Paralleli. L'incontro, la città, la bellezza.

Paralleli

13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

Š SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

Paralleli. L’incontro, la città, la bellezza nasce da un progetto di Elisa Larese e Alessandro Cerioli per Tablinum Cultural Management con la curatela di Elena Sabattini

© SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

Un racconto contemporaneo è la mostra “Paralleli. L’incontro, la città, la bellezza” per la curatela di Elena Sabattini. Come le linee parallele non si incontrano mai per loro natura, ma sono per sempre accomunate da un destino insieme e da un sostegno reciproco, così la mostra rende omaggio a realtà che vivono fianco a fianco: l’incontro artistico, la città di Genova che trova nel contrasto la forza di un viaggio che può avvenire solo camminando paralleli, la bellezza come motore dell’arte.

Parallele sono le linee della città e del bacio interpretato dell’artista Mary Lipian. Parallela è la danza e la sensualità delle forme nei quadri di Kimmo Pasanen. Parallelo è il rapporto tra pittura e porcellana per Caterina Varchetta, fino allo scontro, la rottura.

Mary Lipian, da San Francisco dove ha studiato al San Francisco Art Institute, espone a Parigi, Eastbourne e a San Francisco. Con la sua personale lettura degli spazi umani e dei moti dell’animo delle persone che vivono le sue città, Mary genera risposte contrastanti e parallele in chi osserva i suoi quadri: inquietudine e insieme soluzione al conflitto, energia vibrante e scioglimento.

Kimmo Pasanen, di origini finlandesi ma ormai artista parigino, applica i suoi studi di Filosofia dell’Arte presso l’Università Sorbonne sulle sue tele. Non solo pittore, ma anche fotografo e scrittore, l’artista lascia interagire i protagonisti delle sue opere pittoriche con i colori in uno scambio libero e intuitivo. Esplora il mondo reale ma attraverso l’immaterialità dell’occhio artistico.

Caterina Varchetta, da Napoli a Parigi dove esplode come artista. Come lei, il suo spirito creativo è sempre in viaggio. L’opera nasce come porcellana dopo un lavoro attento e “pericoloso” sulla materia e si sposta sulla tela dove continua a rigenerarsi. L’introspezione e la condivisione rendono le sue opere racconti di apertura verso l’altro con l’originalità di uno stile che combina materie e colori.

La mostra, in collaborazione con il Museo di Palazzo Reale di Genova, nasce dal concept curatoriale di Tablinum Cultural Management e si iscrive nell’ambito della rassegna annuale SensArt ideata per Tablinum Cultural Management da Elisa Larese e Alessandro Cerioli.

Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali accessibili dal proprio smartphone grazie alla presenza di QR Code lungo il percorso di visita. In occasione dei Rolli Days, aperture straordinarie e visite guidate in compagnia di curatori e artisti attendono i visitatori.

TABLINUM CULTURAL MANAGEMENT: i nostri progetti nascono dalla volontà di divulgare un modello culturale in cui il sistema dell’arte sappia comunicare i valori fondamentali che sorpassino le usuali logiche di mercato e riscoprano il valore primario della cultura, quale nutrimento della coscienza umana. Per questo amiamo considerarci prima di tutto “impiegati della cultura”. © SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

A contemporary tale is “Parallels. The Meeting, the City and the Beauty” curated by Elena Sabattini. Just as parallel lines never cross by their nature, but are destined to remain forever united and mutually support each other, thus the exhibition pays tribute to realities that live side by side: the artistic meeting, the city of Genoa that finds in this contrast a force which enables a journey to be walked through in parallel, with beauty being the motor of art. The city lines and the kiss, interpreted by the artist Mary Lipian, are parallel. The dance and sensuality of the forms in the paintings by Kimmo Pasanen are parallel. And finally, the parallel is the relationship between painting and porcelain for Caterina Varchetta, the clash and then the break.

Mary Lipian, from San Francisco where she studied at the San Francisco Art Institute, actually exhibits in Paris, Eastbourne and San Francisco. Thanks to her personal interpretation of human spaces and motions of the soul of those who live in these cities, Mary generates contrasting and parallel reactions in her spectators: restlessness and at the same time solutions to conflict, vibrating energy and relaxation.

Kimmo Pasanen, originally from Finland but now a Parisian artist, applies his studies in Philosophy of Art at the Sorbonne University to his canvases. He is not only an artist, but also a photographer and a writer. The artist lets the protagonists of his pictorial works interact with the colours in a free and intuitive exchange. His artistic eye explores the real world through its immateriality.

Caterina Varchetta, from Naples, transferred to Paris where she flourished as an artist. Her creative spirit is always travelling just like her.

Her pieces of art are born as porcelain after a careful and “dangerous” process on the material and move onto the canvas where they continue to regenerate. Introspection and sharing make her works stories of openness towards the other with the originality of a style that combines both materials and colours.

Visitors may avail of special digital content accessible on their smart phones thanks to the presence of QR Code within the area. On the occasion of the Rolli Days, there will be special openings and guided tours with the curators and artists.

The exhibition, is in collaboration with the Royal Palace Museum in Genoa, originates from the curatorial concept of Tablinum Cultural Management is part of the SensArt annual review conceived by Elisa Larese and Alessandro Cerioli.

TABLINUM CULTURAL MANAGEMENT: our projects derive from the desire to disseminate a cultural model in which art systems know how to communicate fundamental values that surpass the usual market logic and rediscover the primary value of culture, as nourishment of human consciousness. For this reason we like to consider ourselves first of all “employees of culture”. © SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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Caterina Varchetta Š SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

Una traccia originale e autentica. PiÚ che una traccia, un solco indelebile che dalle porcellane arriva alle tele. Caterina Varchetta vive come concepisce la sua arte: intuitiva, passionale, sempre in movimento, originale. La sua creazione spontanea combina materie, dai pigmenti alle foglie d’oro, dal vetro alla carta giapponese e colori. Noi per questo luogo abbiamo scelto il rosso.

An original and authentic sign. More than a sign, an indelible groove that reaches the canvas from the porcelain. Caterina Varchetta lives how she conceives her art: intuitive, passionate, always moving, original. Its spontaneous creation combines materials, from pigments to gold leaves, from glass to Japanese paper and colors. We have chosen the red colour for this place.

From the core 140 x 100 cm mixed media, acrilyc, crystals 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

L’incontro. Dico noi perché l’incontro più grande e in parallelo avviene tra anime simili. Anime che decidono di muoversi in parallelo e che rompono le frontiere della materia. Come la porcellana che può tramutarsi in tela e poi risorgere con essa. Si apre all’altro, all’ignoto, e trova la sua perfetta collocazione ma non dimentica mai da dove è nata. Sono infatti storie di vita e di creazione quelle che ci racconta Varchetta e qui è possibile riscoprirle.

The meeting. I said “we” because the biggest meeting in parallel happens between similar souls. Souls who decide to move in parallel and that break the frontiers of matter.

Like porcelain that can turn into canvas and then resurrect with it. It opens up to the other, to the unknown, and finds its perfect location, but never forgets where it came from. It’s about stories of life and creation that Varchetta tells us and here it is possible to rediscover them.

Frissons 33 x 14cm pigments 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

La città. La città che esplode. La città che nel rosso delle tele trova la sua nuova natura.

La città che cade e poi si rialza. E mai come ora e in questo luogo trova forza in ciò che le sta attorno. Dalle tele alle porcellane il passaggio è vibrante e stimolante nella ricerca di nuove vesti. Lo scoppio, l’erosione, il caos e la rinascita. Sono sentimenti che evocano le tele di Caterina e che scoprono il loro compimento in una continua trasmissione. Tra cielo e terra. Rossa.

The city. The city that explodes. The city in the red of the canvas finds its new nature.

The city that falls and rises. And never like now and in this place finds strength in what is around it. From canvas to porcelain, the passage is vibrant and stimulating in the search of new clothes. The explosion, erosion, chaos and rebirth. These are feelings that evoke Caterina’s paintings and discover their fulfillment in a continuous transmission. Between heaven and earth. Red. Inner strength 100 X 100 cm acrylix crystals 2017

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

La bellezza. Le opere d’arte che nascono da questo continuo tumulto sono intriganti e belle, nella vera e unica accezione del termine. Ciascuna delle tappe che completano le opere di Varchetta, dal forno alla pittura e ancora in forno, conferiscono un nuovo strato alla loro creazione che le rende uniche e irripetibili. Anche la rottura di una porcellana è un punto di partenza e di ricostruzione, mai di arrivo.

The beauty. The works of art that arise from this continuous turmoil are intriguing and beautiful, in the true and only meaning of the term. Each of the stages that complete the works of Varchetta, from the oven to the painting and still into the oven, give a new layer to their creation that makes them unique and unrepeatable. Even the breaking of a porcelain is a starting point and a reconstruction, never an arrival.

Intersezioni 23 x 18 x 9 each pigmes, glass fiber 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

Nuova storia, nuova materia, nuova bellezza. Nella ricerca costante di quel batticuore e di quell’attimo che ci faccia perdere il fiato per riprenderlo piÚ forte di prima.

New history, new material, new beauty. In the constant search for that beating heart and that moment that makes us lose our breath and then take it back again stronger than before.

Renaissance 36 x 39 cm pigments, gold, gold leaf 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

“La scoperta dell’acrilico mi ha dato una libertá immediata, piú appropriata ad esprimere l’istante, il momento presente. Attraverso la pittura desidero esprimere la pienezza della vita con le sue luci ed ombre, ma lasciando sempre spazio alla speranza e all’armonia.”

(Caterina Varchetta)

“The discovery of acrylic painting has given me an immediate freedom, more appropriate to express the instantaneous moment. Through my painting, I want to be able to depict the fullness of life with his light and shadow but always giving hope and harmony.

Each painting has its own harmony and emanates Caterina’s creative energy with her overflowing passion and exuberant vitality.” (Caterina Varchetta) Pulsion (diptych) 50 x 73 cm acrylic, gold and copper leaf 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

“Al di là dell’estetica, tendo naturalmente a rendere ogni creazione uno specchio della mia anima caledoscopica. Il mio lavoro è il risultato di un processo d’introspezione e nello stesso tempo della necessiatá di trasmettere e condividere la mia energia, le mie emozioni e la mia joy de vivre”. (Caterina Varchetta)

“Beyond the aesthetic, there is a natural inclination to make each artwork a mirrow of my kaleidoscopic soul.If my work is a result of an introspective process, it is far from being a self-orientated experience as I feel always the need to transmit and share my energy, my emotions and my joie-de-vivre. My objective is to express through my work my feelings, to raise questions and to bring an element of surprise.” (Caterina Varchetta) Magma 33 x 26 cm pigments, gold, gold leaf 2018

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Tourbillon 35 x 21 cm pigments 2018

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Mary Lipian Š SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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È con un bacio che inizia la storia di Paralleli. Due figure che galleggiano in un mare giallo lontano e che rimangono sospese tra il fare e il non fare. Mary Lipian è così, è in un limbo di un racconto di città lontane che si preparano alla festa e in linee contrastanti e armoniche. In lei si racchiude “L’incontro, la città, la bellezza” che andiamo cercando e che si compie sulle sue tele.

It’s with a kiss that the story of Paralleli begins. Two figures floating in a distant yellow sea that remain suspended between doing and not doing. Mary Lipian is like that, she’s in a limbo of a tale of distant cities preparing for the party and in a contrasting and harmonious set of lines. It contains “The meeting, the city, the beauty” that we are looking for and that is accomplished on his canvases.

Dreamusic 101.6 x 101.6 cm oil on linen 2015

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L’incontro. Il dualismo, che vive nelle opere della Lipian, provoca negli spettatori reazioni contraddittorie e contrastanti. Dalle forme tonde che evocano ruote di biciclette e il loro naturale scivolare, agli spigoli di campiture di colore ben delineate. Dalla tranquillità di spazi più o meno noti, all’ansia di campiture indefinibili da chi guarda. Nell’immaginario di Mary tutto si fonde come in un incontro e trova una nuova ragione nella storia.

The meeting. The dualism, which lives in Lipian’s artworks, provokes contradictory and contrasting reactions in the audience. From the round shapes that evoke bicycle wheels and their natural sliding, to the edges of well-defined color backgrounds. From the calm of more or less known spaces, to the anxiety of indefinable backgrounds from the viewer.

In Mary’s imagination everything merges like an encounter and finds a new reason in her history.

Chance 121.92 x 91.44 cm oil on canvas 2017

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La città. È con un omaggio alla città, al luogo del vivere, che inizia la strada per una relazione in parallelo tra spazi pieni e spazi vuoti, anche sulla tela. In “Flighty” non c’è ragione di sopravvivenza per il respiro, la tela è densa di colori e suoni che arrivano da una città corrosa. La stessa città che in “Dreamusic” e “Change” vive di spazi e di colori che ci parlano di un vivere leggero. In volo.

The city. It’s with a tribute to the city, to the place of life, that begins the road to a parallel relationship between full spaces and empty spaces, even on the canvas. In “Flighty” there is no reason for the breath to survive, the canvas is full of colors and sounds coming from a corroded city. The same city that in “Dreamusic” and “Change” lives of spaces and colors that speak to us of a light living. In flight.

Flighty 60.96 x 60.96 cm acrylic on canvas 2016

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

La bellezza. Nella perfetta sintonia di queste forme e dei loro colori si racchiude la bellezza. Di un sospiro, di un attimo di riflessione e di perdimento. Ed è dalla rottura di queste linee che sembra generarsi qualcosa di formato e esplicito agli occhi di chi guarda.

Senza farsi ulteriori domande lo spettatore trova la lettura di ciò che gli si palesa davanti e vede il bello che scaturisce da questo contrasto.

The beauty. It’s in the perfect harmony of these shapes and their colors, beauty is enclosed. A sigh, a moment of reflection and loss. And it is from the breaking up of these lines that something formed and explicit seems to generate in the eyes of the viewer.

Without further questions, the spectator finds the reading of what is revealed in front of him and sees the beauty that springs from this contrast.

Holyport 121.92 x 91.44 cm oil on canvas 2018

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13 - 28 ottobre 2018 Museo di Palazzo Reale, Genova

L’immaginazione scivola, ma alla fine si ritrova in piedi per leggere in quelle ruote panoramiche il cerchio di una storia che si ripete e che ha un perfetto compimento.

The imagination slips, but in the end it finds itself standing to read in those panoramic wheels the circle of a story that repeats itself and which has a perfect fulfillment.

Le baiser 60.96 x 60.96 cm acrylic on canvas 2016

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Kimmo Pasanen Š SensArt 2018 by Tablinum Cultural Management

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Un duetto. Un ballo a due. Tra artista e spettatore. Tra colore e forma. Tra individuo e universo. L’essere Parallelo per Kimmo Pasanen si palesa in una danza di due poli che continuano la loro strada, ma sono per sempre legati. Che sia l’ardesia ad accogliere la pittura o la tela ad abbracciare i pigmenti colorati, le opere dell’artista assomigliano a note di uno spartito che conosce già il suo finale. Parole di un libro.

A duet. A dance for two. Between the artist and the spectator. Between color and shape.

Between individual and universe. Parallel for Kimmo Pasanen is revealed in a dance of two poles that continue their path, but are forever linked. Whether it is the slate to welcome the painting or the canvas to embrace the colored pigments, the artist’s works seem to be notes of a score that already knows its ending. Words of a book.

Tangover 116 x 89 cm acrylic on canvas 2017

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L’incontro. Sembra che le opere di Kimmo si parlino e non vivano mai da sole. Ma convivano. Le “Danse” sono due e sono complementari, vicine ma lontane. Le opere su ardesia resistono al materiale ostile solo grazie al fatto di essere insieme. In “Tangover” sono i protagonisti del dipinto a decidere che l’incontro è qui e ora. Immaginiamo le opere parlare tra loro e inventare insieme una danza che le trova parallele in un moto continuo di materia chiara e materia scura, luci e ombre.

The meeting. It seems that Kimmo’s works are spoken and never live alone. But they live together. The “Danse” are two and are complementary, close but distant. The works on slate resist the hostile material only thanks to the fact of being together. In “Tangover” it’s the protagonists of the painting who decide that the meeting is here and now. Imagine the works talking to each other and inventing together a dance that finds them parallel in a continuous motion of light matter and dark matter.

Ardoise 05 - 06 22 cm x 32 cm acrylic on slate 2011

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La città. L’ambiente urbano di una città dei colori come Genova accoglie e rende viva questa danza perenne. L’ordine è definito dal riflesso sull’acqua o sulla persona che accoglie la danza. In “Ordener” la filosofia lascia spazio all’immaginazione come in un brano di musica jazz in cui lo spettatore detta le sue leggi: regole di spazi e campiture parallele che insieme danno vita alla melodia.

The city. The urban environment of a city of colors like Genoa welcomes and livens up this everlasting dance. The order is defined by the reflection on the water or on the person who welcomes the dance. In “Ordener” philosophy leaves room for imagination in a piece of jazz music in which the spectator dictates his laws. Rules of spaces that together give life to the melody.

Ordener a 116 x 89 cm acrylic on canvas 2017

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La bellezza. Di un corpo, di linee, di suoni. La bellezza trova mille modi per palesarsi e dialoga con ciò che la circonda e non necessariamente le è affine. Non è razzista o esclusivista. Non ci dice ciò è giusto o ciò che è sbagliato. Parla di bello. E basta. E nel suo parlare la bellezza dei corpi è forse la cosa più semplice e insieme complicata da comprendere, in questa scoperta l’arte di Pasanen ci viene in aiuto.

The beauty. Of a body, of lines, of sounds. Beauty finds a thousand ways to reveal itself and dialogues with what surrounds it and is not necessarily related to it. It is not racist or exclusivist. It does not tell us what is right or what is wrong. It speaks of beauty.

That’s enough. And in its speech the beauty of bodies is perhaps the simplest and most complicated thing to understand, in this discovery Pasanen’s art helps us.

Danse 1 100 x 89 cm acrylic on canvas 2017

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“La bellezza è spesso modesta e nascosta nei minimi dettagli. È ovunque, e più vicino a noi di quanto ci aspettiamo. Dobbiamo tenere gli occhi aperti, saremo ricompensati.”

(Kimmo Pasanen)

“Beauty is often modest and hidden in the minute detail. It is everywhere, and closer to us than we would expect. We have to keep our eyes open and we’ll be rewarded.” (Kimmo Pasanen)

Danse 2 100 x 89 cm acrylic on canvas 2017

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Pubblicato digitalmente sulla piattafoma online ISSUU nel mese di ottobre del 2018 da Tablinum Cultural Management

Tutti i diritti e le riproduzioni sono consentite solo previa autorizzazione

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Published digitally on the ISSUU online platform in October 2018 from Tablinum Cultural Management

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