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Basta dis-occuparsi dei giovani, anche da parte di loro stessi

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POSTFAZIONE

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Aria, idee e leadership nuove. Con il civismo, per la rinascita della Democrazia Italiana. (parte 24 di 40)

“L’Italia non si occupa dei suoi giovani. Non si tratta solo della condizione lavorativa, ma del ruolo delle nuove generazioni all’interno dei processi di innovazione e sviluppo competitivo del paese. Lo mostrano i dati e il modo di raccontare la realtà”

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Alessandro Rosina, lavoce.info — 3 maggio 2019

L’articolo pubblicato da Alessandro Rosina su lavoce.info riassume con un paio di grafici ed alcune rapide annotazioni il declino di un Paese che continua a scavarsi la fossa disimpegnandosi a progettare il futuro, ovvero chances per i suoi giovani152 .

Tale situazione è naturalmente la conseguenza di un mutamento demografico che sovverte gli equilibri generazionali, con un ridimensionamento strutturale delle coorti giovanili che significa depotenziamento della capacità di mobilitazione, autodifesa e rappresentanza in tutte quelle realtà socioeconomiche e dimensioni associative la cui funzione è fondamentale per scrivere l’agenda politica e concretizzare i programmi di tutela sociale, orientare le scelte strategiche di sviluppo.

Siamo in presenza cioè non tanto e non solo di una sottovalutazione della questione giovanile, bensì di un vero e proprio spiazzamento che può essere superato solo se a livello socioculturale e quindi politico subentra una consapevolezza indotta da un dialogo e da una solidarietà intergenerazionale.

Qualche tempo fa il Post ha messo sotto le lenti il processo di maturazione di una soggettività politica dei giovani in grado di entrare in scena con una reale capacità di affermazione delle proprie prerogative e dei propri diritti153 .

Ma probabilmente, in questa stagione che li vede marginalizzati, ha ragione Marco Bentivogli ad esprimere l’appello: “I giovani devono mobilitarsi, contro chi li candida all’eterna panchina” L’ex Segretario Nazionale della Fim rilancia la questione generazionale: “Il governo vuole ridurre l’alternanza scuola-lavoro? Spero sia uno scherzo. Destra e sinistra? Coi giovani hanno sbagliato tutti”154

La sollecitazione a darsi una rappresentazione con cui dare visibilità e concretezza alle proprie istanze, non è peregrina: dall’affermazione della leadership di Renzi con il messaggio giovanilistico della ‘rottamazione’ alla sua traumatica defenestrazione, proseguendo poi con la sua ‘sostituzione’ da parte di un M5s arrivato al successo elettorale sotto la spinta del voto giovanile (in particolare al Sud) attratto dal programma del ‘cambiamento’ e dalla asserita centralità del ‘diritto al reddito’, la voce, il volto, i valori e le idee del mondo giovanile sono apparsi contraffatti, usati, strumentalizzati, piuttosto che l’espressione di una prioritaria attenzione ad una questione sociale condivisa.

Si pensi alle asprezze e faziosità degli scontri su Jobs Act, Buona Scuola e finanche sul Bonus Cultura, senza dimenticare la ‘bufera’ scatenata dalle dichiarazioni del Ministro Giuliano Poletti sulla ‘fuga dei giovani’ all’estero giudicata una ‘fortuna’ (sic!)155 .

152 Se l’Italia si disoccupa dei giovani https://bit.ly/3yoeFuU 153 Chi rappresenta i giovani in Italia? https://bit.ly/3oQBPXs 154 «I giovani devono mobilitarsi, contro chi li candida all’eterna panchina» https://bit.ly/3EQfCyn 155 “Giovani italiani vanno all’estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi” https://bit.ly/3ykeuAu 71

In ogni caso, se una possibile ed auspicabile ‘luna di miele’ con il Governo Renzi è presto tramontata, anche l’investimento di fiducia nei confronti del Grillismo risulta già seriamente compromesso. Tra i primi e più determinati censori del ‘tradimento’, Francesco Cancellato: “Giovani, svegliatevi: Lega e Cinque Stelle vi hanno riempito di debiti per annaffiare di soldi gli anziani”! La sua analisi è stata particolarmente dura, ma sincera perché espressa con il cuore prima che con la mente di un giovane giornalista conscio della perversa comunicazione intrisa di fake news giocata sulla pelle dei suoi coetanei: “Chissenefrega del deficit, dei mercati, dello spread. Se ci fossero stati 40 miliardi, si sarebbero potuti spendere molto meglio di così, per far ripartire l’Italia. Invece, soldi ai pensionati, ai professionisti, a chi non ha pagato le tasse. Che sia la volta buona che i giovani italiani si sveglino un po’?”. Sulla stessa lunghezza d’onda Mattia Madonia: “Perché il M5S ha tradito chi credeva nella loro rivoluzione”156 .

Oltre ogni giudizio disincantato e/o risentito, che quando si osserva la realtà sotto il profilo politico è comprensibile e probabile, è comunque fondamentale focalizzarci su una lettura il più aderente possibile alla ‘condizione oggettiva’ dei giovani, che effettivamente presenta elementi fattuali controversi; vediamo come è stata ‘impaginata’ dai giornali:

• Perché i giovani fanno fatica a trovare lavoro in Italia (il Sole 24° Ore)157; • Il problema dei giovani in Italia, in cifre (Il Post)158; • Perché solo in Italia è un problema essere giovani, nell’era dei giovani (Linkiesta)159; • Otto giovani italiani su 10 sentono la disuguaglianza: un Paese con l'ascensore sociale bloccato (La Repubblica)160 .

Uno sguardo con l’uso di strumenti d’indagine più approfondita e con una visione prospettica, ovvero attenta all’incombenza di un ‘futuro senza speranza’ (che emerge come ineluttabile) è stato effettuato in tempi recenti da Demopolis per conto di OXFAM Italia con la Ricerca su I giovani italiani e le disuguaglianze, con focus sulle disuguaglianze intergenerazionali nella percezione degli under 30161 .

Ma sulla questione della disuguaglianza è sicuramente più significativo un recente rapporto dell’Ocse che fornisce un’analisi comparativa delle percezioni della disuguaglianza economica da cui emergono interessanti risultati per l’Italia. Gli italiani percepiscono un’alta disuguaglianza, che corrisponde in larga misura ai dati. Le idee sono meno precise sul livello relativo del reddito. Ma quello che ci differenzia dagli altri paesi è la scarsa fiducia nell’uguaglianza di opportunità 29162 .

Ora, con Next Generation Eu, il quadro percettivo e delle opportunità reali di ridurre la forbice della disuguaglianza sociale, in particolare dalle coorti giovanili, dovrebbero mutare strutturalmente: ed il documento a cui rinviamo con il link contiene allo stato attuale le analisi più complete e le proposte più convincenti163 .

156 Perché il M5S ha tradito chi credeva nella loro rivoluzione https://bit.ly/30l1YEm 157 Perché i giovani fanno fatica a trovare lavoro in Italia https://bit.ly/31L8a9D 158 Il problema dei giovani in Italia, in cifre https://bit.ly/31KThEd 159 Perché solo in Italia è un problema essere giovani, nell’era dei giovani https://bit.ly/3pTTKM5 160 Otto giovani italiani su 10 sentono la disuguaglianza: un Paese con l'ascensore sociale bloccato https://bit.ly/3s0RbdP 161 ‘I giovani italiani e le disuguaglianze’ https://bit.ly/3s2lmBE 162 Does Inequality Matter? https://bit.ly/3Fx2E9d 163 Next Generation Italia - #IlFogliodelCome https://bit.ly/3eusMFQ 72

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