TiroSvizzera 04/2015

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Tiro Rivista ufficiale della federazione sportiva svizzera di tiro

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fi pê sch pe ch en sc e c ja B e r a c ha gen s a n a , ccia se sc t h 18 ti ir ies r s – o

No 4 // Dicembre 2015 www.swissshooting.ch

Svizzera

Passaggio del testimone Titel nello sport d’elite italienisch


CALANDA RADLER

100% NATURALE E CON SOLO IL 2.0% DI ALCOL

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DOPPIA FRESCHEZZA


Editoriale

Non perdere di vista l‘obiettivo Di Dora Andres, Presidentessa FST

La 57. Festa Federale di Tiro in Vallese ha nuovamente mostrato che il tiro sportivo è bello e vive. Punti salienti come la giornata ufficiale con il discorso del Consigliere Federale Ueli Maurer e la benedizione della nuova bandiera FST resteranno nei ricordi dei tiratori. La Federazione sportiva svizzera di tiro desidera rendere partecipi di tali esperienze positive ancora più persone alla prossima Festa Federale di Tiro 2020. Deve essere l’obiettivo di tutti noi, focalizzare ancor di più tutti i tiratori sul Tiro Federale e motivarli a partecipare, possibilmente con tutta la famiglia. La FST desidera affrontare questa grande sfida e ha dunque lanciato il progetto «Zwinky». I capiprogetto Paul Salathe e Steven Bleuler con il loro gruppo di lavoro e il supporto della direzione e del comitato vogliono supportare le società, federazioni e terzi nel marketing o nel legare nuovi membri a lungo termine alle società. «Zwinky» mette a disposizione degli interessati, tramite una piattaforma, le esperienze di società di successo e offre formulari, checklist, gadgets, idee per eventi, ecc. Verranno anche formati ambasciatori e animatori, che potranno venir impiegati come aiuti alle manifestazioni. La FST organizzerà annualmente fino al 2020 una manifestazione «Zwinky». La prima si terrà dal 18-21 febbraio 2016 all’esposizione Pesca Caccia Tiro a Berna. Vi sarà un villaggio dei tiratori con ristorante, dove trascorrere del tempo in compagnia e scambiare idee. Nel 2017 si sfrutterà la Festa di Unspunnen a Interlaken per un tale evento. Tutti gli sforzi sono orientati a motivare persone di ogni età per il nostro sport e indirizzare gli interessati verso le nostre società.

Edizione 4 // Dicembre 2015

I corsi G+S per i giovani e i corsi per giovani tiratori nelle società sono indirizzati alle giovani leve. Dal 1. gennaio 2016 la partecipazione ai corsi per giovani tiratori sarà possibile dal 15. anno di età. Anche l’aumento della partecipazione al Tiro Federale in Campagna è possibile. Questa più grande manifestazione di tiro al mondo è aperta a tutta la popolazione e dovrebbe aiutare alla coesione nel nostro Paese. È una festa popolare per giovani e anziani. Nello stand di tiro locale, i partecipanti e gli ospiti possono venir rifocillati e possono aver la possibilità di testare altre discipline. Possono venir anche spiegate offerte, magari addirittura venir raccolte le iscrizioni per i prossimi corsi. Gli ambasciatori e animatori «Zwinky» sono pronti a sostenere le società in modo attivo e sono raggiungibili tramite l‘indirizzo zwinky@swissshooting.ch. Non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo. Con società attive, vive e che riuniscono le generazioni e che sono supportate dalle loro federazioni cantonali e dalla FST riusciremo a far progredire il nostro sport. Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono impegnati ai vari livelli per il nostro sport. Per il prossimo anno vi auguro tempo e forza per poter raggiungere i vostri obiettivi personali ma anche quelli del nostro sport. Per le prossime Feste vi auguro anche alcuni giorni di riposo con la famiglia e gli amici e ogni bene per il 2016. (rfi)

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TECHNIK DIE BEGEISTERT

36. Solothurner Kantonalschützenfest Wasseramt

BEZUGSQUELLEN ALTDORF AMRISWIL ARLESHEIM BELP BERIKON BERIKON-WIDEN BIBERIST BREITENBACH BUCHS/SG CHATEL ST-DENIS CHUR DIELSDORF EGERKINGEN ERMATINGEN FLAMATT FRAUENFELD FRIBOURG GELTERKINDEN GOLDACH KLOSTERS KÖNIZ KONOLFINGEN LIESTAL LUZERN

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Sommario

1 Daniel Burger riprende lo sport d‘elite Cambiamenti nella struttura nel 2016; intervista con il nuovo responsabile del C comp e ritratto del suo assistente per il 300m a pagina 20-25

26 Le stelle nello sport di massa Pierre-Alain Dufaux ottiene il 200. titolo e grandi successi di due società friborghesi

3 Editorial di Dora Andres Retrospettiva della presidentessa FST che guarda alle manifestazioni pubblicitarie per il tiro sportivo

8 Inside FST: Lucerna attende i tiratori nel 2020 Consultazione del nuovo sistema di contributi e gruppo di lavoro sulla nuova canna del Fass57

10 Viaggia da uno stand all‘altro Daniel Vogel, che ha già sparato su più di 1000 stand, racconta la sua passione

32 Sicurezza e un villaggio per i tiratori a Berna Ritratto della ditta Hartmann Tresore AG e come si presenterà la FST nel 2016 all’esposizione PCT

38 Grandi prestazioni per le speranze Doppia vittoria per i giovani di Schwanden – Successo per il tiro notturno G+S di Oberdorf NW

42 La buon'anima del tiro sportivo È l'aiutante dietro le quinte che si chiama Nelly Oesch

12 Sondaggio tra i tiratori Cosa li ha portati allo sport del tiro, cosa li motiva e cosa cambierebbero

16 Varie sfaccettature del tiro sportivo in Svizzera Breve ritratto di sei società e federazioni che praticano una disciplina particolare

18 Una donna che colpisce anche senza vedere Visita di un allenamento di una tiratrice non vedente Claudia Kunz e l‘allenatore Heinz Raichle

50 I membri dei quadri come aiutanti Impressioni fotografiche della finale della LZ-Cup

Offizieller Ausrüster der Schweizer Schützennationalmannschaften

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mangold@hoerschutzberatung.ch www.hoerschutzberatung.ch Edizione 4 // Dicembre 2015

Annemarie Mangold-Plattner Scheidweg 59 CH-1792 Cordast +41 (0)79 258 66 10 TiroSvizzera

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Retrospettiva

Un esempio positivo sul progetto «Zwinky» I Feldschützen Eschenbach e i tiratori sportivi di Rothenburg-Eschenbach hanno contribuito con uno stand per fucili ad aria compressa alla buona riuscita dell’esposizione delle professioni di Eschenbach LU. È stato possibile mostrare da vicino al numeroso pubblico il tiro sportivo e allo stesso tempo lasciare un’immagine positiva. L’associazione professionale di Eschenbach ha invitato a partecipare oltre alle imprese, autorità, partiti e istituzioni anche le società. L’incontro di giovani e anziani, tiratori e non tiratori al fucile ad aria compressa è stato un grande successo. La maggior parte dei non tiratori sono stati sorpresi che il tiro al fucile ad aria compressa necessiti di sforzi superiori a quanto pensavano. Il puntino nero del bersaglio era colpito dopo alcuni colpi abbastanza regolarmente, ma colpire esattamente al centro, nonostante l’appoggio fisso, era tutt’altra cosa. In discussioni attive con i visitatori dell’esposizione si è potuto spiegare il lavoro con le speranze e mostrare anche il logo di Gioventù+Sport. Un punto particolare è

stato il tiro di dimostrazione dei due membri di società Petra e Patrik Lustenberger. Entrambi hanno mostrato cosa significa il tiro perfetto. Dall’equipaggiamento al centro perfetto sul bersaglio. In una gara di finale ISSF, i fratelli Lustenberger hanno mostrato in modo rimarchevole cosa significa avere «mano ferma» (posizione del corpo) e come una buona concentrazione possa aiutare a colpire il bersaglio, nonostante il disturbo dei molti presenti.

Grazie ai molti contributi innovativi dei vari espositori questa manifestazione è stata un pieno successo. È diventata addirittura una vera festa popolare con in centro i tiratori. Con l’istallazione del poligono di tiro, i tiratori hanno dato un importante contributo ad arricchire l’esposizione. L’eco e i feed-back in paese sono stati solamente positivi per i tiratori e per il corso G+S sono stati reclutati ben 8 nuovi giovani alle prime armi. (Jörg Traber) (rfi) 

Lo stand al fucile ad aria compressa è stata un’attrazione dell’esposizione di Eschenbach LU.

1. mercato sportivo a Basilea, un successo Domenica 22 novembre 2015 vi era un’enorme ressa alla St. Jakobshalle a Basilea. Varie migliaia di adulti, giovani e bambini hanno approittato della possibilità di provare i 18 sport presenti. Le colonne erano dunque alcune volte molto lunghe. Il 1. mercato sportivo basilese ha dunque avuto un ottimo successo.

La folla dei visitatori ha mostrato che il mercato dello sport ha coperto le esigenze della popolazione. I molti visitatori hanno potuto avere in modo semplice contatto con i rappresentanti delle diverse discipline sportive e hanno potuto informarsi sulle possibilità di allenamento per giovani e meno giovani. Grazie a questa offerta, le società

Erano presenti anche la federazione dei tiratori sportivi di Basilea (Sportschützenverband beider Basel – SVBB) che ha presentato il tiro sportivo con il fucile ad aria compressa a 10m. I tre bersagli con sistema SCATT sono stati sempre occupati durante sette ore. Ad intervalli di 15 minuti, gli organizzatori del tiro sportivo hanno fatto passare più di 180 persone. Tiratori con esperienza hanno dimostrato anche dal vivo il tiro in piedi e in ginocchio sul bersaglio Polytronic, fatto che ha raccolto molti spettatori. Anche il nuovo tiro con appoggio della FST era presente sul posto.

Visitatori al tiro sportivo nella palestra Basilea.

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hanno nuovamente la possibilità di presentarsi ad un vasto pubblico, possibilità che finora mancava a Basilea. Quest’anno l’organizzazione del mercato dello sport era stato finanziariamente garantita. Come avverrà il finanziamento in futuro, è al momento ancora aperto. Foto le trovate su www.svbb.ch. (Steven Bleuler) (rfi) 

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Inside

NaturAktiv AG ha un nuovo stazionamento e una nuova direzione La ditta di Winterthur, conosciuta come negozio specializzato per cacciatori, tiratori, collezionisti d’armi e amici della natura era vicino alla stazione di Winterthur, una posizione centrale e ben conosciuta. Il team non era contento solo per la difficoltà di venir raggiunti dai clienti motorizzati e la mancanza dei posteggi per la clientela. La direzione ha elaborato un concetto per un nuovo stazionamento ideale, ha investito molto tempo nella sua ricerca e ha trovato la soluzione dell’areale della Keller-Ziegelei a Pfungen a pochi minuti di autostrada N1, vicino a Winterthur e facilmente raggiungibile con molti posteggi per la clientela direttamente davanti all’entrata del negozio. Per i clienti che si spostano con il treno (S41), la stazione è in faccia alla ditta. Lo stazionamento produttivo non più utilizzato della Ziegelei Keller è stato trasformato in spazi abitativi e commerciali. Nel caso della NaturAktiv AG questo è riuscito particolarmente bene. Il negozio è molto moderno, molto spazioso e con una grande offerta di prodotti. Cacciatori, collezionisti d’armi, tiratori, ornitologi e amici delle attività all‘aperto si troveranno subito a loro agio in quest’ambiente. Perfette sono le molte grandi vetrine espositive dove sono esposte protette le armi nuove e in commissione. Le armi offerte sul portale molto se-

Il nuovo negozio a Pfungen sorprende per la sua grandezza e disposizione. guito «waffenbörse.ch» possono venir analizzate attentamente. L’offerta è completata da un’officina moderna d’armaiolo, dove si formano anche apprendisti. Dall’autunno 2016 sarà a disposizione uno stand di tiro moderno a 25m con 5 bersagli singoli a spola. Vi sono cambiamenti anche in ambito commerciale. Due dei tre titolari storici della NaturAktiv AG hanno trasferito le loro azioni a collaboratori. L’attuale direttore Peter Dervey resta in ditta fino al suo pensionamento, tra circa 2 anni, come collabo-

ratore e consulente. Helmut Weiss, l’armaiolo molto conosciuto, resta ancora per alcuni anni nell’officina. Nuovo direttore é Kurt Renggli, che era già uno dei tre titolari. Nuovo co-titolare e responsabile per l’officina è Stefan Falkensammer. Aveva svolto il suo apprendistato presso NaturAktiv AG e ritorna dopo alcuni anni in altre ditte – tra l’altro 4 anni come capo officina di un grande poligono indoor a Calgary (Canada). In questo modo la successione si è svolta da manuale. Si augura alla ditta un ottimo successo. (rfi) 

Corsi giovani tiratori: nuovo dal 15. anno d'età Il Consiglio federale ha modiicato l’ordinanza del 5 dicembre 2003 sul tiro fuori del servizio (Ordinanza sul tiro). Con questa modiica il limite d’età per i giovani tiratori si abbassa a 15 anni e sono disciplinati lo svolgimento nonché il sostegno dei tiri storici. Sinora potevano essere ammessi ai corsi per giovani tiratori gli Svizzeri a partire dall’anno in cui compivano 17 anni. D’ora in poi potranno partecipare a tali corsi già a partire dall’anno in cui compiono 15 anni. Vi è quindi un adeguamento dei criteri d’ammissione per le attività fuori del servizio. I giovani tiratori al di sotto dei 17 anni non possono tuttavia portare a casa l’arma in Edizione 4 // Dicembre 2015

prestito; le società di tiro sono responsabili della custodia sicura dell’arma. Al DDPS è stata inoltre conferita la competenza di disciplinare le condizioni per lo svolgimento e il sostegno di tiri storici (ad es. il tiro del Morgarten). Queste amate manifestazioni di tiro ricordano un evento importante della storia della Confederazione Svizzera e sono organizzate da società. La modifica entra in vigore il 1° gennaio 2016. L’ordinanza sul tiro disciplina il tiro obbligatorio fuori del servizio nonché l’esecuzione dei corsi d’istruzione fuori del servizio e degli esercizi di tiro facoltativi con  armi e munizioni d’ordinanza.

Annullato il viaggio dei fan Il previsto viaggio dei fan ai giochi olimpici a Rio de Janeiro 2016 non potrà venir organizzato. Gli organizzatori, la ditta Globetrotter, non hanno purtroppo ricevuto da parte degli organizzatori di Rio 2016 i biglietti ordinati in dicembre 2014.

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Inside

Lucerna attende i tiratori Dopo il 1832, 1853, 1901, 1939 e 1979 nel 2020 Lucerna potrà organizzare per la sesta volta la Festa Federale di Tiro che sarà la 58. edizione. La candidatura della società organizzatrice, composta da 28 società di tiro del Canton Lucerna, è stata presentata alla CP FST dal presidente lucernese Christian Zimmermann. La festa si svolgerà dal 11 giugno al 12 luglio 2020. La piazza di tiro principale sarà il poligono a Hüslenmoos con 50 bersagli a 300m e 20 per la pistola sia a 25 che a 50m. Su queste distanze si sparerà anche sul poligono Stalden a Kriens su 60 bersagli (30/10/20). A 300m si utilizzeranno anche

La proposta per un cambio di sistema per i contributi federativi va in consultazione Il comitato ha sottoposto alla conferenza dei presidenti 2/2015 un cambio di sistema nei contributi federativi (dal 1.1.2018) che andrà in consultazione assieme ai nuovi statuti FST. Ogni membro delle società, inserito nel programma AFS e dunque assicurato dalla USS verserà un contributo alla federazione nazionale (cioè un contributo annuale per tiratore). La quota per singola società alla FST resterà in vigore. L’attuale contributo di comunicazione e le tasse sulle licenze saranno sostituiti dal nuovo contributo. Le tasse FST per le manifestazioni di tiro secondo RTSp resteranno immutate come pure il centesimo per lo sport e la formazione. La competenza per fissare l’ammontare di questi contributi annui è dell’assemblea dei delegati. Si desidera anche sostituire l’attuale carta-licenza con una tessera di membro che allo stesso tempo è un certificato assicurativo. (rfi) 

gli stand esistenti a Perlen (10), Ballwil (8), Inwil (6), Malters (16), Rain (8) e Ruswil (14). Inoltre al fucile si utilizzeranno 12 bersagli indoor sul Allmend di Lucerna. Complessivamente vi saranno a disposizione 224 bersagli. Inoltre a Buttisholz, Nottwil,

Hellbühl-Neuenkirch e Wolhusen sono previsti ulteriori 46 bersagli di riserva in caso di forte affluenza a 300m e 20 al fucile 50m sullo stand di Aamätteli Buchs a Ennetbürgen NW. (rfi) 

(Provenienza delle immagini: www.luzern.com)

La prossima Festa Federale di Tiro (FFT) si terrà nel 2020 a Lucerna. La candidatura della Svizzera centrale ha ricevuto l’accordo della conferenza dei presidenti (CP) della FST.

Il ponte di legno (Kapellbrücke) con la torre dell’acqua (Wasserturm) è l’immagine di Lucerna.

Corsi esa e monitori ordinanza 2016 Fino al 20. anno di età, i giovani sono formati e seguiti in corsi ben definiti e condotti. Con il passaggio nell’età elite, perdono spesso questo supporto. A questo punto entrerebbe in gioco il monitore sport per adulti (monitore esa) o il monitore ordinanza. Con allenamenti condotti garantisce la qualità dell’istruzione in società ed è un tassello importante per una vita societaria in camerateria. Date e luoghi dei corsi in lingua tedesca e francese per il 2016 Modulo base Tedesco SSPV 158005 29-31.1.2016 Macolin Modulo tecnico esa F T/F SSPV 158006 22-24.4.2016 Lungern Modulo tecnico esa P T/F SSPV 158007 22-24.4.2016 Lungern

Monitore esa F Monitore esa P

CI = corsi d’introduzione per monitori G+S formati CI esa per monitori G+S F T/F SSPV 158011 7-8.5.2016 CI esa per monitori G+S P T/F SSPV 158012 7-8.5.2016

Monitore esa F Monitore esa P

Date dei corsi per monitori ordinanza fucile o pistola Modulo base T/F SSPV 158005 29-31.1.2016 Modulo tecnico F o P T/F Ordinanza F/P 22-24.4.2016 ordinanza

Macolin Macolin

Macolin Lungern

Monitore ordinanza

È necessario procedere a un’iscrizione separata per il «modulo base» e per il «modulo tecnico» per ricevere la qualiica come monitore esa o monitore ordinanza. Iscrizione su: www.swissshooting.ch > Formazione > Sport per gli adulti Termine d’annuncio Dicembre 2015 ausbildung@swissshooting.ch

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Inside

Procedura per l’ordinazione della nuova cart pist Parabellum La nuova cartuccia per pistola Parabellum sostituisce la munizione d’ordinanza 03 in calibro 7.65mm, che non viene più prodotta dalla Confederazione. La nuova munizione è solo CHF 0.05 più cara della vecchia munizione d’ordinanza e sarà fornita dalla Base Logistica dell’Esercito (BLEs), il centesimo per lo sport che ammonta a CHF 0.05 sarà incassato dalla FST. La procedura è la seguente: • L’ordinazione avviene come finora tramite AFS • La SAT si occupa dell’attribuzione vecchia/nuova munizione (ca. 50/50) • Le prime 1000 cartucce sono sempre «vecchia» munizione • La fatturazione avviene come sempre tramite SAT a fine novembre 2016. Novità: il centesimo per lo sport sarà mostrato separatamente. • La FST fatturerà direttamente alle FCT/SF con la 2. fatturazione dell’anno 2016 (inizio dicembre) la quota di centesimo per lo sport sulla «nuova» munizione. Le FCT/SF fattureranno alle singole società. • Le società/tiratori saranno informate con Newsletter in febbraio 2016 (termine di consegna) e in novembre 2016 (prima della fatturazione) • La SAT allega alle sue fatturazioni un’informazione che sulla nuova munizione il centesimo per lo sport sarà fatturato  direttamente dalla FST. (rfi)

Arrivano i confederati! Divertente, facilmente comprensibile: i due nuovi volumi della Orell Füssli Verlag sviluppano la storia della battaglia del Morgarten e raccontano gli avvenimenti che accadono agli abitanti di un piccolo villaggio nelle alpi denominato Munggenstalden. Attenzione però, gli abitanti di Munggenstalden non sono inermi! Assaltano conventi, prendono prigionieri i monaci e lottano contro gli Asburgo al Morgarten. In breve: audace storia svizzera, divertente e ciò nonostante raccontata in modo educativo. Con molte pagine informative. Da 8 anni. (rfi) 

Volume 1: Martin Weiss, Rolf Willi: Die Munggenstalder und der Klostersturm, 56 Seiten, Orell Füssli Verlag, ISBN: 978-3-280-03493-4, CHF 19.90

Parabellum 06/24

Gruppo di lavoro sulla canna sportiva del Fass57 Lo sviluppo del Fass57 con le varie modifiche previste e permesse era già stato iniziato alcuni anni fa. Come ultimo importante passo è giunta lo scorso anno la canna sportiva. Questo fatto ha portato a miglioramenti importanti della prestazione del Fass57. Per contro, sul Fass90 non è permesso apportare praticamente alcuna modifica, poiché si tratta di un’arma in dotazione all’Esercito. Questa situazione è stata riconosciuta dalla commissione tecnica (CT). «Per poter discutere in modo fondato della problematica e cercare dunque soluzione sensate, questo tema viene affrontato in un gruppo ristretto della CT 300m. La CT potrà prendere nella sua prossima riunione le necessarie decisioni. Si desidera trovare una soluzione ottimale, a favore dello sport di massa», afferma Heinz Küffer,  capo sport di massa della FST. (rfi)

Edizione 4 // Dicembre 2015

Volume 2: Martin Weiss, Rolf Willi: Die Munggenstalder am Morgarten, 56 Seiten, Orell Füssli Verlag, ISBN: 978-3-280-03494-1, CHF 19.90

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Ritratto

Ha già sparato su più di mille stand Daniel Vogel è stato contagiato dal virus del tiro sportivo. Colpevole è un suo vecchio vicino, nel passato infatti, Vogel non aveva molto interesse per le società. Nel frattempo il basilese non potrebbe più farne a meno. Una storia (di tiro sportivo) dalla vita. DI SIMON BINZ Nel 1992 l’allora 31enne Daniel Vogel è andato a vivere con sua moglie Mary a Diegten (BL). Poco dopo l’arrivo, il suo nuovo vicino pensò: «vivi in un comune di 1200 abitanti, devi entrare in una società!» Vogel inizialmente non aveva un grande interesse nelle società. «Non so giocare a calcio né cantare», affermò Vogel. Il vicino parlò dunque della società di tiro. «Non ho un fucile», sottolineò Vogel e il vicino: «nessun problema!»

a 1011 stand», afferma e attende una reazione dall’intervistatore che risulta abbastanza sorpreso dall’importante numero. Vogel osserva questa reazione e, quasi scusandosi: «pianifico la mia stagione di conseguenza. Se vado a Ginevra, partecipo a 4 o 5 gare. Tutto il resto sarebbe esagerato!» In questo modo arriva a frequentare ca. 250 gare di tiro all’anno ed è in giro quasi tutti i sabati a volte solo, a volte con colleghi e altre volte con la società. «Si viene sempre a contatto con tiratori che

ta riflessivo e continua: «mi piace molto che nel tiro in primo piano vi sia la componente umana rispetto a quella materiale.»

Cosa dice sua moglie? Un uomo, uno sport? Daniel Vogel annuisce. «Quest’estate mi sono qualificato per la finale del Re del Tiro al federale, ma questo è entrato in conflitto con la mia seconda passione, l’immersione. Le vacanze erano già riservate», afferma il 54enne

Tre obiettivi ambiziosi «Questa è la breve storia di come il mio vicino mi indirizzò verso il tiro e come sono entrato nel 1993 nella società di Diegten, per avere finalmente pace», afferma Daniel Vogel, ridendo rumorosamente e raggiante in volto ben sapendo che il suo vicino allora lo ha indirizzato sulla retta via. Infatti il tiro è diventata la passione di Daniel Vogel e questo emerge subito quando l’oggi 54enne ci racconta del piacere del tiro sportivo nella sua cucina a Oftringen (AG), la società familiare di cui fa parte e sulle sue ambizioni e obiettivi. La prima volta che Daniel Vogel prese in mano un fucile d’assalto, si pose come obiettivo di: • vincere una corona federale – obiettivo raggiunto già nel 1995 a Thun • vincere una corona a ogni tiro cantonale – obiettivo raggiunto nel 2014, quando Ginevra ripropose nuovamente un tiro cantonale • sparare una volta in ogni poligono svizzero a 300 metri Il terzo obiettivo è ancora lontano dall’essere raggiunto. «A fine ottobre ero giunto 10

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Daniel Vogel ha già vinto innumerevoli corone appese nella sua sala hobby, dove cura un’altra passione: costruire trenini. cercano di raggiungere obiettivi simili», afferma Vogel attivo nella gestione di talenti e aggiunge che «gli esterni» si riconoscono subito ad una gara regionale. Questo è il motivo perché nel corso degli anni ha potuto vivere bei momenti, afferma ancora e cita l’esempio di Flums (SG): «eravamo presenti per il tiro del 1. agosto. Quando mi sono annunciato il responsabile ha affermato ‹Daniel Vogel di Diegten?› Annuii. Il responsabile prese una moneta cinque franchi dal taschino e mi disse che l’anno prima mi aveva pagato una mouche in meno». Dopo questa fase, il tiratore nato a Basilea città, diven-

con un po’ di rammarico. Cosa fa uno come Vogel nella stagione invernale? «Vado a sciare», afferma senza giri di parole. «A un certo momento ne ho abbastanza del tiro», confida che però a volte c’è spazio per un allenamento prima di gettarsi sulle piste. Cosa dice sua moglie? «È molto comprensiva. Siamo entrambi soci della SG Diegten. Ma lei non ha mai partecipato con la mia intensità» e aggiunge che Mary Vogel è sempre ancora socia della società. Loro figlio Marc (22) ottiene già ottimi risultati mentre il figlio più piccolo Steve (20) non ha quest’interesse e sorride comunque. (rfi) ● Edizione 4 // Dicembre 2015


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Inchiesta

Cosa pensano i tiratori Come e quando hai iniziato a sparare e cosa ti afascina? Hai un esempio nei quadri nazionali o segui le gesta di qualcun altro? Come si potrebbe motivare le persone per il tiro sportivo o tenerle in questo sport? C’è qualcosa nella gare o nel nostro sport che non ti piace, o ti da fastidio qualcosa nel tiro? DI ANDREAS TSCHOPP, FRANZ ODERMATT, MAX FLÜCKIGER E SIMON BINZ

Andrea Bombasei, 20, Gossau ZH, in formazione come polimeccanico con maturità professionale; come socio della SG Uster ha vinto come juniores alla seconda partecipazione ai campionati svizzeri la sua prima medaglia con la pistola sport 25m «I miei genitori sparano da molto tempo e io sono cresciuta in questo ambiente. Del tiro mi affascina che tutte le componenti devono collimare. Bisogna concentrarsi ed entrare in una specie di bolla per isolarsi durante la gara. Il mio esempio è mio papà Peter che faceva parte della nazionale e oggi Heidi Diethelm Gerber. Per lo sport del tiro si dovrebbe fare più pubblicità, iniziando già nelle scuole con un’offerta durante le attività festive. Ai miei tempi, faceva parte dell’offerta scolastica ma oggi la direzione non ne vuole più sapere. Potrebbe essere una buona idea per contattare i giovani e generare nuove speranze.» (rfi)

Janine Moser, 13, Mogelsberg SG, speranza al F50m degli Sportschützen Neckertal SG, frequenta la 6. classe di scuola elementare a Mogelsberg «Ho partecipato a scuola ad un tiro con l’arco e mi è subito piaciuto mirare e concentrarmi. Sono giunta al corso giovani degli Sportschützen Neckertal quasi per sbaglio tramite compagni di classe e la mia famiglia e ora frequento la terza stagione del corso. Anche mio papà e mio nonno sono tiratori. Più passa il tempo e più mi piace sparare. Coma alternativa ai normali allenamenti di tiro suono nella Jugendmusik St.Peterzell. Non ho dei veri e propri esempi a cui i ispiro in questo sport, il tiro mi è stato tramandato dai miei antenati quasi come una tradizione di famiglia. Penso che si dovrebbero organizzare giornate dove si possa provare a sparare già dalla prima elementare, così si potrebbero raggiungere molti giovani.» (rfi)

Kurt Maag, 50, Höri ZH, tiratore nella Schiessverein Höri, membro di comitato e monitore di tiro, lavora per la AVS nel settore dei contributi «Ho iniziato a sparare grazie a mio fratello che era monitore di giovani tiratori. Mi affascina la sequenza perfetta della partenza del colpo, dunque la tecnica. Se domini questa parte tecnica e hai il tuo corpo sotto controllo, allora ti riesce un ottimo risultato. Un esempio diretto non ce l’ho, vado però spesso a vedere come sparano i migliori per poter apprendere qualcosa. Penso che le competizioni a volte sono poco interessanti per gli spettatori. Si dovrebbe guardare l’esempio della Bundesliga tedesca, dove la competizione a squadre è un sistema a duello. È necessaria un po’ di innovazione e bisognerebbe fare una qualche volta delle cose un po’ strane. L’ambiente attorno al tiro è difficile e i tiratori non sempre aiutano a migliorarlo.» (rfi) 12

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Inchiesta

Daniel Steuri, 62, Leissigen BE, tiratore a 300m e presidente, monitore di tiro e capo speranze per la Feldschützengesellschaft Leissigen «Ho partecipato ad un corso per giovani tiratori. In seguito sono stato impegnato per alcuni anni in altri ambiti. In seguito ha seguito mia figlia il corso e mi ha convinto a ritornare grazie al piacere al Fass90. Ora sparo nuovamente con il fass57. Un esempio sportivo non ce l’ho, ma sono convinto che i giovani potrebbero seguirne uno. I media dovrebbero però giocare la loro parte e parlare maggiormente di tiro.» (rfi)

Renate Masshardt, 55, Thusis GR, tiratrice a 300m a Thusis, Schiesssport Reinau «Mio papà mi aveva motivato a partecipare ad un corso per giovani tiratori. Da allora sparo con il Fass57. Non ho veri esempi, in società ci aiutiamo l’un l’altro. Sono giunta per la prima volta alla finale della Serie di campagna e l’ho trovata molto bella e ben organizzata. Se vi fosse qualcosa che mi desse fastidio me ne sarei già andata da molto tempo. Per trovare nuove persone per il nostro sport, si deve puntare oggi sui campi estivi, corsi per juniores e tiri popolari e di campagna.» (rfi)

Elias Zois, 36, Winterthur ZH, tiratore alla pistola 10/25/50m e in comitato dei Pistolenschützen Witerig a Hettlingen-Seuzach «Ho scoperto il tiro in servizio militare. Oggi sparo tutte le discipline alla pistola ad eccezione della pistola libera. Mi affascina soprattutto la combinazione di concentrazione e calma. Il mondo del tiro per me è in ordine. Come membro di comitato di una società ci si pone la domanda come motivare persone per il tiro o come tenerle in società.» (rfi)

Patrick Gütiger, 16, Holderbank AG, tiratore al fucile 50m presso Sportschüzen Wohlen, al 300m a Holderbank Freier Schiessverein e a 10m per Muri-Freiamt Luftgewehrschützen «Mi sono avvicinato al tiro grazie a mio papà e sparo a 10/50 e 300m. Mi piace che in questo sport è necessaria resistenza e concentrazione. Non ho un vero e proprio esempio, mio papà mi ha mostrato tutto ciò che sapeva. Per far piacere il tiro a molte persone, devo a volte andare a prenderle, portarle allo stand e far loro provare. Per me il mondo del tiro è bello. Non mi faccio problemi prima di una gara e accetto il risultato che ottengo.» (rfi)

Sonja Leemann, 52, Uster ZH, tiratrice attiva al fucile 300m con la Schützengesellschaft Uster e in comitato come monitrice di tiro 300m. Lavora attualmente nell’organizzazione e ha il diploma di cuoca «Mio papà era un tiratore appassionato e ha avuto conseguenze anche per me. Già a 12 anni ho potuto andare al poligono con lui. Mi affascina la perfezione necessaria per aver successo. Se il mio fucile è regolato correttamente, allora conta solo la mia prestazione. Se sparo bene, posso essere fiera di me. Prima il mio idolo era Heinz Bolliger, ma non solo lui anche gli altri ottimi tiratori che avevamo a Uster. Ai tempi non avevamo alcuna possibilità di superarli ma oggi a volte si riesce e questo motiva. Penso che dobbiamo fare tutto il possibile per dare la possibilità a neofiti di iniziare se vogliamo avere un’ampia base di tiratori. Non è abbastanza mettere a disposizione il poligono e basta.» (rfi)

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Margrit Bracher, 52, Rüschegg Heubach BE, tiratrice 300m e vicepresidente dei Feldschützen Rüschegg-Graben, lavora come responsabile di sala di riposo presso Bern Mobil «Ho frequentato il corso per giovani tiratori a circa 16 anni. Mi sono avvicinata allo sport del tiro soprattutto grazie a mio papà, era il mio esempio. Di questo sport mi piace soprattutto che si lavora per raggiungere un obiettivo e si cerca di realizzarlo in gara. Al momento ho alcuni problemi mentali, ma ci sto lavorando. Penso che oggi sia difficile interessare giovani per lo sport del tiro poiché la nostra società offre così tante opportunità per il tempo libero al di fuori di una società. Inoltre si dimentica che la vita societaria è qualcosa di molto bello e unico. Noi a Rüschegg-Graben ci troviamo in una posizione fortunata che siamo un po’ fuori mano. Il tiro per molti giovani è ancora importante, anche se è diminuito nel corso degli anni. Penso che mobilitare i giovani passa per i corsi giovani tiratori, serve un concetto per tenere i tiratori in società.» (rfi)

Nina Stadler, 14, Schattdorf UR, tiratrice al F50m e F10m per gli Sportschützen Altdorf UR, frequenta la 3. media ad Altdorf «Sono arrivata al tiro tramite mio papà Beat Stadler, che è anche il mio allenatore e coach (ndr Beat Stadler, classe 1970, è stato per anni uno dei tiratori di maggior successo sia a livello nazionale che internazionale e ancor oggi è il più forte tiratore di match urano). Nel tiro mi piace soprattutto la collaborazione tra precisione e concentrazione. Se poi vi è ancora un po’ di talento, il successo è a portata di mano. Lo vedo anche dal mio esempio Sarah Hornung. La sua ottima prestazione a livello internazionale mi impressiona, voglio imitarla. Penso che oltre ad articoli sulla stampa e ad inserzioni, potrebbero essere utili per la pubblicità anche dei bei volantini per la scuola elementare. Tutto questo potrebbe anche venir trasmesso a colleghi e amici.» (rfi)

Paul Lüthi, 65, Embrach ZH, tiratore al fucile 300m nella società di EmbrachLuingen e membro onorario della federazione sportiva zurighese, è docente elementare in pensione «Ho iniziato con il tiro a 17 anni con il corso giovani tiratori. Lo sport mi ha sempre affascinato e di conseguenza mi sono allenato seriamente e ho anche fatto progressi. A 18 anni sono entrato nella squadra match giovanile e ho sparato match per circa 20 anni. Nel 2001 sono diventato campione svizzero con il fass57. Anche in società sono stato molto attivo, a 22 anni ho ripreso il settore dei giovani tiratori, inoltre sono stato 13 anni vicepresidente e sono stato eletto nel comitato di distretto e cantonale. Il mio obiettivo è sempre stato di riuscire ad entusiasmare molti giovani per lo sport e tenerli in società. Per riuscire in ciò, oggi bisogna iniziare con i giovani di 10 anni con il tiro al fucile 10m e integrarli passo dopo passo nella società e introdurli anche con il passare degli anni nelle altre discipline al fucile. Bisogna trovare persone che desiderano partecipare alla vita di società. Oggi è più difficile di prima, soprattutto nelle agglomerazioni come Embrach, dove molte cose si sono anonimizzate.» (rfi)

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Inchiesta

Max Zöpfel, 15, Stadt St. Gallen SG, tiratore alla pistola 10/25/50m per gli Sportschützen St. Fiden – St. Gallen, frequenta la 3. media a S. Gallo «Molto presto ho cominciato con la palla a mano e in seguito la mia famiglia mi ha fatto conoscere il tiro alla pistola. Ho così scoperto le mie doti di sportivo individuale. Collegare la concentrazione con la precisione, lo trovo bello e per me il tiro al fucile con tutto l’equipaggiamento era troppo complicato. Sono molto contento del successo internazionale del mio collega di società Andy Riedener. Penso che si possa risolvere il problema delle speranze in Svizzera con una buona pubblicità nelle scuole: serve però l’appoggio del corpo insegnante.» (rfi)

Carmen Zelzer, 52, Oberrohrdorf AG, tiratrice alla pistola 10m per la società di tiro della città di Baden e alla pistola 25/50m per la Ennetbaden Pistolensektion dove è anche in comitato, è anche responsabile per compiti speciali nella federazione cantonale argoviese. «Sparo con la pistola grosso calibro da quando avevo 16 anni. Ho iniziato visitando durante le vacanze un collega di mio papà che mi ha fatto provare. Mi è piaciuto e dunque il tiro per me è un hobby dove conta soprattutto la collegialità. Non sono necessari esempi. Nuovi tiratori da noi si trovano con lo sport scolastico. Se a loro piace rimangono in società tanto quanto è capitato a me. Nel tiro ho imparato a tenere sotto controllo il mio nervosismo.» (rfi)

Martin Imhof, 22, Glis VS, tiratore al fucile 300m presso Ried-BrigGlis, SSZ Chalchofen, al fucile 50/10m per la società Briglina, lavora come muratore «Mio papà è cacciatore, in questo modo sono venuto a contatto molto presto con il tiro. La prima volta a 4 anni per essere preciso. È molto difficile dire cosa mi affascina… penso che sono soprattutto i progressi visibili in questo sport. Se mi alleno bene, sparo meglio durante le gare e osservare questa tendenza è interessante. Non ho veri e propri esempi, desidero semplicemente ottenere buone prestazioni. Come potremmo animare giovani per questo sport? Al momento non ho una risposta pronta, altrimenti non avremmo problemi di giovani.» (rfi)

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Tiro

Lo sport del tiro in Svizzera I tiratori alla polvere nera

I tiratori alla

DI URS WYSSBROD, PRESIDENTE ADATTATO DA SIMON BINZ

DI ANTON ALBISSER, VICEPRESIDENTET ADATTATO DA SIMON BINZ

«La federazione dei Tiratori Svizzeri con polvera nera (VSV) è stata fondata il 5 dicembre 1976 dalle società Bienne, Meinisberg, Musketier e Zürich. Gli obiettivi della VSV sono tra l’altro la promozione del tiro sportivo con la polvere nera come pure conservare una parte della nostra cultura e tramandarla. Il piacere alla cura, mantenimento di vecchie armi da difesa e da tiro è un’importante motivazione dei tiratori alla polvere nera. Anche il tiro sportivo con armi ad avancarica ha un futuro. Visto che nel tiro all’avancarica con armi lunghe e corte ricopre un periodo di sviluppo di circa 500 anni, vi sono una grande varietà di discipline. I membri delle società affiliate alla VSV, hanno la possibilità, dopo aver superato le rispettive qualifiche, di gareggiare ai campionati europei e mondiali.» (rfi)

«L’associazione federale di tiro alla balestra (EASV) è stata fondata il 17 luglio 1898. La EASV è responsabile soprattutto per l’organizzazione ed esecuzione di concorsi nazionali e per l’amministrazione delle carte corona. Le sei sottofederazioni organizzano concorsi nella loro regione. Circa 120 sezioni (società) sono affiliate alle sottofederazioni e anche alla EASV. Queste organizzano feste di tiro e offrono ai tiratori alla balestra molte buone possibilità di concorso. Grazie al continuo sviluppo la tradizionale balestra, connotata di molte vicende storiche, è diventata un oggetto sportivo hightech: il tiro alla balestra è uno sport d’elite che permette prestazioni paragonabili ad altre discipline di tiro sportivo. La formazione degli allenatori dal 2011 avviene sotto l’egida di G+S ed è un grande successo.» (rfi)

Facts & Figures Anno di fondazione: Membri: Società: Altre informazioni:

1976 320 34 www.vsv-schuetzen.ch

I tiratori con l’arco

I tiratori dina

DI MAËL LORETAN, PRESIDENTE ADATTATO DA SIMON BINZ

DI VALENTIN BREGY, COMUNICAZIONE ADATTATO DA SIMON BINZ

«Nel 1953 è stata fondata la Federazione svizzera di tiro con l’arco (SBV) su iniziativa dei club di Basilea, Berna e Zurigo ed è stata accolta nella FITA (World Archery). Nel gennaio 1955 sono stati accolti i primi club della Romandia nella federazione (Abbaye de l’Arc Lausanne, Club des Archers Neuchâtel e Delémont). Nel 1963 la SBV è stata accolta dal Comitato Olimpico Svizzero. Nel 2011 abbiamo organizzato il nostro primo corso G+S. Il nome SBV è stato modificato nel 2013 in SwissArchery Association. La federazione ha molti cantieri: dobbiamo promuovere il nostro sport di massa e istruire meglio le speranze, poiché riusciamo ad avere troppo pochi atleti per la nostra nazionale. Inoltre abbiamo anche molti nuovi membri e nuove società. Si tratta di integrarli al meglio.» (rfi)

«Il tiro dinamico secondo IPSC (International Practical Shooting Confederation) è uno sport di precisione che viene eseguito in Svizzera nelle cosiddette divisioni. Gli stages sono molti differenti tra loro, lo stress del materiale è molto alto a causa dei molti colpi sparati e i tiratori sono messi a dura prova sia mentalmente che fisicamente. Si qualifica che riesce nel minor tempo possibile ad avere i migliori colpiti senza errori. Nel 1976 la IPSC è giunta in Svizzera con la fondazione della Federazione Svizzera di tiro Combat Sportivo (SVSCS), nel 1980 è stata accolta nella federazione mondiale. In febbraio 2000 la SVSCS ha cambiato nome diventando la ‹Federazione svizzera di tiro dinamico› (FSTD). Attualmente sono in primo piano temi quali mancanza di possibilità di allenamento/piazze di sport e l’accredito quale disciplina olimpica.» (rfi)

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Facts & Figures Anno di fondazione: 1953 Membri: 1665conlicenza,2500senza Società: 78 Altre informazioni: www.swissarchery.org

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Tiro

ha numerose sfaccettature balestra

I tiratori alle silhouette metalliche DI BERNHARD PAOLINI, PRESIDENTE ADATTATO DA SIMON BINZ

Facts & Figures Anno di fondazione: 1898 Membri: 1150 Attivi, 345 juniores Società: 120 Altre informazioni: www.easv.ch

«Nel tiro alle silhouette metalliche si spara con diversi tipi di pistole e fucili su figure metalliche. Le silhouette rappresentano quattro diversi animali: gallo, maiale, tacchino e montone. Per ogni figura vi sono normalmente due gruppi da cinque, a dipendenza della disciplina, a differenti distanze. In una gara, ad ogni distanza si spara ai due gruppi di figure, in totale dunque 40 silhouette metalliche. Solo una figura abbattuta vale come colpito. Il punteggio massimo è dunque di 40 punti. In totale vi sono 14 discipline, dieci alla pistola e 4 al fucile. La società dei tiratori svizzeri alle silhouette metalliche (VSMS) è stata fondata il 12 maggio 1994, nel 1996 è stata ammessa nella federazione mondiale e nel 1997 a quella europea. Il presidente Bernhard Paolini è dal 1999 membro di comitato della federazione europea e presiede da 15 anni la federazione mondiale.» (rfi)

Facts & Figures Anno di fondazione: Membri: Piazza di tiro: Altre informazioni:

1994 39 Selgis nella Muotathal www.vsms.org

Facts & Figures Anno di fondazione: Membri: Società: Altre informazioni:

2001 306 con licenza 20 www.scsf.ch

I tiratori a volo

mici

DI BEAT MATTI, PRESIDENTE ADATTATO DA SIMON BINZ

Facts & Figures Anno di fondazione: Membri: Società: Altre informazioni:

1976 1800 attivi 59 www.ipsc.ch

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«La Swiss Clay Shooting Federation (SCSF) rappresenta quale federazione mantello per il tiro a volo gli interessi dei membri (singoli tiratori e società di tiro). Sotto il patronato della SCSF si svolgono annualmente i campionati svizzeri nelle differenti discipline olimpiche e non olimpiche organizzate dalle società affiliate alla SCSF. La SCSF si impegna per formare speranze e squadre e portarle ad un livello internazionale di competizione. La SCSF è stata fondata nel 2001 quale successore della VSJG (Federazione svizzera dei poligoni di tiri di cacci). La SCSF si occupa oltre delle discipline olimpiche anche del tiro di caccia con fucili a pallini. Molti cacciatori non sono però interessati a partecipare a gare ma si allenano unicamente al tiro.» (rfi)

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Sport disabili

Questa non vedente Appartiene ai migliori al mondo nello sport del tiro, anche se non ci vede. Siamo ospiti di un allenamento della tiratrice non vedente Claudia Kunz con il suo allenatore Heinz Reichle. DI SIMON BINZ Solleva il suo fucile dallo stativo e gira il suo tronco verso sinistra – trova subito il suo punto di partenza. Dalle cuffie esce un suono più alto. Muove il suo fucile leggermente su e giù, a sinistra e a destra. Un secondo, due secondi, tre secondi, quattro secondi… il suono cambia troppo spesso, sta aspettando troppo. Claudia Kunz appoggia nuovamente il fucile sullo stativo, volge lo sguardo all’indietro verso Heinz Reichle e reclama. Un po’ troppo forte, visto che le sue cuffie schermano il rumore di fondo. Lo sa e per questo ride, forte. Claudia Kunz ha 52 anni ed è non vedente. 20 anni fa ha subito un primo passo della malattia della retina dell’occhio, conosciuta come degenerazione maculare. Per lei è giunto tutto improvvisamente, perché a 20 anni ha fatto testare la malattia congenita. I dottori avevano segnalato il cessato allarme, ma il suo occhio continuava a spegnersi. La degenerazione ha continuato a progredire e Claudia Kunz ha solo ancora una capacità visiva del 5%. Significa che vede i contorni, gli influssi luminosi hanno un ruolo importante. Se è molto chiaro, è abbagliata.

sportivi di Wettingen-Würenlos, inoltre s’impegna a titolo volontario dal 2006 per i tiratori ciechi e ipovedenti in Svizzera. In quest’ambito è nata da un anno la collaborazione intensa con Claudia Kunz. Il team si allena assieme quattro volte a settimana, complessivamente circa 20 ore. 13 sono svolte nello stand degli Sportschützen Küsnacht (ZH), altre sette sono di allenamento mentale. Inoltre Kunz, originaria del Vallese e che vive assieme a suo figlio di 20 anni a Uster (ZH), fa tre sedute a settimana di aquafit migliorando in questo modo le sensazioni del suo corpo e la sua forza in generale.

Claudia Kunz e Heinz Reichle devono poter avere fiducia e comprendersi ciecamente – in modo verbale e non verbale. Questo perché in gara non è permesso agli aiutanti di parlare con i loro atleti. Dunque il punteggio ottenuto è comunicato con un leggero contatto fisico. Quando l’allenatore tocca due volte la spalla dell’atleta, significa almeno un 10,3. Tocca la parte superiore della mano, significa un 7 o ancora peggio. O con parole di Kunz: «catastrofe». Naturalmente tra «catastrofe» e il 10,3 vi sono altri punti di contatto, che si ripartiscono tra la spalla e il gomito. È importante anche la posizione del colpito sul bersaglio. Questa viene indicata toccando la schiena. «Come in un orologio. Se il colpo è basso, mi tocca la base della schiena», spiega Kunz.

Heinz Reichle ha 66 anni e non è ipovedente. Da 50 anni è tiratore attivo, allena da 35 anni le speranze, soprattutto dei tiratori

In poco tempo Claudia Kunz ha sparato 50 colpi, l’ultimo pochi secondi fa. Ora appoggia il fucile sullo stativo e aspetta che Heinz

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Un ottimo team: l’allenatore Heinz Reichle e l’atleta Claudia Kunz.

Le cuffie iniziano nuovamente a rombare. Così forte che anche gli spettatori sentono il suono. Claudia Kunz non si lascia distrarre, tiene in modo calmo il fucile in posizione e isola tutto il resto. Questo è molto importante, poiché la 52enne mira in effetti solamente con l’udito: dove per un normale tiratore vi sono gli organi di mira, lei ha un cosiddetto convertitore. Questo tramuta i segnali luminosi in suoni e mostra così, dove il tiratore sta puntando sul bersaglio. Più alto è il suono e più la canna del fucile punta vicino al centro del bersaglio. Il suono appena sentito è esattamente questo. Kunz prova a ritornare con un leggero movimento laterale allo stesso posto. Preme il grilletto. «10,8 e sei entrata e partita in modo molto calmo, questo è ottimale.» Kunz sorride e ritorna in posizione.

Ritorna in posizione di tiro. Ora va più veloce. Muove il suo fucile leggermente verso l’alto – il suono diventa più alto – e preme il grilletto. Se ha colpito bene al centro, Claudia Kunz lo sa già prima che le comunichino il punteggio. Questa volta non è così importante il punteggio ma i movimenti verso il bersaglio e quando lascia il bersaglio. Per questo motivo getta lo sguardo fiduciosa alle sue spalle. «Era un 10,8. Hai però strappato.» Kunz prende atto un po’ sorpresa delle affermazioni e si prepara per il prossimo colpo. Heinz Reichle, che tiene sotto controllo continuo il sistema Scatt, afferma: «il fucile ha uno scatto diretto, dunque il rischio di strappare è alto».

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Reichle lo prenda. Lui segue la richiesta di Claudia e deposita il fucile su un supporto. In seguito afferra la sua giacca da tiro, lei si accorge, se la toglie e lascia velocemente lo

stand di tiro. Ora per Livio non vi è più pace. Il Russel Terrier di due anni e mezzo saltella avanti e indietro. Kunz gli va incontro, lo libera dal guinzaglio prende il suo peluche e lo lancia in mezzo allo stand. Livio è via. Edizione 4 // Dicembre 2015


Sport disabili

colpisce il centro «È il mio fedele accompagnatore, lo avevo già come cucciolo. Non è formato come cane per ciechi ma mi guida e mi ha guidato nella giusta direzione», afferma Kunz e sorride.

tere. Kunz: «quando non vedi più i giocatori, non ha più senso». Sport e contatti sociali erano e sono qualcosa di essenziale per Claudia Kunz. Per questo motivo, il periodo di quasi un anno e mezzo trascorso tra il calcio il tiro sportivo non è stato facile. «Il mio nuovo sport mi ha aiutato a ritrovare la terra sotto i piedi», dice Kunz, diventa riflessiva e aggiunge: «non ho mai recriminato la mia situazione. Chiaramente a volte non ci si sente bene a essere quasi ciechi. Cerco però sempre di ricordarmi che un pochino ci vedo e che soprattutto una volta vedevo. Persone

afferma Claudia Kunz e strizza l’occhio al suo allenatore che aggiunge: «È raffreddata e dunque le manca un po’ il respiro e la forza.» Claudia Kunz fa parte delle migliori tiratrici al mondo nel tiro sportivo in piedi per ciechi e ipovedenti. Quale maggior successo della sua carriera indica il titolo svizzero del 2015 conquistato in marzo a Berna con il nuovo record svizzero di 603,6 punti. Un record che ha ancora migliorato ai campionati austriaci di ben 2,7 punti. Incredibile se si

Tiro sportivo per diversamente abili è promosso soprattutto da Sport svizzero in carrozzella «Tiro per ipovedenti Svizzera» rappresenta dal 2006 gli interessi dei tiratori ciechi o ipovedenti svizzeri e ha le sue origini a Zurigo. Si spara a Küsnacht e Höngg. Dal 2013 vi è anche un gruppo a Thun. «Vi sono in varie regioni tiratori o aiutanti interessati ma mai entrambi», aferma Heinz Reichle, cofondatore di «Tiro per ipovedenti Svizzera», sul piccolo numero di stazionamenti. I tiratori ipovedenti fanno parte dell’organizzazione mantello dello sport per disabili in Svizzera «Plusport». «Plusport» sostiene i tiratori dei quadri, quando partecipano quale delegazione uiciale svizzera a una competizione internazionale. «Dal 2016 cambierà. Per noi vi sarà un nuovo inizio dal proilo inanziario, visto che la nostra disciplina sportiva è stata cancellata da Plusport», aferma Reichle. Come si andrà avanti inanziariamente, al momento è ancora poco chiaro. Il tiro sportivo per diversamente abili in generale è promosso soprattutto da Sport svizzero in carrozzella. Negli allenamenti non vi sono però solo tiratori in carrozzella ma anche tiratori con altri handicap, ad esempio con amputazioni. Martin Wenger, quale sportmanager di Sport svizzero in carrozzella (SSC) responsabile per il tiro sportivo, aferma che al momento circa 20 sono gli atleti licenziati per SSC. Tre di loro raggiungono un livello che giustiica la partecipazione a competizioni internazionali: Paul Schnider (Pistola, partecipante alle paralympics 1996, 2000, 2012), che ha conquistato in ottobre 2015 un cartellino olimpico per Rio 2016 e inoltre anche le due speranze Stefan Amacker (pistola) e Nicole Häusler (fucile). Luoghi d’allenamento per i tiratori dei quadri sono in Svizzera: Luzern Allmend (10m) e Kölliken (25m e 50m). Giornalmente gli sportivi in sedia a rotelle si allenano spesso assieme a sportivi normodotati e sono integrati nelle società. Un altro nome conosciuto in ambito di sport per disabili è il tiratore svizzero sordo di successo Thomas Moesching. Lui è però sostenuto dalla Federazione Sportiva dei Sordi della Svizzera (FSSS).

cieche dalla nascita si trovano in una situazione molto più difficile.»

Prima Claudia Kunz era allenatrice di calcio, con diploma C e due qualifiche per il diploma B. Con il peggiorare della sua malattia, la sua società si è adattata alla situazione. Comunque a 47 anni ha dovuto smetEdizione 4 // Dicembre 2015

Claudia Kunz attraversa lo stand degli Sportschützen Küsnacht (ZH) senza alcun problema. Grazie alle molte ore di allenamento conosce questo luogo a menadito. A destra una panchina, a sinistra una panchina, schivando tutto ciò che è conosciuto e appende la sua giacca nell’angolo. Poi ritorna alle panchine, si siede e accarezza con forza la sua coscia. Non più di due secondi dopo, Livio si avvicina e fa le coccole. «Oggi ho smesso un po’ prima, normalmente sparo ca. 80-120 colpi ma avevo male alla schiena. Sono una donna anziana»,

pensa che Claudia è invalida e inabile al lavoro al 100% e ha cominciato a sparare solo tre anni fa grazie alla sua collega di nazionale Maja Hoffmann. È però comprensibile quando si discute con la 52enne. Ci si accorge che è spronata dalla sua ambizione. Per questo motivo parla già ora delle paralympics 2020 a Tokyo. «Voglio vincere l’oro», afferma cosciente di se, sorride e guarda via. Non c’era bisogno di guardare via, poiché nel passato Claudia ha mostrato più volte che ha il potenziale per vincere importanti titoli internazionali. Ora il tiro per ciechi deve solo ancora diventare disciplina parolimpica. «Ci stiamo lavorando», afferma l’allenatore di Kunz. (rfi) ● TiroSvizzera

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Sport d’elite

Sport d’elite e speranze si riuniscono da ottobre 2016 DI DORA ANDRES, PRESIDENTESSA FST La sostituzione di due persone nello sport d’elite è stato sfruttato dal comitato per analizzare in dettaglio i due ambiti sport d’elite e speranze. Alla sua clausura in ottobre 2015 il comitato ha potuto discutere con la presidente della commissione degli atleti Heidi Diethelm Gerber, che ha spiegato la percezione degli atleti. Inoltre è stato presentata la visione degli allenatori delle speranze da parte di Ruth Siegenthaler (responsabile del centro di competenza Formazione/Promovimento speranze/Giudici) che rappresentava il riassunto di un workshop, nel quale gli allenatori delle speranze si erano confrontati con il tema e avevano elaborato varianti da sottoporre al comitato. Inoltre, l’attuale responsabile dello sport d’elite Ines Michel, ha mostrato la sua analisi personale dei tre anni trascorsi spiegando proposte concrete per il futuro dello sport d’elite nella nostra federazione. Sono anche state discusse le idee del nuovo capo allenatore fucile Daniel Burger.

Alla riunione del 23 ottobre 2015, il comitato ha discusso con il direttore e le due responsabili citate in precedenza dei centri di competenza (C comp) come pure con Daniel Burger l’organizzazione futura dello sport d’elite e delle speranze.

Dal 2009 formazione con PSp Sulla suddivisione attualmente in vigore dei compiti, si può affermare che il promovimento speranze (PSp) è stato subordinato nel 2009 alla capo istruzione Ruth Siegenthaler, con il compito di elaborare un concetto speranze assieme ai responsabili cantonali che è poi stato ratificato dall’assemblea dei delegati 2010 a Landquart. Su questo è poi stato costruito il concetto promovimento speranze, che regolava in modo dettagliato i contenuti degli allenamenti e i carichi per le singole celle di promozione: via dell’atleta, struttura dei quadri, concetto di selezione e guideline per gli allenatori sono elementi centrali di questo concetto. Oggi abbiamo nella FST più di 10 quadri cantonali che soddisfano queste esigenze e dunque sono sostenuti finanziariamente

dall’ufficio federale dello sport. Quattro centri regionali di prestazione (CRP) chiamati anche centri regionali riconosciuti (CRR) sono in funzione e nell’autunno 2016 dovrebbe iniziare anche quello nella Svizzera romanda. Società organizzatrici indipendenti dirigono questi CRP. La FST partecipa a questi centri regionali riconosciuti sostenendo i costi per gli allenatori. Dal 1. ottobre 2015, su questi centri si allenano anche i membri della nazionale juniores; le società responsabili del centro ricevono in cambio un indennizzo forfetario per juniores. Nei prossimi anni si continuerà con la realizzazione del concetto PSp. La via da seguire è definita in modo chiaro e nel PSp non vi sarà un cambio di rotta. Il sistema di selezione PISTE, dopo 5 anni dalla sua entrata in funzione, è stato valutato e i CRR quali punti più importanti per il promovimento delle speranze, saranno ancora da rinforzare.

Per il 2017 CNP a Macolin Per lo sport d’elite, al 1. gennaio 2017 dovrebbe sorgere a Macolin il centro nazio-

Poligoni a Bienne, Schwadernau e Pieterlen saranno rinnovati Il poligono Zelgli a Schwadernau (immagine a destra in occasione del match interfederativo F50m 2015) vede già oggi l’organizzazione di molte competizioni nazionali e internazionali ed è utilizzato anche come centro regionale riconosciuto. Il poligono è stato rinnovato nel 2002 e necessita oggi di ritornare agli standard tecnici correnti in modo da poter ospitare anche in futuro competizioni ISSF. Sul poligono di Pieterlen sono stati svolti inora corsi di formazione e Shooting Masters. I bersagli a spola a 50m sono superati e saranno sostituiti. Entrambe le infrastrutture riceveranno sovvenzioni del fondo cantonale sportivo e anche dal fondo per istallazioni sportive di interesse nazionale (NASAK). Gli Sportschützen Biel-Aegerten, possessori del poligono Zelgli a Schwadernau installeranno durante l’inverno 36 bersagli elettronici (TG 6050 Polytronic) con monitor piatti, scanner e collegheranno in rete tutto l’impianto. Le Vereinigten Schützengesellschaften Neufeld (VSGN) sostituiranno i 10 bersagli 50m (pistola/fucile) con bersagli elettronici (SIUS Hybrid Scor 25/50). Inoltre vi sono 2 carrelli da 5 bersagli per la pistola 25m. Il settore di 6 bersagli 50m (pistola/fucile) sarà riscaldabile e dunque utilizzabile tutto l’anno. Il nuovo poligono sarà in funzione dal 1. gennaio 2017.

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Il poligono indoor 10m nel vecchio arsenale di Bienne è stato risanato dal UFSPO ed equipaggiato con i nuovi bersagli elettronici (SIUS Hybrid Scor). Sono state istallate anche due piattaforme di misurazione per la diagnostica della prestazione del tiro sportivo, telecamere speciali, simulatori d’analisi e vi sono anche due fucili ad aria compressa con le nuove calciature con i sensori di pressione. Oltre alle speranze e juniores anche i tiratori elite si alleneranno regolarmente su questo poligono.

Edizione 4 // Dicembre 2015


Sport d’elite

centro di competenza (c comp) sport d‘elite (spe)/promuovimento speranze (psp) dal 1. ottobre 2016 ResponsabileSpE/PSp (50%) daniel burger

Segretariato (100%)

Assistente SpE (100%)

Jasmin lustenberger

Allenatore capo fucile (50%)

Allenatore capo pistola e consulente atleti (100%) 1)

daniel burger

Assistente allenatore fucile (100%)

1)

Diagnostica + scienza sportiva (100%)

Assistente PSp (100%)

dino tartaruga

urs Jenny

Allenatore CISM fucile (50%)

Assistente allenatrice Pistola (50%SpE + 50% PSp)

Allenatore pistola automatica (20%)

Allenatore CRR (30%)

Allenatore CRR (20%)

olivier schaffter

claudia loher

nik marty

stefan gubser

alain guignard

LSO Mandatstrainer

ino a ine settembre 2016 allenatrice tecnica pistola - Claudia Verdicchio-Krause (50%) funzioni che dal 1.10.2016 cal C Comp Formazione/PSp/Giudici passeranno al C comp SpE.

nale di prestazione (CNP). Come luoghi di allenamento esterni sono stati definiti i poligoni di Schwadernau, Neufeld (Pieterlen) e Bienne (vedi box).

• I collaboratori attivi nel promovimento delle speranze cambiano di Centro di Competenza con in parte un quaderno oneri adattato • Sono da sfruttare le sinergie di questa riorganizzazione

Nessun cambio di ilosoia La filosofia d’allenamento deve rispecchiare i medesimi principi dall’allenatore cantonale al capo allenatore. Il passaggio nei quadri nazionali juniores non deve significare un cambio di filosofia. Il contatto regolare degli allenatori a tutti i livelli è molto importante. Questi elementi centrali, come pure il fatto che la formazione avrà un ruolo sempre più importante nella FST (ad es. dal 2016 vi sarà una nuova formazione per i giudici a livello nazionale e degli animatori/ambasciatori Zwinky) hanno spinto il comitato a definire le seguenti direzioni a tendere: • Le speranze (dal livello locale di promovimento) passano nel C Comp Sport d’elite • Daniel Burger assume la funzione di responsabile del C Comp Sport d’elite/ PSp e capo allenatore fucile Edizione 4 // Dicembre 2015

Burger riceve nuovo assistente Sulla base di queste decisioni sono previsti i seguenti passi: • Daniel Burger riprende dal 9 novembre 2015 la direzione del C Comp sport d’elite (SpE). Ines Michel, fino alla sua partenza della FST, riprende la funzione di assistente SpE. È una nuova funzione e sarà da occupare definitivamente • Il Promovimento speranze e i collaboratori che vi lavorano passano il 1. ottobre 2016 nel C Comp SpE/PSp • L'organigramma del nuovo C Comp SpE/PSp (vedi sopra) subisce modifiche che saranno implementate entro il 30 settembre 2016 • La messa in opera è di responsabilità dei due responsabili dei C Comp in ac-

cordo con il direttore Con queste decisioni si sfrutta lo sviluppo visto negli ultimi anni per mettere lo sport d’elite su nuove vie già prima dei Giochi Olimpici 2016. Questo significa che dopo Rio de Janeiro si avvieranno i preparativi per i campionati europei e mondiali come anche per i seguenti giochi di Tokio. Nel 2018 vi sarà per la Svizzera un nuovo punto culminante con l’organizzazione dei campionati del mondo CISM. Vogliamo il successo sportivo e abbiamo il potenziale, dunque gli atleti e gli allenatori, per vincere delle medaglie. A nome del comitato ringrazio Ines Michel e il suo team di allenatori per il lavoro svolto e auguro ad Ines ogni bene per il suo futuro privato e professionale. Al nuovo responsabile Sport d’elite e capo allenatore fucile Daniel Burger, vanno anche i migliori auguri di successo e soddisfazione. (rfi) ● Sulla prossima pagina, intervista con Daniel Burger

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«Sono sicuro, ce la facciamo con Daniel Burger vuole organizzare lo sport d’elite in modo più eiciente e allo stesso momento snellirlo. Più giovani atleti troveranno spazio nei quadri che dovranno venir maggiormente orientati ai tiratori di punta. Queste visioni le ha espresse il nuovo responsabile del C comp Sport d’elite (SpE) e capo allenatore al fucile durante l’intervista. Il 48enne si vede come responsabile di un team di qualità svizzera. INTERVISTA: ANDREAS TSCHOPP Daniel Burger, sei già stato allenatore per cinque anni per la FST. Con quale spirito sei ritornato? Daniel Burger: Con uno spirito molto buono e una grande gioia. Allora me ne ero andato senza litigi ma perché avevo bisogno di un cambiamento e volevo essere più presente per la mia famiglia. Sono però sempre rimasto molto a contatto con il tiro, soprattutto con lo sport di punta. Nel profondo di me mi sono tenuto aperto per un ritorno. Sono rimasto a contatto, conosco la maggior parte dei tiratori molto bene, soprattutto quelli che ho formato e che oggi sono tra i migliori. Cosa ti ha motivato a riprendere l’incarico di responsabile SpE e capo allenatore fucile? Sono stato spinto ad assumermi questo impegno dal fatto di aver visto che non è finita e che noi abbiamo varie possibilità di muoI quadri nazionali 2015/16 Quadri olimpici: Pistola: Heidi Diethelm Gerber (Märstetten); Fucile: Sarah Hornung (Büren a. A.), Jasmin Mischler (Mittelhäusern). Quadri fucile: Simon Beyeler (Schwarzenburg), Jan Lochbihler (Holderbank SO), Petra Lustenberger (Rothenburg), Annik Marguet (Misery), tutti con stato A; Irene Beyeler (Schwarzenburg), Pascal Loretan (Düdingen), Marina Schnider (Urswil), tutti con stato B; Rookies: Marina Bösiger (Derendingen), Nina Christen (Wolfenschiessen), Claude-Alain Delley (St. Aubin), Fabienne Füglister (Aeschi SO), Sandro Greuter (Heiligkreuz SG), Vanessa Hofstetter (Gümmenen); Juniores: Christoph Dürr (Gams), Robin Frund (Cornol), Manuel Lüscher (Ennetbürgen), Julia Oberholzer (Neftenbach), Muriel Züger (Galgenen).

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vere qualcosa. Assieme ai tiratori che una volta ho formato, possiamo intraprendere una via che porti la Svizzera a ritornare importante al livello sportivo internazionale. Abbiamo molto potenziale che va sfruttato. Desidero raccogliere una nuova sfida a lungo termine, 10 anni e più. Questo è molto importante per me. Desidero anche riportare tranquillità nel team dello sport d’elite. Quali prime impressioni hai avuto del livello di prestazione e come ti sembra la disponibilità a fornire prestazioni dei vari atleti? Quadri pistola: Steve Demierre (Auboranges), Christian Klauenbösch (Bottenwil), Sandro Lötscher (Gelterkinden), Patrick Scheuber (Dallenwil), tutti con stato B; Rookie: Andreas Riedener (Untereggen); Juniores: Davide Ferrari (Ludiano), Marvin Flückiger (Zuzwil), Anina Stalder (Meyriez), Dominic Suter (Chur) e Frederik Zurschmiede (Trogen). Quadri nazionali F300m e pistola non olimpici: Marcel Ackermann (Gossau), Rafael Bereuter (Müswangen), Andrea Brühlmann (Arbon), Myriam Brühwiler (Mörschwil), Bettina Bucher (Müswangen), Claude-Alain Delley, Olivia Hagmann (Dietfurt), René Homberger (Grafstal), Sandro Loetscher (Gelterkinden), Guido Muf (Rothenburg), Andrea Rossi (Bellinzona) e Marina Schnider (Urswil).

Vedo molti atleti dei quadri a un ottimo livello ma che non hanno costanza. Qui dovremo lavorare nei prossimi mesi e anni. Gli atleti investono molto ma ottengono ancora troppo poco. Dobbiamo giungere al punto che al giorno X riescano a ottenere veramente la loro miglior prestazione. Serve una buona pianificazione e strutture molto chiare per raggiungere veramente questo obiettivo. Tra gli uomini al fucile abbiamo buone basi, manca ancora poco. Tra le donne vi è ancora un buco dietro al talento Sarah Hornung, che è un caso fortunato per la Svizzera. Dobbiamo colmare questo buco. Cosa si dovrebbe migliorare nell’ ambiente degli atleti per raggiungere questo livello? Negli ultimi anni si sono intraprese molte buone cose nella federazione e nel suo ambiente. Oggi vi sono però troppi che hanno sparato bene una volta e pensano di avere il livello per poter aver successo internazionalmente. Non è così. Dobbiamo dunque lavorare in modo ancora più intenso con quei pochi che hanno la possibilità di mettere in pratica il loro potenziale. Infatti le risorse sono limitate. È un chiaro compito rendere lo sport d’elite più snello. Tra i quadri 2015/16 troviamo anche nuovi juniores; cosa si vuole raggiungere con ciò? Sono buoni juniores che sono entrati nei quadri. Non sono ancora pronti, dobbiamo Edizione 4 // Dicembre 2015


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le nostre persone» che in futuro sarà importante è che gli atleti non debbano attendere settimane prima di avere contatto con l’allenatore. Questi dovranno avere contatti regolari con gli atleti e discutere con loro la pianificazione degli allenamenti. Non lo farò da solo ma con un team. Oltre a Olivier, ho bisogno di altre persone che riprendano queste attività. Questo supporto deve venir suddiviso su più persone.

Daniel Burger in discussione con funzionari ai campionati svizzeri lo scorso settembre a Thun (sinistra) e sul gradino più alto del podio quale vincitore al fucile 10m tra i seniores ai campionati svizzeri 10m in primavera a Berna (foto sopra). lavorare con loro in modo ancora più intenso. Vogliamo dare loro una piattaforma per lavorare assieme a buoni tiratori e allenatori e devono anche avere la possibilità di misurarsi in competizioni internazionali. Bisogna prendere anche buoni accordi per permettere loro di progredire in ambito sportivo: tra gli juniores concorrono tiratori di quattro classi d’età. Tra gli elite, per contro, le classi d’età sono almeno 20. La concorrenza è dunque almeno cinque volte maggiore e dunque è molto più difficile riuscire a restare a questo livello. Per poter progredire di un passo tra gli elite, serve molto più lavoro, energia e idealismo, disponibilità e allenamento. Quale sarà il ruolo di Olivier Schafter quale tuo nuovo assistente in ambito 300m? Olivier avrà un ruolo molto importante, dove avrà la chiara responsabilità dell’ambito 300m e CISM. È la sua competenza e sarà dunque la persona di contatto. Ho conosciuto Olivier nove anni fa come una persona molto corretta e disciplinata. Si è fatto un nome con molta qualità e passione, nel tiro a 300m. Il fatto che si è messo a disposizione per riprendere questa funzione è un vantaggio per il tiro sportivo svizzero. Dove pensi di mettere nuovi accenti nell’ allenamento (struttura, organizzazione, ecc.)? Sicuramente non rivoluzioniamo tutto. Ciò Edizione 4 // Dicembre 2015

Quali obiettivi hai per il prossimo anno olimpico e come sono concretamente i preparativi per i giochi a Rio? Vogliamo ottenere ancora un cartellino olimpico con gli uomini al fucile 10m ai CE a fine febbraio 2016 in Ungheria. Da gennaio lavoreremo intensamente a questo fine. Le coppe del mondo a Bangkok, Rio e Monaco saranno tappe importanti sul percorso verso Rio. In queste gare si tratterà di definire chi parteciperà ai giochi. I preparativi concreti per Rio avverranno a partire da giugno e luglio con campi d’allenamento settimanali vicino a casa mia a Schwarzsee o a Schwadernau, che in futuro sarà anche la nostra base per il CNP assieme a Macolin. L’ultima preparazione sarà da metà luglio in Austria a Zell am See, che avrà luogo subito dopo l’ultima gara test di Monaco. In quel luogo vi sono condizioni d’allenamento ottimali e nelle montagne degli Alti Tauri troveremo anche la necessaria tranquillità prima dell’Olimpiade. Dove si trova oggi la Svizzera del tiro sportivo in contesto internazionale? I bei vecchi tempi anche a 300m sono deinitivamente storia passata o possiamo recuperare terreno? Non voglio fare il paragone delle medaglie. La situazione è momentaneamente buona in Svizzera. Alla pistola abbiamo Heidi Diethelm, che negli ultimi anni ha brillato più volte ai campionati. Con Sarah Hornung abbiamo tra le juniores un’atleta di assoluta punta. Tra gli uomini al fucile abbiamo un buon team, dove manca però la costanza. I motivi sono molteplici. Sono sicuro che con continua sulla prossima pagina

Daniel Burger ha sempre tenuto in mente un suo ritorno nella FST.

La persona Daniel Burger Daniel Burger, nato nel 1967 a Friborgo abita a Schwarzsee FR e ha iniziato a sparare a 10 anni. Il titolo di campione del mondo del 1978 di Kuno Bertschy lo ha motivato per lo sport del tiro. Dal 1984 al 2004 ha fatto parte dei quadri nella nazionale. I suoi maggiori successi sono stati nel 2001 con il titolo individuale di campione del mondo CISM al tiro celere militare al fucile standard. Inoltre ha vinto agli europei del 1997 a Kopenhagen l’argento al fucile 300m 3x40 e un bronzo F50m a terra alla coppa del mondo 1998 ad Atlanta USA. Nel 2000 alla inale di Coppa Europa ha vinto un set completo di medaglie (oro F300m 3x40, argento al fucile standard e bronzo 300m match a terra). Inoltre ha vinto molte altre medaglie alle gare CISM e ai campionati nazionali. Con Tafers (F10m e F300m) e Alterswil (F50m) ha vinto Burger più volte il titolo svizzero a gruppi e di squadra. Da ultimo, nel 2015 è stato campiona svizzero tra i seniores al fucile ad aria compressa 10m a Berna. Burger ha imparato il mestiere di elettronico radio-tv e dal 2001 al 2003 ha ottenuto il diploma di allenatore sport d’elite (allenatore professionista). Dal 2005 al 2010 ha allenato la nazionale juniores, la nazionale 300m e la nazionale CISM portandola al titolo di campione del mondo. Dal 2010 Burger era contitolare e direttore della ditta Freesport P.-A. Dufaux SA. A inizio ottobre a seguito il team CISM ai World Games in Corea del Sud, al 9. novembre ha ripreso la funzione di responsabile C comp Sport d’elite e capo allenatore fucile.

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lavoro intenso ancor più capacità di imporsi, con molta gioia e piacere nella nostra via comune, torneremo ad avere un team molto forte alla pistola e fucile a livello internazionale e naturalmente anche a 300m. È importante che la componente umana sia nuovamente OK per tutti. A questo momento anche il potenziale potrà venir sfruttato al meglio. Quali attese hai in ambito di supporto da parte delle federazione? Entro fine 2015 vi sono principalmente ancora lavori organizzativi. I veri lavori di allenamento inizieranno poi da gennaio 2016. In futuro farò comunque molti lavori organizzativi per lo sport d’elite e suddividere con altri l’attività di allenatore. Anche le speranze rivestono un ruolo importante, che è da integrare ancora meglio. Questo è stato inizializzato con la nuova struttura. Io sarò „principalmente“ il capo allenatore, ma anche altre attività sono molto importanti per permetterci di avere successo a lungo termine. In futuro non redigeremo unicamente una pianificazione della carriera per gli atleti ma anche per gli allenatori. Costruiremo nuovi allenatori, cercando queste forze principalmente in Svizzera. Sono chiaramente dell’idea che noi svizzeri abbiamo un’alta qualità, conosciamo il sistema „Svizzera“, che per i nostri atleti porterà grandi vantaggi. Ne sono convinto. (rfi) ●

Come allenatore vuole Olivier Schafter ha terminato la sua carriera di tiratore di punta. Il giurassiano che abita a Lurtigen nel Canton Friborgo, guarda soddisfatto a quanto ha raggiunto come tiratore 300m. Come nuovo allenatore in quest’ambito desidera ridare qualcosa, alla federazione e agli atleti, aferma il 31enne. DI ANDREAS TSCHOPP «Ho sempre desiderato diventare allenatore. Ora ho la possibilità di farlo e desidero coglierla» afferma Olivier Schaffter. Il tiratore 300m ha assolto ai CISM World Games a Mungyeong KOR in ottobre la sua ultima grande competizione internazionale ed è ora il nuovo allenatore 300m per la FST. Con la bella medaglia ottenuta con il team nel programma fuoco celere militare al fucile standard 3x20 ai giochi CISM in estremo oriente è giunto il momento di cambiare. «Come allenatore posso ora raggiungere di più che non come tiratore», è convinto Olivier Schaffter.

A 14 anni ha mancato la corona La carriera di tiratore è iniziata per il giurassiano in modo classico: nel 1998 ha frequentato il corso per giovani tiratori a Bassecourt. Quando a 14 anni non è riuscito a vincere la corona al tiro in campagna ma solo la menzione, ci è rimasto male afferma Schaffter ripassando i ricordi. Questo fatto

Si comprendono bene: Daniel Burger a colloquio con Olivier Schafter, nuovo assistente allenatore al F300m. 24

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lo ha motivato a volersi migliorare. A 16 anni, alla Festa Federale di Tiro 2000 a Bière, ha vinto la sua prima medaglia di maestria nelle due posizioni e in seguito a 18 anni ha iniziato a sparare con il fucile standard. I suoi genitori lo hanno sempre molto aiutato e sostenuto racconta Schaffter, «mi sono anche allenato e provato molto da solo». Inoltre ha spesso guardato come facevano altri tiratori, ad esempio Marcel Bürge, quando ai campionati svizzeri ha sparato direttamente accanto a lui. Nel 2007 ha partecipato agli Shooting Masters e un anno dopo è stato ammesso nei quadri CISM con cui ha potuto partecipare nel 2009 ai mondiali CISM a Zagabria CRO ottenendo addirittura due medaglie: oro di team al fucile standard con Marcel Bürge e Marco Müller e bronzo individuale al fuoco celere.

La formazione ancora da fare Come tiratore CISM, Schaffter aveva allora Daniel Burger come allenatore. Ha buoni ricordi di questo periodo e in seguito ha collaborato ancora con Burger che era diventato direttore di FreeSport, sottolinea Schaffter, che ora si rallegra di poter assistere il nuovo allenatore nazionale in ambito 300m. «Pensiamo quasi allo stesso modo e perseguiamo gli stessi obiettivi», sottolinea Schaffter, che non ha ancora il diploma di allenatore. «Devo ancora frequentare i corsi», dice Schaffter, che durante l’inverno seguirà il primo modulo in tedesco. Il corso nella sua lingua madre (francese) era stato organizzato quando era in gara alle competizioni di Finale di Coppa Europa spiega Schaffter, che oltre a migliorarsi in tedesco desidera anche migliorare l’inglese per poter meglio comunicare a livello internazionale. Nella sua nuova funzione, Schaffter vuole provare in prima linea a trasmettere le sue esperienze come tiratore e lo spirito sportivo. Ritiene che sia un vantaggio passare direttamente dallo sport d’elite alla funzione di allenatore poiché può comprendere meglio cosa vivono gli atleti e sottolinea: «a volte vorrò anche essere un po’ duro». Nella sua carriera non ha sempre fatto tutto giusto. In questo modo sa come e quando è necessario apportare correttivi per seguire la via che porta al successo. Schaffter è contento di quanto raggiunto. Come tiratore ha ottenuto con il team una medaglia a ogni campionato, sottolinea il 31enne, che «come atleta era abbastanza Edizione 4 // Dicembre 2015


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basarsi sull’esperienza di tiratore

Fine gloriosa della carriera con la medaglia di bronzo di squadra al fuoco celere CISM ai World Games in Corea del Sud dove Olivier Schafter ha posato anche in kimono. critico», ci spiega. «La federazione ha fatto molto per me. Ora come allenatore voglio provare a dare qualcosa indietro. Spero funzioni», dice Schaffter, che pensa di continuare a sparare, nel campionato a squadre F10m con Ried bei Kerzers e a 300m con la SG Cordast-Burg-Guschelmuth.

Spara anche con la balestra Schaffter desidera ridurre solo il fucile 50m il prossimo anno, dove è socio onorario dei tiratori al piccolo calibro delle FranchesMontagnes, ma come allenatore, d’ora in avanti vuole godersi anche il suo hobby: tiro alla balestra. (rfi) ●

La persona Olivier Schafter Olivier Schafter è nato nel 1984 e cresciuto a Rebeuvelier e a Bassecourt nel Canton Giura dove ha frequentato le scuole. A Porrentruy ha seguito la formazione come metalcostruttore. È socio B nella società di tiro BassecourtDevelier. Dopo un’ulteriore formazione come disegnatore in metalcostruzioni si è trasferito nel Canton Friborgo, prima a Ried bei Kerzers e nel 2013 a Lurtigen. Nel comune molto rurale nelle vicinanze di Morat abita con sua moglie Noélie e la loro iglia Mellie di quasi un anno, di cui si occupa quando lavora da casa come disegnatore tecnico.

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Schafter in famiglia: alla premiazione della coppa Europa a Thun porta in braccio la iglia Mellie, di cui si prende cura quando è a casa a Lurtigen.

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L’uomo con duecento titoli nazionali Alla inale del concorso svizzero a squadre al fucile 50m, Friborgo ha conquistato il suo primo oro. È stato anche il primo oro nazionale per Gilles Dufaux. Non così per suo papà PierreAlain, la cui collezione di ori nazionali è giunta a quota 200. DI MAX FLÜCKIGER «Ora ho l’oro in quasi tutte le discipline. Mi mancano solo la balestra 10m e il fucile 10m in ginocchio», annuncia Dufaux subito dopo il titolo di Friborgo. Con 593 punti ha dato nuovamente il suo importante contributo alla riuscita dell’operazione. È molto fiero anche per il risultato di suo figlio Gilles, che ha ottenuto un ottimo risultato di 590. «Gilles ha iniziato come tiratore alla pistola, ma al fucile riesce meglio. Ci si diverte a praticare sport assieme al proprio figlio e ci si sprona a vicenda.» Nonostante ciò, il tiratore svizzero di maggior successo ci comunica di voler ridurre i suoi impegni sportivi. Nella sua azienda Pierre-Alain Dufaux ha già fatto questo passo lo scorso anno: lavora «solo» al 50%. Dopo la sua formazione quale armaiolo a Burgdorf, anche suo figlio Gilles collabora in azienda. Per questa ragione nel team «Freesport» è cambiato

Pierre-Alain Dufaux lavora nella sua ditta da un anno «solo» ancora al 50 percento. poco quando il direttore Daniel Burger è diventato allenatore nazionale. «Ora i giovani dovranno assumersi maggiori responsabilità e il tutto funzionerà bene», papà

Dufaux ne è convinto. Si rallegra che la FST abbia scelto Burger: «un allenatore svizzero è sempre una cosa positiva, poiché comprende al meglio la nostra mentalità. Daniel già come attivo ha sempre lavorato duramente per raggiungere il successo e porterà quest’attitudine anche ai suoi tiratori dei quadri.»

«Voglio sparare per me»

Al «Super10Kampf» si è rotto la gamba in otto punti. 26

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Come già in ditta, anche nello sport Pierre-Alain Dufaux desidera ridurre il suo impegno. «È tempo di lasciare spazio ai giovani. Ottengo sempre ancora buoni risultati ma devo sempre prepararmi mentalmente.» Quest’attitudine «Duf» l’aveva già ai tempi della nazionale. Per molti si è ritirato troppo presto e avrebbe potuto restare nei quadri ancora 10-15 anni come Harald Stenvaag. «Così blocchi però un posto e devi impegnarti sempre di più. Desidero visitare alcune feste di tiro e sparare per me. A questo momento non è più importante se va bene o meno bene. La pressione del gruppo o della squadra sparisce.» Edizione 4 // Dicembre 2015


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Dal calcio al tiro sportivo Pochi hanno dimostrato nella loro carriera così tanta forza mentale come PierreAlain Dufaux. Anche lui ha seguito una scuola dura per giungere a un tale livello di perfezione. A 14 anni è stato scoperto a Peseux da Fritz Gfeller. La sua passione era allora per il calcio. A 16 anni giocava in LNB con il Neuchâtel Xamax un anno dopo faceva parte della nazionale juniores. Il tiro era solo un’attività accessoria. I sogni di una carriera come calciatore finirono con un incidente di moto, dove si ruppe entrambe le ginocchia. Questo è stato per il 20enne l’inizio della sua carriera di tiratore. «Ho fatto molto allenamento a secco, ero abbastanza poco al poligono. Quando l’arma è stabile, non serve più molto allenamento. Capacità mentali e condizione sono fattori molto più importanti», ci svela Pierre-Alain Dufaux. Solo a 27 anni, Pierre-Alain ha scoperto le sue possibilità e ha assolto presso la Grünig & Elmiger un apprendistato di armaiolo. In seguito ha aperto a Friborgo con un partner la sua ditta. Negli anni seguenti Dufaux era tra i migliori svizzeri al mondo. Ha vinto varie medaglie europee e mondiali in tutte le distanze al fucile. Era tra i più favoriti per le Olimpiadi di Los Angeles. Nella gara «Super10Kampf» Dufaux s’infortunò rompendo in più punti la gamba. Quest’incidente lo bloccò «mi spiace moltissimo che non sono mai riuscito a vincere una

medaglia olimpica». Nel 1980 non ha potuto gareggiare a Mosca a seguito del boicotto. A Seoul 1988, Dufaux era in ottima forma nella disciplina 3x40 al fucile 50m ma un problema di munizione gli ha causato la perdita di vari punti decisivi. Pierre-Alain Dufaux preferisce rivivere gli europei di Dortmund piuttosto delle olimpiadi. «La sera prima avevo fatto un bluff, affermando che con il fucile ad aria compressa si può entrare in gara anche senza prova e il giorno dopo l’ho anche fatto. Tutti pensavano fossi impazzito, ma sapevo di aver bisogno dell’energia a fine gara.» Ha vinto l’argento. Anche del suo primo titolo svizzero si ricorda volentieri: «Sono rientrato a casa molto velocemente, poiché mai avrei pensato di vincere.» A 66 anni ha vinto il suo 200. titolo nazionale oltre a innumerevoli successi internazionali nelle varie discipline al fucile. Il fatto più importante lo sottolinea però il nuovo allenatore nazionale Daniel Burger: «Pierre-Alain ha portato il tiro al fucile ad aria compressa in Svizzera in una nuova dimensione e lo ha reso attrattivo. Nessuno rima di lui aveva svolto questo sport a un tale livello». (rfi) 

La tipica «posizione Dufaux» con le ginocchia piegate.

Pierre-Alain Dufaux e suo iglio Gilles (2. da destra davanti) hanno aiutato Fribourg ad ottenere il primo oro di squadra. Edizione 4 // Dicembre 2015

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Una piccola società ha realizzato una grande opera Al giorno d’oggi non capita spesso d’inaugurare un nuovo poligono. Questo è successo all’inizio di ottobre nel comune friborghese di Châtonnaye. L’opera è riuscita grazie alla locale società di tiro, con molte prestazioni dei soci e con il supporto del comune. Il vecchio stand, costruito a fine degli anni 20 a Châtonnaye (vedi box) non soddisfaceva più già da molti anni le esigenze del tiro sportivo a 300m. Dopo un primo studio sulle varie possibilità di risanare e vista l’impossibilità di spostare le attività su un altro poligono, era chiaro a tutti che l’unica soluzione logica era demolire il vecchio stand e costruirne uno nuovo. Il progetto del nuovo stand prevedeva dapprima un risanamento parziale e ridotto al minimo legale della zona dei bersagli. Dopo un’analisi di dettaglio della butte durante il processo di ottenimento della licenza edilizia, è emerso che la differenza tra un risanamento parziale e quello totale non causava costi molto diversi. Per risolvere il problema alla radice e lasciare alle generazioni future un poligono pulito, il municipio di Châtonnaye ha deciso per un risanamento completo. Alla fine si è deciso di fare una costruzione di due piani, con il poligono al piano superiore creando meno problemi all’uso

20 tiratori con licenza su 738 abitanti Châtonnaye è un comune di 738 abitanti (a ine 2013) del distretto Glâne nel Canton Friborgo. La società di tiro locale è stata fondata nel 1929 e ha 42 membri (compresi i giovani tiratori), di cui 20 hanno la licenza. Si spara solo con fucili d’ordinanza a 300m (partecipano al campionato gruppi in campo D, alle feste di tiro cantonali e regionali come pure al tiro federale in Vallese 2015). Presidente dal 2004 è Joëlle Plancherel; la società ha inaugurato una nuova bandiera nel 2009. Dopo l’organizzazione del tiro in campagna nel 2011 nel distretto Glâne, la società prevede per inizio settembre 2016 un tiro d’inaugurazione sul nuovo poligono, che dispone anche di una buvette aperta al pubblico.

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Il nuovo stand di tiro nel villaggio friborghese di Châtonnaye dispone anche di una butte completamente risanata (destra). In questo modo è possibile un tiro pulito.

agricolo della parcella tra casa del tiratore e bersagli. Con 6 bersagli elettronici (4 ci sono già e due seguiranno), il nuovo poligono soddisfa gli standard per il tiro sportivo e le attività in ambito militare. Grazie allo spostamento delle attività di tiro al piano superiore, il piano terra è a disposizione per scopi di servizio. La parte principale è occupata da una sala per 50 persone, che viene usata come buvette dei tiratori ma è a disposizione anche di altre associazioni del paese. Con questo utilizzo, il progetto non soddisfa solo le esigenze del tiro ma anche un contributo attivo alla comunità del paese. Il comune di Châtonnaye ha contribuito con 125 737 CHF in modo preponderante all’investimento di totali 600 000 franchi. La società di tiro ha dato un contributo importante per la realizzazione. Oltre al sostegno finanziario di 20 000 CHF vi sono stati lavori riconosciuti per circa 120 000 CHF sotto forma di lavori e prestazioni gratuite o a prezzo ridotto. Complessivamente i soci della società di tiro Châtonnaye hanno dato più di 1500 ore di lavoro volontario sul cantiere a partire dalla demolizione del

vecchio stand a fine 2013 fino all’inaugurazione del nuovo poligono a ottobre 2015. (atp) (rfi) ●

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Così si presentava la vecchia casa dei tiratori (sotto).

Cosa ha portato Montagny-Cousset al successo Alla inale del campionato svizzero a gruppi alla pistola 50m (CSGP-50) si è imposto per la prima volta MontagnyCousset. Una ricerca presso la società del paese di circa 2200 abitanti del distretto friborghese della Broye.

Lavoro volontario per il nuovo stand che è stato inaugurato dai giovani (sotto).

Presa di posizione di Fritz Bracher, responsabile pistola 25/50m nella federazione cantonale friborghese FKSV, sul nuovo stand di Châtonnaye… «Nel Canton Friborgo il tiro è generalmente ben accettato e può contare sul favore della popolazione e delle autorità. Per questo motivo la coabitazione si svolge abbastanza bene. Il tiro riveste un ruolo importante nella vita associativa. Il nuovo stand di Châtonnay ne è la prova. Per la SCTF, il nuovo stand è una speranza per il futuro in un momento dove in

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«Il titolo di campioni di gruppo è il risultato di un lavoro di molti anni e la raccolta di esperienze», scrivono sul sito della società il presidente Alexis Pidoud e il tiratore JeanPierre Codourey sul successo dei tiratori alla pistola di Montagny-Cousset alla finale del campionato svizzero a gruppi alla pistola 50m ad inizio ottobre a Buchs AG. Questa vittoria è stata festeggiata al ritorno dei tiratori con una cena in compagnia. All’allenamento seguente si è festeggiato anche con lo champagne. A fine ottobre tutta la società ha onorato la prestazione con una cena. «Questa vittoria è il premio anche per tutti i collaboratori dietro le quinte che si occupano del poligono e dei bersagli, che organizzano i tiri e che formano gli juniores», sottolineano Pidoud e Codourey. Grazie all’impegno e alla dedizione dei fedeli soci, sempre pronti a dare una mano, in società vi è un ambiente familiare e cameratesco. Il buon rapporto tra i tiratori e la direzione societaria stimola l’indole competitiva e la fiducia. «Il clima di fiducia è uno degli elementi che ci hanno permesso di brillare alla finale nazionale», sottolineano i due rappresentanti della società che

Svizzera gli investimenti in nuove infrastrutture destinate al tiro sportivo sono piuttosto rare.»

Il gruppo vincitore di Montagny-Cousset con (in piedi da sin.) Jean-Pierre Codourey, Meinrad Oberson, Alexis Pidoud (presidente) e (in ginocchio da sin.) Olivier Merçay, Evelyne Joye e Jean-Luc Bastian. ha 24 tiratori licenziati. Il gruppo vincitore si allena assieme almeno una volta a settimana e inoltre a livello individuale a dipendenza delle disponibilità dei singoli. Il gruppo è formato da Evelyne Joye di Fétigny, impiegata di commercio al 50% e mamma di due bambini, Jean-Luc Bastian di Villaz-Saint-Pierre, informatico per la confederazione, Jean-Pierre Codurey di Romont, amministratore di una segheria, Olivier Merçay, elettromeccanico per la confederazione. Anche le speranze sono sulla buona strada. Gli juniores hanno vinto la finale cantonale di gruppo a 10m. Anna Bastian

Zürich-Stadt. Siamo molto ieri di avere nei nostri ranghi tiratori con tali qualità e speriamo che il successo di Montagny-Cousset inciti i nostri talenti a perseverare per conoscere a loro volta il successo.»

...e sul titolo svizzero a gruppi alla pistola 50m di Montagny-Cousset: «Dopo Gifers-Tentlingen nel 1991, FribourgVille nel 1999 e Schmitten-Flamatt nel 2013 i pistoleri della società di tiro di MontagnyCousset hanno ottenuto il titolo di campioni svizzeri di gruppo a 50 nel 2015 battendo

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Sport di massa

Montagny-Cousset in cima al podio alla premiazione a Buchs, aiancato da Zürich Stadt (sinistra) e Langendorf SO e prima al brindisi per la vittoria nel tendone (immagine a sinistra).

si è imposta nella maestria individuale cantonale tra gli U16 ed è campionessa svizzera U14, Eloi Joye è giunta 3. ai campionati svizzeri ed Evelyne Joye 6. Dal 1999 Montagny-Cousset ha partecipato nove volte alla finale del concorso svizzero di sezione alla pistola 50m. La società è giunta 3. nel 2005, 1. nel 2012 e nuovamente 3. nel 2013. Nel concorso gruppi cantonale a 50m, sono giunti 3. Questi sono i favolosi risultati di una società con un budget di circa 6000 franchi, che può contare sui contributi dei soci e su molti donatori. (atp) (rfi) ● 30

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Solo due presidenti dalla fondazione della società nel 1947 La società è stata fondata nel 1947 e diretta ino al 1990 da Henri Gilland. Questo è stato rimpiazzato da Alexis Pidoud, che ora dirige la società da 25 anni. Anche il cassiere Meinrad Oberson e il segretario Olivier Merçay sono in carica da 20 anni. La società ha un proprio stand di tiro con 6 bersagli a 50m, un carrello a 25m e 8 bersagli a 10m. Hanno anche una buvette con cucina. Il poligono permette orari di allenamento lessibili senza impatti fonici per i vicini. Altre informazioni le trovate su www.tir-montagny.ch

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93. Historisches Grauholz-Schiessen 2016

38. Örliker Winterschüüsse 2016

Distanz 300m, Scheibe A5, Schiessanlage Sand, Schönbühl

Gewehr 300m, Pistole 50 + 25m Schiesssportzentrum Probstei, Stettbachstr. 200 8051 Zürich - Schwamendingen

Samstag, 5. März 2016 Sonntag, 6. März 2016

SEID EINIG!

Freitag, Samstag, Sonntag, Samstag,

Teilnahme: Stamm + Gastsektionen mit Gruppen zu 8 Schützen. Jungschützengruppen zu 5 Jungschützen führen unter sich einen Wettkampf durch. Einzelschützen sind herzlich willkommen.

15. 16. 17. 23.

Januar Januar Januar Januar

2016, 2016, 2016, 2016,

13.30 9 – 12 und 13.30 9 9

– – – –

16.00 16.00 12.00 12.00

Gruppenwettkampf / 300m Auszahler Anmeldungen an: www.oewi.ch oder Ernst Schwengeler, Beckhammer 11, 8057 Zürich, Tel. 044 363 05 19

Anmeldungen bis spätestens 15. Februar 2016 Infos und Anmeldeformulare auf www.grauholzschiessen.ch Das Grauholzschiessen ist nicht lizenzplichtig.

Das OK örliker Winterschüüsse vertreten durch: Inf. SV Hirslanden – Riesbach, FSG Schwamendingen, SG der Stadtpolizei Zürich, SG Seebach, PS Oerlikon – Seebach, Details siehe www.oewi.ch

Auskünfte: Sonja Messer, Sandstrasse 67, 3302 Moosseedorf, Telefon 079 648 82 51

Carigiet und das AXIA TRIPLE X: Das einzigartige Schiessbrillensystem AXIA TRIPLE X löst Seh- und Zielprobleme durch seine einzigartigen Einstellungsmöglichkeiten. Die Idee von AXIA TRIPLE X stammt von Christof Carigiet (Embrach), konstruktiv setzte es Walter Egli (Oberembrach) um und die Sachbearbeitung übernahm Boris Rebsamen (Niederglatt) der Firma Sehstern Optik. Was sind die sieben matchentscheidenden Punkte von diesem leistungsfähigen Schiessbrillensystem? 1. AXIA TRIPLE X korrigiert den optischen Fehler, welcher durch die Schräglage des Kopfes durch das Zielen entsteht. Bei vier von fünf Schützen stellt sich beim Ausmessen eine Hornhautverkrümmung heraus. Korrigiert man diesen Fehler nicht, wird das Ringkorn nicht rund gesehen oder flammt aus (gewisse Stellen sind heller). Beim Blockkorn wird die «Scheitel» als Wasserkorn gesehen oder das Korn steht schief oder erscheint sogar doppelt. 2. Die richtige Filterwahl ist ein komplexes Thema, das sich mit der Reifenwahl der Formel 1 vergleichen lässt, weil jedes Auge individuell auf die diversen Lichtverhältnisse reagiert. High–Tech Filter sind superentspiegelt und weisen einen minimalen Lichtverlust von 0,6 Prozent auf. 3. Weil die Tagesform bei Schiesssportlern schwankt, ist auch die Sehleistung nicht immer gleich. Diese Schwankungen lassen sich mit High–Tech Plus und Minusadaptern einfach und effizient korrigieren. Beim Plusadapter wird das Ringkorn besser gesehen und beim Minusadapter die Scheibe.

4. Viele Schützen haben eine falsch eingestellte Schiessbrille, weil sie nicht durch das optische Zentrum des Brillenglases blicken. Die Einstelliris an der Brille ermöglicht ein perfektes, selbständiges Einstellen. 5. In unseren Schiessanlagen wird nicht nur horizontal, sondern auch bergauf oder sogar bergab geschossen, was die Höheneinstellung der Brille beeinflusst. Stufenlos regulierbare Schiessbrillen, wie das bei den Modellen Champion Olympic und Superolympic ist, sind die richtige Wahl. 6. Mit der Anschlagtechnik (0-Punktstellung) haben viele Schiesssportler zu kämpfen. Der regelmässige Anschlag kann einfach und effizient erreicht werden, indem als Hilfsmittel die AXIA Iris halb geöffnet verwendet wird. 7. Der Tränenfilm ist oft unser grösster Gegner. Beim Zielvorgang verdunstet der Tränenfilm kontinuierlich. Weil das zielende Auge infolge erhöhter Konzentration nicht blinzelt, verschlechtert sich die Optik von Sekunde zu Sekunde. Liposomale Augensprays können das Verdunsten massiv minimieren. Diese müssen aber mindestens eine Stunde vor dem Schiessen angewandt werden. Schiessbrillenanpassungen werden jeweils von Mittwoch bis Samstag auf telefonische Voranmeldung vereinbart. Die gesamte Schiessausrüstung und das Sportgerät (Gewehr und/oder Pistole, Armbrust) müssen mitgebracht werden.

Das AXIA TRIPLE X-Angebot deckt alle Bedürfnisse. Erfolge von AXIA TRIPLE X: Gegen 2’000 Schiesssportler der Schweiz verwenden bereits dieses System! Erfolge an den Schweizermeisterschaften 2014 in Thun: Christine Bearth (Embrach ZH) Gewehr: 1x Gold, 1x Silber, 1x Bronze Bettina Bucher (Schongau LU) Gewehr: 2x Gold, 1x Silber Pierre Alain Dufaux (Granges-Paccot FR) Gewehr: 1x Silber Hansruedi Götti (Marbach SG) Pistole: 1x Silber René Homberger (Grafstal ZH) Gewehr: 1x Gold, 2x Silber René Kurmann (Niederweningen ZH) Pistole: 1x Gold Toni Küchler (Sachseln) Gewehr: 1x Silber Michael Merki (Schöfflisdorf ZH) Gewehr: 3x Bronze

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I tiratori sono sensibilizzati sulla sicurezza Chi possiede armi, deve conservarle in modo accurato. Questo vuole la legge. Molti tiratori scelgono dunque degli armadi di sicurezza per armi. «Fucile standard, fucile d‘assalto, moschetto e pistola.» Walter Lack elenca le armi che sono in possesso della sua famiglia. L’appassionato tiratore è presidente dei Militärschützen Gunzgen e vuole custodire i suoi fucili e pistole che appartengono a lui e alla sua famiglia, anch’essi tiratori, in modo ancora più sicuro che non finora. Per questo motivo si ritrova un sabato mattina di novembre nel locale di vendita della ditta Hartmann Tresore a Winterthur. Qui, alla Pflanzschulstrasse 3, sono esposti vari modelli di armadi per armi. Assieme a Lack vi è il signor Hans Hodel che proviene dal Canton Soletta, socio della società di tiro di Hägendorf-Rickenbach che quest’estate grazie al suo ottimo risultato alla Festa federale di tiro al fucile 300m ha vinto un buono di CHF 1500 franchi della ditta Hartmann Tresore. Visto che possiede già

Il capo vendita Simone Pelleschi (a destra) mostra a Walter Lack (sinistra) e Hans Hodel uno degli esclusivi armadi per armi della Hartmann Tresore.

Cosi dice la legge La legge federale sulle armi resta vaga sul modo di conservare le armi. Nell’articolo 26 si dice solo che «Armi, parti essenziali di armi, accessori di armi, munizio­ ni ed elementi di munizioni de­ vono essere custoditi con diligen­ za e non devono essere accessibili a terzi non autorizza­ ti». Un po’ più concreto è l’artico­ lo 47 dell’ordinanza sulle armi. Deinisce che le culatte di armi a raica «deve essere custodita sotto chiave separatamente dal resto dell’arma». Le armi non de­ vono dunque venir custodite come ad esempio in Germania, obbligatoriamente in armadi per armi. Le polizie cantonali consi­ gliano nei prontuari di prendere

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le rispettive misure di protezione. Ad esempio la polizia del Canton Zugo scrive che armadi di vestiti, cassetti della scrivania o cantine non sono luoghi idonei per con­ servare armi. L’uicio armi della polizia consiglia una forma sicu­ ra di custodia per le armi, come ad esempio una cassaforte o un armadio per armi. La trasgressione è punibile Com’è da interpretare l’articolo 26 della legge sulle armi lo dei­ niscono i tribunali che si occupa­ no di casi concreti. Anche la prassi indica che bisogna avere una certa sicurezza se nella casa vi sono anche bambini. In questi casi è necessario custodire armi

e munizione in luoghi separati e sotto chiave in modo che un bambino non possa aprire il con­ tenitore. Un tiratore sportivo non soddisfa queste esigenze se la­ scia armi e munizioni in casa «liberamente accessibili», chi lascia un’arma pronta al tiro in un bagagliaio chiuso di un’auto posteggiata sul suo o sul posteg­ gio di un terzo oppure nel cru­ scotto chiuso di un’auto o di notte sotto il suo cuscino. La custodia non diligente è secondo il tribunale federale un «delitto astratto di messa in pericolo ». In altre parole: la trasgressione è punibile indipendentemente dal fatto che vi sia un pericolo con­ creto. (van) (ri)

un armadio per armi, non utilizza il suo buono che ha ritirato Walter Lack che si farà consigliare da Simone Pelleschi, capo vendita della Hartmann Tresore. Lo specialista di casseforti e armadi per armi sa esattamente quali domande porre, per poter consigliare al meglio Lack. Oltre al numero e alla grandezza delle armi, Pelleschi vuole sapere anche quanta munizione Walter Lack vuole tenere a casa, se è previsto l’acquisto di altre armi e in che stato si trova la cantina dove sarà depositato l’armadio. Troppa umidità non va bene. Importante è anche la struttura dei muri e la loro accessibilità. Infine la cassaforte, abbastanza pesante, deve anche venir portata in cantina in un qualche modo. Nella casa di Walter Lack questo non è un problema. La scala è abbastanza larga, la cantina è secca. «Ho anche il mio trenino in cantina», afferma riEdizione 4 // Dicembre 2015


Pubbliredazionale

«Questo funziona solo a Hollywood» Chi desidera acquistare un arma­ dio per armi, non deve decidere unicamente in base alla gran­ dezza e al grado di sicurezza e di protezione dal fuoco. Altrettanto importante è la scelta del sistema di chiusura. Simone Pelleschi, capo vendita presso Hartmann Tresore a Winterthur, consiglia i tiratori per un sistema elettroni­ co a combinazione. «Per un ar­ madio per armi è l’ideale», spie­ ga. La cassaforte può venir aperta solo con un codice a sei cifre. I modelli di base hanno solo un piccolo punto negativo: se

nell’elettronica avviene un falso contatto, l’armadio può venir aperto solo forzandolo. Chi vuo­ le proteggersi da un tale avveni­ mento, può chiedere un sistema elettronico con un chiave di sicu­ rezza. Sensore di temperatura La variante di lusso è la chiusura biometrica, che riconosce l’im­ pronta digitale del possessore. Secondo Simone Pelleschi è con­ sigliabile salvare l’immagine di più dita di entrambe le mani. «Può capitare di avere una mano

Hartmann Tresore consiglia per gli armadi per armi una serratura numerica.

dendo Lack.

1200 modelli standard Poco meno di 2000 franchi paga Walter Lack per il modello scelto. Gli armadi per armi più a buon mercato, certificati, per armi corte sono disponibili da Hartmann Tresore ottenibili a partire da 390 franchi, il modello più piccolo per fucili da circa 700.Questi prezzi sono superiori alle offerte che si trovano normalmente nel mercato. Secondo Simone Pelleschi questi modelli non sono però paragonabili. Gli armadi per armi di Hartmann sono prodotti in varie fabbriche europee secondo i desideri dei clienti e sono di alto livello. La ditta, con i suoi 200 anni di storia, offre 1200 modelli standard. Questi posEdizione 4 // Dicembre 2015

sono venir adattati individualmente. Inizia con la scelta del tipo di serratura (vedi Box), continua con la configurazione dell’interno con diversi cassetti e supporti e termina con il design. Oltre ai modelli base per la cantina o il garage, Hartmann Tresore offre anche modelli esclusivi che ben trovano spazio nel soggiorno. Naturalmente nelle casseforti non trovano spazio solo armi, ma anche orologi, gioielli e documenti importanti.

«I tiratori sono prudenti» Si possono scegliere anche i livelli di protezione di intrusione e di protezione dal fuoco, fattori che hanno un influsso sui premi delle assicurazioni.

Il sensore della chiusura biometrica è il sistema di chiusura più moderno e sicuro attualmente sul mercato.

ingessata oppure che ci si bruci un dito», spiega. L’impronta digi­ tale su un foglio non è suiciente per ingannare l’elettronica. «Il sistema misura le diferenze di temperatura del polpastrello». Il sensore di temperatura riconosce la forma dell’impronta digitale e sa dove è più caldo e dove meno caldo. Dunque se la persona è rafreddata o ha una forte febbre, non si apre. Il sistema che si vede nei ilm, di utilizzare un dito moz­ zato, non funziona. Anche altri metodi visti al cinema non fun­ zionano: la serratura elettronica, ad esempio, non può venir aper­ ta attaccandoci un laptop che testa tutte le combinazioni pos­ sibili. «Funziona solo a Holly­

wood», dice Simone Pelleschi. Le chiusure a combinazione, impie­ gate dalla ditta Hartmann Treso­ re, si bloccano dopo tre tentativi errati per un quarto d’ora. Ogni ulteriore errore, porta ad un bloc­ co di 15 minuti.

Buona protezione la offre già un armadio per armi certificato, afferma Pelleschi. Finché una porta di una cassaforte sia tagliata con un cannello, ci vogliono ore. Se si sbaglia il luogo di foratura con un trapano di soli due millimetri, la serratura si blocca. Anche test con esplosivo hanno dimostrato che un armadio per armi tiene parecchio. «Si può aprire ogni tipo di cassaforte», afferma. «Ma serve molto tempo.» Tempo che i ladri non hanno. In modo che non possano portar via una cassaforte, questa viene ancorata al pavimento e al muro con fissaggi testati. Tiratori come Walter Lack o Hans Hodel, Simone Pelleschi li incontra

spesso durante le sue giornate lavorative. «Tiratori sono sensibilizzati sulla sicurezza», afferma. «Sono conseguenti e prudenti.» Anche se una cassaforte in Svizzera non è obbligatoria (vedi box), molti tiratori preferiscono questa soluzione per conservare i loro attrezzi sportivi, ci dice Pelleschi. «Sanno esattamente come bisogna comportarsi con le loro armi.» (van) (rfi) ●

I ladri sono quasi invitati Sempre ancora in commercio, ma poco consigliabili, sono chiusure normali con la chiave. I ladri sono quasi invitati a cer­ care in tutta la casa la chiave adatta. Anche se non hanno successo, lasciano però un muc­ chio di danni. Sicuri ma compli­ cati da utilizzare sono i sistemi numerici meccanici a combina­ zione. (van) (ri)

Contatto: HARTMANN TRESORE Schweiz AG, Planzschulstrasse 3, 8411 Winterthur Tel. 044 350 39 55 Fax 044 350 39 56 info@hartmann-tresore.ch www.hartmann-tresore.ch TiroSvizzera

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Pesca Caccia Tiro 2016

La federazione sportiva di tiro vi invita nel villaggio dei tiratori Su una supericie di circa 1800 metri quadrati, la FST si presenta con i suoi partner all’esposizione Pesca Caccia Tiro. Accanto al bar dei tiratori e ristorante è presente anche il tiro. Il capo progetto FST René Wicki sulle novità. Cosa saranno le novità 2016 allo stand FST? René Wicki: Beh, ci siamo un po’ allargati. Circa 1800 m2 di superficie sono un bello spazio. Assieme a 14 partner presentiamo lo sport del tiro con tutte le sue sfaccettature e prodotti. La collaborazione con i nostri partner è per noi molto importante, per questo motivo anche la presenza comune all’esposizione. Quali sono i vostri obiettivi a PCT 2016? Dapprima lo sport del tiro deve mostrarsi ad una vasta fetta di popolazione. Da noi si possono fare i primi passi al fucile o alla pistola con monitori esperti. Inoltre si riceve anche un indirizzo di contatto, se la persona è interessata ad iniziare con la nostra disciplina sportiva. Questo hobby si adatta a tutti, seniores o juniores. Soprattutto ora possono approfittarne anche i seniores grazie al tiro con appoggio. Il nome è il programma: si spara appoggiando fucile o pistola su un sostegno. Inoltre vogliamo approfondire la collaborazione con i nostri partner, fornitori e sponsor. E non da ultimo, grazie al ristorante e al bar vogliamo curare la camerateria tra tiratori.

Come è nato il progetto di un villaggio di tiratori FST? Grazie all’ottima collaborazione con i responsabili della BernExpo siamo riusciti ad avere un interessante pacchetto. Con programmi di contorno e un palco per gli eventi con ospiti, dimostrazioni, ecc. Il team di tre persone con Heinz Küffer e Hansueli Thut è complementare e sfrutta al meglio le sinergie. Inoltre si svolgeranno per la prima volta le selezioni dei quadri speranze sul posto. Chi desidera dunque accedere ai quadri sperane FST deve superare il test davanti al pubblico. Anche questa una novità, che seguiremo con interesse. Inoltre ogni giorno sarà comunicato il vincitore per disciplina che potrà vincere interessanti premi. (rfi) 

fischen jagen schiessen pêche chasse tir pesca caccia tiro

Berna, 18 – 21.2.2016 Informazioni sull’esposizione

No

Dit

Orari d’apertura:

Via

Fornito dalla

Da giovedì 18 a sabato 21 febbraio, giornalmente 09.00 – 18.00

Sito della BernExpo AG, Mingerstr. 6, Bern

Prezzi d’entrata: Adulti

16 CHF

Adulti con RailTicket o Libero-Abo

11 CHF

AVS/AI/Studenti/ Apprendisti (con tessera)/ Militari in uniforme

11 CHF

Bambini e giovani ino a 16 anni accompagnati da adulti

gratis

Prevendita: www.js.ch/ticketshop

Viaggio:

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TiroSvizzera

contatti e scambi di opinioni. Inoltre saranno possibili anche incontri e discussioni con ospiti di prestigio. La FST pubblicherà e presenterà sul suo sito www.swissshooting.ch il programma di dettaglio e gli ospiti per gli incontri/discussioni, questo appena si avrà il piano orario e vi saranno le conferme di partecipazione.

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Bambini e giovani ino a 16 anni possono entrare solo se accompagnati da adulti.

Il programma nel villaggio dei tiratori Rispetto agli anni precedenti, la federazione sportiva svizzera di tiro sarà presente su una supericie più ampia. Soprattutto il villaggio dei tiratori necessita spazio, presente in questa forma per la prima volta. Il villaggio dei tiratori è la piattaforma ideale per permettere

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Luogo:

Il capoprogetto René Wicki può presentare all’esposizione Pesca Caccia Tiro un programma attrattivo.

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Gli organizzatori consigliano l’uso di mezzi pubblici. Chi viaggia in auto, lascia l’autostrada all’uscita Wankdorf e segue gli indicatori «expo».

Altre informazioni: www.js.ch

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Pesca Caccia Tiro 2016

La natura trova spazio all’esposizione bernese

Hansueli Thut al lavoro all’esposizione Pesca Caccia Tiro nel 2014.

In febbraio l’areale della BernExpo diventerà l’eldorado per pescatori, cacciatori, tiratori, amici della natura e fan dell’attività all’aperto. Circa 250 espositori nazionali ed internazionali presentano dimostrazioni, paesaggi naturali, spazi vitali e specialità culinarie. Quanti tipi di animali ci sono? Com’è il loro habitat? Quale contributo può dare ognuno alla biodiversità? Quali pesci vivono nelle nostre acque? Perché vi sono oggi ancora cacciatori? Cosa affascina nello sport del tiro? Queste e molte altre domande potranno porre i visitatori durante i quattro giorni dell’esposizione Pesca Caccia Tiro (PCT) e informarsi direttamente presso le federazioni. Con esposizioni particolari e offerte speciali per grandi e piccoli e per classi scolastiche, l’esposizione offre un’impressione importante su pesca, caccia e tiro e vita all’aperto – e dunque anche su habitat di animali ed esseri umani.

Migliorare la precisione al tiro La federazione sportiva svizzera di tiro, avvicina i visitatori a quest’interessante disciplina sportiva e organizza anche nel 2016 Edizione 4 // Dicembre 2015

il tiro al fucile e pistola ad aria compressa con in palio premi attrattivi. Qui si può esercitare la precisione al tiro a 10m. Tiratori d’esperienza aiutano nell’uso delle armi e danno consigli su come anche un neofita possa colpire un 10. Nel villaggio dei tiratori, che viene proposto per la prima volta, vi sarà la possibilità di discutere con politici e ospiti e nel ristorante dei tiratori potranno venir gustate specialità culinarie. Anche i molti espositori attendono gli ospiti con le collezioni attuali: articoli di tiro sportivo, armi e accessori. Chi non cerca necessariamente l’ultimo modello, troverà sicuramente qualcosa alla borsa delle armi. Anche chi desidera informarsi su acquisto, uso o possesso di armi troverà le informazioni all’esposizione.

Pesca e rinaturalizzazione La federazione svizzera di pesca (FSP) come pure molti espositori nazionali e internazionali del mondo della pesca mostrano l’habitat del pesce. Un’esposizione speciale della FSP mostra in modo interattivo la problematica del habitat dei pesci. In una capanna del pescatore con un buffet informativo, i pescatori professionisti svizzeri

mostrano i pesci indigeni e informano sulla riduzione nei nostri laghi delle sostanze nutritive. Per le scuole, la FSP mostra il suo nuovo programma di escursioni e all’esposizione ha un programma speciale per le classi che si sono annunciate. Inoltre per gli interessati alla pesca, l’esposizione offre una grande scelta di equipaggiamento e tutto ciò che tocca il cuore di un pescatore. Naturalmente allo stand dei pescatori vi saranno anche i gustosi pesciolini.

Natura / habitat L’associazione CacciaSvizzera offre ai visitatori informazioni sul tema caccia, natura, habitat e biodiversità. Questo assieme ai partner Pro Natura, ASPU/Birdlife e il centro svizzero di cartografia della fauna dell’ufficio federale dell’ambiente. Su una torre d’osservazione il visitatore ha un’ottima visione su tre habitat che gli uomini usano assieme agli animali. Con binocoli possono venir cercati animali nascosti nella sala. Le dimostrazioni con i cani da caccia, lo show con i cuccioli, le esibizioni del gruppo i corni da caccia sono anch’essi in programma. Un punto culminante culinario sono gli show di cucina giornalieri con ottime specialità di cacciagione. (rfi)  TiroSvizzera

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Pesca Caccia Tiro 2016

I partner FST della fiera

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Berna, 18 – 21.2.2016

buono di chf 5.– Questo buono dà diritto ad acquistare un biglietto di ingresso per adulti a prezzo ridotto (CHF 11.– anziché CHF 16.–). I buoni non sono cumulabili, né convertibili in denaro. Il buono deve essere compilato in ogni sua parte e riscosso alla cassa diurna.

Cognome Nome Ditta

Fornito dalla

Via NPA, località E-mail ■ Autorizzo a utilizzare i miei dati per scopi di marketing. L'organizzatore si riserva il diritto di utilizzare le immagini fotografiche dei visitatori/espositori della fiera per scopi pubblicitari.

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Speranze

Per i giovani tiratori di Schwanden si avvera un sogno Doppia prima in occasione dei campionati giovanili a gruppi 300m a Emmen: Per la prima volta una società ha vinto allo stesso tempo il campionato nella categoria dei giovani tiratori e degli adolescenti, portando in cima al podio un trio femminile. Ci sono riusciti i Militärschützen di Schwanden presso Sigriswil con il loro ottimo lavoro di formazione dei giovani. DI ANDREAS TSCHOPP «Che giornata stupenda…» dice il titolo dell’articolo sul sito internet dei Militärschützen di Schwanden presso Sigriswil, che racconta del doppio titolo ai Campionati Svizzeri a gruppi al fucile 300m dei giovani tiratori e degli adolescenti. «Prima della gara sapevamo che se tutto fosse andato per il meglio, sarebbe stato possibile un piazzamento tra i primi dieci o magari anche sul podio», si può leggere. «...però, ci hanno lasciato tutti a bocca aperta». Le giovani e i giovani hanno affrontato la competizione a fine settembre a Emmen con un tocco di serenità, un’enorme volontà, grandissima compattezza e un incredibile routine. Ne sono scaturiti i risultati di gruppo di 739 punti per i giovani tiratori e di 556 per

Coach degli juniores Markus («Küsu») Boss (sinistra) e il past-president della società Martin Bühler spiegano come si svolge la formazione delle speranze nella Militärschützen Schwanden. gli adolescenti, che hanno portato alle speranze di Schwanden due titoli di campioni svizzeri in un colpo. «È incredibile… si è avverato un sogno», come viene commentato questo successo, che è stato festeggiato con un grande ricevimento in paese. Markus («Küsu») Boss è uno degli artefici di questo successo. L’assistente degli juniores descrive l’esperienza con Martin Bühler, che è stato il presidente della società di tiro per nove anni, fino al 2012. Da allora i giovani tiratori di Schwanden, che hanno avuto successo nella giornata canto-

nale delle speranze nel Canton Berna e nell’Oberland, hanno partecipato regolarmente con due gruppi alla finale nazionale. Già nel 2014 la società aveva sperato in una vittoria, che però non è arrivata per pochissimo. «Si crea una sana concorrenza quando due gruppi, che normalmente più o meno si equivalgono, si spronano a vicenda», spiega Markus Boss, che non ha potuto accompagnare i suoi protetti a Emmen, poiché quel giorno era impegnato nella finale della coppa distrettuale a Thun. «Küsu» però ha potuto dare ai giovani atleti un paio di consigli

Nove società e otto stand di tiro a Sigriswil Sigriswil, comune di oltre 4600 abitanti, è situato sulla sponda destra del lago di Thun ed è costituito da 11 località. Con la sua supericie di 55 km² è il comune più grande del distretto di Thun e si estende dalla riva del lago a 560m ino alla cima del Sigriswiler Rothorn a 2050m sul livello del mare. Il comune conta ben nove società di tiro che formano in comune i loro giovani tiratori (attualmente sono 25) e non meno di otto stand di tiro. È ancora da chiarire quanti di essi devono essere risanati. I costi per il risanamento vengono stimati ino a 1 milione di franchi, il che preoccupa non poco le autorità comunali, dato che dovrebbero inanziare autonomamente oltre 100 000 franchi. I Militärschützen di Schwanden hanno già iniziato il risanamento equipaggiando il loro stand con i cassoni raccoglitori. Gran parte di questi lavori sono svolti dai soci della società stessa. (atp) Foto di gruppo all’accoglienza a Schwanden dei vincitori tra i giovani tiratori e gli adolescenti. 38

TiroSvizzera

Edizione 4 // Dicembre 2015


Speranze

Ritratto dei tiratori giovani

Roland Bühler, 18, Schwanden: di professione carpentiere; spara da 3 anni, «perché mi diverto e si va in giro in compagnia»; «È fantastico poter sperimentare qualcosa del genere che è giunto in modo inatteso ed è unico», aferma sulla vittoria; il suo esempio è suo bisnonno Hans Lauener, che a 95 anni è stato il partecipante più anziano alla FFT 2015; hobby: lotta svizzera e sci.

Patrick Santschi, 20, Schwanden: di professione muratore; spara dal 2011 (Corso GT presso la MS Schwanden), «perché è una disciplina sportiva interessante»; «È molto bello che si possa raggiungere assieme un tale successo», aferma sul titolo; i suoi esempi sono il nonno e il papà grazie ai quali è giunto allo sport del tiro; suona anche la tromba nella Musikverein Ringoldswil. Marcel Ambühl, 19, Ringoldswil: carpentiere; spara dal 2008 (corso JJ con la FS Ringoldswil al Fass90), dal 2015 anche fucile standard e f50; il papà lo prendeva spesso con se allo stand e così ha iniziato a sparare lui stesso come alterna-tiva alla vita di tutti i giorni; il titolo signiica molto per lui e lo ha fatto piangere; il suo esempio è Fabienne Füglister; hobby: palla a mano, sci d’acqua e wakeboard.

Daniel Tschanz, 17, Schwanden: in formazione quale falegname; spara da 4 anni (corso JJ con la MS Schwanden), poiché il tiro riuni-sce e ognuno può praticarlo e si vivono assieme alti e bassi; con la vittori ha potuto raggiungere un bell’obiettivo; esempi sono suo padre, suo cugino e molti altri attivi in società; hobbies: società di ginnastica e sport in generale.

Nina Bühler, 15, Schwanden: segue una formazione in ambito sanitario; spara da 3 anni (ha frequentato un corso JJ); visto che le piaceva mirare con il fucile ad aria compressa gli oggetti di casa, il papà l’ha portata con lui allo stand; così ha scoperto la sua passione per lo sport del tiro, dove ha imparato cos’è la camerateria e come ci si comporta con un’arma; esempi: papà Christian e «Bündi Aschi» (Kämpf Ernst, classe 1936, socio della MS Schwanden); hobby: unihockey e sport in generale.

(«andare a letto presto la sera prima della gara e non tenere sempre a portata di mano il cellulare durante la competizione»). Evidentemente, i consigli hanno ottenuto l’effetto desiderato. I Militärschützen di Schwanden e i Feldschützen Ringoldswil sono le uniche società (vedi box) di Sigriswil che offrono una formazione di tiro già per la categoria juniores (fino a 16 anni). Quest’anno 13 giovani hanno frequentato il corso di Boss, fra di loro quattro ragazze, di cui due (Nina Bühler e Jenny Rufener) hanno fatto parte del gruppo vincente degli adolescenti completato da Olivia Spahr, che gareggia anche con il fucile piccolo calibro e che ha già conquistato un titolo di campionessa svizzera adolescenti con la pistola ad aria compressa. Con nove Edizione 4 // Dicembre 2015

Olivia Spahr, 16, Merligen: segue una formazione in ambito sanitario; è cresciuta in una famiglia i tiratori e ha iniziato a 6 anni a sparare; all’inizio P10 per passare poi al F10 e F50 e due anni fa ha seguito un corso JJ della MS Schwanden; il titolo signiica molto per lei, che può condividere con le amiche; il suo esempio è l’atleta disabile Christoph Kunz: «Mi mostra che nella vita si può raggiungere tutto se lo si vuole veramente», aferma.

dei suoi protetti, Markus Boss in estate ha partecipato con successo alla Festa federale di tiro in Vallese. Due di essi hanno raggiunto la finale per il Re del tiro alla Giornata della gioventù e alla fine nella finalissima F300m al Fass 90 si sono piazzati al secondo (Sven Kunz) e al settimo posto (Nina Bühler). Inoltre, Boss spiega che le sue speranze in vista della finale dei Campionati giovanili a gruppi «non hanno svolto degli allenamenti speciali». Nell’allenamento normale gli esercizi non sarebbero focalizzati sul numero di colpi sparati, ma invece molto di più su come mirare e colpire correttamente il bersaglio, afferma il monitore. La società dei Militärschützen di Schwanden, le cui origini risalgono al 1876, conta 140 soci, che corrisponde a un quarto

Jenny Rufener, 16, Meiersmaad: in formazione quale giardiniere; spara da 3 anni (corso JJ con la MS Schwanden); ha avuto bisogno di quasi una settimana per comprendere la vittoria; «È semplicemente fantastico e sempre ancora bellissimo», di la juniores che pratica volentieri sport (sci di fondo, passeggiate) e cita suo papà («è sempre calmo dietro al fucile») e «Bündi Aschi», che in età avanzata ottiene sempre ancora buoni risultati come suoi esempi.

della popolazione del paese di Schwanden. 130 di essi partecipano ogni anno al Tiro in campagna e 35 sono tiratori attivi che recentemente hanno avuto successo alla 7. Hybag-Berin-Cup. Le speranze vengono integrate in maniera mirata nei gruppi degli adulti. «Tanto in paese ci si conosce», osserva Markus Boss e sottolinea: «non ho nemmeno dovuto cercare dei candidati, ma ho soltanto fatto sapere in giro che organizzo di nuovo un corso». La pubblicità avviene principalmente con il passaparola. Secondo Bühler l’importante è entusiasmare i giovani «giusti» per lo sport del tiro, che motivano a loro volta altri ragazzi. «La gioventù rappresenta il nostro futuro», come conclude l’ex presidente dei Militärschützen di Schwanden. (gls/lfi) ● TiroSvizzera

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Speranze

Per una volta sparano nella notte profonda Un gruppo di giovani nidvaldesi sotto la direzione di Roman Durrer ha organizzato il primo tiro notturno G+S a livello nazionale (fucile 50m). Non si resterà solo alla prima. DI PETRA LUSTENBERGER Potevano partecipare tutti i tiratori che avevano seguito nel 2015 un corso G+S al fucile 50m. Inoltre potevano gareggiare anche i coach e i monitori in una categoria separata. 76 tiratori non si sono lasciati scappare l’occasione e hanno partecipato al 1. tiro notturno G+S del 7/9 ottobre 2015 allo stand dei tiratori al piccolo calibro di BürenOberdorf. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una distinzione speciale, ideata e creata dai giovani di Büren-Oberdorf. Vi erano anche interessanti premi e challenges sia individuali che di gruppo: ad esempio vari biglietti di risalita sullo Stanserhorn, la montagna più conosciuta del canton Nidvaldo. Come challenges vi erano premi unici fatti dallo scultore nel legno e membro onorario della società di Büren-Oberdorf, Beni Christen di Wolfenschiessen NW.

Si ripete ad inizio ottobre 2016 Le giornate di tiro per il 2. tiro notturno G+S che si terrà il prossimo anno sono già conosciute. Il 5 ottobre 2016 (anticipo) e il 7/8 ottobre 2016 (giornate principali) a Büren Oberdorf si sparerà nuovamente di notte. Il 8 ottobre 2016 nel paese vicino di Buochs, si terrà la finale della giornata della gioventù. La società di Büren Oberdorf si rallegra di una visita, dopo la finale, al tiro notturno sul poligono Schiesssportarena Hostetten.

Il 18enne Roman Durrer presidente del CO assieme al coach G+S Bruno Mathis.

Altre immagini le trovate su: facebook.com/kksbuerenoberdorf

Premi speciali e challanges preparati dallo scultore del legno e socio dei KK Schützen Büren-Oberdorf Beni Christen. 40

TiroSvizzera

Ogni partecipante riceve una distinzione concepita e preparata dai giovani della società di Büren-Oberdorf. Edizione 4 // Dicembre 2015


Speranze

Breve intervista con il presidente del CO Roman Durrer Qual’è la tua conclusione? Roman Durrer: Sono contento del tiro notturno, è stato un successo. Ci ha fatto piacere organizzare questa manifestazione. Nel poligono vi era un ambiente particolare. Io sono contento, che tutto è funzionato al meglio e che posso dedicarmi nuovamente alla mia formazione di disegnatore edile. Tra l’altro sono stato molto sorpreso di come sia stato relativamente facile trovare sponsor. Le ditte che abbiamo contattato sono state subito disponibili per il nostro progetto.

Cosa vi ha spinto ad organizzare un tale tiro? Volevo offrire ai giovani una gara particolare, che spero resti per molto nella memoria. La manifestazio-ne doveva dare ai giovani la possibilità di ritrovarsi ancora una volta a fine stagione e misurarsi tra loro: un premio per la stagione di allenamento.

Cos’hai sottovalutato nella preparazione? La preparazione ha richiesto molto tempo. Sono stati necessari incontri e discussioni con l’ufficio canto-nale G+S, con le autorità, preparare logo e programma come pure diverse istallazioni al poligono. Inol-tre vi è stato un carico importante per la corri-

spondenza. Ho potuto però contare sul supporto impor-tante del nostro coach G+S Bruno Mathis e su molti collaboratori volontari. (rfi) 

Vanessa Hofstetter con i suoi genitori e Bruno Mathis (destra) si gode la specialità nidvaldese «Bratchäs» nella buvette.

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Consigli

Il tiratore ottimale Sparare è la cosa più facile al mondo: quando il fucile o la pistola sono stabili e l’immagine di mira è corretta, bisogna solo lavorare correttamente sul grilletto e si avrà un colpito in centro. Per ottenere il massimo del risultato, questa procedura va semplicemente ripetuta esattamente ad ogni colpo di gara.

per una piccolezza: non può venir assegnato ad alcuna categoria ISSF (uomini/donne) e sicuramente anche in molti altri punti non rispetta i regolamenti in vigore. Per fortuna: così gli atleti possono provare ancora ad ottenere il massimo della prestazione e avvicinarsi così alle prestazioni del robot. Ma-

teriale perfetto da solo non serve, allenamento e ancora allenamento in tutte le salse è ancor più importante. Un tiratore professionista cinese (fucile 10m) si allena ad esempio nove ore al giorno, di cui sette «a secco». Ciò nonostante non spara ancora in modo perfetto. (rfi) 

DI MAX FLÜCKIGER È molto più facile scriverlo che farlo, però. Tenere, mirare e scattare sono chiaramente le basi per il successo ma vi sono anche molti altri fattori che rivestono un ruolo importante. Serve un materiale perfettamente tarato, adattamento perfetto al luogo (poligono), inoltre bisogna tenere conto degli influssi atmosferici. Un buon ritmo di tiro aiuta ad evitare le capriole in gara. Non da ultimo la costituzione fisica e i nervi dell’atleta possono impedire di ottenere il massimo del risultato. La bellezza dello sport del tiro sta esattamente nell’arte di dominare tutti questi fattori. Per attendersi sempre e ovunque il massimo dei punti, è necessario un robot di tiro; questo ha il gran vantaggio di poter tenere fucile o pistola per tutta la durata della gara esattamente nello stesso modo (tranquillo, ecc.) e non ha influssi nervosi. Sul suo harddisk (controllo dell’allenamento e della competizione) sono memorizzati i vari poligoni in tutti i loro dettagli. Il programma riconosce subito, se vi sono cambiamenti da effettuare rispetto al proprio poligono. In questo modo il robot va in posizione in ginocchio, a terra o in piedi da subito nel modo perfetto. Il numero di colpi di prova possono essere mantenuti al minimo e la gara viene sparata con un ritmo perfetto. Già programmati sono anche tutti i possibili influssi meteo e le loro conseguenze sulla balistica. Per poter utilizzare in modo positivo questi dati in memoria, il robot è chiaramente equipaggiato anche con telecamere e misuratori del vento: i dati così raccolti vengono analizzati in frazioni di secondo e in contemporanea avvengono le correzioni sulla posizione, sull’ottica o sull’immagine di mira. Naturalmente il colpo è già partito da molto, prima che l’ambiente subisca nuove modifiche. Questo robot di tiro sarebbe stato impiegato da tempo a livello internazionale se non 44

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Fase di preparazione Sono sul bersaglio giusto?

Il punto zero corrisponde al 95

Il punto zero corrispo Schema della partenza del colpo. (Foto: uicio federale dello sport UFSPO) Edizione 4 // Dicembre 2015


Consigli

Fase delle funzioni principali

5% circa?

Fase di chiusura

Contemporaneamente osserviamo come la volata si muove durante la respirazione.

onde al 100%?

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Rassegna stampa

Pistole ticinesi in bella evidenza Buon risultato ottenuto dai tiratori alla pistola al Rütli e a Brunnen. Domenica, 18 ottobre ha avuto luogo sullo storico praticello il 78. tiro storico del Rütli alla pistola. Vi hanno anche preso parte anche le società ticinesi di Locarno, Chiasso, Tesserete e Olivone. In mattinata Olivone e Chiasso hanno pure partecipato a Svitto al 50. «Bundesbriefschiessen» (Tiro del Patto federale). A Brunnen, nella classifica a gruppi (formati da 6 tiratori) sono state classificate 27 formazioni e Rovagina-Chiasso figura al 13. rango con 941 punti, mentre Sosto-Olivone (privo di quattro tiratori di formato!) è finito al 21. posto con 889. Molto bene con 199 Mirko Tantardini, Chiasso e con 198 Roberto Veglio, Olivone. Oltre i 190 punti troviamo ancora con 193 Gigliola Veglio, Olivone e con 191 Luciano Cerroti, Chiasso. Al Rütli sono stati 94 i gruppi ospiti (Gastsektionen) e 5 le società madri (Stammvereine) presenti per un totale di 896 tiratori classificati. Di grande prestigio è sicuramente il 6. rango individuale ottenuto dal chiassese Luciano Cerroti con 63 punti e il 16. rango di Eros Ferrari, Tesserete con 61 punti. Ottimo il 9. rango di Locarno con 52.750 e il 13. rango della Liberi Tiratori Chiasso con 50.875. Più lontani, 49. con 46.5 il CP Tesserete e 73. con 44.25 la Tiratori della Greina di Olivone. Da segnalare oltre ai due risultati di prestigio già citati i seguenti ottimi risultati ticinesi ottenuti al Rütli: Peter Ryser, Locarno 59, Venanzio Terribilini, Locarno e Sigrid Giussani, Chiasso 57, Renzo Giuliani, Locarno e Christian Grandi, Tesserete 56 e infine Giovanni Manetti ed Enzo Zanolari, Chiasso 55.

Mercoledì 4 novembre era il turno dei tiratori al fucile di darsi battaglia sul praticello: quest’anno erano tre le società presenti (Airolo, Taverne e Torre) a rappresentare il Ticino. Nelle Gastsektionen ottimo risultato ottenuto da Airolo (14.), seguito da Taverne (22.) e Torre (52.). Nella classifica individuale, migliore dei ticinesi, con un arma a lui non proprio consona, è risultato Mauro Baracchi di Savosa con 78 punti. Speriamo che dopo questa buona esperienza, gli sia venuta voglia di cimentarsi una qualche volta anche sulla lunga distanza! (era) ●

Tiratori di Poschiavo vice campione svizzero farsi maggiormente onore. Bravi tiratori poschiavini! Questo titolo lo vogliamo condividere con tutta la popolazione poschiavina che ci ha sostenuto a suo tempo con il credito per la costruzione del poligono di tiro a Li Gleri e che sempre ci sostiene. ● Dopo cinque partecipazioni alla finale svizzera per sezioni, tre delle quali a Lucerna, con un terzo posto raggiunto nel 1997, allora ancora sul bersaglio A5, la Società tiratori Poschiavo (300 m) era impegnata domenica 25 ottobre nella finale del campionato svizzero per sezioni in quel di Thun. La finale si è svolta alla meglio di 20 colpi, colpo per colpo, sul bersaglio A10. Alla finale hanno partecipato; Luciano Lanfranchi, 1992; Luca Cortesi, 1983; Romano Rossi, 1980; Lorenzo Passini, 1979; Davide Passini, 1970; Arno Vassella, 1968; Reto Costa, 1966; Ruggero Tuena, 1966; Sisto Lanfranchi, 1960 e Giorgio Murbach, 1960. Dopo due qualifiche casalinghe, ultima delle quali con un terzo posto con una media di 95,7 punti su 10 tiratori, si sono guadagnati con 1859 punti il secondo posto e il titolo di vice campioni svizzeri! Si tratta del traguardo più alto mai raggiunto dalla Società Tiratori Poschiavo in campo nazionale e ciò che fa ancora più piacere è il fatto che il gruppo dei partecipanti è ottimamente amalgamato fra tiratori di assoluta esperienza con queste competizioni e quelli giovani di prima infarinatura. Anche se ciò che conta è unicamente il risultato societario nel suo complesso, sono però proprio quest’ultimi a 46

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Dietro da sinistra: Reto Costa, Romano Rossi, Ruggero Tuena, Luca Cortesi e Sisto Lanfranchi. Davanti da sinistra: Arno Vassella, Luciano Lanfranchi, Davide Passini, Lorenzo Passini e Giorgio Murbach. Edizione 4 // Dicembre 2015


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Ritratto

È una buon’anima – non solo nel tiro sportivo Quale tiratore non conosce il cognome Oesch. Si tratti di Walter, tiratore per molti anni, allenatore e funzionario in vari ambiti o Nelly, funzionaria o aiutante in ogni situazione particolare o anche Daniela, un tempo atleta di punta. Il cognome Oesch è presente ovunque nel tiro sportivo. Due delle persone citate sono abbastanza conosciute ma come è giunta la terza al suo impegno così importante? DI SIMON BINZ

distretto del Seeland, i tiratori match del Seeland, ecc. Serviva qualcuno per l’ufficio, bussavano dalla signora Oesch», dice Nelly in modo veloce. Nel 1992 sono iniziate le sue attività in ambito nazionale. «Walter è tornato a casa con una scatola di banane dicendomi che aveva un posto per me nel dipartimento fucile ad aria compressa», afferma la 74enne, fa una pausa e guarda Walter. Lui continua: «La scatola era piena di bersagli a striscia, cinque specchi, graffette, timbri e molto altro ancora.» Walter guarda Nelly.

vo da parte e l’abbiamo guardata assieme quando Badi tornava a casa», conclude Nelly, che chiama amichevolmente Badi il suo Walter. Restando in tema, ci racconta ancora altre cose che le sono rimaste in mente in questi anni di lavoro. Ad esempio il passaggio dai bersagli tradizionali a quelli elettronici e questa rivoluzione tecnica ha influenzato anche la burocrazia nel tiro, dunque il suo ambito. «Un tempo i fogli di stand venivano compilati ancora con la macchina da scrivere. In seguito doveva

De facto è sempre stata legata al tiro ci dice Nelly durante un caffè nella loro casa a Lyss. Ha incontrato per la prima volta il suo Walter in una festa di tiro dove lui l’aveva invitata a ballare e non l’ha più lasciata andare. «Il 20 agosto 1960 è stato il giorno più bello della mia vita e questo a una festa di tiro, come avrebbe potuto essere altrimenti», afferma Walter, anche lui seduto al tavolo a bere il caffè. Sorride e mette la sua mano sulle spalle di Nelly. È veramente una storia romantica che Walter ha descritto in modo molto più dettagliato di quanto qui riportato. Non è solo una storia romantica, ma anche l’inizio dell’impegno di molti anni di Nelly Oesch nello sport del tiro. Andiamo con ordine.

Una vera famiglia di tiratori 52 anni fa, gli Oesch si trasferirono appena sposati a Lyss, nello stesso complesso dove vivono ancora oggi. Sei anni più tardi hanno cambiato casa trasferendosi in un appartamento più grande dello stesso complesso, nel frattempo erano in tre: era nata la figlia Franziska (1965). Nelly da questo momento è diventata casalinga e si è occupata a tempo pieno di sua figlia e della secondogenita Daniela (1969). «Con Daniela, a cui piaceva molto sparare, siamo diventati una vera famiglia di tiratori. A Franziska, per contro, non interessava per niente», ci dice Nelly Oesch, guardando Walter ridendo. Con Wale, come lo chiamano gli amici e più tardi con la figlia Daniela, anche Nelly è venuta a contatto passo dopo passo con il tiro. «Ad esempio ho aiutato per anni ai tiri obbligatori di Lyss, ai campionati del 48

TiroSvizzera

Gli Oesch nel loro elemento: Nelly con il suo «Badi» Walter ai campionati svizzeri a Thun ... «Da allora sono sempre presente anche a livello nazionale quando serve qualcuno», afferma. «Dapprima fucile ad aria compressa, nel 1993 cercavano qualcuno per la pistola e ho accettato». Lei sorride e aggiunge: «e così siamo andati avanti.» Tutto qua? Chiaramente all’inizio non aveva idea delle attività ammette Nelly e dice: «Walter, come è fatto lui, ha sempre detto, lo impariamo e ce la faremo, nessun problema.» – «E lo abbiamo imparato e non abbiamo mai avuto grandi ‹discussioni›», aggiunge Walter. «E quando non ero sicura la mette-

avvenire al computer, ma io non conoscevo questa macchina e per questo motivo vent’anni fa ho seguito un corso di computer, solo le basi necessarie e in questo modo sono entrata nell’informatica. Oggi sono chiaramente contenta di questo.»

Il suo amore per i numeri Desideriamo sapere da dove viene il fascino per il tiro? Nelly ci confida, molti lo avevano capito, che ha interesse nella burocrazia piuttosto che nel tiro in se. Questo ha a che fare con il suo trascorso proEdizione 4 // Dicembre 2015


Ritratto

fessionale, spiega. Prima della nascita della sua prima figlia – dopo una formazione alla scuola commerciale – ha lavorato sette anni come segretaria in varie ditte e ha scoperto di essere affascinata dai numeri e questo l’ha accompagnata fino ad oggi. «Mi mantiene in forma. Il totale dei fogli di stand lo calcolo sempre ancora a mente», ci dice.

Il suo grande hobby Nelly e Wale Oesch sono moltissimo in impiego per il tiro sportivo, resta ancora tempo per altro? A questa domanda Nelly si alza e dopo poco ritorna dal soggiorno con un cesto di omini triangolari fatti a maglia. «Un mio grande hobby è il lavoro manuale. Per la nostra famiglia ho sempre cucito e fatto a maglia dei vestiti. Inoltre dovevo sempre accorciare i nostri vestiti.» Guarda Walter, che allunga le sue braccia, ride e dice: «i miei pullover erano sempre troppo lunghi di braccia.» Nelly ha sempre ancora gli omini in mano, vedendo lo sguardo interessato dell’intervistatore, spiega: «Da quando non faccio più molto a maglia per la famiglia, preparo queste figurine che vanno poi a vari ospedali in Svizzera, per dare un po’ di gioia ai piccoli pazienti.» Si vede nuovamente: la buon’a-

... e a casa loro nell’uicio a Lyss. nima del tiro sportivo è una buon’anima. Al termine giunge la domanda d’obbligo, per quanto tempo desidera impegnarsi ancora così tanto? A questa domanda la donna ride e pensa di essersela aspettata. «Diciamo così: dipende dalla mia salute e inoltre se la FST mi vuole ancora. Io lo fac-

cio con molto piacere e penso di farlo bene. Per questo motivo decido sempre stagione per stagione.» Nelly termina questa frase e diventa pensierosa. Poi guarda suo marito e aggiunge: «È una parte così grande della nostra vita. Non riesco ad immaginarmela senza.» (rfi) ●

Arriva il tiro con appoggio Nelle società il problema è ben conosciuto: il numero dei soci stagna o si riduce, i giovani sono pochi e i nuovi scolari sono rari. Vi è però anche un settore che emerge dalle statistiche con un altro trend: i tiratori più anziani e i seniores. Uomini e donne in età sono i pilastri e garantiscono il funzionamento di molte organizzazioni – nello sport del tiro rappresentano anche in ampia parte i tiratori. La federazione sportiva svizzera di tiro (FST) vuole tener conto di questo sviluppo e introduce dunque il tiro con appoggio. Dapprima la FST lancia due competizioni. Dalla prossima stagione dovrebbe stabilirsi il tiro in appoggio come disciplina propria e sarà anche una possibilità ideale e a bassi costi per acquisire nuovi membri in società.

turni casalinghi. Il primo turno è da assolvere entro il 31.12.2015. La finale sarà in aprile 2016 nel centro di tiro Brünig-Indoor.

Tiro con appoggio al fucile 10m

ottenibili dal responsabile per il tiro in appoggio Ignaz Juon, ignaz.juon@swissshooting.ch o dal responsabile C Comp sport di massa Hinz Küffer (heinz.kueffer@ swissshooting.ch). (sbi) (rfi) ●

Questa competizione è organizzata delle Sportschützenvereine Zürich und Umgebung. La gara si svolge su cinque turni casalinghi. Il primo turno si è tenuto già in ottobre 2015, il secondo in novembre e fino al 31.12.2015 vi sarà ancora il terzo turno. Per entrambe le gare sono ammesse tre categorie di partecipanti. I dettagli sono elencati nei programmi di gara. Si sparano 30 colpi ad ogni turno. Visto che al F10 è già stato sparato un turno, è possibile iscriversi solo ancora alla gara alla P10. Dalla stagione 2016/2017 saranno organizzate dalla FST altre competizioni.

Tiro con appoggio alla pistola 10m Questa competizione è organizzata dal CO di Brünig Indoor. La gara si svolge su tre Edizione 4 // Dicembre 2015

Informazioni su regolamenti, posizioni di tiro corrette, mezzi ausiliari, ecc. sono

Si possono usare gli appoggi sia al tiro alla pistola che al fucile. TiroSvizzera

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Finale LZ-Cup

I membri dei quadri in impiego

Questo impiego come aiutanti è divertente: Nadja Kßbler e Christian Alther.

Hansruedi GĂśtti con il microfono al posto della pistola. 50

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Tutto il team degli aiutanti con il Consigliere Federale Ueli Ma

Un servizio gentile alla consegna dei fogli di stand (da sinistra): Alexandra Imhof, Edizione 4 // Dicembre 2015


Finale LZ-Cup

come aiutanti

Fabienne Füglister, Carole Livia Troger e Eliah Marti vendono con successo i gadget dell’associazione dei sostenitori della nazionale.

aurer, il capo-vendita SUBARU e l’organizzatore Heinz Bolliger.

Roberto May e Muriel Züger. Edizione 4 // Dicembre 2015

Jan Lochbihler come poliziotto del traico.

Damigelle d’onore per la premiazione con il Consigliere Federale: Corina Nyfenegger (sinistra) e Marina Bösiger. TiroSvizzera

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Laserbehandlung gegen Ohrensausen Manchmal wird ein normal funktionierendes Ohr plötzlich hyperaktiv und produziert einen penetranten Dauerton, der Betroffene zur Verzweiflung bringt. Knalltrauma ist einer der Ursachen, welches einen penetranten Dauerton im Ohr auslösen kann. Ein Geräusch welches den Betroffenen um den Schlaf bringen kann. Was tun, wenn es im Ohr pfeift, klingelt, rauscht oder brummt? Mit einem neuen, ganzheitlichen Verfahren konnten bereits über 40’000 Betroffene erfolgreich behandelt werden. Die Behandlung von Tinnitus (Ohrensausen) und ähnlichen Innenohrerkrankungen wie tinnitusbedingte Schwerhörigkeit, Ohrdruck, Morbus Ménière (Schwindel), Hörsturz und Hörverzerrung erfolgt vom Betroffenen selbst, bequem und kostengünstig zu Hause und ist völlig sicher und

schmerzlos. Die TinniTool Laserbehandlung und deren heilende Wirkung wurden erfolgreich in Kliniken und Arztpraxen langzeitgetestet, und die positive Wirkung ist durch diverse medizinische Studien wissenschaftlich belegt. Das Softlaser System kann auch für drei Monate gemietet werden und bei einem späteren Kauf wird die Miete vollumfänglich am Kaufpreis angerechnet. Preis TinniTool EarLaser: CHF 480.- (Miete für drei Monate: CHF 239.-) DisMark Tinnitus-Hilfe Rellikonstrasse 7, CH-8124 Maur Telefon 043 366 06 66 info@dismark.ch www.tinnitus-hilfe.ch www.tinnitus-therapie-center.ch

So kommt der EarLaser zum Einsatz.


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Padrinato aiuto sport – sostegno per giovani talenti L’aletta del cappello è bassa sul viso, l’occhio destro punta al bersaglio posto a 10 metri. Julia Oberholzer cerca l’equilibrio del corpo con il minor impiego di forza possibile e di stabilizzare il suo fucile ad aria compressa del peso di 3 kg. Il dito è calmo sul grilletto. Inspirare, espirare, trattenere il fiato. «Il nero» si trova al centro del mirino. Julia lascia partire il colpo e si accorge subito se è un bel colpo o meno. Cosa serve per diventare una tiratrice di punta sono gestione del proprio corpo, condizione, coordinazione e una grande capacità di coordinazione. Infatti bisogna centrare un punto del diametro di 0.5 mm ad una distanza di 10m. La precisione e la capacità di eseguire la procedura di partenza del colpo in modo perfetto anche in momenti di forte tensione, è uno dei fattori del tiro sportivo che affascinano Julia Oberholzer. «Mi sprona il fatto che posso sempre migliorami e crescere.» Julia Oberholzer è cosciente che ha un grande potenziale ma ancora una lunga via da percorrere. La giovane di Neftenbach, classe 1998, ha iniziato a sparare a 12 anni e ha conquistato nel 2014 il suo primo titolo nazionale. Oggi si allena due volte a settimana alla scuola sportiva di tiro Glarnerland e una volta a Filzbach con l’obiettivo di poter partecipare il prossimo anno ai CE in Ungheria e potersi qualificare per i campionati del mondo 2018 in Corea del Sud. Senza un ambiente che la supporta anche finanziariamente, non potrebbe neanche prendere in considerazione il suo sogno di partecipare ai Giochi Olimpici 2020 a Tokio. Un partner importante, per raggiungere questo obiettivo è la fondazione Aiuto sport. Nel 2014 ha sostenuto diciassette atleti della Edizione 4 // Dicembre 2015

federazione sportiva svizzera di tiro con complessivamente 114 000 franchi. Julia ha approfittato come «tiratrice speranze» di un padrinato del Panathlon Club Winterthur. I 2000 franchi l’aiutano a coprire una parte dei costi per il materiale, allenamento e competizioni. Marcel Gisler, presidente del club e allenatore di una società di ginnastica artistica con atleti nazionali sa quanto sia importante per i giovani atleti oltre a mezzi finanziari anche il sostegno morale. «Sostegno significa riconoscimento per ciò che si è fatto e motivazione a lavorare duramente per gli obiettivi che ci si è posti.» Marcel Gisler fa giungere agli atleti proprio questa conferma e lo stimolo. Il suo club ha ripreso quest’estate il padrinato di Julia secondo il motto «uniti con lo sport» e può contribuire a far realizzare i sogni di questa giovane promettente speranza. (rfi) 

Julia Oberholzer.

Diventate padrini di Muriel Züger Circa 400 giovani speranze talentuose sono alla ricerca di un padrino. Tra loro anche la 17enne Muriel Züger. La tiratrice del Canton Svitto fa parte dei quadri nazionali juniores da settembre 2015 e si prepara ai suoi primi impegni internazionali. Con un padrinato di aiuto sport potete seguire molto da vicino i progressi di Muriel e la sua via verso l’elite. Il padrinato di 2500 franchi per aiuto sport è deducibile fiscalmente. Spedite un E-Mail con la parola chiave «Muriel Züger» all’indirizzo athlet@sporthilfe.ch o chiamateci allo 031 359 72 08, se desiderate diventare padrino di Muriel. Altre informazioni le trovate su www.sporthilfe.ch. Assieme siamo «One Team» Già a partire da una donazione via SMS di 50 franchi diventate membri di Aiuto Sport e in questo modo una parte della storia di successo delle start sportive di domani. Mandate un SMS al 488 con la parola chiave «ONETEAM BETRAG» (Esempio: «ONETEAM 50» per una donazione di CHF 50.-). Il montante donato sarà conteggiato sulla fattura telefonica (visibile sul prossimo estratto mensile) o nel caso di abbonamenti prepaid, direttamente dedotto dal saldo disponibile.

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René Homberger

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Edizione 4 // Dicembre 2015


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Schiessen Schweiz Schiessen Schweiz Schweizerisches Schützenmagazin Sportschütze Schweizer Schützen-Journal Oizielle Verbandspublikation des Schweizer Schiesssportverbandes Publication oiciel del al fédération sportive suisse de tir Publicazione uiciale della federazione sportiva svizzera di tiro

Edizione 4 // Dicembre 2015

Verlag/Edition/Editore: Schweizer Schiesssportverband, Lidostrasse 6, 6006 Luzern, Telefon 041 418 00 33

Servizio abbonamenti: Lidostrasse 6, 6006 Luzern, Telefon 041 418 00 33 aboservice@swissshooting.ch

Traduzioni: Jean-Marc Amstutz, Nicolas Pradeille, Giovanni Leardini, Roberta Filippini, Jacques Moullet.

Erscheinungsweise/Mode de parution/ Apparizione: 4 x pro Jahr/4 fois par année ab/dès 2015

Abbonamento: Fr. 20.–/Jahr

Produzione: NZZ Fachmedien AG, Fürstenlandstrasse 122, 9001 St. Gallen.

Anzeigenmarketing/Marketing des annonces/Gestione delle inserzioni: Daniel Egger, Fürstenlandstrasse 122, 9001 St. Gallen, Telefon 071 272 75 00, Fax 071 272 75 34, daniel.egger@nzz.ch

Redazione Tiro Svizzera: Lidostrasse 6, Luzern, Telefon 041 418 00 30, redaktion@ swissshooting.ch

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TiroSvizzera

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Prospettiva

Il Ticino invita i tiratori Ci siamo: dopo 14 anni ritorna la Festa Cantonale di tiro in Ticino. L’ultima edizione si era tenuta nel 2002 in Leventina e aveva avuto un forte successo.

tivo il comitato d’organizzazione ha coinvolto altre società dei dintorni di Lugano e del Piano di Magadino.

Grazie alle esperienze positive raccolte durante l’organizzazione della Festa Federale di Tiro per la Gioventù 2007, cinque società di tiro del Mendrisiotto si sono riunite in un’associazione per organizzare la Festa Cantonale di Tiro 2016. Il Mendrisiotto non è però in grado di mettere a disposizione un numero sufficiente di bersagli per accogliere le migliaia di tiratori previsti. Per questo mo-

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SS SS 2015 2014

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Per la prima volta in Svizzera vi sarà una Festa Cantonale di Tiro su tutte le distanze e con tutti gli attrezzi sportivi. Questo

sarà possibile grazie i molti collaboratori e ai nostri sponsor che mettono a disposizione molti premi per i nostri tiratori dal più anziano al più giovane. Il Tiro Cantonale nelle discipline fucile e pistola ad aria compressa si svolgerà nel 2. fine settimana di marzo, tutte le altre distanze nel mese di luglio. Altre informazioni sono disponibili su: www.tcti2016.ch o su Facebook «Festa Cantonale Ticinese di Tiro». Le iscrizioni saranno aperte il 1. dicembre. Ci rallegriamo di accogliervi numerosi in Ticino e speriamo che riempiate il vostro libretto di tiro con molti «10».  (CO TCTi 2016)


Prospettiva

La Borsa svizzera delle armi di Lucerna farà rivivere la Colt Più di 9000 amanti del tiro sportivo, conoscitori e appassionati di armi militari moderne e vecchie e di materiale militare, sono attesi dal 18 al 20 marzo 2016 per la 42a Borsa svizzera delle armi di Lucerna. L’esposizione speciale sarà interamente dedicata a Colt, il leggendario costruttore di armi.

splendore di Colt, il leggendario fabbricante di armi americano. Tra gli espositori, si troveranno anche numerosi fabbricanti di coltelli in acciaio di Damas, così come dei venditori di coltelli provenienti da diverse coltellerie famose. I negozi specializzati Strebel Bogensport e Schild Waffen metteranno a disposizione gratuitamente degli impianti di

Conosciuta sia in Svizzera che all’estero per la diversità, l’importanza e la qualità dell’offerta proposta dai suoi 90 espositori, l’edizione 2016 di questa manifestazione, vera e propria Mecca per tutti i tiratori, cacciatori e collezionisti di armi, si annuncia sin d’ora particolarmente ricca e interessante. Ronald Schneller, museologo e direttore dello Swiss Tactival Center, vi presenterà, sulla base di oggetti particolari e di illustrazioni grafiche, la storia, la tecnica e lo

Da 42 anni, la Borsa svizzera delle armi di Lucerna è un appuntamento da non mancare per oltre 9000 cacciatori, tiratori e collezionisti.

tiro sportivo per coloro che desiderano cimentarsi con la tecnica del tiro ed esercitarsi in questa disciplina. Sarà inoltre possibile provare non solamente del materiale di alta tecnologia ma anche degli archi tradizionali in legno e delle armi ad aria compressa. Infine, gli spadaccini dell’Associazione svizzera per le arti europee storiche del combattimento

insceneranno delle rappresentazioni indimenticabili della tecnica di combattimento alla spada a due mani. (rfi)  Data: dal 18 al 20 marzo 2016 Luogo: Centro fieristico di Lucerna Orari di apertura: ve + sa: 10.00-18.00, do: 10.0017.00 Info: www.waffenboerse-luzern.ch

36. Festa Cantonale di Tiro Soletta nel Wasseramt Dal 17 giugno al 3 luglio 2016 avrà luogo nel distretto del Wasseramt la 36. Festa cantonale di Tiro di Soletta. Durante tre ine settimana lunghi sono attesi circa 7000 tiratori. Sotto la direzione del presidente del CO Beat Muralt, un team motivato e d’esperienza ha finora fatto tutto il possibile per offrire su tutte le piazze di tiro le premesse ottimale per la competizione. Oltre al fucile 300m e la pistola 50/25m, nel programma del “cantonale” vi è anche il fucile 50m. Si sparerà a Deitingen, Subingen, Aeschi-Niederönz, Gerlafingen, Edizione 4 // Dicembre 2015

Winistorf, Aeschi, Recherswil e con Wangen a.A. vi sarà una piazza di tiro nel Canton Berna. La centrale della festa sarà nella sala multiuso di Subingen. I concorsi speciali degli sponsor e il tiro delle autorità (16 giugno), tiro d‘apertura (17 giugno), giornata dei giovani (19 giugno), concorso militare (24 giugno), e la giornata dei veterani (27) e le finali per il re del tiro saranno i punti culminanti esattamente come la giornata ufficiale con il corteo a Subingen. Si sono già preannunciati ca. 4000 tiratori. Le iscrizioni definitive avverranno online dal 1. dicembre. Il piano di tiro

Il CO del tiro cantonale con il suo presidente Beat Muralt (dietro al centro). sarà per quel momento nelle mani delle società. (rfi) 

Informazioni: www.sksf16.ch TiroSvizzera

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Appuntamenti

Appuntamenti importanti 4.1-18.1.16

1. turno principale CSGP E+JJ/J P10m

tutta la Svizzera

7.1.2016

2. turno principale CSG F10m

tutta la Svizzera

8.1-17.1.16

6. turno CSS F10m

tutta la Svizzera

21.1-23.1.16

Grand Prix de France F10m / P10m

Fleury les Aubrais

22.1-31.1.16

7. turno CSS F10m

tutta la Svizzera

28.1.2016

3. turno principale CSG F10m

tutta la Svizzera

1.2-15.2.16

2. turno principale CSGP E+JJ/J P10m

tutta la Svizzera

13.2-14.2.16

Finali regionali fucile/pistola 10m

Burgdorf, Lucerna, Frauenfeld

13.2.2016

Finale e promozione/relegazione CSS F10m

Utzenstorf BE

14.2.2016

Finale concorso invernale per Juniores e maestria in ginocchio F10m

Utzenstorf BE

18.2-21.2.16

12. esposizione internazionale Pesca Caccia Tiro

Berna

22.2-28.2.16

CE F10m / P10m

Györ HUN

22.2-7.3.16

3. turno principale CSGP E+JJ/J P10m

tutta la Svizzera

27.2.2016

Finale CSG elite/Juniores/Adolescenti F10m

Berna

28.2.2016

Match interfederativo Elite/Juniores F10m

Berna

1.3-9.3.16

Coppa del Mondo ISSF

Bangkok/ Tailandia

1.3-26.5.16

Serie di campagna F300m / P25m

tutta la Svizzera

4.3-6.3.16

Campionati svizzeri G10m / P10m

Berna

12.3-13.3.16

Finale giornata della gioventù 10m

Lucerna

15.3-31.8.16

Concorso individuale F300m P25m / P50m

tutta la Svizzera

15.3-15.6.16

1. Turno campionato di sezione F300m / P50m / P25m

tutta la Svizzera

18.3-20.3.16

Borsa collezionisti d’armi

Lucerna

19.3.2016

Finale e CS tiro celere con la P10 a 5 colpi

Brünig Indoor

20.3.2016

Finale maestria individuale juniores P10m

Schwadernau

28.3-1.4.16

Campo d‘allenamento FST

Filzbach

1.4-31.7.16

Qualiica maestria individuale (MI P50m)

tutta la Svizzera

2.4.2016

Finale CSGP E+JJ/J P10m

Wil SG

9.4-10.4.16

PISTE 1 diagnostica della prestazione

Teufen AR

13.4-25.4.16

Coppa del mondo ISSF

Rio de Janeiro BRA

16.4-17.4.16

5. Shooting Masters

Liestal/Burgdorf & Schwadernau

22.4-1.5.16

1. turno CSS F50m

tutta la Svizzera

22.4-24.4.16

JIWK Lugano

Lugano

23.4-24.4.16

1. Shooting Masters G300m

Buchs AG

29.4-6.5.16

ISSF Junior Cup

Suhl GER

30.4.2016

Assemblea dei delegati FST

Visp

1.5-31.8.16

Concorso di qualiica maestria estiva alla P10m

tutta la Svizzera

6.5-15.5.16

2. turno CSS F50m

tutta la Svizzera

7.5-8.5.16

6. Shooting Masters

Liestal/Burgdorf & Schwadernau

11.5-15.5.16

Alpencup

Schwadernau/ Liestal

12.5.2016

1. turno principale CSG F50m

tutta la Svizzera

Concorsi nazionali 10m La federazione sportiva svizzera di tiro (FST) ha assegnato per il 2016 l’organizzazione dei concorsi nazionali 10m nelle discipline olimpiche ancora una volta agli Stadtschützen Bern che si trovano alle porte di un giubileo. L’organizzazione delle competizioni è funzionata nel 2015 e anche nel 2016 si svolgerà in un modo simile. Il lavoro del comitato d’organizzazione è stato apprezzato dalla direzione federativa e dai responsabili e dunque sono state apportate solo minime modifiche al concetto. Per gli Stadtschützen Bern è un onore poter organizzare queste competizioni e far conoscere ancor di più la loro società. In effetti nel 2018 gli Stadtschützen Bern avranno il loro 200. giubileo che sarà festeggiato in modo adeguato. I responsabili della società organizzeranno vari festeggiamenti e emetteranno un francobollo speciale. Per le competizioni 10m di tiro olimpico, i tiratori ma anche interessati possono scaricare le informazioni necessarie o impressioni sulle gare di questa primavera sul sito www.olympisches-spor tschiessen.ch, www.stadtschuetzen-bern.ch e www.fst-ssv.ch. Sono visibili anche interviste di funzionari e atleti. (HPS) (rfi) 

(tutte le indicazioni con beneicio d’inventario; controllare gli appuntamenti anche su swissshooting.ch)

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TiroSvizzera

Edizione 4 // Dicembre 2015



pesca caccia tiro la piattaforma per la natura e l'outdoor

12 a fiera internazionale per gli operatori e il grande pubblico

18 – 21 febbraio 2016 quartiere fieristico bernexpo, berna www.fjs.ch facebook.com/FJSbern


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