Wide, n. 33, Aprile - Maggio 2017

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E D I W Textile - Interior - Decorative OOH - Industrial & 3D

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TRENTATRÉ

N. 33 APR-MAG 2017 €8,00 STRATEGO GROUP 20090 SEGRATE (MI) VIA CASSANESE 224

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I Power Sponsor sono aziende che hanno scelto di accompagnare Wide nel suo percorso editoriale 2017, garantendo una continuità di impegno nel dialogare con la redazione e nel favorire il trasferimento tecnologico verso il mercato. Attraverso case history, news tecnologiche, interviste al proprio interno e a clienti rappresentativi, si proporranno quali driver di informazioni ‘powerful’ nelle diverse sezioni della rivista.

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editoriale paola bonfanti

LA SINDROME DEL BELLO NELLA FISICA DELLA DECORAZIONE La decorazione è protagonista di questo numero di WIDE. Arte antica e trasversale alla storia dell’umanità, la decorazione riflette ed esprime l’istinto dell’uomo per la ricerca del bello. Si decora per conferire all’oggetto un valore – estetico, emozionale o funzionale. Tutt’altro che statico, il senso dell’abbellire muta continuamente, includendo o escludendo categorie e caratterizzazioni. In questa logica, è la personalizzazione ad affermarsi universalmente quale valore dominante del bello, che nel mondo attuale deve portare un segno distintivo riferito all’utente a cui è destinato, in una logica emozionale dalla quale si sprigioni una sensazione di unicità. Personalizzazione, dunque, e anche funzionalità, laddove la capacità di conferire una funzione alle superfici – attraverso un codice, un simbolo o una finitura – fa parte dei plus contemporanei dell’atto di decorare. E come cambia il significato dell’abbellire, così si evolvono le tecniche e le tecnologie di abbellimento, ed è qui che si colloca la stampa. Serigrafia e stampa digitale si affiancano – e sempre più si contaminano – come strumenti di decorazione e nobilitazione degli oggetti, spingendo oltre gli orizzonti del decorative: imprimere effetti speciali e ricercati su materiali diversi e prodotti dalle forme svariate rappresenta il focus operativo di chi di decorazione si occupa ogni giorno. Tutto questo è raccontato – proprio attraverso la voce dei player della product decoration – nelle pagine dello Speciale. E un focus speciale è dedicato anche a FESPA 2017, la manifestazione di riferimento per gli operatori della stampa specialistica, nella quale questo numero sarà distribuito. Le pagine riservate all’evento – con mappe e informazioni sulle novità tecnologiche in vetrina – sono pensate come guida per coloro che visiteranno la manifestazione. E FESPA 2017 segna anche l’inizio di una nuova avventura per WIDE, perché in concomitanza con la fiera sarà lanciato il portale web della rivista – www.widemagazine.it. Stay tuned!

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sommario Wide trentatrÉ

speciale decorative scenari di mercato: come cambia la decorazione

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del prodotto, tra digitale e serigrafia pag 12 tendenze: decorazioni “effetto wow”? eccole a brand revolution pag 16 inchiesta: gli specialisti della decoration raccontano pag 22 applicazioni: quando la decorazione entra in sala stampa pag 30 scenari: Printing e materiali, binomio d’effetto pag 32 eventi: fespa italia roadshow pag 36

interior tendenze: stampe d’interni, le 20 migliori del 2016 secondo fespa pag 38

industrial printing ecologia e visione: la ricetta della decorazione industriale di muchcolours pag 42

out of Home moohbile: una nuova soluzione pubblicitaria che unisce l’ooh e il mobile pag 48

textile spazio designer di fulvio alvisi: il rinascimento permanente del tessile pag 51 l’insider: stamperia serica italiana serve la moda top di gamma pag 52

fespa space fespa 2017: storytelling della manifestazione pag 56 fespa 2017: sunosguardo agli espositori pag 60 fespa 2017: mappa dei padiglioni con gli stand made in italy pag 64

rubriche news: tecnologie, eventi, aziende pag 6 eventi: debutta il sistema di stampa roll-to-roll con tecnologia uvgel di canon pag 70

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Prosegue il percorso di Eurmoma mirato alla continua implementazione dell’offerta e del servizio, per rispondere alle esigenze del mercato e della domanda e mantenere il proprio posizionamento competitivo. La rapidità è uno dei parametri più importanti da considerare nel momento in cui si valuta un servizio, che deve risultare sempre e comunque di qualità. Nel campo della visual communication, le esigenze sono spesso eterogenee, in quanto il cliente si trova in molti casi a dover acquistare, per un’unica commessa, una serie di prodotti diversi tra loro da unire e combinare successivamente per completare la realizzazione. Grazie a uno sguardo attento alle esigenze sia di chi esegue i lavori sia dei clienti finali, Eurmoma ha nel tempo assecondato tale trend, studiando l’assortimento dei prodotti in funzione di questo aspetto. L’obiettivo è stato quello di fornire tutto l’occorrente affinché il cliente possa svolgere la sua lavorazione senza problemi, che si tratti dell’allestimento di una scenografia, della riqualificazione di ambienti e/o autoveicoli, della stampa, dell’arredamento di POP e POS e quant’altro. Oltre alla fornitura del materiale principale, come le lastre in PVC espanso per realizzare l’allestimento di un fondale, chi esegue i lavori avrà certamente bisogno di una serie di accessori e strumenti di indotto – come biadesivi, cutter, fissaggi tra pannelli, supporti e tool di vario tipo – che gli consentiranno di svolgere la lavorazione al meglio e senza compromessi. Un altro esempio è la lavorazione di car wrapping, dove oltre al materiale principale – rappresentato dalla pellicola autoadesiva – l’occorrente per eseguire un buon lavoro si compone di molto altro come calamite, taglierini, guanti, prodotti di trattamento e lo sgrassamento delle superfici. Eurmoma garantisce ai propri interlocutori – anche a chi si rivolge all’azienda per la prima volta – un servizio completo, orientato a fornire tutto l’occorrente per eseguire una lavorazione in perfetta regola d’arte, senza tralasciare il minimo dettaglio. Oltre a questo, c’è l’intangibile, rappresentato dal servizio di supporto e assistenza post-vendita del personale. La conditio sine qua non per proporre un’offerta a trecentosessanta gradi è conoscere profondamente le applicazioni concrete dei prodotti che si vendono, come vengono trattati e applicati affinché possano essere trasformati da semplici supporti a oggetti hi-end in grado di trasmettere emozioni visive e di stimolare il ricordo di un messaggio pubblicitario o di un brand.

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power sponsor

Eurmoma L’OFFERTA TOTALE CHE FA LA DIFFERENZA

Aziende MCA Digital presenta il “Samples Book” MCA Digital, rivenditore di soluzioni di piccolo e grande formato, ha lanciato Samples Book, un cofanetto pensato per aiutare i fornitori di servizi di stampa a promuovere il business e a entrare in nuovi settori di mercato. Al suo interno, accanto al listino, si trovano specifiche tecniche e approfondimenti tematici degli oltre cinquanta sistemi presenti nel portafoglio del dealer padovano. Ampio spazio è dedicato anche alla gamma di materiali di consumo suddivisi per settore applicativo, in modo da agevolare l’individuazione del materiale più adatto alla destinazione d’uso in base alle tecniche di stampa utilizzate. Fanno parte del cofanetto anche una raccolta di prove di stampa realizzate su un’ampia gamma di materiali che mettono in evidenza le prestazioni in termini di qualità di output, versatilità, eco-compatibilità ed effetti visivi e tattili dei sistemi HP Latex e HP PageWide. “Nell’ideare il nuovo Samples Book ci siamo basati sulla nostra esperienza per mettere a punto un marketing tool in grado di rispondere in modo esaustivo e pragmatico alle richieste del nostro target”, commenta Cristina Del Guasta, socio fondatore di MCA Digital. “Abbiamo voluto dare vita a uno strumento che semplificasse – dando informazioni utili – la comunicazione tra i fornitori di servizi di stampa e i loro clienti, creando così un circolo virtuoso”.

Tecnologia Tutti i materiali di 3A Composites in scena a FESPA 2017 In occasione di FESPA 2017 ad Amburgo, 3A Composites presenta le principali gamme di materiali del suo portafoglio. Le linee DIBOND, FOREX, SMART-X, KAPA, DISPA, FOAMALITE e tutta la gamma POLYCASA saranno in mostra sullo stand – condiviso con eurolaser, azienda tedesca specializzata nella produzione di macchine per taglio, incisione e marcatura laser a CO2. Dimostrazioni live sul cutter XL-1600 di eurolaser verranno proposte ai visitatori. Ogni materiale dispone di un certificato che ne attesta la piena compatibilità con questa tipologia di processo e le sue caratteristiche. Studiato per mettere in mostra le potenzialità dei prodotti di 3A Composites, lo stand dell’azienda (Hall B7, D40) sarà interamente realizzato con materiali sagomati via laser.


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NEWS

AZIENDE, PERSONE, INIZIATIVE

Digital Signage Dal look alle funzionalità, il restyling di DominoDisplay.com New look e funzionalità da esplorare per DominoDisplay.com. L’e-shop di soluzioni tecnologiche per la comunicazione visiva risponde con questo restyling alle esigenze di un’utenza sempre più attenta alle nuove frontiere della personalizzazione. Il primo step riguarda la semplificazione della navigazione: la gamma viene presentata con una suddivisione in macro famiglie – monitor, totem, videowall, lavagne LIM e software per il digital signage – mentre l’interfaccia, pensata per una consultazione in mobilità, aggiunge al menu a tendina una preview direttamente in homepage con i best seller, le ultime novità e le occasioni esclusive sulla base del rapporto qualità/prezzo. Tra i nuovi tool, ‘Soluzioni per la tua attività’, uno strumento che suggerisce le soluzioni più idonee per specifiche destinazioni d’uso e ambiti merceologici. È, inoltre, in arrivo un Configuratore, che permetterà all’utente di andare a cercare la soluzione adatta alle sue specifiche esigenze. L’importanza rivestita dalla personalizzazione del servizio si affianca quindi a quella del prodotto, per cui il nuovo sito ha una novità di rilievo: il Mapping, ovvero un visualizzatore che permetterà di creare un render visivo di come sarà il prodotto una volta completato secondo le specifiche del cliente. Interamente rinnovata anche l’area per i rivenditori, che in soli tre anni di attività hanno già raggiunto quota 900 sul territorio nazionale. Per questo network di partner professionali è stata creata una sezione dedicata in cui consultare promozioni esclusive e accedere a tutti i marketing & sales tool messi a punto da Domino Sistemi per supportarli nell’attività commerciale offline.

Il nuovo look di DominoDisplay.com semplifica la navigazione e offre nuove funzionalità agli utenti.

Scopri il mondo variegato e creativo delle tecnologie di stampa serigrafica, digitale e tessile di grande formato presso l’esposizione più grande di stampa specializzata ad Amburgo dall’8 al 12 maggio 2017. REGISTRATI PER UN INGRESSO GRATUITO UTILIZZANDO IL CODICE PROMOZIONALE: FESA729

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NEWS

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I Power Sponsor sono aziende che hanno scelto di accompagnare WIDE nel suo percorso editoriale 2017, garantendo una continuità di impegno nel dialogare con la redazione e nel favorire il trasferimento tecnologico verso il mercato. Attraverso case history, news tecnologiche, interviste al proprio interno e a clienti rappresentativi, si proporranno quali driver di informazioni ‘powerful’ nelle diverse sezioni della rivista.

Applicazioni Barre LED, nuova luce ai cassonetti sottili MyLiteLed, azienda vicentina specializzata nella distribuzione di prodotti LED per il settore della comunicazione visiva, presenta la sua gamma di barre LED destinata a diversi utilizzi. Grazie a caratteristiche di ampia luminosità, facilità di installazione e limitato spessore, questi nuovi sistemi consentono di dare un nuovo look a insegne, lightbox con stampe a tessuto e cassonetti sia mono che bifacciali, garantendo un pieno rispetto dei colori e delle immagini. La serie di barre LED di MyLiteLed presenta quattro barre per distinte applicazioni. La barra LED 160° – disponibile in tre formati da 3, 4 o 7 LED – offre un angolo luce da 160 gradi ed è dotata di porta LED Nichia SMD 3030 con spessore di soli 7,4 mm. La barra LED 1560 permette diversi utilizzi e grazie al modulo LED CREE SMD 3535, che emette luce a 15° o 60°, è adatta all’uso in cassonetti bifacciali: disponibile in tre misure (da 3, 5 o 6 LED), ha uno spessore di 14 mm. Completano la serie due barre RGB: la barra LED RGB 170° per installazioni monofacciali e la barra LED RGB 1060 per cassonetti bifacciali. “Le barre LED risolvono diverse problematiche legate all’illuminazione di lightbox e cassonetti di basso spessore”, ha dichiarato Piero Dal Cavaliere, CEO di MyLiteLed. “La luce deve essere diffusa in pochi centimetri di altezza per superfici medio-grandi senza creare macchie e mantenendo inalterate le immagini e i colori del supporto stampato, sia esso in tessuto o in plastica”. Tutte le barre di MyLiteLed si applicano tramite biadesivo o viti, sono realizzate con PBC in alluminio e sono conformi alle normative CE e UL, per prodotti destinati al Canada e al Nord America.

Tecnologia Cibitex, il pretrattamento arriva a 3,5 metri Cibitex presenta a FESPA 2017 l’ultima versione di easyCOAT/DRY, sistema di pretrattamento e fissazione che debutta nel nuovo formato 3,5 metri. easyCOAT/DRY risponde alle esigenze di quelle aziende che, avendo investito in sistemi inkjet da 3,2 o 3,3 metri, vogliono comunque gestire il processo di fissazione in house. Grazie a questo sistema, gli stampatori che si rivolgono al mondo dell’home textile e della moda possono pretrattare qualsiasi tipo di tessuto utilizzando il fluido che preferiscono. Questa libertà offerta al cliente è una delle caratteristiche dei sistemi Cibitex, in particolare della gamma easyLINE – di cui easyCOAT/DRY fa parte. easyLINE nasce, infatti, dalla volontà di costruire macchine compatte e modulari, efficaci e di facile utilizzo, adattabili a ogni tipologia di stampante inkjet. La gamma easyLINE comprende al momento un’unità di vaporizzazione (easySTEAM), un’unità di lavaggio (easyWASH) e una macchina bobinatrice (easyWIND).

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Eventi A giugno l’assemblea nazionale di AIFIL Si avvicina l’appuntamento dell’anno per il settore delle insegne luminose. L’assemblea nazionale di AIFIL (Associazione Italiana Fabbricanti Insegne Luminose) si svolgerà il 16 e 17 giugno a Roma, presso la sede della CNA Nazionale. Una scelta legata non solo a fattori logistici, ma soprattutto al fatto che AIFIL sia associata a CNA, la quale, facendo leva su una base associativa più vasta, può dare maggior visibilità e peso politico al settore. La collaborazione tra AIFIL e CNA ha già dato i primi frutti. Da gennaio, il Ministero per la Semplificazione ha consentito l’istituzione di uno sportello unico presso le Pubbliche Amministrazioni per le domande di autorizzazione delle insegne, senza l’obbligo della domanda per la sostituzione di insegne – legalmente installate – aventi uguali forma e dimensione anche in contesti tutelati dalla Sopraintendenza. Con queste premesse, l’Assemblea Nazionale si presenta con le carte in regola per dare continuità all’importante lavoro portato a termine nei tre anni passati dall’attuale presidenza che, a chiusura del suo primo mandato, proporrà importanti aggiornamenti normativi volti ad aiutare i soci nello svolgimento dell’attività quotidiana. Oltre alla presenza dei Segretari Territoriali, sono previsti interventi di personalità politiche nazionali e relazioni dei consulenti tecnici. A coronamento verrà distribuito un report relativo alla luminanza delle insegne e alle normative sull’inquinamento luminoso. La mattinata del 16 è riservata ai soli associati, mentre il convegno è aperto a tutti gli operatori del settore.

Textile Dover acquisisce Caldera Dover Corporation ha annunciato l’acquisizione di Caldera, software house con 25 anni di esperienza nello sviluppo e vendita di software per la stampa digitale. L’accordo di acquisto è di circa 35 milioni di euro, comprensivi di una quota legata al raggiungimento di determinate performance. Caldera entra così a far parte di un gruppo da 7 miliardi di dollari di guadagni annui e opererà sotto l’ombrello della piattaforma Printing and Identification di Dover – di cui fanno parte anche MS Printing Solutions e JK Group (ovvero i brand Kiian Digital, J-Teck3 e Sawgrass). Robert A. Livingston, presidente e CEO di Dover, ha commentato: “Siamo molto contenti dell’ingresso di Caldera nella famiglia Dover. La nostra posizione nel mercato del digital textile, già forte con la presenza di MS e JK Group, si rafforza ulteriormente. Inoltre, con questa acquisizione ribadiamo il desiderio di espandere la nostra offerta in ambito software e servizi, come abbiamo già mostrato con le recenti acquisizioni di AWTI e Fairbanks”.


LA CITTÀ

VISIBILE

/ THE VISUAL CITY

12/14 O T TO B R E O C TO B E R

2017 PAD / HAL L

8/12

29a Mostra Convegno Internazionale di Comunicazione Visiva

29th International Trade Fair and Conference on Visual Communication

www.viscomitalia.it


speciale

decorative

Quella della decorazione è un’arte antica come il mondo e risponde al bisogno dell’uomo di abbellire ciò che lo circonda, in particolare gli oggetti. Nel tempo, il rapporto tra significante e significato dell’abbellire è mutato, così come si sono evolute le tecniche e le tecnologie di abbellimento, ma l’istinto primordiale per la ricerca della bellezza – estetica, emozionale e funzionale – ha mantenuto la stessa intensità. Ancora oggi si decora per rendere un oggetto esteticamente più piacevole, ma anche per personalizzarlo, per caricarlo di emozioni, per imprimervi un simbolo o un codice, per funzionalizzarne la superficie o per trasformare – alla vista e al tatto – supporti poveri in prodotti a valore aggiunto. Come si colloca la stampa? Strumento di decorazione e nobilitazione, con

la sua evoluzione ha consentito di ampliare gli orizzonti del decorative. È con la stampa serigrafica e con quella digitale – separate o contaminate – che si ottengono effetti speciali e ricercati su diversi materiali e su superfici dalle forme svariate, spalancando le porte a una creatività sempre più feconda. Il viaggio nel mondo del decorative – che vi proponiamo nelle pagine seguenti – si dipana attraverso la testimonianza dei suoi vari protagonisti – tra chi osserva e racconta il mercato, chi sviluppa le tecnologie, chi crea, chi fa uso della decorazione e chi nella decorazione – in tutte le sue forme – è specializzato. E tra una testimonianza e l’altra, non mancano esempi di decorazione contemporanea, accattivanti e capaci di stupire, coinvolgere, attrarre. In una parola, di generare l’effetto wow.

A cura di Paola Bonfanti

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decorative scenari

Come cambia la decorazione del prodotto, tra digitale e serigrafia Cambiano le modalità e si amplificano le applicazioni: così si identifica la trasformazione in atto nella decorazione dei prodotti, legata all’ingresso prorompente della stampa digitale a getto di inchiostro e alla sua capacità di personalizzare e di arricchire con funzionalità innovative il prodotto finito. Questo fenomeno – unito all’evoluzione della domanda – sta portando benefici anche alla tecnologia serigrafica, in utilizzo nel settore da oltre 20 anni. Quali sono le prospettive della decorazione dei prodotti e come le due tecnologie – digitale e serigrafica – andranno a posizionarsi al suo interno? Ne abbiamo parlato con Peter Buttiens, CEO di ESMA, l’associazione europea dei produttori di attrezzature per il settore della stampa specialistica.

Come cambia la product decoration? Quando parliamo di product decoration ci riferiamo a un ambito strettamente legato ai trend di utilizzo dei prodotti e al comportamento dei consumatori. Per quanto riguarda i trend, le dinamiche più recenti hanno visto l’affermarsi della personalizzazione di massa e dell’identificazione del prodotto, una tendenza quest’ultima che riguarda il più

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generale problema della protezione del marchio. La necessità di combattere le pratiche di commercio illecito rappresenta una sfida importante per i brand owner e le nuove tecnologie di stampa diventano un efficace strumento per contrastare questo fenomeno. Per quanto riguarda le abitudini di consumo, per comprendere quale sia l’impatto sulla product decoration possiamo prendere come esempio il caso del food: mangiare on the go e durante gli spostamenti è oggi un’abitudine diffusa e, di conseguenza, il packaging si è trasformato in ‘strumento di servizio’, studiato ad hoc per facilitare il consumo in movimento. Un’altra tendenza interessante è quella che vede il packaging trasformarsi da semplice contenitore a oggetto a sé, unico e con un proprio valore – basti pensare alle edizioni limitate dei settori premium, più simili a opere d’arte stampate che a packaging dal valore funzionale. Guardando ai cambiamenti

in corso, ritengo che si stia preparando il terreno per l’esplosione della ‘smart decoration’ – sull’onda dello smart packaging – ovvero della decorazione interattiva come fenomeno di massa.

Quali sono le innovazioni più significative in ambito di materiali e applicazioni? Tutti i materiali rigidi – dalla plastica al vetro, dall’alluminio al legno – stanno beneficiando dei progressi delle tecnologie di decorazione. E, in generale, vi è una forte richiesta di materiali innovativi e più digitalfriendly comune a tutti gli ambiti applicativi attinenti al product decoration. Guardando alle applicazioni, quello ceramico è il primo segmento di mercato che ha visto la conversione quasi totale della produzione in digitale, con la stampa a getto di inchiostro, e dinamiche simili sono attese per altri segmenti, tra i quali l’interior


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decorative scenari

La decorazione direct-toshape suscita oggi grande interesse. Quali segmenti ne beneficeranno maggiormente?

decoration. Tappeti, pavimenti, pannelli, specchi e persino radiatori vengono prodotti in piccole quantità con la stampa digitale, che può essere utilizzata in combinazione con altri metodi di stampa. Quando la decorazione riguarda il packaging, si tende spesso a concentrarsi sul confezionamento primario, mentre andrebbe sempre tenuto in considerazione il fatto che per i brand owner l’impatto di un prodotto sugli scaffali dei supermercati dipende dalla coerenza dell’immagine tra gli imballi primario, secondario e terziario. Quindi, la capacità delle nuove tecnologie di rispondere alle esigenze specifiche dei singoli segmenti sarà cruciale per determinare le successive trasformazioni del mercato.

A proposito di tecnologie, come la stampa digitale aiuta i print service provider a rispondere alle nuove esigenze della domanda? Le tecnologie sono alla base del cambiamento. Alcune delle soluzioni recentemente presentate sul mercato – dal sistema di Xerox per la stampa diretta sugli oggetti alla stampante Dimatix Material

Printer di Fujifilm, fino all’opzione Kebab di Mimaki – consentono la produzione in tirature limitate, fino a una ventina di pezzi all’ora. Questo si trasforma in una leva di marketing, laddove ai clienti viene data l’opportunità di decorare prodotti generici con design e creatività propri e on demand. Un esempio? È in fase di ultimazione il progetto di una catena internazionale di negozi di accessori per la casa, che si prepara a lanciare sul mercato una serie di piatti completamente personalizzabili. Se l’affermarsi della stampa digitale apre le porte a nuove opportunità applicative, vi sono alcuni aspetti più complessi di questa tecnologia – al di là dell’attrezzatura – con cui gli utilizzatori devono confrontarsi, quali la gestione del flusso di lavoro, la manutenzione e, in generale, l’organizzazione dell’ambiente di stampa. In sintesi, la trasformazione digitale dei processi di produzione richiede un’attenta pianificazione – da inquadrarsi in un contesto più ampio di trasformazione del modello di business – per consentire agli operatori di beneficiare dei vantaggi legati alla riduzione delle scorte o alla gestione online degli ordini.

In ESMA guardiamo ai fornitori di imballaggio e ai converter come naturali utilizzatori della decorazione direct-to-shape. Optare per la riduzione delle fasi del processo e la stampa in linea al posto dell’applicazione di un’etichetta potrebbe apparire come la decisione più semplice da prendere, ma si tratta in realtà di un passaggio che richiede un grande impegno in termini di investimento. Non si tratta semplicemente di sostituire un’etichetta con una stampante digitale – ci sono diversi asset che devono essere integrati in una linea di produzione esistente. Va ribadita l’importanza di fasi del processo quali la gestione dei file di stampa e del colore – indispensabili per assicurare l’idoneità e la consistenza del colore tra le diverse tipologie di imballaggi, adv a strumenti complementari. Del resto, i brand owner non accetterebbero differenze cromatiche tra i layout di confezioni, vetrine e allestimenti dei punti vendita e pubblicità online. Ciò significa che la principale sfida per chi sviluppa tecnologia digitale consiste nel proporre a brand e fornitori di packaging una soluzione completa. Uno dei primi esempi di successo in questo ambito lo abbiamo presentato in occasione del convegno Direct Container Print 2015, organizzato da ESMA: un’azienda belga specializzata nella produzione di birra artigianale ha integrato nel parco macchine una linea di stampa per la decorazione delle bottiglie. Il messaggio è chiaro: seppur vi siano ancora delle criticità legate al management della stampa, il mercato spinge per una svolta in direzione di processi e tecnologie che non richiedano competenze specifiche per la loro gestione.

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decorative scenari

Decorazioni dall’effetto wow! Qualche esempio? “Le campagna crossmedia lanciata dal birrificio belga Martens, nella quale le bottiglie di birra – realizzate in PET e stampate con tecnologia digitale – erano decorate con le immagini dei personaggi di una famosa serie televisiva che, scansionate attraverso una app dedicata, prendevano vita interagendo tra di loro. E, più di recente, le tovagliette di KFC che, grazie a una tastiera incorporata, consentono di continuare a digitare sul telefono anche durante il pasto, o le confezioni in cartone di Pizza Hut in grado di sincronizzarsi via Bluetooth con laptop o smartphone e di trasformarsi in una console DJ. Ci sono altri esempi di applicazioni innovative dall’effetto wow, ma ci riserviamo di rivelarle in occasione del convegno Direct Container Print, in programma il prossimo novembre”.

KFC punta sulle tovagliette interattive che, grazie a una tastiera incorporata, consentono di continuare a digitare sul telefono anche durante il pasto. Per scoprire di più, fotografa il QR code e guarda il video.

Le confezioni in cartone di Pizza Hut si sincronizzano via Bluetooth con laptop o smartphone, trasformandosi in una console DJ. Come? Scoprilo guardando il video.

In quali ambiti la decorazione serigrafica continua a essere la più utilizzata?

La stampa digitale arriverà a sostituire quella serigrafica nella decorazione dei prodotti?

ESMA è nata 27 anni fa come associazione delle aziende specializzate nella serigrafia e ancora oggi almeno la metà dei nostri membri opera nel settore serigrafico, indirizzando con successo le proprie competenze verso la decorazione dei prodotti. Del resto, la richiesta di effetti speciali viene tuttora principalmente soddisfatta dalla tecnologia di stampa serigrafica – pensiamo agli inchiostri metallici per la cosmesi di lusso o a effetti speciali – tattili o sabbiosi – al glitter, al rilievo, alla floccatura. Si tratta di ambiti ancora poco esplorati dalla stampa digitale, anche se qualche progresso è stato compiuto, sia con l’argento, attualmente gestibile in digitale, sia con l’oro, con recenti sperimentazioni che hanno reso possibili le prime applicazioni. Lo stesso discorso vale per il settore dell’elettronica stampata, nel quale l’inkjet è ancora in una fase di partenza, mentre la serigrafia costituisce la tecnologia per eccellenza del packaging interattivo, che integra ad esempio applicazioni di nearfield communication (NFC).

Per rispondere, è necessario fare una distinzione tra i diversi segmenti. Nella ceramica, la tecnologia di stampa digitale inkjet è arrivata, nell’arco di un decennio, a sostituire quasi del tutto la stampa serigrafica. Una simile evoluzione è in atto anche in altri comparti, il tessile in primis, mentre vi sono segmenti nei quali il gap tra digitale e serigrafia è notevole. L’aspetto più promettente della tecnologia di stampa digitale riguarda l’impatto sulla logistica del processo – in termini di ottimizzazione del workflow dalla prestampa al contatto con il cliente – ma nel più lungo termine, il driver del cambiamento dovrà venire da un business consolidato. La prospettiva più probabile, a mio avviso, è quella dell’integrazione delle due tecnologie, già ampiamente praticata soprattutto per tirature veloci o in applicazioni con finalità protettive. La stampa digitale non arriverà dunque a sostituire la stampa tradizionale, ma tenderà a integrarla in misura sempre crescente: tale combinazione metterà a disposizione modalità – differenti,

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migliori e più efficienti – di gestione dei marchi sia a livello locale, in una logica one-to-one, sia a livello globale.

Il futuro della decorazione dei prodotti? La grande competitività che caratterizza i diversi settori applicativi è di stimolo non solo allo sviluppo di nuove strategie in ambito di marketing personalizzato e innovazioni su misura per i consumatori finali, ma soprattutto alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche e applicative inedite. Stiamo già assistendo a interessanti progressi nella stampa diretta su oggetti dalle forme più complesse, quali curve o sfere, e in ambito chimico, con lo sviluppo di nuove formulazioni di inchiostri a base acquosa. Vi sono, inoltre, promettenti sperimentazioni sul fronte del colore, per ottenere la corrispondenza cromatica anche su supporti complessi da gestire, quali la plastica trasparente o il vetro delle bottiglie. Senza dubbio, saremo presto circondati da oggetti e contenitori decorati, non solo con loghi di brand o nomi di prodotti, ma con immagini, foto e persino piccole opere d’arte.



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TENDENZE

DecorazionI “effetto WOW”? EccolE! Etichette, astucci, scatole, lattine e bottiglie – sugli scaffali o non ancora – svelano le dinamiche di una decorazione sempre più d’impatto e sempre più disrupting destinata a trasformare i comportamenti dei consumatori: è la gallery di Brand Revolution Two

Come valorizzare un prodotto con una decorazione disruptive, capace di catturare l’attenzione, generare engagement e creare un’esperienza del brand unica e memorabile? Nella gallery proposta da Brand Revolution Two, il vernissage del packaging messo in scena da Stratego Group il 23 marzo scorso all’ultimo piano del milanesissimo “Pirellone”, è stato dimostrato cosa “può” la stampa digitale. Packaging, etichette, astucci, lattine e bottiglie – vestiti con grafiche dall’effetto wow, dal forte impatto estetico e dal risvolto funzionale – hanno dato vita a questa mostra delle “decorazioni possibili”, frutto del lavoro di una regia collettiva. Regia che ha visto la collaborazione di fornitori di tecnologia, aziende di stampa e agenzie di comunicazione – quali HP, Aro, Avery, Eurolabel, Ghelfi, Goglio, Mida, Notarianni, Nuceria Group, Solutioo Group – impegnati in un confronto fattivo con alcuni dei principali brand owner. Curatore della gallery è stato Vittorio Clementi, creativo open minded che ha saputo coniugare creatività, innovazione

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tecnologica e capacità produttiva per interpretare i trend di consumo del momento. Per il tramite dell’imballaggio, a Brand Revolution Two hanno dunque “parlato” le macchine di ultima generazione, i software che consentono la gestione creativa ed estrema del dato variabile, i sistemi di nobilitazione per ottenere fantastici effetti metallizzati, olografici, di embossing e debossing, i sofisticati sistemi di anticontraffazione e tracciabilità del prodotto. Hanno raccontato la confezione di yogurt “a forma di campo di calcio”, il codice invisibile capace di offrire al consumatore esperienze di viaggio virtuali, l’astuccio che si fa medium d’arte, scomponendo e ricomponendo le opere sulle molte facce, come in un puzzle… Proseguiamo il filone narrativo presentandovi alcuni dei lavori in mostra.


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decorative TENDENZE

Coca-Cola Coca-Cola ha presentato un’ampia selezione di packaging, che include etichette carta colla, fascette, astucci, sleeve e packaging secondario. Il tutto caratterizzato dalla presenza di dati variabili, consistenti in foto scattate da 15 fotografi in giro per il mondo, ingaggiati per un’importante campagna pubblicitaria di Coca-Cola. Il progetto ha previsto la realizzazione di 5.000 sleeve una diversa dall’altra. A realizzare l’intera linea di CocaCola – cluster, sleeve, etichette e fardello termoretraibile – è stato Nuceria Group, che si è avvalso dell’agenzia creativa NGraphics e ha utilizzato dieci immagini diverse applicate a tutti i materiali. Grazie all’utilizzo del software HP Smart Stream Designer, Nuceria Group è stata in grado di modificare il progetto grafico con una numerazione progressiva e una palette cromatica generata in base a sofisticati parametri di variantatura. La stampa è stata realizzata con tecnologia HP Indigo WS6800. A stampare il packaging secondario è stato, invece, Ghelfi Ondulati con una HP PageWide Web Press T1100 S.

Danone “Bevilo, vivilo, giocalo” è lo slogan utilizzato da Danone per la linea di prodotti Actimel all’interno di un progetto – realizzato dall’agenzia Creos – che ha tutte le carte in regola per trasformarsi in realtà. Ispirato alle figurine Panini, il progetto prevede un cluster in cartone teso contenente sei bottigliette di PET con sleeve raffiguranti ognuna un calciatore diverso. Le immagini dei calciatori ricordano molto i manga. L’idea è quella di invogliare gli acquirenti a collezionare le varie confezioni, un po’ come si faceva con le figurine Panini, e naturalmente a procedere con altri acquisti. A stampare le sleeve è stata Maer con tecnologia HP Indigo WS6600.

Skyline Marketing, tecnologia e sorprese nel progetto ideato da Aro Etichette per suggerire cosa può l’incontro fra stampa tradizionale e digitale. Alla suggestiva etichetta dorata che riproduce gli skyline di tre città-simbolo del mondo, si associa qui un codice nascosto da leggere con l’apposita app sviluppata da Beegraphic e scaricabile gratuitamente su qualsiasi cellulare. Attiva il link al sito del brand owner, che offre al consumatore filmati, informazioni e suggerimenti utili per organizzare il “viaggio della vita”. Protagonisti: una HP Indigo WS 6600 e StealthCode, un codice invisibile di sicurezza basato su tecnologia brevettata Digimarc® che permette di inserire in uno stampato un dato univoco e non replicabile, impercettibile all’occhio umano.

David di Michelangelo Non semplici scatole in cartone. La proposta di Ghelfi Ondulati trasforma il cartone ondulato in uno strumento di decorazione artistica, con portata anche ludica. La personalizzazione di ogni pezzo è volta a costruire – come in un puzzle – una figura combinando le singole scatole. Un’idea fresca e coinvolgente, facilmente replicabile in diversi ambiti. Per realizzare il David di Michelangelo, Ghelfi Ondulati ha utilizzato il software HP SmartStream Designer per la progettazione e il sistema T1100S di HP per la stampa.

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Coca-Cola by Pinko

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utella Un altro importante brand che ha già utilizzato la stampa digitale per personalizzare i propri prodotti è Ferrero. Tutti si ricorderanno i barattoli di Nutella con l’etichetta personalizzata con il nome, presenti sugli scaffali dei supermercati. Quest’anno Ferrero ha fatto un passo in avanti proponendo una collezione con sette milioni di vasetti unici, numerati e decorati con una grafica colorata realizzata grazie al software Mosaic di HP che si basa su un set di 12 pattern grafici di volta in volta ruotati, zoommati, invertiti e combinati tra loro, dando origine a milioni di risultati diversi. Un progetto dai confini quasi artistici, che ha portato sugli scaffali dei supermercati una vera e propria overdose di colori. Anche in questo caso, oltre alla personalizzazione spinta, si è fatto utilizzo del dato variabile, ossia un numero progressivo presente su ogni barattolo, trasformato così in una vera e propria opera d’arte. Per realizzare sleeve e fascette in carta colla in formati diversi è stata utilizzata una soluzione di stampa digitale elettrofotografica.

Coca-Cola è protagonista con un’altra serie di eleganti bottiglie in vetro di vari formati “vestite” con sleeve decorate con 12 tipi di grafiche diverse e tutte firmate Pinko, noto brand italiano d’abbigliamento. Il gusto di Coca-Cola e l’eleganza di Pinko si sono incontrati per dar vita poco prima di Natale a una limited edition che esprime perfettamente lo stile unico e fresco dei brand. La collaborazione tra le due aziende si è sviluppata durante il 2016 con una serie di eventi congiunti, un concorso, una campagna social e la limited edition di Coca-Cola light. Il concorso “Vinci il mondo fashion” ha dato la possibilità di vestire online la CocaCola preferita con una delle grafiche ideate da Pinko. Le sleeve sono state prodotte con una stampante Roland modificata, utilizzando un materiale plastico speciale con un bianco opaco molto poroso.

Patatine Tina

Kamasutra

Anche il packaging flessibile per le patatine Tina è un perfetto esempio di come si possa sfruttare il dato variabile in modo creativo: confezioni di tre dimensioni diverse formano una sorta di murale grazie alle diverse texture riprodotte come sfondo e rese possibili dal software Mosaic di HP. Tutti i prodotti in mostra sono stati realizzati su una HP Indigo 20000 da Goglio con stampa interposta oppure stampa esterna con laccatura su supporti in materiale triplice PET-ALU-PE, nessuna nobilitazione.

Siete sicuri di conoscere tutte le posizioni del Kamasutra? Grazie all’impiego della stampa digitale è stato possibile realizzare una serie di astucci in cartoncino teso per preservativi decorati con immagini riprese dal Khajuraho, un tempio dell’erotismo in India, patrimonio dell’Unesco. Ogni astuccio raffigura una porzione diversa del tempio e il dato variabile è legato alle diverse posizioni del Kamasutra. Per la stampa è stata utilizzata una stampante Roland modificata.

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ecorative d

TENDENZE

Melinda Mida Brand advisory, positioning, strategic design… obiettivi e strumenti di comunicazione B2C sono sempre più sofisticati e sfidanti e la stampa digitale trasforma la sleeve in supporto ideale di stimoli e messaggi. Emblematica quella portata in mostra da Mida per vestire le linee di yogurt rivolte a un target ideale di sportivi. Stampate su HP Indigo WS 6600, rappresentano l’equilibrio ideale fra distintività del marchio, che campeggia ben riconoscibile sul fronte di ciascun barattolo, e opportunità prestate dal dato variabile: ciascuna linea di prodotto si distingue per il colore e il disegno dello sfondo, che lo associa allo sport a cui è dedicato, oltre che per il disegno del frutto dominante (mela, arancia, pesca…).

Le mele Melinda sono le protagoniste del packaging secondario realizzato da Ghelfi Ondulati con tecnologia a getto d’inchiostro HP su carta kraft patinata accoppiata a cartone ondulato. Ogni scatola è caratterizzata da una frase diversa e questa applicazione fa parte dell’iniziativa #DedicaMela, il progetto di Melinda per dare un sostegno alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto nel 2016. Fino alla fine di aprile circa due milioni di cassette Melinda si sono trasformate in una “lavagna” che ha accolto i messaggi di sostegno e di vicinanza ai connazionali colpiti dal sisma. Ghelfi Ondulati, partner di Melinda per questa iniziativa, ha utilizzato inchiostri a base acqua conformi agli standard normativi del settore, che prevedono particolari restrizioni per gli imballaggi alimentari. Le cassette personalizzate hanno dato visibilità a un gesto di dolcezza nei confronti di chi ne ha più bisogno.

Eurolabel Focus sulla stampa del dato variabile per Eurolabel, che ha colto l’occasione per presentare una nuova frontiera di questa applicazione. Le etichette autoadesive che avvolgono e decorano i tubetti laminati – a formare il brand Eurolabel – sono state realizzate con il software Mosaic di HP. L’approccio innovativo riguarda l’introduzione della variabilità infinita del soggetto all’interno di una variabilità finita – in questo caso le lettere dell’alfabeto: con Mosaic, ogni singola lettera può essere differenziata con grafiche e combinazioni cromatiche diverse, senza limiti creativi. Questo nuovo livello di personalizzazione combina i vantaggi tradizionali dei tubetti con l’eleganza e l’unicità del software di HP.

My dog Questo packaging flessibile è dedicato agli amanti o possessori di cani e gatti, che non dovranno più accontentarsi di anonime confezioni di pet food, tutte rigorosamente uguali. Se, infatti, fino a oggi le scatole per cani piccoli, medi e grandi venivano stampate in flexo o in rotocalco, grazie alla stampa digitale è ora possibile realizzare la busta con la fotografia della specifica razza di cane. Anche in questo caso, la stampa è stata realizzata da Goglio con una soluzione HP Indigo 20000.

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decorative tendenze

La stampa digitale guida la rivoluzione dei brand Diamo uno sguardo al backstage tecnologico di Brand Revolution Two con Enrico Monteverdi di HP, sponsor dell’evento Anche quest’anno HP ha partecipato all’evento Brand Revolution in qualità di sponsor tecnologico, coinvolgendo alcuni tra i suoi più importanti clienti nell’ambito del packaging e proponendo una panoramica delle innovative opportunità per la promozione del brand offerte dalla tecnologia HP SmartStream Designer, con un focus particolare sull’applicazione HP Mosaic. Premiata come ‘Migliore applicazione software speciale 2016’ dalla European Digital Press Association, HP Mosaic, infatti, possiede eccellenti proprietà di personalizzazione ed è diventato in breve tempo uno degli strumenti più rivoluzionari del mondo della stampa digitale.

“HP SmartStream Designer è un pacchetto software sviluppato con l’obiettivo di consentire ai print service provider di ottimizzare il lavoro delle macchine da stampa HP”, spiega Enrico Monteverdi di HP. “Si tratta di un software di semplice utilizzo, molto user friendly anche per i non addetti ai lavori. Mi piace definirlo un software ‘democratico’, nel senso che è adatto non solo ai grandi stampatori, bensì anche ai più piccoli visto l’investimento ragionevole che comporta. Quanto al modulo Mosaic, consigliamo ai nostri clienti di utilizzarlo coinvolgendo anche le agenzie creative, perché replicare HP Indigo WS6800

in infinite varianti un pattern non azzeccato potrebbe anche rivelarsi un’arma a doppio taglio”. Passando dai segmenti produttivi di etichette e sleeve al flexible packaging e dal cartoncino teso al cartone ondulato – con le infinite opportunità nella creazione di sofisticati lavori di stampa, personalizzati attraverso una gestione dei dati variabili semplice e ottimizzata per la tecnologia di stampa digitale fornita da HP – durante la serata è stato mostrato come sia possibile per un brand ottenere una comunicazione integrata di filiera, utilizzando il packaging digitale. Un’opportunità produttiva decisamente innovativa e in grado di mantenere, su differenti materiali, la massima efficienza nella realizzazione di applicazioni ad alto valore aggiunto in un mercato come quello del packaging, nel quale la stampa digitale risulta essere a più rapido sviluppo. E con una previsione del tasso di crescita su base annua pari al 17%, a fronte di una previsione di crescita per il mercato di riferimento proiettata verso i 19 miliardi di dollari di valore complessivo entro il 2019. Non solo software perchè, sottolinea Monteverdi, “Va aggiunto che HP è anche sinonimo di hardware”.

“La nostra offerta include una gamma completa di macchine da stampa digitale basate su due tecnologie, che coprono le esigenze di tutti i segmenti del packaging. Le HP Indigo WS 4500, WS 6600 e WS 6800, basate su tecnologia

elettrofotografica, sono macchine a bobina a banda stretta – adatte alla realizzazione di etichette e sleeve – in grado di stampare fino a 7 colori, ossia la quadricromia più arancione, verde e viola; stiamo inoltre spingendo molto il Premium White, un bianco dalla coprenza elevata”. HP Indigo 30000

“Una peculiarità delle nostre macchine è il cambio dei colori speciali on the fly, senza fermi macchina”.

Un modello ad hoc per l’imballaggio flessibile è la HP Indigo 20000, attualmente in funzione presso il Gruppo Goglio e prossima all’installazione in I.B.E., azienda specializzata nella stampa di etichette autoadesive. In più, rispetto ai modelli sopra citati, la HP Indigo 20000 è caratterizzata da una banda più larga e da una velocità superiore e lo stesso si può dire della HP Indigo 30000, dedicata al mercato del cartoncino teso. Un discorso a sé merita, invece, la HP PageWide Web Press T1100S, una macchina inkjet frutto di una partnership tecnologica tra HP e KBA ed entrata in funzione a fine 2016 presso Ghelfi Ondulati.

HP Indigo T1100S



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DECORATIVE INCHIESTA

Gli specialisti della decoration raccontano Decorare è… rendere speciale un oggetto normale. Il processo di abbellimento dei prodotti passa attraverso la nobilitazione volta a ottenere l’effetto wow – a livello estetico, emozionale e funzionale. E richiede una spiccata capacità creativa, una forte padronanza di tecniche e tecnologie e la volontà di fare ricerca e sperimentazione. Come cambiano i gusti della domanda di prodotti decorati? Quali sono le tecnologie più utilizzate? E come si colloca la stampa nella product decoration? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti del settore, aziende specializzate che della decorazione hanno fatto un’arte. 22


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decorative inchiesta

SILAP è specializzata nella decorazione del metallo attraverso il processo brevettato DECORAL® SYSTEM. L’azienda può operare su supporti metallici di diverse dimensioni, con una vasta gamma di colori ed effetti omologati con finiture legno, marmo, metallo e con immagini personalizzate. La collaborazione con DECORAL punta sulla diversificazione dell’attività, orientandosi verso la decorazione di una più ampia varietà di supporti, tra cui PVC, vetro e PMMA.

I mille volti del metallo decorato Fulvio Sironi, responsabile vendite di SILAP, e Andrea Piva, general sales manager di Decoral System

Qual è la differenza tra decorazione e stampa? La capacità di trasmettere emozioni anche su oggetti e prodotti di diverse forme – e non solo piani – è propria della decorazione ed è ciò che la differenzia dalla stampa. Allo stesso modo, solo alla decorazione pertiene la capacità di trasmettere emozioni aumentando al contempo le caratteristiche di resistenza dell’oggetto, anche quando posizionato in ambienti esterni. Quali sono le sfide per un’azienda attiva nell’ambito della decorazione? La necessità di promuovere un’intensa attività di ricerca e di fare

innovazione. Ciò significa ascoltare le esigenze della domanda, ma anche essere propositivi e spingere per soluzioni alternative, che riescano a dare una scossa a un mercato altrimenti legato alle consuetudini. Inoltre, fondamentale in ambito decorativo è l’essere attenti ai gusti estetici che il mercato propone e rivoluziona, veicolando le soluzioni anche verso altri segmenti: la contaminazione di tecnologie e conoscenze è la chiave per proporre nuove soluzioni. Altro aspetto importante, il legame tra decorazione e sostenibilità ambientale: è necessario comunicare il valore della decorazione come strumento che, consentendo di riprodurre materiali naturali, permette di salvaguardare la materia prima vera e propria. Qualità elevata e costi competitivi: cosa scelgono i clienti? La questione del costo deve essere smarcata e analizzata con il cliente in maniera molto critica e approfondita. La decorazione non deve essere vista come una soluzione comparativa a ciò che oggi siamo abituati a utilizzare, ma come soluzione sostitutiva che permette di ottenere

risultati altrimenti non realizzabili. In una parola, se volessi creare strutture con materiali naturali quali legno e marmo incontrerei problemi di lavorabilità, resistenza, duttilità e sicurezza, oltre alle questioni legate all’aumento dei costi. Il punto fondamentale è sfruttare un materiale come il metallo – con elevate prestazioni strutturali – e ricorrere alla decorazione per trasmettere l’emozione del materiale naturale.

l’UV LED. Sul fronte della stampa digitale, vorrei capire dove l’abbinamento tra chimica e fisica porterà l’utilizzo della tecnologia UV LED nei prossimi anni. I nostri clienti si aspettano che l’utilizzo della tecnologia dia loro la possibilità di essere sempre più flessibili in quello che producono e con livelli di qualità e resistenza sempre maggiori. A

Decorare gli oggetti, una definizione? La decorazione è una nobilitazione dell’oggetto finalizzata a trasmettere emozioni – ammirazione, curiosità, meraviglia. Su questo si fonda il nostro concetto di decorazione del manufatto metallico: riproducendo su un prodotto in metallo effetti naturali, come legno, marmo e pietra, riusciamo a creare una dimensione emozionale visiva e tattile e a conferire allo stesso tempo un valore funzionale.

Serigrafia e stampa digitale, una convivenza possibile? Le due tecnologie – serigrafia e stampa digitale – possono sempre convivere e contaminarsi a vicenda. Pur non avendo esperienza diretta con la stampa digitale, osservandone la rapida evoluzione degli ultimi anni, siamo convinti che questa tecnologia sia destinata a entrare in uso in ambiti molto diversi. Alla vigilia della prossima FESPA, quali novità vi aspettate di trovare? Un approccio più green della tecnologia, ambito nel quale a incuriosirmi sono gli sviluppi che avrà

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lcuni esempi di decorazioni realizzate da SILAP e DECORAL: un proiettore con effetto mattoni, alcuni oggetti di arredamento e un esempio di controsoffitto in alluminio con decorazione effetto legno.


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In.Deco Serigrafia realizza progetti ricercati e dal grande impatto

estetico. Specializzata nei settori della profumeria e della cosmetica di lusso, l’azienda si avvale di diverse tecniche di stampa, quali tampografia, serigrafia, stampa a caldo, sublimazione 3D, metallizzazione, verniciatura UV e floccatura. L’industrializzazione delle procedure interne le consente di evadere le commesse nei tempi e con i costi richiesti dal mercato.

Lavorazioni ed effetti speciali per decorare il lusso Alessandra Musitelli, titolare e responsabile commerciale di In.Deco Serigrafia Cosa si intende oggi per ‘decorazione dei prodotti’? La tendenza del mercato è quella di utilizzare la stampa per impreziosire il prodotto.

La decorazione di In.Deco Serigrafia si ispira agli effetti scenografici della natura, come dimostrano la verniciatura glitterata o gli effetti iridescenti metallizzati.

Ciò significa che la stampa non ha più solo lo scopo di comunicare ii brand e/o di fornire le indicazioni di utilizzo, ma diviene lo strumento che consente di rendere l’articolo più accattivante a livello estetico. A questo proposito, abbiamo realizzato una campagna intitolata “In.Deco Feel Nature” con l’obiettivo di mostrare come – grazie

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alle nostre tecnologie – siamo in grado di riprodurre effetti molto scenografici già presenti in natura. Mi riferisco, ad esempio, alla verniciatura glitterata che richiama il cielo stellato e all’effetto iridescente metallizzato come le bolle di sapone.

Quali sono per In.Deco Serigrafia le principali sfide di oggi? Uno stampatore attivo nell’ambito del product decoration deve promuovere al suo interno un’attività di ricerca e sviluppo continua per arrivare a proporre finiture e soluzioni di decorazione sempre nuove. Questa è una delle principali sfide da affrontare, insieme alla necessità di offrire

flessibilità nel servizio, rispetto di tempistiche sempre più ridotte e, in ultimo ma non meno importante, la qualità del prodotto finito. Qualità più elevata versus convenienza dei costi: quale criterio guida le scelte dei clienti? Direi che, in generale, vi è più di un criterio di scelta e molto dipende dal mercato di riferimento del cliente. Nella profumeria di nicchia, il costo passa in secondo piano rispetto alla resa estetica, quindi sviluppiamo progetti che richiedono più di una tecnica di decoro: i vetri vengono verniciati per effetti particolari, floccati, stampati a caldo per finiture metalliche sui loghi e così via. Nei mercati dei grossi volumi, è al costo che viene data maggiore enfasi e il decoro è pressoché circoscritto all’utilizzo di uno o due colori. Serigrafia e stampa digitale, se e come le due tecnologie convivono? Nel mercato dei grandi numeri, la stampa tradizionale rimane tuttora l’unica tecnologia in grado di soddisfare le esigenze

di produttività, costi e qualità elevata. Quando la produzione riguarda campionature, progetti che implichino pezzi unici o piccoli lotti, allora si valuta l’utilizzo della stampa digitale. Detto questo, per quanto riguarda i nostri mercati di riferimento – profumeria e cosmetica – la stampa digitale non ha ancora raggiunto il livello della stampa tradizionale, pertanto al momento le applicazioni realizzate in digitale sono quasi inesistenti. Alla vigilia della prossima FESPA, quali novità vi aspettate di trovare? Riprendendo quanto appena detto, a FESPA 2017 ci aspettiamo di trovare delle novità nell’ambito della stampa digitale. Novità volte a migliorare le prestazioni di questa tecnologia, portando il digitale al livello della stampa tradizionale e permettendone l’utilizzo anche nei nostri mercati di riferimento.


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Maggioni Serigrafia è specializzata nella stampa serigrafica, a cui

ha affiancato la stampa digitale. L’attenzione all’evoluzione del mercato ha portato l’azienda a investire nell’infrastruttura e in tecnologia: nei due stabilimenti di proprietà, Maggioni Serigrafia utilizza diverse tecniche di stampa su svariati materiali e realizza lavorazioni accessorie. Uno sguardo particolare è rivolto all’ambiente.

Serigrafia e digitale, il segreto è una convivenza virtuosa Lastra in PMMA con lavorazione combinata, serigrafia e digitale. Sotto, il plotter flatbed NoeCha Dot1 e un esempio di nobilitazione su carta con effetto UV spessorato.

Fiorenzo Maggioni, CEO di Maggioni Serigrafia Cosa si intende per ‘decorazione dei prodotti’? Decorare significa far diventare unici oggetti di serie o, ancora, ottenere effetti che rendano esclusivi dei materiali comuni. La decorazione, a differenza della ‘sola’ stampa serigrafica, richiede agli operatori di raggiungere elevati livelli di qualità e di dedicare una maggiore cura ai singoli dettagli. Inoltre, è necessario conoscere – e saper gestire all’interno dell’azienda – diversi processi produttivi, prodotti e tecnologie da utilizzare anche congiuntamente per ottenere risultati di livello superiore. Quali le sfide per chi opera nel settore? La sfida è quella di riuscire a sviluppare e produrre ciò che al momento della richiesta da parte del cliente sembrerebbe non realizzabile. La conoscenza delle tecniche a disposizione e la volontà di sperimentare – anche con una buona dose di testardaggine – ci ha consentito, in molti casi, di raggiungere risultati eccellenti, con grande soddisfazione per tutto il team.

Qualità o convenienza, cosa scelgono i clienti? Target di riferimento di Maggioni Serigrafia è la fascia di mercato medioalta, ambito nel quale la ‘ricerca del prezzo basso’ non viene prima di tutto e non va certamente a impattare sulla qualità. I clienti di questa fascia cercano la qualità del prodotto finito, ma anche un servizio puntuale e completo, con assistenza, consulenza, rispetto dei tempi di consegna e anche qualche vizio – che concediamo volentieri. Chi sceglie la qualità richiede – e spesso ottiene – anche tutta una serie di plus non riservati a coloro che guardano esclusivamente al prezzo quale elemento discriminante. Serigrafia e digitale, la convivenza è possibile? Le due tecnologie convivono, e anche molto bene! In questa logica di convivenza e complementarietà, alcuni lavori continuano a ottenere i migliori risultati con la serigrafia, altri sono sostenibili esclusivamente con la stampa digitale. Tuttavia, sono le lavorazioni con tecniche combinate quelle che ci permettono di compensare gli eventuali

limiti dell’uno o dell’altro tipo di stampa. Proprio questo mix ci ha permesso di acquisire commesse la cui realizzazione non sarebbe stata possibile ricorrendo solo all’una o all’altra tecnologia. Le tecnologie digitali di maggiore interesse? In azienda abbiamo due plotter digitali flatbed UV di grande formato, NoeCha Dot1, di recentissima acquisizione, e Roland Lef-20, di altissima qualità di stampa. Inoltre, abbiamo un plotter con inchiostri a solvente ecologici per i materiali a bobina. Non intendiamo fermarci qui con i nostri investimenti: i campi di applicazione attuali sono quelli industriali, ma con un occhio particolare e con solidi progetti avviati e di prossima realizzazione nel settore dell’interior decoration. Quali novità vi aspettate di trovare a FESPA? Siamo molto attenti al tema della sostenibilità ambientale e a FESPA mi aspetto di vedere innovazioni su questo fronte. A livello di

tecnologia, vorrei trovare nuovi tipi di plotter digitali che vadano a riempire il gap esistente tra le soluzioni rivolte ai settori industriali – di costo e produttività molto elevati – e i sistemi più economici – le cui velocità di stampa non sono più sostenibili. Considerando fattori quali i più bassi volumi o le produzioni frazionate, una soluzione di stampa che si collochi in una posizione intermedia tra prezzo e produttività sarebbe certamente un grande aiuto per molti stampatori.

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P&P Promotion è un laboratorio di sperimentazione e uno specialista di stampa in piccoli e grandi numeri. Specializzata nella lavorazione e nella decorazione del vetro, l’azienda punta a esplorare le frontiere della nobilitazione delle superfici utilizzando tecniche di stampa innovative. Attenta alla qualità dei prodotti e alla customizzazione di ogni progetto, P&P Promotion si rivolge ai settori del lusso, dalla profumeria al vino.

La nostra mission? Rendere speciale un oggetto normale Paolo Lorusso, amministratore delegato di P&P Promotion La decorazione dei prodotti, secondo P&P Promotion? La decorazione è lo strumento che consente di abbellire e personalizzare un prodotto. Nel mondo più globale, la decorazione permette di rendere speciale un oggetto normale, conferendo un valore aggiunto che si esprime attraverso la dimensione estetica oppure a livello di brandizzazione o personalizzazione. La raffinata bottiglia, nella shortlist di FESPA Awards 2017, è realizzata con una stampa diretta in oro zecchino e una stampa indiretta color tiffany retinato e lucidato.

La bottiglia della vodka Sernova, realizzata con il processo del cambio molecolare del vetro, fiore all’occhiello dell’azienda.

Decorazione e stampa, se e come si differenziano? La differenza c’è, anche se sottile. La decorazione consente di abbellire un prodotto e lo fa avvalendosi di specifiche tecniche di stampa.

Quando si parla di stampa, ci si riferisce – in generale – ad applicazioni con scopo funzionale, nelle quali l’elemento stampato non esercita alcuna funzione estetica, ma serve un obiettivo funzionale.

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Quali sono le sfide quotidiane per chi opera nella decorazione dei prodotti? La risposta si può riassumere con la prima domanda che i clienti ci rivolgono a ogni incontro: “Cosa c’è di nuovo?”. La più grande sfida di oggi è quella di sperimentare, sviluppare e proporre soluzioni innovative al mercato, continuamente. L’attività di ricerca e sviluppo riveste un ruolo fondamentale: la nostra azienda ha destinato, lo scorso anno, 1.500 ore – e personale dedicato – alla sperimentazione. L’altra sfida riguarda la capacità di combinare – in questo lavoro di ricerca – diverse tecniche e differenti tecnologie, sposando la cultura della contaminazione tra settori e mercati. Tra qualità a tutti i costi e guerra dei prezzi più bassi, come si collocano i vostri clienti? Direi che il mercato si divide in due e che la strategia è legata a posizionamento e target del prodotto. Da un lato, vi sono i clienti dell’alto di gamma che scelgono di realizzare articoli in edizioni limitate, per i quali non vi

sono barriere di costi e il focus è fisso sulla ricerca del bello e del particolare. Dall’altro vi sono i mercati del consumismo, nei quali a contare non è la qualità, ma l’essere alla moda, e a fare da elemento discriminante sono i numeri – tra volumi di stampa e costi all’unità. Serigrafia e stampa digitale, il futuro è la convivenza? I nostri reparti produttivi sono equipaggiati di linee serigrafiche – che rappresentano il 90% della produzione – e di linee digitali. Queste due tecnologie possono convivere e a dettare le regole di questa convivenza è il mercato. Quando si parla di grandi numeri, la soluzione più idonea rimane la serigrafia. Il digitale può trovare utilizzo, ma solo quando si stampa principalmente sulla carta. Sulle produzioni in piccoli lotti, il digitale inizia a conquistarsi qualche spazio, ma la serigrafia rimane tuttora efficace. Credo che la tecnologia di stampa digitale nella decorazione dei prodotti

sia al momento penalizzata da una produttività ancora troppo bassa e da investimenti e costi troppo alti, che non consentono di trovare spazio nemmeno nel mercato di lusso. C’è ancora un po’ di strada da fare. Cosa si aspetta di trovare a FESPA 2017? Riprendendo quanto appena detto, ad Amburgo mi aspetto di trovare qualche novità sul fronte della stampa digitale, magari con la presentazione di macchine di produzione, e sul fronte degli inchiostri – con prodotti ecologici e grip importanti implementate per tutti i tipi di materiali. Un altro gap tecnologico riguarda i sistemi che precedono o seguono la stampa, per i quali sarebbe importante avere delle soluzioni idonee all’utilizzo con entrambe le tecnologie, serigrafica e digitale. Ultimo aspetto, ma non meno importante, quello ambientale: vorrei cogliere in FESPA la sensibilità verso la necessità di ridurre l’impatto ambientale e promuovere un utilizzo virtuoso dei materiali, volto allo smaltimento, al recupero e/o al riciclo.


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SAC Serigrafia si caratterizza per un approccio propositivo verso il cliente e curioso verso le tecnologie più innovative. Attiva da oltre cinquant’anni, l’azienda opera in settori eterogenei, dall’industria alla pubblicità, dall’automotive all’arredamento. Serigrafia e digitale si mescolano per ottenere il miglior risultato qualitativo, mentre un’intensa attività di R&D e la cura del dettaglio nel post vendita completano il servizio dell’azienda.

Decorare è… osservare e anticipare, percepire e trasmettere Paolo Santi, vicepresidente, e Sara Klos, responsabile comunicazione di SAC Serigrafia La decorazione per SAC Serigrafia? La decorazione è il processo di abbellimento dell’oggetto. L’oggetto industriale deve essere reso più appetibile per piacere e coinvolgere, ed è qui che interviene la decorazione, conferendo valore aggiunto – estetico, emozionale o funzionale – a una gamma di prodotti sempre più vasta. Anche la decorazione si è evoluta, sull’onda del cambiamento in corso: con la contaminazione legata a uno scambio più aperto di vision, concetti e tecnologie sono subentrate nuove variabili – ad esempio, dalla semplice scelta di un colore si è passati alla scelta di spessore, effetto, texture, architettura. Decorazione e stampa, come si differenziano? Non parlerei di distinzione, ma di combinazione. La stampa fa parte della decorazione ed è lo strumento che consente fisicamente di dare valore aggiunto al prodotto. La principale sfida per chi opera nel settore? La sfida del tempo. Per competere sul mercato attuale, lo stampatore

deve essere in grado di cogliere e percepire in anticipo le tendenze del mercato, da un lato, e di sperimentare con le tecnologie per trasmettere valore, dall’altro. Il tutto nello spazio temporaneo sempre più ridotto che il mercato impone. L’altra sfida riguarda la gestione del rapporto con i clienti, sempre più basato sulla collaborazione: i nostri interlocutori si rivolgono a noi chiedendoci delle proposte innovative e ciò comporta da parte nostra un atteggiamento attivo nel mettere a loro disposizione soluzioni innovative. Fare ricerca, sperimentare, cogliere, anticipare e trasmettere per rimanere sulla cresta dell’onda del mercato. Prezzo o qualità, come si orientano i clienti? Nel settore della stampa, come in tutte le altre filiere, si è verificata una polarizzazione del target. La fascia intermedia – attenta a una buona qualità al giusto costo – non esiste più, e il mercato si divide tra la fascia alta e quella bassa. Da parte nostra, è importante avere la flessibilità di proporre diverse opzioni, dalle più economiche, con minor

qualità, alle più costose, con un elevatissimo livello qualitativo. Possiamo così intercettare più clienti o soddisfare uno stesso interlocutore con diverse tipologie di decorazione. Serigrafia e stampa digitale: quale rapporto nella decorazione? In SAC Serigrafia abbiamo sia linee di stampa serigrafica sia attrezzature digitali. Le due tecnologie sono destinate a convivere, ma affinché questo processo si compia è fondamentale comprendere le peculiarità dell’una e dell’altra. La stampa serigrafica offre tre plus: la massa colore, la forza del colore e la resistenza. Il digitale è finora riuscito a penetrare in quei mercati nei quali questi tre elementi non erano fondamentali e attualmente la spartizione si è stabilizzata, con prodotti realizzati in serigrafia e altri in digitale. Tuttavia, la nostra azienda punta sulla contaminazione, ovvero sull’utilizzo di entrambe le tecnologie volto a far risaltare le peculiarità dell’una e dell’altra.

Sono un oggetto di design molto particolare: le scarpe con tacco 12 made in SAC – disponibili in due versioni dai colori contrastanti – sono state realizzate con tecniche speciali. La tomaia è decorata con un particolare effetto 3D, mentre nel tallone si aggiungono dettagli in texture effetto pelle. Il progetto è nella shortlist di FESPA Awards 2017.

Cosa vi aspettate di trovare a FESPA 2017? FESPA rappresenta per noi un appuntamento importante. Non solo per le novità tecnologiche in mostra, ma anche in quanto momento di aggregazione e di scambio con i diversi operatori del settore. Una manifestazione fieristica del calibro di FESPA è l’occasione ideale per confrontarsi tra player e fare il punto sullo stato delle tecnologie, sugli orizzonti applicativi e sui trend destinati ad affermarsi. In sostanza, viene in parte a mancare l’elemento della novità tecnologica ma cresce tutto l’aspetto legato alla comunità e al networking.

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VinylColor Digital è un’azienda spagnola – con sede a Marbella –

specializzata nella stampa di grande formato. Fondata oltre vent’anni fa, è stata pioniera nell’adozione della stampa digitale applicata a diversi settori. Attenta all’evoluzione tecnologica, VinylColor Digital continua a investire nelle attrezzature per garantire lo standard del servizio ai clienti.

Conoscere la tecnologia e trasmettere il valore, due step per decorare Jesus Durá, CEO di Vinylcolor Digital S.L. Che cosa si intende per decorazione? La decorazione è lo strumento che consente di conferire valore aggiunto al prodotto. Non si tratta di una semplice stampa su un materiale, ma di un processo più complesso che richiede la capacità di cogliere, comprendere e rielaborare le esigenze del

Alcuni esempi di decorazione realizzati da VinylColor Digital all’insegna della personalizzazione e dell’utilizzo di pattern e fantasie particolari su materiali differenti.

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cliente per realizzare un prodotto che le rispecchi e soddisfi appieno. Quali sono le principali sfide che l’azienda deve affrontare? Credo sia fondamentale lavorare in due direzioni. Da un lato, è necessario conoscere e comprendere il prodotto, le opzioni e le possibilità, nonché essere attenti alle continue evoluzioni delle tecnologie di stampa e dei materiali. Dall’altro, è indispensabile avere la capacità di trasmettere tali cambiamenti ai clienti. Quest’ultima è la seconda – impegnativa – sfida: raggiungere il cliente e comunicare tutte le potenzialità della stampa, proiettate ben oltre le normali aspettative dell’interlocutore.

personalizzazione sono propri della stampa digitale. Come azienda, fin dall’inizio dell’attività siamo stati Prezzo versus qualità, più inclini ad aggiungere quale il criterio di scelta e integrare piuttosto che dei clienti? escludere, nonché a Nel nostro ambito, ci stringere partnership e confrontiamo con clienti accordi con altri operatori. che tendono a favorire il Con l’obiettivo di offrire ai valore aggiunto al prezzo. clienti soluzioni complete Tuttavia, è importante dire e integrate. Questo che da parte nostra non approccio riguarda anche c’è la volontà di moltiplicare le tecnologie di stampa: i margini oltre i limiti. I clienti attraverso collaborazioni apprezzano, in generale, la con aziende locali e fornitura di una soluzione internazionali siamo globale – con prodotti di in grado di rispondere qualità e nel rispetto delle alle esigenze dei clienti, scadenze – da parte di garantendo competenza e un unico fornitore. Un offrendo valore aggiunto. servizio di questo tipo è più Pensando a FESPA importante del costo. 2017, quali sono le sue aspettative? Stampa serigrafica L’evoluzione delle e stampa digitale, come si posizionano tecnologie di stampa e le due tecnologie dei materiali eserciterà un nella decorazione dei forte impatto soprattutto prodotti? sul fronte della decorazione VinylColor è nata più di volta alla personalizzazione venti anni fa come realtà di dei prodotti. Riuscendo, stampa digitale di grande in questo modo, a formato e ha avuto modo rispondere appieno alle di seguire da vicino lo esigenze della domanda. sviluppo di entrambe le Arrivare a conoscere tutte tecnologie. La stampa le possibilità offerte dalla serigrafica offre livelli di tecnologia è la mission di integrazione di materiali, noi stampatori e un evento qualità del colore ed quale FESPA rappresenta effetti speciali difficilmente la piattaforma ideale per realizzabili con la stampa raccogliere tali informazioni digitale. Allo stesso modo, e confrontarsi con altri velocità, bassi volumi e operatori sulle opportunità.


Continua il viaggio #adaltavelocitĂ di MCA Digital Per poter competere sul mercato le imprese devono cambiare e il cambiamento deve passare attraverso una nuova progettazione dell'organizzazione aziendale. FlessibilitĂ e adattabilitĂ diventano quindi i principali fattori di successo. Questa la filosofia che MCA Digital ha scelto di seguire salendo sul "treno del cambiamento" e selezionando partner e collaboratori che condividono lo stesso obiettivo. Un lavoro di squadra tra persone che hanno il coraggio di cambiare. MCA Digital s.r.l. (+39) 049 9200900 - info@mcadigital.it www.mcadigital.it


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decorative APPLICAZIONI

L’occhio vuole la sua parte, anche negli ambienti di lavoro. È così che la decoration invade i reparti di produzione, con una innovativa soluzione di wrapping per le macchine da stampa dalla portata funzionale e dal potenziale estetico.

Quando la decorazione entra in sala stampa Quando si parla di product decoration, ci si riferisce in generale alla decorazione di oggetti di medie o piccole dimensioni. Tuttavia, la ricerca del bello e l’impulso ad abbellire non hanno frontiere e arrivano a coinvolgere anche oggetti dai volumi più importanti. Avete mai pensato di ‘vestire’ una macchina da stampa? L’idea è arrivata da Printgraph, azienda italiana attiva da oltre cinquant’anni sul mercato internazionale dell’industria grafica e specializzata nella produzione di materiali di consumo. Il prodotto proposto si chiama Finito dress e ha una doppia funzione, decorativa e protettiva.

Il film che veste le macchine da stampa Come è nata l’idea di Printgraph? Osservando le dinamiche della sala stampa e ascoltando i clienti: inchiostri, vernici e colle di quotidiano utilizzo possono sporcare le macchine da stampa e non sono facili da pulire, mentre solventi e detergenti rischiano di danneggiarne le coperture.

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Da qui lo spunto per Finito dress, una soluzione non chimica – brevettata e realizzata con nanotecnologia – dal valore funzionale e dal potenziale estetico, presentata per la prima volta nel 2012. Finito dress consiste in uno speciale film autoadesivo trasparente che avvolge le macchine da stampa – offset, roto-offset, flexografia, rotocalco, serigrafica o digitale – proteggendola dall’imbrattamento di inchiostro, vernice o colla e dall’usura. Finito dress è facilmente applicabile sulle parti in metallo e in plastica delle strutture portanti delle macchine da stampa e, se necessario, è altrettanto facilmente sostituibile – la rimozione non lascia residui di adesivo, mentre le caratteristiche del rivestimento originale rimangono inalterate. Inoltre, si completa con Finito dress anti-shock, studiato per proteggere monitor, touch screen e console di controllo delle macchine, preservandole da eventuali graffi o incrinature. Protezione, ma anche tocco

estetico. Le macchine da stampa vestite con Finito dress possono trasformarsi in uno strumento di comunicazione aziendale efficace e strategico o in un elemento di decoro capace di rendere l’ambiente di produzione più vivibile e più piacevole, per chi vi lavora ma anche per chi visita. Il concept di questa nuova frontiera della decorazione sconfina nel wrapping e nella tecnica giapponese Tsutsumi, che consiste nel presentare i regali senza avvolgerli del tutto e proponendoli a chi li guarda esaltati da materiali o da forme particolari. La forma della macchina da stampa viene valorizzata da immagini e colori che la rendono più accattivante.

Tutti pazzi per Finito dress La decorazione di Printgraph è già entrata negli ambienti di stampa di molte aziende italiane. Grafiche Milani, specializzata nella produzione di libri, cataloghi e prodotti di cartotecnica, è stata una delle prime ad adottare Finito dress nel 2012. Il film, che ha vestito per quattro anni la


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decorative applicazioni

A sinistra, la manroland Lithoman di Rotolito Lombarda vestita da una grafica che riproduce gli ingranaggi. Sopra, la personalizzazione di Grafiche Bramucci, che ripropone il logo aziendale, e quella di LEGO che ripropone la quadricromia CMYK.

Komori Lithrone G40 P, è stato recentemente tolto, lasciando la macchina come nuova. Tra le applicazioni più recenti, quella di Grafiche Bramucci, attiva nella produzione di astucci e stampati per il mondo della cosmesi e del lusso, che ha avvolto con Finito dress un sistema di stampa manroland. Operazione condotta con fine

non solo protettivo: la macchina è stata personalizzata con il logo aziendale – le diverse unità colore riportano così i caratteri tipografici che contraddistinguono il brand di Bramucci su uno sfondo a colori. L’operazione di montaggio ha richiesto al team di allestimento circa quattro ore per la personalizzazione e il successivo rivestimento con Finito dress. Vi sono anche altri follower di questa moda del wrapping funzionale e decorativo per le macchine da stampa: Rotolito Lombarda ha vestito la nuova manroland Lithoman, LEGO (Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto) ha rivestito la Komori Lithrone con scopo prettamente protettivo, mentre Litopat di Verona ha scelto Finito dress per dare un tocco nuovo all’ambiente. Diverse applicazioni di Finito dress sono state realizzate anche all’estero, in Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti: in generale la strategia è quella di personalizzare le macchine da stampa con il brand dell’azienda o con elementi grafici rappresentativi dell’immagine aziendale.

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decorative scenari

The WOW Effect of Printing: quanto è merito della stampa e quanto è merito del materiale su cui si stampa?

Printing e materiali, binomio d’effetto Il mondo del printing è sempre più spesso alla ricerca di “effetti speciali” per colpire il pubblico, sia che si parli di comunicazione a scopo promozionale sia che si parli di stampa industriale. O forse non è il mondo del printing, ma quello dei brand. O forse quello dei produttori di materiali. Di certo, tutto parte dalla caratterizzazione espressiva dei materiali, cioè dal modo in cui con un prodotto stampato è possibile trasmettere messaggi al di là dei segni grafici. Tutto parte dalle superfici, sempre più trattate e modificate per ampliarne proprietà, funzionalità, utilizzi. Soprattutto per fare in modo che esse possano comunicare e trasmettere emozioni. Sì, perché le superfici degli oggetti – che siano di carta o di metallo, di vetro o di ceramica – parlano a noi e di noi. Sempre più decorate, stampate, texturizzate, sono il territorio dei sensi, dove l’identità materica dei manufatti immancabilmente si svela. Per regalarci esperienze percettive, sensazioni, significati.

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Dal periodo dei petroglifi preistorici sono passati un po’ di anni e con l’avanzare del tempo sono cambiate le tecniche di stampa e i supporti su cui è possibile stampare. Un percorso evolutivo che ha sicuramente messo in relazione nel tempo sia la tecnologia di stampa – cioè la tecnica di trasferimento dell’inchiostro sul materiale stampabile –, sia gli inchiostri o vernici – per garantire colori, effetti, permanenza –, sia i materiali – per garantirne la stampabilità.

Sulla stampabilità Per parlare di stampabilità dei materiali e di quando tale caratteristica prende forma abbiamo intervistato Micol Costi, responsabile del team di ricerca di Materiali e Processi Innovativi presso Material ConneXion Italia, che ci ha chiarito come lo sviluppo della caratteristica di stampabilità possa avvenire sia nella fase di progettazione dei materiali sia nelle fasi successive della

loro vita. “Di frequente accade che in fase di progettazione un materiale venga concepito per fornire una protezione, ad esempio una protezione ignifuga o resistente ai raggi infrarossi. Questo obiettivo col tempo viene completato con caratteristiche superficiali che permettono la stampabilità. Al contrario, può accadere che un materiale disegnato in partenza per essere stampato – pensiamo ai materiali per la segnaletica e ai banner, tutti stampabili in partenza – possa essere arricchito e completato, ad esempio con caratteristiche di riduzione dell’impatto ambientale e allora gli si conferisce un filtro che protegga dai raggi UV o che prevenga il riscaldamento di un ambiente oppure una resistenza chimica che consenta la lavabilità con determinati prodotti chimici”. Nel caso di materiali tecnici, le possibilità si ampliano ulteriormente, come spiega Costi: “Ci sono materiali che hanno superfici con azione


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decorative scenari

Nasce PrintMAT, un’iniziativa espositiva per raccontare le ultime frontiere della stampa

batteriostatica attiva o passiva o caratteristiche autopulenti e, nonostante si tratti di prodotti che presentano caratteristiche tecniche molto specifiche, essi si vestono di una valenza decorativa che viene loro conferita attraverso la stampa. Stiamo parlando di piani di lavoro e di appoggio, laminati, fogli decorativi oppure rivestimenti sia rigidi che semirigidi o flessibili applicabili a una serie molto ampia di materiali utilizzabili per gli interni e per gli esterni”. L’opzione della stampabilità di un materiale è una caratteristica che può nascere sia dalla volontà dello sviluppatore del materiale, sia come risposta alle richieste dei produttori di macchine da stampa che s’interessano della messa a punto delle macchine in funzione della possibilità di personalizzare e decorare certi materiali. Sviluppatori e produttori di tecnologie di stampa si muovono contemporaneamente. In alcuni casi si tratta di collaborazioni tra le due realtà. A volte lo sviluppatore del materiale è interessato a renderlo stampabile per poter offrire versioni decorate del suo prodotto, e dunque ha la necessità di individuare un processo. In altri casi, le tecnologie di stampa si sono adattate ai materiali – ad

PrintMAT si svolgerà in occasione di Print4All, la manifestazione dedicata alle tecnologie per la stampa commerciale, editoriale e industriale in programma a Fiera Milano dal 29 maggio al 1 giugno 2018. Il concept di PrintMAT è quello di una “mostra nella mostra” focalizzata sull’innovazione nella stampa, dove saranno esposti prodotti in grado di dimostrare come dall’innovativo abbinamento di nuove tecnologie, materiali e supporti – tradizionali e non – e inchiostri si possano ottenere risultati assolutamente nuovi e in grado di colpire l’immaginario collettivo e di produrre il tanto ricercato “effetto wow”. Le applicazioni presentate in questa sezione offriranno esempi concreti di processi di stampa altamente innovativi, che spazieranno dalla nobilitazione e personalizzazione su supporti più tradizionali come la carta fino alle ultime frontiere del “print of things”, con elementi di arredo “stampati”, esempi di textile – con applicazioni su capi di abbigliamento o accessori moda in pelle – per arrivare a supporti che solo da poco, grazie all’innovazione tecnologica, sono personalizzabili e stampabili, come i pannelli fotovoltaici. Il pubblico potrà quindi esplorare insolite soluzioni, proposte creative, abbinamenti inusuali, effetti particolari che possono davvero fare la differenza e sono oggi a disposizione di chi vuole rinnovare e rendere più efficace la propria comunicazione visiva o l’immagine dei propri prodotti. Il tutto con un occhio di riguardo ai processi green che rispettano l’ambiente. esempio i materiali calpestabili che oggi vengono stampati sono in numero sempre maggiore, e questo è accaduto perché nel tempo si è voluto completare il prodotto con questa opzione. Lo stesso è successo con le ceramiche o con i pannelli in fibra di legno, oppure ancora con altre tipologie particolari di superfici compatte, che non sono nate per essere stampate, ma col tempo sono divenute compatibili con le tecnologie di stampa. E per quanto riguarda la categoria dei materiali polimerici? Si tratta di supporti che si prestano molto bene alla stampa. Già in fase di produzione vengono sottoposti a un trattamento fatto con

tecnologie di incisione a laser, che li rende stampabili.

Dei materiali non stampabili

Ci sono ancora materiali non stampabili e li ritroviamo nell’ambito dei prodotti derivati. Parliamo delle superfici in pietra. Nel campo delle pietre e dei marmi c’è in corso molta sperimentazione e le opzioni di stampa non sono maturate. Anche le impiallacciature di legno o di pietra sono una tipologia di prodotti per i quali la stampa non è un’opzione diffusa. Il concetto di stampabilità di un materiale è ampio e, negli ultimi anni, si parla di stampabilità principalmente pensando alla risposta dei materiali quando

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decorative scenari

Material ConneXion, una library di materiali innovativi

vengono stampati in digitale. Questo soprattutto perché mentre per le tecnologie serigrafiche e tampografiche si parla di processi e procedimenti più maturi, nel caso del digitale i campi applicativi si stanno velocemente allargando – grazie alla tecnologia inkjet che pare avere davanti ancora molte opportunità di innovazione. Grazie al fatto che i trattamenti delle superfici sono – e saranno – sempre più sofisticati, verranno altresì favorite le prospettive di nobilitazione oggi conferite ai materiali nella fase di stampa. Proprio le nobilitazioni saranno sempre più importanti in quanto consentono di creare sulle superfici effetti selettivi, lavorando solo sui particolari. Altro grande vantaggio delle nobilitazioni è il fatto di non dover ricorrere a un supporto diverso. Con la stessa materia di base – e magari usando inchiostri particolari – possiamo conferire una profumazione alle carte, e dunque sollecitare un ulteriore senso.

Come scegliere i materiali per la ‘stampa wow’ Se si vuole passare dalla teoria alla pratica, è necessario prendere in considerazione in modo più preciso quelle che sono le

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Material ConneXion è il più importante network internazionale di consulenza su materiali e processi produttivi innovativi e sostenibili, con sedi negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Promuove la creazione di contatti tra i produttori di materiali e i potenziali utilizzatori. Dal 2002, Material ConneXion Italia svolge, anche nel nostro Paese, attività di consulenza, promozione e formazione. Nella sede di Milano, in viale Sarca 336, ospita una library fisica di oltre 5000 materiali, suddivisi in categorie, di cui circa 2.500 permanentemente esposti. caratteristiche che permettono l’abbinamento tra materiale e inchiostro e, nello specifico, la tecnologia di trasferimento e quindi di stampa. Il processo di ampliamento delle possibilità – dalla stampa serigrafica alla sublimazione alla stampa digitale – ha fatto sì che anche lo studio dei materiali progredisse verso l’ottimizzazione degli stessi rispetto alla qualità di stampabilità e sempre più numerosi sono i materiali ‘certificati’ per l’uso, con specifiche tecniche o macchine da stampa. Per gli stampatori, questa disponibilità diventa ricchezza per diversificare e qualificare l’offerta. Per i clienti finali rappresenta l’opportunità di creare

nuovi strumenti di comunicazione che facilitino l’engagement del consumatore finale. I campi applicativi sono i più svariati: dal packaging al direct mail, dall’interior decoration al textile, dal decorative printing alla stampa industriale su legno, vetro, ceramica. Essere costantemente aggiornati e avere piattaforme attraverso le quali raccontare l’innovazione nel material printing può essere indice di incremento di quella competitività che permette alle aziende di stampa di affermarsi quali leader nel proprio settore, o di cercare di aggredire nuovi mercati. Il tema sarà portante anche nello sviluppo della manifestazione Print4All, che si terrà in Fiera Milano nel 2018. L’iniziativa PrintMat [vedi box a pagina precedente, ndr] costituirà l’occasione per far emergere le capacità produttive di chi genera nuovi materiali e le capacità di trasformazione di chi, stampandoli, crea applicazioni uniche e innovative. Presentandole a un mercato fatto di buyer e marketing manager. E dimostrando come attraverso la stampa si possa far breccia nell’emozione delle persone.



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decorative attualitÀ

Quando il decorative printing... ha le ruote

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La stampa decorativa è stata oggetto della prima tappa del FESPA Italia Roadshow, un’iniziativa avviata dall’associazione italiana della stampa specialistica per conoscere le eccellenze produttive delle aziende associate È partito da Calcinaia di Pisa il Roadshow che i soci di FESPA Italia hanno deciso di inserire come una delle componenti del programma associativo 2017. Il tema di questa prima tappa era la stampa decorativa ed è stato quindi più che naturale scegliere di visitare Esanastri, azienda toscana specializzata da oltre quarant’anni nella decorazione B2B in serigrafia e digitale, che sul proprio website accoglie gli utenti con il payoff: ‘Decoriamo il moni stampa decorativa si è do – con il mondo dei nostri clienti’. parlato nella prima tappa Effetti 3D che catturano, con Kromex del FESPA Italia Roadshow, Il mondo in movimento, potremmo dire noi, ospitato da Esanastri. visto che una parte della produzione – un Nel mondo automotive, il materiale più utilizzato per la realizzazione degli emL’azienda toscana ha blemi 3D è l’ABS. Una tecnologia a iniezione che per certi versi è obsoleta. capannone dei tre che oggi rappresentano colto l’occasione per Un’alternativa di grande impatto è Kromex, che – a differenza dell’ABS – ha mettere in mostra le tante l’area produttiva di Esanastri – è quella che lavorazioni, decorazioni e costi di primo impianto molto più bassi ed è pertanto adatto anche alla proil presidente e fondatore Roberto Posarelnobilitazione realizzate su duzione di volumi più bassi. Inolli definisce ‘area dei rotabili’. Un’area prodiversi tre, Kromex viene termoformato e materiali - tra cui la pelle duttiva che coinvolge il mondo delle ‘ruote’ vanta quindi una flessibilità molto grazie a un mix virtuoso ed è fatta di 2.500 carrozze allestite con le di tecnologie di stampa. superiore rispetto all’ABS, oltre a nuove livree per alta velocità, Frecciarossa poter essere colorato. e Frecciargento, di 100 milioni di etichette Esanastri è stata tra le prime prodotte negli ultimi tre anni, di 30 mila carsocietà a scommettere sul sucrozze decorate con pellicole, di 10 milioni di cesso di Kromex – avendo colto caschi decorati con le grafiche prodotte da con anticipo i diversi vantaggi di un’etichetta tridimensionale reaEsanastri, di 15 milioni di kit adesivi applilizzata in Kromex rispetto all’equicati sugli scooter dei principali brand forniti valente in ABS – ed è oggi ricodall’azienda toscana. nosciuta in tutta Europa come Proprio la produzione, trasformazione e apleader nella realizzazione di loghi plicazione di pellicole adesive antigraffiti per tridimensionali. rotabili ferroviari e metropolitani è una delle specializzazioni per cui Esanastri è conosciuta e attiva sia in Italia sia a livello internazionale. Decalcomanie e decorazioni digitali completano la gamma dell’offerta per il decorative, che ha un suo punto di forza nella produzione di Kromex. Fanno sempre parte dell’universo del decorative i prodotti realizzati nel comparto dedicato al fashion e alla moda – una divisione definita “la fabbrica dei sogni”. Trovandosi a pochi chilometri da uno dei centri di produzione di pelle più importanti d’Italia, Esanastri si è specializzata nella stampa serigrafica su pelle e tessuto. E proprio in questo ambito, l’azienda ha sviluppato la capacità di unire due tecniche diverse come la stampa digitale e la Lo Speciale stampa in serigrafia, rendel prossimo numero di WIDE dendole complementari per arricchire alcune lavoraziosarà dedicato a… ni quali glitter, floccatura, puff, embossed. Tutti stili che possono essere abbinati tra loro per ottenere decorazioni spettacolari e personalizzabili.

interor interior

Interior decoration


Pensare, per realizzare insieme. In Polyedra non abbiamo mai smesso di farlo, perché c’è sempre un’idea pronta a diventare realtà. Come o grazie a cosa? Possiamo inventarlo insieme: l’importante è non smettere d’immaginarsi il futuro. Polyedra è il partner poliedrico capace di ascoltare per tradurre in soluzioni le vostri visioni. Don’t stop imaging.

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interior tendenze

Stampe d’interni, le migliori del 2016

di Rob Fletcher

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Le palme definiscono il trend dell’estate

Designer: House of Hackney Il soggetto delle palme stampate è stato un must dell’estate 2016: le immagini di queste lussureggianti piante esotiche hanno decorato oggetti e arredi rendendoli trendy e irresistibili. Nell’interior decoration, lo specialista inglese delle carte da parati, House of Hackney, ha riscosso grande successo con la collezione Palmeral.

Stampa in 3D i tuoi paralumi

Designer: N/A La stampa 3D continua a crescere e l’interior design è uno dei tanti settori che beneficiano delle opportunità aperte da questa tecnologia. Ne è un esempio “Lightest”, una lampada wireless a levitazione magnetica interamente stampata in 3D. E – se non fosse sufficiente – c’è un ulteriore valore aggiunto: il consumatore ha la possibilità di progettare le forme e i giochi di luce del paralume che vengono poi stampati in 3D.

2 Picture: courtesy of Digital Trends

Dodici mesi scanditi da progetti di interior decoration originali, di forte impatto visivo e capaci di coinvolgere e di suscitare emozioni. La nuova era del décor degli interni è ancora agli inizi, ma fa già tendenza e contribuisce a definire gli stili di vita contemporanei. Alla base di questo fenomeno, l’evoluzione delle tecnologie di stampa – fattore chiave che ha trasformato le modalità nonché le possibilità di decoro di pareti, pavimenti, mobili ed elementi di arredo. Allo stesso modo, l’instaurarsi di collaborazioni proficue tra aziende di stampa e creativi e designer spinge oltre le frontiere applicative, portando sul mercato idee e applicazioni sempre più innovative. FESPA ha ripercorso il 2016 della decorazione degli interni, identificando le venti migliori realizzazioni. Un viaggio nel tempo e nelle nuove dimensioni dell’interior decoration per scoprire i nuovi linguaggi progettuali e l’impatto che i protagonisti di questa top 20 esercitano sull’evoluzione del décor del Terzo Millennio.

Picture: courtesy of House of Hackney

L’evoluzione della stampa sta trasformando il mondo dell’interior decoration. Come cambia la creatività e quali sono i trend che incontrano i gusti del pubblico? Da FESPA una classifica dei migliori del 2016


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interior 4

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Design e magia, per décor che sorprendono

Picture: courtesy of Kelly Hoppen

Picture: courtesy of Kaley Cuoco Instagram

tendenze

Designer: Kelly Hoppen Kelly Hoppen, designer di fama internazionale, ha collaborato col mago Dynamo per realizzare una collezione di wallpaper con effetti ottici davvero strabilianti. Un esempio? Enigma, una carta da parati (illustrata nell’immagine) dall’incredibile effetto tridimensionale dato da pilastri sporgenti che paiono emergere dalla parete.

Una passione decora la carta da parati

Picture: courtesy of Signbox

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A Dubai aprono gli uffici stampati in 3D

Realizzazione borderline per l’interior decoration, gli uffici stampati in 3D di Dubai meritano di rientrare in questa classifica. Si tratta del primo progetto di questo genere al mondo: parte della strategia della metropoli degli Emirati Arabi di trasformarsi in capitale del 3D printing, occupano una superficie di 250 metri quadrati e sono stati completati in soli 17 giorni.

Non solo video, i giochi conquistano le pareti

Picture: courtesy of Hayes and Jarvis

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Luxury, Miami-style!

Kipling in the Jungle

Designer: Lewis & Wood Da Miami a Londra, per scoprire un progetto di restyling dal sapore letterario. Il Brown’s Hotel, nel cuore di Mayfair, ha deciso di rinnovare la Kipling Suite, così chiamata perché si ritiene che Rudyard Kipling scrisse Il Libro della Giungla proprio in questa stanza. Una lussureggiante vegetazione esotica – disegnata dalla designer Flora Roberts e fornita dallo specialista britannico Lewis & Wood – decora ora l’ambiente, dando un tocco di storia mista a modernità.

New entry nel panorama dell’ospitalità luxury dell’area Faena District a Miami, il Faena Hotel Miami Beach – progettato dall’architetto argentino Alan Faena – offre ai clienti un ambiente all’insegna del lusso stampato. Buona parte degli interni sono realizzati con la stampa, incluse le tende delle stanze decorate con le tradizionali palme di Miami.

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Picture: courtesy of Hotels in Heaven

Picture: courtesy of Engadget

Designer: Hermes Kaley Cuoco, protagonista della serie tv The Big Bang Theory, ha spinto la propria passione per i cavalli a un nuovo livello espressivo, rivestendo le pareti di casa con una carta da parati decorata con motivi di cavalli da corsa stampati. Lasciando da parte la questione dei costi di una carta da parati con una personalizzazione così estrema, i fan della star americana hanno apprezzato il restyling.

Designer: Bandai Namco / Signbox / Resonate Architectural Interiors La software house di videogiochi Bandai Namco ha trasformato – nel 2016 – il look degli uffici londinesi. Parte del progetto – durato sei mesi e portato avanti con la collaborazione di Signbox e Resonate Architectural Interiors – ha riguardato il restyling delle pareti: le nuove grafiche su vinile e carta da parati rimandano ai grandi successi della casa giapponese, fra cui il famosissimo Pac-Man.


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interior tendenze

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Ritorno allo spirito di Rio

Designer: Signbox / Graphic History Company L’editore Hachette UK ha deciso di dedicare ai suoi 3.500 autori un murales che ne riporta i nomi. Il murales, che decora la facciata dell’edificio Carmelite House, sede dell’azienda, è stato realizzato da Signbox, che ha portato a termine la commessa avvalendosi delle stampanti HP Latex 360.

Designer: Jumanjii Rio de Janeiro ha ospitato i Giochi Olimpici nel 2016 e non si è lasciata sfuggire l’occasione per stupire. Chi ha visitato la città durante l’evento è stato spettatore di una metamorfosi conseguita grazie al restyling di superfici e pareti con carte da parati a motivi strettamente legati allo spirito della città. Ne è un esempio ‘Verdant banana’, realizzata da Jumanjii.

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Prada veste le boutique con le ultime collezioni

Designer: 2X4 / Steven Meisel / Prada La boutique diventa vetrina delle nuove collezioni di stagione dei brand del lusso. L’idea è di Prada, che ha personalizzato la boutique di Soho, a New York, rivestendo le pareti con le immagini della collezione autunnale.

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Anche il green vuole la sua parte

Designer: Meyer Scherer & Rockcastle / Corn Palace Corn Palace, popolare attrazione turistica americana, sfoggia nell’allestimento un look stampato e bio. La novità green è nel materiale: si tratta di BioSurf, ideato da Biovation, un laminato privo di formaldeide e PVC destinato ad applicazioni di décor quali pannelli murali, piastrelle, tavoli e molto altro.

Picture: courtesy of Woodworkingnetwork.com

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Il tributo di Hachette agli scrittori di talento

Picture: courtesy of Prada

Picture: courtesy of Dan Sefton (Twitter)

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Designer: Carmen Baugh La stampa permette di circondarsi – in senso letterale – della propria famiglia in ogni momento. Ne sa qualcosa Carmen Baugh, una nonna americana che ha interamente rifatto il look della propria abitazione stampando le immagini dei suoi nipoti su ogni parete e supporto: dalle tende ai cuscini, dalla carta da parati fino ai vestiti, tutto parla di figli e nipoti.

Picture: courtesy of Etsy.com

Picture: courtesy of Signbox

Designer: Kerry Grady and James Mingay Come si può cambiare il look di un camino d’epoca senza comprometterne la struttura orginale? Semplice, ricorrendo alla stampa! È quello che hanno fatto Kerry Grady e James Mingay, che hanno stampato e applicato le grafiche delle singole piastrelle per poi applicarle sulla superficie del camino, senza apportare danni e con il vantaggio di poterle rimuovere in qualsiasi momento.

Picture: courtesy of Metamark

L’abito fa il camino

Un affare di famiglia


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interior tendenze

Designer: Klaus Haapaniemi and Mia Wallenius Il brand finlandese Klaus Haapaniemi combina natura, folklore locale e decoro tradizionale aggiungendoci una nota personale moderna, i cui influssi si rifanno all’arte, al balletto, alla musica e alla narrativa popolare. Tra i prodotti, cuscini, plaid e tappeti, spesso colorati e mai scontati.

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Il design al cuore delle nuove linee Ikea

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Folklore e design a valore aggiunto

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Sguardo rubato a una casa d’autore

Designer: Rosita Missoni Com’è la casa di un designer professionista? Quali sono le sue scelte personali? In un’intervista a The Telegraph, la fashion designer Rosita Missoni ha aperto le porte del proprio appartamento di Milano, che sfoggia molti arredi stampati, come i divani e vetri colorati illustrati nella foto.

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Un premio Pulitzer per l’interior?

Designer: Lilly Pulitzer Il brand Lilly Pulitzer ha lanciato un nuovo servizio: i clienti possono decorare carte da parati e tessuti di arredamento con le stesse grafiche e pattern della nota casa di moda. Tutto in tinta! Picture: courtesy of Alice-in-wonderland.net

Picture: courtesy of The Telegraph

Designer: Ikea / AA.VV. Nel 2016 Ikea ha attivato un’intensa collaborazione con diversi fashion designer. L’obiettivo? Sviluppare linee per la casa innovative all’insegna del décor e della moda. Le nuove fantasie trendy si stampano su cuscini, lampade e paralumi, vassoi, tazze, piatti e tovaglie, per creare effetti wow.

Wallpaper delle meraviglie L’interior si fa super

Designer: Galerie Siete degli appassionati di fumetti, in particolare delle storie dei supereroi? Allora questo wallpaper fa per voi. Galerie propone un prodotto che permette di decorare le pareti dell’abitazione con le immagini dei supereroi preferiti, fra cui Superman, Batman e Wonder Woman.

Textile e wallpaper sono i punti di forza dell’interior design, ma ci sono molteplici esempi di come sia possibile utilizzarli in maniera creativa e fuori dagli schemi. L’immagine mostra un divisore di ambienti decorato con un’iconica immagine di Alice nel Paese delle Meraviglie.

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industrial tecnologia

ecologia e visione, la ricetta della decorazione industriale di muchcolours Credibilità internazionale, soluzioni su misura, clienti da ogni settore industriale (o quasi). Una solida visione etica ed ecologica. Non stiamo parlando di un’azienda tedesca o svedese, ma di una realtà italiana al 100%. Orgogliosamente abruzzese, per la verità. Con MuchColours abbiamo parlato di decorazione industriale. Ecco quello che ci siamo detti

di Elena Panciera

MuchColours è una di quelle aziende che ti aspetti di trovare in nord Europa. E invece è a Montesilvano, in provincia di Pescara. Per arrivarci da Milanocentro-del-mondo ci vogliono cinque ore e mezza. Eppure, a dispetto della posizione geografica, è tutto tranne che un’azienda di provincia. Il termine esatto per definirla, forse, è glocal, sintesi tra global e local. Infatti, pur essendo fortemente e orgogliosamente radicata sul territorio, MuchColours ha una portata e un successo internazionali. Produttore di tecnologia di stampa digitale a vocazione industriale da oltre quindici anni, dà lavoro a quasi quaranta persone, considerando anche le due filiali a Lione e in Brasile. Il fatturato del 2016 è stato di oltre dodici milioni di euro, di cui il 70% estero. Stampanti MuchColours sono installate in tutto il mondo, soprattutto in Europa e in America latina.

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Quali sono, quindi, i suoi punti di forza? Una credibilità internazionale costruita a colpi di soluzioni tecnologiche uniche al mondo, create appositamente per rispondere alle richieste ‘impossibili’ di clienti provenienti dai più diversi settori industriali. Un centro di ricerca e sviluppo che non sfigurerebbe in una multinazionale, per dinamismo e idee. Una solida visione etica ed ecologica, che ha portato MuchColours ad adottare le più avanzate tecnologie sostenibili per l’ambiente e le persone. “Questo è il mio mestiere”. Giancarlo Rabuffo, presidente e fondatore di MuchColours, è orgoglioso; dopo tanti anni, sente di poterlo dire senza paura di essere smentito. La sua è un’azienda che ha precorso i tempi, perché solamente da qualche anno si parla di stampa digitale industriale, e lui la ‘fa’ da

molto di più. Quello che importa non è il numero delle macchine vendute e installate in tutto il mondo – quasi quattrocento – o le dimensioni dell’azienda, ma il fatto di avere la libertà di sperimentare e la capacità di ispirare il mercato, grazie a onestà intellettuale e capacità di pensare fuori dagli schemi. Queste caratteristiche gli hanno fatto guadagnare la stima non solo dei clienti, ma anche di alcune delle più grandi multinazionali del digitale, con le quali si è instaurato un clima di collaborazione e di scambio di idee. E del resto le nuove opportunità offerte dal digitale, secondo Giancarlo, bastano per tutti. “Quante aziende italiane si sarebbero potute salvare dal fallimento, grazie alla stampa?”, si interroga. MuchColours può contribuire a cambiare le cose, ne è certo.


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industrial tecnologia

“Decorazione” e “stampa” non sono sinonimi! Le parole sono importanti. Per questo, MuchColours si batte per un uso corretto e consapevole dei termini “stampa” e “decorazione”. Il primo viene usato soprattutto nella comunicazione visiva; lo scopo della stampa, infatti, è proprio la comunicazione, e il materiale di supporto ha spesso un ruolo marginale rispetto al messaggio stampato. “Decorazione”, invece, è molto usata in ambito industriale. Nella decorazione, il materiale è protagonista: non deve venire coperto dall’inchiostro, ma deve aggiungere valore al supporto, senza stravolgerne le caratteristiche estetiche.

MuchColours si è avvicinata fin da subito al settore industriale: volevamo emanciparci dalla logica perversa della corsa al prezzo, che appartiene purtroppo a certi segmenti di mercato. Nel settore industriale gli spazi di manovra sono alti e le marginalità superiori: qui vengono premiate la creatività e l’innovazione, oltre all’affidabilità dei sistemi e delle chimiche. La decorazione industriale, per noi, è conoscenza profonda del settore e della materia prima, che deriva da un approccio che definirei ‘scientifico’: test, misurazioni, sperimentazioni documentate. Nelle aziende ciò che conta sono i numeri e i risultati, un basso impatto ambientale e le certificazioni di resistenza, e noi offriamo proprio questo.

MuchColours, un po’ di storia MuchColours viene fondata all’inizio degli anni Duemila da Giancarlo Rabuffo, che vuole portare la stampa digitale, allora nascente, nel settore industriale. Giancarlo comincia con due soli collaboratori a lavorare su macchine preesistenti, che vengono modificate ad hoc sulla base delle richieste del mercato. Dal 2007, acquisite le competenze ingegneristiche necessarie, la produzione viene interamente realizzata da MuchColours. Già dal 2005 Rabuffo si rende conto che la propria tecnologia hardware non è sufficiente per ottenere i risultati di stampa che cerca. Comincia quindi a sperimentare nuove chimiche d’inchiostro ecologiche, inodori, non invasive e rispettose delle qualità fisiche del materiale da stampare. Nascono i “nanocoloranti”, pigmenti dalle particolari proprietà fisiche e chimiche grazie alle nanotecnologie. Il primo settore in cui MuchColours entra è quello della pelle, che tutt’oggi rappresenta una fetta importante della sua attività. Da allora, l’azienda abruzzese ha lavorato per i più diversi segmenti industriali, tra cui il legno, il vetro, la plastica. Dopo oltre due anni di ricerca, ora è a buon punto la tecnologia che consentirà di stampare sull’acciaio.

Nel mondo industriale non si può prescindere dai processi esistenti. Quali sono le sfide che MuchColours ha dovuto affrontare? Rivolgendoci all’industria, sapevamo che la prima sfida da vincere sarebbe stata parlare la stessa lingua dei nostri interlocutori. Solo in questo modo saremmo stati presi sul serio. E quindi ci siamo messi a studiare. Io stesso, oggi, posso dire di conoscere diversi supporti meglio di tanti operatori del settore. La nostra filosofia è avvicinarci al settore con rispetto. Pensiamo a quello del legno: dietro a un pannello multistrato c’è un grande lavoro di selezione della materia prima. Lo strato superficiale, oltre ad avere determinate caratteristiche fisiche, deve avere venature gradevoli alla vista e dare l’illusione che la tavola sia in legno massello. La decorazione industriale, secondo noi, non deve stravolgere il materiale, coprirlo. Abbiamo sviluppato i nanocoloranti

proprio con questo scopo, con un occhio alla tradizione (per esempio quella dell’ebanisteria) e uno al design d’avanguardia. G

Tutti i campioni stampati con tecnologia MuchColours sono in mostra nello showroom di Montesilvano, aperto a chiunque sia alla ricerca di nuove idee. Con l’occasione potrà confrontarsi con manager, tecnici e ricercatori.

Cos’è l’industrial decoration secondo MuchColours? In che modo la stampa digitale ora ha “qualcosa da dire” in questo settore?

Come avviene la ricerca e sviluppo in MuchColours? Le persone che lavorano nella nostra R&D provengono dai settori più svariati: dalla serigrafia, dalla chimica, dalle arti grafiche, dall’elettronica. Per noi non contano soltanto gli studi o l’esperienza: cerchiamo l’attitudine,

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iancarlo Rabuffo, fondatore e presidente di MuchColours, durante i “live streaming” del lunedì accompagna gli spettatori attraverso le mille facce della decorazione industriale, un materiale dopo l’altro. Lo stabilimento di Montesilvano, dove lavorano ventiquattro persone, sede della ricerca e sviluppo e della produzione.


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industrial tecnologia

modo più spontaneo e immediato, in nome di un bene comune: la crescita del mercato.

Un polo europeo del design nel cuore dell’Abruzzo L’Università Europea del Design di Pescara (UED) è nata all’inizio degli anni Ottanta dall’idea di un giovanissimo Giancarlo Rabuffo. Il suo obiettivo? Incentivare lo studio del design – appunto – e valorizzare le eccellenze presenti nel territorio: abruzzese prima, italiano poi, portando il tutto a una dimensione internazionale. Da sempre il legame tra UED e aziende è molto stretto, con scambi di conoscenze e di intelligenze, e programmi specifici. Oggi l’UED è un polo di formazione privato rinomato in tutta Italia. Conta tre percorsi di studio triennali: Architettura e Design, Comunicazione, Moda. In tutti e tre, oltre alle materie caratterizzanti, è preponderante lo studio delle nuove tecnologie digitali come mezzi imprescindibili di sviluppo e innovazione.

Chi è il cliente tipo di MuchColours? La tecnologia MuchColours è studiata per essere versatile, performante ed ecologica. Ecco alcune delle innumerevoli applicazioni già realizzate. Quali saranno le prossime?

la curiosità, la voglia e la capacità di innovare. Tipicamente, il nostro primo passo è ascoltare il mercato: cosa manca? Lo chiediamo direttamente agli imprenditori, durante eventi e fiere di settore anche fortemente tecniche. La fase successiva alla raccolta di informazioni è lo studio di fattibilità, che – in caso positivo – si conclude con la prototipazione. A questo punto testiamo il prodotto, sulla base delle certificazioni e degli standard richiesti nel settore. Infine, se il prototipo supera questa fase di test, il prodotto entra ufficialmente a catalogo.

MuchColours si sta impegnando in prima persona nell’educazione del mercato con attività significative di content marketing. Ci può spiegare le ragioni di questo impegno? E qual è la risposta del mercato? Le idee vanno condivise, devono circolare. In tanti anni di attività, mi sono reso conto che la difficoltà maggiore, non solo per noi, è riuscire a comunicare. A un certo punto ho avuto la percezione che la discussione, per quanto stimolante e interessante, si facesse sempre tra le stesse persone, che si incontrano agli eventi, partecipano ai seminari... I nuovi media ci permettono di raggiungere un pubblico

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virtualmente infinito, e diverso. Un pubblico giovane. Quante più persone si renderanno conto delle potenzialità della stampa digitale in ambito industriale, tanto più crescerà il nostro settore. Senza inutili contrapposizioni: MuchColours non ha certo le stesse capacità produttive delle multinazionali della stampa. Siamo una piccola realtà, ma grazie alla nostra capacità di ascolto e di visione possiamo dialogare alla pari con i grandi, e – insieme – guidare e ispirare il mercato, creando delle sinergie virtuose. Le nostre iniziative stanno riscuotendo un successo crescente. Per esempio, il primo ‘live streaming del lunedì’, una sorta di mini corso video in diretta in cui trattiamo gli argomenti più disparati relativi alla stampa digitale industriale, ha avuto una quarantina di spettatori. All’ultimo hanno partecipato oltre millecinquecento persone. Anche il simposio del 28 e 29 fine aprile, che ospitiamo nella nostra sede di Montesilvano, vuole essere un’occasione informale per chiacchierare di tecnologia e di innovazione, di fronte a un buon bicchiere di vino e ai prodotti tipici della nostra terra. Le occasioni conviviali sono un mezzo privilegiato per scambiare cultura e conoscenza; senza ‘giacca e cravatta’ si condividono le idee in

MuchColours non ha un ‘cliente tipo’. In linea teorica, non ci sono limiti ai materiali che possono essere decorati. Anzi: più difficile è la sfida, più ci divertiamo! Oltre al legno, al vetro, alla pelle – settori in cui ci sentiamo ormai ‘esperti’ – lavoriamo da alcuni anni su materiali polimerici e sull’acciaio. E di recente siamo riusciti a stampare perfino sul grafene, usato nel settore sportivo. Si tratta di un materiale straordinario, ma difficile da decorare, perché la stampa rischia di alterarne le proprietà di resistenza e traspirazione. Soltanto dopo vari tentativi siamo finalmente riusciti a decorarlo senza comprometterne le performance.

Che futuro immagina per la stampa digitale industriale? La tecnologia digitale ha un potenziale immenso, che per ora viene sfruttato solo in parte. Immagino un futuro dove ogni superficie possa essere decorata nel rispetto dell’ambiente, delle persone, dei materiali. Un futuro dove la conoscenza sia condivisa per la crescita di tutto un mercato, dove le idee circolino liberamente. Le macchine e gli inchiostri sono un mezzo per migliorare la qualità della vita delle persone. Le sfide sono date dal superamento delle barriere fisiche dei materiali: inchiostri più performanti ed ecologici, dalle proprietà inedite, come per esempio i nostri Nanolux, visibili solamente se illuminati a una certa frequenza, che riescono ad ‘aggrappare’ anche su materiali tradizionalmente considerati impossibili. La decorazione digitale è il futuro dell’industria: a noi operatori del settore è chiesto di entrare nelle aziende con competenze profonde e idee nuove.


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profili

comunicazione d’impresa

Qualità e servizio, i punti di forza di Eurmoma Distributore di materiali per il settore della comunicazione visiva, l’azienda punta sull’attività di ricerca e sviluppo per allestire un servizio all’insegna di un’offerta variegata, personalizzazione o standardizzazione di prodotti e soluzioni, efficienza e puntualità nella gestione dei processi e della consegna

Gli espositori della gamma Univers System di Eurmoma, progettati, prodotti e collaudati dall’azienda. Con l’obiettivo di proporre al cliente un espositore tailor-made.

Oggetti non solo funzionali, ma anche creativi. L’alta precisione dei macchinari consente di assecondare alla perfezione la creatività del design.

Attiva nel settore della comunicazione visiva a trecentosessanta gradi, Eurmoma propone un’offerta di prodotti ampia e variegata per soddisfare le richieste più disparate. A fronte della varietà e complessità del mercato di riferimento e delle caratteristiche della domanda, l’azienda ha puntato su una doppia specializzazione: personalizzazione e standardizzazione. Da un lato, Eurmoma dispone di un reparto produttivo all’avanguardia, capace di lavorare i materiali più disparati con precisione e velocità e di rispondere a esigenze anche molto particolari, tutt’altro che standardizzate. Dall’altro, proprio la standardizzazione rappresenta l’altro pillar della product offering, laddove l’azienda mette a disposizione una miriade di prodotti in pronta consegna, con misure standard predefinite. Un servizio così strutturato per soddisfare con velocità la maggior parte delle richieste che il mercato prospetta e puntare alla fidelizzazione dei clienti nel tempo. Focus R&D e prodotti Punto di forza di Eurmoma, la capacità di rinnovarsi – con i giusti criteri e nella corretta direzione – nonché l’attenzione alle esigenze del mercato, dai grandi trend alle singole nicchie. Il potenziale legato alla costante attività di ricerca e sviluppo è ben espresso dal catalogo “I Miei Gioielli”, le cui diverse annate testimoniano l’evoluzione dei prodotti, perfezionati nei piccoli dettagli o rinnovati da zero. Il core business dell’offerta spazia dai totem alle cornici, dai rollup alle bandiere passando per prodotti da segnaletica, profilati ed espositori da terra, banco o parete. La selezione – effettuata secondo criteri di innovazione, qualità e design – è volta a offrire i migliori prodotti del settore della comunicazione visiva e si rivolge sia al neofita sia all’addetto ai lavori. Guardando ai prodotti, spicca la linea di espositori e display premium Univers System, realizzata dalla stessa Eurmoma che ne segue la creazione dalle fasi di progettazione fino al collaudo e controllo qualità. Pensata per rispondere a esigenze di alto livello, è prodotta con materiali pregiati e manodopera specializzata: l’obiettivo dell’azienda è di offrire “l’espositore cucito addosso al cliente”, ovvero articoli sempre diversi e di volta in volta personalizzati. L’arredamento di POP e POS è così servito nel migliore dei modi: a seconda dell’ampiezza degli spazi o della raffinatezza dei contesti, è possibile studiare una soluzione di arredo ad hoc e strategica, puntando su touchpoint con un efficace marketing di prossimità. Stesso discorso per il mondo della stampa, al quale Eurmoma mette a disposizione i migliori materiali e supporti per conseguire risultati ai massimi livelli per qualità e impatto visivo. E se un cliente è indeciso nella scelta della soluzione da adottare, interviene il fondamentale valore aggiunto di Eurmoma, la competenza di commerciali ed esperti di materiali che possono indirizzare di caso in caso verso la migliore soluzione.

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Sono vere e proprie collezioni quelle che Eurmoma mette a disposizione dei clienti. Frutto dell’attività di R&D condotta in house, sono accompagnati da un servizio completo e continuamente implementato.


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OOH

tecnologia

MOOHBILE, LA SOLUZIONE CROSSMEDIA CHE MISURA L’ENGAGEMENT È una nuova soluzione pubblicitaria che unisce l’out of home e il mobile all’insegna di crossmedialità e data-driven. Con MOOHBILE – frutto della collaborazione di Clear Channel Italia e Senxation – l’erogazione di campagne mobile iperlocalizzate amplifica la portata dei messaggi delle postazioni OOH consentendo di misurare l’engagement del target

Paolo Dosi, CEO di Clear Channel Italia.

diPaola Bonfanti

Avete sentito parlare di MOOHBILE? È la nuova frontiera dell’out of home, una soluzione pubblicitaria cross media che, sfruttando le potenzialità del mobile, amplifica la portata delle campagne OOH in una logica hyperlocal e – soprattutto – consente di misurarne il livello di engagement attraverso il real-data, la tecnologia del geofencing e gli analytics tipici delle campagne mobile. Una novità che vede l’Italia protagonista: l’iniziativa nasce dalla collaborazione di Clear Channel Italia e di Senxation, partner italiano di TAPTAP Networks – azienda specializzata nel mondo della comunicazione mobile e attiva in Europa, Stati Uniti e America Latina – e le prime campagne realizzate nel nostro Paese potranno fare da progetto pilota per esportare questa nuova piattaforma anche all’estero. Come funziona? MOOHBILE combina la capillarità degli impianti di Clear Channel – oltre 1700 schermi strategicamente distribuiti

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tra sette aeroporti, una trentina di centri commerciali e i principali centri cittadini, tra cui Milano – con la piattaforma DSP Mobile Sonata (di TAPTAP Networks), che consente l’erogazione di campagne mobile iperlocalizzate (GPS e Beacon) in modalità programmatica. In prossimità degli impianti OOH di Clear Channel – le cui coordinate GPS sono state inserite nella piattaforma mobile Sonata – gli utenti che navigano su Internet con i propri smartphone visualizzeranno le medesime campagne adv riprodotte sulle postazioni outdoor. Il potenziale? Una maggiore visibilità del messaggio pubblicitario, da un lato, e la possibilità di sfruttare gli strumenti del mobile per raccogliere dati su impression e comportamenti dei consumatori, dall’altro. Per comprendere meglio la portata di MOOHBILE, le peculiarità e le aspettative, abbiamo parlato con Paolo Dosi, CEO di Clear Channel Italia.

MOOHBILE come nuova frontiera dell’OOH. Quali sono gli aspetti più innovativi? MOOHBILE consente di amplificare la portata delle campagne OOH, in quanto il messaggio pubblicitario raggiunge il target attraverso più canali e in una logica di prossimità, ovvero nel momento in cui il consumatore si trova nelle vicinanze del luogo della potenziale azione di acquisto o della fruizione di un servizio. Ciò genera una maggiore assertività che rende più credibile il messaggio e rafforza la call to action in esso contenuta. L’altro aspetto fortemente innovativo riguarda la possibilità di misurare la risposta degli utenti e di fornire dati e informazioni preziosi sull’efficacia e sulle performance della campagna OOH.

Clear Channel ha intrapreso per prima questa strada. Quali sono i potenziali vantaggi competitivi? Con MOOHBILE ci presentiamo al mercato e ai clienti con una


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OOH tecnologia

Dall’unione di OOH e mobile nasce MOOHBILE, una soluzione crossmediale che coinvolge il target nei pressi dell’impianto outdoor e ne misura l’engagement.

campagne olistiche declinate su più piattaforme e canali e capaci di interagire con il consumatore in modo attivo, con questa nuova soluzione riusciamo a soddisfare entrambi i requisiti. Abbiamo già realizzato una prima campagna con easyJet e siamo in discussione con altri brand – tra cui Ikea, Toyota, Calzedonia: l’obiettivo è puntare sul mondo del fast-moving consumer goods nel contesto dei centri commerciali.

L’Italia sta facendo da apripista per MOOHBILE?

MOOHBILE è congeniale a Clear Channel, i cui impianti sono distribuiti tra aeroporti, centri commerciali e cittadini, tutti luoghi in cui gli utenti fanno uso dello smartphone. Quella di easyJet è la prima campagna MOOHBILE realizzata.

soluzione fortemente innovativa nell’ambito dell’OOH. Questa soluzione ci consente di raccogliere dati sugli utenti reali in prossimità degli impianti e sul loro comportamento rispetto all’impression: se fino a oggi potevamo contare su una profilazione statistica dell’utenza, con questo nuovo strumento aggiungiamo un livello di analisi che si basa su profili effettivi e che ci dà la possibilità di misurare in modo più efficace la portata di una campagna OOH. La logica è hyperlocal, nel senso che riusciamo indirizzare i messaggi pubblicitari laddove possono essere più efficaci, mentre la reportistica erogata è simile a quella classica delle piattaforme web, con dati relativi a impression, click, accesso alla landing page e così via. La possibilità di disporre

di tutti questi dati è fondamentale per un mezzo quale l’OOH, finora difficilmente misurabile. A questo si aggiunga una leva ulteriore, il re-targeting. Nel momento in cui viene acquisito l’ID degli utenti nei pressi dell’impianto, è possibile raggiungerli con i messaggi pubblicitari anche successivamente, magari nei momenti della giornata in cui questi siano potenzialmente più ricettivi o predisposti a dare un seguito alla call to action.

Qual è la risposta di clienti e brand owner? Stiamo presentando il progetto sia ai centri media sia ai brand owner e da parte di tutti c’è un grandissimo interesse legato proprio all’aspetto della misurabilità dell’engagement. In questa fase è importante far capire il valore di questo strumento, anche nell’ottica delle pianificazioni e della distribuzione dei budget pubblicitari. Del resto, MOOHBILE sconfina in ambiti digital e, laddove l’obiettivo è creare

La piattaforma DSP Mobile Sonata di TAPTAP Networks è già attiva in altri Paesi – Spagna, Stati Uniti, Sud America – funzionando però solo come soluzione mobile. La novità che stiamo introducendo in Italia è questo collegamento con l’OOH. Si tratta di un modello facilmente scalabile e non ci sono grossi problemi nel realizzarlo: il cliente è infatti libero di realizzare una campagna OOH e di chiedere che su determinate postazioni venga attivata un’azione di MOOHBILE. Per questo riteniamo che, a fronte dell’efficacia di questo strumento, dall’Italia possa essere portato anche all’estero.

Come si colloca MOOHBILE nella strategia di Clear Channel? Questa soluzione esemplifica l’approccio adottato da Clear Channel a partire dal 2013 per rilanciare l’azienda e costruito su due colonne portanti: apertura alle partnership e forte spinta all’innovazione. MOOHBILE valorizza le nostre peculiarità, in quanto è funzionale alla posizione dei nostri impianti e ci proietta – con il mobile – nel mondo digital, oggi in forte espansione. La sua portata innovativa – in un periodo di forte trasformazione del mezzo OOH – può contribuire in misura notevole al nostro percorso di differenziazione e può aiutarci ad acquisire un vantaggio competitivo notevole nel settore di riferimento.

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textile spazio designer

Pensieri da creativi IL RINASCIMENTO PERMANENTE DEL TESSILE

tessuto non è camLo scenario di oggi è molto diverso. Il di lane che arrivano o biato di tanto – è sempre fatto di sete nza e investimenpete com , da lontano e richiede passione fili sono gli stessi I ni. azzi mag e, chin ti in tecnologia, mac – e la tecnologia – partono dal bozzolo, dal fiore o dal vello e. I macchision pas non ha soppiantato la pazienza e la l’elettronica e aci effic ed ci nari sono più complessi, velo l’ambiente per ne nzio l’atte tre men incrementa la qualità, pa e la stam digitale. ha portato a tecnologie innovative com o. Non si va più dop il A essere cambiato radicalmente è ato qualcosa ider des e aver o dal sarto. Non si acquista dop aginazione l’imm che e ta rivis una che si intravedeva su ili quasi visib , olari sviluppava. Le sfilate sono eventi spettac subito o son i cap I . in diretta sul web e accessibili a tutti Bouti. ttive attra ine vetr o in vendita e i negozi diventan ro mac due ndo seco ruiti cost o son que e punti vendita Nel ile. etib irrip à schemi: l’ammissione e/o l’opportunit iere-guardia del port un da a port la rta ape , caso o prim di un brand e a mito nel are corpo, si è ammessi a entr ndo caso, è seco Nel rta. offe isa scegliere tra una prec uisto, reso quasi invece la velocità a caratterizzare l’acq o pochi giorni entr che compulsivo dalla consapevolezza una logica di in ituiti sost lì, più quegli articoli non saranno i i casi, vi amb entr In ta. offer dell’ ento continuo rinnovam apertura di i orar a, sono vetrine nelle costose vie della mod e. Il tutto stor in lla que 24/7, la vendita online a supporto di dalla ne, azio unic com in ti mira sostenuto da investimenti –e olo sing al ta mira lla que a ia med pubblicità su tutti i are arriv di acità cap possibilmente fidelizzato – cliente, con in tutto il mondo.

Fulvio Alvisi

lavora da 40 anni nell’industria tessile. Con la sorella Luciana, è titolare dello studio comasco Alvisi e Alvisi, specializzato nel disegno per tessuti d’arredamento, carta da parati e lingerie, e nella ricerca di trend. Alvisi è presidente dell’Associazione Italiana Disegnatori Tessili e docente di disegno per tessuti nei corsi fashion presso lo IED - Istituto Europeo di Design Milano.

Immaginate per un momento – o per quelli un po’ meno giovani ricordate – l’Italia degli anni Cinquanta. Le signore andavano dalla modista e i signori dal sarto per farsi fare un nuovo abito. Definito il modello, il sarto presentava piccoli e preziosi campioni di tessuto e tra quelli si cercava il più bello. Tessuti e stoffe arrivavano da lontano, accompagnati dal fascino dei luoghi da cui provenivano, forse retaggio di una via della seta impressa nel nostro immaginario, con le avventure di Marco Polo, i baffi di Genghis Khan, la muraglia impenetrabile o le lane inglesi tra gonnellini scozzesi e corse di Ascot. Si prendevano le misure, si facevano le imbastiture e le prove, si arrivava a un capo fatto su misura. Al massimo ci si ispirava alla rivista di moda – invenzione settecentesca – e le prime sfilate apparivano per pochi secondi al cinema e poi alla televisione in bianco e nero. Tuttavia, l’investimento economico appariva chiaro: quel tessuto era prodotto da macchine, imprese, organizzazioni e viaggiava, e quel campione era frutto di una capacità finanziaria ben diversa da quella del sarto, con le sue forbici e la macchina da cucire. Dal punto di vista finanziario, arrivare al tessuto rappresentava la grande parte della catena e l’ultimo anello aveva un peso irrisorio. Il capitale immateriale era meglio ripartito però, esperienza e creatività portavano al risultato finale, e l’estro sartoriale diventava interfaccia con il cliente finale.

di Fulvio Alvisi Cambia la cate na suto è solo una del valore e dell’investimento, di co processo creativ mponente minoritaria. Cam cui il tesbia anche il o, laddove ad af fermarsi non è pi prodotto fatto su ù un m clinato per acco isura, ma uno stile o uno storyt singolo ntentare la più gr elling – dequesto scenario an mutato, c’è com de platea possibile. E, in unque spazio pe a distinguersi e a r chi riesce della catena. O rendersi necessario per innalz ccorre essere cr are il livello eativi – sfruttand esperienza e te cnol o al meglio e cultura alla ca ogia. Occorre saper unire stile , tradizione pacità di vedere paura di elabor , are proposte. C con occhi nuovi e senza ome ha saputo peria Serica Ita liana fare seguenti – aziend – la cui case è raccontata ne Stamlle pagine a nella quale la te creatività e, com e capita in molte cnologia è al servizio della re c’è l’orgoglio de l cambio genera altà familiari italiane, dove zionale e di appa un distretto che continua a invest rte ire. Quel ‘lago di nenza a rappresenta la più bella seta st Como’ che ampata, la cui m cui profumo, il cu orbidezza, il i rumore dello st ro italiano. Non bi sogna avere pa piccio raccontano il gusto ura di come ca di lavorare se si mbia po protagonisti, affe ne al centro l’obiettivo preciso il modo di esserne rmando i valori che hanno cost in Italy: saper fa ruito il made re, gusto del be llo, estro. Quel “R permanente” in inas dicato dal Presi 51cimento de mento identitar io delle nostre ec nte Mattarella come elecellenze.


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textile l’insider

Stamperia Serica Italiana

La sfida del digital textile come servizio alla moda top di gamma L’esperienza di una stamperia tradizionale che ha adottato la stampa inkjet per servire i brand del lusso

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Realtà dall’impronta tipicamente serica, Stamperia Serica Italiana ha scelto di innovarsi per rispondere alle richieste dei clienti – le griffe della moda top di gamma. L’integrazione di un reparto di stampa inkjet ha consentito all’azienda di acquisire la flessibilità necessaria per soddisfare la domanda e garantire gli elevati standard qualitativi del servizio

ichela e Dario Garnero, rispettivamente responsabile della divisione digitale e amministratore delegato di Stamperia Serica Italiana.

di Paola Bonfanti

Sono tessuti ricercati e nobilitazioni di altissima qualità destinate alle griffe della moda top di gamma a definire l’universo di Stamperia Serica Italiana. Specializzata nella stampa e nel finissaggio dei tessuti in conto terzi, l’azienda ha saputo coniugare l’impronta tipicamente serica alla capacità di innovare e di mantenersi al passo con l’evoluzione della domanda del settore del textile. La grande attenzione alla qualità del servizio – segno distintivo fin dall’inizio dell’attività – ha portato Stamperia Serica ad aprire, nel 2010, un reparto di stampa digitale, oggi perfettamente integrato con i reparti tradizionali.

Storia di una stamperia Fondata nel 1990 da Dario Garnero, attuale presidente e amministratore delegato, Stamperia Serica Italiana è stata tra le ultime realtà di nobilitazione nate nel distretto

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tessile comasco. L’azienda ha puntato sin dall’inizio sulla specializzazione nelle basi stampa – che, tranne il poliestere, vengono tutte trattate direttamente, dai tessuti di altissima grammatura agli accoppiati fino a nylon e poliammidi molto leggeri – e sulla qualità del servizio ai clienti, i principali brand della moda e del lusso. La spiccata propensione all’aggiornamento del parco macchine e l’attenzione alle innovazioni tecnologiche hanno portato Stamperia Serica Italiana a

seguire da vicino l’evoluzione della tecnologia digitale fin dai primi anni Duemila. “Da buoni terzisti attivi sul mercato di fascia alta e medio-alta, abbiamo subito colto il potenziale della tecnologia inkjet e le opportunità in termini di creatività e gestione della produzione”, ha spiegato Dario Garnero. “Dopo alcuni anni di sperimentazioni e messe a punto interne, solo a partire dal 2005 – ovvero quando siamo riusciti a ottenere risultati qualitativamente all’altezza delle aspettative dei nostri interlocutori – abbiamo cominciato a proporre


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textile l’insider

Go digital, un must nel tessile A spiegare il perché della scelta di adottare la stampa digitale e a fare un bilancio dei primi anni è Michela Garnero, responsabile della divisione digitale dell’azienda comasca: “Ci siamo resi conto che il mercato stava cambiando in una logica di tempistiche sempre più ridotte e di just in time – difficilmente gestibile con la stampa tradizionale. Per adeguarci alla nuova velocità e per arrivare a coprire segmenti per noi inesplorati abbiamo deciso di raccogliere la sfida e abbiamo iniziato a esplorare il mondo della stampa tessile digitale”. Il fattore tempo in primis, ma anche un interesse crescente da parte dei clienti top a sviluppare – accanto alle prime linee – anche delle collezioni a margine – o seconde collezioni – caratterizzate da disegni di grande impatto e da produrre velocemente. “Richieste alle quali, ancora una volta,

Il parco macchine Nello stabilimento di Como – di 3.500 metri quadrati – Stamperia Serica Italiana ospita i due reparti di stampa, tradizionale e digitale, a cui si affianca l’ufficio stile. Il parco macchine si compone di: - tavolo campioni - cucina colori computerizzata - manomacchina - quattro tavoli rotanti per la stampa a quadro e a cilindro (massimo 2 colori) - quattro sistemi di stampa digitale Monna Lisa - una linea di vaporizzo - un lavaggio in largo - una rameuse adibita sia alla preparazione inkjet in foulard che al finissaggio

solo la stampa inkjet ci avrebbe consentito di rispondere. Abbiamo dunque deciso di raccogliere la sfida del digitale – puntando sulle tecnologie più d’avanguardia – per offrire alle maison della moda anche quel servizio”.

Il segreto nell’integrazione Nel processo di adozione e integrazione della stampa digitale, Stamperia Serica Italiana ha mantenuto la stessa filosofia delle origini improntata alla qualità dei prodotti e del servizio. L’investimento nella tecnologia inkjet ha consentito all’azienda di allargare la base clienti e di acquisire maggiore flessibilità nel produrre sia le grandi collezioni sia le linee più piccole e con una logica just in time. “Per un’azienda come la nostra, che ha sempre puntato più sulla qualità che sulla quantità, la stampa digitale diventa un complemento”, ha spiegato Michela Garnero. E rispetto a un bilancio complessivo ha aggiunto: “Dal punto di vista della qualità, con la stampa digitale abbiamo raggiunto dei risultati soddisfacenti e la capacità di riprodurre i più svariati disegni ci permette di ottimizzare il servizio. Tuttavia, non sono mancate – e non mancano – le criticità”. Sia sul fronte strutturale, laddove è stato necessario procedere a una riorganizzazione della gestione dei processi. Sia sul

fronte tecnologico: “Vi sono ancora aspetti critici da risolvere sia in fase di stampa – mi riferisco all’insorgere di fenomeni quali dithering e banding o a problemi nell’asciugatura – sia a livello di processo. Per perfezionare quest’ultimo, è necessario lavorare all’ottimizzazione delle fasi di preparazione e a quelle di vaporizzo e finissaggio, e sarà probabilmente questa la sfida dei prossimi anni per gli operatori del settore”. E del rapporto tra tecnologia di stampa inkjet e tecnologie tradizionali? “Non abbiamo mai considerato l’opzione di una sostituzione in toto. Al contrario, crediamo molto nell’integrazione delle due tecnologie, come strumento che ci consente di spaziare tra lavorazioni diverse, alcune realizzabili solo con le tecniche convenzionali e altre solo con il digitale”, ha aggiunto Michela Garnero. “Anche rispetto al futuro, manteniamo la stessa prospettiva. Per noi, l’evoluzione della stampa digitale è inserita in un contesto di nicchia – il mercato comasco di altissima qualità – che richiede la stampa tradizionale per determinate lavorazioni – pensiamo alle lacche, agli spessorati, ai puff, alle gommine e così via. Diventa in questo senso cruciale salvare le professionalità”. I

i primi tessuti stampati in digitale”. Da qui all’apertura, nel 2010, di un reparto di stampa digitale che ha consentito a Stamperia Serica Italiana di acquisire progressivamente un panel di nuovi clienti, interessati al mix di stampa tradizionale e digitale. Accolta la sfida del digital textile printing, l’azienda ha continuato a crescere in questo ambito, affrontando le diverse fasi e le diverse evoluzioni del mercato e della domanda e focalizzandosi sull’ottimizzazione delle prestazioni delle macchine in termini di velocità, qualità e servizio. Attualmente, il parco macchine inkjet conta quattro sistemi di stampa Monna Lisa di Epson: la produzione annuale complessiva è di circa 700 mila metri lineari di tessuto, di cui la metà è prodotta in digitale. La ricerca di Stamperia Serica Italiana è stata condotta anche sul piano stilistico, laddove è stato introdotto un ufficio stile dedicato allo sviluppo di disegni e progetti creativi per i clienti top.

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due reparti produttivi di Stamperia Serica Italiana: quello digitale con le quattro Monna Lisa (sopra) e quello di stampa tradizionale.


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comunicazione d’impresa

Arriva J-Tex, il pigmento digitale di J-Teck3 In occasione di FESPA 2017, l’azienda comasca presenta in anteprima internazionale la nuova serie di pigmenti tessili per la stampa digitale dei tessuti, sviluppata per testine di stampa Epson e Kyocera

J-Teck3, brand del gruppo JK, entra ufficialmente nel mondo del pigmento digitale. L’azienda comasca – oggi parte della compagine di Dover Corporation – si è specializzata fin dalla sua nascita, nel 2003, nello sviluppo e nella produzione di inchiostri per il settore della stampa tessile digitale. Tra i mercati storici di riferimento, la stampa a sublimazione – per applicazioni quali abbigliamento sportivo, soft signage, moda e arredamento – e la stampa diretta per il tessile industriale. È in occasione di FESPA Hamburg 2017 che J-Teck3 ha scelto di presentare in anteprima mondiale J-Tex, il nuovo pigmento tessile per la stampa di cotone, fibre miste cotone-poliestere, viscosa e fibre sintetiche varie. J-Tex va a completare la gamma produttiva dell’azienda, permettendole di entrare nel mercato del pigmento tessile, un settore in forte crescita nel quale J-Teck3 punta a giocare un ruolo da protagonista, forte della propria specializzazione nel textile e del valore qualitativo riconosciutole dal mercato.

Nell’era del pigmento digitale

Il team di J-Teck3 sul colorato stand allestito per FESPA 2016. All’edizione di quest’anno, l’azienda presenta in anteprima mondiale la nuova serie di pigmenti tessili J-Tex.

I pigmenti tessili della serie J-Tex sono proposti in due versioni: J-Tex P-E, sviluppati per le teste di stampa Epson, e J-Tex P-K, studiati per le teste di stampa Kyocera. I nuovi pigmenti presentano ottime resistenze alla luce e allo sfregamento e vengono prodotti in nove tinte sature e brillanti per permettere di stampare una vasta gamma di toni e colori. Sono ideali per la stampa diretta su tessuti quali il cotone, i materiali sintetici e le fibre miste (cotone e poliestere) in applicazioni che spaziano dall’abbigliamento all’arredamento a tutto il mondo dell’adv tessile. Con la scelta di entrare in campo nel pigmento, J-Teck3 ha deciso di scommettere su un mercato ancora in divenire, ma con una grande potenzialità di crescita, come dimostrano alcuni studi di recente realizzazione. Del resto, alcune caratteristiche del pigmento digitale – dalla facilità d’uso alla possibilità di stampare su tessuti differenti al ridotto consumo di acqua ed energia – rispondono perfettamente alle peculiarità di un mercato, quello del digital textile, sempre più orientato verso prodotti user-friendly, sostenibili a livello ambientale, altamente qualitativi e performanti.

I prodotti core La scelta di FESPA quale piattaforma di lancio della nuova serie di inchiostri J-Tex non è casuale: il respiro internazionale e il grande afflusso di visitatori fanno della manifestazione il contesto ideale per segnare l’ingresso di J-Teck3

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comunicazione d’impresa

Accanto alla nuova famiglia di pigmenti per la stampa tessile digitale J-Tex, J-Teck3 propone sullo stand di FESPA Hamburg anche le gamme di inchiostri più classiche. In primo piano, la famiglia J-Cube, con la new entry J-Cube PNF Extra.

nell’universo del pigmento. E non mancheranno, sullo stand dell’azienda, le gamme più classiche, già ben note sul mercato e tuttora al centro della strategia del brand. Prodotto di punta di J-Teck3 è la gamma J-Cube: lanciata nel 2013 per le testine di stampa Kyocera, questa serie di inchiostri digitali a base acqua per la stampa sublimatica e diretta su tessuto è stata gradualmente implementata con l’aggiunta di nuove versioni di inchiostri sviluppati per le altre principali teste di stampa utilizzate nel settore tessile, quali Ricoh, Konica Minolta, Panasonic. L’ultimo prodotto di J-Cube è J-Cube PNF Extra, una serie di inchiostri molto concentrati e saturi destinati alla stampa di carte patinate leggere e di carte non patinate e compatibili con testine di stampa Panasonic. Forte delle diverse gamme di inchiostri, J-Teck3 continua a guardare con interesse al settore della stampa tessile industriale, in grande espansione. Del resto, seppur il mercato sia oggi composto prevalentemente da macchine per piccole e medie tirature, il boom negli ultimi anni della stampa tessile digitale per i settori della moda e della decorazioni di interni sta spostando il focus verso grandi macchine industriali, aprendo interessanti prospettive di crescita.

www.j-teck3.it

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FESPA 2017, lo storytelling della manifestazione Oltre 700 espositori e 4 mila prodotti in mostra fanno di FESPA 2017 l’edizione con l’area espositiva più ricca ed estesa di tutti i tempi. Il claim scelto – Dare to print different – è un invito alla comunità della stampa specialistica a sperimentare e differenziarsi, puntando su tecnologia e creatività. Degli highlight dell’evento e della vision dei suoi organizzatori abbiamo parlato con Roz McGuinness, Divisional Director di FESPA

“Dare to print different”, il claim scelto per FESPA 2017, invita a osare e a sperimentare nuovi modi di stampare. Qual è il messaggio per la comunità del printing specialistico? Il claim “Dare to print different” è una dichiarazione di fiducia nello spirito imprenditoriale della comunità della stampa specialistica globale. Vuole celebrare il ricchissimo bagaglio di innovazione tecnologica e dei materiali che da sempre è al centro di FESPA nonché il ruolo svolto dall’innovazione nell’aiutare gli stampatori a mettere a frutto il proprio potenziale e a differenziarsi attraverso nuovi prodotti e modelli di business alternativi. I print service provider che visiteranno FESPA il prossimo maggio dovranno arrivarci con l’ambizione di esplorare l’offerta e di individuare qualcosa – una soluzione di stampa, un materiale o un’applicazione – che possa aiutarli ad ampliare gli orizzonti dell’attività e a dare un nuovo impulso al business. Ogni iniziativa introdotta in FESPA 2017 è stata sviluppata con l’obiettivo di mostrare agli stampatori le numerose opportunità a loro disposizione e di arricchirli di idee e spunti per osare e spingersi verso lavorazioni alternative.

Roz McGuinness, divisional director di FESPA

Gli highlight di FESPA 2017? Con più di 700 espositori a presentare oltre 4 mila prodotti, FESPA 2017 si è già guadagnata il titolo di edizione più grande di tutti i tempi in termini di area espositiva. Il tessile rappresenta senza dubbio l’area dello show dalla crescita più sostenuta – ed è qui che ci aspettiamo di raccogliere un sempre maggiore interesse da parte dei visitatori. Tuttavia, stiamo registrando una progressiva espansione del numero dei fornitori dedicati alla comunità dei serigrafi. Anche per lo European Sign Expo – evento che si svolge in contemporanea a FESPA e che si focalizza sul signage non stampato – ci aspettiamo una partecipazione record: con più di 75 singoli espositori, sarà la migliore edizione degli ultimi cinque anni. La manifestazione si concentrerà sulle aree di contaminazione tra le comunità di signmaker e di stampatori.

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Quali strategie sono state adottate per incoraggiare i fornitori di tecnologia a scegliere FESPA come piattaforma di lancio di nuovi prodotti? L’innovazione tecnologica è continua, soprattutto nella stampa a getto di inchiostro, ambito nel quale sono in corso interessanti sviluppi in termini di produttività, qualità e compatibilità dei materiali. Allo stesso modo, avanzamenti importanti contraddistinguono anche il campo degli inchiostri e dei materiali. A FESPA 2015 a Colonia, furono oltre cento i prodotti lanciati o mostrati per la prima volta agli operatori. A FESPA 2017 ad Amburgo ci aspettiamo che, a fronte dei 10 padiglioni e degli oltre 700 espositori, la kermesse si confermi quale piattaforma di lancio privilegiata a livello globale per la comunità della stampa specialistica. Sono, infatti, molti i fornitori di tecnologia che considerano FESPA 2017 come lo show di riferimento dell’anno per la presentazione dei propri prodotti. Del resto, va detto che i vendor valutano l’interesse di una manifestazione fieristica in base al target che questa riesce ad attrarre. In tal senso, il target degli eventi FESPA è coerente e molto ben definito: in particolare, FESPA global print expo è la fiera di riferimento per gli operatori del settore del grande formato digitale e del settore del textile – serigrafico e digitale – e conta tra i suoi visitatori figure senior con ruoli di responsabilità nelle decisioni di investimento tecnologico.

www.fespa2017.com

È recente l’annuncio dell’unione di FESPA e FESPA Digital in un unico evento – FESPA global print expo. Qual è il motivo di questa mossa? La decisione di portare sia la tecnologia serigrafica sia la tecnologia digitale in un unico evento di riferimento con cadenza annuale – FESPA global print expo – nasce come risposta a una richiesta della comunità degli stampatori. Nella loro evoluzione, i print service provider stanno puntando sull’integrazione delle tecnologie digitali e convenzionali, per questo un evento dedicato a tutte le tecnologie e i processi diventa più utile e funzionale. A supporto di questo cambiamento, abbiamo recentemente avviato la seconda edizione di FESPA Print Census, che ci aiuterà a rilevare i prossimi trend nella comunità della stampa specialistica e a portarli nello show. In più, abbiamo destinato investimenti mirati a specifiche aree applicative in crescita. Un progetto volto ad arricchire ulteriormente i contenuti di FESPA, per soddisfare richieste e interessi dei visitatori, ma anche per creare una leadership di riferimento per la nostra comunità, mostrando aree di applicazioni innovative e opportunità di crescita ancora inesplorate.

La progressiva espansione della stampa digitale di grande formato verso aree applicative inesplorate implica il coinvolgimento di nuove figure professionali, dai creativi ad architetti, designer e textile designer. Se e come FESPA punta a coinvolgere anche questo target? Alimentare e far crescere la domanda di stampa fa parte della mission di FESPA ed è uno dei focus dei nostri programmi di reinvestimento, finanziati attraverso i profitti degli eventi da noi organizzati. Negli ultimi tre anni abbiamo proposto Printeriors, una vetrina di applicazioni di stampa destinate all’interior decoration, e abbiamo organizzato una serie di conferenze di supporto allo show per approfondire il tema delle nuove opportunità aperte dalla stampa per il mondo del design. A sostegno di queste iniziative, abbiamo dedicato molte energie e risorse sia alla ricerca dei contatti sia all’engagement verso le comunità del design in Germania e nell’area del Benelux, dove FESPA è stata ospitata tra 2015, 2016 e 2017.

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Printeriors vedrà l’utilizzo di serigrafia e stampa digitale. FESPA sostiene l’integrazione delle due tecnologie? Vi sono certamente molti print service provider che hanno optato per l’integrazione tra stampa digitale e serigrafica. La transizione verso il digitale è stato uno dei fattori chiave del cambiamento e dello sviluppo degli operatori del settore nell’ultimo decennio, e il successo di FESPA Digital e i risultati dell’edizione 2015 di FESPA Print Census lo confermano. In questo percorso di riposizionamento, la stampa serigrafica continuerà a giocare un ruolo importante nel mercato, soprattutto per produzioni ad alti volumi e applicazioni speciali, mentre la stampa digitale conquisterà alcune aree e nicchie: a quel punto, a seconda delle caratteristiche del prodotto e della commessa, saranno gli stampatori a decidere – di lavoro in lavoro – con quale tecnologia procedere, per ottenere il miglior risultato qualitativo ed economico.

www.fespa2017.com

FESPA 2018 e FESPA 2019 si svolgeranno in Germania. Cosa può dirci di FESPA 2020? L’edizione di FESPA 2018 si svolgerà a Berlino e quella di FESPA 2019 a Monaco di Baviera. Sono entrambe destinazioni note e apprezzate dalla comunità di FESPA. Nel 2020 la manifestazione si svolgerà al di fuori della Germania. Tuttavia, la location deve essere ancora annunciata, ma si tratterà sicuramente di una città strategica per un evento di riferimento del settore quale è FESPA. Al momento non posso dire di più, ma… state sintonizzati!

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FESPA ha puntato negli ultimi anni sull’espansione geografica del brand, realizzando eventi anche al di fuori dell’Europa. Ritiene che, a fronte della crescita di alcuni mercati, tali eventi possano impattare negativamente sull’edizione europea? Intendiamo mantenere saldo il focus sull’Europa come hub dell’evento FESPA di punta. Naturalmente, con il sorgere di edizioni FESPA in altre aree del mondo – è una scelta strategica quella di investire nella globalizzazione del portfolio di manifestazioni fieristiche – ci aspettiamo che i vendor possano scegliere di puntare anche sulla partecipazione a eventi più circoscritti a livello geografico, per raggiungere l’audience di determinate regioni o aree del mondo. Rimane però fermo il focus su FESPA global print expo come principale destinazione per la comunità della stampa specialistica internazionale e siamo convinti che questo ci consentirà di continuare ad attrarre gli operatori del settore più lungimiranti da ogni continente.


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Visitaci a Fespa 2017 Hall B5 - E20


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Uno sguardo allo show, istruzioni per l’uso

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foto: Daniel Obernesser

FESPA 2017 – Amburgo, 8-12 maggio – si conferma “the leading global print expo” per il settore della stampa di grande formato, digitale, serigrafica e tessile e visitarla è sempre un’esperienza che arricchisce sia in competenza sia in creatività.

AGFA (stAND B5-E20) Agfa Graphics punta sulla nuova unità di stampa con inchiostri sublimatici Avinci DX3200. Questa soluzione ad alta produttività è stata appositamente sviluppata per le applicazioni soft signage (la stampa su materiale tessile per usi pubblicitari) di grande formato con larghezza fino a 3,2 metri a una risoluzione fino a 1140x540 dpi. 60

Ci sono oltre 700 espositori e si prevede un’affluenza di 23 mila professionisti da 130 diversi Paesi. Qui vogliamo darvi una breve fotografia delle più importanti novità presentate o delle tecnologie che pensiamo siano più significative. Questa fiera non è però solo uno showcase di macchine. Ci sono tante iniziative a contorno per stupire, aggiornare e mettere in contatto i professionisti e gli appassionati di stampa specialistica. Il programma dei seminari si sviluppa in modo articolato e copre tutti i segmenti di mercato, dall’Industrial Printing e 3D al Textile, dall’Out Of Home alla Product Decoration, e non trascura temi squisitamente tecnici come la gestione del colore o la misurazione delle emissioni di luce nel campo del Sign e Signage. Lunedì 8 maggio dalle 17.00 nel Club FESPA Stand si tiene l’esclusivo International Party. Tutti i visitatori stranieri sono invitati a un aperitivo e a incontrare i rappresentanti delle associazioni FESPA nel mondo, per essere al

CANON (Stand A1-B55) Si avrà modo di esplorare nuove possibilità di business con le tante applicazioni della nuova Océ Colorado 1640, la stampante roll-to-roll da 64” basata su tecnologia UVgel: comunicazione visiva indoor e outdoor, banner, carte da parati, poster e materiali pubblicitari retroilluminati, PVC adesivo.


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EFI (Stand B7-E30) Spingere i limiti operativi in termini di applicazioni prodotte, di velocità e qualità con le nuove stampanti inkjet LED UV VUTEk® 5r e VUTEk® 3r per la stampa di insegne e grafica per volumi elevati e roll-to-roll.

corrente delle attività organizzate nei vari Paesi. Tutti i giorni i migliori car wrapper del mondo sono in azione e si scontrano per vincere il FESPA World Wrap Master 2017. La sera del 10 maggio si tiene la tradizionale FESPA Awards Gala Night, dove si celebra l’eccellenza degli stampatori nel mondo che hanno saputo meglio interpretare le potenzialità tecnologiche della stampa sui più diversi materiali. Infine, ogni giorno è possibile essere ospitati nel Club FESPA, l’area VIP apprestata da FESPA per favorire il contatto tra gli operatori internazionali (l’accesso all’area è su invito).

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EPSON (Stand A1-D45) Versatilità ed efficienza delle più recenti stampanti di largo formato SureColor SC-S con inchiostri a ecosolventi e di quelle per la stampa a sublimazione SureColor SC-F e DTG (direct-to-garment) con inchiostri a base acqua. Epson mostra la SureColor SC-S80600, 64” a 10 colori che utilizza il set di inchiostri UltraChrome GS3 con rosso, bianco e metallico e la stampante a sublimazione a base acqua SureColor SC-F9200 con due sistemi di approvvigionamento di inchiostro ad alta capacità, per cicli di stampa lunghi senza interruzioni.

occhiO al design!

Da non perdere il design speciale, svelato al salone e presentato su diversi oggetti d’arredo e capi di abbigliamento all’interno dello stand Epson, realizzato da Richard Quinn, il designer vincitore del premio internazionale H&M Design Award 2017 che lo scorso anno al MA graduation show al Central St Martin ha attirato l’attenzione internazionale nel mondo della moda, con pubblicazioni su Vogue, The New York Times e Dazed and Confused Magazine. Quinn utilizza tecniche e strumenti di vario tipo, comprese le stampanti inkjet Epson SureColor, per stampare i disegni colorati su tessuti e fogli di Mylar che utilizza per la sua gamma di moda donna.

DURST (Stand B7-A20) Due aree tematiche distinte – “Sicurezza dell’investimento e affidabilità” e “Innovazione e sostenibilità” – per le soluzioni inkjet di grande formato di Durst. L’azienda mostra in anteprima il primo sistema del segmento Imaging, realizzato con DSR Automatica E (frutto della joint venture Durst Sebring Revolution): si tratta di un chiosco interattivo a libero posizionamento, dotato di una tecnologia basata su una telecamera con un’angolazione di 120°, che in fiera sarà integrato in un workflow tessile al fine di presentare nuove variazioni di design e prodotti da diverse prospettive.

GUANDONG (Stand A1-B66) Pioniere di un nuovo approccio alla visualcom, Guandong propone uno stand che riproduce uno shop in cui i materiali per lo Spot Déco mostrano le possibilità per l’instore promotion e il retail design. E celebra il matrimonio tra Dotty & Wally, le nuove pellicole che arricchiscono l’offerta per lo Spot Déco: Dotty per l’applicazione di vetrofanie e grafiche su superfici lisce, Wally per la decorazione di pareti con finiture irregolari. 61


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J-Teck3 (Stand A1-B64) J-Teck3 è presente con J-TEX, i nuovi pigmenti tessili digitali per teste di stampa Epson e Kyocera compatibili con una vasta gamma di tessuti, tra i quali cotone, cotone/poliestere, tessuti sintetici e viscosa. Gli inchiostri J-TEX possono essere impiegati per le più svariate applicazioni nel campo dell’abbigliamento moda e dell’arredamento per la casa (tovaglie, rivestimenti tessili per poltrone e divani, cuscini, tende).

KIIAN DIGITAL (Stand B6-D65) Kiian Digital sceglie FESPA per lanciare Digistar Bravo, l’inchiostro digitale disperso per la stampa diretta su macchine dotate di teste Kyocera nel settore tessile industriale. La gamma comprende 11 colori tra cui due neri che si distinguono per intensità e resistenza alla luce e allo sfregamento.

MASSIVIT 3D (Stand A4-C20) La stampante Massivit 1800 stupisce con effetti speciali. In vetrina, una bottiglia di profumo dell’altezza di 1,6 m retroilluminata, un cartone del latte nell’azione di versare il contenuto dall’altezza di 1,5 m, una scultura mitologica greca alta 3,2 m, una miniatura del primo negozio pop-up stampato in 3D per Louis Vuitton (l’originale è largo 9 m, lungo 10 e alto 2,7).

MIMAKI Digital (Stand A1-A25) Sotto i riflettori della Digital Hall, i modelli di punta di Mimaki per i settori display graphics e stampa industriale. Mimaki JFX200-2531, presentata in anteprima europea, è dotata di un piano più grande e offre elevati standard di produttività. Debutto europeo anche per il prototipo della stampante 3D con inchiostri UV in quadricromia che permette di creare oggetti avvalendosi di oltre 10 milioni di combinazioni cromatiche. 62

Appuntamento con FESPA Italia FESPA Italia è l’associazione che rappresenta nel nostro Paese gli interessi di tutto il mercato della stampa specialistica, dei suoi settori applicativi – Textile, Interior Decoration, Product Decoration, Out & Digital Out of Home (OOH e DOOH), Industrial Printing & 3D – e delle sue tecnologie di stampa – serigrafica, tampografica, inkjet e digitale. Il 10 maggio l’Associazione organizza l’Italian Day a FESPA. L’appuntamento è alle 14.00 presso il VIP Club FESPA per un incontro tra associati e non. Si prosegue poi, dalle 15 alle 17 con la visita guidata agli stand dei FESPA Booster, le aziende che con il loro impegno hanno deciso di sostenere le attività dell’Associazione. Per chi lo desidera è poi possibile partecipare al Gala Dinner e alla celebrazione dei FESPA Award prenotando un posto al tavolo dell’Associazione. E non è tutto: in occasione della fiera, FESPA Italia lancia un’offerta straordinaria per avvicinare chi ancora non conosce l’Associazione. Con “Assaggia un Benefit”, FESPA Italia permette a chi non è ancora associato di partecipare gratuitamente a una delle attività organizzate a esclusivo beneficio dei soci. Si può scegliere tra una delle visite alle aziende dei soci, che aprono le loro porte e svelano il loro modo di lavorare, oppure tra uno dei seminari specialistici (Industry 4.0, Marketing digitale e uso dei social, Gestione dei rifiuti, Normative di sicurezza). Oppure accedere ai dati di mercato raccolti a livello internazionale o ancora richiedere una delle Technical Guide. Per informazioni scrivere a: segretario@fespaitalia.it

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MIMAKI Textile (Stand B6-C50) In dimostrazione live nella Textile Hall, l’upgrade della soluzione Tx300P-1800, che ora consente l’impiego di due diverse formulazioni di inchiostro, sia a pigmento sia sublimatici, senza la necessità di sostituire il sistema di erogazione. Si tratta di una tecnologia ibrida innovativa per incrementare la produttività e aumentare la flessibilità.


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Printeriors Il nome è evocativo: si tratta di una mostra nella mostra, un progetto espositivo sviluppato in contemporanea a FESPA e dedicato interamente alla stampa per l’interior decoration. I visitatori hanno un’opportunità unica di vedere di persona e, soprattutto, di toccare con mano una varietà di applicazioni realizzate con diverse tecnologie: carte da parati, decalcomanie, decorazioni per muri, arte, pavimenti, mobili, luci, piastrelle in ceramica, vetro, tessuti, accessori. Qui si possono anche approfondire gli aspetti più squisitamente legati ai benefici pratici ed economici della stampa digitale applicata a questo segmento di mercato, dove designer e architetti stanno cominciando a chiedere sempre più spesso prodotti personalizzati, tempi di consegna brevissimi e processi realizzativi a basso impatto ambientale. Accanto alla parte espositiva non si deve perdere, la mattina dell’11 maggio, la Printeriors Conference che vede sfilare nomi davvero prestigiosi, tra designer e architetti. I temi trattati spaziano dalle opportunità della stampa nel settore dell’home fashion all’innovazione digitale nel vetro, al potenziale creativo del tessile e all’uso dei LED nella carta da parati. La conference si rivolge sia agli stampatori sia ai designer. Parte dei contenuti infatti mette in risalto tematiche strettamente pratiche, con l’analisi delle aspettative del mercato analogico per comprendere dove il mercato digitale si debba meglio focalizzare per posizionarsi. Altri contenuti sono invece di carattere più prettamente creativo ed esplorano materiali e tecnologie che aggiungono valore all’interior design.

OKI (Stand B5-A52) Gold Partner dello show, OKI Europe mette in mostra l’ultima arrivata della sua rinomata gamma ColorPainter, la E-64s, che apre la possibilità del grande formato a un pubblico più ampio. Con l’inchiostro OKI ecosolvente SX ad alta pigmentazione, fornisce prestazioni con un elevato livello di qualità su differenti tipi di supporto e consente la stampa per applicazioni interne ed esterne, per progettisti di insegne e centri di grafica.

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wissQprint (Stand 7-C50) swissQprint lancia una nuova linea di modelli Nyala, con due diverse dimensioni di flatbed e due livelli di produttività, con tecnologia LED per l’essiccazione degli inchiostri. Le nuove stampanti diminuiscono i consumi energetici e ampliano lo spettro di applicazioni possibili. SUN CHEMICAL (Stand B5-D20) Con lo slogan “Brighter Ideas”, Sun Chemical presenta la gamma completa di inchiostri e di piattaforme per la formulazione chimica degli inchiostri destinate alla stampa serigrafica, industriale e inkjet e per l’elettronica stampata. Il pezzo forte è il lancio internazionale di FasciaCoat, la nuova vernice per rivestimenti rigidi destinata alla fascia del cruscotto e un’aggiunta alla gamma di prodotti SunHytek destinati ad applicazioni high-tech, per pannelli di apparecchi e veicoli automobilistici. Acquosa, modellabile e senza VOC, FasciaCoat è una vernice rigida che, asciugandosi, forma una finitura opaca, riducendo al minimo il riflesso.

RICOH (Stand B4L-C10) A disposizione dei visitatori la soluzione grande formato Ricoh Pro™ L4160 latex, tecnologia green con inchiostri Ricoh latex AR. La serie Pro L4100 integra l’ultima generazione di teste di stampa piezoelettriche a gocce variabili Ricoh, in grado di produrre gocce di inchiostro di quattro picolitri per stampe in ambienti esterni e interni. In mostra anche la soluzione multifunzione wide format Ricoh MP CW2201SP (copier, printer e scanner) che utilizza gli inchiostri a pigmento Liquid Gel Ricoh per la stampa su carta comune, fotografica e blue back per affissioni.

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Sei un italiano a FESPA 2017? Per te le mappe dei padiglioni con l’itinerario degli espositori made in Italy

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eventi TECNOLOGIA

Doppia innovazione per Canon che con Océ Colorado 1640 entra nel mondo del rollto-roll e lancia alla ribalta la rivoluzionaria tecnologia UVgel, sviluppata quale alternativa alle tecnologie Latex ed eco-solvente nell’outdoor e nell’indoor. La nuova soluzione da 64” è la prima di una famiglia destinata ad allargarsi

Debutta Océ Colorado 1640

la prima soluzione roll-to-roll basata su UVgel

Si chiama Océ Colorado 1640 il primo sistema di stampa rollto-roll basato sulla rivoluzionaria tecnologia UVgel di Canon. La multinazionale giapponese lo ha presentato in anteprima alla stampa di settore lo scorso 8 marzo – presso il Customer Experience Center di Venlo, in Olanda – mentre per il debutto ufficiale sul mercato il palcoscenico scelto è quello di FESPA Amburgo. Soluzione roll-to-roll da 64”, il primo

modello della nuova famiglia Océ Colorado si rivolge al mercato del grande formato outdoor e indoor e – secondo Canon – ha tutte le carte in regola per trasformarne i paradigmi. “La nuova tecnologia UVgel è stata sviluppata con l’obiettivo di riempire un gap tecnologico, offrendo un’alternativa efficace al Latex – tecnologia altamente produttiva, ma con costi elevati – e all’eco-solvente – tecnologia più economica, ma

lenta sul fronte produttivo”, ha spiegato Dirk Brouns, direttore della divisione Strategy & Business Development di Canon Europe. “Nel percorso di ricerca e sviluppo, ci siamo focalizzati su quattro elementi, che rappresentano le peculiarità e i punti di forza di Océ Colorado 1640: produttività elevata, ampia versatilità in termini di supporti, forte livello di automazione del sistema e costi operativi ridotti”.

Océ Colorado 1640, Q&A con Mark Lawn

Mark Lawn, direttore della divisione Graphic & Communications di Canon Europe, e Dirk Brouns, direttore della divisione Strategy & Business Development.

A quando la disponibilità commerciale di Océ Colorado 1640? Océ Colorado 1640 debutta sul mercato a FESPA 2017. Lo stand di Canon ne ospiterà due, per dare la possibilità ai visitatori di conoscerne il funzionamento e scoprirne le potenzialità applicative. A partire da FESPA, il sistema sarà commercialmente disponibile. Quali sono le vostre aspettative di vendita? Un migliaio di unità a livello globale e 500 unità in Europa entro i pros-

di Paola Bonfanti

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simi dodici mesi, questi gli obiettivi che ci siamo posti. Quali i canali di vendita? La nostra strategia ‘go to market’ prevede l’utilizzo di tre canali: oltre alla vendita diretta e alla rete esistente di rivenditori già attivi nei mercati di riferimento della nuova tecnologia, stiamo lavorando al potenziamento del network di vendita, identificando nuovi partner. Il costo del sistema? Il prezzo di listino è di 55.000 euro.

Océ Colorado 1640 è solo la prima di una nuova serie di soluzioni di stampa? UVgel è una tecnologia innovativa e sicuramente scalabile, ma ci troviamo all’inizio del percorso. Al momento siamo focalizzati su questo primo prodotto, per valutare la risposta del mercato e capire come – eventualmente – ottimizzarne le prestazioni. In una prospettiva di medio termine, l’intenzione è quella di estendere la gamma. Ancora da stabilire in quale direzione.


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eventi TECNOLOGIA

Con configurazione a bobina, 164 centimetri di luce e quadricromia, Océ Colorado 1640 presenta un design compatto, un corpo macchina robusto – il peso è di circa 700 kg e diverse parti sono realizzate in acciaio – e un concept di utilizzo user-friendly. A livello di velocità, sono previste diverse modalità a seconda della qualità richiesta: il sistema può raggiungere i 159 metri quadrati/ ora per applicazioni quali cartelloni e banner per esterno, mentre per applicazioni che richiedano standard qualitativi più elevati, come la decorazione d’interni, può lavorare a 40 metri quadrati/ ora. La configurazione a doppia bobina del sistema consente di passare rapidamente da un tipo di supporto a un altro, contribuendo a implementare ulteriormente la produttività e semplificando la gestione di produzioni miste. A livello di qualità, le testine di stampa UVgel di Canon integrano un sistema brevettato di monitoraggio continuo degli ugelli che si avvale del campionamento acustico per rilevare e correggere eventuali imperfezioni di funzionamento. Inoltre, a garantire la precisione dell’avanzamento del supporto è un dispositivo dotato di un anello di retroazione ottica che monitora continuamente l’avanzamento del supporto per apportare automaticamente le correzioni necessarie. Mark Lawn, direttore della divisione Graphic & Communications di Canon Europe, ha riassunto così le peculiarità del nuovo sistema di stampa: “Océ Colorado 1640 ridefinisce i limiti della stampa roll-to-roll e consente a coloro che operano nel mercato grafico di evolvere, ampliando le proprie capacità e perseguendo nuove opportunità di guadagno. I fornitori di servizi di stampa a bassa tiratura hanno a disposizione una soluzione economica che consente loro di evolvere verso la stampa di produzione con un rapido ritorno sull’investimento.

gel, la tecnologia che cambia il wide format?

UV

Nel cuore del sistema

La prima Océ Colorado 1640, presentata alla stampa internazionale. Canon crede nel vasto potenziale applicativo della nuova soluzione, sia in ambito outdoor sia in ambito indoor.

La tecnologia UVgel di Canon è basata su un inchiostro UV proprietario che ‘gelifica’ istantaneamente a contatto con il supporto, offrendo un posizionamento preciso e controllato del punto e garantendo un’uniformità di stampa senza compromessi sulla velocità. La diffusione dell’inchiostro e la coalescenza sul supporto sono ridotte al minimo e ciò comporta che a ogni passaggio venga depositata solo la quantità di inchiostro richiesta.

Per i fornitori che già gestiscono volumi elevati, questa nuova stampante offre una tecnologia estremamente versatile a un prezzo conveniente”.

Un potenziale applicativo da esplorare Con Océ Colorado 1640, Canon si rivolge alle aziende che producono applicazioni grafiche sia per interni che per esterni, quali poster, banner, segnaletica, materiale POS, cartelloni, vetrofanie, PVC adesivo e carte da parati personalizzate, flooring. “La richiesta di applicazioni grafiche di grande formato sta crescendo rapidamente e i produttori che operano in questo settore desiderano ampliare il proprio business e cogliere nuove opportunità di crescita”, ha spiegato Mark Lawn. Qualche esempio di applicazioni possibili? “Siamo in una fase di forte sperimentazione applicativa, che ci sta portando a scoprire nuove opportunità. L’aspetto vincente è la versatilità del sistema a livello di supporti: nel nostro Supplies Knowledge Center abbiamo già testato e approvato circa un centinaio di materiali diversi. A livello di mercati, guardiamo con interesse al soft signage e, in particolare, ai materiali tessili, sempre più diffusi in questo ambito. Inoltre, la grande resistenza delle stampe

rende Océ Colorado ideale per la produzione di applicazioni di floor graphic, mentre caratteristiche quali la qualità e la consistenza del colore offrono grandi opportunità nell’interior decoration e nel settore delle carte da parati. Oltre a queste applicazioni ‘convenzionali’, siamo sicuri che gli utilizzatori del sistema ci mostreranno, nei prossimi mesi, le reali possibilità applicative del sistema in ambiti finora inesplorati”, ha aggiunto Lawn. E il primo utilizzatore di Océ Colorado 1640 è già stato annunciato: si tratta della tedesca Comdatek, azienda di stampa digitale specializzata nella produzione di carta da parati che ha scelto di scommettere sulla nuova tecnologia di Canon per potenziare e differenziare la produzione nel wallcovering.

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Lo spazio cromatico è più ampio rispetto agli inchiostri a eco-solvente e Latex e la stesura del colore risulta ultra sottile – con rilevamento al tatto dello spessore di inchiostro quasi impercettibile – associata a una riduzione fino al 40% dell’inchiostro utilizzato rispetto a sistemi con inchiostri a eco-solvente o Latex. Altra caratteristica, il sistema di polimerizzazione UV LED a bassa temperatura che si sposta indipendentemente dal carrello di stampa per consentire una polimerizzazione UV post-stampa uniforme e più veloce. Le stampe UVgel sono immediatamente asciutte, inodore e pronte per la finitura o la laminazione. Sia le teste di stampa che gli inchiostri UVgel sono interamente sviluppati da Canon.


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fornitori categorie merceologiche

Tariffe e informazioni: Stratego Group, email: amministrazione@strategogroup.net

▼PRESTAMPA

▼STAMPA DIGITALE

►Rip

►Inkjet letto piano Agfa graphics Bompan

caldera efi Gmg Océ italia Onyx Graphic

www.bompan.it Durst phototechnik

www.durst.it

►Software di gestione colore Efi Esko-Artwork Gmg Marabu italia

www.euroscreen.it

Lüscher Oyo Instruments serinova

www.durst.it Efi-Rastek Epson euroscreen

www.serinova.biz Sign Tronic

►Spettrofotometri e strumenti misurazione/ calibrazione colore Barbieri electronic Efi Esko-Artwork euroscreen

www.euroscreen.it HP Mutoh roland dg mid europe

www.rolanddg.it Spandex

►Inkjet superwide format (fino 5 m)

www.euroscreen.it

Bompan

►Soluzioni web-to-print

www.bompan.it

dettofatto

Durst phototechnik

Evolution Printing exaprint

Efi Vutek euroscreen

www.durst.it

www.dettofattonline.com

www.exaprint.it

www.euroscreen.it

melastampi

www.fujifilm.it

fujifilm

www.melastampi.com

HP Scitex InxDigital swissqPrint

Minimegaprint

www.minimegaprint.com Pixartprinting

www.pixartprinting.it

►Teste di stampa inkjet

Press up

Konica Minolta Kyocera

www.pressup.it SixPrint Tic Tac

►Stampanti a sublimazione Bompan

www.bompan.it

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www.kiian.com

Sun Chemical

Canon Digitalia-Seiko Durst phototechnik

www.imasgrafica.com

►Inkjet print + cut

InxDigital kiian

Mutoh Océ roland dg mid europe

www.bompan.it

imas grafica

www.rolanddg.it

►Inchiostri base solvente

fujifilm

www.euroscreen.it

Agfa graphics Bompan

euroscreen

Nazdar

Marabu italia

►Inkjet wide format (fino 3,5 m)

►Computer to Screen

M.s. Mutoh roland dg mid europe

www.marabu-italia.it

Bompan

M.S. Océ italia Spandex SwissqPrint

Onyx Graphic

Marabu italia

www.euroscreen.it

euroscreen

www.fujifilm.it

www.marabu-italia.it

euroscreen

www.bompan.it

www.rolanddg.it

►Attrezzature ausiliarie euroscreen

www.euroscreen.it Fotoba Marabu italia

www.marabu-italia.it

►Laminatori Fotoba

►Plotter da intaglio elitron

www.marabu-italia.it www.sunchemical.com

►Inchiostri digitali tessili kiian

www.kiian.com J-teck3

www.j-teck3.com Marabu italia

www.marabu-italia.it Ms Sensient

►Inchiostri sublimatici J-teck3

www.j-teck3.com

www.elitron.com

kiian

esko-Artwork sei Laser

Marabu italia

www.seilaser.com Zund

www.zundlab.com

►Inchiostri Bompan

www.bompan.it Bordeaux Epson Grafco

www.grafco.it HP InxDigital kiian

www.kiian.com Kip Marabu italia

www.marabu-italia.it Proll roland dg mid europe

www.rolanddg.it Spandex Stork print Sun Chemical

www.sunchemical.com

►Inchiostri UV Inxdigital kiian

www.kiian.com www.marabu-italia.it

▼DIGITAL SIGNAGE gruppo Masserdotti

www.masserdotti.it Lg Samsung

▼ STAMPA SERIGRAFICA ►Macchine Amex

www.amexsrl.it C.m.s.

www.cms-italy.it Comec italia C.s.s. - Teca print

www.csstecaprint.it europrint Euroscreen

www.euroscreen.it G.a.a. Imas grafica

www.imasgrafica.com La meccanica Marabu italia

www.marabu-italia.it


d’arte

su metallo

Arte 3 tel. 02 90722472.

D.b.de rossi biancavilla tel. 06 5212154, fax 06 5212182.

su materie plastiche chiaramonti srl www.chiaramonti.it. Divisione grafica: decorazioni autoadesive. Targhe. Prespaziati. Etichette resinate. Stampa digitale per ogni prodotto industriale. Lucidatura U.V. ed effetti particolari di sovrastampa. D.b. de rossi biancavilla tel. 06 5212154, fax 06 5212182. siti targhe www.sititarghe.it. Produzione di targhe, etichette, pannelli, quadranti in materiale metallico, PVC, poliestere e policarbonato con processi di serigrafia, incisione e ossidazione. Produzione di targhe omologate. Omso

www.omso.it Quasar serigraf service

www.serigrafservice.com Ser.tec Thieme tosh

www.tosh.it

►Telai serigrafici i.t.s. europe

www.itseurope.it p. gusmini serinova

www.serinova.biz serishop

►Tessuti per telai

fornitori WIDE 33

stampatori

categorie merceologiche

Guarnieri Serigrafia tel. 080 711143. siti targhe srl www.sititarghe.it. Produzione di targhe, etichette, pannelli, quadranti in materiale metallico, PVC, poliestere e policarbonato con processi di serigrafia, incisione e ossidazione. Produzione di targhe omologate.

tastiere a membrana chiaramonti srl www.chiaramonti.it. Divisione elettronica: tastiere a membrana con supporto metallico. Pannelli in policarbonato e poliestere con imbutitura. Lampade elettroluminescenti. Interfacce elettroniche. nuova serimarket serigraf service serinova

www.serinova.biz

studio serig. artenuova

02.98284195

►Prodotti per preparazione quadri

serinova

www.serinova.biz

►Inchiostri albascreen

www.albascreen.it amex

www.amexsrl.it cht italia

www.chtitalia.it colorflex comec italia c.s.s. - teca print

www.csstecaprint.it e.t.s. euroscreen

www.euroscreen.it fluorital

www.fluorital.com

www.kiian.com

imas grafica

www.marabu-italia.it

j-teck3 kiian

marabu italia

marabu italia

quasar Serigraf service

saati

Serinova

serinova

Sun Chemical

www.serigrafservice.com www.serinova.biz

euroscreen

www.sunchemical.com

►Forni di essiccazione e lampade

www.uifat.com

www.imasgrafica.com intertessile

c.m.s.

marabu italia

chiossi & cavazzuti

saati

Euroscreen

031.933222

www.marabu-italia.it www.saati.com serinova

www.serinova.biz

►Quadri da stampa albascreen

www.albascreen.it imas grafica

www.imasgrafica.com la serigrafica

0331.350252

www.cms-italy.it www.chiossiecavazzuti.com www.euroscreen.it imas grafica

www.imasgrafica.com la meccanica intertessile marabu italia

www.marabu-italia.it saati

www.saati.com serigraf service

www.serigrafservice.com

www.mohwinckel.it Mondi paper

►Pannelli rigidi röhm italia

www.roehmitalia.it

►Vinili autoadesivi www.euroscreen.it

www.mactac.eu

imas grafica

www.serinova.biz

Imas grafica

mohwinckel

Huber italia

www.saati.com

www.euroscreen.it

www.mactac.eu

www.imasgrafica.com

albascreen

www.albascreen.it

International Paper mactac europe

www.grafco.it

grafco

www.marabu-italia.it

www.imasgrafica.com

imas grafica

www.j-teck3.com

www.imasgrafica.com

imas grafica

grafco

031.903555

euroscreen

www.grafco.it

www.arjowigginscreativepapers. com

euroscreen

www.imasgrafica.com

www.euroscreen.it

Arjowiggins - graphic

fontana a.

albascreen

www.albascreen.it

►Carte per stampa digitale

U.i.f.a.t.

▼SUPPORTI DI STAMPA Hexis igepa italia

www.igepaitalia.it mohwinckel

www.mohwinckel.it neschen italia

www.neschen.it Polyedra röhm italia

www.roehmitalia.it Spandex 3A composites

www.smart-x.eu

mactac europe

teknokarta-jac

▼TAMPOGRAFIA ►Macchine C.s.s. - Teca print

www.csstecaprint.it Comec italia marabu italia

www.marabu-italia.it Tosh

www.tosh.it

►Clichè c.s.s. - teca print

www.csstecaprint.it comec italia tosh

www.tosh.it

►Inchiostri albascreen

www.albascreen.it c.s.s. - teca print

www.csstecaprint.it Comec italia fluorital

www.fluorital.com Marabu italia

www.marabu-italia.it serinova

www.serinova.biz tosh

www.tosh.it

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colophon Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 3A Composites Agfa Graphics AIFIL Alvisi Fulvio Alvisi Luciana Aro Etichette Avery AWTI Baugh Carmen Beegraphic Biovation Brouns Dirk Buttiens Peter Caldera Canon Cibitex Clear Channel Italia Clementi Vittorio CNA Colorcopy Costi Micol Creos Dal Cavaliere Piero Decoral System Del Guasta Cristina Domino Display Dosi Paolo Dover Durà Jesus Durst Edigit EDPA EFI Epson Esanastri ESMA Eurmoma Eurolabel eurolaser Fairbanks FESPA FESPA Italia Fieramilano Fujifilm Garnero Dario Garnero Michela Ghelfi Ondulati Goglio gruppo Grady Kerry Grafiche Bramucci Grafiche Milani Guandong Hoppen Kelly House of Hackney HP I.B.E. IED Milano In.Deco Serigrafia J-Teck3 JK Group Jumanjii KBA KFC

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6 59,60 9 51 51 16 16 9 40 17 40 70 12 9 60,70 8 48 16 9 15 32 17 8 23 6 7,76 48 9 28 35,61 9 20 61 53,61,62 36 12 6,47 16 6 9 7,56 36,62 75 13 52 52 16,20 16,20 40 31 30 61 39 38 6,16,20,40 20 51 24 9,54,62 9 40 20 14

Kiian Digital Klos Sara Komori Kyocera L.E.G.O. Lawn Mark Leister Tech. Italia Lewis & Wood Litopat Livingston Robert A. Lorusso Paolo Maggioni Fiorenzo Maggioni Serigrafia Manroland Massivit 3D Material ConneXion Italia MCA Digital McGuinness Roz Mida Mimaki Mingay James Monteverdi Enrico MS Printing Solutions MuchColours Musitelli Alessandra MyLiteLed N/A NGraphics NoeCha Notarianni Nuceria Group OKI P&P Promotion Pinko Piva Andrea Pixartprinting Polyedra Posarelli Roberto Print4All Printgraph PrintMAT Quinn Richard Rabuffo Giancarlo Ricoh Roberts Flora Roland Rotolito Lombarda RTS SAC Serigrafia Santi Paolo Sawgrass Senxation Signbox Silap Sironi Fulvio Solutioo Group Stamperia Serica italiana Sun Chemical swissQprint TAPTAP Networks VinylColor Digital Viscom Italia Xerox

9,21,62 27 31 62 31 70 31 39 31 9 26 25 25 31 62 32 6,29 56 16 13,62 40 20 9 42 24 8 38 17 25 16 16 63 26 18 23 5 37 36 33 30 33 61 42 63 39 18,25 31 50 27 27 9 48 39 23 23 16 51,52 63 63 48 28 10 13

STRATEGO GROUP via Cassanese 224 - Segrate (Milano) tel. 02.49534500 fax 02.26951006 www.stampamedia.net Direttore responsabile: Ruggero Zuliani Comitato di redazione: Paola Bonfanti (coordinamento) paola.bonfanti@strategogroup.net Cristina Rossi, Federico Zecchini Hanno collaborato a questo numero: Fulvio Alvisi, Arianna Barboglio, Valentina Carnevali, Elena Panciera Pubblicità: Mauro Tironi sales@strategogroup.net Deborah Ferrari deborah.ferrari@strategogroup.net tel. 389.9004599 Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo csanfilippo@rancatinet.it Ufficio traffico brando.zuliani@strategogroup.net Registrazione Tribunale di Milano n° 448 del 21.9.1985 R.E.A. Milano n° 1190227 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. È vietata la riproduzione anche parziale del testo. ISSN 0394-5901 Quota di abbonamento annuo per l’Italia euro 40,00 per l’Europa euro 73,00 extra Europa euro 83,00. Numeri arretrati: euro 14,00. Versamento con bonifico intestato a: Stratego Group IBAN IT91 B050 3420 6000 0000 0000 933 Per informazioni: amministrazione@strategogroup.net Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Ruggero Zuliani (ruggero.zuliani@strategogroup.net - via Cassanese 224 Segrate (MI) tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

Progetto grafico e impaginazione: Cristina Mascherpa Copertina: Cristina Mascherpa (Elaborazione da immagine iStockphoto www.istockphoto.com) Stampa: Grafiche Parole Nuove Brugherio (MB)


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