Stadium n. 4/1961

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&n seconda pagina : Teleobiettivo I risultati di Cervinia e Asiago

3n terza pagina: 11 giudizio del CSI sul pugilato Girellone Redazione Ammroiitrazione • Roma Via della Conciliazione I • 655561 650113

Anno XVI - IL 4

QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

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li Roma 1C febbraio IRCI

LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE IMPEGNATA SU UN DUPLICE FRONTE PER LE LEVE DELLA NEVE IMPEGNO NUOVO PER I GIOVANI CATTOLICI

Dal Criterium Stuileiilesco ai r.;iiiinii)ii:ili CSI Terzo tempo Non so se capita anche a Voi. Stare in treno e rincorrere pensieri essenziali per discuterli, per tenersi compagnia e ritrovare irrimediabilmente la testa simile a un barattolo vuoto. A me capita spesso. Stavo imbarcato so­ pra un vecchio accelerato che correva tra i sassi del retroterra triestino e cer­ cavo di arrampicarmi su pensieri che avevano tormentato la mia anima per molti giorni, dopo le Olimpiadi. Ma le immagini vecchie e nuove passarono beffarde come una spugna sulla lavagna della mia mente e portavano via tutti i tentativi di rifare le idee. Avevo la­ sciato la terra aspra del Friuli e gli amici carissimi di Udine, composta e austera sotto il sole tiepido di gennaio. E adesso il castello di Miramare e il mio mare Adriatico un pochino triste e dubbioso venivano a sopràpporsi con strane dissolvenze nella mia fantasia. C’era con me, nello scompartimento di legno duro, un operaio delle ferrovie con un volto normale che mi guardava benevolmente. C’era uno studente di 16 anni con gli occhi muti e annoiati come l’ammasso di libri lasciati senza ordine alla sua destra.

Perenne validità Poi Trieste vagabondò nel mio essere velocemente, lasciando, una grande no­ stalgia di Babille. Alberti e gli altri cari amici. Una serata troppo bella, troppo piccola. Al mattino la bora mi cacciò verso Padova. Don Alfredo e il suo sorriso mi fecero dimenticare di essere sperduto lungo le strade d Italia. Grazie Don Alfredo. Il tempo per respi­ rare e poi una stupenda serata a Vero­ na con Don Bruno umile, intelligente, zelante. E un salone caldo, troppo pic­ colo per contenere l’entusiasmo dei gio­ vani. Poi il sole della Val Padana, un sole pigro.che si.attardava sugli ordi­ nati filari di viti avvolte nella bruma mattutina, mi fece compagnia mentre veloce puntavo su Modena. A Modena ho ritrovato gli amici, i sogni, i pensieri. Quella sera nella tua casa, gagliardo presidente, son tornati i miei pensieri che invano avevo rin­ corso tra l’odore acre dei treni, in mezzo a mille volti anonimi. Insieme scoprimmo ancora la perenne validità del CSI. Ricordammo questi anni di lotte e di gioie e rivedemmo con infi­ nita gratitudine il volto un po’ stanco tna sempre vivace di Gedda e ringra­

ziammo Iddio per quello che ci aveva insegnato. E parlammo di Silvio. Un giovane di 32 anni che il Signore aveva regalato al CSI perché vivesse il suo secondo periodo storico. Vorrei ripetere qui il pensiero che anima la mia attività apostolica in que­ sto secondo periodo. I giovani cattolici italiani dòpo il diffìcile -periodo post­ bellico stanno per attuare il terzo tem­ po. Avevano preso coscienza della loro forza quando si sono stretti attorno al Sacerdote creando quel periodo pionie­ rìstico del ricreatorio dove le attività più strane si alternavano ad attività formative senza un preciso programma e senza un preciso orientamento. A que­ sto primo periodo un po’ vago sempre profondamente incisivo per lo spirito che lo animava aveva fatto seguito il periodo dell'Associazione. Il giovane del ricreatorio aveva preso coscienza della sua vocazione. Ci sono giovani chiamati da Dio ad attuare una precisa funzione apostolica in collaborazione con la Ge­ rarchia; a questi giovani si chiede una preparazione spirituale e culturale par­ ticolarissima. Allora l’Associazipne di­ venta scuola; una scuola con i suoi insegnanti, i suoi testi, la sua sede e i suoi esami. Una scuola che seleziona in mezzo a tanti ragazzi quelli che dovranno collaborare apostolicamente con la Gerarchia. Il senso dell’apostolo sarà la sostanza stessa del metodo aspirantistico e junioristico. Ma al metodo mancava qualche cosa. La crisi de! seniorismo era un campanello d'allarme. Bisognava dare al senior i mezzi per operare apóstolicamente. La GIAC nel dopoguerra creò le opere che sarebbero state i mezzi di apostolato per i giovani preparati attraverso il processo educa­ tivo e aspirantistico e senioristico.

Metodologia apostolica Dopo 15 anni di maturazione, peraltro necessaria per dare una fisionomia con­ creta alle opere, adesso la GIAC sta entrando nel suo < terzo tempo ». Le Opere e con esse il CSI si inseri­ scono finalmente nella sostanza della metodologia apostolica giovanile. Tra la GIAC e le Opere e finito il periodo del buon vicinato e della buona sopportazione per non dire della paura vicendevole. Non può esserci GIAC senNICOLA PAVONI Continua in 2. pagina

Dalle rassegne bianche

Infuocate gare /© sotto la bufera

AD ASIAGO

Sulle gloriose piste dello storico Altipiano ASIAGO, febbraio Ad otto giorni di distan­ za dalla rassegna dei Prov­ veditorati della zona occi­ dentale. il CSI ha riunito ad Asiago sui classici trac­ ciati del Kaberlaba e del Bellocchio gli studenti scia­ tori della zona orientale per la qualificazione dei finalisti per l'ultimo atto del « Cri­ terium della Neve » fissato per domenica prossima. Anche, ad Asiago lo schie­ ramento è stato completo e gli organizzatori, con alla te­ sta Giobatta Costa, Toni

CON UNA STAGIONE MAI COME QUEST'ANNO TANTO FAVOREVOLE

Verso una finale di "campestre,, che supererà ogni precedente Mancano Ire settimane allo scadere del termine utile per le Fasi provinciali ed anche i ritardatari si stanno muovendo Una selezione molto severa La stagione forse mai come quest’anno è stata tanto favorevole allo sviluppo locale della corsa campestre. Infat­ ti una primavera quanto mai precoce sta invadendo di sole e di tepore tutta Italia, invi­ tando sia i dirigenti all'orga­ nizzazione che gli atleti alla disputa di numerose e fre­ quentatissime gare. Anche il nostro Campiona­ to, come senz’altro tutte le altre manifestazioni di que­ sta specialità che si organizzano specialmente per i piu giovani ovunque, ha tratto un grande beneficio dalla temperatura mite, che favorisce ovviamente uno sport quale la corsa campestre che

è definito sempre « inverna­ le », ina che indubbiamente ha nella primavera la sua mi­ gliore amica e collaboratrice. D’altra parte l’impulso che tutta l’attività del Centro Sportivo Italiano ha tratto dalla propaganda sportiva provocata dalle recenti Olim­ piadi, non poteva non riflet­ tersi soprattutto sulla corsa campestre, una specialità che attrae sempre di più i giova­ ni e che per la facilità con cui si può organizzare è la" migliore attività per incre­ mentare le file dei tesserati. Ormai, alla conclusione del­ la fase provinciale e zonale I del Campionato CSI 1961 mancano soltanto tre settima-

ne ed anche i ritardatari si stanno muovendo .decisi a conquistarsi un posto in fi­ nale nazionale. Una finale (possiamo anticiparlo con as­ soluta certezza) che sarà de­ stinata a superare qualunque precedente record sia di par­ tecipazione che tecnico. La serietà con cui si sta svolgendo ovunque la fase lo­ cale del Campionato promet­ te infatti una selezione quanto mai severa, soprattut­ to per la ricchezza della par­ tecipazione che caratterizza quasi tutte le manifestazioni locali di Campionato. Basti pensare, ad esempio, che un Comitato come quello di Milano, che deve superare

NELLA OSPITALE SEDE DEL « MONDO MIGLIORI'

UNA "GIORNATA DIRIGENTI REALIZZATA DAL C.S.I. ROMA Un lunsinghiero successo ha riportato il • 1° Convegno Dirigenti C.S.I. • indetto ed organizzato dal Comitato Provinciale di Roma e svol­ tosi il 28 e 29 gennaio nella accogliente sede del • Mon­ do Migliore » a Rocca di Papa. Lo scopo del convegno era soprattutto il dure l'occasione ai dirigenti delle nostre so­ cietà di approfondire la co­ noscenza dei compiti che h attende, attraverso lezioni formative. La prima relazione,' tenuta da V Presidente Nazionale Aldo Notano, ha avuto uno scopo introduttivo ed il re­ latore ha esaminato i mo­ tivi per cui, al giorno d'oggi, la maggioranza dei giovani non si sente più attratta dalle pratiche sportive, pre­ ferendo trovare divertimen-

to in altri campi che richie­ dono minori sacrifici. Gli altri tre relatori hanno invece illustrato la figura del ■ Dirigente » sotto vari punti. il prof. Don Luigi Belletti ha presentato il -Dirigente» dal punto di vista di « apo­ stolo • in quanto lo sport, per noi del C.S.I., è « mezzo moderno di apostolato ». ' Il prof. Getullio Grand, direttore del Villaggio del Fanciullo di Civitavecchia, ha esaminato la figura del • Dirigente-educatore » : per essere veramente •educatori» — egli zia detto — si deve, innanzi tutto, abere fidueia nei g iovani, vivere con essi e, sopratutto, meritarsi la loro fiducia. Le responsabilità del diri­ gente del CSI sono state il­ lustrate nella lezione con-

elusiva tenuta dal nostro Consigliere Nazionale dottor Mario Saverio Cozzali. Re­ sponsabilità nei confronti dell’organizzazione, di sé stessi e dei giovani. Ma an­ che responsabilità che van­ no al di là di quel piccolo cerchio che è costituito dalla società sportiva. Nel mo­ mento in cui l’umanità crede di avere trovato tutto nel progresso, nel • comfort », nella macchina, c'è bisogno di andare contro corrente per non lasciare opprimere la bella e preziosa ricchezza della persona e dell’anima. Il • ln Convegno Dirigenti » ha ridato agli intervenuti (una ottantina in rappresen­ tanza di altrettante nostre società) quella carica di vi­ talità ed energia che sS au­ spicava. FIORENZO MARINONE

non poche difficoltà di ordi­ ne logistico ed organizzativo per dar luogo ad una manife­ stazione senz’altro più adatta alle piccole località, tuttavia è riuscito ad avere alla pri­ ma prova del campionato « allievi » la partecipazione di ben 70 concorrenti ! In quasi tutti gli altri Co­ mitati, del resto, la parteci­ pazione, ripetiamo, è. vera­ mente superiore ad ogni più rosea previsione. I Comitati che hanno programmato il • loro campionato di corsa campestre hanno ormai su­ perato i 90 e quasi certamen­ te alla chiusura dei conti statistici riguardanti la mani­ festazione di quest’anno si toccherà la bella cifra di 100 Comitati attivi in questo set-’ tore! Lo zelo che anima la mag­ gior parte dei dirigenti, or­ ganizzatori localmente di cen­ tinaia e centinaia di gare, è dimostrato dal notevole nu­ mero di Comitati che hanno già completato il numero mi­ nimo di tre prove necessarie per l’ammissione alla finale nazionale della categoria « al­ lievi »: ben dodici erano in­ fatti i Comitati la settimana Scorsa scorsa, al momento in cui la competente CTN ci ha fornito gli ultimi dati. Ed è ancora da osservare che tut­ ti questi Comitati non si so­ no fermati al minimo di prove prescritto dal regola­ mento, ma stanno continuan­ do a far disputare selezioni ai propri atleti, garantendo quindi una partecipazione altamente qualificata alle fi­ nali nazionali. Non meno interessante è lo sviluppo che sta caratteriz­ zando la partecipazione al Compionato della categoria « juniores », dovje il maggior numero di prove e la mag­ giore distanza .richiedono un impegno assai maggiore sia ai dirigènti che agli atleti. Anche la categoria « mista » sta vedendo diversi Comitati al lavoro, con una partecipa­ zione di concorrenti senz'altro soddisfacente.

CERVINIA, febbraio Gli studenti del < Crite­ rium della Neve » della zona occidentale, pur abituati alle intemprie ed alle bizzarrie delle loro valli, hanno do­ vuto affrontare a Cervinia condizioni atmosferiche quasi proibitive che hanno messo a dura prova la loro volontà ma anche la loro preparazione atletica. All’appello hanno risposto con entusiasmo i diciassette Provveditorati agli Studi dell’arco alpino occidentale e. come sempre, nelle prove di discesa il numero dei partecipanti è stato di gran lunga superiore a quelli del­ la gara di fondo e quindi anche di staffetta. Sappiamo per altro che nei program­ mi futuri del settore sport ed educazione fisica del Mi­ nistero della Pubblica Istru­ zione, la specialità base del­ lo sci sarà maggiormente sviluppata per cui vi è da augurarsi che tutte le for­ mazioni dovranno allineare anche fondisti e staffettisti nello stesso numero consen­ tito per le prove alpine. Le condizioni atmosferi­ che di Cervinia hanno mes­ so anche a dura prova gli organizzatori richiedendo un lavoro improbo ai battitori ed agli < alpini » del Quarto Reggimento di Torino, ve­ nuti in soccorso a Cervinia, per consentire l'allestimen­ to del teatro di gara che la neve, cadendo ininterrotta­ mente per giorni interi, ave­ va reso irriconoscibile. E' stato possibile portare a ter­ mine solo tre delle quattro gare del programma: quella

di fondo, la staffetta e lo slalom speciale, mentre si e dovuto giocoforza rinuncia­ re allo slalom gigante per le condizioni pressoché proi­ bitive del secondo mattino. L’ordine di arrivo della gara di fondo esprime chia­ ramente i valori sulla scena. I bresciani di Pontedilegno hanno dominato chiaramen­ te i valtellinesi di Sondrio, aggiudicandosi i primi due posti. Zuelli e Cattaneo, ter­ minati appena ad un secon­ do l'uno dall’altro, hanno

speranze più attese

li febbraio è senza dubbio il mese più gremito di competizioni sciistiche. D’altra parte è così rapida la stagione bianca da non consentire procrastinazioni di sorta e calendari lasciati alla ventura. Di qui il trittico delle manifestazioni che il C.S.I. ha iniziato dieci giorni addietro a Cervinia, con il « Criterium Studentesco della Neve » per i Provveditorati agli Studi della zona occi­ dentale, cui ha fatto seguito, domenica scorsa, la se­ conda fase per la zona orientale, ad Asiago, prima di giungere alla finale nazionale della grande leva studendesca in programma per domenica prossima al Ter­ minillo. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha volu­ to dare infatti quest’anno un nuovo volto alla leva della neve, convocando i migliori delle due fasi interre­ gionali per una finalissima nazionale. Si tratta di un av­ venimento perciò qualitativamente idoneo per definire una graduatoria quale è stato possibile fare solo nei pri­ mi anni, lasciando per altro in seguito insoddisfatti gli

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Naber

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Carli, Cristiano Bonetti, Edoardo Carli, Molini, Gat­ ti e con l'inesauribile Gian­ ni Arduini, hanno visto il loro sforzo compensato dal successo pieno della mani­ , festazione, favorita anche dalle migliori condizioni at­ mosferiche. Il programma comprende­ va, come a Cervinia, le due prove alpine, il fondo e la staffetta per la categoria ju­ niores; e le due gare di sla­ lom, speciale, e gigante per la categoria allievi. Iniziamo dal fondo, che ha visto una grossa sorpre­ sa: l'affermazione del cado­ rino Italo Coletti sul friu­ PER I CAMPANILI ALPINI ED IL CRITERIUM C.S.I. lano Mario Cargnelutti e sulTasiaghese Domenico Rodeghiero. La sorpresa consiste per l'appunto nella sconfit­ ta del... padrone di casa e chi conosce quale valore danno alle gare di fondo gli sportivi dell’altipiano, può comprendere la delusione ed il rammarico per tutti i cit­ tadini dei sette comuni nel sapere il loro esponente scon­ fitto da cadornini e friulani! Ultime due settimane. Ed ul­ Il CSI, proprio perché ha la tro festoso con la montagna, Il bello è che gli altri due timi quindici giorni veramen­ possibilità di « lavorare » a con­ asiaghesi sono stati elimi­ te infuocati, per lo sci del Cen­ tatto con i giovani, se ne ac­ con le bellissime piste che la Conca del Breuil sa offrire agli del Terminati dalla finale corge più di ogni altro. Vedere sciatori, con la vetta immaco­ tro Sportivo Italiano. ni Ilo, essendosi classificati Si sta preparando il serrate verbali e verbali di gare riser­ lata e statuaria del Cervino che all’undicesimo e al quattor- finale, in vista di Cervinia che vate alla categoria dei Campa­ sovrasta ed incute il più asso­ dicesimo posto. Coletti, il ancora una volta è chiamata nili Alpini (i « bocia » della luto rispetto a coloro che alla cadorino vincitore, di Forno a supremo giudice per gli alletti montagna!) con risultati tecni­ sua ombra tentano l'avventura giallo-blu. Ultimi giorni ed ul­ ci rilevanti in ogni specialità, dello sport. Zoldo, ha dominato il cam­ time-gare, a ritmo sempre più poter osservare fotografie di po, distanziando di 24" Car- intenso. Così è ogni anno, così piccolissimi sciatori lanciati in I COMITATI INVITATI gnelutti e di 25" Rodeghie- è proprio quest'anno, anzi vor­ discese da mozzarespiro attra­ La competente Commissione verso porte e porte che deli ­ remo dire, soprattutto quero. Il ritmo imposto dai pri-( Tecnica Nazionale ha già di­ mitano e tracciano il percorso ramato gli « inviti » per il Cri­ mi tre. ha stroncato le vel- sfanno. I Comitati CSI hanno, come è come constatare che il lavo­ terium. riservato agli atleti juleità degli altrr due ragazzi non mai, « sentito » l’invito al­ ro, in profondità, del nostra di Tarvisio: i fratelli Dante la montagna. Forse lo strano CSI è esattamente quello che niores. Ben 20 Comitati, fra provinciali e zonali possono e Mario Wuerich che hanno fascino bianco sta proprio con­ vuole la gioventù, una gioventù far giungere i loro atleti a dovuto accontentarsi dei po­ taminando tutti. Forse è un che vede nello soort un qual- Cervinia. Essi sono: Acqui, sti d’onore precedendo per chiara segno della ripresa gio­ che cosa di bello, di appas- Belluno, Bolzano, Brescia, Cualtro il terzo ed il quarto vanile di uno sport bello come sionante, di vitale. ___ A. C. Il CSI quindi si avvicina a pochi, e dalle soddisfazioni più Continua in 3. pagina Cervinia. Sarà un altra incori­ Continua in 2. pagina intense.

Indicativi risultati tecnici nelle recenti eliminatorie Le due manifestazioni si svolgeranno a Cervinia nei giorni 3 e 4 marzo

UN'AFFERMAZIONE CHE GIRIAMO AGLI INTERESSATI '

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Audie JX’Ii incontri di pallavolo debbono apparire sui teleschermi Prosegue la nostra attività a ritmo intenso — Verrà superato il limite primato dell’anno olimpico? La pallavolo del CSI 1961 ha ereditato dal I960 un gravoso fardello, difatti lungo l'arco del­ l’anno olimpico tale e tanta è stata l'attività delle nostre So­ cietà e tutta altamente qualita­ tiva, sia in campo nostro ¿man­ to in campo federale, che ci au­ guriamo quest'anno di pareg­ giare il bilancio semprechè non sia possibile superarlo. In campo federale come è noto si è registrata la vittoria dell’Avta Pervia sia nel massi­ mo campionato che in quello riservato alla categoria Junio­ res; mentre il CSI Milano e il‘CSI Celava di Bergamo dal canto loro riguadagnavano il diritto alla Serie .4 classifican­ dosi ai primi < posti del cam­ pionato di Serie Bf tacendo-sa­ lire a quattro, cosa non mdlf-

ferente questa, la partecipa­ voli proporzioni fornito da propria ! I nostri Comitati vi zione di nostre Società al mag­ istruttori di grande valore che sopperiscono come possono rigior Torneo federale. rispondono ai nomi di Chinili, spandendo cosi alle esigenze della gioventù locale che vuole La finale federale Juniores Anderlini, Costa e Briani. Dobbiamo dire che i risul­ dedicarsi a detta disciplina con di Firenze vedeva nove squadre del CSI darsi battaglia per la tati, benché si sia appena al­ impagabile spinto d'iniziativa, conquista del titolo che dove­ l'inizio dell'attività, comincia­ riuscendo così a mandare va essere appannaggio dell'Avìa no a vedersi; l'attività di oggi avanti l'attività. Eri è a questo Pervia, come abbiamo già detto. paragonata a quella dello scor­ punto che si potrebbe chiama­ Nell'ambito del CSI l'attività so anno a pari data è supe­ re in ballo la Federazione, per­ è stata effervescente, anche se riore e continuando di questo chè sarebbe opportuno che all'inizio deH'anno si era sten­ passo è facile prevedere che i sviluppasse ciò che il CSI crea tato ad ingranare da parte del­ traguardi allora raggiunti sa­ e che è lieto di metterle a dila nostra periferia, in seguito ranno superati. Ci risulta che sposizioite^ purtroppo, salvo si è avuta l'esplosione vera e molle iniziative vengono prese qualche cqso sporadico, tutto propria e la parabola è cul­ dai nostri Comitati e m parti- resta lèttera morta e l'attività minata nei Corsi Nazionali ' colar modo quelle che con ap­ ' pallai’OltMìca rimane quella estivi dai quali sono usciti abi­ positi corsi portano alla ere­ che'è'con tanti saluti alle pros­ litati i giovani tecnici che han­ zione di nuovi arbitri e nuovi sime Olimpiadi di Tokio dove no portato nelle loro sedi per istruttori. famq partecipi le squadre che Tutti purtroppo sappiamo che ALVARO GAETANI sarebbero state' loro assegnate, questa è una piaga anche pei tin 'bagaglio tecnico di noie- la Federazione e non per colpa' Continua in 2. pagina

Spaghetti cantoni e ciclismo Anche in Italia è giun­ ta la « Sei giorni »: la massima espressione del­ sportivo, lo spettacolo dove lo sport è molto spettacolo e lo spettacolo poco sport. La « Sei giorni » nacque a Parigi, dopo i « café chantant », per merito di qualcuno che pensò bene di trasportare il « Moulin Rouge » al « Velo d'Hiver », mettendo assieme corridori, ballerini e Mau­ rice Chavalier: un gusto­ so minestrone che ebbe successo e prese piede nel nord d'Europa dove tut­ tora incontra le simpatie degli spettatori. Da noi se nc fece qual­ che edizione al tempo dei baffi a manubrio e poi il lungo silenzio fino alla moderna edizione che ha raccolto recentemente ap­ plausi in quel di Milano. Ho visto gli ultimi giri per televisione, quando Toni Dallara raccoglieva bordate di fischi con il suo sorriso intelligente e buoni milanesi, nel parco buoi all’interno della pi­ sta. inforchettavano spa­ ghetti che immagino sa­ pessero d’olio di canfora perchè lì vicino i corridori si facevano massaggiare. Ma nel nome dello sport questi sacrifici si possono anche fare. Intanto Maspes e Gaiardoni giocavano a rincor­ rersi e vinceva Gaiardoni perchè prima aveva vinto Maspes, lasciando così il conto aperto per riempire di gente il Vigorelli quan­ do si farà la terza rivin­ cita. Dall’amico Torrioni in­ tervistato ho saputo che il buon Commendator Bor­ ghi ha avuto tanto corag­ gio nell’organizzare que­ sta « Sei giorni » e che ora che si e iniziato si andrà avanti a farne altre. Tutti contenti quindi, anche il Commendator Borghi che ci rimette 10 milioni di lire (questo e il passivo della « Set Gior­ ni») abbondantemente pa­ gati dalla pubblicità dei suoi fornelli a gas il cui marchio di fabbrica lo si vedeva ad ogni giro di pi­ sta scritto sull’anello di legno. Lo sport in Italia non trema più finché ci sono x questi protettori coraggiosi. Forse Si neri non è di questa idea perchè lo

ALDO NOTARIO Continua in 2. pagina


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