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Programma SALUTE E ALIMENTAZIONE

A partire dall’anno 2003, ogni anno, Sulla Strada invia in Guatemala gruppi più o meno numerosi di volontari medici, infermieri e personale sanitario. I volontari effettuano visite di controllo sui bambini della scuola, offrono visite specialistiche presso il poliambulatorio rurale Yatintò e, una volta l’anno, assicurano assistenza chirurgica presso un ospedale non lontano dal villaggio.

Naturalmente, dallo scoppio della pandemia da Covid-19, queste Missioni Sanitarie non sono più state organizzate.

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Da marzo 2020, l’assistenza sanitaria che Sulla Strada offre ai bambini e alle famiglie della scuola si è potuta realizzare solo grazie all’intervento puntuale e fedele di Luisa Patzan, infermiera ausiliaria formata grazie alla generosità dei donatori di Sulla Strada e dal training effettuato dai volontari nelle precedenti missioni. Luisa, infatti, ha aperto regolarmente il poliambulatorio Yatintò e si è recata nelle case degli alunni della scuola per tenerli sotto controllo.

L’assistenza fornita da Luisa, naturalmente, ha dovuto scontrarsi contro le forti limitazioni che la situazione imponeva: pochi farmaci, poco personale, poche competenze della stessa Luisa. Che però non si è mai persa d’animo! Sapeva infatti di poter contare su una presenza costante e professionale di alcune nostre volontarie, specialiste in medicina generale e pediatria, che hanno seguito i pazienti a distanza, grazie a videochiamate, messaggi istantanei, foto e video.

Ma la salute è fatta anche di corretta alimentazione e lotta alla denutrizione cronica: la dieta base delle famiglie del villaggio La Granadilla, infatti, è molto carente di nutrimenti essenziali e per questo motivo, quando la scuola è aperta, garantiamo ai bambini due pasti completi ogni giorno. Con la scuola chiusa, il rischio di tornare a gravi casi di denutrizione era molto alto!

Per questo motivo, durante tutto il 2020, abbiamo distribuito pacchi alimentari periodici a tutti gli abitanti del villaggio e alle famiglie degli alunni della scuola. Non potevamo permettere che i “nostri” bambini patissero i morsi della fame!

Infine, abbiamo dato una mano a molte persone che, per poter affrontare l’emergenza, si erano indebitate con gli usurai della zona e abbiamo portato avanti battaglie e fatto pressione sulle autorità locali affinché si prendessero in carico la popolazione del villaggio e dei villaggi vicini in grave disagio economico.

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