Stadium n. 9-12/2005

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ASSISI 2005


SOMMARIO

N. 9/12 SETTEMBRE/DICEMBRE 2005

ASSISI 2005

farecst Formazione e Addestramento nelle Reti CSI

3

Benvenuti ad Assisi

3

Programma

4

Eventi ed ospiti

5

Mosaico

Campagna nazionale di formazione popolare per una rinnovata cultura sportiva in Italia Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali L.383/2000 anno 2004

5 Liturgia

Stadium

6 Approfondimenti

Mensile del Centro Sportivo Italiano DIRETTORE RESPONSABILE

9 Stare nella politica delle

“idee” e non dei partiti

Edio Costantini EDITORE

10

Lo sport: Risorse di rinnovamento e prospettive

11

Lo sport ha il potere di cambiare il mondo

ARANBLU s.r.l.

Via della Conciliazione 1 - 00193 Roma

11

DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma La pazienza di educare con lo sport

Tel. 06.68404590 - Fax 06.68802940 http://www.csi-net.it

12 Il valore non

negoziabile della persona

12 Il valore del volontariato

e-mail: aranblu@aranblu.it PUBBLICAZIONE ISCRITTA

al n° 4987 del Reg. Stampa

del Tribunale di Roma del 4/1/1956

13

II valore dell’associazionismo sportivo

13

Il ruolo della società sportiva

ARANBLU s.r.l.

14

I due nodi della promozione sportiva

REDAZIONE

PROGETTO GRAFICO

Felice Alborghetti, Andrea De Pascalis.

15 I

compiti del comitato trerritoriale

IMPAGINAZIONE Gianluca Capponi, Marco Croci, Alberto Greganti,

15

Il comitato regionale: il dovere di “esserci”

Loretta Pizzinga. STAMPA SO.GRA.RO. Società Grafica Romana S.p.A.

Via Ignazio Pettinengo, 39 - 00159 Roma

Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art.1 comma 1, DCB Roma Abbonamento annuale euro 18,00 Una copia euro 1,80

ilLwljj

Periodico associato all’USPI

x11F

(Unione Stampa Periodica Italiana)

I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono uti­ lizzati esclusivamente per l'invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.


Benvenuti ad WjHii

Liberiamo lo sport dai cattivi maestri Assisi 8/11 dicembre 2005

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 8 DICEMBRE Ore 16.00 Ore 17.00

ari amici, stiamo viven­ do un'epoca che solleci­ ta ciascuno di noi ad assu­ mersi le proprie responsabi­ lità per rafforzare il dialogo tra le persone e ci invita a prepararci in modo che nes­ suno sia arrendevole e timo­ roso di fronte alla prepoten­ za delle culture ispirate ad un nuovo paganesimo. È questo un cammino che non si fa da soli, ma insie­ me. Ci è chiesto di precedere e non di rassegnarci, di uscire dai sentieri consueti, di farci guida e orienta­ mento l'uno all'altro. Il compito che abbiamo davanti come cattolici impe­ gnati nello sport è ormai chiarissimo. È giunto il tempo di liberarci dai mercanti che hanno tradito lo sport, e dei tanti cattivi maestri che ogni giorno illu­ dono migliaia di ragazzi, spingendoli verso traguar­ di che non contano. Occorre risvegliare sempre di più la coscienza mora­ le e politica delle nostre strutture associative, a tutti i livelli, per qualificare e sviluppare linee comuni di politica sportiva coerenti con i principi fondanti del nostro Progetto culturale e sportivo. L'obiettivo deve essere quello di investire di più e meglio nell'attività sportiva, come fattore di promozione umana e socia­ le. La nostra azione non può ignorare che il Magistero della Chiesa ci spinge verso iniziative coraggiose, temerarie, anche rivoluzionarie, per contribuire a dare risposta, anche attraverso lo sport, al bisogno insoddisfatto di cambiamento che emerge da tanta parte del Paese, ed aiutare i giovani a dare senso alla loro esistenza. All'arroganza dei "cattivi maestri" che popolano il presente dello sport e della società è necessario opporre una fede adulta, riuscire a farsi carico del difficile compito di testimoniare la speranza, resti­ tuendo l'attività sportiva alla funzione di leva di cam­ biamento da cui partire per rendere nuove tutte le cose.

Ore 19.00 Ore 21.15

Preghiera iniziale Mons. Vittorio Peri, consulente ecclesiastico nazionale CSI La meditazione: “I cattivi maestri...” Riflessione a cura di S.E. mons. Vincenzo Paglia, vescovo di TerniNarni - Amelia, Presidente della Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo della GEI Celebrazione eucaristica (all'interno della Domus Pacis) Approfondimenti

VENERDÌ 9 DICEMBRE Ore 08.30 Ore 09.00

Ore 10.00

Ore 15.00 Ore 20.15

Preghiera iniziale Mons. Vittorio Peri Apertura Introduzione di Edio Costantini, presidente nazionale CSI I racconti: “Leader si diventa” Luigi Alici, presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana Don Antonio Mazzi, fondatore e presidente della Fondazione Exodus Gianpaolo Montali, allenatore della Nazionale italiana di pallavolo Approfondimenti Lo spettacolo: “Greccio, notte di Natale 1223” Musical di Carlo Tedeschi con la sua Compagnia Teatrale su S. Francesco e il Natale (Lyric Theatre)

SABATO 10 DICEMBRE Ore 08.30 Ore 09.00

Ore 11.00 Ore 15.00

Ore 16.00

Ore 16.30

Ore 20.15

Ore 22.00

Edio Costantini Presidente nazionale CSI

Preghiera iniziale Mons. Vittorio Peri Il Cammino: “Verso Verona 2006, la profezia della speranza” Presentazione del cammino di preparazione al convegno ecclesiale di Verona "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo" a cura di mons. Carlo Mazza, direttore dell'ufficio nazionale per la Pasto­ rale del Tempo libero, Turismo e Sport della GEI. Approfondimenti Preghiera La presentazione: “100 anni di Stadium: si riparte!” Presentazione della nuova veste della rivista associativa Stadium, che nel 2006 compirà 100 anni di vita. Gianni Visnadi, Fausto Del Pero, Renato Miorelli Il Grande evento: "15 Meeting internazionale dello sport cattolico - luglio 2007" Comunicazione di Padre Kevin Lixey, responsabile dell'ufficio "Chiesa e Sport" del Pontificio Consiglio per i Laici Il Talk show: “Corre la Pace” Racconti ed esperienze vissute nelle edizioni della maratona-pelle­ grinaggio in Terra Santa con Andrea Zorzi, Roberto Masciarelli (campioni di pallavolo), Antonio Mascolo (direttore della Gazzetta di Modena). Il pellegrinaggio: “Una notte con Francesco e Chiara" Pellegrinaggio dalla Basilica della Porziuncola alla Basilica di San Francesco con inizio all'interno della Porziuncola. Guida mons. Vittorio Peri Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina.

DOMENICA 11 DICEMBRE Ore 09.00 Ore 09.30

Ore 11.00

Preghiera iniziale Mons. Vittorio Peri “I buoni profeti...” Intervento di Edio Costantini. "Eventi e progetti 2006"


$ ^P/tesepe

Ospiti

di San c&ancesco

S.E. mons. Vincenzo Paglia vescovo di

Terni - Narni - Amelia

Presidente della Commissione Episcopale della GEI per l'Ecumenismo e il Dialogo. Membro della Conferenza Episcopale Umbra.

Luigi Alici PRESIDENTE NAZIONALE DELL'AZIONE CATTOLICA ITALIANA

È ordinario di Filosofia morale presso l'università di Macerata ed è docente di Filosofia teoretica presso la Lumsa. Ricopre dal 2001 il ruolo di direttore di "Dialoghi", la rivista culturale dell'Azione Cattolica Italiana.

Don Antonio Mazzi PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE EXODUS

Sacerdote, pedagogista, ha fondato e presiede la Fondazione Exodus Onlus. È inoltre presidente dell'Associazione nazionale di promozione sportiva delle comunità.

Gianpaolo Montali ALLENATORE DELLA NAZIONALE ITALIANA DI PALLAVOLO ■

Scftitto e diietto Carlo Tedeschi uUusicke* Stefano Natale

CoAeognojie Carmelo Anastasi Gianluca Raponi

Il suo palmares conta 5 scudetti, un mondiale per club, 4 coppe delle coppe, 3 coppe Italia, 1 Coppa Campioni, due Coppe CEV e un titolo europeo con la Nazionale.

dadda Compagnia 9eahato di Canto ^Tedeschi

mons. Carlo Mazza

Testo: M. Casteliacci, R. Biagioli - Musica: M. Paultcelli. G. De Matteis.G. Belardinelli - Edizioni: BMG Ricordi S.p.A..

DIRETTORE DELL'UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO,

Turismo

Eventi

e

Sport

della

GEI

Andrea Zorzi GIOCATORE DI PALLAVOLO

Ha esordito in nazionale nel 1986 a Bormio; ha vestito la maglia azzurra 325 volte. Premio della FIVB quale giocatore dell'anno 1991.

IL CALENDARIO DI ASSISI 2005 PROPONE DUE MOMENTI SERALI DEDICATI ALLA RIFLESSIONE. CI ACCOMPAGNERÀ LA FIGURA DI SAN FRANCESCO PROTAGONISTA SIA DEL MUSICAL DI VENERDÌ SIA DEL PELLEGRINAGGIO DI SABATO.

Roberto Masciarelli GIOCATORE DI PALLAVOLO

Grande personaggio della pallavolo indoor, ha vinto tutto con la naziona­ le di Velasco ed il Messaggero Ravenna di Kyraly,

Antonio Mascolo DIRETTORE DELLA GAZZETTA DI MODENA

È impegnato in prima linea in progetti e manifestazioni in favore della pace.

Venerdì 9 dicembre, ore 20.15

S.E. mons. Domenico Sigalini

“Greccio, Notte di Natale 1223”

VESCOVO DI

Musical della compagnia teatrale di Carlo Tedeschi S. Francesco e il Natale

su

Il musical scritto e diretto da Carlo Tedeschi, per far rivivere alcuni momenti della vita di San Francesco, con il suo Angelo sempre presente, assieme ai primi compagni che lo hanno seguito.

Sabato 10 dicembre, ore 20.15

“Una notte con Francesco e Chiara” Pellegrinaggio dalla Basilica della Porziuncola Basilica di San Francesco

Introduzione: mons. Vittorio Peri • Canto: La luce del tramonto (solisti e coro)

alla

Palestrina

Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della GEI fino al 2001, quando è stato nominato Vice-Assistente Ecclesiastico Generale dell'AzIone Cattolica Italiana.

Raffaele De Cicco dirigente dell’ufficio nazionale del servizio civile

Dal 1993 ha ricoperto numerosi incarichi nell'ambito del Servizio civile. Componente del comitato strategico del Servizio civile e del tavolo tec­ nico della Conferenza Stato e regione.

Don Massimiliano Sabbadini Consulente ecclesiastico

del

Comitato

provinciale

CSI

di

Milano

È Direttore della Federazione degli Oratori Milanesi (FOM), nonché presi­ dente del Forum degli Oratori Italiani (FOI)


...open space IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO SI PRESENTA COME UN QUADRO COMPOSTO DA 7 TESSERE OGNUNA DELLE QUALI RAPPRESENTA UN'ESPERIENZA: LA MEMORIA, L'ORGANIZZAZIONE, LO SPORT, L'ANIMAZIONE, GLI ITINERARI, IL CIRCOLO CULTURALE SPORTIVO ED INFINE GLI ORIZZONTI, TUTTI TASSELLI CHE FORMANO IL DISEGNO DELL'ASSOCIAZIONE, LE ESPERIENZE PASSATE, LE ATTIVITÀ SPORTIVE E FORMATIVE DI OGGI E GLI OBIETTIVI FUTURI.

La Storia

del

CSI, i

nostri campioni, gli eventi, le testimonianze

La Storia del Csi attraverso un itinerario di ricordi sugli eventi, le testimonianze e i risultati di 60 anni di cammino.

Struttura

del

CSI,

le società, i tesserati

Radiografia dell'Associazione, attività, progetti, numeri di un anno di successi.

Le attività

sportive del

CSI

Le nostre proposte sportive: i campionati, le discipline, le attività per diversamente abili, la giustizia sportiva...

Formazione

degli animatori dei circoli

Laboratori e progetti per un'animazione di qualità capace di generare legami e relazioni.

Progetti, formazione, accreditamento Un percorso per conoscere e approfondire le opportunità formative e i progetti in corso.

La

proposta

CSI

per l'organizzazione delle attività in parrocchia e nella

SCUOLA

Come e perché promuovere i Circoli culturali sportivi in parrocchia e i Circoli culturali sportivi stu­ denteschi.

Proposte e progetti per domani Uno sguardo al prossimo futuro: impegni, attese, prospettive.

Giovedì 8 dicembre, ore 16.00 Preghiera iniziale Introduzione: mons. Vittorio Peri, consulente ecclesiastico nazionale CSI Canti e letture da parte della Compagnia teatrale di Carlo Tedeschi, presentati da Anna Maria Bianchini. • Dedicato a te, Signore (canto corale) • Lettura di un Salmo • Gesù, vento di pace (canto corale)

Venerdì 9 dicembre, ore 08.30 Preghiera iniziale Introduzione: mons. Vittorio Peri, consulente ecclesiastico nazionale CSI Guida: Anna Maria Bianchini • È una vita così (canto corale) • Lettura di un Salmo • Beato sia quel giorno (canto corale)

Sabato 10 dicembre ore 08.30 Preghiera iniziale Introduzione: mons. Vittorio Peri, consulente ecclesiastico nazionale CSI

Guida Anna Maria Bianchini • Scenetta "No comment” (Giuseppe Barbetti e Michele Zattara) con il balletto dei burattini (Gianluca Raponi e Simona Imola) • Lettura di un Salmo • Vivo di te Signore (canto di Giuseppe)

ore 15.00 Preghiera Scenetta dell’«Angelo custode» (Giuseppe Barbetti e Michele Zattara)

ore 22.00 Celebrazione eucaristica presieduta da S. E. mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina. all'inizio: Santo Spirito di Dio al Vangelo: Alleluia al Prefazio: Santo, Santo, Santo alla Comunione: M'illumino di Te al Termine: Laudate omnes gentes

Domenica 11 dicembre, ore 08.30 Preghiera iniziale Introduzione: mons. Vittorio Peri, consulente ecclesiastico nazionale CSI Guida Anna Maria Bianchini • Il balletto della Croce (Gianluca Raponi e Simona Imola) • Lettura di un Salmo • al termine: "Come acqua di cascata" (canto corale)


Approfondimenti L'ASSOCIAZIONE VIVE UNA FASE DI GRANDI NOVITÀ.

PER QUESTO OCCORRE AGGIORNARSI, FORMARE NUOVE

FIGURE, DARE SPAZIO

AL CONFRONTO.

Per chi... ANIMATORI CULTURALI SPORTIVI IN PARROCCHIA Prosegue la campagna di formazione A scuola di valori in parrocchia. Un’occasione per approfondire tecniche e strumenti di animazione; il corso, inoltre, presenterà la seconda fase della campagna Con lo sport Oratorio in piazza.

ANIMATORI DELLA FORMAZIONE, CULTURA E COMUNICAZIONE Anche il CSI sente l'esigenza di formare figure nuove, le quali possano agire all'interno dell’Associazione a sostegno della promozione del progetto culturale sportivo. Ecco, allora, il lancio dell'itinera­ rio formativo per animatori della formazione, cultu­ ra e comunicazione, destinato prevalentemente a giovani che desiderano impegnarsi per vivere l'As­ sociazione; conoscerne le dinamiche e promuover­ ne la Vision e la mission; stimolare e far crescere con competenza, dinamismo e creatività progetti e gruppi di persone.

DIRIGENTI, ) RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE, DIRETTORI SNAD/SNES, RESPONSABILI ATTIVITÀ SPORTIVA L'evento di Assisi è ormai un'occasione anche per fare il punto della situazione: sui progetti in corso, sui prossimi, sulle azioni concrete finalizzate alla promozione del progetto culturale sportivo. Durante gli approfondimenti, si avrà modo di confrontarsi sulla campagna di formazione popolare, sul pro­ gramma 2006 dell'attività sportiva e formativa, sul progetto di promozione dell'attività sportiva giovani­ le, sugli albi nazionali e tanto altro ancora.

AMMINISTRATORI GIUSTIZIA SPORTIVA Il nuovo regolamento di Giustizia sportiva combina­ to alle nuove norme statutarie è una grande oppor­ tunità. È fondamentale, però, che venga applicato in maniera adeguata e da amministratori aggiornati e formati. Saranno proposti moduli di aggiornamen­ to finalizzati al conseguimento del patentino previ­ sto, premessa per conseguire la qualifica, dopo la frequenza dell'itinerario formativo, di amministrato­ re della giustizia sportiva e la relativa iscrizione all'albo nazionale degli educatori sportivi.

VOLONTARI EQUIPE NAZIONALE Cosa ne sarebbe delle manifestazioni sportive senza la partecipazione di persone che, grazie al loro impegno, ne garantiscono la buona riuscita? L'en­ tusiasmo e la dedizione dei volontari sono le colon-

DURANTE GLI

APPROFONDIMENTI, SI AVRÀ MODO DI CONFRONTARSI

SULLA CAMPAGNA DI FORMAZIONE POPOLARE, SUL PROGRAMMA 2006

DELL'ATTIVITÀ SPORTIVA E

FORMATIVA, SUL PROGETTO DI PROMOZIONE DELL'ATTIVITÀ SPORTIVA GIOVANILE, SUGLI ALBI NAZIONALI E TANTO

ALTRO ANCORA. ne portanti della macchina organizzativa di tutte le iniziative sportive, soprattutto quelle nazionali. L'al­ bo nazionale dei volontari prosegue e ad Assisi si continuerà il percorso formativo iniziato.

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE Il Centro Sportivo Italiano, iscritto nella prima clas­ se dell'albo nazionale degli enti di Servizio Civile, ha deciso di promuovere la parte obbligatoria naziona­ le di formazione per i volontari di servizio civile in modo tale da favorire l'incontro, lo scambio di esperienze, il confronto fra i volontari di servizio civile impegnati in associazione. Il Servizio civile volontario è un'importante e spesso unica occasio­ ne di crescita personale, una opportunità di educa­ zione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumen­ to per aiutare le fasce più deboli della società con­ tribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed econo­ mico del nostro Paese.

OPERATORI LOCALI DI PROGETTO Gli Operatori Locali di Progetto (OLP) sono le figu­ re più vicine ai volontari del Servizio Civile, con i quali stabilire un rapporto tra apprendista e mae­ stro. Proprio per questo, l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha demandato agli enti di prima clas­ se la formazione di queste figure così importanti, premessa necessaria per la presentazione di pro­ getti.


Programma

Secondo step del corso di formazione per Operatori Locali di Progetto: la carta etica e la storia del Servizio Civile in Italia, dall'obiezione di coscienza fino all'i­ stituzione del Servizio Civile Volontario, la progettazione, il profilo dell'OLP.

GIOVEDÌ 8 DICEMBRE

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE ore 21.15 “Csi: motivazioni e significati”

“Da apprendista a maestro’’ (prima parte)

Il Centro Sportivo Italiano si presenta ai Volontari del Servizio Civile. Motivazioni della scelta di impegnarsi per un anno al servizio dell'educazione sportiva e i significati professionali e umani che tale scelta comporta.

Il corso mira a formare figure specializzate che garantiscano un accompagna­ mento continuativo e stabile dei volontari del Servizio Civile durante lo svolgi­ mento delle attività, previste dai progetti, all'interno dei comitati.

VENERDÌ 9 DICEMBRE

ANIMATORI CULTURALI SPORTIVI IN PARROCCHIA

ANIMATORI CULTURALI SPORTIVI IN PARROCCHIA

ore 21.15

ore 15.00

OPERATORI LOCALI DI PROGETTO ore 15.00

“Con lo sport oratorio in piazza ”

"I laboratori"

Con la seconda fase di “A scuola di valori in parrocchia”, il CSI intende rilan­ ciare la funzione sociale ed educativa degli oratori e delle parrocchie, consen­ tendo loro di "andare in piazza" e intercettare il bisogno di aggregazione dei bambini e dei ragazzi.

Il corso per gli animatori culturali sportivi in parrocchia comprende 5 laborato­ ri suddivisi in: grafico-espressivo (2 corsi); ludico-motorio sportivo; gestualemimico teatrale; musico-motorio.

ANIMATORI DELLA FORMAZIONE, CULTURA E COMUNICAZIONE

ANIMATORI DELLA FORMAZIONE, CULTURA E COMUNICAZIONE ore 15.00

ore 21.15

“Costruire una relazione educativa ”

“Le ragioni di un nuovo itinerario formativo”

Profilo e ruolo dell'animatore della Formazione, Cultura e Comunicazione. For­ mare una nuova figura associativa in grado di recepire e di promuovere la nar­ razione del CSI come esperienza autentica e umana.

L’itinerario formativo è aperto a tutti coloro che hanno frequentato il corso per animatori culturali sportivi in parrocchia e che desiderano rimotivare il senso del proprio essere nel CSI, le ragioni profonde del servizio associativo.

AMMINISTRATORI GIUSTIZIA SPORTIVA

RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE, DIRETTORI SNAD/SNES, RESPONSABILI DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

ore 15.00

ore 21.15

Una disamina sulle sanzioni disciplinari nell'attività sportiva a carico dei tesse­ rati e delle società CSI alla luce della clausola compromissoria contenuta nello statuto dell'Associazione, favorirà la riflessione sulle conoscenze tecniche, regolamentari, sull'essenza del diritto sportivo a misura d'uomo.

“Piano 2006”

Il programma, il calendario dei ritmi e tempi, le strategie del nuovo anno spor­ tivo: una presentazione delle attività per i coordinatori della formazione e del­ l'attività sportiva e dei direttori delle scuole nazionali dirigenti e delle scuole nazionali educatori sportivi.

7 provvedimenti disciplinari”

DIRIGENTI ore 15.00

AMMINISTRATORI GIUSTIZIA SPORTIVA

“La certificazione delle associazioni sportive dilettantistiche”

ore 21.15

Un excursus sulle procedure necessarie per l'ottenimento del riconoscimento di ASD e per promuovere la certificazione. Saranno oggetto di valutazione e confronto i benefici che questo può comportare alle società sportive e le impli­ cazioni giuridco-fiscali che ne conseguono.

“L’ordinamento sportivo”

La giustizia sportiva sta assumendo un ruolo di grande rilievo nell'ordinamen­ to sportivo italiano e, di fatto, sta evolvendosi in una vera e propria specializza­ zione anche in campo professionale. Diventa necessaria una preparazione ade­ guata degli operatori alle esigenze dei tempi.

RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE, DIRETTORI SNAD/SNES ore 15.00

VOLONTARI EQUIPE NAZIONALE

“La formazione inesistente. La campagna di formazione popolare, il

ore 21.15

ruolo delle regioni e il sistema formativo CSI: prospettive e impegni"

“Le esperienze del 2005”

Un'occasione per verificare la Campagna di Formazione Popolare, i risultati rag­ giunti e il sistema formativo CSI.

Dopo il primo anno di istituzione dell'albo nazionale dei volontari, il primo momento di verifica riguarda l'attività svolta nel 2005. Ripercorrendo insieme le manifestazioni, le esperienze e i risultati dello scorso anno si getteranno le basi per i prossimi impegni.

VOLONTARI EQUIPE NAZIONALE ore 15.00 “Workshop: come migliorare la gestione degli eventi”

OPERATORI LOCALI DI PROGETTO ore 21.15 “Da apprendista a maestro” (seconda parte)

Lavori di gruppo. Un'occasione per discutere e pianificare la futura gestione delle manifestazioni: laboratori di simulazione e successive discussioni in gruppo per migliorare l'organizzazione e la gestione nazionali CSI


OPERATORI LOCALI DI PROGETTO, VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE ore 15.00 “Una scelta che cambia la vita ”

Incontro con il Dott. Raffaele De Cicco, dirigente dell'ufficio Nazionale del Ser­ vizio Civile. Informazioni utili: storia, modalità, normative, confronto, cono­ scenza e approfondimenti ed obiettivi sul Servizio Civile Nazionale.

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE (secondo gruppo) ore 11.00 “Lavori di gruppo ”

*fe1ontari del Servizio Civile approfondiranno i seguenti due temi: Servizio Civi­

le, Csi; ordinamento sportivo in Italia.

DOMENICA 11 DICEMBRE

OPERATORI LOCALI DI PROGETTO ore 16.45 “Conflitto e cooperazione’’

Dinamiche e problematiche di relazione tra gruppi di lavoro

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE

DIRIGENTI, RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE, DIRETTORI SNAD/SNES, ANIMATORI DELLA FORMAZIONE, VOLONTARI DEL­ L’EQUIPE NAZIONALE, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO, ANI­ MATORI CULTURALI SPORTIVI IN PARROCCHIA ore 11.00

ore 16.45

“Eventi e progetti 2006”

“Diritti, doveri, scelte”

Presentazione del calendario delle attività sportive, culturali e formative che saranno promosse e organizzate nel nuovo anno e che vedranno tutta l'Asso­ ciazione coinvolta al servizio degli atleti e delle atlete.

Identikit del volontario, le motivazioni che portano alla scelta di investire un anno della propria vita nel servizio civile. Diritti e doveri del volontario, storia del Servizio Civile, Fondamenti Costituzionali e Legislativi.

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE (primo gruppo)

SABATO 10 DICEMBRE ANIMATORI CULTURALI SPORTIVI IN PARROCCHIA

ore 11.00 “Lavori di gruppo”

I volontari del Servizio Civile approfondiranno i seguenti due temi: Servizio Civi­ le, Csi; ordinamento sportivo in Italia.

ore 11.00

7 laboratori"

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE (secondo gruppo)

Il corso per gli animatori culturali sportivi in parrocchia comprende 5 laborato­ ri suddivisi in: grafico-espressivo (2 corsi); ludico-motorio sportivo; gestualemimico teatrale; musico-motorio.

ore 11.00 “Conflitto e cooperazione”

Lavori di gruppo per i volontari del Servizio Civile: dinamiche e problematiche di relazione tra gruppi di lavoro: laboratori di simulazione e successive discus­ sioni in gruppo per verificare e migliorare le relazioni, i rapporti tra le persone e per conoscersi meglio.

DIRIGENTI, RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE, DIRETTORI SNAD/SNES, ANIMATORI DELLA FORMAZIONE, VOLONTARI DELL'EQUIPE NAZIONALE

AMMINISTRATORI GIUSTIZIA SPORTIVA

ore 11.00

ore 11.00

“L’attività sportiva 2006”

“Regolamenti e norme per l'attività sportiva”

L'attività sportiva è il principio generativo della vita associativa, da essa scatu­ riscono relazioni significative da costruire, coltivare e rinnovare. Presentazione del calendario delle attività sportive per il nuovo anno.

Le regole muovono l'attività. "Educare con lo sport" significa, quindi, assicura­ re il corretto svolgimento delle manifestazioni sportive e garantire l'attuazione del progetto sportivo ed educativo dell Associazione.

AMMINISTRATORI GIUSTIZIA SPORTIVA ore 11.00 “Il comunicato ufficiale e i ricorsi”

A patire dalla pubblicazione del Comunicato ufficiale all'albo, sarà evidenziato

l'iter del ricorso davanti agli organi di giustizia sportiva del CSI provinciali, regionali, nazionali fino alla Camera di conciliazione e arbitrato per lo sport.

OPERATORI LOCALI DI PROGETTO ore 11.00 “Gestione e progettazione”

Risorse umane, tecniche e modalità per garantire la qualità e l'eccellenza del servizio civile, nel CSI, all'interno di una correttta gestione progettuale che con­ senta la migliore definizione dei compiti e degli impegni dei volontari.

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE (primo gruppo) ore 11.00 “Conflitto e cooperazione”

Lavori di gruppo per i volontari del Servizio Civile: dinamiche e problematiche di relazione tra gruppi di lavoro: laboratori di simulazione e successive discus­ sioni in gruppo per verificare e migliorare le relazioni, i rapporti tra le persone e per conoscersi meglio.


DALLE ISTITUZIONI BISOGNA IN PRIMO LUOGO FARSI RICONOSCERE ED ACCREDITARSI PER LA QUALITÀ DEI PROGETTI, DELLE ATTIVITÀ E DELLA POLITICA SPORTIVA.

Stare nella politica DELLE "IDEE" E NON DEI PARTITI ormai chiaro che dobbiamo affiancare l'organizzazione sportiva e la passione educativa con l'impegno politico, per "ricomin­ ciare da capo", come diceva l’ultimo Rossetti, a ricostruire la città, la nazione e un mondo più umano e più civile. Questo orientamento ci fa da guida nel superare la sindrome di sub­ alternità che sembra attanagliare molti dei nostri dirigenti, e nel ten­ tare di condizionare il costume sportivo del Paese, e con esso il suo costume sociale e il suo destino. Ciò non significa essere asettici rispetto ai valori proposti nei pro­ grammi. La nostra appartenenza è nella società civile, perché la poli­ tica ha significato se risponde ai bisogni di tutti i cittadini. Stare nelle istituzioni non è in contrasto con l'esperienza associativa, ma può essere un modo diretto per esplicitare i valori e le politiche contenuti nella nostra proposta sportiva ed educativa. Ma quale istituzioni? Le "tradizionali": Comuni, Province e in genere gli Enti Locali, le scuole, il CONI, le carceri, le Diocesi, le parrocchie e gli oratori, le Forze Armate, le Fondazioni... È necessario fare accordi, convenzioni... promuovere attività sporti­ ve e culturali da adattare alle esigenze del territorio e alle richieste delle amministrazioni. Partecipare alla gestione degli impianti spor­ tivi. Con queste istituzioni bisogna in primo luogo farsi riconoscere ed accreditarsi per la qualità dei progetti, delle attività e della politica sportiva. Tenere sempre alta la nostra sfida culturale ed educativa improntata sulla promozione della persona umana, senza lasciarsi appiattire su logiche mercantili. Attenzione particolare va posta nel riaffermare l'impegno nelle Par­ rocchie e nelle scuole, in quanto spazi per promuovere lo sport, come luoghi educativi, di trasmissione dei valori, di interazione sociale e aperti alle diversità.


LO SPORT È OGGI UN FENOMENO STRAORDINARIAMENTE DIFFUSO IN ITALIA, MA ANCHE STRAORDINARIAMENTE DIFFERENZIATO, POICHÉ SONO POSSIBILI TANTI MODI DI CONCEPIRE, ORGANIZZARE E VIVERE LA PRATICA SPORTIVA. E NON SI PUÒ DIRE CHE TUTTI SIANO GIUSTI, SIANO FUNZIONALI ALLO SVILUPPO DI PERSONE MIGLIORI E DI UN MONDO MIGLIORE, COME PURE È NELLE PRETESE DELLA FILOSOFIA DELLO SPORT.

Lo sport: RISORSE

DI RINNOVAMENTO E PROSPETTIVE e oggi andiamo ad smo sportivo cattolico, analizzare il fenomeno non può limitarsi ad un sportivo nei suoi vari semplice atto di presenza aspetti, non possiamo che nel mondo dello sport, riscontrare una conver­ fosse pure funzionale alla genza verso alcune derive promozione della pratica allarmanti: la selezione sportiva, ma deve avere spietata dei più forti; l'a­ una precisa identità di lienazione della persona volto e specificità di servi­ atleta, che diventa "clien­ zio all'uomo. I nostri atleti, non posso­ te" e "merce", e produce merce-spettacolo con il no essere confinati al criterio del massimo pro­ ruolo di semplici "consu­ matori" di sport. Praticare fitto; il proliferare dell'uso della chimica per miglio­ lo sport è importante, ma non basta: quello che ci rare le prestazioni e non sentire la fatica; lo schiac­ viene chiesto è di pro­ ciamento che lo sport di muovere lo sport a partire vertice esercita sullo sport dalla promozione della persona che lo pratica. di base. In questa situazione il Accanto agli obiettivi "storici" dell'attività spor­ Centro Sportivo Italiano, come tutto l'associazioni­ tiva: la crescita armoniosa

S

I NOSTRI ATLETI, NON POSSONO ESSERE CONFINATI AL RUOLO DI SEMPLICI "CONSUMATORI" DI SPORT. PRATICARE LO SPORT È IMPORTANTE, MA NON BASTA: QUELLO CHE CI VIENE CHIESTO È DI PROMUOVERE LO SPORT A PARTIRE DALLA PROMOZIONE DELLA PERSONA CHE LO PRATICA.

del corpo, la funzione socializzante, la tutela della salute, appare sem­ pre più strategica la scelta della funzione educativa, poiché nel mondo giova­ nile contemporaneo il bisogno di educazione è diventato davvero grande. Uno sport che non abbia a cuore la formazione dei giovani, ovvero del capita­ le umano di domani, è uno sport che perde gran parte del suo significato primario e del suo valore sociale. Occorre perciò che l'Associazione tutta riscopra e alimenti in sé la passione dell'educare at­ traverso lo sport, usando al meglio le tante risorse a sua disposizione.


SOLO UNO SPORT “RINNOVATO” PUÒ “CONTAGIARE” TUTTO CIÒ CHE È INTORNO, CONTRIBUENDO A CAMBIARE OGNI COSA.

LO SPORT HA IL POTERE

di cambiare il mondo II TAa sempre tutti gli uomini in qualche

RINNOVARE LO SPORT DIPENDE ANCHE DA NOI, DALLA NOSTRA CAPACITÀ DI ESSERE TESTIMONI DI UN MODO DIVERSO Di CONCEPIRE LA PRATICA SPORTIVA.

.Lzmodo aspettano nel loro cuore un cam­ biamento, una trasformazione del mondo" ha detto lo scorso agosto a Colonia Benedetto XVI ai giovani della GMG, aggiungendo che la sola forza in grado di rinnovare veramente il mondo è quel­ la che si sprigiona da una vera e propria "fissione nucleare" interiore, che fa esplodere nell'intimo di ognuno di noi la forza dell’amore, suscitando poi "la catena di trasformazioni che poco a poco cam­ bieranno il mondo". Sono parole che hanno molto da dire anche al sistema dello sport, che di grandi trasformazioni avrebbe bisogno, vista la confusione che lo caratte­ rizza, la perdita di qualità e di senso che lo con­ traddistinguono.

LA PAZIENZA DI EDUCARE

con lo sport ira coloro che attendono nel loro cuore di ascoltare la voce di uno sport diver­ so ci sono i giovani. È esattamente su questo punto che ci viene lanciata la vera sfida educativa. Abbiamo molto da offrire ai ragazzi e ai giovani. Il nostro impegno è promuovere un'attività sportiva, culturale e ricreativa che li coin­ volga nel maggior numero possibile. Dobbiamo però offrire, insieme con l'op­ portunità di fare sport, che è già una cosa importante, un bene ancora più prezioso: la fonte della speranza che non delude e che ti fa credere nella vita. I giovani aspettano parole e gesti che li aiu­ tino a dare senso alla loro vita. L'emergen­ za è riuscire a strapparli al "nulla", alle banalità, alla mediocrità. In quel "nulla" si

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Certo sarebbe bello se, a un tratto, questo fenome­ no sportivo ormai così globalizzato eppure così frammentato, troppo spesso privo di ideali forti e di slanci di rinnovamento, ritrovasse d'incanto la voglia di guardarsi dentro e di cambiare le cose che non vanno. Ma non è così, e non si può restare inerti ad aspettare. Rinnovare lo sport dipende anche da noi, dalla nostra capacità di essere testi­ moni di un modo diverso di concepire la pratica sportiva. Non mancano nel mondo dello sport uomini e donne che non attendono altro che un segnale per concretizzare a loro volta il cambia­ mento. È da lì che bisogna cominciare, facendo esplodere nell'anima di ciascuno il bene che "con­ tagi" tutto ciò che è intorno e investa gli stili di vita dello sport per riumanizzarli.

alimentano la noia, la solitudine, il disagio. L'anelito di ogni giovane è la ricerca della felicità, è la ricerca di un benessere inte­ riore. È in questo anelito che si trova la radice della valenza educativa dello sport. Lo sport, fatto di prove e sacrifici, di gioie e delusioni, di traguardi da conquistare e sempre da rinnovare, è una grande scuola di vita. Addestrare allo sport può diventa­ re così il modo più semplice e diretto di addestrare alla vita. Quando lo sport sviluppa una credibile funzione educativa, aiuta i giovani ad usci­ re indenni dal periodo critico dell'adole­ scenza. Li aiuta a salvarsi dal mercato delle illusioni degli adulti, compresi i genitori. Ma cosa fare, per affermare imo sport che ritrovi coerenza di ideali, che abbia un'eti­ ca salda, che davvero si faccia ascoltare dai giovani, che sia un valore per le persone e per la società, che "crei le condizioni di una vita ricca di speranza"? I pilastri di questo agire sono: a) il valore non negoziabile della persona; b) il valore del volontariato degli operatori; c) il valo­ re dell'associazionismo sportivo.


QUALE IDEA DI PERSONA VOGLIAMO PROMUOVERE ATTRAVERSO LO SPORT?

IL VALORE NON

NEGOZIABILE

della persona er usare le parole di Giovanni Paolo II (25 novembre 1989), bisogna ribadire e affermare la "relatività dello sport rispetto al primato dell'uomo, perché sia sottolineata la valenza sussidiaria dello sport nel progetto creaturale di Dio". Riumanizzare lo sport, restituirgli dignità e valore, farne stru­ mento per soddisfare esigenze umane profonde è possibile met­ tendo al centro di ogni attenzione e di ogni progetto la persona. Ma ancora non basta. Quale idea di persona vogliamo promuo­ vere attraverso lo sport? Crediamo si debbano affermare le ragioni di una persona che si impegni nella propria vita quotidiana a far emergere i valori del­ l'amicizia, della fraternità, della solidarietà, della pace; che con­ corra, per quanto è in suo potere, ad affermare quella "civiltà del­ l'amore" che Giovanni Paolo II ci ha indicato come meta da rag­ giungere. Sosteneva giustamente lo stesso pontefice che lo sport può con­ correre a sostenere le speranze che muovono i cuori degli uomini, specialmente dei giovani, "solo recuperando efficacemente il suo compito e le sue potenzialità di educazione e di socializzazione . Bisogna allora mettere in cantiere un'attività sportiva capace di sprigionare un preciso progetto culturale ed educativo, che abbia come punto di riferimento costante ed obiettivo assoluto la cre­ scita umana delle persone.

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SETTEMBRE/DICEMBRE 2005

IL VALORE DEL VOLONTARIATO LA PASSIONE DIFFICILMENTE SI PUÒ COMPRARE O VENDERE. ESSA È CIÒ CHE CONTRADDISTINGUE E RENDE "SPECIALE" IL VOLONTARIATO SPORTIVO, CHE È DAVVERO LA PRIMA GRANDE RISORSA A DISPOSIZIONE DELLO SPORT.

TT o sport educa se ci sono le con¿^dizioni perché ciò avvenga. La

prima di tali condizioni è che negli operatori sportivi ci sia passione educativa, la voglia di non accon­ tentarsi di ciò che è facile o scon­ tato, la voglia di mettersi in gioco nel rapporto con l'altro. Questa passione difficilmente si può comprare o vendere. Essa è ciò che contraddistingue e rende "speciale" il volontariato sportivo, che è davvero la prima grande risorsa a disposizione dello sport Lo sport ha bisogno di "educato­ ri" e non di "prestatori d'opera". Ciò significa avere la grinta e le motivazioni per andare contro­ corrente, essere disposti ad abita­

re i territori più aridi dello sport per portarvi un messaggio di umanità e di speranza. È soltanto agli "educatori sporti­ vi" che possiamo chiedere di met­ tersi al servizio di un diverso pro­ getto sportivo, che sia una cosa seria tra le cose serie della vita. C'è bisogno di educatori sporti­ vi capaci di essere ben di più che i maestri di un gesto tecni­ co o gli allenatori di una capa­ cità fìsica. L'educatore sportivo deve saper accogliere, orientare, accompa­ gnare, dare speranza. E deve saper mettere in guardia dai cattivi maestri, che non manca­ no nello sport come nella vita.


IL VALORE dell'associazionismo sportivo ella maggior parte di Paesi europei è in atto da alcuni decenni un feno­ meno di progressivo sgretolamento tessuto sociale, i cui effetti in termini di disagio giovanile, di emarginazione, e, in molti casi, di diffusione della tossicodi­ pendenza e di violenza urbana, rappre­ sentano una realtà nota a tutti. In un contesto sociale così debole dal punto di vista delle opportunità di edu­ cazione e formazione per le giovani gene­ razioni, l'associazionismo sportivo costi­ tuisce senza dubbio un impegnativo banco di prova, una sfida positiva e di enorme utilità per la società civile. Lo sport deve candidarsi a dare il proprio contributo attivo per nuove politiche giovanili ispirate allo sviluppo delle iden­ tità individuali e collettive delle capacità relazionali e d'inclusione. L'associazionismo sportivo può favorire la creazione e l'implementazione di una rete territoriale, nazionale e internaziona­ le per lo sviluppo e la formazione dei gio­ vani, a supporto dell'opera delle famiglie

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e delle agenzie educative, tenendo conto anche dei problemi legati all'emigrazione verso una cultura d'integrazione tra del Paesi. I giovani hanno bisogno oggi più che mai di costruire il proprio progetto di vita, ma anche di senso di appartenenza e di utilità verso il prossimo, ed è con esempi, iniziative e azioni concrete che bisogna alimentare il rapporto con loro, affinché educare voglia realmente dire "fare insieme", per poi creare capacità, stima di sé, identità e quindi "autono­ mia".

OCCORRONO SOCIETÀ SPORTIVE

NON CHIUSE IN SE STESSE: DINAMICHE, SEMPRE IN ASCOLTO

DEI BISOGNI UMANI ED EDUCATIVI

DEL TERRITORIO, APERTE ALLA

IN UN CONTESTO SOCIALE COSÌ DEBOLE DAL PUNTO DI VISTA DELLE OPPORTUNITÀ DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER LE GIOVANI GENERAZIONI, L'ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO COSTITUISCE SENZA DUBBIO UN IMPEGNATIVO BANCO DI PROVA, UNA SFIDA POSITIVA E DI ENORME UTILITÀ PER LA SOCIETÀ CIVILE.

Solo uno sport che sappia educare ai fondamenti etici della vita - la responsa­ bilità personale, il valore della relazione con gli altri, la solidarietà - potrà dare risposte ad un numero crescente di gio­ vani, indicando loro la via dei valori e degli ideali quali elementi fondanti per costruire una vita non chiusa nel pro­ prio egoismo ma aperta anche ai biso­ gni degli altri.

IL RUOLO della società sportiva

COLLABORAZIONE CON LE ALTRE È l'orizzonte di un associazionismo sportivo che diventa scuola di umanità, di convivenza SCUOLE, PARROCCHIE...), CHE civile e di condivisione, di partecipazione. TENGANO LE LORO PORTE SEMPRE Occorrono Società sportive che non siano solo club del tempo libero ed erogatori di SPALANCATE PER ACCOGLIERE SIA servizi sportivi ma sappiano invece essere I "BENEDUCATI" DI QUESTO MONDO "comunità di persone" che scelgono di con­ SIA I "MALEDUCATI"... dividere, nello sport ed oltre lo sport, impor­ tanti percorsi di vita orientati ai medesimi valori fondamentali. Occorrono Società spor­ all'interno delle Società sportive che l'im­ tive non chiuse in se stesse: dinamiche, sem­ portanza formativa dello sport acquista la pre in ascolto dei bisogni umani ed educativi sua dimensione di maggiore efficacia se, oltre del territorio, aperte alla collaborazione con che addestrare alla pratica sportiva, esse le altre realtà educative (famiglie, scuole, par­ riescono a proporsi come luogo dell'orientarocchie...), che tengano le loro porte sempre mento, dell'ascolto, dell'accoglienza e del spalancate per accogliere sia i "beneducati" di recupero.

REALTÀ EDUCATIVE (FAMIGLIE,

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questo mondo sia i "maleducati", poiché sono proprio questi ultimi ad avere più biso­ gno di uno sport formativo. Le porte devono essere sempre aperte: per poter guardare da dentro ciò che accade fuori, per poter vedere da fuori come si vive dentro, per accogliere tutti e non escludere alcuno. C'è bisogno di Società sportive che siano luo­ ghi di incontro e di amicizia, e le cui attività sportive, culturali ed associative si offrano come autentiche esperienze di vita, la cui cen­ tralità risieda nell'aiutare ogni atleta a dare il meglio di se stesso: nell'allenamento, nella gara, nella vita di gruppo, nella scuola, in famiglia.


CHE NON ESISTA IN ITALIA UNA POLITICA SPORTIVA CHE PRENDA DAVVERO A CUORE LA PROMOZIONE DELLO SPORT GIOVANILE, E IN PARTICOLARE DI QUELLO A PREVALENTI FINI EDUCATIVI, È CIRCOSTANZA NOTA ED EVIDENTE.

I DUE NODI DELLA

PROMOZIONE SPORTIVA he tanta parte dello promozione dello sport sport vada progressi­ che dal livello nazionale si vamente perdendo la sua riversi a quelli territoriali. anima etica è cosa nota Colmare resistenze e ed evidente. Che non esi­ ritardi non è semplice. Ci sta in Italia una politica sono forze importanti sportiva che prenda dav­ che - per pigrizia menta­ vero a cuore la promozio­ le, per incuria o perché il ne dello sport giovanile, e mercato dello sport gli va in particolare di quello a bene così com'è - frenano prevalenti fini educativi, l'auspicabile cambiamen­ è circostanza altrettanto to. nota ed evidente. Il CSI deve vincere ogni E diffìcile pensare che lo timore, non avere sogge­ sport giovanile possa dav­ zione dei tanti Golia che vero contribuire a cresce­ popolano l'Italia dello re generazioni di cittadini sport. migliori senza che questi Per orientarsi può fare affidamento sulla chiarez­ due nodi vengano sciolti: restituire un'anima e za del suo progetto cultu­ un'etica alla pratica spor­ rale sportivo, basato sulla tiva; mettere in cantiere centralità della dignità una politica pubblica di della persona umana, il

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IL CSI DEVE VINCERE OGNI TIMORE, NON AVERE SOGGEZIONE DEI TANTI GOLIA CHE POPOLANO L'ITALIA DELLO SPORT.

cui valore va riconosciuto e tutelato anche nello sport. E sicuramente un proget­ to "anomalo" nel panora­ ma del nostro sistema sportivo, quasi tutto tara­ to sullo "sport per sport". Diffondere la freschezza e fattualità del suo proget­ to non vuol dire che il CSI desidera la "rivolu­ zione", che è contro le Istituzioni che oggi governano lo sport. Anzi, il CSI desidera essere loro alleato sul territorio, pur continuando a reclamare indipendenza di azione e di giudizio, per dire ciò che pensa sullo sport, sulla persona e sul siste­ ma sportivo italiano.


LAVORARE DI CONCERTO CON LE SOCIETÀ SPORTIVE, AIUTANDOLE A ORIENTARSI AFFINCHÉ DIVENTINO VERI LUOGHI DI SOCIALIZZAZIONE E DI AMICIZIA.

I compiti del

COMITATO TERRITORIALE petta al Comitato territoriale dare attuazio­ re ai giovani un modello di attività che faccia ne al Progetto culturale sportivo del CSI, dello sport una cosa seria tra le cose serie della operando in coerenza con i quattro principi vita. Uno sport capace di accogliere i "volti'' delle persone. Bravi e meno bravi. Abili e disa­ Fondamentali dell'impegno educativo: 1) Dar vita a un'attività sportiva di qualità; bili. I campioni e le "scamorze". I nostri ope­ non solo un semplice servizio sportivo anoni­ ratori volontari devono essere coscienti che mo e senz'anima, come una cosa da consuma­ prima di produrre "servizi sportivi", devono re, ma un bene da vivere. L'obiettivo deve esse­ produrre cultura: relazioni calde, solidarietà, re quello di investire di più e meglio nell'atti­ giustizia, democrazia rispetto delle regole, vità sportiva, come fattore di crescita e di for­ legalità; mazione da mettere a disposizione di tutti, 4) Un forte rigore etico. Si avverte il bisogno di rinnovare e rilanciare la tensione etica a tutti soprattutto del mondo giovanile; 2) Stare al fianco delle società sportive, aiutan­ i livelli. Essa si traduce in attitudine continua­ dole ad orientarsi affinché diventino veri luo­ ta all'esercizio della responsabilità dei ruoli con ghi di socializzazione e di amicizia, e facciano chiarezza di intenti e fini, in dedizione gratui­ delle tante attività sportive, culturali ed asso­ ta alla causa dei valori autentici della persona, ciative, autentiche esperienze di maturazione investendo in passione educativa e in proget­ umana. Lavorare di concerto con esse perché tualità sociale. L'identità cristiana che non è uno slogan né un offrano, insieme con l'opportunità di fare sport, che è già una cosa importante, un bene limite, ma un impegno ed una risorsa, richia­ ancora più prezioso: la fonte della speranza che ma alla responsabilità e a risvegliare continuamente la coscienza morale e politica delle non delude e che fa credere nella vita; 3) Preparare dirigenti ed operatori all'altezza nostre strutture associative, riproponendo con del ruolo. Su questo fronte si gioca la serietà coraggio il patrimonio di valori e di contenuti dell'Associazione. Sappiamo che è fatica offri- della tradizione cattolica.

S

REALIZZARE UNO SPORT CAPACE DI ACCOGLIERE I "VOLTI11 DELLE PERSONE. BRAVI E MENO BRAVI. ABILI E DISAGILI. I CAMPIONI E LE "SCAMORZE11...

IL COMITATO REGIONALE:

il dovere di "esserci " ivendo in un tempo di bassa tensione Regione, con la Conferenza Episcopale etica e di rifugio nei localismi e negli Regionale, con i CONI regionali, Comitati degli Enti di Promozione Sportiva egoismi, appare necessario sviluppare semregionali ­ e Federazioni sportive; pre di più il ruolo "politico” del Comitato • Funzione tecnico sportiva - Per gesti­ regionale. re le attività sportive regionali di competen­ Il suo compito è insostituibile per quanto riguarda la capacità di interagire con i Comi­ za, ed essere di supporto ai comitati territo­ tati territoriali e di esercitare una presenza riali per eventuale attività interprovinciale. • Funzione formativa - Per promuovere "politica" autorevole sul territorio regionale. Significherebbe, in buona sostanza, far cre­ percorsi formativi per nuovi dirigenti, coor­ scere "Regioni funzione" capaci di rispettare dinare iniziative formative per dirigenti e le autonomie e le differenze interne orien­ tecnici tra comitati della regione; tando e accompagnando il protagonismo e • Funzione di promozione, sviluppo le politiche di sviluppo delle diverse realtà e accompagnamento - Per promuovere il CSI nei territori in cui è assente, dare sup­ locali. porto allo sviluppo dei progetti sportivi e Spettano al Comitato Regionale: • Funzione politica - Rapporti con la associativi.

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