ardua fatica della

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propria diffìcile strada. Essa è infatti una segreta

Lombardia, in testa alla graduatoria con punti

storia di pazienza, di perseveranza di oscura dedi­

1.227, troviamo le Puglie con punti 639; poi l’Emi­

zione di tutti coloro che operano in seno alla gran­

lia con punti 618 seguita dalle tre Venezie con 662;

de famiglia del Centro Sportivo Italiano, intesi alla

c notiamo ancora la Sicilia con punti 591, il Lazio

scoperta ed alla selezione di quei giovani, le cui

con 479 c l’Abruzzo con 347. Menzione particolare

capacità agonistiche, opportunamente addestrate,

inerita la Puglia rientrala con una fioritura di rin­ novate energie che l’hanno innalzata al primo po­

daranno i campioni di domani. Né basta, ma lo sviluppo e la specializzazione

sto nella valutazione dei singoli Comitati e fra le

del Centro Sportivo Italiano, sono curati con affetto

primissime regioni come attività in questo campo

e con fermezza, anche perché i propri atleti debbo­

propagandistico. Per poter parlare di tutti, dovrem­ mo dilungarci troppo c rischieremmo di sminuirne i valori.

no essere i migliori non solo nella forza e nell’au­

dacia, ma soprattutto nello spirito. Sono tutte manifestazioni propagandistiche le

nostre, per cui il successo maggiore ci viene, non

Ci si consenta, comunque, di rivolgere un pen­ siero di compiacimento ai nostri collaboratori che

tanto dal valore del risultato di una gara, quanto

hanno concorso al successo di questa riuscita ma­

dalla forza di penetrazione dei vari centri della no­ stra amata Penisola, nell’intento di educare allo

nifestazione.

sport le masse giovanili italiane. E attraverso que­

tosi dopo le prove organizzative fornite nel decorso e in quest’anno, ai Comitati tutti che dal dicembre

sta nostra manifestazione primaverile che, per al­ tro, non è che un piccolo episodio di una lunga

serie di molteplici attività sportive, scorgiamo che all’alba del suo primo decennio il CSI è presente

in tutte le contrade con efficiente struttura. Sempre guardando all’odierno risultato, scorgiamo che i 61

Dal Comitato Zonale di Rimini, ormai laurea­

ad oggi hanno tenuto testa con le loro molteplici

gare campestri per l’intera stagione, agli anonimi collaboratori che con il loro contributo di passione

e competenza concorrono alla continua affermazio­ ne del Centro Sportivo Italiano.

Comitati Provinciali e Zonali che hanno conseguito

Un grazie di cuore esprimiamo ai Giudici della

un punteggio, sono suddivisi in parti quasi uguali tra il Nord, il Centro ed il Sud d’Italia. Si potrebbe

FIDAL ed ai cronometristi clié mediante la loro disinteressata opera viene imposto il crisma della

quasi dire che sia stata stabilita una graduatoria

legalità a tutte le nostre manifestazioni di atletica

progammata anziché ottenuta attraverso il risultato

leggera.

di una manifestazione regolarmente disputata dai loro selezionati rappresentanti.

Il primo posto è stato conquistato da un Comi­ tato Zonale del Sud, quello di Moffetta, che nono­ stante la sua recente costituzione ha superato Co­

Dopo il brillante successo di questa prima fase del nostro programma, attendiamo fiduciosi gli ul­

teriori sviluppi delle altre prove fissate in calen­ dario per l’intero anno.

In questi giorni si ripopolano i campi sportivi

mitati di gran lunga più anziani e più attrezzati.

per l’attività su pista e torna a proposito ricordare

Ha svolto un minuto lavoro organizzativo tra le sue

che lo slancio impresso al lavoro ora incluso, suona

Unioni Sportive che gli ha fatto raccogliere con

impegno per tutti a continuare con crescente ope­ rosità. Rammentiamo il torneo delle « leve » non­

profitto, quest’ambita affermazione. Ma anche quel­

li di Rimini e di Viterbo, di Latina e di Reggio

ché la preparazione ai Campionati Provinciali e

Calabria, nonché quelli di Teramo, di Ravenna, di

Zonali su pista che si concluderanno, questi ultimi,

Brindisi, si sono inseriti audacemente fra i più noti.

in fase nazionale.

Brescia ha conservato il secondo posto che ottenne anche Io scorso anno e Genova è passata al quinto

posto. Il Comitato di Bergamo, che primeggiò nel ’52 e nel ’53, quest’anno è rimasto incomprensibilmen­

Un imperativo suona uniforme per ciascuno di noi : celebrare degnamente il I Decennio del Cen­ tro Sportivo Italiano.

diario Bolletta

te assente. Intratteniamoci ancora brevemente in questo esame di valori: scorgiamo che fra i primi trenta

Comitati classificati, sommando i punti ottenuti da ciascuno di essi, si alternano ancora con simpatica emulazione le varie regioni d’Italia. Così dopo la

L’ORDINE DI ARRIVO 1. LUCCIII LUCIANO, U.S. Coin, Venezia, 11’58”; 2. Nitidi Amedeo, U S. D’Alessandro Teramo, 11’59”; 3. Assi Tommaso U.S. Landolli Molletta, 12 01 ; 4. Cattaneo Pie­ tro, U.S. Gallaratese Varese 12’04”; 5. Piazzi Gino, Virtus


Ferrara, 12’07”; 6. Amiga Vittorino, Coin Venezia, 12’09”;

lerio, Ars et Robur Cesena; 87. Brandis Giulio, Fortitudo

7. Valerio Marino, Neo Castrimi Catanzaro. 12’12”; 8. Gan-

Sassari; 88. Siriani Ugo, Manzoni Brindisi; 89. Bandone

dini Giorgio, Atletica Brescia, 12’14”; 9. Campione France­ sco, Folgore Reggio Calabria, 12’15”; 10. Di Pietro Nicola, Aurora Pescara, 12’17”; 11. Vespo Salvatore, Caramha Ca­

tania; 12. Zinni A., Aurora Vasto Chieti; 13. Fornaroli P„ Frassati Crema; 14. Baghini Massimo, U.S. Olimpia Viterbo;

15. Morini M, U.S. Castelletto Genova; 16. Luti Carlo, Olim­ pia Viterbo; 17. Giunta Giulio, Loreto Pesaro; 18. Oliva

Antonio, Velox Messina; 19. Pica Antonio, Audax Napoli; 20. Crisliticllo Antonio, G. Bartali Avellino; 21. Innocente

Pietro, Libertas Latina; 22. Di Meglio Silverio, Gennargen-

Giancarlo, Serravalle Vercelli; 90. Siaretta Giuseppe, Terniolese Campobasso; 91. Martini Romano, Velo d’Astico Vicenza; 92. Paladin

Livio,

Polo

Vittorio

Veneto;

93.

Chillè Paolo, Vis S. Clemente Messina; 94. Pugliese Giu­

seppe, Libertas Potenza; 95. Ludergnani Ippolito, Folgore Modena; 96. Angelctti Angelo, Civita Castellana Viterbo; 97. Concioni Giuseppe, Stella Azzurra Roma; 98. Bologna

Pasquale, Spcs Firenze; 99. Martinelli Enzo, S. Lazzaro Ve­ rona; 100. Sassi Vittorio, Torre Reggio Emilia; 101. For-

ghicri Adriano, Ardens Mantova; 102. Franceschi Antonio,

tu Nuoro; 23. Ravagli Angelo. Bagnacavallo Ravenna; 24.

Olimpia Pesaro; 103.

Arcari Mario, Fulgor Lodi; 25. Strinati Franco, Franco

101. Michelozzi Gianpiero, Freccia Juve Firenze; 105. Ma-

Platina Cremona; 26. Clementi Elio, S. Giov. Marignano

■laguti Dante, Folgore Modena; 106. Berlini Giancarlo, Al­

Rimini; 27. Fornati Giovanni, Chiavenna Como; 28. Mo-

ce Firenze; 107. Fortin Armando, Galileo Padova; 108. To-

Lavarmi

Amerigo,

Velathri

Pisa;

reale Ezio, Rebanzacco Udine; 29. Lamporelli Franco, Sa­

gnolo Rino, Duomo Treviso; 109. Beraldo Mario, Vigor

cro Cuore Molletta; 30. Curio Sergio, Landolfi Molfetta;

Treviso; 110. Vegro Aquilino, Galileo Padova; 111. Paresut-

31. Caggiano Alfonso, Cesareo Napoli; 32. Guacci Ennio,

ti Ezio, Remanzacco Udine; 112. Lorusso Mauro, D. Bosco

Fortidudo Lecce; 33. Verdina Giuliano, Amatori Genova;

Bari; 113. Zucchelli Sergio, Duomo Crema; 114. Ginelli

34. Mazzeo Giuseppe, Vis S. Clemente Messina; 35. Ragaz­

Paolo, Riccardi Milano; 115. Di Pasqua Faustino, Excelsior

zini Alfredo, Atletica Brescia; 36. Samaggio Gianfranco,

Velo d’Astico Vicenza; 37. De Stefano Gabriele, Vigor Reg­ gio Calabria; 38. Vugari Gianfranco, Vittoria Ancona; 39.

Cima Cesare, U.S. Verucchio Rimini; 40. Tangheroni Ren­

Bari; 116. Caricato Pietro, Marcozzi Cosenza; 117. Bozetto Giuseppe, Polo Vittorio Veneto; 118. Spagna Luigi, Saturno Guastalla Reggio E.; 119. Castellanetta Antonio, Velathri Pisa; 120. Monfrini Enzo, Rederese Mantova.

zo, Adi Lucca; 41. Polo Giuseppe, Fortitudo Sassari; 42.

CLASSIFICA PER COMITATI

Bonfadini Aldo, Atletica Brescia; 43. Brusatelli Giorgio. Pallio Como; 44. Bonini Arnaldo, Nova Juventus Lucca;

45. Balbo Virgilio, Bersi Cuneo; 46. Fioravanti Alberto, Assi Massa Carrara; 47. Spinello Gianpaolo, Montepallidi

Trento; 48. Conte Giusto, Manzoni Brindisi; 49. Sgandurra Giuseppe, Ferrini Siracusa; 50. Piu Paolo, Buseto Cagliari; 51. Bravi Dino, Olimpia Pesaro; 52. Tommasi Enzo, Tos

Trento; 53. Vanzaghi Andrea, Scalvino Vercelli; 54. Briguccia Vincenzo, Robur Palermo; 55. De Vincenzi Piernia­

rio, Sfondrati Cremona; 56.

Aiacchini

Paolo,

Cellerino

. Alessandria; 57. Parmoli Alberto, Fulgor Lodi; 58. Ugoli­ ni Giovanni, Juvenes Riniini; 59. Martini Emilio, Bagna­ cavallo Ravenna; 60. Boria Luigi, Caramba Catania; 61. Mutinati Mario, Loco Rotondo Conversano; 62. ludicello

Mario, Fucis Caltanissetta;

63.

Pigini

Luciano, Riccardi

Milano; 64. Morose Michele, Alpina Trieste; 65. Hreschiach Giglio, Alpina Trieste; 66. Belprato Vincenzo, Libertas La­

tina; 67. ludicone Guido, Libertas Latina; 68. Ferrari An­ tonio, Virtus Ferrara; 69. Erba Edmondo, Lambruschini

Parma; 70. Invernizzi Luciano, Assi Milano; 71. Patroni

Aldo, Ciac Teramo; 72. Bigagnoli Luigi, Valcggio Verona;

73. Tebaldo Giancarlo, Audax Cesena; 74. Lana Italo. Du-

fot Novara; 75. Bardozzetti Raffaele, Termolesc Campobasso; 76. Bava Gianpaolo, Dufor Novara; 77. Zolesi Aramis,

Manzoni Brindisi; 78. Candido Elio, Fulgor Lecce; 79. Gabras Gianfranco, Esperia Cagliari; 80. Antenucci Agostino,

Juventus Chieti; 81. Vanaxel Antonio, Gaudiuni Palermo;

82. Vanaxel Mario, Gaudium Palermo; 83. Deghini Orio, Amatori Genova; 84. Dugini Fortunato, Pia Casa Arezzo; 85. Caputo Matteo, Frassati Conversano'; 86. Paganelli Va-

punti conc.

1 Molfetta 2 Brescia 3 Rimini 4 Viterbo 5 Genova 6 Venezia 7 Messina 8 Latina 9 Pesaro 10 Reggio C. 11 Napoli 12 Como 13 Catania 14 Teramo 15 Ferrara 16 Cremona 17 Lodi lo Ravenna 19 Lucca 20 Brindisi

21 22 23 24 25 26 27 28 29

Palermo Chieti Trento Lecce Milano Crema

Vicenza Sassari Cagliari

30 Trieste 31 Varese

322 299 261 258 253 219 239 230 211 210 206 186 185 183 183 176 175 174 172 171 167 164 157 1-16 137 130 129 128 127 127 121

3 3 3 3 3 2 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 2 2 2 3 2 2 2 2 2 1

32 33 34 35 36 37 38 39 ■10 41 42 43 4-1 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62

punti concCatanzaro 121 1 Pescara 118 1 117 2 Udine Vercelli 114 2 110 2 Conversano Avellino 108 1 Nuoro 106 1 Novara 2 106 Cesena 97 2 2 Campobasso 91 90 Ancona 1 n Verona 85 Cuneo 83 1 Massa Carrara 82 1 Siracusa 1 79 3 Firenze 76 72 Alessandria 1 Caltanissetta 66 1 Parma 1 59 Modena 2 56 Vittorio V. 47 2 Arezzo 4-1 l 2 Padova 39 2 39 Treviso 2 Reggio E. 38 2 35 Mantova 34 1 Potenza 2 34 Pisa 31 1 Roma 2 29 Bari 12 1 Cosenza

21


FUNZIONI

SPORT

Il massaggio sportivo Pochi minuti prima del <s via » al Giro di Lombardia di quest’anno mi accadde di osservare un fatte­ rello curioso se non insolito: il cor­ ridore svizzero Kubler, ex campio­ ne del mondo, accorreva per chie­ dere un consiglio essendogli insor­ to improvvisamente bruciore uren­ te sulla parte dell’addome e al to­ race. Scopro la zona dolente e i miei occhi constatano un arrossamento intenso, diffuso in modo tale da ap­ parirmi, l’elvetico, come un... pelle­ rossa! Saltabeccava il malcapitato rac­ contandomi che per rimediare al freddo (era una giornata di pioggia continua, scrosciante) e onde tro­ varsi già in piena efficienza al par­ tire aveva pregato un ex corridore francese lì presente di massaggiar­ lo con un linimento riscaldante. Questi, davvero inesperto, sce­ glieva un preparato... fin troppo revulsivante, per di più andava a soffregarlo energicamente proprio là dove la cute è più sensibile agli agenti esterni! Nessun massaggiatore diplomato avrebbe commesso simile enormità. Il povero Kubler in preda ad un vero eritema cutaneo aggravato dal contatto della maglia di lana, non stava più nella pelle e a stento riu­ scimmo a calmarlo con detersione a mezzo di alcool e suffusioni di olio mescolato all’acqua. Si ritirò alle prime difficoltà, innervosito e menomato. Con questo si dimostrò all’ evi­ denza che ogni parte del corpo ri­ chiede una varietà propria delle manualità massoterapiche e che la scelta del linimento è di estrema importanza perché diversi sono gli effetti. Soprattutto bisogna che - il massaggiatore studi e rifletta sugli ingredienti che compongono un li­ quido o una pomata da massaggio. Bisognerebbe anche poter studiare, o almeno valutare le condizioni at­ mosferiche per prevedere se all’iniziare della sudorazione (dopo qual­ che tempo di una corsa o di un gio­ co) la semplice revulsione provoca­ ta non potrebbe costituire una di­ minuente dell’effìcenza atletica. Ri­ cordo a proposito un errore com­ messo al Giro di Francia 1953 dai corridori Fiorenzo Magni e Raphael

22

Geminiani nonché da molti altri: dovevano scalare un passo impor­ tante l’indomani e supposero perciò che il freddo sarebbe stato più in­ tenso sulle vette che alla partenza: optarono perciò i più (chè i pareri erano discordi) che bisognasse usa­ re unguenti molto riscaldanti alle gambe per soffrire meno il freddo dei 2.000 metri. Si partì col fresco­ lino del mattino ma alle prime ram­ pe il cielo diradò le nubi ed un sole sfolgorante venne a martoriare gli arti paonazzi! Anche molti scalatori ci rimise­ ro... le penne e furono più accorti in avvenire! Il massaggiatore, che tale deve essere per acquisiti studi di ana­ tomia, patologia del pronto soccor­ so e per lunghe esercitazioni pra­ tiche, deve conoscere, ripetiamo, le varie sensibilità cutanee nei vari territori del nostro corpo e l’esatta composizione chimica dei linimen­ ti da usare, deve infine tener conto delle condizioni atmosferiche e am­ bientali. Per insegnare tali accorgimenti io spesso suggerisco al novellino il seguente metodo: prenda un noto preparato come il linimento Sloan, assai riscaldante se usato puro, mo­ stri come diluirlo (basta raggiunta proporzionata del comune olio di olive) nei casi voluti. Imparerà presto ad usarlo puro per una azione immediata con sem­ plice frizione di breve durata e in­ tensità, a mescolarlo con olio a me­ tà per ottenere un effetto sportivo a lungo raggio, a scendere alle di­ luizioni di un quarto o meno per un massaggio sportivo che si deb­ ba ripetere ogni giorno come acca­ de fra gli atleti. Quando, col sicuro termine di pa­ ragone linimento Sloan-olio sarà padrone delle varie sensibilità, il massaggiatore potrà lanciarsi in ogni virtuosità professionale sicuro che incidenti come quello raccon­ tato e accaduto a Kubler, mai gli capiteranno. Le funzioni del massaggio nello sport si compendiano essenzial­ mente: a) attivazione della circolazio­ ne linfatica e sanguigna della cute e degli organi sottostanti con au­ mento della temperatura locale;

b) favorita secrezione delle glandolo sebacee e sudorifere; c) azione sedativa sui rami nervosi sensitivi, eccitante su quel­ li vasomotori e trofici, attraverso modificazioni circolari o nutritive, perciò azione antidolorifica; d) aumento del tono muscolare; e) favorito assorbimento dei versamenti quando è praticato sul­ le articolazioni, conoscendone la esatta indicazione medica; f) acceleramento del ricambio organico con favorita eliminazione dei materiali di rifiuto. Nella pratica sportiva le princi­ pali indicazioni del massaggio sono: 1) eccitare, tonificandoli e scio­ gliendoli, determinati gruppi mu­ scolari, prima dello sforzo voluto; 2) sedare, a gara compiuta, i muscoli contratti e intossicati; 3) calmare il dolore in caso di sofferenza; 4) migliorare l’efficenza neuro­ muscolare. Quali sono i movimenti fonda­ mentali per ottenere, di volta in volta, queste azioni? Eccoli: sfioramento, pressione, frizione, impastamento, percussio­ ne o battitura; vibrazione. Se questi elencati sono i fonda­ mentali, possiamo aggiungere dei movimenti derivati altrettanto uti­ li in possesso dell’esperto massag­ giatore. Sono: il pizzicamento; il rotola­ mento; il movimento a tre tempi (Alabisio). Ognuno di questi movimenti ha la sua funzione: la.bravura e l’abi­ lità del massaggiatore saprà distin­ guerli per applicarli e ottenere di caso in caso l’effetto terapeutico o sportivo desiderato. Da aggiungere la nota di eccel­ lenza nell’arte allisciatoria: la gin­ nastica passiva che può costituire e sostituire a volte un vero e proprio massaggio. Quanti infermi, quanti campioni sportivi devono a razionali prati­ che di massaggio la restituzione di una normale efficienza fisica o il raggiungimento di limiti atletici spettacolosi! Giuseppe Fruttini


Non possiamo iniziare questa nostra rapida rassegna della mas­ sima manifestazione annuale che il C.S.I. organizza per i suoi pon­ gisti senza esternare ai solerti Di­ rigenti del Comitato Zonale Au­ tonomo di Rimini il nostro più vivo compiacimento e la nostra gratitudine per l'impeccabile e si­ gnorile organizzazione della finale nazionale. Questo gradito dovere, è d'uopo farlo in apertura di rela­ zione in quanto se il Campionato quest'anno ha avuta la sua più per­ fetta realizzazione periferica, la riuscitissima finale, nazionale l’ha mirabilmente concluso: e di que­ sta brillante conclusione i Dirigen­ ti di Rimini ne sono stati gli arte­ fici principali, sia per aver appron­ tata la storica e grandiosa sala nel­ la (piale hanno avuto brillante svolgimento le gare, sia per la mi­ nuzia di particolari organizzativi che sono stati utilissimi per il buon andamento della complessa manifestazione. Siamo altresì certi che la mezza centuria dei parteci­ panti approveranno i nostri rin­ graziamenti ed anzi li accrescereb­ bero volentieri in considerazione anche dell'ottimo trattamento ri­ cevuto nell'accogliente Pensione Tergeste.

Forse i Dirigenti di Rimini avranno perso qualche chilo di pe­ so, forse qualche capello bianco sarà spuntato per le molteplici dif­ ficoltà superate, ma a loro (ma­ gra!) consolazione potranno sem­ pre avere il nostro più sincero ed affettuoso grazie per quanto han­ no fatto. Le più rosee previsioni sull’an­ damento del Campionato Naziona­ le quest'anno sono state ampia­ mente superate dalla luminosa realtà dei risultati: 93 (dico novantatre) eliminatorie provinciali e zonali con 2.650 partecipanti, par­ tecipanti effettivi, non «fasulli», controllati uno per uno negli sche­ dari!

Queste, iperboliche cifre dònno l'esatto specchio dell'interesse su­ scitato nelle nostre UU. e GG. SS., da questa attività a carattere pre­ minentemente associativo, nonché dell’impegno profuso da tutti i no­ stri Organi Periferici per far arri­ dere alle prove del Campionato il

Conclusa a Rimini una interessante

attività

associativa invernale

Il veneto TREVISIOL nel singolo

i rimali PETfìELLI-CELATA nel doppio campioni nazionali per il 1954

di Tennis da Tavolo del C. S.I. di Filippo Dragotto

più lusinghiero dei successi sia tec­ nico che organizzativo. La componente di queste inesau­ ribili- energie sprigionate dal Cen­ tro e dalla Periferia, in un armo­ nico insieme di forze convergenti, è stata la più ben riuscita edizione del Campionato, dalla sua istitu­ zione ad oggi. Conclusione più bella però que­ sto Campionato non poteva avere. Nell’incantevole Rimini, con un magnifico tempo primaverile; nel­ la storica Sala dell'Arengo, le fi­ nali nazionali, sintesi di tutto il lavoro svolto in periferia ed al

Centro, hanno avuto la loro fasto­ sa realizzazione. E certamente il livello tecnico dei partecipanti, V interessante svolgimento delle gare, incerte ed avvincenti tutte, la minuziosa ed amorevole regia della C.T.N. han­ no dimostrato una volta di più la maturità organizzativa ed agoni­ stica del C.S.I. in tutti i campi del­ l’agone sportivo, avvalorata anche dall' impeccabile comportamento, sia in gara che fuori, di tutti gli atleti partecipanti. Ma le gare oltre a dimostrare ampiamente il nostro precedente

23


asserto, ci hanno offerto un con­ fortante quadro di un costante (pianto sensibile miglioramento tecnico e stilistico delle forze pongistiche del C.S.I. Sia nei singoli che come livello medio, questo mi­ glioramento è balzato netto agli occhi degli esperti è quanto mai significativo poi in (pianto esso è stato più marcato in quelle Re­ gioni. nelle quali soltanto il CSI pratica questa sana attività fisico­ ricreativa.

Gli atleti della Calabria, della Lucania e Sicilia hanno dimostra­ to un netto miglioramento, mentre il doppio del Lazio quest’anno è riuscito a conseguire quell’ affer­ mazione che sin dalla prima, edi­ zione stava inseguendo con costan­ za e tenacia. Ma se il complesso ha denotato il miglioramento più convincente, anche il valore dei singoli, è stato all’altezza della situazione. Nel singolo oltre il brillante vin­ citore, Trevisiol, abbiamo potuto ammirare il battagliero Fioni (che si è vista soffiare, la vittoria finale dall’esperienza e dalla sagace con­ dotta di gara di Trevisiol, che riusciva ad assicurarsi il secondo set dell’entusiasmante confronto diretto pur trovandosi nella pre­ caria condizione di aver già perso il primo set e di stare in svanfaggio per 1 a 11), l’accorto e cal­ missimo Fasino, buon terzo ed in promettente miglioramento, lo scoili posto Lombardi, che alterna­ va cose pregevolissime ad ingenui­ tà da principiante: per conclude­ re con un accenno al lungo Assumma, che con la sua tattica tempo­ reggiatrice è riuscito ad ottenere un onorevole piazzamento (le sue partite faranno epoca per la lun­ ghezza dei palleggi e la estempo­ raneità delle sue trovate... foto­ grafiche). Degli altri un accenno volante: incostante Temiliano Gianni, ben preparato e meritevole di un mi­ glior piazzamento il genovese Be­ vilacqua, che un banale contrat­ tempo ha tolto dalla rosa dei pri­ mi; ammirevoli per tenacia e buo­ na volontà Riitano di Napoli, Sa­ nateli! di Firenze e Porru di Ca­ gliari; ancora immaturi invece e bisognevoli di esperienza agonisti­ ca Cianchetta di Vasto, Giolito di

!

24

Alessandria; Bugari di Ancona e Parca di Terni (questi due ultimi hanno battuto il record di punteg­ gio terminando il secondo set delI incontro diretto 31 a 29); inferio­ ri all'aspettativa e palesamento im­ preparati Di Stefano di Potenza, Canepel di Trento e Pantaleo Ita­ lo (il papà della comitiva). Nel doppio la battaglia è stata più accesa: tagliata fuori la Ligu­ ria, che non ha saputo recuperare nell’incontro eliminatoria con la Calabria, le dolorose conseguenze, di un forfait inflittogli per ritar­ data presentazione in gara, la lot­ ta si è ristretta ai forti rappresen­ tanti del Lazio, della Lombardia e del Veneto,

! veneti venivano ben presto su­ perati dai lombardi prima, che riuscivano a spuntarla al termine d un incandescente incontro, e dai laziali dopo, che si aggiudicavano la posta al terzo set e con uno stiracchiatissimo 22-20. All’ultimo in­ contro imbattuti sia i lombardi che i laziali, le due compagini si misuravano a... singoiar tenzone. II migliore affiatamento e la mi­ gliore tecnica dei due romani ave­ va ben presto ragione della coppia cremasca che non reggeva- alla di­ stanza e ben presto si disuniva, di­ venendo facile preda degli avver­ sari; i quali si aggiudicavano il primo set con un netto 21-16, par­ tivano nettamente in testa nel se­ condo, si facevano quasi raggiun­ gere per il nervosismo di Celata, infastidito dall’inconsiderato spo­ stamento del fotografo, per poi chiudere in bellezza il secondo setche li vedeva vincitori e Campioni d’Italia del C.S.I. con il significa­ tivo punteggio di 21 a 15. Nulla da eccepire quindi sulla loro affermazione che è stata netta e ben meritata e, come pure, nel singolo, il titolo di Campione è ve­ nuto a premiare gli atleti più com­ pleti e più meritevoli. I battuti di oggi non si scoraggino e non de­ mordano dai loro proponimenti poiché un altr’anno potranno an­ cora incontrarsi e forse allora avranno la fortuna di tramutare in miele Tamarezza della presente sconfitta. Oltre le due menzionate coppie veramente interessanti e quella del Veneto che forse con un. po’ più

di calma e fori una avrebbe potu­ to aggiudicarsi il titolo (ma credo che la Duomo-Folgore sia conten­ ta anche di un solo titolo!) hanno ben impressionato la coppia emi­ liana, forse incostante nel rendi­ mento ma ricca di tecnica ed af­ fiatamento, e le coppie della Cala­ bria e del Piemonte. Del girone dei secondi abbiamo detto della coppia genovese che però ha la colpa di aver voluto reagire alla sfortuna, nell’incontro decisivo per lei, e di aver poco sportivamente abbandonato le ga­ re: poi. abbiamo notata la coppia fiorentina ricca di individualità di giuoco ma priva completamente di senso agonistico e per di più (col­ pa gravissima questa) indiscipli­ nata e turbolenta; quella campa­ na che forse meritava un miglior posto in classifica (peccato perché in tal caso avrebbero vista la luce gli scudetti di Campioni del Sud) ; degni di menzione anche le coppie del Trentino, e della Sicilia, forse dalla prima ci si aspettava di più; niente di trascendentale le altre anche se qualche miglioramento è stato notato; particolarmente di­ stintasi, ma non certamente in be­ ne, in quest’ultimo gruppo, la cop­ pia di Brindisi che ha avuto in Guadalupi « lo spiritoso per for­ za ». Nel complesso quindi rosee prospettive sia tecniche che orga­ nizzative per l’avvenire ed una sempre maggiore popolarità della nostra attività pongistica fra i no­ stri giovani. Nel concludere mi è doveroso ringraziare il prof. Amedeo Saler­ no per la competente ed oculata regia quale giudice-arbitro, nonché il rag. Steffan, collaboratore pre­ zioso della C.T.N., ed il giovane Bichiri, utilissimo e solerte Segre­ tario della C.T.N., per la fattiva collaborazione. Il IV Campionato Nazionale è concluso da pochi giorni e già in periferia ferve il lavoro di orga­ nizzazione del IV Trofeo a squa­ dre. Da questo fervore di attività, ampiamente integrata da numerosi Tornei a carattere locale, ricavia­ mo i più lieti, auspici, per un. sem­ pre maggiore potenziamento del movimento pongistico in seno al Centro Sportivo Italiano.

Filippo Dragotto


RISULTO! GIRONI ELIMINATORI SINGOLO GIRONE A Lombardi (Lazio) b. Bevilacqua (Liguria) 2-1 (18-21, 21-13 22-20) Fioni (Lombardia) b. Parca (Umbria) 2-0 (21-19, 21-14) Porru (Sardegna) b. Pantaleo (Puglie) 2-0 (21-13, 21-7) Lombardi (Lazio) b. Parca (Umbria) 2-0 (21-16, 21-17) Fioni (Lombardia) b. Porru (Sardegna) 2-0 (21-12, 21-17) Bevilacqua (Liguria) b. Pantaleo (Puglia) 2-0 (21-3, 21-15) Lombardi (Lazio) b. Porru (Sardegna) 2-0 (25-23, 21-16) Fioni (Lombardia) b. Bevilacqua (Liguria) 2-0 (22-20, 21-10) Pantaleo (Puglia) b. Parca (Umbria) 2-0 (21-14, 21-17) Fioni (Lombardia) b. Lombardi (Lazio) 2-0 (21-12, 21-16) Parca (Umbria) b Bevilacqua (Liguria) 2-0 (21-0, 21-0) for­ fait per ritardo Fioni (Lombardia) b. Pantaleo (Puglia) 2-0 (21-13, 21-18) Bevilacqua (Liguria) b. Porru (Sardegna) 2-0 (21-12, 21-17) Lombardi (Lazio) b. Pantaleo (Puglia) 2-0 (21-13, 21-10) Porru (Sardegna) b. Parca (Umbria) 2-1 (21-19, 15-21, 21-13).

CLASSIFICA 1. Fiorii (Lombardia) 2. Lombardi (Lazio) ammessi alla Finale dei primi 3. Bevilacqua (Liguria) Porru (Sardegna) ammessi alla finale dei secondi 5. Pantaleo (Puglia) Parca (Umbria) ammessi alla finale dei terzi

GIRONE B

Riitano (Campania) b. Bugari (Marche) 2-0 (21-12, 21-18) Gianni (Emilia) b. Assumma (Calabria) 2-1 (21-13. 17-21, 21-19) Canepel (Trentino) b. Giolito (Piemonte) 2-0 (21-15, 21-14) Gianni (Emilia) b. Riitano (Campania) 2-1 <12-21, 21-19, 21-18) Assumma (Calabria) b. Giolito (Piemonte) 2-0 (21-16, 21-15) Bugari (Marche) b. Canepel (Trentino) 2-0 (21-5, 21-11) Riitano (Campania) b Giolito (Piemonte) 2-0 (21-13. 21-17) Assumma (Calabria) b. Bugari (Marche) 2-1 (15-21. 21-18. 21-15) Gianni (Emilia) b. Canepel (Trentino) 2-0 (21-9. 21-16) Assumma (Calabria) b. Riitano (Campania) 2-1 (15-21. 21-16. 21-16) Gianni (Emilia) b. Bugari (Marche) 2-0 (24-22, 21-12) Assumma (Calabria) b. Canepel (Trentino) 2-1 (21-8. 18-21, 21-12) Giolito (Piemonte) b. Bugari (Marche) 2-0 (21-16, 21-18). Riitano (Campania) b. Canepel (Trentino) 2-1 (17-21. 21-6, 21-6) Giolito (Piemonte) b. Gianni (Emilia) 2-0 (21-15, 21-12). CLASSIFICA

1. Gianni (Emilia) Assumma (Calabria) ammessi alla finale dei primi 3. Riitano (Campania) 4. Giolito (Piemonte) ammessi alla finale dei secondi 5. Bugari (Marche) Canepel (Trentino) ammessi alla finale dei terzi.

GIRONE 0

Fasino (Sicilia) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-10, 21-14) Sanarelli (Toscana) b. Di Stefano (Lucania) 2-0(21-10,21-17) Trevisiol (Veneto) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-11. 21-18) Fasino (Sicilia) b. Saltarelli (Toscana) 2-1 (17-21, 21,18, 21-8) Trevisiol (Veneto) b. Di Stefano (Lucania) 2-0 (21-16. 21-5) Sanarelli (Toscana) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-16, 21-17) Fasino (Sicilia) b. Di Stefano (Lucania) 2-0 (21-10, 21-15)

Trevisiol (Veneto) b. Sanarelli (Toscana) 2-1 (21-18, 19-21, 21-11) Cianchetta (Abruzzo) b. Di Stefano (Lucania) 2-1 (21-19, 19-21, 21-11) Trevisiol (Veneto) b. Fasino (Sicilia) 2-1 (21-19, 16-21,21-18).

CLASSIFICA

1. 2. 3. 4. 5.

Trevisiol (Veneto) Fasino (Sicilia) ammessi alia finale dei primi Sanarelli (Toscana) Cianchetta (Abruzzo) ammessi alla finale dei secondi Di Stefano ( Lucania) ammesso alla finale dei terzi.

DOPPIO GIRONE A

Bozzano-Bianco (Liguria) b. Pepe-Testa (Sicilia) 2-0 (21-16, 21-17) Celata-Petrelli (Lazio) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-10, 21-14) Amaddeo-Azzarà (Calabria) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-1 (21-17, 16-21, 21-11) Celata-Petrelli (Lazio) b. Testa-Pepe (Sicilia) 2-1 (21-11, 19-21, 21-16) Amaddeo-Azzarà (Calabria) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-13, 21-12) Bozzano-Bianco (Liguria) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-1 (21-17, 19-21, 21-13) Testa-Pepe (Sicilia) b. Azzarà-Amaddeo (Calabria) 2-1 (14-21, 21-18, 23-21) Bianco-Bozzano (Liguria) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-17, 21-12) Celata-Petrelli (Lazio) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-1 (18-21, 21-15, 21-13) Testa-Pepe (Sicilia) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-18, 21-15) Celata-Petrelli (Lazio) b. Bozzano-Bianco (Liguria.) 2-0 (21-0, 21-0) forfait Guadalupi-Ostillio (Puglia) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-17, 21-17) Amaddeo-Azzarà (Calabria) b. Bianco-Bozzano (Liguria) 2-1 (21-18, 19-21, 21-13) Testa-Pepe (Sicilia) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-0 (21-14, 21-11) Azzarà Amaddeo (Calabria) b. Celata-Petrelli (Lazio) 2-1 (21-17, 15-21, 21-12)

CLASSIFICA

1. Azz.arà-Aniaddco (Calabria) Celata-Petrelli (Lazio) ammessi alla finale dei primi 3. Bianco-Bozzano (Liguria) Testa-Pepe (Sicilia) ammessi alla finale dei secondi 5. Guadalupi-OstiUio (Puglia) 6. Lochi-Pischedda (Sardegna) ammessi alla finale dei terzi. GIRONE B Biliofti - Savini (Toscana) b. Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) 2-0 (21-18, 18-21, 21-14) Trotta-Perillo (Campania) b. Montanari-Bertolini (Piemon­ te) 2-0 (21-18, 22-20) Schettini-Giacometti (Emilia) b. Cappiello-D'Elia (Lucania) 2-0 (21-19, 21-13)

Trotta-Perillo (Campania) b. Di Girolamo Di Francesco (Abruzzo) 2-0 (21-14, 21-13) Montanari-Bertolini (Piemonte) b. Cappiello-D’Elia (Luca­ nia) 2-0 (21-17, 21-11) Schettini-Giacometti (Emilia) b. Salvini-Biliotti (Toscana) 2-1 (21-17, 18-21, 21-19)

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t

Cappiello - D’Elia (Lucania) b. Di Girolamo • Di Francesco (Abruzzo) 2-1 (22-20, 19-21, 22,20)

Fiotti ( Lombardia) b. Lombardi ( Lazio) 2-1 (22-20, 14-21, 21- 14)

Montanari-Bertolini (Piemonte) b. Salvini-Biliotti (Toscana) 2-1 (21-18, 13-21, 21-17) Scheltini-Giacomctti (Emilia) b. Trotta-Perillo (Campania) 2-1 (21-19, 19-21, 21-13)

Assomma (Calabria) b. Gianni (Emilia) 2-1 (14-21, 25-23, 22- 20) Trevisiol (Veneto) b. Fiotti (Lombardia) 2-1 (17-21, 21-15, 21-13) Lombardi (Lazio) b. Assimilila (Calabria) 2-0 (21-8, 21-18) Fasino (Sicilia) b. Gianni (Emilia) 2-0 (21-11, 21-16) Trevisiol (Veneto) b. Lombardi (Lazio) 2-0 (21-10, 21-16) l’asino (Sicilia) b. Assomma (Calabria) 2-0 (21-15, 21-16) Lombardi (Lazio) b. Gianni (Emilia) 2-0 (21-10. 21-17) Fioni (Lombardia) b. Assomma (Calabria) 2-0 (21-12. 22-20) Trevisiol (Veneto) b. Gianni (Emilia) 2-0 (21-11, 21-10) Fioni (Lombardia) b. Fasino (Sicilia) 2-1 (22-22, 17-21, 21-17).

Montanari-Bertolini (Piemonte) b. Di Girolamo-Di France­ sco (Abruzzo) 2-0 ((23-21. 21-16)

Salvini-Biliotti (Toscana) b. Trotta-Perillo (Campania) 2-1 (21-18. 12-21, 21-18)

Bettolini-Montanari (Piemonte) b. Schettini-Giaeometti (Emi­ lia) 2-1 (21-19, 11-21, 21-13) Salvini-Biliotti (Toscana) b. Cappiello-D'Elia (Lucania) 2-0 (21-14, 21-16) Giacometti-Schettini (Eni’lia) b. Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) 2-0 (21-14, 21-15)

Trotta-Perillo (Campania) b. Cappiello-D’Elia (Lucania) 2-0 (21-15, 21-17)

CLASSIFICA

1. Montanari-Bertolini (Piemonte) 2. Schettini-Giacometti (Emilia) ammessi alla finale dei primi 3. Salvini-Biliotti (Toscana) 4. Trotta-Perillo (Campania) ammessi alla finale dei secondi 5. Cappiello-D’EBa (Lucania) 6. Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) ammessi alla finale dei terzi. GIRONE C Crivelli-Piantelli (Lombardia) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-0 (21-17, 21-15) Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Gobbi-Loschi (Umbria) 2-0 (21-10, 21-15) CrivclP-Piantelli ( Lombardia) b. Pegoretti-Zanetti (Trentino) 2-0 (21-13. 21-13) Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-0 (21-15, 21-12) Loschi-Gobbi (Umbria) b. Zanetti-Pegoretti (Trentino) 2-0 (21-19, 21-19) Crivelli-Piantelli (Lombardia) b. Dotto-Furlanetto (Veneto) 2-0 (21-19, 22-20) Loschi-Gobbi (Umbria) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-1 (21-15. 11-21, 21-11) Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Zanetti-Pegoretti (Trentino) 2-0 (21-19, 21-14) Piantelli-Crivelli (Lombardia) b Loschi-Gobbi (Umbria) 2-0 (21-11, 21-16) Zanetti-Pegoretti (Trentino) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-1 (21-15, 16-21, 21-15) CLASSIFICA

1. 2. 3. 4.

Crivelli-Piantelli (Lombardia) Dotto-Furlanetto (Veneto) ammessi alla finale dei primi Loschi-Gobbi (Umbria) Zanetti-Pegoretti (Trentino) ammessi alla finale dei sc­ condi 5. Guidi-Nardelli (Marche) ammesso olla finale dei terzi.

RISULTATI GIRONI FINALI SINGOLO GIRONE DEI PRIMI

Trevisiol (Veneto) b. Assununa (Calabria) 2-0 (21-16, 21-15) Fasino (Sicilia) b. Lombardi (Lazio) 2-1 (16-21, 21-9, 21-6) Fiotti (Lombardia) b. Gianni (Emilia) 2-0 (21-13, 21-14) Trevisiol (Veneto) b. Fasino (Sicilia) 2-0 (21-18, 21-12)

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CLASSIFICA

1. 2. 3. 4. 5. 5.

TREVISIOL (Veneto) FIONI (Lombardia) FASINO (Sicilia) LOMBARDI (Lazio) ASSUMMA (Calabria) GIANNI (Emilia)

GIRONE DEI SECONDI Sanarelli (Toscana) b. Porro (Sardegna) 2-0 (21-17, 21-19) Giolito (Piemonte) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-15, 21-18) Bevilacqua (Liguria) b. Riitano (Campania) 2-1 (11-21, 21-18. 21-16) Sanarelli (Toscana) b. Giolito (Piemonte) 2-1 (11-21, 21-8. 21-17) Riitano (Campania) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-10. 21-11) Bevilacqua-! Liguria) b. Porro (Sardegna) 2-0 (21-11, 21-11) Riitano(Campania) b. Sanarelli (Toscana) 2-1 (10-21, 21-17, 21-17) Cianchetta (Abruzzo) b. Porro (Sardegna) 2-0 (21-19, 21-18) Bevi'acqua (Liguria) b. Giolito (Piemonte) 2-1 (21-13, 16-21, 21-15) Sanarelli (Toscana) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-13, 21-7) Porro (Sardegna) b. Giolito (Piemonte) 2-0 (21-12. 21-16) Bevilacqua (Liguria) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-1 (21-13, 19-21, 21-18) Riitano (Campania) b. Porro (Sardegna) 2-1 (20-22. 21-10, 21-15) Bevilacqua (Liguria) b. Sanarelli (Toscana) 2-1 (21-19, 12-21, 21-17) Riitano (Campania) b. Giolito (Piemonte) 2-0 (21-0, 21-0) forfait per ritardo Spareggio 4. e 5. posto: Porru (Sardegna) b. Cianchetta (Abruzzo) 2-0 (21-15, 21-12)

CLASSIFICA

1. 2. 3. 4. 5. 6.

BEVILACQUA (Liguria) RIITANO (Campania) SANARELLI (Toscana) PORRU (Sardegna) CIANCHETTA (Abruzzo) GIOLITO (Piemonte)

GIRONE DEI TERZI

Bugari (Marche) 1). Pantaleo (Puglie) 2-0 (21-12, 21-18) Canepel (Trentino) b. Parca (Umbria) 2-1 (21-12, 16-21, 21-17) Pantaleo (Puglia) b. Di Stefano (Lucania) 2-1 (17-21, 21-17, 21-17) Bugari (Marche) b. Canepel (Trentino) 2-0 (21-18, 21-13) Parca (Umbria) b. Di Stefano (Lucania) 2-0 (21-11, 21-10)


Canepel (Trentino) b. Pantaleo (Puglia) 2-0 (21-19, 21-16) Bugari (Marche) b. Parca (Umbria) 2-0 (21-18, 31-29) Di Stefano (Lucania) b. Canepel (Trentino) 2-0 (21-9, 21-10) Parca (Umbria) b. Pantaleo (Puglia) 2-0 (21-16, 21-15) Di Stefano (Lucania) b. Bugari (Marche) 2-0 (21-16, 21-12) Spareggi per il 2. 3. e 4 posto: Parca (Umbria) b. Canepel (Trentino) 2-1 (21-11, 19-21, 22-20) Parca (Umbria) b. Di Stefano (Lucania) 2-1 (21-14, 22-20) Di Stefano (Lucania) b. Canepel (Trentino) 2-0 (21-0. 21-0) per rinuncia

CLASSIFICA 1. 2. 3. 4. 5.

BUGARI (Marche) PARCA (Umbria) DI STEFANO (Lucania) CANEPEL (Trentino) PANTALEO (Puglia)

DOPPIO GIRONE DEI PRIMI Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Schettini-Giacoinetti (Emilia) 2-1 (21-15, 19-21, 21-7) Piantelli-Crivelli (Lombardia) b. Montanari Bertolini (Pie­ monte) 2-1 (21-19, 14-21, 21-16) Celata-Petrelli (Lazio) b. Azzarà-Amaddeo (Calabria) 2-0 (21-16, 21-17) Piantelli-Crivelli (Lombardia) b. Dotto-Furlanetto (Veneto) 2-1 (20-22, 21-19, 21-9) Celata-Petrelli (Lazio) b. Montanari-Bertolini (Piemonte) 2-0 (21-14, 21-19) Giacometli-Schettini (Emilia) b. Azzarà-Amaddeo (Calabria) 2-0 (21-15, 21-8) Celata-Petrelli (Lazio) b. Dotto-Furlanetto (Veneto) 2-1 (15-21, 21-13. 22-20) Giacometti-Schcttini (Emilia) b, Montanari-Bertolini (Pie­ monte) 2-0 (21-10, 21-19) Piantelli-Crivelli (Lombardia) b Azzarà - Amaddeo (Calabria) 2-0 (21-13. 21-18) Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Montanari-Bertolini (Piemon­ te) 2-0 (21-17, 21-19) Piantelli-Crivelli (Lombardia) b. Giacometti-Sihettini (Emi­ lia) 2-0 (21-14, 21-17) Montanari-Bertolini (Piemonte) b. Azzarà-Amaddeo (Cala­ bria) 2-0 (21-15, 25-23) Celata-Petrelli (Lazio) b. Giacometti-Schettini (Emilia) 2-0 (22-20, 21-19) Dotto-Furlanetto (Veneto) b. Azzarà-Amaddeo (Calabria) 2-0 (21-11, 21-15) Celata-Petrelli (Lazio) b. Piantelli-Crivelli (Lombardia) 2-0 (21-16, 21-15) CLASSIFICA

1. 2. 3. 4. 5. 6.

PETRELLI-CELATA (Lazio) CRIVELLI-PIANTELLI (Lombardia) DOTTO-FURLANETTO (Veneto) SCHETTINI-GIACOMETTI (Emilia) MONTANARI-BERTOLINI (Piemonte) AZZARA-AMADDEO (Calabria)

GIRONE DEI SECONDI Zanetti-Pegoretti (Trentino) b Loschi-Gobbi (Umbria) 2-1 (13-21, 21-18, 21-14)

Trotta-Perillo (Campania) b. Testa-Pepe (Sicilia) 2-0 (21-14, 21-18) Biì'otti-Salvini (Toscana) b. Bozzano-Bianco (Liguria) 2-0 (21-12, 21-12)

Testa-Pepe (Sicilia) b. Loschi-Gobbi (Umbria) 2-0 (21-14, 21-16) SalvinijBiliotti (Toscana) b. Trotta-Perillo (Campania) 2-1 (21-18, 19-21, 21-14) Zanctti-Pegoretti (Trentino) b. Bozzano-Bianco (Liguria) 2-0 (21-0, 21-0) rinuncia Salvini-Biliotti (Toscana) b. Loschi-Gobbi (Umbria) 2-0 (21-9, 21-10) Trotta-Perillo (Campania) b. Zanetti-Pegoretti (Trentino) 2-1 (25-25, 21-14, 21-8) Testa-Pepe (Sicilia) b. Bozzano-Bianco ( Liguria) 2-0 (21-0, 21-0) rinuncia Trotta-Perillo (Campania) b. Loschi-Gobbi (Umbria) 2-0 (21-16, 21-12) Zanetti-Pcregotti (Trentino) b. Testa-Pepe (Sicilia) 2-1 (16-21, 21-16, 21-16) Trotta-Perillo (Campania) b. Bozzano-Bianco (Liguria) 2-0 (21-0, 21-0) rinuncia Salvini-Biliotti (Toscana) b. Pegoretti-Zanetti (Trentino) 2-1 (13-21, 21-17, 21-11) Loschi-Gobbi (Umbria) b. Bozzano-Bianco (Liguria) 2-0 (21-0, 21-0) rinuncia Salvini-Biliotti (Toscana) b. Pepe-Testa (Sicilia) 2-1 (15-21. 21-18, 21,14) CLASSIFICA

1. SALVINI-BILIOTTI (Toscana)

2. 3. 4. 5. 6.

TROTTA-PERILLO (Campania) ZANETTI-PEGORETTI (Trentino) TESTA-PEPE (Sicilia) LOSCHI-GOBBI (Umbria) BOZZANO-BIANCO Liguria)

GIRONE DEI TERZI Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-11, 21-19) Guadalupi-Ostillio (Puglia) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-0 (21-19, 21-16) Cappiello-D'Elia (Lucania) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-17, 21-19) Guadalupi-Ostillio (Puglia) b. Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) 2-1 (22-20, 20-22, 21-18) Cappiello-D’Elia (Lucania) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-0 (21-16, 21-11) Lochi-Pischedda (Sardegna) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-0 (21-19, 21-19) Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) b. Guidi-Nardelli (Mar­ che) 2-1 (13-21, 21-16, 21-15) Guadalupi-Ostillio (Puglia) b. Cappiello-D'Elia (Lucania) 2-0 (21-15, 22-20)

Lochi-Pischedda (Sardegna) b. Guidi-Nardelli (Marche) 2-1 (17-21, 22-20, 21-7) Cappiello-D’El-'a (Lucania) b. Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) 2-0 (21-17, 21-11) Spareggio per il 1 e 2. posto: D’Elia-Cappiello (Lucania) b. Guadalupi-Ostillio (Puglia) 2-1 (14-21, 21-13, 21-13)

Spareggio per il 3. e 4. posto: Di Girolamo-Di Francesco (Abruzzo) b. Lochi-Pischedda (Sardegna) 2-0 (21-14, 21-18) CLASSIFICA

1. 2. 3. 4. 5.

CAPPIELLO-D’ELIA (Lucania) GUADALUPI-OSTILLIO (Puglia) DI GIROLAMO-DI FRANCESCO (Abruzzo) LOCHI-PISCHEDDA (Sardegna) GUIDI-NARDELLI (Marche)

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Centro Sportivo Italiano

BoWetthur

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SPORT E FILATELI! S'avvicina il momento in cui la Filatelia Sportiva dovrà scegliere la sua via. Far coincidere i nostri fini al giudi­ zio di altri esperti alla 11 Mostra del Francobollo Sportivo. Taluni specialisti della Filatelia Sportiva hanno voluto trovare analogie fra il processo e la classificazione dei fran­ cobolli a soggetto sportivo. Vengono così descritte, da una parte: fondate ragioni per sostenere i concetti professionali e filatelici, e dall'altra: dilettantistico e sportivo. Tuttavia io sono del parere che i diversi modi di tendenze, sia geografico e cronologico, sia raggruppato secondo lo Sport al quale i francobolli si riferiscono, non mancano ugualmente di fornire utili elementi di giudizio sul­ la eventualità di conoscere, in un modo o nell’altro, la vera storia della Filatelia Sportiva con gli avvenimenti e le didascalie che diano allo Sport al quale si riferiscono notizie storiche, tecniche e pratiche, nonché i risultati con­ seguiti. Nel quadro della evoluzione del sistema di cataloga­ zione è necessario far coincidere i nostri fini allo scopo di un ideale comune per la classificazione di tutti i fran­ cobolli od annullamenti che si possono ritenere tali dalla qualifica di sportivi Secondo il manuale di Sir Robert Baden-Powell, le se­ guenti gare sono aperte ai membri dell'Associaz.ione Gio­ vani Esploratori Inglesi: Bandiere reali a sfida - Trofei a sfida del Club Moto Otter - Campionato di nuoto a squa­ dre scautistiche di Londra per la Coppa Newcourt - La Coppa Darncll a sfida per nuoto e salvataggio - Alpinismo - Esplorazione - Caccia alla balena - Corsa scautistica. — Giuochi di campo: Hockey - Runders - Football - BascketBall. — Inoltre: Esercizi ginnici - Manovra col bastone Varie danze, ecc.... Molti altri Paesi hanno pure concesso la legittimità e il diritto, allo scoutismo, di essere incluso a documentare, in una completa rassegna filatelica dello Sport mondiale, i suoi meriti e le sue conquiste. Bisogna leggere le diverse relazioni in occasioni di ma­ nifestazioni internazionali per farsi un’idea dello Scauti­ smo all’aperto. Eccone un breve stralcio (luglio 1916) in occasione del Jamborée Svedese a Vastervick : — Programma del campo. — Vi saranno meno parate pos­ sibili, e la maggior parte del tempo sarà dedicato alla vita del campo, a gare di nuoto e sport. Dal 26 maggio al 6 giugno 1951, verrà allestita la II Mo­ stra Internazionale del francobollo sportivo a Barcellona (Spagna) patrocinata dalla Reale Federazione Spagnola di Hockey su pattini, con ‘la partecipazione di organismi uffi­ ciali, federazioni sportive, associazioni filateliche e privati, e la Sagra del francobollo e dello sport avrà certamente una risonanza mondiale. Non possiamo, in questa occasione, dimenticare i pio­ nieri, gli specialisti della Filatelia Sportiva, primo fra tutti il conte Alberto Bonacossa che con la sua grandiosa rac­ colta esposta a Roma, nel marzo 1952, alla Mostra Inter­ nazionale del francobollo sportivo, tenuta sotto il patroci­ nato del C O.N.I., seppe entusiasmare e spingere gli appas­ sionati alla ricerca di una storia vera e propria dello Sport. La scomparsa del conte Alberto Bonacossa, è stato un vero colpo per gli appassionati tutti dello Sport-Filatelia, che avevano in lui un maestro. Alla Sua memoria, i filatelici di lutto il mondo, si in­ chinano reverenti. Egidio Pennati

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Inizio ilell’allMlf dolio Pollo o ìamliui'ol o nel 0. S. B. In seguito a richieste avanzate da vari Comitati Pro­ vinciali e Zonali, i quali hanno espresso il desiderio di svolgere attività tamburellistica, la Presidenza, unitamen­ te alla Direzione Tecnica, ha costituito la Commissione Tecnica Nazionale di Tamburello onde disciplinare questa attività sportiva sotto un profilo agonistico. Si pregano i signori Presidenti dei Comitati Provinciali e Zonali del CSI di volere indire per il prossimo mese di maggio i Campionati Provinciali di palla al tamburello per squadre Juniores (nati dal 1937 in poi) e 3“ categoria, onde dare inizio all’attività ufficiale per l’anno 1954, solle­ citando le Unioni Sportive e Società interessate a dare la loro adesione. I Comitati Provinciali e Zonali, sono tenuti ad inviare a questa Commissione l’elenco delle squadre partecipanti ai predetti campionati provinciali, con l’indicazione dei nominativi e del numero della tessera del CSI dei com­ ponenti di ciascuna squadra, prima dell’inizio dei campio­ nati stessi per la ratifica da parte di questa C.T.N., la quale provvederà successivamente a comunicare le località dove si svolgeranno le Finali Regionali.

Altre due ograndi manifestazioni di Tennis da Tavolo del C. S. I. La Commissione Tecnica Nazionale Tennis da Tavolo nella sua riunione plenaria, tenuta a Rimini il 4 aprile 1954, in occasione delle Finali Nazionali del Campionato di Tennis da Tavolo, ha fissato come segue le date di effettuazione delle varie fasi delle manifestazioni a ca­ rattere nazionale programmate per la corrente stagione sportiva. : TROFEO NAZIONALE A SQUADRE Fasi provinciali: da disputare entro e non oltre il 16 maggio p. v.; Fasi regionali: da disputare entro e non oltre il 30 maggio p. v.; Fasi interregionali: si disputeranno nei giorni 17 e 20 giugno p. v.; Finale nazionale: sede e data da stabilire. TROFEO GIOVANISSIMI Poiché la manifestazione si svolge nell'ambito regio­ nale si demanda agli Ispettorati Regionali la facoltà di stabilire le date di effettuazione delle fasi provinciali, te­ nute presenti le particolari esigenze dei Comitati Pro­ vinciali dipendenti. Le fasi regionali, invece, dovranno essere effettuate entro e non oltre il 29 giugno 1954. Si precisa in modo inequivocabile che la CTN non con­ sidererà valide agli effetti delle manifestazioni nazionali quelle fasi, provinciali o regionali, che venissero effettuate fuori di tali limiti di tempo. Pertanto quelle regioni o provinole che effettuassero prove oltre le date sopra stabiì7te*rsaranno' escluse dalla' partecipazione alle succes­ sive fasi previste dai rispettivi regolamenti.


APPENDICE i DI

"STADIUM

Sotto il mare delle Eolie Quando nel mio studio, dopo la conta, quattro e tre sette e due nove, vi­ di puntati tre indici sti di me, seppi che non c’era più nulla da fare; la sorte, ria sorte, mi aveva pres-celto come cronista, come narratore delle gesta da noi compiute 1 Vulcano, nelle Eolie. — « Ora — tre voci parlano all’uni­ sono — ti metti a tavolino e comin­ ci ». Ed io triste e senza un’idea, pren­ do la penna. Iniziare il resoconto non è una cosa facile. Si potrebbe inco­ minciare con il trito « fervono i pre­ parativi », entrare alla Virgilio, «in inedias res » ; si potrebbe incominciare col narrare la lunga contrattazione avve­ nuta con un mercante dal volto non molto ariano in una piazzetta prossima a Campo de’ Fiori, per far passare il prezzo di una tenda militare alleata, da dodicimila lire a settemilacinquecento ; o la battaglia psicologica, ben più dura questa, combattuta per convincere mio zio a prestarci ed a farci mettere in una scatola impermeabile la sua Kodak. In verità molte cose e molti episodi si dovrebbero raccontare per dipingere

con quanto amore, attenzione e pazienza, nell’inverno ’52-’53, siano iniziati e via via messi a punto i « preparativi ». Ver­ so aprile non restava altro che sceglie­ re la località. Vulcano all’unanimità, e passare agli esami io ed in secondo li­ ceo mio cugino. Dopo un paio d’esami ben riusciti, ed un sei riportato nove volte sui quadri di scuola di Luigi, il campeggio era cosa fatta. Mi ac­ corgo, nominando Luigi, che non ho ancora presentato i membri della spe­ dizione. Bruno Latini di 21 anni, il fra­ tello Marco di 17, Paolo Orsini (io) di 20 e il cugino Luigi Quattro Ciocchi di 17, sono gli incoscienti che il 19 luglio 1953, con 82 chili sulle spalle, in quat­ tro naturalmente, tra lo stupore dei pas­ santi e l'ironia dei conoscenti, attende­ vano alle 13.30 alla fermala, il 26 che li avrebbe portati alla stazione prima, verso l’incognito poi. E siccome, portato dalla penna, ho fatto una data e detto un’ora, da quella e da questa faccio iniziare il racconto. Da questo istante, non sono più io a scrivere, siamo noi, i quattro romani delle isole di Eolo.

IL VIAGGIO

...Luigi ù convinto <11 proparnre «in'cornia» pescata da Bruno con un colpo uiaostro...

Contrariamente al previsto, non ab­ biamo mai avuto un filo di emozione o di fifa — per quanto fosse il nostro pri­ mo campeggio — dal momento in cui ci siamo staccati da Roma. Era solamente felicità, senso di intima soddisfazione quello che ci rendeva muti ed immobili sulle panche di uno scompartimento di terza. Molta sensazione tra i viaggiatori, le anticipazioni sul nostro prossimo futuro: — « ...ma, i pesci, li prendete sott’ac­ qua? » — ed alle nostre vibrate affer­ mazioni : — « Ma che bravi— e dite, che mangerete? » — «Pesci, per bacco! ». Arrivati finalmente a Milazzo, 14 ore di viaggio, ci facciamo sfilare dalle tasche ben 500 lire per 500 metri di carrozzella, dalla stazione al porto. Qui, sdraiati sul molo, guardiamo la nave che ci porterà all'isoletta. Ci si apre il cuore, ma con invidia, al vedere i marinai dell’Eolo, pescare, a due alla volta argentei e guizzanti cefali. A metà traversata abbiamo conosciuto il «Marsigliese». Mai siciliano ha as­ somigliato tanto ad uno di quei mari­ nai che nei film maledetti, fanno la

Vulcancllo preso dal cratere. La spiaggia di levante.

tratta dei negri o portano i delinquenti alla Legione Straniera. Cernie immense, murene di quaranta chili, tonni e pesci spada popolano i suoi racconti, mentre unto e sporco, in una vampa infernale, emerge dalla sala macchine. Poi lontano, laggiù sull’orizzonte, una isola, la nostra isola. Prima sfumata, azzurrina, poi verdastra, poi nitida, poi bella, meravigliosa. Dal porticciuolo, più da Mar Rosso che da Mediterraneo, si stacca una bar­ ca che si avvicina e ci prende a bordo, mentre l’Eolo sbuffa, fischia e fa mac­ china indietro. Sbarcati sul molo l’incognito ci cir­ conda. Il sole picchia, il giallo dello zolfo ci aggredisce. Un soffione boraficero e solfureo rugge poco lontano. E sole, sole, sole. Ci guardiamo in fac­ cia, poi intorno, poi ancora in faccia: — «Mbe! che fumo? — ».

I TAMERICI ED IL PRIMO BAGNO Siamo sdraiati all’ombra, al fresco, vi­ cino alle tende, sotto i tamerici. I pic­ coli ma grandi tamerici, verdi, freschi. di una frescura umida, confortante. Un paio d’ore prima sudavamo, sbuffavamo portando sassi, tenendo corde e pren­ dendo misure sulla sabbia rovente per mettere le tende. Sistemate loro, cer­ chiamo di sistemarci noi. All’ombra at­ tendiamo. Attendiamo quel certo sbadi­ glio del primo meriggio le cui origini risalgono, anzi discendono, al diafram­ ma ed alle contrazioni dello stomaco vuoto. Ma non sbadigliarne. Lfemeziene,

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la gioia e soprattutto la stanchezza, ci troncano le gambe, ci tolgono la fame. Un pò di vento gonfia le tende, un pa­ letto cigola. E noi guardiamo il cielo, le nuvole che si rincorrono, le pii cole on­ de alzate dalla brezza, i gialli fumi del vulcano. Cominciamo ad abituarci alla vita che si fa alle Eolie, ad una vita statica, ad timi una vita che per quattro ore di fatica ne offre venti di ozio assoluto. L'alba del secondo giorno di campo ci trova desti e desiderosi di conoscere l'isola.

terreno sottomarino delle Eolie, i pesci multicolori. rintanati sotto le alghe e gli scogli, ci attendono. Con un pò di ansia, chissà, un senso di attesa tra fidile iosa ed incerta, con strani presentimenti ci tuffiamo. Sarà più bella delle altre isole che conosciamo? del Giglio, dell’Elba, di Ponza? Ci sarà pesce? Vivremo di esso col solo aiuto della pastasciutta? La prima impressione è strana: alghe mai viste, di colori violenti; pesci, che negli altri mari erano manca­

S.LATltlI r«?r4

Vulcano è la prima delle isole Eolie che si incontri partendo da Milazzo. Lunga sette chilometri, è formata in maniera strana. Di natura lavica, è verde dalla parte di ponente e brulla e bru­ ciata dallo zolfo da quella di levante. Il vulcano, spento ma ancora vivo con qualche fumarola offre un paesaggio lu­ nare. I cento metri prima del cratere, un cono nero che si arroventa al sole di mezzogiorno, sono di sabbia. Alla sua destra, invece, una catena di verdi colline piene di ginestre. A nordovest- c’è non il passaggio, bensì il Vulcanello. Appendice dell’isola che via via si va staccando dal corpo centrale del vulcano, Vulcanello ci mostra un pa­ norama desertico. Tra le spaccature del­ la lava rossastra la polvere di pomice, bianca e sottile come il talco e cespugli di giunchi verdissimi ed aguzzi spiccano stranamente, mentre una parete di la­ va nera fa risaltare il chiaro grigiore dei cardi secchi. La baia di ponente, dove ci siamo ac­ campati, ci offre uno spettacolo quanto mai suggestivo. Un faraglione ed una parete di roccia alta sei o sette metri, chiudono a sinistra e a destra la cala, mentre, lontano un chilometro circa, si vedono le « porte di Lipari », due sco­ gli altissimi, con due fori regolari a pe­ lo d’acqua. Salina, sfumata in lontanan­ za, ci ricorda, con due coni gemelli quasi perfetti, il suo lontano passato di doppio vulcano. Ma è ora di mettere le maschere, di calzare'le pinne e caricare i fucili. Il

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vano del tutto, qui ballonzolano sotto il nostro naso, e. subito, appena immer­ si, la signora del mare di scoglio, il sogno dei cacciatori subacquei, la « cer­ nia ». (Epinephelis Gigas). Increduli, incerti la guardiamo. Io sparo. L'arpione si muove nel buco, si agita impazzito, si ferma. Tiro e la cer­ nia c’è. E’ già metà pranzo. Marco stril­ la, Luigi si agita, Bruno spara Un polpo si avvinghia al mio braccio. Luigi gli rivolta la testa come un guanto e in una nuvola di inchiostro il polpo muore. Il pranzo è fatto. Altre alghe, verdi, gri­ gie, gialle, lunghe, basse, conchiglie che con le loro pareti di madrcperla man­ dano bagliori, scogli policromi che ter­ minano sulla sabbia grigio cenere. In una «nassa» un tordo (Crenilabrus Fa­ vo) di mare batte, per la millesima vol­ ta, il muso contro la parete della sua pri­ gione; le sogliole, piccole come fran­ cobolli e grandi come tovaglioli, si na­ scondono sotto la sabbia. E’ il paradiso dei « subacquei ». Il mondo del quale noi andiamo alla conquista è lì, a porta­ ta di mano, ci dobbiamo soltanto muo­ vere a prenderlo ed a goderlo.

IL

PRIMO PRANZO CONOSCENZE

E

LE

Marco soffia, forte, sempre più forte, la fiamma si alza crepitante, la pentola diventa nera, di un nero denso di fuligine. Ma l’acqua non bolle. Cosa si può fare, cosa possono fare quattro esseri umani, contro una pentola d’acqua che

non vuol bollire. La legna che avevamo raccolto, e c he. nelle previsioni, sarebbe dovuta bastare per almeno quindici giorni sparisce, ingoiata da quei quattro sassi messi ad U; arde, sviluppa un ca­ lore con il quale Gellini avrebbe fuso cento dei suoi « Perseo», ma l’acqua no; ha detto che non vuole bollire e non bolle. Mezzogiorno, l’una, le due. L’ac­ qua è tiepida. Le due. c mezzo. L'acqua è calda. Le tre, scotta. Come al capez­ zale di un illustre infermo si consulta l'orologio e si danno di momento in momento informazioni, così Bruno, che col dito a tuo’ di termometro saggia la temperatura, ci rende edotti sullo stato di calore raggiunto. Alle tre c un quar­ to si muove, si muove. Venga buttata la pasta... Quattro fumanti, traboccanti piatti di rossa pastasciutta fanno spicco sull’an­ cora candido tovagliolo. Poi, in un se­ condo, in un attimo, un piatto è vuoto, pulito, lucido. Quello di Marco. Una for­ chetta, che, caso strano non è la mia, gira come una trottola nel « mio » piat­ to: abbondante mezz’etto di «miei» maccheroni spariscono nella bocca di Marco. Bruno è più lesto di me a le­ vare il inatto da sotto il colpo di for­ chetta vibratogli dal fratello. Luigi si fa sorprendere; come me non sa ancora a quali eccessi possa, se ben alimentata, giungere la voracità di Marco. Come nei cantieri il carbone sparisce, ingoiato a palate, nelle nere gole delle fornaci, così il pane, a filoni di mezzo chilo, scom­ pare tra le fauci del nostro amico. Tre tentacoli del polpo sono staccati da un morso netto. Della cernia arrosto, sulla sabbia, brillano le spine. Luigi memore del suo passato giocatore di base-ball, scatta, si tuffa Stringe al petto il car­ toccio delle prugne. Ma la carta, debo­ le c vile, si fende, e tra la sabbia Marco ha buon gioco ad impadronirsi di una decina di frutti, 10 secondi e 10 piccole serie di cerchi concentrici nel mare cal­ missimo ci indicano il posto dove i semi delle prugne hanno terminato la loro vegetale vita. Bruno, Luigi ed io attoniti, finiamo la pastasciutta. Poi conoscemmo Gaetano, Renato e zu’ Vittorio. Tre strani tipi di liparesi, liparoti in dialetto, che vengono tutti gli anni a Vulcano attirati dai turisti, anzi, dalle turiste, francesi. Simpatici, cortesi, un po’ scocciatori per via dei mandolini e delle chitarre di cui sono armati. Fanno di mestiere i barbieri, e grande dolore abbiamo loro dato quan­ do, anziché ricorrere alle loro cure, do­ po dieci giorni, senza specchio, ci sia­ mo fatti « a memoria » la barba. Gaetano e Renato dormono in una barca, il « San Bartolo », e zu’ Vittorio in un’altra, il «San Bartolo». Dieci, venti, cento barche a. Lipari si chiamano « San Bartolo » patrono del­ l’isola, per il quale gli isolani nutrono un amore sconfinato ed una devozione veramente sentila. I giorni passarono e via via ci affezionammo sempre di più a questi ragazzi, zu’ Vittorio per modo di dire perché ha 39 anni, ed in tutte le occasioni trovammo aiuto e gentilezza.

(Il seguito al prossimo numero).


Supplem. al n. 4 di STADIIIM per le Unioni Sportive e i Comitali Provinciali del C. S. I. Aprile 1954

Prime celebrazioni della Pasqua dello sportivo Con ritmo sempre più intenso,,l’iniziativa della « Pasqua dello Sportivo » va interessando le di­ verse Società Sportive italiane.

A MOLLETTA : Atleti, dirigenti e tifosi, hanno seguito con entusiasmo le conferenze tenute dal­ l’Assistcnte Centrale del C.S.I. don Nicola Pavoni presso la locale palestra ed hanno partecipato con commossa profonda devozione alla S. Messa cele­ brata dall’Ecc.mo Vescovo mons. Salvucci. L’ex nazionale Biavati, attuale allenatore del valoroso Molfctta, ha ringraziato con commoventi parole, il Centro Sportivo Italiano per l’opera e la incisiva attività educativa che questo va svolgendo in mezzo agli sportivi italiani, invitando nel con­ tempo le altre grandi società c gli altri allenatori a seguire il suo esempio per poter dare allo sport italiano un volto più spirituale e più espressivo. A GENOVA: Dietro iniziativa del dott. Giaco­ mo Costa — Presidente del Comitato Provincia­ le — e dell’allenatore dott. Sarosi, i dirigenti dei vari sport, insieme ai giocatori del « Genova » c della « Sanipdoria » si sono ritrovati nella splendi­ da sala Morosini per un incontro spirituale in pre­ parazione della S. Pasqua. I 140 partecipanti hanno seguito con interesse e con visibile entusiasmo, le due conferenze tenute dall’Assistcnte Centrale del Centro Sportivo Italiano. Il vecchio Presidente della Federazione Atletica Leggera, nel discorso pronunciato durante la sim­ patica cena degli sportivi, a nome di tutti i diri­ genti, ha rivolto il più sentito ringraziamento per l’opera instancabile di moralizzazione che il C.S.I. va attuando in lutti i campi d’Italia.

A CATANIA: In un clima estivo, atleti e diri­ genti sportivi della « Milano del Sud », hanno par­ tecipato con vivo interesse alla « Tre sere » di con­ ferenze a carattere pedagogico e spirituale tenute nella Casa dei PP. Paulini da don Nicola Pavoni. Assistente Centrale del C.S.L A PADOVA: La Pasqua dello Sportivo è stato un mezzo efficace per sensibilizzare molti ambienti. Il Clero, i professori di Educazione Fisica, dirigenti laici di A. C. hanno seguito, anche qui con vivo interesse, le conferenze e gli aggiornamenti dettati da don Nicola Pavoni. La S. Messa dell’Alleta Cristiano commentata dall’Assistcnte Centrale è stata seguita con devota attenzione dal folto numero dei partecipanti.

Un clima poi di grande famiglia si è sentito du­ rante la celebrazione del Decennio dove Spolaore, don Pavoni, il Presidente della Giunta Diocesana, con appropriati discorsi hanno suscitato grande entusiasmo sull’austero salone gremitissimo di ai­ tanti atleti. La celebrazione è stata onorata dalla presenza del V. Prefetto e dei Rappresentanti del C.O.N.I. che seguono con viva simpatia il movimento spor­ tivo cattolico di Padova.

Giungono al Centro Sportivo Italiano, da altre Società sportive italiane, inviti per organizzare la Pasqua dello Sportivo: è come un soffio di vita nuo­ va che sta nascendo e sviluppandosi nel mondo sportivo italiano che oggi più che mai, sente il bi­ sogno di innalzarsi a visioni più ampie e a con­ cezioni più spirituali.

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IMPRESSIONI E COMMENTI SOL “CORSO PER DIRIGENTI SPORTIVI DEL SUD

»

POTENZA - 19-20-21 - Marzo 1954 Da tempo sono ospite della terra Lu­ cana, risiedo iet Potenza, ed ho avuto la fortuna di partecipare al Corso Dirigen­ ti Sportivi del Sud organizzato dal CSI potentino.

Quanti vecchi amici- ho ritrovato e quante nuove amicizie ho fatto in quei tre brevi giorni trascorsi nella linda e nuova "Casa del S. Cuore" che tutti ci ospitò e dalla quale pnrtimmo con un grato ricordo e con la speranza di poter presto ritornarvi. Naturalmente il mio particolare modo di- pensarla "alla Settentrionale" mi da­ va motivo di vedere questo Corso ed i partecipanti con un certo distacco e con una certa aria di sopportazione. Mentre miei cari amici, alla Filogamo. vicini e lontani, se vi è stata una per­ sona che, finito il Corso, ne è rimasta sbalordita e meravigliata sono stato proprio io.

E chi mai pensava che il Sud avesse tanta forza e tanta volontà? potesse of­ frire al CS.I. un tale numero di Diri­ genti preparati moralmente e tecnicamente? potesse far sentire a tutti che anche loro vivono, lottano e conquistano?

Sentite come si è svolto il Corso e poi mi darete ragione. 18 Marzo a sera, un arrivo calmo e quasi silenzioso, arri­ vo alla spicciolata ; erano tutti stanchi per il lungo viaggio, ma nei loro occhi brillava la soddisfazione di essere arri­ vati, di poter trascorrere tre giorni fra veri amici, di poter esporre le loro idee e poter dire le loro necessità.

E ben presto il Corso ebbe inizio. Chi non ricorda le olive nere della prima cena? e chi può dimenticare lo scoc dante campanello che subito dopo ci chiamò a raccoglierci nella nuova, rac­ colta e silenziosa Cappella della Casa per udire le prime attese e desiderate parole del nostro amatissimo Assistente Centrale, il Don Nicola Nazionale, e ricevere da Lui l'augurio di buona not­ te con quei cari e sereni pensieri che ci propinò? 19 marzo, S. Giuseppe. Do­ po la S. Messa celebrata da Don Ni­ cola, tutti in massa a festeggiare Beppe Burdisso, Cuomo più amato e temuto del CSA., ed a porgergli sinceri auguri per il suo onomastico.

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Indi l'inizio ufficiale del Corso con il "benvenuto” dell'ispettore Regionale della Lucania, il saluto di Don Nicola Pavoni e la prima interessante lezione sul tema « Il Dirigente Sportivo » tenu­ ta dal dott. Lisi- dell'ispettorato Re­ gionale della Sicilia. Egli dopo aver passato in rassegna le varie figure del Dirigente, si sofferma su quelle particolari del Presidente e del Direttore Tecnico, e giunge così a <lue conclusioni importanti : il Presidèn­ te deve essere innanzi tutto un educa­ tore, fornito di tre requisiti essenziali, e cioè: grande serietà di vita interiore — capacità di sfondamento — bagaglio tecnico. Il Direttore Tecnico, invece non è necessario che abbia una seria forma­ zione spirituale. Egli pure se proviene dalla GIAC al eccitano con il nostro am­ biente, acquisterà senz’altro le nostre idee ed una solida vita interiore. Al pomeriggio la lezione tenuta da Don Nicola sull'attuale problema « La Chiesa e lo Sport ». Egli, riconosciuto che oggi lo sport esiste come un feno­ meno che ha avvinto, quale malattia, tutta la massa giovanile, fa brevemente la storia dello sport nel cristianesimo. Tutta la vita di Gesù è la dimostra­ zione che il cristianesimo si impernia sulla "forma atletica" dell’uomo : forma forma atletica fisica e spirituale. Esso dà alla vita una impostazione di lotta, spinge alla battaglia, crea una ferrea volontà. Tutto ciò appare da un esame storico della vita della Chiesa. Da San Paolo con la sua famosa lettera ai Co­ rinti, a Clemente Alessandrino, a Basilio, a Giovanni Crisostomo che, in una lettera al giovane Stagiro, dà una diret­ tiva per superare uno stato di depressione, consigliando la preghiera, il moto e la ginnastica ; da S. Agostino a San Benedetto, da Dante e Petrarca a Ro­ smini e S. Giovanni Bosco, da Pio X al grande "Papa degli Sportivi” Pio XII, traspare chiara la visione educativa che il cristianesimo ha dello sport. Esso non è pericoloso purché si lavori sul serio, affiancati dal sacerdote, e non si dimen­ tichi una grande verità: che per tro­ vare radunate oggi centomila persone, non bisogna entrare in Chiesa, disgra­ ziatamente, ma in uno stadio. Inoltre nolla prima giornata sono sta-

te svolte due brillanti lezioni tecniche sul « Calcio » e sull’* Unione Sportiva >. A svolgere la prima fu il dott. Co­ rallo di Lecce, arbitro federale, il quale, sotto la pressante e infuocata di­ scussione seguita alla dotta lezione, con particolare riguardo alla casistica del gioco, dovette ad un certo punto ammet­ tere che il calcio si fa con un pallone, ventidne uomini ed un povero arbitro... e chi più ne ha più ne metta. La seconda fu trattata dal prof. Bi­ scanti di Potenza, il quale espose co­ me e quanto si deve fare per avere una efficiente e capace Unione Sportiva, e quanto i Dirigenti devono fare per ren­ derla veramente attiva, terminando il suo dire con il motto di S. Paolo: "dar­ si tutto a tutti per essere di tutti”. Dopo tanto lavoro arrivò la sera ap­ portatrice di calma e di riposo. Non per tutti però, perché dopo la saporita e indimenticabile cena, durante la qua­ le l'amico Sorrenti di Spinazzola si è esibito in canti vari, apprezzati da tut­ ti i presenti, tanto che da quella sera lo si chiamò "Lamenti”, gli infaticabi­ li dirigenti del C.S.I. di Potenza tra­ scrivevano il resoconto della giornata nel "Bollettino” che puntualmente ve­ niva consegnato al mattino e dal quale vorrei poter trascrivere parecchie bat­ tute. Vedeste come hanno ritratto be­ ne il "Lamento”.... Di Sorrenti. E prima di coricarsi, racchiusi ancora nella ca ra e piccola Cappella, la parola rosserenatrice di Don Nicola per una buono e santa notte. 20 marzo. Il quotidiano lavoro, inizia con tre lezioni tecniche: Atletica Legge­ ra - Ciclismo, Sci e Nuoto - Pallavolo e Pallacanestro. Tre lezioni trattale esau­ rientemente, almeno la prima e l’ultima da valenti e ferrati oratori, precisamen­ te il Prof. Desopo, insegnante di Edu­ cazione Fisica in Potenza, il quale ha parlato con particolare cognizione di causa della formazione fisica dell’atleta e dello sforzo di questo nelle gare, dan­ do modo ai presenti di trarne utili de­ duzioni sulla formazione dei propri atleti. Indi fu parlato del ciclismo e dello sci; dell'oratore non parlo, lascio a coloro che l’hanno udito di farne i commenti e di valutarlo. Certo che. per conto mio stava molto meglio in cu-


ìcatori. .Un carosello ne sono uscito con idi. Potenza è così: ivertimento, pallone

infernale non con­ offre il e palle

ti al lavoro tutti erano pronti ridere da don Nicola quanto letto sul tema «Sport educalitativo », il pezzo forte del Corpiale erano puntati tutti gli 'ci partecipanti e bisogna rivo­ lte il preparatissimo don NicoIto la sua lezione i>i modo suconvincendo tutti delle sue i doti e qualità. Egli tenne la ìur lunga, senza affaticare ali quel suo personale frasario, bontà, frizzante, umoristico, coo a noi la sua ccavinzione sul: dello sport quale educazione bne dell’uomo.

Don Pavoni, ’Rurdlsso, Discordi, Gemo a gli altri dolio stato maggiore del riuscitissimo corso nelia sala delle lezioni.

cina. Non vi pare congressisti del Sud? E pensare che colui che ha avuto il co­ raggio di trattare tali sports era un set­ tentrionale di quelli veri e che, finito di parlare, era convinto di aver insegna­ to delle cose nuove; povero illuso! Del "Nuoto”, spina del C.SJ. per la particolare avversione di molti dei no­ stri cari ed amati assistenti, i quali ve­ dono nella pratica di questo sport il maggior pericolo per Hanima, ha parla­ to l’amico Binetti, componente della C.T.N. di nuoto, ed ha dimostrato come, praticando seriamente tale sport, esso, più di ogni altro, insegni al giovane il controllo totale delle sue forze fisiche e morali e richieda dallo stesso la mas­ sima serietà di preparazione. Terza ed ultima lezione "Pallacane­ stro e Pallavolo”: le specialità che nel­ lo sport sono le più dimenticate e me­ no praticate, ma il C.S.I. ha dato ad esse la maggior importanza e valutazio­ ne perché, meglio di tutte, dopo l’.-itletica Leggera, servono a preparare fisi­ camente l’atleta. L’oratore dott. Smorto di Reggio Calabria, con la sua compe­ tenza e valentia, ha raccomandato ai di­ rigenti presenti di praticare la Pallavo­ lo e la Pallacanestro il più possibile e non abbattersi alle prime difficoltà. Al termine di queste lezioni i Diri­ genti del Sud hanno messo a fuoco tut­ ti i loro problemi e hanno bersagliato coloro che stavano al tavolo della Pre­ sidenza con infinite domande sia di ca­ rattere tecnico che organizzativo, dando molto filo da torcere ai vari oratori che tutti dovevano rispondere a quanto ri­ chiesto. In modo particolare Beppe Burdisso scriveva... scriveva... perché molte

delle domande erano dirette alla Pre­ sidenza Centrale e non per bussare a denari, come e solito fare il ricco set­ tentrione ma per avere ragguagli su co­ me e cosa fare per ottenere l’appoggio delle autorità sportive dei propri paesi e città.

Dopo tanto faticare un breve e quan­ to desideralo riposo; infatti fu offerto ai Dirigenti la possibilità di fare un istruttivo e divertente giro turistico per Potenza e dare quattro calci al palIone onde smuovere i muscoli intorpi­ diti da tanto riposo. Il gruppo si divise in due squadre e mentre una giocava <d pallone, l’altra tirava palle di neve

sta bellissima lezione desidero i punti più salienti perché la ncezione dello sport illustrata­ ci da Don Nicola è stata una cosa che ci ha colpiti, e credo, sorpresi. Egli ha diviso la vita sportiva del giovane in quattro periodi: Periodo della crisalide; dai zero ai sette anni. 1 muscoli nc-~t sono svilup­ pati. Il ragazzo vive di più material­ mente. La materia assorbe tutto senza portar via niente. In questo periodo bi­ sogna creare al ragazzo un ambiente che lo prepari alla lotta. Periodo in cui il ragazzo scoppia alla vita; in cui il ragazzo è squilibrato e cresce a dismisura. Bisogna dare lo spi­ raglio del controllo e quindi non spin­ gerlo a troppi giuochi. Periodo dei sogni; il periodo più de­ licato del ragazzo e quindi più difficile per esso e per i suoi educatori. Il ragazzo esce di casa ....incontra una ragazza... di quelle che lo fanno. cascar

Il tradlilonole “grappo» dei partecipanti al corso per dirigenti del sud a Polonia.

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giù. Bisogna presentare ai genitori la ragazza, il papà si oppone... Tutto un mondo di sogni. Di quanto amore e comprensione ha bisogno il ragazzo in questo delicato periodo! Periodo della preoccupazione dell’av­ venire; lo sport ha nei due ultimi pe­ riodi effetti fisici ed effetti morali. Bi­ sogna ricordare che il corpo è il "Tem­ pio di Dio” e bisogna far pregare con il ritmo del corpo. Si provi a dare la santità del corpo ai giovani e questi porteranno fuori la verità, non rimarran­ no soltanto accanto alla tonaca del prete. Infine Don Nicola ci ha dato molti bei consigli che speriamo di poter met­ tere in pratica e poter insegnare ai no­ stri ragazzi ed atleti, consigli perché lo sport sia effettivamente educativo : adattamento e resistenza a situazioni dif­ ficili. Prontezza dei riflessi per rispon­ dere ai richiami dello spirito. Dominio di volontà, abitudine all’ubbidienza, e disinteresse. Capacità realizzatine e co­ raggio di voler vivere. Senso realistico della vita. Sopportazione degli altrui di­ fetti. Ecco quanto Don Nicola ci ha in­ segnato quel giorno e quanto ha chie­ sto a tutti noi Dirigenti Sportivi. Quan­ te cose da imparare ed apprenderei Permettete che riporti a questo punto una forte e significativa frase che uno dei presenti mi ha detto dopo la lezio­ ne; ceti voce seria e triste disse ”o Don Nicola è fesso a credere a tali cose, o sono fesso io che non capisco niente...” quanta sincerità in quella frase. La seconda giornata fu la più intensa: lezioni a non finire, discussioni anima­ te, domande e risposte, colloqui frizzi e mal celati scherzi a danno degli or-

ganizzatori, sabotaggio ai campanelli af­ finché non suonassero la sveglia e ac­ qua per i dormiglioni. A coronamento di tutto, quel pomeriggio arrivò da Ro­ ma. a dare un tono di maggior serietà ed importanza al Corso il Segretario Centrale prof. Lorenzo Borghi. Cara figura di amico e fratello al quale tutti ci sentiamo portati con un caldo senso di affetto ed amicizia sincera. Ricordo con ammirazione, il caldo benvenuto da­ to da tutti i Dirigenti a Lorenzo Borghi, che tacita forza e volontà trae dal suo animo e dal suo fisico per il consoli­ damento e lo sviluppo del Centro Spor­ tivo Italiano. Egli ci portò con la sua calda e fraterna parola, il saluto del prof. Luigi Gedda, nostro amatissimo Presidente, e del prof. Aldo Notorio, lo attivissimo Vice Presidente Centrale, al quale tutti hanno rivolto un fraterno pensiero ed un caro ricordo, perché co­ noscono quanto amore egli nutra per gli atleti e dirigenti del Sud. Permettetemi ora una breve parente­ si, ma devo sinceramente dire che i di­ rigenti potentini del CSJ. ci sanno fa­ re. Con l’arrivo di Lorenzo Borghi, tut­ ti i servizi sono migliorati: sia nella cucina ove sono sparite le sospirate oli­ ve nere, sia nella complessa organizza­ zione ove tutto ha assunto un tono di costante ordine e tranquillità. Solo una cosa non sono riusciti ad dominare, ma non si può dare la colpa a loro, poiché la richiesta fu a maggioranza e parti nientemeno che dal Don Nicola Nazio­ nale; non sono riusciti ad eliminare il lamento... di Sorrenti il quale, per l’oc­ casione sciorinò tutto un vasto reperto­ rio (che da due giorni ripeteva) di tra-

1° Corso Interregionale Dirigenti dell'Italia Meridionale Regioni

rappresentate :

Province

presenti:

Lucania labria. Potenza Taranto - Avellino

Puglie - Abruzzo - Campania - Ca-

Matera - Lecce - Bari - Brindisi Catanzaro - Reggio Calabria - Napoli - Pescara - Chieti.

LE CONVERSAZIONI: (Don Nicola Pavoni) « Chiesa e sport » Pedagogiche « Sport e terapia umana » e morali « Verso la Base Missionaria nel C.S.I. » (Dott. Corallo - Lecce) « Il gioco del Calcio » Tecniche : « L’atletica » (Prof. Desopo - Potenza) « La Pallacanestro e Palla­ (Avv. Smorto - Reggio C.) volo » (Rag. Gemo - Potenza) « Il Ciclismo e lo Sci » (Ins. Binetti - Molletta) « Il Nuoto » Organizzative: « Il Dirigente Sportivo » (Ing. Lisi - Messina) « S tr ut tur a organizzati­ va del Q.SJ. » (Prof. Biscardi - Potenza) < Vita associativa e ricrea­ tiva nella Società Sporti­ va del C.S.I. » (Prof. Borghi - Roma) « Rassegna del Decennio » (Prof. Borghi - Roma) Il Corso si è tenuto a Potenza presso la Casa del S. Cuore, gentil­ mente messa a disposizione dell’Ecc.mo Arcivescovo - Vescovo delle Diocesi.

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montate e vecchie canzoni: per lui non esiste il Festival di San Remo. Come la notte precedente, i redattori, i cronisti, gli operatori, i macchinisti e tutti co­ loro che davano la loro fattiva opera, rinchiusi nella segreteria, componevano e stampavano il Bollettino che al mat­ tino riportava a tutti quanto fatto nel­ la giornata e riprendeva in tetto umori­ stico le caratteristiche battute dei vari partecipanti. Dal n. 3 del Bollettino, quasi quotidiano, riporto qualche bat­ tuta. ” Il vedovo delle Puglie quando ri­ prenderà a mangiare le gustosissime oli­ ve?" "Guido da Bari ed il suo stoma­ co... ghiottoni di cioccolato e sempre al­ la ricerca della catena...” "ricorderà Borghi quanto ha detto ai dirigenti lu­ cani..” "la barba di Burdisso veramente cresceva... cresceva... cresceva... mentre Desopo parlava... parlava... parlava..." e per ultimo quelle care e sentite "im­ pressioni notturne scritte di giorno" che l’amico Pino di Cosenza ha lasciato a "Potenza amica” ove termina con "no­ stalgiche parole a te rivolge chi da te si parte”. Quale migliore occasione poteva of­ frirsi al dinamico Presidente del CSI potentino, Nicola Falcitela, seguito dal­ la sua ombra, (colonnello Nasser) il Pran­ zino Martino, per organizzare la notte del sabato la S. Pasqua per gli Sportivi di Potenza? La presenza, di Don Nicola era un richiamo troppo bello per non servirsene e fare una rosa in stile. La S. Messa fu celebrata dal Delegato Ve­ scovile e commentata da Don Nicola, numerosi accorsero gli sportivi potenti­ ni a celebrare la S. Pasqua e con loro tutte le autorità sportive cittadine. 21 Marzo. Conclusione del Corso con la lezione del prof. Borghi sul tema « Sintesi di un fervido decennio » ove egli ha passato rapidamente in rassegna quanto svolto dal Centro Sportivo Ita­ liano dal suo incerto inizio ad oggi, le sue affermazioni ed il sempre maggior sviluppo. « Verso la Base Missionaria » fu l’ultimo dire di Don Nicola, il qua­ le ha indicato la nuova via che la Pre­ sidenza Centrale si propone di percor­ rere per giungere sempre più a contat­ to degli atleti, dei giovani, dei ragazzi. Ed ora che avete letto tutto questo non mi date ragione, amici vicini e lon­ tani quando all’inizio ho detto che il Sud e i suoi Dirigenti ci sanno fare? Noci credete che queste calde, misere, assolate e abbandonate terre non meri­ tino maggior comprensione ed aiuto on­ de i loro figli possano essere più va­ lorizzati, stimati... e amati! Sono certo che oggi, tutti noi convin­ ti della grande vitalità del Sud incoraggererno e daremo il nostro aiuto affin­ ché da queste terre sorgono nuove for­ ze per equilibrare e valorizzare il pa­ trimonio atletico nazionale.

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Commento al III. torneo di aper­ tura.

E’ tornata con la puntualità delle bel­ le cose, anche quest’anno, il Torneo di Apertura per l’anno 1954. L’esperimento, che già aveva avuto la sua riconferma l’anno scorso, ha dato quest’anno ' risultati che senz’altro pos­ siamo definire clamorosi Ed è speranza della presidenza del Comitato Provinciale che questi frutti, per l’avvenire, siano da indici per una manifestazione p:ù bella tecnicamente ed organizzativamente. Nuovi e vecchi atleti si sono dati con­ vegno per conquistare la palma della vittoria e, numerosi, si sono avvicen­ dati nei tavoli di ping-pong nei verdi campi di pallavolo e pallacesto e nelle piste della corsa campestre, protesi nel­ lo sforzo di riu'circ primi. Quest’anno la manifestazione era do­ tata di ricchi premi che le Autorità locali hanno voluto donare alla prima sagra dello sport CSI istico di Palermo. Imprevisti e consuetudini poi hanno dato vita alle fasi del Torneo, lasc iando in farse sino all’ultimo il nome dell’Unione Sportiva vincitrice della Coppa messa in palio per la società che avreb­ be totalizzato più punti in tutti gli sports. Il Terzo Torneo di Apertura, come tutte le nostre manifestazioni, si è ini­ ziato con la S. Messa, celebrata dall’Assistente Provinciale Don Gius. Carcione, nell’accogliente Cappella che i buo­ ni Padri Filippini ci hanno messo a di­ sposizione. E’ stato il primo omaggio della nostra bella gioventù a Gesù Signore dove si

è visto molti giovani accostarsi alla S. Comunione e molti altri attenti alla parola in< itatrice deH’Assistentet alla spiegazione del S. Vangelo. Subito dopo si sono iniziate le gare di pallavolo, che ci hanno dato modo di assistere a delle partite belle e gene­ rose. Fra le più agguerrite squadre: la Maroso, la Gioventù, la Villa Filippina e la Savoia che si sono date da fare per arrivare prime alla mèta. Tra tutte però ne usciva prima la Sa­ voia perché tecnicamente preparata più delle altre. Nel tennis da tavolo ben 71 atleti si sono avvicendati al tavolo., verde; ma come era nelle previsioni la vittoria do­ veva essere appannaggio degli atleti del­ la Gioventù; e fra di essi il solito Fasino che ha fatto ancora luce vincendo la competizione. Belle queste manifestazioni pongistiche die dimostrano quali siano le forti vitalità dei nostri atleti in questo campo. Nella pallacesto, numerose — per noi — le iscrizioni che hanno registrato ben cinque squadre. Vecchi e giovani atleti hanno dato vita a partite entusiasmanti ed alla fi­ ne, la tecnica e l’esperienza dei c veci » hanno avuto ragione della generosità dei giovani, non certo inferiori: come quelli della Villa Filippina, classificatisi al II po^to; e quelli della Gaudium. Nella «orsa campestre un astro sor­ gente il bravo e semplice Briguccia del­ la Robur, si è fatto largo preannuneiando il suo veto alle prossime competi­ zioni campestri, e vincendo la gara. Ho detto così sommariamente di alcu­ ni primi ma quanti ci sarebbe da dire degli altri che, se non si sono distinti per la tecnica pregevole, non sono sta­ ti di meno dei primi per generosità nel gareggiare anche quando per loro non vi era nemmeno l’ombra della vittoria. ENZO MILIA

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I Ragazzi e lo Sport In educazione si sono . avuti due er­ rori: uno commesso da coloro che han­ no dato troppa importanza al corpo ve­ dendo l’uomo come un complesso di muscoli, di nervi ecc-, e viceversa un altro commesso dai cosiddetti « spiritua-

listi » che hanno pensato di dare dei principi di educazione adatti solo per gli Angeli! E di queste categorie di persone an­ cora ne esistono, anche se, fortunata­ mente, man mano vanno scomparendo. Evidentemente fra i due estremi la via di mezzo è quella da seguire. La Chiesa, saggiamente, insegna che l’uomo è un « comporto » di anima e di corpo; dal che si deduce che in edu­ cazione, se il fine da raggiungere è la formazione spirituale dell’uomo, non bi­ sogna trascurare l’elemento fisico che fa da complemento, ma è necessario. Ed è qui che sta tutta l’importanza dello Sport: « Mens sana in corpore sano»! Dico anzitutto che qui si intende par­ lare di sport per ragazzi, per cui è necescario per un dirigente sportivo che si serve dello sport per aiutare lo sviluppo fisico dei ragazzi, conoscerne le possi­ bilità e le strutture fisiche, poiché spes­ so la pratica di uno sport da parte di ragazzi non adatti fisicamente, può pro­ durre in loro delle conseguenze gravis­ sime, alle volte irreparabili, e fisiche e intellettuali. Ma a parte i pericoli cui possono incorrere i ragazzi, per le po­ che cognizioni in materia dei dirigenti, è sommamente importante che chi ha dei ragazzi da formare si serva dello sport come mezzo insostituibile per com­ pletare l’educazione NINO ABATE

Notizie dal comitato di Patti Compendiare in poche righe l’attività che il Comitato zonale di Patti ha svol­ to in questo primo sconio di stagione è cosa alquanto ardua. Pur compren­ dendo che il citare nomi e cifre rap­ presenti, non solo per noi, ma anche per il più attento lettore cosa arida non pos­ siamo, data la esiguità di spazio con­ cesso, dilungarci in note o commenti Nel Tennis da Tavolo le manifesta­ zioni svolte sono: Campionato Zonale: svoltosi a Capo D'Orlando, si è concluso con la vittoria di Remo Finocchiaro della Virtus nel singolo e di Cappa-Toscano (Aurora) nel doppio. Targa S. Sebastiano: Vittoria dell’Aurora che si è aggiudicata la Targa con le rittorie di Cappa nel singolo e di Toscano-San Filippo nel doppio. Coppa Natale: Vittoria della Virtus che è riuscita a piazzare due squadre ai primi posti precedendo F Aurora di Ca­ po d’Orlando. Campionato provinciale di calcio Altra attività che nella nostra città va per la maggiore è il calcio. Il Campio-

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nato Zonale che già volge al termine ha visto alla partenza cinque squadre: Mongiovese, Vfrtns, .Aurora, Vigor Um­ bertina, Aquilotti. Per la vittoria finale sono in lizza la Virtus c l'Aurora, con maggiori possibilità per ques’ultima do­ vendo ancora recuperare un incontro casalingo con gli Aquilotti.

Corsa Campestre Va-ta attiviti! è stata pure riservata agli atleti di questa specialità. La fase Zonale svoltasi a S. Stefano di Cannistra è stata vinta da Aria Giuseppe del­ l'indomita seguito da Enzo Zingalcs del gruppo sportivo Don Bosco. Fra le va­ rie attiviti! il C. Z. ha lanciato anche quest’anno il campionato zonale per Gruppi Sportivi della Zona. L’iniziativa tende a premiare quei gruppi sportivi che con la loro attività danno risalto alla nostra organizzazione. T. COLLOVA'

Bollettino Informazioni

del COMITATO ZQIJ A LE DI MOLFETTA

Per la Pasqua dello sportivo, sbiecamo chiesto "dite parole” a CIOSUE’ POLI. Eccole. II Cap. Poli non ha bisomo di presentazioni. La stia attivi­ tà di atleta in passato e di dirigente oggi lo presentano da sè. Con i memorabili avvenimenti del 25 luglio e dell'8 settembre del lontano 1943. anche nel settore sportivo si ebbe­ ro i riflessi negativi del crollo che così profondamente travolse la vita nazio­ nale Dal marasma e dalla confusione, però, risorsero presto i valori spirituali atti­ nenti alla nostra attività, quelli cioè, che da troppo tempo erano stati com­ pressi e deviati; ed in campo sportivo un tale risorgere fu così spontaneo e veemente da sorprendere anche chi, — come noi — aveva sempre creduto alle virtù di sopravvivenza e di ripresa del vero, del puro, del genuino spirito. Lo Sport, così come modernamente dev’essere inteso, sin dall’inizio del suo cammino non trovò via facile di affer­ mazione, e i pionieri sanno quante e quali difficoltà vennero affrontate, quali umiliazioni patirono, quanto sforzo pro­ digarono. Sanno pure, i pionieri, con­ tro quali ostacoli morali dovè ostina­ tamente cozzare la loro coraggiosa fa­ tica. C’era da scoraggiarsi. Ma i veri spor­ tivi, cioè tutti coloro che al « fatto spor­ tivo » assegnano un significato che tra­ scende l'apparenza e lo porta sul piano di una scuola di lealtà e di carattere oltre che su quello formativo di fisici sani e temperati, non si rassegnarono, non piegarono le braccia. La concezione superficiale dello spor­ tivo inteso come individuo dalla potente muscolatura e dai riflessi spirituali tardi ed opachi, dovrebbe essere oramai messa inessa nel dimenticatoio come inutile e dannoso ciarpame. Anche se inevitabilmente ancora oggi in campo sportivo non tutto è stato chiarito, pur-

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tuttavia nelle linee generali e nella vi­ sione complessiva del problema dob­ biamo constatare con gioia, come man mano tale clr’arificazione vada delincan­ dosi. Tutto ciò è profondamente morale perché comporta un sacrificio, perché si propone traguardi che vanno ben ol­ tre il raggiungimento bruto dei risultati o l'altro ancora più riprovevole dell’interesse materiale. Stiamo per sfociare, invece, nel mare di uno dei problemi più importanti per il nostro Paese: vo­ glio dire, il problema della gioventù. E’ questa la pianta da curare, la pian­ ta assetata di acqua e di sole; e que­ sta cura non può essere limitata alla in­ tegriti! delle menti e delle coscienze ni: alla esteriorità dell'e ereizio fisico fine a se stesso, bensì dev'essere estesa e orientata al raggiungimento di quel clas­ sico senso di equilibrio psico-fisico, per cui lo spirito trova e deve trovare nel corpo agile e sano le ali al volo, l’ane­ lito costante verso il fine supremo: il bene delle anime. Le tradizionali forze sportive del C.O.N.I. e delle Federazioni Nazionali, che ho l'onore di rappresentare, hanno accolto con sentita gioia le forze del Centro Sportivo Italiano, e ad esse, por­ gono mio mezzo il saluto più fraterno, sicure che da una così leale collabora­ zione non potranno aver-i che risultati pratici e morali di indubbio valore. GIOSUÈ’ POLI

Né pos-iamo dimenticare il torneo «FI. DI. MI. RA. » di Pallacanestro al (piale sei ,-uadre agguerritissime si det­ tero battaglia, e vinto ;■ stento dalla tecnica squadra dell'olimpia. Anche per la pallavolo intensa è stata l’attivila locale Due tornei a Molfetta. due a S. Spirito e uno mio a Terlizzi sono stati fino a questo momento organizzati e svolti nella maniera impeccabile del­ la Commissione Tecnica Pallavolo. Abbiamo dato dei cenni sulla intensa attività a carattere locale e propagandi­ stico riservandoci di analizzare breve­ mente in ultimo le manifestazioni a ca­ rattere nazionale. sitietica leggera — Si sono svolte le cinque prove utili valevoli per il cam­ pionato nazionale di corsa campestre. Imponente è stata la partecipazione dei vari atleti appartenenti ai gruppi e unio­ ni sportive di Molfetta, Giovinazzo, Ter-

*«* Sono ormai trascorsi circa cinque mesi dall'inizio dell'annata sportiva 1953-54 e volgendo lo sguardo al passato) con animo lieto, dobbiamo constatare <come il comitato zonale di Molfetta abbia compiuto un salto piuttosto poderoso, staccando di parec: hi metri l’attività or­ ganizzativa e agonistica della scorsa an­ nata sportiva Due cifre ci balzano agli occhi immediatamente: 975 atleti e 40 GG. e UU. SS., rispetto ai 425 atleti e 21 GG. e UU. SS. dello scorso anno. Co­ me ben si può rilevare, l’attività orga­ nizzativa dell’anno 52-53 è stata in solo cinque mesi addirittura raddoppiata. Tutto ciò è stato ottenuto grazie a) solerte attivismo e attaccamento ai co­ lori del CSI dei dirigenti del Comitato Zonale, con i vari Cozzoli, Binetti, Annese, Forinola, Gaudio, Altomare, De Ceglie, che si sono prodigati instanca­ bilmente per il bene fisico-morale del­ la gioventù cattolica. Passando poi all’attività agonistica dobbiamo far rilevare come tutte le Com­ missioni Tecniche, hanno organizzato non poche manifestazioni a carattere lo­ cale e propagandistico riuscite in modo brillantissimo per la precisa e oculata organizzazione. E a tale proposito non dobbiamo sottacere i magnifici giri podistici delle città di Molfetta, Terliz­ zi, Giovinazzo, Santo Spirito e Bitonto, che suscitarono entusiasmo e ammira­ zione nel numerosissimo pubblico pre­ sente. E perché non citare i campionati di calcio, a carattere locale, «Junrores» a Molfetta « Torneo precampionato » a Giovinazzo, « G. Pappagallo » a rcrlizzi ai quali presero parte la maggior parte dei GG. SS.

Portanza dalla prima prova del campionato zonale di corsa campestre.

lizzi e 'frani. Naturalmente secondo le previsioni della vigilia, la polisportiva Landolfi è risultata l'incontrastata domi­ natrice delle manifestazioni. Ancora una volta i vari Curto, Assi e Mastro della Polisportiva Landolfi si sono imposti in modo netto e inequivocabile, per stile e potenza di mezzi atletici su tutti gli altri numerosissimi atleti. Speriamo che alle finali nazionali di Rimini del 4 apri­ le questi tre valorosi atleti sappiano te­ ner alto il prestigio e fi buon nome del Comitato Zonale di Molletta.

Calcio — Questa branca sportiva è senza dubbio l’attività madre del Comi­ tato. Se volessimo fare un paragone fra il Campionato zonale ragazzi 1952-53 e quello testò iniziatosi in questa annata sportiva dovremmo rimanere piuttosto sbigottiti. Ben 27 squadre raggruppale in sei gironi locali, si stanno dando bat­ taglia senza tregua per aggiudicarsi il t:tolo di campione zonale c quindi po­ ter prendere parte alla successiva finale regionale. Le squadre che ci sono sem­ brate più- agguerrite e preparate tecnicamente sono la S. Giovanni Bosco c In Edera A per il girone A, la Frassali per il girone B, l’Inviclu di Bitonto per il C, la Turricium di Terlizzi per il girone D, la Micro-Juve di Giovinazzo per il gi-


rene E e la Robur 'Frani per il giro­ ne F, squadre che stanno dando al cam­ pionato grande interesse e vitalità.

Pallacanestro — Una rappresentativa del Comitato Zonale ha preso parte al Campionato regionale Juniores indetta dalla F.I 1’. Una squadra che ha susci­ tato parecchio interesse negli ambienti sportivi della Regione e che si è classi­ ficata al terzo posto. In pieno svolgi­ mento il campionato nazionale C.S.I. fase zonale. A tutte e tre le categorie si sono iscritte ben 16 squadre.

3g 7e Coppa Fidimirn: unn Taso dnll’incontro Tra l’Olimpia c la S. G. Bosco.

Predominio dell’U. S. Olimpia della Categoria A. dell’Apicella nella catego­ ria B.

Tennis da tavolo — Campionato na­ zionale tennis da tavolo - fase zonale. Alla finale di detto sport hanno preso parte ben 62 atleti per il singolo c 24 per il doppio. I vincitori nella finale regionale si sono classificati al secondo e terzo posto rispettivamente con Peruzzi e Maralfa per il singolo e al ter­ zo posto con la coppia SparaventoSciancalcpore per il doppio. Una rassegna concisa, ma abbastanza eloquente, che ha fatto parecchie volte rimanere allibiti gli organi federali, i quali ora continuamente stanno seguen­ do con simpatia le nostre manifesta­ zioni.

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Vita delle sezioni.

Tamburello. — Allo scopo di propa-* gandare tra i giovani della città, ma in modo particolare della provincia, il Cen­ tro Sportivo Italiano indice ed organiz­ za un torneo di tamburello valevole per l’aggiudicazione della « Coppa C.S.I. Verona ». Alla manifestazione possono partecipa­ re le squadre formate da giovani nati non prima del 1° gennaio 1934 le cui iscrizioni siano pervenute presso la se­

de del C.S.I. entro sabato 27 marzo. Alla squadra prima classificata sarà as­ segnata la Coppa CSI Verona mentre tutti gli altri premi, così come le moda­ lità di disputa della manifestazione sa­ ranno resi noti nel corso di una riu­ nione dei rappresentanti delle squa­ dre partecipanti.

Pallavolo. — Si sollecitano tutte le UU. SS. a considerare con la massima serietà il programma emanato dalla C.T. Pallavolo per il 1954, programma che sarà aperto da un torneo di propaganda libero ad ogni età. Onde consentire la più ampia regolarità si fa presente che per nessun motivo verrà disputata la data di inizio del torneo, fissata per domenica 4 aprile, come non saranno accettate iscrizioni sul campo. Infatti il termine utile per presentare le iscrizioni scade sabato 3 aprile alle 18 dopo di che si riunirà la C.T. alla presenza dei rappresentanti delle UU. SS. per redi­ gere il calendario di gara. Per ulteriori informazioni rivolgersi, anche telefonicamente, al sig. Rino Da­ miani (Tel. 5011) oppure scrivere alla C.T. Pallavolo Ciclismo. — Non si può certamente dire che gli atleti del C.S.I. siano secon­ di a quelli della U.V.I. se consideriamo i lusinghieri piazzamenti dei nostri tes­ serati. Sono a questo proposito da ri­ cordare Meneghini e Fuggini classifica­ ti rispettivamente 4° e 11” nel li G. P. Mercato Ortofrutticolo svoltosi a Vero­ na il 21 c.m. Da notare poi la combattività e l’aniinazione noni hé il ritmo accelerato che essi hanno dato alla gara a causa delle numerose fughe di cui sono stati i pro­ motori.

Calcio. — Ricordiamo che le iscrizio­ ni ai tornei: «pulcini», «ragazzi», «juniores». «seniores», sono aperte fino al giorno 25 aprile. Pertanto si in­ vitano le UU.SS. che desiderassero par­ tecipare a detti tornei di farsi vive con sollecitudine. Sezione arbitri di calcio. — Rendiamo noto che nella settimana scorsa si sono svolti gli esami presso la sede del CSI dei nuovi candidati arlbitri; tutti i giovani hanno, dinanzi alla Commissio­ ne della A.I.C., brillantemente superato la prova. Entrano cosi a far parte delle nostre file altri sei giovani volenterosi che c; daranno un valido aiuto.

Tornei di calcio non autorizzati. — Con l'inizio della stagione primaverile si notano alcune iniziative, prese da Co­ mitati o da Presidenze parrocchiali e di Oratori, per l’organizzazione di tornei di calcio, ai quali vengono invitale squa­ dre di ambiente cattolico, senza alcuna autorizzazione di questo C S.I. (o della F1GC), senza alcun controllo tecnico e sopratutto senza alcuna garanzia assicu­ rativa nei riguardi dei possibili inciden­ ti che potrebbero accadere ai giocatori. Nel rinnovare ancora una volta il di­ vieto alle Unioni Sportive e Gruppi Sportivi del C.S.I. a partecipare a detti tornei, si rivolge un fervido invito a tutti i dirigenti responsabili delle As-

sociazioni parrocchiali affinché non au­ torizzino la partecipazione delle loro squadre a dette manifestazioni.

Polisportiva CS.I. Verona. — Si rende noto che il Comitato Provinciale CSI, per mezzo della « Polisportiva C.S.I. Verona », si è affiliato alle seguenti Fe­ derazioni per l’anno 1954: FIDAL (Fe­ derazione Italiana Atletica Leggera), PI­ PA V (Federazione Italiana Pallavolo), UFIB (Unione Federazioni Italiana Boc­ ce) e U.V.I. (Unione Velocipedistica Ita­ liana). Si fa presente inoltre che sono aperte le operazioni di tesseramento per la Se­ zione Atletica Leggera. L'invito è parti­ colarmente rivolto agli atleti delle se­ guenti UU. SS.: Scaligera, CSI Valeggio, S. Lucia, Azzurra, S. Nazzaro.

Impianti Sportivi. — Nel ricordare che l’Ufficio Impianti sportivi è a di­ sposizione di tutti gli associali dalle ore 17.30 alle 18.30 di tutti i venerdì presso la sede di Via Dogana 4, anche in riferimento alla concessione di usu­ fruire del Campo Sportivo Luigi Picco­ li, si fa presente a tutte le Società del CSI la necessità che nei campi di gioco delle parrocchie, oratori ecc. venga da­ ta hi precedenza all’attività agonistica promossa dal C.S I.

Attività agonistica delle UU. SS. Si ricorda a tutte le Unioni e Gruppi Sportivi che per poter indire ad orga­ nizzare manifestazioni agonistiche a ca­ rattere zonale o provinciale, al di fuori del già fissato calendario provinciale, è obbligatorio richiedere l’autorizzazione a questo Comitato Provinciale, presen­ tando la bozza del regolamento da ema­ nare. almeno 15 giorni prima della da­ ta di effettuazione. Per quanto riguarda inveì e manifesta­ zioni a carattere più vasto, con invito a Società od atleti di altre provincie, è necessario richiederne l’approvazione al competente Ispettorato Regionale del C.S.I.. inviando la bozza del regolamento da emanare, almeno 20 giorni prima della data di effettuazione. Ad ogni richiesta di autorizzazione, verrà data risposta scritta con l’impegno di rendere noti i motivi dell’eventuale mancata concessione. Resta inteso che in caso di manifestazione non autorizzala, nessuna squadra od atleta dal C.S.I. po­ trà parteciparvi a scanso di gravi prov­ vedimenti disciplinari. G. PAVAN

P I S A I pulcini hanno superato la prova Il campionato « Pulcini », affidato per la sua organizzazione ad uomini esperti, è andato man mano imponendosi anche all’attenzione di coloro, che, rimasti dub­ bio?! della sua riuscita, sono interessati a seguire esclusivamente quelle gare di maggior rilievo nelle quali figurino i nomi dei più popolari campioni del calcio italiano. E' questo un merito ol­ tre che per gli organizzatori anche per

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^3 i dirigenti le 15 UU. SS. partecipanti, i quali attraverso le settimanali compe­ tizioni delle loro giovanissime vedette, hanno saputo, senza alcuna presentazio­ ne reclamistica, offrirci uno spettacolo degno della passione che li accomuna, nel quale sono apparsi evidenti, estra­ niandosi dalle consuete immancabili preoccupazioni di indole finanziaria, se rietà di propositi, attaccamento ai co­ lori sociali e fiducia illimitata, nella organizzazione da essi così degnosamente rappresentata. Que-ta loro preziosa opera varrà a sviluppare maggiormente l’attività del Centro Sportivo Italiano, fonte di be­ nessere morale e materiale per migliaia di nostri giovani ed unico mezzo per diffoffndere tra coloro che ne segui­ ranno le orme, quei programmi che so­ no stati indicati quale base di partenza per un altro e più fulgido decennio, nel cui volgere il nostro sport nazio­ nale dovrà ritrovare con la nostra vali­ da collaborazione, quelle energie nuove che gli permettano di risalire le posi­ zioni già onorevolmente detenute nel passato. E così uniti potremo trarne dei signi­ ficativi benefici ed insieme marciare più speditamente sul cammino tanto fati­ cosamente intrapreso, le cui tappe ri­ mangono a testimonianza della nostra fede e dei nostri sacrifici.

PALLACANESTRO L’attività cestistica inserita per il pri­ mo anno nei programmi stabiliti dal com. prov.Ie pisano ha avuta la sua più soddisfacente conclusione attraverso il Campionato di Cat. « C ». Quattro squadre vi hanno partecipato: Turris Pisa e S. Martino Pisa, Juven­ tus « A » e « B » di Pontedera. S. Martino e Juventus « A » risultate vincenti nelle rispettive eliminatorie si incontrarono domenica 28 u.s. per l’as­ segnazione del « titolo provinciale » sul campo neutro di Cascina. La gara si risolse con la schiacciante vittoria dei pontederesi che prevalsero nettamente sugli avversari grazie ad una più approfondita preparazione tecnica La differenza notevole di cesti esistente tra le due finaliste (42/29)) al termine dei 50 minuti di giuoco, ne è la più chiara dimostrazione e la conferma per gli juventini della prova egregia forni­ ta sul campo, che viene a premiare giu­ stamente con l’assegnazione del secon­ do titolo conseguito nella corrente sta­ gione i dirigenti, dimostratisi ancora una volta all’avanguardia nel campo delle at­ tività promosse dal CSI. Non inferiore per uesto deve esse­ re il riconoscimento da tributare alle U.U. S.S. eliminate, che hanno con eguale coraggio ed entusiasmo affron­ tato la lotta impari, solo perché convin­ te della necessità del loro generoso con­ tributo. Il < Basket » ormai affermatosi in campo nazionale, ha così trovato anche tra i giovani del CSI di Pisa il suo più giusto riconoscimento per cui, fiducioso guarda al suo avvenire nel quale è cer­ to di riscuotere maggior rispondenza di consensi e non minori affermazioni.

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PALLAVOLO L’U.S. « Fides » è stata in questi, gior­ ni proclamata « campione provinciale » della categoria per cui andrà nel nome del CSI di Pisa a disputare la fase re­ gionale. A Renzo Santini, attivo dirigente del­ la società ed ai suoi più validi colla­ boratori l’augurio più fervido per la du­ ra prova che li attende dalla quale non dovrà mancare un'altra significativa af­ fermazione. ATLETICA LEGGERA La C.T.P. di atletica Leggera sta or­ ganizzando una marcia a squadre deno­ minata staffetta dei « sette campanili ». La gara interessantissima nel suo ge­ nere siamo certi vedrà la partecipazione dei più forti atleti del CSI impegnati nella nostra città sede di svolgimento, nella conquista dei numerosi premi messi in palio. RANIERI SAINATI

fiale i nostri atleti hanno partecipato al­ la fase regionale dove sono stati eliminati dai campioni di Crema e di Cremo­ na (che hanno poi ottenuto le piazze d'onore ai campionati nazionali). Come per il passato ecco terminato il corso pre-atletica invernale per gli atleti e, quasi contemporaneamente, terminate anche le varie prove di corsa campestre (ottimi i risultati tecnici, ma scarsa la partecipazione dei giovani delle nostro Unioni Sportive). Ed ora si sta già la­ vorando per l'attività in pista. Accanto alle manifestazioni propagan­ distiche, si sono svolte delle «leve» per giovani mai tesserati con risultati quan­ to mai lusinghieri. Ed infine l'attività aeromodellistica: terminato il corso per principianti affi­ datoci dall’Aero-Club (con circa una ses­ santina di partecipanti) si è già appron­ tato il programma del campionato pro­ vinciale su cinque prove e per tutte le categorie (V, E, M). Campionati di pallavolo.

Bollettino Informazioni del

(OMIIAIO POOVIHCIAlf DI MIIAHO

Attività Centro Sportivo Italiano.

Dopo l’interruzione delle attività a causa del tempaccio che ha imperver­ sato per parecchio tempo sull’alta Ita­ lia, sono ripresi i vari campionati. Ol­ tre al Campionato nazionale ragazzi (ove si notano le formazioni del Leo­ ne XIII e della Citta Studi) si sta svol­ gendo il Campionato provinciale ama­ tori « a 11 » (nelle zone di Abbiategrasso e di Inzago); il campionato pro­ vinciale ragazzi « a 7 » (nelle zone di Monza, Seregno ed a Milano). Infine il campionato provinciale « pulcini » a « 7 » fra le squadre milanesi. Oltre all’attività calcistica (che tie­ ne in movimento circa il 70% delle Società e dei Gruppi Sportivi affiliati) si sta concludendo l’intensa attività cestistica. La pallacanestro milanese ha da difendere il titolo nazionale degli « Artigianelli » conquistato lo scorso anno. Una quindicina di squadre sono im­ pegnati in questa fase provinciale dei campionati, e fra queste, l’OPSA, la Virtus Crescenzago e l’Ardor di Bollate che dopo alcuni anni di inattività . si ripresenta alla partenza dei campio­ nati CSI. A fianco di queste due attività, qu;lasi vita inosservata, ha iniziato la sua ” ■*" 1Fatti’-1 vità pallavolistica. Dapprima con un torneo (Coppa Augusta) ed ora con il pieno svolgimento del Campionato Pro­ vinciale. Peccato che troppi Gruppi Sportivi non si siano ancora attrezzati nel far svolgere questa attività sportiva ai loro giovani così da ridurre a poche unità le squadre partecipanti. Sarà que­ sta una attività che dovrà ampliarsi e raccogliere l’adesione di tante altre squadre. Terminata così la rassegna degli sport di squadra ecco gli sport individuali. Tennis tavolo: terminata la fase provin-

Quasi in sordina si è svolta la « Cop­ pa Augusta » di Pallavolo organizzata dal G S. Augusta che gentilmente ha messo a disposizione la propria palestra per gli incontri. Questa prima manifestazione ha rac­ colto l’adesione di un gruppo di squa­ dre cittadine (Augusta, Scoiattoli, Ric­ cardi e Gentilino). Senza dar fastidio ad altre manifestazioni e permettendo ai Gruppi Sportivi Augusta e Scoiattoli di potenziare anche squadre di pallacanestro ed al Gentilino di sostenere una squadra di calcio. Sfogliando però i moduli di affilia­ zione si rileva che molti Gruppi Spor­ tivi hanno dichiarato di svolgere atti­ vità pallavolistica. Ed è per questo che la Commissione Tecnica Provinciale — nel preparare il programma per il pros­ simo campionato provinciale — ha pre­ ventivato una maggiore adesione. Oltre alle squadre cittadine che già hanno par­ tecipato alla Coppa Augusta, altre ve ne sono che potrebbero schierare una squa­ dra di pallavolo: Artigianelli, Social Osa (vincente il Camp. Prov. 19531. A queste dovrebbero aggiungersi squadre a Monza (Pavoniana e Artigianelli) a Sovico, a Vimcrcate. La pallavolo richiede poco spazio per il campo di gioco e le regolari non sono poi numerose. Uno stralcio del re­ golamento fu riportato dal nostro No­ tiziario. Si invitano tutti i Dirigenti di Società e dei Gruppi Sportivi che intendono far svolgere attività pallavolistica ai loro atleti di prendere contatti con i Diri­ genti della Commissione Tecnica e di prendere visione dello stralcio di rego­ lamento.

Settimana C.S.I.

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Unioni Polisportive. C’è invero da rammaricarsi di fron­ te al fatto che gran parte delle nostre Unioni Sportive, vivono ed agiscono


solo in funzione della squadra. Anzi, per lo più sono « solo » una squadra, con proprio Presidente, Assistente, al­ lenatore, relativo codazzo di tifosi, ma con una sola meta: quella di vincere il campionato! Ce ne rammarichiamo, non solo, ma faremo ogni sforzo perché questo sta­ to di cose abbia a cambiare: il Cen­ tro Sportivo Italiano infatti è una Associazionc di sportivi, non di tifosi-,: e 10 spirito veramente sportivo non co < ­ nosce paratie stagne al proprio irneresse ed al proprio entusiasmo. Per lo sportivo veramente degno di tal nome, 11 calcio vale la pallavolo, l’atletica vale la pallacanestro, il nuoto vale lo sci. Per lo sportivo cristiano in specie, per il fatto che ciascuno di essi co­ stituisce un centro di attrazione per determinate categorie di giovani, l’in­ teresse alla diffusione ed all’organizr zazione di altri sport, oltre al solito calcio, è anche un impegno di ordine apostolico. Quindi non solo squadre, ma vere Unioni Sportive, anzi, Poli­ sportive, centri di attrazione, di interes­ se e di attività di tutti gli sportivi della zona. Questo noi vogliamo che siano i no­ stri sodalizi sportivi. Ed a questa mèta tendono fin d’ora il nostro impegno e le nostre speranze.

tccipano i suoi atleti, una palestra di educazione fisica, morale, civile; può essere, di più, uno sportivo cristiano: c la sua opera educativa sarà allora ispi­ rata alle fondamentali direttive evange­ liche. E’ veramente per premiare gli « spor­ tivi », dirigenti ed atleti, che la Presi­ denza di questo Comitato Zonale ha lan­ ciato il Campionato Annuale fra le sue UU. SS. Il Regolamento infatti, pur non trascurando — e non lo poteva — i piaz­ zamenti degli atleti e delle squadre, as­ segna anche un punteggio ai presenti alle competizioni che andranno via via in programma, e un premio veramente notevole riserba alle UU. SS. che, in collaborazione con il C. Z., organizze­ ranno manifestazioni sportive.

Una importante iniziativa. II problema della « Polisportiva » co­ me espressione la più coerente di una Unione Sportiva del C.S.I., costituisce materia di continuo studio da parte del­ la Presidenza di questo Comitato Zo­ nale. Ed è per dare ai nostri sodalizi un nuovo motivo di impegno, al raggiun­ gimento di tale mèta, che SU su questo numero pubblichiamo il Regolamento del Campionato Annuale fra le Unioni Sportive del C. Z. Dal momento che ogni Unione Spor­ tiva viene considerata iscritta a tale cam­ pionato dal giorno della sua affiliazio­ ne o riaffiliazionc, e quindi interessando la cosa ognuna di esse, è necessario un cenno di illustrazione, onde ciascun so­ dalizio possa disporre i propri calcoli al conseguimento del primato finale. Se si volesse per un istante dimenti­ care che esistono nello sport primati, classifiche, vittorie, scudetti, verrebbe fatto di pensare che lo « sportivo » non si misura dai successi che riesce a con­ seguire, dalle vittorie che con facilità arriva a conquistare, ma dall’impegno che nella attività sportiva egli mette. Colui che vince con facilità, sarà un campione, un atleta: e può non essere uno « sportivo », se al conseguimento delle sue affermazioni usa mezzi non leciti, il vero «sportivo» invece, se pra­ ticante, può anche sempre arrivare ul­ timo, ma dispiega in ogni agone il me­ glio delle sue capacità.

Attività del C.S.I.

Uguale discorso vale per il Dirigente di una U. S.; egli può essere un «ti­ foso », e allora, per arrivare alla vitto­ ria, non lascierà inusato alcun mezzo; può essere invece uno « sportivo », ed allora saprà fare di ogni gara □ cui par-

Spero proprio che tale motivo non venga trascurato. La classifica che, dal prossimo numero, uscirà ogni settimana, sarà il termometro della sportività dei nostri dirigenti ed atleti. Sono certo che esso segnerà una temperatura sempre più alta ALDO TUFFO LI

LATINA Continua ed intensa è l’attività del Comitato Provinciale C.S.I. di Latina: già sette sono le prove di «campestre» effettuate con risultati veramente no tevoli e lusinghieri sotto ogni aspetto: tecnico, agonistico, organizzativo e mo­ rale. Di ciò un particolare elogio va all’appassionato rag. Giura che tanto validamente collabora col Presidente Provinciale Prof. Don Luigi Bellotti. Interessantissimi sono i tre Campio­ nati di Calcio C.S.I. con ben 22 squa­ dre aderenti che si stanno svolgendo in tutta la Provincia c la cui serietà e correttezza è validamente tutelata (contro antisportive manovre ben rico­ nosciute nella loro provenienza e nei loro scopi) dal dottor Francioni, dal signor Serratore, da Don Luigi Bellotti ormai famosi per i loro giustissimi « fulmini ». Siamo ormai anche alle ultime bat­ tute del Torneo di Pallacanestro (AB) e di Pallavolo. Ventisei sono {/ già’ le UU. SS. regor; gj avvja larmente affiliate. ------mentre ai 600 atleti. Tutti meritano ampi elogi dal Comi­ tato Provinciale presieduto dall’infaticabile ed onnipresente Don Luigi Bel­ lotti, validamente e amorosamente col­ laborato dal dottor Francioni, dal rag. Benvenuti, dal rag. Giura, dal signor Serratore e dal sottoscritto a tutti i Di­ rigenti delle varie Unioni, sportiva­ mente protesi allo sport genuino per la vera formazione fisico-morale-cristiana della Gioventù nostra. In tanta fervo­ rosa attività desideriamo sia posta in particolare risalto la seguente cronaca, per giusto riconoscimento e per spro­ ne comune.

Inaugurata a Sonnino l'Associazione Sportiva del C.S.I. Si deve all'opera intelligentissima e sportivissima del geom Gianfranco Ca­ vallaro, se la provincia di Latina si è arricchita di un nuovo Sodalizio spor­ tivo. L’Unione Sportiva Sonninese re­ golarmente affiliata al Centro Sportivo Italiano ed alle Federazioni facenti ca­ po al CONI, è nata dal niente e solo grazie all’opera zelante, come abbiamo detto, di Gianfranco Cavallaro che, si è circondato della parte migliore degli appassionati sportivi Sonninesi tra cui, meritano una speciale citazione: Catal­ do Pennacchio, Cesare Mateccia che possiamo chiamare i pionieri del mo­ vimento, e ancora Domenico Bacchi, Gabriele Agresti, Luigi Tramentozzi, Antonio De Cupis, che uniti ad altri dirigenti e atleti con la loro coopera­ zione porteranno i colori della U.S. Sonnino a quelle affermazioni agoni­ stiche che davvero meritano per tanta dedizione allo sport. Domenica 7 mar­ zo questi appassionati hanno avuto agio di apprezzare con quanto interes­ se sono stati seguiti nella loro opera vedendosi circondati, in occasione del­ l’inaugurazione della sede sociale, dal­ le maggiori autorità sportive provincia­ li. Ed infatti tra i numerosi intervenu­ ti abbiamo notato: il comm. Gialanella in rappresentanza di S. E. il Prefetto Mondio, il ragionier Giovanni Benvenuti Delegato Provinciale del CONI, il prof. Don Luigi Belletti Presidente del Co­ mitato Provinciale del Centro Sporti­ vo Italiano, il doti. Domenico Francioni V. Presidente dello stesso e rap­ presentante provinciale della F.I.G C. e AIA, il rag. Giura del CONI e FIDAL, Ottavio Ferone Presidente della Com­ missione Tecnica Ciclismo Provinciale del C.S.I., e una numerosa rappresen­ tanza di atleti del Ciclo Molo Club La­ tina. Dopo la benedizione dei locali fat­ ta dal Parroco di Sonnino Arciprete Don Guido Gasparroni, Ferone ha presentato ai numerosi soci e sportivi presenti le Autorità intervenute. E’ seguito, poi il Presidente dell’U S. CSI Sonnino, Caval­ laro che ha letto il telegramma augura­ le inviato dalla Presidenza Centrale del C.S.I. a firma del prof. Gedda e D. Ni­ cola Pavone, ed ha fatto una larga espo­ sizione delle condizioni sportive di Son­ nino, impostando il programma futuro ed i problemi più urgenti da risolvere, tra cui quello base del campo sportivo che effettivamente necessita in quella città. Il Delegato del CONI, rag. Ben­ venuti, anche lui applauditissimo, ha promesso il suo interessamento presso il Comitato Centrale, e noi aggiungiamo che l’intcresse dimostrato dalle autorità sportive, dovrebbe spingere l’Amministrazione Comunale di Sonnino a veni­ re incontro al desiderio dei suoi spor­ tivi concedendo, al più presto l’area nenecessaria per gli impianti che sarebbero di grande utilità e beneficio per la gio­ ventù sonninese. Ha parlato poi don Luigi Bellotti trattenendo, avvinto alla Sua dotta parola, il folto uditorio con l’appassionata conferenza dal tema « Na­ tura, scopi e attività del C.S.I. » La bel-

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la cerimonia si è chiusa con gli interven­ ti del dott. Francioni, rag. Giura e dot­ tore Gialanella che si sono complimen­ tati con gli sportivi intervenuti per la serenità delle discussioni, e per Io spi­ rito entusiastico che li anima, e si è sciolta con l’augurio, che lutti formu­ liamo, che presto l’U.S. C.S.I. Sennino entri a vele spiegate nell'agone sportivo sorretta dai suoi ferventi dirigenti e so­ ci, tutti spinti da una sana passione per lo sport. Dopo la presentazione ai pre­ senti delle squadre di calcio del com­ plesso ciclistico e atletico le autorità, ac­ compagnate da Cavallaro si sono recate sul posto progettato per il Campo Spor­ tivo, e si aspettano le decisioni del Con­ siglio Comunale per l’inizio delle pra­ tiche necessarie. OTTAVIO FERONE

Capiranno che per essere forti non ba­ sta « vincere », bisogna « vincersi ». Se mi dici che non ce la fai, che non te la senti, dovrò pensare che per la prima volta la pigrizia ha battuto il tuo coraggio per due a zero.

DON SILVIO CERIBELLI

nostri giovani una educazione cristiana integrale, lare che il nostro corpo sia veramente «Tempio dello Spirito Santo» così da glorificare Dio nel nostro coqio. MARIO TRAINI Una grande manifestazione della

U.S. Boltiere. La

Unione

Sportiva

nella

Par­

rocchia.

Tutti i nostri Dirigenti sanno, e nes­ suno lo nasconde, che il C.S.I. è un'ope­ ra della CIAC, pur avendo una struttu­ ra organizzativa sua propria, nettamen­ te distinta per cui la U.S. non deve con­ fondersi con l’Associazione giovanile di A. C della Parrocchia. Ma proprio perché « opera della GIAC » l’U.S. deve lavorare sid piano parrocchiale, deve essere cioè un ele­ mento attivo, oggi importantissimo, in quella grande famiglia che è la Parroc­ chia e che risulta formata da:

Per il 9 maggio a celebrazione del['Anno Mariano e del Decennio del CSI, 1 Unione Sportiva di Boltiere in col­

a) parroco, che direttamente ammi­ nistra la Grazia: CQMitalQ HQitiNCmt 01 IHGtMQ ■ VIA miOCtU. 4 ■ rtlU. POI)

A te Dirigente !

Forse mai nessuno ti dice grazie per quello che fai. Quando la squadra vin­ ce tono gli atleti che ci sanno fare; quando perde la colpa è tua. 1 richiami, le ammonizioni arrivano a te, prima che agli interessati e non valgono le tue giustificazioni per riabilitarti di fronte ai dirigenti provinciali che ti valutano più dagli insuccessi che dalle vittorie. Ed allora una volta tanto abbiti tutte per te le lodi e la stima, almeno da chi scrive. Io so che senza di te non è pos­ sibile elevare il tono della tua Unione né lo stile dei tuoi sportivi, atleti o tifosi ehe essi siano. Tu sei già convinto che lo sport da solo non educa se non è sostenuto da convinzioni interiori. Guai se il giuocatore o il corridore manca di carattere! Tu stesso sai quale importanza abbia in gara il controllo dei propri nervi, lo scatto tempestivo, lo sforzo nel momento cruciale della lotta. Vorrei ehe la tua educazione non si fermasse lì, ma andasse oltre, obbligan­ do di quando in quando i tuoi atleti ad impegnarsi sul piano umano; perché non avvenga che siano giuocatori pro­ vetti e uomini mediocri.

La carica delle loro energie fisiche e psichiche va sfruttata non solo per fini agonistici, ma va messa a servizio anche di valori e realtà più grandi, che nella vita presto o tardi tutti incontriamo. E mi pare che tra le doti dei tuoi ragazzi, una sopratutto goda le tue e mie simpatie: il coraggio. Vogliamo ve­ dere se questa virtù meravigliosa può servire anche ad altro? L’occasione è a portata di mano: la Pasqua. Fai appello ai tuoi uomini e metti il loro coraggio al servizio della Fede. In un giorno di tua scelta, pre­ vio accordo coi tuoi superiori, organizza la « Pasqua dello Sportivo ». Sarà per tutti una lezione di forza.

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b) Azione Cattolica, diretta collabo­ ratrice nel portare la Grazia; c) le Opere, mezzo per arrivare al fine ultimo: trasmissione della Grazia; d) i Parrocchiani, campo d’azione delle opere. Or bene, la U.S. sarà un elemento at­ tivo quando non verrà mai meno al suo scopo di educare e avvicinare a Dio at­ traverso lo sport. I Dirigenti delle UU. SS. per essere veramente tali debbono preoccuparsi non solo di possedere sufficienti cogiti zioni tecniche e una formazione morale superiore a quella di un qualsiasi altro cristiano, ma anche di lavorare tra ]a gioventù con un vivo e profondo senso d’apostolato, oggi indispensabile per ag­ ganciarla. Sul terreno pratico la U.S. dovrà preoccuparsi :

a) di coordinare tutta l’attività spor tiva della Parrocchia, facendo giocare il maggior numero possibile di ragazzi attraverso gli sport più educativi, sacri­ ficando, non importa, quelli spettacola­ ri e di... cassetta; b) di non intralciare mai l’attività religiosa della Parrocchia con la attivi­ tà sportiva Tutti gli iscritti debbono sentire il dovere di partecipare alla vi­ ta religiosa comune della Parrocchia. E quando per esigenze tecniche ed orga­ nizzative ciò non è possibile, i Dirigenti si preoccupino, d’accordo co] Revano Parrocco di organizzare, in Parrocchia, la S. Messa in comune; che una volta alla settimana venga impartita agli atle­ ti l’istruzione religiosa;

c) che ‘sempre, e sul campo sporti­ vo e in ogni momento della loro gior­ nata, gli atleti del C.S.I. siano di esem­ pio agli altri. Lavoro lungo e non fa­ cile, senza dubbio, ma a cui dobbiamo tendere con tutta la nostra volontà. Questo non significa affatto fare dei nostri giovani tanti preti, ma aver solo capito cosa è e cosa si prefigge il CSI: fare dello sport un mezzo per dare ai

Il Sen. Butani, Presidente del C.S.I. Bergamo alla premiazione doll’D.S. Blotiere.

laborazione con l’Associazione Paracadu­ tisti di Bergamo (di cui è Presidente il sig. Corlazzoli, Dirigente di questa Unione Sportiva) ha indetto una manifestazione patriottica religiosa e sportiva. Il programma è il seguente: ore 7,30: Ritrovo dei corridori par­ tecipanti alle due gare ciclistiche par­ tenti da Boltiere e terminanti al Santua­ rio della Madonna del Ghisallo in Magreglio (Como); ore 8,30: Ricevimento di S. E Mons. Vescovo di Bergamo, delle Autorità e degli Invitati. Indi sfilata per le vie del paese fino al Campo Sportivo; ore 9: Lancio di paracadutisti sul Campo. S. Messa al Campo con l’assi­ stenza di S. E. Mons. Vescovo. Breve celebrazione dei Caduti paracadutisti d’Italia: ore 10: Partenza della Coppa «Ca­ duti Paracadutisti d’Italia » per Dilettanti C.S.I. e della « 3n Coppa Giuseppe Gironi » per Allievi C.S I. sul percorso Boltiere-Madonna del Ghisallo; ____ 14,30: Omaggio dei Ciclisti del ore C.S.I. alla loro Protettrice al Ghisallo. PIERO VITALI


a t rivi r a* m a r a t o r i a L’ORGANIZZAZIONE PERIFERICA Al fine di facilitare l’organizzazione natatoria in zone che fino ad oggi non hanno avuto possibilità di funzionare e allo scopo di perfezionare l’organiz­ zazione già in atto in altre zone in grado di fornire risultati più tangibili, la C.T.N. Nuoto ritiene oppor­ tuno unificare tutta l’attività periferica e pertanto indica le modalità per la disputa delle varie mani­ festazioni locali e provinciali, tracciandone i relativi regolamenti tipo. Ad evitare errate interpretazioni del Regolamento per i Campionati Provinciali e Nazionali si chiarisce: 1) sono esclusi dalle manifestazioni C.S.I. lutti gli atleti tesserati « seniores » della F.I.N.; 2) sono esclusi dalle manifestazioni C.S.I. tutti gli atleti che abbiano partecipato durante l’anno a « qualsiasi » incontro federale valevole per i campio­ nati di Serie A e B; 3) sono ammessi alle manifestazioni C.S.I. que­ gli atleti che pur avendo partecipato a incontri fede­ rali di Serie B appartengono a Società affiliate al C.S.I. da almeno due anni che in tale periodo hanno svolto attività C.S.I. e come tali pervenute alla Se­ rie B dalla categoria inferiore; 4) gli atleti F.I.N. per essere ammessi alle mani­ festazioni C.S.I. devono essere tesserati alla Federa­ zione: a) per la stessa U. S. per la quale hanno staccato il tesserino C.S.I.; b) per il Comitato Provinciale o Zonale del C.S.I se lo stesso si è assunto l’incarico di svolgere attività federale; c) per una Società C.S.I. dal Comitato Provin­ ciale o Zonale esplicitamente incaricata di svolgere attività federale per suo conto. In relazione ai commi b e c del punto 4 si precisa la forma che dovranno avere i «Verbali di fusione ■ ai fini dell’attività federale ». Gli Organi periferici della F.I.N. sono in grado di fornire tutte le informazioni richieste comprese quel­ le relative al tesseramento degli atleti e al controllo se gli stessi «sono già tesserati alla F.I.N. »; ciò per non incorrere nel doppio cartellinamento e per non correre il rischio di vedersi esclusi dai campionati per irregolare posizione dell’atleta. A tale scopo si allega elenco dei Comitati Regio­ nali della F.I.N. REGOLAMENTO Campionati Provinciali Studenteschi 1. - Il Centro Sportivo Italiano indice e organizza i Campionati Studenteschi Maschili di nuoto ai qua­ li potranno partecipare, con le modalità appresso indicate, gli Istituti Medi Inferiori e Superiori. L’organizzazione è affidata ai Comitati Provinciali del Centro Sportivo Italiano in collaborazione con gli Organi periferici della Federazione , Italiana Nuoto. 2. - Ogni Istituto potrà prendere parte ai Cam­ pionati con un numero illimitato di concorrenti per le prove individuali e con una sola squadra per cia­ scuna staffetta.

3. - I concorrenti debbono essere iscritti all’istituto frequentandone regolarmente i corsi e non debbono essere classificati «seniores» dalla Federazione Ita­ liana Nuoto. 4. - 1 Campionati sono divisi in due distinte ca­ tegorie e cioè: Inferiori: fino a 16 anni (nati dopo il 31 dicem­ bre 1937), metri 50 dorso, metri 50 rana, metri 50 far­ falla, metri 50 stile libero, staffetta I x 50 artistica;

Superiori: da 16 a 19 anni (nati dal 31 dicembre 193-1 al 31 dicembre 1937), metri 100 dorso, metri 100 rana, metri 100 farfalla, metri 100 stile libero, staffetta 4 x 50 artistica. 5. - Ogni concorrente potrà prendere parte al mas­ simo a una gara individuale e a una staffetta. 6. - Oltre alle classifiche individuali saranno com­ pilate classifiche collettive per Istituto con punteggio a scalare (da 12 a 1) dal primo al 12° classificato tenendo presente che per le staffette il punteggio sarà doppio. 7. - Le iscrizioni alle singole gare debbono essere accompagnate da un certificato rilasciato dal Presi­ de dell’istituto comprovante la frequenza regolare ai corsi e dal quale risulti la data di nascila dello studente. Dette iscrizioni debbono essere presentate al Co­ mitato Organizzatore almeno cinque giorni prima della data fissata per la disputa dei Campionati. S. - Per quanto non contemplato nel presente Re­ gelamento, vigono lè disposizioni della Federazione Italiana Nuoto.

REGOLAMENTO

CAMPIONATI NUOTO

PROVINCIALI

Regolamento Manifestazioni natatorie a carattere Provinciale o locale

1. - Il Comitato Provinciale (Zonale) del Centro Sportivo Italiano indice e organizza con la collaborazione tecnica della Federazione Italiana Nuo­ to La manifestazione avrà svolgimento il ... alle ore nel campo di gara in 2. - Le gare in programma sono: a) Categoria Ragazzi (nati dopo il 31 dicembre 1939): metri 50 dorso, metri 50 rana, metri 50 stile libero, staffetta 3 x 50 artistica (dorso, rana, stile libero); b) Categoria allievi (nati dal 31 dicembre 1937 al 31 dicembre 1939): metri 50 dorso, metri 50 rana, metri 50 farfalla, metri 50 stile libero, staffetta 4 x 50 artistica (dorso, rana, farfalla, stile libero); c) Categoria Jutnores (nati dal 31 dicembre 1928 al 31 dicembre 1937): metri 100 dorso, metri 100 ra­ na, metri 100 farfalla, metri 100 e 200 stile libero, staffetta 4 x 50 artistica (dorso, rana, farfalla, stile libero). 3. - Ogni atleta potrà partecipare al massimo a una

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gara individuale e alla staffetta esclusivamente in relazione alla categoria di appartenenza.

1. - Le gare sono riservate ai nuotatori in possesso della tessera C.S.I.; vi possono prendere parte anche nuotatori tesserati alla F.I.N. (seniores esclusi) per la stessa U. S., per il Comitato Provinciale del C.S.I. o per altra U.S., del C.S.I. dal Comitato stesso espli­ citamente incaricata di effettuare attività federale. I nuotatori tesserati alla F.I.N. che durante l’anno hanno partecipato ad incontri Federali vale­ voli per i Campionati di Serie A e B sono esclusi dalla competizione. Sono ammessi alla disputa delle gare quegli atleti che pur avendo partecipato duran­ te l’anno a incontri valevoli per i Campionati Fede­ rali di Serie B appartengono a Società affiliate al CSI da almeno due anni e come tali pervenute alla Se­ rie B dalla categoria inferiore.

5. - Le iscrizioni dovranno pervenire alla C. T. Provinciale Nuoto entro e non oltre il .. . (di rego­ la almeno cinque giorni prima delle gare). 6. - I concorrenti dovranno trovarsi a disposizione della Giuria, in regolare costume di gara. 30 minuti prima dell’inizio delle gare stesse. 7. - Per quanto non contemplato nel presente rego­ lamento. vige quello della Federazione Italiana Nuoto. Verbale di fusione ai fini dell’attività natatoria federale

Il Comitato Provinciale (Zonale) del Centro Spor­ tivo Italiano, ha convocato su richiesta della Com­ missione Tecnica Provinciale Nuoto, le sottoscritte Società, che dopo accurato esame della situazione natatoria in essere, ravvisano l’opportunità di ef­ fettuare attività federale e in conseguenza, di comu­ ne accordo; convengono quanto segue: 1) tutte le Società si impegnano ad inviare i pro­ pri atleti desiderosi di dedicarsi al nuoto alla U. S. ..; 2) FU. S organizzerà delle manifesta­ zioni natatorie di selezione, al fine di vagliare le at­ titudini e le possibilità tecniche dei concorrenti;

3) l’U S in relazione ai risultati delle leve natatorie di cui sopra, provvederà al tessera­ mento F.I.N. degli elementi idonei alla disputa del Campionato Serie C Nuoto; 4) il Comitato Provinciale dichiara che l’U. S è incaricata di effettuare attività fede­ rale natatoria nell’ambito della provincia per l’anno in corso; 5) l’accordo ha il preciso scopo di consentire una maggiore attività e di evitare dispersione di forze ed ha valore per la stagione agonistica 1954; 6) il Comitato Provinciale si impegna al termine della stagione agonistica di riesaminare la situazio­ ne e di concordare con le Società interessate il rin­ novo o la modifica dell’accordo. Con fraterno spirito di collaborazione le Società sottoscritte si ripromettono di contribuire al mag- ■ gior sviluppo dell’attività natatoria nella zona Letto e sottoscritto il in nella Se­ de del Comitato Provinciale

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I.e Società: La Commissione Tecnica Provinciale Nuoto

Il Comitato Provinciale (Zonale)

Rapporti con gli Organi periferici della Federazione italiana Nuoto I rapporti tra le Presidenze del Centro Sportivo Italiano e della Federazione italiana Nuoto sono im­ prontati alla più cordiale e serena collaborazione; è desiderio della C.T.N. Nuoto che analoga linea di condotta sia seguita dai Comitati Provinciali e Zo­ nali nei loro rapporti con gli Organi periferici della F.I.N. Si prega pertanto di segnalare tutte le eventuali difficoltà che si dovessero presentare e si consiglia di usare il massimo tatto e di non prendere «mai» decisioni affrettate. Sarà cura della C.T.N. Nuoto a mezzo del Rappresentante della Federazione appia­ nare tutte le eventuali divergenze di vedute e supe­ rare con reciproca soddisfazione le difficoltà incon­ trate. COMITATI REGIONALI DELLA F. L N.

PIEMONTE LOMBARDIA VENETO TRENTINO LIGURIA EMILIA TOSCANA MARCHE ABRUZZI LAZIO CAMPANIA CALABRIA SICILIA SARDEGNA VENEZIA G. PUGLIA

via Magenta, 11 Torino via Cerva, 30 Milano Dorsoduro, 2065-B Venezia Cas. Post. n. 211 Trento via del Campo, 2-2 Genova via Claviture, 1 Bologna Casella Post. n. 14 Firenze via Lanfranco, 22 Pesaro v.le Buone Novelle Aquila via Ceneda, 39 Roma Scogliera S. Lucia Napoli Sai. Chiesa Pepe, 35R. Calabria Catania via Crispi, 33 Cagliari via Spano, 9 via del Teatro, 2 Trieste Taranto piazza Ebalia, 4

Contatti Comitati Provinciali o Zonali Commissione Tecnica Nazionale Nuoto Si è affrontato il problema per tempo; tutto il ma­ teriale di cui all’allegato comunicato è stato pubbli­ cato da « Stadium » e inoltre inviato tramite Ispet­ tori Regionali (della cui passione e competenza la C.T.N. Nuoto abusa) a tutte quelle province ritenute in grado di funzionare anche nel nuoto. Al precedente referendum (1952) pochi hanno ri­ sposto; la C.T.N. Nuoto, spera che questa forma rie­ sca più gradita e pertanto è sicura di ricevere un cenno di riscontro che la ponga in grado di vagliare con ragionevole approssimazione le forze attive del settore. Fiduciosa che puesta presa di contatto darà i suoi buoni frutti nel nuovo biennio di attività, la Com­ missione Tecnica Nazionale Nuoto rivolge agli atle­ ti e ai collaboratori tutti il più sincero e cordiale augurio di buon lavoro. Roma, 29 marzo 1954.


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ISIim MIWE Convenzione fra l’U.V.I. e il C.S.I. Tra l’Unione Velocipedistica Italiana (U.V.I.) rappre­ sentata dal Presidente comm. Adriano Rodoni e il Centro Sportivo Italiano (C.S.I.) rappresentato dal Presidente prof. Gedda, si conviene quanto segue: Art. 1. — Il CSI riconosce l’UVI quale unico Ente di­ sciplinatore dello sport ciclistico italiano ed a conferma di tale riconoscimento impegna ad una affiliazione spe­ ciale le Società che dal CSI dipendono e che svolgono attività ciclistica. Art. 2. — L’UVI da parte sua riconosce nel CSI un Ente le cui finalità collimano nel campo dello sport cicli­ stico, con quello dell’UVI, e si impegna a favorirne l’atti­ vità e la propaganda sportiva. Art. 3. — Le Società del CSI riconosciute dall’UVI al sensi della presente Convenzione, godono del diritto di organizzare gare il cui programma deve essere sottoposto all’approvazione dell’UVI e di tesserare corridori ai quali l’UVI riconoscerà il diritto a correre, con l’apposizione di uno speciale contrassegno sul cartellino. Le dette Società impegnano se stesse ed i propri soci a svolgere attività agonistica nell’osservanza e nel rispetto dei regolamenti e delle disposizioni federali. In caso di inadempienza l’UVI la segnalerà al CSI nazionale il quale si impegna ad adottare i provvedimenti disciplinari di cui al titolo IV del Regolamento Organico dell’UVI. Art. 4. — La quota di affiliazione speciale delle Società del CSI all’UVI, viene fissata in L. 300 e la quota di contrassegno sul cartellino in L. 100. Art. 5. — Il tesseramento deve avvenire con lo stesso sistema adottato dall’UVI e nel rispetto dei limiti di età e di classificazione contemplati nei regolamenti dell’UVI. Per quanto riguarda la scheda di valutazione fisica il CSI si impegna di ordinare ai propri organi di sottoporre a visita medica preventiva i propri atleti, secondo l’accordo CSI-FMSI già stipulato. Le schede di valutazione fisica degli atleti saranno in deposito presso i Comitati Provin­ ciali del CSI. Art. 6. — Non potranno essere tesserati al CSI i cor­ ridori indipendenti e i professionisti. Art. 7. — I corridori del CSI potranno trasferirsi a Società dell’UVI soltanto a fine d’anno; nel corso dell’an­ no soltanto per passaggio ad indipendente oppure d’au­ torità qualora la C.T.S. dell’UVI, su indicazione del Com­ missariato Tecnico, ritenga di doverli sottoporre a parti­ colare osservazione per l’eventualità di una inclusione in rappresentative nazionali per le Olimpiadi o per i Cam­ pionati del Mondo. Nel caso di suddetto passaggio all’UVI d’autorità di un corridore, la Società del CSI cui egli appartiene, ha diritto di prelazione nel tesserare il corridore, qualora risultasse affiliato o si affiliasse regolarmente all’UVI a norma dell’art. 4 dello Statuto. Art. 8. — Non potranno essere tesserati per il CSI quei corridori che risultano licenziati all’UVI nell’anno prece­ dente. Art. 9. — E’ esclusa la promiscuità dei corridori del CSI con i corridori dell’UVI. E’ fatta eccezione: a) per gare di campionato di categorie professionali eventualmente organizzate dal CSI per le quali è ammes­ sa la promiscuità purché siano rispettate le limitazioni relative alla promiscuità fra le categorie di tesserati; b) per gare in pista — non di campionato — a ca­ rattere propagandistico, organizzate dall’UVI e sempre che sia previsto dal regolamento della gara;

c> per gare su strada organizzate da Società dell’UVI sempre che queste ne facciano esplicita richiesta che deve risultare nel programma, ed a condizione che le dette gare non siano aperte anche a indipendenti; d) per gare su strada o su pista organizzate da So­ cietà del CSI ove sia i-ichiesta anche la partecipazione dei corridori dell’UVI. Le gare di cui ai precedenti commi c) e d) debbono essere aperte anche a tutti i corridori degli Enti con­ venzionati. Art. 10. — I programmi delle gare a carattere regionale organizzate dalle Società del CSI pei- i propri tesserati dovranno essere sottoposti, nei limiti di tempo stabiliti dal R. T. dell’UVI, all’approvazione preventiva della C.T.R. dell’UVI; i programmi delle gare di campionato nazionale dovranno essere sottoposti all’approvazione pre­ ventiva della C.T.S. dell’UVI. I detti organi, in accordo con quelli giurisdizionali dell’ANUGC designeranno un ufficiale di gara a funzionare da Commissario e da Presi­ dente di Giuria. Le gare saranno omologate dal CSI ed una copia del verbale dovrà essere trasmessa al Comitato Regionale o alla C.T.S. dell’UVI, a seconda che si tratti di gare regionali o di campionato nazionale. Le gare di cui al comma di del precedente articolo dovranno essere approvate, controllate e omologate dai competenti organi dell’UVI con la stessa procedura delle gare organizzate da Società dell’UVI. Art. 11. — E’ fatto obbligo al CSI di provvedere alla assicurazione dei propri corridori alla Sportass, tramite l’U.V.I.

Inoltre, per ogni gara, le Società organizzatrici dovran­ no versare all’UVI. all’atto della richiesta di approvazio­ ne, la somma di L. 2000. per quota di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Art. 12. — Con criterio di reciprocità verrà designato un delegato per il collegamento tra l’UVI e il CSI sia in sede nazionale che regionale. Detti delegati hanno il com­ pito di facilitare le relazioni fra i due Enti. Art. 13. — Le punizioni inflitte dagli organi dell’UVI ad atleti del CSI in gare promiscue vengono riconosciute ad ogni effetto dal CSI. Da parte sua l’UVI riconoscerà le punizioni inflitte dal CSI alle proprie Società ed ai propri atleti. Art. 14. — La presente Convenzione è integrata dalle Norme applicative facenti testo con la Convenzione stessa. Esse norme possono essere variate, purché non modifichi­ no lo spirito e la sostanza della Convenzione. Le varianti alle norme applicative dovranno essere approvate dai Di­ rettivi dell’UVI e del CSI. Il visto di approvazione sarà gratuito ma dovrà essere versata al C. R. dell’UVI una quota forfettaria per ser­ vizi tecnici in L. 1.000 mentre per le proprie gare di cam­ pionato nazionale il CSI si impegna al rimborso delle spese sostenute dal rappresentante deH’UVI a seconda delle tabelle vigenti nell’UVI. Art. 15. — Le eventuali controversie derivanti da inos­ servanze alla presente Convenzione, saranno devolute all’esame ed al giudizio di una Commissione Nazionale prenominata pariteticamente fra l’UVI ed il CSI, in caso di mancata soluzione, all’esame e al giudizio definitivo dei Direttivi dell’UVI e del CSI. Tale giudizio può pre­ vedere la denuncia immediata della Convenzione, anche prima del termine stabilito dal successivo articolo. Art. 16. — La presente Convenzione è valida per due anni e si intende tacitamente rinnovata per altri due anni se non disdetta sessanta giorni prima della scadenza da una delle due parti. Il presente accordo annulla ogni altro precedente, ed entra in vigore dalla data della presente. Roma, 21 febbraio 1953. NORME APPLICATIVE 1 - Affiliazione. — Le domande di affiliazione speciale all’UVI delle Società del CSI debbono essere redatte sugli appositi stampati (mod. 6-T) e debbono pervenire alla Segreteria tramite i C. R. dell’UVI accompagnate dalla

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stabilita quota di L. 300 (trecento). Ad esse non occorre allegare né la richiesta di tesseramento del direttore spor­ tivo, né l’atto costitutivo, né lo statuto sociale. Tuttavia debbono contenere il visto del C. R. dell’UVI. 2 - Tesseramento. — Il costo del contrassegno UVI da applicarsi sulle tessere, è di L. 100 (cento). Fermo restan­ do il procedimento per l’applicazione di detto contrasse­ gno da parte della Segreteria dell’UVI, si precisa che esso non verrà rilasciato se non risulterà affiliata la Società alla quale il corridore appartiene. Da parte loro, le So­ cietà si impegnano a non inoltrare richiesta per vidima­ zione di tessera, in contrasto alla norma convenuta della inattività di un anno prescritta per i corridori dell’UVI che intendano tesserarsi per il CSI. Resta incompatibile sia la richiesta sia il possesso di più di una tessera da parte di qualsiasi corridore. 3 - Approvazione gare. — Le Società organizzatrici di gare riservate ai soli tesserati del CSI dovranno presen­ tare ai C. R. dell’UVI i programmi in quadruplice copia (in quanto è superflua la copia per il Commissario UVI il quale svolge anche le mansioni di Presidente di Giuria). Oltre alle L. 2.000 per l’assicurazione RCVT al C. R. dovrà essere corrisposta la somma di L. 1.000 (mille) per il rimborso spese al Commissario. Tale somma dovrà es­ sere dal C. R. passata interamente al Gruppo ANUGC. Alla Società verranno restituite due copie, con il visto di approvazione: una copia deve essere inviata alla Se­ greteria dell’UVI ai fini dell’assicurazione RCVT con il bollo CSI nell’angolo sinistro in alto. L’approvazione delle gare di cui al comma d) dell’art. 9 è subordinata alle esigenze del Calendario dell’UVI, nel senso che essa dovrà essere concessa qualora nella me­ desima provincia non siano già programmate gare dell’UVI aperte alla stessa categoria. Per queste gare al C. R. dovrà essere versato il monte premi, le tasse e le per­ centuali come per le gare delle Società dell’UVI. 4 - Svolgimento gare. — Convenuto che il CSI si è im­ pegnato a svolgere la sua attività secondo il Regolamento Tecnico dell’UVI e le eventuali disposizioni tecnico-orga­ nizzative emanate dall’UVI stessa, ne consegue che lo svolgimento delle gare organizzate dalle Società del CSI dovrà rispettare non solo il Regolamento Tecnico dell’UVI, ma anche le norme impartite in proposito sia dal C.D. sia dalla C.T.S. (inizio attività, giorni festivi, chi­ lometraggio, gare a tappe, ecc.) ed il Calendario Nazionale o Regionale per quanto si riferisce ai percorsi. 5 - Controllo gare. — Ad ogni gara organizzata dalle Società del CSI e riservata ai propri tesserati verrà de­ signato. per comune accordo fra i C. R. e il Gruppo ANUGC un Presidente di Giuria il quale svolgerà anche la mansione di Commissario dell’UVI. In via transitoria è ammesso che gli altri due componenti della Giuria non rivestano la qualifica di ufficiali di gara in quanto il CSI si impegna di creare — in un prossimo futuro — un corpo di ufficiali che dovranno seguire i corsi e soste­ nere gli appositi esami stabiliti dalla ANUGC. Il Presidente di Giuria rimetterà alla competente Com­ missione Tecnica del CSI i verbali di gara (redatti sui mod. 4-0) mentre rimetterà il rapporto (redatto sul mo­ dulo giallo 17-0) alla CTR dell’UVI od alla CTS e affa Segreteria dell’UVI se si tratta di gara di campionato. Il Commissario non ammetterà alla corsa gli atleti i quali non siano in possesso del bollino dell’UVI applicato sulla propria tessera e punzonato dalla Segreteria dell’UVI.

6 - Omologazione gare. — Le gare organizzate dalle Società del CSI e riservate ai propri tesserati saranno omologate dagli organi tecnici del CSI. Ad omologazione avvenuta, ima copia del verbale dovrà essere trasmesso alla Commissione Tecnica Regionale dell’UVI (per gare regionali) oppure alla CTS dell’UVI (per gare di campio­ nato nazionale) che dovrà spillarlo al rapporto del Com­ missario, già in suo possesso, e tenerlo agli atti. 7 - Trasferimento corridori. — I corridori del CSI che a fine d’anno intendono trasferirti da una Società all’al­ tra del CSI debbono attenersi alle disposizioni interne del CSI; se invece intendono trasferirsi all’UVI o ad altri

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Enti convenzionati, debbono attenersi alle disposizioni contenute nel R.T. UVI. In caso di scioglimento di Società in corso d’annata sportiva i corridori sono liberi di tesserarsi per altre So­ cietà del CSI e dell’UVI senza nulla osta.

Il Presidente del C.S.I. LUIGI GEDDA

Il Presidente dell’U.V.I. ADRIANO RODONI

IXIomiii'i i spili 8 in ri regionali Il Consiglio Direttivo riunitosi a Roma il 14 febbraio u. s. ha preso in esame e provveduto, tra l’altro, alla nomina degli Ispettori Regionali. Dopo ampia discussione, il Consiglio Direttivo si è orientato sulla necessità che i Consiglieri Centrali, in linea di massima, non debbano ricoprire anche la carica di Ispettori Regionali e questo per il fatto che il potenziamento che si vuol dare al C.D. comporterà per i componenti il medesimo, un lavoro non indifferente. Pertanto mentre per alcuni Ispettori la nomina si in­ tende per il biennio ’54-’55, per coloro che rivestono anche la carica di Consigliere Centrale, la nomina sarà limitata nel tempo a fianco di ciascuno segnato. Riportiamo qui di seguito l’elenco completo degli Ispet­ tori e l’indirizzo dei medesimi: ABRUZZO: Ludovico Sponsilli, Via Cadorna, 64 - Pescara CALABRIA: Diego Tripepi: Via Gen. Tommasini, 32 Reggio Calabria CAMPANIA: Amedeo Salerno, via S. Paolo, 25 - Napoli EMILIA: Renato Degli Esposti, Via Isonzo, 20 - Bologna LAZIO: Vincenzo Natalizia, Via Trebula, 10 - Roma LIGURIA: Carlo Galassi, Vico Falamonica, 1 - Genova LOMBARDIA: Nino Bellini - Viale Rimembranze, 2 Crema (Cremona) (fino al 30 giugno '54. Dal 1. luglio ’54): Guglielmo Sineri, Via S. Antonio, 5 - Milano LUCANIA: Piero Biscardi, Via S. Bonaventura, 9 Potenza MARCHE: Gino Filippucci, Via Rossi, 56 - Pesaro (a tempo indeterminato in attesa di sostituzione) PIEMONTE: Enzo Carabello, Via Capriolo, 49 - Torino (a tempo indeterminato in attesa di sostituzione) Enzo Petruzzelli - V. Ispettore - Via Bligny, 10 Torino PUGLIE: Mario Cozzoli Via Dante Alighieri, 23 Molletta (Bari) SARDEGNA: Mario Mura, Largo C. Felice, 28 - Cagliari SICILIA: Angelo Di Mauro, Via Recupero, 26 - Catania Giuseppe Lisi - V. Ispettore - Via 1. Settembre, 119 Messina TOSCANA: Roberto Anzillotti, Via dei Pucci, 2 - Firenze TRENTINO: Aldo Ceri, Via Torrevanga, 14 - Trento UMBRIA: Giuseppe Burdisso, Via Conciliazione, 1 - Roma Gino Bellezza - V. Ispettore - Via dei Ghezzi, 17 Perugia VENETO: Curzio Francesconi, Via Dogana, 4 - Verona (a tempo indeterminato in attesa di sostituzione) Gli Ispettori Regionali sono i diretti ed immediati rap­ presentanti della Presidenza Centrale alla periferia e per­ tanto preghiamo vivamente tutti i Dirigenti provinciali e Zonali non solo di prendere immediato contatto con gli Ispettori stessi, ma di dare loro tutto l’appoggio e tutta la collaborazione possibile, in quello spirito cristiano che ci deve distinguere, per creare quel clima di familiarità e di fraterna comprensione che andrà a potenziare e svi­ luppare sempre più la nostra Organizzazione. Gli Ispettori Regionali da parte loro, saranno a dispo­ sizione di tutti i Dirigenti provinciali, zonali e delle Unioni e Gruppi Sportivi per dar loro tutto quell'ap­ poggio, quegli aiuti e sussidi di cui ognuno avrà bisogno. Cosi operando siamo certi che oltre a creare un nuovo clima, avremo la possibilità di sentirci sempre più vicini per aiutarci a vicenda. Ai vecchi e nuovi Ispettori Regionali, ai Vice Ispettori, la Presidenza Centrale invia il più sentito ringraziamento ed i più fervidi auguri per un proficuo lavoro. Il Vice Presidente Centrale Prof. ALDO NOTARIO


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delle Commissioni Tee n iche Nazionali del C SI.

B O € C E COMUNICATO UFFI( ’IALE N. 2 Riunione del 30 Marzo 1954

APPROVAZIONE PREVENTIVA DEI REGOLAMENTI GARE Allo scopo di garantire una uniformità di svolgimento dell’attività boccistica ed ai fini dell’assegnazione dei pun­ teggi del Campionato dei Comitati Provinciali, questa Commissione Tecnica Nazionale non riconoscerà valida a nessun effetto l’attività svolta in periferia, per la quale non sia stata chiesta preventivamente l’approvazione dei relativi regolamenti. RATIFICA NOMINA COMMISSIONI TECNICHE PRO­ VINCIALI Si ratifica la nomina della Commissione Tecnica Pro­ vinciale Bocce di Brescia, che risulta così composta: Presidente: dott. Pozzi Ugo - Vice Presidente: sig. Mostardi Giuseppe - Segretario: sig. Lampugnani Piero Membro: sig. Dioni Luigi. COMPOSIZIONE COMMISSIONI BOCCE PROVINCIA­ LI E ZONALI Si invitano tutti i Comitati Provinciali e Zonali, qua­ lora non vi abbiano già provveduto, a voler trasmettere i nominativi dei componenti le Commissioni Tecniche Pro­ vinciali Bocce. CAMPIONATO NAZIONALE BOCCE 1954 In accoglimento di alcuni rilievi mossi da qualche Comitato Provinciale e con riferimento al Comunicato con­ tenuto nella Rivista «Stadium», dispensa Gennaio 1954, pag. 41, si precisa: — il Campionato Nazionale Bocce, che la Presidenza Centrale ha indetto per il 1954 e che la Commissione Tecnica Nazionale organizza, si svolgerà per le due Cate­ gorie di partecipanti « Allievi » e « Adulti » e per ciascuna di esse, nelle tre specialità nella formazione «Singolo», « Coppia » e « Terna ». Il Campionato sarà retto dal Regolamento Tecnico Nazionale in vigore nell’U.F.I.B. (punto rafia e bocciata». Alla competizione, che avrà la sua conclusione nel set­ tembre venturo, saranno ammessi a partecipare, contra­ riamente a quanto praticato nelle decorse stagioni spor­ tive, tutti i vincitori delle selezioni provinciali e zonali autonome. Non si renderà pertanto necessaria la selezione re­ gionale. Si precisa inoltre che al Campionato in questione non sarà consentita la partecipazione di giuocatori cartellinati in altre Federazioni Bocciofile, per la Divisione A. Tale norma che vale sia per la Categoria « Allievi x come per quella «Adulti», servirà a promuovere una più larga partecipazione dei nostri giovani al Campionato, ai quali viene così data una maggiore possibilità di affer­ mazione nel Campionato stesso. Per la eliminatoria provinciale si consente che essa trovi svolgimento, per quanto riguarda tempo e luogo, secondo quel criterio che ciascun Comitato provinciale e zonale autonomo crederà più opportuno seguire, però in modo assoluto entro il 31 luglio 1954. I verbali relativi allo svolgimento della gara dovranno pervenire a questa Commissione Tecnica Nazionale entro la prima decade del mese di agosto, E’ ovvio ricordare che il programma-regolafrnento do­ vrà essere prima sottoposto all’esame ed all’approvazione di questa Commissione.

La Presidenza Centrale si riserva di emanare tempe­ stivamente le norme amministrative per la partecipazione dei Campioni provinciali e zonali autonomi alla competi­ zione finale. La Commissione Tecnica Nazionale, nel porgere un affettuoso saluto a tutti i dipendenti Comitati, caldamente li invita a svolgere la maggiore attività con l’amichevole concorso delle locali autorità sportive dell’U.F.I.B., le quali sono ben liete di mettere a disposizione del C.S.I. attrez­ zature e competenza tecnica, per la riuscita dèi Campio­ nato e per la maggiore diffusione della nostra attività bocciofila. Il Presidente Il Segretario GIOVANNI BOANO ANGELO D’OVIDIO

CALCIO COMUNICATO UFFICIALE N. 3 Riunione del 12 marzo 1954 POSTICIPAZIONE DATA ULTIMAZIONE FASE PRO­ VINCIALE CAMPIONATO RAGAZZI

In considerazione del maltempo che ha reso imprati­ cabili parecchi campi calcistici della penisola, questa Com­ missione, a parziale modifica dell’art. 4 del Regolamento Nazionale, ha deciso di prorogare di un mese la data utile per l’ultimazione della fase provinciale del Cam­ pionato Nazionale Ragazzi. Le date delle successive fasi sono le seguenti: Regionali: entro il 6 giugno - Interre­ gionali: entro il 20 giugno Finale Nazionale: entro il 4 luglio.

SOLLECITO CALCIO

INVIO

COMPOSIZIONI

COMMISSIONI

Si invitano i Comitati Provinciali e Zonali che ancora non l’avessero fatto, a voler trasmettere a questa C.N.G.C. per la relativa ratifica, la composizione delle Commissioni Calcio Provinciali e Zonali complete con i rappresentanti della F.I.G.C. e dell’A.I.A. Si precisa che, sia ai fini dell’omologazione delle fasi provinciali, sia ai fini del punteggio del Campionato dei Comitati Provinciali, non verrà riconosciuta alcuna atti­ vità se non diretta da Commissioni regolarmente rati­ ficate. PUNIZIONI (ad atleti per duplice tesseramento) Per firma di duplice cartellino si squalificano per tutta la stagione calcistica 1953-54 i seguenti giocatori:

Bergamo: Glassi Gerolamo - Genova: Marasso Nicolò, Mangini Franco - Bolzano: Maraner Ezio - Latina: Ma­ niero Ulderico - Lecce: Campobasso Corrado - Lodi: Ca­ prini Giuseppe - Massa: Ceccarelli P. Giovanni - Messina: Caminiti Carmelo, Calarco Pasquale - Modena: Senti­ menti Rodolfo, Parenti Mario - Molletta: Vitale Vito, Ventola Nicola, Poliseno Vincenzo, Malerba Giovanni, Di Girolamo Giuseppe, Ceglie Domenico - Napoli: Romano Salvatore, Pascarella Salvatore - Nicast.ro: Cavalieri Um­ berto - Padova: Gamba Luciano - R. Emilia: Campani Renato, Maccione Giuliano - Rimini: Mandami Quarto Roma: Raimo Salvatore, Zapponi Enzo - Torino: Bosco Maurizio, Marcellino Giuseppe. Meriggio Carlo. Griffa Luigi, Cerrato Alessandro - Treviso: Tagliati Meriko Udine: Codaglio Armando - Verona: Macchiella Ferruc­ cio, Veneri Antonio. Magrassi Angelo - Vicenza: Dal Collo Ermanno. Comparai G. Carlo.

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APPROVAZIONE TORNEI

REGOLAMENTI

CAMPIONATI

E

Si approvano i regolamenti dei sottoelencati campio­ nati e tornei con le eventuali modifiche suggerite diret­ tamente dalle Commissioni Tecniche interessate: Bologna: Camp. prov. Ragazzi: I Coppa G. CSI (a 7); I Coppa d’inverno - Arezzo: Coppa Cortonese Pescara: Camp. Prov. Ragazzi - Noto: Camp. Zonale Ra­ gazzi - Tortona : Camp. Zonale Ragazzi - C. Magnago: Camp. Zonale Ragazzi - Nicastro: Camp. Zonale Ragaz­ zi - Venosa: Camp. Zonale Ragazzi - S. Vito Normanni: Camp. Zonale Ragazzi - Roma: Coppa Card. Micara; Coppa F. Pacelli; Coppa Librai di Roma; Coppa G. Andreotti; Coppa Conte Pasquini; Coppa Card. Pizzardo; Coppa Primavera - Taranto: Camp. Prov. Ragazzi - Ri­ mini: Camp. Zonale Amatori - Como: Torneo XXX Asp. (a 6) - Sorrento: Camp. Zonale Juniores - Savona: Camp. Prov. Ragazzi - Conversano: Camp. Zonale Ragazzi - Sa­ lerno : Camp. Prov. Ragazzi - Cosenza : Coppa Gioventù Caltagirone: Camp. Zonale Ragazzi - Acireale: Camp. Zo­ nale Ragazzi - Firenze: Torneo Juniores - Brescia: Torneo E. Spedini (a 6); Torneo «esterno » (a 7) - Nuoro: Camp. Prov. Ragazzi - R. Calabria: Camp. Prov. Ragazzi - An­ cona: Camp. Prov. Ragazzi - Teramo: Camp. Prov. Ra­ gazzi - Massa : Coppa Primavera - Asti: Camp. Giova­ nissimi - Cesena: Camp. Zonale Ragazzi - Vasto: Camp. Zonale Ragazzi. NOMINE ARBITRI DI CALCIO DEL C.S.I. VICENZA Sono nominati arbitri del C.S.I. i signori: Ambrosini Ugo, tessera n. 01233 - Battilana Giusep­ pe. 01208 - Chiomento Antonio, 01209 - Conzato Adriano, 01204 - Corredini Giuseppe, 01207 - Dalla Barba Vitto­ rio, 01206 - Fortunato Antonio, 01217 - Maltauro Giorgio, 01216 - Moro Pier Giorgio, 01205 - Nicente Samuele, 01203 - Pederzolli Albino, 01234 - Pozza Carlo. 01219 Roviaro Luigi, 01218 - Sossai Mariano, 01220.

RATIFICA COMMISSIONI TECNICHE PROVINCIALI E ZONALI Si ratificano le nomine delle sottoelencate Commissioni Calcio Provinciali e Zonali che risultano così composte:

ACIREALE Presidente: prof. Giuseppe Selvaggi, rappr. FIGO e D. T. - Segretario : sig. Giuseppe Grasso - Consiglieri : sig. Giancarlo Castelli, sig. Salvatore Di Prima, prof. Ignazio Mangani, dott. Gianni Pistarà, dott. Giuseppe Russo.

CASSANO MAGNAGO Presidente: rag. Artidoro Bonicalzi, rappr. FIGC V. Presidente: sig. Lorenzo Favena - Segretario: sig. Erminio Frezza - Delg. tecnico: sig. Aldo Macchi, rappr. A.I.A. - Consiglieri: sig. Francesco Moretti, sig. Lino Garbini, sig. Giovanni Macchi, sig. Gian­ nino Mariani, sig. Francesco Migliorini. TORTONA Presidente: sig. Francesco D’Allegri - Segretario: sig. Enrico Dazzi - Consiglieri: sig. Domenico Chiapuzzo, sig. Giuseppe Ivaldi. sig. Edoardo Gioia, sig. Achille Mangiarotti. Si resta in attesa di conoscere i nominativi dei Rap­ presentanti della F.I.G.C. e dell’A.LA. SALERNO Presidente: sig. Domenico Napoli, rappr. FIGC - V. Presidente: sig. Gaetano Cantarella, deleg. tecnico Consiglieri ; Mario Covone, Macario Indelli, Eugenio Stanzione - Segretario: Vittorio Salemme. REGGIO CALABRIA " ...... ”............................... Presidente: sig. Giuseppe Tassitano, rappr. FIGC V. Presidente: avv. Pietro Smorto - Deleg. Tee.: prof. Francesco Condello - Segretario: sig. Luciano Gallet­ ta - Consiglieri : sig. Carmelo Caserta, sig. Giovanni Fiaschè, sig. Carmelo Errante.

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RIMINI Presidente: sig. Corrado Ruggeri - Segretario: sig. Giovanni Arlotti - Rappr. FIGC: sig. Gino Garattoni - Deleg. tecnico: sig. Marcello Amati - Consiglieri: sig. Rossi Palazzi Aldo. Renato Montebelli, Luigino Amati, Luigi Ugolini. MODENA Presidente: sig. Gualberto Cortesi - Deleg. tecnico: sig. Dante Prandini - Consiglieri: sig. Lodovico Ca­ valli, sig. Luigi Fratti, sig. Ivo Maselli. Si resta in attesa di conoscere il nominativo del Rap­ presentante della F.I.G.C. LODI a parziale modifica del Coni. Uff. n. 2. Presidente: sig. Giuseppe Vacchelli, rappr. FIGC - De­ legato tecnico : sig. Piero Zeneri - Consiglieri : sig. Mino Gattini, sig. Bassano Bianchini, sig. Domenico Sfondrini.

TARANTO Presidente: rag. Ripa, rappr. FIGC - V. Presidente: rag. Angelo Zaccaria, rappr. AIA - Deleg. tecnico: rag. Giovanni Occhinegro - Consiglieri : prof. Vincenzo Settembrini, sig. Ferdinando Miraglia - Segretario: sig. Alemanno Saverio.

TERAMO Presidente: rag. Fernando Di Paolo - Consiglieri: ins. Renato Pellegrini, geom. Nicola Cavarocchi, sig. Francesco Bilichi, sig. Fioravanti Pirocchi. Si resta in attesa di conoscere i nominativi dei Rap­ presentanti della FIGC e dell’AIA. ANCONA Presidente: rag. Sauro Martellali, rappr. FIGC - De­ legato tecnico: sig. Arturo Massani, rappr. AIA Consiglieri: geom. Flaviano Celli, sig. Plauto Pela, sig. Mario Paoletti. FIRENZE Presidente: dott. Artemio Franchi - Consiglieri : rag. Brancaleone Marzuppini, sig. Bruno Mariotti - De­ legato tecnico: rag. Carlo Rogero - Rappr. FIGC: rag. Carlo Prioreschi.

CHIETI Presidente: sig. Giulio Ottaviani, rappr. FIGC - De­ legato tecnico: sig. Giuseppe Ioannone, rappr. AIA Consiglieri: sig. Enzo Ciammaglichella, sig. Antonio Mottola, sig. Giovanni Davide. MOLFETTA Presidente: prof. M. Boffoli - V. Presidente: sig. O. Annese - Segretario: sig. S. Gadalete - Consiglieri: sig. S. Gaudio, dott. A. De Palma, sig. M. Gadalete. Si resta in attesa di conoscere i nominativi dei Rap­ presentanti della FIGO e dell’AIA.

PUNIZIONI (ad atleti) Su proposta del Comitato Zonale di Patti, si squa­ lifica per la stagione 1953-54 il giocatore Milici Antonino per alterazione di data di nascita sul cartellino (denun­ ciato 1935 anziché 1934). Su proposta delle Commissioni Calcio di competenza, si ratificano i provvedimenti di ritiro definitivo della tes­ sera ai seguenti giuocatori per aggressioni all’arbitro: Saporiti Mario dell’U.S. Adi Primavalle di Roma; Faiella Antonio e Angeletti Gaspare dell’U.S. Ostia Antica di Roma; Di Comun Mario dell’U.S. Butangas di Roma; Sardoni Carlo dell’U.S. Aurora Ager di Roma; Pazzaglia Giovanni dell’U.S. Aurora di Cesena. Su proposta della Commissione di Cesena, si ratifica la squalifica fino al 31 luglio 1954 del giocatore Bracci Riccardo dell’U.S. Aurora. Il Presidente Il Segretario Rag. GENEROSO DATTILO RENATO BERNINI


CICLISMO REGOLAMENTO INTERNO PER I CICLISMO Premessa Il presente Regolamento riproduce integralmente quel­ lo emanato lo scorso anno, che ha corrisposto in piene alle esigenze. Anche quest’anno la Commissione raccomanda ai Co­ mitati ed alle Unioni Sportive che praticano il ciclismo di attenersi scrupolosamente, oltreché alle norme del Regolamento interno, a quelle del Regolamento tecnico dell’UVI che verrà inviato gratuitamente a richiesta. La stagione delle corse su strada, già iniziata ed in pie­ no sviluppo in alcune Provincie, rende necessario, per i Comitati e le Unioni Sportive di richiamare alla memo­ ria tutte le norme regolamentari interne ed Unionistiche e far sì che dalla rigorosa applicazione delle une e delle altre, derivi quella disciplina sportiva che già ha formato oggetto di rilievo e di elogio da parte dei più alti espo­ nenti del ciclismo nazionale. Si torna pertanto a raccomandare a tutti i Comitat. di provvedere alla costituzione della Commissione Tecnica Provinciale od alla nomina di un Incaricato per il ci­ clismo. I nominativi dei componenti la Commissione o dell’in­ caricato dovranno essere inviati alla Commisisone Tecni­ ca Nazionale per la ratifica. E’ fatto obbligo a tutti i Comitati ed a tutte le Unioni Sportive di sottoporre alla visita medica preventiva tutti gli atleti che intendano praticare il ciclismo. I Comitati, i quali dovranno conservare i tagliandi staccati dai Libretti di valutazione fisica, sono i diretti responsabili della scrupolosa osservanza di questa dispo­ sizione fondamentale. Anche per quest’anno le pratiche per l’approvazione dei Regolamenti delle gare e per l’omologazione dei ri­ sultati restano semplificate come nello scorso anno. Resta però stabilito che una copia dei Regolamenti do­ vrà pervenire a questa Commissione prima della effet­ tuazione della gara alla quale si riferiscono e che il Verbale di gara, corredato di un elenco degli iscritti e completo con le firme dei componenti la Giuria, dovrà parimenti essere inviato a questa Commissione entro tre giorni dalla omologazione dei risultati. La mancata osservanza di queste due prescrizioni, farà perdere il diritto al riconoscimento delle gare come even­ tuali prove di Campionato Provinciale o Regionale ed in ogni caso al punteggio previsto per il Campionato dei Comitati Provinciali. Le disposizioni del regolamento interno andranno in vigore a cominciare dalle gare che si svolgeranno nella domenica 11 aprile, restando accordata per quelle prece­ dentemente svolte e per una volta tanto, la sanatoria.

APPROVAZIONE GARE Art. 1. — Ad eccezione dei Regolamenti delle Gare di Campionato Nazionale che verranno redatti dalla Com­ missione Tecnica Nazionale, per tutte le altre gare, com­ prese quelle di - Campionato Provinciale e Regionale, è sufficiente l’approvazione da parte della Commissione Tecnica Provinciale o dell’incaricato del ciclismo. Art. 2. — Le gare riservate od aperta alle Categorie Esordienti ed Allievi potranno svolgersi nei giorni di do­ menica, quelle riservate ai Dilettanti potranno svolgersi anchè in tutte le giornate festive. Nessun corridore potrà partecipare nella stessa gior­ nata a più di una gara. Nei mesi di luglio ed agosto la partenza delle gare riservate od aperte alle Categorie Esordienti ed Allievi do­ vrà effettuarsi la mattina prima delle ore 8.30 ed il pomeriggio dopo le ore 16. Il chilometraggio delle gare dovrà essere contenuto, nei limiti seguenti: Esordienti : sino al 31 agosto, km. 50; dopo il 1. settembre, km. 75;

Allievi: sino al 31 agosto, km. 80, dopo il 1. settem­ bre km. 100; Dilettanti Juniores: km. 120; Dilettanti Juniores e Seniores: sino al 30 aprile km. 120; dopo il 1. maggio, km. 150. Nei giorni di effettuazione delle prove di Campionato Regionale o Provinciale non potranno effettuarsi nella medesima Regione o Provincia gare aperte a corridori ap­ partenenti alla Categoria per la quale si svolge la prova di Campionato. Art. 3. — I programmi delle gare, redatti in cinque copie, dopo l’approvazione della Commissione Tecnica Pro­ vinciale, che dovrà esigere dagli organizzatori i nominativi del Giudice di arrivo, del Giudice di partenza, di due membri della Giuria e del Direttore di corsa, verranno sottoposti al visto della Commissione Tecnica Regionale dell’UVI, che designerà il Presidente della Giuria, con funzioni anche di Commissario dell’UVI. La Commissione Tecnica Regionale dell’UVI restituirà agli organizzatori due copie del Programma, una delle quali resterà prèsso il Comitato Provinciale del CSI e l’altra sarà inviata per tramite del Comitato stesso e, pri­ ma dell’effettuazione della gara alla Commissione Tecnica Nazionale — Via della Conciliazione, 1 - Roma. Art. 4. — I moduli dei programmi di corse su strada e dei verbali di gara, saranno inviati a richiesta. E’ fatto obbligo agli organizzatori di servirsi esclusi­ vamente dei moduli stessi. TASSE DI APPROVAZIONE Art. 5. — La tassa di approvazione gare, da versarsi al Comitato Provinciale del CSI, è fissata in L. 500. quando le gare sono riservate alle Categorie Esordienti ed Allievi ed in L. 1.000, quando le gare sono aperte anche alla Categoria Dilettanti e riservate esclusivamente a questa. Si dovranno inoltre versare al Comitato Regionale dell’UVI L. 1000 per rimborso spese al Presidente della Giu­ ria e L. 2000 per Assicurazione R.C.V.T. PREMI Art. 6. — Per l’assegnazione dei premi di rappresen­ tanza, per la determinazione deU’ammontare massimo dei premi di classifica individuale e per la ripartizione del­ la somma fra i classificati, si osserveranno le corrispon­ denti norme del Regolamento Tecnico dell’UVI. Resta comunque stabilito che la tassa d’iscrizione a gare di qualsiasi importanza e per qualsiasi categoria di corridori non potrà superare le L. 100. ISCRIZIONI Art. 7. — Gli elenchi degli iscrìtti redatti su appositi moduli, verranno presentati in numero di cinque copie, come richiesto per il Regolamento gare, tenendo presente che una di esse dovrà essere unita al Verbale di gara che verrà rimesso alla Commissione Tecnica Nazionale.

DIREZIONE E CONTROLLO GARE (Giurie) Art. 8. — Il Presidente della Giuria sarà nominato dalla Commissione Tecnica Regionale deH’UVT, d’accordo con l’organo giurisdizionale dell’ANUGC, nella stessa per­ sona del Commissario dell’UVI, gli organizzatori invece dovranno provvedere alla designazione: del Giudice di partenza, del Giudice diarrivo, di due Componenti la Giuria. del Direttore di Corsa, i cui nomi dovranno essere riportati sui moduli del Rego­ lamento delle Gare, da sottoporre al visto della Commis­ sione Tecnica Regionale della UVI. INFRÀzÌonF E^SANZIONI Art. 9. — Le norme per l’applicazione e la determina­ zione delle punizioni da infliggere ai corridori per infra­ zioni commesse prima, durante e dopo le gare, sono le stesse contemplate dal Regolamento Tecnico dell’UVI.

RECLAMI Art. 10. — Le Commissioni Tecniche Provinciali, gli Incaricati ed i Comitati Provinciali stessi decidono sui

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reclami ad essi presentati: in prima istanza, avverso le deliberazioni della Giuria, in appello avverso il rigetto dì un reclamo presentato alla Giuria stessa. Per la presentazione dei reclami si osserveranno le nor­ me stabilite dalle corrispondenti disposizioni del Regola­ mento Tecnico dell’UVI. nelle quali alla CAD deve inten­ dersi sostituita la Commissione Tecnica Nazionale del CSI. Art. 11. — Le tasse per la presentazione dei reclami restano fissate in L. 500. quando trattasi di gare riservate alle Categorie Esordienti ed Allievi ed in L. 1000, quando trattisi di gare aperte anche alla Categoria Dilettanti o riservate a questa.

OMOLOGAZIONE DEI RISULTATI Art. 12. — L’omologazione dei risultati di tutte le gare, valevoli o meno come prove di Campionato Pro • vinciate e Regionale, spetta alle Commissioni Tecniche Provinciali, agli Incaricati per il ciclismo ed in mancanza, ai Comitati Provinciali. Resta inteso che per tali omologazioni si osserveranno te norme stabilite dalle corrispondenti disposizioni del Regolamento Tecnico dell’UVI. I risultati, debitamente omologati, dovranno essere in­ viati alla Commissione Tecnica Nazionale entro tre giorni dalla data di omologazione. GARE DI CAMPIONATO Art. 13. — Le gare di Campionato regionale dovranno disputarsi in prova unica: quelle di Campionato provin­ ciale potranno disputarsi in prova unica od in più prove sino ad un massimo di cinque. In ogni caso te prove valevoli per l’assegnazione del titolo di Campione Provinciale e per la classifica di Cam­ pionato, saranno limitate a tre. II punteggio da assegnare in ciascuna prova sarà quello stesso stabilito dall’UVI per i propri Campionati, Quando la disputa del Campionato verrà effettuata in più prove, dovrà essere rimesso alla Commissione Tecnica Nazionale il regolamento generate, prima dello svolgimen­ to della prima prova.

DISPOSIZIONE GENERALE Art. 14. — Per quanto non è contemplato dal presente regolamento, si richiama quello tecnico dell’UVI.

PALLACANESTRO COMUNICATO UFFICIALE N. 4 Riunione del 31 marzo 1954 CAMPIONATI NAZIONALI Fase Regionale: Avrà luogo il 25 aprile 1954. Al riguardo si ricorda a tutti gli interessati che la data utile di tesseramento per i partecipanti a questa fase e a quelle successive è il 18 aprile 1954. Qualunque data successiva non consentirà al giuocatore di partecipare alle gare citate. Quanto ai documenti d’identità, sono quelli, e soltanto quelli, previsti dalla Circolare della Segreteria Centrale del 23 febbraio u.s. n. 1854 C/O.

Approvazione regolamenti fase regionale. Sono stati approvati i regolamenti delle finali regionali delle seguenti regioni: Piemonte - Emilia - Calabria.

CAMPIONATI PROVINCIALI Reclamo A. P. Partenope Avverso la delibera della C.T.P. del Comitato Provin­ ciale di Napoli: gara di gategoria B del 9 febbraio 1954

Partenope-Oriens Napoli B Visto il reclamo presentato dalla Società Partenope; Letto il referto arbitrale; Vista la delibera della C.T.P. del C.P. di Napoli; Accertato che, per omessa chiamata in campo delle

Direttore responsabile: LUIGI GEDDA

squadre da parte dell’arbitro, e mancato fischio iniziale della gara stessa (art. 52 R. T. e 57 R. G. della F.I.P.), essendo cosi mancati gli estremi del rifiuto da parte di una delle due squadre; Considerata la mancata disputa della partita Si delibera Accettare il reclamo della A. P. Partenope; Ordinare l’effettuazione della gara in oggetto in giorno e ora da fissarsi da parte della Commissione Tecnica Provinciale di Napoli; Inibire al sig. Costantino Marinelli, dirigente della A.P. Partenope, di partecipare, sotto qualsiasi veste, a gare della A.P. Partenope per il CSI. fino al 15 aprile 1954; Multare la stessa Società — a favore del Comitato Provinciale di Napoli — di L. 500 per il comportamento riprovevole tenuto dal suddetto dirigente; Restituire la tassa reclamo. APPROVAZIONE TORNEI Milano : Torneo Liberi Tcranio: II Torneo Interno Tigli Roma: Campionato Istituti Scolastici - Napoli ; Coppa Primavera. OMOLOGAZIONE TORNEI Cagliari - Torneo Olimpia: 1. Esperia; 2. Olimpia; 3. Congregazione Mariana; 4. Ferrini; segue Polisp. ACLI. Pavia - Torneo Volante: 1. Mariano; 2. Folgore; 3. Ghiri; 4. Artigianelli. Ai due suddetti Comitati vengono assegnati punti 50 ciascuno valevoli per la classifica fra Comitati. RATIFICA NOMINE COMMISSIONI TECNICHE PRO­ VINCIALI CAGLIARI Presidente: Giovanni Deiana - Segretario: Carlo Am­ brosi™ - Membri: Eusebio Moasca, Francesco Atzeri. FIRENZE , Presidente : Lino Somaschini - Membri: Piero Focardt Alvaro Lazzeri. MONTEVERGINE Presidente : Troncone Vice Presidente: C. Cesa Membri: Mario Rossi, MiSegretario: A. Gorrusi chele Jannacone. PESARO Presidente: Michele Scrima - Vice Presidente: Eros Pianella - Segretario: Sergio Zidda - Membri: Franco Bucci, Mario Panicali. REGGIO CALABRIA Presidente: Pietro Smorto - Segretario ; Giovanni Bri­ gante - Membri: Vincenzo Micali, Alberto Razza. Lino Micelotta. VITERBO Presidente: Aldo Carbonetti Membri: Luigi Matiz, Cesare Stramaccioni. CONVERSANO Presidente: Luigi Bernardi - Segretario: Eno Papeo Membri: Natale Buonsante, Giuseppe La Viola. MILANO ■ Vfr Presidente: Alfredo Diletti - Vice Presidente: Pierino Montafia - Segretario: Dario Carli - Membri: Angelo Farè, Liano Di Bona, Alceo Cornetti, Nino Calzi. NICASTRO Presidente: Armando Ruffo - Segretario: Rico Co­ stanzo - Membri: Alfredo De Grazia, Giuseppe Gallo, Aldo Caimi. PISTOIA Membri: Dino Nesti. Presidente: Renzo Ricciarelli Loris Vivarelli. TARANTO Presidente: Mario Sangirardi - Vice Presidente: Vin­ cenzo Fedele - Segretario: Saverio Alemanno - Diret­ tore tecnico: Giovanni Occhinegro - Membri: Edoar­ do Costa, Vincenzo Settembrini, Ferdinando Miraglia.

Il Segretario GIOVANNI GOMEZ

c/c Postale - Roma 1/10266

II Presidente UMBERTO GARCEA

Tip. ATENA - Via del Seminario, 87 • Roma

Sped. abb. postale - Gruppo III • Pubblicazione inscritta al n. 758 del Registro Stampa del Tribunale di Roma



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