Stadium n. 8/1953

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AGOSTO MESSINESE

CAMPIONATO NAZIONALE PALLAVOLO >1 ISSIVI 18-19 Agosto

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SQUADRE AMMESSE ALLE FINALI NAZIONALI CATEGORIA

A

U. S. BONSIGNORI di Remedello (Brescia)

U. S. A. MANZONI di Brindisi U. S. S. GIULIANO di Messina

U.S. CONCORDIA di Schio

TORNEO GIOVANISSIMI

U. S. ROBUR di Ravenna

U. S. U. S. U. S. U.S.

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U. S. ROMITO di Firenze

U. S. LAZIO di Roma

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U.S. SERENISSIMA di Terni

BONSIGNORI di Remedello ALCE di Firenze ' AURORA di Pescara GIOSUÈ’ BORSI di Napoli

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Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport Anno Vili - N. 8 - Roma - Agosto 1953 - Direzione e Amministrazione

Roma, Via Conciliazione 1 - Tel. 50.113 - 555.561 LUIGI GEDDA

direttore

S O M M A R I O D. NICOLA PAVONI Insegnamenti di un campo scuola .

ALDO NOTARIO Nuovi dirigenti del C.S.I. alla Mendola PASQUALE STASSANO I migliori atleti dell’ultima leva

PAG.

3

4

G. GOMEZ DE TERAN I tre tornei al vaglio tecnico

5

GIUSEPPE CASTELNOVI Ai ragazzi della «Juve» la Coppa Tosatti . . . . 30

NATALE BERTOCCO In ripresa il « remo » italiano ....................................

7

GIUSEPPE LA CAVA L’alimentazione dell'atleta

9

10

Di tutto un po’ ENZO SASSO Speso un miliardo per il « calcio-borsa » '53 . . .

11

L a preparazione delle « Nazionali » di calcio per il Campionato del Mondo 14

ENZO 10 pugilatori al vaglio della critica S. T.

15

Giraldi Silvano

17

Una applicazione nuova nei motori a scoppio . . .

18

IL PESCIVENDOLO Peschiamo la trota . . . 20

Annuale

PAG.

NABER Le tre squadre campioni 1953 ................................ - ■ 21 24

RENZO GIORGETTI Moderni impianti sportivi .

31

Notiziario

35

In copertina: Le Federazioni sportive nazionali hanno urgente bisogno di rincalzi. Le serie maggiori dei giuochi di squadra necessitano di un continuo rinvigorimento che non può che pervenire dai movimenti giovanili. Tra questi a giusto titolo il Centro Sportivo Italiano può ritenersi senz’altro aH’avanguardia. In tutte le specialità agonistiche il CSI svolge intensa, serrata attività propagandistica. Il movimento cestistico del CSI ha avuto uno sviluppo eccezionale, come lo ha dimostrato la grandiosa rassegna di Reggio Emilia a cui hanno partecipato le dodici squadre finaliste delle tre categorie del campionato CSI. La foto rappresenta una fase brillante e tecnicamente perfetta tra due squadre della maggiore categoria.

ABBONAMENTI

1100 - Semestrale L. 600 - Benemerito L. 5.000 • Un numero

Distribuzione S. E. M. C. I. - Via Conciliazione. 1 - Roma

100


La grandiosa rassegna di Castellando!lo per il LV1I Campionato Nazionale del Remo ha avuto l’episodio più toccante e gradito nella Udienza eccezionale concessa da Pio XII agli atleti, ai dirigenti ed ai loro familiari nella suggestiva sede estiva. Il Santo Padre Che di certo avrà osservato dal balcone del Palazzo Pontificio le gesta dei canottieri sul piccolo ma perfetto lago sottostante, ha rivolto ai canottieri parole di affettuoso paterno elogio per la loro impeccabile vita civile e sportiva. Ai piedi del Papa sono in primo piano i possenti vogatori della Moto Guzzi di Mandello Lario e della Marina Militare e visibili sono anche i corazzieri dell’Aniene, vale a dire i protagonisti della superba battaglia finale, l’avvincente regata degli « otto ».


INSEGNAMENTI di un campo scuola Da Monte Petratto si scende a precipizio sii Cagli, una silenziosa e povera cittadina marchigiana. Ho visto gli occhi di cinquanta ragazzi sbarrati verso il vuoto mentre il pullulanti scendeva con disinvoltura lungo i paurosi tornanti. Gli occhi erano limpidi ma ricolmi di lacrime. Quei cinquanta ragazzi erano stati al campo di Monte Petratto e adesso tornavano a casa. A Cagli c era lo smistamento. Giorgio non voleva lasciarmi; era attaccato alle mie braccia e piangeva convulsamente. Quando riuscì a parlare, disse: « Non scorderò mai più l'aria del Petratto ». Giorgio era « Venfant terrible » del campo scuola; il campo aveva trasformato lui, aveva migliorato gli altri. Adesso che ero solo la mia fantasia spontaneamente ini cinematografava la vita di quei venti giorni di sole e di azzurro. Rivedevo tutti i ragazzi, tutti i luoghi, tutte le ore passate con ritmo estremamente veloce come passano solo le cose molto belle. Le Messe al campo, il pensiero spirituale alla sera, le lezioni di catechismo, la ginnastica, i giuochi, gli sports, le serate al chiaro di luna, le due « storiche passeggiate »... tutte queste cose si presentavano alla mia anima come i diversi quadri di un bellissimo dramma che lascia nello spettatore una ondata di

entusiasmo e di sano ottimismo. E dentro di me tiravo le conclusioni. Il campo scuola è per il giovane un attimo di sosta vicino al Padre che è nei cieli, una sosta che ristora il suo corpo e la sua anima e lo rende più adatto alla lotta per la vita. Il campo scuola è una temporanea polisportiva cristiana che ha lo scopo di liberare le personalità dei nostri ragazzi dai tossici della vita moderna. Dicevo ai ragazzi, mentre facevano ginnastica, di offrire il ritmo del loro corpo al Signore come gli uccelli in quelle aurore luminose offrivano inconsciamente il loro canto. E allora la ginnastica, il movimento ritmico e cosciente dei corpi di quei ragazzi puri diventava preghiera, diventava grazia, diventava redenzione.

Chiamammo « marcia dei forzati » la passeggiata che dal Petrano ci portò a Cagli lungo i dieci chilometri di asfalto bruciato dal sole. Volontà e corpo dei ragazzi ebbero quel giorno un collaudo feroce. Con le labbra riarse, sudati, seguitavano la loro marcia senza fermarsi alle allettanti fontanelle cosparse lungo Varido asfalto e quando lasciavano dietro le loro spalle una di quelle fonti, fresche nii guardavano con gli occhi rossicci di stanchezza e abbozzavano un sorriso luminoso. Cari piccoli eroi del Petrano quante cose potevate

3


1

insegnare a questo povero mondo con quel vo-

male e distendere l’organismo. Il contatto con

slro sorriso dì. bimbi felici e vittoriosi.

altri ragazzi, le gare, l’autonomia lasciata al

« Bisognerebbe fare sempre questa vita per essere puri » diceva una sera quel birbante di

Pippo. E’ proprio vero: il campo è scuola di

ragazzo, al gruppo, alla sezione, il senso della

emulazione, tutto serve a insegnare ad usar bene la propria intelligenza.

purezza che è frutto di due sport: sport del-

La vita del campo infine è utilissima alla

l’anima, sport del corpo. Datemi un. ragazzo

volontà. Il ragazzo, senza la mamma, senza le

che sappia pregare e che voglia fare ginnasti-

comodità e le libertà familiari deve contare

ca, non passerà molto tempo e avrete un ra-

solo su se stesso. Deve legarsi a un orario che

gazzo puro.

lo obbliga a star fermo anche quando vorreb-

Il campo scuola influisce in modo parti-

colare sulla correzione o definizione del ca-

be muoversi e a muoversi magari quando

avrebbe voglia di starsene ozioso.

rattere. La vita regolata, equilibrata del cam-

Attraverso questa scuola del corpo e del-

po, sia con la ginnastica del corpo come con

l’anima il carattere del ragazzo ha modo di

quella dell’ anima obbliga il ragazzo al control-

modellarsi e di irrobustirsi. Domani questo

lo, alla logica e all’ardimento sicché il carattere può trovare nei giorni di campeggio il me-

ragazzo scenderà dal monte verso la pianura !e' piena di miasmi, ma avrà un cuore saldo, una

tro per equilibrarsi e sviluppare.

volontà di ferro, un ottimismo equilibrato e

Il campo è poi un mezzo di potenziamento

dell intelligenza. Costituisce un diversivo utile,

tanta Grazia di Dio che gli faranno guardare con serenità alle lotte future.

indispensabile per uscire fuori dalla vita noi-

Nuovi dirigenti del C.S.I. alla Mendola Lo sport, fenomeno sociale moderno, ha . bisogno di uomini che lo servano con amore, disinteresse e passióne. 11 Centro Sportivo Italiano, opera della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, si è inserito nel quadro della vita sportiva italiana con l’esuberanza delle sue idee rinnovatrici e con la potenza della sua organizzazione ricca ormai di oltre 2.000 Società e di 45.000 atleti, frutto del lavoro costante di uomini che hanno creduto nelle sue idee e che si sono schierati sotto la sua bandiera. Le idée-forza del C.S.I. sono.

I

a) servire con lo sport i giovani anziché farsi servire dai giovani bruciando inutilmente in olocausto alla dea natura la loro giovinezza e sovente la loro anima;

b) l’atleta nasconde sótto la sua casacca di sportivo la mirabile dignità dell’uomo destinato alle responsabilità sociali e del cristiano destinato al traguardo eter-

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no, dignità che dev’essere sempre rispettata e mai calpestata; c) lo sport è un mezzo e come tale deve restare nei confini della sua natura, mezzo di cui si deve servire il giovane per affinare le sue doti fisiche e migliorare la sua anima; d) i dirigenti sportivi che pospongono agli impegni sportivi, gli impegni dello studio, del lavoro, della famiglia, della preghiera danneggiano il giovane e sono fuori della concezione sportiva del C.S.L Lo sport che cammina su questi binari è un mirabile mezzo educativo del giovane moderno A te nuovo dirigente del CS.l. che apri il tuo apostolato sportivo, pari oggi per importanza a quello politico o sindacale, con il I Corso Nazionale Dirigenti della Mendola, il benvenuto nella nostra famiglia e il ringraziamento per la tua futura copiosa e fruttuosa collaborazione. Aldo {Votarlo

D. Nicola Pavoni

IL PROGRAMMA I nove giorni compresi dal 24 agosto sera al 3 settembre mattino saranno comprensivi di 1 giornata di ritiro spirituale, 2 giornate di gite, G giornate di lezioni intercalate da dimostrazioni pratiche di pallavolo, pallacanestro e altri sport. Le lezioni saranno divise nei seguenti gruppi: A - Gruppo educativo 1) Lo sport nei discorsi di Pio XII - 2) Sport e vita spirituale - 3) Sport e medicina 4) Sport ed educazione - 5) Lo sport che vogliamo noi. B - Gruppo organizzativo 1) Lo sport in Italia - 2) Il Centro Sportivo Italiano - 3) La Società del C.S.L - 4) Il Comitato Provinciale e Zonale del C.S.L - 5) La vita del C.S.I. - C.S.I. 1954 - 6) Gli impianti sportivi - 7) Il C.S.L e la Stampa. C - Gruppo tecnico 1) L’Atletica leggerti - 2) Il Calcio - 3) Il Ciclismo - 4) La Pallacanestro - 5) La Pallavolo - 6) Il Nuoto - 7) Sport ricreativi: Tennis tavolo, Bocce Tamburello - 8) Sci e Montagna.

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I migliori atleti dell'ultima leva »

«

di Pasquale Stassano

A Milano, Lucca e Bari si sono svolte le riunioni valevoli per la assegnazione d e i titoli nazionali maschili « terza serie » agli atleti del Nord, Centro e Sud dell’Italia; a Torino — sede unica — quella femminile. I campionati (è la seconda, esperienza della divisione in tre sedi per i maschi) sono pienamente riusciti e le quattro manifestazioni stanno a testimonianza di un sicuro progresso propagandistico, tecnico ed organizzativo. Tutto bene, dunque, sul fronte dei « terza serie 1953 » anche se la febbre di crescenza dell’atletica italiana raggiunge il suo massimo proprio in questi campionati. Il numero dei partecipanti è ormai tale da far ritenere utili nuove modifiche ai regolamenti che disciplinano le due manifestazioni. Per le donne sembra matura la divisione in due o tre sedi mentre per i maschi si potrebbe arrivare anche alle « sei » sedi con raggruppamenti regionali viciniori. Verrebbe così ad essere risolto, in gran parte, il problema

della « distanza » ed in conseguenza quello finanziario delle « trasferte ». Per non snaturare del tutto, però, queste manifestazioni che in origine avevano lo scopo di assegnare dei titoli nazionali, il campionato non dovrebbe terminare alle fasi interregionali ma culminare in una grande riunione giovanile alla quale parteciperebbero i primi due atleti classificati di ciascuna gara delle sei manifestazioni interregionali. Una finale nazionale, insomma, che vedrebbe in gara i migliori atleti impegnati nella conquista dell’ambito primato. Questa è un’idea che può essere accettabile o meno ma che pone in discussione uno dei tanti problemi che, con il sempre maggior sviluppo dell’atletica, pian piano dovranno essere affrontati e risolti. Ed i più importanti son proprio i problemi che riguardano l’impostazione di « base » per il sempre maggior sviluppo del nostro sport tra i giovani. * * * I campionati « terza serie » di quest’anno hanno confermato sem-

pre più di essere un serbatoio praticamente inesauribile nel quale attingere per le leve dell’atletica. Alcuni risultati sono stati di grande rilievo tecnico, ed è questa una prova che le speranze di una « migliore atletica » sono ben fondate. Si può dire di essere in vista di quella « zona di sicurezza » alla quale tende l’atletica italiana dal 1950. Il problema pian piano diventerà di scelta, di selezione, di guida tecnica, perché i valori non si perdano lungo la strada. Le conquiste umane, a ben guardare, sono tutte articolate sullo schema di una costruzione geometrica. La piramide, che dà l’immaginazione dell’ascesa, ha una base vasta e possente, sulla (piale poggia l’ambizione di qualsiasi sogno umano di elevazione. E’ su quella base che sono stati fatti i calcoli, sulle possibilità di quel sostegno è andato man mano svolgendosi il disegno per la conquista verticale dello spazio. Nella vita le cose non procedono differentemen te. Guai a non dare una base di larga sicurezza a qualsiasi impresa, guai pensare di poter costruire sia pure un po’ al di fuori di questa regola che è soprattutto morale perché coinvolge il senso civile di responsabilità. Ora lo Sport non prescinde da questa norma e se lo fa manca di nobiltà, senza la quale diventa una impresa di altra natura. L’atletica leggera ha bisogno di questa base sicura ed ampia sulla quale far forza per raggiungere le punte estreme delle grandi conquiste, dei primati. Questo processo naturale di evolu-

I CAMPIONI NAZ.LI MASCHILI “TERZA SERIE,, Gare 100 200 400 800 1.500 5.000 10.000 110 ost. 400 ost. alto lungo triplo asta disco peso giavellotto martello 4 x 100 4 x 400 marcia km. 5

Nord

De Michelis 11.1 Gnocchi 22.4 Bianchessi 50.8 Rizzo 2.00.2 Rizzo 4.11.0 Barsottini 15.44.0 Porro 33.42.6 Massardi 16.0 Bragaia 57.5 Varcatone 1.80 Gnocchi 6,56 Toscano 13.36 Scaglia 3,70 Giacobbo 38,50 Strona 12.36 Benevenia 50,20 Dona 41,73 Libertas 44.4 Riccardi 3.31.0 Colorio 23.33.2

Centro

A.L.A. Gallaratese S. C. Italia Riccardi Riccardi Fenice Gallaratese Atl. Brescia ATA Battisti A.L.A. Gallaratese Fiat Lancia Bassano Lib. Vercelli Atl. Brescia Fenice Torino Milano Coin

Vegezzi Archilli Capiteci Franchi Pozzebon. Giovannini Lunatici Guidotti Strozzi Carnevale Massa Massa Valenti Lucchese Toso Santi Lelli Virtus Virtus Angeli

11.1 Diana Piacenza 22.7 Atl. Firenze 51.8 Baracca Lugo 2.01.9 Fiamme Gialle 4.07.8 Amsicora 15.51.0 Assi G. R. 34.42.2 Acli ATAC 15.8 Etruria 59.2 Lav. Terni 1,80 Giammai Roma 6.66 Cus Roma 14,10 Cus Roma 3,40 Amsicora 40,74 Fiamme Gialle 12,57 Etruria 49,71 Fermo 41,64 Etruria 44,6 Lucca 3.31.6 Lucca 24.05.4 Blasi Roma

Sud

11.2 La Forgia La Forgia 23.1 Mastromattei 51.9 2.03.0 Pallori Palierà 4.12.8 Bruno 16.05.6 Amoruso 34.26.6 Mascianà 16.7 58.7 Mascianà 1,75 Festini 6,32 Sabato 13,15 Saviello 3,00 Melis Costantini 36.65 11.65 Maglio 44,96 Costantini 33,46 Schettino 45.8 Cusab Partenope 3.41.6 23.35.6 Santoro

Landolfi Landolfi Landolfi Aterno Aterno Landolfi Cus Bari Polimeni Polimeni Brindisi Sport Cus Bari Virtus Salerno Cus Bari Aterno Irpina Avellino Aterno Partenope Bari Napoli Cus Bari

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LE VINCITRICI DEI “3a SERIE,, FEMMINILI GARA

100 200 80 osi. 800 alto

lungo peso disco giavellotto 4 x 100

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Ferrarlo Ferrarlo Gabbi Chericoni Piccolo Bocciali! i Danza Zucca Cimatti Atletica Torino

SOCIETÀ

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S.C. Bergamo (*) S.C. Bergamo A.A.A. Genova S.C. Italia S. C. Bergamo Urbe Colombo Clis Pavia Adriatica Ravenna

RISULTATO 12.9

20.0 12.8

2.28 1,10

5,28

9,86 33,91

28,92 52.1

(*> In batteria: 12.8.

zione, questa sintesi che giorno per giorno pone in evidenza i migliori, li stacca dal grosso, avviene soltanto sulla massa, sui rincalzi che attraverso l’utile confronto agonistico pongono la candidatura al risultato di eccezione. Ma è un lavoro che ha bisogno di metodo, di pazienza, di fiducia, per poter costruire la base sulla quale innalzare il vertice della piramide. Improvvisare, sperare nel miracolo, calcare sull’eccezionale può essere meno impegnativo ma è dubbio che possa dare risultati tangibili. In Italia non c’è molto tempo per praticare lo Sport. In Italia lo Sport è un fenomeno, ancora, della domenica pomeriggio e delle trasmissioni radio. Se non è questo, è professione, interessi pratici. In minima parte è dilettantismo. L’atletica leggera non ha, fino ad ora, nella mentalità degli italiani un terreno fertile per fondare la propria fortuna. Le nostre condizioni economiche non ci consentono quella libertà d'azione di cui possono disporre i giovani di altre nazioni. Qui il problema quotidiano della vita assorbe tutta la giornata, fiacca le energie, distoglie da pensieri anche di ricreazione. Di qui la necessità di creare le condizioni idonee allo sviluppo di una attività sportiva che consenta alla gioventù di distrarsi sanamente, di acquistare letizia e vigore. Di essere belli e sereni. Il problema sarà risolto con lo sport nella Scuola, e la gioventù studentesca — che in gran massa abbiamo già ammirato nei Campionati « terza serie » — sarà la grande speranza dell’atletica di domani. Lo studente ha margini di tempo da dedicare allo sport; lo studente in-

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quadrato in classi fa massa, diventa una vasta base sulla quale si può tentare la costruzione di una piramide. Da notare che egli è legato da stima, da affetto al suo insegnante di educazione fisica, che lo guida allo stadio, agli allenamenti, che crea l’interesse agoni-

stico nella sua mente. Così da cosa nasce cosa e molte volte un ragazzo che non avesse tentato uno scatto di pochi metri, così per scherzo, per provare, non avrebbe mai saputo che nel suo fisico c’era la carica misteriosa del campione. Dall’accanita rivalità tra istituto e istituto nasce oggi la simpatia per il campione in erba, nasce lo sprone, il puntiglio, la volontà di riuscire. Nell’antichità lo sport completava l’uomo, il gioco olimpico era manifestazione universale alla quaje si dava il risalto degli avvenimenti storici fondamentali. Questa deve esser, oggi, la funzione dell’atletica leggera: dare al giovane un motivo di sana ricreazione fisica e morale, perché egli impari, subito, a conquistarsi qualcosa con il sacrificio e la volontà, perché sia di esempio ai suoi compagni. E se l’atletica leggera saprà collaborare sempre in modo migliore con la Scuola, per tali scopi, sarà facilissimo ricostruire la piramide sulla quale ritrovare i grandi campioni.

Pasquale Stassano

ANGELO ROMANI: N. 1 DEL NUOTO ITALIANO

I campionati nazionali di nuolo hanno confermato la grande classo di Angolo llomanl, Il giàvanissimo grondo compiono della VIS Sauro di Posavo, cresciuto nello filo dol CSI. llomanl aveva migliorato, pochi giorni prima della grande rassegna natatoria nazionale di Homo, il primato Italiano dal ADII metri stilo Ubero. A Homo si è aggiudicalo I duo titoli dai 200 o 400 stilo libero segnando, anche nella sua fraziono della staffetta 4 por 100, Il tempo eccezionale di 60” 0/10. T.a qual cosa dimostra che llomanl è maturo, con una particolare preparazione sullo distanza per scendere comodamente sotto 11 minuto, nella classica distanza dol nuotatori veloci.


IN RIPRESA HRIMII ITALIANI] Chiusura dei campionati del remo. 11 lago è imbronciato, rcfolc di vento impetuoso sconvolgono le acque, cirri bianchi corrono veloci in ciclo. Se mai barche dovevano scendere in gara l’ultimo giorno, queste avrebbero domito essere le jote, più stabili e più ampie di chiglia. Non le esili e sottili canoe a uno o a due vogatori, gusci di noce che le roteanti pale cercano di equilibrare. Per giunta i protagonisti dell’ultima giornata di regate hanno il compito più gravoso, la prova di gran fondo sui 10 mila metri che solo quattro equipaggi affrontano nella K 1 e quattro anche nella K 2 (a due vogatori) più difficoltosa della prima per via di un abbordaggio verso il sesto chilometro tra i due armi di lesta. Intanto Castelgandolfo smobilita. Se ne sono andati per ultimi, tra i finalisti di ieri, i ragazzi di Trieste che hanno rallegrato la casetta della « Sora Elvira » divorando grossi piatti di fettuccine e facendo strage di polli alla diavola, lasciando qui solo l’eco di « Trieste mia » e del « Tram de Opicina », c un po’ triste la nonna del lago che chissà se più avrà occasione di rivederli. I carpentieri delle società hanno rimesso negli enormi cassoni, come tesori di cristallo di Boemia, le hello sottili barche; sono spoglie le trillune, e il gracidare degli altoparlanti che tengono desta l’attenzione della poca folla presente alle ultime finali delle canoe, è mesto c ingoiato dal vento che soffia po. derogo nelle trombe.

L’«olto» dell* Aniline, composto da corazzieri c guidalo dall’ex campione d’Europa Girnfimini, è stata la grande rivelazione delle regate principe del 57° Campionato italiano del «remo». Ila vinto il titolo juniores ed ha retto brillantemente il confronto con «Aiolo Guzzi» e Marina Militare, nelle regate dei seniores.

Si chiude, ma rare volte la massima rassegna nazionale del remo ha avuto un successo così importante e sodrlisfacente. Rare volte i tecnici si sono mostrati tanto soddisfatti del materiale uomo che hanno potuto vagliare in gara. Non tutti i risultati sono da porre subito in primo piano. Voglio dire che non tutte le vittorie debbono considerarsi oro zecchino, ma certo composto da metalli di buona lega che richiedono ancora lavoro di cesello da parte degli allenatori e maestri del remo. Solo pochi equipaggi possono considerarsi maturi, ma diversi debbono essere giudicati con fiducia per il molto che potranno dare in un prossimo avvenire. Di tutto ciò parlo amichevolmente con l’occhialuto commissario tecnico della federazione di canottaggio, il milanese Moretti, che fu valoroso campione d’Italia di « doublé » per degli anni e che a giusto titolo oggi ha avuto l’incarico di occuparsi degli armi azzurro, mentre, di buon mattino, le minuscole imbarcazioni K 1 stanno avviandosi alla partenza della loro « maratona ». Moretti è soddisfatto di quanto ha offerto il 57° campionato italiano del remo.

Era stato deciso dal consiglio direttivo e dall’assemblea delle società di inviare agli « europei », che si svolgeranno nelle giornale di ferragosto a Copenaghen, solo gli equipaggi che avessero dimostrato la possibilità di raggiungere almeno la finale. In base a ciò il verdetto del cronometro e quello della tecnica è stato favorevole solo a due armi, dei sette titolati laureati nelle regate dei seniores: il quattro della Libertà? di Capodistria e l’« otto » della Molo Guzzi di Mandello Lario. Con tutta probabilità andranno in Danimarca anche i componenti del « due senza », pure della Moto Guzzi, quali vogatori di riserva. Tutti gli altri vincitori saranno forse inviati a qualche manifestazione internazionale ma non ai campionati d’Europa.

Moretti è soddisfatto, molto soddisfatto del singolista Bena che nella finale seniores ha sbalordito scavalcando Bergamini (campione assoluto degli ultimi 3 anni) e Capruzzi, il giovane universitario barese che così brillantemente ha vinto il titolo juniores. Bena sembra — a parere del Commissario tecnico — in possesso di maggior classe, mentre dispone di un fisi-

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co più poderoso. Ciò che ha fatto vedere nel giorno della finale juniores Capruzzi, è forse il massimo che l’universitario possa dare in regata. Bena è per giunta giovane ed è anche un vogatore formato, provenendo dalla vogata di punta, come vuole la legge e la prassi del remo. Egli è stato lo scorso anno capovoga del « quattro » dell’Olona campione juniores. Pur avendo vinto per il 6° anno il titolo nazionale del « due con timoniere » Ramani c Tarino, ex campioni d’Europa, costituiscono ormai la spina dorsale del nuovo « quattro con » della Libertas c probabilmente rimarranno in questa imbarcazione anche in avvenire. Di conseguenza per il « due con » i tecnici hanno puntato lo sguardo sugli equipaggi del Garda di Salo (Nabaffa-Giacomini tini. Don) e sul nuovissimo e giovane armo di Santa Croce sull’Arno che già soddisfa gli esperti dopo appena tre mesi di vogata di punta: si tratta di Bracci e Lami diretti dal timoniere Canzani. Nel « due senza timoniere » i Marcelli della Moto Guzzi di Mandello Lario (che andranno a Copenaghen quali riserve dell’« otto » e del « quattro con ») sono giovanissimi, ed hanno tempo e mezzi per farsi strada. D’altra parte la Guzzi dispone di una tale riserva di uomini nella vogata di punta da poter comporre un numero notevole di equipaggi. Basti dire che due componenti dell’« otto » vincitore del campionato seniores partono solo ora per il servizio militare per capire il valore dell’allevamento di Mandello. Anche dovendo rinunciare tra qualche po’ di tempo ai formidabili Moioli e Morille. capibordata, sono pronti i sostituti. Non è comunque di « otto » che difetta l’Italia. Se mai va rinvigorita la vogata di conpia. Ho detto del singolo e quindi di Bena, di Capruzzi, Bergamini e Vassena. La vittoria di Balossi e Sommaruga della Canottieri Milano fche vanta tradizioni antichissime nella vogata di copnia) ha dimostrato la possibilità di onesto equipaggio anche guardando all’avvenire, alle future competizioni internazionali ed olimpiche in quanto

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oltretutto è composto da due ventiquattrenni, mentre i romani Morino e Petrelli sono ormai sui 2829 anni. Comunque i vincitori dei titoli jnniores e seniores dello scorso anno, sono tutt'altro che da mettere in disparte in quanto hanno regalato con molta foga e assai di più avrebbero reso se! un incidente non li avesse svantaggiati nel « recupero » come nella finale la rottura di una pala, c quindi la necessità di ricorrere ad una nuova e quindi troppo rigida c pesante. Nel « quattro senza » l’Adda di Lodi, equipaggio di giovani, ha molte possibilità di progredire, perché bene impostato così come renderanno i canottieri Trieste se affineranno lo stile in barca. Nessuna preoccupazione per gli « otto ». Rare volte l'Italia ha avuto tanta abbondanza di equipaggi nella imbarcazione principe. Il serrate della Moto Guzzi, un tantino fortunato ad onore del vero, anche se meritevolissimo, ha dimostrata la potenza c la resistenza del nuovo equipaggio guidato da Moioli e Morille. Ma non bastano 4/10 di secondo per chiarire una superiorità, sicché è giustificato l’amaro rimasto nella gola dei dirigenti e degli atleti della Marina militare: il disappunto per la sconfitta immeritata. Ma tant’è ed il verdetto del giudice di arrivo è inesorabile in questi casi. Una rivincita delincerà meglio il verdetto decisivo e chiarirà le posizioni come pure soddisfattissimi debbono ritenersi i ragazzoni dell’Aniene. Otto giganti in barca hanno bisogno di mesi, forse di anni di lavoro per amalgamarsi a assimilare i segreti della voga e della complessa e lunga imbarcazione. V’è da chiedersi tuttavia quale sarà il rendimento dell’armo al quale Lombardi e Girolimini hanno dedicato mesi di passione e di sacrificio, quando sarà possibile sfruttare al completo la potenza dei muscoli dei suoi otto vogatori. La Marina Militare ha già pronti con l’equipaggio B i rincalzi, mentre sfocati sono apnarsi i radazzi della Bucintoro. In ripresa invece quelli della Saturnia di Trieste. Di tutto ciò si parlava in tribuna

mentre i canoisti compivano la loro « maratona ». Testore rinunciava nella K 1 a metà percorso alla gara, già pago eventualmente del titolo conquistato sui 1000 metri, e Raffaele Bastoni dell’Aniene assumeva sicuro il comando conservandolo sino al traguardo, invano pressato da Aldo Albera della Canottieri Tirrcnia. Il terzo posto toccava a Ravasco della Fiat di Torino. Bastoni non è un giovanissimo avendo oramai 28 anni ma è tale e tanta la passione che mette nella pratica canoistica che durerà ancora chissà per quanto tempo. I torinesi della Fiat si sono rifatti nella seconda regata di gran fondo: nella K 2, con Vennittelli e Valentino, prendendosi anche la pronta rivincila sui romani Piccinelli e Preceruti, vincitori del titolo seniores, pure sui 1000 metri. V’è stato un abbordaggio e un certo danneggiamento da parte dei torinesi al sesto chilometro, ma la giuria tenendo conto anche dello stato del lago che rendeva particolarmente difficile la navigazione non ha preso in considerazione il reclamo della San Giorgio. D’altra parte il distacco all’arrivo era ben chiaro: 36”. Terzi invece e di stretta misura Albera c Tilli della Tirrenia che sono stati preceduti nel sei rate dai due canoisti della San Giorgio. Raffaele Bastoni a chiusura dei campionati è l’atleta che ha conquistato tre titoli nazionali: quello junior dei 1000 metri e il doppio junior e senior nella prova di fondo dei 10 mila metri. II titolo degli jnniores nella K2 è invece andato alla coppia Bastoni junior-Fabbri. Con questo episodio si è chiusa la 57" adunata nazionale del remo. Il comitato della X Zona l’ha organizzata alla perfezione e vanno perciò ricordati : il comm. Filippi ed i suoi amici e collaboratori, ing. Grappelli, Peccia, Roncaci, Pagni, Bonati, Sardclli, Chiarelli. Dietrich, altre autorità di Castel Gandolfo che si sono prestate oltre misura nella grossa speranza, e sarebbe giusto riconoscimento, che il piccolo suggestivo lago possa ospitare in avvenire gli europei e chissà anche le olimpiadi.

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La alimentazione dell atleta del Prof. Giuseppe La Cava

Il problema della alimentazione, e cioè la scelta e il dosaggio degli alimenti adatti per individui che svolgono intensa attività fisica, è uno degli elementi di solito trascurati nel complesso della preparazione atletica dei nostri atleti. Eppure la nutrizione, assieme alla particolare disposizione fisica dell’individuo, è l’elemento basilare di ogni prestazione atletica : una alimentazione errata od insufficiente diminuisce, anche notevolmente, l’efficienza dell’atleta, mentre una alimentazione ben dosata per quantità e qualità ne eleva al massimo le possibilità e il rendimento. Malgrado ciò, in pratica, la dietetica dei nostri atleti è spesso stabilita dagli allenatori con criteri empirici, o, peggio ancora, lasciata alla libera scelta degli interessati. Ne derivano errori, spesso madornali, di impostazione, che si ripercuotono in definitiva sulla efficienza fisica e talvolta anche sulle capacità tecniche del soggetto. Il problema non è certo nuovo, e già un grande medico italiano dell’antichità, Icco da Taranto, aveva posto la dieta a base fondamentale della preparazione atletica. Egli prescriveva una dieta frugale, contrariamente a quanto allora si poteva supporre in individui che, per il continuo e intenso consumo di energie, si credevano in dovere (e molti si credono ancor oggi) di essere forti mangiatori, divoratori di carne e di cibi sostanziosi di ogni genere. La frugalità del vitto e la morigeratezza dei costumi propugnata dal medico tarantino acquistò rapida rinomanza e diffusione fino a divenir proverbiale, sì che un pranzo frugale veniva allora chiamato « pranzo alla Icco ». Tornando ai tempi d’oggi, è innegabile che le risposte pratiche al problema alimentare negli atleti sono tuttora basate sull’empirismo e l’approssimazione; e, per quanto nei Paesi nei quali l’allenamento è quasi elevato a scienza si sia riusciti, attraverso una esperienza ormai annosa, a trovare una giusta via fra le necessità pratiche e le basi scientifiche della alimentazione, tuttavia è certo che nella massa degli sportivi si compiano tuttora dei gravi errori in tale campo. La ragione di ciò sta, a mio parere, nel fatto che è venuta finora a mancare quella intima collaborazione fra l’uomo di scienza e il tecnico dello sport, che è invece indispensabile per raggiungere dei risultati pratici basati su criteri scientifici esatti. In Italia poi, la mancanza nella massa del pubblico di una coscienza dietetica e cioè il disconoscimento del valore che ha una alimentazione razionale ai fini di un sano sviluppo fisico e mentale nel giovane e di una effi-

cace conservazione della salute nell’adulto, rende ancora più complessa e difficile una pratica soluzione del problema. Che non è, come potrebbe apparire ad un osservatore superficiale, soltanto e prevalentemente, problema ecotiomico, essendo ormai il livello alimentare del nostro popolo adeguato a quello dei popoli più civili; bensì problema educativo e di orientamento. Si consideri per esempio il fatto che in un Paese come il nostro, circondato in ogni sua parte dal mare, il consumo del pesce è assai inferiore a quello di ogni altro Paese centro o nord-europeo (e basta ascoltare le ordinazioni in un ristorante per rendersene conto); che un alimento del valore del riso, da noi abbondantemente prodotto, non trova smercio sufficiente in Italia; che la carne di vitello (al cui scarso valore nutritivo è dovuto l’appellativo di halbfleisch — mezza carne — datole dai tedeschi) è da noi preferita e più costosa della carne di manzo; che in Italia si mangia abbondantemente due volte in otto ore e si resta digiuni per dodici: e si potrebbe così continuare. La « Alimentazione dell’Atleta » che vede la sua seconda edizione notevolmente ampliata a breve distanza dalla prima (coi tipi dell’Editore Lucio Marini), ormai esaurita, vuole essere dunque non solo un piccolo vade-mecum che serva di guida agli insegnanti d’educazione fisica e agli allenatori, per una razionale impostazione dietetica nei giovani affidati alle loro cure, ed agli atleti, per una efficace preparazione alle gare; ma vuol anche rappresentare opera di persuasione e di convincimento sulla importanza dell’alimentazione razionale nella vita moderna, costituendo quindi un modesto contributo alla creazione di quella coscienza dietetica, che è indice non del tutto trascurabile della civiltà di un popolo. Il comm. Giuseppe Stinchelli, Presidente della Commissione Tecnica Nazionale Ciclistica del Centro Sportivo Italiano è stato recentemente insignito dal Presidente della FFC e deirUCI sig. Achille Jonard della Medaglia al Merito Ciclistico (Medaglia della riconoscenza dello Sport Ciclistico). AITamico Stinchelli, nostro valido e prezioso collaboratore, la Presidenza del CSI e. " Stadium ” porgono le più vive ed affettuose congratulazioni.

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• LE DECISIONI DEL C.D. DELLA PUGILISTICA. — Si è riunito il C. D. della Federazione Pugilistica Italiana al completo, per trattare problemi di grande importanza cui faceva riferimento un ponderoso ordine del giorno. Il Consiglio ha minutamente trattato l’argomento del dilettantismo e del dilettantismo « marron » e in considerazione della spiccata tendenza che si rileva in molti dilettanti di chiedere il passaggio al professionismo, spesse volte dannosa agli stessi richiedenti qualora questi non siano in possesso di tutti i titoli necessari per emergere nel più diffìcile campo del professionismo, decide di applicare con severità le norme che riguardano il passaggio di categoria salvaguardando nel contempo il patrimonio dilettantistico nazionale. Allo scopo di dare un maggior sviluppo e potenziamento al pugilato italiano, con speciale riferimento al dilettantismo e alla graduale preparazione alle prossime Olimpiadi, il C. D. ha stabilito di incoraggiare il reclutamento dei giovani attraverso i tornei provinciali e regionali dei novizi con una somma di premi speciali di merito a tutti quegli insegnanti che nei tornei avranno riportato buona classifica per le loro società. Il C.D. ha anche stabilito di servirsi di alcuni dei migliori insegnanti allo scopo di migliorare il bagaglio tecnico dei nostri pugili in quei centri dove mancano buoni istruttori e dove lo sviluppo del pugilato è reso più difficile da speciali condizioni ambientali. Il C.D. ha preso atto con compiacimento del buon risultato dei corsi di addestramento che i due allenatori federali Steve Klaus e Natale Rea stanno svolgendo in Sardegna ed ai quali partecipano, oltre i pugili, anche allievi istruttori ed istruttori.

Ha approvato il passaggio al professionismo di 15 dilettanti ed ha fissato, limitandola allo stretto necessario, l’attività internazionale. Ha nominato la Commissione per le carte federali come segue: Presidente: Edoardo Mazzia; Membri: dott. Romolo Passamonti, dott. Piero Pini. A seguito di una lunga e dettagliata relazione fatta dal Se-

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di tutto un po gretario Generale della F.l’.i. sui lavori della Commissione di studio per i professionisti, di cui egli era presidente provvisorio, il C.D. ha innanzi tutto nominato la nuova Commissione Professionisti, di cui era Commissario temporaneamente il dott. Pini, in conformità alle norme statutarie e composta da un presidente della categoria dilettanti e da ‘due organizzatori c due procuratori: Presidente: dott. Piero Pini; membri: Giovanni Cabassi (Milano), Edmondo Berardi (Roma), Libero Cerchi (Milano), Alfredo Venturi (Roma). La Commissione dovrà convocare il Congresso nazionale dei professionisti, che si terrà a Firenze e nel quale dovranno essere discusse le proposte già concretizzate dalla Coinmissione di Studio e che interessano in modo specifico le categorie organizzatori c procuratori. Tra queste proposte, che riguai dano in modo particolare l'attività e quindi la valorizzazione dei giovani pugili professionisti, è quella dell’effettuazione — a cominciare dal prossimo mese di ottobre — dei Tornei di categoria. • 1 PROBLEMI SPORTIVI DELL’E.U.R. — Il Presidente d e 1 CONI, accompagnato dal Segretario Generale, è stato ricevuto dal prof. Testa, Commissario dell’E.U.R., che lo ha intrattenuto a lungo sul problema degli impianti sportivi che dovranno sorgere nella zona dell’Esposizione romana. Successivamente l’avv. Onesti e il dott. Zauli sono stati accompagnati dall’arch. prof. Marcello Piacentini c dall’arch. Calzabini in una minuta visita ai terreni dove sorgeranno il Palazzo dello Sport e il Velodromo necessari allo svolgimento delle Olimpiadi 1960. Com’è noto, il piano organico studiato dal CONI per la impostazione delle Olimpiadi 1960, contempla due grandi gruppi di

impianti sportivi: uno a nord di Roma elio fa capo al Foro Italico, ed nno a sud di Roma, che fa capo all’esposizione, in modo da avere una equilibrata disposizione urbanistica dei centri di spettacolo e quindi di afflusso del pubblico. Nell’E.U.R., per la gentile collaborazione ed il consenso del prof. Testa, saranno iniziati immediatamente gli studi per un nuovo grande Velodromo, che dovrebbe essere inaugurato nel 1955 e possibilmente prima del Congresso del Comitato Olimpico Internazionale, che deciderà l’assegnazione delle Olimpiadi 1960. Mentre si svolgerà la costruzione del Velodromo si prepareranno anche gli studi ed i progetti per il grande Palazzo dello Sport, che è presumibile possa essere terminato per il 1956. • LA PARTENZA DELLA CORSA M. 800. — La Giunta Esecutiva del G.G.G. ha disposto che per la partenza della corsa piana ni. 800 siano osservati i seguenti accorgimenti, oltre le norme regolamentari : 1) la partenza degli atleti deve avvenire dietro una linea curva che unisce: il punto che determina alla corda la partenza dei ni. 800, ed il punto, sul cordolo esterno della pista, spostato di ni. 2 oltre 1’intersezlone della perpendicolare al primo punto con il cordolo esterno; 2) gli atleti debbono essere disposti dietro tale linea alla distanza massima, Timo dall’altro, di ni. 0,80. Meglio se a terra tali distanze siano contrassegnate; 3) ad ogni prova dei ni. 800 debbono partecipare al massimo 9 atleti; 4) a parte gli altri servizi dovrà essere designato un Giudice all’inizio della curva o nel punto ove si prevede che gli atleti si riuniscano per abbordare la curva. E ciò all’evidente scopo di osservare attentamente la condotta di gara degli atleti.

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Sposo un miliardo per il "calcio-borsa’ Si affilano le armi per il prossimo campionato. Come si presenta il torneo ’53-’54? E’ ancora presto per fare delle previsioni, o delle anticipazioni: oggi non ci si può che fermare a quello che le società di serie A, hanno fatto nel campo della campagna acquisti. I risultati verranno dopo, e non sempre saranno risultati consorti alle aspettative. Campagna acquisti abbiamo detto: fiume di milioni e di cambiali, che annualmente mutano città, incentivo necessario per solleticare la curiosità dei tifosi, per rendere spasmodica l’attesa e bruciante il desiderio di rivedere all’opera le squadre del cuore, rinnovate ed in edizioni originali. La campagna acquisti è un male grande ma necessario del nostro calcio: al di fuori di indubbie riserve di moralità, essa permette alle singole compagini di presentarsi sempre in formazione rinnovata, ciò che riveste grande importanza e dal punto di vista propagandistico e da quello psicologico delle masse. Per questo giustifichiamo solo in parte il provvedimento preso ultimamente dai massimi organi calcistici, che vieta con l’anno prossimo il trasferimento di giocatori a mezzo cambiali (in effetti ciò significa: niente acquisti!). Se male c’è nel nostro foot ball, esso va ricercato innanzitutto in quei dirigenti che tanto hanno fatto salire i prezzi. Una campagna acquisti moderata, è, ripetiamo, un male necessario che i tifosi mal

sopporterebbero di vedere debellato. Prima di chiudere questa nostra digressione, ricorderemo che anche negli altri sport i trasferimenti sono ammessi, e che d’altra parte considerando il calcio uno spettacolo, l’avvicendamento degli attori è non solo necessario ma addirittura indispensabile. Vi sono ad esempio dei giocatori che si trovano male in una società, e che cambiando aria nuovamente vengono alla ribalta; e tante altre considerazioni si potrebbero portare che conducono alle già accennate conclusioni sul tasto della campagna acquisti, che è stata inquinata e rovinata solo da dirigenti egoisti, pazzi ed esibizionisti. Ed è appunto contro tali dirigenti, che dovrebbero appuntarsi gli strali del Consiglio Federale! Quest’anno comunque la borsa calcistica ha registrato un lavorìo febbrile, forse in considerazione del fatto che con la stagione prossima, stante quella delibera cui abbiamo accennato dianzi, molto difficile sarà trovare i milioni contanti da sborsare su due piedi. Specie le società romane si sono distinte per la loro attività. La Roma, che già l’anno scorso non aveva badato a spese pur di presentare una buona squadra, onde evitare quei pericoli che già le costarono la serie B, la Roma dicevamo ha rotto gli indugi ed acquistando alcuni giocatori di fama, pare decisa a dare la scalata allo scudetto,

spezzando così 1 'egemonia delle grandi. Cominciò con Ghiggia il fuori classe uruguajano, ha proseguito con Renzo Venturi della Fiorentina, con Moro della Sampdoria ed infine con Celio del Milan. Sulla carta la Roma si presenta unità formidabile: lo sarà ugualmente sul campo? Moro indubbiamente è un grande portiere, sebbene cinquanta milioni per un atleta a 32 anni, rappresentino una pazzia (ecco gli eccessi da condannare!): il Bepi girovago, è in possesso di una classe magnifica ed è in grado da solo di salvare parecchie partite. I terzini Azimonti, Cardarelli e Renzo Venturi, pur non offrendo illimitate garanzie, sono atleti saldi e difficili da superare. Ottima la mediana, nella quale a Venturi si affiancherà Celio, ben più classico del duro e tenace Bortoletto: Grosso è un tecnico giocatore, ma a volte troppo pesante e lento. L’attacco presenterà due incognite: la prima riguarda Bronée. Saprà il danese bissare il magnifico campionato passato? La seconda Ghiggia, perché malgrado tutto ciò che si è detto sull’uruguajano, egli rimane pur sempre un punto interrogativo, ben diverso essendo il gioco praticato da noi con quello sud americano. Galli, Pandolfini e Renosto, dovrebbero offrire il solito saltuario rendimento. Se ci siamo soffermati sulla Roma è perché ci sembra la più indicata a poter aspirare allo scudet-

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to, e per classe dei singoli e per saldezza sociale, quest’ultima assicurata dall’ottimo presidente Sacerdoti. Sta ora a Varglien amalgamare la squadra, e spetta alla fortuna dire la sua. In proposito noteremo che la « gita » nel Venezuela potrebbe costar cara alla società giallorossa, come molti colleghi ebbero più volte occasione di far osservare ai responsabili di via del Quirinale, purtroppo però sempre invano. Riesce inconcepibile come una società che ha speso circa duecento milioni per gli acquisti, si sia sobbarcata ad un viaggio così faticoso per racimolare pochi milioni!.... Se la Roma ha ingaggiato dei giocatori di grido, non è stata da meno la Lazio, anch’essa lanciata verso le alte vette della classifica. 11 torneo passato non fu molto allegro per la compagine bianco azzurra, ciò a causa più che di una crisi tecnica, di una crisi morale e dirigenziale. L’allenatore Bigogno gran brava persona ma di scarso polso, si rivelò inadatto alla bisogna, sicché la squadra scese parecchi gradini, disputando un campionato mediocrissimo. La stagione prossima la musica sarà certamente diversa. Guiderà la Lazio Sperone, ed il bravo trainer torinese si trova a suo agio al timone della compagine romana, come ebbe più volte modo di dimostrare negli anni scorsi: fu anzi errore quello di disfarsi di Sperone, un errore che peraltro non rimase isolato. Trovato il condottiero, i dirigenti laziali cercarono i giocatori. Vivolo, Fontanesi, Lofgren ed altri: sono atleti che non hanno bisogno di presentazione, ed è grande merito essere riusciti ad acquistarli (si tratta di giovanissimi!). La Lazio dunque si presenta molto forte. Imperniata in difesa sul magnifico Sentimenti IV (n. 1 tra i portieri italiani), avrà in Antonazzi, Malacarne e Sentimenti V, tre atleti duri a morire. La mediana con Fuin (o Alzani) e Bergamo, offre garanzie di solidità. L’attacco infine presenterà Vivolo tra due mezzeali

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Lo potremmo chiamare il «trio dei grandi delusi ». Meazza dopo essere stalo allenatore della Nazionale, ora scruta ansioso l’avvenire, alla ricerca di una buona sistemazione. Cappello reduce da un anno di inattività si appresta a ricalcare i campi di gioco. « Sarò più quello di una volta? » par che si chieda il popolare Capeo. Dei tre il più allegro è Antoniotti. « Guarda me, — dice al suo amico Gino — tutti dicono che gioco veramente bene, ed intanto quest’anno per trovare una sistemazione ho dovuto sudare sette camicie. Ah se fossi stato straniero! d . Meazza, Cappello e Antoniotti: tre centravanti, genuina espressione del calcio italiano di ieri e di oggi.

tecniche ed estemporanee come Bredesen e Lofgren, e due ali pericolose e giovanissime. Squadra interessante questa Lazio, e come tale capace di giungere a qualsiasi traguardo. 11 presidente Tessarolo ed i suoi collaboratori diretti, possono essere ben fieri del lavoro svolto. Le due società capitoline balzando alla ribalta del « calcio borsa » (mezzo miliardo in due), hanno non solo attrezzato due compagini al fulmicotone, ma hanno fatto passare in sottordine tutte le altre società, tra le quali il Napoli che segue da presso le romane. Lauro quest’anno non si è dato alle spese pazze: ha pensato a colmare il vuoto del centromediano, con un giovane della serie inferiore, ha acquistato il portiere Bugatti (GO milioni, un affare in confronto a Moro), e la mezzala Ciccateli! che dovrebbe sostituire il bravo Formentin. Da considerare poi che quella partenopea era già una squadra forte, nella quale il solo neo era rappresentato da Casari. E’ presumibile pertanto che con

Bugatti, l’undici di Monzeglio dia la scalata al trono delle tre grandi (quanti pretendenti allo scudetto del ’54!). E già che siamo in tema di « tre grandi », diciamo subito che Inter, Juventus e Milan non hanno portato a termine nessun colpo gobbo. Il Milan anzi ci pare indebolito, malgrado gli acquisti di Moro e Bergamaschi due bravi ragazzi ed ottimi mediani, che però potrebbero non rivelarsi all’altezza di un Annovazzi e di un Celio. Tra i rossoneri poi non ci sarà più il professor Green, sicché Nordahl e Liedholm come si troveranno senza il cervello motore dell’intero quintetto di punta milanese? Busini ha ingaggiato è vero Soerensen, ma il danese riuscirà a raccordare il suo gioco con quello degli svedesi? Sono domande che solo il campionato potrà soddisfare. Al timone dei rossoneri sarà l'ex milanista Morielli. Quasi immutata l’Inter. In un primo tempo sembrava che due o tre giocatori di grido fossero destinati a cambiar casacca: in seguito


r tutto si è appianato, e gli assi neroazzurri sono rimasti all’ombra della Madonnina, per difendere il titolo di Campioni d'Italia. Unico acquisto di una certa risonanza il forte terzino della Reggiana, Vincenzi, un ragazzo che va sul serio forte. Se è rimasta immutata l’Inter, non è detto che essa riesca a conservare lo Scudetto. A prescindere dal fatto che i miracoli non si ripetono mai una seconda volta (perché di un vero miracolo si è trattato), rimane da considerare che molte di più saranno con il prossimo campionato, le avversarie fortissime e che le renderanno dura la vita. La Juventus è rimasta a guardare ma non troppo. Pia ingaggiato Montico dell’udinese, Angelini anch’egli dell’udinese, Macor del Fanfulla, Travia del Pro Patria, Gimona del Palermo, tutti,1 giovani di buone speranze, ma dal rendimento incerto. Può darsi che all’ultimo momento la Juve si risvegli in questo campionato, ma è indubitato che le partenze di Vivolo e Karl Hansen si faranno sentire. Strane comunque le idee quasi rinunciatarie dell’avv. Agnelli, che negli anni scorsi aveva polarizzato l’attenzione di tutti sulla società zebrata. Il « sergente di Ferro» Olivieri guiderà i bianco neri. Squadra interessante la Fiorentina, specie grazie ad un attacco che potrebbe rivelarsi irresistibile. E’ noto infatti che nella difesa e nella mediana i viola sono formidabili, e che l’unica pecca riguardava il quintetto di punta. Ecco allora che senza badare a spese, i dirigenti gigliati hanno comprato: Green dal Milan, Gratton dal Como, Bacci dal Bologna e Vidal dall’Uruguay. Bernardini quindi schiererà: Mariani, Gratton, Bacci, Green, Vidal. E’ un attacco che se ingrana non teme confronti, e per l’amalgama vi sarà un maestro ideale: Fulvio Bernardini. Vidal ad esempio, le cronache sud americane ce lo raffigurano come un vero maestro di foot ball, quasi più bravo del Ghiggia roma-

nista. Altra coppia da seguirsi attentamente sarà quella GrattonBacci: sono giovanissimi, hanno fegato, coraggio e potrebbero essere delle buone speranze per la nostra Nazionale. Nella difesa della Fiorentina faranno spicco come sempre: l’insostituibile Rosetta, e lo spettacoloso Cervato. Il Torino ha ingaggiato le ali Bertoloni e Boscolo, rispettivamente del Pro Patria e della Triestina, il terzino Marcora del Pro Patria ed il centravanti Biagioli della Fiorentina. Non è certo compagine formidabile quella granata, ma i patemi d’animo dovrebbero essere scongiurati: almeno così è nei voti di tutti. In proposito ha agito bene la dirigenza granata a non cedere il bravo Giuliano, bandiera del nuovo Torino ed elemen to tra i più promettenti della nuova generazione. Forse all’ultimora la società di Novo acquisterà un portiere di nome e di classe, ed anche qui si tratta di un elemento preziosissimo. Una partenza dolorosa per la Sampdoria: Moro. Sebbene sia fuor di discussioni l’ottimo affare realizzato dai responsabili blucerciati, ciò non pertanto resta da vedere come la Samp. reagirà al vuoto enorme lasciato da Moro. Per gli acquisti un arrivo importante: Karl Hansen, ed una triade di giovanissimi, il famoso Tortili dell’Arsenal Taranto, Zaramella del Pordenone e Colangeli del Grosseto. Il Bologna ha puntato sui giovani, peraltro già affermatisi nella serie cadetta. Pozzan e Pivatelli sono due mezzeali che nel Verona si sono imposti all’attenzione dei tecnici. Gippo Viani assicura che da quei due ragazzi, trarrà fuori la coppia di interni per la nazionale: non rimane che da augurare buon lavoro al mastro Gippo. Per il resto Dall’Ara ha preso Bonafin centravanti del Venezia e Nolli mediano della Cremonese. Inoltre la compagine felsinea potrà contare sul bravo Cappello, smanioso di giocare e di farsi applaudire. La Spai ha comprato: il portiere Berlocchi dal Palermo, l’ala sini-

stra De Vito dalla Triestina, la mezzala Stefanini dalla Lucchese, l’ala destra Cardinali dal Lecce, l’interno Olivieri dalla Sambenedettese. 11 Presidente Mazza si ripromette di tirar fuori due o tre elementi di grido. Per le cessioni note quelle di Fontanesi, di Bugatti e di Bennike, mentre per quanto riguarda Bernadin, al momento in cui scriviamo tutte le offerte sono state respinte. Nel neo-promosso Genoa una partenza che non ci convince: quella dell’allenatore Ellena, che sarà sostituito da Sarosi. Non si giubila un trainer che ha portato una squadra alla serie A! Per gli acquisti una mezzala: Ragnar Larsen un atleta che dovrebbe risultare molto utile. E’ dubbio inoltre l’ingaggio dell’asso argentino Schiaffino. I dirigenti della Superba hanno inoltre preso il mediano Martini dal Pro Patria, la mezz’ala Bennike dello Spai ed il terzino Cordoni dal Livorno. L’Udinese sarà guidata dal bravo Bigogno, che dopo aver assicurato alla sua nuova società il mediano Orzan del Pro Gorizia, e la mezzala Beltrandi della Fiorentina è in cerca di elementi che possano controbilanciare le partenze (uno o due rinforzi verranno quasi certamente dalla Capitale). L’Atalanta che ha ceduto Angeleri e Soerensen, ha preso una adeguata contropartita. Novara, Triestina e Palermo sono in attesa di eventi. Per ora hanno effettuato acquisti col « contagocce » e qualche necessaria cessione per sanare , i bilanci; in extremis assicureranno qualche elemento, sì da poter guardare l’avvenire con fiducia. Triestina e Palermo sono però travagliate da crisi finanziarie di grandi proporzioni. Il neo promosso Legnano non presenterà grosse notivtà. Questa la sintesi, peraltro incompleta e lacunosa, del « calcio-borsa » 1953. Milioni al vento, speranze che si rinverdiscono, entusiasmo alle stelle; il calcio è bello ed appassiona le folle, appunto perché offre di queste emozioni... Enzo Sasso

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La preparazione delle "Nazionali,, di calcio

per il Campionato del Mondo Un giornalista svizzero ha avuto occasione di intervistare i delegati delle Federazioni europee intervenuti alla riunione del Comitato Organizzatore del Campionato del Mondo, tenuta recentemente in Svizzera, ed abbiamo il piacere di riassumervi qui appresso le opinioni da loro espresse: UNGHERIA: 11 sig. G. Sebcs, Presidente della Federazione Ungherese è sicuro che l’Ungheria vincerà il Campionato del Mondo perché la Federazione ha a sua disposizione, oltre agli atleti che hanno vinto le Olimpiadi, molti altri giuocatori altrettanto preparati. Il Campionato nazionale termina nell’ottobre, in Ungheria, e nel 195-1 non vi sarà attività nella massima Divisione. In questo modo i tecnici ungheresi avranno 6 mesi di tempo per varare la Nazionale. Il loro allenatore ha intenzione di convocare 31 giuocatori fin dagli inizi della primavera per formare due squadre nazionali che affronteranno le rappresentative di Romania, Bulgaria e Russia. Le due gare di qualificazione con la Polonia avranno luogo a Budapest e a Varsavia, e se la squadra ungherese dovesse qualificarsi, gli atleti saranno sottoposti ad un ultimo allenamento intensivo per prepararli alle competizioni in Svizzera.

ITALIA: L'ing. Barassi, Presidente della Federazione Italiana, non ha nascosto che un piano organico non è stato per ora tracciato per la preparazione della Nazionale italiana. L’Italia ha un Campionato assai lungo da portare a termine nella stagione 1953-54 e tre gare internazionali da giuocare prima del mese di aprile.

Il Campionato di Divisione Nazionale avrà termine soltanto a fine maggio ma, se le società si metteranno d’accordo, il campionato potrà avere fine più presto, giuocando qualche volta fra le varie squadre in giornata infrasettimanale.

L'allenatore della Nazionale Italiana dovrebbe essere in grado di convocare i giuocatori un paio di mesi prima dell’inizio del campionato.

SPAGNA: il sig. P. Escartin, Commissario della Nazionale Spagnola, ritiene che la squadra abbia un estremo bisogno di essere « ringiovanita ». Formerà una squadra « B » composta di atleti

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al disotto dei 25 anni e tale squadra dovrà giuocare 5 o 6 incontri con delle forti squadre estere.

La nuova Nazionale affronterà poi la Turchia nelle due gare di qualificazione e, se dovesse vincere, i giuocatori verranno tenuti per un altro mese sotto controllo prima delle competizioni finali.

AUSTRIA: 11 sig. W. Nausei», allenatore della Nazionale, vorrebbe mettere sotto controllo fin da ora un gruppo di 45 giuocatori, per formare tre squadre diverse che dovrebbero battersi contro le più quotate squadre austriache e con alcune squadee straniere. Il Portogallo ò un avversario piuttosto duro, ma non dovrebbe essere impossibile batterlo, perché a Lisbona rincontro con l’Austria finì in pareggio. GERMANIA: Il sig. Herbeger ha già tracciato un programma di massima: una quarantina di giuocatori verranno riuniti per l’allenamento a Duisburg e sarà formata una squadra B destinata a incontrare squadre straniere. Alla razione squadra incontri

fine di maggio del prossimo anno, la FedeTedesca spera di poter ospitale una forte di professionisti inglesi, che giuochi 4 o 5 con la sua Nazionale.

Se la Germania dovesse qualificarsi per le finali, gli atleti intraprenderanno un ultimo « corso preparatorio » di 15 giorni a Munich Grunewald, prima dell’apertura della competizione. INGHILTERRA: Per ora non è stato tracciato un piano organico, ma si ritiene che si intraprenderà un allenamento in grande, a somiglianza di quanto hanno intenzione di fare le altre Federazioni.

Il Campionato nazionale inglese fornirà le indicazioni base per la formazione della Nazionale, e potranno anche essere utili allo scopo le visite delle società inglesi nel continente nel bimestre maggiogiugno. UFFICIALI DI GARA: La questione non è stata ancora esaminata dalla Commissione Arbitri della FIFA, ma si è tuttavia deciso di indire un corso per arbitri internazionali simile a quello organizzato nel giugno scorso a Macolin prima delle Olimpiadi.

(Dal Bollettino di Aprile della Foot-ball Association).


10 PUGILATORI 10

AL VAGLIO DELLA CRITICA Tontini, Mitri, Festucci, Ciccarelli, Jannilli, Valentini, Polidori, Milan, Mine Ili e Lai.

Dicci pugilatori alla ribalta: Ton- ceva bene sperare in proposito: poi tini, Mitri, Festucci, Ciccarelli, Tan- sul ring del Torino avvenne il connini, Valentini, Polidori, Milan e trario, e fu il francese ad attaccare Loi. Tutti per una ragione o per e l’italiano a subire. Si cercarono l’altra hanno monopolizzato in que- all’indomani deH’inaspettata e brusti ultimi tempi le cronache sporti- ciante « batosta », le cause della déve, tutti sono meritevoli di segna- bàcle di Renato: si parlò di cattive lazione per le loro imprese, a volte condizioni fisiche, di tattica sbagliasfortunate ma sempre coraggiose e ta, di superallenamento, di mancanapprezzabili. Si può dire anzi che za di classe, di paura di perdere, la boxe italiana, ha vissuto sulle ecc. Difficile stabilire la verità, difprodezze di questi atleti, anche se ficile ed anche inutile. Rimane la non sono mancate le delusioni e le realtà di una stupenda occasione amarezze: purtroppo la situazione mancata per l’Italia, di conquistare del nostro sport pugilistico non è né un così ambito titolo, e rimane inolorgogliosa né allegra. Si va a ten- tre un verdetto che segna l’inizio toni, ci si affida alla dea bendata, della fine pei- la carriera di un pusempre in attesa delle nuove leve gnatore sempre per la verità sforche dovranno portare alla boxe az- tunato, e che nel match più imporzurra quella nuova linfa di cui essa tante della sua carriera non seppe ha tanto bisogno. B’ doveroso però ritrovare quel cuore e quella grinnotare che al punto attuale delle ta, che certo gli avrebbero dato la cose si nota un certo risveglio, e vittoria. I ventimila appassionati moltissimi dei pugilatori da noi ci- che con tanto entusiasmo affollarotati sono e per età e per classe gli no nella sera del 12 luglio le graideali alfieri di questa riscossa, che dinate del Torino, non dimentichefa bene presagire per il futuro. ranno facilmente il triste calvario Tontini: si sperava tanto in Re- del nostro campione. Poteva essere nato per assicurare all’Italia un ti- il trionfo per Renato Tontini: fu intolo europeo, ma l’anziatc ha deluso vece la disfatta, per lui e per la e rattristato. In una calda sera di boxe italiana... luglio, dinnanzi a ventimila spettaMitri: dopo le note disavventure tori entusiasti, l’italiano non seppe americane, il biondo Tiberio sta faritrovare la vena dei suoi giorni cendo passi da gigante sulla via migliori, e subì una cocente scon- della migliore forma, che ormai è fitta ad opera del franco-armeno quasi raggiunta. Mitri ha classe, ha Hairabedian, di classe molto infe- mestiere, ha carattere, ha coraggio: riore al nostro rappresentante, ma sono doti che lo hanno fatto rapiben più efficace e coraggioso. Bra- damente risalire nella scala dei vavatilo in molti a credere che Tonti- lori nazionali ed internazionali. Orni avrebbe dato all'Italia il titolo mai per Mitri qualsiasi traguardo europeo dei medio massimi, e l’ac- non è impossibile, nemmeno quel curata preparazione dell'azzurro fa- campionato d’Europa che già una

volta egli seppe magnificamente conquistare. Tiberio dovrà solo potenziare maggiormente i suoi colpi, che risultano poco efficaci anche se scoccati a distanza ravvicinata; per il resto la classe lo preserva da ogni pericolo. Riponiamo grande fiducia in Tiberio, che il mulatto Alcantara (avversario di Mitri e di Festucci) ci disegnò ben più pericoloso di Festucci. Festucci: la sua rivalità con Mitri sta assumendo proporzioni sempre più ragguardevoli, sicché un match tra i due s’impone per la gioia dei tecnici e dei tifosi. E’ un pugile a volte apatico, ma in possesso di un pugno da k.o., dote quest’ultima importantissima. Combatte con un’eleganza non disgiunta da una certa spavalderia, ed ha dei momenti irresistibili. Peccato che la sua azione venga ad essere spezzata dai periodi di stasi, che lo rendono freddo e vulnerabile. Non ha ancora il mestiere di Mitri, ma considerata la sua giovane età, ha tutto il tempo per acquisire la necessaria esperienza. Ciccarelli: lo chiamano l’« enfant prodigo » del pugilato europeo e non a torto. Partito dalla natia Isola Uri come semplice dilettante, il bravo Mario in Francia ha fatto fortuna, imponendosi come uno dei migliori prodotti pugilistici di questi ultimi tempi. Ha un pugno tremendo, dinnanzi al quale ben pochi sono in grado di resistere (il romano De Ioanni, faticò non poco a terminare alla pari il match) ed ha l’istinto e la cattiveria dei « picchiatori » nati. Diventerà un gran-

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de campione, quando l’esperienza si sarà unita alla sua stupenda boxe. lannilli: dopo un lungo periodo di inattività è tornato sul ring, deciso a riconquistare il terreno perduto. Tempo fa non sfigurò contro il campione tedesco Hecht (lo sfidante del neo campione d'Europa Hairabedian), ed in seguito lanciò la sua sfida ai migliori pugilato!*! italiani ed europei. Sebbene siano noti i difetti ed i limiti del romano, pensiamo che egli ancora molto potrà fare per la boxe italiana. Valentini: è un pugile dotato, ma al quale manca un «quid» per divenire un vero campione. Picchia con durezza, ina è troppo spesso apatico e manca delle indispensabili doti di volontà. Con una buona dose di carattere, potrebbe fare grandi cose. Polidori: lo ammirammo allo stadio Torino avversario di Nuvoloni. Tenne testa alla furia ed alla foga del romano, mettendo in mostra tutta la sua grande classe. Altidoro si trova a malpartito contro pugili arruffoni, non potendo far emergere le sue doti di tecnico a volte raffinato. Picchia comunque con efficacia. Milan: come Ciccaceli! ha fatto fortuna in terra francese. E’ un ragazzo coraggioso, ed al quale gli organizzatori italiani dovrebbero concedere maggior credito. In Francia il piuma veneziano ha sostenuto dei brillantissimi match, riscuotendo generali consensi di pubblico e di critici. E’ un ragazzo d’avvenire. Minelli: circa un mesetto fa è tornato nella natia Bergamo dalla sua tournée. Non ha avuto eccessiva fortuna in terra straniera, ed ora vorrebbe rifarsi in Italia. In Amerlea il bravo Livio ha imparato a picchiare con durezza c con efficacia. A quanto pare il suo grande desiderio sarebbe quello d’incontrare a Roma il campione Gavilan. Minelli ha solo bisogno di riacquistare fiducia in se stesso: le doti per riemergere non gli mancano davvero. Loi: ha un pugno al fulmicotone, ed ha un nuovo manager __ anch’egli al fulmicotone: Aldo Spoldi. Loi desidererebbe affrontare Minelli: ha del coraggio ed ò molto audace. E’ un pugile modesto, ma dalle grandi qualità. Questi i dieci pngilatori che hanno attirato i riflettori delle cronache sportive nell’estate del ’53. I dimenticati ci perdonino: non l’abbiamo proprio fatto apposta...

Enzo

16

:

Campionato Nazionale CAMPIONI ZONA NORD Provinciali

PIEMONTE TORINO: NOVARA : ALESSANDRIA : CUNEO:

ASTI: BIELLA : LOMBARDIA MILANO: BERGAMO: PAVIA: BRESCIA : MANTOVA : CREMONA : SUD VERBANO: CASSANO MAGNAGO : LODI: CREMA:

U.S. S. Secondo » Voluntas » Cascinagrossa » Stella Maris di Alba » Nicese » Candelese U.S. Romagna » Urgnano » Mariano » Bonsignori » Aquilotti Leoncelli » Audax di Gairate

» »

Regionali

U.S. S. Secondo di Torino

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W U.S. Bonsignori di Brescia

Robur di S. Giulio Junior Crema A

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VENETO UDINE: VENEZIA: VICENZA: TREVISO: VERONA: PADOVA: GORIZIA :

U.S. Bertoni » Cavallino » Robur di Thiene » Miani » Casaleone » Nativitas » Ardita

U.S. Miani di Treviso

MARCHE ANCONA:

U.S. Spes di Jesi

U..S. Spes Jesi

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ZONA CENTRO NORD LIGURIA GENOVA: IMPERIA : ACQUI:

EMILIA PARMA: R. EMILIA: BOLOGNA: FORLÌ' MODENA: FERRARA:

TOSCANA LUCCA: PISTOIA: PISA:

FIRENZE:

LIVORNO: UMBRIA PERUGIA: TERNI:

U.S. Sampdoria » Imperia » Virtus

U.S. Sampdoria di Genova

U.S. S. Leo » Cervo » S. Francesco » Rumagna di Cesena » Rapid di Albareto » Mirabello

U.S. Rumagna di Cesena

U.S. Porta Elisa » Audace » Juventus di Pontedera » Aurora di F. Valdamo » Virtus Gigli

U.S. Juventus di Ponted.

U.S. Juventus di Città di Castello F.I.A.T.

U.S. Juventus di C. d. C.

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“Ragazzi,, C.S.I. 1053 ZONA CENTRO SUD Regionali

Provinciali LAZIO

U.S. Portuense t> ACLI Borgo Carso » Vigor di Tarquinia

ROMA: LATINA :

VITERBO :

U.S. Vigor

di Tarquinia

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ABRUZZO

U.S. Fadini Vigor Diavoli Rossi » Di Pierro

TERAMO : PESCARA : CHIETI :

U.S. Diav. Rossi di Pescara

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U.S. Oriens Vomero » Fulgor Marcianise » Mas - Ferrovia di Montevergine

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CAMPANIA NAPOLI : CASERTA : AVELLINO :

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U.S. Oriens V. di Napoli

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SARDEGNA

U.S. Virtus di Cagliari

U.S. Virtus » Everest K2

CAGLIARI : SASSARI:

ZONA SUD o

LUCANIA

5 oM

U.S. Juventina

POTENZA :

CALABRIA R. CALABRIA:

U.S. C.S.I. Palmi

PUGLIA BARI:

•2

U.S. Diavoli Rossoneri di Molletta

CL

SICILIA

G.S. Marello U.S. Aurora di C. d’Orlando » C. Ferrini di Noto

CATANIA: MESSINA : SIRACUSA :

•5 §Lì <n b

G.S. Marello

b

FINALE NAZIONALE BRESCIA 4-5 LUGLIO 105»

C L A S S I F I C A 1. 2. 3. 4.

U.S. U.S. U.S. U.S.

SAMPDORIA BONSIGNORI VIGOR C.S.I. PALMI

di di di di

GENOVA REMEDELLO (Brescia) TARQUINIA (Viterbo) PALMI (R. Calabria)

N. B. — Per espressa rinuncia del Comitato Provinciale di Cagliari è stata ammessa alla Finale Nazionale l’U.S. Vigor di Tarquinia (Viterbo) seconda classificata nella fase interregionale CENTRO SUD.

Atleti del C.S.I.

GIRALI) I SILVANI) Asserire che Girateli Silvano sia divenuto campione.... per forza non sarebbe iosa del tutto infondata. Il bravo Silvano a due giorni dai campionati nazionali non ne aveva ancora decisa la partecipazione e soltanto il brillante successo ottenuto nella riunione d'attesa del giro della Toscana (sempre nella categoria velocità dove ottenne un 13” battendo pure specialisti dilettanti), le insistenze dell’allenatore Ciappi dell'U.S. Scandicci, 10 indussero a prendere il via sulla pista riniinese dove Giraldi si è laureato brillantemente campione nazionale del CSI. Dopo la delusione (e Giraldi versò lacrime amare) della scorsa stagione ad Aquila, dove sulla fettuccia d’arrivo fu preceduto da Ciucili, Giraldi aveva deciso di abbandonare il ciclismo alla cui attività era stato avviato dallo zio Ugo che aveva veduto nell’aitante... centromediano della squadra Romeo Menti un promettente ciclista. Il curriculum sportivo di Silvano, nato 11 20 ottobre 1935, è breve, che la notorietà è giunta quasi subito. Iniziò a correre al termine della stagione 1951 per ”U. S. Ponte a Greve piazzandosi al 5. posto nel circuito delle Cascine; le sue promettenti doti furono individuate da Ciappi che lo indusse a vestire i colori dell'U.S. Scandicci- Il 1952 lo pose in evidenza fra i migliori allievi della provincia per ì suoi spunti di velocista, ottenendo sempre brillanti piazzamenti. Aquila (ai cui campionati fu inviato in quanto il C.P.F. non aveva un atleta che lo rappresentasse nella categoria allievi) fu "l’exploit” del giovane fiorentino che mise in risalto le sue qualità; dotato di scatto in partenza e di un potente guizzo nel finale Silvano ha le doti tecniche per potersi imporre in pista alla cui attività ora si dedicherà assiduamente.

T.S.

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UNA GRANDE NOVITÀ’ PER IL TURISMO

SOOOTERISTlOO

Ena applicazione nuova nei motori a scoppio Dopo lunghi anni di prove ed esperienze si è finalmente giunti alla soluzione di un problema che ha assillato ed assilla tecnici e studiosi di tutto il mondo: il perfezionamento dei sistemi di accensione dei motori a scoppio. Si trattava di realizzare un tipo di scintilla che consentisse la combustione completa della miscela durante la breve corsa del pistone nel cilindro. La corsa verso potenze specifiche sempre maggiori ha portato all’aumento del numero dei giri del motore e di conseguenza alla diminuzione della corsa dei pistoni, onde diminuire l’effetto delle coppie centrifughe e dei momenti torcenti. Ma, se questo fatto ha permesso di raggiungere potenze molto elevate per litro di cilindrata, ha senz’altro peggiorata la situazione nei riguardi della completa combustione della miscela immessa nei cilindri, dato il breve intervallo di tempo intercorrente fra l’inizio della combustione e la fuoriuscita dei gas, nonostante tutti gli sforzi, ormai arrivati al limite, per quel che riguarda la composizione del combustibile e la sua miscelazione a mezzo dei carburatori. Per ovviare a questo inconveniente e per dare cioè una maggiore velocità di combustione alla miscela, si sono tentate e si tentano varie vie, tutte basate sul miglioramento dell’innescamento della combustione della miscela, le quali vanno dalla sostituzione dello spinterogeno con il magnete per i motori a forte numero di giri all’accensione a mezzo della doppia candela. Ma si può dire che questi sistemi, se da un lato apportano dei vantaggi, da un altro perdono i vantaggi del sistema precedente. Con lo « Jonoscintilla », ché questo è il nome del nuovo apparecchio che si produce ormai su vasta scala secondo un brevetto italiano, si risolve completamente il problema. Lo « Jonoscintilla » è costituito da un condensatore improprio che si inserisce in parallelo sul filo che va dallo spinterogeno o magnete alle candele e pertanto non comporta alcuna modifica al motore. Detto condensatore agisce nel campo elettrico come una molla la quale raccoglie i differenti impulsi che costituiscono la scintilla attuale e li restituisce secondo un’unica frequenza, in relazione alla capacità del condensatore. Il condensatore, caricandosi alternativamente in un senso e nell’altro al variare del campo magnetico creato dal passaggio di corrente, produce al posto dell’unica scintilla at-

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tuale, una serie di scintille a tensione decrescente, le quali si interrompono, quando la tensione è discesa al di sotto del limite necessario a superare il dielettrico costituito dalla distanza tra gli elettrodi del canale. In pratica, al circuito normale si sostituisce un circuito a frequenza smorzata che genera una scintilla più duratura nei confronti della scintilla attuale, senza richiedere una maggiore erogazione di energia da parte del generatore. Infatti la scintilla attuale ha una durata di circa 1/7.000 di secondo, mentre dovrebbe averne una di circa 1/6001/700 di secondo rispetto all’attimo teorico, anche per motori a regime di giri molto elevato. Lo « Jonoscintilla » porta la durata dell’accensione a circa 1/900 di secondo e ciò corrisponde al risultato pratico di accendere la miscela con 5 o 6 inneschi successivi (in pratica contemporanei rispetto al brevissimo periodo nel quale si svolge il fenomeno), an-

TENSIONI

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ziché con uno come avviene attualmente, sfruttando quella parte di energia disordinata della scintilla che oggi andava perduta e si trasformava in calore dando in ispecie sugli elettrodi della candela (ved. fig.). La migliorata accensione dà alla miscela una maggiore velocità di combustione, di modo che la


miscela stessa possa bruciare completamente durante la breve corsa del pistone. Lo «Jonoscintilla», agli effetti pratici, arreca i seguenti vantaggi: diminuzione del consumo dal 12 al 15 per cento, aumento della coppia motrice, scomparsa quasi totale delle incrostazioni del motore e ripulitura delle incrostazioni precedenti, raddoppio delle ore di moto dopo le quali è necessario procedere alla disincrostazione delle testate e valvole, candele costantemente pulite e loro maggior durata. L’applicazione dello « Jonoscintilla » è quanto mai semplice e richiede soltanto alcune avvertenze di montaggio, le quali rientrano nella normale tenuta dei motori. Per ottenere il massimo effetto si debbono pulire le candele all’atto del montaggio e mettere la distanza fra le puntine delle candele a 4 o 5 decimi, ripristinando questa distanza ogni 7.000 chilometri circa. Questo perché, non formandosi più incrostazioni sugli elettrodi che ne sostituiscano il normale consumo, esse tendono ad allontanarsi. Così facendo, la candela non muore per perdita di isolamento a causa delle incrostazioni sulla porcellana, ma per naturale esaurimento e consumo, di modo che la vita stessa della candela risulta molto prolungata. Inoltre è bene anticipare l’accensione del motore di 4 o 5 gradi per compensare il ritardo provocato appunto dalle caratteristiche del condensatore e perché lo « Jonoscintilla », migliorando l’accensione, permette di anticiparla, essendo essa regolata precedentemente sui cilindri esterni, i quali, ricevendo una miscela più povera dei centrali e di conseguenza più pigra ad incendiarsi, risentono meno di questo svantaggio a conseguenza della migliorata accensione. Inoltre l’applicazione dello «Jonoscintilla» consente anche l’aumento dei getti del carburatore, in quanto le migliorate condizioni di accensione fanno sì che il carburatore non si ingolfi. Pure perdendosi in questo caso una parte del vantaggio del minore consumo provocato dallo « Jonoscintilla », si ottiene così un motore sovralimentato e sportivo, tanto che detta modifica può essere paragonata all’adozione del doppio carburatore e all’adozione di guarnizioni di testata più sottili, senza lo svantaggio del maggior consumo e della maggiore compressione iniziale, mentre la modifica stessa viene ottenuta con una spesa enormemente più bassa e di materiale e di lavoro. Lo « Jonoscintilla » ha subito oramai anni di severi collaudi, così che oggi se ne possono garantire la piena efficienza e illimitata durata. Esso è realizzato per tutti i tipi più diffusi di auto, motoscooter, moto e fuoribordo e senza alcun dubbio sarà tra breve di normale uso su tutti i motori a scoppio, perché esce dal campo degli accessori per essere catalogato fra le innovazioni necessarie. Ci è gradito segnalare tra i primi questa importante scoperta che costituirà per tutti gli automobilisti e scooteristi un effettivo passo avanti nella tecnica dei motori.

CAMPEGGIO ESTIVO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO A MILANO MARITTIMA Su iniziativa di tutti i Comitati Provinciali e Zonali della regione emiliana, viene organizzato a Milano Marittima di Cervia (Ravenna) su terreno di proprietà dei RR. PP. Francescani dove sorgerà il nuovo tempio di « Stella Maris » ridente pineta, un CAMPEGGIO ESTIVO per tutti i giovani e loro famiglie aderenti al Centro Sportivo Italiano.

Organizzazione : 11 campo sarà organizzato con un’attrezzatura sceltissima ed adeguata allo scopo. L’elemento base sarà formato da ogni singola tenda che conterrà sette posti letto ove saranno disposte attrezzature adeguate. I letti di ogni tenda saranno muniti di materasso, cuscino, lenzuola e coperte. Servizi igienici : Sono formati da un gruppo di gabinetti posto in luogo adatto del Campo, lavandini, docce, sufficiente al numero dei Campeggiati.

Servizio di ristorante : E’ composto di una cucina con annessa sala di lavaggio stoviglie e posate e da una dispensa magazzino. I pasti saranno serviti in una tenda ristorante oppure nelle singole tende con una attrezzatura moderna e confortevole.

Illuminazione : In tutto il campo ed in ogni tenda vi saranno punti elettrici luminosi. Manifestazioni ricreative e sportive. : Il Comitato organizzatore procederà ad assicurare manifestazioni sportive e ricreative. Assistenza sanitaria : I campeggisti avranno a disposizione un medico. Assistenza religiosa : Sarà curata dai Padri Francescani.

I partecipanti al Campeggio avranno a disposizione una considerevole zona di spiaggia per i bagni marini, con relativa zona all'ombra e avranno a disposizione mezzi di salvataggio. Tale Campeggio avrà inizio chiuderà il 15 settembre. La partecipazione sarà di L. 700 escluso. Il solo pernottamento

il 1° agosto 1953 e si quota giornaliera di (settecento) viaggio L. 250.

Le domande di partecipazione e le richieste di informazioni, dovranno essere presentate a tutti 1 Comitati Provinciali e Zonali della Regione.

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in

DIVAGAZIONI

ESTIVE

IWRI.UII) LA TROTA zo di spago di canapa in funzione di leu. Questa gente ignora del tutto la scelta della mosca o la lunghezza dell'asticina dell'amo; e le trote abboccano lo stesso, anzi, contro ogni logica, sembrano qualche volta avere una speciale predilezione per l'esca imbandita da questi noncuranti individui. zìi

È la tribù delle

Non è facile dire cose veramente nuove e utili sulla pesca della trota. Prima di tutto, non è facile dirne di nuove perché la pesca in se è vecchia quanto ritorno; poi, non è facile dirne di veramente utili, perché i più elaborati ragionamenti e le più profonde conoscenze sulle abitudini del pesce possono essere sconvolte da cause come la metamorfosi degli insetti di cui la trota si ciba, e dalla mancanza o dall'affollamento dei pesciolini che seguono o precedono gli insetti nello stomaco sempre pronto della trota stessa.

Comunque, la prima cosa da fare è cercare il luogo dove... le troie ci sono. Lasciando da parte i grandi laghi, dove la trota vive troppo nel profondo per lasciare speranze al pescatore alla lenza, e dove è necessaria una barca attrezzata appositamente oltre il resto, rimangono i fiumi e le acque di montagna. In quanto agli strumenti...

Qui a seguito dei puntini di sospensione, sarebbe interessantissimo riprodurre un articolo sulla pesca pubblicato recentemente da una^ota rivista. Vi si parla di canne di m. 2,70 del peso di circa 180 grammi, di ghiere bronzate, di "mulinello'’ per la "coda di topo", lenze di nailon, mosche secche e bagnate... Pare di consultare il catalogo di un negoziante di accessori per la pesca. E d’altra parte, è comprensibile che almeno metà del piacere venga al dilettante dalla ricerca dello strumento più adatto e più perfezionato, così come il dilettante fotografo finisce con l’amare più l’apparecchio che le fotografie ottenute.

Andando all'altro estremo, vi sono pescatori alla lenza, vecchi contadini montanari. che sono certi del fatto loro con una bacchetta tagliata sulla riva del fiume in funzione di canna, e un bel pez-

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Però, se, nascosti e cauti osserviamo cosa fa una di tali persone, vedremo che mette in azione alcune cose che il negoziante non ci può vendere.

Prima di tutto, la persona in questione difficilmente fa una passione per una esca artificiale, neanche se sia fatta ad elica, cromata su tutta la superficie e girevole su apposito perno. Egli usa normalmente pesciolini freschi, e li sceglie tra i compagni abituali delle trote, come gli scazzoni e i ghiozzi. (Il negoziante se voi avete di queste abitudini, vi venderà un cappuccio di piombo, di peso "proporzionato alla forza della corrente", da infilare nella lenza contro l’esca per tenerla giù; ma basta anche un piombo da imballaggio). Eccezionalmente, il pesciolino potrebbe essere sostituito da una larva di friganea o da un verme: buoni anche loro, ma meno.

Poi, il nostro pescatore sceglierà il "posto”. E, per quanto la trota sia un pesce di acque rapide, con nostro stupore sceglierà il luogo dove la corrente è meno rapida, o è addirittura nulla: nella parte profonda al termine di una rapida, o lato interno di una curva del fiume, o in qualche insenatura lontana dal filo della corrente. La trota ama le acque mosse e quindi ossigenate, ma sceglie quei punti che le permettono un agguato tranquillo alle sue prede abituali. Inutile dire che, nelle acque mosse di montagna, la ricerca di punti adatti conduce in luoghi selvaggi e rupestri; inutile anche dire che un punto troppo lontano dalla corrente, dove magari nascono le ninfee, non e frequentato dalla trota. Al più, vi saranno delle rane e delle tinche. Occorrono quindi gli stivali di gomma, con i quali affrontare l’ac-

qua per avvicinarsi al punto giusto.

Poi, occorre della pazienza. Il pescatore alla lenza che si dimostri insofferente delle lunghe attese, cambi continuamente posto, faccia scorrere la lenza a strappi, farà... un buco nell’acqua. Non basta la pazienza: una trota piena e strapiena di insetti, pesciolini, avannotti non ha certo nessuna voglia di aggiungervi un amo, neanche se combinato con la più scientifica delle mosche artificiali. Non ha appetito. Perciò, se nell’acqua avete intravisto la preda e avete coscienza d'avere atteso anche troppo, potete logicamente pensare che in quel luogo abbondi anche il cibo da trote: cambiate luogo. La probabilità di una buona pesca è proporzionale all’appetito della trota.

Un altro grosso impedimento anzi un vero flagello è costituito dai pescatori occasionali e improvvisati che non sanno quello che fanno, e spaventano il pesce senza vantaggio proprio e con danno altrui. Niente da fare, salvo litigare. Meglio allontanarsi dignitosamtnte, cercan. do luoghi meno frequentati.

Ora la trota ha abboccato : attenti, se no vi scapperà con forno, vi strapperà di mano la lenza, o, se è molto grossa, vi farà anche scivolare e cadere con i suoi scossoni. Tenete presente che la trota presa è brutale: vigorosa e vivace com’è, reagisce con forza, ed è necessario contrapporre un’azione elastica per assicurarsi la preda. Più che l’elasticità della canna, serve quella del braccio; ve ne renderete conto se pescherete un campione di uno o due chili... non col verme. La pesca alla trota col verme rende molto in acqua torbida, dove il pesce trova difficoltà a cacciare, perché non vede bene: ecco perché gli inglesi dicono: è

come pescare una trota con un verme. E qui, per concludere, diremo che appunto in Inghilterra la pesca alla lenza, intesa come sport viene praticata, si può dire, esclusivamente con esche artificiali; altrimenti... ”it is not game’’, non è nel gioco. Giudicatene voi. IL PESCIVENDOLO

(Dal Notiziario Edison)


Brillante

epilogo

a Modena della

attività cestistica

del

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{«LA TORRE» di Reggio Emilia - «LIBERTAS» di Cosenza (43 - 22) la difesa cosentina immobile guardajla prodezza di Saccani.

Categoria A «La Torre» di Reggio Emilia

Categoria B U. S. «Artigianelli» di Milano Categoria C U.S. «Libertas» di Brindisi 21


Di volta in volta, di avvenimento in avvenimento la consistenza tecnica e organizzativa del centro sportivo italiano si manifesta con maggiore evidenza. Se si pensa al cammino compiuto nel breve volgere di pochi anni, alla maturità della sua complessa vita, occorre davvero dire che l’organismo creato per adempiere ad una funzione moralizzatrice ed educativa dei giovani che vogliono dedicarsi allo sport e che nello sport troiano quella sana ricreazione che allieta lo spirito e conforta la fiorente crescita nell’ambiente familiare di unioni e sodalizi che conservano anzitutto questa caratteristica, ha raggiunto il suo scopo. Senza miraggi di campionismo spinto e pur sempre dannoso nella mente dei giovani, senza scopi speculativi che non servono certo la causa dello sport, ma con programmi lineari e metodici che formano i giovani atleti a cominciare dal nulla, dal noviziato vorrei dire dall’asilo dello sport per portarli non all’eccellenza internazionale (e se questa sarà raggiunta come è già dato il caso di squadre e di atleti singoli, tanto di guadagnato) bensì alla maturità media per rinvigorire le file dello sport agonistico italiano, invero striminzite in più d’ima specialità. Tutto questo rilevavo a Modena nel corso delle due serrate

{'tornate delle finali del campionato di pallacanestro del CSI, che hanno visto raccolte nei due grandiosi invidiabili padiglioni del Palazzo dello sport (un complesso per gli sport di palestra che tutti' le città vorrebbero avere) le dodici squadre migliori di quella imponente rassegna stagionale che ha visto impegnate, dal!'inizio in primavera, centinaia e centinaia di squadre del CSI in ogni dove di I talia. E tutto questo rilevavo ancora la domenica mattina ascoltando la Messa nella grandiosa, linda cappella del Collegio dei Giuseppini, i cui superiori a cominciare proprio dal Padre Rettore si sono adoperati con la squisita sportività e fraternità che conosciamo, sicché gli atleti si sono sentiti nei dormitori e nei refettorii del collegio non già come dei reclusi ma come

tra le stanze della loro stessa casa. E tutti hanno riportato da Modena il ricordo buono dell’accoglienza gradita e il desiderio di tornare. Grazie al Padre Rettore, grazie a Padre Antonio Zanche! fon, grazie ai carissimi amici e dirigenti del Comitato provinciale modenese, I'incenzi e Molinari. in festa che ci hanno permesso di tornare giovani un po' tutti, anche noi che lo sport ci dobbiamo contentare orinai di vederlo, solo di descriverlo,

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La squadra de LA TORRE, di Reggio Emilia, vincitrice della Categoria A

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di dirigerì o, ma noti più purtroppo di praticarlo.

Questa la caratteristica principale, 1 impressione più viva riportata dal! avvenimento modenese, cosi come de! resto qualunque spettatore estraneo all'organizzazione del CSI non ha potuto ogniqualvolta sè imbattuto in una sua manifestazione non sottolineare il particolare ambiente impregnato di una intimità e fraternità difficilmente riscontrabili altrove vuoi per le caratteristiche dello sport cristiano, vuoi per la formazione e Teducazione degli atleti, sicché raramente le giurìe di appello debbono intervenire per discutere reclami, come mai i direttori tecnici delle manifestazioni sentono il bisogno o sono costretti a prendere provvedimenti disciplinari per allontanare e, peggio, squalificare squadre e singoli. Questo aspetto della manifestazione mi sembra più importante ancora degli stessi risultati tecnici che pur sono stati molto con fortevoli. Taluni incontri hanno letteralmente avvinto. Come dimenticare infatti rincontro tra gli Artigianelli di Milano e i ragazzi della Cadmea di Roma. Due s quadre formate da ragazzi semplici della strada, raccolti dalla pietà di educatori cristiani, orfani per lo più e quindi bisognosi di un doppio affetto di una nuova famiglia. Ciò che hanno trovato negli Istituti di Milano e di Roma, quest'ultimo di salesiani. Orfani sono anche i ragazzi della Atzori di Padova, buoni cari figliuoli che avrebbero ben volentieri continuato a giocare chissà oer quanti giorni pur di godere dell'ampia e copiosa ospitalità nell’istituto dei ''Giuseppini ". Non. è stato certo il caso a qualificare le tre squadre di giovani apprendisti o artigianelli, per la finalissima del campionato ragazzi. Quelli di Milano hanno vinto la zona Nord, quelli di Padova la zona centro nord e infine i ragazzi della Cadmea la zona centro sud. Ad essi si sono aggiunti i giovanissimi della Croce Azzurra di Cosenza, invero piccolini per la pallacanestro. Ma poiché sono in età di sviluppo potranno crescere. E’ su questi ragazzi che i dirigenti della Commissione tecnica della pallacanestro del CSI, che non si


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sono allontanali un solo istante dai padiglioni del palazzo delio sport, seguendo con eguale interesse tutti gli incontri delle tre categorie, hanno posto la maggiore attenzione. Vorrei dire che sono stati proprio i ragazzi ad entusiasmare il pubblico sempre numeroso ed a convincere i tecnici che il Centro sportivo italiano desidera anzitutto essere un grande, immenso vivaio per i giovanissimi. La categoria nata dunque, non appena è stato possibile iniziare la "leva ", da un paio d'anni circa, è già in pieno sviluppo. Con ciò non voglio sminuire l'interesse destato anche dalle altre due categorie, maggiori: la A in specie che allineava tutti elementi nuovi al gioco, non ancora federati e che ha visto serrata la lotta nell'incontro decisivo tra la squadra de La Torre di Reggio Emilia (i cui sostenitori con le famiglie si sono trasferiti al completo a Modena con due grossi pullmann, la- domenica pomeriggio) e la Arive Candidior di Roma, la quale solo nel finale ha ritrovato se stessa ed è stata in grado di mettere in luce i molti numeri del- suo repertorio. Sono piaciuti moltissimo i ragazzi di Reggio Emilia, come hanno entusiasmato gli artigianelli di Milano che, se fossero stati sconfitti dalla Cadmea, sarebbero stati scavalcati nella classifica dall'Atzori di Padova. Ma quegli sbarazzini della categoria B sono stati coccolati e ammirati più degli altri. Tre vittorie nette si sono avute nei tre tornei innestati nella stessa manifestazione: La Torre di Reggio Emilia (una famiglia autentica più che una società che i-1 buon Bitriani e gli altri membri del comitato provinciale, a cominciare dal caro Meo Cappardelli, seguono con passione e soddisfazione) nella categoria principale (il campionato vero e proprio del CSI); gli Artigianelli di Milano nella categoria B. riservata ai ragazzi e. infine, la Libertas di Brindisi nella Categoria C, quella le cui squadre avevano innestato tre elementi federati. Non direi tuttavia che il livello tecnico della Libertas ’e delle altre squadre della categoria C sia risultato superiore a quello delle altre due categorie. Se una constatazione tecnica si

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lo . r h. ì (ili flil'i'llìlANELLl di Milano, dopo strenua lotta con l’Atzori di Padova vincitori nella Categoria II può fare a conclusione, della rassegna nazionale cestistica del CSI questa è proprio sul miglioramento generale : il livello si è. alzato consideravo! m en te rispetto agli anni precedenti. La qual "cosa dimostra come non si curi solo la quantità, ma le squadre hanno ormai una fisionomia anche di gioco, frutto di insegnamenti razionali da parte di allenatori che lo stesso CSI forma nel suo seno con corsi che sono sempre più affollati L'organizzazione del Comitato provinciale di Modena è risultata impeccabile anche come regìa. La premiazione ha chiuso ben degnamente la manifestazione. Aldo Notorio, vice presidente del CSI, presenti gli altri dirigenti centrali e la commissione tecnica al completo con a capo il Presidente Garcea, il vice presidente Reverberi e il segretario Gomez, ha sottolineato la riuscita dell'avvenimento nel presentare alle autorità presenti alla premiazione stessa — il Prefetto di Modena, il Questore, i rappresentanti dell' Arcivescovo e del Sindaco — le squadre finalista, mettendo in evidenza la collaborazione della Federazione italiana di Pallacanestro e degli arbitri che si sono mostrati verso le compagini non solo dei tecnici ma anche degli educatori ed istruttori sicché i giovani giocatori hanno riportato

dalla manifestazione modenese oltretutto anche degli insegnamenti tecnici di non lieve importanza, che avranno ripercussioni benefiche nel gioco delle squadre. A! prof. Notarlo che ha portato agli intervenuti il saluto del Presidente del C.S.I. prof. Luigi Gedda, ha risposto il Prefetto veramente entusiasta e soddisfatto di trovarsi al cospetto di giovani così formati atleticamente e moralmente, il quale ha espresso alle squadre il suo compiacimento e quello dei modenesi. ÌVaber*.

GII 'Amimi' RWmO Ringraziamo sentitamente per la bella manifestazione di Modena per le finali di pallacanestro, plaudiamo alla perfetta, signorile organizzazione e alla riuscita, e per l’ospitalità cordiale. Abbiamo avuto ancora una volta la misura della capacità tecnica del Centro Sportivo, e del tanto bene che svolge nelle masse sportive giovanili. Non ci resta che augurare una sempre più prosperosa riuscita delle attività per una sempre migliore levatura morale sportiva dei nostri giovani. Ai Dirigenti e a. tutti coloro che si adoperano per questa opera vada il nostro plauso e ringraziani ento.

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I THE TORNEI 11

Milano - Roma (44 - 41) t Cicotti (Roma) in un rimbalzo offensivo riesce ad Impadronirsi del pallone, Invano pressato da Rugato (3) c Pro* speri (12). Sullo srondo, Capra è In attesa dello sviluppo dell’azione.

Suffragati da un’organizzazione perfetta, grazie al trinomio don Antonio Zanchetton, Vincenzi e Molinari, oltre a tutti gli altri collaboratori che hanno dato in ugual misura la propria preziosa opera, i Campionati di Pallacanestro del C.S.I. per il 1953, hanno concluso la loro fatica nel breve spazio di due giorni e con tre giornate di gare vive, palpitanti e a volte drammatiche. Un esame accurato, fatto per Categoria, ci porta ad un’immediata constatazione: in miglioramento — naturalmente tecnico — ma in leggero declino agonistico e senso di lotta, la Categoria A; meno finezze stilistiche, ma con un maggior tono di battaglia e di accanimento la Categoria B. Quanto alla Categoria C, bisogna contentarsi di un esame superficiale mancando il termine di paragone con lo scorso anno, dato che questa Categoria è la prima volta che raggiunge le finali nazionali. Comunque, il tono tecnico non ci sembra che abbia superato quello della Categoria A. Nella serie dei grandi si è notato che, sia agli effetti dei risultati come delle prestazioni, le prime tre squadre possono essere messe su

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uno stesso livello; è vero che Reg- per Reggio: bisognava ricominciagio ha terminato a punteggio pie- re daccapo e le speranze di tutte no; è vero che Cremona è stata e tre le squadre erano intatte. Presconfitta dalla squadra emiliana supposto: R o m a doveva battere per ben 15 punti di differenza; è Reggio. vero che Roma ha perduto con enVentiquattro ore di riposo se eratrambe, sebbene per soli 4 punti no sufficienti a dare alle due squacon la prima e 2 con la seconda- dre una sistemazione fisica non ma è altrettanto vero che se la ■erano valide per farle scendere in squadra di Bonali come quella di campo al pieno del loro equilibrio Terzigni avessero raggiunto il ti- psichico e morale. Reggio, forte tolo, nessuno sarebbe stato autoriz- della sua vittoria sonante su Crezato a meravigliarsi. Tutto ciò, sen- mona, non avrebbe certo lesinato za voler togliere un’oncia di meri- energie, mentre Roma già sapeva to alla gloriosa fatica de La Torre che la sola vittoria non sarebbe di Reggio che, fatta forte dei risul- bastata per darle il titolo; era netati conseguiti, può fregiarsi con cessario che l’affermazione fosse orgoglio e a giusto titolo dello scu- accompagnata da una differenza di detto di Campione d’Italia. 9 punti. E, per quanto nello sport La prima giornata vedeva alle la proprietà transitiva dei confronprese da una parte Reggio con Co- ti indiretti non è valida, i gialli di senza e dall’altra Roma con Cre- Terzigni sapevano già di pai-tire mona. Mentre la prima partita non battuti. aveva storia, essendo la squadra Comunque, dopo appena 5’ di calabrese troppo inferiore all’av- gioco erano i romani a condurre versaria, sebbene fornita di buona per 12-6; ma a questo punto gli volontà e di caparbietà, lo scontro avversari di Reggio, trovato il giufra la squadra laziale e quella lom- sto ritmo, cominciavano una spetbarda si svolgeva nel segno della tacolosa rimonta tanto che il pripiù drammatica' incertezza. I ro- mo tempo si chiudeva in loro vanmani, pur giuocando « freddi », riu- taggio per 23 a 14! scivano fin dall’inizio a portarsi Né nel secondo tempo la musica avanti di 4 punti che, a due minu- cambiava; il vantaggio di Reggio ti dalla fine, si riducevano prima a saliva da 9 a 19 punti e si era a due poi a uno, e, infine grazie al 10’ dalla fine. Solo un miracolo serrate furibondo di Radi c com- avrebbe potuto dare la vittoria alla pagni, il risultato s’invertiva pro- Roma. Senonché, sia per la stanprio a pochi secondi dal termine. chezza, sia perché Chierici e FanMa non era ancora finita. La palla tozzi uscivano per 5 falli, la squabuona era ai romani; prima Nar- dra di Pedroni accusava un netto dulli indugiava a tirare, poi dava slittamento; in 8’ la differenza scena Coccioni che, per quanto marca- deva dai 19 punti a soli 2 punti; to, tirava, ma il pallone preferiva gli ultimi due minuti erano veraentrare in cesto solo per una pic- mente drammatici; i romani, dicola parte, fare un paio di giri nel mentichi di quei famosi 9 punti neferro e poi uscire... Sul contropie- cessari per conquistare il titolo de dei granata la partita aveva ter- cercavano di raggiungere la vittomine. ria sia pure per mezzo canestro Nella seconda giornata, Roma af- mentre i reggiani non intendevano frontava Cosenza ma la preoccupa- assolutamente correre rischi di conzione dei giocatori era all’altro teggi. E la partita finiva per 41 a campo: tutto era basato sull’auspi- 37 siglando, in tal modo, la netta cata vittoria di Reggio su Cremo- affermazione de La Torre. Dal punto di vista tattico, sia na e la cosa si verificava anche troppo... abbondantemente: 31-21 Cremona che Reggio si son dimo-


VAGITO TECNICO <11 Giovanni Gónicz de Tcran

strabe più accorte e smaliziate di Roma e Cosenza. Nella prima giornata, in Cremona-Roma, contro il -1-1-dei cremonesi, Roma cadeva facilmente nel tranello di allargare la zona e i rossi entravano nei vuoti che si creavano. Nel confronto ultimo, poi, Coccioni e compagni lasciavano libertà d’azione al pendolo avversario che, fra incroci e « dai e vai », trovava sempre il modo di mandare un compagno liberamente a canestro. Una disamina di valori individuali dà il posto d’onore ai ragazzi di Reggio: Saccani, Chierici, Fantozzi, Foralli si son dimostrati ottimi elementi e degni di attenzione; Radi. Coccioni, Balzarmi, Arvedi, Nardulli e Nobili rappresentano i migliori di Cremona e Roma. Come è stato già detto, Cosenza, nuova per queste... finali ha dovuto pagare lo scotto del noviziato. Si è difesa sempre fino alla fine e, almeno per questo, merita senz’altro un elogio. * * * Forse il miglior complimento che si possa fare ai ragazzi della Categoria 13 si può compendiare nella seguente dichiarazione di un tecnico presente all’incontro Milano-Padova dopo un quarto d’ora di giuoco: « Ma fino a quando questi... ragazzi intendono andare avanti con questo ritmo? ». I ragazzi non solo non hanno smesso ma hanno continuato in crescendo fino al 50. minuto. E’ stata, questa partita, insieme con Milano-Roma, la più bella e drammatica partita di tutti i Campionati. Bisognava vedere quale strenua volontà, quale accanimento, quale tenacia hanno messo in ogni partita questi campioncini in sedicesimo... Come già azzardammo, in sede di pronostico, nel dichiarare che la partita Milano-Padova avrebbe deciso del titolo, così la realtà ci ha dato ragione, seppure, ancora una volta, una squadra di Roma ha

tenuto in sospeso il risultato definitivo fino all’ultimo istante... Dopo aver condotto per 45 mimiti a ritmo sostenutissimo, niti sempre tallonati dai gialli di Milano, i ragazzi di Grasselli cedevano negli ultimi 5’ per 40-33. Le squadre uscivano stremate dal campo e mentre sui volti dei milanesi si intravvedeva la soddisfazione e la gioia, Favaro e compagni non riuscivano a nascondere lo scoramento e il dolore. Lo stesso Grasselli, responsabile della squadra, non poteva fare a meno di lasciarsi andare alla deriva dalla delusione... Sembrava senza storia la seconda giornata e, in effetti, non si verificavano sorprese; Milano infieriva sull’innocente Croce Azzurra di Cosenza (veramente piccolini gli allievi di Tarzia) e Padova piegava con autorità e naturalezza la Cadmea di Roma. Anche la terza giornata sarebbe passata liscia se, nella gara MilanoRoma, con un tifo formidabile da parte dei padovani in tribuna, Roma non avesse iniziato a far sul serio chiudendo il primo tempo per 25 a 20. In verità si pensava un po’ tutti che la sfuriata dei verdi di don Verdecchia sarebbe rimasta tale e che, prima o poi, di fronte alla grinta degli Artigianelli, tutto sarebbe crollato. Invece, all’inizio del secondo tempo il distacco in favore dei romani aumentava fino a nove punti (29-20) e qui aveva inizio anche la tragedia di Grasselli, che cominciava a .vedere una seria possibilità di vittoria del Padova qualora Roma avesse battuto, con un punteggio qualsiasi, i milanesi... Forse, però, un po’ l’ardore, un po’ l’inesperienza di Cìcetti e compagni, un po’ l’abilità di Carli, allenatore degli Artigianelli, un po’ la sfortuna, il calo dei romani si verificava e, grazie soprattutto al fatto che ben tre elementi uscivano per 5 falli (Cicetti, Donato e Fa-

Reggio Emilia-Roma (41-37): grappolo umano sotto un pallone che rogge..

bri), gli Artigianelli riuscivano ad agguantare l’avversario p r o p r i o all’ultimo secondo meritandosi, indiscutibilmente, il titolo... In compenso, come risulta dai quadri statistici, il Padova faceva man bassa nella gara dei tiri liberi, individuali e per squadra, e si portava via, con Favaro, pure un premio speciale per il miglior tiratore in senso assoluto. Nessuno ce ne voglia se dichiariamo che la Categoria B del Centro Sportivo Italiano raccoglie i suffragi universali di simpatia e incoraggiamento da parte di tecnici e dirigenti... Ed è intuitiva la ragione. Veder giostrare con tenacia e caparbietà, spessissimo con stile e abilità, dei ragazzetti che non superano i 17 aiuti, è oggi come oggi, in tempi cioè di magra dilettantistica, un vero e gradevole spettacolo che spesso commuove. C’è anche l’importante e innegabile constatazione di carattere tecnico grazie alla quale questa Categoria di giovanissimi rappresenta la pedina di lancio dei giocatori di domani... Nomi di elementi che si sono messi in evidenza? Parecchi! Innanzi tutto uno: Tarcisio Capra! Si è dimostrato veramente un ragazzo in gamba, il capitano degli Artigianelli! Ottimo in difesa, ma-

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gnifico all’attacco, sia come distributore che come realizzatore, merita senz’altro la qualifica di migliore della sua Categoria. Subito dopo il milanese deve essere posto Favaro di Padova che con i suoi 93 punti in tre partite ha dimostrato che, almeno almeno, sa far fruttare il tempo occorrente per segnarne su 93 ben 55 in una sola partita... Poi, sullo stesso piano, crediamo opportuno mettere due ottime difese: Idri, di Milano e Fabri di Roma, seguiti immediatamente da Sigolo di Padova, Cicetti, Di Muro e Giorgi di Roma, Giardini di Cosenza.

A proposito della squadra cosentina non possiamo che ripetere qui quanto detto per i concittadini della Categoria A: ancora troppo inesperti e... piccoli per poter tentare di infastidire quelli che si sono dimostrati i... tre grandi. Comunque, sconfitte e vittorie fanno esperienza e potrà venire il giorno in cui il sud prenderà la sua rivincita... ♦ ♦

Pronostico confermato in pieno per la Categoria C: la Libertas di Brindisi ha portato via il titolo senza far sorgere alcun « se » e nessun « ma ». 52 a 45 con Cremona, 64 a 42 con Roma e 42 a 33 con Ferrara sono risultati ineccepibili e incontestabili. Alla vigilia, pur non conoscendo ancora nessuna squadra, credemmo di ravvisare nella squadra

Nobiltà... sonora in posa-ricordo: in piedi da sinistra: Piccoli di Ferrara (in camicia biotica), Conni di Trieste, Di Galante di Domo, Euglini di Monfalcone, Bevcrbcri e Pioppi di II. Emilia. In ginocchio, sempre da sinistra: Azin di Venezia, Pagliarlni e Corradini di Modena, Fedeli di Milano.

brindisina la favorita, lasciando il ruolo di outsiders a Cremona e Ferrara mentre Roma non avrebbe dovuto eccessivamente infastidire la marcia delle prime tre; ora i fatti ci hanno dato ragione. Battagliera più del previsto, la Vigaranese di Ferrara mentre la Silvio Pellico di Cremona può vantarsi, a buon diritto, di essere stata, delle quattro, quella che ha fornito le

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La sorpresa del Campionati (ma fino a un corto punto...li la “Llborlas„ di Brindisi incontrastata dominatrice della Categoria C.

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più rilevanti prove sul piano tecnico, dimostrando di poter passare da una tattica all’altra con una certa facilità. Roma, invece, ha pagato per colpa altrui... Mai come in questo caso gli assenti hanno avuto torto... Senza nemmeno un cambio, per improvvisa defezione di qualche elemento poco serio, e in tutte e tre le partite Bargellini, Esteri, Cola, Rocchi e Ulisse hanno dovuto sopportare il peso dell’intera gara. Naturalmente, in queste condizioni, non si poteva nemmeno pensare ad un’onorevole difesa. Fin quando il fiato ha retto la squadra ha tenuto: sia con Ferrara (25-25 alla fine del primo tempo) sia con Cremona (22 a 26), non si è potuto andare al di là di una resa... incondizionata alla volontà dell’avversario... Una classificazione di elementi potrebbe essere questa: Bozzoli (Cremona), Donativi e Donati (Brindisi), Ferioli (Ferrara). Bargellini (Roma), Boni (Cremona), Velardi (Brindisi), Bozzolani (Ferrara), Esteri (Roma). Chiuso in perfetto attivo il 1953. sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, già la non indifferente massa di circa 600 Società sta per mettersi di nuovo in moto per i futuri Campionati del 1954. E ognuno cova la segreta o esplicita speranza per arrivare a conquistare l’ambito scudetto di Campione d’Italia.


TIRI PERSONALI • Dopo la vittoria della Torre, di Reggio Emilia, nella Categoria zi per parlare con Borghi, Revcrberi e Pioppi. è necessario fare anticamera data l’importanza che, ora, si danno i nostri tre personaggi reggiani.

o L’arbitro Azin. (di Venezia).... Senza dubbio un uomo di "chiara fama" (Proto! Ho scritto fama!) o Don Antonio, Vincenzi, Molinari- .. Omne trinimi est perfeclum ! (E perfetti sono stati davvero ne! meraviglioso lavoro di organizzazione. • A proposito di latino! Quest'anno Marchesi, membro della CTÌXP, forse a causa delle sue nuove mansioni di cinematografaro (sia pure a passo ridotto), si è dimostrato molto giù di corda nella libera interpretazione di frasi storiche latine. Si è contentato soltanto di dire "Siile (pia non? Ma... Siamo qua noi! E’ chiaro!.... • Dattilo, il "grande assente". Già! Affogato com’era nel lavoro... Proprio un lavoro

La "Juventus ot Vlribus „ di Cremona, seconda classificata nella Cat. A.

da C.Aj N.

• Viaggio inutile di una grossa valigia. Quella che doveva servire a Terzigni, allenatore della l\'ive Candìdior, per portarsi a Roma tutti i premi che aveva sognato... • Realtà romanzesca alla premiazione. Venuto il turno degli arbitri, applausi scroscianti, sinceri e cordiali da parte di atleti, dirigenti e pubblico. Lo sport è ridotto proprio male... • Una proposta alla Federazione di Pallacanestro. Perché non concedere agli arbitri un paio di sospensioni per partita da chiedere per proprio conto? In occasione della tiratissima partita Milano-Padova, Luglini è stato tentato di farlo perché quei diavoli di ragazzi hanno tirato avanti per 50 minuti a tutta birra senza un attimo di tregua. . . • Cercasi giovane, aitante, robusto, bella presenza. . . Questa inserzione è stata girata a Gomez, per competenza. . . • Dopo averlo visto all’opera. Cenni è stato definito l’arbitro più bravo. Che scoperta! Diremo allora: "Del ... Cenni di poi son piene le fosse”. • Fedeli, il rossigno arbitro milanese, è un assiduo lettore di Ibsen. In’atti, reduce da Rimini, ha dovuto più volte esclamare : "Mamma! Dammi il sole!" E se ne è preso tanto che e arrivato a Modena rosso come un peperone... • Villa Freto, lambrusca, tortellini, pollo, la maieutica affidata a Cenni, incentivo Reverberi. il tutto mescolato e servito caldo per oltre un’ora. Risultato : serata di gala del... taciturno Azin. (di Venezia). • Grasselli, allenatore del Padova, ha dimostrato di possedere un impianto cardiaco poderoso. Fino a due minuti dalla fine dell’incontro Milano-Roma, quest'ult-ma conduceva vittoriosamente la gara. In tal modo Padova avrebbe conquistato lo scudetto. .. Poi Roma ha perduto per un cesto e mezzo.. . e addio bei sogni del buon Grasselli. • Un uomo che passa per essere un "orbitar elegantiarum”, non può non essere anche un ammiratore del bollo... Così Piccoli, arbitro in quel di Ferrara, dopo aver visitato gli impianti del Palazzo dello Sport e aver visto vezzose pattinatrici allenarsi al suono di valzer viennesi, voleva convincere tutti che lui.. . sì... già, proprio così,... aveva una speciale, predilezione per il pattinaggio a rotelle. • A proposito di Garcea. (di Catanzaro). Lo si è visto confabulare spesso e a lungo con Azin (di Venezia). La curiosità generale non era per quello che si dicevano ma, solo, come facevano a capirsi. •.

La “Atzori <11 Padova „ seconda classificata nella Cat. B.

La “Figurino Malnarda» di Ferrara, seconda classificala nella Cat. C.

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Laino, Marigo, Socco (6), Sigolo (16), Scurii (8), Trentin. Cadmea di Roma: Donato (6), Cicetti (6), Dell’Era, di Muro (15), Fabri, (4), Giorgi, (11), Massacci, Nicolich, Spalletta. Arbitri: Fedcli-Piceoli.

CATEGORIA A Juventute et Viribus di Cremona b. Nive di Roma 39-37 (12-15). Juventute et Viribus Cremona: Arvedi, Balzarini (8), Bussi, Grignani (1). Guarneri (2), Radi (16), Ronca (12), Tonelli, Zambelloni. Nive Roma: Coccioni (13), Conti (1), Feroci (3), Martinez (8i, Nardulli (2), Nobili (6), Pileri (4), Ponzi. Arbitro: Fedeli.

La Torre di Reggio Emilia b. Libertas di Cosenza 43-22 (26-11). La Torre Reggio Emilia: Chierici (8>, Fantozzi (6), Forai li (13). Giani (2), Guidetti, Merini, Pedroni t2), Boccatadiati. Saccani (9), Zappettali (3). Libertas Cosenza: Contessa (4), De Rose (1), Miceli (7), Olmi li, Olmi I (4), Pastore, Piro, Ruscio (6), Mosciaro. Arbitro: Piccoli. La Torre di Reggio Emilia b. Juventute et Viribus di Cremona 36-21 (17-10). La Torre di Reg. Eni.: Chierici (8) Fantozzi (6) Foralli (7) Giani, Guidetti, Morini, Pedroni, Roccatagliati, Sacconi (15) Zappetti. Juventute et Viribus di Cremona: Arvedi, Balzarini (9), Bussi. Grignani, Guarneri (1), Radi (4), Ronca, (2), Tonelli (5), Zambelloni. Arbitri: Cenni-Luglini. Nive Candidior di Roma b. Libertas di Cosenza 60-27 (25-12). Nive Candidior di Roma: Coccioni (12), Conti (1), Feroci (1), Martinez (16), Nardulli (9), Nobili (12) Pileri (9). Libertas di Cosenza: Contessa (6) Olmi (2) Olmi R. (8). Piro (6) Ruscio (5), De Rose, Miceli, Rastome, Mosciaro. Arbitri: Azin di Venezia e Corradini di Modena.

Juventute et Viribus di Cremona b. Libertas di Cosenza 43-29 (20-17). Juventute et Viribus: Arvedi (0), Pallarini (6), Buzzi, Grignani, Guarneri (11), Radi (13), Ronca (4), Tonelli (7), Zambellani (2). Libertas Cosenza: Contessa (2), De Rose (2), Miceli (9), Olmi Renzo, Olmi Roberto (2), Pastore. Piro (10). Ruscio (4), Mosciaro.

La Torre di Reggio Emilia b. Nive Candidior di Roma 41-37 (23-14). La Torre di R. Emilia b. Nive Candidior di Roma 41-37 (7), Giani Guidetti, Morini, Pedroni (2), Roccatagliati (4), Sacconi (17), Zappetti. Nive Candidior di Roma: Coccioni (18), Conti, Feroci, Martinez, Nardulli (11), Nobili (3), Pileri (5). Arbitri: Cenni di Trieste e Fedeli di Milano.

CATEGORIA B Cadmea di Roma b. Croce Azzurra di Cosenza 66-26 (36-12). Cadmea Roma: Donato (2), Cicetti (12), Dell’Era (11), Di Muro (19), Fabri (4), Giorgi (16), Nicolich (2). Massacci Spalletta. Croce Azzurra Cosenza: Bossio (6), Covello (4), Fiordalisi, Giardini (15), Principato (1), De Rose, Ricciardi, Villacco. Arbitro: Azin. Artigianelli Milano b. Atzori Padova 40-33 (15-21). Artigianelli Milano:-Bagato (2), Borsani, Capra (20), Itri (13), Ranzoni (3), Rota (2). Lozzia, Pesarin, Prosperi. Atzori Padova: Favaro (16), Ferrare (2), Gabbatore, Laino, Marigo, Sacco (2), Sigolo (6), Scurii (4), Trentin (3). Arbitro: Luglini.

Atzori di Padova b. Cadmea di Roma 5542 (29-21). Atzori di Padova: Favaro (22), Ferrato, Gabbatore (3),

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Artigianelli di Milano b. Croce Azzurra di Cosenza 82-29 (34-20). Artigianelli di Milano: Bagato (16), Borsani (2), Capra (31), Idri (21), Lozzia (4), Pesarin (1), Prosperi (1), Ron. zoili (4), Rota (2). Croce Azzurra di Cosenza: Bossio (12), Giardini (9), Prin. cipalo (8), Novello, De Rose, Fiordalisi, Ricciardi. Viitacco. Arbitri: Piccoli di Ferrara e Pagliarini di Modena.

Atzori di Padova b. Croce Azzurra di Cosenza 96-34 (39-14). Aztori: Favaro (55), Ferraro (2), Gabbatore (0), Laino (0), Marigo Sacco (9) Sigo’o (24) Scurii (6) Trentin. Croce Azzurra Cosenza Bossic (16) Covello, De Rose, Fiordalisi, Giardini (8), Principato (10), Ricciardi Villacco. ArLitri: Piccoli-Atzin. Artigianelli Milano b. Cadmea Roma 44-41 (25-20). Artigianelli Milano: Pagato (14), Porsani, Capra (25), Idri (1), Lozzia (3) Pesati, Prosperi, Ranzoni (1) Rota. Cadmea Roma: Bonato (2) Cicetti (4) Dell’Era, Di Muro (17), Fabri (2), Giorgi (14), Massacci (2), Nicolich Spa'letta, Arbitri: Luglini e Piccoli.

CATEGORIA C Vigaranese di Ferrara b. Nive di Roma 47-40 (25-25). Vigaranese Ferrara: Balboni (1), Bianchi, Bozzolani (14), Carletti, Ferioli (25), Fortini D. (7). Fortini M., Testoni. Nive Roma: Bargellini (15), Cola (4), Danese, Esteri (8), Rocchi (13), Ulisse. Arbitri: Cenni-Azin. Libertas di Brindisi b. Silvio Pellico di Cremona 52-15 (28-23). Libertas Brindisi.: Caneschi, Di Monda (3), Donati (12), Donativi (28), Doscioli, Pezzuto, Portaluri, Velardi (9). Silvio Pellico Cremona: Berlini (2), Barbieri, Boni (12), Bozzoli (18), Franzoni Masoni (10), Paloschi (3), Parma, Soregaroli. Arbitri: Luglini-Piccoli.

Libertas di Brindisi b. Vigaranese di Ferrara 42-33 (18-11). Vigaranese di Ferrara: Balboni (4), Bianchi, Bozzolani (2), Carletti, Ferioli (17), Fortini (8), Fortini D (2), Testoni. Libertas di Brindisi: Caneschi, Di Monda (4), Donati (10), Donativi (18), Doscioli (1), Pezzuto, Portaluri (2), Velardi (7), Arbitri: Cenni di Trieste e Fedeli di Milano.

Silvio Pellico di Cremona b. Nive Candidior di Roma 69-46 (26-22). Silvio Pellico di Cremona: Berlini (4), Barbieri (4), Boni (23), Bozzoli (18) Franzoni, Masoni (7), Falaschi (8), Parma (6), Sorigaroli (1). Nive Candidior Roma: Bargellini (12), Cola (7), Esteri (21), Rocchi (7), Ulisse (1).

LE CLASSIFICHE FINALI CATEGORIA A 1) La Torre di Reggio Emilia 2) Juventute et Viribus Crem. 3) Nive Candidior Roma 4) Libertas di Cosenza

3 3 3 3

3 2 1 0

0 0 0 0

0 1 2 3

120 103 134 78

80 102 107 146

6 4 2 0

CATEGORIA B 1) Artigianelli di Milano 2) Atzori di Padova 3) Cadmea di Roma 4) Croce Azzurra di Cosenza

3 3 3 3

3 2 1 0

0 0 0 0

0 1 2 3

166 184 149 89

103 116 125 244

6 4 2 0

CATEGORIA C 1) Libertas di Brindisi 2) Vigaranese Ferrara 3) Silvio Pellico Cremona 4) Nive Candidior di Roma

3 3 3 3

3 2 1 0

0 0 0 0

0 1 2 3

158 123 155 129

120 123 142 180

6 4 2 0


L'ANGOLO TECNICO PRESENZE ARBITRALI Piccoli, di Ferrara, Luglini di Monfal-

Fedeli, di Milano: 4 partite Pioppi, di Reggio Emilia: 3 partite. Corradini e Pagliarini di Modena: 1 partita.

GARA DI TIRI LIBERI

Classifica per categorie CATEGORIA A

INDIVIDUALE

%

Saccani Rolando (Reggio Emilia) 49,6

Guarneri Alessandro (Cremona)

47

Foralli Romano (R. Emilia)

39,8

Pilori Italo

36,8

(Roma)

Radi Mario (Cremona)

36

PER SQUADRE

La Torre - Reggio Emilia

41

Juventute et Viribus - Cremona Nive Candidior - Roma

38,6 33,3

Libertas - Cosenza

23

CATEGORIA B

INDIVIDUALE

Gabbatore Vittorio (Padova)

Capra Tarcisio (Milano)

Trentin Gianfranco (Padova) Scurti Giorgio (Padova)

Sacco Giuseppe (Padova)

70 43,1 40 33,3 30

PER SQUADRE

Atzori - Padova Artigianelli - Milano

Cadmea - Roma

Croce Azzurra - Cosenza

47,7 29,6 21,9 18,9

CATEGORIA C INDIVIDUALE Fortini Mario (Ferrara)

63,6

Bozzoli Giorgio (Cremona)

49,1

Ferioli Fabio (Ferrara)

47

Magone Giovanni (Cremona)

46

Bozzolani Lino (Ferrara)

44,4

PER SQUADRE Vigarano Mainarda • Ferrara

51,5

Silvio Pellico - Cremona

36

Libcrtas - Brindisi

33,2

Nive Candidior - Roma

26,8

Chierici (Reggio Emilia) Fantozzi (Reggio Emilia)

CLASSIFICA TIRI LIBERI Assoluta INDIVIDUALE

cene, Azin di Venezia: 6 partite. Cenni, di Trieste: 5 partite

Gabbatore (Padova) Fortini (Ferrara) Saccani (Reggio Emilia) Bozzoli (Cremona) Guarneri (Cremona) Fenoli (Ferrara) Masoni (Cremona) Bozzolani (Ferrara) Capra (Milano) Trcntin (Padova)

%

70 63,6 49,6 49,1 47 47 46 44,4 43,1 40 51,5 47,7 41 38,6 36 33,3 33,2 29,6 26,8 23 21,9 18,9

CLASSIFICA TIRATORI Assoluta Favaro (Padova) Capra (Milano) Donativi (Brindisi) Ferioli (Ferrara) Di Muro (Roma) e Bozzoli (Cremona) Sigolo (Padova), Esteri (Roma) e Donati (Brindisi) Coceioni (Roma) Saccani (Reggio E.) e Giorgi ma) Bargellini (Roma) Boni (Cremona) Idri (Milano) Bossio (Cosenza) Radi M. (Cremona)

29 27 23 22 21 20 19

CATEGORIA B

93 76 51 46 41 35 34

Favaro (Padova) Capra (Milano) Di Muro (Roma) Sigolo (Padova) Giorgi (Roma) Idri (Milano)

Bossio (Cosenza)

Giardini (Cosenza) e Bagato (Mi35 lano)

Cicetti

22

(Roma)

CATEGORIA C

PER SQUADRE

Vigarano Mainarda (Ferrara) Atzoi (Padova) La Torre (Reggio Emilia) Juventute tt Viribus (Cremona) Silvio Pellico (Cremona) Nive Candidior A (Roma) Libertas ( Brindisi) Artigianelli (Milano) Nive Candidior C (Roma) Libertas (Cosenza) Cadmea (Roma) Croce Azzurra (Cosenza)

Martinez (Roma) Foralli (Reggio Emilia) Balzarini (Cremona) Nardulli (Roma) Nobili (Roma)

93 76

66 53

51 46 43 (Ro-

41

39 38 35 34 33

Giardini (Cosenza), Bagato (Milano e Bozzolani (Ferrara) 32

CLASSIFICA TIRATORI Per categorie CATEGORIA A punti Corrioni (Roma) 43 Sacconi (R. Em.) e Giorgi (Roma) 41 Radi M. (Cremona) 33

66 53 51 39 38 32 32 26

Donativi (Brindisi)

Ferioli (Ferrara)

Bozzoli (Cremona) Bargellini (Roma) Boni (Cremona) Bozzolani (Ferrara) Rocchi (Roma)

Masoni (Cremona)

A Roma gli “assoluti di atletica leggera *4

Presso la sede del Comitato Laziale della F.l.D.A.L. in via Piave, 24 — che diventerà recapito ufficiale del movimento organizzativo dei Campionati Assoluti d'Italia maschili e femminili che si svolgeranno allo Stadio Olimpico di Roma nei giorni 25, 26, 27 settembre prossimi — si è insediato il Comitato Organizzatore degli stessi, presieduto dal rag. F erracelo Porta. Presidente della F.l .D.A.L. laziale e componente il C. D. della F.LD.A.L. centrale. Si è addivenuti ad una prima suddivisione degli incarichi mentre sono stati sfiorati i diversi problemi inerenti alla complessa organizzazione, che inaugurerà ufficialmente la serie delle manifestazioni atletiche al nuovo Stadio. E' stato sin d'ora stabilito il termine estremo del ricevimento delle iscrizioni, che dovranno risultare spedite (vedi timbro postale) entro le ore 24 del lunedì 21 settembre. Esse sono gravate della tassa di L. 100 per le gare individuali e di L. 200 per le staffette. Alle gare potranno partecipare solo gli atleti e le atlete che hanno conseguito nel corso della stagione determinati risultati già stabiliti dalla Presidenza della F.l.D.A.L.

29


IN GARA A GENOVA I FUTURI ASSI DEL CALCIO

Ai ragazzi della “Juve„ la Coppa Tosatti

I41 Juventus, vincitrice por la seconda volta consecutiva della «Coppa Tosatti», nella l'or inaxionn vittoriosa sul Genoa. In borghese l’allenatore, l'ex giocatore blanconcro Locateli!, premiato dal Comitato Genovese del C. S. I. con una medaglia d’oro.

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Organizzare un torneo di calcio è semplice (certamente, ad esempio, più che una pur modesta corsa ciclistica che si voglia far rispettare), organizzarlo bene poi, non è difficile, ma organizzarlo perfettamente nei minimi particolari, senza dare la possibilità ai critici — tendenti sempre per innata. .. virtù a trovare ovunque il pelo nell’uovo —. di poter mettere in dubbio la perfetta realizzazione della manifestazione, non è facoltà rii tutti. Fra questi ultimi, in questo particolare momento, hanno fatto capolino i solerti dirigenti della Lega Regionale Ligure della FIGC, da Levrero a Postiglioni, da Giudici a Paladini, a Pesaro, Brtizzone. Cioncoloni ed altri collaboratori che la nostra frettolosa penna avrà cermente ma involontariamente trascurato. i quali hanno fatto della loro giovane creatura til Torneo delle Regioni — Coppa Renato Tostimi una delle più belle, più interessanti. più riuscite manifestazioni in campo giovanile che da qualche anno sono venute autoritariamente alla ribalta e che stanno ottenendo un successo sempre

30 -■

crescente ormai e l’incondizionato consenso della stampa. La « Coppa Tosatti » — al terzo anno di vita — ha avuto inoltre la sorte decisamente alleata: infatti, il suo svolgimento è caduto proprio nei giorni in cui sta per alzarsi sulle nostre frontiere la... cortina di ferro allo scopo di fronteggiare il continuo affluire dei c divi » d'oltralpe. Cosicché sembra che gli occhi dei tecnici, le speranze degli sportivi, i portafogli dei dirigenti, abbiano incominciato a convergere ( ed era pur l’ora!) verELIMINATORIE

Àtalanta

4

Lucchese

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Vicenza

1

Juventus

2

Reggiana

1

Triestina

1

Genoa

2

so gli allevamenti locali ed in particolare, verso la vasta produzione nostrana dell’elemento giovanile. E chi, da questa critica situazione venutasi a creare in seno al nostro mondo calcistico, ha tratto grande vantaggio, è stata proprio la terza edizione della Coppa intitolata al giornalista tragicamente scomparso, la quale si è trovata accresciuta di interesse oltre che di un'importanza non circoscritta ed esaurientesi nel ristretto ambito del torneo, ma avente la possibilità di ripercussioni anche dopo la conclusione. C'è stato chi ha voluto considerare il torneo genovese alla stregua di un vero campionato nazionale ragazzi, in quanto mette a confronto le otto squadre vincenti dei rispettivi campionati regionali della categoria, al contrario tli tutti quei tornei primaverili i cui organizzatori, cercano il « successone » incorrendo a compagini straniere per abbarbagliare e far accorrere numeroso il pubblico. Chi ha azzardato questa ipotesi non ha né torno né ragione, ossia ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra: infatti, nel primo caso, si dovrebbe per lo meno raggiungere il numero minimo di sedici squadre, per poter parlare di campionato nazionale, ma il torneo non potrebbe esaurirsi nel giro di pochi giorni come attualmente; nel secondo caso invece, essendo le « serate di Marassi » una brillante conclusione di tutta una stagione e lo schieramento delle partecipanti il meglio che, in campo giovanile, ha non sarebbe fuor di logica che la saputo dare ogni regione italiana, « Tosatti » assurgesse a giustiziere infallibile del campionato nazionale ragazzi che. se la memoria non ci tradisce, venne disputato soltanto nella stagione 19-11-42 e proclamò Campione d'Italia 1’ "undici” del Genoa.

Giuseppe Castelnovi

SEMIFINALI ATÀLANTA

FINALI 1

VICENZA VICENZA

(dopo l tempi sappi.)

JUVENTUS

1

(per sorteggio)

JUVENTUS 3

JUVENTUS

GENOA

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1

3* e 4« posto GENOA ATALANTA

3 0


IL TENNIS n cura dell’lng. Renzo <iior«*et<l

Per il giuoco del mattino è meglio che il campo sia orientato in direzione Nord-Est - Sud-Ovest con inclinazione di 45 gradi. Non è però questa una regola fissa in quanto spesso l’orientamento è influenzato da particolari condizioni locali del terreno (ubicazione, venti).

Con un certo ritardo questo articolo segue gli altri già pubblicati nella Rivista Stadium (calcio n. 8, atletica n. 12 anno ’52 pallacanestro c pallavolo n. 2 anno '53). 1 campi da tennis si distinguono in: campi in erba (prato), campi in terra battuta o campi in materia 1 e agglomerante (cemento, asfalto, bitume). In Italia non esistono campi in erba perché richiedono una notevole spesa d’impianto e una onerosissima manutenzione. I campi in terra battuta sono più economici come spesa d’impianto ma richiedono aneli’ essi una notevole manutenzione.

stata di due paletti in legno o ferro e deve essere fermata al centro da una cinghia «li non più di 5 cui. di larghezza ancorata al terreno a mezzo di un gancio. La rete sarà munita «li un nastro che corcopre il cavo metallico

Dimensione Le dimensioni di un campo da tennis doppio debbono essere di: in. 36,57 di lunghezza per metri 18,27 di larghezza. Il campo di giuoco singolo occupa un terreno di <1 i ni. 36,57 per metri 15,53. Per ogni migliore dettaglio vedere la figura. Il campo è diviso in senso trasversale in due parti: da una rete che dovrà essere sostenuta da un cavo metallico del diametro di un centimetro e passante sopra la te-

Orientamento (v. figura). Normalmente l’orienta mento dell’asse deve essere parallelo alla linea Nord-Sud con una leggera inclinazione N.N.O.-S.S.E dato che le partite più importanti si giuocano nel pomeriggio.

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re dai due lati della rete stessa per non meno di cm. 5,08 e non di più di cui. 6,35. I paletti per ancorare la rete debbono sporgere ni. 1,06 fuori del terreno e debbono avere sulla testala una scanalatura profonda un centimetro corrispondente allo spessore del cavo d’acciaio che porla la rete stessa. I paletti devono essere sistemati a cui. 9,5 fuori delle lince laterali del campo di doppio e del campo di singolo.

* * * II lavoro per la sistemazione di un campo di tennis va approntato come segue:

Sezione del terreno di un campo da tennis in terra battuta

1) scelta di ubicazione d c I terreno e orientamento; 2) livellazione degli estremi dell’area c scavi della stessa;

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3) posa in opera dello strato di ghiaia per il drenaggio e costituzione di eventuali canaletti drenanti;

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4) sistemazione strati scorie di carbone (primo strato scorie da cm. 5, secondo strato scorie da cm. 1,5);

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5) smaltimento superficiali;

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6) impianto annaflìamcnlo;

7) posa in opera della rete di recinzione; 8) posa in opera dei paletti.

Schema drenaggio

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Circa maggiori dettagli il lettore potrà riferirsi ai disegni uniti.

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Schema impianto di illuminazione

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E’ di massima importanza la livellazione della superficie del campo fatta in modo che il campo nel senso trasversale abbia da ogni parte una inclinazione dal 3 al 4 per cento, in modo da consentire lo scorrimento delle acque superficiali sulle cunette di raccolta laterali del campo. Circa l’impianto di irrigazione la presa d’acqua si potrà disporre alla metà di uno dei lati maggiori e sarà del tipo di quella stradale e incassata al livello del suolo e dovrà avere tuia bocca di almeno 25 min. ed una pressione di almeno 3 atmosfere. La rete di recinzione del campo dovrà essere possibilmente in


rete di filo di ferro zincato a maglie quadrate di cm. 4 di lato. Alle testate la rete dovrà avere un’altezza di m. 3, in. 2 sulle fiancate e m. 1 nelle zone centrali.

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Lo sfondo di un campo da tennis dovrà essere possibilmente di colore verde. I rulli che dovranno essere usati devono avere un peso non superiore ai 2 q.li.

Colorazione I campi da tennis possono avere diverse colorazioni, verde, bruna, giallognola, ma quella che ha preso piede è la colorazione rossa che si può ottenere con l’ossido di ferro.

Campi coperti Sono usati soprattutto in paesi freddi.

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Sezione campo tennis in asfalto, bitume, ecc.

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Sezione campo tennis in terra battuta i I ,4

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Sezione campo tennis in cemento

Per detti campi il fondo è in legno, cemento e asfalto.

Illuminazione

5

L’illuminazione deve essere regolata in modo da impedire che i raggi diretti possano colpire gli occhi dei giuocatori. L’illuminazione di un campo da tennis deve avere 150-200 lux. I sistemi di illuminazione p i ù preferiti sono quelli laterali e quelli centrali ma il primo risulta migliore. Gli apparecchi d’illuminazione dovranno essere posti a non meno di 8 metri da terra e fare in modo che non diano luogo a fenomeni di abbagliamento.

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3

PROGRAMMI SCIISTICI La riunione del Comitato nazionale che si è tenuta a Milano il 2 e 3 maggio spicca per il contenuto tecnico degli argomenti che vi sono stati trattati. Sorvoliamo pertanto su quelli che possono essere considerati di ordinaria amministrazione per insistere sugli altri, di interesse più generale. In primo l’argomento che figurava al paragrafo 4 dell’ordine del giorno: programmi di attività delle Commissioni tecniche per la preparazione ai Campionati del mondo. Precedentemente alla riunione del C.N. il rag. Oneglio aveva presieduto una riunione preliminare delle C-T., che di comune accordo avevano tracciato le grandi linee della preparazione. In sede di C.N. i presidenti delle quattro C.T. hanno esposto i loro intendimenti e le loro osservazioni. Seguita con particolare interesse la relazione di Otto Menardi, che ha svolto una profonda indagine sul rendimento inferiore all’attesa nella scorsa stagione dei discesisti, ed ha insistito in modo particolare sulle insufficienze d’ordine morale che possono avervi contribuito, proponendo per rimediarvi una maggiore severità nei confronti degli atleti e una maggiore col'aborazione con le Società per quanto riguarda i « controllati ». La preparazione degli atleti, per quanto concerne estate e autunno, si svolgerà sulle seguenti basi, approvate dal C.N. Saranno convocati per un soggiorno al mare, avente scopi di leggera preparazione atletica e tonificanti, gli atleti del fondo, del salto e, sentito il parere del Presidente la C.M.F., della discesa. La scelta degli atleti sarà limitata agli elementi che hanno maggior pobabilità di essere inclusi nella rappresentativa per i Campionati mondiali. Questo periodo di soggiorno, in località da destinarsi, sarà della durata di 15 giorni e avrà inizio verso i primi di settembre. E’ stato inoltre deciso di convocare tutti gli atleti della discesa, fondo, salto e bob in località di montagna (Avelengo oppure Valdagno) per un periodo di una ventina di giorni a partire dai primi di ottobre, prolungabile per altri 20 giorni per gli atleti del fondo, in quanto la loro preparazione atletica, predominante sulla preparazione tecnica, dovrà essere fatta con maggiore estensione onde consentire il raggiungimento di una forma fisica perfetta prima degli allenamenti sulla neve. La rosa degli atleti che parteciperanno a questo periodo di condition-training sarà molto più vasta, comprenderà anche elementi juniores in osservazione e dovrà anche servire a scopo selettivo. Questi allenamenti in comune avranno

34

tra l’altro lo scopo di rinsaldare i rapporti di amicizia e di favorire l'affiatamento fra gli atleti delle varie specialità. Nel periodo di allenamento atletico in montagna, saltatori e discesisti avranno come unico istruttore di educazione fisica il prof. Verin il quale, dato il numero rilevante degli atleti, potrà eventualmente essere codaiuvato da un aiutante. Per quanto riguarda gli allenamenti collegiali sulla neve collegati con la par. tecipazione a gare in Italia e all’estero,

è stato deciso di rinviare ogni decisione alla prossima riunione del C.N., il quale, riconosciuta la necessità di anticipare 1 effettuazione dei Campionati Italiani in rapoprto al programma fissato per i Campionati mondiali, ha approvato le seguenti date: Prove Nordiche: dal 30 gennaio al 2 febbraio ; Prove Alpine: dal 4 al 7 febbraio; Campionati di Settore: dal 15 al 17 gennaio ; Campionati Juniores: 27-28 febbraio oppure 6-7 marzo, evitando la concomi, lanza con i Campionati Forze Armate, che impedirebbe la partecipazione degli juniores preparati dagli istruttori militari.

IL CALENDARIO DELLA NEVE 1954 Dopo le decisioni di Innsbruck, il Calendario di massima, e quindi non ufficiale, delle manifestazioni sciistiche di maggior rilievo che si svolgeranno in Italia e all’estero durante la stagione invernale 1953-54, è la seguente: 6- 7 gennaio - ITALIA — Ortisei (internaz.) : Due giorni gardettesi - prove alpine maschili 9-10 gennaio - SVIZZERA — Wengen (internaz.): Concorso del Laui berhorn - prove alpine maschili 9-10 gennaio - SVIZZERA — Grindelwald (internaz.): Concorso del S.D.S. - prove alpine e prove di fondo femminili 10 gennaio - ITALIA — Loc. da destinarsi (internaz.): Trofeo Kongsberg - salto speciale 15-17 gennaio - ITALIA — Loc. da destinarsi: CAMPIONATI DI SETTORE per tutte le spec. masch. 17 gennaio - ITALIA — S. Martino di C. (internaz.): Fondo femminile 17 gennaio - ITALIA — Valle d’Aosta (internaz.): Coppa Consiglio Valle d’Aosta - fondo maschile. 18-24 gennaio - AUSTRIA — Loc. da destinarsi: SETTIMANA INTERNAZIONALE - prove alpine nordiche 30.1- 2 febbraio - ITALIA — Loc. da destinarsi: CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI - prove nordiche maschili e femminili 4- 7 febbraio - ITALIA — Loc. da destinarsi: CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI - prove alpine maschili e femminili 14-21 febbraio - SVEZIA — Falun : CAMPIONATI DEL MONDO prove nordiche 13-14 febbraio - ITALIA — Abetone (intern.): Coppa Foemina prove alpine femminili 13-14 febbraio - ITALIA — Cortina d’Ampezzo (intern.): prove alpine maschili 13-14 febbraio - FRANCIA — Loc. da destinarsi (internaz. per juniores) : prove alpine 20-21 febbraio - ITALIA — Sestrière (internaz.) : Tre Funivie - prove alpine maschili 27-28 febbraio - ITALIÀ — Loc. da destinarsi: CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES - prove alpine e nordiche - SVEZIA 28.2- 7 marzo — Are: CAMPIONATI DEL MONDO prove alpine - SVIZZERA — Loc. da destinarsi (internaz.): Coppa 13-14 marzo Kurikkala prove fondo maschili e femminili (internaz.): 13-14 marzo - GERMANIA — Garmisch - Partenkirchen Kandahar prove alpine maschili e femminili - ITALIA — Canazei-Marmolada (intern.): 3-Tre 27-28 marzo prove alpine maschili - ITALIA — Cervinia (internaz.): Trofeo Cervino e 3-4 aprile Trofeo Furggen - prove alpine masch.


Sunplem. al n. 9 di STADIUM per le Unioni Sportive e i Gomitoli Provinciali del C.S.I. Agosto 1953

TESSERAMENTO 1953-54 AI CONSIGLIERI CENTRALI AGLI ISPETTORI REGIONALI AI COMITATI PROVINCIALI E ZONALI LORO SEDI

Anche per il corrente anno la Presidenza Centrale del Centro Sportivo Italiano, al fine di facilitare le operazioni di affiliazione e riaffiliazione delle Unioni e Gruppi Sportivi e del tesseramento dei relativi atleti, provvederà a costituire presso tutti i Comitati Provinciali e Zonali, un deposito di tessere e di tutti i moduli necessari a tali operazioni. Pertanto le Unioni o Gruppi Sportivi potranno rivolgersi ai predetti Comitati per il ritiro del materiale occorrente. Il tesseramento avrà inizio il 1° settembre per quelle attività a carattere stagionale come: Calcio, Pallacanestro, Tennis da tavolo e Sci. Per le altre attività la tessera in corso per il 52-53 è valida fino al 31 dicembre 1953.

MODALITÀ AFFILIAZIONE E RIAFFILIAZIONE UNIONI E GRUPPI SPORTIVI. Considerato che il sistema adottato lo scorso anno per la distinzione dei Gruppi Sportivi dalle Unioni Sportive è risultato buono, anche per il corrente anno verranno adottati due distinti moduli di domanda: uno di colore bianco per le Unioni Sportive sorte al di fuori delle associazioni GIAC, uno in colore verde per i Gruppi Sportivi sorti in seno alle associazioni GIAC, che raccolgono tesserati alla GIAC stessa ed eventualmente non tesserati alla GIAC la cui attività comunque è diretta dai Dirigenti dell’ A. C. Parrocchiale. Tanto le Unioni Sportive, quanto i Gruppi Sportivi di Associazione che intendono affiliarsi (se di nuova costituzione) o riaffiliarsi (se già affiliati negli anni precedenti), dovranno ritirare presso i Comitati Provinciali o Zonali i rispettivi moduli (bianchi o verdi T2/54 e T3/54), riempirli accuratamente in ogni loro parte ed in triplice copia restituirli poi al Comitato Provinciale o Zonale stesso con allegata la quota di affiliazione la quale, anche per il corrente anno, rimane fissata

in lire 1.500 per le Unioni Sportive mentre per i Gruppi Sportivi GIAC, collegi ed Istituti cattolici o Uomini di A.C. la quota viene ridotta a L. 900 e questo per facilitare le adesioni. Unitamente alla domanda di affiliazione, le Unioni o Gruppi Sportivi dovranno presentare un numero minimo di tessere che rimane fissato in 6 (sei). Il Comitato Provinciale o Zonale, ricevute le domande di affiliazione, controlla che le medesime siano compilate in ogni loro parte, pone il visto in calce e le invia, sempre in triplice copia, alla Presidenza Centrale unitamente alla somma di L. 1.000 per ciascuna Unione Sportiva e L. 600 per ogni Gruppo Sportivo. L’affiliazione al C.S.I. dà diritto all’Unione o Gruppo Sportivo, a ricevere la rivista « Stadium », il Notiziario tecnico organizzativo e la stampa periodica e propagandistica del Centro Sportivo Italiano. NON SARANNO ASSOLUTAMENTE ACCOLTE DOMANDE DI AFFILIAZIONE O RIAFFILIAZIONE SPROVVISTE DELLE FIRME DEL PRESIDENTE ED ASSISTENTE DELL’UNIONE O GRUPPO SPORTIVO E DEL VISTO DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE O ZONALE NONCHÉ’ ACCOMPAGNATE DAL NUMERO MINIMO DI TESSERATI DI CUI SOPRA.

TESSERAMENTO ATLETI. La tessera atleti del Centro Sportivo Italiano rilasciata per la stagione 1951-52 e 1952-53, è valida anche per la stagione 1953-54 previa vidimazione da parte della Presidenza Centrale. Agli effetti agonistici la tessera C.S.I. ha valore stagionale a seconda dei calendari delle Federazioni Sportive corrispondenti agli sport praticati (es. nel caso specifico del Calcio, avrà valore dal 1° settembre 1952 al 31 agosto 1953). Alla tessera regolarizzata, è abbinata la assicurazione contro gli infortuni sportivi alle condizioni esposte con apposita circolare lo scorso anno. Essa dà diritto all’atleta di praticare non più di tre discipline sportive (il tennis da tavolo nel computo dei tre sport è considerato disciplina sportiva) regolarmente registrate nelle apposite caselle della

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tessera e secondo le norme fissate dalle singole Commissioni Tecniche del C.S.I. in base alle convenzioni vigenti con le Federazioni Sportive del CONI. NON VERRANNO RICONOSCIUTI, SIA AGLI EFFETTI AGONISTICI CHE A QUELLI ASSICURATIVI, GLI SPORT NON TRASCRITTI SULLA TESSERA. Il prezzo della tessera atleti rimane fissato in L. 100. La procedura del tesseramento è la seguente:

non chiaro o mancanti di qualche dato e delle firme richieste;

Per gli atleti già tesserati negli scorsi anni.

IMPORTANTE PER I COMITATI PROVINCIALI E ZONALI.

1) i Comitati Provinciali e zonali, dovranno ritirare dalle Unioni o Gruppi Sportivi dipendenti le tessere rilasciate negli scorsi anni sulle quali lo atleta stesso dovrà aver apposta la firma nell’apposita casella 1954, secondo o terzo anno e ritrascritto, sempre nell’apposita casella, lo sport principale e gli sport complementari, nonché la relativa quota di L. 100 per ogni tessera;

1) Inviare immediatamente alla Presidenza Centrale la situazione di carico e scarico delle tessere trasmesse Io scorso anno nonché la relativa giacenza. In base a questi dati sarà provveduto ad inviare il nuovo materiale per il tesseramento 53-54;

2) compilare in triplice copia l’elenco Mod. T/l-54 in ogni sua parte e trasmetterlo alla Presidenza Centrale unitamente alla somma di L. 50 per ogni tessera quale quota di assicurazione; 3) dopo che la Presidenza Centrale avrà ritornato la tessera che dovrà essere consegnata all’atleta, il Comitato Provinciale o Zonale provvederà a riportare sulla parte ad esso rimasta, la data del rinnovo apposta dalla Presidenza Centrale unitamente al nuovo bollino.

Per gli arieti mai tesserati: 1) L’U.S. o G.S. di nuova costituzione o già affiliati nel decorso anno che intendano tesserare nuovi atleti, ritireranno presso il Comitato Provinciale o Zonale, il quantitativo delle tessere occorrenti, versando al Comitato stesso l’importo di L. 100 per ogni tessera prelevata; 2) provvederà quindi alla compilazione delle tessere nelle loro tre parti avendo cura di far apporre la firma nell’apposita casella indicata « primo anno » e le restituirà al Comitato Provinciale o Zonale il quale, dopo aver riscontrato che dette tessere sono state accuratamente compilate in ogni loro parte e non mancano di nessuna firma o data, le trasmetterà a sua volta alla Presidenza Centrale unitamente all’elenco Mod. T/l-54 ed alla somma di L. 50 per ogni tessera; 3) la Presidenza Centrale provvederà ad una speciale punzonatura e timbratura sulle tre parti della tessera e rimetterà al Comitato Provinciale o Zonale, per il proprio schedario, la matrice con fotografia e la tessera che dovrà essere rimessa alla Unione Sportiva o Gruppo Sportivo e da questa all’atleta;

4) Per nessun motivo saranno, accettate tessere sprovviste della fotografia e compilate in modo

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5) la tessera atleti del C.S.I. non avrà nessun valore, sia agli effetti agonistici che a quelli assicurativi, se non fornita del regolare punzone c timbro a secco sulla fotografia applicati daH’Ufiicio Centrale Tesseramento unitamente ad un bollino di convalida. Precise disposizioni in merito verranno date dalle CC. TT. NN. per la regolamentazione dell’attività agonistica.

2) Si precisa che non verrà assolutamente dato corso ad alcun tesseramento che non sia accompagnato dal relativo importo (assegno bancario o scontrino di c/c);

3) NOVITÀ’ IMPORTANTE: PER I NUOVI TESSERATI: A DIFFERENZA DEGLI SCORSI ANNI, E’ NECESSARIA SOLTANTO UNA FOTOGRAFIA CHE VERRÀ’ INCOLLATA SULLA PARTE DI TESSERA CHE RIMARRA’ ALL’ATLETA; 4) si lascia facoltà ai Comitati Provinciali o Zonali, che lo ritengono opportuno, di richiedere una seconda fotografia per la parte che rimarrà al Comitato stesso;

5) si raccomanda che le domande di affiliazione o riaffiliazione siano tenute ben distinte per Unioni Sportive o Gruppi Sportivi usando i rispettivi moduli e che le medesime, come pure gli elenchi assicurativi, vengano inviati alla Presidenza Centrale in triplice copia. 6) alle nuove Unioni o Gruppi Sportivi, verrà inviato il relativo diploma di affiliazione mentre per le riaffiliazioni sarà trasmesso un apposito bollino che il Comitato Provinciale o Zonale avrà cura di far pervenire alle competenti Unioni o Gruppi Sportivi i quali lo applicheranno in calce al diploma già in loro possesso; 7) rimangono ferme le disposizioni impartite da questa Presidenza con circolare n. 2803 C/Opg. del 2 aprile 1952 relativa al doppio tesseramento. In attesa di cortese sollecito riscontro per quanto riguarda la parte relativa al carico e scarico delle tessere, ci permettiamo di insistere ancora una volta sulla necessità che le operazioni di tesseramento vengano svolte con la più accurata scrupolosità in modo da non intralciare il regolare svolgimento delle varie manifestazioni. Cordiali saluti. IL VICE PRESIDENTE CENTRALE Prof. ALDO NOTARIO


CENTRO

SPORTIVO

ITALIANO

PRESIDENZA NAZIONALE AI CONSIGLIERI CENTRALI DEL C.S.I. AGLI ISPETTORI REGIONALI AI COMITATI PROVINCIALI E ZONALI

e p. c. AI CONSIGLIERI E DELEGATI REGIONALI G.I.A.C. LORO SEDI ROMA, 1 agosto 1953

Carissimi amici nell’inviarvi le norme tecniche riguardanti il nuovo Tesseramento CSI per l’anno 1953-51 ho la gioia di comunicarvi gli ultimi dati relativi al tesseramento in corso ancora aperto per alcune attività: Unioni Sportive: 2.065 (.scorso anno 1.650). Atleti: 43.068 (scorso anno 34.485) Le cifre tra parentesi si riferiscono al tesseramento delio si orso anno e nei confrontarle ognuno di voi può essere onestamente soadisjatto del suo lavoro che ha contribuito a questo risultato finale. Permettete amici che in questa lettera di apertura del nuovo anno sociale la Presidenza Centrale oltre ad un saluto augurale vi riassuma alcuni impegni sostanziali che dobbiamo affrontare assieme con serietà e solidarietà. Unita dei cattolici sul ironie sportivo attorno al CSI: mentre la Presidenza Centrale tenderà tutti i possibili- accordi e chiarimenti con gli Enti cattolici interessati (Istituti Collegi, Esploratori) e con il Centro Nazionale Libertas, insisterà al tempo stesso perché L’Azione Cattolica (giovani e uomini) sia più attivamente presente anzitutto con dirigenti e poi con un largo numero di atleti. A tal proposito vi posso assicurare che il movimento Aspiranti con il prossimo anno inizierà una vasta attività sportiva con il CE1 di cui riceverete per tempo le norme. Oltre a queste nostre possibilità di apertura di orizzonti per la nostra organizzazione resta però sempre valida e sovente più efficace la vostra iniziativa per ottenere un accordo locale. Le lettere o le circolari possono rimanere lettera morta ma un vostro colloquio con un direttore di collegio per convincerlo a fare oltre l’attività federale anche l’attività con il CSI, oppure con un Parroco per iniziare una sana attività sportiva tra gli organizzati dell’A.C., oppure con un Direttore d'azienda per fondare una società sportiva aziendale aderente al CSI, può avere un risultato positivo. Sovente è questione di propaganda: occorre far conoscere il CSI a tutti e quindi oltre a raccomandarvi di curare il settore della stampa con l’incaricato stampa vi spingo a partecipare a tutti gli incontri, alle riunioni, ai corsi, alle 3 giorni che L’Azione Cattolica organizza e ivi parlare del CSI.

Impianti sportivi Vi posso annunziare che a tutt’oggi il nostro ufficio impianti sportivi ha già perfezionato il progetto e le pratiche di una quarantina di impianti ottenendo dal CONI un buon contributo a fondo perduto per ognuno. Degni di lode gli sforzi di quei Comitati Provinciali, e sono immensi, che stanno assicurando alla nostra attività la vita futura mercè la creazione di impianti. Ogni possibilità dev’essere in tal senso tentata e la Presidenza Centrale vi assicura il suo appoggio materiale.

Dirigenti sportivi Per le Provincie del Nord al Passo della Mandola dal 24 agosto al 3 settembre, e gli interessati hanno già ricevuto ragguagli in merito, si svolgerà il Corso Nazionale dirigenti sportivi provinciali. Per le provincia del Centro e del Sud è allo studio una manifestazione similare- Questi sforzi della Presidenza Centrale devono assolutamente essere moltiplicati sul piano provinciale. La consegna per il 1954 è: "in ogni provincia il corso dirigenti sportivi”.

Per il corso provinciale si. può scegliere la formula di una ”3 giorni’’ completa oppure di 3 domeniche consecutive o anche di 6 serate consecutive. Serviranno di guida per o i corsi provinciali gli atti stampati del corso nazionale della Mandola.

Congressi Provinciali e Congresso Nazionale

In preparazione al II7 Congresso Nazionale che si svolgerà a Roma nei giorni 6-7-8 dicembre in ogni provincia si dovrà svolgere secondo il regolamento a suo tempo comunicato il Congresso Provinciale nei mesi di settembre, ottobre e prima metà di novembre. Il Congresso Provinciale dovrà occupare una giornata completa comprendente una lezione educativa, una lezione organizzativa (CSI 1954) e la relazione morale e finanziaria del Congresso con le relative votazioni. Il Congresso Provinciale dev’essere una buona occasione per riunire tutti i dirigenti di tutte le società e prendere assieme il via per il 1954.

Serietà organizzativa

E’ l’ultimo impegno, ma investe tutto il nostro lavoro che dev’essere più preciso, più puntuale, più tempestivo per dare al CSI uno stile di serietà che lo deve distinguere da qualsiasi altra considerazione. Quindi, tesseramento, segreteria, commissioni tecniche tutto più preciso, più puntuale, più tempestivo.

Tesseramento 1953-54: Ali permetto aggiungere che gli stampati giacenti presso ogni Comitato possono essere utilizzati anche per il nuovo tesseramento ; si autorizza infine l’uso di un unico elenco assicurativo per la registrazione dei nominativi degli atleti di più unioni sportive e ciò al fine di ottenere una maggiore economia nell uso degli stampati in parola. L accordo tuttora vigente con la àportass scade il 31 dicembre p. v., pertanto la Presidenza si riserva di comunicare a tempo opportuno eventuali mutamenti o variazioni circa l'entità della quota assicurativa ; si continui pure comunque il versamento consueto nella misura di L. 50 per ogni atleta. A richiesta di alcuni Comitati Provinciali e Zonali sara invitata la Sportass perché nei limiti del possibile tutta la trattazione della pratica assicurativa avvenga attraverso i Comitati e non direttamente tra Unioni o Gruppi Sportivi e Sportass. Per poter ottenere dalla Presidenza Centrale un primo quantitativo di tessere, ciascun Comitato, nelt’accusare ricevuta della circolare allegata, deve precisare il numero complessivo delle tessere rimastegli comprendendo naturalmente quelle eventualmente recuperabili presso le Unioni o Gruppi Sportivi dipendenti. La Sezione Amministrativa dell’ufficio Centrale Tesseramento provvederà poi d’ufficio, dopo il 31 agosto a regolarizzare il deposito tessere addebitando a ciascun Comitato quelle tessere che non fossero reperite; il prezzo per ogni tessera non riscontrata è stato fissalo in L- 30. Sono certo che i Comitati sapranno giustamente apprezzare l'ulteriore facilitazione concessa dalla Presidenza circa la rihiesta di una sola fotografia da apporre nella parte della tessera che rimane all’alteta; viene comunque data la facoltà a quei Comitati che lo desiderino di richiedere due fotografie e cioè una per la parte che rimane all’atleta, L altra per la parte, che rimane al Comitato Provinciale o Zonale. La Presidenza rimane a disposizione dei Comitati per eventuali altri chiarimenti o consigli del caso ed è in attesa di conoscere la situazione del deposito tessere. » ♦ *

La Presidenza Centrale nel ringraziarvi conta anche per il 1954 sulla vostra generosa collaborazione per fare del CSI quella grande opera di educazione e di salvezza della gioventù italiana. La Provvidenza Divina che ci ha largamente assistiti in questi, primi dieci anni di vita non lascerà cadere il nostro coraggio e l'offerta di noi stessi. Vi abbraccio tutti anche da parte del Presidente Centrale. Il V. Presidente Centrale ALDO NOTARIO

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PROSSIME MANIFESTAZIONI Finali Campionati Nazionali (Messina 18-19 Agosto) Nell’accogliente città di Messina si concluderanno quest’anno il Campionato Nazionale ed il Campionato Giovanissimi di pallavolo. A conclusione delle fasi interregionali, una novità di quest'anno che in sede consuntiva vaglieremo se è stata utile o meno, otto squadre del Campionato maggiore e 4 giovanissimi si contenderanno nei giorni 18-19 di agosto i due prestigiosi titoli di Campione Nazionale.

Il Campionato Nazionale, questo anno ha avuto uno sviluppo meraviglioso con ben 54 fasi provinciali, alle quali hanno preso parte 277 squadre, e 13 fasi regionali con CO squadre partecipanti. Risultati veramente ragguardevoli che dimostrano come pian piano questa disciplina sportiva vada affermandosi nella nostra Organizzazione. Dalla durissima selezione delle varie fasi sono balzate fuori le seguenti 8 squadre: Bonsignori di Remedello, Concordia di Schio, Robur di Ravenna, Romito di Firenze, Lazio di Roma, Serenissima di Terni, Manzoni di Brindisi e San Giuliano di Messina. Di queste, sette sono già note per aver partecipato alle precedenti edizioni del Campionato, mentre la Romito di Firenze, la squadra dell’enciclopedico (in campo sportivo naturalmente) Prilli, è il primo anno che riesce a superare la fase regionale. Sicuramente tutte le squadre profonderanno tutte le loro migliori energie per raggiungere l’affermazione clamorosa; ma soltanto una di esse potrà cucire lo Scudetto sulle sue maglie. Avremo quest’anno una conferma della Bonsignori o sarà la Robur che riuscirà a spuntarla sugli irriducibili avversari? La formula di quest'anno, girone unico all'italiana, darà la possibilità a tutte le squadre di dare la

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precisa valutazione delie proprio forze e siamo certi che assisteremo ad una finale interessante e combattuta. Ma il pronostico, diffìcile ma non impossibile, limita, almeno sulla carta, alle due nominate squadre la lotta per lo scudetto e rincontro decisivo fra queste due compagini sarà certamente avvincente come quello dello scorso anno. Non dovranno però sottovalutarsi le altre compagini che non si rassegneranno troppo facilmente al ruolo di comparse ma cercheranno di sovvertire con la loro abilità Io sfavorevole pronostico. Il Campionato dei Giovanissimi invece ha avuto una minore risonanza, ma bisogna considerare che è alla sua prima edizione e non è facile improvvisare delle squadre di giovani pallavolisti. In ogni modo sono state svolte 26 eliminatorie provinciali con 77 squadre e 7 fasi regionali con 15 squadre partecipanti.

Dalle interregionali quattro squadre si sono affacciate alla ribalta

nazionale e precisamente: Bonsignori di Remedello, Alce di Firenze, Aurora di l’escara e Giosuè Bersi di Napoli. Diffìcile il pronostico in quanto non si conoscono i valori delle squadre finalistc, ma volendone azzardare uno, presumiamo che la lotta per il titolo si polarizzerà fra le squadre della Bonsignori, che cercherà di emulare la squadra maggiore, e dell’Alce di Firenze. La sorpresa potrebbe darcela la Borsi di Napoli, la squadra del simpaticissimo Padre Raffaele, mentre tagliata fuori ci sembra la squadra dell’Aurora di Pescara. Ai giovanissimi atleti di Maturo lo smentirci. Concludendo, alle finali quest’anno sono state ammesse squadre selezionatissime, squadre che sicuramente faranno onore all’attività paifavolistica del CSI per la loro tecnica, il loro sano agonismo nonché per il loro perfetto comportamento.

Il Comitato Provinciale di Messina, che si è assunto il gravoso compito di organizzare queste finali, sarà senz’altro artefice di una impeccabile organizazzione e farà in modo che in tutti i partecipanti rimanga il più grato ricordo delle gare effettuate in quest’antichissima e moderna città marinara Sicilia.

SQUADRE AMMESSE ALLA FINALE NAZIONALE U. S. BONSIGNORI di Remedello (Brescia)

U.S. CONCORDIA di Schio U. S. ROBUR di Ravenna U. S. ROMITO di Firenze

U.S. LAZIO di Roma U.S. SERENISSIMA di Terni U. S. A. MANZONI di Brindisi U. S. S. GIULIANO di Messina

U. S. ALCE di Firenze U. S. AURORA di Pescara U. S. GIOSUÈ’ BORSI di Napoli


N

u

Campionati Nazionali C. S. 1. 1953 (Reggio Emilia 29 e 30 agosto) SABATO 29 AGOSTO: ore 9-13, ba Commissione Tecnica Nazionale Nuoto nella sua prima riunio- nell’ordine: batterie 50 dorso alliene dell'anno, ha varato dopo pro- vi - 50 rana allievi - 50 s.l. allievi fondo ed accurato esame il Pro- 100 dorso juniores - 100 rana jugramma dei Campionati Naziona- niores - 100 s. 1. juniores; 200 s.l. juniores - staffetta 3x50 artistica li 1953. Sono state apportate al Regola- allievi - Finale Tuffi - staffetta 3x50 mento precedente, a lutto vantag- artistica juniores; gio dell'interesse tecnico e propaore 17-20: prova nuotata utile gandistico della manifestazione, le al salvamento (per squadre) - evenseguenti sostanziali modifiche: tuali semifinali e recuperi. 1) trasformazione da Rappresentative Regionali a RappresentaDOM UNICA 30 AGOSTO - 9tive Provinciali con seguente au- 12: Finali Nuoto - nello stesso ormento della partecipazione; dine delle batterie. 2) inclusione nel programma ore 12.30: PREMIAZIONE. delle gare riservate agli allievi; Considerando l’attività agonistica 3) inclusione nel programma effettuata fino ad ora o già prodella gara di tulli da 3 metri; grammata dai Comitati Provinciali, 4) trasformazione della staffetta juniores da 3x100 artistica a 3x50 artistica; 5) mantenimento in programma della prova di nuoto utile al salvamento. Non si è potuto per il 1953 prendere in considerazione la nuotata a farfalla ancora in via di evoluzione e pertanto la C.T.N. Nuoto ha op(Varese - Roma - Reg. tato per l’adozione della rana ortodossa sia nelle gare individuali che 1) Il Centro Sportivo Italiano, nelle staffette, riservandosi in fuin accordo con il competente Minituro di rivedere tale decisione. Tale allargamento e completa- stero della Pubblica Istruzione e mento del Programma dei nostri con l’approvazione tecnica de 11 a Campionati Nazionali dà alla mani- FIDAL, indice ed organizza un festazione il suo vero valore di Le- Criterium Nazionale Studentesco va Nazionale Giovanile che siamo di Atletica leggera riservato agli sicuri apporterà un notevole incre- studenti medi. mento all'ancora anemico nuoto 2) La manifestazione si svolgeitaliano. rà 1’11 ottobre 1953 in tre sedi: a Reggio Emilia ci accoglierà alla Varese per il Nord; a Roma per il fine di agosto nella sua bella e riCentro e a Reggio Calabria per il dente piscina e anche questa volta Sud. Ad essa potranno partecipasaremo a fianco dei ciclisti impere gli studenti medi regolarmente gnati nella prova su strada sul difiscritti e frequentanti gli Istituti ficile circuito... diabolicamente stuscolastici, statali e non statali, nati diato per essi. prima del 1° gennaio 1934 anche Tale abbinamento, che ritengo se tesserati per la FIDAL, purché gradito ad entrambi i settori della non classificati di 1. e 2. serie. attività del C.S.I., ci consentirà una reciproca assistenza a completo van3) Alla manifestazione potranno taggio dell’entusiasmo giovanile dei partecipare gli studenti medi scelnostri ragazzi. ti possibilmente tra i classificati Il programma orario di massima, nei primi posti nelle gare dei Camsarà così ripartito: pionati Provinciali studenteschi di VENERDÌ 28 AGOSTO: ore 17: atletica leggera, indetti dal MiniRiunione della C.T.N.Nuoto - ore stero della Pubblica Istruzione — 21: Riunione dei Dirigenti Provin- Ufficio Speciale dell’Educazione Ficiali per il sorteggio delle batterie. sica e Sportiva — per l’anno scola-

ATLETICA

si può contare sulla partecipazione ai Campionati di una ventina di squadre, tra le quali, sicure presenti: Napoli Campione 1952, Genova con la sua bella squadretta di serie C, Cagliari con gli atleti del G.S. Aquila e della U.S. Esperia, Roma 2.a classificaia nel 1952, Reggio E., Pesaro, Palermo, Cosenza, Venezia, Torino, Milano, Pescara, Moifctta, Salerno e Novara. Sta ora alle nostre rappresentative provinciali presentarsi alla Finale Nazionale ben preparate e con serietà d’intenti c far sì che il lavoro sinora svolto serva da base per Io sviluppo futuro della attività natatoria del Centro Sportivo Italiano. L’augurio della C.T.N. Nuoto si compendia nella sicurezza che i nostri giovani non verranno meno all'attesa e forniranno al C.S.I. e alla Federazione Italiana Nuoto la dimostrazione pratica del loro entusiasmo e del loro valore tecnico e agonistico. Arrivederci a Reggio Emilia. Italo Ile Zueco

LEGGERA

Criterium Nazionale Studentesco Calabria 11 Ottobre) stico 1952-53. Si precisa che sono ammessi a partecipare alle gare quegli elementi che abbiano già conseguito la vittoria nelle stesse gare in precedenti Campionati Provinciali di atletica leggera di Provveditorato. 4) Le gare in programma sono le seguenti:

Corsa piana m. 100; corsa na m. 1000; m. 80 ad ostacoli salto in alto; salto in lungo, cio del peso (kg. 5); lancio disco (kg. 2); staffetta 4x100.

pia(1); landel

5) Ogni Provveditorato potrà iscrivere un atleta per ogni gara individuale ed una sola staffetta.

6) Ogni concorrente potrà partecipare ad una sola gara individuale ed alla staffeta. I partecipanti ai m. 1000 non potranno prendere parte neppure alla staffetta. 7) La manifestazione si svolgerà secondo il regolamento tecnico della FIDAL e sarà diretta da giudici di gara della Federazione stessa.

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8) Le gare di corsa m. 100, m. 80 ad ostacoli c della staffetta, si svolgeranno attraverso batterie, eventuali semifinali e finali; quelle di corsa m. 1000, attraverso batterie e finali; quelle del salto in lungo, lancio del peso e lancio del disco, attraverso eliminatorie e finali. Per le eliminatorie gli atleti saranno riuniti in gruppi di 8 per il salto in lungo, e in gruppi di 6 per il lancio del peso e il lancio del disco. Per il salto in alto le altezze da superare sono le seguenti: in. 1,45; m. 1,55; m. 1,60; m. 1,65; m. 1,70; m. 1,75; m. 1,78; m. 1,81; m. 1,84; e così di seguito di tre in tre centimetri. 9) In ciascuna gara verranno classificati i primi dodici. 10) Le iscrizioni stese su apposito modulo dovranno pervenire alla Presidenza del C.S.I. - Via della Conciliazione 1, Roma - entro e non oltre il 20 settembre 1953 da parte dei Competenti Provveditorati agli Studi.

11) I documenti di appartenenza agli Istituti scolastici per l’anno 1952-53 nonché di identità dei concorrenti, verranno accertati da

apposita Commissione composta di tre membri, uno dei quali sarà nominato dal Ministero della Pubblica Istruzione e gli altri due saranno scelti tra gli Insegnanti di Educazione Fisica che accompagneranno gli atleti.

12) Non è prevista alcuna classifica per Provveditorati; i premi saranno esclusivamente individuali e per le staffette. Saranno poste in palio due coppe da assegnare a quei Provveditorati agli Studi cui appartengono gli studentiatleti risultati vincitori nel lancio del disco e nei m. 80 ad ostacoli. P.S. — Per la formazione delle rappresentative di Provveditorati, si consiglia di far partecipare quegli studenti-atleti che siano in grado di raggiungere almeno i seguenti tempi e misure: m. 100: 11”9; m. 1000: 2’46; staffetta 4x100: 46”; salto in alto: m. 1,65; salto in lungo: m. 6; lancio del peso: m. 13.

(1) Altezza degli ostacoli: metri 0,91; numero degli ostacoli: 7; distanza dalla partenza al primo ostacolo: in. 13,72; distanza da ostacolo ad ostacolo: m. 9,14.

PALLACANESTRO

Schema di calendario per i corsi miri

A seguito di frequenti richieste pervenute dai Comitati Provinciali sull’organizzazione di corsi per aspirantiarbitri la Commissione Tecnica Nazionale ha approntato un. programma da sviluppare nel giro di sette lezioni. Per eventuali corsi accelerati tale programma potrà anche essere condensato in un più breve lasso di tempo. I Giornata — Apertura del corso. — Cenni sulla storia della pallacanestro e sul suo sviluppo in Italia. — Illustrazione del Regolamento Arbitri con particolare evidenza ai doveri dell’arbitro. — L’arbitro, la sua figura morale e il suo comportamento - la divisa arbitrale. — Illustrazione del Regolamento Tecnico - Titolo I (campi di giuoco e loro attrezzatura). — Interrogazioni sulla lezione precedente. * ‘ — Regolamento Tecnico - Titolo II (Ufficiali di gara e loro compiti). — L'arbitraggio singolo e il doppio arbitraggio (spiegare i compiti degli arbitri, la meccanica dell’arbitraggio a due).

II Giornata — Interrogazioni sugli argomenti delle lezioni precedenti.

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SUDDIVISIONE DEI PROVVEDITORATI AGLI STUDI Varese (11 ottobre 1953)

Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Cuneo, Torino, Asti, Aosta, Alessandria, Vercelli, Novara, Varese, Como, Milano, Pavia, Cremona, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Bolzano, Belluno, Trento, Vicenza, Treviso, Udine, Gorizia, Trieste, Verona, Venezia, Padova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Rovigo, Modena. (36) Roma (11 ottobre 1953) Ferrara, Bologna, Forlì, Ravenna, Massa, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto, Pesaro, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Perugia, Terni, Viterbo, Rieti, Roma, Fresinone, Latina, Teramo, L’Aquila, Pescara^ Chieti, Campobasso, Sassari, Nuoro, Cagliari. (32)

Reggio Calabria (11 ottobre 1953) Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Potenza, Matera, Foggia, Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Trapani, Agrigento, Enna, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta. (24)

— Regolamento Tecnico - Titolo III (giocatori e sostituti) e Titolo IV (terminologia). — Regolamento Gare - Campi di giuoco (servizio d’ordine pubblico, omologazione campo, irregolarità dei campi di giuoco, incidenti sui campi, doveri di ospitalità). — Tesseramento giuocatori (norme per il tesseramento, partecipazione a gare sub judice. — Svolgimento gare (designazione arbitri, assenza arbitro designato, ritardo arrivo dell’arbitro, assenza del cronometrista o del segnapunti, mancanza o smarrimento del referto, colore maglie delle squadre, scelta del pallone, palloni non regolamentari). — Campionati (ritardo presentazione in campo, ritiri in gara. Ili Giornata — Interrogazione sulla materia della precedente lezione. — Regolamento Tecnico - Titolo V (tempi di giuoco, punteggio e norme sul cronometraggio). — Compilazione pratica di un referto di gara (l’istruttore dopo aver distribuito ad ogni allievo un referto in bianco potrà dettare gli sviluppi di una gara immaginando il verificarsi di falli personali o tecnici, segnatura di punti, sostituzioni atleti, espulsioni, incidenti, ecc.). — Regolamento Tecnico - Titolo VI (norme di giuoco).

IV Giornata — Interrogazioni sulla materia della precedente lezione. — Regolamento Tecnico - Titolo VII (fuori campo) e Titolo Vili (tiro libero). — Regolamento Tecnico - Titolo IX (infrazioni e sanzioni) e Titolo X (falli e penalità). — Commento al Regolamento Tecnico.


V Giornata

— Interrogazione sulla materia della precedente lezione. — Le segnalazioni ufficiali dell’arbitro. — Lezione riepilogativa sul Regolamento Tecnico ed eventuali quesiti del candidati. VI Giornata

— (In palestra): Esercizi ginnici - Dimostrazione pratica della posizione degli arbitri sul campo sia nell’arbitraggio singolo che nel doppio (mostrare come gli arbitri debbono osservare la meccanica dell’arbitraggio). — Dimostrazione pratica delle lezioni teoriche sulle regole del giuoco. — (In palestra): Continuazione del programma della seduta precedente. — Esercizi pratici da parte di ogni singolo candidato sull’uso delle segnalazioni ufficiali.

N ORME

E

VII Giornata ;— (In palestra): Disponendo di due squadre per brevi incontri a carattere amichevole impegnare i candidati a turno come arbitri in singolo e in doppio. Nello stesso tempo altri candidati vengono addestrati nelle mansioni di cronometristi e segnapunti. — (In palestra): Stesso programma della precedente seduta. — Riepilogo generale con brevi interrogazioni. Gli esami teorici dovranno vertere su tutta la materia che è stata oggetto di insegnamento. Gli esami pratici consisteranno in una prova di arbitraggio (un tempo in singolo e un tempo in doppio) e in una prova di ufficiale al tavolo (un tempo come cronometrista e un tempo come segnapunti).

COME

I € AZIONI

delle Commissioni Tecniche Nazionali del O. S. I. Mantova: Coppa C.S.I. 1953. Roma: Coppa Card. Micara - Coppa Francesco Pacelli.

CALCIO

NOMINE ARBITRI DI CALCIO DEL C.S.I.

COMUNICATO UFFICIALE N. 6 Riunione del 24 giugno 1953 APPROVAZIONE TORNEI

REGOLAMENTI

CAMPIONATI

E

Si approvano i regolamenti dei sottoelencati Campionati e Tornei con le eventuali modifiche suggerite direttamente alle Commissioni interessate:

Brescia: Torneo notturno Virtus S. Faustino. Pavia: Coppa U. Frigè. Bergamo: Trofeo Vecchi G. Luigi - Torneo notturno - I Trofeo OR.DI.VAL. - Coppa Caduti per la Patria (Rag.) - Coppa Caduti per la Patria (Lib.) Torneo Calcistico S. Zenon. Montevergine (Avellino): Camp. Prov. l.a Categoria. Bologna: Coppa Libertas. Imola: Coppa Victoria. Padova: Coppa Radio Tarcisio. Chieti: Coppa Città, di Chieti. Pescara: Coppa Aurora. Ferrara: II Coppa AGLI. Reggio Emilia: III Coppa Bellei. Firenze: II Coppa Bettini - I Coppa Mugella. Bolzano: Camp. Zonale Ragazzi. Alessandria: I Coppa Piero Sport - IV Coppa P. Rangone. Udine: Torneo Primaverile. Tortona: Coppa Mornico - .Coppa Mons. L. Guerra. Potenza: Coppa Riv. Stadium. Catania: Coppa C.S.I. Molletta: I Coppa C.S.I. - I Targa C.S.I. - I Torneo Amatori Giov. ~Treviso: Coppa Post Campionato. '

Sono nominati arbitri di calcio del C.S.I. (Bergamo), i sigg.: Andreini Filippo, tessera n. 01364; Amoldi Igino, 01369; Baiini Silvestro,- 01334; Cugini Aldo, 01340; Marcarini Giuseppe, 01370; Morelli Angelo, 01336; Moretti Franco, 01335; Nava Giuseppe, 01338; Noris Ernesto, 01337; Opreni Vittorio, 01332; Pesenti Carlo, 01368; Piantoni Daniele, 01333; Prometti Gastone, 01365; Rosa Domenico 01366; Scudetti Pasquale, 01367; Torri Franco, 01339.

CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI Omologazioni fasi Provinciali

Esaminati gli atti ufficiali, si omologano i risultati delle sottoelencate fasi provinciali e zonali del Campionato Ragazzi, vinte dalle ITU. SS. a fianco indicate: Napoli: Oriens Vomero; Monte vergine : Mas Ferr.; Jesi: U.S. Spes; Padova: U. S. Nativitas; Genova: U. S. Sampdoria; Roma: U. S. Portuense. Omologazioni fasi Regionali:

Visti i documenti ufficiali si ratificano i risultati delle seguenti fasi regionali: Sardegna: U. S. Virtus di Cagliari; Puglia: U. S. Diavoli Rossoneri di Molletta; Piemonte: U. S. San Secondo di Torino; Lombardia: U. S. Bonsignori di Remedello; Marche: U. S. Spes di Jesi; Lazio: U. S. Vigor di Tarquinia; Sicilia: U. S. Marcilo di Riposto (Catania); Abruzzo: U. S. Diavoli Rossi di Pescara; Liguria: U. S. Sampdoria di Genova; Campania: U. S. Oriens Vomero di Napoli; Toscana: U. S. Juventus di Pontedera; Umbria: U. S. Juventus di Città di Castello; Calabria: C.S.I. Palmi di Palmi.

41


ì. •

Fasi interregionali: Si trascrivono le classifiche ufficiali delle fasi interregionali: Nord : 1. Bonsignori di Remedello (Brescia); 2. Miani di Treviso; 3. S. Secondo di Torino: 4. Spes di Jesi (Ancona); Centro Nord: 1. Sampdoria di Genova; 2. Rumagna di Cesena (Forlì); 3. Juventus di Pontedera (Pisa); 4. Juventus di Città di Castello (Perugia); Centro Sud: Virtus di Cagliari; 2. Vigor di Tarquinia (Viterbo): 3. Oriens Vomere di Napoli: 4. Diavoli Rossi di Pianella (Pescara);

Sud: (rinuncia U. S. Juventina di Potenza); 1. CSI Palmi di Palmi; 2. Marello di Riposto (Catania); 3. Diavoli Rosso Neri di Moffetta (Bari). RECLAMI U. S. Juventus di Pontedera (Pisa) - Gara Juventus di Pontedera-Sanipdoria di Genova del 20 giugno 1953,, valevole per la- fase interregionale Centro Nord. Non si prende in esame il reclamo presentato dalla U. S. Juventus di Pontedera avverso la delibera del rappresentante della C.N.G.C. nella gara a margine, valevole quale semifinale interregionale Centro Nord del Campionato Ragazzi perché il Rappresentante di questa Commissione aveva i pieni poteri di deliberare in seconda istanza, come in precedenza disposto da questa Commissione Nazionale con Comunicato Ufficiale n. 5. Si restituisce la tassa reclamo. Esposto U. S. Juventus di Pontedera (Pisa) - Gara Juventus di Pontedera-Sampdoria di Genova del 20 giugno 1953.

Questa Commissione, esaminato l’esposto in oggetto non ha mancato di rinnovare imo scrupolosissimo controllo presso gli Organi competenti sulle presunte irregolarità di posizione di alcuni giocatori dell’U.S. Sampdoria. Dagli accertamenti medesimi è emerso che i giuocatori in parola sono in regolare posizione. E’ stato considerato « esposto » quanto denunciato daini. S. Juventus di Pontedera, e non integrazione di reclamo, che non poteva essere esaminato perché in contrasto con le norme disciplinanti i reclami.

CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI ZIONALI

FINALI NA-

plauso per la meritata affermazione che l’ha laureata per il II anno consecutivo Campione d’Italia « Ragazzi » del C.S.I. Un vivo elogio anche alle altre UU. SS. finaliste: Bonsignori di Remedello, Vigor di Tarquinia e CSI Palmi di Palmi, per la brillante condotta di gara e disciplinare tenuta in occasione delle Finali Nazionali.

Un ringraziamento sincero e cordiale vada al Prefetto, al Sindaco, al Questore di Brescia ed al Rappresentante della FIGO, dott. Fortunati, per aver onorato con la loro presenza la manifestazione e la cerimonia della premiazione finale.

Infine un grazie di cuore alle Presidenze della FIGC e dell’AIA per la cordiale ed affettuosa collaborazione accordata al CSI durante l'intera stagione calcistica che ha consentito il conseguimento dei brillanti risultati ottenuti anche in questa edizione del « Campionato Ragazzi » e che sono le premesse per una sempre maggiore collaborazione a solo vantaggio dello sport calcistico italiano. Al Comitato Provinciale di Brescia un elogio per la organizzazione perfettamente riuscita. Il Segretario Renato Bernini

Il Presidente Rag. Generos o Datti

lo

(KIISÌHI COMUNICATO UFFICIALE N. 3

CAMPIONATI NAZIONALI SU PISTA Organizzati dal Comitato Zonale di Rimini, con la collaborazione dell’Associazione « Pedale Riminese » si sono svolti in quella città nei giorni 28 e 29 luglio i Campionati Nazionali su pista delle categ. «Allievi» e «Dilettanti », nonché il « Criterium » di velocità riservato agli « Esordienti ». L’Organizzazione è riuscita perfetta e le gare si sono svolte durante otto ore, ripartite in tre riunioni, nel corso delle quali le prove si sono susseguite ininterrottamente, senza che si verificasse il minimo incidente. Le riunioni sono state direte dal sig. Pucci Giordano, del Pedale Riminese, mentre a Presidente della Giuria e Commissario dell’U.V.I. era stato designato il sig. Agostino Bosi di Bologna. Si riportano qui di seguito i risultati delle gare:

Omologazioni Semifinali (gare del 4 luglio 1953):

Velocità Esordienti:

Bonsignori di Remedello (Brescia)-CSI Palmi di Palmi 6-0; Sampdoria di Genova - Vigor di Tarquinia (Viterbo): 4-1.

1. Tonucci Giuseppe, Velosport (Pesaro); 2. Frezza Guido, Busca (Roma); 3. Berto Piergiorgio Badoere (Treviso); 4. Carrera Gianangelo, Romano Ballerini (Bergamo); 5. Daltri Roberto, Lampo (Forlì); 6. Pozzi Demetrio, S. Andrea (Bergamo); 7. Marabini Nerio, id.

Omologazioni finali (gare del 5 luglio 1953): Valevole per il 1. e 2. posto: Sampdoria-Bonsignori 2-0 Valevole per il 3. e 4. posto: Vigor-CSI Palmi, 1-0.

L'V. S. Sampdoria di Genova viene ufficialmente proclamata Campione d’Italia del C.S.I. Categ. Ragazzi per la stagione 1952-53.

Velicità Allievi: 1. Giraldi Silvano, Scandicci (Firenze); 2. Calbucci Giulio, Lampo (Forlì); 3. Lucchini Renato, Romano Ballerini (Bergamo); 4. Minoli Angelo, id.; 5. Garletti Piero, Prevalle (Brescia); 6. Sbranati Pierluigi, Audaci e Liberi (Brescia); 7. Giaccaglia Franco, Gori (Roma); 8. Bollettini Franco, Fusignano (Ravenna); 9. Chiossi Remo, Mirabello (Ferrara); 10. Zorzetto Livio, Badoere (Treviso): 11. Conte Claudio, Rubeo (Roma); 12. Pedretti Renzo, Libertas (Modena); Monaldi Felice, Assi Butangas (Arezzo); Michelini Alberto, Lepanto (Modena).

Questa Commissione Nazionale Giuoco Calcio del CSI è lieta porgere allU-S. Sampdoria di Genova il suo vivo

Velocità Dilettanti: 1. Minghetti Romano, Libertas S. Pancrazio (Ravenna); Caroli Enzo. Pieve (R. Emilia); 3. Olivi Augusto, id.;

Classifica finale: 1. U. S. Sampdoria di Genova; 2. U. S. Bonsignori di Remedello (Brescia); 3. U. S. Vigor di Tarquinia (Viterbo); 4. CSI Palmi di Palmi (R. Calabria). (L’U.S. Vigor di Tarquinia ha partecipato alle finali in sostituzione dell'U. S. Virtus di Cagliari).

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4. Cinelli Franco, Rubeo (Roma); 5. Mason Federico, Badoere (Treviso); 6. Pagliari Angelo, Tirreno (Roma); 7. Fumagalli Giuseppe. Excelsior (Bergamo); 8. Colleoni Fausto, Fiorente (Bergamo); 9. Kettmaier Guido, Aurora (Trento); 10. Argnani Antonio, Bagnacavallo (Ravenna); 11. Tronconi Fernando. Nossese (Bergamo); 12. Chiavarmi Giuseppe, Folgore-Foligno (Perugia).

Inseguimento Dilettanti : 1. Angioletti Alessandro. Olimpia (Bergamo); 2. Biondi Luigi, Rubeo (Roma); 3. Spagnoli Abele, Pedale Bresciano (Brescia); 4. Tottoli Agostino, S. Faustino (Brescia); 5. Spaccatrosi Mario, Quadracela (Roma); 6. Favaro Piero, Badoere (Treviso); 7. Benatti Romolo, S. Giorgio (Trento); Renzi Franco, Rubeo (Roma); Caroli Enzo, Pieve (Reggio Emilia); 10. Bedeschi Giorgio, Lepanto (Modena); 11. Cervi Luciano, Libertas (Modena); 12. Olivi Augusto, Pieve (Reggio Emilia). Chilometro a cronometro da fermo (Dilettanti): 1. Angioletti Alessandro, Olimpia (Bergamo); 2. Biondi Luigi, Rubeo (Roma); 3. Cinelli Francesco, id.; 4. Tottoli Agostino, S. Faustino (Brescia); 5. Kettinaier Guido, Aurora (Trento); Olivi Augusto, Pieve (R. Emilia); 7. Spaccatrosi Mario, Quadracela (Roma); 8. Preda Pietro, Ponte S. Pietro (Bergamo); 9. Ghidoni Mario, Valentini (Brescia); 10. Bellagamba Sergio, «Assi» Butangas (Arezzo); 11. Benatti Romolo, S. Giorgio (Trento); 12. Bedeschi Giorgio, Lepanto (Modena).

Si omologano i detti risultati e si proclamano i corridori : Tonucci Giuseppe, del Velo Sport Pesaro, vincitore del «Criterium» della velocità per la Categ. Esordienti; Giraldi Silvano, dell’U.S. Scandicci di Firenze, Campione Nazionale del C.S.I. di Velocità su pista 1953, per la Categ. Allievi;

Minghetti Romano, dell’U.S. Libertas S. Pancrazio di Ravenna, Campione Nazionale del C.S.I. di Velocità su pista 1953, per la Categ. Dilettanti;

Angioletti Alessandro, dell’U.S. Olimpia di Bergamo, Campione Nazionale del C.S.I. dell’inseguimento 1953, per la Categ. Dilettanti; Angioletti Alessandria, dell’U.S. Olimpia di Bergamo, Campione Nazionale del C.S.I. sul Chilometro a cronometro da fermo 1953, per la Categ. Dilettanti.

Reclami sullo svolgimento della prova finale del Campionato ad inseguimento fra i corridori dilettanti Biondi Luigi, dell’U.S. Rubeo di Roma ed Angioletti Alessandro dell’U.S. Olimpia di Bergamo. LA COMMISSIONE

Esaminati :

1) il verbale del Presidente della Giuria; 2) il reclamo presentato dal sig. Carlo Bianchi nella qualità di Presidente della Commissione Tecnica per il Ciclismo della Provincia di Bergamo;

3) il deliberato della Giuria in ordine al detto reclamo; 4) il reclamo del corridore dilettante Biondi Luigi, dell’U.S. Rubeo di Roma, avverso la deliberazione della Giuria;

5) la dichiarazione rilasciata in data 29 giugno dal sig. Pucci Giordano, nella sua qualità di Direttore della riunione ; Sentito in proposito:

il sig. Armando Latini, nella sua qualità di Giudice di partenza;

ritenuto

che l’infrazione nella quale è incorso il corridore dilettante Biondi Luigi, per aver adottato nella prova finale del Campionato ad inseguimento, nella quale era opposto al corridore Angioletti Alessandro di Bergamo, un rapporto superiore a quello consentito dall’art. 5 del Regolamento dei Campionati, è stata rilevata, dopo analogo controllo della Giuria, nonché dai componenti la Commissione Tecnica Nazionale presenti alle gare,

delibera di non prendere in considerazione né il reclamo presentato dal sig. Carlo Bianchi né quello successivamente presentato dal corridore Luigi Biondi e di retrocedere quest’ultimo, vincitore della prova, al secondo posto nella classifica, per aver trasgredito alla precisa disposizione dell’art. 5 del Regolamento dei Campionati, il quale prescrive che « il rapporto massimo da impiegare non potrà superare lo sviluppo di m. 7,00 », disposizione che venne esplicitamente ripetuta nella riunione tenuta agli Accompagnatori alle ore 11 del giorno 28 giugno; stabilisce

in conseguenza la classifica sopra riportata dal Campionato ad inseguimento per la Categ. « Dilettanti » proclamandone Campione Nazionale del C.S.I. per il 1953, il corridore Angioletti Alessandro dell’U.S. Olimpia di Bergamo. A conclusione dei Campionati su pista, la Commissione si rallegra coi Campioni affermatisi e porge loro vivi auguri per una brillante carriera ciclistica. Speciali espressioni di compiacimento esprime in pari tempo a tutti i partecipanti alle gare per la disciplina e lo spirito agonistico dimostrato nello svolgimento delle gare stesse. Ringrazia la Società « Pedale Riminese » per la collaborazione encomiabile prestata nella organizzazione delle gare e ringrazia infine il Presidente della Giuria e Commissario dell’U.V.I. sig. Agostino Bosi, coi componenti signori Walter Grossi e Giordano Battistini, i giudici Armando Latini di partenza e Mario Sarri, di arrivo; gli Ispettori Gino Quattrocchi, rag. Giorgio Gaudenzi e Armando Battistini ed i cronometristi signori Menotti e Rossi. CAMPIONATI NAZIONALI SU STRADA Ritenuto che per la Categ. « Esordienti » lo scarso numero di corridori tesserati non dà affidamento per la riuscita dal lato tecnico di una prova a carattere nazionale, il Campionato della detta Categoria per l’anno 1953 viene soppresso mentre vengono fissate le sedi e le date seguenti per lo svolgimento dei Campionati « Allievi » e « Dilettanti » : circa) ;

Dilettanti : 30 agosto a Reggio Emilia

(km. 140

Allievi: 6 settembre a Verona (km. 95 circa). Per l’ammissione alle prove di Campionato Nazionale valgono le seguenti disposizioni:

1) sono ammessi a partecipare alle prove di Campionato Nazionale tutti i Comitati Provinciali che alla data del 30 giugno 1953 aveva corridori tesserati, in qualunque numero, nella categoria corrispondente a ciascuna prova;

2) per i Comitati Provinciali che contano da 1 a 10 corridori della categoria per la quale si disputa la prova di Campionato nazionale si prescinde dall’obbligo di far disputare i Campionati Provinciali.

I Comitati stessi potranno iscrivere al Campionato Nazionale un solo corridore il quale dovrà partecipare a proprie spese, che verranno rimborsate soltanto se il corridore verrà classificato entro i primi venti;

43


£

3) tutti gli altri Comitati Provinciali dovranno preventivamente organizzare, in una o più prove, il Campionato Provinciale. Alla finale nazionale sai-anno ammessi soltanto 1 corridori che hanno partecipato ai Campionati Provinciali nelle proporzioni seguenti:

Comitati che contano da 11 a 25 tesserati, ammessi n. 2; da 26 a 50, n. 3: da 51 a 75, n. 4; da 76 a 100, n. 5; da 101 a 150, n. 6; più di 150, n. 7. Le cifre si riferiscono alla Categoria di corridori per la quale si disputa il Campionato. Per norma degli interessati si riporta il quadro di partecipazione per ciascuna Categoria di corridori e per ciascun Comitato, stabilito in base alle risultanze delle tessere regolarmente vidimate dall’U.V.I. al 30 giugno 1953.

Categoria Allievi: gamo;

più di 150 tesserati (sino a 7 partecipanti): Ber-

da 101 a 150 tesserati (sino a 6 partecipanti): Roma, Brescia:

viso:

da 76 a 100 tesserati (sino a 5 partecipanti): Tre-

da 26 a 50 tesserati (sino a 3 partecipanti): Venezia, Vicenza, Bolzano, Arezzo, Trento, Modena, Genova; da 11 a 25 tesserati (sino a 2 partecipanti): Verona, Firenze, Padova, Torino, Perugia, Ravenna, Pesaro;

da 1 a 10 tesserati (1 partecipante): Savona, Siena, Milano, Terni, Lucca, Mantova. Forlì, Tortona, Udine, Belluno, Vercelli, Ancona, Ferrara, Lodi, Pisa, Reggio Emilia, Viterbo, Catania, Latina, Avellino, ùapoli, Sassari, Cremona, Massa Carrara, Messina, Pescara, Pistoia, Rieti. Categoria Dilettanti: più di 150 tesserati (sino a 7 partecipanti): Bergamo, Roma;

da 101 a 150 tesserati (sin oa 6 partec.): Brescia; da 76 a 100 tesserati (sino a 5 partec.): Treviso; da 51 a 75 tesserati (sino a 4 partec.): Trento; da 26 a 50 tesserati (sino a 3 partecipanti): Venezia, Verona, Bolzano, Vicenza, Ravenna, Modena; da 11 a 25 tesserati (sino a 2 partecipanti): Catania, Belluno, Arezzo, Perugia, Siena, Reggio Emilia, Sassari, Vercelli;

NUOTO COMUNICATO UFFICIALE N. 4 Riunione del 20 giugno 1953

CAMPIONATI NAZIONALI 1953 I Campionati Nazionali Nuoto del CSI avranno luogo a Reggio Emilia nei giorni 29 e 30 agosto. In relazione a quanto sopra i Campionati Provinciali dovranno essere effettuati entro il 15 agosto e i verbali corredati dalle iscrizioni al Campionato Nazionale dovranno pervenire a questa C.T.N. entro e non oltre il 20 agosto. Ad evitare intralci organizzativi si invitano i Comitati Provinciali a far disputare per tempo le prove di selezione. A rettifica di un errore di stampa verificatosi sul Com. Uff. n. 3, si precisa: Possono partecipare alle gare vailievi » gli atleti nati dopo il 31 dicembre 1936.

Possono partecipare alle gare « juniores » gli atleti nati dal 31 dicembre 1927 al 31 dicembre 1936. Norme relative ai Campionati Nazionali saranno tempestivamente comunicate. APPROVAZIONE NATATORIE

REGOLAMENTI

MANIFESTAZIONI

Si approvano i Regolamenti delle seguenti manifestazioni natatorie: — C.S.I. Genova per i giorni 19 aprile, 10 maggio e 31 maggio.

OMOLOGAZIONE RISULTATI MANIFESTAZIONI NATATORIE Si omologano i risultati delle seguenti manifestazioni natatorie : — C.S.I. Genova disputate il 29 marzo, il 19 aprile e il 10 maggio;

— C.S.I. Roma gare di tuffi disputate 1’8, 1’11 e il 17 aprile. RATIFICA COMMISSIONI TECNICHE PROVINCIALI NUOTO

da 1 a 10 tesserati (1 partecipante): Avellino, Firenze, Milano, Ancona, Udine, Pavia, Padova, Forlì, Latina, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Temi, Rieti, Lucca, Mantova, Genova, Cremona, Napoli, Bologna, Ferrara, Lodi, Macerata, Parma, Torino, Tortona, Viterbo. Le disposizioni amministrative per la partecipazione verranno in seguito stabilite e rese note dal competente Ufficio. Resta intanto stabilito sino da ora che avranno diritto al rimborso della spesa per un accompagnatore, le sole squadre rappresentative composte da tre o più concor-' renti. Il Campione provinciale della Categoria fa parte di diritto della squadra rappresentativa.

Si comunica che il V. Presidente della C.T.N. Nuoto, rag. Renato Giotto Zurli, Delegato per le Zone della Liguria e Toscana è domiciliato in via G. B. D’Albertis, 28-10, Genova.

RATIFICA DI COMMISSIONI TECNICHE - INCARICATI TECNICI PROVINCIALI E ZONALI

PUNTEGGI ACQUISITI AI FINI DELLA CLASSIFICA NAZIONALE PER COMITATI PROVINCIALI

Ferrara: Tumlatl Antonio, Presidente; Mastellari Vittorio, Segretario; Vescovi Domenico, Carli Vittorio, Montanari Giulio, membri. Bologna.: Sarrl Mario, incaricato tecnico provinciale.

In base ai verbali di manifestazioni omologate a tutto oggi, hanno acquisito punteggi ai fini della Classifica Nazionale per Comitati Provinciali del C.S.I.: C.S.I. Genova: punti 350 C.S.I. Roma: punti 110. La Commissione Tecnica Nazionale Nuoto è lieta di elogiare la fattiva attività invernale del due Comitati

Il Segretario Ricc ard o Bona relli

44

Il Presidente Giu sepp e Stinch elli

Si ratificano le Commissioni Tecniche Provinciali Nuoto di: Taranto: sig. Portolano Vincenzo Treviso: prof. Menemio Bortolozzi, sig. Fabbris Mariano e sig. Steffan Nilo; Pordenone: sig. Pavan Luigi; Venezia: geom. Leopoldo Ongaro. VARIAZIONE RECAPITO


Provinciali che seppur facilitati da favorevoli situazioni ambientale e tecnica, nulla hanno trascurato pei' allargare la schiera dei giovani nuotatori del C.S.I.

AFFILIAZIONI C.S.I. NUOTO A TUTTO IL 20 GIUGNO 1953 Si ritiene opportuno comunicare l’entità delle affiliazioni C.S.I. Nuoto comparate al tesseramento 1952 in maniera che i ritardatari, richiamati alla realtà dell'arrivo della stagione favorevole, provvedano con cortese sollecitudine a regolarizzare la posizione delle loro Unioni Sportive. REGIONI U.S. 1952 Rinnovi 1953 Ex-Novo 1953 Totale 1953 22 19 27 8 Piemonte 17 17 3 20 Lombardia 22 15 20 5 Liguria 29 20 20 9 Toscana 24 14 20 6 Veneto e Trentino 12 14 2 8 Marche 22 15 30 7 Emilia 2 7 9 Umbria 3 9 1 10 10 Lazio 10 6 1 9 Abruzzo 14 Campania 15 6 20 4 7 11 6 Calabria 1 1 Lucania 14 14 4 7 Puglie 20 9 11 Sardegna 18 24 9 15 19 Sicilia Totale

227

76

199

275

PROGRAMMA ATTIVITÀ’ 1953 Rendendosi perfettamente conto che l’inclemenza del tempo ha ritardato l’inizio dell’attività natatoria nazionale, la C.T.N. Nuoto invita i Comitati Provinciali a voler provvedere alla compilazione dei programmi di attività 1953 e di dare nel contempo inizio all’attività stessa con piena coscienza di compiere oltre che un piacevole dovere sportivo un ben più importante dovere sociale. Diffondere il nuovo tra i giovanissimi deve essere la parola d’ordine delle organizzazioni periferiche del C.S.I. Alle Commissioni! Tecniche Provinciali, il faticoso ma proficuo compito. Il Segretario Dott. Tom ma so Scarpa

Il Presidente Dott. Italo de Zucco

PALLAVOLO COMUNICATO UFFICIALE N. 3

Riunione del 27 luglio 1953 OMOLOGAZIONI RISULTATI Alessandria: Coppa Bosco Marengo (squadre partecipanti 5) - Ancona: Coppa Pio IX (5) - Bergamo: Torneo G. S. (10); Coppa ACLI (4); Coppa Ordival (6) Brescia: Coppa Juventus (4); Coppa Senior (5) - Cagliari: Coppa Signoriello (7) - Caltanissetta: Tomeo Propaganda (7); Ferrara: Torneo Aldo Marcozzi (8); Coppa Gioventù Italiana (4) - Firenze: Tomeo Amatori (7); Tomeo Romito (11) - Genova: Tomeo Pre-Camp (4) Macerata: Torneo Freccia Azzurra (4) - Mantova-: Tor-

Massa Carneo Autunnale (5); Torneo Invernale (8) Messina: I Targa Epirara: Torneo Pallavolistico (8) Padova: Coppa C.S.I. fania (6); III Coppa C.S.I. (8) Palermo: Coppa Apertura (5) - III Targa S. Se(5) bastiano (6) - Torneo S. Tommaso (4) - Pescara: Tomeo Aurora (4); Torneo Giovanissimi (4); Coppa Circolo CaRavenna: nottieri (6); Campionato Studenteschi (4) Torneo Propaganda (4) - Reggio Emilia: Tomeo di Natale (4); Torneo di Pasqua (6); Torneo Giovanissimi (10) - Udine: Coppa GIAC (7); Verona: Trofeo Juniores (5) - Fidenza: I Tomeo Propaganda (4); II Torneo Propaganda (3) - Pinerolo : Coppa « Eco del Chisone » (5); Sorrento: Torneo Propaganda (4). CORSO ARBITRI Sono stati approvati i corsi arbitri dei sottonotati Comitati Provinciali: Acqui - Alessandria - Bergamo - Mantova - Padova - Potenza.

RATIFICA NOMINE COMMISSIONI TECNICHE Bologna: Savigni, Callingani Gozzi - Bolzano: Aidegheri, Farina, Pompermier - Caltanissetta: Galletti, Como : Niccoli, Traina M., Trama U., Longo Amedeo Turconi, Pedretti, Corpi - Cosenza: Pucci, Foco, Russo Gorizia: Verni, Musolin, Finizio - Lecce: Casavola. Laudisa, Di Santa, Cristina, Rotondo, Guglielmi, Florica Novara : Fregonara, Lorena, Aschei, Arsura - Padova : Catanzaro, Lazzarini, Bianconi, Nicolini - Palermo: Saladino, Perriconi, loco, Anaclerio - Pescara: Di Girolamo, Maturo, Ferri, Ambrosini - Pisa: Brunori, Sainati, Bolognesi - R. Emilia: Bottazzi, Testoni, Lasagni, Aldegardi, Zappettini, Puccioni, Nellusco - Rieti: Filipponi, Vio, Bonazzi, Bella, Di Domenico, Marchesi - Savona: Valente, Besio, Rossi, D’Antonio - Siena: Gragnoli, Neri, Valli - Teramo: Di Provvido, Bernardini, Caruso, Eugeni - Torino: Massaglia, Franchetti, Audi, Barzella, Collini, Scanavino, Gennari - Trento: Conigli!, Benedetti, Gatto - Molfetta: Binetti, Murolo, Zazà Famiola. COMUNICATO UFFICIALE N. 4 Riunione del 28 luglio 1953

CAMPIONATO NAZIONALE APPROVAZIONE REGOLAMENTI a) Fasi Provinciali: Acqui - Alessandria - Ancona Arezzo - Ascoli piceno - Bergamo - Biella - Bologna Bolzano - Brescia - Brindisi - Cagliari - Catania - Chieti - Cremona - Ferrara - Firenze - Genova - Gorizia Lecce - Livorno - Lucca - Macerata - Mantova - Massa Carrara - Messina - Milano - Modena - Napoli - Novara - Padova - Palermo - Parma - Perugia - Pesaro - Pescara - Pisa - Potenza - Ravenna - R. Emilia - Roma - Salerno - Sassari - Siena - Siracusa - Teramo - Terni Torino - Trento - Udine - Vercelli - Verona - Vicenza - Molfetta - Conversano.

b) Fasi Regionali: Abruzzo - Campania - Emilia - Liguria - Lombardia - Marche - Piemonte - Puglie - Sardegna - Sicilia - Toscana - Umbria - Veneto.

Omologa zione risu ltat i - Fasi Provinciali : Acqui - Alessandria - Ancona - Arezzo - Ascoli P. - Bergamo - Bologna -Bolzano - Brescia - Brindisi - Cagliari - Catania - Chieti - Cremona - Ferrara - Firenze - Genova - Gorizia - Livorno - Lucca - Macerata - Mantova - Massa Carrara - Messina - Milano - Modena - Napoli - Novara - Padova - Palermo - Pai'ma - Perugia - Pesaro - Pescara _ Pisa - Potenza - Ravenna - Reggio E. - Roma Salerno - Sassari - Siena - Siracura - Teramo - Torino - Udine Vercelli - Verona - Vicenza - Conversano Moffetta.

Fasi Regionali: Abruzzo - Campania - Emilia - Liguria - Lombardia - Marche - Piemonte - Perugia Sardegna - Sicilia - Toscana - Veneto. Fasi Interregionali: Visti i verbali delle prove, si omo-

45


U

logano i risultati e le classifiche Anali delle seguenti Fasi interregionali: FASE NORD: U.S. Bonsignori di Remedello (Brescia) b. Salus Torino 2-0 (15-12 - 15-4); U.S. Bonsignori b. Concordia di Schio (Vicenza) 2-1 15-4 - 5-15 - 15-8); U.S. Concordia b. U.S. Salus 2-0 (15-5 - 15-8).

Classifica finale: U.S. Bonsignori di Remedello (Bresciai U.S. Concordia di Schio (Vicenza) U.S. Salus di Torino. FASE CENTRO NORD: U.S. Romito di Firenze b. Virtus di Acqui 2-0 (15-6 15-7); U.S. Robur di Ravenna b. Robur di Ascoli Piceno 2-0 (15-10 - 15-11); U.S. Robur di Ascoli P. b. Virtus di Acqui 2-0 (15-4 - 15-10); U.S. Robur di Ravenna b. Romito di Firenze 2-1 (9-15 - 15-10 - 15-12); U.S. Robur di Ravenna b. Virtus di Acqui 2-0 (15-4 - 16-14); U.S. Romito di Firenze b. Robur di Ascoli Piceno 2-1 (6-15 - 15-4 - 15-7). Classifica finale: U.S. Robur di Ravenna U.S. Romito di Firenze U.S. Robur di Ascoli P. U.S. Virtus di Acqui.

FASE CENTRO SUD: U.S. Serenissima di Terni b. Stella Maris di Cagliari 2-0 (15-10 - 15-10); U.S. Lazio di Roma b. Ravecca di Pescara 2-0 (15-2 - 15-11); U.S. Lazio di Roma b. Stella Maris 2-0 (15-7 - 15-4); U.S. Serenissima di Terni b. Ravecca 2-0 (15-5 - 15-3); U.S. Lazio di Roma b. Serenissima 2-0 (15-6 - 15-13); U.S. Ravecca di Pescara b. Stella Maris 2-0 (15-4 15-11). Classifica finale:

U.S. U.S. U.S. U.S.

Lazio di Roma Serenissima di Terni Ravecca di Pescara Stella Maria di Cagliari.

FASE SUD:

U.S. A. Manzoni di Brindisi b. S. Giuliano di Messina 2-0 (15-10 - 15-13); U.S. A. Manzoni b. CSI di Napoli 2-1 (11-15 - 15-8 - 16-14); U.S. S. Giuliano di Messina b. CSI Napoli 2-1 (15-6 9-15 - 15-8).

Classifica finale: U.S. A. Manzoni di Brindisi U.S. S. Giuliano di Messina U.S. C.S.I. di Napoli.

SQUADRE AMMESSE ALLA FINALE NAZIONALE: U.S. Bonsignori di Remedello (Brescia) U.S. Concordia di Schio UJS. Robur di Ravenna

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U.S. U.S. U.S. U.S. U.S.

Romito di Firenze Lazio di Roma Serenissima di Terni A. Manzoni di Brindisi S. Giuliano di Messina COMUNICATO UFFICIALE N. 5

Riunione del 29 luglio 1953

CAMPIONATO GIOVANISSIMI APPROVAZIONE REGOLAMENTI Fasi Provinciali: Alessandria - Ancona - Arezzo Bergamo - Brescia - Brindisi - Cagliari - Cremona - Ferrara - Firenze - Lucca - Macerata - Mantova - Modena - Napoli - Parma - Pescara - Pisa - Ravenna - Reggio Emilia - Sassari - Siena - Torino - Verona - Vicenza Conversano - Molletta. Fasi regionali: Abruzzo - Emilia - Lombardia - Marche - Piemonte - Puglie - Sardegna - Toscana - Veneto.

OMOLOGAZIONE RISULTATI Fasi Provinciali: Alessandria - Ancona - Arezzo Bergamo - Brescia - Brindisi - Cagliari - Cremona - Ferrara - Firenze - Lucca - Macerata - Mantova - Modena - Napoli - Parma - Pescara - Pisa - Ravenna - Reggio Emilia - Sassari - Siena - Torino - Verona - Vicenza Molletta. Fasi Regionali: Abruzzo - Campania - Emilia - Lombardia - Marche - Puglie - Sardegna - Toscana Veneto. Fasi interregionali: Visti i verbali delle prove si omologano i risultati e le classiAche Anali delle sottonotate Fasi: Fase Nard: U.S. Bonsignori di Remedello b. U.S. S. Zeno di Verona 2-0 (15-3 - 15-7) - Fase Centro Nord: U.S. Alce di Firenze b. U.S. Rtìbur di Ravenna 2-1 (8-15 - 15-11 - 15-5) - Fase Centro Sud: U.S. Aurora di Pescara b. U.S. Silvio Pellico di Sassari 2-0 (15-0 - 15-0) per rinuncia - Fase Sud: U.S. Giosuè Sorsi di Napoli b. Giosuè Borsi di Brindisi 2-0 (15-11 - 15-7). COMUNICATO UFFICIALE N. (i

Trofeo Nazionale C.S.I.

APPROVAZIONE REGOLAMENTI

Fasi Provinciali: Alessandria - Biella Cagliari - Ferrara - Firenze - Lecce - Lucca - Mantova - Modena Napoli - Novara -Padova - Palermo - Pescara - Ravenna - Reggio Emilia - Roma - Sassari - Savona Verona - Molletta. Fasi Regionali : Abruzzo Emilia - Sardegna - Toscana - Veneto. OMOLOGAZIONE RISULTATI

Fasi Provinciali: Alessandria - Biella Cagliari - Ferrara - Firenze - Lucca - Mantova - Novara - Padova Pescara - Ravenna - Reggio Emilia - Roma - Sassari - Verona - Molletta. Emilia - Sardegna - ToFasi Regionali : Abruzzo scana - Veneto. PROLAMAZIONI Sono proclamate vincenti regionali le sottonotate squadre: Abruzzo: U.S. Ravecca di Pescara - Emilia: U.S. Ruentes di Ravenna - Sardegnao U.S. Stella Maris di Cagliari - Toscana: U.S. Lido di Camaiore di Lucca Veneto: U.S. Scaligera di Verona. Il Presidente FILIPPO DRAGOTTO


rovinaci in di cortesia è venuto per me ad essere un dovere. E posso scrivere:

GENOVA La vittoria della Sampdoria. La Sampdoria, per la seconda volta consecutiva, si è laureata Campione d’Italia del C.S.I. Essa è giunta a questa ambita conquista attraverso otto mesi. Anche le ultime e impegnative partite in sede di finale nazionale, sono state superate dai blucerchiati vittoriosamente ed in bello stile, cosicché nessuno strascico di polemiche può turbare la loro giustificata gioia. Vorremmo ora tracciare un breve profilo tecnico dei Campioni, affinché resti, a ricordo di questa splendida impresa, qualcosa di più vivo delle nude cifre che ne hanno sanzionato la vittoria. Quello che innanzi tutto vi colpisce quando vedete giocare la Sampdoria, è la perfezione nell'arte di trattare il pallone che tutti gli undici giocatori posseggono, quella perfezione che permette loro di controllare a piacimento la sfera, di giocarla nel minor tempo possibile e, quel che più conta, di inviarla proprio là dove comanda il cervello. Tutto ciò, come ben si comprende è il presupposto per giocare un buon sistema, poiché ques.t’ultimo, con la stretta marcatura che impone, non consente assolutamente un qualsiasi indugio nè tanto meno l’errore sia pur minimo, nella direzione impressa alla sfera.

E’ naturale quindi che un allenatore si preoccupi innanzi lutto (specialmente se si tratta di ragazzi) di far assimilare ai suoi allievi l’arte basilare di cui abbiamo parlato. Insieme a questa dote i blu-cerchiati posseggono una notevole prestanza atletica ed è così che essi hanno potuto in ogni occasione superare individualmente i loro diretti avversari.

Gippo se ne va ! ... Non gli sono stato vicino che rare volte e questo ha la sua importanza perché bisogna avvicinare un individuo, essere al suo fianco nei momenti felici ed in quelli difficili per conoscerlo, salutarlo, apprezzarne le virtù o rilevarne i diletti. Se ne fosse stato il caso avrei potuto, con la massima facilità dimenticare su questo foglio la Sua partenza. Invece, ho sentito il bisogno e il dovere di ricordarlo perché alle mie interrogazioni fatte a persone molto vicine a lui, alle domande rivolte ai "suoi ragazzi” quello che poteva essere un atto

Caro Poggi, tu lasci la tua Genova, i tuoi ragazzi. Di ciò che hai ottenuto da essi attraverso le tue fatiche di allenatore parleranno i tecnici, i competenti in materia. A me spetta parlare di te come educatore; uomo che ha dato i primi colpi di maglio, ha forgiato dei giovani e nel loro fisico e nella loro condotta morale, preparandoli alla loro vita di cittadini, di uomini di domani. Lasci i tuoi ragazzi con rimpianto ed essi ti rimpiangono. E (ptesto non è poco. Gli uomini valgono per quello che fanno, compiono, lasciano di buono dietro di se, nel cammino della loro vita. E senza essere dei sentimentali il rimpianto di un amico perduto, di un maestro, di un compagno non è che un atto, una constatazione : eravate legati l'un l’altro da profonda amicizia, da un senso di fratellanza e di umana comprensione. Questo, dicano quel che vogliano i giàdoli ragionatori, è una delle cose più belle della vita. Ti ricorderanno e ci ricorderemo di te Poggi, amico dei giovani. Altri saranno a te affidati. Con essi continuerai la tua opera generosa, appartata, preziosa. Continua così. Fa vincere, alle squadre a te affidate, scudetti, trofei, campionati ; porta i tuoi giovani alla vittoria. Ma continua a condurli, come hai fatto sino ad oggi a vincere le partite della vita; partite ben più aspre e difficili e questo da quell’uomo onesto che sei. F.V.

NAPOLI Alla “ Fulgans,, di Montevergine la coppa "Carlo Ferrato,,. Il Club Alpino Italiano di Napoli ha indetto ed organizzato, anche quest’anno, all’inizio della bella stagione, in collaborazione del Comitato Zonale del C.S.I. di Montevergine, la quarta edizione della coppa « Carlo Ferraro », gara nazionaie di marcia in montagna. La riuscitissima manifestazione, curata dall’Ing. Palazzi, Presidente del C.AJ. di Napoli, si è svolta con somma correttezza sportiva, in una larga cornice di pubblico entustiastico proveniente. in massima parte, da Napoli. L'attesissima competizione ha avuto luogo sulle ubertose cime del Partenio,

l'omiicia con itincnario libero. Partiti da Baiano (ni. 200) gli atleti hanno raggiunto il Rifugio « Don Ramiro » di Montevergine (ni. 1300), toccando la vetta del Monte Acerrone (1591) del Monte Vallatrone (ni. 1511). Il percorso di circa km. 20 è stato indicato ai numerosi concorrenti su di una cartina topografica, consegnata loro alla partenza.

Le tre edizioni della « Carlo Ferraro » sono state vinte rispettivamente dalla sottosezione del C A.I. di Napoli (Castellammare di Stallia Ed. 1950); dallo Sci Club 13 Ed. 1951; dalla « Fulgens Radia;or » del C.S.I. di Ospedaletto d’Alpinolo Ed. 1952. Anche della quarta ed ultima edizione l’animatrice è stata, come l’anno scorso, la « Fulgens ». Ma il suo uomo di punta non è stato, questa volta, il caratteristico « Barbetta » — al secolo Porcile Antonio —, ma la promettente recluta Cappuccio Antonio, validamente sostenuto da Giovanni Sansaverino, Campione del IV Trofeo della Montagna. Abbiamo notato, con rammarico, l’assenza degli atleti dello Sci Club 13 Avellino, che erano già stati nostri validi competitori a Roccaraso e ad Asiago, eloquente prova, anche nella nostra provincia, di quel profondo spirito agonistico che i giovani del C.S.I. sanno infondere negli avversari che con essi si misurano. Ed ora qualche cenno di cronaca. Già a pochi chilometri dalla partenza, la «Fulgens» partiva generosamente all’attacco, animando, fin da principio la gara; a metà percorso si raggiungeva un andatura record: il record dell’Edizione 1932 è stato migliorato di 15’. Sulla cima del Monte Acerrone la « Fulgens » transitava con circa 20’ di vantaggio; a nulla valse la fulminea reazione dei ragazzi del C.A.I. di Castellammare: sulla vetta del Vallatrone il vantaggio aumentava di 12’. In discesa gli azzurri della « Fulgens » si lanciarono a capo fitto. Per gli atleti dell’Ing. Palazzi disco rosso. Ecco l’ordine di arrivo:

Squadra prima class.; Sansaverino Giovanni-Cappuccio Toni, copre km. 20 in ore 3.2’25” della « Fulgens » C.S.I. Ospedaletto ; Squadra seconda class-; Porcile An. tonio-De Angelis Antonio a 15*21” della « Fulgens » ; Squadra terza class.; Arpino Francesco-Foscati Bruno a 58’3”.

Siamo sicuri che i baldi giovani del dott. Di Grezia, sotto la vigile cura del nuovo dinamicissimo Assistente Parrocchiale D. Michele Marzullo, che dello sport ha fatto una missione, raggiungerà ben più ambite mète. P. MASSIMO D’ARGENTO

47


MACERATA La più bella affermazione organizzativa deH’aniio. Il circuito «Tre Castelli» indetto dal Comitato Prode di Macerata organizzato dall’« U.S. Folgore » di Castelraimondo ha avuto un successo inaspettato Il circuito che si snoda su di un anello di 10 Km circa, è stato ripetuto per 8 volte per complessivi 90 Km. La Gara

CAGLIARI Prepariamoci al Congresso.

Già abbiamo avuto il piacere d'informare i nostri assidui e cortesi lettori circa il prossimo congresso Nazionale e nel contempo del nostro Congresso Provinciale, ma data la forma spicciola e ridotta con la quale si è data notizia di ciò, ci sentiamo in dovere di parlarne un pa’ più diffusamente ed in modo che si possano illustrare alcuni problemi che sono ad essi connessi.

era riservata agli allievi e dilettanti del C.S.I. e dell’U.V.I. In palio la Coppa Comunale biennale a squadre ed il trofeo Provinciale del C.S.I. 11 monte dei premi di classifica generale di L. 40.000 più ricchi premi di traguardo intermedi. Alla partenza si sono allineati 28 concorrenti. La corsa fin dall'inizio ha as-

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inaspettato. Ha suscitato un vivo entusiasmo in una zona nuova a questo sport, e ha messo in luce la capacità tecnica della giovanissima « U.S. Folgore » che ha curato fino ai minimi particolari l’organizzazione che non ha presentato vuoti. Sono arrivali cosi: 1" Malteacci Giovanni della C.A.M. di Macerata in ore 2’31 alla media di km. 33,877, 2° Monachesi Benedetto della stessa Società a 6’, 3° Allievo Rondelli Mario della S.C. Gualdcse, 4° Angeletti Mario G.S. Zepponi tutti e due nello stesso tempo.

sunto un ritmo infuocato impressogli dal forte Matteacci della C.A.M. di Macerata che per tutti i 90 Km. ha condotto superbamente la gara alla media di 33,887 Hanno fornito ottima prova, oltre a Matteacci. Monachesi, Angeletti, e gli allievi Rondelli e Morosi. La gara al di sopra del risultato della classifica ha dato un risultato sportivo Direttore responsabile: LUIGI GEDDA

Peraltro è necessario indicare quale data precisa del Congresso Nazionale, che avrà luogo in quella meravigliosa e quanto mai adatta sede che ha nome « Domus Pacis » e che raccoglierà oltre i delegati dei Congressi Provinciali tutti i dirigenti dei Comitali periferici, il 6-7-8 dicembre.

E’ nostro sentito desiderio che il Congresso 1953, anno celebrativo del primo decennio del C.S.I. raccolga in una grande assemblea tutti i dirigenti più qualificati d’Italia. L’ordine del giorno in discussione sarà fissato e comunicato con un anticipo di almeno sessanta giorni sulla definitiva data prevista dalla Presidenza Centrale. Dopodiché s’incorrerebbe in un gravissimo errore qualora non mettessimo in risalto il significato e l’importanza che ha per noi il Congresso Provinciale che avrà luogo in ottobre. Prima funzione che esso avrà da svolgere, se è possibile compilare una graduatoria, sarà il fatto che ci permetterà di fare il punto sulla situazione organizzativa del CSI nella Provincia e sul lavoro svolto. E’ logico che si pretenda quindi da parte di tutti i dirigenti delle nostre Società, cui spetterà vagliare l’opera svolta dal precedente Consiglio, una partecipazione viva ed operante in modo che il nuovo Consiglio, che uscirà eletto dal responso delle urne, possa avere un mandato chiaro e preciso circa le mete che deve raggiungere e si senta spronato a svolgere sempre più con diligenza la sua funzione. All’uopo non appare certamente fuori luogo un richiamo a coloro che saranno proposti a rappresentare interessi particolari delle varie Società e che siano consapevoli della ■ responsabilità di prendere tutto alla leggera.

c/c Postale • Roma 1/10266

Seconda funzione che esso esplicherà sarà quello di eleggere il nostro delegato al Congresso Nazionale. In merito ci permettiamo di richiamare colui che avrà l’onore di rappresentarci, di porre in risalto in sede opportuna un tasto, che riteniamo debba essere posto in discussione, precisamente: la situazione finanziaria. Non ci dilunghiamo volutamente nel trattare questo argomento, di per sé spinosissimo, dato che ci riproponiamo di farne parola in Sede di Congresso Provinciale.

Terza e ultima funzione, da notare però che essa non è affatto in un piano di subordinazione rispetto al resto, sarà quello della nomina dello stesso Consiglio e nel contempo comunicare ai dirigenti periferici quelle idee educative che costituiscono il nostro patrimonio e alimentano la nostra azione. A tal proposito la Presidenza Centrale ha informalo e noi lo notifichiamo, che sta provvedendo per l’edizione di nuovi quaderni di Stadium per la raccolta di tutto il materiale che può essere utile, sia per i corsi che per le riunioni dei dirigenti

del C.S.I.

MILANO L'attività

1952-1953

base

per il

futuro.

Nelle ultime riunioni del Comitato si è discusso molto a lungo sull’attività svolta dalle nostre Società durante quest’anno e sulle nuove possibilità future. Si sta già infatti preparando il programma di massima per l’anno agonistico 1953-1954 sulla scorta e sull’esperienza dell’attività in corso. Campionati di calcio nelle varie categorie (saranno potenziati ed incoraggiati i campionati a 7) campionati e tornei di Pallacanestro, attività aeromodellisti ca, corse campestri e attività di atletica leggera (specie nella Provincia) attività di ping-pong (in programma una gara a scala diocesana oltre ai campionati provinciali).

E se quest’anno poco si è fatto ad esempio per la pallavolo, per gli sport invernali, per le bocce, per il tamburello sarà per il prossimo anno l’impegno di avviare anche queste attività. Ormai i vari campionati e tornei stanno terminando: resiste solo l’atletica leggera. Per il mese di Settembre il Comitato Provinciale ha in programma un primo corso per dirigenti sportivi (su quattro lezioni) e poi, nel mese di Ottobre e comunque prima dell’inizio dell’attività 1953-1954 avrà luogo il Congresso Provinciale del C S.I. Milano. A tutti i Dirigenti e gli atleti che hanno cooperato per la buona riuscita delle nostre manifestazioni, il nostro grazie.

Tip. ATENA - Via del Seminario, 87 - Roma

Sped. abb. postale * Gruppo III ■ Pubblicazione inscritta al n. 758 del Registro Stampa del Tribunale di Roma


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UNA MARCA • DUE CAMPIONI

DUE VITTORIE

G. Duke su Gilera ha riportalo la vittoria assoluta nel Gran Premio di Olanda, seconda prova di campionato mondiale, disputatosi ad Assen il 27 giugno. La media complessiva tenuta da Duke (kmh. 160,895) rappresenta il nuovo record della corsa. Il successo della Gilera è staio completato dal 2° posto di Armstrong e dal 4° posto di Colnago. Alfredo Milani su Gilera ha vinto invece il Gran Premio del Belgio, terza prova del campionato mondiale, disputatosi a Francorchamps il 5 luglio, coprendo l'intero percorso alla media di kmh. 177,032, nuovo record. Il giro più veloce è stato compiuto da Duke su Gilera alla media record di kmh. 180,896. Armstrong su Gilera si è classificato al 3° posto. Gomme

PIRELLI


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