Stampa e nuovi media nell’era digitale
PRINT4ALL Oltre 30.000 presenze ne decretano il successo
speciale anticontraffazione nel packaging
AZIENDE Pusterla 1880, sinonimo di packaging di lusso
N. 184 Luglio Agosto 2018 Stratego Group 20090 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90
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7 numeri all’anno de Il Poligrafico incluso lo Speciale Print Connection con le classifiche delle industrie della stampa e il database dei fornitori
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Persone e aziende citate nel numero con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria A-Tono 73 Acimga 18,40,43 AGF 57 Agfa Graphics 5,14,29,50 Agosti Silvia 41 AIMSC 50 Albert Roger 42 Albertin 30,49 Albertin Ferruccio 30 Albertini Emilio 12 Aliprandi Giorgia 48 All4Labels Group 13 Allied Market Res. 26 AMS Spectral UV 16 Ancora Arti Grafiche 58 Andrich Peter 14 Antonini Mauro 14,55 APG 12 Arconvert 81 Argi 40,50 ArjoWiggins Cr. Papers 81 Artefice Group 69 Asig 60 Ass. Musei della Stampa 51 Assocarta 18,50 Assografici 18 ATIF 67 Authentix 32 Bain Capital 12 Bandecchi Paolo 16 Bar-Shany Alon 57 Barber Andy 76 Baumgarten 13 Bedin Roberto 42 BeeGraphic 24,31,69 Biemme 50 Bobst 45 Boer Marco 78 Bona 55 Bonini Sara 51 Bozza Raffaele 16 Brambilla Betty 41 Brand Revolution LAB 68 Brandwatch Technol. 32 Bsecure 32 Butti Goliardo 31 Campanella L. Stefano 50 Camporese 19,63,79 Canale Giacomo 55 Canon 50 Carotti Fabrizio 60 Casa Editrice Tallone 65 Castorina Clelia 46 Catini Riccardo 82 Cattani Mauro 55 Caviglia Enrico 12 Cazelles 23 Centro Stampa Poligrafici 13 Ceolini Fausto 62 Cerutti 16 Cian Angelo 62 Cillario Luciano 13 Cipriani Francesco 62 Cirieco Gabriele 18 Cirimele Vincenzo 56 Coffrets Création 23 Colombo Massimo 61 Colorgraf 8 Comieco 18,80 Conselvan Sante 50 Coo’ee Italia 71 Cook Jon 78 Corgae 42 Cosattini Mario 48 Cosmografica 13 Creostudios 69 D&P 53
Dacica Teca 23 Dall’Omo Luca 47 De Bono Edward 9 De Grandis Paolo 50 De Kerraoul Jean Pierre 62 De Marco Stefano 48 De Vries Stephan 75 Dei Rossi Davide 55 Di Giovanni Alberto 62 Di Nardo Camillo 42 Di Virgilio Mario 46 DIC Corporation 14 Digimarc 31 DMA Italia 68 Draghi Federica 14 DS Smith 64 Dscoop 56 DSS 35 Ducci Luigi 18 Duplo 42 Edimedia 60 Eidos 69 50 Enipg Erhardt 50 Esko 57 etic.a 16 Etikmar 42 Eurostampa 13 Exelis 60 Faservice 69 FasterPrint 46 Fattorossi Luca 14 Favini 80 Feder. Carta e Grafica 18 Fedrigoni 12,80 Fieg 60 Fiera Milano 40,43 Fiorelli Paolo 47 Flint Inks 16 FlyerAlarm 46 Fois Luca 81 Forgraf 48 Fotofabriek 74 Fujifilm 11,18,64,69 Furlan Grafica 42,64 Furlan Roberto 42 Gallus 14,42,55 Gandini Federica 60 Gaskell Kevin 57,77 Gazzetta di Parma 13 Gazzola Fabio 51 Gedi 13 Ghelfi Ondulati 64,70 Giacomelli Daniela 51 Gilberti Ferruccio 12 Global Graphics 42 GMG 42 Goglio 57,70 GPN 83 Grafiche Albertini 12 Grafiche Rekord 13 Grafiche Servi 13 Grafikontrol 14,50 Gruppo Cordenons 12,73 Gruppo DR 18 Gruppo Pigini 62 Heidelberg 14,16,50,54,74,84 Helloprint 46 Hilton Barber Miles 78 Holdo Erik 76 HP 16,31,42,50,56,64,69,77,80 Hybrid Software 42 I.B.E. 69 Iannone Antonio 13 Iannone Guido 13 IBM 36 Icma 80
Idea 16 Ifra 60 Il Sole 24 Ore 61 Imaf 50 Intelligent Service 33 Iprint 46 InPrint Italy 18 Ist. Pavoniano Artigianelli 58 IT Strategies 78 Kawahara Dennie 18 Keypoint Intelligence 43 Kodak 14,58,62,74 Koenig & Bauer 13,14,16,66 Komori 50 Konica Minolta 57,76 Kurz 37 Laem System 14 Laganà Daniela 61 Lancaster Peter 56 Lanfranchi Roberto 51 LEGO 55 Lenz Rudi 14 Lironi Pietro 18 Lissenburg Charles 78 London Fancy Box 23 Longo 71 Lorenzini Alfredo 59 Luini Mauro 49 Luxoro 37 Maiorano Antonio 42 Malin Charles 65 Mambretti Alessandro 51 Mannoni Andrea 62 Manroland 16 Marangoni Marco 14 Marani 42 Marinelli Franco 50 Marini Roberto 22 Marsanasco Joseph 55 Martellini Massimo 61 Martin Francois 77 Martinelli Dario 55 Mauro Elga 60 Mazzoleni Alberto 14 Meana Luca 22 12 Medioli Chiara MGI 78 Monrif gruppo 13 Monteverdi Enrico 51 Moretti Gabriella 56 Multi Import 48 Multicolor 57 Nardini Elia 42 Natali Nicola 13 Nava Press 16,57 Nctm 13 Neopost 48 Neopost Graphics 42 Newgraf 13 NTG Digital 16,50 Nuceria Group 13 OKI 18 Omet 16,50 Onlineprinters 46 Open Age 47 Panenka Udo 57 Paolucci Gianni 60 Peroni Luca 55 Petratto 48 Pezzini Luigi 62 Piazza Antonio 42 Pieroni Camilla 46 Pioli Massimo 60 Plastitech 48 Plotz felix 57 Pol Giulio 55 Poligrafici Printing 13
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ilPoliGrafico 184•18
indice dei nomi
PolyImprim 13 Polytype America 14 Possiedi Alberto 48 Prati Pietro 50 PressUp 38,56,70,72 Print4All 40 Printer Trento 55 Printered 3 Printgraph 50 PrintMAT 41 Prokom 76 Pusterla 1880 22 Remondini Delio 58 Ricoh 50 Robilant Associati 72 Ronga Mario 46 Rotolito 16,55 Rotomail 70 Rovoletto Nevio 48 Russell Chris 75 S-Qbism 14 Sala Giuseppe 40 Sales 73 Sandri Luca 16 Sappi 81 Saxoprint 47 Scatolificio Cristina 23 Scatolificio del Garda 16 Scodix 14,49,55,56 Sessa Ivano 12 SiEnergie 70 Simoncini Luca 64 Sironi Alberto 41 Sironi Anna 41 Sogemedia 62 Sprint24 46 Strategic Advise 18 Sun Chemical 14,27,35 Taga Italia 41 Tallone Alberto 65 Tallone Enrico 65 tech:art 16,57 Tecnau 48 TeeGschwendner 81 Tepor 23 The 6th Creative Studio 70 The Big Now 70 Timsons 16 Tippenhauer Adrian 13 Toray 81 Tosin Giuseppe 49 Tosingraf 15,49 Tubettificio Favia 71 Uemura Toshi 78 UK Mail 76 Unigrafica 42 Unione Ind. Grafici MI 18 Unitedprint 47,55 Uteco 31 Vicini Gianfranco 24 Vincenzo Bona 55 VIRO 22 Viscom Italia 20 Viscomi Simone 42 Vitelli Sergio 60 W2P 56 Werfel Manfred 60 Wilmot Keith 56 Windfang Patrizia 16 X-Rite 42 Xeikon 32 Xerox 42,50,64 Zonato Zeno 14 Zucchetti 62 Zuin Flavio 62
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Sommario
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Speciale anticontraffazionE nel packagiNG
piombi Primo piano Dopo Fedrigoni, Bain Capital acquisisce Cordenons.................12 APG, nuovo impianto in Serbia.....12 Nuceria si fonde con All4Labels...13 Fornitori....................................14 Aziende grafiche......................16 Eventi........................................18 Speciale anticontraffazione nel packaging Incontro con Pusterla 1880.........22 Mercato in crescita costante.......26 Tecnologia e creatività per cercare soluzioni...................28 Tutte le variabili in gioco, dai software agli inchiostri...........34
print4all Già nell’Olimpo delle manifestazioni internazionali.........40 Soddisfazione dagli stand............42 Sign&Display, ottime prospettive per il digitale...............................43 Web to Print presente in forze.....46 Il finishing delle grandi occasioni..48 Progetto scuole..........................50 eventi La stampa editoriale libraria secondo Heidelberg ...................54 Dscoop a Vienna....................... 56 Ediland fotografa i quotidiani...... 60 Brand Revolution LAB, il creative show della stampa digitale...........68 Prokom a Budapest....................76 tEcnologie Ancora Arti Grafiche/Kodak, connubio perfetto........................58 NEWS dalle aziende....................64 Caratteri e punzoni storici............65 Koenig & Bauer: come minimizzare i costi di manutenzione................66 In Fotofabriek la prima Nexfinity europea......................................74 News carta&supporti...................80 RUBRICHE I nomi di questo numero................ 4 L’opinione di... E. Posenato Il pensiero laterale......................... 9 L’opinione di... S. Facchini Cyber Security, comprenderla e metterla in pratica....................10 GDPR I rischi sanzionatori......................52
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Soluzioni all’insegna dell’innovazione combinata tra tecnologia e creatività pag. 28
Print4all
L’alta affluenza sancisce il successo del nuovo format pag. 40
Colophon
Direttore responsabile Ruggero Zuliani ruggero.zuliani@strategogroup.net
Comitato di redazione Cristina Rossi (coordinamento) tel. 02 7529101 cristina.rossi@strategogroup.net Emanuele Posenato emanuele.posenato@strategogroup.net
Hanno collaborato a questo numero: Valentina carnevali, sergio facchini, pat mcgrew, andrea meregalli, salvo morana, massimiliano pappalardo, achille perego
Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa Redazione Stratego Group C.D. Milano Oltre, Segrate MI tel. 02 49534500 fax 02 26951006 Ufficio abbonamenti tel. 02 49534500 fax 02 26951006 abbonamenti@strategogroup.net Editore STRATEGO GROUP - Segrate MI
Pubblicità mauro tironi tel. 02 49534500 mauro.tironi@strategogroup.net deborah ferrari tel. 389 9004599 deborah.ferrari@strategogroup.net Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo tel. 02 70300088 csanfilippo@rancatinet.it
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Ufficio traffico BRANDO ZULIANI tel. 02 49534500 brando.zuliani@strategogroup.net
Copertina Art direction: Cristina Mascherpa Foto: www.depositphotos.com Nobilitazione: COVER - Castenaso (BO)
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R.E.A. Milano n. 1190227 Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Zeta’s srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Ruggero Zuliani (ruggero.zuliani@strategogroup.net - via Cassanese 224 - Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
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Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
In questo numero
brand revolution lab, il creative show della stampa digitale pag. 68
La contraffazione si combatte con cultura, ricerca e tecnologia La contraffazione è un fenomeno che interessa e impatta trasversalmente tutti i mercati e costa all’Europa 60 miliardi all’anno, con pesanti ricadute sull’occupazione: 434.000 posti di lavoro in meno in Europa, 52.700 in Italia. A confermarlo sono i dati della ricerca Euipo (Unione Europea per la proprietà intellettuale) che mette in allarme produzione, commercio e occupazione del vecchio continente. Tredici i settori analizzati negli ultimi cinque anni: cosmetici e igiene personale; abbigliamento, calzature e accessori; articoli sportivi; giocattoli; gioielleria e orologi; borse e valigie; musica; alcolici e vini; farmaci; pesticidi, smartphone, batterie e pneumatici. La protezione della proprietà intellettuale, del valore del brand, della genuinità e della sicurezza di un prodotto passa necessariamente da un concetto di “originale”. E i tentativi sempre più frequenti di falsificare un originale si combattono innanzitutto con la cultura, ossia con la presa di coscienza che acquistare articoli contraffatti provochi un danno al nostro portafoglio, non un risparmio. Ma si combatte anche con la ricerca e la tecnologia. Come fare quindi a controllare e verificare l’originalità di un prodotto? La stampa è contemporaneamente la risposta e la soluzione pervasiva al quesito. Una risposta, tra l’altro, sempre più capace di aggiornarsi per seguire le diverse esigenze di certificazione e di rassicurazione che il consumatore chiede. Più il fenomeno della contraffazione è diventato un business crescente e di impatto su segmenti merceologici diversi, più il consumatore ha preteso garanzie di originalità ‘riscontrabili’ in tempi brevi e diretti. La stampa e la connettività offlineonline sono diventati i due elementi essenziali su cui costruire le soluzioni a favore dei consumatori. Coinvolgendo tecniche di stampa, inchiostri, materiali, soluzioni e piattaforme software, dando alla stampa sempre più elementi di valore. Ed è proprio all’anticontraffazione nel packaging che abbiamo dedicato lo speciale di questo numero (a pag. 21), coinvolgendo chi la tecnologia la produce e chi la utilizza. Come ad esempio Pusterla 1880 (a pag. 22) che, operando al servizio del lusso, ha adottato soluzioni che contribuiscono alla brand protection. Cristina Rossi
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ilPoliGrafico 184•18 ilPoliGrafico 167•16
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Il pensiero laterale Il tema non è certamente dei più recenti, se ne parla da decenni, eppure l’attitudine al pensiero laterale non è poi così diffusa né tanto meno coltivata. Lo sa bene Edward De Bono, universalmente riconosciuto come il padre del “pensiero laterale”, che ha costruito la sua fama mondiale e la sua fortuna proprio su questi temi. De Bono ha teorizzato in anticipo sui tempi la necessità di un approccio alternativo nel problem solving, ed ha avviato un percorso di approfondimento e riflessione che, partito alla fine degli anni Sessanta, si è protratto fino ai giorni nostri, diventando una vera e propria scuola di pensiero e un approccio metodologico. Sui testi di De Bono e tramite i suoi corsi (dalle videocassette allo streaming) si sono formate almeno due generazioni di imprenditori e manager di successo. Grazie alla puntualità dei suoi suggerimenti, in riferimento a uno scenario di mercato in cui il denominatore comune è stato il cambiamento, le organizzazioni, a tutti i livelli, si sono dovute costantemente confrontare con la necessità di sviluppare soluzioni innovative, fuori dagli schemi, differenzianti. E proprio il pensiero laterale si è dimostrato essere uno dei fattori più efficaci per generare innovazione strategica, di processo e di prodotto. Disporre dell’attitudine al pensiero laterale significa saper prescindere dai percorsi logici sequenziali ai quali siamo stati formati e preparati, che risultano certamente razionali, lineari e diretti, ma spesso inadeguati alla necessità di spingersi oltre, con un approccio creativo. Il pensiero laterale procede combinando stimoli, informazioni, idee, intuizioni, al di fuori dal dominio di conoscenza propria e della propria organizzazione e dalla rigida catena logica del pensiero sequenziale. Per riuscirci è necessario prodursi nello sforzo costante di guardare alla dinamica dei fatti da diverse angolazioni, come ha ben teorizzato lo stesso De Bono nel suo bestseller “Six thinking hats” (pubblicato nel 1985), nel quale impiega l’immagine di sei cappelli diversamente colorati sotto ai quali osservare un problema per produrre analisi ampie. I diversi cappelli consentono di traguardare il proprio abituale modo di pensare, obbligandoci ad affrontare un aspetto alla volta. In sostanza De Bono propone di interpretare ruoli (rappresentati dai cappelli) che incarnano i diversi punti di vista dal quale una dinamica può essere osservata, anche quelli evidentemente più distanti dalla propria indole, liberandoci dagli schemi determinati dalla posizione o dal carattere, permettendo agli ottimisti di esprimere pensieri negativi o ai razionali di provare a essere creativi. Un’attitudine per nulla scontata se si considera la tendenza piuttosto diffusa fra gli individui ad assumere delle opinioni piuttosto rapidamente, spesso senza avvalersi di troppe informazioni o riferimenti oggettivi – quindi “di pancia”, come si dice gergalmente – per procedere successivamente alla ricerca dei fattori a suffragio delle proprie scelte piuttosto che ricercarne la confutazione. Le possibilità di trarre vantaggio dalla presenza di soggetti capaci di pensiero laterale, all’interno della propria organizzazione o del proprio team, è proporzionale alla disponibilità a mettere in discussione il consolidato: meno si è disponibili a mettere in discussione idee stratificate e abitudini consolidate, avventurandosi in territori di riflessione sconosciuti, e meno saranno valorizzate competenze come il pensiero laterale. Meno si sfrutta il pensiero laterale e meno possibilità ci sono di generare soluzioni innovative. Potete permettervelo?
Il pensiero razionale o verticale, basato su una logica di analisi sequenziale, può essere certamente efficace ma non può mai essere innovativo quanto può essere invece il pensiero laterale. Ecco perché questa competenza è tanto ricercata.
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Cyber security, comprenderla e metterla in pratica Ormai siamo quotidianamente assediati e assordati dalle notizie che riguardano la sicurezza, la nostra incolumità e la tanto decantata protezione dei nostri dati personali e delle nostre attività e movimenti. Poi, appena giriamo l’angolo, ci accorgiamo che tutto è nella “nuvola”! Sì, tutti i nostri dati sono nel “cloud”. Ma dove sta questa “nuvola”, possiamo vederla, toccarla, gestirla? Difficile ma… non impossibile! Dopo i ripetuti attacchi avvenuti lo scorso anno che sono tuttora in corso e non sono ancora stati chiariti (da Facebook a tutti i social ecc.), la “cyber security” ha attirato un’attenzione a livello mondiale. Si sono composti scenari che stanno facendo da sfondo costante alla gestione delle aziende, alle prese con la sfida dettata da tecnologie emergenti per le quali l’ago della bilancia sarà proprio la sicurezza. In questo senso il termine cyber security non va inteso Nell’architettura come un nuovo modo di definire e/o di indicare la sicurezza informatica informatica: qui parliamo di fare un passo in più, ovvero di passare a una dimensione superiore. La cyber security è dell’impresa avere il processo di protezione delle informazioni attraverso la preun quadro accurato, venzione, la rilevazione e la risposta agli attacchi. Quindi popreciso e affidabile è niamo bene attenzione poiché in questa definizione c’è dentro utile per agevolare i tutto. Ci sono le macchine, il lavoro, i processi e le persone. Oggi sono proprio le macchine a dettare il salto di processi decisionali e qualità. Oggi si stanno realizzando esemplari in grado di per risparmiare una riprodurre appieno le funzioni di intelligenza umana, sistemi quantità significativa capaci di autoregolarsi, per svolgere livelli di automazione di di tempo e di risorse attività complesse. La cyber security deve tenere in considerazione la forte spinta data dall’automazione industriale che, che possono rivolgersi sempre più e sempre più velocemente, si sta avvicinando alla ad altre attività più “persona”, ovvero a ciascuno di noi, sovrapponendosi alle produttive. nostre abitudini e alle nostre attività quotidiane. Siamo partiti qualche anno fa con i “barcode” che sono ormai diventati indispensabili con la proliferazione di beni e merci di ogni categoria e vengono utilizzati in tutti gli ambiti commerciali e industriali perché consentono di contribuire a migliorare l’efficienza nella gestione produttiva e logistica di un’azienda. Negli anni del boom economico e della produzione di massa è nata la necessità, in ambito distributivo e commerciale, di identificare i prodotti in maniera rapida e precisa. Questa esigenza ha dato un input importante allo sviluppo e alla diffusione dei codici a barre che ormai, da più di mezzo secolo, sono diventati uno strumento indispensabile nella gestione produttiva e logistica delle imprese. Si tratta di una sorta di carta d’identità che permette di riconoscere in maniera univoca un bene e di individuarne una serie di caratteristiche. I vantaggi nell’uso dei barcode sono molteplici: oltre a permettere di riconoscere in modo veloce e intelligente le merci, consentono di velocizzare, automatizzare e tracciare lo spostamento di beni e persone all’interno di uno stabilimento o tra più cicli produttivi, e contribuiscono a migliorare i processi decisionali. Inoltre, tra i vari sistemi di identificazione, la tecnologia dei codici a barre è quella più semplice ed economica e ha aperto il mercato mondiale delle stampanti che sembra essere destinato a raggiungere un valore di 3 miliardi di dollari entro il 2024. I codici a barre consentono di raccogliere dati in modo affidabile e veloce, garantendo la tracciabilità di componenti e prodotti e riducendo al minimo o del tutto gli errori nelle operazioni di assemblaggio, di cura e di controllo. 10
>>segue a pag.82
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Dopo Fedrigoni, Bain Capital acquisisce Cordenons Dalle parole ai fatti: nuovo accordo sul fronte della concentrazione delle cartiere italiane Lo aveva in qualche modo preannunciato un paio di mesi fa Ivano Sessa, managing director di Bain Capital private equity, al momento del closing per l’acquisizione – per un valore di oltre 600 milioni – del gruppo Fedigroni. Ovvero, la convinzione che Fedrigoni avesse la potenzialità “per crescere significativamente sia sul piano organico sia attraverso acquisizioni”. E non c’è voluto molto tempo per passare dalle parole a fatti con l’annuncio di un nuovo accordo sul fronte
della concentrazione delle cartiere italiane. Attraverso la holding Fedrigoni – ora controllata da Bain Capital mentre alla famiglia dello storico gruppo, leader italiano ed europeo nella produzione di carte ad alto valore aggiunto a cui fa capo anche il marchio Fabriano, è rimasta una quota di minoranza del 10% attraverso Chiara Medioli nominata vicepresidente – infatti è stato raggiunto
un accordo per acquisire anche il gruppo Cordenons, specializzato in carte speciali (fini e tecniche) e di cui fa parte anche la cartiera di Scurelle. Ad annunciare la notizia della cessione al fondo di investimento il presidente Ferruccio Gilberti, dal 1984 alla guida di Gruppo Cordenons. Proprio grazie alla sua lungimiranza e alla sua visione orientata a una politica di espansione, l’azienda
ha conseguito i risultati attuali proiettandosi verso i mercati internazionali. Con un portfolio di oltre 2.500 prodotti, il brand Cordenons oggi è affermato a livello globale e, anche grazie a una consolidata e strutturata rete di agenti e distributori, le sue carte sono commercializzate in 86 Paesi nel mondo, attestando l’export a quasi il 70% del fatturato. “Entrare a far parte di una realtà globale come Bain Capital rappresenta un’opportunità strategica che ci permetterà di perseguire con ancora maggiore determinazione i nostri obiettivi di sviluppo”, spiega Enrico Caviglia, direttore generale del Gruppo Cordenons. “Questo accordo arricchirà ulteriormente le nostre
risorse, attraverso la condivisione di competenze a tutti i livelli, mantenendo la nostra identità e valorizzando gli elementi distintivi che ci caratterizzano. Gruppo Cordenons continuerà, infatti, a operare come azienda indipendente garantendo la continuità del proprio business in un’ottica di rafforzamento della competitività”. Con sede a Milano e con due stabilimenti produttivi di cui uno a Cordenons (PN) – da cui storicamente prende il nome – e l’altro a Scurelle (TN), Gruppo Cordenons conta oggi circa 300 dipendenti e una produzione annuale di circa 40 mila tonnellate. Nel 2017 l’azienda ha registrato un fatturato di circa 89 milioni di euro.
APG: impianto in Serbia per il packaging di alta gamma della cosmesi
Albertini Packaging Group – fondata nel 1952 come Grafiche Albertini a Robecco sul Naviglio – ha realizzato il primo sbarco produttivo all’estero. 12
Una delocalizzazione che non avrà alcun effetto negativo sugli stabilimenti italiani ma permetterà al gruppo guidato da Emilio Albertini di essere più competitivo nel mercato del packaging per la cosmesi e la profumeria di alta gamma con l’obiettivo di una crescita a doppia cifra. Attraverso la costituzione di una nuova società, APG Balkan (controllata al 100% dalla holding APG) è stato attivato un impianto nella periferia di Belgrado, per la produzione, spiega lo stesso Emilio Albertini, di scatole rigide rivestite, a macchina e anche con
finiture manuali, per l’alta gamma della cosmetica e della profumeria. Nel nuovo stabilimento, dove attualmente lavorano una decina di persone con un responsabile tecnico italiano, sono state trasferite (e lo saranno ancora) linee di accoppiatrici e fustellatrici in funzione finora a Robecco. La stampa delle scatole, aggiunge Albertini, continuerà a essere realizzata in Italia poi il semilavorato verrà trasferito a Belgrado per la finitura cartotecnica. La scelta della delocalizzazione è propedeutica alla crescita in questo mercato dove il minor costo del
lavoro in Serbia permette, specialmente per le finiture manuali, di offrire prodotti di alta qualità ma anche competitivi per quanto riguarda il prezzo. Includendo la nuova realtà produttiva serba – che non verrà consolidata ma resterà come società a parte - oggi APG è un gruppo con oltre 170 dipendenti e quasi 26 milioni di ricavi stimati per il 2018 e opera, grazie alle acquisizioni realizzate negli ultimi anni, in tre settori chiave della cartotecnica con tre divisioni distinte: Cosmetic, Pharma e Label Division. La prima rappresenta la
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Nuceria si fonde con la tedesca All4Labels Nasce un gruppo da oltre 500 milioni di ricavi, con 29 impianti in tutto il mondo
consolidata attività nel settore cosmetico che aveva visto un importante salto dimensionale nel 1994 grazie alla fusione tra le Grafiche Albertini e la Cosmografica di Cinisello Balsamo. Il cuore della produzione è lo storico stabilimento di Robecco sul Naviglio (circa 60 dipendenti e 12 milioni di fatturato) dotato delle più avanzate tecnologie e impianti per servire il mercato della profumeria e della cosmetica, anche nell’alto di gamma delle griffe del lusso. Clienti ai quali la Cosmetic Division di APG offre un ciclo completo di produzione e applicazioni d’avanguardia come la stampa offset UV, la serigrafia UV, la plastificazione dry e con
Quello del packaging e delle etichette è il settore che ha mostrato nell’ultimo periodo la maggiore vivacità su fronte delle acquisizioni, delle alleanze e delle integrazioni. E la conferma è arrivata dall’annuncio di una nuova, significativa operazione. Nuceria Adesivi, holding di Nuceria Group e la brasiliana Baumgarten hanno infatti unito le proprie forze con All4Labels Group Gmbh, holding operativa di un gruppo multinazionale leader nel settore del packaging flessibile e delle etichette adesive e autoadesive, con sede ad Amburgo. Nasce così, come spiega una nota di Nctm Studio Legale che ha assistito nell’operazio-
ne i soci di Nuceria Adesivi, uno dei più grandi e importanti gruppi a livello mondiale nel business del packaging flessibile e delle etichette. Un gruppo, come riporta il sito di Labels & Labeling, con ricavi totali superiori a 500 milioni. Secondo Adrian Tippenhauer, coCeo di All4Labels Group “questa nuova combinazione segna una pietra miliare nella storia di successo sia di All4Labels sia di Nuceria. Attraverso il suo approccio innovativo e concentrato sul consumatore la famiglia Iannone è riuscita a sovra performare il mercato negli ultimi due decenni, crescendo di più del 10% anno su anno”.
colle a base di acqua, la stampa a caldo e in rilievo, i sistemi di stampa, fustellatura e incollatura per Pvc e polipropilene e le attrezzature per la realizzazione completa di scatole rigide e cofanetti. La Label Division invece è nata rilevando sempre nel 2017 il ramo d’azienda di Grafiche Rekord. Pharma Division è nata anch’essa per linee esterne. La prima acquisizione ha riguardato tre anni fa le Grafiche Servi di Busto Arsizio, in fallimento, la cui attività è stata spostata nel nuovo stabilimento di Robecco dove è stata trasferita anche l’attività (e 11 dipendenti) della Newgraf di Melzo acquisita sempre nel 2017. A.P.
Per garantire la continuità aziendale, la famiglia Iannone rimarrà responsabile delle attività del gruppo in Italia e assumerà inoltre responsabilità nel gruppo più ampio anche in virtù del contestuale reinvestimento nel capitale sociale di All4Labels. Antonio Iannone, fondatore e amministratore delegato di Nuceria Group, sarà responsabile del successo delle operazioni italiane. Guido Iannone, direttore generale di Nuceria Group, entrerà a far parte del CdA di All4Labels e assumerà la responsabilità di una delle unità di vendita globali. Il processo di integrazione post-fusione durerà circa sei mesi. A.P.
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Poligrafici Printing verso la leadership nel Centro-Italia Prosegue la strategia di crescita di Poligrafici Printing per porsi come punto di riferimento per la stampa di quotidiani nel Centro Italia. La società che fa capo a Poligrafici Editoriale (gruppo Monrif) ha infatti annunciato, come riportato da Quotidiano Nazionale, l’accordo, attraverso la controllata Centro Stampa Poligrafici Srl, con Gedi Spa e Gedi News Network Spa, per la stampa del quotidiano La Repubblica edizione Toscana e di tutte le edizioni del quotidiano Il Tirreno. L’intesa ha una durata quinquennale e scatterà dal 1° ottobre per La Repubblica e dal 5 novembre per Il Tirreno. I due quotidiani verranno stampati nello stabilimento di produzione fiorentino di Campi Bisenzio. “L’accordo raggiunto rappresenta un importante passo per Poligrafici Printing nella direzione di porsi come leader nel Centro-Italia grazie alla intercambiabilità degli stabilimenti di Bologna, Firenze e Loreto”, ha sottolineato il presidente Nicola Natali. Questo nuovo accordo segue quello firmato con la Gazzetta di Parma Srl per la stampa dell’omonimo quotidiano, intesa entrata in vigore dallo scorso febbraio e anch’essa di durata quinquennale. Nel caso del quotidiano emiliano, lo stabilimento interessato è quello di Bologna. Queste commesse, spiegano a Poligrafici Printing, si sono rese possibili grazie all’investimento tecnico di modifica delle tre rotative KBA di Bologna e di Firenze (di proprietà del Centro Stampa Poligrafici) per adattarne la produzione al formato 30x44 cm, alternativo al formato 30x38, adattandosi a quelle che sono le attuali richieste di mercato in tema di formato dei quotidiani.
Luciano Cillario Cavaliere del Lavoro Tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati lo scorso giugno dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione della festa della Repubblica, c’è anche Luciano Cillario, 75 anni, presidente e ad di Eurostampa Spa di Bene Vagienna, multinazionale leader nella produzione di etichette per vini. L’azienda, da lui fondata insieme ai fratelli come piccola realtà cartotecnica, sotto la sua guida ha avviato una politica di acquisizioni. Ha aperto due sedi produttive a Cincinnati e Glasgow, un laboratorio nella Napa Valley per il mercato californiano e ha rilevato la PolyImprim, nei pressi di Bordeaux, specializzata nella produzione di etichette per il mercato del Cognac e dello Champagne. Il gruppo è oggi strutturato in 6 business unit con uffici commerciali in Spagna e in Russia, oltre alle divisioni vendite in Germania, Francia e Messico. I suoi prodotti sono su bottiglie e confezioni diffuse in oltre 30 paesi. Occupa oltre 800 dipendenti.
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Fornitori Dati di settore Fornitori Istituzioni Aziende grafiche Associazioni Accordi Eventi C
Kodak annuncia un aumento del prezzo delle lastre Lo scorso 29 maggio, sulla scia di quanto già fatto da Agfa Graphics, Kodak ha annunciato un aumento fino al 9% del prezzo delle lastre di stampa offset in tutto il mondo. Il prezzo dell’alluminio, il materiale grezzo primario impiegato per la produzione delle lastre di stampa, è aumentato significativamente negli ultimi mesi. Sebbene si sia provveduto a una riduzione dei costi interni e a un miglioramento della produttività operativa, l’aumento dei prezzi d’acquisto dell’alluminio ha raggiunto una dimensione tale da non poter essere più sostenuto dalla società, come indicato durante la conference call di comunicazione dei risultati del Q1 2018.
Nuovi area manager in Grafikontrol Grafikontrol, leader nella produzione di sistemi di controllo per la stampa, annuncia la nomina di due nuovi area manager nella propria organizzazione commerciale. Zeno Zonato è entrato in azienda a inizio anno con il ruolo di area manager Nord America, Sud Africa e parte dell’Europa e Federica Draghi, entrata in azienda lo scorso anno, da maggio è diventata area manager costruttori. Zeno Zonato ha maturato una solida esperienza nel settore converting per la sua attività dirigenziale presso Laem System. La sua sfida sarà quella di combinare la gestione di aree geografiche di mercato diverse, con la responsabilità di seguire le applicazioni di controllo qualità su estrusione ed etichette in tutti i mercati. Federica Draghi è la nuova area manager costruttori, un ruolo nuovo, che comporta la relazione con tutti i costruttori di macchine flessografiche e rotocalco e la gestione di tutte le tematiche relative all’integrazione dei sistemi Grafikontrol sulle rotative.
Peter Andrich nuovo ad di KBA-Italia
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Peter Andrich, 52 anni, ha preso ufficialmente in mano lo scorso maggio la guida della filiale italiana di Koenig & Bauer. Nella sua nuova posizione sarà responsabile di vendite, marketing e assistenza per le offset a foglio e a bobina del produttore tedesco nel mercato italiano. Andrich ha fatto il suo debutto professionale in occasione della recente Print4All, dove KBA-Italia aveva uno stand. Andrich vanta oltre 20 anni di esperienza come manager nel settore dell’imballaggio e 6 anni nell’industria grafica. Recentemente è stato presidente e ceo di Polytype America Corp. E presidente di S-Qbism, una società che ha portato avanti separatamente l’attività inkjet di Polytype.
Heidelberg cambia la propria organizzazione aziendale Il nuovo board di Heidelberg AG, sin dal proprio insediamento, ha iniziato un percorso di cambiamento per portare l’intera organizzazione in una nuova e avanzata dimensione digitale, in linea con le richieste di un mercato in continua evoluzione. Come tutte le organizzazioni Heidelberg nel mondo anche la filiale italiana ha cambiato la propria struttura in linea con la nuova strategia della casa madre e da aprile l’organigramma è il seguente. Alberto Mazzoleni amministratore dele-
gato, al quale riportano: Marco Marangoni che ha assunto la responsabilità di tutte le vendite a livello nazionale; Mauro Antonini che ha assunto la responsabilità della divisione Equipment e Digital Technology e gestirà quindi le linee di prodotto Sheetfed, POP, Gallus, Digital, Scodix; Luca Fattorossi che ha assunto la responsabilità della divisione Lifecycle Solutions, ovvero prodotti di consumo, Soluzioni software, Service, CTP e l’innovativo modello di business Subscription.
Inoltre avrà la responsabilità del marketing basato su una nuova e innovativa piattaforma digitale oltre al Customer Contact Center. L’organizzazione Service, che prende il nome Lifecycle Operations, resta sotto la responsabilità di Marangoni fino alla definizione di un nuovo assetto. Le funzioni quali Amministrazione, Finanza, Finanziamento macchine, HR, Controlling sono state riorganizzate per diventare sempre più business partner a supporto delle vendite.
Sun Chemical celebra il suo 200° anniversario “Iniziando con l’eredità ispiratrice di Lorilleux e Samuel Morris nei primi anni del 1800, Sun Chemical ha offerto 200 anni di esperienza nel campo del colore, tecnologia innovativa e un costante impegno per la qualità e il servizio per i nostri clienti”, spiega Rudi Lenz, presidente e ceo di Sun Chemical. “Con quasi 10.000 marchi in tutto il mondo e oltre 3.000 brevetti concessi in varie giurisdizioni globali della sua storia, Sun Chemical è orgogliosa di produrre soluzioni su misura per soddisfare le esigenze individuali dei clienti.” Sun Chemical ha contribuito a trasformare il settore della stampa facendo da apripista nello sviluppo di inchiostri UV, a base acqua, flexo pigmentati e flexo per film in
polietilene. Sun Chemical è stata anche la prima a creare il sistema di stampa con inchiostri di quadricromia nel 1906. La multinazionale ha avuto un ruolo pionieristico anche nello sviluppo di inchiostri a bassa migrazione e nella produzione di soluzioni per i vari processi di stampa, tra cui roto-offset, flexo e rotocalco. Sun Chemical produce pigmenti dal 1907. Oggi la divisione Performance Pigments è leader mondiale nel settore dei pigmenti e offre una vasta gamma di pigmenti e preparati per i mercati delle vernici, dei cosmetici, delle materie plastiche e degli inchiostri. Con l’acquisizione da parte di DIC Corporation nel 1987, Sun Chemical è diventata l’azienda
veramente internazionale di oggi, con una crescita nei mercati dell’America Latina e del Medio Oriente e la formazione della divisione Advanced Materials, che fornisce composti, polimeri e materiali di applicazione a mercati ampi. Sun Chemical Advanced Materials offre una vasta gamma di soluzioni per soddisfare le richieste avanzate di stampa dei clienti per materiali personalizzati, inclusi inchiostri ad alte prestazioni per sistemi di stampa 3D e inchiostri per sistemi inkjet.
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Aziende grafiche Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultu
Prima linea di stampa UV LED per etichette adesive Si è concluso con notevole successo il collaudo della linea Omet X6 430 a 10 colori UV-LED che Idea di Vicofertile (Parma) ha commissionato a Omet qualche mese fa. È una linea di elevata complessità, destinata a realizzare etichette di pregio, configurata con una serie di accessori per la nobilitazione del prodotto e dotata di un impianto di asciugamento a lampade LED della AMS Spectral UV. Il collaudo, avvenuto negli stabilimenti Omet a Molteno ha visto protagoniste, in perfetta sinergia, Omet, AMS Spectral UV e Flint Inks.
La prima inkjet a bobina di etic.a è una Domino N610i etic.a ha firmato con NTG Digital per l’installazione di una soluzione inkjet a bobina Domino N610i. Il sistema consentirà ad etic.a di essere più performante nel mercato delle piccole e medie tirature e ridurre allo stesso tempo il time to market. In ottica di sviluppo strategico, etic.a ha scelto di installare la sua prima macchina da stampa digitale privilegiando una soluzione inkjet perché più adeguata al core business aziendale. “Tra i sistemi disponibili sul mercato abbiamo scelto la Domino N610i”, spiega Patrizia Windfang, presidente di etic.a, “perché rappresenta il modello più adatto alle nostre esigenze produttive. Ci hanno convinto sia le caratteristiche tecnologiche di questa soluzione che il servizio offerto, oltre ad assicurarci un bianco ad alta coprenza grazie alla doppia testa di stampa prevista nella sua configurazione standard”.
Premio per tech:art in occasione di Dscoop Dopo essersi aggiudicata il premio come “Best digital printer” all’edizione 2017 degli Oscar della Stampa, l’azienda piemontese ha vinto gli Inkspiration Awards italiani nella categoria “Self promotion” in occasione di Dscoop EMEA, l’evento annuale legato all’associazione di utilizzatori di macchine da stampa digitale HP Indigo. “La tecnica che abbiamo utilizzato per lavorare su un’idea con creatività si chiama Red Reveal: si parte dal ciano, in cui è celato un messaggio nascosto, un’immagine ‘segreta’”, spiega Raffaele Bozza, marketing&communication manager. “Sopra abbiamo sovrapposto una maschera utilizzando il colore speciale di HP Indigo ElectroInk fluorescent pink , visibile a occhio nudo. Solo grazie all’uso di occhiali speciali con lenti rosse la maschera scompare, rivelando la vera natura dell’immagine in tutta la sua completezza.
Una nuova Lithoman 48 pagine nello stabilimento Rotolito Completata nello stabilimento di stampa web di Rotolito a Cernusco sul Naviglio l’installazione di una nuova Lithoman IV 48 pagine long grain, a quattro gruppi stampa, dotata di tutti i sistemi di controllo integrati e in grado di garantire la massima qualità; consentirà di migliorare la velocità e l’efficienza produttiva di cataloghi, riviste, volantini e libri. Un totale di 7 rotative commerciali installate nello stabilimento di Cernusco, in quanto quella nuova è andata ad aggiungersi ad altre 4 Lithoman (80, 64 e
2x48 pagine) e a due Koenig&Bauer 618 già installate nello stesso stabilimento. Oltre a queste, la capacità produttiva di Rotolito è composta anche da 3 offset a foglio Koenig & Bauer, 3 Timsons, 2 rotative digitali HP e 1 HP Indigo 12000 nello stabilimento di Pioltello, 5 offset a foglio Heidelberg e una digitale HP Indigo 12000 in Nava Press e 2 rotocalco Cerutti nello stabilimento di Nova Milanese. Questa nuova installazione è parte di un più ampio piano d’investimenti previsti nel corso dell’anno, pari
a un valore di 20 milioni di euro. “Siamo costantemente focalizzati al continuo rinnovamento tecnologico dei nostri impianti”, afferma il presidente Paolo Bandecchi, “affinché la nostra clientela internazionale, costituita da editori, aziende commerciali e brand del lusso e della moda possa semplificare la catena di approvvigionamento, avvalendosi di un unico print service provider in grado di fornire una vasta gamma di prodotti stampati con la garanzia della massima qualità e di servizio”.
Scatolificio del Garda installa una nuova Roland 900 Sempre attenta alle esigenze del cliente, l’azienda sul mercato da 48 anni mantiene standard rigorosi in materia di sicurezza e igiene per i suoi prodotti. Dopo tutto, la sua produzione – bicchieri di carta, piatti e packaging monouso, biodegradabili e compostabili - serve principalmente a rendere più semplice ed economico il lavoro di chi serve e consuma cibo. Così “accontentare il cliente” non è uno slogan per Scatolificio Del Garda ma una filosofia. “Questo significa che siamo attenti alle esigenze dei clienti e del mercato, visto e considerato che siamo stati i pionieri del settore con il brand Bioplat della linea biodegradabile e compostabile sin dal 1990”, dice
Luca Sandri, presidente dell’azienda. Scatolificio Del Garda ha una politica rigorosa per la qualità dei suoi prodotti. “Siamo certificati ISO 9001, BRC e FSC, produciamo decine di migliaia di prodotti al giorno per clienti italiani e esteri”. Spinto dalle crescenti esigenze aziendali e dalla domanda di produzione, Scatolificio Del Garda ha recentemente installato una nuova Roland 906 formato 6 con modulo di
verniciatura che ha due caratteristiche interessanti: la tecnologia LED, che consente all’azienda di soddisfare tutti i requisiti di sicurezza e igiene richiesti; e il sistema di logistica AUPASYS (trasporto pallet automatico) in uscita, che scarica i pallet di fogli stampati automaticamente. Con una produzione di 300mila fogli al giorno, il sistema garantisce a Scatolificio del Garda una stampa non-stop per l’intera tiratura.
Angelo Modica (a sinistra) e Massimiliano Cariolato, sales development manager di EFI.
Speedmaster XL 106-4 UV LED per Grafiche Giannini Una Heidelberg Speedmaster XL 106 a 4 colori con tecnologia integrata UV LED: in questo modo la quinta generazione della famiglia Giannini ha deciso di abbracciare la nuova tecnologia UV LED. Una scelta che, a un anno dall’installazione, si è dimostrata premiante sotto tutti gli aspetti, dal qualitativo al produttivo. “Nell’ultima decade abbiamo rinnovato totalmente il nostro parco macchine, come testimoniano la nuova piegatrice Heidelberg TH82, la cucitrice a filo refe Meccanotecnica 180C e la linea completa
di raccolta, brossura e taglio”, affermano i titolari Paolo e Francesco Giannini. “La scelta della macchina da stampa è stata particolarmente strategica, dato che dovevamo identificare la tecnologia giusta per la nostra azienda consapevoli che non ci fosse possibilità di commettere errori. Avendo deciso di puntare sull’UV LED, abbiamo scelto Heidelberg sia per le molteplici qualità della macchina sia per la propensione dell’azienda a dare un supporto concreto alla produzione.” L’innovazione apportata con questo investimento
ha permesso di continuare a garantire ai clienti – fra cui università, istituzioni regionali e altri prestigiosi committenti – quella qualità che, in Grafiche Giannini, è una parte fondamentale della storia aziendale. In via Cisterna dell’Olio negli ampi locali disposti su più livelli che ancora conservano le tracce delle antiche cisterne dove si custodiva l’olio della città di Napoli - ha sede l’azienda grafica-editoriale fondata nel 1856 da Francesco Giannini e rimasta, di generazione in generazione, azienda di famiglia.
LIC sceglie HP PageWide C500 per imballaggi a uso alimentare L‘azienda cartotecnica LIC Packaging di Verolanuova (BS) ha installato il nuovo sistema digitale di post-stampa HP PageWide C500 per soddisfare la crescente domanda da parte dei clienti di tirature limitate, turnaround più brevi e campagne di marketing creative. Fa seguito alla recente installazione di un’unità HP Scitex 15500 per la produzione di espositori ad alto valore. HP PageWide C500 offre una qualità offset per una vasta gamma di applicazioni, dalle confezioni di base a quelle più sofisticate. Con una produttività mainstream su carte patinate e non patinate, questo sistema di stampa
ad alte prestazioni offre anche una conveniente alternativa digitale per la laminazione offset e la produzione con flessografia. Con una maggiore versatilità in termini di supporti, PageWide C500 gestisce cartoni ondulati con spessori da F a BC a doppia parete. A differenza di altri sistemi di stampa digitali, PageWide C500 impiega una tecnologia termica a getto d’inchiostro brevettata da HP, pensata per garantire la massima
qualità di stampa alla velocità di produzione. Con una risoluzione di 1200 dpi e un milione di ugelli, il sistema di stampa C500 è progettato per produrre una qualità offset negli ambienti di produzione più esigenti. Il sistema ha una velocità di 75 m lineari/min alla massima qualità di stampa. Inoltre, gli inchiostri a base d’acqua di HP PageWide C500 consentono la stampa su imballaggi primari e secondari per il settore alimentare senza che sia necessaria una barriera aggiuntiva.
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ura Formazione Primo piano Aziende Poltrone Eventi Premi Imballaggio Carta Scuole
New Decor System punta su EFI VUTEk 5r New Decor System ha scelto di investire in un sistema di stampa EFI Vutek 5r. Per l’azienda romana – attiva da oltre trent’anni nel mondo della stampa digitale – si tratta della quarta stampante da 5 metri. “Le lavorazioni di grande formato sono in aumento”, ha spiegato Angelo Modica, CEO di New Decor System. “Le richieste dei clienti superano la nostra attuale capacità produttiva. In effetti questo settore sta trainando il nostro business e così abbiamo deciso di investire nella quarta stampante da 5 metri, dopo le due Durst e una HP”.
250.000 volte “sì” alla salvaguardia dell’ambiente Con un quarto di milione di ordini stampati, la stamperia online Onlineprinters ha raggiunto una svolta epocale nella sua storia: per ben 250.000 volte, infatti, i clienti della società di e-commerce hanno volontariamente deciso di sostenere un progetto ambientale mirato a compensare le emissioni di CO2 che si generano durante la produzione dei prodotti stampati. Dal 2013, anno di introduzione della stampa a impatto neutro sul clima, Onlineprinters è riuscita a compensare ben 7.900 tonnellate di CO2, una quantità di diossido di carbonio pari a quella emessa da un’automobile impegnata nel percorrere tutte le strade del mondo: quasi 32 milioni di chilometri.
Da SAXOPRINT anteprima 3D per la creazione di packaging Il nuovo strumento consente di creare e visualizzare confezioni personalizzate, grazie all’ausilio di nuove funzioni. In un’anteprima 3D in tempo reale i clienti possono esaminare le modifiche al loro packaging personalizzato e visualizzarle in modo tridimensionale. Questa possibilità consente al cliente di avere un’idea tangibile di come sarà il prodotto finale. In futuro verrà implementata un’ulteriore funzione che consentirà di visualizzare le dimensioni direttamente sul prodotto. Allo stesso tempo SAXOPRINT ha provveduto a migliorare anche la pagina di configurazione nella quale già da ora è possibile, per esempio, visualizzare in modo più rapido i prezzi e le anteprime. SAXOPRINT easy box è una soluzione di packaging con la quale è possibile creare e stampare astucci pieghevoli, scatole e cartoni per spedizioni con dimensioni personalizzate.
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Eventi Dati di settore Fornitori Istituzioni Associazioni Accordi Eventi Cultura Fo
InPrint Italy torna a Milano Torna a Milano per la seconda edizione, dal 20 al 22 novembre 2018 InPrint Italy, la principale esposizione nel campo delle tecnologie di stampa industriale. Focalizzata sul tema delle tecnologie di stampa per la produzione manifatturiera, InPrint Italy è l’unica esposizione interamente dedicata a questo settore: riunisce i fornitori specializzati con l’industria manifatturiera, i suoi subappaltatori e imprese dell’indotto. È la piattaforma di riferimento per la sempre più consistente comunità di specialisti della stampa, mettendo a disposizione di espositori e visitatori un enorme potenziale di business sia per l’industria della stampa che per la produzione manifatturiera. Tre giorni di esposizione, incontri e dibattiti al Mi.Co. di Milano, per presentare apparecchiature di stampa, tecnologie e sistemi pronti per essere integrati nei processi di produzione.
OKI: Nuova sede e strategia verticale mirata È un nuovo inizio quello celebrato da OKI Europe Italia con l’inaugurazione del nuovo headquarter. Una sede prestigiosa – il Centro Direzionale Milanofiori, ad Assago – con uffici open space e uno showroom allestito con le soluzioni di punta dell’azienda e tanti esempi di applicazioni. “Perché siamo qui oggi? Perché OKI considera l’Italia un mercato molto importante, centrale rispetto alla strategia dell’azienda”, ha dichiarato Dennie K. Kawahara, managing director di OKI Europe Italia. “Per questo – e a fronte della vitalità del settore delle arti grafiche in Italia – vogliamo continuare a lavorare per rafforzare la nostra presenza in questo Paese”. L’inaugurazione della nuova sede è stata per OKI Europe anche l’occasione per presentare il nuovo assetto societario, frutto di un’operazione di rimodulazione condotto nell’ultimo anno. La centralizzazione della gestione delle cinque region dell’area EMEA e l’unificazione – in questo contesto – delle divisioni vendita e marketing hanno consentito di creare una struttura più snella e, di conseguenza, più uniformata e responsive verso le richieste del mercato e le esigenze dei clienti. E in questa direzione vanno anche gli investimenti in ricerca e sviluppo, punto fermo della filosofia di OKI Europe: “Vogliamo continuare a innovare e i nuovi prodotti introdotti nel mercato lo dimostrano. La nostra strategia è cambiata, e oggi ci rivolgiamo ai mercati verticali nei quali abbiamo individuato le più interessanti opportunità di crescita”, ha aggiunto Kawahara. E se l’office printing rimane un punto fermo – con il vasto portfolio di soluzioni con l’esclusiva tecnologia led della multinazionale giapponese – OKI sta indirizzando le proprie risorse verso quelli che definisce “key vertical market”, nello specifico il retail e l’healthcare. Senza dimenticare il già annunciato ingresso nel settore delle etichette con una tecnologia innovativa che sarà presentata nel corso del secondo semestre 2018.
La Federazione Carta e Grafica cresce del 2,4% nel 2017 Si è tenuta presso Fiera Milano-Rho nell’ambito di Print4All l’assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica - moderata da Gabriele Cirieco di Strategic Advice - durante la quale il presidente Pietro Lironi ha anzitutto illustrato l’andamento del settore. “La Federazione Carta e Grafica che rappresenta i comparti industriali di Acimga, Assocarta e Assografici, con Unione Industriali Grafici Cartotecnici Milano e Comieco quali soci aggregati, è cresciuta nel 2017 del 2,4% per fatturato, grazie al positivo andamento del
settore cartario (+5,9% in valore, +2,1% in quantità) - principalmente grazie ai maggiori volumi delle carte per usi igienicosanitari (+4,6%) e per imballaggio (+2,8%) -, del comparto macchine per grafica e cartotecnica (+8,7% in valore) - trainato dalla domanda interna sostenuta dagli incentivi 4.0 - e dell’industria cartotecnica e trasformatrice (+2,6% in valore, +2,4% in quantità). In costante fase recessiva il settore grafico (-3,5% in valore, -7,1% in quantità), con un calo più forte dei volumi sul fronte pubblicitario e commerciale
(-10,3%) rispetto a quello editoriale (-2,5%), ma con la positiva ripresa dei libri (+2,1%). I primi mesi del 2018 sembrano essere ancora positivi per l’industria cartaria e cartotecnica trasformatrice, in miglioramento per il settore grafico e in leggero rallentamento per le macchine per grafica e cartotecnica. Nel suo complesso un mercato da 24,3 miliardi di fatturato (1,4% PIL) nel 2017, generato da circa 170.000 addetti attivi in oltre 18.100 imprese, che mostra un saldo positivo della bilancia commerciale di 3,6 miliardi”.
Nuova divisione del Gruppo DR in partnership con Fujifilm Con un evento di inaugurazione che ha visto una buona affluenza di stampatori, cartotecnici e grafici creativi il Gruppo DR, specializzato nella distribuzione di sistemi multifunzione per uffici e aziende con sedi a Milano, Gallarate e Novara, ha presentato al mercato della comunicazione personalizzata la nuova divisione dedicata al digital packaging personalizzato, creata grazie a un recente accordo di partnership con Fujifilm. Nella demo room della sede di Novara i visitatori hanno potuto seguire dal vivo la produzione di oggetti e prodotti promozionali realizzati in brevi tirature e personalizzati anche singolarmente con una
stampante flatbed Acuity 15 UV inkjet di Fujifilm. “Grazie alle tecnologie digitali di Fujifilm abbiamo potuto ampliare il nostro business”, spiega Luigi Ducci, amministratore delegato del Gruppo DR. “La nuova divisione si rivolge a un ampio segmento di mercato che produce gadget pubblicitari, display, insegne anche in 3D, elementi di arredamento e interior design. La
versatilità della Acuity 15, che stampa su una vastissima gamma di materiali permette di produrre con tecnologie digitali - e quindi con maggiore rapidità, precisione e qualità e in brevissime tirature - ciò che finora doveva essere stampato in serigrafia o in offset, come ad esempio i prodotti termoformabili e di personalizzare ogni elemento anche singolarmente”.
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anticontrffazione nel packaging
speciale
anticontraffazione nel packaging INDICE DEI CONTENUTI Incontri: Pusterla 1880 Un mercato in crescita costante Tecnologia e creatività Tutte le variabili in gioco Le soluzioni di Luxoro (Kurz)
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IL PROSSIMO SPECIALE SARÀ DEDICATO A stampa digitale
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speciale anticontraffazione nel packaging
Pusterla 1880
Una multinazionale “tascabile” al servizio del lusso Specializzata nel packaging di alta qualità, l’azienda varesina, a colpi di acquisizioni, sta cercando di affermarsi anche a livello europeo. E come sistema di anti contraffazione ha scelto Stealth Code.
L’ultima mossa sullo scacchiere strategico della crescita sul mercato europeo del packaging secondario di lusso, per diventarne uno dei leader, è stata compiuta la scorsa primavera con l’acquisizione del 51% di Virojanglor (VIRO), un’azienda familiare fondata nel 1963 e storicamente specializzata, con fabbriche in Francia e in Italia, nella produzione di imballi in metallo. Un’attività che VIRO ha diversificato, comprendendo nuovi materiali come cartone, legno, plastica e pelle, grazie all’acquisizione di Interesting Sourcing e a una partnership esclusiva con uno stabilimento in Cina. Il patrimonio di know-how, impianti e clienti di VIRO fa ora parte del gruppo Pusterla 1880 che con questa operazione punta quest’anno a toccare per la prima volta nella sua storia il traguardo dei 100 milioni di euro di ricavi realizzati al 100% nel mondo del lusso e in particolare nei settori del wine & spirits e della profumeria e cosmetica. Che cos’è oggi Pusterla 1880, l’azienda che ha il suo quartier generale a Venegono Inferiore e presenta nel marchio commerciale l’anno di nascita (era appunto il 1880) della Cartografica Pusterla che aveva cominciato l’attività con la produzione di scatole e astucci per pomate e sciroppi farmaceutici? “Pusterla oggi è una multinazionale tascabile attiva nel presentation packaging e al servizio dei player globali dei beni di lusso”, risponde Luca Mea-
di Achille Perego
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na, rappresentante dell’omonima famiglia, azionista di maggioranza di Pusterla 1880 e Cfo del gruppo, mentre ad e azionista di minoranza è Roberto Marini. “I nostri mercati principali sono da un lato profumeria&cosmetica e dall’altro il wine&spirits, senza dimenticare moda e gioielleria. Nel 2018 il budget tocca la soglia dei 100 milioni di euro, considerando l’intera gamma di prodotti oggi offerta”. Qual è la strategia dell’azienda sul mercato interno e su quelli esteri con le sue maggiori presenze internazionali? “Attualmente le attività del Gruppo sono concentrate in Italia, Francia, UK, Romania e Cina, con servizi che si estendono a supporto dei bisogni dei nostri clienti sostanzialmente in tutto il mondo. A livello industriale, in Italia, nell’intento di creare un centro di eccellenza specializzato, concentriamo tutta la stampa e il decoro, sfruttando un ecosistema molto sviluppato dal punto di vista delle competenze, delle tecnologie e della filiera. Purtroppo dal punto di vista del mercato il centro nevralgico è la Francia e non l’Italia, grazie a una visione del mercato del lusso che i francesi hanno saputo interpretare e attuare meglio negli ultimi 20 anni e che oggi dà loro una posizione difficilmente recuperabile! Restano in ogni caso in Italia - e italiani - dei veri e propri campioni che sia-
anticontraffazione nel packaging
“Pusterla è oggi una multinazionale tascabile attiva nel presentation packaging e al servizio dei player globali dei beni di lusso” mo molto orgogliosi di poter servire, penso a Ferrari Spumanti per il W&S, KIKO per la cosmetica e Giorgio Armani per la moda, solo per citarne alcuni”. Quanto è stata importante l’operazione VIRO? “Questa operazione è decisiva per completare la gamma di prodotti e servizi offerti ai nostri clienti, per allargare la copertura geografica spostandola su scala sempre più globale e quindi per permetterci di divenire un ‘one stop shop’ per tutti i bisogni dei nostri partner/clienti”. Come sta evolvendo l’integrazione? “Oggi siamo solo all’inizio, le prime e più rapide integrazioni saranno quelle commerciali che permetteranno di attuare strategie di cross-selling sulle rispettive basi clienti. Successivamente si passerà all’integrazione e alla condivisione delle piattaforme produttive in modo da sviluppare e offrire una serie di servizi integrati e trasversali; infine si arriverà allo sviluppo prodotto con l’obiettivo di creare un vero e proprio centro di innovazione con competenze multiprodotto nel presentation packaging”. In che modo questa acquisizione ha cambiato e ampliato il perimetro d’azione di Pusterla? “Il nostro perimetro d’azione si è allargato a tutte le soluzioni e a tutti i materiali che è possibile utilizzare per realizzare i migliori packaging che i nostri clienti desiderano creare per comunicare il loro brand e presentare i loro prodotti. Con questa acquisizione abbiamo voluto superare i limiti impliciti della produzione di packaging cartotecnico, che è e resterà un asse portante della nostra attività (e di quella dei nostri clienti), ma che non permette sempre di rispondere ai bisogni del nostro mercato. Inoltre rappresenta un primo passo per l’apertura della nostra offerta a soluzioni globali, necessità sempre più importante dei mercati che serviamo”.
La vostra storia, prima di VIRO, ha visto altre importanti acquisizioni a partire, nel 1999, dalla francese Coffrets Création, dieci anni dopo è stata la volta di Cazelles e quindi di Tepor (termoformanti), London Fancy Box e nel 2017 dello Scatolificio Cristina. Una crescita per linee esterne accompagnata da un forte rafforzamento produttivo anche per linee interne con l’apertura di nuovi impianti all’estero come Dacica Teca in Romania nel 2004 e, poco più di un anno fa, lo stabilimento produttivo di Glasgow, sviluppo di Pusterla 1880 UK. In futuro potranno esserci altre acquisizioni e/o alleanze? “Sicuramente, ma in modo sostenibile. Penso che il mondo sia in una dinamica di consolidamento generale in tutti i settori e il nostro non è da meno. Guardando al lato trasformatori è un settore che storicamente, e in Italia in particolare, è fatto di piccole aziende specializzate e che oggi faticano a seguire le dinamiche dei clienti che, a loro volta, crescono e si consolidano sempre più. Per noi è vitale seguire questo movimento e devo dire che lo viviamo come un’opportunità che vogliamo sfruttare al meglio, sempre però mantenendo un disegno strategico coerente e cercando di apportare valore ai nostri clienti e di conseguenza crearne per l’azienda”. Quali sono stati a livello di impianti i vostri ultimi investimenti e ne avete in programma altri? “Gli investimenti a livello industriale sono guidati dall’obiettivo di presidiare il più possibile tempi e costi delle attività critiche; in particolare negli ultimi anni abbiamo adeguato la nostra capacità produttiva in termini di stampa, stampa a caldo e serigrafia, oltre che sull’assemblaggio di scatole rigide e nella realizzazione ‘in-house’ dei tool per il decoro delle scatole in metallo. In futuro prevediamo grandi investimenti nell’automazione di tutte le fasi di assemblaggio per le quali oggi impieghiamo manodopera non specializzata e nell’adeguamento delle aree produttive e logistiche per seguire la crescita dei volumi”.
Veduta dello stabilimento di Pusterla 1880 a Venegono Inferiore, in provincia di Varese. In alto, Luca Meana, CFO del Gruppo.
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Pusterla 1880
“I trend sono molto variabili di anno in anno e sembra quasi che seguano una moda, o comunque alcuni gruppi importanti fanno delle scelte di marketing a cui in seguito si allineano anche altri clienti. Per fare degli esempi, nella profumeria tre anni fa il leitmotiv è stato il cold foil, lo scorso anno il glitter serigrafico o il colore fluorescente”. Quanto incide in questo settore la stampa digitale? “Nel settore del packaging di lusso la stampa digitale non è ancora per noi una priorità: da un lato vengono utilizzati molto i colori Pantone e una varietà molto elevata di materiali con limiti di accettabilità inferiori a DE 1, dall’altro i volumi ancora non rendono la soluzione digitale competitiva. Infine il processo di stampa è una parte non preponderante del costo dei nostri prodotti. Restiamo comunque vigili sulle evoluzioni di queste tecnologie molto interessanti e che progrediscono a una velocità impressionante”. Quali sono i principali trend del mercato del lusso nel quale opera Pusterla?
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Quali sono le richieste dei clienti e quanto è ancora importante l’equilibrio tra prezzi e qualità dei prodotti? “Le richieste dei clienti sono sempre indirizzate all’innovazione e all’effetto grafico stupefacente per differenziarsi sullo scaffale o per completare la soddisfazione del cliente nell’esperienza d’acquisto e di consumo. Il prezzo è diventato sempre più importante ed è controllato nel dettaglio da strutture create appositamente per questo e con un livello di competenze mediamente molto elevate. In ogni caso la richiesta di qualità rimane altissima e determinante dato il valore dei prodotti che sono contenuti nelle nostre confezioni, si pensi che spesso il controllo da parte del cliente viene fatto a pezzo singolo e di conseguenza la nostra struttura deve allineare i livelli di controllo e di produzione”.
L’anticontraffazione
Come sta evolvendo il packaging di lusso per materiali, ecocompatibilità, innovazione?
Con la collaborazione di Gianfranco Vicini, direttore Ricerca & Sviluppo di Pusterla 1880, ecco le principali caratteristiche della soluzione Stealth Code, distribuita in Italia da BeeGraphic.
“Il driver principale resta l’impatto estetico e la comunicazione del brand. Per quanto riguarda l’ecocompatibilità si sta affacciando ora al settore del lusso, soprattutto a livello di comunicazione; in risposta a ciò abbiamo brevettato, ad esempio, un sistema misto di termoformato e cartone per alloggiare i prodotti, con il 70/80% di consumo di plastica in meno e la completa separabilità dei materiali (CALECO). Questa nostra soluzione sta riscuotendo un buon successo e stiamo lavorando a soluzioni 100% cellulosiche per tenere i prodotti. Per quanto riguarda l’innovazione ci viene sempre richiesta ed è alla base del nostro lavoro cercare di trovare sempre soluzioni innovative. Comunque, il primo valore del packaging di lusso è
Tipo di stampa: Offset tradizionale e UV. Uniformità della superficie: è molto interessante il fatto che questa codifica sia veramente invisibile. Possibilità e vantaggi: questa tecnologia rappresenta un mezzo di comunicazione dinamica per tutti. È in continua evoluzione, costantemente aggiornata nei contenuti, interattiva e tracciabile. È una soluzione brevettata che consiste nell’inserimento del dato univoco all’interno di un’immagine di quadricromia e anche su una tinta piatta. È impercettibile all’occhio umano e può essere distribuito su tutta la superficie. Il codice viene inserito tramite una tecnologia inclusiva che non può essere replicata e duplicata. Basta leggere lo stampato con uno smartphone o un tablet utilizzando l’applicazione gratuita di Stealth Code che è personalizzabile a richiesta. Stealth Code permette una comunicazione interattiva con il consumatore, tracciabilità e modifica in tempo reale. Con queste caratteristiche è quindi adatta a un discorso di “anticontraffazione” e di “mercato parallelo”. Limiti. È fattibile solo sulle quadricromie e sulle tinte Pantone, ma sui fondi neri diventa visibile. Costo. È una soluzione che non ha incremento o royalties, ma solamente un costo fisso iniziale di lavorazione file.
anticontraffazione nel packaging
“Le nobilitazioni sono basilari nel mondo del lusso, sono il plus del packaging”
sempre quello di essere qualcosa di esclusivo e anche destinato (penso a scatole, astucci ecc.) a durare una volta esaurita la sua missione di contenitore del prodotto. Sul fronte delle scatole rigide la nostra soluzione Caleco permette di separare il termoformato interno dalla scatola in modo tale che il cliente può tenersi la scatola come contenitore finale riutilizzabile. Per quanto riguarda gli astucci pieghevoli sono anch’essi sempre di più arricchiti nel decoro per attrarre il cliente ma difficilmente si riesce a dare ad essi veramente una seconda vita. Le scatole in metallo sono già storicamente un prodotto percepito come durevole e alcune confezioni multi materiale sono talmente belle e ricche che difficilmente si può pensare di gettarle e comunque sono concepite per contenere il prodotto durante il non utilizzo. Penso per esempio agli orologi e ai gioielli”. Quanto sta crescendo l’utilizzo di materiali e soprattutto carte speciali? “Come ho già accennato l’utilizzo di carte speciali è importante ma sempre di più, per una pressione crescente alla riduzione dei costi, ci viene chiesto di limitarlo ricreando gli effetti con la nostra stampa. Inoltre dobbiamo anche tenere conto delle tempistiche di approvvigionamento che facilmente si scontrano con dinamiche sempre più presenti di riduzione del time to market in particolare sui prodotti promozionali”. Quali sono le innovazione in termini di stampa? “Le innovazioni in questo settore si riferiscono principalmente all’utilizzo di vernici iriodin speciali se parliamo di stampa offset, di abbinamento foil e serigrafia, di utilizzo di cliché speciali acidati e in fibra di vetro se parliamo di stampa a caldo, e soprattutto la combinazione di tutte queste tecniche finalizzate a ottenere un risultato con effetto wow”.
sono il plus del packaging e danno un valore percepito aggiunto. Naturalmente i costi devono essere il più contenuti possibile”.
Nel packaging di lusso il driver principale resta l’impatto estetico e la comunicazione del brand.
Quanto è importante anche nel mondo del packaging del lusso l’attenzione all’anticontraffazione, QRcode, tracciabilità? “Ultimamente, al crescere delle dimensioni dei business dei vari clienti, l’attenzione sta aumentando e i clienti chiedono soluzioni di anticontraffazione e tracciabilità, ma senza che si sia affermato un vero standard. Per questo motivo cerchiamo di posizionarci su varie tecnologie per poter offrire la soluzione migliore secondo lo specifico bisogno del cliente e quelle da noi più utilizzate e consigliate ai clienti sono Code Imaje, Signoptic (ora Arjo Solution), e ultimamente Stealth Code, che riteniamo in linea con le richieste dei clienti. È una soluzione non visibile sullo stampato, che con l’utilizzo di un’applicazione di smartphone ci collega direttamente al sito scelto dal cliente stesso.
Quanto contano ancora le nobilitazioni? “Sono importantissime nel mondo del lusso perché
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anticontraffazione nel packaging mercati
Un mercato in crescita costante Il ruolo del package printing e del label printing nella lotta all’espansione del mercato del falso. Che rappresenta un danno economico sociale e mette a rischio la sicurezza.
il 12.8% e il 16%. Il Nord America si conferma il Paese con il tasso più alto di adozione di sistemi anticontraffazione, seguito dall’Europa. Sarà l’Asia ad avere il tasso di crescita più alto (18.1%) da qui al 2020 (Allied Market Research).
La prevenzione della contraffazione rappresenta un business in costante crescita e legato all’espansione stabile del mercato del falso, che continuerà a colpire maggiormente Usa, Italia e Francia come scrivono e descrivono la maggior parte degli analisti di mercato. Per quanto riguarda il nostro Paese, ad esempio, l’Italian sounding supera per fatturato i 60 miliardi di euro annui, con quasi due prodotti apparentemente italiani su tre in vendita sul mercato internazionale (fonte Coldiretti). Si pensi che negli Stati Uniti 7 pecorini di tipo italiano su 10 sono “tarocchi” nonostante il nome richiami esplicitamente il Made in Italy. Normative e accordi si stanno sviluppando in tutto il mondo per arginare il fenomeno: il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali italiano, ad esempio, ha siglato un accordo con Alibaba, il colosso dell’e-commerce, per promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro Paese e combattere i falsi.
di questo mercato, il printing e il packaging svolgono un ruolo fondamentale, diventando elemento di barriera per la diffusione di prodotti contraffatti sia nel mercato del lusso (brand protection), sia per i prodotti farmaceutici o i giocattoli (dove in diverse modalità è messa a rischio la sicurezza del consumatore), sia in maniera costantemente in crescita anche per i prodotti alimentari e le bevande. Sempre secondo Allied Market Research, infatti, il mercato del packaging anti-contraffazione raggiungerà un giro d’affari di 62.5 miliardi di dollari entro il 2020. Lo sviluppo quindi di nuove tecnologie capaci di limitare questo fenomeno costituiscono uno dei focus in cui molti produttori e molti integratori di tecnologia stanno lavorando e portando al mercato innovazione.
Geografia del rischio Secondo una Ricerca PMMI “Brand Protection and Product Traceability”, si prevede che la contraffazione aumenti del 3% annuo: di conseguenza, il mercato anticontraffazione crescerà nel corso dei prossimi 5 anni con un tasso annuo tra
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Il package printing come barriera All’interno
Ologrammi e inchiostri Le modalità con cui combattere dal punto di vista tecnologico la contraffazione sono molteplici e continuamente in evoluzione soprattutto in funzione del cambiamento comportamentale del consumatore. In base alle tecnologie attuali si prevede che saranno gli ologrammi a ricoprire un ruolo primario tra gli strumenti anti-contraffazione per il packaging alimentare mentre le tecnologie RFID saranno quelle che cresceranno più rapidamente (20.4% tasso di crescita annuo). Lo smartphone rappresenterà uno strumento sempre più utile per la verifica di autenticità dei prodotti da parte del consumatore finale attraverso, ad esempio, l’uso di QR code o di Ghost Code. Cresce inoltre l’utilizzo di inchiostri speciali, che grazie alla aggiunta di tag molecolari diventano veri e propri sistemi di tracciabilità anche a volte applicati direttamente sui prodotti. E proprio l’utilizzo di inchiostri speciali è anche l’argomento che più allarga le modalità di utilizzo delle etichette e di modalità di realizzazione di sistemi di verifica e controllo.
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speciale anticontraffazione nel packaging stampa
Soluzioni all’insegna dell’innovazione combinata tra tecnologia e creatività Packaging ed etichette speciali per combattere la contraffazione sono oggi parte del mondo dell’Internet of Things: tecnologia e creatività aiutano produttori e distributori a combattere un mercato dai numeri impressionanti.
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Complici gli ingenti valori di mercato del ‘contraffatto’ (si veda l’articolo a pag. 26), sono via via cresciute nel tempo le modalità con cui i brand si proteggono e proteggono i loro prodotti dai falsi. Ologrammi, filigrane, microtesti, codici a barre mono o bidimensionali, tag Rfid compongono quel set di elementi stampati che, in pochi millimetri, riesce ad affermare l’unicità di un logo. Inchiostri speciali capaci di nascondersi (essere invisibili) all’occhio umano e comparire solo sotto specifiche sollecitazioni luminose, o codici digitali altrettanto invisibili ad occhio nudo, ma rilevabili attraverso la scansione effettuata dalla fotocamera di uno smartphone sono altre modalità con cui vengono equipaggiati i packaging di sempre più numerosi brand.
anticontraffazione nel packaging
“Ologrammi, filigrane, microtesti, codici a barre mono o bidimensionali, tag Rfid compongono quel set di elementi stampati che, in pochi millimetri, riesce ad affermare l’unicità di un logo.” L’anticontraffazione tra arte, scienza, tecnica e tecnologia C’è necessità di molto mestiere nel progettare un’etichetta o un packaging anticontraffazione. Ogni brand ha un suo stile e quindi l’etichetta deve trovare la giusta corrispondenza estetica, bilanciando in modo armonico i diversi elementi tecnici e scientifici necessari a raggiungere l’inimitabilità. Nell’ideazione di un sistema di identificazione e di certificazione, l’insieme degli elementi grafici deve essere progettato da zero. Ogni etichetta rientra poi in un progetto che viene studiato su misura e risolto attraverso una fase di analisi estremamente minuziosa e dettagliata di materiali, forme e supporti. Ci vuole tecnica, ma anche molta competenza progettuale. È necessario tener conto di tutta una serie di variabili. Bisogna considerare il tipo di utilizzo che verrà fatto dell’etichetta o del packaging, degli ambienti di distribuzione in cui verrà movimentato il prodotto o il contenitore a cui questa verrà associata, il che contribuirà a determinare la scelta del supporto su cui dovrà ad esempio essere generata o riprodotta l’etichetta, così come la tipologia dei materiali su cui dovrà essere applicata e, di conseguenza, con che eventuali modalità di applicazione. Di pari passo al raffinarsi delle tecniche di falsificazione si sono così sviluppate tecniche di produzione e di stampa che, oltre agli ologrammi e ai codici mono e bidimensionali, prevedono l’utilizzo di materiali compositi oltre a carte e tessuti, come PET, PVC o OPS, sistemi adesivi e termoretraibili , associati all’uso di inchiostri invisibili, dotati di nanoparticelle fluorescenti e termoriflettenti che reagiscono a seconda delle angolazioni della riflettenza luminosa ambientale o artificiale, e soluzioni innovative caratterizzate da tecnologie come bande ottiche, bande magnetiche, per arrivare alle incisioni laser o alle micromarcature su lamelle di silicio e di quarzo. Oppure a soluzioni che implementano la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification), con le sue varianti NFC (Near Field Communication). Che si usi un ologramma, un’etichetta con inchiostri traccianti visibili solo con lampade particolari, un tag Rfid o una combinazione di soluzioni, un’etichetta anticontraffazione è sempre e comunque un progetto estremamente complesso che richiede specialisti esperti sia nell’ambito della ricerca e sviluppo di nuovi supporti e nuove tecniche di stampa e di produzione sia system integrator capaci di progettare tutta l’architettura di sistema necessaria a governare il processo di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti associati a queste smart label. Le soluzioni integrate Appartengono alla filiera delle soluzioni, quindi, diver-
se tipologie di fornitori, da chi propone inchiostri speciali a chi propone tag Rfid di varie capacità e natura, da chi propone materiali speciali a chi offre software e App che permettono di realizzare soluzioni per il brand finale, a chi ha la capacità di integrare tutte queste soluzioni stampando. Di seguito alcune nuove proposte dell’offerta di soluzioni software per la creazione di packaging univoci e riconoscibili come originali attraverso una connessione in rete via smartphone. La proposta Agfa Arziro Anche in questo caso parliamo di un sistema di codifica che supera il concetto del codice a barre o bidimensionale per entrare nella logica delle soluzioni watermark. Agfa propone una suite costituita da tre prodotti della famiglia Arziro che possono rendere la stampa del packaging il punto di ingresso per la battaglia alla contraffazione. Qui di seguito alcuni esempi di com’è oggi possibile rendere visibile e difficilmente imitabile uno stampato. All’apparenza quella che vediamo sotto sembra una confezione come tante altre, ma vediamone alcuni dettagli. Guardando attentamente scopriamo una serie di elementi inseriti nella grafica che la rendono difficilmente o addirittura impossibile da riprodurre, gli areoplanini ad esempio nell’immagine in basso sembrano uguali ma cambiano sequenza e inclinazione continuamente,
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Alcuni esempi di elementi utilizzabili per contrastare qualsiasi proposito d’imitazione.
senza strumenti adeguati queste cose sono impossibili da realizzare o richiederebbero talmente tanto tempo che non varrebbe più la pena di ‘copiare’ il prodotto. Il segreto è tutto qui, cioè quello di poter realizzare tutto questo in maniera semplice per renderlo facile da realizzare ma difficile da riprodurre, e di conseguenza anche facile da riprogettare per poterlo cambiare frequentemente contrastando così qualsiasi proposito d’imitazione. Esistono ovviamente sul mercato svariate soluzioni dedicate per fare tutto questo con costi abbastanza importanti per cui non alla portata di tutti. Poter invece rimanere nello standard dei software aggiungendo ciò che serve per renderli adatti allo scopo è una soluzione molto più semplice; uno perché già si conosce l’utilizzo del software di base, come ad esempio Adobe Illustrator, due perché dei plug-in o degli add-on ad un programma già esistente hanno un impatto economico più contenuto. Arziro, nato sia per piattaforma PC che Mac, è appunto formato da una serie di plug-in per Adobe Illustrator: Arziro Design, giunto alla versione 3.0, il tool per la progettazione grafica, Arziro Authenticate 2.0 (la soluzione SaaS che permette a distributori, retailer e consumatori di verificare la legittimità e genuinità del prodotto) e Arziro Production (che ottimizza i workflow di produzione e le stampe in alta risoluzione).
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Albertin e i cliché microincisi Dal 1971 i cliché Albertin sono conosciuti per la precisione dei dettagli, grazie ai quali è possibile ricreare qualsiasi disegno. L’ampio catalogo dell’azienda include cliché in ottone, in magnesio e in gomma siliconica, oltre che cilindri, forme flessografiche e lastre flesso-
Cliché inciso in magnesio prodotto da Albertin per l’anticontraffazione.
grafiche di verniciatura, tutti prodotti internamente. “Per noi il made in Italy è sinonimo di qualità e precisione, di cura in ogni dettaglio, di sartorialità”, afferma Ferruccio Albertin, ceo dell’azienda. “Il nostro team di grafici prende in carico ogni progetto ottimizzando i file ricevuti per i nostri processi di lavorazione. Solo dopo un attento studio di fattibilità andiamo in produzione. Dai cliché in ottone a quelli in magnesio fino alle lastre e altri prodotti, tutto viene prodotto nel nostro stabilimento di Cinisello Balsamo, da sempre. Siamo gli unici responsabili dei cliché che consegniamo, e questo ci consente di tenere sotto controllo l’intero processo produttivo, dall’arrivo del file alla spedizione della merce. Se il cliché è stato sviluppato correttamente, applichiamo il nostro sigillo “prodotto in Italia”, orgogliosi di far parte di una tradizione, quella italiana, che si contraddistingue in tutto il mondo per l’originalità delle creazioni”, conclude Albertin. Per l’anticontraffazione Albertin propone cliché microincisi ideali per vari ambiti di applicazione: etichette autoadesive per vini e superalcolici e packaging di lusso per tutti quei settori che puntano a differenziare il proprio prodotto. La caratteristica del cliché microinciso è la sua superficie che invece di essere in magnesio liscio presenta una tramatura fittissima per trasferire i dettagli grafici sul film e, quindi, sul supporto di stampa desiderato. I motivi di microincisione presentano tramature e disegni casuali o ripetuti e possono, inoltre, essere personalizzati con loghi, scritte o grafici dagli effetti di rifrazione ottica unici, che cambiano a seconda dell’angolo
anticontraffazione nel packaging
“Nell’ideazione di un sistema di identificazione e certificazione l’insieme degli elementi grafici deve essere progettato da zero.” di osservazione. Per questo i cliché microincisi sono la soluzione ottimale per creare ologrammi anticontraffazione per la protezione dei brand. È possibile microincidere i cliché in ottone con spessore da 3 a 7 mm, mentre per quello in magnesio lo spessore sarà sa 1 a 7 mm. Le soluzioni Digimarc e BeeGraphic Negli ultimi decenni i codici a barre sono diventati fondamentali nel settore Retail e hanno consentito maggior velocità in cassa, controllabilità dei prezzo e aggiornamento immediato degli stock. I sistemi di identificazione attualmente utilizzati si basano sulla stampa di codici di riconoscimento quali Barcode\ GTIN\EAN. Questi sistemi non sono però in grado di garantire il prodotto poiché sono duplicabili, impattano sulla grafica e si possono danneggiare. Sull’onda di una comunicazione necessariamente sempre più smart e veloce, anche il packaging è cambiato e quello che ha fatto Digimarc attraverso la sua proposta di Digimarc Barcode che permette oggi di lasciare alla parte di immagini e comunicazione tutto lo spazio disponibile. Digimarc Barcode contiene le stesse informazioni Global Trade Item Number (GTIN) dei tradizionali simboli UPC/EAN, ma è impercettibile all’occhio umano ed è ripetuto sull’intera superficie del packaging, ciò aumenta in modo incredibile la velocità e l’accuratezza di lettura degli scanner. Può essere incorporato in qualsiasi tipo di media senza occupare lo spazio dei tradizionali poco estetici barcode o codici QR. Digimarc Barcode è facilmente ed affidabilmente letto da scanner POS, smartphone, telecamere ed altri dispositivi. E se Digimarc rappresenta il produttore della tecnologia su cui si basa la possibilità di inserire questi codici invisibili è da un impreditore italiano, Goliardo Butti, fondatore di BeeGraphic, che nasce l’idea di sviluppare un progetto integrato a disposizione dei brand owner. StealthCode® (questo il nome del progetto) è la soluzione basata su tecnologia proprietaria di Digimarc®, di cui BeeGraphic è recentemente diventato partner certificato. Si tratta di una soluzione integrata che combina la tecnologia del codice invisibile di sicurezza stampato sul packaging allo sviluppo di una applicazione mobile. Per leggere il codice basta scaricare l’app appositamente sviluppata da Beegraphic - per iOs e Android, gratuita - e scansionare il prodotto. Molto rilevante dal punto di vista tecnico è la totale compatibilità di Stealth Code con qualsiasi tecnologia di stampa: non richiede infatti processi di stampa particolari o inchiostri speciali e non impatta nella veste grafica. Un prototipo del progetto venne presenta-
Schema di funzionamento dello StealthCode.
Esempio di utilizzo dello StealthCode, proposto in Italia da BeeGraphic.
to a Drupa 2016 all’interno dello standi di Uteco, mentre ulteriori applicazioni erano in mostra proprio a Brand Revolution 2017 e 2018 (vedi pag. 69). Le etichette delle bottiglie, personalizzate con le skyline di differenti città, riportavano uno Stealth Code che rimandava a diversi link a seconda della città presente sull’etichetta. Le soluzioni di HP Indigo e dei suoi partner Le soluzioni di HP Indigo per la protezione del brand si sviluppano su tre livelli: 1) Elementi di sicurezza per l’anticontraffazione, generati da una serie di algoritmi attraverso un software – plugin HP Smart Stream designer – e stampati con l’ElectroInk su tutte le macchine da stampa digitale HP Indigo. Tali elementi includono microtesti, micro codici a barre 2D, guilloche e font speciali; possono essere stampati su etichette e packaging, sono difficili da riprodurre e vengono considerati applicazioni “semi-covert”, nel senso che a occhio nudo si vedono, ma non vi si attribuisce una funzione anticontraffazione anche se in realtà quello è lo scopo. Anche i QR code – normali, micro o associati a guilloche – possono essere utilizzati per l’anticontraffazione. Nel caso il brand owner non desidera che siano visibili testi o QR Code sullo stampato è possibile ricorrere alle applicazioni “covert”,
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elementi di sicurezza invisibili e che possono essere visualizzati esclusivamente con l’ausilio di dispositivi speciali, che includono lampade UV e laser IR. 2) Inchiostri di sicurezza: è disponibile l’ElectroInk invisibile rosso, giallo e blu, oltre a una serie di altre soluzioni di partner con cui HP Indigo collabora, tra cui “Go Sure” taggant ink di Bsecure, “Sherlox” di Authentix e l’inchiostro a infrarossi “RainbowSecure, powered by HP Indigo” di VerifyMe. Questa gamma di inchiostri di sicurezza sono invisibili all’occhio umano e possono essere visualizzati solo attraverso dispositivi speciali. 3) Soluzioni Track&Trace: si tratta di stampare vari elementi di sicurezza che assegnano a ciascun stampato un ID unico che consente il tracking dei singoli prodotti lungo l’intera filiera, dalla produzione al consumatore finale. Sono tutte soluzioni di terze parti e richiedono l’installazione dell’HP SmartStream designer plugin.
Vari esempi di soluzioni Xeikon per l’anticontraffazione di un ticket per uno spettacolo di danza.
Le molteplici soluzioni di Xeikon Negli anni, insieme ai propri clienti, Xeikon ha sviluppato applicazioni per la stampa di biglietti per lotterie, gratta e vinci, stampa di assegni, certificati, licenze, ticket, voucher, passaporti, etichette e packaging. Per quanto concerne la stampa di packaging alcune peculiarità del processo di stampa Xeikon e del toner proprietario fanno sì che i clienti possano contare su livelli di sicurezza unici e alternativi, creativi e variabili, estremamente difficili e costosi da contraffare. A seguire un riepilogo dei principali elementi per l’anticontraffazione: Microtesto: è un testo o una codifica standard ma di dimensioni ridotte, quindi diventa invisibile a occhio nudo. Questo tipo di testo è così piccolo (fino a 1 punto o 0,3528 mm) che è molto difficile copiare, duplicare o riprodurre i messaggi o codici nascosti introdotti nel layout. Guilloche: sono disegni a tratteggio molto speciale, altamente irregolari e complessi. Se sono stampati con un colore spot (allocabile nella 5° stazione colore) in tinta piatta, le normali fotocopiatrici a colori, ad esemEsempio di packaging farmaceutico stampato su una HP Indigo e contenente elementi di sicurezza visibili, come QRcode e guilloche.
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pio, devono riprodurli in quadricromia introducendo irrimediabilmente delle imprecisioni visibili. Spot color e clear toner: l’impiego di colori spot e l’ottima riproducibilità dei colori Pantone garantiscono agli stampati un’elevata qualità di stampa oltre alla protezione dalla copia fraudolenta. Xeikon ha sviluppato, inoltre, un toner trasparente su specifiche richieste dei clienti, che lo utilizzano per aggiungere testo, codici o for me invisibili sui materiali durante la stampa. Questi sono difficilmente visibili se non posti sotto una sorgente di luce UV o una luce nera nell’intervallo di luce 350 nm-385 nm. Immagini e illustrazioni a variabili: Immagini e/o illustrazioni a soggetto grafico variabile sono un altro esempio di anticontraffazione. Un esempio è l’uso di grafici a punti sparsi. Una serie di punti stampati viene collocata casualmente sulla confezione formando una forma che può essere riconosciuta o autenticata solo utilizzando uno scanner digitale e un software specifico. Immagini e illustrazioni a rilievo: la sensazione di rilievo nei documenti/packaging stampati può anche essere introdotta come elemento di sicurezza e protezione del marchio. Stampa di immagini o illustrazioni specifiche in nero con diversi livelli di toner posti uno sopra l’altro all’interno di un campo nero in uno strato nero crea una differenza tattile distinta. Materiali “tagganti” all’interno del toner: un altro approccio ad alto livello di sicurezza consiste nell’aggiungere uno o più taggant o marcatori chimici o fisici a materiali come il substrato o il toner stesso, per consentire varie forme di verifica. Il lettore taggant è sviluppato da Brandwatch Technologies. Dati variabili: dati serializzati e numerazione sequenziale sono tecniche ampiamente utilizzate, sia per il monitoraggio che per l’autenticazione. Si può utilizzare uno dei quattro colori di quadricromia o un singolo toner specifico per rappresentare la numerazione. Codici a barre: i codici a barre, in genere codici a barre 2D e codici QR, vengono utilizzati per tutti i tipi di autenticazione e applicazioni di tracciamento.
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anticontraffazione nel packaging workflow
Tutte le variabili in gioco, dai software agli inchiostri
Alcune soluzioni per l’anticontraffazione utilizzano una combinazione di immagini nascoste, che assomigliano alla filigrana presente nelle banconote.
di Pat McGrew
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Direct, Production Workflow, Keypoint Intelligence – InfoTrends
Il problema della contraffazione degli stampati esiste praticamente da sempre. Dalle etichette per vino ai prodotti farmaceutici, dal cioccolato alle salsicce, dagli inchiostri ai toner: in questi e in mille altri casi il packaging e le etichette che supportano i prodotti sono stati e sono ancora oggetto di contraffazione. Nel 2016 l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD) ha dichiarato che circa il 2,5% delle importazioni internazionali sono state contraffatte o piratate. Realizzare un packaging con forma, colore del logo del brand e caratteri tipografici simili se non addirittura identici al packaging originale è un processo tutt’altro che complicato. Gli strumenti di design e gestione colore facilitano la creazione di un’imitazione assolutamente credibile. Per i brand owner, come si può immaginare, questo rappresenta davvero un bel problema. Quando i prodotti contraffatti vengono immessi nel mercato non solo provocano un danno economico, ma impattano negativamente anche sulla soddisfazione dei clienti. Al fine di tutelarsi, i brand owner ricorrono a soluzioni in grado di garantire il raggiungimento di due obiettivi: rendere difficile la falsificazione dei prodotti; assicurare ai clienti l’acquisto di un prodotto autentico. Come dicevamo, contraffare un prodotto non è difficile, ma ora le cose stanno cambiando. Nell’ultimo decennio si è assistito a un’evoluzione delle soluzioni per contrastare questo processo. Alcune soluzioni per l’anticontraffazione sono parte del processo di stampa, nel senso che sono incorporate nell’inchiostro o nel toner utilizzato. Altre soluzioni utilizzano una combinazione di immagini nascoste, filigrane “digitali” (watermark) e sistemi di autenticazione abbinati al cellulare.
anticontraffazione nel packaging
Proteggere il packaging La forma più basilare di protezione prevede l’utilizzo di indicatori visibili, come ad esempio ologrammi o inchiostri che cambiano colore in base alla temperatura o alle fonti di luce cui sono sottoposti. Queste sono considerate le soluzioni meno sicure e più facili da imitare. Altri approcci prevedono che l’elemento di sicurezza sia invisibile o nascosto e rilevabile solo per mezzo di un detector. Ci riferiamo ai watermark digitali, agli inchiostri che diventano fluorescenti se esposti a fonte di luce UV e a microscopici marker contenuti negli inchiostri o nei toner che possono essere rilevati attraverso detector portatili, oppure addirittura l’uso di tag RFID e tecnologie NFC (Near Field Communications). Sun Chemical è una delle aziende che propone un approccio a più livelli nell’ambito dell’anticontraffazione, sfruttando una combinazione di più prodotti. 1) Gamma SunShift in cui non è richiesta una strumentazione per rilevare l’elemento di sicurezza. Fanno parte di questa famiglia gli inchiostri cangianti in base all’angolo di osservazione (disponibili sia in versione standard che premium) per applicazioni flexo o serigrafiche, i metacromici serigrafici (che cambiano colore a seconda dell’illuminante) e i termocromici (che cambiano colore in base alla temperatura). 2) Gamma SunGuard nel caso l’elemento di sicurezza sia nascosto e rilevabile solo per mezzo di un detector. Fanno parte di questa famiglia gli inchiostri a fluorescenza UV, gli inchiostri Apollo e Orion, che contengono pigmenti speciali sensibili ai raggi infrarossi che emettono a diverse lunghezze d’onda sempre nel range degli infrarossi (Orion) o nel visibile (Apollo). Nel caso degli inchiostri Valimark, utilizzabili con tutte le tecnologie di stampa, una lente con un particolare illumi-
nante mette in evidenza la presenza di microsfere colorate. Infine, Reveal, ossia un inchiostro nero invisibile IR che può essere stampato su un qualsiasi supporto e appare nero alla luce visibile, ma scompare, quindi diventa invisibile, se osservato con una videocamera a infrarossi. È disponibile in varie tipologie d’inchiostro e non compromette l’apparenza finale del prodotto stampato. 3) Gamma SunLock nel caso l’elemento di sicurezza sia rilevabile solo mediante un detector specifico. Si tratta di un livello più alto rispetto alla gamma SunGuard®, in cui l’elemento di sicurezza viene “costruito” specificamente per l’applicazione ed è quindi “unico”. Il detector deve quindi essere calibrato sullo specifico segnale emesso dal sistema. Fanno parte della gamma gli inchiostri Verigard (IR) e Microtag (Risonanza magnetica). Sun Chemical raccomanda l’impiego di un sistema multi-livello in cui sono presenti contemporaneamente diversi sistemi di sicurezza. Quando l’anticontraffazione è legata ai file grafici e non agli inchiostri Esistono anche sistemi anticontraffazione basati sulla elaborazione dei file grafici. A questo proposito, Sun Chemical collabora con l’azienda DSS – Document Security Systems – con la quale ha un contratto di esclusività nel mercato delle arti grafiche. Tra le soluzioni proposte da DSS figura la Secure Print Technology, che prevede la creazione di piccole anomalie nella retinatura di stampa: i microelementi appaiono come quadrati distinti se ingranditi. Eventuali copie o scansioni fanno perdere loro gli angoli e ne causano la distorsione. Il Barcode Barricade contribuisce, invece, a evitare
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anticontraffazione nel packaging workflow
Attraverso l’elaborazione di file grafici è possibile creare piccole anomalie nella retinatura di stampa: i microelementi appaiono come quadrati distinti se ingranditi. Eventuali copie o scansioni fanno perdere loro gli angoli e ne causano la distorsione.
la duplicazione dei codici a barre. Questi ultimi sono, infatti, molto facili da copiare con una fotocopiatrice o uno scanner e quindi sono vulnerabili in caso di frodi. Barcode Barricade crea un codice estremamente leggibile nell’originale, ma illeggibile nelle copie, perché la duplicazione produce un codice distorto. Il codice originale è, invece, facilmente leggibile dai lettori standard e dalle applicazioni per smartphone. Grazie alla tecnologia Phantom, le immagini utilizzate per la protezione del brand possono essere viste senza strumenti particolari, solo inclinando lo stampato. Scanner e fotocopiatrici non sono in grado di ottenere questo risultato. Osservando lo stampato perpendicolarmente l’immagine inclusa è invisibile; osservandolo a una certa angolatura è chiaramente visibile. Un’altra soluzione di DSS è AuthentiGuard: in questo caso il codice DSS è stampato sull’imballo, etichetta o documento, l’App può essere utilizzata sia dagli ispettori che dai consumatori e l’archivio su cloud permette il controllo completo. La Prism Hidden Image Technology prevede la creazione di immagini prismatiche nascoste, rilevabili solo tramite l’applicazione DSS Prism Viewer, scaricabile su qualsiasi smartphone. Dopo aver aperto l’applicazione proprietaria, lo smartphone va posizionato sulla zona prevista per rivelare l’immagine latente. Anche una semplice ed economica lente può essere impiegata per svelare l’immagine nascosta nell’artwork originale. L’immagine Prism previene la contraffazione tramite copiatrici, scanner e fotografia d’alta risoluzione. IBM ha sviluppato soluzioni basate sull’intelligenza ar-
Come scegliere la soluzione più adatta Prima di selezionare una soluzione, gli stampatori di imballaggio dovrebbero confrontarsi con i propri clienti per comprenderne le esigenze, le eventuali preoccupazioni e i protocolli di sicurezza adottati all’interno dell’azienda.
Esempio di anticontraffazione nel settore farmaceutico.
Crypto Anchor Verifier, il micro scanner sviluppato da IBM per riconoscere i prodotti contraffatti.
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tificiale, come ad esempio il Crypto Anchor Verifier, ossia uno scanner portatile che, grazie al riconoscimento avanzato delle immagini e l’intelligenza artificiale, è in grado di distinguere i beni contraffatti da quelli originali. L’azienda si riferisce in particolare a vino, diamanti, denaro contante e medicinali. Non è al momento nel mercato delle merci imballate.
L’aggiunta di soluzioni anticontraffazione richiede un coordinamento in ogni anello della catena produttiva. Oltre a creare gli elementi di sicurezza in uno stampato sarà necessario rendere possibile la decodifica di tali elementi nel resto della catena produttiva. Si deve investire nell’hardware, nel software e naturalmente nella formazione. Aggiungere un elemento di sicurezza a un imballaggio rappresenta solo una piccola parte del programma di anticontraffazione. Lo stesso vale per le altre soluzioni. Una volta scelta la soluzione tecnica, si devono fare i conti con tutti gli altri attori della filiera produttiva. Non ci sono, infatti, solo le implementazioni tecniche, bensì le problematiche formative e in alcuni casi le attività di marketing richieste ai canali distributivi per garantire che il processo di autenticazione venga monitorato e controllato in ogni sua fase. Va elaborata, inoltre, una nuova strategia di prezzo e messa a disposizione una documentazione chiara su come il nuovo prodotto include la tecnologia di anticontraffazione. Nuovi step saranno richiesti per la gestione di ogni commessa, per la relativa approvazione e garanzia di qualità. L’opportunità è grande, ma richiede investimenti e processi formativi adeguati.
anticontraffazione nel packaging
Luxoro (Kurz) Decora, protegge e comunica in un solo colpo!
Leader nella fornitura di soluzioni per l’alta sicurezza e per la sicurezza commerciale, Kurz – distribuito in esclusiva in Italia da Luxoro – è un pioniere nel combinare decorazione, protezione, funzionalità e interazione in un’unica soluzione. Avvalendosi di tecnologie proprietarie e pertanto uniche ed esclusive, Kurz propone soluzioni integrate in grado di garantire il massimo livello di protezione ai prodotti. Accanto a sofisticate tecnologie olografiche ideate per contrastare la contraffazione del marchio, siano esse fornite come stampa a caldo o come etichetta antimanomissione, Kurz può offrire soluzioni interattive per identificare e tracciare i prodotti, oltre che per verificarne in maniera univoca autenticità e originalità. Le soluzioni a marchio Kurz soddisfano qualsivoglia esigenza di protezione richiesta dal mercato: documenti governativi, abbigliamento e accessori, parti di ricambio, prodotti cosmetici, prodotti farmaceutici, biglietteria, packaging, industria e tanto altro. Combinazione tra estetica e sicurezza: TRUSTCONCEPT® Kurz è in grado di offrire tecnologie olografiche coperte da brevetto, ricreando immagini personalizzate dagli effetti ottici esclusivi e difficilmente imitabili. La linea di prodotti TRUSTCONCEPT® è la proposta di casa Kurz per dar vita a un packaging che protegga il marchio, renda il prodotto attraente e allo stesso tempo interattivo. Con queste soluzioni è infatti possibile collegare gli effetti visivi alla tecnologia dell’informazione e garantire così al marchio nuove opportunità di marketing e analisi di mercato. Con questa innovativa tecnologia di decorazione del packaging si unisce in un unico prodotto la protezione e la nobilitazione del marchio. TRUSTCONCEPT® può essere distinto in due aree di prodotti. TRUSTSEAL®. Tecnologia ottica esclusiva, e relativa ai foil, per proteggere i prodotti dalla contraffazione e al contempo decorare attraverso innumerevoli effetti visivi spettacolari ed esclusivi. Attuare la protezione
del brand tramite elementi ottici volti alla sicurezza sta prendendo sempre più piede per combattere la contraffazione. La tecnologia TRUSTSEAL® va ben oltre questo proposito standard di protezione e sicurezza. Attraverso questa linea innovativa Kurz propone effetti visivi spettacolari combinati con funzioni tecnologiche moderne che offrono unicità al brand e sicurezza massima, grazie soprattutto al ventaglio di soluzioni sempre in crescita. Un’immagine TRUSTSEAL® viene studiata ad hoc sulla base delle richieste del cliente così da ottenere un effetto unico ed esclusivo, difficilmente riproducibile con le comuni tecnologie olografiche presenti sul mercato. Il marchio risulta quindi protetto grazie all’uso di elementi di sicurezza visibili, come gli ologrammi. TRUSTCODE®: software più database. Proteggere il marchio sta diventando sempre più necessario e, in qualità di fornitore leader di sicurezza del brand, Kurz vuole offrire un modo semplice e veloce per l’identificazione tramite smartphone. TRUSTCODE® è uno strumento utile sia all’azienda che vuole promuovere attività di marketing come il cross selling sia al cliente che può attivare un canale diretto con il produttore. La app, disponibile per sistema iOS e Android, può essere integrata ad app esistenti mediante un apposito Kit Sviluppo Software ed è inoltre facilmente integrabile con eventuali software gestionali interni alle aziende. Con TRUSTCODE® è poi possibile sviluppare progetti di realtà aumentata per dar vita ai prodotti e interagire con essi, mediante scansione di elementi predefiniti, al fine di reperire informazioni, chiedere servizi, attivare promozioni, autenticare il prodotto, entrare in programmi di fidelizzazione, interagire direttamente con l’azienda e molto altro.
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Esempi di utilizzo della tecnologia TrustSeal.
TrustCode si basa sulla scansione di un codice univoco, o elementi alternativi quali loghi e ologramma, attraverso una app personalizzata (TRUSTCODE® app) e sulla verifica dello stesso nel sistema database di Kurz (TRUSTCODE® base) con successiva decodifica delle informazioni ad esso associate, siano esse informazioni di prodotto per finalità di marketing o di sicurezza per la tracciabilità dei prodotti.
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Oltre 30.000 visitatori sanciscono il successo del nuovo format Fin dal debutto la kermesse milanese va nell’Olimpo delle manifestazioni internazionali.
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Con oltre 30.000 presenze da 87 Paesi si è chiusa lo scorso 1 giugno la prima edizione di Print4All, nuovo format nato dalla collaborazione tra Acimga, Argi e Fiera Milano, che ha acceso i riflettori sul mondo del printing a 360° (converting, package printing, labelling, stampa commerciale e industriale). Numeri che, paragonati alla superficie della manifestazione e alla densità dei visitatori per metro quadro, rappresentano un indicatore chiaro, che afferma Print4All come nuovo punto di riferimento sul mercato italiano, posizionandola sin d’ora in ambito internazionale. Gli operatori esteri sono stati infatti il 21% del totale, registrando le principali provenienze da Germania, Spagna, Russia, Svizzera, Turchia, Francia, mercati strategici di sbocco delle tecnologie di printing e converting, come dimostrano le previsioni export di Acimga per il quadriennio 2018-2021 che vedono questi Paesi tra i top 20. Già dalla prima edizione, dunque, Print4All ha offerto una risposta concreta all’esigenza di una piattaforma fieristica dedicata al settore, riuscendo a intercettare le
Il taglio del nastro da parte del sindaco di Milano Giuseppe Sala all’apertura ufficiale di The Innovation Alliance.
esigenze di tutti gli operatori, con un progetto innovativo ed efficiente. La manifestazione si è inoltre dimostrata un vero hub di business e opportunità commerciale, come dimostrano i tanti contratti di vendita siglati direttamente agli stand. Con l’offerta di 429 aziende su due padiglioni (il 18 e il 20 di Fiera Milano), Print4All si è affermata come vetrina delle principali novità tecnologiche, ma anche come momento di business networking per fare il punto sull’andamento del mercato e come vera e propria accademia formativa in grado di offrire agli operatori interessanti incontri per il confronto e l’aggiornamento professionale. Al centro dell’offerta, l’innovazione, con un occhio attento alla sostenibilità, tra sistemi di risparmio energetico, tecnologie in grado di ottimizzare ogni fase della produ-
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zione, inchiostri atossici e ad acqua. Cresce inoltre l’attenzione per le soluzioni 4.0, che sempre più stanno entrando anche in questo settore. Sul fronte Printing & Communication, Print4All ha visto presenti i principali marchi leader internazionali, con un’offerta che ha spaziato dalla stampa digitale di piccolo e grande formato alle soluzioni offset e rotocalco. Tante le proposte per garantire identità e riconoscibilità ai prodotti: dai trattamenti post stampa (finishing e nobilitazione) alla personalizzazione più estrema, ma anche inchiostri di alta qualità da prestazioni elevatissime o l’unione di tecnologie innovative e supporti tradizionali per raggiungere risultati sorprendenti, come nel caso di carta e realtà aumentata. Ricchissima l’offerta per Converting, Package Printing e Labelling, grazie alla presenza, anche in questo caso, dei maggiori brand internazionali che hanno presentato le più innovative proposte rotocalco, flexo e ibride orientate alla stampa su imballaggio e all’etichettatura e le tecnologie per il converting più performanti. Per finire con l’Industrial Printing, che ha visto soluzioni per la stampa su ogni materiale, in grado di soddisfare le esigenze produttive di ogni settore manifatturiero. Non sono mancate infine le proposte di stampa 3D e soluzioni sempre più digitali in grado di coniugare nuove tecnologie di stam-
pa e realtà aumentata, idee creative dirompenti e app capaci di trasformarle in progetti concreti e di sicuro appeal sul consumatore finale. Proprio la creatività si è dimostrata una variabile indispensabile quanto la tecnologia e un pungolo per esplorare nuove formule e ricercare nuove soluzioni per stampa e converting. Alle idee più creative e innovative è stata dedicata in particolare PrintMat, una mostra nella mostra per esplorare le ultime frontiere dell’innovazione della stampa, dove l’utilizzo sinergico di tecnologie, materiali e supporti dà vita a prodotti e oggetti assolutamente nuovi. PrintMat è stata una vetrina per chi fa innovazione nei materiali stampabili, nelle tecnologie e nei consumabili di stampa e ha raccolto, in un percorso che simula i diversi contesti d’uso, il meglio delle soluzioni in tutte le fasi della vita del prodotto: pre-vendita, punto vendita e postvendita. Anche i momenti formativi, pensati per essere strumenti di aggiornamento per i professionisti di ogni livello, hanno incontrato l’interesse degli operatori: sono stati, infatti, circa 1500 i partecipanti agli eventi in programma nei quattro giorni. Questi appuntamenti sono stati caratterizzati da format peculiari, che hanno alternato formule snelle su tematiche specifiche a momenti di riflessione sul futuro del settore attraverso la testimonianza di guru ed esperti.
Consegnata la Borsa di studio intitolata ad Alberto Sironi Durante PrintAll è stata assegnata la Borsa di studio intitolata ad Alberto Sironi, giunta alla sua quarta edizione. A ricevere un assegno del valore di 3.000 euro è stata la studentessa Silvia Agosti (a destra nella foto) dalle mani della moglie di Alberto, Betty, e della figlia Anna. Le regole per l’assegnazione della Borsa di studio sono rimaste invariate da quando, pochi giorni dopo la scomparsa di Alberto, i suoi amici delle associazioni Taga Italia e ARGI, nonché della casa editrice Zeta’s, decidevano di dare vita a un’iniziativa che tenesse vivo il nome di Alberto anche presso le nuove leve del settore che non avevano avuto l’opportunità di conoscerlo. La Borsa di studio era la formula che anche Alberto avrebbe voluto: un premio che valorizzando l’impegno di un allievo delle scuole professionali gli consentisse di fare il salto dalla formazione di base a quella specialistica degli ITI. Un progetto non da poco che aveva bisogno di fondi per poter essere realizzato. E a questi hanno pensato con generosità i tanti amici che Alberto aveva, imprenditori e operatori del nostro mondo che hanno supportato economicamente queste prime quattro edizioni e ci auguriamo continueranno a farlo per gli anni a venire.
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Soddisfazione dagli stand
Da sinistra: Roger Albert, Simone Viscomi, Roberto Bedin.
Un brindisi allo stand HP per festeggiare la vendita di una HP Indigo 12000 HD, terza in Italia. A firmare il contratto d’acquisto è Elia Nardini, titolare di Corgae, con sede a San Lazzaro (BO), già cliente HP. La macchina verrà installata a luglio e andrà ad affiancarsi a una HP Indigo 7600. In foto, al centro, Nardini con Antonio Piazza e Antonio Maiorano di HP.
La famiglia Marani, proprietaria dell’etichettificio Etikmar, assieme al management Gallus festeggia l’acquisto della Gallus Labelmaster 440.
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La prima Xerox Iridesse in Italia è stata venduta a Furlan Grafica, azienda grafica milanese giunta alla terza generazione, che ha già in casa altre 6 macchine digitali firmate Xerox. “Abbiamo scelto Iridesse per la sua elevata qualità di stampa e la possibilità di stampare colori speciali, come l’oro e l’argento in un singolo passaggio prima o dopo la quadricromia”, ha affermato Roberto Furlan, titolare dell’azienda, nella foto con il suo team.
GMG verso nuovi mercati “Print4All ha rappresentato per noi un’esperienza unica, che ci ha fruttato molti nuovi contatti”, afferma Roberto Bedin, GMG Channel sales manager. “GMG è entusiasta di aver preso parte a questa prima edizione di Print4All, un nuovo modo di concepire il rapporto con il cliente”. Presenti sullo stand anche Roger Albert, director Channel Sales EMEA, e Simone Viscomi, Channel sales manager Turchia, Medioriente e Italia, che dallo scorso 1° maggio è approdato in GMG dopo un’esperienza lavorativa in X-Rite. Durante la seconda metà del 2018 Roberto Bedin, in previsione di un ritiro alla fine del 2018, trasferirà la responsabilità delle attività italiane di GMG a Simone Viscomi, che sarà pienamente operativo dal gennaio 2019. “Il mercato ci riconosce la nostra leadership indiscussa nel proofing”, ha dichiarato Albert, “ma GMG in realtà ha anche le migliori soluzioni nel mercato per la gestione colore. Per noi l’Italia è un mercato molto importante e dopo la scomparsa prematura di Camillo di Nardo abbiamo deciso di partecipare a Print4All anche per far capire al mercato italiano che GMG è più forte che mai. Attualmente il nostro mercato di riferimento è quello della stampa commerciale, ma ci stiamo aprendo anche ai mercati del packaging e delle etichette, in collaborazione con aziende come ad esempio Hybrid Software. Un altro mercato nel quale intendiamo essere presenti è quello della stampa digitale commerciale e in questo caso abbiamo individuato come partner strategico Global Graphics, che sviluppa i front end per le macchine da stampa digitale HP Indigo”.
Neopost Graphics vende la sua macchina di punta a Print4All. Formalizzata la vendita di una Duplo DDC-810 a Unigrafica, stampatori specializzati in offset con sede a Gorgonzola (Milano).
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Stampa commerciale e Sign&Display
Ottime prospettive per il digitale Stampa commerciale
In occasione della prima edizione di Print4All, Fiera Milano, in collaborazione con i propri partner Acimga e Stratego Group, ha condotto una ricerca di mercato sull’industria della stampa in Europa, presentata proprio il giorno di apertura della fiera. In questo articolo l’azienda che ha condotto l’inchiesta, Keypoint Intelligence, descrive i principali risultati emersi facendo riferimento in particolare a due mercati: stampa commerciale e Sign&Display. Il messaggio di base è che la stampa digitale rappresenta ora uno strumento strategico sempre più importante per la maggior parte degli stampatori in questi due segmenti di mercato. Uno strumento che è spesso complementare alla stampa tradizionale che è ancora molto importante per le aziende grafiche europee.
In totale sono 315 gli stampatori commerciali che hanno risposto all’indagine, quasi tutti localizzati in Italia. Dal punto di vista delle dimensioni, il pool degli intervistati è rappresentativo dell’intero segmento della stampa commerciale: il 53% ha un fatturato inferiore a 1 milione di euro, il 33% ha un fatturato compreso tra 1 e 9,9 milioni di euro e il 14% ha un fatturato pari a 10 o più milioni di euro. Il pool è rappresentativo anche dal punto di vista delle applicazioni. A fare la parte del leone è la stampa promozionale (41%) che include brochure, direct mail, cataloghi e similari, seguita dalla stampa editoriale (21%) che include libri, riviste, report, annuari e altri materiali simili. Il 13% è rappresentato da packaging ed etichette e questo gruppo include astucci pieghevoli ed etichette. Il packaging viene guardato con attenzione da parte degli stampatori commerciali in Europa in quanto è una categoria in continua crescita e che non verrà mai sostituita dai media elettronici. Nel-
la categoria “altri” (14%) rientrano varie tipologie di stampati, tra cui biglietti, carta da parati e altri materiali di decoro e il “printed electronics”. Gli stampatori commerciali che hanno partecipato all’inchiesta utilizzano prevalentemente macchine offset e altre tecnologie di stampa convenzionale. Il dato non dovrebbe sorprendere visto il ruolo storico della stampa analogica, cui si aggiunge il dinamismo di molti fornitori di tecnologia tradizionale. Non è da sottovalutare, tuttavia, il ruolo della stampa digitale che è in crescita ed è spesso un complemento delle macchine analogiche. Le aziende intervistate stimano che il 44% del loro fatturato sia attualmente generato dalla stampa offset, seguita dalla stampa digitale con un 28%. In prospettiva le stesse aziende prevedono che da qui a due anni il peso della offset si ridurrà a un 38% a favore della stampa digitale che raggiungerà il 31%. Secondo gli intervistati anche la stampa digitale di grande formato è destinata a crescere, dal 9% attuale al 12% fra due anni.
Applicazioni promozionali. Essendo la stampa promozionale e quella editoriale le due applicazioni che in maggior misura contribuiscono alla crescita del fatturato per gli stampatori commerciali europei, ci focalizzeremo sui risultati della ricerca che riguardano questi due segmenti, cominciando con la stampa promozionale. 248 aziende su un campione di 315, quindi il 79%, stampano materiale promozionale. Brochure e volantini sono le tipologie più comuni di stampati promozionali, realizzate dal 94% di aziende che stampano materiale promozionale. Il secondo gruppo più importante è quello dei cataloghi (78%). Gli stampati realizzati per le fiere e gli eventi (48%), insieme alla grafica per i punti vendita (45%), spesso richiedono l’utilizzo della stampa digitale di grande formato. Vengono stampate in digitale anche altre applicazioni, come direct mail (42%), brochure (32%), inserti (30%) e cataloghi (26%). Il messaggio chiave, in questo caso, è che gli stampatori commerciali europei oggi ricorrono spesso alla stampa digi-
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tale per il materiale promozionale e prevedono di utilizzarla sempre più nei prossimi due anni. Applicazioni editoriali. 126 delle 315 aziende interpellate, pari al 40%, stampano applicazioni editoriali. Tra queste le più comuni sono i libri (87%), seguiti dalle riviste (79%), dai report (29%) e dai quotidiani (26%) a pari merito con gli annuari (26%). Come nel caso della stampa promozionale, una buona fetta della stampa editoriale utilizza oggi la stampa digitale. Per l’esattezza vengono stampati in digitale i report (46%), seguiti da libri (28%) e, a pari merito con 19% ciascuno, annuari e riviste. Anche se la penetrazione della stampa digitale nell’editoria non è così importante come nel caso delle applicazioni promozionali, si può tranquillamente affermare che le previsioni di crescita della stampa digitale dal punto di vista del fatturato su-
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perino le aspettative della stampa in generale. E questo perché la stampa digitale garantisce maggiore efficienza operativa, potendo stampare le basse tirature velocemente e al netto dei costi delle lastre. Inoltre, la stampa digitale consente di stampare ciò che è strettamente necessario, eliminando le spese di magazzino e, infine, può stampare i dati variabili. Ma chi sono i clienti degli stampatori commerciali in Europa che realizzano applicazioni editoriali? In pole position ci sono proprio gli editori (91%), seguiti dalle aziende produttrici (44%), dalle agenzie governative (39%), le università (30%), gli enti di beneficenza e altre istituzioni non profit (26%) e le società di servizi finanziari (20%).
Sign & Display In totale 48 aziende specializzate nel Sign & Display hanno risposto all’inchiesta, di cui quasi tutte con sede in Italia.
Dal punto di vista delle dimensioni, il pool degli intervistati è rappresentativo dell’intera industria del Sign & Display: il 70% ha un fatturato annuo inferiore a 1 milione di euro, il 21% ha un fatturato compreso tra 1 e 9,9 milioni di euro e solo il 9% ha un fatturato pari a 10 o più milioni di euro. Il pool è rappresentativo anche dal punto di vista delle applicazioni. La categoria in testa è quella dei banner (62%), seguita dalle insegne (43%), dai poster a pari merito con la stampa commerciale (entrambi 33%) e, infine, la comunicazione sul punto vendita (29%). Queste e altre applicazioni, quali la grafica per automezzi (24%) e display retroilluminati (19%) sono quasi tutte di natura promozionale e pertanto si sovrappongono come funzione e clientela con la stampa promozionale realizzata dagli stampatori commerciali.
Al pari della stampa commerciale, anche il business del Sign & Display in Europa dipende già dalla stampa digitale e i risultati dell’inchiesta di Fiera Milano indicano che questa dipendenza aumenterà in futuro. Gli intervistati dicono che il 45% del loro fatturato generale attualmente è da attribuire alla stampa digitale di grande formato e tra due anni la percentuale salirà al 54%. I sistemi di stampa inkjet di grande formato sono in dotazione della maggior parte delle aziende di Sign & Display. L’evoluzione tecnologica e la richiesta ancora significativa di cartellonistica pubblicitaria di grande formato sono alla base delle aspettative di crescita da parte dei service provider in Europa. Gli stampatori della categoria Sign & Display utilizzano un’ampia gamma di tecnologie di stampa di grande formato, quasi
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tutte basate sull’inkjet. In base a quanto da loro dichiarato, l’inkjet UV in configurazioni ibrida o flatbed genera la quota più significativa di fatturato (25%) e questa categoria di attrezzature crescerà fino ad arrivare al 31% nei prossimi due anni. Segue l’inkjet ad ecosolvente, che dal 17% attuale scenderà al 16% nei prossimi due anni. In declino è invece l’inkjet a base di solvente che dal 14% attuale scenderà all’11%. Due i temi che condizionano maggiormente questi risultati nel mondo del Sign & Display: l’attenzione all’ambiente, che ha provocato il declino dell’inkjet 205 X 125a solvente ne-
gli ultimi anni, favorendo come alternativa l’ecosolvente; e l’importanza di poter stampare supporti rigidi e in questo caso le tecnologie favorite sono le stampanti di grande formato ibride UV e flatbed. Sul fronte dei materiali, i supporti rigidi detengono una quota del 25% nella stampa di grande formato nel Sign & Display. In particolare vengono stampati grazie a stampanti UV che sono ibride (che stampano supporti sia rigidi che flessibili) e stampanti flatbed. Il restante 75% è rappresentato da supporti flessibili, come ad esempio carta, vinile o pellicola. A una domanda sulle in-
PRODUTTIVITÀ IMPAREGGIABILE
tenzioni di investimento in soluzioni di grande formato, il 46% degli intervistati ha risposto positivamente, manifestando la propria intenzione di acquisto nei prossimi 2 anni, investendo in media 125.000 euro in nuove soluzioni. Un ulteriore 33% dichiara di voler investire, ma di non sapere esattamente quando. A Print4All erano esposte molte soluzioni per il grande formato. Per le aziende che prevedevano di vendere o acquistare soluzioni in fiera, i risultati dell’inchiesta sulle “più desiderate caratteristiche” evidenziano che al primo posto ci sono gli inchiostri speciali, come il bianco o
la vernice UV (44%). Subito dopo la capacità di stampare direttamente su materiali non patinati (35%) a pari merito con velocità di stampa superiori (35%). Seguono la possibilità di stampare su tessuti (29%) e su supporti rigidi (27%). Conclusioni Basata su centinaia di interviste recenti, l’inchiesta di Fiera Milano dimostra che la stampa digitale ha un ruolo molto importante tra gli stampatori commerciali e di Sign & Display in Europa, spesso in affiancamento alle macchine da stampa tradizionali, e con ottime prospettive di crescita futura.
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Il web to print presente in forze Giovani, numerosi e con le idee chiare. L’esercito del web – o meglio – gli stampatori online, gli attori dell’online printing, porzione ormai sempre più rappresentativa e integrata del comparto stampa, si sono ritagliati un ruolo da protagonisti durante la recente Print4All, appuntamento che ambisce a includere tutte le anime del mondo printing e che dunque non poteva prescindere dal web.
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di Andrea Meregalli
Attesi, scrutati, valutati anche dai colleghi analogici, i “nativi digitali” non hanno marcato visita e proprio grazie alla capacità di catalizzare l’attenzione del cliente finale come dell’operatore di settore, rappresentano il moderno sincretismo del comparto e un’evoluzione del mercato impensabile soltanto una decina di anni fa. Ma non solo. Un ulteriore elemento di curiosità attorno agli stampatori online era l’appuntamento fisico e tangibile con l’esposizione meneghina. L’opportunità di “toccare con mano” queste aziende. L’apparizione, finalmente, di attori abituati alla dimensione virtuale, forse più abituati a farsi riconoscere da una homepage e un carrello virtuale piuttosto che da un biglietto da visita e una stretta di mano. E allora, chi sono queste donne e questi uomini? E com’è andata la loro fiera? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, durante Print4All.
Le parole del web “La fiera è andata discretamente bene”, il parere di Mario Di Virgilio, amministratore delegato della romana FasterPrint. “Abbiamo deciso di pubblicizzare in particolare la nobilitazione dei prodotti di largo consumo, ottenendo apprezzamenti da parte dei clienti. Nello specifico, lamine oro e argento in rilievo e a prezzi competitivi. L’idea è quella di andare a incidere ulteriormente sulla combinazione tra prodotti di largo consumo e lavorazioni ricercate”. Buone sensazioni anche per Helloprint, da circa quindici anni riferimento in rete per una stampa economica e rapida. “Buona l’affluenza, anche estera” commenta Clelia Castorina, responsabile marketing Helloprint Italia. “Abbiamo personalizzato lo stand con i prodotti più richiesti dal mercato italiano: i gadget, in particolare vele pubblicitarie e post-it. Il tutto abbinato a sconti su misura per i nostri rivenditori”. Diversa la scelta dei napoletani Iprint, che hanno puntato sulle dimostrazioni pratiche e hanno costruito lo spazio espositivo attorno a una macchina in produzione senza soluzione di
continuità. Il movimento costante, attorno al loro stand, non era solo della macchina: numerose le richieste degli astanti e poche le occasioni per parlare. Abbiamo raccolto giusto un sorriso e un commento inequivocabile, rinvigoritosi di senso proprio perché pronunciato nel contesto di cui sopra: “La fiera? Sta andando alla grande!”. Già, si vede. Sintetica anche l’opinione di Camilla Pieroni, key account manager di Onlineprinters, tra le principali stamperie online presenti sul mercato europeo con stabilimenti in Germania, nel Regno Unito, in Danimarca e in
Polonia: “Print4All è la fiera che volevamo. Siamo molto soddisfatti”. Positive le somme tirate da Sprint24 attraverso il key account manager, Mario Ronga: “Buono il flusso di clienti, soprattutto abbiamo apprezzato l’alto profilo tecnico dei visitatori e la conseguente bassa frequenza di curiosi e non addetti ai lavori. Ottima anche l’idea di riunire le varie anime del mondo printing in maniera ordinata e intuitiva. Unico neo: le dimensioni dell’esposizione, organizzata in un’area troppo vasta e a rischio dispersione e affaticamento per i visitatori”. I tedeschi di FlyerAlarm
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Abituati a farsi riconoscere da una home page e un carrello virtuale, gli satmpatori online si sono presentati a Print4All in tutta la loro “fisicità”.
hanno invece una visione leggermente diversa del mercato italiano: “Questa fiera è un buon punto di partenza per sviluppare il mercato e-commerce in Italia. L’impressione è quella di un mercato ancora frammentato, con una crescita molto veloce ma con una cultura maggiormente orientata alla richiesta da eludere in brevissimo tempo che a una reale commistione e collaborazione tra online e offline. Ma è proprio questo mutuo supporto che secondo noi rappresenta l’opportunità più interessante”. Una fiera all’insegna della rapidità e del prez-
zo anche secondo Luca Dall’Omo, country manager Italia di Unitedprint. “Due fattori da perseguire in funzione del portafoglio clienti, che deve essere il più allargato possibile. Per noi e per i nostri clienti” specifica Dall’Omo. “La fiera? Ottima. Possiamo già dire che in Italia si tratta dell’appuntamento più importante del settore. Siamo molto contenti e in particolare delle giornate di mercoledì e giovedì”. Più articolata la visione di Paolo Fiorelli, senior key account manager di SaxoPrint: “L’impressione è ottima. È la prima volta che la nostra azien-
da decide di partecipare a questa fiera, considerando chiaramente le precedenti edizioni, diverse nel nome e nella forma. Il giudizio, come dicevo, è positivo. Anche grazie a una presenza qualificata e ampia dei principali protagonisti del settore. Per quanto ci riguarda, credo che l’appuntamento fieristico rappresenti un crocevia fondamentale per gli stampatori online. Il contatto umano, la conoscenza reciproca, il cosiddetto vis-à-vis restano passaggi centrali per costruire un rapporto di fiducia destinato a durare nel tempo. Il motivo è forse banale, da ricercare nella profondità dei cataloghi moderni, vere e proprie gincane all’interno delle quali il cliente necessita di essere accompagnato, seguito e aiutato. Le fiere, in questo senso, descrivono un ritorno alle origini. Entrando nel merito, la tendenza alla personalizzazione e dunque alla differenziazione anche per piccoli quantitativi ha costituito la tendenza principale di questi giorni. Ed è interessante perché convalida un’aderenza tra online e offline, ovvero conferma che la rete incontra esigenze reali, esigenze che, infatti, ritroviamo nell’evento dal vivo per eccellenza, la fiera. In altre parole: c’è sempre meno bisogno di differenziare le due dimensioni ma, al contrario, di farle coesistere e renderle complementari”.
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Le voci dei protagonisti
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“Siamo contenti della qualità e della quantità dei visitatori” dice Alberto Possiedi, sales manager di Forgraf. “Abbiamo presentato alcune macchine nuove per il mercato italiano e finalmente, per la prima volta dal 2009, abbiamo percepito una risposta di fiducia nella clientela, un’aria nuova. La crisi, inutile negarlo, ha rappresentato un
problema. Un problema contenuto grazie ai nostri partner e credendo con convinzione nel mercato e nel futuro. Ovvero investendo”. E chi, senza dubbio, ha creduto in Print4All, adoperandosi per la sua buona riuscita, è Giorgio Petratto. “Una fiera eccezionale” dice Petratto, amministratore delegato dell’azienda omonima. “Possiamo già parlare del ruolo cruciale di Print4All per il settore e di un appuntamento andato oltre ogni più rosea aspettativa. I clienti hanno risposto in maniera molto soddisfacente. Non posso negare di avere visto in quattro giorni quello che mi aspettavo di vedere in un biennio”. Più misurato il giudizio di Nevio Rovoletto, titolare della vicentina Plastitech: “Com’è andata? Non male. L’andamento generale è positivo, un segnale incoraggiante per tutti. Non sono entusiasta della scelta di accorpare così tante fiere diverse nello stesso luogo. Si può fare meglio.
Si mantiene su una linea moderata e parca Stefano De Marco, sales & marketing director di Tecnau. “Print4All è andata abbastanza bene. Tante facce amiche, tanti incontri. Abbiamo cercato di portare soluzioni adatte al pubblico che ci aspettavamo di incontrare. Siamo soddisfatti”. “È una fiera interessante, anche se con molti meno visitatori di quanto mi aspettavo, circa il 40% in meno”, queste le cifre di Giorgia Aliprandi, marketing manager di Neopost. “Ma non significa che sia andata male. Anzi, occorre sempre contestualizzare i numeri. Possiamo dire che sono numeri di qualità quelli che si sono visti a Print 4All. I
G. Aliprandi
La risposta del pubblico è stata comunque positiva. Numerosi i contatti presi con potenziali clienti, ma non solo. Sono contento di avere allacciato rapporti con altre aziende e anche con i nostri concorrenti. Le fiere servono anche a questo”. S. De Marco
Se l’ecosistema della stampa fosse una squadra di calcio, loro sarebbero i cosiddetti “bomber”, coloro chiamati a mettere il sigillo all’azione. In una parola: i finalizzatori. Anche gli operatori del “finishing” – appunto – hanno animato Print4All. E lo hanno fatto con convinzione, mettendo in campo, oltre alle proprie risorse economiche e umane, anche tutto il proprio carnet tecnico. Print4All è sembrata un successo anche per questo motivo. Perché si respirava l’atmosfera delle grandi occasioni, perché i player di settore hanno convocato i “fuoriclasse”, leggasi macchinari top di gamma, senza risparmiare i “colpi ad effetto”, leggasi novità in anteprima. Il comparto del finishing, coloro che nobilitano lo stampato, che lo esaltano, colorano, caratterizzano, non ha fatto eccezione. Al contrario. Li abbiamo osservati durante la recente esposizione di Milano e abbiamo raccolto i loro punti di vista, sottoponendo a ognuno la stessa conversazione informale, le medesime domande, al fine di carpirne il grado di soddisfazione e le reali impressioni. Poche le questioni toccate, le più importanti. Ecco cosa ci hanno detto.
A. Possiedi
Nel finishing l’atmosfera delle grandi occasioni
visitatori erano quasi tutti stampatori, il pubblico ideale. E infatti giovedì abbiamo venduto la nostra macchina di punta a un nuovo cliente, conosciuto proprio in fiera” (una Duplo DDC-810, ndr). Ferma restando la buona impressione generale, solleva qualche criticità nell’organizzazione Mario Cosattini, amministratore del gruppo Multi Import. “Sensazioni positive e bene l’affluenza, anche se la fiera si è dimostrata troppo italiana, con poche presenze straniere. Tutt’altra considerazione merita la confusione e la commistione forzata tra settori troppo diversi, riuniti all’interno di un unico appuntamento”. Print4All, infatti, è stata parte integrante di The Innovation Alliance, format ideato e realizzato da una collaborazione tra Fiera Milano, gli organizzatori e le associazioni di categoria, che ha visto per la prima volta svolgersi contemporaneamente e in uno stesso sito cinque manifestazioni della meccanica strumentale: Ipack-Ima, Meat-
di Print 4All abbiamo risposto a molte domande. C’è parecchio bisogno di cultura, specialmente quando parliamo di nobilitazione della stampa”. Infine, Giuseppe Tosin, amministratore di Tosingraf, tira le somme di un appuntamento in cui ha creduto tanto: “Prima della fiera abbiamo lavorato moltissimo in termini di promozione
e di marketing e siamo stati ripagati. Abbiamo anche qualche numero. Per quanto ci riguarda abbiamo registrato il 40% di pubblico dalla Lombardia, il 15% dall’estero e circa il 30% dal Triveneto, il resto dal centro-sud, pochissimo dalle isole. Rispetto ad altri appuntamenti fieristici c’è stata meno affluenza ma con un target profondamente diverso. E anche i fatturati saranno diversi, in proiezione. La risposta del pubblico è stata di qualità. Una cinquantina di contatti al giorno, tutti da seguire con attenzione”.
“abbiamo percepito una risposta di fiducia nella clientela” “l’andamento generale è positivo, un segnale incoraggiante per tutti”
dominocommunication.it
M. Luini
L’affluenza e l’interesse del pubblico costituiscono i principali motivi di soddisfazione. Abbiamo rilevato grande curiosità e un’occasione come questa ha rappresento la cornice ideale per ascoltare i dubbi e le perplessità di un pubblico eterogeneo e fare finalmente chiarezza. Grazie alle macchine in funzione e al parterre curioso e attento
G. Tosin
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Tech, Plast, Intralogistica Italia e appunto Print4All. Un’idea vincente? “Non proprio” continua Cosattini “a livello logistico non è andato tutto per il meglio. Essere al piano rialzato con macchinari pesanti, e con quanto ne consegue in termini di trasporto e posizionamento degli stessi, ha costretto a sforzi supplementari che potevano essere evitati, inoltre il biglietto unico ha generato confusione nei visitatori”. Maggiormente didattica la panoramica di Mauro Luini, sales manager Europa meridionale di Scodix: “Il giudizio a poche ore dalla chiusura di Print4All è ottimo.
Oggi, come ieri, siamo in continuo movimento. Ci stiamo preparando a nuove sfide per proiettarvi nel futuro lasciando il vostro segno nel presente.
www.albertin-cliches.com
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Progetto scuole:
ecco gli operatori di domani
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di Salvo Morana, docente di Tecnologia e Applicativi grafici del CNOS-FAP presso l’Istituto Gesù Adolescente di Palermo.
Di solito le scolaresche in visita alle fiere di settore non sono molto amate dagli espositori. Creano confusione, fanno incetta di gadget, impegnano il personale allo stand, non portano business né altro tipo di vantaggio e, magari, ‘drogano’ le statistiche sugli ingressi. A Print4All è stato diverso. Gli organizzatori hanno progettato le visite degli studenti in modo da evitare ‘l’effetto gregge’ e, soprattutto, da restituire il senso della loro presenza in fiera: - senso di aggiornamento sulle tecnologie a beneficio dei ragazzi che hanno potuto vedere e toccare con mano tante soluzioni conosciute solo sulla carta, verificare il livello delle proprie conoscenze,
parlare con gli operatori e farsi un’idea più reale del mondo in cui lavoreranno; - senso di contatto con i futuri collaboratori a beneficio degli espositori che hanno dato la loro disponibilità a ricevere le scuole e hanno potuto farsi un’idea dei punti di forza e di debolezza
dell’educazione professionale di settore. Oltre a far conoscere il proprio brand agli operatori di domani. Questa operazione, unica nel suo genere, si inserisce nel quadro del Progetto scuole, un’iniziativa voluta da Argi e dedicata a sostenere le scuole grafiche attraverso la fornitura di materiali per i laboratori didattici, contenuti culturali e stage formativi. Il progetto è parte della collaborazione fra Argi, Enipg e il mondo delle scuole. A Print4All istituti tecnici, professionali e licei dei circuiti AIMSC, Assocarta ed Enipg che formano giovani leve e nuovi professionisti nel mondo della grafica sono stati letteralmente immersi in un percorso educativo e tecnico all’interno degli stand delle aziende che hanno aderito al Progetto scuole (Agfa, Biemme, Canon, Erhardt, Grafikontrol, Heidelberg, HP, Imaf, Komori, NTG, Omet, Printgraph, Ricoh, Xerox), potenziando la capacità di interazione tra i due mondi diversi e vicini del lavoro e della scuola.
Industria chiama giovani «C’è carenza di professionalità nell’industria”, esordisce Paolo De Grandis, direttore vendite e marketing di Grafikontrol (sistemi per il controllo della qualità per tutti i processi di stampa) “e conosco personalmente molti clienti alla ricerca di nuove leve preparate. Ben vengano, dunque, le scuole dove si affianca la teoria alla pratica e anche iniziative come questa, a cui ho aderito con piacere perché rafforzano il legame, ancora debole, tra formazione e industria. Nei limiti peculiari al contesto, l’incontro è stato fruttuoso e ho visto i ragazzi attenti e interessati alle nostre spiegazioni”. W l’alternanza scuola-lavoro “Ho visto ragazzi svegli e attenti a quello che accade intorno a loro e professori preparati, che riescono a trasferire agli allievi la passione per la stampa. Ma quando entravo nello specifico della digital offset trovavo il vuoto di conoscenze.
A Print4All premiati esordienti e veterani In ben due occasioni a Print4All gli studenti sono stati i protagonisti di un premio: l’assegnazione della Borsa di Studio in memoria di Alberto Sironi (v. news a pag. 41) e il Pellitteri’s Day, un evento interscuola, unico in Italia, che premia i migliori studenti delle scuole di area stampa, grafica, comunicazione e multimedialità. Nato nel 1993 dall’intelligenza operosa del professor Franco Marinelli, salesiano di don Bosco e maestro di arte grafica per generazione di giovani, il contest si è consolidato nel corso degli anni, arrivando alle 26 candeline, spente il 29 maggio proprio
durante Print4All. La sua peculiarità è di premiare giovani studenti insieme a figure esemplari dell’industria e della cultura grafica italiana. Quest’anno il “Pollicione d’Oro” è stato assegnato agli allievi più meritevoli di 47 istituti grafici di ogni ordine e grado (scuole, università, centri di formazione…) ma anche a: Pietro Prati per la professionalità, Sante Conselvan alla carriera e Luigi Stefano Campanella per la formazione, indicati ai giovani come esempi di vita professionale pienamente realizzata.
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Il passato? Fisico e divertente! Un contributo particolarmente apprezzato al percorso formativo delle scuole è stato offerto dall’Associazione Musei della Stampa – associazione senza scopo di lucro, vocata alla valorizzazione e tutela dei beni strumentali antichi per le arti grafiche. Interessati e impressionati i ragazzi al vedere come veniva realizzata la stampa sul torchio in tempi non remoti e felici di vedere in gioco la fisicità dei caratteri inchiostrati e pressati e dello stesso stampatore. Con i grandi della stampa, Gutenberg per primo, riletti come “campioni di riciclo”: «perché con le stesse lettere componiamo la parola roma, e poi amor, ramo... e alla fine nulla va perso».
È dunque importante mostrare ai giovani come evolve la tecnologia”, esordisce Enrico Monteverdi, responsabile marketing HP (sistemi di stampa digitali e stampa 3D). Che sottolinea: “La rivoluzione digitale apre un mondo ed è un dato di fatto che oggi si abbiano più macchine che operatori. A mio avviso la scuola dovrebbe sfruttare tutte le opportunità offerte dall’alternanza scuola-lavoro”. Stampa tradizionale e comunicazione digitale “Verniciature perlescenti, soft-touch, a spessore, iridescenti… Abbiamo mostrato ai ragazzi quanta creatività e fantasia vengano potenziate dalle nobilitazioni che realizzia-
mo sulle nostre macchine offset”, racconta Roberto Lanfranchi di Komori (noto costruttore globalizzato). “Sapendo quello che si può realizzare, lungo l’intero flusso di lavoro, il grafico può sbizzarrirsi. Senza contare che, accanto alla comunicazione stampata, che continuerà a svolgere un ruolo importante, soprattutto nel packaging, oggi essere presenti sul web è imprescindibile. Bisogna quindi avere entrambe le competenze, digitali e tradizionali”.
Breda del 1952, dove sono stati portati diversi prodotti nuovi fra cui le Pro C7200X e Pro C9200 e il plotter UV Pro T7210. “Gli studenti hanno mostrato molto interesse per le nostre tecnologie, mettendo in campo una preparazione molto simile alla nostra. Un consiglio? Non fermatevi mai, ‘andate oltre’ perché domani
i fornitori e gli utilizzatori dei sistemi da stampa sarete voi”. Ragazzi, siete meravigliosi! “Ragazzi appassionati, continuate gli studi e approfonditeli! E coltivate la vostra creatività, che in questo mestiere ha tanta parte e si può imparare”. Questo il messaggio di Sara Bonini, responsabile marketing Printgraph (materiali di consumo per la stampa), che a studenti e docenti consiglia le Olimpiadi della Stampa. Organizzate da Argi, “sono fatte per i ragazzi e per le scuole, con premi in aiuti economici per l’acquisto di materiali tecnici che servono alla formazione”.
Prima del 3D c’è il 2D Daniela Giacomelli di NTG Digital (sistemi per la stampa digitale e 3D) testimonia l’interesse e l’entusiasmo dei giovani per la stampa 3D “e dell’ ‘effetto WOW’ che la nostra macchina ha suscitato, perché è davvero grande e realizza cose grandi”. E riflette: “Le domande degli studenti riguardavano più i software che la realizzazione, immagino per capire come possa essere lavorato un file in 3D. Ma consiglio loro di non trascurare il mondo 2D: viviamo un’era multimediale dove vivono e valgono tutte le dimensioni”.
Il futuro siete voi Alessandro Mambretti e Fabio Gazzola di Ricoh (hardware e software per la stampa digitale) hanno accolto i ragazzi in uno stand molto curato, ispirato alla grande Alcuni momenti degli incontri tra studenti e fornitori di tecnologie.
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questione di privacy
GDPR
Dal 25 maggio è pienamente applicabile il nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Quali sono i rischi sanzionatori?
Trascorso un mese dall’entrata in vigore del Nuovo Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali (“GDPR” o “Regolamento”), molta è la curiosità per le sanzioni che potranno essere applicate per il caso di violazione delle prescrizioni del Regolamento. È, dunque, il momento di far luce su quelle che sono le novità più rilevanti e di chiarire i dubbi più ricorrenti: La mia azienda tratta dati personali. Quali sono le nuove sanzioni?
Il nuovo impianto sanzionatorio risulta sicuramente inasprito. In particolare, il legislatore europeo ha predisposto due differenti scaglioni di sanzioni pecuniarie. Il primo scaglione prevede la condanna al pagamento di importi fino a 10 milioni di euro, o per le imprese, fino al 2% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. Il secondo scaglione, che si riferisce a violazioni di previsioni a cui il legislatore attribuisce particolare rilevanza, riguardanti, ad esempio, l’acquisizione del consenso degli interessati o la violazione dei diritti degli interessati, prevede sanzioni amministrative pecuniarie fino 20 milioni di euro, o per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. È bene precisare che le predette sanzioni pecuniarie possono essere irrogate in alternativa o in aggiunta ad alcune misure correttive previste dal GDPR. Ad esempio, le Autorità competenti potranno rivolgere al titolare o al responsabile del trattamento ammonimenti, avvertimenti o, addirittura, ingiungere di soddisfare le richieste dei soggetti interessati. Quali sono le autorità deputate ad irrogare tali sanzioni?
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Ogni Paese europeo avrà un’Autorità nazionale provvista dei necessari poteri. In Italia l’Autorità competente alla emissione di sanzioni pecuniarie
e misure correttive resta il Garante per la protezione dei dati personali (il “Garante”). L’attività ispettiva del Garante, prodromica rispetto all’eventuale irrogazione di sanzioni amministrative, viene esercitata con il supporto fondamentale del nucleo privacy della Guardia di Finanza. Il 25 maggio è passato. Ci sarà un periodo di grazia prima che le prime sanzioni vengano irrogate?
No. Non è prevista alcuna proroga né alcun periodo di grazia. Le Autorità competenti potranno, quindi, procedere sin da subito con le attività ispettive ed alla irrogazione delle relative sanzioni. Ciò detto, il Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha recentemente precisato, nel corso di un’intervista, che l’Autorità intende adottare un approccio equilibrato e pragmatico, nell’accompagnare le imprese italiane in questa fase di transizione. Sono già state irrogate dal Garante delle sanzioni a seguito di violazioni del Regolamento?
Ad oggi non è stato reso noto alcun provvedimento sanzionatorio emesso in base alla nuova normativa. Il Garante ha, tuttavia, pubblicato recentemente sul proprio sito due provvedimenti sanzionatori, per l’importo complessivo di 960.000 euro, irrogati nei confronti di Tim in relazioni ad alcune violazioni poste in essere sotto la vigenza della precedente normativa. Il GDPR non prevede importi minimi per le sanzioni. Quali sono i criteri per la determinazione dell’ammontare delle sanzioni amministrative pecuniarie?
Ai sensi del GDPR, la determinazione dell’ammontare delle sanzioni amministrative pecuniarie potrà es-
sere graduata da parte delle Autorità competenti sulla base di molteplici criteri, che riguardano tanto la gravità della violazione, quanto il grado di colpa del contravventore. Ad esempio, dovranno essere valutate la natura e la durata della violazione, il numero di soggetti coinvolti, il carattere doloso o colposo della stessa e il grado di cooperazione con le Autorità al fine di porre rimedio alla violazione e mitigarne i possibili effetti negativi. Nel caso in cui i detti criteri vengano valutati in favore dell’autore della violazione, le Autorità, anziché comminare una sanzione amministrativa pecuniaria, potrebbero anche optare per l’applicazione di misure meramente correttive (come, ad esempio, ammonimenti, avvertimenti, imposizione di limitazioni provvisorie al trattamento). Quale sarà l’importo della sanzione nel caso di violazione di più disposizioni?
Il GDPR prevede che se, in relazione allo stesso trattamento o a trattamenti collegati, un titolare o un responsabile del trattamento viola, con dolo o colpa, varie disposizioni del Regolamento, l’importo della sanzione amministrativa pecuniaria non potrà superare l’importo specificato per la violazione più grave. Violata una norma del GDPR, posso incorrere anche in responsabilità penali o civili?
Sì. Sebbene il GDPR si occupi principalmente di violazioni amministrative, le sanzioni penali sono, comunque, contemplate. Saranno, tuttavia, i singoli Stati membri a prevedere eventuali sanzioni di carattere penale per la violazione di norme poste a tutela dei dati personali. Allo stato, l’Italia non ha ancora provveduto alla adozione delle necessarie norme di coordinamento. Ad ogni modo, lo schema del decreto legislativo volto all’adeguamento dell’impianto normativo naziona-
le al GDPR, attualmente in fase di discussione presso le commissioni parlamentari, prevede, oltre alle ipotesi di reato già previste dal Codice Privacy (d.lgs. 196/ 2003) ulteriori ipotesi di reato. Fra queste – forse anche sull’onda emotiva dello scandalo Facebook/Cambridge Analytica - lo schema introduce una nuova fattispecie di reato che punisce la comunicazione e la diffusione, al fine di trarne profitto, di dati personali relativi ad un gran numero di persone, in violazione di certi requisiti normativi, quali il consenso dell’interessato. Quanto alla responsabilità civile, l’interessato che ritenga lesi i propri diritti potrà agire nei confronti del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento per ottenere il risarcimento del danno subito.
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questione di privacy
Il nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali è in dirittura d’arrivo ed è per questo che abbiamo deciso di creare una nuova rubrica che si articola in più puntate, curata dall’avvocato Massimiliano Pappalardo dello Studio legale D&P di Milano.
A partire dal 25 maggio 2018 è entrato in vigore il GDPR, e con esso il relativo impianto sanzionatorio. Non è prevista alcuna proroga né alcun periodo di grazia con riguardo all’adeguamento ai nuovi obblighi previsti dalla normativa comunitaria, che si fondano sul principio generale di accountability dei soggetti che effettuano un trattamento di dati personali. La violazione degli obblighi prescritti dal GDPR potrà comportare la irrogazione di sanzioni amministrative, che nei casi più gravi potranno arrivare sino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato mondiale della società, ove superiore, di sanzioni di carattere penale e potrà, altresì, esporre titolari e responsabili del trattamento a possibili azioni risarcitorie proposte da parte delle persone interessate, che ritengano lesi i propri diritti in materia di protezione dei dati personali.
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eventi
Il futuro della stampa editoriale libraria secondo Heidelberg Un incontro riservato ai principali stampatori di editoria libraria europea per traguardare l’orizzonte ed immaginare lo scenario tecnologico di domani secondo la visione della casa di Wiesloch. a cura della redazione
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Mentre in oltre cento paesi nel mondo si completavano gli ultimi preparativi per la 23° Giornata Mondiale del Libro, indetta dall’UNESCO per lo scorso 23 aprile, ed in Fiera Milano ci si preparava ad alzare il sipario della prima e ben riuscita edizione di Print4All, un ristretto gruppo di stampatori editoriali europei è stato ospite di Heidelberg, nel quartier generale di Wiesloch, per una overview sul futuro tecnologico di questo settore che, nonostante i cambiamenti sociali e tecnologici, sembra reggere ancora bene e costituisce una delle principali voci dell’export italiano di settore. A dispetto di crisi, modelli culturali e impatto delle tecnologie digitali, la sensibilità sul valore del libro in forma cartacea è in effetti ancora molto alta, anche se in modo differente da paese a paese. Dovessimo limitare le considerazioni al mercato interno non ci sarebbe di che rallegrarsi: la scarsa propensione alla lettura ed il calo demogafico non aiutano, però estendendo la riflessione al mercato continentale, sul quale si gioca la partita per i convenuti, la dinamica è diversa. Tanto per capirsi, mentre in Italia si rischia di perdere la battaglia per il bonus
cultura 2019 - 2020, in Germania prosegue una importante campagna nazionale che ha coinvolto quest’anno oltre un milione di studenti che hanno ricevuto il buono per ritirare la propria copia del libro “Ich schenk dir eine Geschichte” scritto da Sabine Zett ed illustrato da Timo Grubing, una storia coinvolgente che mira a far apprezzare ai giovani il piacere della lettura. Ma non solo i tedeschi stanno operando in tal senso: in generale nel vecchio continente le politiche dei principali paesi stanno sostenendo i consumi dell’editoria libraria, che sta rispondendo positivamente in particolare nei segmenti del libro per ragazzi, il libro illustrato e fotografico e la manualistica. Pertanto, in un clima complessivamente positivo, di generale curiosità da parte dei convenuti, Heidelberg ha voluto evidenziare l’importanza di un assetto tecnologico competitivo, sia dal punto di vista prestazionale che dei costi di gestione degli impianti, all’insegna del claim inaugurato da qualche stagione per il grande formato: “high quality and productivity for industrial printing”. Per l’Italia erano presenti all’esclusivo evento le principali aziende di riferimento, rappresentate dai responsabili tec-
nici e di stabilimento, ed in qualche caso dalla proprietà stessa, i quali non hanno lesinato domande di approfondimento e severi confronti con i competitor, per mettere alla prova il livello di esperienza maturato dal leader tedesco nel segmento del grande formato. Il tutto avveniva di fronte a un impianto XL 162 8P, alimentato con sistema Heidelberg Cutstar, configurato al top della tecnologia per questa tipologia di mercato: per i più critici addirittura oltre il necessario, tanto da sembrare quasi un esercizio di potenza. Ne è nato un confronto molto competente e schietto che ha coinvolto i convenuti, fra i quali Joseph Marsanasco e Davide Dei Rossi di Rotolito, i fratelli Bona della Vincenzo Bona, l’esperto Giacomo Canale dell’omonima ditta, decano del gruppo, vivace interlocutore che non ha lesinato domande e provocazioni, Dario Martinelli e figlio di Printer Trento, Mauro Cattani, Luca Peroni e Giulio Pol per LEGO SpA. Anfitrione dell’evento per il gruppo italiano era Mauro Antonini, che recentemente ha assunto la responsabilità della divisione Equipment & Digital Technology e che lavorerà con il suo team per proporre al mercato le migliori soluzioni nella configurazione più adatta per le linee di prodotto Sheetfed, POP, Gallus, Digital, Scodix. “L’esperienza maturata negli ultimi ventiquattro mesi, con importanti installazioni in Europa ed
anche in Italia, conferma la validità ed il primato del progetto XL Perfecting nel segmento VLF. I clienti sono soddisfatti nelle loro aspettative, che vengono spesso addirittura superate; anche in situazioni di stress particolarmente elevate degli impianti la nostra macchina garantisce gli standard qualitativi e prestazionali attesi.” Dopo le installazioni presso i più importanti online printer, quelle in ambito cartotecnico, sono arrivate infatti le prime installazioni anche presso gli stampatori editoriali, fra i quali LEGO SpA, che nello stabilimento storico di Vicenza ha sostituito tre impianti a quattro e cinque colori, con una XL 162 8P, per la stampa in bianca e volta in grande formato. Luca Peroni, responsabile di sala stampa in LEGO SpA, che in collaborazione con Mauro Cattani, già direttore di produzione del medesimo stabilimento, ha sviluppato il progetto e seguito l’installazione, conferma le parole di Antonini: “Dal punto di vista prestazionale l’impianto sta confermando le promesse fatte in fase di trattativa e dobbiamo ammettere una positiva sorpresa. Stiamo lavorando con una media di 22 minuti ad avviamento completo, ma riteniamo che per le nostre tipologie produttive, completata la curva di apprendimento delle nostre maestranze, ci si potrà probabilmente spingere oltre.” Dopo i betatest effettuati a partire dal 2008, dalla prima macchina di questa
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eventi
“I clienti sono soddisfatti nelle loro aspettative, che vengono spesso addirittura superate”
Mauro Antonini, Heidelberg Italia
generazione, collocata nei primissimi mesi del 2011 presso lo stabilimento produttivo di Radebeul di Unitedprint.com, colosso tedesco della stampa online, è stato un crescendo costante di installazioni che ha coinvolto tutti i segmenti di mercato, per giungere, nell’ultimo periodo, anche a quello editoriale librario. I principali fattori critici di successo, oltre alla consolidata qualità di stampa garantita dal progetto Heidelberg XL, sono strettamente correlati ai tempi di approntamento della macchina, sinteticamente rappresentati dalla filosofia “push to stop”, che Heidelberg ha lanciato in occasione dell’ultima Drupa, volta ad introdurre il concetto di gestione completamente automatica della macchina, al fine di massimizzare le performance produttive e minimizzare le possibilità di errore da parte dell’operatore. Non a caso il focus principale della sessione dimostrativa è stato proprio il sistema push to stop, un insieme di tecnologie di assistenza all’operatore brevettato che rappresen-
ta oggi l’avanguardia tecnologica di settore. Molta curiosità ed interesse, ma anche qualche perplessità, ha destato anche il sistema di alimentazione CutStar a monte dell’impianto, per l’alimentazione della macchina da bobina, con sistema di taglio in formato in linea. In effetti non rappresenta una novità se non per il fatto di essere stato applicato nel grande formato. “Se vogliamo è una sorta di iperbole tecnologica – considera Antonini. Ovviamente il CutStar trova la sua espressione ideale in contesti produttivi caratterizzati da una gamma di supporti relativamente limitata, con poche variazioni di formato e grammatura, compatibili con la maggior rigidità dell’impiego della carta in bobina. Ciò che era però importante cogliere nella dimostrazione è il livello di automazione e di supporto che la nostra tecnologia è in grado di garantire, e di conseguenza far intendere ai nostri clienti dove possono pensare di spingere le loro performance per mantenere la propria leadership di mercato.”
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eventi
Oltre 1.000 stampatori da tutta Europa al Dscoop di Vienna Circa 1.200 persone provenienti da 42 Paesi europei hanno partecipato alla settima edizione di Dscoop EMEA – l’associazione di utilizzatori di macchine da stampa digitale HP Indigo – che quest’anno si è tenuta dal 13 al 15 giugno nel quartiere fieristico di Vienna, in Austria.
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Impressionante per le sue dimensioni, l’evento ha offerto ai partecipanti la possibilità di vedere in funzione in uno spazio espositivo di 4.000 mq una serie di macchine HP, ma anche le soluzioni di oltre 60 partner tecnologici (workflow, finishing e supporti) e, soprattutto, una ricca collezione di stampati realizzati dai clienti HP. Ventisette le aziende italiane presenti all’evento, di cui la metà non ancora in possesso di una macchina targata HP. Cinque le aziende vincitrici degli Inkspiration Awards Italiani, anche se nessuna di queste ha vinto la Champions League EMEA (v. box). Condividere le proprie esperienze e idee e trovare fonti d’ispirazione per intraprendere nuovi business e entrare in nuovi mercati. Questo lo spirito che anima la comunità autogestita di Dscoop - come ha ricordato il suo CEO Keith Wilmot – che si compone di utilizzatori di soluzioni HP Indigo, ma punta a un’apertura anche al mondo degli “influencer” di mercato, siano essi analisti, consulenti, agenzie creative o brand owner. Perché ormai è chiaro che i brand rappresentano il futuro della stampa, sono coloro che sempre più dettano i trend della comunicazio-
ne stampata. E questo HP l’ha capito perfettamente e non a caso dietro a campagne di comunicazione personalizzate di colossi come Coca-Cola e Ferrero si cela spesso la tecnologia di stampa HP. Per rafforzare questo rapporto con i brand e mostrare loro il potere della stampa Dscoop ha lanciato Dscoop.com, una nuova piattaforma finalizzata a ridurre la distanza fra brand, creativi e print service provider. Dieci edizioni di Dscoop in Europa e negli USA sono state fonte d’ispirazione anche per il nostro connazionale Vincenzo Cirimele, oggi al timone di uno dei più importanti web-to-print italiani, Press Up, che a Vienna ha raccontato la propria esperienza in qualità di Dscoop conference chairman. “Sono venuto a conoscenza di Dscoop grazie a Gabriella Moretti, che all’epoca lavorava in HP e ho appreso molte nozioni importanti sul web-to-print durante la partecipazione al mio primo Dscoop a Dallas, ascoltando l’intervento di Peter Lancaster di W2P Ltd”, racconta Cirimele. “In occasione di un altro Dscoop vidi per la prima volta all’opera una soluzione per la nobilitazione digitale di Scodix e oggi ne ho ben due nella mia azienda”.
di Cristina Rossi
Vincitori italiani
Il team organizzativo dell’evento
Categoria
Azienda
Editoria Brochure/Flyer e Cataloghi Astucci pieghevoli Imballaggio Flessibile Etichette/ Shrink sleeves Self promotion
AGF Nava Press Nava Press Goglio Multicolor - ILA Tech:art
Il caso ha voluto che uno dei relatori principali fosse lo stesso ascoltato una settimana prima al Prokom di Konica Minolta (v. pag. 76). Stiamo parlando di Kevin Gaskell, autore del libro “Inspired leadership”, che ha illustrato “la via verso performance straordinarie”. Gaskell è convinto del fatto che la gente ordinaria possa ottenere risultati straordinari e lui ne è la prova, avendo condotto brand di fama mondiale, come Porsche, BMW e Lamborghini a un successo senza precedenti. “In quattro anni ho portato Porsche dal 32° al 1° posto nella customer satisfaction e da una perdita del 20% a un guadagno del 20% con lo stesso team di persone.
Nel caso di BMW abbiamo trasformato il modo in cui comunicava con i propri clienti e in quattro anni il margine di profitto è cresciuto del 500%”. Interessante l’intervento del giovane Felix Plotz, imprenditore e autore di best seller, che ha offerto un’originale dissertazione sul tema “digitalizzazione”. “La digitalizzazione non è un concetto moderno, bensì affonda le radici nel passato. Basti pensare al filosofo tedesco Leibnitz, uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale, considerato il precursore dell’informatica. Tutto ciò che può essere digitalizzato verrà digitalizzato, compreso il cervello umano. L’importante è comprendere che
la digitalizzazione non è un semplice strumento, bensì un approccio diverso rispetto alle esigenze del cliente. È fondamentale chiedersi chi è il nostro cliente e quali sono le su aspettative, avere delle idee e realizzarle con passione, assumere in azienda gli innovatori, quelli con un pizzico di follia, lasciando loro lo spazio anche per sbagliare. È arrivato il momento di affrontare la digitalizzazione con coraggio, senza farsi prendere dal panico e senza la paura di commettere errori”. Nella seconda giornata tra i relatori sono intervenuti Udo Panenka, presidente di Esko e Alon BarShany, general manager di HP Indigo. Il primo ha parlato di packaging, di come sta cambiando il comportamento dei consumatori e di come questo si ripercuote sui brand. Il secondo ha ripercorso i successi ottenuti da HP Indigo in oltre vent’anni di storia, ricordando che quest’anno la “mitica” Indigo E-Print 1000 – la prima macchina introdotta dall’azienda israeliana sul mercato – ha compiuto ben 25 anni. Oltre all’ampia area espositiva, i partecipanti al Dscoop di Budapest hanno avuto la possibilità di partecipare a 45 sessioni educative, suddivise in cinque filoni, ciascuno dei quali copre un’area strategica all’interno delle aziende: Future Trends, Change Management, Brand Engagement, Workflow&Automation e Next Level Marketing.
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Vincenzo Cirimele
Kevin Gaskell
Felix Plotz
Alon Bar-Shany
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materialidigitale stampa
Ancora Arti Grafiche Cento anni e distampa Manifattura digitale Kodak: del Seveso connubio perfetto Nata nel 1883, Ha cambiato quest’azienda molte pelli dal di Milano ha Da 1917 a oggi. creduto nella sempre attiva nel stampa settoredigitale tessile, fin dagli esordi di Manifattura del questa tecnologia, Seveso è stata affidandosi a protagonista Kodak; convinta di diverse dell’affidabilità trasformazioni, delle soluzioni che l’hanno digitali Kodakvista e spaziare dal della qualità di trattamento stampa. Oggi dei in azienda sono tessuti tecnici presenti una Kodak alla produzione NexPress 2500 SE di tele per e una NexPress legatoria. Fino ZX 3900. a specializzarsi
nella fornitura di tessuti di pregio per la comunicazione e il packaging nei settori dell’alto di gamma.
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La storia della tipografia Ancora nasce negli anni ’90 e già nel 1970 era stata divisa la parte produttiva dall’attività scolastica e di formazione, legata all’Istituto Pavoniano Artigianelli. In questi anni la società si trasforma, grazie a investimenti tecnologici, da piccola tipografia a industria. Ancora Arti Grafiche, che ha 60 dipendenti, non ha mai smesso di rinnovarsi e i reparti di prestampa, stampa e legatoria, sono interconnessi, assicurando un flusso di lavoro preciso e sicuro.
Le infinite applicazioni del digitale Era il 2009 quando la prima Kodak NexPress fu installata presso Ancora. “Abbiamo creduto subito in questa tecnologia e inoltre non siamo passati dalla stampa digitale di basso profilo a una di alto profilo, ma abbiamo voluto partire subito con una soluzione che ci permettesse di ottenere la qualità migliore, che allora come oggi è garantita da Kodak, perché secondo noi la qualità di stampa della Kodak NexPress è assolutamente unica sul mercato. Abbiamo scelto Kodak perché si tratta di una macchina solida, ben strutturata, con ottime prestazioni. Un’altra caratteristica della Kodak NexPress che l’ha fin da subito distinta dalle altre soluzioni digitali è la possibilità di stampare su tutti o quasi i supporti senza
necessità di pre-trattamento”, afferma Delio Remondini, direttore di Ancora. Kodak NexPress stampa infatti su carta uso mano, carta patinata, materiali sintetici, tra cui carte offset, carte con certificazione FSC, carte lavorate, cartoncino per imballaggi, carte fotografiche, supporti magnetici e altri supporti speciali. All’inizio Ancora stampava soprattutto lavori commerciali in basse tirature per offrire ai clienti un servizio rapido e personalizzato, che solo con la stampa digitale potevano garantire. Citiamo un simpatico progetto di stampa su richiesta che Ancora aveva portato avanti qualche anno fa con Walt Disney: su un sito dedicato gli utenti potevano scegliere alcune storie di Topolino e creare così un giornalino personalizzato, compresa la copertina, che poi veniva stampato con la Kodak NexPress. Le due soluzioni digitali presenti in Ancora, Kodak NexPress 2500 SE e Kodak NexPress ZX 3900, saranno collocate in un reparto di Ancora dedicato alla stampa digitale. “Abbiamo deciso di utilizzarle entrambe perché vogliamo essere sicuri di dare un servizio ottimale ai nostri clienti che quando si tratta di stampa digitale richiedono gli stampati in tempi brevissimi, ma anche perché la richiesta di stampati in basse tirature è in costante aumento”, afferma Remondini.
“la tela nasce come materiale pregiato e di nicchia, dal grande potenziale applicativo. e noi “la nobilitazione può dare abbiamo saputo differenziarne un importante valore aggiunto la sfera di utilizzo” alla stampa digitale”
Delio Remondini, direttore di Ancora, mostra a Cristina Rossi, caporedattore del Poligrafico, alcuni stampati realizzati con la nuova Kodak NexPress ZX 3900.
Oggi le due Kodak producono riviste di settore a colori, inviti personalizzati, brochure commerciali, pretirature di libri, libri d’arte e di fotografia, pubblicazioni per il settore della moda, cataloghi. Si possono stampare tutte queste tipologie di prodotti anche grazie al formato di stampa 35x100 cm, che aumenta la flessibilità e l’efficienza della produzione.
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Le nobilitazioni Ogni Kodak NexPress viene fornita con cinque gruppi stampa, il quinto gruppo è configurato con la soluzione Light Black che consente di ottenere immagini di eccezionale qualità. Le soluzioni per il quinto gruppo stampa sono tante e Ancora ha deciso di dotare le due NexPress con tutte le opzioni disponibili, certi che la nobilitazione possa dare un importante valore aggiunto alla stampa digitale. Ricordiamo qui le opzioni di cui si è dotata Ancora: inchiostro a secco Gold; stampa a rilievo con effetti tattili 3D; inchiostri a secco RGB Intelligent Color per l’espansione del gamut; verniciatura protettiva satinata, filigranatura ed effetto lucido su tutta la pagina o con riserva; inchiostro a secco Light Black HD per conferire maggiore omogeneità alle tonalità dell’incarnato; bianco opaco che si applica in una singola passata. Anche le finiture superficiali sono tante, ad
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stampamateriali digitale
esempio lucida ultra-liscia, che uguaglia la plastificazione, ottenuta grazie all’unità di lucidatura Kodak NexGlosser, anch’essa presente presso Ancora; si può applicare una finitura in rilievo su tutto il foglio o in aree specifiche oppure una finitura satinata o opaca; l’effetto lucido viene ottenuto con inchiostro a secco trasparente ed è applicato a tutto l’inchiostro CMYK per aumentare l’impatto visivo.
n apertura e qui sopra, immagini tratte dal raffinato volume che celebra i cento anni di storia di Manifattura icn QRCode del Seveso. Inil alto, Fotografa QR code il bel catalogo chela per visualizzare presenta le tante tele videointervista preziose per avvolgere il sapere e vestire il lusso dell’azienda.
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Nello stabilimento Delio Remondini di Osio Sotto,con in provincia (a sinistra) Alfredo di Bergamo, ManifatLorenzini di Kodak. tura del Seveso ha concentrato la produzione delle preziose tele per la legatoria e il packaging.
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A Ediland una fotografia del settore quotidiani
www.depositphotos.com
Sono rimasti in pochi a leggere i giornali? La questione è stata dibattuta dalle associazioni di settore in un meeting di due giorni a Verona.
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Prima dell’apertura dei lavori del meeting Asig - Fieg - Edimedia – che si tenuto nei giorni 13 e 14 giugno presso il centro congressi dell’Hotel Leopardi a Verona – la Exelis-Media ADV Business Solutions, ormai nota nel nostro settore quale software house d’eccellenza, ha intrattenuto i partecipanti con un’interessante presentazione. Federica Gandini e poi l’ad Massimo Pioli hanno attirato l’attenzione in particolare sui quattro punti cardine della loro azienda e dei loro prodotti, focalizzandosi in particolare su Hedera, il programma verticale per Media & Advertising, utilizzabile dalla raccolta dati alla fatturazione finale. Con le attuali Media ADV Business Solutions esistenti, implementate e installate, vengono gestite importanti testate giornalistiche, noti periodici, emittenti radiofoniche e televisive, siti e network digitali sia in Italia che in altri Paesi. Seguiamone l’evoluzione poiché, se l’organizzazione commerciale di una concessionaria di pubblicità è una realtà complessa, ora è possibile renderla più semplice.
Giornali in continuo calo in Italia, ma in ascesa nei Paesi emergenti Dopo le usuali formalità di registrazione e accoglienza gestite e coordinate da Elga Mauro di Asig, gli oltre 100 partecipanti sono stati accolti con un saluto di benvenuto direttamente dal presidente di Asig Gianni Paolucci e dal direttore generale di Fieg Fabrizio Carotti. Ad aprire i lavori sono stati Manfred Werfel di Ifra e Sergio Vitelli, segretario Asig, con un intervento dal titolo Trend dell’industria editoriale nel mondo. La continuità e l’esistenza della carta stampata nel mondo è l’argomento che ha unito le presentazioni di Vitelli e Werfel, che, naturalmente, hanno una visione diversa, pur confermando reciprocamente i dati e le statistiche presentate. Più centrata sulle negative realtà italiane ed europee la parte di Vitelli, mentre più aperta agli sviluppi mondiali e ai dati positivi registrati nei Paesi emergenti la presentazione di Werfel. Se da noi è ormai in corso da anni una parabola discendente per l’utilizzo della carta stampata per i giornali quotidiani, in India, in Cina e in altre aree del mondo si
di Sergio Facchini
stanno raggiungendo livelli inaspettati di diffusione del quotidiano stampato. Questo fatto è principalmente imputabile alla volontà di conoscenza delle notizie da parte di popolazioni che fino ad ora non hanno avuto possibilità di accedervi.
loro business in quelle aree aprendo succursali e nuovi stabilimenti per costruire macchine a prezzi competitivi adeguati a quei mercati, onde evitare di essere surclassati dai costruttori locali, con i quali spesso si accordano con delle joint venture.
Il meeting si è tenuto in Giugno presso il Centro Congressi dell’Hotel Leopardi di Verona.
L’aver compreso, da parte degli editori e delle autorità locali, quanto fosse necessario diffondere la carta stampata nella lingua e nei diversi idiomi locali e non più sempre e solamente nella lingua ufficiale nazionale o, ad esempio, inglese in India, sta permettendo uno sviluppo notevole e inaspettato in quelle aree. Questo dato è confermato dai costruttori e fornitori europei delle tecnologie necessarie (roto-offset ecc.) che in questi anni stanno concentrando il
Pertanto, ancora una volta, la conclusione che si trae è che se da una parte si stanno versando ‘lacrime amare’ incontrando grandi difficoltà, dall’altra parte c’è chi sta traendo beneficio dallo sviluppo in corso. Questa considerazione certamente non ha fatto gioire la platea di stampatori italiani, sebbene abbia dato sollievo ai costruttori di macchine, impianti e attrezzature italiani che ci aiuteranno con le esportazioni a tenere in piedi positivamente la bilancia dei pagamenti.
In Italia i profitti arrivano ancora dal giornale cartaceo Gianni Paolucci ha poi riportato l’attenzione alla nostra realtà locale e allo sviluppo in Italia in questo ultimo decennio legato all’avvento delle tecnologie digitali, che in particolare hanno avuto queste due valenze: 1) utilizzo di macchine da stampa digitali in alternativa alle macchine offset; 2) utilizzo delle applicazioni digitali per giornali web, quindi non più cartacei. Daniela Laganà, giornalista di Quotidiano.net, ha coordinato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato sia fornitori di tecnologie che utilizzatori e stampatori. Ne è emerso che i profitti, seppure diminuiti e risicati, giungono tutt’ora dalla carta stampata poiché il margine di crescita del digitale dopo il primo boom iniziale si è fermato e attestato al 30%. I lettori del giornale web si sono stabilizzati e non si rilevano cambiamenti numerici, mentre i lettori del giornale cartaceo vanno diminuendo in base alle fasce di età e all’invecchiamento della popolazione. Purtroppo il dato fortemente negativo è che le giovani generazioni attualmente non sono attratte dalla notizia giornalistica tradizionale, sia che questa appaia su carta oppure su web in quanto reputano di averne a sufficienza in base alle notizie che già ricevono quasi inconsciamente. Pertanto si ritorna alla richiesta agli editori di stu-
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diare lo sviluppo di nuove applicazioni e di investire sulla ricerca di ciò che interessa i giovani onde evitare che i gestori dei ‘media’ la facciano da padroni e influenzino a loro piacimento l’opinione pubblica mondiale. A questo punto l’entrata in campo nella discussione e nelle presentazioni da parte di Massimo Martellini, presidente della Federazione delle Concessionarie di Pubblicità, e di Massimo Colombo, de Il Sole 24 Ore, permette di consolidare i concetti sopra esposti dai colleghi che hanno partecipato alla tavola rotonda. La pubblicità, sebbene lo sappiamo tutti e crediamo di esserne coscienti, in realtà continua a influenzare ‘inconsciamente’ ogni nostra azione e sempre più influenza e guida i giovani che sono invasi dalle informazioni provenienti dal web. Certamente per questa ragione gli investimenti pubblicitari si spostano dalla carta, dalla Tv e dalla radio sempre più verso il web poiché in questo modo ognuno di noi viene raggiunto almeno 100 volte di più al giorno, avendo costantemente in mano quell’oggetto misterioso che facciamo finta di chiamare telefonino ma che ormai in realtà è tutto tranne un telefono. Questo reputo sia veramente il punto critico emerso da queste discussioni e presentazioni: cosa possiamo o dovremo fare per evitare di essere completamente guidati e
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ammorbati dalle continue e pressanti informazioni che ci vengono presentate sia in modo esplicito che in modo subdolo dal web che ci circonda? Vogliamo dare al nostro ego, al nostro cervello, la possibilità di ragionare? Stampa digitale, possibile ancora di salvataggio
Gli investimenti pubblicitari si spostano dalla carta, dalla Tv e dalla radio sempre più verso il web, dato l’uso pressoché continuo dello smartphone
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L’altro capitolo dedicato al digitale riguarda veramente l’aspetto della stampa con utilizzo di macchine digitali per tirature che sono diminuite e per permettere un facile e rapido cambio di edizioni, di pagine e di notizie. Jean Pierre de Kerraoul, editore e stampatore, responsabile di Sogemedia, stampa e diffonde quattro testate nel Nord della Francia. Sostituendo le vecchie offset con una moderna Kodak Prosper 6000 abbinata a una piega tradizionale manroland ha risolto il problema di soddisfare i suoi lettori, con tirature di circa 8.000 copie per ciascuna testata. Stampa in modo più semplice, necessita di poco personale che opera in camice bianco, cambia facilmente e rapidamente le pagine e le notizie personalizzando le edizioni. In questo modo ha salvato la sua attività e la sua azienda che probabilmente era destinata a soccombere. Tutti applaudono perché si comprende nelle sue parole la gioia del lavoro compiuto ma, una volta ancora, si dimostra come in piccole realtà tale soluzione possa essere risolutiva ma per altre
applicazioni non sempre il risultato sarà così eclatante. Industria 4.0 applicata ai quotidiani Sebbene con un po’ di ritardo iniziano i lavori della seconda giornata. Inizia Fausto Ceolini che con la sua presentazione dal titolo Industria 4.0: dove è possibile applicare l’iperammortamento nel settore dei quotidiani? richiama l’attenzione sulla storia delle rivoluzioni industriali: ora siamo alla quarta, quella per ‘Macchine intelligenti collegate a Internet’. Non più opinioni ma dati, ogni cosa deve essere non solo valutata, bensì misurata e registrata. Certamente, vista la contrazione del mercato nel settore specifico, la possibilità di questi investimenti agevolati non è stata molto utilizzata a differenza degli altri settori industriali. Idee e soluzioni per la gestione del processo produttivo Flavio Zuin, direttore generale del Gruppo Pigini - Rotopress, e Andrea Mannoni, direttore commerciale di Kodak, sono chiamati dal coordinatore Gianni Paolucci per lanciare ‘idee e soluzioni per la gestione del processo produttivo’. Zuin premette che il titolo di quella che dovrebbe essere la sua presentazione è una provocazione dato lo status contrattuale vigente per le aziende poligrafiche che attendono
il rinnovo da ormai otto anni. Questa situazione ha portato al caos poiché ognuno si sente in diritto di fare e agire come vuole e secondo la propria convenienza, non rispettando i diritti dei lavoratori sia dipendenti che precari e applicando tabelle di costi che alla fine creano dumping sul mercato. Senza considerare i costi degli investimenti effettuati per le macchine installate, lo stampatore è obbligato ad acquistare i materiali necessari al funzionamento (carta, inchiostro, lastre, energia elettrica ecc.) e i prezzi sono ormai stati da tutti discussi al limite del possibile. I costi del personale impiegato e le ore di fermo macchina per la mancanza di tirature rendono la situazione molto complessa e onerosa. Andrea Mannoni, a nome di tutti i fornitori di materiali, conferma il fatto che attualmente le offerte sono ormai sempre più con margini molto contenuti poiché, vista la situazione di continue chiusure di stabilimenti del settore, è necessario cercare, dal punto di vista del fornitore, di dare continuità per quanto possibile al lavoro in atto poiché altrimenti potrebbe capitare, come accadeva nel famoso spot pubblicitario di George Clooney che certamente tutti ricordiamo, “No Martini, no party”. Ora si cambia registro nelle presentazioni perché Angelo Cian – Zucchetti Silver Microsoft Partner – spiega e illustra dettagliatamente la nuova legisla-
zione la cui applicazione diverrà obbligatoria per tutti dal prossimo 1° gennaio 2019. È una procedura innovativa fatta per permettere all’Agenzia delle Entrate la registrazione di ‘tutte’ le fatture e le operazioni finanziarie eseguite da qualsiasi soggetto. Ringraziamo Ediland di aver messo in agenda questa presentazione certamente di grande importanza ma di complessità tale che richiederà tempi e studi approfonditi per arrivare all’applicazione pur appoggiandosi a certificati e appropriati provider. Conclusione La parte finale della giornata, come d’uso, viene dedicata alle considerazioni di Alberto Di Giovanni, presidente dell’Osservatorio Quotidiani, che immediatamente si lega a quanto espresso precedentemente da Zuin per sottolineare le mancanze del meccanismo contrattuale e il ruolo delle relazioni sindacali per la purtroppo sempre decrescente sostenibilità del settore. Francesco Cipriani – Fieg – e Luigi Pezzini – per i sindacati – si scambiano accuse relativamente al continuo ritardo del rinnovo del Contratto di Lavoro e alle difficoltà non ancora superate per la gestione del Fondo Casella. Come già detto anche precedentemente, senza il contratto la situazione gestionale del personale nelle aziende è sempre più caotica. >>segue a pag. 82
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News Tecnologie Software CtP Offset Stampa digitale Flessografia Consumabili Leg
HP lancia due nuove PageWide per cartone ondulato e Ghelfi Ondulati effettua un upgrade HP ha recentemente annunciato il lancio di due nuove rotative inkjet PageWide a sei colori per la stampa del cartone ondulato in alti volumi: la HP PageWide T1190 e la HP PageWide T1170. La nuova ammiraglia PageWide T1190 offre una produttività incrementata del 67% rispetto all’attuale modello PageWide T1100S, viaggiando a una velocità massima di 305 metri al minuto a sei colori. Il debutto è avvenuto a Fespa, dove HP ha presentato in anteprima alcuni esemplari stampati
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sulla PageWide all’interno del Corrugated Experience Center. I due nuovi modelli utilizzando una bobina con larghezza di banda pari a 2,8 metri sono l’ideale per gli stampatori di packaging che stampano attualmente in offset e vorrebbero migrare verso il digitale. Inoltre, utilizzano inchiostri HP A30 a base acqua che non contengono componenti UV e non richiedono addizionali barriere per applicazioni di packaging alimentare. Ghelfi Ondulati, che aveva installato nell’estate 2016 una PageWide T1100S,
ha deciso di effettuare l’upgrade alla nuova PageWide T1170. “La nuova PageWide T1170 a sei colori ci consentirà di ampliare la gamma cromatica in modo da rispondere alle esigenze dei brand le-
ader dell’Europa meridionale”, ha affermato Luca Simoncini, digital program manager in Ghelfi Ondulati. “Questa estensione di gamut ci aprirà nuove opportunità, senza ostacoli alla qualità.”
La prima PageWide T1190 rappresenterà un upgrade alla T1100S che DS Smith sta installando a Fulda (Germania).
Inchiostro alimentare Fujifilm per imballaggi primari
Effetti speciali con la nuova Iridesse
Fujifilm Europe ha annunciato il lancio di un nuovo inchiostro alimentare che estende notevolmente la versatilità della Jet Press 720S nella produzione di imballaggi. Il nuovo inchiostro può infatti essere utilizzato per la stampa sugli imballaggi primari per alimenti. Il nuovo inchiostro per alimenti a base acqua e a bassa migrazione è conforme alle severe norme per i materiali a contatto con i prodotti alimentari, tra cui l’ordinanza svizzera 817.023.21 e il regolamento della Commissione europea 1935/2004 (per l’elenco completo vedere le Note del redattore), ed è stato appositamente formulato per l’utilizzo nel rivestimento a base acqua o UV inline e nearline via bridge. www.fujifilm.com
Xerox presenta una macchina da stampa digitale con sei stazioni colore, che combina la quadricromia con un massimo di due toner speciali in un unico passaggio di stampa. Xerox Iridesse Production Press è l’unica macchina digitale in grado di stampare un toner metallizzato oro o argento, CMYK e toner trasparente in un solo passaggio, grazie a nuove potenti funzionalità di gestione del colore e di automazione. A velocità fino a 120 pagine al minuto, la macchina può gestire supporti da 52 a 400 gr/m2. Tra le caratteristiche aggiuntive di Iridesse: • Il toner High Definition Emulsion Aggregate (HD EA) è caratterizzato da una dimensione delle particelle ottimale, per offrire in modo più uniforme minor lucidità, colori delicati e dettagli sottili. • Xerox EX-P 6 Print Server by Fiery® consente agli utenti di creare flussi di lavoro personalizzati. • Le opzioni Dual Advanced High Capacity Feeders, Bypass e Inserter permettono ai clienti di gestire fino a 8 diversi supporti in un singolo lavoro, o di portare a termine cicli produttivi con un totale di 12.500 fogli. • Una varietà di opzioni di finitura sono disponibili. Iridesse è già disponibile e in Italia ne è già stata venduta un’unità nel corso di Print4All a Furlan Grafica, azienda grafica milanese giunta alla terza generazione, che ha già in casa altre 6 macchine digitali firmate Xerox.
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Alberto Tallone Editore Archivio degli Stili ®. Foto: Ottavio Atti.
Archivio di caratteri e punzoni Alberto Tallone Per favorire le sempre più numerose richieste di visita da parte di docenti e allievi dalle Università, accademie e scuole di design, Tallone ha riorganizzato il proprio Archivio Caratteri e la Conservatoria dei Punzoni.
La Casa Editrice Tallone, unica nel suo genere in Europa, compone le proprie edizioni esclusivamente con caratteri di cassa divenuti classici senza tempo all’interno del proprio atelier tipografico, che vanta una plurisecolare storia internazionale: iniziando dalla prima sede a Dijon nel Settecento, poi a Chatenay-Malabry, in seguito rue des Tournelles 28 a Parigi. Nel 1960 si trasferisce ad Alpignano, presso Torino, dove opera da allora ininterrottamente e nella continuità con le sue origini settecentesche. Cinque secoli di segno grafico Per favorire le sempre più numerose richieste di visita da parte di docenti e allievi dalle Università, accademie e scuole di design Tallone ha riorganizzato il proprio Archivio di caratteri e la Conservatoria dei Punzoni, adiacenti all’atelier tipografico, che raccoglie cinque secoli di evoluzione del segno gra-
fico, dal lapidario romano ai tipi post-moderni, corredato da migliaia di punzoni sbalzati a mano, dalla filiera completa degli strumenti d’incisione e di fondita, dall’archivio xilografico. Attraverso il sito della casa editrice www.talloneeditore.com , alle voci Archivio degli Stili® e Conservatoria dei Punzoni®, si accede a una prestigiosa vetrina online che offre 35 percorsi tematici, 600 fotografie e altrettanti commenti bilingue scritti appositamente da Enrico Tallone. Il sito è un’affascinante premessa a ciò che attende i gruppi che visiteranno l’Archivio e vi scopriranno ulteriori e ben più ampi tesori. Una collezione di strumenti d’epoca In particolare, la Conservatoria dei Punzoni, oltre ai circa quattrocento punzoni che compendiano i 5 alfabeti del carattere disegnato da Alberto Tallone e inciso da Charles Malin a Parigi, riunisce diverse migliaia di punzoni sbalzati
a mano del Settecento, Ottocento e Novecento, nei molteplici stili. A corredo di questa collezione, che costituisce una delle più importanti d’Europa, è raccolta la filiera completa degli strumenti d’epoca per l’incisione e la fondita. L’Archivio degli Stili, a sua volta, ordina e raccoglie più di cinque secoli di evoluzione del segno grafico, dai caratteri lapidari, medievali, gotici, rinascimentali, barocchi, transizionali, neoclassici, eclettici, liberty, modernisti, fino ai caratteri razionalisti e post-moderni, in metallo e in legno. La Alberto Tallone Editore La produzione della Casa editrice si specchia in un catalogo di oltre 400 titoli, che spaziano dai filosofi greci e i grandi classici della letteratura mondiale ai poeti contemporanei, in una molteplicità di lingue e formati, carte e caratteri. Ognuno di essi è composto interamente a mano e progettato per trasmet-
tere lo spirito del testo ed esperienze di lettura uniche attraverso il design tipografico, creando una “bibliodiversità” unica nel panorama editoriale internazionale. Nel secolo della poesia pura, Alberto Tallone (18981968) è il propugnatore della tipografia pura. Figlio del pittore Cesare e della nobildonna Eleonora Tango, fonda la casa editrice a Parigi nel 1938, acquistando dai suoi maestri Léon Pichon e Maurice Darantière torchi e ampie dotazioni di prestigiosi caratteri di cassa. A questi aggiunge il proprio carattere Tallone, inciso su punzoni da Charles Malin e immortalato nel 2016 in un monumento permanente presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Alberto trasferisce la casa editrice in Italia nel 1960. In seguito, è suo figlio Enrico con la collaborazione della moglie e dei figli a sviluppare il concetto talloniano di coniugare accuratezza filologica e ricerca estetica, per dotare ogni edizione di un proprio stile. Tra le opere più recenti della Casa editrice vi sono Jean-Luc Nancy, Stabat Mater. Dies Iræ. Deux Contrepoints, stampato in francese; la nuova traduzione dell’Ecclesiaste, messa a punto da Guido Ceronetti per questa edizione; una raccolta di poesie di Emily Dickinson impresse in lingua originale. Gli esemplari di testa includono, rispettivamente, tavole originali di Claudio Parmiggiani, Mimmo Paladino e Giulio Paolini.
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Koenig & Bauer
Come minimizzare i costi di manutenzione Prevenire è meglio che curare, anche per le vostre macchine da stampa. Con ispezioni regolari è possibile non solo evitare interruzioni della produzione, ma anche migliorare nettamente la disponibilità, la qualità e la performance. Il futuro della manutenzione efficiente è la “manutenzione preventiva”. L’ispezione delle macchine da stampa offset a foglio si attiene a questa filosofia, perché, invece di reagire ad un problema improvviso, essa identifica tempestivamente e con affidabilità le potenziali fonti di errore prima che queste provochino danni o interruzioni del lavoro. In tal modo si possono evitare costi di manutenzione imprevisti, limitare il più possibile gli interventi dei tecnici e pianificarli in periodi più convenienti per la produzione.
I report trasparenti sulle ispezioni della macchina permettono di riconoscere rapidamente gli interventi manutenzione necessari.
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A destra, panoramica di tutti i risultati di un’ispezione della macchina.
Con le ispezioni della macchina si possono identificare e vedere le possibili fonti di errore prima che queste provochino danni. In linea con la manutenzione preventiva, viene eseguita un’ispezione completa e dettagliata, comprese l’analisi esaustiva e la raccomandazione di parti di ricambio necessarie, con una priorizzazione in base all’urgenza della sostituzione. In questo modo sarete avvisati in modo proattivo sui cicli di ispezione previsti per la vostra macchina offset a foglio Rapida in base ai dati di produzione, permettendovi di concentrarvi solo sul vostro lavoro.
Raccomandazione di parti di ricambio in base all’urgenza di sostituzione Se dall’ispezione emergono punti deboli e potenziali di errore, questi dovranno essere eliminati quanto prima e miratamente. Ma come fa l’utilizzatore a sapere quali punti deboli devono essere eliminati con maggiore urgenza? Quali parti devono essere sostituite per prime per ottenere l’effetto migliore? Ed è proprio qui che risultano evidenti il plusvalore essenziale e una delle caratteristiche esclusive dell’ispezione delle macchine di Koenig & Bauer. Oltre alla categorizzazione dei punti di controllo in sei livelli in base al loro grado di usura meccanica e elettrica, nella valutazione confluisce anche l’impatto del componente in esame sulla produzione. Il risultato sarà indicato in un report completo che, mediante grafici e elenchi, priorizza e mostra i punti di controllo, compresi i ricambi necessari e la loro urgenza di sostituzione, in oltre dieci lingue.In tal modo, gli utilizzatori possono scegliere i componenti giusti e valutare il budget necessario, supportati da consigli personalizzati. >>segue a pag.82
Scadenza presentazione lavori: 28 SETTEMBRE 2018 Bando disponibile sul sito www.atif.it Premiazione
20 Novembre 2018 BOLOGNA
2018 21 Novembre 2018 BOLOGNA
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eventi
Brand Revolution LAB, il creative show della stampa digitale Packaging, etichette, espositori, installazioni ambientali, gadget, dépliant, collateral: undici progetti che parlano di personalizzazione, integrazione tra online e offline, supporti inediti e tirature esclusive. Così i protagonisti di Brand Revolution LAB interpretano la decorazione del futuro.
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Tutta la decorazione possibile in scena a Brand Revolution LAB, il creative show della stampa innovativa – organizzato da Stratego Group con il patrocinio di DMA Italia – giunto alla terza edizione. Rinnovato nel concept, questo laboratorio di creatività ha inaugurato una formula tutta nuova volta a mettere in stretta relazione gli attori della filiera del printing: otto agenzie creative, quattro fornitori di tecnologie, dieci aziende di stampa – per nove brand e due progetti editoriali speciali – sono stati chiamati a sperimentare l’innovazione e il valore aggiunto che la stampa digitale può dare alla comunicazione di marca, coniugando creatività e tecnologia e mettendo a frutto idee e know how attraverso collaborazioni durature nel tempo. I progetti frutto di questo lavoro – avviato lo scorso novembre – sono stati mostrati a maggio, in un vernissage ospitato presso la Sala delle Polene del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, un pubblico selezionato e rappresentativo di tutta la catena
Tra le novità di quest’anno la realizzazione di un catalogo con tutti i progetti protagonisti dell’evento.
del valore del printing. L’allestimento coinvolgente e interattivo ha messo in luce non soltanto i prodotti finali, ma anche i processi creativi e produttivi di ciascun progetto.
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Ecco i protagonisti di Brand Revolution LAB 2018 e i progetti che li hanno visti coinvolti. IL CAMPIONATO ACTIMEL Brand: Actimel di Danone Design: Creostudios Stampa: I.B.E. Tecnologia: HP Indigo 6800/20000, StealthCode® by BeeGraphic
Bevilo, vivilo, giocalo! Il packaging è molto più di un semplice contenitore: è uno strumento prezioso e potente, in grado di influenzare il consumatore al momento dell’acquisto attraendolo con forma, colore e sensazioni al tatto. Grazie alle stampe personalizzate sulle bottigliette e sui cluster, il brand Actimel seduce il cliente, offrendogli un percorso d’acquisto sempre nuovo. Non solo un prodotto, ma anche un’esperienza personale, anzi personalizzata: la possibilità di scegliere e ideare, da casa, il packaging preferito, per seguire le proprie passioni. I.B.E. ha realizzato le sleeve delle bottigliette, il packaging dei cluster e l’espositore-frigo con tecnologia digitale HP Indigo 6800/20000, che permette di esprimere al meglio la qualità degli artwork realizzati da Creostudios e di produrre immagini e dati completamente variabili. Tutti i prodotti Actimel presentati sono resi interattivi dall’applicazione StealthCode® by BeeGraphic, una tecnologia brevettata Digimarc Barcode® e distribuita in Italia da BeeGraphic. Gli utenti, scannerizzando con il proprio smartphone un punto qualunque della superficie del packaging, hanno la possibilità di accedere a contenuti e informazioni multimediali relativi al prodotto, che potranno essere costantemente aggiornati.
CAMPARI LANGUAGE DESIGN Brand: Campari Design: Artefice Group Stampa: Eidos, Faservice Tecnologia: Fujifilm Acuity Select Advance, Fujifilm Acuity Led 1600 II, Fujifilm JetPress 720S
Un linguaggio contemporaneo, identitario e iconico per l’installazione site specific di Campari. Partendo dallo “stile Campari” – caratterizzato da presentazione moderna dei soggetti, semplificazione radicale del messaggio e definizione di icone riconoscibili – Artefice Group ha scelto di utilizzare diversi materiali, a riflettere la tessitura di elementi storici e iconografici. A Eidos il compito di realizzare i diversi materiali dell’installazione site specific di Campari. I pannelli sono stampati su supporti diversi per mostrare la versatilità del design; il tappeto, di 2,2 mm di spessore, è stampato su PVC bianco coatizzato in acrilico; i due espositori delle magnum di Campari fungono sia da sostegno per le bottiglie, sia da contenitore per i sottobicchieri. Il tutto è stato prodotto con tecnologie Fujifilm Acuity Select Advance e Acuity Led 1600 II, con nobilitazioni ottenute dall’applicazione di una vernice lucida che mette in risalto il logo Campari. Dopo la stampa, tutti i materiali sono stati fresati e controllati per l’allestimento. Faservice si è occupata del catalogo, un ambizioso progetto che ha permesso di mettere in gioco gran parte delle competenze tecniche di stampa e di cartotecnica dell’azienda. Prima di tutto la scelta della carta: alte grammature adatte alla cordonatura e capaci di accompagnare il lettore attraverso un percorso tattile pagina dopo pagina. Grazie alla tecnologia digitale Fujifilm JetPress 720S si è potuto riprodurre il colore “rosso Campari”, calibrando le quadricromie foglio dopo foglio e senza incontrare problemi nella produzione della serigrafia lucida presente in ogni pagina. Dopo la fustellatura a plotter dei fogli, la brossura bodoniana con copertina cartonata e tela bianca sul dorso hanno permesso di avere un prodotto adatto alla sfogliatura delle pagine.
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IL VOLANTINO DEL FUTURO Brand: Mediaworld Design: The Big Now Stampa: Rotomail Tecnologia: HP PageWide Web Press T490 HD
THE PUZZLE PACK Brand: Carnero Design: The 6th Creative Studio Stampa: Ghelfi Ondulati, Goglio, PressUp Tecnologia: HP Indigo 20000, HP PageWide Web Press T1100, HP Indigo 12000
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Carnero è il primo biltong italiano. Il packaging mostra, sul fronte, due figure che si fronteggiano: Mr. Carnero e la mucca. Due personaggi fortemente caratterizzati, la cui storia è raccontata sul retro dei singoli packaging: 25 retri tutti differenti da affiancare, come i pezzi di un puzzle o come un mosaico, per comporre l’immagine di una slice of life ricca e ironica. La scena intorno al pack centrale, l’unico di cui viene mostrato il fronte, è studiata per essere potenzialmente ampliata all’infinito sui quattro lati. L’espositore ricrea integralmente la scena ed è pensato per mostrare il pack al contrario. La gift box contiene tutti i pack e trasforma un prodotto alimentare in un gioco da comporre prima o dopo il consumo. Per valorizzare l’artwork di The 6th, Goglio ha realizzato due versioni diverse di buste stand up stampate con bianco coprente su materiale triplice abbinato, con finitura opaca. Gli stand up si differenziano per due fronti e 25 retri. Il sistema di stampa digitale HP Indigo 20000 è la tecnologia abilitante. Ghelfi Ondulati ha realizzato la gift box e l’espositore. La tecnologia digitale scelta è quella a getto d’inchiostro ad acqua della macchina da stampa digitale HP PageWide Web Press T1100. Grazie al lavoro del team digitale e del team tecnico e alla collaborazione con SiEnergie, partner di Ghelfi che da anni si occupa di soluzioni cartotecniche di alta qualità, i progetti presentati a Brand Revolution LAB dispiegano la qualità di stampa estetica e tecnica propria dei prodotti dell’azienda valtellinese. PressUp ha realizzato un originale block notes di 100 pagine in 10 copie, stampato a colori fronte/retro con tecnologia HP Indigo e confezionato con rilegatura con incollaggio sul lato corto del blocco.
Il volantino è uno strumento strategico per ogni retailer. Quello del futuro usa strategicamente i dati dell’esperienza online e offline di ogni cliente Mediaworld per restituire milioni di offerte uniche e in linea con preferenze e stile di vita della singola persona. Rotomail Italia ha messo a disposizione del progetto di The Big Now per Mediaworld la tecnologia autoimbustante versatile, completamente personalizzabile e customizzabile, che permette azioni di mailing creative e performanti. Il prodotto autoimbustante è frutto del mix del know-how informatico di Rotomail Italia nel trasformare milioni di dati variabili in comunicazioni personalizzate delle tecnologie di stampa digitale e di macchinari di finishing evoluti. Questa lavorazione consente di utilizzare la busta non solo come contenitore di documenti o mailing, ma anche come driver di messaggi personalizzati e customizzati in funzione del destinatario: una volta aperta, diventa un foglio steso all’interno del quale sono inseriti uno o più inserti promozionali o, in alternativa, lettere personalizzate.
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GLI EXTRAMELESTRI Brand: VI.P Mela Val Venosta Design: Coo’ee Italia Stampa: Longo Tecnologia: StealthCode® by BeeGraphic
Atterrano gli Extramelestri e incontrano i bambini. Con la testa interamente fatta di Mela Val Venosta, questi personaggi si presentano all’interno di sgargianti confezioni mono-frutto, pensate per essere conservate dopo l’uso come pratici e allegri contenitori da impilare per costruire personalissimi totem portaoggetti. Per giocare è necessario togliere il fondo delle scatole, costituito da sticker utilizzabili come carte collezionabili o mini gioco di ruolo. Il divertimento non si ferma qui: grazie a un configuratore online, è possibile dare vita a un Extramelestre personalizzato da ricevere direttamente a casa. Per mettere in risalto l’idea creativa di Coo’ee, Longo ha optato per la realizzazione di singoli pack monodose con dieci coloratissime grafiche differenti. Ogni pack, stampato in piano con tecnologia digitale, è stato realizzato con carte naturali e materiali idonei al contatto diretto con gli alimenti. Una particolarità: alcuni pack sono stati realizzati con una carta prodotta in Alto Adige con gli scarti della frutta utilizzata per la produzione del succo, frantumati ed essiccati. La scelta della carta e le tonalità pastello che ne risultano trasferiscono un’immagine di naturalezza e semplicità che ben si sposa con la genuinità del prodotto. Su ogni pack, infine, è stato inserito lo StealthCode® by BeeGraphic, un codice invisibile che rimanda, tramite applicazione scaricabile su mobile device, a informazioni aggiuntive relative al brand, al concept grafico e alla realizzazione tecnica.
PLAY YOUR GAME Brand: Plakkontrol Design: Artefice Group Stampa: Tubettificio Favia Tecnologia: ToBeUnique, StealthCode® by BeeGraphic
Plakkontrol, brand del gruppo IDECO di Bolzano, è in Italia sinonimo di innovazione nell’ambito dell’igiene orale per un pubblico di dentisti, igienisti dentali e farmacie. L’intensa attività di ricerca dell’azienda si concretizza in prodotti dagli elevati standard qualitativi come Absolute White, un dentifricio di pasta nera con microparticelle vegetali attive. La nuova grafica studiata da Artefice Group per i prodotti Absolute White Plakkontrol rivolti al target dei giovani non è solo un format ingaggiante, capace di far interagire gli elementi grafici e strutturali creando un gaming divertente quando si avvita il tappo stampato a registro con il tubetto, ma nasconde qualcosa in più che continua altrove. E per quanto riguarda la realizzazione? ToBeUnique è un innovativo metodo di stampa digitale che coinvolge il corpo in alluminio del tubetto e la capsula in plastica in un unico processo; un’esclusiva di Tubettificio Favia che permette nuove soluzioni di design e che, grazie alla sua unicità, si rivela determinante anche nella lotta alla contraffazione. ToBeUnique è integrabile con la tecnologia StealthCode® by BeeGraphic, che permette di implementare nel design del tubetto un codice che lo trasforma in un packaging interattivo. Lo StealthCode® è invisibile all’occhio umano, ma viene rilevato attraverso l’apposita app mobile, disponibile gratuitamente negli store ufficiali Apple e Google Play. Inquadrando un punto qualsiasi del tubetto, l’applicazione riconosce e apre un link interattivo associato al codice che rimanda a un contenuto digitale di natura educativa sull’igiene dentale o di natura ludica: un sito web, un canale social, un video, un contenuto di realtà aumentata. Il codice è univoco, non è duplicabile ed è protetto da sofisticati sistemi informatici che ne tutelano l’autenticità, impedendone la lettura qualora non risulti conforme agli standard previsti.
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QSTORE: DAL VOLANTINO AL MAGAZINE DI QUARTIERE Design: Robilant Associati Stampa: PressUp Tecnologia: HP Indigo 12000
Pensato per le catene di distribuzione, QStore è un magazine non più generico, ma di quartiere. L’aspetto innovativo del progetto riguarda i contenuti: QStore dà spazio alle promozioni commerciali dello store di zona, ma anche a rubriche dedicate al “piccolo mondo vicino” ovvero alle notizie locali, alle inserzioni dei vicini di casa, alle scuole e alle attività commerciali che rendono vivo il quartiere. Tutto ciò può trasformare il supermercato da grande antagonista delle piccole attività locali a loro promotore, perché vero centro di aggregazione della comunità locale, mentre uno strumento comunicativo quale il magazine può acquisire un nuovo valore di prossimità.
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Chi dice che non ci può essere innovazione nella stampa di volantini o magazine promozionali per la grande distribuzione? Nel caso di QStore è grazie alla stampa digitale di HP Indigo 12000 che PressUp rende possibile la produzione on-demand di magazine geo-personalizzati con le offerte “di quartiere”. Una serie di magazine in cui il dato variabile è usato nella personalizzazione della copertina e nei personaggi del quartiere capaci di creare il link diretto e personale con i clienti dello store. Il magazine è stampato con tecnologia elettrofotografica su carta ecologica FSC, autocopertinato e rilegato con punto metallico.
UN PACKAGING FLESSIBILE PER LA PASTA FRESCA DEL CUORE Design: Coo’ee Italia Stampa: Goglio Tecnologia: HP Indigo 20000
Chi ha detto che le edizioni limitate sono soltanto per vestiti d’alta moda e scarpe costose? Anche prodotti di consumo quotidiano come la pasta fresca possono avere una limited edition: una confezione completamente personalizzata da condividere con chi si ama e da non lasciarsi sfuggire! L’agenzia Coo’ee ha scelto come tema della confezione il muro d’ingresso della casa di Giulietta, nel cuore di Verona, che con le sue dediche romantiche e i suoi messaggi d’amore universale è diventato un’attrazione turistica fotografata tanto quanto il celebre balcone. Tutto il resto, invece, lo decide il cliente. In che modo? Sono previste due modalità, ma l’obiettivo rimane lo stesso: portare sulla tavola un pack unico. L’intera parete di Giulietta è stata digitalizzata e divisa in numerose parti, ciascuna delle quali è diventata protagonista di una confezione. All’amante della pasta fresca non resta che andare al supermercato e scegliere quella che gli piace di più. Ma se si vuole un pack ancora più personale, si può passare dalla “limited edition” alla “your edition”: navigando sul configuratore online si può scegliere un’area della parete di Giulietta e scrivere il proprio messaggio, per ricevere a casa una confezione unica, perfetta da regalare a una persona speciale. Per questo prototipo di pack flessibile in edizione limitata, Goglio ha realizzato uno stand up stampato con bianco coprente su materiale triplice abbinato. Secondo il filo conduttore di personalizzazione e differenziazione, gli stand up sono stati prodotti in 15 varianti e ogni sacchetto si distingue per nome della coppia, immagine del prodotto contenuto e immagine di sfondo. Il sistema di stampa digitale HP Indigo 20000 è la tecnologia abilitante.
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A VERY PERSONAL STORY
TUTTE LE FORME DELLA CREATIVITÀ Brand: Stabilo Design: A-Tono Stampa: Longo Materiali: Carta Gruppo Cordenons SLIDE WHITE da 120 g/m2 e da 330 g/m2
Immagina di avere un pack fatto apposta per te. Immagina di metterci dentro solo i tuoi pennarelli preferiti. Immagina di sceglierne quanti ne vuoi e nei colori che ti piacciono di più. Ciò che otterrai con questo gioco di immaginazione è un innovativo packaging design one-to-one che è già stato tramutato in realtà: parliamo del progetto di confezionamento personalizzato della gamma Pastel di Stabilo®. Realizzato da A-Tono per Stabilo, il progetto trasforma il semplice evidenziatore in un vero e proprio oggetto fashion, veicolato e venduto in tre nuove confezioni dedicate. La prima è un pack tubolare rivestito con carta Slide White da 120 g/m2 di Gruppo Cordenons stampata in digitale. Ideale per applicazioni che esaltano la multisensorialità, è una carta creativa in grado di abbinare una grande versatilità con le sue caratteristiche soft touch. La parte inferiore riprende la comunicazione istituzionale del brand Stabilo, mentre la parte superiore può essere personalizzata di volta in volta con foto e testi scelti e caricati dal singolo cliente. L’interno è realizzato in gommapiuma con taglio laser ad hoc per i prodotti scelti e la confezione può diventare un pratico portapenne. Il secondo pack è un cofanetto di formato rettangolare realizzato su carta Slide White da 330 g/m2 firmata Gruppo Cordenons con patella apribile e finestra sagomata in PVC che mostra il prodotto di punta, Stabilo Boss Original. In questa applicazione, Slide si dimostra efficace anche per la creazione di astucci e cofanetti. Anche in questo caso la confezione è personalizzabile con immagini e testi, grazie alla stampa in digitale. Non solo: l’interno, anch’esso personalizzato, è realizzato con pannello in poliuretano tagliato su plotter in base al mix di prodotti scelti. La terza confezione, più classica, è di formato rettangolare realizzata esaltando l’eleganza della carta Slide White da 330 g/m2 di Gruppo Cordenons: il pack con guaina estraibile e finestra sagomata in PVC che mostra il prodotto di punta, Stabilo Boss Original. L’interno, anch’esso personalizzato, è realizzato con pannello in poliuretano tagliato su plotter in base al mix di prodotti scelti.
Brand: Venini Design: The 6th Creative Studio Stampa: Sales Materiali: Carta Gruppo Cordenons PLIKE BLACK da 120 g/m2 e da 240 g/m2
Ogni vaso Venini è realizzato a mano. Ogni pezzo è unico e diverso da tutti gli altri. Perché non rendere unico anche il packaging che racchiude il vaso? Questo box ha dettagli pensati ad hoc per ogni pezzo e una maxi etichetta che ricrea, visivamente, al tatto e dal punto di vista cromatico, la lavorazione e il colore del vaso che racchiude. Sales ha realizzato i diversi elementi del prezioso packaging personalizzato per i vasi Venini, frutto di una condivisione di idee in merito ai materiali, alle nobilitazioni digitali e alle soluzioni innovative per trasformare una semplice scatola in una vera esperienza sensoriale. A partire dall’etichetta con logo Venini, studiata su un materiale matt soft touch perfettamente in linea con il rivestimento della scatola in preziosa carta Plike Black da 120 g/m2 di Gruppo Cordenons – una carta creativa che in questa specifica applicazione coniuga l’eleganza del nero allo straordinario effetto rubber, capace di conferire un look&feel contemporaneo e una multisensorialità coinvolgente. La stampa è effettuata con tecnologia serigrafica digitale in cui è possibile sovrapporre un bianco ultra coprente + CMYK + vernice tattile per la nobilitazione a rilievo. L’etichetta frontale in corrispondenza dell’apertura della scatola è realizzata nello stesso colore del vaso interno ed è dotata di una texture a rilievo di alto spessore prodotta con una tecnologia digitale di nobilitazione in resina 3D. Il progetto si completa con una cartolina stampata con diverse immagini sovrapposte, visibili unicamente con un visore con filtro colorato – guardando attraverso il quale si annullano magicamente le immagini stampate nel suo stesso colore, rendendo invece visibile la carta d’identità del vaso –, e uno shopper realizzato nella stessa preziosa Plike Black da 240 g/m2 che si trasforma in pacco regalo grazie a un tracciato di fustella molto speciale.
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materialidigitale stampa
Fotofabriek
La prima Cento anni Kodak Nexfinity di Manifattura in Europa del Seveso stampa fotoalbum HaDisponibile cambiato molte da questa pelli dal 1917 primavera, a oggi. Da sempre la nuova attiva nel settore macchina tessile, Manifattura a foglio del Seveso rappresenta è stata il protagonista più avanzato di diverse sviluppo della trasformazioni, piattaforma che Kodak l’hanno vista spaziare Nexpress, dal trattamento presente dei tessuti sul mercato tecnici alla dal produzione 2001 e di tele frutto per di una legatoria. joint venture Fino a specializzarsi tra Kodak e nella Heidelberg. fornitura di tessuti di pregio per la comunicazione e il packaging nei settori dell’alto di gamma.
Nell’arco di tutti questi anni Kodak ha sfornato una serie di nuovi modelli sempre più performanti. La Nexfinity attualmente rappresenta il top di gamma, con una produttività mensile pari a 1 milione di pagine e va ad affiancare l’entry-level Nexpress Eco 2500 e la gamma mid range che include la Nexpress ZX 3300 e la Nexpress ZX 3900. Se da un lato la Nexfinity conserva le componenti di imaging della Nexpress, dall’altro rappresenta una nuova piattaforma, caratterizzata da una nuova testa di scrittura LED, un robusto sistema di gestione carta, una vita media dei componenti più lunga e costi inferiori del 4-6%. La piattaforma Nexfinity incorpora la tecnologia Dynamic Imaging, un brevetto di Kodak che applica a specifiche aree dell’immagine aggiustamenti algoritmici consentendo di ottimizzare la resa qualitativa di ogni elemento stampato. Ad esempio, nella stessa pagina si avranno testi molto ben definiti, linee perfettamente delineate, toni morbidi nelle carnagioni e cieli stupendi. Grazie a un sistema di scrittura ad alta risoluzione multi-bit LED, la macchina si adatta perfettamente a un’ampia gamma di tipologie di stampati, inclusi il direct mail, gli stampati commerciali, l’editoria e il packaging. Nexfinity Press, sostiene Kodak, è in grado di stam-
di Cristina Rossi
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pare con la più alta densità di informazioni – più di 1,8 miliardi di dati immagine per square inch, quasi 300 milioni di dati immagine per centimetro quadrato – e consente di ottenere fondini morbidi ed eccellenti dettagli di immagine in ogni stampato. Il sistema di scrittura LED garantisce 256 livelli sul cilindro immagine – comparati con i sistemi laser che sono solamente on o off – il che si traduce in un’eccellente e omogenea qualità garantita da un sistema di controllo closed-loop che massimizza la produttività della macchina e abbassa i costi di gestione. Velocità e flessibilità sono due caratteristiche peculiari della Nexfinity che ha una produttività incrementata da 83 a 152 ppm, una maggiore lunghezza del foglio fino a 120 cm e la possibilità di gestire supporti fino a 24 pt.
Concluso con successo il beta-test. Pronti per installare la seconda Nexfinity La prima azienda in Europa a installare la Nexfinity – il beta test di 6 mesi si è concluso lo scorso 4 giugno – è Fotofabriek con sede a Groningen, in Olanda, che ha già dichiarato la propria intenzione di investire in una seconda Nexfinity. Il core business dell’azienda tedesca, che fattura 8 milioni di euro all’anno avvalendosi di 110 dipen-
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stampamateriali digitale
“gli album e i libri fotografici sono i prodotti che maggiormente hanno favorito la nostra crescita” Alcuni esempi di fotoalbum realizzati sulla nuova piattaforma di stampa digitale. A sinistra, Stephan de Vries, CEO di Fotofabriek, davanti alla Nexfinity.
denti, è quello dei fotoalbum di alta qualità, venduti esclusivamente online attraverso una piattaforma di e-commerce. Fotofabriek nasce, infatti, come stampatore online per applicazioni fotografiche nel 2008 e viene creata da Chris Russell, a capo di un’agenzia pubblicitaria con sede a Groningen, in grado di fornire un servizio completo, che include anche la stampa. Oggi il sito produttivo di Groningen serve sia i clienti di Russell sia i clienti di Fotofabriek, come pure il portale Studentendrukwerk che soddisfa le esigenze di stampa degli studenti. A Groningen le macchine da stampa digitale – una Kodak Nexpress 2500, una Nexpress 3300 e una Nexfinity – stampano accanto a sistemi di stampa di grande formato e a una varietà di soluzioni per il finishing. Ma l’organizzazione è piuttosto diversa da quella di una normale azienda di stampa. “L’utilizzo medio delle attrezzature è appena del 20-30%”, spiega Stephan de Vries, CEO di Fotofabriek, “e questo ci offre la garanzia che ci sia sempre una sufficiente capacità produttiva in modo da far fronte ai picchi di produzione e a lavori dell’ultimo minuto”. Il cuore del flusso produttivo è un software sviluppato internamente, che gestisce e controlla tutte le operazioni a Groningen. “Non solo abbiamo l’esigenza di sapere sempre a che punto della lavorazione si
trova ogni commessa, ma abbiamo bisogno di avere anche una panoramica di tutti i lavori che sono stati stampati e di quelli che invece sono ancora in stand by”, spiega de Vries. Visitando l’azienda si notano dappertutto dei grandi schermi che mostrano lo status in tempo reale di ciascuna commessa, del tipo ‘21 minuti per effettuare la laminazione’. Il sistema avverte l’operatore nel caso si creino colli di bottiglia. Questa perfetta organizzazione consente a Fotofabriek di stampare e consegnare i fotoalbum nell’arco di appena 3 giorni, quando solitamente altre aziende fanno attendere i clienti dai 5 ai 10 giorni. “Fotofabriek ha iniziato a utilizzare il sistema Nexpress ben quindici anni fa, convinta soprattutto dalla sua eccezionale qualità delle immagini. Questo rappresentava un elemento estremamente importante per la nostra attività perché gli album e i libri fotografici sono i prodotti che maggiormente hanno favorito la nostra crescita e ci hanno fatto conoscere e resi famosi. E adesso che siamo i primi stampatori in Europa a utilizzare la macchina da stampa Nexfinity siamo davvero contenti delle nuove applicazioni che possiamo offrire.
In apertura e qui sopra, immagini tratte dal raffinato volume che celebra i cento anni di storia di Manifattura del Seveso. In alto, il bel catalogo che presenta le tante tele preziose per avvolgere il sapere e vestire il lusso dell’azienda.
>>segue a pag. 82
L
’ingresso della sede di Fotofabriek a Groningen, in Olanda.
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eventi
Conclusa con successo a Budapest la seconda edizione di Prokom
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La seconda edizione dell’evento dedicato alla comunità indipendente di utilizzatori Konica Minolta quest’anno ha fatto tappa a Budapest dal 6 all’8 giugno nell’elegante cornice dell’Hotel Marriot, sulle sponde del Danubio, attirando un pubblico internazionale quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso. Diverse le migliorie introdotte, facendo tesoro del feedback dei 170 clienti che avevano preso parte alla prima edizione di Vienna, tra cui traduzioni in simultanea per le sessioni comuni e quattro seminari tecnici in parallelo, dedicati ad argomenti di particolare attualità, quali la stampa inkjet, la gestione colore, la nobilitazione e l’ingresso i nuovi mercati. “Questo evento rappresenta una preziosa opportunità per condividere pensieri ed esperienze”, ha esordito in apertura Erik Holdo, vicepresidente di Konica Minolta USA e responsabile delle soluzioni di stampa. Per il produttore nipponico l’incontro, che ha una cadenza annuale, ha un’importanza strategica: consente di ascoltare con attenzione le esigenze dei propri clienti promuovendo al tempo stesso le proprie soluzioni. “Desideriamo aiutarvi a essere ancora più soddisfatti”, ha affermato Andy Bar-
ber, presidente di Prokom e direttore generale di UK Mail. “Deve esserci un equilibrio tra i clienti che fanno sentire la propria voce e Konica Minolta”. Forte dei suoi 874 membri, Prokom ha mosso i suoi primi passi in Europa circa quattro anni fa per espandersi l’anno scorso nel Nord America. Ora ha ambiziosi progetti di crescita in Cina, Asia e Australia e propone ormai numerosi servizi ai suoi associati: e-learning, video, forum, ricerche di mercato, webinar, newsletter ed eventi locali. “La nostra missione è quella di creare una comunità che consenta agli associati di fare network, imparare e crescere”, ha spiegato Barber. “Prokom è una componente essenziale nella strategia di Konica Minolta, che prevede l’adozione di un approccio di vendita in cui il cliente è al centro. Ecco perché siamo contenti di supportare questa comunità di utenti, aiutandoli con la nostra tecnologia a far prosperare le loro aziende.”
“Prokom è una componente essenziale nella strategia di Konica Minolta, che prevede l’adozione di un approccio di vendita in cui il cliente è al centro”, ha detto Andy Barber.
di Cristina Rossi
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eventi
Kevin Gaskell
Dietro ogni successo c’è un sogno
Delegati da tutto il mondo sono arrivati a Budapest per fare networking e imparare gli uni dagli altri. La prossima edizione di Prokom si terrà a Valencia dal 5 al 6 giugno 2019.
Nel corso dei due giorni si sono alternati sul palco una serie di autorevoli relatori ed esponenti del settore che con i loro interventi hanno stimolato la riflessione dei presenti, suggerendo a volte anche nuovi modelli di business. Kevin Gaskell, autore del libro “Inspired leader ship”, ha illustrato “la via verso performance straordinarie”, come recitava il titolo del suo intervento. Gaskell è convinto del fatto che la gente ordinaria possa ottenere risultati straordinari e lui ne è la prova vivente, avendo condotto brand di fama mondiale, come Porsche – dove divenne direttore generale UK all’età di 32 anni – BMW e Lamborghini a un successo senza precedenti. In tutto questo ha anche trovato il tempo di mettersi in marcia verso il Polo Nord e Polo Sud e arrampicarsi sulle vette più alte del mondo per fondare una struttura ospedaliera per la cura del cancro, in memoria della sorella morta precocemente proprio a causa di un tumore. Con un stile energico e coinvolgente Gaskell ha condiviso con il pubblico gli strumenti e le tecniche che hanno consentito ai suoi team di raggiungere importanti traguardi anche quando sembrava impossibile. “Uscite dalla vostra comfort zone e abbiate il coraggio di sognare, traghettate la vostra azienda al livello successivo, ma
“Sono auspicabili partnership tra gli stampatori, in modo da utilizzare le attrezzature congiuntamente, invece di investire ciascuno per proprio conto...” “Uscite dalla vostra comfort zone e abbiate il coraggio di sognare, traghettate la vostra azienda al livello successivo, ma fatelo con passione” fatelo con passione”, ha suggerito Gaskell. “L’importante è non guardare con nostalgia a ciò che eravate, perché la nostalgia è il principale ostacolo al cambiamento. L’industria sta evolvendo e il potenziale per tutti voi è enorme, ma è necessario riconoscere la necessità del cambiamento. Se tutto vi sembra sotto controllo significa che non vi state muovendo abbastanza rapidamente. E ricordate che la maggior parte dei limiti in questo mondo sono quelli che vi imponete voi stessi. Bisogna superare la paura e saper affrontare le sfide, che sono spesso prevedibili. Quando si cammina sul ghiaccio al Polo Nord si sa che da un momento all’altro potrebbe rompersi.” Parole forti, sicuramente di grande ispirazione per tutta la platea.
Come trarre vantaggio da un mondo della stampa in cambiamento Dopo 12 anni trascorsi in HP, Francois Martin ha scelto la strada dell’indipendenza e ora è un consulente nel settore delle arti grafiche e digital print evangelist. Dall’alto della sua esperienza Martin ha fotografato la situazione attuale del mercato della stampa commerciale, un mercato sicuramente in contrazione, che registra un calo nel numero di pagine stampate del 2-3% all’anno. Il calo, come ha fatto notare il relatore, riguarda soprattutto le pagine stampate in offset, mentre sono in continua crescita quelle stampate in digitale, che offrono un valore aggiunto attraverso la personalizzazione e la nobilitazione. Ma l’attenzione non deve
Francois Martin
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Miles Hilton Barber
Konica Minolta… non solo stampa Toshi Uemura, general manager di Konica Minolta Japan, ha ricordato alla platea come l’azienda nipponica in 145 anni di storia (dal 1873 a oggi) abbia perso il proprio business principale ben tre volte: prima con le lastre litografiche, poi con le pellicole fotografiche e, infine, con le fotocamere. Ma nonostante questo è un’azienda ancora in crescita e il fatto di essersi sempre focalizzata sui clienti le ha garantito la sopravvivenza in tutti questi anni di grandi cambiamenti. Konica Minolta, come ha ricordato Uemura, ha una grande esperienza nei sistemi di stampa digitale a toner, ma è entrata anche nel business della stampa inkjet e, attraverso MGI, della nobilitazione. Oggi tra i core business figurano i servizi per il mondo office, le soluzioni di stampa commerciale e industriale, il settore healthcare, i sistemi ottici per uso industriale e i materiali “funzionali”. I nuovi business sono rappresentati da Mobotix (sistemi di video sorveglianza), Ambry (healthcare) e Invicro (servizi per il settore farmaceutico e della biotecnologia), tutte società che sono state acquisite in parte o totalmente da Konica Minolta negli ultimi anni. Nonostante il produttore nipponico stia entrando in nuovi settori, il suo core business rimane quello della stampa. “Investiamo ogni anno l’8% in attività di Ricerca&Sviluppo e il nostro fatturato è pari a circa 10 miliardi di dollari, ovvero più del triplo del più importante costruttore di macchine offset al mondo”, ha ricordato con orgoglio Uemura. Charles Lissenburg, general manager Production & Industrial Printing, Konica Minolta Business Solutions Europe, ha parlato invece di “Rinascimento della stampa”, riferendosi all’inkjet che sta aprendo la strada a molte nuove applicazioni. “L’inkjet sta migliorando moltissimo dal punto di vista della qualità di stampa, ma questo non significa che la stampa elettrofotografica e offset spariranno”, ha spiegato Lissenburg. “Konica Minolta continuerà a sviluppare sistemi a base toner, anche perché l’inkjet è complementare al toner, non andrà a sostituirlo, anzi, esistono applicazioni e segmenti di mercato in cui il toner avrà ancora la meglio.”
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Marco Boer, vicepresidente di IT Strategies, con Toshi Uemura, general manager di Konica Minolta Japan.
“Liberatevi dal passato e concentratevi sul futuro. La stampa ha uno splendido futuro davanti a sé, con moltissime nuove applicazioni e opportunità commerciali da sfruttare”
più essere concentrata sul mezzo – la tecnologia di stampa – bensì sul modo in cui viene utilizzato. “È cambiato il modo in cui i brand comunicano. La stampa deve suscitare emozione in chi ne usufruisce”, spiega Martin. Fondamentale il concetto di network e piattaforme. “Sono auspicabili partnership tra gli stampatori, in modo da utilizzare le attrezzature congiuntamente, invece di investire ciascuno per proprio conto. E magari anche condividere i magazzini con i supporti. Bisognerebbe concentrarsi sui propri punti di forza e collaborare con gli altri nelle aree in cui ci si sente più deboli. E non abbiate paura degli stampatori online, potete comprare gli stampati da loro per rivenderli ai vostri clienti. L’importante è dire sempre sì al cliente e offrire il servizio che vi richiede, non è indispensabile investire nelle più avanzate tecnologie di stampa in prima persona”. Non permettere al passato di condizionare il tuo futuro Protagonista della seconda giornata è stato senza dubbio Miles Hilton Barber, un uomo incredibile che all’età di 21 anni perde completamente la vista a causa di una malattia genetica di cui è affetto anche il fratello. Ma a differenza del fratello che è in grado di trasformare il suo handicap in una sfida, Miles “spreca” – come dice lui – trent’anni della sua vita. Ma a cinquant’anni arriva il gran-
de cambiamento: Miles decide di non focalizzarsi più sui suoi problemi, bensì si lascia guidare dai sogni. Ed ecco che riesce a superare, oltre ai limiti legati alla sua cecità, anche le sue più grandi paure: l’altezza e la claustrofobia. Negli ultimi 15 anni stabilisce diversi record mondiali, affrontando prove di resistenza fisica in tutti e sette i continenti del mondo. Nel 1999, compiuti 50 anni, l’esploratore non vedente attraversa a piedi il deserto del Sahara, accompagnato dal suo grande amico e guida Jon Cook. Da quel momento in poi Miles diventa protagonista di una serie di incredibili avventure e sfide estreme, che includono l’attraversamento, trascinando una slitta, dell’Antartide per un percorso di 400 Km, nonché una maratona tra le sabbie del deserto del Qatar. Miles è stato il primo pilota non vedente a intraprendere una traversata in volo di 55 giorni e 21.000 Km da Londra a Sidney, in Australia. Naturalmente sempre in compagnia di un copilota vedente. Molti dei traguardi raggiunti da Miles sono stati resi possibili dal supporto di amici e di guide per non vedenti, a dimostrazione del fatto che le barriere e i limiti nelle nostre vite possono essere superati se affrontati con il giusto approccio, team, preparazione e innovazione, il tutto condito da un pizzico di sano senso dello humour.
INDUSTRY
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Sistema Led-Uv con la migliore efficienza energetica del mercato Referenze Ultime installazioni Camporese Led-Uv in Italia Komori Lithrone 529 (Piemonte) Heidelberg XL105-5LX2 (Lombardia) Koenig & Bauer Rapida 145-6+L (Lombardia) Heidelberg XL105-6LX2 (Veneto) Manroland 505 LV (Veneto) Heidelberg SM102-10P (Veneto) XL75-5LX2 (Marche) Heidelberg CD102-5+LX (South Africa) Prossime installazioni Camporese Led-Uv in Italia Heidelberg XL105-6P3LX3 (Lombardia) Heidelberg CD74-8P5-LX2 (Lombardia) Koenig & Bauer Rapida 145-6+L (Emilia Romagna) Contratto siglato presso Print4all Koenig&Bauer Rapida 145-4+L (Pomezia - Roma)
Attraverso il sistema brevettato PrintabLED di estrazione del calore e l’ottimizzazione del sistema elettrico siamo in grado di offrire la migliore gestione elettrica e termica delle lampade e quindi la migliore efficienza energetica esplicitando la minor Potenza Installata (Potenza di Targa) comprendente anche il sistema di raffreddamento: Bassa trasmissione di calore ai supporti di stampa, registro ed asciugatura perfetti anche su tutti i materiali termosensibili Drastica riduzione dei consumi energetici, oltre il 90% in meno di consumo energetico rispetto ai sistemi tradizionali UV o IR e fino all’80% in meno rispetto agli altri sistemi Led-Uv Retrofit ed installazione con tecnici esclusivi Intelligent Service srl (Camporese Group) su tutte le marche di macchine offset
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carte&supporti
Carta antimacchia per una tavola perfetta Fedrigoni presenta Soho Touch Class®, la prima gamma al mondo di carte e cartoncini naturali resistenti a macchie, impronte digitali, oli, acqua, vernici e solventi. Un’innovazione pensata per soddisfare le necessità dei prodotti stampati che richiedono elevata resistenza alla manipolazione e che sono frequentemente a contatto con liquidi e sostanze oleose che ne possono causare il deterioramento. Completamente riciclabile, può essere stampata perfettamente sia in offset UV sia con le tecnologie digitali HP Indigo e toner-based. www.fedrigonicartiere.com
Tailor Made, il packaging diventa messaggio Con Tailor Made, Icma ha reso concreta la possibilità di creare packaging personalizzati e coordinati in una duplice modalità che asseconda le esigenze dei brand del lusso per quantitativi minimi. La prima opzione Tailor Made riguarda la produzione, a partire da un quantitativo minimo di una tonnellata di carta (pari a circa 15.000 fogli) e di una finitura personalizzata per l’azienda richiedente. Dall’archivio storico dei cilindri di Icma (circa 200 diversi disegni) è possibile scegliere una texture da abbinare a una finitura (ad esempio bi-colorata, fluorescente, glitterata, liscia, lucida, metallizzata ecc.) e a un colore Pantone a scelta. La seconda opzione riguarda quantitativi ancora più ridotti, nell’ordine di circa 2.000 fogli che servono per caratterizzare in ogni dettaglio una limited edition. In questo caso è possibile combinare una goffratura con un colore e una finitura standard del campionario Icma. Il risultato asseconda le esigenze di immagine finalizzata per un progetto specifico, potendosi comunque basare su oltre 30.000 diverse combinazioni. www.icma.it
Dagli scarti della carta nascono gioielli
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Durante il mese del riciclo di carta e cartone, promosso da Comieco, Favini ha scelto di sponsorizzare il workshop “Gioielli di carta+carta filata” di Cartalana, che si è svolto presso il centro di riuso creativo dei materiali di scarto aziendale ReMida a Bologna. Le carte Favini sono state messe a disposizione dei partecipanti al workshop e utilizzate come materia prima per creare gioielli sul tema dell’up-cycling. Per realizzare le proprie opere, gli artisti hanno utilizzato i refili provenienti dal taglio della carta, sottili striscioline che nascono nel momento in cui i fogli devono essere pareggiati. Si tratta quindi di uno scarto dell’industria cartaria che può essere riutilizzato in modo creativo e produttivo. www.favini.it
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carte&supporti
Alla scoperta di talenti 2.0 Seneca scrisse: “La fortuna non esiste. Esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”. Se però il talento c’è, ma l’occasione non arriva mai, i talenti se ne vanno dove di occasioni ce ne sono eccome. Arconvert non si è arresa al fenomeno dei “cervelli in fuga” e collabora con Luca Fois, designer e docente al Politecnico di Milano, sostenendo i master executive POLI.design e le masterclass di Fondazione Exclusiva di Roma allo scopo di scoprire e incoraggiare i talenti 2.0. A fine 2017 si sono conclusi degli interessanti percorsi formativi che hanno coinvolto talentuosi designer, che hanno utilizzato le carte e i film autoadesivi Arconvert per sviluppare innovativi progetti di brand identity per alcuni vini, che verranno poi effettivamente messi sul mercato. www.arconvert.it
Carta con effetto barriera a protezione del tè Una maggiore sostenibilità con imballaggi ottenuti da materie prime rinnovabili: la nota società TeeGschwendner impiega per i propri sacchetti per tè a piramide MasterBag di nuova concezione la carta con effetto barriera Sappi Guard. Grazie a questa soluzione a base di carta con funzionalità di barriera integrata non è necessario l’impiego di ulteriori rivestimenti speciali o laminazioni. Questa carta innovativa risponde alla richiesta del mercato di prodotti alternativi a plastica o fogli metallici. In tal modo vengono ridotti i costi e l’impatto ambientale. L’imballaggio grande circa 8,5x8,5 cm realizzato con Sappi Guard Gloss 4-OHG protegge i sacchetti di tè evitando la perdita di aroma e proteggendoli dagli oli minerali e da altre contaminazioni ambientali. Un ulteriore motivo per la scelta da parte di TeeGschwendner della soluzione a base di carta è stato il fatto che il materiale per imballaggio è ottenuto principalmente da materiali rinnovabili. www.sappi.com
Tutte le carte della nuova stagione di Zegna Sono su carte ArjoWiggins Creative Papers gli stampati pubblicitari Primavera/Estate 2018 di Ermenegildo Zegna. La nuova collezione della maison italiana utilizza tre strumenti comunicativi: il catalogo, le buste rosse che celebrano il Capodanno Cinese come inizio della primavera e la brochure leaflet Sartoriale per il servizio di sartoria su misura. Il catalogo è realizzato con carta Inuit Tactil Brilliant White. Tale carta, disponibile nei colori Brilliant White, High White e Oyster, è adatta a litografia, serigrafia, off-set a secco (Toray) e stampa a rilievo. La linea Inuit comprende anche le carte Ultra Smooth e il corrispettivo specifico per la stampa digitale. www.arjowigginscreativepapers.com
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L’opinione di... Facchini >>da pag. 10
Obiettivo: 100% di precisione. L’immissione delle informazioni in maniera manuale in un database aziendale può determinare un certo margine di errore mentre l’adozione di sistemi con i codici a barre integrati nell’architettura informatica dell’impresa consente di raggiungere un elevato livello di precisione portando praticamente a zero il rischio di fare degli errori nella raccolta e nell’archiviazione dei dati. Non ultimo, la tecnologia dei “barcode” può collegarsi all’evoluzione che sta avendo il mondo industriale nell’ottica di “Industry 4.0”. Infatti nella fabbrica del futuro l’identificazione automatica sarà uno degli step fondamentali all’interno di quei processi di digitalizzazione e automazione che sempre di più coinvolgeranno tutte le attività aziendali. Ediland >>da pag. 62
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La non regolamentazione porta a non poter definire e parametrare i costi in modo corretto sia per l’azienda che per i clienti a cui ci si rivolge. Ci auguriamo di vedere le parti al più presto possibile attorno al tavolo per la definizione in quanto, ad esempio come spiega Riccardo Catini – presidente del Fondo Salute Sempre – alle aziende e ai lavoratori sono già state presentate le proposte
‘welfare’ per avere vantaggi per la salute e la copertura di spese mediche correlate. Il saluto finale e il ringraziamento a tutti per l’attiva partecipazione espresso da Gianni Paolucci conclude il meeting di quest’anno. KOENIG & BAUER >>da pag. 66
Con questa priorizzazione si ottiene grande sicurezza e si possono ordinare miratamente e installare solo i ricambi necessari al corretto funzionamento della macchina o al ripristino delle sue condizioni di produzione ottimali. Comunicazione proattiva prima dell’ispezione Un’ispezione regolare della macchina è la migliore garanzia di massima disponibilità e tempi di manutenzione limitati. Come stampatori, dovreste potervi concentrare pienamente solo sulla produzione, per questo Koenig & Bauer vi comunica in modo proattivo i punti di ispezione imminenti. Non appena gli indicatori produttivi definiti vengono superati, ad esempio il contafogli, riceverete automaticamente una notifica di manutenzione, la cosiddetta “Service Notification”. Questa email di avviso e informazione contiene informazioni sulle ispezioni consigliate e imminenti. Tutte le informazioni necessarie,
ad esempio svolgimento, costi, durata dell’intervento e, soprattutto, quali vantaggi comporta l’ispezione, saranno trasmesse per tempo ai responsabili. In questo modo si può pianificare l’ispezione successiva integrandola miratamente nella produzione. Fotofabriek >>da pag. 75
“La Nexfinity garantisce una qualità davvero strabiliante, fedeltà di riproduzione e uniformità del colore che consentono di realizzare prodotti ancora più sofisticati a prezzi sempre più competitivi. Potendo stampare su fogli lunghi fino a 120 cm, saremo in grado di ampliare la nostra offerta per quanto riguarda la riproduzione fotografica, ad esempio realizzando splendidi album con apertura piatta. Inoltre, avendo la possibilità di utilizzare anche supporti più spessi, prevediamo di poter aggiungere nuovi prodotti per la vendita al dettaglio, come scatole e insegne in cartone”. Il quinto gruppo stampa della Nexfinity viene impiegato prevalentemente per il ‘light black’, ma ogni tanto anche per il toner trasparente. La piattaforma gestisce una media di 2.000 ordini diversi al giorno.
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