Il Poligrafico, n. 139, Novembre 2012

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o n a i l a t i

N. 139/2012 Novembre - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90 - CMP Milano Roserio

il poligrafico 139/2012

Stampa e nuovi media nell’era digitale

Cartotecnica online

INCoNTRo CoN gIAMPAoLo zILIo DI RoTogRAfICA - A PAg. 32

WEB TO PRINT

UNA PANoRAMICA DEL MERCATo ITALIANo - A PAg. 38

Un “toolkit” per ristrutturarsi INTERgRAf IN AIUTo ALLE AzIENDE gRAfIChE EURoPEE - A PAg. 47


Segue le evoluzioni del settore sia dal punto di vista del mercato che da quello delle tecnologie.

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Non vogliamo spaccare il capello per dimostrare cosa rende una macchina da stampa migliore di un’altra…

Capello umano : Scala x 111 a 10cm

…ma in realtà, lo facciamo. Quando si costruisce quella che è probabilmente la migliore macchina da stampa del mondo, sono i particolari che contano. Per esempio , la fabbricazione delle parti critiche di tutte le nostre macchine con una tolleranza di soli 4 micron. Più precise di un orologio svizzero e fino a 30 volte più sottili di un capello umano.* Questo è il livello di precisione richiesto per produrre la leggendaria qualità di una macchina da stampa a foglio manroland. Questo è il motivo per cui potete superare i 600 milioni di copie perfette durante il ciclo di vita di una macchina da stampa a foglio manroland. Questo è il motivo per cui se fate il più importante investimento per la vostra sala stampa, noi non abbiamo più scuse per non soddisfare tutte le vostre esigenze.

Non tutte le macchine sono uguali. Non tutte le macchine sono manroland. * Il capello umano ha normalmente un diametro di 40 -120 micron.


Sommario piombi in primo piano Nasce il nuovo gruppo Sincromia . . Union Printing investe in rotative . . La nuova squadra di Rotoalba . . . . Per CSQ una HP per stampare quotidiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Aziende grafiche italiane . . . . . . Conferenza ERA a Torino . . . . . . . . Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Addio a Giorgio Beltrame . . . . . . . . Convegno Enipg a Milano . . . . . . . Spazio Cultura . . . . . . . . . . . . . .

14 15 15 16 18 21 25 26 28 30

iNTERViSTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Giampaolo Zilio (Rotografica) . . . . . 32 TECNoLoGiE Web to Print: una panoramica sul mercato italiano . . . . . . . . . . . News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . Dentro la macchina: Durst Rho P10 News carta&supporti . . . . . . . . . . .

38 50 54 64

EVENTi Intergraf spiega come può aiutare le aziende grafiche europee . . . . . . 47 EcoPrint a Berlino: promossa la fiera del “green printing” . . . . . . 66

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WEB TO PRINT, panoramica sul mercato italiano

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Intergraf in aiuto alle aziende grafiche europee

SpAzio ECoLoGiA Sostenibilità secondo Kodak . . . . . 68 SpAzio ETiChETTE Etichetta come valore aggiunto . . . 56 RUbRiChE I nomi di questo numero . . . . . . . . . .6 L’opinione di... Alberto Sironi La qualità paga, anche di questi tempi . . . . . . . . . . . . . . . 11 L’opinione di... Emanuele posenato ”Eppur si muove . . .” . . . . . . . . . . . . 13 Tipi da museo: l’impronto, chi era costui? . . . . . . . 74

Organo Ufficiale ITALIA

associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

30

Il PolIgrafIco è la rIvIsta ItalIana del gruPPo eurograPhIc Press www.eurograPhIcPress.com

Spazio cultura: le mostre da non perdere...


il poligrafico

tutto il numero

in un minuto

Stampa e nuovi media nell’era digitale

AziENdE FioRi ALL’oCChiELLo

wEb To pRiNT iN iTALiA Una panoramica sulle piattaforme web to print del mercato italiano . Sempre più numerose, dato anche il bisogno di ampliare la sfera del business da parte delle aziende grafiche . La parola ad alcuni dei principali protagonisti . A pag. 38

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“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Giampaolo Zilio di Rotografica

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Il valore aggiunto dell’etichetta autoadesiva

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Due amici ricordano Giorgio Beltrame

“TooLkiT di SopRAVViVENzA” In una conferenza organizzata a Bruxelles, Intergraf ha fatto il punto sul piano d’azione messo in atto qualche anno fa dall’Associazione, che prevedeva anche uno speciale “toolkit” utile alle aziende grafiche per sopravvivere in questo periodo di grande difficoltà . Tre testimonial hanno parlato della loro esperienza . A pag. 47 iNCoNTRo CoN... È con l’amministratore unico di Rotografica, Giampaolo Zilio, l’incontro con l’azienda del mese . Una affermata cartotecnica che ora vuole fare da apripista sull’offerta online nel settore del packaging . A pag. 32 ECopRiNT 2012 Successo per la prima edizione della fiera del “green printing” tenutasi a Berlino in ottobre . Dove si è avuta la conferma che l’eco-sostenibilità rappresenta senza dubbio un’interessante opportunità di crescita e competitività per le aziende coinvolte nel settore grafico . A pag. 66 SpAzio ETiChETTE Il direttore generale di FINAT fornisce interessanti dati sul mercato mondiale delle etichette autoadesive . Che rappresentano sempre uno strumento prezioso per lo sviluppo e la vendita dei prodotti . A pag. 56

i NoSTRi CoLLAboRAToRi Davide Biancorosso, Achille Perego, Marco F. Picasso, Emanuele Posenato, Alberto Sironi


I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria A Accademia Poligrafico 25,70 Adobe Systems Italy 28 Agfa Graphics 25 AIMSC 74 Amadeo Andrea 28 Ambrosi Sandro 27 Andersen 41 Arjowiggins 25,65 Assografici 28 Atlantic Zeiser 52 B Bagel gruppo 15 Bagel Peter 15 Bandecchi Emanuele 28 Bandecchi Paolo 16 Barnabò Trino 14 Basile Marco 18 Basili Doriano 14 Batts Greg 68 Be Printers 14 Bellavista Fabrizio 28 Beltrame Giorgio 26 Beltrame Riccardo 26 Bertelsmann Arvato 18 Bertelsmann gruppo 14,16 Bertoldo Renzo 28 Biancavilla Marco 42 Bolza-Schünemann Claus 16 Bompan 22,51 Bona Emanuele 28

6

Bwebsystems 14 C C.F.P. Pio XI 28 Camporese 22,67 Canale Giacomo 18 Canon 29 Canton Marco 14 Caroni Marcello 28 Casiraghi Andrea 26 Cekin 22 Centrexpo 23 Centro Stampa Quotidiani 16 Chesterman Frazer 66 Cicognara Marcello 28 Cirimele Vincenzo 43 Colombo Giovanni Battista 28 Colombo Mauro 28 Cordenons gruppo 17,62,64 Cosani Mauro 14 Cosmografica Albertini 22 Costanzo Rino 15 Covini Claudio 28 D Dal Cin Dino 14 Dal Cin Massimo 14 Dal Cin Silvia 14 De Alessandri Stefano 21 De Cian Dario 16 De Marinis Riccardo 42 Dohle Markus 16 Drukkerij BakkerBaarm 48

Drupa 16,18,22,25,50,55 Durst 54 E easyDOT 20 EcoPrint 66 Edigit 7 Edizioni San Paolo 15 Elmi Fabio 25 ENAIP 28 ENIPG 28 Envirowise 68 ERA 21 Evolution Printing 40,60,61 Exaprint 18,41,49 F Fabbri Editore 26 Falarti Tullio 16 Favini 65 Feroli Roberto 25 FINAT 56 Flyeralarm 40 Fujifilm 25,50 G G. Canale & C. 18 Gajani Alberto 28 Gastaldi Luigi 28 Giberti Alessandro 63 Giberti Giovanni 63 Gidue 52 Giordani Massimo 28 GiPlanet 22

GiPrint 22 Goglio Carola 28 Gorla Renato 16 Goss International 15,50 GPN 75 Grafiche dell’Artiere 22 Guandong 25 Guidotti Filippo 18,41 Gve 15 H Hachette 16 Harper Collins 16 Harris 27 Heidelberg 22,34,41 HP 16,19,22,40,59 Huber group 21 Hunkeler 16 I Ifra 2012 50 Igap 27 Iggesund 65 Imprint 27 Intelligent Service 22,67 Intergraf 47 International Paper 69 Ipagsa 12 ISA 55 Ist. Bodoni Paravia 28 Ist. Padre Monti 28 Ist. Pavoniano Artigianelli 28 Ist. Rizzoli 28


J Johnson Arti Grafiche 18 K KBA 15 KBA Italia 18 Kiian 76 Klose Beatrice 47 Kodak 68 Kolbus 18 Komori 41,53 Konica Minolta 34 Kurz 50 L Lariograf 74 Lazzati Roberto 26 LEM Legatoria 27 Lesi Alessandro 25 Lesi srl 25 Lithec 18 Lithosol 58 Litorama 26 Logica 18 Luxoro 50 M M-real 64 Macchingraf 10 Magoni Gianbattista 28 Makinson John 16 Manroland 3,14,15,34 Masera Paolo 18 MatarĂŠ Manuel 16 McMillan 16 Meana Giuseppe 28 Melastampi.com 41,51 Mercurio Grafiche 46 Metsa Board 64 MGI 25 Mifsud Peter 48 Mimaki 22,51 Minimegaprint 36,37,42 Mitsubishi 15 Mondadori 15,21 Murano Raimondo 28 N Naafs Dick 48 Nehl Eberhard 48 New Age 50 New Lab 55 New Media 28 Novamont 65 O Oderzo Grafiche 14 Officina grafica Ricordi 27 OKI 48 Omcsa 27 Orsini Giancarlo 28 P Pagliai Fabio 25 Paolucci Gianni 16 Pearson 16 Penguin 16 Pepponi Michele 15 Pepponi Roberto 15 Perucchini Alessandro 41 Photokina 51 Piersantini Egiziano 74 Piersantini Michele 74 Piumini Roberto 31 Pixartprinting 8,9,22,42 Porro Giuseppe 26 Possehl gruppo 14 Pozzoni gruppo 15 PressUp 43,44,45

Prinovis 14 Print Power 21 Printer Trento 18,25 Proprint 48 Provasoli Angelo 16 R Ramella Francesca 28 Random House 16 Rcs gruppo 16 Redolfi Christian 14 Ricoh 18 Rigamonti Matteo 22,42 Risma Grafiche 14 Ro.da.cart 25 Roland DG Mid Europe 52 Rotoalba 15 Rotografica 32,43 Rotolito Lombarda 16,28 Rotomail 16,22 Rotoservice 15 S Sardi Roberto 16 Scaccabarozzi Davide 74 Scatolexpress.it 43,59 Schobertechnologies 27 Scott Jovane Pietro 16 Sentimenti Andrea 18 Sesaab 16 Simon & Schuster 16 Sincromia 14 Sitma 73 Sograf 27 Spada Marco 28 Stampamedia.net 2 Stanca Fabrizio 40 Stausberg Bertram 14 Stora Enso 64 Studio Xilox 26 T Taga Italia 71 Tenderini Alessandro 22 Terragni Attilio 31 Time and Mind 28 Timson Marcus 66 Tomassoni Italo 31 Top Ink 25 55 Topcolor Tosti Fabrizio 28 Trioplast/Ekmans 64 U Ulisse Trading 6 Unidad Editorial 16 Union Printing 15 Unione Grafici Milano 28 V Vasquez Fernando 47 Veneziani Guido 15 Vireo 24,25 Viscom Italia 18,25,52,55 W Walter Medien 48 Wifag 16 X Xeikon 59 Xerox 34 Xprint 14 Z Zanetti Franco 14 Zilio Fabio 33 Zilio Giampaolo 32,43 Zilio Piergiorgio 33

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Opinioni

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Gestione aziendale

La qualità paga, anche di questi tempi Alberto Sironi

IPI 139/12

Sicuramente c’è poco da stampare in questo periodo: meno commesse e tirature più basse. Si lavora a ondate: oggi fermi e domani si stampa anche di notte… È una situazione diffusa che tocca e affligge la maggior parte delle aziende di stampa. Però c’è qualcuno che stampa sempre, con continuità: non sono in molti ma ci sono! E quindi qual è il loro segreto? come fanno a essere sempre carichi di lavoro? Potremmo presumere per i prezzi: ma pensiamo davvero che questo fattore oggi possa fare ancora la differenza? Direi di no, se non altro perché il prezzo basso ormai sono in grado tutti di proporlo, o almeno di accettarlo. Infatti se cerchiamo di scoprire il segreto di queste famigerate aziende vincenti, che si contano sulle dita di una mano, e forse di due, ci accorgiamo che basano il loro successo sulla qualità del prodotto, su cui fanno leva per servire mercati esigenti, come quello della moda o dei cataloghi di mobili. Quindi una prima considerazione è che la qualità di stampa intesa come fattore determinante può ancora costituire un significativo vantaggio competitivo sulla concorrenza, specialmente se promossa a livello di brand, con la fama che ne deriva. Del resto, nel momento in cui la globalizzazione, il digitale, il web e la multicanalità riducono il mercato tradizionale, un’efficace arma di difesa può essere anche elevare la qualità del convenzionale, per due motivi: valorizzare il proprio sistema rispetto ai limiti degli altri media e puntare sulle nicchie che inevitabilmente si allargano nei periodi di crisi e di trasformazione epocale. Ora tali aziende di fama sono certamente dotate di buona tecnologia, ma non sostanzialmente diversa dalla dotazione di tanti altri; né si tratta di considerare particolari dimensioni aziendali, visto che troviamo nel gruppo sia grandi stabilimenti che piccole imprese quasi familiari. Quindi non è principalmente su questi fattori che costruiscono il loro valore, quanto su tre aspetti a mio parere sostanziali e che sono: • cura del dettaglio e assimilazione della sensibilità di giudizio del Cliente: è una questione di gusto e di mentalità, si sono uniformati a “vedere” il lavoro come fossero l’acquirente stesso, quindi con una forte componente di abilità tecnica che potremmo quasi definire empatica; • abilità in determinati canali di vendita privilegiati: frutto di una chiarezza strategica commerciale che diviene il punto vincente e dominante sul mercato, anche legato alla componente di una forte identità aziendale; • coraggio nell’accettare le sfide tecniche, soprattutto relative ai supporti da utilizzare, seguendo con estrema disponibilità le richieste della progettazione grafica e senza applicare rigidi concetti di fattibilità tecnica troppo prudenziali. Non si tratta di diventare esperti in nobilitazioni, visto che generalmente il prodotto è composto per massima parte da una buona quadricromia per riprodurre scatti fotografici al limite un po’ ricercati, bensì specialisti di prodotto. Questo però significa adeguare tutta l’azienda, con i relativi flussi, a conformarsi per servire un dato settore, dalle vendite alla consegna, evitando di assomigliare (mai) a uno stampatore generico.

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Opinioni

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Market & Trend

“Eppur si muove...” Emanuele Posenato

Registriamo con dispiacere l’escalation di difficoltà delle imprese, in affanno finanziario e carenti di lavoro, ma cogliamo ed evidenziamo anche segnali di reazione.

IPI 139/12

eposenato@gmail.com @eposenato

Dobbiamo infatti considerare con attenzione tutti gli agenti che condizionano il mercato, inclusi quelli che potrebbero volgere in positivo in tempi brevi e cogliere, come stanno facendo alcuni colleghi, l’occasione per immaginare scenari differenti. In situazioni di contrazione della domanda è normale ricercare soluzioni nella riduzione dei costi ridimensionando la capacità produttiva. Questo però rischia di essere un vincolo alla continuità a medio termine dell’impresa. Un effetto analogo alla situazione opposta, generata dal surplus di domanda, vissuto fino a tutto il 2007, quando altrettanto presi a gestire un quotidiano frenetico e a massimizzare i ricavi, abbiamo mancato di pensare in prospettiva. Ci siamo limitati a comportamenti imitativi, privi di una vera riflessione per obiettivi dimenticandoci di consolidare basi finanziarie, organizzative e gestionali. E così, quella che era una prevedibile crisi di sistema, prima ancora che finanziaria ed economica, si è rivelata inaspettatamente cogliendoci impreparati. Se a questo si somma un diffuso “attaccamento all’impresa”, tipico di qualche statico conservatore incapace di adattarsi alle mutate condizioni competitive, il poker è servito. I motivi per cui le aziende sono in crisi possono essere diversi e molteplici, di conseguenza le azioni di contrasto devono essere necessariamente differenti. Che tipo di crisi ci ha investito? Fra le situazioni più complesse ci sono le crisi di natura finanziaria. L’irrigidimento del sistema bancario e una maggior attenzione da parte dei fornitori sono destinati a ridurre progressivamente l’ossigeno a quelle aziende che, pur in presenza di opportunità di lavoro, si trascinano agonizzanti e rischiano di trascinare con sé anche altri. Confidiamo negli effetti dell’articolo 62 L. 27/2012… Complicata anche la situazione di chi accusa l’estinzione del mercato di riferimento, magari sotto i colpi di prodotti alternativi ad alto contenuto tecnologico. Sostituire un mercato oggi è impresa colossale. Servono competenza, tecnologia, organizzazione diverse da quelle maturate nel mercato originario, ma soprattutto servono i clienti. In un mercato saturo di tutto è preferibile lavorare in up selling o cross selling sulla propria clientela adattandosi alla nuova domanda piuttosto che pensare di cercare nuova clientela. Difficile ma non impossibile la gestione di un ritardo tecnologico. La capacità produttiva in esubero piuttosto che l’ingresso sul mercato di tecnologie a modesto impatto economico offrono possibilità a chi ha clienti vitali e corretti, magari gestendo in outsourcing quanto non è nelle nostre possibilità produrre (non è la fine del mondo, i broker ce lo insegnano!). La crisi può essere dunque l’occasione per ripensare in maniera decisa il proprio modello di business, fin dai fondamentali, in imprese che altrimenti, in situazione di continuità e di successo, sarebbe molto difficile mettere in discussione.

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PIOMBI

LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, conferenze, inaugurazioni

Nasce il nuovo gruppo Sincromia È il risultato della fusione di tre aziende grafiche del Nord Est, Grafiche Oderzo, Risma e Xprint.

■ Unire le forze per essere più forti e competitivi sul mercato e svilupparsi anche all’estero. Più o meno un anno fa, come presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Treviso, Silvia Dal Cin (nella foto) aveva indicato la strada delle aggregazioni come una via obbligata per far crescere le piccole e medie aziende grafiche. E, con coerenza, dalle parole è passata ai fatti. Grafiche Oderzo di Treviso, azienda della famiglia Dal Cin (Silvia, il fratello Massimo e il padre Dino) ha deciso infatti di unirsi a Grafiche Risma di Pordenone e a Xprint di Porcia. Il risultato di questa “fusione” si chiama Sincromia (www.sincromia.it

il nuovo sito in costruzione), nuova realtà di stampa offset e digitale, con ciclo completo dalla prestampa alla legatoria, operativa dal 1° ottobre e che, anche commercialmente, sostituirà i marchi delle tre aziende che hanno deciso di unirsi. Grafiche Risma, fondata e guidata da tre soci (Franco Zanetti, Doriano Basili e Marco Canton) opera da una ventina d’anni nella stampa di cataloghi, listini e libri. Grafiche Oderzo (più o meno la stessa data di nascita, ma con un altro nome, prima di essere acquisita dalla famiglia Dal Cin) era specializzata nella stampa e confezione di calendari oltre che in quella di alta qualità per piccole

e medie tirature di prodotti commerciali. Infine Xprint, fondata da Christian Redolfi all’inizio del 2000, opera nella stampa digitale, anche di grande formato, affissioni comprese. Mettendo insieme le forze di queste tre aziende, la nuova Sincromia può contare, spiega Silvia Dal Cin, su circa una cinquantina di dipendenti

(la fusione è avvenuta senza tagli occupazionali), due sedi (Treviso e Pordenone, dove è stata spostata anche l’attività di Xprint), un fatturato stimato di circa 6 milioni di euro e ventidue gruppi stampa offset di ultima generazione, fino a otto colori. Molto radicata nel Nord Est e con un forte know how nella stampa di cataloghi per i settori del mobile e dei tessuti, Sincromia punta a crescere sia in Italia, sia all’estero, nella stampa commerciale (sia a foglio, sia digitale) investendo nei software gestionali per produrre sempre di più, sempre meglio e a costi sempre più contenuti. Achille Perego

Be Printers, la divisione Barnabò responsabile stampa di Bertelsmann per le rotative Manroland in Italia È il nome dato all’unità che concentra stabilimenti del gruppo tedesco.

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Qualche mese fa Bertelsmann aveva annuncia annunciato la propria intenzione di riorganizzare il setset tore stampa, concentrando la maggior parte delle proprie attività in una nuova unità, battezzata temporaneamen temporaneamente Bertelsmann Printing Unit. Oggi l’unità è stata ufficialmente denominata Be Printers Group. «Dando vita a Be Printers, Bertelsmann riafferma con decisione il proprio impegno e la propria presenza nel settore della stampa che è oggi e rimarrà in futuro una delle sue attività principali e che continuerà a essere sostenuta da adeguate politiche di investimento», ha dichiarato Mauro Cosani, CEO di Be Printers Southern Europe. In sostanza Bertelsmann riunirà 17 stabilimenti di stampa in sei Paesi di tre continenti sotto un unico brand, che è appunto Be Printers, e opera in mercati chiave in America (USA e Colombia) ed Europa (Prinovis Germania, GB, Italia e Spagna). Il CEO di Be Printers è il 45enne ingegnere tedesco Bertram Stausberg, che è anche alla guida di Prinovis. Be Printers genera un fatturato annuo pari a 1,2 miliardi di dollari e impiega circa 6.800 persone. Il gruppo dispone di tutte le più moderne tecnologie di stampa (rotocalco, offset a foglio e a bobina, stampa digitale).

Nominato direttore generale di Bwebsystems, azienda con sede a Monza. Con l’annuncio dell’accordo con una neo-nata società italiana, Manroland Web Systems, parte del gruppo tedesco Possehl, definisce l’ultimo tassello della riorganizzazione dell’importante costruttore di macchine da stampa tedesco. Bwebsystems Srl, con sede a Monza, alla cui direzione generale è l’ing. Trino Barnabò (nella foto), 52 anni, è la nuova organizzazione che ha l’esclusiva per la vendita e il service del programma di rotative Manroland in Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia. «Sono alla ricerca di nuovi progetti innovativi, ma sono anche pronto a dare supporto ai nostri clienti acquisiti», ha affermato Barnabò. «L’ampia e versatile gamma di rotative per stampatori commerciali e di quotidiani è in grado di dare una soluzione personalizzata ad ogni azienda che abbia la necessità di stampare in bobina». IPI 139/12

la maggior parte degli


PIOMBI

PrimoPiano

Union Printing investe in una rotativa a 32 pagine Qualche problema sul contratto d’affitto di Rotoservice. ■ Non è facile, di questi tempi, far girare a pieno regime le rotative. Quello che invece riesce ancora alla Union Printing di Viterbo. Tanto che l’azienda fondata nel 1974 da Roberto Pepponi, attuale amministratore delegato, continua a investire nel rafforzamento e miglioramento produttivo. Dopo aver installato nel 2010 una nuova Goss XL a due torri (32+32 pagine), che consente di stampare i volantoni della Gdo senza forno, ma con una buona qualità e a costi inferiori, a settembre è stata messa in produzione un’altra rotativa a 32 pagine. Si tratta, spiega il figlio Michele Pepponi, di una roto-offset Manroland “ibrida”, in grado cioè di stampare con

o senza forno, proveniente dal fallimento di un’azienda milanese, acquistata per sostituire una vecchia 16 pagine Rotoman. La “nuova” 32 pagine (macchina di qualche anno, ma che aveva girato pochissimo ed era rimasta a lungo ferma) si aggiunge a un’altra 32 pagine Rotoman, a una 24 pagine KBA, alla Goss e, sul fronte foglio, a una dieci colori 70x100 KBA. Ma gli investimenti in macchine potrebbero non essere finiti. L’idea, conferma Pepponi, è quella di sostituire anche la più anziana 32 pagine Rotoman. «Per ora ci stiamo guardando attorno, non ci sono vere e proprie trattative avviate». Voci di mercato, però, dicono che la Union Printing potrebbe

essere interessata, tra l’altro, a una 48 pagine proveniente dallo stabilimento Mondadori di Verona, passato sotto le insegne del Gruppo Pozzoni. Quest’anno Union Printing dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato in crescita da 29 a circa 31 milioni realizzato con oltre sessanta dipendenti. Attiva soprattutto nel mercato commerciale (a partire dalla Gdo) per il Centro Sud, dall’anno scorso Union Printing ha messo una testa di ponte anche al Nord, rilevando con la formula dell’affitto di ramo aziendale la Rotoservice di Busca, in provincia di Cuneo, azienda che era entrata in crisi. Attraverso una newco, a cui Union Printing partecipa

insieme con altri soci, l’attività di Rotoservice era stata presa in affitto nella procedura di concordato dell’azienda e ristrutturata. Oggi dà lavoro a 23 addetti e stampa prodotti commerciali (anche qui prevalentemente Gdo) con una 48 pagine Mitsubishi. Sul mercato erano corse però voci di un mancato rinnovo dell’affitto e quindi di una sospensione dell’attività. «Voci non vere» spiega Michele Pepponi. «La produzione sta continuando e il contratto d’affitto è quadriennale. Sono nate invece alcune divergenze d’opinione, diciamo così, di carattere amministrativo, con chi ci ha affittato Rotoservice. Problemi che stiamo cercando di risolvere». A.P.

Rotoalba riparte con una nuova squadra È inoltre in trattative per l’acquisto di una 48 pagine. Raggiunto quest’estate finalmente l’accordo per il passaggio del controllo azionario di Rotoalba al gruppo Gve (Gruppo Veneziani Editore), che ha acquistato il pacchetto di maggioranza dal gigante tedesco Bagel e anche il 15% di azioni in mano alle Edizioni San Paolo, l’azienda guidata da Rino Costanzo sta mettendo a punto la nuova squadra (azionaria e manageriale) per proseguire sulla strada dello sviluppo. Si è infatti insediato il nuovo consiglio d’amministrazione che vede come presidente Guido Veneziani, ad dell’omonimo gruppo che porterà ad Alba la stampa di circa l’80% delle sue testate mentre oggi viene stampato solo Vero. Del consiglio fa parte anche Peter Bagel (il gruppo tedesco ha infatti mantenuto una quota di minoranza, in via di definizione ma comunque non inferiore al 10%) mentre Costanzo, già direttore generale di Rotoalba, è stato nominato consigliere con delega come amministratore delegato. L’intenzione di trasferire ad Alba una parte rilevante delle commesse di stampa di Gve (gruppo che fattura circa 75 milioni destinati

a superare i 110 con il consolidamento di Rotoalba) comporterà un rafforzamento produttivo dell’azienda che continua a stampare i periodici dei Paolini, a cominciare da Famiglia Cristiana, oltre che cataloghi commerciali per clienti prestigiosi come Ikea. Finora in Rotoalba si è sempre stampato infatti solo in rotocalco. L’arrivo delle nuove testate e l’obiettivo di ampliare i lavori conto terzi ha reso obbligata la scelta di dotarsi anche di rotative offset. Costanzo sta infatti trattando l’acquisto di una roto-offset di seconda mano probabilmente a 48 pagine, senza escludere che l’anno prossimo possa essere messa in produzione una seconda macchina. Ma i cambiamenti riguardano anche il management, con un nuovo direttore di produzione assunto entro fine anno. Intanto Rotoalba sta proseguendo sulla strada del miglioramento dei risultati. Nonostante i problemi (adesso superati) a livello di azionariato, era tornata nel 2011 in pareggio aumentando i ricavi a 32,5 milioni e quest’anno confermerà il miglioramento dell’utile e un incremento dei ricavi. A.P.

Famiglia Cristiana è da sempre il periodico più importante stampato da Rotoalba.

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PIOMBI qUOTIDIANI

In arrivo un piano di tagli al gruppo Rcs. Gorla lascia l’area tecnica

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Fiato sospeso in via Solferino per il nuovo piano industriale a cui stanno lavorando l’ad di Rcs Pietro Scott Jovane e il presidente Angelo Provasoli. La crisi del settore editoriale si è fatta sentire infatti con forza anche sul gruppo che edita Corsera e Gazzetta dello Sport con perdite di bilancio che nel 2011 hanno toccato i 322 milioni di euro mentre solo nei primi sei mesi di quest’anno sono stati bruciati 427 milioni a causa soprattutto della svalutazione nella controllata spagnola Unidad Editorial. Rinviata dall’assemblea dei soci che si è tenuta il 16 ottobre la decisione su come ricostituire il patrimonio eroso dalle perdite, la grande paura che circola tra i dipendenti del gruppo riguarda l’annunciata, pesante ristrutturazione. Con un piano di taglio dei costi e del personale, con la focalizzazione sull’area multimedia, che probabilmente verrà presentato non prima di metà dicembre. Nell’attesa dell’ufficializzazione dei tagli, cresce la preoccupazione sindacale, in particolare sul fronte dell’area produttiva grafica. Dopo la riorganizzazione e la riduzione del personale attuate nel piano quadriennale terminato nel gennaio 2011, spiega Tullio Falarti, segretario generale della Fistel-Cisl di Milano e Lombardia, il timore è che si vada incontro a una nuova riduzione di personale. Se a soffrire di più sarebbe l’area periodici di Rcs, la riduzione del perimetro produttivo potrebbe riguardare l’area quotidiani. La riorganizzazione sta già riguardando anche l’area manageriale. In particolare, per quanto riguarda la direzione tecnica dell’area quotidiani, si registra l’uscita dell’ingegner Renato Gorla, che lavorava alle strette dipendenze del direttore operativo Gianni Paolucci e di quello tecnico Roberto Sardi.

PrimoPiano

CSQ investe nella prima HP T230 in Italia per la stampa di quotidiani ■ A installare una HP T230 a metà novembre, per poi metterla “al lavoro” da gennaio, è il Centro Stampa Quotidiani (CSQ) di Erbusco (BS). In Italia sono già state installate altre tre macchine HP a getto d’inchiostro e alta produzione, una alla Rotolito Lombarda di Paolo Bandecchi e due in Rotomail. Quella che arriverà ad Erbusco sarà la prima macchina digitale di questo tipo che stamperà giornali, perché le sue “sorelle” vengono utilizzate in Rotolito e Rotomail per la stampa di libri e prodotti commerciali a partire da quelli per il direct marketing. In CSQ, società controllata pariteticamente da Sesaab, editrice dell’Eco di Bergamo, ed Editrice Bresciana, cui fa capo il Giornale di Brescia, vengono stampate ogni giorno circa 400 mila copie di quotidiani con quattro rotative Wifag. Oltre a Eco di Bergamo e Giornale di Brescia, da

Erbusco escono le copie di Avvenire, La Provincia di Como, Lecco, Sondrio e Varese, Secondamano e giornali stranieri. «La nuova HP T230 da 122 m/min., a cui verrà aggiunta una linea di finishing Hunkeler», spiega Dario De Cian, direttore generale di CSQ, «servirà per stampare le basse tirature dei quotidiani, come ad esempio le copie invernali dei giornali stranieri, considerando un break-even della stampa digitale attorno alle 2mila copie». Ma la nuova HP consentirà la personalizzazione degli stampati utilizzabili per copie di giornali e inserti (anche pubblicitari) tarati su micro zone locali di distribuzione grazie anche alle linee di inserimento di cui dispone CSQ che da sempre è all’avanguardia sul fronte delle tecnologie. E conclude il suo direttore generale, «lo abbiamo dimostrato anche con l’ordine della nuova HP». A.P.

In CSQ la HP T230 sarà abbinata a una linea di finishing Hunkeler.

Dalla fusione di Penguin e Random House nasce un colosso dell’editoria libraria Dei sei più grandi gruppi editoriali librari del mondo – Hachette, McMillan, Penguin, HarperCollins, Random House, Simon & Schuster – ne sono rimasti cinque. Ebbene sì, visto che Pearson e Bertelsmann hanno annunciato pochi giorni fa di aver firmato un accordo per formare una joint venture che unirà le attività di Penguin a quelle di Random House. La transazione, che dovrebbe chiudersi nella seconda metà del 2013, porterà alla nascita della Penguin Random House, che deterrà il 25% del mercato librario di lingua inglese. La nuova società sarà controlata al 53% da Bertelsmann (proprietario di Random House), mentre Pearson (che controllava Penguin) sarà in minoranza, col rimanente 47%. John Makinson, chairman di Penguin Group, sarà chairman anche di Penguin Random House, mentre il chairman e CEO di Random House, Markus Dohle, occuperà la poltrona di CEO.

Drupa continua ogni 4 anni ma durerà meno giorni. Nel 2016 dal 31 maggio al 10 giugno Contrariamente a quanto aveva ipotizzato Manuel Mataré, direttore di Drupa, in un’intervista rilasciata alla rivista inglese Print Week, da noi ripresa in una notizia pubblicata su stampamedia. net il 12 ottobre, la prossima edizione di Drupa non verrà anticipata di un anno, bensì continuerà a rispettare la cadenza quadriennale e si terrà dunque nel 2016, dal 31 maggio al 10 giugno. La decisione è stata presa dal comitato di direzione Drupa, che conta 20 membri e che si è riunito lo scorso 2 novembre. Cambia, invece, la durata: come ipotizzato, infatti, i giorni di apertura verranno ridotti dagli attuali 14 a 11 giorni. Il comitato ha poi eletto all’unanimità Claus Bolza-Schünemann presidente di Drupa 2016.



inStAllAzioni canale investe in una ricoh Pro c751 Fondata nel 1915 da Giacomo Canale, G. Canale & C. si è sviluppata molto nei suoi quasi cento anni di attività, trasformandosi in un Gruppo a livello europeo che attualmente conta oltre 400 dipendenti e tre stabilimenti (Torino, Cuneo e Bucarest). L’offerta di servizi di stampa è suddivisa tra Italia (35%) ed estero (65%, di cui il 40% in Francia); tra i clienti vi sono nomi importanti come Costa Crociere – per la quale vengono stampati cataloghi e brochure – Ferrero, Eataly.

PIOMBI

newS Aziende grAfiche

Exaprint, il web-to-print per i professionisti delle arti grafiche  La 24ma edizione del Viscom ha ufficial-

mente battezzato l’arrivo sul mercato italiano di Exaprint, service web-to-print che si rivolge solo ed esclusivamente ai professionisti delle arti grafiche. «L’accoglienza è stata incredibile, lo stand è stato letteralmente preso d’assalto durante tutti i tre giorni della fiera», ha dichiarato Filippo Guidotti, direttore generale di Exaprint. I visitatori hanno potuto apprezzare il “kit rivenditore”, lo strumento indispensabile per cominciare a proporre ai propri clienti finali l’intera gamma di prodotti Exaprint. A conti fatti in tre giorni ne sono stati consegnati più di 800. I professionisti delle arti grafiche, leggendo allo stand i due concetti fondamentali della politica aziendale, cioè il fatto che

Exaprint non vende al loro cliente finale e che non pubblica prezzi on-line, hanno capito che sono di fronte a un’azienda completamente diversa dagli altri service web-to-print presenti in Italia. «Exaprint è un partner affidabile che potrà aiutarli seriamente ad affrontare questo periodo di crisi e di incertezze», ha proseguito Guidotti. «Dallo stand sono passati tipografi, serigrafi, studi grafici, agenzie pubblicitarie, grafici indipendenti, fotografi... L’avveniristica piattaforma on-line è dunque pronta a ricevere i primi ordini. Senza alcun dubbio un esordio entusiasmante, questo può essere davvero l’inizio di una nuova era per il mondo della grafica italiana così come lo è stato per quella francese e quella spagnola dove Exaprint opera già da diversi anni».

Aumentare la marginalità riducendo i costi di produzione

Brossuratrice Kolbus KM 600 in Johnson Arti Grafiche Johnson, del gruppo Bertelsman Arvato, ha ultimato l’installazione di una brossuratrice Kolbus KM 600 completa di macchina per l’applicazione dei risguardi Kolbus VA 423, che è stata collegata in linea con una linea di cartonato Kolbus. L’acquisto fa seguito a quello della quarta copertinatrice Kolbus DA 270 effettuato lo scorso anno. Nel moderno stabilimento di Seriate (BG) si trova un vero campionario di macchine Kolbus: vi sono infatti un’altra linea di brossura, le copertinatrici, 4 linee di cartonato oltre a svariate presse a dorare. Arti Grafiche Johnson è attiva in Italia e all’estero potendo contare su filiali commerciali in USA, Francia, Regno Unito, Spagna, Olanda, Polonia. Il core business dell’azienda è rappresentato da agende e calendari – circa il 90 % del fatturato – cui si aggiungono prodotti editoriali. La Kolbus KM 600 da 7.000 batt./h è stata espressamente concepita per preparare il blocco libro per la successiva fase di incassatura. Per questo è stato realizzato un collegamento a nastri che porta il blocco libro incollato e indorsato direttamente all’incassatrice destinata ad accoglierlo. La KM 600, personalizzabile in base alle esigenze del cliente, è dotata di macchina per applicazione risguardi Kolbus VA 423, caratterizzata da un sistema di incollatura a ugelli in hot-melt comandato dal Copilot che regola tutte le funzioni, completamente automatizzate e monitorate. Kolbus KM 600 rappresenta una versatile famiglia di brossuratrici, con un range di velocità da poco più di 4.000 batt./h fino a 9.000 batt./h, novità, questa, presentata all’ultima Drupa di Düsseldorf. IPI 139/12

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G. Canale & C. punta molto alla qualità dei lavori e all’innovazione dei servizi perseguendo la strada dell’innovazione tecnologica. Con l’obiettivo di ampliare il portfolio di servizi e applicazioni proposte al mercato, l’azienda ha introdotto la stampa digitale con una soluzione in grado di garantire elevati livelli qualitativi. «La soluzione a colori Ricoh Pro C751 è la sintesi di una serie di caratteristiche importanti in un settore come quello in cui opera la nostra azienda», spiega Paolo Masera, responsabile dell’area prestampa di Canale. «Gli elementi che in fase di valutazione ci hanno portato a scegliere la soluzione Ricoh sono principalmente due: i livelli qualitativi paragonabili a quelli della stampa offset e la gestione flessibile dei supporti per rispondere a tutte le esigenze dei clienti. Un altro elemento a favore è il rapporto qualità-prezzo che caratterizza questa soluzione».

Ha avuto luogo lo scorso 27 settembre presso la Printer di Trento, alla presenza di più di trenta persone, un’open house organizzata da KBA Italia con l’intento di presentare due evoluti strumenti atti a ottimizzare e ridurre i costi di produzione. Lithoflash di Lithec è un sistema di controllo di qualità che viene installato all’interno della macchina da stampa per consentire la misurazione e la regolazione automatica in linea dei valori densitometrici. Considerando che il fattore critico nel conseguimento della riduzione scarti è il rapido raggiungimento dei valori densitometrici all’inizio di ogni lavoro, Lithoflash si rivela lo strumento ideale; è una soluzione modulare ed economica installabile su macchine dotate di sistema operativo OS/2 o Windows. Il sistema GPC di Logica consente di collegare in modo automatico le diverse fasi produttive aziendali e di avere il controllo totale della produzione in tempo reale. Dopo le presentazioni teoriche di Marco Basile (Lithec) e Andrea Sentimenti (Logica), i clienti intervenuti hanno potuto verificare l’efficacia di Lithoflash installato sulla KBA della Printer.


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© 2012 Hewlett-Packard Development Company, L.P.



PIOMBI Quale futuro per la rivista di carta nell’era dell’online? Questo l’argomento che ha tenuto banco alla conferenza ERA di Torino.

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< Nel suo intervento all’annuale conferenza dell’ERA (European

Rotogravure Association), tenutasi lo scorso settembre a Torino, Stefano De Alessandri (nella foto), direttore generale Periodici Italia del Gruppo Mondadori, ha affrontato il tema “Print vs. online in publishing – will the printed magazine disappear?” (Stampa vs. online nell’editoria – la rivista di carta è destinata a scomparire?). De Alessandri ha individuato i diversi trend che attualmente caratterizzano il settore dell’editoria, quali una generale diminuzione dei prezzi di copertina, come il caso della “1 euro mania”, lo sviluppo di brand internazionali e una costante crescita del settore del lusso. Per quanto riguarda la competizione, oltre ad un incremento della concorrenza tra testate, sono stati osservati una diffusione sempre più capillare dei media digitali, insieme alla nascita e allo sviluppo di canali tematici sia su piattaforme digitali che satellitari. È inoltre stato riscontrato un progressivo invecchiamento del lettore medio (circa 40 anni) e, per quanto riguarda le copie cartacee, si è notevolmente ridotta l’ampiezza della rete distributiva (da 42.000 a 30.000 edicole), mentre l’aumento delle tariffe postali ha causato una consistente diminuzione del numero di abbonamenti. Nel suo intervento, Stefano De Alessandri ha inoltre esposto i motivi che, a suo parere, impediranno ai giornali di scomparire. Ha innanzitutto osservato che nel corso della storia, la diffusione di un nuovo media non ha mai portato alla scomparsa di quello preesistente. Quello della stampa è poi un settore in pieno rinnovamento, perfettamente in grado di adattarsi alle continue innovazioni del settore grazie a una tecnologia flessibile e dinamica. Inoltre, con la diffusione delle offerte multipiattaforma e un’espansione delle testate a livello internazionale, è il brand ad essere il vero protagonista, insieme alle community che vengono a crearsi intorno ai diversi magazine, mentre i supporti digitali possono essere considerati degli strumenti di marketing. È stato infine rilevato che negli ultimi anni la gente legge e si informa sempre di più. Ovviamente per far sì che i periodici continuino ad esistere e soprattutto a suscitare l’interesse del pubblico tutto ciò non basta: occorre infatti che gli operatori del settore reagiscano positivamente ai cambiamenti, cogliendo le nuove opportunità che vengono a crearsi. Innanzitutto si dovrebbe investire maggiormente in paesi e mercati in via di sviluppo. Gli editori dovrebbero considerare il digitale uno strumento per aumentare il numero di lettori e ridisegnare i loro prodotti in modo da venire incontro ai nuovi bisogni del consumatore. Gli stampatori, invece, dovrebbero lavorare su nuove tecnologie in grado di rinnovare e rendere più competitiva la carta stampata. (fonte: Print Power)


in BreVe certificazioni per grafiche dell’artiere L’azienda bolognese ha recentemente ottenuto le certificazioni UNI EN ISO 14001:04 e 9001:2008. È dal 1977, anno della sua fondazione, che Grafiche dell’Artiere ha sempre perseguito, quale obiettivo primario, la qualità di stampa.

PIOMBI

news aziende grafiche

Pixartprinting acquista quattro nuove HP Indigo 7600  Dopo aver effettuato importanti investi-

menti nell’ambito della stampa offset, Pixartprinting sigla un nuovo accordo con HP per un potenziamento del parco macchine dedicato alla stampa digitale di piccolo formato. Sei HP 7000 delle dieci HP Indigo attualmente in funzione verranno infatti sostituite da quattro nuove 7600 che vanno ad affiancare altrettante 7500 già installate e che a breve saranno upgradate con i plus del nuovo modello lanciato in occasione di Drupa 2012. «L’offset ci ha permesso di essere altamente competitivi per certi lavori», spiega Matteo Rigamonti, presidente di Pixartprinting, «ma ci sono altre commesse per le quali il digitale è insostituibile. È per questo motivo che

abbiamo siglato con HP un accordo “ponte” che ci traghetterà verso un traguardo ancora più ambizioso, ossia l’installazione delle HP Indigo 10000. Sistemi non ancora disponibili, ma che sulla carta sembrano essere estremamente interessanti per l’elevata capacità produttiva, grazie anche al formato superiore 50x70 cm». «Per la stampa di fogli multipli destinati alla realizzazione di cataloghi e libri rilegati con punto metallico, brossure grecate e incollate in piccole e medie tirature», spiega Alessandro Tenderini, direttore generale di Pixartprinting, «la tecnologia digitale continua a essere competitiva rispetto all’offset. Quest’ultima, al contrario, si dimostra molto competitiva nel caso di foliazione singola per medie e alte tirature».

Mimaki firma il successo del sistema espositivo di GiPlanet

rotomail innalza la qualità dei prodotti

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Rotomail Italia ha acquistato una macchina da stampa HP Indigo W7200 Digital Press a seguito della decisione strategica di innalzare ulteriormente la qualità dei prodotti offerti nel settore delle pubblicazioni on-demand, dei fotobook, dei libri di fascia alta e del transpromozionale a colori. Rotomail, una delle prime aziende al mondo a utilizzare la tecnologia di stampa a getto d’inchiostro full color, è oggi uno dei principali operatori europei nella stampa digitale a colori.

Una Heidelberg CD102-8LX3-UV alla Cosmografica L’ultimo successo in ordine di tempo del team Camporese in Lombardia è l’installazione di una Heidelberg CD102-8LX3-UV alla Cosmografica Albertini di Robecco sul Naviglio (MI), che ha coronato il sogno di tanti produttori di packaging di lusso di stampare in linea ben 8 colori e lacca di finitura in UV. La macchina è stata installata in un moderno stabilimento pullulante di tecnologie sofisticate che includono macchinari per la preparazione dei supporti da stampare e degli inchiostri speciali, macchine da stampa UV, fustelle, piega-incolla e tutta una serie di attrezzature per eseguire lavorazioni speciali per il packaging che rendono questa struttura specialistica unica nel suo genere. Il tutto organizzato e gestito con maniacale precisione da uno staff di tecnici molto preparati e motivati. Grande la soddisfazione della Camporese che con le proprie forze schierate in campo – lo staff Camporese Lombardia e Intelligence Service – perfettamente coordinate dalla sede, ha ancora una volta soddisfatto e superato le aspettative di un cliente di grande riferimento, leader europeo nel luxury packaging printing. IPI 139/12

Risolvere tutte le esigenze richieste dal cliente, essere suo partner, consigliandolo nella scelta dei materiali, nella cromaticità e nella nobilitazione dello stampato è la via da sempre percorsa. L’ottimizzazione delle tempistiche, attraverso la diminuzione delle non conformità, permette di ridurre gli sprechi e in particolare di velocizzare la consegna dello stampato. In ultima analisi avere la massima professionalità verso il cliente e, sia tecnicamente che operativamente, avere dei riferimenti oggettivi, misurabili, per ottenere un prodotto qualitativamente ottimale.

L’Automotive Dealer Day di Verona ha visto un felice matrimonio: quello tra GiPlanet e GiPrint, curatori dell’allestimento, e Bompan, importatore esclusivo dei plotter Mimaki per l’Italia. L’anello che ha stretto l’unione è la tecnologia del rivoluzionario plotter per stampa su tessuto Mimaki JV5-320DS. A celebrare le nozze Cekin, che, in qualità di distributore ufficiale di Bompan per il Veneto, ha fornito la tecnologia protagonista di questa storia di successo. L’Automotive Dealer Day è il principale evento in Europa per gli operatori della distribuzione automobilistica, con un centinaio di espositori. L’edizione 2012 ha rappresentato l’esordio di un nuovo sistema espositivo brevettato proprio da GiPlanet. Si tratta di Cover Up, una struttura modulare a telaio, dotata di guide specifiche per il tensionamento del telo e giunto siliconato. I suoi punti di forza sono legati alla facilità di trasporto e installazione e alla riduzione dei tempi di allestimento resi possibili dall’utilizzo di un supporto flessibile, leggero e versatile come il tessuto. L’ingrediente che ha fatto la differenza è la tecnologia Mimaki del plotter JV5-320DS con il quale, in occasione della fiera veronese, sono stati stampati oltre 3.600 m2 di poliestere. Al contrario del Forex, più costoso, rigido e difficile da trasportare, il telo in poliestere di Cover Up si arrotola e si conserva in un apposito tubo. Il trasporto è agevole e il montaggio viene effettuato in poco tempo. Dal canto suo, la tecnologia Mimaki consente la massima personalizzazione del tessuto, dando vita a soluzioni di allestimento tagliate su misura.


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PIOMBI MGI in Italia passa ad Agfa Graphics < Chi ha visitato Drupa con una particolare

attenzione al digitale – riferito non solo alla stampa ma anche alle nobilitazioni – avrà sicuramente notato lo stand del costruttore francese MGI, che tra le soluzioni più interessanti esponeva una macchina inkjet formato 50x70, la Alphajet, e un dispositivo, JetVarnish 3D, in grado di effettuare l’embossing con vernice e non con resina. A quei tempi, e parliamo del mese di maggio, MGI era ancora rappresentata dalla toscana Top Ink, che avrebbe avuto un contratto di distribuzione in esclusiva in scadenza il prossimo dicembre. In realtà, a giugno MGI ha deciso di interrompere il rapporto con Top Ink e affidare la distribuzione in esclusiva delle proprie soluzioni in Italia ad Agfa Graphics, che ha già allestito uno show room nella sede milanese per ospitare le ultime proposte della casa di produzione francese, tra cui la Meteor DP8700 xl e la Digital Finisher. La Meteor DP8700 xl, sorella più grande della

Meteor DP 8700 s, fa parte di una nuova generazione di macchine da stampa digitali sia in termini di produttività che di economicità e flessibilità. Nei mercati esteri, dove è proposta da diversi anni, ha avuto un notevole riscontro: solo in Svizzera, ad oggi, ne sono state installate oltre venti. Digital Finisher 360 è invece un’unità di finitura molto flessibile, con possibilità di laminazione integrata e multifunzione in linea – ovvero taglio orizzontale e verticale, cordonatura, taglio e perforazione – in un solo passaggio. «Nei prossimi 5 anni, in base a un contratto ancora in essere, continueremo a fornire assistenza e materiali di consumo ai clienti ai quali abbiamo venduto le macchine nel corso della nostra rappresentanza, durata un anno», ha commentato Fabio Pagliai di Top Ink, da noi raggiunto telefonicamente. Agfa Graphics, dal canto suo, va a completare la propria gamma di macchine digitali, aggiungendo una serie di modelli di piccolo formato, che presenterà sul proprio stand alla prossima Grafitalia.

Vireo organizza un evento dedicato al Carbon Trust Standard Vireo Srl, in collaborazione con l’Accademia del Poligrafico, organizzerà il 5 febbraio dell’anno prossimo un evento dedicato alla certificazione Carbon Trust Standard, il più importante riconoscimento internazionale in ambito di riduzione delle emissioni in atmosfera. Tale prestigiosa certificazione viene proposta per la prima volta in Italia proprio da Vireo Srl, azienda già leader nel settore delle arti grafiche per le certificazioni di catena di custodia per gli standard FSC e PEFC, attraverso i propri auditor qualificati presso il CTS. Il Carbon Trust Standard è un sistema rigoroso, oggettivo e pragmatico per incoraggiare buone pratiche di misura, gestione, monitoraggio e riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra da parte delle aziende pubbliche e private. L’accesso alla certificazione richiede l’aver già ottenuto una riduzione delle proprie emissioni e la definizione di un piano aziendale per il miglioramento continuo. In occasione dell’evento del 5 febbraio è prevista la testimonianza di un’azienda grafica, Printer Trento Srl, che ha appena ottenuto, grazie a Vireo Srl, la certificazione Carbon Trust Standard. www.vireosrl.it

Ro.da.cart per il taglio di carte ecologiche

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Ro.da.cart, ex Lesi Srl, vanta 37 anni di esperienza nel mondo cartario ed è specializzata nel fornire carte di qualità in formati speciali. Tra i vari servizi offerti dall’azienda parmense ai propri clienti spicca quello di fornire la carta in tempi brevi (24/48 ore) e soprattutto in un formato che permetta di ridurre al minimo gli sfridi e gli scarti. Naturalmente anche la carta in formato standard è sempre pronta in ogni grammatura. Non si taglia carta stock, ma solo di prima scelta, che non va dunque a creare problemi allo stampatore, provocando ad esempio spiacevoli fermi macchina. Ro.da.cart è dotata di tecnologie molto avanzate, tra cui macchine trasformatrici bobina-foglio con gruppo taglio sincronizzato elicoidale non solo per la lavorazione del cartone alto spessore, ma anche per le patinate e carte naturali. Una tecnologia che si sposa bene con le nuove 8/10 colori che, per sincronie elettroniche, non prevedono tolleranze di taglio superiori a 1 millimetro. «Tagliamo carte ecologiche e riciclate, la cui produzione non abbia un impatto inquinante sull’ambiente», afferma Alessandro Lesi di Ro.da.cart. «Tra i nostri fornitori d’eccellenza c’è anche Arjo Wiggins, che ha una ricca gamma di carte “green”, tra cui la nuova RePrint Deluxe FSC, una carta riciclata certificata FSC».

news fornitori

in BreVe

feroli in fujifilm per le soluzioni high-end Orientata a una costante crescita e promozione della sempre più ricca e diversificata gamma di sistemi di stampa, Fujifilm Italia fa un ulteriore passo in avanti nel processo di rafforzamento del proprio team Graphic Systems con la nomina di Roberto Feroli in veste di Wide Format Technical Service Manager dedicato ai dispositivi di produzione hi-end. Roberto Feroli si occuperà in particolare del supporto tecnico e dell’assistenza alla vendita per la gamma di stampanti wide format Inca, così come dello sviluppo del business legato alla macchina da stampa inkjet JetPress 720.

250 distributori Guandong in europa In occasione di Viscom Italia, Guandong ha annunciato il raggiungimento di un ambizioso traguardo: 250 distributori autorizzati sul territorio europeo, a cui si affianca la rete ormai consolidata in Italia. Una conferma che, a cinque anni dalla sua fondazione, Guandong è sempre più apprezzata nel suo ruolo di intermediario altamente specializzato. «Stiamo operando concentrandoci su un credo ben radicato nel nostro team: rispondere velocemente al mondo che cambia innovando», ha commentato Fabio Elmi, Sales & Marketing Director di Guandong.

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PIOMBI

“Coraggio e serietà professionale sono stati gli ingredienti principali del suo successo”

personaggi aziende grafiche

Sandro ambroSi

Addio a Giorgio Beltrame

Giuseppe Porro lo ricorda così… Giorgio Beltrame era una persona soddisfatta. Della sua famiglia, del suo lavoro. Ma avvertiva una mancanza. Percepiva di poter fare qualcosa di più. Voleva dare alla sua

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famiglia e a Milano qualcosa che restasse anche quando lui non ci sarebbe più stato. Aveva il desiderio di contribuire al miglioramento della situazione sociale della sua città, attraverso un’intuizione. Voleva fare un grande regalo alla comunità metropolitana. Più il tempo

passava, più questa intuizione si trasformava in desiderio. Ebbi il piacere di incontrarlo tramite un caro e comune amico, che fissò un appuntamento. C’era un’enorme gioia, in Giorgio, nel mostrare i suoi prodotti, le sue riviste, le auto foderate di pubblicità. La gioia di colui che conosce il mestiere e ne è anche un po’ innamorato. Mi mise a conoscenza della sua idea: realizzare un luogo, all’interno dei suoi spazi, dove si potesse, a 360 gradi, navigare nel grande mare della comunicazione. Mi misi a scrivere di getto quanto io stesso avevo in testa da tempo. Questa coincidenza mi sorprese non poco. Il suo desiderio, la sua intuizione, avevano incontrato la mia voglia di dar vita a un progetto che mettesse in relazione le varie anime della comunicazione. Non feci altro che tracciare dei percorsi. Leggemmo insieme il “manuale”. Gli brillavano gli occhi, non certo per la mia scrittura, semmai perché vedeva sorgere, con quei suggerimenti, le possibili linee di fattibilità di ciò che aveva in testa. Affrontava la materia con entusiasmo sincero, si addentrava nei det-

IPI 139/12

Con Giorgio Beltrame l’industria grafica italiana perde uno dei suoi più rappresentativi esponenti. Il 9 ottobre è mancato all’età di 75 anni dopo aver lottato per quasi un anno con un tumore. Nato professionalmente nello stabilimento grafico della Fabbri Editore, alla fine degli anni ‘60 Beltrame, con i soci Andrea Casiraghi e Roberto Lazzati, fondava la Litorama che negli anni è cresciuta fino a diventare uno dei maggiori gruppi grafici italiani. Oggi, in un momento non facile per il settore, le redini del Gruppo sono ancora nelle mani della famiglia Casiraghi e di Riccardo Beltrame, figlio di Giorgio. A tutti loro Il Poligrafico si stringe ricordando con grande affetto la figura indimenticabile di Giorgio.


tagli; facemmo un sopralluogo nei suoi spazi e cominciò a dire “questo lo possiamo mettere qui, quest’altro qua”. Leggo spesso, di alcune persone, “sprizzava gioia da tutti i pori”. Nel suo caso era la pura e semplice verità. Avvertiva che il progetto di una città della comunicazione avrebbe potuto diventare realtà. E chissà se, in suo onore, questo, un giorno, non possa davvero avvenire.

IPI 139/12

Sandro Ambrosi lo ricorda così… Cari amici e colleghi, Giorgio Beltrame è uno di quegli italiani che dagli anni Sessanta fino a pochi giorni addietro ha lavorato non solo allo sviluppo della sua azienda grafica, ma ha contribuito anche a dare negli anni passati quello slancio che ha spinto l’Italia verso l’alto. Io l’ho conosciuto nel luglio del 1972, giovane ingegnere appena entrato in OMCSA, quando andai a fargli visita per capire i prodotti per me nuovi. L’incontro allora fu alla Litorama di via Decembrio, sede storica, dove lui mi presentò, con grande orgoglio e passione per il mestiere, una 4 colori 70x100 a castelli separati, forse la prima quattro colori “moderna” consegnata a Milano. Ed era in gran parte di costruzione italiana! Beltrame, con Andrea Casiraghi e Roberto Lazzati, mi spiegava con entusiasmo e competenza la nuova tecnologia di quella macchina. Questo era Giorgio Beltrame allora, da pochi anni uscito dalla Fabbri e messosi in proprio, come molti hanno fatto nel corso degli anni Sessanta. Giorgio non era di estrazione tecnica ma organizzativa, e questa sua attitudine è stato uno dei motivi di successo dell’azienda, assieme alla com-

petenza di stampa di Casiraghi, mentre Lazzati copriva la parte commerciale. La storia è partita l’8 dicembre 1969, mese infausto per Milano e l’Italia per l’episodio di Piazza Fontana. Ma felice per la storia di questa impresa. Per 15 anni hanno macinato migliaia di ore di lavoro, chili di inchiostro e tonnellate di carta. Con un incidente: nel giugno del ’71 la Litorama subì un incendio e… non erano assicurati. Sconforto generale, ma un anno dopo, durante una mia visita, non vidi tracce di incendio, tanta è stata la capacità di reagire. La tecnologia era uno dei fili conduttori della strategia aziendale di Giorgio, accompagnata da qualche opportuna scelta di mercato, come quello delle affissioni. La leadership in questo settore era ad un passo ed è stata raggiunta in breve tempo. Poi, sempre primi in Italia, hanno installato la macchina del formato 150x200 della Harris americana, e non si sono fatti cogliere di sorpresa all’arrivo della stampa digitale: il grande formato era perfetto per i manifesti, realizzando così uno sviluppo parallelo tra stampa offset tradizionale e stampa digitale. Nel frattempo la scaletta delle acquisizioni è stata impressionante: a partire dal 1983 con la Imprint per proseguire con IGAP, Sograf, Officina grafica Ricordi e, nel 2008, la Legatoria LEM. Il coraggio e anche una certa irruenza professionale, mescolati con una serietà ineccepibile, sono stati gli ingredienti di successo di Giorgio Beltrame. Caro Riccardo, quando dovrai prendere qualche decisione importante devi solo pensare a come si è comportato tuo papà in tutti questi anni e confrontarti con le persone di fiducia ed esperienza che ti sono vicine. Non potrai sbagliare.

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PIOMBI

“Abbiamo dedicato una Targa d’Oro ENIPG alla memoria dell’amico Alberto Gajani”

eventi convegni

Marco Spada

Fare rete per generare valore

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che ci ha lasciato nel mese di luglio. Un personaggio unico e indimenticabile, che rimarrà sempre nei nostri cuori, alla cui memoria l’ENIPG Nazionale ha deciso da quest’anno di dedicare la Targa d’Oro ENIPG. Già nel suo intervento di apertura, Spada annunciava che si sarebbe trattato di un convegno che avrebbe affrontato tematiche innovative, soprattutto alla luce del cambiamento storico

che viviamo, ma continuando a guardare la carta come fattore determinante nel nostro mondo. Massimo Giordani, ad di Time and Mind, ha illustrato il peso delle nuove tecnologie e delle nuove “app” e le opportunità offerte da questo nuovo mondo. Giancarlo Orsini, future performer, ha impressionato la platea presentando delle

i fuori programma. Giuseppe Meana, presidente del Comitato provinciale ENIPG di Varese, ha premiato cinque studenti meritevoli delle Scuole del comparto di Varese (due ragazzi dell’ENAIP e tre del Padre Monti di Saronno) con la borsa di studio “Antonio Reggiani”, in memoria di un uomo dalle grandi qualità imprenditoriali e umane. Sono stati consegnati cinque pc di ultima generazione con borsa porta computer e connessione internet inclusa. Un momento molto toccante è stata poi la consegna della Targa d’Oro ENIPG “Alberto Gajani” a Mauro Colombo per il suo infaticabile impegno nel campo della formazione, direttamente consegnata dalla vedova Gajani e dal presidente ENIPG Marco Spada.

invenzioni tecnologiche (alcune delle quali già presenti nei mercati asiatici) che incideranno sull’evoluzione umana, nonostante la crisi in atto. Le tavole rotonde Molto partecipate sono state le due tavole rotonde previste dal programma. La prima dal titolo “Multichannel Graphic: pensare e vendere a più livelli”, improntata sul futuro, su argomenti di grande attualità, tra cui le nuove frontiere che collegano la stampa al digitale. Moderata da Fabrizio Bellavista, consulente New Media e Partner Psycho Research Milano, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di Spada, Emanuele Bandecchi, Marketing Development di Rotolito Lombarda, Luigi Gastaldi, segretario generale aggiunto FISTEL-CISL, in rappresentanza delle Federazioni sindacali di categoria, Francesca Ramella, dirigente scolastico dell’I.I.S. Bodoni-Paravia di Torino, e Andrea Amadeo, Education Sales Manager di Adobe Systems Italy. La seconda tavola rotonda dal titolo “La didattica al tempo del web: possibilità e criticità”, guidata da Claudio Covini, direttore generale di Assografici, ha visto la presenza di Raimondo Murano, direttore generale per l’Istruzione e Formazione tecnica superiore e per i Rapporti con i sistemi formativi delle Regioni, Emanuele Bona, vicepresidente di Assografici, Fabrizio Tosti, direttore del CFP “Pio XI” di Roma, e Renzo Bertoldo, coordinatore generale dell’ITS Angelo Rizzoli. Si è discusso della prospettiva ormai imminente della graduale introduzione nelle scuole dell’e-book. IPI 139/12

n Lo scorso 4 ottobre si è tenuto a Milano, presso l’Istituto Pavoniano Artigianelli, il Convegno nazionale delle Scuole grafiche “Grafica 4.0 - Next Future”, organizzato dall’ENIPG Nazionale con la collaborazione del Comitato provinciale ENIPG di Milano. L’evento, giunto alla sua ottava edizione, ha visto la partecipazione di una platea ricca di esponenti di spicco del settore grafico industriale nazionale e del comparto milanese, le Federazioni sindacali nazionali di categoria, la stampa di settore e una serie di relatori che hanno conquistato i favori dei presenti catturandone l’attenzione. Dopo i saluti di benvenuto da parte di padre Gianbattista Magoni, Superiore Provinciale dei Pavoniani, padre Marcello Cicognara, direttore dell’Istituto Pavoniano Artigianelli, Giovanni Battista Colombo, presidente di Assografici, Marcello Caroni, presidente dell’Unione Industriali Grafici di Milano, e Carola Goglio, presidente Comitato provinciale ENIPG di Milano, il presidente ENIPG Marco Spada, prima di dare inizio ai lavori ha ricordato affettuosamente un amico di tutti, Alberto Gajani,

Sala gremita per il convegno ENIPG che, con cadenza biennale, propone temi sempre di grande attualità. Quest’anno focus sulla multicanalità e le tecnologie che collegano la stampa al digitale.



Spaziocultura Paul Klee e l’Italia

Acquarello su carta del 1931 dal titolo “Croci e colonne”.

■ Fino al 27 gennaio rimane aperta, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, una grande mostra sul rapporto di Paul Klee (1879–1940) con l’Italia. Attraverso un articolato percorso che conta circa cento opere, sia di Klee sia di altri artisti stranieri e italiani (Kandinsky, Moholy Nagy, Max Bill, Albers, Licini, Soldati, Perilli, Novelli ecc.), la mostra “Paul Klee e

l’Italia” analizza l’influenza della cultura e dei paesaggi del nostro Paese sul lavoro dell’artista rapportandosi alle varie fasi della sua biografia artistica dagli inizi al periodo Bauhaus e agli ultimi anni solitari a Berna. Klee, nato in Svizzera ma cittadino tedesco, amava i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, spesso mèta dei suoi viaggi di studio e delle sue vacanze. La critica ha già da tempo individuato nel viaggio a Tunisi del 1914 e in quello in Egitto nell’inverno 1928 due soggiorni significativi del percorso creativo dell’artista. Questa mostra intende approfondire, invece, lo studio dei molti viaggi compiuti dall’artista in Italia, sottolineando la grande influenza che essi hanno avuto sulla sua opera. Klee viene in Italia sei volte, a cominciare dal lungo viaggio di studio tra l’ottobre 1901 e il maggio 1902. Roma, Napoli e Firenze sono le tre tappe principali di questo primo viaggio di apprendistato artistico, povero di risultati creativi ma ricco di pensieri. Klee ritorna nel nostro paese dapprima visitando la Sicilia nel 1924 e nel 1931, poi l’isola d’Elba nel 1926, Viareggio nel 1930 e, infine, nel 1932 Venezia. Durante questi viaggi visita anche Milano, Genova, Padova, Firenze, Ravenna, Pisa, l’amata Napoli e tutte le principali città siciliane. Quattro sono i punti che riassumono l’Italia nella visione di Klee: natura, architettura, classicità e musica, ossia le fonti della sua arte, le basi dei processi creativi e degli sviluppi propriamente tematici della sua opera.

Mostra dei tarocchi Alla Pinacoteca di Brera fino al 17 febbraio.

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 Nel 2009 il Ministero per i Beni e le Attività culturali, esercitando il diritto di acquisto all’esportazione, ha comprato il più antico mazzo di tarocchi italiano completo (che è anche il più antico esistente al mondo), noto come mazzo Sola Busca dai nomi dei precedenti possessori (la marchesa Busca e il conte Sola) e l’ha destinato alla Pinacoteca di Brera, che già conservava un gruppo di 48 carte, parte di un prezioso mazzo tardo-gotico realizzato per il duca di Milano (mazzo cosiddetto Brambilla). La mostra intende presentare questa importante acquisizione al grande pubblico, indagandone per la prima volta in maniera approfondita il contesto culturale e le possibili fonti, la complessa iconografia, arrivando così anche a precisarne la datazione e a identificare l’artista che lo ha realizzato e l’umanista che ne ha suggerito l’iconografia, aspetti tutti che non sono mai stati in precedenza sviscerati dalla critica. Il mazzo Sola Busca si presenta come eccezionale da tanti punti di vista, primo fra tutti il fatto che è il più antico mazzo con stampe su carta da incisioni a bulino, montate anticamente su cartoncino, che sono poi state miniate a colori e oro.

Olivo, dieci di coppe e Deo Tauro: si tratta di stampa su carta pressata e incollata a formare un cartoncino.


L’architettura di Giuseppe Terragni Un artista che ha portato l’Italia nella modernità.

Asilo infantile Sant’Elia a Como e (a destra) edificio “Novocomum”, due realizzazioni di Giuseppe Terragni.

 Nell’ambito della programmazione espositiva del CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, lo scorso 6 ottobre è stata inaugurata la mostra dedicata all’opera di Giuseppe Terragni, a cura di Attilio Terragni (Centro Terragni) e di Italo Tomassoni (CIAC). Di tutto il secolo scorso, un’epoca particolarmente feconda per l’architettura italiana, la figura di Giuseppe Terragni (1904-1943) spicca in maniera singolare tra i numerosi architetti di grande operosità e d’influenza internazionale: è suo infatti il merito di aver concepito il nuovo con lucida volontà, promosso un’intera generazione all’avanguardia in Europa, ripensato i termini dell’edificare. In meno di quarant’anni Terragni abbozza l’intero percorso dell’architettura moderna, portando l’Italia nella modernità e lanciando il pensare all’italiana in tutto il mondo. L’attualità di Giuseppe Terragni sta nell’aver capito che l’architettura non è un atto individuale, bensì uno strumento potentissimo di analisi e di trasformazione sociale e politica. In Terragni

l’architettura cessa dunque di essere un fatto privato e appare per quella che deve essere in una nazione alla ricerca della propria identità: una procedura pubblica, come tale vincolante, sottratta ai giudizi e ai capricci individuali. In occasione della mostra è in preparazione un catalogo di 144 pagine, comprendente i saggi critici dei curatori, testi originali di Giuseppe Terragni, numerose immagini delle opere e apparati biobibliografici aggiornati. Terragni intendeva l’architettura non come un’arte silenziosa, ma come una forma di comunicazione: durante l’apertura della mostra si terranno quindi giornate di studio e workshop, organizzati in collaborazione con la Facoltà di Architettura e ingegneria di Perugia. La mostra resterà aperta fino al 9 dicembre.

La (vera!) storia dell’arte  Che cosa ha scatenato l’urlo di Munch? perché

la camera di Van Gogh è così ordinata? cosa fa sorridere la Gioconda? Un divertente volume che svela i “retroscena” delle più celebri opere d’arte. Ogni illustrazione è accompagnata dai commenti di Roberto Piumini che, con le sue rime geniali, descrive il processo creativo dell’opera. L’arte non è mai stata così divertente. Un volume illustrato che avvicina sia ragazzi che adulti al mondo dell’arte con un approccio unico e originale: attraverso l’umorismo. Le opere degli artisti più illustri (da Leonardo a Van Gogh passando per Arcimboldo) sono presentate come il risultato finale di scenette umoristiche, di cui vengono illustrati i momenti iniziali, come nella più classica delle tradizioni delle strisce dei fumetti; attraverso illustrazioni dalla qualità eccezionale, fedeli agli originali, raccontano con umorismo le fasi di produzione dei quadri più famosi di tutti i tempi. I diversi stili sono fedelmente riproposti, in un omaggio che prende bonariamente in giro ma sempre rispettando e mantenendo il carattere dell’opera. Un libro godibile anche per genitori e insegnanti,

che ammireranno questi capolavori da un nuovo punto di vista. Un libro pensato per avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte utilizzando gli strumenti dello humour e della poesia: da ammirare e leggere tutti insieme, in famiglia o a scuola. Oltre 20 opere di cui scoprire l’inaspettata storia attraverso le rime geniali di Roberto Piumini.

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Interviste Giampaolo Zilio

Per vendere un prodotto ci sarĂ sempre bisogno di una scatola. Ed è questa consapevolezza che ha indotto Rotografica, che produce 40 milioni di scatole all’anno, a lanciare un portale per la vendita online, Scatolexpress.it.

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“L’imprenditore è colui che precorre i tempi, le nuove tendenze del mercato, le fa proprie e propone prodotti nuovi o modi di produrre nuovi”.

26 - L’industria grafica, un futuro da reinventare Intervista con Giampaolo Zilio, amministratore unico di Rotografica

l’onlinE

anchE nEl

cartotEcnico di ACHILLE PEREGO

Dirgli che sta costruendo la nuova Pixartprinting della cartotecnica non gli piace molto. Forse non solo per il paragone impegnativo, anche per un pizzico di scaramanzia. Ma non c’è dubbio che Giampaolo Zilio, alla guida dell’azienda fondata dal padre Piergiorgio, la Rotografica di Limena, in provincia di Padova, sull’offerta online della stampa per il packaging ha deciso di scommettere. E molto. Con il lancio qualche mese fa di www.scatolexpress.it. Quello che lui stesso definisce “il futuro del packaging”. Una grande vetrina online per la vendita di scatole “low cost” che vede Rotografica come apripista nel settore cartotecnico. Rotografica era nata, come classica tipografia, nel 1953. Aperta da un gruppo di imprenditori, l’azienda (con sede prima a Padova e da 22 anni a Limena, dove l’area produttiva dovrebbe aumentare l’anno prossimo) fu rilevata negli anni Ottanta da Piergiorgio Zilio, che da fotografo si trasformò in stampatore. «Era la classica tipografia» racconta Giampaolo Zilio, 44 anni, in azienda da 25 e oggi amministratore unico e presidente mentre il fratello Fabio, 48 anni, è responsabile della logistica, «ma con la fortuna di aver avuto, fin dall’inizio, un reparto cartotecnico. Tanto che negli anni Sessanta era l’unica cartotecnica di Padova e aveva come punto di forza quello di riuscire a fare tutto in casa. Già negli anni Settanta facevamo da soli le fustelle». Che realtà produttiva è oggi Rotografica? Negli ultimi sette-otto anni ci siamo concentrati quasi esclusivamente nella stampa cartotecnica che rappresenta ormai il 90% dei nostri ricavi, circa 6 milioni di euro con 32 dipendenti. La classica stampa commerciale vale, per noi, non più del 10% del fatturato. E devo dire che, di questi tempi, è una fortuna. Basta andare a una fiera per accorgersi che le borse piene di depliant e cataloghi non ci sono più. E purtroppo, credo, con la diffusione di internet e delle nuove tecnologie, per la stampa editoriale e commerciale sarà sempre peggio. Qui nel Veneto, tra Padova, Verona e Vicenza, ci saranno installate almeno quattro-cinquecento grandi macchine offset a cinque, otto, fino a dieci colori. Troppe di fronte alla crisi. E così stanno comincian-

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AzIEndE fIORI ALL’OCCHIELLO

IL PERSOnAGGIO Giampaolo Zilio, 44 anni, ha raccolto il testimone dal padre Piergiorgio nel guidare la Rotografica di Limena, in provincia di Padova. Fondata nel 1953 da un gruppo di soci come classica tipografia, fin dall’inizio Rotografica si era dedicata alla stampa cartotecnica diventata oggi il suo business principale, che copre il 90% dei circa 6 milioni di euro di ricavi realizzati con 32 dipendenti. In Rotografica, rilevata negli anni Settanta da Piergiorgio Zilio, il figlio Giampaolo lavora da quasi venticinque anni, dopo aver conseguito il diploma di Liceo linguistico. Oggi Giampaolo Zilio è amministratore unico, mentre il fratello Fabio, 48 anni, ha la responsabilità del servizio logistico. Da sempre orientata all’innovazione, Rotografica ha deciso l’anno scorso di diventare la prima cartotecnica italiana specializzata nella vendita di scatole low cost online con il sito www.scatolexpress.it, attivo dall’inizio di quest’anno e completamente rivisitato lo scorso settembre.

do a fermarsi e temo si fermeranno ancora di più. Nella cartotecnica il discorso è diverso: presentare, scartare, aprire, scoprire sono azioni trasversali, che non passano mai di moda e che internet non può sostituire, ma piuttosto supportare. Insomma, per vendere un prodotto ci sarà sempre bisogno di una scatola... Noi ne produciamo quaranta milioni all’anno. Certo, un po’ di crisi la sentono tutti, ma io resto ottimista. Negli ultimi 5 anni abbiamo puntato molto sul farmaceutico investendo sulla qualità degli astucci, in macchine, procedure di lavorazione e gestione del magazzino in base agli esigenti standard richiesti dalle aziende farmaceutiche. Oggi per noi il settore Pharm è molto importante e si è affiancato a scatole e astucci che produciamo per la cosmetica e diversi settori industriali, dagli occhiali ai citofoni. Quando avete deciso di buttarvi nel mondo internet e cambiare completamente mentalità? Abbiamo deciso di entrare nel mondo di internet poiché negli ultimi anni il mercato è cambiato: gli ordini sono sempre più frammentati, più piccoli ma più numerosi. Ovviamente la grande azienda non ordina mille scatole online, ma il web può essere un grande canale per vendere la classica scatola standard, dal prezzo contenuto ma di buona qualità, stampata in quadricromia. Quella che voi fate completamente in casa? Rotografica da sempre ha cercato di essere indipendente nella sua produzione. A cominciare dalla prestampa dove siamo stati tra i primi a installare postazioni Mac e poi il CtP. Lo stesso vale per il finishing, con linee di fustellatura e di piega/incolla.

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Il futuro quindi anche delle cartotecniche sarà sempre più digitale? La mentalità del vecchio tipografo, quella del lavoro considerato un’arte, non esiste più. Non si può più essere vincenti sul mercato dicendo che il mio stampato è più bello! Al mercato lo stampato “artistico” non interessa. Oggi è difficile capire se una scatola è stampata in offset o in digitale. Io non ho mai ricevuto contestazioni per la qualità della stampa digitale. Rispetto alle mille, duemila o tremila copie di tiratura, che rispecchiano il tipo di ordine frammentato di cui parlavo prima, la macchina digitale non ha bisogno di lastre, bagnature degli inchiostri, scarti. Tutti costi nascosti che però in un anno fanno, per un’azienda, migliaia e migliaia di euro.

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Sul fronte stampa avete sia offset sia digitale? Sì. Una Roland 700 e una Heidelberg Speedmaster a cinque colori, entrambe 70x100 con verniciatura e forno. E una Roland 50x70 a quattro colori. Ma siamo dotati anche di macchine digitali Xerox e Konica Minolta. Credo molto nello sviluppo della stampa digitale, dove, l’abbiamo visto anche in Drupa, l’asticella della tiratura per essere concorrenziale alla offset si sta alzando (almeno a 2mila copie) come lo spessore del cartoncino.


AzIEndE fIORI ALL’OCCHIELLO

Uno scorcio del reparto produttivo di Rotografica.

Punterete quindi sempre più sulla stampa digitale? Oggi stampiamo in digitale circa il 10% degli ordini ma l’obiettivo è di arrivare presto al 30-40%. Sono sicuro che per certi tipi di stampa, l’offset diventerà “vintage”, come il disco di vinile rispetto al cd... È importante però dotarsi di macchine digitali con la fustellatura in linea, ma anche di linee di piega e incolla velocissime. Per questo ci siamo fatti realizzare da un’azienda specializzata di Torino piega e incolla su misura per le piccole tirature. L’unico inconveniente, diciamo così, delle digitali è che costano molto meno delle offset ma hanno anche un periodo d’attività limitato e dopo quattro-cinque anni, di fatto, perdono quasi completamente valore. Quindi l’investimento deve ripagarsi in questo periodo di tempo. Torniamo a internet: quando è nata Scatolexpress.it? Le scatole personalizzate online non c’erano ancora. L’idea mi è venuta l’anno scorso registrando, come dicevo, una forte diminuzione delle quantità ordinate. Mi sentivo imbarazzato a presentare ai clienti preventivi costosi per solo 500 scatole! Partendo dal presupposto che è grazie a internet che possiamo sondare nuovi mercati, far conoscere chi siamo e cosa facciamo, considerando la rete un’opportunità, abbiamo lavorato per un anno all’idea del sito. Siamo online dall’inizio di quest’anno, ma a settembre abbiamo rivisto completamente Scatolexpress.it per sintonizzarlo sulla richiesta del mercato. Adesso si possono ordinare online tirature limitate, a partire da solo 50 pezzi di scatole standard di vario formato e da novembre troverete nuove linee di prodotti. Cosa significa vendere online? Il mondo web corre veloce: con internet puoi scoprire offerte e confrontare realtà diverse, con relativi servizi e prezzi. Grazie alla tecnologia possiamo diventare ancora più competitivi, farci conoscere a platee più estese, con prezzi contenuti ma alti standard. Il nostro sistema di lavoro ci consente di accontentare le richieste anche di pochi pezzi personalizzati a costi accessibili. Bisogna solo essere visibili e farsi conoscere al nuovo mercato. La cosa bella è che internet riduce le distanze e allarga il nostro spazio commerciale: non più solo il Nord Est ma tutta l’Italia con potenziali clienti anche in Sardegna o in Sicilia. A che tipo di cliente vi rivolgete con Scatolexpress.it? Il mercato è potenzialmente infinito. Pensiamo, ad esempio, al settore del turismo o dei gadget. Ma il potenziale mercato riguarda la cosmetica, l’erboristeria, l’abbigliamento, il negozio di gioielli che vuole la scatola personalizzata per la collanina piuttosto che la ferramenta alla quale serve per metterci i chiodi. L’importante è che la scatola costi poco, un terzo rispetto alla cartotecnica tradizionale, sia fatta bene e spedita a domicilio in pochi giorni.

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Il tuo web to print. Oltre alla gamma completa di stampati digitali in piccolo e grande formato e agli espositori, Minimegaprint ti offre la possibilitĂ di rendere veramente unico il tuo lavoro. Nel campionario troverai esempi delle varie tecniche di nobilitazione serigrafica e potrai verificare la qualitĂ di Minimegaprint, a prezzi che ti sorprenderanno.


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foto: Istockphoto.com

Editoria digitale Panorama del mercato o cosa italiano


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web to print La stampa a portata di clic

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Andate su un motore di ricerca, digitate parole chiave come “stampa digitale”, “tipografia”, “servizi di stampa”, “stampa manifesti”, “stampa depliant” ecc. e osservate la notevole quantità di offerte che avete a disposizione; scegliete due o tre siti a caso e formulate la vostra richiesta d’ordine: quante opzioni vi sono proposte? Vi accorgerete subito che sia dal punto di vista del formato, sia dei supporti e delle tempistiche l’offerta è molto simile e anche la parte economica, al netto di offerte particolari, è decisamente allineata. Il perdurare dell’attuale situazione economica spinge sempre più stampatori a scelte drastiche di fronte al proprio futuro e non sono poche le aziende che decidono di dismettere la produzione, mantenere l’azienda e operare come broker di stampati realizzando siti per raccogliere commesse.

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tecnologie web to print

la parola a...

fabrizio stanca amministratore delegato di evolution printing

«EPrinting, grazie all’alta produttività di una HP Indigo W7200, è in grado di rispettare anche le scadenze più serrate, garantendo la consegna 40 dei materiali ordinati in 24/36 ore».

perché niente offset di grande formato?

Abbiamo navigato in mezzo a questo mare di proposte cercando di capire chi sono i clienti di riferimento, come sono proposti i servizi e quali sviluppi ci sono stati nell’offerta. Dal punto di vista investimenti, balza subito all’occhio come in molti siti la tecnologia di stampa utilizzata sia molto enfatizzata. La cosa curiosa è che si tratta principalmente di investimenti in sistemi di stampa digitale di piccolo e grande formato e in alcuni casi di macchine offset, ma a questo proposito il formato massimo si ferma al 70x100 e non si spinge, come in Germania (vedi Flyeralarm e altri) a formati superiori. Perché? «Questo è un interrogativo che ci siamo posti anche noi», afferma Matteo Rigamonti, presidente di Pixartprinting, azienda-mito che colleziona oltre 10 anni di successi online, prima solo con attrezzature digitali e successivamente anche con macchine offset. «Abbiamo condotto ricerche e test sulle macchine offset di grande formato, ma non comprendiamo la convenienza rispetto al formato 70x100, soprattutto in termini di qualità che nel large format è inferiore, ma anche in termini di costi di avviamento (solo per fare un esempio: 200 fogli di media con il large format e appena 25 con il 70x100 di ultima generazione) o di valore residuo dell’attrezzatura». «Il mercato italiano è da sempre più frammentato, legato a quantitativi inferiori e meno pianificato», dice Marco Biancavilla, fondatore insieme, a Riccardo De Marinis, di Minimegaprint. «Il digitale offre una risposta più adeguata a queste esigenze». «Il web to print necessita di un’infrastruttura produttiva e di un’organizzazione aziendale che siano entrambi efficienti e flessibili», spiega Vincenzo Cirimele, CEO di PressUp. «Per molti in Italia il modo più semplice di approcciare il web to print è attraverso l’utilizzo di macchine da stampa digitali. PressUp ha investito molto sull’informatizzazione dei processi al fine di ge-

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lo scenario delle piattaforme web to print è sempre più affollato, popolato da player nativi digitali, ma sono sempre più numerose le offerte di aziende di stampa desiderose di ampliare la sfera del business. e ora non più solo nel settore grafico, ma anche nel mondo della cartotecnica. in questo articolo incontriamo alcuni dei protagonisti del mercato italiano.

I maggiori stampatori italiani che operano su web in modo strutturato godono di ottima salute e, come la maggior parte delle aziende con forti progetti alle spalle, riescono a crescere anche in un quadro economico come quello di questi anni, smarcandosi in modo evidente dal proliferare di offerte. D’altronde online portano un modello produttivo composto da processi aziendali definiti e attentamente strutturati che generano prodotti a costi certi, risultato di un processo di normalizzazione di una serie di attività sviluppate negli anni, che ha visto l’impegno degli imprenditori sul fronte investimenti in risorse umane e attrezzature.


tecnologie web to print

stire una produzione integrata che contempla sia macchine da stampa digitali HP Indigo, incluse le più recenti 7600, sia offset di nuova generazione di Komori e Heidelberg». «Il mercato italiano è ancora molto indietro rispetto al web to print», commenta Filippo Guidotti, direttore generale di Exaprint, piattaforma web to print appena sbarcata in Italia, in grado di gestire attualmente 2.500 ordini al giorno e presente, oltre che nel nostro Paese, in Francia, Spagna e Portogallo. «Noi ci proponiamo come azienda che intende sfruttare le potenzialità del W2P non solo per gli stampati digitali di piccolo e grande formato, ma su una vasta gamma di prodotti, che va dalla stampa classica di biglietti da visita, brochure, depliant, volantini, manifesti, passando da tutti i consumabili per ufficio (carta intestata, cartelline, buste ecc.) e arrivando a oggetti particolari, come timbri, stand automontati, stampa su materiali particolari (Akylux, Dibond, Plexiglass, alluminio, Kapatex). «È possibile scegliere qualsiasi quantità e lavorazioni particolari quali il rilievo a secco, la vernice selettiva, la lamina argento/oro, la vernice ad alto spessore, il taglio laser… l’unico limite è la fantasia», conclude Guidotti.

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i prodotti “tipici” e quelli in crescita

In un mercato della stampa maturo come quello italiano ci si sarebbe aspettato che il successo online fosse ottenuto da chi propone lavorazioni specializzate o estremamente verticali. Invece sono proprio i prodotti “tipici” degli stampatori a essere portati online: biglietti da visita, depliant, brochure, manifesti sono i prodotti maggiormente richiesti e su cui spesso sono strutturate offerte vantaggiose, in cui è la certezza dei tempi e dei costi a fare la differenza rispetto all’offerta tradizionale. Da un punto di vista tecnico le differenze tra i vari siti in termini di proposta sono minime. Tutti hanno dei supporti cartacei predefiniti su cui strutturare un’offerta base – tipicamente delle carte patinate opache o lucide – lasciando decidere in alcuni casi all’utilizzatore la grammatura tra quelle ritenute più idonee per il prodotto. Viene offerta, tuttavia, la possibilità di stampare su altri supporti, da 2 a 10 a seconda del sito e del prodotto, con un range di grammature inferiori. Ma c’è anche chi va oltre i prodotti standard. «Oltre a quello che noi definiamo standard, ossia libri, cataloghi, volantini, pieghevoli, banner, espositori ecc., siamo gli unici a proporre online una vasta gamma di nobilitazioni serigrafiche e collezioni esclusive eco friendly, come Minimegababy, pensata per le attività ricreative dei bambini, e Minimegadecor per i complementi d’arredo», continua Biancavilla.

la parola a...

filippo guidotti direttore generale di exaprint

«La particolarità che ci distingue da tutti gli altri attori presenti sul mercato italiano è proprio il fatto che ci rivolgiamo solo ed esclusivamente ai professionisti delle arti grafiche, in base a un rapporto B2B».

alessandro perucchini responsabile commerciale di melastampi.com

«Melastampi.com nasce nel 2007 da una “costola” del gruppo Andersen di Borgomanero e si indirizza agli esperti di settore. Il nostro parco macchine è quello di Andersen e il nostro formato specialistico, parlando di stampa digitale, è il piccolo 41 formato toccando anche il 50x70 cm».


tecnologie web to print

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marco biancavilla fondatore, insieme a riccardo de marinis, di minimegaprint

«Il nostro web to print è nato per affiancare un’attività di stampa tradizionale che esiste da 40 anni, specializzata nella serigrafia e nel digitale di grande formato. I processi interni, però, sono stati completamente ripensati e automatizzati in funzione del nuovo servizio. La nostra proposta sul web oggi è articolata in piccolo formato, grande formato ed espositori».

Anche l’offerta di prodotti di largo formato è molto ben delineata. Oltre all’offerta di stampa si propongono anche le strutture espositive e i relativi finissaggi e, una volta individuato il prodotto adeguato, sono davvero poche le scelte che bisogna compiere. C’è poi un comparto ormai consolidato dal punto di vista tecnico e in ascesa dal punto di vista commerciale che è quello del packaging. Qui l’offerta è molto differenziata in funzione proprio delle tecnologie adottate e del know-how aziendale. Andando sul sito Scatolexpress.it, ad esempio, si può notare come la competenza di settore sia stata portata online con un’offerta molto ampia e al tempo stesso chiara e immediata, che in pochissimi passaggi permette di realizzare il prodotto (v. intervista a pag. 32). Siccome sui siti in genere l’offerta è molto ampia, sono presenti dei raggruppamenti per “attività” che puntano a far concentrare l’attenzione solo su alcuni prodotti specifici rinominati nel linguaggio di quel settore merceologico. Attualmente le proposte si rivolgono al settore eventi (roll-up, stand espositivi, espositori, gadget), ristorazione (menù, blocchi, blocchi comande, segnaposti, etichette, ferma pacchi) e ufficio (biglietti da visita, carte intestate, blocchi appunti, quaderni, agende). Esistono poi offerte legate a eventi annuali come il Natale (es. Pixartprinting propone pini da esposizione assemblabili).

matteo rigamonti presidente di pixartprinting

«Abbiamo fatto ricerche e test sulle offset di grande formato, ma non ne comprendiamo la convenienza rispetto al 70x100 sia in termini di qualità, che nel grande formato è inferiore, sia in termini di costi di avviamento o di 42 valore residuo dell’attrezzatura».

Il modo in cui i siti propongono i prodotti è invece molto diverso ed è in funzione del target a cui l’azienda si vuole proporre. Nel caso di Melastampi, ad esempio, l’utente trova immediatamente visibile tutta l’offerta configurata per tipologia di prodotto e formato e ciò rende molto semplice l’esecuzione della scelta e del preventivo per chi ha già le idee chiare. Il sito Eprinting apre con una comunicazione molte forte sul background da cui proviene l’azienda e il tipo di proposta che offre. La scelta del prodotto avviene tramite un catalogo molto tecnico e, prima che sia possibile eseguire l’ordine, il file deve essere caricato per essere visualizzato dall’utente. Questo approccio è molto vicino a quanto normalmente un grafico o una agenzia richiedono a uno stampatore, che in questo modo realizza una cianografica virtuale con relativo preventivo. Attualmente l’unico sito che si rivolge espressamente a broker, ossia professionisti delle arti grafiche, è Exaprint (www.exapass.it) che mette a disposizione dell’utenza l’intero catalogo con una formula diversa rispetto ad altri siti, richiedendo l’iscrizione come professionista del settore.

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clienti finali o broker


tecnologie web to print

Nel caso di Pixartprinting, il 95% dei clienti finali è rappresentato da operatori del settore che rivendono il prodotto a terzi.

la parola a...

standardiZZare i processi

La gestione di numerosi ordini giornalieri richiede un impegno costante nella programmazione, che non può prescindere dall’adozione di sistemi di automazione in grado di svolgere le attività di routine. Tutto fa pensare che le aziende che operano con un parco macchine misto, digitali e tradizionali, abbiano la strada spianata nel business dell’ecommerce, non fosse altro perché, sul piano organizzativo, è più facile finalizzare i processi alla produzione di piccole commesse, integrare e automatizzare gli ordini con i sistemi software esistenti. In realtà non basta il know how tecnico per muoversi nel mondo del web to print. Un’azienda deve cambiare filosofia, perché un conto è gestire 1.000 copie, un conto è gestirne 5. Tuttavia chi ha attrezzature digitali di certo è più predisposto al passaggio; per gli stampatori tradizionali probabilmente il cambio di rotta è più difficoltoso ed è per questo che molti preferiscono non lanciarsi in questa avventura ma sfruttare chi lo ha già fatto al posto loro.

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cosa potremmo aspettarci

In quale direzione potrebbe esserci uno sviluppo e quali potenzialità restano ancora da esplorare? Attualmente è ancora difficile reperire sulle piattaforme web to print nazionali alcune tipologie di stampati, come ad esempio quelli offset di grande formato, che restano al momento appannaggio di aziende internazionali, soprattutto tedesche, come ad esempio Flyeralarm. Nessuno propone al momento un servizio di stampa a dato variabile, di generazione di codici mono o bidimensionali su dati noti, lasciando questa prerogativa a chi si occupa di servizi di stampa transazionale e di postalizzazione. Sul fronte di stampa sostenibile e “green” spesso ci si limita alla certificazione FSC/PEFC di molti supporti, ma nessun sito propone ad oggi una formulazione del calcolo della CO2 o un progetto specifico per chi vuole orientare la propria comunicazione in questa direzione. L’offerta attualmente è talmente ampia che esiste la necessità di specializzarsi, come già alcune aziende hanno fatto, concentrandosi su pochi prodotti con elevata attenzione alla scelta qualitativa dei materiali. Di certo il web to print è una realtà in crescita che avrà sempre maggiore penetrazione nel mondo della stampa a ogni livello. La stampa si trasforma... e così anche chi la produce.

Vincenzo cirimele ceo di pressup

«Il successo del web to print deriva principalmente dal fatto di aver intercettato la domanda crescente di basse tirature e tempi di consegna brevi, senza compromessi sulla qualità dei prodotti stampati. La nostra offerta è rivolta ai soli professionisti delle arti grafiche, prevalentemente stampatori e agenzie».

giampaolo Zilio amministratore unico di rotografica (scatolexpress.it)

«La grande azienda non ordina mille scatole online ma il web può essere un grande canale per vendere la classica scatola standard, dal prezzo contenuto ma di buona qualità, stampata in quadricromia». 43


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eventi quotidiani

Intergraf

Un “toolkit” per ristrutturarsi Da Intergraf un bilancio sulle attività a favore delle aziende grafiche europee Oltre 100 persone provenienti da 18 Paesi diversi – stampatori, rappresentanti di associazioni di settore, organizzazioni sindacali, consulenti, giornalisti – hanno preso parte lo scorso 18 settembre a Bruxelles a una conferenza organizzata da Intergraf con l’obiettivo di fare il punto sulla ristrutturazione “socialmente responsabile” delle aziende grafiche europee.

di CRiStina RoSSi

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Quattro anni fa Intergraf e i suoi partner, col sostegno economico della Commissione Europea, decisero di impegnarsi in un vasto piano d’azione per aiutare l’industria grafica del Vecchio Continente a far fronte al più importante cambiamento in atto nella storia. Il risultato dei lavori è stato concentrato in un “toolkit” utile alle aziende grafiche per sopravvivere con successo a questi anni di turbolenze economiche e strutturali. Sono stati selezionati sette Paesi europei – Germania, Gran Bretagna, Francia, Ungheria, Polonia, Malta, Paesi Bassi – dove l’associazione ha organizzato seminari e workshop, ai quali hanno partecipato quasi 300 persone tra dipendenti, sindacalisti, titolari di imprese e rappresentanti di associazioni di settore, per suggerire le possibili modalità di adozione del “toolkit”. Durante la conferenza a Bruxelles, grazie all’intervento di analisti di settore e di tre aziende “testimonial”, si è esaminato il risultato dei vari workshop nazionali, mettendo in evidenza i successi legati all’adozione del toolkit nel processo di riorganizzazione aziendale, ma anche le difficoltà provocate principalmente dalla resistenza al cambiamento. «Non possiamo assistere passivamente al cambiamento», ha dichiarato in apertura Fernando Vasquez della Commissione Europea. «Dobbiamo anticipare il cambiamento e dobbiamo agire in partnership, evitando il protezionismo, che è inutile e controproduttivo». Il “kit degli strumenti operativi” contiene consigli, linee guida e check list destinati ai direttori e ai rappresentanti del personale affinché possano lavorare insieme nel-

Tra i partecipanti al convegno, al centro Beatrice Klose di Intergraf.

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eventi aSSoCiazioni

la ricerca di soluzioni. Il contenuto si basa sulle buone prassi consolidate e su una ricerca condotta in Europa occidentale e negli Stati Uniti. Il processo di ristrutturazione suggerito dal toolkit si articola in 5 fasi: pianificazione, partecipazione/ coinvolgimento, consultazione, azione e valutazione. l’eSpeRienza di tRe teStimonial

Dick Naafs, direttore di Drukkerij BakkerBaarm.

Da sinistra: Peter Mifsud di Proprint, Eberhard Nehl di Walter Medien, Dick Naafs.

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Fernando Vasquez della Commissione Europea.

Tre aziende di dimensioni diverse e di Paesi diversi – Malta, Olanda e Germania – hanno testimoniato quanto sia stato utile il toolkit nel loro processo di riorganizzazione aziendale. Il fatto di esaminare aziende di Paesi diversi con realtà economiche e culture differenti ha sicuramente offerto alla platea la possibilità di vedere una vasta modalità di approcci e soluzioni a problemi comuni. Dick Naafs, direttore della Drukkerij BakkerBaarm, azienda con ben 117 anni di storia, ha illustrato le fasi principali della trasformazione da stampatore ad azienda di comunicazione: «Nei processi di ristrutturazione è fondamentale condividere le proprie intenzioni con i dipendenti. Quando nel 2007 abbiamo deciso di cambiare assetto alla società abbiamo fatto una presentazione ai nostri dipendenti, annunciando con entusiasmo la direzione che intendevamo imboccare». Grazie al cambio di direzione, all’investimento in soluzioni ICT – tra cui una piattaforma web-to-print – e all’acquisizione di un’agenzia di pubblicità, l’azienda olandese ha guadagnato tre nuovi grandi clienti e ha raggiunto un importante incremento del fatturato. «La collaborazione dei dipendenti è stata fondamentale, per questo è importante che vengano coinvolti nei cambiamenti. La loro capacità di adattamento al cambiamento è stata di gran lunga superiore alle nostre aspettative. Nonostante la recessione siate trasparenti e abbiate fiducia nei collaboratori!». Peter Mifsud, della maltese Proprint, ha fornito un’altra interessante testimonianza: «Nell’isola di Malta ci sono circa 60 aziende di stampa che contribuiscono per circa il 4% al Pil. Proprint è stata fondata nel 1989 quando si sentiva l’esigenza di un’azienda di stampa in grado di garantire un servizio efficiente e professionale. L’eccellenza deriva dall’unire la passione alla conoscenza». Proprint, che era dotata solo di attrezzature per stampa offset, decise di investire nel digitale e in una piattaforma web-to-print, acquistare attrezzature per la stampa del packaging e ridurre il proprio staff. L’azienda è al momento a un buon punto nel suo piano di ristrutturazione: sono stati implementati un sistema CRM e, al 90%, un portale web, sono state installate due macchine digitali OKI e sono in corso una trattativa con Konica e Xerox per una macchina di fascia superiore e un’altra con Heidelberg per una offset Speedmaster 52. «Nonostante questi cambiamenti, non abbiamo intenzione di ingrandirci, per noi piccolo è bello», commenta Peter Mifsud. «Malta è una piccola isola e ci sarà sempre lavoro per i piccoli stampatori». Infine, Eberhard Nehl, CEO della Walter Medien, un’azienda a gestione familiare con sede vicino a Stoccarda, circa 20 milioni di fatturato nel 2011 e 125 persone, ha ribadito il concetto di quanto sia importante coinvolgere i dipendenti nei valori dell’azienda. Azienda con tre linee di business: calendari – quasi il 50% del fatturato – stampa commerciale e stampa di quotidiani. «L’industria grafica tedesca è da anni in una situazione difficile sia da un punto di vista strutturale che economico. Le tirature e i volumi di stampa sono in diminuzione e con essi anche i margini di guadagno. Nel nostro caso i calendari distribuiti a scopo promozionale sono in calo perché gli investimenti pubblicitari sono stati dirottati su altri mezzi. Il futuro appartiene alle aziende grafiche in grado di offrire prodotti e servizi innovativi, anche attraverso partnership». Nel 2006 l’azienda tedesca ha deciso di rivedere tutti i processi interni, in modo da rendere la produzione più efficiente, adottando un sistema di controllo di produzione simile a quello utilizzato da Toyota, battezzato WAPS. «Oggi WAPS è il processo di ottimizzazione all’interno di Walter Medien. Ogni settimana il 10% dello staff si riunisce in meeting per discutere dei piani futuri».



NEWS

Notizie daLLe azieNde

foiL

Nuovi effetti olografici da Kurz

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invece, elimina le linee di giunzione. In occasione di Drupa, Kurz ha mostrato le sorprendenti possibilità che questa nuova tecnologia senza recombining è in grado di offrire. Se in passato era possibile utilizzare esclusivamente piccoli modelli che si duplicavano in rapida successione, ora è possibile produrre, senza interruzioni, anche grandi disegni a singole immagini. Inoltre, la combinazione tra loro di diversi disegni può essere eseguita senza alcuna difficoltà e senza alcuna restrizione in termini di spazio. Tra gli effetti presentati a Drupa vi erano SB Lightwave, caratterizzato da grandi onde sulle cui creste si rifrange la luce, e SB Liquid,

morbide strutture che si distendono senza interruzioni. La vera novità, però, è la variante del noto effetto lente: SB Aquadrops. Per realizzare questo particolare disegno, Kurz ha utilizzato equipaggiamenti all’avanguardia, grazie ai quali è stato possibile ottenere una notevole profondità. SB Aqua-

drops presenta infatti le lenti sotto forma di gocce d’acqua di varia grandezza disposte in ordine sparso. In questo modo, la luce si rifrange in diverse direzioni creando raffinati e unici giochi e movimenti di colori.

Nella gamma Light Lines le foglie olografiche sono prodotte senza recombining, quindi non compaiono linee di giunzione.

Luxoro, tel. 0384.254011 Servizio lettori n. 1

ifra 2012

ifra 2012

Da Fujifilm una nuova lastra “low chemistry”

La produzione di quotidiani secondo Goss

Fujifilm ha scelto Ifra 2012 per lanciare una nuova generazione di lastre per la stampa dei giornali: Brillia PRO-VN2. L’ultima nella gamma Fujifilm “low-chemistry”, completa la già nota serie di lastre Brillia PROVN. La nuova lastra è una versione più forte rispetto alla Brillia PRO-VN, adatta a tirature fino a 300.000 copie, e vanta, insieme a una maggiore durata, caratteristiche che la qualificano come “low-chemistry”. È tradizionalmente difficile ottenere elevate tirature quando si utilizzano lastre prodotte con processi a basso contenuto di prodotti chimici. Per risolvere questo problema Fujifilm ha progettato Brillia PRO-VN2, sviluppando un nuovo legante, impiegando la tecnologia di dispersione e migliorando le tecniche di produzione nei suoi stabilimenti. Brillia PRO-VN2 è anche più resistente agli agenti chimici, in grado quindi di essere utilizzata in differenti condizioni d’impiego.

Goss International ha ampliato il tema presentato a Drupa, concentrandosi su un approccio innovativo alle sfide dell’editoria dei nostri giorni. Con lo slogan See Things Differently, ha messo in evidenza il modo in cui questa filosofia offre nuove soluzioni per un’aumentata produttività e maggiori opportunità. I progetti di installazione in corso includono una varietà di attività editoriali, a dimostrazione che le tecnologie Goss continuano a rivitalizzare la produzione di società editrici piccole, medie o grandi. Progetti che spaziano dalla rotativa compatta a doppia larghezza Colorliner CPS, la prima al mondo, a una recente serie di investimenti Goss Community di ultima generazione in Africa e Medio Oriente. Per il settore a singola larghezza, l’aggiunta più recente al portafoglio Goss di rotative per giornali è la Magnum HPS.

fujifilm italia, tel. 02.929741 Servizio lettori n. 2

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Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del Gruppo Kurz, presenta infinite soluzioni personalizzate per la nobilitazione e protezione del marchio, tra cui Light Lines, una particolare varietà di foil che consente di creare innovativi disegni tramite foglie olografiche in continuo prodotte senza recombining. Nel processo produttivo di foglie per stampa con effetto olografico in continuo un piccolo soggetto olografico viene duplicato più volte in modo da formare un disegno su larga scala. Attraverso questo procedimento, i foil presentano le tipiche linee di giunzione da recombining. La gamma di effetti olografici Light Lines di Kurz,


NEWS

Notizie daLLe azieNde fLatBed uv Led

Caratteristiche da “grande” per la Mimaki UJF-6042

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Oltre al formato di stampa più grande, l’A2, il nuovo modello Mimaki, rappresentata in Italia dall’importatore esclusivo Bompan, incorpora i plus della serie UJF3042, quali il processo di stampa in esacromia, l’utilizzo dell’inchiostro bianco altamente coprente e della vernice trasparente e la possibilità di personalizzare supporti con spessore fino a 150 mm. UJF-6042 è dotata di un particolare tipo di testa di stampa con viti a sfera presenti solitamente solo in flatbed di fascia alta, meccanismo che garantisce massima precisione nel posizio-

namento della goccia d’inchiostro. Altre caratteristiche: • Risoluzione di 1800x1800 dpi, goccia variabile e accurato posizionamento della goccia contribuiscono a una qualità molto vicina a quella fotografica. Per applicazioni fotografiche il formato A2 offre il vantaggio di poter stampare contemporaneamente due pagine affiancate di un fotoalbum in f.to A3. • Tre differenti tipologie di inchiostro a garanzia di maggiore flessibilità. Utilizza l’inchiostro rigido LH-100 (4cromia e bianco coprente) che per la sua formulazione è adatto alla stampa su

superfici che richiedono una capacità d’adesione più elevata. Inoltre, può impiegare l’inchiostro flessibile Mimaki LF-140 (6cromia e bianco coprente) e LF-200 (4cromia e bianco coprente) con elasticità massima del 200% ed elevata capacità di adesione. • La tecnologia UV LED di Mimaki garantisce una polimerizzazione efficiente che previene il rischio di mancata asciugatura dell’inchiostro. • La gestione inkjet del primer come se fosse un normale inchiostro ne permette l’applicazione automatica e il posizionamento in aree predefinite.

• Gli inchiostri UV LED consentono la stampa diretta su un’ampia gamma di supporti con spessore massimo di 150 mm e formato A2.

Presentata ufficialmente alla scorsa Photokina, uJf-6042 inizierà a essere commercializzata da dicembre.

Bompan, tel. 0331.81971 Servizio lettori n. 4

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NEWS

Notizie daLLe azieNde

GraNde forMato

Nuovo plotter flatbed UV da Roland

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fredda a lunga durata e basso consumo. È già fornita di Rip Roland VersaWorks per la gestione completa della stampa e le librerie di texture incorporate stampabili con la verniciatura. Ha una larghezza di stampa di 162,5 cm, con lunghezza fino a 250 cm. Il piano può accomodare oggetti fino a 200 Kg di peso con spessore fino a 15 cm di altezza. Include un sensore automatico per la rilevazione dello spessore del materiale. Il piano di lavoro può essere parzializzato fino a sette aree differenti per la tenuta del materiale, secondo la sua dimensione. LEJ-640F può stampare su una vasta gamma di

materiali, rigidi, flessibili e fogli. Per i materiali rigidi è possibile usare fogli in poliuretano e in polistirene, in PVC, lastre in polipropilene PP, fogli in cartone, pannelli in alluminio, corrugati e acrilici. È possibile anche la stampa su fogli di materiale come PET, polietilene, polipropilene policarbonato e PVC adesivo.

La versatilità unica di LEJ-640F consente all’operatore di realizzare molte tipologie di applicazioni grafiche, dalla personalizzazione di eventi sino a quella del punto vendita, stand e packaging.

struttura solida e robusta per il nuovo flatbed uv di roland, che può stampare fino a 162,5 cm di larghezza e uno spessore del supporto fino a 15 cm.

roland dG Mid europe, tel. 0735.586565 Servizio lettori n. 5

fLessoGrafia

iNkJet

Da Gidue la Combat MX per etichette autoadesive

Grande versatilità nella stampa di imballaggi

La nuova macchina da stampa viene proposta con configurazione fissa, con banda da 370 mm, 8 unità stampa flexografica, 8 lampade UV, stazione di fustellatura, cold foil, laminatura opzionale e UV, barra di inversione e possibilità di stampa su adesivo. È dotata del noto Flower™, l’unità stampa congeniata da Gidue più affidabile, produttiva e di semplice utilizzo per l’industria della stampa flessografica a banda stretta. MX™ dispone di un programma di “non manutenzione”: per un periodo di due anni non necessita di assistenza, di intervento da parte di un operatore, né di specifiche manutenzioni. È stata progettata per i nuovi addetti del mercato delle etichette che investono per la prima volta in una macchina rotativa. Le facili azioni in fase di start up e di produzione permettono agli operatori anche con limitate competenze di produrre etichette autoadesive in modo efficace e produttivo.

Grazie al design modulare del sistema Digiline Versa, presentato per la prima volta a FachPack, Atlantic Zeiser ha mostrato le possibilità di ampliare il business anche con piccole commesse o imballaggi 3D. La modularità di Digiline Versa consente una personalizzazione sulla base delle esigenze del cliente. Una nuova unità di trasporto, più silenziosa, abbinata alla tecnologia DoD inkjet di Atlantic Zeiser, garantisce una incomparabile qualità di stampa nel mercato della codifica. Questa caratteristica è particolarmente importante per le aziende cosmetiche.

atlantic zeiser, tel. 02.33497740 Servizio lettori n. 7

Gidue, tel. 02.9668181 Servizio lettori n. 6

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Roland DG Mid Europe ha annunciato LEJ-640F, il nuovo plotter flatbed UV presentato in anteprima al mercato italiano al Viscom Italia. LEJ-640F monta sei testine piezo ad altissima precisione, con goccia variabile di 4pl e risoluzione di 1440dpi. Ha una struttura solida e robusta, che consente nel tempo una qualità costante e senza alterazioni. Equipaggiata con inchiostro UV Roland CMYK, include anche un bianco coprente e la verniciatura lucida e opaca, stampa su materiali rigidi e flessibili. Può ospitare, oltre a fogli e lastre, anche dime per la produzione di oggetti. Utilizza una tecnologia UV con lampada



tecnologie stampa digitale

Durst Rho P10

Una goccia che fa la differenza

Sistema di trasporto

L’unità di trasporto lineare magnetica assicura il movimento altamente preciso del carrello garantendo una stampa estremamente accurata.

2 Carrello di stampa

Costruzione dalla robustezza industriale per garantire la massima precisione e affidabilità.

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Flatbed anche in versione pac

I modelli flatbed sono disponibili anche nella versione PAC studiata appositamente per la stampa del cartone e dotata del sistema feeder & stacker automatico con piani di carico e scarico a compensazione, di un piano aspirante potenziato e di un sistema di guide

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1

che assicura la planarità del materiale in fase di stampa. Una configurazione che si può definire completamente automatizzata che non richiede il presidio costante dell’operatore. Le flatbed Rho P10 200/250, anche nella versione PAC, combinano la compattezza e la robustezza del design industriale all’efficienza e all’affidabilità produttiva. Rispettivamente con larghezze massime di 2 e 2,5 m, sono in grado di annullare le pause legate all’adattamento del piano di aspirazione ai diversi formati. Questo vuol dire che stampano in continuo, massimizzando la produttività 24/7. Dispongono, inoltre,

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di un sistema di messa a registro frontale meccanico per consentire la stampa in parallelo di lastre affiancate e la registrazione perfetta su lastre di grandi dimensioni. roll-to-roll: alta qualità su un’ampia gamma di supporti

Con una luce di stampa di 3,2 m, la roll-to-roll Rho P10 320R offre la possibilità di stampare su materiali sia tessili sia stretch. L’ottima qualità di Rho P10 320R è determinata sia dalla dimensione delle gocce di 10 pl sia dall’esatto posizionamento della goccia d’inchiostro di grandezza costante sulla superficie del supporto. Il controllo preciso della

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■ In molti l’hanno già definita il cambiamento epocale che il mondo del digitale aspettava da tempo. La nuova gamma di stampanti inkjet UV Rho P10 permette di unire la qualità di una goccia da 10 picolitri, gestita con elettronica di nuova generazione Durst, con la produttività dei sistemi di stampa industriali (fino a circa 170-200 m²/h). La famiglia P10 comprende i modelli flatbed Rho P10 200/250 ideali per la stampa su materiali rigidi come cartone, lastre in espanso, metallo, acrilico e PVC, e il roll-to-roll Rho P10 320R progettato per la stampa di materiali in bobina (supporti per retroilluminazione, tessili e vinilici). La serie Rho P10 offre l’opportunità di massima personalizzazione, permettendo di scegliere tra le varie configurazioni da 4 a 8 colori.


tecnologie stampa digitale

Dopo il debutto a ISA di Orlando e la presentazione in anteprima europea a Drupa, la nuova serie P10, che incorpora il know how maturato da Durst nel mondo fotografico e industriale, ha ottenuto gratificanti consensi anche da parte del mercato italiano in occasione del Viscom.

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3 Caricamento pannelli

Per un flusso produttivo in continuo, i sistemi Rho possono essere accessoriati di sistemi di automazione per il carico e lo scarico dei pannelli.

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temperatura dell’inchiostro, la massa delle gocce in nanogrammi, la regolarità del movimento della slitta e dell’avanzamento del supporto senza vibrazioni sono tutti fattori che contribuiscono a garantire l’alta qualità di stampa su un’ampia gamma di supporti: carte di varia grammatura, pellicole autoadesive, vinile e tessuti in poliestere. La produttività del sistema è potenziata dalla funzione che consente la stampa simultanea e indipendente di due bobine da 1,6 m affiancate, dall’opzione per bobine di grandi dimensioni e dal sistema di sicurezza per la stampa senza operatore.

una nitidezza senza precedenti

Al cuore di ogni P10 ci sono le nuove testine di stampa Durst Quadro Array 10. Ed è proprio questa tecnologia innovativa che consente di ottenere la straordinaria qualità di stampa Fine Art, con risoluzioni fino a 1000 dpi e l’opzione dei colori light aggiuntivi (ciano light e magenta light). Il tutto per una definizione delle immagini in cui anche i piccoli dettagli sono a prova di visione ravvicinata, con sfumature perfette. Una nitidezza senza precedenti nel mondo del digitale. Non a caso questi sistemi sono ideali per la stampa di segnaletica da interni ed

esterni, POP, packaging di piccole e medie dimensioni e per la retroilluminazione di articoli di lusso. successi di vendita

La qualità Fine Art della tecnologia Durst ha confermato le aspettative, conquistando il pubblico di Viscom 2012, che si è tenuto all’inizio di ottobre a Milano. Allo stand, sotto una pioggia di gocce colorate, espressione del concept “Durst reinventa la goccia”, è stata ufficializzata la vendita di due sistemi flatbed Rho P10 200 acquistati rispettivamente dall’azienda Topcolor di Buccinasco e da New Lab di Brescia. Arrivano così a 18 i sistemi P10 venduti in Italia.

4 Dual Quadro Array 10

La modularità della tecnologia Durst consente di avere diverse configurazioni in termini di produttività e applicazioni in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

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SpazioEtichette Attività FINAT

Etichetta come valore aggiunto Un’etichetta autoadesiva è in grado di offrire valore aggiunto all’imballaggio di un prodotto in diversi modi: fornendo informazioni sul contenuto dell’imballaggio, ospitando codici a barre per la tracciabilità e autenticazione, oltre a elementi di promozione e decorazione. Rappresenta dunque uno strumento prezioso per lo sviluppo e la vendita dei prodotti.

di JULES LEJEUNE

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Si prevede che la domanda mondiale di etichette (stampate con diverse tecnologie) supererà i 50 miliardi di m2 entro il 2015. La crescita della domanda di etichette a livello mondiale nel 2012/13 sarà pari a circa il 6-7%. I principali mercati sono quelli degli alimenti, delle bevande, dei prodotti per l’igiene personale e i prodotti farmaceutici. Le economie emergenti a livello mondiale, in particolare i paesi BRIC, sono il motore di tale crescita. Le etichette autoadesive, unitamente a quelle applicate a colla, rappresentano ancora oggi nell’insieme quasi quattro quinti del mercato totale delle etichette, ma oggi devono affrontare una forte concorrenza da parte delle etichette termoretraibili e di tipo IML (in-mould) che stanno entrambe registrando una buona crescita, in particolare nei


settori degli alimenti e delle bevande. In Europa, lo sviluppo dinamico registrato negli ultimi anni nei paesi dell’Est ha subito un rallentamento. L’aumento nella richiesta delle etichette autoadesive in America del Nord proviene essenzialmente da applicazioni VIP. La regione dell’AsiaPacifico si aggiudica la quota maggiore del mercato generale delle etichette e qui le etichette autoadesive registrano una buona crescita, con la nascita di nuove aziende per la plastificazione di etichette e di aziende trasformatrici. Il mercato più giovane per le etichette, rappresentato da Africa e Medio Oriente, integra economie mature e instabili, ma sta registrando una sana crescita generale per le etichette autoadesive.

Il direttore generale di FINAT fornisce interessanti dati sul mercato mondiale delle etichette autoadesive.

coSto dELLE matEriE primE E SoStENibiLità

Vista la sua complessa composizione, l’etichetta autoadesiva risente particolarmente degli aumenti dei prezzi delle materie prime, che negli ultimi due anni hanno creato pressioni sui margini a ogni livello della catena di valore. Il prezzo del platino (il catalizzatore dei rivestimenti siliconati) continua ad essere estremamente alto e quello del greggio fluttua influenzato dalle problematiche politiche mondiali e continua ad essere al centro dell’attenzione, in particolare in relazione alle pellicole plastiche. Se le etichette in carta e i liner rimovibili continuano a essere predominanti nel settore delle etichette autoadesive, le superfici in film accompagnate da liner rimovibili stanno guadagnando una maggiore fetta di mercato. Le preoccupazioni ambientali e la ricerca di sostenibilità stanno promuovendo l’uso di etichette autoadesive a spessore ridotto per ridurre in tal modo il consumo di materiali, risparmiare sui costi, ridurre lo spazio di stoccaggio e risparmiare sui costi di trasporto (grazie al peso inferiore). Le pellicole e i liner rimovibili con minore spessore rappresentano elementi fondamentali in questo settore, con riduzioni importanti ottenute a livello di peso base. Nel caso della carta i produttori si concentrano sulle applicazioni speciali quali etichette lavabili per bottiglie, carte di sicurezza con marcatori integrati ed etichette plastificate per vino che offrono prestazioni da “secchiello per il ghiaccio”. La riciclabilità dimostrata del liner calandrato sta ora iniziando a incoraggiare l’uso continuativo di etichette in carta. La popolarità del look “senza etichetta” ottenuto usando etichette in pellicola trasparente non è l’unica ragione per l’utilizzo odierno della pellicola nelle etichette autoadesive. I liner in pellicola, PET o PP, sono da considerarsi attualmente un’alternativa sempre più presente. La combinazione di una superficie in film e di liner in film consente di ridurre lo spessore della plastificazione delle etichette, di ottenere più etichette per bobina, di avere meno sostituzioni delle bobine in macchina da stampa e nella linea di etichettatura con risparmi sensibili su tempi e costi. I risparmi sui costi sono ottenuti inoltre mediante il riciclo della pellicola siliconata. La penuria a livello mondiale di polietilene granulato e l’elevata domanda hanno reso il liner riciclato un prodotto appetibile dal punto di vista finanziario. È tuttavia nell’ambito della pellicola che le etichette autoadesive stanno affrontando attualmente la concorrenza più spietata. Come già detto, le etichette termoretraibili in pellicola, le maniche allungabili e avvolgibili e le etichette IML stanno registrando oggigiorno una crescita ancora più rapida. I trasformatori di etichette autoadesive stanno adottando l’idea del “punto vendita unico”, offrendo ai clienti non solo la soluzione autoadesiva, ma anche le tecnologie non adesive che possono risultare redditizie ed essere stampate sulle loro soluzioni di stampa a bobina stretta. digitaLE: tiratUrE più baSSE, pUNto di parEggio più ELEvato

Le macchine da stampa a banda stretta per la produzione di etichette autoadesive negli ultimi anni sono state utilizzate principalmente nel

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“La domanda mondiale di etichette supererà i 50 miliardi di metri quadri entro il 2015” processo di stampa flessografico, accompagnato recentemente da una rapida asciugatura UV. Tuttavia, la rapida evoluzione delle soluzioni di stampa digitale a colori a banda stretta, in particolare HP Indigo e Xeikon, sta oggi sconvolgendo il mondo della stampa di etichette. Man mano che i proprietari dei marchi e i rivenditori scelgono tirature di produzione più brevi per i loro prodotti, con forniture più frequenti e un numero superiore di versioni dei prodotti usando lo stesso imballaggio di base, si stanno sfruttando la velocità, la flessibilità e la capacità di produrre tirature ridotte con la stampa digitale. iNtErESSE pEr LE appLicazioNi SpEciaLi

Le etichette autoadesive senza supporto siliconato che ebbero un periodo di popolarità negli anni ‘80, stanno registrando una nuova fase di interesse e gli sviluppi tecnologici le hanno rese un vero successo, in particolare La tavola rotonda. per l’etichettatura di cibo sfuso al supermercato. I limiti Da sinistra: Roberto Poli imposti alle forme delle etichette hanno ostacolato questo formato ma vi sono sviluppi (San Biagio Stampa), Dario De Cian (CSQ), Renatotecnologia è da tenere sott’occhio. in corso e questa Gorla (RCS Quotidiani), Federico Reviglio (ITEDI, SviLUppi tEcNoLogici La Stampa), Silvio Da Giau Le tendenze della stampa includono una (Athesis), Sergio nell’ambito Vitelli serie ancora (segretario Asig).più ampia di finiture speciali per etichet-

te, quali inchiostri fotocromatici e metallizzati ad alta brillantezza, indicatori di durata e temperatura, ologrammi e vernici a effetto tattile. Progettate per potenziare l’attrazione esercitata dall’imballaggio di un prodotto sui consumatori e fare risaltare le merci sugli scaffali, queste finiture si associano ad adesivi permanenti e rimovibili altamente tecnologici per garantire prestazioni perfette in linea con le richieste dei proprietari dei marchi. UN mEzzo iNtErattivo chE coLLEga iL prodotto aL coNSUmatorE

Il contenuto delle etichette sta diventando sempre più un problema man mano che i requisiti dei proprietari dei marchi e dei rivenditori sono soppiantati da quelli della legislazione in materia di informazioni su sicurezza alimentare, di logistica e informazioni aggiuntive accessibili al cliente tramite codici QR e dispositivi simili. Come conseguenza di questo vasto programma di contenuti delle etichette, le dimensioni delle stesse sono aumentate e l’adozione dell’etichetta a libretto è cresciuta, in particolare per i prodotti farmaceutici. In questo settore, in seguito ai sempre più numerosi casi di contraffazione, è massiccio l’uso di contenuti in braille e l’inserimento di dispositivi di sicurezza e tracciabilità visibili e nascosti. In tale contesto esistono effettive opportunità per gli stampatori di etichette di collaborare con le aziende che producono imballaggi commerciali per aggiungere valore in termini di impatto sul cliente e impegno nei confronti >segue a pag. 70 di un marchio specifico.

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CARTA Lo Shop Online comunicazione d’ImpREsA

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prende il volo

Spesso capita di voler realizzare un progetto con una carta speciale ma i quantitativi minimi d’acquisto sono troppo elevati per rispondere alle esigenze di creativi e designer che lavorano come free lance o in piccoli studi. Altre volte capita di voler creare da soli le partecipazioni di matrimonio, gli auguri di Natale o il menù del proprio ristorante. Scegliere la carta giusta per un progetto, grande o piccolo che sia, non è una decisione banale, è una scelta che nasce dal desiderio di comunicare qualcosa in più, che lasci un segno distintivo ben preciso. È per questo che Gruppo Cordenons ha realizzato un sito e-commerce (http://shop.gruppocordenons.com) dove poter acquistare le sue famose e innovative carte speciali in formato A4 e SRA3 corredate delle relative buste. Come noto, il formato A4 è il classico formato di carta che si utilizza in ufficio e a casa, mentre l’SRA3 è utilizzato maggiormente nei centri copia specializzati. Ordinando la carta tramite lo shop di Gruppo Cordenons si possono realizzare prototipi, flyer, brochure o inviti senza dover ordinare grandi quantità. L’ordine minimo è infatti di un pacco, pari a 25 fogli per il formato A4 e 250 per l’SRA3.

so...silk

In pochi click si potranno ricevere comodamente in studio o a casa (consegna in tutta Europa) i colori chiari di Stardream, Plike, So…Silk, Dalì, le bianche Monnalisa, Canaletto, Iceblink e molte altre carte speciali. Un sito di facile consultazione corredato da immagini, suggerimenti per la stampa e caratteristiche ecologiche che aiuteranno gli utenti a scegliere la carta più adatta a realizzare il loro progetto.

carte per tutti i gusti

Fra le tante carte disponibili online troviamo: Plike, Chagall e la famiglia Boutique (So…Silk, So…Wool e So…Jeans). chagall, una delle più rappresentative carte marcate realizzate da Gruppo Cordenons, quest’anno è stata rinnovata e arricchita con due nuovi colori: Blu e Pistacchio. È realizzata con fibre di pura cellulosa vergine ECF (Elementary Chlorine Free), colorata nell’impasto e marcata a feltro su entrambi i lati. Grazie alla sua ottima tenacità, bulk e rigidità, buona resistenza alla piegatura e alla cordonatura, buona solidità alla luce ed elevata collatura superficiale, è adatta a qualsiasi

tipo di applicazione, compreso il packaging di lusso. Chagall fa parte dal campionario Felt marked, che è stato recentemente ristampato con all’interno anche i tre nuovi colori di Dalì: Banana, Corteccia e Perla. plike, la famosa carta Cordenons dal tatto Plastic Like, è disponibile in quattordici colori fra cui i nuovi Pink, Pastel Blue, Royal Blue, Purple e Orange, cinque grammature (dal 120 monopatinato al 330 bipatinato) e due formati di buste (22x11 e 16x23). Plike è particolarmente adatta alla realizzazione di biglietti augurali, biglietti da visita, copertine, inserti, shopper, menu, packaging di lusso, tag, edizioni di prestigio, brochure e molto altro. Plike fa parte del nuovo campionario Luxury&Touch. La gamma Boutique trae ispirazione dal mondo della moda e dalle sensazioni tattili e visive dei tessuti. so…silk è caratterizzata da una

so...wool

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so...Jeans

superficie speciale dall’effetto seta che la rende particolarmente morbida al tatto e da una lieve cangianza che varia dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione. So…Silk è stata pensata in 8 colori: Fashion Purple, Glamour Green, Fair Blue, Beauty Pink, Vanity Pearl, Shocking Green, Black Style e White Silk. Tutti i colori di So…Silk sono disponibili in tre grammature (130 1/S, 250 e 350 g/m2) e hanno le buste coordinate in 16x23 cm (250 g/m2). so…Jeans è realizzata con fibre di cotone, marcata a feltro su entrambi i lati e ha uno speciale trattamento off-line in superficie che conferisce quel particolare effetto denim. So…Jeans è disponibile in 3 versioni: Distressed White, Stone Washed e Blue Jeans, in tre grammature (120, 250 e 350 g/m2), con le buste coordinate in 17x17 cm (nel 250 g/m2). Infine so…wool, realizzata con fibre di lana e cotone, è caratterizzata da sei colori tipici della lana: White Merinos, Ivory Fleece, Red Tartan, Violet Shetland, Green Loden e Blue Jersey. So…Wool è disponibile in 3 grammature (120, 250 e 350), con le buste coordinate in 16x23 cm. So…Silk, So…Wool e So…Jeans sono certificate FSC.

comunicazione d’ImpREsA

tre doMande a... alessandro giBerti, responsabile, col fratello giovanni, di cordenons online può tracciare un primo bilancio dei risultati di vendita ottenuti grazie al sito di e-commerce? Sono veramente pochi mesi che abbiamo incominciato le operazioni, ma i risultati fin qui ottenuti sono assolutamente confortanti. A tutt’oggi le risposte che abbiamo avuto sono state ottime sia dal punto di vista della qualità dei prodotti che dal punto di vista del servizio. la gamma di carte proposte verrà ampliata in un prossimo futuro? Cordenons è abituata a non fermarsi mai e a continuare a proporre nuovi prodotti e nuove soluzioni. Fedeli a questa linea, stiamo preparando delle novità che vedranno la luce nel 2013 sia in termini di prodotti che in termini di formati. attraverso il sito vi proponete a clienti professionali o anche al mondo consumer? Il commercio online, per sua natura, non ha e non può avere confini, quindi il nostro cliente ideale è rappresentato da chiunque ami o utilizzi carte fini e buste coordinate.

plike cHagall

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naturalI

Il tocco graffiante di Wild del Gruppo Cordenons

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Il cartone per imballaggio CKB della cartiera Stora Enso di Skoghall in Svezia è ora disponibile in accoppiamento a un polietilene prodotto da materie prime rinnovabili. Il PE è il polimero maggiormente utilizzato al mondo, impiegato particolarmente come barriera all’umidità e ai grassi in accoppiamento a carta e cartone. Il bio-PE utilizzato per l’accoppiamento al cartone CKB® è realizzato in Brasile da materie prime a base di canna da zucchero. Ha le stesse caratteristiche e prestazioni del tradizionale PE prodotto da base fossile ed è utilizzabile in un’ampia gamma di applicazioni. Il lancio del cartone accoppiato a biopolimero nasce dalla collaborazione con la svedese Trioplast / Ekmans. www.storaenso.com

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Metsä Board (ex M-real) ha migliorato la sua linea di cartoncini leggeri utilizzati per il packaging di prodotti cosmetici. Tali cartoncini sono particolarmente adatti per essere poi sottoposti a goffratura, fustellatura e altri effetti speciali che contribuiscono a esaltare l’immagine del brand. I miglioramenti apportati alla linea Carta Elega e Avanta Prima consistono nell’utilizzo quasi esclusivo di polpa BCTMP – per ottenere un cartoncino particolarmente leggero e senza impurità – e nella tripla patinatura sul fronte. www.metsagroup.com

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CartOnE

Imballaggi sostenibili e innovativi da Stora Enso

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CartOnCInO

Packaging di cosmetici più leggeri con Metsä Board

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NEWS

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Wild è la nuova carta del Gruppo Cordenons prodotta col 35% di cotone e con fibre provenienti da fonti gestite in maniera responsabile. Carta dalla superficie naturale, caratterizzata da elevato spessore, Wild ha un tatto morbido e una colorazione neutra ed è particolarmente adatta al rilievo a secco, al bassorilievo, alla stampa offset (a eccezione della grammatura 850), tipografica e alla stampa a caldo. Nella brochure di presentazione di Wild sono raggruppate tutte e quattro le grammature (150, 300, 450 e 850) abbinate a svariate tecniche di stampa fra cui il rilievo a secco che, soprattutto nella grammatura più alta, è caratterizzato da un effetto tridimensionale davvero notevole. Wild gode della certificazione FSC. www.gruppocordenons.com

Carta

&Supporti


Oscar Wilde

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CartOnE E BIOPlaStIChE

Invercote Bio Iggesund per salvaguardare l’ambiente

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PatInatE

The Tube Favini in tre nuovi colori

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CartE PEr StaMPa dIGItalE

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Il servizio MyPrintFolio di Arjowiggins

NEWS

“Bisognerebbe sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno”.

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Iggesund ha presentato il cartoncino Invercote Bio, nome scelto dalla cartiera svedese per la combinazione tra il suo cartone e la bioplastica Mater-Bi ideata della società italiana Novamont. Questa linea di bioplastiche utilizza componenti vegetali come l’amido di mais e polimeri biodegradabili ottenuti sia da materie prime di origine rinnovabile e fossile. Utilizzato principalmente per produrre vassoi per cibi o bicchieri per bevande, Invercote Bio è una soluzione eco-compatibile in quanto in fase di smaltimento dei rifiuti non è necessario separare gli alimenti dal packaging. Invercote Bio è certificato EN 13432 e quindi conforme agli standard europei di compostabilità. www.iggesund.com

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tre nuovi colori per la carta the tube di Favini: “Sage”, un sofisticato verde salvia, “Graphite”, un grigio argenteo full matt molto attraente, e “Marrone”, una calda tonalità cacao profonda ed elegante. I nuovi colori interpretano al meglio le tendenze del momento, offrendo ai professionisti un supporto ideale per le loro molteplici applicazioni creative. The Tube è adatta alla maggior parte delle tecniche di stampa, in particolare i colori scuri sono ideali per serigrafia e lamina a caldo. Le grammature offerte sono: 120 monopatinato, 130 bipatinato e 340 bipatinato+buste 11x22. www.favini.com

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arjowiggins Creative Papers ha lanciato MyPrintFolio, un nuovo servizio che permette a designer e creativi di realizzare il proprio portfolio online e di ordinarne la stampa con consegna a domicilio. Basta collegarsi a www.myprintfolio.com e sfruttare le potenzialità di una piattaforma che alla personalizzazione abbina i vantaggi delle più recenti innovazioni in campo di stampa digitale. Gli utenti devono semplicemente caricare il portfolio, scegliere tra un’ampia varietà di copertine, rilegature e formati, quindi selezionare la carta creativa Arjowiggins tra le oltre 20 finiture disponibili. A questo punto, i partner selezionati da Arjowiggins Creative Papers per la stampa dei lavori si occuperanno di tutto il resto. La gamma Arjowiggins Creative Papers include i brand Conqueror, Keaykolour, Pop’Set, Curious Collection e Rives. www.arjowigginscreativepapers.com 65


fIeRe STAmpA

EcoPrint

Promossa la fiera del “green printing” Dopo il successo di questa prima edizione, si è già deciso che la seconda si terrà l’anno prossimo sempre a Berlino, l’8 e 9 ottobre. L’eco-sostenibilità, argomento di grande attualità nel settore delle arti grafiche, rappresenta senza dubbio una interessante opportunità di crescita e competitività per tutte le aziende che vi operano, siano esse stampatori o print buyer.

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Ed è proprio per questo motivo che la prima fiera al mondo completamente dedicata a questo argomento ha avuto un’accoglienza molto calorosa da parte del mercato, nonostante si tenesse a pochi mesi di distanza dalla fiera “per eccellenza”, la grande Drupa di Düsseldorf. Ben 2.000 visitatori provenienti da 37 Paesi diversi hanno infatti varcato la soglia di EcoPrint il 26 e 27 settembre a Berlino e alcuni di loro sono arrivati da molto lontano: Australia, Medio Oriente, USA e Asia. Un’affluenza eterogenea non solo dal punto di vista geografico ma anche della tipologia del visitatore: il 55% erano stampatori, il 15% print buyer e agenzie, la quota rimanente fornitori, consulenti, specialisti e giornalisti. Tra i print buyer alcuni nomi di tutto rispetto come Volkswagen, Deutsche Post, Lego, Estée Lauder, Toyota, Coca Cola, Ikea, Thyssen Krupp. Gli espositori – che spaziavano dai produttori di macchine offset e digitali di piccolo e grande formato ai fornitori di carta e inchiostro – si sono dichiarati tutti molto soddisfatti per il livello qualitativo dei contatti. «Sapevamo fin dall’inizio che lanciare un nuovo evento nell’anno di Drupa avrebbe rappresentato una grande sfida per il mercato e per noi in qualità di organizzatori», ha commentato Frazer Chesterman, codirettore di EcoPrint insieme a Marcus Timson. «Tuttavia, il successo ottenuto da EcoPrint dimostra che la comunità di stampatori e creativi sente la necessità di informazioni di qualità legate alla sostenibilità ambientale. Anche l’affluenza alle varie sessioni della parte congressuale ha superato ogni più rosea aspettativa». Uno dei temi dominanti durante l’evento è stato sicuramente quello delle certificazioni ambientali. Nonostante rappresentino spesso un “grattacapo” per gli stampatori, sono in realtà un indispensabile strumento per allinearsi alle esigenze dei print buyer in tema di ecosostenibilità. Alle già note FSC e PEFC, che attestano una provenienza sostenibile delle fibre impiegate nella carta, ora si è affiancato ufficialmente il marchio Ecolabel che esiste da tempo, ma solo recentemente la Comunità Europea ne ha approvato i criteri per l’assegnazione sui prodotti stampati, che ora possono essere dotati di “etichetta ecologica” che ne attesti il reale e tangibile basso impatto ambientale.

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di CRISTINA ROSSI


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SpazioEcologia Kodak per l’ambiente

Sostenibilità del successo o crescita sostenibile Sostenibilità non vuol dire solo ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente. Anche l’adozione di modalità di lavoro efficienti, con eliminazione di sprechi e riduzione del consumo di materie prime, può avere un impatto positivo su produttività e redditività dell’azienda.

di GREG BATTS

Greg Batts, Manager HSE e Sustainability Operations di Kodak EAMER.

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È stato istituito un programma di sostenibilità per gli stampatori finalizzato a mettere in contatto i clienti con una società specializzata nella gestione dei rifiuti che può contribuire al riutilizzo e alla riciclabilità dei materiali di consumo usati e alla conseguente riduzione dei costi. Questo è importante per le aziende che vogliono rivedere le loro modalità di lavoro, in particolare perché il trattamento dei rifiuti può incidere per il 4-16% sul fatturato di uno stampatore (fonte: Envirowise, www.envirowise. gov.uk). Il vantaggio in più che si ottiene se si decide di investire nelle soluzioni più recenti è la combinazione di produttività, risparmio energetico e crescita sostenibile per ottimizzare la competitività complessiva di uno stampatore. Ad esempio, gli sviluppi in Kodak hanno portato a un aumento della produttività pari al 38% di alcune macchine inkjet rispetto a sistemi della concorrenza. La nuova linea di teste di stampa integra una velocità maggiore e una creazione più precisa della goccia. Gli speciali ugelli inkjet in silicio erogano un flusso continuo di gocce uniformi d’inchiostro a base acqua sul supporto producendo immagini di alta


“Riutilizzo, riciclo, recupero responsabile per razionalizzare i processi di produzione”

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qualità. Un nuovo sistema garantisce poi la raccolta e il riutilizzo dell’inchiostro non usato. Infine, quando le teste di stampa devono essere sostituite, ne viene ricondizionato e utilizzato più del 90% dei loro componenti nella fabbricazione di nuove teste. L’innovazione può anche offrire efficienze e miglioramenti operativi. Le soluzioni che garantiscono uniformità, affidabilità e facilità d’uso possono offrire qualità e produttività più alte e ridurre al tempo stesso errori e sprechi. I vantaggi in termini di sostenibilità sono: alta qualità di stampa, tempi di consegna brevi, manodopera e costi di esercizio ridotti e minor incidenza degli errori di stampa. È inoltre possibile realizzare un numero maggiore di lavori per turno ottenendo una redditività più alta per pagina. L’inchiostro di nuova formulazione, la gestione migliorata della carta che riduce inceppamenti e sprechi e i sistemi di registro colore sono fattori che contribuiscono a ridurre i consumi. Così come l’impiego di formati più grandi. La scelta di un fornitore che nella fabbricazione impiega il più possibile materiali riciclati e i cui sistemi, accessori e parti di ricambio sono progettati in vista del ricondizionamento o del riciclo, è fondamentale per migliorare la sostenibilità. Anche la scelta delle lastre può avere un grande impatto sulla sostenibilità. Contare su un fornitore che ha ridotto le attività del processo di creazione delle lastre in ogni fase dello sviluppo è un buon inizio. Le lastre termiche a esposizione diretta non necessitano di sviluppatrici o prodotti chimici e quindi consumano meno energia e acqua. Anche la quantità di chimici da smaltire è ridotta. Le lastre termiche offrono alte tirature senza termoindurimento, notevole resistenza ai prodotti chimici in macchina, immagini più nitide e impatto ambientale ridotto per l’assenza di forni di precottura e consumo ridotto di chimici. Le eccellenti prestazioni in macchina consentono di ridurre gli sprechi di supporti e inchiostro in fase di avviamento e di consumare meno lastre. Il software può avere un ruolo critico nella semplificazione delle attività: dalla verifica delle prove colore a monitor, che elimina costi di spedizione e approvazione delle prove di stampa, al software di pianificazione della produzione, che può ridurre il consumo energetico e gli sprechi di materiali, aumentando il livello di efficienza. Alcune aziende hanno conseguito risparmi del 33% grazie al consumo ridotto di lastre di alluminio, materiali e sprechi in fase di avviamento, altre hanno riscontrato miglioramenti nell’ordine del 60-90% nel tempo di impostazione delle attrezzature di rilegatura. La stampa su richiesta offre consumi ridotti di carta e limita le spese di trasporto, oltre a contenere i tempi di produzione. Tutto questo è reso possibile anche dalla scelta del software adatto e dal minor consumo di inchiostro attraverso l’ottimizzazione.

LE TRE R: RiduRRE, RiuTiLizzARE, RicicLARE L’individuazione di un fornitore partner che promuova riutilizzo, riciclo e recupero responsabile con criteri codificati a livello aziendale può dare un contributo alle aziende impegnate a razionalizzare i processi di produzione. Tra le altre iniziative a tutela dell’ambiente per la produzione della stampa vi sono anche la diagnostica in remoto per la soluzione dei problemi, la riduzione delle emissioni di gas serra e del consumo energetico, la definizione di strategie di fine durata utile, lo sviluppo di parti sostituibili direttamente dall’operatore e anche unità di riciclo dell’acqua progettate per ridurre il consumo idrico durante lo sviluppo delle lastre.


g Se ue segue dalle pagine precedenti (segue da pag. 35)

Come fate ad assicurare costi così ridotti?

Standardizzando la produzione. Raccogliamo più ordini e li mettiamo insieme stampando in quadricromia su un solo foglio stampa dello stesso tipo di cartoncino, con un’unica messa in macchina, e quindi un solo avviamento, anche quindici tipi diversi di scatole. La stessa cosa avviene per la fustellatura. Ovviamente sono lavori standard senza pantoni, lavorazioni particolari, ori a caldo, rilievi. In quel caso l’ordine non è più via internet ma continuiamo a gestirlo come Rotografica. Avete mai pensato ad accordi o acquisizioni? Noi veneti siamo sempre stati abbastanza chiusi come mentalità. Adesso credo che sia necessaria una maggiore apertura. Per quanto ci riguarda, abbiamo una dimensione tale che non ci spinge a ricercare accordi o acquisizioni. Credo invece che molte aziende che hanno una sovraccapacità produttiva e ormai si fanno la guerra solo sui prezzi stampando qualsiasi cosa pur di far

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girare le macchine, se non si metteranno insieme o non investiranno su nuovi mercati, internet compreso, rischiano di chiudere. Nella cartotecnica, fortunatamente, siamo ancora in pochi. Cresce però il numero di aziende grafico-editoriale che, di fronte alla crisi, si mettono a stampare scatole e astucci? È vero. Da un lato si tratta di un comportamento comprensibile visto che si tratta di settori collegati. Ma dall’altro non si può pensare di diventare bravi cartotecnici installando una fustellatrice! Noi facciamo questo lavoro da 60 anni. Entrare nel settore della cartotecnica non è semplice: occorre un particolare knowhow e non ci si inventa in pochi mesi. Sicuramente ci sono stampatori che ci provano e che per lanciarsi si propongono con prezzi irrisori. Ma con quale risultato? Low-cost non deve diventare il sinonimo di “poor quality”, anche se il rischio è alto. Essere un’azienda a conduzione familiare permette ancora di essere competitivi sul mercato?

Assolutamente sì. Ovviamente non siamo più ai tempi dell’azienda in garage! La conduzione è familiare, le decisioni si prendono in fretta e c’è un rapporto stretto e personale con tutti i dipendenti. Ma anche un’azienda familiare deve individuare i collaboratori migliori a cui affidare le responsabilità ed essere proiettata sul futuro. Capace di interpretare le evoluzioni del mercato. Noi abbiamo ancora una rete commerciale con tre agenti. E la manteniamo. Ma se mi guardo attorno capisco che oggi l’agente rappresenta un costo e che questo costo il mercato non è più disposto a pagarlo. Il cliente preferisce ordinare su internet o direttamente in azienda. Quanto è importante puntare sull’innovazione? Visto che rimane sul mercato solo chi innova e si rinnova, direi che non solo è importante, è essenziale. Il vero imprenditore è colui che capisce e precorre i tempi, le nuove tendenze del mercato, le fa proprie e propone prodotti nuovi o modi di produrre nuovi. Direi che Rotografica è un mix di tutto questo.

etichette

(segue da pag. 59)

Le etichette autoadesive possono senza dubbio consentire alle principali aree del settore imballaggi di avvalersi delle strategie di identificazione del marchio disponibili nel XXI secolo, senza dover sostituire la tecnologia di base. un settore dinamico

Gli imballaggi hanno fatto molta strada dall’iniziale sacchetto in carta e le etichette hanno dovuto andare di pari passo per sostenere gli sviluppi che hanno caratterizzato lattine, bottiglie di plastica e imballaggi flessibili. Le etichette autoadesive si sono dimostrate partner ideali e innovativi in tutti questi sviluppi. Continuano a rappresentare un settore dinamico e creativo del settore degli imballaggi, in grado di offrire flessibilità e versatilità senza uguali. Inoltre, sono il prodotto di una catena di valore profondamente legata alla sostenibilità, alla produzione flessibile e, soprattutto, al soddisfacimento delle esigenze degli acquirenti in termini di estetica, prestazioni applicate e prezzi.

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rotografica


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1. promuovere e incoraggiare la ricerca nel settore, prestampa e stampa

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4. organizzare meeting e curare pubblicazioni di settore, sia scientifiche che divulgative

5. tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi

6. far conoscere all’estero le esperienze e le tecnologie sviluppate in Italia

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Hanno collaborato a questo numero Jules leJeune, Achille Perego, MArco F. PicAsso, eMAnuele PosenAto, Alberto sironi Progetto grafico e impaginazione cristinA MAscherPA, chiArA Arrigoni Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 poligrafico@ilpoligrafico.it www.stampamedia.net Ufficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 abbonamenti@ilpoligrafico.it Stampa Grafiche Parole Nuove - Brugherio (MB) Carta GardaMatt Art 100 g/m2 prodotta da Cartiere del Garda SpA certificata ISO 14001 - Registrata EMAS fornita da Monzese Carta Copertina Carta: GardaCover Hi-Fi 215 g/m2 prodotta da Cartiere del Garda SpA Plastificazione + verniciatura UV: Litover (Monza) Tel. 039.2148328 www.litover.com

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Tipi da museo

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Rubrica curata da Marco F. Picasso, fondatore, insieme a Egiziano e Michele Piersantini, della Associazione AIMSC (che riunisce i musei italiani della stampa e della carta).

L’impronto: chi era costui?  Questa pressa “Ghisi Luigi” Milano, 1878, aveva uno scopo ben preciso, al di là della pressatura di segnature per libri. La presenza dei cartoni e dei ripiani di legno, oltre al formato stesso del piano di pressa, stanno infatti a dimostrare che la pressatura serviva a eliminare l’impronto. “Impronto” è il rilievo della stampa tipografica sul retro del foglio, che disturbava nella stampa della volta. Il foglio stampato in bianca si poneva sui ripiani di legno tra due cartoni fino a formare una pila che poi si pressava. Per agevolare la manovra del pesante volano, nella flangia di azionamento calettata sulla vite è stata praticata una scanalatura (vedi particolare), entro la quale scorre un perno fissato sul volano, per dare all’operatore la possibilità di effettuare un mezzo giro a vuoto accumulando energia cinetica che, sfruttando la forza di inerzia, va a creare un maggiore impatto consentendo di ottenere la massima pressione con il minimo sforzo.

In uno dei legni si riconosce una scritta che ne identifica l’origine: Tipografia Zeni, Desenzano. Questa pressa, dopo il restauro conservativo, si trova oggi nel nascente Museo della Comunicazione Sonora e Visiva della ditta Lariograf di Davide Scaccabarozzi a Missaglia (Lecco).

IPI 139/12

Itinerario dedicato ai musei italiani della stampa e della carta dove sono conservate quelle macchine che oggi fanno parte del patrimonio archeologico-industriale del nostro Paese.


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