Stadium n. 45/1956

Page 1

PRESIDENZA KAZIDHAL

ARP.HIV.1 SIERICA « Nessuno di noi si è mai la­ sciato illudere nei riguardi del co­ munismo pensando che potesse rappresentare un fattore di mi­ glioramento nelle condizioni del­ la società moderna. Abbiamo sem­ pre considerato il comunismo co­ me un oltraggio al Cristianesimo, come un fenomeno di ignoranza c come un serio ostacolo al progres­ so umano. Ma non avremmo mai pensato che il comunsmo russo po­ tesse giungere a questo punto di vigliaccheria e di crudeltà. Il comunismo è ora definitiva­ mente condannato di fronte alla storia della civiltà e di fronte alla coscienza di ogni persona umana ». LUIGI GEDDA

Direzione Redazione Amministrazione • Roma Via della Conciliazione. 1, t. 555561-550113

« LA G/USTA LIBERTÀ DEI POPOLI NON PUÒ

MAI ESSERE SOFFO­ CATA NEL SANGUE,,.

PIO XII Concessionaria esclusiva per la pub­ blicità: PUBL1AC1 - Roma • Corso Vittorio Eman. n. 287 . Tel. 556.068 Costo d’inserz. L 15o a mm. ‘ col. ■

—.

------------------------------- —

Spedizione in abb. postale gr. I

Un numero L. 20

SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Anno XI ■ II. 45 - Roma 15 Novembre 1355

CONCRETA RIUNIONE PLENARIA A ROMA DEL C.D. E DEGLI ISPETTORI REGIONALI

Due giornate di intenso e costruttivo lavoro per lo sviluppo organico dei lenii basilari del 0. S. I. Definito il programma-calendario delle prossime ritmate regionali nelle quali i dirigenti periferici appren­ deranno la chiara linea di condotta formativa ed organizzativa della nostra grande famiglia polisportiva lavori del Consiglio Di­ rettivo Centrale, riunito in seduta plenaria con la par­ tecipazione degli Ispettori Regionali, nei giorni scorsi, a Roma, hanno avuto alla base e per l’intera durata in primissimo piano il proble­ ma formativo, associativo e potremmo anche aggiungere costituzionale del CSI. La cui attività agonistica è stata sottolineata alla pari dell’ef­ ficienza raggiunta in mate­ ria tecnica organizzativa da tutti i componenti lo stato maggiore della nostra Orga­ nizzazione. Il problema del giovane nella sua struttura sportiva ed umana è argomento che solo pochi si sono posti, tiI

lente Ecclesiastico Don Pa­ voni, prima che l’Assistente Centrale della Gioventù di A. C., Mons. Lanave, sensi­ bilizzasse l’argomento, rias­ sumendo e inquadrando con felice formula la funzione dello sport nei suoi termini e nelle sue virtù fisiche e spi­ rituali, la discussione tra i Consiglieri e gli Ispettori si è accesa appassionante e fer­ vida, protraendosi per qual­ che ora. I risultati delle idee germogliate nella pacata ed intelligente esposizione di più d’uno di questi collabo­ ratori maggiori del CSI, si avranno al più presto nelle ritmate regionali, proprio perchè è intenzione della Presidenza fàr partecipi di

nire. Ed è stato approvato al riguardo, all’unanimità, un ordine del giorno che pubbli­ chiamo a parte e che ricorda una volta di più, se ve ne fosse necessità, come l’orga­ nizzazione del CSI non in­ tenda avere a che fare con chi adotta sistemi che rinne­ gano oltretutto i valori e le espressioni più alte dello sport e della vita. Alla relazione di Notario, lapidaria e concreta, suffra­ gata da cifre eloquenti che accennano ad aumentare in continuità, ha fatto seguito quella del Direttore Tecnico, Dattilo. Questi ha puntualiz­ zato la situazione agonistica generale del CSI, sofferman­ dosi sui rapporti con le Fe-

Una giornata di preghiera e di raccolta per la martoriata gioventù ungherese li Consiglio Direttivo e gli Ispettori Re­ n Centro Sportivo Italiano intende al gionali del Centro Sportivo Italiano, riu­ riguardo, a difesa delle proprie schiere niti in seduta plenaria a Roma per il con­ atletiche cristiane, confermare la propria suntivo annuale della stagione agonistica, linea di condotta, che esclude ogni e qual­ esprimono a nome delle 3.500 Unioni siasi rapporto con le organizzazioni spor­ Sportive e dei suoi 100 mila atleti e di­ tive para-comuniste, ostentatamente soste­ rigenti la profonda ed affettuosa solida­ nitrici della barbaria bolscevica. rietà ai giovani fratelli sportivi dell’Un­ Il Consiglio Direttivo del CSI impegna gheria martoriata dalle orde del comuni­ le proprie Unioni Sportive ad organizza­ Smo, negatore di ogni diritto di libertà re per domenica 18 novembre un.a gior­ e dei valori morali e spirituali che sono nata di preghiere e di raccolta di offer­ alla base dell’attività sportiva e fisico te; ad esporre le bandiere del CSI ab­ educativa, e si associano all’invito del brunate nei propri campi sportivi; e ad Presidente Generale dell’ACI, prof. Lui­ osservare in tutte le gare e tornei del gi Gedda, che è anche Presidente del CSI, CSI un minuto di raccoglimento in me­ nel chiedere giustizia a difesa della gio­ moria della gioventù sportiva magiara ventù magiara. caduta per la libertà.

morosi forse di affrontare qualcosa di grande che li porterebbe in un ginepraio di discussioni e di idee dalle cento facce. Ma è pur sem­ pre il problema di fondo per chiunque voglia avvicinarsi alla gioventù e far qualcosa per essa, vuoi nel settore sportivo come in quello educativo-scolastico, come uma­ no-sociale. Sicché non può il Centro Sportivo Italiano, nato per amalgamare pro­ prio con la leva della gio­ ventù e della educazione fi­ sica e sportiva, l’intero mon­ do agonistico, dimenticare questa sua fondamentale fun­ zione per correre solo dietro a dei titoli o a dei risultati, belli ed incoraggianti nella loro espressione qualitativa e quantitativa, e trascurare questo aspetto dominante del prisma che compone la sua poliedrica attività. Ecco perchè dopo la rela­ zione formativa del Consu-

queste idee e di questi tra­ guardi da raggiungere, alla pari dei traguardi agonistici e sportivi propriamente det­ ti, i dirigenti delle province e delle zone, egualmente de­ siderosi di penetrare in pro­ fondità sino a raggiungere le radici della nostra Organiz­ zazione, proprio per differen­ ziarsi dalla comune pratica sportiva, dalla semplice pre­ stazione fisica dell’atleta e del suo istruttore-allenatore. In apertura il Vice Presi­ dente, Notario, anche per in­ carico del prof. Gedda che ha seguito da vicino i lavori del Consiglio, prima di svol­ gere una sintetica succosa relazione generale, ha volu­ to necessariamente ricordare le tristi ore che il mondo tra­ vagliato da correnti egoisti­ che sta attraversando, ponen­ do l’accento sulla martoriata gioventù d’Ungheria, lette­ ralmente disfatta dalla bar­ barie che non accenna a fi-

derazioni Sportive nazionali e con il CONI in generale: rapporti cordialissimi di con­ creta reciproca collaborazione. E’ stata quindi commentata, nel desiderio comune di raggiungere il miglior risul­ tato, la collaborazione tra CSI e GIAC. Gli interventi degli esperti, in particolare di Paoloni, di Ceri, Anzilotti, Sineri, Borghi, Desopo, Carréa e del Delegato Cen­ trale aspiranti Grotti oltre­ ché di Spolaore Savio, Sponsilli, Dragotto, Burdisso, No­ tario, Zurli, sono serviti a concretizzare una linea di condotta e la formula di tes­ seramento speciale che con­ sentirà ai giovani della GIAC lo sviluppo di una attività sportiva agonistica quanto mai utile e positiva, ben si intende sotto l’egida degli or­ gani periferici del CSI. I lavori della prima gior­ nata si sono inoltrati sino a

za tecnica è apparsa un difet­ to di entrambe le squadre. Ed ancora, mentre gli svizzeri henno dettato la dispoaizione in campo presentando e man­ tenendo sempre il loro carat­ teristico «verrou», gli italia­ ni si sono limitati a subire passivamente la iniziativa al-

l’ultima giornata di campiona­ to (che aveva visto un’ina­ spettata ed aspra sconfitta ca­ salinga della Fiorentina, cioè della squadra che fornisce alla «nazionale» il «nerbo» dei giocatori), avevano deciso di comporre la nuova « squadra azzurra » utilizzando ancora Ü

Commento di Luigi Scarambone trui, senza sviluppare quelle trame, quegli schemi, quei di­ segni di giuoco che forse avreb­ bero potuto farli «perdonare» di questo pareggio. C’è da ag­ giungere, ancora, che, se il portiere Ghezzi non avesse ef­ fettuato al 35’ ed al 38’ della ripresa due fortunose quanto coraggiosissime parate, forse, oltre a tutto, avremmo dovu­ to anche subire l’amarezza del­ la sconfitta. La delusione non è il pro­ dotto, in questo caso, della in­ contentabilità. Basta confron­ tare le differenti « condizioni » che avevano caratterizzato la preparazione delle due squa­ dre, per constatare che il pro­ dotto dei fattori non quadra: l'Italia avrebbe dovuto vincere. Vediamo anzitutto, in sinte­ si, com'era stata preparata la nostra « nazionale ». Sin del 29 ottobre i tecnici, dopo anima­ ta discussione sui risultati dei-

- blocco » della Fiorentina, al­ meno per quanto possibile date le indisponibilità di Cervato in difesa, di Virghi e Prini al­ l’attacco. Cioè, i tecnici aveva­ no confermato la loro prefe­ renza ad un gruppo di calcia­ tori completamente organizza­ to, abituato a giocare insieme da tempo, e quindi probabil­ mente capace di riprodurre, anche in partita intemaziona­ le, schemi validi di giuoco. Della Fiorentina furono dun­ que conservati l'intero qua­ drilatero (i mediani Chiappa­ la e Segato (gli intemi Gratton e Montuori), oltreché due dei tre componenti della estre­ ma linea difensiva: il terzino destro Magióni ed il « centro » Orzan. A completare la nostra « na­ zionale » furono chiamati gio­ catori appartenenti alla Sampdoria, cioè alla squadra in quel momento giudicata « più in

Abbiamo sempre condannato lo interessi commerciali e politici sport politico che è un sottopro­ condannano i massacri d'Ungheria. dotto dello sport commerciale. In­ I comunisti in questi giorni si fatti in questo l’atleta è pagato per esibiscono in alta acrobazia per tenere alto il nome di una Società giustificare i fatti d'Ungheria. C’è in quello il nome di un partito. Gli chi si meraviglia per tanta spudo­ atleti di oltre ’cortina li abbiamo rata sfacciataggine. sempre considerati degli inermi Hanno una scusante: sono comu­ mercenari al servizio di una causa nisti cioè uomini disposti con la di cui sono mai stati convinti. In­ stessa sfacciataggine a vendere do­ fatti leggiamo dai corrispondenti mani gli affetti più cari legati ai che da Melbourne la rappresenta­ nomi sacri di madre, padre, figli. tiva magiara non staccherà il bi­ Italia. glietto ai ritorno ma preferirà la Fanno il loro mestiere. libertà in esilio alla schiavitù in Sappiano comunque che anche Io patria. sport li condanna, i veri sportivi li Abbiamo sempre criticato i gior­ hanno giudicati e condannati. Lo nalisti sportivi italiani che hanno sportivo che si commuove per una aderito all'invito di viaggi oltre prestazione sublime di un atleta, cortina ospiti delle democrazie po­ che soffre quando la Nazionale ita­ polari. Quali insulsi pappagalli es­ liana gioca, che si esalta o che ri­ si hanno ripetuto ciò che hanno conosce il valore dell’ avversario, udito e visto e non hanno logica­ che accetta una sconfitta meritata, mente denunciato ciò che non è in questi giorni ha pianto anche lui stato fatto loro vedere. Hanno visi­ per l’Ungheria ed ha sentito coti tato moderni impianti sportivi, co­ ribrezzo le parole vomitate da struiti con la fame del popolo, ed Pajetta e da Togliatti. hanno inneggiato offrendo la loro Il comuniSmo non ha saputo per­ penna alla propaganda comunista dere ed ha fatto la meschina figura in cambio di un piatto di caviale. dello sconfitto che non vuole an­ Lo sport non c'entra con la po­ darsene dal campo di gara, umi­ litica. Questa è la frase sciocca die­ liato dai fischi della folla. tro cui si difende chi offre la pro­ Il comuniSmo ha perso in Unghe­ pria dignità in cambio di un viag­ ria ed ha voluto vincere barando gio di piacere all'estero. al gioco,. cambiando i regolamen­ Lo sport è espressione dell'uomo ti, calpestando la legge. libero e quando l'uomo perde la Se ne vadano negli spogliatoi, libertà anche lo sport come l’arte, sotto le bordate dei fischi degli la cultura, il lavoro, il giornalismo, uomini sani, degli sportivi. la letteratura, ne esce mortificato. Direi specialmente lo sport e quin­ Lo sport li condanna. di lo sportivo che non sia legato ad ALDO NOTARIO

tarda notte in quanto si è relazione, sull’attività forma­ go, sui prossimi congressi fe­ trattato di disciplinare il tes­ tiva, in apertura della secon­ derali, disponendo perchè iL seramento e le affiliazioni, da giornata, dopo la S. Messa. CSI si presenti perfettamente esaminando gli aspetti orga­ E’ stata una esposizione ap­ amalgamato nelle idee e con nizzativi ed il lavoro buro­ passionante e toccante quella una chiara unica linea di con­ cratico nei nostri organi pe­ del Consulente Centrale che dotta. In particolare sono sta­ riferici. In particolare v’è ca- non può essere riassunta in ti trattati i settóri riguardan­ ■ ’ ' par­ 'poche righe e che sarà perciò ti il ciclismo, la pallacanestro, renza di segnalazione da te di questi circa l’attività illustrata dallo stesso Don l’atletica, il nuoto e il calcio. federale di molte nostre U- Pavoni, su queste colonne, Dulcis in fundo, Stadium è nioni Sportive, con quale nelle prossime settimane. Pos­ stato posto sul tappeto ed squilibrio nel coordinamento siamo dire, richiamandoci al­ esaminato con attenta ed ap­ centrale è facile compren­ le prime righe di queste no­ passionata redioscopia da par­ stre note, che la discussione te di tutti i presenti. Molte co­ dere. Il CSI ha una forza ester­ che ha fatto seguito è stata se, molte belle cose si sono na eccezionale che tuttavia altrettanto eloquente e posi­ dette nei confronti del nostro si percepisce solo da contatti tiva, sentendo tutti impellen­ Settimanale che si desidera, indiretti, proprio per le ra­ te il problema dell’attività as- abbia un volto sempre più ciativa e delle sedi sociali, di aperto e costruttivo, una fun­ gioni cui s’è fatto cenno. In tal senso sono state fat­ cui tanta necessità hanno mol­ zione educativa e formativa Unioni Sportive e persino sempre più concreta ed ade­ te vive raccomandazioni agli te Ispettori regionali peVchè se­ taluni Comitati periferici. E’ rente alle nostre necessità. guano e coordino gli organi un problema che potrà essere E’ stato facile al sottoscritto con la viva collabora­ illustrare il programma, ma periferici dipendenti. Il pro­ risolto zione della GIAC e delle al­ ancora più facile far com­ blema dei dirigenti ha occu­ tre organizzazioni cattoliche. prendere come alla base re­ pato largo spazio della ulti­ ma tornata del C. D. e degli L’ultima seduta è stata ri­ dazionale di Stadium (che Ispettori. I dirigenti tecnici servata ad argomenti vari: al­ giungerà in un avvenire assai ed organizzativi hanno biso­ la concessione di speciali at­ prossimo a tutti gli atleti del di benemerenza ai col­ CSI) sia indispensabile porre gno di sussidi, ma è indi­ testati spensabile che gli organi pro­ laboratori più anziani e più la collaborazione di tutti i di­ che hanno qualificato vinciali e zonali sappiano al­ fattivi, il CSI nel mon­ rigenti, degli organi centrali e largare la cerchia dei propri edoqualificano dello sport. Sono state de­ periferici, di ognuno, tecnico collaboratori utilizzando for­ finite le date e il Calendario od esperto o solo simpatizzan­ ze giovanili o elementi ma­ delle ritmate regionali, come te dei problemi educativi turi, gli uni e gli altri indi­ anche il programma del Cor­ e sportivi dei giovani. Per­ spensabili per completare i so di esercizi per il C.D. gli chè Stadium sia veramente quadri. A questi logicamente Ispettori a Genova-Pegli enel sarà data una formazione la sede sportiva realizzata dal­ una palestra è necessario che specifica attraverso i corsi CSI-Genova. la palestra sia frequentata ed dirigenti, il cui valore si fa utilizzata da tutti. sempre più importante. Nel­ I dirigenti hanno infine esa­ NATALE BERTOCCO le ritmate regionali si avrà minato, soffermandosi a luntuttavia modo di approfondi­ re i compiti e la distribuzione degli incarichi. Il decentra­ E* INDISPENSABILE DIFENDERE L’IDEA E LA PUREZZA DEI “GIOCHI,, mento organizzativo toglie gran parte di lavoro, se non di responsabilità, ai pochi che abitualmente si accollano il peso della reggenza e della vita dei Comitati provinciali e zonali, come delle Commis­ sioni Tecniche provinciali che possono essere rette da uno o due elementi soltanto. Le attività ricreative sono affiorate nella discussione nel loro aspetto educativo ed as­ sociativo oltreché agonistico. In primo piano l’aeromodel­ Il 22 novembre la fiamma di complesso di valori fisici ed sentativa si trasferisce a Mel­ è stato ingrandito tanto da po­ chi. Sarebbe interessante, a lismo difeso da più parti e Olimpia avrà ultimato il suo agonistici che oggi si definisce bourne alcune settimane pri­ ter ospitare oltre 120 mila per­ questo proposito, conoscere la da più regioni, per i risultati interminabile viaggio e arderà sport. ma dell’inizio dei Giochi; di sone. I lavori per ampliare lo cifra esatta di quanto è stato concreti ottenuti nel breve iffuò Stadio di Melbourne per I nobili ideali dell'olimpi- conseguenza gli atleti hanno stadio sono costati alcuni mi­ complessivamente spepo per la volgere di pochi mesi e per tutta la durata dei Giochi smo sono gelosamente racchiu­ bisogno di allenarsi per man­ liardi. organizzazione e per la parte­ si nella formula del dilettan­ tenersi in forma: ed ecco sor­ Il Comitato Organizzatore*ha cipazione alle Olimpiadi di la passione che questo susci­ Olimpici. ta non soltanto fra le schiere Con questa cerimonia le tismo : l'educazione fisica dei gere il problema dei campi di dovuto inoltre provvedere alla Melbourne: certamente si trat­ giovanili abituando i giovani, Olimpiadi moderne si riallac- giovani, l’agonismo non han­ allenamento che debbono esse­ costruzione di altri impianti, ta di diversi miliardi. per meta il professionismo, re in numero sufficiente per quelli esistenti non essendo Questo il passivo; l'attivo è e non soltanto i giovani, a ceranno alle antiche, la XVI no moderna sarà unita ma altri fini più utili al mi­ poter soddisfare tutte le esi­ degni di ospitare gare olim­ rappresentato dagli incassi. Le trascorrere molte ore nelle Olimpiade idealmente alla prima delle glioramento dell’individuo e al genze: nuove spese quindi per piache, sobbarcandosi ad altre Olimpiadi sono oggi uno spet­ sedi sociali. svoltasi nel 776 progresso umano: ecco perchè provvedere a quest’ultra inde­ spese di milioni e milioni di tacolo che non ha riscontro Alle finali nazionali a par­ Olimpiadi lire. avanti Cristo nella città greca dalla cittadella di Olimpia so­ rogabile necessità. in nessun altra manifestazione tire dal 1957 giungerà anche di Olimpia. no stati respinti coloro che Se ad Atene il campo prin­ Se è, inoltre, aumentato il sportiva per grande che possa il tennis ed è anche questo Il culto del fisico trova nei dello sport fanno una profes­ cipale delle gare poteva es­ numero delle nazioni gareg­ essere: a Melbourne saranno giusto riconoscimento - * alla Giochi Quadriennali la sua sione; ecco perchè il Comitato sere uno stadio per poche mi­ gianti, è anche aumentato il in gara nelle diverse specialità fervida attività sviluppata più alta e significativa espres­ Olimpico Internazionale e i gliaia di spettatori, a Mel­ numero degli atleti: ogni na­ atletiche ammesse alle Olimdalla C.TJN. competente e sione; questi furono e saran­ Comitati Olimpici Nazionali bourne la situazione è ben zione dal 1896 ad oggi ha visto FTLIPPO MUZI dai rispettivi organi perife­ no il massimo avvenimento di fanno di tutto per salvare la altra tanto è vero che il già centuplicare le spese riguar­ rici. popoli diversi affratellati da formula del dilettantismo, pur vasto stadio del Criket Ground danti la partecipazione ai Gio(Continua in 2. pagina) rendendosi conto che lo sport Don Pavoni ha tenuta la uno stesso ideale di perfezio­ sua chiara lezione, più che ne fìsica e morale, da quel dilettantistico del 1896, anno

IL CONTRIBUTO DELLA CHIESA

alla realizzazione della Olimpiade moderna

Il pareggio di Berna è il risultato del modesto livello del gioco italiano BERNA, novembre. L'avvio della nuova stagio­ ne internazionale non è stato favorevole ai noirtri «azzur­ ri ». La 33* partita contro la Svizzera si è risolta in un pa­ reggio che ha deluso tutti. Non si può cancellare — nep­ pure a distanza di giorni — la penosa sensazione di disordi­ ne e di confusione che la squa­ dra italiana ha dato, allo Sta­ dio di Wankdorf, a più di <sessantamila spettatori, che stara­ no dati convegno da ogni città della Svizzera e dellTtalia pro­ prio per assistere a una esibi­ zione tecnica da parte degli « azzurri». Si poteva presume­ re che gli svizzeri avrebbero dato ogni energia pur di con­ trastare il successo della no­ stra squadre. Si poteva ¡forse anche prevedere che la gara si sarebbe conclusa in parità: è tipico degli svizzeri una spe­ cie di « sacro furore » quando giocano contro gli italiani. E. d’altro canto, è assai più arduo costruire una azione, applica­ re un giuoco, piuttosto che li­ mitarsi a spezzare le trame òhe pazientemente vengono or­ ganizzate dall'avversario. Ma, purtroppo, la partita di Berna non è stata il confronto della tecnica e della specia­ lizzazione (da parte italiana) contro l’impeto e la foga (da parte svizzera). E' stata sem­ plicemente una bruttissima partita, nella quale la caren-

HI SPORT II CONDANNA

forma », come dimostrava il suo primo posto nella classifica del campionato. Furono quattro: il terzino Farina, le ali Tortai ed Agnoletto, il centravanti Firmani. Costui, come è noto, non è calcisticamente un prodotto italiano: si è formato nel SudAfrica e si è perfezionato in Inghilterra. La tesi non può essere smentita: difatti « Eddie » è stato riserva della squa­ dra giovanile britannica nella partita giocata dalle nostra «primavera» a Londra nel 1954, ed è stato centravanti di squadre rappresentative della Royal Air Force che hanno giocato contro rappresentative dell’isola di Cipro e della Ju­ goslavia. I tecnici italiani pro­ fittarono di una interpretazio­ ne, esatta dal punto di vista strettamente giuridico, per far esordire nella sqquadra nazio­ nale italiana questo elemento britannico: dunque, agirono in condizioni di estremo vantag­ gio. Infine, la formazione fu completata con il portiere in­ terista Ghezzi, che già aveva assolto al compito in prece­ denti occasioni, ma, per di­ verse evenienze, non aveva po­ tuto essere mantenuta fra gli azzurri negli ultimi incontri. Vediamo ora la situazione «selettiva» della squadra sviz­ zera. Come noi. anche gli sviz­ zeri non poterono utilizzare taluni giocatori per incidenti di campionato (per esempio

in cui il barone De Coubertin organizzò ad Atene la prima Olimpiade moderna, non è più paragonabile, sotti molti aspet­ ti, al dilettantismo di oggi. Basta un po’ di riflessione per rendersi conto dell’enorme divario che corre fra le prime e le ultime olimpiadi moder­ ne. Ad Atene presero parte alle prime Olimpiadi moderne soltanto dodici nazioni: a Mel­ bourne ne saranno presenti una settantina. I cento atleti di Atene sono diventati 6000 e oltre, ai quali vanno ag­ giunte centinaia di accompa­ gnatori di ogni genere e qua­ lità. Tutta questa moltitudine che sì sta riversando a Mel­ bourne deve essere alloggiata convenientemente ; ed ecco sor­ gere il villaggio olimpico, un paese completamente nuovo la cui costruzione è costata al­ cuni miliardi di lire. Naturalmente ogni rappre-

S. E. mons. PMoll »recisi a milano gii impegni e la mozione dello speri

5. E. Rev.ma Mons. Sergio Pignedoli ha rivolto ai ciazioni sportive del C. S. I. Dirigenti ed atleti di Milano riuniti per la premia­ E’ nostro pensiero, mio in zione annuale, un elevato discorso che riportiamo modo particolare, di costitui­ Zurcher e Vonlanden). La lo­ sul nostro Settimanale certi di far cosa gradita ai no­ re col tempo — non so se Fanro formazione dovette essere stri lettori. no venturo o quando — intormessa assieme con l’apporto di Signori dirigenti di attività sguardo sulla vostra attività. no a Milano una fascia dì cenquattro calciatori del Grasshosportive del C. S. I. e delle Costituendo il C. S. L e ap­ tri sportivi che possono essere pers, due del Chaux de Fonds. altre Associazioni, e carissimi poggiandolo, e sentendolo vi­ di aiuto a quelle Parrocchie ed i rimanenti cinque apparte­ giovani, nenti a squadre diverse. Cioè, cino a sè, la Chiesa non in­ e a quelle Associazioni le gli svizzeri che si proponevano Innanzi tutto io reco quj il tende fare monopolio, ma in­ quali non avendo spazio — di realizzare la tattica specia­ saluto più affettuoso del no­ tende fare un atto di fiducia perchè la città di Milano pur­ ha una carenza enor­ le, detta «verrou», che ha castro Arcivescovo e, diciamo nello sport, intende fame uno troppo strumento di perfezione spi­ me di spazio — possono tro­ pure di tutto l'Episcopato, (Continua in 2. pagina) vare lì la possibilità per la perchè la Chiesa volge il Suo rituale ed intende valutarlo loro attività. Io non so quan­ mezzi fonda­ «■»■iiiiiiiituiiaiiiiiiHiimiii'iMimiimiiiiiintiiintiuiati'a'iiiiiimmuuiimimnmMiiniuiaiuau come uno dei mentali per l’educazione della do raggiungeremo questa pro­ gramma, ma è certo che noi gioventù. Io che ho avuto la fortuna, dobbiamo raggiungerlo. durante la mia vita, di visita­ Ripeto, cari amici, non c’è re molto Nazioni del mondo, nessun desiderio la parte del­ debbo dire con umiltà e con la Chiesa di avere un mono­ dispiacere che noi non siamo polio, perchè la Chiesa, ma­ ancora, nello sport, in prima dre dello spirito, non è certo linea, a confronto delle altre l’organizzatrice di tutte le at­ Nazioni. Non parlo natural­ tività umane. Intende soltanto mente della parte che potrebbe dar loro un’anima, uno spiri­ riguardare gare che si riferi- to, un cuore; noi cerchiamo ¡ scono a gruppi, ma intendo la collaborazione che ci lega parlare dello sport generale e ci aiuta ad educare la gio­ del popolo e dell’adesione che ventù. un popolo dà a questa attività. Quando preparavo questa Noi non facciamo abbastan­ mattina alcune parole per voi za, specialmente nei piccoli ricordavo ciò che pensavo in centri dove questa attività po­ questi giorni, sui tristi avve­ trebbe essere tanto feconda di nimenti d’Ungheria. Pensavo formazione della personalità alla gioventù e mi veniva di dell’individuo e deila forma­ pensare che coloro che hanno zione del cristiano. lottato con maggiore dignità Questo lo dico per manife­ e virilità, con forza e con de­ state- tutta la nostra cordiale cisione, sono proprio stati gli adesione al lavoro dei vostri sportivi Non tanto per 1« fadirigenti e alla collaborazione L’omaggio a S, E. Mons. Plgnedoli del cav. Farina, Presidente dell’ll. V.I. (Continua in -. pagina) dei dirigenti delle varie Asso-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.