Stadium n. 8/2004

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STADIUM

Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma www.csi-net.it N. 8 - agosto 2004 - 0,80 euro Sp. in abb. post. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1 Comma 1, DCB Roma

LA MEDICINA ORA C’È, MA IL CALCIO MALATO LA RIFIUTA di Edio Costantini Il 23 luglio la Commissione parlamentare d’inchiesta sul calcio ha presentato pubblicamente la propria diagnosi dei mali che affliggono lo sport più amato dagli Italiani, nonché le ricette per avviarlo almeno alla convalescenza. La Commissione era stata costituita dopo che la scorsa estate - passata tra scandali, ricorsi in tribunale e vuoti di potere - aveva regalato all’opinione pubblica l’immagine di un calcio alla deriva etica, finanziaria e gestionale. Nelle conclusioni dell’organismo parlamentare d’indagine non sono mancati interessanti elementi di novità.

5 SETTEMBRE

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IL CSI A LORETO insieme all’Azione Cattolica Il Centro Sportivo Italiano si prepara a bissare l’incontro con Giovanni Paolo II, avvenuto il 26 giugno in Vaticano. Il nuovo appuntamento con il Pontefice è fissato per la mattina del 5 settembre, a Loreto, come apice e momento conclusivo della Festa-pellegrinaggio “Sei tu la dimora di Dio”, che Csi e Azione Cattolica hanno programmato nella cittadina marchigiana nella prima settimana di settembre. L’idea del Csi di partecipare alla grande festa pellegrinaggio dell’Azione Cattolica Italiana, risale alla scorsa primavera. Riflettendo sulle proprie radici, in occasione dei preparativi per il 60° di fondazione, il Csi non volle dimenticare i suoi primi passi, nel 1944, come opera dell’Azione Cattolica, di cui continuò ad essere una “costola viva” fino a quasi tutti gli anni Sessanta. Riscoprire l’identità di missione tra Csi e Azione Cattolica, come associazioni di laici impegnati che si mettono al servizio dei piani pastorali delle parrocchie, in particolare per ciò che riguarda i giovani, è dunque diventato un impegno prioritario per entrambe le associazioni. Ed ecco il programma definitivo dell’evento lauretano per quanto riguarda la partecipazione Csi. Giovedì 2 settembre Loreto - Staffetta “Cento metri per la pace”, che proseguirà ininterrottamente fino alla mattina del 5. Venerdì 3 settembre San Benedetto del Tronto (mattina) Convegno “La funzione sociale ed educativa degli oratori” promosso dal Csi. L’iniziativa si collega agli sforzi che l’Associazione sta portando avanti da più di un anno per la creazione di circoli culturali sportivi nelle parrocchie e negli oratori, nonché per l’individuazione e la formazione di diecimila operatori parrocchiali. Loreto (pomeriggio) - Convegno “La profezia di La Pira per la città” promosso dall’AC. Sabato 4 settembre Ancona - Incontro festoso, con musica e giochi allo stadio “Del Conero” per circa 35.000 ragazzi tra i 6 ed i 14 anni, sia del Csi sia dell’AC. Loreto - Incontro sul piano di Montorso per i giovani fra i 15 ed i 30 anni. È qui che lo sport avrà un suo ruolo preminente all’interno della festa. Loreto - Incontro per gli adulti allo stadio “Salvo D’Acquisto” e in altri luoghi lauretani, per momenti animati da testimonianze, spettacoli, gare sportive, musica, veglia e preghiera. Domenica 5 settembre Loreto - Celebrazione eucaristica presieduta dal Papa. Loreto - Quadrangolare di hockey in carrozzina elettrica per atleti affetti da distrofia muscolare. A tale iniziativa sono state invitate quattro tra le migliori società che hanno disputato il campionato nazionale di Weelchair-hockey Csi nella stagione 2003-2004. Andrea De Pascalis

Ne ricordo quattro: necessità che il calcio professionistico investa in formazione del management, essendo l’impreparazione gestionale dei dirigenti tra le principali cause di crisi del settore; esigenza di restituire credibilità ed efficacia al sistema istituendo una Authority indipendente di controllo; opportunità di contrastare la violenza da stadio attraverso l’uso dello strumento preventivo e non solo di quello repressivo; esigenza “di recupero dei valori fondanti dello sport da parte di tutto il mondo del calcio professionistico. Il principio fondamentale alla base dell’attività

sportiva deve tornare ad essere la crescita della persona e la sua educazione”. Il rapporto della commissione conclude così: “Occorre quindi promuovere lo sport come valore educativo, come virtù capace di rimettere al centro le persone e aiutarle a crescere, non soltanto nelle proprie abilità e competenze tecniche, ma come fattore di sviluppo dei nostri livelli di civiltà, come capitale umano a disposizione di tutta la nazione”. Su questi ultimi punti la commissione ha ripreso alla lettera le istanze presentate in audizione dal Centro Sportivo Italiano. Si potrebbe esserne

soddisfatti, ma è meglio non farsi illusioni, perché è fin troppo facile prevedere che nulla cambierà dentro e intorno al calcio italiano. È già indicativo che di tutto il lavoro svolto dalla commissione, sui giornali abbia trovato spazio solo la questione della ripartizione dei proventi televisivi tra società professionistiche grandi e piccole. A troncare qualsiasi velleità di riforma ci hanno pensato i massimi esponenti del movimento calcistico dichiarando, all’indomani della presentazione del rapporto, che non c’è nulla da cambiare, perché meglio di così... si muore. Prima o poi,

continuando di questo passo, con un tale modo miope, approssimativo, lobbistico e spaccone di gestirsi, il grande calcio professionistico finirà prima o poi con il collassare e poi morire davvero. Potrebbero essere fatti suoi, se non fosse che la crisi del calcio minaccia di trascinare nel fondo anche tutto il resto del nostro sistema sportivo, che ad esso è legato a doppio filo, volente o nolente. Cosicché rivendicare oggi il diritto e la necessità ad avere un calcio più sano e più limpido non è un inutile moralismo, ma un modo per cercare di salvaguardare il futuro di tutto lo sport nazionale.

INTERVISTA - Paola Bignardi, Presidente di Azione Cattolica, apre un nuovo dialogo con il Csi ))))))))

COLLABORARE PER CREARE i cittadini del futuro

L’Azione Cattolica si prepara al grande pellegrinaggio in programma a Loreto dall’1 al 5 settembre prossimo, quando incontrerà il Papa in quello che sarà l’unico viaggio in Italia del Pontefice da qui alla fine dell’anno. Ne parliamo con Paola Bignardi, recentemente confermata Presidente nazionale, facendo brevemente il punto sull’Associazione dopo i momenti difficili coi quali si è dovuta confrontare negli scorsi decenni. “Dopo la crisi”, ricorda, “iniziata dopo il 1968 con lo sviluppo di nuove esperienze associative, soprattutto in campo giovanile, abbiamo vissuto alcune difficoltà organizzative dalle quali però l’Azione Cattolica ha saputo uscire con rinnovato slancio. Abbiamo preso atto che erano cambiati i modelli formativi e, dopo una fase di analisi della situazione, c’è stato un ripensamento a cui è seguita la revisione degli statuti, superando i quattro “rami” tradizionali per istituirne solo due (giovani e adulti) e dando particolare rilievo al protagonismo dei più piccoli, con la costituzione dell’Azione Cattolica Ragazzi (Acr)”. Nei momenti di massimo sviluppo numerico, ogni parrocchia italiana vedeva rappresentate le varie associazioni dell’Azione Cattolica. Oggi non è più così: “Tuttavia”, sottolinea la presidente nazionale, “la parrocchia è ancora molto importante, a patto però che abbia un’anima missionaria. La sfida si gioca su questa nuova immagine della parrocchia, la quale deve sentirsi mandata e rivolta non solo ai credenti e ai praticanti, ma a tutti quanti abitano sul territorio. Un aspetto particolarmente suggestivo della vita dell’Azione Cattolica è che non ci sono più

elementi scontati e c’è quindi maggiore spazio per la creatività”. Uno spazio se lo sono conquistati in questi anni anche i movimenti, una nuova realtà dinamica della Chiesa, che agli inizi ha creato dei problemi anche all’Azione Cattolica: “Oggi”, afferma Paola Bignardi, “stiamo vivendo una stagione molto bella, dopo momenti di conflitto e di estraneità reciproca: ci si è aperti al dialogo, si sperimentano significative convergenze: sta nella responsabilità di chi guida cogliere questa strada nuova di comunione”. Il discorso sull’attualità non può evitare l’argomento del disagio giovanile, che le cronache quotidiane ci documentano con

di Angelo Montonati* molteplicità di aspetti preoccupanti: “Si tratta”, osserva la Presidente nazionale, “di un fenomeno che è il riflesso della crisi della nostra società e che si ripercuote qui in maniera più drammatica. Da parte nostra, cerchiamo di offrire luoghi di vita che diano ai giovani fiducia nel futuro, realtà che credano in loro. In settembre ci ritroveremo con il Santo Padre per il grande pellegrinaggio di Loreto: ebbene, le nuove leve sono quelle che in questo momento rispondono di più. A questo proposito vorrei ricordare un evento che lo ha preparato: l’incontro di Chianciano, svoltosi il 16 e 17 aprile scorso sul tema ‘Vivere la partecipazione nella scuola’. Avevamo ipotizzato l’arrivo di 800 studenti, con nostra grande sorpresa ne sono giunti circa duemila. Questo ci ha dato modo di misurare le risorse e le attese del mondo giovanile”. A Loreto, il momento culminante sarà quello di domenica mattina 5 settembre, allorché Giovanni Paolo II presiederà la cerimonia di beatificazione di tre giovani dell’Azione Cattolica: uno spagnolo, Pietro Tarrés e due italiani: Alberto Marvelli e Pina Suriano. “Tutta la settimana del pellegrinaggio”, prosegue Paola Bignardi, “sarà ricca di eventi importanti: feste, incontri e convegni si terranno nelle diverse città delle Marche a partire dal 28 agosto. Sono attesi circa

diecimila giovani, che diventeranno cinquantamila nella giornata di sabato; ad essi le famiglie delle parrocchie hanno offerto generosa ospitalità. In questo clima di amicizia sarà bello scambiarsi conoscenze riguardanti la storia e la cultura delle città interessate, nonché idee ed esperienze preziose per l’attività futura”. L’incontro di Loreto segnerà anche l’avvio di un nuovo rapporto di collaborazione tra l’Azione Cattolica e il Centro Sportivo Italiano dopo che nel marzo scorso si è ricreato l’antico legame interrotto nel 1968 allorché il Csi si era reso autonomo dalla Giac. “Si sta cercando di interpretare”, spiega il presidente nazionale, “una delle dimensioni a cui nella società di oggi si è molto attenti: quella dello sport, del gioco, dell’armonioso sviluppo del corpo, con un’originalità: l’attenzione alla dimensione educativa. Oggi, il mondo dello sport è attraversato da problemi legati alla cultura dell’affermazione, nella quale hanno importanza soprattutto i ‘vincenti’. La nostra proposta mette invece al primo posto l’individuo e i suoi valori. Penso che sia anche per questo che il Csi veda le adesioni in continuo aumento: non si tratta soltanto di fare dello sport, ma di aiutare la persona - tutta la persona - a crescere attraverso l’attività sportiva, creando una relazione di benessere, di accoglienza e di aiuto reciproco. La collaborazione con il Csi conferma l’impegno dell’Azione Cattolica ad essere una realtà ecclesiale e formativa in ogni campo, senza escludere nessuno, compreso quello della politica: una realtà di cittadini che si sentono responsabili, educati alle virtù civiche, alla responsabilità, alla partecipazione e alla coerenza”. * giornalista di Famiglia Cristiana


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