ITALIANO
N. 133/2012 Marzo - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90
Stampa e nuovi media nell’era digitale
La forza delle idee
Incontro con alessandro perucchini di melastampi - a pag. 32
Come cambia l’industria grafica europea in esclusiva l’indagine realizzata da infotrends - a pag. 37
Aspettando Drupa
Anteprima dalle aziende che fanno parte di printcity alliance - a pag. 48
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Sommario piombi In primo piano Pozzoni riorganizza l’area periodici . Grafica Veneta frena su Rotoalba . . Accordo commerciale tra Litorama e Deaprinting . . . . . . . . . . . . . . . . . Mercurio per l’Agenzia delle Entrate . Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Aziende grafiche italiane . . . . . . I dati di mercato da ARGI . . . . . . . . . Il punto sulla filiera carta, editoria, stampa, trasformazione . . . . . . . . . Spazio Cultura . . . . . . . . . . . . . .
14 15
37
15 16 18 20 22 27 30
L’Europa della stampa: i risultati dell’indagine realizzata da InfoTrends
INTERVISTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Alessandro Perucchini (Melastampi) 32 mErcaTI Come cambia l’Europa della stampa: i dati dell’indagine InfoTrends . . . . . 37 TECNOLOGIE Aspettando Drupa 2012 PrintCity Alliance, una “fiera nella fiera” . . . . . . . . . . . 48 Luxoro per l’anticontraffazione . . . . 64 News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . 65 spazio Ecologia Il progetto “Le vie della sostenibilità” di AltaEco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
48
Sarà una “fiera nella fiera” la presenza di PrintCity Alliance in Drupa
EVENTI A scuola di cucina con Monzese Carta . . . . . . . . . . . . . . . 67 Dal XVII Digital Printing Forum: la comunicazione è multicanale . . . . 68 spazio Etichette Guidotti Centro Stampa per le etichette “da podio” di Ferrari Spumanti . . . . 58
68
RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 L’opinione di... Alberto Sironi Opportunità sprecate . . . . . . . . . . . . 9 L’opinione di... Emanuele Posenato Il “vallo” di Warnoch . . . . . . . . . . . . 11
Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
Si è parlato anche della comunicazione multicanale al 17mo Digital Printing Forum
il poligrafico
tutto il numero
in un minuto
Stampa e nuovi media nell’era digitale
aziende fiori all’occhiello
l’europa della stampa In esclusiva per l’Italia, pubblichiamo i risultati di un’indagine realizzata da InfoTrends con i dati ricevuti dalle riviste del gruppo Eurographic Press, di cui fa parte Il Poligrafico. Dati che possono offrire spunti di riflessione alle aziende grafiche, magari inducendo ad analizzare la propria attività per mettere a punto le strategie più indicate. A pag. 37
32
“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Alessandro Perucchini di Melastampi
58
Guidotti Centro Stampa dietro alle etichette del brand Ferrari Spumanti
aspettando drupa 2012... Protagoniste in questo numero le aziende che fanno parte di PrintCity Alliance, che anticipano le novità per Düsseldorf. E sarà una “fiera nella fiera” in quanto le aziende coprono l’intero spettro dell’industria grafica, dalla stampa digitale alla offset, dalle nobilitazioni per stampati e packaging agli strumenti per migliorare il web-to-press. A pag. 48 incontro con... melastampi Per il terzo incontro di quest’anno, Achille Perego è andato a trovare Alessandro Perucchini, alla guida di Melastampi.com, una realtà web-to-print nata pochi anni fa come “costola” di Andersen, nota agenzia di marketing, pubblicità e comunicazione. A pag. 32
22
“Recuperare competitività si può!”: messaggi incoraggianti dai dati ARGI
I nostri collaboratori Davide Biancorosso, Achille Perego, Marco F. Picasso, Emanuele Posenato, Alberto Sironi
digital printing forum Grande partecipazione all’evento giunto alla sua 17ma edizione. Ormai però non è più solo la stampa digitale l’argomento trattato, la cornice è molto più ampia visto che la comunicazione non viaggia più solo su carta bensì è multicanale, quindi è più appropriato parlare di “marketing dynamics”. A pag. 68
I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria 4IT Group
A
68
A.C.M. 16 Accademia del Poligrafico 16 Acimga 27 ADC Group 67,70 Adobe 11 Agenzia delle Entrate 16 Ages Arti Grafiche 43,ins. 54 Agfa Graphics Agit Mariogros 18 AIE 27 Alfonsi Claudio 18 AltaEco 54 Ammiro Y2K 70 Andersen gruppo 33 ANES 27 Anselmi Giulio 27 Archimedia 34 Arctic Paper 67 Argi 22,27 Armando Testa 67 ASIG 27 Assocarta 27 Assografici 27,54,68 AssoIT 22 AST 16 Atma 56
B
Bagel 15 Baggi Andrea 67 Bajac Quentin 31 68 Barboglio Enrico Baruffi Eleonora 32 Baruffi Federico 32 Baruffi Renato 34 Baumuller 48 Belky International 18 Beretta Marisa 34 Bergamasco Luciano 19 Boccia Arti Grafiche 14,20 Boccia Maurizio 20 Boccia Vincenzo 20,27 Bocconi università 27,68 Bodoni Ist. Tecnico ind. 54 Bompan 66 Bortolussi Giulio 67
C
6
Calegari Roberto Capriati Massimo Caractère
67 55 41
Cartiere del Garda 18 Cartomeccanica Imballaggi 60 Catasso Maurizio 43 Cavalieri & Amoretti 18 Ceolini Fausto 68 CFP R. Bauer 55 Chevrolet 31 Cofely 48 Colombo Giovanni Battista 68 Condat 18 Confindustria 20,27 Cordenons gruppo 18 Cornelli Simona 67 Costanzo Rino 15 22,68 Crotti Francesco
D
Dalim Software 49 Datamill 14 De Grafiske Fag 41 De Kerckhove Derrick 27 De Marinis Riccardo 61 Deaprinting 15 Deutscher Drucker 41 Diaferia Pasquale 67 Digital Printing Forum 68 Dolce&Gabbana 67 doPapel 41 Dragone Angelo 30 Drupa 48 DuPont Packaging Graphics 19,66 Durst 61,65
E
EasyDOT 53 Edigit 7 Editoriale Bortolazzi Stei 18 Elcograf 14 Eltosh 48 Epson 18,61 EskoArtwork 19 Eurographic Press 36,37 Eurolabel 60 Euroscreen Group 19
F
Fedrigoni Ferrari Giulio Ferrari Spumanti Fespa Digital Fieg Fimor
18,60 58 58 41,65 27 56
Finat Finessi Vittorio Finest Fog Firorint-Milano For.Tex Franceschi Fabio Fujifilm
G
60 43 48 67 18 15,16 48
Gattermayer Cinzia 67 Gattermayer Paola 67 Gatti Giulia 67 Genevois Enrico 67 GMG 49 GPN 75 Grafica Nappa 20 Grafica Veneta 15,16 Graficat 43 Graficus 41 Grafisch Niews/Nouvelles Graphiques 41 Grafiskt Forum 41 Grafitalia 24 Grunig 56 Guadagnini Walter 31 Guidotti Andrea 60 Guidotti Centro Stampa 59 60 Guidotti Filippo Guidotti Marco 60
H
Heidelberg 16,51 Highcon Systems 19 Honle gruppo 52 HP 18,20,35,41,51,60,61,68 Huber gruppo 54
I-J
Ikea Il Sole 24 Ore IN-Publish InfoTrends Irish Printer Istat Jupiter Research
K
Kent KFG Kiian Group KIP KIWO Kodak Komori Kurz gruppo
15 67 41 37 41 19 69 56 47 8,46 61 56 51 14,21 48,60,64
L
L. Possehl & Co L’Espresso La Commerciale La Prensa Le Monde Lecta gruppo LEM Legatoria Lisa Giovanni Litorama Group Litover Loce Logics Lunelli Marcello Lüscher Luxoro
M
49 70 18 41 16 18 15 43 15 71 15 65 58 43 60,64
M-real 48 Macchingraf 3 Malvezzi Guandalini & Gattermayer Associati 67 Manoukian-Argon 47 Manroland Web Systems 48 17,56 Marabu Italia Marano Gaia 67 Meccanotecnica 10 Media Duemila 27 Medioli Chiara 18 Megtec 48 Melastampi 23,32 Merck 48 Mercurio Grafiche 16 Messe Düsseldorf 41 Metrics 48 Metsa Board Corp. 52 Metsa Group 52 Metsaliitto 52 Michele Chiarlo 60 Mimaki 41,66 Minardi Marco 67 Minimegaprint 28,29,61 Moffa Claudio 56 Mondadori Printing 14 Mondi 68 Monzese Carta 2,67 Mornata Felicita 70 Müller Martini 14,20 Multi-Color Global Label Solutions 59 Myllykoski 49
N
Nappa Generoso Natgraph NBC Nielsen Nova Alessandro Nuova Xilografia
O
20 56 56 69 27,68 30
Objectif Lune 19 OcĂŠ 48,66,68 Officine Grafiche Muzzio 18
P-Q
Panomaailma 41 Pantone 65 Panzeri Ilaria 67 PaperlinX 18 Papernetwork 67 Papier&Druck 41 69 Papini Cristina Paragon Inks 56 Pasquario Felice 43 Pasquario Giuseppe 43 Pasquario Vittorio 43 Peluffo Paolo 27 Periodici San Paolo 15 Perucchini Alessandro 32 Pilu Sergio 70 Pinton Chiara 55 Pixartprinting 12,13,20,33 Poligrafica Ruggiero 16 Poligraf. Roggero&Tortia 68 Poligrafika 41 Polyedra 18 Porro Riccardo 68 Pozzoni gruppo 14 PressUp 44,45 Prima Comunicazione 24 PrintCity Alliance 48 Printersparts 73 PrintGraph 48 Printgraph Waterless 18,76 Procemex 48 Publimaster 67 Quattroruote 70
R
Rauzier Jean-Francois 31 Reggiroli Marco Oreste 55 Rigamonti Matteo 20 Robustelli 18 Rotoalba 15,16 Roxx Group 70 16 Rue des Ecoles
S
Sagone Salvatore 67,70 Sakurai 56 Samorani Group 18 Sappi 48 Schialvino Gianfranco 30 Scuola Grafica e Cartaria San Zeno 54
Seiko Epson Corp. Siegel Elizabeth Sign-Tronic Italia SignTronic Sitma Skira Sofipa Sola Alessandro Solution Care Somedia Sonoco Alcore Spoladore Renzo St Cuthbert Stampamedia.net Studio Xilox Sun Chemical
T
18 31 65 56 25 31 47 19 19 70 48 18 65 26 20 48,65
Taga Italia 50 The Print Business 41 TicTac 62,63 Tipografia Valdostana 60 Tolerans 48 Tornielli Federico 68 Torraspapel 18 Trelleborg 48 67 Treu Donatella Tutti Media 27
U
Ulano Unicredit gruppo UPM
56 47 48
Vachon Olivia Vailati Italo Valtur Vercelli Maurizio Verna Gianni Villa Paolo Viscom Visprox Vutek
67 55 14 14 30 67 41 47 19
Warnoch John Weilburger Graphics Wells Nigel Westland Wiener Photographische Wolf Simone Angelica
11 48 48 48 65 19
X-Rite Xerox Xplor Italia
65 35 68
Zanot Francesco Zonca Alessandro Zuliani Ruggero Zund
31 67 67 65
V
W
X
Z
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Opinioni
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Gestione aziendale
Opportunità sprecate Alberto Sironi
IPI 133/12
Il disorientamento attuale, presente nel settore, è certamente giustificato, ma entro certi limiti, almeno di decenza... Mi riferisco alla lamentazione continua, che soffoca anche le poche opportunità da cogliere. Tale atteggiamento non è solo controproducente ma persino poco dignitoso. Alcuni fattori generali su come muoversi in questo periodo sono abbastanza chiari: • costruire il proprio mix di prodotti e servizi adeguato al mercato che si serve e generare un forecast reale, magari contenuto ma adeguato al momento; • riconfigurare la struttura d’impresa in base al budget risultante, che per molti significa ridursi, ottimizzando i flussi aziendali e rendendoli più snelli e scattanti possibile, evitando ridondanze e doppioni; • sistemare le operation al proprio interno: rimuovendo errori, rifacimenti, reclami, inefficienze, pesantezze; • ampliare, se possibile, la propria offerta, aggiungendo nuovi servizi a monte o a valle della catena produttiva; • per chi ha il merito e la fortuna di presidiare un mercato di nicchia, cercare di espanderlo geograficamente il più possibile. Già questa semplice scaletta non porta certo a soluzioni facili, ma predispone un atteggiamento mentale che purtroppo manca a molti imprenditori di settore. È come se non potendo più investire in grossi macchinari per mancanza di fondi e di credito dalle banche, avessero completamente smarrito la propria funzione di condurre e dare futuro all’azienda, avendo quasi perso la capacità di sapere in quale direzione dirigersi. Ora invece, ispirandosi alle banali linee guida tracciate, è discretamente facile orientarsi verso una politica di piccoli passi, minimizzando i rischi e ottimizzando le risorse a disposizione. Non esiste la grande idea risolutrice di tutti i problemi, ma attendendola (a volte magicamente) ci precludiamo ogni giorno i miglioramenti possibili e alla nostra portata, che magari costano poco e permettono di invertire la marcia, soprattutto psicologicamente e nella mentalità dell’ambiente lavorativo. Invece di pensare a grandi investimenti è utile concentrarsi su spese contenute ma importanti per innescare il cambiamento e contribuire così a nuovi obiettivi di crescita o di sviluppo, cogliendo l’occasione del rinnovamento. Le opportunità, infatti, per fortuna non mancano, sia nell’ottica di reimpostare struttura e organizzazione aziendale, sia in un nuovo modo di porsi nei confronti del Cliente. È qui che si gioca la differenza: tra andare a vendere sempre e solo il proprio prodotto o tenere un atteggiamento ricettivo verso il Cliente, cercando di “comprarne i problemi” portandogli soluzioni. L’interesse degli imprenditori va dunque indirizzato verso nuovi contenuti che creano opportunità e conseguentemente proposte per il mercato, invece di essere focalizzato sulle tematiche di sempre che non hanno più chance di sviluppo, ma ci bloccano ingessati nel nostro letto di malanni.
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Opinioni
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Market&Trend
Il “vallo” di Warnoch
Emanuele Posenato
IPI 133/12
Vent’anni tondi, tanti ne sono passati da quando John Warnoch, cofondatore di Adobe, lanciava il PDF, nome in codice “Carousel”. Anni spesi a convincerci e convincere della necessità di un formato di esportazione indipendente dall’hardware e dal software nativi, per poi accorgerci che, una volta approdato al pdf, il cliente è totalmente svincolato dal fornitore. E i suoi preziosi dati con lui… Lo scorso febbraio la commissione europea per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha emanato un documento a sostegno della crescita del mercato interno digitale, delineando il raddoppio, entro il 2015, dei volumi del commercio elettronico in Europa. Secondo Bruxelles e-commerce e servizi online potrebbero rappresentare il 20% di occupazione e crescita dei prossimi cinque anni sulla base di una stima per cui l’economia digitale sarebbe in grado di generare 2,6 posti di lavoro per ogni impiego “off line” perso, oltre ad offrire una scelta migliore ai consumatori. Da questa constatazione (o miraggio) partirebbero una serie di azioni concrete a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle connessioni senza fili e delle infrastrutture di nuova generazione finalizzata ad abbattere i muri e le barriere che limitano tale sviluppo. Quali le implicazioni? La domanda che dobbiamo porci è la seguente: quali saranno i contenuti che attraverso queste infrastrutture, connessioni e piattaforme, verranno distribuiti? Saranno certamente ancora una volta i dati: informazioni testuali, iconografiche, vettoriali, alfanumeriche, ma anche audio e video. Quindi qualcosa in più di comodi e rassicuranti pdf. Nel frattempo noi siamo stati fortemente impegnati a estraniarci dalla gestione dei dati, gridando all’untore ogniqualvolta qualcuno bussava alla nostra porta con un file aperto. Abbiamo delegato ad altri, i diversi dell’informatica, la gestione delle “rogne”. Vade retro database, ERP e barbarie simili. Cosa c’è di meglio di un bel pacchettino, tutto compreso, dove nulla ci può sorprendere, per tirare fuori una cianografica o una lastra? Così ci siamo in qualche modo disabituati a gestire il bene che, più di tutti, in questa rivoluzione digitale da più parti spinta, risulterà strategico: il dato raw, da generare, elaborare, implementare, impaginare, distribuire, archiviare. Chi gestirà il dato gestirà il cliente, in tutte le sue esigenze. Comprese quelle di stampa, che pur rimanendo, saranno sempre più un di cui. Ecco quindi che dopo tanta fatica dedicata a costruire il “vallo di Warnoch”, al secolo pdf, che avrebbe dovuto tenere fuori la barbarie dalle nostre aziende, avvertiamo che alla fine il vallo tiene fuori noi dai bisogni impellenti dei nostri clienti, e quindi dalle opportunità che oggi il mercato emergente offre.
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PIOMBI
LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese
AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni
Il Gruppo Pozzoni riorganizza l’area periodici Elcograf e Datamill assorbite da Mondadori Printing, che resterà l’unico marchio per questo settore di mercato.
n È la prima conseguenza dell’accordo firmato lo scorso 10 gennaio con il quale il gruppo Pozzoni di Cisano Bergamasco ha portato al 100% il controllo in Mondadori Printing, rilevando anche l’ultimo 20% del gruppo veronese dopo averne acquisito l’80% dalla casa editrice di Segrate nel novembre del 2008. Una volta ottenuta la maggioranza assoluta, in Pozzoni hanno deciso di riorganizzare tutta la stampa periodici all’interno del gruppo con un piano industriale presentato nei giorni scorsi a Verona ai sindacati nazionali di categoria (Cisl, Uil,
Cgil e Ugl) e nelle sedi locali dove opera il gruppo. Il piano, spiega Maurizio Vercelli, direttore delle risorse umane di Pozzoni e di Mondadori Printing, prevede di razionalizzare i poli produttivi che stampano i periodici. Dal 1° aprile tutta l’attività di stampa periodici farà capo a Mondadori Printing con il quartier generale amministrativo-commerciale a Verona. Questa riorganizzazione farà sì che le due aziende che oggi in Pozzoni stampano periodici in roto-offset (la Elcograf di Beverate di Brivio e la Datamill di Pozzo d’Adda e Madone)
verranno assorbite a livello societario da Mondadori Printing, che resterà l’unico marchio per questo settore di mercato. A livello occupazionale e produttivo, la riorganizzazione comporterà la chiusura a Beverate del reparto periodici, mentre resterà attiva la parte di stampa moduli continui, etichette e laser a imbusto. Delle attuali due rotative, quella a 24 pagine verrà smontata e trasferita (entro luglio) nello stabilimento di Madone, mentre la roto-offset a 16 pagine verrà “spenta” a settembre. Degli attuali 44 operai che
lavorano nel reparto rotativa di Elcograf, una ventina, secondo i piani aziendali, verranno trasferiti sempre a Madone, mentre per gli altri si attiveranno ammortizzatori sociali e prepensionamenti. Dei ventisei impiegati e commerciali, invece, alcuni saranno trasferiti a Verona, altri faranno comunque capo al quartier generale di Mondadori Printing. Che alla fine, assorbendo anche i dipendenti di Datamill, avrà circa 1.200 addetti e i poli produttivi di Verona, Melzo, Pomezia (due roto-offset), Cles (con le macchine per la stampa in bianco e nero di libri), Pozzo d’Adda (tre roto a 64 pagine e una a 48) e Madone (due Sunday a 48 pagine più la 24 pagine ex Elcograf). Achille Perego
Boccia stampa i nuovi cataloghi di Valtur
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Quattrocentomila copie per più di settantadue milioni di pagine: sono questi i numeri dei nuovi cataloghi di Valtur che sono in stampa nello stabilimento di Salerno della Arti Grafiche Boccia SpA. L’ingresso di Valtur tra i clienti di Arti Grafiche Boccia segue la scelta analoga fatta da alcune tra le più prestigiose testate e aziende europee e della sponda Nord del Mediterraneo. Boccia continua così il suo percorso di crescita, dopo aver raggiunto nel 2011 un fatturato di quasi 45 milioni, con un incremento negli ultimi sette anni del 350 per cento, che ha portato tra l’altro a un aumento di circa il 50 per cento degli addetti. Per la stampa dei cataloghi vengono utilizzati alcuni degli impianti all’avanguardia, prime installazioni assolute in Europa, acquisiti da un’azienda che, dal 2003 al 2011, ha effettuato investimenti per oltre 56 milioni, pari al 21,3% del fatturato realizzato nel periodo considerato. Per le pagine interne, infatti, sono state utilizzate le rotative giapponesi Komori, installate nel 2009, per le copertine le macchine piane 8 colori a
foglio, mentre per le attività di brossura è stata utilizzata una Bolero di Müller Martini. La stampa di cataloghi per le principali aziende europee si affianca quindi alla tradizionale attività di stampatore di quotidiani e riviste, grazie alla scelta di impianti produttivi in grado di rispondere alle esigenze di alte, medie e basse tirature e di coniugare potenza industriale con adattabilità, velocità e alta qualità delle prestazioni. IPI 133/12
L’attività si affianca a quella tradizionale di stampatore di quotidiani e riviste.
PIOMBI
PrimoPiano
Frenata di Grafica Veneta per Rotoalba Questo non significa, tuttavia, che l’azienda abbia rinunciato al progetto che rappresenterebbe un indubbio salto di qualità. Sembrava quasi già firmato l’accordo, invece le trattative per la conquista di Rotoalba da parte della Grafica Veneta di Fabio Franceschi, uno degli industriali grafici di maggior successo degli ultimi anni, punto di riferimento per la stampa di libri (compreso il best seller Harry Potter), che ha come clienti oltre sessanta tra i più importanti editori del mondo, avrebbero subìto un imprevisto rallentamento. E a quel punto, a testimoniare come il confronto si sia temporaneamente fermato, Franceschi è andato in vacanza. Ma questo non significa, fanno sapere dall’azienda di Trebaseleghe, in provincia di Padova, che
abbia rinunciato al progetto di far fare un nuovo, importante salto di qualità al suo gruppo. Acquisire Rotoalba, l’azienda in provincia di Cuneo (180 dipendenti e circa 40 milioni di euro di ricavi) che stampa in rotocalco le riviste della Periodici San Paolo ma lavora anche per conto terzi e tra le sue più importanti commesse annovera quella della stampa dei cataloghi Ikea, rappresenterebbe infatti un indubbio scatto dimensionale. Il gruppo tedesco Bagel, che controlla l’85% di Rotoalba (il restante 15% è rimasto nelle mani dei Paolini) non avrebbe cambiato la decisione di uscire di scena (mantenendo proba-
bilmente una partecipazione minoritaria). Per rilevare il pacchetto di maggioranza dell’azienda guidata da Rino Costanzo si sarebbero fatti avanti alcuni grandi gruppi grafici italiani e, tra questi, quella che sembrava sul punto di firmare era Grafica Veneta. Alcune clausole previste dal gruppo tedesco per il contratto di cessione avrebbero però, dicono in Grafica Veneta, rappresentato un ostacolo alla chiusura della trattativa. Che dovrebbe però riprendere a breve, con il rientro di Francheschi, ma con una soluzione che a questo punto non sembra più né scontata né vicinissima. A. P.
Litorama e Deaprinting unite nel nome dell’arte Sottoscritto un accordo commerciale per acquisire commesse. Litorama Group e Deaprinting Officine Grafiche Novara 1901, storiche aziende del settore grafico italiano, hanno sottoscritto un accordo commerciale per l’acquisizione sul mercato internazionale della produzione di libri d’arte e di grande formato. Questo accordo rende possibile la condivisione dell’esperienza commerciale di Deaprinting e di quella produttiva del Gruppo Litorama. Nel 2010 la Loce Srl ha siglato un accordo di esclusiva con Deaprinting Officine Grafiche Novara 1901, concretizzando una collaborazione che ha dato una fondamentale spinta a Deaprinting nell’ambito del fuori formato. Quasi contemporaneamente invece Litorama Group realizzava la stampa dell’atlante Earth Platinum. La potenzialità produttiva
delle due aziende è in grado di esprimersi al meglio partendo da formati 70x100 fino ai grandi formati. La confezione è garantita da due importanti e storiche legatorie: quella di Deaprinting, specializzata in cataloghi, libri commerciali e cartonati, e la Legatoria LEM, specializzata in libri d’arte di grande formato. Grazie quindi alle sinergie produttive e commerciali che potranno esprimere questo accordo, saranno valorizzate anche l’esperienza e l’artigianalità del “made in Italy”.
I NUMERI DEL NUMERO...
21,3% la quota di fatturato degli ultimi 7 anni destinata agli investimenti da parte di Arti Grafiche Boccia
1981
l’anno di fondazione della Andersen, al cui interno nel 2007 è nata Melastampi, per il web-to-print
+2,2%
l’aumento del fatturato 2011 rispetto al 2010 per la filiera carta, editoria, stampa e trasformazione
64
i milioni di prodotti contraffatti sequestrati in Italia nel 2010 dalla Guardia di Finanza
18%
nel volume totale dell’industria della stampa, la percentuale generata online prevista entro il 2014
1200
il numero di copie massime per l’80% dei lavori di stampa realizzati attualmente
15
PIOMBI formazIoNE
“Tempi e metodi in ottica lean” 6 giornate da aprile a giugno 1a giornata Gestione della produzione 2a giornata Ergonomia e organizzazione della produzione 3a giornata Tecniche ed esercitazioni al rilevamento 4a giornata Controllo e consuntivi di produzione 5a giornata Tempi standard aziendali 6a giornata Studio dei metodi, Studio e progettazione del lay-out di: posto lavoro, reparto, azienda in relazione ai flussi di produzione Docente: Bortolo Milan Sede del corso: Milano
I prossimi corsi Giovedì 29 MARZO ore 14.30 - 18.00 La gestione degli acquisti in un’azienda grafica: comprare bene significa vendere meglio Docente: Massimo Salvaderi Sede del corso: Milano Martedì 17 APRILE ore 9.45 - 17.30 La vendita dei servizi di stampa digitale Docente: Claudio Della Rossa Sede del corso: Milano Giovedì 19 APRILE ore 9.45 - 17.30 Gestione della produzione Docente: Bortolo Milan Sede del corso: Milano
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Per informazioni e iscrizioni: www.stampamedia.net info@accademiadelpoligrafico.it tel. 02.75291028
PrimoPiano
A Grafiche Mercurio un’importante commessa dall’Agenzia delle Entrate ■ Grafiche Mercurio di Angri (SA) si è aggiudicata una commessa di circa 2 milioni di euro dall’Agenzia delle Entrate per la stampa di tutti i modelli fiscali – i vari 730, Unico e ogni genere di integrativo – per i quali è prevista non solo la stampa ma anche l’allestimento e la distribuzione in tutti i Comuni della penisola. Alla gara Grafiche Mercurio ha partecipato come capofila di una ATI (Associazione temporanea di imprese) con Poligrafica
Ruggiero di Avellino e A.C.M. di Torre del Greco (NA). Ma non è questa l’unica novità del Gruppo salernitano, che nell’ultimo anno ha puntato sul miglioramento dei processi produttivi e ha messo a segno non pochi traguardi, a cominciare dall’installazione di una offset a foglio 70x100 a 8 colori Heidelberg Speedmaster, all’allargamento della sfera del business nella stampa digitale (con l’acquisizione di un’azienda nel Centro Italia), per finire con la Certificazione Fogra.
Grafica Veneta cresce nella scolastica in Francia anche con Le Monde In attesa di sciogliere il nodo Rotoalba, Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta, continua a fare affari all’estero dove l’azienda di Padova realizza ormai il 70% dei suoi ricavi. Recentemente, infatti, Franceschi ha siglato a Parigi (capitale delle edizioni scolastiche) un accordo con l’editore Rue des Ecoles, grazie al quale Grafica Veneta porterà a 20 milioni di copie la tiratura annua degli stampati destinati Oltralpe. «La Francia si conferma il cliente leader nelle letture per studenti» spiega Franceschi. «L’anno scorso dal nostro stabilimento solo per le scuole francesi sono usciti 8 milioni di sussidiari». Il contratto prevede la stampa di volumi e dizionari che saranno allegati a Le Monde, il principale quotidiano transalpino. Le rotative sono già a pieno ritmo per la prima tiratura di una commessa che vale 252 mila copie iniziali per sei uscite. Gli allegati, del resto, rappresentano uno dei punti di forza della stampa di Grafica Veneta. Un mercato al quale contribuiscono maggiormente i Paesi dell’Est, a partire dalla Romania con il giornale Adevarul che, dopo una collana di narrativa classica, ha triplicato le vendite proponendo una collezione di opere per l’infanzia. Su questo fronte continua anche la collaborazione con l’editore russo AST. Infine, sempre per la stampa di allegati, interessanti per Grafica Veneta sono anche le new entry come la Serbia e il Montenegro che puntano ad aumentare le copie di giornali vendute allegando capolavori della letteratura. A.P.
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Printgraph Waterless distribuirà Belky International A partire dal prossimo 1 aprile la gamma prodotti della società Belky International, azienda fornitrice di accessori e prodotti inerenti al settore della stampa in tutti i suoi principali processi (rotocalco, litografia, offset e flessografia), verrà distribuita direttamente da Printgraph Waterless. In un periodo caratterizzato da mercati in crisi, la strategia implementata da PGW è stata quella di beneficiare della grande forza innovativa dell’azienda Belky e del suo fondatore, Renzo Spoladore, che continuerà la propria preziosa opera per il supporto tecnico e commerciale nella fase di start-up.
A Epson il 50% di For.Tex
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Seiko Epson Corporation ha annunciato che la filiale italiana Epson Italia acquisirà il 50% della For.Tex, una società con sede a Como leader nella stampa su tessuto, in particolare nella vendita di inchiostri per stampa tessile. L’azienda aveva già collaborato con Epson a partire dal 2003, quando Epson entrò nel mercato del tessile grazie al sistema di stampa Monna Lisa sviluppato congiuntamente con Robustelli. For.Tex si dedicherà ora alla vendita di inchiostri dedicati a Monna Lisa sviluppati da Epson e alla produzione e commercializzazione di agenti di trattamento che si abbinano perfettamente sia agli inchiostri che ai tessuti. La stampa su tessuto sta rapidamente migrando dall’analogico al digitale e si prevede che la stampa digitale crescerà del 400% tra il 2010 e il 2015. L’acquisizione permetterà di unire la tecnologia inkjet di Epson e il suo network internazionale di vendita e assistenza all’esperienza di For.Tex nel marketing e nella consulenza legati alla stampa tessile.
Gruppo Cordenons lancia il nuovo sito e-commerce Spesso capita di voler realizzare un pro-
getto con una carta speciale, ma i quantitativi minimi d’acquisto sono troppo elevati per rispondere alle esigenze di creativi e designer che lavorano come freelance o in piccoli studi. Altre volte capita di voler creare da soli le partecipazioni di matrimonio, gli auguri di Natale o il menù del proprio ristorante. Scegliere la carta giusta per un progetto, grande o piccolo che sia, non è una decisione banale, è una scelta che nasce dal bisogno di comunicare qualcosa in più, qualcosa che lasci un segno distintivo ben preciso. E così come la creatività non ha limiti, la carta non può essere un limite ma una risorsa dalla quale attingere quotidianamente. È proprio per questo che Gruppo
Cordenons ha realizzato un sito e-commerce dove poter acquistare in formato A4, e a breve anche in formato SRA3, le innovative carte speciali conosciute in tutto il mondo e le relative buste coordinate: Stardream, la carta dalle superfici multicolore con insoliti effetti metallizzati; Plike, la carta speciale dal tatto Plastic Like; Flora, la carta riciclata amica dell’ambiente, e molte altre… Un sito di facile consultazione corredato da immagini, suggerimenti per la stampa e caratteristiche ecologiche che aiuteranno gli utenti a scegliere la carta più adatta a realizzare il loro progetto. E con pochi semplici clic su http://shop.gruppo cordenons.com i creativi di tutta Europa potranno ricevere comodamente a casa o in ufficio la carta più adatta ai loro progetti.
Lecta rileva Polyedra dal gruppo PaperlinX Il Gruppo Lecta, secondo produttore europeo di carta patinata senza legno (CWF), formato da Cartiere del Garda, Torraspapel e Condat, ha formalizzato, in attesa dell’approvazione della Commissione Europea, l’acquisizione del merchant italiano Polyedra, attualmente appartenente al gruppo PaperlinX. Con questa acquisizione Lecta rafforza la sua posizione in Italia, uno dei suoi principali mercati strategici. In Italia Lecta detiene un proprio stabilimento produttivo di carte patinate senza legno (CWF) e ha un’ampia conoscenza del mercato delle carte patinate e delle carte speciali. Lecta ha già una profonda conoscenza del mercato della distribuzione acquisita attraverso la propria rete distributiva controllata da Torraspapel in Spagna, Francia, Portogallo e Argentina. Con l’acquisizione di Polyedra, Lecta rafforza la propria posizione come leader nella produzione e nella distribuzione del Sud Europa. Polyedra, uno dei merchant leader nel mercato italiano della carta, gode di un’immagine prestigiosa e ha una copertura nazionale globale raggiungendo un fatturato di circa 260 milioni di euro. Polyedra fornirà inoltre a Lecta le sue conoscenze in altri settori delle carte speciali e dei servizi innovativi.
Assegnati i Top Application Award di Fedrigoni Grande festa alla Triennale di Milano per la consegna del premio Top Application Award di Fedrigoni avvenuta lo scorso 8 marzo. Giunto alla VII edizione, il premio ha visto quest’anno l’ingresso di una nuova categoria, HP Indigo Digital Printing, che si è aggiunta alle quattro storiche sezioni: Hardback Publishing, Softback & Magazine Publishing, Corporate Publishing, Packaging. Ed è proprio in quest’ultima categoria che la creatività e il talento italiano hanno stravinto. Primo, secondo e terzo posto sono stati conquistati rispettivamente dalla cartotecnica Cavalieri & Amoretti per la scatola di prodotti cosmetici Patyka, dalla Samorani Group per l’etichetta del Sangiovese di riserva superiore 7 e da La Commerciale per l’etichetta del Barolo 460 Casina Bric. Ma l’Italia si è distinta anche nelle altre categorie, a partire dal primo posto assegnato alla Moroso World’s Travel Guide stampata dalle Officine Grafiche Muzzio Ogm fino al secondo e terzo posto (ex aequo con un lavoro spagnolo) della categoria Hardback conquistati dalla Agit Mariogros per il progetto Visibile e dalla EBS-Editoriale Bortolazzi Stei per il libro fotografico francese Rue des Lombards. Non è andata male neppure per i nostri cugini francesi chiamati più volte da Chiara Medioli, marketing manager di Fedrigoni, a ritirare i numerosi premi consegnati da Claudio Alfonsi, amministratore delegato della cartiera veronese. IPI 133/12
IN BREVE
PIOMBI
news fornitori
PIOMBI
news fornitori
Objectif Lune apre una filiale in Italia < Objectif Lune, leader nello sviluppo e
nella commercializzazione di VDP e software di automazione del workflow, annuncia l’inaugurazione dell’ufficio in Italia. Con sede a Montreal - Canada, Objectif Lune ora ha uffici in 21 paesi del mondo tra cui Stati Uniti, Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Australia, Giappone, Sud Africa e Russia. Alla guida di Objectif Lune Italy, con sede a Reggio Emilia, Simone Angelica Wolf. Laureata in marketing internazionale e delle finanze, Simone ha lavorato nel settore europeo delle arti grafiche per oltre dodici anni ed è un’imprenditrice di successo sul mercato italiano da oltre sei anni; parla italiano, inglese e tedesco. «Istat, l’Istituto di statistica italiano, ha appena presentato i dati per l’Italia e, mentre altri settori industriali sono in crisi, l’IT e il mercato del software stanno vivendo una continua crescita», ha dichiarato. «Dal
Simone Angelica Wolf, alla guida di Objectif Lune in Italia..
momento dell’apertura di Objectif Lune Italia stiamo già vedendo progressi molto interessanti, essendo in grado di adeguare i nostri prodotti e servizi e supportarli in questo particolare mercato. Sono positivamente colpita dalla grande quantità di interesse per la stampa di dati variabili e per l’automazione del workflow in Italia». L’apertura dell’ufficio in Italia offre la possibilità di trovare nuovi clienti e partner, con una presenza in loco e un team multidisciplinare, per aumentare la conoscenza e il supporto ai prodotti nelle lingue locali.
Nasce Solution Care, alta specializzazione Euroscreen Group, uno dei maggiori distributori di tecnologie per la comunicazione visiva in Italia, con sede a Sassuolo (MO), ha dato vita a una nuova società, Solution Care, che si propone al mercato nazionale come partner ad alta specializzazione nell’assistenza tecnica al digitale. A guidare la nuova realtà sono Alessandro Sola e Luciano Bergamasco, il primo responsabile assistenza tecnica di Euroscreen sin dalla creazione di quest’area strategica di business, il secondo specialista Vutek con alle spalle numerosi anni di esperienza sulle principali tecnologie del panorama digitale. Il team di Solution Care è composto da sette tecnici specializzati dislocati opportunamente nelle aree di maggior concentrazione del business per consentire tempi di intervento celeri e la riduzione dei costi di trasferta a carico del cliente. Il mix di servizi erogati è estremamente ampio e spazia dagli interventi tecnici sia hardware che software alle installazioni, profilazioni, formazione degli operatori macchina, fornitura e installazione di ricambi e componentistica. Solution Care offre inoltre alcuni servizi gratuiti di assistenza tra i quali la sezione “Tips and Tricks” accessibile dal sito e l’assistenza telefonica gratuita. Nel corso dell’anno è previsto l’ampliamento dell’offerta con particolare Alessandro Sola e Luciano Bergamasco, alla attenzione ai servizi personalizzati studiati di comune accordo guida di Solution Care. con il cliente. Le tariffe di Solution Care sono scaricabili dal sito www.solutioncare.it.
DuPont annuncia un aumento per tutti i prodotti Cyrel
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DuPont Packaging Graphics ha comunicato un aumento di prezzi per tutti i prodotti DuPont™ Cyrel® con decorrenza dal prossimo 1° aprile. L’aumento dei prezzi netto sarà fino al 5%, a seconda del tipo di prodotto. DuPont Packaging Graphics informa che continuerà a perseguire miglioramenti della propria produttività e iniziative di riduzioni dei costi per compensare i maggiori oneri delle materie prime.
Accordo commerciale tecnologico tra Highcon e Esko Highcon Systems ha annunciato un accordo di collaborazione commerciale e tecnologica con Esko allo scopo di integrare il software Esko ArtiosCAD per progettazione strutturale e produzione con Highcon Euclid (in foto), la prima macchina al mondo di taglio e cordonatura digitale (v. IPI n. 131, pag. 52).
ArtiosCAD è il software più diffuso al mondo per i professionisti del packaging, con strumenti dedicati alla progettazione strutturale, sviluppo prodotti, realizzazione prototipi virtuali e produzione. Euclid sarà in grado di elaborare i progetti ArtiosCAD per il taglio e la cordonatura digitale. La soluzione Highcon Direct-to-Pack utilizza la nuova tecnologia per eliminare le fustelle tradizionali e ottenere fogli tagliati e piegati di alta qualità direttamente dai dati digitali. I tempi di produzione vengono notevolmente ridotti e le tirature fino a 10.000 fogli risultano redditizie per le aziende cartotecniche. Highcon Euclid accetta file digitali da fonti standard, quali Esko ArtiosCAD, contenenti le informazioni per il taglio e la cordonatura del cartone su due livelli. Il livello con le informazioni di cordonatura viene utilizzato per creare rapidamente i dati Highcon DART. Il setup completo richiede circa quindici minuti, dopodiché viene avviata la produzione. Il secondo livello di dati controlla tre laser CO2 e un sistema di scansione Highcon che taglia e perfora i cartoni a velocità di produzione.
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Arti Grafiche Boccia potenzia la legatoria con una brossura Müller Martini Si chiama Bolero ed è una linea di brossura da 9.000 cicli/ora prodotta da Müller Martini l’ultima acquisizione di un ciclo di rinnovamento tecnologico partito nel 2003 che ha visto la Arti Grafiche Boccia investire nel periodo oltre 56 milioni di euro. Uno sforzo notevole per la società di Salerno – gli investimenti sono pari al 21,3% del fatturato realizzato negli ultimi 7 anni – ma che di sicuro ha contribuito a consolidare l’attuale posizione nel mercato europeo dell’importante realtà italiana conosciuta soprattutto per la stampa di riviste specializzate (tra queste Eva Tremila, Autocapital, Motociclismo), quotidiani (La Repubblica), volantoni per la GDO (Carrefour, Auchan). In questi anni il fatturato della società guidata da Vincenzo Boccia, che è anche presidente di Piccola Industria e vicepresidente di Confindustria, è cresciuto del 350% raggiungendo nell’ultimo esercizio 44,7 milioni di euro, mentre gli occupati sono aumentati del 50% agli attuali 150. «Arti Grafiche Boccia», spiega il consigliere d’amministrazione con delega agli investimenti Maurizio Boccia, «continua a caratterizzarsi come azienda che guarda costantemente avanti, al proprio futuro, dove innovare, stare al passo e possibilmente precorrere i tempi è parte essenziale della visione».
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Fate largo, bitte! Pixartprinting scende in campo in Germania Già presente in Italia, Spagna, Francia,
Portogallo e Regno Unito, con sito web in lingua madre e customer service dedicati, oggi Pixartprinting punta alla conquista della Germania, inaugurando www.pixartprinting.de. Una scelta perfettamente in linea con la strategia di internazionalizzazione della realtà con sede a Venezia, già leader del web-to-print in Italia. Oltre a voler consolidare la presenza nei Paesi recentemente approcciati quali Spagna e Portogallo e a incrementare la presenza nei mercati dove la formula Pixartprinting sta già riscuotendo grande successo, come Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera, l’azienda si dichiara determinata a puntare su nuovi mercati, in primis la Germania, che presenta grandi potenzialità e un bacino di utenza matura e consapevole. La strategia messa a punto per affrontare questa nuova sfida è in perfetto stile
Pixartprinting: un’articolata attività di comunicazione integrata con direct mailing, adv on e off line, PR, sponsorizzazioni ed eventi. I clienti tedeschi potranno conoscere la realtà Pixartprinting e i servizi offerti, disponendo di una vetrina virtuale interamente dedicata, apprezzandone completezza, qualità, servizio e prezzo competitivo. «La Germania costituisce senza dubbio un mercato “appetitoso” per il web-to-print» commenta Matteo Rigamonti, presidente Pixartprinting. «Rispetto ad altri Paesi europei, sostanzialmente vergini, la Germania ha visto nascere e fiorire diverse aziende simili alla nostra. Gli stampatori tedeschi hanno dimestichezza con questa tipologia di servizio online. Per noi questo rappresenta un vantaggio perché abbatte le barriere che ancora intimidiscono alcuni fruitori non abituati agli acquisti online, con il valore aggiunto della nostra formula che si è già dimostrata vincente».
A Grafica Nappa la prima HP Indigo 7500 del Sud Grafica Nappa di Aversa (CE) è la prima azienda grafica del Sud Italia ad aver acquistato una HP Indigo 7500, con l’obiettivo di integrare la propria capacità di stampa offset di libri, cataloghi, riviste e calendari con la tecnologia digitale. Sorta nel 1919, Grafica Nappa è un’azienda guidata dalla terza e quarta generazione di imprenditori appartenenti alla famiglia del fondatore. Specializzata in stampa commerciale, pubblicitaria e aziendale, offre alle medie e grandi imprese che compongono gran parte della sua clientela attuale un servizio a 360 gradi che parte dalla consulenza sino ad arrivare alla logistica, passando per tutto il ciclo produttivo di uno stampato: prestampa, stampa offset e digitale, allestimento interno con brossura, punto metallico, plastificazione. «Abbiamo scelto di aprirci al digitale», spiega Generoso Nappa, direttore commerciale e responsabile delle nuove tecnologie di Grafica Nappa, «poiché riteniamo che questa non sia la tecnologia del futuro, come sostengono tutti, ma anche quella del presente. E abbiamo scelto HP Indigo 7500 per entrare in questo mercato perché riteniamo che sia la macchina da stampa migliore in quanto a qualità, assistenza e versatilità. Inoltre la qualità Indigo ci permette di mixare stampa offset e digitale anche nello stesso lavoro, con risultati ottimali». Grafica Nappa ha scelto per la HP Indigo 7500, installata recentemente nello stabilimento di 2.500 metri quadrati coperti di Aversa e già in piena produttività, una configurazione che permette il massimo sfruttamento del potenziale di questa macchina da stampa: sette colori con l’opzione del bianco. Nei piani di Grafica Nappa per l’immediato futuro vi è anche l’estensione della sua offerta a internet, offrendo evoluti servizi di web-to-print.
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IN BREVE
PIOMBI
news aziende grafiche
PIOMBI
associazioni dati di mercato
Recuperare competitività si può! Una fotografia del settore e messaggi incoraggianti arrivano dal presidente di Argi, Francesco Crotti, in occasione dell’annuale presentazione dei dati di mercato. dei prossimi mesi. Ma vediamo prima come è andato il settore delle aziende grafiche mettendo a confronto i dati dell’Italia con quelli delle nazioni europee a noi più vicine e simili. Dal Grafico 1 vediamo che la nostra industria grafica nel periodo 2002 – 2011 tutto
sommato non è andata malissimo. Abbiamo fatto meglio di Francia e Inghilterra che sono crollate e peggio della Spagna – che è cresciuta bene perché partiva da un livello molto più basso del nostro – e peggio, naturalmente, della Germania. Ma se gli stessi dati li scomponiamo come nel Grafico 2,
vediamo come l’andamento del settore (colonna rossa) sia il risultato di due componenti – l’andamento dell’economia in generale (indipendente dalle capacità degli operatori del settore, in grigio) + l’andamento del settore (determinato dalle scelte degli imprenditori del settore, in verde). E in questo
1 - CRESCITA settore stampa 2002-2011: confronto internazionale
2 - scomposizione degli effetti di crescita nella stampa
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■ “Basta piangerci addosso!” Il settore della stampa è ancora estremamente interessante e le opportunità di business ci sono, basta individuarle e interpretarle correttamente. Certo, bisogna prendere atto che il clima è cambiato e che quindi dobbiamo organizzarci e trasformarci per vivere in un ambiente che richiede strumenti e modi comportamentali nuovi, un ambiente che senza dubbio è molto diverso da quello di qualche anno fa. Ma un clima diverso non vuol dire la fine di tutto. La parola d’ordine è “riorganizzare”. Un processo che per molte aziende non deve essere visto come una montagna insormontabile e che, il più delle volte, non richiede uno stravolgimento totale della struttura attuale. Questo è in estrema sintesi e tradotto in parole molto semplici il messaggio lanciato da ARGI, tramite il suo presidente Francesco Crotti, in occasione dell’annuale presentazione dei dati di mercato elaborati sulle vendite di tecnologie delle aziende associate ad ARGI e ad AssoIT: macchine e materiali di consumo per tutta la filiera della stampa offset, dalla prestampa alla legatoria e cartotecnica, più le tecnologie di stampa digitale, nella fascia del production printing, cioè sistemi in grado di stampare dalle 70ppm in su. Dati, quelli dell’indagine ARGI, che se letti a sé stanti paiono estremamente preoccupanti, se invece contestualizzati nelle dinamiche del settore e dell’economia in generale rimangono sì preoccupanti ma si spiegano e aprono degli interessanti spiragli sui trend
PIOMBI
3 - evoluzione del fatturato mercato grafico
associazioni dati di mercato
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fatturato macchine da stampa (offset e digitali)
caso il dato che misura l’efficienza delle aziende italiane è molto vicino a quello tedesco ed è di gran lunga migliore di quelli francese e inglese (solo gli spagnoli hanno fatto meglio ma per le motivazioni di cui dicevamo). Una lettura che rivaluta le capacità di gestione degli imprenditori del nostro settore che, è luogo comune, non sono molto quotate. Veniamo ora agli investimenti in tecnologie fatti dalle industrie grafiche italiane. Il dato nel Grafico 3 è ricavato dai risultati dei soci ARGI + la print production di AssoIT e, visto nella sua crudezza, è molto allarmante: -24,7% rispetto al 2010 che a sua volta aveva segnato un debole +1,5% rispetto al precedente, ma che marca una perdita di oltre il 50% rispetto al 2008. Come essere ottimisti? Crotti spiega che il periodo 2008– 2011 è stato caratterizzato da
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aziende fiori all’occhiello
Evoluzione fatturato cartotecnica
Evoluzione fatturato legatoria
abbiamo davanti hanno delle buone credenziali per recuperare appieno la flessione dell’anno scorso e per registrare l’inizio di un nuovo ciclo di investimenti per i quali, dice Crotti, molte aziende grafiche italiane hanno i piani pronti. Una Drupa che potrebbe segnare un giro di boa con una nuova fase di crescita del mercato che potrebbe concretizzarsi tra la seconda metà del 2012 e il primo semestre 2013 quando, ricordiamolo, si svolgerà a Milano la Grafitalia. Una crescita per tutti? No, questi tempi sono finiti, ribadisce Crotti, il clima è cambiato e le opportunità sapranno coglierle le aziende che si sono ristrutturate, che sapranno fare profitto anche con margini inferiori perché saranno operativamente più flessibili; >segue a pag. 73 IPI 133/12
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una serie di concomitanze sfavorevoli che anche in questo caso vanno splittate in due gruppi: quelle esogene, cioè esterne alle dinamiche del settore, e quelle endogene, tipiche delle dinamiche del settore. Tra le prime vanno annoverate la forte crisi dell’economia del 2009 che ha portato al rallentamento dei consumi e a un conseguente sbilanciamento della domanda e dell’offerta cui si è poi aggiunta la pesante stretta creditizia; tra le seconde, le turbolenze nelle aziende produttrici e fornitrici di tecnologie (ristrutturazioni, chiusure, alleanze) che certo non hanno favorito gli investimenti, e la fine di un ciclo quadriennale di investimenti partito con il 2008, anno di Drupa che si conclude con il 2012, anno di Drupa. Quindi? Quindi i mesi che
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“L’odore della carta stimola il pensiero”
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Presente e futuro della carta e dell’editoria in una conferenza stampa che ha recentemente riunito a Roma la filiera carta, editoria, stampa e trasformazione.
■ “L’odore della carta stimola il pensiero”. Il presidente della Fieg Giulio Anselmi ha chiuso con questa constatazione l’annuale conferenza stampa che ha riunito, presso la Sala Capitolare del Senato, la filiera carta, editoria, stampa e trasformazione, per fare il punto sullo stato di salute del settore e sul valore della carta, oggi e nel futuro. Il fatturato della filiera nel 2011 ha registrato una crescita (+2,2% rispetto al 2010) molto ridotta rispetto a quella media dell’industria italiana (+5,8%), evidenziando il momento di particolare difficoltà attraversato. Le dinamiche dei principali aggregati del comparto, in recupero nel corso del 2010 dopo i forti cali del biennio 2008-2009, hanno subìto una preoccupante battuta d’arresto dall’estate scorsa, in conseguenza dell’acuirsi della crisi economico-finanziaria, con alcuni settori, in particolare quello editoriale, che hanno registrato riduzioni dei valori di fatturato. Lo confermano i dati raccolti dalle associazioni industriali che della filiera sono parte: Acimga (produttori di macchine grafiche); AIE (editori di libri); ANES (editori di periodici specializzati); ARGI (distributori di macchine, sistemi e prodotti grafici); ASIG (stampatori di giornali); Assocarta (industriali della carta); Assografici (industrie grafiche, cartotecniche e affini); FIEG (editori di quotidiani, periodici e agenzie di stampa). Per Alessandro Nova, della
università Bocconi, la filiera ha visto attenuarsi gli aspetti di continuità e stabilità nella crescita che ne avevano caratterizzato lo sviluppo fino al 2008. Le imprese della filiera – ha concluso Nova – devono poter tornare a livelli di redditività adeguati a garantire investimenti per migliorare ulteriormente la loro competitività e per questo sono necessarie misure volte, da un lato a sostenere la domanda e, dall’altro, a migliorare l’offerta quali: - la detassazione della spesa per l’acquisto di libri, di abbonamenti a quotidiani, periodici e servizi di agenzia di stampa; - il credito d’imposta per gli investimenti delle imprese del settore e per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali; - il sostegno alla modernizzazione della rete delle edicole e della distribuzione dei giornali; - interventi per l’innovazione e l’industrializzazione dei servizi e l’adeguamento tecnologico delle aziende. La crisi sta testimoniando la straordinaria forza della carta stampata che non è ancorata ai vecchi modelli di business. «Appropriandosi di forme e tecniche nuove» ha sostenuto Anselmi «i giornali sono stati capaci di consolidare il loro ruolo storico, rispondendo alle esigenze di un contesto sociale e culturale in continua evoluzione. Lo confermano i circa 25 milioni di lettori di quotidiani e i 33 milioni di lettori di periodici. Ma ne sono conferma ancora
più significativa» ha continuato il presidente della Fieg «la percentuale di utenti dei siti web dei quotidiani che nel 2011 hanno rappresentato circa il 50% dell’utenza complessiva di internet». «I giornali» ha concluso Anselmi «restano il più importante strumento a disposizione dei cittadini per capire, scegliere e
ri-conciliare, al tempo di internet, valori e conoscenza». Al dibattito sono intervenuti il sottosegretario di Stato con delega all’editoria, Paolo Peluffo, il vicepresidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, e il direttore scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia e di Media Duemila, Derrick De Kerckhove.
Tribunale di Modena - fallimento n. 158/2009
Fallimento STAMPE GRAFICHE SRL IN LIQUIDAZIONE Corrente in Camposanto (MO) Settore: grafico - tipografia
Il Curatore Dr. Alessandro Bellei con studio in Strada Contrada 309 41126 Modena - Tel 059 443080, fax 059 443081, bellei@actha.com INFORMA di aver ricevuto una proposta irrevocabile relativa all’acquisto dell’azienda di proprietà della procedura valorizzata in Euro 100.000,00 che prevede la salvaguardia di TUTTI i posti di lavoro e corredata di idonee garanzie volte al buon esito dell’operazione. Eventuali terzi interessati all’acquisto sono pregati di prendere preventivamente contatto con il sottoscritto al fine di ottenere gli elementi necessari alla formulazione di una proposta alternativa IRREVOCABILE, che dovrà eventualmente pervenire tramite raccomandata A/R alla Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Modena - C.so Canalgrande, 77 - 41121 Modena E ANCHE al Sig. Curatore entro e non oltre il 15/05/2012. L’offerta dovrà essere almeno identica sia sotto il profilo del prezzo (100.000,00 euro) che sotto il profilo di tutte le garanzie e degli impegni accessori all’offerta già pervenuta. Essa dovrà inoltre essere TASSATIVAMENTE corredata dei seguenti documenti: • parere sindacale POSITIVO SCRITTO da richiedere preventivamente al Sig. Edmund Agbettor presso CISL FISTEL via Emilia Ovest, 101 - 41100 Modena - Tel 059 890811, Fax 059 828173 E ANCHE al Sig. Alessandro Santini presso CGIL-SLC sez. di Carpi - Via Febbraio, 1 - 41012 Carpi (MO) - Tel 059 6310411, fax 059 651733. • piano industriale DETTAGLIATO. La mancanza della documentazione richiesta potrà comportare - a discrezione del sottoscritto - l’invalidazione dell’offerta. In caso di ricezione di altre proposte oltre a quella già pervenuta, verrà indetta una gara tra offerenti i cui termini e modalità verranno comunicati agli interessati entro il 31/05/2012. il Curatore Dr. Alessandro Bellei
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Spaziocultura Poster xilografici per Giacomo Leopardi
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Le sei xilografie incise. Dalle Muse sulle “Eliconie cime”, raffigurate come ragazze abbigliate in abiti moderni, ad Atena che depone l’egida per indossare un tubino bianco e la silhouette di Topolino inviato speciale di Walt Disney come osservatore.
Dal 24 marzo al 3 giugno 2012, la Biblioteca Leopardi di Recanati ospita la mostra di una nuova e artistica edizione dell’opera Batracomiomachia di Giacomo Leopardi, un volume composto da sei xilografie incise su tavole di legno tagliato di filo nel formato di 250x2000 millimetri, impresse su carta di cotone Hahnemühle di 390x2120 millimetri. L’edizione completa consta di trentanove esemplari raccolti in scatola intelata. L’Associazione Nuova Xilografia, che Angelo
e delle rane, molto cruda e violenta, che con le schiere armate, le battaglie, i duelli, le figure ora altere ora meschine dei protagonisti, i morti e i feriti dilaniati lasciati sul campo, è adatta a raffigurare nei modi più pittoreschi i due eserciti antagonisti. Gianni Verna, nella sua interpretazione a metà tra il tono aulico e il dissacrante, sulla scia dei versi di Omero liberamente tradotti da Leopardi, ha voluto dare una forma moderna all’iconografia delle vignette.
Dragone ebbe a definire “operativo cenacolo a due” (Gianfranco Schialvino e Gianni Verna), nasce nel 1987 con l’intento di promuovere la più antica forma di stampa con mostre, conferenze, seminari e con corsi di insegnamento. La scelta di illustrare la Batracomiomachia è stata dettata dall’affascinante storia della guerra dei topi
Il “poster” xilografico Iniziando con le Muse sulle “Eliconie cime”, raffigurate come ragazze abbigliate in abiti moderni, e, a seguire, Atena che depone l’egida per indossare un tubino bianco; la silhouette di Topolino inviato speciale di Walt Disney come osservatore; sugli scudi per spaventare gli avversari, i topi hanno la testa della medusa e le rane quella di un gatto; il principe Rubatocchi «che di Marte parea la viva imago», che piomba nella mischia su una vecchia motocicletta “Fulmine”; per finire con i topi che, scampati allo sterminio che dei compagni hanno fatto le chele affilate dei granchi, si dirigono verso “Topolinia” a cercar salvezza. Nell’attuale situazione artistica, l’incisione è dichiaratamente in crisi, sia per la parte economica sia per quella espositiva: da decenni i musei, anche quelli meno importanti, non allestiscono mostre di incisioni. Poche le eccezioni, Rembrandt, Dürer e Picasso, talvolta Goya. Verna si è guardato quindi indietro di cinque secoli, per confrontarsi con gli xilografi italiani e tedeschi, Tiziano e Dürer in testa, che intagliavano tavole monumentali, con processioni di nobili e guerrieri e archi trionfali atte a riempire le stanze dei castelli. La sua scelta è di dare uno scossone alla convinzione stantìa che le incisioni debbano essere piccole, rare e preziose, sì da conservarsi chiuse in cartelle e cassetti. «Lasciamo il piccolo formato a un collezionismo geloso e segreto», afferma Gianfranco Schialvino, «e torniamo ad apprezzare i grandi fogli appesi alle pareti, magari straripanti di colore. E a chi obietta che fatte così le xilo somigliano ai poster che invadono le camerette degli adolescenti rispondiamo che sì, il futuro della xilografia è proprio questo, lo stesso scopo per cui è nata sette secoli fa: dare un’immagine a un’idea, e darla a tutti, al giusto prezzo». Marco F. Picasso
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A Recanati una mostra con xilografie raffiguranti la “Batracomiomachia”.
da non perdere piccoli e grandi eventi
La Fotografia - Le origini 1839-1890 Il primo di quattro volumi dedicati alla storia della fotografia.
Il volume La Fotografia. Le origini 1839–1890,
così come i tre che seguiranno e completeranno la collana trattando il tema fino ai giorni nostri, propone una lettura inedita dello sviluppo storico della fotografia che tiene conto degli interrogativi suscitati da questo strumento e dalle sue molteplici storie. Si è scelto di utilizzare una voce narrante costituita da brevi monografie, scritte da Francesco Zanot, incentrate su quello che può definirsi il destino pubblico della fotografia: testi dedicati a mostre, libri, eventi, protagonisti che hanno segnato profondamente il discorso fotografico nelle sue diverse incarnazioni, attraverso numerose e spesso sorprendenti immagini emblematiche e simboliche. La lettura è completata da saggi affidati a tre noti studiosi internazionali: Quentin Bajac, che si concentra sulla percezione della fotografia alla sua nascita; Elizabeth Siegel, che affronta le vicende della pratica dell’album fotografico, cioè di quella fotografia privata e apparentemente “senza storia”; infine Walter Guadagnini – che è il curatore dell’intera collana –, che colloca in una prospettiva storica uno degli usi più comuni del mezzo fotografico, quello del racconto di viaggio e dell’incontro con l’altro da sé, il diverso, il nuovo.
La Fotografia. Copertina e un’immagine interna del volume edito da Skira.
Le iperfoto di Rauzier per Chevrolet
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Le iperfoto “Rinascimento” (sopra) e “Sinfonia Volt”.
“Giustapposizione”, “duplicazione” e “distorsione” non sono caratteristiche
solitamente presenti nelle opere d’arte. L’artista francese Jean-Francois Rauzier invece si è sentito immediatamente attratto dalla fotografia digitale con cui crea le “iperfoto”: un concetto che consente di unire oggetti infinitamente grandi e infinitamente piccoli in una stessa immagine fuori dal tempo. Per festeggiare l’anniversario del 3 novembre 2011, Rauzier ha realizzato per Chevrolet due opere d’arte fotografiche che costituiscono un tributo al passato e al futuro della casa automobilistica. Rauzier trasporta gli spettatori in due mondi di paesaggi onirici – “Rinascimento” e “Sinfonia Volt” – che raffigurano in modo originale 100 anni di design iconico e il futuro della mobilità globale traendo ispirazione dalla sua visita alla sede mondiale di Chevrolet a Detroit. Con “Rinascimento” Jean-François Rauzier rende omaggio alla storia di Chevrolet con un’impressionante raccolta di auto del marchio, mentre nella “Sinfonia Volt” l’artista ha tratto ancora una volta ispirazione dalla visita allo stabilimento di produzione della Volt a Detroit.
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Interviste Alessandro Perucchini
Il terzo incontro di quest’anno è dedicato a una realtà web-to-print, che nasce cinque anni fa come “costola” di Andersen, agenzia di marketing, pubblicità e comunicazione, che vanta oggi un parco macchine digitale di tutto rispetto.
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Alessandro Perucchini (a sinistra) con Eleonora Baruffi, che si occupa della direzione marketing di Andersen, e Federico Baruffi, impegnato nella direzione amministrativa di Andersen e di Archimedia.
“Alla base della nostra nascita c’è solo la semplice idea di entrare in un mercato in espansione”.
21 - L’industria grafica, un futuro da reinventare Intervista con Alessandro Perucchini, responsabile commerciale di Melastampi.com
La
forza
delle
idee
di ACHILLE PEREGO
Come la costola di Adamo ha fatto nascere Eva, così da una “costola” del gruppo Andersen di Borgomanero, in provincia di Novara, è nata cinque anni fa Melastampi.com. Una stampante virtuale raggiungibile con un clic, come si legge nel biglietto da visita online. Ma soprattutto la logica evoluzione di un gruppo (Andersen) che, nato nel 1981 come agenzia di marketing, pubblicità e comunicazione, si è evoluto e diversificato con l’ingresso nel settore della stampa digitale diventando un punto di riferimento per la Grande Distribuzione Organizzata. Così, era quasi naturale che Andersen entrasse con Melastampi anche nel nuovo, promettente mercato del web-to-print. Ma quanto è stata coraggiosa e vincente questa scelta? Che cos’è oggi Melastampi e quanto spazio avrà la coppia digitale-internet nel settore grafico attraversato da una profonda crisi congiunturale e strutturale? Lo abbiamo chiesto al numero uno di Melastampi, Alessandro Perucchini.
Come e quando è nata l’idea di Melastampi? Melastampi nasce, sia come idea sia come produttività nel 2007. Alla base non si nascondono “strane alchimie” ma solo un’idea semplice, chiara: un’espansione aziendale su un mercato, quello del web, che offriva, e continua a farlo, nuovi orizzonti. A che tipologia di clienti vi rivolgete? La nostra tipologia standard di cliente, parlo in questo caso della totalità dei clienti Melastampi, è l’esperto di settore. I professionisti si servono da noi. Il nostro parco macchine è quello di Andersen e il nostro formato specialistico, parlando di stampa digitale, è il piccolo formato toccando anche il 50x70 cm. In che modo Melastampi si posiziona sul mercato aperto da Pixartprinting? Pixartprinting è senza ombra di dubbio il precursore dei portali italiani per la stampa digitale. Se devo paragonare Melastampi alla loro realtà, parlando ovviamente del piccolo formato, posso dire che ci poniamo a un livello medio-alto. Pixartprinting si
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aziende fiori all’occhiello
L’azienda
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muove poi anche su formati e supporti che sono estranei a Melastampi. Tutto considerato perciò, nel nostro “piccolo” siamo a un buon livello. Melastampi, come altre realtà di questo settore di mercato, nasce all’interno di un gruppo - Andersen - con 30 anni di esperienza nel settore della stampa. Che valore aggiunto dà avere un gruppo simile alle spalle? Vorrei sottolineare che Andersen, essendo un’agenzia di pubblicità e comunicazione, ha sì un’esperienza trentennale in quei settori ma non nella stampa, che è stata una naturale evoluzione, ma che ha preso piede solo in tempi più recenti. Premesso questo, avere un’azienda di questo tipo alle spalle offre un vantaggio indubbio che è la possibilità di avere tutto ciò che è prestampa, che permette di offrire una maggiore flessibilità ai clienti. Come vede l’evoluzione del mercato del web-to-print e della stampa on-demand? Può sottrarre quote di mercato alla stampa tradizionale oppure si tratta di una produzione aggiuntiva? Parto dalla seconda domanda. Al momento si tratta di una produzione aggiuntiva, almeno per quel che concerne la nostra realtà, che non sottrae grandi spazi alla produzione più tradizionale. Spostando l’ottica dal particolare al generale, ritengo che non sia tanto la stampa digitale in sé che ruba spazi quanto l’innovazione tecnologica in se stessa. Maggiore è l’evoluzione del digitale, inteso come stampa, sia da un punto di vista di piattaforme che da quello delle possibilità (tecnologie, produttività, costi) più l’offset ne soffre. Per la nostra esperienza posso anche aggiungere un passaggio chiave: fidelizzare il cliente anche in questo ambito è fondamentale. Questo perché un cliente fedele, nel tempo, alzerà la sua mole di ordini anche nel campo della stampa digitale. Rispetto alla concorrenza estera, qual è il livello qualitativo degli stampatori digitali e di web-to-print italiani? Vanno focalizzati due tipi di circuiti: da un lato troviamo i quantitativi prodotti, per i quali gli stampatori esteri sono ancora avanti a noi italiani; dall’altro però, ed è importante sottolinearlo, c’è la qualità del prodotto finito. Su questo secondo aspetto credo che il panorama italiano sia assolutamente competitivo rispetto a quello estero. Come si può ben capire, anche in questo caso è il cliente, con le sue necessità, che detta le regole. Quanto sta pesando la concorrenza delle nuove tecnologie digitali (internet, tablet, eBook) ai prodotti stampati? Distinguerei mezzo di trasmissione del dato e supporto su cui il dato stesso va poi comunicato e utilizzato dal cliente. Se da un lato perciò mettiamo internet, la rete globalizzata, i Web 2.0 come veicolo di trasmissione e dall’altro lato tablet, smartphone, IPI 133/12
Melastampi è il marchio commerciale del web-to-print creato all’interno del gruppo Andersen nel 2007. Melastampi (che conta 2.600 clienti, tutti professionisti: case editrici, agenzie di pubblicità, tipografie) fa capo alla società Archimedia, a sua volta controllata da Andersen. La responsabilità di Melastampi è affidata ad Alessandro Perucchini, 30 anni, da sei anni al lavoro in Andersen, dove si occupa del settore commerciale, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all’università della Svizzera Italiana. Perucchini fa parte della seconda generazione delle famiglie dei soci che nel 1981 fondarono Andersen: Marisa Beretta e Renato Baruffi. Nata a Borgomanero come agenzia di comunicazione, marketing e pubblicità, Andersen si è dotata anche di un forte reparto di stampa digitale e quindi, con Melastampi, è entrata anche nel web-to-print. Il gruppo dà lavoro a circa 110 persone e dal novembre del 2009 ha concentrato tutta l’attività nella nuova sede (3.300 metri quadrati) di Boca, in provincia di Novara. In grado di dare un servizio completo nell’ideazione di uno stampato (per la stampa offset e rotooffset si avvale di aziende esterne), oltre che di occuparsi di campagne di comunicazione, marketing e pubblicità, Andersen è diventato un punto di riferimento per il mercato della Grande Distribuzione Organizzata.
aziende fiori all’occhiello
eBook come strumenti utilizzati dal cliente finale, direi che le nuove tecnologie non possono che giovare alla stampa digitale, espressione più pura del nuovo che avanza. Grazie a queste nuove tecnologie il cliente può essere raggiunto in modi sempre più evoluti e veloci. Un esempio concreto ne è il book-on-demand che ha dato una vita tutta nuova al libro rivoluzionandone il concetto, il modo di lavorarlo e il modo di usufruirne da parte dei lettori. Come vede il 2012 per la sua azienda e più in generale per il mercato? Come un anno complicato e molto difficile. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno nel seguire e accontentare un mercato complesso. Sarà un anno di sacrifici da parte di tutti. Quanto avete investito negli ultimi anni in nuove tecnologie e che programmi avete per i prossimi? Abbiamo appena inserito nel nostro parco macchine tre soluzioni nuove andando a migliorare ciò che c’era, sia per Xerox che per HP. Stiamo valutando altri possibili investimenti sempre inerenti al nostro settore di interesse, ovvero il piccolo formato. Tutto dipende da ciò che si vedrà alla Drupa di maggio dove si attendono importanti novità soprattutto per la velocità di stampa e i formati. Da Drupa dovranno risultare soluzioni performanti che avvicinino con maggiore forza e interesse il cliente. I due fattori si affiancano alla facilità di utilizzo degli strumenti da parte del cliente. Questi tre elementi dettano le decisioni di chi ordina facendo così girare il mercato. Oggi qual è il reale valore concorrenziale della stampa digitale rispetto a quella offset? L’innegabile vantaggio è la fornitura del dato variabile, che però non è ancora stato del tutto utilizzato dagli addetti ai lavori. Si tende a pensare che la stampa digitale sia legata, per forza, a un piccolo quantitativo d’ordine, ma in realtà non è così. Questo è vero da un lato ma può apparire limitante cosa che invece non è. Il feedback che il dato variabile può offrire è perciò molto importante. Avete mai pensato ad accordi, aggregazioni, acquisizioni di altre aziende? Pensa che sia un passaggio obbligato (diventare dimensionalmente più grandi) per il settore? Cercare di espandersi fa parte della vita sana e produttiva di un’azienda. Dal mio punto di vista le partnership e le collaborazioni con aziende esterne sono il modo migliore per raggiungere questo obiettivo. Ci siamo sempre mossi in questa direzione e i frutti sono stati di ottima qualità. IPI 133/12
>segue a pag. 73
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Covering
THE GRAPHIC ARTS INDUSTRY DD_2010_28_U01:DeutscherDrucker
Dossier Thieme Opkomst en ondergang van de roemruchte groep
â&#x20AC;&#x2DC;Gorinchemâ&#x20AC;&#x2122; nabeschouwing Positiviteit tijdens beurs met onverwoestbare formule
Achtergrond
Evenement
03.09.2010
12:23 Uhr
Seite 1
Offizielles Informationsorgan des Fachverbandes Fßhrungskräfte der Druckindustrie und Informationsverarbeitung e.V.
fe b r u a r i
i nfo r m e re n d e n i n s p i re re n d vo o r g ra fi c i - w w w.g ra fi cu s. n l - fe b r u a r i 20 1 1
AUFWĂ&#x201E;NDIGE AUSHĂ&#x201E;NGESCHILDER
LICHT UND DAS SPIEL DER FARBEN
DEN KUNDEN DIE ZUKUNFT SICHERN
Wie die Eltviller Seb. Wolf GmbH in Qualität investiert und so krisenresistent bleibt. Seite 12
Wie â&#x20AC;&#x17E;Effektpigmenteâ&#x20AC;&#x153; entstehen und wirken â&#x20AC;&#x201C; erstaunliche Erklärungen ab Seite 17
Warum Frank Beinhold eine â&#x20AC;&#x17E;systemische Agenturâ&#x20AC;&#x153; grĂźndet und was dahintersteckt. Seite 9
20 1 1
VORSTUFE ¡ CROSS MEDIA ¡ DRUCK ¡ WEITERVERARBEITUNG
9. September 2010 ¡ Nr. 28 ¡ 46.Jahr
Edle Etiketten Alles, was glänzt und glitzert
JURIDISCH GEVECHT OM DUIDELIJKHEID
Medien im Wandel 2010
Rechter blokkeert drukwerkaanbesteding
PrintCongress
MIS ALS ZENUWCENTRUM
Ăł â&#x20AC;&#x17E;Wir konzentrieren uns auf unsere Stärken. Die Veredelung von Druckprodukten muss ein Premiumangebot bleibenâ&#x20AC;&#x153;, sagt der GeschäftsfĂźhrer der Lohmann Druck GmbH, Markus Reher. Deutscher Drucker hat die Spezialisten fĂźr hochwertige Etiketten in Bullay (Mosel) besucht, die zu den ersten Unternehmen gehĂśrten, bei denen das Manroland-Prindor-System fĂźr Inline-Kaltfolienveredelung eingesetzt wurde. Seite 14
Praktijkcase bij Duitse drukker
PRINT UND ONLINE CLEVER KOMBINIERT! Ă&#x201A; Bekannte Keynote-Speaker Ă&#x201A; Spannende Diskussionen Ă&#x201A; PrintStars-Ausstellung Ă&#x201A; Stimmungsvolle PrintNight Ă&#x201A; Ăźber 30 Table Tops
Fachpack und Proflex 2010 Neues fĂźr Verpackungsdrucker
5%
ERBUCH FRĂ&#x153;H BATT 0 RA .201 18.9 BIS
Ăł Ganz im Zeichen von Nachhaltigkeit, Energieund Prozessoptimierung im Flexodruck steht die 62. DFTA-Fachtagung mit Ausstellung Proflex vom 14. bis 15. September in Stuttgart. Nachhaltiges Wirtschaften in der Verpackungsproduktion ist auch eines der dominierenden Themen der vom 28. bis 30. September in NĂźrnberg stattfindenden Fachpack. Mehr Ăźber die Neuheiten ab Seite 24
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ab Seite 34
Lâ&#x20AC;&#x2122;album photo Ă la demande Un marchĂŠ exemplaire dont le dĂŠveloppement repose sur lâ&#x20AC;&#x2122;impression numĂŠrique couleur
Lâ&#x20AC;&#x2122;ĂŠvĂŠnement
Lâ&#x20AC;&#x2122;emballage en papiercarton progresse en 2010
Lâ&#x20AC;&#x2122;entretien
Lâ&#x20AC;&#x2122;organisation
Lâ&#x20AC;&#x2122;imprimerie familiale a un bel avenir
Labeur : comment mettre en place un PSO
Pierre Gradenigo, prĂŠsident de Stipa
Les plaques offset Ă chimie rĂŠduite
La presse numĂŠrique jet dâ&#x20AC;&#x2122;encre iPress 2400
Ă&#x160;tre en phase avec la mouvance ĂŠcologique
La solution apportĂŠe par Impika
La certiďŹ cation apporte de la rigueur aux mĂŠtiers très techniques de lâ&#x20AC;&#x2122;impression
O N A
A ognuno il suo mestiere
intervista a oLiver kranert di arvato print itaLy a pag. 23
Una filiera da torcere
Lâ&#x20AC;&#x2122;editoria e Lâ&#x20AC;&#x2122;avvento dei mercati digitaLi a pag. 32
Analisi ambientale â&#x20AC;&#x153;step by stepâ&#x20AC;?
i passi da compiere neL cammino deLLa stampa sostenibiLe a pag. 60
In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
Graafisen alan ammattilehti
PAINOMAAILMA 7/2010
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POLIISISTA PERHEYRITYKSEN JOHTOON
Peter Strausky Leiter Verlagsproduktion Mediaprint Mediaprint präsentierte mit Agfa Graphics eine Weltpremiere: Die chemielose Druckk p platte fßr die Zeitungsproduktion. g p Seite 8
Peter Baldauf Geschäftsfßhrer Canon Zum Fest der Farben von Canon kamen ßber 1000 Besucher. Der HÜhepunkt: Die imagePRESS g C7000VP. Seite 10
Comunicação Gråfica do SÊculo XXI
print & communication
Outubro 2010 | Mensal | nÂş 281 | Ano 23 www.dopapel.com Preço: 4â&#x201A;Ź
Nummer 08 / december 2010 Branchemagasin udgivet af Grafisk Arbejdsgiverforening
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Eurographic Press (EP) is a unique association of 16 leading trade-magazines in Europe for the graphic arts industry.
stampa mercati
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Come cambia l’Europa della stampa Siete un’azienda leader o un’azienda perdente? Dall’ultima indagine realizzata da InfoTrends in collaborazione con le riviste di Eurographic Press, che hanno coinvolto in un articolato questionario online i propri lettori, è emerso che due terzi delle aziende grafiche europee hanno comportamenti da leader, nel senso che hanno trasformato le proprie attività in modo tale da rispondere prontamente alle esigenze del mercato in costante cambiamento. Queste aziende hanno investito per poter beneficiare della continua migrazione dei volumi e delle applicazioni verso la stampa digitale. Ma qual è l’identikit di queste aziende? Hanno solitamente un parco macchine offset e magari anche qualche sistema di stampa digitale di grande formato, sono in grado di offrire ai clienti servizi aggiuntivi, come l’archiviazione dei file e altri servizi non necessariamente legati alla stampa. Anche se non si sono ancora completamente trasformate in un “Marketing Services Provider” (MSP),
In esclusiva per l’Italia, pubblichiamo integralmente la “Commercial Print Survey 2012”, l’indagine realizzata da InfoTrends con i dati richiesti online dalle riviste del gruppo Eurographic Press. sono a buon punto o perlomeno stanno considerando questa possibilità. Le aziende “ritardatarie” sono quelle che offrono solo servizi di stampa offset e che devono fare i conti con volumi di lavoro e margini di guadagno in diminuzione. Sebbene alcune possono contare su volumi offset stabili e consolidati, molte altre sono in difficoltà. In considerazione dei cambiamenti strutturali in atto nel
settore, che si traducono in volumi di stampa sempre più bassi a lungo termine, sarà sempre più difficile per queste aziende optare per una transizione. L’indagine, che riflette la situazione del mercato grafico in Europa, indica le tipologie di aziende presenti, quali applicazioni realizzano e in che modo, quali servizi aggiuntivi sono in grado di offrire e come vedono il loro futuro. La
maggior parte delle aziende che hanno risposto al questionario, circa il 60%, sono stampatori commerciali, seguiti da stampatori digitali (12%). Il restante è costituito da aziende di prestampa, centri stampa interni, società di direct marketing/stampa transazionale, stampatori specializzati in un settore (ad esempio il packaging) e altri tipi di stampatori (Fig. 1). La maggior parte delle
Fig. 1 - TIPO DI SOCIETà Stampa commerciale Stampa digitale Stampa rapida/Centro copia/franchising Prestampa/Premedia Stampa interna/Reparto repro Marketing Service Provider Database Marketing/Direct Mail Trattamento dati/Service bureau Centro dati interno Altro 0
20%
40%
60%
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che senza dubbio risente, a livello di volumi, del continuo sviluppo dei media digitali e delle tecnologie mobili. È importante per gli stampatori comprendere queste dinamiche – perché coinvolgono da vicino i consumatori – e dimostrarsi ricettivi al cambiamento.
Fig. 2 - Numero di dipendenti da 500 a 999 2,2% da 250 a 499 più di 1.000 4,3% 1,3% da 100 a 249 6,9%
da 1 a 4 17,3%
da 50 a 99 14,3%
da 5 a 9 13,4%
da 10 a 19 16,9%
da 20 a 49 23,4%
Fig. 3 - trend applicazioni / andamento mercati Direct Mail Poster, POS, grande formato Etichette e packaging Brochure, volantini, materiale marketing Stampa di foto Inserti e coupon Presentazioni Biglietti da visita Biglietti e stampa di sicurezza Cartoncini di auguri Offerte, report, documenti legali Libri Manuali, documentazione tecnica Documenti per uffici Assegni Cataloghi Giornali, periodici, newsletter Moduli Bilanci, fatture, transazioni
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aziende coinvolte sono di piccole dimensioni e quasi i tre quarti hanno meno di 50 dipendenti (Fig. 2). L’indagine mostra che l’industria della stampa, oltre a essere sottoposta a una pressione economica come tutti gli altri settori, soprattutto per quanto riguarda l’accesso ai finanziamenti, sta vivendo un momento di grandi cambiamenti
strutturali. Le aziende grafiche che stanno risentendo maggiormente della crisi sono quelle del Sud Europa, mentre stanno “reggendo” meglio le aziende dell’Est Europa, riflettendo l’andamento economico nei rispettivi Paesi. I cambiamenti nel panorama della comunicazione e del marketing stanno influenzando la carta stampata,
tipologie di Applicazioni L’analisi delle tipologie di applicazioni attualmente realizzate dagli stampatori non induce certo all’ottimismo, visto che 9 su 19 sono destinate a calare. Esiste una discrepanza tra le applicazioni che gli stampatori ritengono che possano crescere e il loro reale andamento. I volumi di stampa di documenti, riviste/quotidiani/newsletter, packaging e cataloghi sono cresciuti, mentre gli stampatori si sono dichiarati pessimisti in merito alla maggior parte di queste applicazioni. Al contrario, gli stampatori si aspettano una crescita da applicazioni come direct mail e brochure, mentre i volumi in realtà sono stabili (Fig. 3). Questo denota scarsa conoscenza del mercato e significa che in generale gli stampatori commerciali stanno servendo alcune nicchie di mercato che hanno potenziali di crescita, contrariamente all’opinione generale o del mercato stesso. Volumi di stampa Se consideriamo i trend emersi negli ultimi due anni, si registra una forte crescita per la stampa digitale a colori (10%) e il grande formato (8%), con dati più o meno stabili invece per la stampa digitale in
bianco/nero e i processi di stampa specializzati analogici (flessografia, serigrafia, rotocalco) e un calo del 2,9% per la stampa offset (Fig. 4). Un calo, questo, che è particolarmente rilevante nel caso delle piccole aziende, mentre i volumi di stampa offset risultano più stabili nelle grandi aziende. Ed è proprio tra i piccoli stampatori offset che la tecnologia digitale ha buone possibilità di inserirsi. La riluttanza da parte di alcuni stampatori offset a investire nella stampa digitale sta avvantaggiando altre aziende che invece hanno già fatto questo passo e che potranno beneficiare in misura sempre maggiore da questa migrazione verso il digitale. Si prevede una notevole crescita nei prossimi due anni in Europa per i volumi di stampa generati on line (ad esempio attraverso piattaforme web-to-print), che si prevede passeranno dall’attuale 10% al 18% entro il 2014. I volumi di stampa cross-media (ad esempio stampati con QR code o URL personalizzati) rappresentano oggi il 5,3% del volume attuale e si prevede che raggiungeranno il 9,5% entro il 2014, con una crescita del 79% nell’arco di due anni. Gli intervistati hanno dichiarato che il 21% del proprio volume di stampati contiene elementi variabili/personalizzati e si arriverà probabilmente al 23% nei prossimi due anni, con un aumento del 9,5%, che, pur essendo molto più basso rispetto a quello nel web-to-print o nel crossmedia, conferma tuttavia che la stampa digitale di dati variabili sta ancora crescendo.
IPI 133/12
stampa mercati
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stampa mercati
Strategia di business Non sorprende affatto che la concorrenza sui prezzi da parte di stampatori rivali sia vista come la minaccia maggiore (Fig. 5). E questo è sintomatico di una miopia del settore, che si fonda ancora troppo sulla mera concorrenza dei prezzi. La seconda minaccia più temuta risulta il calo della domanda di stampati/perdita dei clienti, seguita dal timore della concorrenza da parte di altri mezzi di comunicazione; e questo è consolante, perché vuol dire che in qualche modo gli stampatori capiscono che la vera minaccia non è lo “stampatore dietro l’angolo”, bensì le mutate esigenze dei clienti. Per la maggior parte degli intervistati la migliore strategia per rispondere a queste minacce è incrementare la propria efficienza (44%), che è una risposta sensata alla competizione sui prezzi (Fig. 6). Tuttavia, la maggioranza (65%) vede proprio nei prezzi la principale minaccia e a questo punto verrebbe da chiedersi come si stiano organizzando queste aziende per risultare più competitive sui prezzi. Considerando l’elevata percentuale di aziende che si aspettano un calo della domanda è sorprendente che solo il 20% di queste stia prendendo in considerazione un ridimensionamento della propria azienda oppure l’aggiunta di servizi non legati alla stampa (27%). Dopo il miglioramento dell’efficienza le reazioni più comuni di fronte ai tempi difficili prevedono una differenziazione, soprattutto con applicazioni di nicchia
e l’aggiunta di servizi legati alla stampa. Interrogate direttamente sull’eventualità di trasformarsi in fornitori di servizi di marketing, le aziende hanno fornito risposte diversificate. La maggior parte (64%) crede che sia necessario trasformarsi oppure si è già convertita da fornitore di servizi di stampa (PSP) in fornitore di servizi di marketing (MSP). Di questi il 13% dichiara di aver già compiuto la transizione, il 27% di essere nel bel mezzo della conversione, mentre il 24% riconosce di dover attuare una trasformazione pur non avendo ancora compiuto passi in questa direzione. Non sorprende che le aziende specializzate in stampa digitale siano quelle più propense al cambiamento e alla comunicazione multicanale, visto che grazie alla stampa di dati variabili sono più inclini a lavorare con i dati dei clienti.
Print for pay Dando un’occhiata alle maggiori fonti di profitto, la stampa offset risulta essere
Fig. 4 - variazione volumi di stampa (ultimi 2 anni) Digitale a colori Grande formato Digitale monocolore Flexo, serigrafia, rotocalco Offset
Fig. 5 - Le maggiori minacce Competizione sui prezzi Domanda ridotta, meno clienti Competizione altri media Situazione economica Aumento prezzi consumabili Finanziamenti incerti Altro
“È importante per gli stampatori comprendere le dinamiche dei mercati e dimostrarsi ricettivi ai cambiamenti”.
Fig. 6 - strategie per i prossimi 12-24 mesi Miglior efficienza (upgrade, training) Incremento applicazioni di nicchia Incremento altri servizi Upgrade qualità di stampa Aggiunta servizi non di stampa Ridimensionamento, controllo costi Aumento di capacità Espansione geografica Espansione tramite acquisizioni Certificazioni (Fogra, Iso) Vendita, uscita dal mercato Altro
39
stampa mercati
Non so 5,8%
Altre aree 3,8%
Finishing e distribuzione 7,1% Altri servizi a valore aggiunto 8,3%
Prepress, premedia, trattamento dati 12,5%
Stampa Offset 37,9%
Stampa digitale 24,6%
Fig. 8 - investimenti previsti Sistemi digitali a colori Attrezzature di finishing Macchine offset con DI e/o CtP Stampanti di grande formato Sistemi digitali b/n Stampa flexo, serigrafica o rotocalco Nessun investimento previsto
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quella in grado di offrire i margini più elevati, questo a detta del 38% degli intervistati (Fig. 7). Probabilmente la prevalenza di stampatori commerciali tra gli intervistati e di macchine offset nei loro stabilimenti fa sì che i maggiori guadagni riportati siano legati alla tecnologia offset, anche se i margini realizzati sono bassi. La stampa digitale è la seconda fonte di reddito più citata. Nonostante la grande attenzione verso i servizi a valore aggiunto, questi occupano una categoria abbastanza in
basso nella classifica. Infine, ci sono aziende che non sanno quali sono le loro aree che generano più profitto, il che evidenzia la riluttanza all’utilizzo di sistemi di gestione aziendale (MIS - Management Information System) in grado di fornire tali dati.
Offset Nonostante il previsto declino dei volumi di stampa offset e la migrazione delle applicazioni verso il digitale, esiste ancora un forte interesse verso questa tecnologia di stampa
tradizionale. Tuttavia, è un segmento in cui gli investimenti sono crollati di oltre un terzo dal 2008. La stampa offset ha raggiunto la sua maturità dal punto di vista della velocità, tuttavia i progressi nell’automazione stanno riducendo i tempi di avviamento delle macchine e gli sprechi, migliorando la produttività e i nuovi Computer to Plate possono soddisfare le richieste di più lavori in un certo lasso di tempo. Tuttavia, vale la pena investire in una nuova macchina offset solo se si è in grado di ammortizzarla con un adeguato volume di lavoro. La metà delle aziende che investono in macchine da stampa offset sono interessate ai sistemi CtP e tra gli investimenti in macchine domina il formato 70x100 cm.
Stampa digitale a colori di piccolo formato La stampa digitale di piccolo formato a colori è in vetta alla classifica degli investimenti (Fig. 8). È importante capire quale lavoro sarà il prossimo a passare al digitale, quale sarà legato ai miglioramenti in formato, velocità, qualità, flessibilità di supporto e costi operativi come pure alle esigenze del mercato in cambiamento. Quasi la metà degli stampatori digitali intervistati ancora non possiede una macchina da stampa digitale a colori. Il motivo principale per cui non hanno investito nel digitale – citato dal 60% delle aziende – è il fatto di non avere i clienti giusti o di non avere richieste di lavori da stampare in digitale.
L’interesse nei confronti della stampa inkjet è davvero molto elevato, anche se esistono ancora poche soluzioni disponibili alla portata della maggior parte degli stampatori commerciali. Le promesse fatte a Drupa 2008 hanno dunque catturato l’attenzione di un’industria che si fa facilmente sedurre dalle promettenti tecnologie del futuro. Per i venditori che hanno una macchina digitale nel loro portfolio o nei loro laboratori di R&S questa è un’interessante opportunità da sfruttare, specialmente se il dispositivo in fase di sviluppo risponde alle esigenze delle molte aziende che stanno pianificando futuri investimenti nel digitale. Rimane comunque una schiera di stampatori che non ha preferenze o addirittura opinioni al riguardo. Gli investimenti delle aziende potrebbero al tempo stesso essere indirizzati verso le novità nell’ambito dell’elettrofotografia che verranno presentate a Drupa.
Stampa digitale in b/n di piccolo formato Solo il 9% degli intervistati prevede un investimento in sistemi di stampa digitale monocolore. Le aziende che attualmente realizzano elevati volumi di stampati in b/n dovranno analizzare come evolveranno i volumi delle loro applicazioni e se sarà necessario investire in altre soluzioni monocolore oppure, al contrario, se sarà più opportuno migrare verso il colore. Il digitale in b/n detiene ancora una quota significativa dei vo-
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Fig. 7 - aree di business con maggior profitto
un’indagine europea L’indagine è stata condotta lo scorso ottobre attraverso un questionario online in 14 Paesi europei, in collaborazione con le riviste di Eurographic Press e i rispettivi lettori. In totale hanno aderito 241 aziende grafiche di tutta Europa. Le riviste sono: Caractère (Francia); De Grafiske Fag (Danimarca); Deutscher Drucker (Germania); doPAPEL (Portogallo); Graficus (Paesi Bassi); Grafisch Niews/Nouvelles Graphiques (Belgio); Grafiskt Forum (Svezia); Il Poligrafico Italiano (Italia); IN-Publish (Norvegia); Irish Printer (Irlanda); La Prensa (Spagna); Panomaailma (Finlandia); Papier & Druck (Austria); Poligrafika (Polonia); The Print Business (Regno Unito); Viscom (Svizzera). La maggior parte delle aziende che hanno risposto sono stampatori commerciali, visto che si tratta del target principale delle riviste di EP. Seguono gli stampatori digitali con il 12%, il che è in linea con il mercato in generale. C’è una minima quota di centri copia e una ancor più piccola quota di centri stampa aziendali. Anche il numero di aziende di direct mail/stampa transazionale è piuttosto esiguo. Di conseguenza i risultati sono più sbilanciati verso i più tradizionali stampatori commerciali e offset. La categoria “altri” include principalmente stampatori di packaging e di etichette, ma ricordatevi che si tratta solo di un piccolo gruppo (solo 31 si sono classificati come “altri”).
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lumi stampati e se il b/n sta diminuendo negli ambienti di stampa commerciali generici, i volumi si consolideranno negli ambienti di stampa più specializzati.
Grande formato La stampa di grande formato viene utilizzata solo da un quarto degli stampatori commerciali, ma è molto introdotta in altri tipi di aziende. Le soluzioni a base di inchiostri a base acqua o ecosolvente sono le più presenti tra quelle installate, ma per i futuri investimenti nel grande formato la classifica è guidata dalla tecnologia Latex. Se HP ha dominato il mercato del Latex per quattro anni, il 2012 è l’anno in cui tecnologie analoghe proposte da altre società si affacceranno sul mercato. Mimaki, ad esempio, ha già presentato una soluzione alla scorsa Fespa Digital di Barcellona e ci aspettiamo che altri produt-
tori seguiranno l’esempio. Nonostante una bassa base d’installato, c’è un interesse a medio termine nei confronti della stampa flatbed UV con una quota più alta del previsto di stampatori intenzionati a prendere in considerazione questo investimento nel corso del 2013. Considerando l’interessante crescita (8%) prevista per le applicazioni di grande formato, sorprende il fatto che gli stampatori commerciali siano ancora reticenti a investire.
Finishing Le attrezzature di finishing in passato erano al top della lista degli investimenti pianificati, ma ora l’interesse si è ridotto al 36%. Non è decaduta l’importanza del finishing, ma attualmente c’è una minore necessità di incrementare il numero di sistemi installati o di diversificare la tipologia di attrezzatura.
stampa mercati
Software di creazione/layout Workflow management convenzionale Stampa dati variabili Stampa MIS Workflow management digitale Web-to-print Software di trattamento immagini Software per dati analitici Digital Asset Management Management campagne cross-media
C’è un certo interesse nell’aggiungere il finishing in linea alle macchine da stampa digitale a colori, anche se inferiore a quello nei confronti di soluzioni per il mercato del bianco/nero. Due terzi delle società sarebbero interessate se sul mercato ci fossero i prodotti giusti al prezzo giusto e il prezzo rappresenta sempre il fattore più importante.
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Software Le soluzioni in cima alla lista dei prossimi investimenti (12-24 mesi) sono piattaforme web-to-print (27% degli intervistati), software per la gestione delle campagne cross-media (18%) e soluzioni per la gestione del workflow (16%). Si prevede, infine, una crescita nell’adozione di software per dati variabili (Fig. 9). L’adozione del software differisce in base ai Paesi e al tipo di attività. Nei Paesi con un mercato del
lavoro più rigido si assiste a una più elevata adozione di software per l’efficienza operativa, come i MIS e i software per la gestione del workflow. L’adozione di soluzioni per la personalizzazione è comune nei Paesi del Sud e del Nord, mentre è più rara nell’Est, dove la produzione digitale è meno diffusa. Gli stampatori digitali e le società di direct mail sono più propensi ad adottare software per il cross-media marketing e l’analisi dei dati. L’adozione di SaaS (Software-as-a-Service) è ancora bassa, ma il livello d’interesse è elevato visto che le soluzioni di web-to-print e cross-media management potrebbero essere supportata dal SaaS. Solitamente il software è installato sui computer dello stampatore presso i suoi uffici, ma è in aumento la tendenza verso i servizi SaaS, in cui il venditore di software vende (e gestisce) la soluzione – da qui il nome del servizio.
Il SaaS riduce la necessità di capacità IT e consente agli utenti di abbandonare un modello “capital expense” per adottarne uno “operational expense”. Un limite è legato alla sicurezza. In industrie come la sanità, le assicurazioni e la difesa nazionale collocare i dati al di fuori dello stabilimento di stampa non è sempre pensabile. Considerata l’importanza attribuita dalla maggior parte delle aziende a una migliore efficienza e all’esigua base d’installato dei sistemi gestionali, sorprende il fatto che queste soluzioni non figurino tra i primi posti tra i futuri investimenti in software. E questo vale in particolar modo per quelle aziende che non hanno la minima idea di quale ambito della loro attività generi maggiore profitto. Sembrerebbe che molte aziende stiano perdendo una grande opportunità non investendo in questi prodotti strategicamente
così importanti che non solo farebbero chiarezza sull’area di business più proficua, ma al tempo stesso renderebbero queste aree ancora più efficienti. È rassicurante invece il fatto che molte aziende stiano investendo in soluzioni web-to-print e cross-media per rispondere meglio alle esigenze dei clienti.
Conclusione Scopo di questo articolo è di offrire spunti di riflessione interessanti, indipendentemente dalla tipologia di azienda, dai clienti e dai mercati in cui si opera. Magari inducendo anche ad analizzare più in dettaglio la propria attività e le strategie da prendere. L’importante è che questa indagine, fornendo una panoramica dell’industria grafica europea, consenta di affrontare con più consapevolezza questo delicato momento congiunturale. IPI 133/12
Non possiede e non prende in considerazione
Possiede già
Non possiede ma prende in considerazione Non sa
Fig. 9 - software: base installato e investimenti previsti
ctp “Migliorare ages arti grafiche/lüscher
comunicazione d’ImpREsA
sempre”
È l’imperativo di Ages che punta in alto investendo in tecnologia con Lüscher Xpose! UV.
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“Migliorare sempre”. Questo l’imperativo che Ages Arti Grafiche di Torino si è da sempre imposta. Fondata nel 1961 dai fratelli Felice, Giuseppe e Vittorio Pasquario rilevando una piccola azienda tipografica, Ages è cresciuta negli anni fino a diventare una delle più importanti stamperie del Piemonte. Impiega circa 50 persone, operando su tre turni lavorativi con 18 gruppi stampa con formati dal 70x100 al 120x160. Lo stabilimento di 9.000 m2, ubicato in zona centrale di Torino, è stato costruito nel 1972 su progetto mirato alla produzione grafica da un team di architetti e ingegneri che realizzarono una struttura di grande pregio e funzionalità. Da sempre Ages ha precorso i tempi. Il 2011, a conferma della vocazione innovativa, ha visto l’azienda allearsi con la Graficat, realtà emergente ma con all’attivo 25 anni di storia. È stato inoltre festeggiato il cinquantenario: 500 invitati tra clienti, fornitori, collaboratori e autorità locali hanno partecipato a un evento che ha voluto celebrare la storia della stampa. Con l’arrivo di Graficat, Maurizio Catasso è entrato a far parte della compagine sociale ed ha assunto l’incarico di direttore generale, dando una ulteriore accelerazione al processo innovativo aziendale. In quest’ottica, è stata decisa una riorganizzazione tecnologica che ha portato all’acquisto del nuovo sistema CTP Lüscher Xpose! L’impianto, configurato con il sistema di caricamento lastre automatico Lüscher PHS, collegato all’imposizione e al RIP attraverso il software per
Da sinistra: Giovanni Lisa (collaboratore esterno di Lüscher); Vittorio Pasquario, Giuseppe Pasquario, Maurizio Catasso (Ages); Vittorio Finessi (Lüscher).
la gestione delle code di stampa PrintQ, è in produzione da metà dicembre. La scelta del nuovo impianto, che sostituisce un precedente sistema a tecnologia termica, si deve a diversi fattori. La qualità della tecnologia UV di Lüscher è garanzia di: lastre altamente efficienti con riduzione della soluzione di bagnatura in fase di stampa, affidabilità in fase di incisione, alta produttività con ottimizzazione dei tempi di produzione e conseguente riduzione dei costi. La versione XPose! scelta da Ages esegue in modo totalmente automatico tutto il procedimento: caricamento delle lastre dai 6 magazzini in linea, separazione e raccolta dell’interfoglio e infine posizionamento della lastra incisa nella sviluppatrice. La concezione modulare del sistema, inoltre, permette di aumentare la capacità produttiva secondo necessità, aggiungendo 16 o 32 diodi laser, oppure sostituendoli con altri a più elevata potenza. In soli tre mesi, le performance del nuovo CTP UV sono state tali da consentire una previsione di riduzione annuale dei costi lastra del 10-15%. Un dato importante, soprattutto alla luce della difficile situazione economica attuale che richiede grande competitività aziendale. Il fatturato del 2011 ha registrato un aumento percentuale che non ha soddisfatto le aspettative del management aziendale, per-
tanto sono state messe in essere strategie di mercato più aggressive per penetrare mercati ancora non approcciati da Ages ma di sicuro interesse nel medio/lungo termine. Ovvia quindi la scelta di adottare tecnologie assolutamente innovative. La tradizionale produzione di stampati commerciali, riviste e libri è stata affiancata, per esempio, da una linea di prodotti di grande pregio, essendo Ages in possesso dell’esperienza e delle competenze per studiare e realizzare tali prodotti. Basti pensare alla tecnologia di stampa con retino stocastico abbinata a macchine offset a 6 colori. Un mix che permette la stampa in esacromia per la fedelissima riproduzione di opere d’arte, essenze del legno e trame di tessuti. Sono presenti in azienda per i prodotti editoriali tre macchine a 4 colori in formato 120x160, corredate da pulpito di controllo con tecnologia Densitronic. Non ultimo, Ages ha rivolto lo sguardo alle tecnologie digitali attrezzando un efficientissimo reparto comprendente una macchina a foglio di ultima generazione e due plotter di grande formato. Sicuramente un’ottima scelta atta ad offrire alla clientela un ventaglio di opportunità sempre più ampio e all’avanguardia. In due parole: “migliorare sempre”.
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per stampatori di successo
Stampare bene oggi è più facile grazie alle attrezzature superaccessoriate e automatizzate a disposizione degli stampatori. I clienti esigono la qualità ma a prezzi competitivi. C’è un modo però per convincerli a spendere un po’ di più: grazie alla nobilitazione degli stampati è possibile ispirare suggestioni tattili e visive che creano contrasti cromatici e volumetrici. Molte le tecniche a disposizione ma su tutte è la serigrafia a farla da padrona: luminescenze e metallizzazioni che esaltano i colori, cromature che definiscono i dettagli, floccature che conferiscono matericità, spessori che interpretano le forme e le sagome degli oggetti… insomma tutto quanto si possa immaginare per personalizzare e caratterizzare uno stampato.
I serigrafi lo sanno bene ma sono molti gli stampatori che, pur volendo avvicinarsi a questo mondo, desistono perché considerano il percorso troppo difficoltoso. KIIAN Group, tra i leader nel mercato degli inchiostri serigrafici, da tempo persegue un ambizioso obiettivo che è quello di accompagnare il proprio cliente nell’acquisizione degli strumenti che consentano di offrire un prodotto con un valore aggiunto riconoscibile. Oltre a una gamma completa di inchiostri serigrafici, digitali e speciali, la multinazionale propone soluzioni integrate per ogni esigenza di stampa attraverso i suoi brand commerciali organizzando corsi di
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formazione di alto profilo strutturati in sessioni teoriche e pratiche. Cuore pulsante del programma formativo l’eccellente team della divisione Ricerca&Sviluppo e l’attrezzata sala stampa continuamente aggiornata con attrezzature all’avanguardia che consentono di sperimentare sul campo tutte le nozioni apprese durante i corsi teorici organizzati nella sala multimediale. Il quartier generale di Luisago, a pochi chilometri da Como, ospita annualmente numerosi tecnici provenienti anche dall’estero per i quali vengono studiati percorsi di formazione modulabili che integrano diverse linee di prodotto o addirittura sessioni “tailor made”.
Dopo il corso, l’assistenza continua
È chiaro che il corso rappresenta il primo step nella formazione del personale di un’azienda grafica. Un primo passo verso l’acquisizione delle informazioni e delle tecniche per riuscire a realizzare effetti speciali che valorizzino la comunicazione stampata. Ma non basta. E Kiian lo sa. Ecco perché la società può vantare un team interamente dedicato al servizio del cliente, multilingue, pronto a guidarlo attraverso i diversi percorsi aziendali con risposte veloci e puntuali. Non un fornitore di materiali di consumo, quindi, ma un partner che supporta il proprio cliente nello sviluppo del suo business. IPI 133/12
Kiian punta sulla formazione
comunicazione d’ImpREsA
La nobilitazione degli stampati consente di valorizzare al massimo i prodotti. Kiian aiuta i propri clienti ad acquisire gli strumenti per realizzare prodotti con un valore aggiunto riconoscibile.
i numeri del gruppo Oggi il Gruppo Kiian vanta tre brand commerciali riconosciuti nei mercati di riferimento; 300 persone che operano nelle diverse sedi nel mondo (156 a Luisago), in modo sinergico, per far “parlare” i prodotti; 9 sedi tra siti produttivi e commerciali, un grande network distributivo che permette di trovare almeno uno dei brand del gruppo in più di 90 Paesi del mondo; la presenza in circa 20 mercati di riferimento compresi quelli industriali specializzati. Headquarter a Luisago (CO), stabilimenti produttivi in Spagna (Barcellona) e in Cina (Shanghai) con partnership produttive in USA e India, sedi commerciali in Italia (oltre a Luisago, ad Ancona e Vicenza) e all’estero (oltre a Shanghai e Barcellona, anche ad Haarlem in Olanda, a Mougins in Francia e a Istanbul in Turchia) consentono al gruppo di avere una caratura internazionale. Kiian è di proprietà del fondo SOFIPA SGR S.p.A. (Gruppo Unicredit) e ha un fatturato di 47 milioni di euro (dicembre 2010).
Una gamma completa di inchiostri per tutte le esigenze
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Attraverso un’attenta politica di investimenti logistico-produttivi, la società è in grado di offrire oggi una gamma completa di inchiostri adatti a varie tecnologie di stampa e con fasce di prezzo diversificate tra loro. Il top di gamma è sicuramente rappresentato dal brand ManoukianArgon, due nomi storici ben noti agli operatori del settore serigrafico: il primo legato al tessile mentre il secondo focalizzato sullo sviluppo di inchiostri a base solvente e UV per il settore grafico. Prodotti chimici per la prestampa,
inchiostri tessili a base acqua, plastisol di ultima generazione, inchiostri a base solvente e UV nonché inchiostri digitali tessili e grafici ecosolvent: un brand che offre inchiostri di primo piano sviluppati nel rispetto della piena sostenibilità ambientale grazie alla continua ricerca scientifica punto di forza del team Kiian. Attraverso KFG, acquisita nel 2007, il portfolio prodotti di Kiian si è arricchito di inchiostri a base solvente e UV, per applicazioni tessili, grafica e prestampa, che pur garantendo una buona qualità si collocano in una fascia di prezzo media. Più specifico per le applicazioni serigrafiche e tampografiche è Visprox, acquisita nel 2006, che è diventata
uno dei marchi commerciali di riferimento.
Parola d’ordine: innovazione e ambiente
Un gruppo ad alto tasso di innovazione. È così che potremmo definire Kiian, una società che investe in Ricerca&Sviluppo buona parte delle proprie risorse per proporre prodotti affidabili, costantemente rivisitati e in linea con le richieste di clienti sempre più esigenti. Ma c’è un punto fondamentale sul quale Kiian non transige ed è il rispetto dell’ambiente. Una filosofia che contraddistingue la società sin dagli inizi, quando ancora la definizione “eco-compatibile” non era così abusata. Riunioni costanti con il reparto sicurezza garantiscono una piena conformità alle normative più restrittive in materia ambientale: nel tempo il team di ricerca ha proceduto con l’eliminazione dei componenti più inquinanti con il risultato di linee di prodotto a basso impatto ambientale. Ne sono un esempio GEA, l’inchiostro rotocalco biodegradabile e compostabile al 100%, e Progress, l’emulsione per la preparazione dei cilindri che non usa bicromati.
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PreDrupa PrintCity
Una “fiera nella fiera” Anticipazioni sulle novità esposte a Drupa dalle aziende che fanno parte di PrintCity Alliance. PrintCity si prepara a una grande Drupa proponendo attraverso i propri partner un punto d’incontro di diverse competenze che spaziano dalla stampa digitale a quella offset, dalle nobilitazioni per stampati e packaging agli strumenti per migliorare le prestazioni delle web-press fino ad arrivare ai flussi di lavoro “lean&green”.
di VANNA PIZZETTI
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Drupa è stata al centro dell’appuntamento con PrintCity che si è tenuto ad Hohenkammer, vicino a Monaco, dal 13 al 15 febbraio scorso, e che ha coinvolto la stampa tecnica internazionale e nove membri dell’Associazione (Sappi, M-real, UPM, Kurz, Océ, Eltosh, Procemex, Trelleborg, Manroland Web Systems). Un incontro durante il quale sono state esposte le strategie rispetto a Drupa, manifestazione vista come una delle più impegnative degli ultimi tempi poiché crocevia di un profondo cambiamento strutturale che l’industria grafica si trova ad affrontare. Tutti concordi, infatti, nel sottolineare che il volto delle aziende di stampa è destinato a cambiare e che negli anni futuri si potranno cogliere opportunità che oggi forse non si riescono ancora a intravedere. «Non è corretto pensare alla stampa solo chiedendoci se avrà “un futuro”. Credo che ci sia più di un futuro, un mix di opportunità che le aziende grafiche possono imparare a cogliere in maniera vantaggiosa», ha sottolineato Nigel Wells, responsabile progetti PrintCity. Le aziende che fanno parte di PrintCity operano in diversi settori che spaziano dalla stampa convenzionale al digitale, dal packaging all’editoria e comprendono, oltre alle nove già citate: Baumuller, Cofely, Megtec, Merck, Sun Chemical, Tolerans, Weilburger Graphics, Westland. L’intero gruppo di questa alliance, oltre ad altri partner tra i quali Finest Fog, Fujifilm, Metrics, PrintGraph e Sonoco Alcore, lavorerà per offrire ai visitatori una panoramica su come il packaging e gli stampati possono essere proposti con particolari nobilitazioni che ne accrescono il valore ma anche un’occasione per uno scambio di opinioni e idee sulla stampa offset e su alcuni temi caldi, quali la riduzione dei costi di produzione,
“Credo che per la stampa ci sarà ‘più di un futuro’, un mix di opportunità per le aziende grafiche”. Nigel Wells
workflow e materiali nella stampa offset e digitale, metodi e tecniche per calcolare l’impatto CO2. Anticipazioni dalle aziende
Iniziamo da UPM che con Drupa apre un nuovo capitolo della sua storia. La recente acquisizione della Myllykoski ha rafforzato la sua posizione nell’ambito delle carte dedicate al segmento della stampa di riviste e giornali ed è in questi settori che la cartiera finlandese sta mettendo gran parte delle sue risorse, una scelta della quale beneficeranno i clienti poiché potranno accedere a un’ampia gamma di carte per l’editoria. Drupa sarà anche l’occasione per i clienti per familiarizzare con una novità costituita da un nuovo servizio basato sul web per la gestione del workflow e del colore, sviluppato in collaborazione con Dalim Software e con GMG. Battezzato UPM ColorCTRL, questo workflow è basato sul pdf e permette di gestire l’intero processo di stampa, dalla creazione del file alla successiva stampa con un’ottima resa qualitativa del colore. Un servizio che sfrutta la soluzione cloud e non richiede pertanto investimenti o costi aggiuntivi per la manutenzione di un server in locale, hardware o software, permettendo agli utenti di accedere al servizio online e controllare il workflow di più collaboratori coinvolti nella realizzazione di un lavoro. Il range di carte presentato a Drupa comprenderà SwanBarrier per l’industria del packaging, wide DIGI paper e carte con basse grammature come la UPM Eco. Pronta ad affrontare Drupa forte del passaggio alla nuova proprietà, il gruppo L. Possehl & Co, Manroland Web Systems sarà presente con la
eventi pre drupa
Nigel Wells, responsabile dei progetti PrintCity. La presenza di PrintCity Alliance a Drupa nel pad. 6 ruota intorno a due temi base riassunti nel concetto “Print: seen! lean&green”, dove seen sta per l’area dedicata alle nobilitazioni dello stampato e del packaging mentre lean&green riprende il concetto di flusso di lavoro veloce, efficiente e l’impegno a ridurre al minimo l’impatto ambientale.
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eventi pre drupa Sistema di controllo bobina Procemex
Lithoman S manroland heatset Eltosch (gruppo Honle) JetCure inkjet UV
Océ ColorStream 3500 Twin
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divisione che si occupa delle macchine a foglio, Manroland Sheetfed Systems, con la nuova linea della Colorman e:line per i quotidiani e la Lithoman S per la produzione heatset a 96 pagine. Con il riposizionamento sul mercato dovuto alla nuova proprietà, Manroland ha inoltre ribadito il proprio impegno a rispondere con maggiore forza e con risorse più adeguate alle necessità dei propri clienti concentrandosi in particolare sull’offerta di servizi di upgrade e riconfigurazioni di macchine già installate. Drupa sarà anche un’occasione per parlare con i clienti delle innovazioni che riguardano la linea Rotoman HiPrint e Rotoman DirectDrive. Procemex, azienda specializzata in sistemi per il controllo della bobina, proporrà soluzioni in grado di rilevare eventuali malfunzionamenti nel momento in cui la carta passa sulla macchina da stampa (difetti e rottura della carta). Il controllo avviene con telecamere posizionate in alcune sezioni chiave della macchina: dopo lo sbobinamento della carta, tra i gruppi stampa e il forno di essiccazione, nelle aree dove c’è il taglio della carta e nella fase di piega. Trelleborg, produttore di tessuti gommati per i tre segmenti di stampa (offset, digitale e flexo), presenterà la nuova generazione del Vulcan Synthesis Evo per il settore heatset e il Rollin MyCoat, un caucciù da 2 ply mylar disponibile in 3 spessori (1,96, 1,35 e 1,15 mm). Un top speciale rende quest’ultimo ideale sia per unità di verniciatura a base UV o acquosa. I caucciù Trelleborg sono certificati ISEGA e possono essere quindi utilizzati nei processi di stampa del packaging per alimenti. Durante l’incontro pre-Drupa Trelleborg ha inoltre annunciato di aver siglato un accordo con Kodak per offrire una soluzione dedicata alla stampa flexo degli imballaggi. Sappi Fine Paper Europe, che, nel 2008 ha acquisito M-real fine paper, sarà presente nel padiglione PrintCity e sugli stand Heidelberg e HP. Oltre alla ricca gamma di proposte, Sappi punterà sui brand di carte più famosi in grado di aggiungere valore agli stampati oltre a presentare il sito web, Houston Platform, che offre informazioni tecniche per carte specifiche e i diversi tipi di stampa. Kurz, che sarà inoltre presente nel pad. 3, proporrà a Drupa un nuovo cold foil per la stampa offset UV a foglio (ma anche per stampa tradizionale). Denominato Luxor/Alufin KPS-OP, consente di avere un risultato ottimale e una copertura uniforme in varie applicazioni, anche in grandi aree dello stampato. L’altra novità di rilievo riguarda il processo
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Tessuti gommati Trelleborg
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di finishing fuori linea battezzato Digital Metal (effetto metallico) per stampati digitali. Seguono l’ultima generazione delle tecniche olografiche Trustseal OVD (Optical Variable Device) per l’anticontraffazione dei marchi. Oltre alla linea dei foil Luxor/Alufin MC-Pro, Luxor/Alufin MP e Luxor/Alufin ML, a Drupa farà il suo debutto anche il foil Luxor/Alufin MTS, ideale per tutti i tipi di decorazione e caratterizzato da un alto grado di resistenza all’abrasione. M-real Corporation sarà presente in fiera con una nuova immagine, frutto del cambio di nome in Metsä Board Corporation. Questa nuova identità, che contempla anche un nuovo logo per presentarsi sul mercato, riflette il focus sulla produzione di cartone, obiettivo condiviso con la società capogruppo, la Metsäliitto che diventa ora Metsa Group. Nel passato il gruppo ha infatti lavorato per trasformare una società meramente coinvolta nella produzione di carta in quella di un gruppo dedicato alla produzione di cartone. Océ proporrà la nuova ColorStream 3700 Twin da 100 m al minuto con una larghezza di stampa di circa 540 mm. Drupa tiene anche a battesimo la nuova JetStream 4300 mono per la stampa di libri, una inkjet che offre una velocità di 200 m al minuto. Segue la JetStream 1900 che offre una velocità di 1714 A7/ minuto, ideale per direct mail e stampa di quotidiani. Eltosh, del Gruppo Hönle, mostrerà i nuovi UV JetCure per la stampa ink-jet di grande formato, sistemi ad alte prestazioni che consentono di ottenere ottimi risultati di essiccazione anche ad elevate velocità di stampa. I JetCure sono equipaggiati con specchi dicroici per materiali sensibili al calore e sono disponibili con lampade spectra per inchiostri specifici.
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Nata nel 1983, TAGA Italia si propone gli stessi scopi dell’omonima Associazione internazionale (TECHNICAL ASSOCIATION of the GRAPHIC ARTS) ed in particolare: •
1. promuovere e incoraggiare la ricerca nel settore, prestampa e stampa
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2. migliorare la preparazione degli operatori, capireparto, direttori tecnici
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3. diffondere la conoscenza tecnica nelle Arti Grafiche
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4. organizzare meeting e curare pubblicazioni di settore, sia scientifiche che divulgative
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5. tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi
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6. far conoscere all’estero le esperienze e le tecnologie sviluppate in Italia
•
7. far conoscere in Italia studi e ricerche svolti all’estero
per avere accesso a tutti i documenti e ai test con soli 50 Euro! Informati telefonando alla Segreteria (02.69006395 solo mattina). Organi ufficiali: Il Poligrafico Italiano Rassegna Grafica.
SEDI TERRITORIALI TAGA Italia:
Genova - Roma - Firenze - Trento - Bologna - Torino - Verona - Venezia
SpazioEcologia AltaEco: “Io stampo sostenibile”
Progetto di sostenibilità per gli studenti
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Realizzata in partnership con Assografici, Agfa Graphics e Gruppo Huber, l’iniziativa è dedicata agli studenti degli istituti superiori del settore. “Io Stampo Sostenibile – Scuole” prevede dei seminari, rivolti ad allievi e insegnanti, che trattano il tema della sostenibilità nella comunicazione stampata per fornire una panoramica sulla realtà aziendale e sugli effetti positivi che l’adozione di pratiche sostenibili consente di ottenere, non solo a livello ambientale e sociale, ma anche economico. Il concetto che i promotori dell’iniziativa vogliono trasmettere alle scuole è proprio che una gestione aziendale improntata alla sostenibilità permette di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti con conseguenti benefici economici derivanti sia dal risparmio di tempo e risorse, sia dalla capacità di rispondere alle nuove esigenze del mercato in cui la richiesta di prodotti sostenibili, già in costante crescita, è destinata ad aumentare. Questo progetto, inaugurato lo scorso dicembre presso la Scuola Grafica e Cartaria San Zeno di Verona, è stato presentato anche lo scorso 31 gennaio a Torino a circa 70 studenti della classe quinta dell’Istituto Tecnico Industriale Bodoni per la grafica & comunicazione e Professionale Paravia per la grafica multimediale, fotografia e produzione audio video.
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AltaEco, società specializzata in servizi alle aziende per il business sostenibile, ha organizzato, nell’ambito del progetto dedicato al mondo delle arti grafiche “Le vie della Sostenibilità”, l’iniziativa “Io Stampo Sostenibile – Scuole”.
“Lo sviluppo sostenibile va inteso come strumento creativo, innovativo, etico e sociale da affiancare alla competenza tecnica”.
Massimo Capriati
Marco Oreste Reggiroli
Chiara Pinton
Massimo Capriati
Italo Vailati
Ad aprire il convegno è stato Italo Vailati, funzionario Assografici, che ha presentato i dati del settore delle arti grafiche in Italia e in EuSviluppato da AltaEco, “Le Vie della Sostenibilità” è un ropa. A seguire ha parlato Massimo Capriati, progetto per le arti grafiche che interviene su varie diamministratore delegato di AltaEco, che ha mensioni aziendali, dalla produzione alla commercializzaillustrato il significato di “sviluppo sostenibizione dei prodotti fino al marketing e alla logistica. Il tutto le”, svincolandolo dai luoghi comuni e insecon l’obiettivo di offrire benefici all’azienda in termini di rendolo in una visione più ampia in cui viene efficienza e risparmio energetico e, al tempo stesso, di inteso come strumento creativo, innovativo, proporre alla sua clientela un prodotto a basso impatto etico e sociale che dovrebbe essere affiancato ambientale e più attraente. Oggi, infatti, l’utente finale rialla competenza tecnica per fornire prodotti in cerca sempre più prodotti in grado di soddisfare certi requisiti fondamentali di sostenibilità. linea con le attuali richieste dei clienti. Vari sono i servizi proposti all’interno di “Le Vie della SoL’incontro si è concluso con due case history, stenibilità” che toccano: lo sviluppo sostenibile, il risparquella di Agfa Graphics presentata dal markemio energetico, l’uso di energia da fonti rinnovabili, la ting manager Italia Marco Oreste Reggiroprogettazione di processi sostenibili, la gestione ottimizli, e quella di Gruppo Huber illustrata dalla zata delle tecnologie informatiche, la gestione critica dei customer relaconsumi e le risorse, lo sviluppo di progetti dedicati alla tionship manager altaeco formazione, per concludere con servizi di certificazione, dell’azienda Chiaconsulenza legale e sistemi di abbattimento della CO2. ra Pinton. Questi AltaEco è una realtà imprenditoriale che, applicando i Grazie al nuovo percorso, l’azienda potrà offrire alla cliendue interventi tecprincipi e i modelli dello sviluppo sostenibile, supporta i tela un prodotto seriamente progettato secondo nuovi e nici sono serviti processi di cambiamento delle imprese verso un modello innovativi modelli di sviluppo sostenibile, creato con criper dimostrare agli economico che tenga conto dell’impatto sociale e amteri di salvaguardia per chi lo produce, e in linea con i studenti che il cambientale del loro operato. dettami richiesti dai processi di “acquisti verdi”. biamento verso la AltaEco, avvalendosi di un network di professionisti intersostenibilità è già in ni all’organizzazione, della forte relazione di partnership atto e che alcune grandi aziende del settore, con aziende prestigiose nell’ambito di soluzioni tecniche magari le stesse in cui potranno lavorare un eco-sostenibili e di centri di ricerca universitari, mette a didomani, stanno implementando dei modelli sposizione delle aziende tutti gli strumenti per conoscere, di sostenibilità all’interno dei loro settori promodellare e applicare i criteri di sviluppo sostenibile al business, affinché si traducano in reali vantaggi competitivi. duttivi e organizzativi. Attraverso programmi di formazione, informazione, proVisto il successo riscosso dal progetto, AltaEco gettazione e servizi dedicati affronta il tema della sostenie i partner Assografici, Agfa Graphics e Huber bilità come nuova leva competitiva, abbinando i valori etici Italia stanno pianificando nuovi incontri in alle esigenze di profitto proprie dell’azienda. altri istituti. Il prossimo appuntamento di “Io Oltre al progetto “Le Vie della Sostenibilità”, AltaEco si Stampo Sostenibile – Scuole” è con gli studensta occupando di progetti di sostenibilità nell’ambito del ti del Centro di Formazione Professionale R. servizio di riparazione auto, di formazione sui temi del buBauer di Milano a fine marzo, occasione in cui, siness sostenibile, di parchi gioco innovativi per bambini e oltre al consueto convegno sulla sostenibilità, di soluzioni sostenibili in ambito packaging e allestimenti viene per la prima volta trattata una parte spefieristici. cifica sulla carta.
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Le vie della sostenibilità
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inksUnpartner comunicazione d’ImpREsA
marabu italia
con competenze a 360 gradi
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dale, etichette, flaconi e contenitori ecc. Accanto agli inchiostri proposti sul mercato, frutto di tecnologie innovative e scaturiti dallo sforzo di un team di esperti, tra chimici, ingegneri e product manager, il valore aggiunto di Marabu Italia è dato dalla competenza acquisita nel settore e dal conoscere profondamente le esigenze del mercato. Questo significa sapere sempre esattamente quale tipo di inchiostro, tra gli oltre 80 proposti sul mercato, meglio si presta per una specifica applicazione in termini di coprenza, brillantezza e capacità di protezione del supporto. Ma gli inchiostri sono solo una parte del ventaglio di soluzioni proposte da Marabu Italia. Case rappresentate di alto profilo: la base del successo di Marabu Italia Marabu Italia ha selezionato nel corso degli anni alcune aziende che sono leader nel loro settore. La loro specializzazione, che si fonde con la conoscenza del mercato nel quale opera Marabu Italia, permette di offrire ai clienti quanto di meglio sia oggi disponibile nell’ambito delle emulsioni, pellicole, matrici ecc.
KIWO - Kissel+Wolf: emulsioni diazo polimeriche e fotopolimeriche, colle per i telai oltre a prodotti per la pulizia e il recupero del tealio e adesivi serigrafabili. Ulano: pellicole CDF, matrici dirette a intaglio, fotopolimeriche dirette e indirette, pellicole trasparenti per la stampa inkjet per la realizzazione dei positivi per l’incisione del telaio seirgrafico. NBC: tessuti in poliestere e nylon. Kent: taglio clichè fotopolimerici per il settore tampografico oltre a macchine tampografiche a uno o più colori. Paragon Inks: inchiostri flessografici per il segmento narrow web dedicati al settore delle etichette. Grünig e SignTronic: sistemi per l’automazione del processo serigrafico comprendenti sistemi di pulizia e recupero, tavoli di tesatura, emulsionatrici automatiche, sistemi CtS (Computer-to-Screen). Sakurai: macchine serigrafiche a cilindro. Atma: macchine serigrafiche piane dal piccolo al grande formato. Natgraph: forni serigrafici ad aria o UV, impilatori e wicket .
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Marabu Italia, che ha alle spalle un gruppo di forza internazionale impegnato da oltre 150 anni nello sviluppo e produzione di inchiostri dedicati alla serigrafia, stampa digitale, flessografia e tampografia, è conosciuta e apprezzata sul nostro mercato per l’alta qualità dei prodotti offerti ai clienti. Ad esempio, gli inchiostri digitali Marabu, a base solvente e UV, sono stati sviluppati per garantire il meglio con le varie teste di stampa, così come gli inchiostri tampografici sono stati progettati per aderire perfettamente a materiali plastici e ad altri supporti difficili: dall’imballaggio ai giocattoli, dagli strumenti medicali alle attrezzature sportive, fino ad arrivare al settore promozionale. O ancora nel settore delle etichette spicca la linea di inchiostri tipografici e flessografici UV oltre alle vernici UV flexo e tipografiche. Per questo comparto primeggia il servizio offerto da Marabu Italia per la preparazione di tinte a campione, software per la formulazione del colore e sistemi automatici per la dispensazione del colore. Un inchiostro serigrafico per ogni applicazione, dunque: dalla grafica, display, optical disc, dal vetro alle carte di credito, automotive, segnaletica stra-
comunicazione d’ImpREsA
Intervista a claudio moffa, managing director
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Marabu a Drupa si fa in tre A Düsseldorf, novità per la stampa inkjet, la serigrafia... e altro ancora. Con ben tre postazioni nel pad. 3 (stand A92, A73-5, A90), Marabu si appresta a vivere una grande Drupa puntando su inchiostri e vernici per la stampa digitale. In particolare il focus sarà sul nuovo brand UltraJet DUV, inchiostri UV per sistemi inkjet. Questo nuovo inchiostro fa parte del portfolio completo di prodotti che comprende la linea di inchiostri Ultrajet UV, gli inchiostri sublimatici a base acqua TexaJet e la linea Marajet a base solvente. In qualità di membro fondatore di ESMA, Marabu sarà presente anche nell’area ESMA ScreenCity. Qui sarà dato grande risalto alla linea di inchiostri serigrafici che contempla ora una new entry di grande prestigio, un inchiostro a bassa migrazione: l’Ultrapack UVFP per la stampa esterna di packaging destinati agli alimenti. A questo si aggiungono gli inchiostri serigrafici per applicazioni grafiche e gli inchiostri UV LED per contenitori e la stampa di etichette. Infine, Marabu esporrà insieme alla giapponese Sakurai offrendo ai visitatori la possibilità di assistere a dimostrazioni di stampa con inchiostri UV per effetti speciali, grazie alla nuova generazione della Sakurai Maestro.
Qual è il rapporto che lega Marabu Italia al mondo dell’industria grafica tradizionale e la cartotecnica? Possiamo offrire allo stampatore la possibilità di accrescere il valore degli stampati offset e dei lavori di cartotecnica grazie al processo serigrafico. La parola d’ordine è “nobilitazione” e, nonostante l’avvento del digitale, alcuni effetti speciali sono ancora oggi realizzabili solo con la tecnica serigrafica, come ad esempio il braille, il tattile, l’effetto oro, il flock e altri ancora. Quanto pesa oggi la nobilitazione degli stampati in termini di fatturato? Quanto incide sul prezzo finale del prodotto? Negli ultimi mesi ho incontrato alcune aziende dell’industria grafica tradizionale che mi hanno confessato che i margini realizzati, tra l’altro gli unici, erano frutto del valore aggiunto offerto dalla nobilitazione serigrafica. Il segreto di fatto deriva dalla combinazione di più tecniche di stampa e pertanto il prezzo finale scaturisce dalla combinazione di molteplici fattori. Non si parla più di un prezzo in base alle tirature, ma di un prodotto unico, esclusivo, inimitabile. Quindi la variabile prezzo diventa secondaria. La stampa serigrafica è cambiata negli ultimi anni: cosa ne pensa del suo rilancio come tecnica abbinabile ad altri tipi di stampa e della sua forte componente artistica e creativa? Il mondo della stampa serigrafica conosce molto bene l’impegno profuso da Marabu nel trasformare processi produttivi in soluzioni industriali e in questo contesto la serigrafia è considerata parte del processo. Nel settore grafico abbiamo iniziato solo da poco a proporre questo tipo di approccio. Il mix tra componente artistica/creativa e industrializzazione del processo sarà la chiave di volta per entrare con forza nel settore offset e nella cartotecnica in generale. La possibilità di integrare la serigrafia con diverse tecniche di stampa o altre lavorazioni aggiunge esclusività al prodotto, consentendo allo stampatore di raggiungere risultati dal sicuro effetto “Wow”. La qualità del servizio di consulenza offerto agli stampatori può decretare il successo di un fornitore. Come si propone Marabu Italia in questo contesto? Il nostro team tecnico in Italia è costituito da tre esperti di serigrafia specializzati non solo in formazione ma anche, e soprattutto, nella ricerca dell’eccellenza, del gusto, dell’esclusività. La parola d’ordine in questo caso è “partnership”. Marabu di fatto si propone nel mondo, e ovviamente anche in Italia, come partner attivo, fornendo un servizio di consulenza tecnica basata sulle nostre esperienze acquisite sul campo. Non solo. Anche attingendo alle conoscenze della nostra casa madre, che ha oltre 150 anni di attività, e di tutti i nostri partner. Aiutiamo il cliente in tutto il processo produttivo, dalla prestampa fino ad arrivare a identificare le caratteristiche ideali di tenuta, resistenza e durata del supporto.
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SpazioEtichette Ferrari Spumanti
L’etichetta che va sul podio Esiste un unico modo a prova di errore per trasmettere la qualità, la tradizione e lo stile di un vino una volta che è stato imbottigliato: la sua etichetta. Per Marcello Lunelli, vicepresidente di Ferrari Spumanti, il produttore leader in Italia nel settore spumanti, l’etichetta è senza dubbio “un prezioso strumento d’identificazione e di marketing”. Marcello Lunelli è il rampollo della seconda delle due famiglie che, da quando l’enologo Giulio Ferrari produsse per la prima volta il loro vino nel 1902, hanno coltivato e promosso il marchio Ferrari. Oggigiorno questo nome è sinonimo di eccellenza. «L’azienda vanta una tradizione di oltre un secolo e continua a ottenere riconoscimenti per i propri prodotti», afferma Lunelli. Sebbene ci possa essere la tentazione di cambiare l’immagine con l’avvento delle nuove generazioni, Lunelli è convinto che ciò non sia auspicabile, almeno per quello che riguarda i vini. Tradizione significa continuità
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Con «un prodotto basato sull’emozione, i valori non devono cambiare», asserisce; e certamente questo è il caso di Ferrari Spumanti, che
“La confezione di un nostro vino rappresenta la sua identità a livello visivo”.
Marcello Lunelli
segue ancora il “metodo classico” per la produzione dei propri vini. «Lo stile del nostro prodotto, che presenta caratteristiche organolettiche affermate da tempo, non è cambiato. La sua confezione - l’etichetta - rappresenta la sua identità a livello visivo», aggiunge. Il ruolo molto particolare delle etichette per spumanti
Il filo ininterrotto di questa identità visiva, unitamente al magico nome Ferrari (con le sue numerose associazioni, non necessariamente correlate ai vini), ha consentito all’azienda di ottenere una notevole visibilità per i propri prodotti in occasione di eventi dal vivo, in interni e in esterni, in particolare durante eventi legati al successo. «Dopo tutto» spiega Lunelli «lo spumante è intrinsecamente associato alla celebrazione di una vittoria!». Non costituisce perciò una sorpresa il fatto che occasioni quali la premiazione sul podio dei vincitori delle gare di Formula 1 si siano dimostrate eccellenti opportunità per pubblicizzare gli spumanti Ferrari che, tra le mani del vincitore della gara, sono ovviamente sempre riconoscibili dall’etichetta. «Riteniamo che la visibilità in occasione di tali eventi possa fornire un valore aggiunto al nostro marchio in molti settori diversi, dalla musica allo sport, dalla moda alla politica e al mondo degli affari… L’importante è essere presenti al momento giusto!». I raduni politici e gli eventi internazionali, in realtà ovunque vi sia la possibilità che vengano scattate foto, rappresentano infatti importanti piattaforme promozionali per Ferrari Spumanti.
Dietro alle etichette del prestigioso brand sta un altro numero uno, Guidotti Centro Stampa.
Vestire le bottiglie
Dal momento che la bottiglia etichettata rappresenta uno strumento di vendita così prezioso, «la nostra azienda ha sempre dato estrema importanza al “modo in cui vestiamo le nostre bottiglie”. Il nostro logo e l’araldica ad esso associata non cambiano mai, e la tonalità di rosso utilizzata è un particolare segno di identificazione del nostro marchio». Mantenere l’immagine tradizionale è importante, ma il modo in cui essa viene trasmessa implica una tecnica di produzione di etichette all’avanguardia. «Le etichette autoadesive sono diventate estremamente importanti, con tutti i vantaggi correlati» afferma Lunelli. «Garantiscono una finitura perfetta per delle bottiglie che verranno inevitabilmente presentate in un secchiello per il ghiaccio». Guidotti Centro Stampa, parte del gruppo Multi-Color Global Label Solutions, per anni ha stampato le etichette delle due principali qualità di vini di Ferrari Spumanti. Le etichette di vini e alcolici sono una specialità e fanno parte di un settore in cui le etichette autoadesive hanno registrato un forte sviluppo negli ultimi anni, proprio grazie ai risultati di alta qualità che possono essere ottenuti e alla vasta scelta delle soluzioni funzionali offerte. Una soluzione pratica e moderna
Per Ferrari Brut, il supporto per le etichette principali e per quelle applicate al collo della bottiglia è una pellicola autoadesiva in PE bianco di 120 micron su liner siliconato, sul quale è presente un adesivo per etichette da vino in grado di resistere all’umidità e che consente all’etichetta di rimanere applicata alla bottiglia anche dopo un lungo periodo tra-
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NEWS
I fratelli Guidotti della Guidotti Centro Stampa, in provincia di Lucca: al centro Andrea, presidente e CEO, con Marco (a sinistra) e Filippo.
guida sulle etichette autoadesive
L’associazione internazionale per l’industria delle etichette autoadesive, FINAT, ha annunciato la disponibilità della guida Educational Handbook completamente revisionata e aggiornata. La nuova guida punta a essere un riferimento per il settore delle etichette e va a sostituire la precedente edizione del ’96. Per facilitare l’accesso ai numerosi link offerti dalla guida, è disponibile anche in formato elettronico. Oltre ai capitoli aggiornati sulla stampa digitale, include nuovi capitoli riguardanti le tecniche di decorazione, le fasi di design e prestampa nella realizzazione di un’etichetta, i costi di produzione, i supporti disponibili e le tematiche ambientali.
nuova confezione barolo chiarlo
Dopo il restyling dell’etichetta del Barolo Cerequio Chiarlo, voluto dall’azienda Michele Chiarlo per impreziosire l’etichetta delle proprie bottiglie, Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del gruppo Kurz, ha realizzato un suggestivo tubo portabottiglie da utilizzare come omaggio per i clienti. A occuparsi di progetto grafico e stampa è stata la Tipografia Valdostana, partendo da un semplice tubo in cartone riciclato con interno nero realizzato da Cartomeccanica Imballaggi. Fondo e coperchio sono stati realizzati in banda stagnata di colore alluminio, con stampa del logo Luxoro in colore pantone. Per impreziosire il tubo, prodotto in 1.000 esemplari, è stato creato un elegante rivestimento in carta Symbol Freelife Gloss di Fedrigoni, stampata in bianca e volta a 4 colori, con cold foil Kurz Alufin KPS OF argento fornita da Luxoro e plastificazione opaca antigraffio.
l’etichetta “de-legn”
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De-legn è il simpatico nome di una nuova etichetta messa a punto da Eurolabel, realizzata con un frontale costituito da una sottile impiallacciatura in legno di betulla o di ciliegio adesivizzato su liner in glassine. La sua finitura venata e la sensazione che trasmette al tatto comunica al consumatore un’idea di prodotto naturale ed ecologico. De-legn può essere stampata con le tradizionali tecniche di stampa, come flexo, offset e serigrafia, ma anche in digitale con la macchina HP Indigo a 7 colori di cui dispone Eurolabel. Inoltre le possibili nobilitazioni a caldo e in rilievo ne fanno un’etichetta adatta a decorare prodotti di alta qualità.
scorso in un cestello per il ghiaccio. Filippo Guidotti, di Guidotti Centro Stampa, afferma: «Le etichette in pellicola per Ferrari Brut sono stampate con una macchina offset da bobina a bobina, con processi aggiuntivi in linea per renderle ancora più belle, come stampa a caldo con lamina oro e rame, goffratura, per creare l’aspetto tradizionale di un’etichetta per spumante. Sono rifinite con vernice serigrafica lucida e una vernice antiabrasiva prima di passare alla fustellatura a pressione leggera che conferisce alle etichette la loro forma tradizionale, per garantirne l’aspetto perfetto per l’intera durata della bottiglia». Si tratta di un insieme di processi di lavorazione impegnativi anche per delle etichette autoadesive, spiega Guidotti. «La resistenza alle abrasioni era un fattore cruciale per Ferrari, ma la combinazione di inchiostri, delicati elementi decorativi e vernici ci ha imposto molte prove prima di ottenere il risultato desiderato». Le etichette vengono applicate automaticamente sulle bottiglie con estrema precisione, e risultano lisce e senza bolle, elemento caratteristico delle etichette autoadesive. Per un lungo invecchiamento
Per le bottiglie Ferrari Perlé vintage, Guidotti Centro Stampa utilizza un supporto tradizionale in carta dorata metallizzata autoadesiva. Questo supporto è dotato di un liner siliconato e di un adesivo adatto a un invecchiamento prolungato e alle condizioni di stoccaggio negli ambienti refrigerati delle cantine e alla presentazione in cestelli del ghiaccio. Questa particolare etichetta da vino viene utilizzata per le etichette principali e per quelle applicate al collo della bottiglia di Ferrari Perlé. «Stampiamo questi due tipi di etichetta con una combinazione di stampa offset e flessografica da bobina a bobina, con impressione a caldo con lamina oro e goffratura, rifinita con una vernice serigrafica protettiva lucida prima della fustellatura a pressione leggera», spiega Guidotti. Le caratteristiche funzionali della laminazione delle etichette autoadesive rappresentano un valido argomento a favore del loro utilizzo nell’etichettatura delle bottiglie da vino. La combinazione del materiale dell’etichetta, dell’adesivo (disponibile in una vasta gamma di tipologie) e del liner, che consente di applicare l’etichetta sulla bottiglia, rappresenta una soluzione flessibile, versatile ed efficace. Se si aggiungono a ciò le eccezionali possibilità di creazione di elementi estetici complessi, è possibile ottenere, con le parole di Marcello Lunelli, «l’armonia perfetta di gusto, profumo e immagine». (Finat - Associazione internazionale dei produttori di etichette autoadesive)
stampa La stampa online comunicazione d’ImpREsA
minimegaprint
in versione 2.0 Minimegaprint è una realtà giovane, appena costituita, che affonda le proprie radici in oltre 40 anni di solida attività svolta nel settore della stampa. Il know how preesistente è stato inserito in un contesto produttivo estremamente moderno in cui tutti i flussi di lavoro si muovono su binari virtuali e non cartacei, a partire dall’ordine fino ad arrivare alla consegna degli stampati. «Abbiamo attivato un gruppo di lavoro specifico composto da ingegneri, fisici e matematici allo scopo di realizzare nuovi modelli produttivi che potessero consentirci di massimizzare la produttività e limitare l’incidenza degli scarti, garantendo il pieno tracciamento di ogni attività in azienda», spiega Riccardo De Marinis, uno dei protagonisti di questo ambizioso progetto. «Il proposito implicito è quello di mettere a diretto contatto il cliente con il reparto produttivo senza rinunciare a tutti i controlli sul flusso di lavoro e sulla preparazione del file, bensì automatizzandoli al massimo per renderli efficienti e veloci».
Soluzioni di qualità in tempi garantiti
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Minimegaprint si propone di diventare un interlocutore universale per la maggior parte delle esigenze legate al mondo della stampa. I reparti produttivi di stampa digitale di piccolo e grande formato sono la soluzione ideale per chi desidera una risposta economicamente vantaggiosa, in tempi brevi e con la massima qualità che oggi il mercato della stampa digitale è in grado di offrire. «Il ciclo produttivo si compie interamente nei nostri stabilimenti
qualunque sia il prodotto, forte di un installato di prim’ordine: HP Indigo, HP Latex, Durst roll to roll e flatbed, KIP ed Epson, in 8.000 m2 di stabilimenti», spiega De Marinis. «In aggiunta all’offerta tradizionale che accomuna la nostra realtà ad altre presenti nel territorio italiano, affiancheremo il finishing serigrafico ai nostri prodotti offset, allargando così le potenzialità espressive con embossing serigrafico, glitter argento e oro per quanti volessero impreziosire la comunicazione su carta stampata con gli effetti speciali che solo la serigrafia può garantire. Tutto questo sempre fatto internamente. Il nostro customer care e le pagine sui social network saranno a disposizione dei clienti che volessero maggiori dettagli». Minimegaprint tiene inoltre sempre in debita considerazione le tematiche ambientali: gli ambienti lavorativi sono infatti privi di macchine a solvente. Il parco macchine si è nel tempo rinnovato adeguandosi alle esigenze ecologiche, dapprima con l’inserimento di inchiostri UV e successivamente con l’adozione di inchiostri Latex ecologici HP. I processi interni sono disegnati per
fare a meno della carta: computer, connettività wireless e codici a barre hanno rimpiazzato i fogli di lavoro cartacei in un ciclo totalmente “paper free”. I manufatti in reboard (cartone riciclato) internamente progettati sono un’ulteriore risposta a chi ha sviluppato una sensibilità specifica a tematiche ecologiche.
Un interlocutore tecnico per ogni tipo di cliente
Il supporto che Minimegaprint offre è aperto a tutti, dalle piccole aziende ai privati, qualunque sia la quantità desiderata. Viene richiesta solo la minima competenza necessaria per la preparazione dei file: a tal proposito vengono messi a disposizione template che si suggerisce di utilizzare. Il modo migliore per avere un lavoro fatto bene è preparare con cura i file, al resto ci pensa Minimegaprint. www.minimegaprint.com
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tecnologie stampa di sicurezza
Luxoro
L’anticontraffazione in tutte le sue varianti L’agente esclusivo del gruppo Kurz offre un ampio ventaglio di soluzioni per la protezione e valorizzazione del marchio, nei settori cosmetico, alimentare e moda. La contraffazione, si sa, è un fenomeno in preoccupante espansione che incide significativamente sui bilanci di numerose aziende.
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Etichette con ologramma. La protezione e valorizzazione del marchio è garantita dalla combinazione unica di molteplici effetti ottico-visivi e di elementi nascosti che, innalzando al massimo il livello di sicurezza del prodotto, lo rendono inimitabile.
Si pensi che nel rapporto annuale 2010 della Guardia di Finanza, i dati riportano 64.609.259 prodotti sequestrati per contraffazione, su un totale di 110.666.869 (cifra che include anche “tutela del made in Italy” e “sicurezza prodotti”). Di questo totale, 37.104.306 sono articoli moda, 45.930.509 beni di consumo e 19.360.802 giocattoli. Dunque il settore dei sistemi volti a combattere la contraffazione sta vivendo un momento particolarmente importante, in quanto si interfaccia con un mercato la cui domanda di soluzioni per proteggere il valore e l’originalità dei prodotti è in forte crescita. Tra le aziende che propongono sistemi innovativi e funzionali vi è Luxoro, agente esclusivo per l’Italia dei prodotti del Gruppo Kurz, società leader nella realizzazione di soluzioni olografiche per la protezione e la valorizzazione del marchio. Gli ologrammi, infatti, grazie alla complicata riproducibilità, sono ad oggi una delle soluzioni più efficaci nella lotta alla contraffazione, in quanto rendono il prodotto o la confezione su cui sono apposti unici e difficilmente imitabili. La divisione “Brand Protection” di Luxoro-Kurz è in grado di offrire diverse tipologie di materiale olografico, sviluppando progetti che spaziano dall’alta sicurezza governativa (documenti, banconote, passaporti ecc.) alla protezione delle marche commerciali. Gli ologrammi, originati con particolari tecnologie, sono personalizzabili per design, forma e applicabilità e possono essere forniti con grafica standard o personalizzata. Il materiale olografico Luxoro-Kurz può essere fornito sotto diverse forme, a seconda che si scelga di valorizzare e proteggere il packaging primario o il packaging secondario dei prodotti (si pensi alla cosmetica o agli alimentari). Come fascetta stampabile a caldo, sul contenitore stesso o sul relativo coperchio, o come etichetta di sicurezza per arricchire e tutelare il packaging primario. Alternativamente, per il packaging secondario è proposto un ologramma come sigillo di garanzia autodistruggente o come film di avvolgimento dell’intera confezione o come fascetta olografica di apertura.
NEWS
notizie dalle aziende plotter da taglio
Con il nuovo Zund S3 scatta l’ora della massima produttività Zund ha presentato in anteprima mondiale alla scorsa Fespa Digital 2012 di Barcellona la nuova linea di plotter da taglio multifunzione Zund S3, un prodotto perfettamente in linea con il credo dell’azienda svizzera orientato allo sviluppo di sistemi all’avanguardia, che si evolvono costantemente. Scattante e produttivo, S3 introduce numerose innovazioni tecnologiche, ridefinendo i livelli di performance nel taglio digitale e dando ulteriore prova del perché la tecnologia Zund sia “la prima scelta nel digital cutting”. Zund S3 è un mix di grande solidità, precisione e produttività, con valori più che raddoppiati rispetto alle serie precedenti.
A rendere possibili tali prestazioni contribuisce l’adozione di tecnologie finora appannaggio di piattaforme industriali di livello superiore. I motori diretti e la movimentazione su guide magnetiche consentono, infatti, straordinari valori di accelerazione uniti alla pressoché totale assenza di vibrazioni. S3 garantisce elevati livelli di produttività, annullando quasi completamente la necessità di manutenzione sulla macchina. Il sistema è in grado di lavorare un vastissimo range di materiali, anche quelli considerati difficili. Tessuti, vinili, cartone, alluminio, film e materie plastiche, per fare solo qualche esempio, vengono tagliati e rifiniti sempre
in modo impeccabile. Il tutto con un’unica macchina, che conferma le caratteristiche di versatilità, modularità e precisione senza paragoni maturate sull’esperienza e il successo di G3, ora applicate al piccolo e medio formato. Dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e concepito in un’ottica di riduzione degli ingombri, Zund S3 è un prodotto unico le cui possibilità applicative si ampliano ulteriormente con l’aggiunta di un utensile per cordonatura e di una fresa da 300W. Completa le dotazioni del sistema il software di gestione Zund Cut Center che rende facile e intuitiva qualsiasi operazione, senza richiedere formazione specifica da parte dell’operatore.
Zund S3 garantisce elevati livelli di produttività.
Servizio lettori n. 1
stampa digitale
gestione colore
La tecnologia Durst tra arte e cotone
Per la gestione cloud dei colori per i proprietari dei marchi
La nota società fotografica viennese Wiener Photographische Gesellschaft ha utilizzato la tecnologia digitale Durst per la stampa di opere fotografiche di autori di fama internazionale. I sistemi dell’azienda altoatesina sono stati scelti per l’alta risoluzione - fino ai 1725 dpi - un plus che li rende ideali per qualsiasi genere di arte grafica e stampa Fine Art. Le due criticità da affrontare per ottenere livelli di eccellenza per la realizzazione del prestigioso progetto erano: la scelta del materiale su cui stampare e la necessità di ottenere i massimi livelli nella qualità di stampa. Dopo un’attenta analisi, come supporto è stata utilizzata la carta di cotone Saunders Waterford®, oggi prodotta dalla cartiera inglese St Cuthbert di Wells. Per la lavorazione vengono utilizzate solamente fibre di puro cotone.
X-Rite e Pantone hanno presentato PantoneLIVE™, un servizio cloud per i colori in grado di consentire l’accesso immediato ai fondamentali standard cromatici dei marchi che derivano da inchiostri reali applicati a supporti reali e utilizzando processi di stampa reali. Ciò consente ai proprietari dei marchi di prevedere in che modo i colori spot aziendali verranno riprodotti su una vasta gamma di supporti, tra cui cartoncino ondulato marrone, pellicole trasparenti e polipropilene bianco. Le risorse cromatiche del marchio vengono gestite e mantenute in un inventario di dati cloud per garantire una comunicazione dei colori precisa, con qualsiasi fornitore in tutto il mondo. Gli utilizzatori degli inchiostri di qualsiasi produttore saranno in grado di avvalersi del servizio PantoneLIVE, tuttavia Sun Chemical resta il partner di riferimento per gli inchiostri.
Durst Phototechnik, tel. 0472.810211 Servizio lettori n. 2
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Per vedere in azione il nuovo S3 e tutti gli altri prodotti della gamma Zund è possibile prenotare demo personalizzate, contattando i distributori ufficiali Logics per il mercato del packaging (tel. 0363.398927) e ZundLab – Divisione di Sign-Tronic Italia per il mercato della grafica (tel. 0371.421309).
X-Rite Italy, tel. 02.96734266 Servizio lettori n. 3
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NEWS
notizie dalle aziende
stampa inkjet
Océ JetStream 1900 per una velocità al top multilivello. Per stampati per cui è richiesto il massimo della qualità, la modalità premium offre una qualità di immagine percepita di 1200 dpi con una produttività di 100 metri al minuto. Applicazioni transazionali, documenti di direct mail, brevi tirature di quotidiani sono spesso caratterizzati da tempi di produzione ristretti e da picchi di lavoro elevati. È in situazioni di questo tipo che Océ JetStream 1900 rivela tutti i suoi punti di forza e la propria capacità di produrre a costi estremamente competitivi. Per produzioni a costi vantaggiosi la modalità performance consente un considerevole risparmio di
inchiostro. Tutti i modelli della famiglia Océ JetStream sono basati sulle tecnologie proprietarie quali Océ DigiDot® e l’architettura Océ SRA MP per il controller. SRA MP è ideale per sistemi di stampa digitali a colori. Questa tecnologia supporta l’incremento della produttività e la compatibilità del flusso di lavoro di tutti i motori di stampa Océ. Le prime installazioni
stampa flexo
DuPont Cyrel DigiFlow debutta a Drupa DuPont Packaging Graphics (DuPont) ha annunciato il completamento delle attività di commercializzazione di DuPont™ Cyrel® DigiFlow, un nuovo perfezionamento del workflow digitale progettato per ampliare le capacità dei sistemi digitali Cyrel® e Cyrel® FAST e garantire una qualità di stampa e una produttività di livello superiore. Lo strumento aggiunge una camera che consente la generazione di atmosfera controllata durante l’esposizione principale, così da rendere possibile una riproduzione uno-a-uno degli elementi dell’immagine sulla lastra. Le unità di esposizione Cyrel® DigiFlow sono progettate per l’uso “a richiesta” e possono facilmente essere disattivate quando si preferisce un risultato con il punto digitale standard. Per il basso costo e l’alta flessibilità che lo caratterizzano, DuPont ritiene che Cyrel® DigiFlow fornisca la soluzione più semplice e più economica possibile ai flessografi che desiderano poter passare senza problemi dal punto digitale standard al punto ibrido e viceversa.
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DuPont, 02.926291 Servizio lettori n. 5
sono previste nei primi mesi del 2012. Agli utenti dei sistemi Océ JetStream 1400 sarà proposta la possibilità di effettuare un upgrade alla versione JetStream 1900, per consentire loro di beneficiare della maggiore versatilità e delle migliori prestazioni e qualità offerte dal nuovo sistema.
Océ JetStream 1900 consente di produrre alla velocità massima di 127 m/min, ossia 1.714 impressioni al minuto in formato A4.
Océ-Italia, tel. 02.92726543 Servizio lettori n. 4
grande formato
L’inkjet a sublimazione più veloce al mondo
Mimaki Engineering Co., Ltd., leader nella produzione di stampanti inkjet di grande formato, ha annunciato il lancio di TS500-1800, la stampante inkjet a sublimazione più veloce al mondo, e del nuovo inchiostro dedicato Sb300. Studiata per accrescere la produttività nei mercati dell’abbigliamento e del soft signage, questa Mimaki super veloce sarà disponibile, assieme al nuovo ink, a partire da aprile 2012. La nuova TS500-1800 è dotata di funzionalità esclusive, tra cui velocità di stampa su carta sublimatica pari a 150 m2/ora in modalità high-speed.
Bompan, Tel. 0331.81971 Servizio lettori n. 6
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Océ ha ampliato il proprio portfolio di sistemi a bobina con il lancio della nuova Océ JetStream 1900, in grado di raggiungere una velocità di stampa di 127 metri al minuto in full color. Océ JetStream 1900 amplia la gamma di sistemi di stampa duplex ad alta produttività, portandola a tre livelli di velocità: da 75 e 100 fino al massimo di 127 metri al minuto. Per lavori di stampa con ristretti tempi di consegna e budget contenuti, la modalità performance di Océ JetStream 1900 consente di produrre alla velocità di 127 metri al minuto, alla risoluzione di 600x480 dpi e modulazione del punto
PIOMBI
aziende fiori all’occhiello
A scuola di cucina con Monzese Carta Invitati dal distributore cartario i personaggi della comunicazione italiana per una serata “a là carte”.
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www.monzesecarta.it
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foto Tony Matijas
■ “La Scelta Naturale” recitava il menù pieno di golosi richiami allo sconosciuto mondo delle spezie. Realizzato su Ivory, della gamma Arctic Volume, la cui patinatura impalpabile e il punto di bianco naturale esaltava le immagini, con promettente intensità. Davvero la Scelta Naturale per comunicare. Carte ad alto spessore, in ogni senso. Invitati da Roberto Calegari e Paolo Villa, soci del Gruppo Monzese Carta, il più propositivo polo distributivo cartario milanese, per una Serata à la Carte dello scorso 8 febbraio, mai avremmo immaginato che, non la carta, ma noi saremmo stati i protagonisti dell’evento. Editori, pubblicitari, responsabili di produzione, art director della moda e PR, nel contesto della Scuola di Cucina di Teatro 7 Lab ci siamo cimentati nella preparazione della nostra stessa cena. Ognuno, tradendo lo stesso piglio professionale del proprio lavoro, meticolosamente ha saputo sgusciare, spadellare, impastare, infarinare e, finalmente, anche degustare con incredula soddisfazione il risultato di tanta operosità e cooperazione. All’apice del turbinio di sensazioni gusto-olfattive un ottimo Kolbenhof Gewürztraminer DOC, tenuta J. Hofstätter, nell’elegante magnum alsaziano, antico stampo recuperato per la riserva speciale di Roberto Calegari. Conoscersi, conversare, lavorare insieme fuori dai ruoli, è risultato davvero naturale. Una serata ludica, dedicata agli Amici della Carta.
1 Gli Amici della Carta in attesa della degustazione. 2 Roberto Calegari, titolare di Monzese Carta. 3 Salvatore Sagone, presidente ADC Group, con Olivia Vachon, blogger di alta cucina (al centro) e Donatella Treu, ad Il Sole 24 Ore. 4 Pasquale Diaferia, creativo e autore di The Headliners, dedicato ai maggiori copywriters italiani. 5 Shopping bag istituzionali del Gruppo Monzese Carta. 6 Simona Cornelli, responsabile di produzione stampa agenzia Armando Testa. 7 Donatella Treu (a sinistra) e Cinzia Gattermayer, marketing carta, titolare di Papernetwork, con Alessandro Zonca, editore delle riviste Golf & Turismo e Sciare (Publimaster). 8 Paola 12 Gattermayer, Studio P.R Malvezzi Guandalini & Gattermayer Associati. 9 Gaia Marano, chief art director Dolce&Gabbana, ed Enrico Genevois, art director moda. 10 Marco Minardi, direttore vendite, e Paolo Villa, titolare di Monzese Carta nonché socio del Gruppo Monzese Carta, con Ruggero Zuliani, editore riviste Print Buyer, Il Poligrafico e Wide (Zeta’s). 11 Giulia Gatti, consulente produzione stampa azienda moda. 12 Giulio Bortolussi, ad di ADC Group. 13 Andrea Baggi, direttore Firorint-Milano, luxury packaging, e Ilaria Panzeri, graphic designer Dolce&Gabbana.
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eventi stampa digitale
Digital Printing Forum
La comunicazione è multicanale Ormai non è più solo la stampa digitale l’argomento trattato da questo appuntamento annuale. Con la partecipazione di 123 persone, oltre ai relatori e agli sponsor che hanno aderito (HP, Océ, Mondi, Poligrafico Roggero&Tortia), l’evento è giunto alla sua 17ma edizione. Il Digital Printing Forum, organizzato da 4IT Group e ospitato quest’anno nella suggestiva cornice della Mediateca di Santa Teresa in Via Moscova a Milano,
di CRISTINA ROSSI
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ha ormai una denominazione che forse inizia a stargli un po’ stretta. La stampa digitale è infatti solo uno dei tanti argomenti trattati nel corso degli interventi, ma la cornice è in realtà molto più ampia visto che, come si sa, la comunicazione non viaggia più solo su carta, bensì è multicanale e quindi è più appropriato parlare di “marketing dynamics”, cercando di capire quale ruolo viene oggi affidato alla carta ad esempio nelle campagne di marketing. L’evento si è aperto, come di consueto, con un saluto di benvenuto da parte del presidente di 4IT Group, Enrico Barboglio, e del presidente di Xplor Italia Fausto Ceolini. Il tema con cui si è poi rotto il ghiaccio è stata un’analisi della situazione della stampa in Italia da parte di vari protagonisti di questo settore: due fornitori di tecnologie di stampa digitale, Océ (Riccardo Porro) e HP Indigo (Francesco Crotti), un’azienda grafica specializzata nella stampa transazionale, Poligrafico Roggero&Tortia (Federico Tornielli), il presidente di Assografici Giovanni Battista Colombo e un docente dell’università Bocconi, ormai noto nel nostro settore, Alessandro Nova. E partiamo proprio da Nova, che ha inquadrato con dati molto interessanti la situazione dell’Italia, rispetto agli altri principali Paesi europei, a due livelli: quella generale, legata all’andamento del PIL e allo sviluppo economico, e quella più specifica legata al settore della stampa e della cartotecnica. L’Italia ha sofferto forse più di altri le conseguenze della crisi economica nel campo editoriale. Una crisi che si protrarrà - ahimé - per un altro anno, il 2012, che gli analisti prospettano poco roseo, anche se nel 2013 sembra che si potrà ricominciare a tirare il fiato. I dati relativi alla crescita nel settore della stampa forniti da Nova indicano chiaramente che Paesi come la Francia e la Gran Bretagna hanno problemi strutturali più evidenti: dopo la crisi del 2008, dove in tutti i Paesi si sono registrati andamen-
“Non serve cambiare: serve aggiungere professionalità, nonché competenza sulle nuove tecnologie”. Giovanni Battista Colombo
eventi stampa digitale
Cross Media Marketing. Il tavolo dei relatori che al termine della mattinata hanno illustrato con interessanti esempi le dinamiche delle campagne di comunicazione multicanale.
ti negativi, tra il 2009 e il 2011 la crisi non si è arrestata. L’Italia invece, insieme alla Germania e alla Spagna, ha ritrovato una certa stabilità, pur rimanendo lontana dai numeri ante-crisi. L’andamento dell’industria grafica è fortemente influenzato dall’andamento economico generale, ma la prosecuzione del trend negativo del settore stampa, come ha sottolineato Nova, dipende anche da un altro elemento da non sottovalutare, ossia la crescente concorrenza di altri mezzi di comunicazione e, non ultimo, il calo degli investimenti pubblicitari sulla stampa. «Il grande problema dell’Italia è la bassa crescita dei consumi», ha sottolineato Nova. «E questo elemento colpisce in particolar modo il segmento editoria/stampa, poco aperto al commercio internazionale e troppo legato alla domanda del mercato interno». Per i produttori di macchine da stampa la crisi economica ha segnato anche il progressivo “passaggio” dalla stampa offset a quella digitale. Dal 2009 al 2011, infatti, il fatturato legato alla vendita delle macchine offset è calato del 41,6%. Mentre il mercato delle macchine digitali ha avuto una vera e propria impennata nel 2010, con un +55%, per poi tornare a scendere, mantenendosi a quota +14%. Altro dato importante quello sulla produzione, in bianco e nero o a colori. La prima, sempre nel biennio 2009/2011, ha perso il 3%, la seconda è in crescita costante con un +75%. «Non basta più investire in nuove tecnologie per essere competitivi sul mercato», ha osservato giustamente Francesco Crotti. «Il problema non è più scegliere tra offset o digitale, bensì riuscire a gestire le commesse in un’ottica di processo industriale, recuperando efficienza in tutto il processo produttivo. Poi ciascuno deve cercare la propria specializzazione». Di pari passo con la recessione sono cominciati gli slittamenti degli investimenti dai canali di comunicazione tradizionale a quelli di comunicazione digitale. E soprattutto personalizzata, mirata al consumatore. Questo perché - come sostenuto da Jupiter Research - la cosiddetta “rilevanza per il consumatore” migliora gli utili delle campagne di 9 volte rispetto ai mailing di massa non mirati. Dunque comunicazione tradizionale e nuovi canali di diffusione delle informazioni diventano sempre più interdipendenti. Anche in Italia, dove, sostiene Giovanni Battista Colombo, «non serve cambiare: serve aggiungere professionalità, competenza sulle nuove tecnologie». È questa la chiave che aprirà al settore della stampa le porte del riscatto e del rilancio. Una tesi sostenuta anche da tutti i principali interpreti del settore che nel corso del Digital Printing Forum hanno provato a indagare le ragioni profonde alla base del cambiamento in atto. Il web, uno degli artefici del cambiamento
Dal Digital Printing Forum è emerso che saper sfruttare questo canale è fondamentale: i dati forniti da Cristina Papini, della Nielsen, indicano che il mezzo multimediale (pc, Smartphone, iPad) coinvolge ormai la stragrande maggioranza degli italiani - circa 27 milioni - e i numeri sono destinati a crescere. Ma capire l’importanza di questo mezzo ci porta anche a comprendere cosa questo mezzo
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eventi stampa digitale
Le dinamiche di mercato. Protagonisti di questa sessione, da sinistra, Alessandro Nova, Federico Tornielli, Giovanni Battista Colombo, Francesco Crotti, Enrico Barboglio.
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non può fare. Un valore aggiunto proprio della comunicazione stampata, e che si lega saldamente ai concetti di transpromo, di personalizzazione e di campagne di direct mail. Al Digital Printing Forum non sono mancate le case history. HP, sponsor dell’evento, ha presentato i risultati di un’attività di Dynamic Marketing che ha visto il web-to-print come metodo per arricchire le attività di comunicazione dei propri clienti. Le ragioni che hanno portato a scegliere questo metodo di stampa sono diverse. In primo luogo le tirature, che sono sempre più brevi. Si calcola che il 50% dei lavori commissionati agli stampatori non supera le 200 copie e l’80% non supera le 1.200 copie. Ne consegue che un sistema come il web- to-print permette allo stampatore di aumentare il bacino potenziale di clientela (B2B, B2C) anche con basse tirature, senza incorrere nel pericolo di costi eccessivi o di sprechi. Altro intervento rappresentativo è stato quello relativo alla campagna Cross Media Marketing. Promossa da Roxx Group per Georg Fischer, un’azienda specializzata in termoidraulica, nel 2010. Una campagna realizzata per rafforzare la partnership con i clienti e creare occasioni per allacciare nuovi rapporti. La crossmedialità delle azioni si è sviluppata con messaggi personalizzati sia in formato cartaceo sia tramite e-mail e web. E i riscontri sono stati importanti: su oltre 5.200 nominativi, più di 2.000 hanno risposto con feedback positivo al messaggio. A supporto della validità della comunicazione multicanale anche la testimonianza sulla campagna abbonamenti per il gruppo editoriale L’Espresso, presentata da Felicita Mornata, che per Somedia si occupa della realizzazione delle campagne promozionali multicanale. Sergio Pilu, dell’agenzia di marketing e comunicazione Ammiro Y2K, ha voluto invece mettere l’accento sul valore del dato. Chiunque si trova a fare comunicazione ha infatti necessità di gestire dei dati variabili e di veicolarli nel modo più adatto. Saper profilare le tipologie di clienti con cui abbiamo a che fare, ad esempio nell’ambito di una campagna di direct marketing, è fondamentale - ha sostenuto Pilu - per scegliere il mezzo di comunicazione più adatto alla tipologia di consumatore. Ad esempio, nella campagna marketing integrata fatta per Audi A4 Avant, ADC Group, come illustrato da Salvatore Sagone, ha deciso di incentrare la comunicazione sugli aspetti emozionali e sensoriali. L’auto infatti, specie se sportiva, non è solo un mezzo di trasporto, ma rappresenta un’esperienza viscerale, fatta di sensazioni e di esperienze tattili. L’agenzia di comunicazione ha scelto di trasferire al consumatore questo messaggio attraverso una comunicazione tradizionale su carta, ma con l’uso dell’inchiostro termografico. La pagina pubblicitaria pubblicata sul mensile Quattroruote appare completamente nera, ma quando entra in contatto con il calore della mano rivela l’immagine colorata della nuova auto da lanciare. La medesima tecnica è stata adottata per gli inviti realizzati per la campagna di direct marketing. Esempi chiari e di successo di come la stampa, nel senso più classico del termine, può essere abbinata ad altri canali di comunicazione, come l’online, il mobile, i social media, i QR codes.
& Web Movie
Progetto: Frequenza Grafica in collaborazione con Print Buyer - Accademia dâ&#x20AC;&#x2122;Arte Cappiello - C.M. Marginas
g Se ue segue dalle pagine precedenti
argi
(segue da pag. 24)
perché sapranno gestire i flussi di lavoro in modo ottimizzato, perché non avranno costi fissi esagerati, perché avranno un efficiente rapporto con i loro clienti. Temi estremamente interessanti – che già trovano spazio mensilmente sulle pagine del Poligrafico – sui quali ci ripromettiamo di ritornare, per approfondirli, in un’intervista a Francesco Crotti che pubblicheremo sul prossimo numero della rivista. melastampi
(segue da pag. 35)
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Voi lavorate anche per l’estero? Come ci si può internazionalizzare oggi? La stampa on-demand può funzionare dall’Italia all’estero oppure bisogna avere centri produttivi in loco? Al momento non lavoriamo per l’estero, anche se è nei nostri obiettivi proporci su quel tipo di mercato che presenta una sfida molto interessante. L’ostacolo maggiore sono di
certo le spedizioni. Gestire un ordine, il ciclo della lavorazione, a patto che ci siano operatori più che abili dato soprattutto l’ostacolo della lingua straniera, non rappresenta un grande problema mentre la fase conclusiva della spedizione è più complessa e va studiata con un’attenzione particolare. Comprendo che, dall’esterno, possa sembrare una banalità, ma in realtà è un aspetto molto delicato. La crisi sta facendo soffrire di più i grandi stampatori roto-offset e rotocalco rispetto ad aziende votate al digitale come la vostra? Trovo che il settore maggiormente colpito sia quello dei grandi stampatori offset, in maniera minore roto-offset. Senza ombra di dubbio le rotative hanno avuto una flessione della produttività, ma ritengo che l’offset abbia accusato di più. La stampa digitale ha subito, in maniera minore, questa crisi che si è in ogni caso sentita e si sente tutt’ora.
Libri, depliant, brochure, direct-marketing, allestimenti, cartotecnica: quali sono i settori dove operate di più e quelli che vede più reattivi alla crisi? Dato che parliamo di Melastampi e di stampa digitale i prodotti che maggiormente vengono prodotti sono senza ombra di dubbio libri, depliant e brochure. Quanto è ancora oggi un vantaggio avere un’azienda a conduzione familiare e quanto invece è necessario un rafforzamento patrimoniale e manageriale delle imprese grafiche? Per la mia esperienza il portare avanti una tradizione familiare è stata la soluzione migliore per noi. Con questo non voglio assolutamente denigrare o sminuire altre scelte, dico soltanto che la formula e la realtà nella quale mi sono trovato a operare si è rivelata ottimale. Spero che porteremo sempre avanti questa politica di gestione aziendale che sin
qui ci ha premiato.
Quanto incide sui piani di sviluppo delle imprese grafiche la difficoltà a recuperare finanziamenti, dalla stretta creditizia alla scarsa presenza in Borsa e di fondi di private equity? Da parte nostra c’è sempre stata la netta volontà di affrontare ogni difficoltà e ostacolo con le nostre forze, mettendo ogni singola risorsa a disposizione per il raggiungimento dell’obiettivo. La crisi che stiamo vivendo deriva però proprio da una difficoltà nel far circolare le merci e di conseguenza i capitali. Detto questo, il panorama che se ne ricava è chiaro, ed è quello che stiamo vivendo a livello di congiuntura nazionale e internazionale.
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