PERSONAGGI RAIN MAN
BRACHETTI, CIAK SI GIRA!
HAPPY DAYS IL VIZIETTO LA CAGE AUX FOLLES
T E AT R O VERDI stagione t e at r a l e
TAP DOGS
2.0 11_12 TUTTO SUO PADRE CYRANO DE BERGERAC SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
L’APPARENZA INGANNA INFINITA
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TEATRO verdi stagione teatrale 2.0 11_12
BIGLIETT I DI “STAG IONE”
Prosa , fra i m musica e sp con s igliori offe ettacoli rt c e con onti ed esc i dalla nos t l l anche a comodit usive per i ra regione à , s È un i facendo la di acquist oci Coop are i nvito spesa biglie d sul pa . e tti lcosc ll’Unicoop enico della Firenze ai propr cultur i soci a.
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IL VERDI NASCOSTO Esiste un teatro oltre il teatro visibile. Spazi non accessibili al pubblico ma di grande fascino e suggestione, sia sopra che sotto la platea. Quest’anno vi portiamo in alto, dentro un Verdi nascosto.
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ostruito sulle fondamenta del vecchio carcere delle Stinche nel 1854, il Teatro Verdi ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro e ristrutturazione, sia di carattere estetico finalizzati cioè all’abbellimento dell’edificio, sia necessari a seguito di catastrofi naturali (l’allu-
vione del ’66 in primis) o a seguito di nuove normative sui locali di pubblico spettacolo. Questi interventi hanno però interessato soprattutto le parti abitualmente ad uso del pubblico (la sala, gli ingressi ed i servizi) lasciando sostanzialmente integre le parti ‘alte’ del teatro normalmente “invisibili” per i fruitori normali.
In particolare ci riferiamo sia al sottotetto che sovrasta la sala, sia alla graticcia che sovrasta il palcoscenico. Pur non avendo il Verdi la rilevanza storica di tanti altri importanti teatri nazionali, la visita agli spazi inaccessibili del teatro presenta degli scorci di grande suggestione. Anni fa avevamo pensato di organizzare delle visite guidate al sottotet-
Graticcia con vista: (foto in alto e a sinistra) la graticcia è un piano fatto da assi di legno affiancate, che serve per appendere scenografie, quinte e fondali. Al Verdi è posta sopra il palcoscenico a circa 18 metri da terra. Camminarci sopra dà l’impressione di passeggiare nel vuoto. La graticcia del Verdi è fornita anche di una invidiabile vista e di un fantastico odore di legno antico. 3
Sopra la vostra testa: nello foto a lato siamo nel solaio che sovrasta la platea. I tecnici del teatro lo chiamano “soffittone”. La struttura visibile al centro è il grande lampadario della sala. I cavi azzurri corrispondono ad un blocco da cinque lampadine ognuno.
to ed alla graticcia ma una veloce a analisi dei rischi ci fece capire rapidamente che non era proprio il caso di parlarne. Abbiamo così pensato quest’anno di rimediare con un bel servizio fotografico. Il tour che vi proponiamo è dunque solo virtuale ma, riteniamo, a suo modo suggestivo. Le foto di Marco Borrelli sono state ulteriormente lavorate dando così
l’impressione a tratti di trovarci dentro un livello di un videogioco. Le didascalie che accompagnano le immagini illustrano meglio il contenuto e hanno il compito di orientare il lettore. Per il programma di sala della prossima stagione ci riserviamo l’opportunità di farvi conoscere altre parti nascoste: quelle che si trovano sotto la platea ed il palcoscenico.
Manutenzione: i cavi azzurri, che portano elettricità al gruppo da cinque lampade, sono arrotolati perchè in caso di manutenzione vengono fatti calare verso il basso sino al piano della platea.
Nel giugno scorso, pochi giorni prima del suo novantanovesimo compleanno, si è spento nella sua bella casa dietro il Viale dei Colli l’avvocato Luciano Pagliano, ultimo discendente fiorentino diretto di Girolamo Pagliano, costruttore e in seguito direttore del Teatro Verdi. Lo ricordiamo con affetto riproducendo la lapide che nel 1995 appose nell’ingresso del Teatro Verdi in memoria del suo illustre avo.
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Arte Cultura
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Musica
Banca CR Firenze Vicina alle vostre passioni.
programma della stagione teatralE 2.0 11_12
IN ABB ONA MENTO
da venerdì 21 a domenica 23 OTTOBRE Luca Lazzareschi e Luca Bastianello in
RAIN MAN
regia Saverio Marconi
da giovedì 27 a domenica 30 OTTOBRE Antonio Albanese in
PERSONAGGI
da martedì 15 a domenica 20 novembre
regia Giampiero Solari
arturo Brachetti in
BRACHETTI, CIAK SI GIRA! regia Serge Denoncourt
da giovedì 1 a domenica 4 dicembre Compagnia della Rancia presenta
HAPPY DAYS
da venerdì 30 DICEMBRE a domenica 8 gennaio Massimo Ghini e Cesare Bocci in
regia Saverio Marconi
IL VIZIETTO LA CAGE AUX FOLLES regia Massimo Romeo Piparo
da sabato 4 a domenica 5 febbraio Enrico Brignano in
TUTTO SUO PADRE al Mandela Forum
da venerdì 10 a domenica 12 febbraio Dein Perry’s
TAP DOGS regia Nigel Triffit
da giovedì 16 a domenica 19 febbraio Alessandro Preziosi in
CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand
da venerdì 2 a domenica 4 MARZO Familie Flöz in
INFINITA da giovedì 15 a domenica 18 marzo Bananas, Estate Teatrale Veronese, T. Stabile di Verona presentano
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE regia Gioele Dix
da giovedì 29 marzo a domenica 1 aprile Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in
L’APPARENZA INGANNA di Francis Veber
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la città
il suo giornale
il suo teatro
S
poligrafici editoriale
S.p.A.
arebbe bene che un buon fiorentino rileggesse, ogni tanto, le pagine di Vasco Pratolini. I più vecchi per ricordare, con un po’ di commozione, che tono aveva una certa Firenze; i più giovani per scoprire che cosa c’era fra via de’ Pepi e via de’ Benci, fra via Ghibellina e il Lungarno, dove le coppiette di innamorati andavano a passeggiare la domenica pomeriggio. In queste strade, fra artigiani e venditori di lampredotto, Pratolini descriveva il Quartiere. Ecco, entrare al Verdi sembra di intrufolarsi fra le pagine del grande scrittore che raccontò Firenze, da Santa Croce a San Frediano. Il teatro è un palcoscenico di storia e modernità, “Il teatro è un testimone della città che la Nazione scolpisce sulle palcoscenico sue pagine dal 1859. Una di storia e modernità che passa atmodernità, traverso i nuovi mezzi di comunicazione come il testimone giornale online, interpredella città”. te di un linguaggio più immediato e ponte verso i più giovani. Anche nell’universo culturale. La Cultura: Firenze esprime e si nutre di questo elemento decisivo, ma non sempre riesce a sostenerne la crescita. Il momento particolare che attraversiamo un po’ tutti nel nostro Paese, non consente di coltivare anche quel frammento di iniziative che gli operatori, con difficoltà, si sforzano di fabbricare. Prima degli investimenti per la cultura, vengono altri settori e servizi di cui il cittadino ha il diritto di usufruire. Anche questa stagione il Teatro Verdi fornisce il suo contributo al dinamismo della città - e non è lo slancio critico teatrale, che non possediamo, a spingerci in questa affermazione - riempiendo un vuoto che i tagli romani, e a cascata le sforbiciate locali, hanno reso più profondo. Magari il cartellone del Verdi si meriterebbe un debito elogio, ma ci sono altre sedi e cattedre più autorevoli anche in questo volumetto per spendere parole adeguate. A noi colpisce e preme illuminare la costante crescita del teatro e la risposta puntuale alle sensibilità dei fiorentini, che si aspettano dal Verdi l’offerta artistica in sintonia con il tempo che viviamo. Sintesi fra passato e futuro o, per parafrasare un titolo del sindaco Matteo Renzi, da Pratolini agli U2. Marcello Mancini Vice Direttore de La Nazione
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violi
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notizie utili e informazioni Biglietteria La biglietteria si trova in via Ghibellina 91r, tel 055-21.23.20; è aperta con il seguente orario: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19; domenica e festivi chiuso (nei giorni di spettacolo la domenica è aperta con orario 15-17 e un’ora prima dello spettacolo). Sito internet: www.teatroverdionline.it e-mail: stagioneteatrale@teatroverdifirenze.it
Inizio prevendita I biglietti per i singoli spettacoli verranno messi in vendita il primo giorno feriale del secondo mese antecedente la rappresentazione. Ad esempio i biglietti per Cyrano de Bergerac (in programma a febbraio) verranno messi in vendita a partire da giovedì 1 dicembre.
Box Office Il Box Office a Firenze è in Via delle Vecchie Carceri, presso il Complesso Ex Murate con orario continuato da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.00; sabato 9.30 -14.00; domenica e festivi chiuso. Tel 055-21.08.04 Fax 055-74.72.058 Skype boxoffice toscana. È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 50 punti vendita del Circuito Regionale Box Office. La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it. Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.30 – 18.00.
Prezzi Questi i prezzi interi per i singoli spettacoli a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita: Brachetti, ciak si gira!: euro 50,00/ 38,00/ 25,00 La cage aux folles: euro 45,00/ 35,00/ 26,00; Personaggi, Puro Tango, Happy Days, I Legnanesi, Napoletango, Massimo Lopez, Tap Dogs, Cyrano De Bergerac, I promessi sposi, Aladin, PaGAGnini, Firefly: euro 32,50/27,50/22,00 ; Maurizio Battista, Alessandro Siani, Giuseppe Giacobazzi: euro 30,00/25,00/18,00 ; Rain Man, Schiaccianoci, Giselle, Lago dei cigni, Cin ci là, Infinita, Sogno di una notte di mezza estate, L’apparenza inganna, Tre cuori in affitto: euro 27,50/22,00/16,50.
Servizio di sala: (da sinistra) il Direttore di sala Fulvio Palmieri, Alessio, Francesca, Tommaso, Erika, Valentina, Alessandro, Lorenzo, Martina, Enrico, Massimo. 11
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Riduzioni Coop e Carta Superflash Gruppo Banca CR Firenze I soci Coop-Unicoop Firenze e i titolari di Carta Superflash Gruppo Banca CR Firenze hanno diritto ad uno sconto sui biglietti di tutte le “prime” della Stagione pari a euro 5 sul prezzo del biglietto intero (esclusi gli spettacoli a data unica). Per le successive repliche lo sconto applicato è di euro 2,50 (eccetto venerdì, sabato e domenica) Gli sconti valgono per ogni ordine di posto. Ogni tessera dà diritto alla sconto per l’acquisto di un solo biglietto. E’ necessario presentare la tessera al momento dell’acquisto del biglietto e al momento dell’ingresso in Teatro.
Riduzioni Carta Aura Acquistando i biglietti presso la biglietteria del Teatro o presso il Box Office e pagando con Carta Aura verrà applicato uno sconto di 5 euro sui biglietti di tutte le “prime” della Stagione (esclusi gli spettacoli a data unica). Gli sconti valgono per ogni ordine di posto.
Riduzioni Hanno diritto alla riduzione sull’acquisto dell’abbonamento e dei biglietti: abbonati alla Stagione Concertistica dell’O.R.T., soci Coop Unicoop Firenze, under 21, over 65, studenti, gruppi superiori a 15 spettatori, possessori carta Superflash Gruppo Banca CR Firenze . Le riduzioni non si applicano venerdì, sabato, domenica ed il 31 dicembre.
Bus Navetta Il servizio di bus navetta dai posteggi delle Murate verso il teatro (e ritorno) è realizzato da Li-nea S.p.A.
Orari Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 20.45; le repliche domenicali iniziano alle ore 16.45; è prevista una replica per Tap Dogs, domenica 12 febbraio ore 20,45.
Tra palco e sala: (foto a fianco, da sinistra) Alfredo Ridi e Walter Sica rispettivamente elettricista e macchinista del Teatro Verdi; oltre a loro lavorano in palcoscenico Carmelo Meli e Sandro Russo, entrambi macchinisti. 13
Obihall e Mandela Forum Gli spettacoli di Maurizio Battista, Alessandro Siani e Giuseppe Giacobazzi verranno rappresentati all’Obihall (ex Saschall) – Via Fabrizio de André. Quello di Enrico Brignano al Mandela Forum in viale Paoli (zona Campo di Marte) accanto allo Stadio.
Abbonamenti L’abbonamento è valido solo ed esclusivamente per il giorno di rappresentazione del relativo turno. Nell’arco della Stagione Teatrale 2011-12 è possibile effettuare un solo cambio di data per gli abbonati a 7 spettacoli e due cambi di data per gli abbonati a tutta la stagione.
Biglietteria: (foto a fianco) Marco Vanchetti direttore della biglietteria del Verdi e Ilaria.
Novità Il programma di sala che state sfogliando, quest’anno presenta alcune novità. Graficamente troverete meno testi ma più selezionati e con la possibilità di approfondire su altri mezzi, più icone e uso del quadrato che rimandano alla visualità del digitale, colori forti (ciano, magenta ...), una lavorazione delle fotografie alla “instagram” secondo i nuovi gusti a cui ci hanno ormai abituato i social network. Le maggiori novità però non sono di confezione, ma di sostanza, legate in particolar modo al rapporto del Teatro con il suo pubblico. Per far questo abbiamo cercato di unire tradizione ed innovazione. Il Teatro Verdi ha dunque una fan page su Facebook che viene costantemente aggiornata con le nuove no-
teatroverdifirenze/
teatroverdifi
SPETTACOLO
tizie ma anche con le fotocronache degli eventi in corso. Ogni singolo spettacolo avrà i suoi approfondimenti nelle rispettive pagine eventi. Cercheremo anche una maggiore interazione con il pubblico che sarà coinvolto in prima persona con promozioni ed altre iniziative. Tutto quello che c’è da fare è dunque cliccare sul “Mi piace” della nostra pagina. Gli eventi più importanti saranno seguibili anche da Twitter, così come gli aggiornamenti, le variazioni di calendario e tutto quello che accade, in tempo reale. Il programma che state sfogliando ha anche una sua versione digitale su Issue, ed è consultabile dunque su internet. Sempre su Issue troverete un riepilogo sintetico dei calendari di tutte le quattordici Stagioni oltre a
user/teatroverdifirenze
TURNO A
issuu.com/teatroverdifirenze
tutti i nuovi materiali promozionali e informativi che verranno via via realizzati durante l’anno. Il Teatro Verdi ha un suo canale You Tube. Troverete in questo spazio i video promozionali, i trailer, le anteprime degli spettacoli in cartellone. Non macheranno tutorial informativi sulle attività del sito, della Stagione e del Teatro. Infine qua sotto trovate un QR code. I possessori di smartphone sanno che fotografando questo codice si ha accesso diretto ad una pagina internet pensata per la lettura “mobile”. In questa pagina ci sarà sempre la scheda completa dello spettacolo in scena in quel momento con tutti gli approfondimenti disponibili (più materiale dunque di quanto presente su questa edizione cartacea).
TURNO B
TURNO C
TURNO D ore 16,45
RAIN MAN
venerdì 21 ottobre
a scelta
sabato 22 ottobre
domenica 23 ottobre
PERSONAGGI
giovedì 27 ottobre
venerdì 28 ottobre
sabato 29 ottobre
domenica 30 ottobre
martedì 15 novembre
mercoledì 16 novembre
giovedì 17 novembre
domenica 20 novembre
HAPPY DAYS
giovedì 1 dicembre
venerdì 2 dicembre
sabato 3 dicembre
domenica 4 dicembre
LA CAGE AUX FOLLES
venerdì 30 dicembre
martedì 3 gennaio
mercoledì 4 gennaio
domenica 8 gennaio
BRACHETTI,CIAK SI GIRA!
i turni di abbonamento per Brignano sono in via di definizione
TUTTO SUO PADRE TAP DOGS
venerdì 10 febbraio
sabato 11 febbraio
domenica 12 febbraio ore 20,45
domenica 12 febbraio
CYRANO DE BERGERAC
giovedì 16 febbraio
venerdì 17 febbraio
sabato 18 febbraio
domenica 19 febbraio
a scelta tra venerdì 2, sabato 3 marzo alle 20,45 e domenica 4 marzo alle 16,45
INFINITA SOGNO DI UNA NOTTE ...
giovedì 15 marzo
venerdì 16 marzo
sabato 17 marzo
domenica 18 marzo
L’APPARENZA INGANNA
giovedì 29 marzo
venerdì 30 marzo
sabato 31 marzo
domenica 1 aprile
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tEAtRO vERdi PLAtEA - gALLERiA - PALCHi
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DUE ACCOGLIENTI FOYER / SERVIZIO GUARDAROBA / BAR / LIBRERIA / IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE / CHIAMATA AUTOMATICA TAXI Palcoscenico
Graticcia
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Ospitalità pubblico
apertura al boccascena 18 m larghezza 25 m lunghezza 16 m montacarichi e golfo mistico
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altezza 18 m larghezza 18 m lunghezza 15 m ascensore di servizio
Per il cinema
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1.497 posti a sedere numerati 796 in platea 120 in galleria 581 nei sei ordini di palchi ingresso con portineria quindici camerini con servizi saletta interviste cabina di proiezione schermo 18 x 10 m sistema dolby stereo
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compagnia della rancia presenta
RAiN MAN
regia sAv A ERiO MARCONi
iN ABB ONA MENtO
con LUCA LAZZAREsCHi LUCA BAstiANELLO v vALER iA MONEtti
da venerdì 21 a domenica 23 OttOBRE
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Rain Man ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon. Rain Man racconta la storia di Raymond, un uomo affetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio familiare e di Charlie, fratello minore arrivista e cinico, che, per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore. Durante il viaggio che li porta a Los Angeles - iniziato con il rapimento di Raymond - Charlie ha modo di conoscerlo meglio e di capire alla fine il valore della diversità: riporterà il fratello in clinica, rinunciando al denaro e scoprendo il significato di un amore incondizionato. In origine il film doveva essere diretto da Steven Spielberg, mentre il ruolo dell’arrogante Charlie Babbitt era per Dustin Hoffman, ma l’attore optò per il fratello Raymond dopo aver frequentato un istituto di persone affette da autismo. Il personaggio di Raymond è stato ispirato ad una figura vera, quella di Kim Peek.
a Compagnia della Rancia propone nella stagione 2011/2012 un’importante novità: dopo aver realizzato negli ultimi venticinque anni tantissimi musical di successo, affianca adesso nelle proprie produzioni la prosa, tenendo a battesimo la prima regia nel genere, di Saverio Marconi. Il regista è stato e continua ad essere un vero e proprio campione d’incassi nel teatro musicale in italiano con titoli diventati dei classici come La piccola Bot Bottega degli orrori, Sette spose per sette fratelli, Grease, Pinocchio, fino al più recente Cats. Marconi si misura adesso con l’adattamento teatrale di Rain Man, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman, che all’epoca commosse il mondo intero. Vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, candidato ad otto e vincitore di quattro premi Oscar (miglior attore protagonista Dustin Hoffman, miglior regia, miglior scenografia e miglior fotografia), è stato diretto al cinema da Barry Levinson.
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luca lazzareschi Diplomatosi alla Bottega Teatrale di Firenze dove ha avuto come maestri Orazio Costa, Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi, ha affrontato un notevole repertorio di autori, alternando ai classici greci ed elisabettiani opere di drammaturgia contemporanea italiana e straniera. Ha partecipato a più di cinquanta spettacoli prodotti dai maggiori Teatri Stabili e dalle maggiori compagnie private italiane. È stato diretto dai maggiori registi italiani: Gabriele Lavia (in Edipo Re di Sofocle, Il Misantropo di Molière, Riccardo II, Otello, Riccardo III e Amleto di Shakespeare), Luca Ronconi (Lo specchio del diavolo di Giorgio Ruffolo), Cesare Lievi (Erano tutti miei figli di Arthur Miller), Antonio Calenda (Re Lear e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, I Persiani di Eschilo), Marco Sciaccaluga (Le tigri di Gian Piero Bona), Gianfranco De Bosio (Edipo tiranno di Sofocle), Pietro Carriglio (Il malinteso di Albert Camus, Orestiade di Eschilo e Amleto di Shakespeare nel ruolo del titolo), Mario Missiroli (Lulù di Frank Wedekind), Marco Tullio Giordana (Morte di Galeazzo Ciano di Enzo Siciliano), Vittorio Gassman (Non Essere e Macbeth di Shakespeare), Glauco Mauri (Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare), Massimo Luconi (Sarabanda di Ingmar Bergman), Giuseppe Patroni Griffi (Un marito di Italo Svevo), e molti altri ancora. Vincitore di numerosi premi tra cui il Randone Prima fila (1999), il Premio della critica teatrale per Erano tutti miei figli (2002) e nel 2008 l’Eschilo d’Oro a Siracusa per l’insieme delle sue partecipazioni ai cicli degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa. Per il cinema, ha recitato in Parfums d’Alger regia di Rachid Benhadj, Where angels fear to tread, regia di Charles Sturridge, Vuoti a perdere, regia di Massimo Costa e Novembre regia di Alberto Guiducci. Sul piccolo schermo, è apparso tra i protagonisti di Incantesimo IV, L’impero, Il mastino, Un caso di coscienza 3, Giulio Cesare, ultimo atto. Dal gennaio 2011 è Direttore Artistico del Festival della Versiliana.
RAIN MAN adattamento teatrale DAN GORDON sceneggiatura BARRY MORROW regia associata GABRIELE ELEONORI e con GIAN PAOLO VALENTINI IRENE VALOTA BEPPE CHIERICI DURATA
2 h + intervallo DEBUTTO
Milano 04/10/2011 PER SAPERNE DI PIÙ
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luca bastianello Laureato alla Sapienza di Roma in Arti e Scienze dello spettacolo si diploma all’Accademia d’arte drammatica Palcoscenico del Teatro Stabile del Veneto, diretta da Alberto Terrani. Il suo debutto ufficiale in teatro avviene il 7 ottobre 2003 al Teatro Eliseo di Roma con Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, nel ruolo di Werther, per la regia di Piero Maccarinelli. In seguito interpreta il protagonista nella tragedia Ippolito di Euripide al Teatro Olimpico di Vicenza, è al Festival di Todi 2004, con Feel the wall, interpreta Melchiorre in Risveglio di Primavera di Wedekind, regia di Lorenzo Amato, nel 2005 ritorna al Teatro Olimpico di Vicenza, interpretando Menelao in Troiane di Euripide, e nello stesso anno è l’interprete del monologo La trama di Amleto, scritto e diretto da Salvatore Chiosi. Scelto per il ruolo di Cristiano nel Cyrano de Bergerac, inaugura la stagione del Teatro Stabile di Roma 2009/10 accanto a Massimo Popolizio. In Tv è il figlio violinista nella fiction Rai Un papà quasi perfetto, con Michele Placido. Nel 2006 è tra i protagonisti della fiction Rai Butta la luna, regia di Vittorio Sindoni e interpreta il personaggio di Diego Blasi in Vivere. Debutta sul grande schermo da protagonista con il thriller-horror La notte del mio primo amore, regia di Alessandro Pambianco. Nella stagione 2009/2010 interpreta il personaggio di Federico Bettini, che ritorna dopo dieci anni nella soap opera Centovetrine. Tra i premi ricevuti la Borsa di Studio Franco Enriquez, il Premio Eleganza Stars & Style con Elisabetta Gardini e, in occasione della 33.ma edizione della Giornata d’Europa l’Oscar dei giovani, consegnato in Campidoglio come riconoscimento di stima per la costanza e i risultati ottenuti con le prime esperienze professionali in televisione e a teatro.
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regia giAMPiERO sOLARi
con ANtONiO ALBANEs sE
da giovedì 27 a domenica 30 OttOBRE
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ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche, specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova un suo preciso posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità. “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.”
he cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità. La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi. Lo spettacolo Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora sedici ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. Personaggi appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto
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antonio albanese
PERSONAGGI regia di GIAMPIERO SOLARI testi MICHELE SERRA ANTONIO ALBANESE collaborazione ai testi Piero Guerrera Enzo Santin Giampiero Solari
DURATA
1 h e 40‘ senza intervallo DEBUTTO
2005 PER SAPERNE DI PIÙ
www.antonioalbanese.info
Nato a Lecco nel 1964, si diploma nel 1991 alla scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. In quegli anni è in teatro, diretto da registi come Gabriele Vacis (Tre Sorelle di Cechov), Alfonso Santagata e Claudio Morganti (Tamburi nella notte di Brecht), J.Carlos Martin (Caligola di Camus) e Giampiero Solari (Calapranzi di Harold Pinter). Nello stesso periodo è autore e attore protagonista degli spettacoli Psicofarmaco (1990) e Uomo (1992) quest’ultimo con la regia di Giampiero Solari. Nel 1991 debutta sul grande schermo con Il viaggiatore cerimonioso per la regia di Giuseppe Bertolucci e l’anno successivo in televisione con il programma di Raitre condotto da Paolo Rossi Su la testa. Nel 1993 è nel cast di Puccini Music Show e nello stesso anno è su Italia 1 con la trasmissione Mai dire gol. Nel 1994 è protagonista con Vito e Tita Ruggeri dello spettacolo teatrale Salone Meraviglia regia di Daniele Sala. Dal 1994 al 1996 è in tournée con gli spettacoli Uomo e Salone Meraviglia. Nel 1996 torna al cinema con il film di Carlo Mazzacurati Vesna va veloce e debutta come regista con Uomo d’acqua dolce. L’anno successivo porta in scena Giù al Nord, scritto dallo stesso Albanese, Michele Serra ed Enzo Santin per la regia di Giampiero Solari. Nel 1998 è tra i protagonista della pellicola dei fratelli Taviani Tu ridi. “La risata è un Il 1999 lo vede tornare al cinema abbraccio, un in qualità di regista e attore con il film La fame e la sete, alla cui bisogno che ci sceneggiatura collabora Vincensarà sempre”. zo Cerami e a luglio dello stesso anno è protagonista dell’opera buffa e inedita Concerto apocalittico per Grilli, Margherite, Blatta e Orchestra scritta da Stefano Benni con musiche originali composte da Ennio Morricone e Luca Francesconi. Nel 2000 è accanto a Fabrizio Bentivoglio nel film La lingua del Santo per la regia di Carlo Mazzacurati e nel febbraio dell’anno successivo debutta alla Scala di Milano come interprete della celebre fiaba musicale Pierino e il lupo di Prokof’ev. Nel 2002 esce nelle sale cinematografiche Il nostro matrimonio è in crisi di cui è regista, interprete e sceneggiatore con Vincenzo Cerami e Michele Serra e torna a teatro con Buffa Opera, atto unico per attore orchestra e coro scritta da Stefano Benni. L’anno successivo è in tv con Non c’è problema programma di Raitre che diventa anche spettacolo teatrale. Nel 2004 è sul grande schermo con E’ già ieri di Giulio Manfredonia, nel 2005 porta in scena Personaggi e viene diretto, lo stesso anno, da Pupi Avati nella pellicola La seconda notte di nozze. E’, inoltre, in scena con Psicoparty scritto con i “soliti” Serra, Solari, Guerrera e Santin per la regia di Giampiero Solari. Sempre nel 2007 torna al cinema con due film, Manuale d’amore 2 regia di Giovanni Veronesi e Giorni e Nuvole di Silvio Soldini. Dal 2007 al 2011 partecipa al programma di Raitre Che tempo che fa. Nel 2009 esce nelle sale cinematografiche Questione di cuore di Francesca Archibugi del quale è protagonista insieme a Kim Rossi Stuart. Nello stesso anno debutta, al Teatro Alla Scala di Milano, nella regia lirica con Le convenienze ed inconvenienze teatrali, farsa in un atto, di Gaetano Donizetti. Nel 2010 è in tournée con lo spettacolo Personaggi scritto con Serra, Guerrera e Santin con la collaborazione di Giampiero Solari. Nel 2011 è al cinema con il film Qualunquemente per la regia di Giulio Manfredonia, e prende parte al film di Woody Allen Bop Decameron attualmente in lavorazione.
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Ristoranti
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Murciano iniziative con Juste Pour rire France presenta
BRACHEtti, CiAK si giRA!
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con ARtURO BRACHEtti
regia di sERgE dENONCOURt
da martedì 15 a domenica 20 NOvEMBRE
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da solo in una sessantina di personaggi. Lo spettacolo ha inizio con un enorme televisore in cui Arturo interpreta, con cambi fulminei di costume, i personaggi che popolavano i film del pomeriggio TV: Zorro, Mary Poppins, Maciste, cowboys, corsari e avventurieri. Brachetti racconta e fa rivivere con trasformazioni e cambi di truccatura lampo, tutti i personaggi più famosi, quelli che lo impressionarono molto fin dalle sue primissime uscite al cinema: da Baby Jane ai musicals … ma anche la storia di Lon Chaney che, chiamato anche lui l’uomo dai 1000 volti, fu il pioniere dei trucchi facciali di personaggi diventati icone. L’evocazione del mondo di Fellini chiude la prima parte dello spettacolo, come massimo connubio tra invenzione scenica e evocazione onirica. La seconda parte è quasi interamente dedicata ai grandi film hollywoodiani con una parata di personaggi da fare invidia a una cineteca: Charlie Chaplin, Gene Kelly, King Kong, Liza Minneli, Gollum, Harry Potter, e molti, molti altri ancora.
opo alcuni anni di assenza come tuttosolituttosoli sta del suo spettacolo, Brachetti ritorna nel ruolo di mattatore in un One Man Show che racchiude il meglio del suo repertorio, per creare uno show dal divertimento mitragliante di sorprese, come già ne l’Uomo dai 1000 volti e in Change, lo spettacolo che è stato in cartellone a Londra per 3 mesi. La nuova tournée di Ciak si gira! torna dopo una stagione di “tutto esaurito” nei più prestigiosi teatri di Francia, Italia e al Teatro Folies Bergere di Parigi. “Ciak si gira!”: frase magica che evoca il momento in cui l’artefice del cinema crea il sogno, è il titolo con il quale l’artefice Brachetti ci porta in un sorprendente viaggio nell’universo cinema. In una serie di numeri, momenti teatrali ed evocativi, con una nuova ambientazione scenografica, Arturo rivive il suo amore per la settima arte e cerca di riportare la meraviglia degli effetti speciali in uno spettacolo dal vivo dove vola, sparisce si trasforma
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Arturo brachetti
BRACHETTI, CIAK SI GIra!
DURATA
1 h 55’ + intervallo DEBUTTO
Varese 18/10/2011 PER SAPERNE DI PIÙ
www.brachetti.com
Brachetti “appare” a Torino, città magica per eccellenza, nel 1957 e passa l’infanzia nella grigia periferia giocando tutti i giorni con un teatrino di marionette. A undici anni il padre lo manda in un collegio religioso che si rivelerà fondamentale per lo sviluppo della sua vocazione teatrale. Qui, infatti, incontra un giovane prete, Don Silvio Mantelli, che si diletta di giochi di prestigio. Arturo passa, quindi, l’adolescenza nel magazzino dove Don Silvio tiene decine di giochi e libri di magia. E’ un bravo ragazzo, non perde tempo a giocare a pallone, e in breve conquista la fiducia del sacerdote che gli affida anche le chiavi del teatrino. Con qualche costume prestato e un paio di trucchi si esibisce nel suo primo numero di trasformazioni: una strega, una cantante e un uomo in frac. Arturo ha solo 15 anni. Al Circolo Amici della Magia e, più tardi al Circolo Magico di Alberto Sitta, riceve incoraggiamenti che lo stimolano a continuare la ricerca nel campo del trasformismo, forma d’arte dimenticata dai tempi di Fregoli (1867-1936). Arturo si ingegna e riesce a produrre un numero dove in dieci minuti interpreta sei personaggi con cambi di costume fulminei. Con questa esibizione vince in Italia il premio Bustelli e viene presentato a Parigi da Gerard Majax a Jean Marie Rivière, allora direttore artistico del Paradis Latin. Viene assunto e rimane come attrazione vedette per circa due anni. La sua carriera comincia, dunque, negli anni ’80 a Parigi quindi, in Germania come vedette e presentatore del trionfale Flic flac di André Heller. A Londra, il suo spettacolo Y resta in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre e vince il premio Swet Award for the Best Newcomer (il corrispettivo del Tony Award di Broadway). Nello stesso anno si esibisce nel Gala di Natale al Teatro dell’Opera di Covent Garden in presenza di “Un sorprentutta la famiglia reale inglese. dente viaggio Ritorna in Italia dove partecipa come ospite fisso alla trasmissionell’universo ne Al Paradise di Michele Guardì del cinema”. e Antonello Falqui. In teatro il successo italiano arriva subito con Varietà per la regia di Maurizio Scaparro, con Massimo Ranieri e Marisa Merlini. Pur continuando le sue apparizioni televisive, Arturo diventa uno dei più amati personaggi della scena teatrale italiana grazie ad un numero impressionante di titoli in cartellone. Con la Compagnia della Rancia e Saverio Marconi, entra nel mondo del grande musical italiano con Fregoli (“Biglietto d’oro” 1995, con 280.000 biglietti venduti) e Brachetti in techincolor. L’America scopre Arturo in un fulmineo quanto sorprendente ruolo nel Drew Carey Show, in diretta televisiva dagli studi della Warner Bros di Hollywood. Brachetti è considerato oggi il più grande attore-trasformista del mondo, capace di interpretare in un solo spettacolo teatrale fino a ottanta personaggi diversi e persino di superare se stesso arrivando fino a cento trasformazioni come in One man show. E’ una delle poche star italiane di livello internazionale, si esibisce indifferentemente in diverse lingue e in centinaia di teatri nel mondo. Nel 2008 realizza un suo vecchio sogno, far rinascere il varietà e il Music-hall, è cosi che nasce il Gran varietà Brachetti interpretato con attrazioni internazionali, e un corpo di ballo. La sua ultima creazione come regista è Pierino e il lupo, fiaba musicale di Sergej Prokof’ev, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che Arturo interpreta trasformandola in un’edizione magica.
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www.acifirenze.it associ@acifirenze.it 21-09-2011 11:15:07
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compagnia della rancia presenta
HAPPY dAYs
regia sAv A ERiO MARCONi
iN ABB ONA MENtO
opera originale di gARRY MARs MARsHALL
da giOvEdi 01 a dOMENiCA 04 diCEMBRE
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attraverso un’atmosfera allegra e spensierata - ma senza dimenticare solidi valori morali - le vicende quotidiane di una tipica famiglia borghese, i Cunningham. Tra le note di una musica divertente e piena di energia, come l’indimenticabile sigla, anche a teatro ci saranno Howard, il capofamiglia, sua moglie Marion, casalinga perfetta e i loro due figli, Richie e Joanie “sottiletta”. Naturalmente non può mancare il mitico Fonzie, il meccanico dal fascino irresistibile e dall’inconfondibile “hey”, con i capelli impomatati e l’indimenticabile giubbotto di pelle, capace di attirare l’attenzione schioccando le dita, una vera e propria icona generazionale. La nuova produzione della Compagnia della Rancia trascinerà gli spettatori nel mondo del divertimento; la versione italiana del musical Happy Days ha preso forma sotto la guida di Saverio Marconi, che ha lavorato, con un tocco tutto italiano, sulla struttura dello spettacolo, sulla caratterizzazione dei personaggi e su come raccontare questa storia e ricordare i pomeriggi spensierati davanti alla tv.
a Milwaukee ai teatri italiani per un musical che conquisterà gli spettatori: è Happy Days, il nuovo spettacolo della Compagnia della Rancia ispirato al celebre telefilm cult degli anni ‘80. Happy Days è un’opera di Garry Marshall, americano di origini italiane (il vero cognome è Masciarelli) autore di molti show televisivi statunitensi, creatore di serie tv di successo come Mork & Mindy e regista di tanti successi cinematografici, tra cui il film Pretty Woman e Paura d’amare. La musica e il libretto sono di Paul Williams, mentre gli arrangiamenti sono di John McDaniel, che ha curato anche la supervisione alle musiche di questo nuovo spettacolo. La serie tv Happy Days - nata nel 1974 sull’onda del successo cinematografico del film American Graffiti e risultata nei sondaggi la più amata dagli spettatori italiani, ha accompagnato generazioni di spettatori per undici stagioni e 255 episodi complessivi ambientati nella Milwaukee degli anni ‘50, carica di sogni e di speranze, racconta,
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SAVERIO MARCONI
happy days produttore esecutivo MICHELE RENZULLO scene e costumi CARLA RICOTTI coreografie GILLIAN BRUCE direzione musicale VINCENZO LA TORRE disegno luci VALERIO TIBERI disegno fonico ENRICO PORCELLI DURATA
2 h + intervallo DEBUTTO
Milano 24/03/2011 PER SAPERNE DI PIÙ
www.happydays.musical.it
Saverio Marconi, nato a Roma, è per tutti il punto di riferimento del musical in Italia. La sua carriera è maturata attraverso diverse esperienze: attore di cinema, teatro, radio e tv, insegnante di teatro, regista teatrale, fino ad arrivare ai progetti come regista cinematografico. Formatosi in Toscana, dove si iscrive prima alla Scuola di Recitazione di Dory Cei di Firenze, e poi al Teatro Studio del Metastasio di Prato, in cui insegnano Paolo Emilio Poesio e Paolo Magelli, ottiene la sua prima scrittura in una produzione di prosa nel 1970, proprio dai padri della commedia musicale, Garinei e Giovannini. Prosegue la sua attività di attore teatrale con il Teatro Stabile di Torino, dove lavora con importanti registi come Franco Enriquez e Aldo Trionfo. Dopo alcune esperienze nel cinema, Marconi incontra Paolo e Vittorio Taviani, dai quali ottiene la parte di Gavino in Padre Padrone che gli vale l’ambito Palmares al Festival di Cannes e il Nastro d’Argento come migliore interprete. Altri grandi registi come Gillo Pontecorvo, Luigi Comencini, Pasquale Squitieri lo dirigono come protagonista in numerosi film. Successivamente si sperimenta come regista teatrale con un piccolo gruppo marchigiano non professionista. E’ il primo contatto che lo porterà a far nascere a Tolentino la Scuola di Recitazione di cui è ancora oggi Direttore Artistico e, poi, la Compagnia della Rancia. Fa del musical il suo obiettivo produttivo e artistico, portando la “Un classico Compagnia ad essere una delle prime realtà teatrali italiane. Dal americano 1988 firma la regia dei musical: lavorato con La piccola bottega degli orrori, A un tocco tutto chorus line, La cage aux folles, Cabaret, Dolci vizi al foro, West side italiano”. story, Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette fratelli, Le notti di Cabiria, Grease, Hello, Dolly!, A qualcuno piace caldo, Dance!, e Pinocchio lo spettacolo-evento, scritto con i Pooh e Pierluigi Ronchetti. Dal 1997 è anche co-direttore artistico di Musical Italia, con cui produce e dirige Grease lo spettacolo che cambia la visione del musical in Italia. Nel 2000 Dance!, primo suo grande successo di musical originale lo convince a impegnarsi in futuro in una nuova sfida: abbandonare l’adattamento di musical d’importazione e creare nuovi musical originali che possano essere rappresentati in Italia e all’estero. La sua esperienza di uomo di spettacolo lo ha anche portato a sperimentarsi in nuovi generi: la regia delle opere liriche, la regia del concerto di Gianni Morandi Come fa bene l’amore e la regia di spot pubblicitari. Nel 2005 Saverio Marconi mette in scena il musical Tutti Insieme Appassionatamente che vede il debutto teatrale di Michelle Hunziker. L’anno seguente dirige la versione italiana di The Producers di Mel Brooks, con l’interpretazione di Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi e cura la regia di Sweet Charity con Lorella Cuccarini e Cesare Bocci. Il 2008 si apre per Marconi con la nuova edizione di A Chorus Line (co-regia con Baayork Lee) e la versione teatrale italiana del famosissimo Disney Channel Original Movie High School Musical (co-regia con Federico Bellone), prima produzione ufficiale di un musical Disney in Italia. Nel 2009 dirige (regia associata con Daniel Ezralow) la versione italiana del mitico Cats di Andrew Lloyd Webber. Ad aprile 2011 è tornato in scena come attore, interpretando il ruolo di Abel Znorko in Variazioni Enigmatiche di Éric-Emmanuel Schmitt per la regia di Gabriela Eleonori.
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con MAssiMO gHiNi e CEsARE BOCCi Peeparrow entertainment presenta
iL viZiEttO
iN ABB ONA MENtO
LA CAgE AUX FOLLEs
un musical firmato MAssiMO ROMEO PiPARO
da venerdì 30 diCEMBRE a domenica 08 gENNAiO
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che ha avuto un ottimo successo di pubblico. La storia narra la vicenda di Renato e del suo compagno Albin: gestiscono uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d’arte di “Zazà”. I due, che vivono insieme da oltre vent’anni, hanno cresciuto assieme Laurent, figlio di Renato, nato da una fugace relazione eterosessuale con una ballerina. La tranquilla vita dei due viene però messa a dura prova quando Laurent annuncia di essersi fidanzato con la figlia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desidererebbe che Albin non fosse presente, per non fare cattiva impressione sul futuro suocero. Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movimentano la vicenda fino a una inevitabile conclusione a sorpresa. La produzione originale del 1983 vinse sei Tony Award (gli Oscar del Musical), tra cui Miglior musical. Tony Award alla riedizione del 2010 come “Best Revival”.
a cage aux Folles” è un musical americano del 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e Harvey Fierstein (libretto). È un adattamento dell’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato tratto nel 1979 il film Il Vizietto. Il musical debuttò il 21 agosto del 1983 e chiuse il 12 novembre 1987 dopo 1.761 repliche. La regia dello spettacolo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon. I protagonisti furono interpretati da Gene Barry e George Hearn. La produzione londinese aprí il 7 maggio 1986 e rimase in scena otto mesi. Fra le canzoni più popolari di questa produzione meritano menzione The Best of Times e soprattutto I Am What I Am (“sono quel che sono”), un inno alla “diversità” (“questo è il mio mondo, / quindi ci voglio un pizzico di orgoglio”), divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all’interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor,
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MASSIMO ROMEO PIPARO
IL VIZIETTO LA CAGE AUX FOLLES musical di JERRY HERMAN e HARVEY FIERSTEIN scene GIANLUCA AMODIO costumi NICOLETTA ERCOLE coreografie BILL GOODSON direzione musicale EMANUELE FRIELLO luci DANIELE CEPRANI suono LUCA FINOTTI DURATA
2 h 10’ + intervallo DEBUTTO
Ha studiato Lettere Moderne presso l’Università di Messina. Dapprima giornalista e critico musicale insegna successivamente “Istituzioni e tecniche di Regia” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina. Direttore Artistico del Teatro Greco di Tindari, nel 1996 dirige Corrado Guzzanti nel suo debutto teatrale con lo spettacolo Millenovecentonovantadieci. Nel ’98 fonda la Planet Musical Italy con cui ha prodotto e diretto le edizioni originali dei musical più famosi: Evita, Tommy e Jesus Christ Superstar. Con quest’ultimo allestimento è riuscito a riportare sulle scene, a trent’anni dal film, Carl Anderson nel ruolo di Giuda, vantando tutt’oggi il record italiano del musical più longevo coi suoi undici anni consecutivi di programmazione. Ha inoltre curato la traduzione in italiano e diretto l’edizione integrale del Musical My Fair Lady. Dal 2001 è in programmazione il grande successo La febbre del “Un inno alla sabato sera che ha già registrato il record italiano di programmadiversità con zione nello stesso Teatro con seinevitabile dici settimane consecutive al Nazionale di Milano (spettacolo più conclusione a visto della stagione). Nell’estate sorpresa”. del 2002 ha inaugurato il Festival di Benevento Città Spettacolo diretto da Maurizio Costanzo, con il musical Lady Day - La Signora Billie Holiday” interpretato da Amii Stewart, di cui ha scritto il libretto originale. Dal 2000 al 2004 è il Direttore Artistico del Teatro Nazionale di Milano. Nel 2004 è autore per il programma Rai Uno Stasera Pago io - Revolution condotto da Fiorello. Dal febbraio 2005 è autore e capo progetto delle tre edizioni di Ballando con le stelle condotto da Milly Carlucci su Rai Uno. Nel 2006 è Direttore Artistico e autore per la Endemol Italia di Notti sul ghiaccio condotto da Milly Carlucci su Rai Uno. Nel gennaio 2007 ha debuttato con un nuovo musical di Cole Porter, Alta società interpretato da Vanessa Incontrada. Dal gennaio 2008 è consulente di Rai Uno per lo sviluppo e la creazione di nuovi format TV. La stagione teatrale 2008/2009 lo vede impegnato nella messinscena di due nuovi musical: Hairspray – grasso è bello”, eletto a Londra e Broadway ”miglior musical dell’anno” e Cenerentola, con Roberta Lanfranchi e Antonio Cupo. Nella stagione 2010/2011 riporta in scena nei maggiori teatri italiani, dopo 15 anni dalla prima rappresentazione italiana e al suo 40°anniversario, lo storico musical Jesus Christ Superstar ottenendo un grande successo di pubblico e critica con Max Gazzè e Ivan Cattaneo nel ruolo di Erode, Matteo Becucci, Mario Venuti, Simona Bencini e Paride Acacia. Oltre al musical La Cage aux Folles, in questa stagione Massimo Romeo Piparo porta in tour la commedia brillante “tutta al femminile” Smetti di piangere Penelope! che arriva in Italia per la prima volta dopo lo strepitoso successo ottenuto a Parigi, dove è rimasta in scena per tre anni consecutivi con oltre 600 repliche all’attivo. Per il Sistina curerà la regia e il riadattamento della commedia musicale di Garinei & Giovannini Rinaldo in campo con musiche di Domenico Modugno, messo in scena per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia.
Roma-Sistina 22/11/2011 PER SAPERNE DI PIÙ
www.peeparrow.com 36
P Sede legale: Via della Costituente, 18 56024 PONTE A EGOLA - (PI) E-mail: dibeatr1@libero.it Part.IVA 01309360509
Sede operativa: Via XXIV Maggio, 18 50051 CASTELFIORENTINO - (FI) Tel. 0571 64875 - 0571 634623 Fax 0571 629764
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eleven srl presenta
tUttO sUO PAdRE
iN ABB ONA MENtO
di e con ENRiCO BRigNANO
regia ENRiCO BRig igNANO
da sabato 04 a domenica 05 FEBBRAiO
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FUORI SEDE
mento dando così agli affezionati frequentatori del teatro di via Ghibellina una gustosa opportunità di scelta in più. Secondo le prime informazioni la produzione dello spettacolo si annuncia imponente con un’orchestra di molti elementi, un corpo di ballo e altro ancora. Anche la struttura che accompagnerà l’artista sarà adeguata ed ecco che allora si è reso necessario cambiare contenitore così come già successo nelle passate stagioni del Verdi. Brignano si esibirà al Mandela Forum di Campo di Marte ancora una volta allestito a grande sala teatrale. Non appena saranno disponibili notizie più precise, le comunicheremo come consuetudine via stampa e radio e, agli abbonati che ce lo hanno lasciato, via e mail. Sul piano della comunicazione vi ricordiamo che da quest’anno il Teatro Verdi si è dotato di nuovi strumenti di relazione sociale con il pubblico come Facebook, Twitter e You Tube (vedi il dettaglio a pagina 14). Anche su questi canali sarà possibile trovare le nuove comunicazioni sullo spettacolo di Brignano, aggiornate in tempo reale.
n attimo prima di andare in stampa con questo programma è arrivata la conferma che Enrico Brignano rappresenterà in questa stagione un suo nuovo spettacolo inedito. Abbiamo fatto in tempo anche a strappare il titolo del nuovo show che è Tutto suo padre. Al momento non si conosco altri particolari. Quello che è certo è che sarà il degno seguito del fortunatissimo Sono romano ma non è colpa mia che ha ottenuto in tutta Italia nella passata stagione un successo clamoroso (ricordiamo cinque sold out solo all’Obihall di Firenze). L’attore in questi mesi è impegnato televisivamente su più fronti: è co conduttore del programma di punta di Italia 1 Le Iene insieme a Ilary Blasi e Luca Argentero e sarà guest star della nuova serie I Cesaroni 5. Una volta avuta la conferma di questa nuova produzione firmata Brignano, la direzione artistica della stagione teatrale del Verdi è riuscita a portare a Firenze lo spettacolo inserendolo non solo in cartellone, ma anche in abbona-
ENRICO BRIGNANO
TUTTO SUO PADRE
distribuito da NEW STAR - the base
DURATA
n.d. DEBUTTO
n.d
Nato a Roma nel 1966, è cresciuto all’Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti. Partecipa come comico e barzellettiere alla prima edizione del programma La sai l’ultima?, in onda su Canale 5. Nel 1998 e nel 2000 è Giacinto in Un medico in famiglia; la fortunata serie tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue adesso anche in teatro con estremo interesse. Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere. Inizia l’ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e cabaret e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel fim South Kensington dove recita al fianco di Rupert Everett. Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello con i quali girerà altri film negli anni successivi. “Una produzione Nel 2007 conduce un quiz su Rai 2, imponente con dal titolo Pyramid, con Debora Salun’orchestra di valaggio. Dallo stesso anno fa parte del cast molti elementi”. dei comici di Zelig, la trasmissione che lo ha definitivamente consacrato presso il grande pubblico come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni. Dal 2009 al 2011 ha portato in giro per l’Italia con grandissimo successo lo spettacolo Sono romano ma non è colpa mia (ben x repliche solo a Firenze lo scorso anno all’Obihall). Sono romano ... è uno show che dà voce a sentimenti ed emozioni dove Brignano riflette ad alta voce, dà corpo ai ricordi di famiglia ma di una famiglia allargata, che risalendo di nonno in nonno, arriva fino a nonno Romolo, primo re di Roma. Nei suoi esilaranti monologhi, l’artista, mette alla berlina vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore: un viaggio insomma tra le piccole e grandi nevrosi degli italiani. Con l’aiuto e la maestria delle musiche di Armando Trovajoli e dell’orchestra diretta dal maestro Federico Capranica, Brignano ha accompagnato il pubblico per mano attraverso i “monumenti e i ruderi” dei suoi pensieri. Nel 2010 interpreta a teatro il ruolo di Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano e Valerio Mastandrea. Quest’anno anno conduce su Italia 1 Le Iene, con Ilary Blasi e Luca Argentero. Nel 2012 sarà un guest-star nella serie popolare televisiva I Cesaroni 5 le cui riprese sono iniziate l’11 luglio 2011.
PER SAPERNE DI PIÙ
www.enricobrignano.it
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P RASSEGNE
ANTEPRIME
EVENTI
FESTIVAL
ORIGINAL SOUND
s copr i la p ro gra m m a z i o n e s e m p re ag gi o r n at a su w w w. o d e o n . i nto sc ana.it Pi a z z a Stroz z i , Fi re nze - I nfo : 055.214048 - w w w.o deo n.into sc ana.i t
50 GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE A FIRENZE 2011 > 5a EDIZIONE
20 OTTOBRE /9 DICEMBRE 2011
ODEON FIRENZE PIAZZA STROZZI
20/23 OTTOBRE
4/9 NOVEMBRE
Festival del cinema francese
CINEMA E DONNE
28/29 OTTOBRE
12/19 NOVEMBRE
Rassegna di cinema finlandese
Festival internazionale del film documentario
Florence Indian Film Festival
21/24 NOVEMBRE
9 DICEMBRE
FRANCE ODEON
25 NOVEMBRE/1 DICEMBRE
FLORENCE QUEER FESTIVAL
XXXIII Festival internazionale di
UNA FINESTRA SUL NORD 30 OTTOBRE/1 NOVEMBRE
IMMAGINI & SUONI DEL MONDO
Festival internazionale di cinema e arte a tematica LGBT
FESTIVAL DEI POPOLI
2/8 DICEMBRE
RIVER TO RIVER
LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL
Festival del film etnomusicale
Festival internazionale di film sulle arti contemporanee
EVENTI SPECIALI
2 NOVEMBRE Cospe presenta: TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL 25/26 OTTOBRE 10 NOVEMBRE INTERCITY FESTIVAL HELSINKI CINEMA AFRICANO 24-27 OTTOBRE 20 NOVEMBRE INSULAE CINEMA CHE EMERGE Cesvot presenta: Corsica e Sardegna RACCORTI SOCIALI
PREMIO N.I.C.E. CITTÀ DI FIRENZE
New Italian Cinema Events
26 NOVEMBRE STATI GENERALI DEL DOCUMENTARIO IN TOSCANA
16/19 NOVEMBRE
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iN ABB ONA MENtO
di dEiN PERRY
di dEiN PERRY’s
regia Nig igEL tRiFFitt
da venerdì 10 a domenica 12 FEBBRAiO
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Gli elementi di questo successo si ritrovano in sei irresistibili artisti di Newcastle, la città mineraria australiana a nord di Sidney dove Dein Perry decide di dar vita ad uno show ispirato proprio alla sua esperienza nelle fabbriche. Arrivato a Londra Perry conosce lo scenografo e regista Nigel Triffitt: il loro incontro dà vita ai Tap Dogs. Dal 1998 sono in tournée nel mondo, anche con quattro compagnie contemporaneamente, esibendosi in ogni angolo del pianeta: Europa, Asia, America, Africa e Australia. Nel 2000 i Tap Dogs terminano la tournée e tornano in Australia per partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi facendo esibire contemporaneamente oltre 1.000 Tap Dogs (reclutati da tutte le compagnie del mondo) per un pubblico di 3.5 miliardi di spettatori tv. Nel 2000 esce nei cinema Bootmen film diretto da Dein Perry e ispirato alla sua esperienza nei Tap Dogs. E nel 2010 tornano sulle scene pronti a travolgere con la loro energia gli spettatori di tutto il mondo con un nuovo straordinario spettacolo che reinventa il Tap per il nuovo millennio.
opo l’incredibile successo riscosso nei più importanti teatri mondiali, i Tap Dogs tornano sulle scene con un look totalmente nuovo, pronti a travolgere gli spettatori con 80 minuti di pura adrenalina! Questo show nasce nel 2010 dal talento di Dein Perry – ideatore e coreografo dei Tap Dogs - per celebrare il 15° anniversario della nascita della Compagnia e come tributo al successo e alla grande popolarità che la danza ha raggiunto nel mondo. Dal debutto trionfale al Sydney Festival nel 1995 bissato l’anno successivo con lo stesso sensazionale successo al Festival di Edimburgo, i Tap Dogs non si sono mai fermati, conquistando e elettrizzando le platee di tutto il mondo grazie all’energia e all’inventiva di questi sensazionali artisti. Hanno toccato finora 330 città, 37 nazioni e sono stati applauditi da undici milioni di spettatori. E’ uno spettacolo davvero senza precedenti, che combina la precisione e il ritmo contagioso del Tip Tap con la forza e la sensualità degli atletici corpi dei ballerini.
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DEIN PERRY
TAP DOGS ideatore e coreografo DEIN PERRY scenografie e regia NIGEL TRIFFIN
DURATA
1 h 20’ DEBUTTO
Spoleto 1997 PER SAPERNE DI PIÙ
www.tapdogs.co.uk
Dein Perry ideatore e coreografo di Tap Dogs, ha fatto molta strada da quando ballava il “tap” nel garage dietro la casa della sua insegnante di danza a Newcastle. Trasferitosi a Sidney dove cerca di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo, per dieci anni lavora nel teatro fino alla grande svolta, grazie ad un ruolo principale in 42nd Street. Al termine di questa esperienza decide di dar vita ad uno spettacolo contemporaneo che si ricollega alla sua esperienza nelle fabbriche di Newcastle. Nel 1991 può avvalersi di una sovvenzione dell’Australia Council Development, grazie alla quale fonda i Tap Brothers, una primissima versione dei Tap Dogs. Successivamente gli viene offerta la possibilità di co-coreografare ed esibirsi nel musical del West End Hot Shoe Shuffle e i Tap Dogs diventano i protagonisti assoluti dello spettacolo. Grazie a questa collaborazione Dein nel 1995 riceve il suo primo Olivier Award. Nel 1994 crea lo spettacolo Tap Dogs. Lo show è il vero successo del Festival di Sydney 1995 e da quel momento inizia una tournée che tocca cinque continenti e 300 città del mondo (dieci anni di tour solo negli Stati Uniti). I Tap Dogs hanno ricevuto oltre undici premi internazionali, tra cui un New York 1997 Oboe Award, il Premio Pegaso al Festival di Spoleto, L’Australian Variety Award per l’Entertainer of the Year, e il “Uno spettaMo Award come Show Business Ambassador del 1998. colo che re Nel gennaio 1998 debutta Steel inventa il tap City. Lo spettacolo è diretto, coreografato e interpretato da Dein, per il nuovo con musiche di Tim Finn, un cast millennio”. di tredici artisti e quattro musicisti. Lo show in tour nel 1998 in Australia approda successivamente a New York al Radio City Music Hall per un’intera stagione. Dein cura la regia e le coreografie del suo primo lungometraggio, Bootman che esce in tutto il mondo nell’ottobre 2000 ricevendo cinque AFI Award. Cura la coreografia dell’imponente Eternity nella quale 1.300 ballerini ballano durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Sidney 2000, esibizione trasmessa dalle tv di tutto il mondo. Nel 2005 Tap Dogs celebrano il loro 10 ° anniversario con il ritorno sul palco di Dein Perry che li guida in un sold-out tour in Australia. Per garantire che lo stile inconfondibile della Compagnia prosegua nel tempo, Dein forma una nuova generazione di giovani danzatori riuniti con il nome di Tap Pups. Esistono oltre 180 Tap Pups iscritti, molti dei quali si sono esibiti al fianco dei Tap Dogs durante eventi nazionali. Negli anni successivi Dein collabora per creare e dirigere le cerimonie di apertura delle partite di Football dei South Sydney RabbitoshLegue Club, del National Rugby League Centenary (una perfomance con 1.000 ballerini), e della finale della National Rugby League. Nel 2009 Dein è direttore creativo per l’Australia Day Fireworks Spectacular coordinando oltre 100 imbarcazioni. Lo stesso anno, insieme alla moglie Lisa, inaugura la Tad Dogs Hq a Sidney, che attualmente è anche la sede dei Tap Pups. Dein collabora anche per la World Cup Soccer Bid Campaign per i mondiali del 2018, continua a lavorare per l’Australia’s Premiere Football Code NRL, per la World Master Game Opening Ceremony e per V8 Supercars; ed infine cura la regia di The Next Step una nuova ed emozionante fusione di diversi stili di danza.
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P www.audioclinic.it
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Khora teatro e teatro stabile d’abruzzo presentano
CYRANO dE BERgERAC
con ALEssANdRO PREZiOsi
regia ALEss ssANdRO PREZiOsi
iN ABB ONA MENtO
di EdMON MONd d ROstAN stANd stAN
da giovedì 16 a domenica 19 FEBBRAiO
L
detto di Guascogna, ammiratore temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.
a celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica ebbe già dalla prima rappresentazione, un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane. L’opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all’insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, ca-
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ALESSANDRO PREZIOSI
CIRANO DE BERGERAC CYRANO DE BERGERAC scene ANDREA TADDEI costumi ALESSANDRO LAI luci VALERIO TIBERI traduzione e adattamento TOMMASO MATTEI collaborazione artistica e movimenti scenici NICOLAJ KARPOV
DURATA
2 h + intervallo DEBUTTO
Ascoli Piceno 14/01/2012
Nato a Napoli nel 1973, si laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli con il massimo dei voti. Lasciato lo studio legale dove lavorava, si trasferisce a Milano, dove si diploma all’Accademia dei Filodrammatici. Comincia a lavorare in teatro nel 1998 nel ruolo di Laerte nell’ Amleto che Antonio Calenda ha allestito per il Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia; affronta poi il personaggio di Cristiano nel Cyrano di Corrado De Liadi e, successivamente, produce ed interpreta il monologo Le ultime ore di A.I. tratto da un testo originale di Tommaso Mattei. Sempre con lo Stabile del Friuli-Venezia Giulia, e diretto da Antonio Calenda, recita nell’Agamennone di Eschilo ed è molto applaudito nel ruolo di Oreste in Coefore, entrambi rappresentati a Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nazionale. Nel 2005 è stato Edmund in Re Lear di William Shakespeare (con la regia di Antonio Calenda sempre per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Da ricordare inoltre il monologo Il re degli interstizi dedicato a Fernando Pessoa dov’è accompagnato da Maria Pia De “Un dramma Vito e Rita Marcotulli (tuttora in programmazione). post - romantico Dopo aver partecipato alla fiction di sentimenti e televisiva Città sotterranee, viene scelto per interpretare l’ispettore passioni Pietro Foschi nella fortunata soap umane”. di Mediaset Vivere 2, diventando ben presto uno dei protagonisti più amati. Contemporaneamente viene richiesto come guest - star nella seconda edizione di Una donna per amico. Fra i suoi impegni più recenti vanno menzionati, in ambito teatrale, Tango di una vita per la regia di Patrick Rossi Gastaldi e Un ducato rosso sangue di Sabina Neri, regia di Franco Martini. Lo ricordiamo inoltre apprezzato protagonista per Mediaset della fiction in costume Elisa di Rivombrosa diretta da Cinzia P.H. Torrini grazie alla quale vince un Telegatto come personaggio maschile dell’anno. Torna al teatro con il musical Datemi tre caravelle di Carmelo Pennisi e Massimiliano Durante con musiche di Stefano Di Battista, per la regia del premio Oscar Gianni Quaranta, ove interpreta il ruolo di Cristoforo Colombo (in scena qui al Teatro Verdi di Firenze nella stagione 2006-07). Nel 2004 è protagonista del suo primo film Vaniglia e cioccolato, regia di Ciro Ippolito, e della miniserie tv in sei puntate Il Capitano di Vittorio Sindoni. E’ del 2006 la sua partecipazione al film Tv L’uomo che rubò la Gioconda, con la regia di Fabrizio Costa. Lo stesso anno gira i film I Viceré di Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Federico De Roberto, e La masseria delle allodole, tratto dal libro di Antonia Arslan e diretto da Paolo e Vittorio Taviani. Entrambi i film escono nelle sale nel 2007; il film I Viceré, dopo l’uscita nei cinema, va in onda, in due puntate, su Rai Uno. Nel 2007 è impegnato nella serie Il commissario De Luca, quattro film tv tratti dai romanzi di Carlo Lucarelli per la regia di Antonio Frazzi. Nella stagione 2009-10 è ancora in teatro protagonista di Amleto con la reagia di Armando Pugliese.
PER SAPERNE DI PIÙ
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Civico 69 art
gallery
ARTE CONTEMPORANEA LETTURE D’ARTE ESPOSIZIONI MENSILI EVENTI PRIVATI COLAZIONI DEGUSTAZIONE CAFFE’ & CIOCCOLATO CORSI DI PITTURA CORSI DI FOTOGRAFIA La Galleria Civico69 si propone come uno spazio innovativo nella Firenze storica, una sorta di ritrovo dove meditare sull’Arte Contemporanea e aprire la mente ad altre esperienze sensoriali.
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Il locale vuole essere un punto di ritrovo dove nutrirsi e parlare d’arte, sedersi e discutere sorseggiando un caffe'. E’ infatti a disposizione dell’ospite una vasta e selezionata gamma di bevande pregiate provenienti da tutto il mondo.
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Familie Flöz presenta
iNFiNitA
regia MiCHAEL CHAEL vOgEL HAJO sCHüLER
iN ABB ONA MENtO
un’opera di e con da venerdì 02 BJö öRN LEEsE a domenica 04 MARZO BENJAMiN REBER HAJO sCHüLER, MiCHAEL vOgEL
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che la compagnia non è un’entità fissa, di volta in volta si forma un nuovo gruppo che sviluppa non solo uno spettacolo, ma anche un nuovo metodo di lavoro. L’abilità tecnica e artistica degli attori deriva dai loro studi alla Folkwang-Hochschule di Essen, scuola caratterizzata dall’intento di combinare le varie forme d’arte con un approccio produttivo. Le tipiche maschere realizzate dalla Familie Flöz sono strumenti essenziali per lo sviluppo dei personaggi e degli intrecci drammatici. Come i testi scritti, le maschere non hanno solo una forma, ma anche un contenuto. Il processo di sviluppo di una maschera, che passa per la recitazione e culmina nel raggiungimento di una sua simbiosi con l’attore è decisivo per il risultato finale. In un certo senso l’attore mascherato scrive la scena con il corpo, nell’aria. Ed alla fine si potrebbe perfino giurare che gli attori abbiano parlato, riso e pianto. Siamo davanti ad un emozionante esperimento teatrale. Uno dei più straordinari progetti teatrali dei nostri tempi.
nfinita è uno spettacolo sui primi e sugli ultimi istanti di vita, sulla nascita e sulla morte. Sui momenti in cui avvengono i grandi miracoli della vita, il timido ingresso nel mondo, i primi coraggiosi passi e l‘inevitabile caduta finale. Un pezzo teatrale riempito di maschere magiche, sublime teatro d’ombra e ammaliante musica. Infinita è un mosaico dei grandi - piccoli momenti della vita. Semplice, e composto delicatamente, è un breve sguardo sui temi perpetui della nascita, del sesso, della morte e di tutto ciò che è universalmente comico. La Familie Flöz fa teatro con mezzi “antelinguistici”. Tutti i conflitti si manifestano prima a livello fisico, e il conflitto fisico è l’origine delle azioni drammatiche; come scrive il Guardian “senza parole eppure così espressiva, struggente e allo stesso tempo piena di gioia, questa è una magistrale commedia”. Tutti gli spettacoli del gruppo sono il risultato di sforzi creativi collettivi, dove gli attori sono al tempo stesso gli autori dei personaggi e delle situazioni. Dal momento
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Familie Flöz
INFINITA scenografie MICHAEL OTTOPAL musiche DIRK SHRÖDER maschere HAJO SHüLER luci REINHARD HUBERT costumi ELISEU R. WEIDE video ANDREAS DIHM animazioni e video SILKE MEYER direttore di produzione PIERRE YVES BAZIN DURATA
1 h e 30’ senza intervallo DEBUTTO
La Familie Flöz è nata nel 1994 da un’idea di Hajo Schüler e Markus Michalowski, che insieme ad un piccolo gruppo di studenti di recitazione e mimo della Folkwang-Hochschule di Essen si lancia nella sperimentazione con alcune maschere da loro realizzate. Il tema dello spettacolo è la vita. Ad essi subentra il regista Michael Vogel, appena uscito dalla stessa scuola. Nel 1994 il gruppo porta in scena nell’auditorium della Folkwang-Hochschule la prima versione di Über Tage. Hajo Schüler e Michael Vogel, stavolta insieme a Thomas Rascher e Stefan Ferencz, continuano a lavorare allo spettacolo. Con due nuove versioni – una abbreviata, l’altra concepita per un teatro di strada – i “Flöz & Söhne” attraggono l’attenzione del pubblico e di alcuni professionisti del teatro come il Köln-Comedy-Festival e la Freiburger Kulturbörse. Nel frattempo il Museo dell’Industria della Westfalia, in qualità di sponsor, rende disponibile la dismessa fabbrica di carbone Hannover a Bochum per le prove e gli spettacoli del gruppo. Qui viene portata in scena nel 1996 la versione originale di Fami“Senza parole lie Flöz kommt über Tage, accolta con entusiasmo da pubblico e eppure così critica tanto da diventare il nome espressiva, del gruppo anni dopo. Seguono spettacoli in Francia, Olanda, Dastruggente e nimarca e Slovacchia, accompapiena di gioia”. gnati da molti premi come quello conquistato al festival del libero teatro nel Nordreno-Vestfalia. Nel 1998 il gruppo realizza il suo secondo spettacolo, Ristorante Immortale, messo in scena nella Maschinenhaus di Essen con un ensemble rinnovato. Col nuovo spettacolo il gruppo rinuncia all’uso della lingua e si nutre esclusivamente di performance visive, maschere, suoni e musica. Ristorante Immortale inizia il suo tour in Spagna con tre settimane di spettacoli, ospite del Festival de Otoño di Madrid; nel 1999 per la prima volta va in scena a Berlino, al Prater e all’Arena. Complessivamente lo spettacolo è stato rappresentato in ventisette paesi e ha lanciato la Familie Flöz come ensemble poetico e comico. In occasione del debutto al Festival di Edimburgo, nel 2001, il gruppo prende il nome di Flöz Production, trasformato poi nell’attuale Familie Flöz. Nello stesso periodo vengono realizzati altri due spettacoli, two% - happy hour e two% - homo oeconomicus mentre Berlino sostituisce Essen e il bacino della Ruhr come sede del gruppo. Nella cornice berlinese dell’Arena ha luogo la prima di Teatro Delusio, quarto spettacolo del gruppo, premiato con diversi premi e riconoscimenti ma sopratutto da un successo internazionale in Sud America, Asia ed Europa. Nell’autunno 2006 la Familie Flöz apre uno Studio presso il restaurato Admiralspalast, sulla Friedrichstrasse, a Berlino. La prima della nuova produzione, Infinita, ha luogo presso l’Akademie der Künste, nella capitale tedesca, seguita poi da cinquanta repliche all’Admiralspalast. Al 2006 risale anche Hotel Paradiso, messo in scena su sette diversi palcoscenici. Nell’estate 2008 la Familie Flöz ha terminato la sua collaborazione con l’Admiralspalast, iniziando a lavorare con il Theaterhaus di Stoccarda e il Theater di Duisburg.
Berlino 05/10/2006 PER SAPERNE DI PIÙ
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anche dopo lo spettacolo
Bananas in collaborazione con estate teatrale Veronese e teatro stabile di Verona presentano
iN ABB ONA MENtO
sOgNO di UNA NOttE di MEZZA EstAtE di WiLLiAM sHAKEsPEARE
regia giOELE diX
da giovedì 15 a domenica 18 MARZO
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sanno andare in profondità senza perdere leggerezza. Sono soprattutto ricchi di un potenziale a volte inespresso e il loro talento si esalta alle prese con una materia teatrale fertile e densa. In questa versione del Sogno, ambientata in una sorta di selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie fra i personaggi vengono sovvertite. È la compagnia dei comici artigiani a dominare la scena e a diventare il perno essenziale attorno a cui ruota l’intera vicenda. E così il gruppo di fragili, ma combattivi mestieranti della risata cercherà di mantenersi integro nella lunga e famigerata notte di metà estate, fra esuberanze giovanili e promesse non mantenute, oscuri presagi e provocazioni, colpi di genio e cialtronerie, amori che muoiono troppo in fretta e sostanze proibite che minacciano il loro già precario equilibrio. Lo spettacolo è dunque nel segno della fedeltà e della continuità con Shakespeare, senza tradimenti al testo, alla sua carica vitalistica, alle sue preziose ambiguità, alla sua fantasiosa e dirompente comicità.
ome è noto, nella magia notturna del suo Sogno, Shakespeare intreccia abilmente i destini di molti personaggi eterogenei: l’altezzoso principe di Atene in procinto di sposare la sua regina delle Amazzoni, i quattro giovani innamorati confusi e in costante conflitto fra loro, il re e la regina delle Fate più che mai umorali e sfuggenti, gli sprovveduti artigiani componenti una bizzarra compagnia amatoriale. In un gioco teatrale e poetico ricchissimo di equivoci, sberleffi, allusioni e colpi di scena, prende forma uno scenario fantastico di ineguagliabile potenza evocativa, che è da sempre occasione per le più svariate interpretazioni registiche. Gioele Dix ha deciso di affrontare la sua regia del Sogno formando una compagnia composta interamente da giovani comici di successo e coinvolgendo nella messinscena un duo musicale di straordinaria e raffinata versatilità. L’idea nasce dalla convinzione che proprio un testo classico possa essere il terreno ideale per questi artisti. Comici e musicisti sono spiriti liberi
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gioele dix
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE traduzione e adattamento GIOELE DIX NICOLA FANO scene FRANCESCA PEDROTTI trucchi e costumi STEFANO ANSELMO disegno luci DANIELE SAVI musiche PETRA MAGONI FERRUCCIO SPINETTI coreografie MARTA OTTOLENGHI DURATA
2 h 10’ + intervallo DEBUTTO
Verona 06/07/2011
Nato a Milano nel 1956 con il vero nome di David Ottolenghi, a soli sette anni decide che da grande avrebbe fatto l’attore. Il suo primo cavallo di battaglia come lui stesso ha dichiarato “era la finta emicrania per saltare gli allenamenti di nuoto”. Con l’amico Bruno Olivieri, e altri coraggiosi colleghi trova il modo di mettere in piedi una Compagnia, poi diventata Cooperativa, denominata il Teatro degli Eguali. Muove i suoi primi passi nel teatro alla fine degli anni settanta, promuovendo numerosi allestimenti teatrali. Tra le prime parteciapzioni si segnala proprio un Sogno di una notte di mezza estate, versione musical rock da Shakespeare per la regia di Gabriele Salvatores. In quel periodo lavora accanto ad artisti decisivi per la sua formazione come appunto gli attori e registi del Teatro dell’Elfo (oltre a Salvatores c’erano Claudio Bisio, Paolo Rossi, Ferdi“Un gioco teatrale nando Bruni, Elio De Capitani), o Antonio Salines intelligente e e poetico generoso fino all’indimenticabile ricchissimo di maestro Franco Parenti. In un pomeriggio di novembre del equivoci e 1987, a pochi giorni dal debutto sberleffi”. allo Zelig (il locale), e dopo una complessa elaborazione prende il nome d’arte di Gioele Dix con l’assoluta convinzione che un nome così “non funzionerà mai”. Deciso a intraprendere la carriera di solista comico, si esibisce al Derby Club e allo Zelig, storici cabaret milanesi. Raggiunge la popolarità nel 1988 nel varietà televisivo Cocco di Rai 2 con il personaggio dell’automobilista “’incazzato come una bestia!”. Nello stesso anno inizia la lunga e fortunata stagione al Maurzio Costanzo Show che lo consacra definitivamente presso il grande pubblico. Numerosissimi i varietà e le serie tv che lo vedono protagonista tra cui è impossibile dimenticare la lunga permanenza a Mai dire goal (dal 1997 al 2001) fino ai più recenti Le ragioni del cuore (serie tv, Raiuno, 2002), Assolo (varietà, La7, 2002 e 2003), Marcinelle (film tv, Raiuno, 2004), Ricomincio da me (serie tv, Canale 5, 2006), A voce alta (film tv, Raiuno, 2006), Tutti i rumori del mondo regia di Tiziana Aristarco (Raiuno, 2007), Disegno di sangue regia di Gianfranco Cabiddu (Raiuno, 2007), Crozza Italia (la 7, 2008) e a quattro edizioni di Zelig su Canale 5 (dal 2007 al 2011). Negli anni novanta si afferma anche come attore ed autore di teatro con Mai a stomaco vuoto (1990), Antologia di Edipo (1991), Anna con le sonorizzazioni di Hubert Westkemper e le musiche di Mario Guarnera (1992), Sto ristrutturando (1993), Questa estate (1994), La mia patente non scade mai (1988) e Mi sembra che andiamo bene (1997). Negli ultimi anni è stato protagonista di vari impegni cinematografici e televisivi, fra cui Ora e per sempre, regia di Vincenzo Verdecchi (2004), Se fossi in te regia di Giulio Manfredonia (2001), Bidoni regia di Felice Farina (1995), Per non dimenticare regia di Massimo Martelli (1992) e Tracce di vita amorosa regia di Peter del Monte (1990). Ha scritto diversi libra tra i quali Si vede che era destino, Mondadori 2010, Manuale dell’automobilista incazzato, Mondatori 2007, Edipo.com, Ubulibri 2006 e La Bibbia ha (quasi) sempre ragione, Mondadori 2003.
PER SAPERNE DI PIÙ
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MAURiZiO MiCHELi e tULLiO sOLENgHi in
L’APPARENZA iNgANNA
iN ABB ONA MENtO
di FRANCis vEBER
da giovedì 29 MARZO a domenica 01 APRiLE
regia tULLiO sOLENgHi
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Tratto dall’omonimo film francese del 2000 (titolo orginale Le placard), L’apparenza inganna riporta in scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon inventato da Veber nel 1973 con la pièce teatrale L’emmer ’emmerdeur (in italiano Il rompiballe), successivamente portata sul grande schermo da Edouard Molinaro. A dieci anni da L’emmerdeur, nell’83 Pignon è di nuovo protagonista di Les compères (in italiano Noi siamo tuo padre, da cui viene tratto il remake americano del ‘97 Due padri di troppo del regista Ivan Reitman). Nell’86 ritorna con Les fugitifs (Due fuggitivi e mezzo), da cui viene tratto due anni dopo un altro remake negli Stati Uniti, In fuga per tre, diretto dallo stesso Veber. Nel 1998 il ridicolo personaggio inventato da Veber torna nuovamente alla ribalta con Le dîner de cons (La cena dei cretini), un successo internazionale prima nei teatri e poi nei cinema di tutto il mondo. Dopo Le placard, Pignon ricompare in La doublure del 2006 (Una top model nel mio letto). Nel 2008 è uscito in Francia un remake de L’emmerdeur nuovamente diretto da Veber.
ontabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preservativi in primis. Sfortunatamente, è stato deciso il suo licenziamento, la qual cosa, unitamente al divorzio dalla bella moglie di cui è ancora innamorato e al fatto che il figlio diciassettenne non lo considera minimamente, lo porta a contemplare perfino il suicidio. Il suo vicino lo ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la sua vita e persino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di mobilitare la associazioni omosessuali. L’idea per quanto assurda ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti del povero Pignon, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso.
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MAURIZIO MICHELI e TULLIO SOLENGHI
L’APPARENZA INGANNA adattamento TULLIO SOLENGHI MAURIZIO MICHELI scene ALESSANDRO CHITI costumi ANDREA STANISCI musiche MASSIMILIANO FORZA arrangiamenti FABIO VALDEMARIN
DURATA
non disponibile DEBUTTO
Faenza, gennaio 2012 PER SAPERNE DI PIÙ
www.contrada.it
Nato a Livorno, Maurizio Micheli è cresciuto a Bari dove inizia la sua carriera al Teatro Universitario, per poi diplomarsi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e in seguito laurearsi in Lettere e Spettacolo a Bologna con Luigi Squarzina. Lavora al “Piccolo” con Patrice Chéreau e Aldo Trionfo, poi comincia a scrivere i suoi testi tra cui Mi voleva Strehler, scritto nel ’78 con Umberto Simonetta e tuttora in scena con più di mille repliche. Seguono L’opera dello scugnizzo di Dario Fo, Il contrabbasso di Suskind (regia di Marco Risi) tuttora in repertorio, In America lo fanno da anni, L’ultimo degli amanti focosi di Neil Simon (regia di Nanni Loy), Disposto a tutto con Aldo Ralli, scritto con Enrico Vaime. Di Garinei e Giovannini interpreta Buonanotte Bettina con Benedicta Boccoli (regia di Gianni Fenzi), Un paio d’ali con Sabrina Ferilli e Un mandarino per Teo regia di Gino Landi. Recita in Anfitrione di Plauto per la regia di Michele Mirabella, Polvere di stelle con Benedicta Boccoli, adattamento dal film di Alberto Sordi, Le pillole d’Ercole per la regia di Maurizio “Un racconto Nichetti. reale, Negli ultimi anni porta a teatro La coinvolgente e presidentessa con Sabrina Ferilli per la regia di Gigi Proietti e Il al tempo stesso letto ovale con Barbara D’Urso e esilarante ”. Sandra Milo per la regia di Gino Landi. Nelle ultime due stagioni ha portato in scena con grande successo di pubblico e critica Italiani si nasce, scritto e interpretato con Tullio Solenghi. In TV e al cinema ha partecipato a molti spettacoli di varietà e film lavorando con grandissimi registi. Nato a Genova, Tullio Solenghi frequenta la Scuola di Teatro dello Stabile di Genova, dove conosce Massimo Lopez. Debutta in teatro nel 1970 con Madre coraggio di Brecht. Nel ’76 Pippo Baudo lo vuole nella trasmissione Secondo voi che gli apre le porte del piccolo schermo; seguiranno nel ’78 Luna Park, sempre con Baudo, e l’anno successivo Grancanal con Corrado. Nel 1982 fonda il celebre “Trio” con Anna Marchesini e Massimo Lopez, che debutta con il programma di Radio2 Helzapoppin. L’immediato riscontro del pubblico premia il Trio dando inizio ad un sodalizio artistico di grandissimo successo, destinato a mietere successi e applausi per oltre un decennio. con trasmissioni come Tastomatto, Domenica In, Fantastico 7, tre edizioni del Festival di Sanremo, e giungendo all’apice della popolarità nel 1990 con la parodia de I promessi sposi. A teatro portano due spettacoli, Allacciare le cinture di sicurezza (1987) e In principio era il trio (1991), entrambi campioni di incassi in tutta Italia. Sciolto il sodalizio nel 1994, Solenghi si alterna fra la TV e il teatro. Sul piccolo schermo conduce Domenica In nel 1998 con Giancarlo Magalli, diverse edizioni di Striscia la Notizia dapprima con Gene Gnocchi e poi con Massimo Lopez. Fra i suoi più recenti successi teatrali ci sono La Bisbetica Domata di Shakespeare in un’edizione tutta al maschile secondo i dettami del teatro Elisabettiano e Le nozze di Figaro di Beaumarchais. Nel 2009 l’incontro con Maurizio Micheli, con il quale non aveva mai lavorato, porta alla realizzazione di Italiani si nasce (e noi lo nacquimo), che i due scrivono e interpretano assieme per due stagioni con grande successo di pubblico e critica.
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XXXI STAGIONE CONCERTISTICA NOVEMBRE 2011 - MAGGIO 2012
DAVID AFKHAM
30 novembre ALEXANDER LONQUICH direttore e solista al pianoforte PÄRT, SCHUBERT, FAURÉ, R.STRAUSS
4 aprile Concerto di Pasqua DANIELE RUSTIONI direttore Lars Vogt pianoforte BEETHOVEN, SCIOSTAKOVIC, PROKOF’EV 18 aprile DANIEL KAWKA direttore Umberto Clerici violoncello KERNIS, SCHUMANN, BRAHMS 9 maggio OLLI MUSTONEN direttore e solista al pianoforte MUSTONEN, BEETHOVEN, SIBELIUS
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11 gennaio DANIEL KAWKA direttore Patricia Kopatchinskaja violino BEETHOVEN, CAIKOVSKI, BRAHMS
17 maggio Ouverture Barbare DANIELE RUSTIONI direttore Alexander Toradze pianoforte Donato De Sena tromba PROKOF’EV, SCIOSTAKOVIC, BEETHOVEN
25 gennaio DANIELE GIORGI direttore Ray Chen violino WAGNER, BRUCH, SCHUBERT
9 febbraio JAMES MACMILLAN direttore Morgan Tortelli percussioni BRITTEN, MACMILLAN, SIBELIUS
ASHER FISCH
21 febbraio Concerto di Carnevale OPERA GIOCOSA, SINFONIE, ARIE E DUETTI BRUNO PRATICÒ direttore e baritono SERGIO ALAPONT direttore (II parte) MARCO BUSSI baritono CIMAROSA, ROSSINI
DANIEL KAWKA
RAY CHEN
PATRICIA KOPATCHINSKAJA
24 dicembre Concerto di Natale GOSPEL & SPIRITUAL THE SUE CONWAY VICTORY SINGERS Herald Vincent Johnson jr. direttore
PHILIPP VON STEINAECKER
27 marzo PHILIPP VON STEINAECKER direttore Elena Belfiore mezzosoprano SIBELIUS, BERG, DVORÁK
DANIELE RUSTIONI
4 novembre Concerto di Inaugurazione Ouverture Barbare DAVID AFKHAM direttore Barnabás Kelemen violino Marie-Elisabeth Hecker violoncello MOZART, SCHUBERT, BRAHMS
29 maggio ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA ORCHESTRA DELLA TOSCANA ASHER FISCH direttore R. STRAUSS, STRAVINSKIJ Fuori abbonamento 5 marzo ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA MARIO BRUNELLO direttore e solista HAYDN, BRAHMS
1 marzo THOMAS DAUSGAARD direttore R. STRAUSS, DVORÁK
I diversi modi per abbonarsi:
• ai 15 concerti del ciclo intero • a 8 concerti • a 5 concerti (o più) Fai da te
B ARBARA HANNIGAN
TUTTI AL TEATRO VERDI
BRUNO PRATICÒ
14 marzo Ouverture Barbare BARBARA HANNIGAN direttore e soprano Andrea Tacchi violino Stefano Zanobini viola ROSSINI, MOZART, LIGETI
GLI SPETTACOLI DEL SABATO ORE 16.30 PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE • POSTO UNICO € 4.00
26 novembre OMAGGIO A ROSSINI 10 dicembre VARIETÉ DEGLI ANIMALI 10 marzo CREATURE DI SABBIA
15 concerti al TEATRO VERDI di FIRENZE
FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA info@orchestradellatoscana.it - www.orchestradellatoscana.it TEATRO VERDI www.teatroverdionline.it
più di 40 concerti in TOSCANA e in altre città
2.0 sabato 5 e domenica 6 novembre
domenica 18 dicembre
Miguel Angel Zotto
PURO TANGO
I Legnanesi in
SEM NASÜ PAR PATÌ ... PATEM!
mercoledì 21 dicembre Balletto di Sofia in
lunedì 9 gennaio
LO SCHIACCIANOCI
Slovak National Theatre in
GISELLE giovedì 12 e venerdì 13 gennaio
NAPOLETANGO
domenica 22 gennaio
regia Giancarlo Sepe
Slovak National Theatre in
LAGO DEI CIGNI venerdì 27 GENNAIO all’Obihall
Maurizio Battista in
SEMPRE PIÙ CONVINTO
sabato 28 e domenica 29 gennaio Massimo Lopez in
VARIE ETA’ sabato 4 e domenica 5 febbraio Compagnia Italiana Operetta in
CIN CI LA’
da venerdì 24 a domenica 26 FEBBRAIO
I PROMESSI SPOSI di Michele Guardì
giovedì 8 MARZO all’Obihall
Alessandro Siani in
SONO IN ZONA
sabato 24 e domenica 25 marzo Flavio Montrucchio in
ALADIN lunedì 26 marzo Ater presenta
PAGAGNINI
sabato 14 e domenica 15 aprile
Paolo Ruffini in
TRE CUORI IN AFFITTO
venerdì 20 aprile
Evolution Dance Theater presenta
FIREFLY
martedì 22 maggio all’Obihall Giuseppe Giacobazzi in
APOCALYPSE 65
PRINCIPE DI PIEMONTE. L’ h O T E L D E L L E s T E L L E Da L 192 2 . Da quasi un secolo al Grand hotel Principe di Piemonte brillano le stelle più belle del mondo… Le stelle dei suoi cinque piani arredati con gli stili di ogni epoca… Le stelle dei suoi Ristoranti: quelle più raffinate del Piccolo Principe e quelle più tradizionali del Regina… Le stelle dei suoi saloni dove organizzare meeting ed eventi esclusivi… Le stelle della piscina panoramica sulla terrazza del quinto piano sospesa verso l’orizzonte… Le stelle del Centro Benessere dove rigenerare il corpo e lo spirito con un’esperienza polisensoriale… Benvenuti al Grand hotel Principe di Piemonte: voi chiedete la luna, noi vi daremo le stelle.
Grand hotel Principe di Piemonte Piazza Puccini, 1 55049 Viareggio (Lu) Italy Tel. +39 0584 4011 Fax +39 0584 401803 info@principedipiemonte.com www.principedipiemonte.com
Studio P3 e Tango X 2 presentano
PURO TANGO
FUORI ABB ONA MENTO
scritto e diretto da MIGUEL ANGEL ZOTTO con MAGDALENA VALDEZ
sabato 05 e domenica 06 NOVEMBRE
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accuratamente selezionati, insieme a frammenti audio che ricalcano ambientazioni storiche. Puro Tango è suddiviso in diversi quadri scenici in cui sono rappresentate le differenti figure e i passi che hanno segnato le varie epoche del ballo. Puro Tango rappresenta anche una vera e propria occasione per scoprire e conoscere i grandi milongheri di Buenos Aires, ballerini di strada e cantanti che hanno trasformato il tango, negli anni ’30 e ’40, e che per questo sono diventati veri e propri miti in tutto il mondo. Virtualmente in video e sul palco con le esibizioni dei ballerini ci saranno il famoso El Cachafaz, il rivoluzionario Petróleo, le inimitabili invenzioni di Cacho Lavandina (che quasi per caso ha inventato la tecnica del giro con una corda che pendeva dal soffitto) fino ad arrivare a Nelly Omar e Carlos Gardel. Nello show si esibiscono cinque coppie di ballerini del corpo di ballo Tango X 2, la compagnia di tango più longeva al mondo (22 anni di attività). Lo spettacolo è arricchito dalle esecuzioni musicali dal vivo di uno tra i migliori quintetti di tango di Buenos Aires, diretta da Pocho Palmer (anche primo bandoneón) e dalla voce di Claudio Garces.
opo le esibizioni di quest’anno al Festival di Sanremo con Belen Rodriguez e la sua prima ballerina Daiana Guspero, e dopo due anni di assenza, Miguel Angel Zotto ritorna sui palcoscenici italiani con il suo nuovo spettacolo Puro Tango, nato dopo un lungo periodo di preparazione e nel pieno della sua maturità artistica. Lo show ha debuttato lo scorso gennaio al Teatro Metropolitan di Buenos Aires, dove è rimasto in scena per dieci settimane ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Zotto sceglie in esclusiva l’Italia, tra tutti i paesi, per lanciare l’anteprima in Europa; è risaputo infatti il suo forte legame con la nostra terra, tanto da sentirla anche sua (è originario di Campomaggiore, paesino in provincia di Potenza). Debutto ad ottobre al Teatro Olimpico di Roma per poi replicare nei maggiori teatri italiani. Puro Tango inscena un ampio racconto a ritroso, un documento sulla storia degli stili di ballo del tango in Argentina, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Uno spettacolo completo che descrive la creazione, la storia e l’evoluzione del genere attraverso l’ausilio di inediti effetti multimediali, proiezioni di filmati d’epoca
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Miguel angel zotto Balla il tango da 26 anni ed è riconosciuto come una vera e propria icona tra i tangueros. Attualmente nel mondo è il massimo rappresentante del tango argentino. Dopo aver appresa l’arte dai migliori maestri tangheri di Buenos Aires ha il merito di averla diffusa, fatta conoscere e insegnata praticamente quasi in tutti i continenti. Il suo primo Maestro fu dal 1979 al 1985 Rodolfo Dinzel seguito poi da Antonio Todaro – il cui stile per Zotto rappresenta il vero tango – per proseguire con Pepito Avellaneda, Juan Carlos Copes e Maria Nieves, Finito Ramón Rivera, Petróleo (Carlos Estévez), Virulazo (Jorge Martín Orcaizaguirre) e la sua celebre ballerina Elvira. Nato nel 1958 a Buenos Aires, cresce ascoltando tango con il nonno e con il padre che era ballerino e attore. Da sempre a Buenos Aires è molto apprezzato nell’ambiente tanghero, così come nel mondo è considerato un vero e proprio guru della danza argentina per eccellenza; per questo fin dal 1991, dopo solo pochi anni dalla sua entrata nel mondo del “professionismo”, gli è stato riconosciuto il María Ruanova Award, il premio più importante per la danza argentina, assegnato annualmente dal “Consejo Argentino de la Danza” (è la prima volta che questo premio viene assegnato al tango). Nel 1999 vince il premio Positano, uno dei più alti riconoscimenti per la danza assegnati in Italia e l’anno seguente, nel 2000, viene eletto tra i tre più grandi ballerini di tango del secolo - unico dei tre rimasto in attività - per la sua carriera e per il suo personale percorso artistico. Nel 2002 viene nominato Accademico dalla National Tango Academy di Buenos Aires. Nel 1985 inizia la sua scalata al successo come primo ballerino ed istruttore di tango nello show Jazmines di Ana María Stekelman; subito dopo viene invitato a far parte della prestigiosa Compañia Tango Argentino di Hector Orezzoli e Carlo Segovia, ballando nel famosissimo successo di Broadway Tango Argentino, produzione con la quale Zotto ha viaggiato per quattro anni tra Stati Uniti, Canada, America Latina, Europa e Giappone. Recita nei film Tango, Bayle nuestro, di Jorge Zanada, Flop, di Eduardo Mignona e Oratoria Carlos Gardel, di Horacio Salgán e Horacio Ferrer. Nel 1992 partecipa con Robert Duvall al documentario Tango! del National Geographic. Ha fatto anche parte diverse volte della giuria del Campionato Mondiale di Tango a Buenos Aires. Per la sua compagnia di ballo Tango x 2, fondata nel 1988 e ad oggi riconosciuta a livello mondiale e ormai marchio di garanzia e professionalità, ha creato e coreografato numerosi spettacoli di tango tra cui in particolare Su Historia nel 2006 che celebrava i 18 anni di attività. Inoltre lo stesso anno Tango X2 ha ricevuto in Inghilterra la nomination come miglior compagnia di ballo straniera. Impossibile, parlando di Miguel Zotto, non ricordare i capolavori come Perfumes de tango (1993), Una noche de tango (1996), Tangos de la cruz del sur (2003), Tangos, Una Legenda (2004), il già citato Su Historia (2006), Miguel Angel Zotto’s Buenos Aires Tango (2007), e per il ventennale della sua compagnia di danza Miguel Angel Zotto - Tango x 2 (2008). Attualmente svolge un’intensa attività didattica a livello internazionale quale maestro di Tango.
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puro tango ballerini GABRIEL PONCE & ANALIA MORALES LEANDRO OLIVER & LAILA REZK ERNESTO CANDAL & NATALIA MORALES LUCAS CARRIZO & PAULA TEJEDA cantante CLAUDIO GARCES orchestra POCHO PALMER (Primo Bandoneón) EDOARDO MALAGUARNERA (Primo Violino) MIGUEL PEREIRO (Pianoforte) MARCO ANTONIO FERNANDEZ (Secondo Bandoneón)
NICOLAS ZACARIAS (Contrabasso) coordinamento musicale POCHO PALMER arrangiamenti musicali FABIÁN BERTERO
in collaborazione con
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FUORI ABB ONA MENTO
Chi.Te.Ma presenta
SEM NASÜ PAR PATÌ... PATEM!
regia ANTONIO PROVASIO
domenica 18 DICEMBRE
con I LEGNANESI
L
peccato che la domanda sia stata fatta al comune di Legnano nel lontano 1962. Arriva Natale e per i “pover Crist” rinasce insieme al bambin Gesù la speranza di una vita più agiata. Il Giovanni infatti arriva a casa con la gratifica natalizia ... la tredicesima. In casa Colombo arrivano quindi benessere e serenità. Purtroppo però i soldi finiscono subito e quindi anche la serenità. Ai “pover crist” non resta che sognare ... i mari del Sud, la filibusta, corsari e pirateria, dobloni d’oro e ricchi bottini. Finale di primo tempo sulle ali della fantasia “rapiti” dai pirati dei mari del sud! Il sogno della Teresa però non si ferma qui. La vedovanza per lei è un traguardo quasi irraggiungibile, ma mai dire mai. Si arriva quindi a pregare sulla tomba del forse, magari chissà ... defunto Giovanni Colombo. Ma ecco che riappare il Giovanni insieme alla figlia Mabilia per un gran finale in allegria. Quindi alla Teresa non resta che dire: “Num por puarit sem nasù in quel momentu che ul signor l’ha creà tuti gli accidenti, dulur da ventar, da denci e da co’, buleta croniga e pesc ancamò, la nostra fortuna a l’è questa al sem ... Sem nasü par patì ... patem! (siamo nati per patire ... patiamo!).
a compagnia de I Legnanesi dopo lo straordinario successo della scorsa stagione dove ha registrato il tutto esaurito in ogni piazza toccata, arriva per la prima volta a Firenze ed è pronta per portare in scena una nuova opera. Come da tradizione si tratta dell’indimenticata rivista all’italiana. Il motore de I Legnanesi è mosso da oltre quaranta persone tra tecnici, macchinisti, ballerini e attori, impegnati in più di due ore e mezza di esilarante spettacolo con divertenti gag dirette dalla sapiente regia di Antonio Provasio. Sette i cambi di scena, spettacolari balletti contornati da splendidi costumi e fantastiche scenografie curate ed ideate da Enrico Dalceri e il suo staff. Con questo spettacolo riparte il carrozzone della famiglia Colombo insieme a tutti i protagonisti del cortile Lombardo. Sempre e comunque è il cortile... La storia si sviluppa attraverso questi momenti: dopo una notte di bagordi la Mabilia arriva all’alba accompagnata dai suoi corteggiatori ... Neo eletta miss Legnano, il risveglio per la Teresa è traumatico; arriva finalmente il permesso dal comune per l’apertura nel cortile di un parcheggio per biciclette ... 71
i LEGNANESI Sono una delle più apprezzate compagnie teatrali italiane che dal 1949 porta in scena con impareggiabile ironia le evoluzioni sociali e del costume della Lombardia attraverso l’uso scenico del dialetto lombardo. La Compagnia fu fondata da Felice Musazzi, e Tony Barlocco presso l’oratorio maschile di Legnarello a Legnano. In quegl’anni vigeva un veto del cardinal Schuster che proibiva le rappresentazioni promiscue tra uomini e donne. Per aggirare il problema Musazzi in occasione di una sua rappresentazione teatrale che prevedeva ruoli sia maschili che femminili, decise che gli attori maschili avrebbero interpretato anche i ruoli femminili, e fu così che si travestirono anche da donne, proponendo al loro pubblico figure satiriche della tipica donna lombarda, e proprio a questo deve gran parte del suo successo. Gli attori dei Legnanesi, in origine non erano attori professionisti, né avevano frequentato scuole di teatro, la loro diversa provenienza sociale, assieme ad elementi di satira e autoironia del loro lavoro “vero”, aumentava la dose di comicità. L’ambientazione tipica delle loro commedie è il cortile lombardo e la vita di cortile che viene rappresentata, ruota intorno ai suoi protagonisti, i Colombo, famiglia composta da tre persone, la Teresa (la donna di cortile interpretata da Felice Musazzi prima e ora da Antonio Provasio), la Mabilia la figlia da sempre maggiorenne e “zitella” interpretata prima da Tony Barlocco e ora da Enrico Dalceri e dal Giovanni il marito, interpretato da Carletto Oldrini prima e in seguito da Luigi Campisi. Tra i tre spicca, per importanza ed estrema comicità, la Teresa. Nelle ultime stagioni teatrali altri personaggi coprono un ruolo fisso nella Compagnia, tra i quali spicca senza dubbio l’immancabile cugina Pineta interpretata da Alberto Destrieri e la Chetta una delle donne del cortile e antagonista della Teresa, interpretata da Valerio Rondena. Altri ruoli stabili sono il Sindaco interpretato da Giordano Fenocchio, il Don Pietro ruolo ricoperto da Danilo Parini. La Carmela, la Mistica, la Rosetta, la Duina e la Paolina, sono i nomi delle donne del cortile interpretate rispettivamente da Maurizio Albè, Giovanni Mercuri, Mauro Quercia, Daniele Chiodini. Nel panorama teatrale lombardo risulta essere il gruppo più importante, oltre che essere tra le principali e più conosciute compagnie dialettali d’Italia e d’Europa, portando in scena le storie, i costumi e le tradizioni lombarde; infatti pur essendo il Dialetto legnanese (variante dell’Insubre) l’idioma preponderante nelle loro commedie, risultano essere apprezzati, soprattutto in tempi recenti, anche nelcentro-sud, poiché ultimamente alcune compagnie teatrali locali hanno cercato di recitare sempre più in un misto “italo - insubre”, modernizzando i testi originali di Musazzi, inserendovi temi d’attualità e politica nazionale. I Legnanesi hanno da poco festeggiato i sessant’anni d’attività con uno spettacolo celebrativo, dove sono riusciti ad effettuare più di 160 date in una sola stagione, portando a teatro oltre 160.000 spettatori, risultando così la prima compagnia del teatro di prosa in Italia per affluenza di pubblico.
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Sem nasÜ par patì ... patem! con ANTONIO PROVASIO ENRICO DALCERI LUIGI CAMPISI di FELICE MUSAZZI ANTONIO PROVASIO musiche ARNALDO CIATO ENRICO DALCERI
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Balletto di Sofia in
LO SCHIACCIANOCI balletto in due atti musica PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKY coreografie MARIANA ZAHARIEVA su MARIUS PETIPA scene e costumi ESLITSA POPOVA
mercoledì 21 dicembre
I
balletti classici Coppelia, Chopiniana, Raimonda, La fata bambola, Giselle, Il lago dei cigni, Esmeralda, ed anche della prima opera di tematica nazionale Il drago e Yana di Hristo Manolov (1937), nello stesso periodo svolgeva l’attività la splendida rappresentante della libera ed espressiva danza tedesca Maria Dimova, che trovò una nuova lettura del folclore bulgaro nei suoi allestimenti scenici di Nestinarka (danzatrice sulla brace) di Marin Goleminov (1942) e German di Filip Kutev. Dopo il 1945 l’influsso della scuola classica russa si rafforzò e contribuì a portare il Balletto bulgaro ad altissimi livelli. Persino i balletti su motivi folcloristici bulgari venivano creati da coreografi stranieri, innanzitutto russi. I ballerini del Balletto di Sofia sono allievi della Scuola nazionale di danza a Sofia, e delle scuole accademiche russe a Mosca e a San Pietroburgo. Negli ultimi anni i direttori del balletto, sono stati alcuni eminenti artisti del balletto bulgaro quali Petar Lukanov, Hikmed Mehmedov, Yasen Valchanov, Maria Ilieva, Silvia Tomova. Il Balletto Nazionale di Sofia è stato ospite in decine di paesi in tutto il mondo ed il suo valore è ormai riconosciuto sia dal pubblico che dalla critica.
l Balletto di Sofia è la prima compagnia privata di balletto bulgara nata dall’unione dei Solisti del Sofia National Ballet e creata appositamente per permettere l’effettuazione di tournée all’estero al di fuori del Teatro Nazionale di Sofia. ll corpo di ballo è stato formato selezionando ballerini da tutti i balletti bulgari in attività e dagli allievi diplomati della Scuola nazionale di danza di Sofia. Costumi e scene sono quelli dei teatri bulgari o appositamente creati per i vari progetti. Il Balletto Nazionale di Sofia in quanto tale è alla soglia del suo ottavo decennio. Il primo spettacolo di balletto professionale bulgaro, Coppelia di Atanas Petrov, fu presentato il 22 febbraio 1928. Da allora cominciò la sua crescita la Compagnia Nazionale di Balletto, associata all’Opera nazionale sin dalla sua creazione. Negli anni il Balletto Nazionale è cresciuto a livelli artistici memorabili, riconosciuti con entusiasmanti recensioni e opinioni dalla critica mondiale. Sin dalla sua nascita il balletto bulgaro sintetizzava nelle sue ricerche la scuola classica russa e la libera ed espressiva danza tedesca. Mentre Anastas Petrov proponeva proprie versioni dei
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Slovak National Theatre in
GISELLE
balletto in due atti coreografie ONDEJ SOTH JURAJ KUBANKA musica ADOLPHE CHARLES ADAM
lunedì 09 GENNAIO
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più celebri compositori di musiche per balletto. L’idea di questo balletto nasce sfogliando le pagine del romanzo De l’Allemagne di Heinrich Heine. Gautier rimase attratto infatti dalla leggenda delle Villi, spiriti della tradizione slava (molto simili agli Elfi), giovani morte prima del matrimonio, incapaci di trovare riposo eterno nella morte. La storia infatti parte da questi spiriti dalla radice slava vila che significa fata. Nel libro di Heine inoltre le Villi provano un irrefrenabile desiderio e un amore incredibile per la danza: questa passione sarà poi fonte di ispirazione per la prima bozza del libretto. Il balletto si compone in due atti: il primo riguarda la vicenda di Giselle che culmina nella sua morte; il secondo atto invece riguarda la leggenda delle Villi e l’amore di Giselle per Albrecht che culmina nella volontà di salvargli la vita, anche se questa è stata la principale causa della sua morte. In scena la prima volta il 28 giugno del 1841, il balletto fu un successo incredibile, tanto che ancora oggi viene considerato come uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati.
o Slovak National Theatre, una delle istituzioni culturali più importanti del paese, è stato fondato nel 1920. Oggi comprende le sezioni di opera, teatro e balletto, ognuna con la sua compagnia stabile professionista. Il debutto della Compagnia coincide con lo storico giorno della prima rappresentazione, Coppélia di Leo Delibes, il 19 maggio 1920 quando il primo Direttore Artistico era Vaclav Kalina. Oskar Nedbal, Direttore dello SND, invitò poi il maestro di balletto italiano Achille Viscusi che ebbe un ruolo importante nel professionalizzare l’ensemble e il repertorio. Dopo questo periodo di grandi successi altri Direttori e coreografi seguirono. Con l’arrivo di Karol Tóth l’ensemble ottenne maggiore indipendenza e iniziarono ad essere presentati anche lavori originali fino all’ingresso di Boris Slovák che ringiovanì e allargò l’ensemble. Negli anni ‘90 l’ensemble presenta coreografie di Ondrej Šoth. L’autore del libretto di Giselle è Théophile Gautier, scrittore autorevole dell’epoca, nonché critico d’arte. L’opera venne poi musicata da Adolphe-Charles Adam, uno tra i
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Teatro Eliseo presenta
NAPOLETANGO
scritto e diretto da
GIANCARLO SEPE
con un tema originale di
LUIS BACALOV
giovedì 12 e venerdì 13 GENNAIO
l
vi elementi, anche biondi e anche stranieri, gente che non conosce la lingua napoletana, ma neanche quella italiana, gente di colore, persone non vedenti, cantanti e ballerini. Tutti ballano il tango a Napoli ed è subito Napoletango. È il trionfo della vita sull’accademismo, della bruttezza sulla bellezza, del sangue versato per amore, contro i sentimenti prudenti e intimisti. La famiglia si esibisce in balere, in caffè, in stazioni ferroviarie, circhi, palestre, attraverso filastrocche, canti della terra, canzoni patriottiche, danze ritmate dai propri sentimenti urgenti, necessari. Come dire che la vita è un grande tango che si svolge dalla mattina alla sera. C’è il tango della sveglia, quello della colazione, del lavoro, del rientro a casa, quello dell’amore, della lite, della guerra, del mangiare (in scena si preparerà una vera cena a base di pesce) e poi ancora tango per le feste comandate, processioni religiose, natali e capodanni. Lo spettacolo è un inno alla vita senza i freni della cultura borghese e senza la ricerca affannosa della bellezza, oggi la vera discriminante tra ciò che conta e ciò che va buttato via. Diciannove attori che cantano, ballano, suonano musica dal vivo, musica registrata, canti, gastronomia, suoni e fuochi artificiali.
a famiglia Incoronato è famosa a Napoli e sul territorio della regione. Essa si sposta come un chiassoso circo familiare, viene chiamata per cerimonie religiose e feste di paese. Essa è la prova vivente della specializzazione dell’ artista, e la specializzazione è il tango. Non il walzer, non la samba, non il fox-trot o il liscio, ma il divino, tragico e sensuale tango argentino. Come lo abbia imparato e da chi è un vero mistero. Sta di fatto che ormai da quattro generazioni la famiglia Incoronato detta legge in materia, le sue invenzioni, il suo ritmo, l’originalità delle figure e la fastosa ridondanza dei corpi che si muovono hanno colpito il mondo intero e hanno creato proseliti un po’ ovunque. Nella compagnia serpeggiano capigliature nere come la pece e vestiti aderenti che fasciano corpi e menti, la loro ispirazione, come appare, è costante e tale da motivare ogni singolo gesto, anche il più elementare, il più quotidiano come il mangiare, il bere, il dormire e finanche il camminare. Sono dei veri fenomeni: Concetta, la matriarca, il figlio con la sua sposa, i figli, i fratelli e le sorelle, i cugini, persone appartenenti a posti e a razze diverse, passano tutti come lontani parenti della famiglia Incoronato, una famiglia allargata da sempre nuo79
GIANCARLO SEPE Inizia giovanissimo la sua attività teatrale formando una sua compagnia ed allestendo testi comici del teatro russo e di narrativa contemporanea italiana e straniera. Sono moltissimi gli allestimenti di autori italiani e stranieri che ha curato nel corso della sua carriera registica, tra i più importanti: Williams, Brecht, Sartre, Vitrac, Gogol, Fonvizin, Jarry, Weiss, Pirandello, Fabbri, Cechov, Ibsen, Arrabal, E. De Filippo, Lorca, Strindberg, Rosso di San Secondo, Euripide. Fonda il Teatro La Comunità nel 1972 e dopo 10 anni di lavoro di ricerca e di laboratori teatrali raggiunge il successo con la Triade: In Albis, Zio Vania, Accademia Ackermann. Determinanti sono gli incontri con Stefano Marcucci, Arturo Annecchino, Romolo Valli, Lilla Brignone, Uberto Bertacca, alla fine degli anni ‘70. Nelle stagioni teatrali successive amplia i suoi progetti, confrontandosi con altri artisti della scena ”ufficiale” quali Mariangela Melato da cui scaturiscono Vestire gli Ignudi, Medea, Anna dei miracoli, e con Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice con i quali allestisce Marionette che passione, Le bugie con le gambe lunghe e Care conoscenze e cattive memorie. Dal 1985 e per tre stagioni consecutive progetta e realizza altrettanti spettacoli in cui definisce il suo linguaggio teatrale ed il rapporto fra testo non drammaturgico e narrazione scenica. Si avvale a tale scopo di Scott Fitzgerald, Gabriele D’Annunzio, e l’opera omnia di Samuel Beckett. Nel 1992 realizza Pazza, con Ottavia Piccolo e Edipo Re al teatro greco di Siracusa, con Giancarlo Sbragia; nel 1993 La storia di Zazà, con Milva; nel 1994 Macbeth, con Franco Branciaroli e nel 1996 Il re muore, con Paolo Ferrari. Nel 1997 debutta al Festival La Versiliana con E ballando. ballando che girerà per più di quattro anni. Nel 1998 Sepe realizza Puccini, lavoro dedicato alle opere e ai personaggi del grande musicista e Lezioni di canto, con Paolo Ferrari; nel 1999 con Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice L’amante inglese di Marguerite Duras. Sempre nel 1999 mette in scena Madame Bovary con Monica Guerritore, spettacolo di grande successo, ed allestisce Marathon - la città della musica, in prima al Festival La Versiliana e poi in tournee’ a Roma, Firenze e Napoli. Nel 2001 allestisce nel suo spazio del Teatro La Comunità, lo spettacolo Cine H approfondendo ancor di più la sua ricerca di un linguaggio teatrale che preveda una forte interazione tra parola e gesto, questo percorso è alla base anche del nuovo spettacolo con Monica Guerritore che debutta sempre nel 2001 Carmen, secondo capitolo di una ideale trilogia al femminile che si concluderà nel 2003 con La signora dalle camelie. Nel frattempo la sperimentazione dà vita, sempre nel 2001, ad un nuovo spettacolo al Teatro la Comunità Favole di Oscar Wilde, lavoro di grande successo che proroga per tre stagioni consecutive arrivando a toccare le 350 repliche. Tra gli spettacoli che Sepe ama ricordare ci sono Vienna, Atto senza parole, Iliade, Casa di bambola, tutti presenti in festival di importanza internazionale quali il Festival di Nancy, il Festival di New York, La Versiliana Festival ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nella stagione 2007-2008 dirige Andrea Giordana in Otello di William Shakespeare.
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NAPOLETANGO Musical latino-napoletano ideato e diretto da Giancarlo Sepe con un tema originale di Luis Bacalov
scene e costumi CARLO DE MARINO luci UMILE VAINIERI colonna sonora HARMONIA TEAM musiche originali DAVIDE MASTROGIOVANNI aiuto regista DOMENICO DE SANTI assistente ai costumi VITA BARBATO produzione teatro eliseo e NAPOLI TEATRO FESTIVAL
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Amandla Productions Sas Amandla Productions
Sas Service Audio/Luci/Video
Service Audio/Luci/Video Via del Marginone, 3 55012 Capannori LUCCA Tel 0583 464494 Fax 0583 474644 Mobile 3476703909 www.amandlaproductions.com info@amandlaproductions.com
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FUORI ABB ONA MENTO
Slovak National Theatre in
LAGO DEI CIGNI balletto in quattro atti
musica PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKY coreografia RAFAEL AVNIKJAN su MARIUS PETIPA
domenica 22 GENNAIO
A
grafico che musicale, sulla riscrittura di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo. Chaikovskij morì nel gennaio del 1893 e non riuscì dunque a vedere il nuovo balletto che nel nuovo allestimento ottenne, finalmente, il successo tanto agognato. Ivanov coreografò gli atti bianchi (II e IV) e il francese Petipa gli altri due (I e III). E’ a Marius che si deve principalmente la “resurrezione” del Lago, grazie a modifiche del libretto e di alcune scene, e all’inserimento nella partitura originale di alcuni brani pianistici di Čajkovskij diretti da Riccardo Drigo che vi aggiunse una propria composizione (il Gran pas de deux). L’etoilés di quello spettacolo fu la ballerina milanese Pierina Legnani che introdusse nel ruolo del cigno nero (Odile) i 32 fouettées, l’interprete maschile fu il cinquantaduenne Pavel Gerdt nel ruolo di Siegfried mentre il ruolo di Rothbart fu interpretato da Alexei Bulgakov. Da quel momento in poi il “Lago” entrò a far parte del repertorio pietroburghese prima e moscovita dopo, conquistando il favore del pubblico e divenendo un classico del teatro di danza.
ltra presenza al Teatro Verdi dello Slovak National Theatre, questa volta con un altro classico della danza. Il lago dei cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo. Musicato da Pyotr Ilyich Tchaikovsky ebbe la sua prima rappresentazione al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877 con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger. Incredibilmente fu un clamoroso insuccesso e dopo poche repliche venne ritirato dalle scene. Il libretto di Vladimir Petrovic Begicev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme al ballerino Vasil Fedorovic, è basato su un’antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato), seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus. Primo dei tre balletti di Čajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. Viene rappresentato in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell’Europa Orientale) o in tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basa l’allestimento, sia dal punto di vista coreo-
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STEMAL Alessandro Lopez presenta
VARIE ETà
FUORI ABB ONA MENTO
spettacolo musicale di MASSIMO e ALESSADRO LOPEZ
con MASSIMO LOPEZ
sabato 28 e domenica 29 GENNAIO
U
produzione teatrale le straordinarie doti canore di Massimo Lopez in un nuovo repertorio di canzoni, la simpatia, l’eleganza e la comicità. Alcune pagine “amarcord” interpretate in estemporanei colpi di scena evocheranno varie - età del cinema, della radio e della televisione. Tra gli ingredienti fondamentali per completare questo Massimo Lopez show non mancheranno divertenti monologhi ed imitazioni, legate anche all’attualità. Le qualità interpretative di Massimo e le sue personali caratterizzazioni di alcuni personaggi famosi sono così conosciute ed apprezzate dal pubblico, che ormai non possono mancare in un suo spettacolo. Quindi uno show vario e brioso fatto anche di interazioni con gli elementi dell’orchestra, il cast ed il pubblico stesso nel quale l’artista troverà spazi per raccontarsi nelle sue “varie - età”. In questa occasione Massimo Lopez, torna a firmare la regia di un suo spettacolo lasciando lo spazio necessario ad un pizzico di sogno e imprevedibilità per favorire le sue ottime qualità di improvvisazione scenica, caratteristiche care al pubblico che lo segue con grande affetto da moltissimi anni.
n gradito ritorno quello di Massimo Lopez al Teatro Verdi di Firenze dove mancava dal 2007 quando propose con la Big Band Jazz Company il suo personale e appassionato omaggio a Frank Sinatra. Questa volta si presenta con un nuovo testo che rimanda a quelle sonorità proposte però con un taglio ancor più originale. Si tratta di un viaggio nelle varie - età dello spettacolo che hanno lasciato tracce indelebili nel tempo, rivisitate in un repertorio musicale tra il jazz e lo swing, nel quale Massimo Lopez veste bene le caratteristiche di cantante crooner. I brani si fondono in una gradevolissima sequenza di indimenticabili evergreen americani ed italiani dagli anni ‘30 ai giorni nostri eseguiti con l’accompagnamento della Big Band Jazz Company (una preziosa conferma dunque) ed i pregevoli arrangiamenti del Maestro Gabriele Comeglio che da molti anni affianca l’artista nelle sue scelte musicali. Uno spettacolo scritto a “cinque” mani dai due fratelli Lopez: Massimo ed Alessandro, un binomio indissolubile e collaudato per evidenziare ancora in questa nuova
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MASSIMO LOPEZ Attore e showman nasce per caso ad Ascoli Piceno nel 1952. Il suo apprendistato artistico inizia al Teatro Stabile di Genova. Dopo diverse esperienze in ruoli tradizionali, è con Amleto in trattoria - di Achille Campanile - che inizia ad interpretare ruoli comici. Conclusa la parentesi dello Stabile trova l’occasione di interpretare un ruolo comico in Non ci ha fatto effetto affatto, rivisitazione in chiave ironica dello shakespeariano Romeo e Giulietta, diretta da Tonino Pulci. Massimo Lopez Debutta in teatro con Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, accanto ad attori come Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi nel 1975. Lavora inoltre con Luca Ronconi e Adriana Asti. Nel corso degli anni ‘70 e durante i primi anni ‘80 partecipa a numerose rappresentazioni teatrali, tra le quali L’anatra selvatica di Henrik Ibsen e Il borghese gentiluomo di Molière. Da qui si sposta nelle sale di doppiaggio - attività a cui si dedica per due anni - dove incontra Anna Marchesini. Il passo successivo è breve: arriva anche Tullio Solenghi e i tre danno inizio a un periodo felicemente febbrile dedito alla comicità tra esilaranti gag e brillanti battute che, dalla radio nei primi anni ‘80, sbarca in televisione: ed è subito un trionfale successo. A partire dal 1983 fino alla metà degli anni ‘90 il Trio Lopez-SolenghiMarchesini fa ridere l’Italia intera: partecipano al varietà Tastomatto ottenendo grande successo. Nel 1985-1986 propongono i loro sketch anche a Domenica in. L’anno successivo sono ospiti fissi a Fantastico. Con la loro esilarante imitazione di Khomeini fanno arrabbiare il mondo arabo. A teatro Massimo Lopez ottiene un notevole successo con gli spettacoli Allacciare le cinture di sicurezza (1987) e In principio era il trio (1991), scritti, diretti e interpretati da Anna Marchesini, Tullio Solenghi e lo stesso Lopez. Da non dimenticare sono i trionfi conseguiti con Helzapoppin Radio Due e la parodia televisiva de I promessi sposi: la rivisitazione umoristica del capolavoro di Alessandro Manzoni ottiene maggior successo dello sceneggiato originale. Nel 1994 il sodalizio termina e il Trio si scioglie: i tre continuano le loro carriere separatamente e dalla metà degli anni ‘90, Massimo Lopez comincia una nuova vita come “solista”. E’ intrattenitore di Buona domenica (edizioni 1998 e 1999), e nel 2000 è al fianco di Mara Venier in Fantastica italiana. In televisione conduce altri programmi di varietà: Massimo ascolto (1994), I guastafeste (1996); diviene inoltre testimonial per Telecom, recitando in una popolarissima campagna televisiva della compagnia telefonica (lo slogan è: “Una telefonata allunga la vita”). Nel 1998 realizza un’apparizione straordinaria nella soap opera Beautiful. Sempre in questi anni prende parte ad alcune fiction tra cui Professione fantasma, Un uomo in trappola e I veleni dei Gonzaga. Da Romano Prodi a Mike Bongiorno, numerose ed esilaranti sono le sue imitazioni negli anni. Nel 2005 fa a coppia con il vecchio compagno Tullio Solenghi per condurre alcune puntate di “Striscia la notizia”. Dal 2003 al 2005, insieme a Tullio Solenghi, porta a teatro La strana coppia di Neil Simon, per la regia di Gianni Fenzi. Dal 2005 al 2007 porta nei teatri di tutta Italia Ciao Frankie, un concerto-tributo a Frank Sinatra, per la regia di Giorgio Lopez con il quale nel 2006 porta in scena anche Oh Romeo, di Ephraim Kishon. Per festeggiare i 25 anni dalla nascita del celeberrimo Trio, nel 2008 ritorna in televisione con lo spettacolo Non esiste più la mezza stagione, assieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi.
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varie età Spettacolo musicale di Massimo e Alessandro Lopez
con Giuliano Chiarello e la Big Band Jazz Company Direzione Musicale ed arrangiamenti Gabriele Comeglio Regia Massimo Lopez
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Compagnia Italiana Operetta in
CIN CI LA’
FUORI ABB ONA MENTO
musica VIRGILIO RANZATO e CARLO LOMBARDO
sabato 04 e domenica 05 FEBBRAIO
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sposare. Ma l’attrice saggiamente gli spiega che lei non può e non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino; il che avviene fra le più allegre feste di tutta Macao.
iamo a Macao. La giovane timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matrimonio. Ora a Macao c’è questa usanza: durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è proprio in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani, così scarsamente entusiasti del matrimonio alle esperte cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse alla emancipazione del principe Ciclamino. Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla principessa. Accade così che il principe Ciclamino che ha preso gusto alla cosa, si innamora di Cin Ci Là e la vuole 89
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Dal romanzo di Alessandro Manzoni
FUORI ABB ONA MENTO
I PROMESSI SPOSI di MICHELE GUARDì e PIPPO FLORA
da venerdì 24 a domenica 26 FEBBRAIO
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immancabili rilanci all’attualità, partendo dai temi affrontati nel testo originale. È la celebrazione di un mondo pieno di suggestioni storiche, poetiche e umane. Il racconto è noto, e la sua modernità viene sfruttata per presentare un contesto storico e sociale che riprende, immutate, le eterne problematiche dell’essere: dall’Amore al Potere, dalla Giustizia alla Fede. Per concludere con il trionfo della vita nella esplosione della luce del Duomo … ovvero la “grande macchina del Duomo” come Alessandro Manzoni descrive l’apparire di Milano agli occhi semplici ma pieni di speranza di Renzo. L’opera si conclude con una spettacolare e suggestiva pioggia catartica che vince la peste e testimonia il trionfo della vita. Scritta e rielaborata con un’attenzione speciale alla stesura manzoniana, l’Opera ha ottenuto il Patrocinio Morale della Società Italiana degli Autori ed Editori “per l’elevata qualità artistica - spettacolare, la precisa aderenza della stesura letteraria al romanzo del Manzoni nonché per la forte carica emotiva che l’Opera è capace di suscitare nel pubblico”.
Promessi Sposi, opera musicale di Michele Guardì e Pippo Flora, dopo il trionfale debutto a San Siro del 18 giugno scorso, dopo il trionfo nella valle dei Templi di Agrigento (dal 25 al 30 luglio 2010) e dopo la grande affermazione al teatro degli Arcimboldi di Milano (dal 14 al 30 dicembre 2010), torna per la stagione 2011-2012, nei più grandi Teatri italiani con anteprima nazionale fissata ad Ascoli 5 novembre 2011 e debutto a Roma il 10 novembre. La chiusura della tournée è in definizione tra Torino e Milano a fine marzo del 2012. Questa nuova edizione sarà ancora più ricca e metterà insieme dieci protagonisti, sei comprimari, ventidue ballerini - coristi che cantano dal vivo sulle basi musicali realizzate da una grande orchestra sinfonica di settanta elementi. Ma non solo: ci sarà una spettacolare scenografia con otto enormi carri mobili, proiezioni, effetti scenografici speciali. E non mancheranno i costumi e le coreografie da grande teatro musicale. Con questi ingredienti viene proposto lo spettacolo che celebra il più grande romanzo italiano, con continui ed
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MICHELE GUARDì Autore di teatro, cabaret, radio e televisione. Nato a Casteltermini, in provincia di Agrigento, da oltre 40 anni vive e lavora a Roma. Regista teatrale e televisivo, dal 1969 ha firmato molti programmi televisivi di grande successo. Fra i suoi programmi Scommettiamo che...?, I fatti vostri, Mattino in famiglia e Pomeriggio in famiglia, Domenica in. Ha inoltre ideato e diretto sette edizioni di Telethon. È stato per tredici anni Direttore artistico del Teatro Pirandello di Agrigento. Ne I Promessi Sposi ha curato la riduzione teatrale e la stesura del testo sintetizzando in trentanove quadri i passaggi essenziali dell’opera manzoniana. Il tipo di riduzione e il testo sono stati studiati per rendere l’opera adatta anche a un pubblico internazionale e permettere così una più ampia circolazione nel circuito teatrale e televisivo estero. I personaggi sono stati trattati con grande rigore storiografico e ne è stata esaltata la loro rilevanza poetica. Sua è la regia teatrale.
PIPPO FLORA Musicista agrigentino cresciuto in una famiglia di artisti intimi della famiglia Pirandello, debutta, ed è anche questa una vera curiosità, all’età di settantotto anni con un’opera di grande spessore musicale, vigore e modernità. Oltre alla musica sono suoi gli importanti arrangiamenti de I Promessi Sposi creati con particolare attenzione alle sonorità strumentali. Sue anche le armonizzazioni dei cori dei quali è da sempre attento e colto studioso. Sovrintendente per tredici anni del teatro Pirandello di Agrigento ha cresciuto intere generazioni di artisti. Da sempre appassionato di jazz, ha iniziato la carriera musicale con alcune opere Ulisse, Orfeo, un Romeo and Juliet in dialetto siciliano, la storia d’amore tra un ragazzo ebreo e una ragazza musulmana e Nela e Sahabin altra storia d’amore basata su una leggenda rappresentata anche all’estero in alcuni teatri lirici. Alla musica, in una sorta di “sdoppiamento creativo”, ha alternato la passione per la natura che, grazie anche a una laurea in Agronomia, gli ha permesso di creare per la sua città magnifici giardini.
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i promessi sposi Opera moderna dal romanzo di ALESSANDRO MANZONI
Musica Arrangiamenti e Armonizzazioni corali PIPPO FLORA Scene LUCIANO RICCERI Costumi ALESSANDRO LAI Gioielli GERARDO SACCO Maestro d’Armi RENZO MUSUMECI GRECO Coordinamento musicale e collaborazione agli arrangiamenti GIANLUCA CUCCHIARA Coro Polifonico di MARIA GRAZIA FONTANA Orchestra Sinfonica “NOVA AMADEUS” Consulenza per l’editing musicale e interventi al pianoforte SERGIO CAMMARIERE Orchestrazioni e Direzione d’orchestra RENATO SERIO Riduzione teatrale, testo e regia MICHELE GUARDÍ
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F&B FLORENCE
P NUOVA GESTIONE
FOOD&BEVERAGE STADIO ARTEMIO FRANCHI
Nausica presenta
ALADIN il musical
FUORI ABB ONA MENTO
di STEFANO D’ORAZIO
con FLAVIO MONTRUCCHIO e con la straordinaria partecipazione di STEFANO MASCIARELLI nel ruolo del Genio musiche dei POOH
sabato 24 e domenica 25 MARZO
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rati, quando appena accennati, di quel complesso mobile e pittorico della scena; saranno, quindi, pennellate tono su tono, decori di oro e d’argento e spruzzi di colori sontuosi su quel palcoscenico che è la casa di chi sa attendere, di fronte ad una tela bianca, quel momento ispirato di arte e tecnica per graffiare la realtà. Resteremo quindi per cento e più date nella notte di Baghdad, dove l’amore può fermare il tempo e il male può essere sconfitto da un cuore semplice e umile, nell’atto attuale e positivo di credere ancora nel “lieto fine“. Abbiamo cercato di raccontare ciò che sta nel percorso, ma il nostro lavoro è quello di dare uno spettacolo, che speriamo sia qualcosa che rimarrà, attraverso i testi irriverenti e scanzonati di Stefano D’Orazio, attraverso le musiche degli intramontabili Pooh, l’attenta regia di Fabrizio Angelini, la sapiente direzione musicale di Giovanni Maria Lori e, soprattutto, grazie a tutti quanti i nostri collaboratori, non dimenticando mai gli attori, e i ballerini che sono quei delicati e meravigliosi strumenti chiamati ad essere ogni sera artisti.
e 1000 e una notte; la notte é stata la casa di tutte le storie raccontate in quanto, nell’impossibilità di vedere nitidamente le forme della realtà, la mente è stimolata a crearne di proprie percorrendo la strada della metafora. Le favole - come la poesia, la letteratura e le arti figurative - costituiscono l’atto finale di questo processo, tanto necessario all’uomo, quanto insito nella sua stessa natura. (...) Le scene sembrano uscire da un quadro dipinto a olio. Ci sono voluti più di 30 pittori e costruttori che, come su una tela, hanno dipinto le nostre idee, dove i personaggi sembreranno prender vita da ori e stucchi, da sontuose residenze e luoghi oscuri. Qui la tradizione dell’opera, come sottofondo a quei virtuosismi propri della tecnologia, capace di muovere un tappeto volante e l’intera scena, come i giochi di una scatola infinita e magica per l’occhio e il cuore di grandi e piccini. Nessun direttore d’orchestra migliore se non il pluripremiato Aldo De Lorenzo, non senza la collaborazione di Umile Vainieri alle luci e Mago Hermy per gli effetti speciali e illusioni. (...) I costumi del Premio Olimpico per il teatro Sabrina Chiocchio sono degli elementi, quando esage-
Simone Martini
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Regione Toscana
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Ater - Yllana - Ara Malikan presentano
PAGAGNINI
FUORI ABB ONA MENTO
lunedì 26 MARZO
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spirito di PaGAGnini (scritto proprio così, per evidenziare l’aspetto divertito di questa produzione). Allo stesso modo, un continuo di momenti memorabili ci conduce ad una nuova visione di quella che viene chiamata “musica classica contemporanea” dei giorni nostri come gli U2 o il francese Serge Gainsbourg.
aGAGnini unisce in un unico show la musica classica, il virtuosismo artistico del violinista Ara Malikian e lo humour farsesco del collettivo Yllana. Il risultato è un divertente e sorprendente “Dis-Concerto” che passa in rassegna alcuni dei momenti più alti nella storia della musica classica combinati - in maniera ingegnosa - a motivi popolari. È da questa combinazione di stili che si crea un altrettanto medley di emozioni, un concerto in cui la serietà e solennità della musica si sposano meravigliosamente con momenti di sottile umorismo. Questa eccentrica prospettiva del mondo dei concerti, unita all’elegante e virtuosa interpretazione di quattro eccezionali musicisti, ha la capacità, provata, di affascinare anche gli spettatori più eruditi, nonché di esaltare ed ispirare un pubblico di tutte le età e di qualsiasi provenienza geografica. Il genio personale di Paganini è stato un riferimento di particolare importanza durante la creazione di tutto lo spettacolo, non solo nel titolo. Le complesse composizioni del violinista, il carattere spericolato e le sue interpretazioni sorprendentemente talentuose, riflettono lo 97
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New Star e Rock Opera presentano
FUORI ABB ONA MENTO
TRE CUORI IN AFFITTO
regia CLAUDIO INSEGNO con PAOLO RUFFINI
sabato 14 e domenica 15 APRILE
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e pubblicitaria presso la “NUCT - Nuova Università Cinema e Televisione” di Roma. Nel 2001 fonda l’Associazione Cinematografica che incarna e presiede: il Nido del Cuculo. Diviene così produttore di eventi e rassegne. Ma il Nido del Cuculo è conosciuto soprattutto per i ridoppiaggi in livornese di film famosissimi. Su Internet sono una manìa di cui parlano anche i telegiornali. Nasce dunque per il teatro Io? Doppio! varietà cinematografico ed interattivo con tanto di band in scena che ricorda i migliori “one man show”. Lo spettacolo, che per l’80% è improvvisazione con il pubblico, ha totalizzato nell’ultima tournée toscana oltre 316 mila spettatori, mentre i canali di youtube hanno registrato un totale di cinque milioni di visualizzazioni. Al cinema appare nel 1997 in Ovosodo di Paolo Virzì nel ruolo di rilievo di Gargani. Nel 2002 avviene la svolta decisiva: la vittoria del concorso Cercasi VJ di Mtv lo porta ad essere scelto tra migliaia di concorrenti e comincia un lungo sodalizio con la rete musicale che dura per ben quattro anni. Due anni di diretta quotidiana con Select e la conduzione di trasmissioni cult quali On the beach, Special
a più classica delle sitcom in un nuovo ed inedito adattamento teatrale. Tre ragazzi condividono un appartamento nello stabile di proprietà di un’anziana coppia di coniugi. Il ruolo maschile è interpretato da Paolo Ruffini, attore cinematografico e conduttore della prossima edizione di Colorado Cafè su Italia 1. I ruoli femminili sono interpretati da Arianna Bergamaschi (a teatro La bella e la bestia, Pinocchio, Masaniello …) e Justine Mattera (a teatro Victor Victoria, Cantando sotto la pioggia). Tra gag esilaranti, canzoni e situazioni paradossali si snodano gli eventi che ruotano attorno a questa bizzarra e improbabile convivenza. Paolo Stefano Ruffini (ma da sempre Paolino) nasce nel 1978 a Livorno: città che ama profondamente, in cui vive e dalla quale si allontana solo per esigenze lavorative. Colleziona film in VHS (ne ha circa 16 mila), ma colleziona anche tatuaggi. Nonostante abbia tentato di bocciare a tutti i costi (perché a scuola ci stava ‘parecchio bene’), ha conseguito il diploma di Maturità Classica al Liceo Classico Niccolini e Guerrazzi di Livorno. Nel 2000 consegue il diploma di laurea in regia televisiva 99
paolo ruffini Sunday, Mtv Club Generation, Mtv Mobile Chart e soprattutto la classifica italiana per eccellenza, la Hit List Italia, lo portano ad essere un punto di riferimento per giovani e giovanissimi. Nel 2005 comincia una proficua collaborazione con quello che potremmo definire il suo “babbo culturale”: Marco Giusti. Partecipa infatti al talk show demenziale Bla Bla Bla con Lillo e Greg. Nell’autunno dello stesso anno scrive e conduce Stracult: 14 puntate in seconda serata su Rai 2 a favore del “cinema di genere che spacca”. Sempre nel 2005 un’altra svolta: l’importante ruolo da “comprimario di locandina” in Natale a Miami (campione d’incassi nella stagione 2005–2006) al fianco di Christian De Sica e Massimo Boldi, prodotto da Aurelio De Laurentiis, per la regia di Neri Parenti. Nel 2006 prosegue l’esperienza da attore ed è protagonista di Non c’è più niente da fare regia di Emanuele Barresi, Alla fine dell’anno lo troviamo di nuovo protagonista nel film natalizio campione d’incassi Natale a New York, al fianco di Christian De Sica, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Massimo Ghini e Sabrina Ferilli. Nell’inverno recita a fianco di Alessandro Siani, Elisabetta Canalis e Marco Messeri in La seconda volta non si scorda mai di Francesco Raniero Martinotti. Il 9 Maggio 2008 debutta il Musical di cui è autore e protagonista 80 Voglia di…‘80! per la regia di Fabrizio Angelini. Viene confermato inoltre nel cast di Natale a Rio a fianco di Christian De Sica, Michelle Hunziker, Fabio De Luigi, Massimo Ghini e Paolo Conticini sempre per la regia di Neri Parenti. Il 14 Ottobre 2008 debutta al Teatro Brancaccio Portami tante rose.it: un musical scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime in cui è co-protagonista a fianco di Valeria Valeri, Pierfrancesco Poggi, Fanny Cadeo, Claudia Campolongo e I ragazzi di Amici. Il 2009 si apre con un ruolo da protagonista: Carlo Vanzina lo chiama in Un’Estate ai Caraibi a fianco di Gigi Proietti, Enrico Brignano, Maurizio Mattioli, Alena Seredova e Biagio Izzo. I suoi “compagni di viaggio” sono Paolo Conticini e Martina Stella. A fine 2009 è il protagonista di Cacao, opera prima di Luca Rea, uno degli autori di Stracult. Ad inizio 2010 esce nelle sale italiane La prima cosa bella, in cui Paolo Ruffini interpreta un ruolo drammatico di rilievo al fianco di Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e Micaela Ramazzotti. Successivamente è uno dei protagonisti nel nuovo progetto del regista-sceneggiatore Fausto Brizzi, che vede la realizzazione di due pellicole gemelle: Maschi contro femmine e Femmine contro maschi. Sul fronte televisivo cura, con l’Associazione Nido del Cuculo, la produzione esecutiva e il commento di Fear Factor, programma tratto da un format americano di successo, messo in onda dall’’emittente GXT (Canali 146 e 147 di Sky). Al Teatro 4 Mori di Livorno nell’aprile 2010 debutta con il musical Rent - No day but Today di cui è autore, protagonista e del quale cura personalmente la regia. In novembre 2010, mentre prende il via la tournée nazionale di Io doppio – Dè Show, Paolo Ruffini partecipa al nuovo spot della Lavazza, nei panni del giovane Botticelli alle prese con il sorriso della venere Julia Roberts.
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con ARIANNA BERGAMASCHI JUSTINE MATTERA musiche GIOVANNI MARIA LORI
Proprio la superstar del firmamento hollywoodiano prende parte in carne ed ossa a questo nuovo episodio della storica e fortunata saga inaugurata da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, anch’essi presenti nello spot al fianco di Paolo Ruffini. L’8 aprile 2011 esce nelle sale italiane del film C’è chi dice no, commedia diretta da Giambattista Avellino, che lo vede co-protagonista al fianco di Luca Argentero e Paola Cortellesi. Dal 16 settembre di quest’anno conduce con Belen Rodriguez la nuova edizione di Colorado Cafè, in programma si Italia 1. Dallo scorso ottobre è di nuovo al cinema con Ex Amici come prima diretto da Carlo Vanzina. Infine è annunciato per il 2012 Non c’è problema, lungometraggio del quale sarà protagonista nonché autore della sceneggiatura.
PER IL PAESAGGIO, L’ARTE E LA NATURA. PER SEMPRE, PER TUTTI.
P FAI - Villa del Balbianello. Lenno, Como - Legato testamentario Guido Monzino - 1988
FAI, non solo una sigla, ma anche voce del verbo FARE. Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione nazionale senza scopo di lucro nata nel 1975 con un obiettivo concreto: agire per la salvaguardia del patrimonio d’arte e natura italiano. Il FAI restaura e riapre al pubblico monumenti e luoghi di natura unici del nostro Paese che gli vengono affidati per donazione o in concessione; educa e sensibilizza la collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura; si fa portavoce degli interessi e delle istanze della società civile vigilando e intervenendo attivamente sul territorio. FAI per l’Italia. FAI anche tu.
Tutti possono dare il loro sostegno per aiutare il FAI • • • • • •
Iscrivendosi alla Fondazione Versando un contributo in denaro, anche piccolo, per un restauro Sostenendo il FAI con la propria azienda Visitando i Beni FAI aperti al pubblico Ricordandosi del FAI nel proprio testamento Diventando volontario
Presidenza Regionale FAI Toscana Maria Vittoria Colonna Rimbotti Delegazione FAI di Firenze Elena Gabrielli Marzili Piazza Antinori 2 - 50124 Firenze - tel 055 214595 - al mattino segreteriafaitoscana@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it
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Evolution Dance Theatre presenta
FIREFLY
FUORI ABB ONA MENTO
di ANTHONY HEINL
venerdì 20 APRILE
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irefly è uno spettacolo affascinante, fatto di illusioni visive, danza, teatro fisico, acrobatica, ma anche video art con in più il ricorso alle più aggiornate macchine sceniche. Il primo intento è quello di stupire e stimolare l’immaginario comune, di trasportare e condurre verso una realtà fatta di illusione e magia, rendendo possibile l’impossibile. Uno spettacolo che porta l’arte alla gente, una rappresentazione capace di comunicare, divertire e affascinare, che unisce professionalità e serietà artistica all’intrattenimento. Lo spettacolo è costruito per singole scene in cui prendono vita tra colori e luci in movimento, creature mai viste: slittano nello spazio, si elevano dal suolo, si snodano e si riuniscono con movimenti estremamente delicati e misurati. Un’esplosione di visione in cui momenti poetici di rara bellezza si alternano a quelli più ludici e ironici. Evolution Dance Theatre nasce in Italia nel 2008 dal progetto del coreografo americano Anthony Heinl. L’ex ballerino, nonchè collaboratore di Moses Pendleton, ha inventato “uno spettacolo fatto di salti, lotta, assenza di gravità e acrobazia, evolvendo lo stile Momix”. 103
Rivista di costume c u lt u R a e spet tacoli
infospettacoli.net
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FUORI ABB ONA MENTO
Therry Chegia presenta
SEMPRE PIù CONVINTO con MAURIZIO BATTISTA
venerdì 27 GENNAIO
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ma per paura che “sparisse per sempre”. Fu proprio in queste cantine che nacquero i pezzi più famosi del suo repertorio, quelli che poi, con il tempo, sono diventati i suoi cavalli di battaglia, e che ci propone in questa felice occasione: La siringa, paletta e secchiello e il famosissimo Portaportese. E poi, per non dimenticare, ecco servite le storie “romanzate” che hanno popolato le cronache dei quotidiani e dei settimanali in questa estate terminata. La scaletta degli spettacoli di Maurizio Battista varia ogni sera, a seconda del pubblico e delle notizie di attualità; ma una cosa è certa… con Maurizio Battista si ride!
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FUORI SEDE
sempre più convinto Maurizio Battista, carico di rinnovata energia e di antichi ideali, nel mostrarci le assurdità a cui ci stiamo abituando. Lo fa attraverso un’analisi irriverente e spassosa dei mezzi d’informazione, dei programmi televisivi, dei cartelloni pubblicitari, degli annunci in genere. In altre parole di tutto quello che ci sta intorno. Con la lente del suo tagliente sarcasmo mette a fuoco i tanti paradossi dei nostri tempi e solletica l’ilarità del pubblico che – liberato dai normali schemi mentali – lo segue nelle spietate analisi socio comiche, tra le quali l’eterna lotta tra uomini e donne. Il suo sguardo scanzonato e le sue domande taglienti, le gag ed i monologhi, sono gli ingredienti di uno spettacolo esilarante all’insegna della schiettezza e del divertimento, dove la parola semplice e sincera raggiunge le pieghe dell’anima, e dove una certa “vivace romanità” gli permette di sbilanciarsi in una giungla di controsensi ed incongruenze. Battista propone inoltre diversi aneddoti legati alla strada lunga e tortuosa verso i prestigiosi palcoscenici che ora calca; quella strada iniziata nelle cantine della capitale, dove si saliva sul palco con il cappotto non per il freddo,
Therry Chegia presenta
SONO IN ZONA
FUORI ABB ONA MENTO
con ALESSANDRO SIANI
giovedì 08 MARZO
S
protagonista nel film di Francesco Ranieri Martinotti Ti lascio perché ti amo troppo. L’interpretazione gli vale il premio quale migliore attore sia al Giffoni Film Festival che all’Ischia Film Festival. Sempre nel 2006 recita accanto a Sabrina Ferilli e Christian De Sica in Natale a New York. Nel 2008 è tra i protagonisti di La seconda volta non si scorda mai regia di Francesco Ranieri Martinotti con Elisabetta Canalis. Lo scorso anno è uno dei protagonisti del fortunato film campione d’incassi Benvenuti al Sud con Claudio Bisio.
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FUORI SEDE
aranno l’energia scoppiettante e la simpatia contagiosa gli ingredienti principali di Siamo in zona, il nuovo spettacolo dell’attore comico napoletano Alessandro Siani. Monologhi nuovi di zecca conditi da sketch irresistibili, per sfatare e dissacrare i luoghi comuni che proprio perché “comuni” riguardano un po’ tutto il popolo italico. Due ore di show, in cui Siani sarà protagonista di un’escalation di risate insieme a Francesco Albanese, Claudia Miele e Salvatore Misticone, in arte Scapece. Il tutto completato magicamente dalla musica orchestrata dal dj Frank Carpentieri insieme ad altri musicisti che saranno con lui sul palco, per un’ atmosfera live da non perdere. Nello spettacolo sono presenti anche cinque scatenatissimi ballerini di breakdance che proporranno un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. La carriera di Alessandro Siani comincia nel 1995, quando l’attore vince il Premio Charlot come migliore cabarettista dell’anno. Per il comico napoletano ha inizio una proficua carriera nel mondo dello spettacolo: partendo dalle televisioni regionali in pochi anni riuscirà a conquistare il grande schermo. Debutta al cinema nel 2006 con un ruolo da
Ridens Management presenta
apocalypse
FUORI ABB ONA MENTO
con GIUSEPPE GIACOBAZZI
martedì 22 MAGGIO
T
in prima serata su Rai Uno nella sua trasmissione Amore. Dal 2007 è di nuovo in prima serata su Canale 5 nelle nuove edizioni di Zelig dove riscuote un enorme successo e, abbandonate per un attimo le sue famose povesie, racconta vicende di vita quotidiana con una mimica e un umorismo uniche. Nel 2008 esce il libro Una vita da pavura che diventa immediatamente un best seller. Porta nei teatri italiani lo spettacolo Una vita da pavura. Approda al cinema girando insieme a Vincenzo Salemme, e Alessandro Gassman Baciato dalla fortuna con la regia di Paolo Costella.
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FUORI SEDE
orna dopo il grande successo della passata stagione Giuseppe Giacobazzi con un nuovo esilarante spettacolo. Vent’anni di palchi, radio e tv, fino al trionfale approdo a Zelig: Giuseppe Giacobazzi si racconta a teatro. Nel nuovo spettacolo in allestimento, Apocalypse, Giacobazzi continua a prendere in esame l’attualità italiana con la sua mimica e il suo umorismo unici. Dai reality show ai telegiornali,dalla pubblicita’alle mode del momento. Ovviamente fondamentale, poi, è il suo rapporto con le donne all’interno del rapporto di coppia. Non manca infine l’ironia sempre affettuosa con cui Giacobazzi analizza gli stereotipi del quarantenne “perennemente” giovane. Questo ma non solo: il nuovo spettacolo comprendera’nuovi innesti al momento ancora ‘top secret’. Giacobazzi, pseudonimo di Andea Sasdelli, ha alle spalle una lunga gavetta in teatri, radio e televisioni locali. Nel 2005 partecipa a Zelig OFF e da qui parte il suo successo nazionale. Viene notato dagli autori di Zelig Circus che lo arruolano per la prima serata di Canale 5. Nell’aprile del 2006, Raffaella Carrà lo ammira durante il suo famoso brano Sulle rotonde di Ravenna e lo vuole come ospite
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l’opinione degli abbonati
stagione 2010_11
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al 1999, dopo l’ultimo spettacolo in programma, chiediamo ai nostri abbonati di dare un voto agli spettacoli visti durante la Stagione. Da molti anni i risultati delle votazioni disegnano il profilo di un abbonato favorevole alle proposte classiche, sensibile alle novità, spesso indulgente rispetto a qualche protagonista un po’ deludente ma implacabile rispetto ai pochissimi spettacoli “impresentabili” che abbiamo avuto il torto di presentare. A proposito della sensibilità alle nuove proposte, nella votazione dello scorso anno ha trionfato “a sorpresa” We will rock you, nonostante scontasse anche la scomodità del cambio di sede. Da sottolineare anche l’affermazione degli spettacoli esteri (Swan Lake di Matthew Bourne ed i ritorni di Slava Snowshow e di Stomp), a dimostrazione di un panorama nazionale un po’ carente di nuove proposte interessanti. Nel complesso, comunque, una Stagione premiata da buoni e ottimi voti, a dimostrazione della bontà della strada intrapresa nell’autunno del 1998, quando la società Antico Teatro Pagliano si assunse l’onere e l’onore della gestione delle Stagioni Teatrali del glorioso Verdi.
Classifica generale WE WILL ROCK YOU.............................8,76 SWAN LAKE...........................................8,59 LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE.......7,90 ALADIN...................................................7,82 L’ASTICE AL VELENO..............................7,36 ARIA PRECARIA.....................................7,21 FLASHDANCE.........................................6,79 DADDY BLUES........................................6,51 LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR.......6,47 MI SCAPPA DA RIDERE..........................5,37
Per la classifica generale, la numerazione è la media dei voti in una scala da 1 a 10.
In tutte le tabelle, la numerazione è espressa in percentuale sul 100% dei votanti.
Miglior attore
LUCA DE FILIPPO...............................18,30 % VINCENZO SALEMME...........................13,58 LEO GULLOTTA........................................8,12
Miglior attrice PAOLA QUATTRINI..............................22,79 % MICHELE HUNZIKER ...............................6,18 SIMONA SAMARELLI..............................2,30
Sorpresa negativa MI SCAPPA DA RIDERE.....................20,12 % LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR......12,24 DADDY BLUES.........................................8,24
Sorpresa positiva SWAN LAKE.........................................19,64 % WE WILL ROCK YOU...............................8,36 ALADIN...................................................7,76
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IL VERDI VISTO DAL VERDI A vario titolo lavorano tutti al Verdi e – da La Gatta Cenerentola dell’ ottobre ’98 a La Divina Commedia dell’aprile scorso – hanno visto o sentito tutto quello che è passato dal Teatro. A loro abbiamo chiesto di frugare nella memoria e di rispondere alle nostre domande.
1
Lo spettacolo con il pubblico più numeroso
2
L’interprete più bravo
3
Lo spettacolo più “complicato”
4
Lo spettacolo che ti è rimasto nel cuore
Maria Laura Viti Direttrice Uffici Antico Teatro Pagliano
2) Tra i tanti bravissimi attori che ci sono stati ricordo con ammirazione Mariangela Melato, nel suo spettacolo Sola me ne vo in cui ha fatto non solo ridere ma anche pensare ed emozionare il pubblico, da sola sul palcoscenico.
3) Swan Lake: tutti noi abbiamo amato tantissimo questo spettacolo, ma le complicazioni sono venute fuori fin da subito, appena la Compagnia ci ha confermato la propria presenza ... Abbiamo fatto l’impossibile, e se alla fine è andato tutto bene, dobbiamo ringraziare i nostri preziosi tecnici che sono riusciti a metterlo in scena.
3) Il primo tentativo di inserire Aldo Giovanni e Giacomo in abbonamento si scontrò con le esigenze cinematografiche dei tre e lo spettacolo fu quindi sostituito con un altro dello stesso genere: Beppe Grillo. Lo spettacolo fu però allestito al Piazzale Michelangiolo e le date furono soltanto due. I 4 turni di abbonamento furono quindi condensati in due soli giorni (e non è facile unire due prime file, una per turno, in una sola accontentando tutti ...); inoltre gli abbonati furono tutti avvisati uno per uno tramite il tradizionale numero telefonico di casa perché allora, sms ed email non erano così diffusi ...
4) Aggiungi un posto a tavola: è lo spettacolo a cui sono più legato. Nel 1974 mio padre, Sergio Vernassa l’aveva portato a Firenze e nel 2004 io e Barbara lo abbiamo “riportato” qui al Verdi. E’ stata una fortissima emozione. Ed entrambe le volte in sala era presente il grande Pietro Garinei.
4) Slava’s Snowshow. Dalla prima volta che l’abbiamo visto a Bologna, passando dalle repliche del 2008 a quelle del 2011, Slava con le sue musiche, i suoi momenti divertenti e le sue scene poetiche è diventato parte del lessico dell’ufficio e di quello famigliare. Per noi tutti indimenticabile!
Giovanni Vernassa Essevuteatro srl e Antico Teatro Pagliano srl Programmazione e scelta spettacoli
1) Sette spose per sette fratelli: mi ricordo il grande successo di questo spettacolo in tutta Italia. Era godibile sia per i più piccoli che per i più grandi. Gli spettatori uscivano da teatro entusiasti per la carica che dava lo spettacolo. 2) Gigi Proietti: in assoluto il più bravo. Mi ricordo ancora le innumerevoli telefonate che Barbara, mia sorella, faceva per convincerlo a venire al Teatro Verdi in sostituzione di uno spettacolo che era saltato improvvisamente. Poi lui le fece “un regalo di Natale”: accettò di venire al Verdi! Questo è stato un evento unico e irripetibile per il nostro teatro: oggi infatti “i big” vanno solo nei Palazzetti dello Sport e non più nei teatri.
1) L’ultima replica di A qualcuno piace caldo nella Stagione 200001 quando a teatro esaurito in una domenica pomeriggio, siamo riusciti a sistemare a sedere più di 50 abbonati venuti a teatro nella domenica sbagliata. Utilizzando tutti i posti possibili anche i più impensati abbiamo potuto far vedere comunque lo spettacolo a tutti.
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1) Prove per un recital (Gigi Proietti). Uno spettacolo atteso a lungo di uno degli attori italiani più amati. Un ritorno a Firenze che il pubblico del Teatro Verdi ha ripagato con una serie di serate “esauritissime”. 2) Giorgio Gaber. Un artista superbo, di cui sento la mancanza, capace nei suoi spettacoli di emozionare, coinvolgere, sensibilizzare e divertire un pubblico variegato di giovani e meno giovani. 3) Slava’s Snowshow (alcune file aggiunte in platea, i cavi di protezione sul soffitto, la “neve” ovunque in teatro, il recupero della ragnatela durante lo spettacolo e la massima attenzione ai bambini che giocavano con i palloni e che cercavano di “scalare” il palcoscenico) 4) Slava’s Snowshow di gran lunga, ma una menzione anche per 7 spose per 7 fratelli (scenicamente perfetto), Momix – Opus Cactus (inebriante), Ritorno a casa Gori (emozionante) e La parola ai giurati (cast superbo). Fulvio Palmieri Direttore di Sala Teatro Verdi
TEATRO VERDI / fIRENZE Gestione Stagione teatrale
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Antico Teatro Pagliano srl Claudio Bertini Massimo Gramigni Lorenzo Luzzetti Giovanni Vernassa Direzione e segreteria Maria Laura Viti, Elisabetta Thiene, Caterina Locorotondo, Elena Becattini
Realizzazione programma di sala Riccardo Basile Progetto grafico ed impaginazione Elisa Del Lungo Foto ed elaborazioni fotografiche Marco Borrelli
PubblicitĂ M. & F. Janovitz PubblicitĂ - Firenze Stampa Tipografia Il Bandino - Bagno a Ripoli (FI)
Compagnia della Rancia - Cats Firenze, Teatro Verdi - dicembre 2010
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Foto Maurizio Orrigo
dal 1° ottobre 2011
E’ DIVENTATO DIVENTA
29 SETTEMBRE 2011
P Carla Accardi - Sipario Rossooro - 2007 (part.) - Collezione Sipari d’Autore di Obihall - Proprietà Associazione Amici della Contemporaneità Teatrale -
foto di Luca Greguoli Venini e Marco Borrelli - grafica Elisa Del Lungo
ore 21:00
Obihall - Teatro di Firenze
DANILO REA
via Fabrizio De André angolo Lungarno Aldo Moro tel. 055 650 41 12 - www.obihall.it
piano solo
TRIBUTO A DE ANDRÉ Sponsor ufficiali
ingresso libero
PRENOTAZIONI AL 055
ufficiali Obihall via Fabrizio De André, angolo lungarno Fornitori Aldo Moro
65.04.112
www.saschall.it
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