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Un Laboratorio culturale per la ‘Rigenerazione Democratica’
In Italia non ha avuto la stessa attenzione mediatica il libro di Arnaldo Bagnasco, ‘La questione del ceto medio. Un racconto del cambiamento sociale’ per ragioni che sarà interessante approfondire e discutere in ragione del fatto eclatante che la protesta che in Francia ha incendiato le strade, qui da noi è entrata nelle stanze delle Istituzioni ed ha addirittura portato all’insediamento di una maggioranza di Governo espressione in parte cospicua del malessere covato ed alimentato dal Movimento del ‘vaffanculismo’, i cui esponenti — non casualmente — hanno trovato il modo di solidarizzare con i ‘fratelli’ francesi (per poi ritornare ad un atteggiamento più guardingo nei confronti della violenza gialla273 .
Aria, idee e leadership nuove. Con il civismo, per la rinascita della Democrazia Italiana. (parte 39 di 40)
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Il progetto politico-culturale delineato sin qui è orientato a promuovere la ‘Rigenerazione democratica’, una mobilitazione cognitiva che non è da intendersi come ‘emergenziale’ od espressione di opposizione all’interno di un Partito oppure della dialettica tra diversi Partiti.
È un progetto di innovazione, di ripensamento della Politica e del ruolo giocato dai cittadini nel rapporto con un governo democratico.
Si propone un nuovo modello partecipativo, adeguato al contesto sociale in cui si stanno generando un diverso rapporto tra interlocutori sociali ed istituzionali, nuovi strumenti e nuove forme comunicative.
Analizzata l’attuale situazione italiana che, come spesso accade, presenta spunti sperimentali di notevole interesse, riteniamo sia necessario entrare nell’immaginario politico (recuperando l’originario riferimento alla Polis) anche con azioni provocatorie ma sempre con l’obiettivo di stimolare i processi costruttivi e partecipativi: la ricerca del talento, l’ampliamento del concetto di merito unitamente ad un linguaggio no politically correct sono da considerarsi dei plus caratterizzanti del progetto.
Linee guida del Progetto
1. Obiettivo
L’obiettivo che il Laboratorio si prefigge è quello di promuovere approfondimenti di conoscenza, analisi teoriche, ricerche sul campo per organizzare una rete di persone ed enti che intendano sostenere un modello di vita sociale e politica in sintonia con i valori della democrazia, dell’uguaglianza delle persone, di un benessere diffuso e responsabile.
Al suo interno sarà costituito Gruppo operativo con la funzione di monitorare e far emergere le elaborazioni e le pratiche di ‘civismo’ che si dimostrino efficaci ed adeguate nel misurarsi con l’attuale situazione storica e protese nella rivalutazione dei valori democratici: crescita della consapevolezza e della competenza, capacità critica, attenzione alle prospettive di sviluppo della società, uguaglianza e integrazione, benessere dei cittadini, miglioramento della convivenza sociale.
273 “La questione del ceto medio” https://bit.ly/3Egc4nX e Le radici della crisi del ceto medio: intervista ad Arnaldo Bagnasco https://bit.ly/3EiBotj
2. Il contesto entro cui si colloca il progetto
Il progetto nasce dalla presa di coscienza dell’evoluzione del sistema socioculturale, dalla valutazione dei problemi connessi ai modelli di organizzazione democratica della società e dalla considerazione della scarsa e parziale elaborazione di adeguate soluzioni da parte delle forze politiche presenti nel contesto italiano.
Si propone quindi di approfondire aspetti meno evidenti e meno noti dell’evoluzione del sistema sociale connessi all’evoluzione dei partiti, all’evoluzione della manipolazione digitale di massa e di una contrapposta comunicazione efficace ma fondata su valori, all’evoluzione dei sistemi di comunicazione personale e sociale con il conseguente modificarsi del processo di scelta e di rappresentanza, meno legato a sistemi sociali o gruppi di appartenenza ma più dipendente da scelte emozionali di breve periodo.
Si tratta di recuperare e condividere l’analisi sviluppata da molti teorici riguardo al passaggio ‘dal manifesto a internet’, da una comunicazione razionale a una comunicazione sensoriale ed emotiva.
Approfondendo di conseguenza l’interazione tra sistemi di promozione e marketing delle rappresentanze politiche e i modelli di governo, la funzione dei rappresentanti e i meccanismi di selezione delle scelte politiche. Problemi e situazioni critiche che sono emerse negli ultimi decenni in Italia e nei paesi europei.
3. Le azioni attraverso cui in progetto intende svilupparsi
Attraverso una pianificazione dei tempi e valorizzando le diverse competenze, il progetto intende:
a) Attivare un gruppo di studio per approfondire con training esperienziale i cambiamenti di paradigma delle società e gli argomenti di rilevanza del progetto attraverso approfondimenti, indagini e ricerche sulle implicazioni sociali della cultura digitale quali: • Da Gutenberg a Zuckerberg: cambiamento di paradigma e di impianto cognitivo. • La liquidità da E. de Bono a Z. Bauman e oltre. • Cultura cartacea e oralità ibrida: da una foto in Facebook ad uno status in WhatsApp sino alle sagre e ai Festival culturali. • Uso dei social network, di app, VR e realtà aumentata. • Cos’è la manipolazione digitale di massa: Fake Data, RussiaGate & ItalianGate. b) Sviluppare una analisi del territorio per individuare opportunità unitamente a esperienze e persone che operano in modo coerente con i principi del progetto e che sono fonte di innovazione e di accrescimento di valore dei contenuti (messa in evidenza dei valori attraverso esempi, personalizzazione e storytelling). c) Comporre una mappa della geografia emozionale italiana con messa in evidenza degli ideali, i concetti, le key più sentite e i modelli di fiducia. d) Messa in relazione e creazione di network delle esperienze virtuose, comunicazione e promozione delle esperienze (creazione di un network di influencer). e) Attivazione di un gruppo di studio che approfondisca i temi di rilevanza del progetto attraverso indagini e ricerche, che ne diffonda i contenuti attraverso seminari ed eventi, (crescita della conoscenza e della capacità di lettura del reale). f) f. Valutazione delle migliori modalità per diffondere i contenuti e promuovere le attività del gruppo (diffusione e condivisione della conoscenza e delle competenze). 4. Il modello comunicativo e gli strumenti utilizzati.
Gran parte del progetto si basa sui processi di coinvolgimento che richiedono una forte competenza degli strumenti comunicativi in sintonia con il contesto storico culturale e con le posizioni assunte da altre forze politiche ostili al progetto. È necessario elaborare una politica di comunicazione fortemente avanzata che tenga conto di due nodi cruciali:
a) politiche di difesa. Sviluppare una comunicazione adeguata a contrapporsi alla manipolazione digitale che richiede un aggiornamento degli strumenti, dei contenuti e dei modelli di interazione con gli interlocutori. Attivare una sana politica di contrapposizione agli strumenti attualmente messi in atto dai partiti populisti (mix di evidenze, fake news e contrapposizione violenta). b) Strumenti di attacco e di consolidamento. A partire da una analisi del sentiment degli interlocutori si tratta di approfondire linguaggi e contenuti per generare fiducia e stabilire rapporti positivi con i diversi contesti sociali. Valutare inoltre l’opportunità di trovare un’altra strada per garantire la copertura comunicativa sui target meno sensibili ai social. Lavorare su fasce di persone che hanno anche altre strade comunicative / introdurre nuovi contenuti poco conosciuti dalla maggioranza delle persone. 5. Definizione dei soggetti che operano nel gruppo e nel network.
Il progetto si sviluppa in modo unitario e attraverso un processo di networking. Le diverse aree di competenza e di azione possono essere così distribuite:
a) Promotori e sostenitori di progetto (gruppo definito di partenza). b) Esperti e professionisti, fornitori di competenza in merito ai temi oggetto di approfondimento (scelti in ragione della sintonia con l’obiettivo e le competenze). c) Operatori e facilitatori dei processi e delle attività (tecnici e professionisti). d) Testimonial delle esperienze (influencer scelti attraverso l’analisi dei territori). e) Aderenti al progetto ai diversi livelli della società, impegnati per allargare il network (sostenitori e aderenti al progetto, interlocutori privilegiati del progetto).
6. Mission
La creazione di un network e l’attività di analisi e di studio, hanno l’obiettivo di attivare un processo di messa in evidenza di persone, esperienze, valori e di temi di confronto che possa raggiungere e influenzare l’opinione pubblica rendendo accessibili contenuti specifici e argomentati in merito ai problemi che condizionano l’evoluzione del Paese.
L’obiettivo di comunicazione del progetto intende opporsi a una semplificazione dei giudizi e delle scelte legate a una visione strumentale delle nuove tecnologie, esclusivamente finalizzate a una adesione emozionale e fiduciaria.
Il progetto comunicativo dovrà quindi facilitare la riflessione critica sulle scelte valoriali, attraverso l’introduzione del dubbio in merito ad alcune scelte date per scontate o mettendo in evidenza aspetti ignorati o nascosti della realtà sociale.
È compito del laboratorio democratico operare in direzione di uno spostamento del quadro valoriale dell’opinione pubblica o per correggere il rapporto tra significanti e significati (valorizzando informazioni taciute, distorte o trascurate), tenendo comunque ben presente che la strada maestra è quella del rapporto emozionale con gli interlocutori.
Ipotesi guida del progetto comunicativo è la stretta correlazione tra parole e fatti e a questo scopo la spinta all’approfondimento dei temi sarà fondata sulla presa di contatto (lo storytelling) di esperienze specifiche realizzate da persone o da soggetti sociali che hanno operato in modo innovativo nel promuovere valori coerenti con il progetto evolutivo della società o attraverso la narrazione di esperienze negative e bisogni non soddisfatti. Il rapporto diretto con le esperienze e le storie che emergeranno consentiranno di veicolare processi emozionali per comporre un diverso quadro valoriale.
A questo scopo sarà determinante affiancare il progetto con analisi costanti del quadro valoriale attuale dell’opinione pubblica tenendo in debito conto quanto viene sfruttato dall’attuale comunicazione politica ma 114