Stadium n. 5/2006

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III

Il magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 - Nuova serie Anno 1 - N. 5 - Maggio 2006 - 2,00 euro p.l. SPA ■ S.A.P. ■ D.L. 353/2003 ■ L, 27/02/04 N. 46 - a.1 c.1 DCB/CN

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L'IMPEGNO DI PRODI IL SI' DI PETRUCCI Dal nuovo Parlamento devono arrivare le risposte più attese


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superarsi sempre


PAROLA DI PRESIDENTE

Interrogare il presente per immaginare il futuro Edio Costantini

p

I —ent'anni dopo aver tenuto a battesimo la fondawJzione della FASCI, il Santuario di Oropa accoglie il

Presidente CSI come essere moderna domani, ovvero come vivere nel

presente pensando al futuro. La seconda, legata alla

CSI, che di quell'associazione raccolse il testimone nel

prima: dobbiamo cercare di reinterpretare la mission di

1944. La nostra storia ha dunque attraversato tutto il XX

essere "tanti e buoni". Che oggi siamo in tanti è indi­

secolo, collegando idealmente lo sport della belle epo­

scutibile, visto che i tesserati del CSI sfiorano il milione. Ma è anche vero che non siamo abbastanza, e non lo

que a quello dall'era digitale. Le cronache raccontano che nel 1906, al momento di fondare la Federazione

saremo mai finché continueranno ad esserci nella socie­

dello sport cattolico, non vi fosse una grande uniformi­ tà di vedute, e fu necessario chiudersi ad Oropa per coa­

tà italiana tante zone di povertà sportiva, tante persone

gularsi intorno ad un'idea condivisa di missione associa­

sport di qualità, tanti ragazzi che vivono la loro età da

di ogni età e condizione cui regalare i benefici di uno

tiva. Forse identico travaglio accompagnò, 38 anni

"maleducati", disorientati e refrattari ai valori delle

dopo, la fondazione del Centro Sportivo Italiano, quan­

regole,

do ci si orientò per un forte cambiamento, e non solo

democrazia. Per essere buoni, oltre che tanti, dobbiamo

nel nome, rispetto all'associazione di inizio secolo. Se la

realizzare uno sport che abbia il marchio della qualità in ogni sua espressione: organizzativa, tecnica, relazionale;

FASCI era nata per raggruppare lo sport cattolico in con­

della

responsabilità,

della solidarietà,

della

trapposizione a quello laico, il CSI vide la luce nel rifiuto

uno sport capace di cambiare in meglio la vita delle per­

di ogni steccato, con l'idea anzi di "contagiare" ogni

sone e tramite esse il futuro della società. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato una vasta e analiti­

espressione sportiva con i valori cristiani, evangelizzan­

dola. Artefice della svolta fu il fondatore e a lungo presidente

ca rilevazione sullo stato dell'associazione. Ci servirà proprio per interrogare il presente immaginando il futu­

del CSI, Luigi Gedda. Costui, scienziato di mestiere, era

ro, che a mio avviso significa alla fine alzare la qualità

tutt'altro che uomo di sport, ma seppe cogliere i segni

etica dell'attività, imperniandola ancora di più intorno al

dei tempi che indicavano nell'attività sportiva un ele­

concetto di promozione della persona umana. Proporre

mento della modernità post-bellica, un'attività in grado

uno sport etico non è solo questione di rispettare il con­

di appassionare e aggregare ragazzi e giovani, regalan­

cetto di fair-play sportivo, come sembrano credere le

do loro valori e slancio ideale. Questa "visione" si spo­

varie "carte dello sport etico" oggi in circolazione. C'è

sava a grandi qualità di organizzatore. E se la FASCI

da immaginare, da inventare, un'idea di etica sportivo­

aveva scelto di essere l'enclave di uno sport cattolico

associativa diversa, tale da orientare le persone e le

minoritario, Gedda fu sostenitore di un CSI che, sdoga­

strutture dell'associazione a cercare di costruire civiltà

nando lo sport cattolico, mirasse a raggiungere numeri

dentro e fuori lo sport, tra le persone e nei gangli vitali

il più possibile "larghi". «Non dobbiamo essere pochi

della società. L'impegno dei cattolici nello sport, tema

ma buoni, ma tanti e buoni», ripeteva sempre ai suoi.

oggetto dei lavori della Conferenza nazionale dei presi­

Ne derivano per noi due importanti lezioni. La prima:

denti CSI ad Oropa, non può fermarsi a sognare mete

un'associazione è davvero grande quando non resta

che siano appena meno esigenti.

arroccata sulla propria caratterizzazione storica e sui propri successi, ma continua piuttosto ad interrogarsi su

Edio Costantini

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EDITORIALE

Ci spiace per Jonathan ma è giusto per Bachini di Gianni Visnadi

I

■ onathan Bachini era anche arri-

tificio, un veleno. E già lo sanno, perché

li di doping nel

Wv vato in Nazionale, con cui ha gio­

gli sciagurati che si dopano ne sono con­

calcio le pene

cato due spezzoni di partita nell'autun­

sapevoli e ne conoscono la ragione. Ma

furono più lievi,

no del '98. Adesso è fermo per squalifi­

la cocaina non è un male di sport, anzi:

perché lieve fu

ca, aspetta le motivazioni di una senten­

con lo sport non c'entra nulla, annacqua

anche la prima

za che un mese fa l'ha radiato dal calcio

le prestazioni invece di esaltarle. La co­

condanna alla

agonistico. Recidivo alla cocaina.

caina è un male sociale, piaga moderna.

positività

La storia della sua squalifica a vita ha

E il suo uso tra gli sportivi va combattu­

cocaina di Jo­

scandalizzato moralisti e benpensanti di

to anche con metodi impopolari e forti

nathan Bachi­

professione. Per due giorni. Poi, sulla sua

perché fortissima è l'invadenza che la

ni (2 anni ri­

vicenda è calato il silenzio. Aspettando di

droga sta avendo nella nostra società,

dotti a 1 per le

capire perché i giudici della Commissio­

purtroppo anche tra i giovanissimi.

attenuanti). Nessuno dei positivi al nandrolone è mai ricaduto

da

ne Disciplinare abbiano deciso così (ma

Demagogico e pericoloso l'accostamen­

cosa ci sarà mai da capire che già non si

to a Marco Pantani. Il Pirata non fu mai

in zone rosse, eppure oggi i controlli si

sappia?) riapriamo malvolentieri la vicen­

trovato positivo a un controllo antido­

fanno e sono più accurati di qualche an­

da per puntualizzare come tanto scanda­

ping. Avessero pescato anche nel suo

no fa: è bello pensare che le lezioni sia­

lo ci abbia... scandalizzati. Il doping è un male di uno sport avvele­

corpo il famigerato metabolita della co­

caina, veleno che ha finito per ucciderlo,

no servite. Ecco perché ci spiace tantissimo per Jo­

nato dall'idea di facili successi (e questa

sarebbe stato anche lui squalificato, fer­

nathan, per l'uomo, ma crediamo che

è storia vecchia di 50 anni) e di ancora

mato e magari salvato. Pantani è morto

punire in questo modo Bachini, il profes­

più facili guadagni (e questa è storia mol­

di un male sociale, non di un male da

sionista, sia giusto e possa servire da dis-

to più contemporanea). I giovani devono

sport. Vale poco chiedersi perché per i colpevo-

suasore alla droga per i nostri ragazzi che

sapere che il doping è un'illusione, un ar­

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credono e praticano sport.

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Iscrizione al ROC numero 1972

mUO

5



QPMROLÖ

I»» , MUTUA

Ö Convention:

¿U Pellegrini:

L'impegno di Prodi,

La sirena azzurra

il sì di Petrucci

aveva paura dell'acqua

di Andrea De Pascalis

di Luigi Cariando

> Volkswagen Master: I campioni italiani puntano su Wolfsburg

di Erika Marani

di sportivi

e non di tifosi

di Davide Bucco

28 Barzagli: lo, giovane privilegiato del calcio

di Chiara Basevi

32 Giovanni Galli

Il 5 per 1000 al CSI, un'occasione per crescere

di Francesco Tramaglino

5b Giulio e Nicola Ciotti I Gemelli d'Italia vogliono la storia

di Riccardo Signori Sogno un'Italia

05 ATTUALITÀ':

Crucisport

44 Gran Premio Nazionale:

Curiosità

Trentino e Veneto dominano la campestre

Banzai Team

di Felice Alberghetti

Ì7C Sport e contratti:

b¿

ai candidati sindaco

a segnare

VITA CSI: A Oropa, 100 anni dopo

così è, anche se non vi pare

di Danilo Vico

di Luca Tommasini

di Andrea De Pascalis

di Gian Paolo Ormezza.no

Le richieste dello sport

Niccolò continua


DIBATTITO

Cosa accadrà dopo la Convention dello sport per tutti e le elezioni

L'impegno di Prodi, il sì di Petrucci

Convention dello sport per tutti ““ r

Périma im>i cultura k '5Poniva> P»1» f riforma detto sport italiano

Alla vigilia delle elezioni, l'assemblea delle società riunite nel "Comitato per la promozione del diritto allo sport per tutti" ha segnato un importante momento di chiarezza per il futuro della politica sportiva. Adesso la parola al Parlamento di Andrea De Pascalis

ll'indomani delle elezioni, quali

A

prospettive per la riforma del si­ stema sportivo italiano e il riconosci­

mento dello sport per tutti? In che mo­

do il rinnovato quadro istituzionale po­ trà intercettare le strategie unitarie

adottate da CSI, Aics, Acsi, Csen, Cusi, Endas, Uisp e Us Adi già a partire dal­ l'appello "Per una nuova cultura sporti­

va, per una riforma dello sport italiano",

lanciato il 17 febbraio a Torino? In attesa che il nuovo Governo si espri­

ma, un po' di ottimismo è lecito. A giu­

stificarlo non è tanto il programma elet­ torale per lo sport dell'unione, ora dive­ nuto programma dell'Esecutivo, quanto l'esito della assemblea nazionale delle

società sportive che le otto associazioni

hanno organizzato a Roma il 25 marzo

II leader dell'unione Romano Prodi e, sullo sfondo, il presidente del CSI Edio Costantini

per promuovere l'impegno a sostenere in

8

modo diffuso, e anche a livello territoria­

ro state vincolanti in caso di affermazio­

sport per tutti, rapportandosi in maniera

le, le ragioni della riforma.

ne elettorale, ha ribadito la volontà di da­

diversa con l'associazionismo di settore,

L'evento romano ha visto salire sul palco

re il giusto riconoscimento allo sport di

le Regioni e gli Enti locali. Prodi, infine,

del teatro Ambra Jovinelli, sede dell'as­

servizio sociale all'interno di un rinnova­

ha annunciato l'intenzione di istituire un

semblea, oltre ai rappresentanti delle as­

to quadro organico del sistema sportivo

"tavolo" di confronto tra le realtà inte­

sociazioni promotrici, proprio l'allora

italiano, assicurando nuovi equilibri al

ressate alla riforma dello sport, per ap­

candidato leader dell'unione, Romano

rapporto tra sport di vertice e sport socia­

profondire il quadro conoscitivo del set­

Prodi, e il presidente del Coni, Gianni Pe-

le. Quanto al ruolo del Coni, è sembrato

tore.

trucci. Nell'occasione Prodi, conferman­

di capire che la sua intenzione sia di pun­

Petrucci, pur affermando di comprende­

do che le linee di riforma sportiva conte­

tare ad un Comitato Olimpico che pren­

re le ragioni di chi promuove lo sport per

nute nel programma dell'ulivo sarebbe-

da atto, e quindi si faccia carico, dello

tutti, ha confermato la linea di opposizio-

dÌTÌÌO


ne del Coni a qualsiasi riforma che possa

la prospettiva di un "federalismo sporti­

na, una linea, bisogna dire, accolta non

incrinare l'unitarietà del sistema sportivo

vo" che possa efficacemente coniugare

proprio bene dai "peones" della platea

italiano, "spaccandolo" tra sport per tut­

le esigenze di unitarietà e decentramen­

dell'Ambra Jovinelli, dove sedeva un mi­

ti e sport di prestazione. Per quanto è sta­

to insite nel fenomeno sportivo». Tradot­

gliaio di dirigenti ed operatori delle So­

to possibile comprendere, il progetto del­

to dal politichese, la linea era: niente or­

cietà di base degli otto enti promotori.

lo sport per tutti cui pensa il Coni è vero­

ganismo nazionale di coordinamento

D'altro canto è difficile pensare che lo

similmente lo stesso lanciato dall'allora

dello sport per tutti, e tutti i compiti in

sport per tutti possa acquisire la tanto

sottosegretario Pescante all'indomani

materia demandati ad intese da trovarsi

agognata "pari dignità" rispetto al mon­

del decreto di riordino del Coni (gennaio

a livello locale tra Coni, Regioni ed Enti

do delle Federazioni senza un organismo

2004),

una

locali. Con gli Enti di promozione a ri­

nazionale che lo rappresenti e lo gover­

«adeguata valorizzazione dell'organizza­

schiare di trovarsi ancora a essere ogget­

ni.

zione territoriale del Coni, finalizzata al­

ti più che soggetti di politica sportiva sul

E sì che l'assemblea del 25 marzo era co­

l'attuazione di nuovi metodi di connes­

territorio. Sembra lo stesso orizzonte di­

minciata con toni soft, con il portavoce

sione con gli Enti locali e le Regioni, nel­

segnato da Petrucci all'assemblea roma­

degli Enti, Edio Costantini, che, pur chie-

progetto che prevedeva

’rodi: «Dare il giusto ralore allo sport ti base, assicurando movi equilibri ira sport di vertice : sport sociale» ^TifflTììt

9


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DIBATTITO

ili Enti di promozione hiedono che da convocata n tempi brevi una Conferenza nazionale [elio sport per tutti Filippo Fossati, presidente Uisp

Edio Costantini

derido la riforma con accenti fermi, la­

chiesta al futuro governo di convocare

sciava la porta aperta quanto al modo di

una Conferenza nazionale dello sport cui

realizzarla, dentro o fuori dal Coni, pur­

demandare il compito di definire le linee

ché nel segno del riequilibrio complessi­ vo del sistema a favore dello sport per

di riforma. Nell'occasione non aveva giovato alla

tutti. E alla fine la posizione degli otto En­

chiarezza generale la mancanza, per mo­

ti è andata più o meno nella direzione in­

tivi di forza maggiore, di un rappresen­

dicata dall'intervento di Prodi, con una ri-

tante accreditato del coordinamento del­

le Regioni per lo sport. Così, alla fine del­ l'assemblea è rimasta sul tappeto una ve­

rità evidente: sulla strada della riforma

CONVENTION - L'INTERVENTO DI GIANNI PETRUCCI

sportiva, c'è la necessità di continuare a lavorare con impegno per trovare solu­ zioni praticabili, smussando le divergen­

Riforma si, ma condivisa

ze. E che la sede per svolgere tale lavoro

Non vi do torto quando reclamate a favore dello sport per tutti. La questione è un'altra: lo sport è un tutt'uno. Il presidente del Coni non può volere due sport, uno che è del Coni l'altro che non è del Coni, e che magari entrino in competizione tra loro. Vogliamo un progetto omogeneo, voglia­ mo che gli Enti di promozione dialoghino con il Coni, ma non su basi di contrapposi­ zione, non facendo il muro contro muro. Perciò il Coni dice: incontriamoci. Le leggi le fa il Parlamento. Se lo sport per tutti non è decollato, non è dipeso dal Co­ ni. Oggi c'è una legislazione che assegna alle Regioni competenze in materia sporti­ va, ci sono gli enti locali di cui tener conto. Perciò occorre un progetto organico, realiz­ zato d'intesa con il Coni e con tutte le parti interessate. Noi ci mettiamo a disposizione

va volontà dei diversi attori di lavorare in­

sia il "tavolo" annunciato da Prodi o la

Conferenza chiesta dagli Enti, alla fine cambia poco. Molto più peserà l'effetti­

sieme alla luce del sole, evitando tattiche

dilatorie e depistaggi. Da tale punto di vista CSI, Aics, Acsi,

Csen, C usi, Endas, Uisp e Us Adi si sono

per chi vuol trovare soluzioni, che però la­ scino al Coni la sua parte, che è quella di essere il motore dello sport italiano, senza dicotomie, ed anzi con un'osmosi tra i di­ versi settori. Abbiamo avuto delega dallo Stato di gesti­ re lo sport italiano. Ritengo che nei 60 anni trascorsi lo sport italiano sia stato ben di­ retto. Oggi gli Enti di promozione siedono nel Comitato Nazionale a pieno titolo, ma se il futuro Governo e il Parlamento riter­ ranno che questo sia un discorso da affron­ tare, senza atteggiamenti punitivi, noi sa­ remo i primi a volerlo fare insieme. Gianni Petrucci

impegnati a vigilare, continuando ad agi­ re in maniera unitaria sul fronte della ri­ forma dopo essersi costituiti come "Co­

mitato per la promozione del diritto allo sport per tutti". Proseguiranno, altresì,

con la raccolta di adesioni delle loro So­ cietà sportive all'appello per il sostegno all'idea della riforma. Già in occasione

dell'assemblea dell'Ambra Jovmelli alcu­

ni scatoloni contenenti centinaia di ade­ sioni sono stati consegnati simbolica-

mente a Prodi. A campagna conclusa, tutte le firme raccolte saranno consegna­ te alle Istituzioni con una cerimonia pub­ blica.

K

’kTiAO h


CONVENTION - L'INTERVENTO DI EDIO COSTANTINI

Adesso la politica si occupi dello sport La riforma del sistema sportivo italiano è un'esigenza fortemente sentita dal mondo dell'associazionismo. "L'invisibilità istituzionale" dello sport per tutti si sta trasformando in emergenza. La legge quadro per ridurre le disuguaglianze e per la sua spiccata funzione sociale. enerazioni e generazioni di giovani italiani hanno imparato Sulla base di queste considerazioni proponiamo che sia la "politi­ nelle nostre fila cose importanti come il rispetto delle regole, Governo e Istituzioni, senza trincerarsi dietro l'alibi dell'auto­ la vita in comune come pratica di democrazia, l'impegno e il sacrica", ­ nomia dello sport (una favola per ingenui), a dare vita ad un mo­ ficio come strada per diventare bravi cittadini. Talvolta hanno im­ vimento culturale che "rivoluzioni" la sottocultura sportiva esi­ parato anche a diventare campioni, che poi abbiamo regalato al­ stente in Italia e il suo sistema sportivo. lo sport di prestazione. Un movimento di idee, progetti e strategie che possa coinvolgere Questa realtà, che ha una sua storia costruita tra mille difficoltà il Governo, il Coni con tutte le componenti del mondo sportivo, le derivanti dal rappresentare uno sport che non appare e di cui nes­ Regioni, gli Enti Locali, la Scuola, le famiglie e tutti gli altri sog­ sun altro vuole farsi carico, chiede con dignità e con fermezza che getti interessati alle dinamiche sportive per dare forma ad una il suo ruolo all'interno della società italiana trovi il riconoscimen­ Legge quadro che riduca le disuguaglianze nello sport. to e il sostegno politico ed economico che merita. La richiesta di una riforma del sistema sportivo italiano a favore Non ci interessa porci in contrapposizione al sistema del grande dello sport per tutti è un'esigenza che nasce dal corpo stesso del­ sport, né siamo contro il Coni. Ciò che chiediamo è che le nostre le associazioni di sport per tutti, dalla sue società sportive e dai ragioni e i nostri bisogni non siano appiattiti, come troppo spes­ suoi educatori ed operatori volontari, che sono i primi, nel contat­ so è avvenuto fino ad oggi, su quelli dello sport di vertice. to con le realtà quotidiane, a sapere che la situazione di "invisibi­ Riteniamo però giunto il momento perché il legislatore si accor­ lità istituzionale" dello sport per tutti si sta trasformando in un'au­ ga, traendone le opportune conseguenze, che esiste e si è andato tentica emergenza. affermando nel Paese un modello sportivo diverso da quello olim­

G

pico tradizionale, che con questo convive ma ha bisogno ormai di essere riconosciuto, inquadrato e sostenuto nella sua peculiarità

12

STTÌfO

Edio Costantini


sportive ~ . Ans, (.seri. Csi, Cibi. Endas, uisp, ls Adi

_____ Roma. 2~ rrnr/e___ CONVENTION - L'INTERVENTO DI ROMANO PRODI

Per riformare lo sport, subito una legge quadro Per il leader dell'unione è necessario porre fine alle contraddizioni e adeguare le politiche sportive alle esigenze dei cittadini. È giusto continuare a considerare il Coni come punto di riferimento, ma bisogna ristrutturarlo e modernizzarlo a vostra richiesta di avere una legge a favore dello sport per tutti la interpreto come bisogno di porre fine alla contrad­ dizione di una realtà fantastica, che si espande sul territorio, che trova centinaia di migliaia di volontari, che aiuta la socie­ tà civile ad aggregarsi, ma che finora non ha trovato alcuna ri­

L

sposta organica da parte del Paese. I problemi del settore possono essere affrontati solo con una legislazione organica, riconoscendo che lo sport agisce in tan­ ti settori diversi. Se vogliamo favorire lo sport che ricuce un quartiere, non ci si può limitare ad occuparsi di impianti spor­ tivi. Nello sport si incontrano persone straordinariamente vere, e ciò dà la misura di quanto lo sport ricco si sia allontanato dal­ lo sport di base, e come questo processo duri ormai da troppi

anni. Lo sport oggi entra nella politica scolastica, così come entra nella politica sanitaria, quale fattore di prevenzione per tante malattie. Una legge sullo sport deve partire da questi aspetti, altrimenti diventa difficile spiegare al cittadino italiano perché

Lo sport entra nelle politiche sociali, sia perché le vostre asso­ ciazioni fanno attività con i disabili, i carcerati..., ma anche per­ ché crea quel tanto di relazioni comunitarie che aiutano le fa­ miglie a darsi sostegno fra di loro. Importantissimo è il capito­ lo sui ragazzi stranieri: lo sport può essere il momento del lo­ ro orgoglio, lo spunto per sentirsi parte del paese. Per tutti que­ sti motivi le società sportive devono essere interlocutrici nella pianificazione territoriale del sociale. È chiaro che occorrono risorse a sostegno di questi ruoli, e quin­ di occorre una riforma delle strutture nazionali dello sport, una riforma del Coni perché senta la responsabilità di raggiungere questi obiettivi. Non si può dire: il Coni ha i suoi obiettivi e il resto dello sport si arrangi. Il Coni è un punto di riferimento fondamentale, è essenziale porsi il problema della rappresen­ tanza a livello centrale di tutto il mondo sportivo. Una legge quadro è lo strumento necessario per regolare tutti i settori

elencati.

Romano Prodi

si vara una legge sullo sport in generale.

JìiTiiO

13


DIBATTITO

PERCHÉ GIANNI RIVERA HA SOTTOSCRITTO IL DOCUMENTO

«Sogno un'Italia di sportivi e non di tifosi» Anche l'ex campione interviene nel dibattito aperto da Stadium. «Bisogna capire bene quali sono i problemi, sennò non si va da nessuna parte. Il denaro ha rovinato tutto: ormai anche tra i dilettanti si pretende di guadagnare. Purtroppo c'è sempre più gente che fa sport pensando che possa essere un lavoro e non uno strumento di formazione» di Davide Bucco ianni Rivera: partiamo dal concet­ dilettanti si pretendono soldi e stipendi. E più soldi ci sono e più soggetti interessati to espresso nel Documento elabo­ rato da CSI, Uisp e US Adi: diffondere accorrono, con uno scopo ben preciso: guadagnare. Purtroppo la finalità è que­ e sostenere una nuova cultura dello sta, il soldo. In verità penso che sia stato sport. È possibile secondo lei?

G

mica di un talento ma non con eccessi. Noi

stiamo dalla parte della cultura sportiva, non del lucro».

Qualche esempio. «Senza nomi particolari, ma è sotto gli oc­

chi di tutti quello che è successo alle Olim­

«Certo che è possibile, però bisogna pri­

proprio il denaro a rovinare tutto».

ma focalizzare i problemi e gli impedimen­

Proprio tutto? Non si salva nessuno?

piadi invernali di Torino. Sport sconosciu­

ti, altrimenti non si va da nessuna parte».

«No, non voglio essere catastrofista: dicia­

ti praticati da atleti che sono arrivati al po­

Quali?

mo che c'è una sostanziale differenza nel

dio a suon di sacrifici e tra l'altro con una

«Senza dubbio il primo problema è capi­

sociale dove emergono nettamente due

buona dose umiltà, visto gli esigui fondi

re se ci sono le condizioni per fermare la

categorie. La prima è chi fa sport per cul­

che le Federazioni destinano, per esem­

deriva organizzativa ed economica che sta

tura, la seconda è chi fa sport per guada­

pio, al pattinaggio. Questi ragazzi non

avvolgendo il mondo dello sport in gene­

gnare e con lo sport ci vive. Certo è giusta

hanno alternativa, se non la passerella

rale. Faccio un esempio: ormai anche tra i

la retribuzione e la valorizzazione econo­

mondiale ogni 2-4 anni, e bisogna riflet­ tere considerando lo sfascio morale e so­

ciale di altri sport».

Perché nonostante i problemi e la cri­ si delle istituzioni siano emersi lenta­ mente si arrivati a questo? «C'è stato un errore storico. Prendiamo ad esempio la scuola. Ai tempi del fasci-

Mancano le tratture, ma il vero iroblema è che Rancano i maestri apaci di insegnare valori dello sport» ’4

“hhllllli


smo lo sport era considerato il fiore all'oc­

nanziaria che ci avvolge ovunque, in tutti

Pallone d'Oro

chiello della scuola. Lo sport voleva dire

i settori della nostra vita e non solo nello

molto, se non tutto, nell'educazione dei

sport».

ragazzi. Poi nell'immediato dopoguerra si

E le Federazioni? E il Coni, la Figc cosa

è cancellata la concezione scolastica di

possono fare?

Rivera è stato il primo Pallone d'Oro italiano, nel 1969. Ha giocato 60 volte in Nazionale e 527 in Serie A. Col Milan ha vinto 3 scudetti e 2 Coppe Campioni. Da vent'anni è impegnato in politica. Attualmente è delegato allo sport del Comune di Roma

sport, si è fatto molto per dimenticarla e

«Sono governate anche loro dal denaro.

distruggerla ed è stato un errore: adesso

Devo dire che la Figc si impegna per la va­

le scuole a mio avviso hanno altri proble­

lorizzazione dei giovani ma deve comun­

mi e non ci sono le condizioni per reimpo­

que rimanere svincolata da criteri econo­

stare quella cultura sportiva, anzi per ap­

mici, altrimenti siamo punto e a capo. Ri­

prezzare il vero senso della cultura sporti­

peto, la mentalità nell'operare va modifi­

va».

cata, anche se ammetto, è molto difficile.

che arrivi anche in diverse realtà sociali,

Mancano anche le strutture.

La soluzione è allo stesso tempo semplice

questo è sicuramente fondamentale, altri­

«È vero. Non abbiamo i luoghi per prati­

e complessa: cambiare modo di pensare

menti non si cresce mai. Poi bisogna tene­

care sport, anche se il dramma vero è un

lo sport».

re alta l'attenzione: perché ci siano gli

altro: magari ci sono la struttura, il campo

Il CSI è da anni che pensa in modo di­

oratori bisogna che ci siano preti disponi­

e poi mancano le persone adatte a inse­

verso.

bili e capaci a gestirli e soprattutto capa­

gnare. Maestri di vita che ti trasmettono i

«Ne sono sicuro, l'ho vissuto anche in pri­

ci a tenere i ragazzi uniti, a educarli. Il pro­

veri valori sportivi, non ne vedo. Questo è

ma persona, molti anni fa».

blema è duplice: la dispersione dei ragaz­

ancora più preoccupante di non avere, ad

Apra pure lo scrigno dei ricordi.

zi e la crisi vocazionale. È il concetto di pri­

esempio, una palestra o una piscina. An­

«Alessandria, fine anni '40 inizio degli an­

che se la costruzione e la nascita di nuove

ni '50: oratorio Don Bosco, una bella

ma: ben vengano le strutture ma solo se accompagnate da validi maestri». K

strutture dipendono dai soldi e dalla poli­

squadretta e un bel campionato con il CSI.

tica: campagne elettorali, promesse...e

Ho imparato il significato della vittoria e

poi?».

della sconfitta, ma soprattutto respiravo

Soluzioni?

aria sana. L'ambiente dell'oratorio è stato

«Cambiare mentalità. Sarei felice nel ve­

molto utile per la mia crescita, stavi bene

dere realizzate due cose fondamentali: la

in compagnia degli altri ragazzi, potevi di­

prima è che l'Italia diventi più un Paese di

scutere, confrontarti, era anche un luogo

sportivi che un Paese di tifosi. Siamo schia­

dove poter fare sport, insomma credo che

vi di modelli sbagliati, del successo facile

la mia posizione sul valore dell'oratorio sia

e senza sacrificio, senza umiltà, a volte

chiara, non può che essere un giudizio po­

senza passione».

sitivo».

La seconda?

Come vede questa realtà oggi?

«Vorrei tanto che la cultura dello sport

«È giusto che il CSI si rivolga non solo agli

prendesse il sopravvento sulla cultura fi­

oratori ma continui a coinvolgere tutti,

Siamo schiavi di lodelli sbagliati, el successo facile e enza sacrificio, enza umiltà, a volte enza passione» 15


DIBATTITO

LE RICHIESTE Al CANDIDATI A SINDACO DI MILANO, MORATTI E FERRANTE

Le cinque priorità dello sport milanese Presentato un documento unitario di Coni, federazioni ed enti di promozione che individua quali sono le necessità e le strategie migliori per potenziare lo sport cittadino. Fondamentale l'intervento del Centro Sportivo Italiano di Danilo Vico

utto il movimento sportivo milanese,

tributo del Centro Sportivo Italiano. Non

ovvero il Coni, 44 federazioni e gli En­

è un caso, infatti, che i primi due sugge­

T

ti di promozione sportiva, ha deciso di fa­

re

rimenti (sui 5 complessivi) indicati all'in­

terno del vademecum consegnato ai can­

gioco di squadra. Unico l'obiettivo:

presentare ai candidati sindaco Bruno

didati, esprimano istanze condivise e for­

Ferrante e Letizia Moratti, un documento

temente volute dal mondo dell'associa­

chiaro e conciso che elencasse le priorità

zionismo sportivo. Viene ribadita, la ne­

e le urgenze dello sport milanese. Il testo

cessità di riconoscere un ruolo sociale al­

è stato reso pubblico dal presidente del

lo sport e di sostenere il volontariato del­

Coni di Milano, Filippo Grassia, all'inizio

le società sportive. In altre parole, si sug­

della campagna elettorale. «Abbiamo vo­

gerisce di considerare le realtà sportive

luto giocare d'anticipo, indicando le prio­

esistenti sul territorio (circa 5000) c agen­

rità per una buona politica sportiva citta­

zie educative, che tanto hanno da dire in

dina».

termini di educazione dei giovani, di pre­

Sette pagine, cinque punti, formulati gra­

venzione e qualità delle relazioni sociali. Con la stessa convinzione si chiede di re­

zie alla collaborazione di tutte le realtà

sportive locali e in particolare con il con-

16 JdhTÌWt

Massimo Achini, presidente CSI Milano

stituire dignità e sostegno al volontariato


Achilli, presidente tei Comitato |i Milano: «E nata alleanza che continuerà anche in futuro»

m

sportivo attraverso un impegno serio del­

La risposta di

La risposta di

l'amministrazione comunale che si tradu­

ca in termini politici, di stanziamenti eco­

Bruno Ferrante

Letizia Moratti

nomici ed erogazione di servizi (tariffe

Un patto stabile e organico tra l'ammi­

Il Comune può e deve valorizzare le

agevolate per l'utilizzo delle strutture).

nistrazione comunale e il movimento

Il terzo punto del documento congiunto

sportivo milanese, insieme alla nomina

varie realtà sportive, anche con una loro partecipazione diretta alla gestio­

riguarda l'impiantistica sportiva («.../a si­

di una commissione con "uomini e

ne degli impianti. Un modo, questo,

tuazione di Milano è da terzo mondo», il

donne dello sport" per tracciare le li­

per ottimizzare le spese e garantire

commento di Grassia), con il recupero

nee guida dell'Assessorato allo sport.

sempre maggiore funzionalità. La mia

delle strutture di base situate per lo più in

Questa è la mia proposta di base da­

visione è avere come Comune, anche

periferia e quelle considerate d'eccellen­

vanti al documento che il movimento

attraverso la società

za (Arena, Vigorelli e Lido di Milano).

sportivo mi ha presentato ai candidati

ruolo di coordinamento, di indirizzo e

Il documento presenta un preventivo dei costi per gli interventi prefigurati, pari ad

sindaci. La mia sintonia col documento, espres­

di controllo. È necessario dare un sempre maggio­

un investimento di circa 250 milioni di eu­

sione di questa straordinaria realtà che

re aiuto al volontariato, perché lo

ro, una cifra considerata sostenibile per il

sport ha una irrinunciabile valenza so­

bilancio della metropoli lombarda.

oggi si è creata (un movimento, una rete che va dalle federazioni ufficiali ai

Scuola e sanità rappresentano le due sfi­

piccoli oratori o circoli di periferia) pog­

de che lo sport non deve perdere (e sia­

gia fondamentalmente su un altro

ne con la scuola. Nei 100 progetti per la città ve ne so­

mo alla quarta priorità). La scuola come

punto, là dove si chiamano le società sportive "agenzie educative". È il valo­

no tre che riguardano lo sport, che

re sociale e umano, infatti, che mi fa ri­

- valorizzare il volontariato sportivo e

tenere lo sport un settore di primaria

dare pieno riconoscimento all'impe­

importanza. Veicolo di aggregazione

gno sociale delle associazioni sportive

per i giovani e di prevenzione da tanti

sbandamenti; di promozione della per­

giovanili; - pianificare il rinnovo, la ristruttura­

sona con l'educazione al rispetto delle

zione e la messa a norma del patrimo­

luogo ove promuovere l'attività sportiva e la sanità (visite di idoneità sportiva) come

occasione preventiva, controllo sanitario

e di lotta contro le sostanze dopanti. L'ul­ timo punto rivendica la restituzione dello "sport allo sport''. In altre parole si chie­

de di favorire l'ingresso di uomini prove­ nienti dal mondo dello sport all'interno

delle stanze dei bottoni per partecipare attivamente all'amministrazione pubbli­ ca. Significativa la riflessione del Presiden­ te del CSI Milano, Massimo Achini: «Al di

là del documento e dei contenuti, la cosa davvero importante è che, per la prima

volta, il mondo dello sport milanese è riu­ scito a far fronte comune. Un'alleanza fondamentale che ha le carte in regola per continuare in futuro».

K

Milanosport, un

ciale. Importante è anche l'integrazio­

possono essere così sintetizzati:

regole, alla fatica per raggiungere

nio degli impianti sportivi comunali,

obiettivi e al saper vivere le vittorie, ma

sviluppando nuovi grandi impianti per

anche i conflitti e le sconfitte. Mi auguro di poter incontrare presto

gli eventi e le competizioni internazio­

esponenti delle varie realtà sportive del

nali; - creare nuove strutture polisportive e

movimento per meglio individuare i

palestre in forza di convenzioni con

punti salienti da inserire nel programma

strutture private, favorendo la diffu­

per una reale promozione dello sport.

sione dello sport.

Bruno Ferrante Candidato per il centrosinistra

Letizia Moratti Candidata per il centrodestra

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17


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federica

voleva nuotare: «Ero molto piccola le caramelle. Per il nuoto ho lasciai dura. Soprattutto in inverno quandi di Luigi Garlando

eppuré^aTambina r ravo in vasca solo per avere mio paese per Milano, ma è tutto grigio e triste»


p «A scuoia non e facile: per fortuna i professori, conoscendo i miei impegni agonistici, mi danno una mano»

■I

er molti è nata dalle acque greche, come una dea della mitolo­

gia classica. Il 17 agosto 2004, dodici

del grande sogno che cercherà di afferrare tra due anni.

giorni dopo aver festeggiato il suo sedi­

Ma il mare che separa

cesimo compleanno, Federica Pellegrini

Atene da Pechino è im­

si tuffò nella vasca olimpica di Atene e

pegnativo anche per al­

riemerse 200 metri più in là, con una me­

tri motivi, perché la vita

daglia d'argento al collo, tra lo stupore e

non è soltanto una gara

l'ammirazione generale. Da oltre 30 an­

di

ni (Monaco '72) una nuotatrice azzurra

2006, cioè esattamente

non saliva sul podio dell'olimpiade. Fe­

in mezzo al mare, Fede­

nuoto.

In

questo

derica era la più giovane tra gli atleti ita­

rica compie 18 anni, di­

liani che partecipavano ai Giochi greci.

venta maggiorenne. Si è

Il mare che separa quell'olimpiade da

tuffata ad Atene che era

quella che verrà (Pechino 2008) è un ma­

quasi una bambina, uscirà dalla vasca di

re impegnativo. Federica Pellegrini lo sta

Pechino che sarà una donna. Tra una ri­

attraversando, bracciata dopo bracciata,

va e l'altra, si è allontanata da casa per

con un'idea fissa in testa: raffinare il me­

potersi allenare in modo professionale,

tallo, trasformare l'argento in oro. Ad

ha provato delusioni forti, ha cambiato

aprile ha gareggiato in Cina, dove si ter­

gusti, abitudini, si è trovata spesso in co­

ranno i prossimi Giochi: Mondiali in va­

pertina. Era una ragazzina di Spinea,

sca corta a Shangai. Un primo assaggio

paese della provincia veneziana, all'im-

provviso è diventata uno dei talenti più brillanti del nuoto mondiale, una delle

più grandi speranze del nostro sport. Federica Pellegrini ha sorriso e modi dol­

ci, ma nasconde un cuore da tigre. Dico­ no gliel'abbia trasmesso nonno Gastone.

È vero, Federica? «Il nonno faceva lotta greco-romana. Ha tramandato lo spirito da combattimento

a sua figlia, cioè a mia mamma, e lei l'ha

passato a me... Mio nonno è una perso­ na eccezionale, me ne sto accorgendo

ora che sono cresciuta. Faceva l'operaio,

lavorava il vetro di Murano. Anche mam­ ma ha lavorato nel settore, come com­ merciante».

22

JkTìIWI


Argenti Federica sul podio dei 200 si di Atene, accanto alla vincitrice romena Potec e alla francese Fugues, che poi vincerà, sempre davanti all'azzurra, il Mondiale 2005 a Montreal. Prima della Pellegrini solo Novella Calligaris, foto in bianco e nero, aveva vinto medaglie olimpiche nel nuoto femminile: 3 a Monaco '72. Accanto a lei, la tedesca Franziska van Almsick, solo quinta ad Atene, dove ha chiuso la sua splendida carriera

DDS, la sua società

Vasche da campioni Federica Pellegrini gareggia per la DDS di Setti­ mo Milanese (Mi) ed è allenata da Max Di Mito, figlio di un generale ed ex istruttore di palestra, che ha cresciuto Federica con disciplina militare

e una particolare filosofia di lavoro ("la forza in acqua"), a base di pesi, che ha consentito alla campionessa di esprimere tutta la sua potenza in vasca. Sotto la guida di Max Di Mito, Federica

Pellegrini sta maturando tecnicamente: da velo­

Quanto a fegato, è messo benino an­ che tuo padre Roberto, paracaduti­

Che scuola fai?

cista pura si sta trasformando in mezzofondista

«Quarto anno di Ragioneria. Non è faci­

(400 stile libero), anche se ai Giochi di Pechino

sta.

le, ma i professori, conoscendo i miei im­

«Sì. Il paracadutismo e il volo affascina­

pegni agonistici, mi danno una mano».

la sua specialità resteranno i 200 si. La Dimensione dello Sport (DDS) è stata fondata

no anche me. Credo proprio che in futu­

Materie preferite?

nel 1977 da alcuni amici, appassionati di nuoto,

ro mi lancerò anch'io, non solo in ac­

«Quelle letterarie. Mi piace molto scrive­

per dare ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al­

qua... Ma sono ancora minorenne, devo

re. Quando ho l'ispirazione, riempio pa­

la piscina senza esasperazione agonistica, curan­

aspettare».

gine di cose mie».

do prima di tutto il divertimento e il corretto svi­ luppo fisico. Poi sono arrivati anche i risulta­ ti: il primo titolo asso­

luto nel 1987 e i 4

«Se mi serve un muscolo in più, ben venga: non mi impedirà di mostrare la mia personalità e i miei sentimenti»

Cosa ricordi del primo giorno in pisci­

scudetti consecutivi dal

2002 al 2005. In que­ sti anni: oltre 200 titoli italiani, vinti da atleti che hanno fatto la sto­

ria del nuoto azzurro, da Luca Sacchi a Ma­

nuela Dalla Valle, da

Lele Merisi all'ultimo purissimo gioiello: Fe­

derica Pellegrini.

Hai vissuto l'oratorio?

na?

«Soprattutto per il catechismo. Di recen­

«Ero troppo piccola per ricordare. Ricor­

te l'ho frequentato poco, ho visto qual­

do solo che all'inizio non mi divertivo. Di­

che film in parrocchia. Purtroppo l'orato­

cono che piangessi e che per entrare in

rio di Spinea ha avuto molti problemi: fe­

acqua chiedessi le caramelle alla signora

nomeni di bullismo, tra i ragazzi girava

Marisa, che faceva le pulizie in piscina.

roba sbagliata... Ma sono intervenuti e

Poi mi sono abituata».

ora la situazione è migliorata. La crona­

E hai conosciuto nuove amiche.

ca è piena di episodi del genere, purtrop­

«Sì, a cominciare da Chiara Pettenò, che

po. lo credo che lo sport sia il miglior an­

era molto brava, anche più di me. Faceva

tidoto contro certi brutti fenomeni, per­

dorso. Anch'io ho cominciato col dorso.

ché insegna a lottare e ti dà dei traguar­

Siamo ancora grandi amiche. Nuotiamo

di da raggiungere».

insieme alla DDS di Settimo Milanese, vi­ cino a Milano. Siamo state compagne di

L'acqua è un elemento sacro. Fin dal­ l'antichità è stata associata a Dio.

classe. Tutte e due all'ultimo banco...».

«lo sono credente e la religione è un pen-


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siero che mi è molto vicino. Non penso a

Dio solo quando entro in una chiesa o se mi capita di pregare. In acqua no. Quan­

do gareggio o mi alleno esiste solo la

concentrazione sul gesto tecnico, per fa­ re nel modo migliore i movimenti che de­

vo eseguire».

È vero che in camera tua avevi poster di campioni di body buillding? «Ce li ho ancora, li trovo affascinanti.

Così come mi sono sempre piaciuti i ta­

Ho un padre everissimo: fino ll'anno scorso, scarpe lenza tacchi e niente liscoteca. Ci siamo ¡centrati spesso»

tuaggi. Ho collezionato anche peluche e cappellini».

Non hai paura che un corpo troppo muscoloso possa fare bene al nuoto, ma rovinare la tua femminilità?

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u

Nome: Federica Pellegrini Nata a: Mirano (Ve) II: 5 agosto 1988 Residenza attuale: Milano Altezza: 178 cm Peso: 60 kg Studi: ragioneria, iscritta al quar­

do in discoteca è solo per passare qual­

che ora con gli amici ascoltando musica. Tutto qui. Credo che ora abbia capito».

«No. Mio padre mi ha educata con una

Presto compirai i 18 anni. Che tra­

certa cultura sportiva. Se mi serve un mu­

guardo è?

scolo in più, ben venga. E non sarà quel

«Un traguardo che aspetto con emozio­

muscolo a impedirmi di mostrare la mia

ne. Non è vero che sarà un compleanno

personalità e i miei sentimenti».

come gli altri. È un passaggio importan­

È vero che tuo padre ti ha sempre im­ pedito discoteca e tacchi alti?

te e non solo perché ufficialmente diven­

ti maggiorenne. Lo festeggerò con una

«È vero. Fino allo scorso anno non ho

mai messo scarpe col tacco. Le discote­ che sono cambiate parecchio da quando

to anno

le frequentava papà. Il che non vuol dire

Società: DDS di Settimo Milanese Allenatori: Massimiliano Di Mito

che chi ci va si deve per forza ubriacare

e Remo Sacchi

to che ci siamo scontrati spesso, lo gli ri­

Prima società: Serenissima Nuoto Primo allenatore: Elena Piatto Specialità: stile libero Gara preferita: 200 stile libero Migliori risultati: medaglia d'ar­

petevo: tu devi avere fiducia di me, se va-

o ingoiare una pasticca. È su questo pun­

Emigrante Federica finora ha vinto 21 titoli italiani assoluti. Studentessa, frequenta la quarta Ragioneria. Veneziana di Spinea, ha scelto di vivere a Milano per allenarsi nelle migliori condizioni

gento all'olimpiade 2004, ai Mondiali 2005 e 2006 (25 m) nei 200 si, bronzo ai Mondiali 2006

(25 m) nei 400 si

Titoli italiani assoluti: 6 estivi (vasca da 50 metri), 9 primaverili (50 m), 6 invernali (25 m)

Principali primati in carriera 50 msl:25"47 (2004); 100 m si: 54"40 (2004); 200 m si: 1'57"92 (2005); 400 m si: 4'08"91 (2006)

Hobby: ascolta molta musica, cantautori e hip hop

Squadra del cuore: Juventus L'idolo: Valentino Rossi Segni particolari: ha un tatuag­ gio tribale sulla schiena

Sito Internet: http://www.peHe| grinifederica.com

<TrTi[Wil 25


Aspetto i 18 anni :on emozione: è un assaggio importante rnon solo perché i diventa maggiorenni»

grande festa, senz'altro».

Com'è stato lo stage invernale in Au­ stralia? «Molto Interessante. Affascinante la na­ tura australiana, ho visto molti animali;

divertente vivere insieme ai compagni

della nazionale, 24 ore su 24 nella stes­ sa casa, è stato un po' come giocare al

Grande Fratello...».

Ascolti ancora heavy metal e i Me­ tallica che piacciono anche a Enrico Fabris, il pattinatore eroe dei Giochi di Torino? «No, ora ho cambiato gusti. Ascolto mu­

Mondiali in vasca corta

sica molto meno arrabbiata... Mi piac­

Tutte le medaglie della storia azzurra

ciono cantautori classici come De Grego-

ri e Venditti, mi diverte l'hip hop, non sopporto le canzonette più commercia­

li».

Dovessi ospitare un'amica nella tua Spinea, dove la porteresti?

1993 Palma di Maiorca Luca Bianchin - argento - 200 dorso

«In bicicletta, sulle stradine che portano tra i campi. Mi manca tantissimo il mio

1999 Goteborg

paese. È stato traumatico il passaggio al­

Domenico Fioravanti - argento -100 rana

la grande città, lontano dalla mia casa,

Massimiliano Rosolino - bronzo - 400 si

soprattutto in inverno quando tutto a

Milano è grigio e triste. Ma quella era la

cosa migliore da fare per il nuoto e l'ho

fatto. Non si possono ottenere grandi

2000 Atene Massimiliano Rosolino - argento - 200 si Massimiliano Rosolino - bronzo - 400 si

soddisfazioni senza grandi sacrifici».

A proposito, com'è cambiato il ricor­ do dell'argento di Atene?

Massimiliano Rosolino - bronzo - 200 misti

«Non è cambiato. Dentro di me resta vi­

2002 Mosca

va la gioia di allora. Non solo per la me­

Christian Minotti - bronzo - 1500 si

daglia. Fu un'esperienza splendida, per­

ché eravamo in un gruppo splendido, con i ragazzi della staffetta, Rosolino,

2004 Indianapolis Simone Ercoli - argento - 1500 si

Magnini, Brambilla... che ci facevano da punti di riferimento. E allo stesso modo resta viva la delusione della sconfitta ai

2006 Shanghai

mondiali di Montreal, un anno dopo.

4x100 si Uomini - oro

Non mi è passata. È una ferita aperta. E

(Calvi, Lanzarini, Galenda, Magnini)

le lacrime che piansi allora valgono an­

Filippo Magnini - argento - 200 si uomini

cora oggi».

Francesca Segat - argento - 200 farfalla

Un oro a Pechino 2008 è la medicina migliore per curarle.

Alessia Filippi - argento - 400 misti

«L'oro olimpico è il pensiero dominante,

4x200 si Uomini - oro

il punto di riferimento per tutto ciò che

stiamo facendo in questi anni».

Federica, prova a pensare a Pechino 2008, al giorno dopo la finale dei 200 stile libero. Hai 20 anni: cosa farai? Proseguirai a nuoto o cambierai vita?

<ThTiifO

(Rosolino, Pelliciari, Cassio, Magnini)

Luca Marin - argento - 400 misti Massimiliano Rosolino - bronzo - 400 si

Federica Pellegrini - bronzo - 400 si Filippo Magnini - argento -100 si

«Dipende dalla medaglia che ho vinto il

Alessandro Terrin - argento - 50 rana

B

Federica Pellegrini - argento - 200 si

giorno prima...».

26

Massimiliano Rosolino - bronzo - 200 si


FEDERICA NON È PIU' SOUX Ai recenti Mondiali di Shanghai, l'Italia è stata protagonista e ha vinto 12 medaglie, di cui 3 tra le donne. Alessia Filippi il nome nuovo del movimento, mentre il leader resta Filippo Magnini. Grandi prospettive in vista dell'Europeo di Budapest di Omar Bonino

F

ederica non è più sola. Se da anni,

dapest (31 luglio-6 agosto), il grande ap­

già prima dell'olimpiade di Sidney,

puntamento dell'estate natatoria.

il movimento maschile era ai vertici

Federica non è più sola. Anzi: Alessia Fi­

lippi, addirittura, a fine marzo, in occasio­ mondiali, le donne azzurre per emergere ne dei Tricolori primaverili (vasca da 50 m) hanno avuto bisogno dell'onda alta pro­

vocata in piscina dal fenomeno Pellegrini.

è riuscita nell'impresa di batterla nei 400

E gli effetti si sono visti ai recenti Mondia­

si più veloci mai disputati in Italia, con due

li in vasca corta di Shanghai, dove sul po­

atlete entrambe sotto il precedente pri­

dio è salita non solo Federica (ancora una

mato nazionale (ovviamente della stessa

volta seconda nei 200 si, nonché terza nei

Pellegrini). Brava nei misti (da lì, l'argento di Shan­

400) ma anche le sue amiche Alessia Fi­ lippi (argento nei 400 misti) e Francesca

ghai) e a dorso (quarta nei 200 "cinesi"),

Segai (argento nei 200 farfalla). Tre me­

Alessia ha un anno in più di Federica, ma

daglie per le donne, che mai, prima del­

è arrivata al vertice dopo di lei. Dalla sua

l'edizione cinese, erano salite sul podio di

ha un fisico eccezionale, alta e longilinea,

un Mondiale in vasca da 25 metri. Dagli

ha cominciato un potenziamente musco­

uomini, le strepitose affermazioni nelle

lare particolare, che non intende spezza­

due staffette stile libero (con record euro­

re l'equilibrio di una delicata ed efficiente

peo nella 4x200 e record italiano nella

macchina umana, per non perdere la spe­

4x100), oltre alle "solite" certezze Ma­

ciale sensibilità in acqua, che è la sua grif­

gnini (doppio argento nei 100 e 200 si) e

fe agonistica. Insieme, Pellegrini e Filippi

Marin (secondo nei 400 misti), al vetera­

possono portare ancora più in alto la staf­

no ritrovato Rosolino (doppio bronzo nei

fetta 4x200 si, già terza in Europa e quar­

200 e 400 si) e alla novità Terrin (secondo

ta a Shanghai, dove ha mancato il podio

nei 50 rana). Restando ai numeri e alle

per poco più di 1 ".

medaglie: nelle 7 precedenti edizioni del

Mondiale in vasca corta l'Italia ne aveva conquistate complessivamente 8 (4 d'ar­

Certezze

gento e 4 di bronzo). A Shanghai (dove

In alto, Alessia Filippi impegnata a rana e sul podio dei 400 misti a Shanghai dove ha conquistato l'argento. A destra, Filippo Magnini. Sopra, Massimiliano Rosolino

sono arrivati i primi ori della storia azzur­ ra) solo l'Australia con 25 e gli Stati Uniti

con 21 ne hanno ottenute più delle 12 "Italiane". C'è insomma tutto perché

l'Italia sia protagonista all'Europeo di Bu­

stadinm I

27


«lo, giovane

privilegiato del calcio»

Il difensore del Palermo sarà uno dei prossimi obiettivi delle grandi squadre. «Ho cominciato per gioco, adesso sono famoso. Mio padre me lo ricorda spesso: sei stato fortunato, vedi di meritartelo. Non me lo dimentico mai» di Chiara Basevi

28

ìtttìio


w

■■ enticinque anni e ancora tutto ■V

davanti, la carriera, la vita. An­

drea Barzagli, classe '81, professione di­

fensore centrale del Palermo e promessa della Nazionale, ha molto calcio sulle spal­

le, molta gavetta, molta fatica. Ma il bel­

lo, se così si può dire, incomincia adesso. Ora che Andrea aspetta (ma non diteglie­

lo, lui non lo ammetterebbe mai) la chia­ mata di una grande squadra e conta i giorni che mancano al Mondiale in Ger­

mania, «dove mi basterebbe solo essere

uno del gruppo».

Andrea, parliamo un po' della sua sto­ ria. È nato a Fiesole, Firenze. «Sì, ma giusto nato. In realtà sono di

Scandicci, un quartiere alla periferia di Fi­ renze. Alla mia città sono molto legato,

anche se non riesco a tornarci spesso. Quest'anno l'ho fatto solo un paio di vol­ te, tra campionato e Coppe è difficile tro­

vare il tempo. È stata davvero una stagio­ ne molto stressante»

Tifo? «Da bambino, ovviamente tifavo Fiorenti­ na. Sì, andavo sempre allo stadio, poi a poco a poco devo dire che la passione sfe­

gatata per i viola si è trasformata in una semplice simpatia».

Come ha incominciato a giocare? «Puro divertimento, come tutti i bambini, lo ho avuto forse la fortuna di avere una

famiglia alle spalle che mi ha sempre so­ stenuto e aiutato. Mamma, babbo, fratel­ lo erano, e sono, tutti dalla mia parte. Cer­

to, quando ho abbandonato gli studi per loro è stato un brutto colpo».

Si è mai pentito di aver lasciato la scuola? «È l'unico, vero rimpianto che ho. Se ci penso... sono arrivato all'ultimo anno dell'istituto per geometri, ma non ho fat­

portante».

to l'esame, quindi in pratica mi ritrovo con

Se lo ricorda il primo ingaggio da pro­

la licenzia media. Ma devo ammettere che

fessionista?

non mi è mai piaciuto molto studiare. E

«Eccome. Ero alla Rondinella di Firenze,

quando incominci a passare tutto il pome­

avevo diciassette anni. All'improvviso mi

riggio al campo di allenamento, è difficile

sono trovato con un po' di soldi in tasca:

trovare tempo anche per i libri. Comun­

una bella soddisfazione».

que, non voglio cercare scuse. Diciamo

Da lì, ha incominciato a girovagare

che ho preso la palla al balzo e siccome

per l'Italia.

non avevo più voglia, ho piantato lì. Ora

«È il mestiere del calciatore, lo a diciotto

però voglio prenderlo, questo diploma.

anni sono andato alla Pistoiese, in B, poi

Magari non mi servirà mai a niente, ma lo

la svolta con il passaggio all'Ascoli. Mi ha

faccio per me, sarebbe un traguardo im­

voluto Giuseppe Pillon, che avevo avuto

«Vorrei meno tensione nel calcio. Devo tutto a Pillon: ilui che ha creduto

in me e mi ha valorizzato»

ttiffìinTillK 29


-rt 1111 Nome: Andrea Barzagli Nato a: Fiesole (Fl) II: 8 maggio 1981 Altezza: 186 cm Peso: 79 kg Piede di calcio: destro Società di appartenenza: Palermo

Numero di maglia: 43 Dove ha giocato: Rondinella, Pistoiese, Ascoli, Chievo Vero­

na, Palermo

Esordio in A: il 31 agosto 2003 (Brescia-Chievo 1-1)

Esordio in nazionale: il 17 novembre 2004 (Italia-Finlan-

dia 1-0)

Successi: Titolo Europeo Un­ der 21 (2004), medaglia di

bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004

Piace a: Milan, Juventus, Inter

ti chiedono autografi, foto, perfino al ri­

Il Barzagli forte ra mio fratello, ia non aveva a testa e ha finito ler lavorare con apà, al mercato»

storante... Da un lato mi fa piacere, la passione dei tifosi fa parte del bello del

calcio. Ma ci sono anche momenti in cui preferirei un po' più privacy. Ci possono essere giorni in cui ti girano, no? Qualco­

sa ti è andato storto, hai qualche pensie­

ro, magari rispondi male e rischi di sem­ brare maleducato».

La passione è il bello del calcio. La pressione, forse, il brutto? «Ecco, appunto. Qui in Italia ce n'è dav­ vero troppa. Se potessi cambiare qualco­

sa in questo ambiente, vorrei che tutto

come allenatore a Pistoia. Lui è forse la

fosse vissuto con più serenità. Dentro agli

persona a cui devo di più, nel mondo del

stadi come fuori, nei dibattiti in tv e sulla

calcio. Mi ha voluto ad Ascoli con sé, mi

stampa».

ha saputo valorizzare, trasformandomi da

A Palermo di pressioni ve ne intende­ te, con un presidente vulcanico come Zamparini...

centrocampista in difensore».

Da Ascoli a Verona, sponda Chievo, e poi a Palermo, dall'altro capo della penisola.

«Beh, certo, l'atmosfera è piuttosto calda.

«Sì, e non è stato facile cambiare casa, amicizie, ambiente. Ormai però ci ho fat­

Testimonial

to l'abitudine. Certo, il salto dal Chievo al

In alto, Eugenio Corini e Giuseppe Papadopulo, capitano e allenatore del Palermo. Nell'altra pagina, Andrea fotografato per il calendario che SportWide ha realizzato con AIRC e Mondadori

Palermo è stato bello grosso. A Verona la

gente si fa i fatti suoi, il tifo, tanto per far­

vi capire, incomincia a finisce dentro lo stadio. A Palermo è tutto diverso. Tutti

parlano di calcio, ti fermano per la strada,

3o


A giugno lo aspetta l'avventura Mondiale Andrea Barzagli e la Nazionale, una storia inco­ minciata il 17 novembre del 2004 a Messina,

amichevole Italia-Finlandia. Il commissario tecni­ co Marcello Lippi sperimenta forze nuove, Mauri

e Caracciolo, Chiellini e Parisi. E, appunto, Andrea Barzagli, nell'occasione sostituto di Cannavaro (o

Nesta). A pensarci bene, di quel gruppo di novizi,

in azzurro è rimaso soltanto lui: Andrea è entra­ to allora a far parte del gruppo e non ne è più

Il presidente è fatto così, quando perdia­ mo si arrabbia di brutto. La cosa positiva è che non viene al campo a fare le sue sfu­

riate: si limita a sfogarsi sui giornali».

Andrea, il suo nome viene sempre più spesso accostato a quello delle gran­ di squadre. Quest'estate, con ogni probabilità, sarà al Mondiale in Ger­ mania. Potrebbe essere arrivato il mo­ mento della consacrazione ad altissi­

mo livello.

uscito. Ai Mondiali in Germania, salvo sorprese, ci

<L'unico rimpianto i non aver finito 'Istituto per reometri. Una sciocchezza cui raglio rimediare»

sarà anche lui. Sia pure come quarto difensore

centrale dietro gente del calibro di Nesta, Canna­ varo e Materazzi. «Per la verità, non ho ancora nessuna certezza. In questo ultimo anno e mezzo, Lippi mi ha sem­ pre tenuto in considerazione, ora sta a me dare il massimo in questo finale di campionato per me­ ritarmi la sua chiamata».

Ammettendo che lei vada in Germania, si aspetta di giocare almeno un minuto?

«Certe cose fanno piacere, ovvio. In fon­

«Un minuto, una partita... certo sarebbe bellis­

do ho 25 anni e le ambizioni e le speran­

simo, ma non è importante. So bene che davanti

ze di ogni ragazzo della mia età. Non mi

a me ci sono tre giocatori uno più forte dell'altro.

spavento di sicuro. Ma nello stesso tempo

A me basterebbe esserci. Sarebbe già un grande

cerco sempre di restare con i piedi per ter­

promettente. Giocava nella primavera

onore. Come si dice, la maglia azzurra è il sogno

ra: in questo mestiere, si sa, le cose cam­

della Fiorentina, era fortissimo. Ma gli

di ogni calciatore. Partecipare a un Mondiale è un

biano velocemente, un giorno sei bravis­

mancava la testa per fare questo mestie­

sogno di bambino che si avvera».

simo, il giorno dopo un brocco. L'impor­

re. Gli piaceva troppo la bella vita. E ha

Cosa ricorda del suo debutto azzurro?

tante è stare tranquilli e lavorare duro,

dovuto smettere, è andato a lavorare con

«Una grande emozione, ovvio. Così come ero

perché solo il lavoro alla lunga paga».

mio padre».

emozionato il giorno della prima partita in serie

Lei è molto realista.

Se pensa al futuro, al dopo calcio, che

A, con il Chievo (il 31 agosto del 2003 a Brescia,

«So di essere un privilegiato e cerco di

cosa vede?

ndr). Ma è una sensazione che passa subito, non

non sprecare l'occasione che mi è stata

«Non ho ancora le idee chiare. Non so

puoi permettertela. C'è da pensare a giocare!».

offerta. Mio padre me lo dice spesso: sei

nemmeno se resterò in questo ambiente,

stato fortunato, vedi di meritarti la tua

magari da qui a quando smetterò mi sarò

L'aspetta un'estate bollente. Mondiale a parte, le voci di mercato la danno al Milan,

fortuna. Lui sa cosa vuol dire sacrificio e

stufato del pallone. Di sicuro, vorrei farmi

alla Juve, all'lnter...

lavoro duro, faceva i mercati, andava in

una famiglia, avere dei figli. Ma ora è

«In realtà, non c'è niente di concreto e comun­

giro dalle 5 del mattino alle 8 di sera. Mio

troppo presto anche per questo, ho solo

que non mi interessa. Sono, e mi sento, solo un

fratello, poi, lui sì che era un calciatore

25 anni».

K

giocatore del Palermo».

mTÌIIIIiiIJ 31


GIOVANNI GALLI

f

’M

PROTAGONISTI

GWlffiOlO

Niccolò continua a segnare L'ex portiere del Milan e della Nazionale è impegnato con la Fondazione dedicata al figlio, difensore di talento, morto tragicamente a 17 anni. «La disgrazia ha generato tanta sofferenza per noi, ma anche tanto bene per altri ragazzi» di Luca Tommasini

32

Afflili


r

Giovanni Galli impossibile

pensare

Giovanni Galli, classe

■■■ che abbia senso una vi­

1958, portiere, ha de­

ta di diciassette anni finita con­

buttato a 19 anni in Se­

tro un guard-rail in un pomerig­

rie A, con la maglia del­

gio di pioggia. Un senso però ce

la Fiorentina, il club in

l'hanno tante altre storie: quella

cui si è formato e in cui

di un ragazzo che si risveglia dal

ha giocato per 9 stagio­

coma, quella di un bambino che

ni. Nell'86, all'indomani

riceve le cure per guarire da una

del Mondiale messicano in cui difese la porta dell'Italia, fu uno dei pri­

grave malattia, quella di un disa­

bile che trova finalmente l'assi­

mi acquisti del Milan gestito da Silvio Berlu­

stenza di cui ha bisogno. Il 9 feb­

sconi. Con il club rossonero ha ottenuto i maggiori successi della carriera: lo scudetto

Flash

braio del 2001 il calcio ha perso una gran­ de speranza, qualche mese dopo centina­

ia di giovani l'hanno ritrovata: la tragica

scomparsa di Niccolò Galli, che a diciasset­

te anni era già più di una promessa per il

Niccolò in braccio al papà durante un incontro a San Pietro con Giovanni Paolo II e, sotto, capitano nelle giovanili della Fiorentina

dell'88, le Coppe Campioni dell'89 e del '90, l'intercontinentale dell'89. Napoli, Torino,

Parma e Lucchese (in Serie B) sono le ultime tappe della sua gloriosa carriera in cui conta

19 presenze in Nazionale e 496 in Serie A,

Bologna e per il calcio italiano, non ha ge­ nerato solo pianto e dolore, ma ha regala­

ta, un torneo, una serata in beneficenza.

12esimo assoluto (primatista il suo ex com­

to vita e speranza. Il papà, Giovanni Galli,

Finché un giorno al mare qualcuno ha co­

pagno nel Milan, Paolo Maldini, lanciato ver­

ha smesso solo in campo di essere un nu­

minciato a proporre: perché non facciamo

so quota 600).

mero uno: lui, la moglie, le altre due figlie

una fondazione in nome di Niccolò? L'en­

e gli amici di Niccolò hanno trovato la for­

tusiasmo dei ragazzi ci ha coinvolto. Oggi

za di andare oltre le lacrime, facendo na­

questa fondazione è diventata la miavita».

scere, dieci mesi dopo, la "Fondazione Nic­ dare un sostegno concreto a tanti ragazzi

Come ha trovato la forza di trasforma­ re una sofferenza così grande come la perdita di un figlio, in tanto bene per

che hanno subito gravi incidenti stradali o

il prossimo?

colò Galli", per aiutare chi ha bisogno, per

Niccolò Galli Difensore di grandi pro­ spettive, Niccolò Galli è

sportivi, per regalare una vita migliore alle

morto tragicamente la

persone portatrici di handicap, per dare

sera del 9 febbraio

una speranza a chi è malato. Da oltre quat­

2001, al rientro a casa,

tro anni è cominciata insomma un'altra

in motorino, da un alle­

storia, di solidarietà e di speranza.

namento col Bologna,

Caro Giovanni, ci spiega per prima co­ sa come è nata l'idea della fondazio­

allora allenato da Fran­

ne?

mesi prima, il 1° ottobre, aveva esordito in

cesco Guidolin. Pochi

«Gli amici di Niccolò volevano a tutti i co­

Serie A. Nazionale Under 18, aveva comincia­

sti fare qualcosa per avere il modo di ricor­

to la carriera nel settore giovanile del Torino,

darlo. Proposero di organizzare una parti-

all'epoca in cui il padre Giovanni vestiva la maglia granata (1993). Dopo un'esperienza a

Parma, approda a Firenze, la città dove Nicco­

lò era nato il 22 maggio dell'83. Gioca 4 anni

:Solo l'amore he c'è tra me, mia noglie e i miei figli 1 ha permesso di ealizzare una cosa iosì importante»

in viola e viene notato e tesserato dall'Arsenal (uno dei primi talenti soffiati dagli inglesi

al calcio italiano, come Gattuso e Marasca e oggi Lupoli e Giuseppe Rossi) con cui vince il

campionato e la coppa d'Inghilterra Under 18. Rientra in Italia, in prestito al Bologna,

frequenta il quarto anno del Liceo Scientifico, s'impone per doti tecniche ed atletiche, fino a

quella scivolata fatale e maledetta che lo ha strappato al calcio e alla vita.

<vTl!ìWS

33


l'amore la concretezza».

Quanto impegno richiede la fonda­ zione?

LLa cosa più Importante per lo

«Tantissimo, lo e mia moglie ci diamo molto da fare. Il nucleo è composto da

nove persone, tutti volontari. Non passa giorno in cui non ci sia qualcosa da fare:

ci sono sempre più obiettivi da raggiun­ gere, persone da aiutare, eventi da orga­

nizzare, oltre a tutta l'attività di promo­ zione. Sono spesso in giro per l'Italia per

promuovere le iniziative della fondazio­

sport è la formazione deiruomo. Del Piero è un simbolo positivo del nostro calcio»

ne. Ma devo dire che riceviamo anche tante donazioni spontanee che ci per­

mettono di fare davvero dei piccoli mira­

darietà ».

coli».

Ricevete qualche sostegno anche dal mondo del calcio?

Qual è il primo che le viene in men­ te? «Vi racconto la storia di Marco, un ra­

gazzo investito da un'auto pirata. I suoi

luto alla fondazione, ma anche attraver­

Trionfo

genitori vennero da noi, aveva bisogno di

so offerte spontanee da parte di alcune

Giovanni Galli alza la Coppa Campioni vinta col Milan nel 1990, contro il Ben fica

assistenza, non si muoveva, non parlava

Società, e da parte di molti calciatori. Mi

«E' stato tutto naturale, non mi sono sfor­

nemmeno. Riuscimmo a mandarlo in Au­

piace vederli fare beneficenza per aiutare

stria, nell'unico centro europeo attrezza­

davvero chi ha bisogno e non per sban­

to per le cure riabilitative che aveva biso­

dierare la propria solidarietà».

gno. Dopo quattro anni trascorsi pratica-

Allora il calcio non è poi così malato come sembra...

zato. Probabilmente ho reagito in questo

mente da vegetale, la svolta: un bel gior­

modo grazie a due fattori: la famiglia e la

no mi ha chiamato per telefono, mi ha

«Lo penso davvero. Il pallone prima o poi

fede. Se non ci fosse stato grande amore

detto "Ciao Giovanni! ". Mi sono emozio­

può anche scoppiare, ma la cosa più im­

tra me, mia moglie e i miei figli, sarebbe

nato, non riuscivo a crederci: gli abbiamo

portante per lo sport è la formazione del­

stato molto difficile realizzare qualcosa di

ridato la parola, lo abbiamo rimesso in

l'uomo. E credo che la maggior parte dei

così importante. La fede ti dà la speranza,

piedi! Ora si sta riprendendo molto bene,

calciatori di oggi siano innanzitutto uomi­

come tanti altri ragazzi che stiamo aiutan­

ni».

do. Sì, la morte di Niccolò ha generato

Un esempio?

nome di Niccolò

tanta sofferenza per noi, ma anche tanto

«Del Piero: non fa mai una polemica, è

bene per altri ragazzi. Dal dolore più atro­

un'icona, un simbolo positivo del nostro

ce sono nate storie d'amore e di solidarie­

calcio».

"Nel nome di Niccolò" è

tà incredibili e contagiose».

uscito all'inizio dell'anno

Ma come fate ad aiutare così tante persone con una struttura così agile? Qual è il segreto?

Purtroppo però esiste anche l'altra faccia del pallone: il doping, le parti­ te truccate, le società che non paga­ no le tasse...

ed è il volume che raccon­

ta la vita e la carriera di

34

«Certo, non solo attraverso l'organizza­ zione di tornei, il cui incasso viene devo­

Giovanni Galli, ma soprat­

«La trasparenza e la disponibilità. Non

«Sì, ma tutto ruota attorno a quello che

tutto la storia di suo figlio Niccolò. Edito dalle

facciamo mai una manifestazione per la

dicevo prima: bisogna imparare ad esse­

Edizioni San Paolo e scritto da Renzo Agasso, il

fondazione. È la fondazione che fa una

re uomini, avere il rispetto per gli altri e

libro raccoglie anche la prefazione di Paolo

manifestazione per qualcuno. Alla gente

soprattutto la consapevolezza che la vita

Maldini e un'intervista a Carlo Ancelotti, com­

si deve chiedere un'offerta per raggiun­

conta più del pallone».

pagni di squadra di Giovanni nel Milan di Arri­

gere un obiettivo concreto, non si può

go Sacchi. I proventi raccolti con la vendita del

chiedere dei soldi e basta. Noi ad esem­

Giovanni, ci dica solo un'ultima cosa: quanto tempo durerà ancora la fon­ dazione?

libro serviranno a sostenere la Fondazione Nic­

pio abbiamo raccontato alle persone la

colò Galli. Per aiutare la Fondazione (www.nic-

storia di Marco, abbiamo spiegato che

«Spero per sempre. Le mie figlie e i ragaz­

coclub.com) si possono effettuare versamenti

cosa la fondazione potesse fare per aiu­

zi che ne fanno parte hanno molto entu­

sul C/C 100500/84 (ABI 6300/8 CAB 02803/5)

tarlo e abbiamo chiesto un sostegno per

siasmo. lo andrò avanti finché avrò le for­

oppure sul C/C Postale n° 34283689 intestato

lui e basta. E così funziona per tutti i no­

ze, perché una cosa è certa: per me oggi

"FONDAZIONE NICCOLO1 GALLI" ONLUS - via

stri obiettivi. La gente in questo modo

la cosa più difficile sarebbe stare senza la

Dino Compagni 38 - 50126 Firenze

può vedere realizzati i propri gesti di soli-

fondazione».

^TTifWìl


La Cisco Roma

vola in Germania RISULTATI Finale 3-4 posto VIRTUS BORGO VENEZIA

0

{Vicentini) LOMBARDIA 1

1

{Fiora spa)

Marcatore: Guglielmetti Finale 1-2 posto BERGAMO CENATE

Coverciano ha ospitato la finale italiana del prestigioso Volkswagen Junior World Master 2006: dal 10 al 14 maggio appuntamento a Wolfsburg per la finale internazionale di Erika Marani

0

(Monaldi Motori) CISCO CALCIO ROMA

1

(Italwagen)

PROTAGONISTI

Marcatore: Pandolfi Tra parentesi i Concessionari Volkswagen abbinati alle squadre

Il tecnico dei vincitori

«Un'esperienza formativa» La grande soddisfazione della Cisco Ro­ ma è stata espressa da Mirko Manfré, al­ lenatore della squadra vincente: «La ma­ nifestazione ha avuto successo sia sul piano emotivo sia su quello tecnico, per­ ché ha dato un'espressione significativa al calcio giovanile, facendo vivere un so­ gno a tanti ragazzi fortunati, che hanno potuto giocare sui campi di allenamento della Nazionale. La vittoria di questa fi­ nale e la conseguente fortuna di andare in Germania a rappresentare l'Italia sono motivi d'orgoglio e di grande soddisfa­ zione. Ci impegneremo al massimo, cer­ cando di essere all'altezza della situazio­ ne. Il livello di gioco si è rivelato buono anche se i ridotti tempi di gioco, 15 mi­ nuti a frazione, e la partite in successione non sempre hanno permesso ai ragazzi di esprimersi al meglio. La Cisco come scuola calcio é una delle società più im­ portanti a Roma, con circa 500 bambini dai 6 ai 12 anni. È una realtà fortunata, abbiamo tutte le attrezzature, spazi e tecnici idonei per un lavoro buono e di prospettiva».

spettando il giorno in cui forse sa­

A

gamo, Firenze, Milano, Reggio Emilia,

ranno azzurri, i giovani orange

Rimini, Roma, Torino e Verona), dove

della Cisco Calcio Roma hanno

con il supporto di 38 Concessionari del­

la Rete Volkswagen promotori del tor­ vinto sui campi di Coverciano, il presti ­ neo a livello locale, il Centro Sportivo gioso Volkswagen Junior World Master Italiano ha saputo animare elettrizzanti 2006, torneo Under 13 di calcio a 11. Fi­

nale equilibrata tra Cisco Roma e Cena­

giornate di sport, prima dell'epilogo fi­

te Bergamo fino al gol dell'1-0 decisivo,

nale che ha visto protagoniste le 8 vin­

siglato dal promettente Leonardo Pan­

citrici dei rispettivi concentramenti.

dolfi: ai ragazzi romani, la coppa dei vin­

Ce l'hanno messa tutta il Santos di To­

citori e il biglietto aereo per partecipare

rino, l'Asd Romagna Centro Cesena,

dal 10 al 14 maggio alla finale interna­

lo Sporting Arno Firenze, la Cenate

zionale del trofeo, a Wolfsburg, in Ger­

Bergamo, la C.C. Turris Bologna, la Vir-

mania, dove saranno concentrate le mi­

tus Borgo Venezia di Verona e la Lom­

gliori squadre del mondo, sulla base dei

bardia 1 di Milano, ma alla fine il mega­

30 mila ragazzi partecipanti.

biglietto aereo con su scritto “vi aspet­

Le eliminatorie della fase italiana della

tiamo per la finale" se lo sono guada­

manifestazione si sono svolte durante il

gnati i giovanissimi capitolini. Destina­

mese di marzo, in 8 differenti città (Ber­

zione: Wolfsburg.

K ^TíiO 35


H?q

GIULIO E NICOLA CIOTTI

I Gemelli d'Italia vogliono la storia Trentanni, romagnoli, campioni di salto in alto: sono uno spot per l'atletica azzurra e una doppia speranza per gli Europei di Goteborg. «Un primato o una medaglia: l'importante è lasciare un segno indelebile prima di smettere» PROTAGONISTI

di Riccardo Signori

provano a fine gara, soprattutto se le co­ se sono andate male. Stessa pedana, stes­ sa asticella, un cenno e via. Sono arrivati

fino a 2,11. Ma solo perché quello resta

un hobby. Hanno fatto camera alterna,

complici alcuni problemi fisici: è partito forte Giulio, poi è andato in sorpasso Ni­

cola che l'anno scorso, ai mondiali di Hel­ sinki, ha anche sfiorato una medaglia, fi­ nendo poi quinto. Ora sono di nuovo pronti: a mettere le ali.

Essere gemelli: cosa significa nel­ l'atletica? Nicola: «La voglia di lavorare e sacrificar­ ci. Oppure essere simili nelle qualità: velo­ cità ed esplosività. È che ti insegue e ti fa dire: se ce l'ha fatta lui, ce la faccio an­

ch'io».

I

36

Giulio: «Nello sport ci ha portato dove siamo, da soli forse non ce l'avremmo fat­

■ i chiamano i gemelli volanti. Non

per dirsi: non ti lascio solo nemmeno las­

ta. È la molla grazie alla quale uno spinge

sono proprio uguali, le famose

sù. Nicola e Giulio Ciotti sono i gemelli del

l'altro anche nei momenti difficili».

due gocce d'acqua, ma fanno spot di suc­

salto in alto che il mondo guarda con cu­

cesso. Uno somiglia più alla mamma, l'al­

riosità. Se la nostra atletica sapesse meglio

tro al papà. Non hanno vinto tanto, ma

gestire il marketing ne avrebbe fatto un

E nella vita? Nicola: «Vuol dire tante piccole cose fat­

contano di lasciare un segno nell'atletica

marchio di rappresentatività. Nei meeting

te insieme. Significa tirarsi a vicenda an­

azzurra. Sono nati a Rimini trentanni fa,

esteri i due Ciotti piacciono, fanno imma­

che nella vita».

hanno fatto di Riccione il paradiso della lo­

gine, sono appunto una curiosità. E quan­

Giulio: «Alle future mamme dico sempre:

ro esistenza, sorvolano asticelle, talvolta

do gli organizzatori chiedono loro il salto

vi auguro due gemelli, penso sia una del­

anche in coppia, perché volare è bello e

in coppia, specialità quasi unica, loro ci

le cose più belle per i figli».


icola: «Lui è più ictodico, io un dalla po melli? In alto, spinti Nicola: «Lui è più metodico, più serio, lo irfallone». Giulio: le più mila farfallone, istintivamente diaffronto essere

C'è qualcosa in cui vi sentite meno ge­

S

difficoltà. Se un giorno non mi alleno, pa­

entelli»

zienza. Non mi prende il panico. Lui si pre­

occupa». Giulio: «Vero, lui scherza di più. lo affron­ to tutto con maggior serietà. Questa è la

cosa che ci divide sia in gara sia in allena­ mento. In realtà io sono il vero viceallena­

tore».

Poi c'è la gara: quando vinci e batti

tuo fratello? Nicola: «No, mio fratello non è mai il mio avversario, tranne nel campionto italiano.

Nel resto vinciamo in due, se andiamo be­ ne. Certo, se io salto m 2,30 e lui m 2,25 la festa riesce a metà».

Giulio: «Quando nel 2005, ai campiona­ ti italiani, siamo arrivati lui primo e io se­ condo, ho guardato Nicola e gli ho detto: abbiamo vinto. Insomma la rivalità è limi­

tata. Alla fine prevale il tifo dell'uno per l'altro».

Invece nel salto in coppia realizzate qualcosa di unico: conta essere gemel­ li? Nicola: «Il salto in coppia piace tanto a mio fratello. Meno a me, soprattutto per­

ché quello che rischia sono io che salto dalla parte interna. Partiamo a due metri di distanza uno dall'altro, e quando atter­

riamo rischio di volare fuori dal tappeto e di vedermi cadere lui addosso.

Però il

I ricordi di papà Pierpaolo

«Due colossi già nella culla»

pubblico si diverte, agli organizzatori pia­

primmo che erano gemelli, solo all'ottavo

mese di gravidanza. Allora gli accertamenti non erano così rapidi come oggi. Crescerne

due, anziché uno alla volta, non è facile

ce e ce lo chiedono. L'ultima volta ci ab­

Fa due conti. Ricorda: «Erano due colossi,

per nessuno». I racconti di papà Pierpaolo sono molto af­

biamo provato due anni fa».

sette chili in due, 3 chili e 600 uno, 3 chili

fettuosi («sono sensibili, educati, si voglio­

Giulio: «Certo, essere gemelli caratteriz-

e 400 l'altro. Pensi a mia moglie Isabella

no

bene. Non dovrei dirlo io, ma sono due

che se li portava in grembo: fu un parto ce­

figli eccezionali»), legati a piccole e grandi

sareo e uscì prima Nicola». Papà Ciotti di

cose, al momento in cui li indirizzò all'atle­

nome fa Pierpaolo, l'uomo che ha indirizza­

tica. «Erano due ragazzi irrequieti. Pensai

to i due gioielli di casa al salto in alto. Un

di metterli un po’ in acqua e puntai sul

gigante da un metro e 91 al quale i figli

nuoto. Ma ben presto l’insegnante di edu­

rimproverano solo una cosa: «Se ci dava

cazione fisica mi mandò a chiamare e mi

qualche centimetro della sua altezza tutto

disse: due così non li ho mai visti, possono

sarebbe stato più facile». Non è che Nicola

far tutto.E cominciarono con l’atletica». C'è

e Giulio siano due nanetti, Nicola è alto

un solo cruccio per il cuore di genitore:

m.1,86, Giulio un centimetro in più, ma

«Due ragazzi nella stessa disciplina signifi­

nella specialità i centimetri contano parec­

ca che quando uno vince, l'altro perde.

chio, non solo quelli dell'asticella. «Sco­

L'esultanza non è mai completa».

SÈTliO 37


Nicola: «Adoro a telecamera, uile anche in nlenamento». Giulio: <Ahhiamo il garage lieno di fumetti»

nella stessa società».

Giulio: «Quando andai nelle Fiamme Azzurre ero il primo in Italia, presi la palla al balzo. Nico­

È vero che siete bravi an­ che nel beach volley? Nicola: «Rispondo che il più

la è andato nei Carabinieri. Per

bravo in famiglia è mio fra­

quanto mi riguarda, si stava me­

tello. lo gioco per fargli

glio quando si stava peggio. E

compagnia. Invece lo umilio

sull'idea di essere due gemelli si

a basket».

potrebbe giocare di più a livello

Giulio: «Ho un sogno nel

di sponsor e immagine. Ma nel­

cassetto: andare a Londra

l'atletica non c'è questa mentali­

nel 2012 per giocare le

tà».

Olimpiadi di beach volley. Avremo 36 anni, non sare­

za molto. Ci disse di provarlo Beppe Brez­ za, il nostro tecnico della polisportiva Ric­

Una qualità di suo fratello? Nicola: «Tante, ma soprattutto

cione. Lo tentiamo quando facciamo schi­

serietà e voglia di lavorare».

fo in gara, tanto per salvare la faccia. Fa­

Giulio: «Tantissime, ma è so­

cile dire che lui ha paura, ma il problema

prattutto gioioso».

è tutto mio che devo controllare la situa­

mo poi così vecchi...».

Se uno dice fumetti e tecno­ logia? Nicola: «Sono le altre nostre passioni. I fumetti li leggevamo

sempre nella linea di salvezza per entram­

Un difetto? Nicola: «Un po' superbo. Ma non lo fa

bi. Tecnicamente aiuta a migliorare la ver­

con cattiveria. Dice a se stesso alcune co­

lenavamo. Da quando non siamo più pen­

ticalità».

se ad alta voce, quasi per autoconvincer-

dolari siamo passati ai libri. La tecnologia

si. Però se uno lo sta ascoltando, dà fasti­

è la mia passione. La telecamera ci è sem­

dio. Quando esagera glielo dico, anche se

pre stata utile nel passato: magari ci alle­

zione per non saltargli addosso. Stare

soprattutto quando eravamo pendolari

sul treno tra Bologna e Modena dove ci al­

Vivete abbastanza in simbiosi, vi sie­ te divisi solo nelle società d'appartenenza... Nicola: «Nel 1996, con Giulio, siamo an­ dati ad abitare a Bologna ed è stata

lo un po' più serio. È bravissimo a interpre-

Dog, Nicola di John Doe. Li compriamo da

un'esperienza bellissima. Poi quando sia-

tare le cose con la giusta leggerezza, ma

quando avevamo 14 anni.Sono i fumetti

di famiglia, a casa ne abbiamo il garage

la sua superbia è il mio stimolo».

navamo da soli ed era l'unico modo per ri­

Giulio: «Essere gioioso. La qualità diven­

vederci e correggere gli errori».

ta difetto perché ogni tanto vorrei veder­

Giulio: «lo sono appassionato di Dylan

mo stati scelti da società diverse, abbiamo

c'è il momento in cui si deve

tagliato il cordone ombelicale. Fra l'altro in

impegnare di più. lo,

pieno.La tecnologia è la passione di mio

quel periodo ero infortunato. La cosa ci ha

per esempio, in alle­

fratello. Lui compra, io scrocco. Nicola non

reso un po' più rivali rispetto al passato,

namento sono più

perché fino allora eravamo sempre stati

tosto».

S §

Nome: Nicola Ciotti Nato a: Rimini

"2

II: 5 ottobre 1976 Altezza: 186 cm Peso: 78 kg Specialità: Salto in alto Società: Carabinieri Bologna Allenatori: Angelo Zamperin, Fabrizio Borellini Primati personali: 2,31 indoor (2006), 2,30

et»

(2003)

Migliori risultati: 5° Mondiali 2005, 2° Coppa Europa 2005, 13° Olimpiade 2004, 1° Mondiali Militari 2002, 4 titoli italiani (2002Ì, 2OO5Ì,

2006i, 2005).

Altri sport praticati: Beach Volley, Basket Hobby: collezione di fumetti (John Doe), nuove tecnologie.

Sito Internet: www.nicolaciotti.it

38 <ÏETÎ[WI

sa resistere. Però è vero che la sua pas­

sione ci è servita per rivedere i nostri

Passioni / due gemelli sono grandi lettori di fumetti. Dylan Dog, in alto, è il preferito di Giulio. Nicola, in azione nella prima pagina del servizio, ama invece John Doe. Nell'altra pagina, l'azzurra di beach volley Daniela Gattelli


iulio: «Sogno iondra 2012, ma b! beach volley», ncola: «È bravo, na io lo umilio ibasket»

allenamenti ed avere consapevolezza di

gina in più. Sono contento, pensando da

progressi o errori».

dove ero partito. Ho raggiunto i 2,30 per

Obiettivi per il futuro? Nicola: «A Goteborg vorrei entrare nella

primo, pur sentendomi l'omino di cristal­

finale a 8. Poi lasciare un segno nell'atle­

lo. Ho rischiato di vincere un Mondiale, ho

tica. Penso al record italiano. Ho iniziato

Come va con le ragazze? Non vi scam­ biavano l'uno per l'altro? Nicola: «Col tempo ci siamo regolati pa­

fatto Un'Olimpiade, tre campionati del

l'atletica per gioco, ora vorrei finire la­

mondo. Ho ancora qualche sassolino da

sciando qualcosa: un primato o una me­

recchio. Scambi di fidanzate? Una leggen­

togliermi, a cominciare da quest'anno:

daglia. Quando sono salito a 2,30 indoor,

da metropolitana. Anche se qualche

è arrivato subito Talotti e non mi ha lascia­

sciocchezza c'è stata...».

agli Europei di Goteborg». Giulio: «Somme facili da tirare: fino ai 26

Giulio: «Le dicerie hanno poca importan­

anni ero il primo in Italia. Poi c'è stato un

Giulio- «Gli obiettivi li devi tenere per te.

za. Le nostre ragazze si somigliano, ci dan­

triennio, tra il 2002 e il 2005, molto diffi­

Sai bene cosa vuoi, ma è meglio non dir­

no stabilità. Ormai siamo in un mondo

cile: avevo tante attese e tutto è finito ma­

lo. Certo, quando fai 2,31 cominci a pen­

adulto».

le. Mi sono sentito al palo. Ma questo in­

sare al record italiano. Però è vero che il

saltando m 2,31, ho ritrovato il

salto in alto, oggi comincia dai 2,30 in su.

Ve la sentite di fare un primo bilancio della vostra carriera? Nicola: «Ho già cominciato a scrivere le

Ciotti del 2002. Anzi forse più bravo. Per

Quando salti 2,30 non hai passato il mu­

memorie. Ma spero di scrivere qualche pa­

no».

verno,

2

§ 3 tj

u

to nemmeno gustare il record».

questo devo ringraziare Livio Sgarbi, il mio

ro, sei solo alla partenza. Mio fratello ha

preparatore mentale che mi ha teso la ma­

saltato sette volte 2,30. Ma arrivare sem­ pre lì non basta». K

Nome: Giulio Ciotti Nato a: Rimini II: 5 ottobre 1976 Altezza: 187 cm Peso: 78 kg Specialità: Salto in alto Società: Fiamme Azzurre, Allenatori: Angelo Zamperin, Fabrizio fio­ rellini

Primati personali: 2,31 indoor (2006), 2,29 (2005)

Migliori risultati: 4 titoli italiani (1999, 2001,2001, 2002), 7° Mondiali indoor

2006

Altri sport praticati: Beach Volley, Basket Hobby: collezione di fumetti (Dylan Dog)

^TÌfilTìl 39


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ATLETICA

Sotomayor inimitabile ma il mondo non vola più Secondo Dal Forno, ex primatista italiano e tecnico di Alessandro Talotti, la ragione dell'involuzione è semplice: «C'è più allineamento alle regole dell'antidoping»

Javier Sotomayor

indoor con 2,32), ex primatista nazionale

tezza, fisico, tenacia, sottostava alle re­

P

Javier Sotomayor, una delle meraviglie

(2,22 l'ultimo record) negli Anni '70, un

dell'atletica cubana, eppoi un mondo che

personaggio che ha illustrato la specialità,

gole. E come tanti aveva una motivazio­ ne che lo spingeva» .Venendo, invece, ad

sta a guardare? Il record mondiale del sal­

propone la soluzione che chiunque avreb­

un discorso di natura più tecnica, Dal For­

to in alto è fermo al suo 2,45 realizzato nel

be sulle labbra. «Non vi chiedete mai per­

no spiega la miscela del successo: «Prima

erché mai lassù, fra gli inarrivabili, c'è

ché oggi non si ottengono più i risultati di

di parlare del fattore tecnico, dobbiamo

svedese Sjoberg, il tedesco Thranhardt, il

qualche tempo fa? C'è più allineamento

parlare della preparazione fisica e men­

kazako Paklin e una schiera di gente fer­

alla regole di doping e antidoping. L'ulti­

tale. Molte volte il fattore tecnico è lega­

ma a 2,40. Negli ultimi dieci anni solo un

ma Olimpiade è stata vinta dallo svedese

to alla bontà della preparazione. E da

paio di atleti, fra cui il nano svedese Holm,

Holm con 2,36. Il record italiano indoor di

noi, in Italia, siamo indietro rispetto ad

si sono arrampicati fino ai 2,40. D'accor­

Talotti vale m 2,32. Sono tutti più vicini.

altri Paesi dove la preparazione fisica oc­

do Sotomayor è stato un extraterrestre,

Quindi distinguerei record e misure, chia­

cupa il primo posto. In più, nell'atletica,

un molleggiato capace di andare venti

mandoli: prò doping o prò naturale. Soto­

lavoriamo sugli scarti di altri sport». Ma

volte oltre i 2,40, ma gli altri?

mayor fa discorso a parte, era un talento

chi è oggi il miglior saltatore al mondo?

Enzo dal Forno, uomo vedo Friul, tecnico

naturale: è stato la più grande espressio­

«Direi il russo Rybakov. Ma, in genere, i

ne di un saltatore in alto. Aveva tutto: al­

saltatori europei».

1993. Dietro a "Soto", poche facce, lo

di Alessandro Talotti (il recordman italiano

Italiani lontani

110 uomini più bravi di sempre.

ANNO

CITTÀ

DATA

ALTEZZA

ATLETA

2,45

Sotomayor (Cub)

Salamanca

27-07-1993

2,33

Marcello Benvenuti

1989

2,42

Sjoeberg (Sve)

Stoccolma

30-06-1987

2,32

2,42*

Thraenhardt (Ger)

Berlino

26-02-1988

2,32i

Luca Toso Alessandro Talotti

2005

2,41

Kobe

4-09-1985

2,31

Andrea Bettinelli

2003

2,40

Paklin (Kaz) Povarnitsyn (Ucr)

Donetsk

11-08-1985

2,31i

Nicola Ciotti

2006

2,40

Matei (Rom)

Bratislava

20-06-1990

2,31i

2006

2,30

Giulio Ciotti Massimo Di Giorgio

ALTEZZA

1988

1981

2,40

Austin (Usa)

Zurigo

7-08-1991

2,40*

Conway (Usa)

Siviglia

10-03-1991

2,30

Roberto Ferrari

1993

2,40

Voronin (Rus)

Londra

5-08-2000

2,28

1980

Madrid

6-03-2005

2,28

Paolo Borghi Fabrizio fiorellini

2,40*

Holm (Sve)

1988

Simeoni inawicinabile

...e quelli degli ultimi 2 anni

ATLETA

ANNO

ATLETA

CITTÀ

DATA

ALTEZZA

ALTEZZA

2,40*

Holm (Sve)

Madrid

6-03-2005

2,01

Sara Simeoni

1978

2,38*

Rybakov(Rus)

Stoccolma

15-02-2005

1,99

Antonella Bevilacqua

2,38

Freitag (Saf) Sokolovskiy (Ucr)

Outdshoorn

5-03-2005

1,98

Antonietta Di Martino

1996 hAG i zuUl

Roma

8-07-2005

1,95

Francesca Bramante

1995

Baba (Rce)

Arnstadt

5-02-2005

1,92

Sandra Dini

1981

Ukhov (Rus)

Arnstadt

4-02-2006

1,92

Daniela Galeotti

1999

2,36

Bieniek (Pol)

Biala Podlaska

28-05-2005

1,91

Donatella Bulfoni

1981

2,36*'

Tereshin (Rus)

Mosca

17-02-2006

1,91

Stefania Cadamuro

2000

2,35

Moya (Cub)

Monaco

10-09-2005

1,90

Barbara Fiammengo

1983

Silnov (Rus)

Arnstadt

4-02-2006

1,90

Roberta Bugarini

1993

238 2,37*' 2,37*"

2,35**

Sara Simeoni

Indoor - Statistiche aggiornate al 3I marzo 2006

Alessandro Talotti


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Continuano gli appuntamenti con i Gran Premi Nazionali

Trentino e Veneto dominano la campestre Quasi 900 atleti hanno partecipato alle gare di Castelnovo ne' Monti, nell'Appennino reggiano. Grandi risultati per i Comitati del Triveneto. Gli "Staffettoni" ai quintetti di Liguria, Lombardia e ancora Trentino

PROTAGONISTI

di Felice Alborghetti


D 01-02 aprile 2006

roprio negli stessi giorni (1 e 2 aprle) in

cui in Giappone gli etiopi Ti-

runesh Dibaba, oro tra le donne, e Kenenisa Bekele,

primo tra gli uomini, vince­ vano i Mondiali di cross, a Castelnovo ne' Monti, nel

cuore dell'Appennino reg­

GRAN PREMIO NAZIONALE DI

CORSA CAMPESTRE

giano, 880 atleti del CSI di­ sputavano il 9° Gran Premio Nazionale di

se. Infine tre medaglie udinesi, con 2 ori

corsa campestre. Accanto al cuore e ai

e un argento, e una ligure, conquistata

muscoli dei protagonisti, dai 9 agli 80 an­

ni, l'anima della tre giorni reggiana è sta­

dal Comitato di Albenga. La centralissima Piazza Gramsci del paese

ta la società di casa, l'Atletica Castelnovo

reggiano ha ospitato, dopo la Messa do­

ne' Monti, capace di quell'accoglienza ti­

menicale, il classico Staffettone delle Re­

picamente emiliana, e vero motore del­

gioni, in cui sono scese in pista 100 staf­

l'ottima organizzazione dell'evento, pa­

fette suddivise per regione e per catego­

trocinato dalla Provincia di Reggio Emilia,

rie: cinque frazionisti a gara a darsi il cam­

dalla Comunità Montana e dal Comune

bio lungo tutto l’arco della mattinata.

di Castelnovo ne' Monti. Protagonista an­

Le staffette più veloci sono risultate quel­

che il fair play, auspicato a inizio gare nel­

le della Liguria nella categoria Giovanile

le parole di Roberto Marchetti, responsa­

maschile e quella della Lombardia (quin­

bile della comunicazione di AAMS (Am­

tetto lodigiano-bergamasco) in quella As­

ministrazione Monopoli di Stato), che da

soluta uomini. In entrambe le categorie

un anno lega al CSI la sua campagna per

femminili trionfi, ancora una volta, per il

il gioco pulito ed il rispetto delle regole. Molto bella e significativa la cerimonia

Trentino. La tre giorni emiliana ha vissuto intensi

d'apertura, in cui hanno sfilato le 12 ban­

momenti associativi, quali la Festa delle

diere delle regioni in campo ed i rappre­

Regioni al sabato sera, in cui si sono svol­

sentanti delle 126 società sportive e dei

te le premiazioni delle migliori società, la

37 Comitati del CSI presenti.

Messa domenicale celebrata dal consu­

Al Centro di atletica "Lorenzo Fornacia-

lente ecclesiastico nazionale, don Claudio

ri", come in ogni grande evento che me­

Paganini, e infine, dopo le premiazioni fi­

riti rispetto, sono stati effettuati anche i

nali, il minuto di silenzio, vissuto da tutti

controlli antidoping, per i quali sono sta­

con grande partecipazione e commozio­

ti sorteggiati alcuni atleti tra i seniores

ne, in ricordo del piccolo Tommaso Ono-

maschili e le veterane donne.

fri, il bimbo rapito e ritrovato morto nel Reggiano, proprio la sera del 1 ° aprile. K

Un terzo delle medaglie assegnate nelle

gare individuali sono finite in Trentino (peraltro anche il secondo più numeroso con 118 atleti, dopo Vicenza 124). Sul

podio sono saliti 17 atleti del Comitato di Trento, capaci di conquistare 8 ori, 4 argenti e 5 bronzi. Sono andati invece al

Veneto tre ori e 14 medaglie, sparse tra Vicenza (4), Verona (6), Treviso (2), Bel­

luno e Feltre. Tredici, di cui 4 ori, le medaglie lombar­ de, conquistate dagli atleti di Lodi (6) Lecco (4), Sondrio (2) e Como. Il bottino

dell’Emilia Romagna è di 6 podi, quattro reggiani, uno parmense e uno bologne­

TRITÌI 45


CAMPESTRE

La parola ai protagonisti cipo. Una gara bella, diver­ tente e anche dura, un'espe­

rienza da non perdere e ripe­ tere in futuro»

Manfred Premstaller (U.S. 5 Stelle Serenano) Cat. Amatori A M: «Una gara fantastica, combattutissima. Ho vinto in volata. Voglio fa­ re i complimenti a tutto il

Irene Baldassari (G.S.Trilacum Vigolo Baselga) cat. Ragazze: «Sono molto

ville) cat. Cadette: «È la

movimento CSI per l'impe­

terza volta che partecipo, la

gno. Un bravo anche a mio

gara è stata bellissima e il ri­

figlio, che ha vinto l'argen­

contenta, un'esperienza bella

sultato ancora meglio, sono

to!».

e un risultato inaspettato. Mi

arrivata prima e non lo pen­

sono preparata a lungo ma

savo, sono contenta».

Elia De Battisti (Risorgi­ ve) cat. Cadetti: «Un trac­

non immaginavo di arrivare

ciato molto bello, certo fati­

prima».

coso ma divertente».

Giacomo Sartori (C.S.I. Lumignano) cat. Esor­ dienti (in alto la partenza):

Enea Riva (G.P. Talamona) cat. Amatori A M

«Sono contento del mio ter­

e bello, bella anche la mani­

zo posto, percorso un po' dif­

festazione, faccio i miei com­

«Percorso molto impegnativo

ficile ma ben fatto. Sono pie­

plimenti al CSI per l'impegno

Davide Nicotra-Pol. Arce­ te A.D.-(Reggio Emilia) cat. Cadetti: «Gara un po'

e gli ottimi risultati. Questa è

Luca Mazzola (Crus Pedersano Ottica Guerra) cat. Ragazzi: «È stata dura,

faticosa, soprattutto a causa

sfatto».

del terreno sconnesso in al­

non pensavo di farcela ed ar­

per il resto discreto. Questa è

Dario Penna (C.C.S.S. Pe­ trarca Catania) cat. Juniores M:

namente soddisfatto e diver­

tito, un'esperienza sicura­ mente da rifare».

cuni punti della prima parte,

la mia prima finale naziona­

le, sono pienamente soddi­

rivare primo, è stata una sor­

la quarta volta che gareggio

«Un ragazzo dall'accento del

presa fantastica. La prima

ad una gara di atletica, è la

nord mi ha spronato ad arri­

parte del percorso è stata

mia prima finale nazionale».

vare nonostante mi fossi in­

impegnativa, ho rischiato più

fortunato; mi sono ripreso e,

ma poi ho preso il via e direi

Stefan Premstaller (U.S. 5 Stelle Serenano) cat. Esordienti (nella foto): «Vi­

che non potevo aspettarmi di

sto il secondo posto, non

staccarlo e ho preferito ta­

meglio».

posso che essere soddisfatto.

gliare il traguardo con lui».

Chiara Renso (Poi. Due-

È la seconda volta che parte­

volte di restare imbottigliato,

a pochi passi dal traguardo, non me la sono sentita di

Erika Marani

Annullo speciale delle Poste Per celebrare il 9° Gran Premio Nazionale di corsa campestre, la filiale di Reggio Emilia di Poste Italiane, ha realizzato un annullo speciale, con il bollo figurato della Pietra di Bismantova assieme a una cartolina ricordo. «Si tratta di un annullo speciale, che viene concesso per celebrare un evento sportivo o culturale degno d'importanza», ha spiegato Barbara Melegani, referente filatelica della filiale reggiana. La cartolina celebrativa è stata distribuita nel corso del week-end a tutti i partecipanti alle gare.

46

JTkTÌM!

Polisportiva Dueville: in tanti e tutti bravi Grande soddisfazione per la Polisportiva Dueville di Vicenza (37 atleti in gara ne hanno fatto la società più rappresentata a Castelnovo ne' Monti), che è tornata a casa con 3 coppe, tra cui il primo posto nella combinata Giovanile, e numerosi

i ।

! |

piazzamenti di prestigio, tra cui brillano l'oro di Chiara Renso (quinta ai campio­ nati italiani Fidai di categoria) nelle ca­ dette, il quinto posto nei seniores di I Claudio Bagnara, i sesti di Gloria Tessaro sempre nelle cadette e di Anna Costa tra le júniores. Quarta nello Staffettone gio- i vanile donne, anche nella gara domeni­ cale la Dueville è andata vicino al podio. Alla guida del gruppo vicentino c'era Gianni Faccin, insegnante di educazione fisica, che da 20 anni segue le maglie gialle dell'atletica Dueville, società iscritta al CSI dal 1973. «La nostra è una polisportiva perché ol­ tre a quella di atletica leggera, abbiamo anche una sezione di pattinaggio artisti­ co, con gruppi spettacolo e circa 80 | atlete tesserate che fanno campionati regionali e nazionali. Inoltre abbiamo anche una sezione disabili che svolge

|

atletica leggera, in parte con le società per disabili del territorio, in parte inte­ gralmente con la nostra squadra. Abbia­ mo poi anche un gruppo di Amatori che fanno ginnastica e altri corsi. In cifre, contiamo ben 250 atleti tesserati per ; l'attività agonistica e poi altre 150 affiliati. Partecipiamo a tutti i campionati di cross su pista, compreso il Gran Prix Triveneto di corsa su strada. A Castelnovo ne' Monti, i nostri sforzi sono stati premiati alla grande». |

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I CAMPIONI INDIVIDUALI ESORDIENTI Femminile Elisa Furlan

U.S. la Rocchetta

Trento

Gs Dilet. Biasin lllasi Km Sport

Verona

G.S. Trilacum Vigolo Baselga

Trento

Crus Pedersano Ottica Guerra

Trento

Polisportiva Dueville

Vicenza

A.S.D. C.S.C. Cortenova

Lecco

Poi. S.Giustina

Feltre

U.S. Villazzano

Trento

A.S.D. Sintofarm Atletica

Reggio Emilia

Steve Bibalo

ESORDIENTI Maschile Emanuele Piubelli

Luca Mazzola

Chiara Renso

Atletica Buia Treppo Gr.

Udine

U.S. 5 Stelle Seregnano

Trento

S.V.Trodena

Trento

U.S. Genzianella

Trento

Pol.Or.Pusiano Asd

Lecco

A.S.D.Carniatletica

Udine

AMATORI A Maschile AMATORI B Femminile AMATORI B Maschile VETERANE Francesca Canali

JUNIORES Femminile Barbara Eressi

Lodi

Bruno Trentin

ALLIEVI Giovanni Tonini

Atletica Ludesana

Rosanna Lanziner

ALLIEVE Michela Caiada

Trento

Manfred Premstaller

CADETTI Michele Fontana

U.S. Villazzano

AMATORI A Femminile Laura Ursella

CADETTE

Como

SENIORES Maschile Marco Rinaldi

RAGAZZI

Oratorio San Gabriele Guanzate

SENIORES Femminile Chiara Vulcan A.

RAGAZZE Irene Baldessari

JUNIORES Maschile

VETERANI Franco Valle

COMBINATA GIOVANILE SQUADRA

CITTÀ

PUNTI

Polisportiva Dueville

Vicenza

421

Lecco

406

Trento

396

SQUADRA

CITTÀ

PUNTI

B&RC Castiglione D'Adda

Lodi

267

Polisportiva Dueville

Vicenza

126

Atletica Cenale San Giorgio

Albenga___

79

A.S.D. C.S.C. Cortenova G.S. Trilacum Vigolo Baselga

COMBINATA ASSOLUTA

LO STAFFETTONE DELLE REGIONI GIOVANILE FEMMINILE

TEMPO

ASSOLUTA FEMMINILE

Trentino A

12'29"0

Trentino A U.S. Cermis

Trento

TEMPO

16'56"0

Bonenti Valeria

G.S. Bondo

Trento

Antoniazzi Manuela

Valenti Arianna

G.S. Bondo

Trento

Antoniazzi Roberta

U.S. Villaqnedo G.S. Trilacum Vigolo Baselga

Trento

Farina Eleonora

U.S. Cermis G.S. Trilacum Vigolo Baselga

Trento

Bareggia Chiara

Trento

Lanziner Rosanna

S.V. Trodena

Trento

G.S. Trilacum Vicolo Baseloa

Trento

Rosso Anna

U.S. Spera

Trento

TEMPO

ASSOLUTA MASCHILE

Santoni Martina RplHp^ari Irpnp

GIOVANILE MASCHILE

Trento

TEMPO

13'26"0

Liguria 1 Genesio Alberto

A.S.D. Atlet. Alba Docilia

Savona

Lombardia Lodi-Bergamo Poi. La Torre Calsana Ferruccio

Beltrame Cesare

A.S.D. Atlet. Alba Docilia

Savona

Rinaldi Alessio

Atletica Ludesana

Lodi

Ghione Jacopo

A.S.D. Atlet. Alba Docilia

Savona

Cabrio Mario

Atletica Ludesana

Lodi

Aonzo Emerson

A.S.D. Atlet. Alba Docilia

Savona

Bresciani Giorgio

Atletica Ludesana

Lodi

Rinaldi Marco

Atletica Ludesana

Lodi

Bazzane Giorgio

11'23"0

Bergamo

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CALENDARIO

OÌmOTO JT t Q LE MANS

RUGBY Monza ospita la finalissima del

campionato italiano Super 10. L'azzurro Fabio Quinta gara della stagione del Motomondiale Ona9ro guida la Benetton Treviso sul circuito francese di Le Mans: l’anno scorso nella MotoGp trionfò Valentino Rossi su Sete Gibernau

FORMULA 1 MONTECARLO I bolidi della Formula 1 sulle strade del Principato di Monaco per il settimo Gran Premio della stagione. Michael Schumacher non vince a Montecarlo dal 2001

TENNIS ROLAND GARROS Comincia a Parigi il Roland Garros, secondo torneo del Grande Slam: favorito Nadal, vincitore 2005, grande attesa per l'italiano Filippo Volandri



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Filippo Inzaghi nato a Piacenza

Squadra: Milan Ruolo: attaccante Albo d oro: 2 scudetti (1998, 2004), 1 Champions League (2003), 1 Supercoppa Europea (2003), 1 Coppa Italia (2003), 2 Supercoppe di Lega (1997, 2004), 1 cam­ pionato europeo Under 21 (1994) Debutto in Nazionale: 8-6-1997 Brasile-ltalia 3-3 Cresciuto nel Piacenza, Filippo Inzaghi divie­ ne titolare del club emiliano nella stagione 1994-95, dopo essere stato in prestito a Leffe e Verona e aver vinto il titolo europeo con l'Under 21. Con 15 gol trascina il Piacenza in serie A: a un mediocre campio­ nato a Parma fa seguito l'esplosione con l'Atalanta nel 1996-97, quando è capocanno­ niere con 24 reti. L'estate successiva viene acquistato dalla Juventus, cui garantisce un rendimento costante, contribuendo alla con­ quista dello scudetto nel 1998. Tre anni più tardi il clamoroso passaggio al Milan.

Cresciuto nelle giovanili della Roma, Marco Amelia viene ceduto in prestito al Livorno nel 2001 ma la sua esplosione avviene nella stagione successiva, quando è titolare della squadra amaranto in serie B. Dopo un cam­ pionato in prestito tra Lecce (con l'esordio in serie A il 31 agosto 2003 a Roma, contro la Lazio) e Parma (ma nel club emiliano è chiuso da Frey e non gioca neppure una partita), viene riscattato definitivamente dal Livorno nell'estate 2004 - quando con­ quista la medaglia di bronzo olimpica con l'Under 21 - e dà un contributo decisivo alla tranquilla salvezza, confermando nell'anna­ ta successiva le proprie qualità, al punto di essere convocato in Nazionale da Lippi, che lo fa debuttare il 16 novembre nell'amiche­ vole contro la Costa d'Avorio.

CARD Alessandro Del Piero nato a Conegliano (TV) il 9 novembre 1974 Sport: calcio Squadra: Juventus Ruolo: attaccante Albo d'oro: 6 scudetti (1995,1997,1998, 2002, 2003, 2005), 1 Champions L. (1996), 1 Intercontinentale (1996), 1 Supercoppa Europea (1996), 1 Coppa Italia (1995), 4 Supercoppe di Lega (1995,1997, 2002, 2003), 2 Europei Under 21 (1994,1996) Debutto in Nazionale: 25-3-1995 Italia-Estonia 4-1 Sito: www.alessandrodelpiero.com

Piero è punto di riferimento anche della Nazionale. Ripresosi da un grave infortunio avvenuto 1'8 novembre 1998 a Udine, fatica a ritrovarsi, ma con Ancelotti prima e Lippi poi si ripropone ai massimi livelli. Nonostante Capello lo schieri senza continuità, è diven­ tato il miglior bomber juventino di sempre.

Gianluca Zambrotta nato a Como il 19 febbraio 1977 Sport: calcio Squadra: Juventus Ruolo: difensore-centrocampista Albo d oro: 3 scudetti (2002, 2003, 2005), 2 Supercoppe di Lega (2002, 2003) Debutto in Nazionale: 10-2-1999 Italia-Norvegia 0-0

Gianluca Zambrotta è cresciuto nella squa­ dra della sua città, il Como, con cui ha debuttato in serie B e disputato due stagio­ ni in C1. Nel 1997 il passaggio al Bari, per due tornei di serie A che ne mettono in evi­ denza le qualità e la grande duttilità tattica (può giocare su entrambe le fasce, in difesa come a centrocampo). Inevitabile, quindi, l'interessamento delle grandi: la spunta la Juventus, di cui è dal 1999 titolare inamovi­ bile e con cui ha conquistato tre scudetti. Sempre nel 1999 ha esordito in nazionale, divenendo rapidamente punto di riferimen­ to anche con la maglia azzurra.


capirossi

Loris Capirossi Nato a Castel San Pietro Terme (BO) il 4 aprile 1973 Sport: motociclismo Scuderia: Ducati Albo d'oro: 3 titoli mondiali: 2 nella 125 (1990, Honda,-1991, Honda), 1 nella 250 (1999, Aprilia) Sito: www.loriscapirossi.net Dopo aver gareggiato nei campionati mono­ marca di Honda e Gilera, nel 1990 Loris Capirossi debutta nel professionismo e vince subito il titolo mondiale nella 125, più giova­ ne pilota di tutti i tempi, con la casa giappo­ nese, conquistando tre gran premi. L'anno dopo si ripete, in maniera ancora più netta. Nel 1992 passa alla 250: dopo avere sfiorato il successo finale nel 1993, attraversa un periodo difficile. Tenta il grande salto nella mezzo litro, ma si "autodegrada" dopo due stagioni: e nel 1998 è di nuovo iridato, que­ sta volta con l'Aprilia. Il passaggio alla Honda prelude al ritorno nella 500, dove ottiene il miglior piazzamento nel 2001 (terzo dietro Rossi e Biaggi). Dal 2003 fa parte della Ducati, con cui ha vinto il primo gran premio stagionale del 2006.

Filippo Pozzato Nato a Sandrigo (VI) il 10 settembre 1981 Sport: ciclismo Squadra: Quick Step Albo d'oro: 1 Milano-Sanremo (2006), 26 vittorie da professionista, 2 argenti (in linea e inseguimento a squadre pista) e 1 bronzo (cronometro) ai Mondiali juniores del 1998 Sito: www.pippopozzato.it I primi successi sportivi di Filippo Pozzato non avvengono nel ciclismo ma nell'hockey a rotelle, sport che pratica con successo dai 4 ai 12 anni. Quindi, la svolta col passaggio alle due ruote, dove si mette in evidenza da juniores, vincendo due argenti e due bronzi nei Mondiali del 1998 e del 1999. L'anno dopo passa direttamente nei professionisti ingaggiato dalla Mapei. Nel 2002 l'esplosio­ ne con 14 successi. Pur senza ripetersi numericamente, rimane tra i protagonisti anche delle stagioni seguenti: nel 2003 s'im­ pone nella Tirreno-Adriatico, nel 2004 trion­ fa in una tappa del Tour de France. Il 18 marzo 2006 ha realizzato il sogno della sua vita: vincere la Milano-Sanremo.

Salvatore Sanzo Nato a Pisa il 26 novembre 1975 Sport: scherma Squadra: Carabinieri Specialità: fioretto Albo d'oro: 1 oro a squadre (2004), 1 argen­ to individuale (2004), 1 bronzo a squadre (2000) alle Olimpiadi; 2 ori individuale (2001, 2005), 1 oro a squadre (2003), 1 argento a squadre (2005), 1 bronzo indivi­ duale (1998), 1 bronzo a squadre (1998) ai Mondiali; 1 oro individuale (2004), 2 ori a squadre (2001, 2003), 3 argenti individuale (2000, 2002, 2005) e 1 bronzo individuale (2001) nella Coppa del Mondo Sito: www.salvatoresanzo.it Salvatore Sanzo è uno dei moschettieri che tanti trionfi hanno regalato alla sport azzur­ ro. Raggiunge l'apice con le tre medaglie d'oro nel Mondiale del 2001, del 2003 e del 2005 e con la doppietta all'olimpiade di Atene: oro nella prova a squadre, argento in quella individuale.

Elisa Togut Nata a Gorizia il 14 maggio 1978 Sport: pallavolo Ruolo: schiacciatrice Squadra: Monte Schiavo Banca Marche Albo d'oro: 1 Mondiale (2002), 1 argento all'Europeo (2005)

Elisa Togut è cresciuta nel Volley Modena: dopo un campionato in B1 a Vignola, nella stagione 1997-98 ha debuttato in serie A1 nell'Omnitel. L'anno dopo ha fatto parte del Club Italia, quindi si è trasferita a Busto Arsizio e, nei due campionati successivi, a Vicenza. Nel 2002 è passata a Jesi, dove è diventata una delle leader. Schiacciatrice, ha esordito in Nazionale il 17 novembre 1996 ad Assago in un'amichevole con il Resto del Mondo. E' stata tra le protagoniste del trionfo azzurro al Mondiale di Berlino (2002) e del secondo posto ottenu­ to all'Europeo in Croazia del 2005.




CICLISMO GIRO D’ITALIA Comincia in Belgio, a Seraing, 1'89° Giro d'Italia: 21 le tappe, si arriva a Milano il 28 maggio. Caccia all'ultimo vincitore, Paolo Savoldelli

Appuntamento a La Coruna: Ivano Brugnetti cerca un'altra impresa dopo la medaglia d'oro olimpica ad Atene 2004 e lo sfortunato 2005

TDK 'ILLA '99

CALCIO CHAMPIONS LEAGUE Il campionato emette i verdetti finali: ultima giornata con la Juventus di Fabio Capello impegnata in trasferta contro la Reggina

L'Europa sceglie la sua regina: allo Stade de France di Parigi si gioca la finale di Champions League


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ANDREA BARGNANI

«lo l'America la sogno così» È la grande speranza della pallacanestro italiana, gioca a Treviso e in Nazionale ma è destinato all'NBA. «L'idea di vivere tra i grattacieli mi affascina. Potrei continuare l'università come fanno molti giocatori. E magari trovarmi una moglie americana...» di Marco Bernardini ndrea Bargnani: lei è un ven­

A

Ma oltre ai discorsi non siamo mai andati.

«lo scendo in campo, pardon sul parquet,

no arrivato qui dalla Basket Roma per vin­

nere l'hanno già vissuta Esposito e Rusco­

con la convinzione di poter decidere da me,

cere e questo intendo fare. Sicché ogni al­

ni. Anche se la loro avventura è durata so­

naturalmente con il contributo dei miei

tro motivo di possibile distrazione sarebbe

lamente una stagione. Poco, insomma».

compagni, il mio futuro. Ebbene sì, come

fuori luogo. Sia per me e sia per rispetto

ha detto lei sono un ragazzo fortunato.

verso i compagni e il nostro meraviglioso

Non posso negarlo».

pubblico».

Un giovane che potrebbe avere molto presto un'ulteriore strizzata d'occhio dalla buona sorte. La magica NBA sta pensando a lei, con grande insistenza.

Lei ha appena ventanni, ma parla co­ me una pagina del manuale del perfet­ to professionista.

«Voci che sento anche io e che, natural­

perfettibile, questo non lo so. Sta agli altri

mente, non possono che farmi molto pia­

dovermi giudicare. In Italia da parecchi an­

tenne fortunato. I suoi coeta­ Anche perché, sia chiaro, al momento la mia attenzione totale è concentrata su altri nei scendono in piazza, per esempio a problemi». Parigi, con nella testa l'incubo di un fu­ Sarebbe a dire? turo professionale quanto mai incerto «Ma la Benetton Treviso, mi pare ovvio. So­ e nebuloso.

«lo sono un professionista. Se perfetto o

cere».

ni ormai la figura del giocatore di basket

Solamente voci?

che poteva permettersi anche certi lussi di

«Beh, qualcosa in più ad essere sincero esi­

tipo scapigliato non sono più ammessa.

ste. Ho parlato un paio di volte con alcuni

Forse anche per questo motivo arrivano a

dirigenti di altrettante squadre americane.

cercarci dagli Stati Uniti, là dove la pallaca­

54 ÜFTilUFiik

nestro è una faccenda estremamente se­ ria».

Lei sarebbe il primo italiano a entrare di prepotenza nel firmamento dell'NBA. «Non esattamente. Un'esperienza del ge­

Negli Usa il basket ,on è solo sport, la un vero fenomeno triturale, soprattutto

elle periferie. In ma parola: è vita»


b’ <■

Ma abbastanza per capire, credo. «Già, e sufficiente per darmi alcuni consigli

colleghi di Oltre Ocea­ no si è molto ridotta.

di massima che io ascolto sempre volentie­

«Vede, la differenza sostan­

ri. Soprattutto mi serve per farmi un'idea di

ziale tra

che cosa mi potrebbe aspettare a livello di

americano e un suo omologo

un

professionista

vita in senso ampio. Già, perché non si trat­

italiano, sta nel fatto com­

terebbe soltanto di cambiare abitudini sot­

portamentale».

to il profilo sportivo».

Si spieghi meglio, per fa­ vore.

Non a caso si chiama l'altro mondo. «E di un altro mondo si tratta sul serio, per

«In Italia le società di basket so­

quel che mi hanno detto e per ciò che ho

no tendenzialmente portare ad

letto per informarmi sui particolari. Sicché

ingabbiare, nel senso buono in­

mi sono reso conto che un giocatore di ba­

tendo, i loro atleti. Qui si vive co­

sket vive al centro e quindi proprio nel cuo­

me in collegio e anche quando

re di quel mondo».

non si gioca le regole sono pre-

Sarebbe a dire? «Come qui in Italia accade per i calciatori.

La medesima cosa sia a livello di ingaggi sia sotto il profilo della celebrità».

Elementi ancora piuttosto ignoti ai gio­ catori di basket, nel nostro Paese, an­ che se la forbice tra il vostro status di professionisti made in Italy e quello dei

Mago Andrea Bargnani ha de buttato in Serie A a 18 anni. A ottobre ne compirà 21. I compagni lo chiamano Mago

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Predecessore Vincenzo Esposito è l'unico italiano ad aver disputato una stagione nell'NBA, nel 1995-96 con i Toronto Raptors. Oggi ha 37 anni e gioca a Capo d'Orlando

A giugno le scelte NBA

La fortuna di capitare nella squadra giusta Andrea Bargnani può farcela. Può essere davve­ ro il primo italiano a essere "chiamato" al pri­

sportivo.

mo giro delle "scelte" NBA, magari a giugno

«È una questione di cultura che arriva da

può addirittura essere tra i top 5 del draft

lontano, fin dai tempi del college. Ma si

2006. Il draft è un evento annuale nell'NBA, nel

tratta di un elemento a mio avviso larga­

quale le 30 squadre possono scegliere nuovi

mente positivo perché ti obbliga a respon­

giocatori. Questi giocatori di solito provengono

sabilizzarti al massimo se vuoi emergere e

dai college, ma ultimamente sono state fre­

poi reggere il confronto con una profes­

quenti le scelte di giocatori internazionali e ra­

sione altamente usurante».

gazzi provenienti dalle high-school.

Lei si sentirebbe pronto per vivere questo tipo di esistenza molto libera ma, allo stesso tempo, piena di gran­ de responsabilità?

Di certo, il Mago ha molte delle qualità neces­

sarie per diventare protagonista anche nel diffi­ cile mondo del basket professionistico america­ no, fin qui sempre ostile ai campioni italiani. Sa­

cise e i controlli rigidissimi. A quanto mi ri­

«Sarebbe la prima e la più grande vittoria.

rebbe un evento eccezionale e un grande esem­

sulta, negli States il professionista del ba­

Mi ci dovrei abituare, naturalmente, come

pio per il nostro basket. Perché ciò accada è ne­

sket è libero di fare la vita che più gli piace,

accade per tutte le cose nuove. Ma si trat­

cessario che le attuali caratteristiche di Bargna­

quando non si trova sul parquet. Una liber­

terebbe anche di un'emozione molto for­

ni si sposino con un ulteriore processo di cresci­

tà individuale, insomma, che gioca anche

te».

ta e con il giusto inserimento nella nuova real­

positivamente sotto il profilo psicologico».

Che cosa l'attrae maggiormente del basket americano.

tà.

«Il fatto che non sia soltanto uno sport, ma

rale, bellissimo da vedere, veloce nell’esecuzio­

un autentico fenomeno culturale. Non esi­

ne, efficace a livello di percentuale. Da 3 punti

ste una sola città americana dove, nella pe-

può in tante situazioni aprire il campo e fare

Mi sembra strana tutta questa demo­ crazia di costumi, visto quello che gua­ dagnano e le responsabilità che hanno i protagonisti di questo grande circo

Un tiratore di 2,12. Andrea ha un tiro natu­

carta d'identità

male alla difesa: dopo un pick and roll, arrivan­

Nome: Andrea Bargnani Soprannome: il Mago Nato a: Roma II: 26 ottobre 1985 Altezza: 208 cm Peso: 105 kg Società di appartenenza: Benetton Treviso Numero: 11 Ruolo: Ala Esordio in Serie A: il 12 ottobre 2003 (Treviso-Livorno 115-85)

Successi in carriera: 2 coppa Italia (2004, 2005) Altri sport praticati: sci, tennis, pallavolo Hobby: Playstation Musica: pop (Robbie Williams e Mary J. Bridge nella sua top list)

Film: Armageddon Attore: Bruce Willis Attrice: Angelina Jolie

do in contropiede, durante una penetrazione.

Atletismo. È alto, corre, salta e ha coordina­ zione. Tanti dettagli positivi per un giocatore di

basket. L'ideale per giocare negli spazi più allar­ gati dell'NBA.

Margini di miglioramento. Andrea è appena alla sua seconda stagione vera tra i professioni­ sti. Dopo essere cresciuto a Roma con la Stella

Azzurra (dove ha avuto la fortuna di crescere con un programma tecnico che gli ha da­

to fondamentali e senso della gara da esterno) è arrivato a Treviso nel luglio

del 2003 e lì sta lavorando con uno staff di grandissima qualità (non solo

Messina e Blatt, ma anche i loro assi­

stenti e soprattutto il preparatore

Cuzzolin). Ha momenti di grandissimo

impatto, di superiorità tecnica e fisica JBv

'

Letture: romanzi Squadra del cuore: Lazio Colore: azzurro Idoli sportivi: Roberto Baggio, Chris Mullin

Vacanza ideale: al mare, in Sardegna

che ancora non "conosce” per poterli utilizzare con continuità.

La squadra giusta. È un lungo con grandi qualità, ma non canoniche. Per potersi imporre nell'NBA deve an­

dare in una squadra che apprezzi e utilizzi le sue caratteristiche atipiche.

ÌHÌÌO

57


BASKET

<Mi sto preparando: conicamente penso U essere quasi rposto, fisicamente levo ancora crescere» Il CT azzurro Carlo Recalcati

...quando il basket si chiamava "palla al cesto"

Quando il basket si chiamava palla al cesto Una bella, vera storia

di sport che merita di essere ricordata quella che Piero Solzi ha vis­

suto da protagonista e racconta in que­ sto delizioso album dei ricordi. Il volume,

intitolato "...quando il basket si chiama­ riferia specialmente, non vi sia un numero

«Mai dire mai, naturalmente. Vede io so­

va palla al cesto", ci restituisce intatte

incredibile di campi da basket magari ai

no nato a Roma e poi, a sette anni, mi so­

tutte le emozione di una straordinaria vi­

bordi delle strade dove passano le auto­

no trasferito con i miei genitori in un pic­

cenda sportiva che ha visto protagonisti,

mobili. Non c'è bambino americano che

colo paese del Bergamasco, dove sono cre­

nel primo dopoguerra, un gruppo di ra­

non sappia lanciare la palla verso un cane­

sciuto. L'idea di poter vivere tra i grattacie­

gazzini che con tenacia, determinazione

stro. Ecco, il basket è vita negli Stati Uniti».

li di New York mi affascina assai. E potrei

ed entusiasmo fondarono la Gilbertina

Tecnicamente e atleticamente lei si sente attrezzato per reggere un even­ tuale confronto con i big statunitensi?

decidere di iscrivermi in un'università ame­

Basket di Soresina, portandola in pochi

ricana. Qui ho iniziato la facoltà di Scienze

anni alla vittoria del campionato italiano

Politiche. Negli USA potrei completarla,

CSI. Una piccola, grande storia che entra

«Mi sto preparando. Nel senso che in

giocando nell'NBA come fanno in tanti».

con merito nella storia del Centro Sporti­

quanto a tecnica credo di essere già suffi­

Quali altri sport ama, oltre al basket?

cientemente pronto, sotto il profilo della

«Il tennis e un poco la pallavolo».

tenuta atletica e della potenza fisica sto

Niente calcio?

crescendo con il passare del tempo».

«Sono timidamente e tiepidamente lazia­

Andrà da solo negli Usa?

le».

«Non so manco se ci andrò! Beh: se doves­

Proprio come Giorgio Chinaglia, ame­ ricano pure lui. I conti tornano, dun­ que.

se accadere, non saprei. Forse potrei anche

trovarmi una moglie americana».

Nel senso che partirebbe per non tor­

«Vedremo, Intanto devono quadrare quel­

nare più?

li del Treviso».

La storia al contrario di Andrea Crosariol C'è chi va, o comunque spera di poter­ lo fare, come Andrea Bargnani, e c'è chi ritorna dopo un'esperienza di cin­ que anni che non dimenticherà mai. È il caso di Andrea Crosariol, anche lui punto di forza della Benetton Treviso e anche lui giovanissimo, 21 anni, con un grande avvenire tutto da scrivere. La sua storia sportiva, breve ma già parecchio intensa, ha inizio ad Abano Terme dove il ragazzo nasce (figlio del­ la campionessa azzurra Graziella Battistella) e comincia a giocare per la lo­ cale squadra di pallacanestro. È molto bravo, sicché le grandi potenze del ba­ sket gli mettono subito gli occhi ad­ dosso. Vince sulla concorrenza il Trevi-

58 "TTlO

so che si assicura il prestito del giova­ ne Crosariol e che, dopo la prima sta­ gione, lo vorrebbe definitivamente ri­ scattare. Da Abano rispondono picche e Crosariol ci rimane malissimo. Al punto che decide di lasciare l'Italia per emigrare negli Stati Uniti dove, nel New Jersey, grazie ad una borsa di stu­ dio si iscrive alla scuola Fairleigh Dickinson. Qui si laurea e intanto diventa la stella della squadra del college. Lo scorso marzo torna a Treviso dove, fi­ nalmente, corona il sogno di poter gio­ care nella squadra che lo voleva e che contava su di lui quando ancora era un ragazzino. Un primo riscatto, dietro il quale rimane il desiderio di far ritorno negli Usa perché, come sostiene lui, il vero basket di gioca solamente in quei palazzetti dello sport.

vo Italiano. Chi volesse leggerla può ri­ chiedere il volume alla Pro Loco di Sore­

sina (tei. 0374340307).


Il movimento cestisti«) dell'associazione ai raggi X

Emilia e Lombardia regioni leader nel CSI milia, Lonmbardia e Veneto sono

po faticano a decollare. Negli ultimi anni

sempre state considerate le regioni

sembra calato invece il numero degli arbi­

guida del basket italiano e nemme­

tri ed è aumentata la loro età media.

E

no il CSI ovviamente si discosta troppoIndalinea generale, la pallacanestro giocata negli ultimi anni alle finali nazionali è di questa linea guida. In Emilia, l'attività è so­

prattutto rivolta agli adulti, mentre in Lom­

buon livello tecnico, certamente migliora­

bardia è più completa, considerato che in

to rispetto a quello che si vedeva negli an­ ni '80 e '90 alle Feste Nazionali dello Sport

nati senior sia giovanili. Più ridotta l'attivi­

che il CSI organizzava all'epoca. Segno di

tà in Veneto, dove non tutti i Comitati so­

un movimento in evoluzione, ma anche,

no coinvolti e per conseguenza il numero

probabilmente, di una accresciuta sensibi­

di squadre è più limitato. Ma il caso atipi­

lità per la qualificazione degli operatori

co è Torino: a fronte di un'attività federa­

che ha dato i suoi frutti.

PROTAGONISTI

quasi tutte le realtà troviamo sia campio­

K

le abbastanza limitata e da anni senza club al vertice, troviamo il Comitato CSI che con

oltre 60 squadre adulti e 80 giovanili ha la

maggiore attività dell'associazione.

I numeri del CSI

A Roma, da anni ai vertici del movimento,

il CSI va a canestro soprattutto con i più giovani (circa 100 squadre), mentre Peru­

Regioni: 8, Comitati: 26 Squadre Allievi: 94

"problema Sud", poiché troviamo regioni

Squadre Juniores: 98 Squadre Top Junior: 34 Squadre Open Maschile: 391 Squadre Open Femminile: 16

in cui l'attività si limita a poche realtà

In Lombardia, Piemonte e Lazio si disputa­

gia è altra significativa realtà del Centro Italia.

Anche nel basket del CSI, infine, esiste un

(un'attività nascente in Puglia, qualche

no anche campionati Ragazzi, Ragazze

piccolo campionato in Sicilia), che purtrop­

e di Minibasket.

Le finali nazionali a Ugnano Gli appuntamenti clou per la pallacanestro

del CSI sono le finali dei campionati nazionali

I campioni 2005 ALLIEVI Carpe Diem Lecco

che si disputeranno dal 1° al 9 luglio a Li-

gnano Sabbiadoro. Sui parquet friulani scen­ deranno in campo dal 1 ° al 5, le finaliste Al­

JUNIORES SG Fortitudo Bologna (nella foto)

lievi e Juniores, mentre dal 5 al 9 andranno in

scena le finali delle categorie Top Junior e Open (maschile e femminile).

TOP JUNIOR CBK Roma

Minibasket e Ragazzi avranno la loro vetrina nazionale un mese prima (dal 1° al 4 giu­ gno), sempre a Ugnano Sabbiadoro.

OPEN Veterline Boschetto Mantova

59


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0.87

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36

0.6

6.9

SANT'ANNA divinadio

39

0.9

7.4

LEVISSIMA

76

1.6

7.8

FIUGGI

123

7

7.2

PANNA

144

6.3

8.1

SANTACROCE

170

1.2

7.8

ROCCHETTA

179

4.4

7.8

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3

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MKIII lilla IL CSI TORNA A OROPA Il 6 e 7 maggio si svolge

§ DANONE NATIONS CUP: CI SIAMO! —«

O

la Conferenza nazionale

TUTTO NOTIZIE DAI COMITATI

Durante il mese di maggio si svolgeranno in 8 città in tutta

Italia le eliminatorie in vista della finale nazionale, in pro­ gramma il 3 giugno a Ugnano Sabbiadoro. In settembre

dei presidenti territoriali,

allo Stade de Gerland di Lione, la finale internazionale

un'occasione per ritrovarsi

all'ombra del santuario

mariano e celebrare il centenario dell'associazio­

ne sportiva cattolica

UN'OCCASIONE IN PIU': IL 5 PER 1000 Dalla prossima

dichiarazione dei redditi diventa possi­ bile aiutare a il CSI e

le sue attività senza alcun onere aggiun­ tivo: basta destinare

all'associazione una parte delle imposte dovute

PRESIDENTI A CONFRONTO Continua il viaggio di

Stadium tra i respon­ sabili dei Comitati

Regionali: questo mese sono Gianfranco Di Lorenzo, presidente

del Lazio, e Antonio Soffiati, presidente del Veneto

e ancora:

A CHIANCIANO IL GP DI JUDO E KARATE Appuntamento al 13 e 14 maggio in provincia

di Siena, tra i palasport di Chianciano Terme e

Sartirano. In gara tutte

le categorie, attesi oltre 500 atleti da tutta Italia

CALCIO JETIX KIDS CUP: PROMOSSE LE 16 FINALISTE NAZIONALI

CALCIO ORATORIO CUP DAY: CSI E INTER, CHE SUCCESSO!

ATLETICA AVON RUNNING: ULTIMA TAPPA IL 28 MAGGIO A MILANO


ATTUALITÀ’

A100 anni dalla fondazione della FASCI

Il CSI torna a Oropa Il 6 e 7 maggio si svolge l'annuale Conferenza nazionale dei presidenti territoriali: sarà anche un'occasione per celebrare il centenario dell'associazione sportiva cattolica di Andrea De Pascalis

l 23 agosto 1906, presso il santuario

fondazione della FASCI, nel luogo dove

zioni per cui la Gioventù Cattolica de­

di Oropa (Biella), un pool di sedici

I

essa vide la luce formalmente. Ecco

cise di dar vita alla FASCI, consente di

società sportive cattoliche, dando

quindi spiegato il tema-slogan del­

approfondire la stessa mission del CSI

"1906-2006: I cento anni del­ seguito a una decisione del Consiglio Sul'evento: ­ l'impegno dei cattolici nello sport". periore della Gioventù Cattolica, diede

contemporaneo, quale portabandiera

vita alla Federazione delle Associazioni

Un tema che, nel ripercorrere le motiva­

va alla luce della visione cristiana del­

del modo di concepire la pratica sporti­

Sportive Cattoliche Italiane (FASCI), as­

l'uomo e della realtà. All'argomento,

sociazione che, costretta all'auto sciogli­

sviluppato tra storia e attualità, sarà de­

mento nel 1927 pervia delle leggi fasci­

dicata l'intera mattinata di sabato 6

ste, riprese il suo cammino nel 1944 con

maggio, attraverso due relazioni: la pri­

il nome attuale: Centro Sportivo Italiano.

ma del professor Stefano Pivato (profes­

Cent'anni dopo, il 6 e 7 maggio, il CSI

sore ordinario di storia contemporanea

torna a Oropa: nominalmente per l'an­

a Urbino e autore di diversi saggi sullo

nuale Conferenza nazionale dei presi­

sport nell'Italia degli anni tra XIX e XX

denti territoriali, in realtà proprio con

secolo), che tratterà l'origine della FA­

l'obiettivo di celebrare il centenario di

SCI e la seconda di monsignor Carlo

Mazza, che proporrà il percorso com-

■■Hi

IL PROGRAMMA Domenica 7 maggio Sabato 6 maggio

piuto dal CSI quale "parte viva" della

Chiesa italiana.

Nel pomeriggio comincerà la Confe­ renza dei presidenti territoriali, con il consueto "Rapporto sullo stato dell'as­

Ore 10.00

Ore 9.30

sociazione" e relativo dibattito. Il gior­

- Introduzione del presidente nazionale del CSI, Edio Costantini

- Adempimenti assembleaci: - approvazione del Bilancio consuntivo 2005 - presentazione anno sportivo 2006/07 - presentazione card CSI

no dopo sarà la volta degli adempi­

Ore 10.30 - "La nascita della FASCI", relazione del prof. Stefano Pivato, Università di Urbino

Ore 11.00 - "Il CSI nel cammino della Chiesa italiana", relazione di mons. Carlo Mazza, direttore del­ l'ufficio Turismo, Sport e tempo libero CEI

Ore 15.00 -Visita al santuario di Oropa

Ore 15.30 - Celebrazione eucaristica. Presiede mons. Gabriele Mana, vescovo di Biella

Ore 16.30 - "Rapporto sullo stato dell'associazione"

Ore 18.00 - Dibattito

62 "ÌTifO

Ore 11.00 - Dibattito

menti assemblear!, per l'approvazione del bilancio 2005 e la presentazione

della prossima stagione sportiva e as­

sociativa.

Il fondatore A fianco, una veduta panoramica del Santuario di Oropa. In alto, il conte Mario di Carpegna, cofondatore della FASCI e suo primo presidente nazionale, dal 1906 al 1922. Il conte Carpegna fu figura centrale del movimento cattolico giovanile


Come destinare al CSI una quota dell'lrpef

5 per 1000, occasione in più Dalla prossima dichiarazione dei redditi, diventa possibile destinare al Centro Sportivo Italiano e alle sue attività una parte delle imposte dovute: un modo nuovo per aiutare l'associazione a crescere senza alcun onere aggiuntivo di Francesco Tramaglino

i chiama cinque per mille, ha a che

organizzazioni alle quali si può devolve­

sedazioni di promozione sociale, delle

vedere con lo sport del CSI, ma non

re quella quota.

associazioni e fondazioni". Il compito di

è una staffetta. Piuttosto, per colo­

Donare il cinque per mille al Centro

esprimere la scelta di destinare il 5 per

S

Italiano Presidenza Nazionale è ro che vogliono bene all'associazione,Sportivo è

1000 al CSI può essere affidato dal con­

un modo di pagare le tasse e riuscire a

semplice: basta apporre la firma e l'indi­

tribuente al proprio datore di lavoro, al

sentirsi più contenti, o almeno provarci.

cazione del codice fiscale dell'associa­

CAAF o al consulente fiscale di fiducia. Oltre che al CSI Presidenza Nazio­

Stiamo parlando della possibi­ lità, introdotta in via sperimen­

nale, il 5 per 1000 può essere de­

tale dalla Legge Finanziaria del

stinato a vantaggio diretto del Co­

23 dicembre 2005, in base al­

mitato CSI di appartenenza.

la quale i soggetti tenuti a pa­

Ci

gare l'IRPEF - l'imposta sul red­

motivi per donare il 5 per

dito delle persone fisiche -

CSI:

possono destinare il

5

sono almeno quatti.

buoni 0 al

1) contribuire a migliorare le at­

per

tività sportive organizzate dal CSI,

1000 di quanto dovuto al so­

stegno di organizzazioni di vo­

perché la donazione si traduce au­

lontariato, onlus, associazioni

tomaticamente in impianti più ef­

di promozione sociale, fonda­

ficienti, dirigenti sportivi e tecnici

zioni, istituti di ricerca sanitaria

più qualificati, servizi di migliore

e scientifica. Nessun esborso in

qualità; 2) diffondere sempre più lo sport

più per il contribuente, ma so­ lo l'opportunità di dirottare a finalità so­

zione (80059280588) nel riquadro del

per tutti, anche presso chi normalmente

ciali rilevanti, una piccolissima quota di

modello CUD, 730 o UNICO denomina­

è tagliato fuori dai circuiti dell'attività

quanto si deve versare nelle casse dello

to "Scelta per la destinazione del cinque

agonistica: anziani, bambini, diversa-

Stato. In quanto associazione di promo­

per mille dell'IRPEF" nella casella "Soste­

mente abili, abitanti delle periferie e dei

zione sociale, il CSI ha chiesto e ottenu­

gno del volontariato, delle organizzazio­

piccoli centri, giovani e adulti che vivono

to di essere ammesso nell'elenco delle

ni non lucrative di utilità sociale, delle as-

in condizioni di marginalità; 3) investire sul territorio, perché il so­

stegno offerto con il 5 per mille va a fi­

(in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) SCELTA PER LA

DESTINAZIONE

Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sodale, delle associazioni di promozione sodale, delle associazioni e fondazioni

cittadino/contribuente sotto forma di at­

tività sportive, sociali e culturali di cui

DEL CINQUE

egli beneficerà insieme alla sua famiglia;

PER MILLE

DELL'IRPEF

nire nelle parrocchie, nelle scuole, nei

centri sportivi, nel quartiere, tornando al

4) ridurre i costi sociali dell'attività spor­

iMOl Wl¿|0|5^

tiva (affiliazione, tesseramento, assicura­

zione, iscrizione campionati, diarie arbi­ trali) che in ultima istanza ricadono sulla

società sportiva e sul tesserato.

IK

íhTiíWÍS 63


VITA CSI

Presidenti a confronto: Lazio e Veneto

Regioni, ottimismo ma con moderazione Prosegue il nostro viaggio tra i responsabili del Comitati regionali del CSI. Di Lorenzo (Lazio): «Serve maggiore identità rispetto all'associazione». Soffiati (Veneto): «C'è bisogno di maggiore collaborazione a livello locale» di Tito Dalla Torre

Qual è il programma della vostra re­ gione. Quali gli appuntamenti e le cose più importanti che avete in ca­ lendario? Di Lorenzo (Lazio): «Per quanto ri­ guarda il 2006 il nostro obbiettivo è

quello di far crescere le società sportive nella Regione e investire risorse econo­ miche e umane in vari punti. Incentivan­

do la formazione (seminari per dirigenti di comitato) e l'attività giovanile con manifestazioni e la comunicazione; ana­

lizzando e studiando iniziative nei setto­ ri attualmente deboli (arbitri, giudici, di­ rigenti di Comitato) a livello territoriale.

Vogliamo poi incrementare l'attività

giovanile con manifestazioni a livello in­

terprovinciale: alcuni comitati svolgono

Gianfranco Di Lorenzo (Lazio)

Antonio Soffiati (Veneto)

infatti una sola disciplina e solo per adulti, trascurando l'attività giovanile

che è la base fondamentale della nostra

e Regioni sono destinate ad essere sempre più lo snodo decisivo del­ associazione. L'attività sportiva 2006 delle fasi regionali si svolgerà fino al 30 le politiche sportive sul territorio. Il CSI ne è consapevole e ha scelto per tempo di rafforzare il ruolo delle proprie strutture regionali, af­ giugno con i gran premi di judo, karaté, ginnastica artistica, nuoto, ciclismo su finché siano interlocutori forti delle istituzioni e organismi capaci di visio ­ strada, mountain bike, calcio a 5, calcio ne strategica. Ma questo processo di assunzione di responsabilità non può a 7, calcio a 11, pallavolo». che essere graduale, a fronte di non poche difficoltà. Tra le quali, in primo luogo, la necessità di trovare un equilibrio sostanziale tra la necessità di go­ Soffiati (Veneto): «Il programma del­

L

vernare l'area regionale e quella di rispettare l'autonomia tradizionale dei Comitati provinciali. C'è, in definitiva, un modello politico e gestionale an­ cora in parte da inventare. A che punto è questo processo? Cosa stanno già facendo le regioni CSI e come pensano di affrontare il futuro? Lo abbiamo chiesto ai presidenti del CSI Lazio, Gianfranco Di Lorenzo, e del CSI Veneto,

la nostra regione volge a sviluppare un

Antonio Soffiati.

ciale, che ha un forte senso della citta-

64 TRITÌI

percorso di relazione con l'ente Regione

per una serie di motivi: l'importanza di essere riconosciuti come associazione con un ruolo importante nel tessuto so­


dinanza attiva nei confronti delle istitu­

più rapportarsi con i Comitati regionali

zioni sino ad arrivare a scoprire nuovi

e tenerli come referenti. I Comitati ter­

percorsi o usare quelli già esistenti. Rac­

ritoriali devono gradualmente cambiare

Gianfranco Di Lorenzo

cogliere risorse economiche che ci con­

il modo di rapportarsi, collaborando e

sentano di avere i mezzi per lanciare ini­

integrandosi maggiormente con i Comi­

Voto ai Comitati 7

ziative di formazione o solo semplice-

tati regionali, facendo sì che determina­

mente di socializzazione, che vadano a

ti progetti, in un futuro non lontano,

beneficio di tutti i nostri associati. At­

siano raccolti in un unico progetto re­

LE PAGELLE

Nonostante i Comitati territoriali rispondano

bene, registrando negli ultimi anni un aumen­

to delle società sportive e dei tesserati, la re­

tuare una formazione a livello regiona­

gionale. Il Comitato regionale deve di­

le, organizzando una serie di corsi su te­

gione non è condivisa da tutti alla stessa ma­

matiche diverse, per la formazione di

ventare sempre più un nodo nevralgico per la vita della associazione. È compito

niera. Con una più fattiva collaborazione dei

operatori sportivi (previste 6 discipline).

del Comitato regionale essere organo di

Comitati si potrà ancora crescere.

Creare una struttura che sia di suppor­

coordinamento nel rispetto delle nor­ mativevigenti». ■

to a quelle iniziative dei singoli comita­

Voto alla Regione 8+

ti, la solidarietà formativa deve essere il

Ce una grande partecipazione e collaborazio­

perno dell'azione formativa della regio­

ne da parte di tutti i componenti del Consiglio

ne, noi dobbiamo affiancarci ai comita­

Regionale. Attualmente abbiamo rapporti di

ti per aiutare e per arrivare dove un co­

collaborazione con le varie Diocesi del Lazio e

mitato da solo non riesce, mediante

in particolare con la CEI Lazio e con alcune isti­

azioni di supporto in tutti i campi. Le at­

tuzioni pubbliche.

CHI SONO

tività svolte sono molte: oltre alle attivi­

> Gianfranco ; Di Lorenzo

tà istituzionali (finali regionali dei cam­

Antonio Soffiati

pionati nazionali), che interessano sport di squadra e sport individuali, abbiamo

-

Un passato da dirigente

la Festa regionale promozionale poli­

.v

di società sportiva, entra

Voto ai Comitati 7,5

sportiva per atleti dai 10 ai 13 anni; il

nel CSI come arbitro di

Nonostante alcune situazioni difficili i Comita­

Torneo regionale denominato "Coppa

calcio nel 1968.

ti sono molto attivi su tutto il territorio. Da un

Veneto" per le discipline sportive calcio

Da lì inizia una prestigiosa esperienza con

censimento che abbiamo fatto sull'attività dei

e pallavolo per le categorie juniores e

ormai quasi 40 anni nell'associazione.

Comitati territoriali, deriva un panorama mol­

open.

1968: arbitro di Calcio

Altra meta importantissima è quella del­

1971: Commissario Straordinario CSI Latina

le vecchie e care feste regionali, occasio­

1973 - 1999: presidente Comitato di Latina

to variegato e intenso che va dalle discipline sportive ai progetti sul sociale, dall'attività con

le scuole alla formazione, ai rapporti con II mondo ecclesiale, fino al coinvolgimento dei

mezzi d'informazione. Da questo possiamo af­ fermare che il lavoro svolto sul territorio da par­

te dei nostri comitati territoriali è notevole e

ni nelle quali i nostri atleti si confronta­

1982 - 1990: direttore tecnico e vice presi­

no in un clima di festa, in un momento

dente regionale

nel quale c'è il confronto nel gesto spor­

2000 - 2001 : direttore tecnico regionale

tivo ma soprattutto un motivo di socia­

2001: presidente regionale

lizzazione, scambio di esperienze, ami­

Antonio Soffiati

cizia.

qualificato. La vita regionale non è però condi­ visa da tutti allo stesso modo, servirebbe una

maggior partecipazione attiva per valorizzare il

ruolo della regione.

Voto alla Regione 7,5

In teoria le Regioni dovrebbero co­ stituire un nodo nevralgico per la vi­ ta della associazione. In realtà fati­ cano ad assumere tale ruolo. Nel tuo caso sei ottimista o pessimista? Di Lorenzo: «Indubbiamente le regioni

matura del presidente Giuseppe Salviati, è

Ha iniziato a frequentare

il CSI nel 1973, come atleta. Nel giugno 2005, dopo la scomparsa pre­

Da alcuni mesi abbiano cominciato ad allaccia­

debbono avere una loro identità e cre­

stato eletto alla guida del Comitato regio­

re i rapporti con la Regione Veneto e si sono vi­

dibilità nell'ambito dell'associazione,

nale Veneto.

sti subito i primi risultati. Il 4 marzo 2006 si è

che a oggi fanno fatica a far riconosce­

1973: atleta

svolto il consiglio regionale del CSI e la Confe­

re il loro ruolo. Le regioni CSI devono

1980: allenatore-arbitro di volley

renza regionale dei Presidenti con la presenza

compiere un ruolo strategico, decisivo,

1988: consigliere provinciale di Verona

dell'assessore regionale allo sport. Inoltre sia­

convinto».

1995-2005: presidente polisportiva

mo stati convocati recentemente dall'assesso­

Soffiati: «Sono ottimista e cosciente

San Nazaro

rato alle politiche sociali per far parte di grup­

del fatto che il CSI deve prendere atto

2000: consigliere regionale

dei cambiamenti in corso e cambiare

2005: presidente regionale

pi di lavoro su attività rivolte al sociale.

mentalità. L'Ente Regione deve sempre

^ÌTllWI 65


ALMANACCO

Jetix Kids Cup PROMOSSE LE 16 FINALISTE Concluse le fasi eli­

minatorie della Je­ tix Kids Cup 2006, tra i più importanti

tornei internaziona­ li di calcio a 5 per ragazzi e ragazze

under 12, giunto quest'anno alla

quinta edizione. Sono 16 le squadre, 12 maschili e 4 femminili, che nei 4 week end di gara disputati a Bari, Milano, Firenze e Ro­

ma, hanno staccato il biglietto per la finale nazionale, che si gio­ cherà a Verona il 6 e il 7 maggio presso l'impianto del Centro

Avanzi, sede del Comitato scaligero del CSI.

MILANO - Oratorio Cup Day CSI e Inter: che successo! È stata l'Oratorio Cup Day la vera protagonista del primo week­ end di aprile sui campi del Centro Sportivo Vismara, a Milano. Ben

45 le squadre partecipanti alla giornata di festa e sport alla presen­

za di importanti esponenti dell'lnter, che ha sostenuto attivamen­ te l'iniziativa. Erano infatti presenti la "first lady" Milly Moratti, il

Quattro le formazioni vincitrici in ogni singola tappa, rispettiva­

mente nella categoria 1994 femminile ed in quelle 1994-95-96

direttore generale Paolillo e i dirigenti del settore giovanile Fiore e

Mereghetti. Cinque le prove per ciascuna formazione, suddivise in

maschili.

due turni, mattutino e pomeridiano: tre incontri di calcio, prove

Bari: Pink Bari - Magis lotti - S. Maria Mesagne - Magis Zola. Milano: Atletico Milano - Fc Gold Phoenix - Virtus Milano -

tecniche di abilità e un quiz sul mondo dello sport. Per tutta la gior­

The Gunners. Firenze: San Marco A - P.G.S. Smile Formigine Modena - Poi. Sie­

atleti, ma anche da un folto pubblico, protagonista di un tifo sca­

na Nord A - P.G.S. Smile Formigine-Modena.

sfidato al termine della giornata, la migliore del pomeriggio, la

nata il centro Vismara è stato preso d'assalto, non solo dai piccoli

tenato. La vincente del turno della mattina, la P. Dugnano A, ha

Roma: Icaro 1 - Red Devils - "Quelli di Salerno" - Guardia di Fi­

Nord Ovest. Per festeggiare la squadra vincitrice ci sono voluti i cal­

nanza.

ci di rigore al termine dei tempi regolamentari. A spuntarla i gio­ vanissimi di viale Espinasse (Nord Ovest): proclamati campioni del-

Avon Runnin Tour 2006 GRAN FINALE A VERONA E MILANO

l'Oratorio Cup Day (nella foto).

LECCE - Trekking tra natura

archeologia e memoria cristiana Corrono le donne,

Una marcia trekking di quattro giorni, 84 km in tutto divisi in bre­

corre l'Avon Run-

vi tappe, per assaporarne meglio il significato davvero speciale, in

ning Tour. A Cata­

cui lo sport, l'ambiente, la cultura, la fede e le ragioni della pace si

nia, in una Piazza

mischiano a formare il background di un evento che ha davvero

dell'università vesti­

pochi uguali. Stiamo parlando della marcia "A piedi da Lecce a S.

ta a festa, per la se­

Maria di Leuca" che il CSI e lo Speleo Trekking Salente hanno or­

conda tappa del

ganizzato nel "tacco" d'Italia dal 22 al 25 aprile. Il percorso si è

tour, il 26 marzo

snodato lungo quello che fu un tempo il "Cammino leucadense",

c'erano tra le nume­

una via di pellegrinaggio che portava appunto dal capoluogo sa-

rose iscritte un nutrito gruppo di grandi sportive catanesi, ad iniziare

66

lentino al santuario di S. Maria di Leuca, luogo di culto cristiano già

da Agata Balsamo, già vincitrice di un'edizione di Avon Running

nel I secolo d. C., tempio eretto sull'estremità del promontorio ai

quando la corsa delle donne si svolgeva solo a Milano. Poi altre rap­

cui piedi l'Adriatico e lo Ionio si incontrano in uno scenario natu­

presentanti dell'atletica, come la sprinter Anita Pistone e la giovane

rale straordinario. S. Maria Finis Terrae, chiamavano il luogo nel me­

marciatrice Agnese Ragonesi, oltre alle campionesse d'Italia e olim­

dioevo, perché lì finiva l'Italia, "finisterrae" ovvero "fine della ter­

pioniche di pallanuoto Maddalena Musumeci e Cristiana Conti assie­

ra cristiana", nome già dato al promontorio Sull'Atlantico, diame­

me alla compagna dell'orizzonte Catania Francesca Pavan. Con loro

tralmente opposto a Leuca, che fa da terminale al "cammino di

nel capoluogo etneo anche una bellezza del Sud come Sara Crisci,

Compostela". L'antico itinerario lecaudense non è stato cancella­

Miss Eleganza al concorso di Miss Italia 2005 e la numero uno di

to dalla storia: recuperato, è diventato percorso da fare a piedi, per

Avon Italia, Anna Segatti. Dopo la tappa di Roma (30 aprile), Avon Running Tour 2006 sarà a

tesori naturalistici ragguardevoli. Di qui è nata l'iniziativa del CSI

Verona (7 maggio) e si concluderà a Milano (28 maggio).

Lecce e dello Speleo Trekking Salente.

sport o per fede poco importa, tra testimonianze archeologiche e


Biggi, Francesca Catani, Manuela Cerrato, Luca Ferrando, Laura

Ferrari, Valentina Pranzerò, Maurizio Gho, Wilfredo Hayes Car-

balloso, Simone luliano, Pietro Lamborizio, Gioacchino Lo Greco, Paola Pagliarino, Marina Palladino, llaria Pelosi, Federica Saracco, Giuseppe Spiezio. Docenti del Corso sono stati Cristiano Guasti, laureato in Scienze

Motorie presso l'università di Torino, Personal Trainer e Istruttore,

e Paolo Assandri, laureato in Psicologia, certificato negli Stati Uniti come "Group Fitness Instructor" e diplomato in Inghilterra.

Visto il grande successo dell'iniziativa, il Comitato di Acqui Terme prevede la presentazione di una nuova edizione del Corso per

Istruttori di Fitness (Individuale e di Gruppo) per il prossimo au­ tunno e l'organizzazione di un Corso per Istruttori di Fitness (In­ dividuale e di Gruppo) di II Livello.

PERUGIA - Comitato provinciale in festa

con il Gran gala delle premiazioni Si è svolto sabato 1° aprile il "Gran gala delle premiazioni", gran­

de festa del comitato perugino del Centro Sportivo Italiano. Re­

cord di presenze tra i tesserati dell'associazione, giunti da tutta la provincia per ufficializzare le vittorie conseguite nei tornei inverna­ li e ritirare le sudatissime coppe. Ad assegnare il riconoscimento

più importante per chi pratica lo sport ciessino, il trofeo "Fair play", la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (nella fo­

to), che ha dichiarato: «¿a grande valenza di questo premio è suf­ ficiente a far comprendere quanto sia fondamentale il ruolo del

CSI nella formazione dei ragazzi e delle ragazze, incontrando, in questa missione l'appoggio delle istituzioni politiche». Presente

anche il presidente nazionale dell'associazione, Edio Costantini,

che con il suo intervento, ha invitato i giovani a fare dello sport uno strumento per dare un senso alla vita e recuperare il valore del­

l'educazione. È stato, invece, don Claudio Paganini, il consulente

ecclesiastico nazionale, a consegnare i due discoboli d'oro a don Leonardo Romizi, per i trent'anni di tesseramento, e alla memoria

di Roberto Barsotti. Presenti anche l'assessore allo sport Ornella Bellini e il presidente provinciale del Coni Ruggero. Grande la sod­ disfazione del presidente provinciale del comitato: «Il successo di

questa serata è il frutto di tanto lavoro, ma anche tanta passione e ha fornito nuovi stimoli a chi da sempre si impegna per promuo­

vere uno sport per tutti».

ACQUI TERME - Il Corso Istruttori Fitness

"laurea" 19 nuovi insegnanti Si è concluso ad Acqui Terme (AL) il primo Corso per Istruttore di

Fitness (Individuale e di Gruppo), organizzato dal Comitato di Ac­ qui Terme, con l'approvazione della sede nazionale dell'Ente di

LOMBARDIA - Giornate a tutto sport con tennistavolo, nuoto e judo Giornate sportivissime quelle trascorse nel week end di metà mar­ zo per il CSI lombardo, impegnato su tre diverse discipline. Il ten­

nistavolo ha regalato nel palazzetto di Castelgoffredo (MN) le bat­ tute conclusive del 16° Trofeo Lombardia cui han partecipato ben

410 atleti in rappresentanza di 39 società sportive dei vari comita­ ti lombardi. Qui il successo finale ha premiato la storica società di

casa, la Sterilgarda Mantova, piazzatasi davanti alla Poi. S. Luigi Mazzate e alla CGS TT Ripalta Cremasca. Il nuoto invece ha visto disputare nella piscina di Romano di Lombardia (BG) la sua prima

prova regionale, con ben 450 atleti, appartenenti alle più quotate

società natatorie del CSI lombardo. Dopo le novanta gare in ac­

qua, due per ogni atleta, la vittoria di tappa è andata alla Onda Blu, che ha staccato di

90 punti la Acquaplay e di 120 la Nuotato­

ri Valseriana. A chiudere il trittico lombardo

promozione sportiva. Diciannove i nuovi istruttori di fitness, provenienti da tutta Italia,

sono stati i kimono impegnati sui fatami del

che hanno completato il percorso formativo e affrontato con

Palazzetto dello Sport di Calcinato (BS) nel­

passione e determinazione i 4 weekend di corso, superando con

la prima prova regionale del 5° Trofeo di Ju­

successo il test finale. Ecco allora, in rigoroso ordine alfabetico, i

do. Dopo la prima prova lo Sport Form Ber­

nomi di coloro che sono riusciti a conseguire il "Diploma di

gamo guida la graduatoria davanti allo Ju­

Istruttore di Fitness" (Individuale e di Gruppo), riconosciuto dal

do Sarezzo, la Bu-Sen Valcuvia, lo Judo Club

CSI: Monica Armani, Elena Balbo, Frank Benincasa, Anna Maria

Lovere Sulzano ed il Judo Calcinato.

SÌTÌIO 67


ALMANACCO

BOLOGNA - Campionato provinciale di ginnastica artistica per 230 atlete Si è svolto domenica 9 aprile, a Bologna, il campionato provin­ ciale di ginnastica artistica CSI presso la Polivalente di San Lazza­

ro, alla presenza di un folto pubblico che ha incitato le 230 pic­ cole atlete. Le ginnaste in gara erano suddivise in 16 squadre per il 1 ° livello junior, 9 squadre del 1 ° livello senior e 8 squadre del 2° livello. Presenti anche 50 bambini della scuola materna che

hanno partecipato con un percorso. Società presenti erano:

Energym, Ozzano Aics, Pgs IMA, Pallavicini, Zinella San Lazzaro,

Athena, Virtus Medicina, Cefin, La Fenice, E-motion, Budrio, Crazy sport Ozzano. «Molte di queste piccole ginnaste - il com­ mento della Commissione ginnastica - erano alla loro prima gara e si sono comportate dignitosamente, anche se con un po' di confusione. È bello vedere crescere in questo modo il settore. Ol­

tre il numero record di partecipanti abbiamo registrato l'arrivo di altre due società: Cefin e La Fenice. Un ringraziamento anche al­

le società storiche del settore e soprattutto a chi ha organizzato

PROSINONE - Collaborazione CSI-Comune

la manifestazione, la polisportiva Zinella».

nel progetto Crescere Insieme

quest'anno vede le categorie Lupetti e Tigrotti gareggiare a Ra­

È partito il 3 aprile a Fresinone il progetto "Crescere Insieme". L'iniziativa è organizzata dal Centro Sportivo italiano ciociaro in

Le società bolognesi sono ora attese dalla gara regionale che venna e le categorie Allievi, Ragazzi, Junior, Senior e Ginnastica Insieme a Bologna, il 14 maggio presso Villa Pallavicini.

collaborazione con il settore servizi ecologici, igiene e verde pubblico, servizi ambientali del Comune di Fresinone. Il proget­

to, fortemente voluto dal presidente del CSI frusinate, Mauri­ zio Federico, è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli

11 anni, che frequentano la scuola elementare 'Lombardo Ra­

dice' di via Mascagni. Per i mesi di aprile e di maggio, fino al termine dell'anno sco­

lastico, sei ragazzi, che stanno svolgendo il servizio civile pres­

so il CSI, accompagneranno a piedi tutte le mattine i bambini a scuola partendo da piazzale Europa. Quest'iniziativa è detta

"Piedibus" e tende ad abituare i più piccoli a lunghe passeg­ giate, che stimolano il benessere dei bambini oltre che il loro

divertimento. Al 'Piedibus' potranno aggregarsi mano a mano altri viaggiatori in modo da formare una fila di bambini che pos­

sono facilmente essere controllati dai più grandi. Il progetto "Crescere Insieme" ha avuto un' ottima partenza; sono già

molti i bambini che partecipano all'iniziativa e altri sono quelli che nei prossimi giorni, si aggregheranno a "Piedibus".

DANONE NATIONS CUP - Maggio decide la squadra italiana per Lione Maggio per il Centro Sportivo Italiano è anche il mese della Da-

none Nations Cup, riservata ai ragazzi di 11 e 12 anni. Per arriva­ re alla finalissima di Lignano Sabbiadoro (3-4 giugno) le squadre

AULLA - Concluso l'interregionale Liguria e Toscana di nuoto

68

in lizza si sfideranno in 8 città, in due differenti fine settimana: il 6 e 7 maggio a Bergamo, Torino, Catania e Roma e il 13 e 14

maggio a Bari, Reggio Emilia, Mantova e Padova.

Si è concluso il Circuito Interregionale di Nuoto organizzato

La fase nazionale deciderà la squadra che alzerà la coppa 2006

dai CSI Liguria e Toscana. Il terzo appuntamento svolto pres­

(lo scorso anno allo stadio San Paolo di Napoli a sollevarla fu la

so la Piscina Comunale di Camaiore (LU) ha visto ben 252

Lodigiani Roma, proprio nella sera dell'addio al calcio di Ciro Fer­

presenze, in rappresentanza di diverse società liguri e tosca­

rara, testimonial della manifestazione) e che rappresenterà l'Italia

ne: CSI Pisa, Aulla Nantes, Gs San Giuliano, Pesci nuoto,

alla finale internazionale di Lione, nello stadio Gerland.

Club Nautico Marina di Carrara, Nuoto Club Apuania, Cogi-

È online il sito della manifestazione vwvw.danonecup.it dove i

smontele Pistoia, Rari Nantes 87 Spezia e Spezia Nuoto. Ul­

giovani atleti ed i loro tifosi potranno trovare tutte le informazio­

timo incontro il 30 aprile nella piscina di Aulla cui han fatto

ni relative a "Danone Nations Cup": regolamenti, campi di gio­

seguito le premiazioni dei campioni regionali nelle varie ca­

co, risultati, fotografie delle partite oltre ad alcuni giochi interatti­

tegorie.

vi sul calcio.

Rii IO


A CHIANCIANO IL GP di JUDO E KARATE II 4° Gran Premio Nazionale di Judo e Karaté si svolgerà a Chianciano Terme, in provincia di Siena il 13 e 14 maggio. La

manifestazione, cui si prevede parteciperanno 500 atleti, si svolgerà in due distinti impianti. Il karaté sarà di scena al Pa­

lasport di Sartiano. Sabato pomeriggio in gara le categorie Bambini, Esordienti, Giovani e Cadetti. Domenica mattina

spazio a Juniores, Seniores, Master e Silver. Le prove di judo sono invece previste al Palazzetto dello Sport di Chianciano Terme: sabato il peso, domenica le gare di tutte le categorie.

Aperta a tutti la serata associativa prevista sabato allo stesso Palasport di Chianciano.

AGENDA CSI DI MAGGIO 1° maggio Sirmione (BS) Meeting Polisportivo Giovanile

Verona Avon Running Tour 4a tappa

Bari, Reggio Emilia, Mantova, Padova

Danone Nations Cup 2° week-end

Cava de' Tirreni (SA) XXXVI "Scetajorde"

14-21 maggio

gara podistica non competitiva 4 km

Senigallia (AN)

Finali Campionati Regionali

Trofeo Lombardia

Calcio a 5 e Pallavolo Open

Nuoto a Cantù (CO) Judo a Germignaga (VA)

19/21 maggio

Karaté a Merate (LC)

Ariano Irpino (AV)

6-7 maggio

Finali Campionati Regionali

Pallavolo

Oropa Conferenza nazionale

dei Presidenti Provinciali

20-21 maggio

Celebrazione Centenario FASCI

Gualdo Tadino (PG) Bergamo, Roma, Catania, Torino

Danone Nations Cup 1° week end Verona Jetix Kids Cup

Meeting di Primavera

La Cisco Roma rappresenterà l'Italia a Wolfsburg

10-14 maggio Wolfsburg (Germania)

Pallacanestro esordienti/M

Pallavolo Under 13/F

21 maggio

Finale Nazionale

Finali internazionali

Volkswagen Junior

Catania

Napoli - Piscinola

World Master 2006

Meeting Regionale Nuoto

Gran Premio Regionale

di Ginnastica Artistica

13-14 maggio

28 maggio

Chianciano Terme (SI)

Milano

Pisa

4° Gran Premio Nazionale

Avon Running Tour

Circuito

Judo e Karate

5a tappa

7 maggio


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Wlllllllí GUAI MUSCOLARI, TERAPIA E RECUPERO Questo tipo di infortunio

ISTRUZIONI PER LUSO

IL TREQUARTISTA FANTASIA AL POTERE Analisi di un ruolo rivalutato negli ultimi anni. Capacità di smarcar­ si e di offrire assist, buone qualità di base, predisposizione al drib­

viene classificato in 4 gradi,

bling e imprevedibilità sono caratteristiche indispensabili. I movi­

a seconda della gravità. Nei

menti cambiano a seconda del sistema di gioco scelto tra

casi più leggeri può bastare

il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1.

il riposo attivo, ma quando

di Andrea Mandorlini

c'è la rottura parziale o tota­

le occorre più tempo per evitare ricadute

di Piero Volpi

IL CAMMINO PER ARRIVARE IN ALTO Dal corso di apprendi­ mento all'esordio in A

trascorrono parecchi

anni, passando attra­ verso varie valutazioni.

Oltre alle doti naturali,

occorrono determina­ zione e capacità di

affrontare situazioni ostiche

di Massimo Chiesa

IN USA LO SHOW VIAGGIA IN RETE Le finali del campionato

Ncaa di basket hanno

avuto più spettatori on

line che davanti alla tele­ visione. Su Internet si trovano tutte le informa­ zioni, compresi validi

indirizzi in lingua italiana

e ancora:

di Guido Vaciago

L’ALLENATORE VOLLEY VIA DEI LONGOBARDI, FEDE E CULTURA Un cammino medievale

in parte ancora percorri­ bile: attraverso il

RALLY POINT SYSTEM E' VOLLEY D'ATTACCO di Mauro Berruto

IL PREPARATORE

ta della tomba di Padre

L'ARMONIA DEL GESTO TECNICO

Pio e di altri cinque san­

di Marco Manzotti

Gargano si va alla scoper­

tuari. Per chi ama cammi­ nare, il Castello delle

LIBRI

fiabe di Gropparello

QUANDO IL CAMPIONE SIEDE IN PANCHINA

di Massimo Carboni

di Massimiliano Castellani

71


L'ALLENATORE-CALCIO

Analisi di un ruolo rivalutato negli ultimi anni

IL TREQUARTISTA FANTASIA AL POTER Capacità di smarcarsi e di offrire assistz buone qualità di base, predisposizione al dribbling e imprevedibilità sono caratteristiche indispensabili. I movimenti cambiano in dipendenza del sistema di gioco attuato

di Andrea Mandolini Allenatore

in modo da impedire agli av­ versari di agire con i terzini,

mentre la prima punta va a contrastare i difensori cen­ trali.

L'attuazione dipende

poi dai giocatori di cui si di­ spone. Per esempio, io ho

utilizzato i due trequartisti al-

ISTRUZIONI PER L'USO

l'Atalanta e al Bologna, adot­

l trequartista è un gioca­

lo penso che in un discorso

tando le mie idee alle carat­

tore prettamente offensi­

I

generale si possa affermare

teristiche da una parte di

vo. Come lascia intuire il

che trequartisti si diventa.

Montolivo e Lazzari e dall'al­

Non a caso, è un ruolo che, nome stesso, è un giocatore

tra di Beliucci - di fatto, un at­

che si può collocare a ridosso

soprattutto negli ultimi anni,

della trequarti d'attacco, in

viene ricoperto dalle cosid­

una posizione intermedia tra

dette seconde punte, ovvero

le linee del reparto offensivo

da attaccanti non centrali.

e del centrocampo. Si tratta,

Così, all'inizio si impara a

logicamente, di una defini­

giocare attaccati al difensore

Qual è il modulo più adatto al

menti fondamentali del cal­

zione schematica, essendo

avversario, poi man mano ci

trequartista? Ipotizzando la

cio moderno perché, chi più

LA CHIAVE Ritengo lo studio delle solu­

L'ALBERO DI NATALE

zioni offensive uno degli ele­

qualsiasi

si allontana dall'area e si ac­

difesa a quattro, direi che si

chi meno, l'attenzione alla

ruolo la mancanza di staticità.

quisiscono doti di smarca­

può scegliere tra il 4-3-1-2 e

fase difensiva è sempre più

Quali

deve

mento che, come dicevo, so­

il 4-3-2-1, chiamato anche

diffusa. Di qui la volontà di

possedere il trequartista? La

no fondamentali. Al di là del­

"albero di Natale" e utilizza­

studiare soluzioni alternative

smarcamento;

la partenza in fase di non

to da parecchi allenatori ne­

e poco prevedibili, come per

buone qualità tecniche di ba­

possesso palla, il trequartista

gli ultimi anni. E' ovvio che il

l'appunto l'impiego di uomi­

se; saper mandare in gol gli

deve essere lasciato libero di

trequartista debba essere tat­

ni tra le linee. Il loro dinami­

attaccanti; predisposizione al

muoversi privo di qualsiasi

ticamente duttile, per con­

smo è prezioso, ma altrettan­

dribbling e alla giocata indivi­

condizionamento tattico, in

sentire alla squadra di passa­

to deve esserlo la capacità di

duale; imprevedibilità.

modo da sviluppare al massi­

re dai 4-3-2-1 al 4-3-1-2 a se­

verticalizzare da parte dei di­ fensori e dei centrocampisti e

indispensabile

in

caratteristiche

capacità

di

mo la propria creatività e la

conda delle situazioni sul ter­

L'ORIGINE

propria fantasia: e, infatti, si­

reno di gioco. In fase di non

la capacità di dare profondi­

Ci si può domandare se tre­

nonimo di trequartista è fan­

possesso, i trequartisti ten­

tà da parte degli attaccanti: il

quartista si nasce o si diventa.

tasista.

dono a spostarsi sulle fasce,

movimento di questi ultimi,

Fase difensiva L'IMPORTANZA DEL MEDIANO BASSO

72

taccante centrale - e Zauli.

'atteggiamento tattico da tenere quando si

sere molta "scalata" da parte dei due media­

affronta una squadra che utilizza il trequar­

ni per ridurre gli spazi in cui il trequartista de­

L

tista dipende dal sistema di gioco scelto. Se, ve essere attaccato. Questo richiede parec­ chio lavoro didattico, per creare la copertura per esempio, si adotta il 4-3-3, si ha già in par­ tenza un centrocampista basso a cui viene na­

dei due centrocampisti centrali e perché c'è il

turale seguire i movimenti del trequartista: in

rischio concreto di essere troppo bassi nella

questo caso, la marcatura è automatica, alme­

fase difensiva e, di conseguenza, rendere len­

no nelle fasi in cui l'avversario staziona nella

ta e macchinosa la ripartenza. Se si affronta

zona centrale. E' chiaro che se i trequartisti so­

una squadra con un trequartista e una punta

no due vengono chiamati in causa anche i di­

(sistema di gioco riassumibile nel 4-4-1-1) di­

fensori, soprattutto quelli laterali.

venta fondamentale il movimento dei difen­

Quando invece si utilizza il 4-4-2 ci deve es-

sori, in particolare quelli centrali che, a turno,


Scrivetegli a

allenatorecalcio@stadiumcsi.it Caro Mandorlini, quanto devo­

no durare gli esercizi di riscalda­ mento?

infatti, consente di allungare

Ettore Bontempelli, Milano

la linea difensiva avversaria,

Non sono un fautore del riscal­ damento lungo, soprattutto per­ ché ormai è normale che il gio­ catore scenda in campo dopo avere svolto un preriscaldamen­ to o preadattamento al lavoro in palestra. In sostanza, nei miei al­ lenamenti c'è un riscaldamento di un quarto d'ora che può esse­ re solo tecnico o solo fisico o al­ ternato.

permettendo al trequartista

di avere maggiore spazio nel­

l'andare a ricevere la palla. Col trequartista, è più utile la

punta che va verso il fondo di

quella che tende ad accorcia­ re: è questa la differenza

principale rispetto all'impie­

go di un 4-4-2 tradizionale.

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese Andrea Mandorlini risponde alle vostre domande di tec­ nica e tattica calcistica.

Situazioni A fianco, è rappresentato il movimento con o senza palla del trequartista nel 4-3-2-1 e nel 4-3-1-2. Nell'altra pagina, il milanista Kakà, probabilmente il migliore nel ruolo

I MOVIMENTI Lo spostamento sulle corsie

Gentile Mandorlini, ritiene im­

esterne non è solo tipico del­

portante l'utilizzo di supporti

la fase di non possesso palla.

psicologici nel calcio?

Il trequartista può scegliere

Tommaso Firriato, Palermo

se ricevere palla in zona cen­

tuando il cross verso la zona

ne

all'interno

lancio lungo e preciso, ra­

centrale dell'area. In ogni

della squadra: questo può

gione che gli permette d'in­

caso, sfruttando una delle

portare a un suo arretra­

serirsi senza difficoltà anche

doti indispensabili per il tre­

mento per dimostrare d'es­

in un 4-4-2, limitando nel

Sono cresciuto nelle giovanili del Torino, dove lavorava Vincenzo Prunelli, uno dei primi ad abbi­ nare la psicologica all'allena­ mento. Nel corso degli anni sono situazioni che non mi sono più capitate, però sono aperto a ogni alternativa che possa aiuta­ re l'operato dell'allenatore. Cre­ do che principalmente dipenda dal gruppo con cui si lavora.

quartista: il dribbling. Nel

sere sempre nel vivo del­

contempo, è pur vero che

l'azione, nel cuore del gioco.

contempo la possibilità di andare alla conclusione. K

Caro Andrea, si parla tanto del­

trale o se invece spostarsi sul­ la fascia, dove le sue qualità

squisitamente tecniche pos­

sono creare problemi alla di­ fesa avversaria: per esempio,

per definizione chi occupa

In questo caso, può trattarsi

andando sul fondo ed effet­

questo ruolo ha una posizio­

di un calciatore dotato di

carismatica

l'importanza del settore giovani­

devono essere reattivi nell'uscire incontro al

mediatamente l'azione di contropiede. In so­

le, ma nei fatti sono poche le so­ cietà che se ne preoccupano È

trequartista.

stanza, non deve avere un compito pretta­

d'accordo?

In realtà, il lavoro settimanale serve anche per

mente di marcatura, ma utilizzare la propria

Giuseppe Rafia, Reggio Calabria

definire i compiti difensivi del trequartista. E'

genialità anche nel comprendere dove gli av­

vero che le sue caratteristiche devono lasciar­

versari possono essere in difficoltà e perdere

Certamente. Ed è un grave erro­ re, perché il vivaio è fondamen­ tale per qualsiasi club, sia per la crescita dei talenti, sia per ga­ rantire un futuro economico alle piccole società. Personalmente, ho avuto la fortuna di lavorare nell'Atalanta, che in questo sen­ so rappresenta un punto di rife­ rimento per il calcio italiano.

lo il più libero possibile di creare e inventare,

la palla. Ovviamente, la pressione sugli avver­

tuttavia nel calcio d'oggi è impensabile che

sari deve essere attuata dal trequartista, esat­

un calciatore non rispetti determinate richie­

tamente come dagli attaccanti: se anche non

ste nella fase di non possesso palla. Così, il

dovesse essere conquistata palla "diretta-

trequartista deve, qualora si esaurisca senza

mente", il lavoro può servire a tenere in ap­

successo il pressing, arretrare e posizionarsi

prensione gli avversari e indurli più facilmen­

laddove possa recuperare palla e avviare im­

te all'errore.

stariinm

73


L'ALLENATORE VOLLE

Analisi di un'innovazione che ha cambiato questo sport

LLY POINT SYSTE AVOLO BATTAGC

L

ISTRUZIONI PER L'USO

La rivoluzione voluta da Acosta ha portato a due scuole di pensiero sul ruolo attribuito al servizio. La prima ritiene che vada sempre giocato in modo aggressivo, la seconda lo considera parte del sistema di gioco

della regola che permette al

Allenatore

sere messo in discussione per

1) La

servizio di toccare il net) in

una serie di ragioni.

modo da cercare il punto di­

componente psicologica del

retto o di mettere in grande

servizio aggressivo: la storia

difficoltà la ricezione avversa­

degli ultimi campionati dimo­

ria e, di conseguenza, la co­

stra che non è facile mante­

struzione del gioco; quella

nere un livello alto di aggres­

per cui il servizio fa a pieno ti­

sività per tutto la durata della

tolo parte di un sistema di or­

stagione e ancora più difficile

ganizzazione del gioco, che si

è riuscire a mantenere la stes­

i diceva che l'avvento

obiettivo era impedire che il

fonda sulla capacità tattica di

sa aggressività nei momenti

del Rally Point System

punto lo facessero gli avver­

ri-costruire il gioco grazie al

"topici", come i play-off. Inol-

avrebbe stravolto sche­

sari. La pallavolo di oggi è tut­

muro, alla difesa e

atleti, costretti a porsi di fron­

S

alla possibilità di muovere il

Oggi

te alla nuova pallavolo come

tabellone segnapunti in ogni

"servizio aggressi­ vo = vittoria sicu­

mi mentali di allenatori ta ed votata all'attacco, grazie

al contrattacco.

il

teorema

di fronte a uno sport comple­

momento del gioco. La prima

tamente diverso, da scoprire

valutazione degli addetti ai

ra" (che per one­

nel corso del tempo. Ormai

lavori, alcune stagioni fa, era

stà fu il primo a na­

qualche anno è passato dal­

quella che il servizio sarebbe

scere) sembra es-

l'esordio del Rally Point Sy­

stato determinante per ren­

stem e qualche valutazione

dere più difficile ai propri av­

Battute

oggettiva si può senz'altro fa­

versari la realizzazione del

Il Rally Point System ha eliminato il "cambio palla" e reso ancora più importante la "battuta". A fianco, Andrija Geric (Lube Macerata). Nell'altra pagina, Sebastian Swiderski (RPA Perugia)

re. Proviamo a delineare alcu­

"punto dopo ricezione", fon­

ne delle caratteristiche di una

damentale con il quale, in ef­

delle due fasi del gioco: la fa­

fetti, si hanno percentuali fra

se servizio.

il 65% e addirittura 1'80% dei

La "vecchia" pallavolo aveva

punti realizzati da una squa­

ugualmente due fasi, ma gli

dra (esclusi naturalmente gli

obiettivi erano ben distinti: la

errori dell'avversario). Così si

fase servizio era quella di at­

formarono due

tacco, nella quale era possibi­

pensiero": quella per cui il

le realizzare il punto. La fase

servizio doveva essere il più

invece

aggressivo possibile (tesi raf­

quella difensiva, dove l'unico

forzatasi dopo l'introduzione

"cambio-palla"

era

L'analisi LE 7 REGOLE D'ORO PER UN BUON SERVIZIO

^JTÌÌWÌt

di Mauro Berruto

N

"scuole di

on si discute che il servizio debba essere il pri­

menti del set. Se si eliminassero gli errori del pri­

mo colpo di attacco e non una semplice ri­

mo servizio a disposizione, di ogni servizio dopo

messa in gioco. Sintetizzando, la mia opinioneun time-out, del primo servizio dopo ogni errore del compagno che ha servito in precedenza, del nell'organizzazione delle fasi servizio è questa:

1 ) fare in modo di avere una situazione equilibra­

primo servizio a disposizione dopo un proprio er­

ta nella successione dei sei battitori contraddi­

rore nel turno precedente... si vincerebbero mol­

stinta dall'alternanza di battitori "tattici" con

te partite in più!

battitori di grande potenza. Può essere utili affi­

3) organizzare la fase muro/difesa in relazione al

dare compiti specifici ai propri giocatori, dividen­

tipo di battitore che si ha a disposizione in quel­

do fra quelli che hanno l'obiettivo di fare Tace e

la rotazione. In particolare quando si usa il servi­

quelli che hanno compiti tattici.

zio tattico chi mura deve sapere molto bene co­

2) non sbagliare il servizio in determinanti mo­

sa fare, chi difende deve sapere dove andare ecc.


allenatore@stadiumcsi.it

tre, se si allena un giocatore a

blico. Sbagliare servizio in un

volo. E anche la più diverten­

forzare sempre e soltanto sa­

momento importante è un bel

te da giocare e da vedere. Ec­

rà difficile, quando sarà utile,

regalo agli avversari che, sol­

co perché le squadre forti nel­

chiedergli un servizio tattico.

levati dal peso del punto su ri­

la

Chi si abitua a non pensare e

cezione, potranno a loro volta

sa/contrattacco sono le più

a rischiare a priori, è difficile

forzare il servizio. 3) La fiducia

solide e compatte. Sapere che

che nei momenti in cui lo

nel proprio sistema di gioco:

gli avversari dovranno sempre

stress agonistico è alto possa

sviluppare un sistema mu-

superarsi per realizzare il pun­

pensare di più. 2) L'incidenza

ro/difesa di grande qualità è

to su ricezione regala una

dell'errore: sbagliare pesa, è

uno dei migliori strumenti a

grande forza morale. Ecco

inevitabile. E se nella vecchia

disposizione degli allenatori

perché limitare il numero di

pallavolo l'errore in servizio

per dotare la propria squadra

errori in servizio, allenare il

fase

servizio/muro/dife-

poteva passare più inosserva­

di una "coscienza di gruppo".

servizio tattico in modo da es­

to, perché in fondo era un

Il gioco di squadra che nasce

sere in anticipo sulle cose che

"mezzo errore", oggi sbaglia­

da una palla toccata dal mu­

succederanno e sulle scelte

re un servizio (magari dopo il

ro, difesa dall'uomo al posto

del palleggiatore fa sì che sia

ventesimo punto) è una spe­

giusto nel momento giusto,

la squadra intera a condivide­

cie di segnale di debolezza

palleggiata perfettamente al­

re una tattica di gioco, che

che coinvolge non solo l'auto­

l'attaccante e chiusa in con­

tutti siano al "servizio" del­

re dell'errore, ma anche i suoi

trattacco è la fase più esaltan­

l'obiettivo di ottenere il pun­

compagni, l'allenatore, il pub­

te e spettacolare della palla­

to.

K

4) allenare non solo un tipo di servizio: ogni gio­

primo tempo, in zona 2 corto quando il palleg­

catore deve avere a disposizione almeno due ser­

giatore entra da z. 5 o da z. 4.

vizi, uno dei quali tattico. Come tutti devono es­

6) fare abbondante uso della videocamera e del

sere in grado di fare un palleggio o un appoggio

video-registratore: la fase servizio-muro-difesa è

perfetto, tutti devono essere capaci di fare un ser­

un momento del gioco molto facilmente miglio­

vizio tattico, impegnando un ricettore in partico­

rabile facendo vedere alla propria squadra le ri­

lare o mettendo la palla dentro ai 3 mt.

prese delle partite.

5) selezionare la tipologia del servizio tattico: al­

7) curare all'ossessione la tecnica e il rispetto del­

lenare il servizio corto-lungo a destra o a sinistra

le chiamate a muro, la corretta posizione in dife­

di un ricettore, in zona di conflitto fra i due ricet­

sa. Anche in questo caso la ripetizione è impor­

tori, sul centrale di prima linea, sui varchi lasciati

tante per imparare il rispetto delle regole che la

liberi dal centrale per andare a fare la rincorsa del

squadra si è data.

Caro Berruto, sono il padre di una ragaz­ zina di sette anni molto appassonata di pallavolo. C'è un'età ideale per co­ minciare a praticare seria­ mente questo sport? Giovanni Toldini, Pesaro Premetto che per estrazio­ ne culturale e sportiva cre­ do assolutamente nel prin­ cipio della multidisciplinarità per cui mi auguro, caro signor Giovanni, che non si stupisca più di tanto nel sentir dire a un allenatore professionista di pallavolo che è assolutamente oppor­ tuno, almeno fino ai 12 an­ ni, evitare una specializza­ zione precoce (naturalmen­ te nella mia opinione que­ sto deve valere per tutti gli sport). Per cui, se posso dar­ le un consiglio, credo che sia splendido vedere bam­ bini e bambine di 8-9 anni giocare a minivolley ma sa­ rebbe ancora più splendido se questa attività venisse accompagnata dal nuoto, dall'atletica leggera (maga­ ri d'estate), dallo stesso mi­ nibasket. E soprattutto, qualunque sia la disciplina sportiva, non deve mai mancare il concetto di di­ vertimento. Ritengo fonda­ mentale offrire ai nostri fi­ gli il numero più elevato possibile di esperienze sportive (e non solo sporti­ ve, naturalmente) diverse. La scelta della sport e la specializzazione avverrà in maniera più consapevole ed opportuna intorno ai 14 anni.

STADIUM RISPONDE

Per le vostre domande su basket, volley e altri sport, scrivete ai nostri consulenti all'indirizzo:

Stadium ì ™


IL PREPARATOR

Le capacità coordinative sono alla base di ogni sport

i/anunviD

DEL GESTO TECNICO L'abilità motoria dell'uomo consente di controllare le proprie azioni in ogni tipo di situazione e di apprendere movimenti da applicare nell'attività sportiva in modo relativamente rapido: ma queste doti naturali vanno allenate con regolarità

Docente Coni e CSI

riore anche se allenate a di­

te anni in avanti si assiste a un

stanza di tempo; d) di acquisi­

incremento funzionale degli

re abilità utilizzabili nello svi­

analizzatori degli organi di

luppo della condizione fisica e

senso e a una rapida matura­

nell'insegnamento di nuovi

zione del sistema nervoso. Per

elementi motori specifici (tec­

questa ragione, l'allenamento

nica), attraverso la completez­

infantile e giovanile deve ave­

za del bagaglio motorio sia ge­

re come obiettivo principale lo

specifico

sviluppo delle abilità motorie

nerale,

ISTRUZIONI PER L'USO

di Marco Manzotti

sia

dello

el gergo comune del

quotidiana (capacità coordina­

sport.

generali attraverso lo sviluppo

mondo sportivo, con la

tive generali) e speciali del sin­

Le capacità coordinative han­

delle capacità coordinative e

parola coordinazione

golo ambito sportivo (capacità

no una maggior alienabilità in

deve poter offrire le basi di un

coordinative speciali). Quespesso si intende racchiudere

età pre-puberale (fasi sensibili,

corretto movimento per impo­

tutte quelle capacità motorie

st'ultime caratterizzano la pos­

vedi tabella qui sotto): dai set-

stare la futura tecnica dello

che concorrono all'armonia

sibile variazione della tecnica

del gesto tecnico. Le capacità

di un determinato sport e la

N

coordinative (o destrezza) so­

possibilità del suo adattamen­

no le capacità motorie dell'uo­

to alla situazione specifica. La

mo che, prioritariamente, so­

loro applicazione consta in­

no determinate dalla coordi­

nanzi tutto nel controllare e ri­

nazione, cioè dai processi di

solvere le situazioni di gioco in

controllo e di regolazione dei

cui è richiesto un agire rapido

movimenti (Hirtz 1981). Esse

e preciso nella finalizzazione

mettono l'atleta in grado di

dell'azione. Infatti, l'elevato li­

controllare, con sicurezza ed

vello di coordinazione permet­

economia, le sue azioni moto­

te: a) di ridurre le difficoltà di

rie in situazioni prevedibili (ste­

apprendimento delle nuove

reotipate) e imprevedibili (va­

abilità motorie generali; b) di

riabili) e di apprendere movi­

ridurre il dispendio di energie

menti sportivi in modo relati­

nell'effettuazione

vamente rapido (Frey 1977).

complessi e, di conseguenza,

Pertanto, le capacità motorie

facilita il migliore livello di uti­

dei

gesti

costituiscono i solidi presup­

lizzazione delle capacità con­

posti generali per le azioni mo­

dizionali; c) di facilitare l'acqui­

torie della vita di relazione

sizione di abilità di livello supe­

Nei ragazzi APPROCCIO GRADUALE E DOPPIA VALUTAZIONE

^lillllll

L

CAPACITÀ COORDINATIVE

'avvicinamento del bambino alla pratica spor­

considerare i metodi per il loro sviluppo, è utile

tiva prevede l'utilizzo di tutte le capacità coor­

fissare i punti fondamentali per la valutazione ini­

dinative, che sono alla base dei gesti motori e tec­ ziale e finale del programma d'allenamento. La prima valutazione è di tipo soggettivo, in

nici e che permettono di trasformare gli schemi

posturali e motori di base in abilità proprie e ca­

quanto è possibile una sommaria identificazione

ratterizzanti ogni singolo individuo. Questo pro­

dell'armonia dei gesti attraverso l'occhio esperto

cesso richiede una metodologia che permetta un

dell'istruttore. In relazione alle definizioni di Hirtz

approccio graduale al fine della interiorizzazione

e Frey (citate nell'articolo principale) vengono fis­

dell'abilità di movimento o di postura. In base ai

sati i tre punti fondamentali per la valutazione og­

livelli di partenza, le capacità coordinative verran­

gettiva dell'abilità presa in considerazione: a) la

no usate per migliorare la gestualità generale o

difficoltà di coordinazione del decorso del movi­

per quella specifica del singolo sport. Prima di

mento, cioè la difficoltà della simultaneità e/o la


ne o la mancanza totale di

In questo spazio ogni mese il professor Manzotti rispon­ de alle vostre domande sul­ la preparazione atletica.

CLASSIFICAZIONE DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE (SECONDO MEINEL, SCHNABEL 1987)

questo lavoro potrà creare al­

terazioni della tecnica specifi­ ca, che sarà di difficile corre­

Scrivetegli a:

zione e quindi influirà negati­

vamente

sulla

preparatore@stadiumcsi.it

prestazione

sportiva. La tabella qui a fianco, pre­ senta la costruzione struttura­

le delle capacità coordinative

e lo stretto rapporto tra le ge­ nerali e le speciali. Nell'osser-

vare attentamente le speciali, si noterà che queste rientrano

perfettamente nei contesti di

sviluppo degli sport di squa­ dra e mentre alcune servono per migliorare la tecnica (co­

ordinazione segmentaria, dif­

ferenziazione, equilibrio), al­ tre partecipano allo sviluppo e al miglioramento delle varie

tattiche di gioco (orientamen­

to, ritmo, reazione, trasfor­ mazione). Tra tutte, è neces­

_________________________________________________________ Z

sario soffermarsi sicuramente

sull'equilibrio e sulla trasfor­ relazione con la capacità di

mazione. L'equilibrio, è la ba­

(calcio, basket, rugby, hockey,

se fondamentale per una cor­

pallamano, pallanuoto, ecc.),

reazione e di anticipazione,

retta esecuzione di qualsiasi

questo deve rappresentare un

dalle quali viene direttamente

tecnica sportiva: più stabilità

elemento fondamentale nello

influenzata, è fondamentale

uguale esecuzione più effica­

sviluppo della programmazio­

negli sport di confronto e di

ce. L'alienabilità dell'equilibrio va

ne didattica dell'allenamento

squadra. L'alienabilità della

sportivo. La

considerata nei contesti speci­

sformazione

di

ve essere considerata in eser­

fici: statici, dinamici e di volo.

adattare la tecnica in base al

citazioni tecniche e tattiche,

Inoltre, va presa in considera­

verificarsi di cambiamenti im­

mentre nell'allenamento in­

zione la classificazione dello

provvisi che si possono verifi­

fantile e giovanile dovrà esse­

capacità di tra­ permette

capacità di trasformazione de­

sport: dove è previsto un mo­

care all'interno di una nuova

re inserita in contesti di con­

dello invasivo e di contatto

situazione di gara. In stretta

fronto giocosi.

K

combinazione in successione dei gesti motori e

incrementare i livelli di difficoltà gestuali; b) le va­

tecnici (bellezza del gesto); b) la precisione del ge­

riazioni di intensità (lento, veloce, rallentato, ef­

sto, ossia il mantenimento dell'elevata efficacia

fetto moviola, ecc.) dell'esercizio aiuta il control­

del risultato (precisione del gesto); c) il tempo di

lo gestuale; c) l'esecuzione dell'abilità motorio-

esecuzione, in quanto la riduzione del tempo

tecnica in modo bilaterale, intesa sia come parte

d'effettuazione è indice di una padronanza mo­

destra e sinistra del corpo, sia come parti del cam­

toria dettata dall'interiorizzazione mentale del

po di gioco e la loro combinazione, concorre alla

gesto stesso (velocità del gesto). Dai punti di va­

formazione della visione completa e della sua

lutazione vengono dedotti i metodi per il loro svi­

eventuale adattabilità alla situazione; d) le eserci­

luppo: a) variazioni sul modo d'iniziare e finire un

tazioni con l'utilizzo limitato o intervallato del­

esercizio, la combinazione di più esercizi e l'ese­

l'analizzatore ottico (occhi bendati o chiusi) aiuta

cuzione in situazioni non abituali permettono di

l'interiorizzazioni sensoriali del movimento.

Gentile professore, quanto è uti­ le la pesistica negli allenamenti di un calciatore professionista? Ernesto Morelli, Firenze L'utilizzo della pesistica, intesa come utilizzo dei macchinari specifici per lo sviluppo della forza, solitamente viene colloca­ ta nella preparazione pre-campionato al fine della costruzione e nel periodo di campionato per i richiami periodici di manteni­ mento della forza esplosiva. La pesistica permette di risparmiare tempo di lavoro e di finalizzare il lavoro solo sui gruppi muscola­ ri d'interesse specifico. Attraver­ so questa pratica si potrà curare la resistenza alla forza generaliz­ zata e, in particolare, la forza esplosiva, utilizzata dal calcia­ tore nei salti, lanci, tiri e nei contrasti. Quindi di particolare interesse saranno gli esercizi con il metodo degli sforzi dina­ mici (migliora rapidamente la forza, ma richiede sempre una grande concentrazione per ri­ cercare la massima velocità d'esecuzione) per gli arti infe­ riori e la parete addominale e dorsale del tronco. Al fine di mantenere, poi, la rapidità d'esecuzione e la forma del muscolo (evitare ipertrofia) è necessario abbinare questa ti­ pologia d'allenamento alla ra­ pidità e/o velocità come mo­ mento di trasformazione della forza acquisita. In alternativa e/o in abbinata possono essere usati esercitazioni specifiche a carico naturale come i salti e i balzi, che permettono di man­ tenere elevata sia la forza esplosiva applicata che la rapi­ dità d’esecuzione.

STADIUM RISPONDE

sport. Un'errata impostazio­

stMliiim { 77


IL MEDIC

LE DIVERSE SOLUZIONI DI TERAPIA E RECUPER

ISTRUZIONI PER L'USO

Questo tipo di infortunio viene classificato in quattro gradi, a seconda della gravità. Nei casi più leggeri può bastare il riposo attivo, ma quando c'è la rottura parziale o totale occorre più tempo per evitare le ricadute

di Piero Volpi Medico sportivo

piezza delle articolazioni vici­

indurimento

ne, costituiscono sicuri fatto­

l'esame ecografico è spesso

negativo e a volte evidenzia

ri predisponenti. La

giunzione

muscolare:

miotendinea

rappresenta una delle zone

edema

intramuscolare.

Il

trattamento consiste nel ri­

attivo,

più esposte ai rischi lesivi per

poso

la ridotta estensibilità e per le

stretching e ripresa dell'atti­

differenti qualità del tessuto

vità sportiva dopo 48-72 ore.

tendineo rispetto a quello

Nelle lesioni muscolari indi­

idroterapia,

e lesioni muscolari indi­

scolari sono coinvolte, ma è

muscolare (vascolarizzazio­

rette il dolore è trafittivo,

rette si verificano più

prevalentemente l'attività ec­

ne, adattamento all'attività

acuto, improvviso, di solito è

spesso a carico dei mu­

centrica

L

- per esempio nel

muscolare). Le lesioni musco­

impossibile continuare la pre­

momento in cui si passa dal­ scoli degli arti inferiori: sono

lari indirette si classificano in:

stazione sportiva, la palpa­

frequentissime

l'accelerazione alla decelera­

grado 0, contrattura; grado

zione evoca una zona parti­

nello sport e sono dovute al

zione - a rappresentare la

1,

colarmente dolente e in se­

superamento della capacità

modalità a maggior rischio,

mento di poche fibre: <10%

guito si instaura una contrat­

intrinseca nel muscolo di as­

così come i frequenti disequi­

del muscolo); grado 2, distra­

tura muscolare adiacente. Ri­

sorbire l'energia sviluppata

libri fra agonisti e antagoni­

zione (lesione incompleta:

facendosi alla classificazione

durante un'attività sportiva.

sti, l'eccessivo affaticamento,

10-50% del muscolo); grado

delle lesioni muscolari, il qua­

Di solito tutte le attività mu­

i deficit di flessibilità e di am­

3, rottura (lesione completa:

dro clinico funzionale risulta

>50% del muscolo).

tanto

evenienze

(interessa­

elongazione

più

compromesso

muscolari

quanto maggiore è il danno

(grado 0) insorgono nelle ore

tissutale: in caso di lesioni lie­

successive all'esercizio fisico

vi il muscolo può anche rige­

e coincidono con l'aumento

nerare, mentre nelle lesioni

del picco serico delle creatin-

maggiori prevale la formazio­

Le

contratture

fosfochinasi (CPK), si manife­

ne di tessuto riparativo cica­

stano con dolenzie diffuse e

triziale. La diagnosi clinica è

più difficoltosa, anche se le caratteristiche del dolore, la

Traumi

presenza di un ematoma, la

Gli infortuni muscolari sono pericoli concreti in ogni tipo di attività sportiva

La distorsione QUANDO LA CAVIGLIA CONTINUA A FAR MALE

78

palpazione muscolare e i test dinamici (movimenti contra­ stati ed elasticità) orientano

sull'entità della lesione. Un

opo una banale distorsione della caviglia,

ci articolari, tibia e astragalo, producendo attri­

evento frequente e ricorrente per chi prati­

to durante il movimento. In alcuni sport che

D

ca sport, può perdurare nel tempo un doloreprevedono meccanismi di compressione in fles­ sione plantare o dorsale anche l'osso può esse­ persistente sul collo del piede. Spesso si tratta

di forme legate a un cattivo trattamento del­

re coinvolto nel tempo con la formazione di

l'episodio traumatico, sia per non aver immo­

becchi o salienze detti osteofiti. Di solito, una

bilizzato anche per un breve periodo l'articola­

radiografia e, meglio, una risonanza magneti­

zione, sia per non aver provveduto a un pro­

ca consentono di capire se è presente un tes­

gramma riabilitativo.

suto fibroso e/o osseo esuberante. Il trattamen­

Altre volte l'artralgia perdura per il formarsi di

to prevede in prima istanza cure fisiche e riabi­

un tessuto fibroso che, esito del trauma distor-

litative: ultrasuoni in acqua, ginnastica proprio-

sivo, determina un conflitto fra le due supera­

cettiva, piscina, cyclette, ecc. Qualora, dopo un


isocinetica, ginnastica pro-

lesione

priocettiva, ecc.). Quindi, do­

della

In

po aver recuperato una de­

genere le lesioni

ambulazione normale, una

della giunzione

completa elasticità muscola­

muscolare.

miotendinea ri­

re e mantenimento della con­

Scrivetegli a:

chiedono tempi

trazione massimale isometri­

medico@stadiumcsi.it

maggiori rispet­

ca prolungata senza dolore,

lesioni

si può riprendere il lavoro sul

del ventre mu­

campo con periodi di corsa

scolare:

leggera e riadattamento al­

to

alle

l'ap­

proccio è sem­

l'attività gestuale. Ovviamen­

pre conservati­

te il ritorno all'attività agoni­

tranne

stica è auspicabile in condi­

vo

nei

casi gravi di le­

zioni di pieno recupero della

terzo

forza, della resistenza e della

grado con rot­

flessibilità muscolare e del

sioni tura

di

completa

del muscolo. Il

controllo neuromuscolare. La recidiva della lesione rap­

più frequente

protocollo tera­

presenta

peutico si avva­

complicanza e a volte si veri­

la

le di un tratta­

fica anche dopo periodi riabi­

importante aiuto è fornito

mento immediato con ben­

litativi impostati in modo cor­

dall'ecografia che mette in

daggio compressivo e criote­

retto. Più raramente ci imbat­

evidenza l'eventuale emato­

rapia locale, se necessario

tiamo in altri tipi di compli­

ma, l'interruzione e l'orienta­

utilizziamo terapia antidolo­

canze quali le falde liquide, le

mento dei fasci muscolari dai

rifica o miorilassante, mentre

pseudocisti, le fibrosi musco­

quadri lievi alle lesioni impor­

la deambulazione e il carico

lari, le miositi ossificanti.

non

Recenti osservazioni cliniche

provocano dolore. Dopo le

ed ecografiche segnalano un

l'evoluzione della lesione nei

prime 48 ore, chiarita la dia­

aumento di fibrosi muscolari

periodi successivi fino alla

gnosi con l'esame ecografi­

nei muscoli degli sportivi: è

sua guarigione. La risonanza

co, vengono stabiliti il perio­

ipotizzabile una correlazione

magnetica può completare le

do di riposo e il protocollo

con l'incremento delle attivi­

immagini ecografiche con­

riabilitativo che si avvale di

tà di allenamento, con le re­

sentendo

cidive delle lesioni e probabil­

tanti.

L'esame

ecografico

consente inoltre di osservare

vengono

concessi

se

valutazione

terapie fisiche (elettrotera­

globale del muscolo interes­

pia, tecarterapia, U.S., ecc.) e

mente con l'uso non corretto

sato.

di fasi rieducative (idrotera­

di correnti

Il trattamento ovviamente ri­

pia, attività muscolare dap­

molto in uso vista anche la

chiede periodi di recupero

prima isometrica e successi­

diffusione di apparecchi di

differenti a seconda della se­

vamente isotonica e infine

elettrostimolazione.

una

corretto programma riabilitativo, la sintomato­ logia dolorosa persista si consiglia di interveni­

re chirurgicamente. Tale affezione può essere trattata in artroscopia con sonde e strumenti di piccolo diametro che visualizzano le strutture

intrarticolari e rimuovono il tessuto patologico. Questa chirurgia può essere effettuata in regi­

me di day hospital e richiede successivamente un primo periodo di riposo attivo (circa 15 gior­ ni) e un successivo periodo riabilitativo consen­

tendo mediamente dopo 30/40 giorni anche la piena ripresa sportiva.

In questo spazio, ogni mese il dottor Volpi risponde alle vostre domande sulla medi­ cina sportiva.

elettriche oggi

Caro dottore, sono uno spor­ tivo dilettante e da un po' di tempo soffro di un disturbo del sonno. Dopo qualsiasi al­ lenamento appena più impe­ gnativo del solito (corsa, nuo­ to, palestra) mi sveglio dopo qualche ora di sonno e non riesco a riaddormentarmi. Co­ sa devo fare? Luca Fioretti, Torino Innanzitutto occorre capire gli orari della giornata: sve­ glia, colazione, pranzo, cena, attività lavora­ tiva. Dove si colloca l'attività sportiva? Importante è capire se effetti­ vamente il sonno è perturba­ to dall'attività fisica. Penso che una migliore regolazione delle varie attività quotidiane possa modificare in positivo la situazione.

Gentile dottore, ho 26 anni e vado in bicicletta quattro vol­ te a settimana per un totale di circa 500-600 chilometri. Vorrei informazioni sull'even­ tuale uso di aminoacidi rami­ ficati. Francesco Morbelli, Padova Sono da sempre convinto che l'attività sportiva non necessi­ ti di integrazioni se non in particolari situazioni. Una corretta e variegata alimenta­ zione sono sufficienti a copri­ re qualsiasi fabbisogno ener­ getico. Ritengo che molte so­ stanze integrative come gli amminoacidi, possano, se as­ sunte indiscriminatamente, affaticare in eccesso organi e apparati (sistema nervoso, re­ ne, fegato, ecc.).

Stadium ì

STADIUM RISPONDE

de e dell'entità

n


Tenacia e passione per una carriera difficile

IL LUNGO CAMMINO PER ARRIVARE IN ALTO Dal corso di apprendimento all'esordio in serie A trascorrono parecchi anni, passando attraverso varie valutazioni. Oltre alle doti naturali, occorrono grande determinazione e la capacità di affrontare situazioni ostiche

Ex arbitro Serie A

questo periodo non emerge

in serie D e il quadro comin­

la potenzialità del soggetto,

cia a essere interessante sot­

alla fine del quarto o del quin­

to il profilo della formazione

to anno l'arbitro viene di­

in quanto si viaggia per l'Ita­

smesso dall'Organo tecnico,

lia maturando esperienze an­

non avendo mostrato i requi­

che in situazioni ambientali

siti fondamentali per prose­

da

guire a più alto livello. I di­

quelle di origine. Ad esempio,

smessi, come segno di rico­ noscenza e in chiave prefe­

estremamente

diverse

uanto impiega un arbi­

mento, si inizia con i ragazzi­

per un arbitro del Nord anda­

tro ad arrivare a dirige­

ni. Quindi, esaurite alcune

re a dirigere partite nel Sud

renziale, possono far doman­

re in serie A? La do­

esperienze e relative visiona­

Italia rappresenta indubbia­

da per poter essere ammessi

ture manda di per se può sembra ­ da parte dei Commissari - adesso chiamati Osservatori

mente un banco di prova im­

come assistenti alla Can A-B

portantissimo per verificarne

assieme a chi ha iniziato la

e legata a fattori temporali,

- iniziano i passaggi a direzio­

le competenze, la personalità

carriera dalla serie D diretta-

tuttavia spesso gli sportivi e i

ni più impegnative: Terza ca­

e anche le prospettive. Gli

mente come guardalinee: un

ragazzi che si avvicinano al

tegoria, Seconda categoria,

ambienti risultano totalmen­

piccolo (ma giusto) privilegio

mondo arbitrale non hanno

Prima categoria, sino all'Ec-

te diversi e l'approccio che un

a patto che vengano svestiti

(specialmente dal punto di vi­

Q

re semplicemente didascalica

le idee chiare sull'argomento.

cellenza che rappresenta il

giovane arbitro deve avere ne

Dopo un corso di apprendi­

vertice regionale. I migliori

fortifica lo spessore umano e

sta mentale) immediatamen­

disciplinare, oltre a formarne

te i panni dell'arbitro.

tratti di personalità che aiuta­

Nei

no, magari con un filo di in-

molto spesso gli arbitri usu­

conscienza, a vincere paure e

fruiscono della collaborazio­

timori.

ne di assistenti di parte, ovve­

Regolamento AMMONIRE CHI TIENE 0 ALLONTANA IL PALLONE

80

vengono promossi a dirigere

di Massimo Chiesa

Elimini

N

campionati

regionali

Sulla scorta dei rapporti rice­

ro dirigenti delle due squadre

vuti dalle visionature degli

che, indubitabilmente, pos­

Osservatori, vengono stilate

sono creare discrasie vuoi

le graduatorie di merito: nor­

perché non adeguatamente

malmente un arbitro medio

preparati, vuoi perché ecces­

rimane tre anni in serie D a

sivamente faziosi. In questo

maturare esperienza e poi per

caso, la fiducia risulta molto

meriti può essere promosso

limitata e l'aiuto stesso non

alla Can C dove si può resta­

sempre conforme alle reali

re da tre a cinque anni. Se in

necessità.

el campionato italiano esiste ancora un mal­

con le eccezioni della richiesta di verificare la di­

vezzo veramente intollerabile che, purtrop­

stanza della barriera - a carico del giocatore che

po, spesse volte viene riscontrato anche in cate­usufruisce del calcio di punizione - oppure se si è verificato un incidente che comporta l'interven­ gorie inferiori: sembra quasi che gli allenatori de­

signino un giocatore a rotazione per allontanare

to dei sanitari. Chi allontana volontariamente il

il pallone dal punto di battuta di un calcio di pu­

pallone con lo scopo specifico di perdere del tem­

nizione oppure per trattenerlo impedendo l'im­

po deve essere ammonito immediatamente, co­

mediata ripresa del gioco che, ricordiamolo, è un

me del resto chi si appropria del pallone impe­

diritto di chi ha subito un fallo. Cosa prevede il

dendo all'avversario l'immediata ripresa del gio­

regolamento al proposito? La regola è chiara: il

co stesso unito a chi si frappone come ostacolo.

fischio dell'arbitro è unico, ovvero interrompe e

A mio modo di vedere, questi comportamenti

autorizza immediatamente la ripresa del gioco,

non leali equivalgono al fallo tattico, perché crea-


Massimo De Santis, 44 anni, rappresenterà l'italia al Mondiale. Nell'altra pagina, Roberto Rosetti, 39 anni, è stato incluso dalla Fifa tra le riserve per Germania 2006

In serie D

le situazioni che

menticare che, andando ad

Scrivetegli a

arbitro@stadiumcsi.it

di lavoro e familiari. Vale an­

possono accadere sono vera­

arbitrare

centri,

che la pena di menzionare il

mente le più disparate e "pe­

spesso si viene riconosciuti al

fatto che gli arbitri anticipano

in

piccoli

ricolose": per prima cosa non

momento dell'arrivo: ne con­

le spese di trasferta, a fronte

esistono terne fisse e normal­

segue un'azione doverosa di

di rimborsi inadeguati e mol­

mente l'arbitro trova collabo­

mimetizzazione che non sem­

to lenti.

ratori della regione dove è

pre riesce e soprattutto c'è

Probabilmente sono anche

stato designato. Ne consegue

necessità di estrema pruden­

tutti questi fattori che hanno

uno scarso affiatamento e

za quando, alla fine della ga­

contribuito a una marcata cri­

anche una limitata fiducia, se

ra, si deve andare a prendere

si di vocazioni: il percorso è

non altro in prima battuta.

un aereo e per questo sareb­

molto articolato, lungo e al­

Questi sono i campionati che

be importante la collabora­

cune volte pericoloso: talvol­

formano gli arbitri del futuro,

zione dei dirigenti della squa­

ta, basta una partita andata

questi sono i campionati do­

dra ospitante.

male, un'invasione, un tenta­

ve puoi trovare anche miglia­

Alcune volte, quando la gara

tivo di aggressione, per per­

ia di spettatori con conse­

non si è dipanata secondo i

dere un potenziale grande ar­

guenti rischi per la scurezza

desideri di qualcuno, si rischia

bitro in prospettiva. Proprio

del direttore di gara. A questo

di rimanere isolati in posti

per questi motivi la Federa­

proposito, basti pensare che

lontani dagli aeroporti e ma­

zione e l'Aia dovrebbero vigi­

in Promozione spesso il servi­

gari, come mi è capitato alcu­

lare e monitorare con estre­

zio d'ordine viene svolto sol­

ne volte, essere costretti a

ma sensibilità tutte le vicende

tanto da un paio di poliziotti

rientrare il lunedi successivo,

legate alla maturazione di un

locali. Non bisogna mai di­

con gli immaginabili problemi

arbitro promettente.

K

no una doppia penalizzazione per il fallo subito

re anche la collaborazione dei giocatori: tuttavia

e per l'impossibilità di riprendere il gioco con im­

se venissero ammoniti ogni volta che allontana­

mediatezza.

no il pallone o impediscono la ripresa del gioco,

Come ovviare al problema? Basterrebbe applica­

credo che non impiegherebbero molto ad ade­

re il regolamento e dopo poche giornate, a mio

guarsi. Abbiamo esperienze del passato che ci

modo di vedere, si potrebbero già riscontrare for­

confortano: adottando comportamenti che rien­

ti miglioramenti. Ricordiamoci che avere regole e

trino del regolamento, i calciatori si adeguano

leggi e non applicarle risulta ancora più irritante

senza problema e già questo sarebbe un grande

del non averle: dato che non viviamo in un mon­

passo in avanti. Dopo anni di scorie risultano du­

do anarchico, è ovvio che gli arbitri debbano es­

ri da metabolizzare nuovi comportamenti, ma se

sere catechizzati al proposito per iniziare a cam­

vogliamo campionati più regolari dobbiamo ado­

biare questo malcostume. Evidentemente occor­

perarci affinché questo avvenga in tempi brevi.

STADIUM RISPONDE

In questo spazio, ogni mese Massimo Chiesa risponde alle vostre domande sui temi arbi­ trali.

Top Class

Gentile Chiesa, nel caso di un fal­ lo continuato che si conclude in un punto diverso da dove è co­ minciato come si deve comporta­ re l'arbitro? Ercole Soragna, Roma Caro Ercole, nel caso un fallo inizi in un determinato punto del ter­ reno di gioco ma si finalizzi in un diverso punto, l'arbitro, dopo aver fischiato il fallo, deve far ri­ prendere dal punto in cui il fallo si è concretizzato. Questo vale ov­ viamente per un fallo "continua­ to": per esempio, una trattenuta che inizia fuori area ma si concre­ tizza all'interno della stessa. Va da sè che quando un giocatore cerca volontariamente di cadere all'in­ terno dell'area dopo aver subito un fallo fuori non deve essere premiato per la sua slealtà.

Gentile Chiesa, cosa deve fare un arbitro se un calciatore sostituito si rifiuta di lasciare il campo? Francesco Manzitti, Savona Nel caso in cui un giocatore, indi­ cato dalla propria panchina, si ri­ fiuti di uscire, l'arbitro dovrà sol­ lecitare l'intervento del capitano, che per regolamento deve ado­ perarsi affinchè il compagno re­ ceda dal suo proposito. Se anche in questo caso il giocatore conti­ nua a rifiutarsi, l'arbitro può san­ zionarlo disciplinarmente con un cartellino giallo per condotta scorretta. Se dopo l'ammonizione persevera in questo strano atteg­ giamento, la condotta scorretta può portare alla seconda ammo­ nizione ed all’espulsione che tut­ tavia preclude la possibilità di so­ stituzione. Obiettivamente mi sembra un caso limite, ma in que­ sto pazzo calcio non si sa mai...

staithiml si


WEBSPORT

Crescono i siti dedicati agli sport "americani"

IN USA LO SHOW VIAGGIA IN RETE

di Guido Vaciago

Le ultime finali del campionato Ncaa di basket hanno avuto più spettatori on line che davanti alla televisione. Su Internet si trovano tutte le informazioni compresi molti validi indirizzi in lingua italiana

ISTRUZIONI PER L'USO

port e Internet: gli Stati

è stata addirittura di un mi­

Uniti sono già nel futu­

liardo e mezzo di dollari, nei

ro. La fotografia, nitida,

quali ha inciso pure l'intasa­

S

mento delle linee telemati­ sono state le ultime fasi finali

del campionato Ncaa, ovvero il

basket

delle

Università,

quello che più dello spettaco­

che delle aziende i cui impie­

gati si collegavano per vede­ re i match universitari. lano o faticano con l'inglese.

lo della Nba scatena il tifo de­

Insomma, se in Europa gli

trova, senza troppa fatica, di­

gli

americani

appassionati iniziano a utiliz­

rettamente al sito ufficiale

La grande massa di informa­

che ritrovano nelle sfide fra

zare la Rete per informarsi o

della corrispettiva lega: Nba,

zioni diventa sostanzialmente

atenei un più forte spirito

vivere più da vicino le loro

Nfl, Nhl e Mlb. Pagine ricchis­

inutilizzabile, anche perché

campanilistico e di apparte­

passioni, negli Usa il compu­

sime, anzi talmente ricche da

anche il giornalismo sportivo Usa abusa di formule gergali

appassionati

nenza. Le partite principali

ter e la banda larga fanno

non essere sempre facilmente

sono state trasmesse via In­

una seria concorrenza alla te­

navigabili al primo contatto e

non sempre immediatamente

ternet e sono state più viste

levisione. E in alcuni casi la

necessitare di un po' di tem­

comprensibili.

on line che in tv: un record

spodestano come media prin­

po per trovare l'orientamen­

E in quel caso vengono in aiu­

dagli

cipale per seguire gli eventi.

to. Ma difficilmente se ne

to gli appassionati italiani del­

orari che spesso erano quelli

Questo rende sconfinata l'of­

esce

l'informazione

le discipline americane. Sono

d'ufficio, e che ha fatto dare

ferta on line degli sport tradi­

(qualsiasi essa sia) che si cer­

tanti e di buona volontà, al

l'allarme all'economia ameri­

zionali, intesi come il basket,

cava o senza aver soddisfatto

punto di creare pagine di in­

cana. Secondo un'agenzia di

il football, l'hockey e il base­

qualche curiosità (soprattutto

formazioni e commenti, rigo­

rating, infatti, la perdita di

ball. C'è tutto quello che un

statistica). L'ostacolo, per gli

rosamente in italiano, che

produttività accusata per le

appassionato possa immagi­

utenti italiani, è solamente la

permettono

distrazioni cestistiche on line

nare di chiedere e spesso lo si

lingua per quelli che non par­

tempo reale le vicende Usa

mostruoso,

favorito

senza

di

senza

seguire sapere

in una

parola d'inglese.

Alcuni di questi siti

sono anche ben co­ struiti e gestiti con

passione. È il caso di

Play.it Usa, dove ti­

fosi e amanti dello sport Usa coprono con discreta tempe­

stività tutto quello

che

avviene

nello

sport dall'altra parte

dell'Atlantico. Si tro­ va tutto, dal basket

"hTìETil


Has what it takes?

hype

I--------bet now |»R Tlatu^Onhi ww»'f

Los Angeles Times: il più aggiornato sui Lakers www.latimes.com/

B«»k«tb»ll Video» [RUMORS]

Peja to hit free agency Pacers forward Peja Stojakovic will probably opt out of the final year of his contract in order to become a free agent this summer, according to the Indianapolis Star... Shawn Kemp auditioning for the Mavericks ... Surgery again for Amare Stoudemire ... Bobby Brown to enter the draft... Rajon Rondo will hire Bill Duffy ...

• Re<i»l moie

Dt FENSi

SCORES. APRIL 4 BOS 124 • TOR 120 £hl01 • CLE 124

NYKQO-WA3 101

ATU84- NJN CO

MIN 82- CHA87

MIL 88- MIA 118

nohss- det 101

esw78 ■ mem 10

IND 88 - CHI 102 SAS 88 ■ UTA 68

[DRAFT

SCREENS

PER CONOSCERE LO SPORT A STELLE E STRISCE

STATUS]

SAC 101 ■ PAL 12

HQUS7- SEA 10'

New York Times: ampia pagina sullo sport www.nytimes.com/

PEN 100 - LAC 111___________________

Who's in, who's out With draft day just 12 weeks away, speculation starts to fly about which players are going pro or not. Here is a look at the situation as it stands now.

STANDINGS

ONE BET. 22 TEAMS.

■ Re.nl inoie

ATL A NTIC

C E NTR 4L

S ü UTHE A<

1. NJN 48-26 1. PET 00-14 1.MIA40-Î 2 PHI 34-30 2. CLE 48-20 2. WAS 38-i 3. §QS 31-43 3. MIL 37-37 3-0RL20-‘ S O UTHWE ST

N 0 RTHWE ST

PAC IFIC

1. SAS 88-18 1. DEN 41-34 1. PHQ40-: 2. DAL 66-18 2. UTA36-30 2. LAÇ 43-: 3. MEM RO-32 3.M1H31-43 3.^40-;

Il Washington Post: l'autorevole quoti­ diano ha una buona sezione sportiva www.washingtonpost.com/ Sports Illustrated: il settimanale sporti­ vo più venduto al mondo http://sportsillustrated.cnn.com/

Thrashers, Panthe thtPowifr tp Surprix

La televisione Fox: ampia copertura di tutti gli sport Usa http://msn.foxsports.com/

The perfect pl The Detroit Red consider defens Nicklas Lidstrom perfect player, a certainly hard to with his impressi resume SIGN UP FOR PkAYOFF BENCH Win huo tickrts to th« 2007 NHL Alt-St

» 'My Stanley Quo' launmetl » Betfour has back surgery ■ Blues to retire No 2 »AHLAlPRooNfi Team ■eqhl i?t Team AlhStars

Usa Today: il quotidiano popolare: vastissima la pagina sportiva www.usatoday.com/sports/front.htm

NHL.COM EXCLUSIVE

last Nous: Tnere na$ been no shortage of great stones m fhff r/mfffftitf__ ___ __

J I PRINCIPALI SITI

www.hoopshyDe.coin /

fino al calcio della Major Soc­

lebasket, il sito di Media Par­

cer League, trattato con di­

tner: altri ottimi punti di rife­

screta competenza. Spesso le

rimento per informarsi o leg­

fonti sono direttamente i siti

gere opinioni sulla pallacane­

americani più indiscreti nel-

stro più bella del mondo. In-

l'indagare e meno ingessati

somma, non siamo ancora ar­

delle pagine ufficiali. Tipo

rivati a Internet come stru­

Hoopshype, il più ricco di pet­

mento che soppianta la tv per

tegolezzi Nba, oppure 82ga-

godersi lo sport, ma quei

mes dove si trovano le miglio­

marziani che, qualche tempo

www.basketnet.it

ri statistiche sul basket, o an­

fa, erano gli italiani appassio­

www.playitusa.com

che Insidehoops sempre ag­

nati degli sport americani,

www.nba.com

giornatissimo e con un taglio

hanno finalmente trovato un

www.nfl.com

molto aggressivo.

mezzo di comunicazione che

www.nhl.com

Tornando alla lingua italiana,

li gratifica con una certa con­

www.mlb.com

vale la pena citare Basketnet,

tinuità e puntualità. Ed è pro­

diretto da Dan Peterson e Te­

prio la Rete.

www.82games.com

www.insidehoops.com www.telebasket.com

K

ESPN: "la" televisione sportiva americana per eccellenza http://espn.go.com/ CBS: altra televisione con copertura eccellente sullo sport Usa www.sportsline.com Yahoo: una buona selezione delle notizie principali www.sports.yahoo.com Sport Network: poca grafica, molte notizie www.sportsnetwork.com

stariinm

83


WEBSPORT

Internet aiuta anche chi non conosce l'inglese

LE STAR DEL FOOTBALL EI SEGRETI DEL BASEBALL a NBA del basket è nel pie­

no che offre notizie, statisti­

no della stagione, la Major

che ma anche un utile e chia­

L

ISTRUZIONI PER L'USO

League del baseball è appena ro "Abc del football". Per

iniziata, l'hockey sta entran­

questo sport, gli altri punti di

do nella fase decisiva, mentre

riferimento in italiano sono le

il football è ancora nel perio­

pagine "Bebonori" e "Tutto-

do di precampionato. Quindi

football".

periodo di draft, che sarebbe

Il baseball per molti è una

il "mercato" dei giocatori al­

specie di mistero, ma anche

l'americana: ovvero con un

in questo caso Internet offre

rigido meccanismo di scelte

spiegazioni. Oltre tutto in ita­

dei giocatori provenienti per

liano: il regolamento e ciò

lo più dai campionati univer­

che aiuta a capirlo si trovano

sitari. Per conoscere quali so­

su Play.itUsa, mentre un otti­

no le stelle o le possibili sor­

mo punto di riferimento per

prese del draft può essere

informarsi a 360 gradi (quin-

utile il magazine on line ita­ liano "Endzone" che dedica

di baseball italiano compre­

dettagliato speciale ai

so) è la pagina Baseball.it,

nuovi protagonisti del foot­

una delle poche che in italia­

un

I

ball, con schede personali su

no offrono copertura su que­

ogni giocatore. Lo stesso si­

sto sport.

to, tra l'altro, può essere uti­

Più complicato trovare risorse in

le al neofita che vuole avvici­

italiano per l'hockey ghiaccio:

narsi alla palla ovale degli

in questo caso bisogna affidar­

americani: regolamento, sto­

si ai siti generalisti che offrono

ria, tecnica e tattica sono

spazio alle discipline americane.

spiegati in altrettante rubri­

Sull'hockey è ottima è abbon­

che. Un po' come avviene per

dante Datasport, così come il

"Huddle", altro sito in italia­

servizio di news di Yahoo.

PER GLI APPASSIONATI DI SPORT USA 0 PER CHI VUOLE APPASSIONARSI

| Football www.bebonori.com

www.tuttofootball.com www.huddle.org

www.endzone.it Baseball http://www.playitusa.com/mlb.php

www.baseball.it

Hockey www.datasport.it/indice.aspx?canale=11 http://it.sports.yahoo.com/ih/nh/index.html

84

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HOMEPAGE

|

CALENDARIO

I

CLASSIFICA

I

STaTISTICHJ.

| HOH?IE I

W.-S.M I Siiti I

I


Tesi

Il sito del mese: www.tesionline.it

Lo sport conquista l'università e con Internet diventa cultura

L

eopardi? Il poeta. No, il pri­

all'università sì. E proprio sullo

inazione di un arbitro di qual­

mo giornalista sportivo del­

sport, negli atenei italiani, na­

siasi sport. Ma le tesi come si possono leg­

e corpo ripreso soprattutto nel­

l'era moderna. I Bersaglieri? Un scono molte tesi di laurea, at­ traverso le quali si possono sco­ corpo militare. No, i primi veri

lar modo sul concetto di anima

gere? Andando su Internet, ov­

lo Zibaldone". Oppure che "nel

atleti professionisti. Il silenzio

prire aspetti inediti o approfon­

viamente, perché esiste già da

periodo 1836-1918 i Bersaglie­

stampa? Invenzione recente.

dire argomenti assai attuali o

tempo una biblioteca virtuale

ri si concentravano con atten­

No, ha già compiuto quaran­

interessanti, come gli effetti

nella quale chi desidera può in­

zione alle particolarità del cor­

tanni. Non si finisce mai di co­

della Legge Bosman sul calcio o

serire la sua tesi, per lasciarla

po, all'alimentazione ed al ran­

noscere lo sport, forse perché -

come il pallone abbia sconvolto

leggere o consultare da altri.

cio, agli esercizi effettuati al­

l'epoca in concomitanza con

sbagliando - la sua storia non si

le regole del marketing oppure

Esiste un motore di ricerca in­

studia a scuola. Ma per fortuna

ancora come deve essere la for-

terno per trovare più rapida­

l'utilizzo della fanfara, ed infine

mente le tesi che trattano l'ar­

sulla formazione e suo utilizzo

gomento interessato e in modo

della specialità ciclisti attiva fino

gratuito è possibile scorrere gli

alla fine della prima guerra

argomenti e un breve estratto.

mondiale, tra cui Bottecchia".

Per la consultazione integrale,

Oppure ancora che "la globa­

Ri cerca tesi Inserisci Uberamente I termini da ricercare

Seleziona, eventualmente, altri elementi (Autore, Relatore, Facoltà, Corso di laurea. , per affinare la ricerca Cognome Autore

r

Discussa nel periodo tra

| --- periodo iniziale

Nome Autore

|periodo finale —

Università

invece, è necessario pagare 24

lizzazione ha influenzato mol­

euro. Ma in quel caso è anche

tissimo i cambiamenti nel mon­

possibile farsi spedire a casa un

do dello sport e del calcio in

cd con la tesi cercata.

particolare negli ultimi ventan­

E allora si può scoprire che "An­

ni " . Tutti argomenti di tesi on li­

che se può sembrare strano, il

ne, tutti spunti interessanti per

pensiero di Leopardi si rivolse

inguaribili curiosi o per chi, giu­

innumerevoli volte verso lo

stamente, ritiene lo sport una questione di cultura. K

sport; soffermandosi in partico-

Internet story/5 QUANDO LA MAIL CAMBIO1 FACCIA

• i

L

a prima mail nacque quasi per caso e tra lo

Quando, il 26 marzo 1976, la regina Elisabetta

scetticismo generale. Per fortuna Tomlison in­

Il spedisce la sua prima email diretta verso gli Sta­

siste e perfeziona il nuovo programma con una ti Uniti (per inaugurare il collegamento Internet

scelta che si rivelerà altrettanto condizionante

fra l'Università di Londra e la rete degli atenei

dei costumi futuri: l'utilizzo del carattere @ per

americani) nel testo non c'erano ancora le "fac­

separare il nome del destinatario dell'e-mail da

cine" . Questo perché Kevin MacKenzie non ave­

quello dell'indirizzo virtuale dove risiede la sua

va ancora avuto l'idea di "umanizzare" i mes­

casella. «Ho pensato a quel carattere perché in

saggi di posta elettronica. Il papà dei sorrisi on

inglese si legge "at", cioè "presso" e quindi ho

line è lui. Anche se nel 1979, anno in cui propo­

pensato che l'indirizzo sarebbe stato composto

ne di vivacizzare il forum attraverso il quale alcu­

dal nome dell'utente, seguito dall'host che uti­

ni ricercatori discutevano dei loro progetti e con­

lizzava per leggere il messaggio».

dividevano informazioni, la trovata non ha mol­

Se pensate che Tomlison sia diventato ricco o ab­

to successo. La sua idea era di utilizzare un trat­

bia ricevuto qualche riconoscimento scientifico,

tino e una parentesi chiusa -) per indicare che la

tuttavia, vi sbagliate. Solo un po' di fama e tan­

frase era detta "tongue in cheek" (in inglese: lin­

ta nostalgia per quei tempi: «L'attenzione era

gua in bocca, modo di dire per indicare che si sta

tutta concentrata sulla ricerca avanzata. Quel­

facendo ironia). Battezza questa "invenzione"

l'entusiasmo si è eroso col tempo, ora si corro­

emoticons, ma bisogna aspettare qualche anno

no meno rischi. Le cose non sono più tanto ec­

e il professor Fahlmam, perché le faccine diven­

citanti oggi. Mi manca tanto quell'anarchia».

tino popolari.

(5 continua)

ÌkTÌRO

85


Viaggio tra biografie e romanzi dedicati agli allenatori

QUANDO IL CAMPIONE SIEDE IN PANCHINA

ISTRUZIONI PER L’USO

L'eclettica personalità di Renato Cesarmi nel racconto di Luca Pagliari. Pippo Russo tratteggia la figura di uno stopper la cui vita è sconvolta dall'avvento di un tecnico zonista. La fantasia di Cancogni, l'aneddotica sul professor Scoglio

C

Premio Cesarini a Senigallia- in

ego calcistico di Nedo Ludd,

"Renato Cesarini. Il calcio la vi­

fondatore del movimento di

ta" (Bompiani). Una zona lon­

protesta degli operai inglesi (dal

tana, quella "temporale" di Ce­

1811 al 1816). Nel racconto di

sarmi, dalla zona-pura praticata

Russo siamo alla fine dei vuoti

sulla zolla dal mister Bersani: lo

anni Ottanta, e Ludi è lo stop­

"zonista" di stampo sacchiano

per del piccolo Empoli che, a fa­

che nel romanzo "Il mio nome

tica e marcando a uomo, riesce

è Nedo Ludi" (Baldini Castoldi

sempre a sfangarla e a raggiun­

Dalai) dell'ex fustigatore della

gere la meritata salvezza nel

campionato di sene B. Ma l'am-

hi in nome della tattica sa­

le, mai rigida, come l'eclettica

stampa sportiva, Pippo Russo,

crifica il campione, com­

personalità del fuoriclasse ¡talo-

diventa la bestia nera del prota­

pie l'omicidio di questo

argentino, fatto rivivere da Lu­

gonista. Nedo Ludi appunto,

ca­ Pagliari - ex voce di RadioDj gioco. Parola di un grande mi

professione stopper, operaio

e organizzatore dell'annuale

specializzato del pallone, alter

ster, Renato Cesarini, genio ri­

di Massimiliano Castellani

belle in campo nella Juventus del quinquennio d'oro (cinque

scudetti consecutivi tra il 1930

e il 1935) e inventore dalla pan­ china de La Maquina, il mitico River Piate degli anni Quaranta

che in Argentina ancora oggi è considerata la più grande squa­ dra di tutti i tempi.

Ma soprattutto Cesarini è l'uni­ co uomo che in oltre cento an­ ni di calcio viene annoverato non solo come un campione,

ma addirittura come un modo

di dire usato nel linguaggio cor­

rente: la zona Cesarini, ovvero

quella leggendaria fascia oraria vicino allo scadere del 90' in cui

l'oriundo Cesarini aveva il vizietto del gol. Una zona specia-

ta gestione di una Celebrity

La gestione professionale dei campioni dello sport

dello sport, proponendo anche

Franco Angeli - Collana: Azienda Moderna

un originale modello teorico di

pp. 144, Euro 15,00

gestione.

Prefazione di Maurizio Costanzo

Gli autori presentano anche

alcune testimonianze raccolte

^FAZIONE DI MAUR0O COSTANZO

Come si trasforma un atleta in un testimonial? Perché il

tra gli "addetti ai lavori" più

FrancoAngeii

pubblico ha bisogno di "miti sportivi" e cosa rappresen­

qualificati, con una serie di ca­

tano, oltre lo sport? Il libro di Barbara Ricci e Mimmo

se history relative a grandi campioni dello sport come

Ugliano spiega il marketing dei campioni dello sport agli

Del Piero, Baggio, Fisichella, Myers, Cacciatori, Pozzec-

addetti ai lavori, agli studenti di comunicazione e a tut­

co, Bettini e molti altri, raccontati in prima persona dai

ti coloro che sono interessati all'argomento.

manager, dagli agenti, dai procuratori che hanno contri­

Nella prima parte vengono introdotte le tecniche di rile­

buito alla piena realizzazione dei loro personaggi anche

vamento e analisi dei valori di interesse e notorietà per

al di fuori dei campi di gara.

poi passare alla valutazione degli indici di notorietà, bra­

La prefazione di Maurizio Costanzo aggiunge un pun­

vura, simpatia e popolarità dei campioni dello sport.

to di vista non ovvio e competente e alcuni spunti di ri­

Dati questi primi rudimenti, il volume ci spiega le moda-

flessione.

"Poveri campioni" di Gian Paolo Ormezzano (I libri de La Stampa)

Gian Paolo Ormezzano

MIMMI t $ $i’#i 1 & t. 1I il la tribù degli assi alla lente di rimpicciolimento

ian Paolo Ormezzano dice di aver sempre

G

campato di marketting, cioè "la seria mar­ chetta giornalistica consistente in una collabora­

zione saltuaria a questa o quella testata". Così sta scritto, nella premessa al suo "Poveri campio­

ni". Un libro che ha aperto un fronte, sulla de­

"tribù" dello sport, messi sotto "la lente di rim-

picciolimento". In mezzo secolo di giornalismo, puramente narrativo, Ormezzano ha avuto però

il merito di costruire delle gigantografie letterarie dai suoi rimpicciolimenti. Partendo da un passag­ gio di Roberto Baggio, il cronista-viaggiatore che ha alle spalle decine di giri, Tour, Mondiali di cal­

cio e Olimpiadi, qui con la sua lente speciale crea

una miscellanea umanistica e umanitaria in cui

convivono le imprese, i personaggi da campo,

con un finale dedicato ai suoi colleghi narratori (Brera, Bozzati e Gatto i più affini). Uomini gran­

scrizione di storie e vite di assi appartenenti alla

irTìfìEit

lità con cui si attua una corret­

Barbara Ricci, Mimmo Ugliano "CAMPIONE, FARÒ DI TE UNA STAR!"

T A CT'AIMTDA

dissimi incontrati, eroi invincibili visti in gara o a


li". Una rivoluzione virtuale, che

te. Tecnico misterioso quanto

prattutto l'innovazione è l'ani­

sortisce effetti solo sulla pagina,

l'ebreo Ernest Egri Erbstein, al­

ma del progresso e non solo

perché quella reale nel calcio

lenatore ungherese del Grande

quello scientifico. Perciò, a un

italiano ha visto trionfare il sac-

Torino di Valentino Mazzola (la

certo punto, anche il calcio ha

chismo e si è materializzata e

squadra più forte del mondo

sentito l'esigenza di farsi scien­

diffusa in forma globale attra­

negli anni Quaranta) che scam­

za, prima di assumere i crismi

verso i "profeti" della zona e

pò al campo di concentramen­

attuali della fantascienza, dato

del calcio offensivo. Oltre al

to ma non allo schianto di Su-

sua

che da tempo or­

perga.

mai navighiamo

straordinaria

La

nell'era del Fan­

esistenza ora ri­

tacalcio. Così, un

vive ne "L'alle­

bel giorno, nella

natore errante"

vita

di

tranquilla

Leoncarlo

e

Settimelli. E co­

umile stopper di

me dimenticare

dell'onesto

provincia e non

poi, tra le "ma­

certo campione

schere"

di stampo cesari-

hanno reso po­

che

polare ed eleva­

niano, si presenta

to a rango di filosofi i se­

il Bersani, profeta della zo­ .1! FRANCO SCOGLIO

na-pura e con tutto quel

guaci di Scopigno e Viciani

"bagagliaio tecnico", come

il teorico delle "palle inatti­

direbbe l'Arrigo da Frigna­

ve",

no, prodigo di alchimie cal­

fr«»”' O»*6™’

l'eoliano

professor

Franco Scoglio da Lipari,

cistiche. Ludi, uomo di co­

idolo indiscusso della Fossa

scienza popolare, vede nel

genoana alla quale ha rega­

cambiamento di marcatura

lato fino alla sua tragica fi­ ne in diretta (è morto il 3 ot­

da uomo a zona lo sfascio di

tobre 2005 negli studi di una tv

un mondo, di una società che

Sacchi-Bersani, occorre con­

fuori dal campo assisteva impo­

templare dunque come figura

genovese) scampoli di autenti­

tente al crollo del muro di Berli­

letteraria, il kafkiano Zdenek

co vulcanismo dialettico. Da

no e agli scandali nazionali, da­

Zeman. Uno dei migliori narra­

leggere, con inevitabile nostal­

gli appalti truccati dei Mondiali

tori della "zona grigia", Manlio

gia, "Chiamatemi professore",

di Italia '90 a Tangentopoli. Tut­

Cancogni, si ispirò proprio al

l'accurata e appassionata bio­

ti eventi che il buon Ludi non

tecnico boemo qualche anno

grafia che gli ha dedicato Ges­

può che vivere in maniera tragi­

fa nel descrivere le mille peripe­

si Adamoli (De Ferrari), giorna­

ca, così per non cadere inesora­

zie de "Il Mister" (Fazi): l'enig­

lista di Repubblica e suo gran­

bilmente in fuorigioco si orga­

matico Vecto Zoran, che in pie­

de amico; e da rileggere, con

nizza, proclamando la "rivolu­

no fascismo portò la zona e al­

altrettanta attenzione, "Il pro­

zione degli stopper" contro gli

tre

piccola

avveniristici "difensori centra­

squadra romana del Malafron-

fessore" (Sagep Libri) di Giulio Vignolo e Fabrizio Calzia. K

diavolerie

nella

Giancarlo Dotto-Sandro Piccinini "Il mucchio selvaggio" Mondadori Pagg. 323, euro 16 www.librimondadori.it

SULLO SCAFFALE

bizione, si sa, è sfrenata, e so­

Un tandem davvero d'ecce­ zione, Giancarlo Dotto e Sandro Piccinini, che si ri­ trova fuori dal salotto calci­ stico di Controcampo per ricordare e raccontare la storia giornalistica iniziata negli studi del­ le prime emittenti televisive private. Un gustoso viaggio da Nord a Sud, per dirci "come eravamo", quando esisteva solo Telebiella, la prima che sperimentò la tv condominiale via cavo. Un caleidoscopio umano costellato da maghi, piazzisti, banditori d'aste e commentatori sportivi in processi pre-biscardiani e dirette con il telefono a gettoni, come la prima telecro­ naca dal Comunale di Firenze fatta da Piccinini.

A cura di Giorgio Bàrberi Squarotti "Campioni di parole. Letteratura e Sport" Rubbettino Pagg. 278, euro 15 www.rubbettino.it Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull'esistenza di un "genere letterario spor­ tivo", questo è il libro che li toglie tutti. Un'antologia di saggi curati dallo storico e critico Giorgio Bàrberi Squarotti. Giancarlo Fisichella con Leo Turrini

"Ma chi ti ha dato la patente?" Mondadori

bordoring, come re Cassius Clay che trionfa in

campioni immortali - Coppi, Bartali, Relè, Ma-

Zaire su Foreman, anno 1974. Sognatori e ma­

radona, Villeneuve, tanto per citarne alcuni -

Pagg. 119, euro 14

ghi come quell'H.H. sigla alchemica sotto la

alle vicende a margine, le storie dimenticate di

www.mondadorilibri.it

quale si cela quello che Ormezzano "garcialor-

atleti caduti nel dimenticatoio. Uno per tutti,

chescamente" rimpiange come il "Grande fal­

Kirk Kilgour il pallavolista di Los Angeles venu­

Il miglior pilota italiano di

sario e grande orafo del nulla o del poco, ma

to in Italia alla metà degli anni Settanta per

Formula 1, Giancarlo Fisi­

soprattutto grande artista del dire e poi anche

giocare nell'Ariccia e tornato negli Usa paraliz­

chella, si mette a nudo con

del fare": in due parole, Helenio Herrera. Epi­

zato. Anche questo è sport, quello che dà do­

la complicità di un biografo

grammatico o fiume in piena, mai prolisso, es­

lore, quello tetro che si cela sotto record avve­

sportivo di lungo corso co­

senziale e romantico nei suoi medaglioni, Or­

lenati dalla pratica del doping che Ormezzano

me il "motoristico" Leo Tur­

mezzano, maestro, un classico per stile e sen­

affronta a muso duro, sprintando eticamente,

rini. Una biografia che si apre con un civi­

sibilità che passa dalle gesta leggendarie dei

da par suo, davanti anche a Ben Johnson.

le "mea culpa" di Fisichella, al quale ven­ ne ritirata la patente.

stadium

87


TURISMO

Itinerario in moto e auto

LA VIA DEI LONGOBARDI FF TRA FEDE E CULTURA ..JEL In Puglia, viaggio sulle emozionanti tracce di un cammino di origine medievale in parte ancora percorribile: attraverso il suggestivo paesaggio del Gargano si va alla scoperta della tomba di Padre Pio e di altri cinque santuari

rum o, se preferite, Via

La Via Sacra Langobardorum

Sacra dei Longobardi,

Dal Medioevo a oggi molto è

ISTRUZIONI PER L’USO

a Via Sacra Langobardo-

L

cambiato, tuttavia una parte era originariamente una stra ­

da d'origine medievale che an­

significativa della Via Sacra

dava da Mont Saint Michel, in

Langobardorum sopravvive nel

Francia, al santuario di San Mi­

profondo del territorio puglie­

chele Arcangelo di

Monte

se, a ridosso del promontorio

da interamente asfaltata, per­

Sette giorni di preghiera

Sant'Angelo in Provincia di

del Gargano. Su questo sugge­

corribile anche comodamente

Tanti ne erano necessari, in

Foggia. Anticamente, in Italia,

stivo percorso sono posti in

sia in auto sia in moto: tuttavia,

epoca medievale, per percorre

attraversava tutti i territori dei

successione i santuari di Santa

è stato conservato l'originario

a piedi i circa sessanta chilo­

Longobardi e la leggenda vuo­

Maria di Stignano e di San

tracciato e, rispetto alla "vec­

metri della strada Sacra. Era

le che San Francesco d'Assisi la

Matteo in territorio di San Mar­

chia" via Sacra, c'è un comune

un percorso "fisico" che, nel­

percorse dalla basilica d'Assisi

co in Lamis, la tomba di Padre

denominatore, la Basilica di

la successione delle tappe e

fino a quella di Monte San­

Pio a San Giovanni Rotondo, la

San Michele a Monte Sant'An­

nella completezza dei suoi ri­

t'Angelo. Ogni anno, nel Me­

Grotta di San Michele a Monte

gelo. La Basilica era nel Me­

chiami spirituali, in qualche

dioevo, su guesta strada che

Sant'Angelo, San Leonardo di

dioevo uno dei grandi santuari

modo richiamava un più pro­

attraversava molte chiese pas­

Siponto a Manfredonia e il san­

della cristianità insieme con

fondo percorso spirituale di

savano centinaia di migliaia di

tuario dell'incoronata a Fog­

Santiago di Compostela, le

conversione che il cristiano era

pellegrini.

gia. Si tratta ormai di una stra­

Tombe degli Apostoli a Roma e

chiamato a compiere. Oggi la

il Sepolcro di Gesù

dimensione del pellegrinaggio

in Terra Santa. L'in­

è cambiata, i mezzi di comuni­

di

cazione hanno permesso alla

questi grandi san­

Via Sacra Langobardorum, o

tuari era identifica­

almeno a quello che ne resta,

to col motto Deus,

di diventare un punto di riferi­

Homo.

mento per i pellegrini prove­

Questo ruolo cen­

nienti da tutte le nazioni euro­

trale del santuario

pee e molte extraeuropee di­

tero

percorso

Angelus,

di San Michele nel­

retti alla tomba di Padre Pio,

le vicende della cri­

attualmente il più grande dei

stianità è confer­

santuari garganici, anche se

mato nel periodo

ultimo in ordine di tempo.

delle Crociate: era, ti dove più frequen­

Da Stignano al Santuario dell'incoronata

temente s'incrocia­

La via Sacra Langobardum co­

infatti, uno dei pun­

88

vano guerrieri e pel­

mincia con il Santuario di San­

legrini.

ta Maria di Stignano, eretto


nel 1515 da Ettore Pappaco-

meta assidua di pellegrinaggi

da, feudatario della zona. Du­

da tutto il mondo. Quindi si

rante il secolo XVI il santuario

prosegue per la Basilica e la

(Strada a Scorrimento Veloce) in dire­ zione Vieste (ben segnalata) a 100 km. Dal Centro autostrada A1 (Roma-Napoli): uscire al casello di Foggia e pro­ seguire con la Superstrada 89 da Fog­ gia per Vieste (circa 50 km). Dal Sud autostrada Al 6 (Taranto-Bari): uscire al casello di Foggia, proseguire per Manfredonia e immettersi sulla Superstrada 89 Foggia-Mattinata.

COME ARRIVARE

IN AEREO Aeroporti di Foggia e Bari. Seap-puglia (www.seap-puglia.it).

fu dato ai Frati Minori Osser­

Grotta di San Michele a Mon­

vanti. Con la loro venuta il

te Sant'Angelo, per poi arriva­

Santuario cominciò a essere

re fino alla Chiesa di San Leo­

IN TRENO

conosciuto anche in tutto il Ta­

nardo di Lama Volara detta di

voliere e sul Gargano. Tra i se­

Siponto: si trova poco distante

Ferrovie del Gargano Trenitalia (www.ferroviedelgargano.com).

coli XVI e XVII il complesso

dal luogo ove sorgeva l'antico

santuariale e conventuale ac­

vescovado di Siponto, insedia­

IN AUTO Da Nord autostrada A14 (Bologna-Bari): uscire al casello autostradale Pog­ gio Imperiale-Lesina. Percorrere la SSV

quisì la sua attuale conforma­

mento romano prima e bizan­

zione. Si prosegue con il San­

tino poi. L'ultima tappa della

tuario di San Matteo. L'abba­

Via Sacra è il santuario della

zia sarebbe sorta verso la fine

Vergine Incoronata di Foggia.

del VI secolo su un tempio pa­

La tradizione assegna al 1001

gano, fu ampliata nel IX seco­

l'inizio della sua storia con

lo al tempo di Ludovico II che,

l'apparizione della Madonna

dopo aver sconfitto i saraceni

al Conte Ariano nei pressi del

che infestavano le coste adria-

fiume Cervaro. In seguito pro­

tiche e giungevano spesso an­

prio il Conte fece costruire nel

che al santuario di San Miche­

luogo dell'apparizione una

le, restaurò l'abbazia amplian­

cappella che nel tempo è dive­

dola, tanto che in pochi de­

nuta il famoso santuario.

IN AUTOBUS Saps autolinee (www.sapsbusline.it).

- .-u

cenni acquistò una certa rino­

manza per tutto il Medioevo.

L'attuale denominazione di santuario di San Matteo risale

Cartoline

al XVI secolo. La tappa succes­

Il Santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant'Angelo. Nell'altra pagina, una splendida veduta di Peschici e un tipico uliveto

siva è la Tomba di Padre Pio a San Giovanni Rotondo: la crip­ ta fu aperta al pubblico il 27 settembre 1968 e da allora è

COSA VEDERE

DOVE DORMIRE

Parco Nazionale del Gargano

Albergo Holiday House

Il Parco Nazionale del Gargano si estende per 121.118 ettari

(una delle aree protette più

Via Sibilla San Giovanni Rotondo

telefono: 0882459575

estese). Fanno parte del parco le quattro isole Tremiti. I Comu­

Hotel San Marco

ni ricompresi nel suo territorio

Via Trieste 40,

sono: Apricena, Cagnano Vara­

San Marco in Lamis

no, Carpino, Ischitella, Isole Tre­

telefono: 0882834133

miti, Lesina, Manfredonia, Mat­

tinata, Monte Sant'Angelo, Pe­

DOVE MANGIARE

schici, Rignano Garganico, Ro­

di, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Serracapriola, Vico

del Gargano, Vieste.

Ente Parco Nazionale del Gargano

Ristorante Trattoria Chiazza Ranna Via Pigiano 78 San Giovanni Rotondo telefono: 3383581708

via S. Antonio Abate 121

Ristorante La Spiga

Monte Sant'Angelo

Via Latufara

telefono: 0884568911

San Giovanni Rotondo

e-mail: info@parcogargano.it

telefono: 0882452559

^TiIO 89


TURISMO

Itinerario a piedi

IL CASTELLO DELLE FIABE DOVE IL TEMPO SI E' FERMATO A Gropparello, in provincia di Piacenza, si può fare un viaggio nel tempo e conoscere elfi, streghe, orchi e cavalieri. E naturalmente, come in ogni maniero che si rispetti, c'è il "rischio" di incontrare un fantasma

ISTRUZIONI PER L'USO

gni favola è un gioco

O

che si fa con il tempo

a Gropparello. I Fulgosio ten­ ed è vera soltanto a nero metà... Molti avranno ricono ­ il castello fino al 1464

sciuto i versi di una famosa

quando Francesco Sforza, du­

canzone di Edoardo Bennato.

ca di Milano, lo cedette a Ga-

È l'incipit giusto per descrive­

leazzo Campofregoso. Da qui

re questa esperienza sospesa

in poi il fortilizio vide l'alter­

mato in un parco tematico:

storica del castello e momen­

a metà tra fantasia e realtà. Lo

nanza di numerosi proprietari,

anzi, per essere precisi, nel pri­

to di intrattenimento e ap­

mo parco "emotivo" italiano.

scenario di questa favola sen­

tra i quali gli Anguissola, che

za tempo è il Castello di Grop­

lo tennero per circa due seco­

prendimento per grandi e pic­

coli, con buona pace degli ol­

parello, in provincia di Piacen­

li, fino a che pervenne, nel

A spasso con gli orchi...

tre milleduecento anni di con­

za, donato nel 780 da Carlo

1869, al conte Ludovico Ma-

La vicenda

del castello di

tese tra Guelfi e Ghibellini. Po­

Magno alla Chiesa Piacentina:

razzani Visconti il quale lo fe­

Gropparello è davvero singo­

tenza del marketing... Oggi il

il castello viene citato per la

ce restaurare nelle forme che

lare: la sua popolarità l'ha

Castello di Gropparello si po­

prima volta in un documento

attualmente si possono ammi­

conquistata nel giro di nove

ne solo lo scopo, pur sempre

del 840 come bene di proprie­

rare. Questa la stona, che tut­

anni, a partire per l'appunto

ambizioso, di fare trascorrere

tà del vescovo di Piacenza,

tavia si è arricchita di un ulte­

da quando è stato fondato il

una giornata di svago, soprat­

Seufredo II. L'edificio nel 1255

riore capitolo nel 1997 quan­

parco delle Fiabe, naturale

tutto per le famiglie, all'inse­

venne distrutto dalle truppe

do il castello è stato trasfor­

compendio della tradizione

gna della cultura e del diverti­

ghibelline al servi­

mento. Basta varcare il cancel­

zio di Oberto Pal­

lo del castello per sprofonda­

lavicino, ma fu su­

re nel Medioevo magico: bot­

riedificato,

teghe dei folletti, taverne, ca­

bito

tanto che il Palla­

valieri in un susseguirsi di ana­

vicino tentò nuo­

cronismi che dopo poco ces­

vamente di espu­

sano di essere percepiti come

gnarlo senza suc­

tali, coinvolgendo il visitatore

cesso in anni suc­

nell'atmosfera fiabesca. Tra le

cessivi. Il vescovo

numerose attività, molte a

Filippo

sfondo didattico e quindi par­

Fulgosio

attorno al

1300

ticolarmente

indicate

per

lasciò il castello ai

bambini e scolaresche, il piat­

propri eredi, i qua­

to forte è rappresentato in­

li,

90

ma guelfa terminò, dovettero

abbandonare la città e ritirarsi

quando

nel

dubbiamente dalla visita del

1335 Piacenza e il

parco antistante il castello,

suo territorio pas­

che ha come cicerone un ca­

sarono ad Alberto

valiere in carne e armatura

Scoto e l'egemo-

che guida gli ignari visitatori a


conoscere gli abitanti del bo­

COME ARRIVARE

sco: la fata, I folletti, la strega,

l'orco, il druido e il boscaiolo.

IN AUTO

Tutti personaggi interpretati

Uscita consigliata: Fiorenzuola (Al oA21). Appena usciti al casello di Fiorenzuola, seguire le indicazioni per Ciriano-Carpaneto. Giunti a Ciriano svoltare a destra allo stop proseguendo per Carpaneto. Dopo

in

modo davvero efficace,

che, con un linguaggio volu­ tamente arcaico, interagisco­ no con i visitatori conquistan­

Carpaneto svoltare a sinistra per Gropparello (10 km circa).

IN TRENO Stazione ferroviaria: Piacenza e Fiorenzuola.

IN AEREO Aeroporti di Milano Linate o Bologna.

do la loro attenzione. E così tra un Messere di qua e un

Mastro di là, dopo pochi mi­

nuti ci si ritrova a stringere con forza le chiavi dell'auto che sembrano, a quel punto, l'uni­

co appiglio al mondo reale ab­

bandonato solo pochi minuti prima.

La leggenda di Gropparello Non c'è castello senza fanta­

sma. Si tratta di un postulato certo e anche Gropparello

non sfugge a questa regola: infatti, nella visita guidata al

castello che precede il percor­ so nel parco si racconta della triste vicenda di Rosania Ful-

gosio, la giovane donna che nel Duecento sarebbe stata

murata viva dal marito Pietrone da Cagnano in un luogo

nascosto nelle fondamenta del castello di Gropparello per

punizione di un suo tradimen­ to con Lancillotto Anguissola, antico amore di gioventù, e il

Fantasie

cui spirito si aggirerebbe an­

La visita al Castello di Gropparello può essere l'occasione di una bella gita per grandi e piccoli

cora tra queste mura, facendo udire i suoi lamenti nelle notti

di tempesta.

K

COSA VEDERE Riserva Naturale Geologica del Piacenziano Nei pressi di Gropparello, lungo il corso del rio Rosello, è situata una delle nove aree appartenenti alla Ri­ serva Naturale Geologica del Piacen­ ziano. Istituita nel 1995 si propone di tutelare e valorizzare una serie di aree nelle quali è riscontrabile la pre­ senza di importanti reperti geologici e paleontologici. Le finalità della Ri­ serva non sono tuttavia esclusivamente geologiche, in quanto le aree

in essa compresa posseggono gran­ de valore anche dal punto di vista botanico e paesaggistico.

DOVE DORMIRE Albergo Brighella Località Sariano telefono 0523858134

DOVE MANGIARE Taverna Medievale del Castello di Gropparello Via Roma 82/I, Gropparello telefono 0523855814

Prenotazioni biglietti: biglietteria@castellodigropparello.it Prezzi: Parco delle fiabe € 11,50 Castello € 6,00 - Biglietto unico € 14,00 (ridotti € 11,00)

Antica Osteria da Tullio Via Marano 30, Gropparello telefono 0523855833

Monpoupon - Bed and Brekfast Strada provinciale 19, Groppovisdomo di Gropparello telefono 0523857411 www.monpoupon.it

VISITA AL CASTELLO Per informazioni telefono 0523855814 info@castellodigropparello.it

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o o o

TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCISPORT

ORIZZONTALI 1 Nella grotta - 2 È circondata dal mare - 6 Conterranee di Piero Chiambretti - 13 II logorio della vita moderna - 17 Lieve difetto - 18 II documento sul quale in banca si deposita la propria firma autografa -19 L'isola della maga Circe - 20 La squadra di Chiesa e Delli Carri - 22 Sostituzione... di un organo vitale - 24 Millilitro in breve - 26 Grosseto - 27 Rami della vite - 29 Stefano, campione dei 200 piani degli anni '80 - 30 Celebri grotte della Slovenia - 34 Digital Audio - 35 Una preposi­ zione... che divide - 36 Si ripetono nel rostro - 38 Farmaco privo di sostanze attive - 39 Iniziali della Muti - 41 L'allenatore del Milan (nome e cognome) - 46 Si contrappone al bene - 47 Allena la squadra giallo­ rossa (nome e cognome) - 50 I contenitori della merce - 52 Difende i pali dell'lnter assieme a Julio Cesar (nome e cognome) - 53 Tessuto di cotone dai colori vivaci - 55 Una Domenica... televisiva - 56 I confini del Qatar - 57 II mediano ricordato in una canzone di Ligabue - 59 Iniziali di Pacino - 60 Nota Dell'Autore - 61 Abbigliamento libero e disinvolto - 65 Incontro in centro - 66 Stile di nuoto che si esegue sul fianco - 68 Può colpire... l'uomo o il computer - 70 In Trentino c'è quella di Val Gardena - 71 Difende la porta del Milan - 72 Son pari nei voti - 73 Sale dalla tazzina di caffè.

di Ludo Bigi Studio Woquini

VERTICALI 1 Organizzazione Mondiale della Sanità - 2 II carnivoro dal sinistro ghi­ gno - 3 Un accessorio per usi domestici - 4 II sì dei trovieri - 5 Formano il poligono - 6 Risolto o... reso liscio - 7 Occhio... a Parigi - 8 Scultore privo di abilità - 9 Recipienti col mosto -10 Azienda Municipale Trasporti -11 Una macchiolina della pelle -12 Prime tra gli ennesimi -13 Fa cop­ pia con ma - 14 Un primitivo tamburo - 15 La fine del corteo - 16 Matilde che scrisse "Il paese di cuccagna" - 17 Frutti come le kaiser e le spadone - 18 Dignitario dell'impero persiano - 21 Indice Trimestrale 23 Sono ghiotti di formaggio - 25 Goleador della Fiorentina (nome e cognome) - 26 Sete, affermato pilota delle MotoGP - 28 II gigante di Sequals che vinse il titolo mondiale dei Pesi Massimi - 31 Stile Libero 32 Marco, pilota della MotoGP - 33 Si gioca in mezzo ai prati - 35 Un'opera di Giacomo Puccini - 36 Involto cilindrico - 37 Tra set e nov 40 Mollusco da cui si ricava la porpora - 41 Si ripete nel brindisi - 42 Prima di Angeles e di Alamos - 43 Ha simbolo CI - 44 Fu amata da un cigno - 45 Movimento involontario - 48 A Venezia c'è il Grande - 49 Accademia Europea di Polizia - 51 Una targa diplomatica - 54 Quasi unico - 58 La Zanicchi cantante - 62 Savona - 63 Laser Disc - 64 Iniziano adesso... - 67 Cerbio in chimica - 68 Varese - 69 Principio di sostentamento.

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95

92 ^ifO


IL MOSTRO DEL CALCIO Chi sono i 4 calciatori di Serie A ritratti in questo fotomontaggio?

CRUCIVERBA A CHIAVE 2

8

12

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5

5

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7

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12

15

5

12

12

8

8

3

Completate lo schema di parole aiutandovi con la parola già inse­

7

1

8

5

9

2

2

5

10

10

5

rita (a numero uguale, lettera uguale). A soluzione ultimata

10

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16

10

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1

3

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A

D

1

1

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8

M

10 13

2

14

16

8

7

nelle caselle evidenziate leggerete nome e cognome del ciclista

belga nella fotografia, campione mondiale su strada nel 2005.

4010

93


GIOCI

LE DIFFERENZE

SUDOKU I00

1

4

Osserva attentamente le due vignette apparentemente uguali. In realtà si differenziano per cinque particolari...

3

colorati. Riesci a trovarli?

2 9 7 3 6 7 3 2 6 2 5 1 3 9 6 8 3 1 2 2 1 8 2 7 3 5 9 7

z gjJ

Completate lo schema in modo che ciascuna riga, colonna e riquadro di 3 x 3 caselle (con i bordi ingrossati) contenga una volta sola i numeri dall'1 al 9 (zero escluso). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

¡nJ

CHI È? IXJ

Inserite nello schema le sei parole definite (compo­ ste dalle sillabe elencate sotto in ordine alfabetico), seguendo il tracciato e la numerazione. A soluzione ultimata nelle due colonne evidenziate leggerete nome e cognome della tennista italiana nella foto­ grafia.

A A BSI CA CA CIA DE DI FA FO GIO LA LE NE PO RAN RI RO SA SA SPEN TA TO VO VO 2

1

3 4

Lo sai chi è il... SERVER? Nel linguaggio informatico prepotentemente dilagante il server, molti di noi ormai lo sanno, è un elaboratore che svolge funzioni di collegamento e di condivisione con altri computer collegati. Ma server è anche un termine sportivo, specificatamente relativo

al mondo del tennis. Sapete qual è il suo significato?

5 6

1. Struttura semicircolare posta all'estremità della navata di una chiesa - 2. Caccia grossa... a base di pellicole e scatti - 3. L'opera migliore tra quelle di un artista - 4. Lo

è chi si ammala con facilità - 5. Deposito domestico di

provviste alimentari - 6. Una bibita a base di frutta.

94

JÍkTiEÍiI


sono tantissime le società che hanno

nella denominazione il termine "Real":

Il pronostico perfetto di mr. Lockwood

solo per limitare l'elenco ai club che

giocano nei campionati principali, ci sono il Reai Club Deportivo Espanol (di

Barcellona), la Reai Sociedad (di San

Sebastiàn), il Reai Zaragoza Club de

Fùtbol (Saragozza), il Reai Club Celta

Indovinare l'esito di una partita o anche

de Vigo, il Reai Betis Balompié (di

il risultato capita, più o meno, a tutti.

Siviglia), il Reai Club Deportivo de La

Ma Andy Lockwood, tifoso del

Coruna, il Reai Valladolid Club de

Liverpool, si è superato, azzeccando l'improbabile punteggio di 7-0 con cui i

Fùtbol, il Reai Oviedo Club de Fùtbol, il

Reai Sporting Club de Gijón, il Reai Racing Club de Santander e il Reai Club

Reds hanno sconfitto il Birmingham nelle semifinali della F.A. Cup.

de Mallorca...

Lockwood lo ha pronosticato sul sito

Quando la boxe faceva impazzire il mondo

della Bbc usando il nickname "Messi

È Modena la città del volley

better than Cesc" (Messi meglio di Cesc). Non solo: ha azzeccato che l-O

sarebbe stato segnato al primo minuto, che all'intervallo le due squadre sareb­ bero arrivate sul 3-0 e che Gisse avrebbe

della storia si disputò nel 1923 tra Jack

Nella storia del campionato italiano

era pagato cento volte la posta: chissà

maschile, la città che ha vinto più scu­

Dempsey e Luis Angel Firpo, che si

detti è Modena, con 22. Seguono

scontrarono per il titolo mondiale dei

se mister Lockwood ha scommesso...

Una moltitudine di squadre Real In Italia, abitualmente, il Reai Madrid

Parma e Treviso con 8, Ravenna con 6,

massimi. Nel solo primo round, l'argen­

Firenze con 5, Torino con 4, Bologna

tino finì al tappeto sette volte e

con 3, Roma con 2, Ariccia e Catania

Dempsey, campione in carica, due.

con 1. Una curiosità: dal 1946, anno

Nella seconda ripresa lo statunitense

del primo torneo nazionale, al 1963 il

vinse per k.o., ma nell'incontro succes­

titolo tricolore non è mai uscito

sivo fu sconfitto da Gene Tunney ai

dall'Emilia Romagna, perché lo conqui­

punti.

viene chiamato Reai. Questa semplifica­ zione è impensabile in Spagna, dove

TEMPI SUPPLEMENTARI

Uno dei match di pugilato più cruenti

segnato nel finale. Per la cronaca, il 7-0

starono soltanto Ravenna, Parma e Modena.

1

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osnpec) Q izzejaiei/\i j oßy g epojqujez y :ojjsoiai ii

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LE SOLUZIONI

SHÌIWI 95


IL FUMETTO

CASPITA, ABBIAMO RICEVUTO UNA SFIDA DAL CONTE VLAD E LA SUA SQUADRA...

AL QUARTIERE GENERALE DEL BANZA! TEAM CE' MOLTA AGITAZIONE...

SIA', MA QUESTA VOLTA SONO IN VACANZA PREMIO: HANNO VINTO IL CONCORSO "BRUTTO CEFFO 2006", QUINDI DOBBIAMO ACCETTARE LA SFIDA DI VLAD E SOCI. NELLA ^LETTERA SI DEFINISCONO DE! "MOSTRI"...:

rMA IN GENERE NON C! SRIDANO 1 "DISONESTI FOREVER"P

EHM, SISSY.

CREDO CHE INTENDANO DI BRAVURA!

... MA UNA MALEDETTA PIANTA'

I

VISIONE I S/SSY, rATTRAVERSO]

k

CARNIVORA!/!

OLI OCCH/AL/i

DA SOLE ARANCIONI

f CREDO I[GIUNTA CHE SIA

r EVVIVA UN PO' D! AZIONET^Ì QUESTA VOLTA PORTERÒ' CON ME IL MIO LILIUM IMPERIALE...

.CREDO CHE QUESTO NON SIA UN LILIUM...

BENE, BENE, TRA NON MOLTO IL BANZAI TEAM SARA' QUI...

DOPO QUALCHE GIORNO, ANZI NOTTE, NEL CASTELLO DEL CONTE VLAD, IN TRANS/LVAN/A...

L'ORA D: 'BUTTARE:

QUEI DANNAI OCCHIAL. DA SOLE...

VORREI CHE V! MOSTRASTE GENTILI.

ALE BUSSA ALLA PORTA DEL CASTELLO

00

SPECIE TU, BORIS, CHE HAI LA PESSIMA ABITUDINE DI MANGIARE GL! OSPITI...

UJ I NOSTRI ERO! INCONTRANO ! MOSTRI (VER!)

GASP, CHE BRUTTO POSTOLI METTE PROPRIO / BRIVIDI!

SEGUI­ TEMI, PREGO.'l

~BENE, BENE, VEDO CHE^ SIETE AL GRAN COMPLETO: LA SFIDA CHE V! ABBIAMO LANCIATO, OLTRE CHE ESSERE ESTREMA, E' UN PO' PARTICOLARE...

^U.S! TRATTA DI UNA GARA DI VOLO UBERO, LUNGO LE PARETI ROCCIOSE DELLO STRAPIOMBO SU CUI SI ERGE IL CASTELLO... FRANK, MOSTRA AGL! OSPITI IL PERCORSO ...

tu

RUOTARE LA f PAGINA DI NOVANTA GRAD

96

JkTÌIWÌÌ


PER ^PRESENTARE IL] [NZAI TEAM NELLA SFIDA VIENE CELTO MARGONE

MI SENTO UN PO' GOFFO CON QUESTE AL! *DA PIPISTRELLO, CE LA \ FARO' A VOLARE? j

UHM.

...SECONDO ME, L'UNICO r MENTRE IO, TRASFORMANDOMI IN MODO CHE HAI DI VOLARE PIPISTRELLO, NON AVRÒ' NESSUN E' DI PRENOTARE UN VOLO PROBLEMA. IL REGOLAMENTO NON PRE­ DI UNEA: PURTROPPO VEDE LA METAMORFOSI, MA DOVRESTE L'AEROPORTO E' UN PO' ESSERE ABITUATI ALLE SCORRETTEZZE! FUORI MANO, EH. EH! ' UN REFOLO \

ACC, VOLO MA NON FO DOyF

NON, UN ALIANTE DA PARAPENDIO IN FIBRA DI CARBONIO!.

QUALCHE ETT1MANA DOPO

D! VENTO TRASCINA VIA MARCONE

ATTI­ MO!

MARGONE E' STATO PORTATO VIA DAL VENTO CHISSÀ' DOVE: ABBIAMO PERSO!

SIA', E' L'ULTIMO MODELLO! LO PORTO SEMPRE CON ME, NON SI I SA MAI...

LASCIA FARE A ME.

C! SAREBBE ANCORA UNA POSSIBILITÀ'...

SISSY IN ALIANTE SUPERA IL CONTE VLAD E VINCE!

VITTORIA! ALTRA COPNON C! POSSO CREDE... QUANDO PERDO IL PULLMAN DELLA SCUOLA (PRATICAMENTE TUTTI ! GIORNI), E' L'UNICO SISTEMA^ PER ARRIVARE PUNTUALE...

MAGARI E’ UNA CINCIALLEGRA 1 CHE T! STA CORTEGGIANDO, E' ’ IL PERIODO: SE COSI' FOSSE HA BISOGNO URGENTE DI UNA VISITA OCULIS TICA...

ALLORA QUELLA SAREBBE . UNA CINCIALLEGRA?

3ERfàD&? A' C'E' UN VOLATILE DALL'ARIA POCO 1ASSICUANTE CHE ONTINUA A ISSARMI E

■METTERE STRANI VERSI CHIAMATE I POMPIERI...

SAI, MARIA, RIPENSANDOCI FORSE E‘ MEGLIO CHE ANCH'IO FACCIA UNA VISITA OCULISTICA: ULTIMAMENTE VEDO STRANE COSE...

FTnE 97


VISTO DA ORMEZZANO

Sport e contratti: così è, anche se non vi pare

Bisognerebbe riscrivere, nello sport professionistico, la parola "contratto". Significa troppo, oppure non signi­ fica niente. In mezzo alle due situazioni un anno-luce, dove c'è spazio e tempo per tutto, persino per i senti­ menti. Si pensi a Fernando Alonso. Il pilota spagnolo campio­ ne del mondo 2005 con la Renault è già stato annuncia­ to da tempo alla McLaren per il 2007.1 furbetti del quartierone dello sport, o almeno del circo della Formula 1, si pregustavano un'annata di polemiche, dubbi, suoi comportamenti da esaminare con la lente di ingrandi­ mento e anche con quella di rimpicciolimento, tattiche segrete all'interno delle tattiche palesi, combines e pa­ sticci assortiti. Per ora niente di tutto questo, neppure qualche vago prodromo: Alonso corre e vince per la Re­ nault, probabile che le porti un altro titolo mondiale. Da notare che il capo della scuderia Renault è Flavio Briatore, l'italiano che ha scoperto e lanciato Schumacher e poi Alonso. Ebbene, l'ex geometra di Verzuolo (evviva il conflitto d'interessi) è anche manager dello spagnolo, che avrebbe firmato per la McLaren senza dirgli nulla. O Briatore è un attore da Oscar o quando Alonso vince è davvero felice. E lo è per il successo di un suo pilota attuale, non certo di un traditore prossimo venturo. Dunque esistono i contratti ed esiste anche il modo non solo di rispettarli legalmente, ma di interpretarli onesta­ mente. Per la verità questa dovrebbe essere la regola. Invece siamo qui a sorprenderci, e ciò dimostra che, ol­ tre ad una nostra porzione di colpa, esiste la colpa co­ smica di un ambiente dove ormai le cose normali sono ritenute eccezionali, e quelle eccezionali normali purché siano eccezionali in senso negativo. È normale cioè per questo ambiente che un professionista dello sport pen­ si al suo futuro e non voglia rovinarlo impegnandosi troppo nel presente (specie se ha già raggiunto il top, ha cioè conquistato il titolo mondiale): e dunque sareb­ be normale un Alonso che non premesse troppo il pie­ de sull'acceleratore. Alonso che rispetta il contratto, an­ zi lo interpreta al meglio, è l'eccezione: e infatti siamo qui a scriverne. Come scriviamo di altre eccezioni anche se meno appariscenti, tipo il ciclista che ha già annun­ ciato il cambio di squadra per la stagione successiva, pe­ rò fa il suo dovere per i colori che ancora porta (non di­

íínTiñO

ce niente il Bettini tutto sommato normale dedito a Boonen e clonato da Pezzato?). Come nel calcio il Marchionni calciatore del Parma che sta giocando eccome per salvare la sua squadra, anche se sa che nel prossimo campionato la sua maglia sarà quella della Juventus. E peccato che non ci sia un altro Juve-lnter per scrutare il comportamento, che pensiamo sarebbe stato battaglie­ ro, di Cristiano Zanetti anche lui annunciato prematura­ mente come prossimo bianconero e però ancora sotto contratto nerazzurro. Ma qui finiscono gli Alonso e i suoi imitatori perchè spesso il tracciato legale-morale dei contratti, specie nel mondo del pallone, è lunghissimo e misterioso. Lì essi hanno funzione prima di tranquillanti, poi di eccitanti: raramente di contratti veri e propri, cioè di insieme di diritti e doveri, permessi e obblighi, soldi e prestazioni. Lì il calciatore importante, legato da lungo e ricco e ras­ sicurante contratto con la squadra importante, di solito un paio di stagioni prima della scadenza si eccita e co­ mincia a fare qualcosa di diverso rispetto al suo dovere. Spinto e spesso "doppiato" dal manager chiede un ri­ tocco, che vuol dire un aumento (come per la benzina al distributore). Se anziano, chiede un prolungamento fa­ raonico garantito prima della scadenza, in modo di as­ sicurarsi un futuro doratissimo. Altrimenti si proclama demotivato e smette di giocare bene. Magari capito, scusato dai tifosi, da qualche dirigente. La demotivazio­ ne è la parola-bestemmia del nuovo calcio farcito di de­ naro. Specie se di contro nasce una nuova motivazione più o meno segreta, cioè l'offerta grossa di un altro club. Non esiste una perizia per dire che Tizio sta facendo in campo il lavativo, puramente e semplicemente il lavati­ vo, e rescindere il contratto o addirittura chiedergli i danni. D'altronde il calcio è sport misterioso, interatti­ vo, e milioni di esperti non sono in grado di dire se è sta­ to Tizio a sbagliare il passaggio o Caio a non proporsi smarcato. Così è, anche se lì per lì non vi pare.


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