Il Poligrafico, n. 173, Novembre 2016

Page 1

Stampa e nuovi media nell’era digitale

METADATI Un mondo da mettere in ordine AZIENDE GRAFICHE Incontro con Coptip OSCAR DELLA STAMPA La consegna dei premi agli 8 vincitori

+76%

investimenti in contenuti digitali 2016 vs 2015 N. 173 Novembre 2016 Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Euro 9,90


Wines on Ice   Brands on Fire! Siete pronti a catturare il mercato dei vini destinati al secchiello del ghiaccio? La gamma ICE e ICE PREMIUM di UPM Raflatac sono l’ ideale per realizzare etichette di pregio che non ingrigiscono a contatto con l’ acqua mantenendo i colori brillanti ed intensi come non mai, in qualunque condizione. L’ etichetta sarà più bella ed impeccabile piu’ a lungo, dallo scaffale al secchiello del ghiaccio. Per maggiori informazioni sulle nostre soluzioni di etichettatura: www.upmraflatac.com


Il futuro sarà più semplice. Come premere un bottone. Un uso semplice e veloce dei nostri prodotti. Un controllo rapido ed efficiente dei vostri processi e delle vostre applicazioni. Tutto integrato in un sistema intelligente. Simply Smart, Semplicemente Geniale. ››heidelberg.com

Heidelberg Italia Srl Via Trento 61, 20021 Ospiate di Bollate (MI) Telefono 02 35003500, www.heidelberg.com


piombi Centro Stampa Veneto dalla flexo alla offset....................12 Roatta subentra a Tenderini alla guida di Pixartprinting......... 12 Rotolito forma nuovi operatori... 13 Aziende grafiche italiane........... 14 Fornitori.................................. 16 Eventi...................................... 18 Print4All apre le vendite............ 19 Istituzioni................................. 20 Angolo della Cultura................. 21

car della stampa 2016: la consegna dei premi agli 8 vincitori pag. 26 Os

Sommario

173

l’importanza dell’archiviazione degli asset pag. 44

INTERVISTE Coptip: la cooperativa come formula vincente...................... 28

eventi Oscar della Stampa 2016...... 26 InPrint Italy, lo show dell’industrial print.................. 54 FlexoDay 2016 a Bologna...... 57 BestInFlexo Award.................. 58 Coating Days Saphira.............. 60 Due giorni con l’Unione............ 64 tEcnologie IV generazione Ultrastream..... 36 L’accoppiata vincente offset e inkjet KBA - Xerox...... 40 Metadati: un mondo da mettere in ordine................... 44 Novità dalle aziende............... 50 News Carte&Supporti............. 62 RUBRICHE I nomi di questo numero.............. 6 L’opinione di... E. Posenato A lezione d’imprenditorialità da Henry Ford...........................7 L’opinione di... S. Tenedini Comunicare non è un miraggio.... 8 L’opinione di... S. Facchini Packaging: importanza, utilità, valenza strategica.....................10

www.iStockphoto.com

mercati I dati dell’indagine congiunturale della Filiera.............................. 22 I numeri del mercato grafico francese...................... 34

innovazione e networking di qualità a inprint italy pag. 54

Colophon

Direttore responsabile Ruggero Zuliani ruggero.zuliani@strategogroup.net

Comitato di redazione Cristina Rossi (coordinamento) tel. 02 7529101 cristina.rossi@strategogroup.net Emanuele Posenato emanuele.posenato@strategogroup.net Pubblicità mauro tironi tel. 02 49534500 mauro.tironi@strategogroup.net deborah ferrari tel. 389 9004599 deborah.ferrari@strategogroup.net Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it

4

Ufficio traffico BRANDO ZULIANI tel. 02 7529101 brando.zuliani@strategogroup.net

Hanno collaborato a questo numero: paola bonfanti, LORENZO CAPITANI, Sergio Facchini, Achille Perego, Stefano Tenedini, FEDERICO zecchini

ABBONAMENTI

quota annua euro 99,00 per l’Italia, 144,00 per l’Europa, 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Zeta’s srl IBAN: IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure Conto Corrente Postale n. 41419201

Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa Redazione Zeta’s srl - C.D. Milano Oltre, Segrate MI tel. 02 7529101 fax 02 26951006 Ufficio abbonamenti tel. 027529101 fax 0226951006 amministrazione@strategogroup.net

Associato a:

Editore Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano tel. 027529101 fax 0226951006 www.stampamedia.net Stampa Grafiche Parole Nuove Brugherio (MB)

Associato all’USPI


il mondo della flessografia a bologna pag. 57

convegno a mantova con l’unione industriali grafici pag. 64

R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Ruggero Zuliani (zuliani.r@ilpoligrafico.it - via Kolbe 8 Milano - tel. 027529101 fax 0275291039). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

Organo Ufficiale ITALIA

associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com

In questo numero

coptip, quando la formula della cooperativa risulta vincente pag. 30

Metadati, un mondo da mettere in ordine In una realtà in cui la comunicazione non può più prescindere dal digitale e dalla multicanalità è quanto mai strategico archiviare le informazioni - immagini, documenti o file multimediali in maniera ordinata e coerente, avvalendosi degli strumenti tecnologici che il mercato mette a disposizione. In gergo tecnico si chiama metadatazione degli assetti e se volete approfondire l’argomento vi consigliamo di leggere l’articolo di Lorenzo Capitani a pag. 44. Qual è la ricetta per un’azienda grafica per continuare a essere competitiva in un mercato dove solo i più forti sono sopravvissuti alla crisi? Investire in tecnologie innovative, diversificare acquisendo altre aziende o espandersi geograficamente? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Rovatti, presidente di Coptip (a pag. 28). Una macchina da stampa superaccessoriata, in grado di nobilitare i packaging con effetti speciali ottenuti grazie all’impiego di vernici all’acqua e UV e supporti patinati opachi e lucidi. Se si aggiunge che l’azienda che l’ha installata è una cartotecnica che fattura circa 4 milioni con soli 13 dipendenti la vicenda si fa ancora più interessante. Date un’occhiata al resoconto della prima edizione dei Coating Days Saphira organizzati da Heidelberg Italia presso la Tipografia Moretti, a pag. 60. Le risorse umane rappresentano un importante patrimonio per ogni azienda e vanno dunque gestite in modo adeguato, soprattutto nei momenti difficili. Quali caratteristiche deve avere un capo per poter motivare i propri dipendenti e garantire il benessere aziendale? Il tema è stato al centro di un convegno in occasione della Due Giorni con l’Unione che si è tenuta a Mantova (a pag. 64). Assegnati anche quest’anno gli Oscar della Stampa (a pag. 24) durante la cena di gala tenutasi presso la sede del Sole 24 Ore a Milano, alla quale hanno partecipato oltre 200 imprenditori del settore grafico. Forte spinta all’innovazione e capacità di vision contraddistinguono le aziende che si sono aggiudicate i prestigiosi premi. Aziende che hanno costruito la propria eccellenza su qualità di leadership imprenditoriale unite a creatività, fantasia e utilizzo della stampa in una prospettiva di rinnovamento, gestionale, tecnologico e delle risorse umane. Cristina Rossi

5


6

bcdefghijklmnopqrstuvwyxz

Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono a un’inserzione pubblicitaria 3M 57 4IT Group 19,26 Acimga 19 Adobe 45 Agfa Graphics 17,55,64 Aliperta Mirko 27 Alon Gershon 50 Amendola Giovanni 64 ANES 20 Ansip Andrus 20 Antonini Mauro 60 Aprea Valentina 13 Arconvert 62 Argi 19 Arjowiggins 62 Artron Art 18 Artuffo Mauro 27 Asahi Photoproducts 52 Asset Management 65 Assocaaf 64 Assocarta 19 Assografici 19 ATIF 19,57 AV Flexologic 57 Badalamenti Luca 17 Baglieri Enzo 20 Bandecchi Paolo 13 Bano Walter 56 Bauer Theresia 18 Bermejo Jacobo 50 Bianchet Giuliano 18 Biesse 57 Bobst 52,60 Bocconi università 22 Botta Floriano 64 Bramucci Elena 27 Bramucci Francesca 14 Bramucci Pierpaolo 27 Bregal Unternehmerkapital 14 Caltagirone Azzurra 12 Canon 17,56 Caractère 34 Cavazzi Fabio 57 Centro Stampa Veneto 12 CEPI 20 Cerutti Pack. Equip. 19 Cesselli 16 Chesterman Frazer 54 Chiusa Silvano 13 Cimpress 12 Citernesi Andrea 13,27 Clondalkin gruppo 57 Cloots Tom 55 Comieco 64 Conselvan Sante 58 Coptip 28 Cordenons 27 Cosattini Mario 17 Costa Maurizio 20 CP Bourg 17 D’Amico Fabio 14 D’Andrea Stefano 58 D’Apruzzo Antonella 65

De Vincenzo Aldo 13 Deflorian Fabio 27 Diaven 57 Durst 16,50 Easydot 17 Ecos Studio Associato 18 Edigit 19,57,64 Esko 40,57 Etigraph Italia 16 ETS 57 EuPIA 20 Favini 62 Fedraz. Carta Grafica 22 Ferag 51 Ferrario Giovanni 16 Ferrario Matteo 16 Ferrulli Davide 17 FIEG 20 Fiera Milano 19 Flint Group 17 FM Brooks 56 Formagrafica 28 Forrester 44 fpe / d’Officina 56 FTA USA 57 Fujifilm 52,56,57 Gallina Elisabetta 26 Gallus 13,16,27 Galton David 52 GAM International 12 Garri Giuseppe 19 Gaviglio Marco 27 Gerboni Emilio 58 Geslao Vincenzo 27 Ghelfi Giuseppe 27 Ghelfi Ondulati 27 Gi Group 65 Gilardi Giuseppe 27 Goebel 19 Goldprint Cartotecnica 27 GPN 67 Grafica Ferrario 16 Grafiche Bramucci 14 Grafiche Milani 27 Grafikontrol 19 Greco Antonio 20 Harper Smith Jon 56 Heidelberg 3,13,16,18,27,55,60 Heinemann Florian 14 Hoshino Marvin 13 HP 14,17,27,50 I&C 57 Icma 63 Idep 34 Il Sole 24 Ore 26 IMAG 27 Inciflex 57 Inglese 57 InPrint Italy 54 Intelligent Service 39 Ist. Ital. Imballaggio 19 Jie Wan 18 Juncker 20

KBA 9,12,17,27,40 Kodak 16,17,18,25,36,57 Kokrhanek Jana 51 Komori 15,18,28 L.E.G.O. 27 La Commerciale 27 Lecta 63 Leonhard Kurz 51 Lesi Luca 27 Levi Acobas Roberto 27 Lironi Pietro 22 Litografia Castello 13 Lo Duca Fulvia 64 Lohmann 57 Lorenzini Alfredo 18 LorienConsulting 20 Lussignoli Mauro 57 Luxoro 27,51 Madureri Davide 12 Maggioni Mario 58 Maggioni Renato 58 Maiorano Antonio 27 Majore Albino 12 Malagoli tipolitografia 28 Manroland 14,29 Marenghi Alberto 64 Marsanasco Joseph 13 Mastrodonato Antonio 12 Mavigrafica 57 Mazzoleni Alberto 27 Medugno Massimo 20 Melastampi 11 Minolta 29 Miradoli Marcello 20 Molinaro Vince 65 Moretti Damiano 60 Moretti Daniele 60 Muller Apparatebau 17 Multi Import 17 Nova Alessandro 22 Nuova Erreplast 58 Nuova Grafica 5 14 Nuovagrafica 28 Offsetdruck. Schwarzach 63 Oliver Jason 55 Olivotto Giulio 27 Oltolini Angelo 16 Omet 19 Onlineprinters 14 Paolucci Sacha Vittorio 17 Parisini Enrico 64 Petratto 19 Piazzetta Alessio 12 Pixartprinting 12,14 Pizzola Andrea 13,14 Poligrafici Il Borgo 27 Potzkai Thomas 12 Pozzati Valentina 51 PressUp 32,33 Primatech 42 Print Buyer 58 Print4All 19 Printgraph 27

abcdefghijklmnopqrstuvwyx

ilPoliGrafico 173•16

indice dei nomi

Project A Ventures 14 Raccioppoli Domenico 59 Reusch Ferdinando 27 Ricoh 17,18,49,50 Rigamonti Matteo 12 Rimann Fabian 63 Rimondi Claudio 58 Ritzi Lackiertechnik 55 Roatta Paolo 12 Roma Anna 13 Roma Giancarlo 13 13 Roma Thomas Romaldo Alfonso 27 Rossini 57 Rotolito Lombarda 13,14 Rovatti Giuseppe 28 Sada Packaging 27 Sagawa Ken 18 Saito Kazunori 18 Sangiorgi Francesco 61 Sappi 63 SAXOPRINT 16 Scatolificio Ceriana 58 Scodix 60 Scwhab Jochen 12 Simonazzi 57 SIZ Industria Grafica 13 Smiley Steve 57 Smithers Pira 41 Smyth 53 SoDA 44 SPQR Editions 13 Stratasys 17 Stratego Group 26,58 Suardi Matteo 27 Sun Chemical 27,57 T&D 16 Tecnologie Grafiche 57 Tenderini Alessandro 12 Tesa 57 Timsons 17 Tipografia Moretti 60 Topcolor Dream 16 Toppazzini 57 Tòrculo Com. Gràfica 50 Trasatti Ivan 17 Tresu Italia 64 Tripaldi Giuseppe 57 TwoSides 20 Ulmex 57 Unione Ind. Grafici 64 Unitedprint 68 UPM 2 Uteco Group 19,57 Vatri Francesco 17 Vergani Daniele 64 Villa Debora 58 Winkler Dirk 17 Xaar 55 Xeikon 18 Xerox 14,17,40 Zanon Carlo 61 Zucchet 16


ilPoliGrafico 173•16

to Opinioni Emanuele Posenato Opinioni Emanuele Posenato Opinioni Emanuele Posenato

A lezione d’imprenditorialità da Henry Ford “Un’impresa nasce sempre da un’idea e questa idea nasce sempre da un uomo”. (Henry Ford).

“Henry Ford, povero e ignorante, sognava una carrozza senza cavalli...” è l’incipit della biografia che Paolo Beltrami ha pubblicato con Area 51 Publishing, giovane casa editrice vocata alla sperimentazione editoriale multipiattaforma che, dando spazio a giovani autori, si spinge in molti campi delle scienze umane e della crescita personale e professionale, ove la nostra curiosità ci ha portato. La vita avventurosa di Henry Ford è indubbiamente ricca di stimoli di grande attualità, fonte inesauribile di esempi e aforismi, estremamente pratici nell’epoca dello storytelling, usati e spesso abusati (talvolta anche a sproposito) da docenti, consulenti e manager. Sull’uomo e sulla sua Ford Motor Company è già stato detto e scritto, non solo in chiave economica ma anche politica e sociale, ciononostante la biografia “Lezioni d’impresa” di Beltrami offre spunti preziosi che voglio condividere in un momento di grave incertezza delle motivazioni imprenditoriali. Nato in una umile famiglia nella campagna vicino a Detroit, il giovane Henry con caparbietà e dedizione sovrumana riesce a dare vita al suo sogno ed a costruire una grande azienda. Cosa ci lascia in eredità la sua esperienza? Prima lezione: il sogno è l’ingrediente principale dell’impresa. Smettere di sognare significa condannare l’impresa. Contro il parere del padre, voleva lavorare con i motori con lo scopo di realizzare un mezzo di trasporto economico guadagnandosi inizialmente solo derisione e scherno. Quando aprì la sua prima officina ci lavorava di notte - il giorno lavorava per il sostentamento. Con resilienza (termine in gran voga mutuato proprio dalla meccanica) non abbandonò mai le sue convinzioni, per giungere a 36 anni, nel 1899, a lasciare l’impiego sicuro e una carriera promettente per concentrarsi su quello rischioso d’impresa propria: convinzione, determinazione e resilienza sono il mix catalizzatore in grado di trasformare i sogni in realtà. È saldo nella convinzione che “non esiste la cattiva sorte!”. Seconda lezione. Proseguo nella lettura e scopro che aveva lasciato la scuola a 17 anni per fare l’apprendista dal meccanico del paese. Pessimo inizio si direbbe. Come si può pensare di imprendere senza una debita formazione economica e manageriale? Terzo insegnamento: lavorò alla Westinghouse come riparatore e quindi alla Edison come manutentore ove maturò le competenze, non solo tecniche ma soprattutto gestionali, coltivando il suo concetto di squadra vincente e la convinzione di realizzare un’alleanza di cervelli – personaggi del calibro di Edison, Firestone, Burbank e Burroughs – da cui assorbire esperienza, conoscenza e forza interiore: si impara soprattutto attorniandosi dei migliori, senza paura di mettersi in gioco. Si costruì un’istruzione “informale” potremmo dire, non del sapere ma del saper apprendere, in particolare dai migliori. Nel 1903 fondò la Ford Motor Company. “Se fai bene il lavoro, il prezzo che ricavi copre i costi e puoi crescere”, pensava. In altre parole: qualità e competenza pagano sempre! Quarta lezione, evidentemente un evergreen! Grazie agli introiti dei primi modelli poté lavorare ai successivi ed espandersi. Non smise mai di investire nella sua idea d’impresa cercando ostinatamente alternative, anche visionarie, al pensiero omologato. Realizzò il motore a gas V-8 quando i suoi ingegneri sostenevano che era assolutamente impossibile. Credeva nella perseveranza e nella continuità, per l’appunto.

@eposenato

>> segue a pag. 66

posenato.e@ilpoligrafico.it

7


ilPoliGrafico 173•16

Opinioni Parliamo (bene) di noi Stefano Tenedini Opinioni StefanoTenedini Opinion

Comunicare non è un miraggio. E la formazione aiuta Quando il vento ricomincia a soffiare - e anche se siamo ancora scottati dalla crisi non si può negare che anche nel nostro settore si senta qualche soffio di ripresa - le prime barche a salpare l’ancora e uscire dal porto sono quelle che prendono più pesce. Ciò vale anche nelle aziende, dove il vantaggio competitivo è la rapidità di saltare in groppa a nuove idee, tecnologie, mercati, prodotti e modelli di valorizzazione del proprio brand. Peccato che proprio la comunicazione sia l’ambito imprenditoriale nel quale la reattività sia meno marcata, soprattutto nelle piccole e trattassero con medie aziende.

Se i clienti come con i media, molte Pmi potrebbero chiudere in pochi mesi: perciò bisogna farsi consigliare da chi è più esperto, agire con continuità e iniziare il percorso senza troppe pretese.

Cosa possiamo dire a chi non dispone delle risorse e delle competenze dei grandi gruppi per spingerli a raccontarsi e a comunicare? Oltre ovviamente a suggerire di buttarsi e provarci, perché potrebbero esserne positivamente sorpresi? Sicuramente all’inizio la conoscenza gioca un ruolo essenziale. Gli imprenditori sono bravissimi a fare il loro mestiere ma faticano a chiedere aiuto. Temono i media, ad esempio, soprattutto perché non li conoscono. Così sbagliano approccio e restano delusi.

Un esempio? Non sanno se per pubblicare una notizia devono chiamare l’editore amico dell’amico che ci gioca a golf, o il collaboratore del paese: non conoscendo l’organizzazione dei giornali, non gli viene in mente di rivolgersi ai redattori. Se facessero così per esportare in Cina sarebbero già falliti. Quindi tendono a stare alla larga dalla comunicazione: colpa anche di uffici stampa che credono che PR significhi Pranzi & Rinfreschi. Ma le leggi di mercato si applicano anche alle notizie: si pubblica la più innovativa, la più tempestiva, quella col packaging migliore, indirizzata al pubblico giusto. Qui entra in gioco la formazione. Gli imprenditori non faranno mai lezioni in aula, né esercitazioni o training: ma possono accettare i consigli di un amico. Invece i giovani sono abituati dalla scuola e dai master, quindi si preparano anche a comunicare, fanno pratica e ne ricavano spazio e soddisfazioni. Bisogna fare formazione continua anche quando l’azienda ha capito che comunicare è necessario: ai manager che credono di sapere tutto, alle segretarie che fingono di scordarsi le newsletter perché è una seccatura in più. E tenere i contatti con i media: così la conoscenza diventa fiducia. Due i punti chiave: primo, continuità. Secondo, piano con le pretese: spendere un po’ per comprare spazi sulle riviste tecniche di settore e curare l’informazione sui media locali. Arriva il giorno in cui sono i giornali a cercare le aziende per raccogliere le notizie e le opinioni. E quando l’imprenditore diventa una fonte stabile e disponibile, anche per le Pmi la comunicazione non sarà più un miraggio.

8

stefano.tenedini@nordestmedia.it


KBA-Sheetfed Solutions

Restare impressi: Fustellato, cordonato, goffrato.

KBA.R.646.it

La fustellatrice rotativa KBA Rapida RDC 106 conquista per la sua enorme versatilitĂ dando forma a packaging, etichette e stampati commerciali con grande efficienza, ovviamente con la consueta facilitĂ di controllo, tempi di avviamento brevissimi e massima performance. Insomma, una vera Rapida.

KBA ITALIA S.R.L. Tel: (0039 02) 93 71 961, info@kbaitalia.it, www.kbaitalia.it, www.kba.com


ilPoliGrafico 173•16

Opinioni Nuovi equilibri Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opi

Packaging: importanza, utilità, valenza strategica Il mondo sta cambiando? Gli interessi di ciascuno di noi si stanno modificando? La risposta è negativa in quanto l’umanità in genere è sempre stata attirata dalla curiosità per le cose belle, dalle cose innovative, dalle cose che prima non c’erano e ora si possono vedere e toccare con mano. Quindi la mente dei pubblicitari si deve continuamente attivare per trovare il modo o la maniera di attirare i Clienti su forme e confezioni sempre diverse e sempre più attraenti. Perso ormai La soluzione per attirare la curiosità del conil semplice ruolo sumatore e invogliarlo all’acquisto è un “packaben studiato, ben realizzato, ben stampato di contenitore ging” e colorato e, soprattutto, che identifichi il prodotto. del prodotto, Questa è la forma di comunicazione più efficaconfezionamento ce che si possa fare per sviluppare e promuovee imballaggio sono re qualsiasi tipo di prodotto si voglia vendere sul globale. oggi terreno di mercato Una volta si facevano gli acquisti nel negozio studio per trovare e il macellaio aveva la sua carta gialla in cui avvolsoluzioni creative geva la carne acquistata, il droghiere la sua carta e tecnologiche blu per lo zucchero, come pure il salumiere e gli alnegozi che personalizzavano i loro prodotti vensempre più tri duti in modo sciolto con la carta generica che, per originali. tradizione, identificava solamente la tipologia del prodotto. Ma oggi, di necessità virtù, il packaging non può più essere il foglio di carta, seppure nel tempo è anche stato trasformato e diventato più bello e personalizzato. Oggi il packaging nasce e si sviluppa per il prodotto, viene studiato e realizzato dal team di esperti che parallelamente lanciano la campagna pubblicitaria sia del prodotto specifico che del marchio permettendo così di distinguersi dai diversi prodotti concorrenti della medesima categoria merceologica. Un prodotto non esiste o non vale se non riesce a comunicare la propria identità, diversità e originalità. Se l’involucro, la scatola, la bottiglia ecc. sono belle, attraenti e raffinate, certamente anche il contenuto lo sarà! La borsa o il sacchetto personalizzato con il quale il cliente esce con gioia dal negozio ove ha fatto gli acquisti sono un formidabile veicolo pubblicitario facendo dimenticare la loro funzione originaria di semplice “sacchetto della spesa”. Nel corso di questo ultimo anno abbiamo avuto modo di vedere in tutte le fiere e manifestazioni internazionali che si sono svolte, quanto il settore Packaging sia diventato prioritario e quanto si sono evolute le macchine e le tecnologie annesse. Stiamo assistendo a un rapido sviluppo dei sistemi e materiali per il confezionamento e l’imballaggio sia generico che personalizzato; la certificazione e il controllo della qualità del packaging in base ai diversi settori di applicazione sono divenuti dei “must”. E infine, “last but not least”, lo sviluppo e lo studio delle problematiche del riciclo dei materiali da imballaggio ovvero come riconoscerli e come farli riconoscere facilmente dal consumatore che alla sera deve decidere in quale sacco della Nettezza urbana deve imbucare quel sacchetto o quella confezione che si ritrova tra le mani e, purtroppo ancora molte volte, non sa dove buttarlo.

10



ilPoliGrafico 173•16

Primo piano Aziende grafiche Fornitori Istituzioni Associazioni Dati di setto

Centro Stampa Veneto passa dalla flexo alla offset Dopo circa 35 anni, l’azienda di Mestre ha deciso di pensionare le sue rotative flexo e di passare alla tecnologia offset. Nell’estate del 2017 KBADigital & Web Solutions ultimerà l’installazione di una Commander 3/2. La rotativa sarà in grado di stampare fino a 80 mila copie/h di quotidiani in formato 440x300 mm. Per il presidente del gruppo editoriale Caltagirone, Azzurra Caltagirone, la scelta di lavorare con Koenig & Bauer è stata semplice: “Stavamo cercando un partner sul quale potessimo fare affidamento anche in futuro e Koenig & Bauer ci è risultata la scelta ovvia”. Il gruppo Caltagirone controlla e pubblica 6 quotidiani e reputa di essere market leader nel Nordest. Anche se la Commander sarà deputata principalmente alla stampa del Gazzettino di Venezia, dallo stabilimento di

Da sinistra: Antonio Mastrodonato, direttore tecnico del gruppo editoriale Caltagirone; Jochen Schwab, sales manager KBA; Azzurra Caltagirone, presidente del gruppo; Thomas Potzkai, head of service and project management KBA-Digital & Web Solutions; Albino Majore, direttore generale del gruppo editoriale Caltagirone.

Mestre usciranno anche copie del Messaggero di Roma, il Mattino di Napoli, il Corriere Adriatico di Ancona, il Quotidiano di Puglia e del free press Leggo. In totale 90 mila copie di quotidiano saranno stampate in sette differenti edizioni. La Commander 3/2 è configurata con 5 alte torri a gruppi stampa H e ha una larghezza banda di 1.320 mm. Sarà installata su un unico livello con il lato operatore a destra. I cinque svolgibobine KBA Pastomat RC sono previsti accanto alle torri di stampa e saranno

Roatta subentra a Tenderini alla guida di Pixartprinting

12

L’incontro con il nuovo management di Pixartprinting è avvenuto in un salotto sospeso nel cuore di Milano, al decimo piano del Brian&Barry Building. Un’occasione per salutare anche Alessandro Tenderini, che ha lasciato la sua carica di CEO dell’azienda di Quarto d’Altino a fine ottobre, due mesi in anticipo rispetto ai piani iniziali. “Dopo 18 anni in Pixartprinting ho maturato la decisione di lasciare l’azienda e vendere le mie quote azionarie per dedicarmi a tutte le attività della mia vita privata che ho trascurato in questi intensi anni di attività

professionale”, ha spiegato Tenderini. L’ex braccio destro del fondatore Matteo Rigamonti – che ha dato un importante contributo alla continua crescita del web to print veneziano, ora parte del gruppo internazionale Cimpress – lascia dunque il testimone non a uno, bensì a due nuovi manager: Paolo Roatta, che ha assunto il ruolo di managing director lo scorso 1° luglio, e Alessio Piazzetta, plant manager, entrambi parte del CdA. “Alessandro ha creato un gioiello e noi seguiremo il suo esempio”, ha detto Roatta, che vanta

Da sinistra: Paolo Roatta, Alessandro Tenderini, Alessio Piazzetta.

un background professionale di tutto rispetto, maturato all’interno di multinazionali come Procter & Gamble e Bertelsmann e anche di start-up legate all’innovazione tecnologica. Roatta ha lavorato a Bruxelles, Londra, New York, Roma e Milano e ha conseguito un MBA ad Harvard. Le sue competenze spa-

ziano dall’editoria all’entertainment, dal mobile all’e-commerce, fino alla creazione di un’azienda di servizi mobile basata su una piattaforma di vendita a distanza con milioni di utenti attivi. Una serie di skill che gli permetteranno di proseguire negli ambiziosi obiettivi di crescita e di sviluppo nei mercati internaziona-

alimentati dal sistema di logistca delle bobine KBA Patras A. Quando le bande di carta escono dalle torri di stampa vengono girate di 90° per procedere verso il gruppo piega KF 5 posizionato al centro, arretrato rispetto ai gruppi stampa. La rotativa è anche dotata di sistema KBA RollerTronic, dei controlli di registro del colore e del taglio, dei sistemi di lavaggio caucciù e ancoraggio pneumatico delle lastre. La divisione Rotative per quotidiani di KBA è rappresentata in esclusiva in Italia da GAM International di Monza il cui amministratore è Davide Madureri.

li, attraverso la messa a punto di nuovi prodotti orientati a incontrare la domanda dei clienti in Europa e non solo. “È un onore accogliere questo incarico alla guida di una realtà del calibro di Pixartprinting che, coniugando creatività made in Italy a innovazione tecnologica, è riuscita ad affermarsi come player dominante oltre che in Italia, anche in Spagna, Portogallo e Francia”, ha dichiarato Roatta. “Pixartprinting è come un cuore pulsante con due componenti essenziali”, ha affermato Roatta, per illustrare in modo chiaro la ricetta alla base del successo dell’azienda. “Da un lato abbiamo la creatività, espressa dal reparto di marketing&sales e dall’al-


Rotolito Lombarda Academy per formare i nuovi operatori Concluso l’accordo tra Rotolito Lombarda e quattro Centri di Formazione lombardi: Salesiani, Padre Monti di Saronno, Istituto Pavoniano Artigianelli e Istituto Rizzoli. In base all’accordo, dalla fine di ottobre trenta studenti provenienti dai quattro istituti sono stati inseriti negli stabilimenti di Cernusco e di Pioltello, alternandosi tra scuola e lavoro. Dall’analisi effettuata da Rotolito e dagli istituti coinvolti sono stati identificati profili e competenze richiesti nei reparti di produzione, sia di stampa digitale che offset a foglio e rotativa, di Rotolito Lombarda.

tro la tecnologia, ossia il reparto produttivo, dove i sistemi di produzione hanno una vita media che generalmente non supera i tre anni. L’innovazione di prodotto è al top delle nostre priorità ed è legata a un continuo investimento nelle tecnologie più all’avanguardia. Anticipiamo i sogni dei clienti, che possono fare affidamento su un servizio di customer care in 9 lingue con base in Italia e oltreoceano, che gestisce circa 1.800 telefonate al giorno. Nel 2000, quando Pixartprinting si è convertita interamente al web, eravamo i primi stampatori online in Italia. Oggi abbiamo molti competitor e dobbiamo quindi evolvere il modello di business per restare competitivi. Punteremo a un’ulteriore espansione

verso l’estero, estendendo l’attività anche a quei Paesi dove non siamo ancora presenti”. Alessio Piazzetta ha illustrato le strategie tecnologiche dell’azienda di Quarto d’Altino, che all’interno di Cimpress funge da ‘pilot plant’ per testare le nuove tecnologie e poi importarle nel Gruppo. “L’innovazione tecnologica nasce dal desiderio di continuare a cercare qualcosa di nuovo e diverso. Nel nostro sito produttivo stiamo rinnovando l’intero parco macchine offset, investendo in soluzioni LED UV e sistemi per il taglio laser”. Presente all’evento anche Andrea Pizzola, che manterrà la propria carica di direttore marketing, supportato da un team di ben 40 persone. C.R.

Il programma di formazione, che terminerà con la fine dell’anno scolastico, prevede una base iniziale comune per poi indirizzarsi verso tematiche più specifiche: interazione con altri operatori macchina e con i vari flussi di lavoro, utilizzo delle corrette procedure aziendali e del linguaggio tecnico appropriato, controllo dei processi di stampa presidiati e dei risultati ottenuti. Un totale di 10.000 ore di lavoro, gestite da un tutor interno di Rotolito in accordo con gli istituti e con l’obiettivo finale di inserire i ragazzi nei processi produttivi di Rotolito Lombarda. Il progetto, fortemente voluto da Paolo Bandecchi, presidente del Gruppo Rotolito Lombarda, è stato coordinato e finalizzato da Joseph Marsanasco - direttore generale - con i responsabili degli Istituti e ha avuto il supporto dell’assessore all’istruzione e formazione della regione Lombardia, Valentina Aprea e delle stesse RSU di Rotolito Lombarda. “Si tratta di un progetto importante per la nostra azienda”, afferma Bandecchi. “Nei nostri reparti di produzione abbiamo operatori di grande esperienza ed elevate competenze, ma prossimi al raggiungimento dell’età pensionistica e che dobbiamo quindi progressivamente sostituire, assicurando un adeguato periodo di affiancamento per non disperdere la loro professionalità”.

Litografia Castello raddoppia con Gallus L’azienda di Traversetolo (PR) ha acquistato un sistema Gallus ECS 340 a 8 colori, raddoppiando l’investimento compiuto tre anni fa. Motivazione della scelta la necessità di realizzare lavori cromaticamente complessi e di accrescere la flessibilità aziendale. Fondata nel 2007 da Aldo De Vincenzo, Litografia Castello ha saputo crescere rapidamente a dispetto dei tempi difficili. L’avventura del giovane imprenditore reggiano ha portato l’azienda, in poco meno di dieci anni, a essere un punto di riferimento nella produzione di etichette autoadesive in bobina, etichette fustellate in piano, fasce e collarini idonei al contatto diretto con gli alimenti per importanti aziende del settore agroalimentare. Per farlo, Litografia Castello ha acquistato la sua prima Gallus, un sistema ECS 340 a 6 colori con uscita a foglietto. Un investimento rive- Aldo De Vincenzo tra latosi vincente per la Silvano Chiusa, responsabile crescita che diventa vendite Emilia Romagna, costante nel tempo e e Andrea Citernesi (a destra), che induce De Vincen- Gallus Business Driver. zo ad ampliare il sito produttivo. E a 3 anni di distanza, ha scelto di rinnovare la propria fiducia in Gallus, decisione frutto di un insieme di fattori: qualità tecnologica, grande solidità costruttiva e la consulenza costante offerta dal team di Heidelberg Italia.

La newyorkese SPQR Editions stampa da SIZ SPQR Editions, casa editrice statunitense specializzata in libri fotografici con sede a Brooklyn NY, ha scelto SIZ Industria Grafica di Verona per la stampa e la confezione di cinque opere monografiche dedicate ad altrettanti famosi fotografi. I cinque volumi editi con grande attenzione dal celebre fotografo Thomas Roma sono stati progettati da Marvin Hoshino e Anna Roma con la collaborazione di Giancarlo Roma che ne ha curato gli aspetti produttivi. Le fotografie, tutte rigorosamente in b/n, sono in realtà stampate da SIZ in una splendida bicromia che rende morbidi i passaggi tonali e conferisce alle immagini l’effetto del tono continuo fotografico. Ogni volume in formato 21,27x21,27 cm è composto da 96 pagine e rilegato in cartonato. Ogni monografia, la prima in assoluto per ognuno dei fotografi, offre una narrazione degli specifici luoghi rappresentati. I volumi sono: Back of Town, di Stephen Hilger; Aftermath, di Yoav Horesh; About Face: Picturing Tampa, di Kai McBride; This, My Garden, Has Been to Me, di Dennis Santella; House, di Jeffrey Henson Scales.

ilPoliGrafico 173•16

ore Eventi Cultura Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole


ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Francesca Bramucci, titolare, con Fabio D’Amico, responsabile reparto offset.

Project A in Onlineprinters Dopo l’ingresso di maggioranza di Bregal Unternehmerkapital, società di partecipazione orientata alle imprese di medie dimensioni a forte crescita, anche Project A Ventures ha investito in Onlineprinters GmbH. L’investitore berlinese di venture capital ha partecipato a Onlineprinters con diversi milioni di euro. Inoltre, il fondatore e ad di Project A, Florian Heinemann, è entrato a far parte del comitato aziendale. Lo scorso anno Onlineprinters, una delle stamperie online leader in Europa, ha realizzato più di 2,1 miliardi di prodotti stampati, dai volantini agli stand fieristici completi. Sino a oggi l’impresa ha rifornito 500.000 clienti e occupa più di 600 dipendenti. A livello internazionale questo e-commerce player è presente in più di 30 paesi con il marchio Onlineprinters; in Germania opera con la denominazione diedruckerei.de.

Campagna “Merry Pixmas” Sono tantissimi i prodotti a tema acquistabili sull’eshop di Pixartprinting nel periodo prefestivo. Per rendere più piacevole la scelta, il team creativo ha realizzato PIXMAS 2016, l’allegra campagna natalizia in formato videoclip. All’interno della narrazione animata, che racconta la giornata di un elfo in attesa dell’evento più magico dell’anno, prendono vita shopper, packaging e pacchetti, animaletti in cartone, pannelli decorativi, sfondi sagomati e scenografie – tutti realizzati e stampati su materiali e supporti del catalogo Pixartprinting.

Grafiche Bramucci eccelle con manroland nel packaging di lusso Specializzata nel packaging di lusso, Grafiche Bramucci ha deciso di investire, in occasione del 50° anniversario, in una Roland 700 a 8 colori con modulo di verniciatura e sistema UV. “Siamo orgogliosi di onorare il nostro 50mo con un grande investimento, che pone una nuova pietra miliare nella storia dell’azienda”, dice con entusiasmo la titolare, Francesca Bramucci. Migliaia di scatole di alta qualità vengono spedite ogni giorno da Grafiche Bramucci, per una produzione annua di oltre 40 milioni. “Tuttavia, la qualità non può essere compromessa a vantaggio

della quantità. Una qualità impeccabile è il punto di partenza per ogni nostro progetto. Per questo prestiamo massima attenzione a ogni dettaglio: è essenziale nel settore dei beni di lusso, dove offriamo tutta la nostra esperienza e consulenza per trasformare ogni packaging in opera d’arte”. La nuova macchina, in speciale configurazione frutto di un approfondito studio congiunto di Grafiche Bramucci e manroland, consentirà di offrire soluzioni all’avanguardia, con effetti stampa innovativi. “Adottiamo da sempre le più avanzate tecnologie di stampa e nobilitazione: negli anni ‘80 siamo stati i

primi in Italia ad adottare la tecnologia UV”. Dopo un’attenta analisi dell’offerta, Bramucci ha scelto ancora manroland Sheetfed come miglior partner nell’offset. L’azienda ha già un’altra Roland 700 a 6 colori e sistema UV. La Roland 700 a 8 colori con modulo di verniciatura e sistema UV trasformerà le idee creative dei clienti in realtà, utilizzando le più avanzate tecnologie di stampa e finitura. “Investiamo molto nella ricerca e nella creazione di nuove vernici e effetti di finitura e siamo felici quando raggiungiamo insieme al cliente l’effetto WOW!”, conclude Francesca Bramucci.

Rotolito Lombarda adotta la tecnologia inkjet HP HDNA su una delle sue due macchine “La nuova campagna, ideata per rendere virale il Natale by Pixartprinting, mostra come la fantasia dei clienti, unita ai nostri prodotti, possa generare soluzioni inedite e sorprendenti”, ha commentato Andrea Pizzola, sales & marketing director Pixartprinting.

Xerox Versant 2100 per Nuova Grafica 5

14

La tipolitografia torinese ha scelto Xerox per potenziare il parco macchine, affidandosi alla macchina da stampa digitale Versant 2100, la prima installata in Piemonte. La macchina andrà a soddisfare le esigenze della tipolitografia – che si occupa di fornire servizi di prestampa, stampa e grafica al mondo delle piccole e medie imprese – in termini di aumento della produttività e ampliamento dell’offerta. Con la Xerox, in grado di produrre fino a 100 pag/min, Nuova Grafica 5 può realizzare una vasta serie di prodotti personalizzati, come brochure, comunicazioni commerciali, photo publishing.

Rotolito Lombarda, sempre all’avanguardia per quanto riguarda il tema dell’innovazione e per rispondere alla crescente domanda di brevi tirature di prodotti editoriali e commerciali, è stata tra le prime aziende a livello mondiale a dotarsi di tecnologia di stampa digitale inkjet di HP. Oggi sono due le macchine HP inkjet a bobina installate nel reparto di stampa digitale a Pioltello, una T360 e una T410. Entrambe le macchine nel corso degli anni sono state oggetto di modifiche strutturali da parte del costruttore, modifiche per lo più finalizzate a migliorarne affidabilità e produttività. Negli anni la tecnologia digitale HP inkjet ha fatto notevoli passi in avanti e le nuove macchine HP Page Wide Web Press sono dotate di teste di stampa con tecnologia HDNA (High Definition Nozzle Architecture). Tecnologia che, a partire dal 2016, HP ha reso disponibile come upgrade anche ai clienti esistenti. Upgrade

che è stato recentemente completato su una delle due macchine, la T410 installata nel 2013. La testine di stampa HDNA hanno una densità di 2.400 ugelli per pollice, ogni testina ne contiene 21.120 distribuiti in due camere separate. La tecnologia Dual Drop degli ugelli consente di ottenere una migliore gestione del colore e le immagini appaiono più brillanti e i mezzitoni sono più lisci e uniformi. Quattro settimane di intenso lavoro per effettuare tutte le modifiche hardware e software che hanno portato la T410 alla versione T480, il cui risultato finale è un ulteriore incremento di produttività ma soprattutto miglioramento della qualità di stampa e gamma di supporti stampabili più ampia.



ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Ferrario potenzia il digitale Grafica Ferrario ha potenziato il proprio reparto di stampa digitale acquistando un sistema Heidelberg Linoprint CV da 80 pagine a 5 colori. Una scelta che rientra in una strategia di innovazione continua che l’azienda lombarda, specializzata nella stampa di biglietti augurali, porta avanti con successo grazie agli sforzi di tre generazioni della famiglia. Linoprint CV offre alta qualità e grande flessibilità stampando in risoluzione 1200x4800 dpi a una velocità di 80 o 90 A4/minuto, a seconda del modello. Adatto a tirature di ogni genere, permette la stampa a dati variabili e dispone di un quinto colore che può essere, alternativamente, bianco o vernice trasparente (su tutto lo stampato o spot). Giovanni e Matteo Ferrario.

Natale in casa SAXOPRINT SAXOPRINT propone un’ampia gamma di soluzioni, tutte personalizzabili, per regali aziendali che non passano inosservati. Un esempio, i nuovi taccuini in tre versioni – Economy, Classic, Design – perfetti per prendere appunti, annotare pensieri e disegni o, semplicemente, per viaggiare con la fantasia. La gamma si compone di notebook a quadretti, puntini o fogli bianchi, nel pratico formato A5, ideale per stare comodamente nello zaino o in borsa, e nel classico A4. Tutti dotati di capitello, segnalibro e di una speciale microperforazione per facilitare la separazione delle pagine, possono essere personalizzati sulla copertina. Per i modelli Economy e Classic la cover può essere completamente stampata sul lato esterno e plastificata con effetto opaco oppure lucido antigraffio.

Topcolor Dream colora la Fashion Week con Durst In occasione della scorsa edizione della settimana della moda milanese, Topcolor Dream si è avvalsa della tecnologia Durst Rho 512R per la stampa della moquette utilizzata per l’allestimento della mostra “Crafting the future - Storie di artigianalità e innovazione”, promossa da Camera Nazionale della Moda Italiana, con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico e ICE. I pavimenti dello spazio espositivo e dell’Agorà del Mudec sono stati interamente ricoperti con oltre 900 m2 di tappeto a pelo raso stampato e raffigurante immagini grafiche policromatiche. Oltre a realizzare stampe di alta qualità, il team di installatori specializzati di Topcolor Dream ha eseguito la messa in opera del rivestimento in tempi competitivi, risolvendo tutte le problematiche derivanti dalla particolarità e dalla preziosità dei materiali con i quali sono realizzati i pavimenti del museo.

10ma Gallus in Etigraph Italia Azienda del Pordenonese con più di 30 anni di esperienza nella stampa di etichette – in particolare per il settore enologico – Etigraph Italia impreziosisce lo stampato grazie a un know-how in ricerca e sviluppo, flessibilità produttiva e macchinari d’avanguardia. La necessità dell’investimento si è manifestata in seguito alla continua crescita commerciale, unita alla richiesta di etichette sempre più ricche nel settore beverage. Etigraph (nella foto i titolari Cesselli e Zucchet)

da anni ha fatto una scelta tecnologica che predilige la stampa offset per lavorazioni su carte strutturate, mentre per materiali sintetici e carte patinate la scelta varia a seconda dell’effetto desiderato. Dopo attente valutazioni, Etigraph ha scelto nuovamente Gallus, optando per un sistema flexo con stampa a tecnica mista: flexo, serigrafica e laminazione a freddo. Gallus ECS 340 è infatti l’unica macchina ad avere l’unità serigrafica propria, progettata e costruita da Gallus e non

di terze parti. Questo dà modo di spostare l’unità serigrafica in più posizioni della macchina, con controllo tramite il pulpito principale. Anche la laminazione a freddo può essere disposta in qualsiasi punto, garantendo la possibilità di laminare selettivamente alcune parti dell’etichetta e sovrastampare il foil per cambiarne colore o imprimere effetti metallescenti alla grafica. La ECS 340 è dotata del dispositivo che permette di stampare anche sulla colla dell’autoadesivo.

Qualità e produttività con Nexpress SX 3300 T&D, service di grafica e stampa digitale, ha deciso di affidarsi alla tecnologia Kodak per garantire tempi di consegna ultrarapidi e qualità di stampa ai clienti. Con sede a Cesano Maderno (MI), T&D è una realtà artigianale che ha seguito un percorso comune a molte fotolito sorte negli anni ’90. L’avvio dell’attività è avvenuto nel 1998, per volontà dell’attuale direttore Angelo Oltolini, che ha iniziato a eseguire lavori di fotocomposizione, lavori grafici e disegni tridimensionali per il settore del mobile: “Abbiamo investito costantemente per far crescere l’attività e oggi offriamo ai clienti un servizio completo: dalla progettazione fino all’esecuzione e alla finitura dello stampato. Inoltre, dal momento che stam-

piamo in digitale con tirature piccole, è necessario attrezzarsi internamente per rispondere immediatamente e riuscire a consegnare il prodotto finito nei tempi sempre più ridotti. Il fatto di poter svolgere tutte le fasi di lavorazione ci consente di soddisfare le richieste in tempi brevissimi”. “Il settore del mobile continua a essere di riferimento per noi ed è un

settore che vuole qualità e servizio e cataloghi in formati abbastanza grandi. La risposta è stata la macchina da stampa digitale Kodak Nexpress SX, che con il suo massimo formato di stampa di 100x35 cm può realizzare i cataloghi in 200-250 copie senza problemi e con la qualità che stavamo cercando, unita a un’ottima produttività, 109 ppm”.


KBA e Flint collaborano per gli inchiostri convenzionali KBA-Sheetfed e Flint Group Sheetfed hanno sottoscritto un accordo di partnership strategica che prevede l’utilizzo a livello internazionale degli inchiostri offset convenzionali del Gruppo Flint sulle KBA Rapida. Gli inchiostri con il marchio di qualità ‘Consigliati da KBA’ possono essere ottenuti attraverso il network di dealer del Gruppo Flint. KBA-Sheetfed raccomanda l’utilizzo di varie serie di inchiostri del Gruppo Flint per diverse

applicazioni, come ad esempio quelli per la stampa in bianca, in bianca/volta, stampa di packaging generico, packaging alimentare e una gamma di applicazioni speciali, come la stampa su supporti non assorbenti. Tutti gli inchiostri sono soggetti a test continui e, laddove necessario, vengono modificati per poter lavorare al meglio con le macchine Rapida. Il risultato è una qualità di stampa elevata e riproducibile, tale da elevare la

standardizzazione di processo. Dirk Winkler, responsabile della tecnologia di stampa in KBA-Sheetfed, ha affermato: “Abbiamo ottenuto risultati eccellenti e stabili con gli inchiostri da stampa del Gruppo Flint, non solo con gli inchiostri convenzionali, ma anche durante i test periodici nelle aree del packaging, della stampa commerciale e delle applicazioni web-to-print e stampa di etichette”.

Multi Import distribuisce CP Bourg Certificazione Fogra per un Centro Canon Il Customer Experience Center (CEC) di Poing, in Germania, ha ottenuto la certificazione PSD (Process Standard Digital) rilasciata da Fogra, l’istituto tedesco di ricerca nel settore delle arti grafiche. Questo importante traguardo conferma l’esperienza e le competenze di Canon nella piena comprensione e gestione dei processi della stampa digitale. La certificazione – che attesta l’elevata qualità e la precisione di stampa garantita nei flussi di lavoro – fa sì che tutti i visitatori del CEC possano testare la tecnologia Canon in uno scenario di produzione reale, scoprendo come trasformare il proprio ambiente di lavoro per trarne nuove opportunità di business. La decisione di intraprendere il percorso di certificazione con Fogra conferma il costante impegno di Canon nei confronti del cliente e la volontà di offrire soluzioni innovative e di qualità. Allo stesso tempo, testimonia il potenziale dei software e dei servizi professionali. Anche alcuni specialisti del colore del centro Canon sono stati certificati da Fogra come Digital Print Expert.

Dopo l’acquisizione delle attrezzature della tedesca Muller Apparatebau, Multi Import è il nuovo distributore esclusivo di CP Bourg per l’Italia. La società belga, leader nelle soluzioni di finitura degli stampati, in particolare della stampa digitale, produce brossuratrici e linee di cucitura-piega-rifilo completamente automatiche che possono lavorare in linea con tutti i motori di stampa digitale, fuori linea e con il nuovo concetto ibrido del ‘near line’. CP Bourg è l’unica azienda completamente certificata per le soluzioni integrate di finitura a punto metallico e brossura da HP Indigo, Kodak, Océ/Canon, Ricoh e Xerox.

Sacha Vittorio Paolucci, direttore commerciale CP Bourg, con Luca Badalamenti, Ivan Trasatti e Mario Cosattini di Multi Import.

ilPoliGrafico 173•16

ura Formazione Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Fornitori Imballaggio Carta Scuole

Francesco Vatri alla guida di Agfa Graphics in Italia Lo scorso mese di ottobre Francesco Vatri è stato nominato nuovo Country Manager della filiale italiana di Agfa Graphics. Vatri fa parte del team Agfa dal 1986 e ha ricoperto diversi ruoli: nel marketing come responsabile per il settore prepress, nella vendita diretta per il settore quotidiani e, infine, come responsabile vendite per il comparto rivendita e agenzia. Vatri guiderà la squadra italiana con i chiari obiettivi di consolidare la rilevante posizione di Agfa Graphics nel mercato ‘storico’ della prestampa e di sviluppare ulteriormente il business delle applicazioni inkjet.

Davide Ferrulli responsabile della stampa 3D di HP in Italia HP ha annunciato la nomina ufficiale di Davide Ferrulli in qualità di Enterprise Sales Manager per il business 3D Printing di HP Italy. Nella nuova carica, il manager avrà la responsabilità delle attività commerciali legate al 3D Printing di HP in Italia, con l’obiettivo di sostenere la crescita del business in ambito Enterprise. Nato nel 1962, Ferrulli ha effettuato studi di ingegneria in ambito IT che ha applicato nella sua prima attività lavorativa come sviluppatore di software. Prima di entrare a far parte di HP Italy, Ferrulli è stato per 12 anni Territory Manager di Stratasys per l’area South-Eastern Europe e Middle East, costruendo e consolidando il canale di vendita indiretto e aprendo la strada all’implementazione e alla vendita di applicazioni innovative nel settore dell’additive manufacturing.

33 le rotative Timson in Italia Easydot, rappresentante unico in Europa di Timsons Engineering Ltd, ci comunica – relativamente al censimento sulle roto-offset pubblicato nel Poligrafico n. 171 – che attualmente in Italia sono installate ben 33 rotative per la stampa dei libri in configurazione mono e bicolore, oltre all’ammiraglia T14 a quattro colori, tutte dotate di forno per l’asciugatura della carta. Le rotative si trovano così dislocate sul territorio: - 9 in Lombardia - 9 in Trentino - 12 in Veneto - 3 in Lazio.

17


ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Tre Komori per Artron Art Lo scorso giugno a drupa 2016 Artron è stata la prima azienda grafica cinese a decidere di installare una Komori Impremia IS29 UV, una macchina a foglio inkjet. Inoltre, in seguito a una valutazione globale della produttività e qualità dell’Impremia IS29, che combina stampa offset e digitale, lo stampatore ha deciso di installare altri due esemplari. Lo scorso 5 dicembre si è tenuta una cerimonia presso l’Artron Art Center di Pechino per il primo avviamento dell’Impremia IS29 e per la collaborazione strategica tra Komori e Artron che è iniziata ben vent’anni fa. Presenti Wan Jie, presidente di Artron Art, Kazunori Saito, executive officer di Komori e PESP project leader, e Ken Sagawa, presidente di Komori Hong Kong (KHK). Dal 1993, anno in cui Artron è stata fondata, sono state installate quasi 30 macchine negli stabilimenti di Pechino, Shanghai e Shenzhen e quasi tutte sono targate Komori.

Ricoh per la biodiversità Dal 2012 Ricoh è impegnata in un progetto volto a trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della biodiversità. Presso la scuola dell’infanzia e primaria di via Fiume nel Comune di Vimodrone (MI), è stato realizzato un giardino naturalistico che permette ai bambini l’osservazione della natura. Quest’anno, in particolare, i bimbi sono stati coinvolti nell’iniziativa “E da grande cosa sarò?” che ha previsto l’allevamento di bruchi e l’osservazione del ciclo vitale di una farfalla. In questo angolo di verde, realizzato in collaborazione con gli esperti in biodiversità di Ecos Studio Associato, sono state piantumate essenze vegetali tipiche della zona. Inoltre, sono state installate cassette nido e mangiatoie. In questi anni i bambini della scuola d’infanzia sono stati coinvolti in una serie di attività interattive che li hanno portati a entrare in contatto con le piante e gli animali del territorio.

Ministro visita la Heidelberg Alla presenza di Theresia Bauer, ministro della Scienza, ricerca e arti del Baden-Württemberg, Heidelberger Druckmaschinen ha inaugurato il nuovo centro di sviluppo nello stabilimento di Wiesloch-Walldorf. Il centro darà lavoro a circa 1.000 persone e sarà la sede del centro di R&S tecnologicamente più all’avanguardia nel settore arti grafiche. Heidelberg investirà circa 50 milioni nel nuovo hub. Nonostante la difficile situazione economica degli ultimi anni, Heidelberg non ha tagliato il proprio budget per la ricerca, focalizzandosi sempre più sullo sviluppo di prodotti e servizi innovativi.

18

Xeikon Café Packaging Innovations 2017 Nel 2017 si terrà la terza edizione di Xeikon Café, un evento coinvolgente pensato per dare vita a un’informale piattaforma di scambio di conoscenze in materia di innovazioni nel campo degli imballaggi e delle etichette, con la dimostrazione di soluzioni di produzione digitale end-to-end e l’intervento di fornitori leader del settore, tra cui gli esperti Xeikon e i partner Aura. Dal 28 al 31 marzo presso le strutture Xeikon di Lier, vicino ad Anversa, Belgio,

l’evento durerà quattro giorni invece dei soliti tre. Ricco di contenuti di alta qualità e improntato all’interazione, Xeikon Café offre informazioni di prima mano e dimostrazioni pratiche, oltre a consulenze sulle innovazioni e le tendenze del settore. Xeikon Café consente a chi si occupa di imballaggi di osservare un flusso di lavoro digitale completo, apprendere come integrare in modo efficiente ed efficace le

tecnologie digitali e porre domande per il proprio processo di produzione. Inoltre gli esperti del settore presenti informano i partecipanti sulle tendenze del mercato e il valore della produzione digitale. Xeikon Café rappresenta per stampatori e trasformatori l’occasione per apprendere quali sono gli strumenti e le attrezzature giusti per loro, e come incorporare con efficacia questi investimenti nella propria piattaforma di produzione di imballaggi.

Kodak rafforza il rapporto coi suoi distributori Lo scorso ottobre Kodak ha organizzato a Hannover, in Germania, un evento dedicato ai suoi distributori del cluster mediterraneo per confermare e alimentare lo scambio reciproco di informazioni e la relazione di stima e fiducia che li unisce. All’evento hanno partecipato una cinquantina di persone, distributori esclusivi di Kodak e non, tutti accomunati dal desiderio di accrescere la visibilità del marchio Kodak, consapevoli della qualità delle soluzioni che possono proporre al mondo della stampa. L’agenda dell’evento, che ha compreso anche la visita allo stabilimento di produzione lastre di Osterode e una breve visita della città, è stata presentata

da Alfredo Lorenzini, marketing manager ed EPS product manager Mediterranean Cluster. Primo oratore della giornata Giuliano Bianchet, manager Europa del sud e vicepresidente PSD, che ha innanzitutto ricordato che il focus di Kodak è l’imaging. Oggi le macchine e le soluzioni Imprinting Prosper garantiscono stampa di classe offset a dati variabili; il mercato

usa con soddisfazione le lastre Kodak Sonora senza sviluppo e i sistemi di produzione lastre Kodak Flexcel NX e a partire dal 2014 Kodak ha avviato collaborazioni con terze parti per applicare decenni di esperienza per produrre film sempre più efficienti per schermi a contatto. Nel 2015 il fatturato globale è stato di 1,8 miliardi di dollari, le persone impiegate sono 6.400.


Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole

Print4All apre la campagna vendite. Ed è già consenso Manca più di un anno alla sua inaugurazione, ma già c’è attesa e fermento intorno a Print4All, la nuova manifestazione dedicata a tutte le tecnologie per la stampa commerciale, editoriale e industriale, in programma a Fiera Milano dal 29 maggio al 1 giugno 2018. Il progetto conta già sul supporto dei principali attori della filiera e continua a rafforzarsi grazie all’adesione di nuovi player che, insieme, potranno interpretare al meglio le esigenze del mercato e il suo dinamismo e fornire gli strumenti adeguati a competere sul piano internazionale. Print4All raccoglie e reinterpreta l’eredità dei tre marchi storici Grafitalia, Converflex e Inprinting per dare vita a un format innovativo che mette in relazione e integra le diverse business communities della stampa commerciale, del converting, del package printing, del labelling e della stampa industriale: un importante momento di aggregazione pensato per portare nuova energia all’interno di un mercato in forte evoluzione. Un progetto sicuramente ambizioso ma da tempo atteso da aziende e mondo associativo. E infatti le reazioni non si sono fatte attendere.

Realtà che rappresentano le principali aziende del settore quali Cerutti Packaging Equipment, Goebel Ims Deltamatic, Grafikontrol, Omet, Petratto, Uteco Group, hanno infatti già dichiarato di apprezzare l’iniziativa e hanno sposato l’idea che si propone di fare di Print4All la rassegna di riferimento per l’Europa e il bacino del Mediterraneo. “Print4All – ha dichiarato Giuseppe Garri, exhibition manager della manifestazione – risponde a una precisa esigenza del mercato che sentiva la mancanza di un momento di incontro dedicato non tanto ai singoli comparti, quanto all’intera filiera, occasione per sviluppare nuove sinergie e relazioni di business. A questa esigenza la manifestazione risponde in modo duplice. Da una parte, consapevole dell’importanza di fare sistema, ha creato un grande evento che riunisce sotto un unico marchio le eccellenze dei diversi comparti della stampa e del converting. Dall’altra l’inserimento della manifestazione nell’ambito di The Innovation Alliance sarà strategico per evidenziare il ruolo del printing all’interno dell’intero processo di produzione industriale. Sarà

sicuramente un’occasione per valorizzare le capacità di fare innovazione ad alto livello, creare nuove occasioni di business e attrarre operatori da ogni parte del globo”.

Ideatori e promotori

Print4All è reso possibile anche grazie alla collaborazione di diversi attori che hanno portato competenze e contenuti all’interno del progetto. Ideatori dell’evento sono infatti ACIMGA e ARGI (che rappresentano i costruttori italiani ed esteri di macchine per la stampa e la trasformazione), 4IT Group (che da oltre 10 anni osserva i mercati dell’Industria grafica e della Comunicazione e intorno ad essi aggrega competenze per favorire la crescita del comparto) e Fiera Milano. Oggi Print4All si arricchisce anche dell’appoggio di importanti promotori: Assocarta, Assografici, Istituto Italiano Imballaggio e Atif: ulteriore testimonianza del valore attribuito al progetto, non solo per il mondo dei produttori, ma per l’intera filiera. Intorno alla manifestazione si muove dunque una crescente attenzione da parte delle maggiori realtà del settore e la campagna vendite viaggia già a pieno ritmo. >>segue a pag. 66


ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Antonio Greco, presidente ANES.

Aliquote ridotte per la stampa digitale “La scelta della Commissione europea di presentare una proposta di direttiva volta a consentire ai singoli Stati membri di applicare le aliquote IVA ridotte previste per la stampa cartacea anche a quella digitale va nella direzione di sostenere e incentivare lo sviluppo del settore nell’ambiente digitale”. Così il presidente della FIEG, Maurizio Costa, ha commentato l’iniziativa assunta dalla Commissione europea, accolta con apprezzamento da tutto il settore dell’editoria. La decisione è stata assunta a seguito di una consultazione pubblica a cui la FIEG ha partecipato direttamente, e riflette gli orientamenti espressi in seno alla Commissione UE dal vicepresidente Andrus Ansip e dal presidente Juncker, che da tempo riconoscevano la necessità di modernizzare il regime di imposizione fiscale, armonizzare le normative nazionali anche alla luce delle sentenze emesse dalla Corte di Giustizia UE nei confronti di Francia e Lussemburgo e concedere agli Stati membri la possibilità di modificare la propria legislazione nazionale.

Il lato verde della carta visto da TwoSides In dieci anni le foreste europee sono cresciute di una superficie pari a quella dell’intera Svizzera (41.285 Km2 - elaborazione TwoSides su dati FAO 2015). Sulla base di questo fatto è attiva la campagna di TwoSides – Il Lato verde della carta. È l’iniziativa della filiera italiana della comunicazione su carta che mira a sfatare, presso il pubblico dei consumatori e in particolare dei giovani, il luogo comune che tende ad associare la carta con la deforestazione. Luogo comune che la campagna con il claim Non è vero che la carta è nemica delle foreste intende contrastare con informazioni chiare a trasparenti sul mondo della carta e della sua filiera da diffondere anche in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi. A livello europeo con 2000 chili al secondo la carta è il materiale più riciclato. L’85% degli italiani crede che le foreste in Europa stiano scomparendo (fonte indagine LorienConsulting per TwoSides), ma è vero invece proprio il contrario: in Europa sono più gli alberi piantati di quelli tagliati.

20

Decimo Forum ANES Lo Spazio Copernico Milano Centrale ha ospitato la decima edizione del Forum Nazionale Editori di Settore promosso da ANES, dedicato a L’arena competitiva che cambia e i nuovi player: concorrenti o alleati?. L’ANES Forum 2016 ha puntato i riflettori sul rapporto, spesso complesso, tra publisher tradizionali e start up innovative in ambito editoriale; un approfondimento di cui ANES (l’Associazione Nazionale degli Editori di Settore) ha rilevato l’opportunità perché, se anche talvolta questi soggetti sono considerati potenziali competitor disruptive, è proprio

all’interno di essi che si annidano competenze, idee ed esperienze utili alla transizione verso il digitale dei modelli di business tradizionali. Dopo l’intervento introduttivo del presidente Antonio Greco sull’evoluzione del contesto competitivo, il keynote speaker Enzo Baglieri - Associate Professor, Unit Produzione e Tecnologia di SDA Bocconi School of Management - ha approfondito lo scenario attuale della disruptive innovation, offrendo ai presenti la sua personale ricetta per l’innovazione. I quattro pilastri su cui declinare i nuovi modelli di business, in

cui prodotti e servizi saranno sempre più correlati e l’esperienza rivestirà un ruolo centrale, si identificano in: competenza, ovvero capacità di creare valore distintivo; connessione, intesa come disponibilità a connettersi con gli altri business esistenti; community o capacità di collaborare all’interno e all’esterno della propria comunità professionale; e infine cliente, con cui instaurare una relazione di prossimità e ascolto continuo. Nella seconda parte, il presidente di ANES Digital Marcello Miradoli ha introdotto le sette start up selezionate da un’apposita giuria ANES tra oltre 200 candidature.

Controllo qualità della carta da riciclo

Le Buone Pratiche di Fabbricazione

CEPI – Confederation of European Paper Industries - ha pubblicato una versione aggiornata delle Linee Guida per il controllo qualità della carta da riciclare che include un allegato che definisce nel dettaglio le misurazioni tecniche. La versione aggiornata è il risultato di un’approfondita consultazione nell’industria verso un approccio oggettivo e armonizzato del controllo e della misurazione della qualità. Le Linee Guida oggi aggiornate sono state pubblicate la prima volta in aprile 2016 con il fine di dare attuazione alla revisione EN 643 Standard e di facilitare le relazioni commerciali delle cartiere con i loro fornitori di carta da riciclare. “Il nuovo allegato riflette il trend delle cartiere che stanno sempre più utilizzando misurazioni tecniche nel controllo della qualità. L’attenzione sulla qualità è cruciale per il funzionamento del mercato delle materie prime secondarie e fa del riciclo della carta un modello da seguire nell’economia circolare”, dichiara Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta, componente di CEPI.

L’Associazione europea dei produttori di inchiostri da stampa (EuPIA) ha annunciato l’uscita delle nuove Buone Pratiche di Fabbricazione, Versione 4.0 per assistere ulteriormente nel controllo dei pericoli per la sicurezza alimentare. Quest’ultima edizione delle Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP - Good Manufacturing Practice) è stata completamente aggiornata e ampliata per coprire la produzione di tutte le vernici e rivestimenti, così come inchiostri progettati per essere stampati sui materiali a contatto con gli alimenti (FCM), compresi tutti i contatti non alimentari e le superfici di imballaggi e contenitori a contatto con gli alimenti. Inchiostri, rivestimenti e vernici sviluppati e prodotti in conformità a queste Buone Pratiche di Fabbricazione aiuteranno i produttori di materiali a contatto con gli alimenti a fornire prodotti totalmente conformi a tutta la legislazione europea sui materiali e sugli articoli destinati a venire a contatto con gli alimenti.


Gli “sconfini” di Lorenzo Mattotti

I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin 140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’Impressionismo. Sono riunite - provenienti da musei e grandi collezioni di mezzo mondo - da Marco Goldin a Treviso, nel Museo di Santa Caterina, da ottobre fino al 17 aprile 2017. La grande (aggettivo, in questo caso, assolutamente legittimo) mostra è promossa da Linea d’ombra e Comune di Treviso. 140 opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai

primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin – quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove,

Toulouse-Lautrec in mostra a Torino Con circa 170 opere, tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene, da ottobre fino al 5 marzo 2017, è a Palazzo Chiablese di Torino una grande retrospettiva dedicata a Toulouse-Lautrec, l’aristocratico bohémien considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Attraverso le opere dell’Herakleidon, il percorso illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria - tra le più innovative tra Ottocento e Novecento - di uno de-

gli artisti oggi più apprezzati e ammirati; un’anima da ‘artista tormentato’ fin dall’infanzia e non adeguatamente ‘riconosciuto’, seppur pervaso da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita. Una bellezza semplice, dai contorni volutamente sfumati e da vivere in momenti dissoluti, dai colori forti e spregiudicati e priva di abbellimenti, nei disegni come nelle tinte. Nessuno, dopo di lui, è stato in grado di rendere così ‘perfetto’ il volto dell’imperfezione. È questo il suo stile.

ilPoliGrafico 173•16

Cultura

per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’Impressionismo e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura”. L’esposizione condurrà il visitatore a emozionarsi in un percorso tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. La qualità assoluta dei prestiti, i confronti che essa stimola, le suggestioni che catalizza fanno di questa mostra un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza nel profondo ancora tutta da scoprire.

Fino al 19 marzo 2017 Villa Manin di Passariano (Udine) ospita una grande mostra dedicata a Lorenzo Mattotti, “Sconfini”, a cura di David Rosenberg e con la collaborazione di Giovanna Durì, organizzata dall’Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia. Dopo il successo della prima tappa a Landerneau, sede della Fondazione in Bretagna, che l’ha resa la prima esposizione francese non parigina per afflusso di pubblico, la mostra arriva in Friuli, rivisitata appositamente dall’artista per la sede di Villa Manin arricchita di ulteriori pezzi provenienti da importanti collezioni private. Circa 400 opere – tra quaderni, disegni, progetti per manifesti, illustrazioni, tavole originali, tele e filmati d’animazione – compongono il percorso espositivo della mostra disegnando in diversi capitoli un grande viaggio introspettivo nel lavoro di un artista eclettico e difficile da classificare. Pittore, illustratore, autore, viaggiatore, Lorenzo Mattotti (Brescia 1954) esplora e sperimenta tecniche differenti. Già dagli anni Settanta passa con agilità dagli albi a fumetti – tradotti in tutto il mondo – alle illustrazioni per i classici della letteratura, quali Pinocchio di Carlo Collodi e Padiglione sulle dune di Robert Louis Stevenson; dalla creazione di manifesti per importanti festival come Cannes, agli interventi per quotidiani e riviste internazionali – tra cui Le Monde, The New Yorker, Süddeutsche Zeitung, La Repubblica – oltre alle collaborazioni con numerosi artisti quali Lou Reed, Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni.

Un capo di Vivienne Westwood, 1993, copertina The Newyorker, matita colorata e pastello su carta.

21


ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Tutti i dati dell’indagine congiunturale della Federazione Dinamica favorevole della congiuntura settoriale nel secondo trimestre 2016, terzo trimestre più stabile e discordante. Riparte la pubblicità, ma non sulla stampa.

22

Come di consueto, l’indagine Federazione della filiera della carta e della grafica fornisce elementi importanti per la dinamica congiunturale dei settori delle macchine grafiche, cartotecniche e per il converting, della produzione di carte e cartoni, della grafica e della cartotecnica trasformazione. Il prof. Alessandro Nova dell’Università Bocconi, sulla base dei risultati rilevati nell’indagine presso le imprese, commenta: “Nell’ambito dell’ultima rilevazione trimestrale sul secondo e terzo trimestre 2016, i risultati mantengono le positive tendenze già individuate nel corso del trimestre precedente, ma invertono leggermente il senso della dinamica tendenziale rispetto ai risultati della precedente indagine. Ancora una volta la dinamica complessiva risulta positiva, con una quota di rispondenti che dichiarano crescite nel fatturato (sia interno che estero) più elevata di quella delle imprese che denunciano una riduzione. D’altra parte, quanto abbiamo ripetuto più volte rimane assolutamente vero, e gli ultimi risultati del prodotto interno lordo italiano lo confermano. Il nostro sistema mantiene una crescita positiva ma il ritmo è decisamente più ridotto rispetto agli altri Paesi europei e que-

sto si riflette anche sulla Filiera della Carta e della Grafica. Seguendo questa considerazione, la revisione al ribasso delle aspettative di crescita era stata ampiamente prevista in funzione delle dinamiche, parzialmente politiche e parzialmente industriali, all’interno del continente europeo, ma avevamo anche avvertito del fatto che la debolezza strutturale di alcuni Paesi avrebbe potuto avere effetti più forti. Con riferimento all’indagine, nella positiva dinamica già richiamata, i comparti della Federazione hanno visto una leggera inversione della posizione relativa Estero/Italia. Il secondo

trimestre 2016 ha infatti mostrato una domanda proveniente dal mercato interno favorevole ma in misura leggermente inferiore rispetto a quella dal mercato estero, per una quota di risposte negative più significativa. A livello dei singoli comparti della Federazione, le macchine per grafica e converting e il settore cartario hanno mostrato i risultati più favorevoli sulla crescita del fatturato interno, mentre sembrano registrare un momento di stabilizzazione sia il settore grafico che il comparto cartotecnico trasformatore (che pur vive un 2016 positivo).

“I risultati mantengono le positive tendenze già individuate nel trimestre precedente, ma invertono leggermente il senso della dinamica tendenziale rispetto alla precedente indagine”. Alessandro Nova

“Queste dinamiche modificano parzialmente i risultati della scorsa indagine, confermando come il processo di evoluzione dei diversi comparti, all’interno della filiera, viva sempre momenti di discontinuità. Per quanto riguarda il fatturato estero, il settore cartario ha mostrato i risultati migliori, seguito dal comparto cartotecnico trasformatore, dalle macchine per grafica e converting e, ultimo, dal settore grafico. Le indicazioni sul terzo trimestre 2016 mostrano invece attese discordanti. Il comparto delle macchine grafiche e per il converting dichiara attese di crescita decisamente favorevoli, mentre prevalgono i giudizi di stabilità nel settore cartario e cartotecnico/trasformatore. Più negative risultano le aspettative per il settore grafico, che vede una quota non irrilevante di imprese che esprimono timori di riduzione del fatturato”. Pietro Lironi, presidente della Federazione, commenta: “Questa indagine conferma un favorevole andamento del nostro macrosettore nel primo semestre 2016, con valutazioni di rallentamento nel terzo trimestre, in linea con l’evoluzione della situazione economica italiana e internazionale. Come spesso abbiamo


ilPoliGrafico 173•16

ura Formazione Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole

Filiera produttiva della Federazione

(settore macchinari, cartario, grafico e cartotecnico trasformatore) ANDAMENTO II TRIM. 2016 RISPETTO I TRIM. 2016

segnalato, la Federazione si è battuta nel corso dell’ultimo anno, in sede di Commissioni parlamentari, affinché il Governo prevedesse un’agevolazione per il settore grafico-editoriale che, pur penalizzato dalla situazione economica, non ha mai avuto misure di sostegno dedicate; questo determinerebbe poi ricadute positive anche sugli altri settori della filiera. Ora, quanto abbiamo chiesto a più riprese, è finalmente arrivato: l’introduzione del Bonus di 500 euro per i diciottenni diventa operativa. Ricordiamo che il Bonus potrà essere speso per l’acquisto di libri, oltre che per teatri, cinema, spettacoli, musei, mostre, monumenti ecc. Una recente indagine condotta dal quotidiano La Stampa ha però rilevato che ben il 65% degli aventi diritto intende spendere il bonus per i libri: un ottimo auspicio per la nostra Federazione. Per il futuro sosteniamo sia inoltre necessaria, come misura di incentivazione e stimolo della lettura, un’iniziativa di politica fiscale a favore dei cittadini, per poter detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’acquisto di libri, quotidiani e periodici. L’altra misura di sostegno che abbiamo richiesto, ossia la deduzione dall’imposizione fiscale per le im-

prese che investono in pubblicità incrementale (quella maggiore rispetto agli anni precedenti) su quotidiani e periodici, è invece presente nella Legge per il Fondo per il pluralismo dell’informazione; in questo caso occorre attendere il Decreto attuativo. Infatti, pur in un contesto di ripartenza a livello nazionale degli investimenti in comunicazione (+3,2% nei primi 8 mesi 2016 per Nielsen), con una ripresa diffusa a quasi tutti i media principali, gli investimenti pubblicitari sulla stampa (quotidiani + periodici), nello stesso periodo, sono diminuiti ancora del 4,7%, nell’ambito di una crisi specifica della grafica e dell’editoria che dura da anni”. Lironi ricorda che “la competitività dell’industria cartaria italiana, un pezzo importante di economia circolare del Paese (il 55% della produzione cartaria nazionale è realizzato impiegando carta da riciclare e per alcune tipologie di carte per imballaggio la carta da riciclare è l’unica materia prima fibrosa), deve confrontarsi ancora con più alti costi energetici. Per continuare a produrre questo materiale eccellente, in quanto settore energivoro, abbiamo bisogno di nulla di più che delle stesse condizioni dei no-

Fatturato interno Fatturato estero Ordini interni Ordini esteri Occupazione

previsione ANDAMENTO III TRIM. 2016 RISPETTO II TRIM. 2016

Flessione Stabilità Incremento Flessione Stabilità Incremento

18% 12% 17% 8% 10%

stri concorrenti in Francia e Germania: applicare il limite massimo dello 0,5% del valore aggiunto per gli oneri parafiscali della bolletta elettrica, in accordo con la disciplina comunitaria per gli energivori approvata nel luglio 2014. Su questo apprezziamo molto il rinnovato impegno del ministro Calenda che a più riprese ha assicurato l’imminente varo del c.d. Art. 39 che dovrebbe introdurre un regime analogo a quello dei nostri concorrenti europei. Il settore consuma 2,5 miliardi di metri cubi di gas, il cui prezzo rimane più alto di quello pagato da altri Paesi europei. Occorre quindi mettere in agenda la riduzione degli oneri parafiscali per gli energivori anche nel campo del gas, dove in due anni sono triplicati! Proprio riguardo all’efficienza energetica, grazie agli investimenti degli ultimi anni, il 60% del fabbisogno elettrico del settore è soddisfatto dalla cogenerazione che (grazie alla sua efficienza) rende un servizio a tutta la collettività riducendo la bolletta energetica del Paese. Per questo occorre sostenere la cogenerazione per il raggiungimento degli

48% 55% 50% 57% 70%

34% 33% 33% 35% 20%

obiettivi europei e rivisitare le norme sull’Emissions Trading Scheme, prevedendo la compensazione dei costi indiretti a livello europeo”. Pesa sulla competitività dell’industria cartaria l’imprevedibilità normativa, che alimenta un corpus normativo smisurato. In Italia assume le forme di una vera e propria patologia, uno degli ulteriori ostacoli all’innovazione e allo sviluppo del settore. “È il caso dei certificati bianchi in cui incertezza normativa e discrezionalità mettono in discussione non solo i progetti futuri ma anche gli investimenti passati e questo non è accettabile”, conclude Lironi, “ma è anche il caso degli impianti esistenti e dei nuovi investimenti che, ormai, non possono più prescindere dalla realizzazione di impianti di recupero energetico dei rifiuti del riciclo in linea con le migliori tecniche disponibili e con l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti, proprio nell’ottica della circolarità”. Analizzando i risultati dei singoli settori, per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting il secondo trimestre 2016 in gene-

26% 22% 24% 24% 5%

50% 54% 56% 55% 85%

25% 25% 20% 20% 10%

Per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting il secondo trimestre 2016 in generale prosegue in maniera positiva: tutti gli indicatori registrano un momento dinamico per il settore.

23


ilPoliGrafico 173•16

Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu

Settore grafico “La competitività dell’industria cartaria italiana deve confrontarsi ancora con più alti costi energetici rispetto agli altri Paesi europei”. Pietro Lironi

24

rale prosegue in maniera positiva: tutti gli indicatori registrano un momento dinamico per il settore. Nello specifico, sul fronte interno l’andamento del fatturato del secondo trimestre registra una crescita nel 52% delle aziende, con una stabilità nel 29% e un dato di flessione nel 19%; gli ordini invece si incrementano nel 50% dei casi. Simili le risposte per i mercati esteri, con fatturati incrementati nel 35% delle imprese; per gli ordini le indicazioni di stabilità sono del 50% dei casi, superano quelle di crescita al 39% e infine seguono quelle di flessione del restante 11%. Stazionaria l’occupazione nella maggioranza delle imprese (62%), in crescita nel 33% e in flessione nel 5%. Nel terzo trimestre il 62% delle azien-

ANDAMENTO II TRIM. 2016 RISPETTO I TRIM. 2016

Fatturato interno Fatturato estero Ordini interni Ordini esteri Occupazione

previsione ANDAMENTO III TRIM. 2016 RISPETTO II TRIM. 2016

Flessione Stabilità Incremento Flessione Stabilità Incremento

9% 0% 9% 0% 18%

de rispondenti prevede una crescita del fatturato e il 38% stabilità; nessuno stima diminuzioni. La previsione sul fatturato export è per la metà dei rispondenti di crescita, segue la stabilità con il 45% delle risposte e la diminuzione con il restante 5%. Continua ad essere stabile la previsione relativa all’occupazione per il 62% dei rispondenti; segue la crescita con il 38%. Il campione di imprese produttrici di carte e cartoni (che rappresenta il 70% del fatturato dell’intero settore) presenta per il secondo trimestre 2016 consuntivi complessivamente positivi e migliori di quanto atteso. Sempre molto caute e comunque meno ottimistiche che in passato le attese sul terzo trimestre 2016, analogamente a quanto era successo nella consultazione precedente con riferimento al periodo primaverile. Il quadro che emerge dai consuntivi del secondo trimestre 2016, sempre molto composito e differenziato tra comparti e imprese, evidenzia un bilancio positivo per entrambe le componenti del fatturato che vedono una prevalenza di indicazioni di aumento su quelle

64% 78% 64% 67% 55%

27% 22% 27% 33% 27%

di riduzione (40% contro 17% per il fatturato interno; 43% contro 18% per quello estero) e per la domanda interna, dove le indicazioni di aumento (37% degli interpellati) eccedono quelle di riduzione (14%). Meno positivo il bilancio riguardo alla componente estera della domanda, rimasta su livelli analoghi al trimestre precedente per il 52% degli intervistati, mentre le indicazioni di aumento superano solo del 6% quelle di riduzione. L’occupazione è riferita stabile dal 91% degli interpellati, in aumento per la quota restante. Le previsioni formulate a fine giugno scorso sugli andamenti del terzo trimestre 2016 restano prudenti: risultano bilanciate le attese di aumento e di riduzione per il fatturato estero e per entrambe le componenti della domanda, lasciando prevalenti, comunque, le quote di coloro che si attendono livelli simili a quelli del trimestre precedente (64% degli interpellati con riferimento alla componente estera sia di fatturato che di ordini, 72% riguardo agli ordini interni). Le attese di stabilità sono più elevate per il fatturato interno (75%

36% 33% 36% 33% 9%

46% 44% 55% 56% 91%

18% 22% 9% 11% 0%

degli interpellati), variabile per la quale la quota dei pessimisti supera quella di coloro che si attendono miglioramenti. L’occupazione è prevista per lo più stabile (94% del campione), con la quota restante orientata all’ottimismo. Nel secondo trimestre 2016 le valutazioni delle aziende grafiche, in un quadro di domanda che resta complicato soprattutto nell’area pubblicitaria-commerciale per le persistenti difficoltà del mercato dell’advertising su stampa rispetto agli altri media in risalita, pur a fronte di una discreta ripartenza dei consumi nazionali, indicano un modesto miglioramento di fatturato e ordini rispetto al trimestre precedente. Specificamente, sul fronte interno, pur prevalendo la stabilità (64%), le imprese che segnalano un aumento del fatturato e degli ordini interni sono più di quelle che mostrano una diminuzione, rispetto al primo trimestre 2016 (27% contro 9%). Sul fronte del fatturato e degli ordini esteri, la stabilità sale al 70-80%, il 22% delle imprese è positiva sul fatturato estero e il 33% sugli ordini esteri. >> segue a pag. 66


Bellezza e velocità in un mare di novità. La macchina da stampa KODAK PROSPER 6000 stampa su carte uso mano, patinate e persino lucide. Stampa su tante superfici diverse a tutta velocità dal punto A alla rottura del punto. A gonfie vele. IL TUO MINUTO KODAK COMINCIA ADESSO.

KODAK.COM/GO/6000

©Kodak, 2016. Kodak e Prosper sono marchi di Kodak.

PROSPER 6000

QUELLO CHE VUOI QUANDO VUOI


ilPoliGrafico 173•16

eventi

Otto i vincitori che si sono distinti per forte spinta all’innovazione e capacità di vision.

Oscar della Stampa 2016 I premi sono stati consegnati nella cornice della sala Bianchi, presso la sede milanese del Sole 24 Ore.

I filmati e la gallery fotografica della serata sono sul sito www.lavedovella.it

26

Si è svolta l’annuale cerimonia di premiazione degli Oscar della Stampa, che ha visto protagoniste le eccellenze delle arti grafiche italiane. Un evento di grande spessore e successo, giunto alla XXV edizione e organizzato da Stratego Group, la rete di impresa nata quest’anno dall’unione di Zeta’s e 4IT Group. La cena di gala e la cerimonia di premiazione si sono tenue presso la sede del Sole 24 Ore a Milano e hanno visto la partecipazione di oltre 200 imprenditori del settore della stampa, per una serata all’insegna del merito e della convivialità. Forte spinta all’innovazione e capacità di vision contraddistinguono le aziende che si sono aggiudicate gli Oscar della Stampa 2016. Aziende che hanno costruito la propria eccellenza su qualità di leadership imprenditoriale unite all’imprinting tutto italiano della creatività, della fantasia e dell’utilizzo del fascino della stampa in una prospettiva di forte e continuo rinnovamento gestionale, tecnologico e delle risorse umane. L’industria grafica è ancora un pilastro insostitu-

ibile del mondo della comunicazione e della diffusione di informazioni quando si nutre di innovazione continua, formazione, competenze gestionali, propensione all’internazionalizzazione. La numerosità, la qualità e la varietà di imprese che negli anni hanno composto le short list da cui sono poi uscite le aziende vincitrici conferma la capacità del settore di esprimere best practice e alimentare l’innovazione. Otto i premi assegnati quest’anno. Chiamati sul palco dalla presentatrice della serata, Elisabetta Gallina, giornalista, i vincitori sono saliti uno a uno per ascoltare la motivazione, ricevere applausi e complimenti ed essere fotografati con il prestigioso Oscar della Stampa. Gli Oscar della Stampa 2016 hanno confermato il successo ottenuto nelle scorse edizioni e ribadito i punti di forza che contraddistinguono le aziende italiane proiettate a crescere sui mercati nazionale e internazionale: capacità di leadership e di vision, creatività e propensione per l’innovazione.


ilPoliGrafico 173•16

eventi

L’Oscar “Best Nobilitazioni e Supporti Speciali” è andato a IMAG. A ritirarlo dalle mani di Matteo Suardi, direttore commerciale dello sponsor Cordenons, è stato Alfonso Romaldo (a sinistra), presidente e legale rappresentante.

Il premio “Industria Grafica dell’anno” è andato a Poligrafici Il Borgo. Vincenzo Geslao (a destra), direttore generale, ha ritirato il premio dalle mani di Roberto Levi Acobas, amministratore delegato di Printgraph.

Il riconoscimento di “Best Technology Innovator” è stato assegnato a Grafiche Milani, rappresentata sul palco dal presidente Giuseppe Gilardi (a sinistra), che ha ritirato il premio da Marco Gaviglio, business manager Grafica e Fashion di Luxoro.

Gruppo Sada ha vinto il premio “Best Green Printer”. Mirko Aliperta (a destra), direttore generale Sada Packaging, ha ritirato l’Oscar dalle mani di Fabio Deflorian, amministratore delegato di Sun Chemical.

Ghelfi Ondulati si è aggiudicata il riconoscimento di “Best Digital Printer”. Ritira il premio Giuseppe Ghelfi (a sinistra), business development dell’azienda. Il premio è stato consegnato da Antonio Maiorano, Indigo & PWP country manager di HP.

Elena e Pierpaolo Bramucci, amministratori delegati di Cartotecnica Goldprint, hanno ritirato il premio “Best Cartotecnica”. A consegnarlo, Luca Lesi (a sinistra), amministratore delegato di KBA Italia.

L’Oscar per il “Best Label Printer” è andato all’azienda La Commerciale. A ritirarlo dalle mani di Ferdinando Reusch e Andrea Citernesi, vice president e business driver di Gallus, è stato l’amministratore delegato Mauro Artuffo.

In chiusura, la consegna del premio di “Imprenditore dell’anno”. Il riconoscimento è andato a Giulio Olivotto (a sinistra), presidente del consiglio di amministrazione di L.E.G.O. A consegnare l’Oscar è stato Alberto Mazzoleni, amministratore delegato dello sponsor Heidelberg Italia.

27


ilPoliGrafico 173•16

Coptip

Maxxxxxxxente di Labelxxxxxxxxxnel 2012.

La cooperativa come formula vincente

di Achille Perego

28

Un’azienda che non ha mai tradito la sua origine, ben radicata, fin dal 1920, nel mondo delle cooperative. Ma che negli anni ha sempre saputo evolversi, adeguarsi ai cambiamenti del mercato grafico e affrontare le nuove sfide della competizione sul fronte della stampa, con una crescita sia per linee interne, sia esterne. Con, in quest’ultimo caso, l’importante operazione che ha portato nel 2015 la modenese Coptip a fondersi con la cooperativa Nuovagrafica, attiva dal 1983 a Carpi. Un altro passo verso lo sviluppo dimensionale dopo quello attuato nel 1979 con l’unione tra Coptip e Poligrafica Emiliana e l’acquisizione nel 2014 della tipolitografia Malagoli di Modena, poi integrata con Nuovagrafica per dare vita all’attuale azienda controllata (con sede a Carpi) Formagrafica che opera nella stampa commerciale e nella cartotecnica, mentre a Modena Coptip opera sul fronte della stampa in rotativa. La crescita della cooperativa guidata dal presidente Giuseppe Rovatti, al timone di Coptip da giugno del 2015, ha segnato negli ultimi decenni tappe rilevanti anche per quanto riguarda gli investimenti e l’innovazione tecnologica. Dal 1963, quando entrarono in azienda le prime macchine offset, al 1988, anno in cui fu installata la prima rotativa a 16 pagine per “aggredire” il mercato della Gdo, fino al 2010, caratterizzato dall’importante inve-

stimento in una nuova rotativa manroland a 80 pagine. E quattro anni dopo Coptip ha adottato il nuovo piano industriale per offrire ai propri clienti un’offerta completa di stampa. Un piano che si è concretizzato con la dotazione del parco macchine anche di un reparto digitale e soprattutto all’inizio di quest’anno con l’acquisto di una Komori 8 colori H-UV installata proprio nello stabilimento Formagrafica a Carpi. Una macchina ultra performante acquistata per produrre soprattutto stampati nobilitati per il commerciale e in parte anche packaging per il tessuto industriale in particolare del Modenese e dell’area dell’Emilia Romagna, con l’obiettivo di entrare anche nel mercato cartotecnico rivolto ai comparti della ceramica, della moda, dei motori e del food & beverage. Completando così l’offerta del gruppo Coptip che con le macchine piane, le rotative, gli impianti digitali e ora la nuova Komori è in grado di rispondere a tutte le esigenze della sua clientela, dalle etichette al packaging, dai volantini della Gdo ai flyer, senza dimenticare buoni sconto, cataloghi, magazine, brochure, pieghevoli per le raccolte punti, materiale Pop, calendari, bilanci, riviste, astucci, scatole e cartellini.


Come si colloca oggi Coptip nel panorama delle aziende grafiche italiane?

Come vede l’attuale fase di mercato, sta davvero cominciando una ripresa del settore?

Coptip Industrie Grafiche – esordisce Giuseppe Rovatti – esce da un periodo di grande cambiamento organizzativo sia nel management sia nell’organizzazione produttiva. Questo ci ha permesso di sfruttare al meglio le potenzialità produttive che questa azienda ha sempre espresso, consolidando la propria posizione nel panorama delle aziende grafiche italiane.

Il termine “ripresa” mi sembra improprio e si riferisce a qualcosa che si è fermato e che riparte. La realtà mi sembra molto diversa. Sono passati sette anni di pesante recessione economica e di cambiamenti epocali nel settore della comunicazione e della stampa. Non confondiamo però la ripresa con il “rimescolamento” delle quote di mercato per effetto di chiusure e fallimenti di alcuni stampatori nel corso del biennio 2015/2016. Al di là degli aspetti lessicali, preferisco parlare di nuovi bisogni da parte dei clienti e che Coptip sta cercando di intercettare e interpretare anche con investimenti mirati.

Quali sono le strategie di sviluppo future? Lo sviluppo di Coptip procede su due canali paralleli: massima concentrazione sulla gestione caratteristica (stampa in rotativa e a foglio) ricercando i massimi livelli di efficienza e competitività e al tempo stesso sviluppo di progetti di diversificazione nel campo della stampa per il packaging (etichette, scatole e astucci).

Come si compone il vostro parco clienti, qual è l’area geografica che attualmente viene servita e quali nuovi mercati vorreste raggiungere in futuro? Il parco clienti Coptip è dislocato su tutto il territorio nazionale e in parte all’estero: il 70% dei clienti si riferiscono alla Gdo e il restante all’editoria. Quanto allo sviluppo dell’attività e della presenza sul mercato puntiamo su tutti i settori in cui sia richiesta stampa di volantini e cataloghi nobilitati e di grandi tirature.

ilPoliGrafico 173•16

Giuseppe Rovatti, presidente di Coptip.

Grazie a una serie di acquisizioni messe a segno negli ultimi anni, la cooperativa modenese ha esteso il suo raggio d’azione in vari segmenti di mercato. Dalla Gdo alla stampa commerciale, dalla cartotecnica “nobilitata” alla stampa editoriale. Oggi il Gruppo fattura circa 43 milioni di euro e conta 120 addetti, di cui oltre la metà sono soci.

La ripresa però c’è stata per Coptip... Devo dire che negli ultimi quattro/cinque anni abbiamo assistito a un’inversione di tendenza. Il fatturato è tornato a crescere e anche la redditività è sicuramente migliorata.

Quali sono i punti di forza della vostra azienda? Competenze tecniche, capacità produttiva e servizio al cliente. Elementi che ci consentono di servire il cliente anche a fronte di cambi di foliazioni e tirature all’ultimo minuto.

L’azienda Fondata a Modena nel 1920 come frutto della volontà associativa di oltre 90 tipografi professionisti, ancora oggi Coptip è una realtà del mondo cooperativo tanto che oltre la metà dei suoi 120 addetti sono anche soci. Con circa 43 milioni di euro di ricavi, il gruppo è una realtà sempre più significativa nel panorama della stampa italiana che grazie alla crescita sia per linee interne (con investimenti in macchine e tecnologie) sia per linee esterne (con le recenti integrazioni della tipolitografia Malagoli nel 2014 e di Nuovagrafica nel 2015, poi fuse nella nuova Formagrafica con sede a Carpi) copre tutte le esigenze dei suoi clienti. Quindi le grandi tirature, a cominciare da quelle dei volantini della Gdo, fornite dalle rotative installate nello stabilimento Coptip di Modena (una Lithoman a 80 pagine e due Lithoman a 72 pagine) e poi la stampa commerciale con

le macchine piane di Formagrafica nel cui stabilimento di Carpi girano una Roland a 5 colori più spalmatore a cui da quest’anno si è aggiunta la nuova Komori a 8 colori H-UV. Macchine che sono al servizio anche della crescente produzione nel settore cartotecnico e alle quali si aggiunge anche il reparto digitale (una Minolta C8000 per le prove colore). Da giugno 2015 presidente di Coptip è Giuseppe Rovatti, 48 anni, perito informatico che dopo una carriera nel settore delle fresature e bilance industriali (prima come sviluppatore di software poi come vicepresidente con responsabilità sulla rete e l’assistenza post-vendita) e una “pausa” dal lavoro per il doppio mandato come sindaco di Bomporto (comune nella cintura modenese), è approdato alla guida dell’azienda grafica di Modena e Carpi.

29


ilPoliGrafico 173•16

Coptip

Quanto è stata importante e come evolve l’integrazione con la cooperativa di Carpi? La collaborazione con la cooperativa Nuovagrafica di Carpi era già attiva da anni. La fusione per incorporazione e il successivo conferimento in Formagrafica srl ci ha permesso di estendere l’attività di Coptip nella stampa offset a foglio sia per l’editoriale sia per il packaging in una logica di ampliamento della gamma dei prodotti che Coptip può offrire, valorizzando competenze tecniche esistenti e ricercando le massime sinergie possibili in una logica di gruppo. di Achille Perego

Come ancora oggi può essere vincente la formulache della cooperativa? Un’azienda non ha tradito la sua origine: quella di essere un puntouna di riferimento La cooperativa è certamente visione di imapresa livello internazionale per la stampa e diversa, dove il capitale umano di haalta necesaltissima qualità per i brand più esclusivi del lussariamente un valore diverso. Oggi tante imprese so, della moda, dell’arredamento e dell’automotidi capitali stanno riscoprendo i valori della parteve sparsi in tutta responsabilità Europa, Usa e sociale: Asia. valori che cipazione e della E Nava Press, in poco menoda di sempre due anni, da sono nella cooperazione ci sono e che quando cioè storica “tipografia” milanese è staalla base. Lalacooperativa rappresenta ancora ogta dal gruppo Rotolito Lombarda, è gi acquisita una formula vincente, forse in contrapposizioriuscita a fare un ulteriore passo in avanti: quello ne alle logiche della globalizzazione che tendono di non perdere il suo “Dna” anzi di valorizzara mettere in secondo piano ma la manifattura e il salo ancora più performanti i suoidi dosso perrendendo fare. Ovviamente dobbiamo toglierci “stampati” dal punto di vista della realizzaziol’immaginesia “bucolica” della cooperativa: essa deve ne grafica sia di datutto quello dell’efficienza essere prima un’impresa sanadella e solida, in capacità grado di produttiva. competere ogni giorno sul mercato, con Che poi si riflettee anche sull’organizzazione del e organizzazione progetti industriali ben chiari risorsee per metterli in pratica. Soprattutto nella lavoro sui risultati, aumentando la redditività

cooperazione industriale è sempre più importante rimarcare la separazione dei ruoli tra management e proprietà.

Avete in programma altri investimenti o acquisizioni per favorire la crescita nel settore cartotecnico? Indubbiamente si tratta di un mercato nel quale crescere. E essendo questo rientra nel nostro in vogliamo un mercato che, pur di alta gamma, piano di diversificazione del nostro core business è comunque espostol’attività alla concorrenza alla comche vede a Modena rivolta allae stampa in rotativa. l’acquisizione due anni fa della tipopetizioneCon sui prezzi. litografia Malagoli siamo entrati nel settore delle Perché, see èoggi verolache le grandi griffe,integrata per etichette Malagoli è stata con la ex Nuovagrafica nuova tradizione, sono piùnella attente alla Formagrafica realizzazione con sede a Carpi. Un’azienda che presidia il mercato (dalle stampa brochure ai cataloghi,per daicui libriabbiamo agli inviti della commerciale, investito con l’installazione della nuova Komori ma per gli eventi) di prodotti esclusivi, oggi anche che sta crescendo anche nel settore cartotecnico per la componente viene la trascurata incui possiamo in“costo” parte non utilizzare stessa Komori esieme una con manroland a cinque colori. Indubbiamente altri aspetti decisivi come la flessibilità il nostro obiettivo è di crescere nel packaging (a produttiva e la logistica. partire dalle scatole e gli astucci) e per farlo più che facendo investimenti diretti in macchine preferiremmo acquisire specializzazione, competenze Per diventare quellaeche è oggi Press per tecniche e produttive clienti con Nava una crescita linee esterne. Quindi acquistando aziende e quella che vuole essere ancora di più ingià attive sul mercato, preferibilmente nella nostra area in base a precisecooperative. strategie aziendali, soefuturo, non necessariamente no stati necessari – fin dai primi mesi nei quali A gennaio avete installato una Komori i manager Rotolito Lombarda hanno iniziato 8 colori adiCarpi. Qual è il giudizio su questo investimento? a gestire Nava Press, in coordinamento e sotto Molto positivo. Ci ha permesso di entrare velola guida di presidente e ad del cemente inPaolo quellaBandecchi, fascia di mercato a valore aggiunto nostri clienti ci chiedevano da gruppo che che alcuni ha il suo quartier generale aS Chiave di volta per il futuro Nobilitazioni ed effetti speciali saranno essenziali sia per la stampa di packaging sia per il commerciale.

30


ilPoliGrafico 173•16

Ultima installazione Nella sede di Carpi è in funzione la nuova Komori con tecnologia H-UV.

tempo. Qualità e velocità di stampa sono i due principali obiettivi che ci siamo posti e che sono stati raggiunti in pochi mesi dall’installazione della macchina. La tecnologia H-UV ha richiesto un riposizionamento di tutte le funzioni aziendali: dal commerciale nel saper proporre e valorizzare i prodotti nobilitati al cliente, alla prestampa e agli stampatori. Allora, lo stesso Paolo Bandecchidiaveva comLa Komori vi ha permesso rafforzarvi anche packaging. InHP che modo mentatonel l’installazione della Indigo inserendo Coptip si sta trasformando anche in una questa scelta nel piano strategico di Rotolito per cartotecnica “nobilitata”? Nava Press: «I nostri clienti, tra i maggiori brand La nobilitazione deve essere la chiave di volta per il internazionali del lusso, vogliono la certezza futuro. La semplice stampa, per quanto ben di fatta, non basta più. La creatività dei progettisti grafici avere stampati di alta qualità per esaltare la beldeve trovare applicazione nei processi di stampa lezza dei loro prodotti e differenziarsi lorostamcon nobilitazioni ed effetti speciali siadai nella concorrenti. La nostra capacità di stampa pa per il packaging sianuova in quella commerciale. Rientra nel nostro saper intercettare e interpretare digitale offre questa differenziazione e permette dii bisogni dei nostri clienti. stampare prodotti ad alto impatto». In questasempre prospettiva quanto è Bandecchi allora aveva sottolineato animportante per voi la stampa digitale che l’importanza dell’installazione delladinuova e come pensate eventualmente potenziarla? Heidelberg, che si è aggiunta a un parco macchi-

disfare tali bisogni. È ovvio che le tecnologie anadei nostri clienti e aumentano nostro status logiche non permettono più di ilsoddisfare le nuove di fornitore mondiale di prodotti di qualità». esigenze dei clienti (basse tirature, tempi stretti di A meno di unecc.) anno questisbagliato due investirealizzazione mada ritengo semplificamenti strategici, Il Poligrafico ha re il tutto perché a sua volta nonincontrato, sempre la tecnella storica sederiesce di Nava Press in tutti Via Brenologia digitale a risolvere i problemi da a Milano, Emanuele Bandecchi, e in un certo qual modo tende a undirettore “appiattimenmarketing di Rotolito Lombarda e amminito” generalizzato. Abbiamo comunque già attivato stratore di Nava Press, e Joseph Marsanasco, da tempo progetti e studi per valutare quale sarà dg di Rotolitodella con la responsabilità l’evoluzione stampa offset. Misullo paresviche anluppo gli investimenti tirare che in edrupa 2016 ce netecnologici, sia stata la per dimostrazione un primo bilancio, con un focus particolare concreta. sul salto di qualità e i vantaggi produttivi apportati dalla nuova Heidelberg. Quanto incide sul vostro fatturato complessivo il mercato estero e come La nuova macchina 75x105 e quando pensate(in di formato espandervi anche a sei colori), come detto, si è inserita in un fuori dai confini italiani? parco offset che comprendeva già una XL 105 Per la stampa rotativa la quota mercatocon Gdo con a 7 colori più spalmatore e UV di installata fatturazione su clienti esteri non supera il una configurazione esclusiva che permette,5%, anche per la la forte incidenza con del costo del trasporto. tra l’altro, sovrastampa inchiostri UV Ritengo che per la tipologia dei nostri dopo quella a 5 colori, l’utilizzo di dueprodotti questa quota possa ancora crescere malucidi non superare spalmatori acrilici UV per effetti sia il del fatturato complessivo. sia10% opachi e la possibilità di stampare su sva-

ne piane tutte della stessa casa tedesca già preSarò ripetitivo ma preferisco mettere davanti i bisogni e la soddisfazione del cliente. La tecnologia senti in Nava, che, insieme con la HP Indigo «rapè lo strumento per dare sostanza alle idee e sodpresentano un impegno significativo al servizio

31




ilPoliGrafico 173•16

mercati

Alta Francia

Normandia

Grand Est IDF

Bretagna Bretagna Paesi della Loira

I numeri del mercato grafico francese

Centro

Borgogna Franca Contea

Nuova Aquitania Alvernia Rodano - Alpi

Occitania

La rivista Caractère ha pubblicato l’ultimo rapporto annuale dell’Idep relativo al 2015. Ne esce un’interessante fotografia del mercato grafico francese, popolato da 3.325 aziende, perlopiù di piccole dimensioni, che generano un fatturato totale di 5,5 miliardi.

-5% numero aziende rispetto al 2014

34

PACA

Nel suo ultimo rapporto annuale relativo al 2015, l’Institut de développement et d’expertise du plurimédia (Idep) fa una sorta di censimento delle aziende grafiche in Francia. L’Idep ha contato 3.325 aziende, il 5% in meno rispetto a quelle rilevate nel medesimo rapporto del 2014, con 42.644 operatori (-5%). Tra il 2014 e il 2013 il numero di aziende di stampa era già calato (-4,9%). La produzione totale di stampati ammonta a 2,1 milioni di tonnellate (-4% rispetto al 2014) per un giro di fatturato di 5,5 miliardi di euro.

“Il tessuto industriale delle industrie grafiche francesi è molto frammentato”, spiega l’Idep. La fusione di aziende – fenomeno al quale stiamo assistendo da qualche anno a questa parte – non ha avuto un impatto sulla struttura generale del settore, che resta composto principalmente da aziende piccole, con meno di 10 dipendenti (73,1%). Una frammentazione che si differenzia da quella degli altri Paesi europei, dove risultano esserci soprattutto aziende di medie dimensioni. Se le strutture piccole sono più fragili in un contesto economico difficile, la dimensione ridotta consente loro di essere più flessibili, soprattutto da un punto di vista organizzativo, sottolinea l’Istituto.


4135

(suddivisi per regioni)

147 2702

746 7963

211 3809

258 3693

mercati

139 1421

141 2822

129 2004 Martinica

Francia 2015: Totale aziende grafiche e numero di operatori

ilPoliGrafico 173•16

249

1 2

341

L’esportazione continua a calare (-493.000 tonnellate), mentre le importazioni rappresentano il 27% della domanda totale degli stampati in Francia, di cui il 90% proviene dall’Europa.

4358

La ripartizione dei grandi mercati rimane relativamente stabile dal punto di vista del fatturato:

453 5553

285 2366

216 1816 Corsica

9 29

Il numero di dipendenti si è ridotto rispetto all’anno precedente (-5%) in tutte le tipologie di aziende. Il calo è più marcato nelle aziende con 10-49 dipendenti e in quelle che contano più di 100 dipendenti. Da notare che la riduzione degli operatori nel 2015 è stata inferiore a quella registrata tra il 2014 e il 2013 (-7,5%). Eccezion fatta per la regione della Loira, che conta solo un’azienda di stampa in meno, tutte le regioni sono state colpite da un calo nel numero dei siti produttivi. L’Île-de-France è la regione più penalizzata, con 59 stabilimenti in meno, seguita dalla Nuova Aquitania (-23) e dall’Occitania (-17). L’industria resta ben ripartita sull’intero territorio con qualche bacino predominante. La regione Îlede-France è in testa con 746 stabilimenti e 7.934 dipendenti, seguita dall’Alvernia- Rodano- Alpi (453 imprese e 5.553 dipendenti).

1 Stampati pubblicitari 33,6% 2 Stampati amministrativi o commerciali, personalizzati o no, annuari 20% 3 Riviste free press 10,2% 4 Stampati finanziari, estratti bancari, assegni ecc. 8% 5 Cataloghi commerciali 6,8% 6 Libri 5,5% 7 Etichette in carta 3,8% 8 Stampa diretta su plastica, vetro, metallo, legno, ceramica 3,7% 9 Stampa tessile 2,4% 10 Cartoline postali 1% 11 Altro 5%

Imprimerie Rivet

Il mercato del libro rimane stabile, quello dei periodici è calato del 4,3%, quello degli stampati pubblicitari si è ridotto dell’1,7%. La produzione dei cataloghi ha perso il 2,2%, così come quella degli stampati amministrativi (-0,3%).

Numero dei siti produttivi in base alle dimensioni aziendali in Francia 2006-15.

• Da 1 a 9 addetti (2015/14 -4,8%) • Da 10 a 49 addetti (2015/14 -5,1%) • Da 50 a 99 addetti (2015/14 -3,8%) • Da 100 addetti in su (2015/14 -8,8%) Fonte: AGEFOS PME - CGM, grafica IDEP

35


ilPoliGrafico 173•16

stampa digitale

Kodak Ultrastream

Quarta generazione della tecnologia a getto d’inchiostro continuo

FIG. 1 - Gocce d’inchiostro più piccole danno posizionamento preciso, quindi linee pulite e migliore definizione dei dettagli.

36

La tecnologia inkjet Kodak Ultrastream è il metodo di stampa a getto d’inchiostro continuo Kodak di quarta generazione e rappresenta la continuità con la tecnologia Kodak Stream che ha alzato l’asticella nel campo della stampa digitale, proponendo un mix fatto di alta qualità delle immagini, bassi costi di gestione e vasta scelta di supporti. L’elemento chiave della tecnologia Ultrastream sono gli ugelli in silicone per i quali sono stati messi a frutto i più recenti progressi registrati nel campo dei sistemi microelettromeccanici (MEMS) e della tecnologia CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor), oltre a un semplificato sistema elettrostatico di selezione della goccia. I 2.560 ugelli dal diametro di circa 9 micron sono disposti in modo lineare a 600 punti per pollice (dpi). Ciascun ugello è dotato di riscaldatore circolare posizionato sul bordo dell’orifizio (vedere la Figura 1 e la Figura 2). Questa tecnologia – indirizzata principalmente ai settori del packaging e della stampa commerciale – è un esempio concreto dell’evoluzione della stampa inkjet, con gocce d’inchiostro più piccole e dal posizionamento estremamente preciso per una risoluzione superiore, linee pulite e migliore definizione dei dettagli. La tecnologia Ultrastream definirà nuovi standard ampliando la gamma delle applicazioni delle arti grafiche stampabili e andando alla conquista di nuovi mercati interessati alla stampa inkjet ad alta velocità e ad alta risoluzione.

FIG. 2 - Particelle più grandi e distribuzione più allargata con inchiostri convenzionali (sopra). Particelle più piccole e distribuzione più concentrata con gli inchiostri Kodak (sotto).


ilPoliGrafico 173•16

stampa digitale

Come si formano le gocce... La piastra degli ugelli in silicone è collegata a un collettore della testa di stampa che, oltre a produrre un flusso d’inchiostro continuo, ne assicura il livello costante di pressione e velocità. In base ai principi della fisica, questo flusso costante di inchiostro viene suddiviso in gocce uniformi quando si attiva il riscaldatore di ogni ugello. La frequenza di attivazione dei riscaldatori è superiore a 400 kHz e garantisce sufficiente energia per assottigliare la sezione del getto riducendo la viscosità e la tensione superficiale localmente, su ogni singolo orifizio. Le gocce vengono quindi a formarsi singolarmente a velocità di 20 metri al secondo. Il consumo energetico per la creazione di gocce d’inchiostro alla superficie dell’ugello è basso e richiede un aumento rispetto alla temperatura ambiente inferiore a 5ºC che equivale a 50 volte meno di quanto accade con i sistemi a tecnologia inkjet termica Drop On Demand (DoD) nei quali le temperature devono arrivare a 100ºC per creare la nucleazione del fluido. Il basso fabbisogno di energia della tecnologia Ultrastream assicura un metodo affidabile e collaudato di generazione della goccia e offre anche ampie garanzie di resistenza: con questa tecnologia la durata degli ugelli Le gocce si formano a una è di 3 bilioni di gocvelocità di 20 metri al secondo ce (Fig. 3). Nella stampa a getLa piastra degli ugelli Stream to d’inchiostro congenera gocce di inchiostro da 3,75 picolitri tinuo le gocce sono di pari dimensione, L’elettrodo carico crea garantiscono spesgocce cariche e non cariche (stampa digitale binaria) sore uniforme di caratteri e linee e assiLe gocce con carica subiscono curano una stabilità una deflessione e vengono riciclate cromatica intrinseca su alte tirature, da Le gocce non cariche non deflettono e diventano una macchina da gocce destinate alla stampa, stampa all’altra e cadendo sul supporto nell’arco di lunghi periodi di tempo. FIG. 4 - L’alternanza tra gocce cariche e non cariche permette una tecnica di stampa digitale binaria con frequenza superiore a 200 kHz.

… e come si depositano sul supporto La selezione della goccia si ottiene attraverso una semplice carica elettrostatica. Una piastra di deflessione viene allineata con la serie di gocce. La carica viene applicata a una frequenza fissa. Grazie alla precisione della tecnologia CMOS nella piastra degli ugelli in silicone, alle

Gli inchiostri pigmentati a nanoparticelle di Kodak assicurano una distribuzione più fitta e uniforme.

FIG. 3 - Ingrandimento di un singolo ugello e di una fila di ugelli.

gocce viene applicata questa carica. Più o meno nel momento in cui avviene la formazione di una goccia davanti alla piastra di deflessione, alle gocce viene applicata una carica opposta. Questa carica crea una deflessione della goccia su una superficie messa a terra in modo tale che le gocce possano essere catturate e riciclate attraverso il sistema a getto d’inchiostro continuo. Se la sequenza (temporizzata) della suddivisione della goccia viene spostata laddove non c’è alcuna carica sulla piastra, la goccia associata non viene caricata. Gocce non cariche non deflettono e diventano gocce destinate alla stampa che cadono direttamente sul supporto per produrre un’immagine. Questa alternanza tra gocce cariche e non cariche crea una tecnica di stampa digitale binaria che produce una frequenza di stampa superiore a 200 kHz, la più alta di qualsiasi altra tecnologia di stampa inkjet (vedi Fig. 4). La tecnologia Ultrastream è configurata per sfruttare la più alta velocità di erogazione delle gocce d’inchiostro attualmente disponibile sul mercato al fine di produrre immagini con risoluzione di 600 dpi in verticale e di 1.800 dpi in orizzontale, con gocce al di sotto dei 4 picolitri. Questa risoluzione equivale a una qualità immagine di 1.200x1.200 dpi a velocità superiori a 152 metri al minuto.

37


ilPoliGrafico 173•16

stampa digitale

Inchiostri e supporti

la tecnologia ultrastream apre un mondo di nuove opportunità che rivoluzioneranno il settore della stampa

Oltre alla precisione di erogazione delle gocce e alla selezione di stampa, per puntare alla migliore qualità delle immagini c’è bisogno degli inchiostri pigmentati a nanoparticelle sviluppati da Kodak. Questi innovativi pigmenti assicurano una distribuzione più fitta e uniforme delle nanoparticelle rispetto ai pigmenti tradizionali (Fig. 5). Inchiostri a base d’acqua ecocompatibili utilizzano questi nanopigmenti per riprodurre un gamut colore più ampio rispetto agli inchiostri offset. Questi risultati si ottengono grazie alla trasparenza degli inchiostri che permette la trasmissione della luce riflessa dal supporto. Inoltre, gli inchiostri pigmentati Kodak danno garanzia di permanenza sui supporti, idrorepellenza e resistenza all’azione dei raggi solari per decenni. Alla tecnologia Ultrastream, Kodak sta affiancando innovazioni nel campo degli inchiostri pigmentati per ampliare il gamut colore con cinque, sei o sette stazioni colore per applicazioni più complesse. Trattamenti a basso costo e soluzioni chimiche sviluppate da Kodak rendono possibile una più ampia varietà di supporti rispetto a quanto accade per la maggior parte degli inchiostri pigmentati a base d’acqua. Il basso tenore di umettanti negli inchiostri a base d’acqua di Kodak migliora l’asciugatura e garantisce maggiore compatibilità con supporti altrimenti difficili da utilizzare. Tra i supporti vi sono numerose carte patinate e uso mano, anche lucide, nonché materiali per imballaggi flessibili, come il polipropilene orientato, e altri materiali impermeabili, come il vinile.

Benefici

38

La tecnologia Ultrastream garantisce un affidabile sistema di produzione in alte tirature, frutto di un’ormai collaudata esperienza nel campo della tecnologia a getto d’inchiostro continuo e della prima generazione di Kodak Stream nelle linee di prodotti Kodak Prosper. La tecnologia Prosper è sul mercato con successo da oltre sette anni con una produzione di oltre 90 miliardi di immagini all’anno. L’affidabilità della tecnologia Ultrastream rende possibile una produzione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il costante flusso d’inchiostro assicurato dal getto continuo impedisce schizzi e occlusioni degli ugelli, permettendo un eccezionale ciclo di vita delle teste di stampa, a prescindere dalla velocità e dal livello di copertura dei supporti. I normali sistemi Drop on Demand necessitano di ugelli costantemente bagnati, con conseguente riduzione della continuità operativa e spreco di inchiostro, e la durata delle teste di stampa si riduce con l’aumentare della velocità e del livello di copertura dei supporti. La tecnologia Ultrastream genera gocce uniformi dal posizionamento estremamente preciso grazie all’elevata velocità alla quale le gocce vengono prodotte attraverso l’ugello sotto pressione. Ciò permette alla piastra degli ugelli di essere protetta dal supporto, riducendo le fonti di contaminazione che riducono la durata della

testa di stampa. La forma della goccia nelle stampe è priva di satelliti. A differenza della tecnologia DoD, che stampa con dispersione di sfondo, le stampe ottenute con tecnologia Ultrastream sono chiare e nitide senza punti indesiderati. Gli inchiostri pigmentati Kodak sono prodotti internamente attraverso una serie di efficienti processi che propongono al mercato gli inchiostri più economici attualmente disponibili. Oltre ai vantaggi che presenta a livello di prestazioni, la tecnologia Ultrastream a getto d’inchiostro continuo è anche ecologica e il ricondizionamento delle teste di stampa consente il riutilizzo di quasi tutti i componenti.

Applicazioni I settori della stampa inkjet tradizionale, incluse le applicazioni commerciali ed editoriali, conquisteranno quote di mercato sempre maggiori vista la capacità della tecnologia Ultrastream di offrire qualità di stampa ad alta definizione mai vista prima. L’estrema precisione nel posizionamento del punto è stata ricercata e ottenuta proprio per soddisfare le esigenze di applicazioni di stampa di alto livello, come la produzione di riviste e cataloghi. I confini di questa tecnologia si allargano anche alle applicazioni industriali. Il settore dell’home décor ha esigenza di una soluzione per grandi formati con tirature di stampa virtualmente illimitate e un’affidabile corrispondenza dei colori da un lotto di stampa all’altro. Rispetto alle teste di stampa DoD, che vanno incontro a insufficiente alimentazione dell’inchiostro o presenza di bolle d’aria con conseguente interruzione del flusso di inchiostro e necessità di adeguare la velocità di stampa, il getto d’inchiostro continuo assicura una produttività costante ad alta velocità, indipendentemente dal livello di copertura dei supporti. Inoltre, gli inchiostri Kodak pigmentati a nanoparticelle offrono un gamut colori più ampio e metamerismo minimo grazie alla combinazione di strati di inchiostri a nanoparticelle trasparenti e curve spettrali, prossime all’ideale, di coloranti CMYK. Anche se qui si pone l’accento su packaging, etichette, riviste, cataloghi e home décor come esempi di opportunità di mercato per la tecnologia Ultrastream, i benefici potenziali vanno ben oltre. Con larghezza di stampa flessibile, una testa di stampa fissa o scorrevole, una qualità di stampa di tipo offset con posizionamento della goccia ad alta precisione e la capacità di stampare dati variabili in modo affidabile a velocità da alta produttività su una grande varietà di supporti di carta e plastica, la tecnologia Ultrastream apre un mondo di nuove opportunità che rivoluzioneranno certamente il settore della stampa. Kodak invita OEM e integratori che operano nel vasto panorama delle applicazioni della stampa digitale – dalle comunicazioni grafiche, alla stampa decorativa e persino alla stampa funzionale – a mettere alla prova tale tecnologia, che andrà ad affiancare la tecnologia Kodak Stream.



ilPoliGrafico 173•16

stampa digitale

Macchina a foglio digitale 70x100 di KBA e Xerox per gli astucci pieghevoli

L’accoppiata vincente Un mix tra la piattaforma offset della Rapida e l’inkjet di Xerox

Panoramica dei vantaggi • Riduzione dei costi grazie a una produzione economica delle tirature più brevi • Minore consumo di risorse • Riduzione dei costi di stoccaggio e degli scarti • Massima flessibilità nella produzione di confezioni di prova, packaging con un nuovo design e campagne promozionali • Tempi di reazione alle esigenze del mercato più brevi; adattamento delle confezioni in un momento successivo • Produzione economica di varianti di confezioni che dipendono dalla regione e dalla stagione • Stampa on-demand per ottimizzare la catena di fornitura • Idoneo alla produzione industriale di qualsiasi volume di tiratura • Fidelizzazione con un design individuale e personalizzato del packaging

40

Comunicazione d’impresa

Semplicità di comando dell’unità a getto d’inchiostro tramite touchscreen.

Lo scorso maggio KBA-Sheetfed e Xerox Corporation hanno reso nota in occasione di drupa la loro partnership nello sviluppo di una macchina da stampa digitale a foglio industriale di formato 70x100 per il mercato degli astucci pieghevoli. Finora gli astucci pieghevoli per cosmetici, alimenti e prodotti farmaceutici si stampavano quasi esclusivamente in offset. Con la soluzione per stampa digitale sviluppata insieme a Xerox, KBA-Sheetfed va ad ampliare la gamma destinata a questo mercato in crescita. La KBA VariJET 106 Powered by Xerox integra la tecnologia a getto d’inchiostro di Xerox Impika® nella piattaforma della macchina ad alta prestazione KBA Rapida 106. Il risultato è un perfetto connubio dei punti di forza della stampa a getto d’inchiostro con quelli della classica stampa offset e della finitura in linea. Il concetto modulare permette di abbinare l’elevata flessibilità della stampa digitale alle possibilità di stampa e finitura note della offset. KBA VariJET 106 può essere equipaggiata esattamente secondo le esigenze delle applicazioni dell’azienda.

Il meglio di due mondi Verniciatura, finitura a foil a freddo e stampa offset prima del getto d’inchiostro e verniciatura, stampa e fustellatura dopo: i processi possono essere abbinati tra loro a seconda della struttura degli ordini. Questa flessibilità rende la VariJET 106 unica nel suo genere e il sistema di stampa ibrido più produttivo e conveniente del mercato in evoluzione della stampa digitale dei packaging. La tecnica della VariJET 106 è imbattibile: sette colori per un’ampia gamma cromatica, 1.440 dpi, inchiostri KBA a base acqua per i requisiti specifici delle confezioni alimentari, testine di stampa sostituibili dall’operatore, pulizia automatica delle testine, stampa di cartone e materiali resistenti alla flessione in qualità offset, velocità di stampa fino a 4.500 fogli/h nel formato 75x106 cm. Il substrato viene trasportato mediante un nastro aspiratore in metallo. In questo modo, la distanza dalle testine di stampa è definita in modo esatto su tutta la lunghezza del foglio, anche con materiali resistenti alla flessione. A ciò si aggiungono un workflow dei dati di produzione automatizzato per l’organizzazione degli ordini di stampa e la connessione ai sistemi MIS esterni. Il workflow di prestampa è fornito da Esko.


ilPoliGrafico 173•16

stampa digitale

La stampa dei packaging di fronte a nuove sfide Solo una piccola percentuale di imballaggi mantiene invariato il proprio design per più di un anno. Ormai non è possibile arrestare la tendenza verso versioni diverse di astucci pieghevoli per lo stesso prodotto. Il successo al punto vendita vive di promozioni spesso immediate e, in questi casi, il packaging è l’unico mezzo di comunicazione tra il prodotto e il cliente. Che si tratti di un gioco a premi per incentivare le vendite, di una foto della squadra di calcio locale o di un branding per il supermercato dietro l’angolo: con la VariJET 106 si possono produrre tirature di packaging da piccolissime a medie con estrema convenienza, o anche confezioni di infotainment che creano un legame con il mondo virtuale di Internet. Oltre a essere personalizzati e mirati, i prodotti stampati per i committenti sono anche di altissima qualità.

Scheda tecnica Formato massimo del foglio: Formato minimo del foglio: Formato massimo di stampa: Substrati (standard): Velocità di produzione massima: Altezza della pila mettifoglio: Altezza della pila uscita:

750x1.060 mm 540x700 mm 730x1.050 mm 0,2 - 0,6 mm 4.500 fogli/h 1.250 mm 1.200 mm

Unità a getto d’inchiostro con testine di stampa di Xerox Impika®.

VariJET 106: mezzo di produzione per il packaging del futuro Tra il 2015 e il 2020 il volume di packaging stampati con il metodo digitale dovrebbe salire dall’odierno basso livello mondiale con una media del 16% annuo e gli astucci pieghevoli in stampa digitale addirittura con una media del 40% l’anno1. La stampa offset tradizionale, ovviamente, dominerà la stampa di astucci pieghevoli anche nei prossimi anni. Come dimostrato all’ultima drupa, KBA-Sheetfed, rinomato leader di mercato e tecnologia per questo segmento di mercato, propone versioni continuamente perfezionate delle Rapida tradizionali nel formato medio e grande. La VariJET 106 è un complemento intelligente e la risposta alla tendenza verso tirature più ridotte e personalizzate fino al print on demand del mercato dei packaging. Come mezzo di produzione per l’imballaggio del futuro, apre alle aziende grafiche e ai loro committenti orizzonti assolutamente nuovi, permettendo una rapida implementazione di idee innovative di design e marketing al punto vendita.

Trasferimento dei fogli sul nastro aspiratore dell’unità a getto d’inchiostro.

Vantaggi per tutti Dalla tecnologia rivoluzionaria della VariJET 106 traggono profitto sia il committente sia il produttore. Per l’azienda grafica si abbassano i costi di produzione delle fasce di tiratura più basse. In molti casi, inoltre, la produzione risulta nettamente più veloce rispetto ai processi puramente digitali o analogici. Con attività just in time e confezioni personalizzate è possibile ampliare ulteriormente il business. Le confezioni per l’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare possono essere stampate, sottoposte a finitura e, con la giusta dotazione, elaborate, perlomeno parzialmente, in un solo passaggio. I produttori di articoli di marca ottengono piccole tirature, confezioni di prova e altro ancora con rapidità, qualità e a costi ragionevoli.

Le esigenze di flessibilità nella produzione dei packaging stanno aumentando. Con la VariJET 106 – Powered by Xerox si possono adattare e modificare gli imballaggi anche un minuto prima di iniziare la produzione. Il processo, inoltre, contribuisce alla salvaguardia delle risorse. La stampa on-demand ottimizza la catena di fornitura. I costi di immagazzinaggio e scarti diminuiscono. Design sempre più individuali e personalizzati rafforzano la fidelizzazione del cliente al prodotto. Riassumendo: VariJET 106 è la risposta giusta a strutture e processi della produzione di packaging in continuo cambiamento. 1 “Future of Digital Print for Packaging to 2020”, Smithers PIRA, 2015

41


ilPoliGrafico 173•16

Primatech,

una nuova struttura per una macchina unica Il Laboratorio dove Primatech oggi porta in esposizione e in demo le macchine che, di volta in volta, interessano un utilizzatore, ha richiesto un ingente impegno finanziario e organizzativo, finalizzato a un progetto di sviluppo di rilievo. Situato in un edificio costruito ad hoc, raddoppia i metri quadri occupati dalle storiche officine Brozzi, di cui Primatech è il braccio commerciale, permettendo di “toccare con mano” qualità costruttiva e prestazioni dell’offerta per il settore cartotecnico della società umbra. Un’offerta che si articola in tre grandi famiglie di prodotti: l’usato della Bobst (gruppo svizzero, dove per anni ha lavorato a Losanna il fondatore Piero Brozzi), il nuovo di qualità della multinazionale Taiwanese SBL e il nuovo a marchio Primatech, progettato e costruito a Perugia.

ve della rappresentata SBL. “Un conto - considera Brozzi - è spiegare sulla carta perché l’offerta di questa società famigliare, fondata 60 anni fa in Taiwan, non ha nulla da invidiare ai nostri marchi più nobili (nella sola Europa sono attive oltre 450 installazioni) e un altro conto è mostrare cosa le macchine possono fare. Ciò che rende uniche le fustellatrici, le macchine per stampa a caldo e le piega-incolla di questa azienda sono, anzitutto, la qualità costruttiva e la facilità di utilizzo, ma non solo: anche a livello di concezione e di soluzioni tecnologiche presentano delle caratteristiche estremamente avanzate. E poiché non tutti sanno che Taiwan non è Cina e che, più in generale, nel Far East ormai operano aziende di primissimo livello, occorre darne concreta dimostrazione”.

Un Laboratorio Tecnico fresco di inaugurazione sostiene lo sviluppo commerciale di Primatech, noto fornitore umbro di macchine nuove e usate per la cartotecnica. Permetterà di “toccare con mano” la qualità delle varie proposte, fra cui spicca un unicum: la prima soluzione automatica made in Italy per stampa a caldo con formato 100x140 cm. E per il 2017 altre importanti novità esclusive... Sala demo permanente, per convincere con i fatti L’offerta di Primatech trae giovamento dalla dimostrazione per motivi diversi. “Come officina di revamping abbiamo avuto i primi contatti all’estero già negli anni 90. Esistono importanti realtà in America Latina, Nord Europa, Stati Uniti, Nord Africa che anni fa si sono affidate a noi acquistando beni usati rigenerati e ancora oggi si avvalgono della nostra struttura per l’evoluzione delle proprie linee di produzione”, spiega Mauro Brozzi, titolare della Primatech. “Ora però con le proposte sul nuovo possiamo lanciare su vasta scala una serie di soluzioni innovative ed esclusive e dobbiamo poter accogliere i nuovi clienti in una struttura attrezzata per mostrare le macchine in funzione e illustrare i dettagli che contano”. E se questo ha senso per un “usato garantito”, ce l’ha per certi versi ancor più per le macchine nuo42

Il nuovo Laboratorio rappresenta dunque uno strumento centrale della nuova politica di sviluppo della Primatech. Anche perché oggi è giunta a maturità un’ulteriore proposta Primatech: una macchina nuova per la stampa a caldo di foil, interamente progettata e realizzata nello stabilimento della società umbra, per stampe a caldo di altissima qualità su carta e cartone.

Una novità assoluta per la stampa a caldo Si chiama Primatech 140 ed è la prima macchina automatica italiana sul mercato con formato 100x140. Realizzata in forma di prototipo nel 2008 e perfezionata fino a raggiungere l’assetto odierno, dopo le prime installazioni di successo sta suscitando un vivace interesse da parte del mercato.


Comunicazione d’impresa

ilPoliGrafico 173•16

co fornitore. E come le altre, anche la nuova 140 è coperta dall’assistenza online”.

Un servizio ‘a tutto tondo’, formazione compresa Il capitolo servizio svolge in Primatech un ruolo fondamentale, destinato ad aumentare di pari passo con lo sviluppo commerciale della società. “In pre vendita, anzitutto, una consulenza adeguata alle necessità e alle prospettive dell’utilizzatore è sempre stata considerata imprescindibile e ora sarà ulteriormente supportata dalle attività del laboratorio. Poi, una volta installata una macchina aggiornata con il nostro sistema, nuova o usata che sia, assicuriamo quell’assistenza da remoto che permette di risolvere in tempo reale la maggior parte dei problemi, evitando fermi della produzione”.

Nella foto qui a fianco una piega-incollatrice SBL TS 1450 con 4/6 angoli.

“Fino ad ora per la stampa a caldo non sono state proposte soluzioni di formato più grande; SBL, ad esempio, costruisce delle ottime macchine da 820, 1060 e 1300 mm, anche con più lamine simultanee. Con una macchina in grado di servire anche i volumi dei grandi gruppi industriali, la risposta è stata immediata. “La nostra soluzione, inoltre, mette in campo diverse tecniche innovative, attualmente in fase di brevetto: presenta, oltre a una velocità operativa elevata, anche un’estrema facilità d’uso. Senza dimenticare un particolare fondamentale: anche in questa, come in tutte le altre macchine, adottiamo una componentistica standard, che agevola gli interventi di assistenza post vendita in tutto il mondo e svincola l’utilizzatore dalla dipendenza da un uni-

Ma è soprattutto in tema di education e di ricambistica che la società umbra si distingue. «Nel nuovo Laboratorio tecnico organizzare i corsi dedicati alla formazione del personale di macchina sarà più facile ed efficace», afferma Mauro Brozzi. “Abbiamo sempre riconosciuto una grande importanza alla formazione tecnica degli operatori, perché siamo perfettamente consapevoli che solo in rari casi gli utilizzatori riescono a sfruttare al massimo le potenzialità produttive della tecnologia a loro disposizione. Consegnare un bene strumentale tecnologicamente avanzato, dimostrare il reale potenziale di produzione, istruire gli operatori riteniamo sia per noi un dovere imprescindibile. “Quanto ai ricambi, presso la nostra sede abbiamo già organizzato, ed è in continuo aggiornamento, un magazzino con migliaia di referenze, a disposizione di tutti i clienti europei e del Nord Africa che utilizzano quotidianamente SBL per le loro produzioni. Grazie a questo, in poche ore siamo in grado di rifornire qualsiasi utilizzatore; assicurare questo servizio anche in futuro sia per le nostre macchine che per la linea SBL, in altre parti del mondo, è uno dei nostri obiettivi prioritari”. 43


ilPoliGrafico 173•16

comunicazione

di Lorenzo Capitani

Metadati, un mondo da mettere in ordine In una realtà di comunicazione che non può più prescindere dal digitale e dalla multicanalità, l’archiviazione degli asset (immagini, documenti o file multimediali) è strategica.

In un DAM evoluto è possibile la visualizzazione di molti metadati relativi agli asset, sia tecnici che di contenuto. Le ricerche insistono proprio sulla combinazione di questi metadati.

44

Dalla ricerca Digital Marketing Outlook che il SoDA (The Society of Digital Agencies), l’organizzazione multinazionale che raccoglie le aziende leader del mondo digitale e della net-economy, ha svolto nel febbraio 2016 in collaborazione con Forrester (http://tiny.cc/ nxqrgy), emerge che gli investimenti in contenuti digitali sono cresciuti in un anno del 76%. Miliardi di file prodotti ogni istante nel mondo, dal selfie condiviso su un social a una nuova serie distribuita su Netflix: un vero e proprio patrimonio. Non a caso si parla di asset, come in finanza, perché sono beni preziosi. Per tutti: per chi li ha prodotti come per chi li gestisce, li vende, ne misura la vita, l’uso, la diffusione, la condivisione, le reazioni… e se ne serve per la famigerata, ma ormai indispensabile, profilazione. Un like a uno scatto in rete contribuisce alla creazione di un’identità digitale sempre più univoca e certa sulla quale si può basare la comunicazione o un’offerta commerciale. E le aziende investono su questi meccanismi per conoscere meglio il consumatore e ingaggiarlo in modo mirato.


ilPoliGrafico 173•16

comunicazione

Il DAM è al centro di un ecosistema in cui i dati di prodotto provenienti dall’ambito ERP (a sinistra) arricchiscono gli asset. In una logica e-commerce, ad esempio, questo si concretizza in una scheda prodotto (nel PIM) che alimenta tutti i sistemi a valle, dai social al SEO. Business users e consumers

Il DAM - Digital Asset Management

Buyers, Merchandisers, Fornitori, Gestori di dati

DAM

IMMAGINI

WCM/ CMS

marketing

ERP

Social

PLM

SEM O/ SE

product management

Catalo ghi Mo bi le

e e-mail Porta erc li m Sit m o iw c Ee b

Questa messe sconfinata di asset, però, non può più essere solo archiviata: è indispensabile la gestione, tanto per le foto digitali nei nostri smartphone, quanto per le immagini dei prodotti che le aziende vendono in rete. Oggi non si parla più solo di archivio, ma di DAM (Digital Asset Management), ossia di una piattaforma nella quale è possibile la creazione, la gestione, l’archiviazione, l’arricchimento e la distribuzione di asset digitali di qualsiasi tipo. Non basta radunare tutti questi file e metterli in sicurezza. Occorre poterli ricercare e trovare facilmente, altrimenti è come non averli. I DAM oggi sono al centro di un ecosistema produttivo, di comunicazione e marketing che va dallo scatto alla misurazione delle revenue derivate da esso: sapere che sul mio sito i video vengono visti poco rispetto alle immagini mi consente di indirizzare meglio i miei sforzi. In estrema sintesi, in un DAM entrano file (documenti, immagini, audio, video) che possono avere numerosi output, B2B o B2C, dalla gestione dei siti di vendita alla comunicazione sui social, dalla produzione di mobile app, di comunicazione cartacea o digitale fino a packaging, direct mailing, newsletter, documentazione tecnica. Oggi tutti in azienda producono asset e ne beneficiano: chi si occupa di comunicazione e adv, l’ecommerce, i media department, il marketing, le PR, l’R&D di prodotto, la produzione, le vendite, il retail, lo store, fino all’archivio storico. E ogni ruolo ha i suoi strumenti di lavoro integrabili con i DAM, dagli ERP ai CRM, dalla Business Intelligent ai sistemi di gestione delle vendite o di vita del prodotto, passando, naturalmente, per la realizzazione di documenti corporate coordinati, fino ai sistemi di creazione ed elaborazione di contenuti (Adobe CC). Pensiamo a un sito di vendite online. Quello che noi vediamo da consumatori è una vetrina, un catalogo in cui c’è una scheda per ciascun prodotto nella quale sono abbinate immagini e testi descrittivi, commerciali e tecnici. Sotto, al di là dell’infrastruttura tecnica, c’è un processo che parte dal momento in cui un’immagine esce dalla macchina fotografica per entrare direttamente nel DAM dove viene archiviata, classificata, post-prodotta, approvata e distribuita a un tool esterno di gestione delle informazioni di prodotto (PIM) o al sistema di erogazione dei contenuti del sito (CMS). In entrambi i casi, referenziata in modo univoco con il prodotto, concorre a completare i dati provenienti da un sistema gestionale per prezzi, dati tecnici, codici di vendita e da un processo di editing con le informazioni commerciali. È il DAM, inoltre, che si occupa di fornire la versione più adatta all’uso a partire dall’originale archiviato (renditions).

Tracciato dati per scambio informazioni

data management professionali

I metadati Ma il DAM da solo non basta a gestire un asset perché questo sia ricercabile e quindi utilizzabile. Occorrono i metadati, ossia informazioni descrittive sugli asset stessi: il nome, la data di creazione, la cartella in cui è contenuto sono metadati, ma lo sono anche il tipo di file, la descrizione, l’autore. Pensiamo a una biblioteca con migliaia di volumi: senza una serie di dati aggiuntivi come titolo, autore, argomento, ubicazione… nessun libro può essere trovato. I metadati sono proprio queste informazioni legate e da legare a ciascun asset. L’importanza della metadatazione è evidente se si pensa alla libreria di iTunes. Ogni canzone appartiene a un album che appartiene a un artista, ma ogni canzone può avere un genere, un anno, un rating, un numero di volte in cui è stata ascoltata. Con tutte queste informazioni iTunes consente di cercare il brano che voglio ascoltare o creare playlist trasversali. Senza i metadati avrei solo un elenco piatto e indistinguibile di canzoni. Lo stesso accade per un’immagine in un DAM o sul nostro pc. Solo se questa è ben metadatata è possibile rintracciarla, con filtri specifici, ricercarla in ambiti diversi sfruttando equivalenze fra descrittori o l’interoperabilità semantica, e infine usarla.

Metadati tecnici e di contenuto Ogni asset ha già i suoi metadati e spesso li usiamo inconsciamente. Prendiamo un’immagine qualsiasi sul nostro pc e clicchiamoci con il tasto destro per accedere alle proprietà. Già a questo livello troviamo una serie di metadati tecnici impliciti nell’immagine stessa.

45


46

Possiamo vedere la data di scatto, di creazione sul pc, di modifica, il formato, lo spazio colore, la dimensione, il peso, la risoluzione e così via fino al modello di macchina fotografica usata, al tempo di esposizione, alla focale, agli ISO, all’uso del flash o alla compensazione del punto di bianco. Ogni tipo di asset ha i suoi metadati specifici: un pdf mi dirà l’applicazione che l’ha generato o se tutte le font usate sono incluse. Questi metadati appartengono naturalmente all’immagine. Inoltre, a seconda della fonte, potrebbero esserci altre informazioni aggiuntive o metadati di contenuto come la descrizione, il nome del fotografo, l’indicazione del copyright. Sono questi i metadati più onerosi da gestire, ma anche i più preziosi. I benefici della metadatazione non richiedono per forza un DAM, anzi già l’uso in locale dimostra i suoi vantaggi e velocizza ricerche e processi. Questi metadati risiedono nell’asset stesso e questo fa sì che siano autoconsistenti e leggibili al di là dello strumento di lettura o modifica. Se vendo abbigliamento e ho una foto di un paio di scarpe rosse e inserisco come metadato Descrizione [scarpe][rosse], quella avrà sempre quel dato, a meno di ulteriori modifiche, e potrò trovarla come [scarpe], come prodotto [rosso] e come [scarpe rosse]. Non solo: di solito i metadati rimangono associati al file anche se il formato cambia: così la mia foto in alta risoluzione sarà sempre metadatata come [scarpe][rosse] anche quando la pubblico come jpg sul mio sito. Ogni DAM è in grado di leggere questi dati senza problemi, e anche molto in profondità, e ne consente a sua volta l’editing. Purtroppo però alcuni possono gestirli in modo differente. Ogni DAM infatti, oltre alla parte di store dei file, ha anche un database al suo interno. È il database che rende possibili le ricerche, le aggregazioni e i filtri. Al caricamento di un asset, le sue tabelle sono compilate con tutti i metadati. Ma se modifico un metadato nel DAM, non tutti riportano la

rights & licensing

Il file di un’immagine si compone, dall’alto, del “livello” dell’immagine vero e proprio, dei metadati tecnici e descrittivi, e dai diritti d’uso.

caption, tags & dates

Adobe Bridge presenta una navigazione molto simile a quella di un DAM e consente la gestione evoluta di tutti i metadati. L’alimentazione dei metadati di contenuto garantisce la catalogazione e la ricercabilità degli asset.

digital photo pixels

ilPoliGrafico 173•16

comunicazione

modifica dal database all’asset stesso. In questo modo quando la foto delle mie scarpe rosse sarà fatto uscire dal DAM quell’informazione sarà persa, se rientra modificata sarà da metadatare di nuovo, e in caso di sostituzione del DAM servirà anche la migrazione di tutto il database con effort decisamente maggiori.

Gli standard Ovviamente le proprietà del file dal tasto destro mostrano poche informazioni e spesso occorrono strumenti specifici per consultarle tutte. Niente paura, al di là dei DAM che lo fanno per mestiere, la metadatazione può essere fatta con decine di programmi (un elenco è disponibile su http://tiny.cc/zvxrgy) tra i quali Adobe Bridge, che è gratuito e consente l’editing multiplo dei file, ma anche, per le sole immagini, con Photoshop, Lightroom o Gimp. Esistono diversi standard di metadatazione. I più diffusi sono l’IPTC, l’XMP, l’EXIF e il Dublin Core. Fortunatamente i campi sono per la maggior parte condivisi. L’IPTC, che risale al 1979 come standard per agevolare lo scambio di informazioni, è stato integrato nel 2001 da Adobe nel suo sistema XMP (Extensible Metadata Platform), basato sul linguaggio XML. L’XMP, diventato ISO standard (16684-1) nel 2012, è supportato da formati immagine come jpeg, tiff, jpeg2000, gif, png, html, PostScript, pdf, svg, Adobe Illustrator e dng. Più legato al mondo della fotografia digitale, invece, l’EXIF è supportato solo da jpeg e tiff ed è utilizzato dalle fotocamere digitali per gestire informazioni specifiche dello scatto come la data e l’ora, le impostazioni della fotocamera (modello,


In Photoshop, nella tab Info File è possibile vedere tutte le informazioni relative allo scatto e alla macchina fotografica usata.

Tutti i metadati grezzi di un’immagine nel formato universale xml, utile per l’interscambio col web e altre applicazioni che gestiscono questo formato di interscambio.

produttore, orientamento, apertura, velocità di scatto, focale, bilanciamento del bianco), la miniatura dell’anteprima da mostrare sul display della fotocamera o nei software di fotoritocco e il copyright. Il Dublin Core è nato originariamente per le descrizioni generate da autori di risorse per il web e il suo scopo è la trasversalità e interoperabilità. Il suo successo è dovuto alla facile comprensione dei suoi elementi che sono solo 15, alla semantica universalmente accettata e alla facilità della sua applicazione a lingue diverse (è sufficiente tradurre il nome degli elementi). Infine, l’ID3, specifico per i file audio (mp3, wav, wma, aac).

Metadatare in pratica Quanto più la profondità dei campi di metadatazione è precisa e completa, tanto più efficacemente si effettueranno le ricerche. Attenzione però che l’eccessiva meticolosità può creare rumore nei risultati di ricerca, da evitare soprattutto con enormi moli di dati o con flussi di produzione molto rapidi. Converrà concentrarsi su un set minimo di dati e condividere delle linee guida tra tutti gli attori della filiera. In particolare, a meno di usi specifici, i campi minimi sono: • Creatore: nome del fotografo (nome e cognome, o pseudonimo); • Località: nome della località dov’è stata scattata la foto; tra i campi IPTC Location è quello che dà l’informazione più dettagliata; • Titolo: indica brevemente il contenuto. Se la foto fa parte di un servizio e di una serie, tutte le foto di uno

ilPoliGrafico 173•16

comunicazione

stesso servizio devono avere il medesimo titolo (es. Collezione scarpe donna P/E 2016); • Data di creazione: può sembrare ridondante perché normalmente coincide con la data di creazione dello scatto ed è compilata in automatico, ma può essere utile modificarla; • Descrizione: cosa appare nella foto. Se sono ritratte delle persone deve comprendere i loro nomi e titoli e i loro ruoli se si sta svolgendo un’azione. Se la foto riguarda un paesaggio, un luogo geografico, una città, nella descrizione si forniranno indicazioni che riguardano quella località anche se già inserite nel campo località. Se il contenuto riguarda un evento di cronaca o un fatto preciso, si fa precedere la descrizione vera e propria da luogo e data. Idealmente la descrizione deve poter servire come didascalia, quindi bisogna seguire la classica regola del giornalismo delle 5W, cioè spiegare chi, cosa, quando, dove e perché. Se si tratta di un oggetto è qui che vanno inseriti dettagli, colori, materiali, forme (es. Scarpe donna scamosciate décolleté tacco 8 cm). In questo campo si possono inserire fino a 2.000 caratteri, ma potrebbe essere troncato da certi software; • Parole chiave: è il campo più difficile, ma anche il più utile. Qui vanno inserite tutte le parole che si userebbero per ricercare quell’immagine. Difficile prevedere come si cercherà quell’immagine, per questo è utile partire dalla didascalia ed estrarre le parole più rilevanti, da lì aggiungere parole più generiche o particolari, sinonimi, argomenti, periodi di tempo, verbi all’infi-

Ecco come appare la schermata di Info File in Adobe Photoshop CC 2015. Le varie tab a sinistra consentono di consultare e modificare i metadati embeddati nell’immagine.

47


ilPoliGrafico 173•16

I metadati in rete Libro bianco sullo standard IPTC: http://tiny.cc/6h6rgy Analisi dettagliata dei campi IPTC: http://tiny.cc/ti6rgy Documentazione Adobe sull’XMP: http://tiny.cc/oj6rgy Specifiche Exif 2.2: https://goo.gl/Vco4dD Dublin Core Metadata Element Set: https://goo.gl/j4VUaq

Già nella fotocamera è possibile impostare le indicazioni di Copyright in modo che tutto lo scattato sia metadatato correttamente. Ingrandito: il menu di una Canon. L’immagine sopra si chiama “Nikon D700_ ISO 800_full.jpg” e viene trovata da Google perché nel nome file ha l’indicazione ISO 800, non perché nei cambi EXIF della foto c’è l’indicazione che è stata scattata a 800 Iso. Questo metadato, però, può essere usato da un DAM per ricercare tutte le foto scattate con questa impostazione.

nito e concetti astratti. Evitare le parole irrilevanti e gli errori di battitura: una keyword sbagliata è inutile. • Nota del Copyright: l’attuale proprietario del copyright. Qui si mette l’anno dello scatto e il nome del fotografo, in questo modo: ©2014 Mario Rossi; • Origine: contiene il nome dell’eventuale Agenzia fotografica.

Metadati vs tag

48

Spesso metadati e tag (o metatag) vengono confusi, complice il fatto che entrambi sono usati dai motori di ricerca per indicizzare informazioni e che i metodi di ricerca dei più recenti sistemi operativi e DAM sfruttano logiche simili a quelle di Google. Tecnicamente gli asset non contengono tag come enti a se stanti e non esiste un campo tag specifico tra quelli di metadatazione. Ciò che si avvicina di più al concetto di tag è il campo Parole chiave. I motori di ricerca non leggono nativamente le informazioni contenute nei set di campi IPTC o EXIF. È l’intelligenza del sito o del suo CMS che estrae questi metadati a uso dei motori di ricerca. Siti di condivisione immagini come Flickr, 500px, Google Foto, DeviantART hanno librerie che estraggono le informazioni di scatto e le mettono in chiaro rendendole ricercabili. Potete fare una prova cercando “ISO 800” in Google Immagini: la foto qui sopra viene trovata perché si chiama “Nikon D700_ ISO 800_full.jpg”, non perché ha come metadato EXIF che è stata scattata ISO 800. Ormai, il concetto di tag però appartiene anche ai moderni DAM che nascono con logiche già molto simili ai CMS, tanto che tendono spesso a identificarsi, e molti

integrano strumenti nativi per la gestione dei tag. Non è un caso che nella documentazione del DAM AEM di Adobe si legge che “i tag possono essere considerati come parole chiave o etichette che consentono una ricerca più veloce degli asset”. Possono essere usati anche per creare aggregazioni che vanno oltre le tassonomie e le classificazioni definite nei DAM: es. tutte le scarpe rosse, dove [scarpa] è categoria merceologica e [rosso] è un tag ovvero una parola chiave. Come si vede i tag sono opportunità in più non per identificare univocamente l’immagine, ma per restringere il campo di ricerca. Con una logica web-oriented tutti i programmi Adobe o le finestre di proprietà del file di Windows e macOS consentono l’aggiunta di tag intesi proprio come parole chiave; ma se il tag è inserito nel DAM, lì vive e potrebbe non essere riportato nell’immagine ed essere usato solo in quel contesto per ricercare e aggregare; al massimo esportato tramite il CMS su una pagina web per darlo in pasto ai motori di ricerca, ma non è embeddato nell’asset. Allora, a scanso di equivoci, meglio intenderli proprio come parole chiave e come tali gestirli fin da subito.


Comunicazione d’impresa

ilPoliGrafico 173•16

Nuovi orizzonti per la stampa di produzione produzione di inviti, brochure, Il settore delle arti grafiche cataloghi, cartoline, direct maista attraversando un perioling, biglietti da visita, poster, do di grandi cambiamenti packaging e vetrofanie. come conseguenza, da un lato, dell’evoluzione tecnologica sempre più volta alProduttività fa rima la migrazione dall’offset al con affidabilità digitale e, dall’altro, di nuoLa serie Pro C7100X offre ve necessità da parte del un’alta produttività con una mercato che richiede semvelocità di stampa fino a 90 pre più qualità e possibilità ppm ed è in grado di lavodi personalizzazione. rare su supporti fino a 360 L’offerta di soluzioni hardg/m2. L’elevata qualità di imware e software Ricoh è magine (fino a 1.200 x 4.800 in costante evoluzione per dpi) si ottiene grazie alla tecsupportare gli operatori del nologia VCSEL (Vertical Cavity settore in questo percorso Ricoh Pro C7100X, un concentrato Surface Emitting Laser). di trasformazione aiutandi tecnologia e performance per accrescere Un’altra caratteristica che rendoli a raggiungere obiettivi il business dei fornitori di servizi di stampa. de le soluzioni particolarmente di produttività, efficienza, efficienti è il raffreddamento a redditività, sostenibilità e Il fiore all’occhiello è rappresentato liquido che offre continuità di just-in-time. dalla quinta stazione colore per la stampa operatività anche per lunghi Tra le proposte che stancicli di produzione, in quanto no riscuotendo grande del bianco e del trasparente. elimina i fermi macchina nesuccesso vi è Ricoh Pro cessari a ridurre l’eccessivo C7100X, la serie di solusurriscaldamento. zioni di stampa digitale a colori a foglio sinFrutto del continuo impegno di Ricoh per golo. l’innovazione, la serie Ricoh Pro C7100X Caratteristica saliente è la quinta stazione corappresenta quindi un concentrato di teclore per la stampa del bianco e del traspanologie e performance in grado di supporrente, grazie alla quale i fornitori di servizi di tare l’evoluzione profittevole del business stampa possono esplorare nuove opportunidei fornitori di servizi di stampa. tà sviluppando offerte a valore aggiunto nella

www.ricoh.it 49


ilPoliGrafico 173•16

News

Tecnologie

Software

CtP

Offset

Stampadigitale

Con HP Edge ora si stampa anche sul bordo del libro HP ha annunciato l’introduzione della nuova tecnologia di stampa Edge che permette per la prima volta agli utenti di stampare un’immagine sul bordo frontale o laterale di un libro. La nuova funzione, parte degli strumenti di stampa di dati variabili HP SmartStream Designer, divide automaticamente un’immagine in base al numero di pagine del libro, stampando poi le singole porzioni in maniera consecutiva sul bordo di ogni pagina. La nuova applicazione permette anche di stampa-

re un’immagine continua attraverso i dorsi di una collezione di libri per un impressionante impatto visivo finale. “In HP Indigo cerchiamo sempre di reinventare le possibilità della stampa, facendo in modo che i nostri clienti siano in grado di fornire prodotti che vanno al di là delle aspettative. La nuova funzione di stampa Edge di SmartStream Designer ne è un perfetto esempio”, ha commentato Gershon Alon, Workflow Solutions Manager. “Abbiamo già completato il primo ordi-

ne di prodotti creati con HP Edge e abbiamo riscontrato molto interesse per le nuove applicazioni che questa tecnologia rende possibili”. La spagnola Tórculo Comunicación Gráfica (Santiago de Compostela), specializzata in stampa

commerciale ed editoriale, è stata la prima tra i clienti HP Indigo a provare la tecnologia Edge, esplorando le potenzialità per prodotti personalizzati come notebook e romanzi. “In qualità di cliente di lunga data di HP eravamo estremamente curiosi

Cartotecnica

di provare la loro ultima soluzione tecnologica”, ha commentato Jacobo Bermejo, CEO. “Il fatto che HP stia costantemente innovando e creando nuove possibilità di stampa è uno dei motivi per cui siamo in grado di rimanere all’avanguardia del mercato, fornendo ai nostri clienti prodotti sempre nuovi. Abbiamo appena completato il nostro primo ordine di libri con tecnologia Edge sulla HP Indigo 10000 e siamo sicuri che il futuro ci riservi sempre più ordini di questo tipo”. www.hp.com

Ricoh leader nella stampa inkjet ad alta velocità Lo dice il report IDC MarketScape: Worldwide HighSpeed Inkjet Press 2016 Vendor Assessment (settembre 2016) che sottolinea i punti di forza che hanno assicurato a Ricoh il successo nel settore dei sistemi di stampa inkjet a modulo continuo. Tra le caratteristiche messe in evidenza vi sono l’ampiezza del portfolio prodotti e il supporto garantito per soluzioni e applicazioni. L’approccio di Ricoh orientato ai servizi si basa su competenze e know-how sviluppati nel tempo e su formazione continua. IDC attribuisce a Ricoh una posizione di leadership per il suo impegno verso l’innovazione che è confermato da 200 brevetti a livello mondiale in ambito inkjet. www.ricoh.it

50

Per stampa diretta su tessuto e carta transfer La nuova Durst Rhotex 325 con luce di stampa da 3,2 metri combina in un unico sistema la tecnologia di stampa diretta su tessuto e la stampa transfer. È la soluzione ideale per i settori del soft signage (bandiere, striscioni, espositori retroilluminati), dell’home textile (tovaglie, biancheria, rivestimenti) e dell’abbigliamento (sportivo, T-shirt, accessori). Grazie alla rivoluzionaria tecnologia delle teste di stampa Durst WTS e all’utilizzo degli inchiostri base acqua Durst Dye-Sub eco-compatibili e 100% VOC free, Rhotex 325 offre una notevole qualità di stampa raggiungendo produttività massima fino a 350 m²/ora. Progettata secondo gli standard Durst, Rhotex 325 risponde ai requisiti dei sistemi industriali dell’azienda altoatesina garantendo cicli lavorativi 24/7 senza necessità di supervisione da parte dell’operatore. www.durst.it

Certifi


Flessografia

Consumabili

Legatoria

Nobilitazione

News

Tecnologie

Trustcode... e il dialogo fra brand e cliente è stabilito Luxoro, distributore e agente esclusivo per l’Italia della Leonhard Kurz, presenta Trustcode, la soluzione all in one per decorare, proteggere e far comunicare il brand con i suoi clienti. “Trustcode consente di assegnare a ciascun prodotto un codice univoco scansionabile con uno smartphone”, spiega Valentina Pozzati, business manager brand enhancement Luxoro. “Un’apposita App permette di decodificare il codice e di attivare un dialogo fra la marca e i propri clienti”. Attraverso Trustcode, il consumatore può verificare l’autenticità del pro-

dotto appena acquistato, scaricare il certificato di garanzia, i manuali d’uso e ricevere eventuali promozioni. Il brand, al tempo stesso, raccoglie importanti dati di mercato e di marketing relativi alla propria clientela, come la loro geolocalizzazione e le relative abitudini d’acquisto. “La soluzione Trustcode”, continua Valentina Pozzati, “si rivolge a tutte quelle aziende che si rivelano sensibili alla relazione col proprio cliente e che desiderano mettere a loro disposizione i giusti strumenti informativi, trasformando un packaging o un’etichetta in un asset

esclusivo per la comunicazione col mercato”. Un packaging che coniuga immagine, protezione e brand-experience, dove la tecnologia è la chiave vincente di differenziazione. Il packaging come oggetto ‘parlante’, per le aziende che puntano a differenziarsi dalla concorrenza, fidelizzando i clienti e proteggendosi dalla pirateria. Infatti, gli ologrammi Kurz, componenti della soluzione Trustcode, sono caratterizzati da elementi ottici esclusivi che rendono estremamente difficile la loro riproduzione e quindi dovrebbero scoraggiare la contraffazione.

“Il codice, l’ologramma, il logo, eventuali QR o bar code presenti in Trustcode”, conclude Jana Kokrhanek, amministratore delegato di Luxoro, “sono la somma della consolidata e comprovata esperienza di Kurz e Luxoro nel campo della nobilitazione, della comu-

nicazione e della sicurezza. Un’esperienza che ci rende un partner forte ed esclusivo per i brand che hanno deciso di emergere e puntano a un coinvolgimento sempre più ravvicinato col consumatore”. www.luxoro.it

ilPoliGrafico 173•16

ficazioni


ilPoliGrafico 173•16

News

Tecnologie

Software

CtP

Offset

Stampadigitale

Cartotecnica

Da Bobst il metallizzatore in vuoto più produttivo al mondo Lo scorso 18 ottobre, nel Competence Center dello stabilimento di Bobst Manchester, si è svolta un’open house per la presentazione in prima mondiale del nuovo K5 Expert, il metallizzatore in vuoto più produttivo al mondo. Il K5 Expert raggiunge la velocità di 1.200 m/min, è disponibile in larghezze comprese tra 2.450 e 3.650 mm e gestisce bobine del diametro massimo di 1.270 mm. Le caratteristiche della nuova macchina, che rappresenta la generazione successiva al rinomato metallizzatore Bobst K 5000, sono state sviluppate per soddisfa-

52

re la richiesta di mercato per impianti sempre più produttivi. Ancora una volta Bobst stabilisce nuovi standard di efficienza nel campo della tecnologia di metallizzazione in vuoto per l’industria dell’imballaggio. Il rullo di processo di 700 mm del K5 Expert è il più grande sul mercato e consente di migliorare l’efficienza di deposito del 16%. Ne consegue un minor consumo di alluminio e una maggior durata delle navicelle di evaporazione e quindi una maggior produttività dell’impianto. Il K5 Expert è caratterizzato da numerose

innovazioni tra cui una sezione di evaporazione di nuova progettazione che consente di avere una finestra di spalmatura estremamente ampia, in alcuni casi fino al 50% in più rispetto ad altri metallizzatori disponibili sul mercato. Questo si traduce in un rivestimento più uniforme e in un deposito più efficiente, con conseguente minimizzazione dello scarto di fili d’alluminio. La nuova macchina fornisce un significativo risparmio in termini di consumi di energia, riduzione materiali di consumo e scarti di film riducendo considerevolmente i costi di pro-

duzione, attualmente i più bassi per questa tipologia di impianto. Inoltre, tempi di rientro aria più rapidi e di svuotamento più corti, abbreviano la durata del ciclo di produzione, aumentando così il numero di bobine prodotte al giorno. Il costo totale di gestione del K5 Expert è inferiore del 25% rispetto ad altri metallizzatori disponibili sul mercato. www.bobst.com

Più di 80 i visitatori presenti all’open house, provenienti da numerosi Paesi.

Flessografia: una lastra per l’ondulato

Certificazioni per Jet Press 720S di Fujifilm

La giapponese Asahi Photoproducts (sede europea a Bruxelles), all’avanguardia nello sviluppo di lastre fotopolimeriche per stampa flessografica, rende disponibile in tutto il mondo la serie di prodotti a marchio AFPTMSE/DSE. «I service esprimono l’esigenza di un fornitore unico di lastre flexo, in grado di offrire un ampio ventaglio di spessori per tutti i tipi di applicazione», spiega David Galton, direttore vendite di Asahi Photoproducts. «Abbiamo dunque sviluppato questa lastra per la stampa diretta di cartone ondulato in tutte le sue varianti, tanto in versione analogica quanto digitale». La lastra flessografica Asahi AFPTM-SE/DSE è ideale per la stampa su cartoncino ondulato, cartone monostrato e sacchi industriali, offre una stampa con basso incremento del punto, durata ottimizzata per supporti particolarmente aggressivi, eccellente trasferimento dell’inchiostro e resilienza ottimizzata della lastra per ridurre al minimo l’effetto ondulato sul cartoncino. Infine, l’ampia latitudine di esposizione consente una formazione ottimale dei punti dei mezzitoni e di elementi negativi sottili. www.asahi-photoproducts.com

Fujifilm ha annunciato che la sua macchina da stampa inkjet formato 50x70 cm, la Jet Press 720S, che vanta oltre 80 installazioni nel mondo, ha ricevuto un ulteriore riconoscimento ottenendo la certificazione FOGRA e GRACol. Riconoscimento che certifica la stampante in cinque configurazioni per diversi supporti e tre diverse condizioni di stampa: FOGRA39, FOGRA51 e FOGRA52. L’intero processo per l’attribuzione del riconoscimento di FOGRA richiede diverse aree quali: proofing dei colori e delle finiture lucide dei supporti; permanenza e resistenza alla luce; sbiadimento; resistenza allo sfregamento; accuratezza del colore; elevata risoluzione e messa a registro dell’immagine; riproduzione dei valori di tonalità colorimetrici; omogeneità; uniformità; informazioni sui margini; conformità PDF/X. Jet Press 720S ha ottenuto anche la certificazione GRACol negli Usa. Il riconoscimento conferma così la sua fama, basata sulla capacità di offrire stampe di elevata qualità in modo uniforme e affidabile. www.fujifilm.it

Certifi


Comunicazione d’impresa

ilPoliGrafico 173•16

SMYTH fatturato in crescita spinto dal digitale e dall’innovazione Sulla scia dell’apprezzaA poche settimane dalla Ottimi risultati nel 2016 per l’azienda mento dei mercati esteri la fine dell’anno la Smyth italiana leader nella progettazione, costruzione Smyth si aspetta un 2017 tira le somme di 12 mealtrettanto positivo, invesi importanti. I contatti e fornitura di soluzioni di finishing stendo molto in ricerca e avuti in Drupa 2016 si per la stampa digitale e offset. sviluppo e puntando ad arsono trasformati in azioricchire la gamma prodotni concrete di vendita e ti. Proprio in questi giorni, opportunità di business. in Smyth viene presentata L’effetto si riscontra già ufficialmente la nuova sonell’anno in corso con luzione sviluppata per la un aumento stimato del stampa digitale e le basfatturato del 15% rispetse tirature: la Dx-70 Plus. to all’anno precedente, Questo nuovo sistema aucon previsioni in crescitomatico integra le operata anche per il 2017. Ad Smyth Dx-70 Plus: sistema automatico zioni di piega e cucitura a oggi l’azienda sta gedi piega e cucitura a filo refe, ad alimentazione filo refe per la produzione stendo un portafoglio automatica, per la produzione di libri composti di libri di qualità, anche di ordini già acquisito con da quartini e ottavi accavallati. grande formato, potendo consegna nel primo sealimentare automaticamestre dell’anno nuomente fogli B2 fino ad un vo: in particolare linee di formato massimo di 720x raccolta e cucitura a filo 720 mm. refe, anche customizza“La Dx-70 Plus” hanno te, sviluppate ad hoc per spiegato dall’azienda “racsoddisfare le esigenze chiude in sé tutta la nostra produttive specifiche del filosofia: offrire soluzioni afCliente che si rivolge a Smyth Dx-70: sistema automatico fidabili, di qualità e ‘prontiSmyth per trovare attendi piega e cucitura a filo refe, ad alimentazione via’. Questo è il termine zione, ascolto e compeautomatica, per la produzione di libri composti che abbiamo coniato per tenza. A queste si vanno da quartini accavallati. non dimenticare l’esigenza ad aggiungere le nuove primaria di oggi di tutti i nosoluzioni per la produstri Clienti: quella cioè di avere set-up facili zione di libri cuciti a basse tirature e stampati e intuitivi che permettano una veloce messa in digitale che l’azienda ha sviluppato sapendo in produzione del libro cucito, di qualità, con anticipare l’evoluzione del mercato. scarti zero. Questo è un aspetto fondamenAnche la vocazione estera aumenta sensitale, non solo per chi produce libri cuciti in bilmente. Attraverso un’attenta selezione dei offset, ma anche e soprattutto per chi opera propri partner fra le migliori aziende e profesnel settore digitale”. sionisti del settore, la Smyth ha saputo nell’ul“Le premesse ci sono tutte per continuare timo anno consolidare la propria presenza nel a fare bene e fare tanto” afferma l’amminimercato nazionale e, parallelamente, accrestratore unico, Dott.ssa Sabrina Pronotto. scere la sua sfera di azione nelle aree del Cen“Dietro alle nostre soluzioni, rigorosamentro e Sud America, Sud Africa e nell’Europa te Made in Italy e Made in Smyth, il Cliente Centrale, rivolgendo particolare attenzione alla trova l’esperienza pluridecennale, serietà e Germania che rappresenta il mercato di rifericompetenza di chi sa che la vendita non si mento del settore in cui opera. conclude con l’installazione dell’impianto, Oggi la Smyth conta oltre 560 Clienti attivi in bensì inizia da qui”. 65 paesi ripartiti nei 5 continenti.

www.smyth.it 53


Heidelberg

Com-press

Formech

Ardeje

ilPoliGrafico 173•16

Innovazione e networking di qualità per lo show dell’industrial print È positivo il bilancio della prima edizione di InPrint Italy. La manifestazione ha messo in mostra soluzioni tecnologiche di ultima generazione ed è riuscita ad attrarre aziende e PMI provenienti sia dal settore manifatturiero che della stampa, creando opportunità di confronto, scambio e di collaborazione.

54

“L’idea di portare InPrint in Italia è nata con l’obiettivo di fare leva sui driver manifatturieri e tecnologici del Paese per ampliare il focus dello show e differenziare il target dei visitatori. I lavori di preparazione all’evento sono stati coinvolgenti e all’insegna della collaborazione, per questo abbiamo grandi aspettative per i prossimi tre giorni”. Così Frazer Chesterman, co-fondatore di InPrint, ha inaugurato la prima edizione italiana della manifestazione dedicata al settore dell’industrial printing, svoltasi lo scorso novembre presso MiCo – Milano Congressi. E le aspettative, stando ai dati di fine evento diffusi dagli organizzatori e al feedback dei partecipanti, sono state soddisfatte: InPrint Italy si è svolta all’insegna dell’innovazione tecnologica presentata sugli stand dei 118 espositori, della qualità dei visitatori – circa 2.900 in totale a rappresentare brand leader in diverse filiere produttive – e del valore aggiunto generato dalle opportunità di confronto e scambio tra i diversi player nonché dalla possibilità di creare connessioni tra i vari segmenti che compongono il processo di stampa industriale.

Da parte degli espositori, grande attenzione è stata riservata alle applicazioni innovative – mostrate su quasi tutti gli stand – che la tecnologia inkjet di ultima generazione consente di realizzare in ambito di produzioni di beni di consumo: superfici piane e oggetti tridimensionali di svariate forme e dimensioni e una sempre più ampia gamma di materiali e supporti possono essere stampati in modalità diretta per ottenere decorazioni di forte impatto estetico e design personalizzati o per attribuire funzioni specifiche al prodotto. Proprio la stampa decorativa è stata l’area di InPrint Italy ad avere raccolto il maggiore interesse del pubblico, con il 32,7% di visite, seguita da quella funzionale (31,5%), dal packaging (20,3%) e dalla stampa 3D/produzione additiva (15,2%). E per quanto riguarda i visitatori? A partecipare a InPrint Italy è stato un pubblico internazionale – europeo, con Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia e Spagna, oltre all’Italia, ed extraeuropeo, con USA, Cina, Russia, India, Giappone, Australia, Corea, Argentina e Sud Africa – un’ampia per-

di Paola Bonfanti


Sensient Imaging Tech.

Agfa

ilPoliGrafico 173•16

inprint flash report

Voci dal floor centuale del quale non aveva visitato la precedente edizione di InPrint in Germania. Il 65% proveniva dall’industria della stampa industriale, il 26% dall’industria manifatturiera – tessile, plastica, elettronica, ingegneria meccanica e automotive – e un altro 9% dal settore degli imballaggi. Comune a tutti, l’attenzione alle novità in ambito di macchinari e sistemi di stampa, testine di ultima generazione e supporti innovativi, nonché la ricerca di sistemi personalizzati e soluzioni tecnologiche ‘su misura’ per implementare e customizzare le linee di produzione nei vari ambiti operativi. “Abbiamo ideato InPrint Italy come un luogo per far dialogare gli inventori e i cosiddetti ‘early adopter’ e il riscontro è stato molto positivo laddove gli espositori hanno incontrato visitatori di altissimo calibro, con ruoli rilevanti – dal management esecutivo a ricerca e sviluppo, pianificazione e design, acquisti e approvvigionamento”. A contribuire alla riuscita di InPrint Italy anche il ricco programma di seminari e convegni – quasi 60 sessioni nei tre giorni della fiera – che ha visto la partecipazione di oltre 600 persone. Qualità e possibili sviluppi del settore hanno fatto da filo conduttore tematico, in particolare nelle sessioni dei Tech Talks, che hanno proposto dibattiti incentrati su alcuni degli elementi tecnologici chiave, come inchiostri, testine di stampa e integrazione.

HEIDELBERG Debutta Omnifire 1000, per un ‘futuro customizzato’ Mostrata in anteprima mondiale, la nuova Omnifire 1000 – sorella maggiore della Omnifire 250 – è stata una delle principali attrazioni di InPrint Italy. Implementando la cosiddetta tecnologia di stampa 4D, Heidelberg porta la personalizzazione degli oggetti prodotti in massa a un nuovo livello: dalle valigie ai caschi per moto, dagli accessori per hockey sul ghiaccio agli interni degli aerei, oggetti di forme e dimensioni diverse possono oggi essere decorati con illustrazioni variabili a seconda delle esigenze del brand o del gusto del cliente finale. “Quello che presentiamo è un futuro customizzato”, ha spiegato Jason Oliver, responsabile del digitale in Heidelberg. “I consumatori oggi amano gli oggetti personalizzati e i produttori necessitano di un processo di produzione industriale efficiente e flessibile in grado di realizzarli”. Si inaugura così un nuovo modello di business per i brand owner e, non a caso, Heidelberg ha già avviato una serie di collaborazioni con marchi del calibro di Samsonite, Reebok, Arai. Omnifire 1000 utilizza testine di stampa Xaar e inchiostri inkjet UV prodotti da Heidelberg. Il primo cliente pilota della macchina, la tedesca Ritzi Lackiertechnik – presentata a InPrint – opera nel settore dell’automotive e prevede di integrare la nuova soluzione nel processo di produzione industriale per personalizzare la stampa e abbellire parti e superfici con una varietà di pattern colorati.

AGFA GRAPHICS Industrial è… partnership, integrazioni e applicazioni L’industrial printing è uno dei focus della strategia di Agfa. Puntando i riflettori sul potenziale di sviluppo della stampa inkjet in tale ambito, l’azienda ha proposto una serie di applicazioni realizzate con inchiostri Agfa da realtà manifatturiere che hanno integrato la tecnologia a getto di inchiostro nei processi produttivi. Qualche esempio? Tavoli e sedie, pavimenti e pareti, superfici melaminiche ed elementi di arredo, ma anche prodotti di consumo come contenitori in plastica, blister, lattine in alluminio, casse di legno, scatole in polistirolo e oggetti e capi in vetro e pelle – imperdibili le scarpe del personale sullo stand. E se ogni applicazione richiede un inchiostro con requisiti specifici, Agfa mette a disposizione la propria esperienza per studiare formulazioni ad hoc, in un’ottica di partnership e collaborazione. “Agfa affianca le aziende che producono soluzioni tecnologiche all’avanguardia nei vari settori industriali sviluppando inchiostri UV, UV low migration e base acqua studiati ad hoc per la tipologia di prodotto da realizzare”, ha spiegato Tom Cloots, marketing manager Industrial Inkjet dell’azienda. “Il numero di applicazioni nell’industria è enorme e ognuna di esse ha requisiti differenti: è qui che Agfa, tramite lo sviluppo di nuove formulazioni di inchiostri, rende il tutto possibile”. Sempre per l’industrial, Agfa sviluppa una gamma completa di software per supportare le esigenze produttive, quali gestione del dato variabile, pre-flighting, elaborazione delle immagini, gestione colore e anticontraffazione.

55


gra

ilPoliGrafico 173•16

inprint flash report

CANON Omaggio a Milano per mostrare le possibilità della stampa digitale Canon ha attirato l’attenzione con uno stand innovativo per concept e tecnologie. Ispirato ai luoghi e agli scorci più noti e caratteristici della città di Milano, l’allestimento – curato dall’italiana fpe | d’Officina, partner tecnico per l’evento – ha messo in mostra le potenzialità decorative della stampa digitale abbinata a diverse tipologie di supporti. Dalla tela al legno, dalla ceramica al vetro, dagli acrilici a metallo, linoleum, pelle, sono tutti materiali ricercati dai designer e utilizzati dall’industria che possono essere facilmente decorati per creare prodotti di grande impatto visivo e funzionale. “Ogni superficie presente nello stand è stata decorata digitalmente, con tecnologia Canon”, ha dichiarato Walter Bano, channel director Wide Format Group. “Il nostro obiettivo è di ispirare gli operatori del settore industriale, artigianale e del design ma anche dei laboratori grafici che già offrono servizi di decorazione digitale. Vogliamo mostrare interessanti applicazioni realizzabili grazie alle nuove tecnologie di stampa e all’ampia gamma di inchiostri e primer”.

Gli scorci più belli e noti della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano riprodotti su materiali diversi per lo stand di Canon.

56

zie alle tecnologie digitali più all’avanguardia non ci sono più limiti nella decorazione degli interni e nella personalizzazione degli oggetti.

FUJIFILM Tecnologia, applicazioni e soluzioni complete per crescere nell’industrial Riflettori puntati su tecnologia, applicazioni e sistemi di stampa sullo stand di Fujifilm. L’azienda ha voluto porre l’accento sulla completezza dell’offerta per il settore della stampa industriale: “Siamo un’azienda che sviluppa e produce tecnologia e la nostra competenza e il nostro know how ci consentono di affrontare il mercato della stampa industriale con diversi approcci. Da un lato, siamo in grado di realizzare e proporre soluzioni complete – tra sistemi di stampa e inchiostri – che possano essere integrate in un ciclo produttivo; dall’altro, operiamo in OEM, fornendo componenti ad altri costruttori di macchine”, ha spiegato Jon Harper Smith, marketing manager di Fujifilm. Non è passata inosservata la barra di stampa single pass da 1,8 metri formata da 42 teste di stampa SAMBA, così esposta per mostrare il livello di scalabilità della tecnologia di Fujifilm. E non sono passate inosservate le diverse applicazioni proposte, realizzate con la tecnologia del produttore giapponese: “Alcuni dei prodotti presentati sono già in commercio, concepiti e sviluppati da nostri partner o clienti. Altri sono ancora in fase di studio, ma presto potrebbero essere disponibili. L’aspetto interessante riguarda l’ampia gamma di supporti sui quali la tecnologia inkjet consente di stampare: dal metallo alla pelle, dal legno a materiali flessibili per applicazioni che spaziano da packaging metallico e imballaggi flessibili a scarpe e borse in pelle, pavimentazioni in legno, pannelli melaminici, valigie, cruscotti di auto e così via”. Oltre all’area del wide format, settori industriali quali ceramica, textile, packaging sono nel mirino di Fujifilm che investe circa il 10% dei ricavi in ricerca e sviluppo.

InPrint Italy ritorna nel 2018 L’annuncio arriva dagli organizzatori che, a fronte del bilancio positivo della prima edizione, hanno deciso di proporre un nuovo appuntamento italiano per l’industrial printing: la seconda edizione di InPrint si svolgerà nel novembre 2018, sempre presso MiCo – Milano Congressi. Alcuni espositori – tra cui Heidelberg, Fujifilm, Mimaki, Kyocera, Ricoh, Ceradrop, Gruppo Tecnoferrari e Sensient – hanno già confermato la propria partecipazione. In attesa del prossimo appuntamento in Italia, FM Brooks, parte del gruppo Mack Brooks Exhibitions, ha già in programma altri eventi InPrint: InPrint USA, a Orlando dal 25 al 27 aprile 2017, e InPrint, a Monaco di Baviera (Germania) dal 14 al 16 novembre 2017.

Scarpe in pelle e valigie personalizzate, ma non solo: così la ricca vetrina di applicazioni di Fujifilm ha ispirato i visitatori di InPrint.


Grande attesa e grande partecipazione anche quest’anno al Flexo Day 2016, ormai imperdibile appuntamento della comunità flessografica italiana e non solo. Numerosi, infatti, anche quest’anno gli ospiti stranieri tra relatori, che hanno illustrato interessanti testimonianze, e semplici partecipanti interessati all’evento. Sotto il profilo dei contenuti tecnici ATIF ha presentato il prodotto di alcune attività svolte durante l’anno dal Comitato tecnico, al quale partecipano consulenti di ATIF e tecnici delle imprese associate: un intervento sul CxF, il formato digitale di descrizione e comunicazione del colore che sarà anche oggetto di un documento di prossima pubblicazione e i contenuti dell’ultimo lavoro edito da ATIF, il doc 08 Nastri biadesivi per il montaggio delle matrici flessografiche, distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti del Flexo Day 2016. Obiettivo di quest’ultimo documento è di illustrare e rendere comprensibili tutte le informazioni relative al vasto mondo dei biadesivi per la flessografia in modo che l’utilizzatore ne possa trarre i benefici migliori in produzione.

ilPoliGrafico 173•16 167•16

Una flexo per tutti

Il 23 novembre si è svolto a Bologna il FlexoDay 2016, appuntamento annuale per la comunità della flessografia, che con più di 400 partecipanti ha superato l’affluenza record dello scorso anno.

La prima parte della mattina ha visto anche il contributo di Steve Smiley, membro del comitato ISO TC130 e collaboratore di FTA USA, che ha parlato di cosa significa stampare in gamut esteso nel mondo del packaging e dei vantaggi che ne derivano. L’ultimo intervento per ATIF ha riguardato il trattamento delle emissioni in atmosfera illustrato evidenziando le opportunità che ne derivano per gli stampatori. Infine alcune case history dell’Associazione flessografica olandese, del Gruppo Clondalkin sull’esperienza nella produzione di imballaggi flessibili e dell’azienda Toppazzini, vincitrice del BestInFlexo 2015 nella categoria ‘Cartone ondulato banda larga’, che ha presentato il percorso aziendale che le ha consentito di raggiungere ottimi risultati qualitativi. Il filo conduttore degli interventi dei tre relatori sponsor, Kodak, Sun Chemical e Uteco, è stato il tema della sostenibilità e dell’innovazione. Tutte le relazioni sono pubblicate su: www.atif.it – Sezione FlexoDay2016.

Dall’alto: Steve Smiley, Mauro Lussignoli (Kodak), Fabio Cavazzi (Sun Chemical), Giuseppe Tripaldi (Uteco).

Oltre ai tre sponsor/ relatori hanno supportato l’evento: 3M, AV Flexologic, Biesse, Diaven, Edigit, Esko, ETS, Fujifilm, Inciflex, I&C, Inglese, Lohmann, Mavigrafica, Rossini, Simonazzi, Tecnologie Grafiche, Tesa, Ulmex.

57


ilPoliGrafico 173•16

eventi

BestInFlexo Award 2016

I primi della classe in stampa flessografica, sui diversi supporti e impianti, sono stati premiati il 22 novembre durante una serata di gala al Savoia Hotel Regency di Bologna.

58

La consegna dei trofei BestInFlexo Award quest’anno è stata coronata da due sorprese: l’assegnazione del ‘Best in Show’ che, in questa sua prima edizione, è stato attribuito a Nuova Erreplast di Casalnuovo (NA) e l’oro vinto dallo Scatolificio Ceriana nella categoria Post print su cartone ondulato kraft per la copertina di Print, una delle riviste del paniere di Stratego Group. Si tratta, in particolare, del numero dedicato al Vinitaly 2016 e la copertina è stata realizzata dall’azienda di Settimo Pescantina (Verona) utilizzando un cartone doppia microonda bianco/avana, con superficie esterna in carta patinata e interna in carta kraft avana. La stampa è stata eseguita direttamente sul supporto ondulato con macchina flessografica a foglio in sei colori con vernice di protezione. Partecipanti emozionati, pubblico ‘caldo’, location di classe, cibo buono, organizzazione perfetta e non ultimo - madrina fantastica (Debora Villa).

Debora Villa, intrattenitrice e madrina dell’evento. In alto: tutti i premiati e, al centro, Sante Conselvan, presidente di Atif, l’Associazione tecnica italiana per la flessografia.


ilPoliGrafico 167•16 ilPoliGrafico 173•16

eventi

And the winner is...

Sante Conselvan (a sinistra) premia Domenico Raccioppoli per Nuova Erreplast.

Film banda stretta 1° Minova Labels, 2° Mida, 3° Riber Film banda media 1° Imball Center, 2° Sacchettificio Nazionale G. Corazza, 3° Sacchettificio di Rosà

Sotto, la copertina di Print con cui Scatolificio Ceriana ha vinto l’oro nella categoria Post print su cartone ondulato kraft.

Film banda larga 1° Scea, 2° Corapack, 3° Gamma Pack Carta/cartoncino banda media 1° Cartotecnica Postumia, 2° Bioplast, 3° Cartotecnica Postumia Carta/cartoncino banda larga 1° IPI, 2° Cartotecnica Postumia, 3° Flexo Label Italia

Non si tema di esagerare con i superlativi: la seconda edizione del premio BestInFlexo “è venuta proprio bene”, a dispetto dei timori della vigilia. «Quest’anno”, ha rivelato durante il discorso di benvenuto Sante Conselvan, presidente dell’Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia (Atif) che organizza la manifestazione, “molte adesioni sono arrivate all’ultimo, ritardando la spedizione dei lavori candidati e prospettando l’eventualità di un premio in tono minore. E invece no. “Rispetto alla prima edizione dell’anno scorso, sono aumentati considerevolmente sia le nomination sia la qualità degli stampati che, infatti, hanno messo in difficoltà la giuria impegnata nel-

la classificazione dei vincitori. Nonostante il rigore dei criteri e degli strumenti di valutazione che permettono di tradurre i giudizi in valori numerici da sommare, differenziare il voto finale per stabilire una gerarchia di eccellenza non è stato facile”. I super esperti Emilio Gerboni (presidente), Stefano d’Andrea, Renato e Mario Maggioni e Claudio Rimondi (marketing prodotti a marchio Coop) che compongono la giuria, dopo un lungo lavoro ‘al buio’ (gli stampati non erano firmati!), hanno pubblicato il verdetto. Fuori programma, come anticipato, il premio Best in Show 2016. Proposto per la prima volta quest’anno, è stato assegnato a Nuova Erreplast, suscitando il giubilo dei rappresentanti dell’azienda campana e la soddisfazione del giovane Domenico Raccioppoli (legale rappresentante e socio di maggioranza) che lo ha dedicato alla memoria del padre.

Post print su cartone ondulato patinato 1° Antonio Sada & figlio, 2° Scatolificio TS, 3° Scatolificio Ceriana Post print su cartone ondulato kraft 1° Scatolificio Ceriana, 2° Antonio Sada & Figli, 3° Scatolificio Ceriana Uso combinato della stampa flessografica 1° Multi-Color Italia, 2° Riber, 3° Minova Labels Uso creativo della stampa flessografica 1°Nuova Erreplast, 2° Imball Center, 3° Blue Pack

59


ilPoliGrafico 173•16

stampa

Nobilitazioni per tutti i gusti Finiture lucide, matt, drip off, base acqua e UV... il tutto reso possibile da vernici e inchiostri della gamma Saphira di Heidelberg. Heidelberg Italia ha organizzato la prima edizione dei Coating Days Saphira presso Tipografia Moretti, che due anni fa ha installato una configurazione veramente “al top”.

di Cristina Rossi

60

Soncino ha una lunga tradizione legata alla stampa. Diede, infatti, ospitalità nel lontano 1441 a una famiglia di ebrei che per sfuggire alle persecuzioni lasciò la Germania e si rifugiò proprio nell’ameno borgo in provincia di Cremona, avviandovi una tipografia. Non lontano da dove 48 anni fa iniziò a muovere i primi passi, nel salotto della nonna, la Tipografia Moretti. Oggi l’azienda, sempre a conduzione famigliare, conta 13 dipendenti e genera un fatturato annuo di circa 4 milioni di euro creando packaging di alta qualità, anche conto terzi, prevalentemente per il settore del beauty. Come racconta Daniele Moretti – che insieme al fratello Damiano ha affiancato i genitori nella gestione dell’azienda –, la cartotecnica è stata fedele nel tempo a due fornitori di tecnologia: la tedesca Heidelberg e la svizzera Bobst. “La prima Heidelberg Speedmaster a 6 colori UV venne installata nel 2006 e diede una svolta alla nostra azienda, permettendoci di entrare in nuovi mercati e realizzare una serie di nobilitazioni. Nel 2009 siamo stati invece i primi al mondo a installare una fustellatrice Bobst Expercut Power Register. L’ultimo importante investimento risale a due anni fa, quando abbiamo deciso di sostituire la nostra offset con una nuova Heidelberg Speedmaster XL 106 a 8 colori e gruppo di verniciatura bivalen-

te, tradizionale e UV e grazie a questo investimento abbiamo aumentato la nostra produttività del 30%”. Tra le ‘chicche’ della macchina scelta da Tipografia Moretti, come ha ricordato Mauro Antonini, product business manager Sheetfed & Finishing in Heidelberg Italia, l’unità di verniciatura bivalente, un sistema antistatico molto evoluto per stampare su supporti critici, l’uscita lunga predisposta per l’asciugatura sia di vernici all’acqua sia di inchiostri e vernici UV, per mezzo di lampade UV di IST. In uscita sono posizionati, inoltre, degli slot di forni ad aria climatizzata perché l’UV ‘scalda’ e così si ottiene una pila in uscita a temperatura bassa. Sono, inoltre, presenti gli agitatori d’inchiostro su alcuni gruppi stampa e questo in virtù del fatto che gli inchiostri UV sono molto viscosi. Il cliente ha scelto di avere il controllo spettrofotometrico sul pulpito di comando della macchina. Proprio a questa offset in configurazione ‘top’ è stato dedicato un evento battezzato “Coating Days Saphira” – il 10 e 11 novembre – presso la sede di Tipografia Moretti, al quale Heidelberg Italia ha invitato i tecnici di un gruppo selezionato di cartotecniche del Nord Italia, ai quali ha mostrato in pratica come le vernici e gli inchiostri Saphira possono offrire reali vantaggi competitivi a chi li


anche lo shop online creato da Heidelberg 14 anni fa per la vendita dei prodotti di consumo Saphira. “Circa un anno e mezzo fa è partita la nuova versione del sito www.sprintshop. it, dove il cliente può trovare la cronologia di tutto ciò che ha ordinato, così da poter facilmente ripetere gli ordini”, spiega Sangiorgi. Carlo Zanon di Heidelberg Italia ha fatto luce sulle varie tipologie di vernici disponibili sul mercato, distinguendo tra vernici grasse (a base di oli) e all’acqua e illustrando i rispettivi vantaggi e svantaggi. Tra gli svantaggi delle vernici grasse – applicabili da calamaio – l’essiccazione più lenta e la necessità di utilizzare l’antiscartino per evitare che i fogli si attacchino. La vernice all’acqua, applicabile con laccatore, può essere trasferita sullo stampato con uno strato più spesso, offre un’eccellente resistenza allo sfregamento, subisce un ingiallimento minimo o nullo nel tempo, ha tempi rapidi di stesura del film e di essiccazione e prevede un basso utilizzo di antiscartino. “Una cosa fondamentale – ha detto Zanon – è che il foglio esca dalla macchina da stampa appena umido e nell’arco di pochi secondi si asciughi. In questo modo non accetta la condensa che si forma nella macchina da stampa e nei giorni successivi non c’è rinvenimento del colore e pertanto i fogli non si attaccano”. Da sinistra: Daniele Moretti di Tipografia Moretti e Francesco Sangiorgi di Heidelberg Italia.

utilizza. Le aziende hanno potuto, infatti, vedere e valutare direttamente gli effetti speciali stampati sulla Speedmaster. La mattinata è stata dedicata alla stampa di quattro lavori con diverse tipologie di vernici all’acqua (high-gloss, semi-matt, extramatt e velvet touch) mentre nel pomeriggio ci si è focalizzati sull’impiego di vernici UV, utilizzando carte patinate lucide e opache. Tra un cambio e l’altro di vernice sono state organizzate sessioni tecniche di approfondimento. “Otto anni fa Heidelberg ha deciso di investire nel settore dei prodotti di consumo”, ha spiegato in apertura di evento Francesco Sangiorgi, product manager Consumables & eCommerce in Heidelberg Italia, “e ha acquisito due aziende, High-Tech Coatings e BluePrint, che hanno consentito di ampliare la gamma. Ogni prodotto viene testato nello showroom di Heidelberg in Germania e, se ritenuto idoneo, messo in produzione. La famiglia Saphira include prodotti per tutte le fasi di produzione di uno stampato, tra cui lastre, inchiostri, vernici, caucciù, rulli di stampa e prodotti chimici per la sala stampa. Le soluzioni, tutte a basso impatto ambientale, sono standard oppure personalizzate in modo da garantire ai nostri clienti il massimo livello di prestazioni”. Sangiorgi ha ricordato alla platea di stampatori

Heidelberg ha coinvolto numerose cartotecniche del Nord Italia, che hanno potuto assistere alle dimostrazioni di stampa, al mattino con vernici a base acqua e nel pomeriggio con vernici UV.

Un esempio di packaging per il settore del beauty. All’evento era presente anche un corner Scodix dove apprezzare la nobilitazione digitale.

61


ilPoliGrafico 173•16

carte&supporti

Burano, tre nuovi colori ispirati agli elementi naturali Dai laboratori di Favini sono nate tre nuove varianti di colore per la gamma Burano, storico brand di carte colorate di alta qualità, ideali per il packaging e la comunicazione. I nuovi colori traggono ispirazione dalla forza e dall’energia della natura: Deserto, una calda sfumatura di terra e sabbia, che richiama i colori dell’Africa e il calore delle spezie; Rosso Fuoco, un rosso esplosivo ed energizzante; Grigio Vulcano, un’elegante tonalità di grigio che evoca la vista di cinerei paesaggi di lava. Offerta in 35 differenti sfumature e in diverse grammature e formati, Burano è adatta a qualsiasi metodo di stampa e di trasformazione: fustellatura, punzonatura, cordonatura, verniciatura UV, lamina a caldo. www.favini.com

Carte e film adesivi per il settore del vino In occasione di Wine2Wine,il principale forum in Italia dedicato al business del vino che si è tenuto a Verona il 6 e 7 dicembre, Arconvert ha presentato la più eclettica gamma di carte e film autoadesivi per il settore enologico. Sviluppati all’insegna dell’eccellenza qualitativa, della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica, i materiali autoadesivi raccolti nell’elegante catalogo The Art of Luxury Labelling sono altamente performanti in termini di lavorabilità, stampabilità, fustellatura, facilità di dispensazione e resistenza agli agenti esterni (ad esempio condensa, ghiaccio ecc.). Arconvert consente anche di eliminare definitivamente l’antiestetico problema del bordino bianco dell’etichetta. www.arconvert.it

Alla ricerca di Dory con le card Ferrero

62

La divisione specializzata in carta riciclata di Arjowiggins, tra i maggiori produttori internazionali di carte tecniche e creative, ha realizzato le card attacca-stacca contenute nelle merendine Kinder Ferrero e dedicate al film Disney Pixar Alla ricerca di Dory. Elevata resa qualitativa e forte impatto cromatico sono gli elementi che hanno fatto scegliere il cartoncino ecosostenibile Teknocard 2 bipatinato da 300 g abbinato alla copertura plastificata in Krystal Silk. Il tutto ha la certificazione ISEGA che rende questo prodotto sicuro e adatto al contatto diretto e indiretto con gli alimenti. Oltre a enfatizzare i valori di tradizione, genuinità e famiglia che caratterizzano il brand Ferrero, un’attenzione particolare è stata data all’aspetto dell’ecosostenibilità che guida tutte le creazioni di Arjowiggins Graphic e i processi produttivi. Stampando infatti con Teknocard 2, l’azienda ha supportato concretamente il rispetto dell’ambiente promuovendo il risparmio energetico e la conservazione delle risorse ambientali. www.arjowigginsgraphic.com


ilPoliGrafico 173•16

carte&supporti

Auguri di Natale coordinati con le confezioni dei regali Le “sartorial paper” di Icma hanno il vantaggio di essere realizzate in diverse grammature, di cui alcune sempre disponibili a magazzino anche per piccoli quantitativi. Natale è l’occasione per creare un packaging lussuoso per i regali abbinandolo ai cartoncini di auguri. La vasta scelta di carte sartoriali nel catalogo Prêt-àPorter risponde alle necessità di urgenza e di volumi ridotti, giacché le carte sono già pronte in pacchi da 125 fogli. La gamma delle possibili combinazioni di disegni e goffrature, colori e finiture della produzione di Icma ha ormai raggiunto l’ampiezza di 450.000 diverse opzioni di carte. Adatte per scatole rigide, fustellati, shopper e comunicazione aziendale coordinata, le carte di Icma sono disponibili nella gamma di grammature che possono coprire tutte le esigenze particolari. www.icma.it

CreatorUrban Blueback per i cartelloni pubblicitari CreatorUrban Blueback è una nuova carta monopatinata con dorso blu studiata da Lecta per pubblicità esterne su grande formato, in particolare per cartelloni pubblicitari. È resistente all’umidità e, grazie al dorso di colore blu, possiede un’elevata opacità. Presenta, inoltre, un’elevata resistenza alla piegatura e al cracking, facilitando così il trasporto e l’incollatura durante il montaggio dei cartelloni pubblicitari. È adatta alla stampa inkjet con inchiostri a solvente, mild solvent, UV e latex; è disponibile in bobine da 115 g/m², con un servizio aggiuntivo di bobine a magazzino. È un prodotto 100% riciclabile, biodegradabile e compostabile. Si produce con cellulose ECF (Elementary Chlorine Free) ed è disponibile su richiesta con certificazione FSC. Infine, viene prodotta secondo gli standard di gestione ambientale ISO 14001 ed EMAS, di efficienza energetica ISO 50001, di qualità ISO 9001 e di salute e sicurezza sul lavoro OHSAS 18001.

www.lecta.com

Con Algro Design uno speciale calendario dell’Avvento Il cioccolatiere svizzero Fabian Rimann ha commissionato un calendario dell’Avvento molto raffinato, che si presenta come una scatola di cioccolatini lunga e stretta raffigurante un panorama natalizio: le Alpi svizzere e una splendida luna, con Babbo Natale che sfreccia nel cielo su una slitta trainata dalle renne. In basso i tetti innevati delle case di un villaggio: dalle finestrelle si intravvedono luci gialle o arancioni, che altro non sono che le scatoline contenenti i 24 cioccolatini. Il progetto è stato sviluppato dalla svizzera Digiprint ed eseguito dallo stampatore offset austriaco Offsetdruckerei Schwarzach, che ha utilizzato il cartoncino patinato Algro Design di Sappi, nella grammatura da 350 g/m². www.sappi.com

63


ilPoliGrafico 173•16

eventi

Due giorni con l’Unione

Mantova, capitale italiana della cultura 2016, è stata scelta per l’edizione di quest’anno, tenutasi dall’11 al 13 novembre. Tema del convegno il benessere aziendale e la gestione motivante dei collaboratori.

64

Le risorse umane rappresentano un importante patrimonio per ogni azienda e vanno dunque gestite in modo adeguato, soprattutto nei periodi di ‘vacche magre’, quando i capi si trovano ad affrontare problemi di ridimensionamento aziendale. Ne sanno qualcosa i titolari delle aziende grafiche e cartotecniche che per traghettare le loro imprese attraverso le numerose turbolenze dell’ultimo decennio e non affondare hanno dovuto spesso prendere decisioni difficili. Ma ora che la tempesta è finita e i sopravvissuti si devono ripresentare sul mercato in modo accattivante e competitivo, non bastano gli investimenti in tecnologie, bensì occorre un team motivato e disposto a contribuire al successo aziendale. Proprio di questo si è parlato alla Due giorni con l’Unione, una manifestazione organizzata con cadenza annuale dall’Unione Industriali Grafici Cartotecnici di Milano e che quest’anno si è tenuta dall’11 al 13 novembre nella Capitale italiana della Cultura 2016: Mantova. A rendere possibile l’iniziativa cinque sponsor, per

l’esattezza Agfa Graphics, Assocaaf, Comieco, Edigit e Tresu Italia. La formula ha previsto anche in questa diciassettesima edizione un giusto mix tra impegni lavorativi e momenti conviviali, anche se purtroppo quest’anno la partecipazione da parte delle aziende associate – attualmente circa 200 – è stata decisamente bassa. Un vero peccato visto l’esito molto positivo dell’evento, legato non solo alla scelta di una città incantevole e con un patrimonio artistico davvero ricco, bensì anche al tema prescelto per il convegno di sabato mattina - ‘Il benessere aziendale: strumenti e pratiche per una gestione motivante dei collaboratori’ – che sicuramente ha offerto qualche interessante spunto di riflessione ai titolari delle aziende presenti in sala. Non una semplice sala, in realtà, visto che il convegno è stato ospitato nell’elegante sede di Confindustria Mantova. A dare il benvenuto a tutti i partecipanti è stato Alberto Marenghi, presidente di Confindustria Mantova, che ha ricordato quanto Mantova, provincia

Fulvia Lo Duca, presidente dell’Unione, consegna la targa agli sponsor. Da sinistra: Giovanni Amendola di Tresu Italia, Floriano Botta di Assocaaf, Enrico Parisini di Edigit. Assente, per malattia, Daniele Vergani di Agfa Graphics.


con molti distretti, sia un territorio ad alta vocazione industriale. “L’Alto Mantovano ha numerose eccellenze nel tessile, in particolare nelle calze, Viadana è apprezzata per i suoi semilavorati in legno, mentre sul con-

A destra: Fulvia Lo Duca consegna la targa ad Alberto Marenghi, presidente di Confindustria Mantova, ringraziandolo per l’ospitalità. In alto, Antonella D’Apruzzo, relatrice del convegno, tra Fulvia Lo Duca e Alberto Marenghi.

fine emiliano pullulano le aziende del settore metalmeccanico, primo fra tutti il Gruppo Marcegaglia”, ha spiegato Marenghi. “Il saldo della bilancia commerciale è stato pari a 1 miliardo di euro e le aziende del territorio che sono sopravvissute alla crisi sono quelle che hanno puntato all’esportazione”. La presidente dell’Unione Fulvia Lo Duca, dopo aver ringraziato Marenghi per l’ospitalità omaggiandolo di una targa, ha introdotto la relatrice, Antonella D’Apruzzo di Asset

Management, che ha intrattenuto il pubblico parlando di benessere aziendale.

Il benessere aziendale Asset Management è un’azienda che si occupa di formazione manageriale, progetti formativi e di sviluppo e che è stata acquisita due anni fa da Gi Group, la più grande multinazionale italiana del lavoro, con un fatturato di 1.600 milioni di euro. Antonella D’Apruzzo, psicologa e responsabile dei corsi di formazione in Asset Management, è partita dal presupposto che il benessere aziendale parte dagli imprenditori e ha incentrato la propria presentazione sulla ‘leadership olistica’, che prende in considerazione tutti gli aspetti del sé. Le azioni dei leader sono guidate da due tipi di comportamenti: automatici e consapevoli: “Per tre quarti della giornata viviamo con il pilota automatico”, ha spiegato D’Apruzzo, “ma esistono dei momenti di ‘ricentratura’ e presa di consapevolezza, in cui ci fermiamo un attimo e cerchiamo di capire la situazione ottimale per noi stessi e per gli altri”. Ma come ci relazioniamo con la realtà? Attraverso due modalità: quella di sopravvivenza, incentrata su comportamenti di attacco/ fuga, e quella di evoluzione e sviluppo, che ci porta verso un pensiero creativo e ci mette in

una posizione di avanzamento. In base ad alcuni esperimenti è stato dimostrato che chi ha un atteggiamento di attacco/fuga ha inferiori capacità di problem solving, perché si abbassano le capacità creative e proattive. E come funziona il nostro corpo? In base a un sistema ‘simpatico’ che stimola la risposta attacco/fuga e prepara il corpo all’azione e in base a un sistema ‘parasimpatico’ che stimola il corpo nella modalità ‘incorpora e digerisci’, promuovendo il mantenimento energetico e rafforzando il sistema immunitario. A questo punto D’Apruzzo è entrata nel vivo della relazione descrivendo i livelli energetici che partendo dal corpo (livello bioenergetico) arrivano all’anima (aspirazioni e visione), passando prima per il livello emozionale (sentimento) e mentale (razionalità). La leadership basata sul modello dell’intelligenza emotiva è in realtà un modello in voga già da 5 anni. Si svolge su 5 aree: tre relative alle capacità intrapersonali (autoconsapevolezza, self management e automotivazione) e due alle capacità interpersonali (intelligenza sociale e capacità relazionali). Si è poi parlato di leadership basata sul modello del contratto e a questo proposito la relatrice ha segnalato il noto saggio The Leadership Contract di Vince Molinaro, in ba-

ilPoliGrafico 167•16

di Cristina Rossi

ilPoliGrafico 173•16

eventi

se al quale essere leader significa firmare un contratto. In sostanza definire se stesso leader significa prendere questa decisione deliberatamente. Ognuno può scegliere come impersonare il suo stile, l’importante è che siano trasmesse passione, trasparenza e responsabilità. Un leader deve avere una capacità di visione, che va però condivisa e trasferita ai collaboratori. Ciò unisce le persone, crea risultati a lungo termine, stimola la creatività e unisce lo scopo alla realizzazione. Il leader di successo deve dunque unire la ‘vision’ alla concretezza aziendale. La seconda parte della mattinata è stata dedicata a un gioco di squadra – e le squadre erano due – mirato a comprendere come ottenere il benessere dei collaboratori applicando il modello ‘Great Place to work’ che ruota attorno a cinque dimensioni: credibilità, rispetto, equità, orgoglio e coesione, le prime tre relative all’azienda, le seconde due relative ai collaboratori. In chiusura di giornata i partecipanti sono stati coinvolti in una visita guidata allo splendido Palazzo Te, commissionato nel 1525 da Federico II Gonzaga a Giulio Romano che ha saputo trasformare la scuderia in una residenza che oggi viene considerata un eccellente esempio di Manierismo. 65


>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Dalle pagine precedenti

L’Opinione di... >>da pag. 7

66

Proseguì la produzione del Modello T nonostante fosse stato sconsigliato dagli stessi clienti. Questa fu una delle prime automobili a venire prodotta in massa, fino a raggiungere il 60% delle auto che circolavano negli USA negli anni ‘20. L’inaugurazione della grande fabbrica di Highland Park, nel 1913, fu l’occasione per concepire una nuova strategia produttiva mutuata dai costruttori di orologi e biciclette: la catena di montaggio. “Guardati attorno e non trascurare nulla”. Fu indubbiamente precursore del pensiero laterale, inesauribilmente curioso, approfondiva sempre tutti gli aspetti dei processi produttivi, anche di settori apparentemente lontani dal suo. Sii instancabilmente curioso! Quinta lezione. Convinto che “è preferibile l’estinzione alla lentezza nell’assumere decisioni”, tra le centinaia di piccole industrie di automobili sorte in quegli anni, il suo Modello T, basilare e leggero (smarth, diremmo oggi), venne offerto al grande pubblico con un prezzo accessibile ottenendo un successo senza pari. Sesta lezione: l’imprenditore non rinuncia mai a decidere e la tempestività è fondamentale. Molte altre sarebbero certamente le lezioni da trarre ma ho pensato che, se mai mi riuscisse di mettere a frutto queste,

potrei ottenere già un discreto successo, come uomo e come professionista. Buon Natale.

Prin4All

>>da pag. 19

Le aziende che guardano avanti e vogliono cogliere nuove opportunità di crescita e prenotare sin da ora la propria partecipazione, saranno premiate e potranno usufruire di tariffe agevolate. Infatti chi si iscrive a Print4All entro il 15 gennaio ha diritto a una tariffa speciale. Poi c’è ancora tempo fino al 15 giugno per approfittare di ulteriori agevolazioni. E, in attesa del 2018, ecco gli strumenti per rimanere sintonizzati su Print4All: la newsletter arriverà ogni mese per raccontare quello che succede nel mondo del printing e informare su come Print4All sta prendendo forma; il sito www.print4all.it, già online nella sua veste definitiva, accompagnerà espositori e visitatori fino alla manifestazione con le news del settore, i comunicati stampa, le informazioni pratiche per partecipare e pianificare la visita in fiera, il calendario degli eventi e dei convegni. Non mancano eventi verticali realizzati dalle associazioni di settore che avranno luogo prima della fiera per fare il punto sui diversi comparti che compongono il mercato.

Federazione >>da pag. 24

Stazionaria l’occupazione nella maggioranza (55%) delle imprese, accresciuta nel 27% e ridotta nel 18% delle aziende. Nel terzo trimestre 2016, rispetto al trimestre precedente, il clima di opinioni delle imprese grafiche è caratterizzato purtroppo da un netto peggioramento, sia sul lato nazionale, sia su quello estero. Su fatturato e ordini interni, pur prevalendo la stabilità in circa metà del campione, sono tante le imprese che si attendono una flessione rispetto al trimestre precedente (36%) e si riducono intorno al 10-20% le aziende che si aspettano un incremento. In peggioramento anche l’andamento del fatturato e degli ordini esteri, con 5 aziende su 10 stabili, 3 pessimiste e 2 ottimiste. Diventa moderatamente negativo il saldo sull’occupazione, che seppure stazionaria nel 91% dei casi, è annunciata in calo nel 9% delle imprese. Le imprese cartotecniche trasformatrici nel secondo trimestre, dopo una partenza d’anno positiva e in accelerazione rispetto ai già positivi risultati del 2015, evidenziano indicazioni più stabili sull’Italia, mentre restano favorevoli le indicazioni sull’estero. In confronto con il primo trimestre 2016, sul fatturato interno e sugli ordini interni, i casi di diminuzione (33%) superano leggermente quelli di aumento (28%). Resta positivo invece il saldo

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

ilPoliGrafico 173•16

>>segue

sul fatturato e gli ordini esteri, con circa metà del campione stazionario e il 40-45% di ottimisti. I giudizi sull’occupazione sono contrassegnati dalla stabilità nel 78% delle imprese, con percentuali di aumento e di diminuzione identiche all’11%. Le attese sul terzo trimestre 2016, rispetto al trimestre precedente, si stabilizzano nettamente sia sull’Italia, sia sull’estero, con qualche vena di pessimismo, risentendo del rallentamento del contesto macroeconomico internazionale e nazionale. Il fatturato interno e gli ordini interni sono stazionari nel 40-45% dei casi, in crescita nel 28% e in calo nel 30-35% dei casi. La stabilità è prevalente su fatturato e ordini esteri nel 55-60% delle imprese, con un 19% di aziende che si attendono un incremento e un 20-25% di imprese che si aspettano un calo. Moderatamente positive le attese sull’occupazione: la stazionarietà vince nell’83% dei casi, con un 11% che indica un incremento, un 6% di aziende che indica una flessione.


hiamo cc., c i r b u R oghi, e e. l a t a c , volumi rosse tiratur g anche pi veloci! Te m

BUON 2017 Qualità artigianale struttura industriale Più eleganti, più facili da consultare, più comodi. C'è un sistema semplice e veloce per rendere migliori cataloghi, agende e listini:

RUBRICA DURA

LA RUBRICATURA. GPN è il numero uno del settore. Grande esperienza, grande capacità produttiva, tecnologie d'avanguardia. Tutto quello che vi occorre per ottenere un servizio perfetto. Dalla consulenza alla realizzazione. Dalla A alla Z.

R U B R I C AT U R A www.gpn-rubricatura.it GPN Srl - Rubricatura • via Garibaldi, 64 - 20861 Brugherio (MB) - Tel. 039.2142492 - Fax 039.883978


.

g Think bi

I NT

VOU CH

ER NUOVI CLI P E ER

p m

or

to m

ini m

6P24

LFP201

i do Val o di 2 50€ (lordo).

1. 12

Vostro b

a3

*I

Prinutonbo sconto:

.20 16

* O R U 50 E ig. o fin

Tecnica pubblicitaria & Grande formato Think big. Print big.

print24.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.