ilPoliGrafico
SPECIALE DRUPA
Anteprime dagli espositori (II parte)
AZIENDE GRAFICHE Incontro con Grafiche Milani
COLOUR MANAGEMENT
I profili ICC FOGRA51 e FOGRA52
Stampa e nuovi media nell’era digitale
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spEciale drupa Ai blocchi di partenza . . . . . . . . . . 32 Anteprime dagli espositori (II parte) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 INTERVISTE Grafiche Milani: un gioiello tecnologico regalo per i 110 anni . 72 Ghelfi Ondulati: stampa in digitale su cartone ondulato . . . . . . . . . . . 80
pa 2016 ai blocchi di partenza PAG. 32 DRU
S
piombi White Star a Nava Press e Boroli . Nuovi vertici in Mediagraf . . . . . . . Il “valzer delle rotative” . . . . . . . . I dati dell’indagine della Filiera Carta e Grafica . . . . . . . . . . . . . . . Aziende grafiche italiane . . . . . . . Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ommario
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drupa 2016: anteprime dagli espositori (II parte) PAG. 34
TECNOLOGIE Il LED UV di KBA . . . . . . . . . . . . . 76 Colour management: i profili ICC Fogra51 e Fogra52 . . . 84 spazio ETIchette Dal Forum europeo di Finat: creare valore e innovare . . . . . . . . 92 mercati L’online printing in Italia . . . . . . . . 28 Stampa di imballaggi: digitale o tradizionale? . . . . . . . . . 94 RUBRICHE L’opinione di... Emanuele Posenato Alzate le vele! . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 L’opinione di... Stefano Tenedini Idee chiare e motivazione . . . . . . . 10 L’opinione di... Sergio Facchini Il “metodo intuitivo” . . . . . . . . . . . 12
stampa di imballaggi: digitale o tradizionale? PAG. 94
Colophon
Direttore responsabile
Hanno collaborato a questo numero
Ruggero Zuliani zuliani.r@ilpoligrafico.it
paola bonfanti, lorenzo capitani, Sergio Facchini, Achille Perego, Stefano Tenedini
Comitato di redazione Cristina Rossi (coordinamento) tel. 02 75291022 rossi.c@ilpoligrafico.it Emanuele Posenato posenato.e@ilpoligrafico.it Pubblicità Paola Zanella tel. 335 1414220 zanella.p@ilpoligrafico.it Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it Segreteria pubblicità
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tel. 02 7529101 adv@ilpoligrafico.it
Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa Redazione
ABBONAMENTI
quota annua euro 99,00 per l’Italia, 144,00 per l’Europa, 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Zeta’s srl IBAN: IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure Conto Corrente Postale n. 41419201 Associato a:
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Il Poligrafico è la rivista italiana appartenente al Gruppo Eurographic Press (www.eurographicpress.com) Associato all’USPI
ge
presentata la prima ricerca sul mercato dell’online printing in italia pag. 28
stione colore in prestampa: i profili icc fogra51 e fogra52 PAG. 84
R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Ruggero Zuliani (zuliani.r@ ilpoligrafico.it - via Kolbe 8 Milano - tel. 027529101 - fax 0275291039). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
In questo numero
grafiche milani: un gioiello tecnologico come “regalo” per i 110 anni pag. 72
Le eccellenze italiane Il momento dell’attesa è quasi finito e a questo punto siamo pronti, almeno psicologicamente, ad affrontare la maratona tecnologica che si snoderà lungo i 19 padiglioni, praticamente l’intero spazio espositivo di Messe Düsseldorf, alla ricerca di quelle soluzioni che molto probabilmente guideranno le scelte tecnologiche future delle aziende grafiche internazionali. In questo numero, a partire da pag. 32, vi proponiamo la seconda puntata dedicata alla kermesse tedesca e, in particolare, ad alcune tra le principali novità proposte dai fornitori. Reduci dal primo convegno in Italia dedicato all’online printing, organizzato congiuntamente dalla nostra casa editrice e 4it Group, vi proponiamo a pag. 28 i risultati dell’interessante ricerca relativa al web2print, realizzata in collaborazione con InfoTrends. Condotta nell’aprile 2016, la ricerca ha coinvolto 82 print service provider attivi sul territorio nazionale, evidenziando una buona propensione verso l’online printing, con un tasso di adozione pari al 40,3%. Indicatore destinato a salire nei prossimi anni, laddove il 30% delle aziende coinvolte nella ricerca si sta attivando per allestire un servizio di stampa online. Nel prossimo numero del Poligrafico troverete, invece, un dettagliato resoconto del convegno. In questo numero abbiamo dato spazio ad alcune eccellenze del made in Italy, quelle aziende di cui andar fieri in quanto hanno adottato, prime al mondo, innovative tecnologie di stampa. È il caso, ad esempio, di Grafiche Milani (a pag. 72), che per il proprio 110mo compleanno si è regalata un gioiello tecnologico, che combina l’affidabilità della tecnologia H-UV di Komori alla tecnologia LED, ancora acerba ma molto promettente. L’installazione di questa offset molto particolare – la prima di questo genere al mondo – avverrà il prossimo settembre. Anche Rotomail Italia si sta distinguendo nel panorama internazionale per aver fatto da beta site alla nuova inkjet HP T490 HD (v. pag. 25), che lo scorso novembre si è affiancata ad altre tre soluzioni inkjet ad alta produttività di HP, scalzando ben 7 Kodak Versamark. Cristina Rossi
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Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono alla eventuale inserzione pubblicitaria 4IT Group 28 Abram padre 14 Acimga 97 Agfa Graphics 25,46 Albertini Giorgio 25 Alcon Holding 15 Allen Phil 92 AMS 45,76,82 Argi 97 Arti Group 18 ASG 15 ATIF 23 Atlantic Zeiser 50 Avery Dennison 22,63 AVT 38,52,79 Baldwin 75 Bandecchi Paolo 14 Bar-Shany Alon 34 Baumann-Wohlenberg 68 Bianchi Silvano 72 Blackmore 77 Blumer 68 Boadas Xavier 23 Bobst 51,60 Bobst Jean-Pascal 97 Bocconi università 16 Boroli Pietro 14 Bottà Roberta 81 Böwe 49 Bracchi Giuseppe 18 Caleidograf 15 Callas Software 67 Canale gruppo 15 Canon 20,48 Capitanio Giancarlo 14 Carnini Stefano 81 Cecchin Alessandro 15 Cerved 9 Chaud Emmanuel 23 Chili Publish 65 Ciesse Printer 15 CMC 25 Compact Foilers 20 Contiweb 54 Crichton Gordon 92 D’Andrea Stefano 23 De Agostini 14 De Bernardis Gianandrea 9 De Blander Alain 23 De Jong Rens 92 De Marco Giuliano 49 Deaprinting 15 Dei Rossi Davide 18 DJM 49 Donegà Giuseppe 14 Draeger GPP 18 Durst 39 Edigit 19 Edizioni White Star 14 EFI 38,53
Eger Eugenio 9 EL-KO 20 Elanders 96 Elcograf 98 Emmerson John 18 Emmerson Press 18 Epson 66 Esko 64 Esposito Fabio 80 Fairley Mike 93 Farina gruppo 15 Fasterprint ins. Favero Luigi 18 Favini 9 Fedrigoni 9 Fenix 69 Ferag 64,67 Filler Brian 20 Finat 92 Fries Michael 18 FTA Europe 23 Fujifilm 18,38 Gallagher Mark 93 Gallus 52,95 Galton David 23 Gekoprint 21 Ghelfi Giuseppe 80 Ghelfi Maria Grazia 81 Ghelfi Ondulati 37,80 Ghelfi Silvia 81 Gietz 22 Gietz Hansjoerg 22 Gilardi Edoardo 73 Gilardi Giuseppe 72 Gilardi Lianella 73 Gilardi Nicola 72 Gilberti Ferruccio 16 Goeminne Kevin 65 Goss 15,20,54,77 99 GPN Grafiche Milani 72 Grafikontrol 61 Grant Andy 47 Gruppo Cordenons 9,16 GVE 15 HAVI Global Solutions 22 Heidelberg 3,18,38,77,97 Highcon 33,38,68 Horizon 49 Horsten Mike 66 HP 25,34,52,80,95 Hunkeler 25 Hybrid Software 56 ICT 43 InfoTrends 28 Ipagsa 8 Johnson Phil 97 Kakita Takanori 20 Kappadue Arti Grafiche 18 KBA 11,44,76
KBA Italia 45 KBA-Flexotecnica 44 KHS 97 Knott Herbert 93 Kodak 25,57,97 Schumacher 97 Komori 17,20,38,42,72 Komori Akihito 20 Konica Minolta 42,61,73 Lamport Gilbert 77 Landa Benny 38 Landa Digital Printing 38,42 Lasalvia Nicola 22 Lego3000 15 Lejeune Jules 92 Lesi Luca 45 Lindkvist Magnus 92 Lironi Pietro 98 Lorenz Olaf 61 MABEG Systems 20 Mactac 22 Maiorano Antonio 36 Manifattura del Seveso 58 Manroland 15 Marinoni David 33 Marinoni Rosario 33 Marte Hubert 95 Martin Francois 95 Masbou Alexis 19 McPhee John 19 Mediagraf 14,18 Melastampi 13 Messe Duesseldorf 23,32 Meyer Walter 18 Mgraf 33 Milani Francesco 73 Mimaki 66 Mingozzi Andrea 56 Mingozzi Lorenzo 56 Miyakoshi 40 Model 97 Mohn Media 54 Mucelli Stefano 20 Müller Martini 31,54,62 Nardini Roberto 14,18 National Geographic Soc. 14 Nava Press 14,18 Nesi Luca 18 Newmec 22 Nimax 65 NMP 97 Nova Alessandro 16 Nuova Satiz 15 Omet 38,60 Onlineprinters 18 Pasquino Andrea 14 PGS 90 Pixartprinting 100 Poligrafici Editoriale 18 Polyedra 89
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indice dei nomi
Porat Roy 20 Pozzoni gruppo 98 PressUp 26,36 Printgraph 59 Ricciarelli Francesco 55 Ricoh 19,20,49 Rizzotto Rosanna 16 Rosso Alessandro 15 Rotografica Vicentina 16 Rotolito Lombarda 18 Rotomail Italia 25 Salegraph 59 Saxoprint 7,19 Scarborough Dean 22 Scodix 20 Screen 20,49 Seidl Michael 94 Simoncini Luca 81 SMP 16 96 Sommer Peter Spreafico 15 Sprint24 18 Stampa 70 19 Suardi Matteo 9,16 Sun Chemical 70 Sutton Neil 20 swissQprint 62 Systec 49 System Graphic 19 Tecnau 25,48 Thien Terrell 19 Timson 98 Toyo 75 Van der Schueren Guido 56 Van Leeuwen Jacques 93 Vanhooren Stefan 46 Vermeersch Joan 46 Villaggio Grafica 15 Vinitaly 16 Viscom Italia 2,23 Webprint 15 Wurslin Manfred 20 X-Rite Inc. 22 Xaar 97 Xeikon 40 Xerox 19,49 Z Due 56 Zechini 78 Zinanni Paolo 16 Zucca Ottavio 14 Zund 68
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oni Emanuele Posenato Opinioni Emanuele Posenato Opinioni Emanuele Posenato
Alzate le vele e prendete il largo! Le imprese più attente sfruttano il primo vento utile dopo anni di bonaccia. Chi non è ben equipaggiato è bene però che consideri i rischi del viaggio, valutando ogni possibilità. Anche di affrontarlo a bordo di navi non proprie.
@eposenato
“Sai quando stai seduto su una sedia e ti sporgi all’indietro fino a restare in equilibrio su due gambe della sedia e poi ti sporgi troppo e stai quasi per cadere ma all’ultimo momento riesci a riprenderti? Io mi sento sempre così!” La battuta di Steven Alexander Wright, comico statunitense, rappresenta bene il sentimento espresso dagli operatori di settore. L’incertezza e la cautela la fanno ancora da padrone: la crisi e il cambio di paradigma hanno sgretolato certezze costruite in vent’anni di crescita continua e costante mentre le difficoltà del ricambio generazionale e il balzo tecnologico hanno fatto il resto. Eppure, a ben guardare, i segnali incoraggianti ci sono. A partire dalla salubrità dell’economia e delle imprese (condizione necessaria affinché riprendano gli investimenti pubblicitari). Ne troviamo conferma nelle recenti dichiarazioni di Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved, il più grande Information Provider d’Italia e una delle principali agenzie di rating in Europa, che riferisce di un numero di società protestate sceso al di sotto dei livelli del 2007 e di tempi medi di liquidazione delle fatture mai così bassi dal 2012: “Vuol dire che le aziende più fragili sono uscite dal mercato e i fornitori sono più cauti nel concedere credito commerciale. La conseguenza è un sistema che esce dalla crisi con meno imprese ma più virtuose”. Altre conferme giungono dal settore stesso. Le principali cartiere italiane chiudono il 2015 soddisfatte. Fedrigoni a parte, che anche nei momenti peggiori ha saputo generare valore, “negli ultimi due anni”, ha recentemente dichiarato Matteo Suardi, alla Direzione Commerciale del Gruppo Cordenons, “abbiamo continuato a crescere in fatturato e redditività; evidenza ne è che nel 2015 il nostro Ebitda ha raggiunto il 14%”. Di pari tenore le dichiarazioni di Eugenio Eger, ad di Favini, che conferma il trend: “Siamo cresciuti in fatturato e redditività, nonostante il costo delle materie prime sia cresciuto. I dati complessivi del 2015 dimostrano la bontà delle scelte effettuate da Favini negli ultimi anni”. E il primo trimestre 2016, per quanto riguarda il gruppo cartario vicentino, evidenzia dati in ulteriore miglioramento, con un fatturato ancora in crescita del 6,2%. Positivi anche gli investimenti tecnologici, che registrano l’intensificarsi delle attività dei principali vendor di tecnologia, sia tradizionale che digitale. Nel primo quadrimestre dell’anno sono stati messi a segno numerosi colpi, in continuità con il trend di forte ripresa degli investimenti avviato lo scorso anno, probabilmente sostenuti dagli incentivi drupa, ma certamente fondati su progetti industriali ponderati e pianificazioni strategiche precise. Infine registriamo l’incremento del volume d’affari delle imprese di stampa, quanto meno dei market leader dei principali segmenti - editoriale, commerciale e cartotecnico - che segnano nel primo quarto del 2016 crescite di fatturato fra il 5 e il 10% sullo stesso periodo, a conferma di una tendenza in atto da oltre un anno, sia dei modelli di business tradizionali, basati sulle reti di vendita dirette o indirette, sia per gli emergenti mercati online, spinti dai grandi player internazionali ma sempre più presidio anche di aziende nazionali. Il vento sembra quindi essersi finalmente levato. Ora si tratta di capire se si possiedono scafi solidi, vele adeguate e rotte chiare da perseguire. Attenzione però, il mare aperto non è adatto a barche fragili ed equipaggi impreparati.
posenato.e@ilpoligrafico.it
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Opinioni Parliamo (bene) di noi Stefano Tenedini Opinioni StefanoTenedini Opinion
Idee chiare e motivazione se si vuole comunicare bene Abbiamo visto in precedenza come avvicinarsi alla comunicazione d’impresa: prima di trasmettere ai media e al mercato successi e progetti dell’impresa (non basta produrre bene, bisogna che “fuori” lo sappiano), occorre definire obiettivi e strategie, poi occorre scegliere le notizie giuste, arricchirle, renderle appetibili e infine costruire una buona relazione con i mezzi di informazione, il vostro “megafono”. Ma bisogna che l’imprenditore e tutta la struttura condividano la visione e la quotidianità.
Nuovi strumenti, linguaggi e mercati impongono un’analisi preventiva dell’azienda. Ma soprattutto, per avere successo e reggere all’alternanza di risultati e frustrazioni serviranno impegno costante e resistenza.
Passateci la battuta, ma oggi più che mai comunicare l’impresa è davvero un’impresa. Se un tempo bastava la pubblicità (anzi, la “réclame”), oggi bisogna saper dialogare con strumenti e linguaggi che si evolvono di continuo, come dimostra la trasformazione dei social media da passatempo online a mezzo di rafforzamento del brand, costruzione di comunità e marketing di prodotto. Non basta più nemmeno il vecchio ufficio stampa che informava i giornali: abbiamo fatto questo e quello, firmato un contratto lì, comprato una macchina così e cosà...
Il primo suggerimento è non fermarsi mai, non adagiarsi sugli allori né piangersi addosso, perché i riferimenti – contenuti, mezzi, interlocutori – cambiano di continuo e bisogna sempre offrire il piatto giusto agli avventori affamati di notizie. Dipende poi dalla congiuntura economica: in tempo di crisi bisogna puntare sulla solidità, la tradizione, i valori, mentre in una fase di crescita vai di innovazione, espansione, idee nuove. Tante ricette e tanti ingredienti, purché il cuoco non faccia pasticci... Continuando nella metafora, come si fa a non bruciare l’arrosto della comunicazione aziendale? Ci si prepara tornando a scuola, perché nessun mestiere si inventa: si inizia compilando una check-list. Una sorta di progetto che deve elencare le competenze che si possiedono, le risorse sia umane che materiali sulle quali si può contare, il tempo che si può dedicare al rapporto con i media, il pubblico da raggiungere, il risultato che si vuole portare a casa (ed entro quando) e come misurarne gli effetti. Fatta la lista della spesa, ora aggiungeteci una seria riflessione. Chiedetevi se siete pronti a mettere in piazza la vostra azienda, nel bene e nel male. Tutti capaci di spedire comunicati se gli affari vanno a gonfie vele, ma lo fareste anche se i guai grandinassero? Perché se sceglierete di comunicare non potrete più tornare indietro. Quindi non sottovalutate la vostra resistenza alla stanchezza e alle frustrazioni, e considerate se ci credete sul serio. Perché se è solo un capriccio avete già perso. Per tutti gli altri (speriamo siano la maggioranza) sta per iniziare un viaggio entusiasmante e ricco anche di belle soddisfazioni.
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Opinioni Nuovi equilibri Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opinioni Sergio F
Quando il “metodo intuitivo” può risultare deleterio Visitando l’Egitto, Talete di Mileto fu sfidato dal Faraone Amasis a misurare l’altezza della piramide di Cheope. Era il VI secolo a.C. e tante divinità affollavano i cieli, ma i satelliti ancora no. Anche la trigonometria era ancora tutta da inventare. Il grande filosofo non si scompose e, dopo un momento di riflessione, si fece dare una pertica e la piantò verticalmente nella sabbia. Poi attese che l’ombra della pertica diventasse lunga quanto la pertica stessa e, a quel punto, dichiarò: «Il sole tratta tutte le cose allo stesso moCome insegna anche do». I Sacerdoti di Giza, compresa l’uguaglianza Talete, spesso tra l’oggetto e la sua ombra, per fare bella figura il Faraone si precipitarono a misurare l’ombra agire d’impulso con con della piramide, senza comprendere il perché Tadecisioni affrettate lete invece restò ancora immobile a pensare e a porta a incorrere in calcolare. Così, al calar del sole completata la loro errori a volte con misurazione, corsero a comunicarla al Faraone. allora Talete rivelò loro il grossolano erconseguenze gravi, Solo rore cui erano frettolosamente incorsi. Infatti, sia sul lavoro sia nel a differenza di quanto accadeva per l’esile pertica, tempo libero. la colossale base della piramide nascondeva una gran parte dell’ombra da misurare. Quindi la reale misura dell’altezza in questo caso era data dalla misura dell’ombra da addizionare alla misura della base. I Sacerdoti, che pure erano i saggi dell’antico Egitto, erano caduti in errore perché avevano deciso “cosa fare” utilizzando solamente in modo spiccio il metodo intuitivo. Modalità che, ancora oggi, la specie umana usa prevalentemente e che, in gergo tecnico, si chiama “euristica”. Questi processi decisionali si attivano spontaneamente in circostanze in cui si reputa che non ci sia, oppure non si voglia, prendere il tempo per riflettere, come quando, ad esempio in automobile, freniamo immediatamente, per un riflesso incondizionato, appena si accendono gli stop dell’auto che ci precede, senza realmente valutare la situazione globale. Così si causano ingorghi improvvisi e rischi di tamponamenti senza motivo reale. Permettendo al nostro cervello di agire seguendo solamente gli impulsi “euristici”, ci sembra di “fare prima”, pensiamo di “guadagnare tempo”, ovvero ci proponiamo di “semplificarci la vita” e allora, involontariamente, vi facciamo ricorso fidandoci delle apparenze, delle abitudini e delle informazioni superficiali... ma questo comportamento è sbagliato! Quante volte incorriamo in errori e pericoli per decisioni affrettate o prese di posizione non ragionate? Quante volte accadono incidenti sul lavoro a causa di affrettati interventi, attacchi non corretti, tenute non verificate delle cinture di sicurezza, oppure per ritardata manutenzione e sporco che si è accumulato fino al momento che scocca una scintilla e parte un incendio? La manutenzione preventiva, la continua attenzione da porre da parte di tutti, operatori e tecnici, all’accumulo di materiale, allo sporco, al rumore sospetto ecc., la poca attenzione che viene posta nella ripetitività dei movimenti: sono i principali argomenti che dovremmo avere sempre presenti e porli in risalto sia nelle attività lavorative sia in quelle casalinghe. Ognuno di noi si faccia un rapido esame di coscienza ed elenchi tutte le volte in cui, mi auguro, abbia solamente sfiorato un incidente per la faciloneria o la disattenzione del momento. Stop: smettete di contare e ponete maggior attenzione!
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accorsero della piccola fiammiferaia “... si quando trovarono il corpo assiderato ... sarebbe potuta andare diversamente? Si, così: “
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Primo piano Aziende grafiche Fornitori Istituzioni Associazioni Dati di setto
White Star passa a Nava Press e Boroli La voce era cominciata a girare da qualche settimana e sembra proprio che sia vera. Tanto che sull’operazione dovrebbe a breve essere diffuso un comunicato dai protagonisti. L’operazione che Il Poligrafico è in grado di anticipare riguarda la vendita di una prestigiosa casa editrice di nicchia, la White Star, finora di proprietà della De Agostini Libri, la società editoriale che fa capo al gruppo novarese e opera sul mercato italiano della pubblicazione di libri, guide, testi scolastici e opere geocartografiche. Gli acquirenti – e quindi i nuovi proprietari – di White Star sarebbero, con una quota del 35% ciascuno, Pietro Boroli,
appartenente alla storica famiglia novarese, vicepresidente della De Agostini e, tra l’altro, presidente proprio della divisione Libri, e la Nava Press, l’azienda di stampa milanese leader nel settore del lusso e della moda che un anno e mezzo fa è entrata a far parte del gruppo guidato da Paolo Bandecchi. Il rimanente capitale azionario vedrebbe una quota del 20% acquisita da Roberto Nardini, manager-consulente del gruppo di Bandecchi, e un altro 10% finirebbe in capo al direttore editoriale di White Star, Andrea Pasquino. Fondata nel 1984 a Vercelli con l’obiettivo di dedicarsi alla pubblicazione di libri illustrati, in pochi
anni la Edizioni White Star è diventata leader nelle edizioni fotografiche a livello internazionale grazie a coedizioni distribuite in oltre 60 Paesi. Nel 2011, con un catalogo di oltre 600 titoli e una distribuzione diretta in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, Edizioni White Star è stata acquisita al 100% dalla De Agostini Editore che aveva già dal 2009 una quota del 35%. Con ricavi per oltre 10 milioni di euro e 27 dipendenti, che lavorano nel quartier generale di De Agostini a Novara (ma in futuro non è detto che
Una casa editrice di nicchia, finora di proprietà della De Agostini, starebbe passando di mano.
sempre a Novara possa essere individuata una nuova sede di lavoro), White Star è un brand che caratterizza pubblicazioni che spaziano fra arte e fotografia, natura e viaggi, guide turistiche e tempo libero, storia e narrativa. Tutte di un’altissima qualità confermata dall’avere un prestigioso partner come la National
Geographic Society con cui White Star nel 2001 ha stretto un accordo esclusivo diventando licenziataria per l’Italia dei libri illustrati, delle guide turistiche e degli atlanti a marchio National Geographic e National Geographic Kids. La partecipazione di Nava Press a questa operazione, secondo fonti di mercato, sarebbe sinergica all’attività dell’azienda che ha tra i suoi clienti i più importanti marchi del lusso e del fashion mondiali per i quali una casa editrice come White Star potrebbe garantire prodotti di alto livello e in grado di esaudire al meglio la richiesta di ideare e realizzare stampati – a partire dai libri fotografici – in linea con le aspettative delle griffe. Achille Perego
I nuovi vertici di Mediagraf Spa Pochi giorni dopo l’annuncio dell’uscita di scena di Giuseppe Donegà e padre Abram, l’azienda padovana annuncia che il CdA ha nominato rispettivamente frate Giancarlo Capitanio, nuovo presidente, e Ottavio Zucca, nuovo amministratore delegato. 14
Frate Giancarlo Capitanio (foto sotto), classe 1966, originario di Lecco, dal 1988 è frate minore conventuale. Ha svolto il suo ministero al Villaggio S. Antonio di Noventa Padovana, di cui è attualmente direttore generale. L’obiettivo del suo mandato sarà rivolto alla crescita dei rapporti professionali e
allo sviluppo del senso di appartenenza. “Il sentirsi appartenenti alla realtà nella quale si opera quotidianamente permette alle persone di crescere in fiducia, impegno e condivisione. Questi valori, che ci accomunano come uomini e come credenti, devono guidarci giorno dopo giorno in questo nuovo cammino che intraprenderemo insieme”. Le parole del nuovo presidente riflettono le radici storiche dell’azienda, la cui proprietà è condivisa da Conferenza Episcopale Italiana, Frati di S. Antonio e Diocesi di Padova. A guidare la solida azienda, nata nel 1986 e
fondata sulla tradizione de Il Messaggero di S. Antonio e della Tipografia Antoniana, sarà Ottavio Zucca (foto sopra), classe 1963, ingegnere con consolidate esperienze nella gestione d’impresa in contesti complessi. Torinese d’origine, porta nell’azienda padovana la sua competenza derivante da ruoli di direzio-
ne generale e rilancio di impresa nel settore dell’industria cartaria. “La realtà alla quale mi trovo di fronte”, afferma l’ing. Ottavio Zucca, “è un’impresa solida dal punto di vista finanziario, dotata di validi impianti e di valori chiari e condivisi. In un settore, quello della stampa, in costante trasformazione, l’obiettivo sarà quello di ottimizzare la produttività, proporre servizi di qualità e differenziare l’impresa nel mercato, grazie alle ottime competenze delle risorse che in essa vi lavorano”. Negli ultimi anni Mediagraf Spa ha consolidato il
In Italia si balla il “valzer delle rotative” Gli ordini di nuove roto-offset si contano col contagocce, in compenso si sta assistendo a un giro di cessioni e acquisti di gruppi stampa di seconda mano.
In un mercato della stampa, in particolare della roto-offset, dove complice la crisi, esiste una sovracapacità produttiva, si contano con il contagocce gli ordini di rotative nuove. Ma anche come conseguenza della chiusura di aziende storiche (da Mazzucchelli a Roto2000, dall’ex Satiz a Deaprinting) si sta assistendo a un giro di cessioni e acquisti di gruppi stampa di seconda mano. In particolare, l’attenzione sul futuro produttivo di gruppi stampa che avevano smesso di girare riguarda le rotative della nuova Satiz, l’ex azienda del gruppo Farina/Ilte rilevata con un’operazione di management buyout da Alessandro
suo fatturato tra i 50 e i 60 milioni di euro, grazie anche all’attivazione di un processo di innovazione che ha portato l’azienda al passo con le tendenze e gli sviluppi in termini tecnologici e di organizzazione, nei quali il mondo della stampa è stato coinvolto. La nascita nel 2012 del reparto digitale rappresentato dal brand Printbee.it e dello spazio creativo Mediagraf Lab, uniti alla più recente acquisizione di Villaggio Grafica Srl, azienda operante nel settore della stampa digitale del dato variabile per applicazioni transpromo, business
communication e direct mailing, sono chiari segnali di sviluppo che l’azienda intende perseguire al fine di affiancare alla tradizionale stampa offset e roto-offset, una serie di attività rivolte e aperte a prospettive di evoluzione, come il nuovo brand Creashopper.it. Alle nuove figure in carica, forti della loro professionalità e competenza, il compito di garantire la continuità alla gestione che ha portato, negli ultimi anni, Mediagraf Spa a lasciare in eredità solide basi di stabilità ed evoluzione. A.P.
Rosso, «promessa sposa» di un matrimonio fallito con il gruppo Canale e quindi messa in procedura concorsuale dopo che era svanita anche l’ipotesi d’essere rilevata da GVE che negli ultimi anni aveva costruito un forte polo di stampa poi finito nel tunnel dei fallimenti. Il cuore produttivo Satiz era rappresentato da tre rotative Manroland Lithoman a 64 pagine, oltre a una piana a 8 colori 70x100 e linee di punto metallico. L’acquirente che si era aggiudicato in asta le macchine era stata l’azienda specializzata nel settore dell’acquisto e vendita di gruppi stampa usati Alcon Holding. Ma che fine hanno fatto quelle tre rotative? In base a fonti di mercato, sembra che abbiano trovato una nuova casa. Una sarebbe stata acquistata dal gruppo lecchese Caleidograf guidato dalla famiglia Spreafico. Un investimento che ne sta facendo una delle realtà più in crescita, a livello di capacità produttiva, del mondo rotooffset tenendo conto che ha anche rilevato le due 48 pagine Goss ex Deaprinting. La seconda sarebbe finita alla Webprint, società che ha rilevato, in fase di liquidazione le linee di punto metallico di Lego3000 coinvolta, come Roto2000 ed Europrinting, nelle vicende giudiziarie che avevano interessato Mauro Arneri (che ha comunicato di aver vinto i ricorsi contro l’Agenzia delle Entrate). segue a pag. 98
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Intesa tra Ciesse Printer e ASG Un accordo tra un gigante dell’industria mondiale e una piccola impresa non è una cosa di tutti i giorni, soprattutto se si tratta di un’intesa di collaborazione alla pari, destinata a incentivare lo sviluppo di entrambe le parti e a far crescere i reciproci mercati. L’intesa raggiunta tra il colosso inglese del packaging ASG e la padovana Ciesse Printer va invece in questa direzione: dare vita a una partnership strategica che aumenti il supporto e l’assistenza ai clienti di ASG, che si aggiunge a una nuova presenza produttiva di alta qualità in Italia. In una nota congiunta ASG e Ciesse Printer sottolineano infatti che “le competenze, il know-how e l’innovazione che le due società portano in dote forniranno ai clienti un insieme unico di risorse creative e brevetti”, oltre a significative capacità produttive per offrire packaging speciali di alta qualità. Seppur molto diverse come dimensioni, organizzazione e obiettivi, le due società hanno in comune l’impegno ad affrontare con soluzioni personalizzate un mercato molto particolare, nel quale i clienti sono abituati a chiedere (e ottenere) il meglio anche in termini di novità. ASG è produttore leader europeo nel packaging speciale, soluzioni creative e gestione del dato digitale, con centinaia di milioni di sterline di fatturato globale e circa mille addetti. Tra i suoi clienti spiccano i più noti marchi globali nei settori della cosmesi e profumeria, beverage, media, home entertainment ed elettronica di consumo. Ciesse Printer è un’azienda tutta made in Italy, attiva a Padova dal 1985 e con un giro d’affari intorno ai 15 milioni e 35 dipendenti, che supporta la creatività con l’utilizzo delle più avanzate tecnologie. Specializzata in prestampa, stampa e in gestione logistica, trasmette tutta la propria passione e il know-how aziendale alla fornitura di processi di stampa personalizzati per una vasta gamma di clienti. “ASG sentiva l’esigenza di disporre di una solida base produttiva per poter entrare sul mercato italiano soddisfacendo una clientela esigente, ma non possedeva stabilimenti abbastanza vicini”, spiega Alessandro Cecchin, direttore commerciale di Ciesse Printer. “Noi, che queste competenze produttive le possediamo, eravamo interessati ad accedere al segmento di clientela di alto livello. Tra noi non c’è concorrenza, anzi da tempo eravamo loro fornitori, quindi la partnership ci è sembrata da subito un’ottima soluzione”. L’intesa ha carattere esclusivamente commerciale e produttivo e, precisa Cecchin, non implica per adesso modifiche societarie alla proprietà delle aziende, che nella collaborazione mantengono piena autonomia. Il valore aggiunto dell’accordo sta per la multinazionale britannica nella possibilità di sviluppare il potenziale mercato italiano sfruttando la flessibilità e le innovazioni dell’impresa padovana per conquistare i buyer locali, mentre Ciesse Printer punterà su un maggiore utilizzo della propria creatività e di una capacità produttiva ad alta tecnologia. Presente da tempo nel mondo del lusso, l’azienda ha sviluppato lavorazioni che uniscono materiali diversi come carta e plastica, stampate con sistemi UV e tecnologie ibride. Nell’area cartotecnica propone espositori e imballaggi realizzati per valorizzare il brand. Stefano Tenedini
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Cartotecnica al Vinitaly: innovazione e design
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Il vino che conquista i consumatori è fatto di buone uve e di emozioni. Anche di immagine e di design, quindi, che richiedono competenza, innovazione, creatività: fattori tipici del successo dell’industria della stampa e della cartotecnica italiana, che per quattro giorni si è immersa nella spumeggiante atmosfera del Vinitaly lasciando la crisi fuori dai padiglioni della fiera di Verona. La buona notizia è che per la prima volta dopo quasi un decennio non si vedono musi lunghi: le aziende ammettono che il settore non è ancora fuori pericolo, ma ragionano sulle prospettive e sugli sviluppi serenamente e senza stracciarsi le vesti. E così, tra chi definisce “calmo” il mercato e chi lo considera “ancora fermo, in attesa della ripartenza”, sono poche le voci completamente negative. I buyer in visita agli stand sono stati molti, anche se solo tra qualche mese si saprà se è il caso di stappare qualche bottiglia di spumante messa da parte per l’occasione. “Abbiamo incontrato molti nostri clienti, in prevalenza italiani, ma si sono visti anche quelli nuovi con i quali speriamo di sviluppare nuovo business” spiega Paolo Zinanni della SMP di Pistoia. “Del resto da buoni toscani consideriamo il vino uno dei comparti più promettenti, accanto alla pelletteria, all’abbigliamento e agli accessori per la moda. Abbiamo iniziato a lavorare con il vino da alcuni anni, grazie alla diffusione di cantine di alta qualità, e questa diversificazione sta dando buoni risultati. Dobbiamo però ancora affermarci nel confronto con gli astucci in legno, che molti privilegiano per il minor prezzo: per fortuna i nuovi produttori di vino hanno capito che il cartone non è il parente povero del legno ma permette anzi una maggiore nobilitazione. Senza contare che in diversi Paesi l’imballo in legno non si può più usare per il rispetto dell’ambiente”. “Abbiamo portato al Vinitaly la nostra produzione tradizionale ma anche le novità, dalle carte fantasia realizzate in carta velina alle buste, ai sacchetti e alle carte e film plastici senza stampa, sia personalizzate che per l’industria. L’innovazione è rappresentata dai sacchetti anti UV, molto indicati per il vino perché proteggono il contenuto delle bottiglie dal deterioramento causato dai raggi solari. Però ho avuto l’impressione che il settore si debba ancora riprendere” afferma Rosanna Rizzotto di Rotografica Vicentina, attiva da 53 anni e con una buona clientela nel campo della moda. “Sentiamo molto la pressione dei prezzi, i clienti puntano al ribasso prima ancora che alla qualità. Per non venire risucchiati nella guerra dei prezzi stiamo sviluppando strategie alternative, come la creazione di una rete con altre piccole imprese come noi. Oppure a forme di vendita come l’e-commerce, adatto a clienti che cercano piccole quantità di prodotto”. Nel Vinitaly che ha festeggiato le 50 edizioni i numeri danno ragione a chi vede il settore in buona salute sia per le cantine che per la filiera: 130 mila i visitatori, tra cui 50 mila stranieri interessati ai 4.000 espositori. Uno sterminato mercato potenziale anche per le imprese cartotecniche e di stampa, grafica e design, pronte a trarre benefici in termini di produzione e di internazionalizzazione dalla fama del mondo vitivinicolo italiano. S.T.
Ottimismo e stabilità per l’industria grafica italiana Dall’indagine della Filiera carta e grafica, quarto trimestre 2015 favorevole, primo 2016 (più) stabile. Come di consueto, l’indagine Federazione della Filiera della Carta e della Grafica fornisce elementi importanti per la dinamica congiunturale dei settori delle macchine grafiche, cartotecniche e per il converting, della produzione di carte e cartoni, della grafica e della cartotecnica trasformazione. Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine presso le imprese, il prof. Alessandro Nova dell’università Bocconi commenta: “Nell’ambito dell’ultima rilevazione trimestrale della Federazione su IV
trimestre 2015 e I trimestre 2016, i risultati sembrano fornire spunti di interpretazione favorevoli dell’evoluzione congiunturale nel macrosettore macchine, carta, stampa e cartotecnica. Seguendo, come di consueto, soprattutto in alcuni comparti, la dinamica delle variabili macroeconomiche di prodotto interno lordo e di produzione industriale, il macrosettore ha mostrato segnali di un miglioramento delle condizioni di sviluppo rispetto ai periodi precedenti, riprendendo il percorso di recupero che era stato, ci si augura, momentaneamente interrotto. Restano comunque ancora dubbi circa una possibile accelerazione futura di tale recupero all’interno del sistema italiano e del macrosettore della
Federazione. Tra i fattori alla base delle persistenti incertezze: l’ancora ridotta crescita dei Paesi in via di sviluppo, un’inflazione a livello europeo ancora negativa, una domanda generalmente debole, alcuni problemi legati alla stabilità del sistema bancario. In questo trend generale i comparti della Federazione hanno ripreso la tendenza, già evidenziata nei trimestri precedenti, caratterizzata da un mercato interno più vivace di quello estero. Il quarto trimestre 2015 ha evidenziato infatti una ripresa del fatturato e della domanda interna, mentre i giudizi sul fatturato estero sono risultati quasi perfettamente distribuiti fra riduzione e crescita. segue a pag. 98
Cordenons: bilancio in crescita Mentre la crisi non smette di mordere il settore, c’è un’azienda che continua a crescere grazie a flessibilità, innovazione e qualità del prodotto. Gruppo Cordenons produce carte fini e tecniche per vari target e mercati, proponendo oltre 2.500 articoli. Dalla tradizione secolare Cordenons ha ereditato la vocazione a creare carte preziose che richiamano l’eleganza dei prodotti fatti a mano. La flessibilità consente al gruppo di spaziare in un ampio portafoglio prodotti, che include le carte moderne metallizzate e iridescenti, oltre alle classiche marcate, vergate e goffrate. L’azienda, presieduta da Ferruccio Gilberti, ha due impianti produttivi, in Friuli a Cordenons e in Trentino a Scurelle. Il fatturato consolidato del 2015 è stato di 85 milioni, realizzato per il 65% all’estero. Con oltre
270 dipendenti, ha una capacità produttiva di circa 40 mila tonnellate l’anno. Ma quali sono le scelte alla base del successo del gruppo? Lo abbiamo chiesto a Matteo Suardi, direttore commerciale: “Anche per noi sono stati anni difficili, poi abbiamo individuato la strategia giusta: essere davvero noi stessi, non rincorrere i concorrenti e accontentare il mercato valorizzando i nostri punti di forza. In altri termini puntare sui prodotti di alta qualità, che i clienti hanno sempre apprezzato”. I principali utilizzi delle carte grafiche di Cordenons sono la stampa digitale, offset, termografica e litotipografica, la stampa a caldo con o senza foil, la stampa a secco, laser e i processi di taglio e cordonatura per packaging di lusso. S.T.
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Con Sprint24 aumentano le innovazioni sui fogli macchina Sprint24 fa l’occhiolino ai professionisti del settore, ai grafici e ai tipografi. Chi è del mestiere, infatti, sa che non ci si può sempre limitare ai prodotti predefiniti e soprattutto è possibile ottimizzare i costi facilmente. Il foglio macchina risponde proprio a questi criteri di qualità ed economia, con una resa e una capacità di lavorazione unica. Sprint24 ha posto particolare attenzione sulle richieste dei suoi clienti più attenti, incrementando le variabili di personalizzazione dei fogli macchina. Soprattutto la stampa offset, ancora faro della qualità, cresce in produzione. Le caratteristiche potenziate vedono una più ampia gamma di carte, la fondamentale pre-fustellatura e la possibilità di avere fogli macchina plastificati o nobilitati (stampa a caldo, dettagli UV ecc.). Un prodotto completo, dunque, ma tecnicamente impostato secondo i canoni dei clienti più abili.
Prima Jet Press 720S in UK Emmerson Press, azienda specializzata nella stampa digitale e offset, è la prima azienda britannica a investire nella macchina inkjet a foglio 50x70 di nuova generazione di Fujifilm. L’acquisto rientra nella strategia di creare nuove possibilità di crescita, entrando in nuovi mercati e aggiudicandosi nuovi clienti. “Siamo molto lieti delle nuove opportunità di business offerte da questo investimento”, ha affermato John Emmerson, direttore vendite. “La riduzione dei tempi di allestimento e di completamento dei lavori, la capacità produttiva migliorata, i risparmi derivanti dalla miglior efficienza e il potenziale di stampare in modo redditizio lavori personalizzati a bassa tiratura per clienti di fascia alta sono sviluppi davvero molto interessanti”.
Speedmaster per KAPPADUE
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KAPPADUE Arti Grafiche, con sede a Loria (TV), offre una gamma completa di servizi, dalla progettazione alla consegna del prodotto finito, nei settori della stampa commerciale, pubblicitaria e promozionale. La decisione di ampliare questa offerta aggiungendovi il packaging si è concretizzata nell’investimento in una offset a foglio Heidelberg Speedmaster CD 102-5LX con 5 colori e verniciatore acrilico. “Abbiamo scelto questo sistema perché assomma in sé le caratteristiche che ci servivano: lavorazione di un’ampia gamma di supporti fino ai cartoncini spessi, quinto colore, possibilità di nobilitare il prodotto. Il tutto con la garanzia della qualità Heidelberg, già testata sugli altri sistemi presenti in azienda”, dichiara Luigi Favero, socio fondatore di KAPPADUE Arti Grafiche.
Completato lo staff di Rotolito Lombarda In un momento molto positivo per il gruppo Rotolito Lombarda, che vede crescere il suo fatturato del 15% rispetto allo scorso anno, due figure di spicco entrano a far parte del team di lavoro: Davide Dei Rossi e Roberto Nardini (a destra dall’alto). Il primo assumerà la posizione di direttore degli stabilimenti di Pioltello e di Capriate, ruolo per il quale lavorerà a fianco di Giuseppe Bracchi, che continuerà la sua collaborazione con Rotolito a livello consulenziale.
Dei Rossi, prima di entrare in Rotolito Lombarda, ha ricoperto il ruolo di direttore delle attività industriali e di produzione in Poligrafici Editoriali, Mediagraf e in Arti Group. Roberto Nardini seguirà, invece, lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del Gruppo. Laureato in Ingegneria gestionale, con una vasta esperienza professionale a livello internazionale in diversi settori industriali, Nardini proviene da Draeger GPP ove rivestiva il ruolo di
direttore commerciale e Progetti speciali e dove si è occupato dello sviluppo europeo del packaging digitale con clienti e fornitori tecnologici. Nuove nomine saranno annunciate a breve e riguarderanno la sostituzione di Luca Nesi, direttore di produzione in Nava Press, che ha deciso di lasciare il gruppo Rotolito Lombarda per proseguire la sua carriera professionale in Arti Group.
Nuovo stabilimento per Onlineprinters Da oggi Onlineprinters produrrà le stampe di grande formato in un nuovo stabilimento. Per far fronte alla fase di espansione, l’azienda ha infatti acquistato un capannone di 1.200 metri quadrati, a pochi chilometri dalla sede centrale. L’azienda ha inoltre investito in nuovi uffici amministrativi che occupano una superficie di 600 metri quadrati e ospitano già 21 collaboratori del settore marketing e sviluppo prodotto. Onlineprinters rimane pertanto fedele alla sede tedesca di Neustadt an der Aisch dove, tra le varie location, occupa una superficie totale di ben 42.000 metri quadrati. “La stampa di grande
formato è un settore in forte crescita”, spiega l’amministratore Michael Fries, “e nel 2015 la domanda ha subito un’impennata rispetto all’anno precedente. La pubblicità esterna di grande formato è parte integrante delle attuali strategie di marketing. Investiamo in questo settore per riuscire a far fronte alle esigenze dei nostri clienti anche in futuro”, prosegue Fries. Onlineprinters ha aperto il reparto Large Format Printing nel gennaio del 2011 e da allora la domanda è cresciuta costantemente. Oggi tra i prodotti offerti ci sono cartelli pubblicitari, dotazioni per fiere, come display rollup, carte
Il team dirigente di Onlineprinters: il fondatore e amministratore delegato (COO) Walter Meyer (a sinistra) e l’amministratore delegato (CEO) Michael Fries.
da parati fotografiche, pannelli pubblicitari da applicare su recinzioni e balaustre, nonché bandiere di vario genere.
ilPoliGrafico 179•16
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SAXOPRINT ancora sponsor in Moto3 SAXOPRINT, uno dei più importanti gruppi in Europa nella stampa online, annuncia la propria presenza al Motomondiale Moto3, come sponsor del team franco-germanico «Peugeot Motocycles SAXOPRINT». Guidata dal team manager Terrell Thien, la nuova squadra ufficiale Peugeot è stata presentata alla stampa e al pubblico al Sachsenring, in Germania, il 18 febbraio scorso e presso il circuito di Jerez, in Spagna, in marzo. Per questa stagione, le moto del
francese Alexis Masbou e del giovane scozzese John McPhee sono state dotate di motore, cambio e pacchetto aerodinamico completamente rinnovati. Peugeot, il prestigioso marchio francese con un grande e vittorioso passato nella storia delle competizioni motoristiche, debutta quest’anno nel campionato motomondiale. Il campionato 2016, iniziato lo scorso 20 marzo in Qatar, vedrà 18 Gran Premi, su altrettanti circuiti di tutto il mondo.
Stampa 70 si trasforma grazie al digitale
Con oltre 45 anni di attività alle spalle, Stampa 70, di Empoli (FI), propone un’ampia gamma di servizi tipografici rivolti sia ai fornitori di servizi di stampa che esterna-
lizzano la produzione sia alle aziende operanti prevalentemente nel settore della moda e dell’arredamento. In questi ultimi anni, Stampa 70 ha ampliato il proprio business trasformandosi da fornitore «tradizionale» a fornitore di servizi avanzati. La stampa digitale è risultata lo strumento adatto per supportare questo percorso di innovazione. L’azienda è partita con l’installazione di Ricoh Pro C751,
soluzione a colori, e di Ricoh Pro 907 per la produzione in bianco e nero, a cui è stata poi affiancata una Ricoh Pro C901 Graphic Arts Edition. Comprese le potenzialità della tecnologia digitale, Stampa 70 ha continuato a investire in questo ambito installando una Ricoh Pro C7100X, una Pro L4160 latex grande formato e una Pro C9100, soluzione a colori a foglio singolo per elevate tirature.
In Italia la prima iGen 5 al mondo System Graphic ha rinnovato la propria fiducia a Xerox, acquistando la prima Xerox iGen 5 al mondo, dopo aver già investito in passato in una iGen 3 e due iGen 4. L’azienda romana, nata nel 1976 come tipolitografia commerciale, da sempre investe nell’aggiornamento tecnologico e nella messa a punto di prodotti complementari alla stampa. System Graphic è stata la prima sul territorio romano ad applicare le specificità dell’informatica al settore delle arti grafiche e ancora oggi offre ai suoi clienti una vasta gamma di servizi.
La collaborazione tra Xerox e System Graphic nasce nel 1997 e si consolida quando, nel 2014, a seguito di un’attenta analisi del mercato e del settore inkjet, System Graphic identifica nella soluzione Impika Compact di Xerox lo strumento ideale per aumentare velocità di stampa e produttività. La nuova Xerox iGen 5 è la prima della sua categoria ad aver introdotto il quinto colore opzionale, grazie al quale è possibile stampare una gamma più ampia di colori Pantone e tinte piatte, mantenendo inalterate velocità di stampa e produttività.
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Da sinistra: Akihito Komori, presidente Komori Int. Europe, e Neil Sutton, direttore vendite; Brian Filler, presidente Screen GP Europe, e Takanori Kakita, chairman.
Nuove installazioni EL-KO EL-KO sas di Wurslin Manfred & C. sarà presente a drupa con un piccolo ma ben attrezzato stand (Pad. 11 – E08) dove esporrà alcune apparecchiature di propria produzione oltre al pannello dimostrativo del sistema di pompaggio a bassa pressione utilizzabile in tutti gli impianti per l’alimentazione inchiostro sia per macchine a foglio, sia rotative e ora anche per le macchine con calamaio digitale Digirail di Goss per le Sunday Press. Monitorare e controllare costantemente il flusso dell’inchiostro, rispettare l’ambiente e risparmiare energia, questi sono gli slogan che campeggeranno nello stand EL-KO. Per quanto concerne forniture e installazioni all’estero, EL-KO collabora con agenti in Francia, Germania, Grecia, Svizzera, Austria, Turchia ed Est Europa. In questi Paesi nel corso del 2015 sono stati effettuati interventi di modifiche ed ampliamenti sia su impianti EL-KO che di altri fornitori.
Creatività e design con Canon Canon ha scelto una piattaforma inusuale per mettere in mostra le potenzialità della propria tecnologia: l’azienda è Digital Imaging Partner della XXI Esposizione Internazionale della Triennale, intitolata 21th Century. Design After Design, in programma dal 2 aprile al 12 settembre 2016 a Milano. Oltre a sponsorizzare due mostre – Neo preistoria – 100 verbi e Sempering, Canon ha esposto una propria installazione all’interno di New Craft, la mostra – curata da Stefano Mucelli presso La Fabbrica del Vapore – dedicata alla nuova artigianalità, frutto dell’incontro virtuoso di saper fare artigianale, innovazione tecnologica e cultura del progetto. Proprio i supporti sono al centro dell’installazione di Canon, che propone una serie di esempi di materiali stampati in modalità diretta con la tecnologia Océ Arizona: si passa dal vinile al legno e al cotto smaltato e anticato per i pavimenti; dal film magnetico al metallo e dal plexiglass al vetro per la decorazione di pannelli e mobili; dal sughero alla plastica, reboard e pelle per oggetti ed elementi di arredo.
Ricoh tre le aziende più etiche
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Giunta alla decima edizione, la classifica World’s Most Ethical Companies premia le aziende che traducono i principi etici in azioni, lavorano per rendere la fiducia una parte importante del proprio Dna e modellano gli standard di settore futuri sviluppando best practice fin da oggi. Il riconoscimento, ottenuto da Ricoh per la settima volta consecutiva, dimostra l’impegno dell’azienda verso lo sviluppo di standard e di best practice in grado di assicurare valore agli stakeholder, inclusi clienti, dipendenti, fornitori e investitori.
Komori e Screen, accordo strategico Komori Europe e Screen GP Europe, divisione del gruppo Screen Graphic and Precision Solutions (Screen GP), hanno siglato un accordo di business strategico per i mercati belga, francese, tedesco, italiano, olandese e britannico: Komori Europe diventerà l’unico distributore delle macchine da stampa inkjet a bobina Screen GP Truepress Jet520HD in ognuna di queste aree. Al tempo stesso, Screen GP Europe utilizzerà il proprio know-how nella stampa digitale
per fornire a Komori un supporto completo per l’Europa. Grazie ai dieci anni di esperienza di Screen GP e al know how nel mercato della stampa a getto d’inchiostro ad alta velocità, la Truepress Jet520HD riunisce le tecnologie leader nel trasporto carta, nella formulazione di inchiostri wide gamut, nella realizzazione di testine di stampa e nelle tecniche di asciugatura. Il sistema completerà l’offerta Komori di macchine offset ad alte prestazioni e consentirà
di fornire una risposta flessibile all’esigenza di macchine da stampa per piccoli volumi. Entrambe le aziende concordano che combinando le competenze di Komori Europe e Screen GP Europe, non solo potranno aiutare meglio gli stampatori a raggiungere i propri obiettivi, ma riusciranno ad aumentare la propria quota di mercato attraverso un aumento delle vendite nei comparti della stampa digitale e offset.
Scodix nel mercato degli astucci pieghevoli L’azienda israeliana specializzata in soluzioni per la nobilitazione dello stampato presenterà in anteprima a drupa Scodix E106, una soluzione ad hoc per il mercato degli astucci pieghevoli, una macchina da stampa digitale di formato 1060x760 mm. La combinazione unica delle caratteristiche esclusive della tecnologia Scodix offre chiari vantaggi agli stampatori e converter di astucci pieghevoli, che potranno così differenziare l’offerta e aumentare i margini di profitto. “Pur non essendo già stata lanciata ufficialmente, abbiamo già raccolto otto ordini da potenziali clienti”, ha affermato Roy
Porat, CEO di Scodix. “Le aziende che investiranno in questa soluzione potranno offrire tirature più basse a prezzi competitivi, nuovi prodotti ed entrare in nuovi mercati”. Gli effetti speciali resi possibili da Scodix E106 includono Scodix Sense, Scodix Spot, Scodix Braille, Scodix Digital Embossing, Scodix Variable Data e Scodix Foil, tutti in un’unica piattaforma. Il sistema di laminazione, in particolare, è stato sviluppato per Scodix da leader di mercato, come Compact Foilers. Il sistema di gestione carta presente è stato invece messo a punto in collaborazione con la tedesca MABEG Systems.
Scodix E106 viaggia a una velocità di 4.000 fogli/ora ed è particolarmente indicata per le medie/basse tirature.
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in esclusiva mondiale
Gietz distribuirà Secur20 e Secur50 by Newmec
Lo scorso 23 febbraio la Newmec, con sede a Monza dal ’90, ha siglato un importante accordo con la svizzera Gietz, pioniere nel campo dell’alta sicurezza. “In base a tale accordo”, spiega Nicola Lasalvia, titolare della Newmec (in foto insieme ad Hansjoerg Gietz), “Gietz distribuirà in esclusiva mondiale i due fiori all’occhiello della nostra offerta tecnologica: la Secur20 e la Secur50, entrambe macchine rotative per l’applicazione di ologrammi, studiate appositamente per l’anticontraffazione e indirizzate a poligrafici e/o stampatori di prodotti di sicurezza, come tax stamp, ticket, assegni e altro. Pertanto, grande soddisfazione e orgoglio interamente italiano per aver raggiunto un accordo con validità mondiale, importante riconoscimento da parte di un’azienda leader che ha deciso di affidarsi alla nostra tecnologia, inserendo nel proprio portfolio questa importante linea di macchine che verrà venduta in tutto il mondo con il nuovo brand: Gietz powered by Newmec”. Questa alleanza non poteva avere vetrina migliore dell’imminente Drupa. Nicola Lasalvia e il suo staff saranno presenti presso lo stand Gietz (Hall 3 / B 69), lieti di ricevere i clienti e mostrare loro la Secur20 prodotta per l’occasione con il nuovo brand.
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Sonia Lasalvia, Antonietta Caressa, Hansjoerg Gietz, Nicola Micalizzi, Nicola Lasalvia, Maurizio Lasalvia, Michael Grau.
Mactac è di Avery Dennison Annunciato l’accordo per le attività europee. Avery Dennison ha annunciato un accordo definitivo per l’acquisizione delle attività europee di Mactac da Platinum Equity, una private equity con sede in California, a un prezzo d’acquisto di 200 milioni di euro inclusi i debiti acquisiti. Con un fatturato finale di 147 milioni di euro nel 2015 e circa 470 dipendenti, l’azienda è leader nel settore della produzione di materiali autoadesivi di elevata qualità rivolti a diversi segmenti ad alto valore, inclusi grafica, etichette speciali e nastri adesivi industriali.
Le linee di prodotto principali di Mactac completano l’attuale portafoglio prodotti grafici di Avery Dennison. “L’acquisizione di Mactac Europe rafforza la nostra competitività nel settore della grafica ad alto valore, in cui abbiamo registrato una crescita negli scorsi anni”, afferma Dean Scarborough (nella foto), ad e CEO di Avery Dennison. “Rinomata per l’elevata qualità dei suoi prodotti e servizi, Mactac completa le nostre attività esistenti con un marchio forte e una solida base di clienti
fedeli, consentendoci di espandere la nostra offerta di prodotti, le nostre capacità, e la nostra rete di distributori”. Con stabilimento produttivo a Soignies (Belgio), uffici vendita e magazzini in Europa e Asia, le attività di Mactac ampliano l’impronta globale di Avery Dennison e garantiscono le capacità necessarie per supportarne la crescita.
Tecnologia del colore Firmato un accordo di partnership tra X-Rite Incorporated e HAVI Global Solutions. X-Rite Incorporated, azienda leader a livello mondiale nel campo della scienza e tecnologia del colore, insieme alla sua filiale Pantone LLC, ha annunciato un accordo di cooperazione con HAVI Global Solutions, LLC (HGS), azienda leader nel mondo per la tecnologia del packaging, la catena di fornitura e i sistemi di analisi, la gestione delle promozioni e i servizi «fine ciclo di vita». Con questa partnership,
HGS supporterà l’ecosistema PantoneLIVE per la comunicazione digitale del colore nell’ambito della propria soluzione per la gestione della qualità di stampa, ColorSentry. ColorSentry, soluzione basata sul web per la gestione della qualità del colore e della stampa a livello aziendale, definisce parametri di riferimento, caratterizza, calibra e verifica la filiera di produzione della stampa di un mar-
chio per tutti i substrati e i metodi di stampa. Il sistema ColorSentry incorpora una suite di software personalizzati e hardware certificati, funzionalità avanzate di ottimizzazione e calibrazione, standard centralizzati con report in diretta sui principali indicatori di processo della riproduzione grafica e della qualità di stampa. Il sistema fornisce in maniera proattiva dati in tempo reale sulla conformità nell’intera rete di fornitura stampa in appalto, con una collaudata integrazione fra i team responsabili del brand management, del design, della stampa e della produzione.
Viscom Regional, successo romano
Selezionati i lavori per il premio FTA Una giuria composta da Benelux (Alain de Blander), Francia (Emmanuel Chaud), Italia (Stefano d’Andrea), Spagna (Xavier Boadas) e UK (David Galton) si è riunita nella sede di FTA Europe a Bruxelles per valutare i lavori dei vincitori dei premi nazionali per la qualità di stampa flessografica. Sono state selezionate 29 aziende (1°, 2° e 3° classificato) su un totale di 43 lavori presentati nelle seguenti categorie:
• Stampa flexo su carta, banda stretta • Stampa flexo su carta, banda larga • Stampa flexo su carta, band ultra larga • Stampa flexo su film, banda stretta • Stampa flexo su film banda media • Stampa flexo su film banda larga • Stampa flexo su film laminato banda media • Stampa flexo su film, UV banda media • Cartone ondulato post print non patinato
• Cartone ondulato post print patinato. I primi classificati di ciascuna categoria sono stati quindi nuovamente messi a confronto per la nomina del “best of the best” che riceverà il riconoscimento del “Best in Show 2016”. La cerimonia di premiazione è prevista durante drupa all‘Hyatt Hotel di Düsseldorf il 2 giugno. Per informazioni sulle modalità di partecipazione alla serata: info@atif.it
Si è chiuso il 16 aprile scorso il Viscom Regional, l’appuntamento itinerante organizzato da Viscom Italia, che ha portato il mondo dell’industria della comunicazione visiva sul territorio romano registrando un nuovo successo di presenze. Sono infatti 600 i professionisti registrati che hanno potuto testare nuovi macchinari, toccare materiali e applicazioni, parlare e confrontarsi con i leader del mercato. La numerosa affluenza di pubblico e l’alta presenza di espositori hanno confermato sia l’esigenza di mantenere il contatto con il mercato durante l’anno, sia la forte richiesta di aggiornamento da parte dei professionisti della comunicazione visiva. Il clima di partnership tra fornitore e cliente creato durante l’evento regionale ha permesso a tutti di entrare più direttamente nelle sfide quotidiane. Questo scambio di opinioni è stato particolarmente rilevante durante gli affollati seminari e i laboratori live per aprire nuovi scenari, che permettano agli attori della comunicazione di disporre di nuovi strumenti indispensabili per differenziarsi dalla concorrenza e aumentare la competitività per ampliare il loro attuale business.
touch the future Idee che ispirano e portano al successo drupa è il must-attend event 2016: punto di partenza per idee promettenti. Focus sulle tecnologie del domani. Punto di incontro per le idee che animano i mercati. Modelli business innovativi ed esempi di best-practise mostreranno il potenziale di crescita del futuro: print, packaging production, green printing, functional printing, multichannel, 3D printing.
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ilPoliGrafico 169•16
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use the future! 28 giugno 2016 – MILANO UN CONVEGNO DA NON PERDERE
Il grande salto in avanti della stampa digitale DRUPA 2016 Molti produttori di macchine da stampa, tutti i principali, hanno annunciato la presentazione di soluzioni digitali che per formato, qualità di stampa e velocità di produzione diventano di colpo molto più interessanti per tutti gli stampatori, per tutte le applicazioni.
DIGITAL PRINTING FORUM 2016 L’occasione unica, dopo drupa, per capire, riflettere e confrontarsi sull’innovazione del Digital Printing. Le aziende avranno l’opportunità di presentare le proprie soluzioni e strategie; le più dinamiche realtà della stampa italiana potranno aggiornarsi sullo sviluppo delle tecnologie e applicazioni.
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EXTREMELY VIVID PRINTING
In Rotomail la prima HP T490 HD al mondo Italiani sempre più pionieri nella tecnologia. Protagonista è un’azienda che si è sempre distinta negli investimenti tecnologici legati alla stampa digitale inkjet. Un tempo vantava una delle più grandi basi di installato Versamark, una famiglia di sistemi inkjet che Kodak aveva acquisito da Scitex Digital Printing. Non a caso Rotomail Italia è stata la prima al mondo a utilizzare la tecnologia inkjet full colour ad alta velocità sin dal 2000 e la prima a realizzare attività di transpromo. Oggi l’azienda di Vignate (MI) continua a essere una delle più grandi aziende in Italia che opera nel settore del print on demand,
avvalendosi delle più moderne tecnologie di stampa digitale e di finishing. In aprile è stata protagonista di un’open house internazionale di due giorni, organizzata in collaborazione con HP Italia, in quanto è stata la prima al mondo a installare la nuova HP PageWide Web Press T490 HD, tecnologia già mostrata in anteprima al Graph Expo e che desterà l’attenzione dei visitatori anche in occasione dell’imminente drupa. Si tratta, infatti, di una nuova piattaforma che fra le tante novità incorpora le nuove testine inkjet con tecnologia HDNA (High Definition Nozzle Architecture), che consente di ottenere una qualità di stampa ancora superiore, grazie alla presenza di ben 2.400 ugelli per pollice. La nuova
inkjet, che offre la possibilità di scelta fra due modalità – performance mode a una velocità di 305 m/min (8.727 pagine a colori al minuto) e quality mode a 152 m/min – è stata installata lo scorso novembre e va ad affiancarsi ad altre tre soluzioni inkjet di HP (T350, T410 e T230), prendendo il posto di ben sette Kodak Versamark. “Per soddisfare la richiesta di volumi crescenti di stampati con dati variabili, l’esigenza di velocizzare i tempi produttivi e, non ultimo, il nostro desiderio di ampliare la gamma di applicazioni, abbiamo deciso di investire in una tecnologia inkjet ad alta produttività con un’elevata qualità di stampa, in modo da assecondare il nostro trend di crescita”, ha commentato Giorgio Albertini, direttore generale di Rotomail Italia. “La HP PageWide Web Press T490 HD ha triplicato la nostra produttività e, grazie all’impiego di supporti glossy con coating particolari, sviluppati ad hoc per la stampa inkjet, ci sta consentendo di entrare in nuovi mercati, come quelli delle riviste e dei photoalbum, oltre a migliorare le nostre prestazioni anche nei consolidati mercati del direct mail, book on demand e stampati commerciali”. Il reparto stampa include anche due HP Indigo W7200 e una 5500, oltre ad altre macchine da stampa digitale di altri brand. Nel reparto di finishing spiccano una serie di sistemi Tecnau per confezione di libri, un sistema Hunkeler per confezione di giornali e un altro sistema Hunkeler per la lavorazione di direct mail. Degna di nota, infine, una linea CMC per l’imballaggio del libro. C.R.
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Mercati
Presentata la prima ricerca dedicata al web2print nazionale, promossa da 4IT Group e stampamedia.net e realizzata in collaborazione con InfoTrends.
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L’online printing rappresenta una delle ultime frontiere varcate dall’universo della stampa nonché uno dei suoi comparti più dinamici a livello mondiale. Nell’era della digital disruption e a fronte del generale cambiamento in atto nelle strategie di fruizione e acquisto di beni e servizi, il web2print ha registrato, dalla sua comparsa a oggi, una crescita esponenziale e un’evoluzione molto rapida. Anche nel nostro Paese, laddove i principali operatori dell’online printing nazionale vantano notorietà e raggio d’azione internazionali. Qual è, dunque, lo stato dell’arte del web2print in Italia e quali sono le prospettive di sviluppo? A offrire un ritratto del comparto è un’indagine – la prima dedicata al mercato dell’online printing nazionale – promossa da 4IT Group e stampamedia. net e realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerca americano InfoTrends. Condotta nell’aprile 2016, la ricerca ha coinvolto 82 print service provider attivi sul territorio nazionale, una parte dei quali già presente nel mercato del web2print e un’altra parte composta sia da operatori in procinto di attivare un servizio online sia da aziende che hanno compiuto scelte strategiche differenti. Da uno sguardo generale ai risultati, emerge un primo dato interessante: i print service provider oggetto dell’indagine dimostrano una buona propensione verso l’online printing, evidenziando un indice di adozione pari al 40,3%. Indicatore destinato a salire nei prossimi anni, laddove il 30%
delle aziende coinvolte nella ricerca si sta attivando per allestire un servizio di stampa online. I protagonisti dell’indagine
La prima ricerca dedicata all’online printing in Italia ha visto il coinvolgimento di aziende grafiche attive in diversi settori. Una buona parte – il 34% – opera nel segmento della stampa commerciale, il 29,3% dei rispondenti si occupa di stampa specialistica, mentre il 20,8% offre servizi di stampa digitale e di marketing e l’11% è attivo nel settore transazionale. In generale, le aziende del panel guardano al presente e al futuro con ottimismo: il 64,8% si aspetta di chiudere il 2016 con un aumento di fatturato e il 21% con una situazione di pareggio rispetto al 2015. Per questi operatori, l’online printing rappresenta una delle principali aree di investimento. L’analisi dell’offerta mostra che ad avere già attivato servizi web2print è il 36,6% del campione nel B2B e il 31,7% nel B2C, mentre, in prospettiva, oltre il 30% dei rispondenti considera il web2print uno degli obiettivi dei prossimi 12 mesi: nello specifico, il 17,1% guarda a un modello B2B e il 14,6% a un modello B2C (Grafico 1). Sul fronte opposto, circa il 20% delle aziende del campione ha dichiarato di non avere intenzione di investire nell’online printing. Tra le principali motivazioni, la mancanza di interesse verso servizi di stampa online da parte dei clienti, una carenza in-
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Il mercato dell’online printing in Italia
ilPoliGrafico 169•16 167•16
di Paola Bonfanti
Servizi offerti Grafico1. Quale dei seguenti servizi legati alla stampa offre ai clienti? Q7: Quale dei seguenti servizi legati alla stampa offrite ai vostri clienti? terna di competenze in ambito di IT e operativo, ma altresì la poca fiducia nei potenziali benefici (Grafico 2).
Sì
No, ma verranno offerti nei prossimi 12 mesi Stampa digitale a colori
87,8%
8,5%
Stampa offset
86,6%
11,0%
Stampa digitale B/N
76,8%
Servizi di magazzino/allestimento
La questione del software
Dai risultati della ricerca, emerge una maggiore propensione degli operatori del printing nazionale verso il possesso e lo sviluppo di software proprietari rispetto a quanto accade negli altri paesi europei. L’indice per il web2print è, attualmente del 40%, ma il 28% degli intervistati dichiara di avere intenzione di implementare un proprio software nei prossimi mesi: del resto, a fronte dell’aumento degli ordini processati via web, molti stampatori italiani guardano all’online printing come strumento per incrementare la propria competitività. Tra i fattori che maggiormente influiscono sulla scelta di sviluppare il software, la difficoltà nel reperire soluzioni adatte al modello di business dell’azienda e la necessità di fare cultura sul web2print, sia tra la forza vendita che tra i clienti. In media, le aziende intervistate investono 47,7 mila euro all’anno nell’area del software. Agli estremi, circa un quinto del campione spende meno di 5 mila euro e il 5% investe tra i 200 e i 250 mila euro nello sviluppo e/o nell’implementazione dei software. Oltre il 60% del panel ha dichiarato di avere
Nessun piano di offerta/Non lo so
Stampa wide format
45,1%
45,1%
Stampa di etichette/packaging
9,8%
42,7%
Acquisto online di stampe – B2B
31,7%
Stampa tessile
12,2% 7,3%
46,3%
14,6%
53,7%
80,5% 89,0%
11,0% 0%
40,2%
17,1%
9,8%
Stampa 3D/Prototipazione 3D
45,1%
17,1%
36,6%
Acquisto online di stampe – B2C Altro
20,7%
51,2%
85,4% 20%
40%
60%
80%
100%
Grafico 2. Perché investire in una Motivi dinon nonintende investimento nel web2print soluzione web2print? Q10: Perché non intende investire in una soluzione web2print? Non sussistenza della domanda tra i clienti
43,8%
Mancanza di sufficienti abilità IT o operative
31,3%
Scarsa convinzione nei benefici
31,3%
Investimento non giustificabile
25,0%
Mancanza di competenze per presentare il w2p ai clienti
25,0%
Ignoranza dei benefici
18,8%
Problemi a ottenere finanziamenti/credito
6,3%
Altro N = 16 rispondenti che non hanno investito in una soluzione di web2print
acquistato il software web2print attualmente in uso da meno di tre anni, a dimostrare che nel nostro Paese sono molte le realtà ad essersi affacciate di recente al mondo dell’online printing. Come si evolve il web2print
Brochure, cataloghi, riviste, manuali e libri si confermano come le categorie di maggiore interesse per l’utenza dell’online. Tuttavia, tra i prodotti stampati indicati come i più ordinati via internet crescono, in volumi
12,5% 0%
e importanza, sia il packaging che il grande formato (Grafico 3). Per quanto riguarda i servizi, oltre la metà dei web2print italiani intervistati offre la personalizzazione dei documenti e un altro 30% intende introdurla nei prossimi 24 mesi. A seguire, online proofing e document builder sono molto richiesti nel presente, mentre, in prospettiva, ci si aspetta un incremento di servizi quali strumenti di design browser-based, editor di photobook, ordini di campagne multimediali (Grafico 4).
10%
20%
30%
40%
50%
La ricerca “Il mercato dell’online printing in Italia” è stata presentata in occasione dell’Online Printing Conference, il primo evento italiano dedicato al web2print, organizzato da 4IT Group e stampamedia.net. Sul prossimo numero del Poligrafico vi proporremo un resoconto dettagliato del convegno.
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ilPoliGrafico 169•16
Mercati
Grafico 3. Quali sonoProdotti i tre prodotti ordinati più più ordinati online attraverso il suomaggiormente web2print? Q24: Quali sono i tre prodotti ordinati attraverso il suo web2print/la sua piattaforma e-commerce? Brochure Cataloghi, riviste e manuali Libri Business identity Poster, banner e signage Packaging Prodotti di decoro Calendari Photo book Biglietti d’auguri Modulistica Direct mail Prodotti promozionali Etichette Abbigliamento Altro
54,5% I PSP che segnalano I PSP che segnalano una crescita una crescita• hanno 42,4% hanno un numero significativamente un numero significativa39,4% alto di ordini per prodotti di mente più altopiù di ordini 36,4% per prodotti dibusiness identity poster/signage Oltree al portfolio probusiness identity e 27,3% rispetto a chidotti, declina anche la promoposter/signage rispetto 15,2% zione della piattaforma a chi riporta un o I prodotti di business identity web2print contribuisce 12,1% andamento in calo.crescono di 2.3 volte in modo strategico a 12,1% determinarne l’afferI prodotti di business 9,1% o I prodotti di signage identity crescono mazione crescono del doppioe il successo. 9,1% di 2.3 volte. Il budget medio stan9,1% ziato dagli operatori Il comparto del signage 9,1% del panel per attività di cresce del doppio. 6,1% marketing e promozio6,1% ne del sito e-commerce è pari a 37,3 mila eu3,0% N = 33 rispondenti che attualmente ro all’anno. Rispetto ai utilizzano soluzione di web2print 3,0% canali maggiormente
Conclusioni
Guardando ai trend del presente, la ricerca evidenzia che, a fronte dell’alto indice di adozione del web2print, i print service provider italiani non sono ancora riusciti a ottimizzare i ricavi. A incidere su questo risultato sono due fattori: da un lato, il fatto che si tratti di soluzio-
del web2print Grafico 4. Quali dei Capacità seguenti servizi vengono offerti dal suo web2print? Q22: Quali dei seguenti servizi vengono offerti attraverso il suo web2print/la sua piattaforma e-commerce? Già in offerta
Lo offriremo entro i prossimi due anni
Non intendiamo offrirlo
Personalizzazione di documenti
54,5%
Prove di lavoro online
Pubblicazione digitale/Download di documenti
18,2%
Online digital asset management
18,2%
Possibilità di acquistare immagini da un sito specializzato
15,2%
Altro 0%
66,7% 66,7% 66,7% 60,6% 51,5% 45,5% 33,3% 30,3% 27,3% 3,0% 3,0% 15,2% 20%
N = 33 rispondenti che attualmente utilizzano soluzione di web2print
40%
60%
80%
20%
9,1% 24,2%
42,4%
27,3%
51,5%
36,4%
Canali utilizzati promuovere il web2print Grafico 5. Quali canaliper utilizza per promuovere il sito di per e-commerce? Q18: Quali canali utilizzate promuovere il sito di e-commerce?
0%
12,1%
15,2%
48,5% 39,4%
15,2%
12,1%
36,4%
18,2% 18,2%
12,1% 18,2%
30,3%
18,2%
24,2%
Ordine di una campagna di marketing multicanale
24,2%
24,2%
30,3%
15,2% 18,2%
18,2%
33,3%
Editor di photobook
Banner web Social media (gratuitamente) Social media (a pagamento) E-mail Direct mail Paid search advertising Comunicati stampa Blog Fiere Radio Pubblicità televisiva Altro
24,2%
39,4%
Strumenti di design a base browser
N = 33 rispondenti che attualmente utilizzano soluzione di web2print
27,3%
45,5%
Document Builder
Non lo so
18,2% 63,6%
40%
60%
utilizzati, i social media (non a pagamento e con pubblicità a pagamento) sono al primo posto insieme ai banner pubblicitari sul web, mentre e-mail e direct mail trovano ancora ampio utilizzo. Tuttavia, la maggior parte delle aziende intervistate ha indicato come prioritario il focus su un utilizzo più efficace e strategico del budget destinato a marketing 100% e promozione (Grafico 5).
80%
100%
ni e modelli di business ancora relativamente nuovi e, dall’altro, la mancanza di azioni di marketing articolate. Tuttavia, nell’arco dei prossimi due anni si verificheranno importanti cambiamenti. Secondo l’indagine, circa un terzo delle spese di stampa verrà gestito online e l’e-commerce arriverà a rappresentare la più grande porzione del core business per la maggior parte dei print service provider più grandi.
Meet the Future.
Müller Martini presenta Finishing 4.0 Gli stampati ibridi sono il futuro. Per questo motivo Müller Martini presenterà alla drupa dal vivo, all’insegna del motto Finishing 4.0, come collegare in rete un parco macchine altamente automatizzato composto da elementi di stampa offset a foglio, Decollate con Müller Martini. drupa, dal 31 maggio al 10 giugno 2016 Padiglione 2, Stand A49
a bobina e di stampa digitale per produrre riviste e libri. Perché la stampa combinata di offset e digitale è una cosa, il confezionamento efficiente di prodotti ibridi e un workflow intelligente, senza interventi manuali, è un’altra. Müller Martini – your strong partner.
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ilPoliGrafico 169•16
drupa 2016
Ai blocchi di partenza... Drupa: dove, come e quando Luogo e date: Fiera di Düsseldorf, Padiglioni dall’1 al 19 dal 31 maggio al 10 giugno 2016. Orari: da lunedì a venerdì dalle h 10.00 alle h 18.00 sabato e domenica dalle h 10.00 alle h 17.00.
photo by Messe Duesseldorf
Ingresso: biglietto giornaliero 65 euro (alla cassa), 45 euro (se acquistato online); pass per 3 giorni 175 euro (alla cassa), 120 euro (se acquistato online); pass per 5 giorni 290 (alla cassa), 190 euro (se acquistato online); studenti e apprendisti 25 euro (alla cassa), 15 euro (online). Tutti i biglietti d’ingresso comprendono il viaggio gratuito di andata e ritorno in fiera con autobus, tram, metro e treni che fanno parte della rete di trasporto Rhein/Ruhr VRR e Rhein-Sieg VRS (2ª cl., solo per treni senza supplementi).
Le “Olimpiadi delle arti grafiche” stanno per cominciare. I 19 padiglioni della Messe Düsseldorf ospitano circa 1.650 espositori da oltre 50 Paesi e sono in procinto di essere visitati da circa 300.000 persone da tutto il mondo. Prosegue in questo numero la rassegna delle principali novità tecnologiche che i fornitori sveleranno in fiera.
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Ottimismo traspare dal 3° drupa Global Trends report Drupa ha rilasciato la terza edizione del suo Global Trends report, che indaga la situazione del settore dell’industria grafica su un panel di 750 stampatori di ogni parte del pianeta. I risultati rivelano che, anche se la ripresa dalla crisi finanziaria nel 2008 è incompleta e irregolare, gli stampatori di tutto il mondo sono sempre più ottimisti circa le prospettive per l’intero 2016, nonostante margini più stretti e prezzi in caduta. Tale ottimismo influenza i loro piani di investi-
mento in sistemi di stampa. I dati ottenuti da questo report sono stati uniti con quelli dei precedenti due e ne è stata fatta una media, per avere un barometro della situazione. Relativamente al 2015 il 37% aveva dichiarato di essere in buone condizioni mentre il 12% si era definito in crisi, per un indice di positività del 25%. Guardando al 2016, il 50% vede delle prospettive di crescita, mentre solo il 6% ritiene che sarà un altro anno di crisi – un grado di positività in netta crescita, al 44%. Suddividendo per regione, l’ottimismo cresce ovunque ma lo fa soprattutto in Africa, Asia, Oceania e Medio Oriente. A livello di settori, quelli coi maggiori tassi di crescita sono la stampa commer-
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drupa 2016
Eingang Nord/ Entrance North
8b
U-Bahnhof Tram station ESPRIT arena/ Messe Nord
7.0
7a 6
5 3
9
10
13 11
used machinery area
12
4 17 2 1
CCD Süd
Congress Center Düsseldorf
16
15
14 CCD Ost
Messe-Center
Congress Center Düsseldorf
Eingang Ost/ Entrance East
Eingang Süd/ Entrance South
ciale e quella industriale. Fra i processi di stampa, quello maggiormente in crescita è come previsto la stampa digitale (+28% annuo), ma l’offset a foglio è a sua volta in un’ottima fase, soprattutto nei segmenti del publishing (+7%) e packaging (+12%). In quest’ultimo settore anche la flessografia è molto quotata (+18%) e perfino la rotocalco mostra una crescita, seppur modesta (+3%). La stampa industriale è molto rilevante tanto per il digitale quanto per la serigrafia (+11%). Mentre la maggior parte del giro d’affari continua a essere legato alle tecnologie tradizionali, la stampa digitale continua a crescere in volumi e valore: prendendo in esame tutti coloro che stampano almeno il 25%
dei loro lavori in digitale (spesso a dato variabile), emerge che la stampa commerciale impatta per il 35%, il publishing per il 24% e la stampa industriale per il 59% con unico segmento in ritardo il packaging, dove solo il 13% usa molto il digitale. L’adozione del web-to-print è cresciuta di un punto percentuale, dal 25 al 26%. Solo in un’area, il Nordamerica, e in un settore, la stampa industriale, questo trend viene disatteso con consistenti tassi di crescita. Fornitori e stampatori sono concordi nel ritenere che la forte competizione presente sul mercato sia il principale motivo che rallenta o blocca le possibilità di crescita, immediatamente seguita dalla mancanza di vendite.
Tutte le “drupe”… ed essere ancora in pista! Non sono molti i testimoni diretti di quanto è passato nei padiglioni di drupa dalla prima edizione del 1951 a quella che aprirà i battenti tra pochi giorni. Sedici edizioni che hanno visto la trasformazione del mondo della stampa, dalla tipografia alla stampa digitale, dai cliché in zinco ai pixel… Rosario Marinoni, classe 1936, le ha viste tutte e, non c’è bisogno di segnalarlo, di certo è uno dei pochi. Aveva 16 anni nel 1951 e, assunto da poco alla Paolazzi & Capitini – un’organizzazione commerciale potentissima che aveva la rappresentanza per l’Italia di marchi quali Heidelberg, Roland, Bobst, Polar e tanti altri – veniva mandato con un gruppo di colleghi e colleghe a visitare la prima drupa. “Fu un viaggio bellissimo e lunghissimo… andammo in pullman e per me era la prima esperienza oltre confine”, ricorda Marinoni. La drupa non era certo paragonabile a quella delle ultime edizioni. “Era molto più piccola e il quartiere espositivo era vicino al centro città. La Heidelberg T, nota anche come «Stella», era portata come esempio per il livello di alta automazione”. Oggi Marinoni con il figlio David è pronto a partire per un’altra drupa. La sua Mgraf svolge, in piccolo, lo stesso lavoro che fu della Paolazzi & Capitini ma i marchi, e soprattutto le tecnologie, sono totalmente differenti. La rappresentanza principale di Mgraf è l’israeliana Highcon che produce una cordonatrice/fustellatrice digitale.
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Anteprime dagli espositori
Hp Pad. 17
Otto nuove macchine
La presentazione è avvenuta durante un evento pre-drupa che si è tenuto lo scorso marzo in Israele.
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Sono state presentate cinque nuove macchine basate su tecnologia elettrofotografica, di cui tre a foglio (HP Indigo 12000, 7900 e 5900) e due a bobina – HP Indigo 50000 per la stampa fronte-retro formato 70x100 plus e HP Indigo 8000 per etichette – e tre nuove macchine inkjet: HP PageWide Web Press T490 HD, T490 M HD e T240 HD. Miglioramenti previsti anche per altre macchine, come ad esempio sulla HP Indigo 20000. La HP Indigo 10000 a foglio per stampa commerciale, insieme agli altri modelli della serie 4, ossia HP Indigo 20000 a bobina per imballaggio flessibile e HP Indigo 30000 per astucci pieghevoli, avevano già fatto il loro debutto a drupa nel 2012. Da allora ne sono state installate in totale circa 300, con una prevalenza di 10000, in 38 Paesi. Quest’anno HP lancerà Indigo 12000, destinata a sostituire la 10000. Se da un lato la nuova macchina eredita molte delle specifiche tecniche della 10000, dall’altro verrà arricchita da una serie di caratteristiche che ne migliorano produttività e qualità. Tra queste l’aggiunta della
La HP Indigo 20000, oltre al mercato dell’imballaggio flessibile per cui è concepita, si rivolgerà anche a quello della stampa commerciale.
tecnologia One Shot che consente di stampare una gamma più ampia di supporti (tra cui materiali sintetici, metallizzati, canvas, neri e colorati fino a 550 micron), uno spettrofotometro in linea, una risoluzione raddoppiata, pari a 1.600 dpi, grazie alla nuova tecnologia High Definition Laser Array (HDLA) e un’ottima adesione dell’inchiostro grazie all’HP Indigo ElectroInk Digital Primer. La HP Indigo 12000 – disponibile dalla seconda metà dell’anno – beneficerà anche dell’Indigo Optimizer, nuovo software che consente di incrementare fino al 40% la produttività. Per il nuovo sistema di imaging basato su tecnologia HDLA si dovrà attendere invece fino al 2017. Le 10000 installate, circa 250 nel mondo, potranno essere upgradate alla 12000 entro la fine di quest’anno. “Abbiamo una filosofia
molto chiara”, ha spiegato Alon Bar-Shany, direttore generale della divisione HP Indigo. “Quando lanciamo una nuova tecnologia offriamo sempre la compatibilità con la tecnologia precedente. Inoltre, mostriamo solo tecnologia che siamo certi di poter consegnare entro un anno dal lancio”. E qui forse è da cogliere un riferimento non troppo celato a Landa Digital Printing, che ha ulteriormente posticipato il lancio sul mercato delle sue macchine basate su tecnologia nanografica. Sulla scia di una serie di altri produttori che alzeranno il sipario su nuove macchine formato 70x100, HP ha scelto drupa come trampolino di lancio della HP Indigo 50000 che, alimentata a bobina e basata su tecnologia elettrofotografica, avrà un formato pari a 746x1120 mm e un peso di ben 27 tonnellate. La nuova macchina
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Anteprime dagli espositori
Sis nibh ea feu feu feum dolortis nos ex ex eugait, sit iriusto dolore HP consendrem PageWide Web diam Press T490ipHD, nullum ea commy l’ammiraglia della num venibh eugiat. nuova famiglia inkjet di Uptatumsan henibh HP,eum la stessa installata aliquis acidunt presso Italia. vullaRotomail feu
si basa sulla tecnologia della HP Indigo 20000, anche se le sue potenzialità vanno ben oltre il mercato dell’imballaggio flessibile, estendendosi anche alla stampa commerciale. È dotata di due motori e stampa, quindi, in b/v, raggiungendo una velocità di 32 m/min (770 pagine A4 a colori al minuto). Entrerà nella fase di beta test all’inizio del 2017. Per il mercato delle etichette HP proporrà in anteprima la nuova Indigo 8000, composta da due motori WS6800, anch’essi proposti a drupa. La macchina è stata mostrata in Israele in abbinamento alla linea di finishing AB Graphic Digicon, che include la nuova fustellatrice semirotativa Fast Track. HP Indigo 8000 viaggia a 80 m/min in modalità EMP (Enhanced Productivity Mode) a tre colori e a 60 m/min in quadricromia. 20000, 8000 e WS6800
incorporano una nuova tecnologia per la gestione colore basata sull’Esko Color Engine. HP ha tenuto una demo anche sul nuovo inchiostro liquido bianco – Premium White – per applicazioni di packaging, che offre un livello di opacità dell’81%, prima ottenibile solo con la tecnica serigrafica. Sempre rivolta al mondo del packaging è la nuova tecnologia di laminazione brevettata – Pack Ready – sviluppata da HP insieme ad alcuni partner per la produzione on demand di imballaggi ed etichette laminati. Novità anche sul fronte della tecnologia inkjet. Ampliando il portafoglio HP PageWide Web Press basato sulla tecnologia High Definition Nozzle Architecture (HDNA), le nuove HP PageWide Web Press T490 HD, T490M HD e T240 HD offrono ai clienti una migliore qualità di stampa e una
produttività più elevata rispetto al passato. Facendo avanzare la stampa inkjet dalle applicazioni di nicchia a quelle business mainstream, le HP PageWide Web Press sono adatte a un numero crescente di applicazioni stampa ad alto volume e di qualità offset, come libri a colori, giornali, cataloghi per il retail, brochure e marketing collateral. HP PageWide Web Press T490 HD da 42” è il sistema di stampa digitale a colori fronteretro più produttivo del settore, con prestazioni fino a 305 m/min in modalità performance e 152 in modalità quality. La sua variante monocromatica, HP PageWide Web Press T490M HD, offre in ambito editoriale una produttività monocromatica digitale equivalente a quella di classe offset. >>segue a pag. 98
La HP Indigo 8000 per la stampa delle etichette.
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Strategie HP Italy in vista di drupa Abbiamo incontrato Antonio Maiorano, Indigo & PWP Country Manager, HP Italy, per approfondire alcune delle novità svelate alla vigilia di drupa e per capire l’impatto che potrebbero avere sul mercato italiano.
Comunicazione d’impresa
ilPoliGrafico 169•16
Interviste
HP Indigo 50000 Digital Press.
L’intervista è suddivisa in tre filoni tematici e va ad approfondire alcune nuove soluzioni chiave per il mercato della stampa commerciale.
HP Indigo 12000 La nuova HP Indigo 12000 andrà a sostituire la 10000 ed eventualmente in che tempi? I nostri clienti che attualmente utilizzano la HP Indigo 10000 potranno effettuare l’upgrade alla nuova HP Indigo 12000 subito dopo drupa. Non siamo ancora in grado di dire con esattezza in quale lasso temporale il nuovo modello sostituirà il precedente. Delle circa 250 HP Indigo 10000 installate in tutto il mondo, quante ce ne sono ad oggi in Italia? L’Italia è al primo posto al mondo per base di installato, con ben 19 esemplari, di cui alcune installazioni multiple. Il perché di questo successo? Innanzitutto l’elevato livello di produttività garantito da tale macchina è stato particolarmente apprezzato dalle aziende grafiche attive nel web to print, come ad esempio PressUp, che ha acquistato tre HP Indigo 10000, e un altro player di primo piano nel mercato nazionale e internazionale, che ne ha installate varie unità. Altro aspetto importante è il formato – 50x70 cm – molto popolare tra gli stampatori con applicazioni commerciali. Last but not least, la versatilità.
Tra i plus tecnologici che la 12000 vanta rispetto alla 10000, quali secondo Lei verranno maggiormente apprezzati dalla clientela italiana? La HP Indigo 12000 eredita dalla HP Indigo 10000 molte specifiche tecniche, ma al tempo stesso è stata arricchita da nuove caratteristiche che ne migliorano la produttività e la qualità. Tra queste l’esclusiva tecnologia One Shot che prevede il trasferimento dei 7 colori in un unico passaggio dal caucciù alla carta, rendendo possibile la stampa su una più ampia gamma di supporti, tra cui materiali sintetici, metallizzati e altri. Questo consente agli stampatori che utilizzano la macchina prevalentemente per applicazioni commerciali di entrare anche in nuovi mercati, come quello del packaging. Un’altra importante miglioria è rappresentata dall’implementazione della nuova tecnologia HDLA (High Definition Laser Array), che consiste in una testa per l’esposizione laser completamente riprogettata e contribuisce a un ulteriore miglioramento della qualità di stampa, avvicinandola ancora di più ai risultati stampati della offset. I nostri clienti che operano nei settori dove l’elevata qualità è un must apprezzano in modo particolare questo plus. L’elevata qualità ci consente, inoltre, di proporre il nuovo modello in altri mercati, come quello della stampa fotografica, dove al momento vantiamo installazioni in Italia. All’estero, in particolare in Germania, la HP Indigo è in funzione presso aziende di riferimento nel mercato fotografico.
ilPoliGrafico 169•16
HP Indigo 12000 Digital Press.
HP Indigo 50000 Quali sono le motivazioni principali alla base del lancio di una macchina di formato 70x100 plus? E’ stata sviluppata in base al feedback dei clienti? Certo, l’idea di sviluppare una macchina in questo formato è partita essenzialmente da una richiesta dei clienti a livello internazionale. Anche un nostro importante cliente italiano, che preferisce mantenere l’anonimato, ha caldeggiato l’immissione sul mercato di questo formato. Alcuni vostri concorrenti presenteranno soluzioni di stampa digitale 70x100 a foglio. Perché avete scelto un’alimentazione a bobina? Nel nostro ben assortito portfolio mancava una macchina da stampa per applicazioni commerciali alimentata a bobina. Inutile dire che una soluzione di questo genere garantisce livelli di produttività molto elevati e si presta a essere interfacciata a soluzioni di finishing più complesse. Alla luce di queste premesse abbiamo deciso di sfruttare una piattaforma già collaudata, quella della HP Indigo 20000, la macchina pensata per il mercato dell’imballaggio flessibile. I 25 clienti che hanno avuto la possibilità di vedere in anteprima la HP Indigo 50000 in Israele sono rimasti veramente colpiti dal punto di vista tecnologico. Certo, è una tipologia di macchina che per costi e produttività non è alla portata di tutti. HP è attualmente in una fase di evoluzione e dispone di un’offerta davvero ampia. Copriamo vari segmenti di mercato essenzialmente con due tecnologie, l’elettrofotografia e la stampa inkjet, e altrettante famiglie di prodotti. Saranno i nostri clienti, con i loro feedback e le loro richieste specifiche, a influenzare e a indirizzare le nostre future scelte tecnologiche. Quali sono i mercati ai quali si rivolge la macchina? La HP Indigo 50000 rappresenta una reale alternativa all’offset. Tuttavia, penso che esistano
ancora delle resistenze al digitale soprattutto laddove lo si potrebbe adottare quale tecnologia mainstream, non solo in affiancamento all’offset. Noi come azienda leader abbiamo il compito di guidare la trasformazione del mercato verso una migrazione ancora più massiccia verso il digitale, favorendo la creazione di un ecosistema dove gli attori coinvolti, stampatori e clienti finali, condividano esperienze e utilizzino lo stesso linguaggio. Attualmente molte aziende grafiche hanno soluzioni digitali in casa, ma queste non rappresentano il core business. Ora la tecnologia, in termini di produttività, formato e flessibilità, è disponibile e noi dobbiamo supportare i clienti nella scelta del digitale come tecnologia mainstream.
Per seguire le dimostrazioni dal vivo delle soluzioni HP:
Tecnologia inkjet: HP PageWide Web Press T490 HD, T490M HD e T240 HD Qual è il volume di installato di HP PageWide Web Press in Italia? Attualmente sono ben 8 le unità HP PageWide Web Press in funzione in Italia. L’ultima, in ordine di tempo, è una HP T400 Simplex installata lo scorso gennaio presso la Ghelfi Ondulati di Buglio in Monte, nei pressi di Sondrio (vedi articolo a pag. XX - ndr). Si tratta della quarta installazione al mondo di questo modello specifico per il mercato del cartone ondulato. Oltre a Rotomail quali sono le altre aziende pronte per l’ugrade alla nuova tecnologia High Definition Nozzle Architecture (HDNA)? Rotomail ha fatto da beta test a livello mondiale della nuova tecnologia HDNA, che è disponibile per l’upgrade a tutti gli utilizzatori della T400 e T230. I nuovi modelli offrono due tipologie di modalità di utilizzo: “performance mode” che privilegia la velocità di stampa e “quality mode” che offre una qualità di stampa superiore, dimezzando tuttavia la velocità. Un’estrema flessibilità per accontentare tutte le esigenze dei clienti.
HP PageWide Web Press T240 HD.
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ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
Un modello della S10 a foglio e una W10 a bobina. Sotto, Benny Landa.
LANDA Pad. 9
Nanografia e nano-metallografia
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L’azienda israeliana capitanata da Benny Landa, che 15 anni fa vendette Indigo, da lui fondata, a HP, ha aggiornato la stampa tecnica sull’evoluzione della tecnologia nanografica applicata alle macchine da stampa, ammettendo di essere in clamoroso ritardo sulla tabella di marcia. Sino allo scorso ottobre Landa aveva sperato di riuscire a installare le prime unità presso i clienti prima di drupa 2016, ma ora si deve rassegnare all’evidenza che le installazioni beta della macchina a foglio 70x100 S10 saranno posticipate all’inizio del 2017. “Abbiamo sottovalutato l’enormità della sfida”, ha dichiarato Benny Landa, presidente del Landa Group che, oltre alla LDP include altre aziende, come Landa Fund, Landa Ventures e Landa Labs. “È vero, siamo indietro, ma i nostri clienti capiscono che in realtà siamo avanti anni luce nello sviluppo tecnologico delle nostre soluzioni”. Landa Digital Printing avrà una superficie espositiva di 3.000 m2, il doppio rispetto al 2012 e sarà in prossimità di alcuni partner strategici, quali EFI, AVT e
Highcon. Le macchine in funzione saranno cinque, di cui quattro nel proprio stand (due S10 a foglio 70x100 per astucci pieghevoli e POP, una S10P a foglio b/v per stampa commerciale e una W10 a bobina per l’imballaggio flessibile) e una nello stand del partner Komori. Le S10 viaggeranno a una velocità di 13.000 fogli/ora, che rappresenta l’opzione high speed, anche se in realtà le prime unità per i beta test stamperanno a 6.500, con un upgrade alla velocità superiore previsto pochi mesi dopo l’installazione. LDP terrà cinque presentazioni al giorno in un apposito teatro, il cui protagonista sarà il carismatico Benny Landa, che proprio nei primi giorni di drupa festeggerà il 70mo compleanno. Landa è convinto che le caratteristiche intrinseche del processo nanografico pongano le sue soluzioni al top di qualsiasi altra soluzione di stampa digitale, comprese quelle Indigo che egli stesso aveva messo a punto e la nuova soluzione inkjet 70x100 che presenterà Heidelberg. “Il grande limite della stampa inkjet coincide proprio con quello che altri player promuo-
vono come il principale vantaggio, ossia la stampa diretta sul supporto. L’inchiostro penetra nelle fibre della carta e contribuisce a rallentare i processi di essiccazione. Inoltre i pigmenti, non restando in superficie, riflettono una minore quantità di luce e, per garantire un colore brillante dello stampato, è necessario stampare uno strato più spesso di inchiostro. Il limite dell’inkjet è che si deve scegliere tra l’elevata velocità di stampa oppure l’elevata qualità, non si possono ottenere entrambe le opzioni. Non vedo sul mercato altre tecnologie, oltre alla nostra, in grado di assicurare un’elevata qualità su carta normale, a velocità tipiche dell’offset”. Nel caso della nanografia, il nanoink viene spruzzato da teste inkjet – Landa sta utilizzando le Fujifilm Samba, ma potrebbero essere anche altre – direttamente su una cinghia di caucciù e da lì avviene, in un unico passaggio, il trasferimento dell’immagine a sette colori al supporto.
L’altra importante novità che LDP presenterà a drupa è la Nano-Metallography, una tecnologia analogica sviluppata per evitare lo spreco abbinato oggi al processo di laminazione, tanto da dimezzare i costi legati al processo tradizionale di laminazione. NanoMetallography è abbinabile a vari processi di stampa tradizionali, tra cui stampa flessografica a banda stretta, offset e serigrafia per la creazione di etichette, stampa offset a foglio per il cartone pieghevole e il settore commerciale, stampa offset a bobina per l’editoria e stampa flessografica a banda larga e calcografia per gli imballi flessibili. A drupa il processo verrà dimostrato su una macchina per etichette Omet. C.R.
Landa Digital Printing (LDP) ha aperto le porte a un selezionato gruppo di giornalisti in Israele, per svelare le novità drupa. È la prima volta che la società organizza un incontro di questo tipo dopo il suo debutto a drupa 2012.
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Anteprime dagli espositori
xeikon Pad. 8a
Livello superiore di stampa
Xeikon porta la stampa digitale a un livello superiore in termini di qualità e produttività con Trillium One, basata sul processo all’avanguardia a toner liquido, presentato a drupa 2012 e destinato a rivoluzionare la stampa digitale.
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Trillium One, progettata da Xeikon in collaborazione con Miyakoshi, unisce il know-how di due realtà leader nei rispettivi settori: la competenza di Miyakoshi nella meccanica delle macchine da stampa e l’approccio pionieristico di Xeikon nell’imaging digitale, elettronica per velocità elevata, tecnologia LED ad alta risoluzione, flusso di lavoro e tecnologia toner. Con una velocità attuale di 60 m/min a 1.200 dpi e una larghezza di stampa di 500 mm, la macchina coniuga costi contenuti, qualità elevata e velocità in un sistema di stampa unico, pensato per la realizzazione di materiali di direct marketing e di cataloghi, anche se si aggiungeranno nel corso del tempo altri mercati e applicazioni, in considerazione del fatto che la macchina ha le potenzialità per stampare a velocità superiore e su supporti più spessi. A drupa la flessibilità di produzione di Trillium One sarà illustrata cinque volte al giorno utilizzando diverse applicazioni nel corso di dimostrazioni della durata di 30 minuti. Chi desidera dare uno sguardo approfondito al funzionamento interno
della macchina potrà partecipare a un tour virtuale che evidenzia le numerose innovazioni della soluzione. Tonnik, il toner perfetto Trillium One integra Tonnik, un toner liquido sviluppato da Xeikon che presenta in versione liquida tutti i vantaggi del toner secco: è ecologico, poiché è deinchiostrabile, ed economico. Tonnik garantisce agli utenti Xeikon la possibilità di soddisfare standard qualitativi e di produzione sempre più elevati. Il livello qualitativo di Trillium è legato all’alta risoluzione resa possibile dalle testine di stampa (1.200 dpi) e alle dimensioni estremamente ridotte delle particelle di toner, meno di 2 micron, utilizzate nel toner liquido ad alta viscosità realizzato da
Xeikon. Il toner non contiene sostanze volatili, per un processo di produzione di stampa più rispettoso dell’ambiente, che inoltre ricicla la maggior parte del liquido di supporto. Questi liquidi sono derivati da biomateriali che incrementano ulteriormente la sostenibilità di questa nuova tecnologia. I test INGEDE hanno dimostrato che i materiali stampati con la macchina da stampa Trillium sono perfettamente deinchiostrabili. Tecnologia Fusion per etichette e imballaggi Dopo il grande successo a seguito del lancio a Labelexpo, Xeikon riproporrà in drupa il suo nuovo concetto Fusion Technology a un mercato più ampio. La soluzione rende più vicino l’obiettivo della
Oltre alla collaborazione con Miyakoshi, per la nuova Trillium One Xeikon si è avvalsa anche del feedback di un gruppo selezionato di clienti, con i quali ha collaborato negli ultimi anni.
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produzione di etichette e imballaggi interamente automatica e senza intervento manuale, dall’ordine alla consegna. Coniuga la stampa di produzione a colori alla finitura digitale di etichette e imballaggi in un unico processo di produzione completamente digitale e in un unico passaggio. Fusion consiste in una serie di moduli di finitura rilasciati nel corso del tempo. Non vengono semplicemente aggiunti in linea alla macchina da stampa: si tratta di componenti di un sistema modulare interamente nuovo, con il front-end digitale che gestisce la prestampa, l’elaborazione dati, la gestione dei colori e della stampa e il funzionamento di tutti i moduli di finitura senza intervento manuale. I moduli di finitura digitale offrono un’alternativa digitale per la stampa con lamina a caldo/freddo; il bianco stampato in serigrafia, la vernice a effetto tattile, la stampa a zone e il braille. Xeikon esporrà inoltre la sua unità di fustellatura digitale FDU per astucci pieghevoli. Questo sistema a letto piano, con una velocità di 2.000 fogli l’ora, gestisce fogli
di dimensioni comprese tra 400x400 mm e 530x1.000 mm, e un formato di fustellatura massimo di 490x700 mm. Lo spessore del supporto può essere compreso tra 160 e 890 micron per la carta e il cartoncino, ed è possibile lavorare anche su cartone microondulato. Ciò la rende la soluzione ideale per la finitura di stampati sia digitali sia offset, per la produzione di astucci pieghevoli in bassa tiratura. Per le etichette, la Xeikon CX3, che ha già raggiunto oltre 20 installazioni dal suo lancio avvenuto a settembre 2015, produrrà una vasta gamma di applicazioni con finitura in linea. Con una velocità massima di 30 m/min, è sicuramente la macchina da stampa per etichette digitale a cinque colori più produttiva della sua categoria. La Xeikon 3500 a cinque colori, l’ammiraglia della serie Xeikon 3000, sarà utilizzata per stampare astucci pieghevoli. Ad esempio, utilizzando toner CMYK + aran-
cione, i trasformatori di imballaggi possono estendere la gamma cromatica ottenendo più del 72% dei colori Pantone. Ha una larghezza variabile compresa tra 250 e 516 mm, una velocità massima di >1.600 fogli B2/ora ed è in grado di produrre il formato B2+. La linea di produzione includerà un modulo WVM (Web Varnishing Module) in linea per verniciatura a zone e completa con vernici UV e a base acqua, un separatore per gli scarti e un impilatore con una capienza di 450 mm. Ciò garantisce una configurazione end-to-end completa di tutte le funzionalità per la stampa di astucci pieghevoli.
L’unità di fustellatura digitale FDU è stata sviluppata per gli astucci pieghevoli stampati in bassa tiratura, in offset o in digitale.
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ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
KOMORI Pad. 15
“Open new pages”
In una conferenza stampa tenutasi presso la sede di Utrecht (NL), sono state svelate strategie e carte vincenti, che toccano sia il core business delle macchine offset, sia la stampa digitale e il post-stampa.
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Lo slogan Open new pages, già proposto ad Igas 2015, sta a simboleggiare l’impegno nell’offrire ai clienti nuove opportunità di business, contribuendo a creare forme di comunicazione sempre più evolute, attraverso la connessione di tutti i processi di stampa. E un altro tema che sta a cuore a Komori è proprio Connected print, che sottende a una serie di concetti, dall’integrazione della stampa offset con quella digitale, alla connessione tra Komori e i propri clienti. Nell’ambito della stampa digitale, drupa segna l’inizio della commercializzazione di Impremia IS29, macchina inkjet UV a foglio, di f.to 585x750 mm, sviluppata insieme a Konica Minolta e già mostrata come prototipo alla scorsa drupa. Ora Komori metterà a confronto i fogli in uscita dalla IS29 con quelli stampati da una offset Lithrone GX-40RP otto colori, gestendo una commessa mista composta da elementi realizzati con entrambe le macchine. Impremia IS29 stampa in quadricromia e viaggia a una velocità di 3.000 fogli/h in bianca e 1.500 in b/v, a risoluzione di 1.200 dpi. Tra
le caratteristiche chiave, il fatto di poter stampare su carte offset standard senza richiedere un primer e l’essiccazione rapida dell’inchiostro che permette di stampare in b/v senza effetti di controstampa e di procedere senza tempi morti con le lavorazioni di finishing. La IS29 ha una nuova scocca color argento che è uguale a quella della Impremia NS40, una macchina di formato 750x1050 mm da 6.500 fogli/h, che utilizza la tecnologia nanografica di Landa; è una macchina a 4 colori con l’opzione della stampa a 7 colori (CMYK+OGB, orange-green-blu). Anch’essa stampa su
supporti diversi, di spessore compreso tra 0,06 e 0,8 mm, senza applicazione del primer e con una qualità che si avvicina molto all’offset. A drupa Komori mostrerà la versione per la bianca e volta NS440 e, come Landa, attenderà il 2017 prima di dare il via alla commercializzazione della macchina. Rispetto alla macchina di Landa, la NS40 ha un diverso pulpito di comando. Sul fronte della stampa offset, Komori presen-
Il produttore nipponico si presenta a drupa con un’area di circa 2.200 m2.
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Anteprime dagli espositori
Sis nibh ea feu feu feum dolortis nos ex ex eugait, sit iriusto dolore consendrem diam nullum ip ea commy num venibh eugiat. Uptatumsan henibh eum aliquis acidunt vulla feu
A destra dall’alto: Impremia IS29, Lithrone GL-437, Lithrone GL-529. A sinistra la Impremia NS40.
terà la nuova serie di offset di fascia alta di formato 53x75 cm, la serie Lithrone G29 da 16.500 fogli/h, caratterizzata da un design rinnovato e adatta a rispondere a esigenze di stampa di mercati sempre più complessi e avanzati. Il modello in funzione a drupa sarà 5 colori con gruppo di verniciatura e tecnologia H-UV. Sarà disponibile in Europa all’inizio dell’anno prossimo. Sullo stand anche la Lithrone GX40RP (Reverse Printing), formato 75x105, con produttività di 18.000 fogli/h, che a drupa stamperà un catalogo da 16 pag in formato A4, e la Lithrone GX40 in versione 6 colori con gruppo di verniciatura e sistema di polimerizzazione H-UV, dotata di nuovo sistema di ispezione della stampa che consente la stampa ad alta velocità del packaging, su supporti con spessore compreso tra 0,06 e 1 mm. L’elevata produttività è resa possibile da un nuovo mettifoglio e una nuova uscita. Il nuovo sistema automatico di lavaggio del rullo inchiostratore contribuisce a migliorare il cambio colore, che rappresenta un «collo di bottiglia » nella stampa con colori
speciali. La macchina sullo stand sarà dotata di PDF Comparator System, Sheet Numbering System e software per la creazione automatica delle maschere, tutte soluzioni disponibili in opzione. Il PDF Comparator System legge l’immagine stampata con l’ausilio di sensori e consente una comparazione con i dati di prestampa, in modo da verificare all’inizio del processo di stampa se ci sono caratteri stampati mancanti ed evitare la produzione di fogli difettosi. Il sistema di numerazione, invece, stampa su ogni foglio un numero seriale e consente un controllo affidabile dei difetti di stampa, oltre a migliorare il controllo qualità e la tracciabilità. Nuova la Lithrone G37, mostrata in fiera in versione a 4 colori e sistema di polimerizzazione H-UV L (LED), che debutterà in anteprima mondiale. Sono attualmente oltre 600 i sistemi H-UV installati nel mondo e da drupa in poi sarà disponibile anche la nuova versione LED dell’H-UV. Si tratta di una macchina compatta, in grado di produrre stampati commerciali ma anche editoriali di alta qualità, in formato 64x94 cm, utilizzando supporti sia leggeri che
pesanti, grazie all’innovativa tecnologia H-UV L (LED). La velocità massima della macchina è 15.000 fogli/h. Conformemente alla strategia di ampliare la propria offerta e trasformarsi da produttore di macchine offset a fornitore globale di soluzioni, Komori integrerà nel portfolio di nuove soluzioni il pacchetto di software ICT (Information Communications Technology), pensato per supportare l’automazione dei processi – che include KP-Connect per la visualizzazione delle condizioni operative attraverso il cloud ovunque e in ogni momento, K-Station 4 per una programmazione ottimale di tutte le macchine, e K-ColorSimulator 2, un sistema di gestione colore per riprodurre i colori stampati in offset su dispositivi di stampa digitale – e il sistema di taglio Apressia CT137, primo prodotto di una futura gamma di soluzioni per il finishing. Cristina Rossi
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Anteprime dagli espositori
KBA Pad. 16
Digitale, flexo, offset
Presenterà prodotti e processi innovativi per stampa digitale, flessografica e offset. Inoltre, gli ultimi sviluppi per finissaggio e finitura fuori linea e nuove soluzioni per l’assistenza e il workflow dal nome KBA 4.0.
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La Rapida 145-6+L FAPC ALV3 lunga oltre 30 m + logistica PLC è la macchina offset a foglio più grande a drupa: per la stampa di packaging, la macchina a sei colori sarà esposta con torre di verniciatura e triplo prolungamento dell’uscita in versione rialzata e con una nuova logistica di impilaggio e dei bancali automatizzata. Tra le tante novità della Rapida 145 ci sono anche l’uscita a pila doppia, la stiratura pneumatica delle lastre, il controllo automatico della qualità con QualiTronic PDF, il controllo della macchina dal tablet. La Rapida 106, con velocità fino a 20.000 fogli/h, sarà esposta a drupa in versione lunga a rovesciamento per la stampa 4 su 4 con torre di verniciatura, doppio prolungamento dell’uscita, cambio simultaneo delle lastre ed essiccazione UV LED. La stampa UV LED a risparmio energetico permette di passare i prodotti stampati immediatamente al finissaggio e conquista per la brillantezza dei suoi colori, anche su carte non patinate. Per la finitura in linea di alta qualità di astucci pieghevoli con foil a
freddo, allo stand del partner Vinfoil, accanto a KBA, saranno presentati una Rapida 105 PRO a cinque colori con torre di verniciatura e il nuovo modulo a foil a freddo KBA CF Optimae che permette di riutilizzare il foil a freddo riducendo i costi. La nuova Rapida 75 PRO (formato 520x735 mm) sarà presentata per la prima volta come macchina a cinque colori con verniciatura. Con una prestazione di stampa fino a 16.000 fogli/h, va a colmare la lacuna tra la Rapida 75 e la Rapida 76 ad alto contenuto tecnico. La Rapida 75 PRO è disponibile con fino a dieci gruppi di stampa e inversione del foglio e sarà presentata con l’essiccazione UV LED. RotaJET L per la stampa commerciale e industriale La nuova serie RotaJET L sarà proposta da KBA Digital & Web in una struttura modulare flessibile con la nuova tecnologia a getto d’inchiostro piezoelettrica. La serie RotaJET L è l’unico impianto a getto d’inchiostro ampliabile successivamente in termini di larghezze di stampa, colore, qualità di produzione e velocità
di stampa. Al massimo livello di potenziamento, con una larghezza del nastro di 138 cm e cambiabobine automatici, essa può gestire volumi di enormi dimensioni. KBA-Digital & Web propone la RotaJET L in una configurazione adatta alla stampa di prodotti commerciali, libri, pubblicazioni e industriale. A Düsseldorf, la RotaJET 77 sarà presentata nella configurazione 4/0 con diversi substrati per i segmenti imballaggi, publishing, target communication e settori applicativi industriali. Allo stand di KBA sarà presente per la prima volta anche l’italiana KBA-Flexotecnica, che presenterà la nuova rotativa flessografica a tamburo centrale NEO XD LR in versione a otto colori con inchiostri a base acqua e migrazione ridotta durante la stampa su pellicola.
La nuova Rapida 145 può arrivare a una velocità di 18.000 fogli/ora. In alto, Rotajet L, con una risoluzione di 1.200 dpi per larghezze di stampa tra 77 e 138 cm e velocità fino a 150 m o 300 m/min (secondo la risoluzione).
Luca Lesi KBA Italia
ilPoliGrafico 169•16
Interviste
Incontriamo il nuovo amministratore delegato alla vigilia della più importante fiera di settore per confrontarci sulle possibili evoluzioni future.
Come vede il mercato italiano delle arti grafiche alla vigilia di drupa?
In questi primi mesi del 2016 abbiamo concretizzato ordini degni di nota con aziende importanti in tutti i formati stampa. Le motivazioni sono molteplici e vanno dalla presenza di incentivi significativi da parte del governo, a carichi di lavoro notevoli legati al ridimensionamento del numero di protagonisti nei diversi mercati fino a una necessità di adeguamento tecnologico non più rimandabile. Quali sono i principali trend tecnologici che ci dobbiamo aspettare da questo evento?
Sei i capisaldi e molto altro: - Tecnologia LED, con vantaggi quali bassi consumi, tempi nulli di asciugatura, limitato calore, inodore, grandi risultati qualitativi anche su materiali plastici, elevata velocità, niente ozono né mercurio né antiscartino. KBA, in unione con AMS, ha una posizione di riconosciuta superiorità in quella che è definita la nuova rivoluzione della stampa UV. - Configurazioni plus one, ossia la possibilità di avere uno o più gruppi stampa aggiuntivi a valle dei verniciatori per contribuire a un’ulteriore crescita qualitativa nella cartotecnica di pregio e fornire innovative soluzioni con sorprendenti effetti in un unico passaggio. - Automazione e riduzione dei consumi nei grandi formati. Le nuove KBA 164 e 145 hanno unito prestazioni e affidabilità eccellenti a un consumo energetico fino al 30% inferiore ad altre macchine e risparmi superiori ai 100.000 euro l’anno solo in termini di bolletta. - La nuovissima KBA Rapida 75 Pro, che diventa di fatto una 106 ridotta nel formato a con il massimo delle prestazioni. - Digitale offset: assisteremo alla presentazione di
macchine con tecnologia mista digitale e offset in grado di coprire una fascia nascente in modo ottimale. - “Assistabilità” delle macchine: il sempre maggior ricorso a due o tre turni per un maggior ammortamento degli investimenti richiede diversa capacità di assistenza e semplicità di diagnosi. KBA presenta nuove ed evolute soluzioni di teleassistenza, telediagnosi e teleriparazione che vanno in questa direzione. Per quanto riguarda KBA, quali saranno i vostri assi nella manica a drupa?
Otre a quanto appena descritto vedremo la nuovissima Rotajet digitale a bobina, una fustellatrice rivoluzionaria con tempi di avviamento inferiori ai dieci minuti e, unici alla Drupa, una KBA Rapida 145 che testimonia l’eccellenza KBA nei grandi formati. Un’ulteriore novità è rappresentata dall’uscita “doppia” in grado di formare due pile sia per produrre una pila completamente pulita dopo l’ok si stampi che per estremizzare le performance della macchina in caso di doppia logistica. Presenza anche nel settore web offset con aggiornamenti che testimoniano, insieme alle rinate prospettive di investimento, la continuità di KBA in tutti i campi, giornali, semi commerciali e commerciali. Infine, parte della famiglia anche se non sotto la mia responsabilità, vedremo la nuova Neo XD, macchina flessografica di KBA Flexotecnica. Può fare un bilancio dei suoi primi mesi come ad di KBA Italia?
Ho trovato un ottimo team con elevate professionalità in tutti i campi. Al buon portafoglio ordini abbiamo aggiunto importanti vendite e vedo ulteriori possibilità nei prossimi mesi. Il primo trimestre si è chiuso in utile con un risultato di EBT decisamente superiore all’obiettivo e un fatturato tra ricambi e servizi in crescita del 15% a seguire la crescita a due cifre del 2015. Elevata la richiesta di retrofit e upgrade del parco esistente unito a una maggiore necessità di mantenere efficienti gli impianti alla luce delle maggiori richieste produttive che si stanno concentrando nelle aziende di riferimento. Il CdA ha deliberato l’assunzione di personale tecnico e di vendita sia per rafforzare l’attuale struttura sia per aggiornare competenze sempre più importanti (chi fosse interessato può inviare proprio CV a jobopportunity@ kbaitalia.it). Nuova sede e un ottimo rapporto con la casa madre completano un quadro positivo che sarà la base di profittevoli, impegnativi ma interessanti, anni a venire.
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Anteprime dagli espositori
AGFA graphics Pad. 8a
“We embody print”
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede centrale in Belgio, sono stati svelati i progetti che saranno proposti all’imminente appuntamento di Düsseldorf.
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“La stampa e le tecnologie di stampa continuano a rivestire un ruolo cruciale nonostante la continua diffusione del digitale nella vita quotidiana”, ha dichiarato il presidente di Agfa Graphics Stefan Vanhooren. “I volumi di stampa hanno indubbiamente subito un calo in alcune aree e applicazioni, mentre continuano a crescere nel settore packaging, nel grande formato e nelle applicazioni industriali, così come nei mercati emergenti, creando molte opportunità commerciali. Come azienda leader con una presenza globale nei mercati della stampa, invitiamo i visitatori a drupa con lo slogan We embody print, per sottolineare il nostro impegno verso i settori della stampa offset e della stampa di grande formato e aprirci al contempo a nuovi mercati e applicazioni di stampa che ricercano soluzioni innovative”. ECO3. Nel campo della stampa offset, Agfa Graphics concentra i suoi sforzi nel trasformare la tecnologia in soluzioni sostenibili che creino valore per i clienti. L’impatto ambientale di tali soluzioni rappresenta un fattore molto impor-
tante: Agfa Graphics compie un ulteriore passo avanti aggiungendo all’equazione i minori costi operativi e la grande praticità. ECO3 è la sintesi di Ecologico, Economico, Estremamente comodo. “Con l’introduzione della lastra Azura nel 2004, la nostra azienda è stata il pioniere delle soluzioni di prestampa senza agenti chimici ed è tuttora leader nel settore”, ha affermato Joan Vermeersch, vicepresidente unità Technology, Marketing & Business Development Prepress. “Al contempo, continuiamo a migliorare i sistemi tradizionali allo scopo di renderli più ECO3”. Gli sviluppi recenti in questo ambito includono l’unità di lavaggio Attiro VHS per le lastre da stampa N95-VCF (al laser viola senza agenti chimici) per il settore dei quotidiani, le nuove lastre da stampa Azura TU VLF per applicazioni offset di grande formato abbinate all’unità di lavaggio e gommatura Azura CX150 nonché le lastre da stampa Azura TE direct-on-press che offrono eccellente contrasto d’immagine, stabilità alla luce diurna e avviamenti rapidi. In drupa Agfa Graphics
presenta anche il nuovo CtP Avalon N8-90 e in abbinamento alle lastre Energy Elite Eco, ad alta tiratura senza necessità di cottura, studiate per le esigenze dei clienti sia con macchine piane che web (heatset). Altra novità, il nuovo sistema automatico di caricamento lastre da pallet per i sistemi CtP Advantage di altissima produttività per il settore quotidiani, e la nuova famiglia di CtP Advantage N Essentials, che riporta all’essenza la tecnologia computerto-plate per la stampa di quotidiani fornendo facilità di utilizzo e affidabilità. Wide format. Tutte le soluzioni Jeti e Anapurna saranno presenti sullo stand. Le Anapurna ibride e roll-to-roll in abbinamento con il flusso di lavoro Asanti. La versatile Jeti Mira
“Il cloud printing è una delle tendenze più attuali del settore”. Andy Grant, Global Head of Software.
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Anteprime dagli espositori
Sis nibh ea feu feu feum dolortis nos ex ex eugait, sit iriusto dolore consendrem diam nullum ip ea commy CtPnum Advantage N-TR, venibh eugiat. la soluzione perhenibh il Uptatumsan mercato dei quotidiani eum aliquis acidunt chevulla assicura feu facilità di utilizzo e affidabilità.
con la sua opzione rollto-roll e la soluzione per altissime produzioni Jeti Tauro, disponibile per la prima volta con automazione ¾ composta da caricatore automatico del supporto e stacker in uscita. Il nuovo Acorta 3120 HD, specifico per materiali con alto spessore, completa la famiglia Acorta dei plotter Agfa da taglio. Software cloud. “Il cloud printing è una delle tendenze più attuali del settore”, ha affermato Andy Grant, Global Head of Software di Agfa Graphics. “Disponendo di data center di Agfa e di un reparto dedicato per la gestione dei servizi, occupiamo una posizione unica nell’offerta di soluzioni cloud con il più alto livello i sicurezza oggi esistente nel settore”. Oltre ai nuovi Apogee 10 e Arkitex Production 2.0, Agfa Graphics ha annunciato anche il lancio di PrintSphere, che offre ai fornitori di servizi di stampa una soluzione cloud per lo scambio di dati online. Permette di avere una gestione standardizzata per l’invio e la ricezione dei file, o il backup dei dati di produzione, il tutto integrato con i software Apogee,
Arkitex e Asanti. Touchpoint Packaging. Una delle tendenze più evidenti è la crescita dei settori packaging ed etichette. Agfa Graphics è attualmente presente con le lastre e in alcuni stati anche con lastre flessografiche. A drupa sarà presente nel pad. 12 al futuristico Touchpoint Packaging con tecnologie e software per la progettazione, la produzione, l’autenticazione e la personalizzazione degli imballaggi del futuro: Arziro Design, plug-in all’avanguardia per Adobe Illustrator che permette di creare elementi grafici a prova di contraffazione, e Arziro Authenticate, soluzione unica e potente per l’autenticazione e la tracciabilità. Inoltre con inchiostri dedicati per nuove applicazioni nel settore packaging. Stampa industriale. Grazie alla sua capacità di stampare su un’ampia gamma di supporti, la tecnologia a inchiostro UV apre nuove opportunità per le aziende specializzate nella stampa di grande formato nel campo delle applicazioni industriali. L’attuale interesse mostrato dagli integratori del settore ha spinto Agfa Graphics a offrire loro l’accesso alle
tecnologie relative agli inchiostri e al software, proponendosi come partner per l’integrazione della stampa nei processi industriali grazie al proprio bagaglio di conoscenze su inchiostri, primer, bianco e vernici. L’impiego d’inchiostri a bassa migrazione nei segmenti degli imballaggi alimentari ha già creato interessanti opportunità nel packaging. Si aprono poi varie possibilità applicative nell’ambito della pavimentazione, della decorazione o dell’imbottigliamento, nonché nel settore automotive, stampa su vetro o metallo. Mobile publishing. Con Eversify, mobile publishing software, Agfa Graphics si rivolge agli editori che cercano soluzioni per pubblicare i contenuti su una vasta gamma di dispositivi (smartphone, tablet) in maniera automatica e in qualunque momento della giornata. Questa soluzione SaaS può essere perfettamente integrata in ogni sistema editoriale o di impaginazione basato su InDesign. Eversify dà la possibilità di generare una comunicazione più interattiva e coinvolgente.
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Anteprime dagli espositori
tecnau Pad. 8a
A tutto finishing
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comunicazione d’impresa
Basandosi sulla propria esperienza in soluzioni per il mercato della stampa transazionale e direct mail, il produttore di Ivrea incrementa il focus sui settori editoriale e delle arti grafiche.
Novità assoluta è Libra 800, un sistema di finitura per i libri interamente variabile ed automatizzato, focalizzato per la produzione di basse tirature e per il book on demand. In fiera la soluzione è configurata con un sistema di alimentazione a bobina, che permette di tagliare e raccogliere libri di formato variabile in altezza, larghezza e spessore. I blocchi libro sono convogliati direttamente alla Libra VB, brossura variabile e quindi alla Libra VT, trilaterale variabile. La brossura e il trilaterale si adattano in automatico e senza fermi macchina o rallentamenti di produzione al formato richiesto. Il sistema di creazione delle copertine permette di alimentare formati standard e di tagliare, rifilare e cordonare la copertina in base al formato richiesto. Libra 800 è una tecnologia già in uso presso molteplici clienti che operano con turni 24/7 in diversi Paesi in Europa. La tecnologia permette di far leva sui benefici di stampa e finishing digitali, portando un profondo cambiamento nel processo di produzione, gestendo la produzione per ordine,
senza dover cumulare le produzioni per formato, e quindi semplificando al massimo la logistica. Al centro dell’attenzione anche Libra One, che provvederà all’assemblaggio dei blocchi libro, in coda alla nuova macchina da stampa digitale Canon Océ ColorStream 6000 Chroma. È un sistema completamente integrato e automatizzato, che consente di gestire libri con caratteristiche diverse in termini di altezza, larghezza, spessore e imposizione. Tecnau ha annunciato la disponibilità del nuovo Libra One CS, un modello di Libra One che supporta macchine a fogli. Libra One CS elimina il processo di taglio manuale e trasforma automaticamente i fogli singoli di formato fino a 13”x19” in blocchi libro preincollati e pronti per la finitura inline e nearline. L’unità passa automaticamente da imposizione 2-up a 4-up a una velocità costante di 16.000 fogli/ora. Il nuovo Stacker s25 è mostrato in combinazione con la Taglierina c23. Lo Stacker s25 dispone di una nuova tecnologia di accumulo che fornisce affidabilità ed elimina il rischio di imprecisioni in seguito alla movimentazione di stampe con
un’alta percentuale di copertura d’inchiostro. La taglierina c23 viene equipaggiata con una doppia lama rotativa che permette di tagliare la carta con un taglio singolo oppure con un doppio taglio là dove le applicazioni “full-bleed” siano richieste. In linea con la Taglierina c23 e lo Stacker s25 sarà possibile visionare il sistema di controllo di stampa WebVision. Il prodotto non permette soltanto il controllo della qualità di stampa, ma offre anche la possibilità di effettuare analisi sull’integrità dei dati e sull’intero flusso di lavoro. In aggiunta Tecnau presenterà all’interno dello stand una versione estesa del Tecnau Connect
Il sistema Libra One consente di raggiungere nuovi mercati in cui prevalgono le basse tirature (manuali, edizioni limitate e libri di nuovi autori).
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Anteprime dagli espositori
Stack 2325 & WebVision
Libra 800, sistema di finishing variabile e interamente automatizzato.
(precedentemente noto come PrePost Manager), una piattaforma per il controllo centralizzato di tutta le linea (anche la più complessa), che consente di monitorare la produzione, raccogliere dati, generare report ed è il punto di accesso per il controllo da remoto. Tra le novità annunciate, la disponibilità di due soluzioni di taglio ed accumulo per prodotti di grande formato, il nuovo Stacker s28 e lo stacker alta pila h10. Lo Stacker s28 si basa sull’ormai consolidato Stacker s20 ed è progettato per raccogliere pacchi con offset alti fino a 250 mm, e lunghezza variabile sino a 28” (710 millimetri), con separazione automatica dei differenti job per favori-
re la sempre crescente domanda di applicazioni a basse tirature tipiche della stampa commerciale, come la realizzazione di calendari, manifesti e striscioni. Lo stacker alta pila h10 invece si rivolge principalmente alle produzioni con tirature medie, in quanto permette l’accumulo di volumi stampati sino a 700 mm di altezza che vengono disposti su pallet per un successivo trasporto verso altre soluzioni di finishing. Lo Stacker h10 offre una produzione continua (senza fermi per la rimozione dei pallet), permettendo quindi operazioni di stampa prolungate. Con un alimentatore opzionale di fogli cartonati è possibile
separare in automatico i job destinati a differenti finiture. Tecnau introdurrà anche NewsReady, una soluzione entry level per la produzione di giornali stampati in digitale. Il design modulare offre un alto grado di flessibilità per gli utenti, permettendo al sistema di essere configurato sia per la produzione di giornali stampati in 1up, sia per la produzione di blocchi libro e stampe commerciali in 2up con offset. Il cambio di configurazione è rapido e può essere effettuato più volte al giorno in modo tale da sfruttare al massimo la capacità di stampa. Giuliano De Marco, Amministratore Delegato
Tecnau, ha commentato: “Tecnau è entusiasta di mostrare soluzioni all’avanguardia per il book finishing e la stampa commerciale durante la fiera drupa 2016. La nostra esposizione è indicativa dello sforzo e dell’impegno che dedichiamo nel trovare sempre nuove soluzioni che consentano di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle stampanti digitali ad alta velocità di ultimissima generazione”. Tecnau presenterà altre soluzioni in linea con i suoi più importanti Partner di stampa, Canon, DJM, Fujifilm, HP, Ricoh, Screen e Xerox, oltre a soluzioni in linea ai partner di finishing, come Böwe Systec e Horizon.
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Anteprime dagli espositori
atlantic ZEISER Pad. 15
Personalizzare card e packaging
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Atlantic Zeiser mostrerà come ridurre i costi di personalizzazione delle card bancarie. Grazie alla tecnologia drop-on-demand di Persomaster i produttori di card potranno ridurre i costi di stampa fino al 98% e aumentare gli standard qualitativi dei propri prodotti. L’era della stampa a trasferimento termico e goffratura volge al termine in quanto i costi di queste tecnologie non sono più giustificabili. Ma questo non è l’unico argomento a sostegno della stampa drop-on-demand per le carte bancarie. I test di abrasione hanno dimostrato che l’utilizzo dell’inchiostro UV rende le nuove card 4 volte più resistenti rispetto alla stampa a trasferimento termico. Grazie alla stampa ad alta risoluzione, sul fronte e sul retro delle card e alla maggiore velocità, 3 volte più delle tecnologie convenzionali, le due maggiori società di carte di credito, Visa e MasterCard, hanno dato il proprio benestare all’utilizzo di questa tecnologia. Sviluppato appositamente per card con chip EMV, Persomaster offre grande flessibilità per la progettazione e la personalizzazione delle
card con dati variabili. Soddisfa così l’esigenza di molte case emittenti di poter usare le proprie card come strumenti di marketing, vantaggio che la goffratura tradizionale non è in grado di offrire. Inoltre l’inchiostro speciale UV produce un’immagine leggermente rialzata che migliora ulteriormente l’aspetto della card. Durante drupa Atlantic Zeiser presenterà in anteprima la soluzione roll-to-roll Digiline Label Offline, sistema per la stampa di etichette di qualità resistenti all’usura che possono essere personalizzate e utilizzate su una vasta linea di packaging. Ciò permette di separare i processi di serializzazione e di etichettatura. I produttori di farmaci, servizi di imballaggio e le aziende che stampano etichette possono, così, velocizzare i processi legati alla serializzazione, la codifica e l’anticontraffazione delle etichette. Gli operatori con più linee di confezionamento, che non funzionano sempre a pieno regime, possono concentrare le attività di serializzazione e di stampa necessarie, in una ben specifica posizione del processo di produzione, per aumentare in efficienza e
risparmiare spazio. Inoltre le etichette possono essere utilizzate anche per due funzioni contemporaneamente: come sigillo antimanomissione e per il trasporto dei codici di serializzazione. Digiline Label Offline è dotata di una stampante Omega, con 36, 72 o 144 mm di larghezza di stampa, offre una straordinaria qualità e resistenza all’abrasione. La larghezza di trasporto fino a 165 mm rende questa soluzione adatta ai principali formati di etichetta usati nel settore farmaceutico.
Il sistema Digiline Label Offline è ideale, ad esempio, per la serializzazione, la codifica e l’anticontraffazione delle etichette per medicinali.
comunicazione d’impresa
Persomaster personalizza le card bancarie e Digiline Label Offline le etichette per packaging.
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Anteprime dagli espositori
AVT Pad. 9
Automazione per packaging ed etichette
Con più di 15 sistemi sparsi negli stand dei partner, AVT si presenta nella posizione di fornitore leader mondiale nelle soluzioni di ispezione automatica per i settori delle etichette e del packaging.
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Con oltre 20 anni di esperienza e più di 4.000 installazioni in tutto il mondo, la leadership di AVT riceve impulso da uno dei più grandi gruppi di R&S nel settore dell’ispezione di stampa, nonché da partnership con i più significativi nomi dell’industria, come HP Indigo, Landa e GallusHeidelberg. Una grande novità è la nuova piattaforma iCenter, una soluzione di ultima generazione basata sul cloud per l’automazione e il controllo di qualità e l’analisi delle prestazioni di produzione. La piattaforma iCenter fornisce soluzioni per definire standard qualitativi fra i siti, autoanalizzare file PDF per l’ispezione ed estrarre la business intelligence dal reparto produzione con una connettività perfetta a soluzioni MIS e di prestampa, e ottimizzare quindi i flussi di lavoro automatici. La piattaforma, essendo basata sul cloud, consente agli stampatori di gestire e controllare la qualità e gli standard di produzione negli impianti di tutto il mondo, garantendo l’uniformità qualitativa e cromatica fra siti. Per AVT, inoltre, drupa
è un’opportunità per mostrare la più ampia gamma in commercio di collaudate soluzioni per l’automazione del flusso di lavoro, quali ProMIS, Zero Setup e Workflow Link. AVT metterà in evidenza quattro sistemi su macchine da stampa HP Indigo. Fra questi è compresa anche la novità Apollo 30K, un sistema progettato per l’unità HP Indigo 30000 per cartoni pieghevoli e che integra una soluzione dedicata completa per l’ispezione 100% dei fogli. Saranno presentate anche le soluzioni Apollo 20K e Helios per le macchine da stampa HP Indigo 20000 per imballaggi flessibili e per le unità della serie HP Label. La nuova Jet-IQ è l’unica soluzione collaudata di closed loop per le macchine da stampa digitali a getto d’inchiostro. Installato su macchine da stampa digitali di Heidelberg, Landa e altri importanti marchi, Jet-IQ è un motore di alta qualità che opera in sinergia con i controller delle macchine da stampa per garantire sempre un’eccellente qualità di stampa, offrendo inoltre la totale connettività a tutte le fasi e le soluzioni
della stampa digitale. Jet-IQ permette agli stampatori digitali di acquisire un vantaggio competitivo tramite una migliore qualità di stampa ad elevate velocità, minori tempi di fermo macchina e funzionalità complete di reporting. AVT presenterà anche SpectraLab II, una soluzione di nuova generazione per la misurazione spettrale in linea idonea per quasi ogni genere di applicazione, le nuove piattaforme Argus Turbo e Helios Turbo per l’ispezione 100% rivolte alle applicazioni per etichette e imballaggi e le soluzioni di ispezione leader per le applicazioni a foglio, come cartoni pieghevoli, imballaggi corrugati e in metallo.
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DRUPA 2016 Düsseldorf, Germany Hall 9 — A40 May 31 - June 10, 2016 ©2016 Electronics For Imaging, Inc. Tutti i diritti riservati.
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Anteprime dagli espositori
contiweb Pad. 15
Focus: clienti e partnership
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comunicazione d’impresa
Contiweb è riconosciuta come specialist nella progettazione, produzione, vendita e assistenza di dispositivi ausiliari per rotative, in particolare svolgibobina e forni per roto-offset.
Le innovazioni che la società continua ad apportare spesso nascono dagli intensi rapporti di partnership stretti con i clienti. È una regola base della strategia della società il reinvestire una parte significativa dei profitti in risorse destinate all’innovazione tecnologica e allo sviluppo dei prodotti. Strategia che ha portato all’aggiudicazione di importanti premi. Pioniere nell’innovazione, è apprezzata anche per le capacità consulenziali e di solution provider. Grazie alla strategia che vede il cliente al centro dell’attenzione, alle soluzioni innovative e a un customer service 24/7, ha acquisito una posizione leader nei mercati europei e del Nord America ed è poi cresciuta in Asia, nell’area del Pacifico, Sud Africa e Sud America. Alla fine del 2011 Contiweb ha acquisito le attività di Jetweb e VITSRotocut, due società tedesche market leader nelle applicazioni inline e offline nella stampa in bobina – spalmatori, perforatori, taglierine, pre-folder e uscita in fogli. L’insieme delle esperienze e l’integrazione delle tecnologie e dei servizi hanno portato a progetti congiunti di
successo, come l’installazione di una 24 pagine Goss Sunday a Mohn Media (Germania). Grazie ai livelli tecnologici raggiunti e alle profonde esperienze maturate nella web offset heatset, Contiweb ha recentemente messo a punto nuove soluzioni per la stampa rotativa digitale che saranno presentate in drupa. La nuova serie Contiweb digital è un sistema modulare di gestione della bobina (svolgi-bobina e ribobinatore, per packaging incluse taglierine) progettato per coprire le esigenze di tutte le rotative digitali. La nuova serie può essere vista in dimostrazioni live agli stand HP (pad. 17) e Müller-Martini (pad. 02). Le aziende grafiche che sono riuscite a superare con successo la fase di consolidamento che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni sono passate da un’impostazione prevalentemente artigianale a una industriale con alti livelli di standardizzazione. Hanno di sicuro dovuto investire pesantemente nelle tecnologie di stampa di ultima generazione, in sofisticati dispositivi ausiliari e in strumenti softwa-
re che consentono di analizzare e ottimizzare i processi di produzione per prevenire qualunque problema di produzione. C’è una relazione diretta tra i costi generati da interruzioni di produzione e la complessità di una rotativa offset. Le rotture carta hanno effetti significativi sui bilanci aziendali, con costi nell’ordine delle sei cifre – per ogni rotativa! Il sistema ContiwebVision expert è progettato per identificare le cause delle rotture carta e soprattutto prevenire che ciò avvenga. Il sistema ContiwebVision può essere integrato su qualunque rotativa offset dotata di sbobinatore e forno. Raccoglie tutti i dati possibili – da sensori montati in macchina, regolazioni impostate dagli operatori, segnali da videocamera, statisti-
Per rendersi conto di persona di come Contiweb può aiutare a migliorare i processi di stampa, ad essere più sostenibile e a migliorare la profittabilità, vieni in drupa: pad. 15 stand D51.
Da destra: forno Ecoset per Sunday 5000; sbobinatore Contiweb non-stop per rotative digitali; ribobinatore Contiweb CD-R per rotative digitali.
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Una storia di successo Contiweb è stata fondata nel 1978 in Losanna (CH) dall’ing. Francesco Ricciarelli che, con altri cinque colleghi, lasciarono la Butler Europe con l’intento di sviluppare un innovativo modello di sbobinatore per rotative commerciali. Sbobinatori con cambio bobina a velocità “zero” non più con bobine sovrapposte ma posizionate in due solidi moduli separati per permettere l’utilizzo anche di bobine di grande formato e velocità più elevate. Nel ‘82 Contiweb iniziò la partnership col gruppo Stork e concentrò la sede a Boxmeer (NL) ove è tuttora. Iniziò così lo sviluppo tecnologico della nuova generazione di
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Anteprime dagli espositori
sbobinatori automatici e di forni per rotative offset a banda larga e alta velocità con un occhio sempre rivolto all’ecologia. Gli anni ‘80 e ‘90 sono il periodo migliore per l’apertura e lo sviluppo del mercato grafico mondiale. Nel ‘96, all’interno di un piano strategico che doveva portarla a essere leader mondiale nel mercato dell’offset a bobina, Heidelberger Druckmaschinen acquisisce Contiweb. Nel 2004 la società viene venduta ed entra a far parte di Goss International con base a Durham NH (USA). Contiweb oggi occupa circa 230 persone molte delle quali nei reparti di ricerca/sviluppo e service.
che e altro – e li correla in modo estremamente efficace. Da valutarsi caso per caso anche l’integrazione di dati provenienti da moduli di altri fornitori – come ad esempio il sistema di lavaggio caucciù. In definitiva, ContiwebVision è il supporto ideale per lo stampatore che vuole ottimizzare i suoi processi di stampa, evitare le rotture carta e, quando queste sono imputabili alla qualità della carta, fornire informazioni per richiedere rimborsi al fornitore. Negli ultimi anni Contiweb ha messo a punto diverse tecnologie innovative che hanno consentito sostanziali riduzioni nei consumi di energia: esempi sono il Gas Reduction Enhancement (GRE) e l’Ecobox quali upgrade di forni
esistenti, e l’Ecoset, forno di nuova generazione per rotative offset. Questo è riuscito a far calare i consumi di gas in produzione da circa 50 mq/h a circa 15. Questo, oltre a grandi benefici finanziari per i clienti, porta a una riduzione sostanziale del carbon footprint delle nostre industrie – contributo “green” del quale andiamo orgogliosi. Dal 2003 Contiweb ha introdotto con successo nel mercato sistemi di riumidificazione e applicatori di silicone. Questi controllano individualmente il contenuto di acqua e olio di ogni lato della banda di carta. La funzione di riumidificazione è totalmente garantita e non richiede precauzioni speciali. Sulla base delle esperienze ricavate da oltre 200 sistemi installati
nel mondo, Contiweb ha messo a punto un nuovo approccio sull’utilizzo del silicone, un modo più efficiente che non fa perdere l’efficacia della funzione di riumidificazione: il sistema Contiweb Fluid Applicator (CFA). Questa nuova tecnologia garantisce la riduzione di oltre il 50% dei costi del silicone nelle rotative offset. Il principio adottato da questo nuovo sistema è l’utilizzo del 100% dell’olio di silicone miscelato con il corretto quantitativo di acqua di riumidificazione direttamente nel serbatoio, immediatamente prima dell’applicazione sulla bobina di carta. La stabilità di questo insieme è bassa e le gocce di olio nella miscela danno il vantaggio di maggiore protezione con minore consumo di silicone. 55
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Hybrid software Pad. 7a
400 installazioni di Packz
L’azienda celebra un traguardo importante nella sua crescita con la 400ma installazione del suo editor PDF professionale per packaging ed etichette.
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Questa pietra miliare, che fa di Hybrid la software house con maggiori tassi di crescita nell’industria grafica, viene dalla vendita a uno dei principali player del mercato flessografico italiano, la Z Due. Questa per Z Due è la sesta postazione dotata di Packz grazie alla quale ha registrato un incremento del 30% di lavori fatturabili su ogni
postazione dotata del software di Hybrid. Per Z Due questo è un anno importante perché a settembre celebrerà i 40 anni di attività. La società che dà lavoro a 60 persone ripartite in quattro siti produttivi in Italia fornisce al mercato della flessografia un’ampia gamma di servizi di prepress ed è uno dei principali produttori na-
zionali di lastre fotopolimeriche liquide e solide. Il principale mercato di riferimento è quello degli stampatori di cartone ondulato, ma tra i clienti annovera anche stampatori di tissue, buste, plastica e carta. Packz è un’applicazione rivoluzionaria che rende l’editing di alta qualità per packaging ed etichette alla portata dei professionisti per piccoli, medi e grandi volumi di produzione. Packz, disponibile su piattaforme OSX e Windows, offre il multiprocessing a 64-bit come pure il multithreading per l’editing del PDF ad alta performance. Il software può essere usato per il trapping automatico o manuale, per la mappatura della selezione cromatica, per le ripetizioni, per l’editing di testi e barcode, sostanzialmente per tutte le necessità di produzione della stampa. “Come unico standard indipendente per i file di grafica, il PDF elimina i problemi tipici dei formati proprietari che legano gli utilizzatori e tolgono flessibilità”, dice Guido Van der Schueren, presidente di Hybrid Software. “Catturando tutti gli elementi di un lavoro in un singolo appropriato
file, Il PDF garantisce risultati prevedibili ad ogni stadio della lavorazione senza la necessità di convertitori di file che spesso rallentano la produzione”. Hybrid Software lancerà a drupa una nuova gamma di prodotti destinati ai leader di mercato. In primo piano saranno delle soluzioni di workflow basate su cloud, opzioni di dati variabili per la stampa digitale del packaging, servizi per il wrapping e il 3D per etichette sleeve e cartone e inoltre un RIP a 64-bit scalable per piattaforme pc e Mac, l’unico RIP di questo tipo sul mercato. I visitatori dello stand potranno venire a conoscenza del sistema di gestione del gamut esteso per il colour management degli imballaggi così come degli ultimi sviluppi nell’automazione del workflow, dal MIS all’output digitale.
Andrea e Lorenzo Mingozzi, contitolari della Z Due di Castelfranco Emilia (Modena).
LA LASTRA CHE ASPETTAVATE È ARRIVATA. È tempo di puntare al massimo: ora si può con le lastre KODAK ELECTRA MAX. Ora potete avere tutto in una sola lastra: grande resistenza chimica in macchina, alta produttività, eccellente qualità di stampa, alte tirature senza termoindurimento con UV, basso impatto ambientale e buona redditività. Non accontentatevi di meno. Maggiori informazioni su Kodak.com/go/ElectraMax Kodak Quarter, Drupa, Hall 5 PRINT. FOR GOOD. Kodak.com/go/drupa
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© 2016 Kodak. Kodak e Electra Max sono marchi registrati di Kodak.
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printgraph Pad. 4
“Disruptive Printing Technology”
Con il tema “Tecnologie di stampa dirompenti”, si presenta a drupa con tutta la nuova gamma della linea Finito e PCO Dyna per fornire ai propri clienti prodotti all’avanguardia che migliorino la produttività e il business.
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Printgraph si prepara a lanciare sul mercato una serie di soluzioni e prodotti innovativi per la sala stampa in grado di rivoluzionare il modo di lavorare dei print service provider. Le novità portate a drupa sono molteplici, tra cui: Finito, il nuovo sotto-rivestimento per tutte le macchine da stampa offset; Finito No Stop, la nuova visione del concetto di tessuto gommato e del suo sotto-rivestimento che riduce i tempi di fermo e aumenta la produttività; le lastre e blanket per verniciatura Finito No Stick che, grazie all’esclusiva struttura e alla speciale formulazione del top, hanno ottime capacità di trasferimento delle vernici acquose e UV (Finito No Stick può essere intagliato e spellicolato agevolmente, sia manualmente che con CAM/CAD plotter); infine Finito Gold, per dare più luminosità e precisione alle unità di stampaggio a caldo. drupa sarà il trampolino di lancio anche per Finito dress, un innovativo film autoadesivo trasparente per proteggere i rivestimenti delle macchine da stampa offset, roto-offset, flexografica, rotocalco, serigrafica o digitale
dall’imbrattamento d’inchiostro, vernice o colla e dall’usura dovuta a detergenti aggressivi. PCO, il principale produttore e fornitore di prodotti chimici per la stampa, presenterà al mercato la nuova gamma Dyna: Dyna Concept, la nuova soluzione di bagnatura concentrata eco-sostenibile, è un prodotto brevettato di facile utilizzo; basta aggiungere della normale acqua di rubinetto e mescolare per ottenere una soluzione di bagnatura tradizionale. Facilmente smaltibile, massimizza l’efficienza anche per il trasporto e l’ingombro. DynaCol AC304 ME, e DynaCol AC350, sono i nuovi additivi di bagnatura compatibili UV/ UV-LED per impianti offset a foglio, con riduttore IPA per rimuovere le corrosioni, certificati ISEGRA e FOGRA. Completa il portfolio di novità Dyna Kure, la serie di vernici UV per soddisfare le esigenze di verniciatura su carta, cartone, cartone laminato, supporti plastificati lucidi e opachi. Sarà presentato anche Salegraph, il primo portale e-commerce interamente dedicato allo slow moving nel mercato delle arti grafiche. Lo Slow Moving rap-
presenta una forte problematica per le aziende: costi di immobilizzo, oneri finanziari, stoccaggio e rischio di obsolescenza. L’idea di Salegraph nasce proprio per questo: raccogliere da primarie aziende del mercato delle arti grafiche merce di prima qualità, renderla disponibile a prezzi fortemente competitivi e semplificare il processo di ricerca e vendita. Salegraph nasce per creare una connessione tra aziende produttrici dell’industria grafica e clienti finali offrendo un portale che possa portare vantaggi a entrambi.
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Anteprime dagli espositori
BOBST Pad. 10
Novità per packaging flexo e astucci pieghevoli
Tra le tante novità che presenterà a drupa spiccano: • Mastercut 106 PER in anteprima mondiale: fustellatrice altamente produttiva (11.000 fogli/h) grazie a innovazioni che ridefiniranno gli standard di settore. • Macchina per stampa a caldo Masterfoil 106 PR che integra il sistema Foil Unwinder+, una soluzione che garantisce fino al 30% di produttività in più e una riduzione anche del 50% del consumo di banda metallizzata. • Una piega-incollatrice lanciata proprio in occasione di questa fiera, la nuova Mastercut e la nuova Masterfoil. • Una nuova versione della flessografica M6 UV, configurata per produzione di scatole pieghevoli. • Alternative innovative ed efficaci alla stampa offset per la produzione di scatole pieghevoli e imballaggio flessibile. Sfruttando i nuovi inchiostri UV a migrazione ridotta, nonché il livello di automazione offerto dalla tecnologia Digital Flexo, Bobst presenterà
soluzioni in grado di offrire tempi di set-up paragonabili a quelli della tecnologia digitale ed una produttività estremamente elevata. • La tecnologia di stampa con gamma cromatica estesa (ECG), che utilizza quattro o sette colori fissi ed è destinata a nuove macchine da stampa appositamente ottimizzate per sfruttare al massimo i notevoli miglioramenti introdotti da questa tecnologia di stampa. • Nuove macchine da stampa flessografica a tamburo centrale, stampa flessografica in linea, stampa rotocalco e stampa digitale, ma anche nuove macchine per l’accoppiamento, la spalmatura e la metallizzazione.
Fustellatrici altamente produttive e nuove macchine flexo.
OMET Pad. 3
La nuova iFLEX
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Per rispondere alle esigenze espresse dal mercato della stampa di etichette e alla luce del grande successo riscontrato nel corso del 2015, OMET ha deciso di presentare anche ai visitatori di drupa la macchina da stampa per etichette iFLEX. Presentata ufficialmente a maggio 2015, iFLEX si caratterizza per semplicità operativa e per tempi di avviamento estremamente rapidi. Una serie di innovazioni rendono unica questa macchina: in particolare, il sistema di pre-registro laser iLight e il dispositivo di regolazione del registro di stampa iVision permettono di raggiungere la massima qualità di stampa in pochi, semplici passaggi. La iFlex à l’unica macchina da stampa per etichette che, grazie all’innovativa trasmissione direct-drive, permette di raggiungere una qualità di stampa superiore rispetto alle altre macchine da stampa flessografiche con ingranaggi. Oltre a iFLEX, OMET presenterà la nuova Varyflex V2 Offset 850 con sistema di asciugamento Electron Beam: una macchina progettata e sviluppata per ser-
vire il settore del packaging. Fin dal momento del suo lancio, la XFlex X6 OMET ha rivoluzionato il mondo della stampa di etichette e packaging in fascia stretta. Grazie alla collaborazione con Landa, la XFlex X6 sarà ancora una volta protagonista di una rivoluzione nel settore della stampa e della nobilitazione di etichette. Infatti, l’indiscusso livello tecnologico e l’elevata qualità delle macchine da stampa OMET ha indotto l’azienda israeliana leader mondiale nell’innovazione a puntare sulla XFlex X6 come complemento fondamentale per il lancio di un innovativo modulo di nobilitazione basato su un processo nanotecnologico rivoluzionario. La tecnologia Nano-Metallography™ di Landa permette la produzione di etichette con sfarzosi effetti metallici in abbinamento a stampa flexo, offset, serigrafica o digitale, eliminando completamente gli scarti e dimezzando il costo del foil.
Una macchina per stampa di etichette che risponde alle esigenze del mercato.
ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
grafikontrol Pad. 15
Produzione sotto controllo
Un’azienda che vuole identificarsi come partner unico e globale per i clienti.
Leader nella produzione di sistemi di controllo per la stampa, presenta una nuova piattaforma denominata TQC-360°. Con questa soluzione - Total Quality Control at 360° - l’azienda mette l’accento sulla qualità totale e si vuole identificare come partner unico e globale che abbraccia ogni aspetto del rapporto coi clienti fornendo prodotti, applicazioni, processi, servizi. Grafikontrol fornisce una serie di prodotti che toccano tutte le applicazioni di stampa e post-stampa. A drupa saranno in dimostrazione sistemi di controllo qualità e di controllo del registro per i settori rotocalco (imballaggio ed editoria), flexo e offset (imballaggio, prodotti commerciali e giornali). Nell’ambito della prestampa sarà presentato il sistema di gestione colore Systeme Chromatique, che consente di ottimizzare le immagini e i file PDF migliorando la qualità di stampa ed economizzando i costi di processo. Il sistema si adatta a qualsiasi flusso di lavoro semplificandolo e consentendo di aumentare la ripetibilità e la produttività. Sempre più all’avanguardia nel controllo qualità di materiale neutro come carta o film plastici, Grafikontrol presenta Lynex, un sistema d’ispezione della stampa al 100% per il settore converting e PM3, un sistema di controllo qualità del substrato per i settori
dell’editoria e dei giornali con stampa rotocalco e web-offset. Le applicazioni per sala stampa sono il core business di Grafikontrol, dove vanta migliaia di installazioni in tutto il mondo. Si tratta di impianti installati a bordo macchina come: • Chromalab, spettrofotometro che fornisce un’analisi del colore in tempo reale durante la produzione in rotocalco, flessografia e digitale; • Colorscan, sistema automatico e veloce che effettua il controllo del colore su macchine da stampa rotocalco e web-offset; • Matrix, telecamera con zoom motorizzato per l’ispezione dei dettagli e la verifica dei codici a barre; • Progrex, sistema che combina le funzioni di Matrix e Lynex per formare uno strumento completo, che supporta l’operatore in ogni fase di stampa su macchine rotocalco, flessografiche e offset; • CR25-CR26, controlli di registro con MicroMarche, permettono la riduzione dei segni di registro in spazi ridottissimi, grazie a telecamere ad alta velocità; • CR33-CR34, controlli di registro per macchine rotocalco da imballaggio e flessografiche, che garantiscono stabilità di registro tra i colori su tutta la produzione e riduzione degli scarti.
KONICA MINOLTA Pad. 8B
Innovativi concetti di business
Sullo stand tutte le nuove soluzioni per il production printing.
In uno stand di 2.400 metri quadrati presenterà l’intero portfolio di soluzioni per il production printing, per mercati quali inkjet industriale, stampa di etichette e automazione marketing. Sullo stand i nuovi prodotti come la serie bizhub PRESS 1250e e il lancio commerciale di KM-1, una macchina da stampa digitale UV alimentata a fogli. Olaf Lorenz, direttore generale della divisione marketing internazionale di Konica Minolta Business Solutions Europe, ha affermato: “Il nostro obiettivo fondamentale è di anticipare le esigenze dei nostri clienti e di concretizzare le loro idee, mediante soluzioni business innovative, razionali e vantaggiose per la loro attività. A drupa dimostreremo la nostra leadership di pensiero con innovativi concetti business. Illustreremo la nostra capacità di far espandere l’atti-
vità dei nostri clienti e di generare maggiori profitti”. “Non vediamo l’ora di accogliere i visitatori nel nostro stand, uno dei più grandi di drupa. Non rimarranno delusi”, ha concluso Lorenz.
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ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
SWISSQPRINT Pad. 9
Robot per il grande formato
swissQprint, produttore svizzero di sistemi di stampa digitale di alta qualità, ha annunciato una grande novità per drupa 2016: un robot per il carico e lo scarico dei supporti rigidi per le stampanti di grande formato. Ciò elimina il lavoro manuale e rende possibile la produzione non presidiata. Per gli stampatori è un’opzione che rende le loro stampanti ancora più efficienti. Il nuovo modulo è disponibile sia per i nuovi ordini che per le macchine già installate. swissQprint ha mantenuto così la promessa di sviluppare nuove opzioni adottabili anche dai clienti già esistenti. Gli stampatori hanno anche qualcos’altro di nuovo per guardare al futuro: la già impressionante qualità di stampa delle stampanti svizzere sta per essere potenziato. swissQprint propone una risoluzione di stampa del 50% più alta. Questo a beneficio anche dei clienti già esistenti. I quali, per inciso, sono
Stampanti UV ideali per POS, display, banner, pannelli e molto altro.
aumentati in modo significativo nel corso dell’ultimo anno: nel 2015 swissQprint è stata il brand più venduto in Europa occidentale nella fascia di prezzo medio, con il modello di Nyala 2 in cima alla lista.
MüLLER MARTINI Pad. 2
Finishing 4.0 e Touchless Workflow
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Il confezionamento richiede soluzioni innovative per la stampa offset e digitale, così come per grandi e piccole tirature. Con Finishing 4.0, Müller Martini metterà in evidenza l’enorme rilevanza della connettività intelligente e di un workflow continuo e costante. Finishing 4.0 significa: soluzioni innovative nel confezionamento della stampa offset e digitale, automatizzazione intelligente e collegamento in rete, massima variabilità e flessibilità di tirature, di formati e contenuti, così come un workflow continuo e costante (Touchless Workflow). Un tipico nuovo sviluppo per la produzione in serie di stampati personalizzati in base alla definizione di industria 4.0 è la brossuratrice Vareo lanciata nel 2015, che Müller Martini mostrerà in azione a drupa; è la prima volta che in una brossuratrice ciascuna delle tre pinze sia dotata di un proprio servomotore e azionata singolarmente. In tal modo ogni fase di lavorazione può essere adattata individualmente al prodotto, garantendo elevata produttività e qualità ottimale.
Primi esempi di processi di produzione altamente automatizzati realizzati da Müller Martini sono anche la linea di lavorazione libri Diamant MC Digital, che si può autoregolare in sequenza, passo per passo, e quindi può essere utilizzata per produzioni di tirature con una sola copia, come per i libri fotografici in forte espansione a livello mondiale, e la SigmaLine con il suo sistema Connex di gestione dei dati e dei processi, unica soluzione al mondo completa, totalmente automatizzata, per la produzione di libri in digitale (dal puro Pdf al libro finito). I differenti moduli Connex della SigmaLine consentono la produzione continua di blocchi-libro nei più svariati formati e campioni di piega. Grazie a un sistema di matching dei codici a barre è possibile identificare senza errore la copertina corretta nella macchina di confezionamento successiva. E anche sull’accavallatrice-cucitrice Presto II Digital, che consente una cucitura combinata di segnature stampate in digitale e in offset, può essere utilizzato il VDP sulla base di un semplice sistema di comando a codici a barre. I prodotti errati vengono automaticamente espulsi, cosicché viene garantito al 100% che tutte le riviste siano alimentate in modo completo al trilaterale nella giusta sequenza di segnature.
Nuovi modelli di business in più aree del settore stampa commerciale.
ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
ESKO Pad. 8B
Finitura digitale superiore
Esko presenta un’offerta per finitura digitale completamente potenziata. La serie Kongsberg di tavoli da taglio, cordonatura e fresatura viene proposta con una nuova scelta di piattaforma semplificata, integrata da una gamma di soluzioni software totalmente integrate. Queste le principali caratteristiche: • due nuove famiglie di tavoli - Kongsberg X e Kongsberg C - ognuna delle quali con diverse possibilità di dimensioni e configurazioni del tavolo; • regolazione automatica degli utensili per un cambio lavoro più rapido; • nuovo utensile software di valutazione per la creazione di preventivi precisi e per la programmazione della produzione; • il database integrato dei materiali di finitura aggiunge funzionalità al software operativo; • integrazione dei tavoli da taglio nel flusso di lavoro con il modulo Automation Engine Device Manager per una gestione dei lavori migliorata.
I clienti possono scegliere tra due serie principali, Kongsberg X e Kongsberg C ognuna delle quali con diverse possibilità di dimensioni e configurazioni del tavolo. Queste due diverse famiglie di prodotti offrono ai clienti una scelta chiara e semplice tra la massima flessibilità per realizzare lavori versatili e creativi (Kongsberg X) o la migliore produttività per tirature di produzione efficienti (Kongsberg C). Kongsberg X offre la flessibilità di eseguire aggiornamenti per aggiungere ulteriori utensili di taglio, cordonatura e fresatura in linea con lo sviluppo delle esigenze aziendali. Kongsberg C è la scelta ideale per la produzione di tirature brevi, sviluppatasi dalla linea Kongsberg C esistente, che è stata ampliata con tavoli di dimensioni inferiori.
Tavoli da taglio, cordonatura e fresatura disponibili in due serie principali.
FERAG Pad. 15
“Prestazioni, progresso, benefici”
Con questo slogan, Ferag proporrà ai visitatori di drupa presentazioni dal vivo su due impianti completi, dotati degli equipaggiamenti più sofisticati. Il clou è senza dubbio rappresentato dalla linea One2Out, costituita da diversi moduli in base alle esigenze specifiche del cliente; con precisione svizzera, essa è in grado di soddisfare con maestria persino i requisiti più complessi nell’ambito della lavorazione e dell’inserimento di supplementi. Oltre al direct mailing, la sua specialità consiste nella lavorazione intelligente supplemento in supplemento per prospetti pubblicitari: attraverso un looping vengono uniti due
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diversi tratti di produzione. Uno dei supplementi così aggiunti viene piegato fino a diventare una copertina, nella quale vengono poi inseriti gli altri supplementi. Oltre alla nuova soluzione One2Out, gli ingegneri di Ferag hanno ottimizzato ulteriormente molti dettagli della macchina EasySert, che si può ora collegare tramite RollStream o FlyStream fino a 40 marginatori. Previste anche demo di Navigator, il software di pianificazione e di comando sviluppato in Ferag, adattabile e ampliabile proprio in base alle preferenze del cliente. Tra tutti i moduli supplementari di Navigator spicca Optimizer, ormai più che apprezzato da un gran numero di clienti. Sulla base dei dati di produzione e di altre informazioni da predefinirsi, questo software funge da strumento in grado di rilevare i parametri di volta in volta ottimali per la gestione e l’occupazione dell’impianto.
Precisione svizzera nella lavorazione “intelligente” e trattamento dei supplementi.
ilPoliGrafico 169•16
Anteprime dagli espositori
chili publish Pad. 7a
Editing online: next generation
Innovativi software per l’editing online e il rendering di PDF.
L’azienda belga, specializzata nello sviluppo di software per l’editing online nel settore delle arti grafiche, presenterà una serie di novità. In primo piano, CHILI rendro, un’innovativa soluzione per il rendering di PDF, e CHILI publisher 5.0, la nuova versione del sistema per l’editing online dell’azienda. “Alla nostra prima partecipazione a drupa, quattro anni fa, eravamo una giovane realtà imprenditoriale con una soluzione innovativa, a nostro avviso rivoluzionaria. Da allora, siamo cresciuti molto: abbiamo sviluppato la nostra tecnologia, consolidato la presenza internazionale, stabilito una serie di partnership con alcuni dei principali player del settore, costruito una solida base di clienti”, ha dichiarato Kevin Goeminne, CEO di CHILI publish. CHILI rendro sarà il prodotto di punta a drupa. Al suo debutto mondiale, è sviluppata per migliorare il rendering dei PDF, consentendo agli utenti di conseguire processi di rendering, streaming 3D e visualizzazione dei PDF più precisi e meticolosi su qualsiasi piattaforma che supporti HTML5.
pubblicazione
L’altra novità, CHILI publisher 5.0, è la next generation della soluzione di editing online di CHILI publish. La nuova versione include una serie di funzioni innovative, tra cui un’interfaccia utente che risponde alle modalità con cui gli utilizzatori modificano i documenti. Inoltre, CHILI publisher 5.0 include il supporto per le lingue asiatiche, una scelta che riflette la volontà di espansione verso Oriente dell’azienda.
Rivista in abbonamento
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Tecnologie ink jet alta risoluzione, drop-on-demand ad alta risoluzione, ink jet termico. La stampa personalizzata a dati variabili permette di offrire un servizio completo per il direct marketing, l’indirizzamento, il gaming e la stampa a colori di etichette, aumentando così la competitività sul mercato: Nimax, con le sue soluzioni plug-in, è il partner ideale per le grandi e piccole aziende grafiche che intendono offrire servizi flessibili e all’avanguardia. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional. nimax s.p.a. - via dell’Arcoveggio, 59/2 40129 Bologna - Italy - T. +39 051 419 9133 contactcenter@nimax.it - nimax.it
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Anteprime dagli espositori
m
imaki Pad. 9
Un universo di applicazioni Mimaki porterà a drupa il suo intero portfolio di stampanti a solvente e UV e plotter da taglio. “Siamo particolarmente entusiasti di presentare la nuova stampante UJV55-320 da 110 m2/h per una larghezza di 3,2 m”, afferma Mike Horsten, general manager marketing EMEA di Mimaki Europe. “Questo sistema è stato appena lanciato a FESPA Digital, dove ne sono state vendute 30 unità. Ci aspettiamo altrettanto interesse da parte dei visitatori di drupa. Ma le nostre proposte non finiscono certo qui. I nostri esperti saranno a disposizione di clienti e prospect per illustrare altre soluzioni in grado di garantire maggiori profitti se aggiunti alle loro piattaforme di produzione. E avremo molti bellissimi esempi applicativi realizzati con stampanti e plotter da taglio di diversi tipi. Sicuramente al nostro stand ci saranno novità e proposte interessanti per tutti gli operatori”. Altri sistemi protagonisti allo stand Mimaki: • la stampante flatbed UJF-7151plus per stampa di-
retta su vari supporti al più elevato livello qualitativo di produzione industriale; • la stampante flatbed UJF-6042 e le stampanti UVLED desktop di dimensioni più piccole UJF-3042HG e UJF-3042FX; • le stampanti flatbed ad alte prestazioni JFX5002131 e JFX200-2513, e la stampante industriale roll to roll UV UJV500-160; • le stampanti di produzione a base solvente JV150-160 e JV300-160, e le soluzioni di stampa e taglio CJV300-160 e CJV150-75. Un’altra proposta firmata Mimaki degna di nota è l’opzione Kebab, utilizzabile con UJF-3042HG e UJF-6042 per stampa UV diretta a 360° su oggetti cilindrici con larghezze comprese tra 30 e 330 mm e diametri compresi tra 10 e 110 mm. In mostra allo stand Mimaki poi un’ampia varietà di applicazioni che spaziano dalla cartellonistica per retail e punti vendita ai prodotti promozionali, come la stampa su penne e cover per iPhone.
Un intero portfolio di stampanti a solvente e UV.
epso
n Pad. 5
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5 zone di specializzazioni Lo stand sarà diviso in 5 aree: prestampa, cartellonistica ed espositori, etichette, copisteria e tecnologia. L’azienda ha intensificato il proprio programma di sviluppo e più che raddoppiato il lancio di nuovi prodotti per l’industria della stampa professionale rispetto alla scorsa drupa del 2012. • Zona cartellonistica ed espositori: in questa zona Epson mostra la sua ultima gamma di stampanti a sublimazione SureColour SC-S, che è completamente ripensata e offre la scelta fra tre stampanti da 4-11 colori (tra cui rosso, arancione, bianco e argento metallico) e produttività fino a 95,3 m2/ora. • Zona Etichette: proporrà sia le macchine da stampa industriali per la realizzazione di etichette, sia le stampanti desktop da ufficio e le etichettatrici palmari. Le caratteristiche delle macchine da stampa
digitali per etichette Epson SurePress saranno uno dei temi principali all’interno di questa zona; tra queste la SurePress L-6034VW a passata singola con le teste PrecisionCore configurate in linea, e l’inchiostro UV con asciugatura LED, vernice digitale in linea e inchiostro bianco ad alta opacità. • Zona Copisteria: si possono vedere una gamma di stampanti desktop che va dalla SureColor SC-F2000, che consente la stampa diretta su tessuto, fino alla stampante a getto d’inchiostro SureLab D700. • Zona Prestampa: le ultime novità nella prova colore saranno presentate con le ultime stampanti SureColor SC-P7000 24 pollici e SC-P9000 44 pollici dotate del gruppo inchiostri UltraChrome HDX a 11 colori, che comprende un nuovo inchiostro viola. • Zona Tecnologia: presenterà in dettaglio la propria tecnologia di stampa denominata core printing. Inoltre, un video che mostra PaperLab, primo sistema al mondo di riciclaggio istantaneo della carta da ufficio.
Cinque settori che permettono agli interessati di focalizzarsi su dimostrazioni specializzate.
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Anteprime dagli espositori
callas software Pad. 7
Elaborazione dei PDF
Maggiore flessibilità e nuove funzionalità per questi potenti sistemi.
one
out
trasparente) e di lavorare con gli ultimi sviluppi della tecnologia PDF (ad esempio il formato CxF). Fra le altre novità presentate spicca pdfChip, un’applicazione a riga di comando per la creazione di PDF di alta qualità direttamente da HTML – sfruttando appieno CSS e JavaScript. La nuova versione presentata a drupa includerà uno script di Adobe InDesign per la creazione rapida di template HTML da InDesign. pdfaPilot è la soluzione per la conversione di PDF e di documenti nativi in file PDF/A ricercabili per l’archiviazione a lungo termine. Utilizza la stessa solida tecnologia di Adobe Acrobat ed è disponibile per l’utilizzo desktop, per l’utilizzo con hotfolder, e tramite integrazione con sistemi esistenti grazie all’interfaccia a riga di comando e all’SDK.
callas software presenterà pdfToolbox 9, uno strumento che offre l’elaborazione dei PDF più potente, dinamica e facile da integrare, dall’ispezione visuale dei PDF all’elaborazione automatizzata di migliaia di file. Quali sono le novità di pdfToolbox 9? Più di sette anni fa, pdfToolbox è stato il primo prodotto a introdurre le variabili nel preflight e nella correzione dei PDF; oggi questa potente funzionalità è uno degli ingredienti indispensabili dei moderni workflow di prestampa in tutto il mondo. pdfToolbox 9 introduce ancora più flessibilità estendendo questa funzionalità per coprire ulteriori aree di applicazione e dando la possibilità di cambiare dinamicamente i valori delle variabili durante l’elaborazione. Altre innovazioni in ambito di prestampa consentono di creare automaticamente oggetti sullo sfondo (ad esempio per la lavorazione di materiale con sfondo
ferag…
Drupa: novità
Nuovo concetto di produzione per direct mailing e inserti One2out, il sistema di raccolta e produzione intelligente. Due ordini diversi (A+B) vengono prodotti simultaneamente dallo stesso sistema, con fino a 40 000 collezioni/h. JacketFix consente di realizzare collezioni di fino a 41 prospetti pubblicitari, prima di essere imballate nel nuovo PostStack.
EasySert L’ormai affermata tecnica d’inserimento con una novità rivoluzionaria! Sviluppata per soddisfare i requisiti più ricercati di inserzionisti e consumatori. One2out e EasySert presentate dal vivo presso il nostro stand fieristico
Ecco altri temi che tratteremo: Navigator
Lo strumento di pianificazione e di comando per tutte le applicazioni
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Anteprime dagli espositori
zünd Pad. 9
Raddoppia la produttività
Oggi l’aumento della produttività è la leva decisiva per la crescita della produzione industriale. In quanto fattore centrale per una maggiore efficienza e versatilità, essa è al centro della presenza di Zünd a drupa. Con il motto Double your productivity..., Zünd presenta le più diverse soluzioni volte ad assicurare una finitura altamente produttiva. In primo piano svela un cutter ad alte prestazioni di nuova concezione, destinato a diventare un punto di riferimento in fatto di produttività. Questo rivoluzionario sistema di taglio digitale intende soddisfare la crescente domanda da parte di fornitori di servizi di imballaggio e tecnici pubblicitari. A drupa Zünd presenta il nuovo cutter in combinazione con il sistema ad alte prestazioni Board Han-
dling System BHS. Con l’alimentazione e il prelievo automatizzati delle lastre, il pubblico della fiera sperimenterà in diretta il più alto livello di automazione. I sistemi a struttura modulare di Zünd consentono all’utilizzatore di reagire con rapidità e versatilità alle esigenze della sua clientela. A drupa Zünd presenta un S3 insieme allo Sheet Feeder, alla registrazione dell’ordine mediante codici QR e a un robot collaborativo che, insieme, creano una linea di produzione completamente automatizzata. La soluzione software Zünd Cut Center – ZCC è facile da usare e rappresenta la centrale di commutazione virtuale per una lavorazione finale completamente digitalizzata. Con nuove caratteristiche come l’efficiente nesting o l’impiego di segni di registrazione definiti dall’utente, lo ZCC promette una versatilità e una facilità d’uso ancora maggiori.
“Double your productivity” è il motto con cui si presenta in fiera l’azienda svizzera.
BAUMAnN-wohlenberg Pad. 14
Tutto per il taglio
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“Touch the future” è lo slogan di drupa 2016 ed è con questo spirito che il gruppo Baumann-Wohlenberg mostrerà in occasione dell’evento fieristico novità assolute, in particolare nell’ambito del taglio. Si chiama Cutting 4.0! Non è un sistema ma un nuovo concetto di concepire quanto è ancora possibile migliorare nell’ambito del taglio, unendo l’utilizzo delle ultime tecnologie e la grande esperienza di Baumann in questo settore. I sistemi di taglio presentati saranno due. “System Gamma 4.0”: l’idea innovativa e in prima mondiale di questo sistema di taglio è la possibilità di poter utilizzare due o più tagliacarte in linea con un sistema di pareggiatura automatica BASA, collegati tra loro con un sistema polmone BMR fino a 20 risme. Il BMR, oltre a regolare le tempistiche diverse tra pareggiatura e taglio, specialmente quando il tempo di taglio è più lungo di quello di pareggiatura, può distribuire i lavori ai vari tagliacarte secondo una logica prioritaria di urgenza, quantità, formati, grammatura ecc. “4cut System Delta”: un sistema ad alte prestazioni produttive, flessibilità di utilizzo, compattezza e
qualità del taglio. Il sistema raggiunge la sua più alta performance (30% più produttivo) con lavori di 4/6 tagli. Infatti l’operazione di carico della risma e i tagli di squadratura avvengono completamente in automatico. Inoltre verrà presentato in prima assoluta il nuovo tagliacarte Wohlenberg 80. Per quanto riguarda le brossure, Wohlenberg presenterà due linee: una brossura Vento in versione Universal, 7000 c/h con diverse tecnologie di incollatura; Sistema Compact poliuretano, disponibile in due versioni: a spruzzo Quickjet, ideale per piccole tirature, e a rulli per performance migliori, ad esempio libri cuciti e di alto spessore. Entrambi i sistemi hanno un ridottissimo spreco di colla grazie al sistema di preriscaldamento che risiede all’ interno della vasca. Altra novità è il restilyng della Quick Binder, che verrà presentata in tre versioni con diverse novità. Baumann Italia è distributore esclusivo del brand Hohner per il mercato italiano e partner di Blumer, l’azienda svizzera leader di mercato per le macchine fustellatrici e fascettatrici ad alta produzione.
Performance, flessibilità, qualità e networking saranno le parole guida.
Automazione e produttivitĂ Robot e stampante lavorano insieme non presidiati, producendo copie multiple o pezzi unici con precisione ed affidabilitĂ .
World premiere Drupa 2016, padiglione 9, stand C04
Sistemi a getto d‘inchiostro UV di alta fascia Sviluppati e prodotti in Svizzera.
Distribuito da www.fenixdigitalgroup.com
www.swissqprint.com
Sun Chemical presenta le guide alla risoluzione dei problemi in fase di stampa Sun Chemical ha messo a punto per la sua clientela, sotto forma di poster, un’efficace guida alla risoluzione dei problemi che possono emergere in fase di stampa. Lo studio presenta cause e soluzioni dei più comuni problemi che s’incontrano durante la stampa offset a foglio, e si basa sull’esperienza pratica e conoscenza di Sun Chemical unitamente alla collaborazione di esperti del mondo della stampa. Paolo Caiani, Direttore Tecnico inchiostri Sheetfed di Sun Chemical, analizza per Voi una delle problematiche più comuni. Con questo strumento estremamente utile, che non deve mancare in sala stampa, Sun Chemical è sempre più vicina ai suoi clienti sostenendoli nel loro lavoro e ponendo la massima attenzione al processo di stampa. Potete richiedere i poster al Vostro referente Sun Chemical.
Velatura
Il fenomeno è visibile sullo stampato ed è caratterizzato dalla presenza di colore in zone non interessate dalla stampa. Queste aree sono generalmente piuttosto estese ed omogenee, mentre la colorazione è tenue. Normalmente il fenomeno parte dalla pinza e si estende a tutto il foglio.
CAUSE
SOLUZIONI
1. Condizione della soluzione di bagnatura
1. Controllare la soluzione di bagnatura. Se sporca e vecchia, sostituirla
2. La durezza dei rulli o il loro settaggio è fuori standard
2. Controllare la durezza di settaggio dei rulli secondo le raccomandazioni del produttore della macchina da stampa
3. Troppa pressione tra lastra e caucciù
3. Controllare e correggere se necessario
4. Temperatura delle macinazioni e della vaschetta dell’acqua
4. La temperatura dei rulli inchiostratori dovrebbe essere vicino a 23°C, quella delle vaschette della bagnatura attorno ai 18°C
5. Cilindri sovraspessorati in modo improprio - troppa pressione
5. Correggere il taccheggio e ritendere il caucciù secondo le specifiche del costruttore della macchina da stampa
6. Rulli inchiostratori o rulli della bagnatura sono resettati troppo stretti
6. Controllare e resettare i rulli secondo le specifiche del costruttore della macchina da stampa
7. Il caucciù è vetrificato
7. Decalcificare o sostituire il caucciù
8. Prolungato utilizzo di soluzione di lavaggio oleosa
8. Sostituire la soluzione di lavaggio
9. Temperatura della macinazione troppo elevata
9. Mantenere la temperatura della lastra tra 22°- 26°C
10. Rulli d’inchiostrazione troppo morbidi o troppo duri
10. Controllare la durezza, il settaggio, e le condizioni dei rulli inchiostratori
Sun Chemical Group S.p.A. Via Achille Grandi, 3 - 6 20090 Settala Fraz. Caleppio (MI) www.sunchemical.com
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Grafiche Milani
La storica azienda di Segrate taglia il traguardo dei 110 anni e si regala, prima al mondo, un gioiello tecnologico che combina l’affidabilità della tecnologia H-UV di Komori all’allettante sfida del LED.
Non capita tutti i giorni di festeggiare 110 anni di vita. E nemmeno di celebrare questo storico traguardo facendosi un “regalo” altrettanto storico. Il compleanno più che centenario è quello delle Grafiche Milani, una delle più importanti realtà milanesi nel settore della stampa. Il “dono”, invece, è la sigla nelle scorse settimane del contratto di ordine a Komori Italia (che anch’essa festeggerà a ottobre i primi trent’anni di attività come distributore Komori nel nostro Paese e 25 anni come filiale diretta) per una nuova GLX 1040 RP, una macchina a dieci colori con dispositivo di voltura, ma soprattutto la prima al mondo che sarà installata il prossimo settembre proprio in Grafiche Milani che ha “a bordo” entrambe le due tecnologie di polimerizzazione, quella H-UV e quella H-UV L, dove L sta per LED. Per raccontare il perché di questa scelta e come si inserisce sia nell’evoluzione generale del mercato della stampa sia in quello specifico della crescita di Grafiche Milani, abbiamo incontrato nel quartier generale di Segrate il presidente di Grafiche Milani, Giuseppe Gilardi, e l’ad Nicola Gilardi, insieme con l’ad di Komori Italia Silvano Bianchi.
di Achille Perego
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foto: Mauro Tironi
Un gioiello tecnologico come “regalo” per i 110 anni Il 2016 un anno speciale
A settembre, spiegano Giuseppe e Nicola, terza generazione della famiglia Gilardi titolare dell’azienda, saranno celebrati, con una serie di eventi ancora allo studio, i primi 110 anni di attività. Che ha visto, proprio con la gestione dei due fratelli Gilardi, l’implementazione di scelte strategiche che hanno riguardato l’innovazione tecnologica e la decisione di affiancare con altri prodotti la stampa dei libri di qualità che fino a vent’anni fa rappresentava il core business, riducendo anche quello delle riviste per cui sono rimaste solo alcune commesse. Focus sui cataloghi di alta qualità
In questi anni l’azienda di Segrate si è concentrata – con successo – sul mercato della stampa dei cataloghi di alta e altissima qualità destinati ai settori della moda, del lusso, dell’arte e dell’arredamento. Con clienti che, basta navigare nel sito di Grafiche Milani (www.grafichemilani.com) e con il link Instagram (Milani1906), allineano brand prestigiosi sia italiani sia internazionali. “Il nostro obiettivo – spiega Nicola Gilardi – è stato quello di puntare sul mercato del lusso, sia con i cataloghi sia con lavori di cartotecni-
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Nicola e Giuseppe Gilardi (a destra) la terza generazione alla guida dell’azienda, con Lianella Gilardi, direttore commerciale.
ca, dagli espositori ai biglietti di invito, perché è il mercato dove è richiesta una maggiore qualità di ideazione grafica e di stampa e dove è possibile avere anche un più alto valore aggiunto”. Un obiettivo raggiunto sia con il rinnovamento del parco delle offset a foglio sia con la scelta di avere un reparto di prestampa interno per essere in grado di trattare i file dei clienti, e un reparto digitale (due Konica Minolta bizhub Press), affidandosi a qualificati operatori esterni per offrire al cliente un prodotto eccellente per il finishing, trattamenti particolari come le verniciature, la stampa in oro a caldo o freddo. Con la convinzione che oggi un’azienda di stampa deve sapere specializzarsi in uno specifico settore e tenendo conto che le nuove tecnologie non possono essere implementate in tutti i reparti.
La sfida della tecnologia
Il primo, importante step porta la data del 2012. Quattro anni fa, infatti, ricorda Giuseppe Gilardi, “siamo stati una delle prime aziende in Europa a scegliere l’innovativa tecnologia H-UV di Komori, installando prima una cinque colori con spalmatore, formato 72x103 cm e, a pochi mesi di distanza, una otto colori con voltura”. Le due macchine sono entrambe dotate del sistema di polimerizzazione H-UV. E, aggiunge Nicola, “si sono subito dimostrate all’altezza delle aspettative, garantendo livelli qualitativi apprezzati dai brand importanti per i quali lavoriamo”. “Utilizziamo spesso carte speciali per la realizzazione di cataloghi di alta qualità, che addirittura in alcuni casi facciamo arrivare per via aerea, e anche il biglietto costa! – spiega sempre Nicola Gilardi –. E grazie all’H-UV abbiamo eliminato i problemi legati all’impiego di carte naturali, patinate opache o carte speciali, molto assorbenti. La tecnologia H-UV consente infatti un’essiccazione immediata dell’inchiostro sullo stampato e ciò permette di procedere subito con le successive lavorazioni di confezionamento, senza dover applicare una vernice di protezione che rischia di appiattire i colori, come spesso accade con l’offset tradizionale. Inoltre, abbiamo la certezza che il foglio che il nostro cliente sigla al momento del
foto: Mauro Tironi
Un’azienda storica Grafiche Milani nasce nel 1906 come litografia per opera dell’allora fondatore Francesco Milani. A cavallo della Prima guerra mondiale l’azienda fu rilevata dalla famiglia Gilardi. Nella fattispecie Giuseppe Gilardi che passò poi la gestione al figlio Edoardo e quindi ai nipoti Giuseppe e Nicola. Terza generazione della famiglia, i due fratelli Gilardi lavorano nell’azienda grafica che ha il suo quartier generale a Segrate da oltre 50 anni. Giuseppe si occupa in particolare dell’area commerciale e Nicola degli aspetti tecnici della produzione. Sotto la loro guida, Grafiche Milani ha ridotto a poche commesse la stampa delle riviste e ha affiancato alla stampa di libri la produzione di cataloghi di alta e altissima qualità per i settori del lusso, della moda, dell’arte e dell’arredamento. Con un parco
clienti che allinea alcune tra le più importanti griffe sia italiane sia internazionali, tanto che il 50% del fatturato (circa 25 milioni di euro realizzato con una sessantina di dipendenti) riguarda le commesse estere. L’azienda ha sempre investito in tecnologia, tanto che il parco macchine è composto da due Komori a cinque e otto colori in formato 70x100 installate nel 2012 e dotate della stampa H-UV. Verso metà settembre sarà installata, prima al mondo, la nuova Komori a dieci colori ibrida, dotata sia della stampa H-UV sia di quella H-UV L, quindi a LED. Con la dismissione di una più vecchia KBA, il parco macchine di Grafiche Milani (dotata anche di un reparto di prestampa, mentre il finishing è stato esternalizzato) sarà tutto di casa Komori.
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foto: Mauro Tironi
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Grafiche Milani
foto: Mauro Tironi
visto si stampi sia identico allo stampato finale e questo perché il delta della polimerizzazione dell’inchiostro sulla carta nel caso dell’H-UV è decisamente ridotto rispetto all’offset tradizionale e all’UV stesso”. “L’apprezzamento maggiore – sottolinea Giuseppe Gilardi – riscontrato nel corso di questi anni, che hanno visto anche cartiere come Fedrigoni, Fabriano, Cordenons produrre sempre più carte speciali adatte a questo tipo di stampa, è arrivato dalla clientela finale e in particolar modo dagli studi grafici che hanno potuto riscontrare la qualità ottenibile grazie a quedi Achille Perego sta tecnologia, che contribuisce a trasformare la carta stampata in un elegante ed efficiente Un’aziendadiche non ha traditoUna la sua origistrumento comunicazione. qualità percepita dal cliente, consapevole deiriferimento vantaggi che ne: quella di essere un punto di può ottenere sebbene i processi lavorativi coma livello internazionale per la stampa di alta e portino costi aggiuntivi (ad esempio quello degli altissima qualità per i brand più esclusivi del lusinchiostri speciali per l’H-UV), ma anche vanso, della moda, dell’arredamento e dell’automotitaggi come l’eliminazione delle polveri bianche ve sparsi in tutta Europa, Usa e Asia. prodotte dall’antiscartino e dell’odore fastidioso E Nava Press,rilasciato in poco meno di due anni, solitamente dal processo UV”.da
Negli ultimi anni, Grafiche Milani si è concentrata sul mercato dei cataloghi di alta qualità per i settori moda, lusso, arte, arredamento.
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La scelta di Komori
Dopo il primo, grande passo compiuto nel 2012 entrando nel mondo H-UV, Grafiche Milani, ancora una volta per prima in Italia (ma in questo anche nel mondo) ha è staquando cioè la caso storica “tipografia” milanese deciso di dotarsi della prima macchina in grado di stampare anche con l’H-UV L, ovveroè con ta acquisita dal gruppo Rotolito Lombarda, il LED. Una tecnologia che sarà senza dubbio riuscita fare undella ulteriore passo in avanti: quello al centroa anche prossima, imminente edizione di Drupa. di non perdereSilvano il suo “Dna” ma com’era anzi di valorizzarE, sottolinea Bianchi, successo con l’implementazione della H-UV (che ha avulo rendendo ancora i suoi to tanti imitatori mapiù unperformanti solo soggetto originale Komori che ne ha studiato lo sviluppo insieme “stampati” sia daldipunto di vista della realizzaziocon i produttori caucciù, inchiostri e additivi) ma ancora più indietro nel tempo (era il ne grafica da quello dell’efficienza 1990) consia il lancio del cambio lastredella automatico, anche per la stampa H-UV la casa giappocapacità produttiva. nese si mostra all’avanguardia. Un – è l’esempio portato dall’ad di Chepo’ poicome si riflette anche sull’organizzazione delKomori Italia – un atleta che partecipa alle Olimpiadi salto in alto. Quando l’asticella viene lavorodel e sui risultati, aumentando la redditività portata a 2 m e 30 solo uno riesce a superarla al colpo.che, È quel è successo con l’Hin primo un mercato pur che essendo di alta gamma, UV di Komori. Gli altri (intesi come atleti ma ovviamente al primo tentativo non è comunque concorrenti) esposto alla concorrenza e alla comce l’hanno fatta e hanno deciso di passare alla prossima misura, petizione sui prezzi.quella di 2 m e 35. Ovvero l’asticella del LED. Ma se nessuno la supererà, Perché, se è vero che lei 2grandi per(Komori) chi ha saltato subito metrigriffe, e trenta ha già in tasca la medaglia d’oro! tradizione, sono più attente alla realizzazione
Dopo una serie di test condotti anche con altri costruttori di macchine da stampa offset, spiegano sempre Nicola e Giuseppe Gilardi, “si è capito che la tecnologia LED non era ancora pronta per le nostre esigenze. E questo per una serie di motivi, primo fra tutti il fatto che gli inchiostri attualmente disponibili per questa tecnologia non sono ancora in grado di garantire una polimerizzazione al cento per cento, in particolar modo se si utilizzano carte speciali e in presenza di elevate coprenze d’inchiostro, tutte problematiche già brillantemente risolte, invece, con la tecnologia H-UV”. Una tesi condivisa dallo stesso Silvano Bianchi secondo il quale, nonostante Komori abbia studiato e sviluppato la nuova macchina anche con i produttori di inchiostro (Toyo) e di lampade (Baldwin), questa tipologia di stampa non è ancora matura, a cominciare proprio dagli inchiostri adatti a ricevere in modo giusto la polimerizzazione indotta dalle lampade a LED. Ma Grafiche Milani ha guardato avanti e ha deciso di anticipare i tempi, nella certezza che presto anche il LED potrà raggiungere i risultati promessi. Non solo sul fronte della qualità di stampa, ma anche della riduzione dei consumi energetici e della minore nebulizzazione degli inchiostri nell’ambiente. Tutti vantaggi che già
oggi è in grado di fornire la nuova GLX 1040 RP di Komori. Da qui è nata la decisione, condivisa con Komori Italia e realizzata attraverso la costruzione in Giappone di questa prima macchina al mondo dotata sia dell’H-UV ampiamente collaudato, sia del LED che permetterà a Grafiche Milani di essere un passo avanti nel panorama internazionale. Pronta a cogliere questa interessante opportunità non appena i vari materiali di consumo legati alla tecnologia LED saranno in grado di offrire le medesime garanzie dell’H-UV per le alte coprenze e per un’ampia gamma di supporti speciali. E che ci si avvicini a questo traguardo lo si capirà anche dalla prossima Drupa. foto: Mauro Tironi
La scommessa di Grafiche Milani
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Le due offset Komori, dotate di tecnologia H-UV, verranno presto affiancate dalla nuova GLX 1040 RP che alloggia due tecnologie di polimerizzazione, quella H-UV e quella H-UV L (LED).
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Stampa offset
La tecnologia disponibile per l’intera gamma di produzione.
LED UV di KBA
L’offerta della Casa tedesca al mondo dell’UV cata al LED UV e ai processi UV tradizionali tenutasi presso KBA Sheetfed Solutions a Radebeul, vicino a Dresda, hanno partecipato più di 1000 esperti di stampa provenienti da più di 30 Paesi. L’eccezionale livello di interesse conferma quanto il tema della stampa UV e di tutte le sue varianti sia oggi importante per l’industria della stampa e di come i clienti apprezzino la maggiore conoscenza sulla base della quale percorrere un processo decisionale progressivo.
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Comunicazione d’impresa
Stampa LED UV: qualità, efficienza, ambiente
Lo scorso anno KBA annunciò una collaborazione esclusiva con AMS, leader mondiale nella tecnologia di stampa LED UV, per la fornitura dei suoi sistemi sull’intera gamma di produzione di macchine da stampa a foglio, nonché come possibilità di upgrade su tutte le macchine già installate tramite KBA. AMS vanta oltre 200 installazioni nel mondo e ha sviluppato la soluzione di stampa con essiccazione LED UV esclusivamente per l’integrazione con il sistema di forni KBA Varidry. I diodi utilizzati sono di nuova generazione e consentono un risparmio energetico fino al 60% rispetto alle diverse evoluzioni dei sistemi di essiccazione UV (H-UV, LE-UV e HR UV) e consentono di stampare a una velocità fino a 20.000 f/h, garantendo la perfetta asciugatura della stampa. La durata dei diodi superiore a 20.000 ore di effettivo impiego è dieci volte maggiore rispetto alle tradizionali lampade UV (H-UV e LE-UV) e, al contrario di queste, le lampade LED UV non utilizzano mercurio che ben presto non sarà più consentito. Diversi fabbricanti di inchiostri hanno già reso disponibili serie di inchiostri anche bio-compatibili per la stampa LED UV. La stampa LED UV supera i benefici operativi, qualitativi e di rispetto ambientale dei sistemi H-UV, LE-UV o UV offrendo anche un significativo risparmio di costi grazie al ridotto fabbisogno energetico e alla maggiore compatibilità ambientale. Alla prima conferenza internazionale per i clienti dedi-
• Essiccazione immediata su carta, supporti metallizzati o sintetici: senza necessità di antiscartino; senza problemi di marcatura in macchina anche con voltura del foglio; nessun problema di asciugatura su qualsiasi tipo di supporto (lucido/opaco/non patinato/PP/cartoncino ecc.); possibilità di immediata lavorazione dei fogli appena stampati. Alta brillantezza: ottimi livelli di lucentezza; altissima fedeltà del colore e nitidezza; non è richiesta protezione dello stampato con vernice all’acqua. Eliminazione del calore in macchina e tra i fogli: bassa temperatura nella pila; nessuna variazione dimensionale o modifica dei fogli; freschezza, nessun odore sui fogli; nessuna presenza di ozono nell’ambiente. Le unità di controllo e le lampade sono compatte e ad alta efficienza energetica: risparmio fino al 60% di energia elettrica rispetto i sistemi UV/H-UV/ LE-UV; minimo ingombro delle lampade; accensione e spegnimento istantaneo dei diodi senza attese e standby; completa integrazione in macchina da stampa con tutte le funzioni KBA compresa l’assistenza remota; emissione progressiva della potenza che consente ulteriore risparmio energetico e maggiore durata. Dalla collaborazione tra il più grande innovatore delle macchine da stampa offset KBA e il leader mondiale nella tecnologia LED UV AMS è nata la soluzione che promette di modificare il futuro della stampa offset. È stato sviluppato un nuovo sistema di polimerizzazione esclusivo per l’integrazione con la tecnologia Varidry di KBA che include tutte le possibilità operative sul pulpito della macchina Rapida. Il sistema può essere ordinato come integrazione a tutti i modelli Rapida nel formato B2, 75, 105, 106, 145, 164,185 e super jumbo 205. La soluzione è anche disponibile
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come retrofit esclusivamente tramite KBA sulle macchine esistenti. La tecnologia LED è sempre stata considerata come la soluzione ottimale per l’essiccazione UV a reazione rapida, si trattava solo di trovare il giusto hardware e sviluppare i prodotti di consumo. Questo è stato raggiunto, la piattaforma KBA Varidry è universale e vicina all’utilizzatore, l’attuale generazione di diodi LED AMS consente di risparmiare fino al 60% rispetto i corrispettivi H-UV e LE-UV, operando alla massima velocità di stampa – 20.000 fogli/h sulla Rapida 106. La durata del diodo è dieci volte superiore, le nuove gamme di inchiostri LED UV biorinnovabili al 100% sono disponibili da più di un fornitore, con caratteristiche di bassa migrazione, definendo il “game over” del dibattito UV di nuova generazione. I primi ad adottare la stampa LED sulla KBA Rapida in Europa hanno verificato che i benefici per qualità, flessibilità e performance operativa hanno superato le loro aspettative, ad esempio la prima macchina da stampa KBA a LED installata nel Regno Unito, una Rapida 106 a 8 colori che è stata descritta come un “sogno del marketing”, installata presso l’azienda Blackmore Ltd di Dorset. Dopo un anno di produzione commerciale, David Bland, direttore vendite e marketing ha solo commenti positivi. Blackmore Ltd e la consociata Lamport Glbert Ltd con circa 100 dipendenti generano un fatturato annuo di £ 11 mio. Insieme hanno una vasta gamma di impianti per la stampa, inclusi Goss, Komori e Heidelberg, macchine da stampa digitali e macchine per la legatoria. Oltre alla stampa commerciale generica, il gruppo eccelle in tre aree di produzione distinte: pubblicazioni ad alto volume come la rivista settimanale Blackmore Vale che ha una distribuzione di più di 55.000 copie; riviste di enigmistica e volantini per l’inserimento nella stampa nazionale ed estera e una stampa etica di alta qualità per marchi di fama. È per quest’ultima categoria che è stata ordinata la nuova KBA Rapida 106 LED UV, per fornire clienti che operano nel sociale, nel settore dell’educazione ma anche altri che sono attivi nel settore automobilistico e sportivo. Blackmore è stato un precursore nell’adottare sistemi a tutela ambientale, vincitore per questo motivo del Green Award per la regione del South West nel 2007 ed è stato pioniere nell’uso di un software specializzato per ottimizzare l’immagine per ottenere una riproduzione di livello superiore su materiali difficili e supporti non patinati. Rispondendo alla qualità ISO e rispettando
Intensità radiante (AU appross.)
Tecnologie UV a confronto. Stampa LED vs. sistemi low energy
Lunghezza d’onda in nanometri (appross.)
processi di produzione eco friendly per ridurre le materie prime e aumentare la riciclabilità dei suoi prodotti, Blackmore è riuscita ad aiutare i clienti a ottimizzare i loro profili ambientali e – di conseguenza – a ottenere commesse per conto di enti come Friends of the Earth, Greenpeace e WWF.
Il LED offre tre volte l’intensità con un risparmio del 50% di energia, garantendo una polimerizzazione più omogenea.
Dalla teoria alla pratica: benefici e vantaggi
Il lavoro sulla giustificazione dei costi fu intrapreso in parallelo alle valutazioni operative e di qualità della nuova tecnologia LED UV che era ancora una novità e quindi potevano esserci alcuni fattori incerti. Poi anche questi fattori si sono risolti e la soluzione KBA/AMS LED UV è emersa come l’opzione preferita dall’industria dell’offset on demand che è il mercato del futuro. Il direttore di produzione di Blackmore dichiara: “Ora produciamo utilizzando il 30% in meno di inchiostro e consumabili. I produttori stanno impegnando al massimo le loro risorse per ridefinire i loro prodotti al meglio. In aggiunta abbiamo una produzione 3 volte maggiore quella della vecchia macchina B2, quindi i benefici sono evidenti. Se si aggiungono il risparmio di polvere di antiscartino, di verniciatura (non più richiesta), i numeri diventano davvero impressionanti. Teniamo presente anche il minor ingombro della macchina (LED UV non richiede uscita prolungata), i tempi di avviamento più rapidi, le maggiori velocità di produzione e la diminuzione degli scarti. Per tutto questo la tecnologia fornita da KBA/AMS si è rivelata totalmente affidabile e completamente efficace”.
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Una bella storia italiana In Zechini, la terza generazione è rappresentata da Filippo, giovane ingegnere meccanico, impaziente di mettere le proprie competenze al servizio dell’impresa di famiglia al fianco del padre Fulvio e dello zio Roberto. L’avventura dell’impresa familiare inizia nel lontano 1952 quando i coniugi Zechini, Fiorino e Teresa avviano a Milano l’attività di costruzione di macchine per legatoria e cartotecnica, sotto la ragione sociale La Fornigrafica. A partire dagli anni ‘80 fanno il loro ingresso in azienda dapprima Roberto, in seguito il fratello Fulvio, portando ciascuno il proprio contributo a seconda delle specifiche e complementari competenze; il primo in ambito tecnico, il secondo commerciale e finanziario.
Zechini, società attiva da oltre 60 anni nel settore della legatoria, continua a crescere e ad ampliare i propri orizzonti inserendo nuova linfa e giovani promesse nell’organico: arriva la terza generazione.
Nuovo nome, nuova sede L’ingresso della nuova generazione diede impulso all’attività: la ragione sociale venne modificata nell’attuale Zechini Gra.For srl, la sede fu ampliata e traferita in ambienti più idonei, la capacità produttiva venne aumentata e la presenza nei mercati esteri venne rafforzata. Oggi Fulvio e Roberto Zechini guidano un’organizzazione snella ed efficiente, forte di oltre 60 anni di successi, con una rete commerciale ampia e capillare che serve più di 30 paesi in Europa occidentale e orientale, Africa, Asia, Canada, Stati Uniti e America Latina: le esportazioni attualmente rappresentano il 90% del fatturato complessivo dell’azienda.
Da sinistra: Roberto, Filippo e Fulvio Zechini.
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Espansione in nuovi mercati A partire dalla fine del 2012 le business-units, focalizzate fino ad allora sulla legatoria, vengono in parte rettificate e Zechini si prepara ad affrontare una nuova sfida e ad entrare in una nuova, almeno in parte, marketarea: viene inaugurata la business-unit dedicata al packaging di lusso. Vengono progettate e costruite nuove macchine, proposte nuove soluzioni per l’imballaggio di lusso, in particolare per il settore delle scatole automontanti e nasce il brand RevoBox che identifica le scatole realizzabili con i nuovi macchinari. Il successo è immediato e già dal 2013 vengono installate le prime macchine. Anno 2016: è il momento di Filippo, figlio di Fulvio, laurea magistrale in Ingegneria meccanica presso il Politecnico di Milano, che entra in società ad affiancare il padre e lo zio. La “ventata” di freschezza in termini di idee ed entusiasmo generata dal suo ingresso in società ha portato a importanti spunti e ad un consistente aumento dell’organico, in particolare nell’area ricerca e sviluppo, con l’ingresso di nuovi disegnatori tecnici e ingegneri meccanici giovani, motivati, entusiasti: si tratta di un importante investimento in giovani e dinamiche risorse umane, che, affiancandosi all’esperienza pluridecennale dell’attuale personale, non potranno che apportare un impulso determinante per affrontare le nuove e stimolanti sfide che, ci auspichiamo, ci riservano gli anni a venire.
Comunicazione d’impresa
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Stampa
Verso il futuro del cartone ondulato con il digitale È la strategia di Ghelfi Ondulati che ha scelto di dare una svolta all’attività scommettendo sulla stampa digitale per anticipare la trasformazione del settore del converting.
di Paola Bonfanti
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La passione per l’innovazione e la volontà di differenziarsi con la tecnologia sono da sempre al centro della vision strategica di Ghelfi Ondulati. Specializzata nella produzione di imballaggi in cartone ondulato per il settore agroalimentare, l’azienda ha deciso di dare l’ennesima svolta all’attività, abbracciando la strada del digitale e optando per HP come fornitore tecnologico. Una scelta – audace e non scontata per il settore del converting – che rispecchia appieno l’intraprendenza visionaria del management: “Quella di Ghelfi Ondulati è stata fin dall’inizio una storia di innovazione continua. Ci sforziamo di proiettarci verso il futuro, per anticipare i trend del mercato ed essere i primi a coglierli. Con questo spirito, abbiamo deciso di sposare la filosofia del digitale per crearci uno spazio in un mondo che ancora non c’è”, ha spiegato Fabio Esposito, direttore generale dell’azienda valtellinese.
Innovare per differenziarsi
Fondata nel 1952 da Giuseppe Ghelfi e ubicata a Buglio in Monte, in provincia di Sondrio, Ghelfi Ondulati ha costruito il proprio successo sull’ampliamento continuo dell’attività e sulla differenziazione competitiva, fino ad arrivare ad affermarsi tra i player di primo piano nei mercati di riferimento, in particolare nel comparto ortofrutticolo italiano. Con un fatturato annuo di 70 milioni di euro, 130 dipendenti e una produzione di 65 milioni di metri quadrati all’anno, l’azienda è attiva sull’intero territorio nazionale – avvalendosi di un network capillare di 55 centri di montaggio – e serve alcuni mercati esteri. La capacità visionaria del management e la peculiare collocazione geografica – nel cuore della Valtellina, in una zona di non
facile accesso – hanno contribuito a forgiare lo spirito dell’azienda, che punta da sempre sull’aggiornamento continuo dei processi produttivi e sull’investimento nel parco macchine per offrire prodotti di qualità superiore. Con l’ingresso della terza generazione ad affiancare la seconda alla guida dell’azienda, e a fronte dei cambiamenti in atto nell’industria dell’imballaggio, Ghelfi Ondulati sta mettendo in campo nuovi progetti per cavalcare il futuro. L’adozione del digitale è la grande sfida del presente e il sistema HP PageWide Web Press T400 Simplex lo strumento scelto per affrontare tale sfida: “La volontà di fare le cose diversamente e la determinazione a indirizzare – e non solo a seguire – il mercato sono una costante nella storia di Ghelfi Odulati. La scelta di scommettere sul digitale si inserisce in tale contesto. Abbiamo
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Da destra: Silvia Ghelfi, Stefano Carnini, Roberta Bottà e Luca Simoncini di Ghelfi Ondulati.
Una firma, un logo, una storia Quella del logo di Ghelfi Ondulati è una storia nella storia dell’azienda. Ripropone, infatti, la firma apposta da Giuseppe Ghelfi sulla prima – e unica – cambiale destinata all’acquisto della prima macchina per la produzione delle scatole in cartone ondulato dell’azienda valtellinese. “Onestà, sacrificio e innovazione: sono i valori che mio padre ha impresso all’azienda e che oggi continuano a contraddistinguerci. Quando decise di partire con la produzione di scatole in cartone, si avvalse delle cambiali per compiere il primo passo, ma non le utilizzò più in quanto seppe costruirsi un rapporto di fiducia con banche e fornitori. Quel rapporto consolidato con tutti i player della filiera ci caratterizza ancora ed è un altro dei valori fondanti della nostra realtà”, ha spiegato Maria Grazia Ghelfi.
osservato da vicino l’evoluzione di questa tecnologia e siamo convinti della sua portata rivoluzionaria: il digitale trasformerà il mercato del cartone ondulato e i suoi prodotti – portando valore e rendendoli più interattivi, anche grazie a un utilizzo mirato dei dati. Noi vogliamo essere tra i primi ad abbracciare e promuovere tale cambiamento”, ha aggiunto Esposito. Primi passi verso il digitale
Installato presso lo stabilimento di Ghelfi Ondulati nel gennaio 2016, il sistema di stampa HP PageWide Web Press T400 Simplex è stato finora prevalentemente utilizzato per effettuare prove, test e sperimentazioni. “I primi risultati ottenuti sono notevoli: la stampa ci sorprende per qualità e ripetibilità”, ha raccontato Luca Simoncini, responsabile progetto digitale. “L’obiettivo di breve termine dell’azienda è quello
di inserire il sistema nell’attuale produzione, sfruttandone i vantaggi più immediati in termini di flessibilità nella gestione delle tirature e del dato variabile e di semplificazione del ciclo produttivo. Si apriranno così le porte alla personalizzazione di massa anche nel settore del cartone ondulato, spostando il terreno di confronto dal costo al valore della confezione, ovvero la sua capacità di stabilire una conversazione mirata con il singolo interlocutore”. E per il futuro? “Uno dei primi obiettivi sarà quello di differenziare i mercati di riferimento, aprendoci in particolare a una collaborazione più stretta con i brand owner dell’agroalimentare italiano ai quali andremo a proporre prodotti innovativi. Tuttavia, è nel lungo termine che individuiamo le maggiori opportunità”, ha concluso Simoncini.
Valorizzare il territorio Il forte senso di appartenenza territoriale di Ghelfi Ondulati si esprime anche nel doppio impegno ambientale e sociale. Oltre a essere stata la prima realtà italiana nel mondo del cartone ondulato a ottenere la certificazione FSC, Ghelfi Ondulati ha contribuito allo sviluppo della cooperativa sociale Il Sentiero – impegnata nell’integrazione nel mondo del lavoro di persone diversamente abili – mettendole a disposizione un capannone per avviare un laboratorio di lavorazione del cartone ondulato. Avviata nel 1999, la collaborazione delle due aziende – che si considerano “parte integrante di una grande impresa” – ha consentito la crescita del laboratorio: a fronte di una condivisione degli scopi sociali e di un serio impegno imprenditoriale, la cooperativa genera attualmente un fatturato di 5 milioni di euro e investe costantemente per il rinnovo di impianti, macchinari e attrezzature.
Alcuni reparti produttivi dello stabilimento di Ghelfi Ondulati. Nella pagina accanto, vista dall’alto della sede produttiva dell’azienda, collocata nel cuore della Valtellina.
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AMS
Due prime mondiali in Italia con impianti UV led flexo
Universalmente riconosciuto come un’interessante alternativa ai sistemi di essiccazione tradizionali, l’UV, in tutte le sue declinazioni, sta sempre più prendendo piede. E tra le varie fonti luminose che sfruttano la banda degli ultra-violetti, il LED è la frontiera più avanzata. In queste pagine vi presentiamo due case history di installazioni di successo che in comune hanno il fornitore dell’impianto UV LED: l’americana AMS – Air Motion Systems che in Italia è rappresentata dalla New Somaca di Milano*.
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Comunicazione d’impresa
AMS con Bobst installano alla ACM una narrow web flexo con essiccazione LED UV
ACM, multi premiata azienda specialista nella stampa narrow web flexo packaging con sede vicino a Milano, ha da poco installato una nuova BOBST M5 9-colori 670 con un sistema di essiccazione a LED UV di AMS – Air Motion Systems. Lo stesso sistema era stato installato un anno e mezzo fa su una Omet Varyflex F1, 530 millimetri. Il successo di tale installazione – una prima mondiale in questo settore – ha aiutato ACM ad acquisire importanti nuovi clienti contribuendo ad incrementare del 35% il fatturato, spingendo la decisione per la nuova Bobst M5. Come parte dell’accordo, ACM ha chiesto ad AMS di sostituire il sistema UV convenzionale sulla sua terza macchina, una Omet Varyflex V2 850 mm da 8 gruppi installata poco più di un anno fa. Con queste installazioni, nel 2017 ACM diventerà
la prima azienda al mondo con stampa full - LED con inchiostri Flint. Nella sua breve storia, l’Azienda specialista della stampa di imballaggi flessibili si è affermata come capofila in un settore che è sempre stato altamente competitivo e sensibile ai cambiamenti. Fondata da Massimo Raffaele (foto) nel 2005, ACM si è imposta nel mercato per i risultati qualitativi di eccellenza e ha vinto importanti premi in tre anni consecutivi. Il fatturato di quasi 18 milioni di euro è frutto di contratti con molte importanti aziende dei settori alimentare, farmaceutico e della cosmesi. Questa rapida crescita poggia su lungimiranti scelte imprenditoriali che hanno portato a sviluppare un efficace flusso di lavoro e a investire nelle più avanzate tecnologie. Il tutto per poter fornire piccole quantità con tempi di consegna brevi, a prezzi competitivi, con particolare attenzione alla alta qualità e al basso impatto ambientale. Per Massimo Raffaele il sistema AMS LED UV è una componente fondamentale del modello di successo nel business: “Il LED UV semplifica i nostri processi produttivi. Il software di controllo sviluppato da AMS appositamente per il processo di stampa flessografica ci dà modo di ottimizzare l’intensità delle lampade su ciascuna unità di stampa in base alla velocità, alla copertura di inchiostro, alle caratteristiche del supporto. Tali valori sono mantenuti in tutto il ciclo di produzione. Non abbiamo più bisogno di applicare un primer e abbiamo una perfetta stabilità del substrato con sensibili miglioramenti nelle velocità produttive, anche sui materiali più sottili e più fragili come il PET da 10/12 micron. L’ambiente di lavoro è molto migliorato perché non c’è presenza di ozono né di mercurio, quindi di odori sgradevoli, né è richiesto un sistema di estrazione rumoroso. Un ulteriore vantaggio è l’assenza di calore dai rulli. L’insieme di queste componenti ci consentono di essere un unico fornitore partner Just-in-Time dei nostri stimati clienti, lasciando loro concentrarsi su ciò che sanno fare meglio, invece di preoccuparsi di stoccaggi, rotazione delle scorte e perdite generate da sprechi. “Il concetto della Bobst M5 Digital Automation™ trasforma la stampa flessografica in un processo «digitale». Il sistema REVO ci permette di avere solo 10 metri di materiale di scarti e 1 minuto per ogni cambio lavoro. La consistenza di alta qualità
*(www.stampamedia.net/it/banca-dati-fornitori/air-motion-systems-inc-ams).
e i bassi costi di esercizio fanno la differenza”. Massimo Raffaele aveva inizialmente previsto di installare la nuova Bobst con i sistemi tradizionali UV prima di interpellare AMS e Bobst per passare anche su questa macchina ai LED ed è stato sorpreso nello scoprire che i due produttori erano andati avanti insieme: “Quando abbiamo visitato la fabbrica a Firenze per firmare il collaudo abbiamo scoperto che AMS e Bobst erano già al lavoro su un’altra macchina da stampa come la nostra per il mercato USA equipaggiata full AMS LED UV”, dice Massimo Raffaele. “Tanto è cambiato nel corso dell’ultimo anno nel LED specialmente negli inchiostri low migration e ora il LED UV è riconosciuto come una tecnologia consolidata. Questo ha contribuito a farci decidere di convertire anche la macchina BOBST M5 in full LED”. ACM ha recentemente sviluppato una partnership strategica con la vicina La Gerunda Merletti, specialista nel formato più grande (v. notizia che segue). Per Paolo Nascimbeni, AMS European Sales Executive, “è chiaro che il LED UV offre importanti vantaggi per il settore della stampa di imballaggi flessibili e la soluzione AMS, con il nostro software speciale, dà vantaggi unici. I nostri sistemi sono privi di mercurio, on off 10 millisecondi, funzionalità a bassissimo consumo di energia, con funzionamento privo di ozono. I diodi sono coperti da una garanzia minima AMS fino a 30.000 ore e non emettono calore nel substrato o fumi nell’atmosfera. Operativamente, finanziariamente e ambientalmente AMS è la scelta giusta”.
AMS e Uteco vendono il più grande sistema flexo ad essiccazione UV LED del mondo AMS ha annunciato l’installazione del più grande sistema al mondo di polimerizzazione UV LED Flexo su una nuova macchina Uteco Onyx 8C-CI venduta alla ditta La Gerunda Merletti, azienda italiana leader nel settore degli imballaggi flessibili situata vicino a Milano. L’installazione è prevista per inizio settembre 2016. La macchina da stampa è configurata con otto stazioni di stampa di larghezza 1250 cm, e ciascun gruppo stampa sarà equipaggiato con una lampada AMS PEAK™ LED UV CI XP. Le lampade slide-out sono prive di mercurio
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Uno scorcio della Bobst M5 dotata dell’impianto UV LED di AMS. Nella pagina accanto, rendering dello stand AMS a drupa (Hall 14 stand 71).
e ozono e garantiscono un bassissimo consumo energetico grazie anche al sistema di accensione e spegnimento istantaneo (10 millisecondi). I diodi di chip hanno una garanzia AMS fino a 30.000 ore lavoro effettive e non trasmettono alcun calore al substrato né emettono fumi nell’atmosfera. La nuova macchina Uteco Onyx porterà ad un notevole aumento della produttività a La Gerunda che ad oggi dispone di quattro macchine da stampa CI. L’amministratore delegato e fondatore, Pino De Gradi (foto), prevede di incrementare del 40% il fatturato espandendo il core business verso nuove aree di mercato e commenta: “La maggior parte della nostra produzione è oggi destinata ai settori dell’orticoltura, agricoltura, alimenti per animali domestici e mercati simili, ma ora stiamo acquisendo importanti contratti nei settori alimentare e dei prodotti sanitari. Per questo abbiamo bisogno non solo di capacità produttiva aggiuntiva, ma anche dobbiamo beneficiare di tutti i vantaggi che derivano dalle più recenti tecnologie innovative green e da soluzioni che rispettino l’ambiente, come ad esempio gli inchiostri LED a bassa migrazione”. La decisione che lo ha portato ad essere il primo al mondo con una macchina CI a LED UV è dovuta anche agli ottimi rapporti che De Gradi ha con la ACM di Cremosano che è stata la prima al mondo a installare i sistemi LED AMS su macchina «narrow web». “AMS LED UV offre molti vantaggi operativi e finanziari rispetto ai tradizionali sistemi UV e ai sistemi di asciugatura ad aria calda”, spiega De Gradi, “ma il vantaggio primario per noi è il suo pedigree ambientale. Nei mercati con i quali lavoriamo è essenziale essere il più «pulito» possibile – i clienti ce lo richiedono sempre di più e noi abbiamo sposato ormai questa filosofia che proponiamo a tutti i clienti vecchi e nuovi. Questa riteniamo sia la chiave per il nostro successo. Non è solo l’inchiostro e la chimica del processo di stampa, la soluzione LED UV non contiene mercurio e non produce emissioni in atmosfera, e questi sono fattori che giocheranno un ruolo sempre più importante per chi, come noi, crede nella salvaguardia dell’ambiente. Anche come adesione ed ancoraggio inchiostri, il LED offre vantaggi eccezionali. Naturalmente, questo non rappresentava la soluzione più economica, ma si rivelerà sicuramente l’investimento più conveniente per le nostre esigenze e il miglior valore aggiunto per il nostro business. AMS LED UV è senza dubbio stata la scelta giusta per noi”. 83
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Prestampa
di Lorenzo Capitani
Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con spazi colore, profili ICC, norme ISO o solo non si è trovato nell’incertezza di quale RGB scegliere, non ha mai avuto dubbi o perplessità? Eppure il colour management è scienza e come tale, con metodo, cerca di dare tutti gli strumenti per la corretta misurazione, interpretazione e riproduzione del colore. E anche se possono sembrare eccessivi sofismi da tecnici, i concetti chiave sono pochi e sufficienti per avere le idee chiare e lavorare nel modo più corretto.
I profili ICC Fogra51 e Fogra52
La gestione del colore si basa su un’idea di fondo semplice ma rigorosa: tutta la filiera produttiva deve essere omogenea, questo perché un’immagine, anche se è la stessa immagine, appare diversa se vista su più periferiche (anche della stessa marca e modello), ma le coordinate cromatiche che la descrivono restano invariate. Ad esempio, stessi numeri RGB su monitor diversi danno colori diversi. È fondamentale quindi avere una corretta riproduzione che rimanga il più possibile fedele all’originale, dal suo input al suo output, dalla fotocamera al foglio stampato, dallo scanner allo schermo dello smartphone. Altrimenti, come nel telefono senza fili, ogni passaggio e conversione (es. RGB > CMYK) modificherà le informazioni. Per questo sono stati definiti degli standard basati su spazi colore, profili ICC e intenti di rendering, che devono essere concordati tra tutti gli attori del worflow e rispettati dall’inizio alla fine.
Il giusto RGB
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Facile più a dirsi che a farsi. Perché i dubbi nascono fin dall’inizio del processo, nella fotocamera. Qual è il profilo RGB da usare? In realtà, è un falso problema. Quando scattiamo otteniamo un file RAW (un “negativo digitale”) o un JPG prodotto da un RAW catturato dal sensore e poi elaborato in base a un profilo, di solito sRGB o Adobe RGB: questo profilo però, a seconda
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Il dato del profilo applicato dalla macchina fotografica in fase di scatto è riportato nei dati XMP della foto visibili nella tab Dati Raw dell’Info File di Photoshop.
La posterizzazione si presenta più facilmente in zone dell’immagine in cui ci sono transizioni graduali del colore, come un cielo uniforme. Queste transazioni cromatiche hanno bisogno di più livelli di colore per essere ben definite, morbide e continue.
del dispositivo, può essere incorporato nel JPG o solo salvato nel cosiddetto tag Exif del file, ossia quell’informazione nella foto che dice come era settata la macchina al momento dello scatto e che serve a Photoshop per sapere quale profilo assegnare al momento di aprire l’immagine. Se si scatta in RAW, impostare sRGB o Adobe RGB nella fotocamera non ha alcuna rilevanza. Lo spazio colore viene deciso al momento dello “sviluppo” in Adobe Camera Raw o in Lightroom, non prima. Ovvio, in generale più questo spazio è ampio meglio è, quindi l’Adobe RGB è da preferire al più ristretto sRGB. Questo infatti, non solo non è in grado di riprodurre né il ciano né il magenta pieni, ma neppure un giallo di quadricromia pieno. Ma ci sarebbe anche il ProPhoto RGB, che per altro è lo spazio predefinito di Lightroom, e che risulta più ampio ancora, ma va usato con attenzione: richiede infatti, immagini a 16 bit per evitare la posterizzazione (passaggi di colore non consecutivi, ma con evidenti gradini) e avendo una gamma di colori molto più ampia di quanto riproducibile in stampa, rischia di riservare sorprese in fase di conversione. E in Photoshop cosa succede? Se l’immagine ha un profilo assegnato, gli “spazi di lavoro” settati nelle Impostazioni Colore non vengono usati, mentre se non è assegnato esplicitamente, in mancanza di un’informazione specifica, viene usato implicitamente il profilo indicato nelle Impostazioni Colore. Attenzione: usato per
Ecco come applicando i diversi profili RGB la stessa immagine può apparire diversa. Da sinistra: Adobe RGB, ProphotoRGB e sRGB (si tratta di simulazione in quadricromia). A destra è la stessa immagine in CMYK.
visualizzare l’immagine, non applicato all’immagine in fase di salvataggio. Sono due cose diverse. Va da sé quindi, che per avere una corretta gestione del colore è meglio avere immagini profilate e Photoshop settato con “Mantieni profili incorporati”. Ricordate: i profili non descrivono un colore, ma danno le istruzioni per riprodurlo.
Quando convertire La teoria direbbe che è buona norma mantenere l’immagine in RGB il più possibile e convertire in CMYK solo in fase di chiusura dei pdf. Questo perché si manterrebbe fino alla fine il maggior numero di informazioni sul colore, utili ad esempio quando non è ancora deciso il supporto, oltre al fatto che spesso plugin e filtri per modificare le immagini lavorano solo in RGB. In pratica, in Indesign, in Esporta PDF/Output si imposta, in “Conversione colore”, “Converti in destinazione (mantieni i valori numerici)” e in “Destinazione” il profilo di stampa. Risultato: tutti gli RGB vengono convertiti in CMYK e le immagini in CMYK con profilo vengono convertite nel profilo selezionato. Quelle che sono in CMYK senza profilo, rimangono invariate. Eppure questo metodo, detto anche late binding, nasconde delle insidie, prima tra tutte il fatto che si converte alla cieca. Se un’immagine ha dei colori non riproducibili in CMYK (ossia sono fuori gamut) ci se ne accorge alla fine, quando magari il tempo stringe e intervenire è troppo tardi. In altre parole, se le immagini sono destinate alla stampa, magari per uno stampato di qualità dove la resa del colore è cruciale, è preferibile effettuare appena possibile (early binding) una conversione in quadricromia controllata, valutando le immagini una per una. Che senso avrebbe usare immagini che poi non possono essere riprodotte?
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La tab di Impostazioni Colore di Photoshop.
I 4 spazi colore a confronto. Da sinistra in alto: AdobeRGB, CMYK, eciRGB e sRGB. È evidente il differente gamut tra la quadricromia di stampa e i diversi spazi RGB.
Già, perché i colori riproducibili con la quadricromia sono molti meno rispetto a quelli dello spazio RGB (l’esempio tipico è il verde brillante che non può essere stampato); di più, quelli riproducibili devono essere convertiti nel modo corretto da uno spazio all’altro. Ecco l’importanza dei profili ICC che gestiscono proprio questo mapping: in conversione si modificano i numeri per non modificare i colori. In pratica lo stampatore dovrebbe dare indicazione di quale profilo ICC usare per la conversione, uno proprio basato sulla profilazione delle proprie macchine o uno standard, come ad esempio quelli realizzati dal Consorzio ECI (www.eci.org) per la stampa offset basati sulla norma ISO 12647-2. Il cliente utilizzerà questo profilo per tutto il flusso, comprese le prove colore, a monitor come simulazione (soft proof) o da rip su carta certificata (hard proof). In questo modo il flusso è omogeneo come premesso.
La norma ISO 12647-2:2013 86
Sino a oggi l’indicazione più diffusa era quella di convertire in CMYK secondo il “profilo” FOGRA39. Pec-
cato però, che il FOGRA39 non sia un profilo in senso stretto, bensì una caratterizzazione, ovvero un insieme di condizioni di stampa definite da una determinata norma detta, in questo caso, 12647-2. Può sembrare complicato, ma leggere al contrario rende tutto più facile: l’ISO 12647-2 descrive certe norme relative a carta, inchiostri, tipo di stampa, di misurazione… dette FOGRA39, per rispettare queste norme esisto alcuni profili ICC standard, come l’ISO Coated v2 di ECI o il Coated FOGRA39 o l’Uncoated FOGRA47 di Adobe, rispettivamente per patinata e uso mano. Ora, a distanza di 9 anni da FOGRA39 (e 12 anni da FOGRA27), sono state rilasciate le nuove caratterizzazioni per la stampa offset su carta patinata e uso mano basate sulla norma ISO 12647-2:2013. Questa norma specifica i parametri da utilizzare per la produzione di stampati commerciali dalla separazione dei colori alla creazione dei PDF fino alle condizioni di stampa per varie tipologie di carta. Fornisce, inoltre, riferimenti per il controllo e il mantenimento della qualità per la produzione su macchine offset a foglio e bobina, per il packaging su cartone e per tutti i metodi di essiccazione dell’inchiostro con forno tradizionale, IR e UV. Cosa cambia in pratica con questa norma? Prima di tutto si prescrive che i PDF siano forniti in formato PDF/x nella variante PDF/x-4 che dichiara il profilo ICC. Si descrive come comportarsi nel caso di conflitto tra condizioni di stampa e profilo incorporato. Prima ci si doveva fermare e chiedere le indicazioni al cliente, ora sono indicati tre metodi per intervenire e cercare la maggior corrispondenza possibile con la condizione di stampa. Novità anche per la realizzazione delle lastre per stampa su patinata e uso mano sia nel caso di retini tradizionali, che dovrebbero essere esposte rispettivamente da 48 a 80 linee e da 48 a 70 linee, sia per i retini stocastici (presi in considerazione per la prima volta), da 20 a 30 µm e da 30 a 40 µm. La coprenza totale degli inchiostri non dovrebbe eccedere
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Confronto tra i due spazi colore CMYK Fogra 39 e il nuovo Fogra 51 (in trasparenza).
Indesign: in Esporta PDF/ Output impostando in “Conversione colore”, “Converti in destinazione (mantieni i valori numerici)” e in “Destinazione” il profilo di stampa si fa in modo tale che nel pdf tutti gli RGB siano convertiti in CMYK, le immagini in CMYK con profilo siano convertite nel profilo selezionato e quelle già in CMYK senza profilo restino invariate.
il 330% per la piana e il 300% per la roto e la sequenza ideale dei colori in macchina dovrebbe essere KCMY. I tipi di carta standard sono aumentati, passando a 8, di cui 6 specifici per la stampa a bobina, e con riferimenti a tipologie molto diffuse in produzione come le uso mano senza legno o le super calandrate. Prima erano solo 5 e, come si vede, molto generiche: patinata lucida e opaca senza legno, patinata lucida in bobina, naturale bianca uso mano e naturale giallastra. Ancora, si esplicita che la carta utilizzata per le prove di stampa dovrebbe essere identica a quella impiegata in produzione o quanto meno molto simile per punto di bianco, brillantezza, grammatura e finitura e che la scala di controllo (Media-wedge v2.3), posta sulla prova colore digitale, non va usata come campione densitometrico per la regolazione del calamaio in avviamento perché potrebbe avere caratteristiche che rendono diversa la misurazione, non ultimo il tipo di carta.
Gli sbiancanti ottici Ma la novità forse più interessante riguarda la revisione totale delle caratteristiche di riferimento dei supporti di stampa. Uno dei problemi principali del FOGRA39 era che secondo la norma il supporto di stampa doveva essere privo da sbiancanti ottici, risultando abbastanza giallo come punto di bianco. Sono ormai, invece, assolutamente diffuse carte “sbiancate” e questo geIn Acrobat da Anteprima di output non solo sono visibili le forze dei colori (in verde), ma anche la coprenza dell’inchiostro (in rosso). È possibile attivare anche l’avvertenza di eccesso di inchiostro in modo da evidenziare le zone con coprenza eccessiva.
nera una differenza eccessiva tra prova colore e stampa. Il mercato tende a preferire carte con un punto di bianco molto alto, non solo per le patinate, ma anche per le uso mano e per il giornale migliorato. Un punto di bianco alto esalta i colori che appaiono più nitidi e vivi. Il problema è stato finalmente risolto: il nuovo standard ora tiene conto dell’utilizzo di sbiancanti ottici nei supporti di stampa e la loro misurazione tramite spettrofotometro, in questo modo si ha un punto di bianco molto più simile a quello delle carte effettivamente usate in produzione. Se fate caso, le prove colore, anche certificate, fatte in FOGRA39 che ha una simulazione del supporto dichiarato, hanno una simulazione della carta a volte nettamente diversa rispetto alla carta sulla quale si stamperà. E di solito appare più giallo. FOGRA nelle prove che hanno portato alla stesura della norma ha rilevato che i vecchi spettrofotometri non sono affidabili nella misurazione del colore su questi supporti perché non sono in grado di interpretare correttamente i dati che sono influenzati dagli sbiancanti. È necessario quindi, uno spettrofotometro in grado di misurare sia il vecchio standard M0 che i nuovi standard in modo da avere calibrazioni corrette con i nuovi profili e retro compatibili con il precedente.
I profili ICC Fogra51 e Fogra52 Tornando ai profili ICC e confrontando gli spazi colore, il FOGRA51 appare più ampio rispetto al vecchio FOGRA39, soprattutto nei toni blu e del magenta. Lo stesso accade anche per il FOGRA52, specifico per l’uso mano, che ha un gamut maggiore rispetto al precedente FOGRA47. Come detto sopra, durate la conversione verso il CMYK, uno spazio colore più ampio consente di perdere meno informazioni e quindi di “tagliare” meno colori, rispettando di più l’originale RGB. Le immagini in stampa avranno di conseguenza colori anche più vivaci. Una maggior ampiezza di spazio colore influenza anche gli intenti di rendering usati per regolare il modo in cui deve essere gestito un colore fuori gamut. Agli intenti di rendering è affidata la sostituzione dei colori fuori gamma. A seconda delle impostazioni, i programmi in grado di passare un’immagine da uno spazio all’altro, procedono in diverso modo alterando tutti i colori per farli rientrare tutti nel gamut di destinazione (intento percettivo), tagliando le tinte fuori gamma, conservando i punto di bianco (colorimetrico assoluto) o modificandolo perché coincidano (colorimetrico relativo), oppure saturando i colori al massimo (intento di saturazione).
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Il color management online http://www.boscarol.com/blog/: il blog di Mauro Boscarol, uno dei massimi esperti di colore in Italia.
http://www.fogra.org: sito del Fogra dedicato alla gestione del colore, ai profili e alle norme ISO.
http://marcoolivotto.com: sito di Marco Olivotto su Photoshop, il colore e la grafica: molto tecnico, ricco e ben scritto.
http://tiny.cc/zid6ay: testo completo della norma ISO 12647-2:2013.
http://www.eci.org/en/start: sito dell’European Color Initiative. http://www.eci.org/en/colorstandards/offset: pagina dedicata alle condizioni di stampa normate nell’ISO 12647-2:2013 (FOGRA 51/52).
Confronto tra intenti di rendering.
ASSOLUTO RELATIVO
percettivo SATURAZIONE
Usare un profilo colore
In ambiente Mac i profili si installano in user/library/color sync/ profiles.
Generalmente, i profili FOGRA39 e 47 sono installati con i programmi della Suite Adobe e sono quelli che normalmente, in assenza di profili forniti dallo stampatore, finora si tendeva ad utilizzare universalmente. Si tratta di una sorta di color management “indiretto”: tutti, anche senza ben sapere perché, usano questi due profili, e così il flusso resta comunque omogeneo. Probabilmente è quello che accadrà anche con i nuovi profili e si spera che Adobe con le prossime release rilasci presto, adeguandosi alla nuova norma. Ma perché attendere quando i profili ci sono e soprattutto perché rinunciare a una gestione corretta del colore? È sufficiente scaricare dal sito www.eci.org/en/downloads il PSO coated v3.icc (FOGRA51) e il PSO uncoated v3.icc (FOGRA52). Per installarli se lavorate su Windows è sufficiente cliccare con il tasto destro sul file.icc scaricato e selezionare “installa profilo”, mentre su Mac i profili .icc scaricati vanno spostati nella cartella user/library/color sync/profiles. Completata l’installazione, riavviate le applicazioni Adobe e selezionateli nelle Impostazioni colore, non solo di Photoshop. L’ECI suggerisce anche l’utilizzo del profilo eciRGBv2 per l’RGB, sensibilmente più ampio rispetto al classico AdobeRGB. Non resta che propagarli in tutto il vostro workflow di produzione, incorporandoli nelle immagini e chiedendo a tutta la filiera di non ignorarli e di non assegnarne di diversi.
Lo stampatore 88
Certo, a valle di tutto resta, però, lo stampatore che non sempre rispetta tutte le prescrizioni delle varie norme
http://www.salicetti.it/2016/03/video-corsoiso-12647-22013.html: video di Denis Salicetti sui nuovi dati di caratterizzazione FOGRA 51 e FOGRA 52. https://youtu.be/KKX08oOTMkk: video sugli spazi colore.
ISO e spesso è restio a introdurre certe novità, abituato a workflow produttivi longevi. Certe abitudini sono dure a morire, ma la corretta riproduzione del colore è parte integrante della fornitura di un lavoro fatto a regola d’arte. Inoltre, queste norme non solo sono il riferimento per valutare le condizioni in cui si svolgono le lavorazioni, ma, in quanto universalmente riconosciute, si possono utilizzare come riferimenti, anche formali, in caso di contestazione di un lavoro. Secondo la norma ISO 12647-2 alla stampa devono essere avviati PDF/x-4 preparati secondo le condizioni di output prescritte e completi di prove colore certificate con scale misurabili e vistate dal cliente. Queste sono le condizioni minime per ottenere uno stampato qualitativamente accettabile che rispetti le condizioni di prevedibilità e ripetibilità della qualità di stampa e si fondano su un flusso controllato e omogeneo. Il problema è che ogni commessa è diversa dall’altra e non è detto che possieda le caratteristiche prescritte dalla norma, per questo non deve essere considerata tout court pronta per la stampa e va rielaborata prima di essere inviata in produzione. Il repurposing permette di correggere queste situazioni, convertendo da CMYK a CMYK. Conoscendo retinatura, carta, inchiostri e macchina lo stampatore infatti, può ricalibrare i file in base alle sue condizioni di stampa, ottimizzando inoltre la copertura massima d’inchiostro. Questa prassi è diffusa più di quanto si potrebbe pensare perché i casi in cui è necessario intervenire sono all’ordine del giorno. Si pensi a un cambio di carta non previsto o alla necessità di ricorrere a una retinatura stocastica invece che tradizionale. La domanda a questo punto nasce spontanea: perché “dannarsi” a lavorare con un flusso profilato se poi alla fine lo stampatore può comunque intervenire? Lavorare con un flusso profilato, l’abbiamo visto, è garanzia di riproduzione corretta del colore fase dopo fase, da periferica a periferica, da conversione a conversione. Questo flusso genererà delle prove colore certificate figlie di PDF a loro volta profilati; con queste si andrà in macchina e saranno loro a rappresentare la volontà del cliente. Bene, lo stampatore proceda pure con la modifica dei file originali adeguandolo alle condizioni di output finale se lo ritiene necessario o solo perché, per prassi, banalmente, vuole ottimizzare il suo consumo d’inchiostro, ma lo stampato deve essere conforme alle prove fornite. Non si aspetti di andare in macchina per trovarsi con brutte soprese, ma si facciano delle prove campione prima. E se il risultato è sensibilmente diverso da quanto fornito dal cliente, occorreranno nuove prove e una nuova approvazione del cliente. Resta inteso che file profilati consentono un maggior controllo e una migliore conversione in fase di repurposing perché basate su tabelle di caratterizzazione in input e output definite. Senza inutili incognite.
Esistono tante realtà quante se ne possono realizzare. In Polyedra lo stesso vale per le soluzioni: solo immaginando nuove forme di noi stessi continueremo ad offrire ai vostri progetti nuove interpretazioni. La materia non ha più importanza. Ciò che conta sono le idee, quelle con cui cambieremo il futuro, e noi saremo qui per realizzarle. Rendendole infinitamente possibili. Da sempre, Polyedra è leader nell’offerta di soluzioni innovative per i settori print, sign&display e packaging. E da oggi per qualsiasi settore riusciate ad immaginare.
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Un 2016 all’insegna dei migliori auspici Il 2016 è iniziato alla grande per la Nuova KBN, conosciuta nel mercato delle arti grafiche con il brand PGS – Pool Graphic Service, che nel secondo semestre di quest’anno dovrebbe diventare la nuova ragione sociale dell’azienda. D’altronde il brand, pur avendo poco più di tre anni di vita, rappresenta già una realtà di rilievo nel panorama nazionale dei fornitori di macchinari e servizi. L’azienda, che raccoglie la lunga esperienza di Nuova KBN, officina specializzata nell’assistenza tecnica per macchine da stampa e legata dal ’96 al 2012 a KBA Italia da un rapporto di esclusiva, ha investito in una nuova sede a Lainate (Milano), dove si è trasferita lo scorso settembre e dove dispone di una superficie di 1.500 mq tra uffici, area produttiva e showroom.
ne offset che prevede una serie di lavori concordati di volta in volta con il cliente, in modo da coniugare le effettive necessità tecniche del macchinario con le disponibilità finanziarie del cliente. Tutti i nostri lavori sono coperti da una garanzia relativa alla manodopera e ai ricambi. Dal 2013 a oggi abbiamo movimentato oltre 300 gruppi stampa KBA: macchine a più colori (5/6/7), anche con torre di verniciatura sia nel medio formato (70x100) che nei grandi formati (sino al 120x160)”.
Il mercato delle macchine usate è più vivo che mai e PGS è più che intenzionata a cavalcare questa onda ampliando i servizi offerti alla clientela. Abbiamo incontrato l’azienda e discusso con il management sulle strategie future nella nuova sede di Lainate, alle porte di Milano. Progetti per il futuro
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Comunicazione d’impresa
Il boom delle macchine usate “È un momento incredibilmente favorevole per il mercato delle offset usate”, ha dichiarato soddisfatto Ivan Dalla Pozza, amministratore unico dell’azienda. “Grazie alla nostra attività tecnica e commerciale legata alle macchine offset, soprattutto KBA, nei primi tre mesi di quest’anno abbiamo già superato il fatturato del 2015, generato per il 60% dal business nazionale e per il rimanente 40% da quello internazionale. Il nostro core business attuale è rappresentato dall’attività di assistenza tecnica, che consiste nello smontaggio, ricondizionamento delle macchine in officina e direttamente presso le aziende grafiche, montaggio e messa in funzione di macchine offset usate o ricollocate in nuovi stabilimenti. Siamo nati da una costola di KBA ed è quindi naturale che molti clienti italiani e stranieri richiedano il nostro intervento, avvalendosi della nostra esperienza nel caso di vendita, ricondizionamento o semplice trasloco. All’estero abbiamo eseguito lavori anche di lunga durata in Paesi europei (Francia, Belgio, Danimarca, Spagna, Grecia e Germania) ed extraeuropei (Egitto, Cuba, Algeria, Singapore, Cina, USA). Per i nostri clienti abbiamo, inoltre, messo a punto un protocollo per il ricondizionamento delle macchi-
Attualmente, PGS dispone di un team tecnico di oltre 15 addetti, una parte dei quali operativa nelle aree del Centro e del Sud Italia, per consentire una copertura capillare ed efficiente del territorio nazionale. A questi si aggiungono collaboratori specializzati nella manutenzione dei motori dei macchinari, tecnici specializzati nelle macchine rotative, softwaristi e progettisti hardware, per formare una squadra coesa che condivide con Dalla Pozza la passione per l’elettronica e l’ampia conoscenza dei settori di riferimento. “Da più parti veniamo spronati ad ampliare il nostro raggio d’azione, operando anche su altri brand, oltre a KBA, attraverso possibili sinergie con realtà già attive sul territorio”, spiega Dalla Pozza. “Una possibilità che stiamo valutando con attenzione insieme ai nostri collaboratori, perché da un lato ci consentirebbe di crescere ulteriormente. Al tempo stesso siamo molto affezionati al marchio che ci ha fatto crescere e, inoltre, questa scelta comporterebbe un investimento nella struttura interna di gestione, con un conseguente aumento dei costi fissi. Si sa, i processi di crescita sono stimolanti, ma devono essere affrontati con grande attenzione. Per migliorare la nostra logistica stiamo valutando l’acquisizione di
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un nuovo capannone per lo stoccaggio delle macchine e per la loro revisione, oltre alla compartecipazione con un’azienda meccanica attrezzata con macchinari di alta tecnologia che lavora come fornitore high level di parti meccaniche per il settore automotive, alla quale ci affidiamo saltuariamente anche per la costruzione di parti meccaniche per le macchine da stampa. L’elettronica è la nostra passione: nella nuova sede abbiamo il laboratorio di riparazione delle schede elettroniche, aggiungendo al nostro interno anche due progettisti hardware e software, sviluppatori di soluzioni speciali per il settore della cartotecnica. Siamo, infine, in grado di riparare anche le parti meccaniche grazie alle nostre risorse interne e di revisionare i dispositivi di lavaggio caucciù, lampade UV ecc.”.
Distribuzione di nuove soluzioni Ma il brand PGS non è solo sinonimo di assistenza tecnica e consulenza. Oltre a essere una delle poche officine specializzate e attrezzate per la revisione di macchine da stampa KBA in Italia e forse anche in Europa, Nuova KBN negli ultimi anni ha avviato un percorso di rinnovamento per proporsi al mercato con un volto nuovo, ma soprattutto è sempre stata alla ricerca di nuove tecnologie da
distribuire nel mercato delle arti grafiche. L’attenzione è sinora andata soprattutto ai produttori cinesi, in particolar modo per le macchine post-stampa e dedicate alla cartotecnica. Oggi PGS distribuisce fustellatrici automatiche e semiautomatiche anche con stampa a caldo, accoppiatori, finestratrici, macchine per controllo qualità e plotter da taglio. “Stiamo valutando”, continua Dalla Pozza, “un ampliamento della struttura commerciale – al momento costituita da me e Gian Carlo Banfi, col supporto in ufficio di Franco Sala – con l’inserimento di nuovi collaboratori. Banfi è spesso sollecitato da produttori internazionali affinché si assuma la distribuzione di sistemi di stampa digitale di grande formato, piccole offset in formati sino al 50x70 a 4 o più colori, opzioni a cui siamo interessati. Stiamo anche valutando alcune interessanti opportunità nella stampa digitale. La prossima drupa offrirà l’occasione ai nostri consulenti commerciali di approfondire le varie proposte”.
Una RA105 5 L revisionata in sede della PGS pronta per la consegna. Più a sinistra, dall’alto: montaggio a Singapore di una RA105 5 L, la revisione di un passaggio carta e una RA105 4 in revisione nella sede PGS. Nell’altra pagina, una installazione all’estero di PGS.
L’importanza dei social network Gian Carlo Banfi ha curato, con l’aiuto di Angelica Pirovano, che si occupa di marketing, la comunicazione stampata e digitale di PGS, che oggi è sul web grazie al sito ufficiale www.pgs-group.it e alle pagine dedicate sui social network Linkedin, Google Plus e Youtube. A breve sarà anche su Facebook. Banfi ha inoltre fondato, e gestisce proprio su Facebook, il gruppo «KBA Offset solo Italia» per gli estimatori di KBA. A questo gruppo possono aderire i titolari di aziende, i loro funzionari e gli operatori di macchine da stampa KBA, oltre a potenziali utilizzatori o estimatori. L’invito è di aggiungere richieste o offerte di macchine KBA e non solo, inviare video delle proprie macchine in produzione, in montaggio o in manutenzione, comunicare esperienze, segnalare le proprie necessità perché qualcuno del gruppo possa essere di aiuto. L’invito è quindi di aderire al gruppo digitando l’indirizzo: www.facebook.com/group/KOSITALIA 91
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Spazio etichette Associazioni Prodotti Trend Mercati Imballaggi Ambiente Op
Creare valore e innovare FINAT terrà il suo secondo Forum europeo sulle etichette presso l’hotel Mövenpick di Amsterdam dal 16 al 18 giugno. Il programma è focalizzato sulle sfide e le opportunità attuali e potenziali per il settore dell’etichettatura, con interventi di esperti e sessioni interattive, oltre ad ampie opportunità di networking.
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“European Label Forum offre una risorsa unica di sapere, esperienza e networking cruciali per il successo delle aziende del settore delle etichette in un contesto internazionale”, ha spiegato Jules Lejeune, amministratore delegato di FINAT. “Interverranno relatori eccellenti e siamo certi che ogni partecipante lascerà il forum con tante idee nuove da mettere subito in pratica per il futuro della propria azienda. La sessione sarà inaugurata dal futurologo svedese Magnus Lindkvist, che parlerà dei trend di maggior impatto che cambieranno il mercato della stampa di etichette e imballaggi nei prossimi dieci anni. Sarà un ottimo modo per stimolare la nostra creatività e inquadrare tutto il lavoro che svolgeremo nel corso dell’evento”.
Interazione perfetta La prima sessione mattutina di ELF 2016 sarà resa particolarmente interattiva dall’uso di Buzzmaster, che consente ai partecipanti di interagire in tempo reale con l’evento mediante lo smartphone. Rens de Jong, presentatore e moderatore olandese dell’anno per i programmi radiofonici di economia e finanza, intervisterà i protagonisti del mercato delle etichette provenienti da tutta Europa sulle questioni che interessano il settore. Il programma dell’ELF sarà incentrato sui punti chiave emersi dal forum del 2015, con approfondimenti sulle due condizioni essenziali per il successo di un’azienda: creazione del valore e innovazione. “I due aspetti costituiscono due facce della stessa medaglia,” ha spiegato Lejeune. “Da un lato gli stampatori di etichette offrono servizi per mercati maturi e competitivi e devono differenziare i loro prodotti e soluzioni esistenti evitando la massificazione. Dall’altro, l’ELF del 2015 ci ha insegnato che gli utenti finali sono sempre più aperti alla collaborazione con i fornitori di etichette e imballaggi strategici per sviluppare insieme soluzioni nuove”. Per affrontare entrambi gli aspetti, importanti per un positivo sviluppo del business, il programma di ELF 2016 prevede workshop interattivi che tratteranno parallelamente i due argomenti. Condotti da Phil Allen (CVM€, CH) e Gordon Crichton (Institut MAI, F), offriranno ai partecipanti nuovi approfondimenti e strumenti, suggerimenti e competenze utili a loro stessi e all’incremento della redditività delle proprie aziende.
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pinioni Aziende Studi Premi Trend Legislazioni Certificazioni Spazio Etichette
I Recycling Awards premiano il riciclo dei release liner in carta e pellicola In occasione della serata di apertura dell’European Label Forum si terrà la cerimonia di premiazione del concorso annuale FINAT Recycling Awards. Nell’ambito di due categorie, utenti finali di etichette autoadesive e trasformatori di etichette autoadesive, le aziende che riciclano release liner in carta e/o pellicola sono invitate a partecipare per aggiudicarsi il riconoscimento che meritano per aver preso provvedimenti volti alla riduzione dell’impatto ambientale. Scopo del concorso è la sensibilizzazione in merito al crescente numero di programmi di riciclo sostenibili ed economicamente efficaci per i release liner. “Il riciclo dei
release liner sta aumentando e ci piace pensare che il nostro concorso contribuisce a questa crescita”, ha affermato Jacques van Leeuwen, presidente del concorso. “Le iniziative di riciclo stanno offrendo sempre più soluzioni chiavi in mano, e questo prezioso materiale secondario non deve essere più destinato ai rifiuti. Il release liner in carta usato è un materiale di alta qualità, già riutilizzato in prodotti che vanno da nuovi liner e carta copiativa a isolanti per pareti. Analogamente, i liner in PP e PET rigranulato vengono impiegati in un’ampia gamma di applicazioni, come nuove pellicole in silicone, materiali isolanti per giubbotti e molto altro”. van Leeuwen fa notare
Preziosa risorsa di know-how
Piattaforma per il progresso
ELF 2016 vuole offrire di nuovo una preziosa risorsa di know-how. Come sempre, il FINAT Radar e le relazioni sul mercato dei supporti per etichette saranno presentati dall’amministratore delegato di FINAT Jules Lejeune (Paesi Bassi). L’inviato di VskE Herbert Knott (Germania) presenterà una sintesi degli sviluppi più interessanti osservati a drupa 2016, che si sarà appena conclusa. Nell’ottica dell’importanza del trasferimento delle competenze e della formazione per le generazioni successive, i manager presenti all’evento potranno partecipare a una sessione interattiva condotta da Mike Fairley e i suoi partner della Label Academy (Regno Unito), nella quale metteranno alla prova le proprie competenze e conoscenze relative alle tecnologie di etichettatura.
ELF fornisce una piattaforma grazie alla quale proprietari, CEO, direttori vendite e marketing, futuri leader, partner di distribuzione, formatori e redattori possono conoscere e discutere le sfide attuali e future, essere ispirati da storie di successo, apprendere da esperti di diverse specialità, scambiare punti di vista e opinioni e avviare interazioni che possono cambiare il futuro, fare esperienza con attività pratiche e stringere relazioni con colleghi di altri paesi. Il networking tra i partecipanti sarà un aspetto di rilievo durante le pause e negli eventi collaterali. Come negli anni precedenti, questi ultimi comprenderanno un’esposizione dedicata ai fornitori e una cerimonia di premiazione FINAT, in versione rinnovata, la sera dell’inaugurazione. I partecipanti potranno prendere parte il venerdì sera alla cena a bordo dell’Ocean Diva, che prevede anche una speciale performance a sorpresa. FINAT invita i suoi soci e quelli delle associazioni nazionali affiliate ad avvalersi inoltre dei vantaggi rappresentati dal periodo in cui si terrà l’evento, dall’accessibilità del luogo e dal costo assolutamente interessante. Potranno così tenersi aggiornati circa gli ultimi sviluppi ed essere ispirati da nuove idee per un futuro all’insegna del successo. www.europeanlabelforum.com
L’etichettatura in pole position A conclusione dell’evento di quest’anno, l’ex-manager di Formula 1 Mark Gallagher (Regno Unito) presenterà una prospettiva, vista dall’esterno, per un futuro vincente e innovativo per il settore dell’etichettatura. Gallagher ha lavorato personalmente con i proprietari dei più importanti team del mondo e con i migliori piloti e tra cui Senna, Mansell, Schumacher e Coulthard. Sa dunque molto bene che cosa ci vuole per competere a livello mondiale...
inoltre che il riciclo dei release liner può essere una risposta a requisiti normativi o di mercato nel contesto dei programmi di sostenibilità ambientale di aziende o enti pubblici, oggi e in futuro: “Il FINAT Recycling Awards è un’ottima opportunità per evidenziare i progressi dei programmi di riciclo nel nostro settore”.
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Stampa di imballaggi: digitale o tradizionale? Mentre la stampa digitale è riuscita a imporre il proprio valore in aree tradizionali del settore dei supporti di stampa, la sua adozione è stata leggermente più lenta nel settore degli imballaggi, a eccezione nella stampa di etichette, che ha iniziato ad adottare le tecnologie di stampa digitale in uno stadio relativamente precoce. Ciò è dovuto a diversi fattori, vediamo quali...
Perché la stampa digitale è entrata più lentamente nel settore degli imballaggi? Non erano presenti sistemi digitali adeguati, i requisiti del settore degli imballaggi sono totalmente diversi rispetto a quelli del settore della stampa tradizionale e gli attori nel settore ancora conservatore degli imballaggi hanno avuto bisogno di un po’ più di tempo per accettare un futuro digitale rispetto alle loro controparti della stampa commerciale. Ma i tempi stanno cambiando. Un numero crescente di produttori e clienti inizia a riconoscere i vantaggi della stampa digitale per gli imballaggi e ad adottare la tecnologia. Senza dubbio, uno dei momenti chiave è stata l’ormai leggendaria campagna Condividi una CocaCola. Solo pochi mesi dopo l’innovativa strategia di CocaCola di inserire diversi nomi sulle sue lattine, Ferrero ha seguito l’esempio con etichette variabili sui contenitori della Nutella.
Il mercato è in crescita
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di Michael Seidl*
Stando alle previsioni più recenti, il volume del settore della stampa a livello globale aumenterà fino a raggiungere i 420 miliardi di euro entro il 2020 dall’attuale livello di 407, invertendo la rotta della forte contrazione registrata tra il 2008 e il 2010 con il passaggio da 438 miliardi a 407. Nel settore della stampa globale, la stampa di imballaggi rappresenta l’unica area che registrerà una crescita sensibile, con un incremento del 3,3% all’anno per una quota di mercato complessivo pari a 141 miliardi di euro entro il 2020. Ciò comprende astucci pieghevoli, etichette e imballaggio flessibile. In termini di processi di stampa specifici, si prevede per la stampa flessografica una crescita del 2,6% e dell’8% per la stampa digitale. Oggi solo il 7% delle confezioni viene stampato con tecnologie digitali, ma si prevede che questa percentuale crescerà in modo significativo. Per i trasformatori, la stampa digitale può rappresentare un’estensione logica della stampa analogica e consentire loro di sviluppare simultaneamente nuove applicazioni. Ma ne parleremo in seguito.
I vantaggi della stampa digitale Vale anche la pena ricordare che il report The Future of Package Printing to 2019 di Vlad Savinov, Smithers Pira - 2014, prevede una crescita annua del 17% per la stampa digitale. Ciò la renderà la tecnologia a più rapida crescita nella stampa di imballaggi, che si prevede raggiungerà un volume di 19 miliardi di dollari USA entro il 2019.
Tendenze nel settore degli imballaggi La scelta per i consumatori si è fatta notevolmente più ampia e i marchi vogliono differenziarsi dalla concorrenza per acquisire una fetta di mercato. La confezione riveste un ruolo sempre più importante nell’attirare clienti davanti allo scaffale, quando viene presa la decisione di acquisto finale. L’imballaggio deve influenzare sempre più i consumatori e attirarne tutti i sensi. Commenta Hubert Marte, relatore all’Austrian Corrugated Cardboard Forum: “La tendenza in crescita verso confezioni più piccole, normative di sicurezza sempre più severe e il boom delle vendite online continueranno a dare impulso alla crescita nel settore nei prossimi anni. Per questo, diventerà sempre più importante che le confezioni siano più ecocompatibili, riciclabili, stampate con alta qualità e intelligenti, integrate nel concetto di internet delle cose con funzionalità come i codici QR, maggiore personalizzazione e altro ancora”.
La prospettiva europea Il settore europeo degli imballaggi è in continua espansione, vista la crescita della popolazione, e i trasformatori si stanno avvalendo di tutte le tecnologie di stampa disponibili. “Le tendenze chiave del settore che possiamo osservare sono la presenza di sempre più prodotti sugli scaffali e la microsegmentazione per rivolgersi a una varietà di gruppi demografici di consumatori”, spiega Francois Martin, responsabile Marketing Graphic Business Solutions di HP a livello mondiale. “Per molti anni HP ha registrato una crescita a doppia cifra nel numero di
L’attuale frammentazione dei mezzi di comunicazione porta a un continuo bombardamento dei consumatori con informazioni e messaggi che praticamente vengono ignorati. La confezione è senza dubbio uno degli ultimi canali che ancora attirano l’attenzione del consumatore. Ma per raggiungere lo scopo, i prodotti devono farsi notare sullo scaffale e i proprietari dei marchi rispondono a tale esigenza con cicli di presentazione prodotti sempre più rapidi e confezioni più pertinenti, quindi i lotti sono più piccoli, i cicli di produzione più brevi e c’è una richiesta superiore di tecnologie di stampa digitale. Ciò che genera maggiore interesse nella stampa digitale sono anche gli sviluppi demografici, tra cui il numero crescente di nuclei monofamiliari, con comportamenti di acquisto diversi da quelli di famiglie a più componenti, come ad esempio le quantità acquistate e il budget per gli acquisti. Inoltre, i nuclei familiari della generazione degli over 50 richiedono imballaggi con caratteristiche particolari. I consumatori sono più sensibili ai temi legati a costi, ambiente e praticità. Per i produttori di imballaggi, ciò significa gestire un numero crescente di ordini più piccoli. I tempi di produzione stanno diventando di conseguenza più brevi e la programmazione di produzione più complessa.
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pagine stampate digitalmente”. Il settore degli imballaggi, incluse le soluzioni di stampa digitale correlate, può essere suddiviso fondamentalmente in quattro aree: etichette, imballaggio flessibile, astucci pieghevoli e cartone ondulato. Ognuna di queste presenta le sue dinamiche e le sue caratteristiche. Il settore delle etichette è stato il primo a comprendere i vantaggi della stampa digitale. Gli altri settori stanno seguendo questa tendenza ma non alla stessa velocità o con lo stesso percorso. Il settore delle etichette ha un vantaggio di 10-12 anni rispetto al cartone ondulato in termini di implementazione della stampa digitale.
*MICHAEL SEIDL è editore e caporedattore di diverse pubblicazioni specializzate in Europa centrale e orientale. Tra queste Print & Publishing, Packaging e Visual Communication. Seidl è ben inserito nel settore della stampa e della comunicazione, è un apprezzato relatore e organizzatore di diversi concorsi del settore nonché membro di organizzazioni di settore. In qualità di cofondatore di IMA - International Media Alliance, in cui i media di Asia, Australia ed Europa si riuniscono per costituire un’alleanza di settore, ha compiuto un importante passo avanti verso la creazione di un’influenza a livello globale.
L’universo delle etichette digitali HP ha installato finora oltre 1.000 macchine da stampa digitali nel settore e ritiene che la stampa digitale sia diventata ormai convenzionale. Xeikon vanta oltre 300 sistemi installati e più del 50% delle vendite proviene attualmente dal settore degli imballaggi. Le aziende tradizionali come Heidelberg hanno seguito il percorso digitale con Gallus e da Labelexpo 2015 sono pienamente coinvolte nel processo digitale con la Gallus DCS 340. Questo sistema di trasformazione, sviluppato con un progetto congiunto di Heidelberg e Fujifilm, è dotato delle teste di stampa inkjet di ultima generazione e stampa a un livello di qualità in precedenza raggiungibile solo con la stampa offset. Offre una qualità di stam-
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“Il livello d’impatto delle tecnologie di stampa digitale sulla produzione dipende dalla rapidità di sviluppo delle macchine da stampa per la produzione industriale di imballaggi. Altro fattore importante è il costo di approvvigionamento delle materie prime, di manutenzione e riparazione, e degli inchiostri. Inoltre, non è ancora stato possibile ottenere tutti i colori Pantone con la stampa digitale. La stampa su carta patinata e il processo di essiccazione rimangono una sfida importante. Una volta superati questi ostacoli, la stampa digitale di imballaggi inciderà in modo significativo, portando con sé una rivoluzione”. Hubert Marte
pa inkjet UV di fascia alta con risoluzione nativa di 1.200 dpi a velocità di 50 metri al minuto, con la flessibilità e l’efficienza della stampa digitale integrata ai vantaggi della stampa flessografica. Un altro elemento esclusivo di questa soluzione, oltre all’alta qualità di stampa, è l’integrazione di moduli di finitura in linea. La Gallus DCS 340 stampa con tecnologia digitale dalla bobina all’etichetta finita e fustellata in un unico passaggio. L’azienda francese Autajon ha acquistato e testato il primo sistema e ha ordinato altri tre sistemi.
Imballaggio flessibile Questo mercato è ampio e continuerà a svilupparsi digitalmente nei prossimi 5 anni, ma è anche soggetto a cambiamenti dal punto di vista sociale (soprattutto a causa della mobilità). Le persone mangiano e bevono mentre sono in movimento. Gli imballaggi flessibili stanno guadagnando terreno e sostituiscono sempre più le confezioni rigide. In particolare, nel settore alimentare gli imballaggi flessibili sono facili da gestire e rispondono all’attuale tendenza di produrre meno scarti e di ridurre l’impronta di carbonio. Nemmeno l’aspetto della comodità può essere ignorato in questo segmento. La stampa digitale fornisce ai produttori di imballaggi flessibili l’opportunità di ampliare l’attività. La formula è semplice: imballaggi di alta qualità, prodotti digitalmente con consegna just-in-time. È per questo motivo che la tecnologia è importante, supportata da soluzioni quali HP Indigo 20000 che ha lanciato un chiaro segnale al settore del marketing.
Il mondo colorato degli astucci pieghevoli La stampa digitale è ancora relativamente giovane in questo settore, sebbene vi siano già diversi esempi eccellenti di applicazioni. Il settore degli astucci pieghevoli tende a usare la tecnologia per piccole tirature differenziate; le tirature di stampa prima o alla fine di lunghe tirature tradizionali sono un’altra applicazione. La stampa digitale di astucci pieghevoli è attualmente ancora considerata in una fase iniziale, in altre parole viene usata dagli utenti che hanno riconosciuto le tendenze e sviluppato le prime applicazioni. Un buon esempio di ciò è Peter Sommer di Elanders in Germania, che assieme alla cioccolata Ritter Sport ha elaborato un progetto affascinante. È stato creato un sito web speciale in cui i consumatori potevano ordinare confezioni personalizzate per la loro cioccolata Ritter Sport.
L’imballaggio in cartone ondulato 96
Finora le aziende che lavorano cartone ondulato sono state abbastanza lente nell’adozione delle tecnologie di stampa digitale, a eccezione di quelle che
impiegano sistemi in piano (HP, Scitex, Durst, Mimaki, swissQprint...). Tuttavia, ciò è dovuto più al fatto che finora non c’era una grande disponibilità di sistemi sul mercato che potessero essere utilizzati per il cartone ondulato. Ma questa situazione sta cambiando grazie a fornitori quali Bobst o con la collaborazione HP/KBA, che saranno entrambi presenti a drupa 2016. In seguito ad appena due anni di sviluppi, HP e KBA hanno presentato la prima HP PageWide Web Press T1100S a un gruppo di visitatori a Würzburg nel novembre 2015. Questa gigantesca rotativa inkjet con una larghezza della bobina di 2,80 metri sta offrendo nuove opzioni per la produzione flessibile di imballaggi in cartone ondulato in diverse dimensioni e tirature che in precedenza non erano economicamente convenienti. Un altro esempio nel settore del cartone ondulato
“La stampa digitale aiuta le aziende ad affrontare le nuove sfide e ottimizza la produzione rispetto ai metodi analogici”. Francois Martin solo è possibile acquistare il proprio muesli preferito, ma anche progettare il proprio contenitore per muesli con un’immagine e un testo. La Jetmaster Dimension è stata modificata in base ai requisiti specifici di mymuesli. Si tratta della prima macchina di questo tipo che Heidelberg ha installato direttamente in un outlet al dettaglio. KHS, produttore di una macchina per riempimento, ha implementato assieme a Xaar un progetto in cui la stampa viene realizzata direttamente su bottiglie PET presso il birrificio belga Martens Brouwerij. Il sistema di stampa diretta digitale impiega le teste di stampa Xaar 1002 GS6 con risoluzione fisica di 360 dpi ove testo e grafica vengono stampati con inchiostri LED in quadricromia a bassa migrazione + inchiostro bianco. Ciò significa che è possibile stampare direttamente 12.000 bottiglie in un’ora. “Il sistema consente di modificare la grafica in pochi minuti anziché in settimane”, afferma Phil Johnson di NMP, la filiale di KHS che ha sviluppato il sistema.
Aspettando drupa 2016 proviene da Bobst. Durante l’ultima edizione di drupa nel 2012, il CEO Jean-Pascal Bobst aveva annunciato che stavano sviluppando un sistema di stampa digitale. Il progetto, avvolto nel segreto, è ora in uso presso i beta tester, presso Model in Svizzera e Schumacher in Germania. Questa soluzione digitale industriale per la stampa di imballaggi e display in materiale ondulato utilizza la tecnologia Stream Inkjet di Kodak e offre non solo una riproduzione intensa dei colori e una delle più elevate risoluzioni di stampa disponibili, ma funziona anche con inchiostri di stampa per uso alimentare. La macchina da stampa digitale a foglio progettata per la stampa in quadricromia su una vasta gamma di materiali ondulati, patinati e non, consente la personalizzazione di basse e grandi tirature di imballaggi e display a elevate velocità. A un’eccezionale velocità che raggiunge i 200 metri al minuto, la nuova macchina garantisce un’alta qualità sui fogli con dimensioni massime di 1,3x2,1 m.
Applicazioni speciali Oggi la stampa digitale di imballaggi non si limita solo alle aree finora elencate. Le etichette e i codici non sono trattati in questo articolo perché si andrebbe ben oltre il suo scopo. Tuttavia, è presente una gamma di applicazioni speciali che dimostra quanto sia versatile e creativa la stampa digitale nell’uso pratico. Ecco due esempi. La start-up tedesca mymuesli ha installato di recente una Heidelberg Jetmaster Dimension presso la propria sede di Heidelberg per la stampa personalizzata di confezioni di muesli. Ciò significa che non
I visitatori di drupa potranno senza dubbio vedere diverse soluzioni che dimostreranno l’implementazione della tecnologia digitale nel settore degli imballaggi. Un esempio è la nanotecnologia di Landa che stavolta verrà presentata con un sistema completo per la produzione di imballaggi. Si tratta di un settore affascinante che verrà stimolato da tutti questi sviluppi. E soprattutto si tratta di un mercato in crescita. E questa è decisamente una buona notizia!
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“L’uso della tecnologia digitale dà all’industria degli imballaggi la possibilità di prendere parte alla tendenza di micro-marketing. La possibilità di aggiungere nuovi design alle bottiglie in corso d’opera rappresenta un potente strumento di marketing che consente ai marchi di localizzare e personalizzare i loro prodotti in un modo orientato al cliente”. Phil Johnson
Come cambia il ruolo del packaging, in un evento a Palermo Continua la partnership tra le associazioni Argi e Acimga che stanno organizzando “Print4Pack, EMEA, USA and Italy in contact on innovations, challenges and trends for the packaging of the future”, che si terrà il prossimo 20 e 21 settembre al Centro di Formazione professionale del CNOS – FAP “Gesù Adolescente” di Palermo. L’evento è realizzato con il supporto di ITA, Italian Trade Agency, Agenzia per il supporto all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del Ministero dello Sviluppo economico e coinvolgerà
i paesi del bacino del Mediterraneo e gli operatori americani in un confronto sul valore aggiunto delle nuove tecnologie nelle strategie di creazione e di stampa del packaging di marca. In particolare si affronterà il tema di come sta cambiando il ruolo del packaging che da semplice involucro può oggi, attraverso il modo in cui viene stampato, diventare un elemento di comunicazione efficace del brand. Anche i materiali disponibili e le forme possono portare innovazione al packaging. E non solo: a seconda delle informa-
zioni stampate, il contenitore oggi diventa parlante e può attivare virtuosismi di sostenibilità. Il convegno è un’iniziativa che Acimga e Argi promuovono per facilitare l’incontro tra domanda e offerta e coinvolgerà gli stampatori, i converter, i brand owner, packaging/marketing manager e agenzie di comunicazione e i delegati (buyer) provenienti da Tunisia, Egitto, Marocco, Algeria, Libia, Turchia, Iran, Israele e USA. Per iscrizioni e informazioni: www.print4pack.it
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>>segue
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Dalle pagine precedenti
Indagine Filiera >>da pag. 16
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Alcune conferme e talune novità sulle diverse dinamiche dei quattro comparti della Federazione: le macchine per grafica e converting confermano ancora una volta una performance di crescita decisamente positiva su quasi tutti gli indicatori. Favorevole la dinamica del settore cartario che aveva mostrato, nel III trimestre, i segnali di una limitata vitalità. Notizie confortanti emergono anche dal comparto cartotecnico trasformatore, in accelerazione, mentre restano pessimistiche quelle provenienti dal settore grafico, che ha evidenziato un rallentamento dei livelli di domanda sia interna, sia estera. Le indicazioni sul primo trimestre 2016 sono in generale prevalentemente orientate alla stabilità, anche se con una maggioranza di ottimisti, nel settore cartario e cartotecnico trasformatore. Intonazione decisamente più positiva per il comparto delle macchine per grafica e converting. Gli atteggiamenti più prudenti riguardano il comparto grafico, maggiormente orientato alla stabilità”. Pietro Lironi, presidente della Federazione, commenta: “Questa indagine, pur evidenziando un discreto miglioramento della congiuntura complessiva del nostro macrosettore nell’ultima parte del 2015 e nel primo scorcio del 2016, che ci fa ben sperare,
mostra ancora chiare difficoltà in particolare nel settore della stampa, con influenze negative a monte e a valle nei comparti collegati. Permane quindi la necessità di dare un nuovo impulso al consumo dei prodotti culturali da parte delle famiglie”. Le aziende grafiche che partecipano all’indagine nei primi nove mesi 2015 hanno vissuto una fase di difficoltà sul fatturato e sulla produzione, sia nel comparto grafico pubblicitario e commerciale, sia in quello grafico editoriale, poiché pur in contesto di miglioramento dei consumi non ripartono le vendite di beni culturali, come libri e riviste, e la pubblicità vive una lunga crisi soprattutto sulla stampa; la situazione 2015 è complessa in particolare sul fronte dell’export settoriale. Le indicazioni sul quarto trimestre 2015, rispetto al terzo, sono all’insegna di un discreto pessimismo sia sul fronte interno che, soprattutto, su quello estero. Le indicazioni sul I trimestre 2016 del campione grafico, in confronto con il quarto 2015, sono stabili sull’Italia e in miglioramento sull’estero. Su fatturato e ordini nazionali, nella maggioranza dei casi vincono le stime di stabilità (54%), con quelle pessimistiche e ottimistiche su identici livelli (23%). Su fatturato e ordini esteri prevale la stabilità nel 60-70% delle aziende, con un 20-30% di ottimisti e solo un 10% di pessimisti.
Valzer rotative >>da pag. 15
HP a drupa >>da pag35
Webprint è partita assumendo una parte del personale dell’ex gruppo Arneri e dotandosi di una rotativa Timson monocolore per la stampa dei libri. Ora starebbe potenziando la capacità produttiva con una delle Lithoman ex Satiz che verrebbe installata nello stabilimento ex Roto2000. Stabilimento che era stato preso in affitto da Elcograf del gruppo Pozzoni, ma l’affitto non è stato rinnovato per cui l’azienda di Cisano Bergamasco ha rilevato le due rotative Lithoman a 80 pagine per montarle nel suo impianto di Madone dove arriverà anche una 48 pagine dallo stabilimento di Pomezia, sempre del gruppo, per cui è stata decisa la cessazione dell’attività. La terza rotativa ex Satiz, sempre acquisita da Alcon Holding (che avrebbe anche rilevato le macchine piane di Deaprinting) non avrebbe invece ancora un pretendente certo. Ma, sempre secondo fonti di mercato, potrebbe anch’essa finire alla Webprint anche se ci sarebbe stato un interessamento da parte del gruppo Abramo. A.P.
Inoltre, HP PageWide Web Press T470 HD e T480 HD offrono un incremento del 25% della velocità rispetto al loro lancio. Con un ciclo di lavoro mensile fino a 60 milioni di pagine, la T240 HD è pensata per provider di stampa attivi in ambito business e nella produzione di libri e mailing che necessitano di prestazioni a colori affidabili in un ambiente produttivo two-up. Il nuovo portafoglio HP Indigo sarà in consegna dalla seconda metà del 2016, mentre la disponibilità delle nuove funzionalità HP Indigo è prevista come aggiornamento opzionale nel corso dell’anno. La nuova tecnologia HDLA per HP Indigo 12000 sarà disponibile nel 2017. Le nuove HP PageWide Web Press saranno commercializzate nel 2016. Gli utenti dell’attuale HP PageWide Web Press fronte-retro a colori potranno effettuare l’aggiornamento alla nuova tecnologia nel corso del 2016. Tutte le nuove macchine da stampa digitali HP Indigo e HP PageWide Web Press garantiscono una connettività HP PrintOS per migliorare la gestione della produzione di stampa. I clienti potranno beneficiare di HP PrintOS a partire dal 31 maggio. Cristina Rossi
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