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Un ponte tra fisico e digitale

Una storia in codice

C'è voluta una pandemia per farceli rivalutare. Dopo un decennio, i codici QR – quei piccoli quadratini in bianco e nero che, se scansionati tramite la fotocamera dello smartphone, permettono di accedere a contenuti esclusivi – stanno vivendo un'inaspettata primavera. QR è l’acronimo di Quick Response, cioè risposta rapida, dal momento che il codice nasce per permettere di decodificare rapidamente le informazioni a esso connesse. Si tratta di un’invenzione che risale infatti ai primi anni Novanta, quando la compagnia Denso Wave, appartenente al Gruppo Toyota, cominciò a utilizzarli per tracciare i veicoli durante la produzione e per scansionare rapidamente alcune componenti delle vetture. Rimasero sostanzialmente inutilizzati fino al 2010, quando gli smartphone acquisirono la capacità di leggerli e tradurli in link web. Si fece così strada l’idea che i QR code potessero connettere il mondo fisico con quello digitale. Molte grandi aziende cominciarono ad apporre QR code all’interno di affissioni pubblicitarie, sulle confezioni e sulle pareti degli edifici, esortando i consumatori a scansionarli per accedere a contenuti esclusivi. Se inizialmente l’inserimento di elettronica stampata aveva quindi avuto l’obiettivo di migliorare la logistica e la tracciabilità delle spedizioni, nei primi Duemila si è trasformato in uno strumento di storytelling che permette di interagire in tempo reale con gli utenti, migliorando l’esperienza d’acquisto. Un’evoluzione che ha progressivamente modificato le strategie di marketing e comunicazione delle aziende, sia piccole che grandi. Attraverso la scansione dei codici, infatti, è oggi possibile sovrapporre immagini, video e animazioni in realtà aumentata a oggetti di ogni tipo, come packaging, capi d’abbigliamento, complementi d’arredo e molto altro. Nel corso degli anni, ai QR code si sono, inoltre, af-

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La compagnia Denso Wave, appartenente al Gruppo Toyota, cominciò a utilizzare i QR code per tracciare i veicoli durante la produzione e scansionare alcune componenti delle vetture.

Il potenziale dei QR code cominciò a essere compreso quando gli smartphone acquisirono la capacità di leggerli e tradurli in link web. Le aziende cominciarono ad apporli nelle affissioni pubblicitarie, su confezioni ed edifici esortando gli utenti a scansionarli per accedere a contenuti esclusivi.

Durante la pandemia, i QR code sono diventati uno strumento utile ad assicurare il social distancing. Si pensi ai ristoranti, dove hanno sostituito i menù cartacei. Secondo gli esperti si tratta di una trasformazione che proseguirà anche a emergenza conclusa, grazie al potenziale a livello di marketing.

Se inizialmente l’inserimento di elettronica stampata aveva l’obiettivo di migliorare la logistica, nei primi Duemila si è trasformato in uno strumento di storytelling che permette di interagire in tempo reale con gli utenti.

fiancate soluzioni sempre più sofisticate, come RFID e NFC, che prevedono l’inserimento di tag elettronici direttamente all’interno di confezioni, etichette, indumenti, al fine di preservarne l’estetica. Come abbiamo visto, i brand avevano già cominciato a sperimentare l’utilizzo di queste tecnologie in abbinamento ai propri prodotti, ma senza riuscire a imporne l’utilizzo su larga scala. Questo perché per fruire di molti contenuti era necessario disporre di applicazioni specifiche e svilupparle aveva un costo che non tutte le imprese erano in grado di sostenere. I consumatori, pur apprezzando questo genere di iniziative, non erano particolarmente entusiasti all’idea di scaricare decine di app per accedere ai diversi contenuti. La vera svolta è arrivata nel 2017, quando gli aggiornamenti dei sistemi operativi di iPhone e Android hanno permesso ai nuovi smartphone di scansionare i codici QR direttamente dalle app native per la fotocamera, senza bisogno di download speciali. 57

Scansionando il QR code invisibile presente nell’allestimento Specchio delle mie Fagiane, sui device apparirà l’Estetista Cinica tramite realtà aumentata, pronta a dispensare messaggi di body positivity.

Indubbiamente l’emergenza Covid-19 ha contribuito ad accelerare la diffusione dell’elettronica stampata in abbinamento ai prodotti di consumo. Nel tentativo di ridurre i contatti, i consumatori hanno cominciato a preferire i canali online e i pagamenti contactless. Già prima della pandemia, l’introduzione di soluzioni di self-scanning e scan-and-go era stata testata e apprezzata all’interno di tutte le principali catene di supermercati. Nell’ultimo anno, quasi tutti i ristoranti hanno progressivamente sostituito i menù cartacei con codici QR e aziende come Paypal, Satispay e Venmo hanno implementato le opzioni di pagamento touchless per agevolare gli acquisti diretti da smartphone. Nell’ambito del retail, l’utilizzo di app per la scansione di barcode, integrate all’interno degli smartphone degli addetti alle vendite, ha permesso di automatizzare alcune fasi operative all’interno dei negozi. Trattandosi di tecnologie che semplificano l’accesso alle risorse digitali, QR code, NFC, RFID sono oggi considerate elementi chiave all’interno di qualsiasi strategia di marketing che punti all’omnicanalità.

In principio fu lo smart packaging

Contenere e attirare: sono i mantra che ogni packaging designer che si rispetti ha ormai interiorizzato. Un recente studio di DS Smith, società internazionale di packaging di Londra, dimostra che, in un momento storico in cui la comunicazione tradizionale non è più sufficiente, l’integrazione dell’elettronica nelle confezioni stampate permette ai pack di trasformarsi in universi compositi, con una miriade di funzionalità. I brand se ne servono sempre più spesso per offrire ai clienti un’esperienza d’acquisto unica e personalizzata, ma anche per trasmettere i propri valori e rafforzare la brand identity. Raccontando, per esempio, la storia dell’azienda e del personale, la provenienza delle materie prime e dei processi utilizzati. Storytelling, sostenibilità e smartness concorrono a guadagnarsi la fiducia degli utenti che, sempre secondo il report di DS Smith, sono disposti a pagare di più per l’acquisto di beni prodotti in maniera sostenibile per l’ambiente e per le persone.

Il futuro del beauty è phygital

Una delle applicazioni più consolidate delle tecnologie smart è nel settore del beauty. Negli ultimi anni, molti brand – in collaborazione con i retailer – hanno dato vita a progetti in cui QR code, NFC e tag RFID sono utilizzati per accedere a servizi virtuali finalizzati a migliorare l’esperienza d’acquisto in store, come la prova virtuale del make up.

Lo shopping in negozio resta un’esperienza umana e sociale irrinunciabile, che consente di testare dal vivo una crema o un rossetto, chiedere consigli al personale specializzato e ricevere una gratificazione immediata. Neanche il negozio online più evoluto è in grado di fornire un’esperienza sensoriale paragonabile. Questo bisogno deve però tenere necessariamente conto delle nuove esigenze di sicurezza determinate dall’emergenza sanitaria. In tal senso, l’uso della realtà virtuale all’interno dei negozi consente di provare i prodotti in totale sicurezza, con risultati fedeli ai tester. Un esempio di integrazione tra offline e online è VeraLab, il brand che ha rivoluzionato il settore beauty in Italia. Oggi l’azienda, fondata da Cristina Fogazzi (anche nota come L’Estetista Cinica), aggiunge un ulteriore tassello al suo percorso di conquista del mondo offline, facendo ingresso nelle farmacie italiane, a partire dalle vetrine. Nell’ambito di Brand Revolution LAB 2021, in collaborazione con l’agenzia DLVBBDO di Milano ha sviluppato un allestimento capace non solo di catturare l’attenzione ma di trasmettere tutta la natura unconventional del brand, la sua filosofia inclusiva e raccontare l’efficacia dei prodotti. Nasce così “Specchio delle mie Fagiane”. Il concept del progetto parte da un insight reale legato al mondo beauty: quando usciamo di casa, le vetrine dei negozi diventano i nostri specchi, sui quali prendono vita le nostre insicurezze. Per questo il protagonista dell’allestimento è proprio uno specchio.

Al centro un messaggio invita chi si ferma ad andare oltre la propria immagine riflessa, inquadrandolo con lo smartphone. Grazie a un QR code invisibile, sarà l’Estetista Cinica in persona ad apparire tramite realtà aumentata sui device delle persone, per portare ogni volta un messaggio di body positivity diverso. L’allestimento parte dal cerchio rosa, l’elemento visivo principale del brand, e lo esplode nel background con un pattern personalizzabile, nelle finestre prodotto e nello specchio. Una soluzione creativa di grande impatto, facile da montare, e sostenibile sul piano economico e su quello ambientale grazie all’uso di materiali riciclabili. La produzione del progetto di DLVBBDO per VeraLab è stato affidato a PressUP, che ha realizzato con tecnologia digitale large format una serie di corner pensati per contenere i quattro prodotti hero del brand: Spumone, Luce Liquida, Olio Denso e Slim Me. L’allestimento è stato concepito per supportare la rotazione periodica dei prodotti e delle eventuali promozioni a essi legate, e allo stesso tempo per adattarsi, tramite la stampa digitale, a esigenze di personalizzazione con diversi pattern grafici e con la presenza del logo dell’esercizio ospitante. PressUP ha prodotto una struttura autoportante in cartone alveolare rivestito con cartoncino bianco, poco ingombrante e leggera, quindi ottimizzata per la logistica, e facile da montare. Fa parte integrante del progetto un sistema di ingegnerizzazione della produzione tramite web-to-print e l’integrazione di un QR code che permette, passando davanti alla vetrina, di ricevere sul proprio device contenuti personalizzati.

Migliorare l’esperienza in negozio

La Cina è uno dei primi paesi ad aver compreso il potenziale delle smart technologies che infatti, anche prima della pandemia, venivano utilizzate per migliorare l’esperienza nei negozi, puntando sull’intrattenimento. Nike, in occasione del suo Sports Festival tenutosi a Shanghai nel 2019 ha reso gli acquisti in-store più coinvolgenti, utilizzando proprio i QR Code: i partecipanti all’evento, tramite la scansione di un codice, avevano la possibilità di partecipare a un badge-collecting game e di vincere premi speciali. Grazie alla gamification, oltre ventiduemila persone hanno preso parte all’evento. Il connubio tra QR Code e engagement offline si rivela vantaggioso anche per i brand che vogliono creare un evento il più esclusivo possibile. Estée Lauder, nel 2020, istituì un concorso per permettere ai vincitori di incontrare Jing Boran, una famosa star del cinema cinese. Dopo aver acquistato uno dei prodotti, gli utenti dovevano scansionare il QR Code impresso e seguire l’account aziendale. Questi step davano accesso a una parola chiave indispensabile per essere ammessi all’estrazione finale. Infine, per partecipare all’estrazione, era richiesto di compilare un form con i dati personali. Un’azione di marketing che dimostra come le tecnologie digitali possano rivelarsi ottime alleate nella creazione di strategie di CRM.

Smartness e sostenibilità nel tessile

Anche nel mondo dell’abbigliamento l’uso di QR code, RFID e NFC accompagna sempre più spesso i cartellini dei vestiti. Scansionando i codici, i clienti che, per esempio, hanno difficoltà a trovare la taglia corretta possono accedere velocemente al campionario online del retailer, acquistando direttamente dal sito il capo scelto in negozio o un modello simile. Sono inoltre uno

Nel tempo, i QR code hanno assunto forme sempre più diverse e personalizzate. C’è chi ne ha inventati di propri. Gli Snapcode, per esempio, sono un tipo speciale di immagine che puoi scansionare con Snapchat per aggiungere nuovi contatti, sbloccare filtri e lenti, accedere a contenuti esclusivi.

Capi d’abbigliamento, accessori, packaging di cosmetici, cibo, bevande, medicinali. Le smart technologies hanno conquistato ogni segmento di mercato, conferendo alle applicazioni funzionalità di ogni tipo.

La box E. Marinella sfrutta l’AR per raccontare la storia dell’azienda.

strumento di narrazione molto efficace, che consente di promuovere iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale e incentivare il riuso creativo e il riciclo. Avery Dennison ha avviato una partnership con il marchio di lifestyle UpWest, per il quale ha realizzato etichette digitali: scansionando i codici presenti su ciascun cartellino, gli utenti possono accedere alla storia del capo, oltre che a informazioni utili alle materie prime utilizzate e alla corretta manutenzione. Una collaborazione che ha permesso di sfruttare i nuovi strumenti digitali per promuovere la cultura dell’upcycling, oltre che offrire un’informazione più trasparente ai consumatori sui materiali e i processi di produzione di ogni singolo capo. Nell’ambito della sua strategia sostenibile, a fine 2020 l’e-tailer della moda di lusso Yoox Net-a-porter ha lanciato due progetti pilota per dotare i capi d’abbigliamento di una “carta d’identità digitale”. Al momento la ID digitale è apposta solo su alcuni modelli dell’ultima collezione Mr P. di Mr Porter e sulla linea della piattaforma per The Prince’s Foundation, capsule legata al progetto The Modern artisan, finalizzato a rafforzare le competenze sartoriali e formare gli apprendisti artigiani nel Regno Unito e in Italia. Cos’è questa carta d’identità? Un QR stampato e cucito all’interno di ciascun capo che permette di accedere a informazioni circa la sua provenienza, indicazioni per prendersene cura e suggerimenti di stile. Giorgia Roversi, director of sustainability & inclusion del gruppo, spiega che l’obiettivo di Yoox “è semplificare l’accesso alle informazioni da parte degli acquirenti, supportandoli nel modificare il loro rapporto con gli indumenti acquistati e a formare una consapevolezza improntata alla circolarità”. Garantire la tracciabilità dei capi e, al contempo, offrire un’esperienza immersiva alla clientela sono obiettivi condivisi anche da E. Marinella, che da oltre cento anni produce cravatte artigianali in seta, confezionate a mano una a una. I pattern sono tutti originali, disegnati da Marinella insieme a uno studio inglese, e stampati a mano: c’è un archivio di migliaia e migliaia di pattern che offrono uno stile unico a chi indossa le cravatte E. Marinella. Nello storico punto vendita a Napoli, il cliente viene accompagnato passo passo durante la scelta del prodotto. Perché non riportare nel packaging da destinare all’e-commerce la stessa cura per il dettaglio? Di qui l’idea di creare una scatola decorata con i pattern d’archivio E. Marinella, selezionati da un software in grado di creare migliaia di combinazioni tutte diverse l’una dall’altra, in modo da rendere unico il pack al pari del prodotto. Unicità rafforzata da una card contenuta all’interno di ogni scatola, che indica il giorno di realizzazione e la persona che ha confezionato la cravatta. Alla card è collegato un video del laboratorio sartoriale, attivato attraverso la realtà aumentata tramite l’app GenARate. Completa l’esperienza di unboxing, una stampa a inchiostro invisibile che impreziosisce il flyer con la storia dell’azienda. La tecnologia StealthCode, già impiegata in diversi ambiti a livello globale, è in grado di trasformare qualsiasi prodotto stampato in uno strumento di comunicazione dinamico, senza impattare sulla grafica del prodotto. Per questo motivo, trova grande applicazione nel mercato tessile. Una volta stampato, trasforma il tessuto in uno strumento dalle molteplici funzionalità: comunicazione tra brand e cliente, anticontraffazione, serializzazione, tracciabilità del prodotto, fino alla promozione e alla veicolazione di concorsi a premi. StealthCode si propone come alternativa a diverse tecnologie esistenti (QR code, Barcode, data matrix e NFC). Il suo principale vantaggio è quello di essere distribuito su tutta la superficie del tessuto, pur essendo impercettibile, il che garantisce una facile lettura. Il codice univoco StealthCode può essere stampato sul cartellino, sull’etichetta o direttamente sul tessuto. In quest’ultimo caso, anche dopo aver buttato l’etichetta o il cartellino, le funzionalità del capo restano comunque attivate. In funzione delle necessità del brand, il codice può essere modificato in tempo reale

Utilizzo di QR code e realtà aumentata all’interno della campagna Gifts of the Forest di Nespresso.

Nella medical box Cavilon Advanced di 3M sono stati inseriti tag NFC adesivizzati che rimandano a una landing page contenente il testo del manifesto e consigli per caregiver e pazienti.

nelle sue funzioni di utilizzo. Anche la piattaforma IoT StealthCode è personalizzabile da parte del cliente e gli garantisce di gestire e tracciare i propri prodotti in modo univoco, in qualsiasi momento.

Informazioni che creano valore aggiunto: nel pharma...

Gli imballaggi intelligenti offrono accesso immediato a un’infinità di dati misurabili e contenuti. In alcuni casi, si tratta di informazioni studiate per essere fruita in maniera passiva, come i messaggi di marketing diretto. In altri, è previsto un engagement del consumatore. Nell’industria farmaceutica, esistono smart pack progettati per reagire con l’ambiente circostante, e verificare la genuinità e l’integrità del contenuto. Una tecnologia utilizzata anche per monitorare il trasporto dei vaccini Covid è quella degli indicatori di temperatura apposti sulle confezioni, che cambiando colore forniscono informazioni sulla storia termica dell’imballo. Partendo

Nespresso sfrutta l’AR per parlare di biodiversità

Descritta da Nespresso come phygital, ovvero una combinazione tra fisico e digitale, l’esperienza Gifts of the Forest fa parte della campagna Festive For Goods del global brand del caffè. Realizzata in collaborazione con la stilista e artista colombiana Johanna Ortiz, con Future Brand e Liganova che si è occupata dell’ingegnerizzazione del design, la campagna ‘Gifts of the Forest’ trasforma le vetrine di 650 boutique Nespresso nel mondo in uno spazio digitale che si anima scansionando un QR code e apre un concorso interattivo. Il concept creativo fa riferimento alla biodiversità delle foreste pluviali. I visitatori delle boutique Nespresso possono visualizzare una “straordinaria vetrina” utilizzando la realtà aumentata (AR) e la tecnologia del suono. Diffusa in tutto il mondo, l’esperienza vede le capsule della corrispondente gamma di caffè Gifts of the Forest esposte accanto a intricati modelli di carta che raffigurano pappagalli annidati tra foglie e fiori tropicali. Con l’aiuto della tecnologia AR, i modelli vengono attivati quando gli acquirenti scansionano un codice QR sulla vetrina del negozio: gli uccelli sembrano svolazzare per strada e le foglie germogliano ricoprendo la facciata del negozio.

da questo concetto è nato il nuovo progetto dedicato a Cavilon Advanced, un prodotto medical di 3M che oltre a prevenire irritazioni da incontinenza, aiuta i medici a diffondere una nuova cultura anche tra pazienti e caregiver. Per realizzarlo, The Embassy e Hello DTV hanno progettato una special box contenente un manifesto, un espositore da tavolo che faccia da conversation starter, sample di prodotto e consigli su come gestire le esigenze della persona malata. Nella box sono presenti alcune card stampate fronte retro in cui Tecno Tag, divisione di Eurolabel, ha inserito tag NFC adesivizzati che rimandano a una landing page contenente il testo del manifesto, i consigli utili per i caregiver dei pazienti e la serie di podcast “Non siete soli” con la voce narrante di Andrea Cecchi e il supporto tecnico di Top Digital, finalizzata a creare un senso di comunità tra le persone che vivono la stessa situazione.

… come nel settore alimentare

Creare confezioni sia belle che funzionali è un’attitudine consolidata nel mondo del food & beverage. Nella progettazione di packaging primari, è indispensabile far convogliare le esigenze estetiche, relative al design delle confezioni, con quelle relative alla sicurezza dei consumatori e alla tracciabilità. Ad esempio Birra Pe- 61

roni ha voluto estendere il percorso relativo alla tracciabilità a tutti i prodotti sull’esperienza di un progetto pilota relativo a una limited edition per la birra Nastro Azzurro nel 2020. Inquadrando il QR code presente sul collarino delle bottiglie, l’utente accede a una web app dedicata dove sono inseriti i dati relativi al lotto di produzione riportati in etichetta e dettagli relativi agli ingredienti e ai processi produttivi ai quali la birra è stata sottoposta prima di arrivare a tavola. Dalla coltivazione del luppolo alla produzione fino all’imbottigliamento, ogni fase è registrata e certificata.

Nuovi canali per lo storytelling packaging

Per i grandi brand, l’utilizzo di QR code è da sempre uno strumento utile a migliorare la customer experience. Restando nel settore beverage, Budweiser fece da apripista, lanciando la campagna Track Your Bud nell’ormai lontano 2012. Più recentemente Pepsi ha stampato sulle lattine delle bibite codici che rimandano a contenuti esclusivi per il Super Bowl 2021. Oggi l’utilizzo di queste tecnologie non è più prerogativa delle grandi multinazionali: i codici QR non costano nulla, si generano facilmente e sono ormai entrati nella vita di moltissimi utenti. Per le piccole aziende è diventato uno strumento di storytelling che permette di raccontare l’artigianalità che contraddistingue i loro processi. La qualità del prodotto finale è un elemento che attira i consumatori più esigenti ed è indispensabile comunicarla nel modo giusto. Ce n’è per tutti i gusti, per gli amanti del vino e della birra. Nel primo caso, un ottimo esempio è l’iniziativa della cantina veronese Zai che è approdata nel mercato dei canned wine (il vino in lattina) con un’edizione speciale. Sei referenze, ciascuna dedicata a uno dei personaggi di un fumetto fantascientifico ambientato nell’anno 2150, che vede la maggior parte delle specie animali e vegetali estinte a causa del cambiamento climatico. Le sei lattine rimandano ad altrettanti protagonisti di un viaggio per risolvere il mistero dell’antica profezia sul vino e salvare il mondo. Il secondo caso è quello del Birrificio della Granda, che racconta attraverso la propria birra una vera e propria storia a fumetti. Ciascuna etichetta riporta una puntata della storia delle Girls, personaggi creati dall’azienda con l’aiuto di Diego Boscolo Fiore, che da ormai un anno rappresentano le birre artigianali dell’omonima linea. Come afferma Ivano Astesana, mastro birraio e titolare di Granda, il lancio delle birre Girls è avvenuto in occasione del festival Lucca Comics per omaggiare il mondo dei fumetti e della graphic novel. Sull’etichetta è apposto anche un QR code che permette di accedere a un video con consigli per la degustazione e informazioni sul brand. Il marchio specializzato nella vendita di birra online Hopt Beery Christmas ha lanciato anche quest'anno Beery Christmas, una sorta di calendario dell’avvento, rinnovandolo con una selezione di birrifici e referenze create in esclusiva per questo special pack. 25 le birre provenienti da tutto il mondo da degustare in attesa delle feste. L’esperienza si arricchisce di contenuti virtuali, disponibili tramite QR code presente sulla confezione. Scansionandolo, viene svelata la storia della birra corrispondente a quello specifico giorno, aneddoti, curiosità e altre informazioni utili su come gustarla al meglio, dalla temperatura del bicchiere all’abbinamento con i piatti più adatti.

Il formato digitale permette di rendere un menù più interattivo e multimediale, grazie alla possibilità di associare contenuti video.

Birrificio della Granda e la cantina Zai sono esempi di come lo smart packaging possa diventare uno strumento di storytelling per comunicare l’artigianalità dei processi e la qualità del prodotto.

Per la campagna ‘Cos’è sto Robo’ di NeN, è stato utilizzato un QR code su manifesti, poster, schermi LCD in prossimità di metro e bus nelle grandi città: inquadrandolo era possibile partecipare al gioco a premi per scoprire di cosa si trattasse. Anche Nutella li ha utilizzati per il lancio della limited edition Ti amo Italia.

E nell’OOH?

L'abbinamento tra i cartelloni pubblicitari e i codici QR può spingere i consumatori a compiere un'azione immediata, come contattare l'azienda per ricevere informazioni, usare le mappe di Google per visitare il punto vendita, partecipare a concorsi e giochi a premi. Un esempio italiano di integrazione di questa tecnologia all’interno di una campagna OOH è quello messo a punto da NeN per la campagna “Cos’è sto Robo?”. Piccoli e grandi manifesti, poster, schermi LCD in prossimità della metro o delle fermate di tram e bus mostravano la rappresentazione grafica stilizzata di questo misterioso oggetto, accompagnata da un QR code: inquadrandolo era possibile partecipare al gioco a premi per scoprire di che cosa si trattasse. Anche Nutella ha utilizzato i QR code in abbinamento a una campagna pubblicitaria per il lancio della limited edition Ti amo Italia. Anche in questo caso, scansionando il codice gli utenti potevano accedere virtualmente ai luoghi raffigurati su ciascun vasetto – le cui grafiche sono state stampate con tecnologia HP – con la possibilità di acquisire informazioni sulla storia e la geografia del territorio e rispondere a un quiz per vincere un viaggio nella località desiderata. Vedremo sempre più spesso brand e retailer utilizzare questo strumento in grado di integrarsi e arricchire la comunicazione stampata per offrire agli utenti un'esperienza personalizzata. 63

Sprint24

il 2021 tra assistenza al cliente e stampe di qualità

Il 2021 è stato un anno di ripartenza nonostante le molte preoccupazioni in tanti ambiti e per Sprint24 sono stati 12 mesi di novità e impegno costante.

L’impegno di Sprint24 per l’anno appena trascorso si è concentrato su uno dei propri caposaldi: l’assistenza al cliente. L’azienda ha gestito al meglio un elevato numero di contatti e richieste grazie al lavoro dei reparti di amministrazione e prestampa: lo dimostrano le sempre ottime recensioni da parte dei clienti e non solo! Per il terzo anno consecutivo Sprint24 è stata inoltre inserita nella classifica dei migliori e-commerce italiani 2021-2022. Un riconoscimento che è anche una conferma dell’impegno e del lavoro svolto: Sprint24 è entrata, infatti, nella top 10 dei migliori shop online nella macrocategoria “Commercio e Ufficio”, settore merceologico “stampa online”, con enorme soddisfazione

Una novità lucente

Molte sono state le novità che hanno costellato l’anno che si è appena concluso: ultima ma solo in ordine temporale, è la stampa nobilitata con lamina in argento e oro colato. Si tratta di una lavorazione particolare, che impreziosisce biglietti da visita e non solo, grazie alla stampa con foil metallizzato ad alto spessore. Questa tecnica è in grado di conferire una sensazione di vero pregio sia per la vista e sia per il tatto con dettagli in oro e argento dalla lucentezza inedita. È un prodotto pensato per i brand che desiderano distinguersi con originalità ed eleganza attraverso un potente strumento di marketing per presentarsi al meglio a clienti, colleghi e fornitori. Questa nobilitazione è disponibile per cataloghi, riviste, stampati di lusso e per applicazioni dove ci sia la voglia di dare un tocco raffinato allo stampato: si trova l’opzione da selezionare in ogni prodotto dove è disponibile. Se la si volesse utilizzare per altri prodotti, basterà contattare il nostro servizio clienti per elaborare dei preventivi personalizzati.

Approccio customer centric

Anche il programma fedeltà è stato rinnovato: Privilege, già attivo e utilizzato da molti clienti, è un vero e proprio club dedicato agli stampatori più assidui. A differenza di altri servizi analoghi, Privilege è caratterizzato da sconti già in fase di acquisto, agevolazioni riguardo gestione dei file e pagamenti e anche verifiche professionali gratuite da parte di operatori specializzati per offrire un feedback tecnico prima di procedere con l’impaginazione completa. Maggiori dettagli su sprint24.com/privilege Per il nuovo anno Sprint24 ha già in programma molti progetti da condividere con i propri clienti: se il 2021 è stato l’anno della ripartenza, il 2022 sarà l’anno della novità dal punto di vista produttivo e della customer experience, con la qualità di sempre e il desiderio di far crescere e promuovere i brand che si avvalgono dei servizi offerti da Sprint24.

COMUNICAZIONE D’IMPRESA 65

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