Stadium n. 4/2006

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CENTRO SPORTIVO ITALIANO

•Regioni: Piemonte e Marche •Avon Running Tour 2006 •Danone Nations Cup •Maratona in Terra Santa

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VIALI] 5 jBÓOw

BALD NI

Pii DIBATTITO PARUZZI

5

OLIMPIADI «ORA MI GODO MEDAGLIE LAFAMIGUA»

¡HrTUTTO LLEGRIA»

NASCE LA COSTITUENTE DELLO SPORT PER TUTTI Stadium sostiene il rinnovamento che coinvolge 20 milioni di praticanti


The winner is

Il veicolo dell'anno

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PAROLA DI PRESIDENTE

Enti di promozione: lavorare insieme per cambiare lo sport Edio Costantini Presidente CSI opo molto navigare a vista, ciascuno per pro­

D

manifesto/appello affinché si cambino le politiche pub­ prio conto, nelle tribolate acque dello sport ita­

bliche per lo sport, sia rinnovato il quadro istituzionale

del governo sportivo, si dia un riconoscimento struttu­ liano degli ultimi dieci anni, otto Enti di promozione,

con oltre 3.5 milioni di tesserati complessivi, hanno

rale al diritto di ogni cittadino alla pratica sportiva. Il

deciso di fare gruppo, mettendosi a lavorare di concer­

prossimo passo, già avviato, è la formazione di una

to per una meta condivisa: ottenere una riforma del

Costituente per lo sport per tutti.

sistema sportivo che metta l'area dello sport per tutti in

Le premesse sono buone, ma guai a dar tutto per scon­

condizione di rendere al Paese il servizio sociale che

tato. Non sarà facile ottenere i cambiamenti auspicati,

questi merita.

quali che siano il Governo e il Parlamento. I "navigan­

Se in Italia si parla da più di ventanni dello sport per

ti" sono avvertiti: verranno momenti di difficoltà, anche

tutti, ma un suo riconoscimento è rimasto nel sottosca­

perché mettere insieme tante sigle e storie diverse non

la delle intenzioni fallite, la colpa non può essere adde­

è facile, e altrettanto complesso sarà riuscire a coalizza­

bitata solo ai Governi che non hanno legiferato, o al

re decine di migliaia di Società sportive, che talvolta

Coni che non ha ampliato i suoi orizzonti primari oltre

sperimentano storie di concorrenza sul territorio, in

il limite degli interessi dello sport d'eccellenza. La colpa

modo che attuino tutte insieme quella spinta dal basso

è stata anche, forse soprattutto, di quell'associazioni­

che appare essere il vero motore vincente di una possi­

smo che lo sport per tutti ha saputo realizzare, anzi

bile riforma.

"inventare" nel concreto della quotidianità, ma senza

Su questa rotta non ci sono solo diritti da rivendicare,

volere o potere riuscire a trasformarlo in sistema.

ma anche doveri su cui impegnarsi più e meglio. Nel

Per anni e anni gli Enti di promozione hanno procedu­

momento in cui, come Associazioni e come Società

to come se avessero ben poco in comune, ciascuno

sportive,

ci presentiamo davanti all'opinione pubblica

ciascuno

per chiedere legittimazione e sostegno, abbiamo l'ob­

seguendo la propria meta ridotta, talvolta discutendo di

bligo di rivelarci "eccellenti" a ogni lente di ingrandi­

gelosie e di piccolezze. Per chi non voleva saperne di

mento, gente che sa come si lavora per dare agli italia­

riforme, è stato fin troppo facile spuntarla: come far

ni una pratica sportiva ricca di qualità e di senso. Se

"paura" alla politica, costringendola ad agire, se ci si

davvero desideriamo, come si dice nel manifesto pre­

badando al

proprio

piccolo cabotaggio,

presentava come un coro fasullo, ognuno a cantare per

sentato a Torino, imporre una diversa cultura sportiva

sé e nessuno a seguire uno straccio di spartito?

che alimenti un vento di rinnovamento nello sport

Ora il quadro è cambiato, e un bel gruppo di Enti si è

nazionale, questa resta la rotta obbligata.

costituito in Comitato per lanciare alle forze vive del

Paese, e in primo luogo alle Società sportive di base, un

Edio Costantini

SkTiRO

3


|Numero Varie.

Per informazioni sui


EDITORIALE

Il Documento ha fatto centro: anche Petrucci dice sì di Gianni Visnadi

r

ed

sport possa essere (meglio sarebbe dire:

sionistici

tornare a essere) anche strumento di

protagonista

Stadium. E non sono solo le risposte dei

educazione e cultura, prevenzione sani­

ammirato,

politici, che magari con le elezioni alle

taria e integrazione sociale:

tato, coccolato.

porte hanno più facilità a ricordarsi degli

risorse umane ed economiche può vale­

Il

sportivi. Stavolta è il presidente del Coni

re allo Stato grandi economie già nel

offrire angola­

che accetta il dialogo con Stadium e

breve periodo. Ci pensino bene gli elet­

zioni inedite di

sottoscrive le richieste di chi rappresen­

ti del 9 e 10 aprile, nonché i prossimi

personaggi

I—ommciano ad arrivare le risposte W^Bagl'interrogativi sollevati da

investirci

è

imi­

progetto

di

ta 20 milioni di italiani, sportivi pratican­

amministratori

di

famosi (realiz­

ti. Le parole di Gianni Petrucci sono molto

quanto è successo il 25 marzo a Roma,

zato grazie a

quando gli Stati Generali dello sport per

una

forti e significative: c'è la sua condivisio­

tutti si sono riuniti in assemblea, dando

di

tori che pro­ babilmente non ha eguali in Italia) si

locali.

Si

ricordino

squadra collabora­

ne di fondo con il Documento che il CSI

vita alla Costituente che vuole generare

e gli Enti di promozione hanno fatto

una nuova e migliore politica per lo

diventare una bandiera dello sport per

arricchisce in questo numero di altri

tutti. C'è, soprattutto, la comune richie­

sport. L'impegno preso con i nostri lettori è

sta di un forte intervento legislativo, che

quello di esserci e di farci sentire. Oggi,

campione anche per come si racconta e

viene affidato al prossimo governo.

Stadium è il mensile degli oltre 800 mila

per come ci apre il suo cuore. E così Ciro

Petrucci auspica soluzioni condivise da

associati al Centro Sportivo Italiano, ma

Ferrara o Esteban Cambiasso o l'altra

più parti, decisioni collegiali che preve­

più in assoluto parla ai 20 milioni di ita­

veterana

dano il coinvolgimento degli Enti di pro­

liani che praticano sport: abbiamo scel­

d'addio dopo 5 medaglie conquistate in

mozione

e

delle

Regioni:

evviva.

Staremo a vedere. Siamo certi che lo

Mensile del Centro Sportivo Italiano www.stadiumcsi.it EDITORE St Pauls International

srl

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DIRETTORE RESPONSABILE

Giusto Truglia

Gabriella

Paruzzi,

al

passo

to di farlo anche attraverso la testimo­

5 Olimpiadi, un record di bravura e lon­

nianza di chi è arrivato ai vertici profes­

gevità.

EDITING

Gian Paolo Ormezzano, Fabio Pizzul,

l’etichetta di ricevimento rivista, o compilare l'apposito

srl Corso Venezia 54 - 20121 Milano stadium@sportwide.net www.sportwide.net

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Stilli lllllE

mirabili tasselli. Stefano Baldini è un

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^rTiliO 5



Wzw ARTICOLARE: AL POSTO

40 Gran Premio di Sci Gianni Petrucci: Non sono il padrone dello sport italiano di Gianni Visnadi

Stati Generali: Parte dal basso la riforma dello sport di Andrea De Pascalis

zz Stefano Baldini

Gli scudetti d'inverno di Felice Alberghetti

Maratoneta per necessità e per passione

44 Esteban Cambiasse:

di Riccardo Signori

di Nicola Calathopoulos

5Z Andrea Zorzi

54 Ciro Ferrara:

e Moreno Argentin: L'emozione della Maratona in Terra Santa

Faccio tutto in allegria

La mia vita tra Vialli e Maradona

93 Trova la palla Curiosità

Banzai Team

di Marco Bernardini

di Danilo Vico

98 Provocazione paralimpica:

1 8 Sandro Mazzola Il mio poker per vincere la sfida di Davide Bucco

54 Gabriella Paruzzi Il bello delle lacrime di Maria Rosa Quario

04 Avon Running:

Corre anche Miss Italia

handicap artificiale per gli atleti "normali"

di Marcello Sala

di Gian Paolo Ormezzano


INTERVISTA

Gianni Petrucci risponde a Stadium

«Non sono il padrone dello sport italiano» Spiega il presidente del Coni: «Condivido che ci debba essere un intervento legislativo verso lo sport per tutti, con conseguente interessamento degli Enti di promozione sportiva e delle Regioni. Bisogna trovare soluzioni condivise da più parti» di Gianni Visnadi

n

residente Petrucci partiamo dalle cose belle. L'Olimpiade

liano. Noi oggi siamo considerati un Co­

snowboard noi abbiamo rispettato la

mitato olimpico all'avanguardia. Pensi

sentenza del Tas, ma poi approfondire­

ha regalato molte soddisfazioni al­ l'Italia sia sul piano agonistico sia su quello organizzativo. L'immagine del­ l'Italia sportiva nel mondo è oggi più forte di ieri. Qual è, a freddo, il suo commento su quei giorni tanto posi­ tivi?

che persino il Presidente del Comitato

mo la materia con i nostri legali. Sia

Olimpico americano, Peter Ueberroth, a

chiaro che le formazioni non le devono

■I

fare i tribunali ma i tecnici. Abbiamo in­

gretario Generale Pagnozzi per chiederci

viato una memoria al Ciò che dovrà far

di firmare un protocollo di cooperazione

luce e chiarire l'intera vicenda».

con gli Stati Uniti. Il modello Italia fun­

È stata più grande la sorprese per le medaglie del pattinaggio o la delu­ sione per lo sci alpino?

ziona anche all'estero e di questo dob­

«Le vittorie di Torino, così come quelle di

biamo essere orgogliosi».

Atene, hanno certamente contribuito a

La delusione dello sci alpino, qual­ che litigio di troppo tra tecnici e atle­ ti, come nello sci di fondo, fino al ca­ so clamoroso dello snowboard finito al Tribunale dello Sport anziché sul podio. Le altre cose che cancellereb­ be da Torino 2006?

ridare lustro all'immagine dello sport ita-

«Le vittorie di Torino, come quelle & Atene, hanno contribuito a ridare lustro all'immagine ■elio sport italiano» 8

Torino ha invitato a colazione me e il Se­

«Il pattinaggio in Italia è una realtà. For­ se qualcuno lo ha scoperto a Torino, ma

noi sapevamo che la Federazione presie­ duta da Giancarlo Bolognini aveva fatto un ottimo lavoro e che poteva contare

su tecnici che tutto il mondo ci invidia,

come Maurizio Marchetto. Lo sci alpino

«lo non parlerei di delusioni. Diciamo

ha avuto un appannamento ma non è il

che non sempre si può vincere e poi ci

momento per fare processi. Presto ci sie-

sono anche gli avversari. Rocca ha fatto

deremo a tavolino e analizzeremo col

una grande stagione, non possiamo cro­

Presidente della Fisi, Gaetano Coppi, co­

cifiggerlo solo per una gara, benché im­

sa è andato e cosa non è andato, senza

portante. Lo sci di fondo ha regalato al­

l'Italia

d'oro,

quattro

medaglie,

vogliamo

di

cui

processarlo?

due Sullo

cercare capri espiatori».

Adesso, il rischio è che non solo la tv e i giornali si dimentichino di chi ha


sentato un Documento congiunto ri­ volto ai politici e alla società civile per chiedere un radicale processo di riforma del sistema sportivo italia­ no. Qual è la sua opinione su un te­ ma che tocca da vicino 20 milioni di cittadini, sportivi praticanti?

co delle Federazioni e degli atleti per far

Roma e Milano "litigano" da tempo su chi deve essere la candidata ita­ liana per l'edizione estiva del 2016, al punto che anche il Governo è sce­ so in campo, rinviando la decisione al post-elezioni. Regole e logiche di alternanza già ci dicono che nel 2016 l'olimpiade non sarà europea: per­ ché c'è tanta voglia di candidarsi a una sconfitta? Non è reale pensare solo a propaganda pre-elettorale?

crescere la visibilità e l'immagine dei suoi

«Quando mi fanno questa domanda, io

mo le risposte adeguate. A priori condi-

campioni. E i risultati si vedono. Oggi i

rispondo sempre alla stessa

dato lustro all'Italia. Il rischio concre­ to, e secondo noi più grave, è che questi campioni vengano dimentica­ ti da voi che gestite lo sport di verti­ ce, dagli amministratori politici. Pen­ siamo ai pattinatori senza pista, per esempio. «lo credo che questo rischio, già paven­

tato dopo i Giochi Olimpici di Atene, non

sia più reale. Il Coni sta lavorando al fian­

«Non esiste un'opinione personale sul­

l'argomento. Questo è un discorso che

affronteremo dopo le elezioni politiche e amministrative e in quelle sedi fornire­

maniera.

vincitori di medaglie ad Atene sono per­

Non esiste una regola scritta che impedi­

sonaggi riconosciuti per strada, invitati

sce a due città europee di vedersi asse­

alle trasmissioni più svariate, insomma

gnata un'edizione dei Giochi Olimpici

sono sulla breccia. Stesso discorso succe­

consecutivamente. Lo so che sarà un'im­

derà con quelli di Torino 2006. Siamo già

presa difficile, ma se Madrid, dopo esse­

andati con le medaglie d'oro al Festival di

re stata battuta da Londra per il 2012 ci

Sanremo, prima volta nella storia. E non

riprova, perché l'Italia non può candidar­

vi dico il successo che hanno avuto que­

si? Quanto alla scelta tra Roma e Mila­

sti ragazzi. Assistere alla standing ova-

no, abbiamo deciso di rinviare tutto a

tion di tre minuti del Teatro Ariston mi ha

dopo le elezioni politiche. Non vogliamo

fatto venire la pelle d'oca».

strumentalizzazioni».

Ancora a proposito di Olimpiade.

Gli Enti di promozione hanno pre­

Se Madrid ci iprova dopo essere lata battuta per il !012, perché l'Italia iou può candidarsi ill'Olimpiade 2016?»


Flash olimpici A destra, Gianni Petrucci consegna la tuta dell'Italia al presidente Ciampi. Qui sopra, con il campione di slittino Armin Zoeggeler. A fianco, Giorgio Rocca dopo l'uscita nello slalom del Sestriere. Nella pagina precedente, il presidente del Coni con Enrico Fabris, grande protagonista a Torino 2006

via dicendo. Così non si va da nessuna

tutti, con conseguente interessamento

«Siamo d'accordo anche se - lo ripeto -

parte».

degli Enti di promozione sportiva e delle

è un discorso da approfondire in Giun­

Regioni».

ta. lo non sono il padrone dello sport

L'istituzione del Consiglio Nazionale dello Sport per tutti chiesta nel Do­ cumento, ridimensionerebbe il ruo­ lo del Coni nell'organizzazione dello sport di base. È presumibile immagi­ nare la sua opposizione...

tervento legislativo verso lo sport per

Il Documento esprime qualche rilie­ vo anche sullo stesso Coni. Gli Enti di promozione si chiedono come possa chi ha come compito priorita­ rio la preparazione degli atleti per le Olimpiadi e i campionati di alto li-

IcQuando qualcuno pensa di poter Cambiare tutto, m rischia sempre pi non andare da nessuna parte» 10

biare la scuola, la sanità, l'università e

vello, preoccuparsi contemporanea­ mente dello sport per tutti.

vido tuttavia che ci debba essere un in­

JTrTitO

italiano. Dunque certi temi vanno af­

frontati collegialmente».

Il Documento degli Enti di promo­ zione invoca una Legge quadro del­ lo Sport che avvìi nuove politiche pubbliche su Istruzione, Salute, Am­ biente e Società. Qual è il suo pen­ siero a questo proposito? «Mi sono sempre preoccupato quando

qualcuno vuole toccare tutti gli argo­

menti dello scibile umano. La domanda così come è stata posta prevede un coinvolgimento di più Ministeri, non ba­ sta quindi l'interessamento di una sola persona per risolvere certi temi. Quando

ero sindacalista della Cisl, al Coni e poi a livello nazionale, Marini e D'Antoni mi hanno sempre suggerito di evitare la so­

lita sindrome per cui si chiede di cam­

«No, non sono mai per mia natura in

opposizione a qualcuno. Mi ripeto: do­ vremo trovare delle soluzioni congiunte

che siano condivise da più parti».

Nell'ultima legislatura, il quadro normativo dello sport italiano ha conosciuto sostanziali novità. Tra queste, il passaggio della gestione dei concorsi sportivi ai Monopoli di Stato, la nascita della Coni Servizi spa, il nuovo Statuto del Coni, la legge sulle società dilettantistiche. Qual è la sua valutazione sull'impat­ to di queste novità sulla vita del Co­ ni e dello sport italiano?


L'INTERVISTA

<In assenza di legge, nvitiamo i presidenti Li federazione rusare il buon senso ■er tutelare le atlete n maternità» la maternità. Attualmente non esi­ ste una normativa precisa che ga­ rantisca i diritti delle donne. In tal senso cosa intende fare il Coni? «Nell'ultima riunione della Giunta Na­ zionale abbiamo affrontato la proble­ matica delle sportive di sesso femminile

che hanno perso la loro posizione con­ trattuale in seguito a una maternità. In

assenza di una tutela normativa e legi­ slativa, è stato deciso all'unanimità di

indirizzare una lettera a tutti i presidenti della Federazioni sportive nazionali e

delle Discipline sportive associate, affin­

ché venga applicato il buon senso nella tutela delle donne che interrompono momentaneamente la propria carriera a

causa di una maternità».

Il taglio dei finanziamenti allo Sport operati dalla Legge Finanziaria qua­ li conseguenze avrà sull'attività e quali settori mortificherà maggior­

Negli ultimi anni sono aumentati gli Enti di promozione riconosciuti dal Coni. Tutto lascia prevedere che in futuro tale numero possa crescere ulteriormente, rendendo difficile per il Coni verificare quanto gli stes­ si Enti dichiarano circa la loro pre­ senza sul territorio e le relative atti­ vità svolte, parametri da cui dipen­ dono i contributi economici erogati dallo stesso Comitato olimpico. Co­ me pensate di regolarvi?

Il calcio italiano ha recentemente lanciato la Carta dei valori. Lo sport di vertice è spesso lacerato da grane che di sportivo hanno molto poco. Il doping, pur non sfiorando la deleg­ azione azzurra è stato purtroppo protagonista anche a Torino 2006. Qual è la terapia migliore per vince­ re questi mali e riportare tutto lo sport a quell'etica invocata anche da Giovanni Paolo II al Giubileo de­

mente?

«Ritengo che sia logico adeguare i con­

«In ogni discorso che faccio, c'è sempre

«Le rispondo con una citazione filosofi­

tributi previsti per gli Enti di promozione

un richiamo al principio dell'etica, che è

ca. A scuola mi hanno insegnato che

sportiva con la nuova realtà. Personal­

parte fondamentale

esiste la realtà effettuale, quella che c'è,

mente sono disponibile a

rivedere il

quanto riguarda il doping, credo che la

non quella che si vorrebbe fosse. I 450

budget previsto per gli Enti sempre alla

linea intrapresa dal Coni, cioè accentra­

milioni di euro che, come previsto, ab­

luce delle nostre disponibilità finanzia­

re tutta

biamo ricevuto, ci hanno consentito, e

rie. Tuttavia è chiaro che in futuro po­

stesso, sia la migliore soluzione per un

«Dopo una prima valutazione di natura­

le difesa del passato, devo dare atto che in pratica la Coni Servizi spa, col suo aspetto

privatistico

ha

risolto diversi

problemi e ha ridimensionato, anzi qua­

si pareggiato, l'ingente debito che ave­ va il Coni. Per cui il giudizio non può

che essere positivo».

gli Sportivi?

dello

sport.

l'attività antidoping al

Per

Coni

mi auguro che seguiteranno a consen­

tremmo rivedere certi parametri distri­

problema non facile da combattere ma

tirci, di progettare e investire sia in vista

butivi qualora non fossero più al passo

che ci vede leader nel mondo in questa

dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 sia

con i tempi».

battaglia. Fortunatamente e grazie al la­

per l'Alto Livello delle discipline non

Lei stesso ha sostenuto che lo sport deve tutelare le atlete che scelgono

voro di tutti, i risultati ci stanno dando

olimpiche».

ragione».

E


DIBATTITO

Nasce la Costituente dello sport per tutti

Parte dal basso Convention delio la riforma sport per tutti dello sport Roma, 25 marzo, ore io

■cairo Ambra Jovil1c„|. via Gug|iclmo Pcpe 43

Continua il dibattito lanciato dalle pagine di Stadium intorno a un tema che riguarda 20 milioni di italiani. Dopo l'appello per la riforma dello sport presentato a Torino, il CSI e gli altri Enti promotori hanno organizzato una grande convention a Roma. Obiettivo: dare vita a una Costituente che sostenga le ragioni di una differente politica dello sport di Andrea De Pascalis

c

12

Per una nuova cultura sportiva, perla riforma delio www.sportpertnttinet.it

sport italiano

Assemblea nazionale delle società sportive Ates. Cscn. Csi. Cosi. Endas. Osp i s Adi

^^■ono stati di parola i sette enti

to, insieme ai vertici degli Enti promo­

■iFche alla metà di febbraio hanno

tori, uomini della politica (a cominciare

presentato a Torino, nella cornice olim­

dal candidato premier Romano Prodi),

pica, un appello pubblico per la riforma

della cultura e della società civile, con il

del sistema sportivo italiano, chiedendo

fine

una svolta che mettesse al centro delle

Costituente

ultimo

di

dar

dello

vita

sport

ad

per

una tutti.

politiche sportive pubbliche, nazionali e

Presenti, soprattutto, tanti rappresen­

locali, lo sport per tutti.

tanti delle migliaia di società sportive di

Nel presentare il documento nel capo­

base annoverate dagli Enti promotori

luogo piemontese CSI, Acsi, Aics, Cusi,

dell'appello di Torino,

ai

quali

si è

Endas, Uisp e Us Adi avevano promes­

aggiunto subito dopo

il

Csen.

Il

9

so di convocare nel giro di qualche set­

marzo, a Roma, gli otto Enti si sono

timana gli Stati Generali dell'associazio­

costituiti in "Comitato per la promozio­

nismo di sport per tutti per sostenere e

ne del diritto allo sport di tutti i cittadi­

diffondere l'appello e le richieste conte­

ni", eleggendo il presidente del CSI,

nute. Così è stato: il 25 marzo, a Roma,

Edio Costantini, all'incarico di portavo­

si è svolta una convention che ha riuni­

ce del nuovo ente.

<TrTìfrrm


ì cambiato il modo n cui gli italiani percepiscono ! bisogno di sport: idesso la politica leve accorgersene Organo di

informazione

ufficiale del

Comitato è il sito web www.sportpertuttinet.it. Ma il ruolo chiave spetterà alla Costi­

tuente che nasce dalla convention, che

avrà il compito impegnativo di lavorare per una legittimazione dello sport per

tutti che passi attraverso la modifica del quadro legislativo ed organizzativo del

sistema sportivo italiano. Le premesse della convention sono state

LE ADESIONI ALL'APPELLO PER LA RIFORMA DELLO SPORT ITALIANO

le stesse del manifesto appello presenta­

cambiato nel modo in cui gli italiani

ANDO' SALVO Rettore Università' Kore Di Enna ANTONELLI MASSIMO Atleta - Basket, bronzo ai Giochi del Mediterraneo

intendono la pratica dello sport; accanto

BOBBA LUIGI Presidente Nazionale Adi

alle

sport (competere, affermarsi, divertirsi),

BONACINA RICCARDO Direttore di "Vita" BORSELLINO RITA Candidata dell'unione per la Presidenza della Regione SICILIA

to a Torino. Per riassumere: molto è

motivazioni

tradizionali

del fare

ne sono emerse altre, che vedono nello

COFFERATI SERGIO Sindaco di BOLOGNA

sport un modo per esprimere bisogni

CONCIA PAOLA Presidente Agenzia per lo Sport Regione LAZIO

sociali fondamentali, quali il bisogno di

CRISAFULLI VLADIMIRO Vicepresidente Assemblea Regione SICILIA

salute, di educazione, di partecipazione, di integrazione nella collettività e nel­

DAL MASO UMBERTO Presidente Focsiv DE POLI ANTONIO Assessore alle Politiche Sociali, Volontariato e Non Profit VENETO

l'ambiente. Le statistiche rivelano che

DONNICI BENIAMINO Assessore allo Sport Regione CALABRIA

questo nuovo modo di concepire l'espe­

ERRANI VASCO Presidente Regione EMILIA ROMAGNA

rienza sportiva è diventato il più diffuso

GALTAROSSA ROSSANO Campione Olimpico Canottaggio

nel nostro Paese, tuttavia le ragioni dello

GARELLI FRANCO Preside Facolta' Scienze Politiche Università' di Torino

sport per tutti non trovano riconosci­

IDEM JOSEFA Campionessa Olimpica Canoa - Assessore Sport Comune Ravenna

mento né sostegno. Lo Stato temporeg­

JAHIER LUCA Comitato Economico e Sociale Europeo

gia da sempre di fronte alla prospettiva

MASALA DANIELE Campione Olimpico Pentathlon Moderno

di varare una legge che metta al suo

MINERVINI GUGLIELMO Assessore Trasparenza e Cittadinanza Attiva PUGLIA

centro il diritto di ogni cittadino di prati­

MORCHIO FABIO Assessore allo Sport Regione LIGURIA

care il proprio sport, e il sistema sportivo

PAGLINI ENRICO Coordinatore Nazionale Assessori Regionali Sport

italiano resta tarato sui bisogni dello

PATRIARCA EDOARDO Portavoce Forum Terzo Settore

sport d'eccellenza,

l'unico che trova

RIVERA GIANNI Europarlamentare

posto nello statuto del Coni, Ente cui

RODANO GIULIA Assessore allo Sport Regione LAZIO

finora è stata delegata l'organizzazione

RUSSO JERVOLINO ROSA Sindaco di NAPOLI

dell'intero sport nazionale.

ULIVIERI RENZO Presidente Associazione Italiana Allenatori di Calcio

Riuscire a cambiare pagina - questo dice

ZOPPI MARIELLA Assessore allo Sport Regione TOSCANA

l'appello presentato a Torino - significa: a) giungere a un diverso, più democrati­

Questi alcuni dei primi firmatari dell'appello "Per una nuova cultura sportiva, per la riforma dello

co e partecipativo modo di varare politi­

sport italiano", presentato il 17 febbraio a Torino dal CSI e da Acsi, Aics, Cusi, Endas, Uisp e Us

che pubbliche sullo sport da parte dello

Adi. L'elenco completo sul sito www.sportpertuttinet.it

^TlfO

13


DIBATTITO

Sport per tutti: un "cambialone" che va onorato La provocazione degli Enti di promozione: chi paga il conto dello sport sociale, quello dei cittadini che lo utilizzano come strumento di salute e prevenzione? Un impegno vero e proprio e non un atto di goliardia l 17 febbraio il CSI ed altri sei Enti di nuova cultura sportiva, per la riforma promozione - Aics, Acsi, Cusi, Endas, dello sport italiano", con il quale hanno UISP e US Adi - hanno bussato tutti chiesto alle istituzioni un cambiamento insieme alle porte dell'olimpiade inver­ di rotta nelle politiche pubbliche sullo nale di Torino, chiedendo un po' spazio e sport, mutamento da concretizzarsi anzi­ di attenzione per lo sport per tutti, ovve­ tutto attraverso il riconoscimento e la ro per lo sport al quale non importano le valorizzazione del ruolo dello sport per medaglie e i record, ma soltanto far stare tutti. bene la gente che lo pratica. Nel capoluo­ L'incontro di Torino con la stampa e con go piemontese i sette Enti di promozione parte del mondo sportivo olimpico ha hanno approfittato delle ribalta olimpica, vissuto un momento di provocazione e dei suoi clamori, per presentare pubbli­ pura, allorché i presidenti dei sette Enti camente un documento/appello elabora­ hanno sventolato sotto i flash dei foto­ to nelle settimane precedenti, "Per una grafi un simbolico e polemico "cambialo­ ne" da 1 miliardo di euro, poi consegnato ai rappresentanti del go­ verno dello sport e del Paese. Il senso del "cambialo­ ne" è stato subito chia­ ro a tutti, e risedeva in una semplice domanda: se le spese delle meda­ glie olimpiche le paga il CONI e le spese per organizzare l'olimpiade le ha pagate il governo, chi paga il conto dello sport sociale, quello dei cittadini che nello sport vedono uno strumento di salute, di prevenzione

I

14 SMlllllìil

o di partecipazione? Non si pensi però ad una sfida fine a se stessa, a un atto di goliardia come lo streaker dei buontem­ poni che irrompono nudi in uno stadio affollato per rubare e deviare su se stessi un po' della ribalta sportiva. L'appello presentato a Torino non è la solita "carta dei principi", che in genere dice cose giu­ stissime ma lascia il tempo che trova. È piuttosto una vera e propria dichiarazione di intenti, con cui una vasta area dell'as­ sociazionismo di promozione sportiva chiama alla mobilitazione quanti, nel Paese, ritengono debbano esserci più spa­ zio e maggiori opportunità per lo sport per tutti. In prima istanza sono proprio le decine di migliaia di società sportive di base ad essere chiamate in causa, affin­ ché aderendo all'appello (lo si può fare dal sito www.sportpertuttinet.it) si muo­ vano di concerto sul territorio per cam­ biare anzitutto gli orizzonti locali della politica sportiva.

Titolo di credito Il presidente del CSI, Edio Costantini, e il presidente dell'UISP, Filippo Fossati, sventolano il simbolico e polemico "cambialone" da 1 miliardo di euro che di lì a poco consegneranno ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e sportive . Qui accanto, Costantini durante il suo intervento


ritengono

necessaria

mobilitazione

una

dell'opinione

pubblica e l'adesione, concre­ ta o di principio, di personali­ tà di ogni settore della vita

nazionale,

a

cominciare dai

rappresentati dei diversi schie­

ramenti politici, oltre che delle società sportive di base.

Di qui la convention organiz­ zata

a

Roma,

da

cui

Costituente dello sport

la

per

tutti, con una larga mobilita­ zione della base, che renda Stato, promulgando una legge quadro

plausibile l'idea di una riforma sportiva

dello sport e creando nuove istituzioni

che parta dal basso. Un obiettivo, que­

sportive nazionali al cui interno si collo­

sto, che non dovrebbe essere difficile da

chi lo stesso Coni; b) costituire un "Consiglio nazionale

del fatto che

dello sport per tutti" aperto a tutti i sog­

Torino ha già ricevuto la firma di tantis­

getti interessati alla promozione di que­

sime società sportive e l'adesione di

sta forma di sport; c) consentire alle Regioni e agli Enti

decine

raggiungere, anche in considerazione

di

l'appello

personalità

presentato a

di

primissimo

piano, tra cui molti amministratori pub­

Locali di svolgere in pieno quelle funzio­

blici. Quest'ultima circostanza costitui­

ni di soggetti di politica sportiva sul ter­

sce un segno davvero incoraggiante di

ritorio

dalla

cambiamento, vista la discutibile tradi­

Costituzione. Non sono richieste da poco. Si tratta, in

zione culturale che nel nostro paese ha

ultima analisi, di modificare profonda­

i suoi problemi un settore marginale e

mente un sistema fortemente struttura­

affatto degno di attenzione da parte di

to, che è rimasto inalterato per oltre

chi è impegnato nelle istituzioni e nella

mezzo secolo. Perciò gli Enti promotori

società civile.

che

è

loro

assegnata

Un'idea che arriva da lontano

sempre portato a considerare lo sport e

B

Il primo inquadramento dello sport per tutti arrivò oltre trent'anni fa (21-25 marzo 1975) ad opera del Consiglio d'Europa, il quale ne disegnò due principi fondanti: a) il diritto di ogni cittadino di pratica­ re lo sport; b) l'importanza del ruolo che la pratica sportiva può rivestire nello sviluppo socio-cultu­ rale di un Paese quale strumento per preservare l'equilibrio fisiolo­ gico dei cittadini minacciato dalla sedentarietà, e per rispondere ad esigenze socio-culturali, quali il bisogno di esprimersi, di comunica­ re, di inserirsi meglio nella comuni­ tà sociale, di fare tirocinio di responsabilizzazione. Si riconosce­ va di fatto che nello sport per tutti il fine sociale è prevalente su quel­ lo della performance. Da allora il concetto è stato ogget­ to di numerose enunciazioni di principio, che hanno contribuito a fissarne i contenuti. Lo sport per tutti deve essere: inclusivo, per accogliere chiunque lo voglia; con­ tinuo, per accompagnare ogni età della vita; flessibile, per adattarsi alle condizioni locali e alle capaci­ tà di ogni cittadino; orientato ad essere strumento di promozione culturale e sociale. La promozione dello sport per tutti è stata espressamente raccoman­ data ai Governi europei nelle Conclusioni del Consiglio Europeo di Nizza del 7-8 dicembre 2000 ("Dichiarazione di Nizza relativa alle caratteristiche dello sport e alle sue funzioni sociali in Europa di cui tener conto nell'attuazione delle politiche comuni"). Diverse proposte di legge sul riconosci­ mento dello sport per tutti sono state presentate in Parlamento nelle passate legislature, ma nes­ suna è riuscita ad approdare al dibattito in aula.

"kTiIIO

15


DIBATTITO

FACCIA A FACCIA CON GIANNI ALEMANNO

«Serve una legge quadro che nobiliti lo sport per tutti» Spiega il Ministro uscente e candidato sindaco per il Comune di Roma: «Gli Enti di promozione hanno un ruolo subalterno rispetto alle Federazioni. Deve nascere una legge che abbia come fulcro lo sport dei cittadini» di Andrea De Pascalis

o sport attivo è diventato parte ideali sono calpestati da situazioni che stabile del progetto di vita tutte le poco hanno a che fare con lo sport, dal fasce di cittadinanza, senza limiti di doping ad atteggiamenti aggressivi e età, di censo, di provenienza geogra­ assolutamente antisportivi. fica, di cultura, di abilità. Si parla per­ Al di là di questi eventi, comunque epi­ tanto di "sport per tutti", espressio­ sodici, lo sport rimane un mezzo privile­ ne di un nuovo diritto di cittadinan­ giato di comunicazione di valori. A za e di partecipazione attiva. Cosa patto, però, che si imponga su larga pensa di questa novità? scala, in ambito dilettantistico quanto

L

«Il fenomeno di sport attivo negli anni è

agonistico, una rinnovata cultura dello

cresciuto esponenzialmente. Si parla di

sport, che costruisca cittadinanza, parte­

20 milioni di italiani che lo praticano con

cipazione, formazione umana, integra­

costanza. Ma il dato più rilevante di que­

sto fenomeno è che coinvolge uomini e

zione e coesione sociale.

In

questo

senso, lo sport attivo gioca un ruolo fon­ damentale».

Il sistema sportivo italiano è bloccato attorno alla centralità del Coni. Tra i suoi compiti statutari non figura però lo sport per tutti. Come si supe­ ra l'anomalia di una forma di sport sostenuta da una vasta rete associa­ tiva, che però non trova riconosci­ mento nell'ordinamento dell'ente cui è affidato lo sviluppo dello sport nazionale? minima

donne, ragazzi e bambini di vari ambien­

«È evidente che

ti sociali, culture, regioni e diverse abilità.

degli Enti di Promozione sportiva

È quindi un veicolo importante e imme­

organi del Coni, presenza peraltro del

diato per trasmettere capillarmente valo­

tutto subalterna rispetto a quella delle

ri e ideali sani e puliti. Messaggi come

Federazioni e delle discipline associate,

la presenza

negli

quello del gioco di squadra, il fair play, la

non può produrre alcun autentico passo

lealtà e la correttezza raggiungono così il

avanti nella diffusione e sviluppo dello

più alto numero di persone. Certo biso­

sport per tutti. Serve una legge quadro

gna ammettere che troppo spesso questi

che riconosca e abbia come proprio ful­ cro lo sport per i cittadini e che avvìi

nuove politiche pubbliche in più settori.

■Dieta e attività ■partiva per lumbattare l'obesità: là sport andrebbe inserito nelle iiolitiche sanitarie» 16

SWO

Primo fra tutti, va rivisto il concetto di sport in ambito scolastico, riconoscendo

il valore formativo dell'attività ludico-

motoria, dell'educazione fisica e dell'av­ viamento allo sport in tutto il ciclo for­ mativo. È evidente che due sole ore di

educazione fisica a settimana non sono sufficienti per raggiungere questo obiet­ tivo e dovrebbero essere portate quindi a

un minimo di tre ore settimanali. Lo sport potrebbe e dovrebbe essere inserì-


È evidente che 2 re di educazione isica a settimana □ni? poche: come ninimo dovrebbero ¡ssere portate a 3»

con l'istituzione al loro interno, in raccor­

to a pieno titolo nelle politiche sanitarie. Il

do con gli Enti locali, dei "Comitati regio­

fenomeno dell'obesità sta purtroppo inte­

nali dello sport per tutti"».

ressando fasce sempre più ampie della popolazione

L'associazionismo chiede che, per consentire lo sviluppo del settore sia istituito un organismo di coordina­ mento esterno al CONI e al cui inter­ no trovino rappresentanza i Ministeri interessati, le Regioni e gli Enti locali, il CONI e le sue Federazioni, l'associa­ zionismo stesso. Cosa pensa di questa richiesta?

italiana,

soprattutto tra

i

bambini. Per questo è necessario interve­ nire tempestivamente, con uno sforzo comune, per educare alla corretta alimen­ tazione, e in questo senso non c'è dieta

migliore

di

quella

mediterranea,

ma

anche per trasmettere il messaggio del­ l'importanza della regolare pratica sporti­

va, sia da un punto di vista fisico sia men­ tale». ®

to anche nel mondo della Sanità, inse­

«È sicuramente una strada percorribile.

rendo l'attività motoria nei livelli essen­

L'idea può essere quella della costituzione

ziali di assistenza sanitaria e sociale.

di un "Consiglio nazionale dello sport

Di grande importanza è anche la creazio­

per tutti", aperto a tutti gli attori, Enti

ne di spazi urbani e ambientali adatti alla

di promozione, associazioni di promo­

pratica sportiva, con la promozione di

zione sociale e volontariato, società

progetti di animazione sportiva, investi­

federazioni sportive, ma anche Regioni

FACCIA A FACCIA CON ENZO BIANCO

menti per la costruzione e l'ammoderna­

e Enti locali. A tale organismo deve

«La politica deve ricordarsi anche dello sport sociale»

SU STADIUM DI MARZO L'INTERVISTA A BIANCO

e

mento di impianti polifunzionali e spazi

spettare il compito di coordinare e indi­

attrezzati nelle città, come nelle perife­

rizzare sul territorio l'intervento proget­

rie».

tuale per lo sviluppo dello sport per

Spiega l'ex ministro e sindaco di Catania: «Bisogna prendere atto del tatto che l'attività sportiva ha grande rilevanza nella società moderna» Sulla richiesta di legge quadro: «Non è solo utile, ma assolutamente necessaria» di Andrea De Pascali

tutti».

In tale contesto, quale ruolo affidare allo Stato, quale alle Regioni e agli Enti Locali, quale infine al CONI mede­

lo sport dei cittadini. Le Regioni devono

Sedentarietà e obesità da cattiva alimentazione sono tra i fattori sca­ tenanti di tante patologie. Una pra­ tica sportiva regolare contribuireb­ be a fare prevenzione. È possibile che le politiche sanitarie arrivino a considerare lo sport tra gli strumen­ ti disponibili per migliorare la quali­ tà della salute dei cittadini?

poter esercitare questa facoltà, magari

«Come detto, lo sport andrebbe inseri-

simo? «È chiaro che in questo nuovo contesto è necessario un nuovo assetto istituzionale

dello sport. Le Regioni e gli Enti locali

sono le istituzioni cui la Costituzione affi­

da il compito di ordinare ed organizzare

3 Sri IO 17


DIBATTITO

ANCHE L'EX CAMPIONE DELL'INTER CONDIVIDE IL DOCUMENTO

Il poker di Mazzola per vincere la sfida «Famiglia, scuola, sanità, urbanistica: bisogna lavorare su queste quattro componenti per imporre una vera cultura sportiva. Finora si è perso troppo tempo. Oggi in una città ci sono troppi ostacoli e non si fanno investimenti» di Davide Bucco

nche Sandro Mazzola, un passato

lavorare sulle

che nei periodi invernali fanno fatica a fare una partita d'allenamento sette con­

viene sul dibattito aperto dal CSI intorno se nel mondo dello sport, che non esisto­ al Documento presentato dagli Enti di no solo i protagonisti della Serie A. Tutti

te andare in montagna a fare il week­

promozione in favore dello sport per

devono essere attori di questo mondo e

tutti. E anche il mitico Baffo ha un sacco

tutti si devono impegnare a costruirlo».

lo sport, che diventa un riempitivo. Sbagliato! È qui che dobbiamo interveni­

di cose da dire.

Come?

re.

«Certo, è un documento molto interes­

«Partendo dalle piccole cose. Bisogna far

menefreghisti, chi

sante, merita doverosamente attenzio­

capire ai più piccoli, che lo sport è una

sono i bambini stessi che o giocano nelle

ne».

cosa seria. Ho due nipotini che giocano a

giovanili di un grande club o non sono

Nel Documento si propone una legge quadro che avvìi nuove politiche: quali sono le priorità o meglio quali sono i punti sui quali bisogna fare leva?

pallone in una piccola società, trenta

niente. Se militano in una squadretta

bambini, tutti appassionati di calcio: sa

d'oratorio vengono legittimati a fregar­

A

campione e

un

ti.

Poi,

bisogna

presente da

tro sette? Certo, perché è più importan­

end, i genitori li portano via e al diavolo

Perché con

sene.

questi

atteggiamenti

paga e ne risente

Della squadra e dei compagni:

questa non è educazione sportiva, que­

sta è la mentalità da cambiare, è qui che

«La scuola, prima di tutto, e le strutture.

mancano gli organi competenti».

Dove sono? Dove sono gli strumenti per

Oggi funziona il binomio sport-salu­ te?

fare sport? Sono stato negli Stati Uniti

18

ripeto,

famiglie, parte tutto da loro. Perché inse­ apprezzato opinionista televisivo, intergnino ­ ai figli che non sono solo compar­

da

per alcune conferenze: hanno dei cam­

«No, questo è un altro punto sul quale

pus meravigliosi. Prima fai lezione, poi

bisogna lavorare. I pericoli sono sotto gli

percorri 50 metri e sei in palestra o in un

occhi di tutti: gli adulti rinunciano ad una

campo di calcio bellissimo. Da noi questo

sana corsa, a praticare uno sport, forse

non accade: spesso c'è il problema logi­

anche per i costi elevati, per rimanere

stico, bisogna andare a prendere il bam­

incollati al video, e al divano, a seguire

bino a scuola e portarlo agli allenamenti

l'evento di turno. Cosa legittima, ma la

dalla parte opposta della città. E se i

sedentarietà è un bel rischio, o meglio:

genitori lavorano, come fanno? Sono

non fare movimento non è sano».

troppi gli impedimenti e pochi gli investi­

E per i più piccoli?

menti».

«Si corre lo stesso pericolo. La...come si

Crede in una nuova cultura dello sport?

chiama

«lo ci credo, ma mancano le basi, man­

sedia. Non va bene. Per di più in un

quel videogame...(playstation

n.d.r), ecco tiene i ragazzi incollati alla

cano nuovi mezzi. Vorrei vedere più ore

Paese dove

di educazione fisica nel piano didattico,

scuole è snobbata e ridotta a un paio

vorrei vedere più passione negli inse­

d'ore settimanali».

gnanti, anche loro però vanno incentiva­

La domanda è la stessa: chi ha sba-

<TkTììO

l'educazione fisica

nelle


«Mancano le basi, servono più mezzi: a scuola ci vogliono più ore di educazione tisica e più passione negli insegnanti»

«Raccontarlo oggi fa sorridere: Oratorio

Uniti

di Santa Rita, a Torino, con le scarpettine

Divisi da sempre, stavolta Mazzola e Rivera, a sinistra prima di un derby, la pensano allo stesso modo sul momento dello sport. Il popolare Baffo, sarà ancora la "voce" dell'Italia ai Mondiali di calcio

in mano, accompagnato dal papà. Un

ricordo indelebile, come il trasferimento a Milano, cambio di campo: Oratorio di San Lorenzo, quello delle colonne per

intenderci, in pieno centro. Un campetto asfaltato, venti metri per trenta, con i

gradini della chiesa a delimitare il fallo

sei ricco. E i genitori pretendono troppo

laterale, paradossalmente è in quei pochi

dai figli».

metri quadrati che ho imparato a drib­

Un esempio

blare, ho imparato a giocare al calcio».

«Mamme e papà non hanno la cultura

Altri ricordi?

sportiva giusta, fanno giocare i figli in

gliato? E quali soluzioni intravede un uomo di sport come lei?

«Don Giordano, il sacerdote. Prima la

una squadra non perché fa

Messa, la discussione, la catechesi, poi le

bambino, alla sua vita sociale, alla sua

crescita, lo fanno perché vedono in lui

bene al

«L'errore parte dal principio: cattivi piani

chiavi per aprire il campetto. Sport ed

urbanistici, pochi inviti a praticare lo sport

educazione viaggiavano

un

un campione fatto e finito e con lui i

gratuito e senza eccessivo spirito di com­

ambiente sano: nei campi di quartiere e

soldi e il successo facile. Allora fanno di

insieme,

petizione. In una città come Milano, dove

negli oratori non impari solo a vivere,

tutto per insegnarli a scavalcare il pros­

si può fare senza costi eccessivi un po' di

non impari solo ad essere leale ed one­

simo».

movimento? Dove sono i campi di quar­

sto, impari anche a giocare».

Soluzioni?

tiere? Quanto costano le palestre o le

In che senso?

«Negli anni '80 mi occupavo del settore

piscine comunali? La soluzione è maggio­

«Vorrei vedere chiunque giocare in un

giovanile dell'lnter. Facevamo corsi per i

re assistenza sanitaria, maggiore pubbli­

fazzoletto di asfalto con un pallone di

genitori con il supporto di uno psicolo­

cità intelligente, e quindi più soldi per

pezza. Era il 1953, molta confusione,

go, molto istruttivi: come trattare con il

quelle strutture che non solo seguono il

pieno dopoguerra e l'oratorio di San

bambino,

lato ludico ma guardano seriamente al

Lorenzo era una bella isola felice».

sconfitta o una vittoria, come rimanere

mantenimento di un ottimo stato fisico».

Oggi resiste questo concetto: orato­ rio uguale sport pulito

con i

Riassumendo: mettiamo in ordine le responsabilità.

come fargli

piedi per terra.

accettare Insomma,

una

una

stampella importante per la crescita edu­

«Certo, ma gli oratori non sono frequen­

cativa dei ragazzi e anche per quella cal­

l'urbanistica

tati più come una volta. La crisi dei gio­

cistica. Una lezione che spesso serviva

delle grandi città: bisogna lavorare su

vani talenti coincide con la crisi degli ora­

anche ai genitori. Se alleni la mente, alle­

queste quattro componenti, altrimenti

tori stessi e del calcio praticato a livello

ni anche il corpo».

non si arriva da nessuna parte».

amatoriale. Colpa di tutti, delle famiglie,

Oggi invece...

Apriamo il cassettino dei ricordi: come si è avvicinato Sandro Mazzola allo sport?

della scuola, della società in generale. Ci

«Oggi

sono modelli sbagliati. Vai avanti se sei

Quanto investe per queste iniziative? Un bel niente, il problema è questo». K

«Famiglia,

scuola,

sanità,

bravo, fai sport ad un certo livello solo se

la

Federazione

se

ne

frega.


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MARATONETA PER NECESSITÀ E PER PASSIONE Il campione olimpico 2004 è l'ottavo di 11 fratelli. «Mi piacciono le responsabilità: da quando sono nato ho l'istinto individuale. In una famiglia numerosa devi sgomitare con gli altri per avere l'attenzione dei genitori. E naturale ci sia una divisione di affetto e interesse, ma per te è sempre poco» di Riccardo Signori Fotoservizio di Gianni Buzzi ■>

stAilmm

i’


Stefano


r |

he notte quella notte. Che rab-

WlM bia quella quella

notte.

Che Atene

notte. Vero Baldini?

Il tempo

corre, ma resta la foto che non scolora

Conta anche la delusione dei mon­ diali dell'anno scorso a Helsinki? «Ero nervoso,

perché sapevo di non

essere nella condizione di Atene. Una

mai: un ragazzo dagli occhi che scintil­

situazione che ti mette ansia. Eppure

lavano felicità, l'urlo che avrebbe fatto

volevo, credevo di essere competitivo.

invidia a lardelli. Disegno di una immor­

Ho ancora il dente avvelenato, sono

E non

talità conquistata correndo per due ore.

uno a cui

E adesso? Rieccolo lungo le strade del

dimentico la filosofia che mi ha sempre

mondo. A caccia di sensazioni perdute.

condotto: per arrivare a grandi gioie,

Stefano Baldini, com'è la vita da campione?

Allora torniamo all'inizio, ovvero

«Tutto è tornato come prima. Prima di

agli inizi...

piace la rivincita.

bisogna passare grandi sofferenze».

partito

dalle

CSI

Atene. Quando sono in raduno con i

«Sono

compagni non faccio pesare niente. Mi

('Atletica Guastalla. Tutti i più giovani

comporto come se nulla fosse successo.

della provincia sono partiti da lì. Ricordo

Però, quando vado in gara, torno a

le finali nazionali: era un divertimento

ricordarmelo: io sono il campione olim­

perché facevamo i primi viaggetti.

pico. Sento la tensione di dimostrare

Uscite di due-tre giorni: erano festa e

qualcosa.

gita. E poi quella volta in

Molise, a

Campitello

diventato

Dimostrare che

campione per caso».

non

sono

Matese:

gare

sono

con

La lunga maratona da Londra a Goteborg «Sono partito con il piede sba­

personale (2h7'29") perché non

sempre un ritorno e ti avvicina

gliato, a causa di una peritendi-

fotografa la mia dimensione di

alla gente. Gli Europei non sono

nite che mi ha frenato. Ho corso

atleta. Poi ci saranno gli Europei

Olimpiadi o Mondiali, però me li

a singhiozzo e mi spiace perché

in agosto, a Goteborg.

farò bastare...»

non sarò nella condizione che

Nessun'altra gara ti propone

desideravo per il primo appunta­

motivazione e stimoli come quel­

mento della stagione: la marato­

li dati dalla maglia azzurra, nem­

na di Londra, in programma il 23

iprile. Puntavo a migliorare il

... ''

24

meno se guadagni dieci volte

tanto. La Nazionale ti regala


S

«Ho cominciato con il CSI neH'Atletica Guastalla: ricordo le finali nazionaliJ

campione italiano allievi nel cross. Parlo

mezza

mio

sciuto. Penso soprattutto alle balle di

del 1988. Il mio allenatore era Emilio

paese. Sarà la scusa buona per portarli

fieno: mi piace prepararle, guidare il

Benati, che poi era l'allenatore dei miei

a vedermi in diretta»

trattore. Sono il segno della terra che

fratelli maggiori. Più che di un allenato­

È vero che la mamma non la guarda­ va neppure in tv?

cole dimensioni, quando voglio vera­

re, avevo bisogno di un educatore. In

maratona

a

il

Rubiera,

produce. Rubiera è una cittadina di pic­

«Mia mamma mi vede soffrire e non ci

mente ritrovarmi vado a correre a casa

gioco».

sta. Si è decisa solo a guardare la mara­

mia. La chiamo il mio Kenya perché vai

La molla che l'ha indotta a correre?

tona di Atene. Erano giorni

pieni di

libero, senza pensare al traffico. Come

in famiglia

presagi positivi e io sprizzavo sicurezza.

una volta. E quando corro, penso un

siamo undici: sei maschi e cinque fem­

Riunì tutta la famiglia davanti al video.

po' di tutto. Mi organizzo la giornata:

mine. Ed io sono l'ottavo. A 13-14 anni

Da allora mi guarda sempre. E così mio

come fossi alla scrivania in ufficio».

correvo con i grandi e mi difendevo

papà, che è un po' più orso. Ma, sotto

Per compagnia la solitudine...

bene. A 15-16 li mettevo già dietro.

sotto, gli piace. È naturale soffrire quan­

«Lo sport individuale mi ha sempre esal­ tato di più. Mi piacciono le responsabi­

quei

momenti

l'atletica

era

«Emulazione dei fratelli,

solo

un

Facevo un po' di tutto: strada, pista,

do sono coinvolti i figli. Lo stesso effet­

cross. Ma si vedeva l'attitudine per le

to che capita a me con la Juve: se gioca

lità. Correre sapendo che il mio risulta­

distanze lunghe».

male e soffre, spengo la tv. Meglio fare

to diventa il compendio del lavoro di chi

I genitori cosa dicevano?

altro».

mi sta dietro. Da quando sono nato ho

«L'atletica non li ha interessati molto.

l'istinto individuale.

vivo. Ma per quest'anno, a settembre,

Meloni, pomodori, foraggio, balle di fieno: detti così, a cosa la fanno pensare?

ho organizzato i campionati italiani di

«Alla mia terra, ai luoghi dove sono ere-

naturale ci sia una divisione di affetto e

Non hanno mai visto una mia gara dal

In

una

famiglia

numerosa devi sgomitare con gli altri per avere l'attenzione dei genitori. È interesse, ma per te è sempre poco».

Oggi anche Baldini è padre: Alessia ha 5 anni e un papà che ogni tanto emigra in Namibia o altrove per allenarsi e gareggiare. Pesa la lonta­ nanza?

Le grandi Maratone del 2006 2 aprile

Lisbona

9 aprile

Parigi

Rotterdam 16 aprile

Nagano

13 agosto

Goteborg

Campionati Europei

«È il peso più grande. Più grande del

19 agosto

Helsinki____________________

dover dimostrare di essere

24 settembre

Berlino

atleta. Però, a lunghi periodi di assenza,

8 ottobre

Milano

23 aprile

Londra

30 aprile

Madrid

7 maggio

Vienna

14 maggio

Praga

6 giugno

Stoccolma

24 giugno

San Pietroburgo

30 ottobre

25 giugno

Rio de Janeiro

___

5 novembre

2 luglio

Perth

30 luglio

San Francisco

________________

Melbourne________________ —

15 ottobre

_____

*7*7 AÌtofarA

Venezia

Chicago__________________

Dublino____________________ New York

Atene______________________ 12 novembre

lunghe

buon

presenze:

c'è

compensazione. Alessia ha preso tanto

Amsterdam

Toronto____________________ zz ottoore

corrispondono

un

Montecarlo

Tricolore Baldini con la bandiera italiana, come ad Atene e come Gelindo Bordin, campione olimpico a Seul. Qui a fianco, il percorso della maratona di Londra e lo stadio Ullevi di Goteborg

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Italia regina quando si fatica

^Ricordo Bennati, 1 primo allenatore, mprattutto come l'educatore di cui n quegli anni avevo bisogno»

Orgoglio senza pregiudizio, tutto questo avrà attraversato l'animo di chi ha visto Giorgio Di Centa sfila­ re davanti al mondo, sul traguardo della gara dei fachiri dello sci: la 50 km olimpica. Come rivedere Stefano Baldini nella solitudine da me: è brava e tranquilla. Ma non della sera di Atene sui mitici sarà una maratoneta: vuol fare salto in 42,195 km. Hanno impiegato più o lungo. Oltre alla maestra d'asilo e alla meno lo stesso tempo (2h10'55" ballerina». Baldini, 2h.6ì 1 " Di Centa), ma con E la vita privata di Baldini, dopo lo fatiche, motivazioni e storie di vita strappo matrimoniale arrivato alla diverse, come differente è stato il vigilia dell'olimpiade, adesso come modo di vincere. Baldini staccò va? tutti, Di Centa ha risolto la sfida in «Sono un single molto felice». volata. Baldini in volo su due piedi, Dopo Atene è scomparso anche il Di Centa in rush su due sci. I piedi fantasma di Bordin, l'uomo d'oro vanno di motore proprio, gli sci della maratona di Seul? Il sogno da hanno bisogno di una buona scioli­ inseguire adesso qual è? na. Resistenza e voglia di soffrire «No, Bordin non mi ha dato fastidio, come denominatore comune. anche se Lucio Gigliotti, l'allenatore mio Baldini ha visto la gara di Di Centa e di Gelindo, mi diceva sempre: non hai col videoregistratore, perché quella mattina fatto ancora niente perché non sei arri­ Campioni stava correndo una mezza maratona. Si, certo, vato dove è arrivato Bordin. Ora non me In alto, Stefano sul podio di anche lui si è rivisto nel fondista, ma soprattutto lo dice più. Per il vero ho sperato di imi­ Atene insieme con lo nei flash del giorno dopo. I due si sono incontra­ tare Bordin ai Giochi di Sidney: avevo statunitense Keflezighi e il ti nella redazione della Gazzetta dello Sport. «E 29 anni come lui a Seul. Non farcela mi brasiliano Lima. in quei momenti ho visto in Giorgio i miei movi­ lasciò infastidito e deluso. Atene è stata Qui sopra, Giorgio Di Centa menti, il modo di parlare del giorno successivo la liberazione. Avevo la cattiveria man­ alla vittoria quando non sei ancora entrato nella trionfatore a Torino 2006 cata prima». parte del vincitore olimpico. Dicevo le stesse davanti al russo Dementiev e Mai preoccupato dal problema del cose, mi comportavo così. Quando non sei esal­ alH'austriaco Botwinov doping? tato, ma sei caldo come se il giorno dopo ti «Mi sembra che il gap fra attendesse un'altra gara: parli di allena­ "Con le Ali ai Piedi": moltissimi appassio­ doping e antidoping si sia menti da riprendere, ti preoccupi del quo­ nati l'avranno già letto, visto che la prima ridotto. I controlli sono più tidiano. Non sei ancora nella dimensione edizione (13.500 copie) del volume in cui efficaci. Anche se noi atleti del personaggio». Diverso, invece, il modo | Stefano Baldini racconta come ha vinto abbiamo pagato un prezzo di essere in corsa. Nella maratona conta 1 l'olimpiade è andata rapidamente esauri­ distribuire forze e sforzo tentando di fare altissimo ad Atene: due ori ta. «Ho svelato in queste pagine tutti I selezione. Nella "moderna" 50 km, in cui restituiti dopo la cerimonia di premiazione. È il peggio | segreti della mia preparazione per Atene: gli sciatori partono tutti insieme, la tattica le tabelle di allenamento, l'alimentazione, che lo sport possa proporre. ha grande importanza. E qui Baldini ha quali indumenti e quali scarpe indossare, come vincere la Però non voglio gareggiare trovato la vera differenza con la sua mara­ noia, quali esercizi eseguire in palestra, come comportarsi tona. «Anche nello sci c'è lo scontro sin­ pensando che l'antidoping durante una competizione», racconta l'olimpionico nella pre­ golo uomo contro uomo, ma lo sforzo è funziona meglio. Se l'av­ fazione del volume. Per chi vuole cimentarsi sui 42,195 km e diverso. Ho visto che, negli ultimi cinque versario mi sta davanti, non l'ha ancora letto, forse vale la pena comprarlo chilometri, loro erano ancora i venti. Nella credo sia forte di suo. Non (Mondadori, 152pagg. 15 euro). maratona non capita quasi mai». avrebbe più senso correre,

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|<I miei genitori non hanno mai visto una mia gara: quest'anno ne organizzerà lina a Ruhiera, tosi ci saranno»

mi

moto,

piace ogni

auto,

mezzo meccanico:

trattore.

Guido appena

posso, anche se devo fare un chilometro

per andare a prendere il giornale. Tanto, di mio, corro già abbastanza a piedi».

Moto significa Rossi?

anche

Valentino

«Esatto. Finire davanti a Valentino nei

sondaggi di fine anno 2004 è stato uno dei risultati più belli. Rossi è un

punto di riferimento perché dimostra come va concepito lo sport. Quando si mette il casco diventa un cannibale,

pensando che l'altro ha preso la scor­

ma quando tutto finisce torna alla nor­

ciatoia per vincere. Certo, non ho le

malità di un ragazzo della porta accan­

fette di prosciutto sugli occhi».

to. Ci sono lui, Schumacher e pochi

La corsa è un lavoro, ma l'hobby? «Correre veloce, Volevo

cioè

comprarmi

con

una

la

vespa

moto.

dopo

Atene. Invece la prenderò quest'anno. Anche se è uno sfizio pericoloso. In real­

altri così grandi nella dimensione spor­

tiva».

Crede che andrà in Formula uno? «Due-tre anni forse, poi torna sulle moto. Noi tifosi lo vogliamo così». K

Idoli Baldini è un grande appassionato di moto, nonché tifoso di Valentino Rossi: «Deve restare in MotoGp». La Juventus è la sua squadra del cuore: «Quando perde, soffro troppo e spengo la tv»

•oJ

■ Nome: Stefano Baldini Nato a: Castelnovo Sotto (RE) II: 25 maggio 1971 Altezza: 176 cm Peso: 60 kg Studi: diplomato Istituto

Medaglia d'Oro Europei 1998

Medaglia di Bronzo Mondiali 2001 e 2003; Quarto 10.000

Europei 2002: Nono 10.000 Mondiali 1997

Maratone vinte: Roma '98,

Tecnico Commerciale

Budapest '98, Madrid 2001,

Inizio carriera: 1980 Allenatori: Emilio Benati (fino

Atene 2004

al '92); Emilio Benati e Luciano

7'43"14 (1996); 5000m:

Primati personali: 3000m:

Gigliotti (dal '92 al '96);

13'23"43 (1996); WOOOm:

Luciano Gigliotti (dal '96)

27'43"98 (1996); Mezza

Presenze in Nazionale: 21 Squadra: Calcestruzzi

Maratona: 1h00'50" (2000);

Corradini Excelsior Rubiera

Sito Internet: http://www.maratoneti.com/ baldini/home.asp

Principali risultati: Medaglia d'Oro Olimpiade 2004,

Maratona: 2h07'29" (2002).


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L'altra Italia dell'atletica

Il talento di Gibilisco la classe di Schwazer e Howe utto è concentrato in quella settimana prima del Ferragosto. L'atletica azzurra, un po' bistrattata e in decadenza, cercherà oro e incenso ai campionati europei di Goteborg (6-13 agosto). Baldini tirerà il gruppo della gente da medaglia. Più uomini che donne, al contrario di quanto avvenne quattro anni fa a Monaco, dove vinsero medaglie solo le ragazze: Manuela Levorato due bronzi (100 e 200 metri), Maria Guida oro nella maratona e Erica Alfridi bronzo nella 20 km di marcia. La medaglia di bronzo conquistata da Andrew Howe, ai mondiali indoor di Mosca nel salto in lungo, sarà un incorraggiamento per tutti. L'americano d'Italia sarà ancora al centro degli interessi e delle speranze per una replica che lo posizionerebbe nell'album delle certezze. Ancora una volta il plotone italiano punte­ rà sul talento e sulla voglia di rivincita di Giuseppe Gibilisco, l'uomo dei grandi momenti, il magico trapezista del salto con l'asta che, dopo aver conquistato il titolo mondiale e il bronzo olimpico, deve lucidare il pedigrèe un po’ appannato dall'ultima stagione e da qual­ che disavventura: non ultima la mancata qualificazione alla finale dei mondiali indoor. Con lui, i seminatori d'oro della marcia: la novità Alex Schwazer nella 50 km, l'affidabile Ivano Brugnetti nella 20 km,

T

Elisa Rigaudo fra le donne. Nel gruppo delle speranze, in attesa di podio o di consa­ crazione, ci saranno Fabrizio Donato e Magdelin Martinez nel triplo e i saltatori in alto Talotti, i fratelli Ciotti e Bettinelli. La squadra del salto è una delle più affollate, ma finora nessuno ha ottenuto il grande risultato. Stava per farcela Nicola Ciotti, cavallo pazzo, ai mondiali di Helsinki, ma ha bucato al momento decisivo (5°). Se poi Manuela Levorato riuscirà a strapparsi di dosso problemi e acciacchi, chissà non torni il tempo delle medaglie nello sprint: le velociste europee vanno meno forte di una volta. Dietro Manuela, eterne promesse, le martelliste Balassini e Claretti, Antonietta Di Martino, sanatrice in alto ritrovata dopo tanta sfortuna, e un po' di nouvelle vague: la triplista Simona Lamantia, medaglia d'oro agli europei under 23 l'anno scorso, Chiara Rosa pesista e bronzo agli europei under 23. E se sono rose...

Speranze In alto, Andrew Howe, bronzo ai recenti Mondiali indoor di Mosca. Più sotto, Manuela Levorato e Giuseppe Gibilisco. Qui sopra, Magdelin Martinez e Alex Schwazer, bronzo nella 50 km di marcia ai Mondiali 2005 di Helsinki

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Con il Centro Sportivo Italiano in Terra Santa

Da Gerusalemme a Betlemme per la pace Il 27 aprile si svolge la terza edizione della Maratona Giovanni Paolo II, non competitiva di 10 km cui partecipano atleti italiani, israeliani e palestinesi. Le indimenticabili esperienze di chi ha vissuto le precedenti edizioni

PROTAGONISTI

di Danilo Vico

IL PROGRAMMA

al 24 al 29 aprile, sotto le bandiere del CSI,

D

della CEI (Ufficio per la pastorale di tempo libero, turismo e sport) e dall'opera Romana

Lunedì Pellegrinaggi, torna in Terra Santa la terza edizione

24 aprile

de "Gli sportivi italiani in Terra Santa. Ambasciato­

Partenza

ri di pace", un pellegrinaggio che toccherà i luoghi

-

più significativi della tradizione biblico-cristiana. Nella mattinata del 27 aprile il momento più atte­ so, quello sportivo, con il via della Maratona "Gio­

Partenza in aereo da Roma per Tel

Aviv - Trasferimento a Nazareth -

Visita di Nazareth

vanni Paolo II", 10 km non competitiva, da Geru­

salemme a Betlemme, in cui atleti italiani, israeliani

Martedì 25 aprile

e palestinesi correranno insieme portando la fiac­

Galilea

cola della Pace e la bandiera olimpica. Nelle prece­

denti edizioni sono stati numerosi i campioni che

-

Monte delle Beatitudini - Cafarnao

Giovedì 27 aprile Maratona GerusalemmeBetlemme - Maratona - Visita della Basilica della Natività - S. Messa alla Basilica della Natività

Venerdì 28 aprile Gerusalemme - Il Monte degli Ulivi - La Via Dolorosa - S. Messa al Santo Sepolcro

hanno partecipato alla manifestazione. Tra questi,

- Lago di Tiberiade - Visita della

abbiamo ascoltato due grandi protagonisti dello

Basilica ell'Annunciazione

entrambi campioni del mondo e con grandi carrie­

Sabato 29 aprile Partenza

Mercoledì 26 aprile

re alle spalle.

Verso Gerusalemme

- Trasferimento all'aeroporto di Tel Aviv - Rientro in aereo per Roma

sport italiano: Moreno Argentin e Andrea Zorzi,

Dai

loro

racconti

si

percepisce

un'emozione che è bello rivivere insieme.

- Valle del Giordano - Gerico -

Monte Sion - Cenacolo - Il Muro

occidentale

n.b.: il programma potrà subire delle variazioni che saranno comunicate alla partenza.

Quote di partecipazione Quota intera 800,00 euro (+ 25,00 euro di iscrizione) Quota giovani CSI 550,00 euro (+ 25,00 euro di iscrizione) • La quota di partecipazione è all inclusive e prevede viaggio (Roma/Tel Aviv/Roma), vitto, alloggio e visite guidate. • La quota giovani è riservata ai tesserati del CSI fino all'età di 30 anni compresi che ricoprono un ruolo associativo in società sportive o comitato. • Gli iscritti agli albi nazionali CSI hanno diritto ad uno sconto del 10% Per le iscrizioni scarica il modulo online dal sito www.csi-net.it

32

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MORENO ARGENTIN

ANDREA ZORZI

«Corsa speciale in una terra unica»

«È troppo bello: quest'anno ritorno» Nel 2005 sono stato invitato dal CSI a partecipare come testimonial

Il 26 aprile 2004 rimarrà per me una data indimenticabile. In quell'occa­

alla seconda Maratona della Pace in Terra Santa, la corsa tra Betlem­

sione sono stato convocato da un CT speciale, Monsignor Andreatta della

me e Gerusalemme. Gli atleti palestinesi sono partiti insieme a noi

"squadra" Opera Pia Romana, a far parte di un'insolita Nazionale, com­

dalla Piazza di Betlemme e ci siamo uniti

agli israeliani che ci aspet­

posta da atleti di varie discipline per una sfida senza precedenti nella sto­

tavano dietro al muro... Quel muro alto, altissimo, di cemento è il simbolo terribile delle tensio­

ria: una maratona dentro il cuore dell'umanità, a due passi dalla guerra,

ni. In questi ultimi anni la paura è cresciuta a tal punto che qualcuno ha sentito il bisogno di costruire una barriera fisica.

religioni e contraddizioni. Ripercorrere solo con la memoria i luoghi e i volti sfiorati in quella man­

In ogni angolo, a tutte le ore, Gerusalemme ti sbatte in faccia la certez­

ciata di chilometri e di giorni mi emoziona anche a distanza di tempo:

za che quelle persone sono costrette a stare insieme. Questo evento

rivedo lo sguardo incredulo di giovani israeliani e palestinesi, in cerca, alla

lungo un muro di speranza da costruire e sostenere, in una terra culla di

aiuta a ridurre la contrapposizione: forse solo per poco tempo, ma

partenza, di una conferma dell'evento. Era tutto vero, non era un sogno.

miracolosamente questo avviene ed è bellissimo.

Abbiamo percorso insieme la strada che collega Gerusalemme a Betlem­

Tra poco torneremo laggiù ancora più numerosi per ripercorrere le stes­

me, attraverso le insidie minacciose dei check-point, un tratto di realtà

se strade in senso inverso: da Gerusalemme a Betlemme. Alla corsa

illuminato dal riflesso di una luce accesa dalla speranza, una fiaccola

aggiungeremo una partita di volley tra un team italiano, dove gioche­

testimone (di nome, di fatto e di cuore), di una corsa verso un traguardo

rò anch'io, e una selezione di atleti palestinesi ed israeliani.

difficile, ma non impossibile. Il filo spinato ha dovuto cedere il posto alla maratona del dialogo, aperto

e dovranno solo stare vicini, nel volley dovranno necessariamente col­

e scandito dal ritmo dei nostri passi, che insieme hanno dato voce in silen­

la scheda

Se nella corsa, sport individuale, i palestinesi e gli israeliani potranno laborare.

zio alla pace: istanti che hanno donato a tutti l'emozione di

Il risultato del campo sta­

mentre tagliavamo il traguardo con una speranza rinnovata. Il mio augu-

un sorriso,

Migliore al Mondo

volta non conterà gran­

rio è che questa avven­

Andrea Zorzi, classe 1965, è

ché, ma tutti cercheranno

tura si possa ripetere

uno dei grandi del volley italia­

ugualmente di vincere,

anno dopo anno avvici­

-d

no. Nato a Noale, in provincia di

come è nel sacro spirito

nando sempre più que­

r*

Moreno Argentin, classe 1960,

Venezia, si è imposto

dello sport, a qualunque

sto importante traguar­

tn

è stato uno dei più grandi cor-

neH'Americano Padova, esorden­ do in Serie A a 17 anni. È poi

livello. La pallavolo è lo

do. Nella mia vita, ho

rt

ridori ciclisti nelle gare in linea.

sport

per

partecipato a migliaia

Professionista dal 1980 al 1994

passato a Parma, Milano,

eccellenza, dove il singo­

di corse, ma la marato­

ha corso con Sammontana,

Treviso, chiudendo la carriera a

lo non può mai essere

na in Terra Santa è

Gewiss, Ariostea, Mecair e

Macerata, nel '98. Ha disputato

determinante. Sarà l'oc­

stata

Gewiss-Balla. Ha conquistato il

325 partite in Nazionale ed è

casione per costruire qual­

cativa e densa di emo­

Mondiale nell'86, a Colorado

stato uno dei pilastri della squa­

cosa insieme. Sarà l'occa­

zioni: ho visto lo sport

Springs, e in assoluto ha vinto

dra che con Julio Velasco ha

sione per imparare anco­

spogliarsi della compe­

86 corse, tra cui 1 Lombardia,

vinto 2 Mondiali e 3 titoli euro­

ra

pei. Nel 1991 è stato giudicato il

volta a casa con un pez­

nella condivisione di

Freccia Vallone, 13 tappe al

più forte giocatore del mondo.

zo di vita in più!

valori e culture.

Giro e 2 campionati italiani.

e

di

squadra

tornare

un'altra

tizione

davvero signifi­

per

entrare

Re delle Classiche

1 Giro delle Fiandre, 4 Liegi, 3

ShTltìTIÌl? 33


U- : I

§

GABRIELLA PARUZZI

OS

■■■■■■■■

bello delle lacrime

Il

Torino 2006 è stato l'ultimo appuntamento agonistico di una grande protagonista dello sport italiano. «Il giorno dell'addio ho pianto e non me ne vergogno: non bisogna frenare un sentimento che arriva dal profondo». Lascia a 37 anni: «Adesso voglio godermi mio marito e mio papà» di Maria Rosa Quario

PROTAGONISTI

immagine di Gabriella Paruzzi

L

pagne esaltavano la loro capitana, una

gno di piangere, le lacrime sono come

capitana vera, di quelle capaci di dare

un sorriso, se le hai dentro devi tirarle

tutto per la squadra più che per se stes­ italiana se. all'olimpiade è una delle più toccanti

fuori, non puoi, non devi gestire un sen­

che i Giochi torinesi ci hanno regalato.

Che significato hanno per lei le lacri­

go anche per le cose belle, al cinema mi

Per la quasi trentasettenne di Tarvisio si

me?

commuovo,

trattava della quinta medaglia vinta in

«lo sembro una roccia fuori, ma dentro

patetica, forse così è stato a Pragelato

cinque Olimpiadi, il momento era stori­

sono di cristallo. Aggiungerei purtrop­

nella conferenza stampa davanti a tutti i

co e felice e lei non riusciva a trattener­

po, ma non so se sia giusto dispiacersi di

giornalisti, ma quel giorno sentivo che

si: le lacrime sgorgavano mentre le com­

avere qualche debolezza. Non mi vergo­

stava finendo qualcosa

di

in lacrime dopo la medaglia

bronzo

della

staffetta

timento che viene dal profondo, lo pian­

so che

posso sembrare

lasciare il

e

mondo del fondo mi ha fatto davvero

soffrire».

Cosa le ha insegnato lo sport? «È stata la mia più grande scuola di vita.

Per ben 25 anni, mi ha insegnato cosa significano la disciplina, il rispetto per se

stessi e per gli altri, la convivenza, il saper accettare pregi, difetti ed esigen­ ze delle altre

persone.

Fare sport ti

forma il carattere, ti insegna ad accetta­

re le sconfitte più che le vittorie. Nello sport come nella vita non è tutto rose e

fiori,

bisogna

spesso

rimboccarsi

le

maniche, ma certo quando riesci a rea­

gire alle difficoltà e a ottenere quello

che volevi la soddisfazione è impagabi­ le».

Ha avuto una carriera lunga e ricca di gioie, ma ha scoperto di essere una campionessa a oltre 30 anni. Ci

racconti. «È vero, nella mia carriera ho toccato tutti

34 JÌTìMJ

gli

aspetti

positivi

e

negativi.


Ultimi acuti Gabriella Paruzzi, 37 anni, ha chiuso da protagonista sulle nevi olimpiche di Pragelato una carriera da fuoriclasse. Nell'altra pagina, Arianna Follis, Gabriella Paruzzi, Sabina Vaibusa e Antonella Confortóla dopo il terzo posto conquistato nella 4x5 km a Torino 2006

All'inizio non credevo nei miei mezzi,

convivevo con una realtà che mi stava bene, mi piazzavo decentemente, vince­

vo medaglie in staffetta grazie alle com­ pagne ed ero convinta di essere al mio

top. Poi, nel 2001, nelle gare preolimpi­

che di Salt Lake City, sono salita per la prima volta sul podio in una gara indivi­

duale. Mi sembrava di impazzire dalla

gioia, non volevo credere che anch'io, da sola, potessi farcela. Quel giorno mi

si è aperto un mondo davanti, ho capi­ to che potevo fare qualcosa di grande e

ho cominciato a dare di più. L'oro olim­ pico nel 2002 è stato un momento

molto alto,

ma tutto era cominciato

l'anno prima, con un semplice podio di

coppa del mondo».

Qual è stato il suo motto come atle-

A inizio carriera on credevo in me lessa: a 30 anni d capito che anch'io otevo diventare ma campionessa»


La famiglia è stata asilare per la mia rescita: sono Snvinta che da soli ,on si possa ¡ventare grandi»

non una vittoria».

agonistico sento che sto per fare un

salto nel buio, ho idee da realizzare e

«Lo stesso: non mollare mai. Da quando

Qual è stato il momento più brutto della sua carriera?

ho cominciato la carriera ho sempre

«Non ho mai vissuto momenti brutti,

rio al momento è però quello di dedicar­

dovuto lottare e non ho mai mollato,

perché per me anche un 45° posto non

mi all'affetto della mia famiglia. In que­

alla fine sono stata premiata, non avrei

deve essere considerato negativo, se lo

sti anni ho tolto loro moltissimo, mio

ta, quale sarà il suo credo come donna?

mai avrei pensato di poter raggiungere

hai ottenuto dando il massimo. Certo la

marito in particolare è stata la persona

tanto e per questo sono più che appa­

sconfitta in gara non è mai bella, ma io

che ci ha rimesso più di tutti, poi c'è mio

gata. In tanti mi hanno detto che avrei

non l'ho mai presa come una tragedia.

papà,

potuto vincere di più, ma se non l'ho

La vera sconfitta per me è deludere o

godermi un po', almeno ora che posso.

che ha 70 anni e che voglio

tradire una persona, fare del male a

La famiglia mi ha sempre dato sostegno

accetto quello che la vita mi dà, l'impor­

qualcuno che ti vuol bene».

ed è stata basilare per la mia crescita,

tante è sapere di aver fatto il massimo

Cosa chiede al futuro?

perché sono convinta che da soli non si

possibile. L'unica cosa che mi faceva

«L'istinto mi dice che vorrei fare un

possa diventare grandi».

arrabbiare era quando non riuscivo ad

figlio, ma non voglio e soprattutto non

Cosa insegnerà ai suoi figli?

ottenere quello che avevo in mente, che

credo che sarà una cosa automatica.

«Per prima cosa ad amare lo sport, non

poteva anche essere un quinto posto e

Dopo una vita dedicata solo allo sport

c'è nulla di più bello per crescere sani.

fato è

3 §

•”d co 3 u

36

molte aspettative, il più grande deside­

perché

non

dovevo farlo,

io

Nome: Gabriella Paruzzi Nato a: Udine II: 21 giugno 1969 Altezza: 173 cm Peso: 62 kg Stato civile: sposata dal 1999 con

Esordio in Nazionale: 1987 Partecipazioni: 5 Olimpiadi, 16 edi zioni consecutive di Coppa del

Mondo

Ultima gara: Torino 2006 (24 feb­ braio, 30 km, quinto posto)

Alfredo Baron

Albo d'oro: Olimpiadi: Medaglia

Studi: maturità scientifica Campionessa preferita: Deborah

d'Oro 30 km 2002, Medaglia di

Bronzo Staffetta 4x5 km 1992,

Compagnoni

1994, 1998, 2006. Mondiali:

Altri sport praticati: corsa e cicli­

Medaglia d'Argento Staffetta 4x5

smo

km 1991, 1993, 1999. Medaglia di

Sport seguiti in tv: atletica e sci

Bronzo Staffetta 4x5 km 2001,

alpino

2005. Coppa del Mondo: prima

Colore preferito: azzurro Numero: 5 Piatto: gnocchi alla zucca Bevanda: spremuta di arancia Squadra di calcio: nessuna

assoluta nel 2004. Vittorie: 4. Podii

18. Titoli italiani assoluti: 14.

Squadra: C.S. Forestale Sito Internet: www.qabriellaparuzzi.com


La sconfitta in gara on è mai bella, la non è una ràgedia. La vera ¡confitta è tradire hi ti vuole bene»

Longevità Gabriella Paruzzi ha esordito in Nazionale nel 1987. Ha vinto quattro gare di Coppa del Mondo e l'oro olimpico a Salt Lake City 2002, foto a sinistra. In basso, Deborah Compagnoni

Non sarà importante che facciano gare.

Se lo vorranno, gli piacerà, nulla in con­

trario: ma l'importante è che pensino soprattutto

a

giocare e a

Nessuna come lei 5 medaglie in 5 Olimpiadi

divertirsi.

Questo vale per tutti i giovani, a cui con­

Gabriella Paruzzi è entrata in nazionale nel

siglio di non stressarsi, di crescere con

1987 e per molti anni è vissuta all'ombra di

calma in modo naturale, senza fretta».

Stefania Beimondo, sua coetanea, e della

Che ne pensa delle atlete mamme?

più anziana Manuela Di Centa. I primi risul­

«Le ammiro molto, in particolare le fon-

tati di rilievo a livello internazionale sono

diste, perché questo sport non è come

arrivati ai Mondiali della Val di Flemme nel

l'atletica o la scherma per cui basta una

1991: bronzo in staffetta e ottavo posto

palestra. Per allenarsi si è sempre via da

nella 30 km individuale. Nel 1992,

casa,

lo

non

avrei

potuto

fare

la

mamma-atleta, quando partivo soffrivo

all'olimpiade di Albertville, sale ancora sul podio con la staffetta, terza, e ottiene un

a lasciare a casa il mio cane, figuriamo­

nono posto nella 15 km.

ci un figlio! Quando ne avrò uno, farò la

Altre medaglie, sempre di bronzo e sempre

mamma a tempo pieno».

K

con la staffetta, arrivano ai Giochi di

Lillehammer nel 1994 e a quelli di Nagano nel 1998. In coppa del mondo, il primo

piazzamento nelle prime dieci arriva nel 1995, settima nella 15 km di Sapporo. Nel 2001, a Soldier Hollow, sale per la prima

volta sul podio, seconda nella 10 km pursuit, ed è lì che si convince di poter diven­ tare una campionessa.

Passa un anno e sulla stessa pista dello

Utah, Gabriella diventa campionessa olim­

pica nella 30 km a tecnica classica, batten­

l x Gabriella Paruzzi vince la Marcialonga '04

do Stefania Beimondo, pronta al ritiro.

fica generale, cosa che neppure la

Diventata capitana della nazionale femmini­

Beimondo era mai riuscita a fare.

le, nel 2003 la Paruzzi chiude al terzo posto

Nel 2005, ai Mondiali di Oberstdorf, manca

assoluto la Coppa del mondo, dopo aver

la medaglia a livello individuale (è quinta

vinto la prima gara di Dusseldorf, una sprint,

nella pursuit) ma vince un bronzo con la

ma è molto sfortunata ai Mondiali di casa,

staffetta e all'ultima Olimpiade, lo scorso

in Val di Fiemme, dove è due volte quarta e

febbraio, si ripete, sempre con la staffetta,

una quinta. Nella stagione successiva,

mentre da sola chiude al 5° posto la 15 km

2003/2004, partecipa a tutte le gare del cir­

pursuit e la 30 km. Nessuna donna italiana

cuito di coppa, ne vince 3, fra cui la

aveva mai vinto cinque medaglie in cinque

Marcialonga di 70 km, e trionfa nella classi-

diverse Olimpiadi.

ÜTTlITO 37


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I ricordi di Mons. Mazza, cappellano azzurro

Evviva l'olimpiade! Il responsabile sport della CEI promuove a pieni voti Torino 2006: «Grandi gli atleti, gli organizzatori e i torinesi». Le preoccupazioni della Kostner: «Voleva rimanere se stessa, c'è riuscita» Carolina Kostner, 19 anni

di Fabio Pizzul ieci in tutto. È il voto che Mons.

minare per strada per notare la grande

di autocontrollo e di concentrazione asso­

Davvero un momento

lutamente fuori dal comune. La sua sem­

magico per Torino, che spero possa conti­

plicità, la sua capacità di rimanere se stes­

nuare anche nel futuro. Uno dei problemi della Conferenza Episcopale Italiana, asse ­ più grossi è quello di mettere a frutto il gna a Torino 2006. Il massimo dei voti. seme che è stato gettato. La città deve «Sono rimasto entusiasta - ci ha spiegato

so e di rapportarsi in maniera solare con gli

persona». Mons. Mazza ci ha raccontato anche di un

cio turismo, sport e tempo libero

altri mi hanno davvero colpito. Tutto que­

sto gli fa molto onore, come atleta e come

mons. Mazza - di quanto ho vissuto nei

aprirsi ad accogliere una nuova prospetti­

molti giorni passati nel villaggio Olimpico

va fatta di turismo e cultura».

di Torino e in quelli del Sestriere e di Bar-

Tra i personaggi che hanno vissuto l'olim­

piccolo rimpianto, ovvero il non aver potu­

donecchia, così come della capacità orga­

piade da protagonisti, Mons. Mazza riser­

to essere

nizzativa e della sportività dei torinesi che

va

accanto ai fondisti, primo tra

Carolina

tutti quel Giorgio Di Centa che ha conclu­

hanno sopportato di buon grado anche gli

Kostner, la nostra portabandiera. «Caroli­

so come meglio non si poteva Torino

inevitabili disagi». Mons. Mazza parla di Torino come di una

na, con la quale ho parlato a lungo, mi

2006. Gli azzurri di fondo hanno passato

diceva di essere molto serena. Era preoc­

l'intero periodo in uno chalet di Pragelato,

città capovolta, trasformata rispetto ai cli­

cupata della qualità della performance,

lontani da Torino e dai riflettori dei media.

ché tradizionali. Chi ha avuto modo di visi­

ma soprattutto di rimanere se stessa di

«Mi ha impressionato la modestia di Gior­

tare Torino non l'ha mai vista prima così

fronte ai mille occhi puntati su di lei. lo le

luminosa di notte e così vivace nel parteci­

un

ricordo

particolare

a

ho detto di sentirsi libera, come se nessu­

gio, che ho conosciuto molto bene al gio­ chi di Salt Lake City. È la caratteristica dei

pare agli eventi olimpici. «Bastava - rac­

no la stesse guardando. Ho rivisto Carolina

grandi campioni dello sci alpino e nordico

conta il responsabile sport della CEI - cam-

anche dopo la sua prova non certo esal­

in particolare. Essendo fondamentalmente

tante,

ma

l'ho

trovata

dei montanari, sono abituati a mantenere

ugualmente serena, consa­

la giusta misura delle cose e anche nei

pevole che qualcosa non

grandi eventi dimostrano un grande equi­

aveva funzionato ma che

anche questa esperienza la

librio». L'interesse per gli sport della neve, con

cio dedicato allo Sport e al Tempo Libero

farà maturare come atleta

ascolti televisivi al di sopra delle attese, ha

della CEI, è una sorta di recordman olimpi­

e come persona».

sorpreso anche il rappresentante della CEI,

co, pochi possono vantare la partecipazione a 5 olimpiadi esti­

La voce di don Carlo si

che intravede il bisogno di qualcosa che

ve e 2 invernali. Il suo esordio fu a Seul nel 1988. Nativo di

entusiasma al ricordo di

vada oltre il grande calcio. «Gli italiani

Ventanni di Olimpiadi Monsignor Carlo Mazza, direttore dell'uffi­

Bergamo, don Carlo da giovane aveva una profonda passione

Enrico, Fabris naturalmen­

hanno dimostrato che si può essere entu­

per lo sport, che credeva di dover abbandonare con la scelta

te. «Questo ragazzo sem­

siasti di sport cosiddetti minori. C'è nel­

della vita sacerdotale. Evidentemente il buon Dio la pensava

plicissimo,

diversamente ed ecco arrivare l'incarico di direttore dell'ufficio

non ha nulla del campione,

l'opinione pubblica un desiderio di sport puliti e immediati. È una richiesta di sport

modesto,

che

PROTAGONISTI

D

partecipazione.

Carlo Mazza, responsabile dell'Uffi-

Sport Turismo e Tempo Libero della Cei e la promozione, sul

almeno all'apparenza, na­

vero e sano, alla portata di tutti. Un bel

campo, a cappellano degli azzurri alle Olimpiadi e in tutte le

sconde in sè un carattere

segnale per la cultura sportiva del nostro

principali manifestazioni dello sport internazionale.

straordinario, una capacità

Paese».

■>

^hTìtwri

39


PROTAGONISTI

Andalo ha ospitato 1'8° Gran Premio di sci: 550 i partecipanti, selezionati tra gli oltre 12 mila tesserati. Grandi risultati per i Comitati di Reggio Emilia e Valcamonica nello sci alpino e per quello del Trentino nel fondo di Felice Alborghetti 40

z,n W

Italiano, per il terzo anno consecutivo,

■ ggi

Rocca

l'Italia

sa

decide

sciare"

era

se

disputatosi sulle nevi trentine (Folgaria

il

nel 2005, Cavalese nel 2004). Dal 9 al

titolo di un noto quotidiano italiano, che

descriveva,

in

piena

Olimpiade,

quanta fame di medaglia avesse lo sci

12 marzo, il "fuoco olimpico" è stato

rappresentato

dallo

spirito

con

cui

hanno partecipato alle gare i 550 fina­

in

rappresentanza degli

alpino azzurro, nel giorno consacrato a

listi del

SuperGiorgio. Sappiamo tutti come è

oltre 12 mila atleti tesserati nello sci

andata a finire sulla pista del Sestriere.

alpino e nello sci di fondo. La tre giorni

Il giorno dopo, Gianni Petrucci disse:

trentina (neve al primo giorno, un bel

CSI

«Dietro a Rocca e al fallimento dello sci

sole al secondo e un freddissimo e forte

alpino, analizzeremo gli errori e cerche­

vento

remo di valorizzare i nostri giovani scia­

saputo regalare, oltre alle medaglie di

la

domenica

conclusiva),

ha

tori». E di giovani talenti se ne sono

campioni nazionali CSI, intense emo­

visti molti sulle piste innevate di Andalo

zioni e discese tecnicamente impecca­

(in provincia di Trento), in occasione

bili.

dell'8° Gran Premio Nazionale di sci

Le Dolomiti del Brenta, con lo splendi­

alpino e nordico del Centro Sportivo

do paesaggio che offre ('Altipiano della


Il Comitato reggiano dopo la consegna del Trofeo Superteam

Trofeo SUPERTEAM Sci Alpino POS.

PUNTI

RUNN.

9233

5978

1

REGGIO EMILIA

2

VALLECAMONICA

7947

5950

3

UDINE

6802

5705

4

BERGAMO

3950

2843

5

BIELLA

3329

1945

6

TORINO

2101

485

7

VENEZIA

2036

1250

8

VERBANIA

1943

1381

9

CAVA DEI TIRRENI

1619

449

10

AOSTA

1476

561

11

TRENTO

1367

995

12

FELTRE

728

728

13

BELLUNO

466

466

14

PADOVA

408

0

15

CESENA

309

0

16

VICENZA

294

216

17

L'AQUILA

184

0

18

MASSA CARRARA

126

0

CARPI

89

0

19

Raganella, sono state lo scenario delle

COMITATO

veloci. Dopo la ricognizione e una pri­

gare. Le due piste parallele "Selletta" e

ma discesa, gli iscritti sono stati suddi­

"Traliccio", con arrivo a 150 metri di

visi in due categorie, con classifiche

dislivello dai 1900 metri in partenza, il

distinte: una per i Runners, i più abili,

palcoscenico delle diverse prove in pro­

una per gli Sleepers, gli sciatori più

gramma nell'alpino. Le gare di fondo si

"sonnecchianti" tra i paletti dello sla­

sono invece svolte intorno al lago di

lom, ma comunque in gara tra di loro

Andalo.

fino all'ultima prova. Un modo in più

Tre manche di gigante più una di spe­

per appassionare tutti e far gareggiare

ciale hanno decretato i vincitori dei due

tra loro anche i meno preparati atletica-

trofei Runners e Sleepers e del conse­

mente.

guente Trofeo Superteam a squadre per

Risultati alla mano, delle 78 medaglie

Comitati. Il regolamento varato dalla commissio­

Trofeo Runners e Sleepers, un terzo

in palio nello sci alpino, sommando

ne tecnica nazionale di sci del CSI pre­

sono finite a Reggio Emilia, Comitato

vedeva infatti una scrematura nello sla­

vincitore del Trofeo Superteam, come

lom d'apertura tra sciatori più o meno

già nel 2005. La Valcamonica con i

SLEEP.

+ + + + + + + + + + + + + + + + + + +

3255

1997 1097 1107 1383,5

1616

785,5 562 1170

914,5

372

0 0 408 308,5 77,5 184

125,5 89


diversi sci club in pista (Pisogne e Edolo sugli

scudi)

ne

ha

invece

ottenute 16, il comita­ to di Udine 12, di cui 6

delle

Sauris,

del

quali

2

più

pre­

ottenute

nei

metallo

giato,

(4 dal

dall'Ovaro)

Runners. Bene Berga­ mo e Venezia, 5 me­

daglie a testa,

Biella

(4), Aosta (3) Verbania e Torino (2) e infine

Sci Club Bismantova: sono tanti e sono bravi

Trento, Belluno e Fel-

Ha sede a Castelnovo ne' Monti, sull'Appennino

tre con una a testa.

Medaglie Sotto, don Claudio Paganini durante le premiazioni. A destra, alcuni sciatori dello Sci Club Bismantova. Il secondo da sinistra è il presidente Narciso Corbelli, argento negli Sleepers Veterani

Trentini sugli scudi nel

reggiano, laddove il 1° e il 2 aprile sono in pro­

fondo, che quest'an­

gramma le finali nazionali di corsa campestre

no ha assegnato solamente i titoli a squadre.

Dominatrice

assoluta

nella

CSI. Parliamo dello Sci Club Bismantova, ad Andalo la società con più atleti in gara: 60, sud­

prova unica a staffetta, disputata sul

divisi tra sci alpino (50) e nordico (10). Artefice

Laghetto di Andalo è stata la Unione

del successo finale nella classifica superteam per

Sportiva Stella Alpina Carano, tornata a

Comitati (Reggio Emilia nello sci alpino ha con­

casa con ben sei delle nove medaglie in

quistato un terzo delle 78 medaglie messe in

K

palio) due ori e un argento nei Runners e diversi

palio.

piazzamenti negli Sleepers, ha saputo conquista­

re un argento e un bronzo anche nel fondo. Nata nel 1952 con lo sci alpino, la società si

Il "debutto" di don Claudio

dedica anche al nordico agonistico, ma senza scordare il proprio sport d'origine. Negli ultimi anni, grazie ad un buon numero di appassionati,

ha ripreso vigore, lavorando con atleti nelle cate­

Numeri importanti per questo annuale appuntamento, che apre la lunga stagione delle finali nazionali CSI: in Trentino erano 550 gli atleti tra sci nordico e alpino, in rappre­ sentanza di 11 regioni; con più di 100 accompagnatori e 21 comitati rappresentati da 51 Sci Club presen­ ti. Spedizione più numerosa quella dell'Emilia Romagna, ad Andalo con ben 156 atleti, seguita dalla Lombardia (106 sciatori), Piemonte (80) e Friuli Venezia Giulia (55). Il Gran Premio nazionale di sci ad Andalo ha segnato il battesimo per don Claudio Paganini, nuovo consu­ lente ecclesiastico nazionale CSI, che, dopo aver salutato tutti gli atleti nella Messa del sabato sera, ha premiato la domenica quelli giunti sul podio. Curiosa la presenza di due atleti francesi in gara, Daniele Cuccia, classe '63, e Gerarde

gorie: Agonisti, Perfezionamento, Avviamento allo Sci. L'attività svolta si compone di due alle­

namenti settimanali accompagnati da gare domenicali, tutti gli allenamenti sono seguiti da

maestri e collaboratori professionisti. Nel perio­ do natalizio viene svolto un tradizionale corso di 5 giorni di avviamento allo sci, che ha registrato

quest'anno un'affluenza di circa 80 bambini, buona parte dei quali hanno poi proseguito l'at­

D'Elia, classe '73, tesserati nello Ski Fun Club di Cava de' Tirreni. Nel centro storico di Molveno bella serata quella dedicata alla tradizio­ nale Festa delle Regioni, dove con degustazioni tipiche, fornite dai rap­ presentanti dei Comitati di ogni zona d'Italia si è potuto fondere al gusto dell'agonismo sportivo quello del palato e dell'amicizia. Sul podio il gorgonzola del Piemonte, il lardo di Colonnata "sciolinato" dagli skimen di Carrara e lo strudel trentino, che ovviamente giocava in casa.

tività per l'intera stagione. Si tratta di un'attività

che vanta un'ottima organizzazione tecnica e ha da sempre distinto la società in campo regiona­

le e nazionale. La società registra un totale di 25 atleti di età inferiore ai 14 anni, tra cui i due più

giovani in gara nel GP 2006 di Andalo, i gemellini nati nel dicembre '96, Gabriele e Luca

Simonazzi, uniti nella passione per lo sci, divisi dalla fede calcistica. Il primo juventino, il secon­ do milanista. Nel derby in famiglia (la supersfida tra bianconeri e rossoneri è andata in scena pro­

prio nella domenica del Gran Premio CSI) al tra­ guardo sono risultati uno terzo e l'altro quarto

negli esordienti Sleepers, distanziati come le

rispettive squadre calcistiche.

42

ShTiÌO


Trofeo RUNNERS - Classifica Finale

VETERANI Maschi|e

ESORDIENTI Femminile

1 2 3

1 2 3

TONINO Luisella ZERBATO Chiara MELOTTI Miriam

298 Pro Loco Camburzano 290 Hydra Mestre A.S.D. 289 Sci Cai Edolo Ass. Sportiva Dilett.

BIELLA VENEZIA VALLECAMONICA

ESORDIENTI Maschile 1 2 3

MAUROVIC Andrea ARCHETTI Davide PRASSI Yuri

300 Sci Club Sauris A.S.D. 291 Sci Cai Edolo Ass. Sportiva Dilett. 286 Sci Club Pisogne Ass.Sp.Dilett.

UDINE VALLECAMONICA VALLECAMONICA

RAGAZZI 1 2 3

ZILIANI Davide 298 Sci Club Pisogne Ass.Sp.Dilett. DE ANTONI Federico 288 A.S.D. Ovaro Onlus ZUCCOLOTTO Ivan 275 Sci Club Lentiai

VALLECAMONICA UDINE FELTRE

ALLIEVE 1 2 3

LUCCHINI Sharon SELENATI Simona SAVARIS Cristina

298 Sci Club Sauris A.S.D. 283 Sci Club Val Pesarina A.S.D. 283 G.S.Taibon Agordino

UDINE UDINE BELLUNO

ALLIEVI Maschile 2 3

PELLEGRI Matteo TEVINI Matteo SERPIERI Manuel

PITTINO Nicolino GIGLI Gianpietro GIGLI Graziano

MASTER Maschile

281 278 274

CORADAZZI Simone 294 FACHINAT Diego 283 VITALI Nicola 280

A.S.D. Sci Club Monte Nuda Sci Cai Edolo Ass. Sportiva Dilett. Sci Club Bismantova A.S.D.

1 2 3

Sci Club Sauris A.S.D. U.S. Stella Alpina Carano Sci Cai Edolo Ass. Sportiva Dilett.

UDINE TRENTO VALLECAMONICA

300 283 279

A.S.D. Ovaro Onlus Sci Club Pisogne Ass.Sp. Dilett. A.S.D. Ovaro Onlus

1 2 3

MAZZOLA Maxime CAPPUCCI Dario ZANNI Luigi Marco

Alpini Sovere Sci Club Bismantova A.S.D. Sci Club Sauris A.S.D.

BERGAMO REGGIO EMILIA UDINE

Sci Club Sauris A.S.D. A.S.D. Sci Club Roteglia Sci Club Ventasse Laghi A.S.D.

UDINE REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA

MINIGHER Adriano 288 DEBBI Roberto 280 TACCONI Gabriele 273

CATEGORIA GIOVANILE FEMMINILE STAFFETTA

3

1

300 U.S. Tremonti-Vione Ass. Sportiva 291 A.S.D. Ovaro Onlus 283 Hydra Mestre A.S.D.

3 VALLECAMONICA UDINE VENEZIA

CRITERIUM Maschile 1 2 3

NEGRINI Fabio 300 PODESTÀ Maurizio 288 SCHNEIDER Silvano 283

SEGHEZZI Elisa STELLA Lara VENTURA Lara SAVIOLO Elisabetta LAZZARI Sofia VARESCO Arianna

Stella Alpina Carano

15'40"8

Stella Alpina Carano

17'03 "7

Stella Alpina Carano

17'29"5

CATEGORIA GIOVANILE MASCHILE STAFFETTA UDINE VALLECAMONICA UDINE

CRITERIUM JUNIORES SENIORES Femminile PEDROTTI Chiara SPINOTTI Alessia ZERBATO Elena

REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA VERBANIA

SENIORES Maschile

2

1 2 3

Sci Club Bismantova A.S.D. Sci Club Bismantova A.S.D. Virtus Crusinallo

ADULTI Maschile

1

ADULTE MASTER VETERANE COLLINASSI Paola PRASSI Manuela GRESSANI Paola

298 296 278

GIUDICI Enrico GREGORITìziano VILLARAGGIA

1 2 3

2

1 2 3

UDINE A.S.D. Ovaro Onlus A.S.D. S.C. Lupi - Amorotto Civago REGGIO EMILIA A.S.D. S.C. Lupi - Amorotto Civago REGGIO EMILIA

Classifiche SCI Nordico REGGIO EMILIA VALLECAMONICA REGGIO EMILIA

JUNIORES Maschile 1 2 3

300 294 276

294 Sci Club Rongai Pisogne A.S.D. VALLECAMONICA 290 A.S.D. S.C. Lupi - Amorotto Civago REGGIO EMILIA 290 Alpini Sovere BERGAMO

PEVERATO Nicolò LAZZARI Tommaso EUFEMI Marco ROVATTI YURI GUIDETTI Nicola CARASSI Samuele

Stella Alpina Carano

15'19"3

Bis Mantova

15'24"4

Bis Mantova

16'00"8

CATEGORIA ASSOLUTA MASCHILE STAFFETTA 1

2 3

MARTINELLI Matteo MARTINELLI Luca BATTISTI Martino PETERLINI Maurizio DELVAI Edi DEMATTIO DIEGO

Stella Alpina Carano

18'22"1

Polisportiva Novaledo

19'22"!

Stella Alpina Carano

19'57 "2

5kTÎ[THÎÏ8

43


o

PROTAGONISTI

ESTEBAN CAMBIASSO

Il centrocampista argentino è un idolo per i tifosi dell'lnter. «I miei genitori mi hanno insegnato a prendere decisioni importanti fin da piccolo, sono cresciuto responsabilizzandomi velocemente». Poteva diventare un giocatore di basket come il papà. «Mi hanno fatto scegliere: ho preferito il calcio» di Nicola Calathopoulos 44

SkTìM!


Il

l»J|B no scarto del Reai Madrid, questo

Gigante

Esteban

Cambiasse) è diventato fin dal primo giorno un punto fisso nell'lnter di Roberto Mancini. Per l'allenatore e I tifosi è uno degli insostituibili

pensavano

molti

di

Cambiasse quando è arrivato in Italia. Oggi quello scarto è uno dei giocatori dal rendimento più alto del campionato, un

leader in campo e fuori, un punto di riferi­ mento per i compagni, un pupillo dei tifo­

si. Bravi i dirigenti dell'lnter a vedere in lui

il campione, ma quelli del Reai...

«Il calcio mercato è pieno di storie come la

pensa solo alle macchine e

mia. Non mi sento uno bocciato dal Reai

alle donne, insomma uno

Madrid, ma uno che gioca in una delle

stupido senza valori.

squadre più grandi del mondo. Una socie­

sono

tà meravigliosa, una famiglia. Sono con­

generalizzare è sbagliato. E

anche

quelli,

Ci ma

tento che, prendendomi, abbiano fatto

poi ognuno della sua vita

anche un affare».

fa quello che vuole».

I tifosi la adorano, eppure lei è un gio­ catore poco appariscente: come se lo «Sono competenti, ogni ruolo ha le sue

Come Maradona, il più grande calciatore argen­ tino di tutti i tempi: cosa ha rappresentato per

esigenze, il mio non richiede colpi a sensa­

lei?

spiega?

zione. I tifosi mi vogliono bene, lo sento in

«Un motivo d'orgoglio. È

campo, me ne accorgo quando li incontro

argentino, è stato il più

in giro per Milano. Hanno capito che fac­

grande di tutti, difficile che

cio tutto quello che posso per la squadra».

ne nasca un altro così».

Lei è arrivato in una squadra piena di campioni, come ha fatto a integrarsi immediatamente?

E per quello che faceva fuori del campo?

«Il percorso è uno solo: lavorare con tran­

per quello che fa in campo.

quillità, avere la consapevolezza delle cose

Chi ci dà il diritto di dare giudizi sul resto?

«Un calciatore va giudicato

e dei ruoli, non essere sopra le righe. Il vero

In base a cosa possiamo dire cosa è giusto

segreto è sapere che il calcio non è il ten­

o cosa è sbagliato?».

nis ma un gioco di squadra e per la squa­

In base ai valori morali, per esempio...

dra devi sudare e soffrire».

«lo sono religioso e credo di avere dei valo­

C'è amicizia nel mondo del calcio o si è solo compagni d'avventura. Lei ha

ri morali forti. Ma non mi sento lo stesso in

amici calciatori?

Chi glieli ha trasmessi questi valori, i suoi genitori? Cosa rappresentano per

«Certo che c'è l'amicizia nel calcio, io ho tanti amici in questo mondo. È un luogo

comune quello del calciatore ricco che

grado di giudicare la vita degli altri».

lei? «Tanto, tutto. I genitori sono fondamenta­

li, i miei sono stati determinanti per la mia

vita e di conseguenza per la mia professio­ ne. Papà Carlos giocava a basket, ad alto

Il talenta e la fortuna ervono ma non astano: il sacrificio fondamentale ler imporsi nello port e nella vita»

livello. E probabilmente gli sarebbe pia­

ciuto che anch'io lo avessi fatto. A3 anni ero già in palestra, con i miei fra-

। à

felli. Però poi mi hanno fatto scegliere: mi hanno abituato fin da picco-

lo a prendere le decisioni. Mi sono

sentito responsabile delle mie scelte senza sentirmi

mai

solo. Abbiamo condiviso le

£

cose più importanti, l'in-

segnamento

di

mio

padre è sempre stato

ÌhTlÌWTS 45


CALCIO

Germania 2006

IL 9 GIUGNO COMINCIANO I MONDIALI GIRONE A Germania Costa Rica Polonia Ecuador

GIRONE G Francia Svizzera Corea del Sud Togo GIRONE H Spagna Ucraina Tunisia Arabia Saudita

GIRONE B Inghilterra Paraguay Trinidad e Tobago Svezia

GIRONE C Argentina Costa d'Avorio Serbia-Montenegro Olanda

GIRONE F Brasile Croazia Australia Giappone

GIRONE D Messico Iran Angola Portogallo

GIRONE E 12 giugno - ore 21.00 - Hannover

Italia-Ghana

17 giugno - ore 21 .00 - Kaiserslautern

Italia-Usa

12 giugno - ore 21.00 - Gelsenkirchen

17 giugno - ore 18.00 - Colonia

Usa-Rep. Ceca

Rep. Ceca-Ghana

22 giugno - ore 16.00 - Amburgo

Rep. Ceca-ltalia 22 giugno - ore 16.00 - Norimberga

Gnana-Usa

LE ALTRE DATE

OTTAVI DI FINALE 24/25/26/27 giugno QUARTI DI FINALE 30 giugno/1 luglio SEMIFINALI 4/5 luglio Dortmund/Monaco

FINALE 3° POSTO 8 luglio Stoccarda FINALE 9 luglio Berlino

Al Mondiale per battere il Brasile «Abbiamo le stesse ambizioni di Brasile e Italia, cioè vincere il mondiale»: non ha dubbi Cambiasse sul ruolo della Nazionale argentina ai prossimi mondiali in Germania. E sembra non aver­ ne José Pekerman l'allenatore di una selezione destinata a suscitare polemiche. Pekerman ha puntato tutto su quei gioca­ tori che con lui hanno vinto il mondiale under 17 e che oggi sono diventati grandi: Sorin, Riquelme, Cambiasse, appunto, e su quel gruppo di piccoli fenomeni ha costruito la squadra (aggiungendoci il nuovo idolo del Barcellona, Messi). C'è Crespo, solo perché in quel ruolo non ci sono alternative, ma soprattutto non ci sarà Veron. È questa la pietra dello scandalo, il motivo che sta scatenando in Argentina critici e tifosi. Pekerman non ha mai avuto feeling con il fuoriclasse dell'lnter e ha deciso che può fare a meno di lui. Se vincerà, bene; in caso contrario dovrà continuare la carriera lontano dal suo Paese. Su questo argomento, Cambiasse non ha voglia di discutere: lui di Pekerman è il colonnello in campo e deve rispettarne le deci­ sioni. Certo, regalare il Veron di questa stagione agli avversari, non sembra un'idea particolarmente geniale. La rivalità con il Brasile anima i mesi che precedono il grande evento. Le sfide tra le due potenze sudamericane hanno fatto la

46

mTÎKÏ

storia del calcio e i confronti si sprecano

*

anche questa volta. ?T i «Loro sono fortissi­ mi», dice Cambiasso, «ma non è mai esistita IL , una squadra imbattibile». Gli argentini si sentono competitivi, J partiranno senza i favori del prono­ stico, cercheranno di venire fuori ■ alla distanza. Esattamente il contrario di quello che dovranno fare i loro avversari di sempre, costretti a uscire subito allo scoperto. Insomma la sfida mondiale è stata lancia­ ta ed è una sfida senza rete: contro il gran­ de Brasile, contro i cugini italiani, i maestri inglesi o i padroni di casa della Germania, ci sarà un manipolo di giovani di belle speran­ ze, con un grande futuro davanti o una vita tutta in salita.


quello di fare le cose in allegria. Ti riesco­

no meglio e sei più disposto a sacrificarti».

Sua moglie? «Sono stato fortunato ad averla scelta!».

Questa è bella.... Non avete ancora figli, se li avrete consiglierà loro di fare i calciatori? «Farò come ha fatto mio padre con me: farò scegliere a loro. Non ho niente in con­

trario».

Ha nostalgia dell'Argentina?

[(L'ambizione non deve accecare: per raggiungere gu obiettivi bisogna essere disposti a molto ma non a tutto»

«A Milano sto benissimo ma quella è la

Cosa le piace e cosa no del suo carat­ tere? È un impulsivo? «Impulsivo?

Cerco di

ragionare senza

sacrificare l'istinto. Significa cercare l'equi­ librio perfetto e non sempre è facile. Ci provo».

Momenti di sconforto? «Come tutti, si superano con la forza inte­

riore e con l'affetto di chi ti sta vicino».

Cosa significa per lei vestire la maglia

della Nazionale? «È una cosa speciale, lo ho giocato in

quasi tutte le rappresentative dai 14 anni

mia terra, là ci sono le mie radici, i miei tutti i programmi e gli eventi sportivi.

in su, la Nazionale è la mia casa. Noi

Quali sono le differenza tra l'Italia e ('Argentina per chi fa il suo mestiere?

Adoro tutto lo sport, non solo il calcio».

argentini abbiamo un alto senso di appar­

Il calcio è talento, fortuna o sacrificio?

tenenza. La bandiera, la nazione, tutte

«Non tante, il 70% della popolazione

«Il talento e la fortuna servono ma arriva­

quelle cose che per molti, oggi, contano

argentina discende da

no dal cielo. Il sacrificio è fondamentale ed

poco, per noi sono importanti».

amici d'infanzia, i miei affetti. "

italiani. Siamo

Ultima domanda: è contento della sua

molto simili. E il calcio è molto importante

è l'unica cosa che puoi

anche laggiù, c'è la stessa passione».

quanti calciatori non hanno visto nascere i

Ci tornerà?

propri figli perché erano lontani, perché

«Molto. Sono un privilegiato e cerco di

«A giocare non so, è difficile, certamente

stavano giocando?».

meritarmi questi privilegi».

ci tornerò a vivere».

Quanto conta l'ambizione?

mettere tu. Sa

Cosa fa nel tempo libero?

«Molto, nel calcio come nella vita. Per rag­

«Ne ho poco (ride), sono un tipo tranquil­

giungere gli obiettivi bisogna essere dispo­

lo, sto a casa con mia moglie, i miei paren­

sti a molto ma non a tutto».

ti. Leggo, guardo la televisione. Seguo

I consigli le piace darli o riceverli?

vita?

Nome: Esteban Matias Delau C

Cambiasse

•g g

Nickname: Cuchu Nato a: Buenos Aires II: 18 agosto 1980 Altezza: 177 cm Peso: 78 kg Ruolo: Centrocampista Squadra: Inter Squadre Precedenti: Argentinos

«Sono giovane, mi piace sentire chi ha fatto le cose prima di me e fare tesoro di

Affare

quello che mi dice. Pensare di non aver

Cambiasse ha lasciato il Reai Madrid nell'estate del 2004 a parametro zero. Ha scelto l'Inter dove gioca con Adriano

bisogno degli altri è da presuntuosi. Se poi qualcuno mi chiede un consiglio glielo do volentieri».

K

Juniors, Real Madrid B, Independiente,

River Piate, Real Madrid

Albo d'Oro: In Argentina: Torneo di Clausura (2002). Nel Real Madrid:

Liga (2003), SuperCoppa d'Europa (2003), Coppa Intercontinentale

(2003), SuperCoppa di Spagna (2004). Nell'lnter: Coppa Italia (2005)

SuperCoppa di Lega (2005). In Nazionale: Coppa America Under 20 (1997 e 99), Mondiale Under 20 (1999)

Sportivo preferito: Michael Jordan

Film: Hero Attore: Fabián Gianola Attrice: Cecilia Roth Cantante: Luis Miguel Piatto: pollo all'arancia Bibita: gassosa Città: Buenos Aires Sito Internet: www.chucu.com

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DERBY CALCIO

TENNIS MONTECARLO

Milan vs Inter: i rossoneri (Adriano e Stam nella gara dell'andata) cercano il riscatto dopo la sconfitta dell'andata

Il Principato ospita uno dei più prestigiosi tornei sulla terra rossa, finale il 23 (lo scorso anno Rafa Nadal sconfisse in finale Guillermo Coria)

FORMULA 1 GP SAN MARINO Appuntamento all'autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per uno dei classici del Mondiale (Schumacher cerca la rivincita dopo il deludente 2005)

MOTO ISTANBUL Quarto Gran Premio della stagione: si corre a Istanbul, una delle ultime piste entrate nel calendario mondiale (Colin Edwards è il compagno di Valentino Rossi sulla Yamaha ufficiale)




CARD Angelo Peruzzi nato a Viterbo il 16 febbraio 1970 Sport: calcio Squadra: Lazio Ruolo: portiere Albo d'oro: 3 scudetti (1995,1997,1998), 1 Champions League (1996), 1 Coppa Uefa (1993), 1 Coppa Intercontinentale (1997), 1 Supercoppa europea (1997), 3 Coppe Italia (1991,1995, 2004), 3 Supercoppe di Lega Debutto in Nazionale: 25-3-1995 Italia-Estonia 4-1 Angelo Peruzzi cresce nelle giovanili della Roma, con cui esordisce in serie A il 13 dicembre 1987. Dopo una stagione in pre­ stito al Verona torna in giallorosso, ma incappa in una squalifica perché trovato positivo all'antidoping. Rompe con la Roma e nel 1991 è acquistato dalla Juventus: dal campionato seguente diviene titolare. Un'ascesa irresistibile che lo porta anche in Nazionale, dove diviene titolare nel 1995. Nel 1999 Lippi lo vuole all'lnter: solo un anno e Peruzzi torna nella capitale, stavolta alla Lazio.

la, viene mandato a fare esperienza con Padova, Alzano Virescit e Chievo. E' a Verona che si afferma dimostrando nel campionato che porta i gialloblù in serie A le doti che lo rendono un interprete moderno del ruolo di centrocampista. Dopo un altro anno, viene richiamato al Parma, dove disputa da protagonista due campionati e riesce a entrare nel giro della Nazionale. Nell'estate del 2004 viene ceduto al Palermo.

CARD

CARD

il 17 settembre 1977 Sport: calcio Squadra: Roma Ruolo: centrocampista Debutto in Nazionale: 20-11-2002 Italia-Turchia 1-1

Vincenzo laquinta nato a Crotone il 21 novembre 1979 Sport: calcio Squadra: Udinese Ruolo: attaccante Debutto in Nazionale: 30-3-2005 Italia-Islanda 0-0

Simone Perrotta si è affermato giovanissi­ mo nella Reggina, dove ha disputato tre campionati di serie B da titolare. Nel 1998 è giunta la chiamata della Juventus, ma Perrotta raccoglie solo una manciata di pre­ senze per poi essere ceduto, l'estate seguente, al Bari, dove ha disputato due stagioni positive in serie A. La definitiva consacrazione è arrivata nel Chievo di Del Neri, di cui è divenuto uno degli elementi fondamentali del centrocampo. Nel novem­ bre 2002 arriva la prima convocazione in Nazionale. Dopo tre annate convincenti, Perrotta è stato acquistato nell'agosto 2004 dalla Roma.

La carriera di Vincenzo laquinta si identifica con l'udinese, l'unica società di serie A con cui ha giocato finora. In Friuli è però appro­ dato dopo aver raccolto esperienza nei campionati minori, tra Reggiolo, Padova e Castel di Sangro. Nell'estate del 2000 l'ap­ prodo a Udine, dove gradualmente ha otte­ nuto sempre più spazio (di anno in anno le sue presenze sono sempre cresciute). Dopo aver segnato 7 reti nella serie A 2002-2003, laquinta è esploso la stagione successiva, firmando 11 reti e migliorandosi ancora nel 2004-2005, salendo a quota 13: inevitabile, a quel punto, la convocazione in Nazionale. Con la maglia azzurra ha debuttato nel marzo 2005.

Simone Perrotta nato ad Ashton (Gran Bretagna)


di cerna

Enrico Fabris Nato ad Asiago (VI) il 5 dicembre 1981 Sport: pattinaggio di velocità Società: Fiamme Oro Albo d'oro: 2 ori nei 1500 m. e nell'inse­ guimento a squadre aU'01impiade(2006), bronzo nei 5000 m. all'01impiade(2006), 1 titolo europeo allround (2006), 3 titoli ita­ liani assoluti (2004, 2005, 2006).

Giorgio Di Cento Nato a Tolmezzo (UD) il 7 ottobre 1972 Sport: sci di fondo Società: Carabinieri Albo d'oro: 2 ori nella 50 km individuale e nella staffetta 4x10 km all'01impiade(2006),

1 argento nella staffetta 4x10 km all'olimpiade (2002), 1 argento nella 2x15 doublé pursuit al Mondiale di Oberstdorf (2005), 7 titoli italiani Sito: www.giorgiodicenta.it

sito: www.enricofabris.com Enrico Fabris è il primo italiano ad aver con­ quistato una medaglia olimpica nella storia del pattinaggio. Per la verità, ne ha conqui­ state addirittura tre a Torino 2006: il bronzo nei 5000 metri, l'oro nell'inseguimento a squadre, un altro oro nei 1500 metri, la sua specialità. Nato ad Asiago il 5 ottobre 1981, comincia a pattinare da ragazzino nella Sportivi Ghiaccio Roana, che lascia dopo sedi­ ci anni per le Fiamme Òro. La vittoria numero uno risale al 1989 nei Primi Sprint: dal 1996 Fabris comincia l'irresistibile ascesa che lo porta a conquistare titoli italiani (tre juniores e tre assoluti), stabilire primati e infine esplodere nel 2006 col trionfo nel'Europeo e all'olimpiade.

Fino a febbraio, Giorgio Di Centa era "sem­ plicemente" il fratello di Manuela, una delle più grandi atlete dello sport italiano. I due straordinari ori conquistati a Torino 2006 - il primo nella staffetta, il secondo nella massa­ crante 50 km - gli hanno fatto guadagnare uno spazio speciale nella storia del fondo. Di Centa fa parte del giro delle Nazionali dal 1988 e l'anno seguente entra nel corpo dei Carabinieri: nel 2002 conquista l'argento nella staffetta 4x10 ai Giochi di Salt Lake City. Deve poi attendere il 2005 per tornare sul podio in una grandissima competizione, fino alla definitiva consacrazione di Torino 2006.

■RD Gerda Weissensteiner Nata a Bolzano il 1 marzo 1969 Sport: slittino e bob Società: Guardie Forestali Albo d'oro: nello slittino, 1 oro all'olimpiade (1994), 1 oro al Mondiale (1993), 1 argento al Mondiale (1989), 2 bronzi al Mondiale (1995 e 1996), 3 Coppe del Mondo (1988,1993 e 1998), nel bob, 1 bronzo nella prova a due all'olimpiade (2006) Gerda Weissensteiner ha disputato a Torino 2006 la sua sesta Olimpiade, a conferma di una straordinaria longevità sportiva. Ultima di otto fratelli, comincia a gareggiare nello slittino a sette anni e via via si rende prota­ gonista di una carriera strepitosa che la porta ai vertici tra il 1993 (Mondiale) e il 1994 (Giochi di Lillehammer). Dopo Nagano 1998 abbandona l'attività agonistica e diventa allenatrice: ma nel 2001 ci ripensa e si dedica al bob a due, prima con Antonella Bellutti (a sua volta ex ciclista), quindi con Jennifer Isacco. Dopo una serie di ottimi risultati, vince a Torino la medaglia di bron­ zo nella sua ultima gara ufficiale.

Armin Zoeggeler Nato a Merano (BZ) il 4 gennaio 1974 Sport: slittino Società: Carabinieri Albo d'oro: 2 ori nell'olimpiade (2002 e 2006), 5 ori nel Mondiale (1995,1999, 2001, 2003 e 2005), 2 ori nell'Europeo (1994 a squadre e 2004), 1 argento all'olimpiade (1998), 1 bronzo all'olimpiade (1994) Armin Zoeggeler è una delle leggende dello slittino mondiale: a Torino ha conquistato la quarta medaglia olimpica consecutiva, seconda d'oro. Comincia lo sport che l'avrebbe reso celebre quando ha 7 anni e per necessità, ovvero per andare a scuola sulle strade ghiacciate dell'Alto Adige. La passione si abbina con i risultati. Nel 1993 vince il Mondiale juniores: due anni più tardi inaugura la lunga serie di successi in Coppa del Mondo e ottiene il primo di cin­ que titoli mondiali (nessuno ha saputo fare altrettanto), dimostrando tecnica e freddez­ za straordinarie che lo hanno portato all'en­ nesimo trionfo nei Giochi di Torino 2006.


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RUGBY

NUOTO MONDIALE A Shanghai si disputa il Mondiale in vasca corta. Per gli azzurri (Filippo Magnini, iridato 2005 nei 100 si) la possibilità di confermarsi ad alto livello

La Benetton Treviso (in primo piano Alessandro Troncon, dal prossimo anno al Clermont Ferrand) ospita rOvermach Parma: scontro di vertice quasi al termine della regular season

CICLISMO ROUBAIX La classica del pavé è riservata ai fachiri della bicicletta: Tom Boonen vinse nel 2005 davanti a Hincapie e Flecha

DERBY BASKET Vidi Vici vs Climamio ovvero Virtus contro Fortitudo (Sani Becirovic al tiro): la città culla del basket italiano si divide


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CIRO FERRARA

PROTAGONISTI

«La mia vita tra Vialli e Maradona» L'ex difensore è appena tornato in Nazionale: sarà il vice-Lippi al Mondiale tedesco. «Luca è il migliore amico che mi sono fatto in campo, a Diego mi legano gli affetti più autentici» di Marco Bernardini

F

errara, al cinema c'era l'uomo MI che visse due volte. La sua sto­ ria, umana e professionale, va ben oltre quel film.

ex colleghi che ancora gioco, mi procura­

di veri sono sepolti là e sempre lo saran­

no una sofferenza incredibile. A livello fisi­

no».

co, intendo. Eppoi, anche con la testa

E Torino, con la sua Juventus?

ormai sono fuori».

«Il mio ufficio. L'ho sempre definito a quel

«Ha ragione. Si può vivere ben più di due

modo. Ma lavoro e passione, alla fine si

volte, lo l'ho fatto almeno tre. Comunque,

C'è chi avrebbe scommesso una cifra su di lei allenatore.

sono ancora a lavori in corso per la terza».

«E avrebbe perso. Vede, per quel tipo di

Sicché adesso posso dire di aver vissuto

Ha lasciato il campo, ma non il calcio.

ruolo occorrono due cose ben precise:

due volte giocando in due grandi città e

«In campo non ci potrei più stare e neppu­

vocazione ad una certa santità e propen­

per due grandi squadre. La mia terza vita è

re vorrei. Quelle poche partite, tra amici ed

sione al masochismo. Due, diciamo così,

appena cominciata e pendolerà tra queste

qualità

che

non

mi

possono trasformare anche in amore.

due realtà».

sua

Ha mantenuto un amico vero del mondo del calcio giocato?

«A Napoli, dunque. A

amico frequentato in tutti gli anni della

Maradona. Al giorno

mia professione. E dire che, prima delle

appartengono».

Torniamo alla prima vita.

«A parte Diego, direi Vialli. Il migliore

del primo scudetto. Gli

partite come avversari, nemmeno ci salu­

affetti autentici e i ricor-

tavamo».

Sarebbe l'allenatore giusto per la

Juve?

54

SkTIIO

Avversari

«Lo sarebbe per ogni tipo di grande squa­

Grandi amici, compagni del Napoli dei due scudetti, qui Maradona e Ferrara sono rivali in Italia-Argentina 0-0 del 21 dicembre 1989

dra».

I due avversari che l'hanno messa in difficoltà più di tutti gli altri. «Senza dubbio Gullit e poi Montesano dell'udinese, uno che non mi faceva mai vedere palla».

Un ricordo dell'Avvocato.


¡Nella Nazionale li Lippi mi toglierò n panchina e soddisfazioni che ni sono mancate [uando giocavo» Un capitano più vero di una fascia al braccio C'era soltanto un capitano. Si chiamava

Giacinto Pacchetti e a quel modo, "mon

capitain", appunto si rivolgeva a lui un

grande della letteratura e del giornalismo come Giovanni Arpiño. Così Pacchetti finì

per essere anche il protagonista indiscus­ so di un romanzo, "Azzurro tenebra",

scritto da Arpiño e "riscoperto" nello scorso numero di Stadium. Arpiño è stato un mio buon maestro oltreché un caro

amico. Questo però ha ben poco a vedere

con il fatto che, per tutto il tempo in cui ho avuto modo di frequentare il Ciro Ferrara giocatore, ho sempre amato chia­

marlo il mio capitano. Lui che la fascia la

indossava, nel Napoli, solamente quando Maradona era malato oppure, nella Juve,

quando prima Baggio e poi Del Piero erano indisponibili per via di qualche acciacco.

Eppure lo stesso Marcello Lippi, che ora lo

ha rivoluto con sé in nazionale, lo ha sem­

pre considerato, sia nel Napoli sia nella

Juventus, come un prolungamento di se stesso soprattutto a livello mentale e cari­

smatico. In effetti, personaggi e persone

come Ciro Ferrara hanno sempre rappresen­ tato un'autentica rarità per il mondo del pallone e, oggi, addirittura paiono i compo­

nenti di una razza in estinzione come i panda o come i leoni bianchi. Unici persino,

per la loro capacità di anteporre, sempre e in ogni caso l'uomo al campione, vanno difesi e salvaguardati come un bene prezio­

sissimo. Loro, come Ciro Ferrara, che sanno insegnare ai ragazzi come e perché per

essere capitani non basta indossare una fascia intorno al braccio destro.

m.b.

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CALCIO

Quanto è grande il cuore di Ciro

Ferrara? «Né più e né meno di quanto deve essere grande il cuore di un uomo in generale. Se

poi quell'uomo è anche padre, allora è possibile dire che la vastità si fa necessaria­ mente più sensibile rispetto alla norma».

È il suo caso, dunque? «Mio e del mio compagno e amico Fabio Cannavaro con il quale ho diviso, per un

certo tempo, le gioie e gli affanni del cal­ cio giocato e con il quale ora condivido

altro tipo di avventura».

Sta forse parlando della vostra Fondazione istituita a favore dei bam­ bini in difficoltà di Napoli e di tutta la regione campana? «Esattamente

quella.

La

I miei figli hanno Quali sono le finalità principali del ene in mente vostro impegno? «Molto pratiche e tutte mirate al sociale. Il he la vita non protocollo firmato con Bassolino, per esempio, ci ha permesso di fare in modo quella senza che in ventuno circoscrizioni della città venissero piazzati, all'interno di strutture rohlemi di uno spot adeguate e all'aperto, un certo numero di canestri per il basket. Una formula all'ame­ ubhlicitario» ricana, come quella che si vede nei film Campania è la nostra terra».

S

dove per le strade di New York i ragazzi

giocano a pallacanestro in campi sui quali si affacciano le case. I ragazzi di Scampia e

di Secondigliano, zone difficili di Napoli,

adesso fanno così».

Fondazione

Cannavaro-Ferrara, definita a quel modo intanto per rispetto dell'ordine alfabetico e «Mi parlava sempre di Agnelli

l'amava

Napoli.

davvero.

Così

Gianni come

poi perché ci sembrava che suonasse bene, in maniera molto musicale».

Il suo poster ideale?

Perché soltanto i bambini della sua città e della regione Campania, piutto­ sto che non un intervento più globa­

«Guardi, se dovessi appendere al muro

le?

impazziva per Maradona. Lui non avrebbe

esitato pur di averlo alla Juve».

della mia camera un manifesto, metterei

«Perché per fare seriamente le cose non

quello di Franco Baresi».

bisogna mai esagerare o peccare di pre­

Quale sarà il suo compito in naziona­

sunzione.

Napoli è la nostra città.

La

le? «Stare al fianco di Marcello Lippi e aiutar­

Momenti

lo quando lui me lo chiederà. Penso che,

In alto, Vialli: due anni insieme nella Juventus. Qui sotto, Franco Baresi, rivale e modello. Ciro a ventanni, scudetto e Coppa italia con il Napoli. Ciro e la Champions '96 con la Juventus

con lui e seppure in maniera diversa, potrò togliermi in Nazionale quelle soddisfazioni

che quando giocavo sono arrivate con il contagocce in maglia azzurra. In ogni caso è bello poter lavorare con una persona che

stimi e che ti stima. Il cuore è importante nei rapporti interpersonali».

ÌhTlflO 57


Doppia vita Ferrara a Coverciano, assistente di Lippi in Nazionale. Ferrara in tv, stimato commentatore di Sky

agli sforzi incredibili di don Luigi Merola

«È in preparazione e l'operazione scatterà

Dove guardano, ora, gli occhi della Fondazione?

tra pochissimo con la distribuzione, in

detto, non a caso, padre Coraggio».

tutte le scuole medie inferiori e superiori

«Verso gli ospedali, specialmente quelli

-ctì IMB&r •°S Nome: Ciro Ferrara Nato a: Napoli

della città e della provincia, di un opusco-

per bambini. Sempre a piccoli passi, ben

letto studiato e redatto per insegnare

mirati, desideriamo entrare anche nel pro­

l'educazione stradale e in particolare per

getto della sanità».

70

II: 11 febbraio 1967

promuovere l'uso del casco. Sarà una sto­

Che dicono i suoi figli?

-a

Altezza: 181 cm Peso: 78 kg Esordio in Serie A: 5 maggio

ria a fumetti i cui protagonisti, come carto­

«Sono orgogliosi. Sanno perfettamente

ni animati, siamo io e Fabio. Ci hanno

che io agisco così anche perché sono

disegnati in

1985 (Napoli-Juventus 0-0)

Siamo contenti.

padre. Il loro padre. Un giorno li portai

Naturalmente la terza

all'ospedale Gaslini, a Genova. Non aveva­

puntata di quel serial sarà dedicata all'edu­

no mai visto nulla di simile. Un mese dopo,

maggio 2005 (Juventus-Parma 2-

cazione sportiva, il settore che conosciamo

furono loro a chiedermi che tornassi ad

0)

meglio».

accompagnarli in mezzo a quei bambini

Presenze in Serie A: 500 (247

che stanno male».

gno 1987 (Italia-Argentina 3-1)

Ma per agire capillarmente non occor­ rerebbe la vostra presenza fisica e quotidiana? Lei, Ferrara, si divide tra Juventus e Nazionale italiana. Cannavaro è ancora in pieno fervore agonistico.

Presenze in Nazionale A: 49 Albo d'oro: Col Napoli: 2

a Napoli, lavorano quasi a tempo pieno

Gol in Serie A: 27 (12 col Napoli, 15 con la Juventus)

Esordio in Nazionale A: 10 giu­

JkTÌTOI

modo buffo e simpatico.

Ultima partita in Serie A: 15

col Napoli, 253 con la Juventus)

58

Qual è stato il secondo intervento della Fondazione?

«Non siamo soli. Nei nostri uffici, in centro

Scudetti (1987 e 1990), 1 Coppa

mio fratello Vincenzo con sua moglie

Uefa (1989), 1 Coppa Italia (1987),

Claudia e una ragazza bravissima che si

1 Super Coppa d'Italia (1990). Con

chiama Angela. Esiste, poi, un numero

la Juventus: 1 Champions League

piuttosto alto di professionisti volontari

e 1 Coppa Intercontinentale

che ci appoggia e che opera facendo le

(1996), 1 SuperCoppa d'Europa

nostre veci quando non siamo in grado di

(1997), 6 Scudetti (1995, 1997,

essere presenti. Ma i nostri viaggi a casa

1998, 2002, 2003, 2005), 1

sono piuttosto frequenti e sempre molto

Coppa Italia (1995), 4 SuperCoppa

ben mirati. A Natale, per esempio, presen­

d'Italia (1995, 1997, 2002, 2003

te lo stesso Bassolino, abbiamo organizza­

Squadre: Napoli (1983-1994)

to una cena per tutte le famiglie bisogno­

Juventus (1994-2005)

se di Forcella. Il Comune ha messo a dispo­

Sito Internet: www.fondazione-

sizione il teatro del quartiere e si è trattato

cannavaroferrara.it

di una serata indimenticabile, anche grazie

Beneficenza Il libro fotografico di Fabio Cannavaro i cui proventi contribuiranno a finanziare i progetti della Fondazione Cannavaro-Ferrara


Finale nazionale a Lignano Sabbiadoro

A maggio riparte

la Danone Nations Cup

PROTAGONISTI

tadio San Paolo gremito: 9 giugno

due fasi: una fase regionale, una serie di

dello scorso anno. In campo due

gironi di qualificazione che si disputeran­

S

no durante i week-end del 6-7 e del 13selezioni speciali di Napoli e Juventus 14 maggio in otto città italiane e una per una sfida d'eccezione: l'addio al calcio finale nazionale, che si svolgerà il 3 e il 4 di Ferrara. Una festa per tutti, una notte giugno a Lignano Sabbiadoro. Lo spirito speciale per i ragazzini della Lodigiani

Roma che proprio dalle mani del grande Ciro, e sotto gli occhi di Maradona, nell'in­

CALENDARIO 6/7 maggio

Bergamo, Catania, Roma, Torino

e i valori della Danone Nations Cup si

13/14 maggio

ritroveranno in occasione della Finale

Bari, Mantova, Padova, Reggio Emilia

tervallo di quella partita ricevettero il tro­

Internazionale di Lione che si disputerà a

feo che spetta ai vincitori della Danone

settembre allo "Stade Gerlain" di Lione,

Nations Cup. La finale si era svolta in mat­

dove la squadra vincitrice della Danone

Finale nazionale

tinata allo stadio Collana del Vomere e i

Nations Cup Italia vivrà il suo sogno più

3/4 giugno

giovani calciatori romani avevano sconfitto

grande: rappresenterà il nostro Paese,

Lignano Sabbiadoro (Ud)

1-0 l'Arciscampia Napoli, con calcio d'ini­

indossando la maglia della Nazionale nel­

zio battuto proprio da Ferrara.

lo stadio del Lione, confrontandosi con i

Ebbene, la Danone Nations Cup sta per

ragazzi provenienti da 32 Paesi.

settembre

ripartire. Si tratta della più grande manife­

per

Festa per tutti

ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 12

Qui sopra, Ciro Ferrara con i ragazzi dell'Arciscampia Napoli, sconfitti in finale dalla Lodigiani Roma. I campioni 2005 festeggiano nello Stadio San Paolo, la sera dell'addio al calcio di Ciro Ferrara, cui ha preso parte anche Diego Maradona, in alto

stazione

calcistica

internazionale

anni, organizzata con l'approvazione della Fifa in 32 Paesi al mondo. Si tratta di un

torneo di calcio a 9, aperto a squadre

composte da 14 ragazzi, di cui per l'ap­ punto 9 titolari e 5 riserve.

Danone Nations Cup Italia si articolerà in

Finale internazionale Lione (Francia)

Per iscriversi contattare i comitati CSI delle città coinvolte nel torneo. www.csi-net.it

tei. 06-68404523

59


L’accana cleaU/ sportìrì

CM Lauretana, per la sua leggerezza che favorisce il benessere deH’organismo, è l’acqua ideale per gli sportivi - professionisti e non - soprattutto quando si “fa fatica”. residuo fisso mg/l

sodio mg/l

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14

0.87

5.82

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36

0.6

6.9

SANT'ANNA divinadio

39

0.9

7.4

LEVISSIMA

76

1.6

7.8

FIUGGI

123

7

7.2

PANNA

144

6.3

8.1

SANTACROCE

170

1.2

7.8

ROCCHETTA

179

4.4

7.8

VITASNELLA

380

3

7.4

.¡ano fisso 14mg/| piu leggera d'E,

Evidenziamo il residuo fisso, il sodio e il pH di alcune note acque oligominerali (RE < 500 mg/l) commercializzate nel territorio nazionale come rilevato da Beverfood 2005 2006 L'acqua Lauretana sgorga da una sorgente naturale ad oltre 1000 m slm; ha un residuo fisso di soli 14 mg/l, che, associato al suo bassissimo contenuto di sodio di 0.87 mg/l, favorisce la diuresi e il ricambio idrico. L'acqua Lauretana con il suo pH leggermente acido di 5.82 (pH neutro - 7) facilita i processi digestivi. lìti«5 *hj

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VITA CSI

HKIIIIIIIIS PRESIDENTI A CONFRONTO Continua il viaggio di Stadium tra i responsabili

dei Comitati Regionali:

questo mese sono Ronaldo Spinaci, presi­

TUTTO NOTIZIE DAI COMITATI

g A» AVON RUNNING: CORRE ANCHE MISS ITALIA §

Grande successo fin dai primi appuntamenti. Restano le tappe di

O

Roma (30 aprile), Verona (7 maggio) e Milano (28 maggio): Edelfa

g

Chiara Masciotta, atleta e testimonial speciale, ci racconta il suo rap-

O

porto con lo sport. «Mi preparerò in palestra, sono molto resistente.»

dente marchigiano, ed Eugenio Imperatori, presi­

dente di Piemonte e Valle

ATTUALITÀ'I

d'Aosta

MODENA: 60 ANNI E NON LI DIMOSTRA Tra gli altri, c'era

anche il bomber azzurro Luca Toni alla

festa per il Comitato modenese. I suoi

ricordi di giovane cal­ ciatore del Centro

ALMANACCO

I

Sportivo Italiano

VOLKSWAGEN E JETIX: FINALI IN VISTA Le due importanti manifestazioni stanno

per definire le vincitrici

delle fasi italiane e le

partecipanti alle mani­ festazioni internazio­ nali in programma a

Wolfsburg e Monaco

AGENDA

I

e ancora:

TRICOLORI DI TENNIS TAVOLO Grande attesa per la sesta edizione del

Gran Premio Nazionale di Tennis

Tavolo, che si svolge­

rà a Ischia dal 22 al 25 aprile. Dieci le

categorie in gara, prove individuali e a squadre, per Comitati

SCI ENTUSIASMO IN VENETO PER IL TROFEO LATTEBUSCHE

JUDO IL COMITATO LAZIO E PRONTO AL TRICOLORE DI CIANCIANO

ARBITRI SUCCESSO A VIAREGGIO PER I CORSI DI AGGIORNAMENTO

61


VITA CSI

Presidenti a confronto: Piemonte e Marche

Dalle regioni una spinta per il futuro dell'associazione Prosegue su Stadium il confronto tra i responsabili dei Comitati regionali del CSI. Imperatori: «Fondamentale creare nuovi dirigenti». Spinaci: «Siamo molto attenti alle istituzioni» di Tito Dalla Torre Ottimisti A fianco, Ronaldo Spinaci, presidente del Comitato regionale Marche. A sinistra, Eugenio Imperatori, presidente del Comitato piemontese

Qual è il programma della vostra regione. Quali gli appuntamenti e le cose più importanti che avete in calen­ dario? Imperatori: «Abbiamo previsto di aiutare i comitati a sviluppare la loro attività

e

creare utili sinergie affinché si costruisca

una dimensione

associativa positiva e in

grado di rispondere ai bisogni delle socie­ tà sportive. Con questo obiettivo è stato creato un sito internet (wvwv.csipiemonte-

aosta.it), i cui scopi sono: costruire una

rete informativa sul territorio legando i siti dei comitati territoriali con quello del regionale; dare notizie e supporti specifici

su temi e problemi comuni ai comitati; dare un'informazione immediata sull'atti­

vità, per comunicare direttamente con le e Regioni sono destinate ad essere sempre più lo snodo decisivo delle società sportiva sulle iniziative e sul risulta­ politiche sportive sul territorio. Il CSI ne è consapevole e ha scelto per to delle stesse. tempo di rafforzare il ruolo delle proprie strutture regionali, affinché Quanto all'attività sportiva, oltre che sulla siano interlocutori forti delle istituzioni e organismi capaci di visione strate ­ preparazione ai campionati nazionali, gica. Ma questo processo di assunzione di responsabilità non può che esse­ abbiamo investito sul progetto " Acqua in re graduale, a fronte di non poche difficoltà. Tra le quali, in primo luogo, la gioco - Dall'acquaticità alla pratica del necessità di trovare un equilibrio sostanziale tra la necessità di governare nuoto". Continua la Coppa Piemonte, tro­ l'area regionale e quella di rispettare l'autonomia tradizionale dei Comitati feo regionale di calcio e pallavolo; infine, provinciali. C'è, in definitiva, un modello politico e gestionale ancora in parte da inventare. A che punto è questo processo? Cosa stanno già facen­ c'è il Gran Prix della neve che realizziamo insieme alla regione Valle d'Aosta. Questa do le regioni CSI e come pensano di affrontare il futuro? Lo abbiamo chie­ attività è accompagnata dalla tradizionale sto ai presidenti del CSI del Piemonte, Eugenio Imperatori, e delle Marche,

L

Ronaldo Spinaci.

62

ÌkTÌHIIiiÉ

festa regionale, di tre giorni, che annual-


comitati sarebbero risolvibili con un po' di

CHI SONO

pazienza. È però innegabile che la crisi

economica e della famiglia crei problemi di

Ronaldo Spinaci

Eugenio Imperatori

bilancio nei comitati e nelle aggregazioni

societarie; assistiamo a comitati che stan­

Segretario del CSI Jesi dal 1979 al 1988, presidente

come attività. La causa va ricercata nel non

dall'88 al '91. Nel '91 diventa

sapere costruire relazioni significative con il

presidente della Polisportiva

territorio e con le agenzie educative. Si

Formatore e animatore socio culturale, opera come responsabile di corsi di formazione pro­ fessionale. Presidente Regionale del CSI Piemonte da due quadrienni.

Clementina di Jesi. Nel 1995 è presidente del

tratta di problemi presenti nel comitato,

mente organizziamo ad Acqui Terme in

occasione del week-end del 25 aprile.

sei ottimista o pessimista? Imperatori: «Le Regioni stanno avendo

Fondamentale nei nostri programmi lo

qualche difficoltà a gestire il proprio ruolo,

più impegnate a correre dietro a questa o

strumento della formazione per creare

a causa del problema della loro rappresen­

quella iniziativa e non si domandano quale

dirigenti di comitato ma anche società

tatività ridotta rispetto ai comitati territo­

strada possano legittimamente percorrere.

sportive specializzate. Molte le iniziative:

riali e della

legittimazione da parte degli

Il mio impegno come presidente regionale

corsi residenziali per dirigenti e giovani

stessi. La Regione è chiamata a ritagliarsi

nei confronti dei miei colleghi è di ritrova­

dirigenti, la giornata del volontariato spor­

nuovi spazi, sviluppando costantemente la

re i punti che uniscono e da quelli partire

tivo, l'incontro con i consulenti ecclesiasti­

propria attività. Noi abbiamo attivato alcu­

per dare il senso compiuto ad unico pro­

ci per metterli sempre di più in relazione

ni percorsi "condivisi " con i comitati. Un

getto: costruire un'associazione in cui tutti

con i dirigenti di comitato. Abbiamo in

ruolo che la Regione può svolgere effica­

si sentano al proprio posto, capaci di inter­

costruzione un convegno sulle " parole

cemente è quello della promozione sul ter­

cettare bisogni e domande e dare così un

olimpiche " ed altre iniziative mirate a vari

ritorio, mantenendo relazioni, contatti e

po' di passione ad un mondo sempre con

target associativi: dirigenti, tecnici, allena­

rapportandosi direttamente con le struttu­

tori.

re e le realtà sociali, in modo da costruire

meno speranza». Spinaci: «Mi reputo un presidente fortu­

È nato a Novara il 15 novem­ bre del 1950. Laureato in sta­ tistica. Direttore della Scuola nazionale dirigenti dal 2000.

no calando sia come aggregazione che

Comitato Provinciale di Ancona e dal 2000 a

risolvibili attraverso l'opera della presiden­

oggi presidente del Comitato Regionale mar­

za regionale, creando stabili collegamenti

chigiano.

con i comitati, reciproco ascolto ed atten­

zione alle persone. Molti problemi nascono dall'autosufficien­

za delle singole Regioni che spesso sono

Spinaci: «Il CSI Marche è fermamente

reti socio-sportive capaci di dare risposte

nato perché dal punto di vista dell'attività

convinto di poter dare un forte contributo

alle esigenze. Tutto ciò in relazione con i

sportiva, della formazione e della cultura

per fare crescere le politiche sportive regio­

comitati territoriali».

associativa, non abbiamo grandi problemi.

nali. Perciò si adopera nei confronti delle

Spinaci: «Mi sento di dire che "l'ottimi­

L'unica esigenza che emerge è quella di

istituzioni pubbliche regionali per stringere

smo è passione, e la passione genera otti­

avere un riconoscimento, anche in termini

nuove amicize e collaborazioni.

mismo". Non bisogna percepire il rappor­

concreti, da parte delle istituzioni politiche.

Al regionale è affidata una duplice missio­

to tra CSI regionale e comitati provinciali in

Ad esempio abbiamo posto il problema,

ne: da un lato essere interprete della poli­

termini antagonistici, nè affannarsi a crea­

per noi prioritario,

tica associativa nei confronti delle istituzio­

re doppioni di attività che già sono presen­

della funzione sociale degli oratori, ma da

ni pubbliche, sportive ed ecclesiali; dall'al­

ti nei comitati locali. Al regionale, con il

alcuni anni stiamo ancora aspettando un

tro divenire un organismo autorevole di

nuovo statuto, viene data una grande

segnale dal parlamento regionale. Eppure

raccordo e condivisione di tutte le espe­

opportunità: essere al servizio del territo­

gli oratori hanno lo stesso diritto di cittadi­

rienze e idee sviluppate nel territorio regio­

rio, nella consapevolezza che la propria

nanza dei Centri di Aggregazione e dei

nale. In questa ottica nell'ultima conferen­

parola d'ordine è: "agevolare". Ciò signifi­

Centri per minori che godono dei finanzia­

za dei presidenti provinciali è emersa la

ca rendere più facile, semplice e riconosci­

menti pubblici. Non bisogna dimenticarsi

necessità di utilizzare la sede regionale

bile il lavoro che i comitati provinciali

che i giovani che frequentano l'oratorio

del

riconoscimento

come luogo nel quale scambiare le "buone

fanno nel proprio territorio. Questo è un

sono ragazzi in tutto e per tutto uguali a

prassi", nate dall'esperienza di ogni comi­

lavoro complesso, di forte dedizione, per­

quelli che incontriamo nei CAG e nei

tato locale, in modo tale da condividere la

ché fatto di relazioni, incontri, passione,

Centri per Minori. Se non ci fosse la dovu­

strada percorsa ed aiutarsi in modo reci­

rapporti politici e sociali, all'unico scopo di

ta attenzione siamo anche pronti ad impe­

promuovere la visione dell'uomo e dello

gnarci a raccogliere le firme per una legge

proco.

sport che è propria del CSI».

In teoria le Regioni dovrebbero costi­ tuire un nodo nevralgico per la vita dell'Associazione. In realtà faticano ad assumere tale ruolo. Nel tuo caso

regionale, con copertura finanziaria, d'ini­ ziativa popolare, coinvolgendo in questo

Quali sono i problemi dei Comitati

cammino ogni nostra

nella tua regione? Imperatori: «Molte problematiche dei

ogni parrocchia ed ogni oratorio delle

società sportiva,

Marche».

JHlfflTlÌ 63


SPORT DONNA

Avon Running: c'è anche Edelfa Chiara Masciotta

Miss Italia corre con le donne Grande successo fin dai primi appuntamenti. Restano le tappe di Roma (30 aprile), Verona (7 maggio) e Milano (28 maggio): un'atleta e testimonial speciale ci racconta il suo rapporto con lo sport. «Ho una buona resistenza, mi preparerò in palestra»

C

ome era facile prevedere, Avon

Italia 2005, che sarà in "gara" a Roma

Running 2006 ha riscosso fin dal­

e al gran finale di Milano. L'abbiamo

incontrata, per farci raccontare come l'avvio grande entusiasmo. vive queste settimane di attesa e cosa Quest'anno gli appuntamenti sono stati

portati a 5, da Napoli e Catania (5 e 26

pensa di un'iniziativa che porterà in

marzo) a Roma (30 aprile), Verona (7

strada migliaia di donne.

maggio) e Milano (28 maggio). Grande

Edelfa, qual Running?

la risposta delle donne napoletane, con

è

il

bello di Avon

in testa il sindaco Rosa Russo Jervolino,

«E' una gara che unisce il divertimento

che ha percorso i 5 km del percorso non

di una corsa in compagnia, all'utilità di

competitivo attraverso alcuni dei punti

aiutare concretamente le donne. E que­

più caratteristici del centro storico.

sto mi piace, molto».

Tra i testimonial che contribuiscono a

Che rapporto hai con lo sport? Con la corsa?

rendere affascinante Avon Running, c'è

anche Edelfa

Chiara

Masciotta,

Miss

«Sono molto sportiva, mi piace tanto

correre. Quando frequentavo le scuole medie sono arrivata al primo posto in una gara dei giochi della gioventù (300

m. ostacoli) e alle scuole superiori sono

sempre arrivata ai primi posti nelle varie gare organizzate dalla scuola. Ho una

Corsa in rosa

buona resistenza».

Sopra, Rosa Russo Jervolino con Imma Cerasuolo, olimpionica di nuoto alla Paralimpiade di Atene 2004, come il sindaco in gara nella tappa di Napoli. Sotto, la partenza. A sinistra, Miss Italia Edelfa Chiara Masciotta

Quanto tempo dedichi allo sport e quale ti piace di più? «Prima di diventare Miss Italia frequen­

tavo tutti i giorni la palestra di danza classica e moderna per allenarmi. Ora il

tempo è limitato, ma quando posso, e

non sono troppo stanca, la sera conti­ nuo a frequentarla. A dir la verità l'at­ tività sportiva un po' mi manca. Mi

piace molto la danza, corsa, sport invernali

come

pattinaggio

sul

ghiaccio e lo sci, la bicicletta, il

nuoto».

Sarai a Roma e Milano come madrina, ti stai preparando? Terminerai il percorso? «Purtroppo, non mi sto allenando molto. I molti impegni me lo impedi­ scono, ma vedrò di fare del mio meglio

e di correre in palestra appena posso».

64


ATTUALITÀ'

La festa del Comitato di Modena

Sessantanni e non li dimostra Atleti, dirigenti e istituzioni cittadine hanno partecipato alla serata di celebrazione. Significativa e apprezzata la presenza di Luca Toni e Cristian Bucchi, entrambi cresciuti nel CSI. «Non ringrazieremo mai abbastanza chi ha creduto in noi» rande serata di spettacolo, sport e

B

ricordi

lunedì

marzo

al

Cittadella

a

13

a

volte, non arrivava l'arbitro... di episodi

cominciare dal Vescovo Benito Cocchi,

ce ne sono tanti, i sogni da bambino

dalle

massime

autorità

cittadine,

Emilio

non li dimentico, anche se ho avuto la

Sabattini, dal sindaco Giorgio Righi, dal Modena, in occasione dei festeggia ­ consigliere regionale Matteo Richetti e menti per i 60 anni del Comitato di

fortuna di realizzarli. Essere diventato

Modena del Centro Sportivo Italiano.

dal presidente nazionale del CSI Edio

sto lo devo a chi ha creduto in me, in

Un momento per ripercorrere le tappe

una carriera nella quale io ho sempre

più significative di oltre mezzo secolo di

Costantini. Ospite d'onore della serata, il bomber

vita. A scandire i vari momenti, ci hanno

della Fiorentina e della Nazionale Luca

cui il CSI è promotore». E qui la palla

pensato tanti volti di ieri e di oggi e

Toni. Originario di Serramazzoni è lega­

passa a Cristian Bucchi, capocannoniere

tanti campioni dello sport a livello inter­

to al CSI per il suo inizio di carriera

di B nel Modena, anche lui classe 1977:

nazionale che partendo dal CSI sono

quando giocò nel Polinago alcune edi­

«Luca è un grande campione ed essere

diventati

zioni del Torneo della Montagna giova­

accomunato a lui è un segno distintivo.

platea di oltre 300 persone composta

nile: «Ricordo quando si giocava e non

Mi auguro di ritrovarlo come avversario

da atleti, dirigenti, arbitri, operatori e

si sapeva dove era il campo, quando, a

in Serie A. Certo che fa un certo effetto

Baluardo

della

grandi. Ad

applaudirli,

una

dal

presidente della

Provincia

un calciatore è stata una fortuna e que­

messo ai primi posti proprio i valori di

pensare ai nostri inizi amatoriali, quan­

do nel calcio non eravamo professioni­ sti. E bisogna dire grazie a chi, come il

CSI, permette a tanti giovani di scende­

re in campo». Poi l'attenzione passa su altri personag­

gi legati a Modena: Luca Baraldi, che sogna la coppia Toni-Bucchi nella sua

squadra ideale, Mauro Bassinghi, presi­ dente del Modena ai tempi in cui ci gio­

cava proprio Luca Toni, che

ricorda di

un'offerta della Juventus di 1,5 miliardi

di lire per l'allora 1 Senne centravanti, il

pallavolista Andrea Gardini, l'ex portiere Ferron e l'ex pallavolista Loredana Lugli. Tutti volti noti che in un passato non

troppo lontano hanno vestito le maglie del CSI di Modena.

Luca Toni Il centravanti della Nazionale

è nato a Pavullo, sull'Appennino Modenese, e ha cominciato la carriera nel Polinago, società del Centro Sportivo Italiano

<lHìfTO 65


ALMANACCO

Volkswagen Junior World Master 2006 FINALI 8 E 9 APRILE A CONVERCIANO L ! Volkswagen ha scelto di

<• i ore nel mondo del cal­ cio, promuovendo il Volkswagen Junior World I'.issier 2006, un torneo di

calcio a 11, organizzato i -llq Casd automobilistica te lesea e rivolto a ragazzi

anni, che in tutto il mpncjo coinvolgi u u ti

? agazze tra gli 11 e i 13 00 giovani falciatóri,

con l'intento di sostenere lo sport anini nc) dal divertimento, dalla passione, dai sogni e dal calore delle fairmpie iei

giovani protagonisti che

scendono in campo. L'org^pizzazione pi i I'ILiìm è stata affidata al CSI

che ha realizzato questa mapifestazione, giocatasi negli ultimi due

FELTRE - Successo sulle nevi venete per la 6a edizione del Trofeo Lattebusche

week-end di marzo. Otto le piazze co.molw ir. tinta la penisola: dome­

Si è svolta con successo sulle nevi venete la 6° edizione dello

nica 19 marzo, 15 squadre sono an Imi in campo a Rimini, 14 a Torino

storico "Trofeo Lattebusche" promosso dal CSI di Feltre, con la

e contemporaneamente altre 12 a Cu'/efciano FI). Domenica 26 marzo,

partecipazione del Comitato Regionale Veneto. Sette le tappe

altre 73 formazioni si sono date battaglia a ót gamo (15), Reggio Emilia (15), Milano (16), Roma <12

' eior m 15), per conquistare un

disputate per questa autentica festa dello sport, con partecipa­

zione numerosa, ottime gare e tanto agonismo.

L'ultimo

posto per la finale nazionale in scena 1'3 e il:9 di aprile a Covertiano, il

appuntamento svolto a Forcella Aurine (BL) ha visto ben 307

centro dl;preparazione uff ernie dell i fi izion -I.' Italiana di calcio.

atleti, rappresentanti di 13 società del bellunese più una vene­

ziana, darsi appuntamento sulla "Bepi" per affrontare i paletti dello slalom gigante. È stato lo Ski Team Del Poi a portare a

Jetix Kids Cup FINALI IL 6 E 7 MAGGIO A BERGAMO

l'ultima prova.

I jrneo internazionale di

FRIULI - Sfida regionale di cross: in 300, aspettando le finali nazionali

. a lem a 5 riservato a

Con l'obiettivo ben fissato sulle finali nazionali di cross a

i aguzzi e ragazze under

Castelnovo ne' Monti (RE), sono state appassionanti le prove

Grande successo della

JETl

KIDS CUP 2006, il

12. organizzato da Jetix

■ -, per la fase italiana

regionali disputatesi a marzo in Friuli Venezia Giulia. Il 5 a San Vito al Tagliamento (PD) e il 12 a Tricesimo (UD), circa trecento

vi • oliabora?ione con il

crosser per tappa si sono sfidati per conquistare la maglia di

1 .. itro Sportivo Italiano,

campione regionale. In pista le migliori società di atletica legge­

di । appuntamento ricco,

ra friulane.

che ha visto in campo nel ? domenica inali । iì.‘ , a Bari il 12 marzo presso l'impianto "Di Cani' - Arresela', hem Di j ìormazioni, pronte ad affrontarsi pur in condizióni meteorologici! •\ mme. Hanno giocato un migliaio di atleti provenienti da le miie

casa la vittoria dell'ultima tappa del circuito, mentre la vittoria finale se l'è aggiudicata lo Sci Club Lentia!, organizzatore del­

¿uim pugliesi, suddivisi nelle

VERONA - Assegnati i titoli provinciali di Arti Marziali, con oltre 500 partecipanti

categorie 1994 M e F, 1995 M, 1996 M 1 I .2 / M. La Jetix Kids Cup

Grande fermento per l'assegnazione dei titoli provinciali di Arti

ha proseguito il cammino delle Mse zonale n ili ■ eccessive domeniche

Marziali assegnati al Palazzetto dello Sport di Verona in chiusu­

di marzo, prima a Milano (Vèr mi;

’i aJRirenze (laurenziana) e a

Roma il 2 aprile (Dabliu J m) Dia k M .m zione (tre squadre per ppmelnttaiueiihj) m

delie fasi di qualifica-, atre e dalla Finale

Nazionale il 6 e il 7 Magic < z Bergamo i vindiori della fase nazionale

approderanno a Monacjp, pei 11 linai'' im> ih ".male in programma durante il Mondiale diókic, i''G, a c! 12 L 11. ilio,con 32 squadre proverbienti da 16 paesi Ih.' Euiopa, U'm . hrm America.

66 ^Elil

ra del campionato CSI. Presenti ben 512 karateki giunti da

tutta la provincia e non solo. Sui tatami tutte le fasce d'età: dai

baby karateki - il più giovane kimono sceso in campo è Bonnofà Yascine nato nel 2000 - fino agli affezionati di vecchia

data, come Stefano Bertoldi trionfatore nella sezione veterani. Ottimi risultati anche per Elisa Giusti, Gregorio Piccolo, Elena Cesaro, Maurizio Liddo, e Marco Ambrosi.


PERUGIA-A Trevi, 3 corsi di formazione per volontari Si sono svolti a Trevi (PG) dal 3 al 5 marzo, tre importanti corsi

di formazione: il primo aperto ai volontari del servizio civile nazionale, in forza presso alcuni comitati territoriali del CSI; il

secondo rivolto invece agli OLP (Operatori Locali di Progetto), i responsabili associativi dei vari progetti locali per l'utilizzo dei

volontari di servizio civile; il terzo ha riguardato invece gli iscritti all'albo nazionale dei volontari CSI, ragazzi under 30 che nel

corso della stagione saranno inclusi nell' equipe nazionale a

sostegno delle manifestazioni e degli eventi promossi dalla Presidenza Nazionale CSI. Hanno preso parte all'iniziativa circa 70 persone provenienti da diversi capoluoghi italiani. La presen­ tazione dell'evento è toccata ai responsabili nazionali della for­

mazione, Michele Marchetti, Vittorio Ferrerò e Stefano Dichiara. I corsisti sono stati poi suddivisi in più gruppi per svol­ gere specifiche attività in base al percorso formativo prescelto.

Le attività sono state così strutturate: laboratori di progettazio­

ROMA - Judo: il Lazio è pronto

ne, simulazioni e lavori di gruppo, momenti di condivisione e confronto tra gruppi. Tra gli argomenti trattati: storia del servi­

al tricolore di Chianciano Terme

zio civile, figura dell'OLR il progetto culturale sportivo CSI, organizzazione di eventi, tavola rotonda. Sono intervenuti nei

Domenica 26 Marzo I' impianto polisportivo comunale del

CSI di Via Montona a Roma, ha ospitato il gran premio

vari laboratori: Davide Mariotti (per il servizio civile), Plaza Teudis e Silvano Fonti (per i volontari dell'equipe nazionale CSI),

regionale del judo laziale, gara valida per la qualificazione

responsabili dell'organizzazione del Meeting di Rimini.

al campionato nazionale in programma a Chianciano Terme

il 13/14 Maggio. Sul fatami si sono cimentati oltre 300 par­ tecipanti delle categorie giovanili e agonistiche, con queste ultime particolarmente impegnate per l'ammissione alla

finale toscana. Diverse le società laziali impegnate: Athena

Ciampino, CSCR S. Piergiorigio Frassati, Resurrezione Giar­ dinetti, Albatros, Salus, CSI Roma Est e Damaso 2000. Spettacolari ippon ed altre proiezioni ben eseguite hanno

reso qualitativamente elevati gli incontri. Soddisfazione tra i maestri del CSI Roma, tra cui Umberto Foglia, cintura nera V Dan, azzurro Fijlkam, che in vista delle finali di maggio ha dichiarato: "Abbiamo davvero atleti di belle speranze. Potremo sicuramente portare a casa diversi

titoli anche su di un palcoscenico più impegnativo come quello nazionale".

BRESCIA - Il calendario ciclistico continua con intensità fino a ottobre Continua con successo il ciclismo su strada nel CSI bresciano,

che vede quest'anno un calendario ricco di appuntamenti. Dopo il debutto nel mese di marzo prosegue la stagione cicli­

MARCHE - In 60 a Senigallia per il G.R Regionale di Tennis Tavolo

stica che si concluderà ad ottobre. Ad aprire tre prove di

Si è svolta il 12 marzo a Senigallia, nel bellissimo Centro Olimpico di

Coppa d'inverno e altre tre di Coppa Primavera, riservate ai

tennistavolo, dove é cresciuto e opera ancora l'attuale et della nazio­ nale Massimo Costantini, la finale del Gran Premio Regionale di

tesserati CSI. Molte le novità: la 2° edizione della Coppa Consulta, il cam­

pionato crono-coppie e quello in linea su Strada. Non man­ cano le tante gare "lunghe" come la Castelletto Cup, la Valle

dell'Oro e

il

Memorial

Giustizi,

per non

dimenticare

il

Tennis Tavolo organizzato dal CSI Marche. Dai Giovanissimi ai Veterani, erano una sessantina i pongisti in gara provenienti dai vari

comitati della regione. Sui tavoli dell'individuale si sono dati battaglia atleti di diverse società tra cui l'AS Tennistavolo Senigallia, l'Oratorio

Campionato nazionale CSI che si svolgerà il 24 e 25 giugno

Don Orione di San Severino Marche, il CSI Sarnano, la Poi. Clemen­

in Franciacorta.

tina di Jesi e l'Oratorio San Giacomo della Marca di Ascoli Piceno.

ShTl» 67


ALMANACCO

un progetto sperimentale di buone pratiche sportive, che favo­

riscano l'adozione di stili di vita positivi da parte della popola­ zione giovanile, finanziato nel 2004 dal Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali (L.383/2000). Un'opportunità

rivolta a

dirigenti, allenatori e operatori che si adoperano concreta­ mente nella promozione dell'attività sportiva per i ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, al fine di attirare un nume­ ro sempre crescente di giovani ai valori sportivi. Premiate in

questa circostanza alcune squadre della categoria allievi e júniores, vincitrici dei campionati nazionali negli sport di squa­ dra 2005.

VIAREGGIO - Corsi interregionali di approfondimento tecnico per arbitri Per qualificare al meglio la propria classe arbitrale il Centro Sportivo Italiano ha promosso nel mese di marzo diversi corsi

di approfondimento tecnico. A Viareggio (LU), erano in 85 in occasione dello Stage Interregionale di Arbitri e Giudici di Gara,

che ha radunato i fischietti del volley e del calcio e i giudici del

nuoto del CSI Liguria, Emilia Romagna e Toscana. Una trentina

GUBBIO - Calcio e mimose per la Festa della donna

i colleghi sardi che hanno partecipato invece allo stage di

In occasione della Festa della donna, nel primo week-end succes­

aggiornamento arbitrale organizzato a S. Gavino Monreale

sivo all'8 marzo (quello dell'11 e del 12), il CSI Gubbio ha orga­

(CA) presso il Convento S. Lucia.

nizzato la nona edizione del Trofeo interregionale "Calcetto in

VICENZA - Freddo e partecipazione record

anno si è conquistata la fama di torneo tra i più prestigiosi di

rosa", una manifestazione tutta al femminile che anno dopo

per il campionato provinciale di campestre

questa disciplina all'interno del CSI. A scendere in campo sono state otto formazioni, sette delle quali giunte da altre regioni:

Giornata fredda con folate di vento e neve, quella che a

ASD Borgorosso Football Club, Poi. Osservanza e Cesena Calcio

Montecchio Precalcino (VI) il 12 marzo ha condizionato la sesta

a 5, tutte e tre di Cesena; ASD Sampor Savona; Riviera Calcio

prova conclusiva del campionato provinciale di corsa campestre

Imperia e OS Val Steria di Imperia; AS Accademia dello sport di

del CSI, nello splendido tracciato del parco di villa Bonin

Colonnella, di Teramo, mentre erano pronte a difendere i colori

Longare. Partecipazione record con circa 400 atleti. Tripudio

di Gubbio le ragazze della squadra del locale Oratorio Don

finale, sotto una tormenta di vento e neve, per atleti e dirigen­

Bosco. Circa 130, le atlete protagoniste di una intera giornata

ti dell'Union Creazzo che, vincendo

la prova conclusiva, si è

all'insegne dello sport e del divertimento. A conclusione delle

anche riconfermata campione provinciale di Cross del Centro

gare, oltre alle mimose per tutte le calciatrici, le medaglie per le

Sportivo Italiano. Assegnate le maglie dei campioni provinciali

prime tre sul podio: la ASD Borgorosso Football Club, la Riviera

delle diverse categorie: Eleonora Ciscato e Federico Bordin

Calcio Imperia e la Poi. Osservanza.

(Lumignano)

per gli

esordienti, nei ragazzi il favoritissimo

Stefano Furlani del Vicenza Est. Numerosi i successi degli atleti di casa che hanno piazzato l'allungo vincente con Manuel e

L'AQUILA - In 100 a Campo Felice

Ines Pesavento, Lino Buono nel cross corto ed Olga Gambardi

per la Festa Regionale della neve

nelle veterane. Festeggia anche la Polisportiva Dueville che ha

Dal 17 al 19 marzo, le piste abruzzesi di Campo Felice (L'Aquila)

ben figurato nelle categorie giovanili, celebrando nel più bello

hanno ospitato la Festa Regionale della neve. Un centinaio gli

dei modi i propri 10 anni di successi.

atleti iscritti, giovani e meno giovani, provenienti da vari comitati

provinciali dell'Abruzzo.

ROMA - "Sport e Giovani": progetto sperimentale di buone pratiche sportive

Due le gare disputate nel week-end: lo slalom gigante al sabato

tra i paletti dell'ampia pista Sagittario, con diversi "muri" da affrontare e la successiva gara domenicale di fondo, 5 km a tec­

Il Centro Sportivo Italiano ha presentato a Roma dal 17 al 19

nica libera, sulla pista Centomonti. Oltre ai momenti agonistici e

marzo presso la Casa per Ferie Salesianum "Sport e Giovani",

competitivi, diversi i momenti associativi e di scambio tra giovani.

68 S RtllO


A ISCHIA IL GP DI TENNIS TAVOLO Si svolgerà in uno scenario di eccezione il 6° Gran Premio Nazionale di

Tennis Tavolo. Sede dell'evento, che si volgerà dal 22 al 25 aprile, sarà

infatti l'isola di Ischia, che a metà primavera si mostrerà in tutta la sua bellezza ai giovani pongisti. Definito il programma tecnico del Gran Premio. Due le prove previste: una individuale e una a squadre per rappre­ sentative di Comitato. Dieci le categorie ammesse, maschili e femminili: si

va dai giovanissimi, cioè i nati dal 1996 al 1998, fino ai veterani, nati dal

1954 e precedenti. Ammessa anche la partecipazione, in categoria a parte, di atleti tesserati per società sia al CSI sia alla Federazione Italiana Tennis

Tavolo. Le gare cominceranno la mattina di domenica 23, proseguendo per tutto il giorno con le prove di qualificazione. Lunedì mattina è prevista la

finale a squadre, nel pomeriggio continueranno le eliminatorie di singolo. Martedì mattina, sarà la volta delle finali di singolo. Il programma lascia

spazio, lunedì sera, a una grande serata associativa.

AGENDA CSI DI APRILE 1 aprile

13/17 aprile

23 aprile

Roma - Divino Amore

Pordenone

Feltre (VE)

5- giornata di spiritualità

Torneo Internazionale di Pallavolo

"Corri Feltre"

delle Associazioni sportive

Memorial F. Cornacchia

24- 25 aprile

di ispirazione cristiana

22/25 aprile

Caltanissetta

1-2 aprile

Malè-Val di Sole (TN)

Trofeo Polisportivo Regionale

Castelnovo ne' Monti (RE)

Gran Premio Nazionale

9° Gran Premio Nazionale

di Orienteering

Acqui Terme (AL)

di Corsa Campestre

2 aprile

23-25 aprile

22/25 aprile 29 aprile/1 maggio

Festa Regionale

Trofeo Polisportivo

Mozzo (BG)

Montichiari (BS)

7° Trofeo Karaté

Centro Fiera del Garda

24/29 aprile

Seridò

Terra Santa

2 aprile

I bambini, i giochi e la festa.

Maratona-Pellegrinaggio

Roma

10- edizione

Gerusalemme-Betlemme

22-25 aprile

29 aprile/1 maggio

8-9 aprile

Ischia (NA)

Sirmione (BS)

Converciano (FI)

6° Gran Premio Nazionale

Meeting Polisportivo Giovanile

Volkswagen Junior World Masters

di Tennis Tavolo

9/23 aprile

23 aprile

Roma

Pasqua dello Sportivo

Cassano d'Adda (MI)

Avon Running Tour

Giornate del dirigente

21° Trofeo di Atletica Leggera

3" tappa

Jetix Kids Cup

30 aprile


le patate fanno bene... all’amore la patata è sincera, naturale, gustosa; è disponibile, economica, genuina; è semplice, discreta, generosa; la patata è per grandi e bambini; è per lo sport, per la dieta, per la buona cucina; la patata è primo, secondo, contorno e dolce. TIAMO

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mlllhit COME SCEGLIERE IL SISTEMA DIFENSIVO

ISTRUZIONI PER L'USO

g IL TRENINO ROSSO DEL BERNINA 09

Immaginate un treno rosso che si arrampica sicuro sulle cime

Bisogna considerare le

delle Alpi Retiche. Una favola? Forse, anche se basta recarsi a

caratteristiche dei giocato­

Tirano per scoprire che la realtà può superare la fantasia.

ri, le proprie esperienze e

Il secondo itinerario ci porta a cavallo in un angolo di Liguria

l'obiettivo che si intende

poco conosciuto, nell'entroterra di Portofino

raggiungere. L'importanza

di Massimo Carboni

della diagonale e della

spinta sulla fasce. Il Milan di Baresi come modello

di Andrea Mandorlini

>3

IL SENSO DEL GRUPPO, SEGRETO N.1 Il volley è uno sport di squadra per eccel­ lenza: tutti gli ele­

menti devono essere continuamente coin­

volti nel gioco. Fondamentali la com­

pattezza e la maturità

dei singoli per ottene­ re il risultato finale

di Mauro Berruto

MELANDRI VA A MILLE ANCHE IN RETE o co

Il sito del pilota romagno­ lo è il più completo e

divertente, grazie al diario dettagliatissimo e al note­

vole senso dell'umorismo. Bella la galleria di fan di Capirossi. E per Gibernau occorre attendere

di Guido Vaciago

e ancora:

IL PREPARATORE VALENTINO ROMBA IN LIBRERIA Campione in moto, ha ispi­

CAMBIA LO SPORT CAMBIA LA RAPIDITÀ’

rato molti giornalisti e scrit­

di Marco Manzotti

tori. L'unica biografia auto­ rizzata, in Inghilterra ha già

IL MEDICO

di copie. Tanti modi di rac­

LESIONI MUSCOLARI: MAI SOTTOVALUTARLE

contare la storia di un

di Piero Volpi

ragazzo che cerca di appa­

L'ARBITRO

venduto quasi un milione

rire normale

di Massimiliano Castellani

FALLO DA DIETRO: APPLICHIAMO LE REGOLE di Massimo Chiesa MTWMi OMNSOMn


L’ALLENATORE-CALCIO

Il modulo a 4 rimane il più i

SISTEMA DIFENSIVO QUALE SCEGLIERE Fattori da considerare sono le caratteristiche dei giocatori le proprie esperienze e l'obiettivo che si intende raggiungere. L'importanza della diagonale e della spinta sulla fasce laterali. Il primo Milan come riferimento

di Andrea Mandolini Allenatore

sa a 4 ma ho poi ripiegato su

momento in cui l'avversario

di uomini molto forti sulle

con la palla è sull'altra fascia.

palle

alte:

al

contrario,

a

Nella difesa a 4 è fondamen­

puntare su un reparto a 4 per

tale avere esterni capaci di

la carenza di centrali forti.

alzarsi con la squadra nella

fase Si tratta

ISTRUZIONI PER L'USO

P

a

3

camuffata,

nel

di

gioco

un

esterni

dipende adottare

si finisce 5-3-2:

il

quando

per

latura sul gioco opposto. In

seguenza

sono

sostanza, il laterale tende ad

lunga. Al contrario, alzandosi

degli

pochissimi, di conseguenza, i

accentrarsi,

seguendo

gli

uomini che si hanno a dispo­

tecnici che utilizzano la difesa

spostamenti

armonici

dei

dalle

caratteristiche

sizione, ritengo la difesa a 4 la

più

adatta

a

garantire

a 3 in senso letterale. La dife­

compagni di reparto ed effet­

sa a 4 ideale ha, nella mag­

tuando

copertura in tutte le zone del

gior parte

campo. Ogni allenatore ra­

una coppia centrale formata

delle

da un calciatore alto e forte

esperienza professionale, na­

di testa e un calciatore rapi­

Per quanto

mi

do: spesso, uno dei due si

riguarda, ad esempio, ho ap­

stacca per assumere la classi­

posizione

plicato la difesa a 4 a Vi­

ca

cenza, a Bergamo e anche

L'assunto

più recentemente nella mia

ragionare è che, con questo

breve esperienza a Bologna.

tipo di difesa, si hanno sem­

base

del

sul

l'appunto

un

la

linea

una

squadra

difensiva,

la

squadra si accorcia. Questo

vale,

a

maggior

ragione,

quando si affronta un'awer-

libero.

quale

In passato invece avevo più

pre 4 uomini dietro la linea

volte giocato con la difesa a

della palla, cosa che non può

3. Certo, quando si sottoli­

accadere con la difesa a 3.

neano determinate differen­

Poi, come ho detto,

ze occorre subito sottolineare

dipende dagli atleti con cui si

molto

che in questo caso parliamo

ha a che fare: nel mio caso, a

di 3-5-2 "puro" e non di una

Trieste ero partito con la dife­

TthTifWll

per

tutta

di

situazioni,

giona sulla base della propria

turalmente.

un

atteggiamento troppo passivo e si finisce per essere eccessi­

degli

scelta

di

fondamentale

movimento

palla.

assume

vamente bloccati, con la con­

sioni

la

un

si

si

senso che con i ripiegamenti

sistema

di

possesso

di

Altrimenti,

difende a 4 e significa la sca-

gior parte delle occa­

Giovani INSEGNIAMO A MARCARE ANCHE SULL'UOMO

72

difesa

LA SPINTA

Vicenza sono stato indotto a

LA DIAGONALE remesso che nella mag­

movimento in diagonale, nel

3 perché disponevo

quella a

el settore giovanile tutti i discorsi che

fettamente i movimenti ma non sanno difen­

hanno a che fare con la tattica devono

dere:

N

una pecca, questa, che caratterizza

essere affrontati nella giusta misura. Intendol'epoca recente del calcio italiano.

dire che i ragazzi vanno sistemati con la dife­

Ci sono delle qualità a cui un aspirante difen­

sa a 3 o a 4, a seconda delle scelte adottate

sore non può e non deve rinunciare: l'antici­

dall'allenatore, però è fondamentale che li si

po, il colpo di testa, la corsa in diagonale.

inviti a cercare sempre il contrasto, l'uno-

Soltanto lavorando sul ragazzo fin dai primi

contro-uno. In questo modo, si abituano a

allenamenti si può ottenere una crescita di

una fase di lavoro individuale che diventerà

queste doti

fondamentale quando si troveranno a gioca­

difensore.

re nella prima squadra. In caso opposto, si

La didattica deve essere alla base di qualsiasi

rischia di avere difensori che conoscono per­

metodologia di lavoro: purtroppo sempre più

che

rappresentano

l'abc del


A fianco, è rappresentata la fondamentale spinta dei difensori laterali nel 4-4-2. Nell'altra pagina, la diagonale dell'esterno sinistro, con il gioco avversario sviluppato sulla fascia opposta

saria schierata con

allenatorecalcio@stadiumcsi.it

un solo

è

evidente

che

diventano ancora più impor­

tanti le spinte garantite sulle corsie esterne dai laterali. Un

sistema di gioco sempre più diffuso è il 4-2-3-1, ma a ben

filosofia pura: si finisce per tra­

Maldini, erano molto offensivi,

guardare, è rarissimo che una

dirli

contribuendo

formazione mantenga 3 mez­

L'idea di partenza è che avere

maniera

zepunte e una punta anche in

3 attaccanti alti consenta, nel

offensiva nel momento in cui il

fase di non possesso palla: in

momento in cui si recupera la

Milan era in possesso palla.

questo caso, è più facile che si

palla, di essere subito pericolo­

ricorra al 4-4-1-1, perché le 3

si; cosa che non può avvenire

per

quando si ha soltanto una

Rispetto a quando giocavo io,

pressare la difesa

c'è stato sicuramente uno svi­

mezzepunte

finiscono

abbassarsi sulla linea di centro­

campo.

Di conseguenza,

la

nell'attuazione pratica.

punta a

alla

in fase

L’EVOLUZIONE

avversaria.

luppo nel ruolo del difensore.

L’ESEMPIO

tanto l'uomo, mentre ora sono

Una volta il riferimento era sol­

difesa a 4 non incontra diffi­ coltà neppure nell’opporsi a

dunque

costante

gioco,

Credo che la difesa a 4 ideale

l'uomo, la palla, la zona di

garantendo comunque il sup­

sia stata ben rappresentata dal

competenza, il compagno di

fase

Milan di Arrigo Sacchi prima e di Fabio Capello poi. È stata

reparto. Un tempo, quando la

una delle prime situazioni in

compito si esauriva nel mo­

questo

porto

sistema

dei

terzini

di

alla

offensiva.

marcatura era

individuale,

il

LA MENTALITÀ

Italia in cui si sia vista per dav­

mento in cui si era finito di

Una componente fondamen­

vero una rappresentazione del

opporsi al proprio avversario:

tale, tuttavia, è la mentalità

calcio totale, con la squadra

adesso

che l'allenatore deve sapere

che si allungava e si abbassava

molto più completi.

trasmettere alla squadra. Per

con meccanismi automatici e

significa maggiori responsabili­

questa ragione, in molti casi

prossimi alla perfezione. I due

certi discorsi assomigliano alla

laterali, Mauro Tassotti e Paolo

tà, ma anche maggiori soddi­ sfazioni. K

Questo

un eccessivo interesse per la tattica che fini­ sce per essere nocivo: si facciano imparare i principi basilari prima, e poi ci si potrà dedi­

care all'insegnamento della scalatura o della

reciproca copertura. È necessario che queste elementari riflessioni vengano accolte dagli istruttori di base per ottenere che, in futuro, il difensore conosca effettivamente l'arte di difendere in tutte le

superiori.

applicherà

nei

g En

Gentile Mandorlini, sono un tifoso dello Spezia. Noto un certo declino tecnico in serie C: concorda? Luca Paganini, La Spezia Sicuramente l'aver allargato a 20 squadre la serie A e a 22 la serie B ha avuto come conse­ guenza un certo impoverimen­ to tecnico anche dei campiona­ ti minori. La C rimane comun­ que un torneo in cui può emer­ gere chi sa abbinare la qualità all'intensità.

difensori

occorrono

spesso si tende a trascurarla a vantaggio di

forme che poi

Caro Andrea, a parità di valori cosa fa la differenza nei playoff per salire in Serie A? Francesco Boselli, Milano / playoff sono certamente appassionanti per il pubblico, ma non sempre consentono che vengano rispettati i valori dimostrati nel corso di una sta­ gione. Credo che fondamentali siano la determinazione, l'ag­ gressività, la capacità di giocar­ si un anno in 180 minuti.

ONDE

difesa a 4 non sia adatta sba­ però

§

Scrivetegli a

attaccante. Chi sostiene che la

glia,

Ul

In questo spazio, ogni mese Andrea Mandorlini risponde alle vostre domande di tec­ nica e tattica calcistica.

Situazioni

campionati

Caro Mandorlini, cosa pensa di chi passa immediatamente dal campo alla panchina di una squadra di serie A o Serie B? La gavetta non è indispensabile? Gianni Carletti, Torino Ci sono allenatori che arrivano in Serie A a 50 anni e altri che lo fanno a 40, se non prima. Il tempo poi dice chi veramente merita o meno. Credo che la gavetta sia utile, ma come in tutti i lavori, c'è chi ha talento ed è allenatore in campo già quando gioca. In sostanza: gavetta utile, non indispensabi­ le. La verità si può conoscere solo a carriera finita.

starimi

n


L'ALLENATORE-VOLLEY

Volley sport di squadra per eccellenza

IL SENSO DEL GRUPPO L'impossibilità di bloccare la palla e di toccarla due volte consecutive impone il passaggio e il coinvolgimento di tutti gli elementi: di qui l'importanza della compattezza e della maturità, dote fondamentale di qualsiasi giocatore

ISTRUZIONI PER L’USO

l volley è lo sport più di

I

aggrappati

alla

squadra fra gli sport di

sua maglietta e ai suoi panta­

squadra. Basta pensare ad

loncini.

Le

alcune caratteristiche specifi­descritto

azioni

sono

sei

giocatori

in

tutti i cinque attaccanti oltre i

campo (sette in totale consi­

dieci punti. Mi piace conside­

derando il libero) si devono

rare la squadra come un orga­

muovere in maniera frenetica­

nismo, dove tutti gli organi

mente coordinata in uno spa­

sono vitali e in relazione diret­

zio dalle dimensioni contenu­

ta gli uni con gli altri. Sono in

tissime: ottantuno metri qua­

costante ricerca della realizza­

drati all'interno dei quali sei

zione

atleti di due metri devono rin­

"egoismo di gruppo". Questo

di

una

definizione:

correre uno strumento che

"egoismo di gruppo" lo rin­

viaggia a più di cento chilo­

corro non solo nella gestione

metri orari, fondando i propri

degli atleti ma anche nell'or­

ho

schemi difensivi su trenta cen­

ganizzazione dello staff che è

che

che

quelle

Infatti

Allenatore

timetri di spazio lasciato più o

una vera squadra nella squa­

che del gioco. Il volley, prima

strappano i più grandi applau­

meno

libero agli attaccanti

dra. Sono felice quando tutti coloro che insieme a me lavo­

di tutto, è uno sport il cui

si, che fanno sognare i tifosi.

avversari, organizzando sche­

regolamento impedisce agli

Nel volley tutto ciò non solo è

mi offensivi dove l'attaccante

rano al servizio della squadra

atleti di bloccare la palla e di

impossibile, ma impedito dal

e la palla devono trovarsi venti

sono convinti

toccarla due volte consecuti­

regolamento che impone, al

centimetri più in alto o più in

almeno una cosa utile per il

match: un'indicazione tattica,

di aver fatto

vamente. Questo fatto capo­

contrario,

il

basso o qualche spanna più

volge il concetto di campione:

passaggio coinvolge, in ogni

vicino o lontano al palleggia­

un

nell'immaginario, il campione

azione, il cinquanta per cento

tore.

seduta di pesi e di lavoro fisi­

del calcio è chi sa scartare la

della squadra perché (anche

difesa avversaria al completo e

se tutti si muovono funzional­

Egoismo di gruppo

la

segnare il gol. Nel basket il

mente alla costruzione del­

Mi piace considerare la squa­

possibile della trasferta,

per eccellenza è

l'azione e alla realizzazione di

dra, dunque, come la cosa più

dato statistico che ci indica

Più

l'efficienza di un fondamenta­

campione

il passaggio.

E

massaggio,

una

buona

co, la miglior terapia medica, migliore

organizzazione un

l'atleta che sa catturare il rim­

un

balzo in difesa e dopo un

difensivo che sia) tre giocatori

dei

più

le. Questi sono banali esempi

entusiasmante coast to coast

su sei sono sempre diretta-

importante dell'allenatore. Mi

di come l'assistente allenato­

nell'azione

piace quando i tabellini dei

andare a schiacciare nell'anel­

parte opposta del

progetto,

mente

coinvolti

offensivo

o

importante.

singoli

che

importante

giocatori,

re, il fisioterapista, il prepara­

toccando fisicamente la palla.

match

campo. Nel rugby il campione

La seconda caratteristica che

mostrano grande democrazia

manager o lo scoutman pos­

è chi riesce a correre metri e

connota il volley come gioco

nella realizzazione dei punti,

sano essere totalmente coin­

metri con l'ovale in mano tra­

di squadra è legato alla densi­

mi piace quando il nostro pal­

volti nel progetto del match e

scinando al traino difensori

tà di occupazione del territo­

leggiatore riesce a mandare

sentirsi completamente parte-

lo dalla

Il lavora IMPORTANTE ALLENARE GLI ASPETTI SINCRONICI

74

inutilmente

rio.

di Mauro Berruto

^hliRO

disputiamo

ci

tore atletico, il medico, il team

na parola chiave nel volley, di qualunque

timana di allenamento le esercitazioni sono

livello, è sincronia. Le squadre vincenti non

legate al punteggio ciascun atleta è costretto a

U

sono solo quelle formate da atleti che sannomantenere alto il proprio livello di efficienza. A

fare bene certi fondamentali. Le squadre vincen­

favore delia squadra, appunto. Se qualcuno non

ti sono quelle dove gli atleti fanno le cose bene

mette a disposizione dei compagni il proprio

e contemporanemente. Questi aspetti vanno

cento per cento gli obiettivi non saranno rag­

curati e, naturalmente, allenati. Un ottimo stru­

giunti e il feedback negativo sarà immediato per

mento per allenare gli aspetti "sincronici" di un

tutti. Il secondo piccolo segreto è quello di

team consiste nel fare in modo che ogni eserci­

modulare la lunghezza delle sedute di allena­

tazione di squadra, nel corso della settimana, sia

mento in relazione diretta al raggiungimento

"a punteggio". Il segnapunti è uno strumento

degli obiettivi. Questo significa che l'allenatore

banale ma decisivo. Quando nel corso della set­

dovrà avere la "forza" di anticipare la fine della


cipi della vittoria (quanto della

Se

sconfitta...) domenicale.

quanto complicate sono le sue

solo mettendosi al suo servizio

idee ma con quale forza riesce

anche e soprattutto quando

ogni persona dello staff, come

a trasmetterle

ai suoi atleti,

questo rappresenta un sacrifi­

ogni giocatore, sa esattamen­

quanto i suoi atleti credono e

cio dal punto di vista tecnico

te che cosa sta facendo e per­

si riconoscono in quelle idee e

(per

ruoli

con quale qualità le applicano

meno palloni). Il lavoro di noi

saranno chiari e ben definiti e

sul campo da gioco. Le grandi

allenatori? Trovare il

il livello di maturità del gruppo

squadre non fanno cose diver­

giorno

intero salirà vertiginosamente.

se, ma le fanno meglio. In par­

dodici atleti diversi per lingua,

Non atleti maturi, bensì un

ticolare fanno molto meglio le

cultura,

team maturo e consapevole è

cose semplici: un appoggio,

modo di allenarsi e di intende­

per

un palleggio di secondo tocco,

re la pallavolo e creare una

ottenere successi.

la gestione di un free-ball. lo

squadra che parla la stessa lin­

ho qualche idea sull'organiz­

gua, nella quale l'altruismo sia

Poche idee ma molto chiare

zazione del gioco, sulla tecni­

forza trainante. Permettere ai

Credo che il più bravo degli

ca,

Ma

giocatori di crescere come

allenatori sia quello che ha

soprattutto ho un'idea che

atleti e come

poche idee ma molto chiare. E

determina tutto ciò che faccio,

momento in cui consapevol­

soprattutto colui che riesce a

che ossessivamente ripeto e

mente decidono di subordina­

fare sì che queste poche idee

nella quale credo fortissima­

re loro stessi allo sforzo di

chiare

siano

in

mente: che la pallavolo sia uno

gruppo. Questo è il lavoro di

modo

altrettanto

e

sport in cui solo la squadra fa

un allenatore. Un lavoro privi­

ché lo sta facendo i

condizione

necessaria

trasmesse

chiaro

sulla tattica,

certo.

attaccando

esempio

della

primo

preparazione religione,

razza,

individui

nel

siano poi messe in pratica in

la differenza. La squadra è un

legiato perché nella felicità del

modo corretto. Il parametro

valore sacro da inseguire e che

successo come nel momento

per giudicare un allenatore (di

si raggiunge solo attraverso il

della delusione,

pallavolo, ma non solo) non è

sacrificio individuale della pro­

capire

pria voglia di protagonismo,

ripetersi di questo miracolo di stagione in stagione. K

quello

di

quante

e

Per le vostre domande su basket, volley e altri sport, scrivete ai nostri consulenti all'indirizzo:

permette il

Time out Un break prezioso per riordinare schemi e idee. La pallavolo è un gioco di squadra: il collettivo vale più del singolo

seduta di allenamento qualora gli obiettivi fissa­

situazione di stress esattamente come in partita.

ti fossero raggiunti velocemente e quindi con

Naturalmente occorre riservare tempo o parti

buona espressione di qualità. Ma l'allenatore

specifiche dell'allenamento in cui, senza il "pro­

dovrà avere la stessa forza nel sostenere allena­

blema punteggio", gli atleti possano provare

menti magari molto lunghi (e quindi con grandi

delle situazioni anche sbagliando qualche palla

carichi sia fisici, sia psicologici) quando le cose

in più. In questo caso sarà la sensibilità dell'alle­

non funzionano. Entrambe queste situazioni -

natore a gestire una situazione di compromesso

positiva la prima, negativa la seconda - costrin­

nella quale i giovani atleti potranno migliorare

gono ogni atleta a "pensare di squadra" e risul­

gesti tecnici (magari prendendo qualche rischio)

tano quindi allenanti non solo da un punto di

e sviluppare comunque la giusta (e indispensabi­

vista tecnico o tattico. Piuttosto ogni soluzione

le nel volley del rally point System) mentalità di

tecnica e tattica sarà sempre da prendere in

controllo del numero degli errori.

allenatore@stadiumcsi.it

In questo numero. Mauro Berruto comincia la sua col­ laborazione con Stadium.

Mauro Berruto è nato a Torino 1'8 maggio 1969. Laureato in filosofia e specializzato in Antropologia Culturale, inco­ mincia la sua carriera di allenato­ re all'oratorio per poi passare, nel 1990, al settore giovanile del Cus Torino. Nella storica società torinese, da vice-allenatore, passa dalla B2 alla A2 con la prima squadra. Nel 1996 viene chiamato da Giampaolo Montali all'Olympiakos Pireo come vice. In Grecia arrivano uno scudetto, due coppe di Grecia e una colla­ borazione estiva con la naziona­ le greca. Nel 1999 il tecnico rien­ tra al Cus Torino, questa volta da head-coach. Berruto porta la squadra dalla B1 alla A2 e l'anno successivo vince la Coppa Italia. Nel 2000 si trasferisce a Piacenza, ottenendo ancora una promo­ zione: dalla serie A2 alla serie A1, vincendo ancora la Coppa Italia e ricevendo il premio Costa-Anderlini quale miglior allenatore di serie A2. Ottenuta, l'anno successivo, una storica sal­ vezza in A1, il tecnico torinese allena, sempre in serie A1, le squadre di Parma, Macerata e Padova. Nelle stagioni 2003 e 2004, Montali chiama Berruto come assistente allenatore della nazionale italiana e la collabora­ zione porta ancora a due grandi successi: la medaglia d'oro all'Europeo del 2003 e quella d'argento all'olimpiade di Atene 2004. Dalla stagione 2005 Berruto diventa head coach della Nazionale maschile finlan­ dese, con la quale è secondo nella European League 2005.

stadium ì 75


IL PREPARATORE

Quante innovazioni negli ultimi decenni

CAMBIA LO SPORT CAMBIA LA RAPIDITÀ Ogni seduta si divide in riscaldamento, parte centrale - nella quale si sviluppano le doti individuali e di squadra - e parte conclusiva/ che permette di mettere in pratica rinsegnamento. L'importanza del tempo effettivo dedicato alle esercitazioni

Docente Coni e CSI

zione agli sviluppi delle situa­

ciclici a velocità massima e

zioni di gioco; l'esecuzione di

contro

movimenti con e senza attrez­

Nelle seconde, le forme com­

resistenze

scarse).

zo nel minor tempo in forme

plesse, si inseriscono la rapidi­

semplici e complesse".

tà di forza e la resistenza alla Sulla capacità

Riferendoci solo alla rapidità

forza rapida.

motoria possiamo distinguere

motoria

condizionale

le forme pure e complesse.

rapidità

influiscono

Nelle prime vengono compre­

fattori che vanno a influenza­

della diversi

più rapide e veloci. Con il ter­

se la capacità di reazione (sti-

re direttamente l'alienabilità

lo

mine velocità si intende il rap­

molo/azione),

rapidità di

della stessa. Tra questi i più

sport contemporaneo è

porto spazio/tempo dell'atto

azione semplice (movimento

visibili e immediati sono i fat­

diverso da quello del passato. motorio sportivo, mentre con

aciclico, che non necessaria­

tori come l'età, il sesso, l'an­

i sente sempre più spes­

S

so

ISTRUZIONI PER L'USO

di Marco Manzotti

affermare

che

la

la costituzione

Questo assunto si basa sulla

il termine rapidità si vuole

mente prevede lo spostamen­

tropometria,

visione di fatto di qualsiasi

includere anche la capacità di

to dell'intero corpo), la rapidi­

fisica, il grado della tecnica

sport praticato; chiunque si

raggiungere la massima velo­

tà di frequenza (movimenti

(direttamente influenzata dal-

può accorgere dei cambia­

cità di reazione e di movimen­

menti avvenuti, dovuti princi­

to possibile in riferimento a

palmente alla fisicità dello

impegni massimi di volontà e

sport ed alla costituzione fisi­

di funzionalità del

ca degli atleti di alto livello.

neuro-muscolare.

sistema

Weineck,

quindi,

docente presso l'università di

è

Erlangen-Norimberga e auto­

divenuto sempre più impor-

re di numerosi e notevoli pub­

Rispetto al

passato,

l'aspetto fisico dell'atleta tante e

corrispondente alle

blicazioni sulla preparazione

esigenze dello sport stesso,

fisica,

del ruolo specifico (esempio:

negli sport di squadra come

definisce

la

rapidità

oggi è normale che un gioca­

"la percezione di un'azione;

basket o di volley

l'anticipazione in riferimento

tore di abbia

un'altezza

intorno ai

due metri) e la tattica è dive­

sviluppo

allo

del gioco

e

soprattutto al comportamen­

nuta sempre più complessa

to dell'avversario; la capacità

ed esasperata. Per contrastare

decisionale nella scelta della

questo tatticismo, le azioni di

più efficace azione tra le varie

gioco sono divenute sempre

opportunità di gioco; la rea­

Allenamento SI PUÒ MIGLIORARE DEL VENTI PER CENTO

76 ÌiKlililliI

a studi fatti risulta che è possibile miglio­

l'attenzione soprattutto alla capacità di acce­

rare la rapidità di circa il venti per cento

lerazione e di reazione, rispettando l'alternan­

D

rispetto alla prestazione iniziale di un soggetza ­ del lavoro e del recupero. L'impostazione delle pause serve per evitare carichi di acido to adulto non allenato. Partendo da questo lattico, che risulterebbero frenanti in riferi­ risultato, ne consegue l'importanza di inserire la rapidità nella pratica giovanile come ele­

mento all'obiettivo fissato. Una regola molto

mento principe di tutti gli esercizi riferiti ai

semplice, ma molto vicina alla teoria, applica­

bambini; anche perché è il bambino stesso,

bile soprattutto negli sport di squadra, dove la

per sua motivazione interiore, a eseguire le

rapidità rimane spesso entro distanze minime,

attività motorie alla massima velocità. In riferi­

è quella di suddividere l'attività rapida, com­

mento alle forme pure, nell'attività adulta per

presa da 0 ai 7-8 secondi, in mini tempi di 1-2

allenare la rapidità è necessario che si rivolga

secondi alternati da recuperi di 30 secondi. In


In questo spazio ogni mese il professor Manzotti rispon­ de alle vostre domande sulla preparazione atletica.

Particolari

Scrivetegli a:

preparatore@stadiumcsi.it Caro professore, quali sono i prò e i contro dello

le capacità

dinative),

coor­

il talen­

to, la capacità di concentrazione, la

forza di volontà e la disponibilità allo sforzo e

della rapidità è che non sia

all'apprendimento.

presente lo stato di affatica­

relativa alla tecnica e alla tat­

L'allenamento della

mento dell'atleta;

in

tica di gioco e questo com­

rapidità

infatti

sport di squadra la rapidità è

deve, oltre a tutti questi fatto­

questo caso non si potrebbe

porta l'aumento della difficol­

ri sopra citati, essere attento

raggiungere una velocità otti­

tà del gesto stesso in forma

anche alla condizione ottima­

male a causa della diminuzio­

rapida; pertanto la sua aliena­

le dei muscoli. Questi, vista la

ne della capacità di coordina­

bilità sarà impostata attraver­

richiesta di un elevato livello

zione e dei processi di con­

so lo sport stesso e quindi

di frequenza dei movimenti e

trollo del sistema nervoso. Per

necessariamente, soprattutto

di sviluppo della forza, devo­

questo gli esercizi di rapidità

nell'attività agonistica adulta,

no essere attivati

modo

pura devono essere collocati

sarà in riferimento allo svilup­

adeguato attraverso la fase di

in

all'interno della seduta di alle­

po della tecnica

di

namento subito dopo la fase

esercizi specifici in cui saran­

duplici;

di riscaldamento e di un lavo­

no tenuti in alta considerazio­

mentre da un lato diminuisce

ro di allungamento muscolare

ne i fattori del tempo e dello

l'attrito interno nei muscoli e

(posturale e in

movimento)

spazio. Per quanto concerne

aumenta l'elasticità e la capa­

adeguato all'obiettivo specifi­

l'attività sportiva giovanile la

cità di allungamento, dall'al­

co. In relazione con le altre

rapidità può e deve essere

tro aumenta

la velocità di

capacità condizionali, la rapi­

allenata,

magari con forme

conduzione del sistema ner­

dità, che dipende dalle doti

ludiche,

in

voso, migliorando la capacità

genetiche,

riscaldamento. questa

di

fase

benefici

sono

reazione.

importanza

I

Di

notevole

per l'alienabilità

misura

è

minore

attraverso

quanto fattore

in

fondamentale di verifica per

rispetto alla

la formazione del movimento

alienabile

forza e alla resistenza. Negli

coordinato.

questo modo sono ad esempio possibili 3 o 4

lenamento deve essere sempre variabile per

scatti sui 10-15 metri. Al termine di questa

esercizi e per le condizioni generali, onde evi­

serie sarà necessario eseguire un recupero

tare la formazione di risposte stereotipate. Tra

completo di 3 minuti e 30 secondi, proprio per

le forme di esercizi più utilizzate troviamo: par­

evitare l'accumulo di carichi lattacidi. Al fine

tenze da stazioni e posizioni diverse; partenze

della completezza della rapidità gestuale è

facilitate (discesa) o difficili (salite o traino);

necessario che le esercitazioni siano il più pos­

partenze con cambiamento delle condizioni

sibili variate nelle forme d'esecuzione;

iniziali (salti in basso e scatto); partenze su ter­

per

quanto concerne la capacità di reazione è

reni diversi; partenze con tecniche diverse di

necessario stimolare gli organi di senso (vista,

corsa (all'indietro, corsa laterale, su curve più

tatto, udito) che possono essere coinvolti sin­

o meno ampie, eco); partenze in abbinamen­

golarmente e in abbinata e il programma d'al­

to con un compagno (gare variate).

IUM RISPONDE

Lo sport moderno non può prescindere da una grande attenzione alla preparazione fisica in tutte le sue forme

spinning? Linda Li Muri, Catania Lo spinning è stato importato in Europa nel 1995 dagli Stati Uniti. Uno studio dell'istituto di Scienza dello Sport del Coni indica lo spinning come un otti­ mo allenamento aerobico. Visto il largo range di sforzo cardiova­ scolare, è importante che le lezioni siano seguite e suddivise secondo l'intensità dello sforzo. Con la larga diffusione di questa nuova tecnica d'allenamento aerobico sono nate delle varian­ ti rispetto alla metodica iniziata da Johnny G.: infatti, alcuni insegnanti hanno introdotto l'uso degli arti superiori con movimenti di coordinazione o addirittura applicando dei picco­ li carichi per aumentarne la resi­ stenza allo sforzo. È un'attività fisica di resistenza, che se ben programmata in funzione del­ l'età e della condizione fisica oltre a migliorare i parametri all'efficienza cardiocircolatoria e respiratoria, apporta effetti positivi su altri organi e appara­ ti: rallenta l'invecchiamento delle ossa e delle cartilagini, migliora la forza e il trofismo muscolare dei segmenti corporei impegnati, la postura, la destrezza motoria, la termore­ golazione corporea e il metabo­ lismo energetico,rafforza il muscolo cardiaco, aumenta la ventilazione polmonare, la resistenza agli stress, facilita la stabilità emotiva ed abbassa notevolmente le tensioni psi­ chiche legate all'ansia e alla depressione.

stadiiini l ”


IL MEDICO

MAI SOTTOVALUTARE LE LESIONI MUSCOLARI Si tratta di una delle patologie più frequenti negli atleti e negli amatori. Il compito del medico è innanzitutto quello di attuare le difese preventive per ridurre l'incidenza traumatica: fondamentale evitare le ricadute e

L

muscolari

lesioni

(tendini) permette all'appa­

costituiscono il quadro

rato

patologico

movimento;

ricor­

più

(ossa)

il

muscolo

è

scheletrico

il

rente per chi pratica sportquindi e un tessuto specializ­

ISTRUZIONI PER L'USO

ri

Analisi di un infortunio comune per chi pratica sport

terreno (caduta

da una striatura trasversale

cletta, dalla moto, dagli sci,

dovuta all'allineamento delle

ecc.) o con gli attrezzi e le

molecole di actina e miosina

infrastrutture presenti nelle

che scorrendo fra loro deter­ l'accorciamento

minano

dono in due grandi gruppi,

quanto,

di

traumi

atletico, il muscolo contratto

viene compresso contro l'os­

in

so sottostante. Sono lesioni

seguito a una sollecitazione

apparentemente benigne e

quelli

rio

del

medico

sportivo è

Entrambe rappre­ una

evenienza

frequente

in

la loro gravità dipende dalla

forza lesiva, dalla sede, dal

quadro

anatomopatologico

molto

presente e dall' impotenza

quasi

del

Le contusioni muscolari sono

funzionale. Non va dimenti­

numero­

dovute all'impatto con l'av­

cato che durante l'esercizio

sissime miofibrille che rap­

versario (calcio, rugby, foot­

fisico

presentano l'elemento con­

ball americano, ecc.), con il

una grande quantità di flus-

microscopica

superficiale. Lo scopo prima­

si verificano

che

tutte le attività sportive.

sistema:

modo

in

gesto

La cellula muscolare è l'unità

rittura

in

il

ca.

lutati, misconosciuti o addi­

trattati

lesione

una

profonda

durante

da

modo si

lesivo diretto (contusioni) e

sentano

tratta

meno

o

campi

quelli causati da un evento

chimica in energia meccani­

banali che vengono sottova­

nei

più

bici­

dalla

questo

può verificare

inattività

Spesso si

In

I traumi muscolari si suddivi­

indiretta.

sportiva.

e

palestre

gioco.

muscolare.

zato che trasforma energia

di

Medico sportivo

trattile e sono caratterizzate

rappresentano la causa mag­ giore

di Piero Volpi

peculiare

contiene

nel

muscolo transita

quello attuare le difese pre­ ventive per ridurre l'inciden­

za traumatica e in caso di

lesione impostare una dia­ gnosi e un trattamento con­ grui onde impedire il verifi­

carsi di recidive e complican­

ze che in queste forme sono

purtroppo relativamente fre­

quenti. Il muscolo può essere para­ gonato

a

un

motore

che

eroga energia che attraverso dispositivi

di

II dott. Piero Volpi, già calciatore professionista nella Serie A italiana e oggi stimato professionista di fama mondiale, ha appena pubblicato un volume in lingua inglese per la prestigiosa casa editrice Spnnger (www.springer.com). Si tratta di "Football Traumatology", un'opera enciclopedica che raccoglie ogni tipo di patologia e tutti i traumi legati al gioco

del calcio, dalla prevenzione alla loro terapia. In Italia, il volume è disponibile su Internet o direttamente presso la casa editrice Springer Verlong.

trasmissione

La spalla LUSSAZIONE: TRAUMA SERIO E NON RARO

G

ianluigi Buffon è tornato in grande forma

all'osso. L'alterato profilo della spalla, la perdita

e sarà protagonista con l'Italia all'imminen­

del movimento e il vivo dolore indirizzano la

e impongono un trattamento imme­ te mondiale tedesco però quanta paura quandiagnosi ­ diato. Infatti eseguita una radiografia e confer­ do in estate s'infortunò alla spalla destra per

quell'impatto involontario col milanista Kakà.

mata la lussazione va effettuata la manovra di

La lussazione della spalla è un evento non certo

riduzione da persone esperte, di solito al pron­

raro in un contesto agonistico, anche se è più

to soccorso da specialista ortopedico. Nella

ricorrente in altri sport (sci, judo, rugby, ecc.).

maggioranza dei casi è sufficiente un periodo

La lussazione di solito è anteriore e provoca la

di immobilizzazione di 20/25 giorni con un

fuoriuscita della testa dell'omero dalla sua

tutore e quindi un periodo riabilitativo per recu­

sede, che determina una serie di lesioni al cer­

perare la piena efficienza, anche se non viene

cine glenoideo,

esclusa la possibilità di successive lussazioni. In

ai

legamenti,

alla capsula,


/ velocisti hanno potenti masse muscolari che permettono grandi accelerazioni, ma che richiedono cautela negli allenamenti

Scrivetegli a:

medico@stadiumcsi.it Gentile dottor Volpi, qual è la corretta alimentazione prima di un allenamento di nuoto che abitualmente comin­

so sanguineo. In alcuni casi il trauma provoca un impor­ tante ematoma che, se non riassorbito o aspirato,

può

esitare in un ematoma ina­ stato, infetto o ossificato. In

tomi inastati e soprattutto le

altri casi la lacerazione della

quasi sempre conservativo e

fascia muscolare può provo­

si basa sul riposo sportivo,

miositi ossificanti che consi­

care un'ernia che dipenden­

sulla compressione immedia­

stono in una progressiva e

temente dalla estensione e

ta

ossificazione

traumatica

graduale

dalla sintomatologia doloro­

(bendaggio

borsa

del

ematomi intramuscolari che

sa potrà necessitare di una

ghiaccio) e sulla terapia anti­

spesso richiedono l'asporta­

Già

chirurgica.

sutura

sul

nella

dolorifica

sede

e

e

miorilassante.

di

zione chirurgica.Un'ulteriore

campo l'atleta avverte dolo­

Quindi, si instaura un proto­

insidia è rappresentata dalle

re immediato subito dopo il

collo riabilitativo ovviamente

sindromi

trauma che riferisce con pre­

dipendente

dalla

gravità

compartimentali,

evenienza rara ma, se pre­

cisione: nella maggior parte

della lesione che si avvale di

sente

dei casi può comunque con­

terapie fisiche (elettrotera­

forme acute -, richiede un

pia, tecarterapia,

Us,

immediato intervento chirur­

rieducative

gico di fasciotomia per dimi­

tinuare

gareggiare.

a

laser,

cio alle 14.30? Enrico Borselli, Firenze Per rispondere in modo comple­ to a questa richiesta bisognereb­ be conoscere l'età, il peso e l'al­ tezza, quanti allenamenti setti­ manali svolge il soggetto in questione. Comunque l'ideale sarebbe una abbondante cola­ zione al mattino e uno spuntino o pranzo leggero alle 11, 11.30.

-

soprattutto

nelle

Caro dottore, ho 37 anni, pratico spinning e corro in bicicletta. Perché, dopo l'attività fisica, la mia tempera­ tura corporea si abbassa invece

Successivamente compaiono

ecc.) e terapie

ecchimosi, ematoma, impo­

(idroterapia,

tenza funzionale. La diagno­

l'ampiezza articolare, attività

Un atleta che ha subito una

si è clinica ma si avvale del­

contusione

l'ausilio di un esame ecogra­

muscolari, ecc.). Bisogna ricordare

l'impor­

riprendere la propria attività

fico che stabilisce con accu­

tanza dei dispositivi protetti­

sportiva solo in assenza di

ratezza la sede, l'estensione

vi obbligatori in molti sport

dolore e dopo aver recupera­

lesione:

che mirano a prevenire que­

to la piena elasticità e tonici­

inoltre, può essere ripetuto a

sto tipo così frequente di

tà muscolare. Recuperi fret­

(parastin­

tolosi e non controllati sono

di alzarsi? Sandra Pollini, Treviso Probabilmente dipende dalla sua vasodilatazione periferica eccessiva, ma anche l'ambiente (palestra) dove svolge l'attività fisica (eccessiva ventilazione) e l'abbigliamento possono avere

gomitiere,

spesso causa di complicanze

influenze.

e

la

gravità

distanza

della

per

controllarne

l'evoluzione. In alcuni casi di dubbia esegue

interpretazione una

si

risonanza

magnetica. Il trattamento è

lesioni chi,

muscolari

paraspalle,

ecc.). Fra le

del­

nuire la pressione tissutale.

che

complicanze

non

vanno sottovalutati gli ema­

casi molto selezionati è possibile anche dopo il primo episodio ricorrere al trattamento chirur­

gico in artroscopia per suturare e meglio riposi­

zionare le lesioni del cercine glenoideo e dei legamenti anteriori, onde ridurre ulteriormente la possibilità di recidive. Dopo un mese di rela­

tiva tutela della spalla si inizia il programma rie­ ducativo. La ripresa sportiva è normalmente

consentita dopo tre mesi: Buffon è rientrato un

po' in ritardo rispetto a questi tempi protocol­ lari, per le complicanze derivanti da un altro

lieve infortunio al piede.

recupero

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medi­ cina sportiva.

Ai blocchi

muscolare

rallentano

il

può

completo

ritorno a una ottimale per­ formance sportiva. K

Caro dottore, sono un ragazzo di 24 anni e gioco a calcio. Mi sono operato al legamento crociato anterio­ re,adesso sto facendo nuoto per riabilitare il ginocchio... mi può dire quando posso ritornare ad allenarmi con la squadra? Dopo la piscina si passa alla pale­ stra nelle sue varie attività muscolari; quindi si passa al ritorno in campo (lavoro diffe­ renziato) infine si concede il lavoro con il gruppo: dall'inter­ vento 4 mesi per il ritorno in campo; 5/6 mesi per il pieno recupero.

stafliiim

79


L’ARBITRO

Uno dei temi più discussi nel calcio italiano

PPLICARE LE

ISTRUZIONI PER L'USO

Quando un campione subisce un grave infortunio si aprono dibattiti e polemiche. Ma è tutto inutile se gli arbitri non decidono di applicare alla lettera il regolamento, come accade nelle Coppe e nei campionati esteri

Q

di Massimo Chiesa Ex arbitro Serie A

necessità

di

un

incidente

manifestazioni

internazionali

grave e di un nome illustre per

come Mondiale e Europeo il

tornare a far applicare il rego­

richiamo dei dirigenti (a co­

lamento.

La

minciare da Blatter) al concet­

responsabilità è soltanto

to della tolleranza zero diviene

degli arbitri che non sanziona­

un denominatore comune al

no correttamente questi inter­

quale tutti si allineano.

venti? Perché non si espelle

Come spiegare allora il lassi­

sin dalla prima giornata? È

smo che con dispiacere vedia­ mo nel nostro campionato?

uando parliamo di arbi­

con l'espulsione di colui che lo

importante notare che sia in

traggio dobbiamo sem­

commette.

campo internazionale sia in

Seccamente mi viene da pen­

in

altri campionati questo tipo di

sare che in Italia si cerchi sem­

degli elementi che caratteriz Roma-Empoli, ­ Il tema è torna­

fallo viene sempre sanzionato

pre di dare un colpo al cerchio

con

infatti,

e uno alla botte, provando a

lasciar giocare sino a quando

pre richiamarci a

uno

zano lo spessore tecnico e

Dopo l'incidente di Totti

to prepotentemente alla ribal­

il

rosso diretto:

interpretativo del direttore di

ta, alimentando ancora una

quando le nostre squadre gio­

gara, ovvero l'uniformità nel­

volta una feroce polemica di

cano all'estero si adeguano

non succede l'irreparabile e

l'applicazione e, soprattutto,

tipico stampo italiano, ovvero

volentieri alla maggior severità

tutti sono pronti a reinventarsi

nell'interpretazione del rego­

la scarsa tutela dei campioni

degli arbitri e in particolare

censori richiamando il rispetto

lamento.

che, picchiati sistematicamen­

durante

delle regole.

Il fallo da dietro, intervento

te, non riescono a esprimere il

che per caratteristiche e dina­

loro gioco e devono altresì

mica viene da sempre indivi­

subire ogni sorta di fallo. La

si

è

polemica

innescata sull'onda

diviene dunque uno dei para­

derivante dal grave infortunio

metri di maggior rilievo nella

del capitano giallorosso, tutta­

via credo che il problema sia a

do riferimento. La premessa

margine dell'episodio.

principale è che il fallo da die­

Premesso che tutti i calciatori

tro, quando effettuato in ritar­

devono essere tutelati da falli

do, per abbattere un avversa­

cattivi e antisportivi, siano essi

rio, e in ogni situazione in cui

campioni o no, il regolamento

la pericolosità di questo tipo di

parla chiaro. Semmai dobbia­

deve

mo chiederci perché nel cam­

essere punito disciplinarmente

pionato italiano ci sia sempre

FìTilO

L

di

emotiva

valutazione cui stiamo facen­

Collaborazione QUANTO È PREZIOSO L'AIUTO DEL GUARDALINEE

svolgimento

nuovamente

duato come il più pericoloso

che un giocatore può subire,

fallo appaia evidente,

lo

a prestazione di un arbitro può essere

trollo diretto dell'arbitro: in questo caso, l'as­

impreziosita dalla costante e chiara colla­

sistente deve richiamare l'attenzione dell'ar­

borazione con i propri assistenti (o guardali­ bitro. La grande responsabilità dell'assisten­ te, poi, da sempre riguarda il fuorigioco. Nor­ nee) che in molte occasioni forniscono un aiuto determinante nella valutazione di alcu­

malmente le disposizioni prevedono che il

ni falli di gioco. Compito dell'assistente è

guardalinee si allinei con l'ultimo difendente

quello di collaborare, seguendo le direttive impartitegli

dall'arbitro,

segnalando tutto

in maniera da poter ben valutare la posizione degli attaccanti: di qui, i numerosi interventi

quanto di competenza. Ma In particolare

per segnalare la posizione non corretta in

l'assistente diviene imprescindibile in alcune

caso di segnatura di una rete e anche i nume­

circostanze particolari, come la segnalazione

rosi errori che gli assistenti commettono.

di una violenza consumata, sfuggita al con­

Ci sono altre situazioni interessanti come la


vano con le cattive chiunque

to intervento del designatore

mente pessimo, a partire dal

gli si parasse di fronte causan­

Mattei che, non potendo fare

designatore che deve inculca­

do sequele di gravissimi infor­

altro, ha dato un giro di vite

re nella testa dei suoi arbitri

tuni: in quel caso, fu cambia­

molto serrato, al punto che la

che non può esserci nessuna

to il regolamento. In questo

giornata successiva abbiamo

tolleranza per questo tipo di

caso non è necessario cam­

assistito a prestazioni "cam­

Scrivetegli a

fallo, per proseguire poi con i

biare niente, basta applicarlo.

pione". Sono ironico perché

arbitro@stadiumcsi.it

dirigenti sia delle società sia

Gli sportivi sono veramente

ovviamente

istituzionali, sempre pronti a

stufi di vedere falli cattivi non

state fatte al sabato in Serie B

intervenire quando la frittata

sanzionati, interventi da die­

dove è più semplice cacciare

è fatta ma mai in prima linea

tro sulla gamba d'appoggio

un

quando si tratta di avallare la

ignorati o al massimo puniti

delle

degli

con il giallo. Diciamolo chiara­

notevolmente.

arbitri. La codifica sarebbe ve­

mente: siamo arrivati al punto

Ci

ramente semplice (rosso diret­

di non ritorno, si impone un

anche più duri da metaboliz­

to per tutti i falli da dietro), la

cambio di rotta e un richiamo

zare. Per tutti ricordo che in

conseguenza altrettanto ele­

serio agli arbitri. I protagonisti

Italia il recupero è stato re­

mentare: adeguarsi tutti.

sono e rimangono i calciatori

introdotto dalla gestione Ca-

I non giovanissimi ricorderan­

e, come tali, devono essere

sarin

no sicuramente che c'è stato

tutelati non in quanto cam­

istruzioni

un periodo (fine anni Ottanta)

pioni ma unicamente perché

l'applicazione costante.

in cui abbiamo avuto la sven­

lo dice e lo impone il regola­

L'uniformità in questo caso

uscite violentissime da

mento. Ovviamente il dopo Totti è

fece il resto e a distanza di

parte dei portieri che abbatte­

stato condito da un immedia­

l'overtime.

rigidità

interpretativa

tura di assistere a sistemati­ che

le

prove

giocatore e

dove

polemiche si

sono

l'eco

attenua

sono stati cambiamenti

che con

fermezza

chiare

ne

e

favorì

anni nessuno protesta più per

K

Mondiali a rischio Francesco Totti colpito da Richard Vanigli durante Roma-Empoli. Era il terzo fallo in otto minuti: forse un'ammonizione in precedenza avrebbe evitato un infortunio tanto grave

valutazione di un fallo se avvenuto dentro o

lio dei segnalatori acustici, i classici bip.

fuori l'area in caso di azione veloce che ha

Nel caso in cui il fallo sia chiaramente dentro

lasciato l'arbitro leggermente attardato o

l'area, dopo il fischio dell'arbitro l'assistente

comunque non in grado di decidere perso­

può posizionare la bandierina in direzione del

nalmente. Normalmente se il fallo, peraltro

corner e compiere per maggior sicurezza

visto dall'arbitro, avviene fuori dall'area di

qualche passo in direzione del calcio d'ango­

rigore l'assistente si fermerà sulla direttrice

lo. Anche in questo caso nel calcio attuale

del vertice dell'area di rigore: spesso, per

possono esserci dei bip di riferimento, tutta­

maggior sicurezza, si ricorre anche a posizio­

via

non

è

importante

come

l'assistente

nare la bandierina in direzione del centro­

comunica con il collega quanto che tipo di

campo. Negli ultimi tempi, poi, ci si è affida­

collaborazione e scambio di opinioni avviene

ti anche alla tecnologia elettronica con l'ausi-

tra di loro.

Gentile Chiesa, ritiene che l'ar­ bitro possa avere un aiuto dalla tecnologia? Se sì, quale? Giovanni Rossetti, Milano Caro Giovanni, indubbiamente la tecnologia può o potrebbe rappresentare un valido aiuto per l'operato dell'arbitro. Innanzitutto, è necessario codificare gli interventi tecno­ logici e chi può o deve decide­ re per il loro ausilio. Poi importante sarebbe, come in altri sport, la velocità di esecu­ zione degli stessi e le condizio­ ni di utilizzo. Personalmente sono contrario alla moviola in campo, tuttavia non riesco a capire perché si continui a par­ lare di tecnologia quando a distanza di anni nessuno ha voluto ancora stabilire di inter­ venire con dei sensori all'inter­ no dei pali di una porta per il più classico e facile degli aiuti, ovvero stabilire se il pallone è entrato completamente o no nella segnatura di una rete.

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese Massimo Chiesa risponde alle vostre domande sui temi arbitrali.

L'esempio che diamo è vera­

Caro Chiesa, meglio la desi­ gnazione "umana" o il sorteg­ gio? Samuele Carotti, Perugia Caro Samuele, sono decisa­ mente favorevole alla desi­ gnazione "umana" in quanto considero il designatore come l'allenatore di una squadra, colui che vigila, valuta e deci­ de conoscendo gli aspetti glo­ bali di ogni singolo arbitro/atleta. Il problema è "culturale": gli arbitri vengo­ no ancora visti come un male necessario e non come una componente del gioco neces­ saria e perfettibile.

Stadium I bi :

A

'L'


WEBSPORT

La MotoGp raccontata dalla Rete

MELANDRI VA A MILLE ANCHE SU INTERNET Il sito del pilota romagnolo è il più completo e divertente/ grazie al diario dettagliatissimo e al notevole senso delEumorismo. Difficile orientarsi nelFuniverso Valentino. Bella la galleria di fan di Capirossi. Gibernau in stand-by

ISTRUZIONI PER L'USO

ffrontare una curva sul

A

bagnato a 200 chilome­

tri

l'ora?

Può

essere

giornate e le sue emozioni ai

tifosi. C'è chi buca lo schermo tv, Macio buca il monitor del

non come affrontare una scim­

efficace e che non si prende

mia furiosa, armati solo di un

mai troppo sul serio, come

pezzo della bicicletta, appena

nello stato civile della sua

in

una

salita

a

Langkawi in Malesia. Per con­

ferma

chiedere

a

fenomeno

Melandri,

Mi sono accadute cose positive e negative, che in fondo pero' mi hanno portato nuovamente nuove opportunità' per ogni singolo problema... Ora sento di aver

ma certamente computer con un sito diretto,

avventuroso,

fracassata

1/3/2006 - Una settimana davvero molto intensa.

di Guido Vaciago

Marco della

"carta

d'identità":

"plurifi-

danzato, ma libero". D'altronde, oltre a dominare le

del

classifiche

MotoGp e accuratissimo auto­

Motomondiale, svetta anche

biografo sul suo sito Internet.

ai primi posti dei "Miti roma­

e ai Passatelli, in quello che è

famiglia

Che il ragazzo sia simpatico

gnoli", pagina simpatica che

sicuramente il gran premio più

cavalli, cani e... lama nella fat­ toria nel Kentucky, come si

che

alleva

maiali,

non c'erano molti dubbi, ma

ordina le leggende regionali a

gustoso della sua carriera. A

puntare il mouse sul suo diario

qualsiasi livello. E il ravennate

proposito,

on line è una divertente con­

Melandri si fa superare solo dal

conquistare

ferma. È lui, senza filtri, senza

Porto Canale di Cesenatico

prendendolo per la gola, pre­

censure, senza la minima inter­

(l'anima più vera della cittadina

parate dei cannelloni agli spi­

Loris Capirossi rivela poco di sé

mediazione: nel più puro spiri­

romagnola),

ma sta davanti

naci e soprattutto preparatevi

sul suo sito. Qualche nota bio­

to della Rete, che il campione

alla

Pasquale

di

ad avere a che fare con uno

grafica (per altro ferma al

sfrutta per raccontare le sue

Sarsina, al Formaggio di Fossa

spirito libero. «Posto preferito

2004), molte foto, news detta­

Pagnotta

Loris Capirossi

invece volete

se

Carlos

Checa

scopre tra la grafica accattivan­

te ma un po' invadente della

sua pagina.

in cui vivere? Il mondo. Giorno

gliate, ma il clic per chi vuole

della settimana? Oggi. Hobby?

andare oltre le "cose ufficiali"

Sport estremi. Animale preferi­

è sulla galleria dei fan, dove da

to? Il toro», bastano alcune

ogni parte del mondo arrivano

fulminante

messaggi a Loris. La formula è

botta&risposta sul suo sito per

semplice: una foto e qualche

domande

del

Press Area

News

Story

JEREZ TEST DAY 3 Today’s third and final day of testing for the Ducati MotoGP Team at Jerez de la Frontera was marked by dear skies and sunny conditions, but a cold wind meant that Loris Capirossi and Sate Gibernau could only take to the track at around noon.

Calendar 2005

Stats

Team Bike Sponsors Fan's gallery

JEREZ TEST DAY 2 Ducati Desmosedici GP6 testing debut continued today with Loris Capirossi concentrating on engine management and new tyres while Sete Gibernau continued to get used to the Italian bike and the Bridgestone tyres.

News letter Downloads Photo gallery

JEREZ TEST DAY 1 The Ducati Desmosedici GP6 took to the track today for its maiden run at the circuit that will host the opening round of the 2006 MotoGP World Championship.

3E5MOSEDICI TEST NOT FOR MERE MORTALS lust a few days after the final MotoGP race of the roar, the Spanish circuit of Valencia was open again

SrTìflO

10 Apr Jerez «*17 Apr Estoril , .. 01 May Shanghai _ 15'May Le " Mans 'Mugello __ 1 2 Jun Catalunya —“ 25 Jun Assen as 10 Jul Laguna ““Seca

capire il personaggio. E basta

riga, una specie di sms per

quel clic per esaurire le curiosi­

comunicare l'affetto, la rabbia,

tà della pagina, ordinata, com­

la gioia

pleta. Ma, tolta qualche foto­

Castel San Pietro. Dall'Emilia al

grafia che lo ritrae giovanissi­

West su Internet è sufficiente

mo motociclista, c'è poco in cui

intrufolarsi

per scoprire

per il campione di

un clic e ci si trova a leggere le

confessioni del texano Colin

aspetti nuovi dello spagnolo.

Edwards che racconta gli esor­

Nicky Hayden, invece, potreb­

di da bambino sulle moto da

be dedicare una buona parte

cross: «Otto ore di scuola, poi

del suo sito alla sua curiosa

tre ore di allenamento sulla


www.motogp.com Il sito ufficiale del MotoGp. C'è tutto. Anche in italiano. Un punto di riferi­ mento indispensabile per ogni appas­ sionato. www.motonline.com Notizie sul MotoGp, ma non solo, per­ ché Superbike e fuoristrada hanno una buona copertura, ma si possono anche trovare prove su strada e informazioni sulle moto da acquistare.

SCREENSAVER

GUIDA AL MONDO DELLE DUE RUOTE

www.motocorse.com Motomondiale, Superbike, Ama Sbk, Civ e trofei, fuoristrada, Superbike, Supermotard e Speedway: tutto ciò che gareggia su due ruòte si può trovare qui.

www.gpone.com Notizie, commenti, articoli e anche un gioco per verificare la propria cono­ scenza dei volti dei piloti che gareggia­ no nel motomondiale. www.motograndprix.it News, immagini, indiscrezioni e tutto quello che c'è da sapere al riguardo del Motomondiale. Ma anche l'opportunità di scambiare le proprie opinioni, con­ frontandosi con gli argomenti proposti nel Forum "MotoBar".

Derapate Spettacolari screen shots dai siti dei piloti di MotoGp. Si può scegliere e trovare ogni cosa, compresa la storia di Colin Edwards a fumetti

http://moto.racing-l ive.com/motogp Portale tra i più aggiornati e più vari nell'offrire servizi. C'è addirittura il modo per essere informati in tempo reale via sms. Ma costa 51 euro per tutta la stagione.

lavaggio della

E Valentino? Il più famoso del

(per altro in fase di restyling),

moto, i compiti a casa, la cena

mondo lo è anche in Rete, tan-

dove è ricostruita la storia dei

e stremato la nanna. Un ritmo

t'è che diventa difficile orien­

suoi tifosi, elemento fonda­

infernale che verso i 14 anni ho

tarsi tra ciò che è ufficiale e ciò

mentale per la costruzione del

deciso di interrompere», spie­

che non lo è. E alla fine l'unico

personaggio Rossi, visto che è

ga Colin, dalle sue pagine di

sito che può vantare il fatidico

fra di loro che sono nate le leg­

ispirazione fumettistica.

aggettivo è quello del Fan Club

gendarie esultanze post gara e

moto,

poi

il

grazie alla loro goliardia e sim­

4

I PRINCIPALI PILOTI

patia, il MotoGp è sicuramente più divertente. invece,

Sete

Marco Melandri: www.marcomelandri.it

Silenzioso,

Loris Capirossi: www.loriscapirossi.com

Gibernau:

Carlos Checa: www.carloscheca.com

costruzione, bisogna ripassare

Nicky Hayden: www.nickyhayden.com

tra qualche tempo. Perché non

Colin Edwards: www.ceracing.com

è mica vero che questi piloti

Sete Gibernau: www.setegibernau.com

corrono sempre.

il

suo sito è

in

www.motolink.it Notizie sui diversi campionati motocicli­ stici, schede dei piloti più importanti, calendari gare e soprattutto link utili per navigare a caccia di due ruote. www.derapate.it Informazioni e commenti su tutto ciò che va forte: dalla Formula 1 al MotoGp. Con la possibilità di sfruttare un servizio per aggiornamenti in tempo reale.

www.motocicliste.net/sport/index.asp Il motociclismo al femminile. Il sito per tutte le donne che corrono o sono sem­ plicemente appassionate di motori su due ruote.

Valentino Rossi: www.fanclubvalentinorossi.com

stadium i 83


WEBSPORT

Su Internet la storia della Ferrari a due ruote

FASCINO DA ROSSA: DUCATI SEDUCE ON-LINE e

S

Ferrari

la

due

avesse

ruote sarebbe una Ducati.

Mito,

leggenda, tradizione,

infatti, la famiglia Ducati e altri

investitori

bolognesi

Società

epopea, saga: sono queste le

fondano

parole con cui raccontare la

Brevetti Ducati, con l'intento

storia e il significato di que­ sto

marchio

italiano,

che

come la Rossa di Maranello

unisce il prodotto industriale

competizione

alla

ISTRUZIONI PER L’USO

sando a tutt'altro. Nel 1926,

sportiva,

la

Radio

di produrre industrialmente componenti per la nascente

industria

radio, basati su brevetti di

Adriano

Ducati.

Quasi

un

incrociando destini e strate­

secolo dopo, la Ducati è una

gie delle due anime. Ci sono

delle case leader del suo set­

le corse, ma anche le moto

tore ed è diventata grande

da strada, ci sono i tifosi, ma

protagonista della classe più del

motomon­

Le cronache della leggenda

TRADIZIONE Anni 20 Anni 30 Anni 40 Anni 50 Anni 60 Anni 70 Anm 80 Anni 90 20004

delle trasmissioni

DUCATI 996 La Ducati 996, erede della leggendaria 916, vincitrice di tre mondiali SDK.

PROTAGONISTI

MUSEO NEWS

tica cura, fornendo notizie,

anche i proprietari, i cosid­

importante

detti ducatisti che per la casa

diale, dopo aver alimentato

aggiornamenti,

tanto

la leggenda nella Superbike,

una gustosa sezione multi­

quanto Loris Capirossi e Sete

dove tuttora corrono delle

mediale,

Gibernau,

rosse. Tant'è che la sezione

scaricare fotografie,

bolognese

rossa

contano che

due

a

guidano

ruote

la

nella

"Racing"

racconta

le

due

categorie con la stessa iden-

MotoGp.

dove

schermi e

della

il

ma

è

anche

possibile

Fabio Taglioni: una leggenda

salva-

mitico rombo

desmosedici

in

file

E le due anime della casa

vivono

perfettamente

su

Internet. Il sito è diviso in cinque: moto, racing, tradi­

zione,

community e

shop.

Semplice e intuitiva la navi­

audio, per chi ama "sentire"

gazione, ricca di sorprese.

la velocità.

La

tentazione

subito

su

di

cliccare

"tradizione"

è

E

Il Museo Ducati | » I» !» STANZA2

|» STANZA 3

|» STANZA 4

|» STANZAS*

|> STANZAS

|> STANZA?

|

forte e il clic ripaga la curio­ sità. La storia della Ducati è

raccontata per decenni, con

testi e bellissime fotografie (forse un

po'

piccole) che

se

qualcuno,

entusiasta

della visita alla casa virtuale della Ducati, vuole - da lì -

salutare

IL MUSEO DUCATI Nello stabilimento di Borgo Panlgale su un’area di 1000 mq, rivive la storia delle competizioni Ducati.

un

amico,

c'è

la

possibilità di inviare una car­

Presentato il 12 giugno 1998 in occasione della prima edizione del WDW ( World Ducati Week ), e ufficialmente inaugurato il 16 ottobre dello stesso anno, il Museo Ducati raccoglie le testimonianze di oltre mezzo secolo di competizioni deH'Azienda e una cospicua parte della storia dell'Azienda di Borgo Panigaie,

tolina elettronica da un'am­ pia

galleria.

narrano gli ottant'anni vissu­

La filosofia

scanzonata:

molto

è

foto

curiose, divertenti o addirit­

ti velocemente e iniziati pen-

tura animate per scherzare e

prendersi in giro on line. Un

SCUDERIE ITALIANE IN MOTOGP

po' lo stesso spirito che si

può incontrare, indirizzo mouse

Ducati Racing News

04 marzo 2006 p SORTE ALTERNA PER GIBERNAU E CAPIROSSI

84

ISLAND

05 marzo 2006

il

sito

il

della

che corre in MotoGp e che 05 marzo 2006 BAYLISS TORNA ALLA VITTORIA DOPO OUATTRO ANNINEL ROUND AUSTRALIANO DEL MONDIALE SUPERBIRE DI PHILLIP

05 marzo 2006 CAPIROSSI E GIBERNAU VELOCI MA HI RITARDO" A BARCELLONA

verso

cambiando

puntando

Aprilia, l'altra casa italiana

SBK

MOTOGP

e

vale la pena visitare. Se non

altro per una questione di par condicio...

K


Il sito del mese: www.bidoni.tk

Zahoui, Caraballo, Luis Silvio Quando i brocchi fanno la storia hi si ricorda di François

C

Zahoui?

di

E

Jorge

ne, forse potrà ricordare qual­

anche Trifunovic.

cosa. E magari farsi un'ironica

e... bidoni. Inesperienza sul mercato estero dopo anni di

0

risatina. Perché i tre signori

vogliamo parlare di Donizete

citati sono stati calciatori (si fa

Borges,

per dire...) dei

Washington

Caraballo?

meglio

conosciuto

come Luvanor? Chi ha più di

trentanni

ed

è

stato

un

attento collezionista di figuri­

Campioni

"autarchia calcistica", atteg­

anni

giamento naif di certi dirigen­

Ottanta, quando la serie A

ti, a volte vere e proprie truf­

riaprì le frontiere e, insieme a

fe con trama cinematografica

raccoglie la più vasta collezio­

all'italiana.

ne di fregature del calcio ita­

a

Luis

liano. Ordinati per stagione o

Silvio Danuello, i procuratori

per squadra ci sono tutti, con

del quale organizzarono una

la

vera e propria partita fasulla,

nota biografica e le statisti­

con una serie di prezzolate

che. Un sito da sfogliare o

Platini,

Falcao,

primi

Zico,

arrivò

da

commedia

Come quella

legata

breve

con il quale giocare, visto che

compito di farlo sembrare un

si può anche costruire il pro­

che

avevano

i

prio dream team (in questo

dirigenti della Pistoiese, dove

caso sarebbe più corretto par­

fenomeno. Ci cascarono

L

una

il

comparse

Internet story/4 LA NASCITA DELLEMAIL È UN'ALTRA RIVOLUZIONE

loro figurina,

Danuello giocò sei spezzoni di

lare di nightmare team), met­

partita nella stagione 1980-

tendo insieme una formazio­

81 per poi far perdere le trac­

ne con i protagonisti al con­

ce di sé.

trario del

Altro calcio, altre storie, che è

aggiungere la propria a un

nostro calcio.

E

divertente ripercorrere attra­

campionato dove militano già

verso il sito impietosamente

il "Werder Trema" e il "Real

intitolato proprio Bidoni e che

Suicidio".

K

ha trentatré

computer, perché la prima rudimentale strut­

anni. Il suo papà è ancora vivo

tura di Internet consente di scambiarsi file, ma

a

prima

e-mail

e guarda Internet, quella di ades­ non parole. Così Tomlinson aggiunge duecen­

so, con gli occhi di uno zio affe­

to righe di codice al programma (un cambia­

zionato, ma con qualche rimpian­

mento irrisorio) e rende possibile la magia del-

to per il romanticismo dei tempi

l'e-mail. In quel momento non se ne rende

pionieristici. È il marzo del 1972, quando Ray

conto, ma quelle lettere spedite da un compu­

Tomlinson, ingegnere laureatosi al leggendario

ter all'altro (che seppure nella stessa stanza

Massachusetts Institute of Technology (Mit) di

erano collegati tra di loro attraverso Arpanet)

Boston, invia la prima e-mail. I due computer

rappresentano la più grande rivoluzione della

che se la trasmettono sono uno di fronte all'al­

comunicazione del ventesimo secolo, insieme

tro e occupano, da soli, una stanza di medie

all'invenzione del telefono cellulare.

dimensioni. Il testo? La prima riga della tastie­

spesso accade, non tutti ne comprendono la

Come

ra, ovvero un incomprensibile qwerty. I geni

portata e, in questo caso, l'oscar per l'afferma­

informatici non hanno tempo per la poesia.

zione meno lungimirante lo vince un collega di

E di genio si parla, raccontando di Tomlinson,

Ray, tale Jerry Burchfiel che passa alla storia

che entra a fare parte di Arpanet (il progetto

per suggerire, spaventato, a Tomlison: «Non

da cui nasce Internet) nel 1965, dopo aver

fare vedere a nessuno ciò che hai fatto. Non è

conseguito il

dottorato.

Lavora da subito

all'idea di scambiarsi messaggi attraverso il

a questi giochini che ci dovremmo dedicare». (4 continua)

SrTÌO 85


LIBRI

Il campione ha ispirato numerosi giornalisti e scrittori

IL MITO DI VALENTINO ROMBA IN LIBRERIA "Pensa se non ci avessi provato" è l'unica biografia autorizzata del 7 volte iridato e in Inghilterra ha già venduto quasi un milione di copie. Ma in molti provano a raccontare la storia di un ragazzo che cerca di apparire normale

è

mito-biografie,

Pensa se

c'avessi

non

provato

partenza troviamo opere che vale la pena di citare a van­ taggio

dei

curiosi

e degli

Rossi-pen­

(Mondadori) scritto dal san­

appassionati del

guigno

reporter di

siero. Al via partono dunque:

sprint,

Enrico Borghi.

MotoQuel

Tutto Vale di Filippo Falsa-

Valentino

libro è arrivato in Italia par­

perla

tendo da Londra, città dove

Rossi: febbre a 46 (Sperling)

(Rizzoli),

ufficialmente risiede il buon

di Michel Turco e Dino Di

Valentino principe di Tavol­

Meo, Elogio di Valentino di

sigillo iridato, il quinto con­

ila, con lo spettacolare titolo

Domenico

nella Grecia di

secutivo nella classe princi­

omonimo, tradotto nella lin­

Editore), Pianeta Vale (Libre­

Aristotele, avrebbe avu­

pale, l'editoria è andata in

gua

e Valentino Rossi fosse

S

vissuto

ISTRUZIONI PER L'USO

sta abbondante pioggia di

di Massimiliano Castellani

to più scritti sulla sua vitatilt e per inseguire e tentare di stare a ruota almeno con le le sue gesta di quanti non ne avventure di Rossi, finite nel abbia avuti Alessandro Ma­

inglese

nello scenico:

"What if I had never tried

Caratelli

(Pironti

ria dello Sport e Giunti) Adalberto Bortolotti.

di

Senza

It". La casa editrice londine­

ovviamente

se

della

volumi che al Rossi più velo­

Century,

prima

dimenticare

i

gno, di cui il filosofo fu ama­

frattempo anche nelle tavole

Mondadori, ha programma­

ce d'Italia hanno dedicato i

bile precettore. Forse non a

illustrate

Manara.

to di piazzare un milione di

quotidiani sportivi (tutti, nes­

caso, uno dei massimi can­

Curioso risfogliarli ora che il

copie solo negli scaffali delle

suno escluso) e le video col­

giorni,

Mondiale è appena ricomin­

case del Regno Unito e da

lane

Lucio Dalla, ha definito Va­

ciato e magari autori ed edi­

quello che ci dicono l'obietti­

Controcampo. Tante pagine

"Alessandro

tautori

dei

nostri

di

Milo

della

Gazzetta

o

di

tori già preparano ristampe e

vo non è poi così lontano.

in cui si ripercorre, con testi

Magno". È anche per questo

aggiornamenti.

Dietro a Borghi che si guada­

e foto, la favola del bambino

che allo scoccare del settimo

Testo di riferimento, di que­

gna la pole, nella griglia di

prodigio Valentino. Di quan-

lentino

un

"Coppi e il diavolo" di Gianni Brera 1981 - Rizzoli Ripubblicato da: Baldini&Castoldi (1996) Pag. 140, 6,20 Euro

C

più di ogni altro ha amato descrivere e raccon­ tare il Gran Giùan di San Zenone di Po. Una

passione civile, esistenziale, che 25 anni fa, 1'11

marzo 1981, la Rizzoli diede alle stampe e con­ fluì in Coppi e il diavolo. Quella che doveva

essere una biografia, in realtà divenne un lungo

’osi l'ha fatto il buon Dio che se tu lo

colloquio intimo, prima di tutto fra due coeta­

vedi all'impiedi, uomo come tutti gli

nei: Brera era nato 1'8 settembre 1919, Coppi il

altri, costretto a mantenersi umilmente in equi­

15 settembre dello stesso anno. Ad unirli erano

librio, la tua presunzione non se ne adonta».

le stesse origini contadine che emergono con

Era l'omaggio di Gianni Brera al "grande airo­

forza nel confronto fra il giornalista e il campio­

ne" Fausto Coppi: l'uomo e il campione che

ne. Due "principi della zolla", come

amava


motociclismo

mai

più

del

or­

Max Biaggi,

"nemico"

fuori

MotoGp.

dalla

Suo figlio di sé non rivela

Gianfranco Civolani

"Le città del pallone" Alberto Perdisa Editore

molto e ammonisce il letto­

Pag. 175 Euro 12,00

re: «lo sono Valentino Rossi.

www.albertoperdisa.it

Persona normale. Non un'ico­ na». Ma allora se non è un'icona

Un gran bel viaggio quello

che senso ha questa idolatria

del "dotto" inviato di sport, il bolognese

inflazione

questa

diffusa,

SULLO SCA

di

biografica? Che l'abbia crea­

Gianfranco Civolani. Mezzo

ta ad arte il solito mondo

secolo di peregrinazioni

se

partendo dalla "Rossa"

to è simpatico, tenero, cari­

come un ragazzo normale.

adulto?

no, il più amato dalle ragaz­

Gara persa, almeno questa,

certo. La solita trovata a tavo­

Mannello del Drake, risalendo l'Europa,

per Rossi: come si può trat­

lino delle volpi editoriali che

seguendo eventi Mondiali, Olimpiadi, ma

ze italiane. E perfino laurea­

Possibile,

non

un

intercettano i gusti di un pub­

anche piccoli tornei come quello nella

all'ora, dalle scuole medie

ragazzo che a 26 anni incas­

blico in fondo stufo di ragaz­

finnica e sconosciuta Varkaus. Ogni

alla Facoltà di Scienze della

sa

Comunicazione

ingaggi,

to,

con

sorpasso

a

350

come

tare

normale

in

zi normali, che ha fame di

luogo un ricordo, un ritratto di uomo o

mer­

personaggi, di idoli sportivi

da museo da riportare sulla pagina e

chandising? Valentino pren­

da amare, da odiare. E quan­

stamparlo nella memoria del cronista

nemmeno

de euro per ogni pezzo di

do poi diventeranno stanchi e

autentico che ha consumato le scarpe,

cinici: avere in casa il Nu­

pelle della tuta, marchiata a

soli, perfino da "uccidere".

ma non il cuore visto che questo libro

mero uno del motociclismo,

fuoco

il

del­

Così come hanno fatto con

porta la collaborazione della Uildm

nato nella nostra sana pro­

l'azienda che si è accaparra­

Maradona, con Tyson e poi

(Unione Lotta Italiana alla distrofia

vincia, non può che riempir­

ta il Fenomeno e non certo

con Pantani e continueranno

muscolare).

ci d'orgoglio. Esagera però

il ragazzo normale.

ancora. La corsa di Valentino

chi ne vuole fare a tutti i

Nel libro di Borghi, l'unica

costi un "fenomeno cultu­

biografia

rale". Anche perché Valen­

rizzata,

tino ci tiene a essere dipinto

madre di Valentino capisce

dell'uni­

versità di Urbino. Ma non

siamo

ironici

e

30

milioni

l'anno

sponsor

con

e

nome

veramente si

scopre

auto­

che

la

va sempre più forte, per tutti

è un marziano con i riccioli

Tim Adams

d'oro, ma per noi è solo un

"Essere John McEnroe" Oscar Mondadori

K

ragazzo.

Pag. 127 Euro 8,40

www.librimondadori.it Valentino Rossi

Domenico Carratelli

Filippo Falsapersa

"Elogio di Valentino"

"Tutto Vale"

Enrico Borghi

Pironti Editore

Rizzoli

"Pensa se non ci avessi provato"

nis e non solo. Soprattutto

Mondadori

stati ragazzi negli Anni '80,

Pagg. 32

Euro 3,90

Pagg. 448, Euro 30,00

Michel Turco e Dino Di Meo

Adalberto Bortolotti

"Valentino Rossi, febbre a 46"

"Pianeta Vale"

Sperling&Kupfer

Giunti Editore

Pagg. 144 Euro 20,00

Pagg. 144 Euro 16,50

Pagg. 304 Euro 15,00

Per tutti gli amanti del ten­

per tutti quelli che sono questa è la storia di uno

dei maggiori simboli sporti­ vi di quel decennio, il genio ribelle John McEnroe. Il raccattapalle cresciuto con il

mito dello svedese di ghiaccio Bjom

Borg, per poi arrivare a superarlo sull'er­ definire Brera quelli della sua razza. Espres­

sua letteratura. In questo libro ci sono due

ba del tempio di Wimbledon in una fina­

sione che pare abbia contrariato l'amore

vite che si fondono, due paesi che si incrocia­

le da leggenda (1981 ). A 47 anni,

scandaloso di Coppi, la "dama bianca" Giu­

no: la San Zenone di Brera e la Castellania di

McEnroe è tornato di nuovo in campo,

lia Occhini, che preferiva vedere nel suo Fau­

Coppi. Sono pagine in cui si coglie la cultura

gioca in doppio, ma non più con il vec­

sto, soltanto il principe azzurro e non il trat­

provinciale di un'Italia che non c'è più. Un

chio sodale Peter Fleming che di John ha

to bucolico trascritto dal taccuino romantico

Paese forse migliore di adesso che sognava e

detto: «L'ho visto uccidere Golia con una

di Brera.

si schierava pacificamente: o per il "diaboli­

cerbottana e vincere tornei solo per la

Su Coppi sono stati scritti tantissimi libri, ma

co" Fausto Coppi, timido, bigamo e impreve­

sua presenza».

rileggere a distanza di tempo queste "con­

dibile o per Gino Bartali, estroverso, mono­

fessioni" che Brera raccolse in presa diretta

gamo e credente. Una sfida nella quale,

non pote­

vuol dire ripercorrere le strade dell'impresa,

Brera, da principe degli irregolari

di una vita in fuga per onorare lo sport e la

va che stare dalla parte del sublime Coppi.

starthimì 87


TURISMO

Itinerario in treno

COME SALE IN ALTO IL TRENO DELLE FIABE

di Massimo Carboni

A volte la realtà supera la fantasia: come nel caso del trenino rosso del Bernina, che attraverso panorami mozzafiato porta da Tirano a St. Moritz. Un viaggio che emoziona adulti e bambini, perfetto in ogni stagione robabilmente a

qual­

ISTRUZIONI PER L'USO

davvero

vivere

l'avventura

P

del Polar Express basta che si

Express o forse più facilmen­

prio al confine con la Sviz­

te di vedere l'omonimo film che ne è stato tratto. È la

zera. Qui lo aspetta il trenino

cuno sarà capitato di

rechi a Tirano (provincia di leggere il racconto di Sondrio), in Valtellina, pro­ Chris Van Allsburg The Pelar

storia

di

un

ragazzo

che

rosso del Bernina, per un iti­

nerario che attraverso scorci

mozzafiato

rifiuta, nonostante le pres­

di

sioni e derisioni dei coeta­

conduce a St. Moritz.

panorama

dentata centrale tipica delle

ferrovie di

montagna),

rag­

giunge i 2253 m. del Passo Bernina e discende poi verso

nei, di credere che Babbo

Moritz,

L'avventura sul trenino del Bernina può essere "affron­

località

tata" davvero in tutte le sta­

Svizzera.

gioni. Le carrozze moderne e

nota

Natale non esista. Alla vigilia

Il treno rosso

St.

del 25 dicembre, tanta per­

Il treno fa parte dell'elvetica

dell'Engadina,

severanza viene premiata: il

Ferrovia retica. E si snoda per

L'itinerario è costellato di pic­

confortevoli

ragazzo, infatti, sale sul fan­

un percorso di circa 60 chilo­

cole "perle paesaggistiche":

godere

metri.

dopo

tutta

tastico

Pelar

Express,

un

la

pochi

in

chilometri

si

del

consentono di paesaggio

e

tranquillità

in

relax.

treno a vapore che sembra

La partenza, come già detto,

supera già un tratto altamen­

Proprio per queste caratteri­

uscito dai sogni, destinazio­

è proprio da

Tirano, dove il

te suggestivo: il viadotto eli­

stiche

ne Polo Nord.

trenino lascia la piccola citta­

coidale di Brusio. Poi, oltre­

rosso

Fin qui la favola. Eppure a

dina per iniziare un viaggio su

passata

capo­

anche da famiglie con bam­

volte la realtà risulta intima­

pendenze del 70 per mille

luogo dell'omonima valle con

bini. Non resta che l'imba­

mente intrecciata con la fan­

senza

cremagliera

(ovvero

le sue belle dimore patrizie, il

razzo della scelta, o il pae­

tasia e se qualcuno volesse

senza

l'ausilio

rotaia

treno raggiunge Alp Gruem,

saggio

eccezionale punto panorami­

scintillante dell'inverno, con

co. Da qui si prosegue verso il

la neve a disegnare scenari

della

Poschiavo,

gita

sul

fruibile

trenino

da

tutti,

monocromatico

e

incantati, oppure l'autunno,

con l'impressionante vista sul

con i suoi colori sfumati. Nel

presso

ghiacciaio del Morteratsch e

periodo estivo, da luglio ad

sul gruppo del Bernina, coi

agosto, si può inoltre viag­

suoi "quattromila" scintillanti

giare sulle panoramiche car­ per sentirsi

di nevi eterne. A Pontresina,

rozze scoperte

rinomata stazione turistica e

davvero a tu per tu con la

centro di sport invernali, si

natura.

dirama la linea per Samedan-

La ferrovia funziona comun­

Coira, che consente al viag­

que tutti i mesi dell'anno,

giatore

di

raggiungere

la

Svizzera Centrale. Pochi chi­

SRTilllliI

la

è

Montebello,

valico,

88

Un treno per tutte le stagioni...

visto

che trasporta

anche

vagoni merci e normalmente

subisce

lometri ancora e si arriva, infi­

non

ne, a St. Moritz.

causa della neve.

interruzioni

a


Unico Il mitico trenino rosso del Bernina in alcuni scorci mozzafiato del suo tragitto da Tirano, in Alta Valtellina, a St. Moritz

COSA VEDERE

È ospitato in un'apposita struttura in muratura sormontata da una cupola, al cui interno si

TIRANO

trova la maggior raccolta di opere del pittore

Museo Etnografico Tiranese

trentino della fine del 1800, realizzate sia

Piazza Basilica 30 - Madonna di Tirano

durante il periodo italiano sia durante quello

Situato presso la casa settecentesca del

svizzero-engadinese.

"Penitenziere", vicino al Santuario della

Tel.+41.818334454

Beata Vergine, ospita numerose collezioni

Fax +41.818322454

etnografiche, antropologiche e di arte sacra,

raccolte e ordinate in 13 vani disposti su tre piani.

DOVE DORMIRE

tei. 0342.701181

TIRANO

http://museotirano.provincia.so.it

Hotel Ristorante Bernina

Via Roma 24, Tirano Il Santuario della Beata Vergine

Tei. 0342.701302

Eretto sul luogo dove la Madonna apparve, il

Fax 0342.701430

29 settembre 1504, a un uomo del luogo,

www.albergobernina.it

Mario degli Homodei. Il Santuario a tre navate a croce latina è il più bell'esempio del

ST. MORITZ

COME ARRIVARE

Rinascimento in Valtellina. Ricco fino all'esube­

Hotel Steffani

ranza di stucchi e sculture, conserva all'interno

Sonnenplatz, St. Moritz

un colossale organo, preziosa opera di intaglio

Tel.+41.818369696

iniziata nel 1608 dal bresciano Giuseppe

www.steffani.ch

zione di Bormio e arrivano in circa 50 minuti a Tirano, di fronte alla stazione della Ferrovia del

da sempre meta di fedeli provenienti da tutta

DOVE MANGIARE

Bernina.

Europa. Pio XII, nel 1946, proclamò la Beata

TIRANO

Vergine di Tirano "speciale patrona celeste di

Sale & Pepe

tutta la Valtellina".

Vale Mazzini, Tirano

Bulgarini e completata nel 1638 dal milanese

G.B. Salmoiraghi. In virtù della sua posizione è

Tel. 0342.704 574

IN PULLMAN Da Bormio, con le Autolinee Perego che partono dalla autosta­

IN TRENO La stazione è quella di Tirano, situata a poche decine di metri

dalla ferrovia del Bernina.

IN AUTO È possibile raggiungere Tirano uti­ lizzando la Superstrada MilanoMonza-Lecco-Colico che si stacca dalle Tangenziali di Milano all’al­ tezza dell'uscita di Sesto San Giovanni. Da Colico, si prosegue lungo la normale strada statale 38 per altri 70 km. circa, superan­ do Morbegno e Sondrio fino a Tirano. Tirano è inoltre facilmente raggiungibile attraverso il Passo

deH'Aprica, aperto normalmente tutto l’anno.

ST. MORITZ Ai Portici Museo Storico Engadinese

Viale Italia 87, Tirano

Via dal Bagn 39

Tel. 0342.701255

La sua architettura caratteristica della regione,

Fax 0342.71 1567

riporta il visitatore allo stile di vita

www.aiportici.com

dell'Engadina dei tempi passati.

info@aiportici.com

Tel.+41.818334333

St. Moritz Museo Segantini

Hotel Sonne

Via Somplatz 30

Via Seia 11, St. Moritz

SETillllilI 89


TURISMO

Itinerario a cavallo

LIGURIA DA SCOPRIRE NON SOLO MARE E SPIAGGE Sopra Portofino, nell'entroterra del golfo del Tigullio, si snoda una serie di suggestivi percorsi in Val d'Aveto e Valle Sfuria, che vede come punto di partenza il comune di Carasco. Ideale per vacanze brevi ma varie aspetti. Gelosamente na­

In sella lungo la Val d'Aveto

scosta da boschi di casta­

L'itinerario,

Liguria

ISTRUZIONI PER L'USO

a

L

gni

non

che

centenari,

così

ti

dalla consueta fisionomia della

costa, con le sue località turisti­

che

rinomate

in

tutto

da

percorrere a

cavallo, è lungo circa 46 chilo­ lontana

il

metri, divisi in tre tappe gior­ il

Agoraie:

re i cavalli.

forestale

Ripreso il viaggio si scende per

castagno e il cerro predomina­

ma

necessita

di

no. Proseguendo per lo stesso

mondo, in particolare Santa

buona capacità e preparazione

tre ore fino al

Margherita e Portofino, eppu­

perché numerosi dislivelli sono

Forcella, ove si visita l'alta stele

sentiero si giunge a

re così vicina. È quella che da

presenti

Da

rettangolare scolpita da Nicola

Stefano d'Aveto, unica stazio­

Carasco, piccolo comune del-

Carasco

Stefano

Neonato a ricordo dei partigia­

ne sciistica nel Levante. Tutto

l’entroterra Ligure,

d'Aveto, il percorso, alle spalle

ni

del Golfo del Tigullio, è pano­

durante

d'Aveto, custodi di un patri­

ramico e suggestivo, soprattut­

mondiale.

tro del paese si visita il castello

monio naturale ancora incon­

to in primavera e in estate.

La mattina dopo si lascia il

medievale

taminato e scenario perfetto

L'itinerario è quasi totalmente

passo della Forcella per entrare

Malaspina e ceduto ai Fieschi

per suggestive passeggiate a

su sterrati e sentieri.

in

nel

nel XV secolo, restaurato di

piedi o a cavallo. Data la loro

Si parte da Carasco e si attra­

comune di

posizione strategica sono par­

versa la valle Sturla, nota per i

conduce, attraverso un bellissi­

verso

le

vallate

conduce Sturla

e

in alcuni tratti.

a

Santo

caduti

un

in la

passo della

questo

seconda

Santo

luogo

intorno i monti, il più alto dei

guerra

quali è il Maggiorasca. Al cen­

vasto altopiano, Rezzoaglio,

che

eretto

dai

recente. Il castello sarà la sede

del museo della Val d'Aveto.

ticolarmente indicate per chi

noccioleti, con l'intento di rag­

mo ponte

vuole concedersi una vacanza,

giungere

Romaggi e

arcate, ai lucenti laghetti mo­

anche breve, ma estremamen­

passo del Dente. Da qui si sale

renici ricchi di drosere (piante

te variegata, tra mare, monta­

al monte Ramaceto dove è

carnivore) e fossili di alberi. La

Si tratta di un itinerario da per­

gna e itinerari culturali.

possibile fare sosta e abbevera­

sosta si effettua al lago delle

correre a piedi che parte da

passo

medievale a tre

proseguire

Borzonasca, nell'entroterra di

Chiavari, e si conclude al prato

Predelame e alla ripida e pano­

Sopralacroce, sotto il monte

ramica vetta del monte Aiona.

Aiona, dopo aver attraversato

Da

qui

si

per

scende

verso

Borzone, Zolezzi e Zanone. Il

Pratomollo fino al passo della

percorso è di tre ore e può

Spingarda.

essere intrapreso in qualsiasi

Il terzo tratto interessa l'alta

periodo dell'anno, ma i periodi

Val d'Aveto e il paesaggio è

più consigliati sono l'autunno

incantevole, si scorgono i bor­

e la primavera per lo straordi­ dei

colori

ghi di Magnasco e di Cabanne

nario

con i loro caratteristici fienili

offerti da queste stagioni.

detti

ShTifO

Per Abbazie e antiche chiese nella Valle Sturla

direttamente al passo delle

Giacopiane

90

delle

naliere, non presenta difficoltà

particolari

"barchi",

con quattro

spettacolo

Si parte dalla piazza principale

pertiche e copertura.

di Borzonasca per poi imboc­

Siamo all'interno della riserva

care la mulattiera per Caregli.


La prima tappa degna di nota

è rappresentata proprio dalla

splendida abbazia del Borzone fondata

nel

1184,

questo

eccezionale complesso religio­

so in stile gotico-romanico, monumento

1910,

nazionale

sorge fra i

dal

boschi e

costituisce uno dei più antichi

insediamenti

benedettini

d'Italia. Superata l'abbazia si procede nella direzione del­ l'antico canale di irrigazione

fino ad arrivare,

una volta

superata una galleria di 100 metri e al culmine di un breve sentiero sterrato, ad un altro

misterioso

monumento:

COSA VEDERE

il

Grande Volto Megalitico scol­

Museo Archeologico

pito sulla roccia. Tale effigie

Via Costaguta, 4, 16043 Chiavari (GE)

rupestre che spunta fra

la

Per la preistoria e protostoria del

vegetazione, ha i lineamenti di

Tigullio: esposizione che consente di

Cristo ed è al centro di nume­

apprendere la storia del territorio

rose leggende. L'itinerario con­

nell'Età del Ferro.

duce quindi ai resti della chiesa

Orario: dal martedì al sabato e la

di San Martino di Licciorno.

seconda e quarta domenica del mese

Questo complesso, di probabi­

dalle ore 9.00 alle ore 13.30. Chiuso

le origine romanica, ospitava le

lunedì.

funzioni dei monaci del mona­ stero di

Borzone dell'ordine

bobbiense di San Colombano.

Informazioni: tei. 0185320829 -

ingresso gratuito - prenotazione obbli­

gatoria per gruppi e scolaresche.

Le notizie più antiche della

chiesa risalgono al 1298. Il per­

Parco del Flauto Magico

stico. La visita, basata sulle moderne

Tel. 0185345888 Celi. 3351346744

corso si conclude quindi al

Viale Rainusso, 16038 S. Margherita

metodologie della didattica museale, si

Sito internet: www.valchiappella.it

prato Sopralacroce. Per torna­

Ligure (GE)

svolge su un vero trenino da miniera si

e-mail: chiappel@tin.it

re indietro si può ripetere la

Il Parco Carmagnola è stato trasforma­

entra realmente nelle gallerie che ven­

strada dell'andata, oppure è

to nel 1998 in un parco giochi dedica­

gono percorse per diversi chilometri.

possibile prendere l'autobus di

to al Flauto Magico di Mozart.

Orario: tutti i giorni (escluso lunedì e

linea.

COME ARRIVARCI IN AEREO L'aeroporto più vicino (40 Km.) è il Cristoforo Colombo di Genova

Emanuele Luzzati ha ideato e disegna­

martedì) ingresso dalle ore 10.00 alle

Bianche

to i percorsi, gli oggetti e le zone gioco

ore 19.00.

Via Montanaro Disma, 11-13, 16042

ispirate all'opera di Mozart. Per bambi­

Tel. 0185338876

Carasco (GE)

ni fino a 12-14 anni.

Tel. 0185338863

Tel. 0185351383 Chiusura: lunedì

Orario Invernale: 9.00 - 17.00. Orario Estivo: 9.00 - 19.00.

DOVE DORMIRE Da Luigi

Tel. 0185205423

IN TRENO Stazione Ferroviaria di Lavagna. IN AUTO Autostrada A12, uscita Lavagna, dirigersi verso Carasco.

IN AUTOBUS Tigullio Trasporti, www.tigulliotrasporti.it

DOVE MANGIARE

Agriturismo Valle Chiappella

Via Roma, 18, 16042 Carasco (GE)

Geo Adventures

È una struttura affiliata con E.N.G.E.A

Tel. 0185350791

Miniera di Gambatesa, 16040 Ne (GE)

e dispone di personale equituristico

Viaggio al centro della Terra: visita al

regolarmente tesserato.

Il Casale

moderno Museo Minerario realizzato

Organizza anche settimane verdi per

Via Casali, 51, 16042 Carasco (GE)

all'interno di un'antica miniera di man­

ragazzi dai 7 ai 14 anni e attività

Tel. 0185351615

ganese (Miniere di Gambatesa) ancora

didattiche per piccoli ospiti e scuole.

Chiusura: martedì

attiva; progetto rivolto al turismo sco­

Via Gotelli, 27 - località Celesia -

lastico, culturale, ambientale, naturali­

16040 San Colombano Certenoli

^rìTilWÌ? 91


TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCISPORT

ORIZZONTALI 1 Incarico provvisorio - 6 Accolgono bambini soli o abbandonati - 15 Tribunale Amministrativo Regionale - 18 Sud Ovest - 19 Parchi nel vive­ re - 21 Restati - 22 Nel modo in cui - 23 Un gigante della strada - 25 Vi salgono i primi tre - 27 II Grande della Scala - 28 Formaggio tipico piemontese - 30 Così finisce la follia... - 31 La coppa calcistica più pre­ stigiosa vinta dal Brasile - 33 Dario, regista dell'horror - 35 Compianto

VERTICALI 1 Istituto in breve - 2 Un colore del croupier - 3 Le vocali in meno - 4 Elemento che può essere radioattivo - 5 Modello (abbrev.) - 6 II metal­ lo del vincitore - 7 Prefisso che ripete - 8 In mezzo alla scarpa - 9

attore dell'avanspettacolo che esordì con "Attanasio cavallo vanesio"

- 16 Città della Francia settentrionale - 17 La squadra madrilena di Zidane - 20 Antica nave romana - 22 Antonio, neoacquisto del Reai Madrid - 24 Si rilasciano a chi effettua versamenti - 25 Morire - 26 Passaggio da un veicolo a un altro - 29 II capitano del Milan - 32 La squadra allenata da Ancelotti - 33 Bruciato - 34 II sacro calice dell'ultima Cena - 36 Cantano... in gruppo - 38 Lo sono i terreni par­ ticolarmente produttivi - 39 Imbarcazione da competizione a vela - 40 Frutti sferici dalla buccia bruna - 41 Strumento musicale anche... dolce - 42 Lo sono i giorni appena passati - 43 La capitale del Massachusetts - 44 Si ripetono nell'indomito - 45 Fiume delle Marche - 49 Iniziali del regista Bergman - 51 Dimora di odalische - 53 Un mese invernale... abbreviato - 54 Olio inglese - 56 L'eritropoietina in breve - 58 Antico altare - 60 L'ultima nota - 61 La città natale del cantautore Paolo Conte (sigla) - 62 Simbolo chimico dell'erbio - 64

nel 1952 - 37 Ex difensore di Napoli e Juventus, entrato a far parte dello

staff della Nazionale (nome e cognome) - 40 Vinse e perì a Trafalgar -

41 Ha sostituito Rubens Barrichello sulla "Rossa" (nome e cognome) 43 Coprirsi gli occhi con una fascia - 45 Attaccante uruguaiano dell'lnter (nome e cognome) - 46 Dadini di pane abbrustolito gustati nel consommé - 47 Bagni di vapore - 48 Condimento untuoso - 50 Ispida o... scontrosa - 52 Lo è... chi è fuori moda - 53 Christian grande crea­ tore di moda - 55 Nativi di Brest - 57 Una preposizione che divide 59 Lavorano nell'industria dei filati - 61 L'inferno dei pagani - 63 II roc­ chetto delle macchine per cucire - 64 II primo nome di Pasolini - 65 Modena - 66 Centoquarantanove in numeri romani - 67 Rotazione del corpo - 68 Una mezza... lode - 69 Le prime due di Maldini.

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95

92

di Lucio Bigi Studio Woquini

SHÌEiìl

Antica città della Bitinia - 10 Un golfo sul Mare Arabico - 11 II corre­

lativo di quanto - 12 La Scotto celebre soprano (iniziali) - 13 Un mese autunnale (abbrev.) - 14 Una squadra di calcio di serie A - 15 Torino

Scorre in Valle Padana.


Completate lo schema di parole aiutandovi con la parola già inserita (a numero uguale, lettera uguale). A soluzione ultimata nelle caselle evidenziate leggerete il cognome del pilota delle MotoGP nella fotografia.

STTlfTO 93


IL LABIRINTO

SUDOKU

Aiuta il giocatore di golfa raggiungere la sua pallina.

9 7

4 6

1 6 7

2

3 9 8 5 6 2 3 1 3

TEMPI SUPPLEMENTARI

4

1

8 9

2

5

3

1

3

9 2 7

4 6 8 5 1 3

Completate lo schema in modo che ciascuna riga, colonna e riquadro di 3 x 3 caselle (con i bordi ingrossati) contenga una volta sola i numeri dall'1 al 9 (zero escluso). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

CHI E? Inserite orizzontalmente I sei termini ottenuti anagrammando le coppie di

parole elencate qui sotto (a numero uguale lettera uguale). A soluzione ultimata, leggendo verticalmente le colonne evidenziate, otterrete nome e cognome del pilota delle MotoGP nella fotografia.

1. BOSS URLO-2. IENA TESI - 3. RUOTA SEI - 4. TERME-5. ERA GERLA - 6. FURTI TRA

DON

1

2 3 4

5

6

1

2

3

2

4

ANAGRAMMA Prendete in considerazione la frase

5 CASC0

6

7

8

9

3

9

10

3

5

6

9

2

7

1

11

10

12

2

1

10

6

4

1

10

13

1

7

7

1

6

DI PILOTA e provate ad anagrammarla per ottenere due

parole che identifichino rispettivamente uno

94 ShTÌBÌll

sport assai popolare e l'atleta che fa... molta

strada!


quota 51, dodici in più degli eterni rivali

Da Africa e Caraibi arrivano le novità per il Mondiale Saranno quattro le nazionali che parteci­

del Celtic. In mezzo, in questa gradua­

toria, ci sono i nordirlandesi del Linfield, con 45 successi. In Sudamerica la lea­

9 luglio in Germania: Angola, Costa

d'Avorio, Togo e Trinidad & Tobago. Il totale delle formazioni scese in campo in una fase finale salirà così a 73: delle 69 che hanno disputato almeno una partita,

17 non hanno mai vinto e 6 non hanno

segnato neppure un gol.

dell'olimpia Asuncion (38), in Africa agli

egiziani dell'AI Ahly Cairo (30) e in Asia ai giordani dell'AI Faisaly Amman (30).

In Italia è la Juventus la squadra più scudettata. Ma, all'estero, ci sono

Dawn Fraser stella del nuoto troppo burlona

nale. La prima partita ufficiale si giocò il

20 marzo 1897 tra gli universitari della

vincere quattro medaglie d'oro in tre

Pennsylvania e quelli di Yale, che si

edizioni consecutive delle Olimpiadi:

imposero 32-10. Per diventare sport

trionfò nella 4x100 stile libero a

olimpico, il basket dovette attendere i

Melbourne '56 e nei 100 stile libero a

Giochi di Berlino del 1936: in preceden­

Roma '60 e Tokio '64. Atleta straordi­

za, c'era stata solo una presenza dimo­

naria (il suo record nei 200 stile libero

strativa nel 1904 a Saint Louis.

durò dal 1958 al 1966), chiuse anzi­

tempo la carriera per una squalifica di Federazione a causa di un raid nei

Rangers Glasgow, che sono arrivati a

studenti anche durante il periodo inver­

australiana Dawn Fraser, capace di

molti più campionati:

mente. Il primato spetta ai

1891 da James Naismith, professore di educazione fisica all'università del

dello sport mondiale è la nuotatrice

dieci anni inflittale dalla sua

in paesi dove la concor­

La pallacanestro venne inventata nel

Kansas. L'obiettivo era impegnare gli Una delle più grandi campionesse

club che hanno vinto

renza è minima, ovvia­

Con 32 punti nella storia nel basket

TEMPI SUPPLEMENTARI

Rangers 51 titoli Altro che Juve!

re la notizia dell'anticipata fine della

carriera.

dership appartiene ai paraguaiani

peranno per la prima volta al Mondiale

di calcio, in programma dal 9 giugno al

Cerimonia di chiusura prima di riceve­

giardini imperiali di Tokio a caccia di souvenir, compiuto al termine di un

party un po'... vivace. Incarcerata e rilasciata dopo poche ore, fa in tempo

a essere la portabandiera nella

OTIIiil

95


O ap n

... NON INTENDEVO PROPRIO QUESTO!

( VERAMENTE QUANDO HO PARLATO DI UNA SFIDA IN PISCINA SUI 1OO METRI STILE FARFALLA... .

Bunin,

ADESSO HO CAPITO: VADO A PREPARARMI IN MODO ADEGUATO!

TEMPI SUPPLEMENTARI

E PO! SI TRATTA DI UNA GARA PARTICOLARE: AL POSTO...

...DELL'ACQUA C! PROPRIO SARA' UNA GELATINA COSI', AL BRODO DI POLLO, EILLO! DICO BENE? ÈtSttA VASCA CON FINALMENTE IL LA GELATINA, GLI BANZA! TEAM ^SFIDANTI SONO... Â SI RIUNISCE

fSONO CONVINTO CHE' FARAI TESORO DE! MIEI SUGGERIMENTI... , MA NON C'ERA UN ’ COSTUME UN PO' MENO ANTIQUATO?

PER LA SFIDA "IN GELATINA"

sr/

...E' MOLTO PIU' AERODINAMICA: CHE NE PENSATE?

UN BAGA­ ROZZO GIGANTE!

| CORAGGIO, SO CHE CE LA POTETE FARE E PO! AVRETE IL TIFO DELLE NOSTRE CHEERLEADER

___

HA DE! 1 SENSORI ELET­ TRONICI CHE SCIOLGO­ NO LA GELATINA \ SCON­ SENTONO

NUOTARE IN TUTTA SCIOLTEZ-

IN FIBRA DI ALLUMINO. ULTRA AREODINAMICA

JkTÌBhT

W CHE ' SCHIFO!

1 I

FOREVER" « CHE, COME SEMPRE, CERCHERAN­ NO DI VINCERE SLEALMEN-

t'

OH NO!

GUA )XXXL NO!

... QUE/\~ BRUTTI \ CEFFI DE! "DISONE-

ECCO: AL POSTO DEL COSTUME DA FARFALLA UNA BELLA GUAINA VISCIDA DA 1 ^BRUCO...^

CON

ALLORA PIVELLO CHE TE NE PARE DELLA MIA MUTA?

96

BENE!

NATURALMENTE IL (REGOLAMENTO LA VIETA, MA PER | NO! NON E’ UN PROBLEMA...

LA GARA HA INIZIO

VEDIAMO AL TRA­ GUARDO!

ADDIO PIVELLO!

DATEMI UNA M, DATEMI UNA N, DATEMI UNA A, STIAMO AD AFFOGA'!


IL CONTATTO CON L'ACQUA E' MOLTO DIVERSO PER ! DUE CONCORRENTI...

BILLO .CAPISCE CHE I QUALCOSA , NON VA... ì

1

~PRESTO~~\

BILLO ESTRAE UN CUBETTO DI GELATINA RAPPRESA...

ÀV NON CE LA FAREMO MAI A NUOTARE IN "QUELLA ROBA"... ^ABBIAMO PERSO!

TIRIAMO FUORI MARCONE!

BEH, ABBIAMO ANCORA UNA POSSIBILITÀ' C'È' r—7. ANCORA REML^.

OH, NO! POVERO MARCONE...

TOCCAR SEMPRE A

/ ... RIPULIRE, E 1 ADESSO QUESTO "COSO" DOVE LO METTO? PICO SPIEGA LA TATTICA VINCENTE.

IN BASE ALL'IPOTENUSA CARTESIANA AL

DAI CHE VINCIAMO.'

REMI CAVALCA LE ONDE DI GELATINA

DUNQUE, HO FATTO DUE CALCOLI... IL BANZA! TEAM TRIONFA ANCORA

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VISTO DA ORMEZZANO

Provocazione □aralimpica: landicap artificiale per atleti "normali" Finite anche le Paralimpiadi di Torino 2006, cioè le Olimpiadi parallele per disabili o diversamente abili o handicappati (lessico ottimo e abbondante, ma sempre un po' farisaico), si applaude dovero­ samente, con la massima partecipazione senti­ mentale possibile, quello che gli atleti paralimpici hanno saputo fare, mostrare, dimostrare. Dopo il grande esito dei Giochi olimpici, i Giochi paralim­ pici hanno vissuto anch'essi partecipazione alta, organizzazione splendida, disponibilità piena della città e delle valli. Davvero un successo come mai prima, se si vuole anche con la dolente "speziatura" del taglio che la Rai ha effettuato della ► sua diretta a tre quarti della cerimonia inaugura­ le, per mandare in onda un importantissimo car­ tone animato: perché ci voleva un errore così vol­ gare per suscitare reazione e - forse - generare ravvedimento. Il problema adesso è incrementare l'empito di dignità atletica e tecnica che i Giochi paralampici hanno sprigionato soprattutto da soli, da dentro se stessi: perché il riconoscimento del successo di essi non si riduca in un troppo facile shampoo alle coscienze di quelli che, offrendo un'attenzione ancora troppo simile al pietismo, pensano di essersela anche mediáticamente cavata. Qualcuno ha proposto che le gare dei paralimpici si disputi­ no insieme con quelle degli olimpici: stesso sta­ dio, cioè, sino ad arrivare per certe specialità (tiro con l'arco, tiro con la carabina, curling, spaziando fra Giochi d'estate e d'inverno) ad una competi­ zione e ad una classifica autenticamente miste. Paola Fantato, italiana portatrice di handicap, ad Atlanta 1996 ha gareggiato nell'arco "assoluto" oltre che in quello della sua categoria diciamo sanitaria: là si è difesa dignitosamente, qui ha vinto. Noi andiamo oltre. Memori dell'enfatizzazione recente della prodezza del celebre sciatore "nor­ male" statunitense Bode Miller, il quale perso in gara uno sci è sceso per un chilometro su una gamba sola, ricordiamo che ci sono sciatori ampu­ tati di una gamba i quali scendono per due chilo-

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metri su uno sci solo, e più velocemente di quel celebratissimo signore. Ed ecco allora l'idea, la proposta, la provocazione: gare miste, anche di tutti o quasi gli sport, ma con l'atleta "normale" sottoposto ad un handicap artificiale. Lo sciatore alpino costretto a usare uno sci soltanto, l'hockeysta a muoversi su un trabic­ colo difficile anziché su pattini magici, il fondista impegnato a gareggiare bendato, riconoscendo la pista dal suono di una campanella... Insomma, atleti "normali" zavorrati da un handicap che li assimila ai loro omologhi sventurati. Con allarga­ mento anche alle specialità olimpiche estive, si capisce: il salto in alto, ad esempio, da fermo o con rincorsa, usando una gamba sola, e il ciclismo, su pista o su strada, spingendo su un solo pedale. Siamo certi che Lance Armstrong saprebbe coprire 45 chilometri e 870 metri in un'ora, come l'ampu­ tato italiano Fabrizio Macchi il 17 settembre del 2001 al Vigorelli? Sarebbe divertente anche racco­ gliere le scuse degli sconfitti, tipo: «Per forza ha vinto lui, è abituato a usare una gamba sola». La nostra proposta ha una probabilità su un milio­ ne di venire realizzata. La stessa probabilità di vivere alla grande una vita sportiva che aveva quel certo ragazzo che un incidente, o una malat­ tia, hanno costretto alla sedia a rotelle e che è diventato un campione paralimpico. Scriviamo qui della nostra folle idea pensando che questa è, deve essere, la pubblicazione giusta, cercando di non cadere anche noi nella tentazione dello shampoo facile, e lottando, con una messa in discussione di noi stessi, giornalisti sportivi da oltre mezzo secolo, per essere all'altezza di un pronostico virtuale orgogliosamente formulato su noi stessi: se messi dalla vita di fronte ad una scelta, saper preferire un figlio handicappato ad un figlio razzista.


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