Stadium n. 47/1956

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Con l’avvento del presente secolo lo sport ha assunto proporzioni tali, per le schiere dei dilettanti e dei professionisti, per le folle accor­ renti negli stadi e per l’interesse destato mediante la stampa, da co­ stituire un fenomeno tipico della odierna società. L’accresciuta im­ portanza suscitò, a sua volta, nuo­ vi riflessi e problemi nel campo dell’educazione della pratica reli­ giosa, della moralità, perfino in quello sociale, da non poter essere trascurati dalla Chiesa. Dal discorso del S. Padre in occasione dell'inaugurazione dello Stadio Olimpico di Roma.

Direzione Redazione Anuniniitrazione • Roma

Via della Conciliazione. 1. t 555561-550113

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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA ~~—

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Inno II - N. 47 - Roma 23 Novembre 1356

N E C E S S A RIA LA NOSTRA P R E S E N Z A

Messaggio di Pio XII agli atleti cattolici n EL RÀGGÌOOLÌMPICO Mentre la grande città di Melbourne si accinge ad aprire i battenti dei suoi stadii alle delegazioni sportive di tutte le nazioni partecipanti ai Giuochi Olimpici, voi avete desiderato, diletti figli atleti cattolici, di assistere numerosi alla Messa solenne cele­ brata in questa circostanza e nobilitata dalla presenza delle Autorità religiose e civili del Paese. Di gran cuore, rispondendo alla ri­ chiesta presentataci, Noi vi rivolgiamo in questa occasione il Nostro paterno saluto. Era usanza nella Grecia ¿Antica — la cui secolare tradizione ispira ancora le grandi competizioni sportive del nostro tempo — di far precedere i giuochi nello Stadio da una funzione di pubblico culto. Se dunque in altri tempi gli atleti ellenici inauguravano le feste di Olimpia con un atto culturale, a maggior ragiope conviene oggi, mentre si aprono i vostri giuochi internazionali, che voi vi rivolgiate a Dio unico e vero, per farGli omaggio delle vostre energie giova­ nili e per riconoscere i suoi diritti impre­ scrittibili sui nostri corpi e sulle nostre vite: « O non sapete che il corpo vostro è il tem­ pio dello Spirito Santo... e che voi non siete di voi stessi?... Glorificate dunque Iddio nel vostro corpo (1 Cor, 6, 19-20). In più occasioni già. voi lo sapete, Noi abbiamo ricordato l’armonia dei rapporti fra i principi cristiani e le attività sportive. Spetta a voi, diletti figli, nel corso di queste Olimpiadi manifestare negli atti come, senza nulla perdere del suo valore tecnico, Io sport, scuola di energia e di padronanza di sé stessi, « debba essere ordinato al perfe­ zionamento intellettuale e morale dell ani­ ma » (Disc. del 9 ottobre 1955). Siate i testi­ moni di questo ideale spirituale e, in tal modo, difendendo con ardore i colori della vostra patria, abbiate a cuore di servire la causa di Dio fra i vostri fratelli. E poiché il vostro prossimo incontro mondiale vi condurrà, tra quattro anni, a Roma, è già in questa cara prospettiva che Noi vi indirizziamo oggi questo messaggio. Che esso vi sia nuova prova dello interesse che Noi nutriamo per una sana pratica dello sport e specialmente per quelle pacifi­ che competizioni internazionali che. in un mondo in preda a tante divisioni, favori­ scono in uno spirito di fraterna emulazione, la conoscenza reciproca per l’intesa fra i popoli. A voi tutti, diletti figli, che partecipate ai Giuochi Olimpici di Australia, come anche alle personalità e ai fedeli presenti alla so­ lenne cerimonia religiosa inaugurale, accor­ diamo. pegno della Nostra paterna benevo­ lenza. l’Apostolica Benedizione. Dal Vaticano lì 24-10-1956

Plus PP. XII

MELBOURNE: GIOVEDÌ 22 L’ideale olimpico deve aver affascinato anche Giove Plu­ vio. Quando ci ri era ormai rassegnati a battezzare questa sedicesima edizione dei Gio­ chi olimpici come le Olimpia;di del gelo ecco comparire allo ultimo momento uno splendido sole come non si vedeva da più dì un mese, grazioso omaggio del padre degli Dei. Dono più gradito non poteva giungere agli or­ ganizzatori ed ai centoventi­ mila (abbiamo detto cento­ ventimila!) che gremivano lo stadio per la cerimonia di apertura, svoltasi all’insegna del folklorismo e della gran­ diosità. Nulla è stato trascurato perchè il cerimoniale della inaugurazione apparisse quan­ to di più imponente e di più maestoso si possa immagina­ re: non si 'ha neppure, l’im­ pressione che si sia venuti al­ lo' stadio per una manifesta­ zione sportiva. E’ quasi una stonatura la sobrietà del di­ scorso inaugurale del Duca di Edimburgo: « Io dichiaro aperti i Giochi Olimpici del

1956 che celebrano la sedice­ sima Olimpiade dell’era mo­ derna: » Ha percorso più di ventimila chilometri per 16 parole! Evidentemente quan­ do il Duca parla, è il versane te scozzese de] suo sangue a prendere il sopravvento. Poi il volo augurale dei co­ lombi. il vessillo olimpico che sale alto sul pennone e l’in­ gresso,. finalmente, della fiac­ cola olimpica ridanno alla manifestazione quel senso di austera semplicità che si con­ viene. In un silenzio di tom­ ba Dandy pronuncia, emozio­ nato. le austere parole del giuramento. E’ commosse la folla che quasi non si accor­ ge delle note di «God save thè Queen » che chiudono la cerimonia.

¡8 VENERDÌ 23 Centomila persone ad ap­ plaudire la magnifica vittoria di Kuts nella corsa dei 10.000 metri, polverizzando il vec­ chio record olimpico. Pirie. il solo che abbia osato seguir­ lo nella sua folle andatura, gli ha resistito per 8.500 me111111•••1,1• ■e in ir ilitiin ir

NEL CORSO DI UNA CONFERENZA Al MED.CI SPORTIVI

Gedda chiede per i ’’Giochi,, di Roma una mostra retrospettiva dello Sport II prof. Luigi Gedda ha par­ lato sere addietro al Centro Medico Sportivo ai partecipan­ ti al corso ufficiale di medici­ na sportiva indetto dalla FINS sul tema « Sport e sportività ». spaziando comunque laigamente sulla interpretazione dei due vocabili nel loro aspet­ to umano, dinamico e forma tivo, attentamente seguito e calorosamente applaudito. « Sollecitato dall'invito cosi cortese del prof. La Cava e dall'ambiente cosi simpatico che voi componete — ha detto esordendo il prof. Gedda — mi trovo tra voi per trattare del­ lo sport da un punto di vista direi, inconsueto, lo uso trat­ tarne o da un punto di vista organizzativo, quando mi tro­ vo in seno al C.S.1. che ho lo onore di presiedere e a nome del quale Vi saluto, oppure da un punto di vista medico co me lo trattate voi. Ma ritengo che si possa anche in-sede me­ dica affrontare l'argomento sportivo da un punto di vista psicologico. E ciò per due mo­ tivi: anzitutto perchè la psi cologia non è più estranea agli studi dei medici. E’ or­ mai un decennio che la medi­ cina psico ■ somatica si è af fermata anche da noi, mentre sono vent'anni che essa è nata in sede nord - americana. F la medicina psico - somatica afferma questo principio che n'i fenomeni fisici anche l'am biente psicologico e le attività mentali contano. A questo pri­ mo motivo se ne aggiunge un altro che è di sempre, vale a dire l’umanità del medico; e dico umanità, non nel sen­ so consueto della parola, ma nel senso letterario, vale a

d.ire, i medici da sempre, per­ chè la loro particolare forma mentis che li avvicina all'arte hanno desiderato e desidera­ no mantenere dei contatti con il mondo della cultura, so­ gratuito di quella cultura ar tistico letteraria che va col nome di umanità ». Prendendo lo spunto dal vo urne di Cesare Bonacossa, editato di recente dalla « Gaz­ zetta dello Sport »; « Lo sport in Asia », l’oratore ha osser­ vato come « non vi sia uma­ nità, non esista una collettivi­ tà umana, dove lo sport non faccia capolino; quindi lo sport non nasce in Asia ». « Lo sport nasce ovunque ove è nato, ove si è affermato l'uomo e ritengo che questa sia una affermazione da ripe­ tere qui in Italia per due mo­ tivi: anzitutto perchè una. del­ le culle dello sport è stato precisamente il nostro Conti­ nente, in particolare la nostra Penisola, secondo perchè tra poco avremo qui le Olimpiadi ed io penso che le Olimpiadi a Roma non siano Olimpiadi come che sia: impongono cioè un rispetto alla nostra tradi­ zione, alla nostra stona E sa­ rebbe bene che proprio m quella circostanza lo sport non fosse soltanto fenomeno fisico o comunque fenomeno attua­ le, fenomeno di oggi, fenome­ no in atto, ma riandasse nella dignità di Roma, alla sua sto­ ria. ai suoi precedenti, lo mi auguro come dicevo nella riu­ nione inaugurale del panathlon romano alle massime Autorità dello sport italiano, che le Olimpiadi a Roma post sano anche segnare la presen-

za di una mostra storica re­ trospettiva dello sport che ci porti a considerare questo fe­ nomeno nelle età più diverse, nei luoghi più differenti ». Ricordata la metamorfosi dello sport nell'orbita della ci­ viltà greca, della civiltà lati­ na come di quella asiatica e americana, soffermandosi in particolar modo sui fasti olim­ pionici dell’antichità ellenica, il prof/ Gedda affermava giu­ stamente ■ che dove c’è l’uo­ mo c’è sport, meglio dove c’è l’uomo esiste l'esercizio fisico in una delle sue innumerevoli forme: quell'esercizio fisico che prendendo in prestito la parola al mondo greco pos­ siamo chiamare atletismo ». • Chiediamoci in che cosa sussiste, in che cosa consiste la differenza fra atletismo e sport, fra atleta e sportivo. A me sembra di poter dire che la differenza fra atleta e sportivo è analoga alla diffe­ renza che corre fra soldato e cavaliere: il cavaliere in senso medioevale. Il passaggio note­ vole della forma mentis, del­ la psicologia stessa dei sog­ getti che distingue un solda­ to, un mercenario da un cava­ liere, e quello che distingue un atleta da uno sportivo. An­ che il cavaliere è un soldato, anche lo sportivo è un atleta ma in più il cavaliere ha un coefficiente di costumi, ha un coefficier^e nsirologico ha un coefficiente ' spirituale che sommato alle qualità del sol­ dato fà il cavaliere, il difen­ sore dei deboli degli orfani delle vedove, del diritto; e che sommato all'atleta fà lo sportivo; il quale non ha sol­ tanto, non porta soltanto nella

sua qualità di sportivo l’eser­ cizio fisico, ma porta un co­ stume che si stende da lui alla civiltà ed all'ambiente nel quale egli si trova a vi­ vere ». Precisato che il fenomeno sport, allo stato embrionale fino alla prima guerra mon­ diale è divampato fra le due guerre per diventare fenome­ no psicologico che investe la società moderna, l’oratore ha voluto fissare i due aspetti dello sport nella forma inutili, taria e nella forma professio­ nistica. ' « La forma inutilituria, cioè

(fontina in 3. pagina)

tri ma ha finito per crollare, facendosi inghiottire anche dalla muta degli inseguitori, terminando modestissimo ot­ tavo posto. Ben cinque atleti sono andati al di sotto de] vecchio record. Il mito di ZatopecK è ormai diventato una semplice teppa del fon­ do mondiale. Hanno i piedi di argilla gli idoli delle leg­ gende sportive. n negro americano Dumas ha confermato le previsioni vincendo il salto in alto con un magnifico 2,12. Qui la ri­ velazione è stata l'australiano Porter che è riuscito a piaz­ zarsi secondo con un proban­ te 2,10 che lo inserisce .nella ristretta schiera dei migliori saltatori in alto di tutti i tempi. Non un bric.ciolo di gloria per i colori italiani in questa prima giornata atletica. Qui sono tulti terribilmente forti. Le sorprese della ■ giornata vengono dalla pedana del sollevamento pesi dove i russi, ampiamente favoriti, hanno dovuto cedere il primato agli americani nelle due categorie più leggere. Insieme a la vit­ toria il gallo Vinci ed il piu­ ma Berger hanno realizzato anche i relativi nuovi prima­ ti mondiali nelle tre alzate complessive.

La fiaccola olimpica è giun­ ta nella lontana Melbourne; la sua vivida luce illumina simbolicamente il mondo e sembra emanare un appello e un monito ai popoli per indi­ care loro una fraternità che motivi di materialismo o di crudo egoismo fanno spegne­ re nei cuori. Olimpia celebra la festa dello sport con luminosa se­ renità in un clima esprimente la lealtà e la purezza. Le con­ tese sportive vestono il bian­ co manto, esse non sono mor­ tificate dal calcolo materiali­ stico, ma si identificano in motivi idealistici che unisco­ no in una comunione super­ ba la forza dei muscoli e la bellezza degli animi. Svettano verso il cielo in un meraviglioso cerchio le multicolori bandiere, sono i simboli delle patrie lontane che infondono ad ogni atleta incitamento e conforto. I traguardi della vittoria sono le mete che rappresen­ tano per ogni atleta il desi­ derio più vivo; è la materia muscolare che si fonde con lo spirito della volontà e la vit­ toria non è solamente un lauro che cinge il capo di un atleta, ma un nobile segno che onora la patria del cam­ pione. Il lucente panorama delle contese ci appare come un sogno lontano; un desiderio ci attanaglia, il desiderio di essere presenti per lanciare il nostro evviva agli atleti di tutto il mondo. Lo sport che si celebra nel­ le Olimpiadi è uno degli atti giornata altrettante vittorie più nobili dell’umanità, è una Seguita il monologo statu­ pura espressione di cavalle­ nitense nell’atletica leggera. ria, è un motivo romantico Morrow ha confermato le pre­ accarezzato da un gentile visioni dei tecnici americani sentimento che si presenta mettendo sotto il connazionale sul palcoscenico sportivo con Murchison, il primatista mon­ l’essenza della purezza. diale dalle partenze al fulmi­ La dottrina olimpionica ha cotone. ¡L’unico che avrebbe verbi adamantini che do­ potuto infastidirlo sarebbe vrebbero fare testo nella vita forse stato King che gli ame­ dei giovani; è lo sport che si ricani hanno preferito lascia­ re tra le riserve per rispetta­ identifica nella sua interezza re l’esito delle selezioni fatte come una nobile espressione in luglio. Ma che fine han­ di esuberante vitalità. no fatto i velocisti sovietici La storia delle Olimpiadi che e casa loro seguitano a torna a noi con le sue più segnare tempi da sbalordire e che nelle competizioni in­ belle pagine; gli episodi più temazionali non hanno mai gloriosi si affacciano dallo scrigno dei ricordi e rivivono impensierito nessuno? Nelle altre tre finali della nella odierna sede olimpica nord-americane: G. Davis, con aristocratica veste, anche Bell, Connolly si sono impo­ se le vie del progresso tecni­ sti rispettivamente nei 400 ad co ne possono avere offuscato ostacoli nel salto in lungo e i risultati. nel martello. Come voleva il pronostico, del resto; e, in tut­ TOCCANTI EPISODI te e tre le gare, polverizzati i vecchi primati olimpionici. Quella fiaccola che vuole La risposta dei russi nel esprimere un casto simbolo, sollevamento pesi è stata vuole resistere alle intempe­ quanto mai pronta. Ribak ha vinto il titolo nei leggeri sta­ rie che sono provocate dalle bilendo, con Kg. 380, un nuo- nuove generazioni che con una mentalità definita pitto­ (Continua in 3. pag.) rescamente « veristica » vor-

rebbero abbattere le opere ed i sentimenti più sani. Noi difendiamo gli atleti che offrono ogni loro energia nel clima dilettantistico e che combattono la loro battaglia per la conquista di una me­ daglia e di un diploma. E ci avvince la commozione quan­ do l’atleta giunto al traguar­ do cade sfinito sulla pista. In quell’istante l’atleta ha com­ piuto la opera sportiva più bella, ha dato tutto se stesso per la difesa dei colori della sua patria. Sono gli episodi di ieri e di oggi che si ripe­ tono nelle vicende delle Olimpiadi. Episodi che spes­ so si ripetono in moltissime discipline sportive che si svolgono nei vari campionati nazionali ed essi sono la di­ mostrazione che lo sport è una attività che nobilita l'uomo. L'Italia vive la sua Olim­ piade a Melbourne. I suoi atleti azzurri fanno sentire la loro idonea presenza in varie specialità. Essi sono se­

PER GLI AZZURRI DEL 1960 Sarebbe veramente morti­ ficante se le Olimpiadi del 1960 dovessero rappresentare solamente un grande succes­ so organizzativo ed una pro­ va di squisita signorilità nella nostra veste di padroni di ca­ sa. Non possiamo considera­ re le nostre piste e le pale­ stre come dei sontuosi salotti dove l’Italia sportiva distri­ buisce su piatti d’argento i pasticcini delle vittorie e del­ lo champagne per brindare con i sorrisi dei cerimonieri alle altrui vittorie. E’ doveroso, particolarmen­ te per tutti gli sportivi ita­ liani, contribuire al successo delle Olimpiadi, non è sem­ plicemente un dovere spor­ tivo, ma un assolvimento di un impegno che riguarda tut­ ti gli italiani. I nostro appello e il nostro monito si eleva verso i diri­ genti federali, essi sono I principali responsabili dello idoneo valore o della medio­ crità del nostro patrimonio atletico. Le prossime assemblee do­ vranno essere una fattiva te­ stimonianza della sensibilità e della maturità dei nostri dirigenti di società. Le Olim­ piadi attendono alla gronde prova i nostri giovani azzur­ ri e quindi ogni singola fe­ derazione deve essere com­

SABATO 24 Il tricolore ha sventolato per la prima volta sul penno­ ne più alto. Il merito di que­ sta prima medaglia d’oro va ai fiorettisti che hanno pre­ valso in un incandescente torneo a squadre sulla com­ pagine francese, la rivale di sempre. Era dal lontano 1936, da Berlino, che la nostra squadra di fioretto non riu­ sciva più ad imporsi in un torneo olimpico, nonostante non siano mai mancati scher-r mitori di grande classe; si rinverdiscono così i fasti di una grande scuola le cui tra­ dizioni non sono certamente destinate ad estinguersi qui. Bergamini. Carpanedo, Di Ro­ sa, Lucarelli, Edoardo Man­ gia rotti, Spallino sono stati gli artefici di questa brillante affermazione che, speriamo1, sia di buon auspicio per le future competizioni che at­ tendono i nostri azzurri.

Anglesio, Battaglia e Pavesi, spadisti e sciabolatori azzurri riascoltano soddisfatti la re­ gistrazione di una loro intervista, carichi di ottimismo, indispensabile alle Olimpiadi

Le norme che regolano i rapporti FIGC-CSI svolgere la propria attività calcistica con le norme dei Re­ golamenti della F.I.G.C.. sot­ toponendo all’approvazione de­ gli Enti Federali i regolamen­ ti di ogni 'singola propria ma­ nifestazione calcistica. 4) L’attività del C.S.l. do­ vrà essere sviluppata essenzial­ mente nell’ambito provinciale. 5) Gare fra squadre della F.I.G.C e del C-S.I potranì no svolgersi previo «nulla osta • da richiedere all’Ente Federale di giurisdizione che Invierà a dirigere le gare stes­ se arbitri propri 6) Potranno tesserarsi per il C.S.l. soltanto giuocatori che

posta di dirigenti capaci on­ de assolvere i problemi tecni­ ci-organizzativi nel migliore dei modi. Mai come in queste circo­ stanze le assemblee federali debbono essere una espres­ sione di serenità; si trascu­ rino i perniciosi regionali­ smi, si abbia la dignità della rinuncia da parte di dirigen­ ti che con l’avvilente mercato di voti vanno alla caccia di cattedre dove troneggerebbero come pupattoli decorativi; sia fatto posto a dirigenti di effettivo valore, siano essi del Nord o del Sud. L'onore dello sport italiano non può essere mortificato da faziose ambizioni. Vi è penuria di validi dirigenti ma, purtroppo, vi è una mo­ struosa inflazione di ambi­ zioni che non rifuggono di servirsi di ogni mezzo per mettersi in mostra, come pu­ re non mancano quelli che si trovano su cattedre più o me­ no importanti e ancora non sentono la dignità di com­ prendere che l’ora Olimpio­ nica non può consentire che nelle federazioni vi siano uo­ mini, non solamente inutili ma dannosi al buon funzio­ namento delle federazioni stesse. L’argomento è di così note­ vole importanza che vi ritor­ neremo sopra; lo riteniamo un dovere di collaborazione nell’interesse dello sport ita­ liano. Afaj come in questo mo­ mento si rende Indispensabi­ le creare vasti motivi di pro­ paganda, e le discipline spor­ tive siano lanciate in ogni sfera sociale. Sia ancora maggiormente curato lo sport nella scuola sotto un profilo tecnico - organizzativo e che sia più aderente alla reale si­ tuazione. I risultati fino ad oggi conseguiti possono defi­ nirsi buoni con riferimento agli anni precedenti, ma una ohi idonea efficienza è possi­ bile ottenere e necessita ot­ tenerla.

LA PREPARAZIONE

PER LA DISCIPLINA E IL RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA ATTIVITÀ CALCISTICA

Tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio, rappresentat:« da) Presidente Dr. Ing, Otto­ rino Barassi ed il Centro Spor­ tivo Italiano, rappresentato da. Presidente Prof. Luigi Gedda si conviene quanto segue: 1 ) La F.I.G.C. riconosce nel C.S.l. un Ente che collabora con essa nell’intento di diffondere presso i giovani fattività cal­ cistica, operando sempre nello ambito della F.I.G.C. 2) Il C.S.l. si impegna a svol­ gere la propria attività calci­ stica limitatamente ai giovani che non abbiano superato il 21. anno di età. 3) Il C.S.L si impegna a

guiti con amorevole speranza dai nostri dirigenti e qualche medaglia d'oro ornerà la no­ stra bandiera. A Melbourne, l'Italia è an­ che presente perchè i suoi atleti, ambasciatori dello sport italiano, lanceranno il loro saluto ai colleghi di tutto il mondo con un « ci vedre­ mo a Roma », è un appunta­ mento gentile e nello stesso tempo un impegno d’onore. Lo spiccato senso di ospi­ talità della nostra gente cree­ rà un clima cordiale e siamo sicuri che le Olimpiadi di Roma saranno ricordate con particolare ammirazione da tutto H mondo. Non vi saranno perplessità e tentennamenti per la gra­ vosa organizzazione; il CONI con i suoi collaudati dirigen­ ti, è da tempo all’opera e pos­ siamo essere sicuri che le vaste attrezzature unitamen­ te ai grandiosi impianti per la costruzione del Villaggio per gli atleti, saranno un complesso di opere che rag­ giungeranno la perfezione.

non siano mai stati tesserati per società dipendenti dalla F.I.G.C o che. pur essendo «tati tesserati per società di­ pendenti dalla F.I.G.C. (com­ prese quelle di Lega Giovani­ le) non Io siano stati nella stagione precedente a quella per la quale viene richiesto il tesseramento C.S.l. Da tale norma sono escluse le squa­ dre del C.S.l. partecipanti a campionati federali o dì Le­ ga Giovanile della F.I.G.C. 7)’ Nel periodo 1. novembre-30 giugno di ogni anno sportivo. 1 giuocatori tesseratji per il C.S.l. non possono tes-

serarsi per la F.I.G.C. salvo stica del C.S.l., con assisten­ nulla osta del C.S.l. za tecnica ed organizzativa a 8) Le punizioni inflitte dal­ mezzo di propri rappresentan­ la F.LGC. e del C.S.l., sia­ no esse inflitte ad arbitri, di­ ti in seno agli Enti del C.S.l rigenti. giuocatori o soci, han­ e manterrà la presente Con­ no valore per ambedue gli En­ venzione per un anno, al ter­ ti. Le squalifiche di durata su­ mine del quale essa potrà es­ periore ad un anno inflitte sere rinnovata o modificata o dal C.S.l. dovranno essere ra­ disdetta, sempre, in ogni ca­ tificate dalla F.I.G.C. so, con preavviso dì almeno 9) Le gare del C.S.l. pos­ sono essere dirette da arbitri trenta giorni. Roma. 26 ottobre 1956 del C.S.l. debitamente abilitati dalla F.I.G.C. Tale clausola an­ Il Presidente del C.S.L drà in vigore tre mesi dopo F.to; Prof. Luigi Gedda la firma del presente accordo. 10) La F.I.G.C. agevolerà lo Il Presidente della F.I.G.C. svolgimento dell’attività calci-1 F.to: Dr. Ing. Ottorino Barassi

Abbiamo sempre affermato e affermiamo che la scelta di ottimi atleti è possibile con­ seguirla più facilmente sulle masse dei giovani e non nelle cerehie ristrette. Qualche an­ no fa ci davano torto anche se l'affermazione è elementa­ re e non riveste caratteri­ stiche originali. Non cì si .soffermi a pre­ stare cura ad un ristretto numero di atleti, trascuran­ do elementi che maggiormen­ te curati potrebbero emergere anche su atleti che oltre ai loro meriti hanno la partico­ lare fortuna del protezio­ nismo. L‘ aver compiuto progressi nell’atletica leggera e nel nuoto è motivo di compiaci­ mento ma di fronte alla real­ tà internazionale constatia­ mo che stiamo ancora molto lontano dai traguardi delle medaglie olimpioniche Le attrezzature, come pi­ scine. palestre, piste e camoi, siano le sedi logiche e na­ turali dei giovani e giovanis­ simi. essi debbono avere la precedenza di fronte alle fi­ gure di medio valore o a qualche campione su cui per l’età non è possibile fare af­ fidamento per le prossime Olimpiadi. Ma il dovere base dei dirìGENEROSO DATTILO

(continua in 3. pagina)


STADIUM

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29 novembre 1956

CONSIGLI PRATICI PER 1/AGONISMO SCIISTICO

La circolare della FIMS C.O.N.I. FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA ITALIANA Roma - Foro Italico

ih La Presidenza Centrale lu­ singata delle calde espressioni di simpatia che il Prof. La Cava, Presidente della Fede­ razione Medico Sportiva Ita­ liana, aveva rivoltò al C.S.I. in occasione del Congresso Nazionale si è preoccupata già da qualche tempo di sta­ bilire opportuni contatti con i dirigenti della Federazione stessa onde prendessero in esame le nostre più urgenti necessità nel campo dell’assi­ stenza sanitaria. Ora finalmente abbiamo la gioia di rendere noto che, in seguito ad un colloquio avu­ to con nostri dirigenti, il prof. La Cava si è detto ben lieto di poterci favorire e, dopo aver sentito il parere del Con­ siglio direttivo della Fcderazio ne, ci ha definitivamente con­ fermato che la F.M.S.I. inten­ de aderire alle nostre richie­ ste precedentemente formu­ late. Essa quindi permette al C.S.I. di designare i medici che. iscritti alla Federazione quali » aderenti », possono prestare le loro cure presso gli ambulatori del C.S.I. già in funzione o in via di costituzione presso i Comitati Provinciali e Zonali: anzi su loro richie­ sta e presentando una dichia­ razione ufficiale di apparte­ nenza al C.S.I., verranno no­ minati dalla Commissione Medica Centrale della FMSI medici sportivi »Autorizzati» del C.S.I. Essi potranno inoltre, dopo aver frequentato un regolare corso e aver superato il rela­ tivo esame, conseguire, il diploma di medico sportivo effettivo. Precisiamo tuttavia che tale qualifica non si ren­ de necessaria per le prestazio­ ni al C.S.I. in quanto il nostro Ente svolge solo attività pro­ pagandistica e non elenca tra le sue discipline il pugilato e l’atletica pesante, sports su­ bacquei, sports motoristicl e gare ciclistiche particolarmenmente gravose, per le quali invece detta qualifica è richie­ sta. La Federazione, in ogni ca­ so. non avrebbe difficoltà a indire prossimamente un cor­ so speciale riservato ai nostri medici che aspirino al titolo di effettivo purché il loro nu­ mero ne giustifichi l’utilità. Noi abbiamo ancora chiesto che i nostri atleti possano be­ neficiare dell’assistenza sani­ taria presso i Centri Medici Sportivi dipendenti dalla Fe­ derazione, ormai funzionanti in quasi tutte le grandi città e dotati dei più moderni impian­ ti terapeutici e strumenti di controllo di cui la scienza me­ dica dispone, per la cura di quanti praticano attività spor­ tiva. Ed anche questo ci è sta­ to gentilmente accordato. E’ ovvio che in tal caso 1 nostri atleti, godendo degli stessi vantaggi degli atleti iscritti alle Federazioni, do­ vranno anche equipararsi a loro negli oneri e pertanto sa­ ranno tenuti al versamento di L. 300 come tassa prevista per ogni singola visita effettuata presso il Centro o Ambula­ torio. Non abbiamo mancato infi­ ne di far presente la opportu­ nità che i nostri medici pos­ sano presentare e seguire gli atleti in detti Centri o Ambu­ latori autorizzati, ed anche a questo riguardo la Federazio­ ne non ha opposto ragioni in contrario aggiungendo anzi che ritiene la cosa possibile pre­ vio accordo con il medico re­ sponsabile degli impianti. (A titolo informativo precisiamo che non dovrebbero soprag­ giungere difficoltà di compe­ tenza in vista della retribu­ zione poiché per detti medici non è previsto un compenso immediato in quanto è la Fe­ derazione medesima che in ba­ se al versamenti fatti prov­ vede ad inviare, alcune vol­ te l'anno, una somma da ri­ partirsi tra il medico respon­ sabile ed i suoi coadiutori). Riguardo poi alla possibili­ tà per i nostri medici di far parte delle Commissioni Me­ diche Provinciali è stato fat­ to presente che la cosa è rea-

Si comunicano le classifiche ufficiali del Campionato Nazionle su pista 1956 dopo l'eftettuazione della fase di semi­ finale interprovinciale e dopo lo svolgimento della finale na­ zionale: Semifinale: punti 8.440 1. TORINO > 8.353 2. Genova 8.201 > 3. Milano > 7.194 4. Trento 7.122 » 5. Brescia 7.0b6 »> 6. Roma 7. R.. Calabria p. 6.708; 8. Udidine P- 6.452; 9. Padova p. 6.176; 10. Cagliari p. 6.113; 11. Pinerolo p. 5 822; 12. Treviso p. 5 mila e 739; 13. Perugia p. 5.665; 14. Catania p. 5.617; 15. Catan­ zaro p. 4.774; 16. Firenze p. 4 mila e 727; 17. Mantova p. 4.708; 18. Bari p. 4 493; 19. Verona p. 4.405- 20. Viterbo p 4.405; 21. Salerno p. 4.270; 22. Pisa p. 3.910; 23. Belluno p. 3.84024. Napoli p. 3.725; 25. Chiavari p. 3.600; 26. Messina p. 3.585; 27. Palermo p. 3.584; 28 Lucca p. 3.493; 29 Nuoro p. 3.378; 30. Lidenza p. 3.051; 31. Vicenza p. 2.841; 32. Mantova p. 2.831; 33 Macerata p. 2.699, 34. Potenza p. 2.503; 35. Sassari p. 2.395; 36. Parma p. 2.378; 37. Arezzo p. 2.337; 38. Ancona p 2.265; 39 Siracusa p. 2.005; 40! Patti p. 1.852;; 41. Pavia p. 1.754; 42.

Roma, 17 novembre 1956 Circólàrè n. 12 Ai Presidenti ed ai Commissari Provili, V.zzabile ma è necessario per legge, il diploma di cui sopra. Quanto più sopra illustrato è stato, anche da parte della Federazione Medica, portato a conoscenza degli organi periferici per mezzo della let­ tera che pubblichiamo a partex integralmente. Le agevolazioni ottenute po­ tranno ancora essere sviluppa­ te e rese sempre più confa­ centi alle necessità del CSI Pertanto esse sono provviso­ riamente concesse a titolo di esperimento e la facoltà di no­ minare i medici è per ora li­ mitata a quei Comitati che giungano alla quota minima di almeno 1.000 atleti. Consideriamo opportuno ag­ giungere qui di seguito alcu­ ne norme di carattere tecni­ co che saranno utili per l’at­ tuazione di quanto segnalato. Per ottenere l’iscrizione al­ la F.M.S.I., in qualità di soci aderenti, occorre. — n. 2 .fotografie del medico interessato formato tessera; — certificato di iscrizione all’Ordine dei Medici; — scheda personale vistata

dal Presidente del Comitato Provinciale della FMSI; — versamento della quota di iscrizione di L. 3.000 da effet­ tuarsi sul cc. postale n. 1/5777 intestato a: Banca Nazionale del Lavoro. Filiale Roma 2, C.O.N.I. F.M.S.I., Foro Italico Roma. Tutta la pratica dovrà esse­ re inviata direttamente alla Presidenza del CSI che provvederà al suo inoltro presso la Federazione competente. Que­ sta Presidenza invierà copie di schede e moduli di cc. posta­ le a coloro che all’occorrenza ne faranno richiesta. Per la visita medica invece, presso i Centri e gli Ambula­ tori autorizzati, il compenso previsto di L. 300 deve essere direttamente versato alla Fe­ derazione Medica, a cura del Comitato o della Società o del­ l'interessato, sul c/c potsale n. 1/31342. Un caldo invito viene a tut­ ti rivolto perchè all’interes­ samento che il CSI ha mostra­ to per ottenere tali preziose agevolazioni si corrisponda, da parte della Periferia

ciali FMSI Ai Presidenti dèlie Commissioni Mèdico Sportive FMSI

LORO SEDI e, p.c. All'Alto Commissariato per l’igiene e la Sanità Pubblica - Direzione Gèneràle Servizi Medici - Div. II - Viminale

ROMA Alla Presidenza del Centro Sportivo Italiano - Via della Conciliazione, 1

ROMA

Per opportuna conoscenza e norma si trasmette l’unita circolare diramata dal Centro Sportivo Ita­ liano, d’intesa con la F.M.S.I. Si prega di volersi uniformare, in quanto appli­ cabili, alle disposizioni in essa contenute favorendo cortesi e periodiche notizie sull’andamento dei ser­ vizi. Distinti saluti. F.to IL PRESIDENTE Prof. Giuseppe La Cava

La lettera circolare del C.S.I. citata è quella diramata a tutti i Comitati periferici fin dal 9 novembre 1956.

La neve è arrivata dirigenti all’opera NéH'illustrare il programma sciatorio del CSI« (n. 44 di Stadium), abbiamo toccato brevemente il problema di­ scese. Crediamo opportuno ritor­ nare sull'argomento con una trattazione un poco più este­ sa per dare anche delle di­ rettive di carattere organiz­ zativo. E' necessario che una gara venga organizzata nei minimi particolari, qualunque sia la sua importanza, e specialmen­ te quando si tratta di gare per giovani, che si presentano for­ se per la prima volta alla ri­ balta di una competizione. E’ un impegno questo che ogni organizzatore deve assu­ mere se desidera che i gio­ vani partecipino numerosi alle sue manifestazioni. Presentiamo quindi alcune norme base, necessarie per organizzare gare di discese. Le difficoltà debbono essere dosate in rapporto al valore dei concorrenti. Per ottenere ciò basterà inserire, accortamente, sul percorso qualche porti di controllo in più. Le piste debbono essere preparate in maniera tale da porre i concorrenti in modo da gareggiare nelle stesse condizioni. Se ciò non è pos-

sibile per tutti i partecipanti, deve essere possibile almeno per quelli assegnati allo stes­ so gruppo di merito. Il Comitato organizzatore e la Giuria debbono preoccu­ parsi seriamente dell’incolu­ mità dei concorrenti. In ogni loro disposizione debbono aver cura affinchè i rischi, già grandi in gare di forti anda­ tura, non vengano aumentati da una organizzazione super ficiale o difettosa. Durante ogni gara deve es­ sere istituito un adeguato ser­ vizio di pronto soccorso. Lungo il percorso, specialmente dove la visuale è limi­ tata, deve essere piazzato del personale di sorveglianza. Il traguardo deve essere tenuto sgombro di spettatori e si deve provvedere perchè vi sia almeno una apripista. In particolare per la discesa libera: Non si devono disputare gare di discesa libera su pi­ ste dalle quali non siano stati eliminati tutti i pericoli pre­ esistenti, come sassi o cop­ paie affioranti, o anche sola­ mente ricoperte da un leggero strato di neve. Pericolosi sono sempre i passaggi nel bosco. I venti metri di larghezza prescritti

non sono in qualche caso suf­ ficienti. Conviene quindi im­ porre controlli alla velocità dei concorrenti. E’ consiglia­ bile anche erigere muretti di neve in quei punti della pi­ sta, sia pur lontano, un pe­ ricolo per i competitori. La pista deve essere segna­ ta da tre specie di bandierine: rosse, di direzione. Debbono essere collocate sempre dalla medesima parte ed in quan­ tità sufficiente affinchè i concorrenti possano vedere l'una dall’altra anche in caso di cattivo tempo; gialle, debbono servire ad in­ dicare un pericolo; saranno quindi collocate in modo da attirare l’attenzione sui punti pericolosi della pista ed es­ sere viste a • tempo dai con­ correnti; bleu, indicano le porte di controllo. Debbono avere la forma rettandolare di almeno metri uno di larghez­ za per 0.50 di altezza ed es­ sere tese tra due pali. Se la gara si affettua con scarsa visibilità, oltre alle re­ golamentari bandierine di se­ gnalazione. è opportuno semi­ nare sulla pista dei piccoli ramoscelli di abete. Per lo slalom: E' opportuno che i pendii, sui quali si prevedono dispu­ te di slalom, vengano battuti

a piedi dopo la caduta della prima neve e così successiva­ mente dopo ogni nevicata. Il regolamento stabilisco che i giudici di porta sono re­ sponsabili del buon manteni­ mento del tratto di pista loro affidato. Ogni giudice dova quindi essere attrezzato di una pala, o di altro per ese­ guire tale compito. Non abbiamo la pretesa con queste poche righe di aver trattato l’argomento in ma­ niera completa. Per coloro che desiderassero approfondi­ re ulteriormente l’argomento ci sentiamo in dovere di se­ gnalare e raccomandare la lettura di un opuscolo vera­ mente prezioso: « SCI - Ma­ nuale per la organizzazione delle gare » di Federico Terschak. Troveranno tutto ciò che occorre sapere per un buon organizzatore, esposto con quella rara competenza che distingue l’autore. Altro opuscolo utile: « Istruzioni per tracciatori di percorsi alpini», uscito a cura di Otto Menardi, presidente del Comitato discesa e slalom della FISI. I due opuscoli possono, eventualmente, essere richie­ sti alla FISI di Milano. GIUSEPPE FRACARO

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Comunicato della Commissione Tecnica Calcio Comunicato ufficiale n. 1 Composizione Commis­ sione Nazionale Per l'anno sportivo 1956-57 la Commissione Nazionale Giuoco Calcio risulta così com­ posta: PRESIDENTE: Rag. Generoso Dattilo, Roma. V. Presidenti: Sig. Eraldo Rossi, Roma; Col. Giacomo Fer­ rerò. Roma. Segretario: Sig. Renato Ber­ nini, Roma. Consiglieri; Sig. Mario Canepa, Genova; Ing. Giovanni DI Paolo, Roma; Comm. Giuseppe Di Tommaso, Roma; Rag. Re­ cato Federici, Roma; Dr. Arte­ mio Franchi, Firenze; Sig. Co­ stante Minoia, Bergamo; Ragionier Salvatore Rizzo, Messi­ na; Prof. Osvaldo Savio, Tori­ no; Prof. Mario Siddi, Cagliari: Aw. Pietro Smorto, Reggio Ca­ labria; Dr. Emilio Zoli, Pontedera.

Rappr. F.I.G.C.: Prof. Alber­ trasmessi agli organi interes­ sati. to Paolella, Roma. Per tutta l’attività a caratte­ Rappr. A.I.A.: Rag. Alfonso re locale e provinciale (coppe Riselli. Roma. tornei, ecc.) i regolamenti re­ lativi dovranno essere compi­ Saluto lati dalle Commissioni Calcio All’inizio dell’attività agoni­ Zonali o Provinciali, sulla fal­ stica 1956-57 la Commissione sariga del regolamento Nazio­ Nazionale Giuoco Calcio porge nale. il suo saluto a tutti gli Organi, centrali e periferici, della Fe­ derazione Italiana Giuoco Cal­ Attività Giovanissimi Per lo svolgimento di tale cio e dell’Associazione Italiana Arbitri: alla Presidenza, ai attività sono obbligatorie le se­ Consiglieri Centrali, agli Ispet­ guenti norme: — tesseramento « Giovanis­ tori Regionali, alle Commissio­ ni Calcio Provinciali e Zonali simi » (non è ammessa la pro­ ed alle Unioni Sportive del miscuità con tesserati «CSI *, C.S.I., lieta di poter contare tessera atleti); — età: minima 11 anni com­ sulla cordiale collaborazione di tutti per l’espletamento dei pro­ piuti - massima 14 anni non compiuti; pri lavori. — assenso scritto di un ge­ Attività ufficiale ’56-’57 nitore; — visita medica preventiva; Anche quest’anno verranno — campi ridotti; organizzati due Campionati a — pallone ridotto (n. 3); carattere Nazionale: uno riser­ — tempi di 20'; vato alla Categoria « Ragazzi » •— squadre a 11 giocatori. e l’altro alla Categoria « Junio­ A tali norme basilari non so­ res». I regolamenti delle due manifestazioni sono stati già no consentite deroghe.

Composizione Commissioni Provinciali e Zonali

C.T.N. atletico leggera

NOVARA PRESIDENTE: Geom. Guido Brisca - Rappr. F.I.G.C. Segretario: Rag. Valerio Ardizzoia. Consiglieri: Mario Miladano; Rag. Pietro Stangalino; Geome­ tra Pietro Aschei. Del. Tecnico: Geom. Nino Ubezìo - Rappr. A LA.

GROSSETO PRESIDENTE: Ivan ValdamTARANTO brini - Rappr. F.I.G.C. PRESIDENTE: Nicola Tarane Del. Tecnico: Alberto Mo­ tino - Rappr. A.I.A. naci. Rodolfo LoiacoConsiglieri: Luigi Marracci- noConsiglieri: - Rappr. F.I.G.C.; Albano ni; Ilio Ferretti; Giorgio So­ Francesco; Pietro Nigri; Anto­ lari. % nio Mongelli. AREZZO CAGLIARI PRESIDENTE: Agostino MarPRESIDENTE: Ignazio Secci cucci - Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Giovanni Buo- Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Gaetano Poddu. nagurelli - Rappr. A.I.A. Consiglieri: M° Umberto Pa­ rigi; Rag. Gianfranco Susi; Ragionier Franco Agnolucci; An­ giolo Bruschi. NICASTRO Consiglieri: Giovanni Bruno-; ne; Sdanganelli Giacinto; Fer­ rare umuerto; De Fazio Giu­ seppe. PALERMO — Camp. Prov (Si resta in attesa di conosce­ re i nominativi dei rappresen­ Ragazzi; Camp. Prov. Juniores AVELLINO — Camp. Prov tanti della FIGC e dell'AIA) Juniores. REGGIO EMILIA LIVORNO — Camp. Prov PRESIDENTE: Ivo Rinaldi ■ Ragazzi; Camp. Prov. Juniores Rappr. F I G.C. VOLTERRA — Camp. Zon Del. Tecnico: Giovanni Mi- Ragazzi; Camp. Zon. Juniores selli - Reppr. A.I.A. MOLFETTA — Camp. Zon Consiglieri: Renzo Capardol­ Ragazzi; Camp. Zon. Juniores ii; Arturo Ferrari; Elenzio FiV. VENETO — Camp. Zon gozzi; Giorgio Rapaggi. Ragazzi; Camp. Zon. Juniores PESARO — Camp. Prov PAGANI Ragazzi; Camp. Prov. Juniores PRESIDENTE: Rag. Enrico MODENA — Camp. Prov Attianese - Rappr. F.I.G.C. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores Del. Tecnico: Dr. Michele FIRENZE — Camp. Prov Barbato - Rappr. A.I.A. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores Consiglieri: Alfonso Falcone; MESSINA — Camp. Prov Prof. Franco Francese; Anto­ Ragazzi: Camp. Prov. Juniores nio Attianese. GROSSÈTO — Camp. Prov Juniores. UDINE VICENZA — Camp. Prov PRESIDENTE: Giovanni Bor­ Ragazzi. ghi. ASTI — Targa C.S.I. 1956 Segretario: Luigi Bernardis. BARI —Camp. Prov. Ragazzi Consiglieri: Vittorio Virgilio Rappr. A.I.A.; Giovanni Casella (Si resta in attesa di cono­ scere il nominativo del rappre­ sentante della F I G.C ).

MOLFETTA PRESIDENTE: Prof. Martire Boffoli - Rappr. F.I.G.C. V. Presidente: Felice Ma­ gione. Segretario: Ins. Vito De Ceglia. Rappr. A.I.A.: Dr. Antonio De Palma. Consiglieri: Graziano Corallo; Rag. Leone Dionigi; Sante Pastanella. VITERBO PRESIDENTE: Aldo Carbonetti - Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Ferruccib Gat­ ta - Rappr. A LA. Consiglieri: Salvatore Palmisci ano; Onoris Cusi; Salvatore Piermattei. PISTOIA VICENZA PRESIDENTE: Rag. Giovai! PRESIDENTE: AStutillo Pet­ ni Pastorio - Rappr. A LA. tini - Rappr. F.I.G.C. Segretario: Mariano Savio. Del. Tecnico: Egisto Biagini Rappr. A LA. Rappr. F.I.G.C.: Rag. Antonio Segretari: Sigfrido Sforzi; Berto. Renato Mangoni. Consiglieri: Alfredo Caldana; Mario Banzato; Mariano MagPESARO gian. PRESIDENTE: Rag. Angelo LUCCA Alberghetti. Segretario: Geom. Learco BaPRESIDENTE: Adolfo Nieri. stianelli - Rappr. F.I.G.C. Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Dr. G- Battista V. Presidente: Dr. Manlio Scaramucci. Fulvio. Consiglieri: Giorgio Ortolani; Del. Tecnico: Olinto TaraboRag. Luciano Bartolucci. ri - Rappr, A.I.A. Consigliere: Dr. Giacomo Bergamaschi: Giorgio Fossati; redatti sull’apposito modulo- Gianfranco Betti; Narciso Maz­ tipo, almeno cinque giorni pri­ zoni; Teobaldo Gennarini. ma l’effettuazione della prova LIVORNO cui si riferiscono. Non saranno PRESIDENTE: Mario Gambi, presi in considerazione i Rego­ lamenti non redatti sull'appo­ Rappr. F.I.G.C. zionale rivolge il suo plauso e sito modulo. Segretario: Guido Borsellini. il suo ringraziamento a tutti i 2) Gli atleti classificati terza Del. Tecnico: Antonio Ennas, Comitati che hanno preso par­ serie FIDAL non potranno Rappr. A LA. te al Campionato su pista 1956 prendere parte al Campionato Consiglieri: Enzo Pantani; e, in particolare, a quelli di Provinciale prima dell’apertura Torino, Bologna, Roma e Cata­ ufficiale della stagione da par­ Mario Balleri. nia che hanno brillantemente te della Federazione. TRENTO curato l'organizzazione delle se­ PRESIDENTE: Ettore Bue 3) La fase provinciale del mifinali interprovinciali e a di Corsa Campe­ cella. quello di Milano che ha per­ Campionato Del. Tecnico: Giovanni Tom» stre dovrà essere organizzata messo l’ottima riuscita tecnica entro e non oltre il 10 marzo masi - Rappr. FIGC - AI A. e spettacolare della finale na­ 1957. Consiglieri: Primo Campa­ zionale. 4) La finale nazionale del gnolo; Carlo Cestari. CAMPIONATO DI CORSA Campionato avrà luogo in data SAVONA CAMPESTRE 1957 31 marzo 1957 in sede da de­ PRESIDENTE: Isacco Pesaro. Prima del giorno 15 dicembre stinare. p.v., data d’apertura della sta­ 5) Per essere ammessi a par­ Rappr. F.I.G.C. gione invernale del C.S.I., ver­ tecipare alla finale nazionale Del. Tecnico: Dr. Bani Lido rà provveduto all’invio, a tutti del Campionato gli atleti do­ Rappr. A LA. i Comitali Provinciali e Zonali vranno essere stati tesserati al Consiglieri: Piero Blandino; che hanno svolto attività di cor­ C.S.I. non oltre il 28 febbraio Mario Sicca; Giovanni Caval­ sa campestre nel 1956, dei rego­ 1957. lone. lamenti-tipo per il Campionato 6) I verbali delle gare di ANDR1A di Corsa Campestre 1957. Campionato Provinciale do­ PRESIDENTE: Rag. Alessio Si ricordano al proposito al­ vranno essere tempestivamen­ cune norme di base che do­ te rimessi alla Commissione Guglielmi. vranno essere sempre tenute Tecnica Nazionale entro sette V. Presidente: Antonio QuaeSegretario; Ins Nicola basile presenti dagli organizzatori giorni dalla effettuazione della delle fasi provinciali del Cam­ cara, debitamente firmati dal quereli! - Rappr. Fi G C. pionato di Corsa Campestre: Del Tecnico: Prof. Riccardo Giudice Arbitro della FIDAL 1) I regolamenti delle fasi che ha presenziato la manife­ Papa - Rappr. ALA. Consigliere: Onofrio Lamesta provinciali dovranno pervenire, stazione.

PISA Si invitano i Comitati Pro­ vinciali e Zonali a voler tra­ PRESIDENTE: Ugo Braccini smettere. per la ratifica, la com­ V. Presidente: Novi Sebastia­ posizione della Commissione no Piero. Calcio formata secondo quanto Segretario: Francesco Mo­ previsto dall’art. 7 del Regola­ naco. mento Nazionale. Rappr. FI.G.C.: Zelante Sal­ vatorini. TORINO Rappr. A.LA.: Rugani Tito. PRESIDENTE: Cav. France­ Consigliere: Albani Giovanni. sco Liverani. V. Presidenti: Geom. Gino LODI Bera; Sig. Alberto Cadario. PRESIDENTE: Mario CodeSegretario: Giovanni Abrate. luppi - Rappr. F.I.G.C. Rappr. F.I.G.C.: Renzo Ri­ Del. Tecnico: Mauro Porcelli. ghetti. Consiglieri: Mino Cattino; Di Rappr. A.I.A.: Alberto Mazze: Bassano Bianchini; Carlo Ce­ Consiglieri: Lorenzo Oberto; retti. Alessandro Cornetto; Geometra [ RIMINI Pasquale Battista. • PRESIDENTE: Rag. Giovan­ BERGAMO ni Ravegnani. PRESIDENTE: Serafino Testa V. Presidente: Aldo Porcel­ V. Presidente: Francesco Del­ lini. la Torre. Segretario: Rag. Cesare Mo­ Segretario: Mario Noris. naco. Consiglieri: Zaccaria De Guz*. Consiglieri: Nino Arlotti; Lui­ Antonio Prestini; Carlo Croce* gi Galvani; Agostino TamaRenzo Epis. gnini. Rappr. F.I.G.C.: Amleto GritPOTENZA tini. AVELLINO PRESIDENTE: Prof. Giusep PRESIDENTE: Dr. Ercole pe di Cuenzo - Rappr. F.I.G.C Segretario: Franco Cotogno. Mazza - Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Olimpio SabaSegretario: Giuseppe Adamo. Consiglieri: Prof. Giovanni tella - Rappr. A LA. Consiglieri: Luigi Vignola; Venga; Guido Casciano; Cane Antonio Coffi; Angelo Simone Prof. Gerardo Di Chiara.

Cuneo p. 1.614; 43. Enna punti 1.578; 44. Bologna p. 1.472; 45 Faenza p . 1.412; 46. Livorno p. 1.360; 47. Ravenna p. 1.095; 48. Chieti p. 998; 49. Caltagirone p. 676; 50. Gaeta p. 430; 31 R. Emilia p. 379. Finale: 1. GENOVA punti 131 2. Torino » IH 3. Milano » 108 » 79 4. Udine 5. Brescia » 79 6. R. Calabria » 75 7. Roma p. 59 'fa 8. Trento p. 57; 9. Padova p. 53; 10. Caglia­ ri p. 53; 11. Treviso p. 52; 12. Catania p. 44; 13. Viterbo p. 42,5; 14 Belluno p. 33; 15. Fi­ renze p. 29; 16. Messina p. 28; 17. Perugia p. 21; 18. Lucca p. 19; 19. Macerata p. 18; 20. Pinerolo p. 14; 21. Catanzaro p. 12; 22. Pisa p. 11; 23. Ra­ venna p. 8; 24. Gaeta p 7; 25. Verona p. 7; 26. Vicenza p. 7; 27. Enna p. 5; 28. Patti p. 5; 29. Salerno p. 5; 30. Chieti p. 4; 31. Mantova p. 4; 32. Potenza p. 3; 33. Palermo p 3; 34. Fi­ denza p. 2. La Commissione Tecnica Na-

PERUGIA Mi PRESIDENTE: Mario Magi Rappr. F.I.G.C. Del. Tecnico: Giovanni Bartolini - Rappr. A LA. Segretario: Renato Schiaffelli. Consiglieri: Pasquale Tamagr.ini; Giancarlo Matteucci.

Segretario: Giovanni Battista Murgia. Consiglieri: Guelfo Piras; An­ tonio Pettinau; Carlo Pilleddu. BOLOGNA PRESIDENTE: Giuseppe Bandiera. Del. Tecnico: Dino Castelve tri - Rappr. FIGC - AIA. V. Presidente: Fulvio Zorzi Segretario: Piero Galli.— — Consiglieri: Valentino Avoni; Alessandro Barbieri; • Lodovico Belletti; Benito Bitelli; Giorgio Minarelli; Raffaele Soavi. BOLZANO PRESIDENTE: Geom. Giu seppe Accoranti - Rappr. FIGC. V. Presidente: Mario Comina Segretario: Silvano MeneDei. Tecnico: Giovanni Sepp. Rappr. ALA.

Approvazione regolamenti Campionati e 7 ornei RAVENNA — Camp. Prov. Juniores; Camp. Prov. Ragazzi. MONDOVI’ — Trofeo Aurora. TREVISO — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. VERCELLI — Camp. Prov. Juniores. VITERBO — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. BOLZANO — Coppa C.S.I. ROMA — Camp. Prov. Ra­ gazzi; Camp. Prov. Juniores. PADOVA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. PISTORIA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. PERUGIA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores TORINO — Camp. Prov. Ra­ gazzi A; Camp. Prov. Ragazzi B; Camp. Prov. Juniores; Camp. Prov. Seniores. JESI — Tomeo Giovanissimi. ANDRIA — Camp. Zon. Ragazzi; Camp. Zon. Juniores.

PAVIA — Camp. Prov. Ra­ gazzi; Camp. Prov. Juniores; Camp. Prov. Pulcini. LATINA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. BIELLA — Coppa A.S. Fulgor CATANIA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. CAGLIARI — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. MANTOVA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. ALESSANDRIA — Camp.to Prov. Ragazzi. TARANTO - Coppa d’Autunno. AREZZO — Coppa Biennale C.S.I. Arezzo (Amatori). PISA — Camp. Prov. Ragaz­ zi; Camp. Prov. Juniores. GUBBIO — 1. Trofeo Città di Gubbio. SIRACUSA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Ragazzi GENOVA — Camp. Prov. Ra­ gazzi - 2. Categ.; Camp. Prov. Ragazzi - 3. Categ. CHIAVARI — Coppa P. G. Frassati; Coppa Tigullio. MACERATA — Targa C.S.I. 1956 -57 a 9. TRENTO — Coppa Calassi FAENZA — Coppa Decennio BIELLA — Camp. Zon. Ragazzi; Camp. Zon. Juniores. GENOVA — Trofeo Shell; Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. PARMA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores CESENA — Camp. Prov Juniores. ROVIGO — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. AVELLINO - Coppa Pedicini. BOLOGNA — 1. Torneo Giovanissimi. BELLUNO — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores; Camp. Giovanissimi (G). BERGAMO — Camp. Prov. Liberi; Torneo Intematoriano Juniores a 6; Torneo Internatoriano Senior a 6: Coppa Stellata - Ragazzi; Coppa Lennese - Li­ beri; Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores; Coppa Oratorio Bolgare - Liberi: Cop­ pa Treviolo - Liberi; Coppa

Giovani - Ragazzi: Coppa Ora­ torio Ciserano - Liberi; CoppaP. Zanini - Liberi; Coppa Tressoro - Ragazzi. PARMA — Camp. Prov. Al­ lievi; Coppa Capra Pulcini (G). VITTORIO V. — Coppa Fla­ vio Cassin. NAPOLI — Coppa Dattilo. R. EMILIA — Camp. Prov. Ragazzi: Coppa C.S.I. (G). CALTAGIRONE — Camp to Giovanissimi: Camp. Adulti. LODI — Camp. Zon. Ragazzi. MASSA — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. UDINE — Camp. Prov. Ragazzi; Camp. Prov. Juniores. LUCCA — Camp. Prov. Ragazzi: Camp. Prov. Juniores. MANTOVA — Camp. Prov. Giovanissimi (G). FOGGIA — Camp. Prov. Ra­ gazzi SAVONA — Camp. Prov. Ragazzi. FELTRE — Camp. Zon. Ragazzi; Camp. Zon. Juniores. CREMA — Camp. Zon. Ra­ gazzi. NOVARA — Camp. Prov. Ragazzi: Camp. Prov. Juniores. BRESCIA — Camp. Prov. Ragazzi: Camp. Prov. Juniores. PAVIA — Coppa Olimpia Ju­ niores: Coppa Juventus Pulcini PAGANI — Camp. Zon. Ra­ gazzi: Camp. Zon. Juniores. BOLOGNA — Copua d'Autunno Giovanissimi (G): Cam­ pionato Prov. Ragazzi; Camp.to Prov. Juniores. NAPOLI — Coppa Amatori. PISA — IV Copna D. Savio. SIRACUSA — Camp. Prov. Giovanissimi (G). BOLZANO — Camp. Prov. Ragazzi. NOTO — Camp. Zon. Ragazzi. BENEVENTO — Camp. Prov. Ragazzi: Camp. Prov. Juniores. BIELLA — Torneo Calcio Ragazzi. TORINO — Coppa G. Combi. TREVISO — Coppa Andreazza: Coppa II Mnntello: Coppa A.C. Treviso. FERRARA — Coppa di Primare.

Autorizzazione organizzazione corsi àrbitri

I seguenti Comitati sono au­ torizzati ad organizzare un corso arbitri di calcio: Termoli - Rimini - Oristano - Verona - Cremona - Brescia - Nicastro - Bergamo - Ca­ gliari - Molfetta - Bari - Nova­ ra - S. Gavino Monreale - Mas­ sa - Reggio Emilia.

Reclami U. S. Mercury di Brescello avverso delibera della Commis­ sione Calcio Provinciale di Reggio Emilia - Gara MercuryAudax di Poviglio del 26 ago­ sto 1956 - C.U. n. 13. esaminati gli atti urtali; accertato: che il 29 ottobre 1955 l'U.S. Audax di Poviglio tesserava l’atleta PIONETT1 MANLIO; che successivamente, in data 26 maggio 1956, l'U.S. Mercury di Brescello tesserava lo stesso giuocatore, che in data 26 agosto 1956 nell’incontro Audax-Mercury detto giuocatore scendeva in campo con la squadra Mercury di Brescello; che sulla posizione del giuo­ catore interponeva reclamo la U.S. Audax di Poviglio alla quale, dalla Commissione Tec­ nica Provinciale, veniva data partita vinta per 2 a 0; che l'U.S. Mercury, avverso la delibera della Commissione Calcio Provinciale di Reggio Emilia, reclamava a questa Commissione Nazionale chie­ dendo la revoca del provvedi­ mento; considerato: che l’atleta Pio­ netti Manlio al momento della gara era in posizione irregolare (n quanto in possesso di du­ plice tesseramento: che della infrazione di cui sopra non è responsabile il Co­ mitato Provinciale C S I. bensì l’Unlone Sportiva che tessera l'atleta; si delibera di: respingere il reclamo confer­ mando la delibera della Com­

Su proposta del Comitato Zo­ missione Calcio Provinciale di nale di Cesena si ratifica il Reggio Emilia. provvedimento di ritiro defi­ Punizioni ad atleti nitivo della tessera a carico Su proposta del Comitato degli atleti: CALASSI LUIGI Provinciale di Avellino si ra­ dell’U.S. Aquilotti e SEVERI tifica il provvedimento di riti­ PIO dell’U.S. Virtus. ro definitivo della tessera a ca­ Su proposta del Comitato rico del giuocatore TIRONE Provinciale di Ancona si rati­ GAETANO dell'U.S. Audax. fica il provvedimento di squa­ Su proposta del Comitato Zo­ nale di Cesena si ratifica il lifica per la durata di anni 3 provvedimento di squalifica, pei a carico del giuocatore BELla stagione 1956-57, dell’atleta VEDERESI GILBERTO della U.S. Polverigi. •PULLINI GILBERTO.

Nomine Arbitri di calcio Sono nominati arbitri di calcio i seguenti nominativi: POTENZA tessera n. 02278 Allegretti Antonio Benevento Giuseppe » 02277 » 02276 Ciabatti Rugusto » 02275 Coviello Giorgio » 02274 Di Pasca Domenico » 02273 Laguardia Gaetano » 02272 Locantore Giuseppe » 02271 Marchese Aldo » 02270 Marella Benevento » 02269 Pugliese Giuseppe * 02268 Ottaviano Luigi 4 02267 Sacchetti Pasquale Viggiano Angelo Vito » 02266 » 02265 Zasa Salvatore NOVARA n. 02486 Opizio Gianni » 02485 Andqjar Rodolfo » 02484 Bellossi Claudio » 02483 Petrini Carlo » 02480 Parola Giovanni » 02482 Brugo Ezio » 02479 Mattioli Giulio » 02481 (viglia Pierluigi S. VITO NORMANNI n 02211 De Siati Antonio - 02212 Cavalere Giuseppe » 02213 Sartoriani Leonardo Francavilla Giovanni - 02214 » 02215 Basta Antonio « 02216 Ruggiero Valentino Sardelli Giuseppe * 02217

» Orlando Gianfranco » Corona Onofrio » Marsella Michele Cisaria Paolo » Parisi Vincenzo * » Ruggiero Bruno Poluzzi Cesare » Vita Angelo » Prete Vito ENNA n. Polizzotto Salvatore » Cancaro Mario » Martinez Salvatore Di Dio Rosso Rodolfo » » Tranchida Dante * Di Simone Piero » Longi Paolo Sposito Fabrizio CONVERSANO n. Morangell Luigi » Buonsante Natale » Dinielli Luca » Valentino Angelo * Bassi Paolo » Frisone Lazzaro » Spada Domenico * Montrone Cesare * Roscino Domenico » Daniele Pietro MILANO Redaelli Luigi n. Proserpio Luigi V Seroldi Giovanni » Tagliabile Oreste • Barzaghi Arturo

02218 02219 02220 02221 02222 02223 02224 02225 02226

Vitali Enrico Luerti Dante Annibaldi Franco Reggiani Augusto Giorgi Carlo Nazzari Giorgio Cavalieri Carlo Villa Attilio Gomati Franco Adamoli Eugenio Bonsignori Caldino Crivellare Calisto Crivellato Claudio Brambilla Angelo Magni Fiorentino RIMINI Ercoles Adelio Salvatore Romano Forcellini G- Carlo PADOVA Tartagni Arnaldo Lodi Franco Sorrentino Osvaldo Becattini Ettore NAPOLI Fiore Luigi VITERBO Dilio Bruno Mocini Ubaldo Puglieri Primo Starnini Aldo Fontana Renato

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© » » »

02252 02251 02250 02249 02248 02247 02246 02245 02244 02247 02241 02240 02239 02237 02492

n. 02495 » 02493 » 02494 n. 02262 02261 » 02260 02259 n. 02263 n. 02487 » 02488 » 02489 02490 02491

02496 02497 Rinnovi nomine arbitri 02498 di calcio 02499 BRESCIA 02500 Rossi Salvatore; Sala Lazza­ 02501 02502 ro; Gazzaretti Amore; Ferrazzi 02503 Pietro; CrescimbenI Tarcisio; Venturelli Silvano; Cisco Enzo; Angelo; Biasini Fe­ 02227 Pellegrini Capo-ferri Felice; Capofer02229 lice; ri Pietro; Chiesa Luciano; En02228 tiroldi Pierino; Salvalai Giaco­ 02230 mo; Minelli Giuseppe: Bo’.pa02231 gni Mino. 02232 NOVARA 02233 Boschetti Giuliano: Bosetto 02235 Arturo; Comisso Mario: Des02234 silani Antonio: Finetti Franco; 02236 Gozzi Carlo: Rappanello Gian­ ni; Rosa Mario. 02264 Il Presidente 02257 GENEROSO DATTILO 02255 Il Segretario 02254 02253 RENATO BERNINI


Pag

STADIUM

29 novembre 1956

IN TERRA AUSTRALIANA IL FIOR FIORE DELL’ATLETISMO MONDIALE DA' VITA A SERRATE CONTESE I

POLVERIZZATI 1MELBOIIIÎNÏI PRIMATI DI HELSINKI Così nacque ¡Olimpia ■

Hk

GIRA FER GARA, GIORNO PER GIORNO (Continuazione dalla 1 pagina)

vo primato olimpico per le tre alzate complessive, e Bodanovski si è affermato nei medi con Kg. 420 che rappre­ sentano addirittura un nuovo primato mondiale. In questa categoria l’azzurro Pignatti ha conquistato un brillantissi­ mo terzo posto, demolendo il primato nazionale nelle tre alzate e quello della disten­ sione.

va cosi lo spazio per unoi" sguardo retrospettivo e per qualche pettegolezzo di parti­ colare rilievo. La vittoria dei fiorettisti ha alzato non poco il morale fra i componenti del clan azzurro,1 che, per qualche battuta a vuoto, comuniciavano a vede­ re il loro compito più arduo di quanto non fosse preventi­ vato. E' la particolare psicosi di chi non vede girare le cose per il verso sperato. Ora tut­ to appare di nuovo possibile e perfino l’incidente occorso a Mannironi, su cui i dirigenti puntavano per il traguardo massimo, è ormai preso per uno di quegli inevitabili con­ trattempi a cui sono soggetti gli avvenimenti umani. Non si drammatizza più. Del resto le note positive cominciano ad accumularsi anche per i no­ stri colori. Cinque equipaggi (il quattro-con, il quattro senza, il due senza, il singo­ lo e l'otto) hanno raggiunto le semifinali, ed almeno per il quattro-con ed il quattro senza della Moto Guzzi il po­ sto in finale sembra una cosa pressoché acquisita. Tutti i pugili hanno supera­ to il rispettivo turno elimi­ natorio e più di uno fra essi si è posto alla attenzione ge­ nerale; è troppo presto per poter fare dei pronostici, tanto più che il torneo pugi­ listico è soggetto a tanti di quegli imponderabili da non consigliare mai delle previ­ sioni. Tuttavia c’è da sperare che, se la fortuna non ci vol­ gerà le spalle, i pugili azzurri sapranno darci delle soddisfa­ zioni. Le altre notizie buone ven­ gono dall’atletica. Giuseppina Leone ha trovato il suo posto in finale; ora il suo compito appare arduo, se non impos­ sibile. Tuttavia ci riempie di orgoglio il fatto che nella più significativa delle gare dell'atletica femminile anche i nostri colori abbiano saputo inserirsi nella ristretta cer­ chia dell’elite mondiale. Ed è la prima volta nella storia della nostra atletica. Ancora Chiesa e Lievore hanno superato i turni di qua­ lificazione; senza speranze ec­ cessive. ma entrambi alla ri­ cerca di un piazzamento di­ gnitoso. Come rientra nelle loro possibilità. Non possiamo lamentarci in fondo, se a tutto questo ag­ giungiamo ancora la medaglia di bronzo conquistata da Pi­ gnatti l’altro ieri e il fatto che tutte le gare da cui noi aspettiamo le massime soddi­ sfazioni sono ancora da di­ sputare. Si cominciano intanto a compilare classifiche per na­ zioni, nonostante i divieti del C.I.O. Ognuno segue un criterio proprio ma la con­ clusione è pressapoco sempre quella: gli Stati Uniti hanno avuto fin ad ora la parte del leone, seguiti, a rispettosa distanza, dalla Unione Sovie­ tica. Ma non c’è ancora nulla di definitivo. Si sa intanto che la politi­ ca toma a fare la sua appari­ zione al villaggio olimpico: fogli anticomunisti sono sta­ ti fatti circolare nel settore sovietico del villaggio, la qual cosa ha messo sul chi vive i dirigenti russi. Come primo provvedimento è stato disposto che gli atleti non po­ tranno uscire dal villaggio in gruppi meno numerosi di 4 e che sarà bene evitare le vi­ site private senza la compa­ gnia di un dirigente. E ad or­ dini così draconiani non è certamente estranea la spari­ zione di una hostess russa, ta­ le Nina Paranyuk. Si fanno sempre più nebulose le nostre cognizioni sul concetto di li­ bertà nel pensiero della de­ mocrazia progressista.

Sorta da un piccolo bo­ Tra le montagne a nordovest del Peloponneso, ai piedi schetto sacro. Olimpia si tra­ del monte Chronos, nell’ango­ smutò in una stupenda città lo formato dai due fiumi Al- colma di templi marmorei feo che scorre verso mezzo­ ricchi d'oro e d'avorio, in cui giorno e Cladeo, vi era un convergevano ogni quinquen­ boschetto sacro, lungo 200 me­ nio gli occhi di tutta una ci­ tri, circondato da un muro viltà cullata dalle onde del Quì le feste si santificano con tre porte ed un arco Mediterraneo azzurro: i mi­ sul serio. Tanto sul serio che gliori scultori, artisti, cantori trionfale, chiamato Altis: que­ neppure ai Giochi Olimpici è stata permessa l’eccezione. sta cra Olimpia 12 secoli pri­ di tutta l’Ellade immortalava­ Si celebra oggi la S. Messa no il vincitore dell’olimpiade ma drCristo. per gli atleti cattolici con la Nell’in comparabile scenario con le loro arti; centinaia di partecipazione totale degli W’ delle montagne all’intorno, di­ statue fiorivano nel Sacro Re­ azzurri, naturalmente. Una sposte a balze salenti verso le cinto portanti le sembienze dei funzione intima, mistica nel­ cime e chiazzate per i marmi trionfatori, gli artisti illumi­ la sua semplicità, come solo affioranti tra il verde degli navano gli altri ed i < Thesauuna Messa da campo può es­ serlo. Viene letto dal cele­ ulivi la valletta riposante rap- rii > con le loro gesta, gli aedi brante il messaggio del San­ presentava un’oasi di calma ne narravano la vita e i inoto Padre; negli occhi di tutti come l'ombra di un albero in menti culminanti della lotta non si legge che commozione, una piana assolata. lungo le strade e per le citgratitudine; sciolto dalla fe­ Si svegliava, Olimpia, dalla tà; templi policromi nella de comune ogni riserbo, aleg­ pace idilliaca che le colline struttura armoniosa traevano gia intorno quella fraterna della Grecia hanno in serbo da abbagli dalle preziosità dei simpatia che gli ultimi even­ Due significativi fotogrammi romani (sopra): allo Stadio ti politici pareva avessero sempre, un mese all’anno e gli marmi per rispecchiare in milOlimpico un giovane tedoforo prende in consegna la fiac­ congelato. Un quadro che si altri undici la vedevano scilo, le parti il cobalto splendido cola con la quale accenderà nel tripode del Piazzale del inserisce magnificamente nel­ tarsi e come addormentarsi nel del cielo dell’Ellade e le tuni- Belvedere il simbolico fuoco- (A sinistra): Giovanni Livore lo scenario dei Giochi. silenzio circostante. che bianche dei mille e mille Nessuna nuova impresa sottotenente delle « Fiamme d’Oro » ai campionati italiani Popoli amanti della guerra e uomini frangevano la maesto- assoluti, nel lancio che gli fruttò titolo, primato e... sportiva da segnalare, quindi, del bello circondavano la ver- sità e davano vita al tutto, per oggi: il nostro diario troviaggio a Melbourne de conca; popoli antichi di cui £ja una pista in terra bai­ ci hanno narrato la vita e le tuta semplice e tragica, da gesta i già antichi storiografi poche tribù attoscate dalla ca­ detta Grecia dOro; popoli di I restia che guastavano in ar­ cui si è perso il nome, falciati mi aH’intorno, da un muro dalla polvere del tempo ma di scabro e rude dal potente sicui è rimasto il solo nome di gnjficato tutto si è trasmulaOlimpia ed i cui discendenti to^conunacesellaturadicom. formarono quel faro di civiltà prezza, in una città della 134 ne Sovietica) che illuminò il mondo fino al' competizioni?: ora il nastro da SCHERMA Alto maschile SOLLEVAMENTO PESI (1956) ATLETICA LEGGERA FINALISSIMA l'arrivo di Roma che li sotto- COJSa (prova basilare del Pen133 Strappo: Duganov (URSS) I PRIMATI ITALIA batte FRANCIA 9-7 100 metri maschili Gallo (1955) misc ma da cui fu vinta. tatlon che era la splendida MONDIALE: Dumas (USA); 2,14 ITALIA: Mangiarotti e Berga­ 168.5 Slancio; Kono (USA) I PRIMATI OLIMPICO: Davis W (USA); (Mondiali) 2,04 E l’origine di Olimpia f” meta di tutti) si è allungato a (3 vittorie e 1 sconfitta 410 mini (U MONDIALE: Williams Distensione: Stogov (URSS) Tre alzate: Kono (USA) 1O’T 2,01 ITALIANO; Roveraro. magica come sembra, magico| h00 piedi olimpici e scalee ciascuno); Spallino (2 vittorie e (1954) S.A.), Murchison (USA) e 107’5 (1955) FINALE 2 sconfitte); Carpaneda (1 vitto­ (Italiani) il potere che l'ha condotta at­ marmoree, ricorrenti ai lati, King (USA); Dumas (USA( m. 2,12 (nuo­ Slancio: Vinci (USA) 131,5 (1956) 112 ria e 3 sconfitte) Tre alzate Stogov (URSS) 335 Distensione: Pignatti traverso i secoli fino a noi portano quasi 45.000 spettato­ 10”3 OLIMPICO: Tolan (USA). vo primato olimpico); FRANCIA: D'Óriola (4 vitto­ (1956) Owens e Dillard (USA),; (1955) porter (Australia) 2,10; ora a Melbourne. 120 rie); Netter, Cataste e Baudoux Strappo: Pignatti ri che darebbero la vita per il 1O'*4 ITALIANO: Mariani, Gnoc- 2. (Italiani) Kaskarov (URSS) 2,08. 3. (1 vittoria e 3 sconfitte cia­ La pioggia fecondatrice del­ (1954) chi e Galbiati. Distensione Spinola 85 (1956) ROVERARO m. 1,82 non quadÌDen-1proprio atle,a’ 45000 uomini 147.5 scuno). Slancio: Pignatti Strappo: Mannironi 87,5 (1953) la terra, quando tutto lificato. LA CLASSIFICA CLASSIFICA FINALE la sua ichè le donne non potevano (1954) Slancio: Mannironi 112,5 (1953) deva da essa, quando la ^fa- partec’parv* pena la morte) 1 Bobby Morrow (USA) 10"5 1. ITALIA (3 vittorie di squadra, 372,5 Tre alzate: Pignatti Tre alzate: Mannironi 287.5 (1954) Salto con l’asta 1O”5 26 vittorie individuali); 2 Baker (USA) assenza 7nPt?reSet“‘bù? quella| daJ, P.uro ““gue greco (1954) LA CLASSIFICA 10’’6 (Australia) Hogan (2 vittorie di squa­ 3 2 Francia I PRIMATI LA CLASSIFICA me per Vinci (USA) kg. 342,500; in batteria (10 ” 9) elidra. 1 sconfitta e 28 vittorie ......u déside-| E il vincitore del Pentatlon Galbiati 3. Warmerdam (Sta- 2 4,77 mondiale Fe d or Bogdanowski Stogov (URSS) 337.500; pioggia, perchè tanto minato; individuali); tl Unitli (URSS) nuovo record 3 Namdjou (Iran) 332.500. quasi divinizzata e compare e viene gridato alle Colarossi 4. in batteria (10"9) 3 Ungheria (1 vittoria di squa­ rata, fu 4,55 olimpico: Richards (USA) mondiale................ 420 Italia assente. A vuo.moltitudini che attendono da eliminato; dra. 2 sconfitte e 22 vittorie uomini astuti, w o come si 4,35 italiano; Chiesa e Ballotta 412,500 Pete George (USA) Gnocchi: 2. in batteria (10"7 e individuali). te cMamadi*‘perìeìoro virtù settimane accampate al di là LA CLASSIFICA Piuma 3 ERMANNO PIGNATTI 4 nel quarti di finale (10"7) Bob Richards (USA) 4,56 (Italia) nuovo record divinatorie se ne fecero Sacer- del fiume. eliminato. I PRIMATI (nuovo primato olimpico) 382,500 CANOTTAGGIO italiano................ (Mondiali) doti e grande era la loro fama Incoronato dalla sacra fron2, Gutowskl (USA) 4,53 (FINALI) Metri 400 ostacoli Distensione: Korz (URSS) 113 Roubanis (Grecia) 4,50 3 QUATTRO CON ; e grande il loro potere; ma da di olivo viene chiamato Massimi leggeri (1955) GIULIO CHIESA (Italia) 4,15 10, I PRIMATI ITALIA (Vanzin, Sghetz, Winkpoiché tutto può accadere, e < Eracle > (Ercole), a lui va il Stranno: Clmisklan CLASSIFICA (URSS) 110 (USA) Davis ler, Trincavelli Tim e StefaMONDIALE ’5 quindi anche che sbagliassero, toro offerto a Zeus e lui solo 49 (1955) Arkadli Vorobiev (URSS) (USA) Salto in lungo OLIMPICO: Moore noni) in 7’19”4; 50"7 Slanc«o: Cimiskia n 143 (URSS) (nuovo record mondiale) 462,500 Svezia in 7’22’4; la prova della loro potenza ne mangia le carni sacre la 51"6 ITALIANO: Filiput I PRIMATI (1954) 442,500 2. Sheppard (USA) 3 Finlandia in 7’30”9. ,LA CLASSIFICA era rappresentata da una prò- sua immagine in marmi pre­ 8,13 MONDIALE Owens (USA) Tre alzate: Udodov (URSS) 350 3. Debuf (Francia) 425 QUATTRO SENZA: Davis G. (USA) nuovo 8,06 OLIMPICO: Owens (USA) va di velocità pura, breve, ma ¿¡osi, in oro, viene posta nel (1954); CimiskiFn (URSS) 350 CANADA’ (Mckinnon, Loomer, 50”! 7,73 record olimpico ITALIANO: Maffei (1954). Dhomdt, Arnold) 7’08"8; Medio massimi terribile perchè il perdente $acr0 Recinto tra la schiera 2 Southern (USA) 50"8 LA CLASSIFICA (Italiani) Stati Uniti 7’18”4; CLASSIFICA era ucciso e lo sfidante ne su­ ¿egli altri vincitori che ebbero 3 Culbreath (USA) 51’6 Gregory Bell (USA) 7,83 Distensione: Mannironi kg <»7,5 3 Francia 7’20'9; Tommy Kono (USA) bentrava nella carica; e dirò la vittoria prima di lui. 7,68 Italia assente 2. Bennett (USA) (1955) 4 ITALIA (Cantoni, Zucchi, Mar­ (nuovo record olimpico 3. Valkama (Fini.) 7,48 Strappo: Mannironi 105 (1955) di più, tanta era l’importanza celli, Moioli) 7’22’5. 447,500 e mondiale) Era il primo uomo della Italia assente Slancio: Mannironi 135,2 (1955) DUE SENZA; 425,500 che le piccole società di allo­ Grecia ormai ed il suo nome 2 Stefano? (URSS) 800 metri Tre alzate: Mannironi kg. 337,5 STATI UNITI (Fifer e Hecht) SALTO TRIPLO 417,500 3 George (USA) ra annettevano alla propizia­ (1955) in 7’55’4; era il simbolo della forza; I PRIMATI (FINALE) zione detta pioggia, che lo LA CLASSIFICA 2. URSS 8’03”9; 1 Ha Silva (Brasile) 16,35 Massimi condotto da un cocchio tira­ l’45’’7 mondiale: Moens (Belgio) । 3. Austria 8’11”8. Isaac Berger (USA) kg. 352,500 stesso Re cra anche Sacerdote 2 Eirnarson (Islanda) 16,25 1 I RECORD to da quattro cavalli bianchi, l’49"2 olimpico: Withheld (USA) 3 Kreer (URSS) Italia eliminata in semifinale (record del mondo) 16,02 della pioggia o, non si sa be-[ l’49”0 italiano; Lanzi (Mondiali) vestito di porpora entrava DUE CON ; 2 Evguenil Minaev (URSS) chi­ LA CLASSIFICA ne, che il Sacerdote divenisse DISTENSIONE . STATI UNITI (Ayrault, Flndlogrammi 342,500 50 km. marcia nella sua città che abbatteva 1 Courtney (USA) l’47"7 (1955) Anderson (USA) 185,5 Marian Zielinski (P.) 337.500 lay, Soiffert) in 8’26 ’1; anche Re. 3 (nuovo primato olimpico) parte delle sue mura per ri­ 4.21’7” MONDIALE: Moc (CecoSTRAPPO Nel tentativo di uguagliare il 2. Germania 8’29”2; Brevissimo era il percorso, e Johnson (G.B. l’47’’S Slovacchia) Schemansky (USA) 151,5 (1955) ceverlo degnamente, primato olimpico dello strappo 3. URSS 8'31’’O; Boysen (Norvegia) l'48’’l i contendenti, nudi, lo copri­ 4.28'07”8 OLIMPICO: Dordonl SLANCIO con chilogrammi 105. l’italiano SINGOLO: BARALDI (51”7) eliminato E quando ora la face, por ­ (Italia) (1955) 196,5 vano tutto d'un fiato; al tra­ ab- Anderson (USA) peso piuma Mannironi ha Ivanov (URSS) in 8’02’5; nel quarti di finale LA CLASSIFICA tata alta da un braccio di TRE ALZATE bandonato per ferita. guardo vi era la morte per 2 Mackenzie (Australia); Norma Read (Nuova (1955) Anderson (USA) 512,5 atleta, percorre le strade del 3 Kelly (USA). uno dei due. Zelanda) 4.30'42" (Italiani) 10.000 metri Leggeri Italia eliminata in semifinale •> Maskinskov (URSS) 4.32’57" A poco a poco il Re non inondo per immergersi là dove DISTENSIONE DOPPIO: I PRIMATI LA CLASSIFICA Ljunggren (Svezia) 3 4.35’02” (1956) 150.3 Pigai ani ebbe più l'incarico di Sacer­ lo spirito di popoli diversi per 380 . URSS (Berkoutov e Tiukakov) Igor Rybak (URSS) kg PAMICH (Italia) 4.38’00" MONDIALE: Kuts (Rus- 4 28'39”4 STRAPPO un richiamo vecchio come il dote della pioggia, e la vit­ (nuovo record olimpico: priin 7’24”; sia) k 131,1 (1956) tempo ha creato un ’ oasi di pa ­ mato precedente: Kono (USA) Pigaiani 2 . Sitai Uniti 7’32"2; toria. non piu seguita dalla OLIMPICO: Zatopek (Ce­ Giavellotto 29’17" SLANCIO kg. 362,500); 3 . Australia 7’37”4. coslovacchia) uccisione del rivale, incoro­ ce, ci sembra di risentire quel (1956) Pigalani 171,1 I PRIMATI 9 Rivai (URSS) 370,500; OTTO CON : TRE ALZATE nava il trionfatore come in­ barbaro ad Olimpia 26 secoli 30’27"4 ITALIANO: Beviacqua OTTO CON _ 1. STATI UNI­ 83,66 mondiale; Sidlo (Polonia) 3 Chang Kim (Corea) 370; 450 (1956) FINALE Pigaiani fa < A che serve cercar di sogDe Genova (Italia) 350. TI 6’35”2 (Beer, Charlton. Coo­ 73,78 olimpico; Young (USA) 16 carnazione vivente dello spi­ Kuts (URSS) 28’45”6 (nuovo 73,76 italiano- Lievore ke, Esselstyn, Grimes, Wailes, CLASSIFICA rito della fertilità; nello stes­ giocare uomini come questi LA CLASSIFICA Wight, Morey, Becklean. Tim); primato olimpico); Medi 500 al 1. Anderson (USA, Kg che lottano per una fronda so tempo la fama di Olimpia, Kovacs (Ungheria) 28’52”4; 2. Canada 6'37”7; 3. Australia 1. Egli Danielsen (Norvegia 8571 2 peso del corpo); I PRIMATI d'olivo? >. Lawrence (Australia) 28 58 ’’ 6; nuovo record mondiale e olimpico 6'39”2; 4. Svezia 6'48’’l. 2. Selvetti (Argentina) Kg. 500; prima riguardante tribù circo­ (Mondiali) Italia eliminata in semifinale 2 Sidlo Polonia 79,95 Italia assente. Kg. 452,500. ARTURO BALDINI (Unio- 3.PIGAIANI (Italia) Distensione: Bogdanosky stanti varcò il suo stretto am79,50 3 Cibulenko (Russia) bito c si sparse per tutta 1 El­ LANCIO DEL DISCO iade. (FINALE) Siamo quasi arrivati al IX 56,36 1 Oerter (USA) 2. Gordlen (USA) 54,81 secolo prima di Cristo sotto 54,40 3 Koch (USA) Licurgo il grande Legislatore 52.21 6 CONSOLINI (Italia) 99 e l’origine magica è quasi di­ menticata per dare il posto a Lancio del martello (Continuazione dalla 1. pag.) tornei nazionali a cui parte­ agonistico un’entità di cospi­ I PRIMATI cipavano i migliori atleti del­ cuo valore. 68,54 mondiale mor om ra m m le città della Grecia e i Giochi genti responsabili è di propa­ Le recenti norme che rego­ 68,54 M O N D I A LE: Connolly Olimpici prendono quel ca­ gandare al massimo le disci­ lano l’attività giovanissimi (USA) pline olimpioniche e questa hanno trovato sul viano or­ 60,34 OLIMPICO: Csermak (Un. (Continuazione dalla 1 pagina) rattere di fusione spirituale matografo che porta via tante due giorni di vedere una par­ so della legge, il senso dello propaganda deve trovare im ­ gheria); ganizzativo la completa spon ­ che va oltre le differenze tra ore della nostra settimana, del tita che è stata giocata a mi­ impegno, il senso della soli­ mediato sviluppo, particolar­ tanea adesione della GIAC. 59,17 ITALIANO: Taddia quella che non è fatta a sco­ nostro anno, ma perchè nel gliaia di chilometri di distan­ darietà, in quanto lo sport è i popoli per unirli in una com­ mente negli anni 1957-58. che FINALE po di lucro, che non sollecita cinematografo vi è la radice za. Magnifica organizzazione anche scuola di solidarietà. petizione leale che possiede dovrebbero creare in tale pe­ Sono centinaia di migliaia di 1 Connolly (USA) 63,19 giovani atleti che, unitamen­ Accomiatandosi il professor il lucro, che non produce il • chinesis » che vuol dire mo­ per cui Verne è largamente (nuovo primato olimpico) tutt’ora. riodo imponenti masse ai te alla notevole consistenza Krivonosov (URSS) 63,03 lucro, rappresenta il 95% del­ vimento. E' un uomo cinema­ superato. Magnifiche cose, ma Gedda ha detto: «Ho cercato 2 Delfo, che diverrà una non atleti, onde consentire una del C.S.I., formeranno un 3 Sainotsvetov (URSS) di Dio: tografico in senso etimologico, dal punto di vista della psi- cari colleghi di rappresentarVi 62,56 lo sport, per grazia scelta a largo raggio delle ro ­ dunque lo sport è anzitutto l'uomo di oggi: gusta ed ama cologia dell'uomo, questo in- lo sport in un suo diametro Italia assente. quadro imponente di giovani temuta concorrente di Olimqualitativamente forma innti- il movimento. Gusta ed ama gabbiamento mortifica lo spi­ insolito che è il diametro che che si avvieranno neH'aqontpii» per i giochi, ina che era se dei possibili azzurri. 100 metri femminili litaria. Per un cinque per cen­ la velocità. L’uomo di oggi è rito romantico dell’uomo, lo parte dallo sport, ma si esten­ Il Centro Sportivo Italiano smo sportivo. sede di un forte movimento to, forse anche meno, questa ridiventato nomade. Il turi­ spirito avventuroso dell'uomo, de a tutta la società di oggi I PRIMATI che nelle rappresentative na­ Ma se lo sport è giusta­ 11"3 mondiale; religioso creò per tutto il pe­ Strickland (Au­ forma attiva dello sport as­ smo non è mai stato così at­ lo spirito di conquista. Mentre e sotto un certo aspetto è una zionali ha sempre avuto io mente considerato come un riodo in cui duravano le com­ onore di vedere qualche suo stralia) sume invece una fisionomia tivo. Il nostro tempo è il tem­ quindi da un lato siamo sol­ società sportiva, alimentata nobile atto della società uma ­ olimpico; Stephans (USA) il ”5 petizioni agonistiche una spe­ atleta impegnato nelle difese che potremmo dire professio­ po. della velocità. Il tempo del lecitati alla velocità, per l’al­ dai valori dello sport. Per dire italiano: ’ Leone na e -un valido strumento che 11**4 nale o professionistica, vale a movimento ». Tregua di Dio > per della nostra bandiera, deve cie tro siamo inchiodati alla se­ a voi che seguite in una pe­ LA CLASSIFICA qualifica gli atleti sotto un la Grecia intera; questo perio­ sentire spontaneamente II do­ profilo morale, si deve om­ Betty Cuthbert (Austr.) 11**5 dire individui che trovano nel­ dentarietà, dal dovere che ci nombra, quanto mai feconda « Lo sport essendo materia ­ ll"7 lo sport l’esercizio di una pro­ ferma. Ed ecco allora che pre­ del resto, l’attività degli spor­ do durava un mese e fu stabi. vere di porre in atto ogni mettere che il C.S.I., e et si 9 Stubnik (Germania) to di movimento e di azione tivi che il vostro lavoro non Matthews (Australia) 11’7 fessione e come tale chiedono Jito che i Giochi accadessero possibilità per offrire II suo perdoni V affermazione, non 53 GIUSEPPINA LEONE (Italia) allo sport l’esercizio per la trova terreno ricettivo e fer­ io fra questa morsa, l'uomo di è soltanto un lavoro che ten­ ogni cinque unni nel primo contributo allo sport italiano. solamente si preoccupa della SALTO IN LUNGO FEMMINILE loro vita. Entrambi sono però tile nella « formfl mentis » del­ oggi trova una evasione verso de a conservare a quei mu­ lo sport ». Necessita considerare che formazione spirituale dello scoli a quell'apparato schele­ plenilunio dopo il solstizio di la forma viva dello sport. A l'uomo moderno. Ma accanto (FINALE) A questo punto, l ’ oratore ha a questa caratteristica v'è n ’ è trico, a quel sistema respira­ l'impulso che il C.S.I. rivolge atleta che, rivestito di una I. Dunska - Krzesinska (Polonia) lato di questa forma attiva vi estate. voluto tradurre il vocabolo un'altra nell ’ uomo di oggi, che torio. a quei riflessi condizio­ una forma culturale dello 6,35 (primato mondiale della è Inquadrando l’avvenimento verso ambienti idoneamente sensibilità morale e spiritua­ atletismo dal suo punto di vi ­ è per così dire Vantitesi della nati, la massima efficienza, che stessa atleta uguagliato; nuovo sport ». nel tempo, si riconosce la Gre­ qualificati e che ben difficil­ le. è in grado di sentire lo sta etimologico che vuol per prima, che è in collusione con già sarebbe tanto vuoi dal pun­ primato olimpico; precedente Il prof. Gedda si è soffer­ sport nel suo vero volto, ma mente potrebbero effettuare l'appunto significare insoffe ­ chi di allora come la rappre­ primato olimpico; 6,24 Williams, mato to di vista scientifico, vuoi dal ad esporre gli aspetti la prima o voglio dire che si preoccupa anche della for­ renza, reazione all ’ ambiente, è in contrasto con la prima. Nuova Zelanda, nel 1952. sentante in miniatura di una le competenti federazioni, po­ mazione del giovane che deve punto di vista tecnico, ma vuoi scientifici dello sport come sino a correggere con lo sport White (USA), 6,09 contribuendo a rendere lo quelli artistici culturali che Il nostro è il tempo del mo­ vita in comune di popoli di­ trebbe ottenere risultati rag­ essere espressione di disci­ il senso di fatalismo e di pas ­ 3 Davlichvill (URSS), 6,09. sport quello che •può essere e potrebbero giungere alla or­ vimento, della velocità, ma è versi per leggi e costumi; for­ guardevoli nell’interesse del­ plina e lealtà. sività che grava a motivo del ­ quello che deve essere, por­ ganizzazione di una mostra anche il tempo della organiz­ mata da una miriade di tribù lo sport italiano, se tale gran­ La Famiglia del C.S I. por­ mondo l'organizzazione sul Disco femminile rate anche un contributo psico­ storica dello sport, come si zazione. Voi lo vedete, noi jn perenne lotta tra di loro per diosa attività potesse avere ge al C.O.N.I. il suo saluto moderno. logico, oso dire morale, alla diceva in occasione delle Olim­ siamo immersi nell'organizza­ l PRIMATI deferente e cordiale ed è cer ­ conforto assisten ­ unu egemonia totale, cra l’u­ adeguato Volgendo al termine il Pre­ vita del mondo moderno. MONDIALE; Dumbadze piadi di Roma, passando suc­ zione. Noi siamo schedati da ti ,04 ta che la sua opera troverà (Russia) nica luce di civiltà supcriore ziale. cessivamente ad illustrare le quando si nasce a quando si sidente del CSI non ha potuto « Quindi dovete sentire an­ sempre lusinghiero apprez ­ OLIMPICO: Romaskova 51,42 muore e non solo all'anagrafe, fare a meno di soffermarsi appendici psicologiche e psico­ che dava giorno ai popoli ba­ cora con maggior fierezza la Tutti f nostri dirigenti na- zamento perchè il C.S.I. rap­ (Russia) agonistiche dello sport. Citan­ agli Istituti Assicurativi. Noi sulla fragilità morale dell’uo­ vostra qualità di medici spor­ gnati dal Mediterraneo orien­ rionali e periferici debbono presenta e deve sempre rap­ 47,04 ITALIANO; Paternoster do 1’« homo ludens » del Hui- siamo cifra, quasi siamo uo­ mo di oggi. L'onore sia pure tivi e dovete dedicarvi, direi, FINALE tale e la < fregna di Dio > tra- considerarsi mobilitati, non presentare nel mondo dello zinga, dimostrando come l’uo­ mini pitagorici oggi, perchè cia­ insegnato sul campo dello Flkotova (Cecosinv.) 53.69 scendeva inconsciamente la solamente per la normale at­ sport una inspegnibP.e fiacco­ mo è naturalmente sportivo. scuno di noi potrebbe essere sport è una scuola di onore. con maggiore entusiasmo, a (nuovo primato olimpico) realtà semplice dell’avveni­ tività che è sempre in natu­ la di fede e di lavoro per le 9 Bcfiliakova (URSS) 52.54 « Lo sportivo degno di que­ questo compito che completa « L'uomo di oggi è l'uomo inquadrato in un sistema di ci­ mento per far risaltare la fra. rale aumento, ma ver con­ fortune dello sport italiano. 3 Ponomareva (URSS) 52,02 della epoca cinematografica, fre. Magnifica organizzazione sto nome è uno sportivo che la vostra vita, completando la PATERNOSTER (Italia) 42.88 non solo perchè vi è il cine- che ci permette a distanza di ha il senso dell'onore, il sen- vita della società moderna ». GENEROSO DATTILO 11 sentire al nostro complesso fellauza umana.

DOMENICA 25

Gli alien sul podio e I piazzamenti degli azzurri

Nel raggio olimpico

Gedda chiede per i “Giochi di Roma una Mostra retrospettiva dello sport

LUNEDI 26 Il fantastico primato mon­ diale di Danielsen (86.66> nel giavellotto è la nota più saliente di questa ventosa giornata allo stadio di Mel­ bourne. E si ha l'impressione che questo giovane ragazzone norvegese non si sia ancora espresso interamente. Sidlo. l’ex primatista, è secondo ma ben distanziato. Tutti sono lontani dalle loro prestazioni migliori. Da segnalare l'in­ sperato sesto posto di Lievo­ re che ha superato campioni di ben chiara fama. Al cardiopalma la finale degli 800 Almeno cinque atleti possono considerarsi sullo stesso piano ma fra essi tre sono statunitensi. Si con­ trollano fra loro gli ameri­ cani e l'inglese Johnson per poco non li mette d’accordo. E’ stato necessario che Courtney facesse appello a tutfe le risorse più recondite per po­ ter rimediare, con un finale miracoloso, ad una situazione che appariva ormai irrime­ diabilmente compromessa. La gara più attesa sugli spalti è certamente, però, la finale femminile dei cento piani, dove gli australiani hanno due atlete in gara, entrambe possibili vincitrici. Giunge finalmente, anche per i «canguri - la prima meda­ glia d’oro poiché la Cuthbert si impone con facilità, egua­ gliando con U”5 il primato olimpionico della connaziona­ le Jackson, nonostante il sen­ sibile vento contrario La no­ stra Leone non può fare me­ glio che piazzarsi al quinto posto. Ripete il successo di Helsinky il reverendo Bob Richard migliorando ancora di un centimetro (4-56> il pro­ prio primato olimpico, in una gara che ha visto l’azzurro Chiesa arenarsi fra gli 'W-ae­ quo al nono posto con un modesto 4.15. Nel sollevamento pesi si procede a suor, di records. Americani e russi questa vol­ ta. da buoni amici, hanno di­ viso i due titoli in palio. Konno si è imposto nei mas­ simi-leggeri con un totale di kg. 440 (primato mondiale) ed il russo Vorobief ha pre­ valso fra i medio-massimi con kg. 460 che costituiscono pu­ re il nuovo record del mondo. Ma esistono dei limiti per questi ercoli?

MARTEDÌ 27 Le quattro reclute hanno sbalordito il mondo pernie­ rò e sportivo. Vanzin, Sgeitz, Winklen e Trinca valli gui­ dati da Stefanoni hanno centrato il bersaglio al ter­ mine dei duemila intermi­ nabili metri di Ballarat. Un successo che commuo­ ve, che esalta. A Mandello Lario un intero paese va a fuoco ed alla Moto Guzzi si accendono fragorosi tutti i motori in segno di giubilo, Perchè è questa la vittoria non di un equipaggio, ma di una intera famiglia. In ogni casa una bandiera, un gran pavese, tenuti in serbo dal giorno in cui i die­ ci della Moto Guzzi (i due equipaggi più il timoniere e più, ancora Fimpareggiabile loro maestro, il buon Alippi) hanno lasciato le acque in­ crespate del lago per inizia­ le la lunga transvolata. Dei cinque armi che hanno ga­ reggiato con alterna fortuna in Australia il rosso < quat­ tro con » di Vanzin (vuole la tradizione remiera che la citazione spetti al capovoga) è stato il più discusso dai tecnici federali. Per la sua incerta prova in estate nei campionati europei a Bled. Ma nell’ultimo periodo di tempo il credito era andato sempre più aumentato per divenire grande speranza e infine certezza nel corso del­ la competizione olimpica. I quattro < bocia » ogni giorno di più si facevano in­ traprendenti, sicuri, armoniosi nella loro voga sincro­ nizzata da uno stupendo rit­ mo cronometrico. E infine tornano a casa con il « ti­ tolo ». Assicurando alla Mo­ to Guzzi continuità nella gloria olimpica, che non fa pensare al disappunto della mancata replica da parte del « quattro senza », campione d'Europa ed assai più esper­ to. Ma una strana indecisio­ ne ha pervaso questa volta Cantoni, Zucchi, Marcelli e Mocoli, sì anche il vecchio leone Mocoli vincitore ad Henley ed « europeo » a ri­ petizione. Per quel temperamento nostro che spesso ci tradisce, per quel battito convulso del cuore che non sa frenarsi quando è necessario. Come è stato per il vec­ chio caro Consolini (domi­ natore in allenamento, ap­ pena sufficiente in gara). Ma gli italiani gli sono grati lo stesso pei’ il molto che ha saputo fare in tanti anni e per i molti sogni che ha saputo tradurre in realtà a Londra, ad Oslo, e Brusselle. a Berna. E forse egli stesso conclude la sua lumi­ nosa carriera sognando an­ cora. IGNAZIO TROVATO

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STADIUM

Pag. 4

29 novembre 1956

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ANCHE IL “BOCIA,, TRENTINO VUOLE SUPERARE COPPI

DOMENICA CALCISTICA

Aldo Moser tenterà la scalata al prestigioso record dell’ora? ■■■■■■■

Il record mondiale dell’ora e forse il traguardo più am­ bito per un corridore ciclista. Quando si aggiunga al sogno la constatazione che qualche cosa si può fare perchè nel­ le gare contro il tempo ci si è fatti rispettare ecco la spe­ ranza di figurare in quel tabellino dei primatisti non è più una chimera. E’ questo il caso di Aldo Moser. ? Il giovane corridore di Pa­ lili di Giovo, che nelle file deiila nostra organizzazione for*, igiò il suo carattere e la sua S tecnica agonistica, conqui­ stando nel ’53 il titolo di cam­ pione dei dilettanti del Cen­ tro Sportivo Italiano, ha pro­ posto all’attenzione degli sportivi e dei tecnici l’inter­ rogativo se possa essere rite­ nuto in grado di attaccare il record dell’ora attualmente detenuto da Ercole Baldini con km. 63,363,61. Non è facile rispondere a questo interrogativo. Il gio­ vane atleta trentino — che alla saldezza dei suoi princi­ pa morali accoppia una serie­ tà professionale degna di un grande campione — non ha fatto misteri della sua volontà «

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Inter-Roma 3 a 2: Pandolfini, in casacca nero-azzurra dà il primo dispiacere ai suoi ex compagni giallo-rossi

MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

/ SEGRETI DI GULLIVER

Queste il tennis da tavele

DIFESA E ATTACCO Vari e validissimi tutti, sono i motivi per cui si consiglia al giovane di addestrarsi prtima nella difesa che all'attacco. Fra essi ¿numeriamo: 1) la difesa è più facile da imparare per il principiante. La palla può es­ sere raccolta appena ha battu­ to sul tavolo (mezzavolata), da una distanza media, molto lon­ tano, addirittura quando sta per toccare terra. Può essere cioè raccolta fin mille modi (e momenti) pur essendo uno solo quello ortodosso. In difesa ci si può arrabattare e, a volte, rimandare tiri alla disperata L'attacco esige invece al som­ mo grado il * tempo »; esige esperienza perchè — di massi­ ma — la pallina dev'essere col­ pita in un determinato modo c in quel preciso istante del suo volo in aria che meglio si pre­ sta alla buona riuscita del ti­ ro; 2) la difesa permette di fare pratica con giocatori più forti e di sostenere anche un incontro onorevole e di uno certa durata, prima di essere battuti. Se sapeste giocare so­ lo d'attacco sareste un avver­ sario facile per un giocatore di una certa forza; 3) si marcia meglio all’attacco del nemico quando si hanno le spalle al sicuro. La difesa dà confiden­ za e fiducia in quanto ci si sen­ te sicuri e tranquilli anche contro attacchi di sorpresa; 4) la pratica della difesa insegna pazienza e costanza, mette in grado di aspettare che l'avver. sario commetta errori o si stanchi. Quando poi, in segui­ to, si giocherà all’attacco, si avrà acquisito un maggior con­ trollo su sè stessi, sul proprio temperamento. 1 principianti che attaccano sono infatti por. tati a voler vincere alla svelta, sono ansiosi di- fare il punto e... l'avversario paziente vince l'in­ contro. Con l'esperienza si è consta­ tato che l'allenarsi esclusivamente in difesa può far na­ scere nel giovane la mentalità del difensore ad oltranza, han­ dicap da evitare. Consiglio pertanto di dedicare subito un po’ di tempo anche all'attacco. Su un'ora di allenamento dedi­ care subito un po’ di tempo anche all’attacco. Su un'ora di allenamento dedicare cioè en­ ea 15 minuti all’attacco.

Mezzavolata in difesa I tiri d'attacco, isolati o in serie, ed i conseguenti rimandi difensivi sono la fase risolutiva del gioco, quella che dà il pun to ad uno dei due avversari. Ma anche nel giaco più progre­ dito non si possono sempre sfornare magnifici tiri d'attac­ co o spettacolari rimandi con chop. Spesso si deve manovra­ re per attendere o preparare il tiro. In manovra, si usa spesso la mezzavolata: questa fase non spettacolare, e quindi da du­ rare il meno possibile, può es­ sere paragonata a quella degli schermitori quando si studia­ no a (base di finte prima di but­ tarsi nella stoccata finale, li principiante deve imparare ad eseguire bene la m. v. sia sulla palla liscia che su quella cari­ ca di chop o di effetto superio­ re, curando che la palla resti bassa, sfiori la rete onde l'av­ versario non possa eseguire ti­ ri risolutivi. Questa è la mez­ za-volata tessuto connettivo. V'è poi la m. v. d'emergenza, vicini al tavolo, su tiro molto forte del’avversario quando non si fa in tempo a saltare indietro per eseguire il chop. La m. v. comporta poco lavoro di piedi, non richiede effetto, esige spo­ stamenti minimi del corpo, si gioca quasi esclusivamente di rovescio. Racchetta tenuta qua­ si verticale con l’impugnatura in alto: posizione tipo frontale; molta concentrazione; scelta di tempo perfetta. Il chop sul tavolo, fratello della mezzavolata, si usa con efficacia su 3-4 della larghezza del tavolo. La solita posizione neutrale di partenza a 80-100 cm. dal tavolo; piedi a qua­ drato: fronte al tavolo. Come la pallina parte dalla racchetta avversaria, ruotare il corpo con spalla destra verticale alla rete; piede destro avversaria, ruotare il corpo con spalla de-

di trfisurarsi contro, il « mu­ ro » di Baldini. In verità la conquista del record da par­ te dell’Èrcole romagnolo è sta­ to un po’ come un getto d'ac­ qua fredda sugli entusiasmi del bocia trentino. Moser infatti pensava da tempo a dare la scalata al re­ cord. Lo aveva detto agli in­ timi e si andava preparando anche se non erano stati in pochi a dirgli di andar piano con i sogni. A quei tempi — l’anno scorso — il record di Coppi appariva davvero insu­ perabile e quasi un peccato di presunzione poteva sem­ brare disancorare il record dal limite dei 45,848 dal qua­ le era fermo dal 7 novembre 1942. Eppure il delfino del ci­ clismo francese, al quarto tentativo, spostò il record di 311 metri facendogli valicare il limite dei 46 orari che sem­ brava insuperabile. L’impresa di Anquetil raf­ freddò gli entusiasmi di Mo­ ser anche se gli diede ragio­ ne su quanto andava soste­ nendo in merito alla supera­ bilità del limite di Coppi. Poi venne l’exploit di Baldini e per Moser alla gioia del ri­ torno del primato in Italia si

stra verticale alla rete; piede destro più avanti del sinistro di 50-60 cm. (spostando in avanti il destro che si andrà piegan­ do, mentre il sinistro si sten­ derà col passaggio del peso del corpo dal sinistro al destro); portare indietro la racchetta di 1520 cm. fin quasi a farle toc­ care la spalla sinistra (brac­ cio dritto in avanti, avambrac­ cio verso sinistra, quasi ango­ lo retto al gomito, angolazione racchetta circa 30. col tavolo). Appena la pallina giunge al punto morto della parabola ascendente, muovere l’avam­ braccio in avanti e colpire lo pallina (intanto il peso del cor­ po passa sulla gamba destra che si va piegando al ginocchio) nella sua parte inferiore con un movimento di striscio e sprinta leggera dall’alto in bas­ so e in avanti. Col tempo, il momento dell'impatto dovrà diventare molto veloce (ugua­ le: molto effetto). Finire il movimento si che il lato infe­ riore della racchetta gratti quasi il tavolo; peso del corpo ormai tutto sul destro; braccio avambraedio e polso pressoché in linea retta. Ritornare alla posizlqne neutrale. Ore e giorni di pratica da­ ranno il controllo, la morbidez­ za e la fluidità di movimento il tempo, l’automaticismo. Sn dovrà imparare ad eseguire be­ ne questo chop pur pensando ad altro. Il chop da lontano, essenza del gioco »moderno», ha fat­ to uscire il tennis-tavolo dalla infanzia e lo ha reso maggio­ renne. Esso permette di aggan­ ciare le palle estremamente ve­ loci che la difesa ravvicinata di un tempo (basata esclusivamente sulla mezza volata) do­ veva lasciare passare in gran numero. Qui è tutta questione di gambe: teoricamente anche la palla più veloce si può ri­ mandare bene perchè, dopo al­ cuni mefri di volo, ha perso quasi completamente la velodità. Occorre però intuizione e scatto; occorre calcolare rapi­ damente velocità e quindi pa­ ràbola dalla palla onde portarsi là ov’essa incomincerà a cade­ re. Può essere raccolta anche quando sta per toccare terra ma è buona, regola colpirla quando inizia la parabola di­ scendente, fra gli 80-100 cm dal suolo. Posizione ed esecu­ zione pressoché eguali al chop descritto pnima; qui però si è inizialmente col peso del cor­ po poggiato di più sulla gam­ ba sinistra, piegata. La spinta da dare alla palla dovrà dipen­ dere dalla distanza del tavolo ed anche dalla velocità delle palla stessa (in pratica, non sempre si può colpirla quando inizia la parabola discenden­ te). L’incontro con la palla non deve essere secco ma sof-

fice e dovete inoltre fare in modo che la racchetta segua la palla nella stessa sua linea di vo­ lo. Vi dovete proprio compor­ tare come se la racchetta do­ vesse seguire la pallina nel suo volo di ritorno. Curate di fini­ re sempre armoniosamente il movimento (evitando di por­ tare moto in fuori il braccio. Il movimento dovrebbe termi­ nare quando l’angolo all’ascel­ la, fra braccio e busto, è di circa 45 gradi) e cercate di ri­ tornare rapidamente alla po­ sizione neutrale onde essere pronti per la successiva battu­ ta del'avversario. Col tempo imparerete a dare molto ef­ fetto alla palla e riuscirete a rimandare quest’ultimo bassa e lunga.

Difesa di diritto Ha movimenti e posiziona pressoché eguali a quella di rovescio,, solo che qui do-’ vrete girarvi a destra anziché a sinistra e la pallina batterà sulla faccia della racchetta su cui poggia il pollice. Dalla so­ lita posizione neutrale giratevi

a destra sino a portarvi col busto ad angolo retto con la rete, gamba e spalla sinistra verticali al piano della rete, petto trattenuto,' ginocchia leggermente piegate, viedi ben separati, peso del corpo ben distribuito su entrambi, angolo retto al gomito, racchetta con angolo di 30-40’ leggermente indietro verso la spaila destra ed alta circa un metro dal suo­ lo. Non appena la pallina ini­ zia la sua caduta, portate la racchetta leggermente indietro ed alla stessa altezza della spalla, trasferendo il peso del corpo sul piede destro. Poi, avambraccio in avanti e verso il basso per imprimere effetto inferiore alla palla, da colpire nella sua parte inferiore con un movimento paragonabile a quello dello spaccalegna. Nello stesso tempo, alzaie leggermen­ te il piede sinistro e portatelo avanti dd qualche cm. Questo spostamento vi aiuterà a con­ cludere meglio movimento e ad alzare poi il piede destro per fare Quel primo passo che vi dovrà riportare nella posl-

CON SIGLI

zione neutrale. Per ora, è pre­ per ora, ignorare Essa fa ri­ feribile colpire la palla un po mandare una palla alta -■ con in ritardo piuttosto che in an­ pochissimo chop. Questo debo­ ticipo. Il momento dell'impatto le effetto può però tornare a può essere dilazionato all’estre. vostro vantaggio che l'avver­ mo. Avremo allora LA SCO­ sario, abituato « backspin pe­ PATA, caso in cui la palla vie­ santi, potrebbe dare troppo ne raccolta quando e molto topspin alla palla e sparare bassa, vicinissima a terra. La lungo, fuori campo. scapota può essere tanto un Se noterete che, sui vostri ri­ tiro d'emergenza come un tiro mandi alti e senza eletto, lo astutamente voluto. Ci si ri­ avversario si butta con troppa corre cioè pe jaccogliere in irruenza e fallisce qualch dri-. extremis palle velocissime op­ ve, usate pure questa scopata, pure per ritardare di propo­ però mai abusarne. Eseguita sito l’azione dell’avversario bene, vi dà il tempo per ri­ per rompergliene il ritmo, pei variare il « tempo » ai suoi mettervi in buona posizione (purché abbiate buone gambe) drives. Una raccomandazione, a Nel primo caso non avete II tempo per metervi nella buona chiusura di questo capitolo: posizione solita ■ si raggiun­ abbiate pazienza, non oragge una fortissima palla a ma­ giatevi per i numerosi «bu­ lapena, alKultimo istante * chi» che farete inizialmente molto lontano dal tavolo. Al se­ condo si può ricorrere quando per le palle troppo lunghe o l’avversario non sofjre 'il corte che rimanderete. Pr oc­ chop pesante e spara forte e cupatevi ora di rendere auto­ piazzato: la scopala vi fa gua­ matico il movimento; col temdagnare tempo, varia il ritmo _po imparerete a »dosare» ogni e l’itnensità del drive.^ E’ pero palla. GIANNI MAZZERA un tiro da esperti ch'è meglio,

DE____________

PALESTRA ATLETICA E continuo quanto iniziato il numero scorso. Accennavo alla necessità di non smettere l’attività fisica per impedire il depositarsi del grasso nei tessuti sotto­ cutanei cosa questa tanto più facile in chi è abituato all’at­ tività fisica. Ora vedremo in­ sieme quale è la giusta stra­ da che un atleta dovrebbe se­ guire in questo periodo chia­ mato impropriamente di « stasi ». A questo punto non vorrei scoraggiare qualcuno che già da parecchio tempo si'è «fer­ mato». Non è mai tardi ami­ ci, anche in ritardo potremo raggiungere le mète prefisse soltanto che, naturalmente, bisognerà faticare per i primi due mesi, di più degli altri. Insisto ancora nel dirvi che è questo il momento di ini­ ziare la semina. Iniziare più tardi non sarebbe inutile ma pregiudicherebbe il raggiun­ gimento del massimo possi­ bile ciò che costituisce, come già ho detto, il dovere morale di opii atleti. Perciò bando agli indugi, scrollate di dosso la pigrizia e cominciate subi­ to, oggi stesso, non domani. Sono sicuro che qualche ge­ nitore arriccerà il naso a que sta mia premessa pensando al figliolo che non ha tempo per sollevare la testa dal libro. Mi

permetto deviare un poco dal nostro argomento per dire due parole in proposito. La perfezione è impossibile, su ciò chiedo che tutti siano d’accordo, e la scuola italia­ na ne è un esempio. Mentre in altre Nazioni vi è stato nella scuola, specie negli ul­ timi anni, un adeguamento a quelle che sono le moderne esigenze dello studente, in Italia siamo ancora legati al vecchio schema traddzioiiale: «programmi voluminosi e compiti quanto mai gravosi per logica conseguenza». Così si attua ciò che, durando, po­ trebbe ben far nascere gravi apprensioni per l’integrità fi­ sica dei nostri studenti. Pen­ sate ai ragazzini che siedono a scuola per il ciclo elemen­ tare, tante ore con la schiena curvata e a volte con peso sulle spalle superiore alle lo­ ro possibilità. Pensate alle 30 o più ore settimanali della scuola media o superiore e aggiungetene altrettante per l'esecuzione materiale dei compiti assegnati (mi riferi­ sco allo studente volonteroso che non è poi in minoranza). E’ una dura attività dobbia­ mo convenire. Se pensate che a far da contropeso a tutto ciò ci sono solo due ore miserelle di educazione fisica, allora vi apparirà ancora più

di

FRANCO

evidente lo stridente contra­ sto. Vien dato di chiederci cosa abbiamo fatto per mi­ gliorare la scuola dal tempo in cui l’aria non era, come oggi, ammorbata dalle esala­ zioni nocive dei motori e del­ le fabbriche. Cosa abbiamo fatto per cercare, almeno, di riportare l’essere umano alle condizioni naturali nelle qua­ li è stato originato? In Italia ben poco. In paesi progrediti come quelli Scandinavi, ad esempio, l'educazione fisica nella scuola è espressa da 6 ore settimanali più 1 o 2 ra­ duni pure settimanali in cam­ po sportivo. I programmi so­ no stati di contro snelliti e si va rapidamente mettendo in atto il moderno criterio di « far bastare allo studio le sole ore di scuola ». Ecco quindi perchè io re­ puto una necessità quella di avviare i giovani verso for­ me di attività fisica extrascolastica dato che la scuola di oggi non soddisfa che in parte una giusta quanto ne­ cessaria esigenza. Ben chiudano un occhio i genitori, anzi, favoriscano una più intensa attività fisica dei figlioli, meglio se controllata, se instradata verso quella so­ cietà sportiva che cura spe-

Lezione di Bertocco sul ciclismo al Corso Nazionale per medici sportivi La lezione tecnica sul ci­ clismo al corso annuale per medici sportivi effettivi è sta­ ta tenuta in questi giorni a Roma nella palestra dello Sta­ dio da Natale Bertocco. La esperienza quasi trentennale in materia ha consentito al­ l’oratore di illustrare all'elet­ ta schiera dei medici che do­ po un periodo sperimentale e introduttivo, si accingono a sviluppare con amore e ca­ pacità la mirabile missione assistenziale e morale tra gli atleti e gli sportivi in gene­ re, gli aspetti e l'indispensa­ bilità della loro presenza nel mondo ciclistico. Tra le varie discipline ago­ nistiche l’arte del correre in bicicletta è forse tra le più diffìcili ed impegnative. Dif­ fìcili per il logorio dei mez­ zi fìsici e quindi per la minu­ ziosa preparazione necessa­ ria. fatta di rinunce, di me­ todo o di castità, oltreché di profonda conoscenza tecnica della specialità che si prati­ ca e di autogoverno del la-

aggiunse la rinnovellato spe­ ranza di poter un giorno dare la scalata al limite. Può Moser dunque aspirare al primato? Domanda di dif,cile risposta ed insidiosa. Il ragazzo di Palò, avrebbe avu­ to intenzione di misurarsi con Anquetil nel Gran Premio delle Nazioni: ma la sera pre­ cedente la gara — alla quale Gaston Benac dedica tutta la sua appassionata competenza — dovette dichiarare forfait per la sua ormai cronica fo­ runcolosi. Ha dunque rinfoderato i suoi propositi bellicosi? Non crediamo. Moser è un ragaz­ zo ambizioso e non si con­ vincerà mai di non poter ar­ rivare a quanto è giunto Bal­ dini, con il quale correva da dilettante. Ha ormai un suo nome internazionale e nelle gare contro il tempo ha sa­ puto finora farsi rispettare inserendosi nella ristretta cerchia degli specialisti di. fa­ ma mondiale. Non può quin­ di aver rinunciato alla spe­ ranza di cimentarsi per un’ora al Vigorelli contro i 54 sac­ chetti di gommapiuma divisi su due curve. Non ha certo lo stile di Bal­ dini, Moser, ma quello che non ottiene con la ritmica pe­ dalata sa ottenerlo con la po­ tenza. E di potenza in sessan­ ta minuti di pedalate alla morte ne occorre in abbon­ danza. Moser dunque avreb­ be la potenza per affrontare l’impresa, la serietà e la te­ nacia per condurre a termine una adeguata preparazione e l’orgoglio per dare all’impre­ sa tutta l’impostazione che merita: a nostro modo di ve­ dere il record di Baldini è ancora un sogno ambizioso per Moser il quale deve ancora convincere non pochi scettici sulle sue reali possibilità sia in pista che contro il tempo. D’altra parte al Moser di oggi non si possono riconosce­ re qualità potenziali non an­ cora espresse. Pensare al re­ cord dell’ora può essere pre­ maturo soprattutto in consi­ derazione delle condizioni di salute di Moser. Quest’anno infatti il corridore trentino ha deluso le aspettative dei suoi già numerosi tifosi: « in­ fezione al sangue » hanno sen­ tenziato i medici dopo accu­ rate indagini, una serie di fo­ runcoli ha trasformato in cal­ vario le corse disputate dal trentino. Poi è venuta la de­ cisione di troncare ogni atti­ vità e di fare la cura di vac­ cino tante volte consigliata.

voro atletico, assolutamente individualistico. Il medico nel ciclismo è in. dispensabile non solo per la compilazione della scheda del libretto di valutazione fisica, ma per l'autentico avvio alla preparazione stessa. Così co­ me il medico deve assistere il corridore per disciplinar­ ne lo sforzo, l'allenamento, il funzionamento degli organi chiamati più direttamente in causa nel ciclismo l’alimenFazione problemi difficile da curare e risolvere quanto quello della impostazione tecnica che va seguita dal di­ rettore sportivo o allenatore Esistono è vero dei manua­ li tecnici compilati da esperti ma non v’è dubbio che il corridore ciclista, ha bisogno di un proprio personale ma­ nuale che deve essere virtual­ mente compilalo dal bino­ mio che lo tutela: il medico e il direttore sportivo Il primo avrà cura di se­ guire lo sviluppo del ragaz­ zo (il quale mai prima dei

16 anni dovrà iniziare l’atti­ vità agonistica) sino a por­ tarlo alla completezza fisica all'efficienza atletica, seguen­ do di conseguenza lo svilup­ po fisico-sportivo con gli adat­ tamenti e i suggerimenti che solo il medico può trovare e dare con particolare riferi­ mento agli apparati base del­ l'organismo: circolatorio e respiratorio Il secondo — l'allenatore o direttore sportivo — traccian­ do un programma di prepa­ razione fisico-atletica di for­ mazione preciclistica che de­ ve precedere quella agoni­ stica curando l’impostazione dell'allievo sulla bicicletta, la quale dev’essere costruita na­ turalmente su misura, in quanto da una difettosa po­ sizione in macchina iniziale dovuta ad errate misure de­ rivano difetti di fondo che incidono sul rendimento e sullo sforzo del corridore. Più il ciclismo si tecnicizza e più la presenza del bi­ nomio medico-allenatore si

rende necessario, indispen­ sabile. La lezione particolarmente seguita ha avuto anche il suo aspetto pratico ed interessan­ te ampia discussione per la presenza di due atleti di di­ versa costituzione fisica e di diverso temperamento: Bru­ no Monti e Nello Fabbri ol­ tre al campione romano di velocità Cinelli che in esi­ bizione sui rulli ha dato mo­ do all’oratore di illustrare lo impiego dei vari organi come l'impostazione del ciclista Le due ore di lezione nella palestra dello Stadio Torino sono così trascorse rapida­ mente. Bertocco ha concluso augurando ai medici che par­ tecipano al «Corso 1956» che si svolge parallelamente al ciclo delle competizioni olim­ piche, di poter raccogliere i frutti del loro prezioso la­ voro tra la gioventù, a fa­ vore non solo del ciclismo ma di tutto lo sport italiano già nel 1960, ai Giochi di Roma.

ETTELLA

cialità naturali che erano il solo sport praticato dai rfostri primi progenitori. Posso as­ sicurare risultati positivi im­ pensati, primo fra tutti il graduale irrobustimento del soggetto e la conseguente au­ mentata capacità di applica­ zione, prontezza mentale ecc., ciò che sta tanto a cuore ad ogni genitore che cerca di ot­ tenere risultati consimili ap­ plicando, però, sistemi ina­ deguati. Naturalmente, occorre buo­ na volontà da parte dello stu­ dente per destreggiarsi fra scuola, compiti ecc. ma, per personale esperienza, sono si­ curo che 4 o 5 orette setti­ manali da dedicare al proprio sport si troveranno sempre.

IDONEITÀ’ DEL SOGGETTO Il progresso che la medicina sportiva ha registrato in que­ sti ultimi anni dà ampia possibilità di conoscere se il soggetto, che si accinge a pra­ ticare uno sport, è adatto allo sport prescelto e, quello che è più importante, si può de­ finire con certezza se ne è idoneo. A nessuno può sfug­ gire l’importanza dell’idonei­ tà. Ma quanti, però, sono al corrente in che cosa vera­ mente consista? Si hanno, in generale, idee molto vaghe al riguardo. Ammettiamo che è un argomento un poco sca­ broso e che è umano e natu­ rale che tutti si credano ido­ nei a fare dello sport. In ve­ rità non è sempre così. Lo sport se non è praticato con i dovuti riguardi e nelle cond’> oni fisiche richieste costi­ tuisce un vero e proprio pe­ ricolo. Il giovane, trasporta­ to dal suo stesso ardore e forte di una grande facoltà di ricupero spende, senza ac­ corgersene, energie superiori alle sue possibilità tanto che può mettere in serio pericolo la sua efficienza fisica e av-

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viarsi ad un tracollo inevita­ bile che lo escluderà per sem­ pre dallo sport attivo. Ecco allora la necessità di affidarsi ad un medico sporti­ vo, che conduca un solido esame generale, che indaghi in profondità sulla efficienza del futuro atleta, avvalendosi di prove più concrete delle solite che si tengono in oc­ casioni consimili quali: eSame del sangue, misurazione del quoziente emoglobinico, esa­ me delle urine, misurazioni entropometriche, metabolismo basale, ecc. E’ solo dopo che il medico sportivo avrà fatto la sua ac­ curata indagine e pronunciato il suo « sì » che si potrà con tranquillità iniziare l’attività sportivo-agonistica che ci stà a cuore e, come vedremo in seguito, con certezza di poter raggiungere, in un futuro prossimo ben definito, risul­ tati di ottimo valore. Chi desidera porre quesiti di atletica leggera scriva Al « Barba » - Stadium - Via Conciliazione. 1 - Roma. Se le domande saranno di in­ teresse generale verrà rispo­ sto sullo stesso settimanale.

La Presidenza Centrale per delega ricevuta dal C.D.C. ha provveduto a ratificare la com­ posizione dei Comitati Regio­ nali degli Abruzzi e della Ca­ labria. E' stata anche concessa l’au­ torizzazione per il funziona­ mento al Comitato Zonale di Mazara del Vallo. In adesione all’appello che il Consiglio Direttivo ha rivolto a tutti gli Ispettorati per la riu­ nione delle ritmate regionali, ci è gradito comunicare l'elen­ co di quelle che si terranno'nei prossimi giorni. 2 Dicembre: Emilia, Friuli, Lucania, Piemonte, Toscana. 16 Dicembre: Abruzzo, Ligu­ ria, Lombardia, Sardegna, Marche. Cogliamo l'opportunità offer­ taci di parlare delle ritmate regionali per richiamare alia vostra attenzione un motivo che ne ha determinata l’isti-

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Gli effetti non sono mancatìstagione i risultati siano pari e alla fine della stagione ab­ all’attesa. E dopo aver rispet­ biamo visto un nuovo Moser, tato tutte le indicazioni che un corridore che cioè al Tro­ lo pongono a naturale succes­ feo Baracchi in coppia con sore dei grandi stradisti ita­ Maule, seppe conseguire un liani, Moser può anche aspi­ onorevolissimo quarto posto. rare a cimentarsi contro il L'opera di ricostruzione del record dell’ora. Saper atten­ suo fisico, Moser l’ha compiu­ dere a. volte è indice di sicu­ ta. Abbiamo visto che mezzi rezza nei propri mezzi e di e volontà per guardare in al­ rispetto per quanto gli altri to non mancano. Auguriamoci hanno fatto. NINO LOMBARDI dunque che per la prossima

Miscellanea ufficiale SCHERMA La Presidenza della Fede­ razione Italiana Scherma ha limitato, per ora, l’assegna­ zione delle prime cinque ga­ re in programma nel calen­ dario delle gare nazionali indette per il 1957 nel quadro del Gran Premio di Società. Tali assegnazioni sono le seguenti: 1) Campionato gio­ vani .e giovanetti di fioretto maschile: 4-5-6 gennaio, a Napoli; 2) 'Campionato nazio­ nale giovani e giovanette, fioretti femminile: 19-20 gen­ naio, a Genova; 3) Campio­ nato nazionale giovani e gio­ vanette di sciabola: 9-10 feb­ braio, a Livorno; 4) Campio­ nati giovani e giovanetti di spada: 16-17 febbraio, a To rino; 5) Campionato Nazionaie 3. Categoria non classiReati, di sciabola: 2-3 marzo. a Napoli.

PALLACANESTRO Il 9 dicembre a Pavia ver­ rà disputato un incontro in­ ternazionale di pallacanestro fra le squadre di sordomuti del Gruppo Sportivo CeladaPavia e dell’ACS di Marsi­ glia.

RUGBY Pur mancando più di dieci giorni all’incontro internazio­ nale di rugby Italia-Romania che si svolgerà a Catania, già fervono i preparativi per questa gara, che sarà la pri­ ma del genere che si effet­ tuerà in Sicilia. Il Comitato organizzatore, appositamente costituito per questo avvenimento, ha già predisposto gli alloggiamenti degli atleti ed ha anche curato che il terreno di gioco sia pronto per ospitare gli allenamenti e la gara. E’ stato anche previsto il ricevimento dal Sindaco ed alcune gite da effettuarsi nei pittoreschi dintorni della cit­ tà sicula, nonché tutti i fe­ steggiamenti che sono una simpatica consuetudine di ogni incontro internazionale. OLIMPIADI Il CIO, nella riunione di Melbourne, ha approvato al­ l’unanimità il secondo rap­ porto sui Giochi Olimpici di Roma presentato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Tale programma, che ha in­ contrato le generali simpatie dei membri del CIO, compren­ de il piano di organizzazione Giochi nei suoi più minuti dettagli e vi sono elencati, gli impianti sportivi già co­ struiti e quelli da costruire dove si svolgeranno le gare.

— Jim Mac Gregor, che Si trova attualmente a Mel­ bourne come osservatore del­ la Federazione Italiana di Pallacanestro, nel corso di alcune dichiarazioni relative alla sua attività cestistica, avrebbe detto, tra l’altro, che DALLA DIREZIONE TECNICA in considerazione che in Ita­ lia è molto discusso e incon­ tra una certa ostitlità, desi­ dererebbe lasciare l’Italia per trasferirsi in Francia per al­ La Commissione Tecnica Na­ lenare colà una squadra di zionale per lo Sci e la Montagna ha ratificato le seguenti pallacanestro. Commissioni Tecniche Provin­ PALLAVOLO ciali: REGGIO EMILIA Riprendendo una iniziativa Presidente: sig. Golfieri Ser­ che nei due anni trascorsi non è stata avava di buoni gio; Componenti: Branduzzi risultati, il Centro Universi- Elia, Gigli Gian Franco, Gui­ tario della Neve chiamerà a detti Guido, Eimonazzi Dante, Tini Gian Franco. raccolta studenti e docenti TRENTO delle Università italiane e Presidente: Fraccaro Giusep­ straniere sui campi della Pio­ se. I turni sono previsti di pe; Segretario: Cavagna Ren­ dieci giorni e inizieranno il zo; Componenti: Lunelli Fran­ co, Creazzi Gino. 23 dicembre prossimo.

RATIFICHE COMMISSIONI

tuzione, a nostro parere, ai non lieve importanza. L’invito alle ritmate infatti è seguito alla fondamentale ne cessità di una vasta azione qualificativa dell’intera orga­ nizzazione, sia nei programmi che nei quadri dirigenti, la qualcosa solo attraverso un situazioni sarà possibile ¿tabidettagliato esame delle singole lire. 11 C.S.I. ha bisogno di ope­ rare un attento e continuo controllo di tutte la sua atti­ vità se vuole condursi in ma­ niera obiettiva, rispondente al le sue reali esigenze. Ed anche deve procedere in unione di direttive, con un programma che, formulato al centro in se­ de di Consiglio Direttivo, si dirami fino all’ultima Unione Sportiva con la stessa coscien­ te necessità, con lo stesso con­ sapevole senso di responsabili­ tà che lo hanno determinato. Ma tutto questo sarà rcaliz-

zabile non tanto con un susse­ guirsi di circolari quanto in­ vece attraverso riunioni attua­ te in tutti i settori, in cui la freddezza burocratica di uno scritto sia sostituita dalla in­ telligente e viva partecipazione degli interessati che assimile­ ranno le direttive centrali in modo vitale e conveniente alle loro particolari esigenze. Cosi e così soltanto si potrà ayere in mano il polso della situazione incrementando quello che risulti in stato di inerzia, eliminando quanto si riveli inefficiente peso morto, mantenendo a ritmo elevato la vi­ talità dell'organizzazione. Rinnoviamo pertanto 11 più pressante invito a quelle re­ gioni che ancora non avessero deciso in merito. Vi segnaliamo frattanto con piacere che gli Ispettorati del­ l'Umbria, delle Puglie « della Calabria hanno attuato con successo l’iniziativa.

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STADIUM

29 novembre 1956

(ALA Hit 11 SUIÆ.I PASSERELLA

Piwamniii iormalivo del C.S.I. di Boriiamo In attuazione del programma formativo che il CSl si è proposto di svolgere in tutta Italia affinchè lo sport concorra in misura sempre più efficace alla formazione umana e morale, oltreché atletica, dei nostri giovani, il Comitato Prov. del CSI di Bergamo promuove per il seguente anno sociale le manifestazioni che qui sotto descriviamo: * Riunioni di Zona dei Dirigenti delle UU. SS. — Esse si terranno alla domenica mattina; a cura del Comitato Prov. le UU. SS. comprese nel circondario di volta in volta interessate, verranno tempestivamente invitate. Queste riunioni hanno un duplice scopo: 1) dar modo al dirigenti delle UU. SS. di far sentire le necessità delle Unioni da essi dirette ai dirigenti pro­ vinciali; 2) offrire ai dirigenti un modo semplice per comple­ tare la loro preparazione tecnica pedagogica e spirituale in modo che la loro attività possa essere proficua al massimo. • Incontri serali con l'Unione Sportiva — si svolgeranno su richiesta di ogni Unione Sportiva con la partecipa­ zione dei dirigenti, atleti e soci della stessa. Interver­ ranno dirigenti provinciali. Scopo di questi incontri è quello di aumentare il si­ gnificato dell'unione Sportiva quale « famiglia sportiva ». • Raduni per atleti — da tenersi nelle varie zone della Diocesi. Tali raduni verranno indetti ed organizzati dal Comitato Provinciale. Inoltre il Comitato Prov. consiglia caldamente alle Unioni Sportive l’organizzazione delle seguenti manife­ stazioni che potranno essere utili anche a scopo asso­ ciativo: 1) la Giornata della tessera, 2) la Giornata delle premiazioni. dando a queste giornate una particolare, per quanto mi­ nima e riservata, solennità. Per la cultura religiosa si confida che gli atleti delle UU. SS. partecipino ai nor­ mali corsi che si tengono in ogni oratorio. Su ciò ci si rimette in particolare allo zelo dei Con­ sulenti Ecclesiastici e a quello dei Dirigenti delle UU. SS. Localmente ogni U. S. attuerà il programma suindi­ cato adattandolo alle esigenze locali e cercando comun­ que di contribuire nel più efficace dei modi al successo della campagna indetta per l’anno sociale in corso.

Anche a Reggio Calabria Progresso tecnico deli atletica Catanzarese un nuovo campo di calcio

FOTO STORICA: Atene 1896, l'americano Hoyt, primo predecessore di Bob Richard, con una acrobatica parabola di m. 3.30 ha vinto il salto con l’asta, superando il connazionale Tyler

IN OCCASIONE DELL’ASSEMBLEA ANNUALE

Il rugby nuova attività dei CSl di Padova e Treviso

Nobile e paterno saluto del Vescovo di Sulmona

PADOVA, novembre — Il Centro Sportivo Italiano di Pa­ dova, primo fra i CSI d'Italia, ha deciso di iniziare alla pra­ tica della sport del rugby i pro­ pri organizzati. E l’esempio del CSI di Padova è stato seguito dal Centro Sportivo di Treviso. Il CSI di Padova costituirà una squadra di rugby a 15 che parteciperà con tutta probabi­ lità alla Coppa Cicogna e la preparazione degli atleti sarà affidata all'ex nazionale Ferra­ ri, già del Rovigo, mentre per la preparazione dei giovani delle varie parrocchie alla pra­ tica del rugby educativo il Comitato Regionale Veneto ha chiesto la collaborazione del Rugby Petrarca affinchè assegni alcuni dei suoi migliori elementi da inviarsi presso le varie sedi sotto la esperta gui­ da dello allenatore federale e niù volte nazionale cav. Piero Stievano. A Treviso la Faema Rugby collaborerà nello stesso modo con il Fiduaciario Provinciale cav. Barbieri

Si è tenuta a Sulmona la Assemblea Annuale del C.S.I., alla quale hanno par­ tecipato il Prof. Sponsilli ed il Consulente Ecclesia­ stico Regionale. SE. il Ve­ scovo di Sulmona, impossi­ bilitato a partecipare alla Assemblea, ha inviato il se­ guente saluto che siamo lieti di pubblicare su -Stadium*. Al diletti figli del «Centro (Sportivo Italiano », Dirigenti, Atleti e Soci che in questa As­ semblea si radunano per pren­ dere motivo di sempre magIgiormente informare la loro 1 attività agonistica agli ideali 'della GJ.A.C. secondo le pre­ ziose direttive di Sua Santità ÌPio XII nel non dimenticato de­ cennio dello scorso anno, il cor: diale e paterno saluto del vo­ stro Vescovo. Siate sempre, nelle competi­ zioni sportive e nella vita quo­ tidiana, strenui difensori della vostra dignità di figli di Dio e siate sempre i portatori di se­ renità e di gioia, di equilibrio Ìe di generosità. Lo sport sia per voi non sol­ tanto svago e competizione, ma 'vera palestra di educazione per lo spirito, per una maggiore ro1 bustezza delle membra e della anima in una serietà di Intenti l'e nobiltà di attuazioni. Per questo il mio fervido au­ gurio e la speranza — che vuol essere certezza — di trovare in j ignuno di voi i realizzatori di uno sport cristiano che elevi t«d educhi, rallegri e fortifichi. Ai Dirigenti ed agli Atleti che si apprestano ad iniziare un nuovo anno sportivo con un va­ sto programma di competizioni, la mia affettuosa e paterna Benedizione. F.to + LUCIANO MARCANTE Vescovo

Statistica di Sulmona SULMONA, novembre. — Al­ la ripresa dell’attività del CSI nei il nuovo anno sociale è sta­ ta fatta anche una relazione statistica dell’attività dell'anno passato. Pertanto nell’anno sportivo 1955-’56 risultano affi-

liate n. 6 Unioni Sportive e nu­ mero 10 Gruppi Sportivi Gli atleti tesserati sono risultati n. 329, oltre a n. 30 giovanissimi. Riportiamo ora schematicamente le attività relative alle singole specialità sportive: TENNIS DA TAVOLO - Fasi eliminatorie - Juniores: atleti partecipanti n. 55 (per 10 Un. e G. S.); Finale Zonale - Ju­ niores: atleti n. 18; giovanis­ simi n. 8. Sono state inoltre organizzate le finali regionali di gara ed un atleta ha parte­ cipato con rappresentante delrionali per il « Singolo Jula Regionale ai Campionati Naniores ». ATLETICA LEGGERA Campionati Zonali di corsa

campestre: 1. prova: atleti par­ tecipanti n. 22; 2. prova: atleti partecipanti n. 18 in rappre­ sentanza di n. 7 Unioni e GG. Sportivi. Un atleta ha parte­ cipato ai Campionati Nazionali. . SCI — N. 3 atleti hanno par­ tecipato ai « Campionati Nazio­ nali nelle specialità di « Slalom Gigante » e « Slalom speciale ». CALCIO — Campionato Zo­ nale di Calcio per Juniores con n. 8 squadre partecipanti sud­ divise in due gironi di nume­ ro 4 squadre ciascuno. Si è partecipato ai Campio­ nati Provinciali con una squa­ dra per la categoria Juniores e una per la categoria « Ragaz­ zi ». E’ stato annunciato inol­ tre il prosimo inizio di un cor­ so per Arbitri CSI.

ROMA, nov., (Carlo Grasso) II laborioso piano di svilup­ po dell’attività pongistica CSI, sta svolgendosi sotto la fattiva organizzazione del presidente della commissione tecnica pro­ vinciale, Aldo Scuderini. Il pri­ mo torneo di doppio, indetto ed organizzato dal CSI, e svoltosi nei locali della Pol. Universi­ tas. si è disputato sul binario della regolarità. Petrelli-Landolfi. Grasso-Zappalenti e Cartacci-Paloni, rispettivamente al primo, secondo e quarto posto hanno siglato il successo della Pol. Universitas, che ha fatto man bassa dei premi rappre­ sentativi: un’artistica targa e due medaglioni ricordo. Il tor­ neo è stato motivo di piacere

Assemblea annuale j Calo l'avvio a Manlova per l’U.S. Sanrocchese alle gare campestri levando che le entrate sono sta­ te superiori alle uscite di 13 mila lire. Il che per una Socie­ tà che non nutre eccessive am­ bizioni costituisce un buon ri­ sultato. Dopo la nomina del sig. An­ gelo Ballabio quale rappresen­ tante dell’unione Sportiva San­ rocchese alla prossima assem­ blea generale dell’U.V I. si è passati al rinnovo delle cari­ che. Vista la grande passione con cui i dirigenti uscenti hanno assolto il loro compito sono stati confermati in blocco e cioè: presidente onorario Luigi Grondona, presidente effettivo Franco Pellegatta, vice-presidenti Piero Ballabio ed Umberto Pozzi, segretario Luciano Molteni, cassiere Fio­ renzo Pozzi, direttore tecnico del ciclismo Angelo Ballabio, Allenatore Giovanni Fumagalli. L’assistente è come sempre il dinamico don Giovanni No sotti.

QUADRANTE SUL PIEMONTE

L’ATLETICA LEGGERA IN ASCESA meriioriamenie premiala a Pinerolo PINEROLO, novembre L’atletica maschile pinerolese in brillante ascesa dopo lun­ ghi anni di inconsistenza, gra­ zie al gruppo della « Giovanè Pinerolo.» ‘ohe ha raccolto i migliori giovani nelle sue file, ha avu+o in suo onore una sim­ patica serata presso la sede del sodalizio in via Mamiani 11. Raccogliendo una vivace gio­ ventù intorno a sè, la dimo­ strazione ne risultò con un par­ ticolare carattere di freschezza. Si trattava della premiazione dei meritevoli che, tutti fede­ rati nel CSI, sono particolar­ mente nell’anno; per primo il nuovo campione nazionale di salto in lungo Piero Marino, che con m. 6,78, potrà bene fi­ gurare in modo assoluto sul piano nazionale; ima medaglia d’oro attestava 11 riconoscimen­ to della direzione, mentre una altra prova della gratitudine andava al dott. Ardizzoia, ge­ neroso animatore del gruppo atletico. Una serata di gustosa arte varia formava da cornice; studenti, operai, dilettanti con una piccola ma affiatata orchestrina, i aigg. Brignole, Pollo si esibi­ rono unitamente al sig. Bosio,

laborioso sviluppo o Romo deirottivitò pongislico

UNO SGUARDO ALLA LOMBARDIA

COMO, novembre Si è tenute all’oratorio Ma­ schile di S. Rocco in Mariano Comense l’annunciata assem­ blea annuale per il rinnovo delle cariche dell’unione Spor­ tiva Sanrocchese. La riunione è stata aperta dal Prevosto, don Giuseppe Bianchi, che he precisato che è bene tutto quello che si riferisce alla cultura fisica ed all’ attività sportiva, ma che è anche ne­ cessaria un’opera intensa per la formazione spirituale del giovane. Il sig. Gianfranco Ca­ stoldi ha poi assunto la presi­ denza della seduta dando le parola al segretario sig. Lucia­ no Molteni per la relazione dell’attività agonistica che oltre alla riuscitissima organizzazio­ ne diuna coree ciclistica ha vi­ sto la conquista ambitissima del titolo di campione provinciale C.S.I.. n vice-presidente si­ gnor Umberto Pozzi ha svolto poi la relazione finanziaria ri-

al sig. Durando nonché al­ l’estroso Buttiero. U Presidente sig. Cavallone si congratulò con gli atleti per i brillanti risultati conseguiti, rilevando come il successo do­ vesse rappresentarne un incita­ mento non solo alla vittoria nello sport, ma altresì in ogni altro campo del lavoro, della famigia. Quindi in un rinfresco, dopo il brindisi in onore di Piero Marino e dei suoi compagni, vari oratori presero la parola: il sig. Colombino esprimendo il plauso e le speranze del CSI, l’avv. Rosia a nome dell’« Au­ gusta» Pinerolo. società di atle­ tica femminile, il dott. Ardizzoia ed 11 sig, Priolo per la CISL.

Torna il calcio per i giovani di Asti ASTI, novembre, (Sergio Buesolino) — I camp! di gioco co­ no tornati ad essere calcati dal giovani calciatori che hanno 1nlziato li campionato provincia­ le ragazzi e la Targa CSI per Giovanissimi, con la partecipa­ zione, per entrambe le menile-

stazioni, di dieci «quadre Per le ottime relazioni con la loca­ le sezione AIA. tutte le partite saranno dirette da arbitri fede­ rali Lo sforzo della commissione calcio viene premiato da questa numerosa partecipazione, nono­ stante la defezione di alcune unloni sportive che, partecipanti lo scorso anno, han preferito aderire alla Lege giovanile adducendo. 1 loro dirigenti, vaglfl e futili motlvt Mentre 11 calcio è iniziato, La commissione tennis da tavolo completa 1 regolamenti delle ma­ nifestazioni ponglstlche che sa­ ranno numerose e che avranno lo scopo di preparare gli atleti astigiani alle fasi regionali. Una nota lieta ci perviene dal ci­ clismo infetti nel recente campionato piemontese di allievi CSI su strada, tre corridori astlglanl, tutti della C. T Cer­ bi. si sono classlcatl nel primi 10 aggiudicandosi cosi la Coppa Ispettorato Regionale Merito dell'affermazione è l'ottima dlrezione di gara del loro Direitore tecnico, sig Mestatone Lui­ gì. che ricopre pure la carica di Delegato provinciale per il ciclismo in seno al Comitato provinciale CSI astigiano.

REGGIO C-, novembre (Alberto Raffa). — Il nuovo Comitato provinciale reggi­ no del CSI si messo a lavoro di buona lena, ed, ol­ tre alle affiliazioni di Società ed al tesseramento di atleti, i dirigenti si sono curati di dare ella città un nuovo impianto sportivo di cui si sentiva la necessità: un campo di calcio. Nella città della Fata Morgana esiste un solo rettangolo di gioco ove giuoca e si allena la Reggina (serie C) e dove de­ vono disputare gli incontri di campionato le squadre della Lega giovanile e dei vari cam­ pionati regionali. Essendo que­ sta la situazione, è ovvio dire che molti meriti hanno i diri­ genti del CSI Reggino che si sono impegnati a fondo e che con l'appoggio di S. E. l’Arci­ vescovo sono riusciti a procu­ rarsi, a venti minuti dal cen­ tro della città, un buon terre­ no, ove sorgerà nei prossimi giorni un campo 90 x 45 e dove si spera con l’aiuto della Pre­ sidenza centrale del CSI, con l’appoggio delle autorità loca­ li, di poter costruire una pi­ sta per l’atletica leggera. Comunque per ora ci sarà il rettangolo di gioco e le nume­ rose Società partecipanti al campionto provinciale: si par­ la di oltre 15 squadre con qua­ si 300 giocatori tesserati, che potranno svolgere le loro se­ dute di allenamento e le gare ufficiali. Se poi successivamen­ te si riuscirà a far sorgere ai

MANTOVA, novembre eletto presidente del Comita­ (A Marconi) In dicembre to zonale. Suoi collaboratori si aprirà la stagione atletica sono risultati eletti: sig. Enea del CSI con il campionato pro­ Ermirio, vice presidente e se­ vinciale di corsa campestre gretario; sig. Castiglioni Ome­ che si effettuerà in cinque pro­ ve (1.000, 1.500, 2.000, 4.500 ro, addetto stampa; Sala Lui­ gi, delegato calcio; Meani, de­ metri). legato all’atletica; Mauri Lu­ La Commissione Tecnica di atletica leggera ha già aperto ciano, Sironi Angelo, Missale iscrizioni e sino ad ora so­ glia Salvatori, consiglieri. no già pervenute quelle di tut­ Per meglio coordinare l’at­ ta la squadra dell’Audace cosi tività nella zona si è deciso di composta: Zanetti, Bacchi, Mi- dividere la plaga in due se­ lan, Stevanin, Illiano, Tignino. zioni: la prima affidata al si­ Il Presidente dell’Audace, da gnor Penati e comprendenti i noi interrogato, ha detto che seguenti paesi: Vimercate, con questi atleti punto al ti­ tolo individuale e a squadre. Oreno, Rugginello. Villanova, Crede che Zanetti abbia più Bemareggio, Aicurzio, Sulbiaprobabilità degli altri di vince­ te, Mezzago, Bellusco, Ornago, re il titolo, date le sue spicca­ Cavenago, Ornate, Burago; la te qualità di fondista. Dal cau­ seconda al sig. Ermdrio: Arto suo Zanetti dice che si sta core, Concorezzo, Agrate, Capreparando meticolosamente e ponago, Velasca, Bernate, Ve­ spera di poter aggiudicarsi late, Usmate, Carnate, Ronco così per due volte consecuti­ Stiantino. ve il titolo. Bacchi, Milan e Stevanin dal canto loro si stanno preparan­ do con una costanza ed una me­ ticolosità eccezionale. Sapremo dire anche a noi la nostra, ci hanno detto, tanto più che il percorso dà anche a noi mez­ zofondisti la possibilità di pun­ tare alla vittoria finale. La lot­ ta sarà senz'altro incerta ed avvincente; bisogna ora vedere gli atleti che presenteranno le altre società. Illiano e Tiquino CESENA, novembre (M. Or­ è la prima volta che si presen­ landi). — Già ai primi di ot­ tano a competizioni del ge­ tobre il locale Comitato Zona­ nere. e non si sono pronunciati. le Autonomo ha iniziato l’atOra che il clan dell’Audace tivita ufficiale del nuovo anno si è già iscritto si attende la agonistico. iscrizione delle altre squadre. Ultimato il campionato di Vedremo se il Castelgoffredo, calcio « Giovanissimi », egregia­ già vincitore a squadre dello mente organizzato dall’ufficio anno scorso, saprà difendere il suo titolo. Si attende l'iscrizio­ ne della Vigor, che ha comuni­ Ciclismo a Zibello cato di presentarsi con nuovi ZIBELLO, novembre atleti in grado di poter vince­ (Aldo Magnani) - Orga­ re il titolo. nizzata dal Comitato Zona­ Il S. Egidio, la Nuova Az­ le Autonomo del CSI di Fi­ zurra, rAzzurra Suzzara, la denza sì è svolta a Zibello Mantovane, sono ancora delle la corsa ciclistica denomi­ incognite e potrebbero presen­ tare delle sorprese. Una novi- nata « Prima Coppa Lampogas ». à sarà la Polisportiva Adi. Hanno egregiamente col­ laborato alla riuscita della manifestazione la locale Eletto a Vimercate Polisportiva ■ CSI Zibello » il nuovo direttivo ed il « Velo Club Fidenza ». Ventuno sono stati gli atle­ MONZA, novembre. ti alla partenza. La corsa Presso la sede della DI. PO si è snodata sul bellissimo si è riunita la Giunta esecu­ circuito cittadino aria me­ tiva del Comitato zonale di dia di Km. 40 orari. Fin dai Vimercate del Centro Sporti­ primi giri Rossi del Velo vo Italiano per l’assegnazio­ Club Fidenza si portava in ne dei vari incarichi e ¡’ap­ testa e si manteneva in ta­ provazione di un programma le posizione fino al termine di massima che inizi l’attività della gara, seguito da Testa sportiva nei nostri paesi in­ Mario, Mazzoli Romano, Berteli Giuseppe e Secchi cominciando dagli Oratori. Nel corso della riunione il Learco.

per tutti i dirigenti della poli­ sportiva. ed in particolar mo­ do per l’assistente ecclesiasti­ co Rev.do Maggiani ed il dott. Jorio, valente direttore tecni­ co. Superati facilmente i pri­ mi due turni le coppie finalierano Petrelli-Landolfi, cte Grasso-Zappalenti e CartacciPaloni per l’Universitas e Tozzi-Pacelli per il Bertoni. Il suc­ cesso finale è arriso alla pri­ ma coppia Petrelli-Landolfi. che di misura ha battuto nella fi­ nalissima il duo ZappalentiGrasso in un equilibratissimo incontro di ottima fattura tec­ nica. Petrelli è stato magnifico e ben coadiuvato da Landolfi. sembra awer ritrovata la for­ ma dei giorni migliori che lo videro incontrastato (con Cela­ ta) in ben due campionati ita­ liani di doppio CSI nel ’54 e ’55. Grasso e Zappalenti due ottimi palleggiatori dovranno amalgamare il loro gioco, sarà questione di tempo. TozzilPacelli si sono disimpegnati egre­ giamente contro i più titolati avversari, seppur handicappati dalle racchette di legno. Infi­ ne gli agguerriti Cartacci-Paloni. Ringraziano i dirigenti delle società esordienti Protivoli, Guidonia ed Aquilotti per la loro adesione sperando che in avvenire partecipino alla vi­ ta della grande famiglia del CSI Tecnicamente scarsi gli accop­ piamenti delle prime due squa­ dre, gli Aquilotti hanno pre­ sentato i giovanissimi ColetiVacirca. cui vada un nostro bravo per la loro prestazione. Analogamente rinnoviamo per il Bertoni, Indomita e Silen­ ziosa. Ottimo il G. A. Fabietti. Hanno presenziato alla riuscita manifestazione oltre ad un fol­ to pubblico di « aficionados » il campione italiano assoluto 1956 Mimmo De Martini ed i due nazionali Luciano Winderlinge Biagio Jorio.

bordi del rettangolo verde (e lo spazio c'è), una pista atle­ tica, tanto meglio, perché il nostro Comitato, dando il li­ bero accesso agli atleti che quest’anno hanno fatto mirabilie, potrà portarsi rapida­ mente in testa alla graduato­ ria nazionale nella atletica gio­ vanile e quindi del CSI. All’attivissimo assistente pro­ vinciale, don Mario Sonora, al presidente Mimmo Belle, al di­ namico vice-presidente dottor Gianni Brigante ed al giovane dinamico ins. Franco La Man­ na, che si stanno impegnando più degli altri ad organizzare il nuovo Comitato, dando il via nei prossimi giorni al cam­ pionato provinciale di calcio e a un torneo pongistico d'aper­ tura, auguriamo buon lavoro e sempre maggiori conquiste per le future glorie del CSI Reg­ gino che potrà e dovrà scala­ re rapidamente i posti che lo separano dalla vetta nella gra­ duatoria nazionale dei Comi­ tati.

Leggete e diffondete

STADIUM

CATANZARO, novembre (Leo Ciriaco) — Al termi­ ne di tutte le attività svolte dal Comitato Provinciale del C.S.I. di Catanzaro, è bene tirare le somme dell’atletica leggera e del nuoto, e non tanto dell’attività svolte du­ rante l'anno, quanto dei primati conseguiti in campo provinciale dagli atleti par­ tecipanti alle diverse gare. Un quadro generale si im­ pone per bene dimostrare come il 1956 sia stato per Catanzaro un anno molto proficuo in tutti e due le at­ tività agonistiche. Atletica Leggera: Primati Provinciali: m. 100 piani - Scarfone Sergio (Passati), 11”8 - 1956. m. 200 piani - Ali Fran­ cesco (Frassati), 25”1 - 1956 m. 400 piani - Spena AnAntonio (Neocastrum) 55’’5 1955. m. 800 piani - Munizzi An­ tonio (R. N. Catanzaro), 2’13”1 - 1955. m. 1500 piani - Noce Francesco (Frassati), 4'26”1 - 1956 m. 5000 piani - Paese An­ tonio (Neocastrum), 17'33”! - 1955. m. 5000 marcia - Massaro Salvatore (Vibo), 25’00 - 1951. m. 110 ostacoli - lannuzzi Giulio (Frassati), 18”5 - 1955. Salto in alto - Villetta Gello (Frassati) m. 1,55 1956.

zSalto in lungo - Mercuri Vincenzo (Neocastrum), m. 5,62 - 1956. Lancio del peso - Palmieri Marcello (Frassati). m. 9,94 - 1956. Lancio del disco - Palmie­ ri Marcello (Frassati). m. 33,38 - 1956. Saffetta 4 X 100 - C.S.I. Catanzaro (Mercuri, Scarfo­ ne, Belmonte, All). 47" 1956. Nuoto: Primati Provincia­ li C.S.I. Categoria ragazzi: _m. 50 S. L. - Casaula Aldo (R. N. Catanzaro), 34”5 1956 m. 50 rana - Militano Giuseppe (R. N. Catanzaro), 46’’9 - 1955. m. 50 dorso - Nicotera Ro­ dolfo (R. N. Catanzaro), 45"6 - 1956. Staffetta 3 X 50 - C.S.I. Catanzaro (Nicotera, Greco, (Casaula). 205”9 - 1956 Categoria Allievi: m. 50 s. 1. - Sinopoli Albino (R. N. Catanzaro). 33” - 1954. m. 50 rana - Risola Amelno (R. N. Catanzaro), 42”7 - 1954. m. 50 fari. - Prunesti Anto­ nio (R. N. Catanzaro). 38”8 1956. m. 50 rana - Panzini Luigi (R- N. Catanzaro), 44"1 - 1954. Staffetta 4x50 CSI Catan­ zaro (Panzini, Risola. Greco, Sinopoli), in 2’40”9 - 1954. Categoria Juniores: m. 100 s. 1. - Munizzi Vita­ liano (R. N. Catanzaro), l’13*’2 - 1954. m. 200 s. 1. - Prunesti Do­ menico (R. N. Catanzaro), in 3’16”3 - 1956. m. 100 rana - Monterosso Alberto (R.N. Catanzaro), in 1’33 "4 - 1955. m. 100 farfalla - Greco Francesco (R. N. Catanzaro), l’34”6 - 1956. m. 100 dorso - Panzini Egi­ dio (R. N. Catanzaro). 1’31 ”3 - 1954. Staffetta 4x50 - C.S.I. Ca­ squadre Ragazzi, e le altre tanzaro (Panzini E., Panzini quattro «Giovanissimi». Il pre­ F., Monterosso. Munizzi) in sidente, signor Lucaroni, l’al­ 2’32”8 - 1954. lenatore sig. Asdrubalini, e in Questi i risultati più note­ modo particolare il carissimo voli. Si vede chiaramente co­ ispettore sig. Massi Milano, me nell’atletica leggera (in guardano tutti con fiducia ai- narticolar modo), e nel nuo­ la rinascita morale e sportiva to, il 1956 sia stata una an­ di tante promesse alle , quali nata molto proficua. Le due è*• devoluto l’onore e l’onere società che si sono messe di difendere in campo agoni­ maggiormente in luce, sono stico i colori del « Bruzzone ». state la Frassati. nell’atletica Calcio e atletica in veste uf­ leggera, e la R. N. Catanzaro ficiale, tennis da tavolo e pal­ nel nuoto. Siamo agli inizi lacanestro in sordina sono per del 1957. Crediamo ferma­ quest’anno il programma da mente che questi risultati non svolgere sotto l’egida del co­ dureranno a lungo, anche per­ mitato romano. Atleti e diri­ chè pare che quest’anno ci si genti che fanno parte dell’uni­ sia messi per tempo con l’in:ca famiglia sportiza del «Bruz­ zio degli allenamenti. Il 1357 zone» febbrilmente sono al la­ dovrebbe portare a maggiori voro. affermazioni

Cresce a Fiumicino il ritmo associativo FIUMICINO, novembre (A. R.) — Da tempo era evidente che qualcosa bollisse in pen­ tola nel club sportivo del Rio­ ne. e proprio ieri si è potuto sapere alcunché di positivo Il Gruppi Sportivo « Bruzzone » che abbraccia due attivi­ tà ufficiali, il calcio e l’atleti­ ca leggera, e altre due bran­ che sportive non del tutto uf­ ficiali ma che vanno svelando le possibilità di attuazione, quest’anno in una riunione che diremmo impegnativa ai fini della educazione sportiva del­ la massa infinita dei giovani del luogo, ha varato un pro­ gramma più che serio. Anzitutto il settore calcio va irrobustendosi con le due

REALTA’ SICILIANA

1000 atleti e 26 Unioni Sportive bilancio dell’anno a Siracusa SIRACUSA, novembre (Saretto Leotta) - Nei lo­ cali del Cinema Lux, alla pre­ senza delle autorità ecclesia­ stiche e cittadine, tra cui Mons. Vicario Generale, il vi­ ce Sindaco aw. Raffaele Caracciolo, mons. Musumeci, il dott. Greco in rappresentanza del Prefetto; il dott Spagnolo in rappresentanza del Questore, l’avv. Schiavo, il dott. Alicata, l’avv. Sgarlata, ecc. è stata celebrata solen­ nemente la chiusura dell’anno sociale del C.S.I. di Siracusa 1955 - 56. La relazione conclusiva è stata tenuta dall’aw. Vincenzo Cappello, Presidente del C. Provinciale del C.S.I. di Siracusa. Dopo aver rivolto un cordiale saluto e ringraziamento

alle Autorità e agli atleti in­ tervenuti, l’avv. Cappello ha brillantemente sottolineato gli scopi e i programmi che il C.S.I. ha perseguiti in Italia nella formazione psico-fisica dei giovani affiliati al C.S.I. Ha quindi tracciato le linee consuntive del fattivo lavoro svolto dal C.S.I. di Siracusa durante il 1956. Quaranta UU.SS. affiliate e 10 in via di costituzione, con un totale di 1000 atleti; Tornei di calcio, nuoto, pallavolo, ten­ nis da tavolo, atletica leggera, brillanti affermazioni in cam­ po regionale e interregionale dei GG. SS. « Aurora », * U.I.L. Calcio » e « Atletica Siracusa, Atletica leggera e Pallavolo ». Si è quindi proceduto alla premiazione delle UU.SS. e dei GG.SS. Sono state premia-

te con coppe, targhe, meda­ glioni e medaglie dorate ed argentate le seguenti U. S: S. Sebastiano, A. Marcozzi, Atletica Siracura, Aurora, Li­ bertas, Leonida, B. C. Ferrini, Archimede, Immacolata, Pan­ theon, Pio XII, Palazzolo, Virtus Solarino, Prometeo Flori­ da, C.S.I. Siracusa. Il notevole incremento che il C.S.I. di Siracusa ha subito in questa ultima annata socia­ le è motivo di giusta soddisfa­ zione per i compenenti del Co­ mitato Provinciale. Le cifre parlano chiaro: no­ ve UU.SS. nel 1953-54 con un totale di 140 atleti contro 30 UU.SS. riaffiliate e 10 UU.SS. di nuova costituzione con un totale di 1.000 atleti è il risul­ tato del fattivo lavoro svolto dal C.P.

// lunedi de! tredicista

PROMETTENTE INIZIO della stagione a Cesena

sig. Ernesto Penati è stato

Diocesano Aspiranti, nel quale ha fatto mostra uno spiccato e sano agonismo, si è pensato su­ bito di indire quello « Junicres » al quale hanno entusia­ sticamente aderito 11 Unioni Sportive, membri delle riusci­ te edizioni degli anni scorsi. Alla terza giornata del giro­ ne di andata, le posizioni delle squadre sono incerte; ciò con­ tribuisce a tener desto l’inte­ resse del torneo. La lavorila di obbligo rimane però l’U. S. Vi­ ctor Primavera, Campione re­ gionale dello scorso anno, la quale ha finora dimostrato una sicurezza e spavalderia non ri­ scontrate nelle altre compagini. Assieme al calcio la pallaca­ nestro. Prossimamente inizierà infatti il Campionato naziona­ le « Seniores » e « Giovanile » che la Commissione Tecnica ha indetto Il basket rimane pur sem­ pre, col calcio, lo sport che ap­ passiona maggiormente le no­ stre Unioni; bene quindi han­ no fatto i dirigenti del CSI ad organizzare cpntemporaneamente i due tornei, dando così modo ai molti appassionati di cimentarsi per lungo tempo nella rimodernata palestra co­ munale. Il Consiglio direttivo ha pro­ gettato, per il periodo natali­ zio, anche i tornei di pallavolo e di tennis da tavolo.

felice sul prato perchè non è più a! verde


29 novembre 195

Anno XI - N. 47 - Pag. 6

FOTOGRAMMI DA TUTTA ITALIA

PERISCOPIO SULL’ABRUZZO

Nominalo Don Tacchino consulente regionale ligure

n CHIETI

Don Gianni Tacchino già consulente provinciale del Centro Sportivo Italiano di Genova è stato nominato consulente regionale per lo Ispettorato della Liguria. Nello stesso tempo quale consulente Provinciale è stato nominato dalla Curia di Genova il reverendo Don Carlo Caviglione. Don Gianni Tacchino, simpatico assistente eccle­ siastico di tanti anni di lungo e fruttuoso lavoro del Centro Sportivo geno­ vese, continuerà dunque sia pure in diversa e maggior sede il suo lavoro di apo­ stolato per i giovani sporti­ vi genovesi. Intanto il pro­ seguimento> dell’opera sua in sede di 1Comitato Provinciale sarà ।aftìdato in buone mani. Ai due reverendi sacerdoti vada 1l'augurio di tutta la famiglia del Centro Spor tivo.

del Gruppi ed unioni Sporliue allillaii SULMONA, novembre (Gui­ do Vernacotola) — Si è svolta a Sulmona l’assemblea dei Gruppi e delle Unione sportive affiliate al Comitato zonale di Sulmona del Centro Sportivo Italiano erano presenti alla riunione il consulente regiona­ le don Luigi De Renzis, il qua­ le ha assunto la presidenza dell’assemblea, il prof. Ludovi­ co Sponsilli, ispettore regionale del CSI, il rag. Pace, direttore della locale Cassa di Rispario, il cav. Mario Pascucci, vice presidente regionale dell’UVI, il prof. Genitti, sindaco di Cau­ sano ,il rev. P. Guigo Pucci, il signor Alfonso Pelino e diri­ genti ed atleti in rappresentan­ za dei Gruppi sportivi della zona. Per primo ha preso la parola l’Assistente Diocesano della GIAC, don Mario Capodicasa. il quale ha porto il saluto del Centro Diocesano ed ha ele­ vato il suo pensiero aj caduti ungheresi; indi ha letto una lettera inviata da S. E. Monsi­ gnor Luciano Marcante, Vesco­ vo di Sulmona, impossibilitato a presenziare alla riunione. Ha quindi iniziato a parla­ re il sig. Vernacotola, il quale ha svolto una ampia e detta­ gliata relazione sull’ attività svolta dal Comitato zonale di Sulmona del CSI nella passata stagione agonistica; il relatore, dopo aver messo in risalto le difficoltà cui è nadato incon­ tro il Comitato stesso trovan­ dosi al suo primo anno di vita, si è soffermato ad analizzare le singole manifestazioni svolte dal tennis da tavolo al calcio, dallo sci all’atletica leggera, dalla pallacanestro alla palla­ volo: programma quanto mai ampio e che ha dato non poche soddisfazioni a dirigenti ed atleti. Subito dopo ha preso a parlare il presidente dei Comitato rag. Carbone, il quale ha an­ nunciato il programma per il nuovo anno; esso comprende il potenziamento di quelle attività che hanno già dato ottimi ri­ sultati nel passato e l’inseri­ mento di nuove branche spor­ tive quali il ciclismo: inoltre sarà cura del Comitato zonale

di valorizzare sempre più le forze sportive in qùèU’attività federale che sta tanto a cuore alla Presidenza centrale. E’ stata quindi la volta del prof. Sponsilli; egli, alla luce delle ultime decisioni adottate dal Consiglio della Presidenza centrale, ha puntualizzato i principi fondamentali stabiliti dal Consiglio stesso e che pos­ sono riassumersi nell’attività federale, nella creazione di un più ampio comitato regionale, nella formazione interna di di­ rigenti ed atleti e nel mag­ gior impulso da dare al lavoro CSI-GIAC. L’oratore, tra l’at­ tenzione generale, si è soffer­ mato ad illustrare questi im­ portantissimi argomenti dando

anche quegli schiarimenti che, di volta in volta, si rendevano necessari. Dopo la relazione finanziaria, ha concluso la serie delle rela­ zioni il rev.do don Luigi De Renzis, il quale ha messo in risalto la funzione prima del Centro Sportivo Italiano, vale a dire quella educativa; si è quindi soffermato ad illustrare i fini del CSI e cioè la salute fisica e morale del corpo, la supremazia dello spirito e la ri­ creazione. Ha chiuso i lavori dell’as­ semblea, la premiazione dei Gruppi sportivi e degli atleti che si sono particolarmente di­ stinti nella passata stagione.

CHIETI, novembre (G. A.). — Per iniziativa del Comitato Provinciale del CSI di Chieti, è stata osservata una giornata di preghiera per i fratelli spor­ tivi caduti nelle tragiche e ter­ ribili giornate d’Ungheria. Con questa manifestazione, che è stata preceduta da una riusci­ ta riunione di atletica leggera su pista riservata a tutti i gio­ vani atleti iscritti e non iscrit­ ti al CSI, il Comitato di Chie­ ti ha voluto rendersi partecipe alla linea di condotta adottata dal Consiglio Direttivo Centra­ le e, cioè, all'esclusione di qual­ siasi rapporto con le organizza­ zioni sportive para-comuniste.

CARRELLATA SCI COMITATI DELLE PUGLIE

Chiesto ad Avellino un campo polisportivo

IN CANTIERE AD ANDRIA PIENO SUCCESSO A TARANTO

AVELLINO, novembre La Presidenza del Comitato Provinciale di Avelli­ no del PSI ha votato un o.d.g. nel quale, « ritenuto che ad Avellino è quotidia­ namente sentita l’impellente necessità di un polispor­ tivo; considerato che altri capoluoghi della Campania vanno continuamente ade­ guandosi alle esigenze at­ tuali dello sport nella mas­ sa giovanile e che pertanto detta necessità va appagata nel migliore dei modi; poi­ ché ¡1 termine ultimo con­ cesso dal CONI relativo al­ lo stanziamento della som­ ma necessaria alla costru­ zione degli impianti fissi scade improrogabilmente il 31 die. 1956; visto che fino ad oggi il Comune non ha provveduto, pur avendo impostata la soluzione del problema relativo all’acqui­ sto del suolo sul quale per­ mettere la costruzione dì detto polisportivo solenne­ mente promesso; fa voti a S. E. il Prefetto, al Sinda­ co, al Provveditore agli Studi ed alle autorità tutte affinchè si provveda al più presto in merito

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la grandiosa Leva del centista,, ANDRIA, -novembre (Giovanni Cappabianca) — Nell’ampio ed accagliente sa­ lone di S. Francesco, ha avuto luogo l’annuale assemblea ge­ nerale del Comitato Zonale di Andria, alla presenza di S. E. Mons. Luigi Pirelli, Vescovo della Diocesi; del Presidente di Giunta Diocesana, avv. Canno­ ne; del delegato vescovile dell’A. C., sac. Riccardo Ruotolo; oltre poi ai rappresentanti del Comitato Autonomo di Molfetta. Dopo le illuminate parole di S. E. Mons. Vescovo e di alcuni dirigenti dell’A. C. e del C. S. I., ha avuto luogo la pre­ miazione ufficiale di tutti gli atleti distintisi nelle competi­ zioni sportive dello scorso an­ no; sono state consegnate dal­ lo stesso Mons. Pirelli artisti­ che coppe, palloni da foot-tìall. libri, e diplomi e medaglie a quantità. Il Presidente del Comitato

Zonale ha fatto una dettaglia­ ta relazione del lavoro del Co­ mitato nello scorso anno; la situazione è peraltro incorag­ giante, tenuto conto del primo anno di costituzione del nostro Comitato. E’ stata aperta subito dopo la discussione che ha apporta­ to proficui suggerimenti per una sempre più efficace organizz azione in seno al Comitato stesso. La macchina delle Commis­ sioni tecniche si è ormai messa in moto, ed i vari presidenti hanno iniziato con impegno ed alacrità il loro lavoro. Il giorno 25 corr. sarà fatta l’inaugurazione dell’anno spor­ tivo e agonistico allo Stadio Comunale, dove inizierà il campionato di calcio «juniores», con sette squadre. Coronerà la manifestazione una gara di atletica: «La leva del centista» a carattere propagandistico.

UNO SGUARDO ALLA CAMPANIA

Svolto un costruttivo lovoro dal Comitato di Benevento BENEVENTO, novembre. (Aldo Cusano) — Il nuovo alto del Comitato di Benevento promette molte cose nuove. Infatti i dirigenti stan­ no lavorando in silenzio ed in questi giorni hanno portato a compimento già alcuni passi iniziati circa un mese fa. E’ stata costituita la Com­ missione provinciale di calcio da elementi esperti e maturi in campo sportivo. Essa è co­ si composta: Presidente, rag.

Uno schema da imirare Abbiamo pubblicato in al­ tra parte di « Stadium » il programma formativo del CTS di Bergamo, quale po­ sitivo esempio di attuazio­ ne delle direttive tendenti a fare del CSI una scuola di vita, direttive emerse dal V Congresso tenutosi que­ st’anno a Roma. E’ chiaro per noi che quest’anno deve segnare lo inizio del processo di ri­ dimensionamento spirituale e formativo della nostra or­ ganizzazione. I primi dieci anni di vita, luminosamente culminanti nella imponente e suggestiva celebrazione del Decennio a Roma, han­ no infatti costituito per il CSI la realizzazione con­ creta e compieta della strut­ turazione periferica ed or­ ganizzativa, del raggiungi­ mento delle mete agonisti­ che ed associative, dell’ac­ quisizione di una propria fisonomia e di un proprio carattere. Ci si è però resi conto che il CSl aveva in parte mancato uno dei lati essenziali della sua ope­ ra e del suo compito: quel' lo di essere un centro di vita e di formazione voca­ zionale per ' suoi giovani. Sulla base delle nuove di rettive occorre quindi ini­ ziare il nostro lavoro di quest’anno; sull’esempio del CSI di Bergamo ogni comitato dia quindi vita ad una serie di attività di caratiere formativo che siano capaci di dare ad ognuno dei nostri atleti 1 mezzi es­ senziali per scoprire le sue dimensioni umane, spiri­ tuali e vocazionali. R. S.

In alto a sinistra: una visione dell’assemblea generale degli iscritti al Centro Sportivo Italiano di Sulmona; da sinistra Vernacotola mentre svolge la sua relazione, il prof. Sponsilli Ispettore Regionale, Don Luigi De Renzis, Consulente Regionale, il rag Carbone, Presidente del Comitato Zonale, Don Mario Capodicasa, Assistente Diocesano della GIAC. In alto a destra l’agguerrita formazione della squadra ragazzi di Chiavari, vincitrice della Coppa del Tigullio: da sinistra Gatti. Forlani, Vaccheri, Mai, Cordani, Terrieri, So rio. Almaviva. Accosciati: Giordano, Zampollo, Tovagliati, Schiappacasse, Gatti, Olivari. In basso a sinistra la brillante formazione della Libertas di Belluno che ha recentemente conquistato il titolo di campione provinciale di calcio ragazzi In basso a destra: si è disputata a Castelfranco Emilia il Gran Premio di chiusura organizzato dal Comitato Provinciale CSI di Modena. Nella foto: Bartali tra atleti e dirigenti

Romolo Vitale; V. Presidente, prof. Antonio Vernillo'; Segre­ tario, stud. Giuseppe Pepicelli; Membri, rag. Giuseppe Buccirossl e ing. Vincenzo Giuliano. Gli stessi riunitisi all'inizio del mese hanno lan­ ciato i Campionati provinciali ragazzi e juniores fissando co­ me data di inizio il 15 dicemp.v. Inoltre i rapporti intra­ presi col Provveditore agli Studi hanno dato i loro felici frutti. Tramite il direttore Co­ letta sono stati messi a dispo­ sizione gli attrezzi delle pa­ lestre scolastiche cittadine. Così è stata lanciata per il momento la Leva Tennistica Giovanile e nei prossimi gior­ ni sarà lanciato il Campiona­ to Studentesco di Pallavolo. Attualmente è in fase di co­ stituzione la sezione Hokej e Pattinaggio sotto la guida dei signori Barretta e Pocino G.A. Nazionali, i quali si ripromet-

tono di mettere su una solida e salda compagine. Tutto ciò è quanto si è riusciti a sapere ma molto presto tutto ciò che bolle in pentola uscirà fuori e cosi anche a Benevento si po­ trà dire di essere riusciti. Noi abbiamo fiducia negli anziani Succirossi e Priseo, Presiden­ te e V. Presidente del Comi­ tato, i quali stanno attuando un vasto piano di lavoro

Stadium siilinimuile giungerà nelle vo­ stre sedi e nelle vostre case tutti i giovedì

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della "Coppa Autunno,, di pallacanestro TARANTO, novembre (Franco Albano).— Intensa attività nelle manifestazioni di maggior richiamo del CSI Ta­ ranto, Infatti si sono svolti a Tranto. indetti ed organizzati dal locale Comitato Provincia­ le del CSI, la «Coppa Autun­ no» di Tennis da' Tavolo e la «Coppa Autunno» di Palla­ canestro. mentre è in svolgi­ mento quella di Calcio. R Tennis da Tavolo è stata la manifestazione di apertura u. s. alla quale hanno parte­ cipato i migliori atleti delle U. S. affiliate al CSI per il 1956-‘57. Tutti si sono dati bat­ taglia nelle eliminatorie diret­ te, mettendo in mostra buone qualità tecniche ed agonistiche. Nella categoria «Singolo», come era nelle previsioni, ha vinto il giovane pongista cam­ pione provinciale 1955-’56 Cap­ puccio Antonio del G. S. Tam­ buri mentre al secondo posto si è piazzato l’atleta D’Andria Antonio del G. S. ASCI TAV battuto in finale dal vincitore in due sole partite. Nella ca­ tegoria « Doppio » si è imposto la coppia De Bartolomeo GMongelli Antonio delTU.S. Congregazione Mariana che ha battuto in un finale entusia­ smante la più forte coppia del Tomeo Acquaviva Franco-Pignatelli Salvatore del G.S. Eu­ ropa dopo tre combattutissime partite. Alle UU. SS. a cui apparte­ nevano i primi atleti classifi­ cati nelle due categorie è sta­ ta aggiudicata la « Coppa Au­ tunno » mentre ai singoli atle­ ti medaglia dorata e diploma. La «Coppa Autunno» di Pallacanestro, che ha ottenuto grande successo tecnico ed or­ ganizzativo, ha rispettato il pronostico della vigilia che prevedeva la vittoria delTU.S. Congregazione Mariana, non ostante la partecipazione di altre formazioni rinforzate ri­ spetto alle ultime manifesta­ zioni. Tra queste le più forte appariva TU. S. Crai Artiglie­ ria che però ha deluso un po’. Molto ha reso il G. S. Europa che si è piazzato al terzo po­ sto dopo TU. S. ACLI che ha disputato un brillante incontro nella finale contro l'U.S. Con­ gregazione Mariana soccom­ bendo solo nel finale col pun­ teggio di 38 a 29. Buono in complesso l’arbitraggio, La premiazione è avvenuta sul campo, dopo rincontro di fi­ nale, ha presenziato il Presi­ dente del C. P. Comm. A Guar­ done. Alla prima classificata è

stata aggiudicata la « Coppa Autunno » e diploma mentre agli atleti medaglia dorata. Alle seconda: diploma e me­ daglione CSI; alla terza: diplo­ ma e medaglia dorata, alla quarta e quinta classificata che rispettivamente sono risultate U. S. Crai Artiglieria e U. s: Giovane Italia, un diploma ciascuno.

ln piena attività il nuovo direttivo leccese LECCE, novembre (DAMA) — Dòpo la battuta d’arresto dello scorso anno, dovuta ad una serie di fattori sui quali, peraltro, non è il caso di tornare, il nuovo Di­ rettivo leccese può oggi con ben altro spirito guardare se­ renamente all’avvenire. Sanata infatti la crisi interna, questo anno il Comitato si avvarrà della preziosa collaborazione

Di misura lo libarlas a Belluno campione provinciale di calcio BELLUNO, novembre (Italo Salamon). — Per la finale pro­ vinciale del CSI si sono incon­ trate al « Comunale » di Bel­ luno le locali UU.SS. « Libertas » e « Duomo-Piave », vincitrici rispettivamente dei gironi «A » e « B». Un gioco aperto, leale, non privo di buoni spun­ ti tecnici, ha caratterizzato questo incontro dal quale do­ vevano uscire i « campioni » provinciali per il 1956-’57. Sul terreno erboso i bianchi « Li­ bertini » ed i gialli del Duo­ mo hanno saputo profondersi nella lotta donando il meglio di se stessi; in particolar modo l’attacco giallo, che molti e seri pericoli ha portato alla di­ fesa della « mitica » Libertas. Fin dalle prime battute gli scudati si portano nella area avversaria saggiandone le pos­ sibilità con ripetute azioni, ma tosto sono corrisposti da velo­ ci contropiedi che fanno sbi­ lanciare un poco la Libertas. Per obiettività di cronaca si

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coltivatissima dal ternani; stu­ TERNI, novembre (Aulo Lista) — Ancora una denti, operai, ingegneri, tutti si volta il Comitato Provinciale di sono avventuratl nella tecnica Terni del CSI è stato promoto­ della costruzione di Aereomore di una splendila iniziativa, del IL quale la costituzione del GAT Ma non tutti hanno « tenu«Gruppo Aeromodellistlco Ter­ to » molti, scoraggiati, hanno nano » alla sempre viva memo­ messo da parte gli arnesi di la­ ria dell’« Allievo Ufficiale PiL voro, hanno appeso 1 loro mo­ Giancarlo Rossi, deceduto pochi delli costruiti e se ne sono di­ anni or sono, per incident* sinteressati. pur coltivando nel aereo. loro cuore la stessa ammirazio­ Gli Aereomodellisti ternani ne e lo stesso amore per 1 mo­ sono sempre stati numerosi, e delli volanti L'aeromodellismo è molto dif­ tra loro ve ne sono stati molti che hanno emerso per capacità fuso, ovunque esistono organize per ingegno: le loro doti e la zazionl fra costruttori di Aereoloro-volontà sono state sempre!modelli, perchè a Terni no? I; CSI di Terni ha pensato offuscate dalla disorganizzazio­ ne, poiché essi non hanno mal questa numerosa famiglia di Aecostituito una vera e propria so­ reomodelllsti, che ora possono acietà. non sono stati mal riuniti vere un locale per lavorare In­ In un Associazione od tn un sieme. per darsi vicendevolmen­ gruppo, o meglio non vi è stato te consigli, per far cosa comu­ mai nessuno che si assumesse ne con le esperienze di tutti, l'incarico di fondarla, con la do- pe? poi Insieme andare a com­ vuta serietà e decisione E se petere con 1 maggiori costrutto­ qualcuno ci ha provato, nessu- ri d’Italia, nelle gare regionali no ha insistito fino in fondo internazionali e nazionali che si Indicono assai spesso In Italia mandando tutto In fumo. L'aereomodellismo è stata sem­ e all'Estero. pre uh’occupazione dilettevole e Il Salone dell’AereomodelUsino

è fornito d! tavoli da lavoro, sga­ belli arnesi, e eopratutto di 1struttorl, che esercitando per ar-nl con tenacia e passione la scienza dei modelli, mettono la loro maturità tecnica a disposi­ zione del giovani che vogliono apprendere e costruire per rag giungere con li tempo la peUezinne del loro maestri, ed offermarsi anche in campo nazionale come veri autentici Aereomodellisti. La tecnica delle costruzioni di modelli volanti, richiede, oltre alle capacità tecniche Indivi­ duali. perseveranza, passione e affinchè la grande famiglia degli swletà: requisiti indispensabili aeromodellisti eia sempre un nu­ cleo compatto di Intelligenti e capaci costruttori. Dopo la costruzione del mo­ dello, el arriva al fine ultimo ed essenziale, per |1 quale si è tan­ to pazientemente lavorato: far vo are il modello. I; volo del modelli costituisce sempre una nota dìnteresse e di ammirazione per tutti, compe­ tente e noncompetentl, ma so­ pratutto appaga le aspirazioni

Danno il via 53 GENOVA, novembre (Riccar­ do Carovino) — L’attività cal­ cistica ha dato il via, e in gran­ de stile, alla stagione sportiva del CSI genovese. E’, come «empre un’attività, imponente per il gran numero delle squa­ dre partecipanti e scelta per il valore di molte. Tutte e quattro le categorie sono ormai ...sul piede di guer­ ra. Il campionato juniores con­ ta nove unità al via, la prima categoria-ragazzi ne allinea ventuno, divise in tre gironi, diciassette la seconda categoria, anche queste raggruppate in tre gironi ed infine i giovanis­ simi della « terza » sono sei agguerrite pattuglie di quasi esordienti della palla rotonda. Ogni domenica sono cinquantatré squadre (cinquecentosettantatré giovani) che da mat­ tina a sera dan calci forsenna­ ti all’oggetto sferico dei loro sogni e delle loro delusioni

ED UNO ALLE TRE VENEZIE

COSTITUITO A TI R\I un gruppo

di nuovi elementi che hanno già dato prova della loro ca­ pacità nei. ranghi dirigenti dell’A. C. Accanto ai nuovi collabora­ tori è rimasto qualcuno degli anziani (Corallo ed altri) i quali. nelle decorse annate sportive, hanno detto la loro modesta parola in fatto di or­ ganizzazione tecnica. Apertosi il tesseramento, la sede di via S. Venera ogni se­ ra è animata dal brusio in­ confondibile dei giovani atleti, impazienti come non mai di potersi cimentare nell’agone delle varie discipline sportive. Sono stati già approntati i regolamenti tecnici di calcio e pallacanestro e, prima di dare il via a tali attività, si è deci­ so di indire una riunione fra i dirigenti delle varie UU. SS. locali onde ribadire i punti più salienti delle competizioni che andranno a svolgersi.

DALLA LIGURIA

di chi ha costruito l'aereomodello. Nelle gare, che si svolgono tra modelli della stessa categoria, vengono confrontate, velocità. durata di volo, doti di salita quota raggiunta, capacità acro­ batiche ecc. La costituzione del « Gruppo Aeromodel listlco Ternano » me rlta invero una presentazione degna dell’interesse che ha su­ scitato In tutti giovani amant de l’avventura aeromodellistica. Ed il C.P. del CSI di Terni ha pensato anche a ciò per cui nel la prima metà di novembre a vtà luogo presso 1 locali del CSI in piazza Duomo, lìnaugurazlo ne ufficiale dei locali del GAT « P1L Rossi Giancarlo » e aper tura, con l'intervento di S E li Vescovo di Terni, Il Prefetto, l'o M'rhell ed altre eminenti AutorTA cittadine torltà cittadine Presiederà alla manifestazione il Col. G Bertocco, presidente della Sezione Aereomodellism.) del CSI della sede generale di Roma.

A___

deve ammettere che certamen­ te la Libertas dell’incontro non era una squadra da finali e se ha. prevalso questo si deve alle continue cure, agli allenamenti continui, all’uso di una proficua tecnica che ha dato ottimi frutti in quasi tutti gli incon­ tri sostenuti. Nel primo tempo si è visto un Duomo, tutto pro­ teso all’attacco, imbastire otti­ me azioni e costringere gli scu­ dati ad una difesa ermetica e salda, sebbene qualche incer­ tezza avesse posto la Libertas nel pericolo di soccombere. Chiuso il primo tempo in pa­ rità la Libertas nella ripresa muta alcuni ruoli, riunisce le sue forze e punta decisa all’ob­ biettivo « Duomo » trasforman­ do la situazione e rendendo cri­ tica la stabilità dell’avversario. Forse i primi trenta minuti di gioco rimo stati sufficienti ad abbattere le velleità dei gialli che risentono degli sforzi de­ gli attacchi precedenti e che quindi sono costretti ad argi­ nare le veloci discese avversa­ rie in maniera poco ortodossa. Ed infatti la pressione Liber­ tina si fa sentire sempre piu tangibilmente, tanto da inizia­ re la teoria delle segnature che finisce col demoralizzare il Duo­ mo impossibilitato di ripresa. Nel finale però i gialli si scuo­ tono ed a forza di premere posr sono segnare il secondo punto che rialza le sorti. Ma l'arbitro chiude ogni velleità ed invita tutti agli spogliatoi. Ed ecco la cronaca. Inizia il Duomo al 3’ a battere un rigore fallendo però il bersaglio, ripresa della Libertas che al 18’ realizza su­ bendo quindi al 20’ un gol che riporta le squadre in parità. Nella ripresa riscossa della Li­ bertas che al 35’ e 41’ porta a tre le reti sostenendo le rea­ zioni del Duomo, Infine i gialli accorciano le distanze al 57’ costringendo i Libertini ad una vittoria su misura. Così la « Li­ bertas » è, per la terza volta, campione provinciale CSI 19561957 e disputerà quindi gli in­ contri nelle finali regionali.. Al - Duomo », privo di alcuni ele­ menti indispensabili alla com­ pagine, resta la soddisfazione di avere disputato un gioco lea­ le, un lodevole incontro e il merito di avere dato un signi­ ficativo tono di vivacità all’in­ contro.

Per l’attività formativa Giornate del Dirigente a Trieste TRIESTE, novembre. H Comitato provinciale del Centro sportivo italiano di Trieste nello spirito del nuovo orientamento, emerso dopo la celebrazione del Decennio di Roma, per una maggiore ac­ centuazione dei valori forma­ tivi ha dato inizio ad una serie di riunioni di dirigenti vecchi e nuovi. Alla riunione, che ha avuto luogo nell’Asilo delle Ancelle della Carità, hanno preso parte oltre una quaran­ tina di giovani, affluiti dalle varie Unioni sportive. Il pro­ gramma di questo primo in­ contro, prevedeva una conver­ sazione formativa e una medi­ cina sportiva. La giornata si è iniziata con la Santa Messa, celebrata dal rev. assistente eccl. del CS'I, don Tarlao. Lo stesso ass. eccl. ha poi tenuto le conversazione a carattere formativo, toccan­ do il tema, sempre d’attualità, della figura, del dirigente di Unione sportiva, calcando l’ac­ cento soprattutto, sulla funzio-

ne di educatore dei giovani che gli sono affidati. A questi ha fatto seguito il dottor Catinelli con una breve esposizione sul funzionamento del cuore, e del sistema circo­ latorio durante !<• svolgimento delle attività sportive, metten­ do in risalto i pericoli che possono derivare ad un orga­ nismo non idoneo allo sport, e concludendo con la racco­ mandazione di ricorrere quan­ to più possibile alla visita

DALLA TOSCANA

Laurea

Piero Ficozzi dirigente « ani ma e core > della Fulgur e se­ gretario del Comitato Provin­ ciale Fiorentino ha brillantemente conseguito la laurea in giurisprudenza sul tema: «Di­ ritto Ecclesiastico ». Al neo-dottore la famiglia del Centro Sportivo Italiano gli invia vive felicitazioni e sinceri auguri.

ANCORA DALLE

Quanto questi calci siano beni dati e sposati alle cognizioni; tecniche che il buon football comanda non è possibile stabi­ lire con esattezza. Certo che anche l’elemento-qualità ha su-d bìto questanno un sensibile mi­ glioramento e lo schieramento in campo conta nelle diverse categorie squadre di tutto ri­ guardo. Sono tornate ad esempio ai campionati del CSI le forma­ zioni giovanili dei due princi­ pali sodalizi cittadini, | I nomi di Genoa e Sampdoria sono una garanzia non solo di buon gioco ma pure di or­ ganizzazione dirigenziale. E sei ai ritorni clamorosi rossoblucerchiati aggiungiamo le con­ suete, notevoli presenze della, Shell Sport finalista dello scor­ so anno, dellTsi, del S. Ago­ stino, del La Salle, possiamo star cerati che anche questo anno Genova sarà degnamente rappresentata alle finali nazio­ nali Anche nelle altre categorie nomi vecchi e nuovi di squadre giovanili danno interesse e pre­ stigio ai campionati del CSI. Nella seconda categoria spic­ ca ancora il vessillo sestresa della Virtus, mentre si sta fa­ cendo sempre più strada e per; qualità di gioco e per virtù di dirigenti la squadretta parroc­ chiale della S. Stefano. I Tra i pulcini ancora una for­ mazione della Samp. sembra farla da padrona, gli avversari comunque non disarmano e le danno la replica con immuta­ to entusiasmo. Fra i juniores sarà probabilmente ancora il Molinello il più serio aspirante alla vittoria, anche se questo anno il livello tecnico non ap­ pare molto elevato in questo torneo.

A Chiavari la « Coppa del Tigullo » CHIAVARE novembre (Ezio Ferrari) — Il Comitato zonale autonomo di Chiavari, in pre­ parazione del Campionato ra­ gazzi C.S.I. haftto svolgere un torneo calcistico denominato «Coppa del Tigullio» che, con la partecipazione delle agguer­ ritissime squadre del U. S. Vil­ laggio Lavagna. A. C. Entella di Chiavari, A. C. Carlo Grasso di Rapallo e l’U. S. Riva Trigoso dopo il susseguirsi di avvin­ centi partite, ha dato la se­ guente classifica:

PROVINCE

SICULE

lusinghiere affermazioni a Messina dei ciclisti del nostro vivalo locale MESSINA, novembre. — I dirigenti del CSI Messina, con­ sci dei sacrifici a cui andava­ no incontro, si sono proposti di trovare fra la gioventù spor­ tiva locale dei ragazzi, mallea­ bili agli insegnamenti dei loro dirigenti, per fare nascere una nuova attività oltre a quella che il Comitato Provinciale già svolgeva: quella ciclistica. Il vero sportivo conosce bene quante sono le preoccupazioni di una società per mettere su una squadra cièlistjca, anche, se essa è composta da esordienti ed allievi. Ora la stagione ciclistica del 1956 è già terminata. Il CSI può essere orgoglioso del pas-

Una oreziosa guida:

rune delio sport dì Natale Bertocco

so già fatto. Molti sono stati i giovani che all’inizio della stagione '55-J56 hanno inforcato una bicicletta da corsa per la prima volta, perché desiderosi di fare dello sport ciclistico. Come primo anno di attività di questi giovani, che in loro hanno l’impeto e la baldanza, non si potevano sperare dei ri­ sultati sbalorditivi ma quelli ottenuti sono veramente lusin­ ghieri. Dei dieci tesserati (quattro esordienti e sei allievi) le pri­ me soddisfazioni la società le ha avute da un giovanissimo, che per il primo anno si cimenta in queste duro sport: Giuseppe Rusà. Egli nella categoria degli « esordienti », è stato dopo Marino, senza dubbio, il più bra­ vo dei giovani messinesi. Ha disputato una mezza doz/.ina di gare e al bravo giova­ ne non sono mancate le soddi­ sfazioni. benché la sfortuna lo abbia giocato più volte. Sin dalla prima gara, nella quale si è classificato sesto, si sono viste le sue buone quali-

tà. Dopo altre due corse nelle quali ottenne due quarti posti, uno a Catania e uno a Messi­ na, riuscì a conquistare la piaz­ za d’onore nella gara organiz­ zata dalla S. Cantaro. Una malaugurata caduta nel­ la Coppa Merenda, gli impedi­ va di partecipare ai Campio­ nati Nazionali del CSI. Un al­ tro secondo posto riusciva ad ottenerlo nei campionati pro­ vinciali, dietro il bravo Marino. Molti altri sono gli atleti del CSI che si sono distinti nella ormaixtrascorsa stagione cicli­ sta e siamo certi che con la prossima stagione, i ciclisti del CSI Messina faranno parlare più a lungo delle loro imprese!

LUIGI GLIHMk Direttore responsabile NATALI* HEKTOCC') Redattore capo I , I ,.

Pubblicazione iscritta ai nu­ mero 4987 dei registro delia stampa dei i*ribunaie di «•■ma in data e gennaio 1956

Sped. abbon. postale - Gr. 1 StatT tTjTÙJLS.LS.A. - Roma


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