Stadium n. 6/1951

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Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport Anno VI - N. 6 - Roma - Aprile 1951 - Direzione c Amministrazione : Roma, Via Conciliazione 1 - Tel. 561.735 - 561.064

- 564.962 - 50.020

I) I I! E T T ORE n E S I’ O N S A B I L E

LUIGI GEDDA

S O M M A R I O PAG.

PAG.

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P.P. DE NAYER e M. BOTTU Formazione atletica giovani

FRANCESCO VIDA L’« Orientering » campestre

RENATO BERNINI Panoramica calcistica .

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GERMANO BARIGELLI La Madonna del Calciatori LUCIANO MUZZARINI La corsa all’Everest

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Regate d’Altomare LORENZO BORGHI Quadri Dirigenti .

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.

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Sport ed Educazione Fisica

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in tribuna

ANDREA MARRAZZI L’Attività Internazionale degli Schermitori Azzurri

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Da tutto il mondo .

G. A. VANZINA Turismo e Sport .

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NOTIZIARIO TECNICO ED ORGANIZZATIVO DEL C.S.I. Da pag. 35 a pag. 48

Soggiorni alpini e marini del C.T.G. e del C.S.I. . . ORAZIO GIURI Il Concorso « Su e giù per l’Italia »...................................

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La posta di Chirone

.

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In copertina : Fiorenzo Magni acclamato vincitore del XXXIV Giro Ciclistico d’Italia.

ABBONAMENTI

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Annuale

1100 > Semestrale L. 600 60 0 - Benemerito L. 5.000 • Un numero

100

Distribuzione. S. E. M. C. I. - Via Conciliazione. 1 - Roma Pubblicità: S.A.E.P. (Sezione Periodici Sportivi) • Roma. Vio Nazionale 172 • Tel. 684.260-Ó7.133

C. S. I. presidenza kazizsale

ARuHIV.J Si.F.MJ


FORMAZIONE ATLETICA DEI GIOVANI del proff. P.P. De Nayer e Michel Bottu Direttori dell’istituto di Educazione Fisica dell’Vniversltù di Loranlo

L’atletica giovanile è all’ordine del giorno e, dopo la campagna intrapresa dal C.S.I. per lo sport nella scuola felicemente coronata di successo con l’introduzione da parte del Ministero della P. I. — con la circolare Viscliia del 19 ottobre 1950 — dell’atletica leggera tra le discipline scolastiche, abbiamo visto con piacere l’attenzione del mondo sportivo rivolgersi con maggiore interesse alla pratica di questo sport. E’ delle scorse settimane l’articolo compulsato e profondo di Bruno Zauli « Atletica e Calcio » che ha suscitato unanimi adesioni in tutti i giornali sportivi e dei tecnici e dirigenti in particolare. Siamo ora lieti di pubblicare questo interessante studio dei prof.ri De Nayer e Bottu dell’istituto di Educazione Fisica dell’Università Cattolica di Lovanio, dedicato a quanti guardano con occhio educativo ai giovani che praticano le discipline atletiche. Crediamo inoltre di compiere opera gradita c utile per gli insegnanti di Educazione Fisica che hanno cominciato quest’anno in Italia una rilevante attività atle­ tica con la costituzione dei Gruppi Sportivi di scuola. Lo studio offre loro, oltre ad un esempio di classi­ ficazione individuale molto equilibrato, una ricca serie di grafici che serviranno per una analisi appiofondita dei risultati conseguiti dai singoli alunni. Lo studio riguarda l’età evolutiva dell’adolescente, 14-18 anni, quando cioè le condizioni fisiologiche e psicologiche del soggetto richiedono una particolare attenzione dell’educatore. STADIUM

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un’evidenza, anche per l’uomo meno osservatore, che da qualche tempo si assiste nel nostro Paese a un vero ridestarsi di interesse per la pratica del-

14 15 ló 17

l’cducazione fisica sotto tutte le forme. Attualmente noi

infatti troviamo indetti di continuo incontri e riunioni, se­ guite con grande interesse da parecchie migliaia di spet­ tatori notevolmente comprensivi ed entusiasti. Segno que­ sto che non solo più il calcio domina il mondo sportivo nostro.

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La rivelazione del livello culturale ed artistico di note­ vole parte del pubblico che manifesta il godimento della

bellezza della prestazione atletica e del ritmo dei movi­ menti armoniosi, il ricordo anche dei grandiosi incontri rimessi in onore dai giochi olimpionici moderni, hanno certo grandemente contribuito a l’estensione degli sports atletici. Grazie a ciò, molti giovani hanno fatto la scoperta dell’atletica, e molti iinpegnativisi attivamente, vi hanno perseverato con fervore e vi hanno trovato un mezzo di misurarsi con le difficoltà, appropriato alla mentalità com­ battiva della loro età. La lotta intrapresa giorno per giorno contro il tempo e contro la pesantezza, che essi pervengono a dominare sempre più grazie a un allenamento intelli­ gente e continuo, sembra loro una occasione di scelta per affermarsi. La riuscita vittoriosa, dopo lunghi sforzi, di mesi di lavoro, è la migliore scuola per formare il gusto alla combattività. Si rimpiange sovente, e non senza ragione, che la gio­ ventù moderna ha perso il gusto del lavoro c impigrendo, non si interessa che di cose facili. Questa penosa consta­ tazione è un forte rimprovero per gli educatori. Non è certo che vi sia mancanza di sforzi per lormare il carattere dei loro allievi; si domanda invece se lo scacco non sia dovuto al fatto che il mezzo impiegato non è sempre adat­ to alla mentalità dei ragazzi abbastanza conforme ai gusti dell’epoca. Ben spesso il buon seme cade su terreno duro e pietroso che non è adatto ad accettarlo e fecondarlo. Ogni mezzo onesto che giunge al suo scopo deve essere

adottato all'istante senza secondo fine. Non è dunque straordinario constatare che dalla scuola alle associazioni sportive, alle organizzazioni giovanili, tutti abbiano sentito il bisogno di occuparsi di atletica. Parti­ colarmente i dirigenti educatori hanno voluto prendere in mano questa preziosa attività pei loro giovani. In principio si trovano sovente a corto di direttive e si rendono perfettamente conto che certi sforzi, certi generi di esercizi sono pregiudicabili e dannosi per degli organi­ smi in crescita. Sovente perplessi, essi non sanno esatta­

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Diagramma per la prova dei 50 metri Età dei giovani: 14-15-16-17 anni

Sulle ordinate sono riportati i tempi in minuti secondi da 6 a 12. Sulle ascisse (verticali) sono riportati i punti da 10 a 100. La parte tratteggiata del diagramma indica il campo relativo a risultati positivi. Facciamo un esem­ pio: per totalizzare 50 punti (risultato buono) il giovane di 17 anni (vedere la sua linea) deve fare i 50 metri in 7”4/10, quello di 16 anni in 7”8/10, quello di 15 anni in 8”5/10. - Un altro esempio: per totalizzare 80 punti (risultato ottimo degno di considerazione per il domani atletico del soggetto) il giovane di 17 anni deve coprire i 50 metri in 6”l/10, quello di 16 in 6”4/10, quello di 15 in 6”6/10, quello di 14 in 6”9/10. Notare il valore del punteggio:

50 60 70 80

punti= punti= punti— punti=

capacità risultati risultati risultati

fisica sufficiente buoni buonissimi atletici

15 16 17

mente quello che debbon proibire e quello che debbono permettere e, nel caso, sollecitare. Questo scritto vuol venire in aiuto a questi dirigenti, non già indicando loro la maniera di delimitare un per­ corso di una corsa o di formare un saltatore; tuttociò lo si trova scritto con competenza e chiarezza nei regolamenti delle Federazioni, ma invece vuole dettare loro le regole di prudenza e di equilibrio.

Altri educatori, per essere troppo entusiasti, non si ar­ restano a queste considerazioni prudenziali e si impegnano intempestivamente senza la minima cura della inorganicita e della responsabilità che comportano quelle prove di atletica. Essi si trovano di conseguenza il più delle volte im­ barazzati; non sanno come bisogna «apprezzare le prove».

E, in effetti, un non senso il mettere in gara e campa-

Diagramma per la prova dei 60 metri Età; 15-16-17 anni

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rare ì risultati di un giovane <li 18 anni con un ragazzo di 14. Bisogna sopratutto mettere quindi ciascun risultato in relazione all’età di colui elle l’ottiene. Mancando questa base fondamentale di apprezzamento e per mancanza d’una misura equa, è stato loro impossibile di sostenere l’inte­ resse dei giovani, die altrimenti avrebbero profittato di una buona disciplina sportiva per formare degli atleti capaci ed attrezzati. Ciascuno deve poter ottenere a ciascuna età gli allori

che si merita: il valore del risultato deve essere giudicato in rapporto con le possibilità anatomiche e fisiologiche deH'organismo a ciascuna età, senza forzature e senza pericolosi « surmenages ». Al loro uso mettiamo un apprezzamento basato su delle considerazioni teoriche e dei mezzi empirici. Noi consigliamo vivamente di non trascurare i consigli di prudenza che richiedono gli uni e gli altri. Consigliamo di adottare questo piccolo tecnicismo che aumenterà sensibilmente il rendimento delle loro azioni e sopratutto non compromet­ ter;! l’avvenire degli altri adolescenti.

DELIA SCELTA DEGLI ESERCIZI ATLETICI

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Diagramma per la prova degli 80 metri

17-18 anni

Età:

Per totalizzare 50 punti (risultato sufficiente) il giovane di 18 anni deve fare i 100 metri in 14”l/10, quello di 17 in 14”7;1O. Per totalizzare 80 punti (risultato atletico) il giovane di 18 anni fa i 100 metri in ll”8/10, quello di 17 anni in 12”4/10

Noi ci limiteremo a prendere in esame la categoria degli adolescenti, cioè dei giovani dai 14 ai 18 anni. Fra gli esercizi d’atletica leggera non ci sono che gli esercizi facili ad apprendere, non necessitanti di materiale costoso, ed adatti ad essere applicati da tutti, che debbono mettersi nel programma di educazione fisica dell’adole­ scente.

A questo titolo noi non terremo conto del lancio del disco, del salto con l’asta e dei 110 e 400 metri osta­ coli, del lancio del giavellotto. Questi esercizi non posso­

no essere considerati educazione fisica di base come deb­ bono esserlo invece certi altri programmati per gli ado­ lescenti. La pratica delle corse di mezzo-fondo e di fondo sotto forma di competizione è ugualmente esclusa perchè l’ado­ lescente trovasi ancora all’età dello sviluppo, e non potrà sopportare senza danno lo sforzo che necessità nell’eserci­ zio di resistenza prolungato.

17 ló

Non ci restano dunque che le prove seguenti che noi dettaglieremo ancora secondo le differenti età.

1) La corsa di velocità su brevi distanze: 50 mt., 60 mt.. 100 mt. 2) Le corse di staffetta sulle medesime distanze. 3) Le corse su distanze più lunghe, praticate con certe modalità, e per la maggior parte al di fuori di tutte le conipetizioni. 4) Il salto in alto. 5) Il salto in lungo. 6) Il lancio del peso-. 5 kg. e 7,257 kg.

E’ consigliabile di praticare queste prove con tutto il riguardo della tecnica e delle regole in uso. E’ un ele­ mento educativo maggiore il fare adottare questa disciplina rigorosa. Tanto più che è estremamente difficile per un atleta sbarazzarsi di tutte le cattive abitudini e dei difetti di stile. Il professore di Educazione Fisica o il Dirigente del Gruppo sportivo non possono constatare il lavoro eventuale d’un allenatore d’atletica degli adulti. D’altronde, ben so-

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Diagramma per la prova degli 80 metri

Età: Risultati 16 17 18

16-17-18 anni

sufficienti (50 punti): anni: 12” anni: lT'7/10 anni: ll”3/10

Risultati atletici (80 punti): 16 anni: 10”4/10 17 anni: 9”9/10 18 anni: 9”4/10


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vente, a causa di questa negligenza neH’esecuzione del la­ voro, una parte del significato dell’esercizio si perde: il

giovane lo sente e abbandona il suo circolo normale per

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praticare gli stessi esercizi in un’altra Società.

Una certa pratica in questa materia ci permette di dire con vigore che il posto dei giovani non è nelle Società, ma in una organizzazione che dia ampie garanzie morali ed edu­ cative per la loro età così delicata e del loro carattere così poco formato (vedi ad esempio per l’Italia il Centro Sportivo Italiano - N.d.T.). Bisogna perciò togliere ai giovani la ten­ tazione della Società ove si mirasse esclusivamente il campionismo. La Società Sportiva d’altronde può essere tranuilla; que­ sta non è una azione contro di essa. Noi consideriamo semplicemente di portarle via la cura di questi giovani che non coltiva col secondo fine di poterci curare qualche campione; noi le presenteremo così una massa di giovani adulti, aventi il gusto dell’atletica, con una buona forma­ zione base e un carattere ben temperato, per niente para­ gonabile ai giovani guastati, frutto d’una cattiva educa­ zione e di precoci lusinghe. In complemento sempre al fine di poter rendere dei ser­ vigi agli stessi educatori noi ci arresteremo un istante agli esercizi di nuoto.

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Diagramma per la prova di lancio del peso di Kg. 5

B1STRIBUZI0HE DEGÙ ESERCIZI SECONDO L’ETÀ

14 ANNI 1) Esercizi di atletica: a) corse di velocità: 50 mt. b) corse a staffetta: 50 mt. c) corsa di resistenza: 300 mt. d) lancio del peso: 5 kg. e) salto in alto /) salto in lungo.

Età: 14-15-16-17-18 anni Per totalizzare 50 punti (risultato sufficiente) il ragazzo di 14 anni deve lanciare a 6 metri, quello di 15 a 6,70, quello di 16 a 7,70, quello di 17 a 8, quello di 18 a 8,40. Per totalizzare 80 punti (risultato atletico) ecco i metri relativi alle età: 14: m. 7,80; 15: m. 8,90; 16: m. 10,10; 17: m. 10,90; 18: m. 11 100

16

2) Esercizi di nuoto: a) nuoto di velocità: stile libero: 25 mt. b) nuoto di resistenza: stile libera: 100 mt.

15 ANNI

1) Esercizi di atletica: a) corso di velocità: 60 mt. b) corse a staffetta: 60 mt. c) corse di resistenza: 500 mt. dì lancio del peso: 5 kg. e) salto in alto /) salto in lungo.

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2) Esercizi di nuoto: a) nuoto di velocità: stile libero: 40 mt. b) nuoto di resistenza: stile libero: 250 mt.

16 ANNI 1) Esercizi di atletica: «) corse di velocità: 80 mt. b) corse a staffetta: 80 mt. c) corse di resistenza: 1000 mt. d) lancio del peso: 5 kg. e) salto in alto /) salto in lungo.

2) Esercizi di nuoto: n) nuoto di velocità: stile libero: 50 mt. b) nuoto di resistenza: stile libero: 400 mt.

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Diagramma per la prova di lancio del peso Kg. 7,257

Età: 18 anni Risultato buono (50 punti): m. 6,80 Risultato atletico (80 punti): m. 9

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17 ANNI

1) Esercizi di atletica:

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a) corsa di velocità: 100 mt. Z>) corsa a staffetta: 100 mt. c) corsa di resistenza: 1000 e 3000 mt. d) lancio del peso: 5 kg. e) salto in alto /) salto in lungo.

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2) Esercizi di nuoto: a) nuoto di velocità: stile libero: mt. 100 b) nuoto di resistenza: stile libero: mt. 500. 18 ANNI

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Diagramma per la prova di salto in alto

Gli esercizi di resistenza sono stati sottolineati in questa tabella per attirare l’attenzione degli educatori. Dette corse non possono essere quotate e non possono servire come elemento di competizione. Non è di conseguenza senza interesse, il praticarle e di formare l’atleta coltivando poco a poco, la qualità di re­ sistenza. Per questo genere di esercizi noi non diamo dunque dei tempi di minima e massima: l’educatore non può permettere sotto nessun pretesto che l’esercizio sia praticato a una velocità superiore per evitare delle conseguenze dannose. Affinchè l’esercizio abbia il suo significato di sforzo, i tempi di massima non possono essere sorpassati. Per ciò che riguarda rallenamenlo dei giovani agli eser­ cizi di resistenza, l’educatore potrà utilmente procedere come segue: le distanze di 300, 500 e 1000 mt., possono essere eseguite in due o tre volte nella stessa serie di eser­ cizi, sempre lasciando un po’ di intervallo tra una corsa e l’altra, al fine di poter permettere un ricupero completo prima di ogni replica. Questo esercizio si ottiene più facilmente lasciando agire liberamente il giovane atleta fra due corse consecutive. DEGLI ESERCIZI SECONDO L’ETÀ’

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1) Esercizi di atletica: al corsa di velocità: mt. 100 b) corse a staffetta: mt. 100. c) corsa di resistenza mt. 1000 e 3000 di lancio del peso: kg. 5 e 7,257 e) salto in alto /) salto in lungo. 2) Esercizio di nuoto: «) nuoto di velocità: mt. 100 stile libero bl nuoto di resistenza: mt. 60.

DISTRIBUZIONE

14 15 ló

RESISTENZA

Età: 14-15-16-17-18 anni Risultati atletici (80 punti): 14 anni: m. 1,45 15 anni: m. 1,50 16 anni: m. 1,55 17 anni: m. 1,58 18 anni: m. 1.62

Risultati sufficienti (50 punti): 14 anni: m. 1,15 15 anni: m. 1,20 16 anni: ni. 1,28 17 anni: m. 1,30 18 anni: ni. 1,35

14 15 16

17 16

(loro tempi minimi e massimi) TEMPO min.: mass.: 14 anni 15 » 16 17

17 18 18

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ni.

» > » » »

300 500 1.000 1.000 3.000 1.000 3.000

1’12” 2’30” 4’— 3’55” 14’— 3’50” 14’50”

1’30” 2’30” 5’— 4’55” 15’— 4’50” 14’50”

NUOTO m. M.

m. 100 » 250 » 400 » 500

3’— 8’— 12’— 15’—

4’— 9’30” 14’— 17’—

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18’—

20’—

600

Questi tempi si intendono per esercizi di nuoto in acqua senza corrente; una leggera maggiorazione potrà essere data se il nuoto si svolge in acqua corrente (un minuto circa ogni 100 metri).

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Diagramma per la prova di salto in lungo

Età: 14-15-16-17-18 anni Risultati atletici: Risultati sufficienti (50 punti): 14 anni: m. 4,80 14 anni: m. 3,60 15 anni: m. 5,10 15 anni: m. 3,90 16 anni: in. 5,30 16 anni: m. 4,25 17 anni: m. 5.70 17 anni; m. 4,40 18 anni: m. 5.90 18 anni: m. 4,50


E’ bene inteso che l’esame medico prima delle pratiche

di esercizio è cosa necessaria. La medicina dirà allora con precisione ciò che ciascun allievo può sopportare, quali sono gli esercizi più adatti

come età c come stato di sviluppo. Disgraziatamente questa pratica non è ancora cosi estesa e non si può certo consi­ derarla come applicabile a tutti e sopratutto ovunque.

Non tuttavia possibile di attendersi a queste generalizza­ zioni davanti alla vastità del movimento atletico giovanile. Ber questo noi diamo una regola di prudenza che sarà cer­ tamente sufficiente per la media dei giovani. Può darsi lo stesso però clic i deboli si superfatichino dannosamente. Cosi l’attenzione degli educatori deve essere sempre all’erta. Senza tregua essi devono avvistare subito il minimo segno di un qualunque eccesso. E’ bene dopo la corsa di sorvegliare cuore e respirazione dei giovani. Se essi mostrano una angoscia respiratoria che li obbliga a ritirarsi e li tiene fuori della conversazione, è logico che polmoni e cuore sono stati sfruttati oltre misura. Normalmente, anche trafelati, essi incassano la fatica e si interessano dei loro risultati. Se essi non lo fanno bisogna inviare questi giovani al loro medico che faccia allora una visita ed esame competente al soggetto.

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Diagramma per la prova di nuoto: 25 metri stile libero

TABELLE t)S QUOTAZIONE

Per tutti gli esercizi praticabili per i giovani dai 14 ai 18 anni noi abbiamo stabilito una quotazione per punti perché i giovani sono abituati a questo metodo utilizzato, in genere, nel sistema scolastico. Eventualmente il nostro conteggio può rendere servizio alla direzione delle scuole dove l’educa­ zione fisica è stata stabilita come ramo obbligatorio e ha ripreso il suo posto normale nell’apprezzamento generale degli scolari. Cosa che accade oggi in Inghilterra, in Belgio, in Francia e pure in Italia. Fino ad ora noi vediamo che molti sforzi analoghi si sono lamentevolmente incagliati, lo scacco di questi tentativi nella scuola è dovuto al fatto che erano gli allievi meno quotati intellettualmente che riportavano i voti migliori in educa­ zione fisica. Questo non è che cosa normale poiché ci sono degli scolari arretrati dunque più grandi dei loro condisce­ poli e perciò fisicamente in vantaggio.

Età: 14 anni Risultato sufficiente (50 punti) : 29” Risultato atletico (80 punti) : 21”

Col nostro sistema, in cui si terrà conto dell’età, questa anormalità è chiamata a scomparire e così un grave discre­ dito che pesava fatalmente sull’educazione fisica sarà feli­ cemente tolta. Sarà molto interessante il constatare che, nella maggior parte dei casi, lo scolaro meglio dotato intellettualmente sarà colui che riporterà la palma in educazione fisica. Non si potrà più dire che l’educazione fisica è il ramo riservato ai meno intelligenti.

* Nel nostro sistema di quotazione 50 punti rappresentano la formazione giusta e sufficiente; cioè, che colui che ot­ tiene detta quota, possiede una certa prestanza fisica senza peraltro poter parlare deH’esistcnza in lui di qualità speciali. La quotazione al di sotto di 50 punti è insufficiente. L^allievo che ottiene un numero di punti al di sopra di 60 raggiunge dei risultati die si possono chiamare buoni. La quotazione di 70 significa buonissimo e 80 punti sono ac­ cordati a dei risultati che possono definirsi atletici.

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Diagramma per la prova di nuoto: 40 in stile libero

Risultato sufficiente (50 punti): 44” Risultato atletico (80 punti): 32”

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CONCLUSIONE 16

Per dare un giudizio completo del giovane atleta, si pren­ deranno i risultati delle singole prove da lui forniti per

recarne il relativo punteggio. Si può facilmente riassumere l’insieme dei risultati per ogni atleta con la seguente tabella grafica.

Il livello generale dell'alunno è dato dalla linea piena (valore medio dei risultali ottenuti). La curva punteggiata raccoglie i differenti risultati parziali e dimostra, a seconda se è sotto o sopra la linea media, le attitudini o le deficenze dell’allievo nelle rispettive prove. Ci auguriamo che questo modesto saggio torni utile agli educatori che hanno capito che lo sport, in mani esperte, è una scuola di formazione per i nostri giovani, i quali, se ben guidati, potranno appassionarsi agli esercizi atletici. Sopratutto i tecnici ed i dirigenti sportivi, impostando il lavoro con progressività, con equilibrio, con intelligente cura e riscontro dei risultati (misure, tempi, prestazione e stile) potranno nel domani osservare come, la parabola delle affermazioni atletiche è strettamente legata ad una impo­

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Diagramma per la prova di nuoto 50 in stile libero

Età: 16 anni Risultato sufficiente (50 punti): 55” Risultato atletico (80 punti): 40”

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Solfo in lungo

Salti in alto

Grafico - Diagramma riassuntivo dell'insieme dei risultati pel computo del valore atletico medio del giovane

stazione, diciamo così, scientifica nella cura della forma­

zione dei giovani all’atletica.

Ancora, naturalmente, riteniamo necessario riaffermare come per una maggiore completezza, al fine di una saggia formazione atletico-agonistica dei giovani, una metodica osservazione e vigilanza sui vari soggetti, del medico spor­ tivo, il quale detterà all’allenatore ed ai dirigenti impe­ gnati nella cura fisico-sportiva della gioventù, tutte quelle norme che caso per caso, soggetto per soggetto, costituiranno elemento fondamentalissimo per ogni futura risoluzione. I campioni affioreranno di per sé in un secondo tempo

e non mancheranno di manifestarsi tra quelli maggior­ mente dotati per natura e per (sia permesso esprimerci così) vocazione.

Però assurdo sarebbe puntare in partenza a voler < pro­ durre > dei campioni. Il compito nostro è, e rimane, un compito essenzialmente educativo e formativo. In tale senso esso assurge alla vera altezza di missione nei riguardi della generazione saliente.

P.P. De Xayer e Michel Botto

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Diagramma per la prova di nuoto 80 in stile libero

Età: 17 anni Risultato sufficiente (50 punti): 1’28” Risultato atletico (80 punti): 1’12”


SORTE DELLO SCUDETTO E ORMAI

SEGNATA

MM9MMICA CALCISTICA Con il netto successo della Na­ zionale Italiana su (fucila france­ se. ottenuta il 3 giugno allo Stadio di Marassi, si è chiuso il ciclo internazionale della nostra attivi­ tà calcistica per la stagione 1950-

1951. Il bilancio consuntivo stagiona­ le degli inconlri disputati dalla squadra Azzurra - anche se soddi­ sfacente - non ha risparmiato alla Commissione Tecnica per la Na­ zionale le critiche di natura piti varia c qualche volta di ordine non strettamente tecnico. E’ difficile fiero, anche se ani­ mati dalla migliore volontà, poter mettere d'accordo le opinioni rap­ presentanti il ragionamento, più o meno logico, di fazioni interes­ sate ad un determinato indirizzo.

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Per la corsa allo Scu­ detto la Juventus era la favorita. Ma la Tor­ ma cici suoi atleti, tra cui Praest, che (fili vediamo in un vittorioso duello col romanista Nordhal, non ha retto alla durata mas­ sacrante del Campio­ nato che li ha fatti ab­ dicare a favore del Milan.

-, -

C’è stato ad esmpio chi, giusta­ mente preoccupato dei prossimi schie-­ Campinnati del Mondo, si è schie rato a favore di uno « s vece li iamento » semi completo dei qua­ dri azzurri onde poter ottenere, per la data della massima rassegita calcistica mondiale, una elfi­ cicnza tecnica c di coesione tra i nost ri giovani che se opporlunaniente gii idali c gradatamente im­ messi in squadra non dovrebbero certamente far rimpiangere gli at­ tuali titolari azzurri. Il vivaio del calcio italiano è così vasto ed il valore dei nostri atleti così tangi­ bile che non dovrebbe rimanere diffìcile seguire tale indirizzo. A questo punto fiero si impone la soluzione dellormai spinoso problema dei giuocatori stranieri che costringono i nostri giovani

meglio dotati a segnare il passo r__ •___ • nelle divisioni inferiori o al mas­ simo ad assurgere al rango di­ loro riserve. E’ evidente che alla soluzione di questo problema so­ no legate le sorti del calcio ita­ liano. Altri invece, non sappiamo se per motivi di carattere sentimen­ tale o di riconoscenza verso vec­ chie glorie del nostro sport nazio­ nale che rimangono le più pure espressioni di un valore mai rag­ giunto, difendono a spada tratta la candidatura alla maglia azzur­ ra di elementi della passata gene­ razione calcistica. Come si vede diversità di vedu­ te (e non ne abbiamo citate che due) dividono gli stessi critici. E’ accertato però che la bistrat­ tata B.B.C. (sigla ormai nota per


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definire il trio Berctta, Busini, Combi) sia nettamente orientata verso la prima soluzione cd a suf­ fragio di tale tesi rimangono — ad esclusivo suo merito — le ri­ velazioni dei giovanissimi Cervellati, Cervalo e Venturi ai quali nell’incontro di settembre con la Svezia si aggiungeranno certa­ mente nuove reclute clic ci con­ sentiranno una lunga tranquillità nei nostri rapporti calcistici in­ ternazionali. L’utilizzazione di elementi, an­ che matura avrebbe certamente che se di classe eccelsa, di età pili provocato dei rivoluzionamenti nei quadri col conscguente rinvio dei debutti di questi giovani ele­ menti che oggi hanno già bril­ lantemente superato l’esame di maturità. E dire che neanche lo spettacolo ne ha sofferto come previsto da chi ha più a cuore il risultato immediato che non la so­ lidità futura. Intanto con l’attività interna­ zionale sta per chiudere i batten­ ti sulle scene calcistiche italiane L’estenuante cammino si sta per concludere dopo circa dieci mesi di vicissitudini alterne che non anche il Campionato di Serie A. hanno privalo lo sportivo di quel­ l’incerto fascino del risultato fina­ le anche se ■— al momento della stesura di queste note mancano ancora due giornate al termine — le posizioni di alta classifica siano ormai ben definite. Crediamo di poter fin da ora salutare vittorioso il Milan sia pur insidiato fin sul palo d’arri­ vo dalla concittadina Internazio­ nale. La sua marcia regolarissima durante tutto il campionato è la migliore garanzia per un risultato che potremo definire già acqui­ sito. Dove invece la cosa è ancora co­ perta da splendida incertezza è la zona retrocessioni. Superficial­ mente le squadre più indiziate al salto in serie B sono la Roma cd il Genova ma, e ciò è molto pro­ babile, dovremo assistere al codicilo di uno spareggio a tre e forse anche a quattro squadre. Sarebbe una cosa interessante se non fosse velata dal rincresci­ mento che le probabili protagonistc di questo supplemento di cam­ pionato siano tutte appartenute alla nobiltà del calcio italiano e che per motivi di varia natura siano costrette a lottare con l’ac­ qua alla gola per conservare il posto al sole della serie A.

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La corsa allo scudetto è terminata: conquistato dal Milan... quasi a passo di danza.

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llenato Bernini


LI MADOWA

DEI CALCIATORI

Il 9 maggio, il Pontefice ha ricevuto in udienza spe­ ciale un prete generoso e intraprendente, don Natale Mot­ ta, ed ha benedetto l’immagine di ima nuova Madonna che il prete stesso gli aveva portato da Varese. Quell'im­ magine raffigurava la «Madonna del Verbano», procla­ mata meno di un mese fa, con decreto della Congrega­ zione dei Riti, protettrice di tutti i calciatori italiani. Ora, dopo il crisma della benedizione papale, la tela attende di essere collocata, con una solenne cerimonia, nella cappellina dell’istituto «Franco Ossola», dedicato alla memoria del giocatore del « Torino » morto nella tragedia di Superga. La proclamazione della nuova Madonna e la benedi­ zione papale, ha scritto Antonia Massarotto su «Oggi», sono l’epilogo di una lunga, drammatica, umanissima storia. La sera del 3 luglio 1945, lungo la strada che da Masnago sbocca nel centro varesino, fu visto pas­ sare un gruppo di ragazzi incredibilmente sudici e sbrin­ dellati. Li guidava un pretino dall’aria svelta e sere­ na. Quel prete era Tunica persona che, in quei tristi giorni, si curasse affettuosamente di loro. I ragazzi ve­ nivano dal campo di concentramento alleato, creato nello stadio di Masnago (ora intitolato a Franco Ossola). Fu appunto durante lo svolgimento della sua missione tanto delicata che don Natale sperimentò quanto dannosa po­ tesse essere, per dei ragazzi la vita in ambienti del genere. Così al Campo dei Fiori, si aprì la prima colonia di don Motta. In quei giorni essa venne chiamata « Pri­ gione senza sbarre ». I ragazzi si affaccendavano tran­ quilli, in attesa del loro processo, e quando arrivavano le guardie a prenderli se ne andavano fiduciosi. Ma l’opera del piccolo prete varesino non era ancora finita. Ad un certo punto don Natale si trovò occupato a consolare ed a sfamare i bambini dei detenuti politici e dei fucilati. Que­ sti poveri piccini avevano incominciato ad affluire nei locali delle scuole «Felicita Morandi », proprio di fronte ai Miogni, le prigioni di Varese. Cerano bambini che avevano, tra quelle altissime mura, non soltanto il pa­ dre, ma anche la madre, le sorelle, ì fratelli, gli zii, ma­ gari tutti i familiari. Molta gente consigliò don Natale di lasciar perdere. « Si mette nei guai, reverendo. Sono figli di fascisti». Don Natale rispondeva, con il suo buon sorriso: «Sono figli di Dio». Allo scopo di conoscere meglio i pensieri dei « suoi ra­ gazzi», un giorno don Motta dettò loro un tema: «Come giunsi qui». Peppino lo svolse a questo modo: «Arrivai davanti ai morti. Cera anche mio padre. Dalla ferita gli veniva fuori tutto. Anche mia madre e mia sorella erano in prigione, ed anche il nonno. Poi la mamma tornò ed un mattino mi disse : ” Vieni che ti lavo e ti cambio. Ti devo portare da don Natale, quel prete che aiuta i disgraziati come noi ”. La mamma mi lavò poi uscì sul ballatoio per vuotare la catinella. Il terrazzino cedette con un gran fracasso, e la mamma precipitò sotto, con le macerie. Corsi giù. L’abbracciai, e mentre la chiamavo morì ». Adesso gli istituti di don Motta, per l’assistenza di tre­ cento bambini orfani o abbandonati, sono tre: il «Franco Ossola » di Laveno, il « San Giuseppe » di Leggiuno ed il « Santa Maria » di Varese. Il primo funziona regolar­ mente da oltre un anno. Nel maggio 1950, presenti la mamma, la vedova ed i fratellini del calciatore Franco Ossola, la bella sede verbanese verme ufficialmente inau-

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La “ Madonna dei calciatori ,, del pittore Carlo Cocquio

gurata. In quell’occasione furono ospiti dell’istituto anche numerosi calciatori. Magni, del « Genoa », edificò i ragazzi di don Motta ricevendo la Comunione per due giorni di seguito. L’atmosfera della festa era molto sportiva. Cosi qualcuno nominò la Madonna del Ghisallo e disse che non era giusto, dopo tutto, che soltanto i ciclisti avessero la protettrice. Don Natale fu visto sorridere. Chi lo co­ nosceva bene capì subito che alla protettrice dei calciatori ci stava pensando lui, e non solo da quel momento. A questo punto, nella storia di don Natale Motta s’in­ nesta la storia della Madonna del Verbano. Un giorno il piccolo e dinamico prete incontra Carlo Cocquio, assai noto soprattutto come pittore di Madonne. « Ho in mente una certa cosa», gli dice. «Mi potrebbe fare una imma­ gine nuova di Madonna?». Carlo Cocquio risponde: «Certo. Per che cosa deve servire? ». E don Natale: «Nel quadro dovrebbe metterci dei giuocatori di calcio perchè, se mi riuscirà, la sua Madonna diventerà la protrettrice di tutti i calciatori italiani». Dopo qualche mese la effige della Vergine era pronta e Don Natale, ottenuta udienza dal Santo Padre, la fece benedire e proclamare dalla Congregazione dei Riti «Ma­ donna del Verbano e dei Calciatori». Oggi così, pure i calciatori hanno la loro madonna che, assieme con essi, protegge pure i trecento fanciulli di Don Natale Motta: opera più saggia non poteva essere concepita poiché entrambe le categorie hanno bisogno di assistenza; sopratutto morale i primi e particolarmente materiale i secondi.

Germano Barigelli

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Il GB àii'fflPfSI DOPO LA CONQUISTA DELLA VETTA DELL’ANNAPURNA DI m. 8075 RIMANGONO ANCORA 13 SOMMITÀ DEL «TETTO DEL MONDO» SUPERANTI GLI 8000 METRI - I PROSSIMI ATTACCHI ALL’HIMALAYA SARANNO SFERRATI NELL’ESTATE

Perdurano tuttora vivissimi gli echi della conquista compiuta dai francesi Lachenal ed Herzog alla vetta delFAnnapurna nel massiccio himalajano, e in Francia come in Inghilterra dopo le vi­ cissitudini di questi ultimi anni si è riaccesa la lotta per la conquista del Tetto del Mondo: infatti sono attual­ mente in viaggio in attesa di raggiun­ gere l’alta India e le regioni tibetane, ben tre spedizioni che dovrebbero rag­ giungere e superare le quote toccate e raggiunte lo scorso anno dalla cor­ data francese, e possibilmente salire l’estrema altezza raggiungibile dal pie­ de umano cioè la vetta dell’Everest di m. 8.888. Certo è difficilissimo in questo cam­ po fare pronastici poiché a tutti è noto che dai 7.000 ni. in poi è indispensabile l’uso di apparecchi inalatori di ossigeno ed inoltre un organismo (particolar­ mente apparato respiratorio e circola­ torio) adeguatamente allenato e con caratteristiche costituzionali in grado di affrontare le situazioni fisico-climateri­ che di tali altezze. Riassumiamo qui in breve la storia delle conquiste himidajane così come è apparsa nell’* Alpine Journal » la rivi­ sta scientifica inglese che vi ci dedica negli ultimi numeri una disanima par­ ticolarmente profonda. Ecco in sunto la storia recente. Tra­ lasciando quanto da circa un secolo in qua (infatti le prime azioni di spedi­ zioni internazionali del Tibet risalgono al 1818 con l’esplorazione di Gerard nel Panjab che raggiunse allora i 6.000 metri) venne effettuato fino all’ultimo quarto di secolo, possiamo rifarci alle spedizioni del 1910 dell’indimenticabile Duca degli Abruzzi, dopo le quali oc­ corre riportarci fino al 1921 con la spe­ dizione di Mallory e Bullock i quali riescono nel corso delle loro ricogni­ zioni a portarsi sino al passo dell’alto Lhakpa La alto ni. 6.775 (La, significa Passo o Colle).

L anno successivo la carovana Mallory che tentava di risalire il Colle Nord onde collocare il campo base, viene tra­

volta da una valanga nella quale ri­ mangono sepolti ben 7 guide e porta­ tori.

Nel 1924 ecco la terza spedizione gui­ data da Norton. E’ questa la spedizione più misteriosa di cui non si possono jare che supposizioni circa l’esito, siano esse pure sufficientemente fondate per l e conclusioni. Secondo un concetto premeditato il Norton stabilì due campi oltre il Colle Nord raggiunto pena gra­ vissime difficoltà ; essi sono il Campo V a quota 7.710 ed il Campo VI a quota 8.140. Il 4 giugno Norton e Somervell riescono a raggiungere con tem­ po favorevolissimo la quota di 8.573 ni. e 1’8 giugno Mallory ed Irvine sono veduti per l’ultima volta a quota 8.604: tale misura venne tratta col teodolite. Dopo di che un tragico velo di nebbia li nascose agli occhi dei compagni ri­ masti al campo base dal quale scruta­ vano col telescopio i durissimi progres­ si dei due ardimentosi, e la bufera che ne seguì chiuse su di loro con la coltre bianca il velo del mistero della loro fine e della loro stessa conquista. Il tragico racconto dei superstiti scos­ se allora il mondo degli escursionisti per cui sino al 1933 non si registrano altre salite nel regno dell’Everest. Il 30 maggio di quell’anno Wyn Harris e Wager nel corso del loro primo ten­ tativo partendo dal Campo Vi a quo­ ta 8.350, riescono a trovare una picozza probabilmente quella di Mallory e di Irvine scomparsi 10 anni prima; essa si trova esattamente a 250 m. ad est del primo salto della cresta e precisamente a una decina di metri sotto il filo di essa per cui tutte le supposizioni sono possibili in merito alla conquista pro­ babile degli scomparsi. Il 1933 è pure l’anno in cui il Massic­ cio dell’Everest viene sorvolato per ben due volte con tempo calmissimo (cosa estremamente rara) da aerei della spedi­ zione Houston i quali riportano mate­ riale fotografico di interesse eccezionale. Successivamente nel 1934 il Capitano Wilson affronta da solo FEverest rag­ giungendo pare la quota di m. 7.800, dopo 25 giorni di traversata effettuata

dalla frontiera del Sikkini. da sottolinea­ re lo spirito di iniziativa di Wilson il quale arriva a Calcutta dall’Inghilterra su di un aereo acquistato d’occasione e vendutolo laggiù ne ricava i soldi per finanziare la spedizione. Nel 1935 e ’36 si registrano le rico­ gnizioni di Eric Shipton le quali porta­ no fra l’altro al ritrovamento presso quota 6.000 del corpo di Wilson morto di fatiche e di assideramento nell’an­ no prima: dal diario rintracciato, nelle, sue tasche risulta come i suoi tentativi si siano arrestati al Colle Nord. Ancora nel 1936 la spedizione Tilman. raggiunge il Nandù Devi (7.816 m.) e nel 1938 lo stesso Tilman raggiunge al 30 maggio con una montagna eccezio­ nalmente inevasa e con difficoltà molti­ plicate il Colle Nord per il versante occidentale spingendosi successivamen­ te ad oltre 7.500 m. Dopo questo tentativo, trascorrono 11 anni prima che si compia l’impresa effet­ tuata nel 1949 dalla spedizione Norton. Pure gli svizzeri in questo periodo si cimentano con PHimalaja infatti già fin dal 1930 la spedizione di Gunter si rivolse alla conquista del Canzenzongà la cui altezza supera di 8.500 m. Na­ turalmente non v'era pretesa da parte della cordata Gunter-Dyhrenfurth di giungere alla conquista in assoluto, ma solo di pervenire alla più alta auota possibile risalendo il versante occiden­ tale delPasprissima montagna e gli al­ pinisti si ritennero paghi di aver rag­ giunto la quota di m. 7.500. Nel 1934 i medesimi fecero ritorno nel Karacorum: ad essi si uni il geografo svizze­ ro Marcel Kurz ed anche Vitaliano Pie­ ro Gitigliene noto per le sue imprese alpinistiche extra europee. Non venne­ ro. date le condizioni atmosferiche proi­ bite. superate le quote raggiunte nel 1930 però si realizzò la canonista di due sommità ancora vergini del Karacorum di poco superanti i 7000 metri. Dopo un tentativo effettuato nel 1935 e coronato solo da successi modestissi­ mi, gli svizzeri ritornano alla conqui­ sta delPHimalaja nel 1939; essi sono: David Zoog, Fritz Steuri ed André

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Una delle rarissime loto della vetta dell’Everest (in. I).Dilli). Venne eseguita dalla spedizione aerea Fellotves Elydesdale e Houston, il 1!) aprile 11)33 alle ore 11,45. lìssa rappresenta la montagna dai Versante nord ovest clic ha visto svolgersi sui suoi eontral'orti, le più epiche lotte dell ’ ardimento umano.

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Roch. Essi ai primi di luglio riescono a vincere la vetta del Dunagiri per la prima volta (alto m. 7.660) e diverse altre sommità Ino allora mai scalate. Nel dopoguerra, e precisamente nel 1945, gli svizzeri tornano all'assalto delVHitnalaja; però il mal tempo per­ mette solo di raggiungere la sommità del Satopantli (m. 7.075) e qualche al­ tra vetta di minore importanza. Attualmente il Club Alpino Svizzero unitamente alla fondazione svizzera per le conquiste alpine extra europee, stan­ no preparando per il 1952 una spedizio­ ne in grande stile che dovrebbe sferrare un attacco alle vette supreme dell’Everest. Però concludendo, come già la stam­ pa ne ha riportato gli echi, la punta più alta finora scalata è l'Annapurna che si trova nel Nepal la cui vetta raggiunge i m. 8.075. Come già su accennato, vennero raggiunte quote più elevate di tale sommità, ma però nessuna di esse rappresenta la conquista di una cima a se stante; bensì solamente quote succes­ sive dell’impervie pareti a cresta meri­ dionale delVEverest.

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Sarà interessante uno sguardo sinte­ tico al piano di conquista realizzato dalla spedizione francese: Herzog e Lachenal della quale fecero parte pure la guida Gaston Rébuffat di Chamonix e Lionel Terray di Grenoble. Partiti il 30 marzo da Parigi in aereo, raggiungono Delhi il 3 aprile poi, suc­ cessivamente, con i più svariati mezzi dall’auto, al mulo, al portatore, si di­ rigono verso il Nepal risalendo le in­ terminabili valli dei Kalo-Krishnia-Gandaki e pervengono alle porte del Tibet il 22 aprile successivo a quota di circa 3000 metri. Un mese viene impiegato per lunghe ricognizioni ed esplorazioni dei vari versanti Nord e Ovest dell’Annapuma onde determinare la via migliore di sa­ lita finche il 20 maggio successivo viene sferrato l’attacco alla grande monta­ gna. Il 21 maggio Rébuffat e Terray^ stabiliscono il secondo campo a quasi 6.000 metri di quota, sotto le scroccate dell’immane parete nord di ghiaccio. Nelle settimane successive vengono sta­ biliti il campo III a 6.400 m. nell’in­ terno di un crepaccio ricolmo di neve

e quindi a quota 6.900 il campo IV. Il 2 giugno l’ultimo campo, il V, viene stabilito a quota di ni. 7.400 da Herzog e Lachenal. Pure due portatori indigeni hanno raggiunto tale quota, dalla quale ne vengono rimandati per economizzare i viveri. Alle ore 6 del 3 giugno successivo, i due francesi abbandonano la tendabivacco e si lanciano alla conquista della vetta incontrando via via difficol­ tà sempre più aspre e maggiormente impegnative a causa della respirazione che diventa, col salire, ognora più dif­ ficoltosa. Alle due del pomeriggio, pres­ soché sfiniti essi raggiungono la vetta: « II me sernble difficile de distinguer si nous somntes sur la terre ou dans le del », dirà Herzog nella sua relazione, quando dovrà parlare di quel momento fatidico. Pochi minuti di sosta un segno di Croce propiziatore, e poi, via pel ritorno. Durante la precipitosa discesa il tem­ po si guasta e dopo poche ore, incalza la tormenta. Viene trascorso una notte drammati-


cissima al campo V. I due ardimentosi sono pressoché fuori combattimento per il progressivo congelamento di cui sono affetti mentre fuori della fragile tenda infuria terribile la bufera. Il mattino successivo si uniscono ad essi Rebuffat e Terray che sono rima­ sti ad attenderli al campo Jz e che rap­ presentano gli elementi più validi della spedizione, alpina e s’incaricano di unir­ si in cordata con essi per tentare di raggiungere tra l’imperversare di una apocalittica tormenta, privi di ogni orientamento, il campo IV. Quattro uomini si aggirano sperduti sulla vasta parete in mezzo alla bufera, nella vana ricerca del campo IV; essi alfine devono rassegnarsi a bivaccare nel fondo di un crepaccio in cui Lachenal era disgraziatamente caduto. La disperata condizione concede a questi uomini poche speranze di sal­ vezza. All’alba, al colmo della tragedia, una slavina li investe sul fondo del cre­ paccio, seppellendo il materiale e le stesse scarpe che erano state tolte per massaggiare i piedi congelati. A'e segue una ricerca angosciosa, e sforzi tremendi per poterle calzare sui piedi deformati di Hachenal e di Herzog pressoché sfiniti. Fortunatamente il tempo più tardi mi­ gliorerà; ma la situazione si profila sem­ pre tragica: due uomini possono appe­ na reggersi e gli altri due sono pressoché accecati dall'oftalmia. Fortunatamente il dott. Schatz, dal campo III, era salito il giorno rima incontro ai suoi com­ pagni, ed ora, nel momento in cui essi disperano, di riuscire a sopravvivere, li raggiunge e uà guidarli verso la salvez­ za dei campi inferiori, dove saranno prestate dal dott. Oudot le cure agli uomini con le carni duramente toccate dal gelo. Il 7 giugno tutti sono al cam­ po I, ed al 10 al campo base. Sotto le piogge dirotte del monsone ha inizio la lenta marcia verso la più vicina stazio­ ne ferroviaria, Mautanwa, che viene rag­ giunta il 7 luglio, con i feriti a dorso d’uomo, cui Oudot presta continue cure; purtroppo, egli deve praticare delle am­ putazioni alle estremità di Herzog e di Lachenal ormai intaccate dalla cancrena. Si chiude così il capitolo angoscioso e nello stesso tempo trionfale della con­ quista del primo gigante 8.000 metri da parte dell'uomo.

E’ caduta così la prima vetta delle 14 giganti dell’Himalaja superanti i fa­ tidici 8.000 metri. Rimangono ora le al­ tre 13 sommità che attendono la sfida serrata ed accanita degli scalatori ardi­ mentosi. E’ questa epica lotta certamente sim­ bolo reale e drammatico ad un tempo, dell’aspirazione continua del cuore uma­ no alle altezze, al cielo, a Dio. E questa conquista più che ogni altra mai, non potrà che essere frutto di sacrifici, di generosità, di eroismi.

Luciano llnzzarini

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trionfatore del XXXIV Giro d’Italia Fiorenzo Magni, con la sua brillante vittoria finale nell’ultima edizione del Giro d’Italia oltre a confermare le sue eccelse doti di passista ha meravigliato per la sua tenace resistenza nelle tappe alpine rivelandosi un lottatore completo, e può giustamente aspirare, dopo la non brillante prova di Fausto Coppi, a divenire il numero uno del ciclismo italiano. A conferma della sua completezza, smentendo le voci contrarie, Bruno Roghi, nel suo servizio sulla ultima tappa del Giro autorevolmente sentenzia: « Fiorenzo Magni, il veltro delle pianure e la marmotta della mon­ tagna secondo la spicciola e sarcastica definizione dei suoi detrattori, ha propriamente e veramente vinto il Giro d’Italia nell’assalto al baluardo del Forno, tredicesima ed ultima salita della corsa ».


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nel 1951 in vista di Helsinky 1952.

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Abbiamo cominciato colla Coppa Molié di spada Italia-Francia, il 3 marzo a Genova: Italia 21 vittorie (Marini 5, Antonio Mandruzzato 4, Pavesi 4, Dario Mangiarotti 4, Edoardo Mangiarotti 4, Mario Mangiarotti 0), Francia 14. Di­ stacco netto, piuttosto inconsueto negli incontri fra le due nazioni dominatrici in campo da generazioni. Presa l’aire, abbiamo marciato sulla spinta. La se­ conda edizione della Coppa Caudini di fioretto, a Nizza, Ita segnato un risul­ tato ancor più clamoroso a nostro van­ taggio. Come si ricorderà, la prima edi­ zione (1950 Roma) era finita con esito pari, 18 a 18, assenti di rango di parte francese il superasse D’Oriola. di parte italiana Renzo Nostini e Pellini. Per Nizza le previsioni, se non proprio ti­ morose, erano di una tinta rosea estre­ mamente attenuata. Si pensava dai più, specie nelle file dei dirigenti, che i francesi, bruciati per l’esito della prima edizione in cui avevamo strappato un pareggio coi denti, questa volta, in casa loro, ce l’avrebbero messa tutta per ri­ farsi. Ma l’Italia ha vinto sbaragliando l’avversaria: 23 vittorie (Renzo Nosti­ ni 5, Di Rosa 5, Edoardo Mangiarotti 5, Bergamini 4, Dioguardi 2, Pellini 2), Francia 13. Il giorno 8 aprile i nostri fiorettisti, quattro e non più sei, incon­ travano ad Algeri altrettanti francesi (ancora!) e contemporaneamente quat­ tro spadisti andavano a misurarsi coi lussemburghesi. .Ad Algeri venne la no­ stra terza vittoria, nei limiti più riguar­ dosi di 9 vittorie per noi (Edoardo Mangiarotti 3, Bergamini 3, Pellini 2, Di Rosa 1) contro 7 per la Francia. E il Lussemburgo, fra la generale mera­ viglia, ci rispediva a casa con una scon­ fitta: di stretta o strettissima misura, sta bene, ma sconfitta tuttavia. A pa­ rità di vittorie, 8 per noi (Dario Man­ giarotti 2, Marini 2. Pavesi 2, Anglesio 2) e altrettante per i nostri giustamente esultanti avversari, abbiamo ricevuto 32 stoccate contro 30. Queste le prove di maggior calibro a tutto aprile, ma non è da tacere, a parte le altre di risonanza minore, la bella vittoria dello studente Favia di Roma, a Parigi, il 29 marzo, nel torneo dei

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FIORETTO MASCHILE A SQUA­ giovani, appartenenti a nove nazioni, DRE. — Vince la Francia. Secondo dove due altre nostre « speranze », Ca­ l’Italia a meno d’un soffio. Nell’incon­ labrese e Aurcggi, si classificavano ter­ tro decisivo che, tanto per non cam­ zo e quarto. biare, ci ha messi di fronte ai nostri Ed eccoci a Stoccolma dove sabato irriducibili cugini d’oltr’Alpe, questi sera 2 maggio si son placati gli « stridor hanno totalizzato 8 vittorie ottenute at­ d’armi » in capo a due settimane di traverso 65 colpi all’attivo, e l’Italia battaglia a pieno ritmo per la disputa ugualmente 8 vittorie (Bergamini 4, dei Campionati del Mondo. Elenchiamo Renzo Nostini 2, Edoardo Mangiarotti con ordine i risultati con qualche com­ 2, Di Rosa 0) con 64 colpi: una misera mento. stoccata di meno, un nulla. Questa è FIORETTO FEMMINILE A SQUA­ stata, dopo le già più che valide affer­ DRE. — Vittoria alla Francia. L’Italia mazioni di Nizza e di Algeri, per non è terza. parlare di Napoli, Livorno e Bologna, FIORETTO FEMMINILE INDIVI­ la grande giornata di Bergamini: la DUALE. — Vince l'ungherese Erik. recluta azzurra passata di prepotenza (e Nessuna italiana in finale. Si perde nel­ il vocabolo stona, tanto l’atleta è buo­ la notte dei tempi la data di una franca no, serio, modesto, garbato, di esempio vittoria italiana in campo femminile. a tutti — anche se non molto seguito — Tanto si perde che non c’è verso di per il suo comportamento sulla pedana, trovarla. Non che le nostre schermitrici anche quando negli incontri che deci­ non valgano, tutt’altro: ma il fatto è dono molto o tutto di un torneo si trova che una volta raggiunto un certo li­ a « ballare » sul quattro a quattro con­ vello tecnico-agonistico, ottimo per im­ tro avversari di lunga carriera e di porsi nelle nostre gare interne e appena maggior mestiere) nella schiera gloriosa sufficiente per ottenere dei discreti e streminzita dei nostri forettisti più so­ piazzamenti all’estero, si fermano. Spes­ lidi e « di riposo ». Fra le sue vittime so si fermano anche prima, prese da figura D’Oriola, il quale ha dovuto ce­ qualche miraggio — per lo più si tratta dere per 4-5 anche a Renzo Nostini che di un fidanzato, di un marito, di una l’ha rimontato da 4-0: exploit che deve famiglia — che le attira e le interessa essere costato un bello sforzo al nostro maggiormente o. per forza di cose, le magnifico atleta, se si giudica dal leg­ devia: e su questo dato di fatto, evi­ gero calo di rendimento registrato nelle dentemente, c’è poco da obiettare. Doti sue lotte immediatamente successive. fisiche, spirito combattivo, intelligenza FIORETTO MASCHILE INDIVIDUA­ schermistica, istruttori valenti pazienti coscienzosi certo non mancano alle ita­ LE. — Finalmente sale la nostra bandiera sul pennone ed è tempo. Vincitore del liane come non mancano agli italiani girone finale di otto tiratori, con sei maschi che han sempre lottato in pri­ vittorie ed una sola sconfitta, e cam­ missima linea, e più che spesso da pione del mondo 1951 è Manlio di Rosa, trionfatori, da quando esiste la scher­ ma. Il sorgere in un centro, grande o . già vincitore di autorità di un mese addietro della nostra seconda preolim­ piccolo, della nostra Italia quant’è lunpiaca di Livorno, dove mancava, dei no­ ca, di un gruppetto di fiorettiste capaci stri «massimi» il solo Renzo Nostini di tener testa con successo, o almeno e il solo ad impegnarlo fu il giovane non destinate alla sconfitta scontata in Bergamini. Secondo Edoardo Mangiarot­ partenza, alle « colleghe » del resto di ti con 5 vittorie, una delle quali contro Europa, o un paio soltanto, o una. una lo stesso di Rosa. Quinto Bergamini, sola che sappia spezzare, la tradizione settimo Renzo Nostini. Non è questa negativa, sarebbe accolto nel nostro la prima volta che un nostro campione mondo schermistico con premi straor­ dopo aver totalizzato tutte sconfitte nella dinari, fanfare, bandiere, lampioncini gara a squadra contribuendo in misura alla veneziana c mortaretti. E che si così grave a determinarne la caduta, si aspetta? Coraggio, a chi tocca.


rifà clamorosamente a 48 ore di distanza vincendo addirittura l’individuale. L’in­ dimenticabile grande Giulio Caudini a Berlino, vincitore di quell'olimpiade nel 1940, fece la stessa cosa. Fenomeni, sen­ za dubbio possibile, di carattere psico­ logico: e che capitano, come si vede, proprio ai nostri migliori. SPADA A SQUADRE. — Vince la Francia. Anche qui abbiamo avuto squi­ libri nel rendimento dei singoli. L’Ita­ lia è seconda. Il girone delle quattro finaliste si è svolto fra Francia, Ita­ lia, Svezia, Danimarca. Nella spada con­ tano, e come, oltre alle due nazioni latine, anche queste due ultime, oltre la Svizzera, l'Egitto e il Belgio. Le quat­ tro si sono classificate neH’ordine. L’in­ contro decisivo fra Francia e Italia è ter­ minato con 9 vittorie dei francesi e 7 dei nostri (Dario Mangiarotti 4, Battaglia 2, Edoardo Mangiarotti 1, Pavesi 0). Co­ me si diceva, anche in questa gara tro­ viamo un matador (Dario) con tutte vit­ torie e un altro dei nostri con tutte sconfitte. Pavesi ha fatto egregiamente la parte sua negli incontri colle altre rappresentative e, come Di Rosa al fio­ retto, si è poi rifatto abbondantemente nell’individuale. Si vede che il momento nero è capitato anche a lui come capita a tutti. SPADA INDIVIDUALE. — Una gros­ sa sorpresa: nessun francese nella finale. Questa viene disputata da tre italiani (Edoardo Mangiarotti, Dario Mangia­ rotti, Pavesi), tre svedesi, due svizzeri, un ungherese, un egiziano. Edoardo, in pedana ormai da otto giorni (ha co­ minciato colle eliminatorie di fioretto) e con la mano sinistra in disordine (è mancino) fin dall'inizio, trionfa con 7 vittorie su 9, ed è proclamato cam­ pione per il 1951. Secondo Pavesi e ter­ zo io svedese Fahhnann: gli untori delle due sole sconfitte del vincitore. Sesto Dario Mangiarotti. Cont'è noto, Edoardo l’anno scorso aveva vinto per la terza volta consecutiva la Coppa Mo­ na!, sempre a Parigi, sconfiggendo, uni­ co italiano in lizza, qualcosa come da 140 a 160 avversari per volta, tutti en­ trati, via via che le edizioni della « Mo­ na! » si susseguivano, nella ragionata convinzione che fosse proprio lui l’uo­ mo da battere, e così aggiudicandosi definitivamente il trofeo prezioso e pre­ stigioso. Si tratta di un'impresa — poi­ ché siamo sul terreno della spada, arma ingrata e inesorabile, dove l’attimo di sòsta del motore umano, nella parte fi­ siologica o cerebrale, il minino errore nella direzione della punta o nella va­ lutazione della misura si pagano subito cari, e il « tribunale » è presieduto dal segnalatore elettrico che non conosce e non rispetta nessuno — del tutti fuori dell’ordinario, e diremmo anche dello straordinario: qualche cosa che somiglia all’impossibile. Di Rosa, campione dunque di fioret­ to. battuto da Edoardo Mangiarotti. Edoardo Mangiarotti, campione di spa­ da, battuto da Pavesi. Vuol dire che l’ordine di scuderia era quello di ti­ rare per darle, ognuno per proprio con­ to e senza riguardi a nomi, a titoli già conseguiti, a titoli in vista sulla base

del « più probabile ».. E' il sistema più bello, più aperto, più squisitamente sportivo. Quello che, quando va bene, dà tanto maggior soddisfazione. E che, per conseguenza e coerenza, non do­ vrebbe, se va male, lasciare strascico di recriminazioni, mugugni, rimproveri. Vorremmo che esso continuasse e di­ ventasse regola per tutti. E siamo alla sciabola. Se di fioretto e di spada, da quando il Belgio ha iter­ so terreno, si arriva quasi sempre airincontro Italia-Francia (ma durante l'ultimo decennio talvolta la Svezia, di spada, ha voluto dir la sua e abbiamo dovuto, noi e la Francia, stare a sen­ tirla) per decidere del primato assolu­ to, quando si tratta di sciabola le due «grandi» son sempre Italia e Ungheria. Ma, purtroppo, c’è una differenza, e non da poco: se nelle due armi di punta la lotta è affascinante e l’esito incerto, in quella di punta e taglio l’Ungheria, da parecchie « leve » ormai, riesce a te­ nerci in rispetto, e spesso la lotta, dal nostro punto di vista, non è affascinante per nulla. Ci è accaduto tanto di farci pressoché raddoppiare quanto di per­ dere per il conto delle stoccate, a vit­ torie pari, come in due edizioni della « Tertziansky », ma abbiamo perso, di tanto o di poco, con crudele regola­ rità. Superiorità dei magiari e disdetta nostra insieme. Col proseguire degli anni la differenza di rendimento, specie quando si è trattato di incontri fra rap­ presentative numerose, c cioè maggior­ mente indicative del livello generale raggiunto dagli atleti delle due nazio­ ni, si è fatto sensibile, e l'attenuante della disdetta sempre meno degna di sc­ ria considerazione. Di recente qualche altra nazione, all’infuori dell'Ungheria, ci ha minacciato per il secondo posto nel mondo, (parliamo sempre della scia­ bola), e ai campionati del mondo 1950, a Montecarlo, un francese, il Lavavas­ seur. assenti gli ungheresi e con quat­ tro italiani in finale, sia pure valendosi della spinta dei suoi connazionali che avevano fatto blocco a suo favore con­ tro i nostri che combattevano ognun por sè. è riuscito a portarci via il ti­ tolo individuale. E non vi diciamo i commenti. Ora ci troviamo nuovamente faccia a faccia cogli ungheresi.

SCIABOLA A SQUADRE. — Entrano in finale quattro nazioni: Ungheria, Italia, Belgio, gitto. La Francia esclusa. Se funzionasse un hook-maker l'Unghe­ ria figurerebbe in lavagna a non più di 1/2. e a 1/5 l’Ungheria e l’Italia piaz­ zate. Ambedue riescono agevolmente a battere, anzi a sgominare, le altre due rappresentative. 11 Belgio subisce due sconfitte per 14 a 2 e l’Ungheria confe­ ziona un cappotto, 16 a 0, per l'Egitto, che pur non è l'ultimo arrivalo. Alla fine gli italiani soccombono onorevol­ mente per 6 vittorie (Ferrari 2, Renzo Nostini 2. Darò 1. Pinlon 1) contro 10 vittorie dell’Ungheria. SCIABOLA INDIVIDUALE. - - Ot(ava e ultima tappa della dura maratona. L Ungheria non molla e piazza ai primi due posti Gerovich, già campione olimpionico di Londra 1948, e Kovacs,

finiti nell’ordine dopo spareggio fra loro, con 6 vittorie e 1 sconfitta cia­ scuno sui sette incontri del girone fi­ nale composto di 4 ungheresi, 2 italia­ ni (Dare e Renzo Nostini). un austriaco e il belga Mikla, ungherese di nascita atich’esso. I due italiani hanno conclu­ so la loro fatica piazzandosi subito dopo di loro, al terzo e quarto posto, divisi soltanto dal numero delle stoc­ cate. Renzo Nostini è riuscito, l’unico, a battere per 5-3 il vincitore, e, se non andiamo errati, è questa la quarta volta che Gercvich subisce la stessa sorte quando s’incontra con Renzo. La prima volta si è parlato di sorpresa per via degli attacchi e delle risposte di punta del nostro campione: ormai il motivo dovrebbe aver perso efficacia. Fra i di­ spersi Lavavasseur, campione 1950, che nella sua semifinale aveva conseguito una sola vittoria e poco aveva potuto fare già nei suoi incontri di squadra. Un'altra finale senza francesi.Se tiriamo una riga e facciamo le somme troviamo: una vittoria per la Francia e una per l’Ungheria nelle gare femminili, due vittorie a testa all’Ita­ lia, alla Francia e all’Ungheria nelle gare maschili. Le cifre di dettaglio e il nostro scarno commento possono offri­ re un quadro abbastanza intelligibile della scherma italiana di oggi, a poco più d’un anno dai cimenti finlandesi del 1952. La scherma non si presta alle sorprese. Un orientamento si può già avere e. malgrado la messinscena degli allenamenti collegiali e tutto il resto, non potranno avvenire rivoluzioni nella sostanza. Il punto grigio, l'avrete capi­ to, è rappresentato dalla sciabola. Uno dei nostri (Nostini?, Ferrari?) in gior­ nata straordinariamente felice, dopo una messa a punto perfetta, anche e molto dal punto di vista atletico, fiato e gambe, oltre che puramente tecnico, potrebbe farcela nell’individuale perchè gli ungheresi, se anche fortissimi, presi uno a uno, non sono intoccabili (ci mancherebbe altro!), e questa è, per Ilelsinky, la nostra massima speranza ragionevole. Quanto al fioretto fenuninile, la lacuna è di gran lunga meno grave e importante. Per il fioretto e la spada siamo bene in lizza. Ma dobbiamo far qui presente ai profani e amatori « orecchianti », per i quali fa testo uni­ co la tradizione che deriva dai tempi in cui tutto si risolveva fra noi e la Francia, e la sciabola era arma soltanto italiana, epperciò parlano di fiasco, o almeno di « magra », se non facciamo un boccone, alimi, di tutti in tutte le armi, che se gli italiani son bravi, e si alle­ nano. e sono istruiti da insegnanti ot­ timi, e vanno per vincere, gli stranieri non sono tutti delle provoline, e in generale si allenano più e meglio di noi, e sono istruiti anch’essi da maestri italiani o francesi in ogni angolo della Terra, e non vanno precisamente per perdere. La tradizione è splendente, ma alle volte asfissia. E tuttavia non si dubiti : sarà ben di­ fesa anche a Helsinky.

Andrea ìlarrazzl

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TURISMO e SP0 RT r*

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Alle funzioni formative del fisico realizzate dall’agonismo sportivo corrisponde la fun­ zione educativa del turismo realizzata dal l’accostamento alla natura, al paesaggio ed all’arte

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Le iniziative del Centro Turistico Gio­ vanile e del Centro Sportivo Italiano. Il Grande Concorso “Su e giù per l’Italia,,

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0 port e turismo sono mezzi di edu\ razione c di cultura. UMotivo sostanziale di discriminazione tra sport e turismo rimane evidente­ mente l’elemento agonismo, cosa che nel turismo non appare mentre nello sport è elemento fondamentale.

Lo sport come è oggi praticato, è un fenomeno di importanza sociale, di cui (piasi tutte le nazioni si preoccupano per cercare di vigilarne e intensificarne lo sviluppo, cercando di estendere que­ sto beneficio ad ogni categoria o ceto di cittadini, quale lievito di gioventù e di energia nelle masse. Il turismo invece ha come scopo lo svago, la ricreazione, ma talora a que­ sto intento se nc aggiungono altri di carattere culturale, religioso, sportivo onde si hanno altrettante forme di tu­ rismo.

Turismo e sport hanno alcuni motivi di comunanza. Mentre lo sport trova come base per l’educazione integrale dell’uomo l’indi­ viduo, il turismo invece la natura e l’arte.

Per lo sviluppo fisico dei giovarti nello sport è acquisito che il processo formativo intellettuale e morale rag­ giunge maggiore concretezza e si com­ pleta sempre più agevolmente ove ar­ monicamente si proceda ad una edu­ cazione fisica e sportiva del corpo. Nel turismo invece è cosa certa che il pro­ cesso formativo intellettuale e morale resta sicuramente agevolato e raggiunge maggior sviluppo quanto l’uomo possa meglio applicarsi alle varie discipline nella pienezza della salute sportiva. Lo sviluppo armonico del corpo si ottiene nello sport attraverso la disci­ plina sportiva, mentre nel turismo at­ traverso ad una armonica alternativa di riposo c di movimento. Per la formazione morale del gio­ vane nello sport il regime di vita au­ stera, lo sviluppo favorevole delle virtù naturali e soprannaturali trovano nelle discipline sportive un grande aiuto. La tecnica sportiva può essere uno stru­ mento di perfezionamento morale. La qualità morale coronamento della edu­ cazione giovanile nello sport è l’equi­ librio. Per la formazione inorale del turi­ smo il regime di vita, lo sviluppo fa­ vorevole delle virtù soprannaturali trovano in esso un grande aiuto. L’ambiente naturale e la possibilità del turismo possono essere dei buoni strunienti di perfezionamento morale. Il tu­ rismo come coronamento della educa­ zione dell’individuo favorisce il rien­ trare nella socialità. Per la formazione intellettuale dello sport nell’uomo, ove la salute e l’equilibino dominano, la intelligenza trova incitamento ed agevolazione alla sua completa formazione. La intelligenza ha grandi vantaggi nell’armonia di tutte le nergie fisiche e inorali. Mentre nel

turismo per la formazione intellettuale del giovane, la salute, l’equilibrio e l'armonia di virtù sono gli clementi più favorevoli per il perfezionamento della educazione individuale per la col­ tura e la conoscenza. La intelligenza ritrae grandi vantaggi dalle attività turistiche. Per la formazione religiosa del gio­ vane la pratica dello sport sempre più facilmente offre delle possibilità di fare leva per la vita spirituale. Mentre il turismo offre anche lui grandi possi­ bilità di scoprire nella natura e nel­ l’arte motivi per la vita spirituale. Lo sport è una palestra di santità, mentre il turismo è una scuola di san­ tità. Il turismo giovanile è uno dei centri di interesse importanti del giovane. Esso è un mezzo di educazione e di formazione ed anche è un buon stru­ mento di apostolato. Il turismo è una zona di presenza apostolica e di conquista, ma è anche fattore di educazione morale c sociale ed una componente di vita. Un mondo come quello sportivo, che interessa svariati milioni di persone in una nazione non è da considerarsi con sufficiena, quasi con diffidenza. Occorre valutare pienamente valutare le ragioni di questo interesse, indirizzarle per una giusta via e convogliarle sempre verso migliori soluzioni. In questo piano l’ap­ porto del turismo può avere la sua be­ nefica influenzo perchè appunto dà modo anche a quella parte di sportivi che risiede nei piccoli centri, che sa­ rebbero costretti ad assistere alle pic­ cole manifestazioni sportive locali, di potersi rendere conto di quello che lo sport fa in proporzioni maggiori, e non dovranno limitarsi a leggerne le cro­ nache sui giornali.

All’aspetto nazionale del reciproco vantaggio tra sport e turismo può su­ bentrarne un’altro molto più ampio e complicato, nel campo internazionale, ove i piccoli problemi diventono gran­ di e complessi, ma per tutti si può tro­ vare una soluzione vantaggiosa. Il problema del turismo ha una vasta gamma di centri di interessi. Il turismo favorisce attraverso la pra­ tica di esso possibilità di conoscenze nuove, di studi, di ricerche. Esso offre un valido mezzo di apostolato ed è un buon strumento di penetrazione, di pro­ paganda all’estero. Concludendo: lo sport ed il turismo si trovano tra i mezzi per una educa­ zione ed una cultura della formazione della personalità umana. Per questo si cerca di intensificare lo sviluppo di queste due grandi organizzazioni, che in una parola mirano ad uno scopo connine: la formazione morale, fisica, intellettuale del giovane. Comunemente il neologismo Turismo si fa derivare dall’inglese to tour, che

suona fare un giro, andare in giro, viag­ giare. La straordinaria ricchezza di mezzi di trasporto e degli apprestamenti necessa­ ri per viaggiare per diporto o svago, soprattutto ha fallo del turismo, un fe­ nomeno sociale molto complesso, che viene ad assumere grande varietà di forme per i modi con cui si attua ed in parte per gli scopi; quantunque il turismo genuino abbia per caratteristica principale e fondamentale la non utililarietà del viaggiare o soggiornare, non potendosi dichiarare viaggio o soggior­ no turistico quello, per esempio,. che avesse finalità commerciale o militare. Infatti non è possibile oggi concepire il turismo, nel suo complesso e nella sua estensione, senza ricordare, non solo le ferrovie, ma altresì la bicicletta, la motocicletta, 1 automobile, la navigazio­ ne, l’aviazione, le compagnie e gli uf­ fici turistici, le organizzazioni di gite e viaggi, alberghi, ristoranti, rifugi, sta­ zioni termali, balneari e climatiche, luo­ ghi di soggiorno, di svago e di diverti­ mento e di cura. Così il turismo; comprendendo nella sua definizione o nozione tutti gli ele­ menti accennati, dà origine ad una ric­ ca costellazione di forme dipendenti segnatamente dai mezzi usati e dai luo­ ghi scelti per mèta. Si profilano in tal modo il turismo alpino, motociclistico, automobilistico, nautico, fluviale, aereo, di crociera, marittimo, ferroviario, cicli­ stico, ecc. Lo sport, dal canto suo, nelle varie discipline richiama folle ragguardevoli che pur di seguire da vicino e diret­ tamente, le manifestazioni agonistiche che maggiormente interessano, non si trattengono dallo spostarsi da un luogo ad un altro, sopportando disagi e supe­ rando difficoltà di ogni sorta. Questo è già turismo in atto che deve soltanto essere disciplinalo, che deve trovare or­ ganismi preparati a questo scopo non solo, ma più di tutto deve trovare or­ ganismi che sollecitano lo stesso entu­ siasmo sportivo delle folle, per prepa­ rare gite e smistamenti di « tifosi » da un centro all’altro. Qualcuno potrebbe credere che que­ sto significherebbe soltanto una specula­ zione commerciale da parte di compa­ gnie di viaggi e che, perciò, non può essere oggetto di particolari attenzioni da parte nostra. Quando si dice turismo in funzione sportiva si vuole intendere la enorme quantità di individui che traggono spunto e ragione di un viaggio turisti­ co da avvenimenti sportivi: si tratta cioè non di atleti o di campioni dello sport, ma dei tifosi o comunque appas­ sionati che seguono manifestazioni sportive, e che per tale ragione si spostano da un centro all’altro. Sono due termini. Turismo e Sport, che trovano una reciproca, integrativa possibilità di sviluppo e credo che, ad una valutazione statistica, lo Sport dà al Turismo la maggiore possibilità di movimento.

G. A. Vanzina

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BASA nostra.

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centro

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CM TURISTICO

smuro italiano

Il Centro Turistico Giovanile, organizzazione consorella del Centro Sportivo Italiano, ha preparato un primo elenco di condizioni eccezionalmente basse, per la prossima stagione estiva, per gli organizzati apparte-

soggiorni che vengono offerti a nenti agli enti nostri.

Il C.S.I. è lieto di presentare alla attenzione dei propri soci e dirigenti questa preziosa azione, caldeggiandone viva­ mente la propaganda neH’ambito delle proprie Unioni e Gruppi Sportivi. Per maggiori ragguagli gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria Nazionale del Centro Turistico Giovanile (V. Conciliazione 1 Roma) oppure richiedere il bollettino mensile del C.T.G. TURISMO GIOVANILE che reca periodicamente ragguagli e preziose indicazioni per il turismo dei giovani nostri e, in questo periodo particolarmente, notizie dettagliate in merito ai soggiorni estivi qui segnalati.

SOGGIORNI MARIKI

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FORTE DEI MARMI

Villa «Gioventù». Indirizzo: C.T.G., pr. G.I.A.C., Via Gabriel Rosa 33, Bergamo.

ALLA SIO

Collegio « S. Vincenzo». Soggiorno completo L. 1.250.

LAIGUEGLIA (SAVONA)

Casa marina « Stella Maris ». L. 1.000 per ragazzi fino a 13 anni; L. 1.200 per ragazzi oltre i 13 anni.

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BRUSSON

SI. JACQUES DE CHAMPOLUC

CERVINIA BREU1L

SOGGIORNI ALPINI UGOVIZZA

SAN VIRGILIO DI MAREDRE

Val Badia (Bolzano), Albergo «Bel­ vedere » mt. 1.279. Posti n. 200. Sog­ giorno completo L. 730.

BAGNI DI MOSO

Val Fiscalina, Casa per Ferie me. 1.420. Soggiorno completo L. 730. Indirizzo: O.N.A.R.M.O., Via Indi­ pendenza 22, Bologna.

YEDESETA A YOLASIO

Val Taleggio, Colonia alpina « Cremasca » mt. 1.100. Indirizzo: C.T.G., pr. Sig. Giovan­ ni Vezzani, Corso Matteotti 28, Cre­ ma (Cremona).

CAMPITELLO DI FASSA

Val di Fassa (Trento), Pensione « Margarit » mt. 1.450. Indirizzo: Sig.ra Pisa Francesca, Novi (Modena); Val Brembana (Bergamo), Casa «Madonna delle Nevi» mt. 1.300. Indirizzo: Ufficio Oratori, Via Paleocapa 4, Bergamo.

MEZZOLDO

ENTREYES COURMAYEUR

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Val d’Aosta, Villa Somaschl mt. 1.300. Posti n. 105. Soggiorno com­ pleto L. 1.000 per ragazzi fino a 10 anni; L. 1.200 per ragazzi oltre Indirizzo: Direzione Collegio Travi­ sto, Casale Monferrato

PENIA DI CANAZEI

MOTTA DI MEDESIMO

CERESOLE REALE

ANDRAZ DI LIYINALLONGO

BELLINO

ALBA DI CANAZEI

Val d’Ayas (Aosta), Grande Alber­ go « Drusson » mt. 1.332. Posti n. 75 Indirizzo: Istituto « C. Ferrini», Via Paleologi 10, Casale Monferra­ to (Alessandria). Val d’Ayas (Aosta), Rifugio C.A.I., Casale mt. 1.700. Posti n. 49 in ca­ mere e camerate. Prezzi L. 1.000 in camere 0 camerate; L. 800 in tende. Rifugio « Nive Candidior » mt. 2.050. Posti n. 40. Soggiorno completo L. 1.100. (Udine) Villaggio alpino « Monte Cocco » mt. 1.470. Val di Fassa (Trento), Casa giova­ nile « Madonna della Neve » Indirizzo: Elvo Cavitili, Cassa di Risparmio, Crevalcore (Bologna).

Valtellina (Sondrio), Casa alpina « Alpe Motta » mt. 1.800. Val Noasca (Torino), Villa « Stella Alpina » mt. 1.500. Posti n. 80. Indirizzo: Enrico Caligaris, Via G. Testa 1, Asti. Dopo il 25 giugno: Villa «Stella Alpina», Ceresole Reale (Torino). Val di Fassa (Belluno) mt. 1.428. Pensione «Rosa Alpina». Retta giornaliera L. 1.350. Indirizzo: Economo Collegio S. Vin­ cenzo, Piacenza. Val Varsita (Cuneo), Casa alpina « Excelsior » mt. 1.850. Indirizzo : Giuseppe Bassignano, Palazzo Sociale, Saluzzo (Cuneo), dal 25 luglio: alla Casa Alpina. Val di Fassa (Trento), Casa per Indirizzo: O.N.A.R.M.O., Via Indi­ pendenza 22, Bologna.


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BANDO DEL

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CONCORSO

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li Il Centro Sportivo Italiano, attraverso il servizio del Centro Turistico Giovanile lancia il III Concorso na­ zionale «Su e giù per l'Italia», allo scopo di sviluppare l'interesse al cicloturismo giovanile. Il Concorso dovrà svolgersi nei mesi estivi di luglio, agosto, settembre, ottobre 1951. 2) I partecipanti si dividono in 2 categorie: a) isolati; b) gruppi di associazione. 3) Ogni partecipante isolato o ogni gruppo di associa­ zione possono compiere un itinerario turistico in bicicletta o bicicletta a motore. Ogni itinerario deve svilupparsi su di un percorso a tappe consecutive ed è consentita una permanenza di un massimo di 3 giorni per ogni sede di tappa. 4) Gli itinerari sono divisi in tre categorie: a) percorso sino ai 300 km. in bicicletta per isolati o gruppi; b) percorso sino ai 500 km. in bicicletta per isolati o gruppi; c) percorso superiore ai 700 km. in ciclomotore per isolati o gruppi. E’ data facoltà ai partecipanti (siano essi isolati o in gruppo) di scegliere il percorso dell’itinerario, tenendo conto del chilometraggio indicato e suggerendo di inse­ rire possibilmente visite in località di particolare inte­ resse turistico. In calce al presente regolamento vengono indicate per ogni singola regione le località che possono essere di pre­ ferenza inserite nell’itinerario. 5) Per partecipare al concorso, ogni isolato o gruppo di associazione deve richiedere al Centro Turistico Giovanile — Via Conciliazione, 1 - Roma — la scheda di partecipa­ zione con relativo controllo. Si consiglia a tutti i partecipanti di prendere preventivi accordi diretti con le associazioni, delle località sedi di tappa per una eventuale ospitalità fraterna. 6) Ogni scheda deve essere inviata entro il 10 novembre al Centro Turistico Giovanile (Via Conciliazione, 1 Roma), compilata secondo le istruzioni riportate sulla scheda stessa. 7) A tutti i partecipanti è data facoltà di compilare an­ che un «diario di viaggio», cioè una relazione documen­ tata dell’attività turistica svolta. I « diari di viaggio » dovranno contenere impressioni, fotografie, cartoline illustrate dei luoghi visitati, disegni e quanto altro può renderli documento vivo della gita compiuta. 8) Ogni scheda pervenuta in tempo utile sarà sottoposta al giudizio di apposita commissione giudicatrice e con­ correrà all’assegnazione dei premi posti in palio, secondo le singole categorie di cui all’art. 4 del presente rego­ lamento. 9) 1 « diari di viaggio » concorreranno ad una speciale premiazione, secondo una classifica che terrà conto dello stile, disposizione, valore artistico delle fotografie, e con­ tenuto letterario. 10) il giudizio della Commissione giudicatrice è inap­ pellabile.

PIEMONTE-LIGURIA S. Remo, Torino. Bra. Ceva, Imperia, Ventimiglia, Albenga, Savona, Genova, Alessandria, Asti, Torino, Aosta. LOMBARDIA (Giro dei Laghi) Milano, Sesto Colende, Arona, Gozzano-Orta, Verbania, Intra, Cannobio, Traghetto per Laveno, Varese, Como (sa­

CICLOTURISTICO

per ! Stellici

Brunate), Mcnaggio, Dongo, lire a L ............ , _____ , - ■ Colico. Morbegno, Son' ~ drio, Colle dell’Aprica (Edolo, Passo del Vivione,, Passo Presolana), elusone EMILIA-TOSCANA Bologna, Modena, Pavullo, Passo deH’Abetone, S. Mar­ cello Pistoiese, Lucca, Viareggio, Pisa, Livorno, Pontedera, S. Miniato, Firenze, Passo della Futa, Passo di Raticosa. VENETO Vicenza, Bassano, Fonzaso, S. Martino di Castrozza, Passo Rolle, Predazzo, Passo di Costalunga, Lago di Carezza, Bol­ zano, Ponte Gardena, Ortisei, Passo Sella, Canazei, Passo Pordoi, Passo Falzarego, Cortina, Lago di Misurino, Auronzo, Pieve di Cadore, Longarone, Ponte delle Alpi, CAMPANIA Napoli, Pompei (visita al Santuario e agli Scavi), Sorrento, Amalfi. Salerno, Avellini, Montevergine, Benevento, Ca­ serta, Capita, Aversa. SICILIA Messina, Patti. Cefali!, Palermo, Monreale, Alia, Enna, Adrano, Catania, Acireale, Taormina.

UMBRIA Terontola, Perugia, Assisi (visita ai luoghi francescani), Deruta, Todi, Orvieto (visita al Duomo), Narni, Terni, Piediluco, Spoleto, Foligno, Nocera, Gubbio Umbertide, Città di Castello.

LAZIO Roma, Rieti, L’Aquila, Avezzano, Tivoli, Frascati, Velietri, Fiuggi, Albano, Rocca di Papa, Erogene, Bracciano. COSTIERE CILENTANA E AMALFITANA Vallo Scalo, S. Maria di Castellabbate, Agropoli, Paestuni, Salerno, Raito, Ravello, Amalfi, Grotta dello Smeraldo, Positano, Meta di Sorrento, Sorrento, Castellammare di Stabia, Pompei, Badia di Cava. ROMAGNA - TOSCANA - MARCHE Rimini, Riccione, Cattolica, Gradara, Urbino, Urbania, S. Angelo in Vado, Bocca Trabaria, San Sepolcro, La Verna, Bibbiena. Camaldoli, Passo di Mandinoli. Bagni di Romagna, Sarsina, S. Marino. SARDEGNA Cagliari. Monastrin, Nuaminis, Sanluri, Uras, Oristano, Cuglieri, Bosa, Padria, Villanova, Alghero. Sassari, Castel Sardo, Martis, Ozìeri, Pattada, Bitti, Nuoro, Fonni, Sorgono, Laaconi, Manaas.

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['«ORIENTEERING» CAMPESTRE

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Un nuovo sport particolarmente adatto per la gioventù italiana: esercizio del fisico dell’in­ telligenza orientativa e dell'intuito dell’atleta

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Nei paesi scandinavi è diffusis­ simo un magnifico sport, diver­ tente, di pratica utilità ai fini escursionistici e particolarmente idoneo per la formazione atletica del giovane: 1’« Orienteering » campestre. L’ « Orienteering » campestre si sviluppa all’aria aperta, sui prati, nei boschi, ovunque vi sia un po’ di terreno libero c non richiede continuità di sforzo intenso e vio­ lento in quanto il concorrente de­ ve durante la gara effettuare di tanto in tanto delle soste per po­ tersi orientare e per controllare

l’esattezza della direzione seguita. L’«Oricntccring» campestre sol­ lecita nel concorrente non solo l’impiego della forza fisica, ma anche le sue facoltà intellettuali, la sua immaginazione, il suo acume. Giova altresì sottolineare che per organizzare un «orienteering» campestre occorrono ben pochi mezzi: una zona idonea, delle carte topografiche, pochi giudici di gara, nonché dei giovani spor­ tivi entusiasti ed amanti dell’eser­ cizio fisico della corsa. Anche per i praticanti di tale

Cosa è I' << Orienteering» campe­ stre.

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specialità il problema non è dif­ ficile da risolversi: basta essere provvisti di una semplicissima te­ nuta sportiva, di un paio di scar­ pette per corsa di fondo e di una bussola adatta, Poiché in Italia questa forma di sport è, per quanto ci consta, poco o nulla conosciuta, riteniamo di far cosa gradila ai giovani let­ tori di « STADIUM » riassumen­ do qui di seguito alcune caratte­ ristiche principali c le modalità organizzative essenziali relative ad un « orienteering » campestre.

Il fiorentino Lippi per lunghi anni Campione Italiano di Corsa Campestre

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L’« Orienteering » campestre è una corsa individuale, o a squa­ dre, che si svolge su un percorso non prefissato, ma vincolato uni­ camente ad un traguardo di par­ tenza, a tre o più posti di control­ lo di transito obbligato e ad un traguardo di arrivo. Il concorrente o la squadra, mu­ niti di carta topografica e di bus­ sola, ricevono dalla giuria sul traguardo di partenza, nell’immi­ nenza del via, i dati su elencati e, tenendo fissi tali punti di tran­ sito obbligato, scelgono a proprio piacimento il percorso che riten­ gono migliore e più rapidamente percorribile. Come facilmente si può arguire, al godimento ed alla gioia della corsa attraverso prati e boschi, si unisce il divertimento c l’interes­ se di controllare la propria abi­ lità nel sapere leggere esattamen­ te una carta topografica, indivi­ duando sul terreno i particolari ai fini della migliore scelta del­ l’itinerario da seguire.


Vince il concorrente, o la squa­ dra, che lia impiegato il tempo minore. E’ questa, a nostro parere, una pratica agonistica appassionante, di alta nobiltà sportiva, in quan­ to in essa può eccellere solo chi, in più spiccata misura abbina, ad elevate doti fisiche e morali, di­ stinte qualità intellettuali. La Gara

Per la organizzazione di una gara di « orienteering » campe­ stre occorre in primo luogo sce­ gliere sulla carta topografica un terreno idoneo allo scopo e trac­ ciare su di essa, nelle linee prin­ cipali, lo sviluppo della corsa. Controllare poi, sid terreno me­ diante una accurata ricognizione, se la zona prescelta si presta allo scopo c se la carta topografica da usarsi è aggiornata. Nel caso che i terreni sui quali si dovrà effettuare la gara fossero di proprietà privata, o fossero ri­ serva di caccia, sarà necessario ot­ tenere dagli interessati la preven­ tiva autorizzazione. Le carte topografiche migliori e di più corrente uso in Italia so­ no quelle edite dall’istituto Geo­ grafico Militare di Firenze. La scala migliore da presce­ gliersi è, a nostro parere, quella 1:25.000. Però, riteniamo che tal­ volta possa andare bene anche quella 1:50.000. La lunghezza e le difficoltà del percorso dovranno essere commi­ surale all’età ed alla abilità dei concorrenti, cd il terreno fra i punti di transito obbligato dovrà consentire al concorrente più di un itinerario utile fra i quali scegliere quello ritenuto il mi­ gliore. Per ragazzi dai 10 ai 15 anni circa, è possibile organizzare delle

prove di « oricntcecring » in mi­ niatura, da svolgersi in un qual­ siasi parco, eliminando l’uso del­ la carta topografica e limitando le operazioni per l’individuazione dei controlli di transito obbligato successivi e del traguardo finale, alla scelta della direzione median­ te rilevamento dell’angolo di bus­ sola ed alla stima delle distanze intercorrenti fra due località suc­ cessive.

In questo caso, i posti di tran­ sito obbligalo non sono presidiati da clementi della giuria, ma sono materializzali sid terreno con un semplice cartellino affisso ad un albero, cartellino sul quale è se­ gnato un gruppo di lettere che il concorrente deve trascrivere su un foglio di controllo avuto in consegna dalla giuria alla par­ tenza, cartellino che deve essere consegnato al traguardo di arri­ vo a comprova del passaggio per tutti i posti prestabiliti. Ma torniamo al nostro princi­ pale argomento. Gli organizzatori di un « orien­ teering», scelto l’itinerario e sta­ bilito il traguardo di partenza, i punti di transito obbligato ed il traguardo di arrivo, diramano al­ le società ed agli atleti... l’ordine di battaglia! Quest’ordine è quanto mai sem­ plice, viene diramato solo nella imminenza della gara e si limita ad indicale: una località di con­ vegno, ubicata nei pressi del tra­ guardo di partenza; un punto di riunione finale, ubicato nei pressi del traguardo di arrivo, che può coincidere con la località di con­ vegno, anzi, spesso vi si identifica.

Il mattino della corsa i concor­ renti (o le squadre), il cui ordine di partenza è stato estratto a sor­ te la sera prima, si portano con mezzi messi a disposizione dagli

organizzatori, nella località di convegno, dove i concorrenti ricevono una carta topografica e possono spogliarsi ed approntarsi per la gara. Dalla località di convegno, un itinerario segnato e breve porta al traguardo di partenza. I concorrenti (o le squadre), muniti di carta topografica (a cu­ ra della giuria) e di bussola (a proprie spese) entrano in ordine di numero nel nosto di istruzione disposto di fronte al traguardo di partenza e ricevono dalla giuria, mediante lucido da sovrapporsi alla carta, l’indicazione del tra-

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L’uso della bussola c della carta topografica per l’orientamento nel percorso nelT« Orienteering » campestre.

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guardo di partenza, dei controlli di transito obbligato e del tra­ guardo di arrivo (vds. fig. n. 1 ).

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Effettuato un rapido studio della carta, i concorrenti (o le squadre) si portano sul traguardo di partenza c prendono il via nel­ l’ordine sorteggiato, distanziati dall’intervallo di tempo stabilito dalla giuria ( I’ o 2’ o più minuti primi, a seconda del numero dei concorrenti in gara). 11 concorrente (o la squadra), valendosi di carta e bussola (vds. fig. n. 2), segue l’itinerario che ri­ tiene più favorevole c, passando attraverso i posti di transito ob­ bligato, cerca di raggiungere il traguardo di arrivo nel minor tempo possibile.

Sarà bene che l’«orientecring» sia organizzalo in modo tale da favorire maggiormente l’abilità nel sapersi orientare che non quella di saper correre.

Ai posti di transito obbligato, collocati dagli organizzatori in assoluta segretezza c solo all’iiltimissimo momento, costituiti da uno o due controllori e da un car­ tello rosso di m. 0.70 x 0.40 circa, sbarrato diagonalmente con una striscia bianca di 10-15 tu., collo­ cato in modo che sia visibile per un raggio non inferiore ai 100 metri circa, i concorrenti, transi­ tando, firmano un foglio di eonl rollo. Chi salta anche un solo control­ lo. ovviamente, viene squalificato. Il carattere libero dell’« orien­ teering » offre larghe possibilità aliti fantasia dell’organizzatore.

Per l’« orienteering » non vi so­ no formule fisse. Il regolamento della corsa è lasciato del tutto al­ l’immaginazione ed al giudizio dell’organizzatore della corsa. La gara è tutta qui: semplice cd entusiasmante.

Conclusione

Moltissimo vi sarebbe ancora da dire sull’« orienteering ». In queste brevi note abbiamo dato solo un sommario cenno di una sola specialità dell’« orien­ teering » : quella «campestre». Ma vi sono altre forme interes­ simi i di tale particolare sport, sul­ le tpuili, ove ci sia concesso lo spazio necessario su questa rivi­ sta, contiamo di tornare (pianto prima. Se questo seme che noi oggi gettiamo fra la gioventù d’Italia — cd in particolare fra gli stu­ denti e gli scouts — porterà pri­ ma o poi il suo frutto, ne saremo felici, in (pianto avremo coscien­ za di aver portato anche noi un piccolo contributo al migliora­ mento fisico dei nostri giovani, attraverso il lancio di una pratica atletica di valore educativo quan­ to mai elevato. FrunccNco Vida

Una bella foto premiata alla Mostra Internazionale di Fotografia Sportiva

Alla Mostra Internazionale di Fotografia Sportiva di Roma uno dei soggetti premiati è stato questo « E scinse bouillonnanle, écnme argentee • KIER TONY - LUSSEMBURGO

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La vela è uno sport fatto per gli appassionati e per gli ardimentasi del mare e non ha confronti i n nessun campo

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Regale ^'Altomare di 500 chilometri

La U.S.V.I. (Unione Società Veliche d’Italia) ha pubblicato nelle scorse settimane, l’interessante calendario di qui a lato, la sintesi degli avvenimenti c delle manifestazioni di maggiore ri­ lievo che sono state programmate in tale calendario sportivo per la stagio­ ne estiva del corrente 1951. Tra le varie interessanti competi­ zioni. è da segnalare e da sottolineare, come nel settore delle Regate d’alto­ mare, sia prevista la classica compe­ tizione velica sul percorso Saint Tropez-Barcellona, corrispondente a 270 miglia, pari a 500 chilometri: impresa veramentre di eccezione per gli equi­ paggi che dovranno cimentarsi nella competizione. La manifestazione italiana, sempre nel campo delle regate di altomare, è quella che verrà disputai nel golfo li­ gure all’8 settembre, e precisamente sul percorso classico da Portofino a Capo Corso e ritorno ed il cui peritalo assomma a poco meno di 300 chilo­ metri complessivi. Indubbiamente lo sport della vela è fatto per appassionati conoscitori del mare e delle insidie del vento. E’ fatto sopratutto per degli ardi­ mentosi ed entusiasti sportivi lupi di mare che per tutta la esistenza non sapranno staccarsi dalla nostalgia de­ gli orizzonti sconfinati e dal fascino del mare destinato a diventare ormai vita della loro vita. Abbiamo conosciuto di questi cam­ pioni che ogni giorno non sanno più staccarsi dalla quotidiana silenziosa meditazione fatta al cospetto dell’infi­ nito cielo e mare, con una vecchia pipa pendente tra i denti, quasi in attesa di un messaggio messianico,

CAMPIONATI INTERNAZIONALI Campionato Europeo Star Class — Napoli, 6-7-8-9-10-11 Agosto. Campionato Campionato Campionato Campionato Campionato Campionato

CAMPIONATI NAZIONALI Italiano Star Class — Napoli, 30-31 Luglio, 1-2-3 Agosto. Nazionale Dinghy 12 p. S.I. — Bari, 1-2-3 Agosto. Italiano Derive Nazionali classi < U » ed « S » — Genova, 16-17-18 Italiano Jole Olimpionica 1936 — Trieste, 22-23 Settembre. Italiano Snipe Class — Sestri Levante, 3-8 Luglio. Italiano Lightning — Anzio, 1-8 Settembre.

REGATE INTERNAZIONALI Yacht Club Italiano — Genova, 4-11 Marzo - classi: 6 metri S.I., 5,5 metri S.I., Dragoni. Stars c HI classe R.O.R.C. Compagnia della l'eia — Sanremo, 24-29 Marzo - classi: 6 metri S.T., 5,5 me­ tri S.I., Dragoni, Stars, Snipes e III classe R.O.R.C. Circolo della Vela Como — Campione d’Italia, 11-12-13-14-15 Luglio - Star.

REGATE D’ALTOMARE Yacht Club Italiano — 2 Giugno - Regate Portofìno-Isola Gorgona c ritorno (124 miglia circa) I, li e III classe R.O.R.C. Yacht Club Italiano — 16 Giugno - Regata Portolìno-lsola Capraia e ritorno (160 miglia circa) I. II e IH classe R.O.R.C. Comitato Regate, d'altomare Mediterranee — 13 Luglio - Regata Saint-Tropcz.Barcellona <270 miglia circa) I, li, HI classe R.O.R.C. c classe speciale R.O.R.C. Comitato Regate, d'altomare Mediterranee — 18 Luglio - Regata BarcellonaPalma di Majorca (132 miglia circa) I, li, IH classe R.O.R.C. e classe speciale R.O.R.C. Comitato Regate d'altomare Mediterranee — 23 Luglio - Regata Palma di Majorea-Ibiza (105 miglia circa) I, 11, IH classe R.O.R.C. e classe spe­ ciale R.O.R.C. Club Nautico Rimini - Rimini. 7 Agosto - Regata Trieste-Venezia-Rimini I, II, IH classe R.O.R.C. c Stazze Y.R.A. yacht Club Italiano — 8 Settembre - Regate Portofmo-Capo Corso e ritorno lisi miglia circa) I, II, HI classe R.O.R.C.

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U/ie pure lo sport risenta ili quella generale carenza di elementi dirigenti che viene accusata in genere in ogni set­ tore in cui si articola oggi la vita collettiva, è cosa da tutti affermata e risaputa. In ogni campo il problema dei quadri dirigenti è sem­ pre stato un fondamentale assillo per ogni e qualsiasi or­ ganizzazione. Dal settore politico a quello industriale ; da quello sindacale a quello apostolico ; da tinello tecnico a quello militare persino, si sente viva la necessità di far fronte a questa esigenza vitale con i più disparati mezzi c metodi. Ma nel settore dello sport, la preparazione ilei dirigenti, sia tecnici che organizzativi, e particolarmente quelli di base, cioè di Unione Sportiva, assume un carattere ed -una importanza notevolissima, poiché essendo lo sport una pra­ tica di carattere prettamente giovanile (almeno per la grande maggioranza ili chi vi partecipa) la preparazione e la figura del dirigente deve identificarsi con la figura e la prepara­ zione di un vero educatore il quale, sia pure indiretta­ mente. cioè attraverso la formazione del fisico in funzione della prassi agonistica, giunge ad incidere in quello che è la stessa educazione e formazione morale della gioventù che avvicina quotidianamente attraverso l’attività sportiva. La soluzione perciò del problema della preparazione dei dirigenti sportivi, trascende evidentemente i limiti di una normale questione organizzativa e tecnica (cose ben inteso non solo necessarie, ma anzi indispensabili a chiunque vo­ glia o si senta chiamato a tale funzione di direzione spor­ tiva) per assurgere ad un vero e. proprio impegno di re­ sponsabilità e di sensibilità ad essa legata, da parte di chi aziona e dirige i grandi organismi sportivi e partico­ larmente — si è detto sopra — quelli di carattere propa­ gandistico giovanile. Ecco perciò benvenuta la iniziativa lanciata dal Centro Sportivo Italiano, organismo altamente benemerito nel campo della propaganda sportiva giovanile saggiamente in­ tesa, non come finalizzata a sè stessa, ma in funzione edu­ cativa, di indire dei « Corsi Dirigenti » e delle « Giornate Dirigenti • per coloro che sentono viva questa esigenza di formazione. Ed i primi esperimenti, tentati nelle scorse settimane e nei mesi scorsi dal C.S.I. sono stati coronati da successo. Infatti in diverse località, da Pisa per la regione toscana, a Vercelli ed a Novara per i piemontesi, a Milano per gli sportivi ambrosiani, a Roma ed ancora persino in Calabria per i dirigenti sportivi del mezzogiorno, sono stati tenuti riuscitissimi ed affollati « Corsi Dirigenti Sportivi » i quali, svoltisi in un clima di generale interesse e preparali ed illustrati da validi dirigenti nazionali, hanno recato risultati veramente lusinghieri oltre ogni attesa. Abbiamo ritenuto opportuno sottolineare queste iniziative del CS.I. perchè, tra la generale carenza di attività indiriz­ zate alla risoluzione del problema fondamentalissimo ed in pari tempo delicato dei dirigenti sportivi, questa azione saggia del massimo organo sportivo giovanile italiano, è ve­ ramente degna di menzione. Naturalmente è ovvio affermare che non è attraverso la partecipazione ad un corso dirigenti, sia pure cosi completo come quelli indetti dal C.S.I. (prevedenti lezioni e tratta­ zioni tecniche, pedagogiche, organizzative, medico-fisiche ed anche spirituali) che si risolva per intero il problema. Ma questo significa certamente un buon avviamento alla riso­ luzione ed alla preparazione generale di coloro che debbono

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SPOBT sguardo panoramico attraverso i secoli

ed EDUCAZIONE FISICA costituire i quadri dirigenti attuali o futuri dello sport giovanite italiano. Riportiamo qui in sintesi gli argomenti delle 12 lezioni che costituiscono il Corso Dirigenti del C.S.I. che la pre­ sidenza di questo organismo ha predisposto in elegante fa­ scicolo unitamente a copioso materiale propagandistico, e riportiamo pure qui, nelle colonne di "Stadium”, il sunto della panoramica introduttiva del corso stesso « Educazione Fisica e Sport >. In fondo tutto ciò riconferma la serietà e la completezza della impostazione che il C.S.I. dà al problema dei dirigenti sportivi. Infatti, dalla trattazione stessa ne scaturisce evi­ dente che i dirigenti, chiunque essi siano e qualsiasi re­ sponsabilità venga loro affidata, dovranno in primo luogo essere degli educatori di giovani nel senso più possibile completo. E’ qui che si inserisce con radici profonde il mandato educativo morale e sportivo del C.S.I. secondo il quale la figura perfetta del dirigente dovrà realizzare la sintesi armonica e perarchia di ogni valore tecnica e spirito, pedagogia ed organizzazione, scienza e fede.

Argomenti

delle

lezioni

svolte

nei

CORSI DIRIGENTI SPORTIVI Riportiamo i titoli delle dodici lezioni che il C.S.I. tratta durante lo svolgimento dei Corsi Dirigenti Sportivi : 1) Panoramica introduttiva : Educazione fisica e Sport. 2) C.O.N.I. e Federazioni. 3) Il Dirigente sociale. 4) 11 Dirigente tecnico. 5) Il C.S.I. (strutture, metodi e programmi). 6) Atletica e Ginnastica. 7) Gli sport di squadra: Il Calcio.

Pallavolo e Pallacanestro. Ciclismo e nuoto. Le altre attività agonistiche. L'atleta visto dal medico (Medicina sportiva Massaggio e pronto soccorso). 12) Lezione conclusiva: «SI PARTE PER L’ATTIVITA’ ». Il fascicolo contenente il materiale del « Corso Dirigenti » unitamente ad altra stampa didattica ed 8) 9) 10) 11)

organizzativa può essere richiesta alla Segreteria Nastonale del Centro Sportivo Italiano a Roma, Via della Conciliazione, 1.

A storia dell’umanità ci dimostra come il moto ascensioL naie di ogni civiltà sia intimamente legato con la prepa­ razione e la formazione di una generazione che, nei singoli c nelle collettività, abbia saputo realizzare pienezza ed in­ tegralismo di personalità. Cosi, come ogni involuzione umana è legata ad una carenza di personalità che sj ma­ nifesta e si afferma, a prescindere dai fattori spirituali, con un predominio degli istinti sulla ragione. La formazione della personalità dell'uomo è soprattutto un fatto educativo: è con l’educazione della gioventù in­ fatti che noi edifichiamo le generazioni future e che noi possiamo incidere nella storia dell’umanità, migliorandola. Ha detto Padre Lombardi, il dotto e santo gesuita, nella sua recente predicazione (15.000.000 di ascoltatori) «la esi­ stenza di ciascuno di noi conterà molto o non conterà nulla, se ed in quanto avremo contribuito a lasciare il mondo diverso e migliore da quello che ciascuno di noi ha tro­ vato ». Ora, l’educazione, per poter influire veramente nel do­ ... ’essere un’educazione integrale: Edu­ mani dell’umanità dev cazione Fisica (Corpo) - Educazionte Intellettuale (della mente) - Educaz. Morale (del cuore e dei sentimenti' Educaz. Soprannaturale (della fede, della grazia e a tutto ciò che riguarda l’anima). E’ bene subito affermare come l’educazione fisica venga ad incidere profondamente in tutti gli altri aspetti dell’edu­ cazione attraverso il cosidetto « primato deH'esistenza ». Di­ cevano infatti i saggi « Primum vivere, deinde philosophare ». Cioè il sano equilibrio e la vitalità fisica sono ba­ silari per l’esplicazione degli altri aspetti. Inoltre essendo scuola di volontà e di fortezza di carattere, l’educazione fisica reca seco risoluzioni fondamentali pure per ogni altra manifestazione di vita.

è stato giustamente detto lo sport è il lievito della vita fisica e inorale dei popoli. (Mosso). Questa passione oggi dilagante e talvolta per un mancato equilibrio dei valori suaccennati, morbosamente degenerante, si ricollega nella sua essenza agonistica al mondo dei miti e delle leggende. Sorgono così, come esigenza di vita e come ma­ nifestazione di un popolo virile, sano e battagliero, i primi giuochi olimpici che esattamente nel 776 A.C. danno uffi­ cialmente inizio a quelle competizioni che il mondo mo­ derno, conscio del valore sociale di esse, riprenderà nel 1896 ad Atene sotto il nome di « Olimpiade ». Con l’avvento della civiltà romana lo spirito sportivo ereditato dai greci e volto a scopi guerrieri, pian piano tramonta e ad esso si sostituisce lo spettacolo gladiatorio del circo, degenerazione dei costumi di Roma imperiale che ormai volgeva al tramonto. Dopo un periodo oscuro di lunga decadenza, l’esigenza della pratica sportiva, si fa nuovamente sentire e ritorna in auge sotto spoglie gloriose della Cavalleria che dall’irradiarsi del Cristianesimo sulla ome

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rozza scorza dei barbari, nasce e si manifesta piena di forza e di spiritualità. Il Cavaliere cristiano forgiato nel fisico come il giovane dell'antica Grecia attraverso una educazione prettamente sportiva e rigidamente guerriera, manifesta la sua gene­ rosa e leale bravura nelle giostre e nei tornei che sono le massime prove sportive del Medio Evo; nonI solo ma l’animo suo formato ai principi della generosità e carità evange­ lica, reca nell’azione quel senso di cortesia di protezione e di difesa verso i più deboli. Più tardi colla creazione dei Comuni e con il fiorire della Rinascenza vengono esaltati i valori umani e quindi anche l'esercizio ginnico, come elemento indispensabile di una educazione integrale, si sviluppa ed è rimesso in onore. Specie in Italia per merito soprattutto di un sacerdote: Vittorino da Feltro che chia­ mando a raccolta i giovani, crea nel 1125 le « Gioiose » c segna nella evoluzione storica della Educazione Fisica una data che il tempo mai cancellerà.

JkjT A alla ripresa moderna noi come iniziatori non siamo presenti. Lo sono invece tre popoli nordici: hi Germa­ nia, la Svezia, l’Inghilterra. La Germania all'inizio del secolo scorso per merito di Jahn, Spiess, Jaeger, vede nella gin­ nastica un mezzo assai efficace per formare individui ro­ busti e forniti di un saldo fisico in vista di una prepara­ zione della gioventù alle fatiche della vita militare. La Svezia invece per opera di P.H. Ling ( 1776-1839) conce­ pisce gli esercizi ginnastici come la vita migliore per ot­ tenere lo sviluppo completo ed armonioso dell’organismo c hi sua sanità. Ormai il mondo è pronto ad ascoltare la voce del harene De Coubertin che dalla Sorbona a Parigi, lancia la proposta di ristabilire i Giuochi Olimpionici che ogni quat­ tro anni mettono di fronte gli atleti migliori di tutte le nazioni. In Italia la ripresa si può datare dal 1833, anno in cui il Governo piemontese decide di introdurre la ginnastica nell’esercito ed istituisce perciò la prima palestra al Va­ lentino. Col sorgere delle Società sportive c con la crea­ zione delle prime Federazioni noi vediamo svilupparsi ra­ pidamente la pratica ginnico-sportiva specie per l’opera as­ sidua ed efficace di due illustri fisiologici ,e maestri pie­ montesi Emilio Baumann ed Angelo Mosso che noi oggi consideriamo gli esponenti massimi rispettivamente del me­ todo ginnastico e di quello sportivo.

vesta visione panoramica della educazione e dello sport 'se nella loro evoluzione storica, ci permette di affermare che, seppure nei suoi alti e bassi, la fiamma della passione ginnico-sportiva è stata sempre viva c che in questi ultimi 50 anni è assurta a vera e propria esigenza di vita. In Ita­ lia i cattolici furono tra i primi ad impegnarsi nel mondo dell'educazione fisica e successivamente dello sport: la F.A.S.C.I. sorta nel lontano 1901 e contante nel 1910 oltre 1000 società sportive cattoliche dimostra la vitalità e la pre­ senza del fermento cristiano. Per molto tempo si credette che fra educazione fisica propriamente detta e sport, non ci fosse possibilità di comprensione. Oggi è facile capire che tra le due teorie non c’è luogo a contrasti. Se è vero che lo scopo superiore della prima è, come si sa, di gitidare ed aiutare Io sviluppo fisico, morfologico c funzionaie dell’individuo fino al raggiungimento della sua compietà formazione, si può dedurre che soltanto lo sport che nasce, come l’arte, da un bisogno istintivo dell’individuo, consente l’occasione e il modo di dimostrare l’efficacia di tale insegnamento. Lo sport, è infatti il coronamento della educazione fisica e ne rappresenta la pratica sul terreno dell’agonismo. L’attività sportiva, opportunamente c razionalmente in­ tesa come integrazione ai programmi di educazione fisica, è stata ufficialmente inserita dopo una campagna condotta per ben sei anni dal C.S.I. nella pratica didattica scolastica. L’iniziativa risolve in modo felice il preteso dualismo fra educazione e sport, fra pedagogia e tecnica.

/Concludendo lo sport è nient’altro che il coronamento dclv l’esercizio fisico, il quale da sè solo non avrebbe sianificato agonistico, ma semplicemente come fatto educativo. Fatto indubbiamente sostanziale dal punto di vista della formazione del giovane atleta ma limitato ed in funzione di mezzo. Lo sport invece finalizza l’esercizio fisico, che nell’agonismo concepito con sana ed equilibrata formula, trova esplicazione, confronto ed affermazione della perso­ nalità. Così come l’arte, il pensiero, il lavoro e lo stesso Spirito trovano — nel rapporto di una molteplicità di estrinsecazione universale — a parità di presupposti e di canoni, l’affermazione dell’artista, del filosofo, dell’arcbitetto e del Santo.

lupi di questa foto iternazionale di I-'o Sportiva tenuta lo irile a Roma


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UN CENTRO DI ADDESTRAMENTO IPPICO Sotto la guida di Gustav Rau è sta­ to recentemente costituito a Warendorf un Centro Ippico di addestra­ mento che ha assorbito quello già funzionante a Dillenburg. Questo Centro, nella intenzione del suo ideatore e promotore Rau, do­ vrebbe assumere il carattere di una accademia tedesca di equitazione col duplice scopo di diffondere in ogni modo l’arte dell’equitazione e di cu­ rare una efficiente preparazione di cavalli e di cavalieri per le gare inter­ nazionali, con particolare riferimento alle Olimpiadi. Il Centro dispone di un grande ma­ neggio e di un vasto terreno dove si stanno allestendo piste, percorsi ed ostacoli di ogni genere. Possiede at­ tualmente otto cavalli di proprietà del Centro; quattro cavalli messi a di­ sposizione di associazioni di alleva­ tori; sei cavalli messi a disposizione da privati. La preparazione dei cavalli da con­ corso è stata affidata al sig. Fritz Weidemann che, in qualità di uffi­ ciale, fece parte dell’équipe germanica e che per diversi anni partecipò al C.H.I.O. di Roma. Lo scorso anno ad Aquisgrana migliorò il recod tedesco di elevazione superando m. 2,15. I cavalli per il « Completo » invece sono sotto la direzione del sig. Her­ bert Schònfeldt, che partecipò nel 1939 al « Completo » di Torino e che l’anno precedente vinse a Piazza di Siena la categoria di potenza Premio Campidoglio. A Warendorf si succederanno vari corsi di equitazione, uno dei quali sa­ rà riservato alle amazzoni sotto la di­ rezione della ben nota signora Von Opel.

DISCIPLINA STRADALE I Carabinieri, gli Agenti di Pubbli­ ca Sicurezza, gli Agenti di Polizia Stradale, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco ed i Cantonieri dell'A.N.A.S. — tutti dotati dall’Automobile Club d’Italia di moduli che consentono di descrivere l’incidente nei suoi parti­ colari — forniscono dati interessanti. La possibilità di conoscere il nu­ mero degli incidenti, come si verifi­ cano, dove si verificano, per quali cause e con quali conseguenze, dà a questa rilevazione una importanza fondamentale al fini della ricerca dei più efficaci metodi di prevenzione.

In Italia circa 35.000 sono gli inci­ denti provocati ogni anno dalla cir­ colazione stradale, 25.000 i feriti, 3.000 i morti. Il 24% degli incidenti si verifica su strade extra-urbane, il 76% nell’am­ bito dei centri abitati. Le autovettu­ re e gli autocarri provocano il 37% dei sinistri stradali, i veicoli a due ruote il 34%, i tram gli autobus e i filobus in servizio urbano il 7%, i pedoni il 18% degli incidenti di strada. Tra le cause che determinano gli eventi dannosi del traffico emergono, per i veicoli: il procedere ad eccessiva velocità, il sorpassare imprudente­ mente gli altri veicoli, il non dare la dovuta precedenza agli incroci; per i pedoni : l’attraversare improvvisa­ mente la strada. Ma la causa più fre­ quente di ogni altra è la distrazione, la banale distrazione che da sola pro­ voca più del 25% degli eventi dannosi della strada. La natura di queste cause mette in risalto la necessità di una intensa, direi implacabile, opera di propagan­ da per ottenere una maggiore osser­ vanza delle norme di circolazione e pei- formare in tutti gli utenti una vera e propria coscienza stradale.

LA PALLA STRADALE Al Foro Italico a Roma « si è svol­ to un nuovo gioco sulla circolazione stradale, denominato « La palla stra­ dale ». La manifestazione è stata organiz­ zata dall’Automobile Club d’Italia in attuazione delle direttive impartite dal Ministero della Pubblica Istruzio­ ne, e con il concorso dei mezzi tecnici’ del Comune di Roma e della Incom. Erano presenti in campo, con le autorità e gli organizzatori, insegnan­ ti di educazione fisica e alunni delle scuole di Roma. Ha preso la parola il Dr. Lo Gatto del Ministero della Pubblica Istruzio­ ne, che ha illustrato le finalità della campagna anti-infortunistica intra­ presa dall’Automobile Club d’Italia. Quindi il Prof. Di Donato, ideatore del gioco, ne ha illustrato le finalità. Il gioco è stato seguito dal vivissimo interesse del numeroso pubblico con­ venuto. Il gioco si svolge in due tempi tra due squadre che, contendendosi una palla, cercano di segnare punti lan­ ciandola a mano nella porta avversa­ ria, difesa, in una zona inviolabile, da un portiere che ha anche funzioni di vigile.

Particolare interessante: la divisa stoso, sul petto e a tergo (sulla madei giocatori; che recano in modo vi­ glia che indossano, bianca o turchina a seconda della squadra) alcuni se­ gnali stradali. Il gioco stesso segue particolari nor­ me del Codice della Strada. Durante il secondo tempo del gioco il Prof. Di Donato ha dettagliatamente illu­ strato ai Professori di educazione fi­ sica e ai numerosi alunni convenuti i particolari del gioco, per il quale essi hanno dimostrato vivo interessa­ mento.

GIRO DEL MONDO IN AUTO E IN AEREO Il 1« giugno un automobile ed un aereo hanno iniziato insieme il giro del mondo che compieranno in tren­ ta giorni. Si tratta di un quadrimo­ K.L.M. e di tore « Skymaster » della II.L.M. una Austin A-40, quattro posti con due porte, decapotabile, ultimo modello della Austin Motor Co. Lo « Skymaster a è comandato dal capi­ tano ~ Bak, che ha; al suo attivo 180 ------ Austin hae la voli xtransoceanici, come capo equipaggio il corridore Alan Hess. La partenza ha avuto luogo da Londra, dove aereo ed automobile ri­ torneranno dopo aver percorso il lun­ go itinerario che li porterà, da oriente verso occidente, attraverso Inghilter­ ra, Francia, Italia, Libano, Siria, Transgiordania,, Irak, India, Stati Uniti, Canada. In luoghi stabiliti l’aereo attenderà l’automobile per prenderla a bordo in­ sieme al suo equipaggio e farle com­ piere le tappe oceaniche o impratica­ bili per via terrestre. L’aereo e l’automobile sono colle­ gati con un sistema radiotelefonico che li terrà in continuo contatto. Mentre alla Austin-40 pesantemente equipaggiata per poter affrontare la dura prova, è riserbata la parte spor­ tiva dell’impresa lo « Skymaster » avrà, per così dire, compiti di rap­ presentanza; il quadrimotore ospiterà infatti una mezza dozzina di giorna­ listi e radiocronisti che seguiranno il giro. Le tappe del lungo itinerario sono le seguenti: Londra (aereoporto)-Manston (terra); Manston-Le Bourget (aria); Le Bourget-Br indisi (terra); Brindisi-Beirut (aria); Beirut-Bassora (terra); Bassora-Bombay (aria); Bombay-Calcutta (terra); Calcutta-Los Angeles (aria); Los Angeles-Montreal (terra); Montreal-Prestwick (aria); Prestwick-Londra (terra).

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LUIGI TONTI - Sampierdarena (Ge­ nova). — Nei giorni 12 e 13 aprile si è riunita all’Aja la Commissione In­ ternazionale Cicloturistica dell’A.I.T. (Alliance Internationale de Tourisme) alla quale erano presenti i Delegati del Belgio, della Francia, della Gran Bre­ tagna, dell'Italia (ing. Gazzaniga), della Svezia e della Svizzera. Parallelamente si erano riunite anche le Commissioni di « Campeggio » e « Cartografia » dato che parecchi degli argomenti trattati erano d’interesse comune. Ecco un breve resoconto delle più importanti questioni discusse ed in par­ te approvate: Per quanto riguarda il Convegno In­ ternazionale (li Interlaken (Svizzera) 4-13 agosto 1951, sono state richieste agli organizzatori ampie, dettagliate spiegazioni e assicurazioni per quanto concerne la situazione logistica ed eco­ nomica. Dette giustificate richieste ver­ ranno senz’altro soddisfatte entro la fi­ ne del corrente mese. All’interessantissimo programma, già pubblicato, riguardante sempre il Con­ vegno di Interlaken, è da aggiungere un’esposizione di materiale ciclistico, con premi in oggetti di carattere locale. Riguardo alla questione dell’Assicurazione dei cicloturisti colpiti da even­ tuali incidenti stradali, i Delegati si sono impegnati di invitare i dirigenti dei vari Clubs affiliati, a studiare il problema. I Delegati dei Paesi in cui detta forma assicurativa ha già dato dei frutti (in Francia essa è già molto este­ sa), sono stati pregati di riferire alla Commissione dell’A.I.T., nell’occasione della sua prossima riunione, se essa sia stata applicata a carattere obbligatorio o meno. E’ stata approvata la ristampa del •« Passaporto Campeggio Internaziona­ le », però si prevede che al modello precedente vi sarann oalcuni emenda­ menti. E1 stata pure approvata la distribu­ zione di un opuscolo sommario con prescrizioni c direttive riguardo l’at­ trezzatura minima per l’istallazione di Campeggi (in Italia, Svizzera, Olanda, 'Svezia e Francia sono già state pubbli­ cate guide di campeggi molto utili ed apprezzate).

E’ stata presa nota, con soddisfazione, l’assicurazione data dall’Unione Inter­ nazionale des Cheniins des Fer di aver

ottenuto che, quanto prima, verranno generalizzate nei bagagli delle ferrovie europee, pel trasporto delle biciclette, i cosidetti « Containers », già entrati in uso nella linea marittima Calais-Dover. per il trasporto di una deeina di bici­ clette per volta. Questi « Containers », molto ben ideati e molto ben costruiti, hanno dato ottimi risultati. E’ stalo trattato anche l’argomento molto importante della compilazione di itinerari internazionali concordati fra i vari Paesi interessati c le relative pub­ blicazioni in lingue diverse. Parecchi sono stati gli itinerari già pervenuti alla Commissione Cicloturistica Interna­ zionale, inviati dai vari Clubs fra i quali si sono particolarmente distinti quelli del Belgio, Francia e Svizzera. La Delegazione italiana, in questo cam­ po, intende raggruppare in un piccolo opuscolo lutti gli itinerari già compi­ lati in varie occasioni specialmente quelli richiesti e, a suo tempo, usati da Clubs esteri o da cicloturisti iso­ lati. L’Italia ha, infine, presentato il pro­ gramma ■ completo del tradizionale Convegno Internazionale di Cremona, già fissato pel 23-25 giugno 1951. Altro importantissimo argomento trat­ tato è quello di promuovere una cam­ pagna di propaganda allo scopo di ri­ durre al minimo gli incidenti e gli in­ fortuni stradali, che, purtroppo, in que­ sti tempi sono abbastanza numerosi. Per ottenere una maggiore sicurezza nella circolazione ciclistica i Delegati si sono trovati tutti d’accordo di pro­ muovere proposte per far separare il traffico ciclistico da quello automobili­ stico, ciò, almeno, per quanto riguarda le strade con movimento più intenso. E’ stata approvata l’assegnazione di un premio annuale al Club o alla per­ sona che si sarà particolarmente distinta nella propaganda del cicloturismo, adot­ tando il testo proposto dall’A.LT. Per incoraggiare lunghi viaggi cicloturistici — però debitamente controllati — Nonsicr Lionel Brans, colui che ha portato a compimento il difficile raid ParigiSaigon nel 1948-49, ha gentilmente messo in palio la coppa assegnatagli, in quella occasione, dal Ministero degli Sports della Repubblica Francese. Detta coppa verrà assegnata secondo un regolamento le cui basi principali sono già state fis­ sale. E’ stata, infine, presa nota, con am-

mirevole simpatia, la segnalazione della istituzione a Hènin-Liétard, sita a nord della Francia, di un « posto di tappa », a prezzi minimi, per cicloturisti in transito. Questa è una di quelle ma­ gnificile iniziative che tutte le Nazioni dovrebbero ampiamente imitare. La Commissione Cicloturistica Inter­ nazionale ha chiuso i lavori fissando le prossime riunioni: giugno p.v. a Mila­ no, nell'occasione dell’Assemblea Gene­ rale dell’A.I.T.; in agosto, in Svizzera, nell'occasione del Convegno Turistico Internazionale di Interlaken. CARLO SALVI ATI - Bergamo. — La F.M.I., farà disputare il 21 giugno la Milano-Taranto. La gara è aperta a tutti i conduttori italiani licenzati di 1” e 2a categoria ed è valevole anche per la classifica del e Trofeo Mario Ca­ vana ».

Alla Milano-Taranto potranno parte­ cipare le macchine speciali da corsa, con conduttori di 1“ categoria I appar­ tenenti ai gruppi di cilindrata da oltre 100 a 125 cc., da oltre 125 a 250 ce., da oltre 250 a 500 cc.) e le macchine sport e competizione per conduttori di (a e 9“ categoria, (dei gruppi di cilin­ drata fino a 125 cc. — esclusi gli scoolers —, da oltre 125 a 250 cc., da oltre 250 a 500 cc., ai motocarrozzini fino a 600 cc. e agli scooters fino a 125 cc. Alla gara non sono ammesse macchine con motori sovralimentati; ogni gruppo di cilindrata avrà classifiche c premia­ zioni proprie. Milano, Piacenza. Bologna, Passo del­ la Futa, Firenze, Siena, Viterbo, Roma, Fresinone, Napoli, Avellino, Foggia, Bari, Brindisi, Taranto per uno svilup­ po totale di km. 1.340. Liegi-Milano-Liegi, gara di regolarità c di durata, si svolgerà F8, 9, 10 giu­ gno sul percorso: Liegi, Lussemburgo, Nancy, Dijon, Lyon, Grenoble, Torino, Milano e ritorno per un totale di chi­ lometri 2.365. Alla gara sono ammesse le macchine di tutte le categorie e di tutte le cilindrate. Totale ammontare dei premi: 90 mila franchi belgi, oltre a premi speciali vari; tassa d’iscrizione: 500 franchi belgi; chiusura delle iscri­ zioni al 16 maggio corr. Comitato Or­ ganizzatore: Rovai Motor Union — 38 Boulevard de la Souvenière — Liegi

( Belgio),

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o LONDRA. - I famosi Harlem Glo­ be Trotters sono arrivati a Londra. I migliori cestisti del mondo, che han­ no perduto soltanto 245 incontri su 3.500 disputati, sono stati assicurati per quasi 600 milioni di lire italiane. La « tournée » degli Harlem Globe Trotters mcomincerà questa settima­ na a Wembley. o PARIGI. - La stampa parigina di­ rama la notizia che in conseguenza della non buona esibizione della squa­ dra italiana ai campionati europei, la F.I.P. intenderebbe sostituire Van Zandt con altro allenatore, facendo il nome del lituano Cep Lorient. Negli ambienti responsabili della F.I.P. la notizia viene smentita e qua­ lificata priva di ogni fondamento. « Van Zandt — ci è stato dichiarato — gode della piena fiducia dei diri­ genti federali». D’altra parte si sa che un program­ ma federale — attuabile però solo fra qualche anno — prevede l’assunzione di due o tre istruttori stipendiati, da dislocare stabilmente nel Nord, Cen­ tro e Sud della Penisola; ma tutto questo nulla ha a che vedere con la squadra nazionale.

« MILANO. - E’ giunto nella nostra città, in aereo, proveniente da Buenos Aires, il corridore automobilista ar­ gentino Onofre Marimon, il quale do­ vrà comporre assieme a Fangio, Gonzales, Schwelm, l’« Equipo Argentino». Marimon, che si è messo immedia­ tamente in contatto con i connaziona­ li, ha intenzione di accordarsi con i dirigenti della Osca, per poter fruire di una di quelle vetture per partecipa­ re alle principali competizioni euro­ pee del '51. • ROMA. - La C.S.A.I. comunica il seguente punteggio del campionato italiano conduttori dopo le gare ad ogni categoria a fianco segnata: CAMPIONATO ASSOLUTO (dopo il Gran Premio di Sanremo): Serafini p. 12; Ascari e Villoresi p. 8. CATEGORIA SPORT Dopo il Circuito di Modena) : Classe 750 cmc.: Tinazzo e Bordoni p. 8; Fiertler e Casella p. 6; Caggiano e Fiorio p. 4; Raffaelli p. 3; Pasqualin p. 2; Scala p. 1. Classe 1100 cmc.: Sighinolfi p. 22; Nissotti e Vando p. 8; Fagioli e Pal­ mieri p. 6; Lietti e Cammarata p. 4; Rossi R., Mandina, Lorenzetti e Bettinazzi p. 3; Finzero e Montanari p. 1. ASSOLUTO SPORT Sighinolfi p. 18; Marzotto Vittorio e Nissotti p. 8; Fagioli, Vando e Taruffi p. 6; Lietti p. 4; Rossi G., Lorenzetti, Cortese e Bettinazzl p. 3; Palmieri p. 2; Montanari e Marzotto Paolo p. 1. GRUPPO GRAN TURISMO INTERN. (dopo la Coppa Inter-Europa): Classe 75 Ocmc.: Zagati p. 8; Zaffer­ ri p. 6; Martinengo p. 4; Bertossi p. 3; Riccobaldi p. 2; Scaletta p. 1. Classe 1500 cmc.: Capelli Ovidio p. 10; Musiteli! p. 8; Finto e.Maderna p. 6; Sannino e Cornetti p. 4; Ca-

20”6; lungo : 7,85 m.; 220 y- ost. : 23”1. Gli esperti americani stimano Stanfield superiore a Davis e Patton e capace di battere i primati mondiali detenuti da Owens. Stanfield ha 23 anni, è alto m. 1,85 e pesa 77 kg.

^lotocic/ismo |

la. p. P. 3; Pirrone p. 2; stellano e Casella Beneventano e Colombo p. 1. Classe 3000 cmc.: Villoresi P- 8; Amendola p. 6. a MADRID. - La « Sociedad Espanola de Automoviles de Turismo» fon­ data a Madrid e della quale fa par­ te la Fiat si propone di costruire nel primo anno di attività 10 mila autovetture Fiat 1400 e nel secondo anno 20 mila vetture dello stesso tipo. • MADRID. - L’industriale america­ no Flessar ha intavolato trattative con un gruppo industriale spagnolo per la produzione di autovetture in territorio iberico. Non è stato ancora deciso se gli autoveicoli saranno pre­ fabbricati in America e quindi mon­ tati in Spagna oppure l’erigenda fab­ brica prowederà all’intero ciclo di la­ vorazione.

• ROMA - Con la partecipazione di tutti i suoi membri, si è riunita all’al­ bergo Flora la commissione europea della I.A.A.F., presieduta dal francese Mericamp. La più importante decisione della Commissione riguardava l’assegnazio­ ne dei campionati europei del 1954, per i quali avevano richiesto l’organiz­ zazione Turchia, Svizzera e Jugosla­ via. La Commissione, dopo avere ascolta­ to le buone ragioni dello svizzero Hess, il quale ha assicurato che per quel­ l’epoca Zurigo sarà dotata di uno stadio eccezionale (bisogna ricordar­ si, infatti, che la Svizzera nel mede­ simo anno organizzerà i « mondiali » di calcio), ha deciso di proporre al Council Zurigo quale sede dei campio­ nati in argomento. La Commissione successivamente ha proceduto alla omologazione dei nuovi primati continentali ottenuti nel corrente anno, fra i quali fiutano quelli dell’italiano Filiput. Per quan­ to riguarda i primati femminili, è stata resa obbligatoria la presentazio­ ne della cartella medica dell’atleta che ha migliorato il record. Tra i numerosi risultati che ci giun­ gono dal Nord America rimarchevoli sono quelli stabiliti dal nuovo astro negro Andy Stanfield il quale ha al suo attivo 1 seguenti tempi: 100 y.: 9”4; 100 m. : 10”3; 200 m. 20”4; 220 y.:

• - La Commissione della Federazione Motoristica imposta un calendario che denota un costante ri­ sveglio di energie. RADUNI INTERNAZIONALI 2-3 giugno - Rallye Internazionale Rimini-San Martino. 14-15 luglio - Rallye Internazionale Pasubio. 12-13 agosto - Rallye della F.I.M. e Raduno Nazionale della F.M.I. 14-15 agosto - Rallye Internazionale Madonnina dei Centauri - M.C.I. Castellazzo Bormida (Alessandria). RADUNI NAZIONALI 14-15 aprile - Raduno Nazionale «Azalea d’oro». Raduno Nazionale 28-29 aprile Sestri Levante. Raduno Nazionale 26-27 maggio Loano. 16-17 giugno Raduno Nazionale Gavirate. Raduno Nazionale 23-24 giugno Oropa. 30 giugno-1 luglio - Raduno Nazio­ nale « Al monumento al Marinaio d’I­ talia ». 1-2 luglio Raduno Nazionale Chianciano - Siena (Corsa. del Falio). • LONDRA. - Per la prima volta dal­ la nascita del Tourist Trophy, la gran­ de gara internazionale che si corre sull’isola di Man, le piccole 125 avran­ no una gara riservata alla categoria e ciò in conseguenza del grande svi­ luppo assunto dalla produzione di mo­ toleggere e di motoscooters.

Dopo aver vinto i campionati inter­ nazionali di Roma battendo in finale il nostro Cuccili, il ceco-egiziano Jaroslav Drobny ha trionfato anche agli internazionali di Francia in cui erano impegnate le migliori racchette del mondo. Infatti Drobny ha battuto in semifinale l’australiano Sedgman con­ siderato la racchetta n. 1 del tennis mondiale in tre sets (6-0, 6-3, 6-1) e nella finale il Sud-africano Sturgess anche questi in tre sets per 6-3, 6-3, 6-3. Queste due di Drobny si possono considerare vittorie eccezionali aven­ do avuto davanti due famosissime racchette. Ora Jaroslav punta a scri­ vere il suo nome sul libro d’oro dei vincitori del torneo inglese di Wimbledon dove si troverà di fronte gli stessi agguerriti avversari. Richieste le sue impressioni per _ vittorie ___ Drobnqy _ ha queste grandi precisati che molto si deve alle sue tranquille condizioni psicologiche do­ vute alla sua definitiva nazionalizza; zione egiziana. Si sa che Drobny di origine cecoslovacca ha scelto anche lui la libertà salutando i paesi d’oltre cortina e fino ad oggi ha giocato sempre con una grande tensione ner­ vosa.

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il

I

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Supplemenlo al il C ili STADIUM per le Unioni Sportive e i Coniilali Provinciali del C.S.I. giugno 1951

LA CAMPAGNA PROPAGANDISTICA DEL C. S. I. PER LO SPORT GIOVANILE

OGNI CAMPANILE L’UNIONE SPORTIVA Si sta completando in questi giorni il tesseramento del C.S.I. per l’anno sociale 1951. I risultati sono lusinghieri poiché con i 35.000 atleti cartellinati e con le 2.500 unioni sportive affiliate, si sono raddoppiate le corrisponden­ ti quote dell’anno scorso. Questo notevole aumento va attribuito al grande contributo apportato dalle Associazioni della G.I.A.C. le (piali, con l’invio nell’ottobre scorso del famoso Stadium noti­ ziario che lanciava l’attività per il nuovo anno sociale, comincia­ rono a svolgere attività sportiva organizzata c quindi disciplina­ ta, costituendo i Gruppi Sporti­ vi di Associazione. Pur guardando ottimisticamen­ te la situazione si conviene che si è ancora lontani dal grande so­ gno di alzare su ogni Associazione di Gioventù di A. C. e quindi su ogni campanile la bandiera del C.S.I. Tutti convengono che l’attività sportiva offra grandi possibilità a chi guarda con occhio di educato­ re la massa giovanile, sono possi­ bilità eminentemente educative in quanto lo sport è un elemento integrante dell’educazione religio­ sa, ma sono anche possibilità di conquiste in quanto i giovani ci guardano con maggiore simpatia quando vedono su di noi svento­ lare la bandiera del C. S. I.

Inoltre il C. S. I. costituisce per l’Associazionc una valida barriera che serve a difendere i suoi gio­ vani dai facili allettamenti estcr-

ini lanciali dalle società sportive. < Quante emorragie avvengono per­ <chè i giovani non si accontentano più del semplice gioco praticato nelle Associazioni Cattoliche ma 1 chiedono lo sport organizzato! Si deve però anche convenire (che il C. S. I. ha bisogno della iG.I.A.C. che gli offre una inte­ ]laiatura organizzativa formidabi­ ]le. Basti pensare alle sue 13.000

Associazioni che potrebbero di­ ventare altrettanti gruppi sporti­ vi del C. S. I. ed ai suoi 300 mila

organizzati dai 15 ai 24 anni 1’80 per cento dei quali potrebbero tutti fare sport sulle file del C.S.I.! Senza guardare al mondo ester­ no, al quale però il C. S. I. guar­ da, basterebbe soltanto il mondo giovanile cattolico per fare una organizzazione sportiva gran­ diosa. Il lavoro è immenso ma f pre­ supposti ci sono ed il C. S. I. guar­ da al suo domani con serenità e con certezza. IL C. S. I.

w ULinistero della LiPuHlica istruzione IL

MINISTRO

Roma, 30 maggio 1951 Caro Gedda,

Ho ricevuto la relazione dei Campionati di Sci per

Studenti Medi svoltisi nello scorso marzo a Bardonecchia e desidero far giungere a te, a Carretto ed a tutti i col­ laboratori il mio vivo compiacimento ed un plauso parti­ colare per I ottima riuscita della manifestazione e per i risultati veramente notevoli in essa conseguiti.

f.to II Ministro

GUIDO GONELLA

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provvederà al vitto ed alloggio per un massimo di n. 15 persone per ogni squadra (accompagnatori compresi) a de­ correre dalla cena del giorno 6 alla cena del giorno 8 e ad un rimborso di L. 4 per km.-atleta. Gli atleti dovranno tro­ varsi a Torino nella serata del giorno 6.

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CAMPIONATI STUDENTESCHI. — I Comitati Provinciali ai quali è stata affidata l'organizzazione delle fasi regionali dei Campionati Studenteschi di Pallavolo e Pallacanestro, sono pregati di voler dare, con cortese sollecitudine, la loro adesione assicurando la possibilità dello svolgimento delle manifestazioni di cui sopra, dovendo que­ sta Presidenza darne conferma ai Provveditorati agli Studi interessati. Si fa presente che in seguito a rinuncia da parte di alcuni Comitati Provinciali, sono state spostate le seguenti finali regionali :

Piemonte: Pallavolo da zMessandria a Vercelli, Lombardia: Pallacanestro da Brescia a Milano, Toscana: Pallavolo da Siena a Firenze. Poiché nella circolare in data 14 maggio 1951 alla seconda riga del 4° capoverso è stato erroneamente scritto che i tornei di pallavolo c pallacanestro raggiungono solo la fase provinciale, si precisa che i medesimi raggiungono invece la fase regionale. Quanto sopra a chiarimento di alcune richieste pervenuteci da diversi Comitati Provinciali inca­ ricati deH’organizzazione delle fasi regionali.

PALLAVOLO. — Anche per questa manifestazione si ri­ chiama l'attenzione degli interessati sulle date riportate da Stadium (Notiziario) entro le quali devono essere portale a termine le fasi provinciali e regionali. Per quest’ultima fase la Presidenza Centrale ha stabilito di assegnare ad ogni Ispettore Regionale una somma pari a L. 5.000 per ogni provincia partecipante. Per la fase nazionale, che si svolgerà a Bolzano nei giorni 13, 14 e 15 luglio, la Presi­ denza Centrale provvederà al. vitto ed alloggio per un mas­ simo di 10 persone a squadra (accompagnatore compreso) a decorrere dalla cena del giorno 12 e fino alla cena del giorno 15 oltre ad un rimborso per le spese di viaggio pari a L. 4 per km.-atleta. Gli atleti dovranno trovarsi a Bolzano nella serata del giorno 12. PALLACANESTRO. — Rimangono ferme le norme sta­ bilite per la pallavolo. La finale nazionale si svolgerà a Reggio Emilia nei giorni 20, 21 e 22 luglio e pertanto gli atleti dovranno trovarsi nella sede di gara nella serata del

giorno 19.

NUOTO. — Si svolgeranno tre manifestazioni a carattere

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interregionale il giorno 5 agosto p.v. nelle seguenti sedi: Venezia, Livorno, Napoli. Nel Regolamento, di prossima pubblicazione, verranno dettagliate le Regioni suddivise nelle tre località. La Presicdenza Centrale ha stabilito di provvedere al vitto ed alloggio per un massimo di 6 atleti per provincia (accompagnatore compreso), a decorrere dalla cena del giorno 4 alla cena del giorno 5 compreso; inoltre provvederà ad un rimborso spese viaggio pari a L. 4 per km.-atleta. Gli atleti dovranno trovarsi nella serata del giorno 4 nelle sedi che verranno loro tempestivamente co­ municate tramite i comitati provinciali.

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CICLISMO. — Allo scopo di accogliere il desiderio di due Comitati Provinciali che avevano fatto contemporanea­ mente richiesta, la Presidenza è venuta nella determinazione di dividere le prove nazionali di ciclismo nella sede di Treviso per gli allievi e dilettanti Senior (per questi ultimi s’intendono coloro che sono in possesso della licenza U.V.I. ma per Unioni Sportive regolarmente affiliate al C.S.I.) e Lucca per i dilettanti Junior. La manifestazione di Lucca si svolgerà il giorno 9 settembre p.v. mentre quella di Treviso avrà luogo il giorno 16 stesso mese secondo i pro­ grammi tecnici che verranno diramati prossimamente. La Presidenza, per la manifestazione di Treviso, si assume

CAMPIONATI NAZIONALI C.S.I. — A modifica di «pianto comunicato nel precedente numero di Stadium, per sopravvenute esigenze di carattere organizza­ tivo, le date dei Campionati Ciclistici vengono così DIOdificato: a Lucca: 9 settembre, Campionato Nazionale C.S.I. per dilettanti junior; a Treviso: 16 settembre. Campionato Nazionale C.S.I. allievi e Criterium nazionale, C.S.I. dilettanti seniores. Rimangono ferme tutte le norme tecniche ed amministra­ tive emanate in proposito.

NORME AMMINISTRATIVE PER I CAMPIO­ NATI IN CORSO. — Il Consiglio di Presidenza riunitosi a Roma il 16 maggio c.a. ha preso in esame, fra l’altro, anche le norme amministrative relative ai Campio­ nati in corso, stabilendo, come in appresso spiegalo i con­ tributo reativi alle fasi regionali, interregionali e nazionali.

CALCIO. — Per quanto riguarda le date entro le quali devono essere portate a termine le fasi regionali e interre­ gionali, si richiama d’attenzione dei Comitati Provinciali e degli Ispettori Regionali su quanto pubblicato su Stadium (Notiziario) del mese di maggio in corso di spedizione; per le norme amministrative è stato fissato un contributo di L. 5.000 per provincia partecipante alla fase regionale; per la fase interregionale Plspettore incaricato dell’organizza­ zione avrà a sua disposizione la somma di L. 50.000 con la quale dovrà provvedere al rimborso di una quota parte delle spese di viaggio o di vitto e alloggio ed il rimanente per l’organizzazione. Per la finale nazionale che si svolgerà a Torino nei giorni 7 e 8 luglio p.v., la Presidenza Centrale

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•c

STADIUM NOTIZIARIO Pubblica nelle proprie rubriche tutto ciò che può tornare utile per l’organizzazione sportiva dell’attb

vita del C.S.I. I Comitati Provinciali che intendessero inviare materiale, notizie, comunicazioni e cronache,

debbono indirizzare alla redazione di Stadium entro il 25 di ogni mese poiché la Rivista esce nella prima settimana del mese successivo.

-


BELLUNO (.Feltro)

l'onere del vitto ed alloggio per n. 2 allievi, per 2 Senior

(per il «criterium nazionale C.S.L») ed un accompagna­ tore per provincia oltre al rimborso di L. 6 per km. atletacompreso il trasporto della bicicletta; per la manifestazione di Lucca l’onere del vitto e dell’alloggio è limitato per n. 3

dilettanti Junior oltre al rimborso di L. 6 per km. atleta, sempre per gli stessi tre corridori. La partecipazione alle

prove ciclistiche è comunque disciplinata dallo speciale re­ golamento dei campionati e del « Criterium Nazionale C.S.l. » che sarà invialo prossimamente.

AVVERTENZE GENERALI. — Si fa presente che non potranno essere accordati contributi superiori a quelli stan­ ziati dalla presente circolare salvo casi eccezionalissimi ed ampiamente documentati. Le date fissate per l’arrivo degli atleti non potranno subire modifiche; qualora le rappre­ sentative arrivino sul luogo delle manifestazioni prima della data o orario fissati, dovranno provvedere a loro spese al vitto ed all’alloggio. Rimangono ferme le disposi­ zioni amministrative impartite a suo tempo circa la par­ tecipazione alle finali nazionali delle rappresentative del Sud e della Sardegna. Qualora la Presidenza Centrale non potesse provvedere all’invio delle credenziali si rammenta ai dirigenti provinciali che per viaggi in comitiva le Fer­ rovie dello Stato rilasciano biglietti per uno sconto del 30 per cento e pertanto è necessario ed opportuno che si prov­ veda a prendere contatti con le FF.SS. perchè vengano concesse tali facilitazioni. Infine ad evitare inutili discussioni circa il contributo spese di viaggio, si fa presente che il chilometraggio viene computato dalla sede di partenza della squadra alla sede della manifestazione (solo andata).

28

LA PRESIDENZA CENTRALE ha provveduto alla ratifica delle seguenti nomine relative ai compo­ nenti i sottoelencati Comitati Provinciali e Zonali:

RATIFICA NOMINE COMITATI PROVINCIALI

Presidente: Carlo Lazzarotto Assistente: Mons. Dante Cassol y. Presidente: Gastone Cenleleghe Segretario : Enzo Biacoli Direttore Tecnico: Giancarlo Zadra

MANTOVA Presidente: Arrigo Raganella Assist ente: Mons. Giuseppe Bergamini y. Presidente: Sergio Cecconi F'. Presidente: Prof. Franco Lionti Segretario : Remo Bianchi Tesoriere: Gino Cavaglicri Direttore Tecnico: Eziade Azzoni Consigliere: Mario Cattafesta Consigliere: Lino Brentaro Consigliere: Mario De Pieri Consigliere: Mario Gandini Assistente Sanitario: Dott. Roberto Ceppatella

MESSINA

Presidente: Giuseppe Lisi Assistente : D. Ambrogio Giardino V. Presidente : Paolo Gallo Segretario: Mario De Pasquale Direttore Tecnico: Angelo Minissale Tesoriere: Nicola Viliaci Consigliere: Giovanni Chillè SASSARI

Presidente: Giuseppe Segni Assistente : Mons. Giovanni Masia y. Presidente : Francesco Cossiga y. Presidente: Nino Bagella Segretario: Mario Profili Direttore Tecnico: Francesco Manconi Tesoriere: Augusto Dedola Addetto Stampa: Antonio Carta Consigliere Tecnico: Antonio Passino Consigliere Tecnico: Severino Delogu Consigliere Tecnico: Giov. Antonio Scarni Consigliere Tecnico: Andrea Scanu Consigliere Organizzativo : Mario Mannazzu Consigliere Organizzativo : Antonio Pinza Consigliere Organizzativo: Giannetto Dedola

BARI Presidente: Paolo Danese Assistente: D. Luigi Sacchetti Segretario: Franco Avellino Addetto Org. Prov.: Mario Bellini Addetto Stampa: Paolo Catalano Direttore Tecnico: Raffaele Abate

TREVISO

Presidente: Dott. Prof. Menenio Bortolazzi Assistente: Don Francesco De Marchi V. Presidente: Antonio Manildo Segretario: Corrado Biscaro Direttore Tecnico: Albino Bonato Tesoriere: Annibaie De Marco

È stato preparato dalla Presidenza Centrale lo scudetto ufficiale del Centro Sportivo Italiano tessuto in 4 colori su panno indelebile, da applicare alle maglie sociali. Costa solo L. 70. La dotazione di 15 scudetti per una squadra costa L. 800 porto gratuito spedizione contrassegno.

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- da applicarsi alle biciclette, alle mac­ chine ecc. in analoga lavorazione in tela pesante formato cent. 30X15 costano solo L. 150 cadauna, spedizione contro assegno. Richiederle alla C.S.l. - Via della Con­ ciliazione, 1 - Roma.

37


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UNIONI E GRUPPI

BERGAMO U. S. M.F.R. - Villa D’Ogna - pr. Oratorio B. Alberto Villa D’Ogna. U. S. GRUMELLESE - Via Mazzini, 32 Grumello del Monte. U. S. SAN MARCO - presso Oratorio Maschile - Vertora. U. S. TURRIS - Via Roma, 3 - Sovere. U. S. BOLTIERE - Via Monte Grappa - Boltiere. U. S. ACHILLE MONTI - Brignano d’Adda - Piazza Dò­ mini. U. S. TRESCORE TERME - Piazza Cavour, 6 - Trescore Balce. U. S. VAVASSORI - Via Conciliazione - Curno. G. C. S. PELLEGRINO - pr. Oratorio - S. Pellegrino. U. S. VALVERDE - Via Maironi da Ponte, 14 - Bergamo Vaiverde. Via Monte GrapCIRCOLO SCIATORI BERGAMO pa. 7 - Bergamo. A.C.O.V. VERDELLO - Via Cavour, 18 - Verdello. JUVENTUS NOVA - Via Baluardo, 4 - Almè. GERBI - Via Colleoni, 1 - Bergamo. CRAL - Colomberia - Torre Boldone. RANICHESE - Via VII Fratelli, 115 - Ranica.

SPORTIVI IN REGOLA CON L’AFFILIAZIONE

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BIEDA (Viterbo) U. S. BIEDA - Casa Parrocchiale P. S. Maria - Sieda.

A tutte le UU. e GG. Sportivi di nuova costi­ tuzione viene inviato gratis il diploma di affiliazione, tramite il Comitato Provinciale.

BIELLA U. S. BULLIANA - Via Principale - Trivero Bulliana. U. S. BORRIANESE - Via Rossetti - Borriana. 1 U. S. FELIX - Via Fratelli Rosselli, Rosselli. 1 - Biella. U. S. JUVENTUS SALESIANA - Via Galilei, 12 - Biella. U. S. VOLANTE - Casa Parrocchiale - Portula. PETTINENGO - Chiesa - Pettinengo. FULGENS - Via Matteotti - Candele.

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ACIREALE (Catania) U. S. V. MAROSO - Via Carolina 66 - Giarre (Catania).

ACQUI (Alessandria) U. S. RAPID - Piazzetta S. Sebastiano - Campoligure U. S. SASFA - Piazza S. Francesco, 3 - Acqui. U. S. AUDAX - Piazza Municipio, 2 - Acqui.

ALBA (Cuneo) U. S. AURORA - Via Brignolo, 4 - Canale (Cuneo). U. S. CATTOLICA NEIVESE - Via Rocca, Rocca. 19 - Neive (Cuneo). U. S BENEVELLESE - Presso Casa Parrocchiale - Benevello (Cuneo). U. S. LEO COLOMBO - Piazza S. Giovanni, 7 - Alba. ALESSANDRIA U. S. A. CANTAMESSA - Parrocchia S. Maria della Sa­ nità - Orti. AREZZO U. S. ITALIA - Collegio S. Giuseppe, 4 - Cortona.

AOSTA U. S. GIOVANNI CRIVELLATO - Via Ponte Romano, 12 - pr. Cisco Franco - Aosta. Aosta. U. S. S. GRATO - Via S. Bernardo, 3 ASCOLI PICENO U. S. COLLEGIO S. EMIDIO - Via Corso Vittorio Ema­ nuele, 2 - Ascoli Piceno. U. S. ROBUR - Via S. Angelo Magno - Ascoli Piceno.

ASSISI (Perugia) U. S. VIGOR - Piazza S. Pietro, 1 - Assisi.

» ■

ASTI U. S. JUVENTUS DON BOSCO - Via Don Bosco, 4 - Asti. U. S. S. PAOLO - Via Cavour, 21 - Asti. U. S. S. MARTINO - Piazza S. Martino, 4 - Asti.

BARI POL. CJS.I. MONOPOLI - Via S. Domenico - Palazzo S. Martino - Monopoli.

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BOLOGNA G. S. INVICTA - Via Carbonesi, 20 - Bologna. POLISPORTIVA VALDAPOSA - Via San Mamolo, 140 Bologna. BOLZANO U S. LIBERTAS - Via Lorenzo - Brunico. BRESCIA U. S. BORNATO - Via Vittorio Emanuele III, 7 - Bornato. U. S. CSI DON BOSCO - Via Rampa Castello - pr. Ora­ torio Salesiano. U. S. G. PERLASCA - Via Benacente 23 - Brescia. Via Cavour, 12 - Passirano. U. S. FRANCIACORTA Via Scuole, 2 U. S. CICLO SPORT GARDONESE Gardone V. T. U. S. S. FELICE - Via Garibaldi, 3 - S. Felice. pr. Caffè « GiuliaU. S. FIESSESE - Via Zanardelli no > - Fiesse.

CAGLIARI U. S. SEMPRE AVANTI - Corso Umberto, 34 - Ghilarza (Cagliari). U. S. PRO FERRINI - Piazza Gorizia (Oratorio S. Bar­ bara) - Iglesias. U. S. PIRAS - Via Roma, 35 - Serramanna. U. S. VICTORIA - Via Monsignor Pilo - Ales. CAMPOBASSO U. S. P. G. FRASSATI - Via Lucci (Chiesa S. Croce) Agnone. CATANIA U. S. G. SILVA - Parrocchia S. Maria dell’Aiuto - Ca­ tania.

CATANZARO U. S. CALIGARIS - Via S. Maria Maggiore, 5 - Vibo Va­ lentia.

COMO U. S. COSTANTIA - Via Volta. 18 - Como.


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CREMA U. S. VELOCE - Via Cappuccini, 18 - Sabbioni. U. S. OMBRIANESE - Via Lodi, 4 - Ombriano. CREMONA U. S. CSI ISOLA DOVARESE - Via Martiri della Libertà - Isola Dovarese. U. S. .MONS. M. BOZZUFFI - Corte de’ Frati - Cremona.

CUNEO CUNEESE - Via E. Filiberto, 6 - Cuneo. FAENZA (Ravenna) U. S. VIRTUS ET LABOR - Via Beltrami, 15 - Solarolo. U. S. BRISIGHELLA - Via Fossa, 11 - Brisighella (Ra­ venna). U. S. SAN FRANCESCO - Piazza S. Francesco, 5 - Faen­ za (Ravenna). U. S. VIRTUS FAENZA - P.za S. Domenico, 5 - Faenza. U. S. VIS IN FIDE - Via S. Michele 1 - Tredozio. U. S. JUVENTUS - Via Carducci. 20 - Castel Bolognese. U. S. SPE MASOTTI - Via S. Ippolito, 25 - Faenza.

FANO ARDITA - Via Roma, 40 - Piagge (Pesaro). FELTRE (Belluno) U. S. MONTE GRAPPA - Via Piazza - Arsiè. U. S. CSA AGORDO - Via XXVII Aprile (pr. Sig. G. Cro­ ce) - Agordo.

FERMO U. S. GS INVICTA - Via Paccarone - Fermo. U. S. GS LIBERTAS - Via Aurelio Saffi, 2 - Fermo.

FERRARA U. S. CSI S. BENEDETTO - Corso Porta Po, 88 - Fer­ rara. S. GIORGIO - Piazzale S. Giorgio, 25 - Ferrara. FIRENZE U. S. CERLAIA - Via Empolese, 7 - Cerlaia Val di Pesa. U. S. FIDES - Via Baccio Sinibaldi - Montelupo Fioren­ tino. U. S. GIGLIO - Via Trinignano, 7 - Castre Fiorentino. U. S. SS. ANNUNZIATA - Via Cesare Battisti, 6 - Fi­ renze. Firenze. Via F. Paoletti U. S. FULGOR

FOLIGNO (Perugia) , U. S. JULIA - Via Ospedale - Spello. U. S. POLISPORTIVA S. CARLO - Via Aurelio Saffi, 4 Foligno. FORLÌ’ U. S. INDOMITA - Via A. Saffi - Terra del Sole. B. MATULLI ALMA JUVE - Via Amendola, 9 - Modigliana. GENOVA VIRTUS - Via Sestri, 56 - Genova Sestri. U. S. PRO JUVENTUTE - Vico Falamonica, 1 - Genova. U. S. SPLENDOR GIOVI - Via 2 Giugno, 73 - Giovi di Genova. Genova. U. S. TENAX PALESTRO - Via Palestre, 63 G. S. SARTI - Via del Campo, 10 - Genova. U. S. HOCKEY CLUB CARIGNANO - Corso Mentana, (cancello) - Genova. U. S. S. GIOVANNI DA PRE' - Piazza Commenda, 1 Genova. U. S. LEGA RAGAZZI - Vico Falamonica, 10 - Genova.

IMOLA <Bologna) U. S. S. PROSPERO - Via S. Prospero, 106 - S. Prospero di Imola. IMPERIA U. S. S. SEBASTIANO - pr. Collegio S. Giovanni Bat­ tista - Imperia Oneglia.

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1SERNIA U. S. G. BARTALI - Via Mazzini, 13 - Isernia. LA SPEZIA CANALETTESE - Via Mantegazza, 7 - La Spezia. LODI U. S. MELEGNANESE - Via Paolo Frisi, (Caffè Galli) Melegnano.

LUCCA VIRTUS LUCCA SPORTIVA - Via Fotinelli, 11 - Lucca. U. S. GALLO - Via S. Leonardo, 2 - Lucca. G. S. PORTA ELISA - presso Parrocchia Arancio di Tiglio - Lucca. Chiostro S. Martino, 10 G. S. PALMEIRAS Lucca. Via Vittorio Veneto. 2 U. S. LIDO DI CAMAIORE Lido di Camaiore. G. S. VOLTO SANTO - Via S. Nicolao, 78 Lucca.

LIVORNO RACCIS - Via Risorgimento, 35 - Livorno. BALLARIN - Via Cecconi, 22 - Livorno. TIRRENA - Via della Cateratte, 3 - Livorno. OLIMPIA - Via della Gherardesca, 5 - Ardenza (Livorno? JUVENTUS - Via Gramsci. 70 - Livorno. MACERATA U. S. AUXILIUM - Viale Don Bosco, 8 - Macerata. JUVENTUS - Viale Don Minzoni - Sarnano. MANTOVA U. S. CESARE MORETTI - Via Marconi - Pegognana. U. S. S. GIORGIO - Via Corte - Mantova. U. S. VIRTUS - Via Santuario - Grazie. U. S. CASA DELLO STUDENTE - Piazza Virgiliana, 54 Mantova. U. S. LA POSSENTE - Via Roma - Ceresara. ManU. S. FELTRINESE - Via Vittorino da Feltre tova. MASSA CARRARA Via Dante, 2 Massa G. S. LIBERTAS MASSA Carrara. U. S. JUVENTUS - Via Canonica - Fivizzano. U. S. JUVENTINA - Via Apuania - Filetto Lunigiana. Via di Fivizzano - Moncigoli. U. S. VIRTUS

MILANO Corso Genova, 21 -pr. Spreafico U. S. S. ANTONIO Paolo - Milano. U. S. DAINI - Via Giuseppe Verdi, 3 - Carate Brianze. Via L. Manara, 20 - Monza. U. S. PRO VICTORIA U. S. CSI ABBIATE - Piazza Unità d'Italia, 1 - Abbiate Guazzone (Varese). FOX - Corso XXVI Aprile, 162 - Arluno. CSI APOL - Via Marconi - Lesmo. IN ROBORE VIRTUS - Viale Vitt. Veneto, 7 - Seveso. A. CASATI - Via S. Gregorio, 6 - Arcore. BUSNAGHESE - Via Piave, 3 - Busnago. A.S.O. PRO ITALIA - Via S. Rocco, 37 - Monza. GIANNI RICCARDI - Piazza S. Giorgio, 2 - Milano. SANTA MARIA BELTRADE - Via Nino Oxilia, 10 - Mi­ lano.

U. U. U. U. U. U.

S. S. S. S. S. S.

MODENA AUDAX - pr. Canonica S. Ambrogio - Casinalbo. CARMINE - Via Carmine, 4 - Modena. SPILAMVITESE - Via S. Adriano, 2. PICO GIOVANNI - Via D. Minzoni, 3 - Mirandola. EMILIO CLO - Via Servi, 38 - Modena. CSI MEDOLLA - Via Roma, 60 - Medolla.

NAPOLI U. S. VIRTUS - Via Lucullo, 43 - Baia (Napoli). Piscinola U. S. AURORA - Via Vittorio Emanuele, 71 (Napoli). Via Vallone Croce, 34 U. S. S. AGNELLO GIAC Sant’Agnello di Sorrento. U. S. FLOS CARMELI - Via Pietà, 15 - Sorrento.


U. S. S. NICOLA - Via S. Margherita, 26 ■ Sorrento. VIRTUS - Via Roma - Melito di Napoli.

Piano di

NICASTRO (Catanzaro) U. S. P. G. FRASSATI - Via Monte d’Oro Mannelli.

Soveria

NOCERA E GUALDO (Perugia) U. S. ALMA JUVENTUS - Via Palazzolo, 3 di Vico.

Fossato

NOVARA U. S. S. LORENZO - Presso Asilo - Beura per Cosasca. TICINO - Via Roma (pr. Circolo Unione) - Castelletto Ticino. LA FULGOR - Oratorio Maschile - Omegna. PADOVA U. S. Associazione CALCIO - Piazza Indipendenza, 2 Piacenza D'Adige. Piazzola s/B. U. S. FULGOR - Via Vitt. Emanuele G. BRAVI - Via S. Marco, 264 - Ponte di Brenta. PALERMO Parr. Crociferi - Via Maqueda U. S. S. AGOSTINO Palermo. U. S. ISTITUTO S. MARTINO - S. Martino delle Scale - Boccadifalco. U. S. S. TERESA - Via S. Teresa a Kalsa - Palermo. U. S. SICULA - Via Principe Palagonia I, 135 - Palermo.

PARMA Trecasoli. U. S. TRECASOLI U. S. P. G. FRASSATI - P.le S. Giacomo, 7 - Parma. Borgo Trinità, 5 - Parma. U. S. FORTITUDO Scuola Salesiana U. S. ARDOR - Via Provinciale Montechiarugolo. Corcagnano. Via Cava, 1 U. S. JUVENTINA Parma. U. S. AUDACE - Via Donizetti, 10 U. S. STELLA BIANCA - Via Emilia, 23 - S. Pancrazio. Fontanella. U. S. PICIOLO MILAN U. S. OSPEDALE MAGGIORE - Via Ospedale Maggiore - Parma. U. S. FELEGARESE - Felegara. GRAMIGNAZZO - pr. Canonica - Gramignazzo di Sissa. LA MEZZANESE - Canonica - Mezzano Superiore. VIRTUS TRAVERSETOLO - pr. Canonica - Traversetolo. VIRTUS - Via Repubblica, 99 - Parma. RONDINE - Via Nazionale -.Ozzano Taro. ASTRA - Via Nino Bixio, 113 - Parma. OLIMPIA - Via Mazzini - Langhirano.

PATTI (Messina) U. S. INVICTA - Via Marina - San Giorgio. PINEROLO G. S. CSI SILVIO PELLICO - Piazza Marconi, 4 - Pinerolo.

PAVIA U. S. S. PIETRO - Via San Pietro, 1 Pavia. U. S. PICCOLI CAIROLI - Casa Parrocchiale Gropello Cairoli. U. S. GLORIA - Via Mazzini, 29 Albuzzano. U. S. VOLANTE - Presso Casa Parrocchiale Certosa di Pavia. U. S. GUINZANO - Guinzano. U.P.O.L. - Via Umberto I<> - Lungavilla.

PESARO VICTORIA - Via Rossini, 11 - Pesaro. POTENZA INVICTA - Via Plebiscito, 7 - Potenza. AUDAX - pr. Convento S. Michele - Potenza. PIACENZA U. S. S.E.S. - Via San Marco, 37 - Piacenza. S.P.A. - Via Nicolini, 28 - Piacenza.

PISA ETRUSCA - Piazza M.llo Inghirami (pr. Salesiani) - Vol­ terra. Piazza della Chiesa Canonica U. S. STENTINA Bientina. U. S. JUVENTUS - Presso Canonica - Uliveti Terme.

RAGUSA U. S. VIRTUS - Via Felicea Schiminà, 76 - Ragusa. Via Nazario Sauro. 2 U. S. S. GIOVANNI BOSCO Modica (Ragusa). RAVENNA Via Alberoni, 22 U. S. OLYMPIA SPORT

Ravenna.

REGGIO EMILIA U. S. JUVENTINA - Canonica Arceto - Reggio Emilia. U. S. HERBERIA - Via Emilia, 10 - Rubiera. Boretto. U. S. S. MARCO - Via Pietro Saccani, J2 U. S. GUALTIERESE - Via Vittorio Emanuele, 63 Gualtieri. Praticello. U. S. AUDAX Via Roma, 2 - Campegine. U. S. VIRTUS Via Stradone, 15 - Stiolo. U. S. VIRTUS STIOLO Chiozza. U. S. CHIOZZA • presso Massimini Ivo U. S. S. BIAGIO - presso Canonica S. Biago di Correggio. U. S. FOLGORE - Bagno. U. S. VIRTUS - Canonica di Villa Seta. U. S. LA MANO FORTE - S. Faustino di Rubiera. CSI CORREGGIO - Via Cavour, 3 - Correggio. CERVO - pr. Chiesa - Massenzatico.

ROMA U. S. TEVERINA - Viale Trastevere, 91 - Roma. U. S. EXCELSIOR - Via G. B. Bodoni, 57 - Roma. Sacrofano. U. S. SACROFANO Roma. U. S. CECCHINA - Via Bufalotta, 42 U. S. FORMELLO - presso Bonafede Enrico - Formelle. U. S. TARCISIUS - Quarto Miglio, 61 - Parrocchia San Tarcisio - Roma. Roma. U. S. TREVI ASSA - Via dell’umiltà, 84 Via Primerano, 2 - Roma, U. S. STELLA ALPINA presso Parrocchia SS. Rosario U. S. DON BOSCO Ladispoli. U. S. STER - Corso Italia, 37 - Roma. Mentana. U. S. SAN SEBASTIANO - Via Reatina, 1 U. S. POLISPORTIVA AGLI ROMA - Via Monte Fa­ rina, 64 - Roma. S. Croce in GerusaU. S. GIOVANNI SALVATORI Roma. lemme, 34 Fiano Romano. U. S. FIANO ROMANO U. S. CAPPUCCINI - V. Fausto Cecconi - Monterotondo. Roma. U. S. STAR FLAMINIA - Via Flaminia, 213 U. S. CARENA - Via Umberto I<>, 9 - Capena (Roma). U. S. RIANO - Riano. Roma. U. S. CATAPANIA - Via Etruschi, 36 U. S. SETTEBAGNI - Via Salaria - Settebagni (Roma). U. S. TOR MANCINA - Tor Mancina. Roma. U. S. COR ARDENS ■ • Piazza dell’orologio, 5 Monterotondo. U. S. FIAMMO Piazza Plebiscito, 14 Roma. U. S. PORTUENSINA - Via Portuense, 347 STELLA AZZURRA - Via S. Sebastianello, 3 - Roma. VIS NOVA - Viale Manzoni, 5 - Roma. LEONINA - Via Montebello, 124 - Roma. P. G. FRASSATI - Via Acherusio, 13 - Roma. ACLI MONTESACRO - Via Alpi Apuane, 10 - Roma. GIOVANE TRASTEVERE - Via Jacopa de Settesoli, 2 Roma. CLODIA - Via di S. Lucia, 1 - Roma. ALBA JU TORPIGNATTARA - Via Casilina, 641 - Roma. PORTONACCIO - Via Tiburtina, 341 - Roma. BOTTACCHIARI TORPADO - Via Forlì, 28 - Roma. MONTE MARIO - Via Trionfale, 185 - Roma. CRAL S.R.E. - Via Poli, 20 - Roma. DANTE E LEONARDO - Piazza S. Agostino, 20-a - Roma. SCAFOLETTI - Via Urbana, 98 - Roma.

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)

Via A. Pacinotti, 18 CROCE ROSSA ITALIANA Roma. FERRINI - Viale Mazzini, 32 - Roma.

SALERNO U. S. GAUDIUM - Via Giuseppe Scinti - Salerno.

SASSARI U. S. OLMOS - Via Chiesa - Olmedo. U. S. SORRES - Corso Trieste Borutta. U. S. JUNIOR - Pr. Parrocchia SS. Crocefisso - Sassari U. S. LAGOMARSTNO - Via Rosello, 5 - Sassari. U. S. WILIER - Largo Seminario. 1 Sassari. S. TOMMASO - Piazza S. Agostino, 2 - Sassari. S. LORENZO - Via Vitt. Emanuele, 44 - Bonari. SAVONA U. S. LAVAGNOLESE - Via San Dalmazio - Lavagnola. U. S. LA LETIMBRO - Via De Oberti (Taverna del Drago). U. S. CATTOLICA VALLEGGIA - Via San Pietro - Valleggia. G. S. CONCORDIA, Via Stefano Grosso Albissola Mare. U. S. DON BOSCO - Via San Giovanni Bosco - Varazze. U. S. FINALBORGHESE - Via Gallesio, 2 - Finalborgo. U. S. PRO VALLI - Via Roma, 9 - Varazze. U. S. S. GIORGIO - Via Bruno Buozzi - Diano Marina. P. G. FRASSATI - Via Piemonte - Leca d’Albenga.

SIENA U. S. VIRTUS SIENA - Via del Sole, 6 - Siena. COLLEGIO S. MARCO - Via S. Marco, 46-48 - Siena. SIRACUSA U. S. GAETANO AREZZO DELLA TARGIA Duomo, 4 - Siracusa.

Piazza

TERNI U. S. FERDINANDI MARIO - S. Terenziano (Perugia). U. S. DRAGO TERNI - Via delle Portello, 33 - Terni. GIGLIO D’ORO - Via Roma, 9 - Terni.

TORINO U. S. FROSSASCO - Via Principe Amedeo - Frossasco. U. S. EDOARDO AGNELLI - Via Paolo Sarpi, 117 - To­ rino. U. S. AIRASCHESE - Via Roma, 5 - Airasca. U. S. BRICHERASIO - Piazza S. Maria, 15 - Torino. U. S. LEGION TEBEA - Via Netro. 3 - Torino. U. S. ORIONE - Via Susa, 13 - Torino. U. S. PIOSSASCHESE - Piazza Municipio - Piossasco. U. S. CUMIANESE - Parrocchia S. Maria della Motta Cumiana. CITTA’ DEI RAGAZZI Via Traverse - Sassi (Torino)

TRENTO U. S. ANTONIANA - Corso Verona, 86 - Lizzanella Ro­ vereto. U. S. OLIMPIA - Oratorio - Spiano. OLIMPIA - Vicolo S. M. Maddalena, 22 - Trento. JUVENTUS - Via Roma, 57 - Trento. AQUILA - Via Vitt. Veneto, 5-12 - Trento. NOMI - pr. Oratorio Parrocchiale - Nomi.

LA FOLGORIDA - Via 2 Maggio - Carisolo (Trento). AURORA - Via Torre Verde (Albergo Torre Verde) Trento. QUERCIA ROVERETO - Corso Rosmini, 19 - Rovereto.

TREVISO U. S. MARIO FIORE - Bavaria di Nervesa. U. S. PIO X« - Borgo Cavour, 40 - Treviso. U. S. S. GIOVANNI - pr. Canonica - Valla di Riese. U. S. VIRTUS - Via Oratorio Don Bosco - S. M. del Ro­ vere (Treviso). U. S. PIAVE S. FRANCESCO - pr. Canonica - Maserada sul Piave. U. S. SALGAREDA - Via Roma - Salgareda. AURORA - Via Polveriera, 19 - Treviso. BADOERE - Canonica - Badoere. TRIESTE AUDACE - Via della Cattedrale, 3 - Trieste. INVICTA - Via G. Gallina, 3 - Trieste. VIRTUS - Via Chiadino, 2 - Trieste. ALPINA - Campo Romano, 50 - Opicina (Trieste). LIBERTAS - Via Mazzini, 32 - Trieste. VIS S. GIUSTO - Via della Cattedrale, 2 - Trieste. DON BOSCO - Via dell’Istria, 53 - Trieste. JUVENTUS - Via Solicini, 102 - Servola (Trieste). VASTO (Chieti) U. S. TORINSE - Par. SS. Salvatore - Torino di Sangro.

VERCELLI U. S. AMATORI - V. A. Borgogna (Giac) - Vercelli. U. S. VELOCE - Via del Pozzo, 3 - Vercelli. U. S. DINAMO - Via Monte della Pietà, 28 - Vercelli. U. S. S. OLIMPIO - Casa Parrocchiale - Via della Par­ rocchia - Lendo. LIBERTAS - Via Massimo d’Azeglio - Robbio Lomellina. SERRA VALLE - Casa Parrocchiale - Serravalle. VERONA U. S. EDELWEISS VERONA - Via Leoni, 19 - Verona. U. S. HELLADE - Via Benedetto Zampieri, 10 - Avesa (Verona). U. S. S. ZENO - Via S. Procolo, 8 - Verona. Isola della GRIFONE SCALIGERO - Via Mazzini, 6 Scala. PINDEMONTE - Via Felice Cavallotti, 7 - Verona. ING POLIN - Via Goffredo Mameli, 71 - Verona. VICENZA U. S. JUVENTINA CHIUPPANO - Via Roma, 16 - Chiuppano (Vicenza). BasU. S. CSI BASSANO - Via Orazio Marinali, 75 sano del Grappa. U. S. LERINO - Via Cantarava, 14 - Lerino. U. S. GARCIA MORENO - Via Mazzini - Arzignano. U. S. VIRTUS - Via Borgo Scrolla, 25 - Vicenza. FIAMMA - Corso Fogazzaro, 242 - Vicenza. ARDENS - Via Castelletto, 127 - Breganze. NAGARANO - Via SS. Trinità, 10 - Bassano del Grappa. VITERBO U. S. FOLGORE - Rignano Flaminio. U. S. STELLA - Semaglia - Treviso (Viterbo).

DE CARTOLINE SPORTIVE 1>I JACOVITT1

'

La caricatura sportiva è oggi in voga, forse più di quella politica. Lo sport ha ormai conquistato ogni strato della vita pubblica e, quindi, si presta all’arguzia del disegno caricaturale. Molti sono gli artisti che si sono dedicati a questo genere di lavoro e tra questi, in prima linea, il pittore Jacovitti particolarmente versato per la sua innata vena umoristica a rappresentare graficamente, ridicolizzandone finemente la realtà, le varie scene della vita sportiva. Infatti le cartoline caricaturali che il C.S.I. ha fatto eseguire dal noto pittore costituiscono una brillante prova del genere. Nelle tre serie sono rappresentali tutti gli sport: aereomodellismo, tiro a segno, canottaggio, corrida, caccia, lotta, pesca, ciclismo, boxe, sci, pallacanestro, salto in alto, lancio del disco, bocce, tennis, calcio, rugby, automobilismo, ginnastica, corsa campestre, alpinismo, podismo, ippica, nuoto, ecc. Ogni soprtivo potrà acquistarne inviando vaglia alla S.E.M.C.I., via della Conciliazione, 1. La serie di 18 cartoline (come abbiamo detto la collezione consta di tre serie) costa L. 80. Sconti speciali verranno praticati per ordinazioni su­ periori alle 10 serie. '

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MENTRE IN PERIFERIA FERVE L'ATTIVITÀ AGONISTICA ESTIVA

LE COMMISSIONI TECNICHE AL LAVORO Riportiamo qui in seguito gli ultimi comunicati c le norme diramate dalle Commissioni Tecniche Na­ zionali in queste ultime settimane e ratificale dalla Presidenza Centrale del Centro Sportivo Italiano. Riteniamo superfluo rammentare a tutti i nostri tesserati ed ai Dirigenti di GG. c di LJU. SS. ed in particolare ancora ai Dirigenti di Comitato Provinciale c Zonale, come esse rappresentano le norme uffi­ ciali che non possono a nessun titolo essere derogate neppure dai Comitati Provinciali. Invitiamo poi caldamente tutti i Dirigenti Tecnici a tenersi in stretto l'apporto con i corrispondenti Dirigenti Centrali delle singole branchie sportive, ra;gguagliando i medesimi di tutta l’attività svolta e proponendo loro tutti quei rilievi ed interpretazioni o> proposte di modifiche dei regolamenti nazionali per la futura stagione sportiva.

CALCIO COMUNICATO UFFICIALE N. 8 RIUNIONE DEL 25 MAGGIO 1951 Presenti: comm. Dattilo, comm. Ramoni (rappresentante F.I.G.C.), rag. Riselli (rappresentante (A.I.A.), dott. San­ soni, col. Ferrerò, rag. Federici, Bernini.

FASE REGIONALE CAMPIONATO RAGAZZI La fase regionale del Campionato ragazzi deve essere portata a termine entro il 17 giugno p.v. Gli Ispettori re­ gionali del C.S.I. hanno ricevuto disposizioni regolamen­ tari per l’organizzazione di detta fase.

FASE INTERREGIONALE CAMPIONATO RAGAZZI La fase interregionale del Campionato ragazzi deve es­ sere portata a termine il lo luglio p.v. I concentramenti risultano così formati: Nord: Trentino e Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto. Centro Nord: Ligura, Emilia, Marche, Toscana. Centro Sud: Umbria, Lazio, Sardegna, Abruzzo. Sud: Puglie, Campania, Calabria, Sicilia, Lucania. Per l’organizzazione della fase interregionale sono stati delegati i seguenti dirigenti: Nord: dott. Enrico Nosari e sig. Costante Minoia (Via Paleocapa, 4, Bergamo). Centro Nord: ing. G. Battista Micheletti e rag. Renzo Puccetti (Piazza del Giglio, 2, Lucca). Centro Sud: rag. Vincenzo Natalizia e rag. Eraldo Rossi (Lungotevere Flaminio, 55, Roma). Sud: dott. Angelo Di Mauro (Via Vitt. Emanuele, 159, Catania). Sarà cura di questa Commissione telegrafare ai sud­ detti dirigenti i nominativi e gli indirizzi delle Unioni Sportive vincenti la fase regionale.

REGOLAMENTO FASE REGIONALE ED INTERRE­ GIONALE Per le fasi regionali ed interregionali, salvo casi di ca­ rattere contingente preventivamente approvati da questa Commissione, vige il regolamento base emesso a suo tempo da questa Commissione e pubblicato su Stadium Notizia­ rio n. 7, 8 e 9 del 1950. Unica variante è quella dei reclami, portati in unica istanza, alla C.N.G.C. preannunciati te­ legraficamente e spediti, in triplice copia, entro le ore 12 del giorno successivo alla gara ed accomapgnati dalla tassa di L. 3.000. Copia del reclamo deve essere inviata p.c.

all’unione Sportiva interessata ed al Comitato organiz­ zatore il quale non appena a conoscenza del reclamo dovrà trasmettere tempestivamente a questa Commissione gli atti ufficiali relativi. FINALE NAZIONALE CAMPIONATO RAGAZZI Le finali nazionali del Campionato ragazzi si svolge­ ranno a Torino nei giorni 7 e 8 luglio p.v. NORME AMMINISTRATIVE FINALI REGIONALI, IN­ TERREGIONALI E NAZIONALI Riportiamo le norme amministrative riguardanti le tre fasi di cui al titolo a suo tempo emanato dalla Presidenza Centrale del C.S.I. : Fase regionale: contributo di L. 5.000 per ogni provincia partecipante. Fase interregionale: contributo complessivo di L. 50.000. Finale nazionale: la Presidenza Centrale del C.S.I. provz vederà al vitto ed alloggio per un massimo di 15 persone per ogni squadra finalista (accompagnatore compreso) a decorrere dalla cena del giorno 6 luglio alla cena del giorno 8 e ad un rimborso di L. 4 a km. per un massimo di 15 persone a squadra. I contributi delle fasi regionali ed interregionali sa­ ranno trasmessi direttamente ai Comitati organizzatori che provvederanno ai rimborsi alle UU.SS. partecipanti usando un criterio di proporzionalità a secondo della di­ stanza di provenienza.

ULTIMAZIONE CAMPIONATI O TORNEI PROVIN­ CIALI Si prende atto dell’ultimazione dei sottoelencati cam­ pionati e tornei provinciali vinti dalle Unioni Sportive a fianco indicate: Sassari: Campionato ragazzi: U.S. Lagomarsino; Cam­ pionato juniores: Postelegrafonici. Siena: Campionato ragazzi: U.S. Audace di Ponte a Bozzone. Biella ; Campionato ragazzi: U.S. Fulgens di Candele; Campionato juniores: Mongrando di Mongrando; Cam­ pionato amatori: Gaglianico di Gaglianico. Alessandria: Campionato ragazzi: Dominante. Livorno: Campionato ragazzi: G.S. Ballarin A.

ERRATA CORRIGE Sul Notiziario n. 5 a pag. 36 nel Calendario dell’Atti­ vità Agonistica, per un errore è stata limitata l’età degli atleti partecipanti al Campionato di Calcio « Ragazzi >. A modifica di quanto sopra debbono essere ritenute va­ lide le età stabilite dal Regolamento Nazionale (Notizia­ rio 7-8-8 del 1950) e cioè: la manifestazione è riservata ai nati DAL 1 GENNAIO 1932 AL 31 DICEMBRE 1936.

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tv;

Le sopraelencate UU.SS. vincenti le fasi provinciali del Campionato ragazzi, hanno acquisito il diritto di dispu­ tare le fasi regionali. APPROVAZIONE CAMPIONATI E TORNEI Si approvano i Regolamenti dei sottolineati Campionati e Tornei con le relative modifiche comunicate diret­ tamente alle Commissioni Calcio Provinciali e Zonali: Terni: 1» Coppa Tacito Pasquetti. Vallecrosia: Campionato Ragazzi Prosinone : Campionato Juniores

RATIFICHE NOMINE COMMISSIONI CALCIO PROVINCIALI Si ratifica la nomina delle sottoelencate Commissioni Calcio provinciali che risultano così composte: Mantova: Presidente: sig. Bodon Gino; Vice Presiden­ te: sig. Pavesi Bruno; Segretario: Falghera Fulvio; Con­ sigliere: sig. Vincentini Leopoldo. Il Segretario RENATO BERNINI

Il Presidente GENEROSO DATTILO

CICLISMO ELOGIO La Commissione Tecnica Nazionale ha il piacere di se­ gnalare ai Comitati Provinciali ed alle Unioni Sportive, la consorella U.U. « Auxilium » di Alassio per l’eccellente or­ ganizzazione della Riunione ciclistica di attesa, in occa­ sione dell’arrivo della 2» tappa del Giro Ciclistico d’Italia.

RATIFICA DI COMMISSIONI TECNICHE PROV. Sono state ratificate le composizioni delle seguenti Com­ missioni Tecniche Provinciali: Roma: Mealli Franco, presidente; Tortora Umberto, Prece Mario, Argenti Goffredo. Sileoni Sesto, Coccia Clau­ dio, D’Ulisse Dinisio, Pulpo Carlo, Vizzani Antonio, Liguori Alfredo, Piselli Vincenzo. Cagliari: Gava Gino, Di Giacinto Antonio, Vincis Igna­ zio, Struglia Ottone. APPROVAZIONE REGOLAMENTI GARE Sono stati approvati i seguenti regolamenti di gare ci­ clistiche : Coppa "Bruno Busuardo”: 1» prova del Campionato Provinciale per dilettanti juniores ed allievi, Treviso 27 aprile 1951. Coppa "Umberto Barbera”: la prova del Campionato Provinciale per dilettanti ed allievi, Albenga (Savona) 22 aprile 1951. Campionato Provinciale Umbro: S. Maria degli Angeli (Perugia) 29 maggio 1951. AFFILIAZIONI Sono state segnalate le affiliazioni all’unione Veloci­ pedistica Italiana delle Unioni Sportive seguenti: U.S. Cesare Moretti, Pegoguaga (Mantova). Sezione " Audace ", CJS.I. Revello-Saluzzo (Cuneo). U.S. “Fulgor”, Piazzola sul Brenta (Padova). U.S. " ArceUa ”, Padova. U.S. ” Volano ", Trento. U.S. " Tre cime ", Sopramonte (Trento). U.S. "Achille Monti", Brignano Gera d’Adda (Bergamo). U.S. "Olimpia”, Caravaggio (Bergamo). U.S. "Juvenilia Invicta", Fiorano al Serio (Bergamo).

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U.S. U.S. U.S. U.S. U.S. U.S. U.S. U.S.

” S. Fedele ”, Palazzolo sull’Oglio (Bergamo). " Rovetta ", Rovetta (Bergamo). Colzatese, Colzate (Bergamo). Grumellese, Grumello del Monte (Bergamo). "Aurora ”, Seriate (Bergamo). ” Nova Juventus ”, S. Marco (Lucca). ” Libarina ”, Serravalle Scrivia (Alessandria). ” Pier Giorgio Frassati ”, Leca d’Albenga (Savona).

AVVERTENZA IMPORTANTE A modifica di quanto pubblicato sul precedente numero di "Stadium” si informa che, per ragioni organizzative, le prove del Campionato nazionale si svolgeranno il giorno !) settembre a Lucca per dilettanti juniores ed il giorno 16 a Treviso per gli allievi. In questa data verrà pure svolto il criterium nazionale per dilettanti seniores.

atletica leggera PLAUSO

La Commissione Tecnica Nazionale ha il piacere di se­ gnalare ai Comitati Provinciali l’iniziativa del Comitato Provinciale di Savona, per lo svolgimento di un corso per Giudici della F.I.D.A.L. e per l’organizzazione del « Trofeo Regionale Ligure » del C.S.I. Entrambe le iniziative hanno conseguito il più lusin­ ghiero successo. RATIFICA DI COMMISSIONI PROVINCIALI Sono state ratificate le composizioni delle seguenti Com­ missioni tecniche zonali: Vallecrosia (Imperia): Nano Mario, presidente; Ferrara Aldo (segretario), Castagnino Agostino. Biancheri Emilio, Coltella Giacomo, Perfetto Cesare, Renzetti Dario. Acireale (Catania): Fatane prof. Giuseppe, presidente; Vaccaro Giacomo, Scandurra Antonino.

APPROVAZIONE REGOLAMENTI La Commissione Tecnica Nazionale ha approvato i re­ golamenti delle seguenti gare: Campionati Provinciali Reggio Emilia. Campionati Provinciali Imperia. Camipnoati Provinciali Messina.

IL La Società Atletica Umberto Caligaris, del Centro Sportivo Italiano, che sta primeggiando fra le società in Calabria. Ecco la formazione che ha ottenuto il secondo posto ai Campionati Italiani di Società (fase Regionale). Da sinistra a destra: Massara M., De Paola, Marchese, Arietta, Mas­ saro S, (allenatore), Cimalo, Gerace, Bellantoni o Mancini.


Campionati Provinciali Lucca. Camiponali Provinciali Modena. Campionati Provinciali Pisa. Campionati Provinciali Ragusa. Campionati Zonali Reggio Calabria. Riunione di Atletica Leggera Soriano al Cimino (Roma).

PALLAVOLO .

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________________________ 2___

VA - PESARO BRIA - TORINO Si approvano i LOMBARDIA -

REGGIO CALAPESCARA - PISA - VERONA. Regolamenti delle semifinali regionali: LUCANIA - TOSCANA.

Omologazione risultati. Visti i documenti relativi si omologano i risultati delle seguenti eliminatorie zonali o provinciali: BIELLA - BOLOGNA - BRESCIA - CALTAGIRONE FIRENZE - IMOLA - LUCCA - PERUGIA - PESCARA - PIACENZA - POTENZA - REGGIO EMILIA - SAS­ SARI - TERAMO - TRENTO - VERONA. Il Presidente della C.T.N. Filippo Dragotto

REGOLAMENTO FINALE NAZIONALE 1. - Il Centro Sportivo Italiano, a conclusione delle eli­ minatorie provinciali e regionali, indice e la Commissione Tecnica Nazionale organizza a Bolzano nei giorni 13, 14 e 15 luglio, con la collaborazione tecnica della F.I.P.A.V., la finale nazionale del Campionato di Pallavolo per l’anno 1951. 2. - Potranno partecipare alla finale le squadre vinci­ trici le semifinali regionali, in regola con l’affiliazione ed il cartellinamento atleti per l’anno 1951. 3. - Potranno far parte delle squadre partecipanti non piu di tre atleti tesserati alla F.I.P.A.V. per l’anno in corso, ad esclusione di quelli classificati di Divisione A e B, semprechè federati per la stessa U. S. con la quale par­ tecipano al Campionato CSI. 4. - Gli atleti non dovranno aver superato il 20" anno d’età (nati nel 1931 e seguenti). 5. - Le squadre dovranno essere formate da un mas­ simo di 9 giocatori: 6 titolari e 3 riserve. 6. - La manifestazione verrà effettuata in gironi eli­ minatori di mi massimo di tì squadre ciascuno. Le prime e seconde classificate dei gironi eliminatori disputeranno la finale dei primi per stabilire la graduatoria dal 1" al 6" posto. Le terze e quarte classificate quella dei secondi per il 7» al 12" posto. Infine le quinte e seste classifi­ cate quella dei terzi per il 13" posto in poi. In caso di parità di punteggio in classifica nei gironi eliminatori sarà tenuto conto del risultato acquisito nel confronto diretto; nei gironi finali saranno disputati in­ contri di qualificazione. 7. - Gli incontri si svolgeranno al limite di quindici punti per ogni partita. Ogni incontro consisterà in due tempi e sarà ammesso il risultato di parità. Gli incontri di qualificazione saranno invece disputati alla meglio di due partite su tre. Soltanto per l’aggiudicazione del titolo di Campione, in caso di parità, verranno disputati incon­ tri di spareggio a tre partite su cinque. 8. - L’inclusione nei vari gironi eliminatori verrà fatta per sorteggio alla presenza dei rappresentanti delle squade partecipanti. 9. - I reclami, in unica istanza, dovranno essere pre­ sentati alla C.T.N. Pallavolo, non oltre 30’ dal termine dell’incontro controverso, dopo essere stati preannunziati all’arbitro alla fine dell’incontro, accompagnati dalla tas­ sa di L. 1000, restituibile. in caso di accettazione. 10. - Per tutto quanto non contemplato dal presente Regolamento vigeranno quello tecnico della F.I.P.A.V. e quello organico del C.S.I. 11. - Il Centro Sportivo Italiano declina ogni respon­ sabilità per eventuali danni o infortuni causati durante le gare ai giocatori e a terzi, salvo quanto previsto dalla parte assicurativa del cartellino C.S.I.

COMUNICATO N. 5 DEL 31 MAGGIO 1951 CAMPIONATO C.S.I. - Approvazione Regolamenti. Si approvano i regolamenti delle seguenti eliminatorie zonali o provinciali: AREZZO - ASTI - BERGAMO - BOLZANO - CASA LE MONFERRATO - FERRARA - MESSINA - PADO­

La Pasqua della Sportivo

Terni

Ha parlato su « lo sport visto dal medico » il doti. Molò, il quale illustrò ai numerosi giovani convenuti l'impor­ tanza e la funzione del fisico in uno sport sano e cri­ stianamente inteso. Alla conclusione delle conferenze non poteva mancare il graditissimo intervento di Paschetta die, portando il saluto della Presidenza Centrale del C.S.I., augurava una sempre maggiore attività in tutti i campi dello sport. La singolare manifestazione si chiudeva la mat­ tina del 3 maggio con la comunione generale.

SVOLO COMUNICATO N. 7 DEL 31 MAGGIO 1951 TROFEO DI PRIMAVERA - Approvazione Regolamenti. Si approvano i regolamenti delle seguenti eliminatorie provinciali : MODENA - SASSARI - VERONA.

Svolgimento varie fasi: Si invitano i Comitati Provinciali a voler affiancare l’opera di questa C.T.N. facendo svolgere al più presto le fasi di loro competenza. Si esortano, altresì, gli Ispettori Regionali a prestare la loro valida opera affinchè al Trofeo di PRIMAVERA arrida il migliore dei successi sia tecnico che spettacolare. Il numero di 3000 atleti partecipanti al Campionato C.S.I. dovrà essere superato dalla presente manifesta­ zione che, essendo libera da ogni limite d’età, consente la partecipazione di una maggiore massa di tesserati al C.S.I. Il presidente della C.T.N. Filippo Dragotto

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In tutta Italia ferve l’attività agonistica ed organizzativa del C.S.I. I*aH<|ua dello sportivo n Benevento

Domenica 15 aprile si è svolta nel Santuario della Madonna delle Gra­ zie la Pasqua dello Sportivo. Erano presenti tutti gli sportivi della città che hanno ascoltato la S. Messa e ri­ cevuto il Precetto Pasquale. La cele­ brazione è stata fatta da P. Gabriele che non ha mancato di sottolineare l’affinità dello sport con la vita inte­ riore. A cura del Centro Sportivo Italia­ no, dopo la funzione, a tutti i pre­ senti, è stata distribuita un’artistica immaginetta-ricordo. A conclusione della bella giornata si è svolto un in­ contro di Pallacanestro tra le squadre Polisportiva e Centro Sportivo Italiano il cui risultato è stato 24 a 24. Biella

Il giorno 26 aprile, sul campo dell’U.S. S. Paolo si è svolto il Campio­ nato biellese valevole per il Campio­ nato Provinciale C.S.I. di Pallavolo; hanno partecipato 4 squadre (S. Pao­ lo, Convito, Jiuventus Salesiana A e Juventus Salesiana B). Dopo gli incon­ tri di andata e ritorno si è classificata prima la squadra Convitto con punti 6; la stessa è stata proclamata cam­ pione biellese del C.S.I. per il 1951 ed ha acquistato il diritto di partecipare alle finali regionali di categoria.

Trofeo è stato vinto dalla U. S. Valentini per merito di Marchina Ma­ rio e di Camuncoli Bruno. A Crema: Coppa della Giovanna. A Ponte S. Pietro: Gara pei- Allievi. Piaquii dello Hjioriivo a Siena

E’ la prima manifestazione del ge­ nere che viene organizzata a Siena dal locale Centro Sportivo, la manife­ stazione ha avuto un ottimo successo. Molto frequentate le « Tre Sere » in preparazione, durante le quali un va­

Rammentiamo che la Clas­

sifica

Nazionale

delle

attività agonistiche ed or­

ganizzative dalla quale

emergeranno

i

Comitati

Provinciali o zonali vinci* tori del Grande Trofeo

C.S.I. 1951 messo in palio

Ilerifnino

La rappresevi. dei giovani di I. divis. contro la C. Marsoli ad Albino Bella, utile ed interessante l’inizia­ tiva del Centro Sportivo Italiano. Soprattutto in quanto è intesa a va­ lorizzare gli elementi locali. Giusto anche il criterio di non selezionare i migliori in senso assoluto, ma avendo come riferimento l’età: non più di 22 anni, quindi; calciatori che se hanno veramente dei mezzi e delle attitudini, dispongono di tutto il tempo necessa­ rio per fare carriera. La scelta della squadra avversaria è stata anche fe­ lice. Si tratta del Marzoli di Ponte S. Pietro candidato alla promozione in sede B. Ciò che conferisce interesse e importanza allo spettacolo, tanto più che il Marzoli è poco conosciuto dagli sportivi seriani che logicamente costi­ tuiranno la maggior parte del pub­ blico presente all’incontro. Si giocherà infatti sul campo della sportivissima cittadina di Albino. La gara potrà dare adito a interessanti osservazioni e si può essere certi che molti sa­ ranno i tecnici ed i competenti in trasferta ad Albino.

dalla Presidenza Centrale sarà computata sulla base

Brescia

della tabella di punteggio

Attività svolta nel mese di aprile Calcio: Campionato provinciale a 6 giocatori; Pallavolo: campionato na­ zionale serie A girone B: incontro ferrovieri Parma contro C.S.I. Bre­ scia, risultato 3 a 0; incontro C.S.I. Brescia-Multedo Genova: 0 a 3; C.S.I. Brescia-Fiamma Roma: 3 a 0; Adria­ tica Ravenna-C.S.I. Brescia: 3 a 2. Si è svolto inoltre il Campionato Provinciale di Pallavolo C.S.I. con n. 4 squadre partecipanti delle quali la U. S. Bonsignori A. ha vinto il Cam­ pionato con 5 punti acquistando quin­ di il diritto di partecipare alla fase regionale. La sezione ciclismo ha par­ tecipato con 1 propri elementi alle seguenti gare: A Bellere (Verona): Coppa Caduti; A Brescia: Coppa Piccioli; A Caravaggio: Trofeo Olimpia. Il

pubblicata su STADIUM

che ha contrastato fino all’ultimo la vittoria della squadra vincente.

NOTIZIARIO

del

settem-

tre 1950.

lente Sacerdote, Don Lorenzo Staderini, ha illustrato l’elevato significato della celebrazione agli sportivi che numerosi erano convenuti nella bella ed ampia chiesa di S. Martino per ac­ costarsi alla Mensa Eucaristica. Per il Campionato Provinciale di Pallavolo hanno aderito cinque squa­ dre, le quali dopo gare di andata e ritorno, hanno visto proclamata cam­ pione provinciale, con diritto alla par­ tecipazione alla fase regionale, la squadra Audace, seguita dalla Virtus

Pi Ha

L’8 aprile con la finale provinciale del Campionato Ragazzi, disputata allo Stadio Comunale fra l’U.S. Giannotti e l’U.S. Ninfea e vinta dalla prima per 1 a 0, ha avuto termine una atti­ vità di ben 4 mesi a cui hanno parte­ cipato 20 Unioni Sportive. Per la fase provinciale di Pallavolo continua la preparazione delle squadre per il pros­ simo Campionato Provinciale che la Commissione Tecnica ha fissato per le domeniche 22, 29 aprile e 6 maggio dividendo le squadre partecipanti in due gironi le cui vincenti disputeran­ no la finale a Viareggio in data da destinarsi. Cremona

li programma agonistico che il C.S.I. sta realizzando in tutta la provincia nei mesi di maggio e giugno, è dav­ vero imponente, ed impegna in modo


diverso, dirigenti, tecnici, società ed atleti del nostro giovane e fiorente or­ ganismo, quasi non bastasse, il richia­ mo, davvero notevole, del primo con­ gresso provinciale, che vuole essere il punto di partenza per un totale schie­ ramento propagandistico ed organiz­ zativo della attività. Entro il mese di giugno quindi si terrà il Congresso Provinciale. Sono invitate fin d’ora le Unioni Sportive ed i Gruppi Spor­ tivi ad impegnarsi nella scelta dei loro rappresentanti, perchè, la riusci­ ta del I. Congresso Provinciale, sta appunto nel fattivo apporto che potranno dare i vari incaricati. XX ex 11 X XCX,IV UX IIUCILCIHLOLI U, Il Campionato di XPallacanestro, fa­ se provinciale C.S.I., ha dato i seguenti risultati:

1" 2<> 3" 4" 5° 6" 7"

Cremonese Assi S. Pellico Sfondrati Adi Platina Velox

punti

» » »

20 19 17 16 10 4 0

Pnrma

Si sono svolte il 1. maggio le gare di atletica leggera valevoli per il Campionato Provinciale C.S.I. I Cam­ pionati, che vedevano alla partenza una centuria di atleti appartenenti a numerose società di Parma e Reggio Emilia hanno avuto, per quanto di­ sturbati dalla pioggia, un buon suc­ cesso sportivo spettacolare e sono serviti soprattutto a mettere in luce alcuni giovani atleti che hanno di­ mostrato ottime qualità tecniche e agonistiche. Risultati: m. 1.500: 1. Maffei (Conforti) in 4’ e 36” e 2/5; lancio del peso: 1. Del Fante (Con­ forti) m. 11,35; salto in lungo: 1. Pie­ tranera (Astra) m. 5,57; Lancio del disco: 1. Branchi (Rullo) m. 24,94; m. 5.000 marcia: 1. Mordacci (Con­ forti) in 33’48” e 2/5. Salto in alto: l. Campanini (Conforti) m. 1,65. Sal­ to Triplo: 1. Vitali (S. Leo) m. 10,49; m. 3.000: 1. Maffei (Conforti) in 10’ 39" e 1/10. m. 400 piani - finali: 1. Bellicchi (Astra) 1’1” 9/10. m. 100 piani - finali: 1. Pietranera (Astra) in 12’ e 4/10.

Iteralo Finitili

Vinto dall' V. S. La Torre il Campionato Prov. C.S.I. di Pallavolo

Il giorno 25 aprile, si è svolta a Cor­ reggio la fase provinciale di Palla­ volo; hanno in esso partecipato cin­ que squadre con incontri di andata e ritorno. Classifica'. Unione Sportiva La Tor­ re A.: punti 9; Azzurra: punti 7; C.S.I.: Correggio: punti 4; La Tor­ re B: punti 1; La Torre C: punti 1. La Torre A è stata proclamata campione provinciale con diritto alla partecipazione alla fase regione C.S.I. Ottima è stata l’organizzazione e ottimo il comportamento di tutti gli arbitri che si sono incessantemente susseguiti nelle undici partite sui due campi all’aperto recentemente inau­ gurati dell’oratorio S. Raffaele. .Mirabello (Ferrara)

Promossa dal locale C.S.I. si è svol­ ta il 22 aprile 1951 una manifesta­ zione denominata Giornata dello Sportivo. La partecipazione degli sportivi è stata quanto mai lusinghiera; la giornata ha avuto inizio con la Messa e la Comunione gene­ rale di tutti i presenti con a capo i loro dirigenti. Soprattutto gli atleti che vestivano le divise multicolori delle loro società, hanno offerto uno spettacolo veramente simpatico. Al Vangelo l’Arciprete D. Sandri ha il­ lustrato il valore educativo dello sport sanamente inteso.

Soriano nel Cimino (Viterbo)

Indetta dal C.S.I. (Gruppo Maroso) di Soriano nel Cimino, ha avuto luo­ go nella suggestiva terrazza degli Usi­ gnoli all’Albergo degli Oleandri una interessante riunione pugilistica alla quale hanno partecipato i migliori pu­ gili delle società di Civitacastellana e di Magliano Savino, quali avversari dei locali. Erano presenti alla mani­ festazione il campione italiano Gigetto Malè con l’inseparabile Otello Ab­ bruciati e il Sig. Grani Armando Pre­ sidente del Comitato Zonale di Orte che, in meno di due mesi, è riuscito a programmare un’intensa attività sportiva, specialmente nel campo del­ la Boxe e dell’atletica leggera. Ecco i risultati degli incontri: Fabrizzi (Magliano Sabina) batte ai punti Sauna (Soriano): Porfili (Magliano Sabina) battuto da Panichelli (Civita­ castellana per combattimento sospeso dall’arbitro al secondo round per

manifesta superiorità del Panichelli; Scarponi (Soriano) batte Chillocci (Civitacastellana) ai punti; Evangelistella (Soriano) batte Proietti (Civi­ tacastellana) ai punti; Nuvoloni (Civitacastellana) Zolla (Soriano) pari; Caprari (Civitacastellana) batte Cucciarelli (Soriano) ai punti. Catania

Continuando nella sua attività il C.S.I. in provincia ha registrato an­ che nel mese di aprile, dei brillanti successi. Il piti importante dei quali è quello conseguito dalla U. S. C.S.I. Catania che il 15 aprile ha meritatamente vinto il Campionato siciliano Allievi di Pallacanestro imponendosi nettamente per l’elevatura tecnica e la volontà dimostrata.

Ferrara

Felice consuntivo del C.S.I. Ferra­ rese nei Campionati Nazionali e di atletica leggera. La rappresentativa maschile era presente a Carpi per il Trofeo Stancari vincendo i m. 400 con Torboli e ben 4” posti per merito di Mandelli, Villa, Boschini e Goberti. Nel Gran Premio Italia la squadra del C.S.I. Ferrara si è piazzata al se­ condo posto assoluto dopo la Virtus Bologna, precedendo squadre del va­ lore della Robur di Piacenza, la pa­ tria di Carpi. Fratellanza e Libertas di Modena. Gli atleti che hanno mag­ giormente contribuito all’affermazione sono: Zero, Boschini, Torboli e Go ~ berti. Cento

Vittorioso il C.S.I. alle assise della Gioventù Domenica 13 maggio a Cento si è disputata la traversata podistica del­ la città su una distanza di 3 km., ma ma-­ nifestazione promossa dalla C.G.I.L. Numerose e forti le squadre maschili in gara, e vittoria relativamente faci­ le del C.S.I., i cui atleti classificatisi ai primi tre posti, sono giunti al tra-

Trento Il Campionato Provinciale di Palla­ volo ha visto una serie di interessanti incontri svoltisi sul campo dell’Oratorio dì S. Maria Maggiore. Il titolo di Campione Provinciale è stato vin­ to dai promettenti giovani atleti della U. S. Quercia di Rovereto tra i quali si è particolarmente distinto il gio­ vane Gino Jacob ben coadiuvato da tutti i compagni di squadra. Classi­ fica finale: 1. U. S. Quercia Rovereto con punti 5; 2. U. S. Olimpia Trentopunti 4; 3. U. S. Aquila: punti 3; 4. U. S. Topolino Trento.

F.cco il folto gruppo degli Sportivi di Savona che hanno partecipato alla riuscita manifestazione della Pasqua dello Sportivo organizzata dal

locale Comitato Provinciale

47 »


5

guardo tra due fitte ali di folla, ri­ scuotendo entusiasti applausi dai pre­ senti e in particolare dai giovani di A. C. disseminati lungo il percorso. La Coppa perciò, messa in palio dalla Camera Confederale del Lavoro è sta­ ta aggiudicata al C.S.I., il quale per opera dei propri atleti, nella stessa giornata ha vinto oltre 20 Coppe fra le quali («Unità», «Pace», «Anpi», «Api», «Pattuglia», «Palio Amici dell’unità », «Camera del Lavoro », «Nuova Scintilla», ecc.).

Riportiamo sul Notiziario il clichè

Veroni!

L’attività del Comitato Provinciale in questo ultimo mese è stata princi­ palmente imperniata su tre manife­ stazioni : Campionato di Bocce, Tor­ neo di Pallavolo e gli incontri di ten­ nis da tavolo fra le rappresentative di Verona e Mantova. Ciò che ha maggiormente destato maggior com­ piacimento negli sportivi veronesi è stato il Torneo di Pallavolo, al quale hanno partecipato 12 squadre rappre­ sentanti la totalità delle società vero­ nesi aderenti a questo sport. Al ter­ mine delle quattro domeniche ricche di interessanti incontri, la vittoria ha premiato la volontà ed il buon gioco della « Pallavolo Verona » seguita dalla U. S. «Scaligera», dall’U.S. « S. Zeno » e dalla squadra del CRAL San Michele. Navoni!

Il Comitato Provinciale di Savona si è messo all’opera per strappare, quest’anno, una classifica tra i primi posti. Infatti, se teniamo conto che nello scorso anno nessuna Unione Sportiva, in questa provincia, era af­ filiata e, quindi, nemmeno un atleta cartellinato, se vogliamo tener pre­ sente che il Commissario incaricato dalla Presidenza Centrale, ha saputo vincere tutte le resistenze e tutte le diffidenze con un lavoro intenso e paziente di proselitismo, di ricostru­ zione, di attività spicciola e di seriedobbiamo sinceramente compiatà, uuuuiamo cersi con questo umile e paziente diDirettore tesponsabile : LUIGI GEDDA

Targa

della

Madonna della Neve che

I Amministrazione

Centrale

ha posto in vendita a quan­ ti la volessero richiedere.

La targa in bronzo patina-

Faenza

L’attività del C.S.I. di Faenza si è molto sviluppata in questi ultimi mesi soprattutto verso i Campionati di Calcio Ragazzi ai quali partecipano ben 12 squadre regolarmente affilia­ te al Centro Sportivo. E’ in via di organizzazione anche il I. Campionato zonale di Pallavolo a cui, si prevede, parteciperanno diver­ se squadre della zona.

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L. 3.200. rigente che ha, col suo personale lavoro, potuto raggranellare una tren­ tina di Unioni Sportive ed affiliare circa 500 atleti. Savona sta arrancando, non certo con troppa facilità, per raggiungere le prime posizioni in classifica. Ha organizzato il Campionato pro­ vinciale di Tennis da Tavolo median­ te 5 riunioni zonali dalle quali sono scaturiti i migliori per le finali che si sono disputate a Finale Ligure Pia. Ha organizzato già diverse corse ci­ clistiche per allievi e dilettanti, ha già espletato due gare zonali di bocce alle quali hanno partecipato per ognuna circa 400 coppie di giocatori. Ha organizzato una manifestazione regionale di atletica leggera ad Albenga alla quale hanno partecipato circa 82 atleti della provincia di Sa­ vona e Genova. Ancora: ha svolto alcune gare pre­ paratorie organizzando, in quattro zone, dei « pentathlon » riuscitissimi. Ha testé ultimato il campionato calcio « ragazzi » al quale hanno par­ tecipato dieci squadre, di cui due del­ la provincia di Imperia. Sta mettendo in cantiere i campio­ nati di pallavolo, di pallacanestro, di bocce, i campionati ciclistici provin­ ciali, altro torneo provinciale di Ten­ nis da Tavolo; ancora: un campio­ nato calcio «pulcini», ed altro per giocatori di 2« categoria. II gruppo escursionistico sta at­ trezzandosi ed allenandosi per svol­ gere alcune manifestazioni pre « tro­ feo della montagna » secondo le norme impartite dal C.S.I. centrale. Anche nel nuoto la commissione apposita sta organizzandosi e preparando alcune gare locali di prepara­ zione ai campionati provinciali. Inol­ c/c. Postole - Roma 1/10266

tre il Comitato Provinciale di Savona farà svolgere una decina di « Scarioni per incarico della Gazzetta dello Sport d ed altre gare di atletica leg­ gera (Sfera d’argento, 100 m., giro del campanile, salto in alto) pure in­ dette dal predetto giornale sportivo. Di queste gare ne saranno organiz­ zate circa 15 in tutta la provincia di Savona. Il Comitato di Savona ha inoltre organizzato un Corso per Dirigenti Sportivi ed uno per Giudici di Gara della FIDAL (in unione alla FIDAL naturalmente) ed ora sta lanciando altro corso pei- arbitri di calcio, di pallacanestro e di pallavolo. Valle d’Austu

L’attività del C.S.I. in Valle d’Aosta è di una intensità fin qui mai regi­ strata. In tutti i campi è un susse­ guirsi di gare: dall’atletica leggera, al calcio, alla pallavolo, alla pallacanestro, al ciclismo. Sono decine di squadre e centinaia di atleti che par­ tecipano ad ogni gara. Al presente sono in programma il Campionato Regionale di Atletica Leggera: dal 10 giugno al 17 giugno; il Campiona­ to Regionale di calcio: dal 27 maggio al 2-3 giugno; il Campionato Regio­ nale di Pallavolo: dal 10 al 17 giu­ gno. Se notevole è l’attività, altrettanto grande è il lavoro di penetrazione del nostro sport in tutte le Parrocchie e le Associazioni G.I.A.C. della Zona: 11 nostro traguardo deve essere in ogni Parrocchia l’Unione Sportiva, in ogni Associazione il Gruppo Sportivo; il nostro motto « Per Cristo e con Cristo a cristianizzare lo sport», è stato lanciato dall’esimio Presidente Zonale comm. Giovanni Marchese. Tip, A.T.E.N.A. Vio del Seminarlo 87 - Roma

Sped, obb postole - Gruppo III - Autorizzazione dello Commissione Nazionale Stampa N 1769 del 14-11-1945


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