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Industria 4.0: stato dell’arte

Industria 4.0: stato dell’arte in Italia

L’applicazione delle necessarie “regole, regolamenti e gestione aziendale” sono facilitate dall’impiego delle nuove tecnologie meccaniche, elettriche, elettroniche e informatiche presenti sul mercato, il cui sviluppo e diffusione è favorito dalla Legislazione “Industria 4.0”

La iniziale Legge 232 /11 Dicembre 2016, che poi venne resa nota con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.° 297 del 21-12-2016 ha dato inizio agli investimenti agevolati nel corso dell’anno 2017 legati proprio all’“Industria 4.0”. Attualmente gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica finalizzati al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 sono definiti da: Art. 1, comma 203, della Legge 160 del 27 Dicembre 2019 et successivo, Art. 5, comma 1, del D.M. del 26 Maggio 2020 per la definizione dell’esigibile valore quale “Credito di Imposta” che è di grande interesse e utilità per tutto il comparto industriale e in modo speciale favorevole per le PMI. Queste agevolazioni innovative – di cui abbiamo ampiamente dato conto in tutti i numeri del 2021 de Il Poligrafico – spingono a una migliore organizzazione e controllo delle attività produttive. Applicare regolamenti aziendali con principi chiari e ben definiti può sancire una vera e propria svolta nella gestione di un’impresa. Istat aveva evidenziato un aumento significativo dell’impiego di tecnologie avanzate e anche l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano ha registrato una decisiva crescita del settore. Il sistema d’innovazione italiano deve partire dall’impulso alla ricerca e sviluppo scolastico che sono le chiavi di apertura della “Missione 4.0” per la Istruzione dei giovani. Deve essere insegnato e fatto comprendere il ruolo delle competenze indispensabili alle imprese per inserirsi nella realtà della vita aziendale in costante evoluzione. Si sottolinea che la pandemia ha avuto un effetto di accelerazione. Alcune tecnologie come il Cloud sono state utilizzate nel 2020 dalla maggior parte delle aziende italiane (60% secondo l’Istat). Anche l’installazione di robot e il ricorso all’intelligenza artificiale mostrano, secondo il Politecnico di Milano, trend in forte aumento. E’ in atto un dinamismo significativo per tutto il comparto industriale. Stime di crescita in quest’ambito arrivano anche da Ucimu in riferimento alla produzione e all’adozione di macchine utensili di ultima generazione, automatizzate e collegate in rete per permettere il controllo e la raccolta dati, come richiesto dalle vigenti normative “Industria 4.0”. A fine 2021 gli investimenti per “Industria 4.0” dovrebbero, infatti, attestarsi su un incremento del 21,6%, raggiungendo i 6,3 miliardi di euro, a dimostrazione del significativo dinamismo di tutto il comparto industriale. Resta l’incognita delle potenziali problematiche legate alle dinamiche della carenza delle materie prime che potrebbero impattare e vincolare nei prossimi mesi tutto il comparto manifatturiero.

di Sergio Facchini

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato il via libera agli incentivi per sostenere gli investimenti nelle scuole tecniche (ITS) per la realizzazione di sedi e laboratori innovativi legati alle nuove tecnologie con le possibili applicazioni offerte dallo sviluppo della “Industria 4.0”. L’obiettivo è favorire la formazione di competenze professionali aggiornate e quindi potenziare le sinergie scolastiche “teoriche” con il mondo reale dell’industria e delle imprese. Quindi lo scopo è incentivare la formazione altamente specializzata dei giovani offrendo percorsi ampi per entrare nel mondo del lavoro preparati, così da far emergere quelle capacità e professionalità richieste per vincere la sfida della transizione, ovvero del passaggio dalle vecchie tecnologie alle nuove applicazioni “digitali e green”. Queste ultime concepite per essere rispettose delle condizioni del pianeta, favorendo dal risparmio energetico fino alla gestione degli scarti. Il mercato 4.0, che oggi ha un valore complessivo stimato di 4,1 miliardi di euro, nel periodo di pandemia si è mostrato particolarmente dinamico con un aumento importante dell’adozione delle nuove tecnologie sia per l’industria sia nell’ambito dei servizi.

FIERA MILANO

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