SENZA ETA N. 40

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n. 40 Luglio-Agosto 2010 Euro 2,00

Editore: Pixel - Aut. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona .

Tutti possono andare in vacanza Il turismo sociale nelle Marche

RUBRICA

Cosa fare se un figlio “ci sta marciando”?

Le novità alla Fiera di Bologna VETERINARIA

Garanzia di qualità per chi ama gli animali


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sommario

EDITORIALE

RICERCA Cervello, nel 2030 la prima copia su computer

MINISTERO DELLA SALUTE L’Ictus aumenta: prevenzione e comunicazione

RUBRICA DI PAOLO CREPET Cosa fare se un figlio ‘ ci sta marciando’?

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Strana società... la nostra!

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FIERA EXPOSANITA’ Expo di Bologna. Sanità fa rima con... novità

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FOCUS - TURISMO PER TUTTI

Attrattività è anche un turismo accessibile 10-11 I Turismi... della Quality Valley 12-13 In cammino verso il Santuario: il turismo dell’Unitalsi Centri estivi che passione! 17

VETERINARIA Camerino, qualità per chi ama gli animali

16 di Paolo Crepet

REGIONE MARCHE

Medicina Molecolare... confronto e futuro 20 JADE, il progetto a sostegno della longevità attiva

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INRCA

Contro gli abusi... il telefono è d’argento 22 Come invecchiare bene per vivere meglio 23 Una buona comunicazione contro i problemi alla prostata

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ASUR

Asur, nominati i 13 direttori sanitari e ospedalieri 26 L’Asur 7 dice: “game over” al gioco d’azzardo 29

PROGETTI SaniDOC un biennio di successi

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COMUNI A CONFRONTO Numana guarda al futuro

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ALIMENTAZIONE Sano come un pesce... azzurro

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ECONOMIA E SOCIETA’ BPA, sponsor dei valori sul territorio

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CASE DI CURA L’animazine alla Grimani Buttari, un approccio umano

trana società la nostra, da un lato non ama i giovani e non li aiuta certo a cercare lavoro e a realizzare i loro sogni, dall’altro non dimostra di amare nemmeno tanto le persone anziane. Perché, se è pur vero che rispetto a mezzo secolo fa la loro condizione economica, sanitaria e sociale sia enormemente migliorata, se andiamo a vedere alcuni aspetti particolari si fa presto a vedere che non è affatto così. Se esistesse, come in qualsiasi paese civile, una commissione che abbia il potere di redigere una valutazione dello stato degli ospizi e delle casa per gli anziani nel nostro paese, il quadro che ne emergerebbe sarebbe a dir poco tragico. Persone abbandonate, uomini e donne legati al letto perché non più autonomi, cibo insufficiente e di scarsa qualità, farmaci scaduti. Naturalmente non parlo degli ospizi di lusso, quelli per i vecchi ricchi: ve ne sono un certo numero e spillano gran parte delle loro pensioni, ma almeno offrono un’assistenza decente. Ciò di cui sto parlando riguarda la “magna pars” del fenomeno. Ovvero ciò che si prospetta ad un uomo o una donna che le famiglie d’origine non vogliono più in casa e che non dispongono di pensioni milionarie. Naturalmente non vi sono le commissioni di cui ho accennato all’inizio e lo stato dell’arte dell’assistenza agli anziani è lasciato alle regioni, alcune delle quali provvedono, altre assolutamente no. E in un periodo di feroci tagli alle spese sociali (ma perché non si tagliano mai i budget del ministero della difesa? Strana coalizione trasversale quella del nostro parlamento: tutti d’accordo nel non tagliare le spese di guerra!) le future prospettive diventeranno ancora più miserabili. Questo oltretutto è un campo nel quale il privato, quando interviene, lo fa in modo assolutamente speculativo, come ci dicono alcune cronache locali a proposito di denunce e conseguenti interventi della magistratura. Forse occorrerebbe ritrovare un po’ di entusiasmo tra amministratori e operatori del settori, lo spirito che ha portato alla chiusura dei manicomi e delle scuole per bambini handicappati.

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COOPERAZIONE SOCIALE

Cooss inaugura il Centro Residenziale ‘S.Francesco’ 41

LAVORO

L’INPS guarda avanti 45 EDITORE PIXEL REDAZIONE via Valenti, 1 - 60131 Ancona - Tel. 071.2901110 -

www.senzaeta.it - info@senzaeta.it Direttore: Gabriele Costantini. Capo Redattore: Riccardo Milani. Hanno collaborato: Lorenzo Ricci, Mauro Ragaini, Luigi Sfredda, Daniele Gattucci, Lino Rignanese, Julian Burnett, Giulia Zenni, Marco Traini, Gabriele Ferretti, Laura Berrettini, Valentina Pierucci. Comitato scientifico SENZAETA’: Direttore prof. Paolo Crepet, prof. Paolo Busilacchi, direttore Scuola Ecografia, radiologo, prof.ssa Marieli Ruini, antropologa, Università La Sapienza, avv. Giovanni Conti, legale, dott.ssa Maria Lucchetti, Inrca, dott.ssa cav. Paola Michelacci, Turismo sociale. Stampa ROTOPRESS Loreto Aut. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona. Chiuso in redazione 2 luglio 2010


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RICERCA | SALUTE

Cervello, nel 2030 la prima copia su computer A CURA DI RICCARDO MILANI

otrà essere pronta nel 2030 la prima riproduzione su computer dell'attività del cervello umano. La ricerca è già partita. “Se potremo simulare l'attività del cervello potremo simulare anche quello che accade quando si ammala”, ha detto il responsabile del progetto, Idan Segev, dell'Università Ebraica di Gerusalemme, nel convegno sulle nuove frontiere della ricerca sul cervello “The Brain Revolution” in presenza del Nobel Rita Levi Montalci-

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Per gli ospedali il futuro è verde estione dei rifiuti ospedalieri, traffico veicolare legato agli spostamenti di pazienti e staff ospedaliero, consumi energetici: anche gli ospedali, pur provvedendo alla nostra salute, inquinano. “Ma il futuro è dell’ospedale verde, un luogo di cura del tutto innovativo, in cui ogni struttura è pensata per produrre un risparmio energetico, in cui la gestione dei rifiuti ospedalieri sia tale da ridurli al minimo e in cui l’efficienza dello staff ospedaliero, medico e paramedico, permetta di ottimizzare al massimo i servizi offerti. Il tutto potrebbe permettere di ridurre l’impronta ecologica (cioè l’impatto sull’ambiente) di un ospedale di circa 45%”. È quanto riferito dall’architetto americano Roger Hay, Principal della Ratcliff di Emeryville, in California.

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ni. L'incontro, che riunisce esperti internazionali di neuroscienze, è organizzato con il supporto della Camera di Commercio di Roma e diffuso via internet con la possibilità di porre domande agli esperti online. In rapporto fra cervello e computer è stato uno dei temi di punta del convegno e il progetto che punta a utilizzare uno dei più potenti supercomputer del mondo per riprodurre il funzionamento del cervello umano è tra le ultime frontiere. Il progetto, coordinato da Segev, è internazionale e si chiama Blue Brain. “Il primo passo - ha spiegato - è stato organizzare la corteccia cerebrale in colonne: piccoli frammenti che comprendono 10.000 cellule collegate fra loro da miliardi di connessioni chiamate sinapsi. Si nasconde in queste connessioni il segreto della creatività e della capacità di adattarsi. Adesso stiamo cercando di riprodurre sul computer queste colonne corticali”, un'operazione per la quale i ricercatori utilizzano il supercomputer Blue Gene delal Ibm, lo stesso con cui è stata ottenuta la mappa del Dna umano. “La colonna corticale - ha aggiunto Segev - può essere considerata una sorta di codice universale del cervel-

lo”. Si comincia con il replicare singoli frammenti di corteccia fino a simulare il comportamento di 100.000 cellule collegate tra loro da 10 miliardi di sinapsi e 4 chilometri di fibre. In tre anni contiamo di otte-

nere il primo modello completo del cervello di topo, dopodiché si passerà a cervelli sempre più complessi, come quello del gatto, della scimmia e, nel 2030, dell'uomo.

Nascono i Quaderni del Ministero per promuovere l’armonizzazione dei criteri di appropriatezza niformare e fissare, nel tempo e nella memoria, i criteri di appropriatezza del nostro Sistema salute. È l’obiettivo dei Quaderni del Ministero della Salute, la nuova pubblicazione bimestrale edita dal dicastero e fortemente voluta dal Ministro Ferruccio Fazio, rivolta a Istituzioni e Specialisti, per promuovere un processo di armonizzazione nella definizione degli indirizzi guida che nascono, si sviluppano e procedono nelle diverse articolazioni del Ministero. I temi trattati, numero per numero, con taglio monografico, affronteranno i campi e le competenze più importanti, ove sia da ricercare e conseguire la definizione di standard comuni di lavoro. Il primo volume della collana, presentato ieri presso il Ministero della Salute, dedicato ai Centri Cardiovascolari, si intitola “Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell’assistenza alle malattie del sistema cardiovascolare”.

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Parto sicuro: l’Italia è il primo paese al mondo Secondo i dati della University of Washington, pubblicati dalla rivista scientifica Lancet, l’Italia è il Paese al mondo in cui il parto è più sicuro. Non soltanto in Italia la mortalità materna è inferiore rispetto a quella dell’efficientissima Svezia, ma è la metà di quella della Gran Bretagna, quasi un terzo di quella francese e un quarto di quella degli Stati Uniti. Questo dato è dovuto a un sistema sanitario regionale che garantisce il diritto d’accesso e si fa carico dell’intero percorso della gravidanza; ma è

anche dovuto a una cultura diffusa rispettosa della vita e attenta alla tutela della maternità. Si vuole mantenere questa peculiarità e l’Italia si deve proporre come leader per i programmi mondiali contro la mortalità materno-infantile, che nei Paesi del Terzo mondo non è mai sensibilmente diminuita. Questo deve far riflettere anche sull’uso politico della pillola abortiva Ru486: il nostro è l’unico Paese in cui le interruzioni volontarie di gravidanza sono in costante diminuzione da anni.


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MINISTERO DELLA SALUTE | PROGETTI

L’Ictus aumenta: prevenzione e ricerca el nostro paese è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Il rischio di ictus aumenta con l'età: in pratica raddoppia ogni 10 anni a partire dai 45 anni, raggiungendo il valore massimo negli ultra-80enni. Il 75% degli ictus, quindi, colpisce i soggetti di oltre 65 anni. Il Ministro della Salute Prof Ferruccio Fazio ha sottolineato: “Nei Paesi industrializzati l'ictus rappresenta, per le sue dimensioni epidemiologiche e per il suo impatto socio-economico, una delle più importanti problematiche sanitarie, costituendo la prima causa di invalidità permanente e la seconda causa di demenza. Il progressivo invecchiamento della popolazione e la considerazione che l'incidenza dell'ictus è strettamente collegata all'età, fanno ritenere che in Italia l'incidenza di eventi ictali aumenterà nei prossimi anni: le proiezioni fino al 2016 fanno ritenere che tale aumento sarà circa del 22.2%. Da anni abbiamo posto particolare attenzione alla pre-

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L’incidenza dell'ictus è collegata all'età. E’ fondamentale che a livello regionale vengano tracciati adeguati percorsi assistenziali venzione e alla ricerca di interventi efficaci per migliorare la prognosi dei pazienti colpiti da questa patologia. Accanto alla riduzione dei fattori di rischio per questa malattia quali l'ipercolesterolemia, l'ipertensione e il fumo, occorre rendere più efficace l'intervento nella fase acuta per ridurre sia la mortalità che le conseguenze invalidanti”. La gestione ottimale del paziente con ictus cerebrale non può prescindere dal considerare quindi aspetti conoscitivi, organizzativi e gestionali che i diversi tipi di intervento richie-

Si risparmieranno 5 miliardi con la ricetta medica elettronica introduzione del certificato medico elettronico, auspicata dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio, per la fine del 2010 porterà a un risparmio di 5 miliardi di euro sulla spesa farmaceutica annua. Lo ha annunciato lo stesso Ministro nel corso di un incontro col Ministro della Pubblica amministrazione Brunetta. Fazio ha spiegato che il certificato medico elettronico permetterà di aumentare il controllo sulle terapie e di ridurre gli

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errori di prescrizione. Inoltre se si considera che ogni anno si spendono 17 miliardi di euro per i farmaci i cinque miliardi costituirebbero un risparmio del 30%. Il Ministro della Salute ha elencato anche le altre innovazioni che saranno presto introdotte in sanità: i sistemi di centro unico di prenotazione (Cup), il fascicolo sanitario elettronico, la dematerializzazione della documentazione sanitaria e la telemedicina.

dono. E’ fondamentale quindi che a livello regionale vengano tracciati adeguati percorsi assistenziali che identifichino le fasi e gli aspetti essenziali del percorso e definiti modelli organizzativi a rete confacenti alle varie realtà. “Per garantire l'approccio alle problematiche dell'ictus, al fine di pervenire ad una presa in carico complessiva del paziente - continua Fazio si individua un percorso che prevede le diverse fasi: preospedaliera, ospedaliera

(distinta in intervento diagnostico-terapeutico e assistenza riabilitativa), post-ospedaliera”. La letteratura scientifica fornisce solide prove di efficacia a sostegno dell’utilità di mettere in atto, per il paziente con ictus, modalità di assistenza altamente specializzate (stroke unit) e della tempestività dei trattamenti farmacologici e riabilitativi . I benefici interessano tutti i pazienti senza differenze di sesso, età, tipo e gravità del deficit.

Cure palliative e terapia del dolore sono priorità del Ministero l 30 maggio si è svolta la IX Giornata Nazionale del Sollievo, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Gigi Ghirotti, in collaborazione con il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Costruiamo la rete del sollievo” è lo slogan che ha animato una moltitudine di eventi organizzati nelle strutture sanitarie di ciascuna Regione. L’auspicio è che tutti si attivino e diventino “nodi” di questa rete per affermare il diritto di ogni persona malata a non soffrire inutilmente e ad avere garantita la possibilità di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, come sancito dalla recente legge n.38 del 15 marzo 2010. “Il tema del sollievo e delle cure palliative ci sta particolarmente a cuore – ha sottolineato il Ministro della Salute Fazio – abbiamo appena istituito una Commissione ministeriale per implementare cure palliative e terapia del dolore e creato un Dipartimento ad hoc presso il Ministero per studiare nuovi approcci che possano promuovere la cultura del sollievo”.

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RUBRICA | SCUOLA PER GENITORI

Cosa fare se un figlio ‘ci sta marciando’? ono una mamma disperata, non so veramente come muovermi: ho una figlia di 21, iscritta all'università da alcuni anni, ma senza risultato. Il suo unico interesse è la palestra e la cura dell'aspetto fisico. La mattina dorme fino a tardi, a volte fino all'ora di pranzo, dopo di che si prepara per la palestra: La sua stanza è un immondezzaio e continua a reclamare solo diritti. Quando le ricordo che non posso accettare il suo modo di vivere, diventa aggressiva e mi mette le mani addosso. L'altro giorno addirittura mi ha detto che se non la lascio stare prende il coltello e mi ammazza; ha anche aggiunto che se non lo ha fatto finora è perchè ha pensato a se stessa, alla sua vita. E comunque prova per me un odio profondo perchè non sono mai stata una buona mamma, cioè disponibile e affettuosa (parole sue). Solo lei mi può aiutare a dipanare la matassa. Conto su un suo aiuto. Spero che non cestini la mia lettera. La saluto

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ara signora, innanzitutto, quando lettere come la sua, mi viene spontaneo domandarmi dove è il papà: L’educazione non può e non deve, a meno di situazioni assolutamente eccezionali (come la morte del coniuge, l’allontanamento forzato per questioni di lavoro, una guerra, un divorzio), poggiare sulle spalle di

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Inizia da questo numero la rubrica del prof. Paolo Crepet che per la rivista Senzaetà affronterà il tema delicato del cambiamento della società, della famiglia e dei complicati rapporti genitori-figli, con le devianze che ne seguono.

Per scrivere al prof. Crepet e alla sua Scuola per Genitori: scuolagenitori@vi.artigianinet.com crepet.paolo@gmail.com

sichiatra e sociologo è nato a Torino nel 1951, ha collaborato e collabora con numerose istituzioni pubbliche tra le quali il Censis e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Regione Europea. E’ stato Membro dell’Unità Operativa del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Trieste nell’ambito della ricerca “Salute mentale e stress” e Consulente Associato al King’s College di Londra. Dal 1992 al 1995 è stato Consulente dell’Osservatorio Nazionale per lo studio delle tossicodipendenze in ambiente carcerario del Ministero di Grazia e Giustizia. E’ stato professore di “Psichiatrica Sociale II” presso l’Istituto di Psichiatria e Psicologia Medica a Napoli.

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e la ringrazio.

una persona sola, che poi è quasi sempre la mamma. Un padre non può essere assente e non essere richiamato ai suoi

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PAOLO CREPET

doveri e responsabilità. Questo per dirle che la soluzione alla sua situazione deve iniziare dal rifiutarsi di essere sola. Probabilmente infatti sua figlia si sta approfittando di questa situazione, come si suol dire “ci sta marciando”. Forse a sua figlia le avete date

tutte buone, non ha sentito dei no, e questo per un bambino e per un adolescente è assolutamente tossico. Non sono un esaltato delle botte, anzi personalmente non le ho mai date da padre, ma nemmeno penso che l’esercizio dell’autorevolezza genitoriale debba essere uno sport per invertebrati. Quindi, cara signora, si tiri su le maniche e non si faccia

ricattare da sua figlia! Diventa violenta, mette le mani addosso e spacca tutti in casa? Si va dai carabinieri e la si denuncia: tutto è meglio che tenerle la scala ad una ragazza che si sta rovinando. Lo so, lei è in ritardo perché doveva fare così dieci anni fa, ma non mi pare una buona ragione per esimersi dal cambiar radicalmente rotta. Non è mai troppo tardi, ma non perda più tempo. E si ricordi che per educare i figli ci vuole più coraggio che bontà.


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PILLOLE | Bastano 5 minuti di sport nel verde per migliorare l’autostima... e la salute ricercatori dell'Università dell'Essex, in un articolo pubblicato sulla rivista 'Environmental Science and Technology', hanno evidenziato che appena cinque minuti di esercizio fisico in uno spazio verde, come un parco pubblico o un prato di campagna, possono aiutare la salute mentale di una persona, migliorando l'umore e l'autostima. Dalla ricerca risulta inoltre che l'effetto

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dello sport all'aria aperta sia ancor maggiore per i più giovani. Attraverso lo studio di un campione di 1.250 persone coinvolte in un totale di 10 indagini precedenti la ricerca ha preso in considerazione svariate attività all'aria aperta: dal jogging al ciclismo, dal giardinaggio alla vela, dalla pesca all'equitazione, sempre rigorosamente in spazi verdi. A partire dai primi cinque minuti gli studiosi hanno rilevato un intenso effetto benefico, che va a diminuire con il trascorrere delle ore, ma che permane e rende l'attività fisica all'aperto un vero toccasana soprattutto per i più giovani e per coloro che hanno problemi di salute mentale.

L’ultima frontiera delle dipendenze? La lampada abbronzante l desiderio di abbronzarsi anche durante la stagione invernale potrebbe trasformarsi in una vera e propria forma di dipendenza dalle lampade abbronzanti e dai lettini solari, del tutto simile a quella indotta dall’alcol o dalla droga. Nello studio condotto da ricercatori del Memorial Sloan-Kettering Cancer Centre di New York sono stati presi in esame un campione di 421 studenti universitari, 229 dei quali ricorrevano al lettino solare per una media di 23 volte all’anno. I ricercatori hanno poi sottoposto i giovani a dei questionari psicologici sulla dipendenza del tutto simili a quelli utilizzati nel caso di consumo di droga o alcol. Dai risultati è emerso che una percentuale del 39% dei giovani che utilizzavano abitualmente i

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lettini solari mostrava i sintomi caratteristici della dipendenza, come il fatto di desiderare si smettere di ricorrere alle lampade senza riuscirci o il provare sensi di colpa dopo ogni seduta abbrozzante. Secondo i ricercatori, i giovani che sperimentavano questa forma di dipendenza erano più suscettibili a disturbi come l’ansia o la depressione, o facevano un maggiore uso di alcol e droghe come la marijuana.

Svelato il legame tra alcol, invecchiamento e tumori n gruppo di ricercatori italiani ha identificato l'effetto dell'alcol a livello cellulare individuando l'influenza che l'abuso di sostanze alcoliche ha sull'invecchiamento cellulare precoce e sull'insorgenza dei tumori. L'alcol, infatti, anche senza giungere all'alcolismo, esercita un ruolo importante nell'accorciamento dei telomeri, la parte di sequenza del Dna fondamentale per garantire la stabilità genetica e la vita delle cellule. Lo studio è stato condotto da

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un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova in collaborazione con l'Università di Milano e la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, e presentato al 101° Annual Meeting 2010 dell'American Association for Cancer Research di Washington. I ricercatori hanno analizzato il Dna del sangue di 59 soggetti con consumo sregolato di alcol e 197 volontari con un consumo di alcol nella norma della popolazione italiana. I due gruppi erano di età simile e non mostravano differenze per altre caratteristiche che avrebbero potuto modificare la lunghezza dei telomeri. Dalla ricerca è risultato che la lunghezza dei telomeri era molto ridotta nei soggetti che consumavano quantità eccessive di alcol e che rispetto al gruppo di controllo la lunghezza dei telomeri dei soggetti definiti 'alcolisti' era dimezzata.

Le staminali estratte dalle vene riparano i danni dell’infarto e cellule staminali estratte dai vasi sanguigni rimossi durante gli interventi di bypass stimolano la crescita di nuove arterie e riparano il cuore colpito da infarto. E’ questa la conclusione di una ricerca condotta da un'equipe della Bristol University capitanata dal ricercatore italiano Paolo Madeddu. Sui topi la tecnica si è dimostrata promettente e le cellule hanno dato il via allo sviluppo di un significativo processo di vascolarizzazione. Madeddu ha spiegato che i chirurghi negli interventi di by-pass ritagliano sempre un pezzo di vena più lungo del necessario, tanto che ne avanza sempre un tratto. Gli studiosi

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hanno così verificato che dal materiale in eccesso era possibile estrarrre una quantità considerevole di cellule staminali, la fonte potenziale per la proliferazione di nuove cellule finalizzate alla rigenerazione di nuovi vasi sanguigni. L'equipe di Madeddu, alla luce dei promettenti risultati ottenuti sui topi, ha annunciato un nuovo lavoro che mira a testare le staminali sui pazienti alle prese con la ripresa post-infarto. Se i 'messaggi chimici' prodotti da queste cellule verranno identificati, potrebbero essere anche sviluppati dei farmaci che consentiranno un lo sviluppo di nuove terapie.

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FIERE | SANITA’

Expo di Bologna Sanità fa rima con... novità DAL NOSTRO INVIATO JULIAN BURNETT

avvero intenso e approfondito quest’anno il calendario degli incontri nella 17° edizione di Expo Sanità in fiera a Bologna. Su 52mila mq di esposizione tecnica specialistica ma aperta a tutti i cittadini, 612 standisti fra pubblico e privato (fra cui 208 aziende straniere) hanno organizzato 164 convegni, seminari e workshop. Non poteva mancare la rivista SenzaEtà che si è proposta come partner all’organizzazione di Expo Sanità per raccogliere e diffondere alcuni temi e molti messaggi emersi dai relatori sui problemi sociosanitari contemporanei. Molto interessante sono stati i dibattiti sull’Organizzazione della salute degli animali, (un’intera area era riservata alla Sanità animale, parte integrante del sistema sanitario italiano) e a cui SenzaEtà dedica qui l’articolo su Veterinaria di Camerino; e l’iniziativa speciale dedicata a “Anni d’Argento” un’area sulla terza età davvero ben curata che rispecchia l’at-

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tenzione ormai crescente per le problematiche legate all’invecchiamento, alla longevità attiva e al mutamento sociale relativo all’innalzamento dell’età media di vita. Oltre alla parte formativa infermieristica molto curata e ai due temi “ospiti” stranieri, vale a dire il sistema sociosanitario inglese “spiegato” dall’UK Trade & Investiment e “Austria e Carizia, dove l’innovazione

può crescere” dell’Ambasciata d’Austria, a Exposanità hanno fatto la parte del leone l’odontoiatria sociale e il contributo psicoterapico in tale ambito, la nuova frontiera delle biotecnologie, di cui si è molto parlato (Progetto Giacobbe, seminario sui biomateriali e Parco scientifico tecnologico Torricelli) insieme con i tecnomateriali del futuro, come vetroceramica

Il rapporto OASI della Bocconi: il futuro è ICT olti i giornalisti che hanno seguito la presentazione del Rapporto Oasi della Bocconi, relativo alle “Sfide della formazione manageriale in Sanità dopo 15 anni di aziendalizzazione”. Secondo i dati esposti dalla ricerca (2009) in Italia, ridotte le Asl,tagliati i posti letto e mantenute sostanzialmente le strutture private, la spesa sanitaria è migliorata e va a buon fine, tanto che risulta del 14% inferiore al dato complessivo UE per la crescita media e di 1,2 punti percentuali minore rispetto alla media dei 15 Paesi. Il rapporto Oasi ruota attorno a tre temi chiave: l’estensione e l’affinamento delle soluzioni manageriali, le potenzialità e i rischi dell’ICT (Information Comunication Technology) le relazioni interistituzionali. Le potenzialità degli strumenti informatici, finora considerate solo per il risparmio della spesa pubblica, devono oggi essere strumento di dialogo, modernizzazione e velocità di servizi fra tutte le strutture sociosanitarie. Su questo adesso si gioca la sfida della sanità del futuro.

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per la ricostruzione ossea e i bioattivi per i processi di ricostruzione tissutale. Diversi gli spunti in fiera, come il Turismo sociale e “dedicato”


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FIERE | SANITA’

Grande successo: visitatori +12% In un’atmosfera di piena crisi economica, mentre si discute la manovra finanziaria del governo per contrastare la speculazione internazionale abbattutasi sull’euro e recuperare il deficit dello stato - commenta il project manager dell’Expo Sanità, Piero Proni - il vasto e articolato mercato legato all’industria della sanità, a giudicare dal successo sancito dai parametri quantitativi che definiscono la XVII edizione di Exposanità, può guardare con fiducia al futuro. Più 12%: il numero dei visitatori che hanno frequentato dal 26 al 29 maggio i padiglioni di Exposanità, ha superato di oltre 2500 unità quello della scorsa edizione. Su una superficie di 52.000 mq sono stati ospitati 694 espositori: 208 le aziende estere rappresentate, 82 quelle intervenute direttamente. Al settore commerciale ha fatto da contrappunto quello informativo e formativo articolato in 164 tra convegni, seminari e workshop”.

(da citare per tutti la Fondazione Santa Clelia Barbieri-Usl di Bologna con l’incontro “Turismo accessibile: in viaggio oltre la disabilità”) che questa rivista tratta anche nello speciale “Turismo su misura”. Per concludere con la Sicurezza trattata in tutti gli aspetti, dal “trasporto di campioni biologici e farmaci antiblastici” organizzato da International Pbi che

pone attenzione alle raccomandazioni del ministero, ai trasporti più affidabili per portatori di handicap. Anche l’alimentazione nelle strutture sociosanitarie ha recitato un ruolo centrale nella convegnistica (“Dalla ristorazione collettiva alle scelte per il benessere delle persone”, Ansdipp) con grandi interessi per il ruolo del manager sociale

chiamato a vigilare e gestire sicurezza e qualità partendo dall’assunto di Ippocrate che già nel V sec, a.C. affermava “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento e esercizio fisico avremmo trovato la strada della salute”.

Che cosa ci ha colpito all’EXPO articolare successo e attenzione hanno riscosso le partecipazioni che segnaliamo:“Ausili e tecnologia OFFCARR” con la novità dei cuscini posturali; “Ausili per la rieducazione della postura eretta” (a cura di Affidabile Formazione Continua) e ancora Materiali per ortesi plantari di nuova generazione oppure (di Podartis); e “Pavimentazioni continue in resine antibatteriche” organizzato da IPM Italia; “Il bendaggio linfatico: tecniche a confronto” curato da SILO; e ancora “La domotica a uso sociale” organizzato da Gewiss per migliorare la vita facilitando l’utilizzo di tutto ciò che si accende dentro una casa. Poi, dall’ippoterapia per disabili con la competenza della HC Engilab &Safe all’interazione con i vari sistemi informativi all’”Accreditamento delle strutture sociosanitarie come sintesi dei servizi alla persona tra pubblico e privato” con ANASTE – Associazione nazionale strutture Terza Età; il ruolo degli attrezzi Technogym in riabilitazione e per il diabete; e sulla movimentazione dei malati, incontri organizzati da ERMESS (Scuola italiana di ergomotricità) e la prevenzione da decubito (Leonardo Cultura medica e Arte). Interessante lo stand della DUMA, Orthopedic Shoes Industry di Falconara Marittima con calzature ortopediche per bambini e lo spazio espositivo del Poltronificio RC della provincia di Pesaro con una vasta collezione di poltrone relax, massaggio e divani. Anche l’Università di Camerino con la Facoltà di Veterinaria ha presentato interessanti progetti per il futuro.

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FOCUS | TURISMO PER TUTTI

Attrattività è anche un turismo accessibile Intervista all’assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder n materia di Turismo le Marche con il Testo Unico (9/2006) sostengono, tra gli altri, anche il comparto del Turismo Sociale. Con l’Assessore Serenella Moroder approfondiamo allora il concetto di vacanza su misura. “Ritengo che le Marche - afferma l’assessore - siano un territorio accogliente dove le strutture si sono modernizzate anche grazie agli oltre 100 milioni di euro che la Regione

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attraverso i Fondi Bei ha distribuito finanziando gli investimenti alberghieri per ristrutturazioni, messe a norma e riqualificazione. Nel Programma di promozione turistica regionale 2010 appena portato in giunta, il capitolo del Turismo accessibile cui l’ente Regione guarda con attenzione si chiama proprio “Una vacanza per tutti”. Stiamo lavorando infatti per un “Turismo responsabile” in tante direzioni. Obiettivo prio-

ritario è quello dell’ecosostenibilità, vale a dire incentivare gli operatori che dimostrano sensibilità all’ambiente e nello stesso tempo volontà di qualificare la propria struttura ricettiva, al servizio della migliore ospitalità”. In che modo la Regione intende sostenere questo tipo di investimento, nel turismo? “La strada intrapresa della qualità del servizio non può fare a meno di considerare il concetto di accessibilità come componente fondamentale di un territorio che si vuole fregiare dell’appellativo di terra ospitale. Ciò non significa che Turismo accessibile sia solo un turismo riservato, dedicato a persone svantaggiate o con interessi o esigenze particolari. L’accessibilità, infatti, è un concetto più ampio che interessa tutte le politiche dell’accoglienza volte a rendere ogni aspetto della vacanza fruibile da chiunque…” Dunque non solo Turismo sociale… “Vogliamo mettere in campo politiche per un Turismo che si rivolga a persone con difficoltà motorie o sensoriali, anziani, obesi, ma anche a famiglie numerose, con passeggini e

Le Pro Loco e il turismo delle tradizioni autentiche e Pro Loco, sono un patrimonio e una grande risorsa per il Paese composto da passione, voglia di stare insieme, organizzare eventi, ricerca e studio della storia locale, mantenimento delle tradizioni, con le sue tipicità culturali e gastronomiche. Contribuiscono alla conservazione del bene culturale e architettonico della località, promuovono il proprio territorio nel tessuto regionale ed oltre. Collabora inoltre con gli Enti Pubblici e Privati. La Regione Marche merita maggior turismo, è necessario fare conoscere le bellezze della Regione, ma anche saperle affermare. E’ quindi da riconosce il fondamentale ruolo delle Pro

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Loco. Attualmente in Italia ne esistono più di 6.000, distribuite su tutto il territorio Nazionale, coordinate appunto dall’UNPLI. Nelle Marche sono oltre 220, un dato destinato ad aumentare. Il turismo oggi è cambiato, che c’è una maggiore sensibilità verso un turismo sostenibile, attento all’ambiente ed ai consumi. Il Turista odierno ricerca sempre più autenticità e qualità, per questo le Pro Loco devono compiere quel salto di qualità acquisendo una maggiore professionalità, di fatto hanno tutte le carte in regola per farlo. Devono e possono essere un modello di accoglienza turistica. UNPLI Marche

Sulle Marche sventolano 16 Bandiere Blu edici Bandiere Blu assegnate dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle Marche per le sue qualità delle acque e delle coste, delle spiagge, dei servizi e delle misure di sicurezza, dell'ambiente e l'educazione ambientale. Si conferma un buon risultato per la Regione che esprime soddisfazione per il riconoscimento internazionale attribuito ad un territorio che sa tutelare l’ambiente e valorizzare il turismo, in una sintesi di perfetta e attenta politica ambientale per un turismo sostenibile. Un punto di partenza per rilanciare il turismo e permettere ad altre località regionali di attivarsi per fregiarsi del prestigioso vessillo. Le Bandiere Blu sono anche la verifica di un percorso di qualificazione e valorizzazione dell’immagine turistica avviato dalla Giunta regionale. Con 180 km di costa, spiagge di varie tipologie, 9 porti turistici, sistemi logistici sviluppati, le Marche sono in grado di garantire un’offerta diversificata. A ciò si aggiungono le 17 Bandiere Arancioni e i 18 Borghi più belli d'Italia, per un’offerta integrata con l’entroterra che esalta l’ambiente, la cultura, il paesaggio e l’enogastronomia. Queste le 16 bandiere: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo; Senigallia, Ancona Portonovo, Sirolo, Numana; Porto Recanati, Porto Potenza Picena, Civitanova Marche; Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto.

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FOCUS | TURISMO PER TUTTI bimbi piccoli, con allergie o intolleranze alimentari, e semplicemente per chi, alla vigilia della partenza ha dovuto subire anche un piccolo infortunio che ne condiziona la mobilità… e invece una vacanza la merita lo stesso!”. Dunque “accessibile” significa “per tutti”. “In sostanza la filosofia che sottende ai progetti è quella per cui ciò che è accessibile alle persone con esigenze particolari, risulta più comodo per tutti!”. Possiamo fare qualche esempio? “Ho già citato l’impegno della Regione per elevare la qualità delle strutture alberghiere. Potrei citare il sostegno da offrire a convegnistica, turismo religioso e a quello della terza età. Le opportunità offerte dal progressivo invecchiamento della popolazione europea che si traduce nel progressivo aumento delle persone con più tempo libero a disposizione, riguardano in particolare il turismo del benessere. La Regione continua ad investire oltre che nelle strutture, anche nella direzione di politiche di marketing e promozione unitarie. Si è appena concluso il convegno del Progetto Thermalis che ha spiegato le strategie del settore… Ebbene le Marche sono una delle regioni con il maggior

numero di impianti termali d’Italia. Il turismo termale non è più solo prevenzione e cura ma è sinonimo di relax e benessere psico fisico in quanto spesso nelle località stesse, sedi termali, esistono eccellenti qualità paesaggistiche, ambientali e culturali… Assessore, ci può fare qualche altro esempio in cui la Regione contribuisce in primis? “Si è svolta pochi giorni fa la regata internazionale a porto San Giorgio che ha visto gareggiare atleti disabili e normodotati alla pari. Una competizione che entra nello spirito profondo dello sport come occasione, davvero per tutti, di mettersi alla prova ed appassionarsi. Rappresenta un raro momento di pari opportunità effettive che invita ad affrontare problematiche serie che toccano la disabilità, i problemi delle famiglie con persone non autosufficien-

ti, la voglia e la necessità di fare sport liberamente. Così, con questo successo di pubblico e di partecipanti, la

stagione turistica marchigiana non poteva avere un avvio migliore”.

Thermalis: un nuovo modello d’impresa per il turismo termale marchigiano “turisti del benessere” cambiano. Perciò anche le Marche ripensino il proprio turismo, in particolare quello termale, integrando fitness, bellezza, tradizionale impostazione sanitaria e territorio. Questo l’argomento del Convegno “Thermalis Lab – benessere salute e territorio: quali nuove prospettive per il turismo termale” organizzato da Regione, Svim (società di sviluppo regionale) e Università Politecnica delle Marche. Argomento sottolineato dall’assessore regionale al turismo Serenella Moroder: “In uno scenario turistico multiforme, il termalismo riveste un ruolo sempre più significativo nell’offerta marchigiana, attirando non solo anziani, ma anche giovani, famiglie e chi è interessato al relax più che alla cura. La Regione continua ad investire in questo settore: rimodernando le strutture, per rafforzare il brand Marche e garantire un’offerta di alta qualità, sempre più integrata e soddisfacente”. Sull’integrazione ha insistito Gianni Giaccaglia, amministratore unico Svim, che nel biennio 07/08 ha fortemente valorizzato tramite il progetto Thermalis le terme della regione adriatica: “Per rispondere adeguatamente alle esigenze turistiche serve un complesso ed efficace network tra le diverse realtà territoriali, per migliorare l’offerta complessiva. Turismo e industria sono le fondamenta delle Marche ed è quindi necessario che operino nella maniera più integrata ed armoniosa possibile. In questo senso il termalismo è ancora poco sviluppato, ma ha potenzialità enormi; Svim è a disposizione per aiutare il territorio ad esprimersi al meglio, tramite un turismo rinnovato”. Gian Luca Gregori, preside della Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, ha tratteggiato il nuovo scenario: domanda che cresce e nuovo consumatore. Giovane, attento, interessato a benessere e servizi diversi, che fa vacanze più brevi ma spende di più, meno fidelizzato del cliente delle terme tradizionali: più difficile da catturare. Per riuscirvi, il business termale và ripensato in modo che lavori in stretta relazione con gli altri turismi e il territorio.

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I Turismi... della Quality Valley di JULIAN BURNETT

lla presenza del Sindaco di Gabicce Mare Corrado Curti, dell'Assessore Serenella Moroder e della responsabile di Confindustria Alberghi, Paola Michelacci, è stata presentata nella sede della Regione Marche la terza edizione dell'iniziativa enogastronomica 'Gusto Polis', mostra mercato della tipicità che ha avuto luogo a Gabicce il 15 e 16 maggio. Per l’occasione, non solo si è parlato di quello che il nostro territorio organizza e può offrire di veramente “speciale” per eccellenza e qualità ma anche dell’attrattività come peculiarità marchigiana. Ebbene, proprio da tale incontro sono scaturite delle “notizie” molto utili per un turismo polivalente … su misura! Si parla infatti sempre più spesso del Turismo sociale e di come alcuni illuminati operatori turistici abbiano attrezzato le proprie strutture con pacchetti vacanza davvero poliedrici in grado di soddisfare tutte le esigenze di ogni visita-

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tore che può così scegliere nella più ampia libertà la sua vacanza “su misura”. Abbattute le barriere architettoniche, oggi la pausa estiva può essere diversissima, al di là della spiaggia e dell’aria buona, del benessere e della genuinità dei cibi tipici. Ce lo spiega la dott.ssa Paola Michelacci che, precursore del Turismo sociale, ha diversificato l’offerta del suo Grand Hotel di Gabicce (come delle altre strutture del Gruppo Michelacci Organization), in pacchetti mirati davvero originali. “Ritengo che arrivati a questo anno di svolta, il 2010 – ha detto la Michelacci – non si possa più puntare su un Turismo standard, consueto, abitudinario. I Turismi sono tanti e chi viaggia e vuole stare bene cerca il più possibile qualche cosa che lo faccia stare comodo, incuriosisca, diverta e sia diverso dal solito! Ebbene proprio qui, fra la Romagna e le Marche, in questo piccolo paradiso che è Gabicce, abbia-

Vacanze mirate e diversificate: il paradiso è a Gabicce. Consigli e scelte di Paola Michelacci

Paola Michelacci, l’assessore al Turismo Serenella Moroder e il sindaco di Gabicce Mare Corrado Curti in Regione alla presentazione di Gustopolis mo proprio tutto quello che la natura può offrire, fra mare, montagna e collina. Noi ci dobbiamo mettere tutto il nostro impegno per continuare a mantenere alto il livello di attrattività di questa che chiamano con ragione Quality Valley”. E l’impegno della Michelacci da qualche anno ha “raddoppiato” le offerte vacanze, con una diversificazione eccezionale. Anzitutto sono famosi i suoi “Turismi dedicati” alle vacanze per famiglie ebree con il pacchetto kosher stay che permette tramite cibi e consuetudini (come la piscina riservata) di

avere vacanze appunto “dedicate” per usi, costumi e religione nel pieno rispetto altrui. Poi, per chi è non vedente, dei soggiorni per non vedenti a Palazzo Michelacci di Santa Sofia (sull’appennino tosco romagnolo) straordinari per l’offerta, ma del tutto normali per la comodità e la piena libertà della persona, resa autonoma durante il soggiorno. Inoltre, sono gettonatissimi, tanto da “fare moda”, i pacchetti “salute & benessere” che definire antistress è poco. Manager e uomini d’affari, politici e vip di ogni tipo si


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FOCUS | TURISMO PER TUTTI dedicano proprio qui al bendaggio con foglie di alga, ai massaggi al cioccolato, ai trattamenti al cotone, al cocco, alla menta, alla panna, al the verde e all’argilla rossa! Oppure, il nuovo bambolo massage che le bacchette, ultima moda orientale… Da non trascurare poi il relax ottenuto con le pietre calde-fredde e i cristalli, oppure il panno di pura seta e per finire il trattamento viso alle cellule staminali vegetali. Sono momenti di serenità e emozioni piacevoli da provare alla Maison d’O, la spa del GHM di Gabicce. “Sono le novità 2010 – dice Paola Michelacci – ma non le uniche… Un mio consiglio? Direi il pacchetto week end (che offriamo anche per soggiorni brevi) che propone fanghi, sauna, massaggio, sabbiamed, maschera viso e idromassaggi. Ci si sente, alla fine, come…nuovi!”. Il “non è tutto” sembra essere la filosofia

aziendale della Michelacci che ogni volta sorprende con idee… aggiuntive. Così, per ciò che concerne i soggiorni per ciclisti con sezione dedicata agli atleti e sportivi, ai campi di calcio messi a disposizione dei ritiri delle squadre, al tennis e al golf. Una convenzione di grande prestigio c’è con il Golf Club Vallugola sul promontorio di Gabicce. Stiamo parlando di Quality Valley e se pensiamo che tutto questo è al centro di un territorio irripetibile… Che dire dell’autodromo di Santa Monica, di San Marino, della Baia Imperiale, del Teatro e Arena della Regina, del Rossini Opera Festival, del parco Le Navi di Cattolica, la Nuova darsena, Aquafan e Mirabilandia, il Centro ippico Riviera Horses, 105 stadium e Adriatic Arena? E Italia in miniatura, Oltremare, Imax…

Sabbiamed, da raccontare agli amici a Maison d’O è una spa del Grand Hotel Michelacci che ha il metodo Kneipp con il principio caldofreddo, la doccia speciale rivitalizzante, il metodo soft pack con la pellicola trasparente ma soprattutto il Sabbiamed. Che cos’è? Un particolare sistema lucesabbia che regala energia vitale grazie al ciclo della luce solare. Non ha controindicazioni e stimola contemporaneamente il metabolismo e la pulizia della pelle. Ci si adagia sulla sabbia calda che aiuta la serotonina e la melanina, intervenendo al contempo sul sistema motorio e muscolare, osservando la luce solare che aiuta la produzione ormonale ed elimina la stanchezza. Da provare!

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Cosa fare d’estate... pacchetti da non perdere sono le offerte vacanze più poliedriche e divertenti, organizzate per chi vuole davvero tutto. Per la prossima estate i principali sono:

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Booking Center P.zza Giardini Unità d’Italia, 1 61011 Gabicce Mare (PU) Tel. 0541-954361 Fax 0541-954544 info@michelacci.com

- “Remise en forme” al mare, soggiorno di tre notti; - Tesori d’estate, pacchetto di 5 giorni; - Superbike 2010 dal 25 al 27 giugno 2010; - Notte Rosa 2010 la prima settimana di luglio; - E…state con noi! Pacchetto speciale di 10 giorni; - Follie di Ferragosto settimana di agosto; - M Glamour hotel, nido d’amore per un soggiorno romantico; - Rossini Opera Festival, dal 9 agosto al 21 agosto; - Speciale Moto GP Misano dal 2 al 5 settembre 2010; - Domo Contract Fiera di Pesaro dal 23 al 25 settembre; - Hotel + Disco Baia Imperiale, speciale giovani, sempre valido.

Palazzo MIchelacci, il primo hotel d’Europa specializzato in soggiorni per non vedenti

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In Italia il viaggio è sempre un tour artistico n viaggio in Italia è sempre e comunque un tour artistique. Sono tali e tanti e così diffusi i tesori artistici di ogni epoca, in questo Paese, da poterlo davvero considerare una vera e propria galleria d'arte all'aperto. Tesori di cultura e di arte che impreziosiscono l'Italia, il Paese che vanta oggi il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità UNESCO. In centinaia di siti archeologici, in oltre 3000 musei diffusi su tutto il territorio italiano si conservano e si tutelano, affinché turisti, visitatori e studiosi pos-

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sano ammirarli e studiarli, grandi e piccoli reperti di secoli remoti. Teatri ed altri edifici d'epoca greca e romana; intere città, strade e quartieri una volta sepolti ed oggi restituiti alla luce da pazienti ed abili scavi; templi, statue, monete, iscrizioni, oggetti d'uso quotidiano: l'Italia è straordinariamente ricca di memorie del suo passato più remoto. In tutte le regioni, poi, in ogni città e paese si trovano testimonianze di una tradizione artistica radicata e diffusa in tutta Italia, talvolta sotto la forma "minore"

dell'artigianato (che, molto spesso, viene giudicato arte "minore" solo per una esigenza classificatoria che ha poche e deboli ragioni). Il Turismo in Italia è anche natura. Il 15% del territorio, il 30% delle zone costiere. A stupire, lungo un viaggio ideale da Nord a Sud, è l'estrema varietà di ecosistemi e di paesaggi, che li rende ancora più emozionanti da esplorare e da vivere. Tali aree, a seconda della tipologia, possono essere denominate Parchi Nazionali e Regionali, Riserve Regionali e Naturali,

Il Turismo è in ripresa! Ma nel 2009 oltre 11 milioni di pernottamenti in meno 34.155 alberghi italiani, con 1 milione e 79 mila stanze e 2 milioni e 202 mila letti, nel 2009 hanno registrato 251,7 milioni di presenze con una diminuzione del 4,5% rispetto al 2008. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio turistico alberghiero che la Federalberghi effettua puntualmente ogni mese. I clienti italiani hanno espresso una domanda di 137 milioni di presenze, (2,9% rispetto al 2008). Le presenze dei clienti stranieri sono state 103,4 milioni e sono state inferiori del 6,4% rispetto al 2008. La domanda italiana si è concentrata, come al solito, maggiormente nel quadrimestre estivo (da giugno a settembre) con il 58% di tutto l’anno e con il culmine nel mese di agosto (21,6%). La domanda straniera ha mostrato aumenti solo nei mesi di aprile (+1,9%) e di agosto (+2,9%) mentre, nei rimanenti dieci mesi dell’anno, sono state registrate solo perdite. Il turismo alberghiero, nel 2009, ha fatto registrare il peggiore risultato degli ultimi cinque anni mostrando gli stessi risultati del 2005. In questi ultimi dieci anni la domanda complessiva è cresciuta del 2,9% con un incremento medio annuo dello 0,3%. La domanda complessiva è stata prevalente negli alberghi marini (28,6%) ed in quelli delle città d’arte (26,3%) dove, nei confronti del 2008, è tuttavia, diminuita, rispettivamente del 3,4% (nei primi) e del 5,0% (nei secondi). La domanda italiana si è concentrata principalmente negli alberghi marini (34,4% del totale) dove è diminuita del 3,3% rispetto al 2008 e negli alberghi delle “altre” località (22%) dove è diminuita del 5,6%.

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Fonte: Federalberghi

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Zone Umide o Aree Naturali Protette. E cosa dire del turismo enogastronomico? Viva! Viva gli spaghetti, la pizza, il pomodoro, l'olio d'oliva, il caffé espresso e il cappuccino! Ma è tutta qui la cucina italiana? No di sicuro. L'Italia ha davvero mille piatti diversi, centinaia di specialità gastronomiche, una infinità di gustosissimi prodotti tipici, grazie ad un sistema agroindustriale moderno e avanzato ma attento a conservare i sapori e i valori (anche dietetici) tradizionali. Un viaggio in Italia potrebbe davvero essere motivato (e in molti casi lo è) solo dal desiderio di conoscere e gustare la sua cucina. r.m.

Un turismo giovane e sociale e caratteristiche degli ostelli italiani hanno seguito di pari passo l’evolversi del movimento a livello mondiale, adattandosi alle crescenti richieste del turismo sociale e giovanile. Da qui l’adattamento di molti ostelli all’accoglienza degli ospiti in stanze più piccole e sempre dotate di servizi, delle famiglie e di ospiti con disabilità e la loro rilevante partecipazione alle campagne di sensibilizzazione promosse da Hostelling International su biocompatibilità e minimo impatto ambientale. Gli ostelli italiani possono contare su un valore aggiunto: sono realizzati (nel 65% dei casi) in edifici di pregio storico o architettonico riconvertiti allo scopo. Altra caratteristica degli ostelli italiani è la promozione di attività collaterali alla accoglienza, prevalentemente culturali, fruite dagli ospiti sotto forma di benefit loro riservati

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Una regione autentica, cinque province splendide DI L.B. & R.M.

ono molti i turisti che arrivano nelle Marche, forse più delle persone che nelle Marche vivono. Troppo spesso si ha manie di viaggiare, sfuggire alla vita quotidiana andando all’estero o in qualche altra regione italiana. Basterebbe spostarsi di qualche chilometro, magari cambiare provincia. Un territorio di armoniose diversità paesaggistiche: mare, collina e montagna in sinuosa

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Helios è vicino agli anziani Assessorato alla Sanità, il Servizio Salute e le Aziende Sanitarie regionali, con il coordinamento dell’ASUR e della Protezione civile, in previsione dell’emergenza caldo, rilancia il Progetto Helios rivolto a tutti gli anziani soli che, a causa delle ondate di calore, possono subire effetti dannosi alla salute. L’obiettivo di questo piano di intervento, già sperimentato con successo negli anni passati è quello di facilitare la permanenza degli anziani soli a casa attraverso la strutturazione di una rete di sostegno inserita nella rete distrettuale territoriale, integrata con i servizi sociali e il terzo settore, con caratteri di continuità e di organicità. Il progetto è già attivo ed è già in funzione un numero verde gratuito, l’800 450 020, dalle ore 9 alle ore 19. Il servizio offre accoglienza e ascolto a chi si trova in difficoltà e gli operatori sono in grado di fornire informazioni, per chi resta in città, sulle farmacie aperte, sugli orari dei servizi comunali e di quelli socio-sanitari numeri di telefono della guardia medica.

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continuità, tra spiagge a misura d'uomo e campi elegantemente disegnati dalle nostre colture. Nelle Marche abbiamo il mare, bellissime le spiagge di Senigallia, Portonovo, o San Benedetto. Spostandosi poco più verso l’interno abbiamo splendide colline che regalano prodotti enogastronomici tra i migliori d’Italia. Le montagne dei Sibillini con leggende e paesaggi unici. Belle le città, simpatica la gente, accoglienti le persone. Fermo e le cisterne romane, Pesaro, Urbino e il suo Palazzo Ducale, Ancona e la Mole Vanvitelliana, Ascoli e Piazza del Popolo, Macerata e lo Sferisterio. Queste sono le cinque regioni marchigiane. Lasciamoci pure affascinare dalle tante possibilità di divertimento culturale che le nostre province offrono: dalla lirica al teatro,

dalle rievocazioni storiche ai momenti di ricca enogastronomia. I tanti piccoli teatri incastonati nei borghi medievali, il maestoso Sferisterio di Macerata, il Ventidio Basso di Ascoli, le piazze e le strade dei nostri centri sono lo scenario ideale di eventi indimenticabili. L'offerta culturale della nostra regione spazia dalle aree archeologiche ai musei ricchi di arte e storia antica e moderna, dai numerosi spettacoli che toccano ogni genere di musica di teatro e di danza al ricco folklore, dalle abbazie solitarie ai borghi ed ai castelli di memoria medievale, dalle affascinanti rievocazioni storiche ai luoghi che portano il segno di perso-

Arriva JOB, una carrozzina da spiaggia per disabili n nuovo prezioso servizio per una vacanza sul velluto. A partire dal 1° luglio , e per tutta la stagione estiva, la “spiaggia di velluto” avrà a sua disposizione il J.O.B., una particolare carrozzina realizzata per il trasporto dei disabili sulla sabbia e che ne consente anche l’ingresso, il galleggiamento e la permanenza in acqua. L’iniziativa è stata fortemente voluta da Consulta Comunale del Volontariato, Comune di Senigallia e Associazione Bagnini Gibas, che sono promotori del progetto “Estati Solidali”. L’obiettivo è quello di operare per il miglioramento dei servizi a beneficio di tutti, evitando così di produrre percorsi separati o segreganti per quella parte di turisti che a causa di disagi di varia natura, fisica o mentale, malattie invalidanti o particolari esigenze sanitarie, quindi a rischio di esclusione sociale, non potrebbero fruire di una vacanza autonoma e soddisfacente. L’attivazione del J.O.B. (geniale quanto simpatico acronimo che sta per “Jamme ’O Bagno”) andrà tra l’altro a completare e integrare un percorso che negli ultimi anni ha portato a garantire la completa accessibilità di strutture balneari, spiaggia e lungomari, che a Senigallia risultano completamente privi di barriere architettoniche. Per informazioni sull’utilizzo della carrozzina J.O.B. da parte di operatori o privati, sarà sufficiente mettersi in contatto con i Servizi Sociali del Comune di Senigallia al numero telefonico 071.6629247.

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naggi che hanno segnato la nostra identità… Abbiamo forse qualcosa da invidiare alla Sicilia, Toscana o Sardegna? Molti stranieri lo hanno capito e vengono da noi…

Le spiagge per tutti er quanto riguarda le spiagge marchigiane segnaliamo le località che hanno i servizi di base per i disabili: Provincia di Ancona: Numana Senigallia Sirolo: spiaggia del ConeroMezzavalle e delle Due Sorelle Provincia di Ascoli Piceno e Fermo: Cupra Marittima Grottammare Porto San Giorgio Porto Sant'Elpidio San Benedetto del Tronto Provincia di Pesaro e Urbino: Gabicce Mare: spiaggia del Parco Naturale del Monte San Bartolo Fano Vi segnaliamo inoltre il Natural Village Camping Villaggio.

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In cammino verso il Santuario: il “Turismo” dell’Unitalsi DI GABRIELE FERRETTI

ra le molteplici realtà di rilevanza sociale nelle Marche ce n’è una che ricopre un posto di particolare rilievo per via della missione di speranza che compie ogni anno per migliaia di persone. Questa realtà è quella della Santa Casa di Loreto, che organizzando pellegrinaggi verso il suo santuario, contribuisce a rivalutare il settore del turismo sociale. L’obiettivo del pellegrinaggio verso la Santa Casa è proprio questo, non solo una marcia spirituale ma un’occasione, anche per le giovani generazioni di aggregarsi e fare una nuova esperienza. Nella sua ultima kermesse del 12 Giugno 2010 ha contato la partecipazione di ben novantamila persone. Tra esse si può individuare un microcosmo di persone di ogni età e provenienza. Giovani che mescolano la loro fede al piacere di stare con altre persone, persone che si incamminano nella speranza di ritrovare sé stessi, superare un momento difficile nella loro vita e ricongiungersi con la loro spirituali-

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tà. Tra i pellegrini ci sono anche numerosi anziani, diversamente abili e malati che compiono un vero e proprio viaggio della speranza per trovare conforto nella preghiera. Queste persone sono quelle che richiedono il maggior grado di attenzione ed è per questo che vale la pena di scendere nel dettaglio e capire come esse vengano trasportate e assistite. Per questa disagiata categoria di partecipanti il Santuario di Loreto organizza, infatti, viaggi

in treno, pullman e aereo per i fedeli provenienti da tutta Italia che, loro malgrado, non sono in grado di essere autosufficienti. Il trasporto di malati e diversamente abili è possibile grazie alla collaborazione con Unitalsi, un’associazione che si occupa proprio del trasporto e dell’assistenza alle persone meno fortunate nei pellegrinaggi. Dal 1936 essa opera nel settore e qualora si voglia partecipare a questo, o ad un altro evento simile, e si voglia dare a perso-

ne malate o inferme la sicurezza di un’assistenza di primo livello, Unitalsi garantisce di soddisfare le esigenze dei partecipanti. Anche grazie al prezioso contributo di questa associazione la macchina del pellegrinaggio Macerata – Loreto può ogni anno radunare così tanti fedeli e avvalersi di numerosi sponsor che finanziano la manifestazione proprio perché credono nell’importante lavoro che l’organizzazione dell’evento svolge per la gente, soprattutto per i meno fortunati. La rilevanza sociale del pellegrinaggio Macerata – Loreto sta proprio in questa capacità di mescolare persone di età, estrazione sociale e condizioni di vita diverse che, guidate dalla fede, intraprendono quei ventisette chilometri alla volta del santuario di Loreto. Un viaggio che per i fedeli costituisce un vero e proprio percorso di vita, e che come questa le sue difficoltà, ma al termine del quale si trova un luogo, il santuario della Santa Casa, dove finalmente ci si può riposare, l’anima può sollevarsi e le paure, anche se per poche ore, essere dimenticate.

Il Comune di Pesaro per la famiglia e gli anziani ttenzione alla famiglia e alle persone più anziane: è questa la parola chiave per l’estate 2010 del Comune di Pesaro. In collaborazione con i Centri socio-culturali per anziani, le Associazioni "Anteas" e "Auser" e i Sindacati dei pensionati, grazie al progetto "Insieme in vacanza" il Comune offre la possibilità ai propri cittadini della terza età e agli inabili parzialmente autosufficienti di partecipare a soggiorni climatici. Come riferito dalla segreteria organizzativa vacanze di Largo Mamiani, vi sono ancora posti disponibili per i soggiorni che si terranno nel mese di settembre nelle località di Falcade, Pinzolo e Carpegna, rivolti a donne che abbiano compiuto i 55 anni e uomini con almeno 60 anni. Il Comune contribuirà economicamente alle spese di soggiorno per i meno abbienti, concedendo ai cittadini che ne facciano richiesta integrazioni sulla quota alberghiera, dietro presentazione della certificazione ISEE rilasciata dai centri di assistenza fiscale.Tra le domande pervenute verrà compilata una graduatoria per l'assegnazione della località prescelta che darà la precedenza ai cittadini di età superiore ai 75 anni che vivono soli e che non hanno partecipato ai soggiorni estivi nei due anni precedenti. Altra iniziativa che va incontro alle esi-

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genze non solo degli anziani ma anche delle loro famiglie è l'assegnazione di “buoni-voucher per famiglie con anziani che necessitano di assistenza” prevista dal Comune di Pesaro. L'Assessorato alle Politiche per la Famiglia e quello ai Servizi Sociali insieme all'Ambito Sociale n.1 hanno avviato il progetto sperimentale "Assistenti Familiari-Famiglie" che è attivo dal 1° giugno grazie anche alla collaborazione della Caritas diocesana. Oltre all'attivazione di un punto d'accesso all'assistenza familiare domiciliare è stata programmata l'erogazione di buoni voucher a favore di anziani non autosufficienti e delle famiglie con anziani a carico in caso di assenza temporanea del personale di assistenza per almeno due settimane consecutive per ferie o motivi personali. Il buono sarà concesso ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti secondo l’ordine di presentazione della domanda, con precedenza per i residenti nel Comune di Pesaro e la liquidazione del voucher a favore dei beneficiari avverrà dietro presentazione della documentazione che attesta le regolarità del rapporto di lavoro effettivamente instaurato con l’assistente familiare sostituta. Valentina Pierucci


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Centri estivi che passione! DI SILVANO MASCARETTI

giugno, la scuola è terminata. Per un tempo che sembra infinito non percorrerò più la solita strada per andare a scuola, forse un po’ assonnato, ma con tante persone che conosco e mi riconoscono e mi salutano. E i compagni di scuola, gli insegnanti? Ognuno per la propria strada. Li incontrerò per caso? Tutto sembra fermarsi come la calda estate che mano a mano arriva e incombe nelle lunghe giornate trascorse a casa. Ecco una di quelle situazioni nelle quali non vorresti mai trovarti. Tutto sembra chiuso, fermo, immobile. Ma è davvero tutto chiuso? E allora i Centri Estivi che ci stanno a fare? Il tema scelto quest’anno è proprio adatto al nostro caso. Bello,

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Vacanze nelle Marche urismo sociale e associato: fatturato da 1,5 miliardi di euro. Nel 2009, circa 800 mila vacanzieri italiani hanno prenotato la propria vacanza attraverso il circuito sociale e associato, effettuando 1 milione e 126 mila vacanze e attivando un volume di affari pari a 727,3 milioni di euro. Stima che sale a circa 1 miliardo e 400 mila euro considerato che ogni viaggiatore effettua in media 2,3 soggiorni l’anno. E’ quanto emerso dal II Rapporto sul Turismo Sociale e Associato realizzato dall’Isnart e presentato, in occasione della X edizione della Borsa internazionale del turismo sociale e associato. Per il secondo semestre del 2010 si prevede una ripresa del comparto. Un settore in crescita, soprattutto considerata l'importanza del tema. Il turismo sociale è il futuro, sempre più operatori si sono attrezzati o lo stanno facendo.

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affascinante ma… come accade quasi sempre, diventa terribilmente complicato da spiegare. Soprattutto se a farlo sono quei “grandi” che ancora confondono il gioco con una “semplice” attività attraverso la quale riposarsi dal lungo periodo scolastico. Centri estivi che passione! Ancona non ha pari in tutta Italia. Dal primo luglio 680 bambini iniziano l’avventura estiva che durerà fino al 31 agosto. Divisi in 12 strutture scolastiche i centri potranno usufruire dei parchi e delle piscine cittadine. Con i bambini, ormai da tanti anni, 100 animatori esperti organizzeranno bellissimi giochi all’aperto e al chiuso. I centri estivi si caratterizzano inoltre per gli spettacoli e per i laboratori di attività manuale. Fra uscite e gite anche in luoghi lontani come Gardaland dove pernotteranno i bambini delle Rodari, tutti si ritroveranno per ballare, recitare e cantare su veri palcoscenici all’aperto il 19 e 20 luglio, a Collemarino e il 21 in Piazza del Plebiscito e il 22 in Piazza Salvo D’Acquisto. I presentatori daranno la parola al Sindaco che aprirà le serate piene di musica, in compagnia di una marea di genitori e di nonni festanti. Nei Laboratori invece, anche grazie al tempo che non sarà clemente per tutta l’estate, i bambini si divertiranno con carta, creta e legno per costruire bijoux e giocattoli da proporre il giorno del Grande Mercato a Villa Beer, venerdì 23. Una tradizione che segue da 31 anni i centri estivi e che è attesa da tutti. Dalle 9 alle 12 uno spasso autentico in compagnia di bimbi in costume e di mamme pronte per la gara del dolce più bello e più buono. A Cittadella e al Passetto, i cen-

tri estivi svilupperanno appieno il tema del 2010: “E quando tutto sembra sembra chiuso… è la volta che trovi la strada”. Trecento ragazzi e ragazze in costume da bagno giocheranno fra i viottoli del parco con maghi-animatori mentre vicino

all’Ascensore i canti e i balli faranno da cornice alla sesta edizione della gara canora. L’assessore alla Pubblica Istruzione premierà infine due animatori per aver raggiunto 10 anni e 20, di animazione con i bambini della città.

Ecco le attività estive del CAG i comincia il 30 giugno con il Torneo di Calcetto “InterCAG” e si prosegue con una miriade di iniziative che in questo scorcio di attività estiva interesseranno i Centri di Aggregazione Giovanile di Porto Sant’Elpidio, insieme a quelli di Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano. Il 30 giugno e 1 luglio presso il CAG Alta Tensione - collocato nei locali della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù - a partire dalle 19.00 si svolgono gli incontri del Torneo di calcetto InterCAG che coinvolgono squadre provenienti dai 3 comuni oltre a una squadra proveniente da Magliano di Tenna. Gli incontri saranno a eliminazione diretta e coinvolgeranno circa 50/60 ragazzi del territorio che si sfideranno sportivamente. Il 2 luglio presso il parco San Filippo viene restituito al quartiere il Docu-video realizzato dal CAG Estemporaneo nel corso della festa di San Filippo: la proiezione si terrà a partire dalle 21. L’8 luglio il CAG Tela del Ragno -

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che fa riferimento al quartiere Marina Picena - realizzerà la sua festa per presentare al quartiere le attività realizzate con i ragazzi nel corso dell’anno. La festa si svolge a partire dalle 18.00: è assicurata musica, giochi per i ragazzi e la possibilità di mangiare qualcosa insieme. Il 23 luglio si organizza una uscita in montagna dove i ragazzi avranno modo di cimentarsi in un percorso che si caratterizza come occasione per conoscere la natura e per mettere un po’ alla prova le proprie abilità e la propria agilità. Il 27 luglio ci troveremo presso lo skate park di Villa Murri per una festa in perfetto stile underground: sarà l’occasione per vedere all’opera skaters, writers, ascoltare giovani che propongono i loro testi rep e mangiare qualcosa insieme. Il 30 luglio, di nuovo tutti al CAG Alta Tensione per la Festa Finale: musica a volontà e cena tutti insieme.

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UNIVERSITA’ CAMERINO | VETERINARIA

Veterinaria a Camerino, garanzia di qualità per chi ama gli animali na facoltà attiva, quella di Scienze Mediche Veterinarie di Unicam: richiestissima dai giovani che si iscrivono ogni anno in gran quantità pur nella consapevolezza che solo un quarto di chi fa domanda poi potrà davvero ottenere l’ammissione. Infatti il numero programmato, stabilito a livello ministeriale, limita a 36 le matricole per l’anno 2009/2010: un numero, questo, garanzia di qualità per quanto riguarda una delle facoltà davvero più affascinanti per chi ama la natura, gli animali e vuole lavorare con competenza e professionalità. I corsi di laurea in Scienze Mediche Veterinarie in Italia rappresentano un modello di offerta formativa in cui sperimentare la qualità con un raffronto a livello Europeo e pertanto le scelte subiscono anche influenze… politiche. Da tempo Camerino richiede più attenzione a livello nazionale. Ne parliamo con il direttore della scuola, Giacomo Renzoni. “Veterinaria sta vivendo un

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momento davvero importante per la sua vita – afferma Renzoni – Questa infatti è una scuola che aderisce al percorso di valutazione a livello europeo e garantisce oltre ad una formazione adeguata anche un contatto diretto con gli studenti.

Chi entra qui lo fa per scelta di vita. E il rapporto con il territorio che in particolare abbiamo nella nostra sede collegata Unicam di Matelica offre un vantaggio in più: si può davvero dire che il laureato alla fine si è formato anche un proprio stile di vita!. L’Università di Camerino offre un territorio, fra paesaggio naturale, risorse spontanee e montagna, ma anche piccole e medie imprese, che contribuisce non poco a tale formazione… Il veterinario è un professionista che occupa un ruolo importante nella sanità ed è anche strettamente collegato alla economia del territorio e delle imprese. Qui le aziende sono prevalentemente piccole e molto disponibili nelle loro attività e nelle loro esperienze. Con la facoltà negli anni si è istaurato un rapporto ottimo oltre che di cooperazione e di scambio

Il veterinario è un professionista che occupa un ruolo importante nella sanità ed è anche strettamente collegato all’economia del territorio e delle imprese


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UNIVERSITA’ CAMERINO | VETERINARIA anche di conoscenza e amicizia. Gli studenti possono imparare sul campo a diretto contatto con la natura e gli animali, con gli allevatori, gli impianti e la produzione alimentare, come è la vita lavorativa. Tengo a sottolineare poi un fatto molto importante per la nostra Scuola: dal dicembre 2008 è stato dato il via al processo di valutazione della Scuola stessa da parte dell’European Association of Establishments for Veterinary Education (EAEVE). L’approvazione EAEVE rappresenta uno strumento volto ad assicurare che gli standard sui quali si basa la formazione del Medico Veterinario siano non solo tali da rispondere in maniera adeguata a quanto previsto dalla normativa nazionale, ma anche in grado di assicurare un’attività educativa/formativa che sia confrontabile fra i diversi Stati dell’Unione Europea e soprattutto di elevato profilo qualitativo. La Scuola di Scienze Mediche Veterinarie di Unicam dunque mira ora ad acquisire uno status autorevolmente riconosciuto, che possa testimoniare il raggiungimento di una elevata e qualificata formazione a livello europeo. Credo sia significa-

“Abbiamo competenze e strumentazioni estremamente importanti che vogliamo mettere a disposizione dei colleghi veterinari del territorio marchigiano”

tivo anche sottolineare il fatto che quasi tutte le Facoltà di Medicina Veterinaria italiane hanno intrapreso questo processo, ma solo quattro (Torino, Bologna, Perugia e Bari) sono finora riuscite ad essere approvate: la difficoltà dell’obiettivo da raggiungere ci stimola dunque a perseguirlo con determinazione, certi che la nostra Scuola possa avere possibilità di successo”. Al Prof. Andrea Spaterna chiediamo di illustrarci

Università degli Studi di Camerino Piazza Cavour 19/f - 62032 Camerino (MC) Scuola di Scienze Mediche Veterinarie Facoltà di Medicina Veterinaria sede di Matelica via Circonvallazione, 93/95 tel. 0737 403440 – 0737 403400 segreteria.veterinaria@unicam.it

Nella pagina precedente il direttore Renzoni. Qui sopra il direttore con il prof. Spaterna e il responsabile della ditta fornitrice della risonanza magnetica (sullo sfondo) Sotto il laboratorio di ricerca scientifica e analisi della facoltà a Matelica

l’offerta formativa. “La Veterinaria di Unicam ha un’offerta ampia ed articolata. Si va dalla Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria, al Corso di Laurea di primo livello in Sicurezza delle Produzioni Animali, al Master di I livello in Gestione della Fascia Costiera e delle Risorse Acquatiche, al Master di secondo livello altamente qualificante in Diagnostica per Immagini del Cane e del Gatto, fino alla Scuola di Specializzazione in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche, altro fiore all’occhiello della ricca offerta didattica dell’Ateneo. Già nel primo anno di attivazione, la Scuola di Specializzazione ha dimostrato la sua eccellenza con oltre 80 domande, pervenute da tutte le Regioni d’Italia, isole comprese, a fronte di 20 posti disponibili. La Scuola si articola in tre anni con lezioni teoriche, attività pratiche e di tirocinio che permettono ai laureati in Medicina Veterinaria di ottenere le idonee competenze professionali nella sanità animale, allevamento e produzioni zootecni-

che. Le lezioni si svolgono nelle strutture della Scuola di Scienze Mediche Veterinarie, mentre le attività pratico-applicative e di tirocinio sono effettuate, oltre che nelle strutture dell’Ateneo, anche in qualificate strutture esterne”. Direttore Renzoni, avete anche la risonanza magnetica per gli animali… impianto aperto, di ultima generazione, come quello degli ospedali sanitari consueti… “Uguale, certamente: l’ospedale veterinario ha un percorso sanitario di secondo livello, completato senza sperpero di risorse economiche, dotato oltre che di sale operatorie attrezzate secondo gli standard richiesti, di impianti di diagnostica per immagini, endoscopia, ecografia, T.A.C., risonanza magnetica. Abbiamo competenze e strumentazioni estremamente importanti che vogliamo, e abbiamo iniziato a farlo, mettere a disposizione dei colleghi veterinari che operano sul territorio marchigiano, in analogia a quanto si fa nella medicina umana”.

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MEDICINA |

Medicina Molecolare... confronto e futuro i è svolto in Regione il seminario “Scenari e prospettive della Medicina Molecolare” organizzato dall’Università Politecnica delle Marche e dalla Regione Marche nell’ambito di un ciclo di seminari istituito per consentire un serrato confronto tra professionisti di spicco nel panorama nazionale e della nostra regione impegnati nel settore della Medicina Molecolare. “L’occasione di tale seminario ha dichiarato il direttore del Servizio Salute Carmine Ruta – è in linea con quanto si sta facendo in tema organizzativo, grazie anche alla Delibera di Giunta sulla Medicina Molecolare, e costituisce l’avvio di un programma formativo integrato e univoco per i biologi, i clinici, i farmacisti, consentirà inoltre l’allineamento tra l’area della ricerca e l’area di applicazione clinica, rendendo tale settore pienamente adeguato ad un sistema sanitario in linea con la medicina più avanzata con un ulteriore miglioramento dell’intero sistema sanitario marchigiano.” “Lo sviluppo di tale settore – aveva detto anche il Presidente Gian Mario Spacca - si ripercuoterà sul sistema regionale facendo delle Marche una regione leader del settore, attirando investimenti che costituiranno un traino per lo

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Il Ministero lancia l’operazione trasparenza in Sanità

I Il prof. Pier Paolo Di Fiore, ordinario di Patologia generale, Campus IFOMIEOM Milano, Carmine Ruta, direttore del Servizio Salute della Regione Marche, Marco Pacetti, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche sviluppo economico e creeranno nuove realtà imprenditoriali nella Regione Marche”. Nel corso del seminario il prof. Pier Paolo Di Fiore ha affrontato i temi della genomica e della post-genomica nel loro evolvere verso nuovi sistemi diagnostici molecolari e che consentono lo sviluppo della terapia genica, molecolare e ripartiva, con innegabili benefici in termini di salute del cittadino lasciando poi la parola ai colleghi Antonio Procopio, Francesca Fazioli, Michele Luchetti, Stefano Cascinu. “La medicina molecolare, che costituisce con le proprie tecniche di avanguardia, il settore di

punta della ricerca e dell’innovazione, permette alla ricerca scientifica – ha detto il Rettore della Politecnica delle Marche, Marco Pacetti – immediate ricadute sulla salute dei cittadini, garantendo loro migliori possibilità nel riconoscere le diversità delle malattie e personalizzando sempre più le cure”. Le conoscenze del settore molecolare consentiranno nell’immediato futuro di portare il sistema salute delle Marche dalla tradizionale medicina preventiva alla piena attuazione di una medicina predittiva, dalla terapia per organo alla terapia molecolare e ripartiva, garantendo la piena promozione della salute e dello sviluppo organico, fisiologico e cerebrale del cittadino; l’evoluzione di tale settore permetterà un passo avanti verso una medicina personalizzata. l.r.

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l Ministro della Salute, Prof. Ferruccio Fazio, lancia l’operazione trasparenza nella Sanità. Il lavoro delle Asl e delle Aziende ospedaliere da oggi sarà alla portata dei cittadini. L’efficienza e l’appropriatezza dei servizi erogati, per la prima volta in Italia sono oggetto di verifica oggettiva mediante i dati assunti con le SDO (Schede di Dimissione Ospedaliere). A tal fine il Ministro Fazio ha affidato nell’ambito del progetto SIVEAS (Sistema nazionale di Verifica e controllo sull'Assistenza Sanitaria), al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa l’elaborazione di un primo gruppo di indicatori per misurare l’appropriatezza, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati, elaborati a livello regionale, Asl per Asl, Azienda ospedaliera per Azienda ospedaliera. Si tratta in tutto di un set di 34 indicatori, utili per comprendere le criticità e gli aspetti positivi dei principali aspetti della sanità. Aspetti che vedono la Regione Marche fra le prime in Italia. Un primo strumento che andrà a comporre un complessivo sistema di valutazione delle performance dei sistemi sanitari regionali attualmente allo studio dell’Agenas. Per questa prima valutazione sono stati analizzati alcuni aspetti considerati più significativi del sistema sanitario quali il governo della domanda, l’efficienza, l’appropriatezza delle prestazioni mediche e chirurgiche, la qualità clinica, l’efficacia assistenziale delle patologie croniche, l’efficienza prescrittiva farmaceutica, l’efficacia dell’assistenza collettiva e di prevenzione.


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PROGETTI EUROPEI | REGIONE MARCHE

JADE, il progetto a sostegno della longevità attiva l progetto per la nascita di un distretto tutto marchigiano della 'casa intelligente' è stato scelto tra soli 7 progetti in tutta Europa per l'accesso a un finanziamento che consentirà di avviare un programma per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni dell'abitare, con particolare riguardo alla non autosufficienza e all'anziano. JADE è il nome del progetto finanziato al 100% dall'Europa con un budget di 2,8 milioni di euro. L'idea progettuale curata e candidata presso gli organismi europei da Svim sulla base delle priorità di sviluppo definite dalla Regione Marche, si propone di rafforzare il potenziale di ricerca presente nell'emergente distretto tecnologico marchigiano. Diversi gli obiettivi: promuovere la competitività a livello europeo e internazionale attraverso la sua specializzazione nella domotica e nelle tecnologie dell'abitare; entrare nella rete delle piattaforme europee dei cluster più innovativi e competitivi; creare sinergie con altre fonti di finanziamento europee, nazionali e regionali. E ancora, sviluppare tecnologie effettivamente fruibili, premettere agli anziani di condurre una vita quanto più possibile autonoma e confortevole, evitare l'isolamento e promuovere la socializzazione. Tra i partner del progetto, l'Inrca, i centri servizi Cosmob e Meccano, l'Università e autorevoli partner internazionali da Francia, Regno Unito, Turchia e Finlandia. “Grandi opportunità si aprono per le nostre imprese su tutto il territorio marchigiano - dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - L'approvazione del nostro progetto in Europa è la prima vera iniezione di risorse per la nascita del Distretto della domotica sul quale la Regione lavora da tempo. Un

dall'autorevolezza internazionale dei partner che siamo riusciti a coinvolgere, tra cui i distretti tecnologici di Finlandia e Turchia”.

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Donne in rete contro la violenza La Regione Marche sostiene con convinzione il progetto di mettere in rete i Centri antiviolenza per le donne correlando l’impegno fra pubblico, privato sociale e volontariato – ha detto l’Assessore alle Pari Opportunità Serenella Moroder – Supporta i Piani di protezione e tutela antiviolenza di genere, predispone campagne informative e intende rifinanziare la legge 32/08 mobilitando le risorse necessarie a tali scopi su base territoriale, laddove c’è più bisogno”. Il problema della violenza sulle donne infatti, (anche se non sempre se ne parla come si dovrebbe) dai dati presentati vede le Marche non più come isola felice: “Ben il 34,4 % è la percentuale di donne che hanno subito violenza sul nostro territorio, contro il 31% nazionale – ha ricordato l’Assessore – e preoccupa il fatto che i casi per lo più vengono segnalati nelle abitazioni e in famiglia, non per la strada, dunque più difficili da denunciare e da risolvere”. Le Marche, da anni impegnate a contrastare questa terribile piaga sociale e culturale, nel 2008 hanno approvato la legge regionale n.32 “Interventi contro la violenza alle donne” a partire dalla quale sono stati creati i Centri Anti Violenza presenti ad oggi nel territorio regionale, uno per ciascuna delle cinque province. Con l’attivazione del numero antiviolenza 1522 che consente alle donne vittime di violenza di trovare un sostegno.

progetto che si inserisce nel nostro programma integrato di longevità attiva che significa ragionare non solo in termini di terapie mediche ma anche di promozione di stili di vita adeguati per rendere migliori possibili gli anni della terza e quarta età. In questo contesto si inserisce il progetto per l'Agenzia nazionale per l'invecchiamento che avrà sede nelle Marche e diventerà coordinatrice di una rete nazionale dedicata all’anziano, così come il progetto della domotica che si rivolge in particolare ad anziani e non autosufficienti per agevolarli nel vivere e gestire gli ambienti di tutti i giorni”. Ma che cos'è la domotica? Si tratta della scienza pluridisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e in tutti gli ambienti antropizzati. Il progetto Domotica elaborato dalla Regione Marche, punta sulla valorizzazione delle vocazioni tipiche del territorio marchigiano, sulle eccellenze nella ricerca applicata universitaria e dei centri servizi specializzati nelle tecnologie dell'abitare, ma si allarga fino a coinvolgere tutti i settori regionali. Si parte dalla 'casa intelligente', per l'integrazione

di tutti gli impianti tecnologici presenti in un’abitazione allo scopo di ottimizzare i consumi, migliorare il comfort e la qualità della vita, soprattutto per anziani e disabili, anche in collegamento con il progetto di Agenzia nazionale per le problematiche dell’invecchiamento. La creazione di un polo tecnologico della Domotica potrà offrire un contributo determinante per innovare i sistemi di piccole e medie imprese del territorio e offrire nuove opportunità di lavoro qualificate soprattutto ai giovani. Centinaia le aziende e i professionisti coinvolti. I tre progetti europei Non solo domotica. Altri due i progetti della Regione che hanno recentemente ottenuto finanziamenti europei. Il progetto Wide, programma MedCooperazione Transnazionale Mediterraneo e Iktmed. “Tutti e tre i progetti - spiega Gianni Giaccaglia, amministratore unico di Svim - mettono in particolare evidenza la capacità progettuale di Svim che riesce a portare nelle Marche risorse importanti, aggiudicandosi i finanziamenti in un contesto europeo altamente competitivo. L'elevata qualità della progettazione è dimostrata anche

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TELEFONO ARGENTO | INRCA

Contro gli abusi... il telefono è d’argento DI LORENZO RICCI

iù tutela per gli anziani semplicemente alzando la cornetta. E’ il progetto dell’Inrca presentato a giugno dal direttore generale Antonio Aprile, del direttore scientifico Fabrizia Lattanzio e dei ricercatori Giovanni Lamura, Maria Gabriella Melchiorre, Cosetta Greco e Mirko Di Rosa. Partirà ad ottobre 2010 e consisterà in un servizio telefonico per la segnalazione di maltrattamenti verso le persone anziane. Infatti il fenomeno degli abusi sugli anziani sta assumendo una crescente rilevanza a livello internazionale. Proprio su questo ha puntato l’attenzione Antonio Aprile: “Il progetto nasce dallo studio europeo AbuEl (Elder Abuse) a cui il nostro istituto ha dato un contributo importante. Gli abusi nei confronti degli over 65 sono un fenomeno complesso e l’Inrca vuole porsi come punto di riferimento per la riflessione. Ovviamente trattandosi di una materia molto delicata saranno necessari collaboratori validi ed adeguatamente formati, che possano non solo instaurare una relazione con gli utenti del servizio,

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Il direttore Antonio Aprile, la direttrice scientifica Fabrizia Lattanzio e il dott. Giovanni Lamura alla presentazione del progetto contro gli abusi sugli anziani. Sotto il dott. Lamura illustra alle televisioni il servizio. ma anche comprendere a fondo il problema”. Anche la dott.ssa Lattanzio vede lo studio AbuEl come la base per il progetto dell’Inrca: “Con questa idea passiamo dai risultati teorici ai risvolti pratici. Ricordiamo che l’abuso può essere anche qualunque “non azione” che arrechi danno all’individuo. In Italia c’è una percentuale sempre più alta di anziani abusati, solitamente per contenzione fisica, specialmente tra i portatori di deficit cognitivi. Cercheremo di fornire risposte sia agli individui che alle famiglie, soprattutto effettuando opera di prevenzione e allargando la conoscenza di questo fenomeno”. Il dott. Lamura ha classificato gli abusi in quattro categorie: “Psicologici, fisici, sessuali e finanziari. Possono essere occasionali o reiterati e di solito vengono commessi a

livello domestico o nelle strutture di ricovero”. “Le violenze avvengono maggiormente nei confronti dei soggetti più svantaggiati - ha puntualizzato il

dott. Di Rosa - e principalmente nei confronti degli uomini. Spesso gli abusi psicologici vengono fatti da amici, vicini e conoscenti. Le conseguenze principali di violenze di tale tipo sono collera, agitazione e timore”. La dott.ssa Melchiorre ha fatto notare che: “Purtroppo la denunce sono ancora scarse, l’unica eccezione sono le violenze di tipo finanziario”. Il servizio sviluppato dall’Inrca partirà da Marche e Calabria e si estenderà a Lazio, Sardegna e Lombardia, con l’obiettivo di prendere piede su tutto il territorio nazionale. In questo modo si potrebbe dare una garanzia di maggiore protezione a tutti i soggetti che ne hanno più bisogno. In tutta Italia… con una semplice telefonata.

Il progetto in breve a dott.ssa Greco ci spiega il progetto che “Sarà un servizio attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, integrato da una segreteria che prenderà i messaggi delle chiamate avvenute in orario diverso. Vi lavoreranno volontari selezionati e appositamente formati, sarà presente anche sul web con un servizio email e lavorerà unitamente ad un back office che si occupi dei dossier, delle mail e della gestione materiale dei casi di violenza. Inoltre verrà creato un comitato d’indirizzo, con soggetti pubblici e privati, per concordare le linee guida degli interventi da attuare. Altra utilità del sevizio sarà quella di raccolta e analisi dei dati, che verranno poi utilizzati a fini di studio scientifico e per il miglioramento del servizio stesso”.

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PROGETTO INVECCHIAMENTO | INRCA

Come invecchiare bene per vivere meglio DI L.R.

an mano che l’età avanza sentiamo di essere sempre più vulnerabili. Eppure molte malattie possono essere contrastate davvero semplicemente: basterebbe un’alimentazione corretta e 40 minuti di moderata attività fisica al giorno, unitamente al corretto uso dei farmaci. Migliorare lo stile di vita aiuta non solo a vivere meglio e più a lungo, ma anche a non dipendere dagli altri e a sentirsi utili. Di questi argomenti si occupa il

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progetto “Invecchiare con cura”, patrocinato da Inrca, Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Federfarma e Associazione Italiana Medici di Famiglia presentato all’Inrca. Lo scopo del progetto è quello di organizzare incontri tra medici generici, farmacisti e specialisti Inrca che si confrontino con i cittadini riguardo ai rapporti che intercorrono tra anziano e medico di famiglia, nuove tecnologie e metodi di cura. Antonio Aprile, direttore generale Inrca ha posto l’accento sulla dimensione sociale dell’informazione connessa ad un invecchiamento ben controllato: “Al giorno d’oggi per gli anziani è sempre più importante la dimensione informativa: sindaci, farmacisti, medici di famiglia e specialisti devono lavorare in rete per garantire all’utente il massimo dell’informazione unitamente a risparmio ed ottimizzazione delle risorse, per un servizio che sia il migliore possibile”. “Bisogna instaurare un fattiva collaborazione fra le istituzioni - ha precisato Fabrizia Lattanzio, direttore scientifico Inrca - al fine di realizzare una prevenzione che sia la più completa possibile e

che dunque investa non solo il campo delle malattie, ma anche quello della disabilità e della fragilità”. Il vice presidente di Federfarma Marche Golinelli ha rilanciato con forza il ruolo delle farmacie in questo sistema: “Come farmacie dobbiamo essere il fulcro del nuovo sistema di aiuto all’anziano, favorendo un costante controllo della spesa farmaceutica che si tradurrà automaticamente in risparmio per tutti e contribuendo alla realizzazione di screening puntuali e approfonditi. Inoltre potremmo svolgere il nostro ruolo contribuendo a creare un Centro Unico Prenotazioni molto efficiente, facilitando i pagamenti ticket, effettuando

Imparare a mangiare, imparare a muoversi... imparare ad invecchiare ol passare del tempo è importante gestire e monitorare tre momenti ben distinti: quello della salute, quello dell’invecchiamento e quello della vita di relazione. Quindi bisogna promuovere un invecchiamento socialmente positivo e soprattutto la cultura della salute. Molto importante a questo proposito e imparare ad alimentarsi correttamente: infatti così facendo si migliora l’efficienza fisica e mentale e si contrastano efficacemente malattie tipiche della terza età quali diabete, ipertensione e osteoporosi, per non parlare dell’azione preventiva contro molti tumori. Al contempo mangiare in modo corretto non è

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una privazione del piacere del cibo, ma significa aggiungere al piacere del cibo la bellezza di mantenersi in buona salute. Della stessa importanza è imparare a praticare un’attività fisica regolare: infatti questo aiuta a mantenersi in forze, migliora l’autosufficienza e le attività psicofisiche, contribuisce a conservare l’equilibrio e a controllare il dolore cronico connesso a particolari patologie. Oltre a ciò l’attivita fisica regolare stimola la mente, aumenta il senso di benessere allontana la depressione e se fatta in gruppo permette di socializzare divertendosi. Tutte attività positive promosse fortemente da tale progetto.

monitoraggi periodici e soprattutto lavorando in forte sintonia con i medici di famiglia”. Proprio il portavoce dei medici di famiglia, Alberto Olivetti, ha posto l’accento sull’importanza del lavoro in rete e auspicato un cambiamento di mentalità: “La vecchiaia è sinonimo di minore autonomia e in quest’ottica il sostegno più efficace può arrivare solo da un perfetto lavoro in rete: in questo modo il medico di famiglia potrà effettuare una presa in carico molto più efficace del paziente. Lavorando in rete si possono inoltre combattere gli sprechi e reinvestire in salute e nel miglioramento dello stile di vita; bisognerebbe impiegare maggiori risorse nella scuola, affinché uno stile di vita corretto divenga un comune sentire e si possa costruire attivamente la serenità personale e collettiva”. “Una prevenzione attenta e puntuale - conclude il presidente Anci Mario Andrenacci - significa un importante abbattimento dei costi e un forte risparmio, traducibile nell’immediato in investimenti come centri sociali pro anziani e un ventaglio di risposte sempre più ampio”. Migliorare le risposte ai bisogni, migliorare lo stile di vita, migliorare l’invecchiamento: in breve migliorare la salute, non solo dell’anziano ma di tutti.

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PROGETTO SMILING | INRCA

A ‘grandi passi’ verso il benessere a sempre si dice che rialzarsi dopo una caduta è una cosa molto positiva. Ma se da oggi fosse possibile non cadere più? E’ questo l’obbiettivo del progetto europeo SMILING (Self Mobility Improvement in the eLderly by counteractING falls), che vuole migliorare la mobilità personale dell’anziano attraverso un prototipo di scarpa speciale che, tramite complesse innovazioni tecnologiche, determinerà una sostanziale riduzione della cadute. Ad aprile è stato il tanto atteso giorno della verità: presso l’auditorium dell’Ospedale Inrca è stato presentato il prototipo della Ferrari Shoes, davanti a molti rappresentanti degli Istituti che hanno contri-

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SMILING: “La mobilità, specialmente per l’anziano, è sinonimo di autosufficienza”

buito alla realizzazione come Antonio Aprile, Fabrizia Lattanzio e Fiorella Marcellini dell’Inrca. “La mobilità, specialmente per l’anziano, è molto importante - afferma la dott.ssa Marcellini, coordinatrice del progetto - perché è sinonimo di

autosufficienza. Purtroppo le cadute sono in aumento tra gli over 65, quindi la prevenzione e la cura di questo fenomeno sono per noi obiettivi imprescindibili. Proprio su questo si fonda SMILING. Attualmente stanno usufruendo della nuova scarpa in via sperimentale 27 pazienti dell’Inrca. Ancora una volta miglioriamo la condizione generale dell’anziano, sia aumentando la sicurezza che proponendo la loro integrazione con le nuove tecnologie”. La dott.ssa Bar-haim, partner israeliana del progetto si addentra nello specifico del progetto: “E’ utile creare un

IN PISTA CON LE FERRARI SHOES: LE FASI DEL COLLAUDO l collaudo si è svolto in due fasi. La prima è quella dell’analisi del cammino tramite il test dei sei minuti. Un sensore posizionato dietro la scarpa del paziente rileva dati riguardanti l’andatura normale e li invia wireless al computer, tutto ciò per rilevare i parametri del cammino e eventuali alterazioni dello schema del passo. Poi ha avuto inizio la seconda fase: quella dell’allenamento. Si tratta di un training personalizzato, completamente autogestito dal paziente tramite un telecomando e che consiste nell’esecuzione di esercizi motori a difficoltà crescente. Ad ogni passo la scarpa modifica in modo casuale l’inclinazione tramite dei micro motori che fanno muovere porzioni del prototipo, mentre i dati ricavati vengono trasmessi wireless e registrati nella memoria del telecomando. Tutto ciò al fine di ridurre il rischio di cadute, allenare il paziente agli eventuali fattori destabilizzanti presenti nell’ambiente esterno e aumentare il livello di attenzione del paziente durante la deambulazione. Inoltre può essere molto utile anche a scopo riabilitativo, utilizzandolo in palestre attrezzate, e si potrebbe arrivare addirittura ad un uso domestico. Inutile dire che il collaudo ha dato esito più che positivo.

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disequilibrio artificiale nell’andatura dell’anziano: tramite modificazioni casuali provocate dalle Ferrari Shoes il paziente riesce ad abbinare la percezione del disequilibrio a quella dell’andatura. È un risultato importantissimo perché costituisce un allenamento per il cervello e crea una sfida che mantiene l’anziano in costante attività fisico motoria tramite l’attuazione di esercizi sempre diversi e imprevedibili”. “In questa scarpa - puntualizza David Carus, dell’University of Strathclyde - c’è davvero tanta tecnologia interessante, sia sotto l’aspetto del software impiegato che per quanto riguarda l’hardware che lo contiene. E’ un esempio importante di ingegneria avanzata che integra l’aspetto clinico. Speriamo che la validità di questa iniziativa venga premiata da un giusto e meritato successo anche dal punto di vista commerciale”. La grande importanza di questo progetto sta proprio nella sinergia creata fra i partners. Un nuovo strumento internazionale, dunque, che servirà a migliorare fortemente la condizione dell’anziano, che ora non solo smetterà di cadere, ma potrà camminare, correre e, perché no, volare.


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COMUNICAZIONE | INRCA

Una buona comunicazione contro i problemi alla prostata n Italia ogni anno si diagnosticano circa 270.000300.000 nuovi casi di tumore. Di questi ben il 63,7% si presentano negli anziani suddivisi tra gli uomini con il 65% ed il restante 35% tra le donne. Si evidenzia inoltre come l’andamento dell’incidenza dei tumori aumenti con l’aumentare dell’età, ovvero i rischi di avere un tumore negli anziani over 65 sono quattro volte maggiori rispetto alle altre fasce di età prese in considerazione. Viene quindi da chiedersi se l’invecchiamento sia di per sè causa di tumore o si manifesti perché l’esposizione ad agenti oncogenetici è più prolungata nel tempo.

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In Italia il tumore della prostata rappresenta il primo tumore nel maschio anziano e rappresenta la seconda causa di morte dopo il tumore intestinale. Nel nostro paese aumenta anno dopo anno il numero di casi diagnosticati. Le percentuali di sopravvivenza sono: Italia 47%, Spagna 54%, Francia 61%, Svizzera 71%. Le principali ragioni di tale divario vanno ricercate non nella disponibilità di farmaci o apparecchiature diagnostiche di ultima generazione, bensì in una quasi totale assenza di una qualsiasi campagna di sensibilizzazio-

ne e divulgazione che possa permettere una precoce individuazione del tumore. Va sottolineato il valore della Regione Marche dove, a fronte di un dato di longevità della popolazione tra i più alti d’Italia, abbiamo un indice di mortalità per carcinoma prostatico al di sopra della media. Viviamo di più ma non facciamo prevenzione. L’alimentazione può influenzare l’insorgenza del tumore? Studi recenti hanno dimostrato come alcune sostanze riducano la probabilità d’insorgenza del tumore. Tra queste il Licopene (contenuto in pomodori e ortaggi), il thè verde, l’aglio, il melograno, il cavolo. Un sano assetto dietologico impedisce lo sviluppo del tumore per cui si consiglia una dieta prevalentemente ricca di vegetali, frutta e verdura, povera di grassi animali, carni rosse, cereali e farinacei. Bere molta acqua naturale. Quali azioni si possono mettere in campo per prevenire il tumore della prostata? Per gli uomini al di sopra dei 50 anni risulta fondamentale eseguire: • un esame della prostata ogni anno • un test nel sangue PSA (Antigene Prostato Specifico) • una ecografia prostatica per via transrettale Questo perché la diagnosi precoce e la cura del tumore aumentano la possibilità di guarigione. Sono esami brevi, poco invasivi e poco fastidiosi. Il PSA da solo può svelare un tumore? Il PSA viene prodotto dalla prostata ma non è un marcatore specifico per tumore. Questo perché può aumentare anche in caso di infiammazione o

di ingrossamento della ghiandola stessa. Il livello del PSA in condizioni normali è uguale o inferiore a 4 ng/ml, quando è tra 4 e 10 ng/ml è moderatamente sospetto, se invece è superiore a 20 ng/ml è fortemente sospetto per tumore. Quando si deve fare una biopsia? La biopsia viene eseguita nei casi in cui si ha un sospetto di tumore. Consiste nel prelevare un campione di tessuto prostatico ottenuto introducendo un ago dentro la sonda intrarettale. Il campione prelevato verrà analizzato al microscopio dall’anatomopatologo che valuterà l’eventuale presenza del carcinoma ed il suo grado di sviluppo. Come si può essere sicuri che la biopsia sia proprio necessaria? Attualmente esiste in via sperimentale un test che si chiama PCa3 che potrebbe indicare i casi in cui è necessario eseguire una biopsia ed i casi in cui si può evitarla. Il PCa3 è una proteina specifica del tumore prostatico e viene prodotta solo da questo tipo di tumore. La sua quantità individuata è direttamente proporzionale alla quantità di tumore presente ed è indipendente dal volume della ghiandola. Presso il centro Inrca viene eseguito questo test semplicemente effettuando un innocuo massaggio prostatico e prelevando successivamente un campione di urine del paziente. Se il valore del PCa3 nelle urine è elevato, allora viene consigliata la biopsia. Come possiamo avere la certezza che la biopsia eseguita abbia prelevato i campioni giusti? Non è facile centrare il punto in cui si trova il tumore poiché a volte la zona sospetta non è visibile né ecograficamente né con l’esplorazione rettale né con la RMN. E’ stata messa a

punto una particolare tecnica di RMN Spettrofotometria che permette di evidenziare con esattezza la zona in cui esistono delle cellule tumorali e quindi eseguire una mappatura tale da poi poterla utilizzare per eseguire una biopsia veramente mirata. Una biopsia negativa ci dà la certezza che non esiste tumore? Purtroppo ci può dire come sono le cellule del campione prelevato in quel determinato punto ma non ci esclude la possibilità che ci sia tumore nei punti che non abbiamo prelevato. Il tumore della prostata può essere sconfitto, fate una visita all’anno.

Alcuni dati sul tumore alla prostata La prostata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale e contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi.

Negli uomini anziani il 50% dei tumori colpiscono quattro distinte aree: - Polmone 16% - Prostata 14% - Colon Retto 11% - Vescica 9% Le percentuali di sopravvivenza sono: - Italia 47% - Spagna 54% - Francia 61% - Svizzera 71%

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SANITA’ | NUOVI DIRETTORI ASUR

Asur, nominati i 13 direttori sanitari e ospedalieri a Giunta regionale ha scelto i nuovi direttori sanitari e ospedalieri. Approvata la proposta del direttore Asur Marche Paolo Ciccarelli per la nomina dei nuovi direttori delle 13 Zone territoriali. Le designazioni del direttore Piero Ciccarelli hanno privilegiato il rinnovamento, le capacità di lavorare in squadra e nell’ambito di una programmazione dei servizi per Area vasta, la loro origine marchigiana. “Le nomine effettuate dalla Giunta – fanno sapere dalla Regione - hanno un profilo esclusivamente tecnico e responsabilizzano l’operato dei direttori dell’Asur e del direttore del Servizio Salute, dott. Car-

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mine Ruta, nel raggiungimento degli obietti gestionali e di qualificazione dei servizi sul territorio. Le scelte operate si muovono all’insegna del cambiamento, reso necessario dalla manovra finanziaria del Governo, dai tagli alla sanità, dalle esigenze di una riorganizzazione gestionale dei servizi sanitari e dalle innovazioni che la riforma sanitaria regionale determinerà attraverso la programmazione per area vasta”. La Giunta ha poi ha nominato Carmine Ruta direttore ad interim dell’Agenzia sanitaria regionale (incarico che sarà svolto senza compensi), e Gino Tosolini direttore dell’Azienda

Questi i nominativi dei nuovi direttori:

Ospedali Riuniti di Torrette (nomina avvenuta a seguito dell’intesa raggiunta con il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, che deve esprimere il proprio assenso, essendo un struttura ospedaliera anche universitaria). Tosolini dovrà a sua volta proporre alla Giunta i nominativi dei direttori dei presidi di alta specializzazione Lancisi e Salesi. Aldo Ricci è stato invece nominato direttore dell’Azienda ospedaliera Marche Nord.

ZONA 1 PESARO

La Sanità marchigiana che cambia: le designazioni del direttore Asur Marche, Piero Ciccarelli, hanno privilegiato le capacità di lavorare in squadra e la marchigianità

ZONA 1 PESARO

ZONA 2 URBINO

ZONA 3 FANO

ZONA 4 SENIGALLIA

ZONA 7 ANCONA

Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona Zona

Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale Territoriale

1 Pesaro - Lucio Lucchetta 2 Urbino - Maria Capalbo 3 Fano - Pierluigi Gigliucci 4 Senigallia - Franco Pesaresi 5 Jesi - Maurizio Bevilacqua 6 Fabriano - Ivo Schiaffi 7 Ancona - Giovanni Stroppa 8 Civitanova - Alessandro Marini 9 Macerata - Enrico Bordoni 10 Camerino - Massimo Marconi 11 Fermo - Gianni Genga 12 San Benedetto - Antonio Maria Novelli 13 Ascoli - Gabriele Rinaldi

Azienda Ospedali Riuniti - Gino Tosolini Azienda Ospedaliera Marche Nord - Aldo Ricci

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ZONA 5 JESI ZONA 6 FABRIANO

ZONA 8 CIVITANOVA

ZONA 9 MACERATA ZONA 10 CAMERINO

ZONA 11 FERMO

ZONA 12 S.BENEDETTO ZONA 13 ASCOLI


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RICERCA | AREA VASTA

L’Area Vasta 3 e lo screening del colon retto on quasi 40 mila nuove diagnosi e 20 mila decessi l’anno, in Italia la neoplasia del colon retto è al secondo posto, per diffusione nella popolazione femminile, e al terzo posto in quella maschile. Si tratta di una forma di neoplasia che si manifesta quasi esclusivamente nelle persone dopo i 50 anni e in cui gioca un qualche peso la familiarità; tuttavia il fattore che sembrerebbe incidere maggiormente sull’aumento del rischio di ammalarsi è quello di seguire un regime alimentare povero di fibre e ricco di carni rosse, grassi saturi e calorie. Questa forma tumorale origina quasi sempre da polipi adenomatosi, escrescenze dell’intestino che impiegano un tempo variabile dai 7 ai 15 anni per degenerare in neoplasie vere e proprie. Proprio questo lasso di tempo così relativamente lungo permette di fare una diagnosi precoce. Tenendo conto di queste caratteristiche, si è approntato un test per individuare i soggetti a rischio: la ricerca di sangue occulto nelle feci. In caso di esito positivo, lo screening prevede una colonscopia che è un esame diagnostico che consente una visione diretta del colon e la concomitante asportazione delle lesioni qualora fosse

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necessario. Le modalità organizzative dello screening sono le seguenti: - Invito e consegna del test - Le persone che rientrano nella fascia di età 50-70- anni vengono invitate con una lettera a ritirare il materiale per effettuare il campionamento fecale. Chi non risponde viene richiamato entro 6 mesi. - Riconsegna dei campioni - I campioni vengono riconsegnati insieme alla lettera di invito presso i punti di raccolta delle Zone territoriali indicati nella lettera stessa inviata al cittadino. - Comunicazione dell’esito - In caso di esito negativo le persone riceveranno una lettera di risposta con l’invito a ripetere il test dopo 2 anni. In caso di esito positivo i pazienti saranno contattati ed informati sulla necessità di ulteriori approfondimenti (colonscopia) da parte della segreteria dello screening. Se il Test è positivo la probabilità di avere una neoplasia o un adenoma avanzato è molto alta (dal 30% al 40%). La resezione endoscopica, cioè l’asportazione dei polipi durante la colonscopia, sarà risolutiva per una quota importante di neoplasie

ed adenomi con evidente impatto sulla qualità della vita delle persone interessate. I Programmi di Screening organizzati in Italia non sono semplicem e n t e interventi sanitari, ma interventi di sanità pubblica. 0L’attività di screening è infatti compresa nei Livelli Essenziali di Assistenza e ciò conferisce una ulteriore caratteristica al programma: l’offerta deve essere mirata ad evitare che differenze di status presenti nella società si ripercuotano sulla fruibilità di questo diritto. L’area Vasta 3, nell’ambito di una numerosa serie di iniziative, ha iniziato questa attività nel Dicembre 2009 e nel biennio 2010-2011 offrirà la possibilità di effettuare il Test gratuitamente a tutta la popolazione residente nella provincia di Macerata. E’ importantissimo che tutta la popolazione aderisca all’invito ad effettuare questo test, gratuito e indolore; ciò permetterà sicuramente di ottenere, nel giro di pochi anni, una sensibile riduzione della mortalità per questo topo di patologia così come è già successo in passato, con lo screening del collo dell’utero e del seno che hanno permesso di individuare e curare questi tumori femminili in fase precoce. Tutte la persone interessate possono chiamare il numero verde 800.178.008 per avere informazioni e chiarimenti.

Cos'è l'Area Vasta? È una nuova dimesione territoriale che consente di mettere in rete un numero maggiore di strutture, risorse, competenze così da aumentare l'omogeneità e l'efficacia del Servizio Sanitario. A che serve? I vantaggi sono concreti: • servizi omogenei in tutto il territorio, dalla montagna al mare • una rete che risponde in modo chiaro e unitario offrendo all'utente un accesso semplice, con punti di riferimento certi e meno sprechi di tempo e denaro • migliori tecniche, eccellenze valorizzate • buone prassi condivise L'Area Vasta 3 cosa comprende? Personale, strutture, istituzioni e territori delle Zone Territoriali 8 (Civitanova Marche), 9 (Macerata) e 10 (CamerinoSan Severino).

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Disturbi pelvi-perineali, un censimento regionale disturbi pelvi-perineali di origine funzionale, (incontinenza urinaria, costipazione, ecc), associati o meno ad alterazioni anatomiche, sono in continuo aumento e costituiscono un problema di sicura rilevanza medica e sociale. Se ne è parlato a Jesi al convegno “Disturbi Pelvi-Preineali, approccio interdisciplinare e multiprofessionale”. “Questi disturbi - precisa Marinella Baroni dell’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’ASUR 5 Jesi - prevalgono nei paesi occidentali, colpiscono prevalentemente le donne a partire dal periodo post-partum, influenzano negativamente la qualità della vita e motivano una crescente richiesta di interventi sanitari, che talora risultano non risolutivi. In molti casi le competenze necessarie all’approccio assistenziale riguardano diverse discipline mediche e chirurgiche e richiedono l’intervento di personale sanitario di varia provenienza. Nel corso degli

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ultimi anni si è assistito ad un sensibile incremento dell’attenzione del mondo sanitario verso questi problemi di difficile collocazione disciplinare, così da motivare un apprezzabile impulso alla ricerca scientifica ed alla qualità dell’assistenza, sia in ambito preventivo che diagnostico e riabilitativo”. L’iniziativa del convegno va intesa come una azione di censimento, su base regionale, degli operatori interessati ai disturbi del pavimento pelvico ed è finalizzata alla creazione di una Task Force dedicata alla diagnosi e al trattamento. Lo scopo dell’incontro mira a confrontare le posizioni di professionisti di diversa provenienza culturale e di realizzare, con il contributo di tutti gli aderenti, un “Osservatorio Permanente dei Disturbi Pelvi-Perineali della Regione Marche”. L’identificazione di protocolli condivisi potrà favorire la collaborazione interdisciplinare ed elevare il livello delle prestazioni sanitarie.

Applenights, l’Asur 11 vicina ai giovani giugno, a Marina di Altidona, sono state presentate le risultanze del progetto-ricerca “Applenights - obiettivo notte”, con la visione di un documento filmato, realizzato a livello locale dal Dipartimento Dipendenze Patologiche della ZT11 di Fermo, sul tema del divertimento giovanile e dei fenomeni ad esso legati tra cui “lo sballo” mediante l’uso droghe e alcol. La presentazione di “Applenights - obiettivo notte” è stata accompagnata da un dibattito moderato dal Prof. Maurizio Fea. Il documento si articola in 7 clips di circa 5 minuti l’una e sviluppa il tema attraverso stralci di interviste che hanno visto come protagonisti gli amministratori, le forze dell’ordine, i gestori dei locali e i giovani. Lo sviluppo della tematica parte dalla presentazione dei comportamenti e delle idee dei giovani, prosegue con l’esplicitazione dell’osservanza della normativa e si conclude con le azioni preventive, a cui sono sottesi valori e controvalori del mondo adulto. Il documento filmato e la raccolta dei dati sono stati effettuati dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asur11 di Fermo con il preciso scopo di sensibilizzare la cittadinanza e stringere con i referenti locali alleanze che permettano di contrastare la “cultura dello sballo” attraverso azioni preventive efficaci.

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Salesi, 30mila pazienti l’anno... e raddoppia il Pronto Soccorso l Pronto Soccorso del Salesi si raddoppia. L’inizio dei lavori è previsto per ottobre. “Un Ospedale non può attendere e non può fare a meno di un Pronto Soccorso ottimale - spiega il primario del reparto di emergenza Giovanni Cardoni - Le esigenze della popolazione sono la nostra priorità”. La decisione di ampliare il reparto risale a un anno fa. Quello attuale è troppo piccolo, ha una sala d’aspetto di soli 15 posti e non è provvisto di camera termica per l’arrivo dei pazienti barellati con i mezzi di soccorso. “L’accoglienza migliorerà l’accoglienza dei pazienti critici - spiega Cardoni - con una camera dedicata”. Oltre alla camera termica il progetto prevede la realizzazione del triade più annessa sala d’aspetto con il triplo dei posti. Questo perché la domanda è in crescente aumento. Nel 2009 la struttura ha toccato i 30.000 accessi solo di bambini. Ben 8.500 prestazioni hanno riguardato donne co problemi ginecologici e ostetrici.

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SANITA’ | PROGETTI

L’Asur 7 dice “game over” al gioco d’azzardo l gioco deve essere ricociuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la sopravvivenza dell’uomo e della civiltà; facilita la crescita, favorisce la socializzazione, rappresenta un utile svago e una piacevole evasione temporanea dalla quotidianità, per scaricare le tensioni accumulate o per provare l’emozione del rischio. Il gioco d’azzardo è un “rifugio della mente”, un’occasione per costruire una realtà parallela e alternativa alla vita quotidiana, la possibilità di inventare il proprio futuro. A volte però l’esperienza ludica è talmente coinvolgente da raggiungere le dimensioni di una vera e propria dipendenza, con preoccupanti costi individuali e sociali. Quando si parla di gioco d’azzardo si possono individuare tre dimensioni: quella sociale, quella problematica e quella patologica. Ai giocatori sociali, che si possono distinguere in “giocatori occasionali” e “giocatori abituali”, appartengono quegli individui che giocano solo per divertirsi e passare il tempo, preferiscono

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giochi lenti e sono in grado di smettere in qualunque momento. Il giocatore patologico o “compulsivo” è sopraffatto da una incontrollabile brama di giocare. Giocano per molto tempo e ad alta frequenza, investono molti soldi ed energie nel gioco e preferiscono quelli veloci (videopoker); questo comportamento conduce ad una catena di perdite e ad una progressiva pervasività del gioco nella vita del soggetto. I giocatori patologici sanno che il loro modo di agire danneggia e distrugge le loro relazioni perso-

nali, matrimoniali, familiari e lavorative; tuttavia sono cronicamente incapaci di resistere all’impulso di giocare, ed è ciò che crea la dipendenza. La strategie d’intervento stanno assumendo varie e complesse forme, in risposta al grado di problematicità riscontrato; una sorta di continuum che va dall’intervento terapeutico alla prevenzione e promozione di una cultura di “gioco responsabile”. Prevenire le forme problematiche di gioco d’azzardo significa: valorizzare le potenzialità del gioco attraverso campagne di

Respiriamo Liberi ...a Camerano a Giornata Mondiale senza Tabacco 2010 richiama l’attenzione sugli effetti nocivi del marketing del tabacco rivolto alle donne e in particolare alle ragazze giovani. Le donne rappresentano, infatti, un target importante per l’industria del tabacco, che ha sempre bisogno di reclutare nuovi consumatori. Particolarmente preoccupante è la crescente incidenza del consumo di tabacco fra le ragazze. Il Direttore Generale dell’OMS, Margaret Chan, scrive: “La protezione e la promozione della salute delle donne è essenziale per la salute e lo sviluppo non solo dei cittadini di oggi ma anche per quelli delle generazioni future". Proprio per celebrare la Giornata Mondiale senza tabacco 2010 e nell’ambito del Progetto “Respiriamo Liberi - Programma di prevenzione e tratta-

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mento del tabagismo a livello zonale con sperimentazione di un intervento di comunità presso il Comune di Camerano” il 31 maggio si è tenuto un evento con l’apertura di stand con materiale informativo, test e misurazione del monossido di carbonio espirato per fumatori e non a cura dell’Asur Marche ZT7, della Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT) di Ancona e del Comune di Camerano; l’animazione per bambini con la partecipazione dei Clown OBARA; visite guidate al Centro di Didattica Multimediale “Percorsi di Salute”.

informazione, sensibilizzazione e prevenzione di comportamenti inadeguati, anche tramite l’uso di mass media o workshop, in modo da raggiungere l’intera collettività; attivare programmi di formazione e addestramento agli operatori già impegnati in ambiti simili, finalizzati al riconoscimento precoce dei vari tipi di giocatori e alla possibilità di intervenire tempestivamente; contenere aspetti problematici attraverso l’informazione sul problema e le possibilità di aiuto con colloqui di sensibilizzazione e spazi di confronto e discussione. Inoltre, a fronte di una diagnosi di gioco d’azzardo patologico e problematico, le modalità di intervento terapeutico possono avere diversi livelli: terapia individuale, familiare o di gruppo; centri residenziali o semiresidenziali; l’inserimento in gruppi di Giocatori Anonimi o simili iniziative di auto-aiuto. Ad Ancona è stato attuato nel 2008 un “progetto sperimentale per l’intercettazione e trattamento della patologia da gioco” con un protocollo d’intesa tra la ZT7 e la Coop.Soc.le IRS L’Aurora di Gradara, scaturito dalla necessità di operare in modo integrato, condiviso e responsabile, al fine di realizzare un sistema di rete territoriale per progettare strategie innovative e personalizzate per la presa in carico di soggetti dipendenti da gioco d’azzardo e delle loro famiglie; migliorare le competenze e le abilità tecniche del personale dei Servizi pubblici e privati, attraverso un percorso di formazione specifica ed integrata. Il progetto è rivolto a soggetti con patologia da gioco (e ai loro familiari) al fine di: contenere i rischi e i danni connessi alla dipendenza da gioco; favorire comportamenti responsabili e consapevoli; facilitare l’accesso ai Servizi specifici; contrastare le condizioni di degrado e/o di forte disagio sociale dovuti al gioco d’azzardo.

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SaniDoc, un biennio di successi o scorso maggio il presidente SaniDoc Filippo Bambara ha presentato il bilancio dell’attività associativa nel biennio 2008/2009 e le linee operative per il biennio 2010/2011 approvati all'unanimità. “I rapporti con le Istituzioni sono ottimi - esordisce -. Incontrando il Presidente dell'Ordine dei Medici di Ancona, gli abbiamo garantito massima disponibilità verso coloro che vogliano far parte della nostra Rete, rispettando le regole e i requisiti richiesti dall’associazione. Abbiamo inoltre illustrato i nostri obiettivi all'Assessore alla Sanità e ai Dirigenti del Servizio Salute della Regione Marche, chiedendo di ampliare la nostra integrazione nel Servizio Sanitario Regionale, come prevede lo statuto sull'attività sociale”. Bambara ha poi illustrato i progetti futuri: “Ci concentreremo sulla promozione dell’Associazione presso l’utenza e incontri con gli associati circa il nostro operato. Ma anche sulla visibilità delle

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nostre tariffe con preventivi e ricevute sanitarie che specifichino analitacamente: il costo della prestazione professionale, materiali consigliati su una gamma che deve rispondere al Top della qualità e dello storico certificato, il coinvolgimento dell' Utente con la sua libera scelta, il costo reale del manufatto protesico, titoli e specialità che soddisfino le normateve UE. Infine trasparenza e visibilità dei nostri servizi sui maggiori quotidiani regionali e sulla nascente rivista trimestrale “SaniDoc Informa”. Scopo prioritario di SaniDoc sarà incrementare le adesioni, per consentire l’accesso ai servizi medici ad un’utenza più vasta possibile. Parallelamente continueremo ad inserire nell’Associazione strutture mediche eccellenti, per prime strutture aderenti al Servizio Sanitario Nazionale, per estendere il raggio d’azione. Verranno infine consolidati i rapporti con Enti ed Istituzioni, così da rendere SaniDoc un pilastro fondamen-

Il dott.Bacalini e il presidente Bambara durante la pausa del Convegno Internazionale SaniDoc tale nella Sanità Pubblica marchigiana”. Bambara ha concluso riepilogando gli obiettivi dell’associazione: “Partecipazione tecnica ad un fondo sanitario innovativo, controllo qualità delle attività sanitarie, rispetto da parte dell'utenza dei cicli di prevenzione specificati dai pacchetti sanitari. Vogliamo rafforzare la nostra politica sociale, offrendo ai cittadini più deboli gli strumenti per superare i loro disagi, coniugando efficienza ed economicità. Ma anche dimi-

“Abbiamo fatto tanto, faremo di più” RISULTATI - Richiesta di Adesione da parte di Sigle Sindacali in rappresentanza dell'ambulatorietà privata; - Accordo di massima con CNA, COLDIRETTI e CONFESERCENTI Avellino per circa 40.000 potenziali soci sostenitori; - Richiesta di iscrizione a SaniDoc con versamento della relativa quota di Iscrizione di n. 18 nuove strutture ambulatoriali e ospedaliere; - Richiesta di adesione di altre 20 strutture ambulatoriali e ospedaliere nella Regione Campania e “studi ambulatorizzati” odontoiatrici; - Attivazione da parte della I.A.I.O. del comparto di chirurgia Odontostomatologica e odontoiatria presso l'Ospedale Cristo Re, Roma, con Richiesta di Iscrizione a SaniDoc.

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PROGETTI - Realizzazione di una RSA per Anziani ad Ancona e di un centro diurno per portatori di Handicap; - Richiesta al Comune di Senigallia e Servizio Salute Marche per subentrare nella gestione di “Villa Serena” in Senigallia; - Richiesta della CNA di Castelfidardo per un poliambulatorio attivo 24 ore su 24; - Formazione ed inquadramento giuridico del personale ausiliario operante presso le strutture sanitarie; - Progetto di Monitoraggio sugli appalti per forniture di beni e servizi, tracciabilità e rintracciabilità dei materiali usati , maggiore garanzia alle professionalità ed eccellenze locali affinché le risorse del cittadino contribuente restino nel proprio territorio; - Iscrizione per l'anno 2010 nell'Elenco dei beneficiari del 5 per mille sulle dichiarazione dei redditi anno 2009; - Realizzazione di “SaniDoc Informa” rivista trimestrale informativa rivolta soprattutto agli Utenti.

Un progetto lungimirante per gli over 65 aniDoc si prefigge di fornire assistenza specialistica presso presidi pubblici e privati, favorendo l'accesso alle prestazioni per tutte le fasce d'utenza, specialmente le più deboli. Tra queste rientrano sicuramente gli over 65: nell’area di Ancona si vuole infatti migliorare sensibilmente la situazione dei non più giovani. I posti letto previsti nella nuova Casa di Riposo “Tambroni” e quelli presso l'ex ospedale “Umberto I” non sono sufficienti, perciò SaniDoc progetta di riqualificare l'ex cardiologico “Lancisi” ospitandovi RSA, RP, Hospice, strutture residenziali, ricreative e un centro di primo intervento con poliambulatori operanti 24 ore su 24. E’ già stata avanzata una proposta al Comune di Ancona e alla Regione Marche, un progetto vantaggioso per tutti. I costi di realizzazione e gestione sarebbero interamente a carico delle associate SaniDoc. In una città nella top-ten europea per percentuale di anziani rispetto alla popolazione, SaniDoc è a completa disposizione di Istituzioni e cittadini e persegue una politica innovativa. Cioè un confronto lungimirante ed oculato sulla prevenzione e gestione del Fondo Sanitario Regionale, attraverso strutture pubbliche e private autorizzate ed accreditate e quindi aderenti al SSN.

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nuire le liste di attesa e le prestazioni a pagamento presso le strutture pubbliche, aumentando la “virtuosità”e dialogando attraverso il Welfare Community SaniDoc”. Dunque un bilancio che ci consegna SaniDoc in salute e decisa a fare il possibile per risolvere i problemi dei cittadini e dei Soci. Come specifica anche l'art. 4 dello statuto sociale, che tutela gli interessi materiali e morali degli utenti, affinchè vengano rispettate le loro finanze, il loro diritto alla salute e i loro interessi. Tutto ciò

anche attraverso un'equa distribuzione territoriale delle risorse sanitarie, in rapporto al fabbisogno complessivo e alla localizzazione delle strutture in ambito regionale, per garantire l'accessibilità ai servizi e valorizzare le aree di insediamento per le nuove strutture. Acquisti di beni e servizi trasparenti con attenzione a quelle Strutture che presentano una maggiore offerta rispetto a quelli minimi regolamentari.

Strutture e macchinari all’avanguardia ontinua il nostro viaggio tra le strutture aderenti a SaniDOC.

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POLIMEDICA FALCONARA SRL E’ un poliambulatorio medico privato che si estende per circa 500 metri quadrati con all’interno un eccellente centro di fisioterapia e numerosi ambulatori specialistici. Vi lavorano in tutto 30 specialisti coordinati dal Terapista Vincenzo Scalzeggi, responsabile della struttura, che si occupano di tutte le principali discipline sanitarie: allergologia, cardiologia, venereologia, ematologia, ginecologia Polimedica Falconara Srl Via F.lli Rosselli, 9 Falconara Marittima (AN) Tel. 071.9161191 polimedicafalconara@gmail.com

Per chi volesse ulteriori informazioni e conoscere nomi e recapiti degli associati: Numero Verde: 800912294 Presidenza: 071/887011 071/887012 www.sanidoc.it info@sanidoc.it E’ possibile tesserarsi presso le strutture aderenti e le sedi CNA della provincia di Ancona

endocrinologia, medicina del lavoro e sportiva, oculistica, ortopedia, psicologia, fisiatria, agopuntura, gastroenterologia. Si eseguono un numero molto elevato di prestazioni, in maggioranza eco/radiografiche, ematologiche, flebologiche, ortopediche, ginecologiche, oculistiche e dermatologiche. In più, solo nell’ambito della fisioterapia la struttura fornisce ben 10.000 prestazioni annuali, la cui maggioranza consiste nel trattamento delle artropatie. Per questo tipo di interventi dispone di apparecchiature all’avanguardia come laser, Tecar, macchine per la massoterapia ultrasonica e la magnetoterapia. Va da se che, sempre in sinergia col Servizio Sanitario Nazionale, fornisce un’assistenza eccellente ad un bacino di utenza molto ampio, che copre senza distinzione tutte le fasce sociali e di età. Inoltre garantisce tempi di attesa ridottissimi: dalla prenotazione alla prestazione intercorre al massimo una settimana. Proprio queste sono le motivazioni che hanno spinto la Polimedica Falconara s.r.l. ad aderire a SaniDoc, unitamente allo spirito di apertura verso

tutte le forme di aggregazione sociale, per soddisfare tutte le esigenze degli utenti nel miglior modo possibile, dando più valore al loro tempo e al loro denaro. A testimoniare ciò, molti iscritti all’associazione hanno usufruito della struttura e sono rimasti completamente soddisfatti, sia per la qualità del servizio che per la gentilezza e disponibilità del personale.

LAB3 E’ un laboratorio di analisi accreditato con qualifica di eccellenza dal Servizio Sanitario Nazionale. Si occupa di qualsiasi esame di tipo chimico, clinico e batteriologico ed è uno dei pochissimi centri analisi in tutta Europa che effettua l’Estramet, un esame particolare per la diagnosi del tumore al seno. Il test permette una corretta prevenzione primaria del tumore alla mammella e ne impedisce lo sviluppo. Conseguentemente i macchinari impiegati per le analisi sono i migliori e più moderni disponibili sul mercato. Al Lab 3 lavorano tre professionisti, coordinati dal Biologo Riccardo Mileni e coadiuvati da due segretarie e da un cospicuo numero di giovani tirocinanti. Gli associati SaniDoc che hanno usufruito del servizio non solo

sono stati soddisfati appieno, ma sono anche stati impressionati dalla passione che il personale riversa nel proprio lavoro. Infatti i punti di forza del Lab 3 sono la cordialità, che mette a proprio agio tutti i pazienti, e la professionalità massima nei prelievi. Il Laboratorio offre servizio a tutte le fasce d’utenza, con particolare riguardo ai “totalmente esenti”: bambini sotto i 14 anni e anziani “over 65”, in accordo col Servizio Sanitario Nazionale; fornisce in media 50 prestazioni giornaliere, garantendo un tempo d’attesa davvero ridottissimo: al massimo 30 minuti. L’adesione a SaniDoc ha uno scopo sociale: la voglia di farsi conoscere per lavorare al meglio e soddisfare le esigenze del maggior numero di utenti possibile.

Lab3 Via F.lli Rosselli, 9 Falconara Marittima (AN) Tel. 071.9170755 labtre@hotmail.it

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RUBRICA | LE OPINIONI

Osservatorio della società

Dal punto di vista legale

Tarda modernità e identità simbolica

Tra medico e paziente esiste un contratto?

Prof. Marieli Ruini Università La Sapienza, Roma accelerazione che la tarda modernità propone quasi a rappresentazione di una realtà tecnologica e altamente razionale pone inquietanti dubbi relativi ai nuovi modelli comportamentali e a stili di vita che mutano le forme di quella relazionalità che Simmel definiva “sociazione”. Un fenomeno sul quale oggi si centra l’attenzione è relativo ad un prolungamento del tempo di permanenza dei giovani nell’ambito della famiglia d’origine data dal difficile inserimento nel mondo del lavoro e una corrispondente e apparentemente contraddittoria precocità comportamentale. A questo fenomeno si affianca quello di un allungamento dei tempi di vita e di una longevità attiva che coinvolge coloro che un tempo entravano nella fascia della terza età, oggi considerata almeno quarta. Queste realtà generazionali che, con una sfasatura temporale, investono le componenti di una società complessa, rappresentano il difficile terreno sul quale la ricerca di identità viene ad essere al tempo stesso rifiutata e ambita. Rifiutata perché non risponde a canoni precostituiti che paiono imposti e ambita perché ancora mantiene un forte valore referenziale e sociale. Ne deriva che la società contemporanea si avvale di uno scenario complesso e instabile nel quale la frammentazione dei rapporti e dei legami sociali è elemento causale e primario di quella modernità che viene definita “liquida” da Bauman o “in polvere” da Appadurai. Nuovi modelli comportamentali massificati e mediatici divengono così da un lato riferimenti identitari per le nuove generazioni e dall’altro sollecitazioni nostalgiche per le precedenti generazioni, costituite da una irriducibile volontà di non apparire per quello che si è. Un’identità simbolica è la nuova veste dell’uomo che vive la tarda modernità.

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Avv. Giovanni Conti, Roma a cosa non è di poco conto, perché in caso di responsabilità del medico l’estinzione del diritto del paziente a venire risarcito dipende dal trascorrere del tempo: cinque anni, se si considera lo sbaglio del medico come un fatto illecito (detto anche aquiliano, dalla Lex Aquilia del Diritto Romano); dieci anni se lo consideriamo collegato all’esistenza di un contratto tra medico e paziente. E cambia anche chi debba dare le prove. Si potrebbe obiettare: “Ma quando ci rivolgiamo a un dottore di solito non firmiamo contratti!”. E’ vero: nella generalità dei casi si va dal medico di fiducia o in un pronto soccorso o in un ospedale, senza formalità. E’ vero anche che, in caso di intervento chirurgico o di altre analisi, siamo tenuti a firmare il cosiddetto “consenso informato”. Non è la stessa cosa. Questo serve a dimostrare che abbiamo capito bene cosa può comportare una certa terapia: il medico non può obbligarci ad assumerne una, perché la Costituzione ci riserva il diritto di decidere. Tuttavia è la giurisprudenza a dire che tra paziente e medico sorge un’obbligazione da ”contatto”. Non carta e penna, ma fatti: quando una struttura sanitaria, piccola o grande non importa, o un singolo operatore intervengono, il solo porsi in relazione con noi implica una posizione di garanzia. Quando chiamiamo le Forze dell’Ordine o i Vigili del Fuoco non firmiamo contratti, eppure il soccorso arriva, perché serve a garantirci sicurezza. Allo stesso modo il lavoro dei sanitari mira a… garantire la salute. Da ciò deriva che, in caso di sbaglio del medico, i nostri diritti si prescrivono in dieci anni, non in cinque. E basta spedire una richiesta di risarcimento prima che il decennio decorra, perché i nostri diritti rimangano integri per altri dieci, e così via. Quindi, in tali casi non perdiamo tempo, conserviamo le carte e rivolgiamoci agli specialisti. (1-continua)

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COMUNI A CONFRONTO

A colloquio con il sindaco di Numana Marzio Carletti NUMANA

a situazione socioassistenziale del territorio da cosa è caratterizzata? Di cosa hanno bisogno le famiglie? “Il tessuto sociale di Numana gode di ottima salute ed in ottime condizioni, soprattutto sotto l’aspetto assistenziale degli anziani. Su un totale di 3912 abitanti al 31 dicembre 2009, gli over 65 sono attualmente poco più di 800, di cui 377 uomini e 427 donne, e di questi soltanto 286 vivono da soli. Per quanto riguardo i giovani invece (1466 i minori), suddivi in circa 443 famiglie con minori a carico. Per i più piccoli poi, vanto del nostro Comune è garantire a tutti l’asilo completamente gratuito, a carico delle famiglie resta solamente il servizio della mensa. Numana è un isola felice anche sotto l’aspetto dell’integrazione, i circa 400 immigrati che vivono nel nostro territorio, sono pienamente integrati. Importante è anche l’impegno e il coinvolgimento dei giovani, la

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Numana guarda al futuro fascia che attualmente risente di più della crisi economica che sta attraversando il Paese.La stessa attenzione e impegno viene investito ogni giorno verso tutte quelle famiglie che purtroppo sono state colpite dalla crisi”. Quanto incide l’invecchiamento della popolazione e la mancanza di lavoro? “Per quanto riguarda la mancanza di lavoro, devo fare un distinguo fra i numanesi che lavorano all’interno del territorio e chi lavora fuori. Posso dire che, grazie soprattutto al turismo, la nostra principale fonte di occupazione, chi lavora sul territorio a risentito meno del

problema della disoccupazione. Analizzando invece l’invecchiamento della popolazione, posso dire che a Numana si invecchia serenamente e bene. Ormai da qualche hanno è attivo il servizio “Anziano solo” che offre agli anziani del Comune un po’ di compagnia e la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio. Inoltre a breve verrà distribuito agli anziani un questionario per monitorare la loro situazione e le loro necessità”. E’ uno dei posti dove si è costruito di più, ultimamente: che cosa chiedono le giovani coppie? “Le giovani coppie, qui come altrove, cercano abitazioni a tariffe convenienti, e purtroppo in zone turistiche come la nostra spesso comprare casa diventa fuori portata soprattutto per più giovani che quindi optano per l’affitto o comprano in località periferiche più economiche. Finalmente però, grazie al progetto “Santa Cristiana”, progetto che distribuirà sul territorio parte della cubatura dell’ex struttura ricettiva, per la prima volta a Numana verranno costruite circa 70 abitazioni a tariffa agevolata. Ci troviamo di fronte a

un progetto di edilizia convenzionata che offrirà un ottima opportunità d’acquisto”. Il settore Turismo aiuta a superare la crisi? “Certamente il turismo rispetto ad altri settori, può offrire alcune opportunità di reinserimento lavorativo in più a chi, purtroppo, ultimamente a perso il lavoro. In tempi difficili come questi il turismo offre almeno l’opportunità dei lavori stagionali. D’estate, infatti, da queste parti le opportunità di lavoro si triplicano. L’impegno del Comune è stato quello di cercare di aumentare ulteriormente questa possibilità offrendo servizi che in precedenza venivano appaltati altrove, a coop operanti sul territorio. Coop che oggi posso curare la gestione interna di servizi stagionali quali la pulizia del litorale, il trasporto turistico e la vigilanza del porto, soltanto quest’ultima offre 10 posti di lavoro”. Su quale tipologia di Turismo punta la città? “A Numana esiste un discreto distretto industriale e artigianale che ha dimostrato e dimostra tutt’ora di resistere alla crisi economica”.


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SERVIZI SOCIALI | DISTRETTI

Al Distretto Sociale S. D’Acquisto la familiarità è di casa DI LINO RIGNANESE

ontinuiamo il nostro percorso attraverso i distretti sociali della zona. In questo numero parleremo del Distretto Sociale ‘Sede Salvo D’Acquisto’ ad Ancona che comprende la zona di Varano, passo Varano, Brecce Bianche fino ai Nuovi Quartieri. Abbiamo più volte sottolineato che il distretto sociale è di supporto alle Istituzioni come la Regione, la Provincia e il Comune. L’aria che si respira al Distretto della sede di S. D’Acquisto è

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molto interessante e goliardica. Una straordinaria collaborazione fra le assistenti sociali che porta a risolvere i problemi dei cittadini in un ambiente strettamente familiare. Una vera e propria famiglia con tante persone ognuna con un compito diverso e ben definito. Abbiamo parlato con la responsabile, Sonia Gregorini. Subito si è avvertito questo rapporto intenso fra responsabile, collaboratori e cittadini. Un rapporto con la finalità e dedito a risolvere i problemi della cittadinanza. I temi e i problemi che le assistenti sociali si trovano a risolvere non sono pochi, ma sono veramente tanti, più di quanto si possa immaginare. “Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio ‘progetto educativo’ - ci confessa la Gregorini che abbiamo voluto proporre a tutti i cittadini, prendendo in carico tutte le tematiche a cui noi assistenti sociali andiamo incontro”. “Siamo molto felici di fare il nostro lavoro - sottolinea Emanuela Ruggeri - Un lavoro duro e difficile, ma con molte soddisfazioni. E a fine serata, anche se stanche, abbiamo ancora voglia di ricomincia-

Segreteria Distretto Sociale S. D’Acquisto 071-2225181 - 071/2225283 Gregorini Sonia (responsabile) Cecchi Francesca (assistente sociale) Carletti Emanuela (assistente sociale) Ruggeri Cristiana (assistente sociale) Carletti Ornella (educatrice professionale) Mancini Luana (educatrice professionale) Baldini Moira (amministrazione) Frattesi Maria Giulia

re daccapo”. Il lavoro svolto dalle assistenti sociali è appunto molto difficile e complesso, soprattutto per le diverse etnie che si alternano e si integrano nel tessuto sociale dei quartieri di competenza del distretto sociale S. D’Acquisto. Sono, infatti, sempre di più gli extracomunitari che fanno richieste di ‘aiuto’ alle assistenti sociali. Disagi di qualsiasi tipo, quasi sempre di livello economico, ma non solo. “Abbiamo proposto progetti diversi - continua la responsabile Gregorini - intervenendo con efficacia ed efficienza su ogni problemi”. Da non dimenticare una importante organizzazione per le mamme che non possono tenere i bambini, per tantissimi motivi. L’educatrice Luana Mancini nello specifico si dedica dell’organizzazione e all’educazione dei bambini che vengono accompagnati al distretto. Bambini sia italiani che extracomunitari che riesco ad integrarsi con l’aiuto di una educatrice a loro dedicata.

Questi i numeri del Distretto Sociale di “Piano San Lazzaro” Segreteria 071-2225142 Berti Gloria 071-2225144 Bianchi Nora 071-2225145 Candellone Annarosa 071-2225146 Ferrini Paola 071-2225147 Fratesi M.Giulia 071-2225148 Serino Francesca 071-2225149 Prosperi Anna 071-2225150 Rosini Annalisa 071-2225151 Barsotti Bianca 071-2225152 Damato Francesca 071-2225153 Pesciarelli Daniela 071-2225154 Sciacovelli Nicoletta 071-2225156

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ALIMENTAZIONE | OMEGA3

Sano come un pesce… azzurro DI RICCARDO MILANI

Acidi Grassi Omega3 e Antiossidanti” è il titolo del 7° convegno nazionale che si è svolto ad Ancona e Senigallia a fine giugno. Tanti i relatori di caratura nazionale e internazionale che hanno preso parte al ciclo di incontri sull’importanza degli acidi grassi e sulle caratteristiche nutrizionali del pesce azzurro, il pesce povero di cui è pieno l’Adriatico. S’, perché mangiare bene è veramente importante per

rimanere in forma ed evitare malattie. L’alimentazione sana è un obiettivo da perseguire. Soprattutto quando si parla di pesce azzurro, il pesce più sano, fresco ed economico che possiamo trovare nei nostri mari. All’Auditorium San Rocco di Senigallia si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Perché orientarsi verso il con-

Cosa sono gli omega3 li Omega-3 sono una categoria di acidi grassi essenziali, indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo. Sono noti soprattutto per la loro presenza ed il mantenimento dell'integrità delle membrane cellulari. Talvolta sono raggruppati come vitamina F.

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sumo di pesce azzurro” organizzata dall’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e l’Associazione Ricercatori di Nutrizione e Alimenti (ARNA). Erano presenti Cambi, giornalista de La Repubblica, il dott. Caramia dell’Ospedale Salesi, il prof. Cocchi dell’Università di Bologna, il prof. Frega, il dott. Macrì dell’Istituto Superiore di Sanità, il dott. Meconi, dirigente della Regione Marche, Palestrini della Lega Pesca e il giornalista Lamberto Sposini come moderatore. Il pesce azzurro è molto economico e genuino, ha una semplicità di gusto che lo rende adattabile alla cucina. Non può essere allevato, quindi non può che essere fresco e genuino. Il pesce azzurro è molto apprezzato in cucina, soprattutto per la sua digeribilità e per la pre-

senza di omega3. Anche per questo il consumo di pesce azzurro è consigliato nelle diete, per le donne in gravidanza e per chi ha problemi cardiovascolari. Da uno studio dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri in collaborazione con l’Istituto Mario Negri su un campione di 11.324 persone colpite da infarto del miocardio, i pazienti trattati con omega-3 presentavano riduzione degli infarti, della morte improvvisa, ictus e della mortalità totale maggiore rispetto a quelli che non avevano ricevuto alcun trattamento. Dietologi ed esperti di alimentazione consigliano di seguire un'alimentazione varia ed equilibrata caratterizzata da armo-

nia sia qualitativa che quantitativa tra i singoli nutrienti. Per far questo, per favorire l'introduzione degli omega3, è opportuno consumare dalle 2 alle 3 porzioni settimanali di pesce, la cui tipologia potrà variare tra sgombro, merluzzo, pesce spada, tonno, sardina e aringa.

Il pesce azzurro nell’Adriatico engono definite pesci azzurri alcune specie caratterizzate da colorazione dorsale tendente al blu e argentea nella parte ventrale. La denominazione di “pesce azzurro” è utilizzata commercialmente per indicare alcune varietà di pesci, generalmente di piccola pezzatura, di varia forma e sfumature di colorazione, il cui costo è generalmente ridotto per la grande quantità di pesce pescato. Tra le varietà di pesce azzurro presenti sul mercato i più diffusi sono: la sardina, l'alice o acciuga, lo sgombro, l'aguglia, lo spratto o papalina, l'alaccia, il lanzardo, la costardella e il suro o sugherello. Il pesce azzurro è ricco di vitamine, sali minerali e acidi grassi omega3.

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ECONOMIA E SOCIETA’ | UBI BANCA

Banca Popolare di Ancona, sponsor dei valori sul territorio l fianco di famiglie, imprese, commercianti, artigiani e liberi professionisti, supportandoli, se necessario, anche nella fase progettuale. Ma con un forte impegno nel sociale per promuovere la cultura e promulgare i valori forti e caratterizzanti della società civile. E’ questa la mission della Banca Popolare di Ancona impegnata a sostenere, da anni, numerose ed importanti iniziative, tutte caratterizzate da successo. Fra gli interventi di maggior impegno nelle sette regioni (Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania e Lazio) dove l’Istituto di credito svolge il proprio servizio, un posto di rilievo merita il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, “Musicultura”, di cui Banca Popolare di Ancona è project partner. Da 21 anni ha conquistato una dimensione internazionale - anche grazie all’intervento della Banca Popolare di Ancona – tanto da trasferirsi nella splendida cornice dell’arena Sferisterio, a

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Macerata. L’ultima edizione della rassegna musicale ideata da Piero Cesanelli e vinta dalla cantante siciliana, Serena Ganci, con “Addio” (è lei ad essersi aggiudicata il premio di 20 mila euro messo in palio dalla Banca) ha visto dopo Radio RAI, anche l’interese di RAI 1 che trasmetterà uno speciale ad agosto. Sempre in qualità di project partner, non meno rilevante è l’impegno della Banca Popolare di Ancona per “Tipicità”. La Banca sta infatti seguendo con particolare attenzione, fin dalle origini, crescita ed evoluzione del settore enogastronomico marchigiano. Tornando alla musica, ma restando in tema di festival di “tipicità”, ecco il sostegno al “Monsano Folk Festival” e al Festival internazionale del Tango, a San Ginesio. Tutto ciò senza dimenticare il costante impegno della BPA verso due fra le stagioni di prosa di maggior rilievo come quella della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e della Fondazione Pergolesi Spontini

Serena Ganci all’ultima edizione della rassegna musicale Festival della Canzone Popolare e d’Autore, “Musicultura”, di cui BPA è project partner

La Banca Popolare di Ancona è sponsor del Club Scherma Jesi, il più titolato al mondo! Sopra Luciano Goffi e Giovanna Trillini di Jesi. Proprio a Jesi, dove la BPA ha la sua sede (al Centro Direzionale “Esagono”), sono diretti altri due importanti interventi a sostegno dell’attività sportiva. La Banca Popolare è infatti sponsor del Club Scherma Jesi, il più titolato al mondo, con le sue oltre 500 medaglie (olimpiche e mondiali) vinte! Stefano Cerioni, Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Elisa e Michele Di Francisca, Claudia Pigliapoco e i tanti altri giovani, possono sempre contare su di un sostegno convinto e continuo. Un po’ ciò che capita all’Aurora Basket Jesi, che da anni trova nella Banca un convinto sostenitore. Nella città di Ancona la Popolare ha poi contribuito in maniera determinante al sostegno di una realtà associativa che molto bene rappresenta lo spirito di aggregazione e valorizzazione delle risorse sul territorio: il Consorzio “Ankon”, che unisce sei Società sportive di discipline diverse (pallacanestro, pallavolo, pallamano e calcio a 5); tutte attente alla cura dei Settori giovanili. Detto dei tanti impegni al fianco di numerose realtà sportive più o meno dimensionate (dalla Lube Volley Macerata alla Lube

Volley Treia) sul territorio fra le iniziative di rilievo c’è il supporto sia ai Campionati Europei Giovanili che al Festival Internazionale di Scacchi che hanno portato nel Fermano 30.000 presenze. Ma la Banca Popolare di Ancona da anni ha avviato e sostiene una iniziativa che in breve è stata estesa a tutto il territorio nazionale. Stiamo parlando del concorso “l’Amico Atletico”, ideato con la Fondazione “Gabriele Cardinaletti”, mirato a promuovere la riscoperta dei valori etici dello Sport: lealtà, impegno, rispetto delle regole e dell’avversario, accettazione della vittoria come della sconfitta, ma anche solidarietà, visto che il premio in denaro della BPA destinato ai Campioni di Comportamento scelti ogni anno da una Giuria di autentici assi dello Sport, viene poi assegnato ad Associazioni Onlus. Continuo anche il supporto per le Associazioni di volontariato, nella convinzione che le risorse della Banca Popolare di Ancona siano ugualmente ben impiegate se ridistribuite ad enti e soggetti che con la loro azione svolgono un’opera meritoria ed insostituibile.

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VOLONTARIATO |

Straniero sì, ma diverso da chi?! A colloquio con la presidente dell’associazione Senza Confini, dott.ssa Patrizia Carletti Associazione Senza Confini è un’associazione per l’uguaglianza delle persone straniere in Italia. Nasce di fatto ad Ancona, alla fine del 1995, su iniziativa di un gruppo di operatori sanitari (medici, infermieri, sociologi) dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Umberto I, della Asl7 e dell’Inrca di Ancona. “Nel 1996 il gruppo si è allargato avendo avuto l’adesione di altri operatori sociali, sanitari, culturali, studenti, immigrati - ci spiega la dott.ssa Patrizia Carletti, presidente dell’associazione - Dall’ottobre 1996 l’associazione è anche accreditata presso l’azienda Ospedaliera Umberto I per lo svolgimento di attività assistenziale per immigrati all’interno dell’Ospedale”. Gli scopi principali di Senza Confini sono riunire attorno a sé coloro che hanno interesse a favorire la tutela dei diritti umani e la costruzione di una cultura pubblica comune tra i diversi popoli; promuovere l’uguaglianza sociale delle persone straniere in Italia, la conoscenza ed il rispetto delle diversità e la formazione di una cultura della solidarietà; favorire l’impegno umano e sociale in attività di carattere socio-assistenziali, di promozione e di tutela della salute nei confronti di persone straniere. “Per la realizzazione dei suoi scopi - continua la dott.ssa Carletti - l’Associazione si propone di promuovere, organizzare e gestire attività di educazione allo sviluppo, alla intercultura ed alla pace, di cooperazione e solidarietà internazionale oltre che attività finalizzate alla conoscenza del fenomeno migratorio ed al contrasto di forme di discriminazione e raz-

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“La tutela della salute e la mediazione interculturale sono alla base di una buona integrazione sociale”

zismo. Nello specifico ambito della salute l’associazione opera per migliorare l’accesso ai servizi e alle cure da parte degli immigrati attraverso azioni strategiche quali la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla situazione umana e socio sanitaria degli immigrati; la formazione interculturale degli operatori, l’educazione alla salute delle persone straniere, la mediazione interculturale”. “Senza Confini - conclude la dott.ssa Carletti - è nata, nel 1995, proprio perché allora gli immigrati irregolari erano privi di assistenza sanitaria, offrendo l’assistenza medica volontaria. Oggi perfortuna, grazie anche al lavoro fatto dall’associazione con le istituzioni, il Sistema Sanitario garantisce le cure

anche agli irregolari. Preme sottolineare che l’attività volontaria non ha mai inteso sostituirsi alle istituzioni cui spetta la garanzia del diritto fondamentale alla salute, ma è stata e vuole essere lo stimolo verso le istituzioni affinchè esse intervengano a supporto degli immigrati nel loro complessivo percorso di inserimento sociale. Il lavoro con le istituzioni è grande e speriamo che in

tempo breve o possano aprire nuovi centri di accoglienza, offrire lavoro e abitazioni e soprattutto si creino dei luoghi di aggregazione e centri interculturali con un’offerta attiva, così come stiamo proponendo al Comune di Ancona”. Diritto alla salute: Fino ad oggi il principale impegno dell’Associazione è stato in campo socio-assistenziale, con iniziative per la tutela del diritto alla salute degli immigrati e

Senza Confini Associazione per l’uguaglianza sociale delle persone straniere

Villa Beer, Via Grazie, 38 60123 Ancona AN senzaconfiniancona@yahoo.it www.senzaconfini.net

per il miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari. Formazione: La formazione si rivolge prevalentemente agli operatori dei servizi socio-sanitari con l’obiettivo di sensibilizzare sulle problematiche di salute e sulle difficoltà di accesso ai servizi da parte della popolazione immigrata. La formazione interculturale intende fornire strumenti professionali ai vari operatori affinché possano meglio affrontare le differenze culturali che investono i concetti di salute, malattia e cura nelle persone provenienti da altri paesi e, di conseguenza essere più efficaci nella cura. Mediazione interculturale: Nella convinzione che la mediazione interculturale sia uno strumento per facilitare la comunicazione tra operatori italiani e utenti stranieri e ridurre i conflitti, oltre che una strategia di pari opportunità, l’associazione ha progettato nel e realizzato nel 2000 il primo corso regionale di formazione per mediatori linguistico-culturali in ambito socio-sanitario che ha avuto come esito la nascita del gruppo UMANSenza Confini; da circa 10 anni il gruppo offre stabilmente il Servizio di mediazione interculturale nelle aziende sanitarie di Ancona e di Senigallia, ha collaborato con il Comune di Ancona ed è attivo nell’ambito dell’accoglienza dei rifugiati. di r.m.


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CASE DI CURA | GRIMANI BUTTARI

L’animazione alla Grimani Buttari, un approccio umano stimolante e creativo... DI NICOLETTA SABBATINI - EDUCATRICE PROFESSIONALE

ualunque sia la storia personale che conduce la persona anziana ad essere ospitata in una Casa di Riposo provoca un impatto spesso traumatico con la nuova realtà per l’isolamento dagli affetti più cari e per una sorta di estraniazione dal mondo, non più riconosciuto come familiare. La Grimani Buttari, per contrastare questo senso di abbandono e di inutilità, negli ultimi vent’anni, ha investito sempre maggiori risorse e tecnologie per implementare il servizio di Animazione Sociale, considerato promotore per una migliore qualità della vita degli Ospiti residenti. Riusciamo in questo intento ogni volta che incoraggiamo a vivere una vecchiaia serena, abbandonando i racconti di malattia o sofferenza per lasciare spazio agli eventi piacevoli trascorsi insieme. Abbiamo curato le nostre Residenze come abitazioni da vivere, non solo negli spazi e negli arredi, ma soprattutto nelle relazioni. I 15 Animatori presenti si prendono cura degli Ospiti sotto il profilo assistenziale e soprattutto sotto quello emotivo-relazionale, ascoltandoli e rispettando l’unicità della persona. Questo approccio umano imprime al lavoro sul campo un senso gratificante per tutte le parti in gioco. Ogni momento è propizio per fare animazione e per ricercare in maniera spontanea la vicinanza con l’Ospite. Nasce così la voglia di confrontarsi, di ironizzare o di confidare i propri vissuti durante i pasti, il bagno settimanale o le passeggiate in giardino. L’Animatore rappresenta una persona di riferimento che accompagna l’Altro in un percorso continuo di ricerca di

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senso e di motivazione alla vita, imbastendo fili sottili e tessendo una tela preziosa che, come quella di Penelope, non trova una fine. Il servizio che offriamo è complesso per la numerosità degli Ospiti (circa 200), e per la diversità dei loro bisogni e interessi. Senza eccedere realizziamo progetti a misura di anziano e cerchiamo di risvegliare il piacere di conoscere e di stare insieme. Le attività ricreative sono volte alla riscoperta della socialità gradevole, dove il divertimento sostiene il senso di appartenenza alla Comunità, ad esempio il cenone di Capodanno, organizzato nei minimi dettagli come un evento mondano, la sfilata degli abiti da sposa, le feste all’aperto o la visione delle opere liriche, iniziative che coinvolgono piacevolmente Ospiti e Familiari. Si crede molto nella possibilità di suscitare passioni, sentimenti e fantasia con la presentazione di eventi originali. Contemporaneamente si aspira a rendere gli Ospiti protagonisti e abili interpreti, come nel caso delle commedie teatrali o nella realizzazione di fotoromanzi. Quando sono stimolati nei progetti creativi, dimenticano i cattivi pensieri e fanno emergere

la parte dinamica e spensierata di sé, come in una danza di gruppo dove non si è soli e mai veramente vecchi. Alcuni hanno aderito all’iniziativa dell’”Amico mio”, il giornalino della Casa e diventano intraprendenti giornalisti, mentre altri preferiscono l’anonimato e trascorrono tutta la giornata ad infilare perline per creare manufatti di grande pregio artigianale. Accanto ai momenti ricreativi si progettano laboratori diversificati in base ai bisogni degli Ospiti per ridurre i disturbi del comportamento, contrastare il declino cognitivo, recuperare le

attività della vita quotidiana e l’accettazione dell’Altro. Le numerose iniziative sono volte ad offrire l’attività più stimolante e quella in cui si sente competente. Diamo a tutti la possibilità di esprimersi e di sperimentarsi nelle sue attitudini, risvegliando vecchi interessi o promuovendo la scoperta di nuove passioni. Pertanto sono attivi laboratori di scrittura creativa per chi è cognitivamente integro e sedute di doll therapy per chi ha una demenza severa, come pure sono previsti progetti di ortoterapia e di R.O.T. individuali o di gruppo. Una particolare attenzione viene riservata alla restituzione del materiale prodotto durante i laboratori, per cui si può allestire una mostra di pittura o stampare le biografie dei partecipanti all’attività di reminiscenza; si realizza una vetrina tridimensionale per mettere in mostra i lavori prodotti durante l’attività occupazionale o studiare un role play a sorpresa per interpretare un evento significativo della vita dell’altro.

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MEDICINA | MEDICINE ALTERNATIVE

E’ questa l’ora delle medicine complementari DI MAURO RAGAINI

evoluzione della medicina occidentale ha raggiunto livelli molto elevati grazie alle scoperte scientifiche degli ultimi secoli. In modo particolare negli ultimi 100 anni il metodo scientifico, l’evoluzione tecnologica e le sue applicazioni in campo sanitario hanno permesso di compiere progressi nelle diagnosi e terapie tali da sconfiggere importanti malattie che avevano mietuto milioni e milioni di vittime nelle fasi storiche precedenti. Questo progresso in campo medico è andato di pari passo con il progresso economico e sociale che ha modificato in senso favorevole e migliorativo, le condizioni generali di vita, le condizioni igienico-sanitarie ed ambientali nelle quali gli individui vivevano in conformità del proprio status sociale. Negli ultimi decenni l’iperspecializzazione in campo medico, ha permesso eccezionali evolu-

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zioni nella diagnosi delle malattie, nella chirurgia e nelle terapie. Tuttavia insieme a questi aspetti di grande importanza, si sono manifestati importanti “effetti indesiderati” dovuti alla tendenziale oggettivazione del paziente ed alla crescente spersonalizzazione degli interventi medici volti a ristabilire le condizioni di salute compromesse dalla stato di malattia. Sempre più la pratica medica si è incentrata nella rimozione e soppressione dei sintomi con terapie farmacologiche e chirurgiche ricercando una crescente specializzazione con riferimento ai vari distretti corporei. Spesso la persona malata è stata percepita per effetto indotto di questa iperspecializzazione come somma dei vari distretti corporei perdendo di vista, almeno parzialmente, l’unità del corpo, psiche e spirito. Verso questa unità si sono mostrate più attente le cosiddette medicine complementari, dette anche alternative, che stanno vivendo un nuovo rinascimento in tutto il mondo occidentale. Stanno recuperando uno spazio lasciato vuoto e trascurato dalla medicina ufficiale basata sull’evidenza scientifica. Per medicine non convenzionali si intendono quelle medicine che si sono sviluppate in contesti socio-culturali ed epoche assai lontane dal nostro, quali la medicina tradizionale cinese o la medicina ayurvedica. Tra le medicine complementari di tradizione occidentale trovia-

mo la medicina antroposofica e la medicina omeopatica con la sua derivazione più recente denominata omotossicologia. Le differenti filosofie di base, le diverse concezioni dell’uomo, della vita, della morte, della salute e della malattia, sono alla base della loro peculiarità. Parliamo di medicine di tradizioni antichissime, di pratiche cliniche complesse con una loro valenza oggettiva, riconosciuta da miliardi di persone che si sono avvicendate sulla terra e non possono essere sbrigativamente confuse con le fantasie di moderni “apprendisti stregoni”. In ogni caso queste medicine, incentrate sulla persona, concepiscono l’individuo malato nella sua unicità e nella sua unità psicosomatica e spirituale in armonia con il resto del creato. Queste medicine complementari hanno mostrato in millenni di tradizione e pratica clinica di essere capaci, spesso in via empirica, di ascoltare i pazienti, di cogliere le ragioni profonde delle malattie conseguenza di disarmonie ed abitudini di vita e pensiero alterate da condotte erronee, il nesso di causa ed effetto nell’insorgenza di particolari patologie che spesso hanno origine “dall’interno” e sono manifestazioni di

disagi nella relazione con il contesto in cui la persona malata vive e con il proprio percorso biografico. L’apporto importante delle medicine complementari nello scenario attuale dovrebbe essere riconosciuto senza gelosie e rivalità con la medicina ufficiale che tanti meriti ha conquistato. Certamente non sempre, nell’ambito di queste medicine complementari, troviamo delle eccellenze in quanto alcuni medici si improvvisano esperti di tradizioni ed arti mediche delle quali, pur abilitati all’esercizio della professione, non hanno adeguata formazione, cultura specifica ed esperienza. La ricerca di un buon medico, capace ed esperto, vale tanto per la medicina ufficiale che per le medicine complementari. Ma in questo secondo caso i pazienti devono scegliere con maggiore avvedutezza sulla base di curriculum professionali di spessore e sicuro affidamento. Crediamo che siano maturi i tempi, in un mondo sempre più globalizzato ed interculturale, che le varie medicine debbano dialogare, riconoscersi, integrarsi e porsi nobilmente al servizio dell’uomo, della sua salute e del suo benessere.


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COOPERAZIONE SOCIALE |

Cooss Marche inaugura il Centro Residenziale “San Francesco” a COOSS Marche Onlus Cooperativa Sociale di Ancona aggiunge una nuova struttura residenziale per anziani alla rete di residenze protette ed RSA gestite in proprio o in convenzione con il sistema sanitario regionale. Si tratta del Centro Residenziale San Francesco ubicato nel territorio comunale di Fano in località Marotta. L’iniziativa si inserisce nel piano di sviluppo delle attività che COOSS Marche ha intrapreso sul territorio regionale per differenziare i propri servizi e rivolgersi anche al mercato privato offrendo una risposta assistenziale qualificata alla crescente domanda proveniente dal territorio per quanto riguarda la residenzialità protetta per gli anziani. La struttura, di recente realizzazione può ospitare fino a 72 ospiti in regime di Casa di riposo, Residenza Protetta e Appartamenti Protetti. La costruzione, che si sviluppa su due piani, si inserisce armoniosamente in un nuovo quartiere residenziale con tutti i servizi di pubblica utilità a disposizione (Poste, Farmacia, bar, negozi, verde attrezzato) e vicino alle fermate dei servizi di trasporto pubblico ed alla stazione ferroviaria di Marotta. Le camere (singole e

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doppie) sono inserite in un disegno architettonico gradevole e funzionale che prevede spazi comuni per le attività di animazione di intrattenimento e di svago. Tutti i servizi alberghieri sono gestiti internamente. La struttura comprende anche spazi,con ingresso indipendente, adibiti ad ambulatori medici e riabilitativi che verrà attivato quanto prima. Il Centro Residenziale San

Francesco è autorizzato dalla Regione Marche ai sensi della L.R. 20/2002 per n. 20 posti letto in regime di Residenza Protetta e convenzionata con la Zona Territoriale n. 3 di Fano per n. 11 posti letto per la stessa tipologia. Per eventuali informazioni è possibile contattare la residenza al numero 0721968016

“Puntiamo a differenziare i servizi e rivolgerci anche al mercato privato offrendo una risposta assistenziale per quanto riguarda la residenzialità protetta per gli anziani”

Cooss Marche COOSS MARCHE ONLUS via Saffi,4 60121 Ancona 071-501031 071-50103206 urp@cooss.marche.it C.so Matteotti, 67 61032 Fano PU 0721-830385 cooss-fano@fastnet.it Largo Fogliani, 2 63023 Fermo FM 0734-601300 fermo.cooss@libero.it via Mura Occidentali 60035 Jesi AN 0731-213660 cooss-jesi@fastnet.it V.le C.Battisti, 46 62024 Matelica MC 0737.85338 matelica.cooss@libero.it

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SINDACATI | FSI

Operatori della salute: piena dignità delle funzioni i è insediato al Ministero della Salute in Lungotevere Ripa il tavolo di Lavoro Ministero-Regioni sul ruolo, funzioni, formazione e programmazione del fabbisogno dell'operatore Socio Sanitario. Il tavolo coordinato dal Direttore Generale Giovanni Leonardi è stato attivato su richiesta delle parti sociali e in particolare dalla Federazione Sindacati Indipedenti che già da tempo ha raccolto e fatto proprie le istanze di questa categoria professionale di operatori del pianeta salute. Al tavolo sono presenti anche alcuni rappresentanti delle Regioni quali titolari dell'accordo che ha istituito la figura dell'OSS. L'obbiettivo è quello di trovare le risposte idonee al raggiungimento di un pieno riconoscimento delle istanze della categoria professionale relativamente al ruolo alla piena dignità di funzioni nel rispetto delle normative vigenti dell'O.S.S.. La FSI al tavolo ha riproposto le istanze contenute nella vertenza pro-

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fessionale OSS già aperta, (vedi convegni tematici già svolti) raccogliendo timide ma incoraggianti conferme sulla condivisione di alcuni argomenti tra cui: unicità della figura giuridica su tutto il territorio nazionale, formazione unica e certa in tutto il territorio nazionale, collocazione degli operatori nell'area sanitaria, formazione continua obbligatoria. Alla riunione ha prevalso un tipo di approccio esplorativo volto a identificare le posizioni delegate a ciascun convenuto, a tal proposito oltre ai sindacati erano presenti rappresentanti dei collegi professionali, e delle associazioni. Al termine della riunione che ha anche affrontato il problema del fabbisogno formativo e dell'organizzazione del lavoro nelle aziende interessata all'attività dell'OSS, il Direttore Generale Giovanni Leonardi ha ripilogato il contentuto dell'incontro proponendo al tavolo di procedere con un percorso a gradi proponendo di affrontare come primo punto l'attuale percorso formativo dell'OSS per trovare, al suo interno, le eventuali criticità quali origine degli attuali difetti di risultato. Il dott. Leonardi ha inoltre invitato i presenti a voler raccogliere una serie di dati significativi quali, il numero degli operatori OSS oggi in servizio nel SSN e nel settore della sanità convenzionata, diviso per ogni regione, il numero degli operatori

formati in ogni regione, il numero degli operatori specializzati (OSSS) terza S, di ogni regione, laddove siano presenti. Il Segretario Nazionale della FSI Stefano Castagnola, incaricato dalla Segreteria Generale della Federazione a seguire i lavori del tavolo al termine ha dichiarato “incontro positivo, ho potuto acquisire con piacere ed interesse le disponibilità ad affrontare l'argomento esplicitate dai rappresentanti delle regioni e dallo stesso Leonardi in rappresentanza del Ministro

della Salute, il problema è determinato al fatto che la funzione e il ruolo dell'OSS è legato alla varibilità dell'organizzazione del lavoro, come invece non avviene per altre figure professionali, questa flessibilità non è più accettabile, l'organizzazione del lavoro deve essere fatta in base a quello che l'OSS è, e non viceversa, forse siamo sulla buona strada intanto la nostra Federazione continua ad ascoltare la voce di chi sta alla base”.


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ETICA | PROGETTI SOCIALI

Conoscere per curare l’impegno e la ricerca CLIMA a “Fondazione - CLIMA Clinics & Imaging” persegue esclusivamente la finalità di interesse collettivo e di solidarietà sociale promuovendo lo sviluppo della conoscenza umana nel settore medico-scientifico, attivandosi nella ricerca, nella istruzione e nella formazione. Una nuova realtà, quindi, ben organizzata e con obiettivi chiari. La Fondazione si prefigge lo scopo di contribuire, direttamente o in collaborazione con le Università, strutture sanitarie, enti di ricerca e altre fondazioni, allo sviluppo della ricerca medica, con specifica attenzione ai risvolti applicativi, e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari oltre che all’educazione sanitaria della popolazione tutta. Questi obiettivi si concretizzano attraverso la realizzazione di attività che promuovono direttamente la ricerca nel campo bio-medico in generale e nel settore delle patologie cardiache oltre che l'aggiornamento dei medici sullo sviluppo delle conoscenze relative alla cardiologia clinica, dell’imaging o a settori ad essi inerenti. La Fondazione promuove la divulgazione di dati e notizie sui progressi più recenti della ricerca

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medica, contribuendo alla pubblicazione di tipo editoriale sia scientifica che di informazione pubblica. Un’altra attività riguarda l’implementazione delle conoscenze degli operatori del settore mediante attività di formazione, la ricerca e lo sviluppo nel campo dell’assistenza sanitaria in genere. Molti i progetti messi in piedi dalla Fondazione come per esempio EXA tele-cardio-risk (EXA-TCRss) per la realizzazione di un package (hardware e software EXA-TCRss) per l’utilizzo appropriato delle risorse di screening cardiovascolare e di consulto specialistico. Un altro progetto riguarda il Centro di Formazione Permanente (CFP) per creare servizi formativi di eccellenza sul territorio con le stesse modalità e funzionalità dei più moderni centri sviluppati nel nord e nel centro Europa, colmando , per quanto possibile, i gap nella formazione e nella assistenza socio sanitaria. Il terzo progetto in fase di attuazione riguarda una Unità Mobile di Imaging cardiovascolare avanzato per la che realizzazione di un mezzo mobile (semirimorchio) adibito all’esecuzione di metodiche multiple di imaging cardiova-

scolare non invasivo (ecocardiografia da stres, SPECT/TAC). I fondatori promotori della Fondazione CLIMA sono persone fisiche connesse a strutture che operano nell’ambito della sanità, del ICT (Information Communication Tecnology) , della formazione, del sistema giuridico/fiscale e soggetti affetti da cardiopatia. Partecipano, inoltre, UNICAM-Università di Camerino e B.C.C. di Recanati e Colmurano, quest’ultima attraverso la società di mutuo soccorso INFINITO VITA. In qua-

lità di partner istituzionale il Dipartimento di Scienze Cardiologiche Mediche Chirurgiche “G.M. Lancisi” degli Ospedali Riuniti di Ancona aderisce operativamente agli intenti previsti dai progetti presentati.

Formazione Etico-Politica alla diocesi di Ancona ’anno scorso è nata, nella diocesi di AnconaOsimo, la Scuola di alta formazione etico-politica, non solo per preparare i futuri politici e amministratori della cosa pubblica, ma anche per far prendere coscienza alla parte più sensibile della società civile ed ecclesiale, specialmente ai giovani, che fare politica non è “cosa sporca”, ma è forma alta di carità. Il servo di Dio Giorgio La Pira (1904-

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1977) arriva a dire che la politica è l’attività religiosa più alta dopo l’unione intima con Dio. “Religiosa”, appunto, perché ogni attività del cristiano è servizio a Dio e ai fratelli. Ecco perché anche nella diocesi di Ancona-Osimo è nata la “Scuola di formazione”. Siamo convinti infatti che non basta lamentarsi del basso livello qualitativo della politica attuale: occorre fare qualcosa per invertire la rotta.

A Numana la mobilità è garantita

Per la Croce Verde un’ambulanza attrezzatissima

l Comune di Numana, per iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali, ha aderito con entusiasmo al “Progetto Mobilità Garantita Gratuitamente”, basato sull’ iniziativa della “ Società MGG”, che offre ai Comuni, con modalità assolutamente inedite nel panorama italiano, la possibilità di dotarsi di mezzi idonei alle esigenze di mobilità dei cittadini più disagiati. In base al contratto stipulato con la MGG, il Numana potrà avere in comodato gratuito, un veicolo attrezzato per il trasporto dei disabili, che i servizi sociali potranno utilizzare per gli spostamenti di tutte le persone più svantaggiate (anziani, disabili, dializzati, e comunque tutti coloro che, anche momentaneamente, abbiano difficoltà motorie legate a ragioni fisiche, psichiche, sociali o familiari). La decisione di dar vita a questo accordo, è stata adottata tenendo conto delle ampie referenze fornite dalla “MGG Italia”, che ha già attivato numerose collaborazioni analoghe sul territorio nazionale e regionale, per un lavoro che, complessivamente, ha già fornito più di 500 mezzi agli Enti Locali.

el corso dell’assemblea la Bcc ha donato un mezzo di “rianimazione mobile” alla Croce Verde di Civitanova Marche. Si tratta di un’ambulanza particolare che ha all’interno tutta la strumentazione e le apparecchiature per effettuare interventi di rianimazione e in emergenza avanzata di alto livello. “Una donazione - ha detto il presidente dell’Istituto di credito Sandro Palombini - effettuata attraverso il “Trust per la vita Carla Pepi”, braccio operativo della Banca nel sociale che si occupa di raccogliere fondi per poi elargirli a favore di Enti e soggetti che operano nel territorio in attività di interesse pubblico”. “Ringrazio la Bcc - ha commentato Fabio Morresi, presidente della Croce Verde di Civitanova - per la donazione di un mezzo di assoluto valore che ci consentirà di accrescere notevolmente l’efficacia e l’utilità del nostro operatore nel territorio”. Il sodalizio è cresciuto in maniera esponenziale negli anni arrivando ad effettuare circa 20 mila interventi all’anno e una media di circa 60 interventi al giorno.

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LAVORO |

L’INPS guarda avanti Intervista al direttore regionale Antonio Antonellis INTERVISTA A CURA DI MASSIMO GARDINI

INPS è il più grande ente previdenziale italiano. Sono assicurati all'Inps la quasi totalità dei lavoratori dipendenti del settore privato ed alcuni del settore pubblico, così come la maggior parte dei lavoratori autonomi. L'attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni che sono di natura previdenziale e di natura assistenziale. Abbiamo fatto alcune domande al direttore regionale INPS Antonio Antonellis. Direttore Antonellis, com’è strutturata l’INPS regionale, quali sono le sue attività? “La struttura della Regione Marche è articolata in 4 sedi provinciali e 14 agenzie territoriali. E’ in corso di ristrutturazione ed ampliamento la sede di Fermo”. L’Inps non tratta solo le pensioni, com’è cambiata la struttura nel tempo? Negli ultimi anni è migliorato il servizio verso i cittadini? I tempi di attesa per l’erogazione di una pensione sono stati accorciati rispetto al passato? “Oltre alla liquidazione e al pagamento delle pensioni l’INPS provvede anche ai paga-

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menti di tutte le prestazioni a sostegno del reddito legate alla cessazione o alla diminuzione dell’attività lavorativa, quali ad esempio, la disoccupazione, la malattia, la maternità, la cassa integrazione, il trattamento di fine rapporto e di quelle prestazioni che agevolano coloro che hanno redditi modesti e famiglie numerose: l’assegno per il nucleo familiare, gli assegni di sostegno per la maternità e per i nuclei familiari concessi dai Comuni, la carta acquisti e il bonus straordinario per le famiglie. Gestisce anche la banca dati relativa al calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che permette di fruire di alcune prestazioni sociali agevolate. L’INPS fa fronte a tutte le sue prestazioni tramite il prelievo dei contributi e in questo ambito, si occupa, tra l’altro, dell’iscrizione delle aziende, dell’apertura del conto assicurativo dei lavoratori dipendenti ed autonomi, della denuncia del rapporto di lavoro domestico, del rilascio dell’estratto conto assicurativo e certificativo. Fanno anche parte dell’attività dell’Istituto: le visite mediche per l’accertamento dell’invalidità e dell’inabilità, la verifica straordinaria dell’invalidità civile, le viste mediche per le cure termali, l’emissione dei

modelli di certificazione fiscale. Nel corso degli anni il servizio ai cittadini è migliorato continuamente sia in termini di tempo sia di qualità, basti pensare che l'erogazione di una pensione il servizio è immediato avviene praticamente in pochissimi giorni dall'inizio del diritto”. Nel nuovo compito del sostegno agli invalidi civili, quali sono le mansioni delle commissioni mediche? “La nuova normativa sulla gestione dell’invalidità civile non ha modificato il ruolo delle Commissioni Mediche di Invalidità Civile presso l’ASUR ma ha integrato le stesse con un medico INPS. Pertanto la Commissione, in base ad una domanda avanzata dal cittadino tesa a riconoscere uno stato invalidante, emette un verbale che attesta o meno, individuandone anche il grado percentuale, di detto stato”. Sempre rimanendo nello specifico degli invalidi civili, quali sono i tempi di chiusura di una pratica e quindi di riscossione dell’assegno? “Obiettivo primario della riorganizzazione del processo dell’invalidità civile è quello di contenere entro un massimo di 120 giorni i tempi di risposta al cittadino. Nelle Marche siamo già, in una buona parte del territorio, all’interno di questi tempi ed è da ritenersi che non appena le procedure informatiche attivate avranno superato la fase di sperimentazione i tempi potrebbero ridursi ulteriormente”. Da gennaio le domande per la richiesta dell’invalidità civile deve essere inviata all’INPS, si sono riscontrati problemi con questo nuovo servizio? Alcuni medici si sono lamentati che i tempi per l’invio elettronico di certe domande sono lunghi, le

Antonio Antonellis, direttore regionale INPS risulta? “I tempi brevi intercorsi dall’emanazione del provvedimento di riordino della materia (luglio 2009) e l’entrata in vigore dello stesso, primo gennaio 2010, non hanno permesso una sperimentazione completa delle nuove procedure informatiche determinando di fatto alcune problematiche non nell’ambito della presentazione delle domande da parte del cittadino ma nell’ambito della gestione delle stesse da parte delle Commissioni Mediche e degli uffici INPS grazie anche alla collaborazione con la Sanità regionale e con l'ASUR. Molte delle problematiche sono state risolte altre sono in via di risoluzione attraverso gli opportuni adeguamenti che si stanno apportando al sistema informatico. Alcune delle problematiche rappresentate dai medici di base risalgono ai mesi di gennaio e febbraio ossia i primi due mesi di utilizzo della nuova procedura ma quei problemi sono stati risolti. Oggi in regione i medici certificatori, abilitati alla trasmissione telematica dei certificati sono oltre mille e quindi in numero sufficiente per rispondere alle esigenze dei cittadini delle Marche. Inoltre non vi sono più grandi problemi per l’invio telematico della domanda che può essere fatto o dal singolo cittadino o da un patronato o dalle associazioni di categoria a cui è stata riconosciuta detta possibilità”.

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SCAFFALE | LIBRI Salvarsi con una fiaba Terapia psicologica con i malati di Alzheimer

a malattia di Alzheimer, una sindrome per la quale la medicina non ha trovato ancora la cura, sta diventando una fonte di importante riflessione scientifica sui particolari meccanismi comportamentali che provoca nell’essere umano. Nonostante la persona con Alzheimer venga lentamente privata di tutte le facoltà precipuamente umane come la memoria, la ragione, la coscienza e l’autocontrollo, la sua psiche continua a funzionare. Da alcune esperienze di psicoterapia sta emergendo che esistono conoscenze conservate negli antri nascosti della mente, devastata dall’atrofia cerebrale, che costellano la vera essenza umana e che sicuramente vanno oltre le peculiarità della ragione. Uno di questi tipi di psicoterapie si basa sull’utilizzo delle fiabe, che hanno in sé un potere particolare di trasformare i nuclei psichici in immagini concrete. Queste immagini continuano ad essere create dalla mente, anche molto compromessa a livello neurologico. Ciò permette alla persona di perseguire non tanto la guarigione, quanto la propria salvezza, cioè il raggiungimento di un equilibrio e di una serenità dell’essere e dell’esistere.

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Autore: Emanuela Pasin Editore: Magiedizioni Data di Pubblicazione: 2010 Pagine: 104 Prezzo: 14.00 euro

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Cinquanta cose che potete fare oggi per combattere l’emicrania offrite di gravi cefalee, a volte con nausea e disturbi visivi? I vostri attacchi durano un giorno intero o anche più? Se la risposta è "Sì", potreste essere uno dei circa 8 milioni di italiani che soffrono di emicrania. Wendy Green spiega come un attacco di questa patologia invalidante possa essere scatenato anche da fattori dietetici, psicologici e ambientali. Con un approccio distico al problema, consiglia tantissimi utili rimedi per contribuire a tenere l'emicrania sotto controllo, dai semplici cambiamenti dello stile di vita e dell'alimentazione alle terapie complementari di automedicazione. Scoprite quali sono le 50 cose che potete fare da subito per sconfiggere l'emicrania, per esempio: identificare i vostri fattori scatenanti e imparare a controllarli; tenere un diario dell'emicrania gestire lo stress e imparare a rilassarvi per ridurre gli attacchi; scegliere cibi e integratori che offrono i maggiori benefici; studiare accorgimenti perché la vostra casa e l'ambiente di lavoro siano più adatti a voi; conoscere l'influenza delle variazioni ormonali sull'emicrania femminile.

Adolescenti. Una storia naturale

o stress sembra ormai la nostra condizione abituale di vita: ci toglie le energie e compromette la salute, rendendoci più vulnerabili alle malattie, alla depressione e agli attacchi di panico. Ma combatterlo è possibile grazie alla meditazione terapeutica di cui parla questo libro. Le tecniche su cui si basa affondano le radici nella tradizione buddista, ma sono applicabili in qualsiasi contesto e orizzonte spirituale; insegnano a servirsi dei punti di forza che tutti noi possediamo per contrastare quei disturbi provocati o collegati allo stress. Il percorso della meditazione insegnato da Kabat-Zinn ci conduce a una profonda autoconsapevolezza che apre la mente a un modo nuovo e più sereno di pensare alla salute e alla malattia, al lavoro e alla vita di relazione. Inoltre la descrizione di numerosi casi, raccolti in dieci anni di lavoro come medico, illustrano concretamente le tecniche. Un'ottima guida per raggiungere un più alto livello di benessere e di salute.

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Autore: Green Wendy Editore: Vallardi Data di Pubblicazione: 2010 Pagine: 133 Prezzo: 9.90 euro

Vivere momento per momento

oltanto uno zoologo poteva capire perché gli adolescenti si comportano da animali. Soltanto un veterinario evoluzionista poteva risolvere uno degli enigmi più impenetrabili dell'universo: perché la specie umana è l'unica ad avere una fase adolescenziale? Che cosa succede nel corpo e nel cervello degli adolescenti? Con uno stile vivace e pieno di humour, ma che non rinuncia mai al rigore scientifico, Bainbridge spiega perché le tempeste (ormonali, sentimentali, comportamentali) del secondo decennio di vita hanno un'importanza fondamentale non soltanto nella storia dell'individuo, ma anche nell'evoluzione dell'umanità. Una tesi nuova e rivoluzionaria che costituisce un antidoto alla demonizzazione e semplificazione che vanno in scena ogni giorno su stampa e Tv. Gli adolescenti non sono un flagello sociale, ma la vetta autentica dell'esistenza umana.

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Autore: Baindbridge David Editore: Einaudi Data di Pubblicazione: 2010 Pagine: 320 Prezzo: 16.50 euro

Autori: Kabat.Zinn Jon Editore: TEA Data di Pubblicazione: 2010 Pagine: 273 Prezzo: 10.00 euro


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RUBRICA | DALLA PARTE DEL CITTADINO

La ricongiunzione ai fini pensionistici n questo numero parleremo di ricongiunzione. Il lavoratore che ha contributi versati presso Enti diversi può richiederne la ricongiunzione, cioè l’unificazione, allo scopo di ottenere un’unica pensione calcolata su tutti i contributi versati. La ricongiunzione può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi o dai loro discendenti.

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La domanda Presso gli uffici INPS e indirizzata al Fondo di previdenza dei lavoratori dipendenti per: - periodi assicurativi versati in altre forme di previdenza (Inpdap, Fondi Speciali) - periodi assicurativi come lavoratore autonomo, cioè artigiano, commerciante, coltivatore diretto, colono e mezzadri, purché l’interessato abbia almeno cinque anni di contributi - periodi assicurativi presso le Casse dei liberi professionisti (avvocati, ingegneri, medici, ecc)

- contributi versati verso l’Inps L’operazione è gratuita presso l’Inps e gli altri enti. È gratuita in caso di ricongiunzione da lavoro dipendente, mentre non lo è per i lavoratori autonomi. Va anche detto che se le stesse ricongiunzioni viene fatta presso altri enti è a carico dell’interessato e il costo è al 50%.

I contributi da riscatto Sono quei contributi che si possono coprire, a proprie spese, alcuni periodi espressamente previsti dalla legge per i quali non esiste un obbligo assicurativo. I periodi che si possono riscattare sono i seguenti: - corso legale di laurea, lauree brevi e titoli equiparati - lavoro dipendente svolto all’estero in paesi non convenzionati con l’Italia - lavoro impiegatizio svolto dal 1920 al 1950, cioè impiegati non soggetti a obbligo assicurativo per superamento dei limiti di reddito - periodi di assenza facoltativa per gravidanza, puerperio o assistenza ai familiari disabili, a partire dal 1 gennaio

1994 - congedi per gravi motivi familiari della durata massima di due anni - congedi di formazione e studio - lavoro prestato come parasubordinato o libero professionista da l996 - interruzioni o sospensioni del rapporto di lavoro, quando sono previste da una specifica disposizione di legge Il riscatto può essere chiesto all’Inps da tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, da quelli iscritti ai fondi speciali e da quelli iscritti alla gestione separata.

Il pagamento Il pagamento viene effettuato attraverso bollettini che l’Inps invia a domicilio del richiedente con la somma da pagare. Deve esser effettuato entro 60 giorni dalla data di comunicazione in un’unica soluzione oppure rateizzato in 60 rate mensili. Il cittadino può anche chiedere per appianare un ‘vuoto contributivo’ dovuto ad omissione dei versamenti pre-

Il nostro esperto LINO RIGNANESE

videnziali. Il lavoratore lo deve segnalare all’Inps affinché l’ente provveda al relativo recupero. Se nel frattempo è intervenuta la prescrizione, il lavoratore può chiedere all’Inps la costituzione di una rendita vitalizia per ottenere l’accredito del periodo di omissione contributiva.

Documenti da allegare Buste paga, libri paga, libri paga e matricola, libretti del lavoro, lettere di assunzione, prove testimoniali.

Potete fare domande riguardanti le pensioni all’esperto Lino Rignanese inviando una email a info@senzaeta.it

SE VUOI RICEVERE DIRETTAMENTE A CASA TUA LA RIVISTA SENZAETA’ FAI IL VERSAMENTO TRAMITE BOLLETTINO POSTALE (COMPILATO COME SOTTO), invia la ricevuta via fax allo 071. 2901110 o in busta chiusa all’indirizzo: REDAZIONE SENZAETA’ - PIXEL STUDIO - Via Valenti, 1 - 60131 ANCONA

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