Progetto riabilitativo PREVENZIONE CADUTE NEGLI ANZIANI Le cadute sono uno dei più comuni problemi di salute per gli anziani, ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica che può portare disabilità e conseguente perdita d’indipendenza. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, questo fenomeno rappresenta per gli anziani la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri. É possibile capire le cause di tale fenomeno e cercare, in qualche modo, di prevenire le cadute. Ne parliamo con la Dottoressa Maria Elisabetta Falvo, Specialista in Fisiatria presso lo Studio Ronconi. Dr.ssa Falvo, è possibile individuare dei fattori di rischio comuni nelle cadute degli anziani? Possiamo identificare tre fattori che concorrono principalmente alla caduta dell’anziano: • biologici • comportamentali • ambientali I fattori biologici riguardano l’invecchiamento con conseguente perdita della forza e della relativa elasticità muscolare. I fattori comportamentali riguardano lo stile di vita del singolo individuo (eccesso di peso, vita sedentaria). I fattori ambientali sono rappresentati dalle difficoltà dell’ambiente che circonda la persona (uso di tappeti, assenza di mezzi antiscivolo nella doccia). É possibile agire su tali fattori al fine di prevenire e cercare di diminuire i rischi della caduta stessa? Un programma fisioterapico e riabilitativo personalizzato può incidere in modo determinante sui fattori biologici e quindi ridurre sensibilmente l’impatto dei restanti due fattori. Lo Studio Ronconi offre un progetto riabilitativo dedicato alla prevenzione delle cadute. Nella prima fase di questo progetto un equipe di medici e specialisti della riabilitazione, tramite test specifici, effettuerà un’anamnesi e una prima valutazione della “predisposizione alle cadute”. In questa fase viene aperta una cartella clinica ambulatoriale riabilitativa in cui saranno documentate le varie fasi del progetto e i risultati raggiunti. Successivamente verrà elaborato un trattamento personalizzato: • Esercizi per l’incremento della forza muscolare e della resistenza allo sforzo • Esercizi per il miglioramento della funzione e coordinazione del passo • Esercizi per la coordinazione, equilibrio, riprogrammazione posturale con l’ausilio di pedane computerizzate. • Esercizi di stretching muscolare. Dr. ssa Falvo la ringraziamo per la sua disponibilità e precisione.
TABLET ROMA
SOMMARIO ANNO 1 NO 11 Novembre 2013
EDITORIALE 5 NSA: il mondo non basta
PRIMOPIANO 7 Luigi Piergiovanni. Un personaggio fuori dagli schemi
11 +BENESSERE Fili biorigeneranti in polidiossanone13
+FITNESS 13 Spinning
15 RICETTA DEL MESE Manzo di natale17 EQUORISPARMIO 17 Col naturale pongo rimedio
19 MERAVIGLIARTE 21 GOSSIP IN PILLOLE LO SPORTELLO 22-23 29 SISTEMA BINARIO Arrendetevi: i tablet ci hanno invaso!
NATUROPATA 31 Alimentazione è salute
33 TERZA PAGINA Salviamo un pezzo di noi
35 +MODA&DESIGN Cambio di stagione e cambio di stile!
37 MOZART NEWS Giù le mani dalla nostra scuola!
39 MESTIERI SCADENZARIO FISCALE 41 43 SOCIALE Ecolife
tablet 4
ANNUNCI 44-45 PARTNERS&DISTRIBUZIONE 46
EDITORIALE
NSA: il mondo non basta
I
n questi giorni non si parla d’altro. Abbiamo ascoltato trasmissioni televisive, visto telegiornali e dibattiti in studio, letto quotidiani e settimanali che hanno riversato fiumi d’inchiostro su questo specifico argomento e con grande, anzi grandissimo stupore abbiamo scoperto di essere spiati. Ma cosa c’è da meravigliarsi visto che il primato del mestiere più antico del mondo è già assegnato e il controspionaggio è certamente il secondo in ordine anagrafico? Da sempre la conoscenza di dettagli inediti e informazioni sull’antagonista di turno, ha consentito di portare vantaggi a chi possiede per primo e in via esclusiva tali informazioni. Parlando del fenomeno spionistico dal 1946 in poi, non sorprende sapere che con l’inizio della guerra fredda i servizi segreti delle due Nazioni militarmente più influenti di allora, la Cia da parte USA e il Kgb per l’URSS, hanno combattuto una guerra parallela per decenni, con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche, a volte finite con la morte degli agenti segreti, a volte con lo scambio di spie nel famoso ponte Glienicke sul fiume Havel, tra Potsdam e Berlino Ovest, che ha ispirato decine di film sull’argomento. Ma allora lo spionaggio veniva diretto contro i nemici, o almeno contro coloro i quali non avevano rapporti di “allineamento politico” con i Paesi più esposti a incursioni, terrorismo o guerre locali. Esempio ne sono il Mossad israeliano, o l’MI-5 inglese, per non menzionare quelli già citati, delle superpotenze militari uscite dall’assetto mondiale del dopo Yalta. Ma che rapporto c’è oggi che la guerra fredda è lontana, tra i cittadini del mondo, i loro governanti, le 193 Nazioni sovrane riconosciute dall’Onu e i servizi segreti? Sembra ancora molto stretto, stando a quanto saputo a partire dalla fuga di notizie dell’ex consulente della Cia, Edward Snowden che, dopo gli scandali wikileaks per mano di un Julian Assange tuttora in regime di asilo politico presso l’ambasciata equadoregna a Londra, rimane ancora nell’occhio del ciclone internazionale per lo scandalo datagate. Il paradosso è che spiare i cittadini e i leader politici dei Paesi amici, non solo non paga come immagine, ma crea serio imbarazzo diplomatico. Il presidente Obama, infatti, con “il caso” del controllo al telefono cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel, ha avuto un bel da fare a smentire e poi tentare di ricucire i rapporti con l’importante alleato europeo. Stesso “affaire” in tono minore col Presidente francese Hollande, quando è divenuto di dominio pubblico il controllo tutt’altro che casuale a politici e cittadini d’oltralpe. Anche in Italia ci sono stati 46 milioni di intercettazioni telefoniche (sembra anche Papa Francesco in Vaticano) a cura dell’Agenzia USA per la sicurezza nazionale ma, nel nostro caso, i segreti che gli americani possono apprendere, anche ascoltando le conversazioni dei nostri politici, sono davvero poco più che quelli di pulcinella. E non come nel secondo dopoguerra, quando politici di razza e cervelli in fuga rientravano in Italia e il nostro Paese diveniva la culla delle buone idee e della ricerca mondiale. Chi ha visto la recente fiction televisiva su Adriano Olivetti, ha potuto apprezzare la tutt’altro che romanzata vita dell’imprenditore piemontese, che già alla fine del conflitto mondiale veniva spiato da agenti segreti americani, che mai hanno perduto il vizietto di cercare con ogni mezzo informazioni industriali che potessero dar loro dei vantaggi economici e commerciali. L’esperienza “datagate” dovrebbe insegnarci che la Telecom, l’unica grande società di telecomunicazioni italiana (benché privata), non andava ceduta agli spagnoli senza prima aver garantito al governo e alle autorità la salvaguardia di poter effettuare conversazioni sensibili su linee telefoniche saldamente in mano italiana. Con la tecnologia di oggi, con l’uso smodato che si fa di internet, smartphone, di posta elettronica e di social network, è davvero un gioco da ragazzi controllare i singoli cittadini. Ma perché gli americani in tempi di crisi planetaria spendono ingenti quantità di denaro pubblico per intercettare gli alleati anziché dedicare tutte le risorse disponibili ai vertici del terrorismo internazionale? E’ forse anche quello un capitolo che non va deliberatamente chiuso? Ai posteri l’ardua sentenza. Stefano Quagliozzi Direttore Responsabile TABLETROMA di Simona Fiore Editore
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Finito di stampare 6 novembre 2013
TabletRoma
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Periodico a distribuzione gratuita del 10 ° Municipio iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Roma al n°296/2012 del 19.10.2012
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PRIMO PIANO
LUIGI PIERGIOVANNI Un personaggio fuori dagli schemi di Cristina Anichini ogliamo parlare di musica e vogliamo farlo attraverso le parole di uno dei music-maker italiani più attivi, Luigi Piergiovanni, incontrandolo nella sua abitazione studio farm dell’Infernetto.
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Si può dire che vivi nel mondo della musica da tanti anni. Da dove nasce questa passione?
Dal 1979 è General Manager della Interbeat, è stato selezionatore dell’Accademia di Sanremo per il Lazio e per l’Umbria ottenendo ottimi risultati con due grandiose interpreti vocali come Elisa Nocita e Federica Tanzilli, che non hanno poi avuto il seguito meritato, e una finale con un giovane ragazzo di Latina allora timido e impacciato dal nome oggi altisonante, era Tiziano Ferro.
“La musica la amo alla follia da quando mia nonna mi regalò una fisarmonica, avevo tre anni a quei tempi e non me la fecero mai toccare. Quand’ero ragazzo, nei primi anni ‘70 nonostante la sedia a rotelle suonavo in un gruppo, gli Ars Nova, fondato insieme a mio fratello Stefano, bassista, scomparso prematuramente, fregandomene di non poter assomigliare a nessuna delle rockstar di cui i ragazzi a quell’età hanno i poster appesi in camera. Erano tempi sicuramente diversi. Non ho risolto molto, non ho ottenuto quello che volevo e allora ho deciso di mettermi dall’altra parte. E infatti sono diventato produttore, arrangiatore, autore e discografico. Seguendo tanti nomi e tanti artisti anche noti.”
Piergiovanni è un personaggio fuori dagli schemi. Nome d’arte Rosybyndy. Chi lo conosce bene lo può confermare. Non ama le convenzioni, possiamo descriverlo come una sorta di Jack Folla e simili che non usa però i tradizionali o alternativi canali radiofonici, ma più autenticamente, nelle sue contraddizioni, trasforma “il suo sguardo sul mondo” in esternazioni musicali cinicamente tenere, senza escludersi troppo dal quadro, con i ‘piedi per terra’ più di qualunque altro, una visione lucida dell’umanità. Ama citare Sarte: “La vita è un inferno.” “ l’ inferno sono gli altri”. Lo incontriamo nella sua villa dell’Infernetto vagamente hollywoodiana, cintata da bassi muri, palme comprese, in barba ad ogni new age o spiritualismo da scaffali di supermercato, esoterismi di casta, lontano anche da semplificazioni e materialismi. Insomma “ancora vivo”, senza automatismi, tranne quello della sua carrozzella, dove, in piena dinamys, è obbligatoriamente e “staticamente” seduto, nella condizione già felicemente espressa nel noto aforisma sapienzale... Il Saggio gira il mondo stando fermo su una sedia”. Difficile descriverlo, conosciamolo insieme attraverso questa intervista. Ciao Luigi, intanto un colloquio con te persona, facilmente sia scritto attaccato
il nome artistico. Non si può cominciare senza partire da questo nome proprio di identificabile e riconoscibile nonostante e con ricchezza esagerata di “y”. Perche?
“Perchè la mia musica e i miei brani sono tragicomici, così come era tragicomico dichiarare di essere vergini a 50 anni, o fare la ‘mossa’ in parlamento.
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Io però l’ho scelto nel ’93. Adesso posso anche aggiungere che comunque è un nome che ‘suona bene’, e che fa parlare di sè”.
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PRIMO PIANO
LUIGI PIERGIOVANNI Un personaggio fuori dagli schemi Qualche nome? Come produttore vado fiero di artisti come Tiziana Rivale, Leopoldo Mastelloni, Ladri di Carrozzelle, Gronge, Fausto Rossi (Faust’o), Dorian Gray, Flavio Giurato, Patrizia Pellegrino, Tony Cercola, Pino Pavone, Gerardo Balestrieri, Ugo Mazzei, Mirella Felli etc.etc. Dalla posizione di discografico Richie Havens, Dee Dee Jackson, Stefano Rosso, Marilyn, Il Giardino dei Semplici, Edoardo Vianello, Greta con i New Trolls, Franco Nero. In studio ho ospitato artisti molto importanti come Salomon Burke, Almamegretta, Scialpi, Massimo Ranieri, Agricantus, Amedeo Minghi, Kunsertu, Patty Pravo, Amii Stewart. Poi ho i miei lavori di editore e di autore, dal 2001 con lo pseudonimo di Rosybyndy (www.rosybyndy.com) porta avanti una mia situazione musicale. E hai deciso di far sentire di nuovo la tua voce. “Ho fatto il primo disco, ‘Eskoryazyony karmyke’, più che altro per soddisfazione personale, ma dopo posso dire di averci preso gusto… Io, grazie al computer, faccio musica completamente da solo. E ho scelto una mia strada: per tanti anni, come produttore o autore, sono passato dalla musica più estrema al pop più commerciale, ma ora faccio veramente ciò che voglio. Ora lo posso fare, con la musica elettronica, un tipo di musica che mi dà la possibilità di essere autarchico ed autosufficiente nelle mie creazioni e che diventa una sorta di musica cantautoriale del futuro. Ora posso finalmente tirare fuori la rabbia, non quella adolescenziale contro tutto e tutti, ma quella rabbia critica che si rivela nel sarcasmo, tutta la la gioia che ho. Io continuo a rifiutare la logica dell’airplay, la canzone d’amore convenzionale ma anche la canzone di protesta tradizionale. Ho scelto la mia strada, la mia musica elettronica, ossessiva, e dentro ci metto disillusione, angoscia ma, sempre, tanta speranza”. La tecnologia ha facilitato la produzione musicale. Cosa ne pensi, è un bene o un male?
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Sicuramente un bene. Molte volte può essere più interessante una produzione fatta da un giovane col programma musicale trovato nei Corn-Flakes di quella di un vecchio marpione delle multinazionali. Inoltre se hai delle idee geniali, hai il web per promuoverle. I migliori vanno sempre avanti!
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Luigi con Fiordaliso
Quali artisti apprezzi oggi nel panorama musicale italiano? Qualcosa di qualcuno ogni tanto. Dopo Battisti, Modugno ed in parte Battiato, il resto sono derivazioni riuscite più o meno bene. La canzone di autore ancora resiste? Una canzone senza autore non esiste! Se poi intendi quella fatta in piccoli locali fatiscenti da artisti volutamente trasandati con la sciarpetta anche ad agosto e con un pubblico di pochi amici obbligati ad ascoltare, no, mi annoia e mi intristisce. E i Talent? É l’unico mezzo delle vecchie glorie che lavorano con le Major per tirare fuori qualcuno. Prima mettono sotto contratto i loro “pupilli”, poi creano le trasmissioni. Con quei giudici, un Vasco Rossi, un Dalla o un Ligabue non sarebbero mai usciti. Perché ti consideri un disabile fuori dagli schemi? “Mi fa orrore il pietismo. E’ semplicemente ironica o è drammaticamente grottesca la condizione di un uomo che ha diritto ad una riduzione sul prezzo del biglietto per un concerto, per il cinema o per il teatro, ma non può salire con la carrozzina sull’autobus che dovrebbe portarcelo?. Se poi per strada sembra di stare in guerra, se basta uno scalino per impedirmi di andare da qualche parte, se le barriere architettoniche continuano a essere un ostacolo insormontabile a che servono le belle parole? Odio gli eufemismi, i giri di parole, perché mi fanno schifo le acrobazie linguistiche in cui si rifugia la gente ipocrita che ha paura delle parole. Diversamente abile, di colore, operatore ecologico, ed ora Escort! Tutte cazzate! Basta ascoltare una qualsiasi delle mie canzoni per capirlo”.
PRIMO PIANO
Vivi bene la tua vita?
Cosa pensi della situazione attuale? La mia è una coscienza mai doma, al massimo ferita o fratturata, che non si riconosce e rifiuta l’imbecillità di questi anni, la cattiva politica culturale. Sono pessimista, soprattutto per le nuove generazioni. Difficile oggigiorno visto che si guarda ad altro e tutto troppo di corsa . La corsa all’avere. In un sistema in cui prevalgono l’economia e il denaro, e i valori umani sono misurati unicamente sulla base del reddito e della ricchezza materiale, è impossibile provare soddisfazione e sentirsi adeguati. Il senso costante di insoddisfazione e invidia crea una società in cui le passioni negative agiscono come una forza che blocca il rinnovamento. Eppure ci vorrebbe poco, ma sembra che ci si blocchi davanti alle piccole cose. Le incomprensioni, le poche parole non dette che incidono sempre di più le ferite inferte. Tutto sembra che scivoli addosso, ma non è così per chi ha un’anima sensibile, per chi sa come amare e cosa donare.
Chi è maestro nell’arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo libero, fra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la Luigi con Dave Stewart sua religione. Con difficoltà sa cos’è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell’eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui pensa sempre di fare entrambe le cose insieme. Beh, io spero di avvicinarmi a questo.
Si dona se stessi e ci si condivide ogni cosa, bella o brutta, si vive all’unisono.
Continuerò a fare ciò che voglio, senza pormi traguardi da raggiungere a ogni costo. Mi aspetto solo di incontrare persone che mi stimino e che mi apprezzino per come sono.
Non fate che diventi una abitud ine, l ’abitud ine uccide, inasprisce e fa male al cuore, fino a farlo morire lentamente , e ci si domanda il perché solo quando ormai qualcuno non può più risponderci.
Dove ti piacerebbe essere in questo momento?
Siate più espansivi, abbracciate quando sentite il bisogno di farlo. Abbiate cura del vostro amore... sempre !
Per saperne di più
A fare l’amore, disteso sulla sabbia bollente, in un qualche posto, trent’anni fa. Ognuno di noi ha un posto dove sognare di essere. Lo tiriamo fuori quando fuori piove e in televisione non c’è nulla da vedere (ma c’è mai?), quando ci sentiamo soli e la vita non sorride. Di solito l’isoletta è il rifugio mentale di ognuno di noi, o almeno il mio, li, circondati da un mare calmo e trasparente ci sentiamo protetti, sicuri, liberi da ogni paura. Non so dove vorresti essere tu in questo momento ma nella mia romantica idea di felicità sogno con fierezza di essere esattamente ora dove voglio essere. E mentre mi saluta sul cancello di casa con il suo marmocchio di sette anni sulle ginocchia, comincio a sospettare che forse non è grottesca la sua sedia a rotelle, ma è grottesco tutto il mondo che ci gira intorno. Ed è una strana sensazione quella che, nonostante tutto, gli fa dire in una delle sue canzoni: “Non sono contento d’esser nato ma sono felice d’esser vivo”.
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www.luigipiergiovanni.it www.rosybyndy.com www.youtube.com/rosybyndymania http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Piergiovanni
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+BENESSERE
FILI BIORIGENERANTI IN POLIDIOSSANONE di Gloria Marchetti Medico estetico e nutrizionista www.gloriamarchetti.it
Liftare e rassodare
U
na delle novità, sempre poco invasive ma efficaci, in medicina estetica è rappresentata dall’utilizzo di aghi che permettono di ancorare nel sottoderma dei sottili fili riassorbibili che creano una tensione della pelle e nel tempo producono una stimolazione dei fibroblasti. Questo filo è costituito da un materiale, il polidiossanone, che generalmente viene utilizzato per la sutura in cardiochirurgia pediatrica ed in chirurgia oftalmica. É un materiale non tossico e non provoca bruciore. Un ago creato appositamente per questa tecnica ha nel suo interno una metà del filo mentre l’altra metà decorre nella sua parte esterna; inserendo l’ago a livello dermico si introduce automaticamente anche il filo che rimane nella sede trattata una volta che viene sfilato l’ago dallo stesso punto da cui è entrato. Oltre all’effetto di tensione, il materiale provoca una stimolazione dei fibroblasti che così produrranno collagene ed altre proteine della matrice dermica, grazie ad un effetto meccanico. Il riassorbimento completo dei fili avviene circa in sei mesi per cui si avrà un effetto biostimolante prolungato in questo periodo di tempo. Le aree del corpo che possono essere trattate sono rappresentate da tutte le zone che tendono a manifestare dei cedimenti: nel viso l’area sopraciliare, frontale, zigomatica, il profilo mandibolare ed il sottomento possono trarne beneficio. Ma anche il collo e decolletè, così come l’interno braccia e coscia, addome, gluteo possono migliorare in seguito al posizionamento dei fili biostimolanti.
Notizie Scientifiche
ogni mese le notizie pubblicate su autorevoli riviste scientifiche internazionali
Da un recente studio effettuato presso l’università di Londra è emerso che le raccomandazioni dietetiche di ridurre l’assunzione di cibi ricchi in acidi grassi saturi , seguite a partire dagli anni ’70, non sono state sufficienti a ridurre l’incidenza di patologie cardiovascolari e l’obesità. Probabilmente questo è dovuto a un aumento nell’assunzione alimentare di zuccheri per compensare la riduzione degli acidi grassi saturi. Gli zuccheri sono colpevoli di aumentare la frazione più nociva del colesterolo, rappresentata dalle particelle piccole e dense. Un lavoro pubblicato dai ricercatori dell’università di Oxford afferma che l’aspirina assunta a piccole dosi per almeno tre anni consecutivi ha un’azione contro i tumori, prevenendone la comparsa, la mortalità e riducendone il rischio di sviluppare metastasi. La somministrazione non è indicata per tutti solo a scopo preventivo: un soggetto sano potrebbe correre un maggior rischio di emorragie.
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Il trattamento è generalmente ben tollerato e poco doloroso grazie alla struttura degli aghi per cui non è necessario praticare l’anestesia. Si possono eseguire sessioni anche più ravvicinate dei sei mesi e il numero di trattamenti, massimo quattro in un anno, dipende dal grado di rilassamento cutaneo.
Il numero di fili da utilizzare per area varia in base all’estensione della zona e al grado dell’effetto che si desidera ottenere. É poi possibile associare al trattamento con i fili biostimolanti altre tecniche come ad esempio l’infiltrazione di filler, applicazioni di radiofrequenza, sedute di needling.
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+FITNESS
Spinning
di Valentina Bonanni
Un percorso lungo un’ora, tra salite e discese, da affrontare in gruppo, anche ad occhi chiusi
Fisioterapista valevale.vale@fastwebnet.it
L’
indoor cycling, comunemente chiamato spinning, è una disciplina basata su un allenamento che fa della pedalata il suo fulcro e della bike il suo strumento. Si tratta di una disciplina molto popolare e richiesta, che necessita di appositi spazi nelle palestre e che richiama un cospicuo numero di adepti. La lezione di spinning è creata e gestita da un istruttore, un coach (che deve essere sempre specializzato e certificato data la particolarità dell’allenamento) il quale, sistemandosi sulla sua bike di fronte ai suoi seguaci (gli spinmen), guida il gruppo attraverso un tragitto immaginario ed impegnativo sul piano fisico e coinvolgente su quello mentale.
Il parere di Monica, un’amica appassionata della disciplina: lei mi racconta che…. …stanca delle solite lezioni di step, gag e tonificazione incontrai per caso lo spinning e decisi di provare, un po’ scettica, e convinta che mi sarei annoiata. Invece perseverando con l’allenamento, prendendo dimestichezza con la lezione, le varie posture del corpo, mi sono accorta di aver innalzato progressivamente la mia soglia di percezione della fatica ed ho iniziato a godermi l’allenamento divertendomi!
Nel corso della lezione ogni bike consente all’allievo di gestire la resistenza della pedalata, il cui aumento o diminuzione, sono suggeriti dall’istruttore stesso in momenti specifici dell’allenamento.
Non posso rinunciare alla mia ora sulla bike: mi carica, mi aiuta ad allontanare le tensioni accumulate in una giornata di lavoro, come se pedalando mi allontanassi dalle preoccupazioni.
Esso prevede 4 fasi: seated flat (seduti in pianura, pos. base), seated climbing (seduti in salita), standing flat (in piedi e in piano), standing climbing (in piedi in salita).
E infine, se il coach è valido nel motivare e carismatico nel guidare l’allenamento, si crea un ottimo spirito d’aggregazione, che è un valore aggiunto non trascurabile.
Ogni lezione dura circa 50 min, richiede un importante impegno cardiovascolare (che l’allievo impara a conoscere e gestire attraverso il cardiofrequenzimetro), sollecita particolarmente i muscoli glutei, quadricipiti, bicipiti femorali e addominali, induce un notevole dispendio energetico e prevede un RPM (“revolution per minute”…pedalate al minuto) compreso tra 60 e 110.
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La luce soffusa e la musica che accompagna la simulazione del percorso (mai improvvisata, ma appositamente creata nel rispetto dell’alternanza delle fasi di sforzo e recupero) sono fondamentali, in quanto aiutano gli allievi, disposti ordinatamente in fila sulle loro bike, ad immergersi totalmente nell’allenamento, anche a livello mentale, cadenzando il ritmo della pedalata, aiutandolo a tollerare la fatica.
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LA RICETTA DEL MESE
Tanto per cominciare a parlarne un po«É
manzo di natale
le Chicche di Fede Ingredienti: Filetto di manzo tra i 600 e gli 800 gr. 6/7 patate Olio q.b. Burro q.b. Marsala o vino rosso q.b. Prendere un ottimo filetto di manzo morbidissimo e dividetelo in 4 parti che farete sigillare in tutti i loro lati in una padella con un po’ di olio, si consiglia Olio Capezzana extra vergine biologico, buonissimo, e una noce di burro, il tutto arricchito di odori di vostro gradimento (perfetto il rosmarino). Una volta sigillata la carne sfumarla con un goccio di Marsala oppure di vino rosso e lasciate da parte. Prendete almeno 6/7 patate sbucciate e le passate nella grattugia con i buchi più larghi di quelli che usate per il parmigiano. Scaldate una padella antiaderente con un goccio di olio (sempre Capezzana extra vergine bio) e cospargete le patate come fosse una frittatina e le fate rosolare in tutti lati tanto da farla diventare croccantella (buona!) ne dovete fare tante quanti sono il numero dei filetti di manzo. A questo punto irrorate con un po’ d’olio una teglia da forno, avvolgete nelle frittatine di patate i filetti, chiudete con uno stecchino, e mettete in forno a 170/180 gradi per 7/8 minuti... Bontà garantita!
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vino consigliato; Ghiaie della Furba tenuta Capezzana
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EQUORISPARMIO
COL NATURAL PONGO RIMEDIOÉ di Luca Peverini
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Con l’avvicinarsi della stagione fredda, compariranno i classici malanni stagionali quali il mal di gola ed il raffreddore al quale il mio secondo figlio si è particolarmente affezionato. Per evitare di bombardarci con prodotti farmaceutici, che, oltre a contenere sostanze nocive per la nostra salute, hanno l’efficacia e la durata che conosciamo, mi permetto di suggerire alcuni rimedi naturali. Il mal di gola è uno dei disturbi più fastidiosi tipici della stagione invernale. Può essere causato da virus o da batteri e può essere accompagnato da tosse, raffreddore, febbre o influenza. L’aceto di mele presenta notevoli proprietà antibatteriche e può essere usato in piccole quantità in una bevanda calda o in un normale bicchiere d’acqua per alleviare il mal di gola, od anche per suffumigi, aggiungendo due cucchiai in una pentola d’acqua o per gargarismi, mescolando un cucchiaino di aceto in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. La cannella, spezia di una proprietà portentosa, può essere usata come tisana: mettete a bollire la quantità d’acqua di una tazza e aggiungete 2 cucchiaini di miele e 2/3 di cannella in polvere ed una manciata di pepe (sì, proprio così, di pepe!). Una volta bollita, bevetela come fosse un tè. Il limone, con particolare riferimento al suo succo, svolge un’azione antibatterica naturale e può essere utile per disinfettare il cavo orale e per effettuare dei gargarismi in caso di mal di gola. Potreste anche provare a effettuare dei gargarismi con acqua a cui avrete aggiunto poche gocce di succo di limone. L’olio essenziale di eucalipto è ricco di eucaliptolo, una sostanza a cui sono state attribuite delle spiccate proprietà germicide. Tre o quattro gocce in un lt. di acqua per dei suffumigi o una o due gocce in un bicchiere di acqua tiepida per dei gargarismi due volte al giorno. Masticare dei bastoncini di liquirizia (a chi piace) può essere utile ad
aiutare la gola a disinfiammarsi e ad alleviare il dolore . La maggiorana è una pianta aromatica utilizzata in maniera efficace per la cura dello stress e contro il nervosismo, ma utile anche nel caso in cui si soffra di mal di gola. L’olio essenziale di maggiorana è utile per sedare la tosse e per facilitare l’eliminazione del catarro, oltre che per la cura del mal di gola. Può essere utilizzato in poche gocce per effettuare dei suffumigi. Con due cucchiaini di foglie essiccate di maggiorana per tazza è possibile preparare un infuso da utilizzare tiepido per i gargarismi. Il fieno greco è una delle piante officinali utilizzate fin dall’antichità per la cura di disturbi della salute come il mal di gola. Esso possiede proprietà antisettiche e anti-infiammatorie ed è per tale motivo considerato utile nel combattere il mal di gola. Il fieno greco può essere impiegato per la preparazione di un decotto, calcolando di utilizzarne circa 12 grammi ogni 250 millilitri d’acqua. Una volta intiepidito, il decotto è perfetto per effettuare dei gargarismi. La salvia è una pianta aromatica comunemente utilizzata in cucina che nasconde degli inaspettati effetti curativi. Ad essa vengono attribuite proprietà battericide naturali. Con le foglie essiccate di salvia può essere preparato un infuso da bere due o tre volte al giorno, calcolando di utilizzare due cucchiaini di salvia per tazza. L’infuso presenta proprietà antibatteriche, oltre che digestive. Se lasciato raffreddare, esso può essere impiegato per effettuare dei gargarismi contro il mal di gola. Infine, per i palati più resistenti, le cipolle rappresentano un rimedio naturale portentoso contro piccoli disturbi di salute, come il mal di gola. Insieme all’aglio sono considerate alla stregua di veri e propri antibiotici e antinfiammatori naturali. Un ottimo rimedio naturale contro il mal di gola è costituito dalla preparazione di una tisana a base di bucce di cipolla. Sarà sufficiente portare ad ebollizione in la buccia di mezza cipolla per ogni tazza d’acqua. Filtrate e lasciate intiepidire il liquido ottenuto. Se il sapore non è il massimo, potete dolcificare il tutto come volete, e, comunque, anche se l’alito che vi lascia non sarà troppo….”socievole”, potrete provare ad ammazzare le mosche al volo!
ricordiamo la possibilità della consegna gratuita del lievito madre lcpeverini@gmail.com
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Vi lascio con la mia personalissima tisana che somministro regolarmente anche ai miei figli e che gradisco particolarmente per il suo sapore: vi posso garantire la sua straordinaria efficacia!!! 4/5 chiodi di garofano, pezzi di scorza di un limone, un pezzetto di cannella(2/3cm.) e lo stesso di radice di zenzero. Fate bollire per 10 min.e lasciate il tutto in infusione per altri 20, dopodiché filtrate ed aggiungete il succo di un limone spremuto ed un cucchiaio di miele. E’ una bomba!
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, L arte in ogni senso MeravigliArte!
a cura di Paola Ferrini
“Gemme dell’Impressionismo” per rivivere magiche atmosfere di fine ‘800 Degas “l’arte non è quello che vedi, ma quello che fai vedere agli altri“ un appuntamento inedito quello dell’Ara Pacis che fino al 23 febbraio 2014 ospita, in un’atmosfera raccolta, 68 vere e proprie “gemme di pittura”, capolavori dell’impressionismo meno noti al grande pubblico provenienti dalla National Gallery of Art di Washington. Si tratta di una collezione nata per essere fruita e goduta nell’intimità di mura private prima di essere donata al museo dal collezionista e magnate Andrew W. Mellon, che con grande atto di mecenatismo ne rese possibile, dal 1936, la pubblica fruizione. É la prima volta che queste opere varcano i propri confini e Roma è la prima tappa, l’unica europea, di una lunga tournée espositiva che vedrà per i successivi appuntamenti, i pubblici di San Francisco, Tokio e Seattle. É un’occasione unica, dunque, per ripercorrere i momenti più salienti di uno dei movimenti artistici più suggestivi e più amati della fine dell’800, l’Impressionismo, a partire da Boudin, precursore del movimento, fino a Bonnard e Vuillard, gli eredi post-impressionisti. Parigi capitale delle arti, la natura morta, la donna modella e la donna artista, gli autoritratti sono solo alcune delle sezioni in cui è divisa la mostra che raccoglie preziose opere di Manet, Monet, Degas, Renoir, Pissarro, Toulose-Lautrec, Cèzanne, Gauguin, Van Gogh e Seurat.
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MeravigliARTE! ha il piacere di accompagnarvi in questo suggestivo cammino il 30 novembre alle ore 16.00.
Appuntamenti DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 16.30 VISITA A PALAZZO Visita per famiglie alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini Consigliata per bambini dagli 8 anni La visita della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini è sempre un percorso affascinante. Dopo le recenti riaperture e riallestimento del piano terra con le opere dei cosiddetti “Primitivi” e dell’ultimo piano con le testimonianze settecentesche è possibile fruire in modo esaustivo la ricca collezione appartenuta all’importante famiglia romana di cui faceva parte, tra gli altri, papa Urbano VIII. PRENOTAZIONE entro le ore 20,00 di GIOVEDI’ 7 NOVEMBRE al numero 338.1608811 DOMENICA 17 NOVEMBRE ORE 15.30 Consigliata per bambini dagli 8 anni VIAGGIO NEL TEMPO...IN BASILICA. Visita per famiglie alla basilica di San Clemente La Basilica di San Clemente, a pochi passi dal Colosseo, è una delle più antiche e ricche basiliche romane. All’interno vi sono condensati 2000 anni di storia. Un viaggio indietro nel tempo che avrebbe appassionato Jules Verne, dove è nascosta la prima parolaccia in volgare italiano. Faremo un viaggio surreale nella pancia di Roma come Alice, che si infilò nel buco per seguire il Bianconiglio e andò a finire nel Paese delle Meraviglie, con l’unica differenza che per esplorare il mondo sotto la basilica non abbiamo il ticchettio dell’orologio che ci insegue, visto che ci troviamo nella Città Eterna e per godere dei suoi tesori abbiamo tutto il tempo del mondo. PRENOTAZIONE entro le ore 20,00 di VENERDI’ 15 NOVEMBRE al numero 339.5258021
SABATO 30 NOVEMBRE ORE 16.00 GEMME DELL’IMPRESSIONISMO. Museo dell’Ara Pacis PRENOTAZIONE entro le ore 20.00 di GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE al numero 333.2895839 informazioni e prenotazioni all’indirizzo di posta elettronica visite-guidate@meravigliarte.it o al numero indicato nell’appuntamento
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DOMENICA 24 NOVEMBRE ORE 10.30 Villa Torlonia. Una residenza “da favola”! VISITA GUIDATA PER ADULTI E PERCORSO ATTIVO PER BAMBINI DAI 5 AGLI 8 ANNI Adulti: la visita guidata avrà inizio dal Casino Nobile, sfarzosa dimora dei Principi Torlonia utilizzata successivamente in epoca fascista come residenza privata di Mussolini, per continuare poi alla scoperta del piccolo gioiello di architettura in stile liberty, la Casina delle Civette, decorata secondo il gusto stravagante del Principe Giovanni Torlonia. Bambini: il percorso attivo si svolgerà nella Casina delle Civette, per osservare il ricco apparato decorativo che la caratterizza donandole un aspetto da fiaba. Presentata la famiglia dei Principi Torlonia, i bambini potranno visitare le sale della casetta, lasciandosi suggestionare dai disegni floreali e dagli animali che numerosi popolano le vetrate delle finestre, le maioliche, gli stucchi e fino su al tetto! E insieme all’operatrice scopriranno di quale animale è la loro casina... PRENOTAZIONE entro le ore 20.00 di VENERDI’ 22 NOVEMBRE al numero 328.2490260
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SPETTACOLO
+EVENTI Fino al 30 novembre Mostra “Icons & Idols” presso La Pelanda, Un percorso interdisciplinare tra le tematiche del sacro e del profano nell’interpretazione di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso con la compagnia Elastic Theatre di Londra. Macro Testaccio Piazza Orazio Giustiniani 4 Roma Info: 06.671070400 Fino all’8 dicembre La storia della birra Peroni in una mostra fotografica al Macro Dallo stabilimento Birra Peroni al MACRO” allestita nello storico stabilimento Birra Peroni di Porta Pia oggi sede del Museo Di Arte Contemporanea. La mostra, ospitata all’interno della XII edizione del Festival Internazionale della Fotografia si avvale del contributo dell’Archivio Storico e del Museo Birra Peroni e degli abitanti della zona, con immagini che ripercorrono il rapporto tra Birra Peroni e la città. Macro Via Nizza Roma - Info 06.671070400 Dal 26 novembre all’8 dicembre Lezioni Americane Con Giorgio Albertazzi Regia di Orlando Forioso Le Lezioni americane sono cinque conferenze scritte nel 1985 da Italo Calvino per le « Charles Eliot Norton Poetry Lectures » della Harvard University. Rimaste allo stato di manoscritto a causa della morte dello scrittore da più di 10 anni vengono portate in teatro grazie all’interpretazione di uno dei nostri più grandi attori. Teatro Nino Manfredi Info e prenotazioni 06.56324849 15 dicembre Il circolo fotografico L’Altro Scatto organizza il XVII Convegno Regionale Annuale dei Circoli FIAF Lazio I fotografi dei circoli associati alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) arriveranno da tutto il Lazio all’Hotel Aris Garden, per partecipare all’evento più importante dell’anno: il convegno Regionale. Mentre la mattinata sarà dedicata alle attività istituzionali (convegno e premiazione del Trofeo Spadoni o concorso intercircoli) il pomeriggio si apre al pubblico con lettura di portfolio (su prenotazione) da parte di alcuni importanti fotografi professionisti (tra cui Donato Chirulli e Daniele Fiore) e gli stand Canon, Fuji, Editrice Reflex e il Fotoamatore. Aspettiamo tutti gli appassionati di fotografia. Per i dettagli www.laltroscatto.it oppure info@laltroscatto.it Fino al 28 febbraio 2014 Days of the Dinosaur 50 dinosauri ‘vivi’ – immersi nel loro habitat naturale ricostruito nel dettaglio – porteranno il pubblico indietro di 250 milioni di anni alla scoperta di un mondo perduto. Dal gigantesco Tyrannosaurus al più piccolo Archaeopteryx, dall’Ankylosaurus al Triceratops, i dinosauri tornano in vita grazie ad una sofisticata tecnologia che ha permesso di creare robot che sfiorano la perfezione. Nuova Fiera di Roma Via Portuense 1645 Roma - Info 06 65074201
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CINEMA TEATRO SAN TIMOTEO, CASALPAOCCO – 06.50916710 Sabato 9 (ore 21.15) e domenica 10 novembre (ore 16.30 e 21.15) “ASPIRANTE VEDOVO” Regia: Massimo Venier Giovedì 14 (ore 21.15) e sabato 16 novembre (ore 16.30) “IN TRANCE” Regia: Danny Boyle Sabato 16 (ore 21.15) e domenica 17 novembre (ore 16.30 e 21.15) “GRAVITY” Regia: Alfonso Cuarón Giovedì 21 (ore 21.15) e sabato 23 novembre (ore 16.30) “VIA CASTELLANA BANDIERA” Regia: Emma Dante Sabato 23 (ore 21.15) e domenica 24 novembre (ore 16.30) “COSE NOSTRE - MALAVITA” Regia: Luc Besson
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GOSSIP IN PILLOLE
SI DICE CHE... di Valentina Mele
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rancesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi, si è offesa per le dichiarazioni fatte dall’attrice Bonev da Santoro. Tra tutte le critiche ricevute quella che pare non aver sopportato è l’accusa di essere lesbica... e figurarsi che io l’avevo considerata la più leggera. La Pascale ha deciso di ribellarsi a queste critiche: i giornalisti, le opinioniste e chi altro sia non possono continuare a prenderla di mira per il suo rapporto d’amore, ha dichiarato che lo amerebbe anche se fosse povero. Non si gioca con i sentimenti altrui, non è corretto. Il suo amore è vero ed è dell’ultima ora la notizia che Berlusconi abbia regalato un anello di fidanzamento a Francesca. Pare aver richiesto un risarcimento di 10 milioni di euro da devolvere poi in beneficenza. In fondo come si fa a non credere all’amore puro tra una ragazza di soli 28 anni e un uomo di 77 anni? Sarebbe come dire che Heidi non volesse bene … al nonno.
Dopo anni di rumors “Matrimonio sì, Matrimonio no” ecco che i Brangelina sembrano essere prossimi alle nozze. La sicurezza pare averla data un patto prematrimoniale firmato da entrambi per la modica cifra di 380 milioni di dollari. Questo patto protegge i 209 milioni di Brad e i 171 di Angelina, voluto più dal lui che da lei. Il patto c’è, l’anello pure manca solo il fatidico sì che pare verrà pronunciato in prima battuta sulle rive delle Hawaii, in seconda nella splendida villa francese. Intatto impazza su tutti i giornali scandalistici l’ultima rivelazione della Jolie sulla scarse igiene del futuro marito e di conseguenza sull’odore che si trascina dietro. Per me Angelina l’ha dichiarato per gelosia, con l’intento di far diminuire le fans di Brad ma tanto tramite foto o televisore la puzza non arriva...
Dalla bellezza oltreoceano a quella nostrana. É ormai ufficiale il divorzio tra Raoul Bova e Chiara Giordano. I due dopo anni di matrimonio si sono separati e solo adesso è uscito fuori il reale motivo, altro che presunta omosessualità del bel Raoul qui si tratta di corna. Infatti l’ex nuotatore si è scoperto da poco aver una relazione da diverso tempo con la modella Rocio Munoz Morales, conosciuta sul film Immaturi, il viaggio. Questa relazione nascosta ha incrinato un po’ il fascino di Bova che oltre alla bellezza era anche considerato un bravo marito. Devo dire che però la mia solidarietà va a lui, nonostante il tradimento; divorziare con la figlia di un famoso avvocato divorzista non deve essere molto facile. Siamo all’inizio della nuova love story di George Clooney, nel mondo dei paparazzi il tempo si dovrebbe contare seguendo l’andamento dei fidanzamenti di George, ogni era dura due anni e così per i prossimi due anni a sfilare sul red carpet con il bel George sarà Amal Alamudin, un avvocato pieno di fascino che ha fatto perdere la testa al bell’attore (o avrà firmato il contratto di fidanzamento?). Questo iter ben preciso di George ha dato voce a diversi rumors tra cui la sua omosessualità non dichiarata e l’idea di un contratto ben preciso che permette alle ragazze di turno di fingersi fidanzate per almeno due anni ottenendo così visibilità per quel periodo, un’occasione da sfruttare per diventare in qualche modo famose e conosciute e lui cosa ci guadagna? Forse la copertura per la sua omosessualità? Chi lo sa, rimane il fatto che dopo il matrimonio con Talia Balsam nel 1989, durato 4 anni, i suoi fidanzamenti non sono andati oltre i due anni esatti e tra tutte le paparazzate non si trova una sola foto di George che bacia una qualche di queste fidanzate con un minimo di passione. In mezzo alle tante c’è anche la nostra Elisabetta Canalis che ne ha forse beneficiato di più perché è rimasta a vivere in America e a cercare successo lì che ancora stenta ad arrivare.
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Una pioggia di gossip. Emanuel Arcuri fa compere per il suo bimbo in arrivo (ah già è incinta!); Barbara D’Urso si è offesa per l’invito di andare a quel paese (come avrebbe detto Sordi) di Belen al programma Le Iene; la neo mamma Belen è tornata al suo lavoro, farsi fotografare svestita.
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LO SPORTELLO
LA PSICO-PEDAGOGISTA RISPONDE Tablet: crea dipendenza?
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ari lettori, come preannunciato nello scorso numero di ottobre, riprendiamo il discorso sulle conseguenze che l’uso eccessivo del tablet può indurre soprattutto nei bambini. In precedenza avevamo affrontato i problemi della difficoltà di attenzione, che si nota soprattutto in ingresso nella scuola primaria, della diminuzione di gioco e interazione con i genitori, sostituiti da questo “geniale e stimolante amico” e della scarsa conoscenza di vocaboli che mostrano nel linguaggio scritto e orale. La preoccupazione maggiore si ha verso i più piccoli. Avrete sicuramente avuto modo di osservare l’interazione tra vostro figlio e un tablet notando quanto lo schermo luccicante che, se toccato, cambia colori ed emette suoni, eserciti un’attrazione irresistibile rispetto a qualsiasi altro giocattolo presente nella stessa stanza. In quel momento vi sarete resi conto di quanto questa “fatale attrazione” possa trasformarsi in dipendenza. Secondo alcuni scienziati, infatti, il cervello del bambino che gioca con tablet o smartphone rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere. Nel momento in cui i genitori provano a sottrarre il figlio da questo paradisiaco momento, il bambino tende a dare in escandescenze. Un articolo comparso sulla stampa britannica, descrive il caso emblematico di una bambina di 4 anni finita in terapia per aver sviluppato un comportamento compulsivo rispetto al suo IPad. La piccola, del sud-est dell’Inghilterra, trascorreva diverse ore al giorno giocando con un tablet e quando i genitori cercavano di toglierlo dalle sue mani lei diventava ”triste e intrattabile”. I genitori si sono quindi rivolti a uno specialista cha ha diagnosticato una dipendenza dalle tecnologie.
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Il caso ha fatto emergere un fenomeno ben più diffuso e preoccupante. Sono, infatti, in costante crescita i bambini che manifestano disturbi del comportamento e sintomi da dipendenza della tecnologia. Gli effetti sono assimilabili ai sintomi da assenza di droga o alcool! La diagnosi di chi studia questa nuova fenomenologia è che le condizioni di dipendenza dalla tecnologia che si vengono a creare possono interferire drammaticamente sulla abilità del bambino a creare relazioni sociali normali. Come se l’interazione umana normale diventasse un’ attività e uno sforzo al di sopra della sua capacità e volontà. Quello che emerge è un problema già noto e che le famiglie hanno affrontato all’arrivo della televisione in cucina che ha cancellato ogni conversazione a tavola. I nuovi dispositivi, però, sembrano avere una carica attrattiva e quindi pericolosa maggiore, soprattutto perché sono strumenti perfetti per la
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navigazione di internet e per il gioco. Il tablet e l’IPad, facili da usare, vengono scelti dai genitori come mezzi per tenere occupati i loro bambini, soddisfacendo quelle che sembrano essere richieste normali. Peccato che sfugga il rischio di una eccessiva esposizione e la necessità di intervenire per tempo. Chi studia il fenomeno ritiene infatti che le manifestazioni di dipendenza siano in forte incremento. Il Dottor Graham, psichiatra che segue nel Regno Unito un centro di disintossicazione da tecnologia, riassume le cause principali: • i bambini hanno accesso ad Internet molto presto, troppo presto; • osservano i loro genitori giocare e trascorrere molto tempo su dispositivi mobili; e indica le possibili soluzioni: • non lasciare un dispositivo colorato a portata di bambino per un lungo periodo e senza un controllo di un adulto; • trovare nell’ambito familiare un giusto equilibrio nell’uso delle nuove tecnologie; • informare i genitori sul corretto uso di Internet già nei corsi preparto. È importante rilevare che si sta parlando di casi estremi, ma è fondamentale ricordare quanto possa contare l’esempio dell’adulto, soprattutto del genitore. Il bambino di oggi vive in un’epoca sempre più tecnologica che lo accompagnerà nei futuri stadi di crescita, per cui non è bene trattare la modernità come il male in sé, ma l’obiettivo prioritario di un educatore dovrebbe essere lo sviluppo di relazioni sociali con corretto approccio alla vita reale, evitando il rischio di isolamento causato da internet e dai social network. I futuri giovani dovranno imparare perciò a mediare tra i diversi mondi che possono sicuramente coesistere, se c’è equilibrio, consapevolezza e la giusta attenzione che ogni genitore dovrebbe dare al benessere psicofisico dei figli, senza trascurare l’importante aspetto collaborativo famiglia – scuola. Buon lavoro! dott.ssa Paola D’Errico Questa rubrica è stata pensata con il preciso intento di dare un servizio utile, un contatto diretto tra noi e chi ci legge, grazie all’ausilio e alla generosa disponibilità di due figure professionali importanti come l’avvocato Federica Lorenzetti e la psico-pedagogista Paola D’Errico. Per contattare la psicopedagogista Paola D’Errico inviate una email a: paola.derricoguarino@gmail.com
LO SPORTELLO
LÕAVVOCATO RISPONDE Come stipulare un contratto per la realizzazione di un sito web
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ome sempre salve a tutti e ben ritrovati nel nostro sportello, al quale, anche in questo mese, avete rivolto numerosissime domande.
Oggi risponderò a un quesito estremamente interessante, poiché attuale e concernente un’esigenza sempre più frequente e sempre più sentita, attesa, non solo la necessità, per gli imprenditori, di farsi conoscere anche via Web per pubblicizzare e sponsorizzare la propria attività (si pensi ai siti vetrina ovvero e-commerce), ma anche per gli operatori professionali che vengono investiti di tali compiti e che sentono forte l’esigenza di avere un’adeguata tutela del proprio lavoro intellettuale messo a disposizione per creare i richiesti siti Web. Orbene, doveroso suggerire alle parti coinvolte la stipula di un contratto scritto ad hoc che disciplini compiutamente ciò che viene richiesto dal committente e descriva altrettanto compiutamente il lavoro fornito dallo sviluppatore. Solitamente, si individua la natura del contratto di realizzazione di un sito Web nel contratto d’opera, quando il soggetto che assume l’incarico sia quello del professionista o del piccolo imprenditore il cui apporto personale sui prevalente rispetto ai mezzi impiegati, ovvero di appalto quando il predetto soggetto abbia, alle sue spalle, una struttura imprenditoriale tale da garantirgli una disponibilità di organizzazione, di mezzi e forza lavoro che manca appunto al singolo professionista.(per quanti ancora comunque lo definiscano un contratto atipico). Nel contratto di appalto lo sviluppatore (appaltatore) può impegnarsi a realizzare un vero e proprio
Potete inviare i quesiti all’ Avvocato al seguente indirizzo email: federicalorenzetti@libero.it
Vi voglio ricordare come tra le obbligazioni assunte dalle parti vi possa essere quella stabilita a carico del committente di fornire allo sviluppatore le chiavi di accesso al sito e non modificarle e questi avrà l’obbligo di custodirle e non darle a terzi. La consegna dovrà rispettare i termini concordati e possibilmente coordinati con il pagamento e si potrà garantire un periodo di assistenza giustificata da esigenze tecniche che dovessero sorgere successivamente la consegna del lavoro. Così come potranno già essere concordati servizi di aggiornamento, scadenzandone l’impegno ed il corrispettivo pagamento. Avv. Federica Lorenzetti
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Ogni mese risponderanno ai quesiti importanti dei nostri lettori, garantendo l’anonimato ove richiesto. La possibilità di interfacciarsi con i professionisti in maniera privata è un valore aggiunto offerto da Tablet Roma.
sito Web ovvero garantire la costante attività di aggiornamento del sito stesso e ciò anche potendo prevedere controlli e pagamenti in acconto durante lo svolgimento dell’incarico. Nel contratto d’opera deve risultare prevalente l’apporto personale impiegato dal singolo professionista il quale potrà servirsi dell’assistenza di terzi in via occasionale. Sarà altresì necessario, in tale tipologia contrattuale, evidenziare se si tratti di un contratto d’opera materiale ovvero intellettuale. Nel primo caso, lo sviluppatore deve eseguire le obbligazioni rispettando le condizioni stabilite nel contratto e a regola d’arte, fissando nel predetto contratto, in modo specifico e compiuto, le modalità esecutive dell’opera. Tale tipologia si utilizza quando si pattuisca, a titolo esemplificativo, una mera attività di aggiornamento del sito Web con contenuti forniti dal committente. Invece, nel caso in cui l’opera sia intellettuale, e ciò può avvenire allorquando si concordi tra le parti una vera e propria realizzazione grafica di un sito, con contenuti scelti direttamente dallo sviluppatore ed affidandogli anche la scelta dell’esposizione, l’eventuale responsabilità del professionista potrebbe essere limitata ai casi di dolo o colpa grave configurandosi un’obbligazione di mezzi e non di risultato.
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Progetto Arch. Giuseppe Anichini
SISTEMA BINARIO
Arrendetevi: i tablet ci hanno invaso! di Dario Cattoretti
Il futuro è un unico schermo portatile per tutto
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novembre 2013 possiamo permetterci di fare un’attendibile punto sulla situazione del mercato dell’anno che si avvia a chiudersi. Quello che è diventato molto più che evidente è che le vendite delle tavolette hanno ampiamente surclassato quelle dei computer da tavolo: 181 milioni di unità contro 134. La stima è che alla fine dell’anno saranno più di 227 milioni, il che la dice lunga non sul futuro, ma sul presente del mercato del “mobile computing”. Il vero strumento di lavoro, d’informazione, di svago, di studio, di milioni di persone, sono diventati i tablet, macchine che hanno già tutto quello che può soddisfare il bisogno tecnologico di ciascuno. Anzi dì più, perché sono facili da portare con se in ogni momento e sempre connessi! I tablet sono la macchina della nuova era, che ha conquistato sia chi si è visto scorrere la tecnologia davanti agli occhi in queste ultime decine di anni, sia chi è arrivato alla tecnologia nascendoci dentro, che insieme agli smartphone li ha eletti come l’indispensabile strumento per soddisfare il proprio bisogno di tecnologia. Le grandi case produttrici è lì che puntano gli occhi, perché è su queste macchine che si gioca la sfida più agguerrita. È una guerra che viene combattuta con tutte le armi possibili, quelle della tecnologia, sempre più avanzata, sofisticata, ricca, e quella dei prezzi, importantissimi per arrivare in parti del mondo dove di denaro ce n’è sempre meno. L’Apple continua, anche se con qualche sofferenza, ad avere la maggioranza assoluta del mercato, ma gli altri la stanno iniziando ad attaccare sui suoi punti di forza. Innanzitutto competendo sul lato della “coolness” e dell’eleganza, terreno proprio della Mela di Cupertino, ma nel quale Samsung con i suoi tablet si è mossa bene e Nokia, con questo nuovo Lumia 2520, ha più di qualche carta da giocare. Ma il terreno in cui ancora Apple ha un margine consistente è il sistema operativo, perché Android sui tablet non ha mai fatto
faville e il mercato delle app, per quanto ricco, è fatto nella stragrande maggioranza delle volte di prodotti gratuiti e inutili, mentre per Windows la strada è ancora tutta in salita. Però bisogna iniziare a stare attenti anche agli “Open source”, perché sabato 26 ottobre come come ogni anno negli ultimi tredici, c’è stato il Linux Day, giornata dedicata al sistema operativo open source e del software libero. Dove si è parlato di software, di hardware e di libertà delle informazioni. Ma sopratutto dove la versione più popolare del sistema operativo, cioè Ubuntu, si è potuta installare gratuitamente sui propri smartphone e tablet. L’impatto di un Ubuntu da toccare sui propri dispositivi è ancora difficile da prevedere, ma di sicuro promette di alterare qualche equilibrio. E poi ci sono gli altri produttori che rosicchiano mercato, a partire da Sony, che con il suo Xperia Tablet S ha offerto un solidissimo ed elegante tablet, con un ecosistema ricchissimo di contenuti legati ai propri servizi online, passando per Amazon, che con il nuovo Kindle Fire HD offre un prodotto eccellente a un prezzo molto basso (con tutto il market di Jeff Bezos a disposizione per i contenuti). Per arrivare alla selva dei produttori di tablet piccoli ed economici, anche italiani, che hanno un pubblico già oggi numeroso ma destinato a crescere.
Il futuro? L’unica certezza è il cambiamento costante.
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Uno sguardo in più merita la riscossa del mondo Nokia. Uscirà un tablet Lumia leggero e potente, e due grandi smartphone per competere anche nel settore del “phablet”, cioè i dispositivi a metà tra telefoni e tavolette. In più tenete conto che la Microsoft che ha da poco acquistato la Divisione mobile di Nokia per 7,2 miliardi di dollari.
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NATUROPATA
ALIMENTAZIONE ƒ SALUTE di Veronica Militano Specialista in Naturopatia e Riflessologia Plantare veronicamilitano@libero.it
Il cibo è l’arma migliore per depurarsi...
L’
alimentazione umana è da sempre uno degli argomenti più discussi e, semplicemente ragionandoci, piena di paradossi.
Sarà normale dare a un bambino di 5/6 mesi la carne per il semplice motivo che le proteine animali e i loro aminoacidi essenziali creano il materiale fondamentale per l’accrescimento muscolare? Tutto senza considerare però che un bimbo piccolo, che non ha ancora i molari e i canini (denti necessari per triturare i cibi), non è ancora “pianificato” ad assumere un cibo che nella sua forma naturale dovrebbe essere masticato … Una stessa osservazione si potrebbe fare per il latte vaccino che si fa bere ai bimbi piccolissimi, senza considerare che questo tipo di latte è adatto alla crescita del vitello, molto più grande di un cucciolo umano e “programmato naturalmente” per svilupparsi rapidamente ... mentre un bambino nel primo anno sviluppa il cervello, non certo il fisico in maniera così repentina.
Depurarsi dalle tossine in pelle, fegato, reni, polmoni e intestino è il primo obiettivo per ricostruire l’omeostasi cioè l’armonia dei tessuti: alleggerire noi stessi da veleni prodotti da abitudini esistenziali e malattie cercando di riattivare quella naturale predisposizione a eliminare dal nostro corpo tossine e impurità. É necessario un lavoro di depurazione che ha come oggetto non solo il “corpo fisico” (non a caso quante diete falliscono in tempi brevi ?), ma ci deve essere un percorso per lavorare anche a livello emozionale e psichico, corpo come “essenza” e non solo come “forma”. La depurazione parte da dentro e va cominciata oggi! Si rinviano diete e depurazioni a lunedì, a quando si avrà più tempo, a quando si avrà più denaro … il corpo viene sentito gonfio, un gonfiore generale riferito principalmente all’addome ma anche ai tessuti, alla pelle.
Alimentazione è salute! Purtroppo nutrirsi non è più un momento importante verso sè stessi, ma questo si è ridotto a pochi gesti necessari per mettere a tavola il più velocemente possibile cibi precotti e ricchi di additivi e conservanti.
L’infiammazione è il reale nemico della salute e del peso corporeo, quindi per sconfiggerla bisogna “ripulire il terreno”. Sembra difficile ma tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già intorno a noi, nella natura !
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Già da piccoli, la mucosa intestinale subisce così un cosiddetto “stress immunitario” che determina catarro e muco che può predisporre alle forme allergiche respiratorie.
I cibi ipercalorici in eccesso e gli stimoli esterni che producono stress creano intasamento nelle vie di comunicazione fra cellula e cellula con conseguenti infiammazioni. Il sistema immunitario che ci deve difendere non riesce a raggiungere gli organi che chiedono aiuto perchè trova spesso le strade bloccate.
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TERZAPAGINA
Salviamo un pezzo di noi La carta che cerca di salvarsi
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è chi ha sempre sostenuto che il libro non dovrà mai preoccuparsi della tecnologia, perché la sua struttura è così ergonomicamente perfetta (sta in una mano, si ripone facilmente in tasca, non teme polvere o cadute) che mai potrà essere sostituito. Eppure, mio malgrado, anche io questa estate ho provato a leggere su un lettore e sono già al quinto libro acquistato online. Metteteci che gli italiani sembra stiano leggendo sempre meno. Siamo un paese che mantiene ancora uno zoccolo duro di grandi lettori che macinano una quantità di libri elevata, ma ricadiamo per la maggior parte su un consumatore letterario che ne compra uno o due l’anno, i più neanche uno. Nessuna via di mezzo. Aggiungeteci il consueto adagio su “la crisi dilagante”, che però purtroppo è fin troppo vero in questo settore. Quello che sta succedendo è che rischiamo di non accorgerci di quanto stiamo per perdere, cioè pezzi della nostra cultura e della nostra storia.
“La crisi rischia di farci chiudere. Sostieni la libreria più antica d’Italia regalandoti un libro”. È questo l’urlo d’aiuto della libreria Bocca, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, che lancia così la campagna di sconti per tentare di arginare la crisi. Una piccola libreria che però vanta un primato non da poco: è la prima libreria fondata in Italia.
Si parla di un spazio culturale che, oltre alle guerre, è sopravvissuto anche alla Grande Crisi del ’29, forse perché all’epoca troppo lontana, ma che adesso rischia di soccombere a quella ancora più grande iniziata nel 2008 in America col fallimento della Lehman Brothers, in questa crisi figlia della globalizzazione dei mercati. Già nel 2009, strozzata dai costi dell’affitto, ha rischiato il primo ko salvandosi grazie al blocco dei canoni di locazione deciso dalla giunta di Giuliano Pisapia. Ma da sola la concessione di un canone sostenibile, fino al 2025, non permette alla Bocca di uscire dalla grave situazione economica in cui versa. Infatti è arrivata la crisi, quella vera attuale, e la libreria adesso è tornata a soffrire. Gli incassi degli ultimi mesi sono stati pessimi, in estate si parla di appena 1.000 €. Cinque sono state le sedi della libreria in passato: Parigi, Firenze, Roma, Torino e Milano, l’unica sopravvissuta. Le sorti dell’azienda per lungo tempo hanno seguito quelle dell’Italia, i Bocca stampavano, come già ricordato, per Casa Savoia. La cultura nazionale ha un grande debito nei confronti della casa editrice che annovera tra i suoi autori, oltre i già citati, anche Gioberti, Previati, Segantini, Nietzsche e Kierkegaard. La Libreria Bocca, è considerato Locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha ricevuto la Medaglia d’Oro dalla Camera di Commercio di Milano ed è stata eletta luogo del cuore nel 2007 dal Fondo Ambiente Italia. Non posso dirvi di non passare alla tecnologia, posso però suggerirvi di non smettere di comprare libri, comprateli, che siano elettronici o di carta, ma comprateli. Perché smettere di leggere è smettere di pensare. Quello che vi esorto a fare è comprarne uno alla libreria Bocca. Se passate a Milano per lavoro o per piacere fermatevi un attimo alla Galleria Vittorio Emanuele II numero 12 e regalatevene uno. Se non viaggiate fatevelo spedire acquistandolo su internet:
http://www.libreriabocca.com Quello che rischiamo di perdere è un pezzo di noi stessi.
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Una piccola impresa che apre a Torino nel 1775 coi fratelli Giovanni Antonio Sebastiano e Secondo Bocca, nativi di Asti. Pensate che quand’era anche una casa editrice stampava per la casa reale Savoia e ha pubblicato per prima Le mie prigioni di Silvio Pellico nel 1832 e la prima edizione italiana del L’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud. Il suo anno di nascita è lo stesso in cui scoppiava la Guerra di Indipendenza Americana, ancor prima della Rivoluzione Francese e di Napoleone. Molto prima del Novecento con le sue terribili guerre mondiali.
di Dario Cattoretti
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+MODA&DESIGN
Cambio di stagione e cambio di stile! di Alessandra Bassetti alessandratabletroma@gmail.com
e vi capita di dire: “Cielo! Non ho nulla da mettere”, se quando aprite l’anta dell’armadio avete l’impressione che sia esplosa una granata, se non sapete che fine abbia fatto l’abito appena comprato ahimè fagocitato nel caos del guardaroba... ebbene è arrivato il momento di affrontare la situazione, di prendere il toro per le corna e riorganizzare l’armadio! Non vi preoccupate la sottoscritta vi sosterrà moralmente e vi alleggerirà in quattro semplici mosse.
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t-shirt ecc. Poi, dividerete ciascuna categoria per colori. In questo modo saprete finalmente con chiarezza ciò di cui avete bisogno per completare un outfit e non acquisterete più alla rinfusa, il vostro portafoglio vi ringrazierà, ed il vostro aspetto sarà più curato. Iniziamo ora a pianificare gli outfit in ragione delle occasioni: mattina, lavoro, tempo libero e sera.
Prima fase, respirate profondamente e svuotate il vostro guardaroba.
Date un nuovo sguardo alla terza pila di vestiti e operate una severa selezione finale. Mettete mano agli accessori e arricchite i vari look con gioielli (o bijoux), borse e scarpe.
Ovviamente se la mole dello stesso fosse sconfinata il consiglio è di compiere l’operazione per gradi, altrimenti si corre il rischio di un esaurimento nevoso. Quindi, prima i cassetti, poi un’anta dell’armadio poi l’altra, le scarpe ed in ultima battuta borse ed accessori. Svuotato l’armadio vi troverete dinnanzi ad una pila di vestiti. Eccoci alla seconda fase: la decisione. Pertanto dividerete “la pila” in tre mucchi: ciò che è da conservare, cose da regalare o vendere e capi su cui regna l’incertezza. La regola che deve ispirare tutte le vostre azioni è la seguente: “eliminare la fuffa, perchè la fuffa genera fuffa” (la frase non e’ mia, ma di Anna Dello Russo icona della moda e fashion editor di Vogue Giappone!). Salvate ciò che è di marche note o di una fattura e tessuto pregevole, non vorrete dar via un Saint Laurent o un Valentino... se proprio decidete di liberarvene il consiglio è di portarli in negozi dell’usato dove trattano capi firmati (e ne capiscono il valore), altrimenti si rischia di vedersi riconoscere poche decine di euro per capi cult. Se poi avete voglia e tempo perché venderli tramite un’asta su Ebay? Ora di dividerete i capi per categoria, insomma, pensate al vostro armadio come ad un biblioteca: camicie, abiti, giacche, maglioni,
Ora chiediamo aiuto allo smart phone, potrete fotografare capi e outfit, salvarli e organizzarli proprio come fanno le dive di Hollywood (sono soddisfazioni!!!) le più vanitose potranno condividere in rete con gli abbinamenti più riusciti, a tal proposito vi suggerisco due applicazioni di cui non potete fare a meno: Cloth e Netrobe. Avrete così outfit completi e la chiara idea di ciò che manca per completarli, il vostro shopping sarà ancora più fruttuoso. Ecco il terzo step, dopo aver pulito armadi e cassetti, portato in tintoria i capi che necessitano un lavaggio, riempite nuovamente l’armadio e godetevi il risultato. Ebbene, si mie care c’e’ anche una quarta fase: il mantenimento! Ora che avete sotto controllo la situazione il consiglio è di monitorare periodicamente il guardaroba, dedicando anche solo dieci minuti al giorno a riordinarne il contenuto. Ora confessate siete affaticate, eh si vi capisco, ma consolatevi pensando che c’è chi come Anna Dello Russo, dopo aver smantellato la cucina per dar spazio ai vestiti, ha deciso di acquistare un appartamento da destinare al suo guardaroba….povera donna c’è chi dice che finirà con dormire in tenda!!!
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MOZART NEWS
GIò LE MANI DALLA NOSTRA SCUOLA!
N
ormalmente mi piace scrivere su ciò che di bello accade o su quello che viene organizzato per gli alunni della Mozart.Questa volta però il tono sarà ben diverso perché dico BASTA a tutti questi furti che ultimamente stanno colpendo la nostra istituzione scolastica. Vorrei comunicare direttamente con coloro che hanno messo le mani su quanto di più caro una Nazione civile possiede: l’istruzione. I nostri figli passano molte ore tra i banchi di scuola e dopo molte fatiche si era riusciti ad avere un ambiente decoroso con lavagne interattive, portatili e oggetti di notevole utilità didattica. Sul calar della sera, però, qualcuno ha deciso di togliere il sorriso ai nostri alunni che varcando la soglia della propria aula hanno notato che erano stati derubati.
Si proprio così...HANNO DERUBATO I NOSTRI FIGLI... che ora non potranno godere di ciò che fino al giorno prima possedevano. La tristezza nei loro occhi era immane e si chiedevano chi aveva potuto compiere un gesto tanto orribile, chi aveva deciso di portargli via quel che con tanto sacrificio si era riusciti a donar loro!
di Cristiana Sottile
La classe per i nostri figli, è il luogo dove imparano a diventare cittadini responsabili, dove si insegnano le regole del viver comune, dove i docenti implorano il rispetto della RES PUBLICA....come si può dire ai nostri bimbi che occorre avere rispetto per gli altri, che è necessario mantenere le aule in ordine, che la tolleranza e la fratellanza sono beni preziosi? Ma cosa pensiamo che possano apprendere se al loro risveglio non trovano più quello che avevano lasciato? Ma non è tutto! Hanno anche rubato le scorte di cibo della mensa.....abbiamo toccato il fondo!!! In pratica i ladri hanno tolto il pasto ai nostri figli è ora di dire
“GIÚ LE MANI DALLA MOZART!!!” Rubare è reato, ma rubare ai bambini è ignobile, sgradevole. Profanare i loro sogni è immorale e quindi chiedo a gran voce ….
LASCIATE IN PACE I NOSTRI FIGLI... lasciateli studiare! lasciateli giocare! lasciateli mangiare! lasciateli essere bambini!!
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‘
PORTE APERTE ALLA CITTç DEI MESTIERI DEL MUNICIPIO X
I
MESTIERI
a cura della Citta’ dei Mestieri
l primo ed unico Municipio di Roma ad essere titolare della Città
e trovare lavoro), video e foto della mostra “Migrants in Europe”, curata
dei Mestieri è il nostro Municipio X. Questo in virtù di una maturata
dall’Associazione culturale Affabulazione, dove si è parlato di immigrazi-
esperienza sui tirocini formativi e di una vasta condivisione all’interno
one. Nell’area formativa, ecco l’incontro su “Consumo critico e gestione
del piano sociale con le tematiche del lavoro. Il progetto municipale,
sostenibile delle risorse, con l’Associazione Humus Sapiens, nel pomerig-
presentato a Parigi un anno fa, è stato apprezzato proprio per la sua sensi-
gio l’incontro “Fare Impresa” con test attitudinali e discussione; l’incontro
bilità sui temi dell’occupazione e della crescita economica del territorio.
sul “Lavoro accessorio” a cura di Formez, la presentazione del progetto
In un momento di crisi generalizzata come quello che stiamo vivendo, con
“Lift”-Lavoro immigrazione e formazione ed infine l’incontro “Dal cercare
una disoccupazione giovanile al 40%, ogni istituzione deve fare il possibile
al creare lavoro” a cura dell’Isfol.
per favorire le condizioni di ripresa dell’economia reale. È possibile ritenere che segnali positivi di ripresa possano registrarsi sul litorale romano e nel suo entroterra se questi scaturiranno - così come si pensa - da quegli ambiti che rappresentano una caratterizzazione “storica” di questa importante porzione dell’area metropolitana. Ci riferiamo in particolare al turismo, alla cultura e all’ambiente. La città dei Mestieri è da intendersi come il luogo aperto che si offre per la partecipazione alle imprese, alle scuole, all’associazionismo affinché tutti questi soggetti, insieme alla istituzione municipale, possano responsabilmente progettare ed operare nel concreto. Un luogo aperto è uno spazio dove possono essere prese decisioni condivise: dalla valorizzazione del territorio allo sviluppo di percorsi formativi, dalla incubazione d’impresa a progetti di lavoro sostenuti dalla UE. Ogni importante realtà territoriale può dare il suo contributo per la crescita diventando partner attraverso la stipula di protocolli d’intesa. Nel concreto, alla Città dei Mestieri si è tenuto, il 29 ottobre, il primo “Open Day” realizzato in collaborazione con alcuni partner aderenti a Città dei Mestieri che operano nel settore. Un’occasione di incontro e
“Obiettivo principale - afferma Anna Sagnella, responsabile dell’Ufficio
confronto sulle tematiche del lavoro e territorio Municipale che ha di
Città dei Mestieri e delle Professioni - è quello di offrire alla cittadinanza
fatto inaugurato il programma di incontri, orientamento e formazione gra-
un valido strumento per “navigare” nel vasto mondo dell’offerta-lavoro. Quello
tuiti e per tutta la cittadinanza. L’Open Day ha avuto come obiettivo il far
di oggi è il primo evento dall’apertura del Centro ed è soltanto una parte delle
sperimentare concretamente le attività della Città dei Mestieri al territorio
numerose attività che si svolgono alla CdM. In questo giorno corre l’obbligo di
e soprattutto ai giovani.
rivolgere un sentito “grazie” ai partner che ci coadiuvano e che hanno capito la filosofia del Centro condividendo spirito di collaborazione e lavoro in rete”.
Porte aperte quindi alla CdM piacevolmente invasa da ragazzi del Centro professionale alberghiero (ex Enalc Hotel), dagli iscritti ai corsi per estetista ed elettricista del Centro professionale Pier Paolo Pasolini (che
Una giornata che ha visto anche la presenza di Emanuela Droghei, assessore al Welfare e alla salute del municipio X.
hanno effettuato dimostrazioni pratiche) e dagli allievi della Giovanni
“Con questo progetto - ha affermato Emanuela Droghei, assessore al Welfare e
Paolo II e dell’Amendola. Le attività della giornata hanno visto: orientam-
alla salute del municipio X, rivolgendosi ad alcuni studenti della Scuola profes-
ento per le scuole medie grazie alla collaborazione del Centro di formazi-
sionale alberghiera - vogliamo occuparci di quanti, giovani e meno giovani,
one Pier Paolo Pasolini e il Centro CIOFS, compilazione curriculum
hanno difficoltà a trovare lavoro. Soprattutto di voi giovani che presto vi affac-
vitae sia in lingua italiana che in lingua inglese (indispensabile per cercare
cerete al mondo del lavoro. Il nostro intento, l’intento della Città dei Mestieri è quello di aiutarvi a promuovervi, di aiutarvi a realizzare il vostro sogno, conoscendo le realtà del vostro territorio per centrare al meglio gli obiettivi”.
municipio10@cittadeimestieri.lazio.it - www.cittadeimestieri.lazio.it
città dei mestieri e delle professioni Municipio X
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Città dei Mestieri e delle professioni di Roma e del Lazio Via del Sommergibile 11 - 00122 Ostia Lido Roma Orari di apertura al pubblico Martedì 14.30 – 17.30 Mercoledì e venerdì 10.00 – 13.00 Tel. 06.5672763 – 06.671073150
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scadenzario fiscale Anna Maria De Calisti commercialista Marta Montini consulente del lavoro
L
o Studio De Calisti A.M. e Montini M. saluta tutti i Lettori che si inoltrano nello scadenzario fiscale di Novembre 2013.
Novembre purtroppo rappresenta un mese triste in tutti i sensi, sia dal lato affettivo verso coloro che non ci sono più e sia dal lato economico riguardo le imposte.
Con la scadenza del 25 novembre coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat. L’ultima scadenza del mese è il 30 novembre in cui sia i titolari di Partita Iva che le persone fisiche verseranno mediante F24 se dovuto il 2 acconto IRPEF con eventuali addizionali comunali
15 25 30
Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 16 ottobre 2013), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 15 novembre.
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La prima scadenza del mese, per coloro che hanno dipendenti o collaboratori occasionali, è il 18 novembre e prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS. Inoltre, entro il 18 novembre coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile e trimestrale (Luglio, Agosto, Settembre 2013) dovranno effettuare il versamento. In riferimento ai Titolari di Partita Iva iscritti nell’albo Artigiani o Commercianti, la scadenza del 18 novembre prevede sia i contributi INPS relativi al 3° trim. 2013 che la 4° Rata INAIL del premio anno 2012 - 2013 (per coloro che hanno deciso di rateizzare).
in qualità di CAF CGN lo Studio è abilitato a fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati ISEE, RED, Detrazioni ecc. Gestione Badanti e Colf Lo Studio ringrazia per l’attenzione dei lettori e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Studio De Calisti Anna Maria Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma - 06/52352585 cell. 3333087137 e-mail: amdec@libero.it
Numeri utili per le emergenze CENTRO ANTIVELENI POLICLINICO GEMELLI POLICLINICO UMBERTO I BAMBIN GESU’ ROMA CAPITALE ACEA Acqua da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto ACEA Luce da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto
06 3054343 06 490663 06 68592763 06 06 06 800 130 331 06 45408123 800 130 336 06 45400396
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AMBULANZA 118 CARABINIERI 112 sede di ostia 06 56308127 SEDE DI ACILIA 06 52350109 SEDE DI CASALPALOCCO 06 5053553 POLIZIA 113 SEDE DI OSTIA 06 5636011 POLIZIA MUNICIP. DI OSTIA 06 67696250 -51 FAX 06 67696228 MAIL seg13.polizialocale@comune.roma.it VIGILI DEL FUOCO 115 SEDE DI OSTIA 06 5601960
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Ecolife E
Partecipa ad un futuro sostenibile.
coLife (acronimo di Ecological lifestyles for CO2 reductions) si propone di lanciare una campagna d’informazione e comunicazione sostenibile a lungo termine, volta a sensibilizzare la popolazione e a ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’adozione di stili di vita nuovi e più rispettosi dell’ambiente. Un’azione che partirà dalle realtà locali per coinvolgere tutta l’Italia.
Cosa puoi fare TU per ridurre le emissioni di CO2 ?? Le azioni di EcoLife proporranno comportamenti, scelte pratiche e soluzioni concrete per ridurre le emissioni di CO2, senza compromettere la qualità della vita. Il progetto “Ecolife” rientra nel programma di co-finanziamento LIFE+ Informazione e Comunicazione dell’Unione Europea, ossia lo strumento finanziario europeo istituito per sostenere progetti di conservazione dell’ambiente e della natura, avrà durata triennale ed è il risultato della collaborazione di 5 soggetti beneficiari provenienti da mondi contigui quali l’ambiente, la consulenza tecnico scientifica, l’informazione e il supporto ai cittadini: Legambiente, AzzeroCO2, Deep Blue, ACLI e Movimento Difesa del Cittadino. L’idea principale è quella di sensibilizzare i cittadini sui mutamenti climatici e le conseguenze che ciò comporta, incentivandoli, attraverso azioni mirate, ad essere loro i protagonisti di un cambiamento comportamentale. Ogni singolo individuo sarà invitato ad adottare stili di vita in linea con gli innumerevoli messaggi chiave contenuti in EcoLife
SOCIALE
di Diego Recino Il personale di Ecolife si avvarrà di diversi strumenti per divulgare le informazioni e per sensibilizzare gli interlocutori, nello specifico : • verranno proposte azioni concrete e suggerimenti per la riduzione di CO2, fornendo diverse opzioni possibili, spiegazioni, suggerimenti, e chiedendo impegni concreti. I cittadini saranno poi informati del potenziale di riduzione delle emissioni ottenuto con questi nuovi comportamenti; • saranno istituite le Comunità Locali, ossia centri informativi di assistenza e supporto alla cittadinanza, gestiti quotidianamente dai beneficiari stessi, dislocati su tutto il territorio nazionale. Ben 30 centri equamente distribuiti tra nord, centro e sud, composti soprattutto dagli Sportelli Energia di Legambiente, dai Centri di Assistenza e Supporto al Cittadino del Movimento di Difesa del Cittadino, dai Circoli associativi locali, dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dai Patronati delle ACLI; • sarà allestita una mostra sul cambiamento climatico; • verrà realizzato un portale web con i consigli utili, un gioco virtuale ed un simulatore di scenario.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a: MDC _ ROMA _ Municipio 10 Sportello Roma 10 Diego Recino Via del Lido, 78 (Ostia Lido) Chiamare per appuntamento o informazioni Cell: 392.2329237 Tel: 06 92948683 fax: 06 56320736 sportelloroma10@mdc.it
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