Stadium n. 8/1951

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Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport iiììììì

Anno VI - N. 8 - Roma - Agosto 1951 - Direzione e Amministrazione: Roma. Via Conciliazione 1 - Tel. 561.735 - 561.064 - 564.962 - 50.020

DIRETTORE RESPONSABILE

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LUIGI GEDDA

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SOMMARIO ik:

PAG.

PAG.

CARLO CARRETTO Sport equilibrio fisico e spirituale EGIDIO G. NERVI Il bello stile non è indi­ spensabile ai campioni

L’Italia, vincolo creatore fra la antichità e i tempi • moderni ANDREA MARAZZI Scherma . . . . REMO PASCUCCI L’allenatore se ne va AMEDEO ALVISI Al Foro Italico il CONI e le Federazioni sportive SANDRO CASSONE I Raicevich

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La Domus Pacis . 2

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GENEROSO DATTILO Questi Arbitri del Calcio

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ENZO SASSO Sport minore

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Il mare questo scono­ 19 sciuto OSVALDO SAVIO Campionato Nazionale di Calcio Ragazzi del C.S.I. 21 NATALE BERTOCCO Campionato Nazionale Pallavolo del C.S.I. . . . LORENZO BORGHI Campionato Nazionale Pallacanestro del C.S.I. .

Da tutto il mondo

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NOTIZIARIO TECNICO ED ORGANIZZATIVO DEL C.S.I. da pag. 29 a pag. 48 In copertina: Fase dell’incontro finale del campionato nazio­ nale C.S.I.

ABBONAMENTI Annuale

1100 - Semestrale L. 600 - Benemerito L. 5.000 - Un numero

100

II

Distribuzione. S. E. M. C. I. - Via Conciliazione. 1 - Roma Pubblicità; S.A.E.P. (Seziono Periodici Sportivi) . Roma. Via Nazionale 172 . Tel. <584.260<57.133

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C. S. I. PRESIDENZA HHIGhALE


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SPOIII^ui/ibrio&icoe di Carlo Carretto

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! 'educazione fisico-sportiva non è che una / f branca di tutta l’educazione. Vano sarebbe e per di più dannoso contro­ senso, isolare questo ramo dagli altri; educa­ zione morale, intellettuale, sociale ed ascetica che sono meta dell’integralismo del sistema pedagogico cristiano. Solo la sintesi armoniosa edificherà nel gio­ vane atleta qtiel capolavoro che si chiama l’uomo. Ecco perchè la Gioventù di A.C. ha creato il Centro Sportivo Italiano: per la formazione del fisico oltreché per un’azione apostolica di più vasto raggio. Indubbiamente l’esercizio fisico-sportivo se reca con sè aspetti di mortificazione del cor­ po: allenamento, disciplina, continenza; in­ somma il « castigo corpus meus et in servitute redigo » di San Paolo, per altri aspetti invece può recare seco una deteriore esaltazione del fisico. Proveniente dai popoli nordici, ed infiltra­ tasi pure nei latini e nel popolo nostro, con la pratica sportiva si è assistito ad una risco­ perta della bellezza del fisico fino ad esaltare il corpo per il corpo sollecitando, con una falsa esigenza di natura, l’abbandono di ogni vere­ condia, vigilanza spirituale e pudore. Così abbiamo sentito parlare d’un ritorno al culto ellenico della sanità e della bellezza mentre uomini e donne si stanno « scopre?ido » sempre più, e si è giunti ad assistere ad una « mistica del corpo », misticismo della carne in opposizione alla mistica dello spirito; ado­ razione del corpo e della forza fisica aberra­ zione degna dei negatori dell’anima e del ma­ terialismo ?narxista, esaltatore dell’economia su ogni altro valore dello spirito umano. Ecco la tragica conclusione a cui ci ha con­ dotto tale orientamento: dall’esaltazione del corpo all’adorazione del sangue e della razza con tutti gli effetti di una simile mistica: per­ secuzioni razziali, prole illegittima, sterilizza­ zioni, soppressioni dei deboli, apologie della violenza. Ma senza giungere a tali estremi, forme egualmente pericolose del culto tribu­ tato al corpo sono le comodità borghesi in cui è così piacevole crogiolarsi, le concessioni alle mollezze, la mancanza di mortificazione, l’esi­ bizionismo incosciente dapprima e cosciente poi col quale si sacrifica la gemina preziosa del pudore. Mail corpo è insaziabile e pretende sempre più da chi comincia cedergli e chi ne diventa

schiavo scivola ineluttabilmente verso la sen­ sualità. Allora il rapporto è invertito: l’intelligenza è fatta serva della carne e la gioia — ora mero piacere — non è più nel disciplinare il corpo, ma nel concedergli tutto. Il corpo, la carne, diventa bestia impazzita e l’anima si occulta nell’animalità. Non così e non a questo conduce la conce­ zione cristiana del corpo e quindi dello sport e dell’agonismo fisico. Il giovahe atleta cristia­ namente formato, socio del Centro Sportivo Italiano sa che deve considerare il proprio cor­ po al servizio della volontà, dello spirito e del­ la Grazia. Sa sopratutto che l’ascetica cristia­ na, al pari del denaro, considera d corpo ser­ vo eccellente e prezioso, ma pessimo padrone e che quindi bisogna mortificarlo nelle pretese eccessive, nei suoi tentativi di evasione sen­ suale. « Che m’importa il corpo? Che cammini, soffra e muoia » così ha scritto Agostino che sapeva come il corpo decaduto da come Dio lo ebbe a plasmare, deve servire e.non sopraffare. In questo senso l’esercizio fisico atletico at­ tuato dal Centro Sportivo Italiano per la Gio­ ventù tutta ha un significato ben profondo quello di edificare nel corpo il « tempio dello Spirito Santo ». Ed anche in questo senso il C.S.I. avrà sa­ puto rispondere alla nuova Campagna 1951 su « Il Corpo Mistico » indetta dalla Gioventù Italiana di Azione Cattolica, con una realiz­ zazione che è degna risposta al divino ap­ pello: « ciò che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatto a me stesso » (Mat. XXV, 40).

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i è parlato molto, dopo le esibizioni degli atleti americani a Milano e Bologna, dello etile non proprio or­ todosso di alcuni di essi che pure rea­ lizzarono limiti di valore mondiale. Al­ cuni giornalisti ebbero persino Inge­ nuità di meravigliarsi nei loro scritti di questo fatto. Certo chi si aspettava delle lezioni di stile dagli statunitensi è rimasto deluso. Si vide, ad esempio, il famoso Rhoden, primatista del mondo sui 400 m. in 45” e 8, « zompare come un caval­ lo » con una falcata sproporzionata. Eppure il negro terminò senza avver­ sari la sua gara in 46” e 7, tempo egua­ gliato solo da Lanzi molti anni fa. Così pure il velocista Golliday, scomposto e agitante le braccia « come se remasse » a Berna fece fermare i cronometri su un 10” e 3 che non necessita commenti. Da un superficiale esame di questi fatti consegue una deduzione che seni-

beerebbe logica: se, pur con tutti i di­ fetti di stile riscontrati, gli americani riescono a realizzare tempi e misure eccezionali, vuol dire che è entrato in gioco un altro fattore che non dipende dalla preparazione: il fattore razza, inteso nel senso che questi individui siano fisicamente favoriti, rispetto a noi nella pratica di determinate discipline sportive. Siamo decisamente contrari ad am­ mettere il principio di una razza su­ periore sia pure fisicamente. Per noi un individuo dotato di una muscolatu­ ra ben sviluppata e di un sistema ner­ voso e circolatorio perfetto, può di­ ventare un campione, indipendente­ mente dal ceppo etnico cui appartiene. Poste su un piano di parità le razze, i fattori determinanti l’affermazione di un atleta sono: la volontà e l’insegna­ mento. La volontà è dote propria del- • l’individuo e non ci addentreremo per

ora in questo camo; ci resta da esami­ nare l'insegnaniento. E qui bisogna ri­ tornare alle succitate riunioni di Mi­ lano e Bologna che furono preziose di esperienze. Un giornalista :sportivo americano che era in tribunai con noi ci dicce: « Gli italiani, pur non appartenendo ad una sola società < quindi sotto la gui­ da di diversi allenatori, corrono tutti alla stessa maniera stilisticamente buo­ na ed elegante ». L’osservazione era vera, purtroppo. Diciamo purtroppo perchè ci pare proprio questo un lato negativo del problema. Eleganza di corsa non significa mas­ simo rendimento. Non possiamo dire a priori che un atleta stilisticamente com­ posto sfrutti al massimo le sue risorse fisiche e nervose. Ogni individuo ha un fisico (e per fisico intendiamo il complesso muscoli, cuore, nervi) tutto particolare che ottiene il massimo ren-


dimenio quando trova il « ritmo » che sarebbe l’optimum dell’equilibrio fisico­ nervoso. Solo a questo punto il corre­ re, il saltare e il lanciare diventano non solo sforzo ma leggerezza e gioia. Gli atleti americani che abbiamo vi­ sto a Milano, e in particolare il fe­ nomeno Rhoden, possedevano proprio questo optimum: la scioltezza del cor­ rere che, al di sopra dell’ortodossia sti­ listica, dimostrava un profondo equili­ brio nel loro fisico. Essi non corrono col manuale alla mano, ma « come si sentono » ed ottengono di più. Un atleta non è una macchina elio si possa produrre in serie con le me­ desime caratteristiche e pregi di un’al­ tra. La pianificazione dello stile non è possibile tra atleti che, proprio in quanto tali, hanno un sistema nervoso eccezionale. Un buon cinquanta per cento delle cause della desolante mediocrità degli atleti italiani sta proprio in questa uni­ formità di insegnamento che si traduce in una mancanza di personalità atle­ tica. Non si dice che i difetti non deliba­ no essere corretti. Tuttaltro. Ma un di­ fetto può trasformarsi in vantaggio quando sia opportunamente corretto e adattato al tipo di gara. Esistono di­ fetti, chiamiamoli sostanziali, che van­ no assolutamente eliminati perchè no­ civi al rendimento; e difetti, che chia­ meremo complementari, derivati dalla esuberanza fisica o da particolare con­ formazione anatomica del soggetto. Sono questi ultimi che bisogna esami­ nare con cautela. Molte volte l’elimi­ nazione ad ogni costo di uno di essi porta all’immisorimento, all’impastoiamento di un atleta, più dannoso del difetto stesso. La conseguenza di questi fatti è chia­ rissimamente esposta nelle parole di Rovd Comstok. allenatore azzurro alle Olimpiadi di Berlino: «l’allenatore non deve fabbricare l’atleta, esso esiste già in potenza nel giovane affidato alle sue cure: compito dell’allenatore è tra­ durre in atto questa realtà ». Ecco allora il compito, difficilissimo, di un allenatore: eseguire per ogni alle­ ta nito studio sistematico e profondo del fisico e del sistema nervoso. Osservare di un giovane quali siano la struttura muscolare e il tipo morfologico cui apaprtiene e insegnargli lo stile partendo da questi dati di fatto. Capire l’individuo affidato alle proprie cure ed adattare, trascurando, se èe necessa­ rio. i rigidi canoni della perfezione sti­ listica. In ultima analisi diremo che se lo stile serve per ottenere il massimo ri­ sultato, è il migliore quello che fa rendere di più, sia esso quello del manuale o quello dettato dall’osservazione pratica. Solo con lo studio continuo ed rf ap_ ‘ il ‘1 passionato l’allenatore potrà forgiare nuovo atleta, trasformandolo piano pia­ no come la larva si trasforma nella farfalla, che domani spiccherà il volo verso le vittorie.

AD AOSTA IL 23 SETTEMBRE

Il III TROFEO DUE MONTAGNA Il settembre escursionistico porta anche quest’anno per il mondo delle valli e delle cime il Trofeo della Montagna, organizzato dalla Presidenza del C.S.I., che come nelle precedenti edizioni ha chiesto la collaborazione

organizzativa al Comitato Provinciale di Aosta. Il III0 Trofeo della Montagna, si svolgerà pressoché alla stessa data delle precedenti edizioni, ma con una formula nuova quest’anno. Dalla

marcia a squadre, a cronometro, si è passati infatti alla formula della gara a staffetta, riducendo anche il numero dei componenti di ciascuna forma­ zione. Le prime due edizioni coronate tuttavia da un successo enorme, ri­ chiedevano una preparazione accuratissima e un allenamento severo da parte delle squadre e l’allenamento collettivo non sempre è realizzabile specie tra gli elementi delle valli impiegati proprio in questo periodo nei piu svariati lavori. La nuovo formula favorisce oltreché la partecipazione numerosa delle staffette anche la preparazione individuale di questo in quanto la fatica è suddivisa e ciascuno per giunta ha una propria personalità in gara. Complessivamente il percorso della manifestazione nazionale valdostana si aggira sui 25 chilometri divisi in tre settori, sicché a ciascun elemento toccherà la fatica di percorrere dagli otto ai nove chilometri, mentre infe­ riore, sia pure di poco sarà la prima frazione, ma anche la più dura. Il tracciato avrà infatti un primo tratto o frazione in salita, con partenza in litica e sarà quello che determinerà le posizioni di gara, sin dal primo chilometro, appassionando pubblico e tecnici e accendendo la fiaccola della emulazione ; un secondo sul falsopiano nel settore alto del percorso, con pochissimo dislivello e il terzo in discesa per riportare al punto di partenza o comunque al traguardo di arrivo. La manifestazione è aperta anche quest’anno a tre categorie : due civili la prima di valligiani per i residenti in comuni al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e la seconda di cittadini ed una terza categoria riservata ai militari o corpi militarizzati. Nessuna limitazione per la partecipazione. Il Centro Sportivo Italiano consente infatti ["iscrizione alla gara, con la sola logica clausola di accet­ tazione integrale del regolamento, ai corpi militari e militarizzati di qualsiasi specialità, alle società o gruppi sportivi, alle organizzazioni escursionistiche e alpinistiche, ai gruppi dell’ENAL.

Le squadre partecipanti saranno ad Aosta ospiti del Comitato organiz­ zatore mentre speciali facilitazioni logicamente la Presidenza del C.SJ. riserverà alle sue squadre che avranno effettuato eventuali eliminatorie pro­ vinciali o regionali. Varie sono infatti le manifestazioni escursionistiche del genere che il C.S.I. e per esso i suoi organi periferici vanno organizzando in ogni dove; tra le più riuscite v’è da segnalare il 111° Trofeo della Montagna su Piano del Consiglio magistralmente organizzato dal Comitato Zonale di Vittorio f eneto, che ha raccolto una forte partecipazione, ben comprese alcune pat­ tuglie militari dei reparti della Folgore. Le iscrizioni al 111° Trofeo Nazionale della Montagna di Aosta vanno inviate con le modalità stabilite dal Regolamento alla Presidenza del C.SJ., J ia Conciliazione, 1 ROMA, alla quale possono anche essere richieste tutte le informazioni al riguardo.

leghilo G. Nervi

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L’Italia, vincolo creatore tra la antichità ed i tempi moderni (dal “ IIULLETIN DII GOMITI': INTERRI. OLYMPIQUE)

II.

n altro gioco importante era il gioco del Calcio. Questo gioco era giocato con una palla incavata, un po’ più piccola della palla di oggi. Il campo su cui si giocava non era grande come quello di oggi. Ai lati corti si trovava il bersaglio e lo scopo (di questo gioco) era di lan­ ciare la palla al di là di questo bersa­ glio. Secondo lo spazio del terreno le squadre erano formate da 20, 30, 40 gio­ catori ogni campo. La palla veniva rotolata per terra con i piedi, ma si poteva anche prenderla con le mani per correre, con la proibi­ zione però di lanciarla; i giocatori era­ no piazzati in un triangolo, ma in modo differente di quello di oggi. Alla testa della squadra si trovava il centro avan­ ti, dietro a lui stavano i giocatori della difesa, ed in una terza linea, davanti alla linea del bersaglio, i corridori e gli ul­ timi. Secondo delle istruzioni per il gioco del calcio della nobile gioventù fioren­ tina del 1739 (scoperte recentemente da Francis P. Magoun, Harvard, Università US.A.) i giocatori divisi in gruppi (per esempio i sconciatori diritti, i tenitori traversi .innanzi, datori) ricevevano dei

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ruoli e delle precise istruzioni per la tecnica del gioco. Noi sappiamo che grandi tornei di questo genere jurono latti a Padova, Fi­ renze, Roma e Mantova. Già allora si trovavano delle celebri squadre che or­ ganizzavano dei tornei per far mostra del loro valore calcistico. Osservando le liste dei nomi dei giocatori, che sono state conservate fino ad oggi, veniamo a conoscere che figli dèlia nobiltà, e della borghesia, hanno preso parte a questo gioco. Principi e Cardinali hanno asse­ gnato premi. Il Cardinale Giovanni Do­ minici (1357-1419). incoraggiava e pro­ pagava la coltura della ginnastica. Il gio­ co del calcio era sempre in programma nelle grandi feste ufficiali della Chiesa, e dello Stato, specie durante la Quare­ sima (tanto in Francia come in Inghil­ terra). Ed è per questo motivo che il Savonarola nel marzo 1493 si credette obbligato di predicare nella Chiesa di S. Marco in Firenze, contro la passione popolare per il gioco del calcio. Esistevano ancora altri due sport, nei quali l’Italia eccelleva e che insegnò alle altre naionic. la scherma e l’equitàzione. Per la scherma si trattava dello sviluppo delParte della scherma di Roma antica, che era già celebre, per il sem­ plice motivo che il soldato romano lot­ tava sempre con la spada corta, e doveva sempre supplire ai vantaggi di una lun­ ga spada con la propria abilità. Noi sap­ piamo che l’istruzione dei soldati in que­ sta arte fu fatta in maniera sportiva da Scipione. Lo si vede nelle istruzioni di Publio Rutilio Rufo (105 a. Ch.). Gli esercizi si facevano contro un manichino elastico, simile a quello usato nell'edu­ cazione greca per il. gioco del pugilato. L’entusiasmo degli Etruschi per la lot­ ta ha certamente, influenzato l’arte della scherma fra i Romani. Se ne trova la traccia nelle cruente lotte dei gladia­ tori. Da quei tempi fino ad oggi si è certa­ mente praticato la scherma, nel senso sportivo, più in Italia che altrove, mal­ grado ci fossero delle scuole di scher­ ma in Spagna, Francia, Germania, Un­ gheria. Si può supporre che questa arte fosse sempre più migliorata perchè l’Ita­ lia fu riconosciuta nel XVIn secolo come « l’accademia mondiale di scherma ». A

quell’epoca in Italia vi erano moltissimi maestri celebri di scherma. Trattati sul­ la scherma apparvero scritti da Achille Marozzo (1536) da Camillo Agrippa (1653) da Angelo Viggiani (1555) da Grassi (1570) da Giovanni dell'Agochio (1572) da Nicoletto Giunti (1575) da Salvatore Fabria (1606). Tra questi scrit­ tori Marozzo Viggiani e deU’Agochio erano professori dell’accademia di Bo­ logna. Esistevano anche altre scuole di scher­ ma, ed alcuni celebri maestri tresfarirono la loro attività all’estero. Allora non vi fu capitale d’Europa che non avesse un maestro di scherma italiano. Questo, specialmente per la Francia, do­ ve Enrico 11°, essendo lui stesso un eccellente schermitore, fece venire un maestro italiano di scherma. Caterina da Medici fece lo stesso, e finalmente an­ che cario 1X°, amante degli sport, fece venire alla sua corte degli Italiani. Que­ sti furono quei maestri che fondarono la scuola di scherma francese. Salvatore Fabria andò a Londra e di­ venne pure il professore di Shakespeare. Pure Lord Byron ebbe il maestro An­ gelo, come professore, un inglese di ori­ gine italiana. Vi furono dei celebri maestri italiani in Danimarca, in Germania, in Spagna, in Ungheria, in Austria, in Polonia e ciò fino ad oggi. Durante tutto questo tempo vi furono anche maestre italiane che continua­ rono la tradizione della imperatrice Faustina. Il 15° e 16° secolo videro l’apogeo della scherma femminile. In­ sieme alle maestra italiane, ve ne fu­ rono di tedesche, e di francesi. Poi non si parlò pili che della scherma femmi­ nile francese ed italiana. Nel. 1928 e precisamente il 28 Maggio Rosa Rugolini, maestra italiana di scherma, al­ lieva delTaccademia di Milano, -si esibì a IVeimar, davanti a Goethe. Per ini­ ziare incrociò il ferro con suo marito, poi con gli studenti di Jena, e final­ mente con l’attore Franke. discepolo di Goethe, e figlio di uno schermitore. Il Rinascimento italiano ebbe lo stes­ so ruolo per la equitazione. Fin dal­ l’epoca antica vi furono delle corse di cavalli in tutte le città più importanti. Vi erano delle scuderie molto celebri:


per esempio quella d'Este, la napole­ tana, la siciliana e quella del duca Francesco Gonzaga di Mantova -(14071444). Questo nome si ritroverà parlan­ do di un altro sport. Egli impiegava degli stalloni e delle giumente portate dalla Spagna, dall" Islanda, dall’Africa, dalla Tracia e dalla Sicilia per ottenere i migliori cavalli. La nobile gioventù Europea veniva in Italia per impararvi la più perfetta equi­ tazione. Federico Grisone fondò a Naoli al principio del 16° secolo, la prima accademia d’equitazione. I suoi « ordini per cavalcare • (istruzione per l’equita­ zione) apparsi nel 1550 ebbero un’in­ fluenza decisiva. Essi furono tradotti in francese, tedesco, spagnolo, ed inizia­ rono una serie di libri di istruzione per la equitazione. Alcuni professori italia­ ni emigrarono in Francia ed in Inghil­ terra fino a quando furono fondate delle scuole di equitazione e così pure fu fatto in Germania ed in Austria. Questo prova che durante il 16° se­ colo Fltalia si fece pioniera dello svi­ luppo tecnico dello sport. Non vi è epoca nella storia della letteratura spor­ tiva che possa esserle paragonata quanto alla fecondità. Sopratutto bisogna men­ zionare Fs Arte ginnastica » della Uni­ versità di Padova >. Hieronimo Mercurialis (Venezia 1569) dove si ritrova­ vano tutte le sorgenti della letteratura ginnica dell’epoca antica. Quest’opera fu preponderante durante due secoli. Scrivendo il suo libro Mercurialis po­ teva far tesoro delle sue esperienze, del secolo passato durante il quale la gin­ nastica medioevale aveva un ruolo mol­ to più importante di quello di oggi giorno. Questo libro attirò l’attenzione di tut­ to il mondo civilizzato onde faceva cre­ dere che la salute dell’uomo possa es­ sere mantenuta con sport ginnici. Fu seguito da altri libri scientifici e ci fu tutta una letteratura medica. In wn altro momento si credette anche poter gua­ rire tutte le malattie (dal male venereo alla peste) mediante gli sport ginnici. 11 professore sportivo Archange Tuccaro nato nel 1536 all’Aquila, negli Abruzzi, morto nel 1610 scrisse ugualmente un li­ bro importante della letteratura classica di quell’epoca. Tuccaro era il « saltorin del rio » alla corte di Carlo IX°. Le sue istruzioni si trovano nel suo libro « Tre dialoghi sopra l’esercizio del salto del volteggio in aria » che fu pubblicato a Parigi nel 1559 nel quale l’autore raccomandò « la voltata in avanti ed indietro » « La ruota con salto indietro » essendo questo il miglior metodo per ottenere l’agilità del salto, come ancora oggi si pratica negli esercizi ginnici danesi.

Forse nessun altro popolo al mondo amò l’armonia quanto il popolo greco, e l’atleta rappresentò per esso un simbolo di bellezza, forte nelle membra, puro nello spirito. Nei secoli seguenti, allorché il pensiero andava alle Acropoli agli stadi ellenici, con il ricordo delle Olimpiadi, delle Panelleniche e delle Istmie, avvenimenti da età dell’oro, in Italia rinasceva e fioriva eguale slancio di vita spirituale e sportiva; ed ancora oggi, qua­ si staffetta solitaria, l’Italia tien vivo nel mondo l’ideale di bellezza greco, recando la torcia che la Grecia le trasmise.

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SCHERMA Siamo rimasti (n. 6 di « Stadium ») a Stoccolma, dove gli otto titoli in palio sono andati: tre all’Ungheria (femminile individuale, sciabola squa­ dre, sciabola individuale), tre alla Francia (femminile squadre, fioretto squadre, spada squadre) e due all’Ita­ lia (fioretto individuale: Manlio Di Rosa, c spada individuale: Edoardo Mangiarotti). Ricordiamo ancora: — che la nostra sconfitta di fioretto a squadre è contarssegnata dal punteg­ gio: Francia 8 vittorie e 65 stoccate, Italia 8 vittorie e 64 stoccate, vale a dire che non ha alcun significato tec­ nico sostanziale; — che la vittoria di Di Rosa nel fioretto individuale è stata accompa-

gnata dal secondo posto ottenuto da Edoardo Mangiarotti (clic ha battuto il vincitore Di Rosa); — che, parimenti, alla vittoria indi­ viduale di Edoardo Mangiarotti nella spada ha fatto corona il secondo posto di Pavesi (che ha battuto il vincitore Mangiarotti) ; — (che perciò, a conti fatti e fra parentesi, Edoardo Mangiarotti, vinci­ tore a Parigi della Coppa Monal per tre anni consecutivi, di spada, e cam­ pione italiano di fioretto per il 1951, ha compiuto l’exploit, ai « mondiali » di Stoccolma, di aggiudicarsi il secondo posto di fioretto e il campionato asso­ luto di spada, il che vale la pena di sottolineare);

— che Hi sciabola dobbiamo anco­ ra, anche se non del tutto convinti e per nulla rassegnati, subire la superiorità effettiva degli ungheresi, sicché continuiamo segnare il passo sul se­ concio posto; — che nel fioretto femminile per ora si tentenna.

Dunque i nostri problemi si chia­ mano: sciabola e scherma femminile. Per la sciabola, la faccenda è piut­ tosto seria. Si è ventilato, non sappiamo bene come e da chi, il progetto di far venire in Italia dei maestri ungheresi, visto e considerato che in terra ma­ giara han trovato la ricetta per batterci da un trentennio e più con una, abba­ stanza incresciosa per noi, regolarità. Da parecchio si parla di scherma un­ gherese o per lo meno «all’ungherese», il che è già più digeribile. E molti in­ segnanti da noi si son piantati su tre o quattro concetti che dovrebbero costituire i piloni del verbo danubiano, immaginando così di aver trovato il controveleno giusto. Secondo noi, siamo fuori strada « on car de refi », come dicono a Milano. E ciò perchè: — non esiste una superiorità di me­ todo di parte ungherese sul terreno propriamente tecnico, e d'altronde tutti


sanno che non l’Italia ha imparato a maneggiare la sciabola dall'Ungheria, sibbene il contrario; — nulla ci ha impedito, tuttavia, sotto l'esempio praticamente persuasivo degli ungheresi, di sfrondare il nostro giuoco di un tempo, di portarlo più in linea, di perfezionarlo sul tempo (o, meglio, « sui tempi »), e nulla ci im­ pedisce di aggiungere al nostro reper­ torio quegli accorgimenti — per es. nella scelta delle parate e nel modo di eseguirle — che i nostri ripetuti incon­ tri cogli ungheresi hanno potuto sug­ gerire: la qual cosa non significa af­ fatto cambiare metodo. Anche nel fio­ retto, allo stesso modo che i francesi han preso da noi in questi ultimi ventitrent’amii, noi abbiamo preso da loro, così che le due scuole si sono ambo avvantaggiate, oltre che della propria, deH'esperienza altrui: e nessuno s’è so­ gnato di far venire maestri francesi a insegnare in Italia e il solo menzionare l'ipotesi farebbe spalancare gli occhi di stupore; — se è vero che di fioretto domi­ niamo (colla Francia), sembra logico che il nostro forte, anche impugnando la sciabola, dovrebbe consistere nel ri­ cordarci delle doti che ci hanno, appun­ to, fatto forti nel fioretto: vedi le azio­ ni di punta; — gli ungheresi riescono a imporsi come massa, anche e soprattutto per­ chè più razionalmente e atleticamente allenati. Se uno dei nostri può, di norma e succede sempre, nel corso di ogni ga­ ra — battere qualunque campione un­ gherese, anche il più forte — vuol dire che quel che manca a noi è piuttosto la continuità, la costanza nel rendimen­ to, la sicurezza, quella fusione « velo­ cità e calma » che proviene dal molto mestiere e dal molto e bene applicato consumo di pedane in esercizio e in gare interne a ripetizione. Tutta roba che, siamo perfettamente d’accordo, è assai più facile enunciare in quattro righe che tradurre in atto, anche perchè — specie col riferimento all’ultimo punto — la scherma unghe­ rese, in grandissima maggioranza di sola sciabola, è concentrata a Budapest mentre quella italiana, diluita nelle tre armi, va da Trieste a Palermo. In ogni modo non c’è materia per in­ durci a cambiare scuola o metodo ove scuola e metodo abbiano un significato tecnico. C’è materia, invece, per pren­ dere il problema di fronte coi mezzi nostri: ma con tutta l’energia e la serie­ tà di propositi che il caso, non da ora, richiede. E passiamo alle donzelle. A Genova la squadra italiana questa volta è riu­ scita a spuntarla. Squadre di tre scher­ mitrici di sei nazioni: Austria, Belgio, Francia, Italia, Svezia, Svizzera. Belgio Svezia e Svizzera battute abbastanza largamente da Austria, Francia e Italia. E poi: l’Austria batte la Francia (per 5 vittorie a 4, sull’ultima stoccata), l’Ita­ lia batte l’Austria per 6 a 3, e la Francia batte l’Italia per 6 a 3. Quest’ultimo incontro ha rivelato che le italiane man­ cano più di condotta, oltreché di cuore

Lezione di Scherma^- Foto Hans Steiner - Premiata al Concorso Fotografico Internazionale del C.O.N.I. (inteso in un senso agonistico), che non di tecnica.

Hanno vinto i primi tre incontri indi­ viduali e si sono fermate lì. A parità di sconfitte (una per ciascuna) le tre « grandi » han dovuto fare i conti delle vittorie individuali, e, risultate anche queste in ugual numero fra Italia e Francia, le stoccate singole, per arrivare a stabilire finalmente quale squadra avesse marcato una superiorità sulle al­ tre: e questa, regolamento alla mano, risultò esser la squadra d'Italia. Meglio così. Se si pensa bene all’andamento del torneo, il senso di vittoria scarsa­ mente convincente deriva in gran parte dal fatto che rincontro Francia-ltalia ha avuto luogo alla fine, come conclusioneche ha concluso alla rovescia. Se le ita­ liane avessero cominciato col buscarle dalle francesi e poi fossero riuscite a infilare tutte vittorie colle altre squadre fino ad aggiudicarsi il miglior punteggio

complessivo, sia pure sulle stoccate (il che in sostanza è avvenuto, tranne l’in­ versione degli avvenimenti nell’ordine del tempo) la vittoria freddina e sten­ tata sarebbe diventata una specie di trionfo. E noi ora, saltando a piè pari le dissertazioni sull’argomento, ormai note e diventate di abbastanza pubbli­ co dominio, vogliamo dire una cosa. Fra due o tre mesi, a inizio di stagione, se si avvereranno determinate circostan­ ze, il C.S.I. afferrerà direttamente il problema e, incoraggiato fin da ora dalla F.I.S., si metterà all’opera per fab­ bricare delle schermitrici. Diremo me­ glio, e più modestamente: per tentare di contribuire alla fabbricazione di schermitrici. Non sarà impresa da nulla, ma ci proveremo. E per questa volta, siccome non vogliamo correre il rischio di dire troppo o troppo presto, ci fer­ miamo qui.

Andrea Marrani

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L’allenatore se ne va! Premetto: si tratta dell’allenatore calcistico. La squadra va a rotoli sul campo, va a catafa­ scio su tutti i fronti? Niente preoccupazioni! Si riunisce un consiglio direttivo, formato da un noto fabbricante di salu­ mi, da un arcimiliardario cotoniere, da un ragio­ niere con le mani in pasta in sei ditte diverse, da un fabbricante di spille da balia e, dopo aver esa­ minato l’andamento degli affari privati, si scopre verso le quattro del mattino che la squadra va ma­ le perchè l'allenatore in carica è un ubriacone (è difficile trovare un allenatore, che stia per essere licenziato e che nello stesso tempo sia astemio), è un incompetente, ha sbagliato la campagna acqui­ sti, non sa valorizzare la mezzala De Rossi Pa­ squale. Il giorno dopo, sui giornali si può leggere che l'allenatore della... «Formidabile » (viene da chia­ marla così una squadra dei bassifondi di classifica) ha chiesto un breve periodo di riposo perchè ha il fegato iti cattivo stato e un callo recidivo sull’alluce del piede destro. Negli ambienti sportivi molto vicini alla «For­ midabile » si respira, poiché quel menagramo di un ex allenatore sarà sostituito, come si vocifera, da un formidabile mago, che anni fa condusse dalla B alla A una modestissima formazione di giovani, alla quale fece poi conquistare in quattro e quattrotto lo scudetto. Valor izzatore di giovani, interprete perfetto del sistema, paladino della società, il nuovo allenatore porterà per quest’anno la « Formidabile » al centro della classifica e per quest’altro campionato si po­ trà puntare sullo scudetto. L’allenatore è morto! Evviva l’allenatore! Passa un mese; una vittoria c’è stata ed ha fatto respirare un po’ tutti, tifosi e dirigenti. Poi... poi la « Formidabile », come se avesse una pesante palla di piombo legata al collo, resta sempre sul fondo della classifica, alternando la funzione di squadra di coda con la « Veloce » e la « Coriacea ». Il nuovo allenatore non ha fatto il miracolo! E allora gli intimi, i vicini, incontrandolo al bar, gli domandano: « Vuoi un, aperitivo contro il logorio della vita moderna? » « A proposito il fegato come ti va? » « Ancora a posto la milza? ».

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Sono le frasi sintomatiche che preludono ad una prossima partenza. Gli informatissimi cominciano a spargere la voce che l'allenatore è tutto intento a studiare piani per poter compiere al più presto possibile ua cura completa in qualche stazione ter­ mo-salso-bromo-iodica. Quindi viene un nuovo co­ municato ufficiale a confermare le dicerie ed i più ingenui cominciano a chiedersi se non sia il caso di studiare a fondo la ragione per cui gli allenatori calcistici, che vengono ospitati per qualche tempo in città, debbano ammalarsi di fegato. Ma purtroppo, nessuno dà loro una spiegazione sufficiente. Solamente c’è che la squadra, dai e dai, alla fine del campionato ti viene retrocessa nella serie inferiore e il fatto determina una grave crisi direttiva ed amministrativa. Si è costretti così a cambiare i quadri dirigenti e nella stessa squadra viene fatto qualche piccolo ritocco. Quel tale laterale e quel tale terzino, al­ quanto capricciosi e sobillatori, vengono allonta­ nati. Si dà fiducia ad elementi meno appariscenti, ma di maggiore affidamento. A questo punto si potrebbe anche richiamare uno degli allenatori giu­ bilati nella passata stagione tanto... sanato l'am­ biente e fugato il pericolo di nuove complicazioni epatiche, non è difficile condurre alla riscossa una squadra armata di buona volontà e guidata da con­ cetti di disciplina e serietà. Ora, diciamolo subito, con questo discorso non si ha affatto l’intenzione di difendere l'operato in ge­ nere di un qualsiasi allenatore. Solamente si vuol dire a tanti signori dirigenti che il loro modo di agire non è sempre consono ai principi, che do­ vrebbero ispirare il loro operato. Lo scoprire nella persona dell'allenatore il. reo responsabile di tutte le pecche è un po' come imitare la tattica dello struzzo, che di fronte al pericolo nasconde il più possibile la testa non per sfuggire al medesimo, ma semplicemente per ignorarlo. « El difeto x’è nel manego » dicono i veneti con una certa arguzia a loro particolare. Il difetto è nel manico, cari signori dirigenti: tra voi stessi, nella squadra e, perchè no, anche nell’allenatore. Ma non è il caso di far ricadere sulle sole spalle


di quest'ultimo tutto il peso di una situazione. A parte i difetti che possono essere più o meno «ucci» o « acci » e che possono caratterizzare la. persona­ lità dell'individuo al (piale è affidata la direzione tecnica della squadra, bisogna tener presente che ci si trova quasi sempre di fronte a persona fornita di un bagaglio di cognizioni e di esperienze di cui spesso i dirigenti, responsabili dell'andamento ge­ nerale della società non ne hanno la più palli­ da idea. Volersi spiegare il perchè della leggerezza con la quale vengono prese delle decisioni drasti­ che nei riguardi di un allenatore è una cosa un po' complessa. Tuttavia c'è da rispondere a questa domanda. Perchè se durante il corso di un campionato un calciatore viene riconosciuto non idoneo a rico­ prire il ruolo che gli compete in prima squadra, resta considerato sempre in forza, anche se con voce amministrativa ridotta, mentre per l'allena­ tore non capita altrettanto? Anzi, non è raro vedere a volte, mentre la squa­

dra stessa gira a pieno regime, che la direzione tecnica passa da una mano all altra con un criterio sconcertante. Certamente il calciatore, in quanto riconosciuto tale (cioè pratico del suo mestiere), è garantito da una serie di vincoli federali e soprattutto il suo

Alni calcio Inglese P al­ lenatore è in genere assai esigente eil ogni sua iniziativa, anche la più severa, (levas­ sero accettata con terouitù.

passaggio da una società all'altra, durante il corso del campionato, urterebbe contro alcuni principi morali, basilari nello sport. Non capisco però perchè questi stessi principi non debbano essere applicati per i direttori tecni­ ci e perchè non si debba ritenere altrettanto im­ morale il loro continuo avvicendarsi da una squa­ dra all'altra, novelli capitani di ventura. Se ad un tale, per aver seguito dei corsi, per aver fatto esperienze, per aver superato esami, per un curriculum infine, gli è riconosciuta la qualifica di allenatore, perchè non gli si deve garantire almeno un campionato completo come direttore tecnico di

una società?

Del resto quasi mai risolve qualcosa la decisio­ ne della sostituzione dell'allenatore e la cosa avreb­ be i suoi effetti ai fini pratici e morali. Quando un allenatore, che per titoli o per meriti si può considerare qualificato veramente tale, e la squadra va, e l'ambiente sociale è serio, è difficile che fallisca alla prova.

E poi, siamo giusti, non a tutti capita di vincere lo scudetto e a tutti può succedere di dover sempre occupare le posizioni di coda, pur essendo a posto con la coscienza. E' la legge dello sport. Remo Pascucci


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Il ntro qualche settimana C.O.N.I. e Fede­ li razioni Sportive Nazionali si insedieranno negli edifìci del Foro Italico e precisamente nei locali che durante lo scorso anno hanno servito per alloggiare migliaia di pellegrini convenuti da ogni parte del mondo alla Città Eterna, sede della Cattedra del Santo Padre. La notizia ha naturalmente riscosso l’una­ nime plauso degli sportivi e sopratutto degli interessati: i Dirigenti delle Federazioni Spor­ tive Nazionali. Quel complesso patrimonio di impianti e 12

SPORTIVE

di attrezzature che da tutti gli stranieri ci è invidiato, viene così ad assolvere una sua più naturale funzione adeguata allo scopo per cui sono sorte tali installazioni. Abbiamo peraltro però notato tra la stam­ pa sportiva, qualche lamentela per il fatto che, essendo questi impianti patrimonio della gioventù italiana come tale, il Foro Italico avrebbe dovuto essere devoluto prevalente­ mente allo sviluppo ed al potenziamento della attività propagandistica e sportiva dei gio­ vani. Viceversa parrebbe che le organizzazioni


giovanili sportive siano state questa volta mes­ se un po’ in disparte e questo naturalmente, un po’ a torto. Ad ogni modo siamo certi, che sia il Com­ missariato Nazionale alla G. I. che rimane il proprietario delle preziose installazioni — anche dopo lo stanziamento cospicuo di di­ verse centinaia di milioni effettuato da par­ te del Ministero dei Lavori Pubblici per il ri­ pristino del grande Stadio dei Centomila — e soprattutto il CONI (che in virtù del contratto stipulato con la Gioventù Italiana ne diventa praticamente il gestore in assoluto) sapranno — questi Enti — tenere presente come esista un criterio di precedenza, una priorità di fatto soprattutto morale per cui i giovani e per essi, le organizzazioni giovanili sportive, dovreb­ bero trovarcisi come a casa propria. Non siamo ancora a conoscenza del testo della convenzione stipulata tra il Commissa­ riato della Gioventù Italiana e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, però tutto lascia sperare che, per il miglioramento dell’azione propagandistica tra le masse giovanili, questo complesso patrimonio di attrezzature venga tutelato nel suo uso e nella sua destinazione precipua. Tanto osiamo affermare poiché sappiamo

che non di rado, nel passato, abbiamo visto ri­ portate su parecchi quotidiani sportivi lamen­ tele in proposito circa speculazioni effettuate negli scorsi anni nell’uso di locali ed impianti; ad esempio la grande piscina coperta ed altri installazioni divenute piuttosto centri di ri­ trovo mondano anziché scuole di formazione fisica e, per mezzo di essa, di educazione mo­ rale. Ci tranquillizza e garantisce il nuovo orien­ tamento attuale, il fatto che i corsi di edu­ cazione fisica programmati dal C.O.N.I., sa­ ranno tenuti in questo edificio : sia questo di buon auspicio per i futuri impegni di tale opera. Siamo certi che le Olimpiadi del futuro 1960, se verranno — come richiesto dall’Ita­ lia ed auspicato da tutti gli sportivi nostri — assegnate a Roma, troveranno una sede al­ l’altezza della competizione, pienamente de­ gna di ospitare, come attrezzature ed im­ pianti, gli atleti che converranno da tutto il mondo. Sarà questo veramente l’anno giubilare dello sport che nella Città Eterna ritroverà l’afflato delle antiche tradizioni agonistiche dell’aureo mondo classico della romanità. Amedeo Alvi*»!

Un interessante veduta prospettica dello Stadio Olimpico attualmente in corso di completamento col contributo del Ministero dei LL.PP. e del C.O.N.I. In primo piano è lo stadio dei marmi


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ri i tempi in cui Giovanni Gerbi e Lui Il gi Gamia facevano delirare le folassiepate sui margini delle strade, e le « bianche casacche » della Pro Vercclli davano lezioni di calcio ai pubblici di tutta Italia, e nella scherma eravamo i primi con gli allievi di Agesilao e Aurelio Greco e di Guglielmo Pini, ed Emilio Lunghi, il marinaio genovese, a buon diritto veniva chiamato, sulle pi­ ste degli Stati Uniti, « il veltro italia­ no » e « l’italiano volante », a quei tempi eravamo imbattibili nella lotta greco-romana. Difatti, a mietere la vittoria in tutti i tornei, erano sorti Emilio e Giovanni Raicevich, venuti da Trieste non an­ cora redenta a imporre, sui tappeti di Europa, l'uno la sua magnifica scuola, l’altro la sua straordinaria forza fisica. Fino al loro avvento, il Francese Paolo Pons aveva dominato dall’alto della sua classe, ma un giorno anch’egli fu vinto, e chi ha assistito all’incontro svoltosi a Milano, al teatro Lirico in­ verosimilmente stipato, non dimenti­ cherà mai la potenza dei due atleti, uno dei quali, il Triestino, dopo una serie lunghissima di colpi, riuscì final­ mente a schiacciare il < ponte » dell’av­ versario che fin allora era sempre ri­ sultato invincibile. Quanti lottatori ha appiattito sul tappeto Giovanni Raicevich? Una sola volta fu vinto, per una presa a tradi­ mento effettuata dal gigantesco cosac­ co russo Zybisko durante la disputa d una Cintura d’Oro a Parigi. Giovanni era intento a riallacciarsi una giarret­ tiera, quando il biondo slavo lo afferrò e lo trasse al tappeto. Si credette che tale atterramento non fosse preso in considerazione dalla Giuria, ma questa, invece, poiché la sconfitta di Raicevich avrebbe comportato la vittoria di un Francesce — Aimable la Calmette, ci pare — «ancì la vittoria del gigantesco Zybisko, e a nulla valsero le protesto di tutti gli altri. A parte quell’infortu-

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nio, Giovanni fu sempre vincitore: fu lui a vincere Petersen il famoso Da­ nese, i Francesi Aimable la Calmette e Raoul le Boucher, il Giapponese Aiu­ tare Ono — che fu il primo a dare di­ mostrazioni pratiche di ju jitsu —, e persino Kara Mustafà, il Turco che si diceva fosse irresistibile quando riusci­ va a cinturare l’avversario, E Giovanni si presentò a lui a braccia alzate, pro­ prio perchè lo cinturasse, il che Kara fece con uno dei suoi caratteristici rug­ giti. Per un minuto parve che entrambi si equivalessero, poi il Turco incomin­ ciò a sollevarsi sulla punta dei piedi, emise il suo poderoso «Aaaahl», e finì con le spalle sul tappeto. Un terzo fratello Raicevich, il più giovane, Massimiliano, che univa la sor­ prendente destrezza di Emilio a una forza che era di poco inferiore a quella di Giovanni, comparve qualche anno dopo, ma, scoppiata la prima guerra mondiale, fu dall’Austria chiuso in un campo di concentramento; e la bestiale pallottola di una sentinella ivi lo ful­ minò mentre s’indugiava a chiacchierare vicino al reticolato. Ma oltre i professionisti, quanti egriregi dilettanti vedemmo offrirci un’inesauribile girandola di elson e mezze elson, di leve ascellari, di cinture a rebours, di ancate e di avambracci in ispalla ! Il peso minimo Attilio Aymar — allora le categorie erano soltanto

tre: minimi, medi c massimi — fu cam­ pione imbattuto nella sua categoria, e quando si ritirò dallo sport attivo, aperse una scuola, nella sua Torino, allevando alla lotta diecine e diecine di giovani. Renato Cardini, Bolognese — che più tardi doveva trasferirsi in America e diventarvi campione di catch — contese per qualche anno il primato dei medi ti Ubaldo Bianchi, il Toscano lanciatore di giavellotto, re­ catosi poi in Egitto a istruirvi i lotta­ tori del Nilo. Fu quindi la volta del marinaio Spezzino Arpe e del Geno­ vese Gargano, mentre nei pesi massimi s’imponeva il biondo Biellese Flaminio Piazza, che arrossiva come una fanciul­ la quando il pubblico lo acclamava, ma nella lotta sviluppava la forza di un bufalo.

In quegli anni — 1909-1915 bastava l’annuncio di un torneo di lotta greco-romana per riempire il più ca­ pace dei teatri, e ogni sera le palestre vedevano i giovani allievi allenarsi col loro istruttore dimostrando una costan­ za che forse in altro genere di sport ci fu mai dato di riscontrare. Era un genere, quello della lotta, che piaceva ed entusiasmava: la forza a servizio del­ l’intelligenza, una scherma fatta senza lame ma con le braccia, una scuola di destrezza che andava sempre più per­ fezionandosi. Non esisteva ancora la febbre per il pugilato che, allora, si considerava non già come la « nobile arte » celebrata dai signori inglesi, ma un ludo brutale di poca risonanza. E la gente aveva per i lottatori quella ammirazione entusiastica che più tardi invece avrebbe concentrata sui pugili. Poi, dopo tanti trionfi, la lotta greco­ romana fra noi decadde: si trascinò per qualche anno, poi ebbe un’eclisse quasi totale, mentre i Finlandesi, già ricono­ sciuti come maestri nel podismo di fondo e di mezzofondo — era spun­ tato l’astro Ntinni — si sostituivano agl’italiani nei primati di lotta.

Ma oggi, a giudicare da quanto ne scrivono i giornali, questo sport ritor­ na fra noi in auge. Non ancora, a dire il vero, con la pienezza di quel lontano passato da cui ci separano ormai due guerre e due dopoguerra, l’uno più tor­ mentoso e tormentato dell’altro, ma tuttavia con una quantità di manife­ stazioni che fanno bene sperare per l’avvenire. E’ bello questo ritorno che intende ricondurre fra noi la lotta greco-romana ai fastigi di quel passato, e siamo si­ curi che ai seguaci di Attilio Aymar, di Renato Cardini e di Ubaldo Bian­ chi non mancherà il favore del pub­ blico, come non venne mai meno a quei loro predecessori in ciascuna delle loro esibizioni sul quadrato che ci vide, un giorno, trionfatori insuperabili.

Sandro Cassone


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ORESTI ARBITRI

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HI CALCIO Per quel vestitino di modestia che riveste la mia fi­ gura... giovanile — checché ne dica VAIA — mi trovo a disagio scrivere cose che, sia pure per un quarto, riguar­ dano la mia persona. Quattro arbitri internazionali a riposo! Quattro « gran­ di » arbitri — e nello scrivere « grandi » non hanno vo­ luto riferirsi a qualche voluminosa pancetta — almeno così ci hanno assicurato. Chi mai pensava che sarebbe successo tanto pande­ monio? Da più parti si grida: come si osa privarsi di Galeati, Bertolio, Gamba e Dattilo? sono vecchi? via non scherziamo — possiamo definirci « il Quartetto della Primavera ». Fiumi, laghi e mari d'inchiostro sono stati versati su candida carta — le rampogne per tale atto di audacia —

Sombra dire, il voto e lreale __ 1 Dattilo, agli amici Gamba, Bertolio e Galoatit arrivederci. ----—1...... sul libro della gloria!

DATTILO - Come ora visto da diverse parti. E questo è i solo un quarto

mia delle tante definizioni — sono salite sulle vette del­ l’indignazione. Finalmente! era ora che si parlasse bene degli ar­ bitri. Vi assicuro che ne sono rimasto sbalordito, mai mi sono sentito importante come in questo periodo. Qualcuno mi dirà: sei un cinico. Questo qualcuno avrebbe torto. Quando la sentenza della benemerenza fu emessa, io col sorriso sulle labbra dissi: « è giusto che sia così, necessita rinnovarsi ». Era indifferenza la mia? no, cari amici, era sempli­ cemente doverosa dignità. L’amarezza del dover dire ad­ dio per sempre a qualcosa a cui si vuole bene, può pro­ vocare anche il sorriso, ma essa avrà il sapore della rassegnazione e del rimpianto. Ma non voglio avviarmi sulle vie della malinconia. Soffermiamoci su quelle della realtà delle cose. La classe arbitrale italiana può assolvere tranquillamente il suo mandato? ritengo di si, malgrado le particolari e direi eccezionali difficoltà del prossimo campionato. E’ dove­ roso per tutti avere fiducia — sostenere moralmente i giovani — e sono sicuro che i risultati saranno lusin­ ghieri ed ho certezza che la classe arbitrale italiana sarà sempre la migliore del mondo. Tanti amici vogliono sapere il mio pensiero, spesso dico loro: nei recenti campionati mi hanno spesso cri­ ticato al punto che sarei dovuto scomparire dal mondo. Oggi, viceversa, sento solamente elogi e rimpianti — io penso che morire in tal roseo periodo — morire come arbitro s’intende — è come vivere sempre — è un dolce motivo che sà di conforto e che sarà ricordato nella sto­ ria arbitrale. Io da questa Rivista mando un abbraccio a Galeati, a Bertolio e Gamba, con l’augurio che presto possiamo passeggiare tutti insieme a braccetto, qualcuno dirà: vedi, passano quattro vecchi grandi — ma quel qualcuno sa­ ranno degli sciocchi — perchè quando passiamo noi, passa il «Quartetto della Primavera ».

Generoso Dattilo


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I / i sono in Italia delle squadre di calcio che vivono e I / si reggono solo grazie ulta smisurata passione dei rispet­ tivi dirigenti. Sono tante queste società, sono numerosi i calciatori che nelle grandi città, fra l’indifferenza generale, danno tutto se stessi allo sport, con la speranza che qual­ che importante tecnico, capitando per caso sul campo dove essi giocano, li inviti a provare per la squadra famosa. In fondo questi ragazzi, che dall’amore per il foot-ball attingono la volontà di sempre migliorare, non vivono che con questa speranza, con questa fiducia nel domani che spesso si rivela fallace ed illusoria. « Nomo propheta est in patria » dice un proverbio, e mai detto si è dimostrato più vero. A Roma, ad esempio, la squadra giallo-rossa con il suo carico di assi svedesi è precipitata in Serie B, e vi è precipitata mentre i giocatori nei quali essa un tempo non aveva creduto, si afferma­ vano sui campi della Penisola — è il caso di Piccinini ed Alzarti —, è precipitata in Serie B mentre se avesse sem­ pre puntato sui suoi esuberanti ragazzi forse avrebbe po­ tuto evitare la retrocessione: e qui è il caso di Cardarelli, solo nel girone di ritorno messo in squadra, di Dell’Innocenti, tenuto cocciutamente fuori per fare posto ad Andersson, di Marra, prestato allo Stabia mentre si sarebbe dimostrato molto utile a Roma. Il Presidente della Lazio, Zenobi, nel campionato pas­ sato ha guardato spesso sconsolatamente Unzaim costatogli 20 milioni, mentre gli Alzarli e gli Antonazzi, prodotti di casa non sono costati che poche lire: forse la Lazio non avrebbe scovato sui campi della periferia un altro Anto­ nazzi un altro giocatore cioè al cui confronto L'nzaini sa­ rebbe sembrato piccino piccino? Forse la Roma cercando non avrebbe trovato altri Cardarelli, altri Amadei che avrebbero risolto i suoi problemi? Sì, li avrebbero trovati, solo che li avessero cercati; perchè i loro allevamenti sono rigogliosi —— rila necessariamente ristretti, mentre le squadrette

delle divisioni inferiori sono tante, e possono offrire mo­ gniftci calciatori. Ilo parlato di Roma ma anche Genova, Milano, I orino sono nella stessa situazione, anche se nelle ultime due città i mecenati permettono t'acquisto di veri assi che, conseguentementc raramente falliscono la prova. Ma lasciamo da parte queste malinconie e vediamo come nascono queste società. Nelle grandi città si formano sempre nel quartiere po­ polare; nel bar sportivo della zona, dalla stretta di mano di alcuni sportivi essa nasce, in un misto di passione, di amore e di fanatismo per lo sport. In poco tempo si orga­ nizzano due squadre: una per partecipare ai campionati seniores, Coltra a quelli juniores; si pregano gli sportivi della zona di dare il loro contributo, si fanno leve e si invitano i giovani calciatori ad accorrere sotte le insegne della neonata società; spesso in pochi anni la squadra se­ niores giunge in prima divisione, quella juniores, dal giorno nel quale ha giocato la sua prima partita, non co­ nosce sconfitta. Belle vittorie si dirà: ma quanto costano ai dirigenti? Molto, che le cessioni di giocatori non com­ pensano minimamente. Ed inoltre le vittorie, le affermazioni di questa società, da chi sono ricordate? Solo dagli amici dei giocatori, dai frequentatori del bar sportivo della zona e dagli abitanti del quartiere, mentre i giornali le ignorano, quei giornali che, con gignoleria degna di miglior causa, annotano i più intimi movimenti del Presidente della Roma e del portiere della Juventus. Ed al povero cassiere della società di pe­ riferia non è concessa neanche la soddisfazione dell’incasso domenicale, in quanto il campo, fortunatamente trovato (quando non vi costruiscono sopra!, non è recintato. ♦ Sport minore » : così si compendiano le attività di tutte le squadre che vivono la vita grama dei campionati mi­ nori, e dicendo sport minore si immaginano squadrette di poveri illusi che non costano un soldo, i cui giocatori fanno spesso tanta pena. Onesta è la triste realtà del calcio minore nelle grandi città: le maggiori squadre, come ho detto, preferiscono acquistare « bidoni » stranieri, ma non si degnano quasi mai di inviare un tecnico ad osservare le. partite dei giovani delle minori, partite che si svolgono sempre di luglio perchè i campi sono pochi e per giocarvici è necessario attendere il proprio turno. Intanto i dirigenti di queste squadre minori continuano ad essere considerati dei dilettanti : e così da dilettanti che per organizzare le trasferte « stringono la cinghia », questi poveri « patiti » del foot-ball continuano la loro opera che si concluderà o con la fine della società o con la donazione della squadra ad un industriale, tutto questo, s’intende, in nome del puro dilettantesimo. La piccola società, della quale ho raccontato la nascita e la crescita, spesso dà calciatori alle squadre di mezza Italia, spesso diviene campione della propria regione: ma chi mai se ne accorge? Intanto ogni anno da queste squa­ dre minori escono le speranze del domani: si affermano, divengono assi, si conosce tutto della loro vita ma i veri artefici, coloro che per primi li hanno lanciati rimarranno sempre oscuri. I tifosi, la stampa osannano oggi Amadei, Piccinini, Alzani, Cardarelli, forse osanneranno domani Marra. Capacci, Elia, Vitiello. Di Bello. ma nessuno mai ricorderà l’Albala, il Ludovisi, VItalia Nova, la Fortitudo, l’Alba Trastevere, il Barriera, di dove essi sono usciti con il loro bagaglio di entusiasmo e di passione.

Enzo Sasso

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LA «DOMUS PACIS» DELLA GIOVENTÙ’ DI AZIONE CATTOLICA E' STATA APERTA Al GIOVANI 1 futuri impianti sportivi della «Domus Pacis» inaugurata in questi giorni rappresenteranno quanto di più perfetto può realizzarsi per lo sport giovanile

11 29 giugno scorso, dinanzi ad un folto gruppo di autorità, di parlamentari e membri del governo, c, sopratutto, di giovani c sportivi: è stato inaugu­ rato il primo vasto complesso di edifìci della « Do­ mus Pacis » che rappresentano lo scioglimento del voto compiuto dalla Gioventù di Azione Cattolica Italiana, in ringraziamento all’Altissimo per la in­ columità della Augusta Persona del Santo Padre Pio XII, durante gli ultimi avvenimenti bellici che tanto dolorosamente colpirono pure l’Urbe e la stessa Sede Vaticana. Tennero i discorsi ufficiali il prof. Carlo Carret­ to attuale Presidente Nazionale della G.I.A.C. ed il prof. Luigi Gedda che fu Presidente all’epoca dell’emissione del voto e fino al 19-16 ed attuale Pre­ sidente del Centro Sportivo Italiano. 11 complesso attuale della Domus Pacis, può ospitare oltre 1000 giovani complessivamente. E’ dotato di sale per adunanze, refettorio, Cappella, servizi completi dal punto di vista di ogni conforto ed è al centro di un vasto parco proprio all'inizio della diramazione della nuova via Aurelia, vicinissimo ed accessibile quindi da qualsiasi punto

Condotti a termine i primi lavori di sistemazio­ ne attuale, saranno presto iniziali gli impianti sportivi comprendenti Campi di Calcio, Pallacane­ stro, Pallavolo, Piste Atletiche, una Piscina ed an­ che una grande Palestra. L’Ufficio Impianti Spor­ tivi del C.O.N.I. ha già promesso il suo vivo c con­ creto interessamento alla realizzazione dell’impor­ tante opera che sarà gestita dal Centro Sportivo Italiano la massima organizzazione sportiva gio­ vanile nazionale, che li porrà a disposizione delia gioventù tutta secondo i principi informatori edu­ cativi del fisico e di formazione morale per le nuove generazioni sportive.

Pubblicheremo nei prossimi numeri di Stadium i progetti degli impianti con i particolari relativi alla realizzazione di questa grande opera che ono­ ra la Gioventù di Azione Cattolica ed il Centro Sportivo Italiano.

11 C.S.I. conta di poter tenere in essi la disputa dei campionati nazionali giovanili delle diverse specialità sportive che verranno attuati nella pros­ sima stagione agonistica 1951-52.

di Roma.

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L’eminentissimo Card. Nicola Canali accanto al Presidente della Gioventù Italiana di A. C. prof. Carlo Carretto e fra gli atleti del Centro Sportivo Italiano che col comm. Paschetta sono intervenuti alla inaugurazione della < Domus Pacis ».

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Il C. S. I. ili Genova _ha_ [ondato la iiriina Scuola Siiorliva ili Pesca Subacquea

. .il mare questo sconosciuto Un tempo ehi ne conosceva gli aspetti esteriori conce­ piva il mare come una calma distesa punteggiata di scafi c di vele o come un affannarsi di spume c di creste con­ trastate dal vento. 1 turisti poi chiedevano soltanto una spiaggia che alternasse alla policromia dei parasole e dei costumi un angolo cheto ove un vecchietto barbuto, al­ l’ombra di un alto gozzo, fosse intento a riparare le reti. Artisti sempre così lo hanno dipinto, poeti così lo hanno cantato. E per secoli le genti così lo conobbero e ne vi­ dero soltanto il viso esterno, pur bello e invitante, ma pochi scesero dove si nascondono i suoi volti più impen­ sati e misteriosi là dove il mare dona, a chi le sa cercare, le sue più preziose bellezze. In un recentissimo passalo i primi attoniti sportivi si affacciarono estatici sull'abisso e ne subirono l’incanto; tornarono più spesso a tuffarsi nella pace verde, si immer­ sero trepidanti a purificarsi nel silenzio e crearono col loro entusiasmo, con i loro inusitati racconti, alni pro­ seliti. Nacque così quello che Nelio Ferrando, dalle co­ lonne del « Corriere del Popolo », definì « Il mito nascente dei Cavalieri del Mare » c le grotte sommerse furono vio­ late e le grandi frane di massi enormi di Portofino ac­ colsero. dopo secoli di pace, 1 intrusione dell’uomo. Lag­ giù nelle immense pianure di alghe semoventi, fra i massi pencolanti sui baratri nebbiosi delle profondità, l'uomo, non vincolato alle leggi di gravità, si librò ritrovando, lon­ tano dalle lotte animose che la convivenza « civile » gli impone, la sua anima semplice, primitiva e buona. Sulle spiaggie e sulle scogliere deserte ([negli uomini innamorati del silenzio si incontrarono e fraternizzarono; nei loro volontari e temporanei esilii dalle città si riconobbero amici e videro che in loro, gettate le vesti della presun­ zione, delle caste e degli egoismi, era rimasta l'anima semplice e bambina. Nacque così idealmente la tribù delle roccie, fra gli uomini dal sorriso cordiale e dalla stretta di mano fraterna, che portò nuova luce al fuoco semispento dell’amicizia c della lealtà. Si formarono le prime associa­ zioni. l’U.S.S. di Genova, il Circolo Cacciatori Siciliano, il Goggler di Milano, il Ci.Ca.Sub. di Livorno, in tutto nove associazioni. Il 16 giugno dell’anno in corso, nella Sede Provinciale del C.S.T. di Genova, per volontà del Presidente signor F. Valgoglio è nata la sezione di Pesca Subacquea che si affianca col timore delle matricole alle anziane laureate. A differenza delle associazioni preesistenti che tendono a raggruppare i pescatori subacquei, la sezione del C.S.I.. si propone, come suo principale scopo, di formare dei su­ bacquei e perciò ha istituito una scuola sportiva di pesca subacquea il primo corso della quale ha già avuto inizio. In campo turistico e commerciale, da 4 anni, con le or­ ganizzazioni estive Crossi, hanno dato magnifici risultati regolari corsi di pesca subacquea e di immersione con auto respiratori, diretti dal prof. Luigi Ferrare, pioniere in questo campo, coadiuvato dagli istruttori Sorgetti, Stuart e Marcante. La Sezione subacquea del C.S.I. ,ha deciso inoltre, in accordo con la Società Nazionale di Salvamento, di inte­ grare i corsi con lezioni di voga, conoscenze marinare, sal­ vataggio c respirazione artificiale e di rilasciare agli al­ lievi un brevetto di superato esame valevole, presso la Società Nazionale di Salvamento, anche come brevetto di salvatore occasionale. Lo sport subacqueo, esercitato di solito più in campo ricreativo che agonistico e indipendentemente da elementi rivieraschi o dcll’entroterra, è da considerarsi fra gli sport meno pericolosi, ma questo non autorizza a non prevenire incidenti dei quali si deve senz’altro ammettere l’even­ tualità.

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«MI «HI LSI. J campionati nazionali del Centro Sportivo Italiano rappresentano la più attiva azione di propaganda sportiva tra. la gioventù italiana Nei mesi di giugno c luglio l’attività periferica c centrale del C.S.I. è stala particolarmente intensa per la disputa delle fasi conclusive e delle finali nazionali dei campionati giovanili di Calcio, Pallacane­ stro e Pallavolo. CALCIO. — In 61 provincic si sono svolte ufficialmente le manifestazioni calcistiche riservate alla categoria « Ragazzi » che attraverso una serie di fasi (provinciali, regionali ed interregionali) si sono conclusi a Torino nei giorni 7-8 luglio 1951 std bellissimo campo di Via Filadelfia gentilmente concesso dall’A.C. Torino cd alla presenza di numerose autorità politiche, militari e sportive e di un numeroso

pubblico. Hanno partecipalo alle varie fasi del Campionato Ragazzi 1250 Unioni Sportive con un totale di circa 22.000 atleti.

PALACANESTRO. — Le Unioni Sportive rappresentanti 15 regioni, di cui hanno vinto le relative fasi, hanno partecipato alle finali nazionali svoltesi a Reggio Emilia nei giorni 27, 28 e 29 luglio. Ele­ vato il livello tecnico delle partecipanti ed esemplare l’organizzazione dei dirigenti tecnici nazionali e periferici del C.S.I. PALLAVOLO. — A Merano nei giorni 27, 28 e 29 luglio si è conclusa l’attività pallavolistica del C.S.I. 16 regioni erano rappresentate con agguerrite Unioni Sportive che nella incantevole cornice alpe­ stre hanno dato luogo ad entusiasmanti incontri. Il lusinghiero risultato ottenuto in questo sport, propa­ gandato al massimo dal C.S.I., ha deciso gli organi competenti ad estendere, nella prossima stagione, Fattività alle due categorie.

La squadra di calcio dell’U.S. Juventus di Pontedera (Pisa), recente vincitrice delCampionato Nazionale di Calcio categoria < Ragazzi» del Centro Sportivo Italiano per la stagione 1950-51.

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CAMPIONATO NAZIONALE DI CALCIO RAGAZZI

Sabato 7 c domenica 8 luglio ebbe luogo ai Torino, sul campo dell’A.C. Torino iun avvenimento che, pur nella sua modesta cerchia, riveste un'impor­ tanza non trascurabile; si svolsero cioè le semifinali c le finali per il campio­ nato italiano di calcio del Centro Spor­ tivo Italiano, categoria ragazzi.

L’importanza non piccola dell’avvcnimento risiede nel fatto che si tratta dell’unico campionato ragazzi a base nazionale, c che laurea perciò una squa­ dra campione d’Italia della sua cate­ goria. Le quattro squadre che avevano con­ quistato il titolo di disputare queste finali erano le vincenti delle quattro finali interregionali Nord, Centro-Nord, Centro-Sud e Sud, ed erano nell’ordine : Caglierò di Lodi, Juventus di Ponte­ dera, Rapida di Roma e Invicta di Po­ tenza. Tutte le partite furono interessantis­ sime, combattute fino all’ultimo minu­ to, e rivelarono degli ottimi elementi, qualcuno dei quali è già più che una promessa in fatto di idee tecniche e di gioco.

La prima semifinale di sabato 7 vide di fronte la Juventus di Pontedera e la Caglierò di Lodi. Vinse la prima per uno a zerò, dimostrando già quell'ottima tecnica che doveva portarla alla conquista del titolo e imponendo una superiorità tattica supcriore al crudo risultato numerico.

S.. Bevetti, di molte autorità politiche, sportive e scolastiche e di numerosi diligenti del S.S.T. ebbe luogo il clou di questa simpaticissima festa sportiva. Precedette la partita per la disputa del terzo e quarto posto fra le per­ denti del giorno precedente. La Ca­ glierò di Lodi, con un gioco più pra­ tico e più deciso, battè per tre a uno l’invicta di Potenza, che pure nella sconfitta riconfermò l'ottima imposta­ zione tecnica del gioco di molti suoi elementi. Segui, arbitrata da Righetti di To­ rino, la finale assoluta. La JJuventus di Pontedera impose subito il suo gioco vivace e spigliato segnando al primo minuto di gioco e poi ancora verso lo scadere del primo tempo con una spet­ tacolosa rete, segnata da difficile posi­ zione dalla bravissima ala sinistra. La ripresa vide una vigorosa riscossa della romana Rapida, che culminò con una bella rete. Ma la Juventus riprese to­ sto il comando delle azioni segnando altre due reti, vincendo spavaldamente il confronto per quattro a uno e con­ quistando così il campionato della ca­ tegoria.

Il tempo, che aveva allietato la bella riunione, mutò improvvisamente verso la fine dell’ultima partita e un violento temperane non permise lo svolgersi al­

l’aperto della premiazione delle squa­ dre, che ebbe luogo invece nel salone ristorante del campo. Parlarono applauditissinii ring. Brossa, Presidente del Comitato Provinciale di Torino, S.E. l’on. Bovctti ed il dott. Notorio, vicePresidente Centrale del C.S.T. Seguì la premiazione, idove furono distribuite, coppe, targhe c medaglie a tutte e quattro le squadre finaliste e agli ar­ bitri, direttori delle quattro gare. A tutte le Autorità intervenute fu dato il ciondolo-ricordo della manifestazione. Il successo di questo campionato ita­ liano di squadre minori è di per sè un indice eloquente della sua profonda utilità. Questi ragazzi, che allo sport dànno con entusiasmo le loro energie, costituiscono un ricco vivaio di forze calcistiche che sarebbe un delitto tra­ scurare. Chi ha assistito a questo tor­ neo finale ha constatato quanta fresca potenza e, diciamolo pure, sapienza cal­ cistica alberga in germe in questi im­ berbi e talvolta minuscoli calciatori. Un elogio vivissimo deve essere perciò tri­ butato al Centro Sportivo Italiano per avere, con la sua organizazione, favo­ rito questo primo potenziamento, che potrà costituire la ricca riserva del no­ stro calcio di domani.

Osvaldo Savio

La seconda semifinale vide la Rapida di Roma imporsi all’Invicta di Potenza per uno a zero, ma a dire il vero la partita fu molto equilibrata e la squa­ dra di Potenza non sfigurò affatto. La maggior prestanza fisica e la maggior decisione nel tiro a rete dei romani ebbero ragione del pur pregevole gioco dellTnvicta.

La domenica mattina fu dedicata dalle quattro squadre e dai loro diri­ genti, sotto la guida della presidenza centrale e locale del Centro Sportivo, a un devoto pellegrinaggio a Superga, dove venne celebrata la S. Messa dall’Assisténte Regionale della G.I.A.C., canonico Bosso ; quindi fu deposla una corona di fiori del C.S.I. sulla lapide che ricorda i caduti del grande Torino nello stesso luogo del disastro aereo, e l’invicta vi depose un cuscino di fiori. Al pomeriggio della domenica, alla presenza del sottosegretario alla Difesa,

Le squadre dopo aver ascoltato la S. Messa nella Basilica di Superga depongono una corona sulla lapide che ricorda i caduti del Torino.

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CAMPIONATO NAZIONALE PALLAVOLO C. S. I. MERANO, hlglio-agosto. Bonsignori di Remedello Brescia, è una vecchia conoscenza non solo del Centro Sportivo Italiano, ma ormai anche dello sport nazionale vi­ sto che prima di conquistare il titolo italiano della nostra organizzazione nel settore popolare e affascinante della pallavolo, ha conquistato quello assolu­ to generale dei campionati studenti medi, dominando in molte attività. E’ un Istituto sportivissimo retto da dirigenti ancor più sportivi i quali hanno compreso l’opera benefica e in­ dispensabile ormai dello sport e quin­ di della educazione fisico-sportiva e agonistica tra i giovani. Pur non es­ sendo infatti a Merano la squadra in linea tecnica assolutamente migliore, la compagine del « Bonsignori » è stata quella che si è imposta alla distanza e che ha messo in luce le migliori qualità atletiche dei suoi componenti: ragazzi in gamba, fisicamente attrezzati, in virtù anche di una vita sobria e salutare non disgiunta da una discipli­ L'Istituto

na e da una morale tutta propria e inconfondibile degli Istituti religiosi. L’Istituto Bonsignori sforna ogni anno un buon numero di periti agrimensori ed a Merano per l'appunto la squadra che si è trovata a gareggiare a tu per tu con i ragazzi della Robur di Ra­ venna — patria della pallavolo e meraviglioso vivaio di giocatori — era per l’appunto formata da elementi che stan­ no per passare dalla teoria dell’istituto supcriore alla pratica nelle campagne e nei centri rurali dove offriranno la loro opera e la loro cultura professionale al­ le grandi aziende agrarie. Il che vuol dire che il seme della pallavolo che que­ sti ragazzi hanno ormai in loro, se son riusciti persino a fregiarsi dello scudetto nazionale del C. S. I. lo spanderanno an­

che a piene mani nelle organizzazioni sportive del nostro mondo cattolico, nei piccoli centri. Potrà essere motivo di disappunto per i dirigenti del Bonsignori di Remedello come del resto di quelli di qualsiasi Istituto che creati gli atleti, gli elementi,

: La balda squadra dell’U.S. Bonsignori di Remedello (Brescia) brillante vincitrice de) Campionato Nazionale di pallavolo. Da sinistra a destra, in piedi: Cozzi (cap.), Balestrerà Tassati, Monti, Merini, Buononielli, il sig. Prata del Comitato Provinciale di Brescia; in ginocchio: lo sportivissimo Direttore Don Barrerà, Ventura, Barbieri, Carcera.

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le squadre, vedono poi sfuggir loro di inano gli « alunni » che passano alla vi­ ta; ma c'è tanto di quel materiale-uomo a Remedello che non sarà facile, anche con altri clementi portar via il titolo mcritatissimamente conquistato a Me­ rano.

Ho parlato anzitutto della squadra vincitrice, prima ancora di accennare alla manifestazione conclusiva dell’atti­ vità pallavolistica del C. S. I., 1951, per­ chè m’è parso doveroso rendere omaggio alla compagine, ma prima ancora all’or­

ganizzazione che l’ha generata e che co­ stituisce per il C. S. I. motivo di orgo­ glio averla nelle proprie file. E v’è ancora un’altra riflessione da fare sulla vittoria di questo Istituto scolastico, e cioè la maturità è stata rag­ giunta in breve per merito degli atleti, degli allenatori e dei dirigenti, ma pra­ ticamente l’attività dell’istituto stesso è

stata sviluppata e quindi messa in moto automaticamente dai campionati stu­ denteschi indetti già da sette anni ormai dal Centro Sportivo Italiano con il be­ nestare del Ministero della Pubblica Istruzione e la collaborazione tecnica delle Federazioni sportive nazionali. Per cui il « Bonsignori » è la dimostrazione più tipica e il primo effettivo esperi­ mento delle polisportive scolastiche. Sono questi gli organismi che possono dare maggiore affidamento nella prepa­ razione delle squadre prima ancora che per i singoli atleti, per la metodicità di orario ma sopratutto per la possibilità di amalgama. Il campionato nazionale di pallavolo del C.S. L, s’è svolto a Mera­ no, sui campi del Tennis Club del me­ raviglioso centro turistico dell’Alto Adi­ ge, messi a disposizione dell’Azienda di Cura e Soggiorno che ha avuto per la organizzazione del C.S.I., come del resto tutte le autorità merenesi, parole di elo­ gio c di ammirazione. Ammirazione per le squadre disciplinate, pur nella vivacità giovanile contenuta c morale. Certo assai diverso è stato il comportamento delle rappresentative delie regioni di tutta Italia partecipanti alle finali del cam­ pionato nazionale di pallavolo da talune formazioni studentesche maggiori la cui


vivacità e scapigliatezzn ha superato i limiti. E senza bisogno di sorveglianza nè di controllo speciale forse per quel sentimento di autodisciplina che è per l’appunto caratteristica c prerogativa delle società e dei giovani atleti del Centro Sportivo Italiano. Il riconoscimento migliore tuttavia al­ l’opera del C.S.I. è venuto dal Presiden­ te della Federazione italiana pallavolo ing. Eynard che con il segretario gene­ rale della Federazione stessa rag. Artibani ha assistito all'ultima giornata di gare entusiasta è della efficenza delle squadre come anche della rapidità c completezza organizzativa. Le quindici squadre finaliste, conte­ nute per rigida applicazione del rego­ lamento al limile dei vent’anni sicché a giusta ragione il presidente federale ha potuto definirla, la maggiore leva gio­ vanile pallavolistica della stagione, sono il risultato di una intensa selezione pro­ vinciale svolta in circa 60 provincic. At­ tività questa controllata, diretta e disci­ plinata dalla Commissione nazionale di pallavolo del C.S.I. che ha guidato con cordialità fraterna, prima ancora che con stretti criteri tecnici. E lo stesso si può dire s’è verificato sul campo di ga­ re. Le dichiarazioni fatte a Radio Bol­ zano dal giudice arbitro della manife­ stazione di Merano, prof. Crivellato di Padova, simpatica figura di esperto edu­ catore sono eloquenti al riguardo. « In tre giorni di gara, in circa ottanta in­ contri non v’è stata necessità di un solo richiamo, non un reclamo, non una ano­ malia nel torneo; ciò che mai mi era capitato in tant'anni di arbitraggio ». Questo ha detto il prof. Crivellato e questo ci par giusto ripetere anche in questa sede perchè sintetizza il valore tecnico della competizione c la disci* piina delle squadre in campo. La Commissione ha dovuto mostrarsi invece severa nell’ammissione delle squadre, ma ad onor del vero pochissi­ mi sono stati i nei e dovuti più che altro olla grande passione dei dirigenti e al desiderio di affermarsi, perdonabili pec­ cati questi che comunque devono essere evitati in avvenire. I dirigenti c gli ac­

compagnatori devono per primi sentire la necessità di applicare rigidamente il regolamento c anche se l’applicazione di questo costa a qualche atleta che ha superato il limite di età il grande sacrificio della rinuncia. Abituati a dire con schiettezza tutto quanto si verìfica nelle nostre competi­ zioni ho voluto accennare a queste lievi sfumature alle quali comunque s’è ri-

mediato prima dell'inizio del torneo, sic­ ché una volta iniziato questo tutto è filato nella più ortodossa legalità. E non saprei dirvi con quale entu­

siasmo. Quindici squadre finaliste vo­ gliono dire dicci incontri per ciascuna di esse. E taluni a lungo metraggio perché essendo stato abolito il risultato di parità, allo scopo di avere una sele­ zione più netta, molti incontri sono giunti al limite delle tre partite. Così ad esempio quello di finale tra la Robur di Ravenna (che lo scorso anno si fre­ giò dello scudetto) c la squadra neo campione del Bonsignori di Remedello. Sembrava anzi a un dato momento, nel­ la seconda partita che i romagnoli riu­ scissero a prevalere, talmente avevano imposto il loro gioco brillantissimo e tecnico e invece alla distanza i bresciani

hanno ripreso in mano l’iniziativa con­ cludendo con uno smagliante serrate. Ma non si può dimenticare che v’è stato tale e tanto equilibrio tra le due squa­ dre da rimanere talvolta sette-otto mi­ nuti su un punto. La Robur di Ravenna si è classificata ben meritatamente al secondo posto con una squadra omogenea, ricca di tecnica ma fisicamente inferiore a quella del Bonsignori.

« Ci accontentiamo di terminare al quarto posto — diceva durante i gironi eliminatori il buon Ravaldini — non ab­ biamo quest'anno una formazione tale da poter neppure sognarci la vittoria ». Ma una volta iniziato il girone finale i ragazzi della Robur hanno messo fuori le unghie cercando di neutralizzare con l’aggressività la maggiore prestanza fi­ sica dei bresciani. Per qualche po’ si è pensato che la Borgomagno di Padova potesse infasti­ dire le due formazioni suddette, ma ben presto ci si è accorti della netta diver­ sità di classe e di rendimento di questa ultima dalle migliori classificate. Tut­ tavia la Borgomagno ha tenuto in so­ speso il girone finale nella fase conclu­ siva, proprio nell’ultima mattinata di gioco, allorché si è trovata arbitra della situazione in quanto se fosse riuscita a prevalere sul Bonsignori le prime tre squadre c quelle di cui sì sta parlando) si sarebbero trovale alla pari e sarebbe stato quindi necessario uno spareggio che avrebbe provocato un prolunga­ mento del torneo. Invece il Bonsignori ha tolto subito qualsiasi velleità ai padovani imponendosi chiaramente. La Bosico di Terni ha costituito un po’ la sorpresa del campionato presen­ tando una squadra veramente in gamba

c ben preparata. Così come hanno sod­ disfatto le due altre ammesse nel girone finale delle vincenti: la Victoria di Pe­ saro e la Robur di Massa Carrara. Marchigiani e Toscani hanno fatto no­ tevoli progressi dallo scorso anno, così come ammirevoli per volontà, disciplina e compattezza di gioco sono stali i ra­ gazzi siciliani della San Giuliano di Messina, ai quali il giudice-arbitro ha assegnalo, con la piena approvazione del­ la Commissione tecnica nazionale e di tutti gli arbitri che hanno diretto gli

incontri. Inferiori al rendimento dello scorso anno, invece, i napoletani della Giosuè Borsi, mancanti oltretutto di riserve. Al nono posto, a pari merito, sono termi­ nate tre squadre: la Virtus di Spezia, la Dinamo di Vercelli e la Quercia di Rovereto, mentre la Volante di Pescara, la Stella Azzurra di Roma e l’Invicta di Potenza, ancora acerbe nella imposta­

zione di squadra e nel rendimento di gioco, hanno potuto trarre dal torneo di Merano preziosi insegnamenti. Questa la, come dire?, panoramica della finale del Campionato il cui me­ rito spetta, per la parte tecnica, alla Commissione Nazionale e per quella or­ ganizzativa al Comitato Provinciale di Bolzano che ha avuto un lavoro non lieve da sbrigare. A chiusura della manifestazione si è avuta, nel salone d’onore del Casino Mu­ nicipale di Merano, la premiazione alla quale hanno assistito le Autorità civili e militari della Regione Trentino Alto Adige e della Provincia. Il Prof. Notario — Vice Presidente Centrale del C.S.I. — ha recato agli atleti il saluto del Presidente Gedda, ringraziando le Autorità ed il Comune di Merano per l’adesione e la collabora­ zione offerta per la riuscita dei campio­ nati. Si è avuta quindi la distribuione dei premi alle squadre e la proclama­ zione dei vincitori. Nella mattinata le squadre hanno as­ sistito alla suggestiva Messa al Campo celebrata da P. Lucio Migliaccio, assi­ stente dei Comitati Civici. L’altare era stato eretto sul Campo centrale di gio­ co, avendo per cornice la chiostra mae­ stosa delle vette alpine. Al Vangelo Don Onori, Assistente regionale del C.S.I., ha rivolto ai dirigenti ed alle squadre toccanti parole sintetizzando la bellez­ za dello sforzo agonistico, secondo i principi cristiani nei quali sono del resto sintetizzati gli scopi ed i program­ mi del Centro Sportivo Italiano.

datale Bertoeco

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CAMPIONATO NAZIONALE PALLACANESTRO DEL

Per il secondo anno consecutivo i Giallo-Rossi del Pesaro hanno saputo conquistare con signorilità ed intelli­ genza lo scudetto di Campioni Nazio­ nali di Pallacanestro del Centro Sporti­ vo Italiano. Fin dall'inizio delle fasi

provinciali, alle quali hanno preso par­

te oltre 200 squadre, questo campionato ha dimostrato come le giovani schiere di cestisti che il C.S.I. va impiantando in ogni parte d’Italia erano pronte a dare battaglia grossa pur di arrivare alla finale nazionale; ed a questa pos­ siamo dire siano arrivate veramente le migliori sia per preparazione tecnica sia per spirito combattivo. Il lavoro che il C.S.I. ha iniziato da pochissimi anni si può dire abbia comincialo a dare i suoi frutti. Il C.S.I. non vuole il campionismo o lo sport per se stesso, e qui ci sarebbe molto da dire anche per questa branchia dello sport italiano

C. S. I.

che va purtroppo scivolando verso quel professionismo cosi dannoso e che tanto male sta facendo in altri campi, ma vuol dare ai giovani la possibilità di

esercitare una sana attività sportiva per una più integra formazione morale e fisica della gioventù. Chi ha avuto la fortuna di assistere agli incontri di Reggio Emilia dove 14 squadre rap­ presentanti altrettante Regioni d’Italia si erano date convegno per la conquista dello scudetto, ha potuto assistere ad incontri veramente cavallereschi dove gli atleti hanno dimostrato ancora una volta che attraverso questa attività si può dare alle giovani generazioni una

vera formazione civico-educativa. Non la più piccola scorrettezza, non il più piccolo incidente per gioco pe­ sante, ma una continua lotta caval­ leresca e sincera per la realizzazione del maggior punteggio ai fini della clas-

sifica. Molte cose si potrebbero ancora dire in questo campo ma si potrà fare in altra sede. I Pesaresi dunque hanno riportato Pesaro il nuovo scudetto. Bella squadra questa, ma sopratutto formata alla scuola di uno dei nostri migliori allena­ tori che con vera passione si dedica a questa attività ed alla preparazione

dei giovanissimi. Il bravo Fava, cono­

sciutissimo

forse più

come

giocatore

che come allenatore ha portato a Reggio

Emilia i suoi migliori giovanissimi ed ha saputo dare la riprova che lo scu­

detto vinto lo scorso anno era stato ben meritato come del resto quello di que­ st’anno. E dire che in seguito al sorteg­ gio era partito non troppo bene trovan­

dosi a dover lottare nel girone elimina­ torio con i bravi Cremonesi ed i non meno bravi romani. La lotta in questo girone è stata molto dura fin dalle pri­ me partite in quanto anche se svantag­ giati tecnicamente le altre squadre han­ no opposto ai pesaresi una lotta acca­

nita fino al fischio finale. Nel secondo girone le cose sono andate come era prevedibile: i vercellesi hanno saputo imporre alle altre squadre della Ligu­

I

ria, Abruzzo c Toscana la loro migliore preparazione tecnica ed il loro gioco più omogeneo di squadra e meno indi­ vidualistico. La sorpresa maggiore si è avuta nel terzo girone dove la Sarde­ gna ha saputo fare ammainare la ban­ diera ai bravissimi triestini scesi a

Reggio con idee molto chiare e ben definite. Bisogna subito dire che l’Audace di Trieste è stata perseguita fin

dall’inizio del Torneo dalla sfortuna si è accanita proprio contro i suoi gliori giocatori privando la squadra suo numero uno il quale ha dovuto

Ecco nel proprio campo di gioco, sul quale Fallcnatore Fava Algide (primo in piedi a sinistra, premiato come migliore allenatore italiano C.S.I.) ha egregiamente preparato PU.S. Victoria Pesaro, portandola per il secondo anno consecutivo alla vittoria del Titolo Nazionale C.S.I. per il 1951 di Pallacanestro. La manifestazione si è svolta a Reggio Emilia nei giorni 27, 28 e 29 luglio u.s. con la partecipazione di 14 rappresentative regionali. Da sinistra a destra: Riminucci Sandro (premiato come il migliore giocatore C.S.I. 1951), Renzi Giorgio, Marchionni Ferdinando, Mancini Giuseppe, Mancini Lanfranco, Manconi Giorgio, Neri Giancarlo.

che mi­ del ab­

bandonare il campo a causa di una di­ storsione alla caviglia. 11 Pesaro ha vin­ to, e questa vittoria non fa una grinza, ma però sarebbe stato interessante ve­ dere un iconiro fra i ragazzi di Fava e quelli del bravo Parodi; certamente avremmo assistito ad uno dei più begli incontri del Torneo. Questo non vuol

24 :


dire che le altre finaliste per i posti d'onore non abbiano meritato questo diritto, certamente che il sorteggio e la sfortuna hanno messo fuori combat­ timento due delle migliori squadre: la Cremonese c l’Audace di Trieste. Nel quarto Girone la Lucania ha eliminato subito la Campania; partita favorita dal pronostico non ha saputo mantener fe­ de alle promesse trovandosi di fronte ad una squadra che pur basando il pro­ prio gioco su spunti individuali ha sa­ puto alla fine racimolare tanti punti quanti bastavano pe rvincerc anche su compagini che avevano forse più gioco di squadra ma meno redditizio. Si ar­ rivava così al girone finale. Quattro squadre tutte ormai spremute per le fa­ tiche dei gironi eliminatori ma ancora

moralmente sostenute per dare la scalata

al titolo. Solo alla metà del secondo tempo dell’ultimo incontro si poteva di­ re una parola sicura su chi avrebbe vinto il campionato, perche proprio nell’ul­ timo incontro con la Sardegna il Pe­ saro ha fatto provare ai suoi sostenitori (a Reggio ve ne erano parecchi in mez­ zo al pubblico), i brividi più brutti. La foga con cui i Sardi hanno combat­ tuto questo incontro merita veramente un elogio; hanno saputo contendere

passo per passo, minuto per minuto la vittoria ai pesaresi contrapponendo ce­ sto a cesto, tanto che alla fine del primo

tempo si era ormai diffusa la convin­ zione che il campionato avrebbe dovu­ to continuare il giorno successivo dato che ci sarebbero state tre squadre a pa­ ri punti. Veramente bravi questi ragaz­ zi venuti dalla Sardegna. Manca forse loro un po’ più di scuola, un po’ di gioco di squadra; troppe volte si per­ dono in personalismi facendo girare a vuoto i compagni, cosa questa che por­ ta grave scompiglio nella squadra ed uno spreco di energie tante volte ina­ lile, e questo è stata un po’ la causa della sconfitta subita se pure di stretta misura. Il Campionato 1951 è finito; all’U. S. Victoria di Pesaro riconfermatasi cam­ pione del Centro Sportivo Italiano va un plauso fervido e l’augurio che lo scudetto ricucito sulle proprie maglie possa restare a lungo perchè . iò signi­ ficherebbe che la maggiore elevatili a tecnica dimostrata in questi due anni va diffondendosi anche in altri giovani gra. zie alle cure encomiabili del bravo al­ lenatore Fava.

Il campionato è finito ed è quindi necessario trarre alcune conclusioni o

meglio alcune osservazioni. La prima ci

della F.T.P. presente ai Campionati di

riporta a quanto detto su queste pagine

Reggio Emilia deve essersene convinto, nel meridione mancano impianti, man­ cano allenatori, mancano mezzi. La gio­ ventù c’è ed è animata da grande pas­ sione, bisogna andarle incontro; fare

alcuni mesi or sono e cioè al problema

degli impianti sportivi nel Centro-Meri­

dione. Le prestazioni date dai ragazzi della Sardegna, della Lucania, della Ca­ labria, della Sicilia c della Campania hanno dimostrato ancora una volta che

la pallacanestro non è morta nelle loro regioni, che giovani volonterosi ve ne sono ancora parecchi e che la possibi­ lità di risollevare le sorti del cestismo meridionale sono ancora molte, basta però che sia dato a questi appassionati la possibilità di poter fare qualche cosa. Mancano gli impianti, mancano gli alle­ natori, mancano tante volte i mezzi per poter equipaggiare una squadra e por­

tarla fuori dall’ambito provinciale e mi­ surarsi con altre compagini. Il Centro Sportivo Italiano sta facendo quanto gli è possibile in questo campo ma certa­ mente non potrà mai arrivare a dare al Centro-Meridione quanto è necessa­ rio dare. Ed allora perchè non ci si pensa seriamente da parte di chi ha, non solo di gran lunga grandi mezzi fi­ nanziari ma anche la responsabilità mag­ giore dello sport italiano? Qualche cam­ po di calcio in meno, qualche campo di calcio che non è assolutamente della squadra di calcio ma è patrimonio pub­ blico perchè costruito con il contributo di tutti i cittadini e mantenuto efficiente con gli stessi contributi, e qualche cam­ po di pallacanestro in più crediamo che proprio non ci starebbe male. Perchè si deve vedere che questo sport, forse il più idoneo alla formazione fisiologica della gioventù, deve continuamente ele­ mosinare un pezzo di terreno per poter­ vi impiantare un campo mentre per altre attività basta vi siano undici elementi che sappiano più o meno bene calciare una palla devono diventare i padroni di un impianto sportivo e se questo non vi fosse viene subito trovato il modo ed i mezzi per farlo? Sarà necessario che una volta tanto la F. I. P. intervenga

presso chi di dovere perchè ci si ri­ cordi che 1 osport non deve essere iden­ tificato con la parola « calcio » e che questo, avendo grandi mezzi o per lo meno avendo le squadre i mezzi di po­ ter acquistare giocatori a fior di milio­ ni, si costruiscano da loro stesse i pro­ pri impianti lasciando a chi fa vera­ mente dello sport la possibilità di usare di quegli impianti che sono patrimonio di tutti. Così continuando, c ce ne sa­ rebbe tanto da dire, si rischierebbe di andare fuori del così detto seminato. Una cosa è certa, ed il rappresentante

forse un torneo internazionale di meno, ma dare a queste provincie la possibi­ lità di poter anche loro dire la loro pa­ rola in campo cestistico. Dal Congresso di Bologna del dopo guerra non si fa altro clic parlare di questo, ma fino ad oggi siamo ancora al punto di partenza.

Altra considerazione non meno im­ portante e che per noi sta alla base è quella della continua ascesa in campo morale e disciplinare che i giovani atle­ ti vanno facendo specialmente in questo settore dello sport. Oltre 150 giovani si sono alternati sui diversi campi di gioco

e mai si è dovuto lamentare la minima scorrettezza, al contrario si è dovuto no­ tare una perfetta cavalleria in tutti c uno spirito agonistico veramente edifi­ cante. Segno evidente che attraverso uno sport sano ed improntato non al canipionismo si può ottenere dai giovani

quella disciplina sentita attraverso la quale ci si prepara ad un più grande lavoro nella vita sociale. A questa mèta il Centro Sportivo Italiano vuole arri­ vare e per questa mèta farà ogni sforzo.

Non possiamo chiudere queste brevi note sui Campionati di Pallacanestro senza rivolgere un caldo ringraziamento alla Federazione Pallacanestro la quale attraverso il proprio rappresentante dott. Giordano ha, come sempre, dato una cordiale e sincera collaborazione. Ma un grande ringraziamento va pure agli arbitri che si sono prodigati per tre giorni consecutivi ed in modo veramen­ te impeccabile.

CLASSIFICA GENERALE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14)

U.S. Victoria, Pesaro (Marche); U.S. Aquila, Vercelli (Piemonte); U.S. Turritana, Sassari (Sardegna); C.S.I. Matcra, Matera (Lucania); U.S. Audace, Trieste (Veneto); U.S. Cremonese, Cremona (Lomb.); A.P. Vomero, Napoli (Campania); U.S. Ponte Rosso, Firenze (Toscana) U.S. Nivc Candidior, Roma (Lazio); U.S. Studenti Medi, Genova (Liguria) U.S. Cattaneo, Piacenza (Emilia); C.S.I. Palmi, Palmi (Calabria); C.S.I. Catania, Catania (Sicilia); U.S. P. G. Frassati, Vasto (Abruzzi).

Lorenio Borghi

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DA TUTTO

♦ La Federazione Internazionale di Atletica Leggera ha omologato i due seguenti records mondiali: Peso Femminile Femminile:: A.S. Andreeva (Russia) m. 15,02 a Ploesti (Romania) il 9 novembre 1951. Record preceden­ te: A. Tecenova (Russia) m. 14,86 (il 30 ottobre 1949 a Tbilisi). Salto triplo maschile: Record egua­ gliato dal brasiliano A.F. Da Silva con m. 16, S. Paolo (Brasile) il 3 dicembre 1950. Il record di m. 16 era stato con­ seguito dal giapponese Naoto Tajima alle Olimpiadi di Berlino del 1936. La russa Valentine Pomogaeva ha battuto il primato mondiale femmi­ nile degli 800 m. in 2’12”2. Il prece­ dente primato apparteneva alla Vassileva dal 1950 con 2’13”. ♦ STOCCARDA — Si è concluso l’in­ contro Germania-Italia con il pun­ teggio di 116,5 a 83,5. Ecco in sintesi i risultati degli in­ contri precedenti : a Berlino 1935: Germania punti 68,5; Italia punti 48,5, a Milano 1939: Germania punti 110,5; Italia punti 67,5; a Stoccarda 1940: Germania batte Italia per punti 104 a 74; a Bologna 1941: Germania batte Italia 88 a 80.

UH da parte inglese, e la Gilera, la Moto Guzzi e la Meccanica Voghera, da parte italiana. Ecco le squadre ufficiali del Gran Premio delle Nazioni : Classe 500 : Norton, A.J.S., Gilera, Guzzi, M.V. Classe 350: Norton, Velocette, A.J.S., Panila. Classe 250: Benelli, Guzzi, Velocette, Parlila, Pike Rudge. Classe 125: Morini, Mondial, M.V., Royal Enf. Categoria Sidecars: Norton, Gilera. Il totale dei corridori iscritti, suddi­ visi nelle varie cilindrate, è di circa 120 di nazionalità irlandese, inglese, italiana, austriaca, australiana, belga, finlandese, tedesca, francese, olandese. Rhodesiana e svizzera.

illllll ^olociclismo ♦ MONZA L’intervento dell’indu­ stria al Gran Premio Motociclistico delle Nazioni, ultima prova del Cam­ pionato del mondo, segna una netta progressione quantitativa e qualitati­ va rispetto alle precedenti gare del Campionato del Mondo. A parte il fatto che in nessun’altra manifestazione internazionale dell’an­ nata gli organizzatori hanno avuto la possibilità di convocare tutti i concor­ renti che partecipano al Campionato del 1951, suddivisi nelle diverse cilin­ drate (mentre a Monza il 9 settembre saranno in gara le 125, 250, 350, 500 cc. e i sidecars), per il Gran Premio delle Nazioni lo schieramento delle marche sarà completo e sopratutto completo nella classe 500, più che mai di attualità, dopo le vicende emozio­ nanti che hanno accompagnato i mol­ teplici confronti tra la Norton e l’AJS,

♦ LOCARNO — Si è svolto sul circuito del Bosco Isolino, di fronte a 4000 spettatori, il 7° circuito internazionale di Locamo. Giuseppe Colnago, su Gi­ lera, ha ottenuto una brillante affer­ mazione nella classe 500 cc., prece­ dendo gli inglesi Amm. e Tonj Wot e stabilendo un nuovo primato del cir­ cuito. Alla vittoria di Colnago hanno fatto eco quella del torinese Carrù, nelle 750 Sidecars e il 2° oosto □osto di Alano Montanari nelle 250.

♦ BARCELLONA — Luis Romero, campione d’Europa dei peso gallo, non potrà molto presumibilmente difende­ re il suo titolo nel combattimento che è stato fissato per il 5 settembre pros-

simo a Glasgow con l’inglese Peter Keenan. Come è noto, infatti, Romero nel suo ultimo combattimento vitto­ rioso di Madrid ha riportato ima la­ cerazione alla mano. Il manager del campione, in attesa che il medico si pronunci, ha già preso accordi per un combattimento da svolgersi ai primi di ottobre a Barcellona tra Romero ed il Campione di Francia del peso piu­ ma Francis Bonnardel. ♦ NEW YORK — Randolph Turpin, campione mondiale del peso medio è giunto sul Queen Mary a New York ove dovrà difendere il titolo contro Sugar Robinson al Polo Ground di New York.

♦ VARESE — Ferdy Kubler — maglia iridata della strada; Magni Forenzo e Antonio Bevilacqua rispettivamente al 2" e 3° posto. Antonio Bevilacqua, conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di campione del mondo nell’inseguimento professionisti. Reginald Harris, il grande sprinter inglese, per la terza volta consecutiva ha indossato la maglia iridata nella velocità professionisti; 2<> Bellanger (Francia); 3» Patterson (Australia). Enzo Sacchi. dopo aver rimontato il compagno Morettini e l’australiano Mackridge ha vinto con un guizzo ir­ resistibile la finale della velocità di­ lettanti. Mino De Rossi, precedendo il belga Glorieu e l’italiano Messina, ha in­ dossato la maglia iridata dell’insegui­ mento dilettanti.

♦ TORINO — Ospiti del Presidente del «Torino» Ferruccio Novo, si trova­ no due dirigenti della Società argen­ tina «River Piate» i signori Plinio Ga­ ribaldi ed Aristide Mattey, giunti da Buenos Ayres per organizzare una tournée in Europa della loro squadra. Secondo quanto hanno dichiarato i due emissari della Società argentina, se le trattative andranno a buon fine, si incontrerebbe, tra il 15 dicembre ed il 15 febbraio prossimi con alcune fra le maggiori squadre italiane, spa­ gnole, portoghesi, francesi, tedesche e fors'anche balcaniche.

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Supplnmenlo al n. 8 di STAUIIIM por le Unioni Sportive e i Comitati Provinciali del C. S. I.

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agosto 1951

UN IMPEGNO CHE I DERIGENTI DEL C. S. I. NON DEVONO SCORDARE

SPORT APOSTOLICO Nessuno si stupirà dell'appel­ lativo — che nulla ha a che fare con la tecnica — che diamo, nel titolo, allo sport. Non si stupiranno certo i nostri dirigenti, i quali ben sanno che per noi lo sport non può essere fine a se stesso, ma un mezzo per giunge­ re all’educazione integrale — e quindi cristiana — della gioven­ tù. Pensiamo che nemmeno gli sportivi « puri » possano adom­ brarsi di fronte alla nostra espli­ cita dichiarazione, in quanto nul­ la viene rubato alo! sport e allo spirito sanamente agonistico, che viene anzi inserito in un più alto ideale che nobilita lo sforzo fisico e lo fa mezzo di elevazione e di formazione umana e cristiana.

Ma la nostra affermazione ri­ marrebbe accademica se i dirigen­ ti del C.S.I., pur accettando il principio, non si preoccupassero di applicarlo nelle loro Unioni e nei loro Gruppi. Occorre, in altre parole, che questo scopo preciso, per cui il C.S.I. è sorto, sia tenuto presente e reso operante attraver­ so tutta una serie di provvidenze che il vero apostolo sa escogitare e realizzare. Non mancano, grazie a Dio, esempi concreti che confermano l’asserita possibilità di « far del bene » ai giovani che avviciniamo attraverso lo sport. Ci piace qui citare il Comitato Provinciale di Genova che, anche quest’anno, ha amorevolmente preparato alla pri­ ma Comunione un buon numero di ragazzi e un gruppo di giovani sui ventanni. Noi pensiamo che

debba tornare a non piccola soddi­ sfazione di quei dirigenti l'aver potuto avvicinare, a Dio mediante 10 sport, aliime generose, rimaste da Lui lontane, più per difetto del­ l'ambiente che per colpa propria. Si tenga però presente che que­ sti risultati non sono il frutto di momentaneo zelo, ma di un lavoro paziente, fatto con saggezza, ma­ turato nel sacrificio quotidiano. l'orrei dire che a questi risultati si arriva quando c’è una mentalità apostolica e un metodo sapiente di lavoro. / Dirigenti — e i giovani di A. C. che militano nel C.S.I. — ten­ gano presenti queste possibilità e 11 conseguente dovere di sfruttarle

ai nobili fini esplicitamente volu­ ti dallo statuto della nostra orga­ nizzazione. Non è nostro compito, in questa sede, tracciare un programma di attività apostoliche (die Unioni e ai Gruppi. Se ne tratterà a fondo nel prossimo congresso. Vogliamo soltanto richiamare, ancora una volta, i dirigenti sulla priorità del fine educativo sugli altri scopi che li inducono al lavoro. Collaborino quindi volentieri con l’Assistente perchè si possa giungere efficace­ mente a II'anima dei nostri ragazzi e di tutti gli sportivi, poiché l'idea­ le apostolico è la nota caratteristi­ ca e distintiva del Centro Sportivo Italiano. ,L ^.S.l.

1 Ecco il solerte comm. Fulvio Valgoglio Ispettore Regionale del Centro Spor­ tivo Italiano della regione ligure col gruppo degli adulti che, in occasione della Pasqua dello Sportivo celebrata a Genova nello scorso maggio dal C.S.I., hanno ricevuta per la prima, volta la Comunione Eucaristica. Ecco la riprova di come il C.S.I. affianca la cura del fisico con la formazione morale degli atleti.

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gna), valgono le tessere rilasciate per l'anno 1951 e non sa­ ranno ammessi a detti Campionati atleti che siano in pos­ sesso della nuova tessera.

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CONGRESSI PROVINCIALI. — La Presidenza Centrale ha approvato fino ad oggi i Congressi te­ nuti nelle seguenti Provincie: CREMONA - MASSA CAR­ RARA - NAPOLI - PISA - TORINO - TRIESTE - VE­ RONA; mentre ha provveduto a concedere il benestare per la convocazione dei Congressi nelle seguenti Provincie:

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C.Z. Sud Verbano il 19-8-51; C.P. Messina il 26-8-51;

C.P. Siracusa il 2-9-51; C.P. Pavia il 9-9-51; C.P. Catania il 16-9-51; C.P. Palermo il 30-9-51;

C.P. Treviso il 30-9-51. Poiché entro la metà del prossimo mese di ottobre dovranno essere portati a termine tutti i congressi Provin­ ciali si pregano i Comitati interessati di voler sollecitare le convocazioni tenendo presente che la Presidenza Centrale ne deve essere informata almeno 20 giorni prima in modo da poter predisporre tempestivamente l'invio dei propri rappresentanti.

COMITATI ZONALI. — Con la fine del corrente mese decadono tutte le ratifiche concesse a suo tempo per il riconoscimento dei Comitati Zonali. A norma di quanto disposto dal Consiglio Direttivo, i Centri Dioce­ sani G.I.A.C. che intendono chiedere l’autorizzazione per la costituzione dei Comitati zonali o la riconferma (per quelli che già hanno funzionato nel 195D dovranno in­ viare immediatamente domanda alla Presidenza Centrale. In calce alla domanda dovrà essere riportato, oltre al visto

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del Centro Diocesano G.I.A.C. e dell’Assistcnte Diocesano, anche il parere del Presidente del Comitato Provinciale C.S.I. nella cui giurisdizione dovrebbe funzionare il Comi­ tato Zonale, nonché il parere dcUTspeltore Regionale com­ petente. Tutte le domande di riconferma o di nuova co­ stituzione dovranno essere sottoposte all’approvazione del Consiglio Direttivo.

Si ricorda fin da ora che per quanto riguarda l’attività agonistica i Comitati Zonali dovranno operare di comune accordo con i Comitati Provinciali con i quali dovranno

essere prese preventive intese al fine di non creare intralci all’attività stessa. Infine si fa presente che per quanto riguarda l’attività organizzativa (affiliazioni e tesseramento) i Comitati Zonali dovranno tempestivamente tenere informati i Comitati Provinciali stessi. Dette norme saranno chiaramente specificate nella lettera di ratifica.

DELEGATI PROVINCIALI AL CONGRESSO NA­ ZIONALE.. — Richiamandoci a quanto disposto con comunicato n. 33 riportato su « Stadium » n. 7, si sol­ lecitano ancora una volta quei Comitati Provinciali che ancora non avessero provveduto a voler segnalare tempe­ stivamente i nominativi dei loro rappresentanti al Con­ gresso Nazionale. Si fa presente che non potranno parte­ cipare al Congresso persone che non siano state elette dai Congressi Provinciali ed i cui nominativi non siano stali segnalati a questa Presidenza almeno 20 giorni prima della data del Congresso stesso.

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TESSERAMENTO. — Con il 1° ottobre p.v. avrà inizio il tesseramento per l’anno 51-52. La Presiden­ za Centrale provvederà ad inviare a tutti i Comitati Provin­ ciali un primo quantitativo di tessere entro la fine del cor­ rente mese in modo che qualora ve ne sia necessità, per l'attività a carattere stagionale, possano subito provvedere

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al nuovo tesseramento. Le norme relative al tesseramento sono riportate a parte nel presente Notiziario. Si racco­ manda di voler attenersi scrupolosamente a dette norme onde evitare inutili ritardi e perdite di tempo.

Entro la prima metà di settembre poi verrà inviata a tutte le Unioni Sportive e Gruppi Sportivi, nonché a tutte le Associazioni G.I.A.C. una busta contenente un fascicolo speciale di « Stadium Notiziario » nel quale oltre alle nor­ me per l’affiliazione ed il tesseramento saranno inclusi an­ che tutti i moduli relativi alle domande di affiliazione, ed elenco atleti. Qualora qualche Comitato avesse urgenza di provvedere ad affiliazioni e tesseramenti e non avesse an­ cora ricevuti i nuovi moduli è autorizzato ad usare quelli «lei decorso anno attenendosi, però, alle nuove norme.

La nuova tessera avrà la validità di un triennio e per­ tanto si raccomanda vivamente, ai Comitati Provinciali, per­ ché facciano altrettanto nei confronti delle Unioni e Gruppi Sportivi, che venga conservata con la maggiore cura possi­ bile, facendo presente che salvo casi eccezionalissimi, non potranno assolutamente essere rilasciati duplicati. Si fa però presente che per i campionati in corso di svolgimento (ciclismo, atletica leggera, trofeo della Monta-

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UFFICIO STAMPA. — Mentre si rivolge un plauso a quei Comitati che tempestivamente inviano alla Presidenza Centrale tutte le relazioni mensili dell attività svolta e delle iniziative sviluppate nella propria provincia, si richiama l’attenzione degli Organi Periferici sulla indi­ spensabilità di istituire l’Ufficio Stampa Provinciale o per lo meno di trovare fra i vari Consiglieri un elemento che curi particolarmente questo settore, sia col tenere continui contatti con i Giornali, locali per una maggiore diffusione della nostra attività, sia coll’inviare periodicamente a questa Presidenza relazioni, commenti o proposte inerenti parti­ colarmente alla nostra attività ed all’attività giovanile in genere. Poiché per il prossimo anno è nelle intenzioni di formare uno schedario completo di tutti gli addetti stampa periferici, si prega di voler trasmettere con cortese solle­ citudine le generalità delle persone che i Comitati Provin­ ciali hanno designato per questo incarico, nonché 1 indirizzo preciso dei medesimi onde si possa prendere immediati

contatti con gli stessi.


NORME E COMUNICATI delle Commissioni Tecniche Nazionali del L.S.L Come notificato il prossimo numero di STADIUM, sarà completamente organizzativo e recherà per esteso norme c regolamenti tecnici relativi ai Campionati Nazionali posti in programma per la prossima stagione sportiva. Le comunicazioni tecniche provinciali per i singoli sport sono ancora in tempo far rilevare alla Dire­ zione Tecnica Nazionale le proposte di modifiche, di aggiunte e di eventuali integrazioni che riterreb­ bero bene fossero inserite nei Regolamenti Tecnici del prossimo anno. Trasmettere con urgenza ed in ogni caso non oltre il 12 settembre le relative proposte alla Presidenza Centrale del Centro Sportivo Italiano. La Presidenza le sottoporrà all’esame delle Commissioni Tecniche dei singoli sport la cui convocazione è prevista per il 15 settembre appunto per- discutere la stesura defi­ nitiva dei regolamenti. Dopodiché verrà dato alle stampe il notiziario STADIUM che, in edizione parti­ colare, costituirà il lancio della attività del C.S.I. per il 1952. E’ previsto che possa giungere alle Unioni Sportive c Gruppi Sportivi del C.S.I. entro il 25 settembre prossimo.

CÀLCIO’ COMUNICATO UFFICIALE N. 10 RIUNIONE DEL.L’8 LUGLIO 1951

Presenti: Dattilo, Riselli, Savio, Minoia, Ferrerò, Fede­ rici, Bernini. CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI. Semifinali: 7 luglio 1951 - Campo Torino. Esaminati i documenti ufficiali si omologano le par­ tite di semifinali con i seguenti risultati: Juventus di Pontedera - Caglierò di Lodi 1-0; Rapida di Roma - Invicta di Potenza 1-0. Finali: 8 luglio 1951 - Campo Torino. Esaminati i documenti ufficiali si omologano le par­ tite di finale con i seguenti risultati: per il 3» e 4" posto: Caglierò di Lodi-Invicta di Po­ tenza 3-1; per il lo e 2» posto: Juventus di Pontedera-Rapida di Roma 4-1.

CLASSIFICA FINALE. 1. Juventus di Pontedera; .2. Rapida di Roma; 3. Caglierò di Lodi; 4. Invicta di Potenza.

PUNIZIONI. Il giuocatore Nieddu Giovanni dell’U.S. Rapida di Roma viene sospeso da ogni attività fino al ■ 30 no­ vembre c.a. per comportamento gravemente scorretto. PROCLAMAZIONE SQUADRA CAMPIONE D’ITALIA. L’U.S. Juventus di Pontedera è proclamata campione d’Italia della categoria «Ragazzi» del C.S.I. per l’anno 1950-51., ■ Si rivolge un vivo plauso all’U.S. di Pontedera per l’am­ bita vittoria conseguita. Questa Commissione Nazionale Giuoco Calcio porge i più vivi rallegramenti al Comitato organizzatore delle finali nazionali del Campionato Ragazzi per la perfetta organizzazione degli stessi. Un particolare ringraziamento alla Presidenza dell’A C

Torino, per la cortese ospitalità data agli atleti del C.S.I. ed ai suoi dirigenti ,ed ai rappresentanti della F.I.G.C. e dell'A.I.A. per la loro partecipazione alla nostra mani­ festazione. Il Presidente Il Segretario GENEROSO DATTILO RENATO BERNINI COMUNICATO DI PRESIDENZA Avendo assolto il mandato conferito dalla Presidenza dèi C. S. I. per la stagione 1950-51 rivolgo a nome della Commissione Nazionale Giuoco Calcio un vivo ringrazia­ mento, per la fiducia e per l’affettuosa assistenza concessa nel corso della stagione, e rassegno le relative dimissioni anche a nome dei componenti la C.N.G.C. ai quali invio un fraterno ringraziamento per la proficua collabora­ zione. Rivolgo un particolare ringraziamento alla F.I.G.C. ed all’A.I.A. per la collaborazione fornita al C.S.I. Invio un saluto ed un ringraziamento a tutti i Comitati tecnici provinciali ed a tutte le Unioni Sportive del Centro Sportivo Italiano. Il Presidente GENEROSO DATTILO

PALLAVOLO COMUNICATO UFFICIALE N. 7 RIUNIONE DEL 9 AGOSTO

CAMPIONATO C.S.I 1951 Approvazione regolamenti. Si approvano i regolamenti tecnici delle seguenti eli­ minatorie provinciali ; Ascoli Piceno, Rossano Calabro zon.). Terni, Vibo Valentia tzon.). Si approvano i regolamenti tecnici delle seguenti semi­ finali regionali: Abruzzi, Calabria, Sicilia, Umbria.

Omologazione risultati. Visti i documenti relativi si omologano i risultati delle seguenti eliminatorie zonali e provinciali: Ascoli Piceno, Bergamo, Bolzano, Catania, Messina, Padova, Pesaro, Reggio Calabria, Roma, Terni. Visti i verbali relativi si omologano i risultati delle seguenti semifinali regionali: Abruzzi, Calabria,. Emilia,

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Lombardia, Marche, Piemonte. Sicilia, Trentino-Alto Adige, Umbria, Veneto. Finale nazionale. Visti i referti arbitrali, si omologa la seguente clas­ sifica generale: 1. Lombardia - U.S. Bonsignori di Remedello (Brescia). 2. Emilia - U.S. Robur di Ravenna. 3. Veneto - U.S. Borgomagno di Padova. 4. Umbria - U.S. Eriberto Bosico di Terni. 5. Marche - U.S. Victoria di Pesaro. 6. Toscana - U.S. Robur di Massa Carrara. 7. Sicilia - U.S. San Giuliano di Messina. 8. Campania - U.S. Giosuè Borsi di Napoli. 9. Liguria - U.S. Virtus di La Spezia. Piemonte - U.S. Dinamo di Vercelli. Trentino - U.S. La Quercia di Rovereto (Trento). 12. Abruzzi - U.S. La Volante di Pescara. 13. Lazio - U.S. Stella Azzurra di Roma. 14. Lucania - U.S. Invicta di Potenza. Esclusione dalla classifica generale. La squadra regionale sarda, U.S. Juvenilia di Sassari è stata tolta dalla classifica generale per irregolare po­ sizione di un suo atleta. Proclamazione. Vista la classifica finale del Campionato Nazionale C. S. I. si proclama la squadra dell’U.S. Bonsignori di Remedello (Brescia) campione nazionale C.S.I. 1951. Elogio. Si esprime un vivissimo elogio ai dirigenti ed agli atleti delle squadre partecipanti alla finale nazionale per l’en­ comiabile comportamento sia tecnico che disciplinare tenuto durante lo svolgimento della manifestazione. Si esprimono le più vive congratulazioni all’U.S. Bon­ signori per la brillante e meritata affermazione.

TROFEO NAZIONALE C.S.I. Si esortano i Comitati Provinciali a voler svolgere le eliminatorie di toro competenza, affinchè anche questa grande manifestazione del C. S. I. sia confortata dal lu­ singhiero successo ottenuto dal Campionato Nazionale testé concluso. Il Presidente della C. T. N. FILIPPO DRAGOTTO

PALLACANESTRO COMUNICATO CONCLUSIVO NAZIONALE FINALE Reggio Emilia 29 luglio 1951

OMOLOGAZIONE GARE Visti i referti arbitrali, si omologano i risultati delle seguenti gare: lo Girone (dal lo al 4» posto): Marche-Piemonte 37-26 (arbitri Reverberi-Mazzei). Sardegna-Lucania 59-17 (arbitro Montanari). Piemonte-Sardegna 40-22 (arb, Costantino-Montanari). Lucania-Marche 21-40 (arbitro Pennacchi). Lucania-Piemonte 30-36 (arbitri Rossi-Turbacco). Sardegna-Marche 26-34 (arbitri Reverberi-Pennacchi).

2<- Girone (dal 5° all'S« posto): Lombardia-Toscana 52-22 (arb. Costantino-Turbacco). Veneto-Campania 61-37 (arbitro Rossi). Toscana-Veneto 19-39 (arbitro Turbacco). Campania-Lombardia 31-55 (arbitro Mazzei). Veneto-Lombardia 32-25 (arbitri Cattaneo-Mazzei). Campania-Toscana 37-28 (arb. Costantino-Montanari). 3" Girone (dal 9“ al 12" posto): Calabria-Emilia 27-32 (arbitro Mazzei). Lazio-Liguria 52-32 (arbitri Pennacchi-Cattaneo). Emilia-Lazio 26-52 (arbitro Cattaneo).

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Lìguria-Calabria 37-22 (arbitro Cattaneo). Emilia-Liguria 29-59 (arbitri Montanari-Costantino). Calabria-Lazio 10-39 (arbitro Allegri). 4" Girone (dal 13° al 14" posto): Sicilia-Abruzzo 61-18 (arbitro Rossi). CLASSIFICHE GIRONI FINALI

1" Girone. 1. Marche 2. Piemonte 3. Sardegna 4. Lucania 2» Girone. 1. Veneto 2. Lombardia 3. Campania 4. Toscana 3« Girone. 1. Lazio 2. Liguria 3. Emilia 4. Calabria 4« Girone. 1. Sicilia 2. Abruzzi

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143 128 87 59

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61 18

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3 2

2 3

CLASSIFICA GENERALE

In base alle classifiche dei gironi finali le squadre par­ tecipanti risultano così definitivamente classificate:

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

U.S. Victoria, Pesaro (Marche). U.S. Aquila, Vercelli (Piemonte). U.S. Turritana, Sassari (Sardegna). C.S.I. Matera, Matera (Lucania). U.S. Audace, Trieste (Veneto). U.S. Cremonese, Cremona (Lombardia). A.P. Vomero, Napoli (Campania). U.S. Ponte Rosso, Firenze (Toscana). U.S. Nive Candidior, Roma (Lazio). U.S. Studenti Medi, Genova (Liguria). U.S. Cattaneo, Piacenza (Emilia). C.S.I. Palmi, Palmi (Calabria). C.S.I. Catania, Catania (Sicilia). U.S. P.G. Frassati, Vasto (Abruzzi).

PROCLAMAZIONE DELLA SQUADRA CAMPIONE NAZIONALE C. S. I. 1951

Vista la classifica generale, di cui sopra, si proclama Campione Nazionale C.S.I. 1951 la squadra dell’U.S. Victoria di Pesare, autorizzando gli atleti dell’U.S. me­ desima di fregiarsi del relativo scudetto. LA COMMISSIONE TECNICA COMUNICATO UFFICIALE N. 7 DEL 21 AGOSTO 1951

TROFEO NAZIONALE PALLACANESTRO C. S. I. A CATEGORIA LIBERA UNICA PER L’ANNO 1951 Partecipazione atleti. — Si precisa che possono pren­ dere parte alle gare del torneo gli atleti tesserati per le UU.SS. entro e non oltre il 30 giugno 1951. Domande d'iscrizione. — Si richiama l’attenzione dei Comitati Provinciali e delle Unioni Sportive partecipanti che copia della domanda d'iscrizione inviata al Comitato Provinciale dovrà essere trasmessa alla C.T.N. Pallaca­ nestro (Via della Conciliatone, 1 - Roma). Regolamenti tecnici fase provinciale. — Si invitano i Comitati Provinciali, ove ancora non l’avessero fatto, di provvedere all’inoltro dei regolamenti da essi predisposti per la prima fase giusta quanto sancito all’art. 7 del Regolamento emanato da questa C.T.N. Date delle fasi eliminatorie. — Viene stabilito, con ca­ rattere d’inderogabilità, che le varie fasi del torneo do-

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vranno svolgersi entro e non oltre i termini appresso segnati: 1) fasi provinciali: entro il 23 settembre 1951; 2) fina/i regionali: entro il 30 settembre 1951; 3) finali zonali: entro il 7 ottobre 1951; 4) finale nazionale: 20-21 ottobre 1951. Le località per le finali zonali e quella per la fase nazionale verranno successivamente comunicate. Reclami. — A parziale modifica di quanto riportato all’art. 13 del Regolamento generale del Torneo, si precisa quanto appresso : « La competenza a decidere sui reclami, sempre in unica istanza, riguardanti le gare della 1», 2» e 3« fase, è devoluta alle relative Commissioni tecniche ». COMUNICATO UFFICIALE N. 6 DEL 23 AGOSTO 1951 RECLAMI

Reclamo U.S. Ardita-Stanio di Livorno - U.S. Ponte Rosso di Firenze del 15 luglio c.a. Esaminato il reclamo, i documenti ufficiali, esperite le opportune indagini dalle quali risulta la posizione irre­ golare di alcuni giocatori, si delibera: 1) accogliere il reclamo; 2) omologare la gara con il seguente risultato: U.S. Ardita Stanic, Livorno - Ponte Rosso, Firenze: 0-2; 3) restituire la tassa reclamo; 4) ammonire la U.S. Ardita Stanic di Livorno per aver contravvenuto alle norme di regolamento in merito all’affiliazione ed al tesseramento giocatori. In conseguenza delle su esposte deliberazioni la U.S. Ponte Rosso di Firenze è ammessa di diritto alle finali nazionali che si disputeranno a Reggio Emilia nei giorni 27, 28 e 29 c.m.

Deliberazioni adottate nell’adunanza tenuta in Reggio Emilia il giorno 28 luglio 1951. QUADRI DIRIGENTI TECNICI ED ALLENATORI PE­ RIFERICI. Tenuto presente che non potrà svolgersi seriamente alcuna attività cestistica ove non vi siano preposte per­ sone realmente competenti, tenuta presente altresì la lentezza con la quale procede la costituzione delle Com­ missioni Tecniche Provinciali, si è venuti nella determi­ nazione d’inviare a tutti i Comitati Provinciali un elenco nominativo di tecnici della Pallacanestro, affinchè i ri­ spettivi Presidenti locali possano mettersi in contatto con quella parte di essi che, a lume delle informazioni rac­ colte, possano meritare l’indispensabile fiducia. Si preciserà inoltre agli organi periferici del C.S.I. che tali tecnici potranno essere impiegati sia in seno ai C.P. che in seno alle varie UU.SS. CONSULENTI TECNICI REGIONALI. A seguito della esperienza fatta, attraverso lo svolgi­ mento delle fasi regionali dei Campionati svolti, si è

ravvisata la necessità di provvedere al più presto alla nomina dei Consulenti Tecnici Regionali per la Pallacanestro. Si decide pertanto di formulare al riguardo concrete proposte alla Presidenza Centrale.

CORSI ALLENATORI C.S.I. Tenuto presente la cospicua attività cestistica ancora in atto, si decide che, per l’anno in corso, si organizzino due soli corsi d’istruzione per allenatori e precisamente: uno a Genova, per ’.a regione ligure ed uno a Napoli, per le regioni meridionali. Viene stabilito anche che detti corsi dovranno avere svolgimento entro il 31 ottobre p.v. e che la durata degli stessi sia limitata ad otto giorni. Si ritiene opportuno che tali organizzazioni vadano sotto il nome di pre-corsi in considerazione degli elementi che andranno a frequentarli e dei conseguenti limitati pro­ grammi. La C.T.N. stabilisce che agli allievi, che frequente­ ranno con profitto i corsi d’istruzione in argomento, verrà rilasciato apposito attestato che costituirà titolo indispensabile per l’ammissione ai corsi di perfezionamente che si pensa di organizzare in avvenire. TROFEO C.S.I. 1951. In merito alle modalità di partecipazione e di svolgi­ mento del torneo in parola viene deciso: 1) ammettere gli atleti tesserati dalle UU.SS. entro il 30 giugno 1951; 2) fissare le date delle varie fasi della manifestazione dopo aver chiesto informazioni alla F.I.P. in merito al­ l’inizio dei campionati federali; 3) escludere dal Torneo con criterio d’inflessibile ri­ gidità, quelle UU.SS. vincenti di quelle eliminatorie non concluse entro i termini prestabiliti; 4) chiedere alla Presidenza Centrale notizie in me­ rito alla premiazione che intende effettuare in modo da poterla rendere nota alle UU.SS. partecipanti.

CAMPIONATO NAZIONALE 1951-52. a) Partecipazione atleti: Allo scopo di evitare parte degli inconvenienti riscon­ trati nelle precedenti edizioni dei campionati nazionali, si ravvisa l’opportunità di sottoporre all’esame del Cons. Dirett. la questione della composizione delle squadre se­ condo le seguenti due ipotesi, preferite dalla C.T.N.: 1) costituzione della squadra con soli elementi del C.S.I. (ed esclusione di ogni giocatore federato) elevan­ done il limite di età a 22 anni; 2) costituzione della squadra con atleti anche fede­ rati, purché cartellinati per il C.S.I., all’inizio delle fasi provinciali, per la stessa U.S.; purché infine, non abbiano pres oparte effettiva a gare federali delle categorie A. B e C e non abbiano, comunque, superato il 20« anno di età.

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b) Regolamento Campionati. Allo scopo di potere esaminare in tempo eventuali reclami in 2« istanza il cui esito potrebbe influire sulla designazione della squadra d’ammettere alla fase succes­ siva, viene deciso di fissare, con carattere d’inderogabiIltà, le date finali di ciascuna fase ed in maniera che, fra la conclusione di una e l'inizio dell’altra, vi siano almeno 15 giorni di intervallo. Si decide anche di formulare il programma del Cam­ pionato futuro dettagliato il più possibile allo scopo di evitare malintesi e di inserirvi quelle clausole che, a lume delle esperienze fatte nel corso del campionato in via di conclusione, siano ritenute necessarie. Per quanto riguarda la conclusione del Campionato Nazionale, si ritiene che ciò debba avvenire entro la prima quindicina del mese di maggio.

TROFEO C.S.I. 1952. Rimanendo valido l'orientamento generale di quello in fase organizzativa per quest’anno, si ritiene opportuno anticiaprne la conclusione e di studiare meglio 1 parti­ colari di svolgimento. REGOLAMENTO GARE. Si ravvisa la necessità di emanare delle norme dettagUate in proposito allo scopo di facilitare l’interpretazione delle norme esistenti, integrandole ove occorra. La C.T.N.P.

COMUNICATO N. 5 DEL GIUGNO 1951?

Piacenza Presidente: Libè Emilio; Membri : Rocchetti Sergio, Losi Franco. Potenza Presidente: Rubolino Aldo: Membro : Sabia Giuseppe.

Roma Presidente: Rossi Giorgio; Membri : Terzigni FeHce, Ramieri Luciano, Gomez Giovanni. Sassari Presidente: Passino Antonio; Membri : Fadda Giovanni, Profili Walter, Casu Mario.

Siena Incaricato: Naldinl Renato. Treviso Presidente: Antonello Umberto; Membri : Ferracin Pietro, Tabarin Giancarlo.

Trieste Presidente; Alberti Ezio; Membri : Rolle Mario, Scarazzato Ottorino, Scarazzato Ferdinando, Pistrin Marino. Vicenza Presidente: Bocchese Luciano; Membro : Antonelli Adriano.

CAMPIONATO NAZIONALE C. S. I. 1950-5]

RATIFICA COMMISSIONI TECNICHE PROVINCIALI

Approvazione Regolamenti Tecnici zonali:

Benevento Presidente: Membri : Bergamo Presidente: Membri :

Arezzo — Campionato Provinciale Categoria A Asti — Camp. Prov. Cat. A Benevento — Camp. Prov. Cat. A Bergamo — Camp. Prov. Cat. A Brescia — Camp. Prov. Cat. A Cagliari — Camp. Prov. Cat. A Catania — Camp. Prov. Cat. A Cremona — Camp. Prov. Cat. A e B Ferrara — Camp. Prov. Cat. A e B Firenze — Camp. Prov. Cat. A Fresinone — Camp. Prov. Cat. A Genova — Camp. Prov. Cat. A e B La Spezia — Camp. Prov. Cat. A e B Livorno — Camp. Prov. Cat. A Lucca — Camp. Prov. Cat. A Massa-Carrara — Camp. Prov. Cat. A Messina — Camp. Prov. Cat. A Milano — Camp. Prov. Cat. A

Pace Umberto; Ionico Romeo, Inserra Cosimo.

Melgari Adriano; Vacchi Armando, Orlando Bruno, Caffi Pie­ tro, Rota Giuseppe, Hintermann Attilio.

Catania Presidente: Russo Giuseppe; Membri : Spamplnato Rosario, Perricone Natale, Patanè Giuseppe, Giarrusso Franco. Cremona Presidente: Maranesi Franco; Membro : Galli Goffredo.

La Spezia Incaricato: De Siasi Angelo. Livorno Presidente: Macchia; Membri : Fellatl, Cloni, BagnoU.

Mantova Incaricato: Arvatl prof. Gino. Napoli Presidente: Valerio Pino; Membro : Oriani Domenico. Pavia Presidente: Membri : Pesaro Presidente: Membri :

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Buzzoni dott. Achille; Colè Ferruccio, Fasi Roberto, Fasi Maurizio

Panlcali Mario; Bocchini Livio, Bartoluccl Carlo.

fasi

provinciali

FOGLIANO MOBILI - PAGAMENTO IN 20 RATE GENOVA - P. Cattaneo, 26 Tel. 25.801

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Napoli — Camp. Prov. Cat. A e B Novara — Camp. Prov. Cat. A Padova — Camp. Prov. Cat. A Pavia — Camp. Prov. Cat. A Pesaro — Camp. Prov. Cat. A Piacenza — Camp. Prov. Cat. A Ragusa — Camp. Prov. Cat. A e B Ravenna — Camp. Prov. Cat. A Reggio Emilia — Camp. Prov. Cat. A Roma — Camp. Prov. Cat. A e B Sassari — Camp. Prov. Cat. A Savona — Camp. Prov. Cat. A e B Siena — Camp. Prov. Cat. A e B Siracusa — Camp. Prov. Cat. A Torino — Camp. Prov. Cat. A Trento — Camp. Prov. Cat. A Treviso — Camp. Prov. Cat. A Trieste — Camp. Prov. Cat. A e B Vercelli — Camp. Prov. Cat. A Vicenza — Camp. Prov. Cat. A Casale Monferrato — Campionato Zonale Categoria A Vibo Valentia — Camp. Zon. Cat. A

Omologazioni risultati fasi provinciali:

Visti i verbali finali pervenuti si omologano i risultati delle fasi provinciali delle seguenti Provincie:

ASTI - CREMONA - FERRARA - RAGUSA - FIRENZE - TORINO - VERCELLI - VICENZA. In base alle suelencate omologazioni sono ammesse alle fasi regionali le seguenti UU. SS.

Emilia Ferrara — U. S. 4 Torri - squadra A Lombardia Cremona — U. S. Cremonese Piemonte Asti — U. S. San Giovanni Torino — U. S. Crocetta (squadra B) Vercelli — U. S. Aquila Sicilia Ragusa — U. S. Virtus Toscana Firenze — U. S. Ponte Rosso Veneto Vicenza — U. S. C.S.I. Bassano.

NUOTO Venezia 26 agosto 1951 - Piscina Veneziana Nuoto

Con la collaborazione dei giudici della F.I.N. diretti dal cav. Scalabrin, il Comitato Provinciale del C.S.I. di Ve­ nezia ha fatto svolgere la fase interregionale per gli iscritti al C.S.I. ed il Campionato studentesco di nuoto. Ecco i risultati: GARE PER ISCRITTI AL C.S.I.

Metri 200 stile libero: 1. Badagnoni Renzo 3’28”1 (C.SJ. Piacenza); 2. Mafezzoni Carlo (C.S.I. Brescia) 3’46”4.

Metri 100 rana: 1. Lanclni Franco (C.S.I. Brescia) l’36”8; 2. Ghitti Giuseppe (C.S.I. Brescia) 1’52”. Metri 100 dorso: 1. Bonfandini Fausto (C.S.I. Brescia) l’48”4: 2. Mafezzoni Carlo (C.S.I. Brescia). Metri 100 stile libero: 1. Passeri Sergio (C.S.I. Brescia) 1’17”; 2. De Angelis Antonio (C.S.I. Piacenza) l’22”9.

Staffetta art. 3x100: 1. Venezia 5’6”; 2. Brescia 5’12”8.

GARE PER STUDENTI

Metri 50 stile libero - Finale delle due batterie: 1. Zangrossi Giorgio (Pacinotti) 29”1; 2. Perandlni Roberto (Pacinotti) 30”; 3. Bergamini Fulvio (Sanudo) 32”; 4~Deste Franco (Sanudo) 33”4; 5. Perandlni Giorgio (P. Sarpi) 33”7; 6. De Angelis Antonio (Romagnosi) 34"9. Metri 50 dorso: 1. Cirillo Enzo (Pacinotti) 35”9; 2.Tiozzo Enrico (Sanudo) 37”7; 3. Deste Franco (Sanudo) 40”5; 4. Pignatti Carlo (Foscarini) 48”9; 5. Gottardo Antonio (P. Sarpi) 49”. Metri 50 rana: 1. Bergamini Fulvio (Sanudo) 36”; 2) Lanclni Franco (Bellini) 41”3; 3. Spavento Aldo (Ca­ boto) 42”4; 4. Mattiuzzi Pietro (Caboto) 44”1; 5. Bregnolotto Renato (Sanudo) 46”4; 6. De Grandis Uberto (P. Sarpi) 47”. Staffetta 3x50 s.l.: 1. Pacinotti (Zangrossi, Cirillo, Perandini) 2’18”; 2. Sanudo (Tiozzo, Deste, Bergamini) 2’53”. Al termine della manifestazione, nella sede del Comi­ tato Provinciale del C.S.I. al Palazzo delle Prigioni, il Presidente della Commissione Tecnica Nazionale del C.S.I. comm. Benedetto Fabris ha premiato i vincitori delle gare rivolgendo parole d’incoraggiamento ai giovani nuo­ tatori del C.S.I. e di compiacimento per tutti gli studenti partecipanti.

daTWOIO COMUNICATO UFFICIALE N 8 RIUNIONE DEL IO AGOSTO 1951 TROFEO DI PRIMAVERA

Approvazione regolamenti.

Si approvano i regolamenti tecnici delle seguenti eli­ minatorie zonali e provinciali: Crema, Cremona, Livorno, Lodi, Massa Carrara, Matera, Palermo, Piacenza, Ragusa.

Omologazioni gare. Visti i verbali relativi si omologano i risultati delle seguenti eliminatorie zonali e provinciali: Livorno, Lodi, Matera, Modena, Piacenza, Verona. Svolgimento varie fasi.

Si comunica ai Comitati Provinciali che il termine utile per l’effettuazione delle eliminatorie provinciali scade im­ prorogabilmente il 31 agosto p.v.; mentre le semifinali regionali dovranno essere portate a termine entro e non oltre il 15 settembre 1951. Il Presidente della C. N. T. FILIPPO DRAGOTTO

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■!

■ affilio 1351-52 AFFILIAZIONE UNIONI SPORTIVE O GRUPPI SPORTIVI DI ASSO­ CIAZIONE GIAC (di nuova costi­ tuzione o già affiliate nella stagio­ ne 1950-51). La Presidenza Centrale del Centro Sportivo Italiano al fine di facilitare le operazioni di affiliazione di Unioni o Gruppi Sportivi e del tesseramento dei relativi atleti ha costituito presso tutti 1 Comitati Provinciali o Zonali del CSI — di cui in altra parte del­ l’opuscolo sono comunicati gli indi­ rizzi — un deposito di « Buste per la affiliazione e tesseramento al CSI » contenenti oltre le disposizioni proce­ durali ed amministrative, tutti i moduli necessari a tali operazioni. Dette « Buste » possono essere ri­ chieste liberamente da tutte le UU. SS. o GG. SS. che intendono svol­ gere la loro attività agonistico-ricreativa in seno alla nostra Organizza­ zione. MODALITÀ’ AFFILIAZIONE UNIO­ NI SPORTIVE O GRUPPI SPOR­ TIVI

Le Unioni Sportive o Gruppi Sporti­ vi di Associazione che intendono affi­ liarsi (se di nuova costituzione) o rin­ novare l’affiliazione (se già affiliate negli anni precedenti) al CSI debbo­ no riempire, quale domanda, i modelli T.2.52 (contenuti nella Busta tessera­ mento) in triplice copia e spedirli al­ la Presidenza Centrale del CSI - Uf­ ficio Centrale Tesseramento - Via del­ la Conciliazione, 1 - Roma, accompa­ gnati dall’importo di L. 1.500. La Presidenza Centrale ne ritornerà una copia vidimata al Comitato Pro­ vinciale ed una all’ispettore Regio­ nale ed invierà all’unione Sportiva un Diplama di affiliazione o riaffilia­ zione. Le domande di affiliazione dovran­ no essere riempite in ogni loro parte e particolare attenzione deve essere data all'attività che l’unione Sportiva intende svolgere specificando le spe­ cialità praticate ed accettando le nor­ me di carattere tecnico-amministra­ tive all’uopo fissate. Eventuali varia­ zioni di discipline sportive dovranno essere tempestivamente comunicate alla Presidenza Centrale.

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L’affiliazione al CSI dà diritto alla Unione o Gruppo Sportivo a ricevere per un anno la rivista mensile «Stadium», il Notiziario tecnico-organiz­ zativo e la stampa periodica del Cen­ tro Sportivo Italiano. Le domande di affiliazione, per ave­ re validità, debbono essere accompa­ gnate da un minimo di 6 (sei) tessere di soci atleti. Non saranno accolte do­ mande di affiliazione sprovviste delle firme del Presidente del Comitato Pro­ vinciale, del Presidente e dell’Assistente dell’unione Sportiva. Tutte le norme sopra riportate val­ gono anche per le UU. SS. o GG. SS. affiliati al CSI negli anni precedenti. TESSERAMENTO ATLETI

La tessera atleti del Centro Sportivo Italiano, dalla stagione 1951-52, previa vidimazione annuale, ha validità trien­ nale. Con le norme sul tesseramento 1952-53 verranno precisate le moda­ lità della vidimazione annuale. La Presidenza Centrale istituirà, presso i Comitati Provinciali o Zonali, regolarmente costituiti, un deposito tessere atleti. Per la stagione 1951-52 la validità della tessera ha valore stagionale a seconda dei calendari delle Federazioni Sportive corrispondenti agli sport pra­ ticati (Es.: nel caso secifico del cal­ cio avrà valore dal 1<> settembre 1951 al 31 agosto 1952). La tessera atleti consta di tre parti: due matrici e la tessera propriamente detta. Su tutte e tre le parti sono in­ dispensabili le fotografie formato tes­ sera ed identiche fra di loro. Alla tessera, regolarizzata, è abbi­ nata l’assicurazione contro gli infor­ tuni sportivi alle condizioni esposte nella copia del contratto assicurativo riportato in altra parte dell’opuscolo. La tessera CSI dà diritto all'atleta di praticare TRE discipline sportive rego­ larmente registrate nelle apposite ca­ selle della tessera e secondo le norme fissate dalle singole Commissioni Tec­ niche Nazionali del C.S.I. in base alle convenzioni vigenti con le Federazioni Sportive del C.O.N.I. Non verranno riconosciute, sia agli effetti tecnici che a quelli assicurativi,

validità agli sport non trascritti sul­ la tessera. Il prezzo della tessera atleti rimane fissata in L. 100.

La procedura del Tesseramento è la seguente : lo - LU.S. o il G.S. ritirerà presso il Comitato Provinciale o Zonale il numero delle tessere occorrenti ver­ sando al Comitato stesso l’importo di L. 50 per ogni tessera prelevata. 2» - Provvederà quindi alla com­ pilazione delle tessere nelle loro tre parti e le invierà alla Presidenza Cen­ trale accompagnandole con l’importo di L. 50 per tessera (quota assicurati­ va). Le tessere dovranno essere accom­ pagnate da un elenco nominativo in duplice copia (Mod. T.1.52 - incluso nella busta tesseramento) per l’inser­ zione negli elenchi assicurativi.

3o - La Presidenza Centrale prov­ vederà ad una speciale punzonatura e timbratura sulle tre parti della tessera e rimetterà al Comitato Provinciale, per il proprio schedario, la matrice con fotografia e la tessera che dovrà essere rimessa all’Unlone Sportiva e quindi all’atleta. 4° - All’atto della spedizione delle tessere e relativi elenchi alla Presi­ denza Centrale le UU. SS. o GG. SS. dovranno rimettere al Comitato Pro­ vinciale o Zonale una copia dell’elen­ co delle tessere spedite. 5o - per nessun motivo saranno accettate tessere sprovviste di foto­ grafie, non riempite in ogni loro par­ te o mancanti delle firme richieste. 6° - La tessera atleti del C.S.I. non avrà nessun valore, sia agli effetti ago­ nistici che a quelli assicurativi, se non fornita del regolare punzone e timbro a secco sulla fotografia appli­ cati dall’ufficio Centrale Tesseramen­ to unitamente ad un bollino di con­ valida. Precise disposizioni in merito ver­ ranno emanate dalle Commissioni Tecniche Nazionali per la regolamen­ tazione della attività agonistica. Le tessere che perverranno senza il relativo importo o senza la ricevuta comprovante l’effettuato versamento verranno accantonate in attesa di re­ golarizzazione. LIMITI MINIMI DI ETÀ’ PER IL TESSERAMENTO. Per le attività agonistiche 1 limiti minimi di età per il tesseramento sa­ ranno fissati nei singoli regolamenti tecnici emanati per ogni singola di­ sciplina.


TROFEO

DELLA

MONTAGNA

ecco le norme per la disputa del III trofeo Nazionale

che verrà concluso ad Aosta il 23

Le due precedenti edizioni di viva e sentita competi­ zione agonistica a squadre in montagna hanno suggerito alla Presidenza Centrale del C.S.I. nuovi motivi di inte­ resse e anche di più razionale sviluppo della competi­ zione stessa.

Nelle prime due edizioni del 1949-50 la formula della gara era a cronometro e a squadre di 4 elementi ciascuna con l’obbligo di giungere al completo al traguardo per essere classificate.

Si è verificato tuttavia che talune formazioni per man­ tenere un ritmo elevato di corsa, non sempre controllato dal capo pattuglia, hanno sottoposto elementi singoli a sforzi notevoli, contrari allo spirito della manifestazione che vuole essere sì, severo cimento escursionistico-montano, ma anche avviamento allo sport della montagna soprattutto dei giovani appassionati all’escursionismo agonistico estivo. Per questo si è pensato di provare per l’edizione del 3» Trofeo della montagna, in programma per il 23 set­ tembre p.v. nella stessa capitale sede delle precedenti, ad Aosta, ima formula nuova. E’ stato anzitutto ridotto il numero dei componenti di una squadra, da 4 a 3 e dalla « marcia a squadre » si è passati ad una gara a staffette.

Il percorso complessivo delle tre frazioni non supererà i 25 km. e ciò che più conta ogni concorrente compirà la propria frazione su un tracciato della stessa natura: in salita la prima frazione, in falso piano a mezza costa la seconda; in discesa la terza. Grosso modo ciascun concorrente dovrà percorrere nella propria frazione circa 8 km. Il dislivello della frazione in salita come di quella in discesa si aggirerà sui 6-700 metri.

La gara è suddivisa in tre distinte categorie con clas­ sifica a parte per ciascuna, come nelle precedenti edi­ zioni. Dette categorie sono: al per le squadre cittadine residenti al di sotto dei 500 m. s.l.m.; b) per le squadre valligiane residenti al di sopra dei 500 s.l.m.; c) per le squadre militari di qualsiasi corpo e specialità o per reparti militarizzati.

Settembre

Sono abolite quest’anno in linea di massima le fasi regionali del Trofeo della Montagna. Nulla vieta co­ munque che gli organi periferici del C.S.I. possono farsi iniziatori di manifestazioni del genere seguendo gli stessi criteri fissati dall’accluso regolamento e la formula di gara a staffette. Alle squadre vincitrici di dette eventuali manifestazioni la Presidenza Centrale riserverà partico­ lari facilitazioni per partecipare al 3« Trofeo della Mon­ tagna ad Aosta. REGOLAMENTO

1) La Presidenza del Centro Sportivo Italiano indice ed organizza, con la collaborazione del Comitato Provinciale di Aosta, il 3» Trofeo della Montagna, gara nazionale di marcia a staffetta.

2) Alla gara possono partecipare squadre delle cate­ gorie: militari, valligiane, cittadine, composte ciascuna di tre elementi i quali debbono aver compiuto il 20» anno di età (nati non oltre il lo settembre 1951). 3) Le squadre militari debbono appartenere a corpi, reggimenti, reparti, ed enti militari o militarizzati di qualsiasi specialità e possono essere costituite da uffi­ ciali, sottufficiali e militari di truppa senza specificazione di numero. Le squadre valligiano debbono essere composte di ele­ menti con residenza in località situata al di sopra di m, 500 sul livello del mare.

Le squadre cittadine debbono essere composte da ele­ menti con residenza in località situate al di sotto di m. 500 s.l.m„ avvertendo che è sufficiente la residenza anche di un solo componente in località situata al di sopra di m. 500 s.l.m. per conferire all’intera squadra la qualifica di valligiana. 4) Le squadre valligiano e cittadine debbono apparte­ nere ad Unioni Sportive del C.S.I., Società Sportive od Escursionistiche, legalmente costituite. Ciascuna Unione o Società potrà partecipare con un massimo di 3 squadre.

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8

F;

5) La manifestazione si svolgerà il 23 settembre 1951 in Aosta, con qualsiasi tempo ed una volta iniziata non potrà essere interrotta per alcun motivo. 6) Il percorso di gara, uguale per tutte e tre le cate­ gorie, con partenza ed arrivo ad Aosta, della lunghezza complessiva di km. 24 circa e con dislivello complessivo di m. 2000 circa, sarà costituito di tre frazioni delle quali la prima prevalentemente in salita, la seconda in falso piano ondulato e la terza prevalentemente in discesa, con tratto finale pianeggiante. Lo sviluppo pianimetrico ed altimetrico del percorso saranno indicati in apposita planimetria e profilo, che verranno tempestivamente distribuiti alle squadre con­ correnti. 7) Le partenze, separate per ciascuna categoria, saranno date in linea, nell’ordine seguente:

Per l’altimetria delle località di residenza farà fede l'Annuario del T.C.I.

12) Tutti i concorrenti verranno punzonati alla vigilia della gara ed all’atto della partenza di ciascuna frazione riceveranno uno speciale segno di riconoscimento, da conservare durante tutta la gara e da mostrare ad ogni richiesta. 13) I componenti delle staffette civili, valligiano e cit­ tadine verranno sottoposti alla vigilia della gara, a visita medica. Il giudizio dei sanitari è inappellabile.

14) Nessun aiuto è ammesso fra concorrenti, anche se appartenenti a squadre della medesima Unione o Società, e nessun concorrente potrà effettuare più di una frazione. L’inosservanza di tali disposizioni, determinerà la squa­ lifica delle squadre inadempienti. Lo stesso provvedi­ mento di squalifica verrà adottato a carico delle squadre

1) cittadini; 2) valligiani;

3) militari. L’ora di partenza e 1’intervallo fra una categoria e l altra verranno stabiliti dalla Direzione della gara alla vigilia della gara stessa. I concorrenti alla prima frazione dovranno trovarsi al traguardo, a disposizione del giudice di partenza 30 mi­ nuti prima dell'ora fissata per ciascuna partenza. I con­ correnti che al momento della partenza della rispettiva categoria non fossero presenti, non verranno più fatti partire.

8) Ciascun concorrente alla prima frazione riceverà dal giudice di partenza il segno di staffetta, che dovrà portar seco per tutto il percorso della frazione stessa e trasmettere al compagno di squadra che seguirà la se­ conda frazione; questi, a sua volta, trasmetterà il segno al terzo frazionista, che dovrà riconsegnarlo al giudice d’arrivo.

La perdita, la mancanza in qualunque punto del per­ corso, o la omessa riconsegna del segno al giudice di arrivo, determinerà l’esclusione della squadra dalla clas­ sifica. La trasmissione del segno di staffetta sarà effettuata entro una zona di m. 30 esattamente e visibilmente indicata.

9) I concorrenti alla seconda ed alla terza frazione verranno trasportati nelle località di cambio a cura degli organizzatori. 10) Il percorso di gara sarà segnalato in modo visibile con bandierine, cartelli, frecce e segni di calce e colorati. I chilometri progressivi saranno indicati da apposite ta­ belle ed appositi striscioni trasversali all’andamento del percorso, indicheranno l’inizio dell’ultimo chilometro di ciascuna frazione.

Il) Tutti i partecipanti dovranno esibire la Carta d’identità od altro documento di identificazione; quelli appartenenti alla categoria cittadini dovranno inoltre esibire un certificato di resldena stabile, in mancanza del quale verrann oassegnati alla categoria valligiani.

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che sostituissero abusivamente, anche per qualche tratto, uno dei componenti od i cui componenti ricevessero in qualunque momento aiuti materiali (spinte o traino) da parte di estranei alle staffette o ricevessero infine rifor­ nimenti all’infuori dei posti fissi, regolarmente predisposti e controllati. La squalifica infine sarà inflitta a quelle squadre che avessero tentato di sorprendere la buona fede della Di­ rezione e della Giuria con l’esibizione di falsi documenti di identità, di residenza ecc.

15) I concorrenti hanno l’obbligo di gareggiare con spirito cavalleresco e sportivo evitando di danneggiare comunque gli altri concorrenti. Nei tratti del percorso ristretti o scabrosi è fatto obbligo di cedere il passo ai concorrenti che lo richiedessero. 16) Il tempo massimo per ciascuna categoria verrà de­ terminato dal tempo impiegato dalla staffetta prima arrivata, aumentato del 50% del tempo stesso. Nessuna neutralizzazione verrà concessa per i cambi, rifornimenti, ecc.

17) I concorrenti in gara potranno indossare indumenti e calzature di qualsiasi tipo e specie, escluse soltanto le maglie cosiddette a canottiera. 18) I reclami ,in unica istanza, dovranno eventualmente essere presentati alla Giuria non oltre un’ora dopo la sca­ denza del temop massimo fissato per ciascuna categoria. Essi dovranno essere accompagnati dalla tassa di L. 1000 restituibile in caso di accettazione.

NORME ORGANIZZATIVE Il Centro Sportivo Italiano rimborserà le spese di viag­ gio in 3“ classe alle prime squadre classificate nelle due categorie: cittadini e valligiani. Le squadre delle dette due categorie, saranno ospiti del Centro Sportivo Italiano a partire dalla cena del venerdì 21, al pranzo della domenica 23 settembre. Le iscrizioni delle squadre delle categorie: cittadini e valligiani, debbono pervenire alla Presidenza centrale del C.S.I. ih via della Conciliazione, 1, Roma (telefono 555563) non oltre le ore 20 del giorno 18 settembre, ac­ compagnate dalla tassa di L. 1000 e redatte nel modulo che verrà inviato a richiesta. E’ ammessa l’inclusione di un elemento di riserva, preventivamente dichiarato, il quale verrà punzonato soltanto in caso che uno degli elementi effettivi fosse, per ragione di forza maggiore, impossibilitato a prendere la partenza. Le squadre militari invieranno anch’esse con le stesse modalità, le iscrizioni alla Presidenza centrale del C.S.I. e, per conoscenza, al Comitato presso la Scuola militare alpina di Aosta. Il Comitato organizzatore ed il Centro Sportivo Ita­ liano, declinano ogni responsabilità per incidenti di qual­ siasi specie che dovessero verificarsi ai partecipanti ed a terzi, prima, durante e dopo lo svolgimento della ma­ nifestazione. P. S. - Il regolamento e le norme sopra riportate rap­ presentano sostanzialmente quanto verrà diramato entro la prossima settimana con programma-regolamento defi­ nitivo. Eventuali modifiche rivestiranno solo questioni di carattere accessorio e le norme amministrative.

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SMA-1U

LA LOZIONE DELLO SPORTIVO! OVUNQUE OCCORRA RINFRESCARE IL VISO IRRITATO, ACCALDATO, BRUCIANTE; RISTORARE E DISINFETTARE LA PELLE IRRITATA DALLA POLVERE O DAL SUDORE, RENDERE PIACEVOLE UNA RA­ SATURA DOLOROSA E DIFFICILE ! IN MONTAGNA, AL MARE, NEGLI STADI, NELLE PALESTRE, IN AUTO, IN BICICLET­ TA, OVUNQUE, L’UOMO PREVIDENTE PORTA CON SE IL FLACONE DELLA

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CAMPIONATI CICLISTICI PER DILETTANTI JUNIOR ED ALLIEVI — ANNO 195 1 I Regolamenti dei Campionati ciclistici del Centro Spor­ tivo Italiano per il 1951, già approvati dall’U.V.L, sono in corso di stampa e saranno, appena pronti, diramati agli interessati. In attesa riteniamo opportuno riassumere i ca­ pisaldi. Data e località di effettuazione:

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Percorsi :

Dilettanti Junior: Lucca - Bagni di Lucca - Popiglio ■ Ponte alla Lima - S. Marcello Pistoiese - Passo dell'Oppio ■ Ponte Petri - Le Piastre • Cireglio - Pistoia • Serravalle Bagni di Montecatini - Pescia - Lucca - Km. 120.

Allievi: Treviso - Postioma - Signaressa - Biadene - Cro­ cetta del Montello - Bigolino - Valdobbiadene - Combai Miane • Pollina • Solighetto - Pieve di Soligo - Ponte della Priula - Spresiano - Visnadello - Treviso - Km. 89,600. Ani messi:

Juniores ed Allievi: d’Ufficio i Campioni provinciali e non più di tre corridori per ciascun Comitato Provinciale, che abbiano partecipato aUe relative prove di campionato. Sono esclusi i Comitati che non hanno fatto disputare i rispettivi campionati e gli atleti ad essi appartenenti, a meno che non abbiano partecipato a prove di campionato in altra provincia, preventivamente riconosciute valevoli. Iscrizioni:

Da inviarsi alla Commissione Tecnica Nazionale, a Roma, indicando oltre al nome e cognome: l’Unione Sportiva di appartenenza, il numero della tessera e la classifica ripor­ tata nella prova o nelle prove di campionato. Chiusura (irrevocabile) :

Dilettanti Junior Allievi

3 settembre 10 settembre

Premi:

L. 70.000 » 50.000 ripartite secondo la tabella U.V.I. oltre a numerosi e co­ spicui premi individuali e di rappresentanza. Dilettanti Junior Allievi

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Maglie e distintivi di Campioni pel 1951.

Ore di partenza: Dilettanti Junior ore 9 Allievi » 14

Punzonatura : Dilettanti Junior: 8 settembre dalle ore 15 alle 19, Allievi : 16 settembre dalle ore 8 alle 11. tassative ed inderogabili.

Dilettanti Junior: Lucca 9 settembre; Allievi: Treviso 16 settembre. Al Campionato per Dilettanti Junior possono partecipare gli atleti provvisti della tessera C.S.I. per l'anno 1951, vi­ dimata con Bollino U.V.I., nonché i Dilettanti Junior che nel corso della stagione hanno richiesto la licenza della U.V.I. per il poter concorrere ai Campionati della medesi­ ma, purché siano rimasti tesserati per la Unione Sportiva del C.S.I. per la quale hanno staccato la tessera al prin­ cipio della stagione. Al Campionato per Allievi potranno partecipare gli atle­ ti provvisti della tessera C.S.I. per l’anno 1951, vidimata con Bollino U.V.I.

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NORME AMMINISTRATIVE

Sono a carico del C.S.I. le spese di soggiorno (1 per­ nottamento, 3 pasti al massimo ed 1 prima colazione) del Campione provinciale, di un altro concorrente e di un accompagnatore per ciascun Comitato Provinciale. Agli stessi saranno rimborsale le spese di viaggio in ragione di L. 6 a chilometro. «CRITERIUM» NAZIONALE CICLISTICO 1951 PER DILETTANTI SENIOR

Si svolgerà a Treviso il giorno 15 settembre, sullo stesso percorso del Campionato Allievi, da ritepersi 2 volte (chi­ lometri 79,200). Al « Criterium » possono partecipare gli atleti classifi­ cati « Senior » secondo le norme dell’U.V.L, purché rego­ larmente affiliati al C.S.I. con tessera di una Unione Spor­ tiva che svolga attività interna del C.S.I. con almeno 6 elementi, tra dilettanti e allievi, in possesso della tessera C.S.I., con bollino U.V.I. Sono anche ammessi, d’ufficio, i primi 10 classificati nel Campionato Junior 1951. Iscrizioni :

come per i Dilettanti ed Allievi, con documentazione ri­ guardante l’Unione Sortiva di appartenenza. Chiusura (irrevocabile): 8 settembre.

Premi: L. 60.000, ripartite secondo la tabella U.V.I. oltre a nu­ merosi altri premi individuali e di traguardo. Ora di partenza: ore 12.

Punzonatura: 14 settembre dalle ore 15 alle ore 19, tassative ed irre­ vocabili. NORME AMMINISTRATIVE

Spese di soggiorno, nella stessa misura dei Dilettanti Junior ed Allievi per 2 corridori ed 1 accompagnatore per ciascun Comitato Provinciale, nonché per i primi 10 clas­ sificati nel Campionato Dilettanti Junior. Spese di viaggio nella stessa misura dei Dilettanti Ju­

nior ed Allievi. Qualora lo stesso Comitato Provinciale abbia concor­ renti Allievi e Senior, ammesso 1 solo accompagnatore, con soggiorno naturalmente prolungato (2 pernottamenti, 5 pa

sti, 2 prime colazioni).


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UNIONI E GRUPPI

SPORTIVI IN REGOLA CON L'AFFILIAZIONE

1951

A tutte le UU. e GG. Sportivi di nuova costi­ tuzione viene inviato gratis

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affiliazione, tramite il Comitato Provinciale.

AURORA - Via Coppa, 8 - Alba (Cuneo). JUNIOR - Via Cialdini, 12 - Ancona. C.S.I. SAN LEO - Via San Leo, 77 ( pr. Turchetti Fer­ nando) - Arezzo. ASSI - Via San Clemente, 14 - Arezzo. RISORGIMENTO REGIS - Via Carlo Vassallo, 2 - Asti. P. NEGRO - Via Foglietti, 32 - Isola d’Asti (Asti). MUSSOTTESE - Mussotto d’Alba (Cuneo). STELLA MARIS - Corso delle Langhe, 82 - Alba (Cuneo). PALLONISTICA ALBESE - Via Accademia, 4 - Alba (Cuneo). A. GAMBELLA - Via Garibaldi, 21 - Camerario (Ancona). JESI CENTRO - Via Terme, 7 - Jesi (Ancona) MARGARITONE - Via Margaritone, 37 - Arezzo. VIRTUS - Via Annibai Caro, 36 - Ascoli Piceno. VICTORIA - Lungo Tronto, 1 - Ascoli Piceno. COCCONATO - Cocconato (Asti). DON BOSCO - Via Portici Maggiori, 1 a - Bressanone (Belluno). PEDALE DARFENSE - ENAL « ILVA » - Darfo (Brescia). BONSIGNORI - Istituto Tecnico Bonsignori - Remedello FORLGORA - S. Marciano - Cervinara (Avellino). SEDRINESE - Oratorio Maschile - Sedrina (Bergamo). STEZZANESE - pr. Oratrio Parrocchiale - Stezzano (Bergamo). BOCCALEONE - Via B. Capitanio, 11 - Bergamo. FIORENTE - Via S. Sisto, 9 - Bergamo. FOLGORE - Via F. Martinengo - Scanzorosciate (Ber­ gamo). JUVENILIA - Via Locateli!, 28 - Fiorano al Serio (Ber­ gamo). ROVETTA - Via Fontani - Rovetta (Bergamo). AURORA - Via Tragli, 3 - Oratorio - Seriate (Bergamo). FIORITA - Via Montegrapa, 9 - Romano Lombardo (Ber­ gamo). S. FEDELE - Orat. Masch. «S. Luigi» - Paiosco (Bergamo). COLZATESE - Via Bonfanti, 61 - Colzate (Bergamo). MOSSESE - Via Italia - Mosso S. Maria (Biella).

R. MANGANELLI - Piazza del Popolo, 22 - San Giovanni in Persiceto (Bologna). S. VIOLA - Via Emilia Ponente, 181 - Bologna. C.S.I. S. EUFEMIA - Viale Venezia, 125 - S. Eufemia Fonte (Brescia). (Brescia). AMBROSIANA - Via S. Sonnino, 148 - Cagliari. GINO BARTALI - Via Sonnino, 122 - Cagliari. MAZZOLA - Parrocchia Maria SS. del Ponte - Caltagirone (Catania). ORFANOTROFIO - Via Felice Geromini, 3 - Cremona. SPINADESCO.- Via Mazzini, 8 - Spinadesco (Cremona). C.S.I. REDA - Via Reda, 1 - Faenza (Ravenna). OLIMPIA C.S.I. - Via Borgo Vado, 3 - Ferrara. C.S.I. SCANDICCI - Piazza Don Giulio Cioppi - Scandlcci (Firenze). Genova. CRAL del Comune - Piazza Pammatone, 1 CAMPASSO - Via A. Pellegrini, 5/7 - Sampierdarena (Ge­ nova). COLOMBO - pr. Don Tino Piana - Canonica - Cesino Genova Pontedecimo. SPORT CLUB S. QUIRICO - Via S. Quirico, 66/2 - Ge­ nova S. Quirico. FULGOR - pr. Don A. Cobona - Parrocchia - Pontedeci­ mo (Genova). PRO VICTORIA - Via Canale, 4/27 - Genova. GINO BARTALI - Via Buonni, 18 - Pitelli (La Spezia). SAN GIORGIO - Piazza Duca d’Aosta, 10 - Sonate Sotto (Bergamo). PREDORE - Via G. Marconi - Predore (Bergamo). POLISPORTIVA C.S.I. BERGAMO - Via Paleocapa, 4 Bergamo. TORBOLE CASAGLIO - Via Mazzini, 7. - Torbole Casaglio (Brescia). ESPERIA - Vico Maddalena, 4 - Cagliari. AQUILA - Via Cavour, 46 - Cagliari. ZAFFERANA ETNEA - Via Roma, 245 - Zafferana Etnea (Catania). CREMA - Piazza Duomo, 12 - Crema (Cremona). TRESCORE CREMASCO - Via Carioni, 14 - Trescore Cremasco (Cremona). CREMONESE - Piazza Roma - Cremona. AURORA - Pozzaglio per Castennovo Gherardi (Cremona) JUNIOR - Via Langlois, 1 - Fermo (Pesaro). P. G. FRASSATI - P. Garibaldi, 38 - Bondeno (Ferrara). VIPARANESE - Via Canonica, 2 - Vigarano M. (Ferrara). GARDELLA - Via Fratelli Camegna - Serra Riccò (Ge­ nova). CORNIGLIANESE - Via Péllizzari, Caffè del Teatro Genova-Cornigliano. UNIONE STUDENTI MEDI - Piazza Brignole, 1-4 - Ge­ nova. RELIGIONE E COLTURA - Via Bolzaneto, 20 - Genova Bolzaneto. REVELLO SAN TEODORO - Via Venezia, 156/R - Ge­ nova. S. AGOSTINO - Via Consolazione, 1 - Genova. GENOVA H. C. - Via Peschiera, 30 a/4 - Genova. VIRTUS - Via XX Settembre, 33/B - La Spezia. C.S.I. APRILIA - Via Degli Angeli - Aprilia (Latina). ARDITA STANIC - Via Carducci - pr. Chimenti - Li­ vorno. SUPERGA - Via Roma, 1 - Muzza di Cornegliano (Mi­ lano). AQUILA - Via S. Martino, 96 - Viareggio (Lucca). ARDITA - pr. Caffè Valentini - Acquanegra (Mantova). PATTUGLIA - Piazza A. Gramsci, 11 - Goito (Mantova). FOLGORE - Via Condini, 17 - Surzara (Mantova). MALGRATESE - Malgrate (Massa Carrara). SAN VITALE - Via Debbiarino, 11 Mirteto (Massa Carrara).

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POLISPORTIVA DI. PO. - Via Giuseppe Mazzini, 15 Vimergate (Milano). BARANZATESE - Via Nazario Sauro, 4 - Baranzate di Bollate (Milano). FRECCIA AZZURRA - Via G. Marconi, 3 - Milano. MAGNET VITT - Via Crescienzia, 4 - Magenta (Milano). SPORT CLUB VERCELLI - Corso Vercelli, 23 - Milano. ROSENGARTEN - Via Canonica - Moena (Modena). OLIMPIA - Via Carpi-Ravarino - Sozzigalli (Modena). BRUNO BARBIERI - Via Emilia Est, 989 Canonica S. Lazzaro - Modena. PRO CULTURA - Via Giovanni Brombeis, 70 - Napoli. EDELWEISS - Via Monte San Gabriele, 1 - Novara. GUIDO NEGRI Via Asilo - presso Canonica - Gallio (Padova). ROCCABIANCA - Roccabianca (Associazione Pierino del Piano) - (Parma). VICTORIA - Via A. Saffi, 47 - Parma. SAN LEO - Via San Leonardo, 11 - Parma. ARSENAL C.S.I. - V.lo Du Tillot, 6 - Parma. SA NSECONDO - Via della Repubblica - San Secondo (Parma). MODESANEE - Modesano (Parma). JUVENTUS - Via Mantova, 4 - Vicopò (Parma). NOCETANA - Via Prov. Buce - Noceto (Parma). FIDES - Canonica - Collecchio (Parma). VELO SPORT - Via Gramsci, 7 - Pesaro. PERTICARESE - Via A. Oriani - Perticare (Pesaro). VERRUCANA Piazza Vitt. Veneto - Lugnano (Pisa). AQUILOTTI Via Provinciale Vicarese Cucigliana (Pisa). AZZURRA - Via Dante, 5 - Surzana (Mantova). PIGNONE - Via Dorsale - Massa Carrara. P. G. FRASSATI - Piazza del Caduti, 21 - S. Mauro Forte (Matera). C. S.I. BOFFALORESE - Via Portaluppi, 1 Boflalora Ticino (Milano). RADAR, Via 3 Febbraio, 3 - Modena. PRISCA FIDES - Via Giardini, 140 - Pairello (Modena). A. P. VOMERO - Via Acitillo, 35, presso Pino Valerio Napoli. CEPPOMARELLI - Via Trabucati, 1 - Ceppomareili (No­ vara). BORGOMAGNO - Via Lucindo Faggin, 9 - Padova. ARCELLA - Viale Arcella, 4 - Padova. PALMI - Corso Garibaldi, 8 - Palmi (Reggio Calabria). VIRTUS - Piazza S. Nicolò, 18 - Patti. AURORA - Via C. Battisti, 1 - Capo d’Orlando. JUVENTUS - Via A. Diaz - Vigevano. DELFINO - Via A. Cecchi, 7 - Pesaro. LUPO - Via C. Massaia, 7 - Pesaro. ROBUR - Via Mulattieri, 8 - Pesaro. VELO C.SJ. URBINO - Piazza Pascoli, 3 - Urbino (Pe­ saro). ATERNO - Via de’ Marsi, 13 - Pescara. LA VOLANTE - Via V. Colonna (Ass. Cuore Imm. di Ma­ ria) - Pescara. S. GABRIELE DELL’ADDOLORATA - Via G. d’Annunzio - Pescara PN. S. Cetteo. S.A.S. - Via Vincenzo Capra, 62 - Piacenza. DOMUS - Via Chiostri Duomo, 9 - Piacenza. S.A.M. - Via Giordano Bruno, 9 - Piacenza. D. ALIGHIERI - Via Tempio, 52 - Piacenza. EDELWEISS - Via S. Sisto, 9 - Piacenza. ERIDONIA - Via Soramuro, 46 - Piacenza. ALBERTO CONNI - P. F.1U Molinari (Can.) - Fiorenzuola d’Arda. UGO CATTANEO - Via Alberoni, 35 - Piacenza. SAN MARTINO - Piazza S. Martino, 1 - Pisa. VIGOR - Via S. Giovanni - Ponsacco. ARDITA - Chiesa di S. Paolo all’Orto - Pisa. CASTELLARE - pr. Canonica - S. Giovanni alla Vena. VIGOR - Piazza dei Servi (Ass. SS.ma Annunziata) Pistoia. VIRTUS - Parr. Burgianico - Capostrada. BIRTUS BOTTEGON5 - Via Sant’Angiolo, 25 - Bottegone. AUDACE - Via Francesco Crispi, 2 - Pistoia. VIGOR - Via Provinciale Lucchese (Pontelungo), 28 -

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A.S.S.I. TEMPIO - Via S .Pietro, 20 - Pistola. RICCARDO BONOMO - Via San Silvestro, 55 - Laurenzana (Potenza). MERULANIA - Via Calabria - Lagonegro (Potenza). ARS - Via Cavour, 3 - Merano (Bolzano). PRO CARMINE - Via della Consolazione - Parr. S. Ma­ ria - Pozzuoli (Napoli). VIS PUTEOLI - pr. Dott. Dante Pasquale - Via G. Mar­ coni, 5 - Pozzuoli (Napoli). S. TARCISIO - iazza S. Maria - Modica. G. BARTALI - Via Castellana, 7 - Scicli. GIO. CATTOLICA - Via Pietraliscia, 3 - Bagnara Cai. S. GIOV. BOSCO - Via Nazionale, 217 - Villa S. Giovanni. P. G. FRASSATO - Via S. Caterina (Chiesa) - R. Calabria. AURORA - Via Facci, 12 - S. Martino in Rio. PIAVE - Villa Pieve Modolena - Reggio Emilia. SATURNO - Palazzo S. Carlo - Vuastalla. CHIOSTRO - Via S. Nicolò, 3 - Reggio Emilia. S. AGOSTINO - Via Bianchini, 4 - Reggio Emilia. VITTORIESE - Via Statale, 37 - S. Vittoria. ROBUR - Via Nino Bixio, 7 - Ravenna. GAZZATESE - Via Cazzate, 22 - Cazzata (Reggio Emilia) SPLENDOR - Via del Mortaro, 19 - Roma, AVENTINA - Via Santa Prisca, 8/9 - Roma. SALLUSTIANA - Via Sallustiana, 24) - Roma. SPORTIVA MORLUPO - Piazza A. Diaz - CRAL COMU­ NALE - Morlupo (Roma). C.S.I. DON BOSCO - Piazza S. Vincenzo - Tivoli (Roma). AURORA - Piazzale delle Scienze, 5 - Roma. APPIA ANTICA - Via Apipa Antica, 78 - Roma. BUSCA - Via Prenestina, 174 E - Roma. PROVINCIA - Via IV Novembre, 119 a - Roma. POSTELEGRAFONICI - Via Monte Farina, 64 - Roma. TNFELLO - Via Capraia, 43 - Roma. P. NALI - Via S.« Farina - Sorso (Sassari). VIGOR - Via Parrocchia S. Donato, 28 - Sassari. TORPADO - Vicolo Osizio Cappuccini, 1 - Sassari. JUVENILIA - pr. Parrocchia S. Francesco - Cappuccini - Sassari. Tissi TISSESE - Via Roma presso Rev.mo Parroco (Sassari). AUXILIUM - Via San Giovanni Bosco - Alasslo (Savona). LA CICLISTICA - Via Aurelia pr. Trattoria « La Pera » - Vado Ligure (Savona). PIO VII - Via Manzoni, 14 - Savona. NIVE CANDIDIOR - Piazza del S. Uffizio, 10 - Roma. FORTITUDO - Piazza Adriana, 21 - Roma. OLYMPIA ’50 - Via della Giuliana, 18 - Roma. QUADRACCIA R. - Via dei Lentuli, 14 - Roma. NORD-OVEST - Via dei Gracchi, 330 - Roma. SAN GABRIELE - Viale Parioli, 16 - Roma. BARTALI - Borgata del Trullo (Parrocchia) - Roma. VIGILI FUOCO - Via Genova, 3 - Roma. R. GORI - Via Pietro Cavallini,14 - Roma. CHINOTTO ITALIA - Anguillara. NAZARENO - Via del Nazareno, 1 - Roma. TIRRENO - Via Gran Paradiso, 35 (Val Melaina) - Roma. VALLE AURELIA - Via Embriaci, 10 - Roma. PICENTINA - Via Fr. Spirito - S. Cipriano Picentino. POSTE E TELGRAFI - Via Turritana, 1 - Sassari. SANTA BARBARA - Miniera - Argentiera. ARDITA - Via Rosello, 5-b - Sassari. SEUNIS - Parr. S. Vittoria - Thiesi. TURRITANIA - Via S. Apollinare, 19 - Sassari. SAN MARCO - Via San Donato, 26 - Sassari. S. PELLICO - Via dei Mille, .3 - Sassari. P. MICCA - Via P. Micca, 33 - Sassari. PRO ANTONIANA - Piazza S. Antonio, 1 - Sassari. ROBUR ET VIRTUS - Via Giovanni Pascoli - Sassari. CAIRESE - Via Buffa, 2 - Cairo Montenotte. VIRTUS ET SPES (USVES) - Via S. Nicolò - Alblsola Superiore. POL. NOLEE - Via C. Colombo, 9r - Noli. GLORIA BORGHETTO S.S. - P.za Madonna della Guar­ dia - Borghetto S. Spirito. MARIA PIA - Asilo - Finalpia. SABAZIA - Via Sabazla, 24 - Vado Ligure. LETIMBRO - Via Santuario, 131 - S. Bernardo in Valle.


PRIAMAR - Via C. Colombo 62 r - Savona. ALBA DOCILIA - Via Filippo Ferrari, 20 - Albissola Capo. G. BARTALI - Via Trento (GIAC) - S. Andrea Tonio. LIBERTAS - Via dell’operaio, 3 - Torrita di Siena. NUOVA AMBROSIANA - Via Aretina, 29 - Siena. AUDCE - Ponte al Bozzone - Siena. TURRIS - Via S. Quirico, 20 - Siena. CARMINE - Via Mirabella - Siracusa. C. FERRINI - Via Torres, 16 - Siracusa. FANIN - Via Mirabella, 2 - Siracusa. LIBERTAS - Piazza rchimede, 21 - Siracusa. ARCHIA - Piazza della Posta, 9 - Siracusa. MAROSO - Via Innocenzo Vili, 7 - Soriano nel Cimino. F1DELITAS - Via Telavi, 10 - Soriano nel Cimino. C.S.I. SORRENTO - Via Caracciolo, 135 - Meta. ALDO BALLARIN - Oratorio Salesiano - Soverato. LINGOTTO - Via Caramagna, 1 - Torino. GIAVENESE - Via Giacinto Pacchiotti, 1 - Giaveno (To­ rino). EVEREST - Via Garibaldi, 7 - Sommariva Bosco (Torino). SALUS - Via Vibò, 24 - Torino. SLOI - Via E. Maccani, 2 1- Trento. VIGOR - Nave S. Rocco (Trento). LIVO - pr. Famiglia Cooperativa - Livo (Trento). VELO SPORT - Via Conte Carlo Martini - Mezzacorona (Trento). VOLANO - Volano (Trento). GHESANI SPORT - Via Mantova (Ditta Ghesani), 16/41 - Trento. JUVENTINA - Canonica - Santa Bona (Treviso). FULGOR - Via Schiavonesca - Signoressa di Trevignano (Treviso;. CONDOR - Via Canonica - S. Lazzaro (Treviso). AQUILA FONTANE - P.zza Cadorna - Fontane (iTeivsor SANT’ANDREA - Via Franca. 5 a - Trieste. GRETTA - Piazzale Madonna Gretta - Trieste. JESOLO LIDO - Via Dalmazia, 1 - Jesolo Lido (Venezia). JESOLO - Canonica - Jesolo (Venezia). SANGERMITESE «FIAMMA» - Via Camaregio, 335 Venezia. MIRA - Via Roma - pr. Casa Canonica - Mira (Venezia). SCALIGERA - Via Ponte Pietra, 20 - Verona. QUTNZANO - Via Tesi, 16/18 - Quinzano (Verona). VIGOR - pr. Finetto Bruno - Palazzo Barbieri - S. Mar­ tino B. A. (Verona). INDUSTRIE BRENA - Via Michelorie - Coriano Veronese. AZZURRA - Via Mure S. Domenico, 11 - Vicenza. S. VITO - P.za Marconi. 2 - S. Vito di Leguzzano Vicenza) VTRTUS - Via Porta Garrese. 2 - Teramo. FIDENS - Via Palomba, 51 - Miano. . BADIESE - Via Nazionale, 64 - Abbadia Alpina. NOME - Via Giacinto Sorelli, 2 - Torino. CANTALUPA - pr. trattoria Papà Maggiorino - Cantalupa di Frossasco.

VALDOCCO - Via Salerno, 12 - Torino. C.S. ROTALIANO - Via Garibaldi, 319 - Mezzolombardo. SERRADA COELER - Officine Cofler - Serrada di Folgaria. RIDENTE - Piazza Grande - Gardolo. SCIATORI PINE’ - Baselga Pinè. TOPOLINO - Vicolo Orsolina, 1 - Trento. SAIT - Via Segantini - Trento. ROCCA - Via Giacomo Matteotti, 23 - Cornuda. SAN MARCO - Campo San Giacomo, 10 - Trieste AZZURRA - Via Duca d’Aosta, 10 - Trieste. STELLA AZZURRA - V. Modonnetta, 2 - Bordighera Alta. AQUILOTTI - Via Mattonata - Casalbordino. P.G. FRASSATI - Via Santa Maria M. (D. Nicola Di Cle­ mente) - Vasto. TORINO - Via Roma, 30 - Atessa. GIORGIO PIAZZESI - Via SS. Giov. e Paolo - Palazzo Morosini - Venezia. ARDITA - Via Marconi, 1 - S. Stino di Livenza. ATESINA - P.za D. Armando Conselvan, 9 - Cavarzese. CA’ CORNIANI - Via Bova (r. Cavazzan) - Ca’ Gordiani Centro. AQUILA - Vicolo S. Vittore, 50 - Vercelli. BELVEDERE - Corso Randaccio, 18 - Vercelli. C.S.I. SALUGGIA - Via S. Giovanni. Battista (Oratorio) - Saluggia. CANDIDA - Via Maestra, 15 - Candia Lomellina. LIBERTAS - Via Vittorio Emanuele, Trattoria Aquila Tronzano (Vercelli). Scuorlando S. Teresa TEBALDI MASSIMIGLIANO B. Roma Verona. AUDAX - Piazza Casa Canonica - Mozzecane. BRUNO GAIGA - Via 6 Maggio (Casa Canonica) - Santa Lucia Extra. BUSSOLENGO - Canonica - Bossolengo. PESCHIERA - pr. Zenati Giorgio - Peschiera. LUGAGNANO - pr. Canonica - Lugagnano. INTREPIDA - Via Madonna Camagna (pr. Canonica) S. Michele. POSTELEGRAFONICI - Palazzo Poste e Telegrafi - Piaz­ za Malta - Verona. ARENA - Vicolo Cieco Paradiso, 4 - Verona. Via Matteotti, 1 CENTRO SPORTIVO ITALIANO Asiago. Montecchio DON BOSCO - Presso Canonica S. Pietro Maggiore (Vicenza). VIRTUS - Via Roma (Casa Canonica) - Coggia. SANGIORGIESE - Casa anonica - S. Giorgio di Livenza. JUVENILIA - Ass. PIO XI - Torre di Mosto. VITTORIO VENETO - Via Jacopo Stella, 2 - Vittorio Veneto. PIEVIGINA - Via Castello - Pieve di Soligo (Treviso). FULGOR - Via Cantorrivo - Acquapendente (Viterbo).

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PER PALLACANESTRO E PALLAVOLO Pallone pallavolo a valvola - 12 sez. regol. L. Pallone pallavolo a lacciolo - 12 sez. regol. » » Reti in canapa catatramata senza cavo . . Pallone pallacanestro a valvola - regolam. » » Pallone pallacanestro a lacciolo - regolam. Stivaletti in tela di gomma fine .... » » Maglie (tipo canottiera) catone a due colori

3.300 3.000 1.200 5.400 4.800 1.700 500

PER CICLISMO Maglie pura lana in tutti i colori .... L. 2.800 Calzoncini neri con elo di daino 1.800 » 1.900 Scarpette cucite « extra » PER L’ATLETICA L. 2.500 Scarpette podismo leggerissime 3.300 Scarpette velocisti (con sei chiodi) .... » 2.600 Scarpette da marcia PER TENNIS 1.200 Scarpette gomma in tutte le misure .... L. Maglie bianche cotone (tutti i tipi e misure) . » 900 8.000 Racchette (tutti i tipi e misure) da L. 3.500 a » » 280 Palle Fatra 500 Palle Pirelli PER TENNIS DA TAVOLO E TAMBURELLO L. 300 Racchette sughero » 450 Racchette sughero-gomma » 600 Racchette gomma-gomma Palline ping-pong (la dozzina) tipo Samco o » Liga 600 Palline ping-pong economiche (la dozzina) . » 300 1.600 Tamburelli (da cm. 19 a cm. 28) da L. 500 . » » 180 Palle tamburello Tavolo in abete robustissimo, pieghevole, tutto » 15.000 smontabile PER MONTAGNA, CACCIA E TURISMO Sacchi Montagna, vari tipi e misure: L. 1.400; » 4.000 2.000; 2.800 Borse turismo tutti i tipi e misure .... 1.900 » 900 Calzoni corti cicloturismo (in tutte le misure) . Scarponi suola vibram (tutti i numeri) . . . » 9.000 » 6.500 Scarponi derby (tomaia anfibio-tutti numeri) BICICLETTE Ciclo viaggio « super » senza cambio . . . L. 28.000 Ciclo sport « super » senza cambio .... » 29.000 Ciclo sport interamente cromato, con campio » 31.000 Ciclo corsa « super » con cambio « Tour de » 37.000 de France » PER VARI SPORT L. 3.500 Tute olimpioniche felpate » 1.400 Estensori (2-3-4-5 molle) da L. 650 a . Pattini a rotelle (diverse misure e tipi) da » 3.100 Lire 2.900 4.000 Palla sospesa (tipo comune per alestra) . . » » 1.700 Guantini per pugilato e pungiball .... » 1.600 Bocce sintetiche alla coppia MATERIALE ARTISTIO PER PREMIAZIONI 1.500 Targhe base marmo o velluto con astuccio . L. 6.000 Coppe (tutte le misure e tipi) da L. 1.600 a » » 55 Medaglie d tutti gli sport bronzate mm. 28 . 65 Medagli di tutti gli sport argentate mm. 28 . » » 100 Ciondoli in smalto » 70 Scudetti del C.S.I. in panno 50 » Diplomi vari soggetti 30 Distintivi del C.S.I. dorati e argentati . . . » ■»

MODULO DI ORDINAZIONE da slaccare, compilare e spedire al Cenlro Sportivo llaliano ■ Via della Conciliazione 1 - ROMA Pregasi Codesta Amministrazione di dar corso alla presente ordinazione: L. L.

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TOTALE L. Spedire al seguente indirizzo :

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NASSAHI

Nella ricorrenza del 20" anniversa­ rio dell’ingresso in Diocesi di Mons. Arcivescovo Arcangelo Mazzotti, oltre alle feste religiose, che hanno avuto luogo con una larga partecipazione di popolo, la GIAC e il Centro Sportivo Italiano hanno voluto offrire all’ama­ to Presule una dimostrazione della lo­ ro filiale devozione. Nel pomeriggio, nel cortile interno dell’Episcopio, ha avuto luogo la ma­ nifestazione sportiva che ha dato luodo, alle Autorità presenti, di rendersi conto, almeno in parte, della grande efficienza qualitativa e quantitativa della organizzazione sportiva C. S. I. Sassari sorta per la formazione fisico­ morale della gioventù. Erano infatti presenti i rappresentanti delle 26 li­ moni Sportive affiliate intervenute coi loro dirigenti, il loro Assistente Ec­ clesiastico e gli atleti nelle uniformi sportive. La manifestazione ha avuto inizio con una partita di pallavolo fra la squadra della U. S. Juvenilia, che ha difeso i colori di Sassari al Cam­ pionato Naz. di Pallavolo e la rappre­ sentativa studentesca che ha parteci­ pato al Torneo Regionale studente­ sco. La partita è stata pregevole ed ha interessato molto tutti i presenti. Una corsa podistica attorno ai giar­ dini pubblici ha dato il privilegio al­ l’atleta l« arrivato di poter consegna­ re a Mons. Arcivescovo una pergame­ na che conteneva il saluto augurale di tutti gli sportivi cattolici. Con sem­ plice e suggestiva cerimonia Mons. Ar­ civescovo ha benedetto la bandiera del C.S.I. tenuta a battesimo dalla Gen­ tile Sig.ra Era, moglie del presidente onorario del C.S.I. Sassari. Il Presi­ dente della GIAC Giannetto Dedola ha presentato ai convenuti il lusin­ ghiero cammino percorso dal Centro Sportivo Italiano nei pochi anni della sua esistenza. Egli ha detto delle gravi difficoltà d’ogni genere dovute supera­ re per potersi affermare nel difficile ambiente cittadino e della ostinata in­ comprensione di molti a voler ricono­ scere ed incoraggiare gli educatori sportivi che, per ovvi motivi non tro­ vano pieno favore popolare. Noi ci au­ guriamo — egli disse — che si guardi con appropriata comprensione al no­

stro lavoro che apporta indubbia uti­ lità fisica, morale e sociale alla gio­ ventù della provincia. Indi ha avuto luogo la premiazione delle Unioni Sportive e degli atleti di­ stintisi nelle attività della corrente stagione: la U. S. Lagomarsino, vin­ cente il torneo di calcio Cat. Ragazzi; la U. S. Postelegrafonici, vincente il torneo Juniores; la Unione Sportiva Tissese vincente il torneo amatori e la U. S. Nali, vincente la Coppa Cav. Dario Pirisino. L’U.S. Juvenilia è stata premiata per aver vinto il titolo provinciale di Pal­ lavolo e la U.S. Turritana quello di Pallacanestro. PESA HI» Squadra maschile Senior: Dopo aver brillantemente sostenuto il campionato di Serie « A », la squa­ dra della « Victoria » si è assicurata, unica delle quattro matricole, la per­ manenza nella massima divisione. Na­ turalmente il merito di tanto risultato è sopratutto dell’allenatore Fava Agide e degli atleti che hanno saputo, con sacrificio e passione incomparabili, superare tutte le difficoltà. Ecco i corn­

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ponenti della squadra: Ragnini F., Ra­ gliini R., Lanferinni I e II, Fava, An­ gelini, Pensalfini, Fronzoni, Della For­ nace, Cioppi, Bontempi e Minelli. A proposito di quest’ultimo, la F.I.P., con recente lettera lo ha convocato a Trieste per gli allenamenti collegiali per la formazione della squadra Na­ zionale. Ha 18 anni; fu Aspirante e Aspirante Capo. Oggi è socio di A. C. esemplare sotto ogni aspetto. Ma l’attività federale della U. S. «Victoria», non si ferma alla solita attività semiristica. Un vero vivaio na­ sce e si completa ogni giorno: ,Tante che alla medesima Società è stato pos­ sibile iscrivere una squadra al Cam­ pionato di serie «C», ben 8 squadre al Campionato Juniores e altre 9 al Campionato Allievi. Una citazione speciale merita la squadra Juniores vincitrice del titolo provinciale, regionale, interregionale e 4« classificata al Campionato Italiano Juniores. Anche lo scorso anno la stes­ sa squadra partecipò alle finali nazio­ nali. In campo femminile la U. S. « Victo­ ria » ha partecipato al Campionato di promozione classificandosi al 2<> posto. La squadra Juniores II della «Vie-

Il C.S.I. in piena attività, ,Ecc0 qui don Giorgi Assistente del CST Pi saluzzese HiricTAnH èoli» sinistra a destra* u^e z°”ale del Campionato Calcio « Ragazzi > da sinistra a a destra. destra: U.S. Fulgor (2a class.) U.S. Auxilium (la classi sinistra

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toria » ha inoltre partecipato alla fase diocesana e provinciale valevole per i Campionati del C.S.I. In competizione con la U. S. sRobur », U. S. « Loreto » e U. S. « Lupo », si è aggiudicato il ti­ tolo provinciale e sta ora preparan­ dosi per la fase regionale.

PALLAVOLO Da pochi giorni si è conclusa la fase provinciale del Campionato Nazionale del C.S.I. di pallavolo e gli atleti della U. S. Victoria » hanno conquistato il titolo provinciale. Ora sono in attesa della semifinale regionale per poter poi, se vincitori, partecipare alla fase nazionale.

(III.ÌIOXA La Presidenza del C.S.I. prima di chiudere i battenti per il periodo esti­ vo comunica a tutte le UU.SS. cremasco il calendario delle varie attività che verranno effettuate nell’ultimo periodo dell’anno sportivo. 26 Agosto - CICLISMO. — »1 prova Campionato su strada Cat. Allievi or­ ganizzata dall’U.S. Trescorre Cremasco: l1’ settembre: 2« prova a crono­ metro; 9 settembre: 3“ prova a cro­ nometro. 2 Setembre - BOCCE. — Campiona­ to di singolo organizzato dell’U.S. Labor AGLI. Premiazione attività: l’as­ segnazione dei premi di tutta l’attività svolta nella corrente annata sportiva verrà espletata, in forma solenne, sa­ bato 22 settembre p. v. Per tale cir­ costanza verrà pure indetto il congres­ so provinciale cremasco e comunica­ zioni in merito verranno direttamente emanate a mezzo stampa.

BRESCIA Relazione attività svolta nel mese di agosto lo Luglio CALCIO. — Campionato Provincia­ le di Calcio a sei giocatori - 4« gior­ nata Girone finale di ritorno. PALLACANESTRO. — A Cremona, partecipazione della squadra del CSI Brescia al Campionato Regionale di Pallacanestro. - Classifica: 4) C.S.I Brescia. CICLISMO. — A. San Pellegrino (Bergamo) Coppa S. Pellegrino: par­ tecipazione dell’ U.S. C.S.I. S. Eufe­ mia della Fonte. 4 Luglio PALLAVOLO. — Tomeo Notturno di Pallavolo, organizzato dall’U.S. S. Eufemia della Fonte. Partecipazione n. 7 squadre. 8 Luglio CALCIO. — Campionato Provincia­ le di Calcio a sei giocatori - 5» gior­ nata Girone finale di ritorno. PATTINAGGIO. — A Brescia Cam­ pionati Italiani di Pattinaggio a ro­ telle: Velocità m. 1.000: 7) Migliorini Walter; 10) Tedeschi Mario del C.S.I. di Brescia. - m. 5.000: 14) Tedeschi Mario C.S.I. Brescia. - m. 10.000: 11) Tedeschi Mario, idem. - Staffetta del-

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le Città d'Italia: il C.S.I. si è classi­ ficato quarto assoluto. CICLISMO. — A Seriate « Coppa Morosini » partecipazione dell’U.S. Valentini. ATLETIC ALEGGERA. — Organiz­ zata dal Comitato Provinciale della F.I.D.A.L. Rovato: in. 2.500: 1) asso­ luto: Pramatton Luigi: 3) Riviera dell’U.S. Virtus di S. Faustino.

15 Luglio NUOTO. — Campionato Provinciale di Nuoto indetto dal Comitato Provin­ ciale ed organizzato dall’U.S. « Audaci e Liberi » di Salò. - m. 100 s.l.: 1) Tobanelli Giorgio. « Audaci e Liberi » Sa­ lò; 2) Dolci alter, idem.; 3) Tosi Lui­ gi, idem.; 4) Archetti Armando, «Vir­ tus S. Faustino»; 5) Fiorio Bruno, «Don Bosco» Iseo; 6) Colosio Giaco­ mo, idem. - in. 200 s.l.: 1) Tobanelli Giorgio; 2) Tosi Luigi; 3) Fiorio Bru­ no; 4) Salodini Luciano. « Voluntas » Brescia; 5) Cittadini Gianni, «Don Bosco» Iseo; 6) Archetti Armando. STAFFETTA 3 X 100 ARTISTICA. — 1) squadra dell’ U.S. «Audaci e Li­ beri» Salò; 2) squadra dell’U.S. «Don Bosco » Iseo; 3) squadra mista Brescia. Hanno partecipato, nelle varie gare 21concorrenti. 15 Luglio ATLETICA LEGGERA. — A Palazzolo organizzata dal Comitato Pro­ vine. della F.I.D.A.L. di Brescia: me­ tri 3.000: 1) assoluto Azzani Riccardo dell’U.S. Concordia; 2) Sina P. dell’U. S. Zanano; 3) Pramatton L. dell’U.S. Virtus S. Faustino - m. 800: 1) Azza­ ni R.; 3) Lombardi B. dell’U.S. Audax Virle. - m. 100: 3) Cherubini, C.S.I. Rovato. - Salto in alto: 2) Brescianini, C.S.I. Rovato; 3) Ghitti, C.S.I. Ro­ vato. Salto in lungo: 5) Sartorio, C.S.I. Rovato. Giavellotto: 6) Cisotto, C.S.I. Rovato - Staffetta Sve­ dese: 4) C.S.I. Rovato. CALCIO. — Campionato Provincia­ le di Calcio a sci giocatori - Ricuperi Girone finale di ritorno. CICLISMO. — A Bergamo « Coppa Caduti», partecipazione dell’U.S. Urago Mella e C.S.I. S. ufemia: 9) Bri­ gnoli dell’U.S. Urago Mella. 21 Luglio CALCIO. — Premiazione delle squa­ dre partecipanti al Campionato Pro­ vinciale di Calcio a sei giocatori. Classifica: 1) assoluta U. S. Cigolese, Campione Provinciale di Calcio 1951; 2) U.S. Carcina; 3) U.S. Lumezzane S.A.; 3) U.S. Gerolanuova; ) U.S. Or­ zivecchi; 5) U.S. Manerbio. 22 Luglio CICLISMO. — Campionato provin­ ciale di velocità ed inseguimento per Dilettanti ed Allievi del C.S.I. indetto dal Comitato Provinciale ed organiz­ zato dall’U.S. Valentini. - Classifica: Velocità: 1) Marchina Mario, U.S. Va­ lentini (Campione Prov. Dilett.); 2) Beltrami Carlo, C.S.I. S. Eufemia, ld.; Allievi; 3) Camuncoli Bruno, U.S. Va­ lentini; 4) Brognoli Fausto, idem. -

Inseguimento: 1) Comuncoli Bruno, U.S. Valentini (Campione Prov. Di­ lett.); 2) Fiori Pietro, C.S.I. S. Eufe­ mia (idem. Allievi); 3) Brignoli Ar­ rigo, U.S. Urago Mella; 4) Marchina Mario, U.S. Valentini. ATLETICA LEGGERA. — A Rovato selezione per i Campionati di 3« Ca­ tegoria della FIDAL: m. 1.500: 2) Ballini Felice; 3) Riviera G. Carlo delFU.S. Virtus S. Faustino. 29 Luglio PALLAVOLO. — A Merano Campio­ nati Nazionali di Pallavolo; U. S. « Bonsignori » Brescia, 1« assoluta; (Campione Nazionale 1951). CICLISMO. — A Bergamo « Coppa tessuti Togni», valevole per il Cam­ pionato Lombardo; partecipazione dell’U.S. Audax Virle e U.S. Valentini. All’atleta Vezzoli Luigi dell’U.S. Va­ lentini è stata assegnata una coppa perchè il migliore animatore della gara. A Pontoglio Brescia) Coppa allievi U.V.I.: 4) Fiori dell’U.S. C.S.I. S. Eu­ femia. A Villa d’Ogna (Bergamo), corsa ci­ clistica riservata a corridori allievi del C.S.I.: partecipazione dell’U.S. «Va­ lentini ». VIBOVALEVTIA (Cntunzaro)

Nel periodo giugno-luglio, molto in­ tensa è stata l’attività della società atletica «Umberto Caligaris». Il 17 giugno: organizzazione e partecipa­ zione alla finale nazionale del 5« tro­ feo Pavesi di marcia - 23 giugno : orga­ nizzazione di una eliminatoria locale delle popolari d’atletica (corsa piana m. 100, 2.500, salto in alto e getto del peso) - 27 giugno: organizzazione di una eliminatoria comunale del 6» Gran Premio di Mezzofondo - lo Luglio: partecipazione a Roma con due atleti alla finale nazionale del 5» trofeo Pa­ vesi di marcia, ottenendo con gli atle­ ti Massara e Franzè rispettivamente il 3» e il 12o posto - .8 Luglio: a Bari, partecipazione con una atleta ai Cam­ pionati italiani di 3» serie, ottenendo un significativo 7" posto - 8 Luglio: selezioni comunali delle popolari d’a­ tletica del tetrathlon e pentathlon del Gran Premio dei giovani - 15 Lu­ glio: a Reggio Calabria, partecipato­ ne alla 3» prova del Gran Pr. Italia 1951, ottenendo il 1<> posto nella clas­ sifica per società - 22 Luglio: organiz­ zazione di una gara di marcia di 30 chilometri.

TREVISO Intensa [attività nel mese di luglio lo Luglio CALCIO. — S. E. il Vescovo di Tre­ viso alla presenza delle maggiori au­ torità civili e sportive cittadine, ha benedetto il nuovo « Campo Sportivo Aurora», creato dal C.S.I. provinciale. Dopo l'inaugurazione ufficiale si è svol­ to rincontro tra le rappresentative del C.S.I. Treviso e Venezia per la Coppa Interprovinciale C.S.I. 1951. L’incontro si è riolto con la vittoria della squa­ dra ospitante.


8 Luglio CICLISMO. — A Mareno di Piave, con la collaborazione del Com. Zon. di Vittorio Veneto è stata organizzata la prova unica valevole per l’aggiudi­ cazione del titolo di campione provin­ ciale Cat. Allievi. Percorso Km. 83, vincitore Coin Bruno dell’U. S. Badoere. BOCCE. — Campionato provinciale « a coppie ». Si sono affermati Tonon Edoardo - Pavan Giuseppe dell’U. S. Duomo Folgore di Treviso. Hanno ga­ reggiato 9 coppie. La « Coppa Pio X » per l’assegnazio­ ne della quale veniva considerato il punteggio ottenuto dalle squadre di giocatori delle varie Unioni Sportive sia nella gara individuale che in quel­ la a coppie, è stata vinta dall’U.S. Virtus di Treviso con punti 20, seguita dall’U.S. Duomo Folgore (punti 18), e dalla U.S. Hesperia (punti 14). 15 Luglio CALCIO. — Si è svolta nel campo sportivo Aurora la finalissima regio­ nale del campionato di calcio di Lega Giovanile tra una squadra di Verona e l’U.S. C.S.I. Miani di Treviso, vinta brillantemente dalla nostra squadra per 4 a 0. (punteggio della partita di andata a Verona: 7-3 in favore della Miani). TENNIS DA TAVOLO. — E’ stato organizzato un torneo interregionale con la collaborazione del Commissa­ riato Regionale del G.I.Te.T. Gli in­ contri, disputati nelle sale da gioco del Collegio Pio X di Treviso, hanno visto alle prese i migliori elementi del­ le Tre Venezie in rappresentanza di Società di Treviso, Venezia, Bolzano e Verona. Nel singolo ha vinto Piazza del C.S.I. d iTreviso, seguito da Gambara del C.U.C. di Bolzano e Viviani del C.S.I. di Verona. Nel doppio si so­ no invece affermati Spangaro-Furlanetto dell’U.S. Duomo Folgore di Tre­ viso, Società quest’ultima alla quale è stata assegnata la ' « Coppa Venezia Euganea » per aver ottenuto la miglior classifica di squadra. ATLETICA LEGGERA. — Gli atle­ ti del C.S.I. Treviso hanno preso parte alla 4» Prova Regionale del G. P. Ita­ lia di marcia, svoltasi a Vicenza sulla distanza di Km. 8. Polo Antonio (che attualmente, dopo cioè la disputa della 4" prova, si trova al 2" posto della classifica generale) è arrivato 3«. Nella prova di corsa altri atleti del C.S.I. Treviso, si sono piazzati con onore. CADOLTEN DI CAKSIGLIO (Treviso) In preparazione della fase nazionale del trofeo della Montagna che si svol­ gerà ad Aosta, il Comitato Prov. di Treviso ed il Comitato Zonale di Vit­ torio Veneto hanno organizzato l’eli­ minatoria provinciale del 3" Trofeo della Montagna, gara di marcia in montagna che si è svolta sul seguente percorso: Mezzavilla - Rifugio Pizzot Cadolten. Il percorso della lunghezza di m. 11.000, aveva un dlslivello tota-

le, salita più discesa, di circa 1.600 m. snodati su un percorso estremamente duro. Purtroppo, per mancanza di spa­ zio, non possiamo riportare tutta la cronaca della manifestazione, comun­ que la stessa è riuscita ottimamente e perfetta ne è risultata l’organizza­ zione. Vi riportiamo la classifica generale: 1) n. 18 C.S.I. Fregona, Da Re Luigi (Vittorio Veneto) in ore 1.19’18”4/5; 2) n. 3 Ass. S. Giorgio (Osigo), Martorel Oreste (Vitt. V.) 1.19’58”2/5; 3) n. 17 C.S.I. Fregona, Maso Guido (Vitt. V.) 1.24’20”l/5; 4) n. 16 C.S.I. Fregona, Armellini Giuseppe (Vitt. V.) 1.25’59”2; 5) n. 2 Ass. S. Martino (Falzè), Breda Egidio (Vitt. V.) 1.27’25”!; 6) n. 12 Ass. S. Luigi (Farra di S.), Andreola Antonio (Vitt. V.) 1.32’33”2; 7) n. 1 U.P. Vittorio Veneto. Tocchetti Fran­ co (Vitt. V.) 1.33’57”4; 8) n. 22 U.S. Condor (S. Lazzaro), Martini Umberto (Treviso) 1.34’6”2; 9) n. 7 Batt. Genio Pionieri «Folgore», Spitaleri Paolo, (Milit.) 1.34’25”3; 10) n. 10 Assoc. S. Tarcisio (Barbisano), Collatuzzo Lo­ renzo (Vitt. V.) 1.34'30”! ; 11) n. 13 Ass. S. Virgilio (Col S. Mart.), Ronfini Italo (Vitt. V.), 1.34’52”1; 12) n. 25 Ass. San Martino (Comuda), Feltrin Giovanni (Treviso) 1.39’59”1; 13) n. 8 Batt. Genio Pionieri «Folgore», Costa Antonio (Militari) 1.41’12”2; 14) n. 11 Ass. S. Tarcisio (Barbisano), Sech Li­ no (Vitt. V.) 1.41’43”3; 15) n. 5 182« Rg. Ftr. Garibaldi «Folgore », Minchillo M. (Militari) 1.42’10”; 16) n. 6 Batt. Genio Pionieri «Folgore», Mannori Carlo (Mil.) 1.42’52”3; 17) n. 14 Ass. S. Virgilio (Col S. Mart.), Pederiva Luigi (Vitt. V.) 1.45’13”4; 18) n. 9 U.S. Stella (Sernaglia), Giacometti Mario (Vitt. V.) 1.46'9”2. - Fuori tempo mas­ simo: 19) n. 24 Ass. S. Luigi (Carnaio), Schiavon Angelo (Treviso) 1.59’47’’3; 20) n. 15 Ass. S. Gabriele (S. Giaco­ mo), Fabbro Raffaele (Vitt. V.) 2.00’ 12”3; 21) n. 19 Ass. S. Giuseppe (Balsalghelle), Fabris Antonio (Vittorio V.) 2.20’10”.

VEROX'A

Nonostante la stagione canicolare la attività del Comitato Provinciale del CSI di Verona non ha subito soste. Anzi proprio in questo mese due av­ venimenti sono serviti a tenere svegli 1 dirigenti veronesi e a confermare quella cura e quella meticolosità usua­ le nell’organizzazione di manifestazioni sportive: l’organizzazione, per incarico dell’ispettorato veneto, delle finali re­ gionali di calcio e di pallavolo. Come si vede si tratta di due organizzazioni abbastanza gravose, specialmente quel­ la delle finali di calcio, da dover ri­ solvere in pochissimo tempo essendo l’invito pervenuto e accettato solamen­ te quindici giorni prima della data stabilita per dette finali. Scelta come sede la bella città di Legnago che maggiormente si prestava per la disponibilità di ottimi impianti e per desideri dell’ A.C. Legnago di­ sinteressato nostro collaboratore, do­ menica 17 giugno cinque squadre si sono presentate alla cerimonia inau-

gurale allo Stadio Comunale: la U.S. Loretana di Feltre, la S. Andrea di Trieste, la Junior di Venezia e la Ful­ gor di Padova. Eliminata per esigen­ ze organizzative la rappresentativa di Padova dopo un confronto diretto tra questa squadra e la Loretana di Bel­ luno, quattro squadre si sono disputa­ te le semifinali nella mattinata dando 1 seguenti risultati: U.S. Salus di Ve­ rona batte U.S. S. Andrea di Trieste 2-0; U.S. Loretana di Feltre batte U S. Junior di Venezia 3-2. Il pomeriggio, nella prima finale per 11 3 e 4 posto, l’U.S. S. Andrea batteva per 3-1 la Junior di Venezia, mentre l’U.S. Salus non aveva difficoltà a battere gli in­ trepidi ed ardimentosi feltrini per 5-0. Il Salus di Legnago, Verona, era cosi campione veneto. Numerosi premi ai giocatori e alle squadre vennero al­ la fine della manifestazione consegnati dal signor Sindaco, prof. Limoni, men­ tre la coppa « Bendazzoli » terminava nelle mani dei granata legnaghesi. Meno gravoso e meno improbo lo svolgimento delle finali di pallavolo alle quali solo tre squadre dettero la loro adesione: U.S. Concordia, U.S. Borgomagno e U.S. Scaligera, rispet­ tivamente campioni provinciali di Vi­ cenza, Padova e Verona. Le partite si svolsero nella mattinata del 24 giu­ gno al ritrovo di S. Zeno e si conclu­ sero con la netta affermazione degli azzurri della Borgomagno di Padova. Ed ecco in sintesi l’attività delle va­ rie sezioni tecniche: CALCIO. — In corso di svolgimento la Coppa G. Gabetto, riservato alle squadre pulcini. 14 Unioni Sportive partecipanti. CICLISMO. — Corse effettuate o di prossima organizzazione: II" Coppa Brena, per allievi, a Michellorie; Cop­ pa S. Zeno, prima prova del Campio­ nato provine, dilettanti ed allievi del C.S.I.; II" Coppa dei Cinque Comuni a San Martino B.A.; corsa per dilet­ tanti del C.S.I. e U.V.I. a Veronella. ATLETICA LEGGERA. — Effettua­ te tre giornate di propaganda per la atletica leggera a cui hanno parteci­ pato complessivamente un centinaio di giovani atleti. Organizzazione a Zevio del Giro del Campanile. TENNIS DA TAVOLO. — Organiz­ zata eliminatoria provinciale del « Tro­ feo Primavera » vinto dallTT.S. Az­ zurra. BOCCE. — In programma per mar­ tedì sera un torneo riservato ai gio­ catori regolarmente iscritti al C.S.I. TROFEO DELLA MONTAGNA — Studio dell’organizzazione del IH Tro­ feo della Montagna che si svolgerà do­ menica 29 luglio a Boscochiesanuova.

PIACENZA

I campionati C.S.I. di atletica Ecco i risultati dei Campionati Prov. di atletica leggera del C.S.I, svolti nel­ lo Stadio Comunale a cura del C.S.I. di Piacenza e tecnicamente dalla lo­ cale FIDAL: m, 100: la batteria: 1) Luigi Ron-

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caglia (Domus); 2) Salvatore Cardel­ lo (Domus;. - 2« batteria: 1; Aldo Mag­ gi (Cattaneo); 2; Antonio Beoni (Do­ mus;. m. 1.500: 1) Giancarlo Bongiorni (SPA) in 4’58”; 2; Giuseppe Cretti (Sas) in 5’20”. in. 400: 1) Umberto Sacelli (Catta­ neo) in 57”6/10; 2) Mario Conti (SPA) in 57"8/10. Salto in alto: 1) Giovanni Salvadé (SPA) m. 1,45; 2) Piero Cretti (Sas) m. 1,40. Getto del peso (Kg. 5): 1) Anto­ nio De Angeli (Domus; m. 11,19; 2) Piero Mori (Sas) m. 10,97. Salto in lungo; 1) Piero Mori (Sas; m. 6,04; 2) Antonio De Angeli (Do­ mus) m. 5,73. Marcia Km. 5: 1; Antonino Calza (Sas) 31’7”; 2) Giuseppe Piva (Catta­ neo; 31’9”. Lancio del giavellotto: 1) Carlo Solenghi (Cattaneo) m. 33,21; 2) Ennio Ciminello (Sas) m. 31,09. Finale m. 100: 1) Luigi Roncaglia (Domus) 12”; 2) Salvatore Cardello Cardello (Domus) 13”. M. 3.000: 1) Nando Guastoni (Sas) 11’21”; 2) Luigi Riboni (Domus) 11’37”. Lancio del disco Kg. 1,500: 1) Al­ berto Tosca (Sas) m. 27,65; 2) Carlo Solenghi (Cattaneo) m. 26,59. Staffetta 4x100: 1) Domus (De Angelis, Cardello, Migliorini, Roncaglia) in 48”5/10. Classifica Unioni Sportive: 1) U.S. Sas punti 69; 2) U.S. Domus p. 55; 3) U.S. Cattaneo p. 35; .4) U.S. Spa p. 27. GE.VOVA Le gare di atletica del C.S.I. Risultati: m. 400 ostacoli: la serie: 1) Gattuso, U.S. Savio in l’9”7/10 - 2« serie: 1) Fravega, U.S. Bogliasco in l’5”l/10. m. 100: 1« serie: 1) Prati (Savio) in 12”5/10; 2) Drago (Bogliasco) - 2» se­ rie: 1) Vassallo (Piccardo) in 12”5/10; 2; De Genova (Bogliasco) - 3“ serie: 1) Farina (Savio) in 12”6/10; 2) Costa (S. Ugo). - 4» serie: 1) Rocca (Cornigl.) in ll”6/10; 2) Natale (Castelletto). Salto in alto: 1) Peretto (Castelletto) m. 1,65; 2) Gattuso G. (Savio) m. 1,50. m. 400: 1« serie: 1) Carlier (Perti­ nace) in 55”2/10: 2) Balli (Savio). 2« serie: 1) Vespa (Bogliasco) in 54” 7/10; 2) Anneratone (Cornigl.). Lancio del disco: 1) Sacchi (Castel­ letto) m. 31,85; 2) Pierabracci (Boglia­ sco). Salto in lungo: 1) Parodi (S. Marti­ no), m. 5,57; 2) Giovannelli (Savio). m. 1.500: 1“ serie: 1) Boero (T. Li­ gure) in 4’32” - 2“ serie: 1) Aloisio (Pertinace) in 4'24’’2/5. m. 5.000: 1) Gandolfo (Cornigl.) in 17’15”; 2) Merello (Pertinace). Lancio del giavellotto: 1) Bagnasco (Cornigl.) m. 42,32; 2) Fiera Bracci (Bogliasco). m. 800: la serie: 1) Marrè (Castel­ letto) in 2’20”l/10. - 2“ serie: 1) Lu­ nati (T. Ligure) i n2’13”l/10.

Direttore responsabile: LUIGI GEDDA

Salto triplo: 1) Vietti (Pertinace) m. 11,78; 2) Pescetto (Castelletto). Classifica generale: 1) U.S. Corniglianese punti 6.637; 2) U.S. Castellet­ to p. 6.567; 3) U.S. T. Ligure p. 6.334; 4) U.S. Bogliasco p. 6.327; 5) U.S. Per­ tinace p. 6.227; 6) U.S. S. Martino; 7) U.S. Tenax; 8) U.S. Savio; 9) U.S. Piecardo; 10) U.S. S. Ugo.

vinciale di Bari svolge annualmente. I due G.P., approvati dal Comitato Regionale della FIDAL e con il patro­ cinio del Corriere dello Sport, ci ac­ creditano sin d’ora la cordiale e pre­ ziosa collaborazione di tutte le Socie­ tà Sportive, Circoli di A.C., AGLI, CRAL, Enti, ecc., contribuendo so­ stanzialmente al migliore incremento delle forze atletiche Pugliesi.

CATANA Nel mese di maggio l’attività del Comitato Provinciale si è ancor più intensificata. E’ stato svolto il Campionato di Pal­ lavolo a cui hanno partecipano 7 squa­ dre. divise in due gironi comprenden­ ti la Zona di Catania-Acireale e quel­ la di Caltagirone. In quest'ultima località avrà inoltre luogo la finale Provinciale fra le squa­ dre prime classificate. E’ pure in via di svolgimento il Campionato Provinciale di calcio con la partecipazione di 5 squadre. Anche per l’atletica leggera l’atti­ vità è notevole: è in corso attualmen­ te il Trofeo Pavesi, mentre il giorno 19 e 20 maggio si sono svolti i Cam­ pionati Siciliani, nei quali il C.S.I. Ca­ tania si è classificato al 5<> posto.

TREVISO Grazie agli stretti e diretti contatti che la Presidenza Centrale del C.S.I. tiene col C.O.N.I. e con le Federazioni Sportive Nazionali, allo scopo di av­ viare gli elementi dipendenti dalle proprie Organizzazioni, quando risul­ tino idonei, verso le massime aspira­ zioni ambite da ogni atleta, il Comi­ tato Provinciale di Treviso ha potu­ to affiliare alla FIDAL una propria dipendente Unione Sportiva dando così la possibilità ai migliori atleti di partecipare alle importanti manifesta­ zioni atletiche Regionali e Nazionali organizzate dalla FIDAL; e i giova­ ni chiamati a farne parte sono i più meritevoli delle diverse UU.SS. della Provincia: è senza dubbio un grande premio. In tutti i campi ferve l’attività; cal­ cio, Pallacanestro, tennis da tavolo, atletica leggera. Altrettanto ampia è l’attività in via di organizzazione: Campionato Pro­ vinciale di Bocce (gare individuali e a coppie); 2a prova del Campionato Prov. per Dilettanti ciclisti; Campio­ nato assoluto di ciclismo Allievi, orga­ nizzato dalla U.S. Aquila di Fontane; Tornei estivi di tennis da tavolo, ed una grande « Leva dei Giovani » com­ prendente tutte le specialità dell’atletica leggera.

BAH!

Con eliminatorie locali, Provinciali e finali Regionali avranno luogo nelle Puglie, dal 17 giugno al 26 agosto p. v., il 3" G.P. di Velocità ed il h> G.P. del Giavellottista. I lusinghieri successi riportati nelle passate stagioni del Gran Premio di velocità (corsa m. 100) riconfermano la grande utilità del sano programma propagandistico che il Comitato Pro-

Disputata lo scorso luglio dal C. I.S. Genovese L'U. S. Pertinace vince per distacco la 2a staffetta di S. Giovanni La seconda edizione della « Staffet­ ta podistica di S. Giovanni Battista», organizzata a cura del « Centro Spor­ tivo Italiano » di Genova, ha ottenuto uno schietto successo spettacolare e tecnico, sia per il folto numero degli atleti partecipanti (ben novanta, ri­ partiti in trenta squadre), sia per l’ot­ timo tempo registrato dalla U.S. Perti­ nace che ha letteralmente dominato la comeptizione. Peccato che la netta superiorità dei bianco-azzurri si sia dimostrata schiacciante sin dalla prima frazione. La gara dei seniores si è in sostanza ridotta ad un serrato monologo del trio Alloisio, Nuller, Carlier e i ragazzi delle altre Società hanno dovuto limi­ tarsi ad una lotta di secondo piano, per conquistare le piazze d’onore. La formula della corsa prevedeva la aprtecipazione di squadre appartenenti a Unioni affiliate al CSI con esclusione del prima e seconda serie ed anche i seniores non dovevano aver supe­ rato il venticinquesimo anno di età. Sagra dell’atletismo giovanile, dunque, quella che si è svolta per le strade della Superba. LA CLASSIFICA 1. U.S. Pertinace (Alloisio, Huller, Carlier) che compie i 5 km. del per-

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corso in 13’22”; 2. Priamar di Savona (Zunino, Sonora, Raciti) in 13’31”; 3. Trionfo Ligure (Boero, Lunati, Lombardi) in 13’33” (1« della categoria juniores); 4. Fulgor Pontedecimo (Fechel, Lugaro, Brignone); 5. Castelletto (Morin, Tassarotti, Marrè); 6. Perti­ nace B. (Munafò, Merello, Vitali); 7. U.S.V.E. (Colivicchi, Baratta, Pic­ colo) (2<> della categoria juniores); 8. San Martino Albaro (Piccardo, Co­ letto, Mereo); 9. Sant’Ugo (Alfano, Sarpico, Angelini) (3« della categoria juniores); 10. Castelletto B. (Ansaldo, Tartarini, Viale); 11. Trionfo Ligure B. (Fezzardi, Tixi, Ferrari); 12. USVE B. (Merella, Moresi, Urbinelli); 13. Piccardo (Fossati, Guarnaschelli, Vas­ sallo) (lo della categoria allievi); 14. N,A,V,E, Lucca (Salani, Caseti, Car­ olassi); 15. U.S.V.E. C (Costagliela, Mandino, Vernazzano) (2o della cate­ goria allievi); 16. Mazzola (Maggiolo, Siri, Siri) (3<> della categoria allievi); 17. Sant’Ugo B (Castelluccio, Verda, Ficher); 18. San Martino Albaro B (Martore, Giacobbe, Piccardo); 19. Trionfo Ligure C (Luzzi, Tassini, Avogadro); 20. Fulgor Pontedecimo B (Taramibna, Montina, Grasso). Seguono altre dieci squadre in tem­ po massimo.

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