In verità, molte opere, tentate allora sotto l’impalso del momen to, e non per intriseca necessità, ben presto deperirono, come semi caduti in terreno roccioso; altre invece — semi buoni in terra buona — si svilupparono in pian te ubertose, 'tale ru il centro Sportivo Italiano, fondato con temporaneamente ad altre opere ed associazioni cattoliche, le quali trovarono 1’« humus » favorevole, ove affondare le radici, nelle schiere dell’Azione Cattolica, (Dal discorso del S. Padre del 9 ottobre 1955).
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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
LE "FRECCE,, AZZURRE HANNO VISTO GAREGGIARE I NOSTRI SCIATORI
Anno XIII - N. B - 9 Roma 6 Mano 1958
La nostra crociata _________
Conclusa la rassegna invernale nello scenario di Sauze d’Oulx Promettentissimi giovani alla ribalta nei Campionati A azionali del CSI. nella finale dei Campanili Alpini,, e nel “ Criterium Studentesco della neve,, - Elevato discorso del Sottosegretario on. Bovetti
per disciplinare il motorismo
IL PENSIERO III IVI BRUNI
TRE GIORNI Á SPORTINIA \RE cosa appena pas sata — forse perché gli episodi dello sport, e della montagna in specie, rimangono vivi, inestingui bili fotogrammi nella men te che tutto raccoglie e tutto ricorda — la bella giovanile rassegna del 1948 a Cortina, quando si dette il via all’attività studente sca della neve e subito do po ci ritrovammo con al tre schiere di ragazzi ad Asiago per i primi campio nati nazionali, i' primi ~ campanili alpini », il « pri mo criterium ¿umoristico ». Son passati invece ormai undici anni, nel, corso dei quali non v’è stata soluzio ne di continuità per le ma nifestazioni invernali del CSI. . . . In questi anni migliata e migliaia di ragazzi hanno calzato i pattini da neve nelle nostre rassegne, mi gliaia e migliaia di ragaz zi hanno imparato a ga reggiare, con modestia, con disciplina, accettando con serenità la buona e la cat tiva sorte. L'ultima rassegna a Sali ce d’Ulzio non ha avuto, come vi dirà Notario in altra parte del giornale, un ambiente tutto nostro, com pletamente nostro, abituati come siamo ad avere un intero paese, lo schieramen to dei tecnici, dei cronome tristi, dei battitori, dei giu dici, a nostra disposizione, tante sono le gare nel bre tre ve volgere di due comunque giorni, senza creare scompiglio nei nostri programmi oran. Ep pure proprio a Salice d'Ulzio, nel confronto tecnico indiretto, gareggiando, si può dire, spalla a spalla con i... grandi degli « asso luti », s’è avuta la netta sensazione del miglioramen to tecnico qualitativo delle nostre forze giovanili. Am biziose soltanto di miglio rarsi sotto ogni aspetto, nel carattere, nella disciplina, nello stile atletico. Giovani che hanno dimostrato l’ec cellenza di una scuola, la forza morale di un’organiz zazione che opera ormai da 14 anni al servizio dei gio vani creando quello spirito associativo, umano e cri stiano, di cui troppo spesso lo sport generico perde ¡e tracce. Per il CSI Salice d’Ul zio è stato dunque un nuo vo traguardo, un nuovo bersaglio raggiunto. In pie no centro N. B
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Venerdì 28 febbraio
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E' nevicato tutta la notte, ma verso l’alba il tempo si è ri messo al bello. Le grosse nubi che hanno scaricato, rifornen do impensatamente le piste di una nuova immacolata coltre, hanno lasciato il campo ad un azzurro intenso che farà da plafond all'intera giornata. Poco lontano la pista di fon do, dove gareggiano i nostri Juniores del Centro Sportivo e dopo questi i « Bocia » dei Campanili Alpini, i superassi della tecnica bianca vanno ap prontando il teatro di gara per il Campionato Assoluto di di scesa obbligata: la prova più laboriosa e più impegnativa della massima rassegna sciisti ca nazionale. Quando avranno finito di spingere con le esili racchette i sottili legni da fon do, i campioncini del CSI cor reranno lungo il costone delle « Canaletto * della pista del La go Nero per carpire ai nostri fuori classe il segreto delle lo ro picchiate e dei loro virtuo sismi. Ma prima di poter rac cogliere l’impensato premio de vono i più grandi compiere il doppio anello degli 8 Km. ed i più piccoli il loro giro che qualcuno tenterà ancora di ri durre senza comunque scom bussolare le cose. « « « C’è lotta piena tra cadorini e trentini, tra bergamaschi e valdostani dimenticando in un primo momento che anche nel le valli dell’Appennino si è la vorato con passione in questi ultimi anni migliorando via via la tecnica non soltanto dei di scesisti che hanno in Emilia ed in Toscana le piste adatte per rodare le loro gambe e la loro spregiudicatezza, ma anche dei fondisti. Per l’amore che si è venuto a creare con il passar del tempo verso la francescana specialità bianca dove l’Italia comincia ad emergere anche in campo internazionale, osando avvicinarsi, dopo il primato collettivo Centro Europeo, ai leggendari scandinavi. « * » La sorpresa maggiore è tanto più gradita in quanto proviene da una zona impensata: dalla provincia di Modena, le cui Unioni Sportive montane sono andate progredendo negli ulti mi anni, prima sviluppando i simpatici ed ammirati « Cam panili Alpini » quindi i cam pionati nazionali del CSI. Il Bruno Bernardi, lungo e sottile come un giunco, proviene pro prio da S. Annapelago, un pae sino sperduto nei monti emi liani che comincia ad avere la sua importanza agonistica pro
chili di pelle e di ossa, un po’ di carne. Non v’è riuscito poi ché il nostro Bruno appartiene a quella tale razza di conta dini che sembra debba spirare da un momento all’altro e che invece tira di lungo sino ai 90 anni ed oltre. Da Limone Ber ’ ♦ » • nardi è comunque sceso con Rodighiero nel vederlo così un altro spirito e qualche nu sottile si è preoccupato soltan mero di più nel suo modesto to del suo appetito più che bagaglio di esperienza. In ga delle sue gambe. Lo ha messo ra ha trovato il ritmo giusto a doppia razione di bistecche solo dopo il quinto chilometro sperando di aggiungere ai 60 avendo perduto nel primo giro un paio di minuti nei confron ti dei trentini Remo Gabrielli e Vito de Francesco e addirit tura quattro o cinque sul con socio Giannasi e su un altro trentino: Chiocchetti. Ma dal quinto chilometro in poi ha sentito qualcosa di eccezionale e di indescrivibile nelle gambe ,e nei polmoni. Gli pareva di essere partito allora allora, e er una involontaria coincidenza CSI e FISI si sono in quando pochi minuti dopo il contrati, per le loro massime rassegne, a Sportinia Giudice di arrivo lo ha ferma Sauze d’Oulx. to, non ha potuto frenare il Il paesino delle Alpi piemontesi si è trovato di colpo invaso da atleti di tutte le capacità: dai piccolini dei proprio disappunto: temendo di Campanili Alpini ai cannoni Azzurri, dalla prima elemen non avercela fatta avrebbe vo luto proseguire, ancora per un tare alla università. Ritengo che un concentramento cosi altro e forse più che solo massiccio su scala nazionale non si sia mai verificato: alloragiro falcata s’era fatta 500 atleti con una ventina di gare riunite in pochi giorni. positivala esua possente. I cronome Anche cinque gare al giorno! tristi sono riusciti a farlo sor La notevole attrezzatura di Sauze - Sportinia, una ridere solo quando gli hanno delle più complete d'Italia, ha permesso al miracolo di mostrato i - cartellini - degli compiersi: e si può parlare di miracolo per chi sa quale altri. Gabrielli era indietro di impegno tecnico ed organizzativo comporti anche una sola 26 secondi, il suo amico De gara di sci. Francesco, altro vincitore dei Al CSI un po’ di disturbo la coincidenza l’ha procurato. «Campanili** di 42’’; il conso Pensando solo all’aspetto propagandistico di fronte alla cio Giannasi di 55”. Quindi il massima rassegna sciistica nazionale, logicamente noi distacco degli altri cominciava siamo rimasti in ombra, anche se la Rai TV ha fatto i a sommarsi a minuti. suoi servizi pure per noi e così pure i giornali sportivi. Bella gara, vivace, su una Comunque ci siamo tirati volentieri da parte per cedere pista ideale, veloce, tracciata il primo posto alla FISI, e questo per quello spirito di a mezza costa chè a Sportinia collaborazione che distingue il CSI nei suoi rapporti con le grandi pianori non esistono. federazioni del Coni. Molti giovani si sono messi in Ci ha fatto piacere rivedere tra i discesisti della mas luce: il bergamasco Tiraboschi: sima categoria i nostri ragazzi di un tempo, che soltanto i cuneesi di Limone Astegiano qualche tempo fa erano anch’essi «campanili» ed attende e Tosello il friulano Pieli, un vano senza protestare al loro posto di partenza per qualche altro piemontese Baudino e inevitabile ritardo. tanti altri ancora per chiudere Va sottolineato il fatto che alcune nostre gare hanno con i « picciotti » dell'Etna, subito notevoli ritardi in attesa che la pista fosse resa li Bonaventura e Tomasello, due bera da una precedente gara. Nel bosco sotto la neve che gran simpatici ragazzi che han cadeva fìtta, a 2000 metri di altezza i « campanili » hanno fatto 38 ore di viaggio per ar atteso più di un’ora e mezza prima di partire, dovendo rivare a Salice. aspettare che i discesisti del CSI e gli studenti finissero la • • * loro gara. Eppure nessuno si è lamentato ed i giudici ed i cronometristi erano entusiasti per lo spirito di disciplina Dopo quelli del CSI sono di scena i piccoli fondisti dei e per la passione. Alcuni ragazzi del posto siamo stati costretti a farli «Campanili». Grosso modo so partire fuori gara senza classifica, perchè non in posizione no sempre gli stessi nomi, le regolare con il tesseramento, altrimenti succedeva una tra stesse provincie, che nelle val li alpine gli alberi genealogi gedia in famiglia. Passione sportiva, disciplina, educazione: questo inse ci sono assai meno densi de gna anzitutto il CSI ai suoi ragazzi, e penso che siano le gli abeti degli sconfinati bo doti indispensabili per un atleta: sono il terreno preparato schi: Demichiel, Busin, Bich, su cui la Federazione, in questo caso la FISI, quando que Gabrielli, Vuerich. Bonaldi, Dei sti ragazzi passano nelle sue file, può costruire i campioni Cas, Carrara, e così via. Que di domani che, giunti alla notorietà, non si fanno montare sta volta il successo che lo la testa e ricordano che sotto la maglia azzurra c’è sempre scorso anno è stato di Bernar di. è andato ad Enzo De Mil’uomo con la sua dignità e le sue responsabilità. Allora lo sci, che è tra gli sport più educativi, rimarrà chiel, un cadorìno più in gam tale e non sarà offuscato dalla moda dei maglioni sgar ba ma in questo caso più for tunato degli altri. gianti e da uno snobismo assurdo e fuori luogo. Parentesi per gli « Assoluti • Le montagne, che sono state create per renderci più buoni, parleranno ancora il loro linguaggio affascinante NATALE BERTOCCO che noi saremo in grado di sentire e di comprendere. ALDO NOTARIO (Continua in 3. pagina)
prio per questi ragazzi della neve, giovani e freschi amba sciatori dell'Appennino nei cen tri maestosi e stupendi delle Alpi. Aveva già fatto qualco sa, molto, anzi, tra i piccoli dei «Campanili» lo scorso an no il nostro Bernardi, sempli ce e modesto contadino, capace d'andare a letto all’ora delle galline anche in pieno agosto perchè sa di dover correre di inverno. Un mese fa la FISI lo ha chiamato all’allenamento collegiale di Limone Piemon
te agli ordini di Rizieri Rodighiero. Al nostro Bruno sem brò quasi impossibile dover prendere posto ad una tavola così rappresentativa insieme a tanti giovani delle altre valli, ospiti della Federazione.
C.S.I. e FISI
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La nostra crociata per limitare gli incidenti stradali e per una maggiore educazione moto ristica va raccogliendo alte adesioni, unanimi consensi. Siamo lieti di pubblicare oggi il pensiero del Ministro dell’interno On. Tambroni Rinnoviamo perciò l’invito ai nostri organi periferici, Ispettori, Comitati ed Unioni Spor tive perchè sviluppino attraverso conversazioni e dibattiti in apposite riunioni, il tema preposto. Segnaliamo intanto l’interessamento immediato del Comitato Provinciale di Mantova avverten do che non debbono essere le Unioni Sportive a farsi promotrici di iniziative varie ma gli stessi Comitati Provinciali. Sono forme che denotano la nostra attività associativa e sottolineano la importanza morale del CSI come il suo interes samento per i problemi del Paese ed in parti colare per quelli che interessano specificata mente la gioventù.
La campagna di propaganda per la disci plina della circolazione stradale, lanciata a mezzo del settimanale « Stadium », è quanto mai apprezzabile ed opportuna. Sono certo che essa sarà produttiva di ef fetti particolarmente benefici, perchè rivolta, sopratutto, ai giovani le cui menti, responsa bilmente inquadrate sin dai primi anni di vita sociale, sui problemi del traffico, possono es sere portate a quel senso di completa autodi sciplina, la quale, mentre è uno degli elementi determinanti per ridurre il doloroso bilancio dei sinistri stradali, non potrà non contribuire al miglioramento formale e sostanziale della circolazione sulle strade italiane.
DEIOTO FILIALE OMAGGIO AL PAPA PELEA GIOVEATI’
ANCHE GLI ATLETI GIALLO-BLU’ alla Celebrazione del 90° della GIAC
FOTO\ ISIONI A QUOTA 2000: la rassegna annuale della neveè stata realizzata quest'anno dal C. S. I. a Salice d’Ulzio - Sportinia: un lungo avvincente film. Dall’alto in basso: 1) Ezio Soperra, Trentino, dell’ U. S. Vajolet di Pozza di Fossa vincitore dello slalom speciale CSI in piena azione. 2) I tre migliori del .fondo»: al centro il vincitore Bruno Bernardi dell’A. S Sant’Annapelago; ai lati) trentini Remo Gabrielli e Vito De Francesco, classificati ai posti d’onore. 3) Il folto gruppodei fondisti dei «Campanili». 4) j| terzetto delle «frecce» prime classificate nello slalom speciale del « Criterium studentesco »; Corvi di Sondrio (ter so classificato), Salvadore di Torino (il vincitore) e Senigalesi .(secondo classificato)
Ricorre quest'anno il 9(T di fondazione della Gioven tù Italiana di Azione Cat tolica, organizzazione ideata da Mario Fani, giovane del la nobiltà viterbese, che la concretizzò unendosi al bo lognese Giovanni Acquaderni in tempi in cui la pre senza delle forze cattoliche per difendere i diritti della Chiesa era esigenza impro rogabile. Da allora, per decenni, la GIAC è stata presente ovun que ¡’Apostolato aveva biso gno della collaborazione di forze fresche, dinamiche, entusiaste e profondamente maturate alla luce del Cri stianesimo; da allora, per nooant’anni, la Gioventù Ita liana di Azione Cattolica ha rappresentato una testimo nianza viva e palpitante del la lede, ha costituito una scuola di formazione di co scienze nuove impegnate a ridonare il conforto della Speranza; da allora ha ce mentato con U fervore delle
frutto della Carità, ' i pilastri sui quali lavo rare per costruire — attraj verso una gioventù scelta e | sana che crede, che ama e che vive al servizio della Chiesa e della Patria — un avvenire migliore. Una di tali opere è il Cen tro Sportivo Italiano che va fiero della sua origine per chè lo riallaccia direttamen te alla più bella tradizione cattolica. La celebrazione del no vantesimo della GIAC non può passare, dunque, senza 'che dirigenti ed atleti del [Centro Sportivo Italiano si uniscano ai giovani cattolici militanti nella celebrazione che avrà luogo a Roma il I9 marzo e si concluderà con TUdienza del Santo Padre in Piazza S. Pietro. Certamente il pensiero di tutti — nel ricordare il grandioso anfiteatro anti stante il massimo Tempio della Cristianità — rivive le splendide giornate del De । opere,
cennio celebrato pure in Piazza San Pietro per atte stare al Santo Padre, < Papa degli Sportivi >, la profonda riconoscenza per i Suoi al tissimi insegnamenti e la più viva gratitudine per fiinte-
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ressamento che Egli ha ri volto alle attività fisico-edu cative e fisico-agonistiche. Ed è proprio perchè Pio XII ha rivolto le Sue attenzioni allo sport, che della gioventù moderna rap-
presenta una delle più vi vaci espressioni, che Egli — filialmente — può essere chiamato Papa della Gioven tù; di quella gioventù che, come ha ripetutamente di mostrato pur tra gli immen si compiti del Suo Ministero. è al centro delle Sue at tenzioni. Come, quindi, non far esplodere con una nuova e calda attestazione di grati। tudine e di riconoscenza lo I affetto che gli sportivi del essersi praticamente laureato CSI — e non solo questi campione provinciale CSI e dopo aver vinto il campionato nutrono per la Sua Persointerregionale organizzato dal na in occasione della cele la FIDAL per gli allievi » brazione del 90° della GIAC dell’Italia Centrale, ha vinto che cade, purtroppo, a bre domenica scorsa a Parma il ve distanza da eventi che titolo italiano federale della hanno turbato profonda sua categoria, classificandosi al secondo posto del Campio mente la coscienza cattolica nato «Juniores», precedendo della gioventù italiana? Co la lunga teoria dei migliori me. quindi, non dimostrare atleti «juniores» italiani. ancora una volta, con una Ivo Pieri parteciperà il 30 presenza vibrante di nobili marzo prossimo alla finale na sentimenti, l'attaccamento aizionale del nostro Campionato ed è inutile dire che partirà fi Augusta Persona? Anche per questo motivo, nel ruolo di favorito numero uno_ pertanto, i dirigenti e gli
IL LUCCHESE PIERI
campione
Niente affatto longilineo, ma anzi « piccoletto » e ben pian tato, quando corre ha un'azio ne spontanea, armoniosa e la sua falcata svelta e piena gli permette di tenere qualsiasi andatura. E' una sicura spe ranza ed è allenato da Giorgio Maiolani e Moreno Salvadori. Abbiamo nominato Ivo Pie ri, nato a Barga il 24 mar zo 1941, e quindi non ancora diciassettenne, e tesserato al CSI per l’U.S. Barga ed aha FIDAL per il CSI Lucca Dopo aver letteralmente do minato tutte le gare di corsa campestre a cui ha preso par te nella sua provincia ed
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atleti giallo-blu non manche ranno di unirsi ai fratelli della GIAC per partecipare alla loro manifestazione che è ad un tempo mànifestazione del CSI in quanto si tratta di un evento di fa miglia. quale appunto la ri correnza anniversaria della fondazione della CIAC dal cui grembo è sorto. Essi par teciperanno, sicuramente, in unità di intenti. Soprattut to perchè la pratica sporti va ha insegnato — ed inse gna — quelle virtù naturali che sono base sulla quale si costruiscono uomini che sanno affrontare la vita. E parteciperanno anche numerosi in quanto all'invi to diramato dalla Presiden za Nazionale molti hanno prontamente risposto dando notizie di iniziative prese d'accordo con le Presidenze Diocesane della GIAC allo scopo di far convenire a Roma i giovani sportivi del la grande famiglia cattolica. gerb&r
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