Da cavi a torre: spiagge mondiali
Vittorio Galassi
IL CT E L’AGONISTA
Francesco Tonelli
4
Gli inserti di
spiagge per
un Tirreno da podio
• Partiamo dalll’incognita Migliarino-Torre del Lago... G: Sì, Migliarino diciamo che è un’incognita. È un campo... bé, insomma, proprio un’incognita non è. Si pesca a distanza medio-corta perché potrebbe accadere che ci sia più acqua vicino a riva che al largo. Le prede più comuni sono le ombrine, le spigole, le mormore e i sugarelli. Siamo infatti nel tratto che da Torre del Lago va verso la foce del Serchio. • Quanto contano in questo caso le foci? G: Se si fosse trattato della foce dell’Arno la vicinanza avrebbe potuto anche avvantaggiare. Nel caso del Serchio è un’altra storia, perché l’acqua è bassa, la spiaggia stessa è di per sé bassissima ed è molto difficile da interpretare. Vero, ci possono essere i serra, ma non credo che si tratti di un pesce decisivo. Ricordiamoci anche che il regolamento vieta la connessione diretta del cavo d’acciaio all’amo... • Cosa ci si deve aspettare in termini di catture e, soprattutto, cosa è meglio cercare? G: Il regolamento prevede il conteggio dei punti sulla base dei centimetri, quindi bisogna giocarsela lì, cercando di catturare i pesciotti. Protagonisti saranno i sugarelli, le lecce stella e anche le tracine. Anche le aguglie: in agosto ce ne sarà ancora qualcuna. Chi le prenderà farà comunque un bel passo. • Il vento in quelle zone spaventa? G: Il Libeccio è una brutta bestia e qui, se si mette a spirare per bene, fa il mare grosso. In spiaggia si sta senza problemi, ma l’impostazione della pescata ne risente. In questo caso comunque il picchetto sarebbe fondamentale. Il campo gara di Carrara si può ancora salvare, perché comunque si riuscirebbe a pescare, la stessa cosa ai Ronchi. A Migliarino invece i giochi si fanno durissimi, perché lì il mare diventa davvero grosso. Il 95 per cento dei partecipanti sarebbe a cappotto sicuro. • Il fattore distanza a Carrara sarà più decisivo? G: Più che a Carrara, a Massa. Certo, anche a Carrara la distanza conta, ma dipende anche dalle condizioni del mare. La pesca a lunga distanza comunque potrebbe rendere. Tra l’altro, io penso che ci sarà comunque molto pesce di fondo. Ovviamente va ricercato il pesce vincente. Potrebbe essere il sugarello, ma anche l’ombrina. Poi non dimentichiamo l’orata... • Quindi se la giocherebbe soprattutto su questi? G: Eh sì. A parte tutti i pesci che puoi fare di giorno. • In una manche del Club Azzurro femminile, infatti, le stella la hanno fatta da padrone. G: È vero, ma la leccia stella però dura un quarto d’ora. Non è che faccia molto testo. La gara inizierà di sera, e poi subito notte. • Spostiamoci a Cavi di Lavagna. Come ci si prepara? G: Lì sarà una lotteria. La spiaggia è molto diversa da quelle della femminile e dei senior: c’è subito un primo gradino profondo. Il sugarello sarà fondamentale, ma non è escluso che siano i manfroni, ovvero i pagelli bastardi, le orate e le mormore a “fare” la gara. E se entreranno i pagelli bastardi, con il regolamento che premia la misura, non c’è nessun altro pesce che possa superarli. Anche se uno prende cinque orate è comunque dietro a chi fa pagelli. Di base io credo che saranno sugarelli e mormore, ma non so come andrà a finire. Se ci sarà il brutto tempo, ne vedremo delle belle. • Quindi la pesca al manfrone è una carta da giocare? G: Conteranno tantissimo le prove durante la settimana precedente all’inizio della gara vera e propria. Negli ultimi test abbiamo preso sugarelli, orate e mormore. Potrei anche sbagliarmi, ma credo che invece andremo a finire a pagelli bastardi. Se dovessimo cercare l’orata l’esca sarebbe limitata, si sa: amo di misura massima 2, tempi abbastanza lunghi intorno a 10-15 e pochi inneschi dedicati. • Il fattore picchetto? G: Su Massa e Carrara è fondamentale, su Cavi di Lavagna no. • Di chi devono avere paura i nostri italiani, degli inglesi o dei francesi? G: Io mi sbilancerei anche sull’Olanda, i Paesi Bassi. Gli inglesi sicuramente, che hanno uno stile di pesca molto diverso dal nostro, ma anche i portoghesi e gli spagnoli sono messi bene. • E invece i brasiliani? G: I brasiliani hanno provato con successo le spiagge questa primavera. Li ho visti, hanno preso pesci anche con il mare in condizioni brutte. Si sono poi ben informati sulle varie spiagge. Potrebbero anche essere gli outsider, però penso che bisogna aver paura di chi fa la propria pesca con calma, una pesca lentissima... se c’è solo il pesce grosso, chi va “piano” andrà più forte degli altri in termini di risultato. • Si vuole sbilanciare con un pronostico? G: Italia sicuramente sul podio ma non mi chieda lo scalino. • Senza scalino... G: Italia, Portogallo e Inghilterra. • E la femminile? G: L’Inghilterra no. Diciamo Italia, Portogallo e Croazia.
• Partiamo dall’incognita Migliarino-Torre del Lago... T: Si, in effetti la zona scelta è un incognita. Francamente non so nemmeno perché hanno scelto un campo gara così in quel periodo. È tra i meno pescosi della zona, vinci davvero con una botta di fortuna. Io lo conosco poco perché lo evito volentieri ma quelle poche volte che l’ho frequentato ha dato pochissimo pesce e questo non è certo un bene. La pesca di riferimento sarà quella di galla con una serie di piccolissime leccette sottoriva nelle ore di luce e poi col buio qualche sugarello piccolissimo. • Quanto contano in questo caso le foci? T: Secondo me non cambierebbe assolutamente nulla, una foce non da omogeneità a una spiaggia ma come capita ovunque avvantaggia, se le condizioni meteo sono buone, le postazioni più vicine. Parliamo di due, tre, massimo quattro picchetti ma poi tutti gli altri pescano nelle stesse condizioni. Quelli hanno qualche chance in più, magari sfruttando la pesca a un pesce di taglia. • Cosa ci si deve aspettare in termini di catture e, soprattutto, cosa è meglio cercare? T: Ci sarà ben poco da inventare. La fotocopia dei Mondiali di agosto l’abbiamo già vista con gli “sfidini” del Club Azzurro. La mossa di Accardi, che li ha voluti sullo stesso campo gara dei Mondiali, è stata intelligentissima, bisognerebbe sempre fare così. Non ci saranno molte possibilità di interpretazione. Le aguglie saranno pochissime e la gara la si farà sulle lecce stella di giorno e i sugarelli di notte, con la speranza che entrino. La differenza la farà chi sa pescare velocemente i pesci di galla. • Il vento in quelle zone spaventa? T: Assolutamente no, in quel periodo è quasi certo che il mare sarà liscio come l’olio. Con il mare grosso sono campi difficili, capita di vincere con una tracina presa per caso. • Il fattore distanza a Carrara sarà più decisivo? T: No, ma potrebbe essere l’arma in più di chi capiterà sui rettilinei a nord dove non ci sono buche o canaloni profondi. Ma è una scelta che personalmente adotterei davvero per un paio di lanci nella speranza di beccare una mormora o un’ombrina ma nulla di più. Chi pesca in questo campo gara deve aspettarsi soprattutto sugarelli, poche mormore e qualche ombrina. • Quindi se la giocherebbe soprattutto su questi? T: In quel periodo c’è poco da star allegri. La pesca vincente sarà quella ibrida, cioè con calamenti a tre ami: due a galla e uno a fondo e, nel caso di un passaggio di mormore, due a fondo e uno a galla. A galla obbligatorio il pop-up e le perline fluorescenti. • In una manche del Club Azzurro femminile, infatti, le stella la hanno fatta da padrone. T: Le lecce stella dopo il tramonto spariscono. • Spostiamoci a Cavi di Lavagna. Come ci si prepara? T: È un campo gara costante, che ti dà sempre la possibilità di prendere pesce ed entrare in classifica non è mai difficile. La pesca vincente sarà quella delle lecce stella e delle aguglie proprio sotto i piedi, nel gradino di risacca. Con il buio invece ci saranno i sugarelli e le mormore da pescare nella fascia dai cinque ai trenta metri con calamenti ibridi, in grado di sondare diverse fasce d’acqua. Se fosse una serata con poco pesce nel gradino basterebbero due lanci, uno a sessanta metri e uno a novanta per capire quale delle due fasce più esterne è produttiva. Senza cadere nella tentazione dei manfroni, che ti porterebbero fuori pesca. • Quindi la pesca al manfrone è una carta da giocare? T: No, la pesca al manfrone sarebbe un fallimento! • Il fattore picchetto? T: Da uno a dieci? Massa sei e mezzo, Cavi due, Ronchi sette e Migliarino nove. Quest’ultima è una spiaggia dove cinquecento metri sono diciamo “pescosi” e altri cinquecento da cappotto. • Di chi devono avere paura i nostri italiani, degli inglesi o dei francesi? T: Di più devono temere i francesi per la facilità con cui si adattano a condizioni tipiche dei loro campi gara. Gli inglesi sono più in difficoltà sulle specie di galla. Ma chi ci darà i problemi maggiori sarà il Portogallo: sono i più forti oggi in circolazione! Non sarà facile battere neanche gli spagnoli. • E invece i brasiliani? T: Alcuni amici mi hanno detto che sulla spiaggia di Massa ci sono delle ragazze brasiliane che sono la fine del mondo! • Si vuole sbilanciare con un pronostico? T: L’Italia spero faccia bene. • Senza scalino... T: E no, altrimenti che pronostico è? Per la maschile prima Italia, secondo posto per il Portogallo, terza la Croazia. • E la femminile? T: Di solito le donne hanno sempre fatto meglio dei maschi, non perché siano più forti, ma perché le avversarie sono a un livello inferiore rispetto ai concorrenti uomini. Quindi credo che riusciranno a far bene e molto probabilmente vinceranno il Mondiale se sapranno contenere la nazionale femminile croata.
una grande competizione internazionale in terra italiana: i campi gara, un’esclusiva intervista doppia e la novità sul regolamento
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vederle adesso non pensi che fra meno di due mesi diventeranno il teatro di sfide tra i migliori interpreti della disciplina del surf casting. Siamo a metà luglio e le vedi colorate: rosso, blu, bianco, giallo. Non manca nulla nella scala dei colori degli ombrelloni sotto cui turisti da ogni parte d’Europa vengono a rilassarsi. Turismo uguale gioia ma anche... confusione. Niente a che vedere con la pace e la tranquillità dell’autunno e dell’inverno, il momento in cui i surf caster entrano in frenesia e vanno in crisi d’astinenza per il vento gelido sulla faccia o gli spruzzi delle onde che si abbattono sulla riva. Eppure, dal 28 agosto al 4 settembre queste spiagge ne avranno abbastanza dei turisti e diventeranno roventi più di quello che già sono: saranno infatti teatro dei Mondiali di surf casting, che quest’anno assumono una valenza particolare perché si terranno nel contesto dei Mondiali della pesca organizzati proprio dal nostro Paese. In una settimana si assegneranno i titoli individuali e di squadra di tutte le discipline di mare e d’acqua dolce. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di pesca. E, perché no, potrà regalare qualche alloro ai nostri atleti impegnati in tutto lo Stivale. Qui, però, parliamo di surf casting. Di mare, di spiagge, di Toscana e Liguria. Sì, perché i campi gara sono quattro, tre nella terra di Dante e uno nella patria del pesto. Il poker è composto dalla spiaggia che da Torre del Lago va verso Bocca di Serchio, dalla spiaggia dei Ronchi, a Massa, dal litorale a nord del porto di Marina di Carrara e, infine, da Cavi di Lavagna. Si tratta di quattro spot diversissimi, sia per morfologia sia per quantità e qualità dei pesci che i garisti sfideranno nelle cinque manche. Per prepararci al grande evento abbiamo chiesto il parere di due esperti di surf che conoscono a menadito queste spiagge. Il primo è Vittorio Galassi, commissario tecnico della nazionale under 21 che vedremo impegnata nella spiaggia di Cavi di Lavagna. Siamo andati a trovarlo nel suo quartier generale a Marina di Carrara e, oltre alle parole riportate qui di seguito, possiamo apprezzarne una bella intervista video sul nostro canale. Il secondo è Francesco Tonelli, agonista spezzino di alto livello. In una rapida intervista doppia abbiamo cercato di farci svelare i segreti dei quattro litorali, scoprendo che in questi Mondiali sarà decisiva la pesca veloce a pesci di galla, a meno che il meteo non costringa a cambiare strategia all’ultimo minuto. Quando gli atleti saranno pronti ad “affilare le spade” le spiagge saranno ancora appannaggio dei turisti, ma ancora per poco. Lentamente il sole si sdraierà dietro l’orizzonte, e un melting pot di appassionati pescatori lascerà le sue impronte sulla sabbia fine come zucchero. Ognuno raggiungerà il suo picchetto, guarderà il mare, e con gesti calibrati al centesimo inizierà la vera sfida. Non quella agli avversari, ma al mare, al pesce che nuota a cinque, dieci, cento metri da riva. Il baccano, la confusione, il trambusto, lasceranno spazio al fermo silenzio della concentrazione, graffiato appena dalla frustata delle canne o dal sibilo del filo che abbandona le bobine dei mulinelli. E allora sarà surf casting. Noi saremo lì con loro, e voi?
Parola di Stefano Sarti il direttore marketing e comunicazione della Fipsas ci racconta il grande evento
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ancano meno di due settimane al grande appuntamento dei Mondiali della pesca in Italia. La macchina dell’organizzazione viaggia a pieno regime e i ritmi sono frenetici. Ce ne siamo accorti quando, intervistando Vittorio Galassi, abbiamo incontrato un indaffaratissimo Stefano Sarti, direttore marketing e comunicazione della Fipsas: tra preparativi, comunicati stampa e comunicazioni alle squadre, non ha avuto un attimo di respiro. Ha fatto però un’eccezione per noi, concedendoci una breve ma interessante intervista che potete vedere sul nostro canale You Tube. La responsabilità è tanta nell’organizzazione di un Mondiale, ma le qualità dei nostri campi gara sono di primo livello, e da quest’anno la pesca si fa “grande” grazie anche alla copertura di Rai Sport. Ma non vi anticipiamo nulla, perché potete sentire tutto dalla viva voce di Sarti.
Come arrivare La costa settentrionale della Toscana e quella orientale della Liguria sono servite sia dall’Autostrada Azzurra sia dalla statale Aurelia. Percorrendo quest’ultima si raggiungono direttamente le quattro postazioni del Mondiale di surf casting. Se invece scegliessimo l’autostrada, specie se il traffico è intenso, si sappia che ci sono le uscite Massa e Carrara per le due località toscane, mentre per raggiungere Torre del Lago occorre uscire a Viareggio e proseguire qualche chilometro verso sud sull’Aurelia e per arrivare a Cavi conviene uscire a Sestri Levante oppure a Lavagna in base alla punto di partenza (Sestri se si arriva da Est, Lavagna se si parte dalla Liguria occidentale).
Istituzioni • Comune Marina di Massa Piazza del Teatro, 1 Massa (MS) - Tel. 0585 41.386 www.comune.massa.ms.it • Comune Marina di Carrara Piazza 2 Giugno, 1 - 54033 Carrara (MS) Tel. 0585 64.11 www.comune.carrara.ms.it
Le novità, la logisitica, gli eventi, i timori e le certezze di un grande evento nelle parole di chi da mesi sta lavorando perché questi Mondiali tutti italiani siano indimenticabili. Seguite le parole di Stefano Sarti sul canale YouTube di Surf Casting Mania, SurfManiaMag.
• Comune di Viareggio Piazza Nieri e Paolini 55049 Viareggio (Lu) Tel. 0584-96.61 urp@comune.viareggio.lu.it • Comune Lavagna Piazza della Libertà, 47 - 16033 Lavagna (Ge) - 0185 3671 www.comune.lavagna.ge.it
Dove mangiare e dormire • Hotel Villa Rosy Viale marconi 315, Torre Del Lago (Lu) Tel. 0584 34.13.50 www.villarosy.net È immerso nel Parco naturale di Migliarino San Rossore, dista solo 1 chilometro dal mare • Hotel Nedy Via Fescione, 128 - 54039 Ronchi Marina di Massa (MS) Tel. 0585 80.70.11 www.hotelnedy.it A soli 400 metri dal mare, offre tutti i migliori servizi, compresa una cucina tipica e internazionale
Rubrica Spiagge • Hotel Anna Via Venezia, 2 54036 Marina di Carrara (MS) Tel. 0585 78.02.08 www.hotelannamarinadicarrara.com A 200 metri dal mare: semplice, economico, funzionale • Hotel Arenal Via Aurelia, 1800 16033 Cavi di Lavagna (Ge) Tel. 0185 39.00.34 www.hotelarenal.it Comodo, familiare, economico, a due passi dal mare
Link • portale.fipsas.it www.sfwc.it/italiano/index.html (il sito ufficiale dei giochi mondiali della pesca 2011)
4 CAMPI GARA segreti dei
Da cavi a torre: spiagge mondiali
Gli inserti di
I
a pesca su spiagge mondiali! Dall’incognita della spiaggia di Torre del Lago, passando per i Ronchi e Marina di Carrara. Senza dimenticare il teatro della sfida dei giovani, la generosa spiaggia di Cavi di Lavagna
Torre del Lago
S
piaggia difficile, un vero osso duro per gli agonisti. Il fondale in generale è più profondo nei primi metri, dove presumibilmente verranno cercati i pesci durante il Mondiale. Si tratta di una spiaggia bassa, molto bassa, a rischio nel caso di condizioni meteorologiche toste e difficili. Gli obiettivi saranno le stella e i sugarelli pescati molto vicini a riva, ma potrebbero essere decisive anche le tracine. Per raggiungerla dobbiamo andare a Torre del Lago, nella zona delle spiagge, e da qui iniziare a camminare verso sud: la scelta dello spot la faranno anche le gambe!
tracina:
ecce stella nelle ore di luce, sugarelli di notte. È una spiaggia bassa ma dal fondale abbastanza eterogeneo. Ci sono secche, buche e canaloni dove cercare anche miss mormora e madame orata. Non saranno molte, ma a fine agosto si potrà portare a riva qualche aguglia (e non sarebbe male). Si fa anche in questo caso pesca corta, ma se le condizioni meteo sono toste si può pure rischiare l’allungo. Rispetto alle altre è la spiaggia più riparata in caso di condizioni meteorologiche molto avverse. Raggiungerla non è difficile: se arriviamo dall’autostrada, all’uscita di Carrara teniamo sempre la destra, fino a quando non arriviamo al lungomare. Qui cerchiamo un parcheggio.
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SUGARELLI:
stella:
Marina di Carrara L
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Ronchi
SUGARELLI:
stella:
S
piaggia bassa, dove però la distanza conta un po’ di più. Anche in questo caso lecce stella e sugarelli la faranno da padrone, ma occhio anche a orate e ombrine. È una zona molto turistica, soprattutto in estate, e l’accesso quando ci sono i bagnanti non è semplice. In autunno e inverno, però, è una vera pacchia: chilometri di spiaggia tutti per noi.
ORATA:
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SUGARELLI:
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stella:
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ORATA:
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AGUGLIA:
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Cavi di Lavagna
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A12 E80
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Via
Au
reli
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SP1
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OMBRINA:
Via
Au
a
E80 costarossa
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A12
Sestri Levante
Cattura, misura, rilascia: il regolamento che sarà adottato nei Mondiali di surf casting si allinea alle nuove disposizioni etiche sulla pesca ecocompatibile. ecco cosa cambia in gara essun pesce sarà ucciso volontariamente durante i Mondiali di pesca dalla spiaggia italiani. La notizia era nell’aria e ora è ufficiale. Le catture saranno spiaggiate, misurate e poi immediatamente rilasciate, seguendo i canoni del catch & release. La nuova regola, se da un lato è da considerarsi un aspetto positivo per l’immagine della pesca gli occhi dei non addetti ai lavori e per la qualità “etica” della pesca sportiva, dall’altro lato obbligherà tutti i partecipanti ad adeguarsi alle
reli
SP1
Catch & release, please N
MORMORA:
nuove regole. Saranno validi tutti i pesci di misura superiore ai 12 centimetri, e ogni cifra verrà arrotondata in eccesso. Per capirci, una mormora di 12,2 centimetri verrà portata a 13 per stabilire il punteggio, una di 14,3 a 15, e così via. Il peso in queste condizioni conta relativamente: ecco perché le aguglie, se in buon numero, potranno essere decisive. E pure perché un serra, seppur grande, dà meno chance di risultato di un bel “carniere” di lecce stella o di sugarelli.
È
una garanzia, il campo gara dove si sfideranno gli under 21: la spiaggia è più profonda e i pesci verranno cercati dietro il primo gradino di risacca. Lecce e sugarelli: saranno sempre loro i protagonisti anche in questo settore. È una spiaggia abbastanza generosa, dove la tecnica e i tempi contano più del picchetto. In caso di meteo avverso si tenta la pesca lunga ai pagelli bastardi e alle orate. E attenzione alle spigole: se uno degli allevamenti al largo comincia a fare acqua...
SUGARELLI:
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stella:
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PAGELLO BASTARDO:
SPIGOLA:
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