VENTiNOVE
N. 29 giu lug ago 2016 €8,00 Zeta’s Srl - 20137 Milano - via Kolbe 8
Textile - Interior - Decorative OOH - Industrial & 3D
Esistono tante realtà quante se ne possono realizzare. In Polyedra lo stesso vale per le soluzioni: solo immaginando nuove forme di noi stessi continueremo ad offrire ai vostri progetti nuove interpretazioni. La materia non ha più importanza. Ciò che conta sono le idee, quelle con cui cambieremo il futuro, e noi saremo qui per realizzarle. Rendendole infinitamente possibili. Da sempre, Polyedra è leader nell’offerta di soluzioni innovative per i settori print, sign&display e packaging. E da oggi per qualsiasi settore riusciate ad immaginare.
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editoriale paola bonfanti
out of home e oltre, con il digital printing Trascorriamo oltre il 70% del nostro tempo fuori casa. Siamo costantemente coinvolti in conversazioni social e il nostro approccio ai messaggi di advertising si è fatto ‘pull’, molto più proattivo e responsive rispetto al passato. Sull’onda del cambiamento in atto, anche l’universo della comunicazione esterna vive un periodo di forte fermento, caratterizzato dalla sperimentazione di creatività accattivanti e d’impatto, di piattaforme innovative e di nuovi linguaggi che concorrono a generare l’effetto wow e il go viral. All’out of home – in tutte le sue declinazioni applicative e nella recente migrazione digital – è dedicato lo speciale di questo numero di WIDE. Nel raccogliere la testimonianza dei player della filiera, abbiamo scoperto che il settore esprime fiducia nelle prospettive all’orizzonte e guarda al gap attualmente percepito rispetto all’estero come a una delle più grandi opportunità di crescita e di sviluppo per i prossimi anni. Seguendo la logica dell’albero delle applicazioni wow che illustra i focus della rivista, abbiamo cercato attraverso articoli di scenario, analisi di mercato e case study esemplari di mettere in evidenza il ruolo svolto dalle tecnologie del printing di ultima generazione nell’interpretare i mood del mercato per trasformare le necessità di oggi nel terreno di conquista di domani. E non mancano le novità: anche WIDE conquista una nuova dimensione. Scorrendo tra le pagine, troverete i QR code trait d’union tra cartaceo e digitale: inquadrateli col vostro device smart – utilizzando una qualsiasi App QR-code reader – e sarete proiettati nella dimensione virtuale, per immergervi nel contenuto e viverlo in real time. 3
SOMMARIO WIDE VENTINOVE
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news installazioni, nuove tecnologie pag 6 VENTiNOVE
N. 29 giu lug ago 2016 €8,00 Zeta’s srl - 20137 MilaNo - via Kolbe 8
Textile - interior - Decorative OOH - industrial & 3D
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speciale out of home scenari di mercato: la golden age dell’out of home? è right here, right now! pag 12 L’insider: publicis media pag 14 cannes lions: l’out of home è real time, integrato, interattivo pag 18 inchiesta: impressioni a caldo sull’out of home pag 20 le tecnologie: news dai fornitori pag 28 applicazioni speciali pag 32
eventi viscom italia 2016: uno sguardo ai prossimi trend pag 34 vetrina delle novità pag 36
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textile direct to garment protagonista del textile pag 44 tecnologia sublimatica e a pigmento il punto di vista di kiian digital pag 48
interior orizzonti digitali per decori d’autore l’installazione “flowers” alla mostra new craft pag 52
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industrial & 3d post drupa 2016: l’inizio di una rivoluzione nel mondo della stampa? pag 54 inprint italy: lo show dell’industrial in scena a milano pag 58
decorative p&p promotion: il vetro protagonista di un mercato sempre più “luccicante” pag 60
fespa space eventi nel mondo pag 62
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cambio al vertice di fespa italia: alberto masserdotti nuovo presidente pag 63
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NEWS DALLE AZIENDE
web2print Pixartprinting certifica la Customer Care Il service di stampa ha ottenuto la certificazione TÜV che accerta che il “sistema di gestione di Pixartprinting Spa è conforme ai requisiti della norma UNI EN 15838:2010 Servizi di relazione con il cliente, con il consumatore e con il cittadino, effettuati attraverso centri di contatto”. La certificazione, che ha l’obiettivo di definire standard prestazionali e di qualità per il settore della relazione con i clienti ponendosi dalla parte dell’utilizzatore, è l’esito di un lungo processo di ottimizzazione del proprio Customer Care che Pixartprinting ha avviato da tempo. Il Customer Care di Pixartprinting impiega a oggi 50 operatori, tutti attivi nella sede veneta di Quarto d’Altino. Ogni giorno il team risponde alle richieste dei 250.000 clienti dello shop online con supporto multicanale attraverso telefono, mail, chat e social. L’assistenza opera su tre livelli: prevendita, con supporto alla navigazione nel sito e consigli su prodotti e materiali; acquisto per modifiche di preventivi o file non conformi; post vendita con la gestione di eventuali contestazioni e informazioni su tempistiche di consegna e vettori. Gli utenti di Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Portogallo, Russia e Romania hanno a disposizione un numero telefonico della propria nazione a cui risponde un operatore madrelingua. A breve sarà disponibile anche il servizio in catalano e olandese. Anche i clienti americani, in alcune fasce orarie della giornata, sono seguiti direttamente da operatori localizzati in Italia, che collaborano sinergicamente con i colleghi in USA.
Supporti L’offerta di 3A Composites a K All’edizione di K 2016 - la fiera internazionale delle materie plastiche e della gomma che si svolge a Düsseldorf dal 19 al 26 ottobre - l’azienda 3A Composites GmbH | Polycasa presenta (stand G36 pad. 8a) il suo assortimento di prodotti dalla combinazione unica, nonché i nuovi marchi della linea in acrilico di Polycasa – l’acrilico colato CAST, rinominato CRYLUX™, e la lastra in acrilico estruso XT, col nuovo nome CRYLON®. CRYLUX™ fa della versatilità di utilizzo una delle sue caratteristiche salienti ed è disponibile in una vasta gamma di colori e tonalità. Esistono, inoltre, varianti specifiche ad alta resistenza agli agenti chimici, batterici e luminosi. CRYLON® è invece caratterizzato dalla possibilità di essere usato per applicazioni sia di outdoor sia di indoor, garantendo in entrambe le situazioni ampia resistenza agli agenti atmosferici e al tempo. CRYLON® è realizzato senza l’uso di sostanze tossiche o di metalli pesanti, in piena conformità con la certificazione ISO 7823-2 ed è facilmente riciclabile.
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© Copyright by Armstrong Partnership, on behalf of 3A Composites | Polycasa’
Stampa digitale Aggiornata la serie HP Latex 300 HP Inc. ha annunciato a SGIA Expo le nuove stampanti della serie HP Latex 300. Sviluppate per consentire a una varietà di clienti, dalle piccole copisterie ai grandi provider di servizi di stampa, di accedere in modo conveniente alle opportunità del mercato Sign&Display, permettono di realizzare un numero maggiore di applicazioni indoor e outdoor. I nuovi sistemi HP Latex 315, 335 e 365 forniscono alta qualità di produzione, stampe al di sopra di 64 pollici di larghezza a velocità superiore a 31 m2/h per applicazioni outdoor e con 1200 dpi, unitamente ai vantaggi ambientali e alle certificazioni industriali legati alla tecnologia water-based HP Latex Ink. In occasione di SGIA, HP ha inoltre presentato HP Durable Backlit Fabric, un tessuto 100% poliestere compatibile con la tecnologia HP Latex Ink. Si tratta, secondo la multinazionale americana, di un materiale robusto, facile da utilizzare e studiato per garantire la resistenza e la resa delle immagini durante le fasi di post-produzione o di installazione di light box. Le nuove stampanti HP Latex 315, 335 e 365 sono già disponibili a livello globale, mentre HP Durable Backlit Fabric sarà in commercio in una varietà di dimensioni a partire dalla primavera 2017.
Stampa digitale Canon presenta la tecnologia UVgel Una soluzione unica sul mercato in termini di produttività, automazione, qualità d’immagine, versatilità nelle applicazioni e ridotti costi operativi: è questo ciò a cui punta Canon con il lancio di UVgel. La tecnologia UVgel sfrutta un inchiostro a polimerizzazione UV proprietario Canon, che gelifica istantaneamente a contatto con i supporti, offrendo una precisione e un’uniformità di stampa senza compromessi sulla velocità. Lo spazio cromatico di questo inchiostro è più ampio rispetto a quello ecosolvente e lattice, e dispiega caratteristiche di grande ecologicità, sicurezza e basso impatto ambientale. La stesura dei colori risulta ultra sottile, con rilevamento al tatto dello spessore inchiostro quasi impercettibile, e consente una riduzione fino al 40% dell’inchiostro utilizzato rispetto ai sistemi con inchiostri a eco-solventi e al lattice. Secondo Canon, grazie alla somma di queste caratteristiche la nuova tecnologia permette di produrre stampe a colori di elevata qualità e in alta velocità su una vasta gamma di supporti, assicurando al contempo un taglio dei costi complessivi di stampa e produzioni ecologiche. La tecnologia UVgel utilizza diversi nuovi componenti hardware sviluppati da Canon, fra cui teste di stampa piezo - con tecnologia di campionamento acustico degli ugelli e compensazione in tempo reale - e un sistema di polimerizzazione UV LED indipendente dal carrello di stampa, per assicurare grafiche ad alto impatto visivo e velocità. UVgel sarà il cuore pulsante di una nuova gamma di sistemi di stampa rollto-roll: il primo modello, ad elevata produttività, sarà disponibile nella primavera del prossimo anno.
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NEWS DALLE AZIENDE
web2print Sprint24, calendari e agende “template ready” Rapidità e semplicità permettono ovunque e in qualsiasi momento di essere efficaci, precisi e costanti. Le nuove sezioni di Calendari template ready e Agende interno standard di Sprint24 seguono questo principio, proponendo prodotti con template grafico preimpostato per semplificare il processo di impaginazione, o con parti prestampate che permettono di abbattere il costo del prodotto e riceverlo velocemente. Le gamme di layout pronti usufruiscono di un’ampia varietà stilistica. Basta personalizzare alcune parti del layout per conservare l’unicità e la particolarità di un lavoro. Le Agende saranno infatti personalizzabili in copertina, con layout interno fisso, mentre i Calendari presenteranno diversi pre-impaginati personalizzabili con fotografie e testo. Sprint24 punta dunque su semplicità e risparmio di tempo per conquistare i professionisti del business. La nuova sezione Calendari&Agende è già consultabile sul sito www.sprint24.com.
Textile Nuovo sistema Mimaki Tx500P-3200DS è il nuovo sistema di stampa a sublimazione diretta da 3,2 m di Mimaki. Il punto di forza riguarda la capacità di realizzare simultaneamente stampa e fissaggio dell’inchiostro in un unico passaggio, per una sensibile riduzione dei tempi di produzione. Con velocità fino a 130 m2/h, è ideale per produzione di campioni nonché per grandi lotti di produzione con tempi di consegna rapidi. Tx500P-3200DS è adatta a un ampio ventaglio di applicazioni di stampa tessile, tra cui soft signage, indumenti personalizzati e tessuti per la decorazione di interni e arredamento. Tra le altre caratteristiche: alta qualità con risoluzioni che raggiungono i 720x1080 dpi usando 12 teste di stampa in una configurazione sfalsata su tre file; uniformità conseguita grazie al rullo di trazione che mantiene la tensione adeguata durante la stampa su tessuti in bobina con larghezze fino a 3,2 m e pesi fino a 130 kg; continuità produttiva garantita dalla pulizia e dalla sostituzione automatica degli ugelli ostruiti senza interruzione del processo di stampa, con conseguente riduzione di sprechi di tempo e di materiale.
Super wide format CIP punta su EFI VUTEk
Ha scelto di investire in una stampante di grandissimo formato, optando per la tecnologia di EFI. A fronte di un 2015 molto positivo, con un fatturato cresciuto fino a quasi 2 milioni di euro – e di un’accresciuta domanda di lavori super wide, l’italiana CIP ha installato un sistema di stampa EFI VUTEk GS5500lxr Pro da 5 metri. Dotato di otto colori e della tecnologia UltraDrop™ con testine di stampa da 7 picolitri, può stampare con scala di grigi a quattro livelli e due livelli di densità di inchiostro, garantendo il controllo preciso e un’elevata qualità nelle immagini e nei testi. Caratteristiche che soddisfano gli elevati standard di CIP e che aiuteranno l’azienda a fare fronte alle lavorazioni più complesse, sia indoor che outdoor. Fondata nel 1966 da Alberto Garoglio e oggi gestita dalla figlia Laura, CIP è un service di stampa digitale specializzato nella produzione di comunicazione visiva, con un focus particolare su allestimenti grafici per negozi, eventi e manifestazioni. L’azienda di Cerro Maggiore (MI), dispone di un’altra soluzione EFI, un sistema EFI VUTEk QS2000 Pro a letto piano da 2 metri.
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NEWS INSTALLAZIONI
Textile Installata la prima Aleph LaForte A pochi mesi dal lancio ufficiale, la prima LaForte® Paper dell’italiana Aleph è stata installata presso Tintoria e Stamperia di Lambrugo, azienda attiva dal 1945 nell’ambito della nobilitazione dei tessuti per il settore moda. Alla ricerca di una soluzione performante e produttiva per implementare la produzione, la stamperia comasca ha trovato in Aleph un partner in grado di progettare strumenti innovativi commisurati alle specifiche necessità degli operatori tessili. Sviluppato per la stampa digitale su carta transfer dagli ingegneri di Aleph, il plotter industriale di grande formato fornito a Tintoria e Stamperia di Lambrugo ha una capacità produttiva molto elevata, che consente di raggiungere una velocità di 600 m2/h con otto teste di stampa in quadricromia. La risoluzione massima è di 1200 dpi, con una tecnologia piezoelettrica a goccia variabile fino a sedici testine di stampa Kyocera, in grado di garantire una precisione di avanzamento al di sotto dei 20 micron. Quella di Tintoria e Stamperia di Lambrugo è la prima installazione italiana del sistema di stampa LaForte e rappresenta, per il produttore italiano, l’inizio dello sviluppo del mercato nazionale. A livello internazionale, Aleph ha avviato un progetto che prevede lo sviluppo e la produzione di soluzioni dedicate ai mercati emergenti. Tra i primi step, l’apertura di una nuova sede a Istanbul che si occuperà della gestione diretta del mercato turco e indiano.
Wide format Q&B Grafiche punta al top tecnologico di Durst Q&B Grafiche, realtà padovana che offre servizi di stampa digitale a ciclo completo dal piccolo al grandissimo formato, ha optato per una soluzione Durst Rho P10 200 Presto full optional. La nuova macchina da stampa funziona in abbinamento con un tavolo da taglio da 3x2 metri per la lavorazione di un’ampia gamma di supporti rigidi destinati a target diversi, tra cui medie e grandi imprese, e insegne GDO e retail. L’investimento in questo sistema wide format ha determinato una crescita del business dell’azienda e ha richiesto un ampliamento del sito produttivo, che ha visto l’aggiunta di una nuova unità di 700 m2 dedicata alle applicazioni flatbed. Q&B Grafiche ha fatto della qualità dei sistemi Durst uno standard per i clienti. La necessità di affiancare alla qualità maggiore produttività, personalizzazione e un più ampio range di formati ha spinto l’azienda a sostituire il precedente modello Durst Omega Plus 1 – installato nel 2013 – con uno più performante, che offre velocità massima di 205 m2/h e luce di 540 cm. La configurazione di Durst Rho P10 200 Presto scelta dall’azienda padovana prevede l’opzione della stampa su cartone. Requisito fondamentale per la fornitura di applicazioni POP, come espositori, copripallet e allestimenti, dove Q&B Grafiche sta registrando un potenziale di crescita molto interessante. Il sistema di stampa Durst, inoltre, soddisfa specifici requisiti in ambito di sostenibilità e sicurezza. Oltre all’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale, gli inchiostri Durst sono certificati per specifiche applicazioni come la stampa su giocattoli.
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out of home & Digital out of home
Come cambia l’out of home nell’epoca del digital e dei social network? Quale ruolo riveste la comunicazione esterna nel media mix contemporaneo? Qual è l’efficacia nel coinvolgere un target sempre più predisposto a un’interazione di tipo ‘pull’ che lo veda protagonista? A tutte queste domande abbiamo cercato di dare una risposta nel viaggio nell’universo dell’out of home che vi proponiamo nelle pagine seguenti. Nella nostra indagine abbiamo voluto coinvolgere i player della filiera, a partire da chi si occupa tutti i giorni di progettazione, creatività e pianificazione ed è chiamato a mettere in campo strategie innovative per mantenere il passo con l’incalzante evoluzione di piattaforme, strumenti e linguaggi. Ci siamo rivolti, poi, ai service di stampa di grande formato, per comprendere come cambiano i processi produttivi e come le tecnologie di stampa di nuova generazione aiutano ad affrontare le sfide del mercato. E, tra una testimonianza e l’altra, non abbiamo mancato di proporvi qualche esempio di campagne out of home accattivanti, capaci di stupire, emozionare, divertire e coinvolgere. In tempo reale. A cura di Paola Bonfanti
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SCENARI
La golden age dell’out of home? È right here, right now! Impatto. Dinamismo. Interattività. Creatività. Misurazione. Sono i driver che trainano la trasformazione della comunicazione esterna e che contribuiscono a rendere l’out of home uno degli strumenti più potenti ed efficaci del media mix contemporaneo Oggi ancor più che in passato, la gente spende la maggior parte del proprio tempo in un ambiente esterno. Il fenomeno è persino quantificato: che sia durante gli spostamenti verso il luogo di lavoro, nello svolgere le commissioni quotidiane o nelle attività del tempo libero, i cittadini del mondo contemporaneo trascorrono il 70% della loro giornata fuori di casa. Out of home, appunto. Questa prima, semplice, considerazione ci proietta subito nel cuore della questione: la comunicazione out of home – in tutte le sue declinazioni – raggiunge e colpisce un target on the go che – ampio e
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differenziato – fruisce il messaggio. Efficacia nel diffondere il contenuto. Impatto e autorevolezza nel ‘vestirlo’. Una forza di penetrazione che pochi altri media – o forse nessun altro – possono vantare. E se a questo aggiungiamo le nuove opportunità applicative aperte dalle tecnologie di ultima generazione e dai processi produttivi più innovativi, abbiamo già messo in evidenza tutte le peculiarità che ci portano ad affermare che la nuova Golden Age dell’out of home è appena iniziata.
Strumenti e linguaggi che cambiano La comunicazione out of home è in continua evoluzione. Anche nelle sue declinazioni più classiche, il comparto ha visto ampliarsi progressivamente il range delle applicazioni, tra impianti innovativi e postazioni migliorate nell’appeal. Con la comparsa di pensiline e scroller, dal look più elegante e dinamico, nonché di poster retroilluminati e di poster illuminati, visibili anche di notte,
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Le frontiere dell’out of home italiano che verrà
l’arredo urbano ha cambiato volto, mentre a valorizzare l’armonia architettonica delle città sono affissioni in formati più piccoli e meno impattanti – in Italia, le postazioni 4x3 m e 3x2 m sostituiscono via via gli storici 6x3 m – e, al contempo, maxi teli e maxi rivestimenti in tessuto o in pvc, a decoro di cantieri e palazzi in ristrutturazione. E non va dimenticata la metamorfosi della decorazione di automezzi, laddove oltre ad autobus, tram e veicoli, si è arrivati a rivestire di una seconda pelle di tendenza anche treni e persino aerei. Nella sua trasformazione più recente, l’out of home ha abbracciato il digital. Nell’era del digital out of home, la comunicazione di grande formato si è fatta ancora più dinamica, arrivando a varcare le soglie dell’interattività. Il messaggio proposto – presentato in una veste accattivante – coinvolge l’audience in una nuova logica di storytelling, acquisendo una valenza che si estende ben oltre il momento
dell’esposizione. E, in un mondo dominato dalla rete e dai social media – e nel quale lo smartphone è key – out of home e digital out of home varcano altresì la frontiera della comunicazione unidirezionale, ricorrendo a call to action mirate per sollecitare la reazione del target e fare engagement. E per ottenere un prezioso strumento di misurazione dell’efficacia del mezzo. Questa intrinseca dinamicità del mezzo non ha mancato di attrarre l’attenzione dei brand owner sulle sue potenzialità. Se a questo si aggiungono i vantaggi portati dai nuovi tool a disposizione – strumenti di analisi dei data base, misurazione del feedback dell’audience e soluzioni di geo-targeting –, la maggiore flessibilità acquisita in produzione e l’accorciamento della supply chain, è facile spiegare la nuova propensione dei marchi a sperimentare, mettendo in campo campagne di out of home inedite e dall’effetto sempre più wow.
Volgendo lo sguardo al futuro, ci si chiede quali possano essere i prossimi orizzonti dell’out of home. A tracciare una prospettiva per il mercato italiano ci ha pensato Kinetic Italia, media agency specializzata nello sviluppo e nella pianificazione di strategie di comunicazione outdoor nel nostro Paese. Qualità è il primo dei quattro trend individuati nonché una delle parole d’ordine del momento: da qualche anno è in corso un’attività di pulizia del patrimonio affissione per ridurne l’affollamento e per dismettere gli impianti giudicati esteticamente poco performanti. Tale strategia ha un impatto positivo su consumatori e clienti, che percepiscono il mezzo come più qualitativo rispetto al passato. Qualità intesa non solo in termini di impianti ma anche in termini di creatività: l’efficacia della comunicazione esterna sarà sempre più legata alla sua capacità di attirare l’attenzione a prima vista. Altra parole d’ordine – e non stupisce – è l’integrazione col mobile. Secondo Kinetic, nel giro di pochi anni la maggior parte delle campagne out of home avrà una componente mobile. Componente che darà vita a un’interazione ‘pull’, ovvero richiesta e voluta dagli utenti, e non ‘push’, ovvero determinata dalla tecnologia. Uno scenario esemplificativo? Camminando per un centro commerciale, sarà possibile interagire con un QR code per scaricare via smartphone un coupon da utilizzare in real time nel negozio vicino. Il terzo trend riguarda la misurazione dell’audience, sempre più richiesta dai brand che utilizzano campagne out of home. Del resto, se fino a qualche tempo fa la comunicazione esterna non poteva contare su dati di supporto, la situazione sta cambiando grazie allo sviluppo di strumenti di misurazione innovativi. In Italia è nata nel 2015 AudiOutdoor, società dedicata proprio alla rilevazione e diffusione dei dati di audience degli impianti di pubblicità esterna. L’ultimo trend indicato da Kinetic è più tecnologico: si tratta del Programmatic Buying, ovvero dell’acquisto automatizzato di spazi pubblicitari, applicato anche agli altri media e non solo al web, dove questa pratica è già ampiamente utilizzata e consolidata. Anche se la declinazione in out of home non sembra essere così imminente, questa modalità di acquisto potrebbe giovare non poco al mezzo attirando più investimenti e incrementando così il peso nel media mix dei clienti.
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l’insider
L’out of home al centro delle strategie di Publicis Media Si configura come un vero e proprio centro di eccellenza dedicato al mezzo outdoor. La nuova Out of Home Division di Publicis Media mette a disposizione la professionalità delle agenzie del gruppo e gli strumenti più innovativi per affrontare le nuove sfide del settore dell’out of home, legate a crossmedialità, digitalizzazione e nuova centralità del content. Di tutto questo abbiamo parlato con Ivan Burrini, Head of Out Of Home Division di Publicis Media.
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Una nuova divisione dedicata all’out of home: quali le ragioni e quali gli obiettivi di questa scelta? Publicis Media ha scelto di trasformare l’approccio alla consulenza strategica sull’out of home attraverso la creazione di una divisione dedicata, consapevole del ruolo che questo mezzo ricopre all’interno delle strategie di comunicazione. Nei mercati esteri – spesso anticipatori delle dinamiche locali italiane – l’out of home rappresenta il mezzo con maggior crescita dopo il digital. A fronte di tale evidenza, abbiamo deciso di internalizzare tutte le competenze necessarie per consentire al gruppo di affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro e di cogliere tutte le opportunità che si stanno creando. Questo percorso di revisione e riconsiderazione del nostro approccio è, inoltre, direttamente legato alla generale volontà del Gruppo Publicis di posizionarsi
come un player a tutto tondo nel mondo della comunicazione, in grado di mettere a disposizione dei clienti una piattaforma crossmediale innovativa.
L’Italia dell’out of home: come sta andando il settore? I segnali sono favorevoli. L’andamento positivo del 2015 rispetto all’anno precedente – circa +11% – sarà replicato anche quest’anno, seppur in misura più contenuta. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, tenendo conto della specificità del 2015, anno caratterizzato dalla presenza di un evento di portata mondiale come Expo Milano. Si sta verificando un incremento strutturale del budget sul mezzo, che sembra destinato a non essere riassorbito. Questo trend è, inoltre, in linea con la trasformazione strutturale del settore dell’out of home nazionale, che vede, da un lato, una ulteriore espansione del ruolo delle due grandi multinazionali
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Publicis Media Italia, identikit
rimaste in gioco – IGPDecaux e Clear Channel – e, dall’altro, una progressiva reattività della compagine delle concessionarie italiane, sempre più orientate a creare consorzi commerciali in grado di interpretare meglio le sfide poste da parte della clientela in termini di flessibilità commerciale e ampiezza di prodotto.
Dal punto di vista delle applicazioni, che tipo di evoluzione tecnologica e di prodotto state affrontando? Nell’attuale approccio strategico alla comunicazione, emerge una nuova attenzione alla centralità dei contenuti, anche da parte delle agenzie media. In tale contesto, il processo – seppur lento – di digitalizzazione dell’out of home rappresenta un’opportunità di sviluppo da monitorare con estrema attenzione, laddove il ruolo di specifiche applicazioni tecnologiche può essere cruciale per evidenziare le peculiarità dei prodotti da comunicare o per coinvolgere l’utente in modo più efficace rispetto alle esecuzioni più classiche. Tuttavia, anche i segmenti storici dell’out of home stanno vivendo una trasformazione interessante:
l’avvento di impianti di nuova generazione – quali retroilluminati, rotor e sottovetro – permette di comunicare in modo più accurato i valori di marca (soprattutto se legati a concetti di prestigio o esclusività). A tale fenomeno corrisponde, in produzione, una decisa migrazione verso l’utilizzo della tecnologia di stampa digitale e di supporti non cartacei. Questo nuovo approccio produttivo alla comunicazione outdoor comporta, in molti casi, costi più elevati per i clienti, ma apre in modo più deciso alla possibilità di realizzare campagne multisoggetto, ideali per massimizzare la vicinanza fra contesto di esposizione e contenuto.
Soffermiamoci su alcuni temi interessanti, a partire dal digital out of home. Quali scenari dobbiamo aspettarci? Stiamo seguendo molto da vicino il processo di digitalizzazione dell’out of home, anche studiando ciò che in parte è già avvenuto in Paesi quali Regno Unito e Stati Uniti. In Italia, siamo ancora in una fase iniziale: le installazioni digitali di maggiore interesse si trovano a Milano e in alcuni contesti verticali molto identificati, come stazioni e
aeroporti. Dal nostro punto di vista, si tratta di un’evoluzione di grande rilievo, potenzialmente in grado di conferire una nuova essenza al mezzo outdoor. Tuttavia, affinché ciò avvenga, è necessario che tutti gli operatori del settore si impegnino ad approfondire le dinamiche e le esigenze di questo nuovo media, andando oltre a concetti basici come l’eleganza e la comodità dei nuovi impianti, che da soli non sarebbero sufficienti per attrarre nuovi investimenti da parte dei brand owner. Dobbiamo – e Publicis Media lo sta facendo con assoluta determinazione – interrogarci sulle nuove capacità espressive che l’impiantistica digitale può regalare al mezzo, immaginando e proponendo nuovi linguaggi e nuovi approcci, anche sul fronte delle strategie di contenuto. Un aspetto particolarmente interessante del digital out of home riguarda altresì la possibilità di gestire le pianificazioni in modo automatizzato e, in alcuni contesti, anche programmatico – ambiti nei quali Publicis Media è, ancora una volta, all’avanguardia sul fronte della sperimentazione. La facilità di accesso e la potenziale certificazione dell’audience
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Hub del Gruppo Publicis, multinazionale francese specializzata nell’advertising, comunicazione e marketing, Publicis Media comprende i brand Starcom, Zenith, Mediavest | Spark, Blue 449 e Performics ed è supportata da diverse Global Practice, tra cui Data, Technology & Innovation, Analytics & Insight, Content e Performance. L’azienda si pone l’obiettivo di accompagnare la crescita dei clienti mettendo a disposizione know how e strumenti innovativi. Lo scorso luglio, Publicis Media ha presentato la nuova Out of Home division che – forte di un team di professionisti del settore – opera in sinergia con le quattro aziende del gruppo fornendo un supporto specializzato sul mezzo out of home, sia nelle fasi di pianificazione strategica che nell’implementazione delle campagne di comunicazione.
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L’INSIDER
Campagne OOH dall’effetto WOW Una delle case più interessanti è la campagna realizzata da Publicis Media per il lancio di Galaxy S7, lo smartphone flagship di Samsung presentato sul mercato italiano nella primavera 2016. “L’obiettivo del cliente era quello di enfatizzare la propria leadership e di impressionare il mercato, anche lato retail, con determinazione e forza d’urto. Ne è nata la più potente campagna di maxi affissione degli ultimi anni, con la quale abbiamo letteralmente dominato le piazze più prestigiose d’Italia. A Milano, ad esempio, Piazza San Babila è stata ricoperta dalle immagini di Samsung, pulite, precise, essenziali, e incredibilmente efficaci. Accanto a questa esecuzione, di per sé unica e irripetibile, abbiamo studiato anche forme originali di trattamento del contenuto. Un esempio? Le due maxi affissioni di Piazza XXIV Maggio a Milano che, grazie a ledwall customizzati, mettevano in evidenza alcuni elementi creativi specifici con giochi di luce temporizzati. Oltre a Milano, le affissioni di Samsung hanno presidiato anche i punti chiave della città di Roma, da Piazza del Popolo a Piazza Venezia fino a Piazza di Spagna.
costituirà un deciso driver per il coinvolgimento di quegli investitori che sin qui si sono dimostrati timidi nei confronti del mezzo.
E per quanto riguarda la crossmedialità, come si integra il mezzo out of home nel media mix delle campagne di comunicazione contemporanee? L’importanza del media mix – inteso come il corretto bilanciamento di più mezzi per rispondere al meglio alle esigenze del cliente – è da sempre al centro delle strategie di comunicazione
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del nostro gruppo. Oggi, in corrispondenza del crescente calo di audience del mezzo televisivo, è indispensabile interrogarsi su come far vivere al meglio il proprio messaggio su media differenti. Il digital, ad esempio, occupa un peso sempre più significativo nel media spending dei clienti, grazie alla sua capacità di massimizzare la rilevanza del messaggio su target sempre più specifici. L’out of home si candida invece quale strumento ideale per integrare al meglio tutte le campagne di comunicazione destinate a
raggiungere un target molto ampio e a ‘fare numeri’, spesso anche per preparare in modo adeguato il terreno a operazioni più legate alla conversion lato web. Del resto, nel mondo attuale le prospettive si ampliano e cresce progressivamente il tempo trascorso fuori di casa, in particolar modo nei segmenti più giovani e urbani della popolazione – gli stessi che facciamo fatica a raggiungere con la televisione. È così che – forse in modo inaspettato – l’out of home va qualificandosi come il mezzo giusto per parlare ai Millennials, ai professionisti, ai manager, ovvero a quella fascia di target più dinamica e incline a vivere perlopiù ‘outdoor’.
Non possiamo non parlare dei social media: quale impatto hanno esercitato sulla comunicazione out of home? L’impatto dei social media si riflette soprattutto a livello di linguaggio. I social media – in primis nella loro declinazione mobile – si stanno dimostrando dei veri e propri ‘game changer’: è lo smartphone a fare la differenza, e in particolare l’utilizzo in mobilità di Facebook e Twitter. Una campagna out of
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L’insider
home può rappresentare un ottimo punto di partenza per dinamiche di condivisione sui social network, e per innescarle basta indovinare un hashtag o una giusta creatività. Altre applicazioni come Shazam, e persino i semplici QR code, consentono a un normale manifesto di diventare il link fisico al mondo dell’inserzionista. Oggi possiamo ‘catturare’ l’attenzione del target in mobilità e portarlo ‘a casa nostra’ – sulla nostra piattaforma di e-commerce, nel negozio virtuale o anche fisico – con pochi e semplici passaggi. Questo nuovo genere di vicinanza e prossimità è qualcosa di assolutamente inedito, che stiamo iniziando a sperimentare con i nostri clienti e che vede nei contesti dell’out of home lo scenario di applicazione più efficace.
Quanto è importante misurare l’efficacia delle campagne out of home? In Publicis Media siamo convinti che la misurazione non possa che portare enormi benefici al settore dell’out of home, per questo stiamo realizzando un lavoro importante su questo fronte. Del resto, il mercato stesso sta compiendo enormi passi in avanti, anche in Italia: la nuova release di AudiOutdoor – progetto di ricerca multiambiente frutto della collaborazione delle associazioni UPA, AAPI, Assocom e delle concessionarie IGPDecaux, ClearChannel, IPAS – rappresenta quanto di più avanzato esista a livello mondiale in termini di misurazione, modellizzazione, segmentazione e indagine dei target in mobilità. Tuttavia, non possiamo limitarci a questo. Nel prossimo futuro, ogni operatore dovrà immergersi in questi dati, organizzarli, trovare il fil rouge e il giusto racconto per i clienti. In questa chiave, il nuovo modello di AudiOutdoor – che finalmente ha sdoganato la libertà di indagine del dato puntuale – apre a spazi autonomi di interrogazione dell’enorme database sviluppato. Servono, tuttavia, investimenti in
ricerca da parte dei grandi gruppi media ed è, inoltre, necessario studiare dinamiche specifiche di misurazione del ritorno delle campagne.
Per concludere, ritiene che in Italia l’out of home sia utilizzato in modo efficace, anche rispetto a quanto avviene all’estero? Esiste un gap tra la percezione dell’out of home all’estero e in Italia; tuttavia, proprio tale gap rappresenta una delle più grandi aree di opportunità che abbiamo di fronte. Del resto, vi sono delle differenze al momento irriducibili fra il mercato italiano e quello di altre nazioni, come la Francia e il Regno Unito: mi riferisco, in particolare, alla struttura demografica e geografica del nostro Paese, che vede una popolazione molto distribuita sul territorio e centri urbani lontani dal raggiungere le dimensioni di Parigi o Londra. Di conseguenza, risulta ancora difficile garantire delle coperture nazionali senza far lievitare i budget oltre il livello di guardia, ma siamo convinti che nel medio termine anche questa peculiarità nazionale si trasformerà in un’opportunità. Anche in questo caso, ci aspettiamo una svolta legata agli impianti digitali.
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attualitÀ
Ai Cannes Lions, l’out of home è real time, integrato, interattivo
Stupisce ed emoziona. Coinvolge, diverte, cattura l’attenzione. Combinando tecnologie tradizionali e di ultima generazione, la comunicazione outdoor esplora linguaggi inediti e spazia nella conversazione interattiva e bidirezionale. Lo si è visto al Festival Internazionale della Creatività L’out of home è un media tradizionale, statico, generalista, poco sofisticato e ormai poco sexy rispetto alla freschezza dei media digitali e alla loro capacità di creare engagement. Falso. Lo hanno dimostrato i recenti Cannes Lions che lo scorso giugno hanno premiato campagne che ci fanno ben comprendere come l’out of home oggi possa e si stia esprimendo con un linguaggio nuovo e, soprattutto, riesca a creare interattività con il pubblico. Le campagne riconosciute da quello che è il più prestigioso Festival Internazionale della Creatività raccontano una interattività che porta engagement con il pubblico e cambia la comunicazione one-way in una conversazione a due vie. O
utdoor Grand Prix 2016 Heineken New Zealand, Brewtroleum
Oltre alla dimensione visual, l’out of home entra in scena con le sue molte altre dimensioni. Qui di seguito vi proponiamo alcuni esempi e, se non li avete ancora visti, fotografate i QR code, guardate i video e... stupitevi!
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Colenso BBDO
Creata per la birra neozelandese DB Export dall’agenzia Colenso BBDO, la campagna ha vinto il premio dei premi dei Cannes Lions, nella categoria Outdoor, tradizionalmente dominata dalle affissioni. Bewtroleum è uscita dalla bidimensionalità dei billboard mettendo in campo ben più di un visual su un cartellone per strada. La campagna sensibilizzava sul tema dello spreco alimentare mettendo il brand in prima linea nel creare una benzina a 98 ottani utilizzando gli scarti di fermentazione nella produzione di birra. Il combustibile è stato poi distribuito in vere e proprie stazioni di servizio a marchio DB Export, posizionando il brand come la birra scelta dai neozelandesi eco-consapevoli.
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Outdoor Gold Cannes Lions 2016 Microsoft Xbox, Survival Billboard McCann London
rand Prix Cannes Lions 2015 British Airways, Magic of Flying G
Se il Grand Prix ha premiato l’entrata dell’out of home nella tridimensionalità, l’Oro è andato alla interattività e al real time di Microsoft che, per Xbox, lo scorso novembre ha celebrato il lancio di “Rise of the Tomb Raider” in Inghilterra sfidando otto fan di Lara Croft a stare in piedi su una enorme affissione per 48 ore, in balia di condizioni meteo che potevano essere comandate via mobile App dal pubblico che passava per strada. Questa campagna catapulta l’out of home in una dimensione totalmente nuova, molto lontana dalla staticità o, al meglio, dal movimento di un video: da una parte abbraccia il pubblico rendendolo partecipe della storia – addirittura artefice – raggiungendo un livello di engagement straordinario per il media; dall’altra sfrutta l’integrazione con altri canali, il social in particolare, spostando la strategia da un supporto multi-canale a una sola grande campagna adv che include tutti i canali.
OgilvyOne London
Integrazione quindi è l’altra parola chiave che caratterizza l’out of home moderno, che aveva già dato prova della sua capacità di accogliere le potenzialità del digitale lo scorso anno, con la campagna di digital display lanciata da British Airways in location chiave di Londra. I normali display di adv venivano interrotti al passare di un qualsiasi volo BA nel cielo sopra all’installazione, per mostrare un bambino che stupito indicava l’aeroplano. La campagna ha significato un incredibile lavoro di tecnologia: speciali antenne captavano il segnale di ciascun aereo della British Airways e lo trasmettevano a una applicazione che riconosceva il numero di volo, la sua origine e la sua destinazione. Un altro dispositivo determinava l’esatto istante in cui l’aereo era visibile sopra al display (e perfino se le condizioni climatiche avrebbero permesso ai passanti di vedere l’aereo), per far partire l’adv.
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impressioni a caldo sull’ out of home C’è chi crea e chi pianifica. E c’è chi si confronta ogni giorno con esigenze di produzione che cambiano in funzione del cliente, dei trend del momento, degli umori del mercato. In prima linea nel frenetico universo dell’out of home, seppur poco esposti, i service del grande formato uniscono competenze, esperienza e know how tecnologico per rispondere alle sfide poste dalla filiera. Proprio a loro ci siamo rivolti per esplorare più a fondo le dinamiche dell’out of home italiano e internazionale, indagarne gli ambiti applicativi più - o meno - innovativi, comprenderne l’evoluzione tecnologica e cogliere anticipazioni sui possibili scenari futuri.
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DB Ingegneria dell’Immagine è specializzata da oltre
quarant’anni nella comunicazione visiva. L’azienda ha costruito la propria reputazione puntando sul mix di tecnologie di stampa serigrafica e digitale di ultima generazione e proponendosi come partner tecnico, in grado di realizzare per i clienti ‘progetti chiavi in mano’.
Criticità e opportunità dell’out of home italiano
Marco Biancavilla, technical director di DB Ingegneria dell’Immagine
Chi e come investe nell’out of home? Il quadro vede il comparto italiano frammentato in diverse realtà di marketing. A pianificare e sviluppare internamente una marketing strategy completa nell’advertising OOH sono soprattutto le medie e grandi aziende, in quanto le campagne di comunicazione outdoor più complesse – come allestimenti POS temporanei, coperture di edifici, affissioni e rivestimenti di mezzi – richiedono investimenti e capacità organizzative significative. In cambio, il ritorno di immagine di operazioni pubblicitarie di questo tipo è eccezionale
perché riescono a raggiungere – senza essere ignorate – un ampio target di utenti on the go. Tale peculiarità della comunicazione out of home sta spingendo i principali brand owner a realizzare campagne sempre più innovative, con azioni di marketing esperienziale fruibili anche per pochi mesi.
le coperture di palazzi, vetrate e grandi pareti – soluzioni di marketing di grande impatto ed efficacia e pertanto molto ricercate sia in Italia che all’estero – e, ancora, progetti di advertising che affiancano a campagne di marketing regionali o nazionali la decorazione di flotte di autovetture, per incrementarne la visibilità.
Come cambiano le applicazioni? Uno dei trend di maggiore interesse è quello dell’out of home indoor, ovvero dell’utilizzo di campagne di advertising localizzate all’interno di aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane – luoghi ubicati all’interno di grandi strutture pubbliche nelle quali l’utente è di passaggio, come se fosse in un ambiente esterno. Molti brand owner sono focalizzati su questo tipo di comunicazione e ci commissionano l’intero progetto, dallo studio della soluzione creativa – tra temporary store, corner store, segnaletica – a produzione e allestimento. In tale ambito, cresce il numero di progetti di rebranding di respiro internazionale – realizzati attraverso network di operatori dedicati – per i quali il lavoro degli stampatori si estende anche al program management. Tra le applicazioni più richieste vi sono, poi,
Sfide e opportunità nel wide format? Le parole chiave sono tecnologia e digitalizzazione. La tecnologia e il digital advertising concorrono ad ampliare e diversificare l’offerta tradizionale di stampa, soprattutto in ambito di out of home dove è importante catturare l’attenzione, anche solo per pochi secondi. La capacità di offrire ai brand owner un servizio di comunicazione integrato, costruito sulla sinergia di più piattaforme di comunicazione – ne è un esempio l’advertising con messaggio dinamico – rappresenta un punto strategico di differenziazione nel mercato della stampa di grande formato. Allo stesso modo, il time to market sempre più compresso impone scelte importanti a livello organizzativo e richiede un’adeguata evoluzione delle strutture interne per preservare qualità, puntualità e margini.
Qual è l’impatto di web e social media? Digital, Internet e social media svolgono un ruolo ambivalente. Da un lato, possono costituire una minaccia, in quanto il loro utilizzo comporta uno spostamento degli investimenti – e una riduzione del budget pubblicitario dedicato ai canali della stampa di grande formato.
Dall’altro, rappresentano un’opportunità offrendo una cassa di risonanza in grado di veicolare e diffondere il messaggio e di garantirne la visibilità ben oltre il limite dell’area della postazione. I
L’out of home in Italia: come sta andando? L’Italia è ancora tra i primi cinque Paesi in Europa a investire nell’advertising out of home, con una presenza pubblicitaria dell’11%, secondo le stime più recenti. Nella prima metà del 2016 si è evidenziata una rinnovata propensione agli investimenti nel settore, ma le proiezioni per i prossimi mesi non sono altrettanto confortanti, anche a fronte del clima internazionale non favorevole. L’out of home italiano rimane, a livello strategico, ancorato a strumenti di advertising tradizionali, quali cartelloni, insegne (luminose e non), manifesti e pannellistica.
Come cambia la scelta dei supporti? Paradossalmente, i più utilizzati sono ancora i supporti più classici: forex, Dibond, lastra piuma per pannellistica, cartone strutturato per allestimenti OOH indoor, pvc adesivi per insegne luminose e decorazioni di veicoli. Nonostante l’affermarsi di una logica green all’estero, in Italia stentano a decollare soluzioni più ecologiche, spesso più costose.
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n linea con la vision aziendale, la politica di investimento di DB Ingegneria dell’Immagine non è orientata verso sistemi di stampa o tecnologie fini a se stessi, ma punta sulla ricerca di soluzioni integrate da proporre ai clienti.
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Eclipse Print è una multinazionale della stampa attiva nei
settori del grande formato e del POP. Il gruppo si avvale di tecnologie offset, serigrafiche e digitali di ultima generazione, in linea con una strategia che fa dell’investimento continuo uno strumento di competitività.
Uno sguardo internazionale al settore Mirko Brandi, sales manager Italia di Eclipse Print
Qual è lo stato di salute del settore dell’out of home? Il settore dell’out of home evidenzia, da qualche anno a questa parte, un andamento altalenante, caratterizzato dall’alternanza di fasi di crescita e di fasi di rallentamento.
Multinazionale della stampa, Eclipse Print vanta quattro sedi operative – ubicate in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. Presente nell’area dell’Europa centrale e orientale, in Italia l’azienda opera in sinergia con media company e concessionarie di pubblicità puntando sulla qualità del prodotto e del servizio.
Guardando all’ultimo biennio, mentre il 2015 è stato caratterizzato da risultati positivi e segnali di ripresa, il 2016 ha fatto finora registrare una diminuzione degli ordini e della produzione. Si tratta di un trend che interessa certamente l’Italia, ma anche tutta l’area europea. Italia ed Europa a confronto: come cambia il settore dell’out of home? Rispetto all’Europa, l’Italia ha una sua peculiarità: il mercato è molto più frastagliato. Mi riferisco, nello specifico, alla
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situazione del segmento dei concessionari: mentre nella maggior parte dei Paesi europei la gestione delle postazioni pubblicitarie è stata centralizzata e vi sono uno o due concessionari di riferimento, in Italia i due grandi player – IGPDecaux e ClearChannel – sono affiancati da numerosi piccoli concessionari locali che seguono le postazioni delle aree di competenza. Il problema si rispecchia anche sulle infrastrutture: al contrario di quanto si verifica all’estero – dove si è puntato a definire un
numero limitato e preciso di formati, in Italia esistono differenti formati anche per postazioni della stessa misura. Tale situazione rende la gestione delle campagne pubblicitarie outdoor più complicata, a partire dalla scelta della tecnologia da utilizzare in produzione fino alla gestione della spedizione e dell’installazione. Quali sono le principali sfide per uno stampatore di grande formato? A mio avviso, l’aspetto più problematico per gli operatori del comparto
dell’out of home riguarda la politica dei prezzi al ribasso imposta dal mercato. Ciò comporta una serie di criticità: a fronte di un settore che impone prezzi sempre più bassi e vede aumentare progressivamente il costo delle materie prime, pretendendo allo stesso tempo il medesimo – eccellente – livello qualitativo dello stampato, siamo costretti a mettere in campo strategie alternative per riuscire a raggiungere un bilancio positivo. In questo frangente, Eclipse Print ha scelto di puntare sull’investimento in tecnologia. Investire in tecnologie di ultima generazione per vincere la guerra del prezzo? Esattamente. La policy del nostro gruppo prevede il rinnovo del parco macchine ogni due anni. Ciò significa che con cadenza biennale pianifichiamo investimenti in tecnologia per installare – in ognuna delle nostre sedi operative – nuovi sistemi di stampa di ultima generazione e dismettere – in toto o in parte – quelli vecchi. Questa politica ci consente di ottimizzare la produttività e la resa delle macchine da stampa e di ottenere, al contempo, la flessibilità necessaria per soddisfare le richieste dei clienti, anche in termini di rapporto qualità-prezzo.
Quanto i brand owner credono nell’efficacia dell’advertising OOH? L’out of home viene certamente considerato quale strumento di comunicazione efficace. Tuttavia, c’è oggi una minore disponibilità di budget destinati a campagne di grande formato: molti brand owner hanno tagliato, in questi anni, parte degli investimenti in comunicazione e advertising e ciò non ha mancato di ripercuotersi anche sul settore dell’out of home. La vostra produzione è localizzata all’estero. Quale valore aggiunto offrite per sopperire la distanza geografica? Puntiamo molto sull’esperienza accumulata negli anni, sulla competenza costruita grazie al continuo aggiornamento tecnologico e sulla serietà del nostro approccio. Inoltre, il valore aggiunto che possiamo offrire si basa altresì sulla proiezione internazionale del gruppo: essendo una multinazionale, viviamo un confronto continuo con i responsabili dei vari Paesi che serviamo – confronto che una volta all’anno si concretizza in un meeting generale. Questa piattaforma ci consente di arricchire e ampliare la nostra vision ed esercita un impatto positivo sulle nostre decisioni strategiche.
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dell’out of home più tradizionale – affissioni, manifesti, arredo urbano. L’azienda – entrata recentemente a far parte di Cartotecnica Goldprint – continua a fare di specializzazione tecnologica, servizio e consulenza il proprio punto di forza.
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GPP Industrie Grafiche vanta una presenza storica nel settore
inchiesta
L’OOH torna protagonista del media mix Guido Paraboni, responsabile divisione outdoor di GPP Industrie Grafiche
Come sta andando il settore dell’OOH? Stiamo assistendo all’emergere di un rinnovato interesse per il mercato dell’out of home. Le principali concessionarie stanno diffondendo sul territorio nazionale nuove e interessanti installazioni. Contemporaneamente, gran parte dei vecchi impianti è stata rimossa o sostituita. L’arredo urbano, posizionato in aree strategiche, è diventato molto appetibile anche per i grandi brand della moda. Proseguendo su questa strada, sono convinto che l’outdoor possa tornare a essere, nel giro di poco tempo, tra i protagonisti del media mix di una buona pianificazione pubblicitaria. OOH: quali le differenze tra Italia ed estero? In generale, le dinamiche dell’out of home all’estero sono molto diverse rispetto a quelle del nostro Paese e non si è verificata la crisi che questo settore ha subito in Italia negli anni passati. Questo perché, a differenza di quanto avviene sul territorio nazionale, all’estero gli spazi pubblicitari sono sempre stati ben mantenuti e, fattore non secondario, standardizzati in pochi e ben definiti formati. A tale proposito, credo che il tema della standardizzazione meriterebbe di essere affrontato in maniera seria
da tutti gli operatori che hanno a cuore il rilancio del settore. Quali sono le sfide con cui vi confrontate? Le aziende del nostro settore hanno seguito e seguono costantemente l’evoluzione del mercato. Mercato che cambia continuamente, soprattutto sul fronte tecnologico: basti pensare alla stampa che, mentre fino a una decina di anni fa veniva eseguita prevalentemente con tecnologia offset, oggi è profondamente orientata alla tecnologia digitale. La sfida è quella di riuscire a pianificare gli investimenti in maniera appropriata in un settore dinamico nel quale la proposta di soluzioni innovative è continua. Quanto i brand owner credono nell’efficacia di questo mezzo? Gestori della telefonia mobile, player della grande distribuzione e della ristorazione, case automobilistiche e aziende di servizi continuano a scegliere l’out of home quale strumento per veicolare i propri messaggi: questa costante presenza in affissione di aziende leader nei rispettivi settori di riferimento testimonia la diffusa fiducia nell’efficacia del mezzo. Quali applicazioni sono oggi più richieste? Nell’ambito dell’out of
home più tradizionale, a crescere è la richiesta di manifesti destinati alle pensiline luminose, sia in ambito di arredo urbano sia in ambito di stazioni metropolitane. Un nuovo impulso lo hanno avuto anche piccoli e grandi formati di poster e manifesti che compongono pianificazioni locali o campagne multisoggetto e personalizzate. Di conseguenza, stiamo puntando a rafforzare il reparto di stampa digitale, non dimenticandoci però che, in alcuni casi, qualità e produttività della stampa offset sono ancora necessarie. Dal digital al social, qual è l’influenza sulla comunicazione OOH? La dimensione digital sta entrando velocemente anche nel mondo dell’out of home. Ne sono testimonianza la diffusione di spazi pubblicitari che permettono connessioni Wi-Fi con cui interagire e l’utilizzo di monitor nelle stazioni ferroviarie e metropolitane e di pannelli LED posizionati in prossimità di eventi sportivi e sociali. L’out of home è un mezzo che per la sua stessa natura ‘esterna’ è in grado di intercettare e coinvolgere le nuove generazioni, più avvezze alla strada che non a una TV tra le mura domestiche.
Quali gli obiettivi per il prossimo futuro? Dal punto di vista tecnologico, non abbiamo ancora individuato una valida alternativa all’attuale impianto digitale, che consideriamo tuttora il più performante per la stampa su carta dei grandi formati. Dal punto di vista strategico, crediamo fortemente nella specializzazione, che per GPP non vuol dire solo tecnologia, ma servizio, consulenza e collaborazione. I prossimi investimenti punteranno a rafforzare la nostra posizione nell’attuale ambito, nel quale rappresentiamo un punto di riferimento per clienti, centri media e concessionarie.
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I brand owner, dai più noti ai più piccoli, continuano a scegliere l’out of home quale strumento per veicolare i propri messaggi pubblicitari, trovando in questo mezzo la flessibilità necessaria per raggiungere in maniera mirata il consumatore finale.
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Gruppo Masserdotti considerato pioniere nel mondo della nel mondo della GruppoèMasserdotti è considerato pioniere
visual communication, in Italia e all’estero. L’azienda bresciana visual communication, in Italia e all’estero. L’azienda bresciana segue da sempre l’evoluzione tecnologica deltecnologica settore e sidel fa settore e si fa segue da sempre l’evoluzione promotore di innovazione, proponendo applicazioni innovative. promotore di innovazione, proponendo - con le due divisioni Digital Decoration e Digital Signage - soluzioni applicative all’avanguardia.
Classico, digital, artistico, i mille volti dell’out of home contemporaneo Alberto Masserdotti, CEO di Gruppo Masserdotti
Gruppo Masserdotti ha curato la copertura delle facciate del palazzo che ospita il quartier generale di IWBank Private Investments, in piazza Zavattari a Milano. L’azienda ha seguito l’intero progetto, dall’ideazione all’installazione in loco. Il team del gruppo ha suggerito di applicare la copertura con vinile solo sulla parte strutturale dell’edificio e di utilizzare un materiale microforato per le finestre. I prodotti sono stati stampati nella sede del gruppo per la riproduzione del logo IWBank in formato large format. L’applicazione della maxi stampa ha richiesto grande competenza: sul palazzo di otto piani, lo staff di Masserdotti ha applicato il vinile con l’ausilio di gru e piattaforme elevatrici, lavorando in quota con destrezza e agilità.
Come sta andando il settore dell’out of home? Per tracciare un quadro del mercato dell’out of home in Italia dobbiamo innanzitutto distinguere tra l’out of home puro – che comprende cartellonistica classica e affissioni outdoor – e il mondo del wrapping – che spazia dalla decodinamica al rivestimento facciate. Nel caso dell’out of home puro, ci troviamo di fronte a un trend in flessione, che registra un calo più consistente nei centri di dimensioni medio-piccole,
Tra le realizzazioni più recenti di Gruppo Masserdotti, l’installazione artistica realizzata a copertura di un cantiere situato nel centro di Brescia. Su iniziativa di Agliardi, realtà specializzata nei servizi di trasloco civile e aziendale, il complesso immobiliare della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, in fase di ristrutturazione, è stato interamente rivestito da un enorme telone stampato firmato Masserdotti raffigurante l’opera “Like a jellyfish within architecture” dell’artista tedesca Natalie Häusler.
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mentre gli investimenti si mantengono più regolari nelle grandi città come Milano. Una situazione legata alla crisi economica, da un lato, e, dall’altro, al crescente interesse verso soluzioni tecnologiche come gli impianti LED che, grazie alla possibilità di trasmettere messaggi dinamici e sempre più targettizzati, rappresentano il futuro della comunicazione OOH. Resiste invece, almeno dal nostro punto di vista, il mercato del wrapping, soprattutto per operazioni speciali e di forte impatto come il refreshing building. Italia vs estero: come cambiano le dinamiche dell’out of home? I macrotrend in fatto di out of home all’estero sono gli stessi che caratterizzano il mercato italiano. A fare la differenza sono perlopiù aspetti legati alla cultura e alle peculiarità architettoniche
delle località interessate. Londra è, storicamente, più aperta all’utilizzo della tecnologia anche in ambito di comunicazione out of home, mentre Parigi, con il suo centro storico in stile barocco, meglio si sposa con l’uso della cartellonistica classica. Le città italiane, da Milano a Roma, con le loro schiere di palazzi storici, presentano vincoli stilistici e architettonici da tenere in considerazione e che spesso limitano la scelta dei mezzi da utilizzare. Quale impatto esercitano Internet e i social media? Internet e i social media, così come le moderne tecnologie multimediali, hanno contribuito a rendere la comunicazione sempre più personalizzata e just in time. Un approccio che sta progressivamente influenzando anche la comunicazione out of home, per la quale si cercano soluzioni in grado di interagire sinergicamente con questi nuovi media. Come si evolve l’uso dei materiali e quali sono i più utilizzati? PVC e rete mesh restano al momento i materiali più utilizzati. Tuttavia, si sta diffondendo sempre di più l’impiego di flag e tessuti, anche in funzione del tipo di applicazione,
del suo posizionamento in esterno e delle prestazioni richieste. Vi è un’altra tendenza interessante: sempre più spesso, per lo stesso lavoro vengono messi a punto mix di supporti differenti, in grado di garantire risultati di maggiore impatto visivo. Quali sono le sfide per essere competitivi nell’out of home? Tecnologia all’avanguardia, prezzi competitivi e velocità di consegna. Sono queste le principali richieste a cui deve rispondere chi oggi opera nel nostro settore. Possiamo dire che Gruppo Masserdotti abbia l’out of home nel sangue? La comunicazione out of home fa parte da sempre del nostro core business e la nostra pluriennale esperienza ci permette di offrire ai clienti prodotti di alta qualità, ma soprattutto il valore aggiunto di una consulenza a trecentosessanta gradi. Il nostro lavoro parte dalla progettazione e termina con l’installazione in loco, assicurando sempre il miglior rapporto prezzoprestazione. Non a caso proprio affidabilità, creatività e competenza sono i plus che in questi anni ci hanno permesso di acquisire commesse di grande prestigio.
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Printable Parte del gruppo Ferrari Promotion, Printable è uno
specialista di stampa digitale che ha fatto del grande formato uno dei focus operativi dell’azienda. Le applicazioni spaziano da maxiteli a maxi affissioni fino ai medi formati, dalla decorazione di veicoli alla stampa XXL con effetti speciali.
Tecnologia e servizio sartoriale per competere nell’XXL Andrea Ferrari, amministratore delegato di Printable
Lo stato dell’arte dell’out of home? Considerando il nostro ambito di competenza, stiamo assistendo a una crescita dell’out of home rispetto allo scorso anno e vi sono prodotti – quali la decodinamica o le stampe per fiere ed eventi – che continueranno a essere richiesti anche nel prossimo futuro. In generale, l’out of home rimane uno strumento di comunicazione rilevante e l’aumento delle concessionarie di spazi pubblicitari outdoor con cui collaboriamo lo testimonia. Automotive, moda, tecnologia e beverage sono le categorie merceologiche che investono maggiormente nelle affissioni. Diverso è lo scenario del digital out of home, di cui si sente molto parlare ma che non ha ancora raggiunto in Italia un livello di sviluppo e diffusione tale da farci concorrenza diretta. Le principali sfide del presente? Una delle più grandi sfide del presente riguarda la necessità di mantenere prezzi allineati con i nostri concorrenti, continuando però a garantire prodotti e servizio di maggiore qualità. Inoltre, la capacità di produrre sia maxiteli per affissioni di grande formato che stampe uniche di piccolo formato
– una peculiarità della nostra azienda – ci richiede un grande sforzo in termini di pianificazione della produzione e di organizzazione nell’evasione degli ordini, che spesso deve avvenire in tempi rapidissimi. Competere nell’OOH: quali step sono necessari? Investire in tecnologia, macchinari e materiali avanzati che rispettino l’ambiente è solo il primo passo. Ritengo che sia indispensabile offrire un servizio chiavi in mano – noi seguiamo il cliente dalla progettazione e grafica fino a consegna e montaggio del prodotto stampato – e puntare sul ciclo completo in produzione, una scelta che ci permette di ottimizzare i processi ed essere più flessibili nel rispondere agli input dei clienti. In quest’ottica, abbiamo sviluppato un software per tracciare l’ordine e scegliere il momento della consegna. Siamo evoluti tecnologicamente come un e-commerce, ma forniamo un servizio sartoriale, è la nostra strategia per differenziarci. Come cambiano le applicazioni nell’era della crossmedialità? La comunicazione out of home continua a rinnovarsi in linea
con le tendenze del momento: ne sono un esempio applicazioni all’avanguardia e di grande impatto quali Night & Day, stampe su supporti adesivi, retroilluminati e rigidi, effetti 3D. Anche per quanto riguarda l’avvento dei social media, la cui forza è di avere informazioni sugli user e targettizzare le campagne, il mezzo out of home dimostra di poter adottare la medesima strategia: grazie alla stampa digitale, possiamo produrre più varianti di una pubblicità – in base a posizione, tipo di formato, momento del contatto – e installarne le diverse versioni in contemporanea, per coinvolgere in modo più mirato le differenti fasce di consumatori-target. Focus tecnologia: quali le novità più rilevanti e dove investire? A FESPA Digital si sono visti i grandi passi in avanti compiuti nella stampa sublimatica ad acqua su tessuti di 5 metri. I nostri investimenti mirano sempre a soluzioni di altissima qualità e a materiali, inchiostri e macchine green che rispettino l’ambiente. Abbiamo abolito già da un anno i solventi e abbiamo ricevuto la certificazione GreenGuard che ci permette di produrre per ospedali, scuole e asili. Oggi stampiamo
con inchiostri ad acqua e a pigmento e teniamo, appunto, un occhio sul mondo sublimatico. E per quanto riguarda i supporti? Cresce la richiesta di prodotti ecologici: noi offriamo stampa su tessuti PVC Free e con inchiostri eco-friendly. I teli – che invece contengono plastiche – sono riciclati a fine campagna per fare borse o accessori: abbiamo sempre più clienti che li richiedono e li lavorano.
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Printable è l’autore dell’installazione del maxitelo della campagna Samsung che ha dominato la scena in Via Melchiorre Gioia a Milano coprendo il cantiere di un palazzo. La stampa è stata effettuata su teli in PVC singoli successivamente termosaldati per ottenere l’effetto visivo finale di un pezzo unico. Il progetto complessivo della campagna ha richiesto la produzione di due maxiteli pubblicitari, per una misura complessiva di 1.770 m2, e di altri 17 maxiteli per l’arredo architettonico, per un totale di 7 mila m2, tutti stampati su un sistema Durst 6 colori. I tempi di realizzazione? Un giorno per i teli pubblicitari, tre giorni per l’arredo architettonico e tre giorni per il montaggio.
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Gruppo Masserdotti è considerato pioniere mondo della Segnobit spazia tra le diversenel applicazioni dell’out of home,
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visual communication, in Italia e all’estero. L’azienda bresciana dalla semplice affissione a grandi installazioni, insegne istituzionali, segue da sempre l’evoluzione tecnologica settore e si fa della strategia decorazione di automezzi eddel eventi. Al centro promotore di innovazione, applicazioni innovative. aziendale, il proponendo know how acquisito e l’aggiornamento tecnologico, oltre alla volontà di portare innovazione. Un esempio? L’architettura tessile di grandi dimensioni.
Cavalcare la ripresa portando innovazione Nicola Cracco, titolare e amministratore delegato di Segnobit
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all’immagine aziendale – sede e retail –, l’out of home sembra avviato a riacquistare attrattività e riconquistare terreno.
l rivestimento di palazzi, facciate e anche ponteggi è uno degli ambiti applicativi di maggiore interesse nell’out of home contemporaneo. Ne è un esempio il maxi telo realizzato da Segnobit per la copertura di un ponteggio a Roma, presso l’head quarter di TIM, quartiere dell’EUR.
ltri interessanti esempi di innovazione nell’out of home: l’intervento presso un centro commerciale di Vienna e, a destra, la decorazione di un palazzo a Brescia.
Come sta andando il mercato dell’out of home in Italia? Partirei con una considerazione generale, frutto dell’esperienza nel settore: l’andamento del mercato dell’out of home è, a mio avviso, strettamente connesso con quello del building, che è stato caratterizzato da una notevole contrazione negli ultimi tempi. Tuttavia, nei primi mesi del 2016 sono arrivati segnali di ripresa incoraggianti: sulla spinta di nuovi impulsi verso la comunicazione esterna, legata in particolare
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Quanto i brand owner credono nell’efficacia di questo mezzo nel nostro Paese? Direi che in Italia la comunicazione esterna ritenuta ‘vantaggiosa’ ed efficace si concentra nelle grandi città e nelle aree di grande passaggio: stazioni, aeroporti, autostrade. Tuttavia, molte di queste location sono già sature di spazi e, in alcuni casi, organizzate in modo disordinato, se non selvaggio. Quindi, ritengo che fino a quando non si provvederà a estendere in modo più omogeneo la rete di spazi, i brand owner non aumenteranno il loro utilizzo di questo mezzo o, in alternativa, opteranno per altri strumenti, quali ad esempio decorazione del building ed eventi sportivi e culturali.
La sfide attuali di uno stampatore OOH? Per essere competitivi nell’attuale mercato dell’out of home è indispensabile trovare la giusta formula per ‘confezionare’ un pacchetto prodottoservizio che risponda alle nuove aspettative dei clienti. Questo richiede, naturalmente, un’aumentata complessità di competenze da parte dell’azienda. In altre parole, non basta più essere bravi stampatori, ma è necessario arricchire continuamente il know how, promuovere molta attività di ricerca sui materiali e sulle tecnologie, effettuare calcoli sulle prestazioni, garantire una gestione burocratica estesa, ottenere certificazioni e così via. Applicazioni OOH: qual è la vostra strategia? Attualmente, siamo focalizzati sulla trasformazione del nostro approccio al mercato, per ampliare l’ambito di competenza all’interno dei progetti a cui partecipiamo. L’obiettivo è quello di partecipare alla catena di fornitura anche in veste di consulenti tecnici, soprattutto in realizzazioni complesse dove la cura del visual abbia un ruolo prioritario. A livello di prodotto, stiamo sviluppando applicazioni innovative nell’ambito dell’architettura
tessile. Rivestiamo edifici con soluzioni durevoli (da 5 a 10 anni), realizzate con materiali riciclabili. In quale direzione orientereste gli investimenti? Il nostro parco macchine è certamente aggiornato, anche a fronte di una serie di investimenti compiuti recentemente. Di conseguenza, i prossimi step saranno indirizzati all’implementazione della parte software e della struttura commerciale e, naturalmente, all’accrescimento del know how. Quali sono i materiali più utilizzati nell’out of home contemporaneo? Tessuti, adesivi e lastre rigide – ovvero quelli che per noi sono i supporti più classici – continuano a essere richiesti. Ci sono, altresì, dei trend emergenti che rispecchiano le nuove frontiere del settore dell’out of home in termini di materiali. In primis, l’avvento di quei materiali nati per essere utilizzati in ambiti diversi da quello della stampa ma che, sottoposti a opportune procedure, vengono adottati nella stampa di grande formato. Vi sono, poi, tutti i materiali che possono essere associati al prodotto stampato tradizionale e che vanno acquisendo nuove proprietà estetiche o tecniche.
UNA PRO PER I PROFESSIONISTI DELLA STAMPA
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PIONIERI NELLA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA CREATIVITÀ OKI ha portato la stampa digitale a un nuovo livello con la Serie Pro. Queste stampanti sono state appositamente progettate per il settore delle arti grafiche e offrono qualità di stampa eccellente, velocità di stampa superiori, costi più bassi e ampia flessibilità nella gestione dei supporti di stampa. Ora è possibile stampare on demand l’intera gamma di colori di processo, con l’aggiunta di un quinto colore spot bianco o trasparente lucido disponibile nei modelli Pro9541dn e Pro9542dn. www.oki.it
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OOH
tecnologie
Soluzioni al top dell’OOH AGFA GRAPHICS
Jeti Tauro
Jeti Tauro è considerato l’ammiraglia della gamma di soluzioni Agfa per il settore inkjet di grande formato. Sviluppato per produzioni industriali nei comparti del Sign&Display e dell’Interior Design, Jeti Tauro è un sistema ibrido – in grado di stampare su supporti sia rigidi che flessibili con una larghezza massima di 2,54 m – caratterizzato da produttività elevata e alta qualità. Oltre a offrire ampia flessibilità in termini di supporti, può essere configurato con modalità manuale, semi-automatica e automatica ia seconda delle esigenze operative. Con una velocità di stampa massima di 275 m²/h, Jeti Tauro dispone di 32 teste Ricoh Gen5, ognuna delle quali è formata da quattro file di ugelli e gestisce fino a due colori: la configurazione prevede 24 teste di stampa per il colore – CMYKLcLm – e otto teste dedicate alla stampa del bianco e/o del primer. La struttura robusta consente di gestire elevati carichi lavoro anche su più turni. Il sistema di controllo laser incorporato nel carro di scrittura esegue una regolazione automatica dell’altezza del carro stesso in funzione del materiale utilizzato e di sue eventuali irregolarità, mentre il sistema per l’eliminazione delle cariche elettrostatiche garantisce il posizionamento idoneo di ogni goccia sul supporto.
Diamo uno sguardo al panorama tecnologico del settore della visual communication, per scoprire un’offerta sempre più ricca e opportunità applicative sempre più wide.
DURST
Rhotex 322
CANON
Océ Arizona 2200 È la nuova serie di stampanti UV flatbed e si rivolge ai print service provider e alle aziende attive nei settori della comunicazione commerciale, della fotografia e della decorazione. Progettati per offrire grande produttività e versatilità con elevata qualità di stampa, i modelli Océ Arizona 2260 e 2280, disponibili nei formati tavolo GT e XT, permettono ai service di stampa di esplorare un’ampia gamma di applicazioni, generando nuove opportunità e nuovi volumi. Grazie a una velocità di stampa fino a 63 m2/h, alla tecnologia Océ VariaDot™ e a una serie di implementazioni – pin di registro automatici, manutenzione automatizzata, nuova esacromia, nuovo tavolo aspirato, lampade UV e roll-to-roll – Arizona 2200 consente di realizzare alti volumi di produzione con grande qualità, ma anche molti lotti di piccoli lavori just in time. La serie è scalabile in funzione della crescita del business, laddove è possibile aggiungere canali di inchiostro o inchiostro bianco e vernice per applicazioni di alto valore – o inserire l’opzione roll-to-roll per stampa su bobine fino 2,2 m di larghezza – per gestire automaticamente materiali flessibili e per produzioni notturne e non presidiate.
Progettata per un utilizzo intensivo a livello industriale, Durst Rhotex 322 risponde alle più recenti esigenze del mercato del soft signage, che in questi anni ha conosciuto una crescita esponenziale. Il sistema stampa direttamente su tessuto a base poliestere e utilizza gli speciali inchiostri dispersed dye a base acqua di Durst Water Technology: inodore, privi di VOC, totalmente riciclabili e conformi alla scala Blue Wool 5-6, questi inchiostri si prestano per applicazioni indoor e outdoor. Con Rhotex 322 è possibile realizzare tante applicazioni soft signage, come striscioni display, decorazioni per pareti, cartelli, ombrelloni e parasole, bandiere e articoli pubblicitari per l’outdoor. Grazie alle sue caratteristiche di qualità e produttività, rappresenta la soluzione per gli specialisti della stampa di grande formato che vogliono ampliare la propria gamma con applicazioni su tessuto.
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EFI
EFI VUTEk LX3 Pro Sistema di stampa inkjet LED ibrido da 3,2 m con alimentazione a bobina/piano rigido destinato a un uso industriale, EFI VUTEk LX3 Pro è stato sviluppato per garantire la produzione di volumi elevati con tempi di esecuzione più brevi. Il sistejma raggiunge una produttività di 318 m2/h, mantenendo la qualità dell’immagine. EFI VUTEk LX3 Pro offre una stampa a 8 colori più multistrato a passaggio singolo e inchiostro bianco nonché una stampa ad alta risoluzione – 600 dpi o 1.000 dpi effettivi – in scala di grigi. La tecnologia di essiccazione a LED di cui è dotato costituisce una soluzione ecocompatibile che riduce l’uso e i costi di energia, conferendo agli utilizzatori la capacità di stampare su una vasta gamma di supporti – con spessore fino a 5,08 cm – inclusi i materiali che non possono sostenere il calore di altri metodi di trattamento o di essiccazione. A contribuire all’incremento del funzionamento e della produttività sono altresì accensione e spegnimento automatici e la minore manutenzione richiesta. Le applicazioni per cui EFI VUTEk LX3 Pro si presta spaziano da banner a pensiline, poster, affissioni e cartelloni pubblicitari fino a installazioni esterne permanenti e a tutto il mondo del POP.
MIMAKI
UJV55-320
HP
HP Latex 1500 Il sistema di stampa HP Latex 1500 da 3,2 m – realizzato sull’onda del successo della serie HP Latex 3000 – è una soluzione robusta, conveniente e super-wide in grado di offrire tempi di produzione rapidi per un’ampia gamma di applicazioni indoor e outdoor, inclusi banner in PVC e vinile autoadesivo e stampe su tessuti e fronte-retro. Stampando a velocità fino a 74 m2/h in modalità di produzione outdoor e fino a 45 m2/h in modalità indoor, il sistema mantiene la qualità stampa dopo stampa, grazie alla testina HP Thermal Inkjet da 1200 dpi, al riposizionamento automatico dell’ugello, a Optical Media Advance Sensor (OMAS) e allo spettrofotometro incorporato. HP Latex 1500 consente di ridurre i costi di gestione e di mantenere il controllo sia su tirature alte che su tirature basse, ottimizzando i tempi di lavoro, senza la supervisione di un operatore.
La nuova inkjet UV LED super wide format di Mimaki coniuga la versatilità dell’utilizzo simultaneo della doppia bobina alla stampa di grandissimi formati in alta qualità. Ideale per la produzione a elevati volumi di banner, insegne per negozi, allestimenti, vetrofanie e altre applicazioni con larghezza fino a 3,2 m, questo sistema roll-to-roll di ultima generazione raggiunge una velocità di 110 m2/h con risoluzione fino a 1.200 dpi. Mimaki UJV55-320 utilizza speciali inchiostri UV – polimerizzati con diodi LED a basso consumo energetico e ad asciugatura istantanea – che consentono lavorazioni subito dopo la stampa, riducendo i tempi di produzione. Gli inchiostri UV non rilasciano composti organici volatili (COV), minimizzando l’impatto ambientale. Le lampade LED integrate permettono di verificare in modo più efficiente la qualità della stampa di insegne retroilluminate durante la tiratura di produzione, simulando il risultato una volta installate e riducendo scarti e rielaborazioni. Mimaki UJV55-320 dispone di sistema di rilevamento automatico e pulizia degli ugelli intasati, per una stampa ininterrotta di alta qualità. Il software RasterLink 6 con tecnica brevettata di dithering e il sistema Mimaki Advanced Pass System (MAPS) garantiscono una qualità superiore e un effetto banding ridotto anche a elevate velocità e durante tirature più lunghe.
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tecnologie
ROLAND DG
Soljet EJ-640 Soljet EJ-640 è l’ultima novità di Roland DG per la stampa inkjet di grande formato. È progettata per garantire performance e produttività grazie a: due teste di stampa poste in modalità sfalsata, sistema di riscaldamento e asciugatura a tre posizioni integrato, nuovo design con struttura solida e robusta, cartucce da 1 litro per una configurazione a 4 o 7 colori. Soljet EJ-640 è equipaggiata con gli inchiostri EJ Ink, certificati Greenguard Gold, che migliorano l’efficienza riducendo i costi operativi. Novità anche a livello di RIP grazie al software VersaWorks® Dual, che ottimizza l’elaborazione di file con livelli e trasparenze. Attenzione particolare è stata riservata alle necessità degli operatori con alti volumi di produzione. Struttura del portarotolo rinforzata e sistema Feed Adjuster di nuova concezione assicurano lo scorrimento e il riavvolgimento ottimale del materiale. In modalità doppia quadricromia, si possono utilizzare due litri di inchiostro per colore e grazie a Roland Ink Switching System gli operatori possono stampare in continuo senza preoccupazioni, anche durante la notte.
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OKI
ColorPainter H3-104s Il portfolio di stampanti OKI per il wide format è stato progettato per realizzare applicazioni outdoor caratterizzate da qualità di stampa, affidabilità e lunga durata. Dedicati all’ambito dell’out of home, tutti i dispositivi della gamma ColorPainter utilizzano inchiostri eco solventi SX, sviluppati per assicurare una grande resistenza all’esposizione esterna. Gli inchiostri SX sono dotati di una particolare pigmentazione che garantisce elevate performance nelle applicazioni di cartellonistica, segnaletica retroilluminata, car/fleet wrapping. La soluzione top di gamma è ColorPainter H3-104s, una stampante a 8 colori con formato fino a 2,6 m di larghezza e una densità colore che soddisfa i requisiti della grafica di qualità professionale. Gli inchiostri certificati Greenguard Gold, senza necessità di purificazione dell’aria, fanno di H3-104s un sistema versatile in grado di produrre stampe nitide per uso interno e durature per uso esterno.
SWISSQPRINT
Nyala 2
Nyala 2 è stata la stampante UV più venduta nel 2015 nella sua fascia di riferimento nell’’Europa occidentale. Un risultato raggiunto grazie alle caratteristiche performanti del sistema e al suo design modulare. Nyala 2 è una stampante flatbed da 3,2x2,03 m in grado di raggiungere una velocità di 206 m2/h. Con una configurazione da 4 a 9 canali colore e goccia variabile fino a 42 picolitri, offre una risoluzione visiva fino a 2160 dpi e immagini con sfumuture e dettagli finissimi. Il sistema può essere integrato con board option per le stampe oversize e roll-to-roll per il materiale in bobina, a seconda delle esigenze. È, inoltre, possibile aggiungere il braccio robot per il carico e lo scarico automatico dei supporti rigidi – una novità presentata a drupa 2016. La tecnologia di swissQprint consente di ottenere immagini di qualità elevata grazie a una gamma colori CMYK espandibile con colori light, bianco, arancione, viola, verde, oltre a vernice e primer e di arricchire le stampe con effetti speciali ottici e tattili, quali multilayer, droptix e vernice 3D.
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OOH
attualitÀ
Out of home è anche... “Disegnare con la luce” Giochi di luce proiettati sui palazzi del centro della scenografica città di Cremona: l’evento di mezza estate – “Disegnare con la luce” – ha coinvolto ed emozionato il pubblico con una performance costruita su un mix di cultura, musica e tecnologia. Nel contesto della manifestazione “Rigenerazione Urbana”, questa serata a tema ha sperimentato un linguaggio nuovo, una forma alternativa e stimolante di out of home che, nello spazio di una notte, ha trasformato il panorama cittadino nello schermo di uno spettacolo di luci. La regia di “Disegnare con la luce” è stata affidata a Loop Design, studio milanese di architettura e design. Lo strumento tecnologico abilitante, versione contemporanea della tavolozza da pittore, la postazione allestita da Giochi di Luce, azienda di servizi nel campo dello spettacolo, e composta da computer, tavoletta grafica e penna digitale. I soggetti disegnati sulla tavoletta venivano riprodotti, grazie a un proiettore, sulla facciata di un palazzo in dimensione 15x6 metri. Il tutto in real time. Spettacolarità, interazione e immediatezza, tutti ingredienti della comunicazione out of home più innovativa, per un progetto e un gioco di sperimentazione originale. Dodici i set proposti, ognuno dei quali comprendeva un disegno, omaggio a un particolare artista, e una musica di accompagnamento appropriata. La serata si è aperta con Michelangelo Pistoletto e il suo Terzo Paradiso ed è proseguita con Bansky e le sue immagini contro la guerra. Sono seguiti set dedicati ad artisti quali Lichtenstein e Mondrian, per poi passare a Le Corbusier e alla sua scala di proporzioni a misura d’uomo (il Modulor), a riportare il focus verso l’architettura. Verso il finale, spazio al cinema con Kubrick e Chaplin, mentre l’atto conclusivo ha reso omaggio al mondo della musica, con citazioni dai Doors, i Beatles e John Lennon.
3D XXL al servizio di Ghostbusters Dieci grafiche stampate in 3D di grande impatto per promuovere l’uscita del film Ghostbusters di Sony Pictures. La campagna, prodotta da Carisma, service di grande formato con sede a New York, ha sfruttato le potenzialità della tecnologia 3D dell’israeliana Massivit. Con il sistema di stampa 3D Massivit 1800, l’azienda ha prodotto dieci immagini dell’iconico simbolo ‘No-Ghost’, utilizzato come logo del film, nel formato di 4,27 m. I modelli sono stati realizzati con robusto materiale Dimengel dieci giorni prima di essere affissi e illuminati a copertura di autobus a due piani, per una campagna pubblicitaria nazionale durata un mese. Il service americano attivo nella comunicazione visiva e nei segmenti di grande formato si dimostra incline a sperimentare: è successo con l’adozione della tecnologia di stampa 3D, declinata nella produzione di campagne visive sorprendenti e accattivanti. Carisma non è nuova a operazioni di questo genere: in primavera aveva già sfruttato la tecnologia 3D wide format di Massivit per un’altra campagna analoga, quella per il lancio del film Angry Birds, anch’esso distribuito da Sony Pictures.
Lo Speciale del prossimo numero di WIDE sarà dedicato a...
Industrial & 3D 32
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pixartprinting.it
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eventi viscom italia
La fiera mette in mostra le eccellenze della comunicazione visiva in una nuova edizione ricca di stimoli creativi, nuovi trend ed eventi live all’insegna di un unico linguaggio: quello del business
uno sguardo ai prossimi trend Torna l’appuntamento con Viscom Italia, la manifestazione fieristica di respiro internazionale dedicata al comparto della visual communication. L’edizione 2016 – in programma dal 13 al 15 ottobre a Fiera Milano – propone un format poliedrico destinato a mettere in mostra le potenzialità applicative e le tecniche di personalizzazione della comunicazione visiva attraverso un percorso suggestivo ed esperienziale nei settori rappresentati. Viscom Italia 2016 consolida l’offerta con una superficie espositiva aumentata del 16% e la presenza di oltre 350 player internazionali, di cui 30% in più di nuovi espositori e 20% in più di espositori provenienti dall’estero. Quasi 17mila i visitatori attesi, provenienti da 60 paesi, professionisti del settore che guardano con interesse a una piattaforma privilegiata per conoscere prodotti e applicazioni innovative e ampliare le strategie aziendali. 34
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eventi viscom italia
Sono tanti i progetti e gli eventi pensati per valorizzare l’offerta e la qualità degli espositori e offrire il massimo dei contenuti ai professionisti in visita. Fulcro della manifestazione, l’area dedicata a Viscom Live, al cui interno si trova Viscom Rock Cafè, una location dimostrativa con un ricco menù tutto da provare per far conoscere l’intera gamma di applicazioni possibili grazie all’utilizzo della tecnologia della comunicazione visiva. Durante l’evento, i visitatori possono scoprire come sono state realizzate le diverse applicazioni in esposizione, quali stampe su mobili di interni, grafiche su tessuti, gadget promozionali, espositori per il punto vendita, capi di abbigliamento, dispositivi di digital signage, insegne e tanti altri prodotti serigrafati e a laser. Questa esperienza visiva e tattile vuole mettere in evidenza l’innovazione legata alla tecnologia e al processo di realizzazione
quali strumenti virtuosi per creare inedite opportunità di business.
L’edizione 2016 della manifestazione ospita, inoltre, i Viscom Talks, che – realizzati con il coordinamento scientifico di Personalive, azienda incubata del POLIHUB Politecnico di Milano – rappresentano un momento di formazione e scambio dedicato all’ascolto e alla condivisione di storie di successo. Tra i tanti interventi in programma nei tre giorni dell’evento, quello degli artisti internazionali Stefano Babina, Felice Limosani e Marco Lodola, chiamati a presentare le loro opere dal manifesto alla pubblicità/ video fino all’illuminazione per mostrare come, attraverso la tecnologia, sia possibile generare un nuovo modello di comunicazione professionale e aziendale. Altri temi trattati, l’evoluzione dei font in immagini per innovativi progetti di design, nonché l’utilizzo di social media e marketing digitale quali strumenti per generare brand awareness.
A fronte del successo della scorsa edizione, torna Elementaria, la mostra di prototipi di hi-design concepita per presentare un nuovo modello di business declinato nella produzione di arredi espositivi per l’industria di marca nel settore Food&Beverage. La seconda edizione della mostra pone l’accento sulle aziende produttrici di materie prime di origine polimerica, metallica, lignea e cartotecnica. Torna, infine, l’appuntamento con DIVA – Display Italia Viscom Award, il concorso internazionale dedicato al mondo del retail. Anche quest’anno, i visitatori possono votare in fiera le migliori soluzioni espositive per il punto vendita, nelle seguenti categorie in gara: soluzioni espositive durevoli, soluzioni espositive non durevoli, dispositivi di Digital Signage, Packaging, Vending, Shop Fitting.
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Bompan/Mimaki Pad. 12 Stand G20/E27
LA VETRINA DELLE NOVITÀ Breve presentazione delle novità tecnologiche e di materiali da parte di alcuni dei principali espositori presenti alla manifestazione milanese
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Bompan festeggia i vent’anni di collaborazione con Mimaki, di cui è importatore esclusivo per l’Italia, con uno stand suddiviso in tre aree tematiche che corrispondono alle business unit dell’azienda. L’area Sign&Graphics ospita le soluzioni per la visual communication, in particolare la nuova UJV55-320 superwide format UV LED: luce da 3,2 m, possibilità di stampare in simultanea la doppia bobina fino a 152,5 cm ciascuna, produttività fino a 110 m2/h, risoluzione fino a 1.200 dpi. Punto di forza sono gli inchiostri UV LED a basso costo, a ridotto consumo energetico ed ecofriendly, che offrono asciugatura istantanea e consentono una post-elaborazione immediata ottimizzando la produttività. Nell’ampio spazio dedicato al Textile&Apparel sono in funzione diverse tecnologie per soddisfare tutte le richieste del mercato. Riflettori puntati sulla nuova TX300P-1800 che, grazie agli inchiostri a pigmento tessili Mimaki, offre una soluzione easy ed eco-friendly per stampa su cotone e tessuti naturali. Accanto a questa, le soluzioni TS500-1600 e TS300P-1800 per la stampa a sublimazione con inchiostro fluorescente. Presente anche la superwide format Mimaki TS500P-3200, per chi necessita di formati ancora più ampi. L’area rivolta agli Industrial Products pone al centro la tecnologia UV LED con sistemi di stampa che fanno di qualità e precisione, affidabilità e capacità di affrontare picchi produttivi elevati il proprio punto di forza. Saranno esposti i modelli Mimaki UJF-7151plus e JFX200-2513 e gli inchiostri Mimaki LUS-350 e LUS-900, disponibili in CMYK, bianco e in una speciale vernice trasparente. L’area espositiva Bompan propone, inoltre, una gallery di applicazioni di successo, fornendo spunti di ispirazione per nuovi progetti.
Canon Pad. 8 stand K01 Durante l’annuale appuntamento milanese, Canon mette in mostra la propria tecnologia sviluppata per rispondere concretamente alle esigenze di un mercato che guarda sempre più alla personalizzazione come suo elemento distintivo. Presso lo stand di Canon, i visitatori potranno vedere in azione Océ Arizona 2280XT, stampante a piano fisso che offre alta qualità di stampa grazie al sistema di imaging Océ VariaDot e alla combinazione di risultati di alta qualità e basso consumo di inchiostro. A questa soluzione si aggiungono i nuovi plotter grafici water based imagePROGRAF PRO-4000 e imagePROGRAF PRO6000S, soluzioni che Canon punta a posizionare quale riferimento del mercato in termini di qualità, affidabilità e semplicità d’uso nell’ambito della stampa fotografica. La tecnologia L-COA PRO di cui sono dotati consente di elaborare con facilità grandi volumi di immagini e dati ad alta risoluzione. In primo piano anche le soluzioni Canon imagePRESS a colori, pensate per il mercato della stampa professionale cut-sheet. Con questa offerta, Canon punta a farsi promotore del cambiamento in corso nel mondo della stampa digitale di grande formato, sempre più dinamico e sempre più orientato verso applicazioni creative, grafiche e industriali ad alto valore aggiunto.
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Colorcopy Pad.8 stand A19/A25 Colorcopy conferma la partecipazione a Viscom con tante novità e uno stand ancora più ampio per ospitare la vasta gamma di soluzioni per i settori del piccolo e grande formato e del textile che compongono il ricco catalogo del gruppo bresciano. In mostra le soluzioni firmate Xerox, Roland, DTG, Valiani, Hartweg e Brother, brand per i quali Colorcopy è partner di riferimento in Lombardia ed Emilia Romagna. Riflettori puntati sulle new entry della gamma Colorcopy: lo stand dell’azienda ospita la presentazione in anteprima italiana di Anapurna H2500i LED, la nuova stampante UV LED di Agfa. Con luce fino a 250 cm e velocità di stampa fino a 115 m2/h, questo sistema large format soddisfa le necessità di alte prestazioni e massima qualità di un mercato sempre più professionale e competitivo. Altra novità, C-Digi, il plotter da taglio in piano altamente performante firmato Comagrav. La solida struttura e l’elevata dinamica permettono a questo sistema di raggiungere velocità estreme e lo rendono ideale per la lavorazione di diversi tipi di supporto, dal cartone ondulato al vinile. La kermesse milanese sarà inoltre l’occasione per celebrare il venticinquesimo anniversario del player bresciano insieme a clienti, prospect, partner nuovi e consolidati. Un traguardo importante che il management dell’azienda considera un punto di partenza per affrontare nuove sfide.
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urst Pad.8 stand F08/D18 Sotto i riflettori dello stand, la serie best seller Rho P10. L’azienda altoatesina propone, per tutta la durata della kermesse, dimostrazioni live dei due modelli di punta per metterne in mostra le potenzialità legate alla qualità garantita dalla goccia da 10 picolitri. Rho P10 200 HS – che ha debuttato sul mercato nazionale alla scorsa edizione di Viscom – garantisce prestazioni che raggiungono i 400 m2/ora, senza compromessi con la qualità, e dispone di una serie di tecnologie proprietarie come Variodrop e le testine di stampa Durst Quadro Array 10M, progettate per ospitare il doppio degli ugelli rispetto ai sistemi di stampa precedenti. Anche il processo di polimerizzazione è concepito per incrementare la velocità di produzione in quanto combina lampade LED, che sigillano le gocce di inchiostro, all’UV tradizionale che completa il processo di asciugatura. Il flatbed Rho P10 200 HS è implementabile con l’opzione roll to roll e con il sistema di carico e scarico automatizzato. La flessibilità è il tratto distintivo di Rho P10 160, sistema di stampa flatbed industriale adatto sia alle medie tirature sia alla produzione di campionature. Estremamente versatile nella gestione dei supporti, dal punto di vista della varietà e delle dimensioni, grazie all’eccezionale adesione dell’inchiostro, mantiene inalterata la produttività indipendentemente dalla stampa su materiali rigidi e flessibili. La dotazione di un set di sette colori permette la riproduzione delle immagini in altissima qualità.
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Epson Pad. 8 stand E29/E35 Epson presenta tutte le soluzioni per la stampa su tessuto, per la stampa commerciale, per il mondo del labelling e per la stampa fotografica. L’azienda propone, inoltre, un corner dedicato alle applicazioni per l’Interior Decoration, con un design originale declinato su diversi tipi di arredi per la creazione di allestimenti personalizzati. Per la prima volta in una fiera italiana, sono presenti nello stand i nuovi modelli della serie SureColor SC-S per il signage: SC-S80600 e SC-S60600. Cartellonistica per esposizioni, poster, pannelli retroilluminati, materiali per POS, car wrapping e carta da parati vengono realizzati con la massima precisione, grazie a un avanzato sistema di controllo automatico della tensione. A ciò si unisce un sofisticato meccanismo di alimentazione e rulli di pressione antistatici di ampio diametro che ottimizzano la presa e l’accuratezza dell’alimentazione. Il design è incentrato sul miglioramento dell’esperienza di stampa per il cliente: la configurazione è semplice e rapida e, durante la stampa, l’ampio pannello del coperchio superiore offre una panoramica sull’area di stampa, mentre le luci LED presenti all’interno del meccanismo consentono di verificare le stampe senza aprire il coperchio stesso. Fra gli altri sistemi in mostra a Viscom, SureColor SC-P20000, che consente di stampare materiale POS di qualità in grande formato, cartellonistica per interni ed esterni di breve durata, insegne, grafiche per fiere, cartelloni promozionali e fotografie. L’area fotografica dello stand ospita il modello SureColor SC-P6000, stampante professionale 24 pollici per stampe artistiche e prove colore su diversi tipi di supporto.
Fenix Digital Group Pad. 8 stand G02/G08 Fenix Digital Group accoglie i visitatori con due partner storici: swissQprint, di cui è rivenditore unico per l’Italia dal 2009, e HP, di cui è Gold Partner dal 2014. Per entrambi i brand vengono mostrate in fiera numerose applicazioni realizzate sui più svariati supporti: dalla carta al vetro, dal metallo al plexiglass, dalla stoffa al backlit. In mostra sullo stand, ma anche stampate in real time per dimostrare che gli inchiostri con caratteristiche green garantiscono un risultato eccellente su qualsiasi materiale. L’area dedicata a swissQprint ospita Nyala 2, punta di diamante del produttore svizzero che garantisce qualità, versatilità e prestazioni senza compromessi per la stampa su diversi materiali: gli inchiostri UV aderiscono a supporti acrilici, legno, teloni, poliestere, polistirolo, vinile, pvc e, grazie al primer, anche a vetro, alluminio e acciaio. Per HP sono presenti tre modelli. HP Latex 570 combina la qualità della serie 300 a una maggiore produttività: il sistema mantiene una larghezza di stampa di 1,62 m per una velocità massima di 28 m2/h outdoor e 23 m2/h indoor con colori più saturi e brillanti, grazie al doppio optimizer, e ripetibili grazie allo spettrofotometro incorporato. HP Latex 1500 è la super wide dedicata all’alta produttività, ma anche al controllo dei costi. La larghezza di stampa di 3,2 m è abbinata a cartucce da 5 l e, a seconda delle esigenze, a kit per il doppio rotolo, kit per il rotolo a caduta libera, kit raccoglitore dell’inchiostro e kit double sided Day Night. HP PageWide XL 8000, stampante in formato A1 monocromatica e a colori, permette di stampare fino a 30 pagine al minuto ottimizzando il lavoro tra monocromatico e colore, risparmiando così il 50% del tempo.
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GDC Pad. 8 stand C29 GDC, realtà imprenditoriale da oltre 40 anni specializzata nella fornitura di materie plastiche in fogli, lastre e bobine per arti grafiche e cartotecnica, ritorna a Viscom 2016 con una nuova offerta commerciale rivolta al mondo del digitale. Forte di un consolidato background nella stampa tradizionale, in particolare serigrafica e offset, l’azienda ha messo a punto una nuova esclusiva gamma di prodotti studiati per garantire prestazioni ottimali con i più avanzati sistemi di stampa digitale UV. Viscom ospita il lancio in anteprima assoluta del nuovo catalogo by GDC che comprende un ampio ventaglio di marchi proprietari, suddivisi nelle quattro macro famiglie: PVC, Polipropilene, PET e Polistirene. Tra le proposte in PVC, il brand di punta Vitek - nelle linee Fogli, Lastre e Bobine, oltre ai convenienti supporti iVinyl; ad arricchire il mondo del polipropilene by GDC il brand Polivex e l’alveolare Liteboard – disponibile anche in versione ECO. Altre novità, il PET Ecoril e il polistirene Styral. Proposte esclusive, frutto della competenza acquisita da GDC sul campo, dove opera in qualità di punto di riferimento per stampatori offset e serigrafie e di partner qualificato per gli operatori della visual communication. A completare l’offerta, una vasta gamma di brand selezionati tra le migliori proposte disponibili sul mercato, come il PVC semiespanso Foamalux Bright White (Brett Martin), il PVC composito Accafoam (Studio Acca), il polipropilene in fogli Maplon e il nuovo polipropilene espanso Maplon Light (Mapal), il PETG Veralite (IPB) e i film adesivi JAC Graphics (Avery Dennison).
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uandong
Pad. 8 stand K08
Si presenta come un vero e proprio store lo stand di Guandong, allestito con le più recenti soluzioni messe a punto per lo Spot Déco. Protagonista la luce calda, con un’intera parete dedicata alla retroilluminazione realizzata con la nuova gamma Textile, studiata per questo tipo di applicazione: una linea di tessuti stampabili con inchiostri Latex, eco-solvente e UV, pronti per essere installati su strutture e frame di qualsiasi forma o dimensione con luci al LED per dare profondità e meglio illuminare il punto vendita attraverso le immagini. Guandong risponde così alle più recenti tendenze del mercato che vogliono anche sul punto vendita una comunicazione sempre più dinamica, veloce e al passo con i tempi: i prodotti Textile per la retroilluminazione sono sinonimo di praticità e semplicità di gestione, perché possono essere sostituiti facilmente dagli assistenti alla vendita, senza richiedere il supporto di un professionista. Sul palcoscenico della kermesse milanese Guandong presenta ufficialmente il nuovo Marketing Tools, pensato per affiancare i distributori nello sviluppo del business. Un vademecum che illustra nel dettaglio i numerosi servizi e gli strumenti operativi che l’azienda mette a disposizione dei partner per presentare al meglio le infinte possibilità applicative della gamma per lo Spot Déco. Un impegno che vede Guandong collaborare con alcuni dei più importanti produttori di sistemi di stampa e di rivenditori come MCA Digital, anche quest’anno a fianco di Guandong a Viscom.
Gravotech
Pad. 12 stand C41
Gravotech propone una gamma completa di soluzioni per i professionisti della comunicazione visiva e dell’industria grafica, dal piccolo pantografo a fresa per la personalizzazione di oggetti al grande laser per la realizzazione di insegne e targhe. Fra le tante soluzioni esposte: TagCube, compatta e standalone ideale per la personalizzazione di oggetti durante eventi promozionali; Dedicace, software per creare un messaggio o un disegno inciso con la calligrafia del cliente; LS1000XP, laser CO2 150watt grande formato per il taglio e l’incisione, capace di rispondere a bisogni di elevata produttività e potenza; LS900F, il nuovo laser a fibra con un’area di lavoro 610x610 mm ideale per l’incisione professionale di superfici in metallo.
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eventi viscom italia
HP
Pad. 8 stand G01/H08
Presso lo stand di HP sono esposte le stampanti HP Latex 315, 335, 365, 560 e 570, recentemente annunciate, oltre alle nuove stampanti HP DesignJet Z5600 e Z2600, presentate a Viscom in anteprima nazionale. Le nuove stampanti della serie HP Latex 300 permettono ai clienti - dalle piccole copisterie ai grandi PSP - di accedere in modo conveniente alle opportunità del mercato Sign and Display attraverso maggiori applicazioni indoor e outdoor. Alta qualità delle immagini, produttività, durata e attenzione all’ambiente sono le principali caratteristiche di questi sistemi. Progettate per i PSP di medie e grandi dimensioni caratterizzati da volumi di stampa crescenti, le nuove stampanti HP Latex 560 e 570 da 64 pollici permettono ai clienti di gestire una vasta gamma di lavori e picchi di produzione a fronte di un investimento iniziale contenuto. Le stampanti PostScript HP DesignJet Z5600 e Z2600 dispongono di un sistema di stampa a sei inchiostri che permette agli utenti di ridurre i costi diminuendo il consumo di inchiostro fino al 20%, garantendo al tempo stesso colori netti. Questi dispositivi - progettati per copisterie, retailer e aziende, in particolare i dipartimenti GIS - dispongono dell’inchiostro HP Chromatic Red che ne amplia la scala di colori e rappresentano la soluzione ideale per la realizzazione di cartellonistica e poster a elevato impatto per i punti vendita. Altre soluzioni in vetrina, le stampanti HP PageWide XL, che offrono una elevata velocità di stampa large format sia a colori e in bianco e nero – fino 30 a stampe al minuto in formato D/A1 – nonché due cartucce di inchiostro da 775 ml per colore. Lo stand di HP include, infine, un’area dedicata alle applicazioni di stampa, dove vengono mostrate più di 30 diverse realizzazioni su un’ampia gamma di materiali, oltre a uno spazio Lounge in cui i visitatori possono scoprire la versatilità dell’ultima generazione di inchiostri HP Latex.
M
CA Digital
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Pad. 8 stand H1
Lo stand MCA Digital propone un’area espositiva destinata alle ammiraglie dei sistemi di stampa in portfolio e un’area applicativa dedicata all’interior decoration. Una gallery ispirazionale con grafiche originali e realizzazioni uniche anche su carte da parati e tessuti, dove scoprire le potenzialità di stampa che permettono di valorizzare gli investimenti tecnologici. Tra le soluzioni proposte, la superwide HP Latex 1500, con luce di 3,2 m, dedicata a chi opera nell’interior e home décor grazie alla qualità fotografica con effetti visivi e tattili più naturali e alla resistenza ai graffi subito dopo la stampa, e il sistema large format HP PageWide XL 8000, proposto in linea con la taglierina Fotoba e disponibile nelle versioni monocromatica e a colori, ideale sia per la stampa di documenti tecnici resistenti sia per applicazioni grafiche, fino a 101,6 cm di larghezza con linee nitide, dettagli finissimi e scale di grigi uniformi. Colori neon fluorescenti super brillanti sono il fiore all’occhiello delle stampanti OKI Pro6410 NeonColor, Pro9541 e Pro9542, per segnaletiche d’effetto, cartellonistica per punti vendita, grafiche pubblicitarie su una vasta gamma di materiali e pellicole colorate o trasparenti. Completa l’esposizione la imagePRESS C700 di Canon. Ideale per chi opera nel segmento del piccolo formato a colori light production, consente la realizzazione di lavori complessi su un’ampia gamma di supporti, in particolare su carte non patinate e con diverse finiture. Per tutta la durata della fiera, MCA propone dimostrazioni live dei sistemi di stampa in combinazione con i materiali di Guandong.
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eventi viscom italia
NTG Digital/Massivit
Pad. 12 stand F37
NTG Digital si presenta a Viscom con una soluzione unica nel suo genere: Massivit 1800, la prima stampante 3D XXL sviluppata dall’azienda israeliana Massivit – di cui NTG è partner commerciale in Italia. Si tratta di una piattaforma integrata, completa di hardware, software e materiali di consumo, sviluppata per stampare oggetti di grandi dimensioni (180h x 150l x 120p cm) a grande velocità. Cuore di questa soluzione è la tecnologia GDP, unica e proprietaria, che consente di stampare fino a 35 cm in altezza all’ora, una velocità di molto superiore a quella di qualsiasi altro sistema presente sul mercato. Inoltre, il sistema permette di stampare due oggetti in contemporanea, per una produttività raddoppiata e un risparmio di tempo. Presentata a drupa 2016, Massivit 1800 è attualmente destinata ad applicazioni quali display 3D, materiali per esposizioni, scenografie, articoli promozionali e decorativi, e applicazioni outdoor, per le quali si ricorre a rivestimenti come il poliuretano per aumentarne resistenza e durata. Altri ambiti applicativi potenziali, allestimenti teatrali e fieristici, pubblicità correlate a marchi aziendali e altri messaggi pubblicitari, prototipazione industriale in grande formato e ambiti artistici.
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KI Systems Italia
Pad. 8 stand K25/K28
Quest’anno OKI raddoppia lo spazio a testimonianza dell’espansione del suo portfolio per le Graphic Arts. Fiore all’occhiello dello stand, la nuova stampante OKI Pro6410 NeonColor, una soluzione che consente la stampa di progetti grafici luminosi e fluorescenti su supporti transfer per l’utilizzo nei settori dell’abbigliamento, della product decoration, della personalizzazione, del packaging, degli espositori e della segnaletica per punti vendita, superando i limiti della gamma di colori standard CMY. In anteprima sul mercato italiano, OKI presenta una nuova gamma wide format e la gamma ColorPainter, ideata per la produzione di progetti eccezionali e dalla lunga durata su una grande varietà di supporti, tra cui banner, grafiche per flotte e veicoli, carta da parati, ombrelli, espositori pop-up, pavimenti e grafiche per eventi. A completare il portfolio è la gamma Teriostar, composta da fotocopiatrici multifunzione e stampanti LED ad alta velocità per riprografia ad alta risoluzione, engineering, A/E/C, CAD e mapping. Inoltre, OKI presenta le stampanti a toner bianco, Pro7411WT e Pro9420WT, insieme alle stampanti a 5 colori Pro9541 e Pro9542. Veloci e affidabili, liberano il potenziale creativo e commerciale, combinando la tecnologia LED digitale ad alta definizione con la tecnologia a toner bianco/5 colori.
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eventi viscom italia
Ricoh
Pad. 8 stand K19
A disposizione dei visitatori dello stand di Ricoh, applicazioni innovative per la decorazione di interni ed esterni realizzate con i modelli della serie Ricoh Pro L4100 Latex che supporta fino a sette colori (CMYK, arancio, verde e bianco) in differenti configurazioni. Grazie ai nuovi inchiostri latex AR Ricoh non ci sono più limiti all’immaginazione: aumenta la flessibilità nella gestione dei supporti per realizzare innumerevoli applicazioni, anche su materiali molto leggeri o sensibili al calore. I nuovi inchiostri si asciugano più rapidamente aumentando la produttività e sono stati sviluppati in un’ottica di ecosostenibilità. Vetrofanie, wrapping, tele, calpestabili, carta da parati e nobilitazione della stampa con colori speciali metallici sono solo alcuni esempi delle applicazioni in mostra presso l’application gallery di Ricoh. Inoltre, presentata in anteprima al mercato italiano è la nuova Ricoh MP CW2201SP, progettata per applicazioni CAD/GIS e graphic arts. A completamento dell’offerta Ricoh per la comunicazione visiva, i proiettori della nuova gamma a ottica ultra corta. Ideale per applicazioni di Digital Signage e per l’allestimento di eventi, Ricoh PJ WX4152NI è in grado di proiettare a una distanza ridotta dalla parete (11-25 cm) con dimensioni da 48’’ a 80’’ e una luminosità di 3500 lumen. Il sistema è dotato di connettività LAN wired e wireless simultanee e di un kit grazie al quale è possibile realizzare presentazioni interattive. Posizionando il proiettore orizzontalmente, è possibile proiettare l’immagine su un tavolo trasformandolo così in un desk interattivo.
Roland DG
Pad. 8 stand C19/D28/B19
Roland DG vuole sorprendere tutti i visitatori con uno stand spazioso e accogliente in cui, seguendo il format della passata edizione, trovano spazio diversi rivenditori autorizzati presenti sul territorio nazionale. Inoltre, Roland DG ha deciso di puntare su un tema originale, proponendo un’ambientazione spaziale. I riflettori dell’azienda sono puntati sulle periferiche della nuova serie TrueVIS: VG-640, VG-540, SG-540 e SG-300. Il brand TrueVIS rappresenta l’ultima evoluzione della tecnologia stampa e taglio Roland DG e dispone di teste di stampa FlexFire, inchiostri TrueVIS certificati Greenguard Gold in sacche da 500 cc, software RIP Roland VersaWorks Dual, carrello di taglio e portalama di nuova concezione per una migliore precisione. Nell’area dedicata alla personalizzazione, Roland DG mette in mostra – attraverso VersaUV LEF-300 – la facilità con cui semplici oggetti possono essere trasformati in prodotti unici ad alto valore aggiunto, impreziositi con effetti rilievo e texture. Produttività e bassi costi operativi sono invece le parole chiave per SOLJET EJ-640, l’inkjet wide format da 160 cm di luce in grado di massimizzare i volumi di produzione. EJ-640 è equipaggiata con due teste di stampa poste in modalità sfalsata, sistema di riscaldamento e asciugatura a tre posizioni integrato e inchiostri EJ ink da 1 litro, per una configurazione a 4 o 7 colori. Focus sul mondo del tessile con l’intera gamma Texart. XT-640, progettata per rispondere alle esigenze degli operatori di settore, dispiega una struttura robusta, doppia testa sfalsata, software RIP
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ErgoSoft Roland Edition e due configurazioni inchiostro a scelta, 4 o 8 colori. RT-640 è invece la periferica ideale per chi vuole entrare nel mondo della stampa tessile con un prodotto di qualità. Su entrambi i modelli, gli operatori possono utilizzare anche gli inchiostri Texart Fluorescent Pink e Fluorescent Yellow.
Zünd
Pad. 8 stand E01/E07
Protagonista dello stand di Zünd è il cutter D3, un nuovo sistema di taglio a doppio braccio per uso industriale che raddoppia la potenzialità produttiva di materiale in funzione del contorno di taglio. I due bracci – ciascuno dei quali è dotato di un massimo di tre moduli diversi – tagliano in un unico passaggio. La velocità di produzione ne risulta raddoppiata in funzione del contorno di taglio. La precisione degli azionamenti diretti, associata al software di comando, garantisce la massima efficienza e produttività. A seconda delle esigenze, D3 è disponibile in quattro dimensioni diverse: da D3 L-3200, con una superficie di lavoro di 1800x3200 mm, a D3 3XL-3200, con una superficie di lavoro di 3210x3200 mm. Secondo il principio modulare, D3 può sempre essere adattato per nuove sfide. È possibile integrarvi facilmente nuovi utensili, moduli o sistemi per un’alimentazione e un prelievo completamente automatici del materiale. Zünd espone, inoltre, un cutter Zünd G3 M-2500 dotato di cambiafresa automatico ARC. ARC rende disponibili per la lavorazione fino a otto frese in un magazzino configurabile in modo versatile. Le frese vengono selezionate in modo completamente automatico in funzione del materiale. Il sistema consente la fresatura, la lucidatura e l’incisione efficiente di alluminio, legno, plastica o materiali compositi. ARC aiuta l’utilizzatore a eseguire i lavori di fresatura in modo ancora più produttivo. Il tempo necessario per la sostituzione degli utensili viene ridotto drasticamente così come i tempi di attrezzamento.
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textile
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scenari di mercato
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dtg tra i protagonisti del textile A sedici anni dalla sua comparsa, il settore del DTG – Direct to Garment – è più vivo che mai. Lo sviluppo di soluzioni di stampa inkjet sempre più performanti, la proposta di applicazioni innovative e la spinta arrivata dal boom del web-to-print guidano l’evoluzione di questo mercato. Una nuova indagine di WTiN contribuisce a fare il punto sullo stato dell’arte del DTG a livello globale. di James Rankin* Il settore della stampa direct to garment (DTG) – ovvero della stampa diretta sul capo di abbigliamento – continua a crescere e a trasformarsi. Nei primi anni del nuovo millennio, molte aziende attive nell’universo del
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printing cominciarono a guardare con interesse alle opportunità legate al segmento del DTG nel settore ben avviato della stampa tessile serigrafica. Nella fase iniziale, i processi serigrafici risultavano molto vantaggiosi dal punto di vista economico per le produzioni di volumi elevati; al contrario, produzioni di piccoli lotti o con applicazioni personalizzate – sempre più richieste dalla domanda – implicavano costi non sostenibili. Ancora oggi, la maggior parte delle t-shirt stampate viene prodotta su giostre serigrafiche presso grandi
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textile
scenari di mercato
La proiezione geografica del DTG stamperie tessili dell’America centrale e dell’Estremo Oriente. Da Messico, Honduras ed El Salvador proviene oltre il 50% della fornitura del mercato statunitense, mentre il mercato europeo conta sulle produzioni di Turchia, Bangladesh, Cina e India, che afferiscono a oltre il 60% delle magliette vendute nel vecchio continente. A partire dal 2003, l’industria tessile ha assistito al progressivo sviluppo della tecnologia digitale a getto di inchiostro per la stampa su tessuto – indirizzata principalmente al comparto della moda – con le prime soluzioni basate su testine di stampa Epson, originariamente destinate alla stampa su carta per applicazioni tessili. I produttori di macchine da stampa e inchiostri inkjet colsero l’enorme potenziale della stampa diretta sul capo di abbigliamento, in particolare nel segmento delle magliette stampate per ambiti quali gadgettistica, promozionale e sport. Kornit Digital, che si affermò rapidamente tra i principali fornitori per l’ambito industriale, e Mimaki e Brother, focalizzati sul target dei print service provider di medie e piccole dimensioni, furono tra i primi a presentare sul mercato soluzioni innovative. Da allora, il segmento del DTG ha vissuto un periodo di sviluppo favorevole, fino a registrare tassi annui di crescita del 30%. L’offerta tecnologica è oggi diversificata e composita – anche dal punto di vista dei costi: sono undici i principali brand di riferimento, ognuno dei quali si rivolge a un target differente, spaziando dalla piccola realtà a conduzione familiare a istituti scolastici e università – interessati a investimenti in soluzioni entro i 10 milioni di dollari – fino a grandi aziende con produzioni su scala industriale e capacità di investimento di oltre 100mila dollari in attrezzature produttive. Tra gli altri, vi sono la statunitense AnaJet, l’australiana Impression Technology, la croata Azonprinter, la greca Polyprint e la
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multinazionale giapponese Epson. Per quanto riguarda gli inchiostri, il segmento della stampa DTG predilige quelli a pigmento – laddove gli inchiostri digitali conferiscono un look più naturale rispetto agli inchiostri plastisol, spesso utilizzati nella stampa serigrafica tradizionale. Inoltre, mentre nei primi anni dell’avvento del DTG si stampava quasi esclusivamente su magliette bianche, grazie alle soluzioni tecnologiche di ultima generazione – che consentono di applicare una base bianca su tessuti colorati o scuri – la scelta del capo di partenza e le gamme di colori stampabili in DTG sono aumentate in modo potenziale.
I numeri del DTG
afferenti a una fascia di prezzo entro i 10mila dollari. Si tratta, in molti casi, di modelli ‘non approvati’ o ‘modificati’ – equipaggiati con teste di stampa Epson – che, pur richiedendo investimenti ridotti, possono comportare, dopo il primo periodo di utilizzo, problemi in termini di qualità e consistenza della stampa. Ciò non ha, tuttavia, rappresentato un ostacolo per molte aziende che, a fronte di un ritorno sull’investimento favorevole, provvedevano a sostituire l’unità danneggiata con modelli più aggiornati. Tale pratica, diffusa soprattutto nei primi anni di sviluppo del DTG, sta oggi cambiando anche a fronte dello sviluppo della tecnologia.
WTiN ha dedicato al segmento del DTG uno studio mirato e dal respiro globale, con l’obiettivo di fare il punto sull’evoluzione vissuta dal comparto negli ultimi sedici anni e di metterne in mostra le nuove potenzialità e prospettive di crescita. Secondo l’indagine, oltre l’85% degli investimenti pianificati dai player del DTG ha riguardato sistemi di stampa entry level,
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Web-to-print e DTG, un mix esplosivo Tra i fattori che hanno maggiormente contribuito al boom del segmento del DTG spicca il web: grazie a un servizio veloce ed economico e a una logistica efficace, le piattaforme per la vendita online di magliette e t-shirt hanno dato una spinta determinante alla crescita. L’adozione del modello di business web-to-print ha consentito a un gruppo di stampatori lungimiranti – attivi negli Stati Uniti e in Europa – di produrre oltre un milione di capi all’anno, un valore in continua crescita. È probabile che, in assenza dell’online – e superata la richiesta di elevati volumi di produzione per scorte di magazzino – le stampanti DTG ad alta produttività faticherebbero a essere redditizie, mentre il mercato si focalizzerebbe sui bassi volumi e su soluzioni più economiche, diffuse, queste ultime, soprattutto negli Stati Uniti.
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textile scenari di mercato
issertazioni tecnologiche D
La produttività costituisce uno dei requisiti fondamentali nella scelta della soluzione di stampa appropriata per uno specifico ambiente di lavoro. Oltre alla velocità della testa di stampa, l’altro elemento determinante è il meccanismo di carico e scarico delle magliette sul piano di lavoro. Sui sistemi di stampa DTG ad alta produttività in grado di realizzare 300-400 magliette all’ora, i tempi di carico e scarico del capo possono essere di 10-15 secondi. L’aumento del numero dei tavoli di lavoro potrebbe contribuire a incrementare la velocità del processo, ma il fattore manuale limita tuttora il potenziale della tecnologia.
Il restante 15% degli investimenti del settore ha riguardato l’acquisto – da parte di stampatori serigrafici interessati a potenziare la propria capacità produttiva – di soluzioni di stampa DTG appartenenti a una fascia di prezzo intermedia – tra i 20mila e i 100mila dollari. Tra i brand tecnologici al top del mercato vi sono Kornit Digital e Aeoon, con i sistemi ad alta produttività del primo brand ad afferire a una quota della produzione globale molto più ampia rispetto a quanto il numero delle unità installate potrebbe suggerire.
USA protagonisti del DTG *James Rankin WTiN Intelligence: Digital Textiles World Textile Information Network (WTiN) si occupa di intelligence nell’industria tessile globale. Attraverso la realizzazione di indagini, pubblicazioni ed eventi, WTiN si propone di fare informazione sul settore del textile, seguendone l’intero processo, dalla materia prima al prodotto finito.
Dal punto di vista della distribuzione geografica, è il mercato statunitense a vantare i migliori risultati di vendita nel segmento del DTG, sia in termini di macchine da stampa e inchiostri, sia in termini di capi di abbigliamento, tra t-shirt, felpe e giubbotti. Secondo le stime di WTiN, gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato a livello globale per numero di unità installate, con una quota del 48%. Negli ultimi anni, la crescita in questa
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regione ha subito un rallentamento a fronte di uno spostamento degli investimenti verso sistemi di stampa di Epson ‘ufficiali’: attualmente, si stima un tasso di crescita annuale del 24% per il 2016, destinato a scendere al 20% entro il 2020. Inoltre, tale spostamento ha esercitato un impatto significativo anche sul positioning dei brand produttori, laddove Epson detiene la leadership del mercato del DTG nordamericano, seguito da Brother, che continua a spingere sulla promozione della serie GT3 mantenendo il proprio focus sulla semplificazione della user experience e del processo di stampa. Accanto alle unità entry level e mid-range proposte da aziende quali la statunitense Anajet, diversi fornitori di tecnologia DTG stanno assistendo al graduale incremento del numero delle proprie unità installate in territorio americano, nonostante l’elevata competitività del mercato. Guardando alla catena del valore, grazie alla portata del mercato statunitense, anche player focalizzati sullo sviluppo di soluzioni di fascia più elevata continuano a trovare negli Stati
Uniti un mercato dinamico: è il caso, tra gli altri, di Kornit Digital, che registra livelli di vendite elevati per le diverse tipologie di prodotto, compresa la serie Avalanche, oggetto di interesse, nello specifico, di Amazon. Passando agli inchiostri, risulta difficile ottenere stime sulle forniture o quantificarne i consumi, sia a causa della natura chiusa di molti sistemi di stampa DTG sia perché molti dati rilevanti sono gelosamente custoditi dai produttori. Detto questo, a seguito di un confronto con alcuni fornitori, WTiN è riuscita a stimare per il mercato nordamericano un consumo di inchiostro pari a 475 tonnellate nel 2015, di cui circa 190 tonnellate di inchiostro bianco usato come strato di base per la stampa su capi colorati. Stando ai dati raccolti, riteniamo che, a fronte dell’aumento dei volumi degli ordini – e grazie alla disponibilità di sistemi di stampa più veloci e con costi di produzione complessivi più ridotti – la domanda di inchiostro sia destinata ad aumentare di 7 punti percentuali in più rispetto all’indice di vendita degli hardware, arrivando a far registrare una
UNA VERSATILITÀ ECCEZIONALE – CON UN’ANIMA COMPATTA O ESPANSA
crescita complessiva del 31% nel 2016.
Il panorama europeo Al di fuori del Nord America, l’Europa è il secondo mercato per dimensioni nel settore della stampa DTG, con un 37% di macchine installate e in funzione distribuite tra i diversi Paesi. Mentre le regioni dell’Europa settentrionale hanno visto per prime l’adozione della tecnologia DTG e lo sviluppo di questo mercato, quelle dell’Europa meridionale sono partite più tardi, ma vantano oggi una posizione di rilievo, con Italia e Spagna ad affermarsi tra i mercati più dinamici del momento per alcuni dei principali brand. Come negli Stati Uniti, anche in Europa buona parte degli investimenti in sistemi di stampa DTG è stata effettuata da aziende di medie e piccole dimensioni con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda di articoli promozionali e t-shirt. Tuttavia, il mercato europeo si contraddistingue per una significativa presenza di sistemi di stampa ad alta produttività destinati a servire l’universo della moda: la produzione del vecchio
continente non riguarda, dunque, solo t-shirt tradizionali, ma anche altre tipologie di abbigliamento non comuni a questo settore in altre regioni del mondo. Questa potrebbe essere una delle ragioni per cui nonostante l’Europa continui a registrare una elevata presenza di soluzioni di stampa targate Epson, ad avere una posizione dominante per numero di macchine installate nel vecchio continente – seppur con una differenza ridotta – è Brother. Se nelle aree appena descritte il segmento del DTG sta raggiungendo una fase di maturazione, i produttori di tecnologia cominciano a guardare in direzione di nuovi potenziali mercati. L’obiettivo è quello di alimentare e conservare gli attuali trend di crescita, come nel caso di aziende quali Epson e Brother, che registrano il 30% anno su anno.
Conclusioni In linea generale, i dati raccolti dall’indagine e il confronto con i player del settore ci spingono a prevedere per il segmento del DTG un futuro favorevole: con i bassi volumi destinati a diventare la norma e i trend della moda che cambiano con frequenza mensile, la sfida del presente per gli stampatori è quella di rispondere con immediatezza e flessibilità a tali esigenze e lo strumento per vincere questa sfida è la tecnologia di stampa digitale a getto di inchiostro. E se da un lato è prevedibile che le due tecnologie, tradizionale e digitale, raggiungano un equilibrio andando ad affiancarsi e integrarsi, gli attuali progressi compiuti sul fronte dell’automazione nei meccanismi di trasporto dell’indumento consentiranno di abbattere ulteriori barriere, promuovendo una diffusione su larga scala della stampa digitale e trasformando il settore della stampa DTG in una valida opportunità per molte aziende attive nell’industria tessile e in quella del printing.
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depth Dalla specializzazione nello sviluppo della sublimazione alla scommessa sul pigmento, Kiian Digital illustra il suo punto di vista sulla questione degli inchiostri nella filiera della stampa tessile digitale. E annuncia il lancio – imminente – di un nuovo prodotto (ancora top secret…). di Paola Bonfanti
Del presente e del futuro del digital textile, tra tecnologia sublimatica e a pigmento Il mondo tessile è da sempre al centro del brand Kiian Digital. Nata nel 2014 dalla scissione di Kiian Group – società attiva nei settori serigrafico e digitale – l’azienda comasca ha trasformato la unit digitale nel proprio core business, seguendo da vicino l’evoluzione del mercato del textile. Insieme al brand italiano JTeck-3 e a quello americano Sawgrass Industrial è oggi parte di JK Group – che nel 2015 è entrato nella compagine del colosso americano Dover Engineering Systems. Kiian Digital si è specializzata nello sviluppo di inchiostri sublimatici e di inchiostri dispersi ed è recentemente entrata nel mercato degli inchiostri a pigmento, che ne rappresentano la frontiera del futuro. Con Marco Girola, marketing specialist di Kiian Digital, abbiamo parlato di strategie e di mercato, per esplorare le opportunità del digital textile che verrà.
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Come si posiziona Kiian Digital rispetto al mercato?
Parliamo di sublimazione. Qual è il fattore che fa la differenza?
Kiian Digital ha scelto fin dall’inizio di focalizzarsi sul mercato del tessile e sugli inchiostri sublimatici, che rappresentano circa il 90% del nostro business. Abbiamo creduto nel potenziale della stampa digitale applicata alla decorazione del poliestere in sublimazione e i numeri ci hanno dato ragione: nei mercati più consolidati – Europa, Turchia, Sud America – la percentuale di conversione da analogico a digitale nel mondo della sublimazione è pari all’80-90%. Il discorso cambia per i Paesi dalle economie emergenti, nei quali vi è ancora una discreta percentuale di stampa analogica: a queste aree guardiamo come potenziale terreno di espansione. Del resto, ci siamo posti un doppio obiettivo: mantenere la posizione premium di JK Group nel mondo del sublimatico e promuovere la conversione da analogico e digitale per estendere i vantaggi di quest’ultimo a tutti mercati.
La tecnologia di stampa a sublimazione su poliestere può avere diverse declinazioni e lo sviluppo degli ultimi anni lo ha dimostrato: dal boom dello sportswear di qualche anno fa, questa tecnologia ha velocemente conquistato altri ambiti applicativi, il soft signage in primis, ma anche comparti paralleli – e non facili – quali il tessile per il fashion. Il valore di questa tecnologia risiede, a mio avviso, nel fatto che, anche nel contesto di mercati maturi, la stampa a sublimazione consente ancora di portare valore aggiunto. Mentre, ad esempio, la stampa su cotone o lana – con inchiostri reattivi e acidi – rappresenta oggi una commodity, quella su poliestere permette ancora di proporre delle ‘speciality’, ovvero applicazioni o prodotti speciali che, pur non rappresentando il core business di un cliente, offrono qualcosa in più e permettono di movimentare il mercato.
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Il punto sugli inchiostri
I best seller della sublimazione Digistar HI-PRO è un inchiostro digitale sublimatico per stampa transfer, per testine di stampa Epson. Nato per la produzione su carte leggere e/o a basso coating, offre una elevata concentrazione di inchiostro e una elevata latitudine di impiego. Ideale per trasferimenti su poliestere, su supporti rigidi pretrattati e su fibre miste, trova utilizzo nello sportswear e nell’home décor. Digistar K-ONE è un inchiostro digitale a base acqua sublimatico per stampa transfer, per testine di stampa Kyocera. È caratterizzato da alta concentrazione dell’inchiostro, rapidità di asciugamento e compatibilità di utilizzo con carte leggere e produzioni ad elevate tirature. È ideale per trasferimenti su poliestere e su fibre miste (min 80% PES) e trova utilizzo nello sportswear, nel soft signage e nell’home décor.
La star del pigmento
Digistar K-CHOICE è l’inchiostro tessile digitale a pigmento per la stampa diretta, compatibile con testine di stampa Kyocera. Ideale per la stampa su tessuti naturali e sintetici, si caratterizza per affidabilità e capacità di supportare le tirature dei settori tessili industriali. I campi di applicazione spaziano dall’abbigliamento all’home décor ad articoli promozionali. Una curiosità? L’accuratezza nella scelta del nome: ‘K’, a richiamare Kiian ma anche Kyocera; ‘CHOICE’, a enfatizzare la scelta di chi si orienta verso il pigmento nella stampa tessile digitale.
Con quale strategia affrontate questo mercato? L’obiettivo primario è mantenerci al passo con l’evoluzione tecnologica coprendo, con la nostra offerta, tutte le testine di stampa disponibili sul mercato tessile digitale – da Epson a Kyocera, che ne rappresentano i due estremi, a Ricoh e Panasonic, posizionati nel mezzo. L’introduzione delle testine di stampa Kyocera ha dato una forte scossa al comparto della stampa digitale tessile, trainandone la crescita. Anche il mondo del sublimatico oscilla tra la stabilità delle installazioni di macchine con testine Epson – con produttività standard – e il trend di incremento di Kyocera – per produzioni industriali. Kiian Digital copre entrambi i comparti: i due inchiostri sublimatici best seller sono, non a caso, Digistar HI-PRO (per Epson), e Digistar K-ONE (per Kyocera).
Non solo sublimatico: quali gli altri inchiostri nel mirino?
Il mondo del pigmento rappresenta l’altro focus del presente e del futuro di Kiian Digital. Crediamo fortemente nel potenziale di questa tecnologia che, destinata alla stampa direct-to-fabric, offre una serie di vantaggi significativi
rispetto agli altri inchiostri digitali per il tessile. A livello di tecnologia, gli inchiostri a pigmento creano un legame fisico – e non chimico – con la fibra e, di conseguenza, possono essere utilizzati su svariati tessuti, incluse le fibre miste. A livello di stampa, il processo di applicazione del pigmento è più semplice in quanto necessita essenzialmente di un sistema di stampa e di un forno, mentre non sono indispensabili procedure di pre e post trattamento del tessuto. Il processo è, inoltre,
Kiian, inchiostri e ambiente
waterless, ovvero implica un minore utilizzo di acqua: i benefici sono molteplici, non soltanto in termini di sostenibilità ambientale, ma anche di possibilità di avviare un business al di fuori dei distretti tessili.
I prossimi step nel pigmento? La rivoluzione del pigmento è ai suoi stadi iniziali e ci vorrà ancora del tempo – e molto lavoro di ricerca e sperimentazione – per migliorare la tecnologia e vederne l’affermazione definitiva sul mercato. Tuttavia, noi ci crediamo e abbiamo creato un team dedicato allo sviluppo di questo prodotto: al momento, il focus riguarda la stampa diretta del pigmento nel piccolo formato.
Altri progetti in cantiere?
La sostenibilità ambientale rappresenta un punto fermo della vision di Kiian Digital e ne ha sempre guidato le scelte strategiche e di investimento. Per questo, l’azienda sposa la certificazione dei prodotti: gli inchiostri di Kiian Digital sono certificati per gli standard OEKO-TEX, ADIDAS 01 e CLEAR TO WEAR.
Stiamo lavorando a un progetto importante: ci prepariamo a lanciare una nuova famiglia di inchiostri per il settore della stampa tessile. Si tratta di un prodotto nuovo per noi, che non si riferisce né all’ambito del sublimatico né a quello del pigmento, ma che andrà a completare le nostre gamme e l’offerta globale, facendoci compiere un importante passo in avanti nel consolidare la leadership nel mondo del digital textile.
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wwvision
idee di comunicazione nel mondo
Piatti d’autore con stampa 3D. A prova di chef!
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Immaginate un ristorante nel quale tutto – non solo arredi e stoviglie, ma anche cibi e pietanze – è realizzato con tecnologia di stampa 3D. Ebbene, a Londra è già realtà: si tratta di Food Ink, il primo locale pop up che propone ricette interamente realizzate con tecnologie di printing di ultima generazione. Nato da un’idea di Antony Dobrzensky e Marcio Barradas, due giovani imprenditori e innovatori che insieme hanno anche creato e disegnato tutti i piatti del menu, Food Ink è stato inaugurato a fine luglio al numero 8 di Dray Walk in Shoreditch, nel cuore creativo e high-tech della capitale britannica.
Fotografa il QR code e guarda il video di lancio di Food Ink.
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Cucina e sala a tre dimensioni Avvolto in un’atmosfera resa futuristica da proiezioni visive animate a tempo di musica che ne decorano le pareti, il locale dispiega al suo interno lampade, tavoli e sedie, stoviglie, posate e utensili disegnati dall’architetto francese Arthur Mamou-Mani e realizzati con stampanti 3D. Il menu tecnologico propone una serie di portate che coniugano la cucina britannica classica a quella molecolare, partendo da sapori e abbinamenti tradizionali della gastronomia inglese, rivisitati e reinterpretati secondo il gusto contemporaneo. Del resto, con la cucina 3D è possibile preparare – e gustare – qualsiasi tipo di cibo. Ma come funziona? Non più dietro ai fornelli, gli chef di Food Ink si schierano dietro alle stampanti 3D firmate byFlow, ideatrice di Focus, il primo sistema di stampa 3D portatile e multi-materiale. Il primo step consiste nel creare, con tutti gli ingredienti, impasti fluidi che vengono successivamente inseriti in un contenitore a siringa collegato alla stampante. L’impasto viene, successivamente, spremuto sul piatto: la pietanza è preparata velocemente, sovrapponendo uno strato dopo l’altro e aggiungendo ingredienti naturali, già sfruttati nella cucina molecolare, per dare densità e struttura al cibo. Oltre a byFlow, tra i partner tecnologici del progetto vi sono anche BCN3D, 3Doodler e l’italiana Wasp, con le cui macchine sono stampate le stoviglie, partendo dalla porcellana liquida. E per chi avesse voglia di provare l’esperienza di una cena 3D, c’è una buona notizia. Creato sull’onda delle potenzialità del 3D printing e quale luogo di incontro e di scambio per osservare l’impatto delle tecnologie sul modo in cui viviamo, condividiamo, mangiamo e creiamo, Food Ink è solo il primo di una serie di locali che i due fondatori intendono aprire nelle principali città del mondo. Il piano di azione prevede una prossima apertura anche a Roma.
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interior R
arte&tecnologia
uota intorno al motivo del fiore declinato in diverse varianti grafiche, all’utilizzo di materiali differenti e a un uso coerente della tecnologia di stampa digitale di ultima generazione. Parliamo di flowers, l’installazione presentata nel corso della mostra New Craft, nata dal progetto di Lorenzo Gaetani, architetto, designer e grafico, fpe | d’Officina e Canon, e realizzata col supporto della stampa digitale
orizzonti digitali per decori d’autore È uno dei soggetti più classici per il decoro legato alla casa e alla tavola ed è fonte continua di ispirazione: così il fiore ‘rifiorisce’ in ogni epoca, rivisitato dall’estro degli artisti del tempo attraverso forme espressive originali, freschezza di ispirazione e linguaggi innovativi volti a esplorare, di volta in volta, le nuove frontiere tecnologiche. E proprio sul tema del fiore e della sua declinazione artistico-tecnologica è costruita flowers, l’installazione realizzata dall’architetto, designer e grafico Lorenzo Gaetani per la mostra New Craft, in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale. Un’installazione che trova nella stampa personalizzata realizzata da fpe | d’Officina – con tecnologia di stampa Canon – un rinnovato campo di sperimentazione, capace di valorizzarne le declinazioni di forma, dimensione e colore in nuovo concept hi-tech del saper fare artigiano.
L’arte pulsa nell’interior hi-tech Cuore dell’installazione flowers, le diverse declinazioni grafiche
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Diverse varianti grafiche e cromatiche del fiore impresse sui materiali più disparati: così la tecnologia di stampa digitale si spinge oltre la frontiera della decorazione di oggetti e superfici, inaugurando l’era dell’home décor personalizzato. Questo il messaggio dell’installazione flowers.
del soggetto – il fiore – impresse con tecnologia di stampa digitale su un’ampia varietà di supporti – da ceramica a legno, sughero, plastica, plexiglass e laminati di vario genere – per creare decorazioni uniche e su misura. Così il progetto artistico sfrutta le potenzialità della tecnologia di stampa digitale per dare forma ed espressione all’interior decoration del Terzo Millennio. Ed è proprio questo il messaggio per architetti e designer: il digital printing risponde appieno alla richiesta di personalizzazione degli oggetti e degli ambienti che arriva dal mercato, consentendo al
contempo di mantenere un tasso di artigianalità capace di fare la differenza. Questa considerazione – che vede la stampa quale “strumento possibile di creazione infinita” ha spinto fpe, storica realtà di stampa milanese attiva nell’out of home e nell’allestimento dei punti vendita, a intraprendere la strada della diversificazione, puntando tutto sull’interior decoration. L’azienda ha inaugurato, nel 2015, d’Officina, atelier di stampa capace di combinare cura artigianale e tecnologia. “La stampa vive oggi, nell’era digitale, una rivoluzione tecnologica che
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interior
arte&tecnologia
I protagonisti del progetto Lorenzo Gaetani è archittetto, designer e grafico ed è impegnato anche nella produzione di opere grafiche originali, frutto della passione per immagini, colori e forme. fpe I d’Officina è nata nel 2015 da un progetto di fpe, storica azienda milanese di stampa, attiva nei settori serigrafico e digitale. Bottega di sperimentazione, d’Officina si dedica all’interior decoration digitale. Canon, filiale del gruppo giapponese Canon Inc, è fornitore di soluzioni di stampa digitale e per l’imaging.
ne fa lo strumento più flessibile per fissare le idee su ogni tipo di supporto, in qualsiasi dimensione, senza problemi di numeri e tirature a disposizione della creatività e artigianalità. Come è avvenuto nei primi decenni del Novecento e poi nel secondo dopoguerra, in occasione di importanti passaggi storici, ma soprattutto in momenti di profonda trasformazione delle tecniche produttive, si aprono importanti stagioni creative che stimolano la nascita di un nuovo gusto”, ha spiegato Paolo Carlo Ferrari, amministratore delegato di fpe e promotore di d’Officina. E ha aggiunto: “In questo senso va interpretato il significato di New Craft, occasione preziosa per dare luce a nuovi designer, nuovi materiali e nuove tecniche di produzione, che riportano l’artigianato a essere il vero volano creativo attraverso l’eccellenza di macchinari e materiali all’avanguardia”.
La tecnologica abilità il décor
Da tempo il fornitore di tecnologia di stampa digitale guarda con interesse all’interior decoration quale mercato in espansione e dal grande potenziale, nel quale la realizzazione di applicazioni di arredamento o vestizione di interni avviene anche, e soprattutto, attraverso le nuove possibilità offerte dalla stampa digitale. Grazie alle tecnologie di ultima generazione è possibile ottenere quadricromie di altissima qualità e con costi contenuti, anche in singolo pezzo, su materiali un tempo non utilizzabili. I riflettori sono puntati sulla famiglia di stampanti UV flatbed Canon Océ Arizona, una piattaforma sviluppata per dare libero sfogo a creatività e personalizzazione: la capacità di stampare su diversi materiali permette di forgiare oggetti e decori unici nel loro genere. Dipinti digitali, arredi, cornici, adesivi da parete, accessori per interni, grafica retroilluminabile e segnaletica sono solo alcuni esempi di ciò che è possibile produrre, in modo personalizzato, con la tecnologia digitale di Canon. “La rivoluzione tecnologica, e quindi il digital manufacturing, permette di trasformare i processi produttivi slegandoli dai limiti tradizionali imposti dalla produzione in serie”, ha commentato Stefano Micelli, curatore della mostra New Craft. “La nuova figura di designerartigiano sfrutta quindi il design e le tecnologie di ultima generazione per proporre un’ampia varietà di oggetti unici e customizzati peculiarità che da sempre contraddistinguono il nostro Paese il tutto con un modello inedito di produzione meno costoso ed esclusivo, abilitato dalle nuove tecnologie”.
Qual è lo strumento tecnologico che ha consentito a fpe | d’Officina di realizzare l’installazione? Si tratta del sistema Océ Arizona di Canon, che è anche Digital Imaging Partner della XXI Esposizione Internazionale della Triennale.
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industrial scenari di mercato
Post drupa 2016
La quarta rivoluzione industriale passa per la stampa, digitale e onnicomprensiva
Durante l’ultima edizione di drupa, abbiamo assistito all’inizio di una rivoluzione nel mondo nella stampa. Il cambiamento in atto richiama, in fin dei conti, quanto accaduto con Gutenberg e, soprattutto, con il lavoro di Aldo Manuzio. Con la differenza che, in questo nuovo millennio, la stampa ha avuto e avrà sempre più ripercussioni sugli oggetti di tutti i giorni, non solamente sulla comunicazione del sapere scritto. di Alessandro Beltrami L’edizione 2016 di drupa ha segnato una svolta per la stampa digitale industriale. Prima della kermesse di Düsseldorf, la tendenza era quella di separare in modo molto netto la stampa digitale industriale dalla stampa considerata ‘vera’ – quasi che la decorazione o la stampa funzionale fossero effetti collaterali da non prendere nemmeno in considerazione. Tuttavia, tale divisione è destinata a scomparire in quanto ci si è accorti che tutte le più innovative macchine da stampa digitali per carta e cartone presentate all’ultima drupa utilizzavano le stesse tecnologie messe a punto nei settori industriali nell’arco degli ultimi cinque anni. L’innovazione digitale è, quindi, nata e cresciuta silenziosamente in seno alla stampa industriale, fino a che non ha raggiunto livelli qualitativi tali da consentirle di espandersi rapidamente in tutti gli altri settori. Le testine piezoelettriche sono il cuore della maggior parte dei sistemi presentati a drupa: queste testine permettono
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di stampare (anche se ‘sparare’ sarebbe il termine più adeguato) una grande varietà di inchiostri – da quelli base acqua a quelli base olio e base solvente, fino agli inchiostri a polimerizzazione UV. Le stesse tecnologie piezoelettriche vengono utilizzate per l’applicazione di vernici con fini protettivi, estetici o funzionali. Il principio di funzionamento della stampa digitale piezoelettrica è relativamente semplice: l’inchiostro viene portato alla testina da un circuito di alimentazione, più o meno complesso a seconda dei casi, e dei micro attuatori piezoelettrici rispondono con un impulso fisico a un segnale elettrico. La goccia base di
inchiostro viene quindi creata – parliamo di pochissimi picolitri (ci vogliono mille miliardi di picolitri per fare un litro di inchiostro) – fatta uscire da un ugello di dimensioni di pochi micron (milionesimi di metro) e spesso unita in un ‘treno’ di gocce base a formare la dimensione definitiva. Tutto questo avviene a velocità molto elevate – da cinquemila a cinquantamila volte al secondo. La tecnologia delle testine piezoelettriche è dominio della microelettronica e della micromeccanica. Per questo, i poli industriali di produzione sono dislocati in aree ben precise, quali Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
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industrial
scenari di mercato
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l digitale è ovunque: moltissimi oggetti della nostra vita sono stati stampati industrialmente con un sistema di stampa a getto di inchiostro. Anche quando questa tecnologia risulta più costosa della tradizionale serigrafia, viene scelta per la maggiore flessibilità di personalizzazione.
Industrial e wide format, tra affinità e differenze La stampa industriale dispiega elementi in comune con la stampa di grande formato e, al contempo, delle peculiarità uniche. Evoluzione della serigrafia, coinvolta dal processo di digitalizzazione, il settore del wide format si è sempre rivolto alla comunicazione: macchine, software e materiali di consumo sono, di conseguenza, pensati per questo scopo. La stampa digitale industriale è andata sostituendo altre tecnologie tradizionali – come rotocalco, serigrafia e tampografia – ed è stata prevalentemente destinata alla decorazione di oggetti di
uso comune, con campi di applicazione molto vasti – da piastrelle a mobili, carta da parati, oggettistica, tessuti, plastiche. Lo spartiacque – sempre più sfumato – tra wide format e stampa industriale riguarda la produttività in termini di velocità e affidabilità. Più la produzione deve sostenere volumi elevati in termini di metri quadrati/ora a monte o a valle, più la macchina da stampa digitale deve essere in grado di funzionare 24 ore su 24 e sette giorni su sette, più ci si trova nell’ambito della stampa industriale. Tale distinzione si riflette anche sulle soluzioni tecnologiche utilizzate nei due contesti operativi:
mentre nel settore del grande formato le soluzioni di punta sono i plotter di stampa – o sistemi ‘multi pass’ – cioè macchine da stampa digitali dotate di carrello mobile che permette alle testine di passare sopra lo stesso punto più volte, nella stampa industriale – a fronte delle elevate esigenze di velocità di produzione – il mercato si sta spostando sempre più verso soluzioni ‘single pass’, nelle quali le testine sono ferme e il punto da decorare viene impresso una sola volta. La tecnologia single pass è molto sensibile a possibili difetti delle testine e la qualità di stampa è direttamente dipendente da queste. Al contrario, la tecnologia multi pass è meno condizionata
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industrial scenari di mercato
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dalle proprietà intrinseche della testina, laddove vi sono diversi accorgimenti meccanici e di software che possono migliorare la qualità di stampa.
Le novità a drupa Tornando a drupa 2016, a livello tecnico più che di novità occorre parlare di conferme, che arrivano dall’ibridazione tra il settore industriale decorativo e funzionale e il settore comunicativo commerciale e del packaging. Nel mondo delle testine, il mercato si sta spostando tutto sulla tecnologia MEMS (Micro ElectroMechanical Systems) – ovvero sulla tecnologia dei microsistemi elettromeccanici – che consente di aumentare i dpi, vale a dire la risoluzione. Pur esistendo da anni, ha avuto bisogno di tempo per emergere: la tecnologia MEMS permette di ottenere una densità di punti molto maggiore – attualmente raggiunge i 1.200 dpi, contro i 400 dpi della tecnologia tradizionale – a fronte di testine molto più compatte. In questo senso, possiamo citare come esempio Fujifilm Dimatix con le testine Samba, Ricoh con le testine Gen5 e Konica Minolta con le testine KM1024i, mentre Xaar e Toshiba utilizzano ancora tecnologie dove la risoluzione si ottiene con lavorazioni micromeccaniche. Proprio a drupa è stato possibile vedere l’utilizzo di testine digitali industriali nelle soluzioni di stampa digitale di maggiore impatto, quali le macchine Landa e le Heidelberg Primefire, nonché tecnologie nate per la stampa digitale commerciale (MEMS) spostarsi nel mercato industriale.
Scenari futuri Uno dei concept dal potenziale più innovativo di drupa 2016 – seppur passato molto in sordina – è stato certamente quello dell’Industria 4.0, secondo il quale i vari sistemi di una macchina da stampa digitale, in particolare PLC e
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L’importanza della testina digitale La testina digitale è oggi il componente che vincola la tipologia di inchiostro supportato da una soluzione di stampa e che definisce i limiti della qualità di stampa ottenibile. Una testina molto versatile, capace di utilizzare inchiostri con parametri reologici molto ampi, potrebbe avere una qualità di stampa inferiore rispetto a una testina che funzioni in modo corretto con una sola tipologia di inchiostro, ma sia in grado di sfruttare al massimo i limiti tecnologici. I parametri più importanti da tenere in considerazione sono i seguenti: numero di dpi nativi della testina (da 180 a 1200 dpi), dimensione delle gocce base (tipicamente da 3 a 40 pl), possibilità di stampa in scala di grigi (gocce di dimensioni variabili), velocità massima di stampa per ottenere la risoluzione desiderata. Nei sistemi di stampa di grande formato di ultima generazione non è comune cambiare inchiostro sul plotter digitale. Nel mondo industriale, invece, è prassi comune – in molti settori – adattare le macchine da stampa digitali all’inchiostro di diversi produttori.
motion controller, dialogano verso l’esterno tramite il web. Questa tecnologia agevola funzionalità già timidamente introdotte nel mondo della stampa digitale commerciale, ovvero macchine che archiviano nel cloud in modo automatico dati di produzione, diagnostiche, parametri di funzionamento e permettono al costruttore, o all’utente finale, di usare questi dati per fare statistiche di produzione più accurate, intervenire in modo preventivo sui malfunzionamenti, aumentare l’affidabilità dei sistemi e accumulare dati per creare nuovi modelli di macchine più performanti. Implementare tali funzioni potrebbe risultare molto dispendioso in quanto ogni costruttore deve produrre la propria piattaforma. Tra gli altri, il produttore di sistemi di automazione Bosch Rexroth ha presentato una serie di soluzioni basate sul concetto di Industria 4.0: negli innovativi sistemi di automazione le principali funzionalità sono inserite in modo intimo nel cuore della macchina da stampa. Questa tendenza porterà a un’accelerazione verso
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3 4 1. Testina di stampa Konica Minolta KM1024i. 2. Il concept di Industria 4.0 secondo Bosch Rexroth. 3. Testina di stampa Gen5 di Ricoh. 4. Testina di stampa Samba di Fujifilm Dimatix.
l’adozione del concetto di Industria 4.0 e verso il cosiddetto IoT – Internet of Things – dove tutte le macchine interconnesse tra loro si miglioreranno a vicenda.
Quali opportunità per il mercato Italiano? L’Italia vanta degli ottimi costruttori di macchine da stampa digitali industriali, la maggior parte dei quali concentrati nel distretto ceramico di Sassuolo (Mo) e nelle aree di Bergamo e Como, mentre il nome più famoso – Durst – fa base a Bressanone (Bz). Molti di questi sono stati recentemente acquistati da gruppi stranieri – ci riferiamo a Reggiani oggi EFI Reggiani, e a Verga, acquisita da Konica Minolta. Tuttavia, sono nate anche sinergie tutte italiane, come la recente acquisizione di Jet-Set Industrial da parte di CEFLA, specializzata nello sviluppo di sistemi di finitura del legno. In un mercato ormai maturo, che si trova nella sua fase espansiva, le opportunità di lavoro sono innumerevoli sia per aziende terze che per giovani tecnici.
fieramilano 13-15 OTTOBRE 2016
Continua il viaggio #adaltavelocità di MCA Digital PROSSIMA FERMATA VISCOM ITALIA 2016 Per poter competere sul mercato le imprese devono cambiare e il cambiamento deve passare attraverso una nuova progettazione dell'organizzazione aziendale. Flessibilità e adattabilità diventano quindi i principali fattori di successo. Questa la filosofia che MCA Digital ha scelto di seguire salendo sul "treno del cambiamento" e selezionando partner e collaboratori che condividono lo stesso obiettivo. Un lavoro di squadra tra persone che hanno il coraggio di cambiare.
MCA Digital vi aspetta al Padiglione 8 Stand H01
idee di marketing in movimento
MCA Digital s.r.l.
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industrial eventi
InPrint Italy
Lo show dell’industrial in scena a Milano
Tecnologie all’avanguardia, applicazioni innovative per il settore dell’industrial printing e un focus speciale sul know how italiano: tutto questo in scena il prossimo novembre presso il centro espositivo MiCo
I protagonisti di InPrint Italy Sono circa 110 gli espositori attesi, inclusi alcuni big del settore come Agfa, Xaar, Fujifilm, Canon, Tonejet, Konica Minolta, INX Digital, Marabu, nonché specialisti quali Metis Systems, Kuei, Tonejet, Bergstein, Staedtler, ThallosJet. E non mancano, naturalmente, player di spicco italiani, quali Martinenghi, Gruppo Tecnoferrari, J-Teck3, SmartColor, Jet-Set. Protagoniste dei loro stand, tecnologie all’avanguardia, innovative soluzioni di stampa industriale e attrezzature destinate alla produzione nei segmenti della stampa con applicazioni funzionale, decorativa e di imballaggio.
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È la prima manifestazione fieristica dedicata alle tecnologie di stampa per il mondo dell’industrial e per la sua terza edizione ha scelto come location Milano. InPrint Italy si prepara a ospitare sul proprio parterre i principali player italiani e internazionali, chiamati a presentare le tecnologie di ultima generazione per i nuovi processi e prodotti nell’ambito della stampa industriale decorativa e funzionale, nonché a condividere le competenze tecniche acquisite nel printing digitale, inkjet, 3D, serigrafico e specialistico. In programma dal 15 al 17 novembre presso il centro espositivo MiCo Milano Congressi, la manifestazione – organizzata e promossa da FM Brooks, parte del gruppo Mack Brooks Exhibitions – si propone quale hub di incontro, conoscenza e networking: dibattiti e convegni andranno ad arricchire il momento
espositivo, mentre dimostrazioni dal vivo delle potenzialità delle tecnologie di stampa industriale di ultima generazione e un focus sul vivace mercato italiano della stampa su tessuto, ceramica, legno, imballaggi non mancheranno di ispirare il settore manifatturiero.
Uno sguardo all’evento A fronte della forte differenziazione che caratterizza la stampa industriale, la kermesse sarà articolata in cinque aree tecnologiche chiave: stampa specialistica, serigrafia, stampa digitale, inkjet, 3D. All’interno di ogni area, saranno presentati macchinari e sistemi di stampa dedicati, inchiostri innovativi, software, dispositivi di prestampa, impianti e materiali di lavorazione e pacchetti di servizi per il settore industriale. Un focus particolare
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industrial eventi
L’industrial cavalca il cambiamento Il mercato consumer è cambiato e va in direzione di un’interazione tra le necessità innovative di produzione e un settore relativamente maturo come la tecnologia della stampa digitale. In altre parole, il digitale è diventato così avanzato in un numero sufficiente di aree di applicazione da potersi posizionare come una nuova opzione per la produzione. In alcuni settori, il cambiamento è già realtà.
sarà, poi, dedicato agli ultimi progressi compiuti nella stampa sui più svariati materiali, tra cui metallo, plastica, pellicole, tessuti, vetro, ceramica, legno e altri. E per quanto riguarda il target dell’evento? Secondo le intenzioni degli organizzatori, InPrint Italy si rivolge a chi è alla ricerca di soluzioni personalizzate, sistemi sviluppati in cooperazione e progettati per generare nuove possibilità di business nella produzione di stampa industriale. L’obiettivo dichiarato dell’evento è quello di offrire spunti interessanti e generare opportunità di business per promuovere l’evoluzione delle tecnologie di stampa. Allo stesso modo, incentivare l’innovazione, creare valore di mercato e guidare la trasformazione della produzione industriale attraverso il mix virtuoso in un’unica fiera – di competenze tecniche e tecnologie avanzate – ne costituisce la mission.
Dagli accessori all’arredo La stampa industriale pervade tutti i settori produttivi, dai più tradizionali ai più innovativi, e fa parte del processo stesso di realizzazione del prodotto. Le applicazioni sono innumerevoli. Dal cellulare al computer, da lavatrici, lavastoviglie ed elementi di arredo di vario genere fino ad automobili, confezioni, abiti, la maggior parte degli oggetti della nostra quotidianità viene prodotta, anche solo in parte, per mezzo della stampa industriale. E se non si tratta direttamente di inchiostro stampato, potrebbe essere, ad esempio, silicone che, applicato con un processo di stampa industriale sull’oggetto, ne consente il funzionamento. La stampa industriale è spesso coinvolta nella creazione e decorazione di un pavimento, di una parte tessile, della carta da parati e persino dei mobili. I metodi tradizionali – come ad esempio la stampa a intaglio usata per i pavimenti –, pur mantenendo la propria efficacia e continuando a dare risultati di qualità, non riescono a soddisfare le esigenze della domanda: l’aspetto più carente è la flessibilità, laddove tali produzioni implicano elevati costi di lavorazione, grandi volumi e, di conseguenza, grandi stock di magazzino da vendere a tutti i costi, e schemi riprodotti moltissime volte. Diversa è la stampa digitale che risponde, per sua natura, alle esigenze di flessibilità e personalizzazione degli articoli: la possibilità di stampare su un supporto successivamente applicato sulla superficie amplia enormemente le opportunità applicative, mentre la produzione on demand elimina la necessità del magazzino. Ciò significa che con il digital printing la produzione stessa diventa molto più efficiente, i prodotti possono essere realizzati su ordinazione e, non da ultimo, i designer hanno maggiore libertà di azione. Quanto di tutto questo vedremo a InPrint? Tante le applicazioni in evidenza, dalle stampe di Canon per pavimenti, tessuti, ceramiche, sugheri, alle proposte di Xaar, specializzata in ceramiche e laminati, alle realizzazioni di Kuei nei substrati e nel finishing. Di grande interesse anche le tecnologie e le applicazioni per la ceramica proposte da System Group e TecnoFerrari e le soluzioni per pavimenti proposte da Hymmen e Wemhoener, specializzati in macchinari per il flooring decoration e da Staedtler per l’inchiostro. Il packaging verso il direct to shape Un altro asset applicativo della stampa industriale è rappresentato dall’imballaggio. Si pensi a tutto ciò che si consuma e al modo in cui è confezionato. Come è stato decorato? Cosa richiedono i brand e i rivenditori per i loro imballaggi? Che funzionalità devono avere? Il packaging ha acquisito negli anni più recenti un potenziale enorme, arrivando a rappresentare per i settori del marketing e del processo di distribuzione uno strumento di comunicazione ed engagement a valore aggiunto. Del resto, un imballaggio intelligente e innovativo contribuisce a incrementare il numero di unità vendute. Innovazioni quali gli inchiostri speciali per la serigrafia su prodotti di lusso e la tecnologia del direct to shape, offrono opportunità inedite in termini di confezionamento, contribuendo a elaborare strategie comunicative più efficaci, con un riscontro positivo per l’industria. Ne daranno interessanti esempi, tra gli altri, Martinenghi, Heidelberg e Tonejet, specializzati nella stampa direct to shape.
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decorative L’insider
P&P Promotion
Il vetro protagonista di un mercato sempre più ‘luccicante’ Tecnologie innovative, fantasia, materiali preziosi. Così la bottiglia diventa un’esperienza emozionale. di Stefano Tenedini
L’immagine curata del contenitore è fondamentale per far risaltare il contenuto e la tecnologia diviene un prezioso alleato dell’estro creativo. Così le aziende del packaging si trasformano in laboratori di sperimentazione per presidiare la frontiera avanzata della nobilitazione e della decorazione delle superfici Migliaia di ore di ricerca e sviluppo per testare nuove tecnologie e processi produttivi, una costante tensione creativa, l’adozione di materiali inediti per stare un passo avanti ai concorrenti. Così le aziende del packaging diventano laboratori di sperimentazione, sempre ribollenti di novità. “Customizzazione del prodotto è la parola chiave. Il cliente richiede soluzioni sempre più personalizzate, che amplifichino e interpretino la sua immagine. E siccome partiamo sempre da ‘contenitori’ abbastanza standard, sta a noi cercare di rendere unica la classica bottiglia: è vero che ce ne sono di mille tipi, funzioni e dimensioni, ma le differenze sono talmente lievi che il valore aggiunto non salta facilmente all’occhio. E qui entriamo in gioco noi”. Paolo Lorusso, titolare di P&P Promotion, non ha dubbi: l’immagine curata del contenitore è un supporto fondamentale per far risaltare il contenuto, grazie anche all’uso di processi innovativi. Vino e bottiglia si sono alleati per dare al consumatore un’esperienza emozionale che coinvolga tutti i sensi.
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Innovazione tecnica ed estetica P&P Promotion è stata fondata nel 1990 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) come Arte Stampa. All’inizio specializzata in prodotti promozionali e adesivi personalizzati, dal 1997 si dedica al vetro, spaziando fra tecnologia e fantasia. “Il punto di partenza è sempre abbellire il contenitore: una bella etichetta, una serigrafia o una colorazione particolare. Nuovi spunti e tecniche da mettere alla prova del mercato. E non parlo solo del vino: stiamo percorrendo strade molto interessanti anche nella profumeria. Quindi la partita si gioca sul packaging: stiamo
immaginando bottiglie come piccole sculture, come si fa già da tempo con i profumi”. A sostegno dell’innovazione tecnica ed estetica, Lorusso cita il caso del rosé, un vino che ha avuto un enorme successo non solo grazie a una particolare vinificazione ma anche al messaggio trasmesso dall’interpretazione artistica della bottiglia: giovane e di classe, un vino social, fresco e leggero, sorridente. “Ogni volta che facciamo centro ci chiediamo: e adesso? Ci sembra di averle provate tutte, eppure si fanno continui passi avanti sul piano tecnico. Come il rivestimento che
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decorative L’insider
Alchimie di colori sfumati dopo il passaggio in forno Una lavorazione a metà tra artigianato e alchimia, ma con la precisione e la stabilità dei processi industriali. È il ‘cambio molecolare del colore del vetro’, fiore all’occhiello di P&P Promotion, che rende satinato o colorato il vetro trasparente. Questa tecnica di decorazione brevettata interviene sulla struttura del vetro, giocando anche con la trasparenza per creare colori e sfumature, effetti traslucidi, coprenti e finestre. Non si utilizzano vernici ma polveri di vetro, che durante la ricottura in forno si fondono imprigionando i nuovi colori come parte integrante della bottiglia. Oltre che estetico, l’effetto è funzionale: grazie alla resistenza meccanica l’oggetto si può lavorare, non si riga, non si scalfisce né si macchia e resiste addirittura agli acidi. Esempi top sono le bottiglie che Martini & Rossi ha scelto per il suo Royale Bianco e Rosato, che sembra appena uscito dal frigorifero, e la vodka Sernova delle Distillerie Fratelli Branca, che si è aggiudicato un FESPA Awards nel 2016.
azienda con 35 addetti come P&P Promotion (che dedica 1800 ore l’anno alla sperimentazione), ha un costo non indifferente ma è un investimento cui non si può rinunciare. Senza contare che gli errori si pagano cari: “Ogni giorno dalla nostra linea di produzione escono 50 mila bottiglie. Ma con un mercato così competitivo, chi sta fermo un giro rischia di non ripartire più”.
Alla ricerca dell’effetto wow
protegge il vino dai raggi UV del sole: oggi la protezione è del 70%. La ricerca può durare anche anni, e chi propone novità ha successo. Purché sappia reggere alle inevitabili critiche: nel vino domina la tradizione, mentre per vendere il made in Italy occorre aprirsi al futuro, come fanno i francesi”, sottolinea Lorusso. La ricerca, per una piccola
Le aspettative del mercato crescono e la domanda cambia continuamente, spingendo le aziende ad adottare nuove strategie. Non appena un’idea fresca diventa di tendenza, tutti vogliono quella novità. Il ‘gioco’ del momento è il digitale, con macchine in grado di personalizzare il messaggio anche bottiglia per bottiglia. Il packaging di lusso richiede continue ricerche sui materiali e inventiva a misura d’artista. “Stiamo sviluppando la stampa a freddo e le decorazioni multiple, lavorate in un secondo tempo con finestrature, incisioni
laser, placche metalliche, inserti in resine o cristalli Swarovski: si fa di tutto per arricchire il contenitore e aumentarne il valore aggiunto per raggiungere l’effetto wow. E non potrebbe essere altrimenti se si vuole che nel caos del punto vendita una bottiglia risalti fra mille, ‘buchi’ lo scaffale e salti quasi da sola nel carrello. C’è sempre n effetto speciale o un’innovazione che conquista produttori e clienti”. In tutto questo trionfo di forme e luccichii, la tecnologia sta sostituendo la creatività? Secondo Lorusso no, perché “l’innovazione dà una mano allo spirito commerciale, ma non basterebbe senza una profonda conoscenza del mestiere e delle problematiche dei clienti. In vent’anni è cambiato tutto: non solo moda e gusti, ma anche normative e certificazioni. Riceviamo continue visite di produttori che chiedono conferme sulla qualità, soprattutto quando si entra nello specifico delle bevande alimentari”. E se la tecnologia non si ferma, altrettanto ballerino appare il gusto del pubblico. Anzi, ‘dei’ pubblici, perché oggi l’esportazione è una voce fondamentale per il settore del packaging. Si fa sempre più largo un mercato molto benestante e dai gusti ‘luccicanti’, che guarda alla Russia, ai Paesi dell’Est Europa e al mondo arabo. “Oggi vanno di moda la decorazione a stamping, con oro zecchino, le bottiglie lucide in acciaio, in alluminio o con molto oro. E anche le tecniche devono adeguarsi: superata la tradizionale, stiamo sperimentando le alternative. Il prossimo obiettivo sono le bottiglie a ‘effetto lingotto’, che rendono leggermente opaco il color oro. Bisogna trovare sempre il modo per distinguersi per il contenitore quanto per il contenuto, altrimenti resta solo la guerra dei poveri, quella sui prezzi”, conclude Lorusso.
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fespace fespa nel mondo
18-20 agosto CITTÀ DEL MESSICO
FESPA Mexico
157 espositori, il 30% dei quali provenienti dall’estero, hanno animato i tre giorni di FESPA Mexico, la fiera dedicata alla stampa digitale per il wide format, il signage, la serigrafia, la stampa 3D e il textile. Ospitato presso il Centro Banamex, l’evento di riferimento per tutta l’America Centrale ha visto la partecipazione di quasi diecimila visitatori, segnando un incremento del 5% rispetto all’edizione precedente. Molto seguiti i 17 seminari a ingresso libero dedicati agli ultimi trend e alle principali novità dei settori rappresentati dalla fiera.
23-24 settembre COPENAGHEN
FESPA General Assembly Nella capitale danese si è tenuta l’assemblea generale di FESPA, prima occasione internazionale a cui ha presenziato il nuovo presidente di FESPA Italia Alberto Masserdotti.
1 settembre AMSTERDAM
FESPA Branded Associations Meeting Il mese di settembre si è aperto con l’incontro di tutte le associazioni aderenti a FESPA che ne hanno preso il brand – Finlandia, Francia, Regno Unito, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna e Svezia. Una riunione dedicata al ruolo che ogni associazione può avere nella costruzione delle prossime attività di FESPA e nella condivisione di risorse e contenuti per lo sviluppo delle conoscenze tra gli associati.
7-9 settembre JOHANNESBURG
FESPA Africa
Il Gallagher Convention Centre di Johannesburg ha ospitato FESPA Africa, la principale rassegna continentale dedicata ai settori del wide format, della serigrafia, del signage, della decorazione di tessuti e del textile. La fiera ha ospitato, nel corso dei tre giorni di manifestazione, professionisti arrivati da ogni parte del continente africano per vedere le ultime novità presentate da più di 100 espositori. In contemporanea, nella medesima location si è svolta anche Sign Africa Expo, fiera dedicata al settore del signage.
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29 settembre MILANO
FESPA Italia DAY Si è svolto nel cuore del design district milanese, presso il Nhow Hotel, l’annuale appuntamento convegnistico di FESPA Italia. Organizzata in tre sessioni, la giornata è stata dedicata al tema del Print of Things nei settori dell’out of home, della stampa 3D e dell’industrial printing. Sul prossimo numero di WIDE il report del convegno.
30 settembre MILANO
FESPA Digital Textile Conference È tornato in Italia l’evento di FESPA dedicato al mondo della stampa tessile digitale. Ispirandosi alle peculiarità del territorio, il convegno ha voluto dare voce ai protagonisti della filiera tessile, dalle maison della moda alle stamperie, dai textile designer ai fornitori di tecnologia, focalizzandosi sui trend emergenti e sulle nuove opportunità. Ai tanti temi emersi durante la giornata sarà dedicato un report sul prossimo numero di WIDE.
fespace fespa nel mondo
Cambio al vertice di FESPA Italia
Alberto Masserdotti è il nuovo presidente
“Viviamo in un mondo che sta cambiando in maniera radicale e questo ci obbliga a ripensare i nostri modelli di business”
FESPA Italia ha un nuovo presidente: Alberto Masserdotti, amministratore delegato di Gruppo Masserdotti e fondatore di dominodisplay.com, guiderà l’associazione fino all’Assemblea Generale in programma a fine 2017. “Sono molto emozionato e felice di questo incarico”, ha dichiarato Masserdotti, “e continuerò sul sentiero già tracciato per far crescere sempre di più FESPA Italia in tutti i segmenti di mercato che rappresenta. Al contempo, mi impegnerò affinché il ruolo internazionale dell’associazione diventi sempre più rilevante”. Parlando degli obiettivi della sua presidenza, Masserdotti ha aggiunto: “Viviamo in un mondo che sta cambiando in maniera radicale e questo ci obbliga a ripensare i nostri modelli di business. Dobbiamo adeguarci a questo cambiamento macro – che nel nostro settore punta verso una fusione sempre più stretta fra serigrafia e digitale – perché solo adattandoci potremo vincere le sfide che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. In questo senso, l’associazione costituisce una piattaforma e un centro di conoscenza sempre più rilevante, anche grazie al ruolo ancor più significativo giocato all’interno di FESPA. Compito di FESPA Italia sarà quello di fare scouting verso tutte le realtà all’avanguardia che il panorama italiano ospita, ma che risultano poco conosciute”. Corrado Bizzini, past president e titolare di Printink – che ha proposto il cambio di presidenza a fronte degli impegni richiesti dal suo ruolo sociale e politico nel comune di Formigine – ha commentato: “Solo nell’ultimo anno, l’associazione ha accolto molte aziende nella sua compagine, è stata protagonista a Printeriors con Albergo Italia, ha organizzato eventi di successo quali FESPA Italia DAY
e la seconda edizione del Southern European Print Congress, e ha lanciato, prima fra tutti i membri di FESPA, un’App. Non posso che essere soddisfatto di quanto è stato fatto e sono certo che l’Associazione continuerà a mostrare al mondo tutta l’eccellenza italiana”.
Il neo presidente di FESPA Italia Alberto Masserdotti con i vicepresidenti Paolo Lorusso (a sinistra) e Paolo Santi (a destra).
Paolo Lorusso, titolare di P&P Promotion, e Paolo Santi, vicepresidente di SAC Serigrafia, hanno assunto il ruolo di vicepresidenti dell’associazione e nella loro nuova veste affiancheranno il presidente, che potrà contare anche sull’apporto del Consiglio Direttivo e del Joint Technology Council. Del primo fanno parte: Agostino Musitelli, In. Deco Serigrafia; Claudio Monaco, Serimon; Pietro Santagata, Ecoepoque; Alessandro Dal Monte, Loop Design. Il secondo è invece composto da: Federico Musaio, Fenix Digital Group; Renato Massimo Sangalli, Epson; Daniele Vergani, Agfa Graphics; Roberto Gambarotta, Fujifilm; Fulvio Sironi, Silap; Enrico Restani, Canon; Stefano Casati, HP.
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3A Composites 6,47 3Doodler 50 ABS group 26 Aeoon 46 Agfa 28,37,43,60,63 Aleph 10 AnaJet 45 AudiOutdoor 13 Avery Dennison 39 Azonprinter 45 Babina Stefano 35 Barradas Marcio 50 BCN3D 50 Bergstein 60 Biancavilla Marco 21 Bizzini Corrado 63 Bompan 36 Bosch Rexroth 56 Brandi Mirko 22 Brett Martin 39 Brother 37,45 Burrini Ivan 14 byFlow 50 Canon 7,28,36,40,52,60,63 Carisma 32 Cartotecnica Goldprint 23 Casati Stefano 63 CEFLA 56 CIP 8 Clear Channel 15,22 Colenso BBDO 18 Colorcopy 37 Comagrav 37 Cracco Nicola 26 Dal Monte Alessandro 63 DB Ingegneria dell’Immagine 21 Dobrzensky Antony 50 DominoDisplay 9 Dover Engineering Systems 48 DTG 37 Durst 10,28,37,56 Eclipse Print 22 Ecoepoque 63 Edigit 7 EFI 5,8,29 EFI Reggiani 56 Epson 38,45,49,63 Fenix DG 38,63 Ferrari Andrea 25 Ferrari Paolo Carlo 53 Ferrari Promotion 25 FESPA 62 FESPA Italia 63
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FM Brooks 60 Fotoba 40 Fpe I d’Officina 52 Fujifilm 56,60,63 Gaetani Lorenzo 52 Gambarotta Roberto 63 Garoglio Alberto 8 Garoglio Laura 8 GDC 39 Giochi di Luce 32 Girola Marco 48 GPP Industrie Grafiche 23 Gravotech 39 Gruppo Masserdotti 24,63 Gruppo Tecnoferrari 60 Guandong 39 Hartweg 37 Heidelberg 56,61 HP 7,29,38,40,51,63 Hymmen 61 IGPDecaux 15,22 Impression Technology 45 In. Deco Serigrafia 63 InPrint Italy 60 INX Digital 60 IPB 39 J-Teck3 60 Jet-Set Ind. 56,60 JK Group 48 JTeck-3 48 Kiian Digital 48 Kinetic Italia 13 Konica Minolta 56,60 Kornit Digital 45 Kuei 60 Kyocera 10,49 Landa 56 Limosani Felice 35 Lodola Marco 35 Loop Design 32,63 Lorusso Paolo 60,63 Mack Brooks Exhibitions 60 Mamou-Mani Arthur 50 Mapal 39 Marabu 60 Martinenghi 60 24,63 Masserdotti Alberto Massivit 32,41 MCA Digital 39,40,57 McCann London 19 Metis Systems 60 Micelli Stefano 53 Mimaki 8,29,36,45
Monaco Claudio 63 Musaio Federico 63 Musitelli Agostino 63 NTG Digital 41 OKI 27,30,40,41 P&P Promotion 60,63 Panasonic 49 Paraboni Guido 23 Pixartprinting 6,31,33 Polyedra 2 Polyprint 45 Print Finishing Li.To.Ver 67 Printable 25 Printink 63 Publicis Media 14 Q&B Grafiche 10 Rankin James 44 Restani Enrico 63 Ricoh 28,42,49,56 Roland DG 30,37,42 SAC Serigrafia 63 Sangalli Renato Massimo 63 Santagata Pietro 63 Santi Paolo 63 Sawgrass 48 Segnobit 26 Serimon 63 Silap 63 Sironi Fulvio 63 SmartColor 60 Sprint24 8 Staedtler 60 Studio Acca 39 swissQprint 30,38 System Group 61 ThallosJet 60 Tintoria e Stamperia di Lambrugo 10 Tonejet 60 Toshiba 56 Valiani 37 Verga 56 Vergani Daniele 63 Viscom Italia 34,68 Wasp 50 Wemhoener 61 WTiN 45 Xaar 56,60 Xerox 37 Zund 43
ZETA’S 20137 Milano, via Kolbe 8 tel. 02.752910.1 Direttore responsabile: Ruggero Zuliani Comitato di redazione: Paola Bonfanti (coordinamento) paola.bonfanti@strategogroup.net Cristina Rossi, Federico Zecchini Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Beltrami, Stefano Tenedini Pubblicità: Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo csanfilippo@rancatinet.it Segreteria pubblicità adv@ilpoligrafico.it Registrazione Tribunale di Milano n° 448 del 21.9.1985 R.E.A. Milano n° 1190227 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. È vietata la riproduzione anche parziale del testo. ISSN 0394-5901 Quota di abbonamento annuo per l’Italia euro 40,00 per l’Europa euro 73,00 extra Europa euro 83,00. Numeri arretrati: euro 14,00. I versamenti possono essere effettuati a Zeta’s srl IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure ccp n. 41419201. amministrazione@ilpoligrafico.it
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