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Avery Dennison presenta Make a Mark 2022

56 Mar Design Studio, di Dubai, si è ispirato alla cultura dei faraoni dell’antico Egitto per il design del suo profumo. La bottiglia ha la forma di un falco, l’animale sacro di Horus con un tappo che rappresenta la statua di Tutankhamon. I simboli geroglifici sono impreziositi con l’oro di Kurz e Avery Dennison Fasson® Bright Foil Gold New, un materiale autoadesivo con la perfetta tonalità e lucentezza dell’oro, che fa risaltare ulteriormente la ricchezza della cultura egiziana.

MAKE A MARK II 20 NUOVI, PIONIERISTICI PROGETTI DI PACKAGING DESIGN

DDopo mesi passati a esplorare nuove idee, testare nuovi materiali e sfidare i confini della creatività, i nuovi design pionieristici sviluppati grazie alla piattaforma creativa Make a Mark vengono svelati al Luxe Pack Monaco 2022. Creato da ESTAL, Avery Dennison e KURZ e giunto alla sua seconda edizione, il progetto Make a Mark mira ad accelerare l’innovazione e le soluzioni sostenibili nel design del packaging di lusso. Con il brief di produrre un “design pionieristico che si focalizzi su sostenibilità, lusso e innovazione”, venti tra i migliori designer del mondo sono stati invitati a reimmaginare il futuro del packaging di lusso nelle categorie craft beverage, wine and spirits, beauty and fragrances. I designer hanno avuto accesso alle più recenti tecnologie e ai nuovi materiali per la creazione del packaging e sono stati incoraggiati a pensare senza vincoli di costo e fattibilità per spingere ulteriormente la loro creatività e aprire nuovi orizzonti nell’innovazione del packaging. Le loro idee sono state poi trasformate in prototipi veri e propri grazie alle bottiglie in vetro di ESTAL, i materiali per etichette di Avery Dennison, gli elementi decorativi e gli strumenti di stampa di KURZ. Nella realizzazione fisica dei prototipi è stata fondamenrale anche la collaborazione di più di trenta altri partner della supply chain del packaging di lusso come produttori di capsule e tappi, stampatori di etichette, etc. I prototipi, presentati anche quest’anno al Luxe Pack Monaco, sono raccontati in un catalogo in edizione limitata per ispirare la comunità del design e i brand. I progetti di design di quest’anno fanno spazio ai colori, a nuove texture e superfici ed esplorano nuovi materiali. I designer non solo hanno compreso il brief presentando design audaci e unici, ma hanno anche sfidato i modelli di business esistenti. In queste pagine ci sono le immagini di alcuni dei progetti della seconda edizione di Make a Mark che rappresentano ognuno una categoria diversa.

In una dichiarazione congiunta a nome di ESTAL, Avery Dennison e KURZ, Vladimir Tyulpin, Market Segment Leader di Avery Dennison Premium Packaging Solutions, ha detto: «Abbiamo chiesto ai nostri designer di dare libero sfogo alla loro immaginazione e di creare qualcosa di inaspettato ed è esattamente ciò che hanno fatto. I concept di quest’anno invitano tutti noi a reimmaginare ciò che è possibile fare quando si tratta di packaging design e i messaggi sociali positivi che possono trasmettere. Ci auguriamo che questo avvii una conversazione globale su nuove idee dinamiche, audaci e creative».

I fondatori di Officina Grafica, Vincenzo Macarrone e Tommaso Pecchioli, hanno raccontato del loro lavoro e di come si sono avvicinati al progetto Make a Mark: «Da oltre 15 anni amiamo vestire le bottiglie di vino. Quest’anno, con il progetto Manifesto, abbiamo voluto lanciare un messaggio importante per tutti noi e lasciare un segno indelebile con una comunicazione sociale applicata al design».

I designer coinvolti in Make a Mark II includono: 43’oz Design Studio, Moldavia; 56 Mar, Dubai; Aktiva Brand Experience Design, Spagna; Appartement103, Francia; Black Eye Project, Regno Unito; Black Squid Design, Australia; BULLET Inc., Giappone; FLOV, Polonia; forceMAJEURE, Stati Uniti; Lonsdale, Francia; MABA, Spagna; Morillas, Spagna; Officina Grafica, Italia; O,Nice! Design Studio, Italia; Partisan du Sens, Francia; Popular Packaging GmbH, Germania; Sociedad Anónima, Messico; SURE Brand Design, Argentina; ThinkBoldStudio, Portogallo; Zweischneider GmbH & Co. KG, Germania.

Per scaricare il catalogo Make a Mark in digitale e per richiedere dei campioni omaggio basta visitare il sito makeamark.world.

Partisan du Sens, agenzia francese, ha creato una divertente gamma da cocktail per attrarre la Generazione Z. Il carattere giocoso del progetto esprime i valori della diversità e generosità attraverso un design che esplora i volumi, i colori e le texture del vetro di ESTAL e l’etichetta stampata su carta Avery Dennison collega i vari elementi. Gli elementi decorativi di KURZ, infine, producono quella luminosità necessaria a collocare il brand nella fascia lusso.

L’agenzia di design Officina Grafica, dall’Italia, ha scelto come tema centrale la drammatica carenza d’acqua a livello mondiale. Credendo che tutti abbiano il diritto all’acqua pulita indipendentemente da sesso, razza, religione, reddito o classe sociale, il team si è ispirato alla silhouette di una bottiglia Estal e alle vecchie bottiglie utilizzate per trasportare i messaggi. Il risultato è un design raffinato con acqua che scorre all’esterno della bottiglia e il manifesto del brand all’interno.

Packaging Chic & Green

Come arrivare a un impatto zero senza compromettere la resa estetica del packaging? È veramente possibile un lusso sostenibile? Sono queste le domande su cui il settore del packaging di alta gamma si concentra ormai da anni per dare risposte sempre più trasparenti ai propri clienti. Tra neo e monomateriali, guerra all’overpackaging, reinterpretazione di supporti tradizionalmente considerati “poveri”, riciclo e riuso ecco una selezione di ciò che si è distinto nel corso delle ultime fiere di settore, da Packaging Première alla Paris Packaging Week.

di MICHELA PIBIRI

APPLICAZIONI

Valtenna Light Core, sistema cartotecnico dall’anima leggera

Valtenna ha elaborato il sistema Light Core, frutto di ricerca interna e trasferimento di competenza tra le due divisioni aziendali (pack rigido rivestito e cartotecnico). Una serie di innovazioni tecniche ha consentito la produzione di pack rivestito con anima in microonda, coniugando qualità funzionale ed estetica ad una riduzione di peso del 30% (con evidenti benefici sia nella logistica, sia nel consumo di materiale). Il sistema, compatibile con una vasta gamma di strutture rivestite, prevede l’impiego di divisori interni e passepartout realizzati con anima cellulosica con l’obiettivo di realizzare imballi monomaterici interamente riciclabili garantendo la sostituzione di termoformati in plastica ed inserti in foam. Inoltre, il sistema Light Core nella struttura collapsible coniuga la riduzione di massa del 30% alla riduzione del volume del 90% producendo vantaggi logistici senza precedenti. L’ottimizzazione nell’impiego di questo tipo di materiale garantisce complementarità rispetto alla filiera tradizionale del cartone rigido e soddisfa anche le necessità di continuità produttiva ed efficienza in approvvigionamento multicanale.

MATERIALI

Carte oro e argento sartoriali e sostenibili

100% Recycled Shiny & Kind è il progetto di ICMA, Società Benefit da novembre 2021, che propone una gamma sempre più ampia di carte su basi riciclate, realizzate con tecniche rispettose dell’ambiente senza rinunciare alla bellezza e l’unicità dei suoi prodotti. Le due nuove collezioni Gold e Silver, restyling del campionario Mineral, sono novità assoluta nel mercato delle carte per il packaging di lusso: le carte Gold 1425 e Silver 1431 sono 100% riciclate, certificate FSC Recycled Credit e riciclabili. Sono disponibili sia lisce che goffrate, anche in piccole quantità. Queste due carte sono prodotte senza cloro e sbiancanti ottici, quelle con il retro avana non sono disinchiostrate. Il processo produttivo è integrato: la cellulosa riciclata viene utilizzata direttamente come materia prima per la produzione, senza fasi intermedie, risparmiando energia e acqua e riducendo le emissioni di CO2. In entrambi i campionari le carte sono tutte riciclabili e disponibili in versione lucida e satinata, sia a tinta unita che con texture che richiamano tessuti o motivi geometrici ed eleganti. “L’inizio di una bella amiciL zia”, per citare uno dei capolavori del cinema di tutti i tempi, tra packaging di alta gamma e sostenibilità è relativamente recente. Sì, perché se di impatto ambientale del packaging monouso si parla da molto tempo, il rapporto inizialmente non è stato privo di conflitti. Ancora negli appuntamenti fieristici immediatamente precedenti la pandemia, molte tavole rotonde a livello nazionale e internazionale si incentravano sugli sforzi compiuti dalle aziende produttrici per sviluppare soluzioni a minore o basso impatto: si parlava di provenienza rinnovabile e responsabile delle materie prime, dell’uso di materie prime seconde come gli scarti pre e post-consumo, di riciclabilità, biodegradabilità e compostabilità, di utilizzo responsabile dei materiali di origine fossile – e quindi, se non dell’eliminazione completa, almeno del non abuso della plastica – di alleggerimento dei pack in vetro e molto altro. Le sfide erano parecchie ed estremamente tecniche, come la resistenza meccanica e la resa estetica dei materiali riciclati, o la shelf life di prodotti ad alta deperibilità come i cosmetici eco-bio o gli alimenti in relazione a carta e biomateriali, ma lo scoglio più grande, al termine di ogni intervento di specialisti del settore, sembrava essere principalmente uno: il maggiore costo rispetto ai materiali e ai processi produttivi tradizionali. Costo che non tutti i clienti sarebbero stati disposti a sostenere perché ancora solo tre anni fa molti grandi brand non avevano la sostenibilità in cima alla

MATERIALI

Carte tinte in pasta con colori naturali

Solo ingredienti naturali, dalle fibre al colore. La cartiera James Cropper ha lanciato la linea Wainwright Colours from Nature, una collezione di carte la cui palette omaggia il camminatore e autore di una famosa serie di guide illustrate dedicate al Lake District inglese Alfred Wainwright. I colori utilizzati per la collezione sono tutti derivati dagli scarti di piante rinnovabili, che offrono un’alternativa ai coloranti sintetici. Un esempio? Il rosmarino, i cui scarti di produzione non edibili dell’industria alimentare vengono convertiti in colore. L’utilizzo di coloranti naturali offre una palette colore limitata e può anche non garantire un risultato ottimale in legatoria. Tuttavia la cartiera, la prima a livello industriale a utilizzare inchiostri naturali, è impegnata in una costante ricerca nella selezione dei coloranti per garantire una buona corposità alla cellulosa e un utilizzo sicuro nella produzione. Le carte della collezione sono intrinsecamente biodegradabili e si degraderebbero naturalmente se – per errore – venissero disperse nell’ambiente.

propria agenda. A fronte di una domanda ancora limitata, insomma, si procedeva con una ricerca coraggiosa e determinata, ma non priva di incertezze, e nella maggior parte degli appuntamenti fieristici gli stand dei produttori di supporti e le aziende di cartotecnica e stampa che presentavano soluzioni ecosostenibili erano contrassegnate come eccezione virtuosa, o addirittura destinate a occupare un’area a sé stante.

Qualcosa è cambiato

Nelle fiere post-pandemia di questo ultimo anno le cose sono notevolmente cambiate, e già si è parlato di come questo evento traumatico abbia accelerato processi già in atto su scala globale in molti settori. La questione del maggiore costo di un packaging responsabile sembra non essere più al centro delle tavole rotonde: la domanda c’è perché sono cambiate le priorità e, in alcuni casi e Paesi, anche gli obblighi di legge. Negli ultimi tre anni sono molte le aziende di stampa italiane che hanno cominciato a redigere i propri bilanci di sostenibilità e in alcuni casi a certificarsi come società Benefit, soprattutto quelle che si confrontano con i mercati internazionali della moda e del lusso e hanno sentito come urgente la necessità di attivare percorsi di ottenimento di tutte le certificazioni ambientali e di qualità produttiva. La sostenibilità nel suo insieme – e quindi la virtuosità dell’intero processo produttivo nel contesto azienda, incluso il risparmio energetico, la gestione degli scarti, la capacità di compensare il proprio impatto ambientale con azioni di diversa natura – diventa sempre più un prerequisito di base per ottenere le commesse. Sul versante delle applicazioni, la partita si gioca tutta sulla capacità di fornire soluzioni innovative e di perfezionare, in termini di prestazioni e resa estetica, quelle già sviluppate negli anni scorsi. E si gioca anche sulla cultura: informare brand e designer, ma anche i consumatori finali, che un packaging può essere sostenibile anche se realizzato con carte pregiate, nobilitato con foil e dotato di film protettivi, tutti materiali che possono entrare nel processo di deinking e riciclo della carta. Se un tempo la sostenibilità veniva comunicata attraverso un’estetica molto legata al colore avana e una stampa minimalista, senza nobilitazioni ed effetti tattili, oggi di fatto è possibile realizzare pack sostenibili che non hanno nulla da invidiare all’eleganza che da sempre contraddistingue il lusso.

L’etichettatura ambientale è un’opportunità?

E a proposito di comunicazione, da gennaio 2023 entrerà in vigore in Italia l’obbligo di etichettatura ambientale introdotta con il D.lgs n°116/2020, sia sul packaging B2B, tramite codici alfanumerici utili a identificare la composizione dell’imballaggio, sia B2C, con indicazioni chiare e precise su composizione e smaltimento destinate ai consumatori finali. Queste indicazioni dovranno favorire la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio di tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano e dovranno riguardare tutte le loro parti, anche quelle separabili, e molti brand soprattutto nel settore alimentare del circuito GDO già le utilizzano. Una misura nata per agevolare la raccolta da parte dei consumatori finali, che assumono un ruolo centrale nel corretto riciclo, può

APPLICAZIONI

Di lunga durata e senza punti colla: la shopper “Organic” firmata D’Auria

Organic è una bag 100% cellulosa con un accurato studio formale che consente l’assemblaggio senza impiego di collanti. Il prodotto è stato concepito sia come risposta long lasting ai supporti promozionali di veicolo del brand e sia come prodotto individuale. La produzione è realizzata attraverso un sistema di pieghe che garantiscono solidità strutturale e flessibilità del prodotto. La piega giapponese sul fondo consente l’apertura e la chiusura in opera. I manici realizzati in tessuto di cellulosa bloccano la struttura attraverso soluzioni di forma con l’esclusione di colle. Il risultato è un prodotto monomateriale integralmente riciclabile nella raccolta della carta. Il sistema di pieghe appositamente studiato consente grande variabilità dimensionale, con un volume variabile tra 0,6 litri e 34 litri. Organic è realizzata con l’impiego di prodotti cartacei provenienti da approvvigionamenti responsabili e trasformati attraverso filiera certificata.

diventare anche un veicolo per comunicare scelte precise in fatto di materiali da parte dei brand di tutti i segmenti.

Un approccio olistico al packaging sostenibile

Per dare una definizione di packaging sostenibile ci si può affidare alla Carta Etica del Packaging, redatta nel 2015 da un team del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano insieme a Edizioni Dativo e patrocinata dall’Istituto Italiano Imballaggio, che dice al punto 10 – l’ultimo di un vero e proprio decalogo – tutto quanto c’è da dire: “L’imballaggio è sostenibile se progettato in modo olistico, pienamente equilibrato con il prodotto e con i suoi modi d’uso, così da ottimizzare le prestazioni ambientali complessive”. È bene tenerlo a mente anche perché demonizzare o glorificare materiali in sé e per sé, senza considerarne la provenienza, il ciclo produttivo, l’utilizzo cui sono destinati, l’impatto nella logistica e la facilità di conferimento e smaltimento è un approccio riduttivo e semplicistico. Quando si parla di sostenibilità, insomma, si parla di equilibri complessi in cui le semplificazioni non giovano a nessuno, tantomeno all’ambiente. È per analizzare questa complessità che stanno nascendo soluzioni che aiutano a misurare l’impatto complessivo di un pack: Grafiche Paciotti, azienda attiva nel settore print & packaging innovativo e sostenibile, ha realizzato la prima carta d’identità green per il settore del packaging che permette, attraverso un QR Code, di visualizzare una scheda dettagliata contenente il punteggio di sostenibilità e l’impatto ambientale di ciascun prodotto realizzato. Ogni cliente può monitorare l’impatto totale delle emissioni relative agli articoli prodotti dall’azienda, scaricando un report annuale delle emissioni di CO2 compensate, da poter utilizzare nel proprio bilancio di sostenibilità e da comunicare, eventualmente, anche ai consumatori finali.

L’importanza dei riconoscimenti

Sempre in una logica comunicativa e culturale non si può infine non notare come gli ultimi anni abbiano visto la sostenibilità guadagnare un posto

MATERIALI

Una carta traslucida che sostituisce la plastica

Effetto barriera, adatta al confezionamento sia di alimenti sia di cosmetici e in grado di mostrare il contenuto in trasparenza: Sylvicta, prodotta dalla divisione Translucent Papers di Arjowiggins, è una tra le alternative alla plastica che diverse cartiere stanno proponendo negli ultimi tempi. Si tratta di un materiale riciclabile, biodegradabile e compostabile realizzato a partire da materie prime rinnovabili e la sua alta funzionalità previene il contatto con l’ossigeno, e quindi il deterioramento dei prodotti, e sopportare il contatto con le materie grasse. La carta barriera semitrasparente è ottenuta grazie a una speciale raffinazione meccanica delle fibre che non prevede l’uso di sostanze chimiche nocive, e non è sottoposta ad alcun trattamento superficiale. Le applicazioni sono molteplici: pouch semitrasparenti per cibi e cosmetici, involucri anche metallizzati come quelli per il burro, ma anche utilizzi in cartotecnica tradizionale visto che può essere stampata in offset o flexo, incollata, nobilitata e rivestita con materiali termosigillanti. Una valida opzione sostenibile per gli imballaggi monouso.

MATERIALI

Il jeans va di moda anche su carta e cartone

Viene da Eska un materiale innovativo ottenuto dalle fibre denim riciclate. Si chiama Eska Jeans ed è un cartoncino eco-sostenibile e 100% biodegradabile, ottenuto con una miscela di materiali naturali e riciclati: le fibre jeans provengono sia da vestiti usati sia da scarti di produzione mentre quelle cellulosiche vengono dal cartone riciclato. Il cartoncino viene tinto in pasta e le texture e i colori possono cambiare a seconda delle fibre utilizzate, con ampie possibilità di personalizzazione attraverso stampa e taglio. Il materiale è indicato per applicazioni cartotecniche rigide con cordonature nette e definite a prescindere dalla grammatura. Questo permette di ottenere pack completamente monomateriale che non necessitano rivestimenti, visto che la carta jeans viene poi laminata da ambo i lati con adesivi base acqua. Sempre a base denim è la nuova carta riciclata e riciclabile al 100% lanciata da James Cropper che utilizza jeans prelavorati nella miscela di fibre, composta per l’esattezza da un 20% di fibra denim post consumo e un 80% di fibra cellulosica riciclata proveniente da fonti come le tazze da caffè recuperate nell’ambito del progetto CupCycling. Il processo di lavorazione dà vita a una carta bianco ghiaccio con tonalità azzurra, di qualità premium disponibile in grammature da 220 gsm e 350 gsm adatta a diverse applicazioni.

d’onore nei diversi awards internazionali, la cui rilevanza nella filiera del packaging non ha bisogno di presentazioni: giurie qualificate che conferiscono attestati di benemerenza alle applicazioni frutto dell’incontro tra pensiero creativo e applicazione tecnica valgono più di mille parole. Progressivamente le principali manifestazioni del pack di alta gamma e i concorsi di packaging design hanno allargato lo sguardo verso la sostenibilità, sviluppando premi e menzioni che tengono conto dell’impatto ambientale dei prodotti. È il caso dei LuxePack In Green Awards, che da ben 13 anni mette in evidenza e premia le migliori innovazioni nell’ambito del packaging sostenibile, e per il 2022 si pongono l’obiettivo di una maggiore integrazione all’interno della fiera al fine di rendere LuxePack il barometro a livello globale per quanto riguarda i trend del packaging eco-sostenibile nel segmento lusso. Dal 2021 i Pentawards hanno introdotto la categoria “Sustainable design” per gli ambiti Food, Beverage, Health and Beauty, Home, Luxury goods e Branding and consumer. In Italia resta un punto fermo il concorso Best Packaging dell’Istituto Italiano Imballaggio, che oltre a Qualità e Innovazione ha un focus speciale sull’Ambiente con il patrocinio del Conai (Consorzio nazionale Imballaggi), che a sua volta ha un suo concorso denominato EcoPack – Ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare destinato alle aziende consorziate. Un’area dedicata a mettere in luce le innovazioni in ambito sostenibile sono state inaugurate anche a Packaging Première a Milano e a Parigi all’interno della Packaging week, ed è proprio durante la visita di queste due fiere che abbiamo raccolto alcune delle soluzioni più interessanti nell’ambito del chic&green che vedete in queste pagine.

APPLICAZIONI

Tamper Evident Luxury Box: un packaging sicuro e rispettoso dell’ambiente per il mondo del Beauty

Per far fronte all’ingente problema della contraffazione e del taccheggio nel settore del Beauty, Industrie Grafiche Bressan, specializzata in packaging farmaceutico, grazie a un’intensa attività di R&D ha progettato un packaging capace di offrire una protezione vitale dei prodotti in commercio. Il Tamper Evident Luxury Box di IGB, dotato di sigillo cartotecnico, garantisce la conferma visibile che un prodotto non è stato manomesso: quando il sigillo viene rotto appare infatti una linguetta ad alta visibilità che evidenzia l’avvenuta prima apertura della scatola, assicurando così l’originalità del prodotto. Questo sigillo in cartoncino rispetta sia i requisiti che gli standard ISO 21976:2018, nonché quelli ancora più severi dell’FDA. Tamper Evident Luxury Box, prodotto secondo gli standard della ISO 14001 ed FSC, è in grado di eliminare tutti i wrapping in cellophane dalle confezioni dei profumi, togliendo tonnellate di plastica dal mercato. IGB ha concesso la licenza di commercializzazione di questo innovativo packaging a Pusterla 1880, storica azienda leader nei settori del beauty, fragrances e beverage.

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