Stampa e nuovi media nell’era digitale
DATI DI SETTORE Da Argi i risultati del 2017 e del 1° semestre 2018
speciale stampa digitale AZIENDE GRAFICHE Incontro con Arti Grafiche Castello
ELETTROFOTOGRAFIA E INKJET A CONFRONTO
N. 185 Settembre 2018 Stratego Group 20090 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90
Pensare, per realizzare insieme. In Polyedra non abbiamo mai smesso di farlo, perché c’è sempre un’idea pronta a diventare realtà. Come o grazie a cosa? Possiamo inventarlo insieme: l’importante è non smettere d’immaginarsi il futuro. Polyedra è il partner poliedrico capace di ascoltare per tradurre in soluzioni le vostri visioni. Don’t stop imaging.
polyedra.com
#SmartPrintShop
Push to Stop è la nostra visione futura della stampa “smart”. La produzione si basa su processi integrati e macchine intelligenti che organizzano ed eseguono tutte le fasi di stampa in maniera indipendente. In modo completamente autonomo. L’operatore interviene solo se necessario. Tutto ciò ha un valore inestimabile perché permette di essere liberi di concentrarsi su ciò che conta davvero. Simply Smart, Semplicemente geniale.
Heidelberg Italia Srl Via Trento 61, 20021 Ospiate di Bollate (MI) Telefono 02 35003500, www.heidelberg.com
bcdefghijklmnopqrstuvwyxz
Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 3M Deutschland 15 Abilgaard Jakob 81 Adam&EVE/DDB 74 Aeoon Technologies 15 Agfa Graphics 12,15,20,53 Aigner Ilse 65 Altana gruppo 14 American Ind. Partners 13 Andreou Peter 78 Antonini Mauro 30 ARGI 12,19 Arjowiggins Graphic 76 Arti Grafiche Castello 24 Avery 68 Bain 78 Basso Andrea 12,55 Bavuso Giorgio 12 Bertan Giorgio 54 Bevan James 81 Bianchi Silvano 12,19,33 Bini Alfredo 24 Bini Massimo 24 Bobst 22 Bontempelli Stefano 78 BPI France 78 Breglia Roberto 34 Bruns Oliver 14 Burgo 12 Buttgenbach Marc 80 C.P. Bourg 68 Camerucci Marco 12 Campani Andrea 14 Campbell Alastair 79 Camporese Enrico 71 Camporese Macchine Graf. 11,71 Canon 12,16,28,46,51,69 Cerrina Feroni Marco 78 Circle Media Group 13 Copellotti Giorgio 39 Corelio 13 Cover 71 CPI Group 13 D&P Studio legale 67 Dan Labels 81 Dardanelli 16 De Gregorio Tiziana 7 De Serio Antonio 12 Dentone Massimo 40 Dochstader Jennifer 81 DominoDisplay 18 Drupa 52 Durst 16,76 Dusi Marco 28 Edelmann 14,81 Edigit 15 EFI 39,56 Ellison Chris 79 Epson 50 Fattorossi Luca 19 Favini 77 FINAT 79 Flint Group Narrow Web 81 Fontana Grafica 76 Fortmeier Robert 14 Fotolito 16 Franceschi Fabio 54 Franceschi Nicola 54 Fujifilm 12,15,20,29,36,50,54,71
4
Gallus 30 Garavaglia Davide 37 Geldermann Sabine 52 GEW 81 Gocke Thomas 65 Goss 13 GPN 83 Grafica Veneta 16,54 Heidelberg 3,12,16,19,30 Herz Noreena 82 HP 12,19,31,48,68 Hunkeler 14 Icma 77 Imaf 12 IMAG 16 Impala 78 InfoTrends 62 InPrint Italy 15,58 Intelligent Service 35 International Paper 43 INX Digital 15,50 Ipagsa 20 Kappadue Arti Grafiche 16 Keypoint Intelligence 42,46,48,68 Killeen Gavin 79 Klatten Susanne 14 Kodak 20,32,50,68 Koenig & Bauer 64 Koenig&Bauer Flexotecnica 14 Kolbus 16,72 Komori 12,14,17,19,33 Konica Minolta 15,34,68 Kurz 59 Landa Benny 14 Landa Digital Printing 14 Lazard 78 LCA Studio legale 78 Lechner peter 14 Lecta gruppo 77 Legance – Avvocati Ass. 78 Lejeune Jules 80 Levi Roberto 12,19 LiYu Italia 15 Lorenzini Alfredo 32 LPC Inc 81 Lüscher 16 Luxoro 59 Mack Brooks Exhibition 15 Maiorano Antonio 12,19,31 Mambretti Alessandro 38 Manroland 12 Manroland web systems 13 Martinenghi 15 Mattera Rinaldo 30 Mazzoleni Alberto 12 MBO 14 McCann Londra 75 McGowan Malcom 56 McGowans Print 56 Messe Dusseldorf 52 Mimaki 15 Moessner Dieter 81 Montagna Pistoiese 77 Müller 14 Müller Christoph 14 Müller Martini 16,72 NB Renaissence Partners 13 NewInvest Corp. 78
NTG Digital 16 Nuprint Technologies 79 Olsson Niklas 81 OMET 14 Open Age 21 Open Services 41 OPM Group 79 Oscar della Stampa 8 Pasetti Pierino 25 Passerini Riccardo 32 Peretti Aldo 78 Pesce Riccardo 61 Piel Thorsten 14 Pitney Bowes Italia 37 Poligrafico Roggero&Tortia 61 Polyedra 2 Possehl Group 13 Press Up 84 Print Finishing Li.To.Ver 60 Printered 5,63 Pro-Gest gruppo 12 PwC 78 Quinto Simone 78 Rae Robert 81 ric-Packaging 80 Ricoh 12,26,38,46,61,69 Rochford Emma 82 Roland DG Mid Europe 15 Rondo-Ganahl 76 Ronzoni Maurizio 12 Roto Smeets 13 Saini Fabio 34 Salesforce 64 Sammeck Ralf 65 Sappi 76 Siegwerk Druckfarben 15 Skillpress 57 SKion 14 Sladek Sarah 81 Sljapic Vlad 82 Smithers Pira 81 Smyth Sean 81 Sprint24 70 Stanborough Jamie 13 Stephenson Mark 29,71 Tarsus Labels&Packaging 80 Technotrans 12 Tecnau 16 ThinkLab 50 Thomas-Emans Andy 80 Tosingraf 45 Turakhia Keran 80 Uberoi Mohit 13 Uteco gruppo 13,50 Van Loon Bert 81 Veronesi Massimiliano 12 Walsh David 81 Wassermann Alexander 13 Wilson Kathryn 82 Xaar 15,50 Xeikon 39,49,82 Xerox 40,62 XYZ University 81 12 Zaghis Bruno Zago Bruno 12 Zani Giampaolo 33 Zinanni Marco 77 Zünd 69
abcdefghijklmnopqrstuvwyx
ilPoliGrafico 185•18
indice dei nomi
PRINTERED.IT
Designed by Luca Barcellona Quando un tuo progetto o una tua idea stanno per realizzarsi non puoi rischiare di presentarli male, rovinando tutto. Printered offre una stampa online di alta qualità insieme a una consulenza professionale e senza attese che rende il tuo lavoro ancora più stimolante. In Printered c’è sempre quello che cerchi, e se non lo trovi online, chiedici un preventivo personalizzato. Tantissimi servizi pensati per te: dal pacco anonimo al file storage e per le alte tirature risparmia con la stampa in rotativa. Contattaci subito su printered.it e seguici su facebook.
Sommario
185
Speciale stampa digitale
piombi Primo piano Maiorano presidente ARGI...........12 Circle Media acquisisce CPI.........13 NB investe in Uteco.....................13 Fornitori....................................14 Eventi........................................15 Aziende grafiche......................16 Dati di mercato da ARGI..............19
Speciale stampa digitale Incontri: Arti Grafiche Castello......24 La parola ai fornitori....................28 “Censimento” dell’installato..........42 La scelta del workflow.................46 Packaging flessibile a colori..........48 Sfide e opportunità.......................52 Incontri: Grafica Veneta.................54 Incontri: McGowans Print..............56 Colori brillanti oltre il CMYK............62
incontro con arti grafiche castello pag. 24
eventi Dall’European Label Forum di FINAT a Dublino.......................79
Inkjet o elettrofotografia? la parola ai fornitori pag. 28
tEcnologie Koenig & Bauer: la digitalizzazione nell’offset a foglio........................64 News dai fornitori........................68 Kolbus “cambia pelle”..................72 News Carte&Supporti..................76 RUBRICHE I nomi di questo numero................ 4 L’opinione di... E. Posenato Flessibilità cognitiva....................... 9 L’opinione di... S. Facchini Ma è lapalissiano!........................10 GDPR Registro delle opposizioni............66 Cartaonline Cannes Lions Grand Prix.............74
“censimento” delle macchine installate in europa e in usa pag. 42
Colophon
Direttore responsabile Ruggero Zuliani ruggero.zuliani@strategogroup.net
Comitato di redazione Cristina Rossi (coordinamento) tel. 02 7529101 cristina.rossi@strategogroup.net Emanuele Posenato emanuele.posenato@strategogroup.net Pubblicità mauro tironi tel. 02 49534500 mauro.tironi@strategogroup.net deborah ferrari tel. 389 9004599 deborah.ferrari@strategogroup.net Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it
6
Ufficio traffico BRANDO ZULIANI tel. 02 49534500 brando.zuliani@strategogroup.net
Hanno collaborato a questo numero: paola bonfanTi, valentina carnevali, Sergio Facchini, pat mcgrew, massimiliano pappalardo, Achille Perego
Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa Redazione Stratego Group C.D. Milano Oltre, Segrate MI tel. 02 49534500 fax 02 26951006 Ufficio abbonamenti tel. 02 49534500 fax 02 26951006 abbonamenti@strategogroup.net Editore STRATEGO GROUP - Segrate MI www.stampamedia.net
Stampa Grafiche Parole Nuove Brugherio MB Copertina Art direction: Cristina Mascherpa Immagine: www.depositphotos.com Nobilitazione: PRINT FINISHING LI.TO.VER
ABBONAMENTI
quota annua euro 84,00 per l’Italia, 144,00 per l’Europa, 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Stratego Group IBAN: IT91 B050 3420 6000 0000 0000 933
Associato a:
le etichette del futuro all’european label forum di finat pag. 79
direct marketing: la comunicazione personalizzata vince anche a cannes pag. 74
R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Ruggero Zuliani (ruggero.zuliani@strategogroup.net - via Cassanese 224 - Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
In questo numero
antonio maiorano nuovo presidente argi pag. 12
Stampa digitale: inkjet o elettrofotografia? Il mercato della stampa inkjet ad alta produttività è in continua crescita e sta erodendo quote di mercato alla stampa digitale elettrofotografica e all’offset. È quanto emerge da una ricerca di mercato condotta da Keypoint Intelligence/InfoTrends nel Nord America e nell’Europa occidentale, Italia inclusa, che fotografa una realtà destinata a lievitare in un futuro non così lontano (v. pag. 42). Le risposte fornite dalle aziende grafiche intervistate, di cui circa la metà non ha ancora in casa una macchina inkjet ma prevede di acquistarla nei prossimi due anni, rappresentano sicuramente un feedback interessante per i fornitori, sempre sull’onda dell’evoluzione tecnologica per poter soddisfare le esigenze via via più complesse dei clienti. In una nostra inchiesta condotta a livello locale (v. pag. 28) abbiamo coinvolto una decina di fornitori di tecnologie di stampa digitale, la maggior parte con un’offerta che comprende entrambe le tecnologie, elettrofotografica e inkjet. Abbiamo chiesto loro di calarsi nei panni dei loro clienti che, soprattutto se alle prime armi, si trovano spesso di fronte a un bivio e non sanno quale tecnologia e tipologia di macchina scegliere e di dare loro qualche consiglio, il più possibile al di sopra delle parti. Sono emerse considerazioni interessanti e, in alcuni casi, abbastanza prevedibili. A chi cerca una produttività elevata il consiglio all’unanimità è di optare per una soluzione inkjet, mentre chi punta a una qualità molto simile e a volte anche superiore all’offset e magari ha la necessità di utilizzare carte particolarmente sottili o con superfici speciali, l’elettrofotografia è la scelta giusta. È una questione anche di budget: una macchina a toner richiede un investimento inferiore rispetto a una macchina inkjet. Ma non vogliamo “bruciare” i risultati della nostra indagine e vi invitiamo pertanto a leggerla con attenzione. Sempre all’interno dello speciale dedicato alla stampa digitale troverete un articolo a cura di InfoTrends (v. pag. 48) dedicato alla stampa digitale a colori nel packaging flessibile e un articolo sul workflow (v. pag. 46), in cui si forniscono consigli utili agli stampatori a seconda della tecnologia di stampa digitale che hanno in casa. Cristina Rossi
Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
7
O S C A R D E L L A S TA M PA
DEFINING EXCELLENCE IN PRINTING A N C H E Q U E S T ’ A N N O P O R T E R E M O A L L A R I B A LTA L’ E C C E L L E N Z A N E L L A S T A M P A COMMERCIAL PACKAGING CONVERTING O F F S E T – F L E X O – G R AV U R E – D I G I TA L
CON IL SUPPORTO DI CORDENONS – FUJIFILM – GALLUS – HEIDELBERG – HP – KBA KOLOR + SERVICE – LUXORO – PRINTGRAPH
W W W. O S C A R D E L L A S TA M PA . I T
ilPoliGrafico 185 •18 ilPoliGrafico 167•16
Posenato Soft skill Opinioni Emanuele Posenato Soft skill Opinioni Emanuele Posenato
Flessibilità cognitiva Com’è possibile interpretare rapidamente e correttamente scenari costantemente nuovi in contesti mutevoli? Come affrontare le repentine mutazioni del quadro di riferimento e avere la prontezza di trovare nel proprio bagaglio di esperienze un pattern a cui ricondurre la situazione e approdare alla giusta soluzione in tempi rapidi? È preferibile adottare l’approccio logico e sequenziale del pensiero critico oppure evitare gli schematismi e sprigionare la potenza del pensiero laterale? Essere imprenditori o manager nell’epoca dell’incertezza significa confrontarsi con questo tipo di dubbi e dover lavorare sempre ai limiti delle proprie conoscenze; anzi, sforzarsi continuamente di superarli spingendosi ben oltre la propria area di sicurezza emotiva. Un contesto nel quale a fare la differenza sarà sempre di più la capacità di “shifting”, cioè la capacità di spostare rapidamente il proprio focus cambiando, quando necessario, l’approccio ai problemi, in base alle situazioni che si manifestano: si tratta di flessibilità cognitiva, una delle abilità più preziose nei contesti estremamamente fluidi. Teorizzata dalle scuole di pensiero più recenti della Neuropsicologia, la flessibilità cognitiva viene considerata una funzione esecutiva, cioè parte di un insieme di processi mentali necessari all’elaborazione degli schemi cognitivo-comportamentali adattivi, quelli che rendono un individuo più o meno adeguato ad affrontare efficacemente situazioni ambientali nuove e impegnative. E secondo gli esperti del settore questa abilità può essere allenata e quindi è migliorabile. Luciano Faccioli, un amico psicoterapeuta con specializzazione in Neuropsicologia dello sviluppo, per diletto responsabile di una scuola calcio di paese, ha condotto per quattro anni un interessante studio, le cui eco ancora si riverberano nell’ambiente accademico. Mi è capitato di assistere ad alcuni allenamenti e osservare gli esercizi a cui sottoponeva i bambini della scuola calcio; ripetitivi, apparentemente meccanici, eseguiti in spazi limitati, cadenzati dall’allenatore stesso: un fischio tutti fermi, due fischi si parte, bandierina rossa tutti dentro i cerchi rossi... e così via. Ritmo e rapidità di risposta erano ovviamente il focus dell’esercizio. Una situazione contrapposta alla totale destrutturazione dell’organizzazione in campo durante la successiva partitella, nella quale nessuno aveva un ruolo predefinito e nessuno riceveva direttive specifiche. Sentire Luciano incitare i ragazzini a tenere la palla, a tentare la giocata, a cercare di saltare l’uomo, mentre la maggior parte degli allenatori pretendono disciplina tattica, posizione e schemi, in contrapposizione al rigore applicativo degli esercizi precedenti suonava strano. In realtà è proprio la combinazione delle due situazioni, ricreate ad arte, a costituire l’allenamento alla flessibilità cognitiva. Le mamme sugli spalti, al di là dell’apprezzamento per un allenatore un po’ strambo ma affabile con i bambini, non credo immaginassero che portando i loro figli al campetto avrebbero favorito lo sviluppo delle abilità logico matematiche e adattive, concorrendo a migliorarne i risultati scolastici e rendendoli potenzialmente più adatti alla maggiore >>segue a pag. 78 velocità del mondo moderno.
Pensiero critico e pensiero laterale potrebbero apparire per certi aspetti approcci antitetici, eppure fra le competenze chiave del futuro, sempre secondo il report “The future of Job” che ha stimolato la nostra riflessione, sono entrambi importanti.
@eposenato
emanuele.posenato@strategogroup.net
9
ilPoliGrafico 185•18
Opinioni Nuovi equilibri Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini Opinioni Sergio Facchini
Ma è lapalissiano! Nel corso degli ultimi anni ho trattato più volte l’argomento della necessità del controllo periodico e della manutenzione da eseguire costantemente su macchine e impianti. Purtroppo però devo constatare che c’è ancora molto da fare e quindi, nuovamente, mi ripeto. Nelle aziende la vecchia mentalità del “selfmade man”, ovvero dell’arrangiarsi alla meglio localmente e del “fai da te”, fortunatamente e necessariamente sta scomparendo perché con il passaggio dalle macchine gestite da impianti prevalentemente elettromeccanici stiamo arrivando al “tutto elettronica” e questo comporta necessariamente Mi domando l’intervento di tecnici specialisti. Tuttavia anquale sia cora troppo spesso si attende il “guasto” per chiedere l’intervento dei tecnici manutentori e la ragione questo comporta ritardi sulla produzione proper la quale grammata e maggiori costi. perseveriamo Una valutazione imprecisa o superficianegli errori di le del problema è la principale causa della ritardata richiesta di intervento che può implierrata gestione delle macchine e care disagi e problemi. Ricordiamo, ad esempio, che la mancanza di continua pulizia delle impianti e a NON polveri di carta che si accumulano possono eseseguire una sere causa di facilità di incendio, come il non programmazione rispetto degli spazi e passaggi attorno alle macchine può essere la causa di incidenti. attenta e Finora ho espresso dei principi molto corretta della semplici, logici, apparentemente a tutti noti manutenzione. e perciò… “lapalissiani”. Ma, a dimostrazione di quanto sopra, questo termine, che esprime sinteticamente un importante concetto, ha proprio avuto origine da una serie di errori e superficialità espressive tanto da creare inizialmente una grande confusione, che poi lo rese così famoso. Monsieur Jacques De La Palice (1470 – 1525): chi era costui? Forse un filosofo, oppure un artista o uno scrittore? Nulla di tutto ciò. De La Palice fu un abile condottiero del Cinquecento, che perse la vita in battaglia alla testa dei suoi soldati che tanto lo stimavano. Pertanto decisero di porre sulla sua tomba un gentile epitaffio, un ricordo per i posteri che, ovviamente in lingua francese, venne scritto a mano, con i caratteri tondeggianti che usavano in quell’epoca gli amanuensi. Ebbene, che cosa scrissero? “S’il n’était pas mort, il ferait encore envie”. La corretta espressione del ricordo che i suoi uomini vollero lanciare ai posteri era: “Se non fosse morto, farebbe ancora invidia”. Invece, perché tutti lessero l’epitaffio come “Se non fosse morto sarebbe ancora in vita”, rendendolo così falsamente ironico e famoso tanto da divenire ricordato “lapalissiano”? Semplicemente un errore di superficialità, di poca attenzione alla lettura in quanto gli amanuensi scrivevano le lettere “f” come le lettere “s” lasciando un piccolo spazio nella parola “envie”. Ecco la ragione storica del “misunderstanding” che rese famoso un personaggio che altrimenti più nessuno ricorderebbe. Ebbene, da parte nostra, quotidianamente, dobbiamo porre maggior attenzione e leggere con precisione tutto quello che le macchine ci segnalano, il rumore che emettono, il fischio di un cuscinetto che cigola, il consumo energetico che aumenta per causa di qualche motore che inizia a funzionare male ecc. Nel porre maggiore attenzione non faremo la “storia” ma certamente eviteremo di far entrare la nostra azienda nella “storia” degli incidenti causati da cattiva manutenzione e disattenzione. 10
Dal 1953 Heidelberg revisionate e garantite con assistenza post-vendita Selezione delle migliori occasioni principalmente HEIDELBERG Assistenza tecnica anche in remoto con 30 tecnici per il pronto intervento Lettori densitometrici di ispezione del foglio in linea o fuori linea Lithec GMBH - esclusiva per l’Italia Sistemi forni Led-uv PrintabLED ad asciugatura istantanea su qualsiasi supporto - esclusiva per l’Italia Macchine fustellatrici BOBST revisionate e garantite disponibili in Officina
Camporese Macchine Grafiche S.p.A. - Via Del Santo, 243 - Limena (Pd) - Tel. 049 767166 - info@camporese.it - www.camporese.it
ilPoliGrafico 185•18
Primo piano Aziende grafiche Fornitori Istituzioni Associazioni Dati di setto
Maiorano nuovo presidente ARGI Succede a Roberto Levi, CEO di Printgraph. L’assemblea dei soci di ARGI, Associazione Fornitori Industria Grafica, riunita presso la sede di Heidelberg a Ospiate di Bollate, ha eletto Antonio Maiorano – HP Indigo & PwP Italy Country Business Manager di HP Italy – nuovo presidente fino al 2020. Non cambia invece la squadra che sosterrà il nuovo presidente: Antonio De Serio (Agfa Graphics), Maurizio Ronzoni (Canon Italia), Andrea Basso (Fujifilm), Alberto Mazzoleni (Heidelberg Italia), Bruno Zaghis (Imaf), Silvano Bianchi (Komori Italia), Massimiliano Veronesi (manroland), Giorgio Bavuso (Ricoh Italia), Marco
Camerucci (Technotrans) e lo stesso ex presidente Roberto Levi, che resta parte integrante del board di ARGI. Una nomina, quella di Antonio Maiorano, nel segno della continuità ma con il desiderio di non accontentarsi dei traguardi raggiunti durante la presidenza di Levi. Il successo di Print4All, fiera di cui ARGI è comproprietaria, deve essere coltivato in vista della successiva edizione; l’innovativo Progetto Scuole – che ARGI porta avanti da anni e che annovera iniziative quali
le Olimpiadi della Stampa – non ha certo esaurito le proprie potenzialità; l’Osservatorio ARGI, che ogni anno restituisce una fotografia del mercato dell’industria grafica, può ulteriormente ampliare il proprio spettro. I soci hanno ringraziato il presidente uscente Roberto Levi con un lungo applauso, esprimendo gratitudine e soddisfazione per il suo operato e la sua guida che ha permesso all’Associazione di continuare a crescere e di accreditarsi vieppiù come punto di riferimento nel mercato. “La mia presidenza è stata una corsa a perdifiato per cercare di assolvere il compito assegnatomi e per esprimere la vision e la mission di ARGI in tutti gli ambiti: etico, tecnico-professionale, didattico, divulgativo. Ci ho provato con entusiasmo e l’obiettivo di fare
qualcosa di utile per la nostra associazione, per la comunità del mercato, per gli operatori”, ha affermato Roberto Levi. “In questi quattro anni ho avuto la fortuna di avere con me in consiglio direttivo amici che non si sono mai risparmiati. Abbiamo fatto tante cose insieme e sono convinto che la nuova presidenza, insieme al direttivo, saprà vincere le ulteriori sfide”. ARGI dà il benvenuto al nuovo presidente, augurandogli un buon lavoro per la durata del suo mandato. Classe 1965, Antonio Maiorano vanta un’esperienza di vendita ventennale in diversi mercati, sia in ambito di canale (rivenditori e distributori) sia nell’ambito del segmento Corporate/Enterprise. Per tre anni ha altresì lavorato nel segmento MID Market, in ambito PC e Server. Prima di ap-
prodare in HP nel 1996, aveva lavorato in Siemens e successivamente in Compaq. “Sono molto emozionato e felice di questo incarico”, ha dichiarato Maiorano. “L’assemblea si è espressa in una logica di alternanza di rappresentatività alla guida dell’associazione tra i diversi settori merceologici che compongono la base associativa e questo dimostra equilibrio e lungimiranza. Manterrò il piano strategico che insieme agli amici del Direttivo abbiamo più volte condiviso, cioè una continua crescita di ARGI in tutti i segmenti che rappresentano l’offerta di prodotti e servizi dedicati al mercato nazionale dell’industria grafica, con la volontà di cooperare con tutte le forze positive che il nostro Paese esprime nel settore grafico”.
Gruppo Pro-Gest pronto a far ripartire l’ex cartiera Burgo di Mantova
Un grande investimento per produrre non più carta per quotidiani ma carta riciclata per imballaggi.
12
Il conto alla rovescia per far ripartire la produzione nella ex Cartiera Burgo di Mantova è cominciato. La cartiera, chiusa nel 2013 dopo oltre cent’anni di onorato servizio, era stata acquistata circa quattro anni fa dal gruppo trevigiano Pro-Gest, leader in Italia e tra i primi in Europa nella produzione integrata vertical-
mente di carta, cartone, imballi e packaging. Un primato che poggia le radici nell’utilizzo della carta riciclata. Il progetto coltivato dal gruppo guidato da Bruno Zago era ambizioso. E prevedeva l’investimento di oltre 150 milioni per produrre a Mantova non più carta da quotidiano ma carta riciclata per imballaggi. E fare diventare del riconvertito ex impianto Burgo il più grande stabilimento in Italia per la produzione di carta per ondulatori e coprire così buona parte della quantità di prodotto che attualmente viene
importato nel nostro Paese. Il progetto, che prevedeva la riattivazione della cartiera al massimo all’inizio del 2017, si era fermato però per i ricorsi presentati da ambientalisti, partiti, movimenti politici. Ricorsi che a maggio erano però stati respinti dal Tar. Restando sempre aperta la via del Consiglio di Stato, negli ultimi mesi, come riportava la Gazzetta di Mantova, in viale di Poggio Reale, sede della ex Burgo, le persone all’opera sono arrivate a toccare quota 500 tra dipendenti diretti e ditte in appalto. Un cantiere non-stop per
non trovarsi impreparati davanti all’eventuale verdetto a favore del Tar. Così, il gruppo che fa capo alla famiglia Zago, nelle scorse settimane, come riporta sempre la stampa locale, aveva annunciato la partenza della cartiera di Mantova nel mese di luglio producendo la carta per cui è stata autorizzata, nei quantitativi e nelle qualità previste, dall’Aia l’estate scorsa. Quindi: 575 tonnellate di carta al giorno invece di 1.159, portata ridotta del 50% anche per l’inceneritore (che in base a quanto autorizzato nel 2000 e nel
Goss e manroland web systems, fusione completata
Circle Media Group acquisisce CPI Nasce così un nuovo “colosso” della stampa in Europa.
Circle Media Group ha rafforzato la propria presenza nel Regno Unito attraverso la recente acquisizione di CPI Group, importante stampatore di libri con diciassette stabilimenti in tutta Europa, sette dei quali nel Regno Unito, i rimanenti dieci in Germania, Spagna e nella Repubblica Ceca. Circle si era unito a Roto Smeets nel 2017 e aveva acquisito lo stampatore roto-offset belga Corelio all’inizio di quest’anno. A suggello di queste transazioni il rebrand dell’azienda da CirclePrinters a Circle Media Group. CPI ha sede in Francia e il fatturato è pari a 360 milioni di euro con circa 2.500 dipendenti. Il grup-
2014 poteva bruciare 80 mila tonnellate all’anno mentre oggi è dimezzato a 39mila) e divieto di bruciare rifiuti da fuori. L’azienda resta intanto in attesa del completamento del procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via), avviato l’ottobre scorso, per poter sbloccare la piena potenzialità produttiva e avrebbe fatto sapere che confida di ricevere in breve tempo questo provvedimento, in quanto il progetto è già stato vagliato sia dagli enti durante la conferenza di servizi per la prima Aia del 2016, sia in sede di verificazione chiesta dal Tar al Politecnico. Se le previsioni parlano di ini-
zio 2019 per un’eventuale produzione raddoppiata, il gruppo, come riportato ancora dalla Gazzetta, ha sostenuto nelle scorse settimane che “l’obiettivo è il ripristino della quantità di carta autorizzata in precedenza, che, come accertato dal verificatore e ora anche dal Tar, non presenta alcuna criticità ambientale”, ribadendo che la procedura di Via in corso “riguarda esclusivamente il ripristino della capacità produttiva della cartiera e non apporta alcuna modifica al termovalorizzatore così come già analizzata dal Tar”. Ovvero: l’inceneritore resterà comunque dimezzato. Achille Perego
ilPoliGrafico 185•18
ore Eventi Cultura Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole
po ha investito parecchio in tecnologie di stampa digitale, in totale ha 29 macchine nei vari stabilimenti. L’investimento più recente è stato in una Fujifilm Jet Press 720S, installata per fare in modo che le basse tirature di sovracoperte, copertine e sezioni illustrate fossero prodotte con la massima qualità e affidabilità. “Jet Press 720S era un nostro obiettivo da alcuni anni”, ha dichiarato Jamie Stanborough, operations director, CPI Books. “E quando abbiamo preso la decisione di concentrarci esclusivamente nella stampa di libri in questa sede, è diventata la scelta ovvia per gestire il crescente numero di basse tirature che ci vengono affidate. Abbiamo deciso di spostare le nostre attuali macchine da stampa digitali al CPI Colour, il nostro sito di stampa commerciale ubicato nelle vicinanze – che ora gestirà tutti i nostri lavori di stampa commerciale generale – per consentire allo stabilimento di concentrarsi esclusivamente nella stampa di libri. La nostra sede di Croydon è il centro del colore per tutti i nostri siti di rilegatura del Regno Unito. Abbiamo sei macchine offset e una gamma completa di attrezzature per la prestampa e la finitura, che ogni settimana producono circa tre milioni di sovracoperte e copertine di libri per i nostri siti di rilegatura nel paese. >>segue a pag. 78
Avevamo anticipato la notizia all’inizio di marzo e ora le due aziende protagoniste hanno annunciato che la transazione è stata portata a termine con successo. La nuova azienda opererà con il brand “manroland Goss web systems”, avvalendosi di oltre 1.000 dipendenti e sarà leader internazionale nel mondo della roto-offset. Alexander Wassermann, CEO di manroland, diventerà CEO della nuova società, che avrà la propria sede ad Augsburg, in Germania. La sede in Nord America sarà a Durham. Mohit Uberoi, ex CEO di Goss, continuerà a essere membro del CdA e collaborerà con il team di manager per facilitare l’integrazione. Gli azionisti di Goss - American Industrial Partners - e di manroland - Possehl Group (Lubecca) - continueranno a possedere congiuntamente la nuova azienda. Oltre a continuare le proprie attività nei segmenti delle roto-offset, dei servizi e dei consumabili nei mercati dei quotidiani, del packaging, della stampa commerciale e della stampa digitale, la nuova azienda espanderà il business attraverso l’offerta di retrofit e upgrade per le macchine già installate. La sistematica espansione delle attività di e-commerce sarà una delle principali aree di focus. La divisione Contiweb non è inclusa nella transazione e pertanto resterà indipendente. Manroland Goss web systems si concentrerà su quattro aree principali: System Solutions (soluzioni di stampa e post-stampa altamente automatizzate), Engineered Solutions (soluzioni di meccanica e automazione per tutti i tipi di macchine), Service Solutions (assistenza e rifornimento di parti di ricambio) e, infine, E-commerce Solutions (piattaforma elettronica per tutti i fornitori dell’industria roto-offset).
NB Renaissance Partners investe nel Gruppo Uteco NB Renaissance Partners annuncia di aver siglato un accordo vincolante per acquisire una quota di controllo di Uteco Converting. Il top management del gruppo Uteco e gli attuali soci di maggioranza manterranno quote rispettivamente pari a circa il 9% e 10%. Il gruppo Uteco, con sede a Colognola ai Colli (Verona), è attivo nella progettazione e produzione di macchine da stampa per il packaging flessibile. Offre una gamma completa di macchine per la stampa (flessografiche, rotocalco, digitali e altre configurazioni speciali) in aggiunta ad accoppiatrici e spalmatrici. La società è cresciuta in modo significativo negli ultimi anni, passando da circa 58 milioni di euro di valore della produzione nel 2008 a circa 127 milioni nel 2017. La presenza nei mercati internazionali si è sviluppata in modo importante e oggi rappresenta circa il 75% del fatturato, con un ulteriore potenziale di sviluppo. Uteco conta una base installata di oltre 3.000 macchine a livello globale, opera in tre stabilimenti in Italia e vende i suoi prodotti tramite un network diretto e una rete di oltre 40 agenti. >>segue a pag. 78
13
ilPoliGrafico 185•18
Fornitori Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultura F
Andrea Campani sales manager Omet per l’Italia Andrea Campani ha una grande esperienza di vendita nel settore delle macchine da stampa avendo lavorato per diverse aziende multinazionali del settore: per oltre dieci anni è stato responsabile vendite in Lombardia per macchine a foglio e per quindici anni ha lavorato come venditore sul mercato italiano per macchine flexo a tamburo centrale. Recentemente ha avuto importanti esperienze come dealer europeo per macchine da stampa flexo e converting e come area manager Italia e Paesi balcanici sempre nel settore delle macchine flexo. Oltre alla notevole esperienza, Campani porta con sé una forte propensione al lavoro in team e un’attenzione particolare alla relazione con i clienti.
Müller cede DocuTrim a Hunkeler Müller e Hunkeler hanno raggiunto un accordo, in base al quale Hunkeler rileverà l’intero business della vendita e dell’assistenza del sistema di taglio DocuTrim. Hunkeler partirà inizialmente dall’Europa, per poi estendere le proprie attività in altri mercati. DocuTrim è stato sviluppato da Müller ed è già stato lanciato sul mercato. “Questo accordo rappresenta un passo avanti nell’espansione delle attività di Müller”, hanno detto il proprietario Robert Fortmeier e il direttore Thorsten Piel, esprimendo entusiasmo per la partnership. Müller beneficerà del network di vendita e assistenza di Hunkeler, mentre Hunkeler guadagna con DocuTrim un prodotto di alta qualità.
Peter Lechner CEO di Koenig & Bauer Flexotecnica Peter Lechner è il nuovo CEO di Koenig & Bauer Flexotecnica e prende il posto di Christoph Müller, che diventa presidente del consiglio di supervisione dell’azienda, oltre a essere membro del consiglio esecutivo di Koenig & Bauer. “Peter Lechner vanta molti anni di esperienza nel campo del packaging flessibile. Contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi traguardi di Flexotecnica”, ha commentato Müller. Precedentemente Lechner ha detenuto posizioni di responsabilità presso aziende in Germania, USA e Repubblica Ceca. Nei prossimi anni Flexotecnica si impegnerà a sfruttare al massimo il forte network di vendita e assistenza di Koenig & Bauer e ad espandere le proprie attività relative al packaging flessibile. La cooperazione tra le varie business unit di Koenig & Bauer ha già sortito risultati positivi.
Un nuovo investimento di 300 milioni di dollari a favore dell’espansione di Landa Landa Digital Printing (LDP) ha beneficiato di una nuova iniezione di capitale per una somma pari a 300 milioni di dollari da parte dell’imprenditrice tedesca Susanne Klatten. L’investimento è finalizzato a finanziare l’espansione dell’infrastruttura e delle potenzialità produttive e di Ricerca&Sviluppo dell’azienda israeliana, capitanata dal fondatore Benny Landa (in foto). Klatten aveva già collaborato con Landa nel 2014, investendo 100 milioni di dollari nel suo progetto di applicazione della nanografia alla stampa attraverso il gruppo Altana, interamente di sua proprietà.
Questo secondo investimento è il frutto di uno sforzo congiunto di Altana e del fondo di investimenti privato SKion, anch’esso di proprietà di Klatten. Grazie a questo nuovo investimento, Altana e SKion possiedono congiuntamente il 46% di Landa Digital Printing, mentre Benny Landa continua a essere il socio di maggioranza con il 54%. “Questo importante finanziamento è uno dei capisaldi che stanno alla base di una crescita accelerata, ora cha abbiamo iniziato a installare le nostre macchine nanografiche in tutto il mondo”, ha affermato Benny Landa.
Landa Digital Printing ha attualmente installato due macchine: l’ultima in ordine di tempo è una inkjet a foglio S10 formato 70x100 cm presso la tedesca Edelmann, che effettuerà il beta test presso la propria sede di Heidenheim. L’acquisto è avvenuto dopo un’accurata ispezione dello stabilimento di Landa in Israele da parte del CEO Oliver Bruns, che ha detto: “Dopo aver preso in considerazione varie opzioni ho capito che Landa era il partner giusto per noi. Sono rimasto impressionato nel vedere una macchina digitale stampare 6.500 fogli all’ora. Una velocità offset a una qualità offset”.
Komori venderà in esclusiva le piegatrici di MBO in Giappone Solitamente privilegiamo le notizie che interessano il mercato italiano, ma questa volta abbiamo deciso di fare un’eccezione, dando risalto a una partnership strategica, in base alla quale Komori Corporation acquisisce i diritti in esclusiva per la commercializzazione dei sistemi di piega della tedesca MBO in Giappone. Komori, che in questo momento si sta rendendo sempre più protagonista di vari accordi e alleanze con aziende che operano storicamente in altri segmenti produttivi, diventa dunque il punto
di riferimento locale per le vendite e l’assistenza di una serie di prodotti, tra cui le piegatrici completamente automatizzate e ad alta velocità di MBO. Komori è già presente nel mercato della post-stampa attraverso la commercializzazione di soluzioni, come i tagliacarte, le punzonatrici e i caucciù
con il brand Apressia. Quest’autunno darà il via alla vendita in Giappone delle piegatrici ad alta velocità di MBO, come K8RS, K8P e K80. La K8RS è una piegatrice automatizzata ad alta velocità (fino a 275 m/min) da abbinare alle offset a foglio per elevati volumi.
ra Formazione Primo piano Aziende Poltrone Eventi
www.edigit.eu
A InPrint Italy le tecnologie di stampa protagoniste dei processi manifatturieri
Soluzioni Gestionali per le Aziende Grafiche
Scegli i nostri software, un nuovo modo di guidare efficacemente la tua azienda di stampa su materiali flessibili grazie ad un unico
SISTEMA GESTIONALE ERP!
Già a luglio, a pochi mesi dalla seconda edizione di InPrint Italy, in programma al centro congressi Mi.Co. di Milano dal 20 al 22 novembre, l’85% dello spazio espositivo era già prenotato sia dai big del settore sia da imprese medie e piccole; tutte accomunate da un forte spirito innovativo. Un buon inizio dunque per InPrint Italy, la principale esposizione nel campo delle tecnologie di stampa industriale, organizzata da Mack Brooks Exhibition, leader del settore fieristico dal 1965. InPrint Italy è l’unica esposizione interamente dedicata alle tecnologie di stampa per la produzione manifatturiera: fa incontrare i fornitori specializzati con l’industria manifatturiera, i suoi subappaltatori e le imprese dell’indotto. I responsabili dei processi decisionali, che rappresentano il target di visitatori, potranno trovare a Milano le risposte alle loro specifiche problematiche, grazie alla presenza
delle grandi aziende, tra cui Agfa, Mimaki, Fujifilm, Konica Minolta, Inx Digital accanto ai nuovi espositori come 3M Deutschland, LiYu Italia e Aeoon Technologies. Sono oltre 100 gli espositori registrati a InPrint Italy, in rappresentanza dei tre settori della stampa industriale – funzionale, decorativa e di imballaggio – e un forte orientamento alle soluzioni per l’industria manifatturiera italiana. Molte le soluzioni offerte dagli operatori della stampa funzionale, un processo che riguarda tutti gli oggetti di uso quotidiano, dalla lavatrice al cellulare, dal computer alla macchina, ovvero tutto ciò il cui funzionamento è legato proprio alla stampa industriale sull’oggetto stesso.
espositori, tra cui Roland DG Mid Europe, azienda leader nella produzione di periferiche per la stampa, stampa e taglio, incisione, modellazione e stampa 3D.
Un altro settore riguarda la ‘decorazione’, ovvero la stampa delle superfici, dei tessuti, dei pavimenti, dei mobili ecc. I visitatori potranno scoprire le tecnologie dei numerosi
InPrint Italy sarà supportata da un esteso programma di seminari e conferenze: esperti leader di settore condivideranno con visitatori ed espositori le proprie conoscenze ed esperienze.
La stampa industriale per l’imballaggio ha portato il packaging a un livello comunicativo mai raggiunto prima. Tra le società espositrici leader del settore: la britannica Xaar, l’italiana Martinenghi, all’avanguardia nella tecnologia “direct to shape” per stampare con il getto d’inchiostro direttamente su superfici tridimensionali come bottiglie, lattine e tubi, e la tedesca Siegwerk Druckfarben, da oltre 180 anni uno dei principali produttori di inchiostri per la stampa a livello mondiale per imballaggi, etichette e cataloghi.
gestionali edigit
15
ilPoliGrafico 185•18
Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu
IMAG investe in una linea Kolbus per libri cartonati La legatoria IMAG, un punto di riferimento per la legatura di libri di particolare pregio, ha installato a fine agosto una nuova linea di cartonato Kolbus. La linea è stata venduta da Kolbus Italia, prima del passaggio delle linee di produzione di brossura e cartonato da Kolbus a Müller Martini. La linea di produzione di libri cartonati Kolbus mod. BF 513 da 30 cicli/min, con preriscaldatore a infrarossi Kolbus mod. HB 531, è completa di stazione per l’applicazione della garza e stazione per l’applicazione del capitello, lavorazione di piccoli formati e copertine con alette. Completa la linea produttiva, un impilatore Kolbus DS 382 da 35 cicli/ min. La linea è dotata del dispositivo di telediagnosi e monitoraggio produttivo Kolbus AFS 702 W che gli permette di inserirsi nel contesto di Industria 4.0.
Dardanelli, dalla fotolito alla stampa digitale con Durst Proprio alle porte di Firenze si trova la nuova sede di Dardanelli, service con oltre 50 anni di attività nel mondo della fotolito prima e della stampa digitale poi. Nell’arco di un anno Dardanelli ha investito nell’implementazione di due nuove stampanti Durst: la flatbed Rho P10 200 e la roll-to-roll Rho 512R. A maggio 2017, con la decisione di aprirsi alla stampa in piano, l’acquisto di Rho P10 è stata una scelta quasi scontata. Il sistema Rho 512R, in sostituzione di una tecnologia ormai obsoleta, è stata installata per entrare nel mondo dell’interior decoration.
Fotolito investe in un CtP flexo di Lüscher Fotolito s.a.s., il cui business è suddiviso a metà tra prestampa e stampa digitale, con una specializzazione nella produzione dei cliché per la stampa su plastica, ha installato il nuovo CtP MDX 320 IR Flex di Lüscher, fornito in Italia da NTG Digital, passando da una produzione analogica a una digitale. Tra i vantaggi: miglioramenti nelle performance, ottimizzazione nei processi e l’incisione a laser senza utilizzo di sostanze chimiche. Un aspetto che si sposa con il concetto di sostenibilità sia in termini di attenzione all’ambiente sia per quanto riguarda la salute degli operatori.
Grafica Veneta sceglie il finishing digitale di Tecnau Grafica Veneta ha investito in un sistema di finitura digitale Libra One che si è affiancato all’acquisto di due inkjet a bobina Canon, una Océ ColorStream 6000 e la nuova Océ ProStream 1000, che rappresenta tra l’altro la prima installazione in ambito europeo. Il sistema Libra One con alimentazione da modulo continuo gestisce le bobine stampate su entrambe le inkjet di Canon ed è configurato per poter supportare lavorazioni in 2-up, 3-up e 4-up garantendo così la maggior
variabilità di formati possibile. Il sistema permette di modificare automaticamente la lunghezza di ciascun foglio e di ridurre il numero di pagine per ogni segnatura, limitando al massimo gli sprechi di carta e ottimizzando la produzione. Grazie all’implementazione di apposite perforazioni o cordonature delle segnature, Libra One permette di realizzare blocchi libro adatti sia per rilegature a brossura fresata che a filo refe. Il sistema a punti colla Head-&-Tail (H&T),
attivabile o disattivabile on-demand secondo necessità e tipologia di lavorazione, permette di incollare le segnature senza disporre la colla sul dorso del libro, che risulta incontaminato, evitando così di pregiudicare la qualità della fresatura e la successiva disposizione della copertina. I blocchi prodotti sono inoltre accuratamente pressati e separati così da risultare compatti e facilmente trasportabili verso le successive fasi della rilegatura.
Kappadue amplia il reparto cartotecnico Kappadue Arti Grafiche ha potenziato il proprio reparto di cartotecnica acquistando da Heidelberg Italia un’autoplatina Easymatrix 106 CS rialzata, completamente automatizzata, per la fustellatura di carte e cartoncini e una piegaincolla Diana Easy 85 di ultima generazione per la chiusura e l’incollaggio di astucci e scatole. Attualmente l’azienda dispone di un reparto di fotografia industriale, un reparto di progettazione e realizzazione grafica, reparti di stampa digitale e offset e rifinitura e confezione degli stampati. Fiore all’occhiello di quest’ultimo è la offset a foglio Heidelberg Speedmaster CD 102 con 5 colori in linea con vernicia-
tore acrilico e forno I.R. Si tratta di una macchina completamente automatizzata, performante e polivalente, che permette di stampare su un’ampia varietà di carte e cartoncini di diverse finiture e spessori. Ad essa si sono da pochi mesi aggiunte le soluzioni di post-stampa prima citate. Grazie a questa potenzialità, Kappadue si pone al top di gamma nella produzione di qualsiasi stampato commerciale e pubblicitario, specialmente dove sia richiesto un valore aggiunto al prodotto. Inoltre, fin dalla primavera 2010, è stato installato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Piega-incolla Diana Easy 85.
Trasformiamo il concetto di stampa digitale: Impremia IS29
Qualità, Affidabilità, Stabilità Advanced Digital Printing System Possibilità di stampa su carte standard e supporti speciali Nessun pretrattamento necessario grazie alla tecnologia Inkjet UV LED Stampa supporti da 0.06 mm a 0.60 mm in pagina singola Elevata qualità di stampa simile all’offset Accuratezza registro di stampa simile all’offset Tecnologia KOMORI
ilPoliGrafico 185•18
Associazioni Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta
Da Argi i dati di mercato del 2017 e del 1° semestre 2018
Osservatorio mercato Quest’anno l’Osservatorio mercato di Argi ha fornito i dati relativi all’andamento dell’industria grafica italiana nel 2017 e, per la prima volta, ha anticipato i dati del primo semestre 2018. “Da un’analisi dei dati degli ultimi 5 anni e dei primi 6 mesi di quest’anno è emerso che il mercato grafico è in crescita, con un incremento anno su anno compreso tra il 22 e il 27%”, ha dichiarato Maiorano. Come sempre le aree di mercato analizzate sono quattro: prestampa, stampa offset, stampa di-
gitale e dopostampa/cartotecnica. Rispetto al fatturato del 2016, che è leggermente inferiore ai 300 milioni di euro, il fatturato del 2017 è calato del 16% attestandosi attorno ai 251 milioni e 236 mila euro. L’unico dei quattro comparti analizzati a evidenziare una buona ripresa rispetto al 2016 è quello della stampa digitale con una crescita del 28,2%. La stampa offset, seppur in calo, la fa sempre da padrona a livello di quote di mercato detenute in Italia. Area offset A commentare l’andamento dell’offset è intervenuto Luca Fattorossi di Heidelberg Italia, che ha ricordato come in quest’area ci sia stato un blocco totale degli investimenti dal 2009 al 2013. “Grazie alle facilitazioni fiscali varate dal Governo dal 2015 sono ripresi gli investimenti”, ha osservato Fattorossi, “tanto che da quel momento in poi sono state vendute tra le 40 e le 50 macchine offset all’anno”. Il segmento delle offset a foglio è quello che ha subìto la maggiore contra-
Fatturato Italia
migliaia di euro
In occasione dell’incontro annuale di Argi (Associazione Fornitori Industria Grafica) con la stampa di settore il neoeletto presidente Antonio Maiorano di HP Italia (nella foto) ha presentato – insieme ad altri esponenti del board associativo – i dati di mercato, oltre ai progetti che l’associazione ha in cantiere per il futuro. Tra questi la seconda edizione delle Olimpiadi della Stampa che, come ha ricordato Silvano Bianchi di Komori, si terranno a maggio dell’anno prossimo, mantenendo una cadenza biennale. “L’obiettivo è quello di raccogliere più fondi da devolvere alle scuole per l’acquisto dei materiali e ottenere un’adesione ancora più significativa”, ha dichiarato Bianchi.
Debutto ufficiale per il neoeletto presidente Antonio Maiorano, che intende proseguire sulla strada tracciata dal suo predecessore Roberto Levi. Per la prima volta presentati anche i dati dei primi sei mesi dell’anno in corso.
Share comparti
19
20
Area digitale Nel fatturato delle macchine digitali si è avuta un’inversione di trend rispetto ad altri settori: nel 2016 c’è stato un calo del 10%, mentre nel 2017 è stata registrata una crescita del 5% e questo rappresenta il secondo miglior risultato degli ultimi 5 anni. Analizzando i dettagli dei vari segmenti risulta evidente che le macchine a foglio rappresentano il
65% della vendita di macchine e il colore supera il 90%. C’è stata una lieve flessione del fatturato, che è passato da 46 milioni e 400 mila a 44 milioni e 293 mila. Ricordiamo che le macchine prese in esame sono quelle di produzione, con velocità superiori alle 70 pagine al minuto. Come ha fatto notare Maiorano, nelle macchine a foglio la migliore performance spetta a quelle di formato 50x70, anche se la prossima vera svolta del mercato verrà segnata dall’arrivo delle 70x100 a foglio. Le macchine a bobina hanno raddoppiato il loro fatturato (da 5 milioni e 800 mila a 10 milioni e 415 mila). Sul fronte etichette è stato registrato un incremento del 4,5%. In questo dato convergono ancora le macchine high volume e low volume, mentre dal 2018 verranno separate. Primo semestre 2018 I dati rilevati in tutte e quattro le aree analizzate da Argi sono positivi, pur non beneficiando del successo di Print4All, che impatterà sul secondo semestre di quest’anno. Il fatturato del primo semestre è pari a 145 milioni di euro, praticamente il miglior dato degli ultimi 4 anni, con una crescita del 23% rispetto al medesimo trimestre del 2016. La prestampa ha registrato un aumento del 18%, l’offset del 13%, il dopostampa e la cartotecnica del 55% e la stampa digitale del 18%. Il 2018 lascia dunque presagire che grazie all’esito di Print4All dovrebbe chiudere ancora meglio.
Offset foglio
migliaia di euro
zione, calando del 25% e attestandosi a 69 milioni e 360 mila: nel 2017 sono stati venduti 255 gruppi stampa e 34 unità di verniciatura contro i 308 gruppi stampa e le 31 unità di verniciatura nel 2016. Il formato che continua a riscuotere più successo con il 75% del fatturato è il 70x100 cm. Il mercato italiano delle lastre, quantificato in metri quadri venduti annualmente, presenta variazioni minime negli ultimi anni, con un leggero calo nel 2017. A far la parte del leone sono sempre le lastre termiche, in base ai dati di vendita forniti dai produttori (Agfa – che ha appena acquisito Ipagsa –, Fujifilm e Kodak) e tenuto conto di una stima dell’import dalla Cina. Nella prestampa e service si è registrata una nuova inversione nel senso che, contrariamente a quanto avvenuto nel 2016, si è venduto di più a livello di service che di macchine. Nell’ambito del service i due terzi sono rappresentati da contratti di assistenza tecnica. Il comparto del dopostampa e cartotecnica ha avuto una frenata nel 2017, registrando un calo del 18% nel fatturato, principalmente nella cartotecnica.
Lastre
Prestampa e service
migliaia di euro
ilPoliGrafico 185•18
Associazioni Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Accordi Eventi Cultu
ura Formazione Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole
migliaia di euro
Macchine dopostampa e cartotecnica
migliaia di euro
Macchine digitali
migliaia di euro
Dettaglio macchine digitali
MASTERFOIL 106 PR PER UNA STAMPA A CALDO DI QUALITÀ IMPAREGGIABILE Ogni parte del processo di stampa a caldo richiede la massima attenzione ai dettagli, e lo stesso vale per la scelta della macchina che esegue questo tipo di processo.
Register II, i sistemi Foil Touch e Easy Foil, progettati per fornire la migliore qualità di stampa e la maggiore produttività di sempre.
La MASTERFOIL 106 PR è dotata di tutta una serie di dispositivi intelligenti come lo Smart Feeder, il Power
Quindi, se quello che cerchi è la stampa a caldo migliore in assoluto, scegli la MASTERFOIL.
www.bobst.com
speciale stampa digitale
stampa digitale
speciale INDICE DEI CONTENUTI Incontri: Arti Grafiche Castello.............. pag 24 Inchiesta: inkjet o elettrofotografia? La parola ai fornitori......................... pag 28 Inkjet: censimento dell’installato......... pag 42 Qual è il workflow migliore?................ pag 46 Stampa del packaging flessibile........... pag 48 Inkjet tra sfide e opportunità............... pag 52 Incontri: Grafica Veneta, McGowans Print, Roggero & Tortia.............................. pag 54 Oltre il CMYK con colori brillanti......... pag 62
a cura di Cristina Rossi
IL PROSSIMO SPECIALE SARÀ DEDICATO A fulfilment e spedizione
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale
Arti Grafiche Castello
Un’azienda che fa sentire il gusto... per le cose ben fatte Sorta a metà dell’Ottocento, oggi l’azienda del Mantovano fattura circa 4,5 milioni con 34 dipendenti. Il core business è rappresentato dal publishing, anche se punta a una diversificazione nel packaging
“Arti Grafiche Castello è sorta a metà dell’Ottocento quindi ha radici antichissime! Mio nonno e mio padre la rilevarono nel 1952, certamente possiamo affermare che siamo maggiorenni!”. Una maggiore età che ha raggiunto anche Massimo Bini, che esordisce così nel raccontare la storia dell’azienda di famiglia – condotta insieme con il fratello Alfredo che si occupa della direzione produttiva e il socio Pierino Pasetti, responsabile della direzione tecnica – che ancora oggi ha il suo quartier generale, e l’unico sito produttivo, a Viadana, nel Mantovano. Massimo ha 53 anni e si è perlopiù occupato della parte commerciale nell’impresa di famiglia dove è entrato “fin da piccolo”. Mamma maestra e papà, ovviamente, tipografo, “già da adolescente – ricorda Bini – ho respirato l’aria della tipografia di famiglia ‘paciugando’ in azienda durante le vacanze estive scolastiche. Senza nemmeno aver terminato gli studi, appena maggiorenne, mio padre mi coinvolse nella compagine sociale aziendale. Terminato l’Istituto Tecnico Commerciale avrei voluto frequentare la Facoltà di Giurisprudenza ma… mio padre non era d’accordo. Ho iniziato a lavorare così nell’ufficio amministrativo dove ho messo a frutto quanto imparato a scuola impostando la contabilità generale fino ad allora affidata a un commercialista”.
di Achille Perego
Entrato attivamente in azienda, per responsabilizzarlo Massimo è stato nominato ancora molto giovane presidente per poi affiancare il padre nel predisporre i preventivi e per una decina d’anni, aggiunge, “lavorai con le risorse commerciali. All’inizio degli anni Duemila il destino mi portò ad assumere il coordinamento produttivo dell’azienda e assunsi la direzione generale fino al 2010. In quell’anno ci fu un avvicendamento con mio fratello Alfredo e tornai a ricoprire il ruolo di direzione commerciale che tuttora svolgo. Dal 2007 siedo nel CdA di una Banca di credito cooperativo locale, fonte di formazione finanziaria e momento di confronto con figure di primo piano del nostro territorio”. Amante della buona tavola – ma, precisa, con cibi naturali – e appassionato di ciclismo tanto da scaricare la tensione macinando chilometri di strada in bicicletta, Massimo ha contribuito in questi anni allo sviluppo delle Arti Grafiche Castello. Che oggi è un’azienda che nel 2017 ha fatturato circa 4,5 milioni di euro con 34 dipendenti. I suoi principali clienti spaziano in alcuni settori merceologici (una scelta strategica da sempre perseguita): dalla cura della persona e la cosmetica agli elettrodomestici, dalle aziende di arredamento e accessori per il living al food, dall’industria metalmeccanica a quella della ceramica senza dimen-
speciale stampa digitale
“siamo troppo focalizzati sulle attrezzature e sugli impianti. ma i soldi meglio spesi sono sulla cultura d’impresa e sulla formazione del personale”
I tre soci. Da sinistra: Massimo Bini, Pierino Pasetti, Alfredo Bini.
mo il nostro lavoro. Siamo in un periodo di transizione e vogliamo di nuovo focalizzarci sul cliente, su come noi possiamo davvero essere importanti per il nostro interlocutore. Perché il prodotto che noi offriamo lo renda indimenticabile per il cliente. Quali sono stati a livello di impianti i vostri ultimi investimenti e ne avete in programma altri?
ticare l’editoria. Il core business è concentrato sul publishing con la stampa di cataloghi e libri nonché di tutto ciò che può essere di promozione sul punto vendita. Arti Grafiche Castello ha da sempre prodotto anche packaging in cartone teso e accoppiato essendo nata e cresciuta in un territorio che fa ampio consumo di astucci per gli alimentari e la cosmetica e di accessori per la casa. E proprio per aumentare la presenza nel settore dell’imballaggio (che nel 2005 rappresentava circa il 10% dei ricavi e ora supera il 35%) nell’ultimo anno sono state create due divisioni – e altrettanti nuovi marchi registrati in UE – per il packaging, di cui una concentrata sul servizio di mock-up mentre l’altra sulla realizzazione di astucci. “Arti Grafiche Castello”, sottolinea sempre Massimo Bini, “ha la classica storia di molte PMI italiane sorte dal dopoguerra, con tanta voglia di fare e di riscatto. Per dirla con il linguaggio di oggi, mio padre rappresenta il tipico baby boomer. Nel corso degli anni ’90 e 2000 l’azienda ha avuto la sua massima espansione, offrendo prodotti sia in ambito publishing che packaging”. Che cos’è oggi Arti Grafiche Castello? Preferirei dire cosa vorrebbe essere. Nei mesi scorsi abbiamo intrapreso un nuovo percorso cominciando a chiederci chi siamo, ma soprattutto perché faccia-
Abbiamo fatto diversi investimenti in impianti negli ultimi mesi. E mi auguro che ce ne siano altri nei prossimi periodi. Ma per noi ‘il ferro’ non è la cosa più importante. I quattrini meglio spesi sono sulla cultura d’impresa e sulla formazione del personale. Siamo troppo spesso focalizzati sulle attrezzature e sugli impianti, ma poco (anzi pochissimo) sulle persone che le governano. E quindi sui prodotti che riusciamo a offrire. Mi lasci spendere un paio di parole in più. Senza cultura non può esserci innovazione. È un caso forse che Marchionne conseguì la prima laurea in Filosofia? E poi, da un lato c’è un’avversione alla cultura di impresa. Veniamo da decenni di cultura catto-comunista dove il profitto è visto come il peccato, Satana, da cui fuggire. Lo Stato deve essere al centro di tutto senonché la storia, almeno finora, ha sentenziato esattamente il contrario. Il lavoro non si crea con le leggi, i divieti o sperperando denaro pubblico. La crescita (dell’economia e dell’occupazione) dipende dagli imprenditori e dai lavoratori, dalle persone, dalle loro capacità e dalle loro iniziative. Dall’altro il principale problema italiano è che la produttività è ferma al palo da oltre un ventennio e, nel confronto dal 1985 ad oggi, l’Italia è nella fascia dei paesi UE con la crescita più bassa. Dobbiamo tornare a investire sulla formazione, per aumentare la capacità delle aziende e individuale di stare sul mercato. L’innovazione deve quindi partire dalla mente delle imprese, imprenditori e lavoratori, altrimenti continueremo ad ‘adattare’ tecnologie nuove a procedure vecchie sfruttando di queste ultime solo un minimo potenziale.
L’azienda Nell’unica sede produttiva sita in Viadana, Arti Grafiche Castello nel 2017 ha fatturato circa 4,5 milioni di euro realizzati con 34 dipendenti. I principali clienti spaziano in alcuni settori merceologici: dalla cura della persona e la cosmetica agli elettrodomestici, dall’arredamento e accessori per il living al food, dall’industria metalmeccanica al settore della ceramica e dell’editoria. Il core business è rappresentato dal publishing con la stampa di cataloghi e libri, oltre a tutto ciò che può essere promozione sul punto vendita. L’azienda ha da sempre prodotto packaging in cartone teso e accoppiato in quanto è ubicata in una zona che fa ampio consumo di astucci ad uso alimentare, cosmetico e di accessori per la casa. Nell’ultimo anno sono state create due divisioni per il packaging, di cui una concentrata sul servizio di mock-up mentre l’altra sulla realizzazione di astucci. Con le nuove divisioni l’azienda punta a una maggiore specializzazione nel settore.
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale
Arti Grafiche Castello
Quanto incide in questo settore la stampa digitale? Qual è il suo valore aggiunto e per quali tipi di commesse viene maggiormente utilizzata? La stampa digitale è una tecnologia che offre opportunità uniche. Se vogliamo comprenderla correttamente non dobbiamo valutarla come affiancamento o alternativa all’offset. Sono due tecnologie che danno opportunità diverse. Fino ad alcuni mesi fa era comune pensare che la tecnologia digitale fosse considerata per produrre basse o medie quantità. E invece, ecco che la Ferrero la utilizza per la campagna della Nutella in decine di milioni di pezzi. Una vera rottura della mentalità con il passato. Questo è il vero potenziale della stampa digitale. In questo filone ci sono moltissime aziende che stanno investendo e ritengo che, quando questo tipo di campagne di marketing saranno utilizzate da molte più società, il digitale sarà indispensabile. Da parte nostra abbiamo introdotto in azienda la stampa digitale un paio di anni fa ed eventuali nuovi investimenti saranno decisi in base all’andamento del mercato e alle nostre strategie di crescita. Da cosa dipende la scelta di aver installato due macchine elettrofotografiche Ricoh 9100 e 7100. Perché avete scelto questa tecnologia piuttosto che l’inkjet e per quali lavori utilizzate le due macchine? In un’ottica di differenziazione di prodotto che da sempre persegue Arti Grafiche Castello, la scelta della Ricoh 7100 è stata fatta perché in quel periodo era una delle poche attrezzature, se non l’unica, che offriva il formato 33x128 e la stampa della quadricromia con il bianco o trasparente in un unico passaggio. Non sono macchine per una produzione da alte tirature, non ci stampiamo i volantoni della Gdo ma per tutte le commesse, dal mondo della ceramica alla cosmesi all’arredamento, che esigono una qualità intrinseca dello stampato. Quali sono i trend del mercato in cui operate: editoria, cataloghi, calendari? Alcuni dettagli dei cataloghi de La Contessina.
26
Oggi l’azienda opera principalmente nel mercato del publishing e, in affiancamento con due nuovi marchi e divisioni aziendali, nel packaging, settore nel quale siamo cresciuti maggiormente negli ultimi anni e vogliamo ancora crescere. Il settore del publishing non è troppo maturo e a maggior rischio della concorrenza della comunicazione digitale? È vero che stiamo assistendo a un graduale ma continuo ridimensionamento del mercato del publishing mentre quello del packaging tiene. Dal mio punto di vista, però, oggi non ha alcun senso parlare ancora di differenziazione di stampa rotocalco, offset o digitale. È necessario comprendere ciò di cui il cliente ha bisogno. La tecnologia viene di conseguenza. A volte è il cliente stesso che richiede un particolare tipo di stampa e predilige per esempio l’offset per ottenere un colore che la stampa digitale non riesce ancora ad assicurare. Viceversa, siamo noi che scegliamo la tecnologia di stampa in base al tipo di commessa e ai processi di lavorazione decidendo per esempio di stampare la copertina in digitale oppure un quartino all’interno di una produzione in offset. Perché oggi vale ancora la pena per un’azienda di avere una brochure o un catalogo stampato? Le rispondo con una domanda: perché oggi hanno ancora senso la radio e la televisione? Sono due prodotti diversi ma che sanno essere complementari; si rivolgono a persone e, alle stesse persone, in contesti diversi. Certamente che ha ancora un senso (‘pena’ è un termine che rifiuto) per un’azienda investire in un prodotto stampato. Coinvolge tutti i sensi: la vista, il tatto, l’olfatto e, perché no, anche l’udito e il gusto… Il gusto per le cose ben fatte! Quali sono le richieste dei clienti e quanto è ancora importante l’equilibrio tra prezzi e qualità dei prodotti?
speciale stampa digitale
“il prodotto stampato coinvolge tutti i sensi: la vista, il tatto, l’olfatto, l’udito e il gusto... il gusto per le cose ben fatte”
Da una recente ricerca della American Society of Quality Control è emerso che il 68% dei clienti si allontanano dal loro fornitore per l’atteggiamento indifferente di un collaboratore della società. È importante l’equilibrio tra prezzo e qualità dei prodotti, ma ritengo sempre più determinante il ‘pacchetto’ che l’azienda sa offrire, dall’ascolto delle necessità dell’interlocutore al suo coinvolgimento fino alla realizzazione delle sue aspettative. Tutto in base al posizionamento sul mercato che l’azienda decide di porsi. Come sta evolvendo il settore in cui operate per materiali, ecocompatibilità, innovazione? Ritengo molto più critico il modo di pensare delle persone, che spesso non va di pari passo con l’innovazione tecnologica. Ritengo che il nostro settore, fino a pochi anni fa, fosse tra i più conservatori. È dovuto intervenire un attore fuori dal sistema, e penso in questo caso a chi ha introdotto l’e-commerce nel nostro mercato, che ha distrutto – ma dall’altra parte scosso anche positivamente – l’intero sistema. Oggi, dal mio punto di vista, non ha molto senso andare in quel mondo, credo che ci possano essere tante altre opportunità. Quanto è importante il rispetto dell’ambiente? Lo ritengo fondamentale. Vedo altresì tanta ipocrisia e poca coerenza che mi irritano molto e che mi rende piuttosto allergico parlare di questo tema. Solo un piccolo esempio: acquistiamo auto a metano, installiamo pannelli fotovoltaici e poi… magari le stesse persone gettano ancora le cartacce del finestrino dell’auto o lasciano le bottigliette di plastica sulle spiagge... Quali sono le innovazioni in termini di stampa nel vostro settore? Ribadisco che non c’è innovazione se non si riesce a trasmettere la cultura corretta nella persona. La stampa variabile è uno strumento fantastico, ma finché non è arrivato un genio della comunicazione,
che ha pensato di fare le cose diversamente (vedi chi ha curato l’immagine della Ferrero) non ne abbiamo appreso le sue potenzialità. Non vorrei apparire noioso ma mi focalizzerei più sulle persone, sulla cultura d’impresa e sull’abilità di creare innovazione. Quella vera. Quella che parte dalla nostra mente, che è il vero motore dell’innovazione. Ascoltiamo poco e proponiamo molto. Il mercato è in continua evoluzione e solamente ascoltando il nostro cliente riusciremo, forse, a comprendere di cosa potremmo avere bisogno in un prossimo futuro. Quanto contano le nobilitazioni? Ritengo più importante il ‘lavoro ben fatto’ che il lavoro ‘nobilitato’ perché magari succede di vedere stampati con nobilitazioni estreme ma anche cromatiche assurde! Anche noi comunque nobilitiamo i nostri stampati e in questo senso stiamo pensando se investire in futuro in un impianto per la nobilitazione digitale. Che programmi di crescita avete in Italia e all’estero? Per ora dobbiamo consolidarci nei settori che già presidiamo e nell’area che serviamo, ovvero principalmente il Nord Italia. Siamo in un periodo di transizione e di forte operatività su fronti nuovi come quello del packaging, dopo mesi di riflessioni strategiche per il riposizionamento aziendale. Pensate ad acquisizioni o aggregazioni? Stiamo alla finestra e cerchiamo di non avere pregiudizi di alcun genere. Comunque non guardiamo ad aziende a noi affini – per cui l’acquisizione vorrebbe dire sostanzialmente solo acquisire i clienti – ma a realtà che potrebbero permetterci di diversificare la nostra attività. Se le occasioni capiteranno, vedremo...”
Il catalogo Star Icon di Davines.
27
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
CANON Stampa digitale: inkjet o elettrofotografia? L’inchiesta che abbiamo condotto coinvolge undici fornitori di tecnologie di stampa digitale di piccolo formato, la maggior parte con un’offerta che comprende entrambe le tecnologie presenti sul mercato: elettrofotografica e inkjet. Abbiamo chiesto loro di immedesimarsi in quei clienti ancora indecisi sulla tipologia di tecnologia da scegliere e di dare loro qualche consiglio,
il più possibile al di sopra delle parti. Sono emerse considerazioni interessanti e, in alcuni casi, abbastanza prevedibili. Ad esempio, a chi cerca una produttività elevata il consiglio all’unanimità è di optare per una soluzione inkjet, mentre chi punta a una qualità molto simile all’offset e utilizza carte con superfici speciali, l’elettrofotografia è la scelta giusta.
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet?
28
4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
Marco Dusi Product Business manager Industrial Product Solution Marketing & Sales Excellence di Canon Italia
1
Con la tecnologia Canon le differenze di qualità fra inkjet e toner sono state azzerate. Se lo stampatore cerca produttività elevate consigliamo la tecnologia inkjet, altrimenti l’elettrofotografia rimane la tecnologia che gestisce al meglio carte particolarmente sottili o con superfici speciali. Il media rimane sempre un elemento importante che evidenzia pregi e difetti di una tecnologia. Nel caso dell’inkjet il trattamento del media è obbligatorio e oggi con l’ecologica Canon ProStream & VarioPrint i-Series si ha la possibilità di utilizzare media non trattati grazie alla stesura di un primer direttamente in macchina prima della fase di stampa, potendo così utilizzare media molto economici e ottenendo risultati qualitativi estremamente elevati.
2
Oggi Canon ha un’offerta tecnologica completa, dalle soluzioni entry level toner colore e mono (imagePRESS e varioPRINT) fino 314 A4/ min, fino ai sistemi di altissima produttività inkjet (JetStream, ColorStream, ProStream) da 48 a 254 metri/minuto, che coprono ogni fascia di mercato. Di conseguenza, in funzione dei formati richiesti (fogli da 203x203 fino a 350x500 mm oppure bobina larga fino a 760 mm), gli stampatori possono identificare la soluzione più idonea per le proprie esigenze produttive grazie ad un range
che parte da 65 A4/min a foglio, e arriva fino a 5.140 A4/min a bobina in solo bianca.
3
Personalizzazione, fogli illustrativi, manuali, collateral, promozionali, leaflet, libri, in singole e brevi tirature on demand già traggono il maggior beneficio dalla stampa digitale. Il packaging prototipale personalizzato e il label sono in forte espansione e iniziano ad avere importanza crescente nel mercato del digitale. La produttività in termini di volumi attesi e tempi di esecuzione sono i criteri che guidano la scelta di un’applicazione stampata con una tecnologia toner piuttosto che inkjet. La tecnologia inkjet Canon ha consentito di raggiungere altissime qualità, azzerando le iniziali differenze in termini qualitativi con la tecnologia toner. Per le applicazioni che richiedono elevate grammature o media pregiati, carte goffrate, perlescenti, vergate, che magari necessitano di nobilitazione, la stampa toner continua a rappresentare la tecnologia più adatta.
4
Il mercato transazionale è da sempre il mercato leader di Canon, grazie alla tecnologia inkjet di JetStream, ColorStream e VarioStream. Oggi produciamo oltre il 60% dei volumi transazionali in Italia (fonte Canon Italia). Segue il mercato delle arti grafiche con
speciale stampa digitale
FUJIfilm Mark Stephenson Product manager, Digital Printing and Press Systems, Fujifilm Graphic Systems EMEA
tecnologia mista toner e inkjet, dove Canon ha una presenza consolidata per molte applicazioni, come editoriale e manualistica, collateral e promozionale. Inoltre, grazie alla nuova tecnologia LabelStream appena annunciata, entriamo nel mercato del label e del packaging prototipale. Océ LabelStream 4000 è un sistema di stampa inkjet UV a 5 colori (CMYK e bianco) con una velocità di stampa pari a 48 m/min. Assicura una larghezza di stampa di 330 mm o 410 mm e una modalità opzionale da 68 m/min per lavori di stampa meno esigenti. In presenza di una velocità di stampa standard, Océ LabelStream 4000 garantisce bianchi con un’opacità di oltre l’80% a passaggio singolo: può quindi competere con l’opacità delle tecnologie di stampa analogiche, come la stampa serigrafica rotativa e la flessografia.
1
Le tecnologie a toner e getto d’inchiostro hanno ciascuna i propri punti di forza e le loro debolezze: alcune esigenze degli stampatori saranno meglio servite dal toner e altre da soluzioni a getto d’inchiostro. Quella elettrofotografica è una tecnologia più consolidata, ha un costo di ingresso inferiore ed è più prevedibile nei costi di gestione in quanto questi tendono a essere integrati nel contratto di servizio. L’inkjet richiede generalmente un maggiore investimento iniziale di capitale e i costi di gestione sono più variabili. Sebbene il toner sia da sempre considerato di qualità migliore, le macchine a getto d’inchiostro a foglio (come la Jet Press 720S di Fujifilm) offrono attualmente un livello superiore di qualità, non solo rispetto al toner, ma probabilmente anche rispetto all’offset. Essendo una tecnologia senza contatto, l’inkjet offre anche un maggiore livello di uniformità del colore attraverso singoli fogli e da foglio a foglio nel tempo. L’inkjet tende anche a offrire una maggiore velocità di uscita.
provider con budget limitato e requisiti di qualità modesti il toner sarà generalmente più adatto. Coloro che cercano di avvicinarsi il più possibile alla resa cromatica e ai livelli di qualità della offset si troveranno meglio con l’inkjet.
3
Ovviamente la tecnologia di stampa digitale (sia a toner che a getto d’inchiostro) ha aperto un mondo di possibilità per lavori di stampa in basse tirature, con personalizzazione e dati variabili. Il toner è più che adeguato per molte di queste applicazioni, ma se il requisito di qualità è molto elevato il getto d’inchiostro sarà più adatto.
4
Fujifilm sta investendo con grande energia nella stampa digitale, con prodotti e soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato in evoluzione e con un occhio al futuro. In cantiere ci sono quindi grandi novità per dare al settore della stampa un futuro di grandi soddisfazioni.
2
Le considerazioni economiche sono importanti, così come lo sono i requisiti di qualità, le dimensioni del foglio desiderate e i tipi di applicazioni che verranno prodotti. Entrambi i sistemi sono adatti a una vasta gamma di applicazioni, ma per i print service
29
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet? 4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
30
HEIDELBERG 1
In casa Heidelberg vediamo applicate le due tecnologie in molte attrezzature del nostro portafoglio attrezzature, che include la serie Heidelberg Versafire EV e EP con tecnologia elettrofotografica, Gallus Labelfire con tecnologia inkjet UV, la nuovissima Heidelberg Primefire 106 che utilizza inkjet ad acqua e le Omnifire, macchine per la stampa 3D, anch’esse con tecnologia inkjet UV. Sono passati più di 80 anni da quando un fisico di Seattle, Chester Floyd Carlson, inventò un procedimento elettrostatico di stampa a secco e ne depositò il brevetto dando vita all’elettrofotografia. Da allora la stampa elettrofotografica ha fatto enormi passi in avanti. Il suo pregio è il basso costo di acquisto delle macchine rispetto all’offset o all’inkjet. Anche i costi di manutenzione e di esercizio sono contenuti e generalmente racchiusi in un unico costo omnicomprensivo: il click. Si è inoltre assistito in questi ultimi anni anche a una crescita della qualità e dell’affidabilità di questa tecnologia: alte definizioni fino a 2400x4800 dpi, nuovi toner e la capacità di mantenere la qualità anche alla massima velocità sono gli elementi che hanno attratto anche gli stampatori più diffidenti. La nobilitazione e la finitura in linea - colori speciali, bianco prima della quadricromia e un’infinita possibilità di uscite per prodotti finiti differenti - hanno decretato il successo della stampa a toner. L’inkjet ha sicuramente portato grandi innovazioni nella stampa digitale, abbracciando tutto il mercato industriale.
mAuro antonini Head of Equipment & Digital Technology
rinaldo Mattera Digital business driver
Per Heidelberg non vi è competizione tra stampa digitale e offset: entrambe convivono nell’azienda grafica, ognuna con le proprie caratteristiche e potenzialità. Spesso lo stesso lavoro è stampato sia in offset che in digitale, a seconda della tiratura e del formato della specifica commessa. Fondamentale in un’azienda moderna è avere tutte le attrezzature da stampa integrate e gestite da un unico flusso di produzione. Heidelberg con il flusso Prinect permette di ottenere un’integrazione di altissimo livello, consentendo alle aziende grafiche l’ottimizzazione di ogni passaggio della commessa di lavoro.
e opaca), carta riciclata, supporti preperforati o prestampati in offset, carta da lettere, fogli di registro, fogli OHP, carta da lucidi, buste, carta testurizzata, etichette adesive, supporti metallici, sintetici, idrorepellenti, magnetici (autoadesivi), carta copiativa. E poi la nobilitazione con i colori speciali: bianco prima o dopo la quadricromia, il clear per una verniciatura piena o a riserva, il giallo o il rosa fluo con effetti brillanti per dare spazio alla creatività con effetti speciali che mettono in risalto alcune parti dello stampato e poi il rosso invisibile per prodotti anticontraffazione. Nella stampa inkjet abbiamo un ventaglio di applicazioni vastissimo. Spaziamo dal film per etichette, dove è protagonista la Gallus Labelfire; dal canto suo la Heidelberg Primefire 106, dedicata al mercato del packaging, permette di stampare inkjet con inchiostri ad acqua nel formato 70x100.
3
4
2
La stampa elettrofotografica si presta particolarmente alle brevi tirature nel piccolo formato: 33x48 cm, 33x700 cm e 33x1260 cm. Il suo punto di forza sono i lavori commerciali anche se la nuova generazione di Versafire si è spinta oltre i classici lavori commerciali, aprendosi al mondo del packaging potendo stampare, anche in volta, 470 g/m2 a una velocità di 135 ppm. Inoltre non vi sono più limiti ai supporti che possono essere gestiti dalle Versafire: carta comune, carta patinata (lucida
Da quando nel 2013 siamo entrati come Heidelberg nel mondo digitale a toner abbiamo installato più di 100 macchine in Italia e più di 1.500 nel mondo. La nuova generazione di Heidelberg Versafire sta riscuotendo un grande successo. Nelle applicazioni inkjet, Heidelberg ha presentato Gallus Labelfire allo scorso Labelexpo e contiamo già molte installazioni, e Heidelberg Primefire 106, attraverso i tre beta test in Europa, sta dimostrando grandissime potenzialità sia produttive che qualitative.
speciale stampa digitale
HP Antonio Maiorano
1
Entrambe le tecnologie hanno aspetti positivi in realtà. Le aziende, infatti, si trovano di fronte a un bivio non tanto per scegliere una delle due tecnologie, quanto perché devono affrontare una vera e propria evoluzione del loro sito produttivo. Investire in una nuova tecnologia come quella della stampa digitale oggi prevede che l’impresa ripensi i propri processi produttivi end-to-end e quindi al proprio flusso di lavoro in generale. Un aspetto che sottolinea come ormai non sia più sufficiente adottare semplicemente una tecnologia piuttosto che un’altra, ma si renda sempre più necessario adattare tutti i propri processi, dal ricevimento dell’ordine alla prestampa, all’inserimento in macchina, fino all’attività di finishing. Questo percorso trova così il suo vantaggio principale nell’efficientamento della produzione aziendale che permette quindi di avere un’azienda più moderna, efficiente e produttiva in un’ottica di mindset digitale da Industry 4.0. Una filosofia che oggi notiamo essere un vero e proprio aiuto per le piccole e medie realtà nel reinventare il proprio business per cogliere nuove opportunità di sviluppo industriale. Se però vogliamo trovare una vera differenza tra le due tecnologie, nello specifico, possiamo dire che da una parte l’inkjet è caratterizzata principalmente da una grandissima produttività, mentre dall’altra la stampa elettrofotografica è valorizzata notevolmente dalla sua grande qualità dei prodotti stampati, che ci porta a definirla come una tecnologia digital offset.
HP Indigo & PwP Italy country business manager
2
Prima di tutto quello che possiamo consigliare è essere chiari fin dall’inizio sulle reali esigenze di business della propria azienda con il vendor con cui ci si rapporta. La stampa digitale di HP, potendo avvalersi sia della tecnologia inkjet sia di quella elettrofotografica, infatti, può praticamente soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Usufruendo di entrambe le soluzioni e quindi anche delle rispettive caratteristiche positive, sicuramente le imprese hanno anche il vantaggio di poter interagire con un unico vendor avendo così un unico punto di riferimento per tutte le proprie richieste ed esigenze.
3
Prima di tutto, per capire quali siano le applicazioni migliori per le singole tecnologie, bisogna capire bene quali siano i vantaggi principali della stampa digitale al giorno d’oggi, dalla qualità al time-to-market ridotto, dagli interventi immediati per modifiche veloci alla lavorazione in tempo reale, fino all’abbattimento degli inventari e delle scorte di magazzino, senza dimenticare ovviamente la personalizzazione della stampa dei singoli prodotti, con l’aggiunta di un’importante riduzione dei costi totali della gestione di sistema. Cercando di scendere nello specifico, poi, possiamo dire che le applicazioni del general commercial printing, delle etichette, dell’imballaggio flessibile e degli astucci in cartoncino teso,
sono molto indicati per la stampa elettrofotografica. Mentre per l’inkjet l’attenzione si sposta principalmente sul mondo del cartone ondulato e dell’editoria, dalla stampa di libri a quella di quotidiani e testate giornalistiche. Naturalmente, essendo le macchine HP elettrofotografiche sempre più produttive, mentre le macchine HP inkjet sono sempre più qualitativamente performanti, è logico che il confine tra produttività e qualità è sempre più labile e quindi è altrettanto evidente come entrambe le soluzioni possano andare bene per entrambe le esigenze.
4
In questo caso, sicuramente possiamo notare come la tecnologia elettrofotografica HP Indigo abbia un impatto in termini di installazioni molto più ampio rispetto a quella inkjet, questo anche grazie a un percorso sviluppato nell’arco degli ultimi anni insieme ai nostri clienti che operano sul territorio italiano e che sempre di più scelgono le nostre soluzioni per sviluppare nuovi modelli per il proprio business. Per il futuro ci aspettiamo ovviamente grandi novità in entrambe le nostre tecnologie, anche grazie al costante impegno di HP nell’ambito della ricerca e sviluppo delle proprie soluzioni elettrofotografiche e inkjet.
31
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet? 4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
32
KODAK 1
Il toner della stampa elettrofotografica è una polvere caricata elettronicamente che tramite il calore dei cilindri fusori viene trasmessa alle fibre della carta. Per la stampa inkjet si usa inchiostro liquido, quindi usando il toner nel processo elettrofotografico sarà difficile che si creino sbavature o sfocature, invece le immagini inkjet possono talvolta risultare sfocate, perché l’inchiostro viene assorbito dalla carta, mentre il toner elettrofotografico viene fuso all’interno delle fibre, per questo motivo con la stampa inkjet è necessario di solito usare un primer. In sostanza l’inkjet vede le immagini che stampa come un insieme di punti minuscoli, la stampa a toner invece come delle immagini geometriche grazie a valori matematici. La tecnologia a toner è ormai matura, quindi lo sviluppo di questi sistemi potrà essere evolutivo ma non rivoluzionario anche perché ormai i limiti relativi a velocità, qualità e formato sono stati superati negli anni. Oggi i tempi di risposta devono essere rapidi e la stampa su richiesta è un must, per soddisfare queste esigenze le macchine da stampa a toner sono perfette. Ma c’è bisogno anche di tirature brevi, medie e anche più elevate di qualità, e in questo caso l’inkjet è un’ottima soluzione. La stampa inkjet è in grande evoluzione e viene utilizzata in molte applicazioni, perché i sistemi inkjet possono stampare con buona qualità e più velocemente rispetto ai sistemi toner, perciò il loro potenziale è importante; inoltre oggi anche le teste inkjet che stampano a passata singola possono depositare
Alfredo Lorenzini Mediterranean Cluster marketing manager and EPS category manager
Riccardo Passerini sales director Mediterranean and Balkans regions EISD
l’inchiostro alle velocità e ai livelli di qualità richiesti dagli stampatori commerciali. Infatti, è prevedibile un forte aumento dell’impiego dell’inkjet, anche per il settore degli imballaggi e soprattutto nel settore del cartone ondulato.
2
È molto difficile dare un consiglio: innanzitutto bisogna considerare i costi, una macchina a toner costa meno di una inkjet; anche il livello di utilizzo fa la differenza: l’uptime dell’inkjet è più elevato rispetto al toner, se ci sono abbastanza volumi il costo per pagina dell’inkjet può arrivare alla metà del costo del toner, ma, viceversa, se i volumi non ci sono, è più conveniente il toner. Per decidere è necessaria un’attenta analisi dei volumi che bisogna stampare e relativi possibili cambiamenti, per poi confrontare costi, rischi e vantaggi di ogni soluzione.
3
Kodak NexPress con tecnologia a toner è perfetta per le tirature ultrabrevi, è una soluzione competitiva a livello economico e ha una qualità di stampa ottima e il formato 35x100 cm permette di stampare in digitale molti tipi di stampati: brochure, cataloghi,
inserti e prodotti commerciali. Con il Kit di espansione si possono utilizzare supporti in cartoncino con una grammatura fino a 414 g/m² e supporti sintetici fino a 278 g/m², aprendo nuove opportunità come imballaggi in piccole tirature, etichette, cartellini e piccole scatole in cartoncino. Fondamentale la capacità di stampare su tutti i tipi di carta, senza necessità di applicare un primer. Le macchine da stampa Kodak Prosper sono disponibili in varie versioni: Kodak Prosper 6000 per applicazioni di stampa commerciale, transazionale e Kodak Prosper 1000 per l’editoria. Con i sistemi inkjet Prosper S – Series Imprinting, che comprendono i modelli S10, S20 e S30, si esegue la sovrastampa di lavori stampati in offset, rotocalco e flexo. Con questi sistemi è possibile colmare il divario con il digitale creando stampati personalizzati anche in tirature elevate con un investimento contenuto.
4
Dal momento che Kodak propone soluzioni con entrambe le tecnologie, può soddisfare molteplici esigenze e livelli di qualità e formati, assicurando prestazioni ottimali per ogni applicazione.
speciale stampa digitale
KOMORI 1
La stampa elettrofotografica continua a esser senza alcun dubbio predominante nel mondo della stampa digitale essendo presente sul mercato già da molti anni. Abbiamo registrato però nel corso dell’ultimo periodo, soprattutto nel formato B2 (50x70 cm), un fortissimo interesse nella tecnologia inkjet che è e sarà la tecnologia del futuro grazie alla possibilità di sviluppo e innovazione che offre. La tecnologia inkjet attuale, soprattutto se LED UV, offre il vantaggio unico di stampare su un’ampia gamma di supporti e la possibilità di soddisfare richieste altrimenti troppo costose, sia in termini di tempo sia di denaro. Oggi è possibile stampare su carte metallizzate e perlescenti, valorizzando ulteriormente la stampa con effetti colore speciali, oppure scegliere carte floccate, tessuti, adesivi, impregnate, poliestere, PET, polipropilene ecc. Il connubio tra stampa e supporti speciali apre, inoltre, mercati e tipologie di produzione cui è difficile proporsi con la stampa tradizionale o con altri sistemi digitali. La stampa su trasparente, su materiali riposizionabili, su adesive plastiche permette di servire anche il settore allestimenti, packaging di cosmesi, parafarmaceutico, abbigliamento, in pratica tutti i settori che cercano personalizzazioni, piccole tirature, qualità costante e continuità di produzione.
2
La metodologia di approccio verso il cliente che guarda all’investimento nel digitale è molto meticolosa. È molto facile dire o addirittura è consuetudine affermare che noi, in quanto fornitori, vorremmo
Silvano Bianchi ad Komori Italia
Giampaolo Zani a capo della nuova Digital Business Unit di Komori Italia
innanzitutto essere un partner prima che un semplice fornitore, ma il nostro stile di approccio rimane quello solito della Komori, stile ben noto nel mondo della stampa. Molti dei nostri clienti, soprattutto se già stampatori digitali presenti nel piccolo formato, ci chiedono di supportarli e aiutarli nel processo di conoscenza del prodotto e insieme creare un progetto comune di lungo corso. La grande esperienza acquisita da Komori nel corso degli ultimi anni con l’introduzione nel mondo dell’offset della filosofia H-UV e LED UV ci permette di poter parlare con maggiore cognizione di causa del sistema inkjet LED, sistema che offre enormi margini di sviluppo futuro anche in mercati dove il cliente non è attualmente presente. Consente, inoltre, al cliente di affidarsi a chi possa garantire un servizio di post-vendita e supporto adeguato.
3
Entrambe le soluzioni ci permettono oggi di ottenere velocità di produzione. Ma la tecnologia inkjet LED UV della IS29 offre la possibilità di stampare su differenti tipologie di supporto, senza alcun uso di primer, a differenza di altre tecnologie
disponibili sul mercato. Riferendoci a quanto già accennato prima, sono fattori strategici la flessibilità dei supporti stampabili, la forte riduzione dei fermi macchina, la stabilità in produzione anche su supporti difficilmente macchinabili, la planarità dei fogli in uscita, la garanzia assoluta del registro e, in particolar modo, tra la bianca e la volta, la riduzione degli scarti in finitura, la valorizzazione dello stampato attraverso un’alta gamma colori, in altre parole è la vera possibilità di poter stampare in digitale con un alto valore aggiunto e su un’enorme gamma di supporti in modo facile e stabile.
4
Abbiamo oggi a livello globale numerose macchine digitali IS29 installate in differenti contesti di stampatori, dallo stampatore offset al digitale, dal cliente focalizzato sul packaging al commerciale, ma il comune denominatore è la possibilità di realizzare una stampa di alta qualità sulla più vasta gamma di supporti e con la massima facilità di gestione della macchina stessa, vale a dire la Komori IS 29.
33
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet? 4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
34
KONICA MINOLTA 1
Le due tecnologie presentano molteplici diversità ma allo stesso tempo sono affini e complementari; i criteri che guidano la scelta sono da ricercarsi nell’uso che si farà del dispositivo di stampa, tenendo ben presente tre fattori fondamentali: volume di stampe, applicazioni e costi. La stampa inkjet, nel caso delle soluzioni Konica Minolta inkjet UV, offre una generazione dell’immagine più stabile e formati carta maggiori (KM arriva fino al formato B2+), abbinata a un costo di produzione inferiore. È altrettanto vero, però, che questa soluzione richiede investimenti più significativi rispetto ai sistemi a toner, che consentono di ottenere stampe altrettanto qualitative ma con formati più piccoli (arriviamo al banner) e con una capacità produttiva inferiore. I dispositivi elettrofotografici sono oggi molto diffusi per la produzione di un’ampia gamma di documenti in bianco e nero o a colori in quantità elevate e tempi ridotti. Pertanto, nell’affrontare l’investimento digitale bisogna prestare molta attenzione ai volumi che si andranno a generare, non sottovalutando, inoltre, la capacità di una soluzione inkjet di produrre su 3 turni con minori tempi di gestione e minori interventi operativi/ tecnici. Un altro fattore di diversificazione è il formato e di conseguenza la diversa gestione della finitura sia essa digitale che tradizionale. L’inkjet consente di stampare su qualsiasi tipo di supporto. Le soluzioni inkjet Konica Minolta utilizzano un inchiostro UV e un’asciugatura UV LED, senza quindi “stressare” qualsivoglia supporto.
Fabio Saini product manager industrial printing
Roberto Breglia product manager production printing, Konica Minolta Italia
2
È attraverso la tecnologia elettrofotografica che Konica Minolta è diventata leader nel mercato per produttività, affidabilità e qualità. I sistemi di stampa di produzione di Konica Minolta sono progettati per offrire una qualità digitale dell’immagine paragonabile a quella della stampa offset. La nuova gamma di punta Konica Minolta AccurioPress soddisfa infatti i requisiti tecnici tipici della produzione di alto livello, supportando al contempo picchi di lavoro mensili molto elevati e utilizzando componenti costruttive ad alte prestazioni e di lunga durata nel tempo. La qualità di stampa è ulteriormente esaltata dal toner a polimeri Simitri HD E, estremamente performante nei passaggi tonali, ora assai più morbidi e naturali. La speciale composizione del toner permette una temperatura più bassa di fusione, che riduce lo stress della carta, così da garantire una finitura o nobilitazione fuori linea senza problemi. Elemento differenziante è, infine, il sistema IQ-501 per la correzione del registro bianca/volta e la correzione colore in automatico. Konica Minolta è inoltre presente nella proposizio-
ne di tecnologie inkjet con soluzioni di stampa e di nobilitazione. In particolare, Konica Minolta dispone di una macchina da stampa a colori inkjet UV a foglio B2+, capace di produrre fino a 3.000 fogli/ora in modalità simplex e 1.500 fogli/ora in duplex. Produce un’ampia gamma di prodotti commerciali e packaging su supporti di qualsiasi tipo.
3
Grazie alla stampa digitale è possibile ottenere una stampa più flessibile, su supporti differenti e con costi iniziali inferiori rispetto ai sistemi di stampa tradizionale soprattutto per le basse tirature. Le due tipologie ricorrono a differenti approcci tecnologici: ciascuna di esse è adeguata per una determinata situazione lavorativa piuttosto che un’altra. In linea generale, se serve stampare documenti di testo o di grafica semplice, la stampa elettrofotografica risulta più adatta. Se, al contrario, si ha l’esigenza di stampare fotografie o di utilizzare supporti differenti è consigliabile l’inkjet.
4
Konica Minolta è leader nel mercato dei sistemi elettrofotografici e continua a sviluppare nuove tecnologie. Prevediamo che la stampa di produzione vedrà una progressiva integrazione delle tecnologie di nobilitazione con quelle di stampa tradizionale. Per questo Konica Minolta ha esteso la propria presenza anche nell’inkjet e presidia in maniera importante le tecnologie di nobilitazione con foil e varnish.
POTENTE MACCHINA DA STAMPA DIGITALE INKJET FORMATO B2 DALLE PRESTAZIONI STRAORDINARIE
JET PRESS 720S assicura il massimo dell’efficacia sulla produzione di stampe a bassa tiratura, per una ampia gamma di applicazioni ed eleva la qualità di stampa a livelli mai raggiunti prima da un sistema digitale, eguagliando gli standard offset. JET PRESS 720S stabilisce il nuovo standard nella qualità di stampa, anche nella capacità produttiva.
Una giornata di produzione a confronto Jet Press 720S
Stampa Offset
9.567
18.117
28
30 minuti
488
122
12.200
fogli B2
lati stampati
cambi lavoro
tempo di stampa
lastre
avviamenti di stampa
fogli di scarto
JET PRESS 720S trasforma efficacemente il vostro business, garantendo un minor impatto ambientale del ciclo produttivo. Contattateci e scoprite tutte le sue potenzialità.
Per maggiori informazioni visita:
speciale stampa digitale
PITNEY Bowes 1
I principali pregi della tecnologia inkjet sono sicuramente i bassi consumi energetici e di inchiostro, la possibilità di ottenere una stampa a freddo e quindi di non sollecitare eccessivamente il supporto cartaceo, riuscendo così a facilitare le successive operazioni di finishing, come ad esempio la piegatura e l’imbustamento. Altro aspetto sicuramente positivo è quello di poter ottenere una velocità più elevata. Oltre a ciò, considerando che le macchine sono più semplici, il loro costo è più contenuto. Il principale pregio della stampa elettrofotografica invece è la possibilità di ottenere tutt’ora una risoluzione e una qualità più elevate, laddove richiesto.
2
La tecnologia inkjet è in grado di unire un alto livello di qualità di stampa mantenendo prestazioni elevate, il tutto rimanendo un sistema senza contatto. In un mondo sempre più rivolto al risparmio energetico è evidente come sia necessario scegliere prodotti che rispettino l’ambiente: le stampanti inkjet non producono calore e risparmiano energia. Scegliere una stampante inkjet è una scelta strategica: questa tecnologia continua a fare passi da gigante e ha conosciuto una vera rivoluzione nel corso degli ultimi anni, sempre attenta a quella che è la produttività delle aziende. Il consiglio è quello di selezionare la tecnologia in maniera accurata sulla base delle proprie applicazioni di stampa, soprattutto valutando il costo totale della soluzione nel periodo di tempo di riferimento. Un secondo consiglio è rivolto a chi offre la stampa come servizio: è importante
Davide Garavaglia amministratore delegato Pitney Bowes Italia
focalizzarsi non sulla qualità assoluta ma sulla qualità effettivamente richiesta dal proprio cliente. Perché solo in questo modo si possono ottimizzare i costi. La qualità necessaria è quella che si riesce a vendere ovvero quella che il cliente riconosce come un valore aggiunto.
3
Le applicazioni in cui la tecnologia inkjet ha mostrato vantaggi e continue migliorie sono molteplici, come la codifica e la marcatura, la numerazione di sicurezza, la stampa di immagini e, non da ultima, la stampa di indirizzi. Importante risvolto dell’utilizzo delle stampanti inkjet per quanto riguarda buste e indirizzi è che, non producendo calore e quindi non rendendo il foglio stampato caldo, i documenti prodotti possono essere trasferiti in maniera veloce e sicura al processo di imbustamento. I livelli di produttività che le stampanti inkjet hanno raggiunto ultimamente non erano possibili fino a qualche anno fa: il valore principale di questo sistema di stampa è quello di saper unire elevata produttività mantenendo costi accessibili e con un risparmio energetico evidente. Un settore su cui si sta lavorando molto è quello legato all’utilizzo della tecnologia inkjet nel campo transazionale e del direct marketing: la produzione documentale di questo tipo viene migliorata dalla tecnologia di stampa a getto d’inchiostro incrementando la sicurezza del flusso di lavoro.
Altra applicazione che sta scoprendo i vantaggi della stampa inkjet è il mondo editoriale: un flusso di stampa a freddo con la possibilità di variare dall’utilizzo esclusivo del bianco e nero a quello dei colori ha l’enorme vantaggio di ridurre i costi di produzione. La flessibilità della tecnologia inkjet permette un vantaggio consistente per quanto riguarda i costi complessivi. La stampa digitale ha valore nelle applicazioni a dato variabile e le basse tirature dove la flessibilità è strettamente necessaria. Il campo di applicazione della stampa inkjet è in notevole espansione come dimostra l’evoluzione tecnologica a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi, con produttori tradizionali da sempre orientati al laser che stanno esplorando con crescente successo la tecnologia a getto d’inchiosto. Le applicazioni che traggono, invece, maggior beneficio dalla stampa elettrofotografica sono sicuramente le basse tirature in cui viene richiesta una qualità elevata.
4
Il segmento di mercato in cui ci sentiamo sicuramente più forti è il mondo della stampa transazionale dove possiamo vantare un buon livello di referenze e di installato soprattutto in ambito di produzione per medi volumi. La nostra prospettiva futura è quella di divenire un fornitore end to end per queste tipologie di clienti, affiancando alle nostre soluzioni quelle di partner qualificati.
37
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet? 4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
RICOH 1
Aiutare a compiere una scelta fra tecnologia inkjet ed elettrofotografica per Ricoh vuol dire porre al centro dell’attenzione le applicazioni che lo stampatore vuole promuovere e produrre per i propri clienti. È dunque fondamentale comprendere quali punti di forza o di debolezza può avere una tecnologia rispetto ad un’altra. I vantaggi dell’elettrofotografia riguardano principalmente risultati certi e ritorni di investimento rapidi. Nei lavori di piccola e media tiratura il toner permette di spaziare su molteplici media con setup rapidi e risultati qualitativi ottimali. L’inkjet utilizzato nelle soluzioni di produzione permette di gestire una gamma di media meno ampia con però una qualità eccellente in termini di uniformità e ripetibilità su lunghe tirature anche ad alta personalizzazione. La tecnologia inkjet large format e industrial consente allo stampatore di liberarsi dei vincoli dei media e di spaziare in variegate aree creative.
2
Grazie alla maturità e all’affidabilità delle soluzioni proposte da Ricoh gli stampatori possono valutare quali applicazioni sviluppare in base alle esigenze dei propri clienti e in quali mercati investire. Gli ampi gamut a disposizione e la possibilità di utilizzare colori speciali permettono di aumentare il valore degli stampati e di fare sinergie con creativi sistemi di finitura e nobilitazione.
3
38
Non c’è applicazione di stampa che non possa trarne beneficio, in particolar modo se, come Ricoh fa da anni, consideriamo il flusso completo dalla per-
Alessandro Mambretti Sales Specialist Commercial, divisione Commercial and Industrial Printing di Ricoh Italia
sonalizzazione alla separazione cromatica per finire con la nobilitazione. Nel settore elettrofotografico sono i materiali di marketing come cataloghi, brochure, leaflet ecc. ad essere tra le applicazioni “top”. Da quando abbiamo introdotto il formato banner da 70 cm in produzione continua, questa tipologia di applicazione ha conosciuto un ulteriore slancio. Con la tecnologia inkjet il panorama applicativo si divide in tre macro segmenti: nel Large Format sono l’interior decoration e la visual communication a farla da padroni. Per quanto riguarda invece la stampa Continuous Form, l’editoria libraria vive una nuova vita fatta di prodotti che cambiano ed evolvono avendo sempre più piccole tirature personalizzate. Infine, nel mercato del Direct to Garment, i capi d’abbigliamento e gli accessori diventano unici e “stampati” su misura del cliente.
4
Possiamo dire che Ricoh è il polo del bianco digitale stampato, dato che sia nel settore elettrofotografico sia inkjet siamo in grado di soddisfare questa richiesta. Ciò vuol dire poter sfruttare la creatività e scegliere supporti non convenzionali per produrre applicazioni a valore mantenendo contenuti i consumi e i costi per lo stampatore. Nel mondo Cut-sheet Laser, Ricoh Pro C7200X con i colori Neon Yellow e Pink, High Gloss Clear e invisibile red, oltre al bianco, è
una tecnologia che in molti hanno adottato con grande soddisfazione e crescita del business. Anche con Ricoh Pro C9200 stiamo cavalcando il successo della precedente serie dando impeto e flessibilità alla stampa foglio singolo. In relazione alla tecnologia inkjet, Ricoh continua a sviluppare e lanciare prodotti sul mercato. Recentemente sono state lanciate le soluzioni a bobina Ricoh Pro VC20000 e VC40000, la prima soluzione Industrial Printing Ricoh Pro T7210 UV e un’ampia gamma di soluzioni DTG. Investiamo ed operiamo a tutto tondo per offrire nuove opportunità di crescita agli stampatori affinché siano in grado di realizzare nuovi prodotti e valorizzare il proprio portfolio.
speciale stampa digitale
XEIKON 1
Xeikon dispone di entrambe le tecnologie. Con il recente lancio della piattaforma Panther con i modelli PX 300 e PX 2000 e l’acquisizione del ramo di azienda Efi Jetrion, Xeikon affianca alle più innovative soluzioni in ambito elettrofotografico che utilizzano toner in polvere, anche un importante portfolio di soluzioni nel comparto inkjet UV. La stampa digitale offre diverse opzioni tecnologiche, tutte con peculiarità e caratteristiche specifiche, rendendole più o meno adatte a particolari applicazioni, in assoluto non c’è e non ci sarà un processo di stampa preferibile ad un altro (almeno per quello che si può prevedere oggi). Provo a completare la risposta con una semplificazione: simulare una stampa offset richiede elettrofotografia, assicurarsi la resistenza agli agenti chimici necessita inkjet UV.
2
Uno solo, scegliere la tecnologia che si adatta meglio alle applicazioni richieste. Le specificità delle tecnologie digitali sono ancora oggi per alcuni converter da comprendere meglio. Le caratteristiche tecniche dei sistemi di stampa non possono bastare per individuare le convenienze di una scelta, occorrono approfondimenti, prove di stampa contestualizzate e riferite ad ogni singola azienda cliente e ai mercati a cui si rivolge. Per Xeikon la possibilità di poter offrire ambedue le tecnologie EP e inkjet consente di avere un approccio del tutto imparziale nella proposta, diverso dal dover promuovere necessariamente l’unica tecnologia a disposizione. L’elettrofotografia rappresenta una tecnologia
giorgio copellotti Sales Manager Labels & Packaging Italy Digital Solutions
senz’altro più matura rispetto all’inkjet, ma il punto di partenza rimane sempre l’esigenza dello stampatore (materiali, applicazioni, settori merceologici, investimento). Solo dopo questa analisi possiamo fornire un consiglio.
3
Una sempre più crescente richiesta di tirature brevi abbinata a tante versioni ha aiutato la stampa digitale a consolidarsi e implicitamente a evolversi e le nostre macchine da stampa per etichette sono realizzate per gestire basse tirature, tempi di consegna rapidi e richieste dei clienti molto complesse. Le etichette per il settore alimentare traggono beneficio dalla stampa elettrofotografica grazie alle certificazioni alimentari che Xeikon mette a disposizione dei propri clienti relativamente al proprio toner.
moduli per la nobilitazione o l’arricchimento della stampa di etichette. Sarà ad esempio possibile ottenere un bianco dall’effetto serigrafico e una verniciatura spot completamente digitali tramite un processo in linea governato da un’unica interfaccia software. Il concetto di Fusion (lavorazioni complesse in digitale, in linea e tramite un unico software) verrà esteso anche a foiling e rilievo. In questo modo etichette ad alto valore estetico saranno accessibili per piccoli lotti, senza avviamenti/ sprechi, in tempi ridotti ed eliminando totalmente i costi impianti. Esattamente ciò che la frammentazione del mercato e la pressione competitiva impongono.
4
Questo momento storico per Xeikon è davvero interessante, ricco di crescita e prospettive. Siamo molto soddisfatti del parco installato in Italia che, anno dopo anno, va crescendo e risulta tra i più importanti in Europa. Durante Labelexpo 2017 abbiamo presentato la nuova piattaforma Panther UV Inkjet e il sistema a toner CX 500 con fascia 520 mm che si aggiunge a CX3 nell’ambito delle macchine con velocità 30 m/minuto. Parallelamente, siamo prossimi all’introduzione sul mercato del progetto Fusion, che esprime la combinazione di diversi
39
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
1) Stampa elettrofotografica o inkjet? Il cliente si trova spesso a un bivio quando decide di investire in una tecnologia di stampa digitale. Quali sono i pregi e i difetti di entrambe le tecnologie? 2) Quali consigli vi sentireste di dare, anche alla luce della vostra esperienza e del vostro portfolio prodotti? 3) Quali sono secondo voi le applicazioni che traggono maggior beneficio dall’evoluzione della stampa digitale? E in particolare quali sono più adatte alle macchine elettrofotografiche e quali invece alle macchine inkjet? 4) In quale segmento di mercato vi sentite più forti a livello di installato e di prospettive future?
XEROX 1
La posizione di Xerox è molto semplice. Tutte le tecnologie hanno specificità che le rendono idonee e/o convenienti a seconda di vari fattori. Il nostro approccio è capire innanzitutto le applicazioni e il business del cliente, determinando insieme gli obiettivi strategici da raggiungere. Xerox non sposa una tecnologia specifica, toner o inkjet o altro, ma vanta un portfolio ampio. Le soluzioni che seguo per l’Europa sono inkjet a modulo continuo, si offrono quando la qualità è idonea per le applicazioni del cliente e ci sono i volumi mensili critici per giustificare l’investimento, di fatto solo se il business model che realizziamo con il cliente soddisfa e crea un ROI. Accettata la qualità, i volumi e i costi determinano la fattibilità in modo matematico e di solito i TCO dell’inkjet a giusti volumi risultano difficilmente battibili con altre tecnologie di stampa. Per basse tirature e particolari esigenze di qualità il toner è ancora spesso un’ottima soluzione. Lo dimostra il recente successo di mercato del nuovo modello Iridesse.
2
Valutare con un nostro esperto prima di tutto cosa serve per competere nel mercato a breve e medio termine e costruire un business model condividendo le aspettative. Alcuni clienti hanno condiviso con noi i costi dell’offset e a loro sorpresa hanno scoperto che i break-even point erano molto interessanti e giustificavano l’investimento nell’inkjet rispetto all’offset o altre tecnologie.
40
In investimenti alti come le rotative inkjet, non fermarsi a valutare la qualità e il costo pagina perché
Massimo Dentone European Inkjet marketing manager
esistono costi a volte non evidenti che vanno considerati (energia effettiva consumata, costo carta, primer se esistono ecc.) e anche premiare la flessibilità delle soluzioni essendo il mercato inkjet in rapida evoluzione e dovendo durare l’investimento molti anni per ottenere il teorico ROI ragionato. Consigliamo dunque di parlare di business model in modo approfondito con Xerox e con gli altri concorrenti.
3
Ottima domanda ma dinamica risposta… intendo che ogni anno la rapida evoluzione dell’inkjet ci porta a pensare che molte applicazioni con media qualità siano preferibili per TCO (con i volumi idonei) libri, giornali, riviste, transazionale e DM anche personalizzato con immagini profilate, cataloghi personalizzati, calendari… ma abbiamo sempre altre applicazioni grafiche con particolari nobilitazioni speciali o alta qualità dove prodotti con tecnologia non inkjet ad oggi hanno un grande vantaggio. Oggi con l’introduzione di sistemi inkjet come Trivor HFI (che senza primer riesce a stampare su carte offset patinate e lucide a buona qualità) si apre un mondo molto vario di nuove applicazioni o vecchie applicazioni offset che vengono rivitalizzate attraverso la personalizzazione. Il trend sembra spostare il focus dall’altissima qualità di stampa verso l’effettiva efficacia della comunicazione su carta, cioè sulla
rilevanza/personalizzazione della stessa.
4
In 2-3 anni il nostro risultato europeo di inkjet a bobina è raddoppiato e nel 2017 abbiamo raggiunto circa il 30% di quota di mercato con Rialto e Trivor in Europa. Ma anche prodotti specifici nell’area toner a foglio di alta qualità come Iridesse hanno sorpreso anche noi per i numeri di contratti che in pochi giorni dal lancio abbiamo collezionato. Siamo quindi aperti a entrambe le tecnologie di stampa e come investimenti direi che l’inkjet è un’area dove la R&S può avere più spazio di miglioramento per aumentare velocità, produttività (oggi uptime medio ben oltre il 90%) e riduzioni dei costi di stampa per i clienti per migrare più volumi e applicazioni offset.
TECNOLOGIA AD ALTA VELOCITA’
Anapurna H1650i LED
OPEN SERVICES, partner commerciale di Agfa, propone ai propri Clienti un’evoluzione
tecnologica ad alta velocità: la stampante a getto d’inchiostro UV-curable con tecnologia LED
Anapurna H1650i offre un elevato volume produttivo mantenendo un alto livello di qualità di stampa e soddisfando le necessità di performance di un mercato sempre più professionale. L’alta produttività è garantita da una velocità di stampa fino a 63m²/h che incorpora l’ultima generazione di teste di stampa con la doppia quantità di ugelli per testa, stampa più supporti contemporaneamente, senza bordi con una larghezza di 165 cm e l’inchiostro bianco offre nuove possibilità di lavorazioni su tutti i supporti sia rigidi che flessibili.
OPEN SERVICES sarà presente alla Fiera VisCom Milano 18-20 Ottobre Pad12 Stand K38 Per informazioni: www.openservices.srl - info@openservices.srl
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
Inkjet: un “censimento” delle macchine installate in Europa e negli USA
42
Keypoint Intelligence/InfoTrends ha recentemente comunicato gli interessanti esiti di una ricerca di mercato condotta nel Nord America e nell’Europa occidentale, alla quale ha partecipato anche Stratego Group per le installazioni in Italia. Sono state realizzate 68 interviste approfondite a clienti in possesso di macchine inkjet ad alta produttività, suddividendoli in base al business principale (stampa transazionale, promozionale, editoriale e packaging), al tipo di soluzione utilizzata (a bobina, a foglio, ibrida) e alla regione (Nord America ed Europa). Altre 261 interviste sono state realizzate via web o telefonicamente con clienti di sistemi inkjet esistenti o potenziali (153 nel Nord America e 108 in Europa): di questi, 122 con macchine inkjet ad alta velocità, 139 senza alcuna macchina ma con l’intenzione di investire nei prossimi due anni. Venti interviste hanno coinvolto, invece, i fornitori. Dei 261 intervistati il 53% ha in programma di effettuare un investimento nei prossimi due anni; di questi, la maggioranza (il 63%) intende investire in soluzioni alimentate a foglio.
Inkjet, un mercato in continua crescita A livello generale il mercato dell’inkjet ad alta velocità è in continua crescita: si prevede che il numero totale di pagine stampate su sistemi ad alta velocità aumenterà del 17% a livello internazionale. L’inkjet sta guadagnando quote in un mercato stabile o in declino, a discapito principalmente delle soluzioni elettrofotografiche e delle macchine tradizionali. Tutto ciò anche grazie ai miglioramenti tecnologici che stanno caratterizzando l’inkjet a livello di qualità di stampa, compatibilità dei supporti e velocità. Sempre più produttori stanno entrando in questo mercato, ampliando il proprio portfolio prodotti. Il 90% del volume di pagine stampate su sistemi inkjet a bobina è nei mercati del transazionale, direct mail e stampa di libri. Oltre il 70% del volume generato da macchine inkjet a foglio è in questi mercati, seguiti da stampa commerciale e packaging. Migrazione da toner e offset all’inkjet Il volume stampato su macchine inkjet – il 53% a bobi-
speciale stampa digitale
17%
Aumento del numero totale di pagine stampate su sistemi ad alta velocità
na e il 62% a foglio – deriva, come già detto, principalmente dalle macchine a toner. Il fenomeno è particolarmente evidente tra gli stampatori transazionali (il 90% del loro volume proviene da macchine elettrofotografiche), seguiti dagli stampatori di libri e in questo caso il 58% del volume legato alle loro rotative inkjet proviene dalla macchine offset. Anche gli stampatori commerciali riferiscono che un’elevata quota arriva dalla stampa offset. Gli intervistati riportano che circa il 32% delle commesse stampate in inkjet deriva da nuovi lavori, molti dei quali provengono da macchine toner oppure offset. Una significativa percentuale di volume offset potrebbe essere trasferita alle macchine inkjet. E questo perché il 52% del volume di pagine stampate su offset a foglio è in quadricromia e il 42% ha una tiratura inferiore alle 5.000 copie. Ciò significa che circa il 22% del volume di pagine stampate con offset a foglio sono in quadricromia e con una tiratura inferiore alle 5.000 copie. Il 40% delle pagine stampate in roto-offset è in quadricromia e il 19% del volume ha tirature inferiori alle 10.000 copie. Equivale a dire che circa l’8% del volume di pagine roto-offset in quadricromia è al di sotto delle 10.000 copie.
Nuovo sistema, di apertura a strappo, una soluzione unica nella categoria delle carte per l’ufficio
La velocità è un desiderio, ma i costi e la qualità sono essenziali Molti degli attuali utilizzatori di macchine inkjet dicono di volere sistemi più veloci. Tuttavia, circa metà di queste aziende non raggiungono un volume di stampati sufficiente a garantire margini di profitto soddisfacenti. Ecco perché è fondamentale avere costi di gestione più bassi e una qualità di stampa paragonabile a quella offset. È fondamentale tenere in considerazione il costo dell’intera supply chain, in cui il digitale può essere più conveniente ma è più difficile da vendere. I vantaggi del digitale possono essere legati al finishing (in linea, no asciugatura, ecc.), minori sprechi, meno staff, più rapidi tempi di produzione, ecc.
SEMPLICE EFFICACE SICURO
La stampa offset stabilisce lo standard qualitativo Il 90% degli stampatori dice di avere bisogno di macchine inkjet con una qualità uguale o addirittura migliore rispetto alle soluzioni elettrofotografiche. I veloci tempi di produzione giustificano la migrazione di un lavoro dalla offset all’inkjet, ma la bassa qualità può ostacolare questo passaggio. Le macchine inkjet più recenti soddisfano i criteri di qualità richiesti, ma possono avere altre limitazioni. La debolezza del mercato limita gli investimenti Il declino costante nell’industria grafica contribuisce a una persistente sovraccapacità. Molti stampatori non stanno utilizzando le loro macchine offset in maniera continuativa e sono riluttanti nello spostare il 100% del loro volume
New product of the year, EOPA 2016
Rey, semplicemente efficace
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale indagine
53%
percentuale degli intervistati che prevede di effettuare un investimento nei prossimi due anni
analogico su sistemi inkjet e dismettere le macchine offset. Sono anche incapaci di sostituire eventualmente il volume analogico migrato sull’inkjet con lavori in alte tirature. I margini compressi non consentono di investire in nuove macchine o tecnologie. Molte aziende stanno realizzando margini compresi fra il 5% e il 15%, spesso su attrezzature pagate e ammortizzate. Investire più di 1 milione di dollari in un sistema di stampa inkjet rappresenta una decisione rischiosa, a meno che si abbia già in casa il carico di lavoro sufficiente ad alimentarlo. Costo e curve di apprendimento: le principali sfide Il costo di un sistema inkjet è il motivo principale per cui le aziende decidono di non spostare i volumi di stampa dalle macchine elettrofotografiche a colori e in bianco e nero. Le preoccupazioni riguardano anche l’impegno finanziario, i costi aggiuntivi (hardware, software, formazione), la capacità di acquisire volumi di stampa importanti. Molti stampatori hanno, inoltre, una curva di apprendimento piuttosto lunga per ottimizzare le attività ed entrare in nuovi mercati con l’inkjet. Meno della metà di possessori di macchine inkjet hanno dichiarato di essere soddisfatti dei margini ottenuti con l’inkjet, nel senso che i loro profitti sono superiori a quelli realizzati con altri dispositivi di stampa. La necessità di una coerenza cromatica e di un’elevata qualità implicherebbe l’utilizzo di strumenti per automatizzare la gestione colore, che al tempo stesso ridurrebbero i tempi di fermo macchina. Ma l’ottimizzazione del workflow potrebbe richiedere l’investimento in altri software. Infine, vendere il valore del dato variabile, del colore e dei modelli di stampa su richiesta – invece di limitarsi ad abbassare i prezzi – spesso richiede l’investimento in nuove figure professionali addette alle vendite e al marketing. Chi cavalcherà l’onda dell’inkjet? Avvantaggiate sono sicuramente le aziende più grandi, con più di 100 dipendenti e quelle medie (da 20 a 99 dipendenti), per una serie di motivi: hanno un sufficiente volume di stampa per giustificare un investimento in una macchina inkjet. Hanno budget più consistenti ed è più probabile che dispongano di risorse di marketing. Spesso hanno più infrastrutture IT, workflow ed esperienza nel gestire i dati variabili. Infine, hanno una maggiore consapevolezza dell’intero investimento (finishing, workflow, formazione). Negli USA ci sono circa un migliaio di aziende grafiche con oltre 100 dipendenti che possiedono questo profilo. Altri 1.500 si trovano nel resto del mondo, in particolare nell’Europa occidentale e in Cina.
Le aziende di medie dimensioni (con oltre 50 dipendenti) americane con maggiore propensione all’investimento nell’inkjet sono attualmente 2.411. La prossima “ondata” di investimenti toccherà, invece, le aziende con un numero di dipendenti da 20 a 49 e, infine, quelle con 10-49 dipendenti. La richiesta di colori speciali e carte lucide Il 59% di stampatori con offset a foglio hanno alcune applicazioni che richiedono, in aggiunta alla quadricromia, 1 o più colori o effetti speciali. Il 77% di questi stampa i colori Pantone o colori premiscelati, il 57% stampa una vernice. Oltre il 50% di aziende interessate ad acquistare una macchina inkjet a foglio richiedono la quadricromia estesa, il 47% solo la quadricromia. Una parte di queste richieste potrebbe essere soddisfatta da uno spazio colore allargato ottenuto con inchiostri o toner di quadricromia. L’89% di stampatori con macchine offset a foglio stampa su carta lucida e oltre il 40% del volume stampato su offset a foglio è su supporti lucidi. Assistenza e manutenzione per macchine inkjet Nel caso delle macchine a foglio è consuetudine includere l’assistenza e la manutenzione in una rata fissa mensile da pagare, mentre per le macchine a bobina è più comune la manutenzione autogestita, visto che il mercato è più maturo. I clienti sono più propensi a richiedere una copertura di 24 ore per almeno 5 giorni alla settimana. Generalmente l’inchiostro viene gestito a parte e comprato all’occorrenza, quindi non fa parte di un modello di costi per click. Coloro che si autogestiscono a livello di manutenzione hanno ancora la necessità di un supporto online o telefonico, come pure di diagnostica a distanza. Un supporto più esteso e a lungo termine è richiesto da chi investe per la prima volta nell’inkjet e specialmente in macchine a bobina.
59%
percentuale di stampatori offset a foglio che richiedono uno o piu’ colori speciali in aggiunta alla quadricromia
Vediamo un futuro dal volto umano Oltre quarant’anni di attività, tramandata da padre in figli, stando sempre al passo nello sviluppo di nuove soluzioni per il dopo stampa, rappresentano le radici storiche di un’azienda leader nel mercato dal connubio vincente tra tradizione e innovazione. Dinamicità, professionalità e competenza, senza mai perdere di vista la qualità, ma soprattutto senza mai dimenticare la dimensione umana che sta dietro a tutto questo. Per Tosingraf la relazione con il Cliente è infatti fondamentale, ogni necessità si trasforma sempre in un nuovo obiettivo da raggiungere con estrema passione e dedizione.
absolute finishing solutions
www.tosingraf.com
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale tecnologie
Inkjet ed elettrofotografia: qual è il workflow migliore?
Nel mondo della stampa digitale due tecnologie dominano il panorama: inkjet ed elettrofotografia. Ciascuna ha caratteristiche e pregi tali per cui rappresentano la giusta scelta per molti progetti di stampa commerciale e di packaging. In alcuni casi dall’unione delle due tecnologie nasce lo stampato perfetto, come nel caso di libri, dépliant, brochure e booklet che utilizzano l’elettrofotografia per le copertine e l’inkjet per il blocco libro. Le opzioni sono infinite, ma i workflow possono essere molto complessi. Cos’è un workflow?
di Pat McGrew
46
Senior director, Production Services, Keypoint Intelligence – InfoTrends
Attività, eventi e processi ripetibili e verificabili utilizzati per condurre un lavoro dall’inizio alla fine. Alcune o tutte le funzioni possono essere automatizzate al fine di ottenere massima efficienza e prevedibilità nella produzione e nella gestione della catena di approvvigionamento. Partendo dai concetti di base, qual è il vostro workflow? Utilizzate un sistema di uno dei fornitori di hardware, come Canon Océ Prisma o Ricoh Process Director, oppure un workflow per stampa commerciale? Probabilmente non avete un workflow vero e proprio, bensì una serie di procedure conosciute dal team della vostra azienda. Spesso la tipologia del vostro workflow dipende dai clienti che servite e dalle origini della vostra azienda. Se utilizzate un workflow aziendale la grande notizia per voi è che c’è una differenza minima tra l’output di una macchina inkjet e quello di una macchina EP. I file raramente hanno richieste complesse per quanto concerne il colore, che è una delle grandi differenze a
speciale stampa digitale
fonte: Keypoint Intelligence/InfoTrends
Workflow universale per la stampa
Step diversi del workflow universale
livello di workflow tra le due tecnologie. Se utilizzate un workflow commerciale, specialmente realizzato internamente, avete più aspetti da rivedere. I workflow per stampa inkjet ed elettrofotografica iniziano con una fase di preventivazione e continuano con processi finalizzati a portare la commessa in azienda. Ci sono considerazioni da fare in merito al preflight e alla prestampa, inclusa la gestione colore, e infine il file va inviato al front end digitale della macchina da stampa. Infine, se non esiste un workflow ufficiale, avete un’incredibile opportunità per aggiungere efficienza e automazione con l’obiettivo di creare un workflow in grado di ridurre la quantità di tempo necessaria a produrre il lavoro. Inclusi in questa fase sono i processi che catturano i dati da condividere con i sistemi aziendali in modo che il reparto contabile possa emettere le fatture ai clienti. Questi dati aiutano il team dei manager a determinare se gli obiettivi di guadagno sono stati raggiunti e se il prezzo è adeguato. Differenza di workflow La maggior parte delle differenze di workflow tra linee di produzione inkjet ed elettrofotografiche riguardano le quotazioni, le opzioni carta e la gestione colore. Le informazioni di base catturate durante il caricamento del lavoro, dalle specifiche della commessa alle date di consegna, possono essere integrate in sistemi aziendali e di produzione senza preoccuparsi della tecnologia. Tuttavia, se un’azienda ha sia macchine inkjet che elettrofotografiche dovrebbero esserci delle differenze nelle tabelle utilizzate per le quotazioni e i preventivi così da
consentire un’adeguata diversificazione dei costi dei consumabili e delle velocità di stampa. In alcuni casi varrebbe la pena aumentare il prezzo per la gestione di più colori, carte o risoluzioni diverse, che dovrebbero essere inglobate nel workflow. La carta è un elemento importante. In molti casi le carte inkjet hanno un sovrapprezzo. I preventivi dovrebbero tener conto delle differenze di costo legate ai diversi tipi di carta offerti in un ambiente misto. Lo step successivo nel workflow è la gestione colore. In un mondo elettrofotografico molti stampatori commerciali accettano un lavoro dai propri clienti e lo inviano al digital front end intervenendo in misura minima o nulla sulla gestione colore. Oggi sono molte le ragioni per cui converrebbe sottoporre alla gestione colore tutti i file da stampare. In un sistema inkjet la gestione colore è spesso fondamentale per garantire una certa coerenza cromatica. È importante sapere in anticipo con quale tecnologia il lavoro verrà stampato per scegliere la giusta soluzione di gestione colore. Se l’azienda ha in casa entrambi i processi di stampa e alcuni lavori vengono realizzati utilizzando entrambe le tecnologie, il team addetto alla gestione colore deve impegnarsi un po’ di più per garantire che i colori siano omogenei su tutti i dispositivi di uscita. Le prove colore sono fondamentali in questi workflow, anche se vengono utilizzate solo internamente per verificare che i colori siano omogenei. Viene spesso trascurato anche il ruolo dei profili incorporati nei file di stampa preparati dai clienti. Analizzate tali file per capire se ci sono profili che potrebbero avere un impatto sul colore che verrà riprodotto dal dispositivo di stampa. I file che arrivano dalle agenzie potrebbero contenere immagini che hanno i loro profili colore in aggiunta a un profilo allegato al file di stampa. Le immagini incorporate potrebbero esser state create per la stampa offset e avere delle specifiche relative agli inchiostri incompatibili con quanto una macchina digitale è in grado di riprodurre. Il lavoro del team addetto alla gestione colore consiste nell’ottimizzare le specifiche e i profili colore per garantire che il colore richiesto dal cliente sia effettivamente quello prodotto dal dispositivo di stampa, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Un ambiente con più tecnologie In molte aziende grafiche convivono più tecnologie di stampa, ma alcune hanno effettuato delle valutazioni circa il workflow per capire se stanno gestendo i file in modo appropriato ed efficiente. È arrivato il momento di controllare il vostro attuale workflow e assicurarvi che stiate lavorando nel miglior modo possibile. Iniziate dal vostro workflow e osservate come l’efficienza può evolversi.
47
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale tecnologie
La stampa digitale a colori nel packaging flessibile
FlexoImpressions.com
48
A cura di Keypoint Intelligence (InfoTrends)
I fornitori di servizi di stampa in Europa sanno che il packaging è un’oasi, ossia è il segmento di mercato in cui la stampa continua a crescere e non sarà mai sostituita dai mezzi elettronici. Se da un lato la stampa digitale per etichette e astucci pieghevoli è conosciuta, la stampa digitale per packaging flessibile non è così comune, anche perché al momento solo un produttore, HP Indigo, dispone di soluzioni per questo mercato già disponibili per la commercializzazione. Tuttavia, si tratta di una nicchia di mercato in rapida crescita. Oggi il mercato del packaging flessibile, principalmente legato all’industria alimentare e delle bevande ma anche ad altri prodotti, ha dimensioni davvero ragguardevoli. Nel 2017 ha fatturato circa 86 miliardi di dollari nel mondo e la stampa è stata realizzata al 99% con l’ausilio di macchine analogiche. Attualmente le applicazioni di stampa digitale nell’imballaggio flessibile sono attribuibili quasi esclusivamente alle soluzioni elettrofotografiche a toner liquido di HP Indigo, in particolare alla HP Indigo 20000, una macchina alimentata a bobina con larghezza di banda pari a 76 cm, che stampa pellicole molto sottili, fino a 10 micron a 7 colori. Il costo è molto elevato e supera il
speciale stampa digitale
milione di euro, ma è un sistema altamente produttivo che può operare su più turni e stampa oltre 100.000 metri quadri al mese. Di questa macchina ne sono in funzione oltre 100 in tutto il mondo – da quando è stata lanciata nel 2014 – e stampano prevalentemente packaging flessibile e, in alcuni casi, etichette e altre applicazioni, fatturando un totale di 300 milioni di euro. La stampa digitale di packaging flessibile sta crescendo rapidamente grazie all’aumento della base di installato, dell’utilizzo medio di macchine HP Indigo 20000 e, in un prossimo futuro, dell’arrivo di nuove soluzioni inkjet. Cosa si intende per packaging flessibile Per amore della precisione cerchiamo innanzitutto di definire cosa s’intende per packaging flessibile: si tratta di imballaggi costituiti da una pellicola plastica o altri materiali flessibili che, dopo il riempimento e la chiusura, sono significativamente influenzati dal prodotto contenuto, che è in grado di deformarli. Questa definizione sembra adattarsi soprattutto al riempimento con liquidi, anche se di fatto un imballaggio flessibile può contenere anche prodotti solidi, mostrando una più ampia possibilità di contenimento rispetto a un imballaggio rigido. Nella maggior parte dei casi sono sacchetti di vario tipo e varie dimensioni, che contengono ad esempio caramelle e altri tipi di alimenti. Dal punto di vista dei materiali mediamente l’imballaggio flessibile è costituito da una pellicola o una pellicola laminata, ma può includere anche la carta e sottili fogli metallici. Detto questo, per stampare un imballaggio flessibile in digitale lo stampatore deve essere in grado di stampare pellicole sottili, come ad esempio il polietilene (PE) o il
polipropilene, perché queste pellicole sottili sono i materiali più utilizzati per l’imballaggio flessibile. Il packaging flessibile viene perlopiù utilizzato per alimenti e alcune bevande, ma anche per molti altri prodotti per mercati verticali. È, ad esempio, usato per l’imballaggio di fluidi utilizzati per la pulizia, alimenti per animali domestici, lubrificanti, prodotti agricoli e per l’elettronica di consumo e altro. Pertanto tutti i toner e gli inchiostri inkjet per packaging flessibile devono essere adatti al contatto indiretto con gli alimenti, visto che il settore alimentare è il principale utilizzatore di packaging flessibile stampato. Il packaging flessibile è un mercato in crescita. In Europa il valore di tutti gli imballaggi flessibili stampati e venduti nel 2016 era pari a circa 22 miliardi di euro e si prevede un tasso di crescita annuo del 2%. Accanto all’uso consueto, come per gli snack salati, l’imballaggio flessibile può assumere varie forme e formati: si va dalle bustine che possono essere bollite insieme ai cibi agli involucri dotati di piccoli tappi erogatori in plastica. Il packaging flessibile è molto popolare tra i brand, che a volte lo scelgono in alternativa ad altri tipi di packaging, come bottiglie o lattine, per lanciare nuovi prodotti o dare un look più moderno a prodotti già esistenti. Esiste una crescente esigenza di stampare gli imballaggi flessibili in basse tirature, con maggiore frequenza e con più varianti nelle immagini. Queste sono esigenze cui i converter possono rispondere in maniera adeguata grazie alla stampa digitale. Lo status dell’arte nella stampa digitale per packaging flessibile Attualmente il 100% del packaging flessibile stampato in digitale viene realizzato con macchine HP Indigo, la divisione israeliana di HP che produce i toner liquidi per macchine elettrofotografiche. In tutta onestà ci sono esempi occasionali di stampa inkjet o di altri tipi di elettrofotografia, ma queste tecnologie vengono utilizzate davvero raramente. Xeikon, il rivale più diretto di HP Indigo nella stampa digitale per etichette e packaging, vanta alcune installazioni ma nel mercato delle etichette e sta verificando la possibilità di supportare applicazioni di packaging flessibile. Per quanto riguarda l’inkjet, alcuni fattori sono responsabili della sua scarsa diffusione nell’ambito del packaging flessibile. La maggior parte delle rotative inkjet per il packaging sono a banda stretta (300 mm) e utilizzano inchiostri a essiccazione UV. Sono prevalentemente concepite per stampare etichette autoadesive su materiali con un liner (carta siliconata) e non su pellicole senza supporto. Inoltre, gli inchiostri UV sono una fonte di preoccupazione per i brand del settore alimenta-
49
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale tecnologie
gli inchiostri di INX Digital, le testine inkjet di Xaar e il sistema di essiccazione a electron beam della svizzera ebeam technologies. Uteco e i suoi partner dichiarano che qualsiasi inchiostro utilizzato su Gaia sarà al 100% essiccato e sicuro per il contatto indiretto con gli alimenti. - Uteco Sapphire EVO è basata su tecnologia Kodak Inkjet Stream, ossia una tecnologia inkjet a flusso continuo (CIJ) che utilizza inchiostri a base acqua, con essiccazione ad aria ed energia termica. La velocità di stampa fino a 200 m/min è tipica di Kodak, la cui tecnologia CIJ è ampiamente diffusa tra gli stampatori commerciali con soluzioni ad alta produttività. Stampa in quadricromia più un quinto colore.
HP Indigo 20000. Sopra: Sapphire Evo e Gaia, entrambe di Uteco.
re, a causa del rischio di migrazione dei fotoiniziatori tossici che possono rimanere nell’immagine stampata dopo l’essiccazione UV. Un’altra preoccupazione è rappresentata dalla banda stretta delle attuali rotative inkjet, adatta solo per i più piccoli imballaggi flessibili. L’inkjet a base acqua è la principale alternativa all’inkjet UV ed è attualmente alla base di soluzioni, come quelle di Epson (SurePress) e di altre macchine che incorporano tecnologia Memjet. Gli inchiostri inkjet a base acqua generalmente sono sicuri e quindi utilizzabili per il contatto indiretto con gli alimenti, ma per una serie di motivi l’inkjet a base acqua non ha mai giocato un ruolo importante nella stampa del packaging flessibile. La ragione principale è che sono necessari i supporti pretrattati per garantire un buon livello di adesione dell’inchiostro sulle pellicole in polietilene o polipropilene e tali supporti non sono al momento disponibili. Inkjet per packaging flessibile Anche se, come già detto, l’inkjet è dietro all’elettrofotografia nel mercato del packaging flessibile, si stanno facendo avanti alcuni nuovi player con soluzioni inkjet, cui potrebbero aggiungersene degli altri nei prossimi due o tre anni. Tra questi Fujifilm e ThinkLab – che hanno alcune unità pilota installate in Giappone – e l’italiana Uteco Converting con due soluzioni: - Uteco Gaia, che ha tre elementi principali: il sistema di trasporto di Uteco, i moduli per la stampa inkjet e
Prospettive per la stampa digitale per imballaggio flessibile La stampa digitale a colori diventerà gradualmente complementare alle macchine flexo e rotocalco nella stampa flessografica. Come nel mondo delle etichette, verrà utilizzata per le basse tirature che i brand richiedono sempre più spesso e in tal modo le macchine analogiche potranno essere utilizzate esclusivamente per le alte tirature, dove eccellono. HP Indigo sarà il player principale nel digitale ancora per un paio d’anni, visto che è l’azienda con maggiore esperienza in questo ambito e continua a sviluppare nuove soluzioni, tra cui un sistema di laminazione termica senza solvente che accelera notevolmente il workflow post-stampa. Uno o più dei produttori inkjet prima citati e probabilmente anche altri potrebbero diventare fornitori importanti.
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale aspettando drupa 2020
Il tasso di crescita della stampa inkjet Molto lento Lento Veloce Molto veloce
Stampa inkjet, tra sfide e opportunità Il Global Trends Inkjet Spotlight 2018 è l’indagine globale svolta dal team di drupa sulle tematiche chiave per il mondo del printing: quest’anno i riflettori sono puntati sulla stampa inkjet, tecnologia che registra un impatto importante in tutti i mercati e le regioni a livello mondiale.
Il quinto Global Trends Report, pubblicato alla fine dello scorso mese di aprile, si conferma una preziosa indagine annuale sullo stato dell’arte della stampa in tutti i mercati di tutto il mondo. Tuttavia, non è possibile analizzare a fondo tutte le sfaccettature e le tematiche del mondo del printing in un solo studio. Per questo motivo, l’indagine Spotlight prende in esame un argomento importante ogni anno: il 2018 punta i riflettori sull’impatto della stampa a getto d’inchiostro. Negli ultimi anni abbiamo assistito a rapidi sviluppi della tecnologia inkjet e molte delle sfide iniziali relative alla qualità di stampa e alla gamma di supporti sono state superate. L’inkjet è ora una soluzione matura e stabile, in grado di produrre immagini di alta qualità su diversi materiali. Uno studio dedicato a questa tecnologia a livello globale si era quindi reso necessario. Nonostante i 300 partecipanti all’indagine – 203 stampatori e 99 fornitori – siano nel complesso entusiasti delle opportunità offerte dalla stampa inkjet, ne comprendono anche i limiti e in molti casi stanno ancora elaborando la strategia migliore per sfruttare al massimo i suoi benefici. Il dato più sorprendente è che i risultati emersi dall’indagine non mostrano alcuna variazione a livello regionale e le prospettive di stampatori e fornitori sono generalmente allineate. In termini di applicazioni, gli stampatori stanno percorrendo direzioni interessanti e competitive per la stampa a getto d’inchiostro in tutti i segmenti di mer-
I fattori alla base degli investimenti nell’inkjet Costo inchiostri/ consumabili Costi generali Tempo preparazione lavoro Produttività Velocità di stampa
52
cato. Altrettanto importante è il fatto che gli stampatori stiano scoprendo di poter applicare l’inkjet in diversi mercati, aprendosi così l’opportunità di entrare in settori nuovi e diversi dal loro core business. I partecipanti hanno infatti registrato una forte crescita in tutti i settori; inoltre, più il mercato è specializzato, maggiore è il tasso di crescita. Per molti il costo degli inchiostri rimane il problema principale che frena la crescita. Tuttavia, quando un’applicazione inkjet riesce a inserirsi in un mercato specializzato, la crescita può essere impressionante. È importante analizzare lo sviluppo dell’inkjet dalla prospettiva dei fornitori. Il 46% di essi ha dichiarato che il getto d’inchiostro rappresenta meno del 10% del fatturato totale. Chiaramente, alcuni sono specializzati nell’inkjet, mentre altri offrono questa tecnologia all’interno di un’ampia gamma, che può spaziare dal digitale alla stampa convenzionale offset e flexo. Tuttavia, praticamente tutti i fornitori stanno investendo molto in questa tecnologia con importanti finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo. Per gli stampatori che investono nell’inkjet, inoltre, il principale fattore preso in esame nella scelta di un fornitore è il livello di supporto, seguito dal prezzo del pacchetto commerciale completo. Sabine Geldermann, direttrice di drupa, Messe Düsseldorf (nella foto), ha dichiarato: “La domanda chiave che chiunque stia considerando l’acquisto della tecnologia di stampa a getto d’inchiostro deve porsi è se questa sia la soluzione giusta per le applicazioni desiderate. Gli sviluppi tecnologici rivoluzioneranno il mercato se le soluzioni proposte sono in grado di fornire i costi operativi, i livelli di produttività, i requisiti di stampa, le dimensioni, il supporto e gli strumenti di automazione del flusso di lavoro desiderati. I nuovi e avanzati sistemi inkjet hanno portato la disruptive innovation del getto d’inchiostro a un livello superiore. L’inkjet offre elevata qualità sia per la tecnologia cutsheet che a bobina e sta aprendo alla stampa digitale una più ampia gamma di applicazioni in tutti i settori di mercato”.
AGFA GRAPHICS
JETI MIRA LED LA SOLUZIONE DI STAMPA FLATBED DI AGFA VERSATILE ED AFFIDABILE Una stampante robusta, flatbed, che grazie alla precisa architettura a letto piano è concepita specificamente per offrire una flessibilità ottimale e una stampa di alta qualità su un’ampia gamma di supporti. Completamente integrata con il flusso di lavoro Asanti ed ottimizzata per lavorare con gli inchiostri UV ad alta pigmentazione di Agfa, Jeti Mira stampa fino a 248 m²/h. È progettata per soddisfare le richieste di qualità, produttività e versatilità con un formato di stampa fino a 2,69 m x 3,2 m. Per ottenere una produttività impareggiabile ed una qualità di stampa estrema.
www.agfagraphics.com
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale aziende
Grafica Veneta
Risultati positivi con la Jet Press 720S di Fujifilm
A circa un anno dall’installazione della Fujifilm Jet Press 720S, l’azienda veneta, leader nella produzione di libri, tira le somme. La macchina si è rivelata imbattibile in qualità e velocità, tanto che alcuni lavori, come copertine e sovracoperte ora vengono stampate in digitale e non più in offset.
54
“Per noi parlano i numeri: 150 milioni di copie di libri all’anno, 80 milioni di euro di fatturato carta esclusa, 100.000 m2 coperti di stabilimento interamente alimentato da un impianto fotovoltaico da 6 mwp, 300 dipendenti, clienti in tutta Europa, Nordafrica e America ci permettono di definirci una delle più importanti e tecnologicamente avanzate aziende di stampa europee e senz’altro la prima in Italia nella produzione di libri”. Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta di Trebaseleghe, in provincia di Padova, presenta così la sua azienda. “Anche se il mercato attraversa da tempo una difficile fase di instabilità e non presenta segnali di crescita, noi fortunatamente non ne risentiamo ma anzi, in netta controtendenza, siamo in crescita costante e puntiamo a raggiungere quest’anno i 100 milioni di fatturato. Questo anche grazie all’introduzione di nuove tecnologie, tra cui la macchina da stampa digitale Jet Press 720S di Fujifilm, entrata in produzione da un anno circa, che si è rivelata imbattibile in qualità e velocità e che ha contribuito a far crescere la nostra capacità di prevalere in mercati altamente competitivi”. Nella primavera del 2017 infatti Grafica Veneta, sulla base di un innovativo progetto ideato e sviluppato da Nicola Franceschi, figlio del presidente Fa-
bio, decise di investire nell’acquisto di una Jet Press 720S, macchina da stampa digitale di seconda generazione in formato B2 basata su tecnologie inkjet proprietarie di Fujifilm. “Dopo un periodo iniziale di apprendimento delle potenzialità della macchina e di training degli operatori al nuovo approccio produttivo, durante il quale siamo stati ottimamente supportati dagli specialisti Fujifilm, la Jet Press è entrata in produzione. A quel punto abbiamo potuto verificare nella realtà i notevoli vantaggi derivanti sia dalla qualità dei risultati, veramente ineccepibile, che dalla brevità dei tempi necessari alla traduzione del file in foglio stampato, senza avviamento e scarti”, spiega Giorgio Bertan, amministratore delegato e direttore di stabilimento di Grafica Veneta. “Nell’ultimo anno il numero complessivo dei volumi stampati è rimasto stazionario, ma la tiratura media è calata del 14%, pari a non più di 6.000-7.000 copie per titolo. La Jet Press si inserisce perfettamente in questa nuova tendenza del mercato”.
speciale stampa digitale La Jet Press 720S installata un anno fa presso Grafica Veneta. Nella foto a fianco, da sinistra: Andrea Basso (sales manager Fujifilm), Nicola Franceschi, Giorgio Bertan.
Uno dei fattori chiave che hanno portato Grafica Veneta alla scelta della Fujifilm è l’altissima qualità del prodotto stampato. “Il nostro obiettivo è offrire ai clienti un prodotto che abbia la stessa qualità garantita dal procedimento offset, ma realizzato con metodi di produzione industrialmente più convenienti”, continua Bertan. “La qualità offerta dalla Jet Press è tale da non presentare differenze con i risultati delle macchine offset; abbiamo quindi trasferito al procedimento digitale la stampa di copertine, sovracoperte, fascette e in generale di tutti i prodotti che prima stampavamo a colori sulle offset piane e che, alla valutazione tecnica che viene fatta per ogni singolo lavoro, risultino convenienti. Si tratta soprattutto di brevi tirature, ma in tutti i casi in cui la coprenza dell’inchiostro sull’area di stampa è contenuta, ci siamo resi conto che anche le lunghe tirature diventano convenienti. Stiamo ampliando l’esperienza e intendiamo creare nuovi standard di lavoro, specifici per la Jet Press”. Grafica Veneta annovera tra i clienti editori importanti come Mondadori-Rizzoli, Giunti, Feltrinelli, gruppo GEMS, la Nave di Teseo, HarperCollins Italia e altri, ma dedica anche un’attenzione particolare ad aziende come Marsilio Editore di Venezia, a testimonianza del forte legame che la famiglia Fran-
ceschi intende mantenere con il territorio, creando posti di lavoro diretti e indotto. L’Italia rappresenta il 40-45% del totale del fatturato, ma sta crescendo esponenzialmente l’importanza del mercato nordafricano. “Abbiamo recentemente iniziato a stampare per il Ministero dell’Educazione della Libia”, racconta Bertan, “che fornisce gratuitamente i libri scolastici a tutti gli alunni della scuola dell’obbligo. Una commessa importante, che l’anno scorso ha rappresentato una quota significativa del fatturato”. L’introduzione delle nuove tecnologie digitali influisce positivamente anche sulle strategie di sviluppo di Grafica Veneta. “Stiamo valutando la possibilità di investire ancora nelle tecnologie di stampa digitale, anche per sviluppare nuove aree di business. Grazie all’eccezionale qualità di stampa della Jet Press 720S che, come le migliori macchine offset, garantisce colori vivaci, eccellente capacità di riproduzione delle tonalità, dei dettagli e dei filetti più fini e perfezione assoluta nelle tinte piatte, siamo convinti che i nuovi sviluppi tecnologici e la collaborazione con Fujifilm ci permetteranno tra breve di entrare nel mondo dei cataloghi commerciali di alta qualità in tirature limitate”, conclude Bertan. “La tendenza del mercato è sempre più digitale e noi saremo come sempre in prima linea”.
“stiamo valutando la possibilita’ di investire ancora nelle tecnologie di stampa digitale, anche per sviluppare nuove aree di business”
55
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale aziende
Nozomi C18000 è un sistema inkjet LED che viaggia a una velocità massima di 75 metri lineari al minuto.
McGowans Print
La rivoluzione colorata del cartone ondulato L’irlandese McGowans Print ha aperto le porte dello stabilimento di Dublino per mostrare per la prima volta il frutto dell’ultimo investimento: il sistema di stampa single pass EFI Nozomi C18000. L’azienda, tra i principali fornitori di servizi di stampa digitale a livello nazionale ed europeo, ha lanciato così la propria scommessa: trasformare il mercato del cartone ondulato, puntando su decorazione, personalizzazione e servizio on demand. In una parola, le scatole in cartone del prossimo futuro saranno colorate, customizzate e foriere di messaggi promozionali mirati. “Si tratta di un settore nuovo per noi, ma siamo convinti che vi sia una grande opportunità e che il timing sia quello giusto”, ha spiegato Malcom McGowan, CEO di McGowans Print. “Credo che lo sviluppo tecnologico sia attualmente più avanti rispetto alla capacità di visione degli operatori di stampa. Abbiamo deciso di installare un sistema innovativo come Nozomi C18000 – che è oggi pronto per la produzione – per partire in anticipo su un mercato che presto esploderà, conquistando un vantaggio tecnologico fondamentale”.
56
“The brave one”, storia di un innovatore Questo spirito pionieristico e la capacità imprenditoriale di anticipare il mercato – fino a guidarne i cambiamenti – hanno caratterizzato la storia di McGowans Print fin dalle sue origini. Partita trent’anni fa come copisteria, l’azienda ha via via intrapreso una serie di investimenti mirati che l’hanno portata a potenziare progressivamente il parco tecnologico e a differenziare i mercati di riferimento, con l’ingresso dapprima nel grande formato e, successivamente, nel mondo di display ed espositori per il punto vendita, nel quale è oggi uno dei leader a livello europeo. “Non potevamo fermarci lì e così abbiamo cominciato a esplorare le soluzioni single pass presenti sul mercato. La Nozomi C18000 ha subito catturato la nostra
attenzione, non solo per il livello tecnologico raggiunto, ma soprattutto per il potenziale che vi abbiamo individuato”. Tre, secondo McGowan, i punti di forza della single pass di EFI: “La produttività, la qualità della stampa e l’impareggiabile brillantezza dei colori – basti dire che grazie a Nozomi abbiamo acquisito Coca Cola come cliente –, e l’incredibile stabilità del sistema”. Nozomi C18000 è un sistema di stampa inkjet LED con configurazione da 4 a 7 colori (per una copertura fino al 97% del gamut colore), in grado di raggiungere una velocità di 75 metri lineari al minuto (e 30 milioni di metri quadrati all’anno) su supporti con larghezza fino a 1,8 metri. Il concept modulare consente di apportare aggiornamenti nel tempo. La configurazione inizialmente scelta da McGowans Print era di 4 colori, ma l’azienda ha già deciso di aggiungere altri due colori, arancione e viola. “Stiamo già realizzando alcune produzioni, anche se la macchina è ancora in fase di collaudo. Stiamo lavorando all’implementazione dei tempi di preparazione e di produzione: l’obiettivo è quello di arrivare, entro un anno, a un rapporto di quattro ore circa di preparazione e venti ore di produzione. A quel punto saremo definitivamente pronti”. Colorato e produttivo è, appunto, il futuro del cartone ondulato secondo Malcom McGowan: “Preferisco parlare di segmento delle scatole in cartone, perché il termine packaging è troppo vasto. La nostra intenzione è di rivolgerci alle aziende manifatturiere per fornire scatole in cartone on demand, decorate e personalizzate con messaggi strategici da rivolgere ai consumatori. I prossimi sei mesi li dedicheremo a educare il mercato, per far capire che i tempi sono già maturi e i consumatori ricettivi nei confronti di questo tipo di comunicazione”.
Scatole in cartone monocromatiche, addio! Secondo McGowans Print il futuro è all’insegna della decorazione, con colori, personalizzazione e messaggi promozionali mirati. Bastano uno spirito pionieristico e la tecnologia giusta.
di Paola Bonfanti
TECNOLOGIE AVANZATE PER I VOSTRI PROCESSI DI STAMPA 2ª Esposizione Internazionale delle Tecnologie di Stampa per la Produzione Manifatturiera
20-22 novembre 2018, MiCo, Milano
I rapidi sviluppi nelle tecnologie di stampa industriale stanno creando grandi nuove opportunità nell’industria manifatturiera, con applicazioni che spaziano dall’individualizzazione e produzione di edizioni speciali su lotti di piccole dimensioni fino alla produzione di massa.
• Incontrate oltre 100 espositori provenienti da innovative piccole e medie imprese e dalle maggiori società internazionali • Informatevi sulle ultime innovazioni partecipando a workshop, conferenze e presentazioni tecniche durante i 3 giorni di fiera
• Scoprite le soluzioni per applicazioni di stampa funzionale, decorativa e di imballaggio
STAMPA SPECIALISTICA • SERIGRAFICA • DIGITALE • INKJET • 3D Ambasciatori Sponsor
Partner Strategici
Partner della Conferenza
Partner Mediali
Registratevi GRATUITAMENTE ora su www.inprintitaly.com
speciale stampa digitale
Kurz Monojet® Garanzia di flessibilità e massima qualità di stampa per dati variabili Il sistema Monojet® di Kurz è un’unità di stampa digitale ad inchiostro UV facilmente integrabile in linee già esistenti grazie alla compattezza della struttura esterna e alla flessibilità del software. Garantisce un’eccellente qualità di stampa attraverso testine ad alta risoluzione (600 dpi) che consentono una gestione accurata delle gocce di inchiostro permettendo così risultati tra i migliori del settore. L’innovativa tecnologia alla base della progettazione del Monojet® di Kurz è unica e all’avanguardia: in un solo device sono integrate tutte le funzionalità (testina di stampa, alimentazione dell’inchiostro, unità di controllo e come opzione anche il modulo che consente l’asciugatura a LED) senza alcuna necessità di ingombranti accessori supplementari. Il device di stampa Monojet® è equipaggiato con un’unità di pulizia che garantisce risultati veloci e paragonabili a sistemi professionali di pulizia automatizzati, escludendo eventuali danni accidentali causati dall’intervento dell’operatore. La flessibilità del sistema Kurz si riscontra anche in altri aspetti funzionali, è possibile infatti l’utilizzo di tutti i programmi di etichettatura comuni tramite interfaccia PDF. Monojet® può essere dotato opzionalmente anche di un’unità di fissaggio a LED UV inserita nell’alloggiamento della soluzione di stampa e ciò permette un significativo risparmio di spazio; questa possibilità la rende una soluzione unica sul mercato. A richiesta sono disponibili sistemi di asciugatura a LED UV raffreddati ad aria, ma è anche possibile combinare il device con sistemi raffreddati ad acqua. Elevato standard di produttività Kurz Monojet® stampa fino a 75 m/min, è un sistema a getto d’inchiostro UV che lo colloca nel segmento delle soluzioni a prestazioni avanzate, ma, rispetto a soluzioni comparabili, garantisce migliori risultati in termini di precisione e di velocità.
Per scoprire tutte le novità per il mondo della codifica visitate il sito: www.luxoro.it
Le testine di stampa integrate nel Kurz Monojet® hanno una larghezza di stampa di 108 mm e sono quindi utilizzabili per una moltitudine di altezze di produzione. Il valore aggiunto della tecnologia è la modularità e la versatilità, infatti sono disponibili anche versioni di larghezza di stampa di 216 mm e 324 mm. I vantaggi nello scegliere un sistema di stampa Monojet® sono innumerevoli, dalla compattezza e flessibilità di utilizzo, versatilità e performance uniche nei risultati, fino agli innumerevoli campi di applicazione: codifica di alta qualità per codici QR, codici a barre o applicazioni della stessa tipologia, stampa di alta precisione anche con dati variabili e personalizzazione nell’ultimo stadio, performance uniche nella stampa dei livelli di grigio e multicolore e risultati di alto livello su una moltitudine di supporti stampabili. Una volta provato Kurz Monojet® non potrete più tornare ai soliti sistemi di codifica!
59
12/2015_n.46 12/2015_n.46
Sede e stabilimento: via Martiri di Boves 4 - 20871 Vimercate (MB) tel. 039 6856001 fax 039 2124916 e-mail info@pflitover.com sito web www.pflitover.com
speciale stampa digitale
Poligrafico Roggero & Tortia sceglie Ricoh Pro VC60000 La soluzione inkjet a colori di Ricoh scelta per andare oltre il business tradizionale e rafforzarsi ulteriormente nella proposta di servizi per il mondo transazionale e del direct mailing.
Fondata nel 1921 come azienda di arti grafiche e stampa, Poligrafico Roggero & Tortia (PRT) è oggi in grado di proporre un’offerta a 360° nell’ambito dell’output management, con servizi che vanno dal direct mailing al transpromo, al digital marketing. Alla base dell’evoluzione del business vi sono le tecnologie, come spiega Riccardo Pesce, amministratore delegato di PRT: “Siamo molto attenti all’innovazione e alla ricerca. Secondo i nuovi paradigmi della multicanalità e dell’approccio one-to-one gestiamo ogni tipo di comunicazione, offrendo servizi competitivi sia alle aziende che spediscono milioni di documenti sia a quelle che inviano un documento alla volta”. Un partner importante in questa trasformazione è Ricoh. La collaborazione è nata nel 2007 con la prima installazione a livello mondiale di InfoPrint 5000 – sistema di stampa digitale che ha consentito all’azienda di aumentare i volumi di produzione – per poi proseguire nel 2013 con la soluzione Ricoh Full Colour Modulo Continuo, InfoPrint 5000 AD3/AD4. Per compiere un ulteriore passo in avanti PRT ha scelto Ricoh Pro VC60000, soluzione inkjet a modulo continuo a colori con inchiostro multi-drop che offre una risoluzione di 1.200x1.200 dpi, con gocce di dimensione variabile a livello del singolo pixel. “Oltre a essere una soluzione molto produttiva, Ricoh VC60000” commenta Pesce “ci permette di garantire un’elevata qualità dell’output, con tutti i vantaggi della tecnologia digitale. Si tratta di un sistema molto flessibile ad esempio dal punto di vista della varietà dei supporti gestiti. Tutti questi aspetti sono fonda-
mentali e ci permettono di andare oltre il business tradizionale per rafforzarci nella proposta di servizi per il mondo transazionale e del direct mailing, ampliando ulteriormente l’offerta per la comunicazione”. Focus costante sul cliente “I nostri servizi sono sviluppati in un’ottica end-toend per cui il cliente genera il documento con i propri sistemi informativi e noi lo gestiamo, stampiamo, imbustiamo e spediamo con le migliori tariffe postali non solo in Italia ma in 14 paesi del mondo. In questo contesto si colloca una nuova collaborazione che abbiamo avviato di recente con Ricoh. Il nostro servizio di posta ibrida PostaPronta™ è ora integrato con i sistemi di stampa multifunzione Ricoh di ultima generazione. Per noi Ricoh non è quindi solo un fornitore, ma un partner con il quale lavoriamo per offrire servizi in grado di semplificare il modo di lavorare delle aziende e di aumentare la loro produttività”.
Riccardo Pesce, ad del Poligrafico Roggero & Tortia, e due immagini dell’ultima arrivata in azienda, la Ricoh Pro VC60000.
61
ilPoliGrafico 185•18
speciale stampa digitale tecnologia
Andare oltre il CMYK con nuovi colori brillanti In un clima economico impegnativo, in cui molte aziende si stanno confrontando con la trasformazione digitale, il mondo delle arti grafiche ha un asso nella manica: la stampa digitale, che consente agli stampatori di offrire ai propri clienti maggiori funzionalità, flessibilità aumentata e migliore qualità a costi più contenuti. Vediamo una panoramica delle tre strade possibili per andare oltre il CMYK.
62
Caso d’uso 1: i toner in polvere speciali
I toner in polvere speciali offrono una maggiore gamma di colori e l’efficienza è destinata ad aumentare, con macchine in grado di stampare fino a 120 pagine al minuto. Una risoluzione di stampa di 2400 dpi significa inoltre che le aziende non dovranno sacrificare la qualità alla ricerca della velocità.
La stampa affonda le radici della propria storia nella quadricromia, ma il cambiamento verso il digitale ha introdotto la possibilità di stampare una nuova gamma di colori, nello specifico metallizzati e bianchi, aumentando allo stesso tempo qualità, flessibilità e velocità. Si tratta di una tecnologia che i clienti hanno chiesto a gran voce, in un mercato da 813 milioni di dollari che ha una previsione di crescita addirittura del 27% entro il 2020. Attualmente gli stampatori utilizzano toner in polvere speciali per innovare e una gamma di colori nuovi non è l’unico vantaggio. Le stazioni per toner in polvere speciali di ultima generazione stanno aprendo a nuove opportunità per nobilitazioni ricche e accattivanti, con una brillantezza senza pari e rifiniture lisce che conferiscono ancora più lucentezza, aggiungendo maggiore profondità e dando un aspetto più uniforme.
Caso d’uso 2: il bianco è il nuovo nero
È tempo di andare oltre il CMYK Con simili benefici, la ragione per cui andare oltre il CMYK appare chiara. Si tratta di caratteristiche per le quali i clienti sono ben più che disposti a spendere, tanto che gli stampatori indicano una disponibilità a pagare un sovrapprezzo tra il 24% e l’89% rispetto al CMYK. Uno studio di InfoTrends del 2016 indica potenziali margini di profitto sui miglioramenti della stampa digitale pari al 400. Lo stesso report InfoTrends prevede che il mercato della stampa digitale aumenterà con un tasso di crescita composto annuo (CAGR) del 27% entro il 2020.
Caso d’uso 3: nobilitare con l’argento e l’oro
Una ricerca di mercato di Keypoint Intelligence ha rivelato che oltre l’80% degli europei vede il bianco come il colore speciale di cui ha maggiormente bisogno. Si tratta di un colore che Xerox ha già introdotto, con il White Dry Ink per la stazione di stampa Xerox iGen 5 Press, che rende possibile stampare bianchi incredibilmente brillanti su applicazioni di packaging e substrati colorati. Il White Dry Ink fornisce una soluzione unica, più che raddoppiando la brillantezza e l’opacità rispetto ad altri toner per macchine da stampa digitali e stabilendo un nuovo standard per il settore. Non solo: tale standard viene raggiunto in soli uno o due passaggi, superando i quattro o cinque tradizionalmente richiesti da altre soluzioni digitali, con risparmi a livello di tempo, risorse e denaro. Sviluppare questi toner rappresenta una sfida particolarmente complicata, poiché richiede numerosi cambiamenti dal punto di vista hardware e software.
Le lezioni imparate creando il White Dry Ink sono state messe a frutto al meglio nel caso di colori che vanno oltre il CMYK, con Toner EA più piccoli che permettono di fornire argento e oro metallizzati – due degli altri colori più richiesti – sempre utilizzando toner in polvere speciali. In passato, la stampa a caldo digitale ha rappresentato un’alternativa per le aziende in cerca di colori metallizzati e alta qualità, ma i toner in polvere speciali metallizzati offrono una combinazione migliore di qualità e convenienza, incorporando puntini metallici per una qualità d’immagine eccezionale, con un vero aspetto metallizzato. Come con il White Dry Ink, i toner in polvere speciali metallizzati di Xerox possono dare risultati eccezionali in un singolo passaggio, consentendo di risparmiare denaro e risorse e aiutando gli stampatori a offrire tirature ridotte e lavori digitali in tempi brevissimi, senza compromettere la qualità.
Kodak e Printered una storia d’innovazione.
“Qualità massima”: era l’unico mantra che risuonava nella testa di Francesco, giovane e talentuoso fotografo alle prese con l’ultimo miglio del progetto a cui aveva dedicato mesi di duro lavoro: Hideaway, un percorso fotografico di riscoperta dei borghi e degli scorci non ancora calpestati dal turismo di massa. Conclusi gli scatti, era finalmente giunto il momento di andare in stampa: il respiro si ferma per un attimo e conta solo la certezza di aver affidato il proprio lavoro nelle mani giuste. Come spesso accade basta una notizia che ti raggiunge quando meno te l’aspetti ad offrirti la soluzione. È stato così anche per Francesco, imbattendosi in un articolo su una rivista specializzata. Ha letto delle nuove lastre Kodak Sonora XP Process Free che usano la tecnologia Kodak Press Ready e del procedimento senza sviluppo, una scelta green che si sposava perfettamente con la filosofia che ha ispirato le fotografie in Hideaway. Parte così l’ultimo appassionante viaggio di Francesco, alla ricerca delle tipografie che utilizzassero quelle tec-
nologie Kodak. È così che scopre Printered, la nuova tipografia online italiana. Grazie alle nuove lastre Kodak Sonora e al Prinergy Workflow, Printered riesce a massimizzare la produttività assicurando una qualità eccellente e con un’attenzione all’ambiente. A tutto questo si aggiunge la sensazione inattesa di professionalità e disponibilità che Francesco ha subito avvertito chiamando l’assistenza di Printered: “non mi era mai successo prima, mi è sembrato dal primo istante di parlare con il mio vecchio tipografo di fiducia”. Un feeling inaspettato che ha fatto scattare l’ultima idea: “posso venire a fotografare il processo di stampa?”.
ilPoliGrafico 185•18
tecnologie
Koenig & Bauer I vantaggi della digitalizzazione dell’offset a foglio
Il pulpito di comando virtuale di una macchina offset a foglio Rapida funge da vetrina per processi completi e customizzati
64
Per quanto riguarda la digitalizzazione dei processi amministrativi, nel settore manifatturiero Koenig & Bauer è uno dei precursori in Europa. Per la trasformazione digitale il produttore di macchine da stampa sfrutta con successo la piattaforma di Salesforce. Per questo motivo, nel suo nuovo Executive Briefing Center (EBC), presso la centrale tedesca di Monaco di Baviera, il fornitore leader di soluzioni cloud computing presenta applicazioni e servizi su base dati di Koenig & Bauer in una propria vetrina. Salesforce, infatti, ha installato il pulpito di comando virtuale di una macchina offset a foglio nell’EBC, dal quale si gode una panoramica della moderna sala stampa e si possono vedere l’interconnessione e i processi completi e customizzati tra la tipografia e Koenig & Bauer. All’inaugurazione dell’EBC si sono riuniti rappresentanti d’alto rango della politica e dell’economia, tra
Ilse Aigner, Ministro di Stato bavarese per l’Economia e i Media, l’Energia e la Tecnologia, saluta Ralf Sammeck, membro del consiglio di amministrazione di Koenig & Bauer.
ilPoliGrafico 185•18
tecnologie
Ralf Sammeck, membro del CdA di Koenig & Bauer, alla tavola rotonda in occasione dell’inaugurazione dell’EBC.
Soluzioni innovative su base dati nell’offset a foglio Report di performance: i dati di performance della produzione, generati in modo completamente automatico e rappresentati con grafici comprensibili. Benchmarking: confronto anonimizzato della performance della propria tecnica con quella delle aziende leader del settore. Thomas Göcke, responsabile Marketing & CRM di Koenig & Bauer, presenta servizi su base dati sviluppati sulla piattaforma Salesforce.
Maintenance Monitor: avviso di interventi di manutenzioni in scadenza e necessari. Service Notifications: avvisi automatici di manutenzione come base per manutenzioni proattive volte a evitare tempi di inattività imprevisti. Portale clienti: accesso a tutti i Connected Services guidati dai dati mediante una piattaforma. PressCall: un metodo semplice e completamente digitalizzato per contattare Koenig & Bauer e approntare ticket di assistenza direttamente dal pulpito di comando. Workflow Solutions: soluzioni software innovative per digitalizzare i processi della macchina da stampa (ad es. ErgoTronic AutoRun, Rapida LiveApp).
questi anche Ilse Aigner, Ministro di Stato bavarese per l’Economia e i Media, l’Energia e la Tecnologia. Ralf Sammeck, membro del CdA di Koenig & Bauer, ha spiegato come la digitalizzazione abbia cambiato i rapporti del produttore di macchine da stampa con i clienti: “Aiutiamo i nostri clienti ad aumentare la propria profittabilità, anche sulla base dei dati di performance delle loro macchine”, a cominciare con la comunicazione 1:1 tra il cliente e gli uffici vendite, manutenzione e marketing per proseguire con i nuovi servizi di assistenza su base dati che forniscono agli utilizzatori informazioni dettagliate sulla produzione, fino alla predictive maintenance, ossia l’identificazione e l’eliminazione degli errori prima che provochino tempi di fermo delle macchine. Operare nell’interesse del cliente è una delle colonne portanti del successo di Koenig & Bauer.
Soluzioni innovative su base dati Thomas Göcke, responsabile Marketing & CRM di Koenig & Bauer, ha presentato alcune di queste soluzioni innovative per il settore delle macchine da stampa, ancora piuttosto tradizionale. Per usufruire di questi nuovi servizi, basta semplicemente avere stipulato un contratto di manutenzione remota, con il quale gli utilizzatori del settore ottengono un servizio assistenza davvero esemplare. Koenig & Bauer trae vantaggio dall’elevata soddisfazione dei clienti e dalla loro lunga fidelizzazione, in cui si rispecchia il grande valore dei servizi informatici forniti dall’intelligente piattaforma Salesforce per il settore manifatturiero. Thomas Göcke: “Godiamo di una panoramica pressoché a 360 gradi dei nostri clienti, capiamo meglio i loro desideri e le loro esigenze e, quindi, li aiutiamo ad avere successo”.
65
ilPoliGrafico 185•18
questione di privacy
Registro delle opposizioni come cambia e qual è l’impatto sul marketing postale
Cos’è il Registro delle opposizioni? Il Registro delle opposizioni (il “Registro”) è uno strumento finalizzato a consentire ai cittadini che non desiderino ricevere comunicazioni promozionali non sollecitate di manifestare la propria opposizione, attraverso l’iscrizione al Registro. Le imprese non possono, quindi, utilizzare i dati di contatto degli iscritti al Registro per effettuare attività di marketing (pubblicità, vendita, ricerche di mercato e comunicazione commerciale); diversamente possono liberamente contattare quei soggetti che non abbiano esercitato il proprio diritto di opposizione, senza la necessità di acquisire uno specifico consenso.
Rispetto a quali canali di comunicazione promozionale può essere esercitata l’opposizione? Al momento, il diritto di opposizione tramite iscrizione al Registro può essere esercitato per il solo marketing telefonico e per i soli numeri presenti negli elenchi telefonici pubblici (ad esempio, Pagine Bianche).
Cosa cambia con la Legge 5/2018?
66
La L. 5/2018 estende l’operatività del Registro delle opposizioni a tutte le numerazioni telefoniche, incluse le numerazioni relative a telefoni cellulari e fissi non presenti negli elenchi telefonici pubblici. Inoltre la nuova legge dispone che, con l’iscrizione al Registro, si intendono revocati tutti i consensi preventivamente rilasciati dall’interessato relativamente ad attività di marketing sulle proprie numerazioni telefoniche. Sono fatti salvi, anche dopo l’iscrizione al Registro, “i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura
di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca”. Inoltre, resta valido il consenso al trattamento dei dati personali prestato dall’interessato, ai titolari da questo indicati, successivamente all’iscrizione nel Registro.
Il Registro opera anche per il marketing postale? Lo schema del decreto attuativo della L. n. 124/2017 che consentirà agli interessati di esercitare il proprio diritto di opposizione anche per il marketing postale è ancora in fase di approvazione. Una volta entrata in vigore la nuova norma, anche per le comunicazioni commerciali veicolate tramite tale canale opererà il principio dell’opt-out. Sino ad allora, le imprese potranno continuare a svolgere attività di marketing postale tramite l’invio di posta cartacea, senza un obbligo di consultazione preventiva del Registro, ma naturalmente nel rispetto dei consensi espressi dai destinatari o, comunque, in presenza di una valida base giuridica (ad esempio, l’interesse legittimo del titolare del trattamento).
Cosa accadrà una volta entrata in vigore la nuova norma? Gli operatori – prima di avviare una campagna di marketing postale – dovranno consultare il Registro per verificare se gli indirizzi dei soggetti inclusi nelle proprie liste risultino iscritti, o meno, al Registro, e provvedere al conseguente aggiornamento delle liste. La consultazione del Registro verosimilmente comporterà un costo a carico delle aziende, così come oggi avviene per il marketing telefonico. Inoltre, una volta effettuata tale consultazione, gli indirizzi dei destinatari saranno liberamente contattabili solo per un limitato periodo di tempo.
Grandi novità interesseranno tutti gli operatori nel settore del marketing telefonico e postale. Dal 4 febbraio 2018, infatti, è entrata in vigore la legge 11 gennaio 2018 n. 5 recante “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzione di prefissi nazionali per le chiamate telefoniche a scopo statistico, promozionale e di ricerche di mercato” (Legge 5/2018), che ha esteso l’operatività del registro delle opposizioni (il “Registro”) a tutti i numeri, inclusi i numeri di cellulare e a tutti i numeri riservati, ovvero non presenti negli elenchi telefonici pubblici. È, inoltre, in dirittura d’arrivo l’iter normativo, avviato con la legge n. 124/2017 e finalizzato a rendere concreta l’operatività del Registro anche al marketing postale, con riferimento agli indirizzi presenti negli elenchi telefonici pubblici. Vediamo, dunque, come cambierà il registro delle opposizioni.
Posso cedere a terzi le liste di destinatari liberamente contattabili acquisite attraverso la consultazione del Registro? No. Le liste acquisite potranno essere utilizzate solo dall’impresa richiedente o, comunque, nell’interesse di quest’ultima. Tali liste non potranno cioè essere rivendute a terzi al fine di consentire loro di effettuare campagne di marketing postale nel proprio interesse (ad esempio, al fine di promuovere i beni e i servizi della società terza acquirente).
ilPoliGrafico 185•18
questione di privacy
Rubrica a cura dell’avvocato Massimiliano Pappalardo dello Studio legale D&P di Milano.
Una volta verificato che i dati dei destinatari di una campagna di marketing postale non sono inclusi nel Registro non devo osservare altre norme in materia di protezione dei dati personali? No. Restano ferme le disposizioni previste dal Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali (2016/679). Pertanto, il trattamento dei dati dovrà essere svolto nel pieno rispetto degli obblighi prescritti dal Regolamento e delle garanzie per i diritti degli interessati. Ai soggetti che non si siano iscritti al Registro non andrà, in ogni caso, richiesto un consenso specifico all’invio di comunicazioni postali.
67
ilPoliGrafico 185•18
News
Tecnologie
Software
Offset
Stampadigitale
Lastre
Inchiostri
Etichette SRA3 per stampa digitale In un settore come quello della stampa etichette, dove l’utilizzo delle stampanti digitali è in crescita e la tendenza è quella del “print-on-demand”, Avery offre soluzioni al passo coi tempi, sviluppando una gamma specifica di etichette in formato SRA3 (320x450 mm) compatibile con tutti i sistemi di stampa digitale a foglio attualmente in uso, sia a toner secco che a toner liquido come le HP Indigo. Queste etichette offrono una serie di vantaggi che le rendono uniche: la dimensione del foglio permette di velocizzare la produzione e la stampa
68
delle etichette riducendo così il costo per click circa del 50%; la qualità è garantita dai principali produttori di stampanti e sono certificate per le HP Indigo; il rivestimento sul frontale assicura risultati di stampa eccezionali. L’assortimento è ampio per rispondere a varie esigenze. Questi i materiali disponibili: etichette in carta bianca di alta qualità, con finitura patinata opaca e lucida, per prodotti e confezioni eleganti; etichette in carta vergata color crema, ideali per bottiglie, resistenti all’umidità, con particolare finitura anti spappo-
lo; etichette in Teslin (PE) ultra resistenti: conformi allo standard BS5609/ GHS, il sistema mondiale per il trasporto, la classificazione e l’identificazione per le sostanze chimiche pericolose, resistono da -40 +150°C e sopportano abrasioni, sporco, raggi UV e immersione in acqua marina per 90 giorni; etichette in poliestere argento per identificare cespiti, macchinari e componenti elettronici: resistono a raggi UV, calore e invecchiamento e alle temperature estreme; etichette in poliestere bianco e trasparente ultra resistenti: anti strappo, resistono
all’acqua, allo sporco, ai raggi UV, perfette per per creare cartelli e segnalazioni, disponibili anche in versione auto-aderente, facili da rimuovere e riposizionare; etichette in carta colorata, in vari colori, perfette per creare cartelli e segnali di avvertenze e per promozioni e offerte speciali sui prodotti; etichette in seta acetata, ideali per tessuti e indumenti grazie alla loro flessibilità e adattabilità. www.avery.it/digitale
Avery può mettere a frutto una storia di successo nella produzione di etichette di alta qualità fin dal 1935.
Ottimi risultati per AccurioPress 6136 nei test di BLI
Kodak e C.P. Bourg collaborano per la finitura in linea
Precisione fino al 95% del registro fronte-retro e nessun intervento per migliorare l’uniformità dei mezzitoni. Questi sono alcuni dei risultati principali raggiunti dal sistema di stampa in bianco/nero AccurioPress 6136 di Konica Minolta nel test ad alte prestazioni nei laboratori Keypoint Intelligence Buyers Lab, risorsa globale del settore del document imaging per informazioni obiettive e affidabili, test e strumenti di vendita competitivi. Il sistema Konica Minolta è stato sottoposto a una tiratura di circa 1 milione di stampe in fronte/retro, dalla durata di circa un mese; per questo test sono stati necessari solamente quattro interventi da parte dell’operatore per inceppamenti carta e una sola visita di assistenza on-site da parte di un tecnico specializzato. I principali fattori della prestazione considerati nel test sono stati: la macchinabilità della carta, il registro e la qualità dell’immagine. La serie Konica Minolta AccurioPress 6136 stampa 136 ppm in formato A4 e 78 ppm in formato A3. www.konicaminolta.it
Kodak ha presentato la macchina da stampa digitale Kodak Nexpress ZX e il supporto in linea per il nuovo Bourg BPM, modulo di C.P. Bourg per la preparazione del foglio. Le ampliate funzionalità comprendono la linea completa di sistemi per la produzione di libretti e rilegatura a colla e si aggiungono alle opzioni nearline di finitura esistenti per le macchine da stampa digitali di produzione Kodak Nexpress, Kodak Nexfinity e Kodak Digimaster. Il Bourg Sheet Preparation Module (BPM) è un sistema di lavorazione dei fogli che consente di dividere automaticamente e in linea fogli stampati di grandi dimensioni in fogli di formato intermedio o di formato finale a velocità di produzione tra macchina da stampa e stazione di finitura. Questa semplice soluzione consente agli utenti di stampare più pagine di un documento su fogli di grandi dimensioni eliminando l’inefficiente e costoso lavoro manuale utilizzato per trasformare questi fogli grandi in fogli di piccole dimensioni utilizzabili. www.kodak.com Kodak Nexpress ZX3900 e, sopra, il modulo BPM di C.P. Bourg.
Flessografia
Serigrafia
Consumabili
Legatoria
Da Canon la nuova serie Océ LabelStream 4000
News
Tecnologie
Ricoh Pro™ VC70000 amplia l’inkjet per stampa commerciale e industriale
Canon ha presentato la nuova serie Océ LabelStream 4000, sistemi di stampa inkjet UV per uso industriale con gruppi opzionali di flessografia, nobilitazione e finitura. Grazie a una straordinaria produttività, compresa tra 950 e 1.672 m2/h, la serie ha tutte le potenzialità per imporsi sul crescente mercato della stampa di etichette. Océ LabelStream 4000 è un sistema di stampa inkjet UV a 5 colori (CMYK e bianco) con una velocità di stampa pari a 48 m/min. Assicura una larghezza di stampa di 330 mm o 410 mm e una modalità opzionale da 68 m/min per lavori di stampa meno esigenti. In presenza di una velocità di stampa standard, Océ LabelStream 4000 garantisce bianchi con un’opacità di oltre l’80% a passaggio singolo. La risoluzione è di 720x600 dpi. La serie Océ LabelStream 4000 sarà disponibile in Europa alla fine del 2018. www.canon.it
La nuova soluzione Ricoh Pro™ VC70000 entra a far parte del portfolio inkjet di Ricoh al fianco di Pro™ VC60000, Pro™ VC40000, Pro™ V20000 e InfoPrint 5000. La principale innovazione introdotta riguarda i nuovi inchiostri sviluppati da Ricoh che consentono di ottenere performance elevate soprattutto su supporti patinati per offset e carte non trattate. I nuovi inchiostri sono in grado di competere con gli output della stampa offset grazie alla loro versatilità su supporti patinati. Sono stati sviluppati per rendere l’intero sistema di produzione più flessibile ed economico, oltre che per ampliare la gamma cromatica. Ricoh Pro™ VC70000 è stata ottimizzata nei moduli di input e output ed è dunque più compatta. La velocità raggiunge i 150 metri al minuto, producendo quasi 130.000 A4 all’ora, con risoluzione fino a 1200x1200 dpi su carta non patinata, patinata per offset, trattata per inkjet o patinata per inkjet. La soluzione sarà disponibile in Europa a partire dall’inverno 2018. www.ricoh.it
Zünd cutter – più veloce, più potente, più versatile • La nuova Over Cutter Camera OCC registra il materiale velocissimamente • Il modulo Laser LM 100W – taglia e salda contemporaneamente • Un sistema di fresatura potente da 3,6 kW per una produttività eccezionale
Venite a visitarci: Viscom 2018 Padiglione 8, Stand E01/E07
infoitalia@zund.com
www.zund.com
T +39 035 4378276
ilPoliGrafico 185•18
CtP
SEMPLIFICA LA STAMPA
PERCHÉ SCEGLIERCI? Stampa Offset e Digitale
Puntualità degli ordini
Piccolo e Grande Formato
Assistenza professionale
Più di 15.000 utenti
Personalizzazione dei prodotti
Recensioni 9.2/10
WWW.SPRINT24.COM
getFIT confronta la Jet Press con la offset getFIT è un’applicazione basata su web che permette ai potenziali clienti di scoprire i benefici economici della Fujifilm Jet Press rispetto alla stampa offset. In base ai lavori e ai requisiti specifici di uno stampatore, getFIT può stimare il consumo
di inchiostro, nonché confrontare costo e velocità di stampa su una macchina offset e con la Jet Press. Lo strumento permette agli addetti alle vendite di Jet Press di elaborare una varietà di file di stampa che rappresentano un campione dei lavori, nonché di immettere gli attuali costi offset in modo da valutare ciascun lavoro e capire quali risulterebbero più convenienti con Jet Press. “Jet Press 720S sta trasformando un numero crescente di imprese in tutta Europa e nel mondo”, dice Mark Stephenson, product manager,
Digital Printing and Press Systems, Fujifilm Graphic Systems EMEA. “Quando parliamo con gli stampatori, tuttavia, all’inizio spesso non credono a quanto possono risparmiare con Jet Press in costi, tempo o consumo di inchiostro. Questo strumento di confronto ci aiuta a fornire un’indicazione realistica sul risparmio, dato che si basa sugli autentici requisiti dei loro lavori. Abbiamo presentato getFIT in occasione dei nostri recenti Open Day presso il Fujifilm Advanced Print Technology Centre di Bruxelles e il feedback
dei visitatori è stato molto positivo, con numerosi clienti potenziali”. Anche i distributori e partner di Fujifilm, come Camporese Macchine Grafiche in Italia, ottengono benefici dall’app. Spiega il direttore Enrico Camporese: “È uno strumento incredibile, apprezzato dai nostri clienti. Ci permette di dimostrare molto chiaramente agli stampatori offset l’autentico potenziale dell’investimento in una Jet Press e l’effetto trasformativo che può avere sulla loro attività”. www.imagineinkjet.com
ilPoliGrafico 185•18 167•16
Stampa digitale Flessografia Consumabili Legatoria Nobilitazione News Tecnologie
ilPoliGrafico 185•18
packaging
Kolbus “cambia pelle”: ecco le novità della trasformazione
Tiziana de Gregorio, consigliere delegato di Kolbus Italia, fa il punto della situazione all’indomani della cessione del settore delle brossuratrici e delle linee di lavorazione libro a Müller Martini.
72
All’inizio di quest’anno un importante accordo tra Kolbus e Müller Martini ha ridefinito i perimetri di attività delle due società. Come risaputo, Müller Martini ha rilevato da Kolbus il settore delle brossuratrici e delle linee lavorazione libro, inclusi ricambi e assistenza per i sistemi di rilegatura Kolbus installati nel mondo. Quali sono oggi i segmenti di mercato principali per Kolbus? Con la cessione a Müller Martini delle linee per la produzione di brossure e libri cartonati, Kolbus si è ulteriormente specializzata nello sviluppo delle copertinatrici e delle macchine ad esse correlate, quali le foderatrici, i tagliacartoni, i tagliatela e le presse a dorare. Le copertinatrici sono ora configurate in modo tale da poter essere utilizzate non solo per realizzare copertine per libri cartonati – compresi quelli prodotti con tecnologia digitale “on demand” – ma anche e soprattutto per produzione di packaging di lusso. Proprio questo settore è destinato a diventare il nostro mercato principale: Kolbus sta investendo le sue migliori risorse nella realizzazione di linee dedicate e modulari in grado di concretizzare anche le più raffinate aspettative di un mercato sempre più esigente. Soluzioni di pregio finora ottenute principalmente
mediante sistemi artigianali trovano ora applicazione con redditizi processi industriali. Kolbus rimane, in ogni caso, un punto di riferimento anche nell’ambito del finishing da stampa rotativa digitale, con il sistema di piega WF 100, con velocità fino a 60.000 segnature piegate/ora e con la possibilità, mediante lo stacker LS 100, di realizzare blocchi preincollati sul dorso, per successiva finitura in brossura o altre lavorazioni.
Si può dire che Kolbus abbia “cambiato pelle”. Quali altre novità ha portato con sé questa importante trasformazione? In effetti si tratta di un lungo processo, iniziato nel 2009 con la creazione della divisione packaging di Kolbus e tutt’ora in rapida e costante evoluzione. Dal lancio del primo modello di solcatrice, nel 2012, siamo arrivati a proporre il sistema BOXline: soluzione automatizzata, industriale, per realizzare scatole rivestite con fondo e coperchio, astucci con calamite, punzonature e decorazioni con stampa a caldo. Tra le novità, e non solo quale esercizio ingegneristico, merita una speciale menzione il lancio di una linea tagliacartoni PK-PK 171, con carico e scarico automatici e – qui la grande innovazione – con regolazione della posizione delle lame gestita totalmente mediante servomotori. La prima installazione è stata
“Il packaging di lusso è di importanza fondamentale per kolbus, anche perche’ ci aspettiamo una crescita a doppia cifra per i prossimi anni”
ilPoliGrafico 185•18
packaging
Sistema BOXline per la realizzazione di scatole.
recentemente completata presso una cartiera appartenente a un importante gruppo cartotecnico olandese.
Quanto è importante oggi per voi il mercato del packaging di lusso? Il packaging di lusso è di importanza fondamentale per Kolbus, anche perché ci aspettiamo una crescita a doppia cifra per i prossimi anni. L’obiettivo è qualificarci sempre più come partner di riferimento per questo settore, così come lo siamo stati per oltre un secolo nel settore della legatoria.
Sarete presenti a Luxepack? Cosa esporrete in questa occasione? Per il quinto anno consecutivo Kolbus parteciperà a Luxepack Monaco, anche nella sua nuova veste di consulente per la progettazione di luxury packaging. Anche in questa occasione proporremo nuove creazioni per bottiglie di liquori pregiati, profumi, gioielli e tanto altro ancora. Metteremo, inoltre, a disposizione la nostra esperienza per soluzioni personalizzate.
Kolbus resta l’unico punto di riferimento autorizzato per la vendita di copertinatrici, presse a dorare e altre
attrezzature, nonché dei relativi ricambi e dell’assistenza tecnica. Qual è la vostra strategia in questo ambito? Kolbus continua a progettare, costruire e commercializzare, attraverso le sue sussidiarie, il programma delle macchine per copertine. Kolbus Italia mantiene il suo obiettivo primario, che la vede impegnata, oltre che nelle vendite, nel service di elevata qualità e nell’efficiente fornitura di pezzi di ricambio.
Il mercato come ha recepito tutti questi importanti cambiamenti avvenuti all’interno della vostra azienda? Al di là della comprensibile sorpresa iniziale, la clientela si sta rapidamente adeguando al nuovo scenario e, dopo un breve periodo di rodaggio, siamo certi che il mercato saprà trarre i migliori benefici dalle nuove partnership.
Quali sono i vostri progetti per il futuro? A Drupa 2016, Kolbus ha presentato la copertinatrice grande formato DA 290, pensata per il mercato cartotecnico, per il rivestimento di cartoni 70x100. Su questa scia continuerà lo sviluppo delle soluzioni per la produzione di packaging di lusso, con una attenzione particolare al grande formato.
Esempi di packaging realizzabili con le soluzioni Kolbus.
73
ilPoliGrafico 185•18
cartaonline
La comunicazione personalizzata vince anche a Cannes
Uno studio a livello genetico ha rilanciato le vendite della crema Marmite.
Per vincere un Cannes Lions nella categoria Direct Marketing bisogna presentare un lavoro che faccia leva sulla comunicazione diretta per generare una risposta o un’azione specifica e al contempo costruire e prolungare la relazione con il consumatore. Un compito arduo, quindi, perché non si tratta solo di creare meccanismi che generino un’azione ma anche amplificare l’engagement, cioè la capacità di un prodotto di creare relazioni solide e durature con i propri utenti stabilendo un legame tra il marchio e il consumatore. Così, più sappiamo dell’utente, meglio possiamo implementare tattiche per far sì che questo rapporto sia solido e durevole. 74
di Valentina Carnevali
L’agenzia Adam&EVE/DDB di Londra ha bene interpretato questa consegna, con la campagna “Gene Project Case Study” per il prodotto Marmite di Unilever. Marmite è una crema da spalmare salata, derivata dal lievito di birra, con un sapore molto forte e distintivo. Così distintivo che da sempre le persone si dividono in quelle che la amano e quelle che la odiano profondamente. Normalmente è consumata dagli inglesi a colazione (o a merenda), ma negli ultimi anni l’acquisto del prodotto nelle famiglie era diminuito, perché un genitore su 4 tendeva a dare per scontato che i propri figli non lo avrebbero gradito. Questo trend era anche amplificato dal desiderio dei consumatori di mangiare cibi più dolci a colazione ed esacerbato dai pochi investimenti del brand in comunicazione e dalla forte concorrenza di altri prodotti, come il burro di arachidi, il miele e le creme spalmabili alla nocciola. Il brief dato all’agenzia è stato quello di capovolgere la situazione, aumentare le vendite e riconquistare per Marmite un posto sulle tavole delle famiglie inglesi. Insomma, si trattava di convincere le famiglie a provare Marmite. L’agenzia decide quindi di giocare sull’annosa diatriba “lovers” o “haters”, su questa tradizionale polarizzazione dei consumatori divisi tra amore folle per il prodotto o odio profondo. Promuove uno studio scientifico per definire se questa preferenza per il gusto di Marmite abbia delle basi genetiche e affida la ricerca a un’importante società specializzata in genetica. 261 adulti in buona salute partecipano al progetto, che prevede oltre 8.500 ore di
analisi genetica su campioni della loro saliva per dimostrare che le persone sono geneticamente predisposte ad amare o odiare Marmite. Lo studio poi diventa di massa, grazie a una targettizzazione delle famiglie inglesi attraverso diversi touchpoint: un Paper scientifico, un Test Kit genetico che i consumatori possono acquistare e ricevere a casa, interviste a scienziati trasmesse in tv, online e a mezzo stampa e una campagna cross-canale per promuovere il Marmite Gene Test Kit, il kit per l’analisi genetica inviato via posta previa la registrazione sul sito e la raccolta dei dati di contatto. Il Marmite Gene Project diventa un esperimento nazionale e cambia il comportamento del consumatore: le famiglie ricominciano a provare il prodotto. La campagna quadrupla la brand awareness, da 4% a 12% e aumenta le vendite anno su anno del 14%. Vince il Leone d’Oro a Cannes per la categoria Creative Data. L’uso dei dati e della personalizzazione sono al centro anche di un’altra grande campagna, che si è aggiudicata il Cannes Lions Grand Prix nella categoria eCommerce. Con “Xbox Design Lab Originals: The Fanchise Model” di McCann Londra, Microsoft trasforma i consumatori in designer e marketer della celeberrima console di videogiochi. Per gli appassionati della Xbox esisteva Xbox Design Lab, un negozio online che permetteva ai giocatori di personalizzare il controller. I giocatori mostravano un forte interesse per la personalizzazione ma pochissimi cliccavano il bottone “Compra”. Investivano in questo
servizio il loro tempo, ma non il loro denaro, sicuramente a causa dei costi ben più elevati del controller personalizzato rispetto a quello di serie. Per aumentare consapevolezza e vendite del Design Lab, McCann decide di dare ai giocatori una partecipazione al business. Il Franchise Model compensa il costo del controller e trasforma i consumatori in imprenditori, permettendo loro di rivendicare il diritto di proprietà del loro design, promuoverlo e guadagnare soldi dalla sua vendita. Possedendo i diritti del proprio design, gli utenti cominciano a comportarsi in modo imprenditoriale e strategico, dimostrando grandi capacità di marketing. Alcuni di loro pensano personalizzazioni che coprono nicchie di mercato trascurate, creando ad esempio controller con i colori delle bandiere delle nazioni, o dedicati a cause particolari, o alle squadre di calcio, perfino per i fan dei Minions! Anche la direzione artistica della campagna riflette la mission di trattare i giocatori come designer professionisti. Alcuni design sono scelti per la comunicazione su affissioni, riviste e online, arrivando perfino ad ispirare alcuni oggetti di lusso, come gli orologi. Mentre le vendite totali dei controller personalizzati aumentano del 350%, ciascun designer ha guadagnato una media di 95,24 dollari (un utente è arrivato a guadagnarne 1.131). Dando parte del profitto ai consumatori, il brand ha guadagnato non solo nella vendita ma anche nella relazione con la sua base clienti, facendo della personalizzazione una leva per l’engagement.
ilPoliGrafico 185•18
cartaonline
La partecipazione ai profitti nell’uso del proprio design ha rilanciato le vendite del controller personalizzato per la Xbox.
75
ilPoliGrafico 185•18
carte&supporti
“Polpettas on paper”, l’arte su carta riciclata “Polpettas on paper” è una nuova rivista d’arte semestrale internazionale, creata tra Spagna e Italia, che ha per protagonisti gli artisti e le loro storie. Nato come magazine online, da oggi è anche una pubblicazione cartacea stampata sulla carta riciclata di Arjowiggins Graphic. Ogni numero offre una raccolta di approfondite interviste, con focus sulla creatività, ad artisti, designer, fotografi, musicisti e illustratori. Non solo interviste, ma anche spazi dedicati alla fotografia, ai viaggi e a reportage di design distribuiti in 160 pagine, valorizzate da un layout sofisticato ed elegante. Le gamme di carta di Arjowiggins Graphic – Eural Offset, scelta dal magazine per le pagine interne, e Teknocard 1 da 240 g per la copertina – accentuano il messaggio creativo che vuole trasmettere e sono adatte a contesti in cui la sensazione al tatto si combina e supporta l’immagine visiva. Con le loro caratteristiche possono riprodurre immagini in bianco e nero o a colori con una bellezza straordinaria e permettono la riproduzione chiara e leggibile delle immagini. Scegliendo di stampare su queste gamme di carta, il magazine ha risparmiato 52mila litri d’acqua, più di 3mila kg di legno e 500 kg di CO2. www.arjowigginsgraphic.com
Effetto pelle, inspired by nature: è Napura® Sangha Fontana Grafica presenta Sangha, la nuova goffratura marcata effetto pelle della gamma Napura®. Una carta tinta in pasta elegantissima, ideale per il rivestimento e disponibile in una palette di 12 colori: Teak, Walnut, Chocolate, Burgundy, Charcoal sono solo alcuni. Tonalità della terra unite a un design distintivo per unire l’aspetto visivo a quello tattile e dare carattere ai propri progetti. Anche Napura® Sangha, così come tutta la gamma Napura, ha proprietà termoviranti ed è certificata FSC. Disponibile in fogli di misura 102x76 cm. www.fontanagrafica.net
Per ogni esigenza di stampa su cartone ondulato
76
Il topliner Fusion con elevato grado di bianco di Sappi offre a Rondo-Ganahl la sicurezza nella stampa offset, flessografica e digitale. Il produttore austriaco di imballaggi in cartone ondulato utilizza il topliner Fusion con una Durst di recente installazione per produrre scatole personalizzate in cartone ondulato in basse tirature o con volumi più elevati. La scelta della copertina in fibre vergini a elevato grado di bianco di Sappi è stata intrapresa dopo una serie di test di stampa e di materiali che hanno dimostrato che Fusion garantisce ottimi risultati con la stampa offset, flessografica e digitale. www.sappi.com
ilPoliGrafico 185•18
carte&supporti
Carte per packaging di lusso totalmente riciclate Icma ha presentato recentemente le sue innovative carte realizzate con cellulosa proveniente da 100% post-consumer waste. È l’unica azienda a offrire carte colorate per il packaging di lusso totalmente riciclate e personalizzabili attraverso l’offerta Tailor Made. Prima di presentarle ufficialmente ai clienti, Icma le ha volute testare e si è così rivolta allo scatolificio Montagna Pistoiese, azienda al servizio dei più prestigiosi brand internazionali della moda. Marco Zinanni, direttore dello scatolificio, così descrive l’esperienza: “La lavorabilità non ha presentato problemi perché sono carte che hanno una struttura non dura e nemmeno cedevole. Anche dal punto di vista della stampabilità non sono necessarie correzioni, la resa estetica è ottimale. Il processo di lavorazione procede in modo fluido. Sono effettivamente carte eco-sostenibili e possono quindi rispondere perfettamente alla domanda di naturalità del mondo del lusso.” www.icma.it
Le mille righe di Twill si colorano di altre nuance Sfumature sobrie, simbolo di eleganza e ricercatezza, ideali per chi è alla ricerca di packaging e inviti unici, dallo stile inconfondibile. Stiamo parlando di due nuove tonalità di tendenza – Sasso e Nudo – per Twill, l’elegante carta Favini marcata a linee. Il termine inglese twill descrive un tipo di tessuto caratterizzato da una rigatura diagonale. Favini ha reinterpretato questo tessuto creando un disegno con segmenti paralleli al lato lungo del foglio (e non diagonali, come nel tessuto). Sasso/Pebble è una sfumatura delicata che ricorda i ciottoli delle spiagge, mentre classico e sofisticato è il nuovo colore Nudo/Nude che trae ispirazione dal mondo del design. La gamma Twill comprende oggi 10 colori, dai toni più chiari dei bianchi e avoriati, al rosso vivido, fino ai colori più intensi del blu indaco e nero. www.favini.it
Nuova carta non patinata per il settore editoriale La natura è il tema ricorrente con cui viene diffusa la gamma di carte naturali Coral Book. In quest’occasione Lecta ce la presenta come un grande libro aperto in cui le parole stampate acquistano vita propria sulla nuova carta Coral Book Natural 1.2. Carta naturale senza legno, garantisce un ottimo risultato di stampa. Coral Book Natural 1.2 viene prodotta da materie prime naturali e rinnovabili ed è disponibile in varie grammature: 70, 80, 90, 100, 110 e 120. È 100% riciclabile, biodegradabile ed ECF. Con questo nuovo prodotto Lecta amplia la sua gamma di carte naturali Coral Book, disponibili con tinta bianca e avoriata: Coral Book White, Coral Book Ivory, Coral Book Ivory 1.5, Coral Book Ivory 1.65. www.lecta.com
77
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
dalle pagine precedenti
L’opinione di... Posenato >>da pag. 9
78
Così invece sembra essere, o almeno questo è quanto sembrano dimostrare i risultati dei test effettuati con il gruppo di riscontro in questi anni di sperimentazione. La tesi di Luciano (e del gruppo di psicologi e psicoterapeuti al lavoro sul tema) è relativamente semplice: chi è più veloce a elaborare i dati provenienti dall’ambiente esterno - perché non spreca tempo facendosi distrarre dall’esercizio di elaborazione stesso - si focalizza maggiormente e arriva più velocemente a risposte congrue. L’intensità e la reiterazione dei suoi esercizi mira ad automatizzare le competenze di base, liberando risorse utili alla focalizzazione su altre informazioni, accorciando i tempi di elaborazione e aumentando la tempestività decisionale. Tradotto in altri termini, l’esposizione alla complessità automatizza i passaggi base sulla gestione della complessità stessa, che si riducono significativamente, accorciando il tempo di elaborazione delle informazioni e guadagnando tempo da dedicare alle possibili soluzioni, che arrivano quindi più rapidamente e spesso più efficaci. Per un imprenditore o un manager l’esposizione a continue e differenti situazioni e il frequente confronto con scenari diversi allena le funzioni esecutive e arricchisce il bagaglio esperienziale a
cui attingere per costruire soluzioni, siano esse logico sequenziali che disruptive. Circle Media Group >>da pag. 13
Questi includono copertine per alcuni dei più grandi nomi e marchi nell’editoria come la serie di Harry Potter, David Walliams, Sarah J. Mass e Il trono di spade”. Circle Media ha acquistato l’azienda dai precedenti proprietari francesi – Impala, BPI France e investitori privati – che avevano acquisito CPI cinque anni fa per una cifra pari a 21 milioni di euro. I dettagli dell’acquisizione non sono stati rivelati. Il presidente di Circle Media, Peter Andreou, ha dichiarato che le due aziende sono state in trattative per circa un anno. Ha inoltre detto che il core business di CPI, ossia la stampa di libri, è complementare all’attività di stampa roto-offset e rotocalco di Circle Media, che include stabilimenti per la stampa di libri in Spagna. Non è previsto alcun cambiamento di nome per l’azienda acquisita che continuerà a operare come CPI. La transazione è già stata approvata dalle autorità competenti. Successivamente all’acquisizione, Circle Media Group avrà un fatturato totale di 900 milioni di euro e oltre 5.000 dipendenti in 26 stabilimenti. Sarà il più grande gruppo di stampa indipendente in Europa.
NB / Uteco
>>da pag. 13
Il Gruppo è presente negli Stati Uniti dal 1991 con una propria filiale che fornisce servizi di vendita e assistenza post-vendita, e a Singapore con un ufficio vendite dal 2016. Marco Cerrina Feroni e Stefano Bontempelli, Senior Partners di NB Renaissance, hanno commentato: “Uteco è un’eccellenza imprenditoriale italiana e un leader riconosciuto a livello internazionale nel settore delle macchine da stampa per il packaging flessibile, un mercato caratterizzato da interessanti prospettive di crescita di lungo termine a livello mondiale. Grazie a un costante impegno in ricerca e innovazione e nello sviluppo di nuovi prodotti, Uteco rappresenta oggi una realtà unica nel suo mercato di riferimento e il nostro obiettivo è quello di supportare il management per accelerare ulteriormente la crescita del Gruppo a livello internazionale”. Aldo Peretti e Simone Quinto, CEO e CFO del Gruppo Uteco, hanno commentato: “Si aprono ora per il Gruppo Uteco ulteriori opportunità di crescita in termini di sviluppi tecnologici innovativi, di investimenti produttivi (il quarto stabilimento in Italia dovrebbe essere operativo da fine anno), di rafforzamento del posizionamento su tutti i mercati mondiali e di acquisizioni strategiche mirate, per caratterizzare sempre più Uteco come
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
ilPoliGrafico 185•18
>>segue
polo di attrazione e di eccellenza del made in Italy in tutto il mondo”. NB Renaissance Partners è stata assistita da Lazard in qualità di M&A advisor, Legance – Avvocati Associati ha agito in qualità di advisor legale, PwC in qualità di advisor finanziario e fiscale e Bain come consulente di business. Il top management e gli attuali azionisti di maggioranza di Uteco sono stati assistiti da NewInvest Corporation e LCA Studio Legale rispettivamente in qualità di M&A advisor e advisor legale.
ilPoliGrafico 185•18
e Opinioni Aziende Studi Premi Trend Legislazioni Certificazioni Spazio Etichette
European Label Forum Finat
Le linee guida per le etichette di domani
Sviluppare le linee guida per i futuri leader nella trasformazione delle etichette, indirizzare l’efficacia del settore e comprendere i principali sviluppi nella tecnologia di stampa: questi i principali temi all’annuale Forum tenutosi a Dublino in giugno.
Quest’anno FINAT celebrerà il suo 60º anniversario e il presidente Chris Ellison (nella foto a destra), direttore generale di un’azienda famigliare di etichette, OPM Group, ha dato il benvenuto ai delegati sottolineando che i traguardi dell’associazione diventano insignificanti di fronte a quelli di Arthur Guinness, il cui birrificio nel centro di Dublino è stato inaugurato nel 1759 con una locazione di 9000 anni. In serata è seguita una visita al magazzino Guinness.
Campbell parla della Brexit Il programma di lavoro è iniziato con Alastair Campbell – scrittore, commentatore televisivo, autore e stratega, noto anche per il suo ruolo di direttore delle comunicazioni dell’ex primo ministro britannico Tony Blair. Il suo argomento principale per questo incontro multinazionale è stato: L’elefante in una stanza. La Brexit e le sue implicazioni sui rapporti B2B tra Europa e Regno Unito. L’attuale mancanza di chiarezza relativa alle proposte finali della Gran Bretagna e la possibile situazione che potrebbe venire a crearsi in seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, sono state presentate in un intervento che ha analizzato tutte
le opzioni, tutte le possibilità e tutti i limiti. In seguito i partecipanti hanno potuto condividere le loro opinioni in merito prendendo un caffè attorno ai tavoli dell’esposizione.
Il mercato irlandese Gavin Killeen, direttore generale di Nuprint Technologies Ltd, fornitore leader dell’Irlanda del Nord di etichette e imballaggi, ha analizzato l’attuale situazione del mercato irlandese e ha presentato la solida tradizione irlandese nel settore delle etichette autoadesive, che si mantiene viva ancora oggi. Ha sottolineato inoltre il suo impegno nei confronti del settore condividendo il suo programma di formazione del personale e di apprendistato, di assistenza tecnologica e di ricerca e sviluppo, tra cui il progetto per un dottorato di ricerca finanziato dall’UE con l’Università di Glasgow che studia gli inchiostri conduttivi e le opportunità correlate.
79
ilPoliGrafico 185•18
Spazio etichette Associazioni Prodotti Trend Mercati Imballaggi Ambiente Op
Dati sul mercato europeo delle etichette Il direttore generale di FINAT Jules Lejeune ha illustrato un aggiornamento sulla situazione globale del settore europeo delle etichette, che ha registrato una forte ripresa dal 2012. I dati dell’associazione hanno confermato una solida crescita del settore del 4,7% nel 2017 rispetto all’anno precedente (che tuttavia si è assestato su un tasso di crescita medio inferiore al 5,4% del periodo 2013-2016), con i materiali autoadesivi a base film che hanno registrato una crescita a un tasso ancora superiore: 8,2% rispetto all’anno precedente. I principali 15 Paesi del mercato delle etichette in Europa rappresentano un’eccezionale percentuale del 90% dell’attività totale e le statistiche indicano che Turchia, Polonia e Italia hanno registrato i migliori incrementi in termini di volumi assoluti tra il 2010 e il 2017. La Brexit ha influenzato ancora nel Regno Unito il calo nei consumi dal terzo trimestre del 2017, a differenza dei mercati degli altri Paesi europei con prestazioni migliori. Ha inoltre parlato della recente edizione della pubblicazione per i membri FINAT, Radar.
Il panorama futuro
80
Andy Thomas-Emans, Strategic Director, Tarsus Labels & Packaging Group, ha proseguito delineando l’attuale panorama del settore in evoluzione e le previsioni per i prossimi cinque anni, esaminando in particolare il cambiamento sempre più frequente per i trasformatori di etichette tra stampa di etichette e altre opzioni di stampa di imballaggi. La ricerca FINAT Radar indica che la produzione di buste per imballaggi flessibili rappresenta
già una capacità aggiuntiva per il 19% dei trasfomatori di etichette; le etichette a fascia per il 31% dei partecipanti al sondaggio e altri articoli di imballaggio flessibile per il 27%. Ha proseguito evidenziando i problemi e le opportunità legati alla trasformazione; i problemi di salute e sicurezza relativi ai solventi, la stampa flessografica UV efficiente dal punto di vista energetico e naturalmente la stampa digitale. Ha presentato inoltre l’innovativo gruppo UVFoodSafe, che comprende i principali fornitori e le associazioni professionali correlate della catena di valore della trasformazione, che si impegnano a rendere l’essiccazione UV e UV/LED totalmente adatta alla stampa di imballaggi per alimenti. Ha concluso con la conferma del fatto che Labelexpo si è ampliata fino a diventare un evento anche per la stampa di imballaggi.
Strategia innovativa per le promozioni sulla confezione La presentazione di Keran Turakhia è stata insolita e stimolante: ha analizzato in che modo i trasformatori e i loro clienti possono trarre un vantaggio finanziario da pensare fuori – e dentro! – gli schemi per creare opportunità innovative di comunicazione. Con storie tratte dalla vita reale, ha dimostrato come il suo pensiero ha contribuito a modificare con successo gli imballaggi, affinché non fossero più un costo, ma aiutessero un marchio a trarre vantaggio da nuove opportunità promozionali sulla confezione, in particolare con la stampa digitale. “Ripensare l’imballaggio” è il motto di rlc-Packaging, il cui direttore generale Marc Büttgenbach ha svolto la
ilPoliGrafico 185•18
pinioni Aziende Studi Premi Trend Legislazioni Certificazioni Spazio Etichette
consentono al marketing di garantire risultati migliorati con il marketing online B2B. Dieter Moessner, project engineer per i prodotti farmaceutici in Edelmann, ha esaminato la conformità con la nuova direttiva UE sui farmaci contraffatti che entrerà in vigore nel febbraio 2019 in termini di serializzazione e di manomissione.
Definizione del profilo delle generazioni future
funzione di moderatore di una discussione di esperti con tutti gli interventi della mattinata, consentendo ai delegati di analizzare i vari argomenti in modo più dettagliato.
Sessioni di apprendimento pratiche Un pranzo ha preceduto un pomeriggio interessante di sessioni di apprendimento pratiche relative a diversi e importanti aspetti del mercato odierno. Jennifer Dochstader e David Walsh, della società di ricerche di marketing LPC Inc, hanno analizzato come il passaggio al digitale ha interessato sia i trasformatori che i proprietari dei marchi, aggiornando i risultati della relazione commissionata da FINAT sulla stampa digitale di etichette. James Bevan, fondatore e direttore della società di consulenza specializzata per l’autenticazione e la sicurezza dei prodotti, ha analizzato le ultime tendenze e gli ultimi sviluppi, concentrandosi su soluzioni con marcatori e forensi. I problemi legati alla sicurezza alimentare e alla migrazione nell’ambito delle etichette e dell’imballaggio flessibile sono stati affrontati da un gruppo multidisciplinare di esperti del settore: Jakob Abilgaard, di Dan Labels Flexible Packaging Division; Robert Rae, di GEW; Niklas Olsson, di Flint Group Narrow Web e presidente del comitato del programma ELF. Sean Smyth, consulente di stampa presso Smithers Pira, ha parlato del costo di gestione totale delle tecnologie di stampa “alternative” delle etichette. L’esperto di marketing aziendale Bert van Loon ha guidato il pubblico alla scoperta dei moderni metodi ROI che
Per un pubblico composto da leader provenienti dall’intera catena di valore della stampa di imballaggi, il programma del secondo giorno è stato adeguatamente concentrato sui problemi gestionali ed è stato avviato dall’autrice di bestseller e CEO di XYZ University Sarah Sladek, che ha riflettuto sulla possibilità del settore delle etichette di coinvolgimento maggiore delle generazioni più giovani nella ricerca di nuove opportunità commerciali. Poiché tra il 2010 e il 2020 il 78% degli appartenenti alla generazione dei “baby boomer” compirà 65 anni e il 25% dei “millennial” passerà a ruoli di leadership, le esigenze della generazione più giovane dovranno trovare risposta perché vi sono state più modifiche allo stile di vita e ai comportamenti negli ultimi decenni che nel corso di tutta la storia dell’uomo. Questa situazione ha creato e continua a creare numerosi problemi di forza lavoro, non ultimo la disponibilità di manodopera qualificata, il pensionamento dei fondatori di molte aziende e il ricambio della leadership. Si sta facendo poco per controllare e gestire questi problemi ed è necessaria una strategia completamente nuova da parte delle organizzazioni dei datori di lavoro perché i leader di successo di oggi condividano queste tre specifiche
81
ilPoliGrafico 185•18
Spazio etichette Associazioni Prodotti Trend Mercati Imballaggi Ambiente Op
Il prossimo European Label Forum di FINAT si terrà il prossimo anno a Copenaghen, dal 5 al 7 giugno.
caratteristiche: passione, umiltà e fretta. Bert van Loon ha trattato ulteriormente l’argomento delle aziende a conduzione famigliare, con un vivace dibattito sulle sfide della prossima generazione, in particolare per i trasformatori di etichette in Europa perché “il settore delle etichette ha un forte interesse affinché si verifichi il successo nel passaggio generazionale di aziende famigliari che si occupano di trasformazione”. L’alternativa a un ricambio generazionale riuscito sarebbe un ulteriore consolidamento con conseguente riduzione nell’innovazione?
La potenza di Guinness
Alcuni dei lavori che hanno vinto un premio al concorso organizzato da FINAT.
Il pubblico ha quindi dato il benvenuto a Emma Rochford, global marketing manager di Guinness, e a Kathryn Wilson, Design Lead per Guinness e Baileys a Diageo. La tendenza verso birre di alta qualità e artigianali sta generando un’impellente esigenza di branding di alta qualità e sebbene Guinness sia un marchio locale con stile locale, Rupert Guinness aveva ragione quando nel 1929 diceva: “la qualità della nostra pubblicità deve essere pari alla qualità della nostra birra!”. I delegati di FINAT sono stati quindi invitati a contribuire al futuro abbellimento e alla sostenibilità degli imballaggi della Guinness. Nella relazione finale della conferenza, la guru del business, scrittrice e giornalista radiofonica e televisiva Noreena Herz, ha presentato un seminario molto interessante su “come prendere decisioni intelligenti in un mondo complesso” in questo periodo di grandi stravolgimenti – tra cui anche i potenziali effetti della Brexit. Ha condiviso informazioni sulla futura nuova generazione di potenziali dipendenti, la generazione di età compresa tra i 15 e i 24 anni, e ha indicato i loro interessi, come si comportano, cosa vogliono e in che modo consumano e anche le differenze rispetto ai millennial. Ha lasciato il pubblico con riflessioni su come le sue idee possono migliorare le loro attività.
“Futuro radioso”
82
Il presidente di FINAT Chris Ellison ha chiuso l’evento affermando: “Siamo un settore con un futuro così radioso che spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto. Rappresentiamo inoltre un settore dove c’è ancora molta passione!”. Il forum ha ospitato inoltre l’assemblea generale di FINAT e la cerimonia di premiazione delle etichette, che ha festeggiato i meritevoli vincitori del concorso dedicato agli stampatori di etichette di quest’anno e il suo premio associato relativo a riciclo e sostenibilità. Vlad Sljapic, vicepresidente di Xeikon, Global Sales, è stato il cerimoniere. È seguita una cena, che ha riunito i principali attori del settore internazionale della stampa di etichette e imballaggi.
RUBRICATURA
Più eleganti, più facili da consultare, più comodi La rubricatura è il sistema più antico e insieme più facile, intelligente, preciso e veloce per la ricerca di informazioni
Rubrichiamo volumi, cataloghi e ogni altro tipo di stampato piccole e grandi tirature
> PER INFORMAZIONI:
GPN usa e produce energia pulita
Telefono 039.2142492 GPN Rubricatura Srl - Via Garibaldi 64 - 20861 Brugherio (MB) Tel. 039.2142492 - Fax 039.883978 - E-mail: info@gpn-rubricatura.it - Sito: www.gpn-rubricatura.it