GYMlive 2/2021 - rivista ginnica

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MUOVERSI INSIEME 33

MOTIVARE MOLTE PERSONE

Foto: senza copyright

Il crowdfunding può consen­tire di realizzare dei sogni. O basandoci sull’esempio di «Zero Gravity», può aiutare a prendere il volo. Foto: Archivio FSG/Thomas Ditzler

Simone Angéloz Simone Angéloz è membro del TV Kaufleute Solothurn. Ha partecipato alla Gymnaestrada 2019 di Dornbirn con il gruppo «Zero Gravity». A tale scopo il gruppo, sotto la sua direzione, ha dato il via a un progetto di crowdfunding e ha raccolto 10’590 franchi.

IL CROWDFUNDING FUNZIONA COSÌ

1. Idea

3. 2. Finanziamento Attuazione

4. Controprestazione

Grafico: I Believe In You

tegorie più importanti nel crowdsupporting», sottolinea Dietrich. Un progetto di crowdfunding potrebbe però diventare qualcosa di molto più grande di un’azione di raccolta, afferma Sommer: «Può anche essere il primo passo per fondare una società di donatori.» Nel crowdfunding viene creata automaticamente una comunità. Gente che sostiene finanziariamente una società o singole persone in questo modo può eventualmente essere interessante anche per progetti futuri. «Consigliamo sempre di mantenere i contatti con i sostenitori anche dopo la conclusione del progetto», spiega Jocelyn Sommer. Dopo la conclusione del progetto Ma quindi cosa rende il crowdfunding uno strumento così popolare? «Credo sia la semplicità. Si può iniziare un progetto oggi ed essere online da subito», afferma Sommer. Inoltre i gruppi di de-

stinatari più giovani vengono raggiunti in maniera molto semplice tramite i canali online. «Nel mondo digitale un progetto può essere diffuso velocemente e in ampio modo. È proprio questa ampiezza ad essere richiesta», afferma Sommer. Un punto sul quale si sofferma anche Andreas Dietrich: «È importante rendere attenti più volte sulla campagna. Nel migliore dei casi, già in anticipo.» Da quando esiste il crowdfunding, i tempi in cui si passava di casa in casa per raccogliere soldi per la società appartengono al passato. «Dato che si raccoglie denaro per un obiettivo concreto, per i sostenitori tutto risulta più palpabile», afferma Sommer che aggiunge: «Vendere delle storie è sempre meglio.» E lo sport e la ginnastica talvolta scrivono proprio delle storie ricche di grandi emozioni. Testo: Thomas Ditzler/lr

Simone Angéloz, cosa vi ha spinti a dare il via a un progetto di crowd­funding? Simone Angéloz: Sapevamo che la partecipazione alla Gymnaestrada di Dornbirn sarebbe stata molto costosa. Per la nostra esibizione avevamo bisogno di un nuovo costume e nel nostro gruppo molti erano apprendisti e studenti. Quindi sono incappata sulla piattaforma «I Believe in you» e ho pensato che sarebbe valsa la pena fare un tentativo per raccogliere i 10’000 franchi che avevamo bisogno. Quale conclusione avete tratto alla fine del progetto? In generale abbiamo un’impressione positiva. Abbiamo però dovuto sempre lavorare per mettere insieme la somma. Soprattutto per avviare il progetto è stato importante motivare le prime persone a fare una donazione. Dalle aziende è stato piuttosto difficile ricevere dei soldi. I contributi maggiori li abbiamo ricevuti da privati. Consigliereste il crowdfunding? Sì, lo consiglierei sicuramente ad altre società. Non sappiamo ancora se lanceremo nuovamente un progetto per la Gymnaestrada di Amsterdam del 2023. Attualmente non abbiamo ancora alcuna idea.


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