Stadium n. 8/1954

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/MENSILE

ILLUSTRAI O DEL CENTRO SPO

ANNO IX - AGOSTO 1954 - Spedizione in abb. postale

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onTOvì Rassegna mensile illustrata di tutti gli sport Anno IX - N. 8 - Roma - Agosto 1951 - Direzione e Amministrazione Roma, Via Conciliazione 1 - Tel. 55ti.U3 - óóó.ólil LUIGI GEDDA

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S O M M A R I O PAG.

PAG.

GENEROSO DATTILO Il C.S.I. si difende .

3

Il tricolore sul K2 .

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BRUNO ZAULI Indispensabile per l’atleti­ ca il campionato di Società

EGIDIO PENNATI La storia del volo sport-filatelia

e

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C.S.I. attualità

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ITALO DE ZUCCO Campionati nazionali nuoto

31

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11

NABER Louison Bobet vuol spode­ stare Coppi ........................

GERMANO BARIGELLI Sotto il bel sole d’Italia .

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NICOLO’ DE SANDRE Alpinismo di oggi e di cent’anni fa simbolicamente presente tra le Do­ lomiti ...........................................

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Notiziario

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NATALE BERTOCCO Tre titoli da salvare

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NINO LOMBARDI I dilettanti azzurri pronti per i mondiali a Colonia e Solingen....................................

ENRICO CORBELLA Far scendere dal piedi­ stallo i falsi dei dell’ Olimpo......................................... ENZO SASSO All’ insegna delle milanesi il Campionato 1954-55 . .

E. S. La « Bari » vuol rinascere F. V. II Cristo del Mare e l’igno­ ta Madre...................................

Di tutto un po’ IV Trofeo della Montagna A. F. Cose che dovrebbe sapere chi si interessa di sport motoristici.............................

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In copertina: L’atletica italia13 I na si appresta ai duri confronti europei di Berna intenzionata anzitutto a difendere i tre titoli che ha conquistato con Dordoni, 19 Consolini e Filiput nel 1950 a Bruxelles. Si sperava di poter schierare con i velocisti anche 21 gli staffettisti della 4X400 e in­ vece all’ultimo collaudo si è vi­ sto come non vi fossero uomini pronti da affiancare a Lombardo 22 primatista stagionale dei 400 piani e al toscano Dani. La foto 23 di copertina riprende per l’ap­ punto l’arrivo della finale del re­ cente campionato di società. Sul 25 filo di lana l’ufficiale delle Fiam­ me Gialle, Lombardo, precede nettamente Dani e Grossi che sono i suoi più costanti e diretti 27 avversari.

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C. S f PRESIDENZA NAZIONALE ARCHIVIO STORICO


Curia ili Schio o tee ili Firenze campioni nazionali ili palladio del C. S. 1.

A conclusione della intensa attività pallavolistica del Centro Sportivo Italiano, svolta nei mesi scorsi in ogni provìncia, si sono svolte a Livorno le finali dei due campionati nazionali della più grande organizzazione: quello adulti, e il trofeo giovanissimi. Alle finali sono state ammesse le quattro squadre di ciascuna categoria vincitrici delle elimina­ torie interregionali, rispettivamente in rap­ presentanza del nord, centro nord, centro sud e sud Italia. I due tornei finali sono stati vivacissimi e caratterizzati da brillanti risultati che hanno consacrato campioni per il 1954 nel campio­ nato del CSI adulti la squadra della Con­ cordia di Schio che terminò lo scorso anno al secondo posto dietro la Robur di Ravenna, e nel Trofeo Giovanissimi la brillante e spi­ gliata formazione dell’LJ.S. Alce di Firenze che ha largamente battute le avversarie e in particolare l’U.S. Bonsignori di Remedello, che per tanti anni è stata la dominatrice del CSI nel simpatico e ormai divulgatissimo gioco della pallavolo. Alla premiazione presenti le autorità citta­ dine il Vice presidente del CSI prof. Notarlo ha portato alle squadre ed agli intervenuti il saluto del presidente, prof. Gedda, sottoli­ neando il valore della manifestazione e rin­ graziando la Federazione Italiana pallavolo che ha affiancato per l’intera durata della manifestazione V organizzazione nelle varie fasi.

Ecco i risultati dei due gironi finali: CAMPIONATO DEL C.S.I.: Concordia di Schio b. Savoia di Palermo 2-0; Romito di Firenze b. Serenissima di Terni 2-0; Concor­ dia di Schio b. Romito di Firenze 2-1; Savoia di Palermo b. Serenissima di Terni 2-0; Con­ cordia b. Serenissima 2-0; Romito b. Sa­ voia 2-0. Classifica finale: 1. U S. Concordia di Schio, p. 6; 2. U.S. Romito di Firenze, p. 4; 3. U.S. Savoia di Palermo, p. 2; 4. U.S. Serenissima di Terni, p. 0.

TROFEO GIOVANISSIMI : Alce di Firenze b. Bonsignori di Remedello 2-0; San Giuliano di Messina b Aurora di Re:aro 2-0; San Giu­ liano b. Bonsignori 2-1; Alce b. Aurora 2-0; Aurora b. Bonsignori 2-0; Alce b. San Giu­ liano 2-0. Classifica finale- 1. U.S. Alce di Firenze, p. 6; 2. San Giuliano di Messina, p 4; 3. Aurora di Pesaro, p. 2; 4. U.S. Bonsignori di Remedello. p. 0.


Il C.S.I. si difeiwle di GENEROSO DATTILO

Ci troviamo a disagio: parlare della propria famiglia e mettere in vetrina le cose migliori è indubbiamente di cattivo gusto. Potrebbe sembrare una chiassosa reclame che si espri­ me per mezzo di verniciature pacchiane o far sentire con fastidiosi stridori di trombe e grancasse la propria voce. Abbiamo sempre lavorato nel silenzio — abbiamo tacitamente gioito delle nostre vitto­ rie — felici delle opere compiute con la più serena modestia aderente allo spirito di piena dedizione che deve essere indispensabile baga­ glio di ogni vero sportivo. 'Volgiamo il nostro sguardo lontano perchè vi è sempre da com­ piere, perchè la meta non ha traguardo. La lotta ha la sigla del fascino e noi vogliamo che le tappe raggiunte non abbiano l’amarezza della sosta ma il sapore gioioso della vittoria che impegna a proseguire nel cammino — andare sempre più in alto — sarà il comanda­ mento di sempre. La nostra bandiera è conosciuta, è stata in dieci anni su tanti pennoni, ogni volta che essa ha significato il sano agonismo della gioventù che per mezzo dei muscoli ma sopratutto dello spirito ha ottenuto i risultati più ambiti.. * *

Non possiamo continuare a dare sostanza all’aspro lavoro senza farci sentire dal mondo esterno. Noi gelosi delle nostre opere che con­ sentono a tante e tante società e federazioni di fruire di nostri atleti divenuti successiva­ mente azzurri e campioni d’Italia col solo pre­ mio di ricordare la loro origine che viceversa vuole essere dimenticata da parte di chi ?ie ri­ trae orgoglio e beneficio, non poteva e non può bastare: siamo costretti uscire dalla nostra casa perchè sentiamo lo spontaneo dovere di difendere i nostri atleti anche nel campo fe­ derale. La faticosa ascesa avente per luminosa base 10 scopo di avviare masse di atleti nelle Fede­ razioni non è stata da molti apprezzata nel giusto merito. Ma a noi non interessano i com­ plimenti che troppo spesso rappresentano ipo­ crite convenienze sociali ma pretendiamo sem­ plicemente il rispetto da parte di tutti. E’ evidente che per far sentire la. propria voce nel mondo sportivo è indispensabile ap­ partenere effettivamente a delle Federazioni. 11 C.S.I. è presente nelle attività federali in modo esiguo; è necessario viceversa che tale esiguità si trasformi sostanzialmente e ciò nel-

l’interesse morale non solo della nostra Orga­ nizzazione ma sopratutto per la tutela dei no­ stri atleti. * * * Si parla ovunque di moralizzare lo sport, è 10 slogan del giorno, si parla di purezza e di ideali, si definisce fango la moneta, si lancia 11 grido di guerra contro le Federazioni, si get­ tano manciate di sentenze e di sapienza e in­ fine, miracolo dei miracoli: tutti son divenuti maghi del sapere. Potremmo scrivere molto, anzi moltissimo e potremmo essere in grado di discutere argomenti che rappresentano la base nevralgica della situazione sportiva ita­ liana. Potremmo rivolgere la nostra parola col­ laboratrice o di ben giusta critica, verso tanta gente che si eregge a paladina di cause squi­ sitamente morali. Ma l’accademia della teoria non risolve i problemi e molto spesso è lesiva in senso pratico all’interesse dello sport. A noi invece piace vivere nel silenzio del no­ stro lavoro e ci spiacerebbe se domani si fosse costretti ad intervenire nella battaglia delle « parole inutili » per tentare di mettere a po­ sto tante calpestate verità. Le libertà di pensiero e di parola mai come in questo periodo sono state declassate — trop­ pi sentenziatovi — troppi presunti competenti battono grancassa in omaggio alla dea della giustizia. Si fa appello al rispetto della pubblica opi­ nione trascurando che talvolta la pubblica opi­ nione è frazionata da tante saccenti opinioni propinategli dai difensori di un colore politico, da un interesse aziendale, da una difesa di cat­ tedra, e lo sport quindi diviene un mezzo arti­ ficioso e volgare per raggiungere fini ben di­ versi dai decantati ideali sportivi. ♦

*

*

Dovunque si parla di dilettantismo, si eleva lo spirito e poi vediamo che gli zelatori della purezza pur di ottenere un risultato positivo o quasi mettono in palio biglietti da mille an­ che per il gioco... delle palline che praticavamo quando eravamo bambini. Il calcio è il male di tutta questa situazione, in esso si identificano i malanni di tutto lo sport nazionale, tale è l’opinione di molti e que­ sti molti in modo veramente ingeneroso dimen­ ticano che per l’attività calcistica vive tutto lo sport italiano e vive abbastanza signorilmente, per mezzo di esso ottiene e per numero e per tecnica impensate attrezzature sportive.

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E' la storia di sempre, così era ieri, sia pztre molto più modestamente, così è oggi, in modo largamente più vasto, e malgrado qtiesta ve­ rità tutti si sentono guerrieri contro l’attività calcistica. Si moralizzi il calcio: è il grido di battaglia, e noi siamo d’accordo che ovunque vi sia del male è be?ie stroncarlo, ma ci permettiamo di dire sommessainente: curiamo il calcio e anche il ciclismo che sono, secondo i più, sport mol­ to malati, solamente su questo punto possiamo essere tutti d’accordo. Ma non possiamo rima­ nere indifferenti a che altri sport, forse per il contagio si avviino a illogico professionismo e conseguentemente subiscano curiose malattie. Ancora siamo in tempo e il dovere delle fe­ derazioni competenti è di vigilare; i cosidetti sport poveri individuali e di squadre, inizial­ mente sorti dalla pura passione, sono attual­ mente, sia pure in parte, avviati a divenire commercio anche se commercio attenuato. Sarebbero di cattivo gusto le precisazioni, e noi non vogliamo fare tragedie ma osserviamo che se nel settore professionale calcistico, pur biasimando le enormi cifre di qualche ingaggio, sussiste il corrispettivo incasso, negli altri sport che tali incassi non vi sono o quasi, come si . può giustificare un professionismo sia pur at­ tenuato? Come si possono giustificare i curiosi trasferimenti di giovani che vengono allonta­ nati dalle proprie case col risultato di creare atleti di professione «spostati»? Sono problemi importanti che non debbono lasciare indifferenti i tutelatori dello sport ita­ liano, tutela che deve essere espressa con la­ massima energia richiamando i dirigenti delle varie Federazioni alla più strenua difesa del dilettantismo; è un problema essenzialmente morale ed il risolverlo felicemente significherà creare un più efficace amore ai colori sociali e un indispensabile spirito di bandiera. ♦

*

*

L’iniziativa del C.O.N.I. con la creazione dei corsi di addestramento è senza dubbio l’opera che più di ogni altra va segnalata al mondo sportivo. Essa vuol significare il sicuro incremento di migliaia di giovani nello sport del nuoto e suc­ cessivamente in quello dell’atletica leggera. So­ no due discipline sportive definite sport poveri, ma la loro è una povertà che può portare ben dignitosamente e con ragione il blasone degli sport più aristocratici. Il Centro Sportivo Italiano non mancherà di inviare in massa le migliaia dei suoi ragazzi, di collaborare con ogni mezzo con i Centri di Addestramento con la certezza di collaborare per le fortune dello sport italiano. All’inizio del presente articolo abbiamo espo­ sto una situazione e vogliamo precisare ancora una volta che ogni nostro atto è stato sempre

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compiuto alla luce del sole, così non manchia­ mo all’appuntamento con la verità anche que­ sta volta, nel rendere nota l’importante circo­ stanza che il C.S.I. dalla prossima stagione tes­ sererà tzittì i suoi atleti del Nuoto e della Atletica Leggera nelle competenti Federazioni. Non potevamo assolutamente consentire che la nostra opera di creare atleti fosse ignorata solamente perchè il C.S.I. svolgeva una ridotta attività federale. Non potevamo tollerare che i nostri ragazzi non appena idonei fossero ap­ pannaggio di altre società e organizzazioni che successivamente si vestivano con le classiche penne del pavone. Abbiamo detto: basta! il C.S.I. entrerà uffi­ cialmente nelle file della FIDAL e della FIN dal prossimo anno con cospicuo numero di atleti che sapranno difendere sui campi e nelle piscine di tutta Italia la nostra bandiera. La nostra organizzazione continuerà la sua normale attività nel proprio ambito, perchè è questa la base del suo lavoro, l’ingresso nelle file federali sarà semplicemente un atto di ef­ fettiva presenza aderente in ogni circostanza allo spirito della più perfetta disciplina e della più efficace collaborazione. Il nostro gesto non ha mire federalistiche e come abbiamo detto ha solamente il signifi­ cato di una doverosa tutela verso i nostri atleti. Abbiamo scelto gli sport di massa e pre­ cisamente quelli che hanno più necessità de­ gli altri di cure particolari: la nostra aspira­ zione è di essere utili onde consentire in un lontano domani che gli atleti della atletica leggera e del nuoto possano ottenere i risul­ tati più lusinghieri. Auguriamoci che fin dal prossimo anno gli attuali azzurri del Centro Sportivo Italiano, che già hanno l’onore di rappresentare l’Italia nelle competizioni inter­ nazionali nell’atletica leggera abbiano al loro fianco altri campioni della nostra famiglia che unitamente ai nuotatori, col campione d’Italia Romani, anche esso proveniente dal Centro Sportivo Italiano, formeranno un ge­ nuino blocco di atleti che darà un sicuro ap­ porto alle Federazioni Nazionali. Degli altri sports, non ravvisiamo la neces­ sità di svolgere ufficialmente attività federale, lo potremmo fare particolarmente per il cal-. ciò, osservando i nostri 37 mila giocatori rego­ larmente tesserati al C.S.I., come pure per la pallacanestro e la pallavolo dove il numero dei tesserati è veramente notevole, ma per tali di­ scipline sportive non ravvisiamo i pericoli che sussistono per il nuoto e per l’atletica leggera. Il C.S.I. continuerà la sua opera di propa­ ganda nei particolari ambienti di sua perti­ nenza e sarà lieto se questa opera potrà con­ tribuire, sia pure modestamente, alle fortune dello sport italiano.

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Generoso Dattilo

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La dantesca visione dell’orrida e affascinante seconda vetta del mondo

Il Tricolore sul K-2 Nel lontano 1862 il K2 veniva scoperto dal colonnello inglese H. H. Godwin Austen, che in quegli anni curava le prime rilevazioni topografiche del Karakorum e della regione del Baltoro. Fu appunto Godwin Austen ad avere per primo la visione di que­ sta magnifica montagna, una ardi­ ta piramide che d’un sol balzo si innalza dal piano del ghiacciaio Baltoro. Il primo attacco verso il K2 do­ veva essere realizzato però soltan­ to nel 1902 ad opera di una spe­ dizione internazionale, formata da alpinisti inglesi, tedeschi e svizze­ ri. L audace tentativo non aveva successo e dopo alcuni mesi spesi ad eseguire diversi tentativi di sa­ lita lungo differenti vie gli ardi­ mentosi dovevano ritirarsi senza aver potuto risolvere il problema ed individuare una qualsiasi via di salita verso la cima della mon­ tagna. Nel 1909 era la volta di una spe­ dizione italiana, diretta dal Duca degli Abruzzi. La spedizione, for­ te di numerose guide valdostane

e completata da una schiera di to­ pografi e scienziati, soggiornò per diversi mesi nella regione del Baitoro, ai piedi del K2. La monta­ gna venne esplorata da tutti i ver­ santi, ad eccezione di quello nord che non sembrava comunque of­ frire alcuna possibilità di salita. Il Duca degli Abruzzi esplorò sistematicamente i versanti est ed ovest del K2, scrutò le muraglie solcate da canaloni di ghiaccio e con erte pareti di roccia. Alla fi­ ne il Duca decise di tentare la

IL MESSAGGIO

DEL PRESIDENTE EINAUDI Dalla residenza di Saint Vin­ cent il Presidente della Repub­ blica Luigi Einaudi ha indiriz­ zato al capo della spedizione ita­ liana al Karokorùm il seguente messaggio: ____ « Nell’apprendere notizia della vittoria sul K2 sono lieto di esprimere ai valorosi componen­ ti la spedizione italiana le più vive felicitazioni mie e del Pae­ se tutto per il brillante successo raggiunto sotto la sua sagace guida - F.to: LUIGI EINAUDI ».

salita lungo la cresta sud-est, l’at­ tuale itinerario di ascensione. Il suo tentativo, veramente notevole per quei tempi, fallì ben presto a causa delle difficoltà della roccia e della impreparazione dei porta­ tori indigeni. La spedizione dovet­ te ritirarsi così sconfitta, ina ad essa va pur sempre il merito di avere scoperto ed in parte esplo­ rato l’unica via dimostratasi pos­ sibile per raggiungere la cima del colosso del Karakorum. La cresta sud-est, unico punto vulnerabile nella poderosa corazza che fascia i fianchi del K2, prese da allora il nome di Cresta Abruzzi, per ono­ rare la memoria del suo primo esploratore. Nel 1929 ebbe luogo un’altra spedizione italiana che esplorò ancora la regione .del K2, spingen­ dosi sino al versante nord della montagna, dimostratosi, come si supponeva, impossibile a salirsi. La spedizione pur senza avere scopi dichiaratamente alpinistici svolse, oltre a molte ricerche scientifiche, delle escursioni che permisero di scalare alcune cime

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di altitudine supcriore ai 6000 metri. Nel 1938 facevano comparsa nella regione del Baltoro gli alpi­ nisti americani, che tanta parte

RALLEGRAMENTI del C.O.N.I. ll Presidente del CONI avv. Giulio Onesti, ha così telegrafa­ to: « Prof. Desio, pressio Amba­ sciata Italiana - Karaki (Paki­ stan) — In viole complimenti ri­ vissi ni i per raggiungimento grande impresa sportiva pre­ gandola rallegrarsi con tutti va­ lorosi componenti spedizione. Sport italiano est felice inscri­ vere nel suo albo onore vitto­ riosa scalata K2. Cordialmente Giulio Onesti, presidente del CONI ».

hanno avuto nell’esplorazione del­ la parte supcriore della Cresta Abruzzi. La spedizione nord-ame­ ricana, sotto la guida del dottor Houston, contava alcuni fra i mi­ gliori alpinisti d’America. Essi, dopo aver esplorato tutti i possi­ bili itinerari di salita al K2, de­ cisero di tentare la Cresta Abruz-

Telegramma del C.S.I. Club Alpino Italiano Ugo Foscolo, 3 Milano Superba conquista professore ardito Desio et suoi compagni riafferma vicino a Dio nella glo­ ria dell’altezza virtù et tenacia popolo italiano. Centro Sportivo Italiano esprime sua ammirazio­ ne per la grande impresa. Presidente Luigi Gedda

zi e lungo essa riuscirono a rag­ giungere l’altezza di 7900 metri. Il problema del K2 sembrava es­ sere ormai maturo per essere ri­ solto. Il poco tempo disponibile costringeva Houston e compagni ad abbandonare l’impresa. L’anno successivo, 1939, una nuova spedizione nord-americana, sotto la guida del dottor Wiessner, tentava a sua volta la ventura sul K2. Gli americani percorrevano fedelmente la via aperta dai loro connazionali e riuscirono a giun­ gere fino a 8380 metri. Quando or­ mai poche centinaia di metri li se­ paravano dalla cima essi erano co­

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QUESTI

GLI

ARDITO prof. DESIO: capo della spedizione, di Milano. E’ stato l’animatore dela spedizione, per la quale ha ottenuto dal governo pakistano il permesso di tentare la scalata del K2.

GRUPPO ALPINISTICO ABRAM Enrico: guida alpina di Vipiteno, anni 32, uno dei miglio­ ri arrampicatori dolomitici. ANGELINO Ugo: accademico del CAI, di Biella, anni 31. Ha cura­ to la parte organizzativa e logi­ stica del gruppo alpinistico. E’ alpinista che ha compiuto nume­ rose ascensioni nella catena del Monte Bianco e nelle Alpi Occi­ dentali. BONATTI Walter: accademico del CAI, di Monza, anni 24. E’ il più giovane partecipante alla spedi­ zione. Bonatti è uno dei migliori alpinisti italiani ed europei in senso assoluto ed è un degno continuatore dei migliori alpini­ sti sestogradisti. COMPAGNONI Achille: guida alpi­ na a Cervinia, di Santa Caterina di Valfurva, anni 40. Ha compiu­ to numerose ascensioni di gran­ de valore ed è guida di fama in­ ternazionale. FLOREANINI Cirillo: accademico del CAI, di Udine, anni 30. E’ uno dei migliori arrampicatori dolomitici ed è stato il braccio destro di Desio durante la fase organizzativa. GALEOTTI PINO: accademico del CAI, di Milano, anni 36. E’ il di­ rettore della Scuola d’Alta Mon­ tagna Parravicini della SUCAI Milano. Ha compiuto numerose

stretti ad abbandonare l’impresa. Durante la discesa si verificava un grave incidente, originato da un equivoco con i portatori sherpas. Uno degli americani rimaneva ad un alto campo, ad oltre 7000 me­ tri. Tre fedeli sherpas, nel vano tentativo di trarre in salvo l’alpi­ nista, perivano sulla montagna in mezzo alle bufere scatenatesi nel frattempo. Si concludeva così tra­ gicamente questa spedizione che era stata quasi in grado di con­ seguire il successo finale. Nel 1953, dopo la parentesi im­ posta dalla seconda guerra mon­ diale, gli americani ritornavano all’assalto. La nuova spedizione, che comprendeva il fior fiore de­ gli alpinisti del Nord-America, era diretta anche questa volta dal dottor Houston. Quando gli alpinisti, in perfette condizioni di forma, avevano raggiunto la spalla nevo-

UOMINI

ascensioni in tutte le zone delle Alpi, mostrando grandi doti di arrampicatore. LACEDELLI Lino: guida alpina di Cortina d’Ampezzo, anni 29. E’ uno dei caposcuola del famoso gruppo di arrampicatori Scoiat­ toli di Cortina; ha al suo attivo tutte le più impegnative scalate delle Dolomiti. PUCHOZ Mario: guida alpina di Courmayeur, anni 3G. Validissi­ ma guida alpina ha perso la vita durante i primi tentativi verso la vetta del K2 a causa di una im­ provvisa polmonite. REY Ubaldo: di Courmayeur, anni 31. E’ una delle migliori guide valdostane ed un perfetto arram­ picatore. VIOTTO Sergio: di Courmayeur, guida alpina, anni 26. E’ una del­ le più quotate guide della Val d’Aosta. Ha realizzato imprese di grandissimo interesse alpinistico. SOLDA’ Gino: guida alpina a Recoaro, anni 47. Ha compiuto dif­ ficili imprese nelle Dolomiti, par­ ticolarmente sulla parete sud-est della Marmolada. PAGANI Guido: accademico del CAI, di Piacenza, anni 37. E’ il medico della spedizione, ma e an­ che un valoroso alpinista. GRUPPO SCIENTIFICO LOMBARDI cap. Francesco: topo­ grafo dell’istituto Geografico Mi­ litare. MARUSSI prof. Antonio: incarica­ to di ricerche geofisiche. ZANETTIN dott. Bruno: pettografo. FANTIN MARIO: cineasta. sa del K2, ad oltre 7700 metri, si scatenava una terribile bufera. Frattanto uno degli americani ve­ niva colpito da una grave forma di trombo-flebite, che lo immo­ bilizzava costringendo i suoi com­ pagni a tentarne il trasporto lun­ go la difficile Cresta Abruzzi. Do­ po un incidente nel corso del qua­ le tutti gli alpinisti corsero il ri­ schio di perdere la vita, l’infortu­ nato — il geologo Gilkay — che era stato momentaneamente ab­ bandonato dai compagni che si erano posti alla ricerca delle ten­ de, scompariva nell’abisso, tra­ volto forse da una violenta slavi­ na di neve. Anche questa spedizio­ ne finiva tragicamente senza aver potuto dire qualcosa di nuovo sulle possibilità di salita alla cima suprema del K2. Nel 1954 era la volta della spedizione italiana ca­ peggiata dal prof. Desio.

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Solo la

“formula,, è da rivedere, ma la grande

rassegna coliettiva progredisce di anno in anno

INDISPENSABILE PER L’ATLETICA «li Bruno Zmili

IL CAMPIONATO DI SOCIETÀ'

Quest’anno — più che nelle precedenti stagioni — le criti­ che della stampa hanno con­ centrato la luce dei riflettori sulla formula del Campionato di società, abbracciando l’inte­ ra manifestazione ed analiz­ zando soprattutto l’episodio fi­ nale. Critiche di stampa, cioè di giornalisti — mi perdonino la franchezza amici e colleghi — mentre i pareri dell’ambiente atletico sono stati molto diver­ si e pur non mancando osser­ vazioni negative, dirigenti fe­ derali e sociali apparivano, in­ sieme ai protagonisti, abba. stanza soddisfatti delle loro fa’ tiche.

Non mi propongo di svisce­ rare e difendere il tecnicismo del Campionato di società, né la sua formula. Sono stato il primo a dichiarare che in qua­ si tutte le nazioni del mondo l’atletica leggera fiorisce senza bisogno di tornei a squadre e nel Congresso di Roma, l’an­ no scorso, richiamai vivamen­ te l’attenzione sulla proposta Bertaccini che sic et simpliciter ne proponeva l’abolizione. Ma dove non sono d’accor­ do è sullo "spirito” della cri­ tica, è su quel voler ricercare ad ogni costo i valori indivi­ duali in una manifestazione che non si propone di ricercar­ li, perché è dedicata alle squa­ dre. Il successo o l’insuccesso

del Campionato di società può esser determinato solo dal buon andamento o dal cattivo anda­ mento particolare e generale dei sodalizi, che nel caso spe­ cifico forniscono alla critica elementi di giudizio favorevole al sziccesso. Ripeto che del Campionato di società si può fare a meno. Ma se c’è, bisogna valutarlo nella sua reale consistenza, in quella espressione tecnico-as­ sociativa che ne informa lo spirito. Tempi e misure si ri­ solvono in punteggi, somme o medie, di punti, con qualsia­ si formula. Intanto vediamo l’andamen­ to della manifestazione dal 1946 ad oggi attraverso i qua-

dri dei sodalizi partecipanti e regolarmente classificati'. A mio

1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953 1954

Maschili Femm.

81 119 138 153 175 181 169 216

45 49 59 62 70 88 95

Totale

81 164 187 212 237 251 257 311

La statistica è molto eloquente, specie se si precisa che nel 1953 molte delle Società maschili iscritte (268) cadde­ ro in fase eliminatoria per non aver ben valutato i profondi cambiamenti della tabella di punteggio internazionale. In definitiva dalle 81 società del 1947 si è saliti in otto anni alle

Il tenente delle « fiamme gialle >, Lombardo, è il miglior < quattrocentista » italiano della stagione

7


311 del 1954, promuovendo la formazione di nuclei atletici che sono alla base del movi­ mento federale e che oggi pul­ lulano nelle 18 regioni del no­ stro Paese, penetrando in tut­ te le province. Quando una manifestazione fiorisce e progredisce con quel­ le cifre positive che abbiamo denunciato, non si può assolu­ tamente parlare di insuccesso. Ma prendiamo un altro aspetto della situazione, cioè quello dei punteggi realizzati ai sensi della tabella interna­ zionale nelle finalissime degli ultimi due anni. A Roma si è usato il sistema cosiddetto al­ l’italiana, ma è stato molto fa­

cile, come nelle precedenti edi­ zioni, tradurre in punti tempi e misure e sommarli per un raffronto omogeneo, Ecco lo specchio: 1953

1. class. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.

p. 14.579 13.617 13.412 12.991 12.916 12.921 12.913 12.592 12.501 12.47S 11.373 9.841 152.161

1954

p. 14.927 14.315 14.108 13.944 13.S63 13.543 13.305 13.166 13.105 12.816 12.336 11.619 161.107

.

-

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k.

Bullona nello spettacoloso salto che gli ha fruttato il nuovo primato nazionale di metri 4.21

E’ facile rilevare l’aumento collettivo e qualitativo delle società finaliste che hanno guadagnato un valore medio di 745 punti nella gamma del­ le 20 prove. Anche se si tien conto che nel 1953 il Pirelli non disputò quattro prove ed anche senza considerare lo scoraggia­ mento della ”Giglio Rosso” per la assenza di Sangermano, il progresso è sempre netto, chia­ ro, forte, come del resto si era già rilevato in sede di semifi­ nale su di una cerchia ancora più vasta di ben 60 sodalizi. Si dirà che il panorama tec­ nico del Campionato di socie­ tà non è che il riflesso del più intenso e p iù vasto sviluppo dell’atletica leggera italiana sulla base di quel nuovo indi­ rizzo che è stato abbracciato nel 1950. Ma anche questa os­ servazione non nega l’attivo dinamismo del Torneo a squa­ dre, che ha saputo rapidamente assimilare le fresche energie del moto rinnovatore.

In fondo la critica di Mo­ rino e colleghi non disconosce i benefici che il Campionato di società ha. recato all’atletica leggera italiana in un recente passato (ed, aggiungiamo noi, deve ancora arrecare per un lungo avvenire). Solo che si verrebbe, come al solito, pren­ dere i classici due piccioni con una fava: va bene il Campio­ nato di società purché faccia spettacolo con l’eccellenza dei risultati individuali. Conciliare gli opposti è cosa molto difficile, perchè si risol­ ve quasi sempre sulla linea del compromesso. Cioè tra bianco e nero si finisce nel grigio. Il nuovo indirizzo atletico che è in vigore dal 1950 pro­ duce ogni anno migliaia e mi­ gliaia di atleti e tra essi centi­ naia e centinaia di indubbio pregio tecnico: guai se non vi fossero società pronte a racco­ glierli, incoraggiarli, assisterli e valorizzarli! Non si arrivereb- ■


be znai alla selezione ed al po­ tenziamento di quei campioni che dovrebbero fornire lo spet­ tacolo atletico. Bisogna quindi che la Federazione mantenga o crei manifestazioni tali da costituire motivi di vita e di interesse per le società. Questo fu il risultato di una lunga e diligente inchiesta condotta ?iel 1952. Non credo che vi siano dub­ bi sullo sviluppo e sulle affer­ mazioni di base dell’atletica italiana. Cosi se prendiamo una delle specialità di più facile dif­ fusione, il salto ire alto, trovia­ mo che dal 18 luglio 1954 es­ sa offre la seguente graduato­ ria tecnica:

1.88

1,87 1,81

1,81

CARNEVALI Lib. Roma Albenga ROVERARO Lancia SARA Udinese BERNES Cus Ro GRUTTADAURIA Panaro DEGOLI VACCARONE Aless. L. A. MARTINI Maurina IM Goriziana PALLI Fiat MARCHISIO

Serra

SELLAN 1,80 SACCAROLA VOLPINI DURANTE GH1 NELLI CHIARI COLONNA RAMPAZZI TONZIG CORTI VO COLLI BULLONI LO VATI ZAGNOL1 MARCOTULUO SVARA ZANONCELL1 DONATO SPINUCCI Q. M. 1.853

Lib. TS Goriziana Coin Mestre Lav. Terni Amatori GE Sangiorgese G. Rosso Trionfo GE Cus Pavia Cus Padova Lib. VE Baracca Coin Mestre FF. GG La Patria Cus Roma Ginn. TS Bentegodi Gallaratese Teramo (1953: 1.832)

Da questa graduatoria desti­ nata ad ulteriori progressi nel­ l’attuale stagione, si rileva che bezz trenta atleti, nella qiiasi to­ talità giovani o giovanissimi, hanno superato la misura bene apprezzabile di m. 1,80. E’ un

fatto nuovo per l’Italia ed un grande progresso che dimostra come realmente la nostra atle­ tica sia in fiore ed abbia da­ vanti a sè giustificate speran­ ze di un buon avvenire. Infatti, al lume di logica, tra i molti ragazzi da 1,80 dovrebbe venir ficori quella coppia da 1,95 ca­ pace di indossare con prestigio la maglia azzurra. Ma bisogna curarli e coltivarli tutti, per­ chè è difficile poter individuare subito i nuovi campioni e quin­ di bisogna attendere un ade­ guato periodo di tempo, di esperienze, di collaudi per avere misure e giudizi definitivi, troppi essendo i fattori fisici e morali che influiscono sulla formazione di un atleta di classe. La Federazione segue e con­ trolla tutti, dallo Svara di Trie­ ste, al Roveraro di Albenga, dallo Spinucci di Teramo al Carnevali di Roma, ma sono le società quelle che ricercano, individuano, allenano ed assi­ stono gli atleti portandoli alla ribalta nazionale. Questo av­ viene per il salto in alto, che abbiamo preso ad esempio, co­ me per tutte le altre numerose specialità di cui si compone la atletica leggera maschile e fem­ minile. Sostenere ed incorag­ giare le società, procurare tra­ guardi e soddisfazioni al loro lavoro è un compito fondamen­ tale della F.I.D.A.L., è un soste­ nere il ciclo produttivo, senza del quale non è possibile realiz­ zare il successivo ciclo di sfrut­ tamento dei migliori. *

Si può rivolgere alla FIDAL qualmzque appunto, ma non la si può certo tacciare di « immo­ bilismo'». Inziovazioni gravidi e piccole si susseguono a getto continuo. E’ stato invezitato un Gran Premio di Società, sono stati lanciati il Gran Premio delle Regioni ed il Criterium Nazio­ nale dei Terza Serie, sozio stati sperimentati allezzamenti colle­ giali per i campioni e corsi per i giovani, è stata creata tutta

u?ia ziuova scuola di tecnici fe­ derali e così via. Nell’assieme si batte ora quella strada che è stata chiamata « zzuovo indi­ rizzo atletico » e che accetta e desidera lo spettacolo in fun­ zione delle necessità dello sport, ma condanna lo sport svolto soltanto in funziozze dello spet­ tacolo. Qziesta strada, accetta­ ta dal Cozigresso di Torino al qzzale io posi un dilemma senza compromessi, fa appello al di­ lettantismo di base degli atleti e non può essere diversa se si vogliono avere autentici collegazzzenti cozi la massa ziazioziale e co7i gli istituti che la forma­ no, le Scuole.

I RECORD ITALIANI 100: MARIANI 200: MARLVNI 100: LANZI 800: LANZI 1500: BECCALI 5000: BEVI ACQUA 10.000: BEVI ACQUA 110 bs: FACCHINI 400 hs. : FI LI P UT alto: CAMPAGNER lungo: MAFFEI asta : BA LLOTTA triplo: BINI peso: PROFETI disco: CONSO LINI: martello: TADDIA giavellotto: ZIGGIOTTI 4x100: Squadra Nazionale 4 x 400 Squadra Nazionale

ÌO”4 21”2 46” 7 1’49” 3’49” 14'31”8 30’27”4 14”4 51”6 1.98 7,73 4,21 15,01 15,42 55,47 59.17 66,33 40”6 3’11”

Molti di coloro che sono stati in Russia od in America si so­ no soffermati sul « dilettanti­ smo di Stato » o di « Collegio » e non hanno voluto o saputo approfondire l’indagine oltre la superficie dei fenomeni più ap­ pariscenti. Hanno visto, per esempio, intorno a Kiew, ses­ santa campi sportivi e non si sono domandati se quelle mi­ gliaia e migliaia di atleti fos­ sero professionisti o dilettanti. Hanno visto intorno all’uni­ versità Yale una straordinaria dovizia di impianti sportivi, ma non si sono domandati se per caso quelle migliaia di gio-

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ristretta cerchia di campioni significa consumare rapida­ mente un patrimonio che non si rinnova, significa bruciare tutto al presente chiudendo le strade dell’avvenire, come la famosa cicala che cantò tutta l’estate. «

vani fossero tutti mantenuti dall’università, senza studiare e con il solo compito di fare lo sport.

di collettivi e ciascuno va considerato nell’ ambito del proprio valore. L’atletica ha un’essenza profondamente in­ dividuale e può vivere anche senza tornei a squadre o pre­ mi di società; eppure se viene spogliata da ogni riferimento associativo si assottiglia, si immiserisce. Tra il concetto Sempre pronti a raccogliere teorico e la vita pratica biso­ qualunque istanza, studieremo gna trovare dei termini di con­ di nuovo le formule del Campio­ ciliazione, perchè financo alle nato di società, in serena co­ Olimpiadi, dove è rigorosamen­ scienza. Vi sono altri sistemi te vietata, ogni classifica gene­ da. sperimentare. E’ difficile rale, nessuno riesce ad astrarsi esaltare l’individualismo attra­ dai giudizi collettivi. Ci augu­ verso un torneo a squadre e riamo quindi che un riesame viceversa. E non è razionale ri­ dei programmi federali possa cercare nei fatti collettivi le condurre a miglioramenti, sen­ espressioni individuali o vice­ za deviazioni delle linee fon­ versa. Lo sport ha i suoi epi­ damentali che si perseguono. Itrinao Xiloli sodi individuali e i suoi episo-

La verità è che in America, come in Russia vi sono milioni e milioni di dilettanti e che non sarebbe possibile organiz­ zare e valorizzare eccelse squa­ dre di campioni, se non vi fos­ se alla base un formidabile processo produttivo che li ge­ nera e li individua sul piano di­ lettantistico, con una forma­ zione morale e generosa che sola può mitigare gli effetti di un inevitabile professionismo di Stato, o di Collegio, o « mar­ rone » o comunque lo si voglia chiamare in tutto il mondo, rtalia compresa. Speculare soltanto su di una

CLASSIFICA FINALE DEL CAMPIONATO DI SOCIETÀ' MASCHILE I

SOCIETÀ

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G. S: Gallaratese . . . C. S. Fiat.................... G. S. Lancia .............. G. S. Fiamme Gialle . Virtus Lucca Sp. . . . C.US. Roma ............... C. S. Pirelli................. G. S. Etruria............... G. A. Coin ................. G. S. Amsicora............ G. S. Diana................. ASSI Giglio Rosso . . .

12 11 4 7 3 10 9 6 2 1 5 8

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8 7 1 12 11 5 10 6 9 4 2 3

12 9 6 3 11 8 4 2 1 IO 7 5

12 9 10 7 11 1 6 4 5 8 2 3

6 12 11 7 9 3 2 10 1 8 5 4

10 12 9 3 4 5 2 7 6 11 0 8

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Lane Rossi C.C.A. . . . C.U.S. Milano.............. Atl. Riccardi.............. A. S. Udinese.............. A.A.A. Genova........... U. S. Libertas Torino . CRAL Redaelli........... U. Giovane Biella . . . Atletica Brescia . . . . A.T.A. Battisti........... Virtus Bologna............ C.U.S. Torino...............

2 9 12 8 11 7 IO 6 4 1 5 3

12 10 4 3

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9 6 11 4 7,5 4 4 12 6 9 12 9 2 11 3 6 8 3 3 2 10 7 10 11 5 1 5 1 7 12 8 7,5 5 2 10 1

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10 5 7 12 9 4 11 6 8 3 2 1

1 178 2 157 149 3 147,5 4 141" 5 fi 127 123,5 7 121,5 8 9 119 108,5 10 107 11 12 80

4 10 12 9 8 7 11 0 5 2 6 3

9 10 7 5 8 2 12

169 156,5 148,5 137 130 126 122 121,5 116 115 113,5 102

9 4 6 5 8 11 10 2 3 1

4 fi 11 3 1

13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24


Non che sia una vittoria «li quelle da strabiliare e far muovere il rompanone di San Pietro, ma con i brutti pre­ cedenti, con la jella che ci ha accompagnato quest'anno in ogni nostro confronto con gli elvetici c’era sul serio da aver timore anche per gli atleti che hanno sostenuto, chi più chi meno brillantemente, Pesame di ammissione ai Cam­ pionati d’Europa. Alla resa dei conti, una volta in corsia o nelle pedane si è visto come gli atleti svizzeri fossero tutt’altro che gente decorativa: vantano, del resto, delle tradizioni in campo ginnico-atlctico più che brillanti, se sono stati capaci di conquistare titoli olimpionici e vittorie internazionali di prim’ordine. In quanto agli austriaci, le due giornate di gare allo stadio comunale di Torino, anche li poco affol­ lato purtroppo come quindici giorni addietro a Roma per la finalissima del campionato di società, hanno detto come l’Austria nella specialità madre di ogni disciplina agoni­ stica debba compiere ancora molto cammino per potersi presentare ad una rassegna continentale: affiora si qualche individualità, ma nel complesso gli austriaci, maestri in tanl’altri rami dello sport come lo sci e il calcio, hanno lutto da rifare in campo atletico.

l'INAIMINII IIATIIIII GII SVIZZERI' IN 'QUALCOSA'

I MI DA SAHl Il PASSIMI IMI’ DI ATUTICA Un po' di pazienza ancora e Ciduci a nell avvenire: i giovani delle nuove

«leve» non Larderanno ad affiorare. di Natale Bertocco

Gli azzurri hanno chiuso le due giornate torinesi con un margine di punti sufficiente a dimostrare in modo inecce­ pibile la loro superiorità: 15 punti con la Svizzera e 52 con l’Austria. In quanto al bilancio tecnico abbiamo avuto dei primati stagionali migliorati, in particolar modo in tali prove che più delle altre ci stanno a cuore: 400 piani, 400 metri ad ostacoli e staffetta veloce. Dove si dimostra che Oberweger aveva ben ragione di puntare tutte le sue carte sui velocisti, approfittando dello stalo di grazia di Gnocchi e del rendimento eccellente del milanese della Ric­ cardi come dello scattista di Ascoli Piceno e del ternano Montanari. E in «piesta gara mancava Sangermano, vale a dire l’uomo che più di ogni altro ha, nella prima parte

della stagione, convinto tecnici ed ammiratori. In qualche gara le faccende non sono andate per il giu­ sto verso. Non sono andate come era logico prevedere e, ciò che più spiaee, per l’errata tattica dei nostri rappre­ sentanti. In particolare sui 5000 metri, sui 110 ostacoli c sui 10,000. Le gare di fondo non sono mai state il nostro forte, ma almeno sulla carta, alla vigilia si era — a giusto titolo — sperato in qualcosa di più. Sapevamo invece che non vi sarebbe stata possibilità alcuna nel mezzofondo, ma non tutte le generazioni presentano dei Beccali. Comun­ que è chiaro che i tecnici e in particolare gli allenatori dovranno in avvenire lavorare con maggiore intensità sui giovani in questo settore e prezioso sarà per essi l'apporto che può venire dalle leve scolastiche, per le gare degli 800 e dei 1500, così come le leve popolari del fondo, attra­ verso gare su strada serviranno ad ingrossare le file dei podisti.

Sanata la grave lacuna del mezzofondo e del fondo, la nostra atletica si potrà dire bene avviata sulla strada della completezza nell intero arco delle molteplici prove del pro­ gramma olimpico.

Di certo oggi la maggiore quantità di praticanti assidui e appassionati la si trova nelle gare di velocità, nelle staf­ fette, e ancora nei salti, che sono, specie il lungo ed il triplo, il completamento atletico della velocità stessa. Mai avuti tanti velocisti sulla scena. AJ 15 luglio quattordici nostri scattisti sono scesi nei 100 piani sotto gli 11”. Nu-

Il lombardo Gnocchi è l’atleta che più ha impressionato nelle ultime prove dei velocisti

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li veneto Ziggiotti. nuovo primatista italiano di lancio del giavellotto con ni. 66.33, in piena azione

merosi sono anche i duecentisti di valore possente, e non solo per la sua eccezionale l'esplodente Gnocchi, mentre dieci italiani grado di correre i 400 piani a) massimo in

Ira cui spicca figura atletica, sono ormai in 50”.

Gnocchi e D’Asnach hanno convinto contro svizzeri e austriaci, nei duecento come nei cento metri, e il giovane « riceardiano » avrebbe di certo corso la distanza in meno di 11” se si fosse « steso » maggiormente nel finale, anzi­ ché terminare sullo slancio preoccupato solo di osservare gli ultimi metri dell’austriaco Viminer e dello svizzero Cam­ pana.

Potete ben comprendere, dopo questa nuova prova, quan­ to stia a cuore ora Gnocchi a Oberweger, che vede l’uomo da affiancare a Sangermano a Berna, se il fiorentino potrà rimettersi sòl serio dalla indisposizione che ormai dura da troppo tempo. Senza l’incertezza del primo cambio e con un Sangermano in istato di grazia l’Italia — come vuole ormai la tradizione da più di vent’anni cioè da Los An­ geles — possiede una «staffetta» veloce capace di scen­ dere sotto i 41” il che vuol dire entrare sicuramente in finale ai campionati d’Europa. Come tempi da finale euro-

pea hanno segnalo sui 100 piani tanto il vincitore Ilegg (che davvero sembra rinverdire le gesta del suo grande predecessore Imbach del (piale per l'appunto ha abbassato di ben 3/10 il record nazionale) quanto Lombardo, che ha compiuto ancora un passo in avanti verso il « nulla osta» per Berna, migliorando anch'egli di 2 10 il proprio primato stagionale. Sullo slancio di Hegg e Lombardo e per rintuzzare l'attacco del secondo elvetico Eicbemberger, anche il toscano Dani, serio ed appassionalo, ha fatto crol­ lare il proprio limile, riducendolo di 8/10: da 10’’2 a 48”4. Non v’è dubbio che per i tecnici la gara torinese dei 400 piani è stata la più brillante, che si tratta di una specialità diffìcilissima, di una prova estenuante nella (piale gli euro­ pei hanno avuto con Harbig e Lanzi attori di primissimo piano in campo mondiale. Un passo in avanti l'ha com­ piuto anche Filiput e per certi aspetti — oltreché per do­ veroso omaggio alla classe — spiace che il favorito, lo sviz­ zero Kost, sia stato tolto di mezzo, da un incidente, al se­ rondo ostacolo appena, dato che il duello coli Filiput non sarebbe mancato dato che il campione d’Europa avrebbe potuto esprimere con maggior chiarezza il vertice assoluto del suo attuale rendimento.

Dagli 800 ai IO chilometri, buio pesto o quasi. Insuffidente Fracassi contro gli svizzeri e anche contro gli austriaei negli 800. e più sconcertante e distratto che mai Tagliapietra. Né si spiega la prova di Meggioni sui 1500. accreditato com’era il mezzofondista della Gallaratese di un eccellente e probante 3’55”, segnato a metà giugno. Di certo egli più degli altri deve aver risentito dell’afa torinese, che ha moz­ zato a più d’uno gambe e respiro, ma ancora deve la staffilata alla errata tattica di gara. Basta dire che lo sviz­ zero Tlioet vincendo è rimasto al disopra dei 4’ e che i due azzurri son terminati stanchissimi, svuotali. Così Villani e Martini sui 10 km. come Pcppicelli e Azzani sui 5000. D’ac­ cordo che il primato stagionale di Peppicelli è di 15’16”2 e che il possente svizzero Page ha vinto in 15’07”2. ma nessu­ no si attendeva dal romanino un crollo così spaventoso e preoccupante, tanto più che aveva una sola gara in program­ ma, mentre in precedenza aveva dato dimostrazione piena nella finale ilei campionato di società vincendo le due gare di fondo nello spazio di 24 ore! Dal che si deve dedurre che il caldo ha stroncato i nostri fondisti e mezzofondisti; scusa poco plausibile, forse, (piando si pensi che svizzeri e austriaci al caldo sono ancor meno abituati dei nostri. 1 quattro salti ci bau dato due delusioni e due conferme: deludenti i giovani saltatori in alto Carnevali e Roveraro fermi sull’1,80, inchiodati più dall’emozione della maglia azzurra che dalla mancanza di scatto e di elevazione; supe­ rati i « triplisti » Simi e Trogu, un tantino al disotto del loro meglio, dal forte Portmann, ma in compenso la grande gioia del diciottenne Bravi ormai sicuro sopra i 7 metri nel «lungo» e finalmente vicini (ma quando?!) ai 4,30 tanto Chiesa che Ballotta nel salto con l’asta. E del resto è pro­ prio di questi giorni il nuovo primato italiano di Ballotta con. m. 4.21. Ancora un po’ che si insista avremo’delle ottime misure europee, mentre per l’alto è solo questione di tempo, che il materiale non manca. Infine i quattro lanci, unica delu­ sione: Angclone Profeti, sfocato e debole di gambe, anche qui colpa del caldo, modesti Consolini e Tosi, sempre in ri­ ferimento ai campionati di Berna, forte, ma irrequieto come sempre Taddia ben sostenuto da Giovannctti, e convincenti una volta di più Ziggiotti e Farina nel giavellotto. Una duplice vittoria quella sull’Austria e la Svizzera che darà lavoro ai tecnici, e del resto era anzitutto questo lo scopo per cui l’incontro è stato programmato;

Natale Oertocco

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A COLONIA

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SOLINGEN

LOUISON BOBET vuole spodestare COPPI ! Il Giro di Francia è terminato, Viva il Tour , che i francesi da due anni hanno la fortuna di chiudere con un loro successo, per virtù e merito di quel Louison Bobet, simpati­ co intelligente e classico atleta, senza dubbio il miglior prodotto francese in campo ciclisti­ co del dopoguerra. Bobet ha vinto lo scorso anno con Bartali e Astrua, ha rivinto quest’an­ no senza gli italiani. Ma tanto l’anno passato come per questa edizione il bel Louison ha do­ vuto sacrificare una intera stagione e certo questa volta, scomparso assai presto, alle pri­ me difficoltà, Hugo Koblet, favorito « numero uno » il suo compito è stato più facile della prima volta, ché pur con tutto il rispetto per Kubler, per Schaer, Dotto e Mallejac e se vo­ lete ancora Ockers e Bergaud e Vitetta e il sorprendente Brankard e Bauvin, i protagoni­ sti del 1954 non valevano quelli del ’53. Per tutto l’inverno e per l’intera primave­ ra Bobet che puntava unicamente al « Tour », ha rinunciato a gareggiare in tante e tante classiche, ha rinunciato a forti ingaggi ed a milioni di franchi e se vogliamo anche alla popolarità che si acquista nei velodromi oltre­ ché su strada, in quanto sa che il suo fisico intaccato dopo il Tour dello scorso anno da una violenta crisi e da un pauroso attacco di angina non poteva sostenere mesi e mesi di fatiche improbe. Per questo s’è limitato a met­ tere il naso fuori nelle prove franco-belghe di primavera, con tale raziocinio da far pensare davvero che il suo ristabilimento fosse tutt'altro che completo. Non ch’io intenda minimamente sminuire il successo di Bobet, ma non mi par logico neppure elevarlo all’ultima potenza atletica. Gli sconfitti sono degli ottimi corridori, se vo­ gliamo anche dei grandi nomi ma non sono, ad eccezione di Kubler, anziano ormai e vul­ nerabilissimo in salita come a « cronometro » dei fuori classe. Sicché presenti gli italiani il discorso avrebbe potuto essere diverso, sempreché gli italiani comprendessero ben s’inten­

de Coppi anzitutto oltreché Magni e Fornara, Astrua e Defilippis, uomini di punta e corri­ dori completi. Ma tant’è ed è inutile recriminare, tanto più che al riguardo ho già espresso e più d’una volta il mio pensiero, e per molti aspetti la lezione è stata salutare. Spiace per gli italiani in Francia che ogni anno vivono il mese del « Tour » con uno spirito ed una passione del tutto particolari, infiammandosi, giustamente orgogliosi, alle gesta dei nostri ragazzi che li hanno mandati in visibilio via via per tanti anni, si chiamassero Bottecchia e Camusso, e Martano, e Binda e Guerra e Gestri e Astrua per chiudere naturalmente con Bartali e Cop­ pi che con l’indimenticabile « Botescià » han lasciato nel cuore dei nostri connazionali ri­ cordi infiniti. Spiace per essi, ma una volta tanto valeva la pena comportarsi come s’è com­ portata la nostra U.V.I. Sia stato un grande « Tour » non direi nep­ pure, così come tutt’altro che grande è stato il Giro. E come probabilmente sarà il « Giro della Svizzera ». E’ questo l’anno di magra delle corse a tappe, l’anno dispari, e il caso vuole che gli sportivi elvetici abbiano ancoi' meno fortuna di quelli italiani. I grandi assi del ciclismo svizzero: Koblet, Kubler, Schaer e l’ultimo della schiera, Carletto Clerici, diser­ teranno dopo aver gareggiato per tutto l’anno in ogni dove proprio la loro corsa regina; spre­ muti e stanchi per i tanti giri, per le tante classiche, pei- i troppi caroselli su strada e su pista mancheranno all’appello dei loro diri­ genti dopo aver risposto a quelli dei dirigenti e promotori di tutta Europa. Koblet è malan­ dato per il riacutizzarsi delle conseguenze del­ la paurosa caduta dello scorso autunno, Schaer ha terminato il « Tour » con la bava alla bocca letteralmente esausto, come Clerici che era già partito da Amsterdam con un febbrone ad­ dosso che lo ha tormentato per le prime tap­ pe; e infine il vecchio « Ferdy » da sei anni campione nazionale assoluto del suo Paese,

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cggi che potrebbe risalire i gradini della scala della notorietà per il periodo opaco che traver­ sa il suo amico Hugo, proprio oggi, penso non abbia intenzione d’esporsi ad una meschina figura a confronto con Coppi, Fornara, Monti, Astrua ed agli altri italiani e belgi, in casa propria. Avremo perciò un Giro della Svizzera sen­ za un favorito elvetico. Colpa del calendario troppo carico e diciamo pure dei percorsi dei « giri » divenuti da qualche tempo a que­ sta parte troppo severi. Ché anche quello del « Tour » è stato tremendo. Con la differenza ad onore del « Tour » e dei suoi attori e pro­ tagonisti che ben diversa è stata la fisionomia delle due prove. Sonnolenta, sino all’esaspera­ zione con pochi episodi degni di rilievo e lo scandaletto finale, il nostro: vivacissimo e im­ placabile il « Tour » che ha voluto prima di giungere alla incoronazione del suo re il «Louison National », il sacrificio di Kubler e di Ockers bruciati uno dopo l'altro già nelle pri­ me due tappe, per chiedere più avanti la testa del favoritissimo Koblet e l’umiliazione dei Wagtmans, dei Bauvin e dei Detto. Difficilmente vedremo anche i grandi fran­ cesi e belgi al Giro della Svizzera. L’urto si avrà dunque il 22 agosto a Solingen nel Cam. pionato del M^ndo, assoluto, e potete ben ca­ pire quale sarà l’impegno che Bobet, strabattuto con gli altri maggiori l’anno scorso a Lu­ gano, metterà nella lotta contro Coppi. A proposito del Campionato del Mondo, da parte italiana s’è avuta sul Circuito dell’Appennino, la prima prova di « indicazione » più che di selezione. Una indicazione che ad onor del vero ha indicato al Commissario Tecnico Binda, ben poco, all’infuori della con­ vincente prova di Giorgio Albani, in periodo

Prescelti gli azzurri per i mondiali La Commissione Tecnico Sportiva dell’U.V.I. ha diramato il seguente comunicato: «Campionati mondiali 195-1 — Su proposta dei Commissari Tecnici Binda, Proietti e Costa, si dispone d’iscrivere ai campionati mondiali delle diverse categorie e specialità i seguenti corridori : S T R A 1) A PROFESSIONISTI: Albani, Astrua, Buratti, Carrea, Coletto, Coppi, Detilippis, Fornara, Gistnondi, Magni, Minardi, Monti. DILETTANTI: Fabbri, Mosci’, Manie, Boni, Ranucei, Cliiarlone, Ciolli, Zueeonelli, Ferlenglii, Bavera. Marcoccia e Godio. P 1 S T A VELOCITA’ PROFESSIONISTI: M aspe s, Sacelli, Gliella e Morettini. VELOCITA’ DILETTANTI: Ogna, Pinarello, Oriani, Pescati. INSEGUIMENTO PROFESSIONISTI: Mes­ sina, Bevilacqua, De Rossi. INSEGUIMENTO DILETTANTI : Faggin. Campana, Kazianka e Stacciai. MEZZOFONDO: Martino.

di grazia, e di Buratti, confermatosi una volta di più grande scalatore. Proietti che conosce a menadito il percorso di Solingen assicura che il tracciato tedesco pare fatto a pennello per lui, oltreché per i suoi dilettanti, natural­ mente... Ma oltre alla vittoria di Albani, alla prodezza dell’escrdiente Cabrioli, e alla con­ ferma di Buratti, Binda ha anche assistito al­ l’ecatombe di gomme che ha falsato la pro­ va di più d’uno, di Monti e di Minardi anzi­ tutto. E tutti sappiamo come tanto l’uno che l’altro aspirino giustamente alla maglia az­ zurra per Solingen. Xaber

Il romano Marzi, ha vinto a Milano sulla pista magica del « l'igorelli > il campionato italiano dilettanti stayer. Ecco il simpatico ragazzo del V. C. Appio in piena azione, allenato dallo scaltro Bruno Pellizzari che è stato anche allenatore di Magni nelle più difficili prove dietro motori.

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La prepotente duplice, afferma­ zione del toscano Guido Boni nelle ultime due indicative per la formazione della squadra dei di­ lettanti azzurri della strada, ha tolto d’impaccio Proietti. E prati­ camente tutto si è svolto secondo le sue intenzioni senza che nessu­ na contrarietà turbasse la vigilia dei mondiali.

E così TUFI ha potuto iscrivere come titolari Fabbri, Manie, Moser, Boni, Ranneri e Chiurlane e come riserve Ciolli e Zucconelli. Un coro di consensi ha salutato la derisione del Commissario Tec­ nico perché effettivamente gli ot­ to corridori prescelti rappresen­ tano il meglio che attualmente offre il dilettantismo nazionale sicché non poche sono le speranze di aggiungere un nuovo alloro, confermando in maglia iridata uno dei sei azzurri così come ac­ cade da tre anni in qua. Il titolo dei dilettanti infatti sembra esser diventato una con­ quista da risolvere in famiglia tra i componenti della squadra italia­ na. E’ dal 1951 infatti che la ma­ glia iridata è passata, senza uscir mai dall’Italia, dalle spalle di Ghidini (Milano), a quelle di Ciaticola (Lussemburgo) per poi po­ sarsi l’anno scorso su quelle di Fi­ lippi (Lugano). Una pattuglia agguerrita e com­ pleta sotto tutti i punti di vista. Ha l’uomo capace di ogni impre­ sa: il tricolore Nello Fabbri nel quale i tecnici vedono il nuovo asso di domani, il più probabile campione del mondo. Ove Fabbri si presentasse nelle migliori con­ dizioni di forma (e non abbiamo dubbi, circa la preparazione degli azzurri affidati alle capaci cure di Proietti) non vediamo chi pos­ sa contrastargli il successo a So­ lingen. Fabbri è fortissimo in salita e deciso in piano difendendosi egre­ giamente in volata come dimo­ strano le sette vittorie ottenute dal longilineo campione cresciuto nella scuola della Roma. I due toscani della pattuglia az­ zurra (Ranneri e Boni) hanno molte frecce nel loro arco anche se la durezza del circuito tedesco farebbe pendere la migliore indi­ cazione verso i veneti Moser e

I dilettanti azzurri pronti per i mondiali a Colonia e Solingen


Manie particolarmente dotati su tracciati difficili e con strappi con­ tinui e abbastanza sensibili. I due veneti conoscono il tracciato tede­ sco per avervi giù gareggiato poco tempo fa dominando il campo nel corso della fortunata spedizio­ ne che si concluse con tre italiani (Moser, Manie e Ranucci). La squadra ufficiale è completata con l’acquese Chiarlone che secondo gli intendimenti del C. T. dovrà essere l'uomo che deve buttarsi in ogni. fuga. Il corridore che pra­ ticamente ha il compito di con­ trollare ogni azione avversaria prima che entrino in campo i grossi calibri.

n-

Ma come per gli anni passati la squadra italiana fonda molto sull'omogeneità. Sul rendimento del complesso Proietti gioca le sue migliori carte e sul funzionamen­ to dei sei corridori ruota la pos­ sibilità del quarto successo con­ secutivo degli azzurri d'Italia. La squadra c’è. Dà affidamento pro­ prio per il valore dei componenti, per il rendimento e per l’affiata­ mento del complesso. L’età della squadra non tocca per i sei corri­ dori. 127 anni: 20 anni hanno in­ fatti Fabbri e Moser, 21 Ranucci e Boni, 22 Chiarlone e 23 Manie. SuU’affiatamento dei sei non si discute. Proietti non ammette di­ scussioni. E’ un « duro » che si se­ gna ogni, azione dei suoi atleti proprio per stralciare poi dalle sue. « rose » tutti coloro che non hanno eseguito a puntino le sue istruzioni. Indicando Fabbri, Mo­ ser, Manie, Boni, Ranucci e Chiar­ lone come titolari, il. tecnico fe­ derale ha voluto dare fiducia a sei corridori che all’ occorrenza potranno sacrificarsi l’uno per l’al­ tro a vantaggio del rendimento complessivo della squadra, perché con l’accordo ogni traguardo è possibile.

E passiamo alla pista. Anche in questo settore i corridori italiani si avvalgono di un tecnico di pri­ mo ordine, Guido Costa, che ha raccolto da Proietti l’eredità del­ le migliori tradizioni azzurre. Ai successi conseguiti dal velocista Ghetta nel 1948 tanfo alle Olim­ piadi (battendo Harris) quanto ai campionati del mondo e da Benfenati e Messina nell’insegui­

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LIBRO D'ORO DEI CAMPIONATI MONDIALI VELOCITÀ PROFESSIONISTI

1946 1947 1948 1919 1950 1951 1952 1953

Zurigo Parigi Amsterdam Copenaghen Liegi Milano Parigi Zurigo

Derkens (Olanda) Scherens (Belgio) \'an V’liet (Olanda) Harris (Inghilterra) Harris (Inghilterra) Harris (Inghilterra) Plattner (Svizzera) Van Vliet (Olanda)

INSEGUÌ 1946 1947 1948 1919 1950 1951 1952 1953

Zurigo Parigi Amsterdam Copenaghen Liegi Milano Parigi Zurigo

DILETTANTI

Plattner (Svizzera) Harris (Inghilterra) GHELLA (Italia) Pai tersoli (Australia) Vcrdeun (Francia) SACCI! I (Italia) SACCI! I (Italia) MORETTI NI (Italia)

mento

PROFESSIONISTI Peters (Olanda) COPPI (Italia) Schulte (Olanda) COPPI (Italia) BEVILACQUA (It.) BEVILACQUA (It.) Patterson (Australia) Patterson (Australia)

DILETTANTI Rioland (Francia) BENFENATI (Italia) MESSINA (Italia) Andersen (Danimarca) Patterson (Australia) DE ROSSI (Italia) Van Hcusden (Olanda) MESSINA (Italia)

MEZZOFONDO PROFESSIONISTI FROSIO (Italia) Leseur (Francia) Lamboley (Francia) FROSIO (Italia) Leseur (Francia) Pronk (Olanda) Vcrschueren (Belgio) Vcrschueren (Belgio)

1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953

Zurigo Parigi Amsterdam Copenaghen Liegi Milano Parigi Zurigo

1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953

PROFESSIONISTI Zurigo Knecht (Svizzera) Middelkamp (Olanda) Reims Amsterdam Schotte (Belgio) Copenaghen Van Steenbergen (id.) Liegi Schotte (Belgio) Kubler (Svizzera) Varese Lussemburgo Muller (Germania) Lugano COPPI (Italia)

STRADA

mento ( titoli questi conquistati sotto la direzione tecnica di Proiet­ ti), Costa ha fatto seguire le. af­ fermazioni dei velocisti azzurri Sacelli (due volte campione del mondo, a Milano nel ’51 e a Pa­ rigi nel ’52) e di Morettini (a Zu­ rigo l’anno scorso) e degli inse­ guitori De Rossi ( a Milano) e Messina (l’anno scorso), oltre alle, vittorie nelle Olimpiadi di Hel­

sinki.

DILETTANTI Aubry (Francia) FERRARI (Italia) Snell (Svezia) Faanhof (Olanda) Hoobin (Australia) GH1DINI (Italia) CIANGOLA (Italia) FILIPPI (talia)

Ma quel che. depone, favorevol­ mente nei confronti, del tecnico federale non sono tanto i cinque titoli quanto l’aver saputo prepa­ rare una serie di specialisti sì da accreditare all’estero una vera e propria « scuola » italiana. Ed ec­ co sorgere i diversi Ogna, Pesanti, Faggin, Oriani e Pinarello per prendere il posto di Morettini, Socchi e. Messina ormai passati al professionismo.

A.


zi Dainiine vanno coni piatendo loro

la

i

preparazione

velocisti

Succhi, Maspes, Morettini e Ghel­ la (professionisti), Ogna, Pinarel-

lo,

Pescati,

Orioni

e

Pam pana

(dilettanti) ; gli inseguitori Messi­ na, Bevilacqua. De Rossi (profes-

s i o n i s t »’) e Faggio,

Campana

e

liaiio sul più alto gradino di que­

nelli formidabile sul passo, il qua­

sta specialità che elevata al rango

le per la durezza del circuito di

di campionato mondiale solo

in

vi laequa nel ’50 e nel ’5l).

dere le aspettative degli sportivi­

/’<’/• gli inseguitori dilettanti il

(dilet­

campione d'Italia Faggio ha buo­

tanti).

Da essi Costa trarrà i rappresen­ tanti- italiani per le dispute mon­

diali i quali hanno l'oneroso com­ pito di difendere le posizioni del nostro ciclismo forti del titolo di

Morettini e di Messina. Pariicolar-

è rimasto escluso dalla

questo dopoguerra ha visto vinci­ tori gli azzurri quattro volte su otto (Coppi nel ’47 e nel ’49 e Be­

Kazianka,

Zucconelli

Solingen

squadra allestita da Proietti.

In complesso le prossime dispu­

te mondiali non dovrebbero delu­ italiani. La tradizione che ci vuo­

le

pi urivittoriosi

nelle

gare

che

ne possibilità così come Cam pana

mettono in palio le maglie iridate

non nuovo a successi internaziona­

non verrà smentita e tra due setti­

li per aver fatto parte del (piartet­

mane

to

vittorioso

squadre

alle

nell'inseguimento

Olimpiadi,

di

a

Hel­

potremo

salutare

i

nuovi

laureati con la speranza che essi siano

tutti

rappresentanti

della

sinki; a meno che a Campana non

Unione Velocipedistica Italiana.

venga preferito lo stradista Zucco-

\luo l.oniltiartli

mente attesa la successione del gi­ gante lombardo: Ogna forte della

vittoria

nel

campionato italiano

potrebbe sembrare l'uomo di pun­ della nostra formazione non- siamo di molto lontani ta

ma dal

vero affermando che le maggiori soddisfazioni

dovrebbero

venirci

da Pinarello più preparato a ci­

menti internazionali e più esperto di mondiali avendo riportato l'an­

no scorso la piazza d'onore. Tra i professionisti un nome

si

impone: Enzo Sacelli entrato or­ mai nella routine del miglior ve­

locista in senso assoluto, queH'IIarris al quale da due anni sfugge, in­

spiegabilmente la conquista della maglia iridata che fu già sua nel

’49, ’50 e ’51. Il campione d'Italia

Maspes dovrebbe soggiacere tanto

ad Harris quanto a Sacelli pur ac­

creditandosi di ottime possibilità sulla non scorrevole pista di Colo­

nia. Anche se tra i- convocati per i collegiali a Dalmine figura il tori­

nese Ghella, sembra ormai deciso che il terzo azzurro sarà Moretti­ ni, il (piale ha avuto ragione di

Ghella in una specie di "bella" di­ sputata al Velodromo Vigorelli. Tra gli

inseguitori

Messina

e

Bevilacqua hanno il difficile com­ pito

di

spodestare

l'australiano

Palterson che sembra essersi ab­

bonato

alla

maglia

iridata.

Da

Messina in frati forma e capace di

tempi mondiali può venire la buo­

IL MINISTRO PONTI ALLA CONCLUSIONE DEL 5° CAMPO NAZIONALE DELL’A. S. C. I. Con l’intervento «lei Ministro Ponti, dell’on. Pio Alessandrini — Questore alla Cantera dei Deputa­ ti — e di S. E. Mons. Sergio Pignedoli — Nunzio Apostolico in Boli­ via e primo Assistente Ecclesiastico dell’ASCI — si è concluso, con sug­ gestiva ccriconia, il V Campo Na­ zionale Scout tenuto in Val Fondillo (Parco Nazionale d’Abruzzo) a cui hanno partecipato cinquemila Esploratori d'Italia) L'on. Ponti, dopo aver attentamenvisitato il campo esteso per un per­ corso di circa sci chilometri, ha ri­ volto la sua parola ai giovani conve­ nuti.

Egli ha detto che il Governo se­ gue con attenzione le attività della zkssociazione e si augura che da essa possano scaturire uomini coscienlr, capaci di dare un apporto positivo alla vita sociale nazionale ed inter­ nazionale. Il \ Campo Nazionale, che si era aperto ufficialmente il 18 luglio, si è svolto esattamente nello stesso luogo ove fu tenuto il Campo Na­ zionale del 1921. Vi hanno parte­ cipato rappresentanze di scouts fran­ cesi ed inglesi oltre ai diparti ita­ liani convenuti da tutte le nostre regioni. Particolarmente significativa la presenza dei Riparti ASCI prove­ nienti da Trieste, dai Cairo c da Porto Said. nonché quella dei Ri­ parti bilingui dell’ASCI di Merano e di Bolzano. Sono stati inoltre fe­ stosamente accolti i Riparti formati dai giovani profughi giuliani e quel­ li degli esploratori sordoparlanti.

Notevole la collaborazione da par­

te delle Forze Armate che hanno dato un prezioso contributo di uo­ mini e di mezzi per il trasporto di materiali e di persone e per rim­ pianto dei servizi telefonici e idrici. Ad un grande gioco hanno preso parte i cinquemila scouts presenti al campo, rievocando lungo la Valle del Sangro le avventurose e genero­ se gesta del generale Custer. Il col. Wilson. Presidente onora­ rio del Bureau Internazionale dello Scoutismo e il Direttore Gen. D. C. Spry hanno inviato messaggi di feli­ citazioni e di augurio. Cento bambini di Opi sono stati ospitati al Campo c si sono assisi alle mense di altrettante Squadriglie di Esploratori.

Le gare di panificazione sono state vinte dalla Squadriglia Tigri di Al­ ghero e dalla Squadriglia Aquile del Bolzano 4". le gare di segnalazione dalla Squadriglia Aquile di Ponte S. Pietro e dalla Squadriglia Falchi del Bologna 5°, mentre la gara di canto è stata vinta dalla Squadriglia Camosci di Bari e le gare <Li danze regionali dal Riparto Genova 16°. Al centro della commossa atten­ zione di tutti è stata la rievocazio­ ne dell’epopea triestina, dal 1915 ad oggi, salutata con viva commozione dagli astanti c dal canto deH’inno nazionale. Nel giorno conclusivo di domeni­ ca 25 u. s. la S. Messa al Campo è stata celebrata da S. E. Mons. Pigncdoli il quale rivolgendosi ai suoi Esploratori ha ricordato gli obbiet­ tivi spirituali e morali che l’Associazione intende perseguire.

na notizia che riporterebbe un ita-

17


code ai

H

mondiali,, di calcio

far scendere dal piedistallo i falsi dei dell’Olimpo <11 Enrico Corbello

Le discussioni tarderanno a quefarsi perché lo scalpore della gros­ sa sconfitta è molto e scotta il ve­ derci allineati con le squadre lilli­ puziane. Critiche e controcritiche da non finire, perché c’è di mezzo tanta gente, ed ognuno ragion:! a modo suo, ci son di mezzo interes­ si, che non sono bagatelle. Dunque, sono in atto rispettabili processi; uno più, uno meno poco conta. V’è un problema che da pochissi­ mi è studiato, dai molti non è tenu­ to nel debito conto: la preparazione alla lontana, la preparazione re­ mota del calciatore di professione. Si discute del Commissario tecni­ co, della composizione della Squa­ dra, del sistema e di molte altre cose interessanti. Le batoste ven­ gono per tante ragioni, tra le quali v’è anche quella che alla radice qualcosa non funziona. Da parecchio tempo il Calcio ita­ liano dà segni di sofferenza, di de­ bolezza, di decadimento, tanto che si è dovuto ricorrere a giocatori stranieri, confessando apertamente che la classe nostra non è più quel­ la di un tempo. E’ evidente che si compra la merce o quando non se ire ha o quando è migliore altrove. La interruzione e il turbamento causato dalla guerra non possono essere incolpati a distanza di quasi dieci anni, mentre in altri Paesi tutto si è rifatto bene da allora. C’è da domandarsi: in Italia, la preparazione dei calciatori è tecni­ camente efficiente? Veramente il problema lo si po­ trebbe porre su un piano molto più ampio: la preparazione dei calcia­ tori, dei ginnasti, degli atleti, dei tennisti, dei nuotatori... poggia su basi scientifiche o su abborracciate pra ticacce? Restringendo, per ora, l’inchiesta al solo Calcio, ad ognuno possono emergere come evidenti queste con­ statazioni: un indiscriminato gioca­ re al calcio — un non adeguato complemento preatletico — una tecnica deficiente accompagnata da scarsa serietà di allenamento.

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Da noi vi è la mania del Calcio. Il piccolo bambino, appena può, sbatte sassolini o scatole di fiam­ miferi abbandonate tra i piedi dei passanti; giunto alla scuola, si am­ mattisce con il cancellino e il gesso iti attesa del professore; fatto gran­ dicello gioca al pallone, appena gli è possibile, ovunque, all’Óratorio, al campo sportivo, sulle piazze, nel­ le strade, sui campi falciati, magari con un pallone del 5, riappesantito dalle acque e dal fango. A far andare le cose per la peg­ gio sorgono a fungaia i mille e mille campionati, tornei, diurni e serali, in cui ci si incaponisce in tempi di 45’, perché non si vuol passare per piccoli, con uno sforzo oltre misura che fa male al cuore e ai visceri, ai polmoni, perché bisogna giocare con qualsiasi tempo, al sistema ce­ rebrale, perché è snob di giocare di testa... ma si fa male anche alle gambe. Dalli oggi, dalli domani, il giova­ ne acquista un certo virtuosismo, è vero, ma nello stesso tempo in­ grossa i muscoli, li rende duri, non elastici: il troppo storpia! A mettere il cacio sul risotto, c’è la assoluta c vantata strafottenza dei calzoncini cortissimi, estate e inverno, bello o brutto, con conse­ guente raffreddamento improvviso del corpo in forte traspirazione o sudorazione. Vallo a dire a tali giovani che, così facendo, si fanno il karakiri atletico; ed è proprio inutile mo­ strare a loro il diverso comporta­ mento di altre Squadre che ci pos­ sono essere maestre. , E’ dubbio che si acquisti molto ir. potenza, con un così diuturno giocare, perché quando ne scapita la tonicità elastica, dopo un certo limite, anche la potenza di contra­ zione del muscolo ne va di mezzo. 11 fatto è aggravato da due con­ comitanze: l’uso sempre più esteso della moto, che riduco al minimo la corsa, la marcia, la passeggiata, gli ottimi esercizi per la elasticità muscolare, e la quasi totale assen­

za di un allenamento atletico che serva da compenso. Siamo alla seconda constatazio­ ne: non si fa preatletica dalla gran massa dei giovani. E questo tutti lo vedono: la Scuola ne fa in misu­ ra irrisoria, le Società sportive, tanto poche e con mezzi inadegua­ ti. non se ne preoccupano che in modo superficiale e di scorcio. Dav­ vero che sono pochi gli allenatori competenti. Perché, da noi, un qualsiasi giocatore emerito si im­ panca a trainer ed allenatore. Per convincersene basta dare una occhiata ai campi, basta vedere qualche tratto di ripresa cinemato­ grafica anche di molte squadre di grido, compresa qualche « nazio­ nale »: esercitazioni fatte da strac­ co, sbucellate alla meno peggio, con un fare di ciii dice: sono bazzecole queste! Ed è proprio la preatletica, eseguita con metodo, costanza, scienza, che forma il substrato di ogni capacità atletica. Dove sono da noi gli atleti, che da soli fanno ogni giorno esercizi a corpo libero, con piccoli attrezzi, ginnastica sve­ dese, da camera, da palestra...? C’è troppa sicumera di sé: un «Marcel» diventa ogni oscuro gio­ catore, che riesce ad entrare nella ignota Squadra di Vattelapesca: vuole contratti, compravendita, doppie, trasferte, premi... e fa ca­ pricci. Par che si credano dei del­ l’Olimpo. Quindi, anche là dove si fa, resta sempre poca cosa, senza costanza, e spesso senza serietà. Il quadro può sembrare alquanto pessimistico. Ma non siamo lontani dalla realtà. Non guardiamo solo alle cause immediate; spingiamo lo sguardo più lontano. Gli ottimi possono solo emergere da una massa ben istrui­ ta, ben guidata. Il problema è grosso perché è un problema di costume, di educa­ zione. Cominciamo con il ridurre nelle debite proporzioni questi campio­ nati di pulcini, strapulcini e parapulcini; cominciamo con il prepara­ re istruttori e allenatori in nume­ ro e capacità sufficienti; insistiamo nel far penetrare nei giovani quel­ lo che è patrimonio indiscusso di uno svedese, di un norvegese, di un tedesco... preatletica, preatletica, preatletica! Si dice che gli italiani siano ge­ nerosi e appassionati, ma difettano di costanza e di metodicità. Pare che anche lo Sport risenta di que­ sti pregi c di questi difetti. Enrico Corbella


Campionato 1954-55. Torna di moda la palla rotonda cd è una moda irre­ sistibile, che smuove migliaia di spetta­ tori, che affascina, clic esalta, che depri­ me. Si riempiono gli stadi cd anche noi cronisti riprendiamo i posti di combat­ timento nelle, care tribunette - stampa, alle quali siamo affezionati come a per­ sona cara. Tra pochi mesi poi, la clas­ sifica avrà un suo chiaro linguaggio cd allora si vedrà se le speranze ed i sogni si sono avverati, e se la squadra del cuore ha mantenuto le promesse della vigilia. E’ l'avventura del campionato clic riprende, ed è avventura più inte­ ressante di mille romanzi a fumetti, con dei protagonisti osannati e seguiti da un seguilo imponente di ammiratori. Quest'anno a voler stillare un prono­ stico della vigilia, non c’è via d’uscita. Inter e Milan sono le favorite d'obbligo ed uno sguardo alle loro formazio­ ni ve ne convincerà. L’Internazionale innanzitutto. Ha lo scudetto sulle maglie c non presenterà una formazione rivo­ luzionata. Unica eccezione il Bernardin e si tratta di eccezione di lusso, perché l’atleta è un grande ccntromediano, che rinforzerà la già granitica difesa della squadra campione d’Italia. L’altra eccezione Bonifaci non è da sottovalu­ tare, pur se è difficile prevedere in quale ruolo giocherà. Una squadra formidabile la nerazzur­ ra. Formidabile in specie la mediana, con lo stantuffo Neri e con il tecnico Nesti, e di rincalzo il bravo fnvernizzi, cresciuto a dismisura nella stagione scorsa e ancora il francese Bonifaci, mezzala di ruolo, ma laterale di non disprezzabili qualità. E granitica si pre­ senta la difesa, con il Ghezzi portiere miracolo del campionato cd i terzini Giacomazzi e Vincenzi, una sicurezza il primo, una rivelazione il secondo, anibedue baluardi insormontabili. L’attacco se funziona non conosce ostacoli. Lorenzi, che sembrava sul pie­ de di partenza, sarà ancora il condot­ tiero dellTnter. Ed a fianco avrà il Maz­ za motorino e lo spumeggiante Skoglund. Alle ali Armano, uno dei punti di forza dell'undici scudettato e Boni­ faci oppure Nycrs se Stefano avrà mes­ so la testa a partito e se Foni impie­ gherà in altro ruolo il nizzano. Un quiulctto di punta da guardare con ri­ spetto, che sa giocare il foot-ball e che sa offrire degli spettacoli stupendi, spe­ cie quando Naka Skoglund ondeggia per il campo, con lo stile inconfondibi­ le di una classe strepitosa. Si può forse non indicare neU’Intcr, la favorita n. 1 alla vittoria finale? An­ che perché al timone dei campioni d’Italia vi sarà ancora Alfredo Foni, l’allenatore più fattivo del nostro cam­ pionato, il nocchiero ideale per una squadra dotata di buone individualità,

LO SCUDETTO NON CAMBIERÀ CITTÀ ?

HSffl'l m UHM Il UUMH lffl-'55 ....con la Fiorentina terzo incomodo. di Enzo Shnno

e che si è data anche un suo giocb cd una sua impronta. Dopo rinler il Milan. 11 nuovo pre­ sidente rossonero, Rizzoli, vuol mettersi sullo stesso piano di popolarità del col­ lega Masscroni. Per questo ha compra­ to senza economia ed ha assicurato alla compagine milanista la più famosa mez­ zala del mondo. Sarà Schiaffino il polo di attrazione del Milan. Schiaffino in Isvizzera ha messo in mostra una tale classe cd una tale completezza di stile, che i più noti critici lo hanno consi­ derato supcriore persino al divo Puskas. Ora una tale meraviglia potremo ammirarla sui nostri campi, ed in etfetti si tratta di un interno formidabile. L’unico problema che i tecnici rossone­ ri dovranno risolvere, è quello di far andare d’accordo Schiaffino con i nor­ dici Nordahl e Licdholm. Impresa non difficile, perché ci troviamo dinnanzi ad atleti di classe, che certo faranno del quintetto di punta milanista, l’attacco delle meraviglie. Non si dimentichi a tal proposito che vi sarà anche Ricagni. Don Eduardo Ri­ cagni ha dato alla Juve molti punti pre­ ziosi, grazie ai suoi gol sornioni c de­ cisivi. Ma ai bianconeri l’Italo-argentino non era simpatico, sicché il Milan per un bel gruzzoletto, se l’è assicura­ to. Acquisto importantissimo, diciamolo subito, c se ne accorgeranno i portieri che avranno a che fare con la zampata sorniona, dell’attempato don Eduardo. Tra lui e Nordhal di reti il Milan do­ vrebbe marcarne a bizeffe! Scarse novità negli altri reparti. In difesa ai Z'agalti ed ai Silvestri, si af­ fiancherà il giovanissimo Maldini, com-

prato dalla Triestina c tra i migliori prodotti della nuova generazione. La mediana con Bergamaschi, Tognon. Beraldo (o Piccinini) non è da sottovalu­ tare ed all'attacco, come abbiamo visto, per l’allenatore Guttmann e per Busini, vi sarà solo limbarazzo della scelta. Una compagine ragguardevole insomma il Milan, e ITnter dovrà ben guardarsi dai cugini, perché saranno i rossoneri a no­ stro avviso i loro più pericolosi avver­ sari, nella corsa per la conquista dello scudetto. Alla Fiorentina mancavano dei buoni rincalzi ed un ottimo centravanti. Lacune colmate con l’ingaggio di giovanissinii già affermatisi, e che Bernardini non mancherà i di affinare c di lanciare verso> la notorietà. Virgili ad esempio guiderà il quintetto di punta viola. Bepi Virgili è il nostro centravanti più promettente. Ha classe da vendere, ve­ locità, scatto e tira in gol da tutte le posizioni. Possiede inoltre una buona dose di grinta, pur se i centromediani dicono che Virgili di grinta ne possiede troppa, e che spesso il ragazzo esagera, Tra Green e Gratton il Bepi udinese dovrebbe insomma offrire un altissimo rendimento, e Fulvio si attende grandi cose dal giovanotto. L’ex interista Buzzin sarà l'immediato rincalzo per i ruoli di mezzala.

Il sestetto arretrato lo conoscono tut­ ti. E’ un blocco granitico un blocco collaudato anche nelle prove internazio­ nali. Costagliela, Magnini. Cervato; Chiappella, Rosetta, Segato; questi atle­ ti costituiranno anche la stagione pros­ sima la vera forza dell’undici viola, un undici nelle mani di Bernardini, mae-

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stro insuperabile di tattiche calcistiche, c preparatore formidabile di giovani. La Juventus non ci convince. Non ha fatto molti ingaggi e per di più ha ven­ duto Ricagni, prezioso per i suoi gol. L’allenatore Olivieri ed il direttore tcc■ nieo Rejnoir (i bianconeri hanno un debole per i tecnici inglesi) fidano mol­ to sui rendimento di Bronce, il bizzoso interno danese che nella Roma giocò delle partite stupende, ma che si segna­ lò per il suo caratterino punto mal­ leabile. D’altra parte resta da dimostra­ re che il lungo Jhon Hansen sia tornato quello di una volta, che la stagione pas­ sata, ad esempio, l’atleta danese non riu­ scì a mettere in mostra le sue cospicue doti. La difesa con il ritorno in efficienza di Corradi potrebbe risultare rafforzata, ma ancora debole sarà la mediana. In definitiva non vediamo nella Juvc una favorita, anche perché con le dimissioni del presidente Agnelli, molte cose nel sodalizio bianco-nero sono cambiate. Saremo però lieti se sul campo la sim­ patica compagine piemontese dovesse smentire le nostre riserve. Sull’altra sponda non sono molto sod­ disfatti della campagna acquisti. Le ces­ sioni di Farina e di Giuliano non sono stale convenientemente rimpiazzale, c fortuna che sono rimasti Moltrasio e Buthz, altrimenti tempi grami si sareb­ bero preparati per il Torino. All’attac­ co le novità saranno Baeci e Novelli, provenienti dalla Fiorentina. I dirigen­ ti granata sperano inoltre di poter uti­ lizzare Spikofsky, una mezzala del qua­ le si dicono mirabilie. In difesa il giovane Nardi e l’ex romanista Grosso sarauno chiamati a non far rimpiange­ re Farina e Giuliano: impresa tremen­ da, ma Frossi è ottimista e se è tran­ quillo il don Annibaie, i tifosi del Toro possono essere tranquilli pure loro. Contrastanti le opinioni a Genova. Da una parte c’è la Sampdoria che ha fatto le cose in grande e dall’altra il Genoa clic ancora non ha portato a termine nemmeno un acquisto di buona classe. La Samp ha rinforzato la difesa con Farina e Bernasconi, due atleti gene­ rosi, il primo terzino scattante ed impe­ tuoso ed il secondo centromediano di ottima classe, di venti primavere e con un luminoso avvenire dinnanzi a se. Per il resto i blu-cerchiati presenteranno solo la novità di un italo-amcricano, che sarà schieralo al comando del quintet­ to di punta. Per questo Pallonatore Tabanclli, dovrà fare a meno di Karl Han­ sen che è passato al Catania. La Samp­ doria è una squadra da seguire atten­ tamente, perché potrebbe assumere il ruolo di guastafeste e di rivelazione. Nebuloso il futuro del Genoa c il buon. Sarosi si mette le mani nei capelli, alle prese con non indifferenti problemi d’in-

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quadratura. Ed è un vero peccato, in quanto l’appassionata folla ligure, che tifa nella gran maggioranza per il vec­ chio Grifone, meriterebbe qualcosa di più. All’ombra del Cupolone sì è soddi­ sfatti solo fino ad un certo punto. La Roma con gli strepitosi incassi dell’Olimpieo. avrebbe potuto mettere su una squadra da scudetto, ed invece dif­ ficilmente i giallorossi diranno la loro nella lotta per la vittoria finale. Giulia­ no comunque è un ottimo ingaggio, men­ tre non ha convinto il cambio con l’Udinese: Bellini il presidente Sacerdoti avrebbe fatto bene a tenerselo, e nella Capitale sono in molti a pensarla cosi. All'attacco, ad esempio, la mancanza del bizzoso ma classico Bronèe potrebbe farsi sentire e così quella del cannonie­ re Bettini. Beltrandi c Bossolo sono di­ screti giocatori, ma che non potrebbe­ ro soddisfare le esigenze di una folla clic vuole a lutti i costi lo scudetto. La Lazio è alle prese con il suo pe­ sante deficit. Ciò nonostante Tessarolo ha compralo Giovannini, Sassi II, Paro­ la e Lovati (prestato al Torino) e spe­ ra che nel prossimo campionato cresca il rendimento di Vivolo e Bredesen. A tal proposito spetterà al nuovo allena­ tore Allasio, la ricerca di un « modus vivendi » tra i due classici attaccanti. Abbiamo fiducia in Allasio, che è traincr preparato ed intelligente. Se la La­ zio riuscisse ad imbroccare l’annata fa­ vorevole, qualsiasi traguardo potrebbe essere raggiunto. A Napoli mugugnano contro Lauro. Il Napoli infatti si presenta al nuovo campionato, suppergiù sulla stessa linea della stagione passata. Ma è sempre una bella squadra, ed i rinforzi sebbene non di grande importanza non sono nem­ meno da sottovalutare. Più quadrato ci sembra il Bologna che ha preso il roc­ cioso Tubaro ed il promettente Rota.

NUOVA

L allenatore Viani dispone inoltre di un lotto di giovani che assicurano all’undici felsineo un rendimento costante. E forse la vecchia volpe Gippo medita il col­ paccio. L'unica rappresentante della Sicilia, dopo la sfortunata retrocessione del Pa­ lermo. sarà il Catania. Ed il Catania per non sfigurare nel massimo campionato ha fatto le cose per benino, rinforzan­ dosi a dovere. Il portiere Bardelli, la mezzala Karl Hansen, il centravanti Ghiandi sono acquisti di lusso, sicché l’allenatore Andrcoli potrà varare una squadra in tutto e per lutto degna del­ la passione che anima gli sportivi etnei. Senza dubbio la Spai, dopo le cessio­ ni di Bernardin e DellTnnocenti. si è molto indebolita c salti mortali dovrà fare il trainer Biagini per sfuggire an­ cora una volta allo spettro della retro­ cessione. Forte invece appare sulla carta l’udinese. Il trio ex romanista Perissinotto-Bcttini-Azimonti con DellTnnocenti, Travagliti e Samuelsson, fanno dor­ mire sonni tranquilli a Bigogno ed ai dirigenti friulani. Sanato il bilancio con la cessione di Virgili, si è varata una squadra molto più forte di quella della stagione scorsa. Riprova che gli affari nel mondo del calcio, bisogna saperli condurre a termine.

Vita decorosa vivrà al solito l’Atalaula e così la Triestina che si è raffor­ zata con gli ingaggi di Soldati e Nay. Senza grosse ambizioni Novara e Pro Patria le provincialissime del campiona­ to, sempre alle prese con problemi di bilancio c con le ultime posizioni della classifica. Campionato 195'1-55: la fiera delle il­ lusioni sta per iniziare. Ed auguriamo­ ci che nell’estate prossima si possa con­ tare su un nutrito gruppo di ragazzi, affermatisi nel corso del torneo. Signori, si comincia!

SEDE

Enzo Sasso

DELLA

SPORTASS ROMA

VIA PIETRO DELLA VALLE. 1

ROMA

Tutte le denunce di infortunio (escluse quelle del ciclismo) vanno indirizzate alla nuova sede.

RICORDARE: l'inoltro va fatto entro 5 giorni.


IL “CHICCHIRICHÌ'

DEL VECCHIO GALLETTO

IA «BARI» VBOI. RINASCERE Alla fine del mese di giugno un avversari diventavano leoni e com­ la cittadinanza, perché il sodalizio pugliese fosse aiutato, la sede della lungo corteo attraversò le vie di battevano con tutte le armi, pur di società fu trasferita a Comune ed raggiungere il insultato clamoroso. Bari e si portò sino al palazzo del Comune. Quel corteo era il più ge­ Gli atleti di classe che ancora mi­ agli ordini dell’allenatore Capoca­ nuino. il più schietto, il più appas­ litavano nelle file della Bari non sale si schierò una formazione de­ sionato sfogo degli sportivi baresi, seppero resistere: si smarrirono, e cisa à tentare l’impossibile. Ma il vero miracolo lo fece la fol­ dopo la promozione della loro squa­ tra fischi e riprovazioni finirono in­ dra, una promozione che schiude gloriosamente una carriera che si la, che rispose entusiasticamente le porte a successivi e più ambiti era presentata sotto i migliori au­ all’appello. Gli sportivi baresi non traguardi. Nel grido dei tifosi pu­ spici. La Bari aveva bisogno di solo donarono con generosità, ma in massa tornarono a riempire lo gliesi, c’era la volontà di risalire a gente dura, abituata a lottare a tutti i costi, ed anche il Sindaco denti stretti, in grado di rispondere stadio della Vittoria. Il nome della che parlò alla moltitudine, espres­ colpo su colpo alle prepotenze dei squadra avversaria non contava, se la certezza di un domani più lu­ provinciali. Non fu impresa facile, perché si andava al campo per in­ minoso per i colori di Bari sportiva. ma i nuovi dirigenti biancorossi si coraggiare la Bari, per gridare la La promozione in serie C della misero al lavoro, con volontà, con passione per il galletto, per sprona­ Bari ha avuto toni altamente dram­ tenacia, guidati dalla grande pas­ re gli atleti verso le vette della classifica. Il sogno col passar dei matici. Una squadra abituata a lot­ sione per la loro società. tare nella massima divisione o al Tutta l’Italia assistette incredula mesi cominciò a diventare realtà. Nel girone meridionale della più nel torneo cadetto, un pubblico allo sforzo della Bari. Assistettero che riempiva lo stadio per vedere trepidanti gli atleti che un giorno quarta serie, la Bari la fece da pa­ gli squadroni come la Juve, l’Inter, vestirono la maglia biancorossa, co­ drona. Dovettero sopportare i bian­ la Roma, si trovarono ad un tratto me Moro, Costagliela, Tontodonati, corossi ogni sorta di scorrettezze, in una situazione tragica, retroces­ Maestrelli. La Bari doveva rinasce­ a volte furono persino costretti a si, declassati in quarta serie, con re. ma per rinascere aveva urgente lasciare il campo tra un fitto lancio di pietre, ma non si scoraggiarono: la non lieta prospettiva di dover necessità di ritrovare la sua folla, affrontare gli infuocati campi della la folla generosa di un tempo feli­ strinsero i denti, e quando gioca­ provincia, dove c’era ad attenderli ce. Il sindaco fece appello a tutta rono allo stadio della Vittoria, si un ambiente prevenuto e cattivo contro la squadra cittadina. Fu duro il calvario della Bari. C’era da chiedersi increduli perché mai hi sorte si fosse tanto accanita —-verso una società, che sempre era stata simbolo di correttezza e di ge­ nuino spirito sportivo. Con una in­ credibile facilità la Bari era caduta dalla A in B, dalla B in C e dalla C in quarta serie, e fu rovina aggra­ vata dall’incapacità dei dirigenti, a prendere il timone del sodalizio, per salvare il salvabile. La folla av­ vilita ed indignata abbandonò la squadra del cuore, sicché gli spalti del magnifico stadio della Vittoria rimasero semi vuoti, quasi a voler ammonire che il distacco degli sportivi dalla società, poteva signi­ ficare la fine del glorioso sodalizio biancorosso. Ci volle del tempo prima che la Bari riuscisse ad assuefarsi al cli­ ma infuocato della quarta serie. Ogni domenica i giocatori erano co­ stretti a sostenere il peso non di Una formazione della Bari che ha vinto il girone meridionale della quarta serie una normale partita, ma di una e che disputerà la stagione prossima il campionato nazionale di serie C. Il risor­ vera e propria battaglia, mentre gli gere dell'anziana società pugliese è seguito con piacere ------- Jda ~ tutti gli sportivi -----italiani.

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accorsero che il pubblico cresceva sempre più e che era decisamente schieralo dalla loro parte. Gli av­ versari furono polverizzati, e il pri­ mo posto in classifica fu conquista­ to di slancio, e sullo slancio la Bari proseguì la sua marcia, tanto che il vantaggio divenne incolmabile. Ca­ pitano dei biancorossi era nel frat­ tempo tornato ad essere quel Tom­ maso Maestrelli, che mai ha dimen­ ticato la società che lo lanciò e che gli dette la notorietà. Maestrelli è un atleta dalla clas­ se limpida, dal tocco morbido, un giocatore da serie A: eppure si tra­ sformò, divenne un duro, sfoderò la grinta, mise da parte il fioretto ed impugnò la spada. I baresi im­ pazzirono per il bravo Tommaso, che era tornato dal nord per aiu­ tare la Bari a risollevarsi ed a tor­ nare nel firmamento del calcio ita­ liano. Vinto il suo girone, la Bari do­ vette affrontare le finali. Sul prin­ cipio andò per il meglio, ma in se­ guito un passo falso a Prato co­ strinse i pugliesi ad affrontare i pe­ ricoli delie partite di spareggio. La prima di queste partite con il Prato allo stadio Torino di Roma fu drammatica. La Bari con un gol di svantaggio subito per disattenzione della difesa, in dieci uomini per lo infortunio del terzino, resistette agli scatenati ed euforici toscani, pareggiando proprio all’ultimo mi­ nuto. In campo e sugli spalti av­ vennero scene commoventi. I die­ cimila baresi si abbracciarono ebbri di gioia, ed osannarono la loro squadra che aveva compiuto il mi­ racolo Indi dopo la vittoria del Prato sul Colleferro, i biancorossi si mi­ surarono a Napoli contro i laziali. Fu una vittoria chiara e convincen­ te, dinnanzi a ventimila tifosi, che con ogni mezzo erano calati da Ba­ ri al Vomero, tra la solidarietà de­ gli sportivi napoletani. Così la Bari aveva conquistato la promozione in serie C, e con la promozione il di­ ritto a sperare in una rinascita che non potrà tardare. Gli sportivi italiani di nuovo dun­ que vedranno nella serie nazionale la vecchia e gloriosa società puglie­ se. E sarà ancora Capocasale a gui­ darla, il buon Capocasale che s’è di­ mostrato allenatore di grandi capa­ cità e che ha promesso ai tifosi la conquista di più luminose vette. Ed anche noi attendiamo la Bari in serie A, l’attendiamo perché una regione appassionata e generosa co­ me la Puglia ha diritto di avere una squadra nel massimo campio­ nato. jj, g.

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Il Cristo del Mare e ligula Madre Nel maestoso San Lorenzo il Cri­ sto degli Abissi. Un altro passo è stato fatto; ver­ rà poi il gran giorno quando scen­ derà lentamente in mare è tra il frastuono di folla e di sirene calerà nel silenzio verde, per i vivi, per i morti. Ero andato a trovarlo; siamo buoni amici io e Lui. Lui, rimmensaniente buono va d’accordo con tutti gli uomini, an­ che con quelli che hanno il fiele alla gola, il cuore in tumulto, i ver­ mi al cervello. Approfittavo di parlare a 'Lui con quella confidenza che regna fra buoni amici. Lui pieno di comprensione, io sa­ turo di guai, di quei «guai» di cui è pieno il mondo e che più di una volta portano al desiderio di la­ sciarsi andare, scendere giù giù, ad occhi aperti, « aspirare » a pieni polmoni il gusto aspro, salmastro del mare, godere dei colori verde azzurro, bleu della profondità fin­ ché uno scintillìo violento tutto cancella e... Un lieve tocco al braccio :'ii in­ terruppe; era una minuscola donna. Guardava su. Guardava Lui. Piccola donna dallo sguardo dol­ ce, minuscola, pulita, dal viso con rughe fitte, fitte; i capelli argentei tirati, tirati. In lei tutto era fragile, sin la voce. Alla sua timida domanda risposi: « ... è il Cristo degli Abissi. Verrà - calato in mare ad accogliere fra le sue braccia i morti; a proteggere i vivi ». Mi guardava fìssa mentre lacri­ me scendevano, brillavano, gioca­ vano fra le rughe del viso. « ...anche per mio figlio allora... ».

Non sarebbe stato più solo. Non la lasciai. L’accompagnai per vicoli e vicoli; quindi sù ad un ul­ timo piano.

Là, illuminato dal sole che piove­ va dall’abbaino, il suo sacrario. Tre sbiadite istantanee; una foto da studio; l’effige di un marinaio robusto, quadrato, dallo sguardo onesto e nel tempo stesso sbaraz­ zino proprio dei nostri baldi ma­ rinai. E mi raccontò di lui — Una vita, due vite. — Quella di una madre, quella di un figlio. Mi l'accontò di lui quando bam­ bino marinava la scuola; il suo pri­ mo lavoro presso una bottega arti­ giana, il giorno della sua partenza alle ai-mi; le due licenze, l’ansia e il tormento della guerra, l’an­ nuncio... Ma non piangeva più la « piccola madre ». Quando la porta bucherellata si chiuse alle mie spalle e scesi l’interminabile scala pensai di ri­ cordarti ai giovani, a tutti, madre che sei specchio di tante e tante madri d’Italia. A te, piccola, ignota madre, fra­ gile. quanto il biscuit, forte nel tuo eroico amore quanto la quercia, col tuo cuore spezzato, che attendi con ansia di unirti al tuo figliolo; pic­ cola, eroica madre, dinanzi a te io mi inchino. Quanto sci grande, lumino-sa, bella! La tua ansia un giorno verrà ap­ pagata e ti unirai al tuo figliolo, dallo sguardo onesto, buono, scan­ zonato di buon marinaio. Nell’attesa ritornerai là ai pie­ di di quel Cristo degli Abissi che scenderà dove, fra le tante bare di acciaio vi è quella di tuo figlio. Va, piccola, fragile donna, ed .il Volse nuovamente lo sguardo sù tuo cuore abbia un po’ di pace in alle braccia aperte, accoglienti di terra. Lui e continuò nel suo pianto som­ Ebbe una Madre anche Lui, Ma­ messo, lieve, senza un sussulto. dre clic lo seguì al Calvario, Lo de­ L’accompagnai fuori; nel suo grande dolore la sua gioia era im­ pose, soffrì quanto te. Sua Madre,, è l’emblema di Voi mensa. tutte madri che soffrite la sofferen­ Suo figlio avrebbe avuto un se­ za del più grande amore. gno laggiù nel silenzio verde degli F. V. abissi.

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di tutto un pò • L’AVV. ONESTI AL GRUP­ PO PA RLAM EN TA RE DELLO SPORT.

Quest’oggi il Direttivo del Grup­ po Parlamentare dello Sport, riu­ nitosi in un’aula di Montecitorio, ha ascoltato una lunga relazione tecnica sullo sport italiano svolta dall’avv. Giulio Onesti, Presidente del CONI. L’avv. Onesti ha illustrato tutte le attività del CONI: costruzione di grandi impianti e di impianti ti­ po, preparazione olimpica. Centri di Propaganda Giovanile, sport nella Scuola, sport nelle Forze Armate. Credito sportivo. Dopo la relazione dell’avv. One­ sti. deputati e senatori hanno po­ sto varie domande su molti aspetti dell’attività sportiva nazionale, di­ mostrando il loro interesse per lo sviluppo sempre maggiore dello sport nazionale e la loro compren­ sione per tutte le sue necessità. In­ fatti il Presidente del Gruppo, on.le Ceccherini, ha assicurato l’avv. One­ sti che il progetto per uno sgravio fiscale delle manifestazioni dilet­ tantistiche e minori è già a buon punto e verrà presentato quanto prima in sede competente. A proposito della situazione cal­ cistica, che è pure venuta in discus­ sione, il Direttivo, dopo aver soste­ nuto la necessità di una moralizza­ zione nel settore di questo sport, ha raccomandato alla unanimità che venga mantenuto l'attuale blocco sull’ingresso di nuovi calciatori stra­ nieri in Italia. La riunione, che è stata caratte­ rizzata da un tono di simpatia e di comprensione, è durata circa due ore. « IMF O R T A N T E DECISIONE DEL CONI. Nella giornata di giovedì 15 lu­ glio è continuata e si è conclusa la riunione della Giunta Esecutiva del CONI. La Giunta ha approvato la rela­ zione generale del Servizio Totocal­ cio per la stagione 1953-1954, pren­ dendo atto del buon andamento di tutta l’organizzazione e deliberando provvedimenti intesi a facilitare il compito dei Ricevitori. Ha anche elogiato tutto il personale per l’ot­

tima funzionalità del Servizio inte­ so a soddisfare le esigenze del pub­ blico. Nel campo dei problemi olimpi­ ci, si è data definitiva sistemazione ai Comitati di Cortina d’Ampezzo e pertanto alla Presidenza del Comi­ tato organizzatore è stato chiamato il conte Paolo Thaon di Revel. I membri del Comitato stesso sono i seguenti: dott. Giorgio De Stefani, avv. Giulio Onesti, ing. Ottorino Barassi, comm. Adriano Rodoni. rag. Piero Oneglio, gr. uff. Remo Vigorelli, dott. Bruno Zauli, ai quali si aggiungono il Sindaco di Cortina, Mario Rimoldi ed il Prefetto di Bel­ luno. Il Comitato Esecutivo sarà invece presieduto dall'avv. ‘Giulio Onesti, Presidente del CONI, mentre alla vice-presidenza è stato chiamato lo ing. Ottorino Barassi, vice presiden­ te del CONI stesso e, come membri, i presidenti della FISI, Oneglio, e della FISG, Vigorelli. Il Comitato sarà integrato dai dirigenti dei Ser­ vizi esecutivi dei Giochi Invernali di Cortina d’Ampezzo. Il dott. G. B Fabjan sarà segretario generale di tutta l’organizzazione dei Giochi. Dopo aver rilevato il regolare svi­ luppo della preparazione nei vari settori concernenti gli impianti sportivi, le Commissioni tecniche, gli alloggiamenti, i trasporti, le te­ lecomunicazioni, il materiale di ga­ ra e gli stampati ufficiali, sempre in rapporto a Cortina d’Ampezzo 1956, la Giunta ha preso atto degli ac­ cordi intercorsi con il Ministero del­ la Difesa per la indispensabile col­ laborazione militare, ringraziando le competenti Autorità del fattivo interessamento. Sono stati esaminati alcuni pro­ blemi concernenti la partecipazione alle Olimpiadi di Melbourne 1956, nonché la preparazione speciale che ad esse dedicano le Federazioni olimpiche, rilevando in tale campo l’ottimo lavoro svolto dalla Unione Velocipedistica Italiana. La Giunta è passata poi ad esa­ minare problemi di ordine finan­ ziario e, dopo un rapporto sulla si­ tuazione economica dell’Ente e sugli impegni presi per il potenziamento dello sport italiano, ha approvato la relazione sul primo anno di fun­ zionamento del Credito Sportivo,

constatando il buon esito della im­ portante iniziativa. In rapporto ai problemi dell’automobilismo, la Giunta, dopo aver elogiato la brillante attività degli appassionati costruttori che per lunghi anni hanno saputo cogliere così brillanti affermazioni in cam­ po sportivo, ha deliberato di isti­ tuire un premio speciale di 20 mi­ lioni per la Casa costruttrice italia­ na, che in veste di concorrente sap­ pia conquistare il titolo mondiale per il 1954. In tal modo una nuova provvidenza andrà ad aggiungersi agli aiuti già concessi, attraverso le erogazioni funzionali. all’A.C.I., ed il completo ristorno dei proventi delle targhe anteriori. Sui problemi impianti sportivi la Giunta ha preso atto del progresso nei lavori riguardanti i prototipi e precisamente lo Stadio di Pescara, il Palazzo dello Sport di Bologna, il Centro di preparazione di Formia e lo Stadio delle Palme di Palermo, nonché le pratiche riguardanti la Sala di Scherma di Torino, di im­ minente realizzazione. Ha preso atto altresì che Pescara, Formia. Tori­ no e Palermo saranno inaugurati nel prossimo anno 1955. Per la pista coperta del Palazzo dello Sport di Milano i tecnici hanno fornito assi­ curazioni che essa entrerà in fun­ zione nel prossimo inverno, mentre in autunno sarà inaugurato il pri­ mo gruppo di Campi Scolastici. Per le Piscine e le Palestre di esercizio, la Giunta ha rilevato come siano bene avviate le trattative con i sin­ goli Comuni per la loro realizza­ zione. Infine è stato nominato il Dele­ gato del CONI per la Somalia ed è stato deliberato di organizzare, d’accordo con l'Amministrazione italiana, l’attività sportiva della So­ malia, apprestando le necessarie at­ trezzature. Con l’esame dei provvedimenti di ordinaria amministrazione, hanno avuto termine i lavori della Giunta.

9 ALLA GALLAR ATESE IL CAMPIONATO MASCHILE 1)1 SOCIETÀ’ 1954. La Presidenza della FIDAL, pre­ so atto dei verbali inviati dai Giu­ dici-Arbitri della «finalissima» di Roma e della « finale dal 13. al 24. posto» di Milano del 10-11 luglio u. s.. ha omologato i risultati tec­ nici. Pertanto la classifica finale del Campionato maschile di Società per l’anno 1954 è la seguente: 1. S. G. Gallaratese di Gallarate, p. 178; 2. C. S. Fiat, Torino, 157; 3. G. S. Lancia, Torino. 149; 4. G. 5. Fiamme Gialle, Roma, 147; 5. Virtus Lucca Sportiva. Lucca, 141; 6. CUS Roma, 127; 7. C. S. Pirelli, Milano, 123,5; 8. S. G. Etruria, Pra­ to. 121,5; 9. G. A. Goin, Mestre, 119; 10. S. G. Amsicora, Cagliari, 108,5; 11. G. S. Calzaturificio Diana, Pia-

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’F cenza, 107; 12. AS.S.I. Giglio Ros­ so. Firenze. 80. 13. Lane Rossi C.C.A., Schio, p. 169; 14. CUS Milano. 156,5; 15. Atletica Riccardi, Milano, 148.5; 16. A. S. Udinese, Udine, 137; 17. Ass. Amatori Atletica, Genova, 130; 18. U.S. Libertas Torino. 126: 19. CRAL Redaelli. Milano, 122; 20. Unione Giovanile Biella, Biella, 121,5; 21. Atl. Brescia 1950, Brescia p. 116; 22. A.T.A. C. Battisti. Trento. 115; 23. S.E.F. Virtus, Bologna. 113.5: 24. C.U.S. Torino. 102. In base ai disposti dell’art. 15 del regolamento generale, la Presidenza della FIDAL proclama « Campione d’Italia di Società Maschile 1951 » la Società Ginnastica Gallarates?.

• 1 PRIMATI MONDIALI FRA... 25 ANNI. Il giornale svedese « Svenska Dagdladet > si occupa dello svilup­ po dei records del mondo e ritiene che entro 25 anni e cioè nel 1979 i limiti mondiali dell’atletica legge­ ra saranno così migliorati : salto in lungo m. 9,05; salto in alto m. 2,21; salto triplo in. 17,01; salto con l’asta m. 5.23; lancio del disco m. 69,35; getto del peso m. 21,04; corsa piana in. 1.500: 3’32”6. I

• CONGRESSI ED ESPOSIZIONI A ROMA. Per il prossimo 1. novembre il Comitato Centrale per l’Anno Ma­ riano, presieduto da mons. Traglia, ha notizia che da varie parti del mondo già si stanno organizzando speciali pellegrinaggi in occasione della proclamazione ufficiale della «Regalità di Maria ». Questa solen­ nità sarà preceduta dal II Congres­ so Mariologico (24-28 ottobre) e dal Congresso Mariano che si prefigge obiettivi di alto interesse. Contem­ poraneamente si annunzia 1 "Esposi­ zione del Libro e dell’Arte Mariana che sarà allestita nei locali di Pa­ lazzo Venezia.

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Il Congresso Mariologico sarà a carattere internazionale con finali­ tà culturali e pratiche e sarà il co­ ronamento e la sintesi di tutti i Congressi Mariani che quasi in tut­ te le nazioni sono già stati celebrati o lo saranno entro quest’Anno Ma­ riano.

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• IL LAVORO DELLA SPECOLA VATICANA DI CASTELGANDOLFO. L’« Unione Astronomica Interna­ zionale » segue attentamente i lavo­ ri della Specola Vaticana di Castelgandolfo e l’opera dei Padri Stein. Junkes e Millere che ad essa pre­ siedono. Infatti la «carta astrono­ mica > del Cielo che il Pontefice Leone XIII nel 1889 decise venisse realizzata si arricchisce continuamente di nuove scoperte.

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Il telescopio « Schmidt » in dota­ zione all'Osservatorio di Castelgandolfo, con un diametro di 63 centimetri d’apertura, una lunghezza di 5 metri e uno specchio di 96 centimetri di diametro, ha facilitato moltissimo in questi ultimi tempi i lavori dell’Osservatorio. Sono state « fissate » ben 2000 lastre e 600 stel­ le che per ora sono chiamate «va­ rianti vaticane »• che attendono an­ cora di essere classificate. La sco­ perta di queste stelle forma la ma­ teria della prima offerta ad altri la­ boratori e ad altre specole per i loro studi.

a M OSTKA KOALA.

SULLA

BOX A

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Una mostra assai originale è in preparazione nel Palazzo delle Espo­ sizioni in Via Nazionale a Roma. Si tratta di una Mostra mondiale del­ la boxe che avrà luogo contempo­ raneamente ad un Congresso inter­ nazionale di dirigenti di quello sport che si terrà appunto nella nostra città. La Mostra, che certamente non mancherà di interessare grandemente il mondo sportivo, compren­ derà una rassegna del pugilato dai secoli innanzi Cristo fino ai no­ stri giorni.

GRAVE LUTTO DELLO SPORT ITALIANO

EDOARDO AIAZZBA 1

La scomparsa di Edoardo Mazzia ha avuto una eco profonda in tutti gli ambienti sportivi italiani e internazionali. Da ogni parte, continuano a giungere alla Federazione Pugilistica Italiana telegrammi di profondo cordoglio per la sua morte.

Dopo aver praticato dapprima la boxe come atleta, Mazzia si dedicò alla organizzazione e all'arbitraggio. I vecchi sportivi non avranno dimenticato i numerosi incontri che Mazzia arbitrò a Roma nel periodo di Barbaresi e più tardi di Romolo Parboni; per la perfetta conoscenza dei regolamenti e per la sua energia egli si affermò fra i migliori arbitri internazionali e più volte venne sollecitato a dirigere anche all’estero incontri di grande importanza. Questa attività, iniziata nel lontano 1916, ebbe pressoché ter­ mine quando Mazzia assunse la carica di Segretario della Federa­ zione Pugilistica Italiana (1928). Da quell’anno, salvo una breve interruzione, Edoardo Mazzia tenne con polso fermo e infatica­ bile energia il difficile posto. Tutta la vita del pugilato fu gui­ data, controllata giorno per giorno da Mazzia che trascorreva gran parte della sua giornata negli uffici della Federazione. Tutte le lotte sostenute per dare al pugilato un migliore avvenire, tutte le vittorie recano la sua sigla. Allo scopo di poter meglio soste­ nere le sue opinioni, Mazzia fondò e diresse il settimanale « Ring» (1922) che fu il primo periodico dedicato eslusivamente alla boxe. In campo internazionale il suo valore e prestigio gli valsero l’elezione a Vice Presidente dell’Association International Boxing Amateur, carica che egli copriva da circa vent’anni; era anche membro assai autorevole dell’E.B.U. Fu componente della Giuria Internazionale del Pugilato in molte Olimpiadi. Fra i suoi meriti non va dimenticata l’assunzione di un grande tecnico del pugilato, l’americano Steve Klaus, che dal 1937 ha guidato la nazionale dilettanti azzurri verso notevoli vit­ torie, fra le quali spiccano due titoli olimpici. Era insignito di onorificenze sportive conferitegli da varie Nazioni in segno di riconoscimento delle sue capacità. Edoardo Mazzia fu nonio di battaglia aperta: non accettò mai compromessi; fu durissimo contro gli indisciplinati e largo di favori verso coloro che reputava meritevoli di aiuto. Fu so­ prattutto un organizzatore: e non sarà facile per il pugilato tro­ vare un degno continuatore dell’opera da lui iniziata.

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IV0 TROFEO DELLA MONTAGNA GARA

NAZIONALE A STAFFETTA

MOI \A - IO SETTEMBRE 1054 (Val di Fienime) La Presidenza Centrale del C.S.I. ha il piacere di portare a conoscenza degli Enti mili­ tari e civili e delle società sportive ed. escursionistiche che il VI Trofeo Nazionale della Montagna si svolgerà a Moena (Trento) il 19 settem­ bre 1954 pubblicando al ri­ guardo il presente regolamen­ to di massima.

1) La Presidenza del Centro Sportivo Italiano indice ed organiz­ za con la collaborazione dell’ispet­ torato Trentino e Alto Adige il VI Trofeo della Montagna, gara nazio­ nale a staffetta. La competizione avrà luogo il 19 settembre 195-1 a Moena in Val di Fiemme. 2) Alla gara possono partecipare squadre delle categorie: militari, valligiane, cittadine, composta cia­ scuna di tre elementi i quali deb­ bono avere compiuto il ventesimo anno di età (nati non oltre il 1. set­ tembre 1934). 3) Le squadre militari debbono appartenere a corpi, reggimenti, re­ parti od Enti militari o militariz­ zati di qualsiasi specialità e posso­ no essere costituite da ufficiali, sot­ tufficiali e militari di truppa, sen­ za specificazione di numero. Le staffette militari sono divise in due gruppi: A) staffette composte da militari di reparti di leva con un elemento che può avere superato il limite di età, in qualità di « capo squadra»; B) staffette composte da militari o militarizzati di reparti a lunga ferma. Per militari di leva si intendono i concorrenti in servizio delle clas­ si 1931-32-33. Le squadre valligiano debbono essere composte da elementi resi­ denti in località situata al di sopra di m. 500 sul livello del mare. Le squadre cittadine debbono es­ sere composte da elementicori ___ residenza in località situata al di set sotio di m. 500 s.l.m. avvertendo che è sufficiente la residenza anche di un solo componente in località si­ tuata al di sopra dei 500 m. s 1 m per conferire all’intera squadrastaffetta la qualifica di valligiana. 4. Le squadre valligiane e citta­ dine debbono di massima apparte­ nere ad Unioni Sportive del C.S.I.,

ma possono anche essere di socie­ tà sportive od escursionistiche le­ galmente costituite. Ciascun repar­ to, o Unione o Società potrà par­ tecipare al VI Trofeo della Monta­ gna con un massimo di 3 squadre, per categoria. Dato il carattere particolare del­ la manifestazione il numero delle squadre-staffette partecipanti è co­ munque limitato. Pertanto il Co­ mitato Organizzatore si riserva la facoltà di ammettere le- squadre cittadine e valligiane non apparte­ nenti al C.S.I. con criterio insinda­ cabile tenendo tuttavia conto dei lequisiti tecnici escursionistici del­ le squadre stesse. 5) La manifestazione si svolge­ rà con qualsiasi tempo. Comunque, una volta iniziata, non potrà esse­ re interrotta per alcun motivo. 6) Il percorso di gara uguale per tutte e tre le categorie con parten­ za ed arrivo a Moena, della lun­ ghezza complessiva di 25 Km. cir­ ca e con un dislivello complessi­ vo di m. 2.000 circa sarà costituito da tre frazioni una delle quali pre­ valentemente in falso piano, una seconda in salita ed una terza in discesa. Gli sviluppi pianimetrico e alti­ metrico del percorso saranno co­ munque indicati nell’apposito rego­ lamento definitivo. 7) Le partenze, separate per cia­ scuna categoria, saranno date in linea nell’ordine seguente: A) Cittadini; 13) Valligiani: C) Militari (gruppo A: milita­ ri rli leva - gruppo B: militari a lunga ferma). L’ora di partenza e l’intervallo tra una categoria e l’altra verran­ no stabiliti dalla Direzione della Gara alla vigilia della gara stessa. I concorrenti alla prima frazione dovranno trovarsi al traguardo, a disposizione del Giudice di parten­ za 30 minuti prima dell’ora fissata per ciascuna categoria. I concor­ renti che al momento della par­ tenza della rispettiva categoria non fossero presenti, non verranno più fatti partire. 8) Ciascun concorrente alla pri­ ma frazione riceverà dai giudici di partenza il Segno di Staffetta (me­

daglia con catenella da mettere al collo) che dovrà portar seco per tutto il percorso della frazione stes­ sa e trasmettere al compagno di squadra che compirà la seconda frazione; questi, a sua volta, tra­ smetterà il segno al terzo frazioni­ sta, che dovrà riconsegnarlo al Giu­ dice d’arrivo. La perdita, la mancanza, in qua­ lunque punto del percorso, o la omessa riconsegna del Segno al Giudice di arrivo, determinerà la esclusione della squadra dalla clas­ sifica. La trasmissione del Segno di Staffetta sarà effettuata entro una zona di m. 30 visibilmente indicata. 9) I concorrenti alla terza frazio­ ne verranno trasportati nella loca­ lità di cambio a cura degli orga­ nizzatori. 10) Il percorso di gara sarà se­ gnalato in modo visibile con ban­ dierine, cartelli, frecce e segni di calce o colorati. I chilometri saran­ no indicati da apposite tabelle e striscioni trasversali all’andamento del percorso, uno speciale indiche­ rà l’inizio dell’ultimo chilometro di ciascuna frazione. 11) Tutti i partecipanti dovranno esibire la Carta d’identità od altro documento d’identificazione; quelli appartenenti alla Categoria Cittadi­ ni dovranno inoltre esibire un cer­ tificato della propria residenza sta­ bile, in mancanza del quale ver­ ranno assegnati alla Categoria Valligiani. Per l’altimetria della località di lesidenza fa fede l’Annuario del T. C. I. 12) Tutti i concorrenti verranno punzonati alla vigilia della gara ed all’atto della partenza di ciascu­ na frazione riceveranno uno spe­ ciale segno di riconoscimento, da conservare durante tutta la gara e da mostrare ad ogni richiesta degli ispettori di percorso. 13) I componenti delle staffette civili, valligiane e cittadine, verran­ no sottoposti alla vigilia della ga­ ia, a visita medica. Il giudizio dei sanitari è inappellabile. 14) Nessun aiuto è ammesso tra concorrenti anche se appartenenti a squadre della medesima Unione o Società, e nessun concorrente po­ trà .effettuare più di una frazione.

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L'inosservanza di tali disposizio­ ni determinerà la squalifica delle squadre inadempienti. Lo stesso provvedimento di squalifica verrà adottato a carico delle squadre che sostituissero abusivamente, anche per qualche tratto, uno dei compo­ nenti ricevessero in qualunque momento aiuti materiali (spinte o traino) da parte di estranei alle staffette o ricevessero infine rifor­ nimenti all’infuori dei posti fissi, regolarmente predisposti e con­ trollati. La squalifica infine sarà inflitta a quelle squadre che avessero ten­ tato di sorprendere la buona fede della direzione e della Giuria con la esibizione di falsi documenti di identità, di residenza, ecc.

15) I concorrenti hanno l’obbli­ go di gareggiare con spirito caval­ leresco e sportivo evitando di dan­ neggiare comunque gli altri con-

correnti. Nei tratti del percorso ri­ stretti o scabrosi è fatto obbligo di cedere il passo ai concorrenti che lo richiedessero. Il tempo massimo per ciascuna categoria verrà determinato dal tempo impiegato dalla staffetta pri­ ma classificata della categoria me­ desima, aumentato del 50% del tempo stesso. Nessuna neutralizzazione verrà concessa per cambi, rifornimenti, eccetera. 16) I concorrenti in gara potran­ no indossare indumenti a calzatu­ re di qualsiasi tipo e specie, esclu­ se soltanto le maglie cosidette a ca­ nottiera. 17) 1 reclami in unica istanza, dovranno essere presentati alla Giuria non oltre un’ora dopo la scadenza del tempo massimo fissa­ to per ciascuna categoria. Essi do­ vranno essere accompagnati dalla

La /razione in salita della meravigliosa competizione alpina è di certo la più severa, ma anche la più appassionante.

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tassa di !.. 1.000 restituibile in ca­ so di accettazione. 1S) NORME ORGANIZZATIVE ED AMMINISTRATIVE. — Il Co­ mitato organizzatore provvederà al vitto ed alloggio per tutte le squa­ dre ammesse a partecipare delle categorie cittadini e valligiani dal­ la cena del venerdì precedente al­ la gara alla cena della domenica di effettuazione della gara stessa. Inoltre provvederà al rimborso delle spese di viaggio nella misura seguente: — alle squadre cittadine e val­ ligiano classificatesi al 1° e 2° posto della fase nazionale della rispetti­ va categoria rimborso del viaggio in terza classe per tre elementi più un accompagnatore; — alle squadre delle suddette ca­ tegorie classificatesi rispettivamen­ te al 3°, 4" e 5° posto rimborso del 50% del viaggio in terza classe per tre elementi più un accompagna­ tore; — alle squadre delle suddette ca­ tegorie classificatesi rispettivamen­ te al 6°, 7" ed 8° posto rimborso del 30% del viaggio in terza classe per tre elementi più un accompa­ gnatore. Le iscrizioni delle squadre delle categorie cittadini e valligiani deb­ bono essere inviate alla Presidenza Centrale del C.S.I. - Via della Con­ ciliazione, 1 - Roma, telef. 555.501 c per conoscenza al Comitato or­ ganizzatore del Trofeo della Mon­ tagna a Moena entro il 6 settem­ bre 1954 accompagnate dalla tassa ni L. 1000 e redatte su modulo ap­ posito. E' ammessa la inclusione di un elemento di riserva preven­ tivamente dichiarato il quale ver­ rà tuttavia punzonato solo nel ca­ so che uno degli elementi effettivi fosse per causa di forza maggiore impossibilitato a prendere la par­ tenza. Le squadre militari invieranno anch’esse con le modalità suddette, le iscrizioni alla Presidenza del C.S.I. e per conoscenza al Comitato organizzatore a Moena. 19) Il Comitato organizzatore di Moena e il Centro Sportivo Italia­ no declinano ogni responsabilità per incidenti di qualsiasi specie e natura che dovessero verificarsi a partecipanti od a terzi durante lo svolgimento della manifestazione. P. S. — Le squadre che desidera­ no portarsi a Moena prima del gior­ no fissato per l’inizio della ospita lità a carico del Comitato organiz­ zatore, la « Pro Loco » di Moena ha fissato la pensione per i singoli alla esigua quota di L. 1.200 (mil­ leduecento) giornaliere prò capite. Al riguardo da mercoledì 15 set­ tembre 1’. apposito Ufficio tappa presso la stessa « Pro Loco » di Moena. Le squadre militari possono far capo per ogni evenienza alla Scuo­ la Alpina delle Guardie di P. S. in Moena (Trento).


Cose che dovrebbe sapere chi s’interessa di sport motoristici Che cosa è il cronometraggio? Come si cronometrano le corse? Quali sono le difficoltà alle quali vanno incontro i cronometristi? Ecco alcuni interrogativi ai quali crediamo, soltanto pochi potrebbero ri­ spondere e questo non per mancanza di capacità tecniche, ma per assoluta ignoranza della materia. Quello che maggiormente, poi. è da un nostro punto di vista, grave è che chi ignora il cronometraggio sono, alle volte, proprio coloro clic vivono nello sport come: commissari organizzatori, giornalisti sportivi, ecc. Noi, più volte ci siamo affaticati a spiegare che cosa è il cronometraggio e come si cronometra, ma non siamo stati degnati di nessuna considerazione. E' ancora viva l’opinione clic il cro­ nometrista legge il cronometro e dà il tempo; è ancora viva l’opinione ehe il cronometro è quello da polso; è anco­ ra viva l'opinione che. tutti sono capaci di cronometrare; è. purtroppo, ancora viva la opinione che i cronometristi sono della gente difficile che per darsi importanza fanno vedere elefa ntiaco quello che è microscopico. Possiamo dire che ehi pensa così è molto, ma molto fuori del seminato. Infatti, il cronometrista non è solo co­ lui che legge il cronometro, è colui ehe dopo averlo letto comunica il tem­ po assumendone la piena responsabili­ tà morale che è di gran lunga supe­ riore a qualunque altra responsabilità; il cronometro ehe viene usato per il rilievo del tempo in manifestazioni sportive è di quelli della massima pre­ cisione sdoppiami c riprendenti e mu­ niti di bollettini di marcia rilasciati da appositi Osservatori Astronomici ed il loro costo è assai rilevante raggiun­ gendo per alcuni tipi le 100 ed anche 200 mila lire; la capacità per fare il cronometrista è una dote che non si impara, si impara a fare i conti, a leg­ gere il cronometro, ma per effettuare un « servizio » tra la bolgia infernale di un circuito con il peso della respon­ sabilità di tutto l'andamento della gara, ci vuole un sistema nervoso a prova di bomba ed una versatilità tutta propria; cd infine bisogna sapere che i crono­ metristi non sono gente difficile e so­ prattutto non si dònno importanza, so­ no, viceversa dei «cirenei» che pur svolgendo un lavoro bestiale, non si la­ mentano, non dònno in smanie e men­ tre tutti gli altri dopo la gara, se ne vanno per i fatti loro, i cronometristi

continuano a lavorare c frequentemente anche tutta la notte per poter redigere una classifica «cabalistica» come «luci­ le che vengono ideate dagli organizza­ tori di certe, gare di regolarità. Per affermare «pianto in precedenza abbiamo detto e per dare un quadro preciso dell'argomento ci affidiamo alle cifre ehe sono molto più eloquenti ed affermative di ogni c qualunque espo­ sizione Letteraria. Immaginiamo un circuito motoristico il cui sviluppo sia di circa 5 chi­ lometri c la sua natura piuttosto velo­ ce che permetta ad esempio i 150 chi­ lometri di media oraria. I vigenti regolamenti sportivi preve­ dono «die in un simile circuito possano essere ammessi fino a 30 concorrenti, ma il più delle volle accade clic que­ sto numero massimo si oltrepassi di qualche unità.

Bisogna essere “svelti., e svegli,,. Finché si traila di automobili, la co­ sa potrebbe anche andare e ciò perché, le auto per la loro mole non possono eccessivamente aggrupparsi, ma quando si tratta di motociclette, la cosa cam­ bia aspetto c diventa assai difficile. In­ fatti, sappiamo che le motociclette fa­ cilmente si aggruppano e si sono veri­ ficati dei casi in cui si sono avuti «lei passaggi al traguardo di 12 c più mo­ tociclette. Lasciamo alla considerazione «li chi legge queste nostre note di potersi fa­ re un quadro di quale sia la difficoltà. Si tratta di rilevare il numero di ogni concorrente, di scriverlo in ordi­ ne cronologico su apposito stampato, di fermare il cronometro — sempre per ogni concorrente — e di leggere il tem­ po per poi dettarlo ad altra persona che scrive e tutto questo nello spazio di tempo così limitato che diventa un effettivo « valore » saper fare questo la­ voro. Ma andìam.0 ai numeri. I 30 concorrenti di cui sopra, par­ tono tutti insieme e generalmente, passano tutti insieme, almeno per i pri­ mi lì o 10 giri. Occorre quindi leggere 30 tempi, scrivere 30 tempi, leggere e scrivere i trenta numeri dei concor­ renti. Calcolando che — con partenza a ze­ ro — è necessario scrivere, per quanto si riferisce al tempo, numeri di alme­ no 5 cifre (due per i minuti primi,

due per i minuti secomli e una per i «plinti o decimi di secondo) per ogni concorrente avremo cosi scritto loO ci­ fre; a queste si devono aggiungere quelle cui si riferiscono i numeri rii gara, ed alle volte si tratta di numeri anche a 3 cifre, che nella migliore del­ le ipotesi sono altre 56 cifre che unite alle sopradette 150 danno un totale di 206. Tenend«> presente che in un circuito veloce, come «(nello di cui parliamo, si possono realizzare i 150 km./ora (a Monza si sono raggiunti anche i 130) avremo che il giro della pista <5 km.) sarà coperto in «lue minuti primi (120 secondi). In questo tempo, quindi bi­ sogna scrivere le 206 cifri1 che anche se fossero scritte di seguito senza cioè attendere chi legge e detta, ci vorreb­ bero i due minuti a disposizione. Inol­ tre, poi, è necessario tenere presente che ciò si verificherebbe qualora i pas­ saggi si susseguissero a « frequenza me­ dia » ossia, sempre nel nostro esempio, un passaggio ogni quattro secondi, si tratterebbe quindi di: leggere il nume­ ro del concorrente, dettarlo c scrivere due cifre, leggere il cronometro, det­ tare il tempo c scrivere 5 cifre, tutto in quattro secondi. Tutto ciò, naturalmente, qualora la frequenza dei passaggi fosse media. I passaggi invece sono a gruppi ed allo­ ra il compito diventa più difficile e se per disgrazia (nel caso specifico è una vera disgrazia) scappa un numero, o viene mah1 scritto, o viene male com­ preso o male dettato, si avrà una con­ trazione al normale andamento, contra­ zione che deve essere risolta entro il tempo del giro — nel nostro caso 120 secondi — altrimenti si rischia di ac­ cavallare l'errore a .più giri. E questo è soltanto il lavoro che fan­ no quei cronometristi che si trovano, nella cabina in posizione avanzata; ci sono poi quelli dietro che compilano il tabellone e fanno le classifiche af­ finchè pubblico e giornalisti possano conoscere la posizione dei concorrenti durante la gara. Vediamo ora il lavoro di quei cro­ nometristi « arretrati ». Considerando che un gran premio prende un minimo percorso di 300 km. nel nostro circuito avremo 60 giri, quin­ di le 206 cifre «li cui abbiamo parlato prima e che erano per un solo giro, diventano 12.360.

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Il lavoro dei cronometristi arretrati

Il cronometrista che si trova al « Ta­ bellone » deve scrivere, per ogni con­ corrente, il tempo di passaggio e fare la differenza per trovare il tempo im­ piegato sul giro. La scrittura del tem-

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po di passaggio, come sopra detto, con­ sta di 5 cifre e quella del tempo sul giro di 4 cifre: quindi 9 cifre per ogni concorrente e per ogni giro con un to­ tale di 16.200 cifre. A tutto ciò va ag­ giunto tutto l'altro lavoro che si deve fare per le classifiche c le medie e qui altre migliaia di numeri.

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Tanto per dare un esempio: per il circuito «li Castelfusano a Roma, si è proceduto alla compilazione di un pron­ tuario delle, velocità sul giro partendo da un minimo di 70 km./ora. per le piccole moto, ad un massimo di 220 km.; ora. Il prontuario in parola ha richiesto 2310 operazioni c per essere esatti 2310 moltiplicazioni (servendosi del prontuario delle medie). Se si tie­ ne presente che il circuito sviluppa 6500 metri (4 cifre) e che per ogni inedia si è dovuto moltiplicare questo numero per un costante composto di 8 cifre si sono scritte 27.720 cifre.

lì speriamo di i:ssi:ri:i spiegali. Questa esposizione, fatta brevemente, perdi»; altrimenti si dovrebbero scrive­ re montagne di cartelle, serve a dare una pallida idea di quello clic è il la­ voro die devono espletare i cronome­ tristi, aggiungendo che tutto questo faraginoso lavoro viene svolto in un am­ biente in cui non regna altro che ru­ more assordante, pressioni continue per conoscere le posizioni e i tempi, e re­ sponsabilità che alle volte investi- oltre che interessi personali commerciali e«l industriali, anche il prestigio della Na­ zione. Vorremmo che queste nostre righe ven-ssero lette da coloro i quali ritengo­ no che il cronometrista sia un qualun­ que ufficiale di gara, e che quando ac­ cade qualche contrattempo si precipi­ tano a dare il « crueifige ».

A. F.

La storia del volo e lo sport-filatelia

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Perché i nostri lettori possano Vincenzo Lunardi a Napoli nel avere un giusto orientamento nel 178J) e a Palermo nel 1790; Pasqua­ giudicare tutto quello che fa parte le Andreoli a Milano nel 1807, Pa­ dova nel 1908 e Brescia nel 1810; della filatelia sportiva, è bene qui elencare altre specialità apparte­ Carlo Rossi a Milano nel 1847 c via nenti allo sport aviatorio italiano. via arrivando ai voli con palloni di­ Diciamo subito che in questo rigibili di Almerigo da Schio con campo non sempre si può essere l’aeronave « Italia » nel 1905, con precisi, specialmente in alcuni par­ Bertelli nel 1908 e nel 1909 con Forticolari tecnici, ma si possono però lanini su «Leonardo da Vinci». accennare fatti e avvenimenti ri­ Solo in occasione della « Coppa cordati nei documenti e al solo sco­ Gordon Bennet », dall’11 al 20 ago­ po di avere una idea, sia pure ge­ sto 1909, a Brescia venne usata una nerica, di tutto quello che è la no­ vignetta speciale a ricordo della ben nota gara per arrostati. stra specialità. Bisogna quindi incominciare con Il volo a vela, considerato comile prime ascensioni aerostatiche uno sport, è da annoverare tra i che, messe in relazione con altri più antichi. Difatti: dalla leggenda elementi di giudizio, possono dare di Dedalo ed Icaro di dare ali agii la possibilità di conoscere un po’ la uomini per la scalata al cielo, si ar­ storia del volo. rivò alla macchina volante di Leo­ Dopo molti esperimenti, solo nel nardo da Vinci, chiamato poi l’idea­ 1784 venne effettuata, in Italia, la tore del volo. Aveva sperimentato prima ascensione ad opera del con­ personalmente il suo libratore get­ te Paolo Andreani. Già nel 1762 lo tando per primo le basi scientifiche italiano Tiberio Cavallo, allora pro­ del volo umano, dall’ala battente fessore nella R. Società di Londra, all’ala fìssa e al volo vero e proprio aveva provato che qualsiasi legge­ librato. In seguito altri studiosi ro globo, riempito di idrogeno può cercarono di perfezionarsi e risol­ innalzarsi nell’aria. Fu nel 1873 vere così il problema del volo. Dal che i fratelli Montgolfier inventa­ 1893 al 1896 il tedesco Lilienthal rono un pallone di tela ad aria riuscì a volare fino a 400 metri. calda. Poi più tardi, all’aria calda Molti furono i suoi esperimenti; il si sostituirono l’idrogeno, il gas il­ 9 agosto 1896 però, nel corso di una luminante e una miscela di elio e nuova dimostrazione, ci lasciava la idrogeno. vita. Diverse furono le ascensioni in La prima manifestazione, si ebbe Italia. in Italia, ad opera della Lega Aerea

Nazionale, in Asiago, nel 1924 e nel luglio 1933 ad opera di Roberto Kronfeld in Italia e precisamente a Milano, Napoli e Torino, dove risultano emesse delle buste spe­ ciali firmate dallo stesso Kronfeld e tre vignette di colore azzurro, rosso e verde, nonché una prova di stampa, non dentellata, di colore nero. I nostri migliori piloti furo­ no: Cattaneo, Segré, Canaveri. Non mi risulta che italiani abbiano otte­ nuto primati, mentre il primato di durata con ritorno al punto di par­ tenza appartiene al tedesco Kurt Schinidt in ore 36 e 35’, quello di distanza, con ritorno al punto di partenza, al russo Boris Kimelman con km. 342.370, quello di altezza sopra il punto di partenza al tede­ sco L. Ziller con m. 6.838, mentre i! primato mondiale femminile di durata appartiene all’aviatrice fran­ cese con ore 28 c 2’. Nel 1949 in occasione del li Avioraduno Fiorentino ad opera dell’Aereo Club di Firenze e in occa­ sione del I Esperimento postale vo­ lovelistico Firenze-Pisa, il 15 mag­ gio venne usato un annullo del tipo gnller con la scritta: II Avioraduno Fiorentino Campo Aviazione Peretola-Fircnze; annullo lineare: I Esperimento Postale Volovelistico Firenze-Pisa. Le vignette relative sono di diverso colore. Nel campo deH’aeroinodelIismo e paracadutismo nessuna traccia di annullo o vignetta. Gli italiani, del resto, sono sempre stati tra i primi e tra i più abili. E’ da ricordare Guido Battistella che nel campio­ nato del mondo della classe C di aeromodellismo nel 1953, ha stabi­ lito un nuovo primato del mondo a 250 all’ora e nel paracadutismo ri­ corderemo 'le mirabili imprese di Cannarozzo, Rinaldi, Milani, ecc. Il 20 maggio 1951 si effettuò pure una gara internazionale per elicot­ teri all’Arena di Milano, con la vit­ toria di Bellinvia (Bell 47 D 1) per km. 150 in 1.08’11”.

Ora poi che ci troviamo nell’era degli apparecchi a reazione molti primati sono stati battuti e tuttora il primato di velocità è detenuto dagli inglesi. Superata la barriera del suono con quasi 1.200 chilome­ tri orari, il progresso c la scienza arriveranno presto alla Luna, per lo meno a quanto si dice. Per le. varie manifestazioni avia­ torie, pur esistendo qualche vignet­ ta e qualche annullo, non sono sta­ ti emessi francobolli. Ritengo che agli effetti della filatelia sportiva, ciò sarebbe di utilità e di pregio considerevoli. Egidio Pennati

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I 9 Si è riunito a Roma sotto la Presidenza dei Prof. Luigi Ged­ da, con la assistenza del V. Pre­ sidente Centrale prof. Aldo No­ tarlo e deH’Assistente Don Ni­ cola Pavoni il Consiglio direttivo dei Centro Sportivo Italiano che ha preceduto la riunione plenaria degli Ispettori Re­ gionali. il C. D. ha esaminata la fer­ vida attività della propria orga­ nizzazione che ha ormai rag­ giunto e superato i 60.005) atleti e le 3.000 Unioni Sportive, fun­ zionando regolarmente e con profitto in ogni regione e pro­ vincia d’Italia, con intensa at­ tività agonistica particolarmen­ te dedicata ai giovimi ed alla quale va affiancandosi sempre più timi attività associativa fi­ sico ricreativa. L’argomento centi-ale della riunione per il desiderio espres­ so da più consiglieri è stato la opportunità dello sviluppo da parte del C.S.I. di una attività più accentuai;! nelle federazio­ ni sportive nazionali allo scopo anzitutto di salvaguardare i propri elementi che raggiungo­ no una maturità tecnica. A tal proposito il C. D. ha approvato alla unanimità il seguente ordi­ ne del giorno: « Il Consiglio Direttivo del (.'entro Sportivo Italiano, riuni­ to in seduta a Roma il 10 luglio 1951: allo scolio di tutelare il pro­ prio patrimonio atletico afferma­ ta la basilare importanza del­ l’atletica leggera e del nuoto per la formazione psicofìsica della gioventù; constatata l’efficienza che nel C.S.I. tali discipline hanno raggiunto dopo un decennio di attività, efficienza dimostrata dal confortevole contributo da­ to dalle Unioni Sportive e dagli atleti del C.S.I. nel campo fede­ rale, fino al conseguimento di numerose maglie azzurre; preso atto con soddisfazione delle concrete realizzazioni ottenute nel campo dello Sport, dalla scuola di cui il Centro Sportivo Italiano si proclama antesignano e primo organizzatoro;

FA VOTI affinchè le nuove forze che dal movimento escono in sempre maggior copia non vadano di­ sperse ed invece vengano soste­ nute ed indirizzate dall’organica azione delle Unioni Sportive del C.S.I. per contribuire seni-

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11 r agosto nella piscina del Foro 1 talico. Brescia sarà sede delle Finali Nazionali del Campionato di Bocce delle due categorie adul­ ti e allievi e per le tre gare di singolo, coppia e terna il 25 set­ tembre; mentre Roma sarà nuo­ vamente sede del Campionato Nazionale di Atletica Leggera che avrà luogo il 25 e 26 set­ tembre. Infine il Criterium Nazionale studentesco di atletica leggera affidato ancora una volta dal Ministero della Pubblica Istruzione d’accordo eon il CONI e la FI DAL al Centro Sportivo Italiano è stato fissato per i giorni 9 c 10, in apertura del­ l’anno scolastico e si svolgerà conteniporaneaniente in tre se­ di. Infine è stata decisa reffettnazione della Finale Nazionale su stratia della categoria esor­ dienti del Ciclismo nella sede e data che saranno tempestiva­ mente comunicate dalla Presi­ denza Centrale del C.S.I.

pre più efficacemente al miglio­ ramento ed al progresso dello Sport Italiano; invita gli organi periferici dipendenti ad incrementare l’at­ tività propagandistica nell’atletica leggera e nel nuoto tra la «gioventù» per inserirla nella attività delle competenti Fede­ razioni Sportive; impegna la Presidenza a de­ finire le linee fondamentali per l’organica attuazione di quanto sopra predisponendo anche i ne­ cessari mezzi finanziari ». 11 Consiglio Direttivo ha minato quindi i broblemi del tesseramento e del cartellinamento dei soci ordinari e degli atleti del Centro Sportivo Ita­ liano, in vista della prossima stagione agonistica che sarà aperta con il 1° settembre p. v. e ancora i problemi della pro­ paganda, fissando infine le date delle ultime manifestazioni del­ l’anno.

e FISSATE LE DATE DELLE ULTIM E MAN 1FESTAZION1 NAZIONALI DEL CENTRO SPORTI \ O ITA LI ANO.

Nella interessante riunione plenaria del Consiglio Direttivo e degli Ispettori Regionali del Centro Sortivo Italiano sono state fissate le date delle ultime Manifestazioni e Finali Nazio­ nali della vasta attività agoni­ stica sviluppata nel corso della stagione. Tenendo presenti le partico­ lari necessità scolastiche dei giovani che sono impegnati in questo periodo negli esami di maturità le Finali del Campio­ nato di Pallavolo (tanto per il Campionato Nazionale vero c proprio quanto quello del Tro­ feo Giovanissimi) sono state spostate alla data del 7 e 8 ago­ sto e si svolgeranno a Livor­ no con la partecipazione delle Squadre vincitrici delle Finali Interregionali. La finale del Campionato Ci­ clistico su strada allievi si svol­ gerà a Siena il 29 agosto, men­ tre il Campionato assoluto della maggiore categoria praticata dal C.S.I. quello dei dilettanti avrà luogo a Varese il 5 settembre. 11 Trofeo della Montagna, giunto ormai alla VI edizione si svolgerà ancora nel Trenti­ no. a Moena in Val di Fieninie il 19 settembre. T Campionati Nazionali di Nuoto avranno luogo il 25 e 26

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LE ASSEMBLEE DEL C.S.I.

ANNUALI

I Congressi Provinciali in preparazione al Congresso Na­ zionale del Centro Sportivo Ita­ liano si svolgono ogni due an­ ni, ma il Consiglio Direttivo del C.S.I. accogliendo la proposta di alcuni consiglieri che giusta­ mente ritengono utili delle riu­ nioni periodiche plenarie, ha deciso di fare indire dai Comi­ tati Provinciali e Zonali « le As­ semblee Annuali ». Queste han­ no per l’appunto lo scopo di riunire l’intera famiglia del C. S. I-, dirigenti periferici e Unioni Sportive e consentiranno di fare il punto sull’attività e avere uno scambio di idee mettendo a fuoco i problemi più interessanti della vita del C.S.I. nella intera Provincia o zona. Al riguardo il Consiglio Diretti­ vo del C.S.I. nella sua ultima riunione romana, alla quale so­ no anche intervenuti, il secon­ do giorno dei lavori, gli Ispet­ tori Regionali, ha approvato lo schema tipo delle /Assemblee pe­ riferiche stesse. Queste dovranno svolgersi di massima a cavallo tra il sabato a mezzogiorno e la domenica, riunendo nel primo pomeriggio il Consiglio Direttivo del Comi­ tato Provinciale e Zonale unita­ mente alle Commissioni Tecni­ che dei singoli sports.

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La sera del sabato riservata agli atleti ed alle loro famiglie avrà luogo una conferenza pub­ blica con eventuale proiezione dei documentari e premiazione degli atleti vincitori e dei colla­ boratori. La domenica mattina dopo la S. Messa in comune e la Medi­ tazione fatta daH’Assistente Provinciale o da chi per esso, e che sarti anche di suffragio per gli atleti del C.S.I. Caduti, saranno tenute per i dirigenti provincia­ li e sociali due lezioni: la prima di carattere formativo e la se­ conda a fondo tecnico-organiz­ zativa. Dopo di che sarà illu­ strato il programma dell’attivi­ tà provinciale per l’anno se­ guente sulla base del Calenda­ rio ufficiale che sarà tempesti­ vamente comunicalo dalla Pre­ sidenza Centrale del C.S.I. Alle assemblee annuali saran­ no invitate le Autorità della Provincia e i Dirigenti sportivi federali e del C.O.N.l.

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a UN NUOVO MOVIMENTO ATLETICO PROPAGANDISTI­ CO DEL C.S.I. La necessità di creare delie Leve di giovanissimi ha sugge­ rito alla Presidenza Centrale del C. S. I. che ha sottoposto P idea alla approvazione del Consiglio direttivo centrale, la istituzione di una speciale tes­ sera a carattere propagandisti­ co per la categoria aspiranti o allievi delle singole discipline sportive. La tessera avrà carattere pro­ vinciale ma il titolare sarà co­ perto ad ogni effetto della spe­ ciale assicurazione contro gli infortuni sportivi. Tale tessera sarà data a tutti i ragazzi di età inferiore al normale tesse­ ramento atleti del C.S.I., che in­ tendono iniziarsi nella pratica dei vari sports agonistici. Na­ turalmente i più adatti alla loro età e di facile accesso: in parti­ colare la Pallavolo, Nuoto, Atle­ tica, Ginnastica, Scherma, ecc. Per tali categorie di Giovanis­ simi le Commissioni Tecniche Nazionali del C.S.I. studieranno particolari gare e programmi che avranno tutte indistinta­ mente carattere sociale o al massimo provinciale, e che sa­ ranno poste direttamente sotto il controllo e la tutela dei Tec­ nici stessi e per la parte forma­ tiva ed educativa e di dirigenti periferici ai quali sarà per l’ap­ punto affidata l’attività dei gio­ vanissimi. Detta tessera sarà a disposi­ zione dei Gruppi Sportivi delle Associazioni di A. C. I. delle Unioni Sportive che già usufrui­ scono di una speciale affiliazio­ ne, sfrondata di ogni appesanti­ mento burocratico amministra­ tivo.

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II tesseramento della Catego­ ria A del C.S.I. sarà curato di­ rettamente dai Comitati Pro­ vinciali i quali rimetteranno a loro volta all’ufficio Tessera­ mento «iella Presidenza Centrale i soli elenchi dei Giovanissimi tesserati per la pratica assicura­ tiva. C O M P E T 1 Z l () N I SPORTIVE PER I GIOVANISSIMI PER ONORARE LA MEMORIA DI GIA N C A R LO CH I A RI NI Il desiderio di onorare con una serie di manifestazioni giovanili particolarmente dinamiche c agonistiche la memoria delia ful­ gidissima figura del martire Giancarlo Chiarini che al Movi­ mento Giovanile ed in particola­ re a quello « Aspiranti » aveva dato tanta vitalità e fervido la­ voro organizzativo, ha portato di recente alla costituzione di un Comitato per le onoranze del giovane Eroe di cui ricorre per .appunto quest’anno il 1" Decen­ nio del Suo martirio. Il Comitato si propone, oltre ad onorare la memoria dello Scomparso, di sviluppare l’atti­ vità del CSI in favore dei giova­ nissimi, perché attraverso lo Sport, inteso come mezzo di edu­ cazione cristiana, gli Aspiranti trovino motivo di perfezione umana c perché si abbia una ge­ nerazione nuova, capace come Giancarlo Chiarini di vivere e morire perseguendo i grandi Ideali. Gli « Aspiranti » risponderan­ no perciò con entusiasmo all’ap­ pello del Centro Sportivo Italia­ no — come si va verificando in ogni dove — chiamato per l’ap­ punto a curare l’organizzazione delle varie prove nelle singole provincia c diocesi con la colla­ borazione degli U. D. A., dando così prova della loro giovanile vitalità e dimostrando come lo sport debba e possa intendersi vero strumento di educazione e di formazione fisica e morale, quando è confortato dal puro spirito c dal lievito della Fede cristiana. Il programma elaborato dalle competenti Commissioni Tecni­ che Nazionali del CSI per il Tro­ feo Giancarlo Chiarini è il se­ guente: Triathlon di atletica leggera: (corsa ni. 80 - salto in lungo c salto in alto) riservata ai ra­ gazzi di 14-15 anni. Pallavolo - Pallacanestro: età 14-15 anni. Pattini a rotelle: cat. A: 12-13 anni cat. B: 14-15 anni. Nuoto: cat. Ragazzi (fino ai 14 anni), m. 25 s. 1.; cat. Allievi (15-16 anni), ni. 50 dorso, m. 50 rana,

in. 50 farfalla, m. 50 s. 1., staf­ fetta 4x50 artistica. Calcio: età 14-15 anni. Tennis tavolo: senza minimi di età minima, massima 15 anni. I giovani partecipanti alle sin­ gole gare dovranno essere tesse­ rati al CSI, nella categoria appo­ sitamente istituita — costo della tessera L. 100 che consentirà ad essi di essere oltretutto coperti di assicurazione contro gli infor­ tuni sportivi. II Comitato, che ha sede in Roma presso il CSI in Via della Conciliazione n. 1, sarà lieto di fornire oltre al materiale biogra­ fico su Giancarlo Chiarini, anche tutte le informazioni che gli or­ gani periferici, le associazioni e i singoli, possono liberamente richiedere.

UN CORSO NAZIONALE DIRI­ GENTI DEL C.S.I. PER LE RE­ GIONI DEL NORD. Terminato il corso a Pago del Soldato ne ha avuto inizio un secondo a Milano Marittima nella meravigliosa e salubre pi­ neta di Cervia e durerà anche questo una diecina di giorni con la partecipazione di allievi diri­ genti o comunque di clementi adatti per manovrare gli organi­ smi periferici e lo sport in gene­ rale, delle provincia della Lom­ bardia, Piemonte, Liguria, Ve­ neto, Emilia, Toscana, Sardegna, Romagna e del Trentino e Alto Adige. 11 programma del Corso è il seguente: 8 agosto: Arrivo dei parteci­ panti; 9 agosto, ore 9: Apertura del corso. Lo sport e la Chiesa (don Nicola Pavoni) - ore 11: Lezione sul nuoto • ore 15.30: Il CSI nel­ la sua storia - ore 17: Lezione sull’atletica leggera; 10 agosto, ore 9: Sport e l’edu­ cazione a) e b) - ore 11: Attivi­ tà fisico-ricreative - ore 15.30: La struttura periferica del CSI - ore 17.30: Lezione sulla pallavolo; 11 agosto, ore 9: Sport c medi­ cina - ore 11: Lezione sul calcio - ore 15.30: Noi c gli altri - ore 17: Lezione sulla pallacan stro; 12 agosto, ore 9: Aspetti .sologici dello sport - ore 11: Il tesse­ ramento • ore 15.30: L’amo so­ ciale del CSI e la stampa - ore 17: Lezione sul ciclismo; 13 agosto: Gita escursionistica; 14 agosto, ore 9: Aspetti mora­ li dello sport - ore 11: Prove pra­ tiche organizzative - ore 15.30: Sport mezzo di educazione alla unità sociale • ore 17: Il dirigen­ te del CSI; 15 agosto: Conclusioni. 16 agosto: Partenze.


CAMPIONATI NAZIONALI NUOTO del C ROMA

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Piscina ilei Foro l alico 26 e 27 agosto 1954

La Presidenza del Centro Spor­ tivo Italiano ha stabilito che in occasione del Decennale del C.S.l. i Campionati Nazionali di Nuoto abbiano luogo in Roma; pertanto la magnifica piscina del Foro Ita­ lico ospiterà il 26 e 27 agosto la nu­ merosa e rumorosa schiera dei nuotatori di circa 30 Comitati sele­ zionati attraverso i Campionati Provinciali. Alla Presidenza e alla Direzione Tecnica va tutta la riconoscenza dei nuotatori del Centro Sportivo Ita­ liano per la preferenza loro accor­ data dal chiamarli a dare dimostra­ zione in sede tanto impegnativa delle loro qualità tecniche e agoni­ stiche. Per voi giovani nuotatori questa preferenza è un titolo di sommo onore, ma vi impegna a dimostrare in modo lampante e inequivocabile, che, malgrado le tante difficoltà incontrate, la nostra periferia, dalla grande città al piccolo borgo rivie­ rasco, ha compreso appieno lo spi­ Distanza

Partecipanti 1953

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rito e lo scopo della attività sporti­ va tra i giovanissimi. Ecco perché nell’accettare l’onore dovete anche addossarvi l’onere e l’impegno mo­ rale di ben riuscire. Il compito non è facile e prima di analizzarne le difficoltà è bene esaminare insieme il cammino per­ corso per valutare nella giusta mi­ sura e senza facili ottimismi quello ancora da percorrere. Nel 1952 - 10 Rappresentative Re­ gionali con l’impiego di n. 56 atleti. Nel 1953 - 17 Rappresentative Provinciali con l’impiego di n. 104 atleti. Comitati natatoriamente attivi: nel 1952 n. 14, nel 1953 n. 20. Atleti tesserati C.S.I.-Nuoto: nel 1952 n. 936, nel 1953 n. 1.041. Unioni Sportive Nuoto: nel 1952 n. 227, nel 1953 n. 291.

Campioni 1953

RAGAZZI : — Non disputata — Non disputata — Non disputata CATEGORIA ALLIEVI : dorso n. 13 Biagini, Genova rana n. 13 Solari, Genova farfalla Non disputata s. 1. n- 14 Imeldi, Genova CATEGORIA JUN1ORES : dorso n. 15 Cipelli, Genova rana n. 16 Graya, Genova farfalla Non disputata s. 1. n. 17 Fanfanì, Genova s. 1. n. 16 Dutto, Genova

.100 100 100 100 200

Media 12 finalisti 1953

Primati Nazionali

CATEGORIA 50 dorso 50 rana 50 s. 1. 50 50 50 50

Manifestazioni disputate: nel 1952 n. 21, nel 1953 n. 36. Si nota un’evidente intensifica­ zione ma senza eccessiva espansio­ ne dell’attività, in altre parole han­ no funzionato meglio i Comitati che già in precedenza effettuavano at­ tività natatoria. I Campionati Nazionali 1953 a Reggio Emilia hanno posto la no­ stra attività su un piede di buon valore tecnico, agonistico e organiz­ zativo che rappresenta un punto di partenza molto impegnativo. L’esa­ me dell’« ALBO D’ORO » natatorio del Centro Sportivo Italiano dopo detti Campionati, conferma quanto sopra affermato e ci pone di fron­ te alla necessità di migliorare sem­ pre più la nostra efficienza sia qua­ litativamente che quantitativa­ mente.

Da stabilire Da stabilire Da stabilire 40”3 43”2

33”5

l’.19”7 l’27”7 l’08”4 2’36”4

Biagini, Genova Curcio, Reggio Emilia Da stabilire Solinto, Napoli

Cipelli, Genova Graya, Genova Da stabilire Russo, Napoli Dutto, Genova

40”3 39”5

45”0 49”9

31”8

36”0

l’19”7 l’26”4

l’33”9 l'39”8

l’07”0 2’33”6

l’18”2 3’04”4

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Fatto un rapido esame del passa­ to, vediamo come si presentano i prossimi campionati e quali miglio­ ramenti essi possono portare sia sul piano tecnico che su quello or­ ganizzativo. Notiamo anzitutto l’inclusione nel programma delle gare riservate ai ragazzi sotto i 11 anni e non c’è chi non afferri al volo la granile importanza di questa innovazione; inoltre anche le gare allievi e ju­ niores si sono accresciute per l’in­ clusione della farfalla ed è questo un sostanziale ampliamento che rende il programma completo, e dalle segnalazioni che ci giungono, graditissimo specialmente ai centri marinari. In seguilo e a completamento di un piano generale di ringiovani­ mento si studierà l’opportunità di ridurre il limite massimo di età per i juniores (ora per evidenti motivi di sviluppo e di propaganda alla base, tale limite è di 25 anni). Per quanto si riferisce alla parte­ cipazione, riteniamo logica (con grande terrore degli amministrato­ ri) la previsione di 24 elementi per gara con un notevole aumento sui dati precedenti. Per l’assegnazione dei titoli, pur concedendo per diritto e per meri­ to un certa preferenza a Genova, riteniamo che ci sarà un maggior equilibrio e una più equa distribu­ zione che non in passato. A tale proposito il Regolamento per evitare lo slittamento verso la ricerca del successo a ogni costo con conseguente soffocamento del­ l'attività minore, ha escluso dalla manifestazione oltreché i seniores F.I.N. anche gli atleti di Unioni Sportive del C.S.I. partecipanti alla Serie A e B, facendo l’unica ecce­ zione per quelli di Serie B di indub­ bia origine C.S.I.; al momento at­ tuale vengono a beneficiare di tale disposizione solo Castellamare di Stabia e Bergamo, ma speriamo in seguito molte nostre squadre di Se­ rie C passino alla categoria supe­ riore ... dopodiché le favorevoli circostanze ci autorizzeranno a ri­ vedere il criterio restrittivo e cau­ telativo. Parlando di Primati Nazionali del C.S.I. non è consigliabile farsi molte illusioni; il valore dei limiti stabilitesi da genovesi e da napole­ tani non è alla portata di tutti e non sarà agevole farli crollare. Le esclusioni di cui sopra possono sembrare in relazione ai primati, autolesionistiche, sicuramente non lo sono dal punto di vista « diffu­ sione >; non disperiamo comunque in qualche lieta sorpresa. Ma ca-

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dano o non cadano i primati come limite di eccellenza, il Centro Spor­ tivo Italiano ha ben altri scopi e ben più vaste vedute di carattere propagandistico. Nei Campionati del 1953, se si ec­ cettua la netta superiorità ligure e la netta inferiorità palermitana, le gare hanno dimostrato un equili­ brio di valori veramente notevoli. La media dei 12 finalisti parla mol­ to chiaro in proposito. In conseguenza di quanto sopra si può chiaramente dichiarare che il termometro atto a giudicare se

nel 1951 si è lavorato più e meglio degli anni precedenti si compone dei seguenti elementi: numero dei Comitati rappr.; numero dei partecipanti; tempo medio dei 12 finalisti; ripartizione dei Titoli in palio; classifica generale. Fatto il consuntivo del cammino percorso, esaminiamo rapidamente la situazione attuale e per dovere di cronoca (sia pure a tutt’oggi po­ co documentata) avanziamo qual­ che previsione orientativa.

SITUAZIONE C. S. I. NUOTO AL 20 LUGLIO 1954 (ATLETI TESSERATI N. 1648) COAHTAT1 NUOTO

REGIONE 1952

Piemonte Lombardia Liguria Toscana . Veneto Trentino Marche Emilia Umbria Lazio . . Abruzzo . Campania Calabria . Lucania . Puglie Sardegna Sicilia Totali

7 3 6 6 2 4 5 2 3 4 2 4

1953

6 8 2

1954

3 2 6

7 2 3 7 3 3 3 3 4 1 3 2 7

9 1 7 9 2 4 8 3 5 5 4 4 1 7 2 8

66

71

86

Dall’esame del prospetto si nota un sensibile aumento di Unioni Sportive Nuoto e anche un’evidente espansione natatoria; sulla scorta di tali dati si può prevedere una partecipazione di circa 25/30 Rap­ presentative Provinciali più o meno complete... come logica conseguen­ za... la presenza in gare individuali di 200-250 atleti! Il tempo medio dei 12 finalisti dovrà superare il non facile osta­ colo delie « dure » acque romane, ma proprio perciò tale elemento ri­ sulterà determinante al fine di fa­ vorevoli conclusioni. Per quanto si riferisce alla ri­ partizione dei titoli nazionali in pa■ iio è chiaro che la schiacciante vittoria di un comitato non rag­ giunge lo scopo di dimostrare l’efficenza di tutta un’organizzazione periferica ed è pertanto augurabi­ le che i titoli vadano a premiare

UNIONI SPORTIVE NUOTO

1952

1953

1951

22 17 22 20 18 6 8 30 3 10 6 15 6

27 21 21

7 18 19

17 4 14 24 10 13 10 22 11 1 21 21 25

27 20 19 15 23 6 9 39 5 32 16 45 20 2 70 11 50

227

291

■109

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più comitati possibile e diano a ognuno la soddisfazione della vit­ toria a conferma che quando c’è fede e passione i risultati non man­ cano. Analogo ragionamento vale per la Classifica generale; tanto mino­ ri saranno i distacchi tanto mag­ giore sarà stato il tono tecnico ago­ nistico e propagandistico della ma­ nifestazione. Per quanto si riferisce al pro­ gramma orario dei Campionati è stato stabilito quanto segue:

25 agosto pomeriggio: sistemazio­ ne delle squadre, sorteggio batte­ rie, controllo concorrenti, riunione dirigenti, visita al campo di gara, conversazioni e proiezione docu­ mentari tecnici. 26 agosto mattino: batterie indi­ viduali allievi, juniores e ragazzi; pomeriggio: batterie staffette allie-


vi, juniores e ragazzi, prova a squadre notata utile al salvamento. 27 agosto mattino: finali dei se­ condi (breve giro turistico); po­ meriggio: presentazione delle squa­ dre; finale dei primi; esibizione di tuffi; premiazione. In effetti un programma a largo e ben congegnato respiro e che tie­ ne conto di tutte le esigenze tecni­ che dei concorrenti.

CONCLUSIONE Ed ora a chiusura due paroline confidenziali ai miei cari amici di­ rigenti periferici e ai nuotatori che saranno chiamati a rappresentare i Comitati alla Finale nazionale. La Commissione Tecnica Nazio­ nale Nuoto con il duplice scopo di incrementare e di tutelare l’attivi­ tà minore, purché seria e produt­ tiva, ha posto delle restrizioni e ha chiesto delle garanzie. Le restrizioni riguardano l’esclusione dai nostri campionati di ele­ menti natatoriamente « già fatti », in grado, sì di dare lustro alla ma­ nifestazione, ma anche di provo­ carne la diserzione da parte dei più deboli, timorosi tecnicamente e preoccupati economicamente pet­ tina fatica e una spesa in partenza riconosciute inutili. Era un non senso escludere dal­ la manifestazione tutti i tesserati FIN in quanto la povertà numeri­ ca e qualitativa dei nostri nuotato­ ri non avrebbe concesso nessuna vitalità all’organizzazione, mentre ammettendo i più deboli non solo si crea una leva valida in seguito anche agli effetti federali, ma si crea altresì un nuovo ambiente natatorio attivo che una volta mes­ so in movimento entrerà inevita­ bilmente nell’orbita dell’attività re­ golarmente controllata dalla F.I.N. Ho accennato pocanzi alle garan­ zie; anche tale limitazione fa parte di un programma serio e pondera­ to; la C. T. Nazionale Nuoto ha sta­ bilito dei tempi minimi che vanno assolutamente rispettati. E’ vero che gli assi pur dando tono tecnico alla manifestazione l’avrebbero svuotata del suo signi­ ficato propagandistico e di massa, ma non è meno vero che un cam­ pionato di nuoto non disputato da nuotatori ma da bagnanti non avrebbe del pari raggiunto lo sco­ po, privandoci anzi della soddisfa­ zione di qualche buon risultato. Pertanto, tanto per parlarci chia­ ro: giusto niente «assi» ma non meno giusto niente « bagnanti »... e invece... tanti nuotatori nuovi gio­ vani, anche sconosciuti anzi meglio

se sconosciuti, ma esperti e volon­ terosi, seri e combattivi, sani nel fisico e nello spirito, lieti dell’occa­ sione di cimentarsi in un'attività nuova e riconoscenti al Centro Sportivo Italiano pei- aver loro of­ ferta questa possibilità in sede de­ gna e a coronamento di un decen­ nio di intenso lavoro periferico e di penetrazione. Con questo spirito e con tanta fede la C. T. Nazionale Nuoto aspetta i suoi giovani tritoni. Venite in tanti, bravi, ben pre­ parati, accuratamente selezionati, disciplinati e sopratutto decisi a dimostrare con la prova dei fatti

che la via battuta dal Centro Spor­ tivo Italiano per lo sviluppo dello sport giovanile è quella giusta per­ ché lo sport italiano tragga nuova linfa per la sua rinascita e perché il giovane comprenda che tra tut­ te le fatiche, le contrarietà e le preoccupazioni di tutti i giorni, lo sport rappresenta una boccata di aria pura che tonifica il fisico e con­ tribuisce a formare un carattere forte, generoso e onesto. Così vi vuole il Centro Sporti­ vo Italiano e così sicuramente vi presenterete alla grande prova di Roma. ITALO DE ZUCCO

1. — Il Centro Sportivo Italiano indice e organizza con la collaborazione tecnica della Federazione Italiana Nuoto i Campionati Nazio­ nali Nuoto per Rappresentative Provinciali.

3. — Ogni Rappresentativa potrà partecipare con un concorrente per ciascuna gara individuale e con una sola squadra per ciascuna staf­ fetta e per la prova di salvamento a squadre. Ogni atleta potrà parte­ cipare al massimo ad una gara in­ dividuale, alla staffetta e alla prova di nuotata utile al salvamento esclusivamente in relazione alla ca­ tegoria di appartenenza.

2. — Programma delle gare e tempi minimi per l’ammissione al­ la Finale Nazionale:

Categoria Ragazzi (fino a 14 anni compiuti): m. 50 dorso (60”); me­ tri 50 rana (60”); m. 50 s. libero (50”); staffetta 3x50 artistica. Categoria Allievi (da 15 a 16 an­ ni compiuti) : m. 50 dorso (53”); ni. 50 rana (53”); m. 50 farfalla (53”); m. 50 s. libero (43”); staf­ fetta 4 x 50 artistica.

Categoria Juniores (da 17 a 25 anni compiuti) : metri 100 dorso (1’50”); m. 100 rana (1’50”); m. 100 farfalla (1’50”); m. 100 s. libero (1’35”): m. 200 s. libero (3’30”); staffetta 4 x 50 artistica.

(Frazione delle staffette nello stesso ordine delle gare individuali). Prova a squadre di nuotata utile al salvamento - metri <50.

Per squadre formate da 2 allievi e 4 juniores, metri 25 sul dorso con calcio a rana e mani ferme sul pet­ to, metri 25 sul fianco con traspor­ to di bandierine. Classifica a squa­ dre in base alla somma dei tempi individuali. In caso di infrazione al regolamento: 1” di penalizzazio­ ne individuale per ogni metro per­ corso in maniera irregolare.

4. — Ai Campionati sono ammes­ si i nuotatori in possesso della tes­ sera C.S.I. rilasciata in data ante­ riore alla disputa dei Campionati Provinciali; vi possono prendere parte anche nuotatori tesserati alla F.I.N. (seniores esclusi) purché tes­ serati per la stessa U. S., per il Co­ mitato Provinciale del C.S.I. o per altra U. S. del C.S.I. dal Comitato stesso esplicitamente incaricata di effettuare attività federale. I nuo­ tatori tesserati alla F.I.N. che du­ rante l’anno hanno partecipato ad incontri Federali valevoli per i Campionati di Serie A e B sono esclusi dalla competizione. Sono ammessi alla disputa dei Campio­ nati quegli atleti che pur avendo partecipato durante l’anno a incon­ tri valevoli per i Campionati Fede­ rali di Serie B, appartengono a So­ cietà affiliate al C.S.I. da almeno due anni e come tali pervenute al­ la Serie B dalla categoria inferiore. Sono esclusi dai Campionati Na­ zionali gli atleti tesserati per altri Enti. 5. — Alle Commissioni Tecniche Provinciali Nuoto sono demandate le formazioni delle squadre in ba­ so ai risultati dei Campionati Pro-

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vinciali le stesse OC. TT. PP. Nuoto saranno direttamente responsabili della regolare posizione anagrafica e federale degli atleti. 6. — Le iscrizioni dovranno per­ venire alla Commissione Tecnica Nazionale Nuoto almeno 10 giorni prima dello svolgimento dei Cam­ pionati. Le iscrizioni giunte dopo tale termine saranno respinte. Le iscrizioni redatte su appositi moduli dovranno contenere: cogno­ me e nome dell'atleta, data e luogo di nascita, società di appartenenza, numero della tessera C.S.I. ed even­ tuale numero della tessera F.l.N. Ogni Rappresentativa potrà iscri­ vere, oltre al titolare, una riserva per ciascuna gara che abbia gli stessi requisiti richiesti per il tito­ lare. Eventuali variazioni nella for­ mazione delle squadre saranno am­ messe solo sostituendo ad un tito­ lare l’atleta di riserva preventiva­ mente iscritto. Tutti gli atleti par­ tecipanti alla Finale Nazionale do­ vranno obbligatoriamente essere in possesso oltreché del cartellino C.S.I. della carta d’identità o di do­ cumento equipollente, o. in caso di minore età, del certificato di identità personale, con fotografia, rilasciato dal Comune. In nessun caso saranno ammessi alle prove atleti « sub-judice ».

7. — 1 Campionati Provinciali dovranno essere disputati almeno 15 giorni prima della Finale Nazio­ nale e il relativo verbale compila­ to a cura degli Organi competen­ ti della F.l.N. dovrà pervenire alla Commissione Tecnica Nazionale Nuoto almeno 10 giorni prima del­ la Finale Nazionale. 8. — Eventuali reclami relativi allo svolgimento e ai risultati del­ le gare, dovranno essere presenta­ ti al Giudice-Arbitro, accompagnati dalla tassa di L. 1000 restituibili in caso di accettazione, non oltre 30 minuti dal termine della gara per cui si reclama.

La C.T.N. Nuoto decide di asse­ gnare un premio speciale agli atle­ ti che miglioreranno i primati dei Campionati Nazionali. I Compo­ nenti la C. T. N. Nuoto, personal­ mente, assegnano tre premi indi­ viduali ai tre migliori risultati tec­ nici, come da valori tabellari della Federazione Italiana Nuoto. 10. — La classifica generale del Campionato verrà compilata in ba­ se al seguente punteggio: per ogni gara individuale: al 1° classificato punti 60, al 2° classificato punti 55 a decrescere di 5 punti sino al 12° classificato che totalizzerà punti 5.

Per le staffette e la prova a squa­ dre di nuotata utile al salvamento: punteggio doppio.

Eventuali reclami, invece, relati­ vi alla formazione delle rappresen­ tative ed al diritto di partecipazio­ ne dei rispettivi componenti, do­ vranno essere presentati, accompa­ gnati anch’essi dalla tassa di lire 1000. ed entro il medesimo termi­ ne, al rappresentante della C.T.N. Nuoto del C.S.I. appositamente de­ signato.

11. — Le gare si svolgeranno se­ condo il programma orario che sa­ rà tempestivamente comunicato. I concorrenti dovranno trovarsi a di­ sposizione della Giuria in regolare costume di gara, 30 minuti prima dell’inizio di ciascuna gara.

9. — I premi, sia individuali che di rappresentanza, verranno fissa­ ti dalla Presidenza Centrale e co­ municati alla vigilia delle gare ai rappresentanti delle squadre.

12. — Per quanto non contem­ plato nel presente regolamento, vi­ ge per la parte tecnica, quello del­ la Federazione Italiana Nuoto.

L'ATTIVITÀ SPORTIVA DEI MILITARI

Precisazione del C.O.N.I. per gli atleti sotto le armi Il Ministero della Difesa-Esercito ha emanato in data 31 maggio u. s. la circolare n. 2fiOO/S con la quale vengono impartite disposizioni ai Co­ mandi dipendenti circa la concessione di agevo­ lazioni a militari per esigenze sportive. Questa Segreteria Generale, nel far riferimento a quanto disposto con la circolare del 7 ottobre 1953, avente per oggetto « Facilitazioni per atleti alle armi », ritiene opportuno ribadire e precisare: 1) le richieste di agevolazioni debbono riguar­ dare esclusivamente manifestazioni sportive di interesse eccezionale c atleti di classe nazionale; 2) le agevolazioni richieste non possono ave­ re carattere di continuità perché turberebbero, per ovvii motivi, la disciplina e l’ordine dei Re­ parti, creando pericolosi precedenti verso le So­ cietà sportive e danno sensazione, agli altri mi­ litari, della esistenza di trattamenti preferenziali verso gli sportivi; 3) le richieste debbono essere inoltrate con tempestività, e comunque, sempre attraverso la Segreteria Generale del C.O.N.I., e quindi non ri­ volgendosi mai direttamente ai Comandi Militari. Per quanto riguarda la partecipazione sponta­ nea, privata ed individuale dei militari a gare sportive — e cioè non su richiesta di Società o

l’Autorità militare ha prescritto che di Enti venga sentito sempri•e il parere del C.O.N.I. o dei *>iU0Ì JDelegati f i Pvnvn Provinciali circa la serietà ed il carattere della manifestazione cui il militare chie­ de di partecipare. A tale scopo si ritiene oppor­ tuno mettere in guardia i Delegati Provinciali su tali forme di richieste, che potrebbero costi­ tuire un comodo sistema per ottenere diretta­ mente alla periferia — e cioè attraverso la do­ manda dei singoli militari — ciò che si pensa di non poter ottenere al centro. In conclusione: le Autorità militari sono allar­ mate per il continuo dilagare ed aumentare delle richieste di agevolazioni per sportivi alle armi. Ad evitare che il continuare degli eccessi porti alla revoca di ogni e qualsiasi vigente concessione — il che danneggerebbe danneggerebhc seriamente lo sport italiano nelle sue più arnie esigenze agonistiche — si pregano gii Enti di voler impartire le oppor­ tune disposizioni affinchè ogni pericoloso abuso sia energicamente frenato, osservandosi, invece, strettamente, le norme contenute nella presente lettera-circolare. Avv. GIULIO ONESTI Presidente del C.O.N.I.

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Una bella iniziativa, quella dei campi organiz­ zati dal Centro Turistico Giovanile per i giovani e che porta dei benefici no­ tevoli ai partecipanti. Non è solo il salubre cli­ ma dei monti, del mare o di qualsivoglia luogo ove vengono impiantati i cam­ pi stessi che influisce su quanti hanno la sorte di parteciparvi, ma soprattut­ to è un « clima » ben di­ verso da quello d’ogni giorno che si respira a pie­ ni polmoni, a cuore aper­ to: quello della fraternità intesa come alta espressio­ ne di collaborazione poi­ ché ciascuno si sente por­ tato a dare il proprio con­ tributo ipeì raggiungimeli™ to d’una vita piacevole a tutti. E quanti risultati si ottengono con simile collai-------:---- . borazione! Anzitutto la scomparsa di personalismi che intral­ ciano sovente il consegui­ mento di risultati positivi e di formazione al sacrific i o ed all’autodisciplina. Quindi l’armonizzazione delle singole forze tese in unione pei- una mèta co­ mune che riversa inspe­ rati benefici, nella conninicativa del bene,, s u 1 l e " persone „stesse *„ ,divenute del resto conseguentemen­ te responsabili della vita­ lità e serenità dell’ambien­ te che in questo caso è per l’appunto il gradito cam­ peggio. Si afferra allora il significato profondo delle cose e degli avvenimenti, perché ognuno porta il suo contributo all’ edificazione della comunità dei campeggiatori con conseguente apertura di orizzonti nuovi. E salta fuori anche il promotore di gare sporti­ ve — come l’artista, l’atto­ re, e via dicendo — che organizza tornei e prove improvvisate magari con pochezza di mezzi, com’è facile comprendere, per te­ nere occupati i campeggia­ tori avvincendoli in quel naturale spirito di corpo che gli sport di squadra sanno suscitare; ed è logi­ ca la soddisfazione di chi ha realizzato tali semplici t...„ iniziative sicché, tornato al luogo di partenza, contiu"ee r aà ben volentieri la là nu sua opera g u i d a t o dalla esperienza, dall incoraggianiento, e dalle affermazioni conseguite. i

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Sotto il bel cielo d'Italia Dieci giorni

ad nn co ibi peggio del CVI'.ti.

Viene fuori di tutto: giu^i,.arlnt^cronoi^i^ tecnici e piccoli architetti sportivi ché al campeggio nascono quasi <_ ' per ’incanto, cd impianti persino campi ed rl ermi oro d- ’’nrmi ogni genere. «_z <-> Chi al margine del cam­ po improvvisato osserva le fasi alterne di una partita o di un incontro con spiri­ to critico, al termine della al tavolo gara, si i ' precipita . e con la macchina da scri­ ,„ vere, quando c’è a disposizione, stila un resoconto di cronaca — se non addit ittura un giornaletto murale ciclostilato — che i campeggiatori berranno di fjato per rivivere l’in­ contro e le gare già goduti come attori o spettatori, Ecco perciò anche... il giornalista in erba! Quante altre attività si sviluppano intorno a quella principale espletata da chi ha saputo organizzare un torneo! Da chi provvede alla segnatura dei canicampi a chi con piccone e pala riempie cariolate di materiale per livellare il terre­ no sempre scosceso, chi, tecnico e pignolo, compila moduli e, per finire, vi so­ no coloro che si assumono l’incarico di segnapunti e di guardalinee. Un campeggio, dunque, diventa come un cantiere operoso dal quale è stato bandito l’ozio, il cosiddetto (tolce far niente. Gli amanti della vita comoda ven------ gono additati al’ pubblico « sfottò », sicché non vi è possibilità di vita o meglio di... stasi al campo pei- i «vitelloni». E sono essi in fondo i primi ad accorgersene ed a trasformarsi, Tutto ciò ho constatato di persona nel campo del Centro Turistico Giovanile vivendo tra tanti giova­ r ...» ni- come me e più di me... —

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Per cui ritengo poter di­ re dopo aver vissuto dieci giorni sui costoni del Monte Cocco,, tra il verde cupo dei ’ fitti abeti, a « vis a vis » delle vette carniche, vis» poco lontano dal confine 1 ...... come non vi, sia austriaco, per la gioventù ambiente estivo più adatto per di­ sintossicare lo spirito ed il corpo dai veleni della vita d’ogni giorno. Circa cento giovani par­ tecipanti, dalle più disparate regioni d’Italia setten­ trionale e centrale, erano stati convogliati dalla er­ ganizzazione del C. T. G. a quella rassegna varia per dialetti ed abitudini, tenti­ li solamente uniti da una fiducia nel valore del turismo, che poi si è manifestata altrettanto sentita per lo sport. In breve temr~ tutti sono ----- -istati -x- portati no a volersi bene: •un• ■bene fraterno ispirato e lievita­ to dalla comune fede cat­ tolica di giovani prati­ canti. .La vita al campo: ognu­ no al suo posto a lavorare per tutti. Dall’ alba fascinosa di ogni giorno, che col rag­ gio del sole invita alla vita intensa, alla gioia del con­ tatto con la natura maestra d’ordine, al tramonto eh: che arrossa le nubi e 1_ le ci ­ i.._ .1, anche per me dei monti, il settore sportivo :. c’è stato lavoro pieno per Porgal’organizzazione e lo svolgimento di tornei di pallavolo, di pallacanestro, di tennis da tavolo-di singolo . -e dopz-1? pio e di tante altre «*».:_ attivita a carattere ricreativo e folcloristico come il tiro della fune e la corsa dei sacchi. Immancabile natura 1mente — come potrebbe essere il contrario in men­ tagna? — il canto corale

per la presenza del mae­ stro Mingozzi di Trento che ha portato, autentica nota d’arte, il suo contri­ buto di competenza ed esperienza nella elevazio­ ne delle voci c nell’effetto dei cori. Inoltre — è concepibile un campo senza falò? — lo spettacolo meraviglioso e prepotente di un fuoco acceso nel cuore della not­ te sul costone del monte, con la luce ed il calore che offre, mentre mille scintil­ le s’alzano al cielo quasi per unirsi a quelle immen­ se e lontane poste dal Creatore... Giornate intense, piene di composta allegrezza h anno vissuto i giovani partecipanti al Campo Na­ zionale del CTG di questo anno. Ed è questo il primo di una lunga serie che tale organizzazione va impian­ tando in varie contrade di Italia. Si ha notizia infatti che un altro campo del genere si sta effettuando a Fago del Soldato, sulle monta­ gne della Sila, località calabra aperta alle risorse turistiche; mentre il Falsarego vedrà qualche al­ tro centinaio di campeg giatori a gustare le gioie della vita di campo al co­ spetto delle incomparabili erode dolomitiche. Infine, in ogni contrada d’Italia si vedono campegSt delle organizzazioni cattoliche e migliaia di giova­ ni godono dei benefici che la serenità della vita al campo offre con tutte le varie attività. Da questa esperienza acquisità al campeggio di Montecocco, dalla passio­ ne suscitata dallo sport fatto disinteressatamente solo per diporto con la sod­ disfazione di aver assolto ad un incarico ricevuto, dall’ improvvisazione nata sui monti, o altrove, usci­ ranno sicuramente giovani c^e andranno ad ingrossare Je file del Centro Sportivo Italiano. Sotto la bandiera blu-arancione, gli sportivi d’oggi ed i diri­ genti di domani, sapranno vi 1 rnxrnrA ri ii n 1 1 onìvifn ritrovare quello spirito animatore incontrato for­ se per la prima volta al campeggio, che darà tra­ ma a motivi meravigliosi di dedizione nell’impegno di voler realizzare lo sport sanamente inteso. Germano Barlgclll

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In_ occasione dell’inaugurazione dell'ex rifugio "Venezia,,

i Misi i di mi i ni rami 1 siMBMminmwii SANVITO DEL CADORE. luglio 1951. E‘ un meraviglioso tramonto d'autunno del 1892. Nell'aria sbiadita del crepuscolo troneggia il Pelnio di fronte ai prati verdi di Rutorto. Ha una quadratica mole di roccia questo « Caregon del Padreterno » e porta scolpiti i segni delle centinaia di chiodi che sono serviti per segnare le vie d'ar­ dimento delle Dolomiti Orientali, per il nostro alpinismo che è nato proprio lassù su ([nella vetta nel 1857 forse per opera dell’inglese John Ball. Erano passati quarant’anni. Di fronte all’altare dell’alpi­ nismo Dolomitico i Veneziani, i Cadorini, gli Ampezzani e gli Zoldani, inauguravano il rifugio Venezia, il primo rifugio delle Dolomiti italiane d'allora. L’n canto giungeva da lassù fino in fondo alla Valle del Boite. un canto che nella tersa atmosfera sorpassa il confine e si dirige verso il Tirolo e poi verso le montagne del Bellunese e quelle della Carnia. Sono i vecchi alpinisti di sessantaduc anni fa. che cantano sommessamente canzoni di montagna: canzoni d'amore e di fratellanza tra le generazioni ed i popoli. Al­ pcnstock impugnati, casacche sbiadite di fustagno, calzoni lunghi rimboccati, massicce scarpe ferrate, cappello in le­ sta. E’ la divisa degli alpinisti di qucH’epoca. Cantano allegramente in questa serata settembrina del 1892. In testa a tutti c'è Paul Grohmann «11 Re delle Do­ lomiti ». che fondò nel 1861 il Club Alpino Torinese dal quale ebbe poi origine l'attuale Club Alpino Italiano, quel Grohmann che salì per primo il Cristallo, il Sorapis, la Punta dei Tre Scarperi, la Grande di Lavarcdo. Non c’erano rifugi alpini e guide in quei tempi. Le creò lui le prime guide alpine tra gli s,pcricolati cacciatori cndorini ed am­ pezzani: Lacedelli, Dimai, Siorpaes. Verzi. di Cortina e Cesaletti, Ossi. Zanucco, Pordon,- Giacin di Sancito. Sono in fila dietro a Grohmann sù all’inaugurazione del rifugio Venezia, tutti questi benemeriti scalatori. Checco da Meleres. in vestito da mezzaluna è in seconda posizione. 11 Carrettiere della Valle d'Ampezzo, abituato a discendere alla sera dai boschi del Col Druscié con i pe­ santi carichi di legname, guidando i suoi cavalli umidicci di sudore è accanto a Luigi Cesaletti Coloto, primo arram­ picatore libero sulle pareti delle Dolomiti e pioniere dcll’emigrazionc Cadorina negli Stati Uniti d’America. Poi vengono i fratelli Giovanni e Michele Innerkofler, che si sono fatti gran nome vincendo lutti i colossi delle Dolomiti di Sesto Pusteria. Vinsero la Ovest di Lavaredo e più tardi la Piccolissima che inaugurò ufficialmente il terzo grado nell’alpinismo. Sotto la Ovest il Club Alpino Tedesco-Austriaco, inaugurò nel 1882 il primo rifugio, che oggi porta il nome di Rifugio Locateli!. Nello stesso anno carico di memorie alpinistiche, vengono i fratelli Sigismondi che inaugurano l’alpinismo senza guide, mentre il veneziano Paoletti, con le guide Cesaletti e Zanucco, sca­ lano per primi in inverno l’Antclao. Anche l’alpinismo fem­ minile è degnamente rappresentato. AI posto d’onore Anna Ploner di Carbonin, che suonò

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la Diana per i alpinismo femminile, con la seconda scalata della Grande di Lavarcdo. Degnamente vicino alla Ploner figura la sorella di Umberto Fanton, Luisa Fanton. Poi an­ cora Cesare Tome Agordino. che scalò por la prima volta l’Agner. montagna di casa sua, e che una ad una violò le cime delle Dolomiti Agordine.

Ma l'elenco non finisce qui, continua lungo ancora per­ ché sono troppi gli alpinisti che hanno legato il loro nome a queste pareti di roccia rossa per poterli ricordare tutti. Anch’cssi sono oggi presenti tra noi, come lo erano 62 anni fa alla inaugurazione del vecchio rifugio Venezia. Stanno in silenzio i vecchi alpinisti, della prima gene­ razione, quelli dell’inaugurazione del Rifugio Venezia del 1892 sono lutti lassù, al passo dello Stemma d’Italia, che guardano sopra i prati di Rutorto gli alpinisti della secon­ da e della terza generazione. E mentre Monsignor Pala­ tini, benedirà il nuovo rifugio, quei vecchi alpinisti bene­ diranno i loro figli ed i loro nipoti che hanno saputo con gloria continuare le loro gesta e ripetere in pareti più dif­ ficili le loro scalate. Gli alpinisti della seconda generazione sono oggi tulli attorno all'altare di Don Palatini, a ricordare le prime sca­ late di Punta Croce, di Punta Fiames. della Ovest di Lavaredo. della Tofana di Rozes. Sono le benemerite guide al[»ine ancora vive c vegete della Valle d’Ampezzo, di Pie­ ve. di Zoldo. C’è Verzi, Pompanin, Dimai, Siorpaes. Pre­ senti in spirito son poi le baronesse Eotvos di Budapest, che tanto ciclo di storia alpinistica hanno s’eritto sulle ero­ de della cerchia di Sanvito e di Cortina. Sopra tutti s’erge la figura energica di Titta Piaz, « Il Diavolo delle Dolo­ miti ». Aspro e ruvido sotto la sua «scorza» Titta cela un cuore d'oro che solo .può possedere chi come lui ha sal­ vato un centinaio di alpinisti con la vita in pericolo nelle Dolomiti. Non mancano le anime di Preuss di Vienna e di Diiriel di Monaco, anch’essi presenti alla cerimonia odierna, per­ ché l’alpinismo non conosce bandiere e confini. E tra i due Austriaci, un'altro Pustercse: Sepp Innerkofler che mori da eroe in guerra esattamente 39 anni fa (1 luglio 19151 mentre tentava di sorprendere di notte, scalando da solo il Paterno, le postazioni italiane. E le. mille glorie dei «veci» del VII Alpini nella guerra mondiale per le erode delle Dolomiti? «Le penne Mozze» di Cima Undici o del Monte Piana, o del Paterno, o della Grecia o della Russi*, tutte d'accordo, hanno mandato a noi un degno rappre-entante: è il generale Cantore, il « Vecio » e burbc.ro « Toni >. che ci guarda dal suo monumento nuovo di Corlina. In terza fila le nuove generazioni; le attuali generazio­ ni di alpinisti. Simon e Rossi, due studenti di Vienna, che aprirono nel 1925 la parete nord del Pelino di sesto supe­ riore. Dietro Simon c Rossi, ci sono quattro plotoni di giovani in maglie rosse sfolgoranti, alcuni in maglie verdi: Capisquadra sono i temprati e sempre giovani alpinisti Bepi Degregorio e Federico Tcrschak di Cortina. Poi sono gli «Scoiattoli»: hanno ancora le mani pestale dalle lunghe cordate per il salvataggio sul Pilastro della Tofana di A. Rozes. Dietro i « Caprioli » con i loro salvataggi di Pelnio c di Antelao, poi i verdi «Ragni» ed i «Camosci»

d’Auronzo. E’ la fauna crodaiola Dolomitica al completo che ha oggi l’onorg e l’onere di tramandare ai posteri il bagaglio della

gloria crodaiola delle Dolomiti. Al Santus, mentre Don Palatini benedirà hi folla Prc‘ sente, la soave e semplice figura di Albamaria de Luca, s’ergerà sopra il rifugio a benedire coloro, che nella pas­ sione per la montagna trovano l’amore per la concordia e per la fratellanza tra le generazioni.

Nicolò he Siiudre

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Supplem. al n. 8 di STADlllM lier lo Unioni Sportive e i Cmnilali Provinciali del C.S.I.

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SITA QUOTA 7 5 00 DIARIO

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Il sonno, la fame e la sete e la gente del sud con i pacchi ed i pac­ chetti, le borse e le bottiglie di vino vuote ed un odore di gente stanca, bruciata dal sole e sporca di sudore e poi... io: un povero pre­ te con gli occhi gonfi così, con un volto da fuorilegge che viaggia sul rapido Roma-Napoli-Foggia. Delio è un ragazzo nero come un africano. Viene anche lui in Sila. Il viaggio è durato 8 ore e Delio ha detto solo I parole: dove sta Pago del Soldato? Non ho risposto. Non sapevo niente ed avevo voglia di dormire. Chi può sapere dov’è Pago del Soldato? Ricordo adesso il mare limpido di Paola ed il e a 1 d o soffer­ to nel trenino che porta a Cosenza. Un trenino che mi ha fatto pena. Saliva dolorante attaccato dispera­ tamente alla grimagliera. Pago del Soldato si traduce così: Paggio dove è stato impiccato un soldato. Tempo immemorabile. Leg­ genda e storia. E’ certa una cosa: quel soldato deve avere molto sof­ ferto. Morire impiccato nell’altopia­ no più bello del Sud! Adesso è proprio notte. Il motore si è spento e con lui anche la lam­ pada attaccata al palo della tenda. Le idee sono confuse. 11 materasso è micidiale. Buona notte ragazzo venuto nel Sud, buonanotte e Dio ti benedica.

27 SERA.

Stamattina ho visto il sole del sud. Brucia. Non ama la foschia. E’ ammalato di azzurro. Ho visto cento ragazzetti diritti e forti come i pini della Sila. Ho visto la Calabria splendida e disordinata come un giovane di venti anni. La Messa al campo. Le lezioni di Bolletta, l’amico Gomez. E’ un tipo fatto così. Quando lo guardi ti vien voglia di dire: « che faccia da schiaffi». Poi ti racconta una bar­ zelletta ed allora senti il bisogno

CAMPO

di perdonargli quei balli maledetti, la statura microscopica, gli occhi di giaguaro. A sera fa freddo e si desidera il letto. Si aspettava il canto dell’Abruzzo, ma i sognanti figli del Gran Sas­ so si sono vigliaccamente barricati. Però ha cantato Niccolini; un mi­ scuglio di cose serie e di cretinate. E’ di Terni. E' notte, ormai; tra i pini spun­ tano mille luci d’oro. Sono stelle. Mentre un angelo canta: « Pace in terra agli uomini di buona vo­ lontà ».

28 SERA. Abre è un ragazzo piemontese, duro come le rocce aostane. Parla bene. Ha idee chiare. E’ esattissi­ mo. Una lezione, la sua, ben prepa­ rata. Bravo e grazie, Bruno. Citriniti invece è di Cosenza. E' geometra e parla di bocce. Dicono i maligni che nell'ultimo campiona­ to di bocce abbia guadagnato qua­ rantamila lire e varie medaglie. Questo professionismo! Oggi ho parlato con Gino. A Pe­ saro lo chiamano professore o pre­ sidente. La Victoria Benelli è una sua creatura. Con Gino si chiacchie­ ra volentieri. Ha un cuore grande come il suo mare. Gli occhi verdi penicillina che mostrano un'anima registratissima. A pranzo e a cena si va con mol­ to entusiasmo. Scherzi a parte si mangia benino. Portano a tavola tre ragazzine serie dai volti roton­ di e dagli occhi pieni di mistero. I pini adesso non cantano più. Dormono statici, immersi nella not. te serena. E tu che stanco serri la tenda dormi tranquillo. Nessuno ti ha condannato, neppure io ti condan­ no. Vattene in pace. Non lo fare più.

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Agosto 1854

29 SERA. Stamattina ho visto l'aurora. Un mondo di luci indefinite, iin'aniK»nia di colori vellutati. Gino lì non <>n poteva dormire. Alle quattro era in giro con il tubo dell'acqua. Un’opera buona, ("è tanta polvere in giro. Ho detto Messa con il cuore feli­ ce. I pugliesi ini hanno costruito un altare robusto, impastato d’amo­ re e di buona volontà. Dietro i pini Gomez correva. Si­ gnori, è vero, ma la Magnesia San Pellegrino è un'altra cosa. Da Reggio Calabria è venuto Smorto. Un avvocato intelligente e fattivo. Un tipico ragazzo del Sud con la statura e la volontà del ra­ gazzo del Nord. Ha parlato di calcio come un arbitro sa parlare. Ha solo venticinque anni. Il Torneo di Pallavolo ha impe­ gnato nel pomeriggio tutte le re­ gioni. li sole del tramonto sembra­ va felice. Nel rettangolo polveroso di giuoco si avvicendavano corpi sani, tempi di anime belle. E’ venuto stasera P. Terenzio. E' un figlio di Francesco robustoso e forte come la terra di Calabria. Tra la barba disordinata come le selve silane spuntano due occhi dai riflessi di cromo. Ha portato con sé la Magis Film. Stasera, ragazzi, ri­ vedremo Cenerentola in questo pae­ saggio di fate. Il tramonto di fuoco mi riporta alla Casa di Befania dove Gesù stanco contempla il vespro rosso che vien da Gerusalemme bianca di marmi. II Cedron dalle acque vi­ vaci mormora l'ultimo richiamo: Marta, Marta tu peni per troppe cose. Una sola è necessaria.

30 SERA. Stamattina mi sono svegliato an­ zitempo. Avevo viva rimmagine nell’ani­ ma di quel fuoco di bivacco. Tersera si aspettava Cenerentola. li mo­ tore ha fatto le bizze e la luce elet­ trica ha avuto paura delle stelle. Vorrei che quel fuoco acceso sul­ la Sila non morisse mai più nel cuore dei ragazzi. Grazie ai napoletani. Bella serata.

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Stamattina ho parlato per un’ora e mezza. I ragazzi mi hanno segni­ lo. Avevo la gola asciutta. Ero però felice. Il docciavo ha chiamato per la doccia. Finalmente, dopo tanta pol­ vere, dopo tanto sudore! Illusione. I tre bidoni erano vuoti, arruginiti, desolati, vergognosi. Siamo rientra­ ti in tenda con gli asciugamani ari­ di come un deserto. Però stasera parla Dragotto. Vorrei scrivere molto di lui. Caro Pippo, ti ringra­ zio per quanto fai e per come lo fai. Quando mi guardi o mi stringi la mano capisco quello che senti, quel­ lo che sei. Grazie, Pippo, e buona fori una. Le finali di pallavolo elettrizzano i ragazzi. Si aspetta con ansia la proiezione di Cenerentola. Dopo tanto sole e tanto azzurro stasera una nube è venuta a rubar­ ci la luce. Quanto sci brulla, Sila. senza colori. Tra i pini muti e desolati è na­ scosto un tesoro. Sono le anime di cento giovani che stamane hanno sentito il richiamo del Maestro: « Se vuoi venire dietro a me vendi tutto <]nello che hai ». Nell’ultima tenda c’è ancora ac­ cesa una candela. Fuori si annun­ cia il temporale. Tu non dormi an­ cora, ragazzo. Ripensi al richiamo: su, coraggio, vendi tutto, tutto quel­ lo che hai. Troverai un tesoro in cielo.

31 SERA. Una giornata fredda. Un sole ma­ lato. Una luce paurosa. Ancora nubi. E’ venuto il Vescovo di Nicastro. Lo conoscevo. E’ simpatico, buono, umilissimo. Hai la sensazione di parlare con un uomo grande dal­ l’anima semplice come quella di un bambino. E’ venuto anche Sergio. Un caro amico. Intelligenza vivissima. Cuo­ re grande. Umorismo laziale. Ha parlato di sport e medicina. Un lampeggiare d’intuizioni. Ha crea­ to un cumulo di discussioni. La lezione di Abre è stata nuo­ va, incisiva, pratica. Lo sport come educazione al senso sociale. Le Marche hanno vinto le semifi­ nali del torneo di calcio. Viva le Marche! Ragazzi in gamba. Corpi ed ani­ me sanissime. Stasera ancora cinema. Domani passeranno j--'——•— i bolidi del Giro della Calabria.

1 SERA.

La prima domenica al campo. I ragazzi sono saltati fuori dalla ten­ da molto presto. Si aspettano i bo­ lidi del Giro della Calabria e l’at­ tesa non si combina con il sonno. Dragotto ha gli occlù bruciati dalla volontà di dormire. Stanotte ha lottato con le fiamme che divo-

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rano avidamente la pineta nord. Erano venuti i pompieri. Troppo pochi per tanto fuoco. La Messa è quasi cantata. Dirige I). Chionna. E’ un pretino biondo di S. Vito dei Normanni. Vive e parla sottovoce. Gli occhi chiari co­ me il mare Adriatico. Dalle 8 alle 12 i piloti del Giro bruciano l'asfalto. Le macchine multicolori sembrano strozzare avi­ damente la strada. Carosello emo­ zionante. Il dottore, una specie di coso indefinibile, sorride come un bambino. Sembra divertito. E’ venuto Italo De Zucco. Un uomo di mare. La faccia larga e sorridente, gli occhi lucenti come i coralli dei mari del sud. Parlerà domani. Il nuoto è la sua passione. Nel pomeriggio è venuto un si­ gnore, una fuoriserie e tre ragazze. Il tutto ben messo. L’incendio lo interessava perché lambiva i limiti della sua pineta. Quella specie di barone estivo è stato maleducato. I ragazzi hanno reagito aspramente. Son volate pa­ role e parolacce. Poi il barone è ri­ partito. Mi sembrò che la fuorise­ rie si vergognasse di lui. Stasera libera uscita. Due gruppi di giovani sono andati a Cantigliatello. Un paesino pulito incassato nel verde della vallata. La giornata termina con il solito film. Gomez, il solito attento e dili­ gente operatore. E’ passata già una settimana di campo. Nella mente stanca ridda­ no confuse mille impressioni. Volti, parole, fatti, anime, luci, colori, mentre nell’anima scende una pace indescrivibile.

2 SERA. Nel campo domina la psicosi del­ la partenza. I giovani dormono me­ no, parlano c cantano di più. Il mio orario ferroviario salta in­ dispettito da tenda a tenda. S’in­ trecciano ora pacati ora vivaci di­ scorsi riguardanti orari e partenze e pullmans. , 11 napoletano ha però tempo di fingere una frattura convincendo il dottore a tirar fuori stecche e fa­ scette e a fare il cuore grosso co­ me un mattone. Sergio in combutta con Gino, in notturna, rubano un triple-sec e orgiano diabolicamente. Tatta e Nicco e il cane minaccia­ no di finire in prigione per via di uno scherzo fatto ai carabinieri. Gomez semiadamitico, non racco­ mandabile, attende invano fuori delle docce l’acqua calda per toglie­ re le squame di sporcizia. E’ venuto Mcalli, un uomo che scoppia di salute e ride come un bambino. Parlerà di ciclismo. Tripepi, ispettore regionale, si è fatto vivo. Non parla mai, fa parla­ re i suoi occhi complicati dietro gli enormi vetri degli occhiali. Le Puglie si esibiscono in serata originale che rende più digeribile il solito S. Paolo Film. Una serata a tinte satirico ro­ mantiche. Hanno commosso e pro­ curato scrosci di mani. Così ci si addormenta. Sognando una mamma ed un papà che presto abbracceremo. Mentre la Sila di­ venta melanconica. Ha paura della solitudine del domani. Sila, meraviglioso paesaggio, ti siamo grati perché con te siamo ridiventati bambini ed abbiamo ri­ trovato il vecchio sorriso.

La mamma di Giorgio ringrazia Spett.le CENTRO SPORTIVO ITALIANO - Roma

Appena rientrati a Cagliari sentiamo il dovere di rivolgere il primo pensiero al C.S.I. di Roma per le amorevoli cure che ha voluto dare al caro Giorgio durante la sua breve permanenza di vita nell’ospedale di Civitavecchia: di questo non potremo mai cancellarne il ricordo. L’alta opera svolta da Voi per l’educazione fisica e morale pre­ stata al caro Giorgio è servita d’esempio ai miei cari figlioli (Ilio. Mariano, Sergio, Marco, Efisio) che porteranno sempre in alto i simboli della Vostra Società. Mai avremmo pensato che l’umanità arrivasse a tanto conso­ lando sino all’ultimo momento una madre che sotto la sventura per la perdita di un figlio trovasse nel C.S.I. la consolazione e la forza di resistere a tanto. Non abbiamo parole per ringraziare il bene che avete fatto sino all’ultimo momento provvedendo a portare a Cagliari la salma di Giorgio. Noi vogliamo che il nostro Giorgio sia sempre presente, come lo era in vita, nel cuore di tutti i dirigenti e di tutti gli atleti d’Italia, e il suo nome sia d’incitamento per un avvenire migliore della gioventù cattolica italiana. Rinnovando i nostri più sentiti ringraziamenti porgiamo i più distinti saluti. Famiglia Lay Angelo

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voce delle Province

ALESSANDRIA Premiati 200 atleti A conclusione di un anno particolar­ mente positivo, per il considerevole au­ mento degli atleti tesserati (510) e per il notevole numero delle manifesta­ zioni organizzate (28), si è effettuata nell’accogliente sede del Circolo Velo­ cipedistico Alessandrino (g. c) l’annua­ le premiazione delle società e degli atleti. Erano presenti S. E. Mons. Gagnor Vescovo di Alessandria, S. E. il Dottor Saporiti Prefetto della Provincia, il vi­ ce Questore, il dott. Grassano della Le­ ga Nazionale IV Serie della F.I.G.C., il Cav Baloncieri, i Presidenti delle Federazioni del C.O.N.I., gli Assisten­ ti ed il Presidente Diocesano della G.I.A.C.. i Dirigenti de] C.V’.A, l’Assislente ilei C.P. Don Viazzi ed i rappresentanti della stampa, oltre a duecento atleti con. i loro Assistenti c Dirigenti di Società. Alle ore 18,30 puntualmente il Pre­ sidente del Comitato Provinciale dottor Abre ha rivolto, a nome dei Dirigenti del C. P. e degli atleti, parole di rin­ graziamento alle autorità convenute, pre­ cisando che tale Loro .presenza valeva per tutti molto più dei premi, clic costi­ tuiva anzi il premio maggiore ai sa­ crifici ed alle lotte sostenute per pri­ meggiare, perché significava l’interessa­ mento la comprensione c hi solidarietà delle autorità religiose civili c sportive per lo sport cattolico faticosamente lan­ ciato alla conquista della gioventù sportiva. Partendo quindi dalla grande scritta che campeggiava a fianco del discobolo emblema del C.SJ.: « Dicci anni al servizio dei giovani e dello sport », il Presidente commemorava brevemente il 1° Decennio del Centro Sportivo Ita­ liano, ed affermava nella conclusione che l’azione di formazione fisica sportiva e morale della gioventù, scopo dell’organizzazione. sarà negli anni prossimi intensificata, per assolvere sempre meglio al compito di dare buo­ ni cristiani alla Chiesa e buoni cittadi­ ni alla società. S. E. mima. Mons. Vescovo ha quindi pro ] o. <cscovo na ­ ceduto alla consegna della Coppa di wn rii A argento « Cassa di .!•Risparmio di Ales­ sandria » e del gagliardetto azzurroarancione alla U.S. Vaccarino, Compione delle Società per il 1954; cui è se­ guita la consegna di 15 Coppe e di „8 targhe iu metallo da parte di S. E. il

Prefetto e delle altre autorità presenti. Avevano offerto Coppe in premio: il Comitato Prov. F.I.P., la Presidenza Diocesana G.I.A.C.. la U.S. Franco Buz­ zi. la Ditta Olimpia Sport, il Sig. Vit­ torio Rangone, il Doli. Piccione. Per la premiazione individuale sono state consegnale oltre 200 medaglie di vcrmcille, dorate argentate e bronzate e numerosissimi premi in oggetti offer­ ti da Enti e Ditte della Città: Banco Ambrosiano. Comm. Piero Mclchionni, Ditta Mafil, Franco Vaccarino, Tas­ so e C., Bruni e Spirito, Bottega d’arte Beltrami e Valigeria Del Signore. Successivamente il dott- Grassano, a nome della F.I.G.C., si congratulava con le schiere dei nuovi sportivi cui, in un dima di sano agonismo vissuto in-un ben congegnalo programma spor­ tivo, spetterà il compilo di riportare alla primitiva grandezza, « della quale resta luminosissimo esempio Adolfo Baloncieri presente alla cerimonia », lo sport iatliano. A questo punto i gio­ vani hanno improvvisato al loro Diret­ tore Tecnico Prov. una calorosissima manifestazione di simpatia e di rin­ graziamento. ben sapendo che è stata la sua esperta guida a far raggiungere

S. H. Mona. Vescovo consegna la coppa alla U. S. Vaccarlna, 1. classificala nel Campionato dello Società

più alle mele alla Organizzazione ed alle Società. Ha quindi preso la parola S. E. Mons. Vescovo, per dire che ha seguito con molta simpatia l’attività dei giovani del C.S.I., e per esortarli paternamente a salire dalla lotta per la corruttibile corona terrena, alle più impegnative lotte per 1’incorriiltibilc corona, men­ tre ovunque pare che si esaurisca ogni sforzo per il raggiungimento di t ra­ guardi materiali , e si perde di vista l’unione con Dio. ciò che più conta: Ennione Un’ora di palpitante serenità a icon«■lesione di un anno di fatiche e dii saorifici, un pegno per un anno migliore : il primo del secondo decennio del Centro Sportivo Italiano.

NAPOLI L'ormai tradizionale incontro che raduna ogni anno dirigenti, atleti e simpatizzanti del CSI per la Pasqua dello Sportivo, ha avuto luogo que­ st’anno con grandiosa solennità. L’EPIS ha voluto cortesemente affiancare il Comitato Provinciale nell’organizzazio­ ne che ha mobilitato tutti i dirigenti provinciali per oltre un mese. La Palestra CONI ha ospitato la ma­ nifestazione. Gli spalli, gremiti in ogni ordine di posti, per oltre 2500 persone facevano da degna cornice all’altare di­ sposto al centro del « parquet » con ac­ canto un ristretto numero di posti ri­ servato all’autorità. Carabinieri in grande uniforme pre­ stavano servizio d’onore ai lati dell’al­ tare; un incredibile numero di foto­ grafi e operatori facevano scattare i loro obicttivi e ronzare gli apparecchi da presa, mentre i riflettori illuminavano la scena. Dopo la S. Messa, celebrata dal Vi­ cario Generale dell’Archidioecsi. veniva benedetto il Labaro dell’EPIS, madrina donn’Anna Diana, consorte del Prefet­ to. Il prof. Formisano presidente del CSI a Napoli porgeva quindi agli in­ tervenuti il saluto del CSI e dell’EPIS, sottolineando l’importanza della manife­ stazione che corona l'annata agonistica del CSI nelle sue varie branche sporti­ ve e rappresenta una chiara e soddi­ sfacente valutazione delle forze sportive cattoliche a Napoli. Concludeva Poti. Rubinacci auspicando una sempre mag­ giore e feconda opera del CSI in campo giovanile, ed invitando la sig.ra Diana sul palco onde procedere alla premia­ zione per le attività svolte nel corso

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LATINA

Napoli : la celebrazione della Pasqua dello Sportivo nella palestra del CONI

deiranno sportivo. Magnifico colpo di occhio quando le squadre in divisa da premiare sono sfilate dinanzi al palco delle autorità per poi ricevere i nume­ rosi premi in Coppe, Medaglie ed at­ trezzature sportive messe a loro dispo­ sizione. La manifestazione si concludeva con la disputa di un incontro di pal­ lavolo tra il COMIL1TER ed il CSI di Napoli, ed uno di pallacanestro tra la rappresentativa CSI e la Mnreacci. Tra le numerosissime autorità presen­ ti abbiamo notato oltre Fon. Rubinacci. S. E. Diana, prefetto di Napoli, accom­ pagnato dal segretario dott. Spirito e dalla consorte; il Questore dott. Fausto Salvatore; le signore Flora Pica e Lu­ cia Ruggiero Rubinacci; i rappresen­ tanti ilelle autorità militari territoriali;

il gcn. Umberto Fiori dell’Aceadcmia di Nisida; l’avv. Guido Azzone della D. C.; il conun. Del Giudice del Prov­ veditorato OO. PP.; il dott. Adriano Riz­ zo e l’ing. Riccardo Buonanno della EPIS; il dott. Alberto Canape della Na­ valmeccanica; il dott. Coscia, Sindaco di Torre del Greco; il prof. Paolo Iodice del Provveditorato agli Studi; il dr. Sangiorgio ed il dott. Huttcr della FIP; il rag. Nastri ed il dott. Sorbi dell’AIA; il prof. Destilo Presidente della FIP; lo ing. Guido Cavallo, Presidente della FIDAL; il dott. Diego Sommella, Dele­ gato Regionale della FIPAV; l’ing. Ago­ stino Gamba; il dott. Placella, Presi­ dente della Federazione Medici Sportivi e numerosi inviati della stampa citta“*na-

Nicola Diasparro

Con un’immensa ed appassionata fob­ ia, quale Latina sportiva non aveva an­ cora vista, si è conchiuso domenica li luglio l’interessante ed originale Torneo Calcistico «Coppa Cavalleria Sportiva» La finalissima di spareggio tra l’U. S. Rinascente Sezze e il C.S.Ì. Borgo Porigora, le due dominatrici del Torneo (con una sola sconfitta reciprocamente in­ flitta sui propri campi), non ha per la verità segnato fasi trascendentali <]i giuoco, anche se qualche discreto spun­ to ha steso il gioco troppo volutamente irrigidito nel tentativo di non scoprirsi. Ha vinto, e meritatamente, il Borgo Podgora per la maggior praticità di gio­ co mentre anche il risultato (2-1 ed un goals su rigore) indica chiaramente che pure il Sezze è uscito dalla contesa più che onorevolmente, degno di vivo elogio. Ciò però che interessa assai più di una discutibile cronaca provinciale, è la for­ mula completamente nuova con k tpialc è stato lanciato il Torneo di « Ca­ valleria Sportiva ». L’instancabile animatore ed impareg­ giabile organizzatore don. Luigi Beilotti sempre magnificamente affiancato dal dottor Francioni e dal Signor Serratore, un poco amareggiati da qual­ che increscioso incidente di gioco sia contro gli arbitri sia tra i giocatori stes­ si; si pose il problema di richiamare dirigenti ed Atleti ad una vera «Caval­ leria portiva ». Lu dizione è chiarissima, né occorrono commenti ed aggettivi. Lo scopo prefisso, duplice: negativo, ossia reprimere il più possibile gli in­ cidenti stessi; positivo, ossia educazio­ ne al sano senso agonistico del «saper perdere ». La formula: affiancare alla classifica ufficiale in uso nella F.I.G.C., una spe­ ciale classifica di «Cavalleria Sportiva». Questa seconda, così suddivisa: a) per giocatori : Per ogni ammonizione, 10 punti di penalizzazione. Per ogni gior­ nata di squalifica, 50 punti; b) per So­ cietà: Penalizzazione di 10 punti per ogni giocatore ammonito; Penalizzazio­ ne di 50 punti per ogni giornata di squalifica; Penalizzazione di 100 punti per mancata assistenza all’arbitro. Ab­ buono di 100 punti per ogni iniziativa atta al mantenimento dell'ordine pub­ blico tra gli spettatori. Ciò non perchè i campi di gioco— siano diventati una... jungla, ma per­ chè divengano sempre più una vera palestra di educazione fisico-morale e proprio nei momenti più difficili.

Ricchi premi: 1) Coppa «Cavalleria Sportiva » da assegnarsi alla Società vin­ cente la classifica F.l.C.C. e fu, meri­ tatamente, il Borgo Podgora.

Nella stessa palestra, in primo piano, le Autorità assistono alla S. Messa

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2) Completo di gioco per la U. S. con le minori penalizzazioni: ha vinto ma­ gnificamente. con piena lode, il C.SJSennino. E altri premi individuali per i giocatori più « cavallereschi ». La forte ripercussione nella Provin­ cia Sportiva e l’ottimo esito, hanno

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consacrato l'enonnc successo delfiniziativa. E « Cavalleria » come ormai è chia­ mata con ammirazione ed affetto da tutti, la indovinata iniziativa del caro Don Luigi è vivamente riattesa per hi nuova stagione calcistica. Intanto a chiusura di questa stagione calcistica che ha visto indire ed orga­ nizzare dal Comitato Provinciale di La­ tina due campionati e due tornei, con complessive 137 partite disputate da 615 atleti di ben 29 UU. SS. sentiamo il do­ vere di rinnovare il più vivo elogio a tutti i dirigenti, a tulli gli atleti, atleti. a tutti gli sportivi della grande cd affettuosa famiglia del C.S.I. Latina così pen crea­ ta dal nulla preesistente, amalgamata, vivificala dal Presidente Prov. Don Lui­ gi Belletti, al Presidente della F.I.G.C. c della C.T.P.G.C.-C.S.I. l’impareggiabile dott. Franeioni Domenico cd al Segre­ tario dell’A.I.A. signor Serratore Miche­ le. sempre attivo e presente sui campi.

Rimini clic ha visto l’esordiente Centro Sportivo Italiano Latina all'ottavo posto.

Bocce. — Altro campo nuovo d’atti­ vità. creato ex nikilo da Don Luigi, e dai bravi Bianchi e Beccaro c quello boccistico. La Lunga. Borgo Piave. Bor­ go Grappa. Torre la Felce, Borgo Motitencro. Borgo Sabotino ed altri Borghi dai nomi gloriosi della guerra 1915-1918 riviventi qui nell’Agro Pontino, sono i finalisti dell’accesa contesa che per la prima volta anima, con prospettive nazionali i bocciofili pontini. Come si vede anche solo da questi scheletrici accenni, il Comitato Provin­ ciale C.S.I. è attivamente presente con iniziative originali, tra continue, ed enor­ mi difficoltà ed incomprensioni ma te­ nace nel suo sforzo e profondo nel suo spirito di operante sport cristiano. Ottavio perone

cinico s^adiM datiate Pallacanestro - Pallavolo. — L’indo­ mabile volontà — e solo quella! — di Don Luigi ha fatto sì che si realizzasse­ ro anche queste attività. In campo pro­ .... . ... ........... vinciale hanno pienamente raggiunto il loro scopo di risveglio di organizzazione, di polarizzazione.. Per chi conosce le enormi cd eccezionali difficoltà psicolo­ Il Comitato Provinciale del C.S.I. di giche ed economiche della Provincia di Messina non riposa. Infatti mentre qua­ Latina, oltreché del capoluogo, ciò non si tutti gli altri organismi sportivi, spe­ solo non è poco ma è assai ed assai ri­ cie in quest'ultimo lasso di tempo, sem­ levante e lusinghiero. brano presi dal tepore letargico estivo, In campo regionale... delusione! il C.S.I. non fa altro che organizzare Solo il CSI Scauri ha lasciata buona manifestazioni in grande stile. impressione (cat. B. Pallacanestro) pie­ gato, per la stanchezza del viaggio, e di Fra la fine di maggio c i primi di strettissima misura dalla Fortitudo Ro­ giugno ha organizzato il Campionato ma, seconda classificata alla Finale Na­ Provinciale di Pallavolo e quello In­ zionale ! terregionale. Il 1. giugno è la volta del Campionato Provinciale di Calcio; poi Don Luigi però non disarma; anzi il 19 dello stesso mese organizza il Con­ sta già preparando per la nuova sta­ centramento Sud di Calcio. Il 3 luglio gione perchè dice che era necessaria il turno della seconda fase del Cam­ anche questa debacle pur di far vede­ pionato Provinciale di Atletica Leggera. re concretamente un bel gioco e di met­ Diamo ora qualche notizia delle varie tere a contatto i ragazzi pontini con al- . manifestazioni. tre scuole e altri metodi. Speriamo la sua certezza cd inflesPallavolo. — Le fasi Provinciali dei silrlità di oggi sia la soddisfazione, anCampionati Nazionali e Giovanissimi anche agonistica di domani. hanno avuto la loro conclusione il 25 u. s. a Messina. Entrambe le fasi si Ciclismo. — Iniziata a Cori (sintoma­ sono svolte in due gironi eliminatori (A tico!) l’attività ciclistica del CSI Latina e B) giuocati rispettivamente ia Capo (attraverso il benemerito Ciclo Moto d’Orlando e a Messina, cd un girone Club), proseguirà con un agosto formi­ finale al quale sono state ammesse le dabile d’intensa attività in tutta la Pro­ prime due classificate nei gironi elimi­ vincia: già ben definite in tutti i det­ natori. L’eliminazione dei Giovanissimi, tagli l’indicativa regionale di Latina; le svoltasi il 23 maggio a Capo d’Orlando. ricche gare per allievi di S. Donato e Sabotino e per dilettanti di Sennino c è stata brillantemente vinta dal Grup­ Priverno e Forniia. po Sportivo San Giuliano di Messina, una squadrctla veramente in gamba, che Lai C.T.P. C Ciclismo, presieduta dal in seguito alla rinunzia della squadra prezioso Perone Ottavio --------- > c dall'attivo del C. P. di Catania è stata proclamata Senatore Michele, è all’opera per una Campione regionale. settembrina gara a tappe di chiusura: «Gran Premio Decennale». Per quanto riguarda il Campionato Nazionale diremo che la finale ha avu­ Atletica leggera. — E’ in pieno svol­ to luogo a Messina il giorno dcll’Aseengimento, per l’accorta iniziativa dell'in­ sionc ed è stata vinta dal G. S. S. Cle­ faticabile rag. Giura Luigi, Delegato mente, che, contrariamente alle previsio­ Provinciale F.I.D A.L. il « Torneo delle ni. si è imposta sulle altre contendenti leve atletiche » sia per la conchiusa laureandosi Campione Provinciale. classifica nazionale come per una buo­ na affermazione ai campionati naziona­ Nei giorni 17, 18, 19 giugno c. a. han­ li su pista, dopo la prova campestre di no avuto luogo a Messina le fasi inter­

regionali Sud dei Campionati Nazionali di Pallavolo e dei giovanissimi. Comin­ ciando dai giovanissimi diremo che la unica partita, che ha visto di fronte le due squadre (S. Giuliano di Messina e Fides di Bari), è stata assai combattuta e si è risolta solo negli ultimissimi pun­ ti del terzo set, in cui la San Giuliano, sia pure con fatica è riuscita a piegare la combattiva Fides. Nella categoria dei « grandi » la Sa­ voia di Palermo ha facilmente imposto il peso della propria autorità piegando nettamente la Folgore di Reggio Ca­ labria, l’Audax di Potenza c la Manzoni di Brindisi. Ecco la classifica: Campionato .Nazio­ nale: 1. Savoia di Palermo; 2. Manzoni di Brindisi; 3. Folgore di Reggio Cala­ bria; 4. Audax di Potenza. Giovanissi­ mi: 1. San Giuliano di Messina; 2. Fi­ des di Bari. Calcio: La mattina del sabato 19 giu­ gno ha avuto inizio l'interregionale Sud di Calcio. A tale concentramento parte­ cipavano le squadre vincitrici delle va­ rie fasi regionali: Edera di Molfetta, Fulgor di Potenza, Ferrovieri di Reg­ gio Calabria e la balda squadra del Ca­ lati. brillante vincitrice della fase regio­ nale sicula. Le dette squadre ammesse alla fase interregionale giungevano do­ po aver superato un Campionato Pro­ vinciale, regionale e dunque con molte prerogative: giuoco d’assieme, robustez­ za e preparazione atletica in ogni sin­ golo giocatore. Ha vinto l’Edcra di Mol­ fetta, squadra più compatta nel giuoco d’assieme e più preparata atleticamente tanto da superare di una spanna gli an­ tagonisti. Delle altre squadre la Ful­ gor di Potenza non si è presentata al­ l’appuntamento. Hanno arbitrato gli in­ contri il sig. Familiari (serie B> da Mes­ sina e il sig. Maiorana (serie C) anche da Messina. Ecco la classifica: 1. Edera di Mollet­ ta; 2. Ferrovieri di Reggio Calabria; 3. Calati di Messina; 4. Fulgor di Potenza.

Atletica leggera. — Come per la tar­ ga di apertura anche nelle due nostre riuscite manifestazioni susseguitesi alla distanza di circa un mese abbiamo as­ sistito ad un duello accanito e caval­ leresco fra il G. S. San Sebastiano e il G. S. San Clemente duello che ha for­ nito la nota principale di questo no­ stro Campionato Prov.le, giunto nel suo pieno svolgimento. Se nella prima prova la San Sebastiano ha trovato di fronte una Vis slegata e poco coordinata nel­ le varie specialità, principalmente per­ che incompleta, nella seconda prova ha trovato un avversario più forte e più duro a morire. Appunto per questo ac­ quista valore più alto l’ultima vittoria dei ragazzi di Minissale, che già pen­ sano con grande impegno alla terza pro­ va e alla fase provinciale, che sarà de­ cisiva per l’ammissione alla « naziona­ le ». Alla distanza figurano gli altri ,GG. SS. Zenith, Peloritano, Indomita, R. Longo che è entrato nella vita ago­ nistica del C.S.I. proprio nella seconda prova, ma degno di lode per l’impegno nella partecipazione.

Sandro Arena

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GENO VA Barassi ha premiato i "ragazzi,, rossoblu Serata festosa al Genoa. Non tanto perché la presenza dell’ing. Barassi, sia riuscita con un colpo di bacchetta ma­ gica a risolvere, la situazione dirigen­ ziale del vecchio Club cittadino, quan­ to perché lo stesso Presidente della Fe­ derazione ha conferito un carattere uf­ ficiale ad una cerimonia tanto simpa­ tica quanto vivamente attesa. Il Genoa ha premiato la sua squadra «ragazzi» che, sotto la guida del bra­ vissimo Bonilauri, dopo aver sostenu­ to una lunghissima lotta contro i cu­ gini della Sampdoria per il campionato regionale del C.S.I nella Coppa Shell aveva poi colto sul campo di Ferrara, il massimo alloro nazionale nel girone finale. Una bellissima cerimonia, un tuffo nello sport puro, quale molti sognano ancora. Alla cerimonia, oltre a Barassi, hanno presenziato il comm. Giacomo Co­ sta, presidente provinciale del C.S.I., l’avv. Galletto, il dott. Bertoni, Butlignol per la Sampdoria, Ghiorsi. Lcvrero ed una folla di soci. Brillanti parole di incitamento da par­ te di Barassi che ha consegnato a Bo­ nilauri lo speciale distintivo federale c poi la premiazione dei seguenti gioca­ tori: Ferrari (cap.). Chierico, Cavalie­ ri, Pedemonte, Amadori, Niccolini, Donadeo. Toso. Poddine, Visani, Pecollo, Lusardi, Vidotto.

RIMINE Calcio. — Intensa è stata l’annata spor­ tiva 1953-54 per il nostro Comitato nel settore calcistico: Campionato Naziona­ le Ragazzi, Campionato Amatori, Cam­ pionato Asp’ranti con un totale di 253 partite effettive di gioco. Si potrebbero paragonare i nostri tre Campionati (co­ me numero di partite) al Campionato di Serie A. Anche quest’anno c sarà ancora così per molto tempo, il calcio è stato quella branca sportiva più affol­ lata, tanto è vero che tutte le 32 UU. SS. tesserate al C.S.I. di Rimini hanno dato la loro adesione, impegnando domeni­ calmente sui campi da gioco circa 210 atleti. Nel Campionato Nazionale Ra­ gazzi vittoria della Ju Arlem San Mau­ ro che nel girone finale ha battuto il San Lorenzino e il Corpolò. Nel Cam­ pionato Amatori partita di finale fu San Lorenzino e il Savignano, dove la seconda usciva vincitrice di quello che l’anno scorso era stato chiamato « Tor­ neo Coppa Valle Marccchia ». Interes­ santissimo ed avvincente il Campionato Aspiranti che ha avuto delle fasi emo­ zionanti. Ancora la Aquilotti Savigna­ no giungeva prima battendo nell’ordine, la Sanges c il San Nicolò. Campionato Nazionale Pallavolo. — Come primo anno di attività, il Palla­ volo ha certamente incontrato molto nel rimincse: 14 squadre partecipanti

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da Bellaria e Riccione, da Marciano a San Mauro. La’ collaborazione dei Giu­ dici della Federazione Italiana Palla­ volo, e la serietà con cui i facenti parte la Commissione Tecn:ca hanno svolto il loro lavoro, hanno fatto sì che il Cam­ pionato si svolgesse nella più completa regolarità, dando dei risultati più che lusinghieri. Le squadre della Stella, San Nicolò e Riccione, vincitrici dei rispet­ tivi gironi finali, hanno poi partecipato alle Finali Provinciali. Trofeo «G. Carlo Chiarini'». — Nel quadro delle manifestazioni sportive in­ dette per onorare la figura di cristiano e atleta di G. Carlo Chiarini, e diffon­ dere lo sport giovanile nelle nostre as­ sociazioni, il C.S.I. di Rimini ha orga­ nizzato, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Aspiranti, i seguenti Campio­ nati :

Torneo di Ping-Pong; Campionato di Calcio: Pallavolo; Nuoto; Atletica Leg­ gera. fra tutti gli Aspiranti delle Asso­ ciazioni che non abbiano superato il 15° anno di età, e che siano in posses­ so del cartellino C.S.I. per il 1054. Alle manifestaz-'oni soprascritte, potranno partecipare: le UU. SS. regolarmente af­ filiate al C.S.I.; il Grunno Sportivo cost:tnito in seno al GREST (campeggio); il Gruppo Sportivo costituito in seno al Campeggio.

La Presidenza del C.Z.A. di Rimini, unitamente all’U.D.A. crede di onorare nel migliore dei modi, il nome di Gian Carlo Chiarini, elevandolo come baluar­ do per tutti gli Aspiranti della Diocesi. Tennis da Tavolo. — Nelle Associa­ zioni della nostra Diocesi, il Tennis da Tavolo ven:va considerato non tanto co­ me sport, quanto come divertimento c passatempo. E’ sorta così l'idea di lan­ ciare il «Trofeo Diocesano 1953-54 » dandogli un carattere di continuità, su­ scitando in tal modo un maggior impe­ gno da parte degli atleti, ed un maggio­ re agon’smo da parte delle Società. Inol­ tre, data la ricorrenza del «Trentesi­ mo » di Fondazione del Movimento Aspirantistico, veniva pure posta in pa­ lio la « Coppa Aspiranti » da aggiu­ dicarsi alla Società che nelle cate­ gorie Aspiranti Maggiori e Minori, aves­ se raggiunto il più alto punteggio. Visto il lusinghiero successo di tale man'fcstazione, la Commissione Tecnica non ha esitato a fare disputare la Fase Zonale del Campionato Nazionale unitamente al «Trofeo Giovanissimi». Ecco le classifiche: TROFEO DIOCESANO 1953-54

Asp. Minori (singolo): 1. Vasini Ro­ berto (Bellaria); Asp. Minori (doppio): 1. Vasini-Vasini (Bellaria). Asp. Mag­ giori (singolo): 1. Pozzi Orazio (Duo­ mo); Asp. Maggiori (doppio): 1. Mon­ tanari - Alessandri (S. G. Marignano); Juniores (singolo): 1. Ascani Ascanio (S. G. Marignano); Juniores (doppio): 1. Savelli-Lazzerini (Bellaria). Trofeo Diocesano aggiudicato alla So­ cietà Bellaria, punti 109. Coppa XXX Aspiranti aggiudicato al­ la Società Bellaria, p. 68.

CAMPIONATO NAZIONALE (Fase Zonale)

Singolo: 1. [.azzerili! (Bellaria); doppio: 1. Lcga-Torrasi (Salesiani). TROFEO GIOVANISSIMI (Fase Zonale) Singolo : 1. Carassa G. Maria (San Giuliano); Doppio: 1. Bctti-Gorini (San Giovanni Marignano). Atletica. — Anche nel campo dcll'atletica leggera il Centro Sportivo Ita­ liano di Rimini ha voluto dare incre­ mento a questo sport puro: ha cioè co­ stituito con la collaborazione degli in­ segnanti di Educazione Fisica una So­ cietà, la C.S.I. Atlef'ca-Rimini, regolar­ mente affiliata alla F.I.D.A.L. per veni­ re incontro a tutti coloro che avevano possibilità di affermarsi nel campo del­ l'atletica Forze giovanili inaspettate, entusiasmo e serietà di intenti, hanno caratterizzato questo primo anno di vi­ ta della C.S.I. Atletica-Rimini, che ha visto portare in alto i propri colori in terra di Romagna e oltre, con i suoi 30 iscritti conquistando il 1» posto nel­ l'incontro: Pesaro-Fano-Rimini e pure il 1° posto assoluto di Società a Bolo­ gna in occasione della « Coppa della Gioventù », ed ottenendo ottimi piazza­ menti nelle gare indette dal C. R. Emi­ liano. La F.I.D.A.L. pertanto, nell’invitare l’atleta Pasini Pietro a voler partecipa­ re ai Campionati Italiani di III Serie nella specialità: salto in alto, non ha fatto altro che riconoscere c valorizzare i passi da gigante fatti dalla C.S.I. Atle­ tica-Rimini.

PESARO Rassegna delle attività

Corsa campestre. — Il Campionato è stato svolto su cinque prove. Il Campio­ ne provinciale è risultato l’atleta Giunta Giulio della U. S. Loreto. Alla fase na­ zionale di Rimini hanno partecipato, oltre al campione provinciale, anche Bravi Dino e Franceschi Antonio, am­ bedue dell’U. S. Olympia di Urbania. Nell’ordine si sono classificati al 16, al 45., al 90. posto.

Tennis da tavolo. — Rilevante fatti­ vità pongistica di Società e di alcuni Comitati Zonali. La finale provinciale, svoltasi a Pesaro con la partecipazione di Pesaro, Urbino, Urbania e Acqualagna, ha visto vincitori per il singolo Griccioni dell’U. S. Robur di Pesaro e per il doppio la coppia La Capria-Del Vitto della U. S. Barlali di Urbino. Al­ le finali regionali, svoltesi in Urbino, i rappresentanti di Pesaro sono stati eli­ minati. Pallacanestro. — Alla finale provin­ ciale, svoltasi a Pesaro, hanno parte­ cipato la U. S. Lupo, Loreto, VictoriaBenelli per la Caf. A; la U.S. Robur, Zandonai, Delfino c Nuovn Juventus per la Cat. B; Vicloria-Benclli e Zandonai per la Cat. C. Sono risultate vincenti per la Cat. A la U. S. Victoria-Bcnelli;

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per la Cat. B la U.S. Zandonai; per la Cat. C la U. S. Victoria-Bcnelli. Nella successiva fase regionale la VictoriaBcnelli, incontratasi con la U.S. Paris di Jesi, ha conquistato il titolo regio­ nale, mentre di diritto le altre entrava­ no in fase interregionale. Questa si è svolta a Forlì c dal confronto solo le squadre della Victoria-Bcnclli sono pas­ sate in finale. A Reggio Emilia la Vic­ toria-Benclli Cat. C conquistava il tito­ lo di Campione Nazionale 1954, mentre la Victoria-Benclli Cat. A si classificava al 3. posto dopo Roma c Cremona.

Pallavolo. — Questa attività, danneg­ giata daH’impervcrsarc del cattivo tem­ po, non ha potuto svolgersi regolarmen­ te. Purtutlavia alla fase regionale svol­ tasi a Pesaro hanno partecipato la U. S. Zandonai. Lupo Loreto, Victoria e Fabbreccc. Campione provinciale è risulta­ ta la U.S. Fabbrecce di Pesaro. Alla fase regionale svoltasi a pa no. la Fabbrecce si è classificata al 2. posto dopo Ascoli Piceno c precedendo An­ cona.

Trofeo a squadre di Tennis da Tavolo. — Poiché al termine stabilito solo la squadra della Victoria-Benclli aveva data l’ades!one, di diritto ha potuto par­ tecipare alla fase regionale svoltasi a Senigallia. La nostra squadra composta da Nardelli, Guidi, Delfino, Bettarelli è finita al secondo posto dopo Ancona c precedendo Ascoli. Ciclismo. — Il Velo Sport di Pesaro che cura questa parte di attività, ha partecipato al Campionato Regionale Esordienti, svoltosi a Dalmine, e l’atle­ ta Tonucci Giuseppe ha conquistato il titolo di Campione Nazionale Esordien­ ti 1954. rinnovando il successo del 1953. Questa l’attività di sci mesi. Ma a que­ sto punto non va sottaciuta quella svol­ ta dai vari C. Z. di Pesaro, Urbino c Fano c di qualche società come la U. S. Olympia di Urbania e la Tigrotti di Acqualagna per tutto ciò che hanno fat­ to extra Campionati del C.S.I. e nel campo Federale.

Pallacanestro. — Victoria-Benclli Cam­ pionato Nazionale div. Serie A classifi­ cata al 5. posto; Victoria-Bcnclli Junior Campione Regionale 1954; Vietoria-Bcnelli Allievi Campione Regionale 1954.

Calcio. — Victoria-Bcnclli: Campione Provinciale e Regionale Lega Giovani­ le Cat. «Ragazzi»; C.S.I. Fano classifi­ cata al 3. posto nel Campionato Provin­ ciale di Lega Giovanile Cat. «Ragazzi»; C.S.I. Fano classificata al 3. posto nel Campionato di I Divisione; U. S. Olympia-Urbania classificata al 4. posto nel Campionato di I Divisione. Inoltre la Victoria-Benclli è risultata vincitrice della II edizione della «Coppa Marche» fra 56 squadre partecipanti. Pattinaggio a Rotelle. — Brillanti in questo campo la prestazione del C.S I. Fano nei Campionati di I. II, m Se­ rie c in quelli degli Allievi e Femmi­ nile. Lungo sarebbe ancora enumerare la rimanente attività di tornei e mani­ festazioni varie cui i vari C. Zonali e Unioni Sportive hanno dato vita.

Settimana C.S.I.

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Sosta e ripresa Quest’ultimo tempo, segnando una so­ sta nella nostra attività zonale, ci ha permesso di fare una seria meditazione sui motivi e sui metodi del nostro agi­ re, tanto da trarre sicura esperienza per i programmi futuri. Fra i tanti motivi proposti alla vostra attenzione da queste pagine nei numeri scorsi, ci sembra opportuno se­ gnare l’accento su alcuni che forse non sono stati sufficientemente approfonditi o che non hanno trovato i dirigenti pre­ parati ad accoglierli. Un primo motivo è quello della col­ laborazione fra centro e periferia. Moltissime volte abbiamo detto e ri­ petuto, sia per iscr:tto. sia nei diversi incontri personali, che la nostra attività deve scaturire dal fecondo incontrarsi dell’esperienza degli organizzatori con i desideri apertamente espressi dai di­ rigenti delle Società. Se alla conclusione di un Torneo> o di una manifestazione la squadra o la società rimaste scontente per mende <organizzative riscontrate o per altre ragion>, denunciassero la cosa al Comitato Zonale, cosi, senza tante parole, tanti fronzoli, tante recriminazioni, stenden­ do semplicemente un esposto chiaro e preciso, la cosa riuscirebbe di prezioso aiuto ai responsabili dell’organizzazio­ ne, che certo farebbero tesoro dei sug­ gerimenti della base per l’attività futu­ ra. Se alla opportunità di organizzare quel determinato sport in quella deter­ minata zona non corrisponde altrettanta tempestività del Comitato Zonale, il Di­ rigente pensoso degli interessi del C.S.I., non sta a guardare, salvo poi a drizza­ re il dito di accusa perché la cosa non è stata fatta: egli controlla invece le possibilità di realizzazione, interpella le Società, e comunque segnala, in ter­ mini concreti, la situazione ai Dirigenti Zonali : su un caso come questo, impe­ gno tutto il Comitato Zonale alla rea­ lizzazione dell’attività proposta! Se poi il Dirigente periferico è particolarmen­ te appassionato di uno sport, c vede nella sua zona una possibilità di realiz­ zazione dello stesso, interpella il Comi­ tato Zonale e studia insieme con esso i termini c l’impostazione organizzati­ va da darsi all'eventuale manifestazio­ ne agonistica: e questo per non fare dell'inutile ed assurda e dannosa con­ correnza. quando tanto più feconda sa­ rebbe la collaborazione, e per non im­ postare in loco un’attività senz'ordine, nè tessera, nè impegno, oppure anche un'attività federale, quando in quel de­ terminalo sport la stessa attività C.S.I. abbisogna di slancio c di sostegno. In verità, cari amici dirigenti, non sappiamo spiegarci la quasi completa sensibilità che si oppone a questa no­ stra posizione! Ma il nostro compito non permette soste infeconde, né incertezze, né rim­ pianti: da uomini seri ed onesti lavo­ reremo in buona volontà come sempre

abbiamo fatto, tesi al fine ultimo del C. S. I, senza tentennamenti né dubbi. Su questi dati di fatto non ci si ferma: da essi saranno tratti altri motivi di azione e di impegno. Se ci saranno prov­ vedimenti da prendere, saranno presi con fermezza e. decisione. Se persiste­ ranno ragioni di ritardo o di dubbio, saranno levate. Se si presenteranno an­ cora situazioni oblique od equivoche, saranno tagliate via. Su questo scorcio di attività estiva vogliamo stampare una parola programmatica per noi e per tutte le nostre Unioni Sportive: e la parola è: serietà. Aldo Toffoll

CLASSIFICA DEL CAMPIONATO ANNUALE FRA UU. SS. 1954 A tutto il 10 luglio 1954

U. P. San Polo .... U. S. Pievigina .... G. S. G. B. Cima .... U. P. Vittorio Veneto . . C. S. Giovanni da Vidor . U. S. Liventina .... U. S. Susegana .... G. S. Virtus ........................ G. S. Dante Alighieri . G. S. Santa Lucia U. S. Piave . . • . U. S. C.S.I. Opitergium U. S. Mansué........................ U.S. Jucunda ........................ G. S. Stella.............................. U.S. Indomita Albincse . G. S. Folgore........................ C. S. Serravalle .... G. S. Barbisano .... U. S. Folgore S. Martino U.S. Juvcnilia .... U. S. San Marco .... G. S. Sangiorgese . .

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FIDENZA "Mese Sport,,

La nostra assidua preoccupazione era quella di mantenere uno stretto contat­ to con le associazioni sportive e le par­ rocchie della nostra diocesi. La stampa locale ha sempre ospitato tutte le no­ tizie di maggior interesse che riguarda­ vano la nostra attività, e quella delle nostre associazioni, ma giuramento non si può rendere il nostro organo ufficia­ le. Si è quindi deciso di attuare l’idea, da lungo accarezzata, quella di fondare un nostro giornalino. Per ora esce in una modesta veste ciclostilata, non ha pretese tipografiche, vuole essere solo la voce del nostro Comitato. Sulle pa­ gine di « Mese Sport », verranno ospi­ tati tutti gli articoli inviatici dalla dio­ cesi, in cui si tratteranno i problemi e le esigenze dei giovani fidentini. Que­ sto giornale oltre a riportare i regola­ menti dei vari tornei e gare, tratterà argomenti vari, riguardanti lo sport in genere e particolari branche di esso. Speriamo che la nostra umile opera con­ tribuisca a divulgare quel benefico mo­ vimento che è il C.S.I. Eleuterlo Oandlni

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Notiziario C.S. Ì.

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Calcio. — Dopo l'effettuazione della eliminatoria Provinciale nella ca'ezoria Ragazzi, risultavano vincitrici dei quat­ tro gironi: Istituto S. Gaetano, Juven­ tino Marano. Rolmr di Th’ene. Augu­ rano di Bussano. Le finali, ad elimina­ zione direna, hanno dato il seguente risultato: 1. Juventino; 2. Augurano; 3 Robur; I. Istituto S. Gaetano. Pertanto la Juvcnlina Marano si è m.’eiiidiento il titolo di Campione Provinciale. Nella Categoria Allievi, un errore < posizione irregolare di un giocatore) ha costalo il titolo di Campione Provin­ ciale alla compagine della Gareia Mo­ reno di Arzignano, che pur non dispu­ tando un brillantissimo torneo, era tut­ tavia apparsa la più regolare e la più meritevole del primato finale. Campio­ ne Provinciale è invece la U. S. MaroMaro­ so. che con un ritorno di fiamma ha bruciato tutte le avversarie frappostesi alle sue elevale aspirazioni. E’ questo il secondo titolo del quale si fregia la modesta ma volonterosa squadra di Settecà.

Pallavolo. — Con una regolarità ed organizzazione esemplari, si è svolto il Campionato Provinciale di Pallavolo vinto dalla Concordia «A» di Schio che si è aggiudicata il titolo di Campio­ ne Provinciale. Seconda si è classificata la Concordia « B » pure di Schio, da­ vanti alle altre tre squadre partecipanti. Tennis da Tavolo. — Indetto dal Comitato e perfettamente organizzato dalla Gareia Moreno, è stato effettuato la domenia 9 maggio ad Arzignano. il Campionato Provinciale del Trofeo Na­ zionale a Squadre, con la partecipazio­ ne di una quindicina di giocatori in rappresentanza di quattro Unioni Spor­ tive. 11 forte duo Zanarotti-Pilastro, ha assicurato nella partila decisiva col CSI Recoaro, la vittoria alla U. S. Araeoeli, aggiudicandosi, con Rigon e Da) Colle, il titolo di Campioni Provinciali.

Ciclismo. — Già quattro manifesta­ zioni a carattere Provinciale hanno avu­ to svolgimento nella nostra Provincia.. La prima per Allievi e Dilettanti C.S.I.U.V.I.. organizzata il 16 maggio dalla Velo Junior a Schiavon su un percorso di 90 Km., è stata vinta da Padovan La Coppa Poli veniva assegnala al­ l’Aquila Pro Loco. La seconda, per zUlicvi C.S.I.-U.V.L, ha avuto svolgimento con l’organizzazione della Summano. il 6 giugno. Dopo i 70 Km. del duro per­ corso, tagliava .per primo il traguardo, Chiementin Adriano. La Coppa Indu­ strie e Commercio Piovcnesi andava al­ la C. C Lanerossi di Schio. Domenica 27 giugno, la Coppa -Marino Bernasco­ ni ha avuto la sua terza magnifica edi­ zione. La media elevata. 36,510, sui 53 chilometri del percorso, sta a dimostra­ re la combattività dei gareggianti. Scat­ to Giovanni bruciava sul rettilineo d'ar­ rivo i compagni di fuga Zabeo, Moz-

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zato e Dalla \ aleria. classificatisi nel­ l'ordine. La Coppa veniva assegnata al­ la Pagliumi di Treviso. Miglior successo non poteva arridere alla Ali Coppa Città di Arzignano (svol­ tasi domenica I luglio) venendo a pre­ miare l'ottimo lavoro organizzativo dei solerli dirigenti della Gareia Moreno. I a gara, oltre ad essere valevole quale II prova del Campionato Provinciale Dilettanti, rivestiva am he il carattere di Campionato Regionale Veneto. I cor­ ridori hanno compreso l’alto valore di una vittoria che li avrebbe consacrati Campioni Regionali e si sono buttati allo sbaraglio fin dai primi chilometri. Ma al traguardo di Arzignano si pre­ sentava solo, con 1’30” di vantaggio sul­ l’immediato inseguitore, il più forte ed il più preparato: Cesarin Pietro della U.S. Badoerc di Treviso. Secondo giun­ geva Meneghini delle Industrie Brena ili Verona.

gl Bollettino Informazioni del

COMITATO PfiOVIHClAU DI MHAHO

Attività agonistica

I Campionati Provinciali di Calcio ad 11 e 7 giocatori sono terminati. Inizia­ ti nell’ormai lontano mese di novem­ bre. hanno avuto quest’anno il tempo nemico. Dopo due lunghi mesi di for­ zata sospensione invernale a causa del­ la neve c del freddo intenso, anche nel periodo primaverile, la pioggia intensa ha giocato brutti tiri ed ha messo a du­ ra prova i nervi dei dirigenti, giocatori e direttori di gara. L’attività primaverile ha certamente risentito della lunghezza dei Provincia­ li, comunque è stata soddisfacente. Ol­ tre il Torneo Osea Ragazzi per Milano, la C.T.P. ha approvato ed assistito tec­ nicamente le seguenti manifestazioni : 11 Coppa Caffè Velatesi, I Coppa Tor­ neo Caffè Brianzoli, Coppa Virlus 1954 di Veduggio, Coppa E. Ravasi di Groppollo d’Adda ed il II Torneo Notturno Pio X, organizzalo dalla U.S. Pio X di Milano. Altre attività estive non hanno potuto essere approvate cadendo que­ stuano il periodo di sospensiva ufficia­ le. dal 1. luglio al 15 agosto p. v. Nella fase regionale del Campionato Nazionale Ragazzi del C.S.I. la Leo­ ne XIII, non assistita dalla fortuna e con qualche giocatore non a posto co­ me rendimento, giocando una delle par­ tile più brutte di tutto il campionato, doveva cedere davanti al gioco deciso della U. S. Mariano di Pavia. Nella Pallacanestro buona l’attività di quest'anno. Dopo un torneo Pre Cam­ pionato di Liberi, avevano svolgimento regolare i Campionati Provinciali e >ù aggiudicavano il titolo nelle Catego­ rie A, B, c C rispettivamente le UU. SS. S Albino di Monza. OPSA e Acqua­ bella di Milano. Nella fase regionale ottimo il com­ portamento delle squadre c dopo una disputatissima finale il S. Albino e la

ORSA si aggiudicavano il sccodo p-f po­ sto in classifica. L’Aequabella finiva zi terzo posto nella Categoria C eliminata con un lieve scarto di tre punti dalla formazione cremonese. Con un po più di fortuna nel sorteggio il risultato sa­ rebbe stato certamente, diverso. Come attività post-campionato abbia­ mo avuto il Torneo Juventus per i gio­ vanissimi ed il Torneo serale ARS pei gli altri . La Pallavolo nel suo primo anno di attività provinciale ufficiale ha dato buoni risultali. Ci auguriamo che ne! prossimo anno sportivo le squadre sia­ no molto più numerose. Come attivila pre campionato abbiamo avuto la Cop­ pa Augusta organizzata dalla U. S. Au­ gusta di Milano. 11 Campionato Provin­ ciale ha avuto uno svolgimento soddi­ sfacente e l’Augusta. campione provin­ ciale. nella fase regionale dopo una combattutissima partita, cedeva davan­ ti ai forti cremonesi, classificandosi al secondo posto. Intensa l’attività pongistica, ma l'anno venturo speriamo che un maggio: numero di UU. SS. si dedichino con maggior impegno a questo simpatico sport. Dopo la disputa della Coppa S. Am­ brogio, nei provinciali si affermava net­ tamente la C.G.A. Gregoriana di Mi­ lano, seguita dalla Bicocca i cui atleti davano buona prova delle migliorale possibilità tecniche. Gli atleti della Gre­ goriana, superata brillantemente la fa-e regionale, hanno vinto recentemente a Treviso anche quella interregionale e ci auguriamo che nel prossimo settem­ bre i nazionali diano una ottima pro­ va delle loro qualità tecniche. In boera al lupo! Mentre gli aeromodellisti hanno già dato ottime prove in diverse manifestazioni provinciali e nazionali, nell’atleti­ ca i nostri giovani iniziano ora la loro attività in vista dei Campionati Provin­ ciali e nazionali, nell’atletica i nostri giovani iniziano ora la loro attività in vista dei Campionati Provinciali. Au­ guriamo di cuore a tutti loro, che mercé una seria preparazione ed un appassio­ nato agonismo, il titolo di Campioni Na­ zionali torni per la terza volta a Mi­ lano. Per tutti quegli sport che ora si termano pensiamo già fin da questo mo­ mento all’attività futura, che deve esse­ re sempre maggiore e tecnicamente mi­ gliore. 1 Dirigenti predispongano i loro pro­ grammi per tempo, si punti ad una mag­ giore consistenza organizzativa c tecni­ ca delle nostre Unioni Sportive. Si col­ labori maggiormente con le diverse Commissioni Tecniche Provinciali. Nel­ la grande famiglia del C.S.I. Milano i dirigenti e tecnici centrali sono ben po­ ca cosa, di fronte alla massa dei diri­ genti ed atleti delle UU. SS. periferi­ che. Cari dirigenti e giovani, voi siete la linfa vitale del C.S.I. Milano ed è sopratutto dal vostro sforzo organizzitivo ed agonistico che dipende la buo­ na riuscita di ogni nostra attività. Il Direttore Tecnico G. Sincri

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GORIZIA Cospicuo bilancio di attività dell'Unione sportiva Alma Juventus. L’Unione sportiva Alma Juventus, ade­ rente al Centro Sportivo Italiano, sorta or è un anno nel rione di San Rocco con lo scopo di divulgare la sana pratica dello sport nel l'ambiente giovanile, pre­ senta un bilancio di attività davvero co­ spicuo se si considerano le difficoltà di ordine organizzativo e finanziario in­ contrate fin dal suo nascere. Era da anni che un gruppo di giovani volonterosi so­ gnava la costituzione, nella popolare bor­ gata, di un sodalizio che raccogliesse le giovani forze per dar vita ad una serie di iniziative miranti al rafforzamento dei valori fisici, morali e patriottici nei gio­ vani. Nel suo primo anno di vita, l’Unione che accoglie attualmente un. centinaio di iscritti, dopo aver completato la fase strutturale, ha dato corso ad un’intensa attività sportiva che ha incontrato il mas­ simo favore nei giovani del rione, com­ pensando così le fatiche dei suoi appas­ sionati e sportivissimi dirigenti con a capo il presidente del sodalizio sig. Gior­ dano Ncgusanti c il vicepresidente sig. Umberto Smania. Una squadra calcisti­ ca ha difeso con onore i colori del so­ dalizio sanrocchesc al campionato pro­ vinciale « pulcini » di calcio indetto dal CSI in collaborazione con l’U.S. Ardita. Ottimo piazzamento ha ottenuto la squa­ dra (si è classificata infatti al terzo po­ sto su nove squadre partecipanti) anche al torneo primaverile calcistico «pulci­ ni», aggiudicandosi la targa offerta dal­ l’istituto «Stella Maturimi » ed undici medaglie di bronzo per ciascuno dei gio­ catori, oltre al diploma.

Compongono la valida squadra gli atleti Renzo Picech, Elio Spessot, Ric­ cardo Saksida, Ennio Luongo, Romano Jancic, Antonio Cappelletti, Bernardino Sangalli, Tullio Drigo, Giovanni Marega, Giordano Ussai, Renato Sinigoi, Alessio Vuga, Pierangelo D’Alto ed Elio Nardin. L’U.S. Alma Juve ha inoltre partecipalo con propri atleti al campionato pro­ vinciale di tennis da tavolo ed al cam­ pionato giovanissimi pure di tennis da tavolo, ottenendo ottimi piazzamenti. Per l’annata sportiva 1954-55 il soda­ lizio intende svolgere una ampliata at­ tività sempre mèglio adeguata per una formazione fisico sportiva e morale dei giovanissimi. Le attività che l’U.S. Alma Juve tende a perseguire si possono così riassumere: attività sportive: partecipa­ zione ai campionati di calcio « ragazzi > e « pulcini » c di ping-pong indetti dal CSI; campionati di atletica leggera, ecc. Attività ricreativa: costituzione di una filodrammatica c organizzazione di di­ verse manifestazioni a carattere ricrea­ tivo. Attività culturali: istituzione di un

TESSERAMENTO C. S. I. AL 31 LUGLIO 1954

2.556

Unioni e gruppi sportivi Atleti tesserati

58.568

doposcuola, allestimento di una bibliote­ ca sociale, ecc. Per concretare tali fina­ lità. naturalmente, il sodalizio necessita della comprensione e della collaborazio­ ne dei giovani e di quanti, nel rione, ap­ prezzano le iniziative tendenti a dare un efficace impulso allo sviluppo fisiso ed educativo nei giovani. In questi giorni è stata rinnovata la presidenza dcll’Unione, che risulta così formata: presidente e direttore sporti­ vo Giordano Ncgusanti; vicepresidente Domenico Disantolo; meìnbri: Giorgio Ncgusanti, Antonio Piccinini. Romano Ncgusanti c Umberto Smania, il quale ha assunto anche le funzioni di allenatore; assistente: don Francesco Marega.

SAVONA Brillante ripresa.

Da circa otto mesi nella provincia di Savona, il Centro Sportivo Italiano è ri­ sorto a nuova vita, con altri elementi e con nuovi progetti. In effetti l'attività del Comitato Provinciale si è limitata agli ultimi sei mesi, per comprensibili esigenze di carattere tecnico e soprattut­ to per costituire la necessaria coerenza fra gli elementi stessi del Comitato. L’inizio della ripresa non è stato fa­ cile: rompere gl’indugi, vincere la ri­ servatezza e la diffidenza in quelle socie­ tà sportive che un tempo avevano già compiuto attività attraverso il CSI è stato un compito molto arduo, die abbiamo in parte felicemente esaurito. Abbiamo

TESSERAMENTO DIFFERENZIATO AL 31 LUGLIO 1954

Atletica .... Bocce .... Calcio .... Ciclismo . . . Nuoto . . . . Pallacanestro Pallavolo . . . Sport invernali . Tennis . . . . Tennis da tavolo

22.488 2.029 37.683 2.055 2.449 9.296 15.665 2.496 895 10.313

dovuto compiere notevoli sforzi per con­ vincere tutti della nostra volontà di ri­ costruzione ed i risultati conseguiti, se non raggiungono nemmeno lontanamen­ te la consistenza di quelli degli anni e passali, sono indiscutibilmente positivi " favorevoli. Dopo la costituzione di un Comitato Provvisorio, ultimamente il Congresso Provinciale ha eletto un re­ golare Consiglio Direttivo nelle persone del prof. Siivio Trucco, Attilio Castellato, Giorgio Pesce, rag. Piero Blandino, ri­ spettivamente presidente, vice-presidente, segretario, tesoriere, i quali si valgono dell'opera silenziosa e preziosissima dei Consiglieri che rappresentano in seno al­ l'organo deliberativo dell Opera i deside­ ri e le esperienze delle società. Infatti il Comitato Provinciale non ha soltan­ to la funzione di collegato le strutture •egionali e nazionali dell'Organizzazionc, ma soprattutto stabilire e attuare un « Calendario Sportivo » nel quale gli atleti e le squadre delle varie società possano trovare un motivo sufficiente di adesione e di collaborazione dell'opera dello stesso Comitato Provinciale. Il la­ voro più importante e urgente dell attuale Consiglio Direttivo del CSI è stato ap­ punto quello di costituire le Commis­ sioni tecniche provinciali per i vari sport, delle quali sono attualmente fun­ zionanti quella della pallavolo con i fra­ telli Sergio c Giorgio Pesce, quella del Calcio con Luigi Morasso e il sottoscrit­ to, quella del nuoto con Carlo Novarese dell'U.S. San Pietro. Silvio Bini della U.S. Priamar ancora con il sottoscritto ha costituito la Commissione Tecnica Provinciale per il Cicloturismo, mentre il signor Umberto Carlcvarini ha presie­ duto la CTP dell’atletica leggera e del tennis da tavolo. In attesa di poter sosti­ tuire il signor Ermete Stoinbellini, il quale, essendo stato veramente il fonda­ tore c l’instancabile sostenitore del CSI della Provincia, ha dovuto allontanarse­ ne per gravi ragioni di salute, le C.T.P. funzionano attualmente alle dirette di­ pendenze del Consiglio Direttivo che ne coordina le attività. Abbiamo iniziato in febbraio con un torneo provinciale di ping-pong riusci­ tissimo sotto tutti i punti di vista, del quale sono risultati vincitori la Priamar nel singolo e l’Alba Docilia nel doppio. In marzo, esattamente il giorno di San Giuseppe, gli atleti della Letimbro si sono imposti indiscutibilmente nella cor­ sa campestre di 2000 metri in località Oltreletimbro della Parrocchia di San Giuseppe. Dopo di che è scoppiata la «bomba del calcio » : due tornei in poco più di due mesi, entrambi vinti dalla « Priamar ». Al primo hanno partecipa­ to in ordine di classifica, dopo la vinci­ trice: Fornaci A, Victoria, San Pietro, Fornaci B e Letimbro. 11 secondo si è svolto con la formula delle eliminato­ rie. Otto squadre partecipanti: Priamar. San Pietro, Letimbro, Pocalana, Victoria, Fornaci, Juventina, Valleggia; quattro semifinaliste : Priamar, San Pietro, Poculana, Letimbro; due finaliste: S. Pie­ tro, Priamar, c il risultato della finalis­ sima è stato ancora favorevole alla Priamar. Mario Slcca

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PRESIDENZA

CENTRALE

Ai Comitati Provinciali e Zonali C.S.I. e p. c. : Alla Segreteria Generale dell'U V.I. (Foro Italico) ROMA Ai Consiglieri e Ispettori Regionali C.S.I. LL. SS. OGGETTO: Denuncia infortunio «Ciclismo ». Al fine di rendere più pratico e tempestivo l’espleta­ mento delle pratiche assicurative riguardanti gli atleti

NO II M E

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«ciclisti», si avvertono i Comitati Provinciali e Zonali in indirizzo di voler trasmettere d’ora innanzi, direttamente alla Segreteria Generale dell’U V.I. - Foro Italico Roma, le denuncio d'infortunio anziché a questa Segre­ teria Centrale. Tutte le altre denuncie riguardanti gli infortuni in generale vanno sempre inviate direttamente alla SPORTASS - Via Pietro della Valle, 1 - Roma. Cordiali saluti. Il Segretario Centrale Prof. LORENZO BORGHI

COMUNICAZIONI

delle Commissioni Tecniche Nazionali del O S. I.

ATLETICA LEGGERA COMUNICATO UFFICIALE N. 4

TORNEO DELLE LEVE ATLETICHE La Commissione Tecnica Nazionale per l’Atletica Leg­ gera; ritenuto che nei giorni 4 ed 11 luglio molti degli atleti partecipanti al Torneo delle Leve si trovavano im­ pegnati negli esami scolastici, sicché è stato impossibile organizzare in quelle giornate le prove provinciali, vale­ voli per le classifiche nazionali; ha stabilito di rinviare le prove stesse ai giorni 1 ed 8 agosto, ferme restando tutte le altre disposizioni con­ tenute nel Regolamento pubblicato nel n. 1 del gennaio 1954 della rivista «Stadium». Il Presidente Il Segretario MARIO BOLLETTA RICCARDO BONARELLI

CALCIO COMUNICATO UFFICIALE N. 6 Riunione del 28 giugno 1954 CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI - TROFEO «REMO ZENOBI» Omologazioni fasi provinciali. Esaminati gli atti pubblici si omologa il risultato della fase provinciale di Parma vinta dall’U.S. S. Leo. Omologazioni fasi regionali. Esaminati gli atti ufficiali si omologano 1 risultati delle sottoelencate fasi regionali vinte dalle seguenti Unioni Sportive: Abruzzo: Andreja di Pescara - Calabria: G.S. Ferro­ vieri di Reggio Cai. - Campania: Loreto Starace di Na­ poli - Emilia: s. Leo di Parma - Lazio: Spes di Roma Liguria: Genova F.B.C. di Genova - Lombardia: Mariano di Pavia - Lucania: Fulgor di Potenza - Marche: Fortitudo di Jesi - Piemonte: Pino Maina di Torino - Puglie: Edera di Molletta - Sardegna: Virtus di Cagliari - Sici­ lia: Galati di Messina - Toscana: Juventus di Pontedera (Pisa) - Umbria: Vigor di Assisi (Perugia) - Veneto: Au­ dace di Trieste.

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FASI INTERREGIONALI Le fasi interregionali svoltesi in concentramenti come da Comunicato Ufficiale n. 5 sono state vinte: Nord: Genoa F.B.C. di Genova - Centro-Nord: S. Leo di Parma - Centro Sud: Spes di Roma - Sud: Edera di Molletta. Le finali nazionali avranno luogo nei giorni 3 e 4 luglio in Ferrara. Regolamenti e disposizioni amministrative sa­ ranno trasmessi direttamente alle UU.SS. e CC.PP. inte­ ressati. PERIODO INATTIVITÀ’ CALCISTICA Si informano gli organi dipendenti che, su disposizione della FIGC. dal 1° luglio al 15 agosto non potrà essere svolta alcuna attività calcistica ufficiale. E’ consentito solo ultimare attività in corso. APPROVAZIONE REGOLAMENTI CAMPIONATI E TORNEI Si approvano i regolamenti dei sottoelencati campio­ nati e tornei con le eventuali modifiche suggerite direttamente ai Comitati interessati. Sassari: Camp. Zonale Tempio - Pavia: Coppa Liberi, Coppa Ragazzi - Padova: Giornata del Ragazzo - Udine: Torneo Primaverile - Torino: Coppa Poirino, Coppa U. S. Labor. RATIFICA NOMINA COMMISSIONE CALCIO PROVINCIALE Si ratifica la nomina della Commissione Calcio Pro­ vinciale di Udine che risulta così composta: Presidente: Colli Vignarelli Sante, rappr. FIGC; Dir. tecnico: Lamberti Umberto, rappr. AIA; Segretario: Palama Giovanni; Consigliere: dott. Lastrucci Aldo. PUNIZIONI (ad atleti) Su proposta del Comitato Provinciale di Treviso si ra­ tifica il provvedimento di ritiro definitivo della tessera al giuocatore Sartor Domenico. Su proposta del Comitato Provinciale di Napoli si ra­ tifica il provvedimento di ritiro definitivo della tessera agli atleti Tesone Carmine. Coppola Vittorio e D’Orta Vincenzo dell’U.S. Juve Maristi. Su proposta del Comitato Zonale di Crema si ratifica il provvedimento di ritiro definitivo della testerà agli atleti Piccolini Mario e Righetti Luigi dell’U.S. Bolzone.

COMUNICATO UFFICIALE N. 7 Riunione del 3 luglio 1954 CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI - TROFEO «REMO ZENOBI» Finale Nazionale ■ Omologazioni incontri di Semifinale Spes di Roma b. Edera di Molletta 3-0. Genoa F.B.C. di Genova b. S. Leo di Parma 5-0.


COMUNICATO UFFICIALA N. 8 Riunione del -1 luglio 1951 CAMPIONATO NAZIONALE RAGAZZI - TROFEO « REMO ZENOBI » Omologazioni incontri di Finale Per il 1. e 2. posto: Genoa F.B.C. di Genova b. Spes di Roma 2-1. Pei- il 3. e 4. posto: Edera di Molfetta e S. Leo di Parma 1-1 (dopo i tempi suppl.). Il sorteggio ha favorito l’U.S. Edera di Molfetta. Classifica finale: 1. Genoa F.B.C. di Genova - 2. Spes di Roma - 3. Edera di Molfetta - 4. S. Leo di Parma. PROCLAMAZIONE SQUADRA CAMPIONE 1953-54 Si problema Squadra Campione d'Italia — Categoria Ragazzi — del Centro Sportivo Italiano il Genoa F.B.C. di Genova.

si rivolgono le più vive felicitazioni alla squadra del Genoa F.B.C. vincitrice del Campionato Italiano del CSI ed i più sentiti rallegramenti all’U.S. Spes di Roma. Edera di Molfetta e S. Leo di Parma. Questa Commissione Nazionale sente il dovere di ri­ volgere alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e alla Associazione Italiana Arbitri i più vivi ringraziamenti per la proficua opera di collaborazione che è stata data e dalle due Presidenze e da tutti gli Organi periferici della FIGO e dell’AIA. Si rivolge affettuoso saluto alla Presidenza Centrale del CSI. a tutti i Comitati Provinciali ed a tutti i calcia­ tori del Centro Sportivo Italiano nella certezza che anche nella prossima stagione il CSI dimostrerà nel mondo calcistico la sua granitica efficienza.

Il Segretario RENATO BERNINI

Il Presidente GENEROSO DATTILO

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OMOLOGAZIONE. RISULTATI MANIFESTAZIONI NA­ TATORIE

Esaminati i verbali, si omologano i risultati delle se­ guenti manifestazioni natatorie assegnando il punteggio valevole ai fini dela «Classifica Nazionale» per Comi­ tati provinciali del C.S.I. : 2« Coppa Primavera Genova: 9 maggio 1954, Genova Id.: 16 maggio 1954: p. 90 - Id.: 23 maggio p. 90 1954: punti 140 - Id.: 30 maggio 1954: punti 160 - Roma: Campionati Studenteschi - Roma 26 maggio 1054 Roma: la Coppa ' Primavera - Roma 19 giugno 1954: punti 50.

COMMISSIONI TECNICHE PROVINCIALI NUOTO Si ratifica la composizione delle seguenti Commis­ sioni Tecniche Provinciali Nuoto: DomeRoma: dott. Giuseppe Di Muro - Marcello Sello nico Majello. Napoli: prof. Amedeo Salerno - Pino Valerio - Dante Na­ tale - Guglielmo Gandolfi - Nuzio Matarazzo - Fran­ co Maresca. Gaeta: prof. Aricò. cav. Franco Flavio Cosenza: dott. Mario Cavalcanti sig. Carlo Sollazzo. Palermo: sig. Natale Tarantino. Mario Salerno: dott. Mario Covone - Luigi Moscati Aldo Aliberti - Nicola Aliberti- 1Mario Lamberti Rinaldi - Luigi Capuano. Pesaro: sig. Giuseppe Scalognini Luciano Vichi P. Paolo Nardclli - Sergio Zidda. Messina: sig. Michele Garajo.

COMUNICATO UFFICIALE N. 3

CORSO PER ISTRUTTORI E ALLENATORI DI NUOTO Restiamo ancora in attesa di precise disposizioni della Federazione Italiana.

- Coppa Primavera: 9, 16, 23 e 30 maggio Targa Excelsior: 4 luglio Roma - Campionati Studenteschi: 26 maggio Coppa Primavera: 19 giugno Coppa Giorgio Lai: 24 luglio Coppa Attilio Magionesi: 31 luglio Campionati Provinciali: 14 agosto Padova - I Manifestazione di Propaganda : 27 giugno Palermo - Gara Pre Campionato: 4 luglio Modena - Campionati Provinciali: 11 luglio Pescara - Campionati Provinciali : 18 1 uglio - ln agosto Gaeta - Festa del Mare: 21-22 agosto Brescia - Campionati Provinciali: 25 luglio a Desenzano del Garda Cosenza - Campionati Provinciali: 8 agosto a Fuscaldo Napoli - I Leva natatoria E.P.I.S. (data da de­ stinarsi) Salerno - « I Coppa Città di Salerno » (3 prove): dal 20 al 31 luglio Napoli Campanili Marini (data da destinarsi) Pesaro Campionati Provinciali: 1° agosto

C.S.I. Genova

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Sassari

Campionati Provinciali (data da desti­ narsi) 14 agosto a - Campionati Provinciali: Porto Torres.

XKOIO Approvati i regolamenti, si autorizzano le seguenti manifestazioni natatorie:

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Messina

UNIONI SPORTIVE INCARICATE DI SVOLGERE AT­ TIVITÀ’ FEDERALE PER CONTO DEI COMITATI PROVINCIALI CSI Roma - Società Romana di Nuoto - G. S. Dentice.

APPROVAZIONE REGOLAMENTI E AUTORIZZAZIO­ NE MANIFESTAZIONI NATATORIE

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CAMPIONATI NAZIONALI NUOTO 1954 Si comunica che i Campionati Nazionali di Nuoto 1954 avranno luogo in Roma il 26 e 27 agosto. Quanto prima saranno emanate più precise disposizioni. Il Segretario n Presidente ENRICO DE ANGELIS ITALO DE ZUCCO

PALLACANESTRO COMNICATO UFFICIALE N. 11 Riunione del 14 luglio 1954

PUNTEGGIO A modifica di quanto comunicato con C.U. n. 10 del 18 giugno 1954, paragrafo 4, il punteggio assegnato ad Ascoli Piceno viene invece dato al C.P. di Ancona.

APPROVAZIONE TORNEI Cagliari: Torneo Volante - Roma: Campionato Assoluto - Taranto: I Trofeo CSI - Napoli: Coppa __r_________ Estate 1954 - Messina: Coppa Decennio - Brescia: IV Coppa Città di Brescia - Pisa: Torneo Cittadino di Propaganda. OMOLOGAZIONE TORNEI Genova - Torneo Giovanile: 1. Doria; 2. Sfondrati; 3. Tommaseo; 4. Tortona. Seguono: Vivaldi, S. Donato. Pavoni. Vittorino.

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Nepoli ■ Coppa Primavera: 1. Oriens; 2. Flos Carmeli; 3. Pro Cultura. Seguono: La Salle A, La Salle C. Miracoli. V 2, S. Nicola, S. Antonino. Roma - Coppa di Pasqua Cat. C.: 1. Nive Candidior: 2. Vega: 3. Mutilatini: 4. Portuense. Seguono: USSA. Volta e Clessidra. Roma - Coppa Libertas S. Saba: 1. Nive Candidior; 2. Libertas San Saba; 3. Fortitudo; 4. Juventus. Ai CC.PP. di Genova e Napoli vengono assegnati punti 50 ciascuno. Al C.P. di Roma punti 100. ATTIVITÀ' ESTIVA Si ricorda che. in armonia con quanto stabilito dalla Federazione Italiana Pallacanestro, durante il mese di agosto è sospesa qualsiasi attività di pallacanestro. Pertanto, i Tornei il cui svolgimento è previsto in tale periodo, non saranno né approvati né omologati da que­ sta C.T.N.

COMUNICATO UFFICIALE N. 12 Riunione del 23 luglio 1951 OMOLOGAZIONE TORNEI Asti Torneo Notturno: 1. Don Bosco A; 2. San Giovan­ ni; 3. Don Bosco B; 4. San Pietro. Brescia - IV Coppa Città di Brescia: 1. Orfani di Guerra: 2. Pavoniana; 3. Virtus; 4. Adriatica. Segue B.B.B. Modena - Coppa Primavera 1954: 1. Avia Pervia; 2. Città dei Ragazzi; 3. Arsenali 4. S. Agnese. Segue: Carmine. Napoli - Coppa Estate 1954: 1. Oriens Napoli; 2. Pro Cul­ tura; 3. La Salle C; 4. G. Negri. Napoli - I Torneo volante: 1. Pro Cultura; 2. Oriens A; 3. Kuercus; 4. Oriens B. Roma Trofeo Officine Gamma: 1. Nive Candidior; 2. Libertas S. Saba; 3. Gioventù; 4. Portuense. Roma - Coppa di Pasqua Cat. A: 1. Nive Candidior; 2. Libertas S. Saba: 3. Juventus; 4. Nike. Seguono: In­ viata, Juventus B, Pavoni, Portuense. Roma - Coppa Marcedes: 1. Excelsior A; 2. Excelsior B; 3. Esperia: 4. Palomita. seguono: Clessidra B e Cles­ sidra A. Roma - Campionato Provinciale Cat. D: 1. Fortitudo 1908; 2. Invicta; 3. Gioventù; 4. Cadmea. Seguono: Comit. Gamma, Pavoni B, Centro Cultura, Nive Candidior, Universitas, Pavoni A, Esperia. Vega, Montedoro, Cles­ sidra. Okay. Ai Comitati di Asti, Brescia e Modena vengono asse­ gnati punti 50 ciascuno; al Comitato di Napoli punti 100; al Comitato di Roma punti 200. Il Segretario Il Presidente GIOVANNI GOMEZ UMBERTO GARCEA

PALLAVOLO COMUNICATO UFFICIALE N. 7 Riunione del 14 luglio 1954 APPROVAZIONE REGOLAMENTI ED OMOLOGAZIO­ NE RISULTATI CAMPIONATO NAZIONALE Si approvano i regolamenti e si omologano i risultati delle seguenti fasi regionali: Abruzzo, Calabria. Campa­

nia, Emilia, Liguria. Lombardia, Marche. Puglie, Sicilia. Toscana, Umbria e Veneto. CAMPIONATO GIOVANISSIMI

Si approvano i regolamenti ed omologano i risultati delle seguenti fasi regionali: Abruzzo, Emilia. Lombardia. Marche, Puglie. Sicilia, Toscana. FASI INTERREGIONALI Visti i verbali delle Commissioni Tecniche in campo si omologano i risultati e le classifiche finali delle sotto­ notate fasi interregionali:

CAMPIONATO NAZIONALE Zona Nord: Bonsignori Concordia. 1-2 BonsignoriAzzurra, 2-0; Concordia-Azzurra, 2-0. Classifica: Concordia p. 4; Bonsignori p. 2; Azzurra punti 0. Centro Nord: Romito-Robur 2-0 Robur-Ascoli Pie. 2-0 - Romito-Ascoli Pie. 2-0. Classìfica: Romito p. 4; Robur (Ravenna) p. 2; Robur (A. Piceno) p. 0. Centro Sud: Latina-Terni, 0-2 - Cagliari-Pescara, 2-1 - Terni-Napoli, 2-0 - Cagliari-Latina. 2-0 - Pescara-Napoli, 2-1 - Terni-Cagliari, 2-0 Pescara-Latina. 2-0 Napoli-Cagliari, 2-0 Terni-Pescara. 2-0 - Napoli-Latina. 2-1.

CAMPIONATO GIOVANISSIMI Zona Nord: L’U.S. Bonsignori viene dichiarata vin­ cente per mancanza di competitrici. Centro Nord: Alce-Virtus 2-0 Alce-Folgore, 2-1 Folgore-Virtus, 2-0. Classifica: Alce p. 4; Folgore p. 2; Virtus p. 0. Centro Sud: Aurora-Rarinantes, 2-0. Classifica: Aurora di Pescara p. 2; Rarinantes di Ca­ gliari p. 0. Classifica: Serenissima di Terni p. 8; Ravecca di Pe­ scara, p. 4; Dip. Comunali di Napoli p. 4; Italica di Ca­ gliari p 4; Don Bosco di Latina p. 0. Zona Sud: Fulgor-Audax, 2-0 - Audax-Savoia, 0-2 Fulgor-Savoia, 0-2 - Savoia-Manzoni (1). 3-0. (1) L’U.S. Manzoni di Brindisi ha disputato rincontro di qualificazione, come da disposizione della C.T.N. Palla­ volo. Classifica: Savoia di Palermo, p. 6; Manzoni di Brin­ disi, p. 2; Folgore di Reggio Cai. p. 2; Audax di Poten­ za p. 0. Zona Sud: Fides-San Giuliano. 1-2. Classifica: S. Giuliano di Messina p. 2; Fides di Bari punti 0.

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FASE NAZIONALE La finale nazionale dei due Campionati (Nazionale e Giovanissimi) avrà luogo a Livorno nei giorni 7 e 8 ago­ sto 1954 e vi prenderanno parte le seguenti Unioni Spor­ tive: ...sii Campionato Nazionale: Concordia di Schio (Vicenza): Romito di Firenze; Serenissima di Terni; Savoia di Pa­ lermo. Campionato Giovanissimi: Bonsignori di Remedello (Brescia); A.L.C.E. di Firenze; Aurora di Pescara; S. Giu­ liano di Messina.

li Segretario ROBERTO DE CRISTO

Il Presidente FILIPPO DRAGOTTO

: Direttore responsabile : LUIGI GEDDA

c/c Postale - Roma 1/10266

Tip. ATENA - Via del Seminario, 87 • Roma

Sped. abb. postale - Gruppo III • Pubblicazione inscritta al n. 758 del Registro Stampa del Tribunale di Roma

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