Stadium n. 4/1957

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La Parola ai Pio mi

Le norme per il tesseramento U VI

VI esortiamo. caristimi riovani, fervidi di vita, di forza, di ardore, a riserbare la miglior parte della vostra ambizione e delle vostre energie all’agone dello spirito, nel­ la ferma fiducia di giungere vitto­ riosi alla palma, mediante l’indo­ mita volontà e con la grazia e l’e­ semplo dell’unico Vincitore del mondo, Gesù Cristo. (Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).

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IL PESO DEGLI ALIDI ____________ di NICOLA PAVONI Concessionaria esclusiva per la pot>b liciti: POBLIACI - Roma - Corso Vittorio Cman. n. 291 . Tel. S56.0S8 Costo dlnserz. L, 15Q a mm, col. Spedizione in abb. postale gr. I Un numero L. 20

SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Direzione Redazione Ajnmnuitraxione • Roma Vie della Conciliazione. 1, L 555561-550113

Anno XII - N. 4 - Roma 31 Gennaio 1957

DALLE LEVE DEL C.S.L SCATURISCE COPIOSA LA LINFA PER L’ATTIVITÀ’ AGONISTICA AZZURRA

I giovani dello speri bianco a Cervinia per I lampionai! nazionali della neve del 1957 La grande rassegna nella fascinosa valle del Breuil comprende anche la finale dei “Campanili Alpini,, originale competizione di futuri campioni e la prima parte del “Criterium Studentesco„

Otto anni fa Carla Marchelli (il N. 4) disputò con questo gruppo di ragazze la sua prima competizione agonistica sulle nevi di Cortina d’Ampezzo nei Campionati Studenteschi lanciati dal CSI

A vederli impolverati, con i fogli sgualciti e ingialliti dal tempo, stretti nelle car­ telle colorate, gli archivi sembrano cosa inutile. Così come le fototeche che qual­ che mano diligente si inca­ rica di rifornire settimana per settimana sino a riempi­ re cassetti e scaffali che ingombrano le pareti per cui, più di una volta, verrebbe voglia di dar fuoco a tutto o buttare al macero quella mercanzia Eppure gli ar­ chivi. le fototeche, le eme­ roteche, le clichetterie fan­ no la storia: fanno la vita di tutto un mondo e quindi anche dello sport. Carla Marchelli domina in

L’ARGOMENTO HA ANZITUTTO UN ASPETTO SOCIALE E MORALE

Definito il settore professionistico il calcio deve dare un volto ai “puri,, ___________________________________________________________________________________________________________ MMTn——

La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha assunto un nuovo volto, anche se nella sostanza funzionale non si so­ no verificate innovazioni tali che possono rendere difficile l'applicazione delle nuove norme regolanti la vita del­ la più importante Federa­ zione sportiva italiana. L'istituzione del « settore professionale » per le divi­ sioni nazionali e la regola­ mentazione per gli altri set­ tori a semiprofessionistici e dilettantistici », formano l’os­ satura base che sorregge tut­ to il movimento calcistico italiano del quale il nuovo ordinamento ne disciplinerà il funzionamento con norme aventi criteri più aderenti al­ la reale situazione calcistica. Noi non mancheremo, in successivi articoli, di esporre con esame analitico le varie riforme e trattare l'impor­ tante argomento veduto sot­ to il profilo della pratica at­ tuazione.

Porgiamo il nostro ralle­ libro della verità ed essa ha gramento all’Ing. Barassi ed messo a nudo un complesso ai suoi collaboratori per lo quanto mai assurdo e che ne­ importante lavoro svolto, cessità ora eliminare e co­ che, costituisce una tappa munque disciplinare con la fondamentale per il calcio più completa organicità. Indubbiamente la forma­ italiano, ma nella circostan­ za vogliamo trattare, sia pu­ zione delle tabelle delle re­ re sinteticamente, l’argomen­ tribuzioni, premi, ingaggi, to calcistico veduto su un trasferimenti, ecc., è cosa di somma importanza, non so­ piano morale. lamente veduta sotto l’aspet­ Sport e mestiere to della graduatoria dei va­ lori calcistici, ma innanzi­ li settore professionistico tutto sotto l’aspetto morale. ufficialmente e giuridica­ Quindi ’ giuocatori di calcio mente riconosciuto ha getta­ professionisti inquadrati nel to all’aria i castelli del sen­ settore lavorativo della na­ timentalismo. Gli sportivi di zione debbono oggi sentire il ieri avranno sentito una for­ dovere di giuocatori e di cit­ te amarezza pensando al cal­ tadini e di assolvere il loro cio di un lontano passato do­ impegno sportivo e di lavoro ve la sigla ed i colori sociali con spontanea dignità. costituivano valido simbolo Siamo certi che le condi­ per incitare i giuocatori alla zioni, con riferimento al conquista di una vittoria, trattamento economico, sa­ che, se conquistata, portava ranno tali da non consentire con se il dono di una sempli­ preoccupazioni familiari ai giuocatori; ed al riguardo ce quanto spontanea gioia. E' stato bene leggere nel necessita tenere presente

MIGLIAIA DI ATLETI IMPEGNATI NELL’ATTIVITÀ’ INVERNALE 7,

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L’operazione «campestre» in pieno sviluppo ovunque L’ • operazione campestre » è programmate nej solo mese di in pieno sviluppo in tutta Ita­ gennaio stanno già a dimostra­ lia. Anche se alcuni, da più re il lavoro che è stato svolto parti, continuano ad ignorare dai nostri dirigenti periferici: l’importanza fondamentale di dire di essere soddisfatti di questa specialità prettamente questo risultato è superfluo. invernale e si limitano a fare Ciò non significa, comunque, disputare i soli campionati na­ che ci si possa fermare. Molti zionali, tuttavia in sede regio­ Comitati, infatti, sono ancora nale si lavora abbastanza ala­ inattivi e stanno correndo il cremente in questo senso: e il rischio di dover disputare il merito, inutile dirlo, è quasi loro pur breve Campionato lo­ esclusivamente delle organiz­ cale (come è noto quest’anno zazioni di propaganda, in quan­ sono sufficienti due sole sele­ to gli atleti in genere, un po’ zioni provinciali o zonali per per pregiudizio, un po’ perchè aver diritto ad accedere alla non sufficientemente spronati, finale nazionale del 31 marzo) continuano a nicchiare e dif­ all’ultimo momento, semprechè ficilmente si dedicano con cer­ ta continuità a questo genere di gara. n campioni olimpionici delA giudicare dall'intenso mo­ \ la Moto Guzzi sono rientra­ vimento che in un continue ti in Italia con la motonave crescendo si va manifestando in ogni città d’Italia, il Centro ’’Nettunia”, dopo una ¡un­ Sportivo Italiano ha assunto ga navigazione. La stessa anche quest’anno, come è or­ I nave ha riportato in Patria mai solito, un ruolo di prima­ la salma del compianto caria importanza in questa « ope­ povega dell’ « otto - della razione ». Basti osservare come Marina Militare, Arrigo già si proceda in ogni dove ad Menicooci perito tragica­ un ritmo di una trentina di mente in un fatale incidengare settimanali: un calendario quanto mai intenso che si in­ i te automobilistico a Mel­ foltisce sempre più e sta am­ bourne. Nella foto: l’equi­ piamente a significare quanto paggio vincitore del ’’quat­ sia stata compresa dai nostri tro ” con timoniere e quel­ dirigenti riimportanza di que­ lo campione d’Europa del sto settore, innanzi tutto da un ’’quattro senza” con l’al­ punto di vista propagandistico, lenatore Alippi, attorniati in quanto serve ottimamente a i dai dirigenti della Moto reclutare nuove energie alla atletica leggera, in secondo Guzzi portatisi appositamenluogo (ma non meno impor­ ; te a Napoli da Mandello e tante) da un punto di vista da Roma per ricevere i lo­ preparatorio, in quanto, come ro atleti. I giovani cam­ s'è già avuto modo di osservare pioni sono stati ricevuti dal e di dimostrare, il - cross coun­ Santo Padre al quale hanno try» rappresenta ormai la ba­ fatto omaggio di una gra­ se essenziale della preparazio­ ziosa riproduzione in minia­ ne invernale degli atleti, quale tura della loro originale che sia la specialità che essi imbarcazione di regata praticano. Le oltre cento manifestarion ì

le condizioni atmosferiche lo consentano. Comunque sia, pe­ rò, rischiano di pervenire ella finale nazionale del tutto im­ preparati, in quanto è in am­ missibile che in due sole gare si possano sufficientemente preparare dei ragazzi per porli in grado di sostenere decoro­ samente il peso d una finale e carattere nazionale, nè è am­ missibile che due sole prove possano garantire una selezio­ ne accurata ed equa Per ciò sono particolarmente ___ S. G.

(Continua in 2. pagina)

che la vita calcistica dura in media circa dodici anni e quindi si verificherebbe ine­ vitabilmente la preoccupa­ zione del domani che ben difficilmente potrebbe risol­ versi con la carriera dell’al­ lenatore in considerazione del crescente numero degli aspiranti alla detta funzione. Messa nel giusto quadro la attività dell’elite calcistica, la FIGC ha emanato anche le norme regolanti l’attività dilettantistica e semiprofes­ sionistica. La macchina fe­ derale è in cammino ed i pi­ loti non mancheranno di perfezionale sempre più il meccanismo.

Pensare al domani Significherebbe cadere per sempre se nel formulare re­ golamenti e discipline non si ponesse in piena luce il «do­ mani». Secondo noi il domani sono le fondamenta che si sono costruite e si co­ struiscono oggi in seno alla FIGC. Esse dovranno essere basate sui principi della lealtà. Il crudo inquadramento calcistico potrà esprimere una perfezione in un quadro perfetto, ma esso sarebbe privo di effettiva consistenza se non fosse confortato da una luminosa forza morale. Nel mentre dirigenti e giuocatori nel settore profes­ sionale debbono assolvere con onore i loro impegni, i dirigenti e giuocatori dilet­ tanti e particolarmente t ra­ gazzi, debbono essere disci­ plinati con norme severissi­ me con riferimento al com­ portamento sui campi di giuoco e fuori. Si rende indispensabile ri­ vedere quelle ch.e sono le norme disciplinari, esse deb­ bono significare inesorabili condanne verso gli evasori della legge; e l’attività cal­ cistica per » giovani deve es­ sere accompagnata da sane dottrine aducative. E soprat-

tutto tenendo presente che il calcio comporta spontanee esuberanze che a volte pren­ dono forma e sostanza di ef­ fettiva slealtà è necessario che la legge sia dura per es­ sere efficace. E’ dovere morale curare i calciatori del domani ed i giovani dirigenti di società; le qualità tecniche non sono sufficienti, anche se eccel­ lenti, per la formazione di una pura coscienza sportiva. Noi abbiamo fiducia nei Dirigenti Nazionali e Perife­ rici della FIGC e siamo sicu­ ri della loro sensibilità che investe il settore più impor­ tante dello sport. Il Centro Sportivo Italiano non man­ cherà di offrire il suo contri­ buto per la formazione cal­ cistica dei giovani su un pia­ no tecnico ed educativo. Torneremo diffusamente sull’argomento che abbiamo appena accennato. GENEROSO DATTILO

questi giorni la scena spor­ tiva ed invernale con le sue smaglianti affermazioni in­ temazionali che entusiasma­ no e rimandano il pensiero alle prodezze di chi in cam­ po femminile ha saputo fa­ re altrettanto. In sede na­ zionale Paola Weisinger e in quello assai più impor­ tante internazionale. Christl Cranz. Quest’ultima è stata di certo da più forte e la più completa sciatrice di tutti i tempi. Se all l'epoca delle Olimpiadi di Garmisch fos­ se stato ammesso anche il «■fondo* femminile con tutta probabilità Christl Cranz avrebbe corso anche in que­ sta specialità affermandosi. Poderosa com'era di braccia e di spalle e di gambe Aveva la taglia, la Cranz, di Toni Sailer: una taglia atletica mascolina, ed era invece profondamente uma­ na così come oggi è mam­ ma esemplare. Le tre vittorie di Carla Marchelli a Grindelvall co­ me la sua affermazione a Bagdastain sono nate non quale frutto impensato di una attività improvvisata, ma da un metodo razionale e da uno sviluppo atletico il cui germoglio risale a molti anni.

Cortina 1949 E’ per il Centro Sportivo Italiana un motivo di par­ ticolare soddisfazione l’aver potuto, tirar fuori dalla fo­ toteca di Stadium e delle sue manifestazioni, il docu­ mento che riportiamo qui a fianco. Caria Marchelli è quella adolescente dalle trec­ ce penzolanti sulle spalle recante sul petto il nume­ ro quattro. Un documento che forse neppure la nostra Carla ricorderà e che rive­ drà comunque con grande gioia. E’ quello della sua prima gara, della sua pri­ ma vittoria, sul costone del campetto Corona a Corti­ na d’Ampezzo, nel ben lon­ tano 1949 in occasione dei primi campionati studente­ schi di sci. Una dozzina di partecipanti appena nella

categoria femminile, che sa­ rebbe di certo oggi decu­ plicata se si fosse prose­ guito con lo stesso ritmo di allora. Cera, ricordo, quel giorno sul campo (presente a Cortina per un allena­ mento collegiale) Celina Se­ ghi, la campionessa dell’Abetone, che a Cortina nel 1940 ha conquistato un ti­ tolo mondiale affiancandosi a Chrisii Cranz; essa salì e scese almeno dieci volte la pista per tener dietro ed osservare la vicino le gio­ vanissime sciatrici. Quei campionati, oggi ri­ servati soltanto ai maschi, furono organizzati per l’ap­ punto dal Centro Sportivo Italiano che dette vita in quella stessa occasione agli ormai famosi < Campanili Alpini >. Carla Marchelli si impose di misura e di vo­ lontà sulle altre. Vinse man­ dando in sollucchero la mamma che da quel giorno cominciò a seguire le due figliole, Carla e Maria Gra­ zia, per tutte le piste d'Ita­ lia e d’Europa. Òggi a set­ te anni di distanza Carla ha raggiunto la maturità, la completezza fisica, forse il vertice del rendimento se non della classe in quanto nello sport come nella vita c'è sempre da apprendere. Con la Marchelli molti altri giovani si sono fatti strada in campo nazionale ed internazionale: tanti fon­ disti (Delladio, Mosele, Ri­ goni, Stella), tanti saltato­ ri (Tolin, Fertile, Rigoni) e tanti discesisti (il povero Ilio Colli, Monaci, Siorpaes, Gui­ do Ghedina, Sandro Menar­ di, ecc.), attraverso le ini­ ziative e le leve del Centro Sportivo Italiano. Lo dice la storia dello sport, lo dicono i fogli ingialliti delle clas­ sifiche accatastati nelle car­ telle dell’ormai poderoso ar­ chivio del C.S.L Tanto è ve­ ro che un buon terzo della intera forza atletica dello sport italiano è elencata, non so con quale ordine (ma ciò non ha importanza) negli annali del C.S.I.: atleti, nuo­ tatori, pesisti, calciatori, ci­ clisti, schermidori, giocatori

di pallacanestro e di palla­ volo, di tennis da tavolo e di tamburello, e bocciofili anche. Una lista considere­ vole con centinaia e centi­ naia di nomi che partendo dalla base delle piccole, ap­ parentemente insignificanti, manifestazioni giovanili han­ no già raggiunto il vertice. E taluni scavalcatolo, sono ormai nella parabola discen­ dente.

che debbono sentirsi sem­ pre più impegnati ad af­ fiancare e divulgare lo sport della neve. Meglio, meglio assai una giornata in mon­ tagna, talvolta sotto la sfer­ za del gelo fortificante e di­ sintossicante, che l’aria pu­ trida di una sala cinema­ tografica o peggio di un re­ trobottega di caffè o di oste­ ria! Le manifestazioni inver­ nali del C.S.L hanno anche questo compito: sfollare gli tn'amma base ambienti chiusi dei paesi e delle città per portare la Accennavo giorni addietro gioventù sui monti. alla necessità di fortificare La rassegna invernale del la base. 11 C.O.Ñ.I. ha sen­ C.S.I. avrà quest’anno qua­ tito questa necessità e la le capoluogo Cervinia: la va suggerendo insistentemen­ stupenda conca che si apre te alle Federazioni Sportive ai piedi del Breuil, quale Nazionali che si occupano sede dei Campionati Nazio­ troppo del vertice, dei mi­ nali, della Finale Naziona­ gliori, dimenticando che que­ le dei Campanili Alpini e sti sono il frutto di una del Criterium Studentesco severa implacabile selezio­ della neve per buona metà ne, impossibile se non c'è dei Provveditorati agli Stu­ il rifornimento di una base di d’Italia: e quale succur­ quanto più vasta. Se questo sale la < Piose > di Bressa­ accadesse anche in campo none dove gaj-eggeranno l’al­ femminile lo sci italiano, per tra metà degli c studenti > le caratteristiche e il tempe­ sciatori. Per la prima i gior­ ramento delle nostre giova­ ni di gara saranno i giorni ni, potrebbe senz'altro con­ 9, 10 e 11 febbraio. Per la tare oggi non soltanto su seconda il 16 e 17 febbraio. di un elemento ma su pa­ Si tratta di un program­ recchie unità, almeno quan­ ma vasto, completo che pre­ to l’Austria. Così nelle al­ senta quest’anno nel settore tre specialità: nell’atletica, < Campionati C.S.I. > una nel tennis, nel nuoto, nel­ novità: la prova di salto la pallacanestro, discipline per la combinata nordica, adatte e salubri. vale a dire riservata soltan­ Il quadriennio olimpico to agli aspiranti e giovani iniziato in questi giorni im­ saltatori che hanno parte­ pegna profondamente gli cipato in precedenza alla organi dello sport e quindi gara di fondo. E* un primo anche il nostro C.S.I. Sic­ passo verso il completamen­ ché diamo con gioia il ben­ to del programma olimpico, venuto alla prima manife­ con esclusione comunque stazione dell’anno: alla ras­ della prova di discesa libe­ segna della neve che apre il ra, spregiudicata esibizione ciclo delle competizioni ago­ sconsigliabile inutile e pe­ nistiche del 1957. Competi­ ricolosa agli esordienti. zioni individuali e di squa­ Anche in questo il C.S.L dra che occuperanno mesi segue la propria linea, uma­ e mesi di svolgimento ed im­ na ed educativa, preoccu­ pegneranno decine di mi­ pandosi di salvaguardare gli gliaia di atleti. atleti che gli vengono affi­ Le cronache sportive in­ dati per le competizioni ago­ vernali vedono infittirsi sem­ nistiche quale materiale de­ pre più il quadro dei risul­ licato da curare e coltiva­ tati delle selezioni provin­ re e non da bruciare o, peg­ ciali e locali del C.S.L Ini­ gio, stroncare alla prima ziative queste assai gradite uscita. anche dagli Enti turistici NATALE 8ER1OCCO

GIRO D'ORIZZONTE SUL CICLISMO ITALIANO

Bilancio dei dilettanti azzurri Proseguendo nella nastra rassegna sul bilancio delle forze dilettantìstiche e dopo aver parlato la volta scorsa degli azzurri che tanto lu­ stro hanno dato al ciclismo italiano nel corso di una sta­ gione ricca di affermazioni in­ temazionali e culminata — sia pure dopo l’insuccesso di Ballerup — con la conquista del titolo olimpionico della strade, eccoci oggi ad esaminare il comportamento degli altri corridori che si sono messi in luce nel corso della passata stagione. n posto d’onore Spetta ad Arnaldo Pambianco che è stato un protagonista di ec­ cezione sia a Melbourne sie

ai mondiali di Copenaghen. Pambianco aveva nelle due gare il compito di rendere dura la corsa preparando, a Ballerup, il campo ai velo­ cisti e, a Melbourne, all'al­ lungo finale di Baldini: e si sa che se i velocisti falliro­ no in Danimarca e dalla fredda e piovigginosa giorna­ ta di sabato 27 agosto usci il nome a sorpresa dell'olan­ dese Mahn, non fallì invece Baldini che, scattato a tre giri dal traguardo, salutò la compagnia andando a racco­ gliere dalle mani di Avery Brundage quell’alloro olim­ pico che ci sfuggiva da 24 anni. In entrambi i casi si fece ammirare Pambianco, fedele esecutore degli ordini di squadra e brillante pro­ tagonista specie sul circuito di Ballerup dove avrebbe po­ tuto insistere nel tentativo di una clamorosa vittoria in volata. A quest’uomo probabil­ mente i galloni di capitano nella ricostituita squadra az­ zurra con la speranza che tra le vittorie del ‘57 figuri quèlla di Waregem. sì da ri­ prendere quella tradizione di vittorie italiane interrotta quest'anno dopo la vittoria di Frascati. E Pambianco ha mezzi per darci questa sod­ disfazione visto che le undi­ ci vittorie conquistate dallo emiliano l’anno scorso por­ tano tutte l’impronta della classe di un atleta che sa farsi rispettare sia sul passo che nelle gare dure. L’altro emiliano, Benito Romagnoli, cominciò a vin­ cere in Sardegna in febbraio ed ha avuto una costanza di rendimento che lo ha portato a primeggiare in undici gare tre le quali importantissime il G.P. della Cooperazione a Reggio, la Coppa Alfea a Pisa, oltre alle gare di Lugagnarro, Vignala e Valdagno. Con il tandem Pambianvo-

Romagnoli va inserito anche il bolognese Dante Orlandi che. malgrado una noiosa in­ disposizione che non lo ha mai abbandonato, ha saputo conquistare sei vittorie sia in gare in linea che in gare contro il tempo. Emiliozzi. Meuso e Miserocchi andranno la prossima stagione a rinsanguare le file della categoria superiore do­ po aver recitato tra i prota­ gonisti dell’annata appena fi­ nita. Complessivamente i tre hanno conquistato nel 1956 24 vittorie: i tre dovrebbero essere in grado di conferma­ re le doti di fondo e di te­ nuta che li posero al vertice delle graduatorie regionali, così come Margotti, Bui e Nicolo vincitori di sei gare ciascuno. Con cinque vittorie trovia­ mo Ceppi, Martelletti, Nicolo, Piscaglla, Pellicciati, Barivìeri, Arpesella e Bianchini unitamente a un gruppo di atleti meno conosciuti su un piano nazionale ma che. nel­ l’ambito delle rispettive re­ gioni, hanno avuto ruoli di primo piano com e Pera a in Abruzzo, Marini in Sardegna e Tufano a Napoli. Ancora più numerosi — logicamen­ te — i gruppi comprendenti i corridori che hanno vinto quattro corse, tre e due: tra i primi figura l’azzurro Ba­ gnava (che tra l’altro ha vin­ to la Coppa Baratta e la Cop­ pa Piccioli) e a quota tre addirittura il campione d’Ita­ lia della categoria, Sante Freo. Tra i vincitori di due corse, infine, gli atleti di maggior spicco sono stati Galeaz. Semprini. Tesseri, Fur­ loni, Giusti. Ghiri, Peruch e Michelo-tto. Ricapitolando troviamo che nella gradutoria dei plurivittoriosi dell’ anno che al primo posto viene Ronehini con 18 vittorie, seguito da Baldini con 14, da Ba­

rale. BertinL Costalunga, Ippoliti. Mancini. Marinilo, Olivetti, Pambianco, Roma­ gnoli e Di Salvatore con 11 e da Comuzzo, Dei Giudici, Ma reo tulli e Tamagno con 10. Nelle annate precedenti que­ ste rassegne di fine d’anno avevano visto in testa: Piaz­ za con 14 vittorie davanti a C aggiani, Prisco, Giacchero. Lombardi, M asa rati e Rosa­ rio nel 1950; Rino Benedetti e Prisco alla pari con 13 suc­ cessi davanti a Ciancola, Bor-

Guazzini e Fallalini Tanno scorso. Quante vecchie conoscenze, amici sportivi, tra questi no­ mi! Corridori che si sono af­ fermati anche nella categoria superiore quali Defilippis, Monti e Fantini! Atleti fer­ matisi a metà strada senza aver espresso in pieno quelle qualità che, clamorosamente, avevano annunciato tra i di­ lettanti rprimi fra tutti i tre ex iridati della specialità — Filippi, Ciancola e Ranucci — unitamente a Grassi. Be­ nedetti, Fallarini, Favero. Fa­ laschi e Zucconelli! E quanti altri, infine, spariti sia nel il el prossimo | salto di categoria sia nei pro­ sieguo di ima carriera che si era presentata con le più numero inter­ lusinghiere promesse! vista con H ello i Storia di ieri e di oggi. Aspirazioni che si consolida­ Paratore di G • no e speranze che si cancel­ lano dalla lavagna della at­ Gomèz de Te­ tività ciclistica italiana a con­ ferma della vitalità di un rmi sulla pal­ settore cui non indifferente stato l’apporto dato del lacanestro a èCentro Sportivo Italiano che, i suoi 2330 tesserati per Melbourne ! con il ciclismo, ha dato linfa vi­ tale all’intera attività italia­ na. Gioverà quindi in questa sede ricordare i campioni relli, Mariani. Mastroianni. 1956 del CSI: Barro e Defilippis nel 1951; Strada: Salvatore (esordien­ Mastroianni con 21 vittorie ti), Bampi (allievi) e Bono davanti a Bruno Monti, Cian­ (dilettanti). Pista.* Sonati (ve­ cola, Alessandro Fantini, Ro- locità esordienti), Grandi (ve­ ¿saro, Masciarelli e Trapè nel locità allievi). Seminati (vel. 1952; Tognaccini e Trapè al­ dilettanti), Bono (insegui­ la pari con 16 vittorie da­ mento dilettanti). Villa (km. vanti a Filippi, Giorgio Man­ da fermo dilettanti). A squadre cini, Del Pellaro, Pietro Fa­ a cronometro: Aurora Tren­ vero, Fabbri e Rosario nel to (allievi) e G.S. Bartali (di­ 1953; Ardelio Trapè con 22 lettanti). Sedici scudetti gialaffermazioni davanti a Zuc- loblu per sedici atleti che, conélli, Giovannetti, Alexan­ oltre che sulle strade e sul­ dre Fantini, Marcoccia, Cas­ le piste, vogliono essere pri­ sano, Fagni, Falaschi e Mau- mi nella vita per la saldezza le nel 1954 ed infine Ranucci dei loro principi morali e con 19 vittorie davanti a Be­ nedettini, Benito De Vecchis, cristiani. NINO LOMBARDI Bruni, Cavallaro, Grassi.


STADIUM

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gennaio 1957

ALL’ATTENZIONE DEI SEGRETARI!

Norme per il tesseramento UVI

Gli incontri di studio per dirigenti di società A Cremona, il giorno 20 gennaio, si sono riuniti pres­ so la sede del Comitato Pro­ vinciale i dirigenti di tutte le Unioni e Gruppi Sportivi del CSI. Una riunione apparente­ mente come tante altre ma in realtà diversa in quanto si trattava del primo di un se­ guito di incontri successivi da effettuarsi durante l’anno. Una serie, insomma, di gior­ nate di studio dedicate al di­ rigenti. L’incontro ha avuto carat­ tere provinciale, e questo noi lo apprezziamo sia per la dif­ ficoltà di organizzarlo sia per gli indiscutibili benefici che un incontro di così vaste pro­ porzioni apporta. , Sarebbe però raccomanda­ bile che l’iniziativa, cui il Co­ mitato Cremonese ha dato vi­ ta, venisse realizzata anche in sede di Unione Sportiva, invece che solo di Comitato, chiamando a raccolta a inter­ valli determinati, i dirigenti organizzativi e tecnici della stessa perchè studino i loro problemi e coordinino la Ioro attività. Il programma delle riunioni per una parte può essere organicamente stesa all’inizio di ogni anni; per l’altra par­ te, invece, rimarrà occasio­ nale e lasciato alle questioni che si presenteranno di volta in volta. Più sopra chiamavamo l'ini­ ziativa « nuova » e diversa dalle altre. Nonostante possa sembrare il contrario vedremo facil­ mente come non solo si di­ stingua da ogni altra ma ven­ ga ad assicurare la piena vi­ talità delle nostre Unioni e Gruppi Sportivi. Quali incontri solitamente si organizzano? Bisogna premettere che le adunanze sono di due generi, dedicate ai dirigenti e dedi­ cate agli atleti. Per i primi vi sono i corsi dirigenti ma essi si realizza­ no, e non sempre e non do­ vunque. una volta all’anno, e la partecipazione è limita­ ta a uno o due elementi al massimo per Società. Quanti dirigenti, anzi di­ ciamolo pure, quante Unioni Sportive e addirittura Comi­ tati restano esclusi? Le diffi­ coltà di vario genere si pos­ sono invocare a scusa ma la deficienza resta. Le Assemblee e le Ritmate dovrebbero raggiungere un numero maggiore ma anche esse sono annuali e più che a scopo di studio si effet­ tuano per la determinazione e il coordinamento del pro­ gramma. La « giornata del dirigente » non è ancora molto diffusa, e ha del resto una fisionomia spirituale. Restano le mani­ festazioni pubbliche ma sono

evidentemente di altra natu­ ra e con altri scopi. Gli atleti invece hanno del­ le riunioni stabilite, ad esem­ pio il Corso quindicinale di categhesi, ma questo anziché evitare un duplicato impone di mettere in atto una inizia­ tiva parallela per colmare una lacuna. Concludendo, la presente è una proposta « ad hoc » che proprio ci voleva e... scartan­ do il senso di leggero para­ dosso, che tanto più ci vo­ leva in quanto è di ladle attuazione, al solo prezzo della buona volontà. I dirigenti di Società avranno modo ogni anno di stu­ diare compiutamente un pro­ blema, la qual cosa gioverà efficacemente alla loro quali­ ficazione e, nello stesso tem­ po avranno l’occasione di un contatto periodico che favo­ rendo la discussione dei più vari problemi garantirà una linea di azione continua che vuol dire serietà e sicurezza di risultati. Le nostre Unioni Sportive non debbono essere solo delle squadre, si ripete spesso, ma delle Società. D’accordo ma non. dimentichiamo che una Società non nasce dalla somma aritmetica degli in­ dividui che la compongono. E neppure da dirigenti che svolgano separatamente i lo­ ro compiti senza curarsi l’uno degli altri, con l’unico legame fra loro che proviene dal far capo ad uno stesso presi­ dente. Nella società vera tutti 1 membri, in prima linea quel­ li che occupano un posto di responsabilità, debbono sen­ tire in tal maniera e in tal maniera comportarsi che dalla unione delle loro azioni e dallo spirito che le anima risulti quella struttura socia­ le, specifica di ogni società che, alla conformazione giuri­ dica datale dagli statuti, ag­ giunge i contorni di una vi­ talità calda ed operante. E noi abbiamo bisogno che le nostre Società diventino centri di vita; la nostra Or­ ganizzazione e l’attività in­ fatti sono in funzione aposto­ lica, prima per i membri poi per tutti quelli che risentono della nostra influenza. I dirigenti pertanto non potranno sentirsi o solo tec­ nico o solo organizzatori ma anche e soprattutto membri della Società. Per dirla sem­ plicemente un allenatore, un direttore tecnico, un qual­ siasi dirigente organizzativo non possono essere dirigenti come che siano, preoccupati solo del loro « mestiere » ma dovranno essere allenatori, tecnici e dirigenti del Centro Sportivo Italiano. Questa coscienza e respon­ sabilità della collettività di cui si fa parte non. si impa-

rano ma si acquistano partecipando alla vita della socictà. Quale migliore occasione quindi per ottenere ciò che incontrarsi periodicamente per studiare e controllare i problemi delle Società. Non è questo sentirne spe­ rimentalmente la vita? Per finire vogliamo accennare che le Iniziative si prestano quanto mai alla realizzazione del terzo e quarto tempo, vale a dire alla dira­ mazione capillare del pro­ gramma centrale perchè in ogni luogo si possa attuare tenendo conto dei fattori am­ bientali. Ecco quindi quale potreb­ be essere un primo program­ ma da svolgere nelle riunio­ ni di quest'anno: lo studio teorico e le applicazioni pra­ tiche del programma annuale proposte dal Centro. Questo significherebbe far le cose sul serio, questo of­ frirebbe sicure garanzie che i programmi così laboriosa­ mente pensati col contributo di tutti i Dirigenti Centrali, non resteranno solo dei pre­ testi per riempire le circolari di inizio dell'anno, Duilio

Il programma orario dei tre giorni di gare sulle nevi di Cervinia Sabato

9 ore

9

O

Gara di Fondo CSI (km. 10 circa)

o

Gara

Fondo

di

Campanili Alpini

»

»

14

O

Slalom S. I.

Gigante

o

Slalom

Gigante

Campanili Domenicà 10

»

10

O

Slalom

C.

Alpini

Speciale

C.

S. I.

»

»

» 15

G

Slalom Speciale

Campanili Alpini

o

Gara di Salto per la Combinata

Lunedì

11

»

9

O

Staffetta

Nordica

Campanili

Alpini

»

»

»

10

Ô

Staffetta

C.

S.

I.'

(3 X km. 6)

I numeri di partenza verranno sorteggiati

alle ore

18

del

giorno

precedente le

gare.

Al fine di accelerare al massimo le operazioni per la vidimazione UVI delle tes, sere dei nostri atleti, si rac­ comanda vivamente ai Co­ mitati Provinciali e Zonali di attenersi scrupolosamente alle seguenti norme: a) le domande di affilia­ zione speciale all’UVl. debi­ tamente compilate e vistate sla dal nostri Organi Perife­ rici che dal Comitato Regio­ nale dell’UVI competente ed accompagnate dal costo del­ l'affiliazione stessa, che è di L. 300, dovranno essere inol­ trate all'Ufficio Centrale Tesseramento, 11 quale provvederà a trasmetterle alla Segreteria Generale dell’UVI Le Unioni e i Gruppi Spor­ tivi dovranno assolutamente segnalare sulle predette do mande la identica ragione sociale con la quale si sonc affiliati al CSI e dovranno tassativamente omettere ogni e qualsiasi denominazione pubblicitaria o comunque commerciale. Le domande le cui denominazioni sociali non corrispendono saranno respinte; b) trasmettere, sugli ap­ positi moduli assicurativi (modulo T1/56) esclusivamente le tessere degli atleti che intendono praticare il ciclismo, anche se praticano altri sports che dovranno essere segnalati sempre sullo stesso modulo, avendo l’accortezza di scrivere chiara­ mente sui fogli « Tesseramen­ to UVI ». Per ciascuna tessera ri­ chiedente la vidimazione UVI dovrà essere trasmessa la somma di L. 450 (di cui L. 50 per tessera CSI. L. 200 per quota supplettiva assicurati-

MIGLI AIA DI ATLETI IMPEGNATI NELLA ATTIVITÀ’ INVERNALE

va e L. 200 per il bollino UVI). Si ricorda ai Comitati Provinciali e Zonali che 1 nostri atleti possono pratica­ re il ciclismo soltanto col bollino UVI, pertanto sulle tessere presentate dalle UU. o GG. SS. che non intendono affiliarsi all’UVl. dovrà es­ sere depennato il ciclismo. Le tessere dovranno essere compilate chiaramente ed i Comitati Provinciali e Zo­ nali dovranno scrupolosa­ mente accertarsi che 1 dati anagrafici trascritti sulle tes­ sere corrispondano a verità, ad evitare correzioni postu­ me. quanto mai controprodu­ centi per la serietà della no­ stra Organizzazione nei con­ fronti dell’UVI o. quei che è più grave, eventuali sanzioni disciplinari per false dichia­ razioni anagrafiche. I nostri Comitati sono moralmente lesponsabili di tali irregola­ rità e pertanto dovranno cau­ telarsi in materia richieden­ do agli atleti una eventuale documentazione comprovante le loro generalità. La Presidenza Centrale prenderà severissimi provve­ dimenti nei confronti di quel Comitati che risultassero mallevadori di falsi in tale delicato settore della nostra attività; f c) le tessere già vidimate per l'anno sportivo 1956-57 sulle quali sia stato depen­ nato il ciclismo, non essen­ do ancora iniziate le opera­ zioni per la vidimazione UVI. o per non avere l’U. S. di appartenza trasmessa la re­ lativa domanda di affiliazio­ ne. o per non avere specifi­ camente richiesto il bollino

Centinaia di corsi campestri in ogni angolo d’Italia scuo­ tono dal torpore invernale migliaia di atleti portandoli a gareggiare all'aria libera e balsamica dei prati. Alle corse campestri dovrebbero prendere parte I praticanti di tutte le discipline sportive, come avviene in Francia, nel Belgio e nei Paesi del Nord tanto utile risulta per chicchessia svolgere la pratica atletica invernale

questa Presidenza e la Unione Velocipedistica Italiana, le tessere saranno inoltrate per la vidimazione alla Segreteria Generale dell’UVl nei giorni di martedì e ve­ nerdì di ogni settimana, per essere ritirate, debitamente, vidimate, rispettivamente nei giorni di venerdì e martedì. Pertanto tutte le tessere pervenute all'ufficio Centrale Tesseramento, entro e non oltre il martedì mattina, sa­ ranno rispedite vidimate ai rispettivi Comitati nella se­ rata del venerdì, mentre le tessere pervenute entro e non oltre il venerdì mattina sa­ ranno rispedite nella serata del martedì. Date le contingenti diffi­ coltà in cui si dibattono gli Uffici Tesseramento del due Enti, si fa presente che non saranno prese in alcuna con­ siderazione eventuali richie­ ste di procedura straordina­ ria, almeno sino a quando perdurerà l’attuale afflusso di tessere. Il Capo Ufficio Tess.to FILIPPO DRAGOTTO

Lutti

Dopo lunga malattia è deceduto a Roma il Rag. Pinto, padre del Dott. Guglielmo Pinto. Consigliere provinciale del CSI. Il Dr. Carlo Golgi. Presi­ dente della CTN Nuoto del CSI, è stato colpito da un grave lutto con ITmprowisa morte dell'amato Babbo.

Il CSI esprime ai due dirigenti le più vive condoglianze ed ele­ va preghiere di suffragio per te Anime elette.

U lunedi de! tredicista

nonnine camoesin in meno eumiipo orninone (Continuazione dalla 1. pagina) fin qui essere rimaste indietro rispetto a qualche altro che ha lodevoli quei Comitati che invece già svolto o predisposto stanno organizzando od hanno un calendario particolarmente in animo di organizzare qual­ intenso. Cosi segnaleremo Gae­ che prova di reclutamento e di ta, Bergamo, Brescia, Pinerolo selezione prima di venire al che hanno programmato cinque Campionato vero e proprio, prove di Campionato Locale, che servirà solo da vaglio de­ Molfetta, Cagliari. Trento e finitivo. E moltissimi, in verità, Udine che disputeranno quat­ hanno percorso questa via, che tro selezioni e Macerata che è quella più previdente e organizzerà ben sei prove di saggia A tutte queste ga­ Certo è che ormai ci si trova Campionato. vanno naturalmente aggiun­ a troppo breve distanza dai re termine ultimo concesso dal te quelle extra-Campionato, in grandissimo nume­ Regolamento perchè si possa disputate ro già in parecchie località, con attendere ulteriormente e rin­ particolare a Bre­ viare ancora. Solo cinque do­ scia, Molfettariferimento e Verona che so­ meniche utili ci separano dal no state operosissime in tal 10 marzo, giorno entro il quale senso. occorre aver organizzato il proprio Campionato, e in que­ Ciò detto, sarebbe oltremodo sto periodo verosimilmente si interessante compiere una pur intensificherà al massimo l’atti­ rapida scorsa attraverso i ri­ sultati delle varie gare dispu­ vità locale. Abruzzo. Campania, Lazio, tate in ogni Provincia e in Liguria, Marche, Puglia e Um­ Zpna: ed è appunto quel che bria, limitatamente ad alcune ci ripromettiamo di fare a par­ province, hanno bisogno dello tire dalla settimana prossima. svegliarino, in quanto p aiono S. G.

UVI, dovranno essere invia­ te a Roma elencati sui moduli < aggiunta sports », redatti in triplice copia, accompagnati dalla tassa di L. 400 (di cui L. 200 per quota suppletiva assicurativa e L. 200 per bol­ lino UVI). Uguale prassi do­ vrà essere seguita per le tes­ sere già vidimate per la sta­ gione sportiva 1956-57, sulle quali gli atleti intendano ag­ giungere, fra gli sports pra­ ticati,, il ciclismo. Le tessere non trasmesse secondo la prassi sopra de­ scritta saranno restituite sen­ za il bollino UVI; d) ad evitare lungaggini burocratiche 1 nostri Comi­ tati, prima di trasmettere le tessere all’ufficio Centrale Tesseramento, dovranno ac­ certarsi che gli atleti richie­ denti il bollino UVI non sia­ no stati tesserati all’UVl nel­ l'anno 1956. Qualora lo fos­ sero stati, sarà necessario trasmettere le loro tessere accompagnate dal nulla-osta della Società di origine, an­ che se essa sia la stessa che quest'anno voglia tesserarli al CSI col bollino UVI. I nulla-osta dovranno essere vidimati dal Comitato Regio­ nale UVI competente (per competente si intende il Co­ mitato Regionale dell’UVI da cui dipende la Società di origine). Non dovranno invece pre­ sentare il nulla-osta quegli atleti che. in possesso della Licenza UVI. non abbiano svolto attività lo scorso anno. Infine, si porta a conoscen­ za dei Comitati Provinciali e Zonali che anche qufest’anno per accordi intercorsi fra

zVi

felice sul prato perchè non è più a! verde

1* primi risultati locali dei campionati della neve CATEGORIA SENIORES SLALOM GIGANTE: Campionati zonali 1) Ramella Sergio, S. Pelllco, 1’53’ CATEGORIA JUNIORES 2) Clot Marco, JuvenSLALOM GIGANTE: l’55”2; 3) Maurin Al1) Grill Renato. Juventus. tus, do, Juventus, l’59”2; 4) For­ l’48”2 Remo, Juventus, 2’04”; 2) G o j u o t Bourg Lu- neron Moriondo Sergio. Juven­ ciano. S. Pellico, 1’53”; 3) 5) Damberto Fausto. Giov. Pin., tus. 2’04”l. 2‘01”2; 4) Jayme Franco, S. SLALOM SPECIALE: Stocco. 2’05’’6; 5) Goujot 1) Lantelme Renato, S. Pelco, l’22”2 . Marco. Juventus 2T6”2. 2) Maurin Aldo, Juventus. SLALOM SPECIALE: l’24”2; 3) Gamella Sergio, S. 1) Lenteime Bruno. Giov. Pellico. 1’29”; 4) Forneron Pin., l’22”2 Remo, Juventus, 1’32**1; 5) 2) Goujot Bourg Luciano, Costabello Giovanni, Juven­ Silvio Pellico, l’22”4; 3) tus, l’34”2. Grill Renato. Juventus. l’24”l; FONDO KM. 10: 4) Jayme Franco, S. Stocco’. 1) Godlno Italo, Juventus, l'24”2; 5) Gaujot Mario, Ju­ 44’45’’ ventus, l'26”4. 2) Ribet Levj, Juventus, FONDO KM. 10: 49’50”! ; 3) Thiene Renato. 1) Stallò Margio, Juventus, Juventus, 55’00”2; 4) Thiene 47’13”3 Benito. Juventus. 57’13”4; 5) Aldo. Juventus. 2) Colomba Domenico, Maurin Juventus, 51’44”; 3) Long 1.04’33”. Gilberto. Juventus. 54’39”2; STAFFETTA KM. 5 X3 (mista 4) Ramella Adriano. Silvio Seniores-Juniores) Pellico. 55’26”2; 5) Marcel­ 1) Juventus Villar B, 1 ora, lin Mario, Juventus. l,05’13”2. 12’33”6 PINEROLO

2) Juventus Villar A. 1,21’12”; 3) Juventus Villar C. 1,25’17”. Campanili alpini

SLALOM GIGANTE 1) Ribetto Giuseppe. Juven­ tus. 1’33”! 2) Passet Elio. Juventus, 1'52”; 3) Passet Marco Ju­ ventus. 2’01”3; 4) Bourlot Franco, Juventus, 2'08”4; 5) Griot Franco. Juventus, 2’09”2. SLALOM SPECIALE: 1) Griot Franco. Juventus. 50”! 2) Proment Claudio, C.A.N.. 50”2; 3) Passet Marco, Ju­ ventus, 51”2; 4) Ribetto Giu­ seppe, Juventus, 51”3; 5» Passet Elio, Juventus, 52”4. FONDO KM. 5: 1) Long Gino, Juventus. 28’26” 2) Travers Claudio. Juven­ tus, 29’15’’; 3) Costantino Marco, Juventus, 30'38”; 4) Roccia Aldo, Alpina, 32'35”; 5) Ribetto Giuseppe, Juven­ tus, 33’20”. STAFFETTA KM. 3X3: 1) Juventus A 47’23” 2) Juventus C 51’39”; 3) Juventus B 57’12”.

CALCIO

COMUNICATO UFFICIALE N. 3 Riunione del 25 gennaio '57

Presenti: Dattilo, Rossi, Fer­ rerò, Bernini, Di Tommaso, Fe­ derici, Di Paolo. In rappresentanza della F.I.G.C.: prof. Paolella; in rappresentanza dell’A.I.A. : ragionier Riselli. NOMINE ARBITRI Tortona Bardina Giampiero, - tessera numero 02211. Vismara Gianfranco, 02212, Nelli Enzo, 02213. Baiardi Eugenio, 02214. Ottaviano Pietro, 02215. Verna Gino, 02216. Ferrara Giulio, 02217. Bari Scan^icclno Francesco, tessera n. 02218 Covlello Michele 02219. Noccioli Donato, 02220 Spinelli Vincenzo, 02221. Di Girolamo Paolo, 02222. Migliolo Edoardo, 02223. Lepore F. Paolo. 02224. Torino Di Lembo Michele. 02225.

Aldo Noiario al “Regionale,, di Assisi presiede la riuscita assemblea mensile ASSISI, gennaio Il Vice Presidente del C.S.I. prof. Aldo Notarlo ha par­ lato ai Teologi e ai Liceisti del Seminario Regionale di As­ sisi, sul valore dello sport come mezzo di apostolato. Era presente, oltre all’Ins. Araldo Vispi, Ispettore regio­ nale, il dott. Burdisso che ha presentato il vice Presidente Centrale del C.S.I. Il prof. Notario si è richiamato al discorso che il S Pa­ dre nel 1945 indirizzò ai giovani sportivi romani. Il Papa, precisando gli scopi dello sport cristianamente inteso, affer­ mava che <lo ’’sport" non è un fine, ma un mezzo; come tale, deve essere e rimanere ordinato al fine, il quale consi­ ste nella formazione ed educazione perfetta ed equilibrata di tutto l'uomo ». Richiamando, dunque, il pensiero del Papa, Notano la rilevato che la pratica dello sport si trova in u>’ posto ben determinato nella classifica dei valori umani. Uno sportivo cristiano sa « che il piu alto onore e il più santo destino del corpo è di essere dimora dell’anima.,, san­ tificata dalla grazia divina » e perciò anche lo sport può e

deve essere anche al servizio di Dio. Dopo Dio, viene la famiglia che nessuno ouó conside­ rare « un albergo dove ci si ferma di passaggio, quasi come stranieri ». Lo sport non deve compromettere l’intimità e le gioie della vita familiare. Questa è cosi preziosa che non si può ricusarle tale protezione. E’ ancora necessario, ha proseguito Notano, far com­ prendere ai giovani che l’esercizio di uno sport non deve es­ sere considerato come il lavoro principale cui dedicare tutto il tempo della giovinezza. Lo sport attivo ha un arco ben delimitato dal logorio delle forze cui si va incontro per ne­ cessità fisiologica e sono pochi i fortunati che a'ia fine della carriera possono vivere con i guadagni delle loro imprese sportive. Gli altri, la grande massa, debbono v vere con un lavoro o • far la farne » se non hanno qualche professione. E' compito del C.S.I. educare moralmente i giovani atleti, dare idee chiare e precise evitando loro di accrescere il nu­ mero dei molti « spostati » che una errata concezione dello sport ha già creato. Prima della conferenza, un documentario ha mostrato i progressi del C.S.I. nei suoi primi dieci anni di vita.

Rimini Ongarelli G. Carlo Reglni Piero, 02226. APPROVAZIONE REGOLA­ Innocentini Giuseppe. 02227. MENTI, CAMPIONATI Bergamo E TORNEI Magri Guglielmo, 02228. Caltagirone Nicolai Provino, 02229 Campionato Zon. Ragazzi ; Torri Giovanni, 02230. Campionato Zon. Juniores. Cortinovis Venturino, 02231. Fidenza Rincalli Angelo 02232 Campionato Zon. Ragazzi. Lizzola Gian Mauro, 02233. Imola Musitelli Franco. 02233. Campionato Zon. Juniores. Pessina Adriano, 02235. Sud Verbano Gambirasio Severo, 02237. Campionato Zon. Ragazzi ; Riva Giovanni, 2238. Campionato Zon. Juniores. Agazzi Mario, 02239. Alessandria Bonfanti Renzo, 02240. Campionato Giovanissimi Brescioni Emanuele, 02241. calciatori (G); Campionato Ravasio Mario. 02242 Prov. Juniores. Rizzoli Umberto, 02243 Verona Rota Maurizio, 02246. Campionato Prov. Ragazzi; Valetti Battista. 02246. RINNOVI NOMINE ARBITRI Campionato Prov. Juniores; Torneo Giovanissimi - Coppo Verona Camera del Commercio (G); Armani Pietro Torneo Pulcini - Coppa Pao­ Bianconi Federico lo Casati a 7. Bonomi Ferruccio Chiavari Cardinali Sergio Campionato Zon. Ragazzi. Casella G. Franco Trento Dindo Mario Coppa C.S.I. Ghedini Giuseppe Alba Ghini Armando Campionato Zon. Ragazzi ; Grava Luigi Campionato Zon. Juniores. Aversa Salerno Cuciniello Orazio Campionato Prov. Ragazzi ; Capasso Antonio Campionato Prov. Juniores. Jazzetta Beniamino Asti Alfé Franco Campionato Prov. Ragazzi. Del Vecchio Pasquale Sulmona Costa Alfonso Campionato Zon. Ragazzi; Granata Antonio Campionato Zon. Juniores. Pellecchla Michele Bari Tuccillo Giuseppe Campionato Prov. Juniores. Pagliuca Vittorio Genova Pinerolo Coppa San Pietro Fornero Silvano Città di Castello Giaure Alberto Quaglia Franco Torneo di Propaganda. Vagina Elio Gaeta Milano Campionato Zonale Juniores. Adamoli Renato Napoli Buttè Giuseppe Campionato Prov. Ragazzi ; Chimlenti Vincenzo Campionato Prov. Juniores. Ciniero Vincenzo S. V. Normanni D’Adda Giacomo Campionato Zon. Juniores. De Gradi Emilio Torino Fortunati Angiolo Torneo Aut. Giovanissimi; Galbiati Cornelio Torneo Aut. Maggiori; Tor­ Ghigllone Enrico neo Aut. Boys; Torneo Aut. Leopardi Alberto Armando Juniores; Torneo Aut, Conso­ Leva Mario lazione. Lomazzi Piercarlo Grosseto Marra Ezio Campionato Prov. Ragozzi Musi Eugenio Carlo Vasto Pizzi Enrico Campionato Zonale Ragazzi. Pozzoni Ambrogio Il Segretario Sarti Pierluigi RENATO BERNINI Scarparo Rocco Il Presidente Brescia GENEROSO DATTINO Bolpagnl Andrea

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STADIUM

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31 gennaio 1957

Il pese desìi altri di Johnny era un ragazzo come ce nc sono tanti nel­ la città di Haustoh (Texas). Suo padre, un ex carret­ tiere, era proprietario di un taxi. Ma la loro casa rimaneva ancora piantata nel fango della periferia, mescolata alle tante barac­ che che davano un aspet­ to desolante alla parte sud della città, quella vicina al fiume. Era una casa piccola e povera. E la gente rideva meravigliata nel vedere al­ l'alba uscire da quel buco un esercito di ragazzi. Johnny era- l'ultimo degli otto fratelli. E pensare che quella ba­ racca sembrava immensa come una chiesa vuota agli occhi del piccolo Johnny. La mamma era buona. Tutte le mamme sono buo. ne. E quando, a sera, le otto disperazioni si attac­ cavano al suo collo per chiedere la santa benedi­ zione gli occhi somigliava­ no alle stelle. Ma la mam­ ma era sempre stanca, spe­ cie quando veniva a siste­ mare le coperte su quella specie di letto dove dormi­ va il più piccolo. Johnny fingeva di, dormire e non si muoveva per tema che il suo materasso fatto con fo­ glie di granturco incomin­ ciasse a frusciare. Però le sue palpebre ap­ parentemente serrate fil­ travano un volto stanco è pallido. Poi quel volto scompariva nel buio dopo il tic deH'interruttore. E Johnny rimaneva solo con la testa vuota e senza desideri. Allora veniva il sonno a rubarlo.

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Davanti allo, specchio quella sera aveva scoperto le pieghe aspre della sua stanchezza. Era ormai diventato grande e dirigeva una azienda molto importante.

Accese la radio e spense la luce. Aveva chiesto una volta il perchè di quella stanchezza, e la mamma aveva risposto: quando sa­ rai grande anche tu sen­ tirai il peso degli altri. E lo sentiva tagliente nelle sue carni il peso de­ gli altri. Aveva vissuto una gior­ nata intensa e adesso sfi­ lavano sulla passerella del­ la sua memoria le imma­ gini vive degli altri. Peter Campell era un suo dipendente, di media statura. Scarno, viso com­ plicato di chi è avvezzo a masticare con lo stomaco. Un tipo metodico, ordi­ nato, ma tardo a capire e a farsi capire. Aveva sen­ tito i suoi sfoghi con enor­ mi sforzi mentali. Parlare con Peter era come pas­ seggiare con un bambino. Ogni tanto bisogna fer­ marsi aspettando che ar­ rivi con i suoi passi corii a coprire la distanza di chi ha i passi lunghi. Una passeggiata che ti fa sudare freddo. S’era più volte doman­ dato se dovesse ascoltarlo, se dovesse ancora attende­ re oppure dire una di quelle frasi fatte apposta per mozzare le parole del prossimo al primo abbozzo. Aveva vinto la carità. Aveva ascoltato tutto. Aveva sorriso molto ma non pofè frenare la clas­ sica mossa di chi ne ha fin sopra i capelli quando la porta di faggio gli tolse la presenza di Peter diventa­ to impossibile come un moscherino nell'occhio. Adesso cercava di assor­ bire le pene di Peter, di farle sue. Aveva letto un giorno in un libro di cui dimenticava il titolo: la carità fa del dolore altrui una istanza propria. Però sentiva die non era facile.

Jak Norting era passato nel suo ufficio verso mez­ zogiorno, Uomo ¡nielligente, molto furbo. Aveva ancora un progetto da sot­ toporre. Jak ogni giorno aveva un progetto da illu­ strare. Un vulcano di idee che rimanevano irrime­ diabilmente sospese nel­ l’aria lasciando solo la sen­ sazione di un grande chias­ so. La voce di Jak doveva essere distribuita almeno a 4 uomini. Invece la natura l'aveva lasciata tutta a lui. Una cosa era chiara: Jak voleva arrivare, a qualsia­ si costo. À qualsiasi costo significa che Jak non ha paura di allearsi con il diavolo pur di guadagnare un dollaro. A sera diventa sentimentale e i suoi dol­ lari prendono il sapore di opere assistenziali. Ma non era sera c i dollari, e la voce e Jak sapevano di metallo come lo sferraglia­ re di un treno merci in piena velocità. La prima reazione di Johnny non aveva nulla a che fare con i consigli .evangelici. Un operatore intelligente avrebbe puntato l’obiettivo della macchina da presa sulle sue mani. Erano at­ taccate al tavolo con la di­ sperazione di chi sta per affogare. Per qualche istante la disperazione del­ le mani dovette trasmetter­ si al viso. Lo lesse sulla faccia disarmonica di Jak. Ma poi trovò nel suo voca­ bolario una parola rasse­ renante. L'aveva presa a volo mentre il libro delle sue capacità di sopporta­ zione stava per presentare la parola fine. Jak se ne andò apparentemeilte felice con un saluto untuoso come l’in­ chino di un cinese alla corie dell’imperatore. Quando Johnny rimase solo sentì che la testa era

NICOLA PAVONI

dolorante e lo stomaco ter­ ribilmente vuoto. Gioche­ rellava con il tagliacarte, incapace di pensare qual­ che cosa. Uscendo dall'ufficio re­ spirò a lungo l'aria pura di primavera, con un sen­ so profondo di liberazione. Ricordò allora una rispo­ sta arguta della mamma ad una vicina di casa: < Non ti stanchi a stare tutto il giorno chiusa nel­ l'arca di Noè con i tuoi otto birbanti? ». < Qualche volta mi stan­ co molto volentieri ». Henry Mettervi sceglieva sempre le ore più assurde per fargli visita. Henry si era affermato nel campo dell’industria. Non era stu­ pido ma l'orgoglio lo dila­ niava. E’ tutto dire. Infat­ ti la sua mole avrebbe fat­ to penare anche le bascule dei mercati generali. Peso specifico a parte Johnny non riusciva a capire per­ chè quel < coso > venisse a scocciarlo quando stava per esaurire tutta la sua carica di pazienza. Per Henry la gente esi­ steva in funzione della sua vita. Non è escluso che a volte fosse convinto di aver creato il tempo degli altri. Non ammetteva che un povero diavolo potesse rispondere di no ad una sua richiesta e mal sop­ portava una risposta dub­ biosa. Henry credeva di essere un personaggio importan­ te, invece era solamente un egoista. I suoi collabo­ ratori erano stati scelti ap­ posta per dirgli sempre di sì. Per questo erano tutti cretini o filibustieri. E’ difficile rispondere con dolcezza a chi ti chie­ de un favore con prepo­ tenza. Credo sia impossibile o quasi rispondere sorriden­

do a chi ti chiede cose as­ surde in modo assurdo, con l’esigenza facilona di chi ti chiede una sigaretta. Fu impossibile pure per Johnny che era fatto di carne come tutti gli altri uomini. Quella conversazione era incominciata con il clas­ sico pugno sul tavolo e finì con l’altrettanto classico sbatacchiare della porta di faggio. Gesù una volta aveva cacciato i profanatori dal tempio. Certamente cra quello l’unico atto di amo­ re possibile in quelle cir­ costanze. Johnny ancora tremava. Ricordava come anche suo padre tremasse dopo aver dato una lezione ad uno degli otto. Però adesso che era solo .a contemplare il fumo del­ la sigaretta sentiva d'ama­ re pure quel eroso» che avrebbe fatto penare le ba­ scule dei mercati generali. Padre Lippert, un irlan­ dese grosso come una mon­ tagna. parroco di San Pa­ trizio, una volta raccontò a Johnny questo fatto: < Un ragazzo reggeva sul­ le sue spalle un altro gio­ vincello. grande quasi quanto lui, e a un passante che impietosito gli chiede­ va: ” che razza di peso stai portando? ” rispose con stupore e risentimento: "Mica è un peso, è mio fratelloI ” ». Padre Lippert era morto da molto tempo. Johnny guardò l’orolo­ gio. Era tardi. Schiacciò lentamente l’ultima cicca sul portacenere, spense la radio ed accostò le coperte cercando di dormire: gli sembrò che le palpebre ser­ rate filtrassero ancora il volto .stanco della sua mamma. NICOLA PAVONI

A Bari, in occasione dell’annuale premiazione per le Società e gli atleti, i giovanissimi ginnasti della « CSI Pro Patria» si sono esibiti in un applaudito ’’saggio” che, oltretutto, ha fatto apprezzare ancora una volta la bellezza della ginnastica che tante vittorie ha dato nel suo glorioso passato allo sport italiano

AI MARGINI DELL’Vili CONGRESSO DI PALLACANESTRO

Deceninire i ciimpicnuis per fremire il prefessivi!¡saie Occorre affidare la serie “C „ ai Comitati Regionali im pegnandoli opportunamente con responsabilità diretta Tra gli argomenti trattati nel corso dei lavori dell'ot­ tavo Congresso della Fede­ razione Pallacanestro due di essi hanno impegnato in particolar modo l’uditorio esigendo dagli oratori che li hanno esaminati e vagliati molto acume e rara perizia dialettica. Si tratta, in real­ tà, di due argomenti scabro­ si, complessi e poliedrici la cui soluzione potrebbe an­ che sembrare cosa facile o, comunque, fattibilissima in quattro e quattfotto fin quando si resta sul terreno della teoria e dei desideri ma che diventa materia ostica. ardua, irta di ostacoli

1933 CAMPIONE MONDIALE UNIVERSITARIO, 1936 OLIMPIONICO, 1938 CAMPIONE MONDIALE ASSOLUTO

Un uomo modesto, silenzioso e competente dietro le quinte della “squadra azzurra,, Le folle molto spesso applaudono gli Interpreti più appariscenti dello spettacolo sportivo: per questo può darsi che molti giovani non sap­ piano chi sia il dottor Alfredo Foni, l’allenatore della squadra azzurra, il calciatore che unico al mondo conquistò tre «titoli» mondiali Chi segue gli allenamenti della squadra nazionale calci­ stica le attese, le incerte vi­ gilie, le ore felici del trionfo e quelle amare della delusio­ ne, non sempre configura questi eventi sportivi soltanto con i nomi dei giocatori che sono‘gli interpreti appariscen­ ti della contesa. C’è anche qualcuno, fra le quinte, che muove i fili dello spettacolo: qualcuno che durante setti­ mane e mesi ha dato la sua opera attenta e scrupolosa per arrivare a quella mèta: e. for­ se, più di ogni altro soffre se l’obbiettivo non è stato rag­ giunto, come poteva esserlo. Il grande pubblico, per forza di cose, di questo aspetto con­ creto ma poco evidente del grande spettacolo calcistico dopo si interessa: preferisce scegliere, per delineare meglio gli aspetti salienti della pro­ pria passione, i nomi degli atleti Così accadde, per esem­ pio. che la partita intemazio­ nale fra Italia ed Austria, giocata in dicembre allo Sta­ dio genovese di Marassi, por­ tò improvvisamente alia ri­ balta il nome di un giocato­ re. Angelo Longoni, che pri­ ma era trascurato dai più, anche se non proprio ignora­ to. « Cicci • Longoni, quando aveva ancora 1 calzoncini cor­ ti, aveva chiesto di essere * provato » dalla squadra ra­ gazzi dell’Inter, e a un certo punto Tu messo in disparte perché s’era presentato all’al­ lenamento senza le scarpe da giuoco; poi aveva giocato nel Lecco, aveva avuto mala sor-

te nel Milan ed era finito nell’Atalanta come se quello dovesse essere l’ultimo gra­ dino. e non il primo di una più luminosa carriera. Tutto questo, al pubblico piace. Lo commuove e lo esal­ ta. Difatti, ciascuno trova il modo di ritrovare se stesso, e le sue speranze, e la sua fantasia di ragazzo, nella car­ riera e nelle imprese del gio­ catore. Poi, quando il tifoso assiste a una brutta partita, a una rissa volgare e gladiato­ ria. a certe esibizioni divisti­ che che purtroppo sono nor­ mali nel nostro mondo calci­ stico. ebbene, si disamora: e si domanda se nel calcio ci sia qualche cosa di vero, di sincero, di sportivo e di one­ sto; o se, invece, si tratti sol­ tanto di una ♦ montatura ». Ebbene, per sincerarsi che il calcio, come sport, esiste ancora, basta talvolta appro­ fondire il proprio esame: non guardare soltanto la faccia­ ta. ma introdurre la propria analisi agli aspetti più intimi del fatto sportivo. Così, quan­ do ci accade d'aver una de­ lusione per la squadra nazio­ nale, troviamo il modo di le­ nire il disappunto ripensando al diligente ed amoroso lavo­ ro di preparazione, che ha co­ stituito il «precedente» logi­ co della partita e la cui por­ tata non potrà andar perduta, così come non crolla una casa costruita su buone fondamenta. Per esempio, da tre anni ormai, sotto le direttive di un anziano e bonario sportivo

piemontese, il commendator Luciano Marmo, la • squadra azzurra » viene lentamente selezionata, formata, prepara­ ta e infine portata in campo dall’allenatore federale dottor Alfredo Foni. Questo nome, ai giovani, non può dire gran che: forse è ricordato, più che altro, come allenatore deil'Inter: e perciò si considera naturale, come conseguenza professionistica, il suo passaggio ai ruoli tecnici della squadra azzurra Noi, che seguiamo da tanto tempo il lavoro coscienzioso e scrupoloso di Foni, crediamo invece di leggere qualche co­ sa di diverso nella sua pre­ stazione. Il suo non è diven­ tato un mestiere qualsiasi, una attività occasionale tanto per « tirare a campare ». Foni, da quasi trent’anni. cammina sul­ la strada difficile dello sport: ha raggiunto tutti i traguardi, ha assaporato le vittorie più luminose, è arrivato, forse, più in alto che qualsiasi altro giocatore, eppure ha sempre vissuto nel segno della sem­ plicità e della modestia. L'at­ tuale allenatore federale de­ gli • azzurri » è, certo, uno che crede ancora nello sport: anzi, ha scelto di continuare professionisticamente, come tecnico, quella ch’era la sua attività agonistica giovanile, quasi per completare un so­ gno, un disegno, una conqui­ sta. Foni, dicono, ha il difetto d’essere troppo serio, troppo taciturno, troppo rigido. Foni, obbiettano, ha una sua de­

Alfredo Foni, dopo la sua magnifica carriera di atleta, ha intrapreso quella non meno difficile dell’allenatore. Nella foto: Foni, allora in forza all’Inter, in una se­ duta di allenamento all’Arcna di Milano mentre insegna esercizi di cultura fisica

formazione mentale, per cui crede ancora nel giuoco del calcio, e pretende che i gio­ catori vi credano come a lui accade. Queste accuse sono, in realtà, una riprova dei meriti e del fermissimo carattere di Alfredo Foni: un uomo che ha saputo raggiungere tutti i tra­ guardi del suo sport, e, anzichè credere ‘ in se stesso. preferisce ora credere nei giovani che gli sono affidati. onde guidarli a ripetere le sue imprese. Foni sa che es­ sere primi significa dedizio­ ne e sacrificio, serietà e ap­ plicazione: non bastano quel­ le che taluni chiamano le « doti istintive ». Nessun gran­ de giocatore ha potuto resi­ stere a lungo in una posizione di prestigio, se non ha saputo fare dello sport una regola di vita. Dieci giorni fa, torna­ to da Lisbona dove aveva as­ sistito alla partita fra il Por­ togallo e l’Irlanda del Nord (valevole per il girone elimi­ natorio della « Coppa del Mondo • nel quale è inclusa anche l’Italia), Alfredo Foni si recò a San Siro, per assi­ stere, com'era suo dovere e suo compito, a una partita importante del campionato, fra l’Inter e il Bologna. In quella partita i giocatori die­ dero uno spettacolo disgusto­ so, talché — al paragone — le risse da osteria sono squisi­ tezze degne del codice della buona creanza di monsignor Dalla Casa. Parlai con Foni di tali incidenti, ed egli, dopo trentanni cR calcio, si mera­ vigliava e si addolorava: e mi ricordava che, ai suoi tempi, se inavvertitamente avveniva di colpire un avversario, il primo proposito era di chie­ der scusa, di farsi perdonare dall'amico e collega. Poiché lo sport deve essere, soprat­ tutto, espressione delle qua­ lità dell’uomo: ardua palestra dove queste qualità debbono rifulgere a qualsiasi costo. Vedete? Sinché esistono nel calcio uomini come Foni, che credono ancora allo sport in­ teso nel senso più eletto del­ la parola, si potrà sempre sperare che — gradualmente — sia possibile ricondurre il calcio, ancorché professioni­ stico, a una regola di serietà e di compostezza dalla quale oggi ha tralignato, ma alla quale può essere riportato Perchè, fortunatamente, esi­ stono ancora sportivi auten­ tici il cui esempio potrà es­ sere utile guida e monito ai giovani. Questi uomini hanno dei precedenti sui quali mol­ ti degli attuali divi centomilionari debbono essere chia­ mati a meditare. Vi dirò in breve di Alfredo Foni, ch’ebbe il suo modesto esordio in campo internazio­ nale il 6 aprile del 1930. a Roma, nelle file d’una squa­ dra rappresentativa che pa­ reggiò con la «nazionale» del ferrovieri d'Ungheria. Foni, che allora militava nella La-

zio, giocò allora come ala destra. Secondo passo: terzino sinistro della squadra nazio­ nale universitaria, nella pri­ ma partita dei campionati mondiali di Torino, il 1. set­ tembre 1933. In quel momen­ to, Foni era al Padova, e vi restò sin quando, nell’estate del 1934, passò alla Juventus, dove poi restò per un decen­ nio. E’ bene ricordare che in quel settembre del 1933, il va­ loroso giocatore conquistò la prima delle sue corone: il ti­ tolo di campione mondiale universitario. Il terzo passo si verifica il 17 febbraio del 1935, allo Sta­ dio del Fort Carré di Antibes: sempre come terzino sinistro, lo juventino entra a far parte dell’Italia B. e contribuisce alla vittoria sulla Francia Sud-Est. Quarto passo: il ¡3 agosto 1936 a Berlino, Foni esordisce nella « squadra az­ zurra », come terzino destro, e al Poststadion contribuisce alla vittoria per 1-0 sugli Sta­ ti Uniti nella prima partita del torneo olimpico. Qui è be­ ne precisare che, in verità, la Federcalcio aveva iscritto alle Olimpiadi non ♦ l’autentica squadra azzurra, ma la for­ mazione goliardica, che ne as-» sumeva l'eredità ed il titolo: e fu ben degna di questo atto di fiducia. Alla quarta parti­ ta. capitanati da Foni, gli stu­ denti battevano l’Austria, conquistando il titolo olimpio­ nico. Non tardava, del resto, per Foni la consacrazione nel­ l'autentica squadra «azzurra», il 27 maggio 1937, allo Stadio Ullewald di Oslo, nella vit toriosa gara sulla Norvegia. E l’anno successivo, giocando a Marsiglia e a Parigi le tre partite decisive della III Cop­ pa del Mondo, Foni conqui­ stava anche il titolo di cam­ pione mondiale assoluto. Ed ora, facciamo un po’ di conti, anche se son difficili a distanza di tanti anni. La car­ riera « intemazionale » di Fo­ ni si chiude a Milano, In pie­ na guerra, il 19 aprile 1942, con il secco 4-0 della partita Italia-Spagna. Il bilancio è questo: 23 partite nella -squa­ dra azzurra - (2 volte capita­ no), 4 nella «squadra B- (1 volta capitano)., 3 in squadre rappresentative (1 volta capi­ tano), 7 nella «nazionale» universitaria (4 volte capita­ no). Durante 12 anni, il taci­ turno giocatore udinese ascen­ de tutti i gradini della scala calcistica: e, unico forse al mondo, assomma nel giro di 5 anni i tre titoli assoluti: prima campione mondiale uni­ versitario, poi campione olim­ pionico, poi campione mon­ diale assoluto Nei tornei di serie A Foni disputa — nella Lazio, nel Padova e poi nella Juventus — più di 400 par­ tite, di cui esattamente 266 consecutive, stabilendo una delle più incredibili «performances» di resistenza ago­ nistica che mai siano state re-

gistrate. E naturalmente• n°n manca, nel 1934-35, di conqui­ stare lo scudetto tricolore di campione d'Italia. E’ questo l’uomo che oggi ha « in consegna * la squadra azzurra. Un uomo semplice e modesto, che sa tacere e sa ascoltare. Un uomo che non conosce il giudizio perentorio: ma piuttosto ama l’attenta ri­ flessione e la decisione pon­ derata, Un uomo che crede ancora nello sport, dopo de­ cenni. con la stessa intatta ed ingenua fede che da giovanet­ to lo sorresse nelle prove più difficili. Raramente i giornali parlano di lui, ne pubblica­ no la fotografia, ne rivelano le impressioni. Egli lavora in silenzio, quasi in raccoglimen­ to, forse inseguendo il suo so­ gno di ricostruire in Italia le squadre meravigliose, for­ mate da atleti forti e leali, che fra il 1927 e il 1938 con­ quistarono al nostro sport quattro campionati mondiali universitari, la fulgida vittoria olimpica di Berlino e due campionati del mondo. LUIGI SCARAMBONE

Elicottero portatile

La Marina americana ha fatto compiere, con esito po­ sitivo, il primo volo di prova ad un minuscolo elicottero portatile, un « Roe », di cui si dice un gran bene. La nuova macchina aerea che pesa in totale appena 114 kg-, può essere smontata e messa in una cassa in dieci minuti da un solo uomo. Piccard verso i 30.000 metri

Il celebre prof. Piccard, che già tocco i 16 mila metri di altitudine in pallone munito di navicella sferica « pressu­ rizzata » si prepara a rinno­ vare il tentativo per raggiun­ gere i 30.000 metri. Lo scienziato ha dichiarato che questa volta egli si ser­ virà di un aerostato costituito da parecchi palloni. La dila­ tazione del gas alla nuova altitudine prevista, determine­ rebbe, in effetti, ad un solo pallone delle dimensioni trop­ po considerevoli. Il giro del mondo

in 45 ore

Tre apparechi «Boeing ?2», detti fortezze stratosferiche,

allora che ci si deve trasfe­ rire sul ben poco poetico campo della realtà e delle effettive situazioni di fatto. I due argomenti più volte echeggiati sotto la volta del Congresso riguardano l’ordi­ namento dei campionati e il fenomeno del professioni­ smo. Non si tratta di argo­ menti nuovi e tanto meno originali. Sono argomenti naturalmente connessi con il movimento cestistico che va costantemente aumentando di mole e di volume. Ma so­ no anche due argomenti che contrastano tra loro in maniera sfacciata se non si sanno intelligentemente ar­ monizzare. Ora a noi è sem­ brato che il Congresso di Milano abbia dato una ma­ no al professionismo — fat­ te le necessarie eccezioni, naturalmente — chiedendo il potenziamento dei singoli campionati in rapporto al numero delle squadre parte­ cipanti e alla organizzazione di essi. Il contrasto tra i due ar­ gomenti sorge, dunque, quando da una parte si chiede l’ampliamento dei campionati di Prima Serie, Serie A, B e C e dall’altra si piange sul morente spiri­ to dilettantistico dei nostri giocatori. Le due tesi, cosi come sono state presentate, sono inconciliabili tra loro. Non si può pretendere di avere una mastodontica orga­ nizzazione tecnico-agonisti­ ca senza sollecitare, contem­ poraneamente, velleità pro­ fessionistiche non soltanto tra i giocatori ma anche tra i dirigenti, il che è ancora viù grave ove dovesse veri­ ficarsi. Da tempo la Federazione va ufficiosamente dimo­ strando che mantenere l’at­ tuale impalcatura dei cam­ pionati a fase nazionale è controproducente per le so­ cietà, per i giocatori e, se ciò può contare, anche per la stessa Federazione. Ma da quest’orecchio nessuno vuol sentirci talché se si po­ tesse anche la prima divi­ sione sì farebbe a carattere nazionale obliando, fino al momento in cui c’è persona­ le convenienza, le esigenze economiche, la situazione geografica e i maggiori im­ pegni che dovrebbero essere richiesti ai giocatori. Se tut­ ti si fosse d’accordo su co­ desto principio, quello cioè di aumentare il numero del­ le squadre partecipanti ai campionati e far svolgere a fase nazionale anche i cam-

hanno compiuto in questi giorni un volo senza scalo intorno al mondo, da ovest ad est, percorrendo 38.500 km. ed atterrando contemporanea­ mente alla base aerea dì March in California, da dove erano partiti 43 ore e 19 mi­ nuti prima. La media oraria di questi poderosi colossi dell'aria si aggira sai 1000 km., mentre l'autonomia varia tra i 13.600 e i 9.600 km. La magnifica « performan­ ce » è stata possibile grazie all'effettuazione di tre riusciti rifornimenti in volo: il primo nel cielo del Mediterraneo occidentale, il secondo sulla verticale di Daran nell’Ara­ bia Saudita, ed il terzo sulla ìsola di Guam nelle Filippine. L’Aviazione

per l’Ungheria

Il ponte aereo attraverso l’Atlantico stabilito per ve­ nire in soccorso al popolo un­ gherese, ha permesso di tra­ sportare dall'America sino a questo momento ben 1370 q.li di soccorsi diversi. Gìuber

pionati minori, non ci sareb­ be nulla da obiettare ma siccome contemporaneamen­ te si elevano voci contro il professionismo viene da chiedersi come è possibile conciliare, sul piano prati­ co, queste due « situazioni » interdipendenti e legate la una all’altra. E’ stata fatta la proposta di portare a quattordici le squadre della Prima Serie, a trenta quelle della Serie A, a sessanta quelle della serie Bea centoventi quel­ le della C. Una organizza­ zione del genere non l’ha neanche il gioco del calcio la cui Federazione, tra l’al­ tro, non ha neppure la preoccupazione di dovere amministrare » tanti arbitri quanti sono quelli che ne­ cessitano alla pallacanestro. Perchè vedete, amici letto­ ri, oltre tutto c’è anche que­ sto lato della faccenda da considerare: gli arbitraggi. Secondo quel progetto ogni settimana il CIA dovrebbe manovrare ben quattordici arbitri per la Prima Serie, trenta per la serie A. ses­ santa per la B, centoventi per la C: totale 224 direttori di aara ver settimana. Ora, tutto sarebbe più agevole e più facile se ci si convincesse che sarebbe molto più prudente per lo sport cestistico e ai fini pro­ pagandistici e ai fini orga­ nizzativi • decentrare » al.meno la serie C demandandon« lo svolgimento ai Co­ mitati Regionali in sede re­ gionale e a carattere regio­ nale Tutto sarebbe più

funzionale e più aderente a quello sbandierato spirito dilettantistico che, al con­ trario. viene sempre più castigato e umiliato. Nel corso dei lavori del Congresso, se non siamo in errore, si è parlato a lungo su vari argomenti e su un buon numero di problemi ma nessuno ha richiesto e sollecitato un maggiore e sempre più aderente poten­ ziamento dei Comitati Re­ gionali affinchè questi pos­ sano essere in grado di svolgere la maggiore atti­ vità agonistica possibile mettendo a loro volta i Co­ mitati Provinciali in condi­ zioni di ben funzionare e di organizzare i loro campio­ nati, i loro tornei, le loro manifestazioni che potreb­ bero benissimo sfociare, poi. nell’ambito regionale. Praticamente oggi avvie­ ne che l’attività maggiore della ■ pallacanestro italia­ na parte dalla Federazione per fermarsi prima ancora di giungere sulla soglia del­ la Regione mentre sarebbe molto più prudente che la attività si dipartisse dallo ambito comunale per giun­ gere in Federazione con tut­ to il peso di una accurata selezione di valori, di capa­ cità e di possibilità. Sareb­ be questa, probabilmente, la unica forma di arresto, o comunque di freno, al pro­ gredire del professionismo fenomeno ineluttabile con lo attuale sistema dei campio­ nati.' BALDO MORO

MISCELLANEA UFFICIALE CICLISMO Nei giorni scorsi i Commissari tecnici Costa e Proietti sono stati ricevuti dai dirigenti del CONI con i quali hanno trattato il rinnovo dei contratti che li legano al CONI e all’UVl per il prossimo quadriennio olimpico. Tale colloquio è avvenuto in seguito alla riconferma dei loro rispettivi incarichi fatta dalla Commissione Tecnica Sportiva dell’UVI e ratificata dal Consiglio Direttivo deU’Unione. I due Commissari inizieranno la loro opera dopo la seconda metà di febbraio. Proietti con il raduno dei dilettanti che avrà luogo in Sardegna e Costa con il raduno dei < pistards » che si svolgerà in una località della Riviera Ligure. HOCKEY E PATTINAGGIO Il Consiglio Federale della FIHP (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) nella sua ultima riunione, tenu­ tasi a Modena ha stabilito che l'XI Congresso Nazionale abbia luogo a Spoleto nei giorni 9 e 10 febbraio prossimi. L’organizzazione è stata affidata all’ispettore Regio­ nale dqlla FIHP con la collaborazione dei dirigenti della polisportiva Spoleto ai quali si sono affiancati, per una migliore riuscita della organizzazione stessa, il Comune I*Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno. E’ stato già costituito un Comitato che sotto la presi­ denza dell’ispettore Regionale della FIHP ha già messo in moto la macchina organizzativa e siamo certi, che Spoleto saprà degnamente accogliere i congressisti pròvenienti da ogni parte d’Italia. MOTO La squadra della Moto Guzzi per il 1957 è stata vlrtualmente formate con l’australiano Campbell, gli inglesi Dale e Lomas, l’ex campione del mondo Lorenzetti, Colnago e Montanari. La Guzzi disputerà tutte le prove del campionato del mondo per le classi 350 cc. e 500 co ed anche quelle del campionato d'Italia. E’ anche probabile che la Casa di Mandello partecipi alle corse per le 250 cc. ove Loren­ zetti riesca a portare a termine la preparazione di una moto di tale cilindrata. AUTO Una grande iniziativa a respiro nazionale nel campo dell’educazione stradale nelle scuole italiane è stata or­ ganizzata dall’Automobil Club d’Italia e dalla Shell con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione. Si tratta del 1. Concorso Nazionale teorico-pratico di educazione stradale con prove pratiche su « Parco Scuole del Traffico ». Il concorso avrà Inizio il 24 febbraio e si articolerà in tre distinte prove, ognuna a carattere eli­ minatorio: prime prove teoriche provinciali; seconde prove pratiche interregionali; terza prova pratica finale nazionale a Roma il 19 maggio. Sono stati interessati a questa iniziativa 500 mila alunni di tutte le scuole d’Italia. Tremila insegnanti ed altrettanti tra presidi e direttori di istituti scolastici. Alla manifestazione, la quale rientra nel quadro dei programma dì educazione stradale nelle scuole che l’ACl svolge efficacemente da anni hanno dato la loro adesione ufficiale i Dicasteri del LL. PP., djel Trasporti e degli Interni, 1 cui rappresentanti prenderanno parte alla coni, posizione delle giurie per l'esame delle squadre con correnti. M.M.


STADIUM

Anno XII * N. 4 - Pa?. 4

CARRELLATA SULLE MARCHE

A Montesicuro di Ancona il urCorso regionale,, dirigenti MONTESICURO DI AN­ CONA, gennaio - (Ettore Cerioni). — E’ stato orga­ nizzato con ottimo successo a Montesicuro di Ancona il 1. Corso per Dirigenti Spor­ tivi marchigiani. Più di trenta giovani hanno rispo­ sto all’appello dell'ispettore regionale in rappresentanza di tutti i Comitati Provinciali e Zonali. Sono stati di­ scussi importanti problemi morali e tecnici intercalati da discussioni particolari di carattere organizzativo. Il corso è stato indetto al­ lo scopo di raggiungere i sc­

guenti fini: formare, infor­ mare ed aggiornare i diri­ genti delle Marche sui me­ todi e sulla impostazione tecnico - organizzativa del CSI e sui grandi problemi e principi che stanno alla base dell’opera educativa del CSI in maniera da do­ nare allo sport giovani ca paci e coscienti della loro missione fra i giovani. Gran parte del successo di questa purtroppo breve riunione si deve alla prova­ ta bravura ed esperienza dei relatori ed alla perfetta organizzazione. Inutile dire

che graditissima è stata la presenza di Don Nicola, il quale magistralmente ha trattato degli aspetti stori­ ci-teologici e morali dello sport. Molto interessante la conversazione del Dr. Gino Filippucci il quale ha dif­ fusamente parlato sugli aspetti educativi dello sport, fornendo inoltre dei dati statistici sul movimen­ to del CSI nella regione di grande interesse. Hanno poi preso la parola altri oratori fra i quali il Consulente Ecclesiastico Regionale Don Roberto Vigo il quale ha dettato con spirito giovani­ le le meditazioni del matti­ no e della sera. Infine è sta­ ta la volta del Direttore Tecnico Regionale Prof. Luigi Mosca e del Vice Ispettore Regionale Sergio Zidda. Il primo ha brillan­ temente e compiutamente trattato della fisionomia del dirigente del CSI, il se­ condo sulla vita e sulle re­ lazioni degli organi perife­ rici. Concludendo: due giorni di intensa attività, due giorni di vita in comune. E i frutti non mancheranno, perchè su tutto è regnata sovrana l’amicizia che af­ fratella e sprona alla con­ quista del bene comune.

Pongisti e « crossisti » in gara a Macerala I partecipanti al Corso Dirigenti delle Marche nella tradizionale foto - ricordo

Primati atletici dei trevigiani TREVISO, gennaio (Giorgio Garatti) Il 1956 è stato un anno particolarmente favorevole alla atletica leggera trevigiana. Molti primati provinciali sono stati .stabiliti, altri eguagliati. Promettenti affermazioni sono state ottenute dal CSI-GAT: unica società atletica federale esistente in Treviso. E’, infatti, il CSI-GAT una chiara espressione del Comitato Provinciale e risultata dall’unione del Gruppo Atletico col Centro Sportivo Italiano. Tale fu­ sione, voluta, preparata e diretta dal prof. Bortolozzi, è stata veramente efficace e ha raggruppato tutti i praticanti la specialità principe sotto un unico vessillo: quello az­ zurro-arancione. Ecco, la tabella dei record degli atleti tesserati CSI e FIDAL: Nel settore federale (senza distinzione di serie e categoria): M. 100: Busatto Pietro (3) U”1 - Treviso 29-8-54. Anseimi Gianni (2) 11”1 - Venezia 5-5-56. M. 200: Anseimi Gianni (2) 22”7 - Bologna 2-6-56. M. 400: Tauro Tullio (3) 50”8 - Venezia 29-6-56. M. 800: Cervellin Sergio (3) 2’ - Bari 6-11-55. M. 1500: Pavan Romano (3) 4’13’’2 - Venezia 29-6-56. M. 5000: Martini Umberto (3) 16’55" - Venezia 25-4-53. M. 10.000 Martini Umberto (3) 35’34” - Padova 16-7-54. M. 110 HS.: Scibilia Livio (2) 15”4 - Lucca 18-9-55. M. 400 HS.: Scibilia Livio (2) 58”7 - Padova 21-5-55. ALTO: Scardellato Orazio (3) m. 1.80 - Treviso 4-11-56. ASTA: Visentin Giuseppe (3) m. 3.60 - Roma 2-10-55. LUNGO: Bortolozzi Giorgio (2) m. 6.80 - Roma 29-9-56. TRIPLO: Bortolozzi Giorgio (2) m. 14.29 - Vicenza 23-9-56. PESO: Schiavoni Armando (3) m. 11,96 - Padova 23-5-55. DISCO: Susini GianFranco (3) m. 36.41 - Treviso 21-10-56. GIAVELLOTTO: Manente Carlo (3) m. 47,66 - Padova 14-4-56. MARTELLO: Zanin Giudo (3) m. 25,51 - Padova 19-5-56. MARCIA KM. 10: Polo Antonio (3) 55’34” _ Padova 9-5-55. STAFFETTA 4x100: CSI - Gat 44”4 - Padova 25-9-55. STAFFETTA 4x400: CSI - Gat 3’32”8 - Bologna 2-6-56. Nel settore CSI (solo III Serie); M. 100: Vianello Luciano (Pio X) 11 ”3 - Trento 4-7-54. M. 200: Tauro Tullio (Gat) 23”4 - Venezia 29-6-56. M. 400: Tauro Tullio (Gat) 59”8 - Venezia 29-6-56. M. 800: Pavan Romano (Gat) 2’01”l - Venezia 7-7-56. M. 1500: Pavan Romano (Gat) 4’13"1 - Treviso 21-10-56. M. 5000; Martini Umberto (Condor) 16’55” - Venezia 25-4-53. M. 100 HS.; Zanin Guido (Gat) 16’’5 - Treviso 1-7-56. ALTO: Scardellato Orazio (Gat) m. 1.80 - Treviso 4-11-56. ASTA: Cuppone Franco (Monfenera) m. 3,30 - Padova 14-8-56 LUNGO: Bortolozzi Giorgio (D. Folgore) m. 6.55 - Treviso 4-11-55 TRIPLO Bortolozzi Giorgio (D. Folgore) m. 13.67 - Treviso 4-11-55. PESO: Pisanello Giorgio (Gat) m. 11,73 - Treviso 21-10-56. DISCO: Susini G. Franco (Gat) m. 36,41 - Treviso 21-10-56. GIAVELLOTTO: Manente Carlo (Gat) m. 47.66 - Padova 14-4-56. MARCIA KM. 10: Polo Antonio (Hesperia). 26’08” 4/5 - Venezia 26-8-51 STAFFETTA 4 x 100: CSI - Gat 44”6 - Treviso 5-5-56. STAFFETTA 4 x 400: CSI - Gat 3’38”7 - Padova 3-9-56. Naturalmente i risultati suddetti sono stati controllati da elementi qualificati della F1C e del GGG e che le lo­ calità e le date di realizzazione dei risultati sono quanto mai precisi.

MACERATA, gennaio (Am­ perio Ballerini) - Il Comita­ to Provindale d> Macerata ha iniziato la propria attività con l’organizzazione del campio­ nato di tennis da tavolo e con quella della prima prova di corsa campestre Il Campionato Provinciale di Tennis da Tavolo ha avuto luogo nei nuovi locali della S. S. Robur di Macerata. Han­ no preso parte alla gara nu­ merosi pongisti che hanno da­ to vita a serrati incontri, nel corso dei quali è stato notato un miglioramento tecnico do­ vuto. senza dubbio, all’interessamento del Commissario Regionale Tennis da Tavolo, Sig. Ciano Giardetti, al quale saranno affidati i neo campio­ ni provinciali Nazareno Giu­ stozzi (singolo) e ChiantaroliGiustozzi P. (doppio). Nella prova di corsa cam­ pestre disputata a Tolentino, si sono allineati alla partenza 25 atleti sui quali, in un en­ tusiasmante finale, si è impo­ sto Enrico Sancricca, noto ne­ gli ambienti locali per aver già vinto il campionato pro­ vinciale lo scorso anno ed es­ sersi onorevolmente piazzato ai campionati nazionali

DALLA CALABRIA

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gennaio 1957

Comitato provinciale di Bari ha brillantemente concluso il ’56

Ovunque aitivi i giovani pongisti MCASIKO

si sono imposti nel «singolo con Antonio Fodero e Pietro Patitueci, rispettivamente pri­ mo e secondo, e nel « doppio » con Corrado Gagliardi-Enrico Cienciulli e Manlio De G-aetano-Luigi Cianciulli. pure primi e secondi. Nella classifica a squadre, -il primo posto è toccato alla U.S. Federici, seguita dal G S. Gio­ ventù Francescana.

NTCASTRO, gennaio (Giovanni De Sensi) — Ha avuto luogo a Nicastro nei gior­ ni scorsi il Campionato Zo­ nale di Tennis da tavolo orga­ nizzato dalla Commissione Tec­ nica, coadiuvata dai volente­ rosi dirigenti della Società UNRRA-Casas che ha pure messo a disposizione gli acco­ glienti locali della propria sede. Nel «singolo» si è imposto Ho» DALLA VAL D’AOSTA ancora una volta Bruno Ana­ Alla premiazione annuale del Comitato Provinciale di Bari hanno presenziato le maggiori Autorità religiose e mill nia che, mantenendo lo stesso tari Nella foto: l’Arcivescovo S. E. Mons. Nicodemo, Fon. aw. Petrilli, il senatore Angelini, U Prefetto dott. CapDesignati ad Aosta stile nelle successive fasi del pellini, il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, il Sindaco e il Questore con le altre Autorità campionato, potrà dare soddi­ i campioni valdostani sfazione tanto al Comitato di BARI, gennaio (Leo Ciriaco) di S. E. il Prefetto di Bari ed un premio di L. 25.000 offerto Nicastro quanto alla sua So­ di tennis da tavolo A conclusione di una fervida e intensa attività il Comi­ da S. E. On.le Petrilli. Sono state inoltre premiate le società. tato Provinciale del CSI di Bari che può vantare un con­ guenti Società che seguivano nell’ordine: l’Atletica Ca sa­ AOSTA, gennaio ' Nel «doppio», battuta la suntivo lusinghiero grazie all’entusiasmo dei dirigenti del massi ma (Coppa Presidente Comitato Provinciale di Bari (J.A ) — r Si è svolto nel coppia favorita Cittadini-Gallo,, Ione dell’oratorio Rione Cogne Comitato guidati daH’infaticabile Dr. Scarda, ha avuto luo­ e premio di L. 20.000), CSI Olimpia. Gifram e Fides di riuscita poi a classificarsi al il U Tomeo Regionale di ten­ go la giornata della premiazione. Triggiano^ S. Pasquale, Sacro Cuore e Domenico Savio di terzo posto grazie ad un ma­ nis da tavolo, valevole per la Bari, S. Tarcisio di Modugno, Japigia di Bari e, fuori con­ La manifestazione ha avuto inizio con una sfilata attra­ gnifico ritorno, si è imposta assegnazione del titolo di verso corso. il Comitato Zonale di Altamura. Sono stati quindi le vi principali della città che si è conclusa nella la coppia Mastro ianni-Fazza ri, « campione valdostano ». Cattedrale ove S. E. Mons. Enrico Nicodemo Arcivescovo premiati i campioni provinciali 1956 delle specialità di atle­ che giocava in casa ed era lo­ Nel « singolo » si è imposto ai Bari ha celebrato la S. Messa, durante la quale ha ri­ tica, calcio, pallavolo, pallacanestro, tennis da tavolo, come gicamente sostenuta dai nu­ sono state premiate le squadre vincitrici di vari temei pro­ Marra dopo un entusiasmante volto toccanti parole di elogio e di incoraggiamento ai Dimerosi spettatori. vinciali. Inoltre, con squisita sensibilità, sono stati segna­ con Rossi della Unione rigenti e atleti convenuti. Alla manifestazione era pre­ duello lati e premiati quattro dirigenti benemeriti del CSI di Sportiva «Virtus» che unita ­ Successivamente, nella palesi ra della G. I., ha avuto sente l’ispettore Regionale dr. mente all’U.S. « CriveDotto » ha Bari: Don Giuseppe Castiglione ed il Rag. Giuseppe Cala­ luogo la premiazione. Erano presenti alla manifestazione, Nino Rottura che ha premiato fornito i migliori pongisti brese, rispettivamente Assistente e Presidente del G. S. che si è svolta in un clima di cordialità, oltre alle maggiori i vincitori e si è congratulato « doppio » hanno preval­ Autorità cittadine e provinciali, S. E. l’on. R. Pio Petrilli,-- Redentoore, il Sig. Tommaso Colucci ed il Sig. Angelo Puglise con i dirigenti che hanno or­ so Nel del G. S. Atletica Casamassima. i due giovanissimi Gregori Presidente del Consiglio di Stato e S. E. l ’ Arcivescovo. ganizzato la prova del cam­ e Rossi dell’U.S. Crivéllotto. Al termine della premiazione gli allievi della ricosti­ pionato. Concluso il suggestivo alza-bandiera, il Presidente Dr. Sono da notare anche le pre­ Scarda ha preso la parola per ringraziare le Autorità in­ tuita Società Ginnastica Pro Patria, diretti dallTstruttore Ecco le classifiche: Singolo: stazioni dei singolisti Mazzoni Tenente Donato Magno, si sono esibiti in apulauditissimi tervenute, e per sottolineare l ’ opera del CSI diretta alla 1) Anania Bruno (Neocastrum); e Pagliarini e quelle delle cop­ saggi ginnici. 2) Nucifero Raffaele (UNRRA- pie Tamburini-P Tessendo e formazione della gioventù. A chiusura della manifestazione il Dr. Mario Cozzoli, Complessivamente — ha detto il Presidente del CSI di Casas); 3) Pugliano Carmelo Cheli A.-Cheli C. rappresentante della Presidenza Centrale del CSI, ha rin­ (Numistro). Doppio: 1) MaNella stessa giornata si è Bari — sono state effettuate cinque gare di corsa campe­ graziato Autorità ed Atleti per il loro intervento ed ha stroianni-Fazzari (UNRRA-Ca- svolto l'incontro di calcio tra stre. dieci di atletica leggera, quattro tornei di pallacane­ espresso le sue congratulazioni piu vive, per i notevoli pro­ sas); 2) Greco-Leone (Eros); ITJ.S. Virtus e il G. Elter che stro, altrettanti di pallavolo, calcio e tennis da tavolo. Si è gressi compiuti nell’anno decorso, al Comitato Provinciale 3) Cittadini-Gallo (Neoca­ si è concluso con la vittoria avuto un incremento di 728 atleti tesserati che porta così di Bari. strum). Nel co^so della solenne premiazione il Presidente del delle prima squadre per 1-0. il numero degli atleti appartenenti al CSI di Bari a 1072, Comitato esprimendo il voto unanime del Consiglio Diret­ Ecco la formazione vincente: di 18 gruppi affiliati che così ammontano a 32. Alla rasse­ tivo, ha ccnferito, con la consegna di un’artistica per­ Vallet; Marra, Cheli A.; Fran- gna morale e oiganizzativa del Dr. Sante Scarda ha fatto gamena, la Presidpnra Onoraria del Comitato a S. E. R. ceschini. Cheli C.. Buat; Cla- seguito la premiazione. Al G S. « Redentore » di Bari, CATANZARO, gennaio Pio Petrilli passon. Peloso. Barison. Maino, lo nella classifica per Società è stata assegnata la Coppa (Leo Ciriaco) Ha avuto luo­ A ramini ; go a Catanzaro, organizzata dal Comitato Provinciale CSI, la prima prova dei campionati DALL’UMBRIA OAL.L.A LIGURIA di Corsa Campestre. La gara è stata vinta da Minuzi che è riuscito a mantenersi in vantaggio sino al traguardo rintuzzando 11 podero­ so attacco di Gemelli nella par­ te conclusiva della gara. Al terzo posto si è classificato MaANDRIA, gennaio (Gio­ sciarl, seguito da Vitale e da vanni Cappabianca) Accurzo. Tre manifestazioni a ca­ Alla gara non ha potuto par­ rattere formativo sì sono tecipare l’atleta Mazze! di Nlaccennava poc'anzi, in questi( svolte ad Anùria per inizia­ GENOVA, gennaio operà dei dinamici dirigenti MARSCIANO. gennaio castro, uno dei favoriti, perchè (Riccardo Coronino) E’ il ultimi tempi in sede di ele­ tiva del Comitato Zonale del Comitato Zonale, è giunto Diciotto atleti in rappresen ­ il treno sul quale viaggiava zioni per i Comitati Regionali CSI. Anzitutto il « Natale turno del Basket. Ecco uno al termine il girone di andata è giunto a Catanzaro con un tanza delle Unioni Sportive di e Provinciali elementi prove­ dello Sportivo » che ha chiasport in ascesa nelle file del del Comitato Juniores » di Marsciano, Ammeto, Cerqueto notevole ritardo. nienti dalle file del CSI han­ mato a raccolta gli sportivi CSI genovese. Diversi sono i calcio. e S. Martino in Campo, si so­ no avuto modo di veder rico­ locali per tre sere consecumotivi di questi Indiscutibili L U S Virtus e la Castigliono contesi il titolo di campio­ nosciuto il loro apporto aliai tive nel salone del Gruppo progressi, la cui base è data nese, che ha battuto nel con ­ ne zonale di tennis da tavolo. pallacanestro ligure ed il loro' Sportivo « Tonino Rezza » certo dal continuo affermarsi fronto diretto dell ’ ultima gior ­ Dopo gli incontri eliminatori COSENZA, gennaio di questo sport nelle simpatie valore. Così il rag. Michelotti' dove sono stati trattati in­ nata i virtussini, sono a pari e le semifinali, nel corso dei (R.T.) — Al Torneo d’aper­ consigliere provinciale del CSI teressanti argomenti tecnici del pubblici italiani. Anche punti in testa alla classifica. tura di tennis da tavolo indet­ quali si sono distinti Ottavi, Genova, che in fatto di palla- è stato eletto presidente del sanitari e morali. Il « Nata­ Fondacci, Cinti, Ciumelli, Marto dal Comitato di Cosenza e Comitato Provinciale mentre le delio Sportivo », conclu­ canestro certo non è fra le organizzato dalla Commissione gutti e Umbrico, si è disputata grandi città, ha fatto i suoi l’amico Prati vicepresidente so con la S. Messa celebra la finale tra Umbrico e MarTecnica del Comitato stesso, della CI è stato scelto fra 1' ta nella Chiesa Mater Gra bravi passi in avanti ed LI hano preso parte i reppresen­ gutti entrambi del » CSI Mar­ nuovi membri del Comitato^ tiae. ha avuti un ampio sue Centro Sportivo locale non ha tanti di quattro Unioni Sporti­ sciano ». Si è imposto Umbrico Regionale. i cesso. perso le piste. grazie ad una calma e sicu ­ ve (Federici, Lauretono, Gio­ Dieci squadre partecipano Proprio la collaborazione fra L’altra iniziativa è quella ventù Francescana e Vittoria) rezza non comuni. quest'anno al campionato del dirigenti federali e quelli del CSI Sei a quello giovanile di un corso di « Esercizi ». Oltre al tennis da tavolo, a Nelle gare hanno dominato 1 CSI è uno dei motivi cui si (Arecco. Invieta, Speranza, S. per dirigenti della GIAC e non gisti delTTT S Federici che Marciano a razi p alla fa ttiv a Fruttuoso. Alce Emiliani, Cusí del CSI di Anùria, tenuto Genova), e quattro a quello! dall'Assistente Zonale Don seniores (Arecco S. Siro, Ve-' Riccardo Ruotolo, il quale loce Embrlaci, Calasanzlo). ( ha fornito dei preziosi sug Non dovrebbero esserci som gerimenti per il lavoro che prese nella scelta delle squa-' I dirigenti devono svolgere dre flnallste. Fra 1 giovani si nell’ambito delle due Orga stacca nettamente per bontà nizzazioni. Infine, la « Giornata dello di scuola il Cus Genova che agli ordini di Mattace. uno dei sport cristiano » realizzata a più giovani e bravi allenatori Minervino è accolta entusiadella regione presenta tn cam-¡ sticamente dagli sportivi lo. po una squadra capace di farsi) cali Dopo la S. Messa nella dell’immacolata duvalere anche nelle semifinali Chiesa rante la quale Mons. Giuinterregionali del CSI dove 1 seppe Zaccagni ha rivolto ai ■ valori tecnici sono solitamente convenuti toccanti parole. tutt’altro che trascurabili. Nel- ha avuto luogo una corsa la categoria seniores l’Arecco podistica attraverso la ri vanta tutti ’ favori del pro­ dente cittadina nostico

CATANZARO

Pongisti e calciatori di turno a Marsciano

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.. Atticissimi

Chiari progressi ^adAndria

del basket genovese

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Premiazione degli atleti e società nella “festa dello sport,, di Mantova

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UNA LODEVOLE INIZIATIVA

Piena riuscita a Cremona della "Giornata dirigenti.. Una visione della sala Aldegattl di Mantova dove si è svolta la riuscita « Festa dello sport », presenti le Autorità religiose, civili e militari •.Ili * ’ | w MANTOVA, gennaio (Bruno Scassa). — Il Comitato provinciale CSI ha orga VIENEGONI E EASOLI-RICCARDI I VINCITORI nizzato anche quest’anno la « Festa dello Sport • giunta ormai alla quarta edizione. La manifestazione conclusa con la premiazioni delle Unioni Sportive e degli atleti che si sono distinti nell’attività 1956 ha avuto un vivo successo. Dopo la S. Messa celebrata nella chiesa di S. Maurizio da S E. Mons. Poma, il Vice Presidente Nazionale del CSI prof. Aldo Notano ha tenuto nella sala Aldegatti un breve discorso durante il quale, espresso il compiacimento per la attività svolta dal CSI di Mantova, ha illustrato j valori educativi e formativi del CSI che la Presidenza Centrale vuole ampiamente concretizzare. Domenico MILANO, gennaio tanà (U.S Gentilino) Nel notare la realizzazione delle Erano presenti alla cerimonia il Prefetto dr (Gianni Bertolasi) — Si è « doppio » il già noto Fasoli cinque prove è stata deman­ Caruso con la gentile consorte, il Questore dr Palumbo svolto nell’ accogliente salone tn coppia con Riccardi ha con data dal Comitato direttamen­ Vargas, il Capo di Gabinetto della Prefettura dr Gajno, il all’OPSA il titolo pro­ te alle Unioni Sportive, allo col. Bortolotti del Presidio Militare, il capitano Spessott dei • Ven. G. Bertoni », nella sede qulstato vinciale Al secondo posto fi­ scopo di potenziarne le capa­ dell’U.S Acquabella Gregoria­ gura la coppia Rossi-Pozzi del- cità organizzative. carabinieri, il Commissario di P S. dr. Apicella, il Delegato na. il campionato provinciale l’U S Vlllasanta Già si è avolta ad Ornate, provinciale CONI aw. Emilio Fano, il Presidente del Comi de! CSI di tennis da tavolo Nella corsa campestre, co­ in quei di Vimercate, la prima tato Civico prof Bettoni, il Presidente delle ACLI ragionici Alla manifestazione hanno me del resto io scorso anno, delle cinque prove alla quale Amadei, il maestro Cecconi della GIAC, il rag. Bertani della preso parte 41 pongisti che saranno indette cinque prove hanno preso parte 50 atleti D C., il sig. Quarantini della F.I.G.C., il Delegato della FTDAL rappresentavano soltanto le per il campionato del CSI di delle Unioni Sportive Riccardi, prof. Miglioli, ti sig. Vergani della F.I.C.. il sig. Bellini Presi­ sette Società del CSI di MI Milano Ecco le date di svol­ AGI, La Rinascita Paderno, lano che si sono sentite in gra­ gimento- 20 gennaio (Organiz Casati. Di Po, Daini e TRN dente dell’A.I.A., ti sig. Schena della Lega Giovanile. Dopo le applaudite parole che ti prof Notario ha rivolto do di inviare 1 propri elemen­ ¿azione S S Omatese, percor­ ti (Gentilino. OPSA. Villasan- so m 1500); 3 febbraio (orga­ Robur Antonio Resta della agli atleti ed alle autorità presenti, ha preso la parola l'avvo­ ta, San Nazaro, Esqullino. San nizzazione La Rinascita-Pader Riccardi ha vinto brillante cato Fario che ha porto il saluto del CONI ed ha espresso il Rocchese. Vigentino e Acqua no, percorso m 2000); 10 feb­ mente superando l seguenti riconoscimento per l’attività del CSI nel quale ha dichiarato bella Gregoriana) braio (organizzazione U S Ca­ atleti classificatisi nell'ordine: di vedere il sicuro custode dei valori umani nell'attiviti Ne| corso delle gare é stato sati Arcore percorso m 3000); Alberto Zerbi (Riccardi) Col­ sportiva dimostrato un netto migliora­ Infine S. E. il Vescovo, dopo essersi vivamente compia mento tecnico del partecipanti. 24 febbraio ( organizzazione la (AGI) Rizzi (Rinascita Pa­ Nel « singolo » si è Imposto U S Luigi Dugnano, percorso derno) Ghielml (AGI), Sala ciuto per la riuscita * Festa dello Sport -, è intervenuto ricor Roberto Menegoni dell'U S. m 3500); 3 marzo (organizza (Casati) Tombini (Riccardi), dando tra l’altro la figura di Vittorino da Feltre, illustre Esqullino. pupillo di Malan­ zione U. S. Di Po Vlmercate, Muzil (AGI), Malatrasi e Pin­ pedagogo che per primo riconobbe l'un portanza dello sport quale fattore formativo. drini, seguito da Ettore At- percorso tn. 4000). Come si può tore (AGI).

Sette Unioni sportive in gara a Milano nei “provinciali,, di tennis da tavolo

CREMONA, gennaio. (R.T.) D Comitato provinciale del CSI cremonese ha iniziato l’an­ no nuovo, oltre che con la pri­ ma prova del campionato di corsa campestre anche con una « giornata » riservata ai Diri­ genti sia delle Unioni affiliate sia del Comitato stesso. La Presidenza provinciale ha voluto così concretare con un primo atto quello che è il mo­ tivo principe del secondo de­ cennio di vita del CSI: l’ap­ profondita preparazione dei propri «quadri ». Ed i cinquantacinque presentì alla « Gior­ nata », giovani e non più gio­ vani, hanno dmostrato la loro serietà, quale forza rappresen­ ti il CSI nel Cremonese, sopra­ tutto per l’ansia di opere che anima i suoi Dirigenti. I lavori sono stati aperti dall’Assistente che. prendendo lo spunto dalla parola del « Papa degli sportivi », ha ribadito le caratteristiche dell’atleta per esser degno di gareggiare sotto la bandiera del CSI. Il presidente Brambilla, sotolineato quanto sia necessa­ ria l’esistenza del Centro Spor»ivo Italiano, ha poi illustrato gli elementi che devono con­ correre per uri buon funziona­ mento dell’unione sportiva, mentre il Doti. Talnmazzini si è soffermato sulla improroga­ bilità di una adeguata e co­ stante divulgazione delle atti-

vità del CSI, vuoi per far me­ glio conoscere l’Organizzazione stessa e la reale mole del suo lavoro, vuoi per contro­ battere, sulla base dei fatti, gli infondati attacchi degli av­ versari. Sui calendario e sui partico­ lari delle manifestazioni local­ mente in programma ha inve­ ce intrattenuto l’uditorio il Di­ rettore tecnico prof. Papetti il quale ha pure riferito sul lavo­ ro delle varie Commissioni tec­ niche provinciale. Le diverse relazioni sono poi passate al vaglio dei presenti e specialmente dei Dirigenti di Casalbuttano, S. Bassano, SAS, Silvio Pellico, Esperia che, in­ fine, hanno all’unanimità espresso il desiderio che analo­ ghi incontri fra i responsabili del CSI cremonese avvengano con una certa frequenza o, me­ glio, periodicamente seguendo un piano organico di studi per il potenziamento organizzativo.

LUIGI

Direttore renponsablle

natale hlktocco

Redattore capo HùbbMcazlone iscrìtta al numero 4987 del registri' della stampa del Tribunale di Roma tn data 4 gennaio 1956 Sped, abbon, postale . Gr. l Stab. Tip. UJJ.S4.SA, - Roma


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