Stadium n. 6/1954

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ILLUSTRAI DEL C E N T R SPORTIVO MI

ITALIANO IV.


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Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport Anno IX - N. 6 - Roma - Giugno 1954 - Direzione e Amministrazione

Roma, Via Conciliazione 1 - Tel. 550.113 - 555.561

LUIGI GEDDA

direttore

SOMMARIO PAG.

PAG.

NICOLA PAVONI

3

Tifone

NATALE BERTOCCO Il « Giro » più discusso

5 *

NINO LOMBARDI Il prodigio della « Mondial » da Milano a Taranto

11

DECIO LUCARINI

Bando di concorso

37

EGIDIO PENNATI L’aviazione italiana nello sport-fllatella

40

13

SAS Il Catania stella del Sud

15

ENZO SASSO

I ragazzi della Lazio Giorgio Rinaldi: il nobile Icaro ITALO DE ZUCCO L’ora del nuoto

17

19 i I 21

G. GOMEZ DE TERAN Un campionato entusiasmante . . . .

BICI

32

Notiziario

Con un pugno solo Mitri s’è ripreso il titolo europeo

Tiri liberi

Per il turismo dei giovani

i j 22 I ! 29 : i

L’Aquila Villorba di Tre­ viso e il V. C. Excelsior di Bergamo, campioni nazio­ nali a squadre 30

In copertina-. A reggia Emilia il VI Campionato Nazionale del C.S.I. di Pallacanestro ha avuto un esito non solo brillante per la parte propagandistica — ché sono queste le autentiche leve agonistiche per la gioventù, nelle discipline che più si addicono ad essa — ma anche un auten­ tico successo in linea tecnica. Squadre preparate, cavalleresche, in fiato, si sono succedute nei rettangoli di gioco dell’ampia palestra reggiana destando l’ammirazione dei massimi dirigenti del cestismo europeo e nazionale che hanno voluto ono­ rare della loro presenza la Ma­ nifestazione del C. S. I., anello della imponente catena delle rassegne annuali.

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! PREStòt-NlK ’ ---- **n STORICO A ARCHÌVIO


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Il 37° Giro d’Italia, tanto discusso e acceso solo nelle polemiche, ha avuto due veri protagonisti: quelli che la fo­ to presenta nella apoteosi fi­ nale al Velodromo Vigorelli di Milano: Carlo Clerici e Hugo Koblet. Quando Clerici è stato in­ vitato dallo speaker a com­ piere il giro d’onore, si è in­ fiammato nel volto, come un bimbo alla prima poesiola di Natale. E non ha voluto av­ venturarsi da solo sull’anel­ lo magico, pur tra lo scro­ sciare degli applausi della folla, delusa per i nostri, ma cavalleresca per gli stranie­ ri, dominatori indiscussi e concorrenti esemplari della maggiore competizione a tappe italiana. Clerici ha chiamato il suo « capitano », un capitano che è stato tuttavia capace di fare il gregario più ri­ guardoso e intelligente per 18 giorni, ed ha consegnato a lui i fiori della vittoria e della gloria. Così, affiancati, felici, i due rosso crociati hanno compiuto gli ultimi 400 metri della severa com­ petizione, che hanno stra­ vinto poiché è ormai tempo di convincersi che la fortu­ na aiuta soltanto gli audaci, ma non costruisce essa da sola le vittorie. E la vittoria di Clerici e di Koblet, chiarissima ed ine­ quivocabile doveva essere per gli elvetici il felice pre­ ludio dell’altro successo con­ quistato nella Coppa del Mondo di Calcio.


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ONE di Nicola Pavoni

ÌX’oi giovani che con l’ansia dei neofiti e l’en­

mettere in luce il valore e le promettenti (Ilia­

tusiasmo dei pivelli ci avviciniamo al mondo

li là deir adolescente o di un giovane. Sottoli­

sacro dello sport per attingerne elementi di

neandone il passaggio si può procurare delica-

elevazione fisica e spirituale rimaniamo vera­

tamente l’emulazione, il desiderio di coltivare

mente perplessi e sconcertati quando quelli

i doni naturali innati, sia quelli comuni a tutti

che dovrebbero essere i saloni dello sport na­

come i personali’, la lealtà e la sincerità del

zionale e che hanno la responsabilità di infoi- .

gioco, la tolleranza, Vattenzione dei sensi e

mare l’opinione pubblica nel settore sportivo

dello spirito, la fierezza sia morale che spor­

dimostrano di non aver capito la loro mis­

tiva, lo spirito di corpo, ma esteso a tutta la

sione.

società di cui si è membri, alla famiglia, alla

Il S. Padre parlando ai giornalisti sportivi

professione, al popolo, alla Patria e alla So­

nel 1 953 diceva testualmente : «Impegnatevi

cietà più alla: la "Chiesa". Mancare al proprio

di fare in modo che lo sport, sia nella vita pri­

dovere verso la Famiglia, la Società, la Reli­

vata come nella pubblica, occupi il posto che

gione, per debolezza, per divertimento, per

gli spetta e stia alla misura ad esso assegnata

disprezzo è, prima di tutto, antisportivo ».

dalla dignità umana e dai doveri superiori del

Noi leggiamo quotidianamente i giornali

bene comune ». Diceva ancora il S. Padre nello

sportivi e la prima chiara sensazione è quella

stesso discorso: « Voi, signori, non vi consi­

di una spaventosa aridità morale e spirituale.

derale, ne siamo persuasi, come semplici in­

Ci sono giornali, che esaltano fino al misti­

formatori preoccupali esclusivamente di an­

cismo i settanta chili di carne di un campione;

nunziare le parlile, le gare, ecc.... ». e altrove

ci sono altri giornali che difendono fino al ri­

insisteva : «Non manca Voccasione per una bre­

dicolo certe forme di sport degne del ”panem

ve impressione nell’ in traduzione o nella conclu­

et circenses” per poi passare all'attacco in mo­

sione o meglio ancora per introdurre un sem­

do violento e scandalistico contro certe altre

plice detto che coglie a volo un particolare

forme di sport. Ci sono molti Goddet anche

sfuggi10, un gesto, un atteggiamento. A chi sa

nel campo giornalistico italiano. Per questi

cogliere questi incidenti, più rapidi della luce,

un atleta, e uno sport da una visione paradi-

scoprendo un carattere, una intelligenza, una

siaca passano a diventare un ”colera” qualora

anima con le sue qualità non solo tecniche ma

il gioco di strani, interessi non sia ben riu-

anche spirituali e morali, bastano talvolta a

scito. Porcainiseria, questa non è serietà. Sarà

3


mestiere se volete ma un mestiere poco serio.

malattie dello sport nazionale. Se i colleghi

Se poi tu ti azzardi a chiarire rispettosa­

rileggessero serenamente le parole del Sommo

mente concetti morali riguardanti certe forme

Pontefice e poi volessero dare uno sguardo

di sport, il minimo che ti possa capitare è che

umile ai loro articoli, sono certo, troverebbero

li danno del gallinaccio o del Popoff, salvo poi

molto da correggere, mollissimo da rifare, lo

a dover leggere negli stessi giornali condanne

non sono un Solone dello sport, sono un uomo

molto più crude per altre forme di sport che

della strada che con occhio ancora perplesso e

per identici motivi sono arrivate a fare ribrez­

un po’ spaventato, osserva l’avanzare di un

zo anche a chi vive nell'alto olimpo della Tec-

pauroso tifone che sta abbattendosi sullo sport

nica sportiva.

nazionale. Il tifone che porta con sé quali ele­

Noi non condanniamo nessuno sport, perché

lo vediamo come un mezzo fortemente educa­ tivo ma permetteteci di rimanere almeno per­

plessi per certi aspetti sportivi che di educa­

tivo non hanno neppure la parvenza. Questo non vuole essere presunzione, è solo passione sincera per le sorti della massa giovanile ita­

menti disgregativi il denaro, il commercialismo, il campionismo, il professionismo esaspe­ rante e il giornalismo malato.

Ai miei colleghi, così, senza rancore e con profondo rispetto della loro cultura sportiva

rivolgo un invito: rileggano insieme le diretti­ ve sane di Pio XII e forse ci capiremo meglio. Nicola Pavoni

liana. Sono proprio i giornali sportivi, mi diceva

un giorno un atleta, uno dei tanti mali dello sport italiano. Sono infatti questi giornali che

LA PRODEZZA DI LODI STORIA DEI RECORDS

hanno dapprima creato gli idoli falsando pau­ rosamente la realtà e massacrando inesorabil­

mente la base morale dei nostri atleti e la

fantasia viva dei giovani lettori. Oggi ci ven­ gono a parlare di suicidio del ciclismo italiano,

oggi ci vengono a scrivere di crisi del calcio italiano e fanno dello scandalismo di Sassalega nei riguardi di fatti e di campioni. Amici

4’10”4 4’09”2 4’07”6 4’06”8 4’06”4 4’06”2 4’06”2 4’04”6 4’04”6 4’01 ”6 4’01 ”4 3’59”4 3’58”0

MIGLIO NURMI (Finlandia) LADOUMEGUE (Francia) LOVELOCK (Nuova Zelanda) CUNNINGHAM (U. S. A.) WOODERSON (Gran Bretagna) HAGG (Svezia) '‘ ANDERSSON (Svezia) HAGG (Svezia) ANDERSSON (Svezia) ANDERSSON (Svezia) HAGG ( Svezia) BANN1STER (Gran Bretagna) LANDY (Australia)

1923 1931 1933 1934 1937 1942 1942 1942 1943 1944 1945 1954 1954

3’55”8 3’54”7 3’52”6 3’51”6 3’49”2 3’49”0 3’48”8 3’47”8 3’47”6 3’45”8 3’45” 3’43” 3’43” 3’43” 3’42”8 3’41”8

1500 METRI KIVIAT (U. S. A.) ZANDER (Svezia) NURMI (Finlandia) PELTZER (Germania) LADOUMEGUE (Francia) BECCALI (Italia) BONTHRON (U.S. A.) LOVELOCK (Nuova Zelanda) HAGG (Svezia) HAGG (Svezia) ANDERSSON (Svezia) HAGG (Svezia) STRANO (Svezia) LUEG (Germania) Santee (U.S.A.) LANDY (Autralia)

1912 1917 1924 1926 1930 1933 1934 1936 1941 1942 1942 1944 1947 1942 1954 1954

miei, quando si parla di atleti, è facile dimen­

ticare che sono degli uomini, troppo facile.

Per eccitare l’opinione pubblica è comodo de­ finire l’atleta oggi un dio, domani un colera perché, si sa, alla massa piacciono le cose ec­

cessive. A ragion veduta, nauseato da certi

modi di scrivere, da certi sommari e incauti giudizi sulla storia, e da certe scipite posizioni polemiche, non mi sento di dare torto a chi vede nel giornalismo italiano una delle tante

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"giro,, più

discusso Ir di datale Berfocco „. :

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Assirelli, il migliore e, certo, anche il più modesto degli italiani

Sia stato un grande giro il 37°, non direi, un giro originalissimo e palpitante neppure, ché solo qual­ cuna delle molte, delle troppe tap­ pe ha soddisfatto, è piaciuta. Ma delle 22 ciò si può dire di quattro o cinque in tutto: troppo poco per una manifestazione che era partita con l’etichetta del brio, della com­ battività, della lotta, per dirla con un termine ciclistico e internazio­ nale della corsa alla francese. Gli organizzatori hanno fatto del loro meglio per imbastire qualcosa che avrebbe dovuto stimolare, simpaminizzare più che vitaminizzare la gara, ma qualche folletto maligno deve di certo aver versato nei fla­ coni delle vitamine e della simpamina una qualche essenza di cui gli isterici e i cardiaci si sono serviti per calmare i loro eccessi: valeria­ na o papaverina. Il « giro » mai ha avuto in passato una dotazione di premi in danaro così elevata; trenta e passa milioni, una media di un milione al giorno da distribuire tra classifica genera­ le, premi di tappa e premi speciali,

la gran parte dei quali caricati per l'appunto sui traguardi volanti, di­ menticando quest’anno però di pre­ miare gli eventuali movimentatori, che pur essendo gente di buona vo­ lontà, ardimentosa, combattiva (i Grosso, i De Santi, i Rossello per intenderci) non hanno spunto velo­ ce e quindi non possono essere an­ noverati tra i razziatori di tra­ guardo. Aboliti gli abbuoni-tempo, ché non fanno del resto che avvantag­ giare ancor di più i migliori, i più forti sulle salite come nelle volate (fatta eccezione per le vittorie con distacco, isolate) sono stati istitui­ ti i T. V.: una sigla che di certo vuol significare anche la moderna espres­ sione della radio e del motorismo rapido. Ne hanno infilati in 17 tap­ pe ben 6-1 di questi T. V.: un nu­ mero eccessivo, sicché a un dato momento hanno finito per disinte­ ressare completamente le stesse fi­ gure minori troppo legate, (ad ecce­ zione degli stranieri dei quali dirò in appresso ed ai quali tutto som­ mato va detto grazie per aver sai-

vato sino a ierl'altro sera la digni­ tà ed il buon nome del «giro») al gioco dei capitani, alla loro funzio­ ne di portatori d’acqua, di avvilenti ed avviliti domestici. Rare volte i gregari di Coppi, di Magni, di Fornara, Astrua, Defilippis e Monti di Minardi-Albani (il secondo ha sosti­ tuito il primo dopo il ritiro nella funzione di capitano dei verde rossi della Legnano) e dello stesso Bar­ tali si son visti gareggiare nelle pri­ me posizioni per i T. V. salvo tro­ varsi in qualche fughetta da nulla. Le uniche due squadre che hanno fatto eccezione son quelle di Soldani (Doniselli) e di Coletto (la Frejus) che non avevano una tattica collettiva da seguire per la modesta loro composizione.

Errata la formula La formula della gara quest’anno non aveva niente dì eccezionale all’infuori delle due tappe a cronome­ tro è dei T. V. che sono solo serviti a Van Steenbergen ed a pochissimi altri per intascar fior di biglietti da mille senza servire, come era

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nelle intenzioni degli organizzatori, la tecnica e quindi la vivacità e la combattività della corsa. E già al se­ condo giorno si è visto come i belgi chiusi in montagna e senza l’uomo cui affidare il ruolo di primo piano nella classifica generale, Ockers ri­ nunciatario forzato all’ultimo mo­ mento e con un Impanis sfocato e poco redditizio, puntassero esclusi­ vamente alla classifica ed ai singoli T. V. senza comunque dover batta­ gliare alla morte. La tappa ed il successo Voorting Van Steenbergen nella Bari-Napoli è nato (come quello assai più grave della tappa successiva da Napoli al­ l’Aquila) dall’abulia e la svogliatez­ za delle nostre squadre, dall’errore imperdonabile della Legnano e dei suoi uomini a difendere (e sarebbe bastato fare un po’ di andatura) la maglia rosa che Minardi aveva per l’appunto sulle sue spalle. Per il resto il bruno Rik i cinque milioni e passa di premi li ha conquistati direttamente con le proprie gambe, senza l’ausilio e la necessità di met­ tere alla frusta i gregari, che ba­ stava un allungo per staccare dalla ruota gli avversari. Il buon Dio ha dato a lui, nemico delle salite e del­ la montagna (a meno che non ven­ gano scalate alla maniera di ieri: « tuttingruppo »), uno spunto irre­ sistibile. In quanto alle tappe a cro­ nometro, brillantissima la seconda come sempre del resto, ché quando si vedono gli atleti lottare uno ad uno contro il tempo, su un percorso sinuoso e indovinato, quale quello della riviera gardesiana, ciò non può essere che un godimento spor­ tivo di primissimo piano, completo vorrei dire per gli appassionati e i tecnici. Le due tappe a cronometro E in effetti i migliori son venuti di prepotenza alla ribalta stabilen­ do automaticamente la graduatoria dei valori nella più assoluta esat­ tezza, come potrebbe fare uno stru­ mento di misurazione della forza e della classe dei ciclisti, se questo fos­ se possibile realizzare. Ma la pri­ ma no, la prima non è stata indovi­ nata, per la modestissima, insuffi­ ciente impalcatura organizzativa e per il suo contenuto tecnico e per le conseguenze ancora che poteva portare alla corsa, data la disparità della forza collettiva della singola squadra. Si è minacciato di avere l’epilogo anziché il prologo, la qual­ cosa poteva anche verificarsi se Coppi non avesse compiuta la biricchinata delle ostriche e se la Bianchi non avesse messo fuori uso una formazione che sembrava la più fresca giovanile e possente, per

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ottenere una inutile quanto effime­ resta pur sempre la perla del « Gi­ ra superiorità in 35 chilometri. ro ». Anche se dei corridori non pro­ La formula perciò del giro va di prio da buttar via come Baroni. certo riveduta e ritoccata per l’av­ Isotti, Baffi e Filippi in gruppo a venire, ciò che faranno i volonte­ Canazei sono andati fuori tempo rosi e capaci registi della grande massimo a Bolzano in soli cento chi­ lometri di strada, dei quali 80 di di­ prova. scesa. Percorso troppo carico Percorso eccessivamente severo, Il percorso è risultato esagerata­ troppo lungo. Non è più possibile mente lungo: il più lungo di tutti i che una gara si protragga per venti37 giri, ma è un primato questo, ai quattro giorni, con due soli di ripo­ nostri tempi, che si poteva lasciare so zigzagando per l’Italia tra loca­ in pace, imbattuto. Se mai si dove­ lità marine o termali o montane va cercarne un altro, quello della fuori stagione per giunta, sicché co­ minore distanza tra i giri del dopo­ stringe anche noi a partire con un guerra. I corridori sono dei profes­ bagaglio enorme per non morire nel sionisti, è inutile dimenticarlo, fan­ suo corso intirizziti o di insolazio­ no il bello e il cattivo tempo quan­ ne. E buon per tutti che il tempo do, dove e come vogliono. Inutile si è mantenuto sempre mite, se mai mettersi in testa di farli andare do­ c’è stata abbondanza di pioggia. Ma ve si vuole o dove fa comodo alla è certo colpa del percorso e della organizzazione se non esistono delle sua esagerata lunghezza l’apatia per necessità effettive di trasferimento giorni e giorni degli assi i quali e quindi di disponibilità logistiche e hanno inteso compiere non una ga­ di ricezione. Passi la Catanzaro- ra, ma soltanto una marcia di avvi­ Rari che poteva anche essere di­ cinamento alle montagne, salvo poi mezzata, ma talune tappe sono sta­ a comportarsi, in ossequio alla legge te proprio inutili: la Firenze-Cese- oscura e segreta della « combine in­ natico ad esempio e più ancora la ternazionale » che lega una decina Albano-Padova, nel caos di una di nomi di vari Paesi agli interessi folla indisciplinata, su strade finanziari speculativi dei velodromi strettissime e pericolose quando si e dei circuiti, da pagliacci proprio pensa di raggiungere delle medie sulle montagne più severe, metten­ do in atto, per spiegarmi meglio, gli da primato dell’ora. stessi giochi di bussolotti in uso I corridori — e Dio me ne guardi nelle « seigiorni ». se intendo assolverli dalla paglipcciata indecorosa e disonesta com­ Selezione relativa piuta — hanno motivato lo sciope­ Alla pari della formula perciò an­ ro di ieri per l’esagerato numero che il percorso va snellito. Il nuovo di salite incluse nella Bolzano St. moderno giro non dovrebbe durare Moritz. In effetti a voler correre più di quindici giorni. Io non credo come si deve, le difficoltà erano che gli sportivi del sud moriranno eccessive; la Mendola, severissima proprio di dispiacere se saranno anche asfaltata, il Tonale, l’Aprica privati, ad intervallo di tempo, dello e .sopratutto il Bernina! Per l’intero spettacolo tutt’altro che edificante percorso della tappa di ieri, non si di certi arrivi, com’è toccato a Na­ sono avuti dieci chilometri conse­ poli ad Aquila o a St. Moritz. In cutivi di pianura, un continuo sali­ fondo quest’anno per la gloria di scendi e correndo, anche le discese, Grado di Cesenatico, dell’Abetone, specie certe discese non asfaltate vi­ di Taormina, di Gardone e Riva son scide o inghiaiate, richiedono ten­ ben state lasciate fuori città come sione di nervi, prontezza di riflessi Bologna, Venezia, Ancona, Pisa e e quindi dispendio di energie psico­ via discorrendo. fisiche che finiscono alfine per in­ Che se la siano presa calma lo cidere anche sulla forza materiale dice il numero limitato dei ritirati dei muscoli. non potendosi considerare corridori Ho la sensazione che vengano i buoni tedeschi venuti in Italia per sottovalutate certe salite del sud e pochi giorni in gita di piacere, au­ talune finali di tappa. L’Italia è un tentici buongustai della nostra ini­ paese montano per eccellenza e gli mitabile cucina. Qualche ritiro va appennini per i corridori ciclisti ricordato, poiché si tratta di ele­ possono valere quanto le Alpi, ché menti di primo piano che avrebbero del resto si è visto come tanta gen­ dato il loro apporto anche nel finale te sia capace di scalare insieme il della gara: anzitutto Minardi e Mes­ Bernina e Passo Rolle, mentre si sina, invero poco fortunati alla pari sgretola, e in che modo, sulla Serra di Crespi e Severyns. Non è stato e su Ariano Irpino e più ancora sul­ neppur fortunato il giro per Petrucla Portella Mandrazzi, la salita in­ ci e Maggini assolutamente sfocati, clusa nella Palermo-Taormina, che come per Nolten, Peeters, Scodella-


pomeriggio MISTICO A

BARBARONO P ■

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Ì'-'P Nella giornata di riposo del Giro a Gardone, ad iniziativa della Presidenza del Centro Sport ivo Italiano con la fervida preziosa collaborazione del Comitato Provinciale di Brescia, si è avuta anche quest'anno una toccante suggestiva cerimonia ceri mania in memoria dei caduti del ciclismo. Nella quiete mistica della chiosino dei Frati Cappuccini nel Convento di Barbarono, S. E. il Ve­ scovo Ausiliare di Brescia ha celebraio una Messa pomeridiana alla (piale hanno assistito in devoto raccoglimento le Autorità civili e politiche di Bre­ scia e la Carovana del 'Giro con tutti i suoi rap­ presentanti: Atleti, Dirigenti, Tecnici e Organiz­

zatori.

E' facile coni prendere come la popolazione, di Gardone abbia voluto unirsi agli Atleti nella toc­ cante cerimonia. Erano presenti in primo piano Coppi, Bartali, Magni, con i loro bimbi, la maglia rosa Clerici, Al­ bani, Minardi, Scudellaro, Monti, Corrieri e l'intera squadra spagnola, e tanti altri; tutti i direttori sportivi, Girardengo, Guerra, Sivocci, il rag. Pa­ gani, Giumanini, Cottur con la Squadra della Boilecchici, Bertolazzo, Pavesi ed altri ancora, dirigenti ed ex campioni.

La Messa è stata brevemente commentata da Don Cavalli, assist. Provinciale del C.S.I., che ha ricordato al "Memento” gli Atleti del ciclismo tra­ gicamente scomparsi, sublime olocausto al loro sport. Alla fine il Vescovo celebrante ha rivolto agli intervennii delle cordiali parole esaltando i valori di questa disciplina così aspra e popolare, colma di sacrifici e perciò più meritevole, conse­ gnando poi ai Campioni ed agli intervenuti la me­ daglia ricordo offerta dalla Presidenza del C.S.I. a tutti i componenti la Carovana del 37° Giro d'Italia. Nelle foto, tre momenti della indimenticabile cerimonia: gli atleti e le Autorità Bresciane pre­ senti con il Prefetto, il Sindaco e il Questore; la consegna a Coppi e a Bartali del ciondolo ricordo, sotto lo sguardo compiaciuto delle vecchie glorie Girardengo e Sivocci e infine le affettuose parole rivolte al giovane italo-svizzero Carlo Clerici, fer­ vente cattolico, e I augurio per il successo ottenuto. Per la Presidenza Centrale del C.S.I. erano pre­ senti il Segretario Centrale Prof. Borghi, il Consi­ gliere Minelli e il Prof. Panchetta.

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1-0 e Filippi. Quest’ultimo così vivo rielle prove in linea non è apparso corridore di gare a tappe. Sgomberato il terreno dalle consi­ derazioni di carattere generale pas­ so alla gara vera e propria. E tutta­ via i rapidi esami sulla formula e il percorso erano necessari pei- in­ quadrare il commento sugli uomini, che è proprio dai due pilastri su­ accennati della intelaiatura del 37. giro che è nato il film della corsa. Scorriamolo per un attimo veloce­ mente fissando i 22 fotogrammi. I ventidue fotogrammi Si è cominciato a Palermo con il circuito del Monte Pellegrino, con la sinfonia a grande orchestra dei bianco celesti, la serrata difesa dei rossocrociati di Hugo Koblet e dei belgi del bruno Rik, i due rubacuori del giro; è stato un prologo forse imbastito a bella posta perché il giro potesse partire da Palermo con il campionissimo in « maglia rosa ». A Palermo quella sera ci siamo guardati tutti in faccia. Quasi si aveva voglia di tornare indietro, di riprendere l’aereo. Per tutti, perché non essere sinceri?, il giro era prati­ camente finito. Invece doveva sul serio ancora incominciare. Ecco la pattuglia d’avanguardia con Minar­ di, Clerici e Voorting al comando sui Mandrazzi, ecco Coppi in tremenda crisi per i crampi che attanagliano lo stomaco ed hanno svuotato i mu­ scoli delle gambe. A Taormina splendente di sole, perla tra le perle delle incomparabili visioni italiane, la maglia rosa passa a Beppe Minar­ di, bravo e semplice contadinotto di Solarolo. Il traghetto ci trasborda in continente. Le montagne della Calabria brulle e con le loro selve di olivi attendono i corridori. Se ne vanno in sette, sono delle controfigure, ma non c’è due senza tre. I primi due vincitori sono stati assi, ed asso sarà dunque anche il terzo, lo stupendo Nino Defilippis che sigla con il suo giovane nome la sua più bella impresa nella acco­ gliente generosa Catanzaro. Poi le dodici inutili ore di trasfe­ rimento sino all’Adriatico sfiorando lo Jonio dopo la lenta cavalcata in un fresco mattino sui costoni calabri tra Catanzaro e Cosenza, la bru­ sca frenata per raccogliere Messina e Crespi feriti, l’assolata intermina­ bile jonica con le casette della bo­ nifica allineate, il colpetto di Schear a Gioia del Colle, il solito finale e la gomma, giusto la gomma di Con­ terno, davanti a quella di Barozzi e di Coletto tra il disciplinatissimo doppio corridoio di folla nello stu­ pendo spazioso lungomare di Bari. La fuga di un quintetto concerta-

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tissimo lungo il Tavoliere e la sella di Ariano Irpino; Rik Van Steen­ bergen, Gerrit, Voorting, Baroni. Corrieri e Gismondi, un capitano un luogotenente e tre gregari dei tre « grandi » del nostro ciclismo. Sfrecciata di Rik e maglia rosa a Voorting. Con tanti minuti di van­ taggio e ne aveva già molti di di­ stacco. Quindi la tappa della grande ri­ nuncia dèi Napoli all’Abruzzo, per la piana della Casilina, la verde Val­ le del Liri, l’alveo del Fucino, le inutili rampe di Ovindoli.

Clerici maglia rosa Clerici è maglia rosa ad Aquila, il buon Assirelli figlio di romagna an­ che lui come Minardi è secondo: gli pare un sogno. Durerà poco, pensa, assai poco e si dispera per non aver vinto la tappa: sarà invece il primo degli italiani al traguardo finale di Milano. Ma Milano è ancor troppo lontana, e tuttavia già ad Aquila gli assi hanno il primo grosso anticipo dei sibili che li accoglieranno nella metropoli dell’industria. Il distacco della maglia rosa sugli assi: mezz’ora! Una pazzia, autenti­ ca pazzia. Occorre reagire. Scatta il piccolo Monti sfocato anche lui in questo giro iniziato con tanta bal­ danza e volontà, sulle rampe di Sel­ la di Corno, e se ne va con tutti gli assi; con Coppi, con Magni, Van Steenbergen. Koblet, Schaer, Fornara, Asti-ua, Voorting, Defilippis alla volta di Roma al ritmo dei 42 al­ l’ora. Ma la maglia rosa non cede, semmai nel finale rosicchierà qual­ cosa al « treno » dei più forti passi­ sti del mondo. Cominciano le delusioni: la pet­ tinata dell’acquese Pettinati a Chianciano, delizioso angolo nostro per sanare il fegato e lo spirito; la prodezza di Giovannino Corrieri a Firenze per conto del suo capitano; l’inutile attacco di Coppi sul « Barbotto » dopo la prodezza di Lorono sulla Consuma e sui Mandrazzi, la impennata di Fornara su San Ma­ rino, l’«a solo» verso l’Adriatico che toccheremo per la seconda volta ma la vittoria sarà di Giudici che la sof­ fia ancora a Barozzi. De Santi se ne va alla sua maniera sull’« Emilia » battuta da un violento nubifragio, quindi della gente si fa avanti in vista dell’Abetone mentre dormono di un sonno profondo gli « assi ». Li scuote Koblet scendendo a rompi­ collo dal Barigazzo; lo rincorrono Coppi, Astrua, Fornara e Defilippis. Ma avanti c’è Guanneschi e la mon­ tagna, la grossa montagna partori­ rà questo topolino. Quattro in fuga verso Genova, nella giornata di fe­ sta per la celebrazione della Repub-

blica: Couvreur, De Santi, sempre lui, Ronzini, che è ligure, e il bian­ co celeste Gismondi. 11 belga pianta tutti a Santa Margherita ligure ed a Rapallo. Non bada al panorama che non ha confronti nel mondo, non osserva neppure l’angolo di Porto­ fino. Fila verso Genova, con la bava alla bocca, gli occhi stralunati pel­ le pasticche di simpamina. Stacca tutti, come più indietro Monti che viene raggiunto da Koblet in piena azione. « Non era un uomo, era una motocicletta e faceva fatica restare sulla sua ruota », dirà il romanimo a Genova. 1 cinque minuti di Ko­ blet su Coppi salgono a sette, ma che vale? Ciò che conta è la maglia rosa che Clerici indossa sereno, pronto a rintuzzare ogni colpo, la maglia rosa che è diventata l’ombra del campionissimo. Non si stacca un’istante dalla sua ruota. E anche quando si stacca verso Torino, per un attimo di incertezza torna ad inseguirlo con la lingua fuori, il cuore in gola, sino che il rosa si confonde nuovamente con i colori dell’iride e poco importa se avan­ ti, mentre diluvia c il Po minaccia di straripare e ingoiare il « giro », l’olandesino Wagmats, pensando di essere in casa, pur senza le pale dei mulini a vento intorno, vince ai piedi della Mole antonelliana anco­ ra mutilata. Verso le montagne Le risaie del vercellese, le belle e care mondine che applaudono As­ sirelli, l’Assirelli ancora secondo della classifica e sempre primo de­ gli italiani, l’attraversamento della Lombardia, Milano tutta per istra­ da ad applaudire il biancoceleste in festa, ma a Brescia vince Annibaie Brasola involatosi con una pattu­ glia di senzapaura sulle piatte stra­ de lombarde e gli assi sono a tre­ dici minuti. Finalmente il secondo giorno di riposo, prima dell’esame di laurea individuale sulla SalòRiva del Garda, prima della grande conferma di Koblet nella prova a cronometro, il disappunto degli sportivi per il Coppi battuto. Ma la maglia rosa, Assirelli e Voorting son sempre essi a guidare la clas­ sifica! Il doppietto di Rik Van Steenbergen ad Abano ed a Pado­ va: due tappe inutili, il dialogo in dialetto veneto tra De Santi e Gros­ so sulle loro strade, il sogno di Gra­ do appena affiorante per la bassa marea; e finalmente si fa rotta sul­ le Dolomiti. Ma proprio a San Mar­ tino di Castrozza, fredda, pioviggi­ nosa, opaca, senza sole, con le « Pa­ le » e il « Cimone » coperti, la prima delusione, grossa delusione. Vince ancora Wagmats involatosi in vai


Cismon con Volpi, Milano e..., e die­ tro Defilippis e Lorono danno an­ cora scacco agli assi. Clerici ha sem­ pre 33 minuti su Coppi mentre avanza Koblet che punta alla se­ conda poltrona.

L'unico "a solo, di Fausto Nel regno delle aquile, sul Pordoi, sul Campolongo, sul Gardena so­ prattutto Fausto Coppi sente final­ mente lo stimolo dell’orgoglio, il ri­ chiamo del suo grande nome, la ne­ cessità di rinverdire la sua gloria conquistata in particolar modo las­ sù sulle montagne e lotta con la sca­ pigliata e sorprendente maglia rosa, con l’incredibile e sbalorditivo Cle­ rici, al quale il distintivo d’onore ha dato improvvisamente una forza ed un ardore inauditi. E vince, vince a Bolzano ma non con la potenza di sempre. Vince solo per la volontà ed egli stesso, sincero come sempre del resto, commenta la sua prova: « Credevo di non farcela, ma guai se non ci fossi riuscito ». E si sofferma davanti agli obiet­ tivi, davanti ai cineasti, parla felice al microfono come il giorno della sua prima grande vittoria a Mode­ na nel giro d’Italia di quattordici anni addietro.

con passione, anche lui si è difeso, ha resistito alle cotte, alle insidie degli attacchi, e se ha retto segno che vale. Ma poi, amici, si dimentica un particolare, un grosso particolare. Clerici è il primo assoluto è vero, ma Hugo Koblet è secondo, con due vittorie di tappa per giunta, secon­ do netto con dei minuti di vantag­ Se mai sarebbe toccato a Hugo gio su tutti. Dunque anche non vin­ cendo Clerici la vittoria sarebbe sta­ Ma già forse qualcuno l’ha voluto ta inequivocabilmente di Koblet! proprio sminuire. Svalorizzandolo In fondo lo aveva riconosciuto lo si è forse pensato di svalorizzare la stesso Coppi a Bari, appena alla vittoria di Clerici, gran bravo fi­ quarta tappa. Era già difficile lotta­ gliuolo, ragazzo onesto, corridore re ad armi pari, figuriamoci ora con tenace, serio, completo, arrampica­ cinque minuti di distacco! tore e passista, generoso e continuo, Perché non riconoscerlo? Perché un vincitore che a differenza di tan­ non dire che Clerici e Koblet sono ti altri ha lavorato per 22 giorni consecutivi, tutti i giorni; costruen­ stati i migliori, i più continui, i più do la sua vittoria con il colpo meritevoli? La lezione servirà oltre di Aquila, con la mezz’ora ottenuta, tutto ai nostri corridori che debbo­ ma difendendola anche ora per ora no cambiare sistema di vita sporti­ con una tenacia di chi pur italiano va, debbono cambiar metodo se dav­ e generoso quindi nel sangue, ha il vero vogliono ancora meritare il ri­ temperamento e la volontà dei tede­ conoscimento dei milioni di perso­ schi, la lingua che in fondo Carletto ne che hanno mobilitato per ventiClerici parla più correntemente. Si due giorni sulle strade e davanti è voluto sminuire il successo e la alle edicole dei giornali. Dei milioni tenacia di Assirelli, ma anche que­ di persone che mai come questo sti non ha tolto, non ha rubato nul­ anno hanno avvilito. baiale Bertocco la a nessuno. Ha lavorato anche lui

11 giro per lui e per tutti termi­ na a Bolzano. E’ inutile ch’io ti de­ scriva amico lettore gli ultimi foto­ grammi, sono i più brutti, i più av­ vilenti. Sono fotogrammi da scarta­ re, da bruciare. Pagine del taccuino da stracciare. Così vuole la folla del resto alla quale non è piaciuto que­ sto giro.

Quattordici titoli in palio nei «Mondiali di ginnastica» Il congegno dei Campionati Mondiali di ginnastica artistica maschili e femminili, che si svolgeranno in Roma dal 27 giugno al 1. luglio ed attorno ai quali va polarizzandosi l’attenzione degli sportivi, è il me­ desimo di quello che regola le Olimpiadi. Nella prova femminile vi saranno un titolo di squadra e cinque titoli individuali, mentre nella gara maschile sette saranno i titoli individuali ed uno di squadra. Per le due gare di squadra varranno i punteggi che i gin­ nasti riporteranno nelle competizioni individuali a ciascun attrezzo e nel corpo libero, e così sarà anche per la classifica generale individuale maschile e fem­ minile. A Roma, dunque, nei Campionati mondiali di ginnastica artìstica, verranno assegnati quattordici titoli così come avvenne ad Helsinki, ma se si vorrà se­ guire anche da noi il cerimoniale degli ultimi Cam­ pionati mondiali di Basilea del 1950, l’alzabandiera verrà fatto solo per le due gare di squadra e le due prove di classifica generale individuale. Comunque l’arrivo del Segretario Generale della F.I.G. Carlo Thoeni permetterà di risolvere anche gli ultimi dub­ bi sulla proclamazione dei vincitori. Le gare di squadra sono maschili e femminili e la classifica verrà compilata tenendo calcolo dei risul­ tati raggiunti dai sei migliori ginnasti fra gli otto che ciascuna Nazione può schierare. Ieri era apparso che il Giappone non partecipasse alla gara di squa­ dra perché risultavano notificati alla F.I.G. i nomi di soli sei ginnasti, ma oggi un cablogramma ha ag­ giunto altri due elementi per la gara maschile, sicché questo Paese risulta iscritto alla gara di squadra ma-

schile, mentre in quella femminile non invierà che due ginnaste, che faranno anche da osservatrici per un ulteriore sviluppo della ginnastica femminile in Giappone. Tenendo dunque conto delle ultime varianti, alla gara di squadra maschile risultano presenti i se­ guenti diciassette Paesi: Austria, Brasile, Bulgaria. Danimarca, Egitto. Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Lussemburgo, Polonia, Svizzera, Cecoslovacchia. Russia, Ungheria, Jugoslavia, men­ tre le squadre femminili saranno quindici e precisamente: Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Polonia, Romania, Sarre, Sve­ zia, Cecoslovacchia, Russia, Ungheria, Jugoslavia.

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C. S. I. Attualità IV Corso dirigenti 1 brillanti risultali ottenuti nei corsi dirigenti interregionali e nazionali dei mesi scori, ma in particolare la sor­ prendente riuscita di quello effettuato l'estate scorsa al Passo della Mendola hanno dimostrata l’utilità di tali raduni orientativi tecnici e propagandistici. La Presidenza dei C.SJ. ha deciso perciò di promuovere l’effettuazione del IV Corso nazionale per il prossimo luglio — esat­ tamente dal 21 luglio al 4 agosto — li­ mitandolo a 150 partecipanti. Vi prenderanno parte elementi già qualificati o comunque adatti ad essere dirigenti sportivi di tutte le provincie con giusto criterio di ripartizione. 11 corso si svolgerà in una delle zone più incantevoli della nostra bella penisola: sulla Sila, in Calabria che davvero può essere considerata la Svizzera del Sud. Gli allievi dirigenti soggiorneranno in un accantonamento stabile a circa 1000 metri di quota proprio nel cuore della suggestiva zona montana calabra.

Ciclismo La fase conclusiva della vasta attività propagandistica su pista sviluppata in questo primo inizio di stagione dal Cen­ tro Sportivo Italiano., si avrà nei giorni 28 e 29 giugno sulla pista di Dainiine < Bergamo) e comprenderà le seguenti prove di Campionato: Velocità: cal. Allievi e Dilettanti (juniores e seniores); Inseguinienlo individuale : cat. DiIettanti (juniores e seniores); Chilometro da fermo: cat. Dilettan­ ti (juniores e seniores). Unitamente alle prove di Campionato si svolgerà un « Criterium » della velo­ cità, riservato ai corridori della Cate­ goria Esordienti. Le prove sino agli ottavi di finale si disputeranno nelle ore antimeridiane del giorno 28; i quarti di finale e le prove sul chilometro da fermo si disputeranno nelle ore pomeridiane dello stesso gior­ no 28; le semifinali e finali di tutte le gare ancora in programma, nelle ore pomeridiane del giorno 29. Nessuna limitazione sui rapporti da impiegare è prescritta per i corridori della categoria Dilettanti. Nelle prime due edizioni dei Campio­ nati su pista i risultati tecnici sono stati davvero notevoli;. Roma ottenne una chiara affermazione collettiva sulla pi­ sta dell’Aquila vincendo le tre gare con Frezza tra gli Esordienti, Cinelli negli Allievi e Auriemma nei Dilettanti; Lo scorso anno invece a Rimini le vittorie sono state più ripartite anche se Ber­ gamo ha conquistato tre titoli: Girardi nella velocità allievi e Angioletti nel chilometro da fermo e nell’inseguimen-

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to. Gli altri due titoli sono andati al­ l’esordiente Tonucci di Pesaro e al ra­ vennate Minghetti nella velocità dilet­ tanti. Le provincie che hanno già dato con­ ferma della loro partecipazione a Dai­ niine sono: Arezzo, Bergamo. Brescia, Ferrara, Reggio Emilia, Roma, Treviso, Trento, Pesaro e Verona, per un com­ plesso di circa 70 elementi suddivisi nelle varie prove del programma.

Pallavolo Domenica prossima si svolgerà a Fi­ renze l’ultima fase interregionale dei Campionati Nazionali di Pallavolo del C.S.I. che hanno avuto un successo di adesioni particolarmente elevato que­ st’anno. Il popolarissimo giuoco è ormai entrato a vele spiegate nella grande or­ ganizzazione polisportiva giovanile e si possono contare ad oltre un migliaio le squadre che hanno dato vita alle fasi ed ai tornei provinciali mentre i giuo­ catori hanno superato di gran lunga le diecimila unità. A Firenze per l’appunto per la finale interregionale del Centro Nord gareg­ geranno domenica, per il Campionato Nazionale, le squadre della Robur di Ravenna, della Robur di Ascoli Piceno, dell’ASCI di Genova, e della Romito di Firenze; e per il Torneo Giovanissimi, le squadre dell’Alce di Firenze, della Folgore di Parma e della Virtus di Se­ nigallia. Le altre tre fasi interregionali hanno già selezionato le seguenti formazioni ammesse di diritto alle finali nazionali che si svolgeranno in sede da destinare nella seconda quindicina di luglio. Nella selezione delle regioni del Nord, l’U. S. Concordia di Schio ha vinto tra le squadre partecipanti al Campionato Nazionale e la Bonsignori di Remedello tra quelle del Trofeo Giovanissimi. Nella finale del Centro Sud: le due vincitrici sono stale invece l’U.S. Sere­ nissima di Terni e l’Aurora di Pescara e nella finale delle regioni del Sud: la U.S. Savoia di Palermo e la S. Giulia­ no di Messina.

Pallacanestro Al 18 giugno u. s., secondo il conteg­ gio fatto dalla Commissione Tecnica Nazionale per la Pallacanestro del Cen­ tro Sportivo Italiano, il Comitato Pro­ vinciale di Roma die già lo scorso anno aveva conquistato brillantemente il primato eestistico tra le organizzazioni provinciali come nella stessa graduatoria nazionale, era al comando della classi­ fica speciale con ben 1.680 punti. Il conteggio finale sarà fatto a chiusu­ ra della stagione, lenendo conto anche dell’attività locale, ma si può già rite­ nere sin d’ora che difficilmente Roma

saia superata in questa interessante gra­ duatoria, a dimostrazione della intensa attivila propagandistica sviluppata nel settore eestistico. 1 punteggi dei migliori Comitali Pro­ vinciali del C.S.I. al 18 giugno u. s. erano per ('appunto i seguenti: 1. Roma, punti 1680; 2. Cremona, 1370; 3. Pesaro 1025; 4. Palermo e Reg­ gio Calabria 510; 6. Ferrara 500; 7. Cagliari 415; 8. Reggio Emilia 365; 9. Napoli, 310; 10. Cosenza, 330; 11. Brin­ disi, 315; 12. Trieste. 310; 13. Molfetta, 290; 11. Novara, 260; 15. Brescia, 210. Seguono classificali altri 39 Comitati Provinciali.

Atletica leggera La Commissione Tecnica Nazionale per l’Atletica leggera del CSI nella sua ultima riunione, dopo aver omologato il Campionato di Corsa Campestre ed elogiato il Comitato Autonomo di Ri­ mini per la perfetta organizzazione, pro­ clamando Campione del CSI Luciano Lucrili dell’L’.S. Coin Cozzerà di Mestre, ha definitivamente approvato il vasto pro­ gramma delle Leve Atletiche e dei Cam­ pionati Nazionali su pista per i quali è stata in linea di massima fissata la data del 25-26 settembre e la sede, in Roma. La Commissione ha inoltre sottolinea­ to l’importanza delle leve .-iltetielle e spronando i Comitali provinciali e zo­ nali ad effettuarle soprattutto per il reclutamento dei nuovi elementi da im­ mettere nelle file del C.S.I. ricordando come le prove previste per il 1951 siano di facile attuazione. Le gare fissate per ratinale stagione sono il salto in lungo, il getto del peso (kg. 5) e la staffetta 800 + 400 + 200 200, competizioni che non richiedono speciali impianti. Le due date fissate per l’efleltuazione delle prove provinciali valevoli per la classifica nazionale sono il 4 e 1’11 luglio

Bocce La Commissione Tecnica Nazionale Bocce del Centro Sportivo Italiano ha tracciato il programma dell’attività per il periodo estivo che culminerà con i Campionati nazionali delle due catego­ rie Allievi e Adulti a Brescia nel mese di settembre. Alle gare finali saranno ammessi di­ rettamente i vincitori delle fasi provin­ ciali o zonali senza la ulteriore sele­ zione regionale. E ciò allo scopo di dare alla manifestazione finale maggiore im­ portanza e premiare il massimo nume­ ro di giuocatori e quindi anche di so­ cietà. La Commissione boccistica 'ha inoltre fìssati i punteggi per la classificazione a carattere nazionale dei Comitati Pro­ vinciali. Sulla base dell’attività svolta nelle singole provincie ed organizzata dagli Organi provinciali stesso o dalle singole UU. SS. L’attività boccistica del CSI è in pie­ no sviluppo c per il periodo estivo sono in programma un eccezionale numero di tornei, molti dei quali anche in collaborazione con gli Organi federali.


Il prodigio della "Mondial n da Milano a Taranto Lo

sbalorditivo progresso

tecnico drate

delle

piccole

conferma

cilin-

eccezio-

ne della casa di Arcore con un rosso bolide da 500 cc. guidava la corsa ed appariva il sicuro vin­

eitorc quando tili incidente meccanico ha mandato all’aria i suoi sogni di gloria. Il coraggioso pilota

non si è però scoraggiato e pur di raggiungere il traguardo ha proseguito a piedi spingendo la pe­ sante macchina. Ferrea forza di volontà. Prova di

italiana distico.

nel campo motoci-

grande impegno. Il tutto però non gli è valso a sal­

vare la vittoria né una delle piazze d’onore sicché di Vino Lombardi

il duro linguaggio delle cifre pone lo sfortunato campione di Gilera al settimo posto della classifica

Il fatto saliente del inondo motoristico italiano

generale a 17’24”3 di distacco. La vittoria della Mondial 175 nella più lunga

è rappresentato dalla vittoria delle 175 nella Mi-

corsa motociclistica d’Europa (estenuante galoppa­

lano-Taranto. La prodigiosa « Mondial » di Renio

ta sul filo dei cento orari da compiersi in una sola

Venturi ha vinto la fantastica galoppata di quasi

giornata) è forse la più bella impresa motociclistica

1300 chilometri, alla media di 96,901 orari.

di questi ultimi tempi. La « Mondial » che per tre

E’ la prima volta che la lunga e gloriosa storia

anni di seguito ha vinto il campionato del mondo

della più classica corsa su strada del motociclismo

della classe 125 cc. ha ribadito con una spetta­

europeo viene vinta da una macchina di cilindrata

colosa impresa quanto di bene da qualche tempo

inferiore al mezzo litro c che il velo della scon­

in qua si va dicendo da parte dei tecnici alle mac­

fitta offusca le prestazioni delle 500 e delle 250.

chine di minima cilindrata.

Le macchine di minore cilindrata hanno vinto

Tanto ciò è vero che da più parti si parla di una

la grande battaglia sul piano agonistico dopo averla vinta sul piano delle preferenze del grande pub­

limitazione alle dispute per il campionato mondiale fino alle 250 escludendo i bolidi da 500 e quelli da

blico, che vede nella 175 la cilindrata ideale per

350. Il provvedimento, che naturalmente non tro­

il turismo: una cilindrata insomma che finisce per

verà consenzienti le industrie che costruiscono moto

rispondere alle esigenze di chi vuole avere a di­

per le cilindrate maggiori, sarebbe dettato dai trop­

sposizione un mezzo meccanico di sicuro rendimen­

pi pericoli per i piloti e per gli stessi spettatori in

to e che accoppi doti di velocità a un ridotto costo di esercizio.

gare dove sono di scena macchine che hanno nei motori velocità di oltre duecento chilometri orari.

Ma torniamo alla Milano-Taranto che passa all’ar­

Intanto prosegue la lotta per i titoli nazionali

chivio con la vittoria dello spoletino Venturi, una delle più sicure promesse del motorismo nazionale

mentre con poca fortuna sono state premiate le pre­

stazioni di corridori e macchine italiane al Tourist

già abbastanza noto negli ambienti sportivi per

Trophy. Sul velocissimo circuito di Piacenza, quat­

aver guidato la classifica del Giro Motociclistico di

tro giorni dopo la trionfale galoppata di Nello Pa­

Italia fino all’ultima tappa e per essere stato co­

gani nel nuovo circuito di Castelfusano a Roma, i

stretto al ritiro alle porte di Alessandria per un

successi di Milani, di Agostini e di Ferri non pote­

banale incidente meccanico quando già pregustava la gioia del trionfo. E vero che il successo di Venturi trova riscontro

vano essere più convincenti. Nelle 500 cc. le Gilera l’hanno fatta da padrone. Solo la Norton di Galante è riuscita ad inserirsi

anche nella disdetta che ha fermato il gilerista

nella pattuglia delle macchine di Arcore conqui­

Valdinocci alle porte della città Limare. Il campio­

stando il quinto posto. Alla partenza si era presen-

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lata anche una Guzzi monocilindrica (guidala da Lorenzetti) ma presto ha dovuto abbandonare il campo di fronte alla maggiore potenza delle «4 cilindri » Gilera. Tanto il campionato individuale quanto quello di marca non sfuggirà certamente alle macchine del comm. Gilera. La casa di Mondello Lario si prende però la rivincita nelle 250 dove appare sicura dominatrice del campo con Agostini ( altro sfortunato della Milano-Taranto), Montanari e Francisci. Anche in que­ sta categoria per trovare una marca che non sia quella del vincitore occorre scendere fino al quinto posto della classifica dove troviamo il coraggioso Noè con la nuova Pari! la. Scontato invece il trionfo della Mondial nella categoria 125 con Ferri e Pia­ cenza, davanti alla M.V. Augusta di Spadoni. Ma torniamo alla classe 500 che è quella che finisce per appagare il desiderio di brivido e di velocità che è alla base dello spettacolo motoclistico. In una corsa dove si allineano le « quattro cilin­ dri » poco resta da fare per le monocilindriche. Lo abbiamo visto a Roma, sul Circuito di Castelfusano, quando al termine del primo giro (poco piti di sei chilometri) le possenti macchine di Pagani e di Francisci passarono già con un netto vantaggio. Le M.V. del milanese e del romano « fecero mono­ logo » fino a raggiungere al termine della competi­ zione un vantaggio di quasi un minuto sulle mono­ cilindriche. E non poteva essere altrimenti. Quando si han­ no macchine che sviluppano quindici chilometri di velocità in più poco resta da fare agli avversari, al di là di una onorevole difesa. La differenza del mezzo meccanico in gara lascia poco all’abilità dei piloti. Si tratta al più di una lotta in famiglia per vedere quale dei piloti con le quattro cilindri è il piti spericolato. Cosi accadde a Roma con le due M.V. quattro cilindri di Pagani e Francisci (e fu un monologo tra i due la gara di Castelfusano); così si è verificato a Piacenza dove le quattro cilindri Gilera di Milani, Masetti, Libe­ rati e Valdinoci se la son vista solo tra loro (Ga­ lante sulla monocilindrica Norton è giunto a 30’ dall’ultimo gilerista con la quattro cilindri).

Prima di chiudere questa breve rassegna di mo­ tociclismo non possiamo passare sotto silenzio il ventiduesimo incidente mortale che purtroppo fa registrare il tragico carosello sull’isola di Man. Quest’anno è toccato al concorrente inglese Sandy Winsch che montava una Velocette: dopo aver urtato contro un parapetto, è uscito di strada. Lo sport abbruna ancora le sue bandiere per questo

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nuovo lutto. L’anno scorso i morti furono quattro e ciò provocò le vive proteste delle case per la pericolosita del circuito. Si fecero particolarmente sentire i portavoce delle industrie italiane e tede­ sche. Parecchie curve sono state rettificate in se­ guito a questa presa di posizione, ma la pericolosità del Circuito dell’isola di Man rimane immutata, tanto è vero che anche nell’edizione del ’54 ha vo­ luto il suo tributo di sangue. Ncll’inchinarci riverenti di fronte al conduttore Sandy Winsch non possiamo non tornare ad insi­ stere sulla pericolosità del Tornisi Trophy ben lieti di salutare quelle modifiche di percorso che si ren­ dono necessarie per garantire la vita dei piloti, au­ tentici combattenti della causa dello sport. X'ino Lombardi

f Ratinilo Interregionale dello Snli ga 11 Luglio 1054 Il 1° Raduno Motociclistico dello Spluga che il Moto Club Valle Spingi;a di Madesitno, il più alto d’i­ talia, con la I collaborazione dell’Azienda Autonoma di Turismo> e Soggiorno del luogo, ha deliberato di organizzare, è il segno più evidente ed efficace di una volontà encomiabile sotto ogni aspetto. Riafferma la maturità organizzativa di Madesimo, già rinomata nel campo degli sports e dell’escursionisino invernali, anche in quello non meno sano, utile ed istruttivo del turismo motociclistico e fa, sempre meglio, conoscere ed apprezzare le virtù e le bellezze di questa regione. Regione interessante per gli aspetti del suo paesaggio ammirevole dominato dàlie alle cime rocciose di gruppi alpini famosi, punteggiati da scintillanti ghiacciai e completato da alternative suggestive di vaste distese di pascoli e di ridenti vegetazioni, laghetti alpini famosi, punteggiati da scintillanti ghiacciai e corsi d’acqua di abbondante pescosità prelibata.

Le sue popolazioni ospitali in alcuni paesi hanno voluto conservare le tradizioni del loro pittoresco costume che sfoggiano nelle grandi ricorrenze del­ l’anno conferendo calore e poesia ambientali di in­ tenso valore folcloristico.. Cosi Madesimo sportiva, con questo Raduno Mo­ tociclistico intende sviluppare la sua attività per la propaganda di una regione cosi privilegiata dalla natura. I nostri motociclisti verranno accolti nel modo più lieto e simpatico così da dare vita ad un avvenimento fra i più cari nella loro memoria: feste, pienti, faci­ litazioni sensibili a tutti i partecipanti sono stati pre­ disposti.

Anche i Sodalizi usufruiranno dei ricchi e numerosi premi di rappresentanza messi in palio • tutto ci assicura che la giornata dell’11 luglio saprà ancora una volta celebrare degnamente ed in un quadro di vita e di colori smaglianti, le grandi e nobili funzioni dello spirito sportivo.


VARIAZIONI PUGILISTICHE

CON UN PUGNO SOLO MITRI S’E’ RIPRESO IL TITOLO EUROPEO Più pericoloso eli Turpin sarti ora

Humez, suo nuovo challenger - Con­ tro il campione mondiale ti Bobo » Otson - Il tentativo supremo. <11 liccio Lucarini

E’ andata meglio, molto meglio del previsto, meglio di q u a n to oserebbe mai preconizzare per se stesso il pugile più audace ed am­ bizioso: vincere un match con un sol pugno e vincere — in tal modo — proprio il match della « resurrezio­ ne », il match che decide di un campionato d’Europa ed apre la strada ad 11,1 campionato del mondo!

campione d* Europa <1 e i pesi medi. Tutto ciò in soli 65 secondi, meno di quanto ci voglia per raccontare il fatto!

Nel gergo pugilistico c’è una espressione che dice: « colpo a freddo », per si­ gnificare il colpo che arri­ va sul punto vulnerabile dell’atleta (particolarmente il mento) prima che questi si sia « riscaldato » nella lotta ed abbia in un certo senso preso confiden­ za con i colpi avversari. Se chi lo scaglia — questo col­ po a freddo — è un pic­ chiatore e chi lo riceve non possiede doti di recu­ pero più che rimarchevoli, il crollo può considerarsi u na conseguenza presso­ ché inevitabile; ma anche se l’una e l’altra caratteri­ stica non dovessero risilitare così abbinate, un coi­ po al mento dato appena un minuto dall’inizio del match, costituisce pur sempre una mezza catastrofe per chi lo riceve.

Così è andata a Mitri, la sera del 2 maggio sul ring dello Stadio Torino, dinan­ zi al mulatto britannico Randolph Turpin, il quale ha fatto appena in tempo a mettersi in guardia ed abbozzare le prime mosse che già si trovava al tap­ peto, le gambe tremolanti c lo sguardo spento, com­ pletamente groggy, k.o. in piedi allorché riuscì a sten­ to a riprendere la posizionè verticale, tanto che Farbitro spagnolo — il signor Juan Ccrvera Buro — non esitò un istante a rinviarlo al proprio angolo, prodamando Tiberio Mitri vinci­ A Turpin è capitato pro­ tore per k.o. tecnico alla prio questo. Un secco, preprima ripresa e — conse­ c i s o crochet sinistro al guentemente — nuovo mento e... buona notte!

Una notte appena incipien­ te e gravida di nuvole, che sul suo capo indolenzito hanno finito per addensar­ si come lugubri testimoni della sua disfatta, catego­ rica e bruciante come rara­ mente è capitato mai di re­ gistrare ad un pugile bla­ sonato in difesa del suo scotti- o, parziale conse­ guenza di una attività troppo intensa e non con­ trollata da quelle misure sanitarie che sono invece lodata prerogativa del pu­ gilato italiano. Di riflesso, tutta la luce per Mitri, naturalmente! Un Mitri dapprima attoni­ to e palesemente incredu­ lo — lui stesso — di fronte a tanto avvenimento che, da solo, lo ripagava appie­ no di ogni disavventura e di ogni sfortuna preceden­ ti; poi sorridente e lieto, ma senza .iattanza, quasi pudico al cospetto di qual­ che cosa più grande di lui e della sua vittoria, forse troppo rapida e troppo fa­ cile per inorgoglirlo oltre i giusti limiti di una conte­ nutezza saggia e cosciente. Non si può negare che nella impresa di Mitri un pizzico di fortuna ci sia entrato; ma non si può neppure negare che questa « signora » preferibilmente si affianca con i più meritcvoli c Tiberio Mitri mai come in questo momento meritava una simile conipagnia, lui che da tre anni a questa parte ha ripercorso la sua strada di cainpione a passi cauti ma tenaci, armato di formidabile vo­ lontà e di ammirevole fe­ de. Se quindi la fortuna ha sorriso a Tiberio Mitri nel­ la impresa più impegnati-

va di questa sua seconda carriera, si è trattato co­ munque di un atto che ha preso giusto indirizzo e per il quale nessuno si è sentito di dover alzare la voce se non per esprimere il più ampio consenso. D’altra parte, non sarà consentito al neo campio­ ne di dormire sugli allori; e l’equilibrio della situa­ zione verrà pertanto rista­ bilito al più presto, non ol­ tre i primi del mese di no­ vembre prossimo in cui egli dovrà difendere la re­ cente conquista dall’attac­ co del francese Charles Humez, testé riconosciuto suo sfidante ufficiale.

Il confronto Mitri - Hu­ mez ha un suo prologo an­ dato in scena giusto all’epoca della « debacle » di Mitri, esattamente il 22 ot­ tobre del 1951, allorché sul ring del Palais des Sports di Parigi i due si misura­ rono per la prima volta, a seguito di un malaccorto passo di Mitri che — pres­ soché senza manager e senza guida — discusse., trattò c concluse da solo quel match, in un momcnto assolutamente sconsi gliabile per più versi. Vinse Humez ai punti e Mitri scese le scalette del ring battuto sopratutto nel me­ vale, quel morale che richiese mesi e mesi di cure e di attenzioni pazienti ed accorte per risollevarsi, artefice qualcuno che nella euforia della vittoria re­ conte Mitri (e questo sia detto per inciso) avrebbe fatto bene a non dimenti­ care. Il campione di Francia si presenta, così, alla pro­ va per il titolo con le ere-

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denziali più autorevoli, non solo, ma con lo spirito certamente influenzato dal precedente risultato otte­ nuto; sbaglierà, però, se penserà di avere a che fa­ re ancora con un atleta « in panne » c suggestiona­ bile... Da quel lontano 22 ottobre molta acqua è pas­ sata sotto i ponti e non in­ vano: talché, fermi restan­ do il valore c le caratteri­ stiche di Humez — avver­ sario fra i più pericolosi che possano esistere attual­ mente sulla scena europea — la corona di Mitri non sarà certamente a facile portata dei suoi colpi e dei suoi attacchi, per stimabili che essi siano. Fin qui il « dovere » di Tiberio Mitri campione di Europa: c’è poi un’altra eventualità da considera­ re, quella cioè che egli sia chiamato a disputare il campionato del mondo col titolare Cari « Bobo » Olson, il longilineo pugile hawayano che alcuni mesi or sono ha dovuto impie­ gare 15 riprese per respin­ gere l’attacco mossogli dal­ lo stesso Randolph Turpin. Jack Solomons — l’au­ tore, insieme a Carlo Della Vida, della grandiosa riu­ nione del 2 maggio — nel lasciare la Capitale ha as­ sicurato che farà del tutto per fare anche qnest’altro « omaggio » agli sportivi italiani. Può darsi tuttavia che, a mente fredda ed... a conti fatti, egli ci ripensi su, come può darsi che realizzi l’intento; un fat­ to però è certo e cioè che — in Italia ò in America l’incontro Mltri-Olson per il campionato mondiale dei pesi medi ha almeno ottanta proba­ bilità su cento di venire realizzato. Avanzare previsioni sa­ rebbe, oltre che prematu­ ro, in ogni caso fuor di luo­ go; interessa invece sotto­ lineare che in questo scor­ cio di stagione la stella di Mitri appare sempre più splendente e disposta ad il­ luminargli un cammino certo non facile ma come pochi altri allettante e pro­ mettente.

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Se Tiberio Mitri ha con­ quistato il campionato eu­ ropeo dei pesi medi, Dui­ lio Loi ha difeso quello dei pesi leggeri dall’attacco mossogli dal connazionale Bruno Visintin, un giova­ ne armato di un record professionistico fatto di so­ li 18 incontri, ma che in fatto di pugilato ne sa al­ meno quanto un veterano del ring, lui che ha l’istin­ to della boxe e che nel campo dilettantistico pri­ meggiò con la conquista del campionato d’Europa ed un ottimo piazzamento alle Olimpiadi di Helsinki.

Duilio Loi lo ha battuto ai punti in virtù di una classe più scintillante e di un giuoco più vario ed ag­ gressivo; ma il fatto che Visintin gli sia stato di fronte per 15 riprese, con­ tendendogli il terreno pal­ mo per palmo e mettendo­ lo più d’una volta alla fru­ sta, dice che la categoria dei pesi leggeri ha — oltre ad un degno e meritevole campione — un non meno degno e meritevole luogotenente, con i quali possia­ mo attendere a pie’ fermo ogni possibile attacco al primato che potrebbe ve­ nirci dal di fuori. In veste di campione di Europa Mitri è andato poi a battersi, esattamente il primo giugno, a Londra con Gordon Hazell, un robusto pugile inglese la cui classe è però media e la tecnica non certo tale da far onore alle albioniche tradizioni della «noble arte ». Malgrado ciò, Mitri si è fatto battere, ammet­ tiamo pure da un verdetto severo, ma comunque com­ portandosi in modo da con­ sentire ai giudici di dover scegliere fra l’uno c l’altro combattente, cosa che non sarebbe dovuta neppure lontanamente verificarsi. Ad ogni buon conto la rivincita avrà luogo il 14 luglio a Roma e speriamo che il fattore « campo » valga da buon stimolante per i mezzi e le possibilità del neo campione che deve prendersi assolutamente la sua rivincita.

Pedo Lucarlnl

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C.S.I.

U.V.I.

CAMPIONATO

NAZIONALE

CICLISMO SU PISTA

ALLIEVI E DILETTANTI LEVA VELOCITA’ ESOBIJIENTI CALMINE (Bergamo) Art. 1. — Il Centro Sportivo Italiano indice i Campionati Nazionali Ciclistici su pista per lo anno 1954, demandandone l’organizzazione al Comitato Provinciale di Bergamo, a mezzo dell’Unione Sportiva Boltiere. Art. 2. — Le gare si svolgeranno nei giorni 28 e 29 giugno sulla pista di Dalmine (Berga­ mo) e comprenderanno le seguenti prove di Campionato: Velocità: Cat. Allievi - Cat. Dilettanti (Juniores e Seniores) Inseguimento individuale: Cat. Dilettanti (Juniores e Seniores). Chilometro da fermo: Cat. Dilettanti (Juniores e Seniores). Unitamente alle prove di Campionato si svol­ gerà un « Criterium » della velocità, riservato ai corridori della Categoria Esordienti. Art. 3. — Nello svolgimento delle gare si os­ serveranno le disposizioni dei titoli IV, V, VI, VII ed Vili della Parte Quinta del Regolamen­ to Tecnico dell’U.V.I. Art. 4. — Le prove sino agli ottavi di finale si disputeranno nelle ore antimeridiane del giorno 28; i quarti di finale e le prove sul chi­ lometro da fermo si disputeranno nelle ore po­ meridiane dello stesso giorno 28; le semifinali e finali di tutte le gare ancora in programma, nelle ore pomeridiane del giorno 29. Art. 5. — Le biciclette da adoperarsi dovran­ no essere munite di ruota fissa; non potranno avere né freni, né galletti, né chiusure ingom­ branti o dispositivi comunque pericolosi. Per i corridori delle Categorie Esordienti ed Allievi il rapporto massimo da impiegare non potrà superare lo sviluppo di m. 7.00. Nessuna limitazione sui rapporti da impiega­ re è prescritta per i corridori della Categoria Dilettanti. Tutti i concorrenti dovranno indossare il ca­ sco protettivo regolamentare.

Art. 6. — Ciascun corridore non potrà parte­ cipare a più di due gare. Art. 7. — Il Centro Sportivo Italiano declina ogni responsabilità per eventuali incidenti che potessero occorrere ai corridori ed a terzi, es­ sendo in vigore le assicurazioni C.S.I., C.O.N.I., U.V.I..


PROTAGONISTE DEL CAMPIONATO 1954-1955

Il CATANIA

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stella del sud 11 Club Calcio Catania ha una sto­ la serie A e popolare figura di spor­ ria sportiva tanto breve da potersi tivo. L’impresa non si presentava accennare con le dita delle due ma­ facile, anche a causa di una pesante ni. Sono precisamente otto anni che situazione finanziaria, aggravatasi è venuto alla luce, nel 1946, quando dopo la partenza di Michisanti. Ma la guerra era da poco finita e lo Rizzo e i suoi collaboratori non si sport faceva di nuovo il suo timido scoraggiarono. Tamponarono le pri­ ingresso nella vita nazionale. Otto me falle, con aiuti locali, ed inizia­ anni, nel corso dei quali il Catania rono una razionale campagna ac­ ha bruciato le tappe, sino a guada­ quisti, preoccupandosi di prendere gnarsi il diritto di disputare con la giocatori adatti per la serie B, se­ stagione prossima il campionato di guendo il consiglio dell’allenatore serie A, campionato che sullo slan­ Andreoli, un modesto trainer che cio di un entusiasmo indescrivibile, era stato chiamato al timone della potrà riservare delle liete sorprese squadra. agli sportivi catanesi in particolare, Così i rosso azzurri si presenta­ e siciliani in generale. rono al proscenio del torneo ca­ Ricorderete di certo il dramma fi­ detto. Una squadra senza ambizioni, nale della stagione scorsa. Dopo al­ a sentire i dirigenti e Andreoli, ma terne vicende, il Catania si venne a risultata invece fortissima secondo trovare a ridosso del Legnano, di­ il parere via via concorde degli staccato solo grazie ad un’illogica sportivi e dei tecnici. I propositi decisione che aveva data vinta al modesti dovevano lasciare il posto, dopo le prime giornate, ad una giu­ Padova, una irregolare partita. In seguito, fu resa infatti giusti­ stificata fiducia. zia alla compagine isolana, e venen­ Il Catania infatti aveva infilato dosi così a trovare Catania e Legna­ una serie di risultati sensazionali, no a pari punti, fu necessario uno addirittura sbalorditivi e si era in­ spareggio. In quei novanta minuti sediato in bellezza al primo posto. giocati a Firenze sotto un sole co­ Fu verso la metà del campionato cente, dopo un mese di attesa sner­ che la marcia dei ragazzi di Andreo­ vante, si compì il destino dell’undi­ li divenne trionfale. Sui campi del ci rosso-azzurro (ed a distanza di un nord, i rosso-azzurri imposero i di­ anno una cosa del genere è succes­ ritti di una inquadratura superiore sa al Cagliari). Dov'era la bella e di uno spirito combattivo che non squadra che tanto aveva saputo im­ veniva mai meno. E qui si deve ri­ porsi in campionato? Polverizzata, cordare che il massimo traguardo e incapace di reagire sotto i colpi pei- una squadra meridionale e spe­ di un ben registrato Legnano. cialmente insulare, è eccezional­ Dopo quel negativo spareggio, si mente arduo. Si devono infatti af­ verificò in seno al Catania un gene­ frontare difficoltà particolari, non rale rimpasto. Arturo Michisanti, il ultime le lunghissime trasferte con vivace presidente che per primo era conseguente calendario irrazionale. riuscito a portare la società sici­ Ma nel periodo cruciale del tor­ liana in alto nella scala dei valori neo cadetto, il Catania passò di nazionali, lasciò il posto al dottor campo in campo da dominatore, e Rizzo, il più giovane presidente del­ ad ogni ritorno sul terreno amico

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Nicola Fusco nato a Roma il 13 ago­ sto 1924, è il capitano del Catania. E’ stato tra i principali artefici della pro­ mozione nel massimo campionato della compagine 'siciliana.

del Cibali, trovò ad attenderlo la folla delle grandi occasioni, una fol­ la che viveva con la sua squadra un sogno meraviglioso. Già parecchie domeniche prima del termine del campionato, la po­ sizione in classifica del Catania fu quasi inattaccabile. Un risultato del quale tutti potevano a ragione es­ sere orgogliosi. Specie l’allenatore Piero Andreoli, modesto e fattivo, che non ebbe fortuna al timone del­ la Lucchese e che finalmente in Si­ cilia poteva prendersi la sua rivin­ cita. Andreoli in breve fece del Ca­ tania una squadra nel vero senso della parola, adattando i giocatori secondo le loro tendenze ed impo­ stando la squadra tatticamente, .co­ me richiedevano le necessità con­ tingenti. E gli atleti tutti lo aiu­ tarono. Specie la mediana, giudica­ ta una delle più forti terze linee italiane; al centro Santamaria, che ha 2S primavere e che è tornato a brillare come ai tempi in cui gio­ cava nel Napoli; mediano destro

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Bearzot di 27 anni, veneto puro san­ gue e laterale di grande classe; me­ diano sinistro Fusco, romano e « ca­ pitano » per volontà popolare. E dietro questa mediana di ferro, una difesa abbastanza forte, con in porta l’anziano Pattini che si è alternato con il ventunenne Seveso. Terzini: Araldo Biro di 26 anni pro­ veniente da Monza e Varo Brevetti un trentenne che è giunto al Ca­ tania dal Pisa, per non parlare del bravo Baccarini. Ed anche l’attacco è stato all’altezza della situazione, pur se a volte è rimasto a bocca asciutta, a far mordere le mani ai tifosi. Nel quintetto di punta rosso­ azzurro ha fatto spicco la classe di Klein (un romano de Roma), la vo­ lontà di Manenti, la velocità di Cat­ taneo, la insidiosità di Bassetti (un atleta che va sul serio forte), l’ir­ ruenza di Micheioni, la tenacia di Quoiani (ancora un romano). Questi atleti hanno portato il Ca­ tania in serie A, e se nelle ultime giornate alcune battute di arresto dei ragazzi fecero trattenere il re­ spiro, ciò nulla ha tolto al valore espresso dalla squadra rosso-azzur­ ra, che contando nelle sue file, co­ me abbiamo detto, ben tre romani e un ternano, è particolarmente cara agli sportivi capitolini. Uno sguardo alla classifica ci con­ vince anche meglio della legittimi­ tà del successo rosso-azzurro: 10 partite vinte in casa, 5 pareggiate e 2 perdute, 33 goals segnati e 13 su­ biti; 6 incontri vinti lontano dalle mura amiche; 6 pareggiati e 4 per­ duti, 21 reti segnate e 17 subite. Una affermazione che non lascia adito a dubbi di sorta, e che fa della squadra siciliana l’indiscussa vedet­ ta del torneo cadetto. Ora il Catania si appresta ad af­ frontare l’avventura della serie A. 11 presidente Rizzo ha lanciato un prestito, e le offerte piovono gene­ rose. Molti giocatori sono stati in­ terpellati per un eventuale trasfe­ rimento: Giaroli, Martegani, Albani, Puccinelli, Formentin, Bettini e Ballacci, per quanto a nostra cono­ scenza. Sas

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Il Centro Sportivo Italiano organizza nella Città Giardino di Milano Marittima Cervia, nel magnifico bosco di pini lambito dal mare, stazione balneare del litorale Adriatico tra Rimini e Ravenna un

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CAMPEGGIO ESTIVO

dal 15 Giugno al 5 Settembre per tutti i giovani e loro famiglie aderenti al Centro Sportivo Ita­ liano. ORGANIZZAZIONE Il campo sarà organizzato con un’attrezzatura sceltissima ed adeguata allo scopo. L’elemento base sarà formato da ogni singola tenda che conterrà 5 posti letto ove saranno disposte attrezzature adeguate. I letti di ogni tenda saranno muniti di materasso, cuscino, lenzuola e coperte. SERVIZI IGIENICI Sono formati da un gruppo di gabinetti posti in luogo adatto • del Campo, lavandini, docce, sufficiente al numero dei Cam­ peggiati. SERVIZIO DI RISTORANTE E’ composto di una cucina con annessa sala di lavaggio sto­ viglie e posate e da una dispensa magazzino. I pasti saranno serviti in un ristorante allestito appositamente. I LLUM I NAZIONE In tutto il campo ed in ogni tenda vi saranno punti elet­ trici luminosi. MANIFESTAZIONI RICREATIVE E SPORTIVE Il Comitato organizzatore procederà ad assicurare manifesta­ zioni sportive e ricreative. ASSISTENZA SANITARIA I campeggi avranno a disposizione un Medico. ASSISTENZA RELIGIOSA Sarà curata dal Cappellano della Parrocchia di Cervia. I partecipanti al Campeggio avranno a disposizione una conside­ revole zona di spiaggia per i bagni marini. Tale Campeggio avrà inizio il giorno 15 Giugno 1954 e si chiuderà il 5 di Settembre. La quota giornaliera di partecipazione sarà di L. 700 (settecento) viaggio escluso. Il solo pernottamento L. 200 purché più di cinque giorni. Le domande di partecipazione ed ogni informazione vanno inviate all’ispettore Regionale Emiliano. Dal 15 giugno in poi alla Direzione del Campeggio Centro Spor­ tivo Italiano 2» Traversa Milano Marittima Cervia (.Ravenna).


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(7/V ESEMPIO DA IMITARE

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i immi deili lw Si parla spesso di « allevamenti di giovani calciatori », del modo migliore per organizzare le sezioni minori così nei piccoli come nei grandi centri e di altri argomenti del genere. Il problema è indubbiamente scottante, perché è pro­ prio la nuova generazione calcistica quella che permette al foot-ball di un paese di non diventare a antico », di neri restare ancorato a tattiche tradizio­ nali, di seguire passo passo il progresso e l'evoluzione negli schemi del gioco. E’ possibile a tal proposito dire che nella nostra Penisola sono stati raggiun­ ti dei ragguardevoli risultati in questo campo? La domanda è pericolosa, perché se alcuni sono portati a considerare la si­ tuazione con eccessivo ottimismo, altri invece sono indotti a trarre delle dedu­ zioni permeate di un ingiustificato pes­ simismo. L'esempio dei ragazzi, della Lazio, del (piale parleremo più avanti, è al riguardo indicativo e illustrativo. Esso dimostra che, a prescindere da con­ siderazioni contingenti che pur non ran­ no sottovalutate, una squadra diviene tale nel vero senso della parola, solo quando classe individuale ed affiata­ mento collettivo, si fondono in maniera mirabile, sino a formare un blocco per­ fetto. I giovanissimi, allorché si affacciano timidamente sui campi di gioco, hanno delle tendenze naturali. Se il foot-ball è nel loro sangue, essi sono portati dal­ l’istinto a calciare la palla in una data maniera, a toccarla in un’altra. L’istin­ to è il primo grande ed ineguagliabile maestro, txi maestro insostituibile. Se un ragazzo gioca bene la prima partita della sua vita, quel ragazzo ha la stoffa del calciatore, ed in seguito l’allenatore non potrà che affinare le sue doti, por­ tarle su un piano di compiutezza tec­ nica. Anche a scuola i più bravi, ven­ gono subito alia ribalta, senza che il maestro o il professore abbiano agito particolarmente sul soggetto, che si stac­ ca dal resto della classe. /Voti si vuol qui sottovalutare l'opera deir istruttore, ma solo esporre delle considerazioni pratiche. Il trainer è uti­ lissimo in un allevamento di giovani calciatori, ma si converrà che gli sforzi

del trainer rimarrebbero lettera morta, qualora il ragazzo non mostrasse di ave.r appreso dall'istinto quelle qualità basi­ lari che permettono di emergere sui campi di gioco. In seguito questi ragazzi sapientemente curati, le curati anche atleticamente, non lo si dimentichi) vanno messi in­ sieme. vanno sistemati su quella grande scacchiera che è la squadra. Un ragazzo in erba isolato, pur se ha delle inimi­ tabili qualità, non verrà mai. fuori se non inserito in i„n complesso, un com­ plesso che dalle singole intelligenze tecniche, tragga la forza precipua per primeggiare. Ecco l’importanza che tra­ scende qualsiasi- altra cosa, sino a diven­ tare condizione basilare per un progres­ sivo inserimento nella vita calcistica na­ zionale. Ricorderete tutti la squadra ragazzi del Torino. Allorché gli atleti granata perirono tragicamente sul colle di Superga, gli- sportivi italiani volsero lo sguardo fiduciosi ai boys di Giuliano, che promettevano di seguire Tesempio di capitan Mazzola e. dei suoi compagni. Era in effetti una bella squadra, che mandò in visibilio e forse sarebbe ri­ masta tale col passar degli anni, a patto che i singoli non si fossero sperduti, come in effetti avvenne. Idea utopistica, ce ne rendiamo conto, e per questo dei boys granata non se nè sentito parlare, con poche eccezioni, peraltro noci ecla­ tanti. La squadra ragazzi del Torino traeva dunque la sua forza precipua dal com­ plesso. Non erano assi giù maturi acqui­ stati e inseriti pezzo per pezzo, ma si trattava di ragazzi inesperti, i quali una volta isolati si sono sperduti, perdendo il prestigio che derivava loro dall’esse­ re una squadra nel vero senso della parola. Abbiamo accennato ai ragazzi della Lazio ed entriamo subito in argomento. Certo molti tra i lettori di "Stadium" non conoscono la compagine modello, che ha vinto il campionato federale re­ gionale. e molti tornei internazionali ter­ minando imbattuta. Ed è proprio a que­ sti lettori che noi vogliamo raccontare la storia dei boys biancoazzurri. E' nata si può dire dal nulla la squa-

L’allenatore delle minori bianco-azzur­ re, Biti. in mezzo a due sue scoperte : il terzino Gasbarra a sinistra e l’ala sinistra Di Croce a destra. Ambedue sono stati allevati nel Centocelle di Roma.

tira ragazzi della Lazio. Alcuni presi sui campetti periferici della Capitale, altri venuti fuori dalle selezioni di pulcini, che si svolgono periodicamente alla Ron­ dinella. Né si può dire che i ragazzi abbiano avuto un indirizzo unitario dal punto di vista tattico. Da anni infatti si avvicendano al timone delle minori della Lazio, dirigenti ed allenatori a bizeffe, tanto che è difficile giudicare compiutamente Papera di ognuno di essi. Solo di Bili si può dire qualcosa di preciso. Domenico Siti non è stato un calcia­ tore famoso né è in possesso- di uno di quei nomi magici che aprono le porte anche ad allenatori, non portati per ten­ denza ad esercitare un tale mestiere. Ep­ pure Biti la sua strada l'ha fatta, sebbene sia rimasto oscurato da tutto un cumulo di circostanze, con 5e quali sempre si cer­ ca di vincere chi mostra di saperci fare. La stagione scorsa Riti aveva sotto di sé. molti dei ragazzi che nell'attuale cam­ pionato hanno formato la Lazio A : il suo lavoro p'ortato in profondità, sfron­ dato di inutili e pleonastici discorsi, non cercò mai di cambiare quelle che erano le doti istintive dei giovani. I concetti del modesto allenatore delle minori biancoazzurre, furono ascoltati con inte­ resse al corso allenatori di Firenze, che vide ai primi posti della graduatoria ap-

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I ragazzi della Lazio che hanno terminato imbattuti il loro campionato e che si sono imposti anche in tornei internazionali. In piedi: Severini, Cialabrini, Gasbarra, Zambelli, Fratoni, Bandini. Accosciati: Mazzoni, Ronzio, Pavone, Bravi e Di Croce.

punto Biti. Erano concetti basilari, che dovrebbero essere applicati da quanti so­ no preposti all’allevamento dei calciatori in erba. Ma il lavoro di Biti non avrebbe da­ to i frutti sperati, se i ragazzi non aves­ sero avuto così sviluppato un encomia­ bile spirito di collettivismo calcistico, da far rimanere a bocca aperta. All’inizio di stagione molti dei giovani non si co­ noscevano nemmeno: alcuni erano stali impostati da Biti, altri da Notti, altri in­ fine rappresentavano delle vere incogni­ te. Cosa mai ne sarebbe venuto fuori? Ne venne fuori una squadra. Nelle pri­ me partite i ragazzi si studiarono cer­ carono di comprendersi, di assecondarsi l’uno con l’altro. Dopo un po' si avvidero di potersi trovare sul campo ad occhi chiusi, di essere dotali di quel sesto senso che si chiama intuito. I miracolosi ra­ gazzi della Lazio iniziarono così il loro trionfale campionato, con parentesi in­ ternazionali da applausi a scena aperta (al torneo "Citi Casoni” i piccoli bian­ coazzurri entusiasmarono davvero *. E quale premio, l’allenatore Allasio li pro­ mosse in blocco nella squadra riserve contro la Sampdoria B, e fu anche Fi una vittoria, quasi a voler confermare l’aureo­ la di leggenda che circonda i boys di via Fratiina. • z Dei quali, amici lettori, vogliamo de­ scrivervi le principali caratteristiche. Il portiere Bandini (nato a Fabriano nel 1935) ha la classe e l’intuito che resero famoso Guido Musetti. Atleticamente a posto, tempista eccezionale nelle uscite, deve solo curare di più la presa. E’ un

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ragazzo che tra pochi anni potrebbe va­ lere fior di milioni.

Buoni colpitori i terzini. Gasbarra (del 1935) respinge con eleganza ed anticipa quasi sempre: allevato da Bili nel Cetitaccile, il difensore biancoazzurro passe­ rà con la stagione prossima alle dirette dipendenze di Allasio. Fratoni, sebbene di classe inferiore al suo collega di de­ stra, supplisce alle manchevolezze di sti­ le, con la tenacia e la volontà. Fratoni è nato nel 1936. Dissimili tra loro nel gioco i due la­ terali, che però sul campo se ["intendono alla perfezione. Severini è tutto finezze alla Fuin-t "accarezza ” la palla con ele­ ganza, ed i suoi passaggi sono tante sa­ pienti toccatine. A volte lento, ma forte come una quercia il mediano sinistro Zambelli (del 1935), dal tiro proibito (e contro la Sampdoria B segnò, da fuori area, un gol entusiasmante) : gli avver­ sari vanno ad urtare contro la ragguar­ devole mole del bravo "Zombo”. Il centromediano Cialabrini ci ha par­ ticolarmente impressionato. Ha un fisico poderoso, è un perfetto ambidestro, sa sventagliare palloni d’oro sul fronte di attacco, è un leone nella sua area di 'rigore: cosa volete di più da un ragazzo di 19 primavere e che lungi dal montarsi la testa, gioca sicuro di sè e senza ba­ dare troppo alla platea? Il quintetto di punta è composto di pesi piuma, che sanino però il- fatto loro. Specie le tnezzeali meritano un canno particolare. Bravi (del 1936) a metà cam­ po è instancabile, un vero motorino: è furbo come una volpe, ed ha un tiro

sornione ed insidioso. A volte troppe lezioso e plateale è Mastroianni (del 1935) il mezzo sinistro, beniamino dei tifosi per quelle sue finte alla Lorenzi. L'altro interno Parrelli non ha molta personalità, ma siccome la classe non gli manca, potrà in futuro migliorare. Il centravanti Ronzio (figliolo ilei pre­ sidente deli A.LA) ricorda nello stile Antoniotti. Dinoccolato, trotterella per il campo, passando la palla con intel­ ligenza, concludendo lui stesso l’azio­ ne. non di forza ma di astuzia. Un An­ toniotti in miniatura insomma, e noi che siamo grandi ammiratori di Lelio, pensiamo che Ronzio farà molta strada. Le ali integrano alla perfezione il resto della squadra. L'estrema destra Pavone (del 1935) è veloce e scattante: un continuo pericolo per i terzini av­ versari. Di Croce (del 1936) si accolla spesso ad un improbo lavoro di coper­ tura; è stoccatore implacabile nei tiri di punizione, ma siamo certi che a la­ terale renderebbe molto di più. Un ele­ mento da seguire attentamente questo Di Croce, anch'egli allevato da Biti nel Centocelle. Si sono poi avvicendati 'nella forma­ zione: Sperati (del 1935), Mazzoni (1935), Ronibotli Ronibotti (1937), Canlagallo (1936) e Biancolini, un centravanti dolatissimoi e di sole 16 primavere. Se abbiamo cosi lungamente parlato dei ragazzi della Lazio, è perché essi ci sembrano i più adatti a dimostrare quali enormi risultati si possono otte­ nere, allorché nel foot-ball la classe dei singoli è messa al servizio della collet­ tività, e quando le tendenze plateali lasciano il posto all'affiatamento, a questa magica parola, spesso sottova­ lutata, dagli allenatori e dai dirigenti. I boys biancoazzurri hanno raggiunto un rendimento standard cosi elevato, appunto perché si trovano e si com­ prendono alla perfezione, in altri ter­ miini perché in breve spazio di tempo hanno dato vita ad una squadra. Li abbiamo visti spesso giocare i gio­ vanissimi della società di via Frattina, e sempre ne siamo rimasti entusiasti, estasiati. Passaggi al volo, scambi tra ali e mezze ali, mediani che avanzano, attacco a sette, terzini che lanciano la palla in profaridità, soprattutto un gio­ co moderno, sanza merlettatura, all’un­ gherese insomma, se ci è permesso un sì alto accostamento. E' probabile che dell’attuale squadra ragazzi della Lazio, ben pochi atleti riescano ad emergere. Ma anche se di­ ventassero undici assi, non ci convin­ ceranno come oggi che fanno parte in­ tegrante di un complesso. Così succe­ derà allorché sugli scudi è l/i squadra e non il singolo. Nel calcio a dilferenza del jazz il solista fa più male che

Enzo Sasso


Il conte Giorgio Rinaldi presiede il Gruppo Paracadulisti Adler. Questo gruppo ha sede a Torino, ma si sposta in tutta Italia per organizzare in collaborazione con le

GIORGIO RINALDI:

sezioni della Federazione Paracadutismo Sportivo manife­ stazioni di propaganda aviolancistica.

Il cccitc Giorgio Rinaldi, giovanissimo oggi, ha esordito

quasi ragazzo nel paracadutismo. Il suo primo lancio av­

venne all'Ippodromo Mirafiori di Torino sotto lo sguardo sorridente /Iella sua bellissima, intrepida Madre. Adoperava

allora

un

fragile paracadute costruito

ria

un privato. lì paracadute non era "omologato" dalle Au­

torità... ma questo particolare Giorgio Rinaldi stesso venne

a saperlo dopo aver effettuato alcuni lanci più o meno for­ tunosi. Tuttavia seguitò ad arloperare quel litio ficio a che

il nobile Icaro

non gli fu possibile indossarne uno munito di tutti i crismi.

E’ rimasto memorabile il lancio nei- mare di Genova (eseguito ancora col paracadute "fatto in casa") quando Ri­

naldi se ne venne a nuoto trascieiandosi il paracadute zuppo per centinaia di metri, A pochi metri dalia riva fu rag­

giunto dalla lancia di salvataggio... A dirlo sembra poco, ma la seconda fase, quella del nuoto con quel po’ po' di zavorra, ha rappresentato

un’autentica

impresa

sportiva.

La tenacia ha portato questo giovane, in pochi anni, alla "apertura ritardata", vetta del paracadutinno. Giorgio

Rinaldi si allena con pazienza, senza mattane, e progredi­

sce giorno per giorno verso il dominio di sé e ti ei mezzi

tecnici. A /'enegono (Aeroporto di Forese) l'abbiamo visto ten­

tare per ia prima volta la radiotrasmissione durante la caduta <:iel vuoto. Questo esperimento ha un solo prece­

dente: il francese Clemshon lo tentò a Parigi molti anni

fa: lo sfortunato si accorse che il suo paracadute sera messo "in candela" e non si sarebbe aperto. Pronunziò e tra­ smise le sole parole: ”je vais me tuer”.

Il lunedì di Pasqua Giorgio Rinaldi si lanciò dunque a

Forese. appesantito alla vita dai congegni che i tecnici gli

avevano fatto indossare, con un cavetto cucito lungo la gamba, la gola stretta nel laringofono... ed il pensiero inevitabil­ mente rivolto al drammatico

incidente che

poco prima

aveva fatto rabbrividire tutti i presenti, quando

un al­

lievo rimase coi paracadute impigliato -nella coda del FairChild. (L’incidente. che poteva concludersi con un’ecatom­

be. si risolse senza vittime grazie alla fredda determina­

zione ed alla presenza di spirito dei

tre

protagonisti:

il Direttore di Lancio Carlo Maria Milani, il pilota Mario Luino e l’allievo Fargion). Per tutti gli spettatori però quel-

l'incidente fu una prova dei nervi... E Giorgio Rinaldi fu l'unico che ottenne, subito dopo, il permesso di lanciarsi.

L’esperimento di trasmissione riuscì imperfetto perché ur­ tando con la bocca aperta contro i "muri d’aria" (l’aria alla

velocità di caduta di 50-60 metri al secondo presenta una for­

tissima resistenza) aveva la parola impedita. Per poter pro­ nunciare le parole Giorgio dovette voltarsi con la schiena verso terra, con pericolosi sbandamenti e rinunciando alla

visibilità per lunghi secondi. Lancio dì Giorgio Ilìiiitlili con paracadute tid apertura ritardala

Non contento, eccolo ripetere e perfezionare l’esperimento a Bergamo, il 9 maggio.

19


A chiusura ili una giornata indimenticabile dovuta al­

350-100 richiesti ai Campionari Mondiali la commozione ci

l’iniziativa dell'eroico Mutilato ili Guerra G. II. Corlazzoli.

ha stretto la gola. Chiedeva scusa ili non rischiare ancora

giornata apertasi con la prima commemorazione dei Caduti

di più, a noi, a noi comodamente piantati coi piedi in

Paracadutisti, Giorgio Rinaldi si lanciò da 2.500 metri, sta­

terra ed il naso all’aria.

volta con una maschera per proteggere la bocca. La radio­

E più ci ha commossi qutundo. intervistato al microfono

trasmissione fu. efficace. Si poterono udire tutte le parole

pochi minuti più tardi, fu richiesto ili chi fosse a suo giu­

da lui dette, sull'aereo, poi quelle dette quando percepì,

dizio il migliore paracadutista italiano. — "Sauro Rinaldi"

dall accorrere delle ambulanze e delle auto-soccorso intorno

— risponde Giorgio Rinaldi senza esitare. — "Perché?” —

al punto d’atterraggio del lisista Giuseppe Rota (il quale lo

gli si chiede ancora. — "Per il suo primato di lancio da

aveva preceduto nel lancio)

alta quota e per il suo comportamento in caduta".

che doveva essere accaduta

qualche disgrazia. (Invece si assistè più tardi al miracolo

Sapendo, come noi sappiamo, che l'omonimia fra i due

di vedere illeso il lisista precipitato alla velocità di 15 me­

campioni, e perfino una certa somiglianza fisica è incentivo

tri al secondo).

a confusioni a volte allegre e a volte no; sapendo, come noi

Si udirono infine le parole di Giorgio Rinaldi pronto per

sappiamo, che persone non degne di circolare nell’ambien­

il tuffo ìlei vuoto, il pauroso sibilo dettarla, le impres­

te sportivo cercano di istigare all’acredine ed all’equivoco

sioni di caduta, e poi:... — "ho gli occhiali completamente

giocando su quelle confusioni, abbiamo sentito che la leale

appannati,... non vedo più... Scusate, devo aprile il para­

dichiarazione di Giorgio Rinaldi dipinge in lui il vero, one­

cadute... Vengo giù dolcemente. Ora provo l’apertura del

sto, chiaro sportivo. Se Sauro Rinaldi è a tult’oggi il più

secondo paracadute.

bravo paracadutista italiano, per questo episodio Giorgio

Quando abbiamo inteso Giorgio Rinaldi chiederci scusa

Rinaldi è per noi il più simpatico.

« «

perché apriva il paracadute sui 450-500 metri (anziché sui

ML €.T.G per

giovani fotografi

Il Centro Turistico Gio­ vanile, tra le sue moltepli­ ci attività rivolte a indiriz­ zare tutti i giovani al sano ed istruttivo svago del tu­ rismo, ha istituito la « se­ zione giovani fotoamatori» con l’intento di porre a di­ sposizione dei soci, degli amici e di tutti i giovani italiani la possibilità di di­ venire oltre che turisti in­ telligenti e coscienti, anche abili fotografi. Logicamente al Centro Turistico Giovanile non poteva sfuggire un settore così importante dell’attivi­ tà turistica e ricreativa in genere, e sollecito come sempre nell’impostare le proprie iniziative, ha vara­ to la « sezione giovani fo­ toamatori », la quale si accompagna al concorso foto-

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grafico permanente, che si­ curamente vedrà una no­ tevolissima partecipazione di giovani, come nelle edi­ zioni precedenti. Pertanto chiunque già possegga un apparecchio fotografico o abbia inten­ zione di procurarsene uno, d’ora in avanti, nell’appo­ sita rubrica di « Turismo Giovanile », troverà mate­ ria pei- arricchire le pro­ prie cognizioni di fotogra­ fie e, inoltre, avrà modo di colmare le proprie lacune indirizzando alla redazione della Rivista domande su argomenti di carattere fo­ tografico. E’ facile comprendere come la fotografia sia com­ pletamente pressoché indi­ spensabile all’attività turistica. In compagnia del

proprio apparecchio foto­ grafico il giovane turista si sente meglio padrone dei luoghi che attraversa, delle visioni di bellezza che lo colpiscono. Uno sguardo al mirino, uno scatto dell’obbiettivo ed ec­ co fissato per sempre sulla pellicola il momento vis­ suto, la località visitata o il compagno di viaggio e di escursione. Il desiderio istintivo di conoscere, di ammirare, di scoprire cose nuove sarà meglio soddisfatto se la co­ noscenza, la ammirazione e la scoperta saranno ac­ compagnate dalla fedeltà immutabile della registra­ zione fotografica. E non è detto che ciascuno debba fermarsi alla semplice do­ cumentazione di ciò che ve-

de. Poco a poco, l’occhio fatto sempre più esperto e la mente più ricettiva, il giovane fotografo affinerà inconsapevolmente il pro­ prio gusto fino a trarre dalla rappresentazione fo­ tografica delle cose viste, non solo il documento o il ricordo, ma addirittura l’immagine artistica adatta a procurargli l’intima gio­ ia che l’artista prova al co­ spetto della propria opera.

Oggi la fotografia, oltre che mezzo meccanico di ri­ produzione, è universal­ mente riconosciuta quale il fotografo, attraverso la padronanza dei mezzi tec­ nici, abbia saputo trasfon­ dere nella propria opera la commozione dell’a t ti m o che lo ha colpito.

Quest’anno perciò, il C.T.G. desidera che tutti i giovani italiani siano pre­ senti e molto numerosi, al concorso fotografico per­ manente, e li invita anche ad iscriversi alla sua « Se­ zione Fotoamatori ».

Ben.


del iX imhi .Anche quest'anno Genova ha dato l’ese'.npio iniziando l'attività natatoria 1951 con la disputa in quattro giornate della li Coppa Primavera. La vittoria finale, com’era nelle generali previsioni, è an­ data alla « Genoa Nuoto » clic pur non avendo impiegato gli elementi di primo piano, ha imposto il valore dei suoi rincalzi. I risultati devono ritenersi senz’altro soddisfacenti c bi­ sogna tener conto della loro costanza in tutte e 4 le prove e del fatto che alle manifestazioni del 9, 16, 23 e 30 maggio hanno partecipato in media 50 atleti. Segnaliamo i migliori risultati divisi per categoria c per specialità indicando tra parentesi i tempi approssima­ tivi sui 50 metri per le gare che si sono disputate sui ni. 66,66:

Categoria Ragazzi - dorso : Zenone, l’8”6 (48”) - rana : Grandi. l'9”5 (49”) - s. 1.: Martino: 49”6 (35”). Categoria Allievi - dorso: Biagini, 54”3 (39”) -■ rana: FaAscoli: 55”8 (40”) • farf. : Percoco, 55”9 (40”) - s. 1.: I store, 42”4 (31”). Categoria Juniores (m. 100) - dorso: Tirotta, 1’25’3 • rana: Graia. l’26”5 - farfalla: Villa, 1’30’5 - s. L: Parodi, l’8"9 - s. 1. (ni. 200): Parodi. 2’46”2. Genova e Roma hanno inoltre organizzato i Campionati Studenteschi; le due manifestazioni hanno avuto caratte­ ristiche molto simili e ciò ci pone in grado di unificarle in una rapida disamina. Partecipazione di 60-70 elementi, un certo assenteismo delle autorità scolastiche sicuramente determinato dal pe­ riodo troppo prossimo alla conclusione degli studi con... relativi esami. Risultati tecnici di buon rilievo e animazione tipica dell’ambiente studentesco; nel complesso successo sufficien­ te a consigliare al C.S.l.... di insistere. Il giorno che tali manifestazioni avranno un seguito di carattere ufficiale, siamo sicuri che anche gli Insegnanti di E. F. impegneranno le loro capacità per un maggior suc­ cesso dell’iniziativa ed allora i risultati saranno senz’altro più vasti e notevoli. A Roma doveva aver luogo il 5 giugno la Manifesta­ zione Natatoria di Primavera... ma il perdurare del mal­ tempo ha consigliato il rinvio della manifestazione al 19 giugno nella piscina scoperta dello Stadio Torino. Risul­ tati di un certo rilievo, partecipazione abbastanza nume­ rosa (40 atleti), ma soprattutto la lieta sorpresa della pre­ senza in gara dei giovanissimi della « Città dei Ragazzi » di S. Marinella e dei nuotatori di Anzio c di Castel Gandolfo. Segnaliamo nomi e tempi dei singoli vincitori:

Categoria Ragazzi (ni. 50) • dorso: Ferzi, 52”9 - rana : Collalti, 48”6 - s. 1.: De Zuceo, 33”5. Categoria Allievi (m. 50) - dorso: Ceccarclli, 45”6 • rana: Sannino, 45”7 - farfalla: Ciacci Paolo. 37”8 • s. 1.: Cerri, 32”9. Categoria Juniores (in. 100) - dorso: Ciacci Ruggero, l’29”4 • rana: Cappellini, 1’30” - farfalla: Tatuili, 1’39”! ■ s. 1.: Cultrera, l’9”9 - s. 1. (m. 200): Fontana, 2’53”9. Sotto una pioggia non certo primaverile... il Segretario Generale del C.S I. prof. Borghi e il Direttore Tecnico Na­ zionale comm. Dattilo hanno premiato i vincitori e hanno consegnato alla Società Romana di Nuoto la Coppa Pri­ mavera. II primo passo è fatto; Genova e Roma, sicuramente favorite da particolari situazioni ambientali, non si sono fatte pregare per aprire la serie delle nostre manifestazioni; ora è il turno delle altre province e più precisamente di

quelle località che per essere in condizioni di fare attività natatoria rappresentano la forza potenziale del C.S.l. nel settore. Ad onor del vero non molti hanno risposto all invito ______ ’ ‘ _ i su « Sta­ di farsi vivi di cui ai precedenti articoli apparsi dium » n. 3 e 4, ma tant ’è... lo sappiamo che il risveglio t è un po’ lento e che questa benedetta stagione ancora in­ decisa in un certo senso giustifica qualche indugio. Cionono­ stante ci pervengono consolanti segnalazioni di un risveglio piemontese (Nova-a, Torino, Alessandria e Vercelli) e veneto (Padova, Venezia, Verona e Trieste) dell’operosità sarda che a Cagliari affiancherà Sassari e Alghero, mentre il meridione tace... ma da qualche tempo a questa parte il Sud ci ha abituato a tali sorprese in altri settori di attività che non si può non attendersi un inizio subitaneo e deciso; altre zone hanno manifestato per tempo le loro serie intenzioni che abbiamo motivo di ritenere non ri­ marranno solo tali. Se alle succitate località, che per la prima volta si accingono a svolgere attività natatoria, ag­ giungiamo... la vecchia guardia, otterremo un quadro de­ cisamente roseo. La statistica, come al solito, ci conforta con i suoi dati: Atleti 1.041 UU.SS. Nuoto 290 al 30 settembre 1953 Atleti 1.514 UU.SS. Nuoto 380 al 15 giugno 1954 Che un notevole risveglio ci sia e che proprio con l’arrivo della stagione propizia i dati abbiano a subire un ulteriore aumento è fuori dubbio, come è fuori dubbio che tale aumento numerico e statistico avrà il suo logico sfogo in una maggiore attività agonistica e in una parteci­ pazione ai Campionati Nazionali che non dovrebbe disco­ starsi molto dalle ottimistiche previsioni invernali. Proprio ad evitare che la stasi invernale si trasformasse in troppo lungo letargo dal lento risveglio la C.T. Nazio­ nale Nuoto ha, molto per tempo, preso contatto con la periferia, ha emanato circolari, regolamenti e disposizioni, ha sfruttato l’ospitalità di « Stadium » per comunicati e arti­ coli di scarso pregio giornalistico ma di sostanzioso con­ tenuto organizzativo e tecnico; nessuno può accusarci di aver subito l’influenza di certi.. letarghi. Ora, cari amici, è arrivata l’ora dell’azione, « l’ora del nuoto » ; non sarà più necessario scrivere molto e io spero che le fatiche giornalistiche della C.T.N. Nuoto si limitino d'ora in poi a riordinare i risultati delle vostre manifesta­ zioni per darli alle stampe in forma decorosa e piacente. Leggete con cura il Regolamento dei Campionati Nazio­ nali; se avete (malgrado quanto già scritto in merito) dei dubbi, segnalateli per tempo, sarà nostra cura chiarirceli tempestivamente; fatto questo, armonizzate tutta la vostra attività alle esigenze tecniche dei Campionati Nazionali che saranno il banco di prova della nostra efficcnza agonistica e delle capacità organizzative del Centro Sportivo Italiano. I Campionati Nazionali avranno la durata di due gior­ nate di gare, di conseguenza le cose saranno fatte con la massima calma e nel migliore dei modi; per quanto si rife­ risce alla sede vi segnalo la richiesta della C.T.N. Nuoto perché essi in occasione del Decennale del C.S.l. abbiano svolgimento a Roma alla fine di agosto. Spero vivamente che la Presidenza possa accettare tale richiesta che ritengo gradita a tutti e nell’attesa di potervi comunicare quanto prima data e sede definitiva, vi invito ad iniziare 1 attività senza ulteriore ritardo e con lo spirito che rende la nostra fatica lieve e il nostro animo soddi­ sfatto per il ^lavoro svolto nel settore che il Centro Sportivo Italiano ci ha affidato perché anche noi contribuiamo al suo grande fine: «l’educazione fìsica e morale » della nostra bella e sana gioventù.

Italo De Zuceo

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■ L’annuale rassegna cestistica del C.S.I.

UN CAMPIONATO ENTUSIASMANTI x> a

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Hj

/I Reggio Emilia le giovani for­ mazioni della pallacanestro del Centro Sportivo Italiano hanno dimostrato nei tre serrati tornei li n a spiccata e sorprendente maturità tecnica.

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Le vincitrici delle tre categorie:

a) - Xive Candidine - Roma

b) - Sfondrati - Cremona Roma-Crentona cat. A (49-16): Cavalli (n. 7) e Cinquini (n. 3) vanno al rimbalzo su Conti (n. 9) che, però, già ha avuto la meglio allontanando il pallone.

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c) - Vict. Renelli - Pesaro


Non a caso né per retorica ab­ biamo scelto un titolo simile; il Campionato di Pallacanestro del CSI del 1951 è stato senza dubbio il migliore di ciucili finora dispu­ tati. E intendiamo migliore soprat­ tutto sotto l’aspetto e la resa tecni­ ca non tralasciando, pei- questo, il lato organizzativo che è risultato impeccabile. Né può apparire neo o debolez­ za organica il livello tecnico denun­ ciato nella Categoria C, dominata completamente dalla Victoria Benelli di Pesaro, perché se le squadre avessero potuto fruire di una pale­ stra, come è avvenuto per le Cate­ gorie A e B, siamo convinti che il gioco ne avrebbe senza dubbio gua­ dagnato e le squadre non avrebbero avuto le gambe stroncate fin dalla seconda partita. Siamo convinti che tanto la S. Pellico di Cremona che la Cadmea di Roma avrebbero op­ posto ben diversa resistenza ai so­ II prof. Filippucci offre al prof. Scuri, presidiente della FIP, una targa ricordo stanziosi assalti dei ragazzi di Fava, a nome del Centro Sportivo Italiano; nir. Jones ammira ... regalando agli spettatori parziali e imparziali lo stesso piacevole senso di ansia e di incertezza che, bene o male, hanno dato le altre Categorie. catori: in 18 gare nemmeno un’ammonizione, non un Quindi, visto sotto l’aspetto panoramico, questo Campionato è stato fedele alle premesse della vigi­ . richiamo, non una protesta; gli arbitri stessi hanno avuto il compito agevolato in maniera determinante lia e né noi stessi ci siamo dimostrati cattivi profeti nell’espletare il loro mandato che, in verità, è stato nel prevedere che vi sarebbe stata una maggiore in­ assolto in modo veramente eccellente. certezza e una maggiore difficoltà di pronostici, uni­ tamente ad un più elevato tenore di gioco. Non per Questo agire ci ha riconciliato, una volta tanto, nulla le 12 squadre finaliste hanno rappresentato la con lo sport, con quello almeno che su tanti, su selezione di circa 400 squadre che, dalla fase provin­ troppi campi, ancora abusivamente si pretende di far ciale, hanno dato vita e sostanza al Campionato passare per tale. Osservatori neutrali, e gli stessi ar­ stesso. bitri, si sono dimostrati entusiasti sinceri della nostra manifestazione, della correttezza e della disciplina In attesa di passare ad un esame dettagliato delle che ha alimentato dirigenti e giocatori. tre Categorie, ci preme mettere in rilievo una con­ Né, in proposito, possiamo passare sotto silenzio statazione che, dal campo tecnico, richiama l’atten­ zione degli interessati su quello organizzativo. La due episodi, altamente significativi, che dimostrano considerazione è la seguente: mentre alcune squadre come il senso di commozione che ci ha preso dinanzi hanno trovato nella disputa progressiva delle partite ad essi fosse pienamente giustificato. un aumento di rendimento, di fiato, di scatto, di gioco, Con vero senso di gratitudine una squadra di Ca­ di velocità, di chiarezza di idee, altre sono crollate tegoria B ha invitato un arbitro, dopo le gare, a un paurosamente nel giro di 24 ore. Escludiamo da que­ brindisi di ringraziamento per quello che il giudice ste ultime quelle compagini che hanno dovuto af­ di gara aveva saputo insegnare, col suo perfetto com­ frontare, per sorte, due partite consecutive molto portamento, ai giovani atleti. TI festeggiato ci rac­ dure e impegnative e notiamo invece che, chi è crol­ contava, con le lacrime agli occhi, che non aveva lato, appartiene a quelle società che, fin dalla fase potuto fare a meno di commuoversi e di lasciarsi provinciale, hanno avuto la strada spianata alla fase andare dinanzi alla purezza di sentimenti e alla sem­ successiva, in maniera facile e arrendevole; cioè che plicità con la quale « quei quattro mocciosi » gli ave­ nel giro di alcuni mesi hanno disputato un limita­ vano offerto il distintivo della propria società e il tissimo numero di gare contro le numerosissime di meglio della propria ammirazione sincera e disinte­ uno Sfondrati, di una Nive, di una Fortitudo. ressata. E sì che la squadra in questione aveva preso Ne scaturisce l’innegabile conclusione che è inte­ una sonora batosta nella partita diretta da quell’ar­ resse dei Comitati di irrobustire quantitativamente bitro. E sì che quest’ultimo ha un’esperienza di cam­ il proprio campionato perché è sempre valido il vec­ pi e di uomini nota anche in campo... internazionale. chio adagio che attraverso la quantità si ottiene la 11 secondo episodio è stato notato da pochissimi qualità. Chi esce vincitore da una « provinciale » di ma non per questo ha minor valore, anzi! tre o quattro partecipanti, almeno per quanto ri­ In un contropiede un giocatore dello Sfondrati A, guarda allenamento, fiato ecc., non potrà resistere al tentando di passare, « ha sfondato ». E’ questo un ritmo che potrà imporle un’avversaria che, vicever­ fallo — come è noto — di non facile e, comunque, sa, ha dovuto lottare con le unghie e con i denti con­ immediata valutazione... tro un numero di squadre nettamente superiore. Ebbene, prima ancora che l’arbitro fischiasse (sia Altra considerazione veramente confortante è sta­ pure per una frazione di secondo) abbiamo visto il... ta quella offertaci dal comportamento di tutti i giocolpevole alzare immediatamente il braccio, arrestar-

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ò. E. il Eescovo premiti Esteri vincitore della gara dei tiri liberi.

si, lasciare il pallone e mostrare il proprio numero. Per tacere, infine della sel enita e della correttezza con cui le sconfitte, anche di stretta misura, sono state accolte; per non parlare della sincerità e del senso di lealtà con la quale gli allenatori battuti hanno, con un cordiale abbraccio, complimentato l’av­ versario vincitore. ' •> Ci sia consentito di dire, con molto orgoglio, che sono proprio queste le « vere » glorie e le più belle vittorie del Centro Sportivo Italiano. L’organizzazione del Comitato Provinciale di Reg­ gio Emilia è stata — come già abbiamo detto — ve­ ramente impeccabile. Bui-ani, Cappardelli e compa­ gni hanno lavorato con la consueta passione, con la solita dedizione ed attaccamento tanto che squadre e dirigenti non hanno lamentato la più piccola lacuna. Un grazie di cuore a nome di tutti. FINALMENTE ! La perplessità della vigilia che circondava il desi­ derio di esprimere un pronostico — sia pure azzar­ dato — sui risultati del Campionato aveva ragione di essere, specie per la Categoria A, perché i fatti ci hanno dato ragione. La vittoria finale è andata, finalmente, alla Nive Candidici- di Roma e diciamo finalmente in quanto gli stessi avversari non ignoravano come da vari anni questa squadra, giunta alle finali, non fosse riu­ scita ad andare mai più in là di un terzo posto. Un po’ per emozione, un po’ per sfortuna, un po’ per fa­ talità ma anche — è doveroso riconoscerlo — per su­ periorità avversaria, questa squadra non è mai riu­ scita a dare l’esatta misura del proprio valore, bat­ tendo e cozzando sempre contro qualcosa che, all’ul­ timo momento, le faceva sfuggire di mano il con­ trollo della situazione. In questa Categoria, infatti, si è avuta la maggiore palpitazione e si è vissuto il momento più dramma­ tico e più emozionante di tutte le gare. Lo Sfondrati si imponeva al Benelli per 10 punti ma questo distacco non è fedele alla realtà, essendo risultato il Pesaro molto più vicino all’avversaria dei 10 punti che l’hanno diviso a fine partita.

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Nel pomeriggio si aveva rincontro Sfondrati-Nive. Per quello che si era visto fino a quel momento, non si era lontani dal vero affermando che quell’in­ contro costituiva la vera finale del Campionato. E' stati! una gara ancora più avvincente della precedente perché mentre la Nive manovrava con molta semplicità, scarnificando il gioco fino all’osso, e affidando alla precisione sbalorditiva di Martinez, Nobili ed Esteri la fase realizzativa, il Cremona te­ neva magnificamente testa alla squadra romana con i suoi classici e velocissimi contropiedi in cui un Rio­ ni... esplosivo faceva la parte del leone. E quando il contropiede non era possibile ecco i tiri piazzati, non meno micidiali, che tenevano in sospeso i « suppor­ terà » delle due squadre. Ma la vera forza della squa­ dra di Terzigni doveva dimostrarsi la difesa: sui ben 22 punti realizzati dal solo Fioni, almeno 14 venivano fatti da lontano. Conti, Rocchi e Nardulli, infatti, riu­ scivano, almeno nel 90 per cento, a contendere vitto­ riosamente i rimbalzi agli attaccanti bianco-celesti. La partita terminava sul filo del rasoio di soli tre punti e mentre Terzigni, piangendo di gioia, una gioia che esplodeva dopo 5 anni, abbracciava i suoi ra­ gazzi, dall’altra parte c’era più d’uno che si abban­ donava allo scoramento di un pianto senza fine. Ma le speranze dello Sfondrati non erano finite. Conti alla mano, se il Pesaro fosse riuscito a battere la Nive, per un punteggio inferiore a 18 punti, Cre­ mona avrebbe portato via, per differenza cesti, il ti­ tolo. Invece, i 18 punti avrebbero dato la vittoria definitiva al Pesaro. Malgrado l’handicap, la Victoria Benelli decide­ va di buttarsi nella lotta a corpo morto fin dal primo minuto ma, in pratica, si assisteva allo spettacolo di due squadre che, temendosi a vicenda, lasciavano passare minuti su minuti a studiarsi, attente a non far passi falsi, tanto che al 7’ di gioco si trovavano sul rugbistico punteggio di 3 a 3... Poi Esteri riusci­ va a rompere gli indugi con 3 o 4 indovinati con­ tropiedi e da qui aveva inizio la marcia trionfale dei gialli romani che potevano finanche infierire sulla rivale portando a ben 27 i punti di vantaggio finali. D’altra parte il fattore morale ha pesato in maniera decisiva sui ragazzi di Fava perché obiettività vuole


La Ni ve Candidior di Borirà vincitrice della Cai. A.: da sin. in piedi: Nardtrlli, Bocchi. l’allenatore Terzigli!. Conti. Martine: ; in ginocchio: D'Ottavi. Da­ nese, Esteri e Nobili.

3 Lo Sfondrati di Cremona vincitore del­ la Cat. B.: da siri, in piedi: Papetti, Ronchi, l’allenatore Papetti, Chilosi. Prassi, Martinelli, Soldi; in ginocchio : De Vincenzi, Saldi, Frisar. Poli e Rossi.

La Victoria Bertelli di Pesaro vincitrice della Cai. C; da sin. in piedi: Perfetti, Zidda, Bavcheschi, Scalassi, Valentini. l'allenatore Fava; in ginocchio: Panicali, Berltidcioli A., Marchiarmi, Ber­ lini e Stefanini.

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Ascoltando la S. /l/e.s.w. prima /Ielle vivaci, ma cavalleresche. partite di campionato.

che, sul campo, un così grave divario di forze non esista fra le due belle squadre. In conclusione, la compagine romana ha meritato indiscutibilmente il successo perché si è dimostrata pratica, forte in tutti settori, ma specie in difesa, e, quello che conta di più, molto in fiato mentre Sfon­ drati e Benelli, avendo dato tutto per superarsi a vicenda, cedevano proprio nella tenuta. Il CSI Palmi ha dovuto pagare lo scotto del no­ viziato e ha dovuto fare una dura esperienza nello scontro con i... tre grandi; ma ha avuto il non lieve merito di battersi sempre fino alla fine con tutte le uè forze.

E' andata in crescendo e, nel fallire puerilmente, banalmente, decine e decine di cesti, ha dimostrato di aver sofferto, in ogni incontro, soltanto della sug­ gestione e di una forma acuta di timore reverenziale per le avversarie, perché solo dopo una valanga di cesti al passivo ritrovava per incanto, fiato, velocità, spirito garibaldino e, innanzi tutto, tiro in canestro. Basta guardare, d’altronde, i risultati, soprattutto i secondi tempi, per convincersi della cosa. Se i progressi continuano con questo ritmo i com­ pagni di Olmi potranno levarsi diverse soddisfazioni nel futuro. Gruppo a parte costituiscono Olimpia e Fortitudo. La prima ha giocato su un tono nettamente infe­ riore alle sue potenziali possibilità, benché fornita di discreti elementi, e non è riuscita a dare coesione, amalgama e timbro al proprio gioco, lasciando, vice­ versa tutto all’iniziativa individuale che non si è dimostrata efficace. La seconda, subito il colpo a fred­ do (stile Mitri-Turpin) con una sonora batosta dallo Sfondrati nella prima giornata, ha ritrovato animo e ritmo nelle successive, aumentando il livello e il volume di gioco, dimostrando come il secondo posto non sia stato usurpato.

I PULCINI Capita spesso che, in un resoconto sportivo, si debba parlare prima degli sconfitti e poi dei vinci­ tori. E’ quello che siamo costretti a fare ora dovendo fare la cronistoria del Campionato di Categoria B. E, per essere ancora più coerenti, cominceremo dalla Croce Azzurra di Cosenza. Anche lo scorso anno la squadra cosentina riu­ scì a raggiungere le finali e, in verità, non potè fare nemmeno sfoggio di buona volontà tanto si dimostrò inferiore e impreparata di fronte alle altre finaliste. Quale differenza quest’anno...

E' accaduto durante la gara Cremona-Ferrara di cat. lì: noti si può dire che non siano elementi attaccali al proprio dovere ...

Quando si vince, generalmente non ci sono che lodi e meriti; anche per lo Sfondrati è stato così; è stata la squadra più pronta a mettersi in moto fin dal primo incontro, è stata quella più ferrata contro Temozione, ma indiscutibilmente, è stata la squadra più quadrata, più preparata, più forte. Pur non aven­ do la levatura notevole e, ormai, famosa dello Sfon­ drati B di due anni or sono, è molto ben articolata, fa un gioco veloce e sbrigativo e annovera ottimi ele­ menti dal tiro centrato. E pensare che l’unica partita con cui ha corso il rischio di vedersi battuta è stata quella contro il Cosenza...

: Cordiali rallegramenti del Presidente della FTP a Terzigni, allenatore della /Vive Candidior di Roma, affermatasi nella categoria A.

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LA CATEGORIA C Passeggiata turistica, quella fatta dal Victoria Be­ nelli di Pesaro nella Categoria C contro la S. Pellico di Cremona, la Cadmea di Roma e la Villa Filippina di Palermo. La superiorità degli allievi di Fava è stata evi­ dente, incontrastatabile e quasi incontrastata, dato che nessuna delle altre finaliste è riuscita ad impe-


gnarla a fondo ove si eccettui, ma solo per il primo tempo, la squadra cremonese che, alla fine, però, ha dovuto chinarsi alla superiorità dei neri pesaresi. In fase di premessa abbiamo già detto come il campo scoperto (al sole...) abbia contribuirò non poco ad abbassare il livello tecnico; ora aggiungiamo che. proprio in questo settore, c’è stato un notevole e sen­ sibile divario di forze perché mentre il Victoria Be­ nelli ha potuto lavorarsi coscienziosamente le avver­ sarie, una Villa Filippina si è mostrata troppo in­ consistente e debole anche di fronte alle altre due squadre. La conclusione è questa: la vincente ha trat­ tenuto le redini dei propri giocatori perché non suf­ ficientemente impegnati, mentre fra S. Pellico e Cadmea, a parte qualunque risultato, le posizioni po­ tevano anche essere invertite, considerato che la squadra romana non ha reso nemmeno per la decima parte del suo effettivo valore. Da una disamina più accurata, troviamo che la squadra pesarese è fornita di elementi già navigati che conoscono con sufficiente disinvoltura i fonda­ mentali individuali e collettivi, hanno grinta e te­ nuta e, soprattutto, varietà di temi e di gioco. Fr i

Lo Sjondrati di Cremona si è classificato secondo nella cat. A; da sin.: l'iganò, Gomcz, Ramponi, Poselli, Sozzi, l'allenatore Pavetti, Cavalli, Cinquini, Albertini ; in ginoc­ chio: Gaboardi. Pezzoli, Ferrarin e Fieni.

Roni'i-Ferrara: 44 a 37: si contendono la palla Merti (n. 4) e Diodati; aspettano io sviluppo dell'azione Panfili della Ferraresi tu. 8), mentre l'arbitro ZaniFortitudo ( n. 4) e F boni si allontana.

ha « trascinato » in una media molto bassa la propria squadra con un 25 per cento che ha dato via libera al secondo posto del Victoria Benelli A. Che dire dei migliori? Scelta, nella vincitrice della A, non se ne può fare, considerato che tutti, in ugual misura, hanno meri­ tato; piuttosto non potremo fare a meno di porre su un piano di alto rendimento giocatori come Fioni e Pezzoli in possesso di una tecnica individuale vera­ mente considerevole perché completi in tutto: tiro, gioco, finte, fiato. Michelini e Bertuccioli ci sono sembrati, del Victo­ ria Benelli. quelli che si sono elevati sugli altri. Nella Categoria B hanno fatto buona impressione Chilosi e Martinelli (Cremona), Landini di Ferrara. Olmi e Scrivano di Cosenza mentre Coccetti, Tho­ randt e Panfili della Fortitudo sono emersi sugli altri. Quasi tutti in blocco, nella C, quelli di Pesaro, ma citazione meritano pure Lubrani di Roma (capocan­ noniere assoluto) Parma e Scolari di Cremona, Di Muro e Cicetti ancora di Roma. Di fronte alla già elogiata correttezza e compo-

l’altro ci sarebbe piaciuto vederla in un confronto diretto con la vincente della Categoria A. Molto più modesti gli elementi delle altre compa­ gini; inoltre, spesso, hanno avuto il torto di lasciarsi prendere dal « momento » dimostrando in tal modo di non essere in possesso di un gioco proprio di qualsiasi tipo o tenore.

I TIRI LIBERI Successo pieno di elementi romani e di squadre romane nella gara dei tiri liberi. Nella classifica indi­ viduale ai primi quattro posti vi sono altrettanti ro­ mani, al 1. 3. e 4. tre giocatori della stessa squadra. II 73,3 per cento di Esteri è altamente significativo ove si pensi che esso è stato conseguito, oltre all’au­ silio dei G tiri effettuati da tutti, nel giro di tre gare. Conti e Nardulli hanno completato la terna sebbene con percentuali un pochino più modeste. Notevole, il 61,8 per cento di Coccetti della Fortitudo che ha ribadito la precisione del tiro piazzandosi secondo nella graduatoria dei tiratori della propria Categoria. Invece il terzo elemento della Fortituto (Thorandt)

Seconda classificata nella Cat. lì è stala la Fortitudo dì Roma: da sin. l'allenatore Gonzales. Vaisecchi. Fontana, Thorandt, Mearelli, Frasca, Terzigni; in ginocchio: Scar­ pati, Romano, Coccetti e Diodati.

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stozza in campo da parte dei giocatori, il compito de­ gli arbitri è stato facilitato al massimo. Il nostro sen­ tito ringraziamento e il più vivo compiacimenti vada ai sigg. Cenni, Piccoli, Zaniboni, Pattaccini, Al­ legri, Di Galante, Taddei e Pioppi anche per la pas­ sione e l’attaccamento dimostrati. Alla premiazione erano presenti, oltre a S. E. il Vescovo, il Prefetto, il Presidente della FIP, prof. Scuri, venuto appositamente da Milano, il Segretario generale della CIBA, mr. Jones, il vice-presidente della E1P, Baratti, il segretario della FIP, dott. Muzj, il delegato provinciale del CONI, comm. Camparada ed il dott. Camillo Rossi, presidente della Giunta Diocesana di A. C. Si è chiuso, quindi, nella maniera più brillante questo Campionato di pallacanestro 1954 con un in­ teressante discorso del prof. Filippucci, vice-presi­ dente del CSI, al quale ha risposto il prof. Scuri, di­ cendosi felice di aver presenziato ad una manifesta­ zione così interessante. Il Campionato 1955 può considerarsi iniziato: au­ guri a tutti di buon lavoro. <m. Gómez de Teriin

RISULTATI E CLASSIFICHE CATEGORIA A Nive Candidici-, Roma - CSI Palmi. Palmi Sfondrati, Cremona - Victoria Benelli, Pesaro Victoria Benelli, Pesaro - CSI Palmi, Palmi Nive Candidici', Roma - Sfondrati. Cremona Sfondrati, Cremona - CSI Palmi, Palmi Nive Candidior, Roma - Victoria Ben., Pesaro 147 Nive Candidior 3 3 0 0 127 3 Sfondrati 2 1 0 2 107 0 Victoria Benelli 3 1 CSI Palmi 0 3 90 3 0

47-35 42-32 51-32 49-46 39-23 51-24 105 104 125 137

CATEGORIA B Olimpia, Ferrara - Croce Azzurra, Cosenza Sfondrati, Cremona - Fortitudo, Roma Sfondrati, Cremona - Croce Azzurra, Cosenza Fortitudo, Roma - Olimpia, Ferrara Sfondrati, Cremona - Olimpia, Ferrara Fortitudo, Roma Croce Azzurra, Cosenza Sfondrati 0 140 3 3 0 128 Fortitudo 2 0 1 3 Olimpia 0 2 93 1 3 99 Croce Azzurra 0 0 3 3

37-24 55-38 42- 35 44-37 43- 19 46-40 92 6 4 132 2 111 0 125

CATEGORIA C Victoria Benelli, Pesaro - Cadmea, Roma S. Pellico, Cremona - Villa Filippina, Palermo Victoria Ben., Pesaro - V. Filippina, Palermo S. Pellico, Cremona - Cadmea. Roma Cadmea, Roma - Villa Filippina, Palermo Victoria Benelli, Pesaro - S. Pellico, Cremona 189 Victoria Benelli 3 0 0 3 141 2 1 3 0 Silvio Pellico 2 150 Cadmea 1 0 3 Villa Filippina 0 0 3 73 3

67-44 61-24 87-26 52-40 66-23 35-28 98 99 142 214

6 4 2 0

Massima segnatura in una gara: Lubrani (Cadmea di Roma) punti 30. Massima segnatura totale in una gara: 113 (87-26 PesaroPalermo). Minima segnatura in una gara: 61 (37-24 Ferrara- Co­ senza). Maggior differenza in una gara: 61 (87-26 Pesaro-Palermo). Minor differenza in una gara: 3 (49-46 Roma-Cremona). ( GASSIFIC A TIRI LIBERI

INDIVIDUALE 1. Esteri (Nive Candidior - Roma) 2. Coccetti (Fortitudo - Roma) 3. Conti (Nive Candidior - Roma) Nardulli (Nive Candidior - Romai 5. De Vincenzi (Sfondrati B - Cremona) 6. Panfili (Fortitudo - Roma) 7. Valentini (Vie. Benelli C - Pesaro) 8. Beverini (Vict. Benelli A - Pesaro) 9. Lubrani (Cadmea - Roma) 10. Michelini (Vie. Benelli A - Pesaro)

73,3

61,8 60 56,5 54,5 54,5 54,5 52.8 52.1 51

PER SQUADRA (i migliori tre per ogni squadra) 1. Nive Candidior - Roma 63,6 2. Victoria Benelli A - Pesaro 49,9 3. Fortitudo - Roma 47,1 4. Victoria Benelli C - Pesaro 45,5 44,8 5. Silvio Pellico - Cremona 42.1 6. Olimpia - Ferrara 7. Sfondrati A Cremona 41,7 40,7 Cremona 8. Sfondrati B 37 9. Cadmea - Roma 31,6 10. CSI Palmi - Palmi 27,9 Palermo 11. Villa Filippina Cosenza 23,4 12. Croce Azzurra

PR ESEN ZE 6 partite: 4 partite: 3 partite: 2 partite:

ARBITR A LI Cenni, Pataccini, Piccoli e Zaniboni. Allegri. Di Galante. Taddei e Pioppi.

lll\<4IIZIA>IIVI(»

6 4 2 0

CLASSIFICA TIRATORI CATEGORIA A Esteri, Roma e Fioni, Cremona punti 41; Martinez, Roma p. 40; Managò, Palmi p. 36; Nobili, Roma p. 34; Pezzoli, Cremona, p. 32; Mavilla, Palmi e Sozzi, Cremona p. 30; Michelini, Pesaro p. 25; Nardulli, Roma p. 24; Bertuccioli M., Pesaro p. 22.

CATEGORIA B Chisoli, Cremona, punti 50: Coccetti, Roma p. 42; Olmi, Cosenza p. 41; Martinelli, Cremona p. 35; Landini, Ferrara p. 28; Scrivano, Cosenza, p. 26; Thorandt, Roma p. 25.

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CATEGORIA C Lubrani, Roma punti 51; Baccheschi, Pesaro p. 42; Bertuccioli A.„ Pesaro p. 40; Cicetti, Roma p. 33; Scafassi, Pesaro, p. 32; Parma, Cremona p. 30; Di Muro, Roma p. 26; Scolari. Cremona p. 25; Giorgi, Roma p. 24: Vivarelli, Cremona p. 23.

A conclusione della sesta edizione dei Campio­ nati Nazionali di Pallacanestro, nel primo decen­ nio del C.S.I., che ha avuto una magnifica riuscita sia tecnica che organizzativa, a nome della Com­ missione Tecnica Nazionale, rivolgo un sincero ringraziamento ai dirigenti ed a tutti i collabora­ tori del Comitato Provinciale di Reggio Emilia ed un vivo elogio ai diligenti, allenatori e giocatori di tutte le Unioni Sportive partecipanti, per l’en­ comiabile comportamento sportivo e disciplinare tenuto durante tutto il corso della manifestazione. Un ringraziamento vada anche al prof. Scuri, Presidente della Federazione Italiana Pallacane­ stro, al Vice-Presidente sig. Baratti, al Segretario sig. Muzl, nonché al sig. Jones, Segretario Gene­ rale della FIBzV per aver voluto essere presenti alla manifestazione stessa. GARCEA


I Dopo 5 anni di inutili tentativi. Ter­ zigli! è riuscito a portare un titolo a Roma. Malgrado renttisiasmo, la esalta­ zione e la gioia, i suoi 8 giocatori fi a fine partita non gliel'hanno fatta a tirarlo su per portarlo in trionfo. Eh! Certi tonnellaggi...

ha li Vice-Presidente Filuppucci chiuso la manifestazione con una pro­ pulsione brillante e disinvolta. Ma c stato notato che, durante la let­ tura delle classifiche, mentre il nome della « Victoria-Benelli » di Pesaro ve­ niva scandito a chiare note, quello del­ la « Nive Candidior » di Roma causava un impnppinamento nella pronuncia... Nome difficile o turbamento per la « vit toria » sfuggita?

Ogni anno Marchesi torna alla ribalta. Questa volta si è distinto per uno spic­ cato senso di ospitalità. Nella sua stan­ za si sono adunate 8 persone dalle 23 alle 3 del mattino. Marchesi si aggirava per la stanza non trovando posto nemmeno sul proprio letto e a un certo punto — con la si­ gnorilità che lo distingue — ha chiesto se la propria presenza, per caso, distur­ basse gli ospiti...

Domenica 30 maggio il giornale di Reggio Emilia, poco dopo la sua usci­ ta, si è esaurito. Una breve inchiesta ha chiarito i motivi: Di Galante aveva tro­ vato il proprio nome sul giornale e aveva voluto portarsi qualche copia a Roma per ricordo.

il sorriso è apparso sul viso di tutti; non fa nulla se era verde...

* # ❖ Il gruppo cinematografico che ha ef­ fettuato le riprese era formato da Peruzzi, Storcili, Marchesi e Gomez i qua li ci hanno passato, in linguaggio, le loro impressioni: Le squadre partono per Reggio: Molti sogni per le strade; C.: La legione Burani, Cappardelli dei condannati ; Il titolo nazionale: Un tram che si chiama desiderio ;

Nardulli, con epistassi durante la notte: Notturno tragico; Gli arbitri: Siamo tutti assassini; La Victoria Benelli riconquista il ti­ tolo: II risveglio del dinosauro; Mr. Jones: Un americano in vacanza; Il titolo alla Nive Candidior: Ha bal­ lalo una sola estate; Borghi: E’ arrivato l’accordatore; Villa Filippina: Nata ieri; Scuri, Presidente della FIP: Capitani coraggiosi; La Commissione Tecnica Nazionale: FBI. Divisione Criminale ; Garcea: Musoduro; Citriniti: Un uomo tranquillo; Gomez: Forza bruta; Marchesi: II grande sonno;

Barilari, Piccoli e Nardulli: Pane, amore e.... farmacia ; Burdisso (assente): Vestire gli ignudi; La palestra della ex-Gil: La baia del tuono ; Terzigni: 3 1) ; Le 12 squadre finaliste: Noi cannibali; Il giocatore Thorandt: Straniero in pa­ tria; Il pubblico: Il diritto di uccidere; Le seconde classificate: Paradiso per ditto ;

Esteri, vincitore dei tiri liberi: Mano pericolosa ; Ancora gli arbitri: L ite vendute: Il giocatore Coccetti : l’io col vento; CSI Palmi: Frutto acerbo; L’avv. Mesiano, rappresentante della FIP: II corriere diplomatico ; Dattilo: Altri tempi; straordinari : Richiesta di contributi Strada sbarrata; Falli personali: Giuochi proibiti; Giocatori e arbitri: Fogliamoci bene; Arbitri e giocatori: Vivere in pace; La Victoria Benelli e Fava: 12 uomi­ ni e 1 cannone ; Pressing: Caccia all’uomo; Papetti, dopo la sconfitta dello Sfondrali A: Gli occhi che non sorrisero; Bòzzoli si rallegra con Fava: Riso amaro ; Fava si rallegra con Terzigni: La ma­ schera sul cuore; La Fortitudo di Roma allo Sfondrati di Cremona: Ti ritroverò; Piccoli: L’irresistibile Mr. John; Tarsia, allenatore della Croce Azzura: 2 milioni per un sorriso; 30 maggio, ore 19: Giustizia e fatta.

Un arbitro è stato invitato dalla Forlitudo di Roma — alla fine delle gare — per un brindisi di ringraziamento per il suo «paterno, didattico e impec­ cabile arbitraggio ». Ci sono scappate lacrimucce di commozione da tutte le parti c alla fine il nostro arbitro, non potendo più parlare, si faceva capire a... Cenni.

La sera del 28 è giunta la CTN al completo, più il rappresentante della FIP, tivv. Mesiano. 11 quale, unico a co­ noscere la città, ha indotto gli altri a raggiungere a piedi, dalla stazione, la sede del Comitato Provinciale. Quando, esausti e boccheggianti per una dozzina di ore di viaggio, sono giunti a destinazione e hanno chiesto a (piale piano fosse il CSI, e si son sen­ titi rispondere « ultimo piano ». allora

Autorità ... tecniche; da sinistra: FUippucci, vice presidente del CSJ.. mr. Jones. segretario della FIBA Scuri, presidente della FIP, Baratti, vice presidente della FIP, Miizj. segretario della FIP, Garcea, presidente della C.TJV. di pallacanestro del C-SJ-, Borghi, Segretario Centrale del CJÌ-I.

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DEL

D9 Aquila Villorba di Treviso e il V. C. Excelsior di Berciamo eani|m>m iiaxiooali a squadre A Bergamo le gare a cronome­ tro le hanno nel sangue da quan­ do il Trofeo Baracchi ha donato agli orobici una competizione ili importanza mondiale. Per questo forse i Campionati a Squadre han fatto ritorno il 30 maggio nella città del Colleoni, dove il Centro Sportivo Italiano è forte di oltre cinque centurie di corridori, dove la folla ha stretto in un abbraccio difficilmente dimenticabile corri­ dori c dirigenti, cui non ha lesina­ to entusiastici applausi, incoraggia­ menti e consensi al termine delle velocissime contese. Era logico attendersi un’orga­ nizzazione degna delle tradizioni bergamasche, ma quanto i dirigen­ ti del Pedale Redonese hanno sa­ puto realizzare è andato assai pili in là di ogni aspettativa, ha supe­ rato ogni più rosea previsione. « U n a perfezione organizzativa quale nemmeno mi sarei sognato » questa la frase di Quattrocchi, il Presidente del C.T.N. per il cicli­ smo, una frase scarna, ma tanto piena di significato che ha ripaga­ to i bravi giovani che per settima­ ne e settimane si eran dati da fare perché il nome del loro sodalizio fosse in tutto degno dell’ambito in­ carico loro affidato. I trevigiani dell’Aquila Viliorba non avevan certo nascoste le pro­ prie speranze di ripetere il suc­ cesso tanto brillantemente conse­ guito a Bassano, non avevan fatto misteri della loro preparazione ed il cronometro ba loro dato ragio­ ne. Anche se, dopo soli due chi­ lometri, eran stati privati del va­ lido apporto di Nardi ed in tre la fatica non fosse poca per mante­ nersi al comando. Anzi al comando passarono per

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l’inezia di 6” i quattro scatenati ragazzi della CIAC Virtus di Bol­ zano. ma questo succedeva a Coccaglio «piando ancora mancavano 35 chilometri al traguardo. Fu qui che Ruberli e compagni partirono al contrattacco, a ritmo indiavola­ to, ed all’arrivo la vittoria premiò il loro valore con un margine di oltre un minuto. Secondi i bravis­ simi bolzanini che confermarono così la veloce gara condotta nella eliminatoria tridentina. Alle loro spalle, scomparsa la forte forma­ zione bresciana della Prevalle per una caduta generale, erano i tren­ tini dell’U. S. Lizzami a porsi in luce nonostante che Keller, indi­ sposto, avesse abbandonato i com­ pagni dopo 20 chilometri circa.

I colori di casa, quelli bergama­ schi, non hanno eccessivamente brillato: molti gli ex esordienti nelle loro file e l’U.C. Gloria è ter­ minala davanti all’U.S. Boltierc (una foratura le ha tolto troppo presto il forte Carcera) cil ai vo­ lenterosi ragazzi del G. C. Brembatc Sopra. Dominio, per di pili nettissimo, dei veneti dunque c vittoria, senza dubbio alcuno, della formazione migliore. Roberti ha destato in lutti coloro che lo han visto al­ l’opera una grande impressione; ma se egli è stato l’artefice prin­ cipale del successo non va dimen­ ticato l’apporto validissimo che gli hanno dato i suoi compagni di gara.

Ancora veneti anche i quarti classificati: i ragazzi dell’U.S. Angarano hanno così data una gran­ de soddisfazione alla passione smi­ surata di Baccini.

Veniamo ora ai dilettanti. Tut­ ta Bergamo sperava nel successo dei rosso-blu dcll’Excclsior. A mi­ gliaia e migliaia (quanti gli spot-

*

*

La vestizione della maglia di campioni ai quattro dilettanti vincitori del V. C. Excelsior di Bergamo: Angioletti, Dolci, Gatti e Caffi


pagare corridori c dirigenti delle fatiche sostenute. Infine il C.S.I. Bergamo ha fis­ sato a tutti l’arrivederci : al 28 e 29 giugno sulla pista di Dalinine per la disputa dei Campionati Italiani delle varie specialità.

Itici

ORDINE D’ARRIVO CATEGORIA ALI,(EVI 1. U.S. AQUILA-VILLORBA - Treviso ( Rubarti, Granziera, Nardi, Favara in ore 1.59'8”3, alla media di km. 41,395. 2. G.S. CIAC VIRTUS - Bolzano ( Bolognini, Dalnodar, Roani, Rigot­ ti) in ore 2.00’28’.

Ecco i quattro allievi dell’U.S. Aquila-V iliorba di Treviso, campioni a squadre della loro categoria-, Roberti, Granziera, Nardi e Fa vara.

latori sul percorso? Certo la folla era impressionante e forniva uno spettacolo indimenticabile) i tifosi hanno incitata la fatica di Angio­ letti, Calli, Dolci c Gatti ai quali però i romani della Rubeo han dato parecchio filo da torcere. Parliti sci minuti prima, i bian­ co-celesti si sono catapultati all’at­ tacco ed i bergamaschi dietro, sul­ lo stesso ritmo. Squadre appari­ gliate al controllo di Coccaglio (dopo km. 45,500 dalla partenza), situazione immutala a Chiari, lie­ ve prevalere dei laziali a Caravag­ gio dove hanno 10 secondi di van­ taggio, ma sono gli ultimi bagliori di una gara dispendiosa. Biondi e Zucchi calano di tono, mentre i loro rivali proseguono a ritmo in­ tensissimo sotto la spinta dell’Angiolctli dei giorni migliori. A Treviglio già ad oltre un minuto as­ somma il vantaggio dei bergama­ schi, a<l Arcene è di (piatirò, a Stozzano i romani sono in vista e vengono superati in tromba. La vittoria del V. C. Excclsior assume le proporzioni di un trionfo, men­ tre la classifica è ingrata verso i loro più acerrimi rivali, cui va il merito di aver tanto duramente lottato. Essi precipitano al quarto posto, preceduti dai regolarissimi trevigiani dell’Aquila Villorba che bruciano la piazza d’onore ai ber­ gamaschi del G. C. Mosconi di

Lolle per soli 2 secondi, un’inezia che avvilisce i battuti, che s’eran dovuti attardare nell’attraversamento di Sarnico. *

«

L’intensa giornata si è chiusa al Teatro Aurora di Redona con I in­ tervento delle autorità cittadine, del vice-presidente centrale del C.S.I. prof. Notario, del direttore tecnico cotnnt. Dattilo, del consi­ gliere nazionale dott. Nosari, del prof. Burdisso, del comm. Quat­ trocchi e del cav. Miro Legrenzi, presidente del Pedale Redonese. 11 prof. Notario ha brevemente accennato ai fini del C.S.I., ha ben detto del lavoro che il movimento sportivo cattolico compie ad inte­ grazione di quello dell’Unione Ve­ locipedistica Italiana, tanto ben rappresentata dal Presidente di Giuria sig. Maraggia. Ha vivamen­ te elogiati gli organizzatori per il perfetto allestimento della compe­ tizione ed ha offerta una meda­ glia ricordo al Rappresentante del Comune, al Presidente di Giuria, al cav. Legrenzi ed al sig. Terzi. Ha infine voluto accanto a sé don Angelo Testa che dell’Oratorio di Redona e della Società che ivi ha sede è l’impareggiabile ani­ matore. Quindi la distribuzione dei pre­ mi. Venti Coppe ed una gran quantità di premi sono andati a ri-

3. U.S. LIZZANA - Trento (Keller, Broz, Filippi, Straffelini) in ore 2.1’40”. 4. U.S. ANGARANO ■ Bassano ( Bizzotto, Edelvigi, Ripoli, Piatto) in ore 2.1’40”. 5. U.S. GLORIA - Bergamo ( Bresciani, Bengali, Mascheroni, Bonfanti) in ore 2.02’9”4. 6. U.S. BOLTIERE - Bergamo (Arrigoni, Turra, Carcera, Del Prato) in ore 2.2’56”. 7. S.C. BREMBATE SOPRA - Bergamo (Arrigoni, Cavenati, Pirola. Caccia) in ore 2.4’19”4. 8. Polisp. GHEDI - Brescia (Capuzzi, Vanazzi. Venturelli. Pilotti> in ore 2.5’4”2. 9. U.S. ARS ET ROBUR - Cesena (Daltri, Fiuzzi, Brasini. Urbini) in ore 2.5’46”4. 10. U.S. S. COPPI - Roma (Stefanelli, Tesse. Carloni. Fraioli) in ore 2.8’12”2. 11. U.S. S. PANCRAZIO - Brescia ( Lancini, Donna, Bertoli, Cavalieri) in ore 2. 9’8”7.

CATEGORIA DILETTANTI

1. V C. EXCELSIOR - Bergamo (Angioletti, Dolci, Gatti, Caffi) in ore 2.32’27” alla media di km. 41.672. 2. U.S. AQUILA-VILLORBA - Treviso (D’Arsiè, Padoan, Dal Moro, Panziera) in ore 2.37’49”6. 3. G.S. MOSCONI - Bergamo (Guerini, Mosconi, Pcgurri, Servalli) in ore 2 37’52”. 4. U.S. RUBEO - Roma (Zucchi, Biondi, Cittadini, Gentili) in ore 2.38’48”8. 5. U.S. VALENTIN! - Brescia (Ghidoni, Paderno, Bosetti, Gusmeri) in ore 2.39’37”2. 6. U.S. CHIORDA - Bergamo (Marabini. Erba. Maccarini, Belletti) in ore 2 40’15”. 7. U.S. FAUSTINO - Brescia (Toltoli, Negrini, Trombini, Marti­ ni) in ore 2.44’20”. 8. U.S. SAN GIORGIO - Trento (Ferrari, Benuzzi, Gnesotto, Mord­ iate) in ore 2. 48’23”2.

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PER IL TURISMO DEI GIOVAMI Bperte dal Centro Turistico Giovanile

130 case per Ferie e Posti - Tappa Si aprono lungo tutto l'arco alpino, le riviere, sui laghi, le Case per Ferie del Centro Turistico Giovanile della GIAC, destinate alla villeggiatura dei giovani e delle loro famiglie. Esse offrono agli ospiti un ambiente familiare e cristianamente sereno, un trattamento ottimo, con (litote di soggiorno che variano dalle 700 alle 1.500 lire.

Si legga a pagina (>l del volumetto «Estate col C.T.G. 1951» recentemente edito dal Centro Turistico Giovanile: « Pu<) capitare, avendo un po’ di vacanza e un po' più di danaro a disposizione, di pensare ili godersi Luna e l’altro in un albergo di mare o di montagna. Si pensa con gioia che finalmente si potrà fare un po' di baldoria, evitare per qualche giorno la schiavitù della cravatta ben messa o delle, scarpe lucide come uno specchio. Poi invece si va a capitare in un albergo pieno di «vecchioni», in un ambiente austero, silenzioso, opprimente; e le vacanze tanto sognate si riducono ad un soggiorno di monotonia esaspe­ rante. In una casa per ferie non c’è questo pericolo. Ma­ gari ti toccherà fare una mezz’ora di marcia per arrivarci, magari ti toccherà portare lo zaino fino in camera perché non esiste alcun lift o ti faranno pagare qualche botti­ glia per brindare al tuo arrivo: ma ti trovi subito tra amici, e potrai cantare e toglierti la cravatta. I limiti di una libertà così giovanile si autodeterminano immancabilmente, e non c’è quindi nemmeno il pericolo contrario, quello di cadere in una bolgia di forsennati. E’.questa la caratteristica che fa delle Case per Ferie l'ambiente preferito per le va­ canze; nella libertà rispettosa degli altri ognuno può tro­ vare appagate le sue esigenze: il riposo o lo sport, lo studio o lo svago, la riflessione o la spensieratezza ».

E’ la presentazione delle Case per Ferie, un po' giova­ nile e forse scanzonata, ma sufficientemente chiara per dare una idea di questi nuovi organismi ricettivi che cosi vasta adesione hanno raccolto tra i giovani e le loro famiglie.

Le Case per Ferie, con l’inizio della stagione estiva, stanno infatti per aprire i loro battenti e si accingono ad accogliere migliaia di ospiti nelle più celebrate stazioni climatiche d’Italia. Le 320 mila presenze registrate lo scorso anno testimoniano la rispondenza delle Case per Ferie alle esigenze dei giovani, spiegabile oltre che per il caratteri­ stico ambiente sereno e familiare, per l’interesse turistico della località e per il modestissimo costo di pensione Gn una casa per ferie pur con ottimo trattamento, si spendono dalle 700 alle 1.400 lire giornaliere!. Accanto alle Case per Ferie, notevole impulso hanno registrato i posti-tappa, destinati dal C.T.G. al solo pernot­ tamento dei turisti nomadi, col preciso intento di permet­ tere un più rapido e vasto sviluppo di forme turistiche così tipicamente giovanili quali lo « stoppiamo » o il ciclomototurismo. Essi stanno sorgendo con larga diffusione lungo tutte le strade di maggior interesse turistico e si pu<’> affer-

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mare che con il loro ulteriore sviluppo, non è più lontano il tempo in cui, grazie alla loro capacità ricettiva, sarà possibile percorrere ogni itinerario. Non meno interessante, infine, è la nuova iniziativa degli «alberghi aderenti al C.T.G.»: essa renderà possibile la visita di interessanti località con la certezza di essere ospi­ tati in alberghi che assicurano una assoluta incccepibilità morale, e pur nelle modeste tariffe una grande serietà di organizzazione e di efficienza alberghiera, un ambiente ospi­

tale, dignitoso ed igienico. Le Case per Ferie, i posti-tappa, gli alberghi, e le altre attività organizzate dal Centro Turistico Giovanile per la

ESTATE COL C.T.G. è il titolo del volumetto edito dal Centro Turi‘stico Giovanile per la stagione estiva 1954. Esso contiene notizie dettagliate sulle varie attività: case per ferie, posti tappa, alberghi, concorsi, campeggi. « Estate col CTG-1954 » va richiesto al Centro Turistico Giovanile - via Conciliazione 1 - Ro­ ma, unendo L. 150 in francobolli.

stagione ormai prossima — i concorsi nazionali, i campeggi, il pellegrinaggio dell’ACI a Lourdes — sono ampiamente illustrate nel volumetto «Estate col C.T.G.» che contiene anche tutta una serie di informazioni di notevolissima uti­ lità per chi pratica ed organizza del turismo.

CASE ALPINE PIEMONTE: Alagna Valsesia - Bardonccchia - Bersezio - Cerasole Reale - Intra - Fragolaio - Sam­ buco - S. Chiara di Gitigliene - Sant’Anna di Bel­ lino. VAL D’AOSTA: Cogne - Cervinia - Entrcvcs-Courniayetir - Champorcher - Gressoney St. Jean ■ La Tintile. LOMBARDIA: Avolasio - Barbellino - Mazzolilo Motta di Cainpodolcino - Pezzo di Pontedilegno • Schilpai'io.


TRENTINO-ALTO ADIGE: Alba di Canazei - Canipestrin di Fassa • Cam pii elio di Fassa - Castel Tesino - Casere di Predoi - Lutago - Moena di Fassa - Panchià - Passo di Costalunga - Passo Pordoi - Penia di Canazei - Pozza di Fassa - S. Vigilio di Marcbbe - Soraga di Fassa - Tonadico di Primiero - Vallonga di Vigo di Fassa - Ziano di Fiemme. VENETO: Auronzo - Li vinallongo del Col «li Lana Lorenzago di Cadore - S. Fosca di Cadore - Sappada - Serdes di S. Vito di Cadore - Ugovizza.

APPENNINO: Puntato di Arni - Abctone. LE CASE AL MARE: Cattolica ■ Forte dei Marmi Genova Nervi • Ugnano - Milano Marittima - Miramare - Pietraligure - Rapallo - Riccione - Ri­ mini - Stromboli - Albisola Marina.

Posli-tapga del CJ.fi. per il lurisnio nomade ACIREALE (Catania) - AREZZO - ASCOLI PI­ CENO - ASIAGO (Vicenza) - BARDONECCHIA (To­ rino) - BOLOGNA - CASTELFRANCO VENETO (Treviso) - FILICUDI (Messina) - GENOVA - LATISANA (Udine) - LIPARI (Messina) ■ MALCESINE SUL GARDA (Verona) - OSPEDALETTO (Udine) ■ PADOVA - PARMA - PERUGIA - RAVENNA - RE­ SI UTTA (Udine) - S. CRISTOFORO D’ISPANI (Sa­ lerno) - SANREMO (Imperia) - SANSEPOLCRO (Arezzo) - SIENA - SORAGA in Val di Fassa (Tren­ to) - UDINE - VENEZIA - VICO EQUENSE (Napoli) - ZERVO’ di S. CRISTINA (Reggio Calabria) - AS­ SISI - BOLZANO - CAPRI (Napoli) - CASALE MONFERRATO (Alessandria) - MERANO (Bolzano) - PESCASSEROLI (L’Aquila) - PENZOLO (Trento) PORTO CIVITANOVA (Macerata) - PREDAZZO in Val di Fiemme (Trento) - RIVA DEL GARDA (Trento) - SAVONA Lcgino - TORINO - LECCE LADISPOLI (Roma) - BRUNICO (Bolzano) - CASTELGANDOLFO (Roma) - ERICE (Trapani) - FI­ RENZE - ROMA - LOZZO DI CADORE (Belluno) R A VELLO (Salerno) - BRESSANONE (Bolzano).

I SERVIZI DEI C.T.C. Elenco degli alberghi aderenfi al C. T. G. dove possono recarsi giovani e famiglie AURONZO: Pensione Sirena - LIPARI: Pensione Eolia - PORTOFERRA1O: Albergo Bonaparte - SAPR1: Albergo Vittoria - VALLOMBROSA: Albergo La Foresta - SAN CANDIDO: Albero Stella d’oro RAVELLO: Albergo Toro - RECOARO TERME: Al­ bergo Parco Fortuna, Albergo Giardino - PISTOIA: Albergo Hotel Patria ■ CHIANCIANO: Pensione Sil­ via, Albergo Palace Hotel Centrale - ABANO TER­ ME: Albergo Terme Firenze ■ ALASSIO: Hotel Idea-

Ir, Albergo Villa Iris, Hotel Palace - ALBENGA: Pensione Marisa - ALAGNA VALSESI A: Albergo Moderno - A RENZA NO: Albergo Roma, -Albergo Miramare - ARQUATA DEL TRONTO: Albergo Belve­ dere - BOLOGNA: Albergo S. Donato - CAVA DEI TIRRENI: Albergo Scopolatiello - CASTELDELFINO: Albergo Monte Pelvo - CASTIGLIONE DEL LA­ GO: Albergo Miralago - CENCENIGHE: Albergo Stel­ la - CERVIA: Albergo Franca • CESENATICO: Pen­ sione Susclla, Pensione Gito - C’LAVIERE: Albergo Roma, Pensione Guardaval - CLUSONE: Pensione Gioba - COLLE DI TORÀ: .Albergo Chalet, del Lago CONCA DI PILA: Albergo Villa Tea - FIRENZE: Pensione Bagnini - LORENZAGO DI CADORE: Pen­ sione Lena - MALCESINE: Al Gondoliere - MONTE PULCIANO: Albergo il Marzocco - NESPOLO: Alber­ go Sabina - OSPEDALETTI: Albergo Petit Hotel Royal - PARMA: Albergo Bristol - PISA: Albergo Villa Kinziga - PORTO GARIBALDI: Pensione Villa Maria - POSITANO: Albergo Savoia - POZZUOLI: Albergo Terme Pntcolcane - ROCCARASO: Rifugio Aremogna - SAMPEIRE: Albergo Monte Nebin SANREMO: Albergo Cosmopolite - S. CRISTINA VAL GARDENA: Albergo Dosses - S. STEFANO DI CADORE: Pensione all’Agnello - S. VITO DI CADO­ RE: Albergo Villa Erika, Albergo al Pelino - TAOR­ MINA: Albergo Villa Paradiso, Albergo Villa Flora, Pensione Corona - UDINE: Albergo Buona Vite. VAL FORMAZZA: Albergo Zumsteg.

L'ETÀ' DEGLI ATLETI AZZURRI Riportiamo l'elenco degli Atleti qualificati «Azzurri» nel 1953 con segnata tra parentesi l’età di ciascun atleta seguita dal giorno, mese e anno di nascita.

AZZURRI

Arcangeli T. <31> Ballotta E. (24) Beriacca A. (26) Bomba C. (33) Cascino S. (37) Cereali D. (35) Chiesa G. (26) Consolini A. (37) Conti A. (26) Corsaro G. (29) Dani M. (24) D'Asnach S. (20) Dordoni G. (28) Druetto G. (24) Farina G. L. (22) Filiput A. (31) Gliiselli G. (20) Gnocchi L. (21) Grossi L. (29) hnbasciati A. (31) Jacob L. (23) Lai G. (28) Latini G. (23) Lavelli R. (26) Leccese F. (29) Lcnsi A. (23)

29-7-23 5-3-30 9-3-28 13-9-21 21-8-17 11-2-19 23-4-28 1-5-17 23- 3-28 29-4-25 26-12-30 5-8-34 28-6-26 6- 5-30 28-2-32 19-12-23 15-11-34 14- 1-33 10-5-25 9-12-23 26-6-31 14-1-26 19-11-31 12-11-28 24- 4-25 14-7-31

19 5 4

20-3-32 Lievore G. (22) 1-9-28 Lucioli Avio (26) Maggionì V. (24) 22- 12-30 5-1-33 Mansutli V. (21) Marchisio C. (25) 25-2-29 20-3-15 Matteucci A. (39) Missoni O« (33) 11-2-21 Montanari W. (23) 16-5-31 7-7-30 Nardelli E. (24) Paoletti M, (21) 23- 12-33 7-7-18 Pacione A. (36) 2-8-25 Paschetto V. (29) Patclli L. (23) 19-7-31 Peppicelli G. (26) 27-3-28 Profeti A. (36) 23-5-18 3- 6-29 Rocca G. (25) Sangermano L. (22) 11-8-32 26-8-30 Sara P. L. (24) 16-1-30 Simi F. (24) 8-9-29 Stefani B. (25) 24- 4-20 Taddia T. (34) 25-5-16 Tosi G. (38) 21-5-30 Venturini T- (21) 10-3-31 Vittori C. (23) 21-5-31 Zìggiottì F. (23)

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PER I GIOVANI CICLOTURISTI

Il VI Concorso Nazionale «Sii e (fili per l’Italia)) Con 500.000

Il Centro Turistico Giovanile, allo scopo di sviluppare tra i giovani d'Ita­ lia /'interesse al ciclomototurismo, lan­ cia per la stagione estiva 19.54 il \ I Con­ corso Nazionale «Su e giù per l'Italia », che viene disciplinato dal seguente re­ golamento: 1) Al concorso possono partecipare tutti i giovami dai 14 ai 30 anni.

2) lì concorso comprende le seguen­ ti categorie: a) ciclisti: isolati o gruppi di al­ meno 5 componenti in bicicletta;

b) motorizzati: isolati o gruppi di almeno 5 componenti in- ciclomotore, scooter o motoleggera. 3> Per partecipare al concorso ogni isolato o gruppo deve aver compiuto in bicicletta, se appartiene alla catego­ ria A, un itinerario dì almeno 300 chi­ lometri; ed t.cio di. almeno 600 Km. se appartiene alla categoria B. in ciclomo­ tore. scooter o motoleggera. 4) Ogni itinerario lieve svilupparsi su di un percorso a tappe consecutive eil è consentita una permanenza di un massimo di tre giorni per ogni sede di tappa, i partecipanti (siano essi isolati o iti gruppo) sono liberi di scegliere il proprio itinerario, tenendo conto del minimo di chilometraggio richiesto, e si suggerisce di inserire possibilmente

visite in località di particolare interes­ se turistico. 5i Per partecipare al Concorso ogni isolato o gruppo, deve chiedere al Cen­ tro Turistico Giovanile (Ria Concilia­ zione, 1 - Romai il « libretto di viag­ gio » che dovrà essere in possesso di ciascun partecipante. Anche per i grup­ pi è richiesto un libretto per ogni sin­ golo componente. 6) Ogni « libretto di viaggio » deve essere ritornato entro il 15 novembre al Centro Turistico Giovanile, compilato

7) Ogni « libretto di viaggio » per­ venuto in temilo utile unitamente, alla relazione richiesta, sarà sottoposto al giudizio di apposita commissione, che nella classificazione allotterà il sistema del punteggio con il seguente criterio distributivo : 40% dei punti al «diario di viag­ gio » (relazione che dovrà contenere tre parti: preparazione del viaggio, svol­ gimento, risultati e impressioni); 30% dei punti alla scelta, lunghezza e caratteristiche del. percorso effettuato ; 30% dei punti alla documentazione allegata (foto, disegni, cartoline, eccA.

8) I primi 5 « libretti di viaggio » di ogni singola categoria, concorreranno all'assegnazione dei premi posti per un ammontare complessivo di L. 500.000. 9) Il giudizio della Commissione giudicatrice è insindacabile.

IL Concorso Fotografico Permanente del C. T. G. IL REGOLAMENTO Il Centro Turistico Giovanile, allo sco­ po di sollecitare e sviluppare l’arte fo­ tografica lancia il concorso fotografico permanente che avrà due traguardi e due premiazioni: fine maggio e fine no­ vembre. Il Concorso è disciplinato dal seguen­ te regolamento:

1) Possono partecipare al Concorso lutti i giovani e gli amici del Centro Turistico Giovanile, che hanno fissato sulla pellicola momenti caratteristici di gite, escursioni, campeggi, ciclomototu­ rismo, ecc. o che presentino inquadra­ ture ed episodi di vita turistica o pa­ noramica di località turistiche. E’ istituita inoltre una particolare se­ zione promossa dal giornale « Gioventù Operaia » per soggetti riguardanti mo­ menti o ambienti della vita di lavoro.

2) I concorrenti dovranno inviare al Centro Turistico Giovanile - Sezione giovani fotoamatori - Via Conciliazio­ ne, 1 - Roma, da una a quattro foto­ grafie in bianco e nero, riprodotta cia­ scuna in due copie del formato 13X18, e in due provini di contatto. Ogni in­ vio dovrà essere accompagnato da una distinta recante i titoli delle fotografie. 3) Le fotografie dovranno recare nel retro l’indicazione dell'ora, del giorno c del mese in cui furono eseguite, apertiura del diaframma, tempo di espo---, tipo di macchina e di pellicola sizione, ____ :, eventuale filtro adoperato, oltre usate, ( al nome, cognome e indirizzo del con­ corrente. 4) Il concorso si chiude il 30 novem­ bre: pertanto tutte le foto concorrenti

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secondo le istruzioni riportate sullo stesso ed accompagnalo dal diario di viaggio (relazione, fotografie, cartoli­ ne. eccA dell'itinerario coperto.

dovranno pervenire entro tale data. Si terrà conto della data del timbro po­ stale.

5) La graduatoria verrà effettuata da apposita commissione giudicatrice la quale assegnerà per ogni sessione i se­ guenti premi: a) alla foto 1“ classificata: Soggior­ no di 15 giorni in nila casa per ferie del C.T.G. a scelta del vincitore, pubblicazione e diploma ; b) alla loto 2“ classificata: Mac­ china fotografica « Cioster II A », pubblicazione e diploma; e) alla foto 3a classificala : Penna Aurora in oro. pubblicazione e diploma; d) alla foto 4a classificata: Penna Aurora in argento, pubblicazione e di­ ploma; e) alla foto 5a classificata: Premio di L. 3.000, pubblicazione e diploma; f) Sezione « Gioventù Operaia»; Premio unico: posto gratuito ab Pelle­ grinaggio Nazionale dell’A.C.I. a Lour­ des a conclusione dell’Anno Mariano.

6) Le fotografie premiate resteran­ no di proprietà del Centro Turistico Giovanile. Dietro richiesta e a spese de) richiedente verrà restituita una copia delle foto inviate, entro il termine mas­ simo di due mesi dalla proclamazione dei risultati di ciascuna sessione. 7) Per le copie delle foto che ri­ marranno al Centro Turistico Giovanile e che da questo venissero eventualmen­ te utilizzate per le sue pubblicazioni, sarà richiesta agli autori la preventiva autorizzazione.


Dei quattro settori della F.A.R.I. (Federazione Attività Ricreative Ita­ liane): sport, filodrammatica, canto e turismo, quest’ultimo è certamente il più attivo durante l'estate, sia perché la stagione si presta maggior­ mente per le gite, passeggiate ed escursioni, sia per l'organizzazione delle case per ferie, le quali, proprio d’estate, hanno il loro periodo di vita più intensa. La F.A.R.I. ha cosi modo, attraverso queste « Case » federate in mon­ tagna, e al mare di offrire a tutte le giovani un periodo di riposo in ambienti sani, sereni ed accoglienti, in località amene e salubri. Diamo qui un elenco delle Case per ferie federate alla F.A.R.I. per quest'anno:

A I MONTI CAVA RENO (Trento) 1.000 m. VILLA REGINA PACIS aperta dal 12 luglio al 31 ago­ sto. Prezzo da L. 1.000 a L. 1.200. Rivolgersi a: Elisa Simonetti, Via S. Margherita, 15 (Trento)

DOGANA NUOVA (Modena) 1.100 m. VILLA IMMACOLATA aperta dal 12 luglio al 24 ago­ sto. Prezzo da L. 900 a L. 1.200. Rivolgersi a; Maria Vecchi - G.F. di A.C. - Rua Muro, 60 - Modena.

GRESSONEY S. JEAN ■ Fraz. DRISAL (Aosta) 1.385 m. VILLA S. MARIA aperta dal 10 luglio al 10 settembre. Prezzo L. 1.300. Rivolgersi a: Gargano Maria Vittoria. Via Roma, 13 - Montechiaro d’Asti (Asti)

LA VERNA (Arezzo) 1.023 m. CASA PASTOR ANGELICUS aperta dal 1. luglio al 31 agosto. Prezzo L. 1.000. Rivolgersi a: Ada Gronchi La Verna (Arezzo). MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento) 1.500 m. CASA DI N. S. DEL SACRO CUORE aperta dal 1. lu­ glio al 31 agosto. Prezzo da L. 1.200 a L. 1.500. Rivol­ gersi a: fino al 30 giugno, Opera N.S. del S. Cuore, Via E. Sacchi, 15 - Cremona: dopo il 1. luglio, Casa di N.S. del S. Cuore - presso F.lli Cozzio - Madonna di Campiglio (Trento). MOENA - Fraz. SOMEDA (Trento) 1.200 m. CASA N.S. DEL S. CUORE aperta dal 1. luglio al 31 agosto. Prezzo da L. 900 a L. 1.250. Rivolgersi a: fino al 30 giugno, Opera N. S. del S. Cuore, via E. Sacchi, 15 - Cremona; dopo il 1. luglio, Casa N. S. del S. Cuore - Someda di Moena (Trento). MOENA (Sorte) - Val di Fassa - 1.200 in. CASA PIE’ DI BOSCO aperta dal 1. luglio al 15 set­ tembre. Prezzo da L. 1.200 a L. 1.100. Rivolgersi a: Monegato Leontina, Via Vescovado, 15 - Padova.

MONTAGNA DI PINE’ (Trento) 900 m. CASA MATER NOSTRA aperta dal 1. luglio al 30 agosto. Prezzo da L. 850 a L. 900. Rivolgersi a: Con­ siglio diocesano G. F. di A. C. - Via Borsieri, 5 Trento.

MONTAGNA DI PINE’ (Trento) 900 m. CASA VILLA ALPINA aperta dal 10 luglio al 15 set­ tembre. Prezzo L. 950. Rivolgersi a: Consiglio Dioce­ sano UDACI - Via Borsieri, 7 - Trento. NOVA LEVANTE (Bolzano) 1.080 m. CASA S. CATERINA aperta dal 15 giugno al 1. set­ tembre. Prezzo da L. 1.100 a 1.200. Rivolgersi a; Comi­ tato FARI, Via S. Giovanni, 7 - Piacenza.

ORT1SEI (Bolzano) 1.236 m. CASA VILLA FILL aperta dal 1. luglio al 15 settem­ bre. Prezzo da L. 1.350 a L. 1.450. Rivolgersi a: Sede Fari - Via Massimo d’Azeglio, 8 - Este (Padova).

PREDAZZO (Trento) 1.000 m. CASA MARIA IMMACOLATA aperta dal 1. luglio al 30 agosto. Prezzo da L. 850 a L. 900. Rivolgersi a: Con­ siglio diocesano G. F. di A. C. - Via Borsieri, 5 - Trento. PASSO DI COSTALUNGA (Bolzano) 1.750 m. CASA S. MARIA GORETTI aperta dal 15 giugno al 30 agosto. Prezzo da L. 1.100 a L. 1.300. Rivolgersi a: fino al 15 giugno, FARI, Via S. Giovanni, 7 - Pia­ cenza; dopo il 15 giugno, FARI - Passo di Costalunga (Bolzano).

PINZOLO (Trento) 800 m. CASA N. S. DEL S. CUORE aperta dal 1. luglio al 31 agosto. Prezzo da L. 950 a L. 1.200. Rivolgersi a: fino al 30 giugno Opera N. S. del S. Cuore, via E. Sacchi, 15 - Cremona; dopo il 1. luglio. Direzione Casa N. Signo­ ra, Via Diaz, 3 - Pinzolo (Trento). FERRA DI FASSA (Trento) 1.300 m. CASA VILLA MARIA aperta dal 20 giugno al 20 settembre. Prezzo da L. 950 a L. 1000. Rivolgersi a: Gioventù Femminile di A. C. - Via Dogana, 4 - Ve­ rona. S. CRISTINA IN VALGARDENA (Bolzano) 1.400 ni. CASA VILLA GENZIANA aperta dal 1. luglio al 15 settembre. Prezzo L. 1.450. Rivolgersi a: sig.ra Bruna Tamagnini, fino al 30 giugno, Villa Primavera - Ortisei (Bolzano); dopo il 30 giugno. Villa Genziana S. Cristina in Val Gardena (Bolzano).

SAPPADA (Belluno) 1.200 m. VILLA FARI DI GORIZIA aperta dal 1. luglio al 15 settembre. Prezzo da L. 800 a L. 1000. Rivolgersi a: FARI - Via A. Diaz, 17 - Gorizia.

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TAI DI ('ADOBE (Belluno) 870 m. CASA DOMUS LAETITIAE aperta dal 24 giugno al 14 luglio per adolescenti; dal 15 luglio al 12 settembre per signorine. Prezzo L. 600 per adolescenti. Da 950 a 1.050 per signorine. Rivolgersi a: Centro diocesano G. F. - Via I. Stella, 2 - Vittorio Veneto; dal 25 giugno: Domus Laetitiae - Tal di Cadore (Belluno).

TONEZZA (Vicenza) 1.200 m. CASA S. GAETANO aperta dal 10 luglio al 15 set­ tembre. Prezzo L. 850 esclusa la tassa di soggiorno. Rivolgersi a: Pozzato Maria Clara, Via Polloni, 21 (Vicenza). VALTOURNANCHE (Aosta) 1.480 m. CASA DA GORRET aperta dal 15 giugno al 1. settem­ bre. Prezzo da L. 1.100 a L. 1.300. Rivolgersi fino al 15 giugno: FARI, via S. Giovanni, 7 - Piacenza; dopo il 15 giugno: Valtournanche - Casa Da Gorret.

VALPRATO SOANA (Torino) 1.100 m. CASA ALPINA Gioventù Femminile di A. C. aperta dal 19 giugno al 4 settembre. Prezzo da L. 800 a L. 1200. Rivolgersi a: Gioacchina Michelina, Corso Nigra, 2 Ivrea (Torino).

VALLE DI CADORE (Belluno) 850 ni. CASA ALPINA ANTELAO aperta dal 25 giugno al 15 settembre e dal 26 dicembre al 15 gennaio. Prezzo da L. 1.000 a L. 1.100. Rivolgersi a: Maria Pagani, SS. Gio­ vanni e Paolo, Palazzo Morosini - Venezia. ZONE (Brescia) 750 m. CASA LA MONTANINA aperta dal 1. luglio al 31 ago­ sto. Prezzo da L. 650 a L. 850. Rivolgersi a: Consiglio diocesano G. F. di A. C., Via G. Rosa, 33 - Brescia.

A L

MARE

BORDIGHERA ( Imperia) VILLA ALEXANDRA aperta dal 1. giugno al 30 set­ tembre periodo estivo, dal 1. novembre al 30 maggio periodo invernale. Prezzo L. 1.200. Rivolgersi a: Villa Alexandra, Via Buscai, 1 - Bordighera. BORDIGHERA (Imperia) VILLA LORETO sempre aperta. Prezzo da L. 1.050 a L. 1.350. Rivolgersi a: Laura Pellegrino, via Aurelia Vallecrosia (Imperia).

VIGO DI FASSA (Trento) 1.400 m. CASA ALPINA FARI aperta dal 1. luglio al 10 set­ tembre. Prezzo L. 1.200. Rivolgersi a: Olmi Maria, Via Monte. S. Michele, 13 - Reggio Emilia.

CESENATICO ( Forlì ) CASA VILLA CHIARA aperta dal 15 giugno al 15 settembre. Prezzo L. 1300. Rivolgersi a: Pozzato Maria Clara, via Apolloni, 21 - Vicenza.

CIGLIATE (Varese) 700 m. VILLA S. MARIA aperta dal 1. giugno al 30 settembre. Prezzo L. 900 a L. 1.200. Rivolgersi a Angela Avai, Villa S. Maria in Gugliate.

FIESOLO LIDO (Venezia) VILLA BIANCA BRUNA, aperta dal 1 luglio al 31 lu­ glio. Prezzo L. 1.200-1.300. Rivolgersi a: Negato Leontina. Via Vescovado, 15, Padova.

AZZANO (Como) Villa Aloisia aperta dal 7 giugno al 10 ottobre. Prezzo da L. 900 a L. 1.000. Rivolgersi a: «Spigolatrice del­ la Chiesa». Via S. Croce, 28, Città di Castello (Peru­ Azgia); dopo il 7 giugno: Direzione Villa Aloisia zano (Como).

MARINA DI RAVENNA (Ravenna) VILLA FARI aperta dal 1. luglio al 31 agosto. Prezzo da L. 1.000 a L. 1.100. Rivolgersi a: Giulietta Boaga, Centro diocesano G. F., piazza Arcivescovado, 8 - Ra­ venna.

BALME CASA zo da Corso

(Torino) 1.500 m. ALPINA aperta dal 20 giugno al 30 agosto. Prez­ L. 1.100 a L. 1.300. Rivolgersi a: Ferrerò Adelina. Mateotti, 11 - Torino.

ANTINIANO (Livorno) CASA VILLA ALMA PACE aperta dal 15 giugno al 15 settembre. Prezzo da L. 1.250 a 1.150. Rivolgersi a: FARI, via S. Giovanni, 7 - Piacenza; oppure: Villa Alma Pacis, Viale Vespucci, 25 - Antiniano (Livorno).

CASTELDELFINO (Cuneo) 1.300 m. CASA VILLA MATER DEI aperta dal 20 giugno al 20 settembre. Prezzo da L. 800 a L. 850. Rivolgersi da giu­ gno a settembre: Villa Matei’ Dei - Casteldelfino (Cuneo).

MARINA DI MASSA (Massa) CASA S. MARIA aperta dal 15 giugno al 15 settembre. Prezzo da L. 1.050 a L. 1.300. Rivolgersi a: Villa S. Maria, Via Magliano, 10 - Marina di Massa.

FERRA DJ FASSA (Trento) 1.300 m. CASA VILLA JORI aperta dal 20 giugno al 5 set­ tembre. Prezzo da L. 900 a L. 1.400. Rivolgersi fino al 20 giugno: Maria T. Venturi, Piazza Arcivescovado, 8 - Ravenna: dopo: Maria T. Venturi, Villa Jori - Ferra di Fassa (Trento). POZZA DI FASSA (Trento) 1.300 m. VILLA MIRAMONTI aperta dal 1. luglio al 10 set­ tembre. Prezzo L. 1.350. Rivolgersi: dott. Maria Luisa Luppi, Via Verdi, 19 - Mirandola (Modena).

MARINA DI MASSA (Massa) CASA S. SAVINO aperta dal 1. luglio al 30 settembre. Prezzo da L. 900 a L. 950. Rivolgersi a: Giustina Piacenza. Arfini, Via Alberoni, 35

RI MINI (Forlì) CASA STELLA DEL MATTINO aperta dal 1. giugno al 30 settembre. Prezzo da L. 1000 a L. 1600. Rivolgersi a: Fantini Angela, Via Zanyur, 9 - Rimini.

POZZA DI FASSA (Trento) 1.305 m. CASA ALPINA aperta dal 15 giugno al 30 settembre. Prezzo da L. 950 a L. 1.200. Rivolgersi a: Ida Riva, via Mosi - Crema (Cremona).

MARINA DI PIETRASANTA (Lucca) CASA N. S. DEL S. CUORE aperta dal 10 giu­ gno al 10 settembre. Prezzo da L. 1.200 a L. 1.400. Ri­ volgersi a: fino al 10 giugno, Opera N. S. del S. Cuore, via E. Sacchi, 17 - Cremona; dopo a: Casa di N. S. del S. Cuore, via G. Carducci, 156 - Marina di Pie­ trasanta (Lucca).

S. VIGLIO DI MAREBBE (Bolzano) 1.201 m. VILLA ROSA ALPINA aperta dal 27 giugno al 12 settembre. Prezzo a turni da L. 9.300 a L. 10.800. Ri­ volgersi: FARI, Via Pelstrina, 6 - Trieste.

SOTTOMARINA (Venezia) VILLA RINA, aperta dal 1. giugno al 31 agosto. Prezzo L. 1.350. Rivolgersi a: Comitato FARI, via Massimo D’Azelio, 8 - Este (Padova).

SAMBUCO (Cuneo) 1.200 m. Casa Stella Alpina aperta dal 12 luglio al 25 agosto. Prezzo L. 1.000. Rivolgersi a: Presidente Gioventù Femminile, Vico Falamonica, 1-8 - Genova.

GABICCE (Pesaro) PENSIONE STROCCHI aperta dal 1. giugno al 30 ottobre. Prezzo da L. 1.000 a L. 1.300. Rivolgersi a: Ma­ ria Rambelli, via Tebano, 44 - Faenza.


ISTITUTO SUPERIORE DI EDUCAZIONE FISICA ITALICO

FORO

ROMA

BANDO DI CONCORSO per l'ammissione di 100 allievi e

50 allieve ai corsi dell’anno accademico 1954-1955

L'Istituto Superiore di Educazione Fisica di grado universitario con ordinamento speciale ha sede nel Foro Ita­ lico di Roma, ed ha i seguenti scopi: 1) preparare i giovani, d’ambo i sessi, mediante corsi teorici c pratici, alle funzioni di Professore di educazione fisica in ogni ordine e grado di scuola; 2) formare i giovani per le attività professionali rela­ tive all’educazione fisica e allo sport; 3) perfezionare la cultura scientifica e tecnica di tutti coloro che esplicano la loro attività nel campo dell’educa­ zione fisica c dello sport; 4) promuovere il progresso delle scienze applicate alla educazione fisica e sportiva. DURATA DEI CORSI E TITOLO RILASCIATO

La durata del corso di studio è di tre anni. Al termine di esso, a coloro clic — avendo adempiuto a tutti gli obblighi scolastici — superino l’esame generale di diploma, viene rilasciato il diploma di abilitazione allo insegnamento dell'educazione fisica nelle scuole di ogni or­ dine e grado. Possono essere costituiti corsi di specializzazione e di perfezionamento. CONDIZIONI PER L’AMMISSIONE AI CORSI Possono essere ammessi ai corsi i giovimi di ambo i sessi, di statura non inferiore a cm. 166 per gli uomini e a cm. 158 per le donne, che non abbiano superato alla data del termine per la presentazione della domanda di ammissione, l’età di 25 anni, che siano forniti di un titolo di studio di istruzione media di secondo grado valido per l’imma­ tricolazione a corsi universitari oppure dell’abilitazione magistrale c che abbiano superato presso l’istituto Superiore di Educazione Fisica:

«) una rigorosa visita medica collegiale intesa ad ac­ certare una idoneità di grado elevato in rapporto all’atti­ vità professionale, che è negli scopi dell’istituto. E pertan­ to non solo si terrà conto nella visita della sana e robusta costituzione fisica e dell’assenza di vizi od imperfezioni or­ ganiche, ma ancora di tutte le buone qualità, che caratteriz­ zano un’ottima efficienza fisica ed una presenza estetica, entrambe necessarie all’apprendimento ed all’esercizio della professione. Il giudizio della Commissione medica collegiale è insin­ dacabile. 6) una prova pratica di educazione fisico-sportiva in base ai vigenti programmi di E. F. per gli istituti secondari approvati con Decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1952, n. 1226, e riportati nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione 6 novembre 1952, n. 45; c) una prova scritta di cultura generale. L'ammissione alla prova scritta è subordinata all’esito favorevole della prova pratica. L’ammissione viene effettuata secondo l'ordine della graduatoria, determinata dall'esito delle prove, fino alla con­ coerenza dei posti messi a concorso. I posti disponibili nell’anno accademico 1954-55, sono 100 per gli allievi e 50 per le allieve. La frequenza è obbligatoria.

LIMITI DI ETÀ’ PER INCARICATI DI E F. Per gli incaricati di E. F„ ferme restando tutte le pre­ cedenti condizioni il limite di età è elevato in via ecce­ zionale e transitoria ad anni 30 e pertanto possono parteci­ pare al concorso i nati nell’anno 1921 c successivi che ab­ biano prestato almeno un anno di servizio di insegnamento di E. F. durante l’ultimo quadriennio 1950-51, 1953-54, pres­ so Istituti o Stuoie medie statali o pareggiate con qualifica non inferiore a « buono ».

MODALITÀ' PER LO SVOLGIMENTO DEL CONCORSO

La domanda di ammissione al concorso, redatta su carta bollata da L. 100 e indirizzata al Commissario dell’istituto, deve essere presentata ai Provveditorati agli Studi. Ufficio di Educazione Fisica, entro il 5 ottobre 1954. I Provvedi­ torati le faranno pervenire all’istituto Superiore E. F. - Fo­ ro Italico - Roma. La domanda deve contenere, oltre alle complete genera­ lità del candidato, l’indicazione della residenza della fa­ miglia e il recapito. Alla domanda devono essere allegati: 1) certificato di nascita, redatto su carta bollata < debitemente legalizzato, quando non sia rilasciato dal Comune di Roma); 2) certificato penale e generale, rilasciato dall’autorità competente, in epoca non anteriore a tre mesi dalla data della domanda di ammissione; 3) certificato di buona condotta rilasciato in epoca non anteriore tre mesi dalla data della domanda di ammissione; 4) diploma originale oppure il certificato provvisorio che lo sostituisce a tutti gli effetti di legge (dichiarazione esplicita) del conseguito titolo di studio; 5) documento comprovante la posizione militare dei candidali, rilasciato dalle Autorità militari competenti; 6) quietanza comprovante il pagamento della tassa di ammissione al concorso, di L. 1.500, effettualo mediante versamento presso la Banca Nazionale del Lavoro (Agenzia n. 9, Roma, che gestisce il servizio di Tesoreria dell’isti­ tuto); 7) tre copie t formato tessera, su fondo chiaro <e firmate) di fotografia recente del candidato, di cui unai bollata e autenticata; 8) per i soli insegnanti incaricati che possono benefi­ ciare della estensione dei limiti di età fino al 30° anno, certificato di servizio rilasciato dai Capi di Istituto conte­ nente la data di inizio e di cessazione del servizio stesso, il numero delle ore settimanali d’insegnamento di educa­ zione fisica prestato e la qualifica riportata. Il servizio è valutabile per un intero anno quando ricor­ rano le condizioni previste dalle norme in vigore per la retribuzione nel periodo delle vacanze estive. Non saranno accettate le domande di ammissione al con­ corso che non siano completamente documentate come fi prescritto. Non sono ammessi al concorso coloro che nel titolo di studio richiesto dal bando, risultassero esonerati dalla pro­

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va di Educazione Fisica, nonché coloro che dal documento militare risultassero riformati. Scaduto il termine per la presentazione delle domande di ammissione al concorso, i candidati saranno invitati per iscritto (indirizzo da essi indicato sulla domanda) a sotto­ porsi a visita medica ne] nel luogo e nel giorno che saranno precisati nella lettera d’invito. Soltanto coloro che saranno valutati fisicamente e bio­ logicamente idonei in base alla visita medica anzidetta. potranno sostenere le prove di concorso, le cui date sa­ ranno tempestivamente comunicate agli interessati. I candidati potranno essere ammessi a sostenere le prove prescritte a condizione che dimostrino la loro identità per­ sonale mediante un documento di riconoscimento, che non sia scaduto o privo di fotografia. L’esito del concorso sarà reso noto mediante l’affissione di due distinte graduatorie (allievi e allieve) all’albo del­ l’istituto.

NORME PER L'IMMATRICOLAZIONE 1 candidati classificati idonei, secondo dilatorie e limitatamente al numero dei corso, per ottenere l’immatricolazione al sentore all’ufficio di Segreteria, entro il

l’ordine delle graposti messi a concorso devono pre5 novembre 1951:

1) domanda d'immatricolazione, redatta su carta bol­ lata da L. 100 e diretta al Commissario;

2) quietanze comprovanti il pagamento della prima rata delle tasse, soprattasse e contributi, relativi al primo anno di­ corso : «) tassa d'immatricolazione IL. 5.000); b) prima rata della tassa di iscrizione e della soprat­ tassa per esami di profitto (L. 6.250); c) contributi generali per attività assistenziale, cultu­ rale, ecc. (L. 950); d) contributo per biblioteche ed esercitazioni ( Lire: 1.500); e) libretto di riconoscimento ( L. 300).

Gli importi sopra indicati devono essere maggiorati della tassa di bollo in ragione del 2 per mille. I pagamenti di cui sopra devono essere effettuati me­ diante la Banca Nazionale del Lavoro (Agenzia N. 9, Ro­ mei, che gestisce il servizio di Tesoreria dell’istituto, I candidati classificali idonei, che non ottempereranno alle condizioni di cui sopra entro il predetto termine del 5 novembre 1951, saranno considerati rinunciatari all’imma­ tricolazione, e i posti che risulteranno vacanti saranno mes­ si a disposizione dei candidati classificati successivamente ■ idonei nelle graduatorie dell’esame di concorso. Agli immatricolati si fa obbligo di fornirsi degli indu­ menti sportivi prescritti daH'Istituto e dei capi di ve­ stiario. Per gravi ragioni disciplinari gli allievi già ammessi al corso possono essere espulsi dall’istituto a giudizio del Consiglio Accademico.

DISPENSA DAL PAGAMENTO DELLE TASSE, SOPRATASSE E CONTRIBUTI I. - Dispensa per merito scolastico e condizione economi­ ca non agiata (articoli 3 e 5 della legge 18 dicembre 1951,

n. 1551>. Gli allievi di condizione economica non agiata possono essere dispensati — con decreto del Commissario — dal pagamento delle tasse, soprattasse e contributi di ogni ge­ nere relativi al primo anno di corso, quando nella media delle votazioni delle prove del concorso per l’ammissione abbiano riportato una votazione non inferiore agli 8/10. Coloro che aspirano alla dispensa anzidetto sono tenuti a presentare la relativa domanda, redatta su carta legale da L. 100 e diretta al Commissario, insieme con ]a domanda di immatricolazione. Alla domanda debbono essere allegati i documenti se­ guenti:

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li stato di famiglia (redatto sullo speciale modulo in distribuzione presso l'ufficio di Segreteria dell’istituto). Nello stato di famiglia deve essere con esattezza specifi­ cato il genere di impiego, professione o lavoro esercitato dai membri della famiglia, con l'indicazione dei proventi che ne traggono. Nello stato di famiglia debbono essere aggiunte tutte quelle maggiori notizie, anche se non richieste, atte a far valutare più esattamente le condizioni economiche della fa­ miglia dell'allievo; 2) certificati degli Enti o Ditte da cui dipendono o di cui sono pensionati il richiedente o i componenti della fa­ miglia, dai quali risultino tutti gli assegni (stipendio, ca­ rovita, ecc.) percepiti, al lordo; 3) certificati, sia affermativi, sia negativi, delle agen­ zie delle imposte del luogo di residenza e del luogo di origine di tutti i membri della famiglia. I suddetti certifi­ cati debbono indicare i redditi di natura mobiliare ed inimobiliare, nonché gli imponibili definitivamente accertati agli effetti dell’imposta complementare progressiva sul red­ dito e dell’imposta ordinaria e straordinaria sul patrimonio;

4) dichiarazione dell’allievo (redatta sullo speciale mo­ dulo in distribuzione presso l'ufficio di Segreteria delìTstituto).

Le domande da presentarsi non oltre 20 giorni dalla da­ ta della domanda d’immatricolazione, che non siano accom­ pagnate dai suddetti documenti, compilati nelle prescritte forme saranno respinte. Indipendentemente dai documenti di cui sopra l'istituto Superiore può accertare le condizioni economiche dell’allie­ vo aspirante alla dispensa suddetta con ogni mezzo a sua disposizione, chiedendo, ove occorra, le necessarie infor­ mazioni alle autorità competenti. IL - Orfani di guerra. Gli allievi orfani di guerra, ivi compresi gli orfani di caduti nella guerra di liberazione o per causa di servizio di lavoro, sono dispensati con decreto del Commissario dal pagamento delle tasse, soprattasse e contributi, quando sia­ no di condizione economica non agiata e non demeritino per il profitto e la condotta.

Coloro che aspirano alla dispensa anzidetta, sono tenuti a presentare oltre alla domanda e ai documenti richiesti per la dispensa per merito, un certificato rilasciato dalle autorità competenti per attestare la loro qualità di orfani di guerra ed equiparati. III. - Allievi stranieri e italiani con famiglia residente all’estero (art. 5, cpv. 2" della legge 18 dicembre 1.951, mimero 1551). Gli allievi di cittadinanza straniera appartenenti a fa­ miglia residente all’estero i quali usufruiscono di borse di studio istituite dallo Stato o da Enti italiani, e gli allievi di cittadinanza italiana la cui famiglia sia emigrata e ri­ sieda stabilmente all’estero, sono esonerati dal pagamento della metà di tutte le tasse, soprattasse e contributi. Gli allievi che si trovino nelle condizioni di cui sopra sono tenuti a presentare la relativa istanza, su carta bollata da L. 100 e diretta al Commissario, insieme con la domanda di immatricolazione. All'istanza debbono essere allegati i documenti seguenti:

«) per gli allievi stranieri:

1) dichiarazione delle autorità consolari in Italia dello Stato di provenienza, dalla quale risultino la cittadinanza del richiedente e la residenza all’estero della sua famiglia con la legalizzazione del Ministero degli Affari Esteri ita­ liano; 2) dichiarazione dello Stato o Ente italiano, dalla quale risulti che l’interessato fruisce di­ una borsa di studio per fanno accademico 1953-54; b) per gli allievi italiani con famiglia residente all’este­ ro : dichiarazione dell’autorità consolare italiana, dalla qua­ le risultino la cittadinanza italiana del richiedente e la


stabile residenza all'estero della sua famiglia, con legaliz/.azione del Ministero degli Affari Esteri italiano. Coloro che aspirano alla dispensa parziale anzidetta, deb­ bono pagare, all'atto della immatricolazione, la metà della tassa di immatricolazione, del contributo biblioteche e dei contributi generali, nonché l'intero ammontare del libretto e della prima rata della lassa di iscrizione, della soprattassa esami di profitto e del contributo integrativo. L’allievo che non ottenga la dispensa è tenuto al pa­ gamento di tutte le tasse, soprattasse e contributi entro 15 giorni dalla notifica della mancata concessione.

Concorso a 100 borse di studio per il 1° Corso dell’istituto Super, di Educa­

zione Fisica per l'anno accademico '54-’55

BORSE DI STUDIO concorso borse A favore degli allievi saranno messi di studio, e premi. I relativi bandi di concorso saranno, di volta in volta, con resi noli mediante affissione all’Albo dellTstituto ogni altro mezzo utile. L’Istituto non ha internato obbligatorio. Coloro che lo desiderino potranno usufruire di apposite convivenze < onvittuali (maschile e femminile) a pagamento convenzionato. INFORTUNI, MALATTIE, ECC.

Le lesioni traumatiche e le malattie, come le altre mino­ razioni psico-somatiche che eventualmente possano mani­ festarsi durante i corsi, tali da incidere negativamente sul­ l’efficienza fisica dell’allievo o sulla sua idoneità all’inse­ gnamento, sono cagione di allontanamento dall’istituto, su deliberazione insindacabile del Consiglio Accademico. La tubercolosi, constatata anche soltanto clinicamente, dà luogo all’immediato allontanamento. Tutte le malattie, gli infortuni, ecc., che eventualmente sopravvengono agli allievi, durante il periodo della loro per­ manenza nell’istituto, in rapporto alle sue esigenze, non implicano responsabilità da parte dell’istituto stesso, ad ec­ cezione dei benefici previsti da apposita polizza di assi­ curazione.

TASSE, SOPRATTASSE E CONTRI BOTI PER L’zlNNO ACCADEMICO 1954-55. Tassa d’immatricolazione L. 18.000.

L. 5.000;

Tassa

d’iscrizione

Soprattassa per esami di profitto, L. 7.000; Soprattassa per ripetizione di esami di profitto L. 500; Contributo per biblioteche ed esercitazioni L. 1.500; Contributi generali (attività assistenziali, cult, ecc.) L. 950: Libretto di riconoscimento L. 300.

La tassa d’iscrizione, la soprattassa per esami di profitto e il contributo integrativo ]possono essere pagati in quattro rate: la prima all’atto dell'immatricolazione ............... ... —1—:“"ì e le altre ri­ spettivamentc entro il 31 gennaio, il 31 marzo e il 31 maggio. Con decreto del Commissario, gli allievi appartenenti a famiglie che dispongano di un reddito complessivo annuo superiore a L. 3.000.000 saranno assoggettati ad un contri­ buto suppletivo, da destinarsi ad opere assistenziali, nella misura del 30 per cento della tassa annuale di iscrizione. L’accertamento della condizione economica familiare è fatto dall'istituto Superiore con ogni mezzo a sua dispo­ sizione, chiedendo le necessarie informazioni alla Aiuniinistrazione finanziaria dello Stato (artt. 4 e 5 della Legge 18 dicembre 1951, n. 1551). Roma, addì 21 maggio 1954. Il Commissario Prof. Dott. Vincenzo Virno Ordinario deH’Uciiversità di Roma Per informazioni rivolgersi ai Provveditorati agli studi (uff. E. F.) od alia Segreteria dell’istituto (Foro Italico Roma) aperta tutti i giorni non festivi dalle ore 11 alle ore 13.

Il CONI, al fine di facilitare la permanenza a Roma degli allievi e delle allieve dell’istituto Su­ periore di Educazione Fisica, la cui frequenza è obbligatoria, indice un concorso a borse di studio riservato a coloro che si trovino in disagiate con­ dizioni economiche e che siano particolarmente meritevoli. Le borse di studio concesse saranno utilizzate per integrare le spese di effettivo soggiorno a Roma. L’ammontare delle borse di studio comprende:

a) metà retta mensile (pari a L. 15.000 circa) per l’intero anno accademico 1954-55 presso i con­ vitti convenzionati (maschile e femminile);

b) spese complementari comprendenti: unifor­ me di rappresentanza, indumenti sportivi, dispen­ se, assicurazione infortuni. Il Concorso è per titoli. L’assegnazione delle borse di studio verrà de­ cisa insindacabilmente dal CONI in base alle de­ liberazioni di apposita Commissione composta da dirigenti dell’istituto Superiore di Educazione Fi­ sica e del CONI medesimo. La corresponsione delle borse di studio è condi­ zionata alla regolare frequenza delle lezioni ed esercitazioni da parte degli allievi e sempreché i medesimi non demeritino per il profitto e la con­ dotta a giudizio del Rettore dell’istituto Superiore di Educazione Fisica. La concessione delle borse di studio è annuale e rinnovabile in seguito a concorso per i succes­ sivi anni accademici dell’istituto stesso in rela­ zione al profitto ed alla condotta del precedente anno scolastico. I vincitori e le vincitrici del Concorso per l’am­ missione all’istituto Superiore di Educazione Fi­ sica che intendono beneficiare delle borse di stu­ dio, debbono inoltrare domanda al Presidente del CONI, Foro Italico - Roma, su carta semplice entro i cinque giorni successivi alla notificazione dell’esito del Concorso. La domanda dovrà essere corredata da copia degli stessi documenti indicati al n. 1. 2, 3, 4 del bando di Concorso di ammissione all’istituto per la dispensa dal pagamento delle tasse, e sopra­ tasse e contributi, oltre che da eventuali titoli per benemerenza di studio e sportive. Il Presidente del C.O.N.I. Avv. GIULIO ONESTI

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mitato. All’Adunata aviatoria del 1914, a Monaco, diversi aviatori di varie città d’Europa si portarono in volo sul

posto per la gara. In merito, oltre all’annullo «Rallye Aerien-Monaco » ve n'è una altro con la dicitura «Rallye Aerien-Milano ». Presumibilmente il timbro postale non è

italiano né ufficiale. Eccoci ancora nel 1921 a Brescia al Circuito Aero Inter­

('aviazione imi m «Mura

nazionale ricordato con una vignetta.

Poi a

Venezia il

25-10-1925 per la Coppa Miraglio annullo lineare, color vio­

letto, e la scritta: Aeroporto Coppa G. Miraglia-Venezia e vignetta.

motore. Nel

In materia di vignette, molte altre sono state emesse

1908. e poi nel 1909, comparvero i primi apparecchi c i

in occasione di gare aviatorie, manifestazioni aeree, gior­

Nel

1905 in

Italia

nacque l’aviazione a

nate e settimane aviatorie organizzate dai vari Aero-Club

primi aviatori italiani. Nel settembre 1909 fu indetto il primo concorso d’avia­

con la partecipazione di Assi dello Sport Aviatorio Italiano.

zione a Brescia, denominato « Primo Circuito Aereo Inter­

1950 - 2° Giro Aereo Internazionale di Sicilia, effettuato

nazionale », al quale diversi italiani presero parte fra cui:

il 20 maggio. (2 annulli speciali: Palermo-Catania, tappa).

Caiderara, Cobianchi, Da Zara e fra gli stranieri Rougier,

1951 - 3" Giro Aereo Internazionale di Sicilia, effettuato

Bleriot e Curtis il quale ultimo conquistò il record d’al­

il 9 giugno. (2 annulli speciali: Palermo-Catania, tappa). Al terzo Giro aereo di Sicilia partecipavano una ses­

tezza con ni. 190.

Per tale avvenimento venne alla luce il primo annullo

santina di concorrenti di cinque nazionalità diverse. La vit­

sportivo italiano d’aviazione con la scritta « Brescia-Staz.

toria finale toccava a Valzania-Guagnellini su apparecchio

Circuito Aereo », ed una vignetta di colore grigio-nera a

G. F.

commemorazione di una manifestazione, dove i più audaci

lida per il campionato aerosportivo nazionale.

si prodigarono nel tentativo di conquistare un record nel

cielo.

I Rondone con limite di ore 2.28'38”; prova va­

Il 1952 è l’anno della ripresa:

24 maggio 1° Giro Aereo della Toscana, S. Giusto

Nel 1910 i raduni si susseguirono a Firenze e a Verona.

A Verona, dove la manifestazione ebbe luogo dal 20 al 30 maggio con la partecipazione del precursore dell’aeronau­

(Pisa);

25 maggio (Massa).

1° Giro

Aereo della Toscana, Cinquale

tica mondiale Wilbur Wright, venne usato il secondo an­

(Annullo S. Giusto e Cinquale) vedeva la vittoria per i

nullo « Verona Circuito Aereo », ma in misura limitata. Allo stato attuale vi sono pochissimi di questi annulli in

piloti civili: 1° Sambri e Galbo (Livorno) e per i piloti mi­ litari (Coppa Ugo Filosa): 1° Ferretti in 1.55’41” su S. 7.

circolazione; oltre all’annullo vi è la vignetta commemo­ rativa emessa dal Comitato Organizzatore. Ed ecco ancora nel 1910 — dal 24 settembre al 3 ottobre — seguire il Circuito aereo internazionale di Milano, ricordato con una

vignetta. Questo Circuito era dotato di premi per L. 300.000

7 giugno: 4" Giro Aereo Internazionale di Sicilia. (2 annulli: Palermo-Catania, tappa), vittoria finale: 1° Guagnellini su G. F. 4 Rondone.

1953 21-6: 2° Giro Aereo di Romagna, Lugo, ricordato con un annullo speciale.

e vi parteciparono piloti di tutto il mondo. Fra i più noti:

1953: 21-22 giugno: 5" Giro Aereo Internazionale di Si­

Cattaneo, Ravetto, Pizzagalli, Paul, Kuller, Lathan, Mollien,

cilia con la partecipazione di 35 concorrenti, diversi dei

Dickson, Chavez ecc....

Chavez, il

giorno

quali stranieri. La vittoria finale è toccata a Ferguan su

precedente l’apertura del Circuito,

Ambrosini Super 7 alla media kmetrica di 389.

mentre attraversava in aereo le Alpi precipitava a Domo­

(2 annulli speciali: Palermo-Catania, tappa).

dossola ove moriva il 27 successivo.

1953 11 luglio: Gara Aerea Nazionale di Rimini.

Manifestazioni del genere se ne svolsero a Firenze, Bo­

logna, Torino, Pescara (Coppa Commercio), Milano (Cir­ cuito aereo internazionale), sopramenzionato, e nel 1911 a Pisa, Roma, Firenze, La Spezia, Bologna vi furono manife­

stazioni di gare e concorsi aerei, avvenimenti ricordati con

solo vignette commemorative ed annulli speciali che, per la loro denominazione non sono considerati «Sportivi».

In effetti, però, rispecchiano una vera e sicura epoca di pionieri, che stabilirono veri e propri primati nel cam­ po aviatorio. Nel 1913, in occasione della Esposizione In­ ternazionale dello Sport a Vercelli, fu organizzata una gara aviatoria. Fu composta la relativa vignetta commemo­ rativa, una parte della quale venne applicata su busta spe­

ciale prò « Flotta Aerea » ed annullata con timbro del Co-

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(1 annullo e vignetta speciale). Questi sono i riferimenti di primati ufficiali interessanti

la Sport-filatelia. Indubbiamente, l’Italia, ha sempre partecipato, con suc­

cesso alle varie manifestazioni aviatorie fra cui, pur non esistendo per alcuni annulli o vignette sportive, giova ri­ cordare i primati battuti da Agello, De Pinedo, Ferrarin e Del Prete, Maddalena, Cerconi, e la Crociera Atlantica in formazione di stormo, compiuta da Italo Balbo.

Sarebbe utile che tali avvenimenti avessero per Io me­ no la vignetta commemorativa o annulli speciali, in quanto

i protagonisti hanno dato lustro alla Storia dell’Aviazione

Italiana e Mondiale.

EGIDIO PENNATI


Sunnlem. al n. C ili ST/IDIIIM per le Unioni Sportive e i Comitali Provinciali del C.S.I. Giugno 11154

Consiglio Direttivo e riunione Ispettori a Roma il 10-11 Luglio Per coordinare lo sviluppo dell’attività agoni­ stica e associativa per la seconda parte della sta­ gione estiva ed autunnale si riunirà a Roma il 10 luglio prossimo il Consiglio Direttivo del Centro Sportivo Italiano sotto la Presidenza del profes­ sore Luigi Gedda. All’ordine del giorno della interessante seduta sono i seguenti argomenti: relazione del Presiden­ te; tesseramento 1954-55; piano di propaganda; scelta delle sedi «lolle ultime finali dei Campio-

nati nazionali estivi ed autunnali; corsi dirigenti interregionali e nazionali; varie. Il Consiglio Direttivo del C.S.I. avrà una priina seduta nel pomeriggio del IO luglio nientre parteciperà 1’11 luglio alla riunione degli Ispettori Regionali, con i quali sarà sincronizzato il vasto piano ili lavoro propagandistico ed il programma a largo raggio che il C.S.I. intende sviluppare nel secondo decennio.

Le Finali del Campionato Calcio Ragazzi per il

Trofeo «Remo Zenobi» a

Ferrara il 3-4 Luglio

Solo ora è possibile fare il bilancio del vasto lavoro propagandistico sviluppa­ to dal C.S.I. per il calcio giovanile at­ traverso le varie fasi del Campionato Nazionale Ragazzi che avrà la sua con­ clusione nei giorni 3 e 4 luglio pros­ simi a Ferrara con la disputa della fi­ nale nazionale alla quale parteciperanno le quattro squadre selezionate nelle eli­ minatorie interregionali svoltesi in que­ sti giorni. E’ in palio il trofeo Remo Z'enobi.

regionali si sono imposte le seguenti for­ mazioni. Per le Regioni del Nord: per la Liguria il Genoa, per la Lombardia l’U.S. Mariano di Padova; per il Pie­ monte, la Pino Maina di Torino; per il Veneto. l’U.S. Audace di Trieste. Tra queste nella Finale Interregionale si è per l’appunto qualificato il Genoa

Le quattro formazioni che hanno ot­ tenuto l’ambita ammissione alla interes­ sante ed attesa finale sono: per il Nord la squadra ragazzi del Genoa, per il Centro Nord: la S. Leo di Parma, per il Centro Sud la Spes di Roma e per il Sud l’Edcra di Molletta:

terregionale), per le Marche la Fortitudo di Jesi, per la Toscana la Juventus di Pontedera e per l'Umbria la Vigor di Assisi. Per le Regioni del Centro Nord l’Andreja di Pescara ha vinto la

Complessivamente il Campionato Ra­ gazzi si è svolto in 61 Provincie o Co­ mitati Zonali Autonomi che hanno qua­ lificato altrettante squadre Campioni provinciali. Successivamente nelle fasi

Per «pianto riguarda le Regioni del Centro Nord la Squadra Campione del1 Emilia è risultata la S. Leo di Parma (che ha vinto poi anche la Finale In­

eliminatoria abruzzese, l’U.S. Loreto Starace di Napoli quella della (Campania, la Spes di Roma, quella del1 Lazio (affermandosi successivamente nell’eliminatoria interregionale), mentre in Sar­ degna, campione regionale è risultata la \ ictus di Cagliari.

Infine le regioni del sud: in Calabria si è affermata l’U. S. Ferrovieri di Reg­ gio Calabria, il Lucania la Folgore di Potenza, nell’affollata- eliminatoria pu­ gliese l’U. S. Edera di Moffetta — vin­ citrice anche in sede interregionale — e in Sicilia: la Galati di Messina. Le quattro squadre, cui abbiamo fatto cenno sopra, disputeranno il girone fi­ nale con partite di 2 tempi di 30 primi (con eventuali tempi supplementari, e se del caso, con successivo sorteggio) con il sistema della eliminazione diretta. Gli accoppiamenti delle due semifinali avranno luogo pel sorteggio il 3 luglio

mattina a Ferrara. Le squadre finalista giungeranno nel capoluogo della pianu­ ra padana nel pomeriggio del due lu­ glio, ospiti della Presidenza Centrale che ha affidato l’organizzazione dell’atte­

so torneo Nazionale al capace ed atti­ vissimo Comitato Provinciale di Ferrara. Ricorderemo che nelle quattro edi­ zioni precedenti il Campionato Naziona­ le Ragazzi del C SJ. è stato vinto nel 1950 dall’U.S. Saturno di Guastalla; nel 1951 dall’U.S. Juventus di Pontedera e negli ultimi due anni dalla Sampdoria di Genova.

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gioitali svoltisi a Forlì ed è riuscita a vincere il titolo e a conquistare il di­ ritto di partecipare all’interregionale di Firenze. Le altre squadre erano le rap­ presentative di Modena, Cesena e Reggio.

MODENA Con buoni risultati si sono svolti i Campionati provinciali di Atletica che hanno visto l'affermazione quasi totalita­ ria dell Arsenal che ha riportato i se­ guenti titoli: ni. 100 piani, Amadei in 11’8; in. 100 piani. Cremonese in 5 1”3 ; in. 800, C.oliva in 2‘9”2 ; disco, Menfredini, m. 32.32; lungo, ('.errato, ni. 6.22; ni. 5.000, Della Casa, in 18’26"; ni. 1.500, Carretti in 1’49”; staffetta. 1x100 ( Degoli. Scaglioni. Lusvardi e Amatici) in 16'1; staffetta 4x400 (C.oliva. Tagliazucchi, Coppi e Cremonese) in 3’41" 1. Le altre gare sono state vinte ila: Giacobazzi, dell’U.S. Radar, m. 200 in 24**4,; Baldi, delJ'U.S. Folgore, salto in allo m. 1.70; Cesari. dell’U.S. Folgore, peso in. 12,51: Soro, della Folgore, mareia ni. 5000 in 30’14” e infine Immovilli, della Folgore, che con ni. -10 si è aggiudicato il giavellotto.

ROMA Gran folla all'arrivo e applausi per tutti, in occasione della I prova del Campionato provinciale ciclistico per allievi. La vittoria ha premiato la Ienaeia c l’abilità di Antonio Jacona, del G.S. Simonetti, che ha coperto i 70 km. del percorso alla media di oltre 35 al­ l’ora. Degno avversario del vincitore è stato Cannine Dal Pizzo che è giunto a mezza ruota mentre alquanto sfor­ tunato è stato Stefanelli, colpito da crampi proprio negli ultimi chilometri. Continuando l’intensa attività ciclisti­ ca, si è svolta alla Borgata Magliana una gara riservata ai dilettanti e allie­ vi CSI, denominata Medaglia d’Oro Ma­ gliana, c che è stata vinta brillantemente in volata da Balestrini dei Vi­ gili Urbani di Roma mentre Del Piz­ zo, aggiudicandosi il 3° posto, dopo aver dato vita alla fuga decisiva, era il primo degli allievi. Prima del via è stata celebrata la S. Messa e comme­ morato, con un minuto di raccoglimen­ to, Attilio Magionesi, tragicamente perito a causa di una caduta nella gara di Frascati.

PARMA La squadra di pallavolo della Du­ cale ha partecipalo ai Campionati re­

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C HI ETI Nel Trofeo Nazionale di pallavolo la squadra della « Robur » ha meritataniente conquistato il diritto di parteci­ pare alla successiva fase regionale aven­ do battuto la squadra del « Falco Az­ zurro » in un incontro ricco di tecnica e di bel gioco.

VITERBO Pieno successo tecnico ed organizza­ tivo ha riscosso la terza edizione della staffetta podistica 3x1000 organizzala dal Comitato Provinciale del CSI in colla­ borazione con la FIDAL, per l'aggiudi­ cazione della «Targa Giuseppe Vismara ». Ed ecco la classifica: 1> Paracaduti­ sti punti 20, 2) Monte Mario punti 18, 3) Olimpia punti 16, 4) Civitavecchia, punti 9.

re di Napoli, i rappresentanti delle Au­ torità militari territoriali, l’avv. Guido Azzone. il dolt. Taddeo, il vice Provve­ ditore alle OO. PP. comm Del Giudi­ ce. il col. Folinea, direttore sportivo deH'Aceadeinia Aeronautica, il profes­ sore Paolo Jodice del Provveditorato agli Studi, il doti. Coscia, sindaco di Torre del Greco, il «Ioti. Sorbi delPAIA, don Giacomo Nardi, assistente diocesano della GIAC, il prof. Rosario Formisano e Amedeo Salerno, rispettivice Presidente vomente Presidente del Comitato Provinciale del CSI di Napoli. Nel cab io. mentre si avvicina alla conclusione l'indovinata Coppa Gedda, alla quale hanno aderito ben 16 squa­ dre, l’U. S. Loreto Starace di Torre ha vinto il titolo provinciale, seguila dall’U.S. S. Luigi di Coivano e dalla Can­ neto di Napoli. L’Oriens di Napoli ha acquisito il diritto di partecipare alla finale con la vincente di Sorrento nella Coppa Prima­ vera di pallacanestro, mentre i Comuna­ li hanno conquistalo il titolo nel cam­ pionato provinciale maschile di palla­ volo.

FIDENZA NAPOLI Il CSI di Fidenza ha organizzato un in­ contro di pallacanestro fra le rappresen­ Domeniea, 30 maggio, nella palestra tative delle Scuole Medie c dell’Avviadel CONI è stata celebrata la III Pa­ mento. L'incontro, molto acceso e ap­ squa dello Sportivo indetta dal Centro passionante, è terminato con la vittoria Sportivo Italiano dell’Avviamcnto. La manifestazione si è aperta con la Santa Messa officiata dal Vescovo Mon­ Un interessante torneo di pallavolo ha signor Rinaldi e vi hanno assistito non avuto luogo il 9 maggio con la parte­ meno di 2000 persone Ha preso quindi cipazione dell’olimpia, della Folgore di la parola Fon. Rubinacci che, in un vi­ Parma, della Fulgor di Fidenza e della brante discorso, ha tracciato un quadro Viti di Bussolo. La vittoria è stata ap­ panoramico delle attivila del CSI dal pannaggio della compagine dell'olimpia giorno della sua fondazione ad oggi. che s’imponeva, nella finale, sulla Ful­ Aveva luogo, quindi, la premiazione gor di Fidenza per 15-6, 15-1. delle squadre distintesi in tutti gli sport: pallavolo, calcio, atletica, pallacanestro, tennis da tavolo, ccc. TORINO La signora Adriana Diana, consorte del Prefetto, faceva da Madrina al la­ Con il concorso di Autorità civili e baro dell’Ente Partenopeo Incremento militari, di dirigenti, tecnici e oltre Sport. 1.000 giovani, si è celebrata i 1 27 mag­ Si svolgevano, infine, due incontri, . gio sul campo del Torino la Pasqua del­ uno di pallavolo fra una rappresentati­ lo Sportivo. va del CSI e la 1 squadra del Comiliter, Dopo la S. Messa, celebrata dal rev. una selc ­ e l’altra di pallacanestro, fra Bosso, le rappresentative dei ragazzi del zione del Centro Sportivo e ia Marcar­ C.S.I. torinese hanno incontrato le rap­ ci, vinti il primo dal CSI e li secondo presentative del CSI di Genova. En­ dalla Marcacci. trambi gli incontri sono terminati con Notati fra le Autorità presenti l’ono­ la vittoria degli ospiti. revole Diana, il doti Salvatore, questo-


MESSIN< Pallavolo. — La IV Coppa CSI, dive­ nuta ormai tradizionale nel quadro del­ l’attività pallavolistica messinese, è stata per la quarta volta di seguilo vinta dal­ la bella, solida c sempre in gamba squa­ dra della Finanza. Però quest'anno a stento è riuscita ad imporsi su due squa­ dre che fanno bene sperare per l’avve­ nire: la Fiamma c la S. Sebastiano. Buona volontà nelle rimanenti undici squadre partecipanti, che hanno sempre combattuto per contrastare il passo alle grandi. Atletica leggera. — Si sono svolte al campo ex GIL. attorno ad una cornice di pubblico appassionato, le gare ili atle­ tica leggera indette ed organizzate dal CSI con la collaborazione della F1DAL.

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Il « Galati ■» campione regionale di calcio ragazzi.

Alle gare hanno partecipalo oltre cento atleti, che si son disputati i primi posti col cuore in gola. Da notare il tempo discreto di Smedile nei cento metri (1 l”8/I0), il buon risultato conseguito da Manesca nel salto in alto, che ha su­ perato agevolmente la misura di 1,50. Calcio Ragazzi. — Nei campi di Mi­ lazzo. di Galati e di Messina (Arsenale e Celeste) si è svolta la fase provincia­ le del Campionato Nazionale, che ha laureato Campione Provinciale la balda squadra del Galati, dopo una combattu­ tissima partita con la Virtus di Milaz­ zo terminata dopo i tempi supplementa­ ri col punteggio di 2 a 1. Ha segnalo per il Calati Silipigni c poi Sanfilippo, per il .Milazzo il centravanti Calabro. Ottima l’organizzazione curata dal si­ gnor Garajio. SANDRO ARENA

CESENA Superando la compagine del Parma, a Bologna, la squadra di calcio dell’U.S. Rumagna di S. Egidio ha conquistato il titolo di Campione Regionale e il con­ seguente diritto a disputare la fase in­ terregionale. Un’interessante gara ciclistica si è di­ sputata nella zona di Cesena, su un per­ corso di 80 Km. e la vittoria è andata alla squadra allievi del Ricreatorio ope­ raio di S. Francesco d’Assisi di Sassuolo che, piazzando ben 6 clementi nei primi dieci, ha conquistato due coppe denomi­ nate una « Reduci di Russia » e l’altra « Gioventù Italiana ».

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BERGAMO Tenendo fede alla tradizione, l'atti­ vità ciclistica ha dominato sovrana a Bergamo c così, nel giro di pochi gior­ ni, si sono avute numerosissime gare come: una riunione in pista a Dalrnine dove si affermavano: Carminati nel­ l’eliminazione Allievi, Villa nell’elimi­ nazione Dilettanti c Allievi. Radili nella velocità Esordienti,, Martinetti nella velocità Allievi e Rigamonti nel­ la Velocità Dilettanti. In località Martincngo Franco Re­ monti ha vinto la seconda prova del Campionato Provinciale CSI, seguito da Seminati e Z’andani, mentre il Cam­ pionato Provinciale a squadre per Al­ lievi. per quanto avversato dal maltem­ po. ha visto impegnarsi in dura lotta le partecipanti, tanto che alla fine so­ lo il secondo separava la vincente Glo­ ria dall’U.S. Boltiere e 8” correvano tra il G. C Brembate Sopra ce la Gloria. A sua volta Maurilio Dolci, prima di «partir soldato» ha voluto dare a tutti una definitiva prova della sua supremazia vincendo la gara di Trezzo con 15” di vantaggio sui compagni di squadra Gatti e Caffi. Felice svolgimento ha avuto il Tor­ neo di Pallavolo « Coppa S. Giorgio » che dopo le aspre battaglie delle 4 con­ tendenti si chiudeva con la meritata vittoria dell’U.S. S. Giorgio, seguila a un punto dalla Polis. CSI e dalla pro­ mettente Olimpia. Ha chiuso la classifi­ ca la Leonessa di Nembro. «

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Conclusosi il Campionato Ragazzi di calcio che ha visto FU. S. Lovere de­ gnamente conquistare il titolo di Cam­ pione Provinciale, è opportuno formu­ lare alcune considerazioni su questa at­ tività che per la sua durata, la quantità di Unioni interessate, e l’interessamen­ to che suscita è da ritenersi senz’altro meritevole delle più attente cure. II Campionato Ragazzi ha visto que­ st’anno allinearsi al via ben 34 squadre a 11 giocatori; per inciso ricordiamo qui che al Campionato Liberi hanno partecipato 28 squadre a 11 e ai cam­ pionati interoratoriani. a 6 giocatori, n. 22 squadre: per un complesso quindi di 84 squadre. Il Campionato Ragazzi svoltosi su -1 gironi ha visto finaliste le squadre di Lovere, Zanica, Brembate Sopra e Ter­ no, classificatesi nell’ordine nel girone finale. Fra tutte le squadre partenti so­ lo una non ha raggiunto lo striscione d’arrivo: si tratta di defezione che ci è particolarmente spiaciuta perché non motivata da ragioni consistenti. Si può dire che disciplinarmente si siano dovuti registrare solo fatti di or­ dinaria amministrazione: ancora qual­ che mancanza, ma ridotta come nume-

gravità, in confronto agli anni pre­ cedenti. E’ questo un rilievo che torna a gran­ de onore delle L'U. SS. tutte e in par­ ticolare ai dirigenti, atleti e pubblico, in quanto dimostra che si stanno com­ pendo progressi sulla giusta strada. Organizzativamente, nonostante il pro­ lungato periodo invernale, tutto si è svolto nel migliore dei modi e di que­ sto dobbiamo essere riconoscenti alla Sezione Tecnica Provinciale, presieduta dal dott. Astori, che ha saputo far fron­ te allai enorme mole di lavoro con alto senso di attaccamento al C.S.I. e dando prova di una lina completa compiei capacità tecnica oltre che di un totale continuo spirito di onestà e giustizia, Vogliamo ricordare ancora il contimio prodigarsi della Sezione Arbitri; essa ha fatto fronte con le sole sue for­ ze a tuite le richieste del Campionato. Il comportamento dei giudici di gara, anche se in poche occasioni ha fatto sentire il desiderio di qualche miglio­ ramento, ha però dimostrato nella gran­ dissima maggioranza dei casi la maturità raggiunta da questi benemeriti e senipre il loro spirito di sacrificio. Per il lato tecnico persone più di noi qualificale ci diranno le loro im­ pressioni: noi ci limitiamo ad annota­ re il miglior livello raggiunto da tutte le squadre partecipanti. In complesso quindi possiamo ritene­ re soddisfacente l’andamento del Cam­ pionato. Questo successo però non de­ ve permettere alcun rallentamento alla nostra azione, ma oltre che rinfrancarci, deve essere di sprone per la futura at­ tività. Tino Bosio

GENOVA

Con la finale affermazione del Genoa, per 2-0, Sull'Alba si è concluso il Cam­ pionato Giovanile del CSI e « IV Cop­ pa Shell Sport » che ha visto impegnate fin dal lontano mese di novembre ben 21 squadre. La squadra del Genoa, se­ guita a un solo punto dalla Sampdoria ha iscritto per la prima volta il suo nome nel libro d’oro della manifesta­ zione che aveva visto nel passato, l’af­ fermazione della «Shell Sport» e per due anni consecutivi della Sampdoria. Notevole la classifica dell’lSl. piazzato­ si al 3° posto. Con la partecipazione di oltre 200 atleti, si è svolta al Bacigalupo il 2 giugno la prima giornata del Campio­ nato Provinciale di Società di atletica leggera, che ha visto le affermazioni di Perassolo e Ardoino nei 400 h, Ca­ stello nel lando del disco, Severino nel salto triplo, Varallo, Cepollina, Zuppinoli e Pescetto nei m. 100, Guerzoni, Bergliig; e Minetti nei m. 200, Riva, Pastorino e Frassinelli nei ni, 400 piani, Viecari e Rossi _____ ____ c._ ___ negli 800,,___ Dadasi nel lancio del peso, Avogadro nel salto in lungo, Fezzardi, Verardi e Burlando nei tn. 110 h, di Castiglioni nella marcia di 5.000 tn., Barabino nel lancio del giavellotto, di Ansaldo e Morin nei 1.500. di Gattuso nei metri 5.000, di Stampaglia nel salto in alto

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e, infine, dell'U.S. AAJu. nella staffet­ ta I x 100 e nella 4 x 400. Sempre nel campo dell'atletica leg­ gera. la polisportiva « Carlo Grasso » del CSI Rapallo, grazie all'ottimo piaz­ zamento degli atleti Orio, Rossini, Zanaboni Vignolo, rispettivamente 1", 3", 4“ 5". si è aggiudicata il Gran Premio del Mezzofonodo disputato il 30 maggio a Chiavari.

BRESCIA Intensa attività ciclistica a Brescia. Dopo le gare di Pescantina in pista e Palazzolo su strada ecco la Coppa San Fedele, disputata alla sbalorditiva me­ dia di Km. Il orari, e vinta da Franco Paderno dell’U.S. Valenlini, seguito da Agostino Toltoli, dell'U.S, S. Faustino Darfo e da Angelo Gusmeri ancora della Valenlini. Ecco ancora la Coppa Lapapasini, svoltasi sul triangolo Ghedi, Castenedolo. Montichiari, che ha visto la par­ tecipazione di oltre 100 atleti e la vit­ toria finale di Giancarlo Lina, seguito da Benedetto Vanazzi e da Romano Ca­ valieri. A Salò è andato il titolo provincia­ le di velocità dilettanti, grazie alla splendida affermazione di Gigi Ehi anati della Soc. Audaci e Liberi, in oc­ casione delle gare di Verona. Nel settore della pallavolo continua la tradizione della Bonsignori di Remedello che, sia nella Categoria A come in quella dei Giovanissimi, ha COI1fermato il proprio valore conquistando il titolo regionale, disputatosi a Man­ tova. il 16 maggio scorso. Si prospetta cosi di nuovo la candidatura di que­ ste belle compagini al titolo nazionale.

S. VITO DEI NORMANNI Culcio. — Si è concluso nello scorso maggio con la vittoria della quadrata compagine della Paavo Nurmi di Oslttni il Campionato Zonale Ragazzi. Al secondo e terzo posto si son piazzati la Mazzola e {'Imperiale di San \ ito. L’U. S. Fortitudo di San Vito, ben­ ché fanalino di coda, ha vinto il pre­ mio disciplina. Nelle (inali regionali la Paavo Nurmi ha conquistato un onore­ vole terzo posto preceduta dal Molfetta e dal Lecce. Un bravo all'U. S. Mimino De Cesa­ rla del CSI San Vito che ha parteci­ pato al Campionato Regionale di II Di­ visione ottenendo un brillantissimo quinto posto e vincendo il Premio di­ seiplina. Si vede subito che i sani principi! in­ culcati ai giovani atleti del CSI vengo­ no messi in pratica. Si è iniziato il Torneo Cittadino per

REGGIO EMILIA In occasione del 1° Festival di Iinpepegno Giovanile, a San Donnino di Scandiano, tre squadre di pallavolo di Reggio Emilia hanno dato vita a iun Torneo volante suscitando l’interesse: e l’approvazione di un numeroso pubbli­ co. II torneo è stato vinto dall’U.S. Escamillo che ha preceduto l’U.S. Cu­ pola e l’U.S. Duomo.

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SONDRIO Zino Pelanconi, del Crai Bocciosport chiavennese, ha vinto la Coppa «Gildo» e la «Targa Siro Giuliani» di podismo su un percorso di eira 5 Km. Secondo è giunto Siro Tava~ci del­ lo stesso Crai Chiavennese, terzo Giovan­ ni Fornaci del CSI Chiavenna.

VARESE

L’U. S. M. De Cesarla del CSI di San Vito dei Normanni, quinta classificata nel Campionato Regionale di seconda divisione e vincitrice della "Coppa ■Di­ sciplina’’ per il 1954.

SASSA RI

Dopo accanita lotta, i pongisti della Turritana del CSI Sassari sono riusciti ad imporsi ai forti avversari cagliaritani come altrettanto hanno fatto i baldi rap­ presentanti della S. Pellico che, inaspet­ tatamente, hanno avuto ragione degli av­ versari, sovvertendo, ogni pronostico. A Tempio in grande progresso è l'at­ tività del CSI dove le Unioni Sportive affiliale sono già salite da 4, con 45 atle­ ti a 9 con 162 cartellinali. 11 calcio, per ora, è in maggiore evi­ denza sia come attività diretta sia con un corso arbitri cui hanno preso parte 8 elementi. Anche la scherma ha fatto proseliti, unitamente alla campestre, al­ l’atletica leggera e alla pallavolo di cui sarà indetto un Torneo cittadino nel prossimo mese di settembre.

rondo nel lungo mentre tutti gli altri tempi e misure sono rimasti al di sotto della normalità grazie al pessimo livel­ lo e delle pedane. l’iena euforia, poi. nella pallacanestro dove — malgrado l'abitudine di vince­ re in tutte le categorie — lo Sfondrati di Cremona ha riportato a casa il titolo italiano delia Categoria B men­ tre è stato a un pelo con ((nello della A. Comunque, l'ottimo piazzamento complessivo I 1". 2", .3") conferma an­ cora una volta come la città del 'Porrazzo sia alla netta avanguardia nel cestismo del CSI.

lli Coppa « Primavera » con la partecipazione di otto squadre. Atletica leggera. — La C.T.Z’. di atle­ tica leggera sta organizzando il cam­ pionato zonale di atletica leggera. Tesseramento. — L’Ufficio Zonale Tes­ seramento comunica i seguenti dati sta­ tistici : In data 8 giugno 1954 risultano affi­ liate n. 10 UU. SS. con un complessivo di n. 246 atleti tosi ripartiti: M. De Cesarie n. 19; Mazzola San Vi­ to 36; Mazzola Carovigno 19; Junior 30; Dinamo 18; Forttiudo 17; Imperia­ le 28; Paavo Nurmi 42; Audax 19; Fol­ gore-San Michele Sai. 18.

CREMONA 11 2 giugno si è svolta al Comunale l’annunciato manifestazione di atletica leggera per i campionati provinciali del CSI che se dal lato organizzativo ha lasciato un poco a desiderare (trop­ pa attesa tra una gara e l’altra', in compenso ha ottenuto successo nel set­ tore tecnico dove sono stali raggiunti buoni risultati. Degni di rilievo, infat­ ti, i m. 6,28 di Marchini nel salto in lungo e gli 1,75 dell'alto di Parolini. Ottimi anche i 6,14 di Cavagnoli, se-

Molteplice l’attività del CSI Varese du­ rante il mese di maggio. Una cinquantina di giovani hanno da­ to vita a gare interessanti nell'atletica leggera, dalle quali sono emersi il ter­ zetto dei velocisti dell'U.S. De Filippi, Cavallazzi, Neri c Salucci; il mezzofon­ dista Enzo Caraffa della « Studentesca », Alessandro Frè nel salto in lungo. Nel calcio, la finale provinciale ha visto J’afTermazione dell’U.S, Lupis di S. Stefano suIl’Audax di Besozo, men­ tre l’istituto Tecnico si è aggiudicata la Coppa Franco Ossola battendo per 3 a 2, nella partita finale, l’istituto De Fi­ lippi. A quest’ultimo, in compenso, è andato il titolo provinciale a squadre nel tennis da tavolo grazie alle prestazioni di Brembilla, Palazzo!!, Rosa e Tarabbia.

MACERATA

In occasione delle leste della Madon­ na delle Macchie il 9 maggio è stala organizzata dal CSI una gara di 80 ni. di velocità e 2.200 di fondo. La pri­ ma era vinta da Quacquarini delle Frec­ ce Azzurre e la seconda da Sancricea pu­ re delle Frecce Azzurre.

VERCELLI Con discreto pubblico, si è svolto sul campo dell’U.S. Pro Vercelli, il cam­ pionato provinciale di atletica leggera, che ha visto la vittoria dei seguenti atle­ ti: m. 100: Milanese (Vandea), m. 200: Pizzera (Vandea), m. 400: Felibcrti ni. 800; Patriarca (Vandea), m. 1.500: Cacacelo (Vandea). salto in alto: Baltaro (Libertas), salto in lungo: Zuocco (Libertas), disco: Riatto (Libertas), pe­ so: Cosse (Libertas), giavellotto: Baroldi (Libertas), staffetta 4 x 100: U.S. Li­ bertas; staffetta 4 x 400: U. S La Vandea.


PALERMO Nel salone pongistico della Birreria Italia, gentilmente concesso dal Sig. Co­ sternante. ha avuto luogo la fase gionale del Trofeo di pallavolo con la partecipazione delle squadre di Si ra­ cusa, Etimi, Messina e Palermo. Un’ot­ tima prestazione realizzava il duo Fasino-Romano del C.P. di Palermo tanto che, alla fine, conquistando la vittoria, acquisiva il diritto di partecipare alla successiva fase interregionale.

Pallaceslo. — Il primo posto del cam­ pionato interregionale di pallacesto per la categoria C del CSI svoltosi a Mes­ onquistato — con la C sina è stato conquistato ..imi ... maiuscola — dall ’U. n S. Villa — Filippina della nostra città. La vittoria non se l’aspettavano pro­ prio questi baldi ragazzi e poi... cre­ dete che speravano di vincere con una così avversa fortuna, dimostratasi più implacabile nella successiva fase nazio­ nale. Erano partili da Palermo certi di prenderle, e con ben poche speranze, di­ sposti però a vendere cara la pelle, so­ no arrivati a Messina con una ferrea volontà di combattere ripetendo ciò che noi abbiamo sempre ribadito, vale a di­ re che in tutte le manifestazioni niente o poco deve risultare scontato in par­ tenza, forti di ciò si sono buttati a capofitto nella pugna e dalla mischia ali­ che se per un solo cesto ne sono usciti vincitori. Avremmo voluto assistere e alla fase interregionale e a quella nazionale ma gli studi ci hanno trattenuti qui a Palermo, avremmo voluto nello stesso tempo fare una completa disamina; pur­ troppo vi dovrete accontentare di ciò che « abbiamo spigolato » al Comitato Provinciale e fra i dirigenti ed atleti dell’U. S. interessata. A quanto ci risulta, ed in ciò non v'è

dubbio, gli appassionati messinesi nel­ la interregionale, hanno assistito ad in­ contri di alto interesse tecnico ed ago­ nistico, hanno assistito fra l’altro ad una non comune partita di pallacesto ulti­ mata dalla vincente con soli due atleti in campo; questo per noi il fatto più interessante dal lato agonistico. Qualche meticoloso ci ha riferito che i due filip­ pini nel finale del suddetto incandescen­ te incontro hanno svolto un giuoco per nulla interessante, provino costoro a di­ sputare una partita in simili condizioni, e poi critichino... Dagli avversari ci si aspettava qual­ cosa di più. ma la nostra Villa filip­ pina ha superato di gran lunga e per stile, e per tecnica le ottime ed agguer­ rite compagini dell’U.S. Libertas di Brin­ disi, ex lampione, e la Rari Nantes di Catanzaro. Nella successiva fase nazionale la Vil­ la Filippina ha dovuto partecipare a ranghi ridottissimi deludendo un poco gli sportivi di Reggio Emilia. Il basket siciliano e principalmente quello paler­ mitano aveva bisogno di una sì agogna­ ta affermazione, l’U. S. Villa Filippina ha contribuito infatti a togliere quel velo di malumore, che a parte le afferinazioni del CUS si va sempre più addensando su questo sport in questa nostra Sicilia. Messina ha laureato così una compagine da noi molte volte am­ mirata, una compagine combattiva che ha basato il suo giuoco, in veloci pas­ saggi, continui smarcamenti ed accortis­ simo controllo degli avversari. Una pre­ stazione, insomma, ben compensata da una vittoria interregionale ed un (piar­ lo posto, anche s’è l’ultimo nella fase nazionale.

vetta alle rimanenti società che hanno fatto del proprio meglio per l'ottima riuscita della manifestazione. Ha vinto la più allenata compagine mentre la più forte veniva eliminata <■ doveva conten­ tarsi del terzo posto. Ecco la classifica: li U.S. CoNa; 2) G.S. Pipitene; 31 U.S. Pallavicino; 1) G.S. Robur; 5> G.S. Don Orione; 6) G.S. Tigrotti. Ecco la formazione dell’Unione Spor­ tiva Savoia vittoriosa a Gahagirone Rus­ so. Ricla, Rocca, .Amendola, Bazan. Lu­ ca, Lo Buglio, Catalanotto.

Pallavolo. — Mentre a Caltagirone le nostre rappresentative si classificavano, prime e seconde nel campionato regio­ nale, qui a Palermo si portava a ter­ mine un ennesimo torneo (Coppa Don Orione). La mancanza e della Savoia e della Villa Filippina è stata ben ne­

Corso Arbitri Pallavolo. — Giorni fa nei nostri locali si è concluso il corso arbitri di pallavolo; hanno fra gli altri superato la prova il Direttore Tee. Enzo Milia, il Presidente della commissione tecnica prov. di pallacesto Rag. Pippo Lombardo, il pres. della Commissione tee. di All. Dott. Benedetto Lo Siero ed altri dirigenti provinciali. Ai neo-aspiranti arbitri i nostri più sinceri auguri ed un « in bocca ai ti­ fosi... ».

Ecco D 2) 3) 4)

la classifica della fase regionale : U.S. Savoia, di Palermo; U.S. A illa F., Palermo; U.S. Sa. Sebas., Messina; U.S. Italia, Catalgirone.

Arbitri Sigg. Monleleone e Muceo di Palermo, Garajo di Messina. Tennis da Tavolo. — Nei locali della Birreria Italia, gentilmente concessi dal Signor Costumante s’è disputata la fase regionale del Trofeo Nazionale a Squadre CSI, ha vinto come al solito PUS Gioventù di Palermo coni i già noti pongisti: Aurelio Fasino e Manlio Romano. Giudice Arbitro della Manifestazione. Il nostro Direttore tecnico provinciale Sig. Enzo Milia; rappresentava l’ispetto­ rato regionale il vice. Dott. Giuseppe Li­ si di Messina.

Pallacanestro. — E’ in’ cantiere la or­ ganizzazione del torneo per esordienti.

Salvatore Romano

TARANTO Per la prima volta a Taranto, ha avuto luogo il 27 maggio la Pasqua dello Spor­ tivo celebrata nella Cattedrale di San Cataldo. Alla riuscitissima cerimonia hanno partecipato, oltre la squadra delI Arsenaltaranto, con tutti i suoi gioca­ tori, consiglieri, cce-, ccc-, anche le mag­ giori Autorità Civili e Militari della Città.

Mons. Vescovo fra i partecipanti alla « Pasqua dello Sportivo » a Osiino

Al termine della S. Messa, S. E. Mons. Mololese ha illustrato ampiamen­ te lo sport nella Chiesa e ha terminalo ringraziando il Comitato Provinciale del CSI per la bella iniziativa. Ha fatto seguito la premiazione degli atleti distintisi nelle varie gare indette dal CSI provinciale e infine la cerimo­ nia si è chiusa con la consegna di 21

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distintivi del CSI ai giocatori deH’Arsenaltaranto. In una gara podistica di 3.000, che si è snodata attraverso Via Nini, Corso Gramsci. Via N. Sauro, \ ia Pitagora, si è affermato il giovane Leone ( Asci) se­ guito u 15” da Massarelli (Nave Doria) e Gatto (Asci).

FAENZA La «1 ('.oppa Esertenti », gara cicli­ stica in circuito per allievi e dilettanti de) CSI. organizzata dall’U.S. Traversara, ha visto la partecipazione di oltre 10 concorrenti e la vittoria di Giovanni Roncaglia, della Fulgor di Modena, se­ guito da Elio Monari dell'Audax Casineilo e da Sesto Zattoni dell’US. Tra­ verserà.

MOTÌIiAllO Pii. COMITATO? MpyiWCIAtfc PI yÌHÌOi^.|

TRENTO Pasqua ilello Sportivo. — L’iniziativa tanto simpatica della Doss. Trento, pa­ trocinata dal Comitato, non è sala coro­ nata da quel successo di partecipazione che i promotori auspicavano e che in modo particolare la fama degli oratori, e l’interesse di palpitante attualità degli argomenti trattati, veramente meritava. Peggio per gli assenti che hanno perso un’occasione d’oro per sentir trattare di sport in una forma un po’ insolita, ma sinceramente viva, brillante e specialmen­ te convincente! L’iniziativa comunque non rimarrà nella fase di esperimento, ma la cosa ha dato lo spunto per una ripresa, pur in forma diversa, a breve scadenza. A quota 50 le Società del CS.I.. — Ri­ prendendo il discorso interrotto nel numero precedente del Notiziario, tra­ scriviamo il secondo elenco delle socie­ tà affiliatesi alla data odierna, sottoli­ neando la legittima nostra soddisfazione per avere superato la mezza centuria, mentre a quota 800 siamo arrivati col tesseramento degli atleti. Un incremento sensibile rispetto all’annata scorsa e sus­ sistono tutte le premesse per avvertire che è ancora lontano il limite 1954. Palla a tamburello. — Il dado è tratto, il programma lanciato: Aldeno, Mezzolombardo, Segno e Trento, sono le sedi delle quattro fasi del Campionato Provinciale della specia­ lità e la prima uscita a Denno, nel tor­ neo di apertura, ha suonato la squilla per le società del C.S.I., quest’anno più numerose e preparate che mai a conten­ dersi il titolo di campione. Ce la farà l'Excelsior a ripetere il colpo dello scor­ so anno? Unione Sportiva Lavis. — La nostra attenzione si rivolge oggi ad un fio­ rente sodalizio che, nato da poco, ha saputo imporsi brillantemente nell’agone

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sportivo: precisamente la U.S. Lavis, vanto e orgoglio dell’omonimo borgo, adagiato nella piana dell’Adige, quasi a ridosso deil'Avisio, a pochi chilometri da Trento. E’ noto come i lavisani abbiano nel sangue la passione dello sport e gli stessi da parecchio tempo stavano rimu­ ginando l’idea della costituzione di una valida società capace di riunire tra le sue file le forze sane ed atleticamente prestanti del paese: nel frattempo a La­ vis, per consolazione, si faceva il tifo per Aldo Moser, il ragazzo di Palò di Giovo, ma lavisano di adozione a furor di popolo. Uno sguardo al passato abbastanza re­ cente ci ricorda l'esistenza «li una A. C. Lavis, associazione comportatasi più che onorevolmente nel corso dei vari cam­ pionati calcistici minori: anzi un bel giorno i lavisani, animali sempre dal sacro fuoco sportivo, pensarono bene di costruirsi un campo da gioco e riusci­ rono nell’intento; purtroppo però non fecero i conti con la furia deil’Avisio che, un brutto giorno, spazzò, in una delle sue piene, il lodevole risultato di tanti giorni di faticoso e volontario la­ voro. Delhi A.G. Lavis non rimase che un piccolo sodalizio, aneh’esso dedito al calcio, la A.C. Condor, che tirò avanti per un po’ di tempo alla meno peggio e poi si dileguò, rapido come era venuto.

Ma ormai maturavano i tempi per il lieto evento: ed infatti, sotto la spinta energica di Porcelli, un «paracadutista» entusiasta «lello sport, di Lona e Giova­ nezza e di tanti altri, di cui chiediamo venia se non citiamo il nome, ecco for­ marsi la U.S. Lavis, la società che, par­ tita senza tante pretese, ha conquistato una posizione di preminenza nella elet­ ta schiera delle Unioni del Centro Spor­ tivo Italiano. lina fugace occhiata a quanto hanno saputo fare i lavisani in questo scorcio di stagione nel campo dell’atletica legge­ ra ci dice: due titoli, individuale e col­ lettivo, nel campionato di corsa cam­ pestre del Centro Sportivo e un titolo di campione regionale a squadre della FI DAL. Scusate se è poco! Poi il me­ rito di aver lanciato un promettente ele­ mento, una speranza del mezzofondo trentino, Augusto Magoni, vincitore di parecchie corse campestri, nonché cam­ pione provinciale CJS.I. 1954. Accanto al numero uno si schierano nomi come quelli di Zeni, di Antoniutti, di Nardarelli, bravi e volonterosi ragazzi che meritano la simpatia e l’affetto dei di­ rigenti trentini e degli sportivi. L'atti­ vità della società non si esaurisce nel­ l’atletica leggera: egualmente fiorente è la sezione ciclismo, che sta già dando ai suoi dirigenti impensate soddisfazioni. L'affermazione di Bonmassar, nella recente Bolzano — Sciavcs, e la vittoria dello stesso nella eliminatoria dilettanti Trofeo Gardiol a Trento, testimoniano il valore del modesto corridore; accan­ to a lui i fratelli Andrealti, Pedergnana, Boiler e gli altri giovani del vivaio non mancheranno di mettersi in evidenza pri­ ma che la lunga stagione ciclistica abbia

termine. C’è sempre una meta che i lavisoni vogliono raggiungere: quella del campo sportivo. Senza grandi attrezzatu­ re, senza pretese, ma sempre un campo sportivo. Ci riusciremo, afferma il sim­ patico Presidente Luna! Da Studimi! l’au­ gurio che questa legittima attesa abbia a concretarsi.

« * Giorgio Facchini dell’Un. Sport. Do­ lomitica Pedrazzo, ha vinto la prima prova del Campionato Provinciale po­ distico di società indetto dal CSI Tren­ tino su un percorso di 3 km. Vi han­ no partecipato 21 concorrenti in rap­ presentanza delle migliori e pili agguer­ rite società. Ancora una volta ha vinto la prima prova del Campionato Pro­ vinciale podistico di società indetto t dal CSI Trentino SU su 111) un percorso di 3 km. \ i hanno partecipato 21 concor­ renti in rappresentanza delle migliori e più agguerrite società. Ancora una volta ha vinto brillantemente l’U.S. Do­ lomitica per merito di Facchini e Moradini, secondo classificato a 12”, men­ tre i posti d’onore sono stati appan­ naggio dei sempre più efficienti Boltesi e Sottovia dell’US. Case! Campo. Il Campionato provinciale giovanis­ simi di pallavolo è andato alla U.S. Antoniana Lizzanella che ha piegalo, sia pure dopo vivaci battaglie, le altre 2 avversarie che si sono così classificate: 2" Aquila Trento, 3" U.S. Topolino.

BO LTIE RE Domenica 9 maggio, Bolticre ha vis­ suto una giornata indimenticabile con la commemorazione dei Caduti Paraca­ dutisti e la celebrazione del Decennale

del C.S.I. Un lungo ordinato corteo ha sfilato, tra l’applauso del numeroso pubblico dal Consorzio Agrario al Campo Sporti­ vo dell’Oratorio Maschile. Notate rap­ presentanze di varie città, da Trieste (che ha voluto offrire anche una ricca Coppa), da Cagliari, da Verona, da Bo­ logna e da Palermo. Al campo sportivo, sull’altare da cam­ po, con una grande croce, Padre Basso, l’eroico pluridecorato cappellano della « Folgore », dopo parole di circostanza de] Presidente Corlazzoli, celebrava la Santa Messa e commemorava poi i glo­ riosi Caduti. Date le condizioni metereologichc l’autorità competente vietava il lancio dell'asso paracadutista Rinaldi che doveva contentarsi di lanciare pic­ coli paracadute fon fiori c un simbolico messaggio. Il Presidente «Iella Repubblica aveva telegrafato la sua adesione come pure il Presidente del C.S.I., prof. Luigi Gedde e il gen. Fruttini, Comandante delle Truppe Alleate del Sud Europa. Mentre le numerose Autorità si radu­ navano presso l’Asilo, i corridori si schieravano c gli allievi partivano alle ore 10,30, mossiere il senatore Turani c poco dopo i dilettanti, mossiere il


Presi dente della Federazione Paracadu­ tisti. sig. Ganzili!.

Arrigoni, rendendo così ancora più lieti i suoi dirigenti, vinceva nella ca­ tegoria allievi e Caffi tra i dilettanti. Per i due vincitori fra i premi ricevuti il più caro è stato la coroneina del Ro­ sario benedetta dal Santo Padre. Nella suggestiva chiesetta del Ghisallo, alla presenza del eoniin. Dattilo per la presidenza nazionale del C.S.I., del rag Bianchi per il Comitato Provincia­ le e di vari dirigenti, veniva offerta una lampada votiva mentre il Rettore elei Santuario, Don A’iganò, dava lettura dell'augusto messaggio elei Santo Padre: « Delusione raduno ciclistico et pelle­ grinaggio Mariano codesto Santuario Ma­ donna Ghisalio, Sua Santità invia di cuore giovani partecipanti in auspicio materna tutela A ergine Immacolata, im­ plorata Benedizione Apostolica ■ MON­ TINI ».

CAGLIARI Condensare in un unico scritto l'in­ tenso contenuto di oltre sei mesi di at­ tività svolta da atleti e società affiliale al CSI, non è compito facile, sia per il troppo spazio occorrente sia per l’ab­ bondanza di nomi e ili dati tecnici e statistici che saremmo costretti ad elen­ care. Tuttavia, premettendo la schema­ ticità e riservandoci chiarimenti maggio­ ri a termine dell’annuale attività ago­ nistica, cercheremo di essere chiari e il più possibilmente precisi, scusandoci anticipatamente con quell'atleta o con quella società che per nostra diluentimancanza o per mamanza di dati saremo costretti ad omettere.

Nel campo dell’atletica leggera, dopo la disputa delle prove di corsa campe­ stre valide per il campionato provincia­ le della categoria e delle due corse su strada: la «Targa Castello» prima ed il Giro podistico ili Cagliari a staffet­ te poi, la classifica degli atleti messisi in maggior evidenza vede al primo po­ sto assoluto, come costanza di rendimen­ to e non ionie prove singole, il monscrratino Antonio /Ambii che precede Cabras, Piu, Meloni. Mè Puxeddu e Puddu classificatisi a pari merito anche se qualcuno con delle gare in meno di­ sputate, vedi il caso di Puddu, che ve­ nuto alla ribalta nella « Targa Castel­ lo » messa in palio dall’U. S. Italica, ha poi ribadito le sue vere possibilità du­ rante la disputa del giro di Cagliari a staffetta e nella recente gara dei 5000 piani nei campionati interprovinciali di Società svoltisi allo stadio Amsicora.

Ma la linfa vitale e nuova dell’atle­ tismo rivelato dal Centro Sportivo Ita­ liano, non è limitata soltanto ai nomi già citati. Altri elementi promettenti c messisi in luce in gare di recente effet­ tuazione, inseguono da vicino e rispon­ dono «i nomi di Corona Luigi e Porceddu Italo della Saturnia e di Cocco Car­ lo e Maxia Marco deH'ltalica. Elementi

giovanissimi che in seguito, ed è una affermazione obbiettiva, non mancheran­ no ‘li far parlare di sè, specialmente se continueranno la carriera sportiva intra­ presa con la costanza con cui, pare, l’ab­ biano iniziata. Questo per quanto riguarda l’attività su pista. Sulle pedane ancora non ab­ biamo potuto vedere nulla di nuovo ol­ tre ai già noti Gasperini, Tronu, Mo­ sca, ecc. (visti all'opera nei campionati di società) e per poter scoprire qualche nome nuovo bisognerà senz’altro atten­ dere l’effettuazione dei campionati pro­ vinciali di atletica leggera su pi-la, ove le soi ietà in lizza che quest’anno sono sensibilmente aumentate, metteranno in campo il meglio dell’annuale produ­

zione. Nella pallavolo tre tornei disputati, due società affermatesi: 1 Esperia, che dopo un entusiasmante incontro finale contro gli azzurri di Tronu nella « Cop­ pa Signoriello », è riuscita vincitrice per il rotto delia cuffia e 1 Italica, che i>< relazione alla sua schiacciante superio­ rità rispetto alle compagini avversarie, si è aggiudicata la fase provinciale del « Trofeo Nazionale » ed il Campionato Provini iale, seguita nel primo dalla Libertas Karalis, che si è dimostrata la più agguerrita delle contendenti, Rari Nantes, Ferrini e Pibigas e nel secondo dalla Sardegna, ritornata sui campi do­ po un periodo di volontaria assenza, Ferrini e Rari Nantes. Elementi nuovi? Forse qualcuno (per non parlare dell’azzurro Porpora dimo­ stratosi il giocatore più completo visto in Sardegna in questi ultimi anni! ri­ spondente ai nomi di Cardia, Saivago, Speziale, Monleverde, che sicuramente rivedremo all’opera nel Trofeo Giova­ nissimi e dopo il quale potremo dare ai singoli un giudizio definitivo, giudi­ zio < he vorremmo (ed è ciò che spe­ riamo) dare in modo positivo anche agli arbitri, di cui lo sport della pallavolo tanto ha bisogno sia per il regolare svolgimento delle gare, sia per lo svi­ luppo tecnii o morale deU'atleta in campo. Nel Tennis da tavolo, supremazia oscillante tra le squadre della Sardegna, San Benedetto e Ferrini, che hanno ri­ spettivamente prevalso nella « Coppa Natale », nei Campionati Provinciali e Trofeo Giovanissimi e nel Trofeo Na­ zionale a squadre. Affermazioni, queste, acquisite ad opera dei vari Pisano. Por­ rii, Loi, nel singolo e di Corrias-Porru, Bona Tului, Mameli-Solinas nel doppio.

Anche in campo ccstistieo tre campio­ nati disputati: Coppa Olimpia, Campio­ nati Provinciali e Coppa Congregazione (torneo volante). Tre campionati dispu­ tati e tre vittorie andate al G. S. Olim­ pia che. è giunta prima nella Coppa dal­ lo stesso Gruppo messa in palio, nella cat. A, dei campionati provinciali e nel torneo volante organizzato dalla Con­ gregazione Mariana, mejitre Acli e Con­ gregazione A si sono affermate rispetti­ vamente nelle cat. C e B. Memi Parlanti

VENEZIA 11 Centro Sportivo Italiano celebra quest’anno com’è noto, il decennale del­ la sua fondazione, ed è appunto nel quadro di questa celebrazione che il CSI veneziano tiene oggi il suo Conve­ gno Provinciale. Per l’occasione è pervenuta al Gomi­ tato Provinciale la seguente paterna let­ tera di benedizione e di augurio dello Emano Card. Patriarca:

« Cari Figlioli, la amabile visita che mi avete fatta il 26 aprile e l'invito a presenziare il 6 corrente al Congresso Provinciale del­ la vostra provvida istituzione, nel de­ cennio di sua attività, meriterebbero be­ ne il riscontro della mia presenza lieta e cordiale. Invéce le celebrazioni in San Marco per la solennità di Pentecoste me lo impediscono, e voi sapete com­ prendermi e leggermi egualmente nel cuore, che si sente inclinalo a tutto ciò che tocca da vicino l'educazione e J’assistenza alla gioventù. Il vostro convenire da tutta la Pro­ vincia, lo scambio di esperienze vissute, e il programma di penetrazione tra i giovani e di lavoro, sempre inteso alle più alte finalità, traggono ispirazione dalla dottrina del Antigelo e dall’in-egnamento della Chiesa santa. Mi è nolo che il Centro Sportivo cresce su buon terreno e i suoi associati camminano sul­ la retta via: continuate adunque, alacri e fiduciosi! Non occorre ‘he io aggiun­ ga altro, se non il richiamo alla pratica applicazione delle parole di San Paolo ai Corinti (I Cor. IX, 21-271 commenta­ te dal Santo Padre nella Pentecoste del 1915 :

« Queste parole gettano stillo "sport" raggi di mistica luce. Ma ciò che alVApostolo importa, è quella realtà su­ pcriore. di cui lo ” sport " è la imma­ gine e il simbolo : il lavoro incessante per Cristo, il rafjrenamento c l’assog­ gettamento del corpo all’anima immor­ tale, la vita eterna premio di questa lot­ ta. Anche per lo sportivo <ristiamo, an­ che per voi, diletti figli, lo "sport ” non ha da essere l'ideale supremo, lo scopo ultimo, ma deve servire a tendere verso queU'ideale, a conseguire quel fine ». Gradite il saluto benedicente che io mando innanzi, quasi ad accogliervi tut­ ti domenica prossima, in augurio d: buon lavoro, di nuovi successi, di lar­ ghe simpatie e di grande consolazione.

+ ANGELO GIUSEPPE Card. RONCALLI, Patriarca

Ottantotto corridori hanno preso preso il via nella Coppa Levorato, riservata a juniores, e allievi, ed organizzata dall’U.S. Coin Gazzera di Mestre. Ha vin­ to, con una guizzante volata, il dilet­ tante junior Stefanoni, della Coin, di­ nanzi al compagno di squadra Bona­ ventura, e Belletto.

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AREZZO

Allo stadio Mancini si sono svolti ì campionati provinciali di atletica leg­ gera. Oltre 80 atleti hanno aderito al­ la manifestazione e nel complesso i ri­ sultati sono stati soddisfacenti. M. 100: Camiciotti (A. Galli) in 11”6; ni. 200: Papini (Fides) in 25”: m. -100: Daddi (Fides) in 57”! ; ni. 800: Villa (Fides) in 2’L5”2; m. 1.500: Materazzi (Saione) in 4'-l6”8; ni. 5.000 Giannotti (Fides) in 18’42”; salto in alto: Ca­ pitani: ni. 1,70; salto in lungo: Musticchio (Fides) ni. 6.30; lancio del peso: Scarnila (Fides) ni. 10,97; lancio del di­ sco: Vannini (Fides) m. 30.68; lancio del giavellotto: Vannini (Fides) me­ tri 36,83; staffetta 4 x 100: Fides in 47’T ; staffetta 4 x 400; Fides in 3’53”6. FIRENZE Un magnifico piazzamento ha ottenu­ to la rappresentativa del CSI Firenze nel Torneo di pallavolo « Coppa dell'Ascensione » disputatosi alle Cascine. Contro squadre esperte e temperate, il CSI è riuscito a piazzarsi al 2“ posto, subito dopo la squadra Campione d’I­ talia di Serie B. la Sestese e precedendo compagini come la FLOG, TASSI. la Pirelli di Milano e la Richard Ginori di Livorno.

GROSSETO Ha avuto inizio il Torneo « Primave­ ra » di pallacanestro per compagini juniores c si spera che tale attività possa coincidere con la rinascita tanto attesa della pallacanestro nella provincia di Grosseto. Sei sono le squadre parte­ cipanti e precisamente: Corrieri, Libertas, Vigorelli, Domogas, Centrale, Aurora.

Campionato, di Cat. C, si è classificata al secondo posto cedendo il passo sol­ tanto alla Victoria Benelli di Pesaro dopo una partita tirata fino all'ultimo e in cui i ragazzi del dott. Zoli avreb­ bero potuto benissimo affermarsi sen­ za togliere niente a nessuno. Lo stesso Presidente della CTN, rag. Gareea, ha riconosciuto apertamente i meriti indi­ scutibili della Juventus come pure è stato evidente che un pizzico di sfor­ tuna ha voluto pesare sui ragazzi di Pontedera.

LUCCA

Un successo oltremodo lusinghiero ha arriso al circuito «De Berli », riser­ vato a dilettanti e svoltosi su un anello delle'Mura Urbane. La vittoria ha ar­ riso a Landò Genitosi, del G.S Assia di Lucca, seguito da Paolo Taddei dell’U.S. Alfa Cure di Firenze e Silvano Picchi del CAMA di Livorno.

BOLZANO Per la prima volta il titolo di Cam­ pione provinciale di calcio ragazzi è andato alla Bolzanese che ha piegato, nell’ultima partita di campionato, la squadra dell’Oratorio per tre a uno. A distanza di un sol punto hi Don Bosco che ha sperato, fino all’ultimo, in una affermazione dell’Oratorio. Finale palpitante alla Coppa « Prime pedalate », organizzata dalla Società ci­ clistica Adriana. Una elettrizzante vo­ lata ha mandato in visibilio il pubblie Brasolin, della Giae Virtus di Bol­ zano, ha avuto modo di mettere la pro­ pria ruota dinanzi a quella del sorpren­ dente Garbar! dell’U.S. Lavis e a quel­ la dell’altro favorito Cociancig.

PADOVA LIVORNO Dopo ben 24 giornate di gare, la Ponte Uggione si è laureata campione provinciale di calcio superando in clas­ sifica, proprio nell’ultima giornata, la squadra dell’Antignano colpevole». di un non preventivalo pareggio con il Nigiotti. Tanto più meritevole quest’at­ tività in quanto condotta a ritmo ser­ rato e... concentrato per mancanza as­ soluta di campi.

PISA Il 2 giugno, nella chiesa di S. Eufrasia, si è svolta la Pasqua dello Sporti­ vo, indetta dal C.P. di Pisa. Presenti alla breve ma significativa cerimonia, oltre al Presidente del Comitato, ing. Del Pecchia, tinti i componenti del Comitato stesso e le Commissioni Tec­ niche. Don Macchi, assistente del CSI, durante la Messa rivolgeva belle pa­ role di circostanza ai convenuti. Nel settore della pallacanestro la Juventus di Pontedera, portatasi a Forlì per disputarvi la fase interregionale del Direttore responsabile: LUIGI GEDDA

Corsi arbitri di calcio e pallacanestro sono in pieno svolgimento presso il Co­ mitato Provinciale il quale ha così ri­ solto, almeno nelle buone intenzioni e nella volontà, la carenza di giudici che si è sempre notata nei due settori, so­ prattutto nei basket. L’U.S. Condor, di Battaglia Terme, vincendo a Mestre l’incontro elimina­ torio della fase regionale calcio nei confronti dell’U.S. Agnoletto Edelweiss ha acquisito il diritto di partecipare alla « Giornata del Ragazzo », durante la quale verrà proclamata la squadra campione regionale 1954. Frattanto il Torneo di Consolazione è andato alla Pro-Pace di Padova che ha battuto in finale per 3-2 l’U.S. La Rocca di Mon-

seliee. Nella pallavolo l’USSCA si è assicu­ rata il terzo posto nella finale regio­ nale che è stato vinto dalla Concor­ dia di Schio. Il tennis da tavolo ha visto l’affer­ mazione del G.S. Gianesini mentre le squadre della Juventina di S. Pietro di Strà e l’Arcella hanno occupato il se­

condo e terzo posto.

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1/10266

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TREVISO Organizzata dal Comitato Provinciale si è svolta la prima fase del Campio­ nato regionale veneto del CSI. E’ stata una manifestazione veramente imponen­ te: quasi 200 atleti di una trentina di Unioni Sportive hanno dato vita a ga­ re entusiasmanti. Prima si è classifi­ cata la Coin di Mestre, seguita a pe pochi punti dal CSI di Vittorio Veneto. Ecco le classifiche: m. 100; Panto (Coin) 11”3; ni. 200: Zucehello (Juventina) 23”9; m. 400: Serena (Coin) 52”; ni. 800: Amiga (Coin) 2’04”2; ni. 5.000: Martini (Cicogna) 17’33”; marcia Km. 5: Todeschini (Salus) 23’20”; in. 110 h: Panto (Coin) 17’6; salto in alto: Bcrni (Vigor C. Franco) ni. 1,65 salto in lungo: Zucehello (Ju­ ventina) ni. 5,81; lancio del disco: Fal­ lai (V. Veneto) ni. 35,55; peso: Padova (Coin) m. 11,66; giavellotto: Casarin (Coin) ni. 41,70; staffetta 4 x 100: Coin in 46”7; staffetta 4 x 400: CSI Vitto­ rio Veneto : 3’35”L

PERUGIA

punti

Ben 6002 conquistato

nei

il

Perugia

CSI

campionati

ha

regionali

per il Gran Premio di Società di atle­

tica

classificandosi

leggera,

dell’attrezzata

e

forte

a ridosso

squadra

della

Fort eh caccio, e precedendo la Libertas

di

Gubbio,

il

CUS Perugia,

il

Grifo,

l’Atletica Spoleto e il CSI Foligno.

TRIESTE

Grazie al lancio di una monetina, ef­ fettuato dall’arbitro dopo i tempi sup­ plementari, l’Audace ha conquistato il titolo provinciale di calcio alle spese della Libertas. Anche fra Virtus e Sant’Andrea, per il 3“ e 4” posto è stato necessario ricorrere a un supplemento di partita. E questo dica quanto equi­ librio abbia caratterizzato l’intero cam­ pionato provinciale. Nella pallavolo il titolo è andato a premiare l’indiscussa superiorità dell’Azzurra che ha vinto in modo netto tutti gli incontri. La classifica finale, pertanto, ha visto, dopo l’Azzurra, l’Audace al 2" posto, seguito dal Gretta. Pellicano e Itala.

A Muggia ha avuto luogo un raduno degli sportivi triestini, organizzato dal CSI, nel quadro delle celebrazioni dell’Anno Mariano. Hanno aderito alla manifestazione il Coni, l’UVI. l’Autoinobil Club, i doli motoristici e motoscooteristici di Trieste. Alle 9,15 ha avuto inizio la Messa all’aperto, al San­ tuario di Muggia Vecchia, officiata dal Presule. Dato l’imperversare del mal­ tempo il previsto discorso del Vescovo ha avuto nell’interno del Santuario do­ ve è stata data lettura del telegramma inviato dal Santo Padre.

Tip. ATENA • Via «lei Seminario, 87 • Roma «!<•! Registri- Stampa del Tribunale di Roma


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