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Anno III

TENDE e GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE E DEI CONTRIBUENTI a cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica di ASSOTENDE

SCHERMATURE SOLARI

n°. 2-2016

LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM

ECOBONUS E SCHERMATURE SOLARI Detrazioni fiscali del 65% per l’acquisto e la posa di schermature solari finalizzate al risparmio energetico degli edifici. aprile 2016 GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE A cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica della Commissione ASSOTENDE


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EDITORIALE

L’ editoriale Anche in questo numero continuiamo a "spingere" su un argomento che ci sta particolarmente a cuore: la Sicurezza. Due articoli, uno dei quali di Daniele Gasparini nuovo collaboratore della rivista, che esaminano approfonditamente i rischi, troppo spesso sottovalutati, degli operatori del nostro settore; con un'analisi estremamente logica si arriva a comprendere che la sicurezza è un valore fondamentale ma è soprattutto un importante investimento capace di portare reali ed enormi benefici all'azienda. Cambiando argomento, ad onta delle tante iperbole sulla ripartenza e accelerazione dell'economia italiana professata dalla politica nostrana, nei nostri colloqui con i leader del settore si evince si, un miglioramento del quadro generale, ma i "bei tempi" sono ancora estremamente lontani; e non è certo demerito dei nostri imprenditori che in questi anni bui hanno, quasi esclusivamente da soli, evitato la débâcle delle loro aziende, grazie al costante impegno, sacrificio e abnegazione che contraddistingue la PMI italiana, autentica colonna vertebrale del Paese. Permettetemi infine un sentito ringraziamento a tutti quei lettori che ci spronano a continuare con il nostro progetto editoriale, offrendoci spesso interessanti spunti di riflessione per migliorarci a “informarli” più adeguatamente sulle novità e tematiche della nostra realtà.

Ramzi Bacchini

3


SOMMARIO EDITORIALE

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ARCHITETTURA Parking for People

8

di OSW - Open Source Workshop

AZIENDE BAT SpA

12

08

MARKETING “E adesso cosa me ne faccio di ‘sto disegnetto?” 16 di Maurizio Corradi

REALIZZAZIONI “Opera” di Pratic

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L’INTERVISTA

26

12

BUSINESS & IMPRESE Business Plan II Parte

30

di Impresa Sviluppo & Management

SICUREZZA Perchè la tenda non ti stenda

34

22

di Daniele Gasparini

Capita sempre agli altri, ne siamo sicuri?

38

NEWS

40

SPAZIO WEB

42

44

di EMB - Email Marketing Blog

FIERE & MANIFESTAZIONI Made Expo 2017

44

SCHEDE PRODOTTI

48

GUIDA ECOBONUS

52

REPERTORIO FORNITORI

62

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I NOSTRI INSERZIONISTI AFM INFORMATICA

07-33

OSW

11 IV di Cop-29

BAT GROUP

01

PARA’

BECKER

39

PRATIC

CORRADI

III di Cop

II di Cop

SEAV

15-47

KE

05

TESSITURA VALSESIA

02

LEISTER

51

TEKNO’S

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NYX

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TeSS 2-2016

La rivista del sito www.tendeeschermaturesolari.com Il sito della Protezione Solare Redazione Via M.L.King, 20 - 21100 Varese Fax 0332 1800613 tendeeschermature@gmail.com Direttore Editoriale Ramzi Bacchini Cell. 328 4889450 info@tendeeschermaturesolari.com Hanno collaborato: Katia Gasparini, Marcella Del Signore, Giuseppe Morando, Elena Del Signore, Maurizio Corradi, Claudio Moltani, Alessandro Premier, Daniele Gasparini Eventuali collaborazioni: Per l’invio di articoli e comunicati si prega di fare riferimento a: info@tendeeschermaturesolari.com Stampa: Nastro & Nastro srl Via XV Agosto, 7 21016 Luino (VA) info@nastroenastro.it www.nastroenastro.it

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Anno III

TENDE e SCHERMATURE SOLARI GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE E DEI CONTRIBUENTI a cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica di ASSOTENDE

n°. 2-2016

LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM

ECOBONUS E SCHERMATURE SOLARI Detrazioni fiscali del 65% per l’acquisto e la posa di schermature solari finalizzate al risparmio energetico degli edifici. aprile 2016 GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE A cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica della Commissione ASSOTENDE

IN COPERTINA LA GUIDA: ECOBONUS E SCHERMATURE SOLARI 2016 Detrazioni fiscali del 65% per l’acquisto e la posa di schermature solari finalizzate al risparmio energetico degli edifici.


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ARCHITETTURA

PARKING FOR PEOPLE SPAZIO DI AGGREGAZIONE E INCONTRO PER COMUNITA’ TEMPORANEE by OSW - Open Source Workshop Parking for People è uno spazio di aggregazione ed incontro in grado di creare comunità temporanee che condividono e contribuiscono alla costruzione dello spazio collettivo sociale e relazionale. E’ un sistema ibrido che opera tra la scala dell’ infrastruttura, dello spazio e dell’ oggetto in grado di creare forme diverse di “luogo” dove i fruitori sono parte attiva nella costruzione delle relazioni. Il progetto è destinato ad essere sviluppato in ambienti outdoor, spazi pubblici e interni a grande scala; offre la possibilità di reintrepetare la nozione di densità urbana e ripensare la nozione di spazio pubblico. MODULES | Aggregation

Il sistema modulare permette un’ alta flessibilita’ di aggregrazione e composizione, rendendolo adattabile a diversi contesti. Il progetto propone anche una serie di “tattiche prototipiche” per l’attivazione temporanea definendo un modello replicabile in contesti diversi della stessa città e adattabile in città diverse. PFP unisce la macro scala dello spazio e la micro scala dell’uomo che la abita. Il tipo di “attivazione” lo rende specifico al luogo e alle persone che quel luogo lo vivono. PFP è definito attraverso diverse strategie programmatiche e di materiali in grado di declinare diversamente un modo di occupare lo spazio.

MODULI | Aggregazione seating seduta

shelter riparo

0,86

1,35

0,20

1,00

1,30

1,10 1,10

B

A

1,10

1,10

1,00

1,10

C

relax

socializzazione

gioco

relaxing

socializing

play

8

laying down sdraio


VETRINA ARCHITETTURA AZIENDE

La sequenza e la composizione dei tre moduli base che lo compongono insieme ad un abaco di materiali tessili dalla diversa trasparenza e densità lo definiscono da un punto di vista formale. Le possibili aggregazioni dei moduli lo rendeno adattabile a qualsiasi tipologia di spazio. La possibilità di integrare un sistema di illuminazione gli conferisce un elevato valore iconico e riconoscibile anche di sera, trasformandosi esso stesso in una lampada urbana che favorisce l’interazione dele persone. Il design di PFP è stato sviluppato sulla defizione di un modulo base poligonale irregolare (5 lati) che può

essere replicato e modificato. Infatti a partire da questa geometria sono stati disegnati 3 moduli-varianti che possono generare infinite configurazioni spaziali, sempre diverse in termini di forma ed estensione. I tre moduli hanno la stessa geometria di base ma diverso sviluppo tridimensionale pensato per facilitare altrettante forme di utilizzo. Offre quindi la possibilità di sedersi, sdraiarsi, ripararsi... PFP in qualche modo offre le condizioni per fermarsi e vivere momentaneamente uno spazio in modo tuttavia informale e non definibile secondo un catalogo preciso. Durante gli eventi ai quali è stato presentato, PFP si

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ARCHITETTURA

è prestato infatti ad utilizzi non previsti in fase di progetto. Ognuno ne ha personalizzato l’utilizzo. Questo è il dato più interessante, il design di PFP lascia un livello di libertà che offre all’utilizzatore di partecipare egli stesso al design dello spazio. I tre moduli hanno una struttura leggera in profili di alluminio e due tipi di tessuto per esterni, uno più trasparente l’altro più soffice al tatto. La diversa trama e ordito dei tessuti offre uan diversa percezione di comfort e reagisce in modo diverso quando PFP viene illuminato di notte attraverso strip LED che ne definiscono la presenza e la geometria. La struttura di base poligonale è fissa e non smontabile, mentre la parte tridimensionale è costituita da profili che possono essere rimossi per facilitarne il trasporto e lo stoccaggio. La leggerezza e la scelta dei materiali lo rendono un prodotto ideale anche per condizioni diverse da quelle urbane come eventi in contesti più naturali, spiaggie e parchi. Il progetto è stato esibito in diverse manifestazioni, festival dell’architettura e dell’arte, grazie al riconosciuto valore innovativo e alla capacità di proporre un modo di utilizzo diverso e non definibile a priori.

EVENTS / EXHIBITIONS Eventi / Mostre Salone Internazionale del Mobile Ventura Lambrate, Milano 9 - 14 April 2013

SUN International Exhibition of Outdoor products October 6-8, 2013

EME3 International Architecture festival Barcelona, Spain 27-30 June 2013

Wonderlab

at Architekturzentrum,Wien, Austria 8-25 August 2013

Verdecoprente Festival.01 Comprensorio Amerino, Terni 20 - 29 September 2013

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Open Source Workshop Milano,Italy New Orleans,USA www.opensourceworkshop.net info@opensourceworkshop.net Tel. +39 349 738 61 58

OSW è uno studio con sede in Itallia e in Usa. Opera attraverso una piattaforma che unisce la ricerca e l’insegnamento alla pratica professionale. OSW lavora su multiple scale di intervento, da quella urbana a quella architettonica e quella del prodotto. OSW è organizzato come un workshop permanente che pone il processo al centro della propria ricerca e sperimenta il confine tra la dimensione pubblica e privata del progetto. I soci fondatori hanno precedentemente lavorato in contesti nazionali e internazionali a Milano , Londra e New York collaborando con importanti studi internazionali come Eisenmann Architects, Richard Meier & Partners e Zaha Hadid Architects. OSW si distingue per la capacità di operare a livello locale e internazionale grazie a una fitta rete di contatti e professionisti di diverse discipline. Marcella Del Signore è assistant professor alla Tulane University in New Orleans, si è laureata alla Sapienza a Roma e conseguito un master in Advanced Architecture Design alla Columbia University di New York. Giuseppe Morando si è laureato in Architettura allo IUAV di Venezia e conseguito un master in design alla Scuola Politecnica di Design di Milano dove insegna Laboratorio di Progettazione di Interni. Elena Del Signore si è laureata in Product Design alla Sapienza di Roma, la sua ricerca è legata a pratiche di textile design e principi di sostenibilità.


VETRINA AZIENDE

BAT S.P.A.

LA STORIA E LE SEDI DI UN’ECCELLENZA ITALIANA Il gruppo Il gruppo BAT dal 1983 è una consolidata realtà industriale in continua evoluzione ed è strutturato in singole aziende e divisioni nei vari mercati. Questo permette al gruppo di non perdere nessuna opportunità che il mercato presenta e con le due divisioni (produzione di accessori e produzione di prodotto finito) di essere presente e soddisfare le richieste ed esigenze dei clienti sparsi in più di 70 paesi al mondo. Grazie a questa struttura il gruppo BAT ha una visione completa dei mercati ed effettua lo studio, la progettazione e la realizzazione di prodotti con un alto contenuto di design e tecnologia, tutto ciò porta a una crescita razionale e costante sia a livello di gruppo che di singole aziende e divisioni; Ad oggi, i collaboratori che operano tra l’Italia e le divisioni in Francia, Spagna e Stati Uniti, superano le 400 persone. BAT FRANCE Il gruppo BAT nel Maggio 2012 ha aperto la sua quarta filiale in territorio estero: BAT FRANCE. BAT France oggi propone una vasta gamma di prodotti per ogni esigenza, organizzati in famiglie: • La gamma tradizionale degli accessori per tende da

L’azienda capogruppo Bat SpA opera da oltre 30 anni nella produzione di accessori e componenti per sistemi solari. Progetta e produce sistemi e componenti per tende a bracci estensibili, tende con cassonetto, tende a caduta, cappottine e tende per vari sistemi di copertura come verande e giardini. Bat SpA ha il proprio headquarter a Noventa di Piave dove tutti i prodotti vengono progettati, ingegnerizzati e realizzati. Il costante impegno nella ricerca e sviluppo permette all’azienda di offrire al mercato dei prodotti innovativi, nuove soluzioni possibili e all’avanguardia per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti in 72 paesi diversi. Questo orientamento ha permesso in questi anni una continua crescita a livello internazionale. Numerose sono le novità ed i progetti che l’azienda ha intrapreso allo scopo di migliorare sempre l’offerta ed il servizio proposti al mercato. Mission e vision Proteggere dal sole, dalla pioggia e filtrare la luce, per il benessere delle persone ed il risparmio energetico, progettando e costruendo sistemi di qualità e design esclusivi, per diventare il primo produttore al mondo.

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VETRINA AZIENDE

mentare la quota di mercato in Spagna e Portogallo, offrendo ai clienti un catalogo ampio sia in termini di qualità e design che nella varietà dei prodotti, offrendo il miglior servizio e prezzi competitivi. BAT USA CORP. BAT USA Corp è stata fondata nel 2010 ed è situata nella periferia di Manhattan, NY, a circa 55 miglia a Nord. Dopo molte valutazioni e ricerche di mercato, la Direzione generale del gruppo BAT, ha deciso di investire in uno dei mercati considerati più importanti al mondo per essere pronti all’esplosione del mercato della protezione solare. Negli States infatti la tenda da sole è stata considerata per molti anni un oggetto di lusso e/o di semplice decoro; poi sono stati pubblicati importanti studi sui vantaggi eco energetici che hanno indicato gli innumerevoli benefici portati dalla protezione solare per esterno. BAT USA con la sua gamma era già pronta ad affrontare le richieste del mercato con i prodotti già presenti al suo catalogo e negli anni ha rafforzato la sua presenza inserendo prodotti che corrispondevano alle esigenze del mercato stesso. Oggi BAT USA è l’unica fonte attendibile con la gamma più completa sul mercato degli Stati Uniti, per rafforzare la sua presenza e dare un migliore servizio alla sua clientela della West Coast, ha inaugurato a gennaio del 2015 la sua seconda filiale vicino a Los Angeles (California).

sole raggruppata nel Listino dedicato n° 03 nel quale sono presenti, oltre ad una parte della gamma della casa madre, prodotti specifici per il mercato francese. • Il Listino SCREENY contiene una delle più vaste e complete gamme al mondo di sistemi verticali con una grande compatibilità tra gli accessori dei vari modelli. Con questa gamma di prodotti ed il deposito a Bordeaux, cerchiamo di essere sempre vicini alla nostra clientela dando il migliore servizio e creando prodotti che possano rispondere alle esigenze del mercato stesso. Questo ci ha portati ad essere uno dei maggiori attori del mercato francese. BAT IBÉRICA BAT Iberica nasce nell’agosto del 2007 con l’obiettivo di consolidare e aumentare le vendite in Spagna e Portogallo. La nostra filiale avvicina i magazzini e parte della produzione ai clienti di questi paesi e consente quindi di migliorare le tempistiche di consegna e abbassare i costi, soprattutto per ordini di poco volume e per richieste di verniciature in colori particolari. Bat iberica si dedica alla produzione e alla vendita di componenti di sistemi per la protezione solare con uno dei più ampi cataloghi esistenti sul mercato; dal 2010 inoltre distribuisce anche la gamma di prodotti Gennius della ditta KE, con pergole, vele motorizzate e tutti i suoi componenti. Gli obbiettivi di Bat Iberica sono continuare ad au-

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VETRINA AZIENDE

La forte propensione alla ricerca e all’innovazione, l’impegno nella selezione di materiali innovativi e la qualità dei materiali utilizzati unitamente all’attenzione alla loro funzionalità, costituisce il valore intangibile più importante del gruppo, come la grande sensibilità acquisita nella ricerca del design abbinato alla funzionalità conferisce ai prodotti una caratteristica unica e difficilmente riscontrabile in altri prodotti disponibili nel mercato. Il gruppo Bat ha il merito di aver sviluppato nuovi modi di concepire e sfruttare sistemi di protezione solare, offrendo soluzioni innovative che proteggono dai raggi solari e che permettono inoltre di vivere all’aperto in assoluto confort. Oltre a tutto ciò, più di 40 commerciali sono “in giro” tutti i giorni ed in ogni parte del mondo per essere vicini alla nostra clientela per ascoltare le necessità e le richieste dei vari mercati. Per maggiori informazioni: BAT SpA Via Henry Ford, Z.I. EST 30020 Noventa di Piave (VE) Tel: +39 0421 65672 Fax: +39 0421 659007 www.batgroup.com

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E L E CT R O N I C S O LU T I O N S TO C O N T R O L M OV E M E N T


MARKETING

”E ADESSO COSA ME NE FACCIO DI ‘STO DISEGNETTO?”. L’IMMAGINE COORDINATA O COME APPARIRE AL MONDO. L’ABITO FA IL MONACO? A cura di Maurizio Corradi

Eccoci qui un’altra volta per soffrire leggendo di cose completamente slegate dalla realtà quotidiana; robe che solo i pubblicitari sanno cosa sono (così dicono, almeno). Perciò, nel caso abbiate avuto l’avventatezza di leggere gli scorsi articoli sull’argomento o, peggio ancora, di dotarvi di un marchio aziendale, vi starete chiedendo perché avete speso quei soldi per un disegnino col nome della vostra azienda. Ve lo spiego io, ma non mi prendo responsabilità, sono un pubblicitario! E finalmente il vostro Logo è pronto: il grafico che avete messo al lavoro sfruttando i consigli proditori ricavati da queste pagine, ha prodotto un progetto che vi soddisfa. Grafica accattivante, lettering adeguato, colori appropriati (se non mi seguite dovreste ripassare i precedenti numeri della rivista). Ma adesso? Cosa ne farete? Come lo sfrutterete? Chi ve lo ha fatto fare?

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REALIZZAZIONI MARKETING

Vediamo, per iniziare, di definire cosa è l’Immagine Coordinata: è l’immagine visiva globale con la quale una organizzazione si mostra, attraverso i canali di comunicazione, al pubblico. Lo scopo è far riconoscere font, colori, schemi grafici di un determinato “brand” con una semplice occhiata, anche in assenza di espliciti riferimenti all’azienda (pensate, per esempio, ad un Babbo Natale con in mano una bottiglietta e vi verrà in mente… esatto! Quella bevanda là!). Fornire un’immagine coordinata è indispensabile per creare attorno ad un simbolo la trasposizione visiva dei valori aziendali, e si ottiene codificando l’uso del logo e degli altri elementi in modo che siano sempre (il più possibile) identici a sè stessi (coordinati, appunto).

gari con un apposito “Brand Manual” (ne parliamo poi). Diventa, quindi, necessario non solo decidere come usare il logo (misure, posizioni, distanze da altri elementi o dai margini), ma anche definire i colori con i quali si può abbinare o declinare (quando il fondo è scuro e il logo nero, per esempio). Decidere il tipo di carattere tipografico che si deve usare nelle brochure e nei cataloghi e chiarirsi se deve essere lo stesso delle insegne o dei furgoni. Capire come gli elementi che comporranno un qualsiasi accostamento debbano comportarsi tra loro… tanta roba. Semplificando al massimo, il primo passo per la costruzione di una Immagine Coordinata è la creazione ragionata della più elementare documentazione aziendale: il biglietto, la carta intestata (incluse fatture, DDT etc), le buste, i gadget. Possono seguire una newsletter aziendale (interna od esterna), le decorazioni dei veicoli, l’insegna, la cartellonistica stradale, il sito e la comunicazione via web.

Quindi essi vanno utilizzati sulle carte da lettera, sulle decorazioni dei furgoni, nel pagine web e negli spot pubblicitari SEMPRE coerenti. Evitare accuratamente di cambiare colore, per esempio. Il lettering di pagine pubblicitarie, pagine web, modulistica e documentazione interna deve essere sempre lo stesso, almeno tra documenti dello stesso tipo. La posizione, le distanze, gli elementi e i colori che compongono la comunicazione a tutti i livelli devono rispettare il più possibile una serie di regole che andrebbero codificate a priori, ma-

L’importante è che in ciascuna di queste espressioni gli elementi di uniformità, riconoscibilità e familiarità siano sempre immediatamente identificabili e non slegati tra loro, o utilizzati a caso secondo il momento. Se avete scelto il rosso come colore aziendale non decorate

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MARKETING

Quello della FIAT è di “solo” 20 pagine, mentre quello di Microsoft arriva ad 88! E ce ne sono di più voluminosi ma tutti cercano di prevedere e codificare gli utilizzi degli elementi di comunicazione in ogni situazione immaginabile. Lo scopo è quello di essere pronti ad approcciare ambiti non ancora esplorati pur essendo dotati di uno strumento in grado di fronteggiare situazioni in cui non ci si sa (ancora) destreggiare. Come al solito il vostro grafico, se lo avete scelto bene, potrà guidarvi in questo processo di costruzione di una identità visiva perché, anche se non gli commissionerete un “Brand Manual” lui saprà utilizzare la grafica da lui stesso creata senza distorcerne l’aspetto, rispettandone le caratteristiche (che significa rispettando il vostro investimento in comunicazione) e mantenendone la coerenza mano a mano che si ampliano le occasioni di utilizzo.

lo stand col giallo. Se usate un Arial come carattere non utilizzate il Times per le insegne o la segnaletica. Infatti per fissare l’identità societaria nella mente del vostro cliente è indispensabile che tutte le componenti siano sincronizzate in un’unica direzione. È Uniformità. Inoltre occorre stimolare la memoria. Per emergere dalla massa dei messaggi da cui siamo bombardati, bisogna far risaltare la propria personalità. È Riconoscibilità. Quando riconosciamo qualcosa ci appare familiare ed è più probabile riporvi fiducia. Così un cliente sarà ben disposto ad acquistare un determinato prodotto o servizio solo se nella sua mente associa a quell’azienda valori positivi, ricavati da precedenti esperienze sue o altrui. È Familiarità. Come vedete, anche semplificando, gli aspetti e le implicazioni sono molteplici e coinvolgono moltissimi professionisti nel processo di diffusione del marchio, spesso non in contatto tra loro: pensate solo alla ditta che vi stampa i biglietti da visita e quella che vi allestisce l’insegna o lo stand in fiera. Non potete lasciargli fare quello che vogliono. A volte è il grafico che coordina queste figure ma non sempre. Infatti, molte aziende si dotano di un più o meno articolato “Brand Manual” per districarsi negli svariati utilizzi del logo e dell’applicazione dell’immagine.

La Corporate Identity o Immagine Coordinata non è nient’altro che questo: il mantenimento della coerenza di tutti gli elementi visuali che compongono l’aspetto societario, allo scopo di rafforzare la riconoscibilità del marchio (prodotto o servizio che sia) e per renderlo chiaramente percepibile come proveniente dalla vostra entità. Questa coerenza intrinseca rende più efficiente il processo comunicativo in quanto fornisce ai destinatari precisi punti di riferimento mnemonici ma, so-

Indicazioni dal Manuale Microsoft sui colori utilizzabili per lo sfondo del logo

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MARKETING

che siete, gli altri invitati potrebbero non ricavarne una impressione propriamente positiva. Per finire un veloce accenno alla protezione legale di tutto questo sforzo intellettuale col quale andate a presentarvi all’universo mondo. Come ogni prodotto dell’ingegno anche il logo e la conseguente Corporate Identity possono essere protetti da Copyright, impedendo a terzi l’utilizzo fraudolento dell’immagine e, conseguentemente, di tutte le energie cerebrali ed economiche spese per crearla e diffonderla. La cosa più semplice è registrare il marchio presso la propria Camera di Commercio. Si ottiene il diritto di apporre la famosa “R” cerchiata ® al logo e la possibilità di citare in giudizio (auguri) chi si appropriasse del logo, del nome, dei colori o di altre parti protette. Oppure ci si può rivolgere ad appositi professionisti, di solito studi legali specializzati (non lo può fare il vostro grafico in prima persona ma forse ha i giusti contatti). Costoro, dietro un compenso variabile secondo le categorie merceologiche ed i paesi in cui si vuole agire, provvederanno ad attivare le pratiche per mettervi al riparo da eventuali “clonatori”. Indicazioni dal Manuale Fiat sulle distanze da rispettare dal logo Ma sempre il tribunale vi aspetta se qualcuno fa il furbo, giacchè il furbo se prattutto, induce un processo di progressivo riconoscine impipa dei divieti fin che non lo pescano. E anmento con conseguenze positive sulla sua diffusione. che dopo. Ma di questo, forse, parleremo un’alLa strada da percorrere è insidiosa a causa delle intra volta, quando vedrò le vostre palpebre rialzarsi. numerevoli occasioni in cui l’azienda si presenta all’esterno (e anche all’interno) e sarebbe necessaria una guida, umana o cartacea, per definire la migliore ma- Maurizio Corradi opera da trent’anni nel settoniera per adattarsi a ciascuna di queste occasioni. re della comunicazione, grafico pubblicitario ed esperto del nostro settore è titolare della: Mancando questa coerenza si rischia di apparire per meno organizzati ed affidabili di quanto si sia ARTEFATTO S.a.s. veramente, soprattutto nei confronti di quegli interlocu- Via Enrico Fermi, tori che non hanno ancora apprezzato il servizio offerto. 528053 CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) Un po’ come presentarsi in pigiama al battesimo del ni- Telefono: 0331922408 pote: i familiari vi conoscono e vi apprezzano per quello mail: mcorradi@artefatto.net

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REALIZZAZIONI

“OPERA” DI PRATIC PROTAGONISTA DELLA MOSTRA SOFT HOME L’azienda friulana si è presentata alla Milano Design Week con la struttura che spicca per design e tecnologia e crea un tutt’uno con l’ambiente circostante, in perfetto equilibrio tra passato e presente. Al suo interno, massimo comfort climatico e perfetta regolazione della luce grazie alle lame orientabili.

È stato compito della pergola bioclimatica Opera di Pratic accogliere i tantissimi visitatori di “Soft Home Interior & Digital Experience”, la mostra organizzata in occasione della Milano Design Week, dall’11 al 24 aprile, negli spazi del settecentesco palazzo Bovara di Corso Venezia. Articolata riflessione sul concetto di design in relazio-

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REALIZZAZIONI

ne all’abitare, condotta fondendo estetica e tecnologia, la mostra ha proposto un percorso attraverso gli spazi esterni e interni dello storico palazzo che invitava il visitatore a interagire con gli oggetti della casa contemporanea, oggetti che rispondono all’aggettivo soft nel duplice significato di morbido e di software abbreviato.

so punto di riferimento per il settore delle coperture solari di design. Le linee essenziali e pure di Opera si sono integrate con l’architettura neoclassica di Palazzo Bovara, in perfetto equilibrio tra passato e presente. Nello spazio esterno dell’edificio che in passato ospitò lo scrittore francese Stendhal, due pergole Opera delle dimensioni di 6 metri per 4, proposte in una raffinata colorazione verde oliva, hanno permesso ai visitatori di beneficiare delle condizioni climatiche di assoluto benessere che si sono generate all’interno di esse. Infatti, il ricircolo dell’aria avviene in modo del tutto

Un concetto, quello di Soft Home, che si coniuga perfettamente con la filosofia che ha guidato Pratic Concept - laboratorio di idee interno all’azienda friulana nella progettazione dell’innovativa pergola bioclimatica Opera, struttura per la vita open air diventata indiscus-

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REALIZZAZIONI

REALIZZAZIONI

naturale, grazie a lame frangisole in alluminio – azionabili con telecomando - che possono assumere un’inclinazione variabile ruotando di 140 gradi, permettendo così di modulare anche l’intensità della luce solare. Le due pergole hanno dimostrato la propria efficacia anche in occasione di un forte acquazzone, offrendo protezione totale. Infatti, grazie agli speciali sensori, alle prime gocce d’acqua le lame si sono chiuse automaticamente e le acque piovane sono state convogliate da gronde perimetrali e pluviali integrati nelle strutture. Con Opera, il piacere di stare all’aria aperta si è prolungato fino a tarda sera, grazie all’illuminazione perimetrale a Led RGB bianco incluso e ai faretti Spot light installati a incasso sulle lame. Protezione elegante ed efficace anche sui lati di Opera grazie alle tende verticali Zip Raso in tessuto filtrante screen, concepite per risultare invisibili quando chiuse, perché contenute nei profili orizzontali di Opera di soli 22 centimetri. Infine, per una chiusura totale, Pratic ha proposti il serramento a porte scorrevoli Slide Glass, accessorio che enfatizza l’essenzialità e il pregio di Opera.

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Pulizia formale, elevata tecnologia e qualità all made in Italy si uniscono ai vantaggi che si possono ottenere grazie all’ecobonus che interessa il settore delle schermature solari, infatti oggi è possibile recuperare il 65 per cento dei costi sostenuti per l’installazione di sistemi di copertura. Un’occasione irrinunciabile per dare più valore alla propria abitazione, contribuendo a migliorare le condizioni climatiche. Chi è Pratic Pratic nasce nel 1960 e rappresenta una delle prime realtà italiane nella progettazione e produzione di tende da sole, pergole e strutture da esterno. In mezzo secolo di storia, Pratic ha trasformato il modo di concepire le abitazioni sin dalla loro progettazione, rivoluzionando l’idea del vivere open air grazie a innovazioni, brevetti e una qualità totale che accomuna ogni singolo progetto. Tutte le soluzioni Pratic nascono a Fagagna (Udine), all’interno del laboratorio di idee Pratic Concept, secondo criteri di tecnologia, innovazione ed eccellenza dei materiali. Criteri ai quali oggi si unisce la sostenibilità ambientale,


REALIZZAZIONI

voluta con la costruzione del nuovo quartier generale esempio di architettura industriale celebrato dalla più importanti riviste mondiali del design – e ottenuta grazie a energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. In occasione dei suoi primi 50 anni di attività, Pratic ha inaugurato una sede costruita secondo i più avanzati criteri architettonici. Il progetto della sede di Pratic, realizzato da Geza, è stato esposto alla Biennale di Venezia a settembre 2012 e il mese successivo ha vinto la Medaglia d’Oro all’Architettura assegnato dalla Triennale di Milano.

Inoltre, nel 2013 il premio Mies van der Rohe Award ha inserito il progetto del quartire generale dell’azienda tra i più significativi d’Europa. Alla guida di Pratic ci sono Edi e Dino Orioli; l’azienda impiega 140 dipendenti. Per maggiori informazioni: Pratic S.p.A Tel. 0432 638311 Fax 0432 678022 mail: pratic@pratic.it Web: www.pratic.it

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L’INTERVISTA

INTERVISTIAMO:

MICHELE PARRAVICINI

AMMINISTRATORE DELEGATO DI PARA’ Come è andata la “stagione” 2015 e come si presenta quella del 2016 per Parà? Nonostante una stagione estiva lunga e caratterizzata da condizioni climatiche ottimali, il 2015 ha visto concretizzarsi solamente una timida ripresa nel campo della protezione solare tradizionale. Se alle condizioni metereologiche ottimali aggiungiamo anche che

la stagione 2015 ha visto l’esordio della straordinaria detrazione fiscale del 65% sulle schermature solari, io credo che non si possa essere pienamente soddisfatti dei limitati risultati positivi ottenuti in termini di vendita. Certamente un segnale di ripresa dopo tanti anni di contrazione economica va accolto con gioia ma temo che la profonda crisi dei consumi che ha vissuto il mercato domestico negli ultimi anni non possa ancora considerarsi risolta. Il 2016 è partito con il piede giusto, facendo registrare numeri interessanti nei primi 3 mesi dell’anno, ma con un brusco rallentamento nel mese di aprile. È ovviamente ancora molto presto per dare un giudizio sulla stagione, ma a noi piace essere ottimisti. Quali novità avete presentato quest’anno? I nostri dipartimenti R&D, marketing e stilistico sono sempre attivi ed è davvero difficile tenere a freno le novità. Dal punto di vista del prodotto la novità senza dubbio più rilevante è Tempotest STARSCREEN. Si tratta di un tessuto screen assolutamente innovativo perché, in un panorama di mercato estremamente affollato di materiali “screen”, Tempotest STARSCREEN è il primo prodotto al mondo con un aspetto ed un tatto completamente tessile e totalmente privo di PVC. Questo tessuto è realizzato con una innovativa fibra al 100% poliestere tinta in massa con proprietà antifiamma che le consentono di superare tutte le normative nazionali

Michele Parravicini

Tempotest STARSCREEN

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VETRINA L’INTERVISTA AZIENDE

Tempotest Home Etamine ed internazionali e di poter essere utilizzata indifferentemente all’interno o all’esterno dell’abitazione o dei luoghi di lavoro. Per finire, Tempotest STARSCREEN è tra i pochissimi tessuti al mondo disponibili in altezza 325cm, che rappresenta una misura molto gradita dalla aziende specializzate nella confezione di tende tecniche. Tempotest STARSCREEN ci fa entrare autorevolmente nel mondo della tenda tecnica. Prevediamo che questo sia solo il primo di una famiglia di prodotti di questo genere che si allargherà presto. Parlando di tessile outdoor in maniera più allargata, un’altra importante novità è rappresentata da Tempotest Home Etamine, che rafforza la nostra posizione nel vivace mercato dei tessuti leggeri per la decorazione outdoor. Tempotest Home Etamine è un tessuto leggero e dalla mano estremamente suadente, disponibile in altezza 304cm e realizzato con la celeberrima fibra acrilica tinta in massa che consente un utilizzo sia indoor che outdoor con le massime prestazioni in termini di resistenza ai raggi UV e agli agenti atmosferici. Questo tessuto “tecnico” da tendaggio per esterni sta dimostrando di essere decisamente “l’ornamento che mancava” nel mondo delle pergole, dei gazebi e dei giardini di inverno. Proseguendo la carrellata sulle novità di questa stagione, faccio notare che abbiamo ampliato la nostra linea Tempotest Ombrelloni, specificatamente studiata per la confezione di grandi ombrelloni da giardino e da bar. Nuovi colori sono andati ad arricchire le collezioni Tempotest e Tempotest Marine, per accontentare anche le esigenze dei mercati più distanti.

Tempotest Workwear

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L’INTERVISTA

Le nostre collezioni Tempotest Home per il mobile da giardino stanno conoscendo una crescita costante, con l’introduzione di sempre più texture e varianti che cavalcano trend in continuo movimento. In questo settore la nostra flessibilità ha raggiunto un livello tale che siamo in grado di sviluppare progetti “tailor made” su specifico indirizzo dei nostri clienti sparsi in tutte le parti del mondo. Ma le novità non si sono fermate al prodotto. Abbiamo cercato di dare al settore anche altri servizi, con la nascita della collezione di abbigliamento da lavoro Tempotest WorkWear dedicata agli operatori del settore e disponibile online e la creazione di TendAr, una APP che sfruttando la tecnologia della realtà aumentata mette nelle mani del rivenditore uno strumento di vendita eccezionale. Guardando al futuro, stiamo lavorando già da tempo alla prossima collezione Tempotest…non mancheranno sorprese. Quali sono le manifestazioni fieristiche, alle quali avete partecipato (o parteciperete) ? Parà ha sempre un calendario fieristico molto fitto. La trasversalità dei nostri prodotti ci spinge a investire in vari settori: la protezione solare, l’arredamento, la nautica, l’outdoor, l’edilizia. La tendenza degli ultimi anni è stata però quella di spostare la nostra presenza su mercati da esplorare o da rafforzare. Nel 2015 Parà ha partecipato a più di 20 fiere di cui solo 3 in Italia e 5 totali in Europa. R+T e Made Expo sono stati senza dubbio le più rilevanti. Gli altri eventi ci hanno visto esporre negli USA, in Canada, in Cina, in India, in Turchia. Ma questo nostro desiderio

di superare i confini è ancora più evidente nel 2016, dove l’unica tappa italiana del nostro impegnativo tour è stata a Cernobbio in occasione di Proposte, nella splendida cornice del lago di Como. Saremo presenti invece per ben 8 volte negli Stati Uniti e poi ancora in Canada, in Cina, in India e quest’anno anche in Australia e a Dubai. Una novità, sintomo di un cambiamento sarà anche la nostra assenza al Salone Nautico di Genova, in virtù di una presenza importante al Festival della nautica di Cannes. Insomma…siamo ambasciatori del “Made in Italy” nel mondo. Le “maggiori soddisfazioni” derivano dal mercato nazionale o da quello internazionale? Vorrei tanto affermare il contrario, ma ahimè, le soddisfazioni arrivano solo dal di fuori dei nostri confini nazionali e spesso fanno lunghi viaggi. La nostra vocazione internazionale e gli investimenti su nuovi mercati, iniziati già più di due decenni fa, hanno necessitato di lunghi tempi di gestazione e assorbito importanti risorse umane e finanziarie, ma stanno portando risultati entusiasmanti. Dal mercato nordamericano gli ottimi risultati si stanno consolidando nel tempo, tanto da convincerci, 2 anni fa, ad aprire a Dallas una nostra filiale per la distribuzione diretta. Il mercato del sudest asiatico, così come quello del medio oriente si sono mostrati molto ben ricettivi dello stile “made in Italy” e abbiamo registrato un apprezzamento della qualità dei nostri tessuti. La scelta di estendere i propri mercati si è rilevata vincente e non abbiamo sicuramente intenzione di abbandonarla. Il mondo è grande e noi non ci stanchiamo di girarlo

Tempotest Ombrelloni

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BUSINESS & IMPRESE

BUSINESS PLAN II parte GLI ULTIMI CINQUE PUNTI PER NON INCORRERE IN BRUTTE SORPRESE del premio, nel caso l’imprenditore volesse garantire alla sua azienda un’adeguata copertura assicurativa. Dopo aver analizzato, nel numero precedente i primi cinque punti da compilare per redigere un Business Plan, ovvero: - Descrizione del progetto - Forma giuridica della società - Organico e compagine sociale - Analisi di mercato - Strategia di marketing

Come già detto nel numero precedente della rivista (TeSS 1-2016), il business plan è in pratica un documento di pianificazione e programmazione, che determina gli obiettivi che l’imprenditore vuole raggiungere con la sua nuova impresa, la strategia che intende adoperare per raggiungerli e, inoltre, serve a mettere in luce tutti i problemi e i pericoli che potrebbero presentarsi durante questo percorso . Ma di solito, il business plan ti metti a scriverlo quando hai bisogno di chiedere soldi a qualcuno (banca, enti statali o europei tramite bandi, finanziatori privati…). Riprendiamo il discorso di cos’è un business plan esattamente: esso viene creato per essere fornito agli intermediari finanziari (banche, finanziarie e assicurazioni), per aiutarli a valutare il rischio intrinseco delle attività della nascente impresa che, non avendo uno storico, è di difficile calcolo. In questo modo si agevola la pratica per la concessione di un finanziamento e il calcolo

Analizziamo ora gli ultimi cinque punti fondamentali ► Come si intende raggiungere l’obiettivo: questa è la parte più tecnica in quanto deve illustrare come si produrrà e come si ha intenzione di raggiungere l’obiettivo. Quanto è grande il capannone industriale (oppure il negozio, il garage, eccetera), quali macchinari occorrono, quali licenze si devono ottenere, dove accanto-

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BUSINESS VETRINA & IMPRESE AZIENDE

niamo le materie prime e i semilavorati e dove stocchiamo i beni finiti. Inoltre, qual è il flusso della lavorazione per ottenere il prodotto? E per finire: si ha già in mente come potrebbe evolvere l’organizzazione qualora tutto vada, oppure tutto va male o, caso più comune, se solo alcune cose vano bene e altre meno? Per ritornare al solito esempio, lo stabilimento per produrre le bottiglie quanti metri quadri deve essere grande? Si può fare ovunque oppure la lavorazione è particolarmente rumorosa (o puzzolente), per cui si è costretti ad impiantarla lontano dai centri?

produrre bicchieri se con le bottiglie non va bene? ► Aspetti organizzativi della società: rispetto ai dipendenti dell’organizzazione, ci sono percorsi formativi da erogare? È previsto un piano di crescita formativa del personale oppure sono lavori generici? Sono previsti piani di carriera? Come si muoverà l’ufficio delle risorse del personale? ► Piano finanziario: e veniamo alle note dolenti! Quanto costa avviare la nostra start-up? Abbiamo già i soldi oppure ci servono finanziamenti? In quanto tempo possiamo rimborsare il finanziamento? Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano? La copertura finanziaria dove la troviamo? Le materie prime si possono pagare in modo dilazionato oppure si devono pagare in contanti? Il nostro cliente tipo pagherà in contanti alla consegna o per vendere si necessita di poter fare dei pagamenti dilazionati al cliente?

Abbiamo già la lista dei fattori produttivi che servono a produrre il bene? Abbiamo già in mano il flusso produttivo che sforna il prodotto? Abbiamo già tutte le licenze in materia per la produzione (sicurezza, antinquinamento, eccetera)? Se tutto va per il verso giusto, come si ha intenzione di far evolvere l’impresa? Si punta a mercati esteri? Si amplia il catalogo? Si raggiungono altre categorie di clienti modificando alcuni prodotti? Si diversifica in altre attività parallele? Oppure si verticalizza la produzione (ad esempio oltre che alla produzione si pensa anche alla vendita diretta)? In pratica, ci buttiamo nella produzione di bottiglie di diverso tipo oppure vendiamo a fasce di clienti diversi? Vogliamo produrre anche bicchieri oppure preferiamo organizzare una nostra filiera di venditori e non passare più da intermediari? Se invece, come spesso capita, solo una parte dell’idea è buona ma un’altra parte non funziona, si ha già in mano un piano alternativo che permetta di rimediare (il cosiddetto piano B) con altro, oppure l’impresa non può andare avanti? Nel caso delle bottiglie, se si scopre che quelle da 33 e 66 cl non vendono perché ritenute troppo care per la taglia, comporta un problema non produrle più? Oppure si può modificare il processo produttivo per farle rientrare in parametri migliori? O ancora, se l’idea dell’anti-ribaltamento non dovesse funzionare (magari in laboratorio la cosa funzionava ma si scopre che producendo in serie le bottiglie hanno poi un comportamento differente), si può passare alla produzione di bottiglie normali o con altre caratteristiche in modo da salvare il salvabile? Se va tutto male, si ha in mente un modo per riottenere dei soldi indietro, anche se magari non tutti? Ovvero, è possibile vendere facilmente i macchinari, i capannoni, eccetera, oppure sono tutte cose che ad altri non interessano? Si può produrre qualcosa di totalmente diverso con gli stessi macchinari o con un investimento relativamente piccolo, oppure è tutto perso? Cioè, possiamo metterci a

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BUSINESS & IMPRESE

Questo è tutto molto importante in quanto, se non abbiamo copertura finanziaria per svolgere il lavoro, rischiamo di avviare un’impresa ma non poterci permettere di comprare dai fornitori, oppure di vendere incassando a 90 giorni rischiando il fallimento per via di un errato calcolo del bilancio d’esercizio.

zerebbero nemmeno dal letto senza avere un piano su come farlo. Io sono per il piano sempre e comunque. Quelli che possono permettersi di non redigerne uno sono quegli imprenditori che hanno un’attività così semplice da non necessitare né di finanziamenti né tanto meno di spese ingenti da sostenere.

► Promozione e pubblicità: bene, ora dobbiamo mettere nero su bianco il modo con cui abbiamo intenzione di far conoscere il prodotto. Ci affidiamo alle TV, alla carta stampata, alle riviste di settore? Oppure andiamo su una promozione via internet con pubblicità mirata? Oppure ancora abbiamo intenzione di far conoscere il prodotto con il passaparola? In base al tipo di promozione si andrà ad avere più o meno credibilità negli intermediari finanziari. Una cosa è dire che abbiamo un budget di tot milioni di euro per pubblicizzarci in RAI, un’altra è dire che confidi nei venditori porta a porta e nel classico passaparola (del tipo il prodotto si vende da solo…).

Ad esempio, se vuoi fare il venditore porta a porta per piazzare aspirapolveri, ovviamente non ti serviranno spese per cominciare (se non andare qualche volta a seguire le lezioni aziendali) e neanche se vuoi aprire la bancarella al mercato rionale per vendere calzini visto che comunque è un’attività abbastanza semplice da organizzare. Tuttavia, se la tua idea di business prevede già l’affitto di immobili, l’acquisto seppur minimo di macchinari, di fare spese pubblicitarie, di ottenere una qualche licenza, eccetera, per non avere sgradite sorprese non potrai fare a meno di redigere un buon business plan.

► Motivazione: dulcis in fundo, cosa ti spinge ad avviare quest’impresa? Può sembrare scontato (voglio fare soldi) ma non lo è! La motivazione dell’imprenditore indica la forza di volontà dello stesso ad ottenere i risultati anche in presenza di condizioni avverse o quando tutto sembra perduto. Se non sei fortemente motivato a raggiungere il tuo obiettivo, è facile che non riuscirai mai a raggiungerlo. Business plan e idea di business: la chiave del successo è la motivazione!

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Questo lo sanno anche i finanziatori che danno molto peso a questa parte finale. Se sono in dubbio e non li convinci veramente, il finanziamento te lo scordi. Se non hai bisogno di finanziamenti, serve comunque per te stesso. Sei così motivato da rischiare tutti i tuoi risparmi? Oppure stai facendo un tentativo perché magari non trovi lavoro e pensi di risolvere così? Sai quante volte capita che qualcuno apra una pizzeria, un ristorante, un franchising solo per ottenere un lavoro e perde tutti i risparmi suoi e dei suoi genitori?

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Solo chi è veramente motivato ottiene risultati e sarà sufficientemente reattivo in quanto smuoverà mari e monti per far quadrare tutto. Ciò detto, redigere un business plan richiede a volte anche diversi mesi di lavoro preliminare (non tanto la redazione scritta del documento quanto tutto il lavoro di ricerca, analisi del mercato, reperimento dei costi dei fattori produttivi, eccetera) che culminano nel documento finale. Una “vulgata” di imprenditori lo ritengono un lavoro inutile e preferiscono navigare a vista, altri non si al-

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PERCHÉ LA TENDA NON TI STENDA LA SICUREZZA È PRIMA DI TUTTO UN FATTORE CULTURALE di Daniele Gasparini 1.“Dottore son 20 anni che faccio così”: esperienza e percezione del rischio nei posatori di tende e schermature solari Quante volte è capitato di sentirci dire “è da tanto che faccio così, non mi è mai successo nulla” senza essere consapevoli che più ci si espone ad un pericolo più aumento la probabilità che quel pericolo diventi dannoso per la propria incolumità.

La detrazione del 65% è allettante per valutare l’installazione di tende e coperture solari. Così, tra un preventivo e l’altro installatori e clienti negoziano il prezzo finale per la migliore installazione possibile. Nasce qui la cultura della sicurezza, da quando nei pensieri di clienti e installatori inizia l’idea di un incontro, tutto il resto è pratica della sicurezza. I cambiamenti imprenditoriali degli ultimi anni, complice anche la crisi economica, hanno portato ad una svolta anche nel modo di fare ed essere impresa rendendo ancor più evidente l’importanza del “saper gestire” oltre al “saper fare”: maggior efficienza, attenzione ai costi (diretti e indiretti), miglioramento della qualità di vita del personale (salute e sicurezza) e, non ultimo, riduzione degli sprechi materiali e immateriali (ad es.: il tempo). Proprio in tale contesto Il concetto di “salute e sicurezza sul lavoro” assume una nuova identità: da costo a investimento, da vincolo a opportunità per tutti gli stakeholder d’impresa (collaboratori, clienti, fornitori, prospect). La sicurezza sul lavoro è un aspetto culturale oltre che normativo (rif. Dlgs. 81/08 e s.m.i) ed è (dovrebbe) far parte dei valori d’impresa e come tale tradursi in ogni azione all’interno dell’impresa. Il rispetto delle regole diventa quindi il nuovo biglietto da visita aziendale: ne definisce l’identità, ne delinea le responsabilità, garantisce affidabilità. In tutto ciò il lavoro di installazione di tende e pannelli rappresenta il caso emblematico poiché si sviluppa in cantieri di rapida costituzione e chiusura, spesso all’aperto e il prodotto installato è contemporaneamente identità e immagine per il cliente, l’installatore e il fornitore di coperture. Un lavoro complesso quello di installazione che richiede attenzione e precisione dati i rischi e la particolarità del lavoro, richiede l’abilità di operare in sinergia e sincronismo in squadra attraverso un rapporto di fiducia reciproco che si basa non solo sulle competenze, ma sulla certezza che le azioni messe in atto da ciascuno non determinano rischi per la propria e altrui incolumità e per l’immagine (e quindi il futuro) aziendale. E’ il fattore umano l’elemento fondamentale da cui partire per pensare la sicurezza e i criteri di efficienza aziendale.

Sarà di certo capitato, anche a M.A., operaio di 46 anni , 20 di esperienza ad installare tende, “operaio esperto”, morto nel 2009 cadendo mentre svolgeva il suo lavoro di installatore. Oppure a F.G., 66 anni, Barese, scivolato e caduto

a terra con conseguente decesso mentre stava montando una tenda… e poi ancora ferite, lesioni permanenti, invalidità, ecc… Nei dati del 2015 INAIL ci dice che sono in calo le denunce di infortuni (663.000, -3,9% rispetto al 2014) ma sono in aumento le denunce di infortuni mortali (1.172, +16% rispetto al 2014) Ma perché allora si sale su scale instabili? Perché non si usano le protezioni individuali e collettive adeguatamente? Perché pur consapevoli dei movimenti meccanici delle attrezzature, tutti questi elementi non

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VETRINA SICUREZZA AZIENDE

vengono presi nella giusta considerazione sapendo che ad essere a rischio è la propria salute e la propria vita? Spesso l’ignoranza delle regole, un’errata percezione del rischio, le abitudini, i cattivi esempi specialmente se agiti da ruoli superiori e la fretta sono fra le principali cause di incidente. Prendiamo il caso specifico di un montaggio tende: l’operatore dovrebbe innanzitutto fare un sopralluogo degli ambienti in cui operare e rilevare le eventuali criticità (altezza, spazi di manovra, ingombri, necessità di specifici DPI) poi, una volta messo in sicurezza il luogo di lavoro (e se stesso) procedere all’installazione (individuare i punti di fissaggio, praticare i fori e installare gli ancoraggi, sollevare e posizionare la tenda, regolare l’inclinazione, fissare). Tutte azioni probabilmente agite decine di volte e utensili di pratica quotidiana, ma la confidenza con azioni e strumenti fa sì che i pericoli, quali caratteristiche intrinseche in grado di causare danni (es.: il trapano può causare lesioni da foratura e proiezione di materiali, il martello può ledere per schiacciamento, ecc…) e i rischi quali percezione della probabilità che un determinato pericolo causi un danno (es.: traumi, lacerazioni, ferite per il trapano, contusioni e schiacciamento per il martello), appaiono falsate, nella loro valutazione, proprio a causa dell’esperienza e confidenza con le azioni e gli strumenti. Tale condizione riduce la capacità di riconoscimento dei pericoli e conseguentemente dei rischi.

ti vissuti o raccontati, automaticamente questi pensieri assorbono la vostra attenzione e la lettura scorre senza che riusciate ad elaborare ciò che leggete e siete costretti a tornare indietro di qualche parola per riprendere il filo del discorso. Ecco, provate a pensare se tornado indietro il testo fosse cambiato: il testo apparirebbe incomprensibile, proprio come l’ambiente di lavoro. Questo è ciò che similmente accade quando in un ambiente dinamico come quello lavorativo siamo impegnati in più compiti (tasks) contemporaneamente: l’attenzione l’attenzione viene “distribuita” tra un compito e all’altro distogliendo quindi risorse dal compito più importante/rischioso (es.: rispondo al telefono mentre sono sulla scala, ecc…). La percezione di assoluto “controllo” delle situazioni, delle proprie abilità e delle conseguenze, e dell’ambiente che ci circonda compresi gli utensili che utilizziamo, ci porta quindi ad agire con estrema sicurezza e questo come abbiamo visto porta ad un errore di valutazione, specialmente nei più esperti. 2. E’ sempre colpa del maggiordomo? A volte sì ! I Mancati infortuni e le falle nella sicurezza Si sa, dai tempi di sir Arthur Conan Doyle e del suo geniale investigatore SherlocK Holmes “l’assassino è il maggiordomo”, celebre frase con l’autore inglese ha appassionato milioni di lettori. E se il maggiordomo non fosse l’assassino? Fatto salvo un alibi di ferro, resta sempre un possibile sospettato o un buon capro espiatorio per lo meno per chiudere il caso (Holmes non lo ammetterebbe!!) .

Questi ultimi in particolare vengono sottovalutati in termini di probabilità (“tanto non mi è mai successo”) poiché tendiamo a considerare gli eventi negativi (es.: incidente) meno probabili degli eventi positivi (es.: finire un lavoro) e ciò spiega perché pur consapevoli dei pericoli propendiamo per la scelta più rischiosa (ma a più alta probabilità percepita di successo). Come se pochi minuti in meno valessero più della vita stessa.

Di fronte ad un incidente sul lavoro, grave o meno che sia, si assiste spesso alla “ricerca del “colpevole” un fenomeno conosciuto con il termine blaming. Questa con-

Finalmente tutto è pronto per l’installazione, le azioni si susseguono (sposto la scala, salgo, afferro il trapano, ecc…) alcune si sovrappongono (sposto la scala, con un piede scanso il cavo del trapano, cerco di mantenere la scala in equilibrio, nel frattempo squilla il telefono) e poi il tempo e allora “Presto che è tardi”! In queste condizioni facciamo affidamento alla nostra capacità percepita di agire più azioni contemporaneamente, il multitasking appunto. Una strategia valida per gli automatismi (es.: cambiare marcia in auto: alzo il piede dall’acceleratore-premo la frizione-sposto la leva del cambio-…), ma che fallisce quando ad essere eseguite sono operazioni complesse (spostare, scavalcare, parlare al telefono) perché ciascuna di queste richiede un’elaborazione profonda e “risorse attentive”. Mentre leggete questo testo e il pensiero vi porta a even-

Multitasking e attenzione distribuita

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SICUREZZA

suetudine rappresenta una via rapida per l’attribuzione di responsabilità di fronte ad un evento lesivo (o potenzialmente tale) e lì il processo di analisi si chiude. Ciò spesso assolve il sistema e limita la ricerca di ulteriori responsabilità e cause. L’incidente o il mancato incidente (near miss) sono in realtà eventi ben più complessi e il loro studio permette (i secondi in particolare) di fornire utili indicazioni sul miglioramento della sicurezza aziendale. L’incidente rappresenta l’evento più evidente, fragoroso e in grado di catturare l’attenzione (anche per gli importanti esiti lesivi), la necessità di attribuirne la responsabilità è quasi automatica, ma prima ne va compresa la dinamica. L’incidente è un evento che prende forma poiché più fatti temporalmente coincidenti si realizzano contemporaneamente.

riconoscimento dei pericoli (un cavo posizionato male, il sole accecante) e conseguente mancata (o carente) valutazione dei rischi, e la concomitante emergenza di eventi situazionali 1 (es.: disorientamento, perdita di equilibrio e/o di attenzione, ecc…) possono dare vita all’incidente. Più fattori quindi convergono su un incidente : aspetti contingenti, valutativi, psico-fisiologici. E se uno di questi fattori manca? Bhè, può capitare che uno o più di questi fattori non si presentino e quindi l’incidente non prende forma, in quel caso siamo in presenza di un mancato incidente (e mancato infortunio), evento in grado di causare danni, ma che per una mancata coincidenza non è accaduto. Può essere l’addetto che perde l’equilibrio mentre sale sulla scala, trascinando con se l’attrezzatura ma non causa un danno a se e alle cose; può essere l’addetto che inciampa senza ripercussioni sui cavi posizionati a terra. Per ogni mancato infortunio ci sono 300 mancati infortuni (Heinrich, 1950)

Così se la violazione della norma (uso DPI, ecc…), di per sé può non portare direttamente ad un incidente, la stessa violazione in concomitanza con uno scarso

I near miss ci segnalano dove il sistema sicurezza fallisce, dove è possibile (indispensabile) apportare delle modifiche prima che l’incidente si realizzi. Ci permette di capire le pratiche lavorative e dove queste sono funzionali ed efficaci e dove invece sono in contrasto con le norme. I mancati infortuni sono occasioni di apprendimento fondamentali per le organizzazioni e per gli addetti a patto che essi siano analizzati e non gestiti sulla base della ricerca del colpevole (il maggiordomo?) correndo così il rischio di “licenziare” il maggiordomo, lasciando inalterato un sistema ad elevata probabilità di incidente. Tutto ciò permette di agire sui costi della non sicurezza: costi diretti e indiretti che vanno dalle sanzioni ai risarcimenti, dai danneggiamenti materiali al fermo produzione e assenza dei lavoratori, ai costi per la gestione amministrativa dell’incidente, fino a tutta quella serie di costi per mancati guadagni derivanti dalla lesione dell’immagine aziendale, demotivazione del personale,

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ARCHITETTURA SICUREZZA

importante investimento (in grado di creare beneficio all’azienda) è fondamentale che: - Ogni addetto ne condivida il significato - La formazione sia accompagnata da una pratica quotidiana che ne valorizzi l’attuazione - Non lasciamo al singolo operatore il compito di imparare e applicare le tante regole della sicurezza: poche ma fatte rispettare e soprattutto non accettare mai la trasgressione alle regole - Creare ambienti di lavoro che rendano evidente il cantiere di lavoro (cartelli, segnaletica, abbigliamento, ecc…) , ciò permette al nostro cervello di leggere le situazioni sulla base dei criteri di pericolo e rischio lavorativo - L’osservazione è una delle migliori forme di apprendimento : essere di esempio virtuoso crea cultura della sicurezza e motiva i lavoratori all’esecuzioni di comportamenti sicuri L’ambiente ha un forte condizionamento sul comportamento delle persone in termini di sicurezza. Un ambiente di lavoro, dotato di segnaletica, messa a norma e in sicurezza, con lavoratori dotati di idonei DPI, addestrati a compiere correttamente le azioni, è in grado di condizionare positivamente il comportamento di tutti i lavoratori. E’ infatti risaputo che se troviamo un ambiente in ordine e pulito è meno probabile lasciarlo disordinato e sporco rispetto a quando lo si trova già disordinato e sporco. Se la sicurezza è un valore aziendale, la salute lo è per la persona e rappresenta un bene fondamentale e unico. Averne cura, proteggerla, difenderla e creare le condizioni per il benessere e la sicurezza è compito di tutti, così magari, tra non molto tempo potremmo dire “era vent’anni che facevo così, ma ora ho capito che voglio viverne almeno altri 20 in salute”, magari continuando a leggere sir Arthur Conan Doyle e sapendo che il maggiordomo, in fondo non era il colpevole, ma è stato utile a capire cosa fosse successo, con buona pace di Sherlock Holmes.

sfiducia da parte dei clienti. Quanto costa un infortunio? Dipende, da tanti fattori, a titolo esemplificativo ne riporto uno ripreso da una ricerca condotta da Confindustria Padova del 2010: operaio di impresa edile a causa di un errato movimento di sollevamento carico subisce uno strappo alla schiena. Conto totale tra sanzioni, ritardi nella consegna del lavoro per assenza di 3 mesi del lavoratore e conseguente ritardo nei successivi lavori, perdita di immagine e mancati lavori: 80.083€. Pensiamo ancora che la sicurezza sia solo un costo? Pillole di sicurezza La sicurezza è prima di tutto un valore aziendale, se vogliamo che rappresenti non solo un obbligo, ma un

DANIELE GASPARINI Psicologo specializzato in Lavoro e Organizzazione. Da più di 10 anni si occupa di formazione e consulenza organizzativa nell’ambito delle risorse umane con particolare attenzione ai temi della salute e sicurezza sul posto di lavoro e la gestione delle emergenze. Formatore qualificato per la Salute e Sicurezza sul lavoro. Svolge la sua attività professionale e di consulenza su tutto il territorio nazionale per Enti pubblici e privati, in particolare per piccole e medie imprese sviluppando con loro percorsi di miglioramento dell’efficienza dei processi organizzativi. mail: info@danielegasparini.com

Foto: IQ Bari

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SICUREZZA

CAPITA SEMPRE AGLI ALTRI. SIAMO SICURI CHE SIA COSI’? A seguire alcuni funesti fatti di cronaca che evidenziano il pericolo di questa attività. Cade montando la tenda sul balcone PAOLO DEL COLLE (BARI) – Un uomo di 66 anni, G.F., di Palo del Colle, è morto dopo essere scivolato da una scala precipitando da un balcone al secondo piano di un edificio mentre eseguiva alcuni lavori. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, l’uomo era intento a montare una tenda da sole in un’abitazione privata quando ha perso l’equilibrio e, non avendo alcuna protezione, è precipitato in strada. Inutili si sono rivelati i tentativi di soccorso da parte del personale del ‘118’. Tratto da Gazzetta del Mezzogiorno

Muore cadendo dal balcone Cade dal balcone al quinto piano, muore sul colpo uomo di 45 anni, la tragedia è avvenuta a Cinisello Balsamo. Un uomo di nazionalità romena di 45 anni è morto dopo una caduta dal quinto piano del suo appartamento. Dalle prime ricostruzioni pare che l’uomo sia caduto nel vuoto mentre era su una scala sul balcone, intento a fare dei lavori di “fai da te” per sistemare la tenda da sole. Forse si è distratto, forse ha perso l’equilibrio sui pioli della scala ed è caduto di sotto. L’uomo non era da solo in casa, ma con la moglie e il figlio di 22 anni. Tratto da Milanotoday.it

“Spesso è più sicuro essere in catene che liberi.”

Roma, cade da tetto: morto operaio Giù da quarto piano mentre monta tenda Incidente mortale sul lavoro nella zona nord-est di Roma. Un operaio romeno di 39 anni è deceduto dopo essere caduto dal quarto piano di un palazzo, mentre montava una tenda su una finestra. Dopo essere scivolato, l’uomo è atterrato, morendo sul colpo, sulla pensilina del teatro sottostante. Tratto da tgcom24.mediaset.it

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alcune utili informazioni del settore per il settore Dialogo serio con un fabbricante di tende a uso del Cliente che vuole chiarezza. Comprare una tenda da esterno è certamente un acquisto che richiede competenza e informazioni adeguate. E l’esperienza del Consumatore sarà adeguata? E’ certamente poca vista la qualità dei prodotti e la loro durata nel tempo. Durata significativa nonostante siano spesso esposte senza cura e manutenzione alle intemperie delle nostre giornate più inquinate. Per aiutare il Consumatore a ridurre i possibili errori e per fornirgli adeguati elementi di valutazione ecco che Assotende mette a disposizione questa breve “check list” quale dialogo fra il “fabbricante” e il “cliente” così che siano aiutati a parlare la stessa lingua.

mercio; la marcatura CE non è la semplice apposizione della sigla o del simbolo grafico “CE” sul prodotto, ma una dichiarazione del fabbricante circa l’assoggettamento del prodotto ai vincoli e ai requisiti previsti dalla legge europea per la sua circolazione sul mercato; il prodotto marcato CE deve essere accompagnato da questa dichiarazione, dalla presentazione e descrizione delle caratteristiche prestazionali dello stesso prodotto secondo quanto previsto dalla legge europea e dalle istruzioni e informazioni sulla sicurezza secondo quanto previsto dallo Stato membro interessato. 2) Aver cura che le trattative commerciali e il rapporto contrattuale con il venditore permettano di acquisire informazioni precise sulla natura, la struttura, la composizione, i materiali e tipo di lavorazione, la finitura e il tipo di finitura, le caratteristiche tecniche del prodotto e le sue caratteristiche prestazionali. In particolare la sua resistenza al vento, vero e proprio banco di prova della qualità e sicurezza del prodotto.

1) Leggere attentamente le specifiche tecniche in particolare le informazioni riguardanti la marcatura CE obbligatoria, per cui i prodotti non muniti di tale marcatura non possono essere correttamente messi in com-

3) Tenere ben distinti o comunque preoccuparsi che vengano tenuti distinti marchi di “certificazione” da marchi di “qualità”, prestando attenzione in particolare che si tratta sempre di “certificazioni” o di “qualità” da leggersi in relazione a precisi e ben definiti standard cui quel fabbricante con l’apposizione di quel marchio aderisce; in particolare, sia le “certificazioni” che la “qualità” stanno sempre all’interno di precisi confini e non vanno mai intese come “certificazioni” o “qualità” del prodotto in senso assoluto o secondo rappresentazioni soggettive o personali, né di chi compra, né di chi vende o fabbrica quel prodotto. 4) Non equivocare sulle garanzie: è bene distinguere tra garanzie di legge, ovvero dovute per legge all’acquirente, e garanzie ulteriori, ovvero offerte spontanemante dal fabbricante o dal rivenditore come ulteriore requisito e maggior valore del prodotto offerto; le garanzie ulteriori non sostituiscono quelle di legge. Con le garanzie distinguere anche le loro modalità attuative: l’essere una garanzia favorevole o utile dipende anche dalla semplicità e linearità delle sue modalità di attuazione. Lo stesso valga per l’assistenza post-vendita.

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5) Non fare confronti tra prodotti dello stesso genere se non a parità di condizioni, ovvero a parità di caratteristiche e prestazioni; confronti generici e generali non sono corretti; anche il confronto sul solo prezzo non è un criterio corretto, risultando ciascun prodotto portatore di caratteristiche proprie e diverse, sia per composizione che per lavorazioni che per prestazioni.

Forum Serramenti Si e tenuto a Bologna, il 15 giugno, il forum serramenti di primavera, un’occasione unica di incontro tra colleghi e con i fornitori. L’evento era rivolto a produttori e rivenditori di serramenti, chiusure, schermi e vetri, tecnici e consulenti. Con informazioni e aggiornamenti di carattere legale, gestionale, fiscale e normativo essenziali per produttori e rivenditori di porte e finestre..

6) Verificare e pretendere che il prodotto in acquisto sia accompagnato dal documento informativo previsto dalla legge (la cosiddetta “scheda prodotto”) e dalle istruzioni d’uso, anche per la manutenzione nel tempo; il documento informativo deve sempre permettere di individuare precisamente il fabbricante. Una dichiarazione di corretta posa in opera è certamente una buona prassi per considerare terminato il percorso di vendita e installazione.

Forum Serramenti 2016 ha visto la partecipazione delle associazioni di settore Acmi, Anfit, Confartigianato, Consorzio Legnolegno, FederlegnoArredo EdilegnoArredo, PVC Forum, Ucct, Unicmi. Il Forum era suddiviso in una sessione plenaria al mattino e due sessioni parallele al pomeriggio. Tra gli argomenti Trattati: - Difendersi con successo in Tribunale - Contratti: le regole d’oro per forniture senza problemI - Il Capitolato: usarlo bene e a proprio vantaggio - Appalti e Criteri Ambientali Minimi - Il contratto di manutenzione: un’opportunità per produttori e rivenditori - Le novità normative 2016 - Il coordinamento della commessa - Una gestione di impresa di successo - La vendita digitale - Le novità fiscali 2016 - Conclusioni Per maggiori informazioni: marianna.saut@dbinformation.it

7) Per gli acquisti fuori dai locali commerciali, a distanza o on line, il diritto di recesso per ripensamento è solo uno tra i tanti diritti riconosciuti dalla legge agli acquirenti, a maggior tutela rispetto agli acquisti in negozio. Informarsi e documentarsi adeguatamente prima di procedere a simili acquisti è nell’interesse di tutti. 8) E infine arriviamo al PREZZO. La legge vuole che il prezzo sia ben chiaro e definito all’atto dell’acquisto, Pertanto, ove non fosse possibile definirlo esattamente prima della consegna del prodotto finito, devono comunque essere ben definite in anticipo le modalità di calcolo del prezzo. Lo stesso valga per consegna e termini di consegna e per costi e rischi di spedizione e trasporto. Ora che il Fabbricante ti ha dato ogni utile informazione sul percorso di un acquisto consapevole permettiamogli di ricordare al Cliente che le fasi di Posa in Opera devono essere affidate ad Aziende esperte e professionali dotate delle necessarie attrezzature di sicurezza e dalle capacità professionali adeguate. Non si dimentichi che la responsabilità della sicurezza del “cantiere” in cui la tenda viene posata è certamente del Cliente. Per le Detrazioni Fiscali per ECO Bonus suggeriamo di utilizzare la Guida edita da FederlegnoArredo scaricabile a questo indirizzo web: http://www.federlegnoarredo.it/ContentsFiles/Bonus-detrazioni%202016.pdf Note: documento redatto con la collaborazione della Commissione Tecnica di Assotende e la consulenza legale dell’Avv. Filippo Cafiero.

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SPAZIO WEB

Kevin Rose, i social e il ritorno alla newsletter

strumento “dato per morto”: Kevin Rose ha infatti lanciato a gennaio la sua newsletter mensile The Journal, che ad oggi, a meno di tre mesi dal lancio, conta già 30.000 iscritti.

Twitter compie dieci anni e sente un po’ di affanno, Google+ dopo aver cambiato pelle almeno un paio di volte, al momento sonnecchia ozioso in un angolino del nostro telefono. Decine di altri progetti, fortemente basati sull’approccio sociale del cosidetto Web 2.0, nel corso di questi ultimi anni sono semplicemente spariti, lasciando spazio al trend del momento, quello delle applicazioni di messaggistica istantanea. Fra i grandi progetti social che hanno “segnato” la rete in questi anni, Digg merita sicuramente una menzione: creato nel 2004 dall’allora ventisettenne Kevin Rose, Digg nasce come strumento di social bookmarking.

Questo ritorno alle origini, alla disintermediazione fra autore / raccoglitore di notizie e proprio pubblico è interessante da molti punti di vista. Kevin Rose in realtà aveva già tentato nel 2011 di lanciare un progetto simile, la newsletter a pagamento “Foundation”, che al costo di $3.99 al mese garantiva ai sottoscrittori le anteprime delle video interviste senza alcuna pubblicità, unitamente a recensioni, commenti e notizie. The Journal pare essere un rilancio di quell’idea iniziale - i contenuti sono assai simili -senza però essere a pagamento.

Sostanzialmente tramite il proprio profilo Digg si raccolgono link e lo stesso Digg, attraverso un sistema di rating sociale, li promuove e li aggrega, creando contenitori tematici di notizie, teoricamente altamente rilevanti. Come capita sempre, all’avvento di Digg, sono corrisposti proclami sulla morte delle newsletter e dell’email marketing, considerati vestigia di un passato glorioso. Sono passati dodici anni e Kevin Rose ha abbandonato la sua creatura da tempo, inseguendo altri progetti, sia da business angel privato, sia direttamente dentro a Google. Capita così che all’inizio del 2016, uno dei più stimati guru “social”, sempre attivo nell’evangelizzazione tecnologica, sia in tv, sia attraverso il proprio canale Youtube, decida di ripartire direttamente dallo

Rimane il passaggio fondamentale del ritorno ad un mezzo non “social”: la volontà pare proprio quella di riappropriarsi della propria cerchia di influenza, avendone poi il diretto controllo. Gli strumenti tipici dell’email marketing consentono la relazione diretta, da una parte il pubblico che sceglie scientemente di seguire un certo canale di informazione/formazione/intrattenimento, dall’altra chi scrive, componendo una missiva che non segue automatismi o logiche algoritmiche. Certo che vedere Kevin Rose vantarsi su Twitter degli iscritti alla propria newsletter fa indubbiamente piacere.

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SPAZIONEWS WEB

Piattaforme italiane per l’email marketing

ESP

Dopo la breve sbornia da “social network” (e dopo aver archiviato i vari annunci di morte imminente dell’email), le attenzioni degli esperti stanno tornando al mondo delle newsletter e dell’email marketingin generale.

Kloudymail

Di fatto negli ultimi anni si è assistito ad una evoluzione costante nell’invio email, che ha portato al progressivo abbandono di soluzioni fai-da-te e l’affermarsi, anche in Italia di realtà ESP (Email Service Provider) professionali e spesso presenti anche nei mercati esteri. Grazie agli strumenti forniti da Google Adwords, è possibile tentare di tracciare una stima “super partes” del grado di diffusione dei vari ESP nostrani, andando a verificare, molto semplicemente, il trend di ricerche riferite direttamente al brand. Questo tipo di valutazione ha ovviamente dei limiti, e vuole dare semplicemente una visione d’insieme di quello che è il mercato dell’invio email in Italia. In questo primo articolo prenderemo in esame ESP al 100% italiani: nella prima colonna il nome e il link dell’ESP, nella seconda il volume di ricerche mensili in Italia a dicembre 2015, sempre secondo i dati di Google Adwords.

ESP Mailup VOXmail ContactLab Trendoo Magnews Infomail 4dem MailAnt

Ricerche Mensili 18.100 2.900 1.300 1.900 1.600 880 590 480

Ricerche Mensili 210

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Come punto di riferimento è opportuno ricordare che in Italia, sempre su base mensile, la keyword Mailchimp cuba 74.000 ricerche, attestandosi di gran lunga il servizio “più ricercato” anche nel belpaese. Bisogna anche notare che non tutti gli ESP adottano lo stesso approccio commerciale, alcuni, ad esempio, hanno un approccio Freemium, alla Mailchimp, (ne abbiamo già parlato), per cui, avendo molti utenti non paganti, è normale che abbiano più ricerche sul web rispetto a realtà con un target più alto, che usano un approccio commerciale classico, spesso affiancando servizi di consulenza al puro e semplice servizio ESP. Magnews e Contactlab ricadono sicuramente in questa fascia, mentre VOXmail e 4Dem hanno approccio Freemium. Mailup (18.000 ricerche mensili) si ritaglia un posto speciale, sicuramente il brand più famoso in Italia, subito dopo Mailchimp, che comunque rimane molto distaccato con le sue 74.000 ricerche mensili. I trend di ricerca sono in crescita, a riprova della presa di coscienza dell’importanza di affidarsi a professionisti dell’invio per le proprie campagne, viste anche le politiche antispam sempre più efficienti e rigorose.

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MADE expo 2017

MADE EXPO 2017 TRA POCHI MESI INIZIA L’XIII EDIZIONE MADE Costruzioni Materiali, MADE Involucro Serramenti, MADE Interni Finiture, MADE Software Tecnologie e Servizi.

Un’edizione ancora più ricca per rilanciare il settore delle costruzioni. Dall’8 all’11 marzo 2017 Fiera Milano Rho ospiterà l’ottava edizione di MADE expo, fiera biennale di riferimento per il mondo dell’architettura, della costruzione e dell’edilizia. Dopo il successo dell’edizione 2015 (1.450 aziende e oltre 208.000 presenze di cui 36.000 provenienti dall’estero) la manifestazione è pronta a rafforzare il suo ruolo di rassegna chiave per il rilancio dell’edilizia che sta finalmente tornando a respirare grazie soprattutto alla spinta della manutenzione straordinaria che, dal 2007 al 2015, ha fatto registrare un incremento degli investimenti del 39%. Secondo una ricerca TNS il 95% dei visitatori si è dichiarato soddisfatto della visita, mentre oltre il 70% dei visitatori stranieri ritiene MADE expo la fiera di riferimento del settore in Italia.

Ricco il palinsesto che vede la riconferma di eventi che hanno portato in fiera migliaia di addetti ai lavori (dall’arena di BuildSmart al Forum Serramenti, fino alla International Business Lounge) e l’organizzazione di nuovi momenti dedicati all’innovazione tra cui MADE for StartUP, il Forum Holzbau dedicato all’edilizia in legno, il prestigioso concorso di architettura Archmarathon, iniziative quali MADE4Contract rivolte al mondo delle finiture e delle superfici, e infine lo spazio Xylexpo che ospiterà le tecnologie per la lavorazione del serramento e del massello. Inoltre, per consentire ai visitatori di gestire la propria visita in modo conveniente sono allo studio iniziative ad hoc e convenzioni con hotel, treni, compagnie aeree. «Grazie a un palinsesto sempre più ricco e articolato MADE expo si conferma come momento di incontro

Confermata anche per il 2017 la formula che prevede l’integrazione in un unico sistema dei quattro Saloni specializzati per progettare, costruire, recuperare:

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MADE VETRINA expo AZIENDE 2017

“del fare” grazie alla sua capacità di dialogare con il mercato delle costruzioni e con il business a esso collegato. La sintesi visiva riassume lo storytelling di MADE expo fatto di solidità, integrazione e connessione. L’elemento visivo è un nodo strutturale dove tutti i vari componenti convergono, creando una compattezza semantica tra gli elementi di esposizione e la fiera stessa. Il colore rosso evoca energia, passione, creatività. Il forte contrasto tridimensionale rimanda al mondo dell’architettura e delle costruzioni. Il claim “dal dire al fare, MADE” sottolinea infine il ruolo fondamentale di MADE expo come momento di incontro, esperienza e contatto anche fisico: essere presenti a MADE expo a Milano vuol dire infatti fare parte di un mondo attivo e sempre in movimento. All’estero verrà utilizzato il claim “Made in Italy. Made for you” che vuole richiamare la specificità dell’offerta.

e business tra i diversi attori della filiera e delle costruzioni», spiega Roberto Snaidero, presidente di MADE expo. «Un altro aspetto fondamentale è che MADE expo rappresenta il punto in cui convergono le forze positive che sostengono la ripresa del settore edile. È per questo che così come in occasione del Salone del Mobile ho chiesto al ministro Gentiloni l’istituzione di un “Design Day”, adesso ho intenzione di chiedere al ministro Delrio un “Rebuild Day” che punti a riqualificare e ricostruire in modo sostenibile il patrimonio esistente. Inoltre, stimolerò il nuovo presidente di Confindustria affinché sostenga questo progetto.». NUOVA IMMAGINE PER MADE EXPO 2017 Integrazione, costruzione e connessione: presentati i nuovi messaggi chiave della biennale di riferimento per il mondo dell’architettura e dell’edilizia. Tra i punti di forza che hanno contraddistinto MADE expo sin dalla sua nascita troviamo la continua evoluzione e innovazione, aspetti indispensabili in un mondo come quello delle costruzioni che nell’ultimo decennio ha vissuto un’autentica rivoluzione. Da qui la decisione degli organizzatori di MADE expo di investire nel rinnovamento dell’immagine della manifestazione affidandosi all’agenzia internazionale Lorenzo Marini Group, con l’obiettivo di aggiornare il proprio logo e al contempo identificare un messaggio che la rendesse riconoscibile e memorabile all’estero ed in Italia. La scelta è caduta su un simbolo grafico di grande impatto iconico a forma poliedrica con lo scopo di confermare il ruolo di MADE expo quale fiera

CATALOGO ON-LINE MADE EXPO La visibilità che viene riservata agli espositori si consolida per la prossima edizione 2017 con un’evoluzione nell’area digitale. Un nuovo servizio a disposizione delle aziende: il catalogo prodotti che, grazie all’accordo siglato tra MADE expo ed Edilportale – ad oggi il motore di ricerca per l’edilizia più consultato dall’utenza italiana di professionisti e aziende – permetterà agli espositori di pubblicare i prodotti all’interno del catalogo online della manifestazione, ricevendo il traffico web qualificato di operatori del settore e utenti in target. Con grande facilitazione sul costo del servizio per chi è già inserzionista di Edilportale. Una evolu-

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MADE expo 2017

zione che innova il concetto di fiera, portandolo oltre la manifestazione e i confini territoriali e temporali tra un’edizione e la successiva. LE RISTRUTTURAZIONI CONTINUANO A GUADAGNARE POSIZIONI Le elaborazioni del Centro Studi FederlegnoArredo confermano il buon andamento della riqualificazione. Secondo ANCE, che rileva solo gli investimenti incrementali del patrimonio immobiliare (nuove costruzioni più manutenzione straordinaria) gli investimenti in Costruzioni nel 2016 torneranno a crescere, raggiungendo i 132,5 miliardi di euro oltre metà dei quali destinati all’edilizia residenziale. Note positive per il rinnovo. A tenere negli ultimi anni, sono stati gli investimenti in manutenzione straordinaria delle abitazioni, con incrementi che si sono sempre susseguiti anno dopo anno. Anche nel 2015 le stime dell’ANCE evidenziano un segnale positivo: + 3,6% rispetto all’anno precedente mentre gli investimenti in nuove abitazioni continuano a registrare un lieve calo (- 1,5%). Complessivamente, tra il 2007 e il 2015 gli investimenti in manutenzione straordinaria delle abitazioni sono aumentati del 39% a prezzi correnti, in continua crescita e in netta controtendenza rispetto alle nuove abitazioni, superandole in valore. Nel 2015 la manutenzione straordinaria ha rappresentato quasi il 70% dell’intera edilizia residenziale. Un contributo a questo risultato è sicuramente imputabile alla presenza delle detrazioni fiscali dedicate al settore residenziale. Interessante notare che le spese di rinnovo straordinarie destinate all’edilizia residenziale trainano gli investimenti: nel 2014 (ultimo dato disponibile) registrano un incremento del 19,4% rispetto al 2013, attestandosi a a 47,3 miliardi di euro mentre il dato complessivo delle manutenzioni straordinarie ha una variazione complessiva solo dello 0,9%.

La quota di lavori incentivati nel biennio 20132014 è pari al 60% del totale realizzato nell’edilizia residenziale (28,5 miliardi dei quali 24,5 relativi a ristrutturazione edilizia, 3,9 per la riqualificazione energetica): anche se vi sono ulteriori spazi di utilizzo delle detrazioni, si conferma l’effetto positivo della presenza degli incentivi per la crescita degli investimenti in rinnovo. Cresme stima in oltre 183 miliardi di euro gli investimenti complessivi attivati a partire dalla loro introduzione nel 1998, di cui appunto 28,5 miliardi relativi al 2014, con un incremento del +3,3% rispetto al 2013. Effetti defiscalizzazione anni 1998-2014 Domande complessive: 11.111.280 Investimenti: 183.6 mld di euro Per quanto riguarda gli incentivi per la riqualificazione energetica, gli infissi rivestono un ruolo importante. Secondo gli ultimi dati messi a disposizione da ENEA (relativi al 2013), la sostituzione degli infissi rappresenta il 68% del numero di interventi eseguiti e il 59% in valore. Analizzando le macroaree italiane, si può notare come oltre la quota più ampia degli investimenti in rinnovo residenziale nel 2015 si sia concentrata a Nord-Est (28% della spesa complessiva), seguito da Nord-Ovest (25%) e Sud (24%). Più limitato il peso di Centro (14%) e Isole (9%). Sul fronte del non residenziale, la rilevanza del NordEst si accentua (34% del totale), seguito da Nord– Ovest (28%). Il Nord Italia dunque assorbe oltre il 60% degli investimenti totali, mentre il restante 37% si ripartisce tra Centro (14%), Sud (16%) e Isole (7%). Per maggiori informazioni: UFFICIO STAMPA & COMUNICAZIONE Foro Buonaparte 65 20121 Milano Tel. 39 02 80604 1 Fax 39 02 80604 395 press@madeexpo.it

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SCHEDE PRODOTTI

Pratic presenta Nomo Realizzata interamente in alluminio e dotata di copertura con tenda scorrevole su guide chiudibile a pacchetto, Nomo rappresenta una struttura di nuova generazione. Ogni singolo modulo raggiunge le dimensioni massime di 550 x 700 cm, e più moduli possono essere affiancati per dare vita a spazi protetti, indipendenti ed eleganti. Design in simbiosi con la natura, per ambienti open space o riservati: una struttura con tutti i comfort, completa di tende verticali Raso integrate nel profilo frontale di 32 cm. Unicità e sicurezza, grazie a 5 brevetti depositati che garantiscono l’esclusività della pergola Nomo. Tra questi, il brevetto dedicato alla gronda basculante che evita l’eventuale vaporizzazione di acqua all’interno della struttura.

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Dimensioni massime Copertura singolo modulo: Larghezza massima: 550 cm. Profondità massima: 700 cm. Colorazioni Bianco Ral 9010, Grigio ferro, Corten, Grigio Ral 9006 Alcuni Optional - Chiusure perimetrali Zip integrate nella struttura, modello RASO - Vetrate perimetrali SLIDE GLASS - LED RGB bianco incluso integrati nella struttura

Tekno’S: sensore serie TSBN Parliamo di un sensore sole-vento radio a 433,92 MHz, per il controllo delle condizioni climatiche delle automazioni Tekno’S. Il sensore, estremamente compatto, con un design gradevole e moderno è trattato con resine che ne mantengono inalterate nel tempo estetica e colorazione è anche dotato di un pratico supporto che ruotando su 180° ne consente l’installazione in ogni situazione ed inclinazione. Il sensore TSBN Radio è dotato di un anemometro elettronico per il controllo della velocità del vento e di un lettore di infrarossi per il controllo dell’illuminazione solare. La trasmissione delle segnalazioni ai ricevitori avviene via Radio, per cui non è necessario nessun collegamento fisico tra il sensore e gli apparati di comando i quali, ricevuta la segnalazione, provvederanno ad eseguire il comando corrispondente. Sensore a due fili di alimentazione 230Vac fase e neutro, non è necessario il collegamento a terra in quanto il sensore viene alimentato tramite un trasformatore on board in doppio isolamento. La regolazione delle soglie di intervento avviene tramite due pratici trimmer uno per il Vento ed uno per il Sole posti direttamente a bordo del sensore. E’ possibile escludere la “funzione Sole” nel caso non la si desideri posizionando sul valore Zero il trimmer corrispondente. Portata del segnale radio in campo libero 25mt.

Per maggiori informazioni: Tekno’s S.r.l. Via G.Marconi 63/E 10040 Piobesi Torinese (TO) Tel +39 (011) 6404556 Fax +39 (011) 0160542 mail: info@teknosautomazioni.it web: www.teknosautomazioni.it

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SCHEDE PRODOTTI

Tessuto Vespucci: le prove di laboratorio Il tessuto “Vespucci” è stato sottoposto a due importanti prove di laboratorio al fine di garantirne la qualità e la sua durata nel tempo: la prova “Gtot” e la “prova di sforzo” (o invecchiamento). La prova Gtot, eseguita dall’ “Istituto Giordano spa” di Bellaria-Igea Marina e legata alla struttura del tessuto, ha determinato il grado di protezione dai raggi uv, cioè l’effetto oscurante e il benessere termico e visivo che la tenda fornisce, garantendo in questo modo anche il risparmio energetico necessario per ottenere benefici fiscali. La prova è stata eseguita secondo le seguenti normative: – UNI EN 14501:2006 del 09/02/2006 – UNI EN 14500:2008 del 25/09/2008 – UNI EN 13363-1:2008 del 13/03/2008 – UNI EN 410:2011 del 10/03/2011 Il tessuto alla fine della prova ha ottenuto i punteggi più alti (classe 3 e classe 4). La “Prova di sforzo”, eseguita da “ Centro Tessile Cotoniero spa” di Busto Arsizio ha invece testato la resistenza del tessuto all’utilizzo quotidiano, sottoponendolo ad una serie di 100.000 piegamenti , e la sua resistenza alle intemperie, simulando le condizioni atmosferiche più estreme secondo la normativa UNI EN ISO 105 B04: 2000. Anche in questa prova il tessuto ha ottenuto ottimi risultati, evidenziando così l’estrema affidabilità del tessuto.

Corradi presenta Alba La pergola Alba rappresenta una nuova prospettiva di outdoor firmata Corradi. Vivere in pieno comfort gli spazi esterni è un sogno di molti. Per questo in- e outdoor diventano sempre più spesso un ambiente unico, alla ricerca del massimo benessere. Alba risponde a questo desiderio con una combinazione di qualità e design. Alba è una pergola bioclimatica in alluminio dotata di lamelle orientabili fino a 150° tramite un radiocomando, che permettono di regolare la quantità di luce e di aria desiderata. Quando completamente chiusa, la copertura superiore è resistente alla pioggia e l’acqua viene eliminata dalle gronde integrate nei pilastri. La direzione di apertura delle lamelle può essere scelta in fase di acquisto, e da questa dipende la quantità di luce che la struttura è in grado di lasciar entrare, e di conseguenza il relativo ombreggiamento. Grazie al suo design lineare, Alba è adatta agli stili architettonici tradizionali così come ai più moderni, e può essere posata in diversi modi: autoportante con quattro pilastri, addossata a una parete con pilastri frontali, integrata o in appoggio a vani già esistenti. Alba può anche essere accoppiata frontalmente fino a raggiungere le dimensioni di 600x605 cm senza alcun pilastro intermedio. Qualsiasi sia la composizione, la semplicità con cui Alba viene installata è in ogni caso una cifra distintiva del prodotto. La versione 400 x 400 cm è garantita fino a 120 km/h (12 Beaufort) con lamelle chiuse.

Per maggiori informazioni: Vespucci Texline è un marchio della Tessitura Valsesia Via Cascina Meda, 30 28021 S.Cristina di Borgomanero (NO) Tel.0322 81707 - Fax 0322 841993 www.vespuccitexline.it info@vespuccitexline.it

Per maggiori informazioni: Corradi srl Via G.Brini, 39 40128 Bologna (BO) Tel.05141884 11 marketing@corradi.eu www.corradi.eu

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GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE E DEI CONTRIBUENTI a cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica di ASSOTENDE

ECOBONUS E SCHERMATURE SOLARI Detrazioni fiscali del 65% per l’acquisto e la posa di schermature solari finalizzate al risparmio energetico degli edifici. aprile 2016 GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE A cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica della Commissione ASSOTENDE


GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE E DEI CONTRIBUENTI a cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica di ASSOTENDE

Nota:

i contenuti della presente guida sono aggiornati al 1 aprile 2016 e tengono in considerazione le informa informazioni presenti nella Guida “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” pubblicata dall’Agenzia delle Entrate con l’edizione gennaio 2016 ed il vademecum pubblicato da ENEA il 17 febbraio 2016. È evidente che la finalità divulgativa di questo documento non esaurisce le informazioni e le note sulle norme indicate e non può comportare responsabilità alcuna la presenza di eventuali inesattezze, errori, omissioni.


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INDICE

INTRODUZIONE E VALORE DELLA NORMATIVA

DEFINIZIONE DI SCHERMATURA SOLARE E SUO CAMPO DI APPLICAZIONE

BENEFICIARI DELLA MISURA FISCALE E PROCEDURE AMMINISTRATIVE

SUGGERIMENTI

ALCUNE DOMANDE RACCOLTE DAGLI OPERATORI DI SETTORE


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INTRODUZIONE E VALORE DELLA NORMATIVA Dopo un lungo percorso di studio e ricerca finalizzati a misurare la qualità delle prestazioni energetiche delle schermature solari le stesse entrano di diritto fra i dispositivi, gli impianti, le soluzioni che meritano una particolare attenzione da parte del Legislatore che finalmente le inserisce nelle detrazioni “ecobonus” per il risparmio energetico. Un percorso che inizia in Europa e che trova in Italia una particolare sensibilità convergendo un ambiente ed un clima particolarmente esposto all’irraggiamento solare ed una rete imprenditoriale forte di una cultura tecnica e professionale come poche al mondo. Con il provvedimento in oggetto finalmente il settore passa dal vedersi apprezzato per la qualità dei suoi prodotti al valutarsi come “utile” alla collettività. Certamente un cambiamento che merita approfondimento e crescita della cultura di settore. Cultura di settore sempre più impegnata a garantire, con i suoi prodotti ,la sicurezza in posa ed in uso dei prodotti e la miglior prestazione possibile. Cultura per un miglior Comfort. Entriamo ora nel percorso normativo. Così si esprime la Legge di Stabilità. LEGGE DI STABILITÀ 2015 (legge 23 dicembre 2014 nr. 190) nel prorogare al 31 dicembre 2015 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti ha esteso anche alle schermature solari le detrazioni fiscali medesime. Così il testo della legge che ne dà una definizione, certamente sintetica, ma dalla grande efficacia: per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari di cui all’allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro. Ora dobbiamo approfondire il Dlgs 311/2006 come ci viene indicato: Infatti è il testo del DLGS 311/2006 che ci porta ad una definizione delle schermature solari senza equivoci od interpretazioni.

La posa in opera è una attività professionale che ha bisogno di competenze e requisiti importanti. Affidatevi esclusivamente a professionisti di settore così che possano rilasciarvi al termine dei lavori il certificato di corretta posa in opera. Verificate sempre che dispongano di adeguati dispositivi di sicurezza.

Infatti (…) sono schermature solari i sistemi che, applicati all’esterno di una superficie vetrata trasparente, permettono una modulazione variabile e controllata dei parametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari.(…) Ecco così individuati i principi che definiscono cosa E’ una schermatura solare e cosa NON E’ una schermatura solare. È questa definizione che porta alla redazionenel 2009 di un decreto ministeriale (vedi G. U. 158 del 10.07.2010) che sviluppa, amplia e definisce norme di calcolo ad hoc per le schermature nei loro effetti in combinazione con vetrate., siano le schermature poste esternamente, integrate o interne rispetto alle superfici vetrate.

Con la legge di stabilità 2016 la scadenza viene prorogata al 31.12.216. Restano invariati i contenuti.


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DEFINIZIONE DI SCHERMATURA SOLARE E SUO CAMPO DI APPLICAZIONE

La Schermatura Solare È

È uno schermo in combinazione con vetrata esterna è la soluzione dalla prestazione energetica più importante per ridurre l’irraggiamento

È dinamica o mobile

È capace di regolare flussi luminosi e termici ha prestazioni energetiche che in combinazione con vetrate esprimono un valore di gtot

capace di adeguarsi al variare della luce e della temperatura

è bene ricordare che le tende esterne sono sottoposte a marcatura CE obbligatoria sin dal 2006. Grande occasione questa per ricordare ai rivenditori ed agli installatori così come ai Consumatori quanta importanza abbia la marcatura CE per avere riscontro e conferma della sicurezza dei beni utilizzati. Marcatura CE è così attestazione della conformità del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza previsti - in Europa - per quel determinato prodotto. Quindi la schermatura solare è una tenda o uno schermo mobile così come elencato nelle normative EN 13561 e EN 13659 per tende esterne e chiusure oscuranti, EN 13120 per le tende teniche da interno, che sia installata in relazione con la superficie vetrata e che la ombreggi. Non sono detraibili quelle schermature aggettanti quando poste con orientamento a nord

Per questa loro prestazione possono esprimere un fattore di gtot o Fattore Solare.(*)

Le detrazioni fiscali che incidono sull’imposta lorda sui redditi non possono essere cumulate con altri incentivi erogati da Comuni; Province, Regioni, Comunità Europea.

Quali sono questi prodotti? Per la EN 13561 possiamo elencare senza pensare di essere esaustivi: • le tende da sole, le capottine mobili, le tende a veranda, le tende a rullo, le pergole con schermo in tessuto (anche le pergole con lamelle in alluminio orientabili), le tende per veranda, gli skylight esterni, i wintergarten esterni e le zanzariere. Per la EN 13659 possiamo elencare le seguenti chiusure esterne: • alla veneziana, le tapparelle, le persiane, i frangisole, le chiusure tecniche oscuranti in genere. Per la EN 13120 i rulli avvolgibili, le veneziane, le plissettate, i sistemi winter garden, gli skylighter, le verticali, ecc. Sono escluse le tende decorative. (*) gtot = definizione ad uso del consumatore Il gtot è la misurazione fisica della capacità dell’intero sistema serramento+intercapedine+schermo di permettere un guadagno termico rispetto all’irraggiamento diretto dei nostri edifici.


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Tende, schermi e chiusure possono essere modulate nella loro funzione sia da comandi manuali sia da dispositivi di comando semi automatici e automatici nella loro movimentazione. Catenelle, argani, corde, motori, aste e cinghie tutte soluzioni adatte e detraibili. Purtroppo non sono conformi alle finalità della norma quei prodotti e quelle soluzioni fisse o semi-fisse che non garantirebbero al sistema schermo-intercapedine- serramento il contributo energetico delle stagioni invernali non potendo facilitare gli irraggiamenti positivi del periodo. BENEFICIARI E LIMITI LA DETRAZIONE FISCALE è concessa quando si eseguono interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In particolare, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per l’acquisto e posa di schermature solari, sino ad massimo della detrazione di euro 60.000. Quindi abbiamo un imponibile di euro 92.307 posa inclusa che sono destinati esclusivamente alle schermature solari e che potranno essere detratti sino ad un massimo di euro 60.000 pari al 65%. La detrazione si svilupperà su 10 anni a rate costanti.

Le Detrazioni del 65% possono essere utilizzate da: • persone fisiche compresi esercenti arti e professioni • contribuenti che hanno reddito di impresa (persone fisiche; società di persone; società di capitali) • associazioni fra professionisti • enti pubblici e privati che non hanno attività commerciale

Attenzione alle causali dei bonifici. Le Banche hanno già predisposto una modulistica ad hoc. Attenervi a quella documentazione facilita la fase del pagamento. Bonifico per risparmio energetico L. 296-06 e seguenti

La detrazione fiscale è la possibilità data al contribuente di diminuire le tasse dovute perché ha sostenuto spese destinate a migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici. Edifici residenziali – o parti di essi – di qualsivoglia categoria catastale purché riscaldati ed edifici o parti degli stessi destinati all’attività di impresa o all’attività professionale sono gli immobili coinvolti. Non sono agevolabili le spese effettuate se siamo in presenza della costruzione dell’immobile.

Riassumendo: Tutti i contribuenti (compresi gli esercenti arti o professioni) residenti o non residenti che abbiano un reddito su cui pagare le tasse (IRPEF o IRES) possono portare a detrazione l’acquisto e la posa di schermature. L’agevolazione è ammessa quindi entro il limite che trova nella capienza di imposta annua che possiamo individuare nella dichiarazione dei redditi. Elemento questo che suggerisce una verifica preventiva con il proprio consulente fiscale. Si badi anche alla risoluzione 340 /2008 dell’Agenzia delle Entrate che riserva le detrazioni solo agli interventi sui fabbricati strumentali utilizzati dai titolari di reddito d’impresa.


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SUGGERIMENTI Le persone fisiche che vogliono godere delle detrazioni fiscali seguano queste fasi e passaggi; 1) Chiedano al loro Rivenditore – installatore • Una tenda e/o Schermatura Solare marcata CE secondo la normativa EN 13561 o EN 13659 completa di libretto d’uso e manutenzione e di etichettatura CE. Prodotti che - come abbiamo potuto verificare per le tende esterne - sono indicati dalle normative come riferimenti o una tenda conforme alla EN 13120 per le tende tecniche • una fattura con indicati i seguenti elementi: • nome del prodotto e suo tipo • dichiarazione che il medesimo è conforme alla norma EN... • unità di misura e relativi metri quadri della schermatura • costo del prodotto e costo della posa • gtot relativo ad ogni singola schermatura solare (classe di prestazione energetica) secondo la norma EN 14501 Total solar energy transmittance gtot – Classification Class gtot

0 gtot ≥ 0,50 effetto minimo

1 0,35 ≤ gtot < 0,50 >

effetto piccolo

2

3

0,15 ≤ gtot < 0,35 0,10 ≤ gtot < 0,15 effetto moderato

effetto buono

ATTENZIONE Quando valutiamo il gtot non confondiamo classe zero con valore zero o zero contributo.

4 gtot < 0,1 effetto ottimo

2) Provvedano al pagamento utilizzando e indicando; • le opzioni bancarie riservate ai bonifici per eco-bonus • il codice fiscale del contribuente beneficiario della detrazione • il codice fiscale o la partita iva dell’operatore a cui si effettua il bonifico • i riferimenti alla normativa vigente (l.296/06 e seguenti) • riferimenti all’unità immobiliare posta in via ecc. ecc. 3) Conservino copia della documentazione per presentarla al proprio consulente fiscale (commercialista o CAAF) 4) accedano al sito web messo a disposizione da ENEA: http://finanziaria2016.enea.it/index.asp, preparando i seguenti dati utili per la compilazione delle varie opzioni: • dati fiscali del contribuente • dati catastali dell’immobile su cui sono state installate le schermature solari • orientamento della tenda ai punti cardinali • mq totali di superficie vetrata schermata • Compilino poi i diversi campi previsti e completino la procedure. Al termine potranno ottenere ricevuta della pratica da allegare alla richiesta di detrazione da inserire nella loro dichiarazione dei redditi. Il contribuente che è titolare di reddito di impresa non è obbligato ad utilizzare il bonifico bancario per eco-bonus purché produca una documentazione esaustiva dell’intervento.

Come indicato dalla norma alla classe 0 corrisponde un valore fino a 0,50 certo è “minimo” ma non “nullo” il gtot deve essere documentato non autocertificato


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In particolare il Contribuente dovrà aprire la propria richiesta e la propria scheda e in tal senso lo aiuterà il software preparato da ENEA. La prima opzione è dedicata alla compilazione dei dati anagrafici del Richiedente le detrazioni. Viene poi la scheda da completare con i dati dell’immobile su cui si è operato con la posa delle schermature solari.

Ricordiamo che il Contribuente ha 90 giorni di tempo dalla fine dei lavori per operare la comunicazione ad ENEA

Si dovrà ora scegliere l’intervento su cui si chiedono le detrazioni. Per le Schermature si scelga il codice 345C indicato. Ora la procedura chiede informazioni dirette sulle schermature. Si dovrà quindi aggiungere un nuovo gruppo di coperture solari:

Così da aprire queste nuove opzioni:

Con i dati raccolti e preparati sarà possibile completare e salvare le diverse tende inserite con semplicità. Si faccia particolare attenzione all’allegato F che relativamente al risparmio energetico stimato permette l’inserimento di un valore “0”. Al termine della procedura e dei salvataggi il Contribuente riceverà conferma della registrazione attraverso un codice CPID. Codice CPID che assieme alle fatture relative alle spese sostenute, alle ricevute dei bonifici emessi per Eco Bonus, permetterà al Contribuente di operare con i propri consulenti fiscali per ottenere le relative detrazioni.


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Alcune Domande raccolte fra gli Operatori e i Consumatori: a) Le detrazioni sono riservate alle schermature installate a nuovo o sostituite? Le due ipotesi godono entrambe delle detrazioni fiscali. Suggeriamo la sostituzione della tenda e non del solo telo così da cogliere l’opportunità di installare tende marcate CE sostituendo sistemi usurati. b) trasformo una tenda manuale in motorizzata. Posso godere delle detrazioni? No. La domanda ci deve portare a considerare l’obbligo riservato alle tende da esterno di essere fabbricate in conformità alla Direttiva Macchina e accompagnata dal libretto uso e manutenzione oltre che allacciata alla rete elettrica da personale abilitato. Si suggerisce di installare una tenda nuova motorizzata completa di conformità alla Direttiva Macchina. c) quale iva deve essere applicata al prodotto ed alla posa? Seppur la posa di una tenda essere chiaramente relativa ad una attività edilizia non abbiamo conferma che l’IVA possa essere diversa dall’attuale 22% sia per il prodotto sia per la posa. Assotende è però impegnata a verificare con l’amministrazione fiscale la possibilità di diversa interpretazione. Ricordiamo che per l’Amministrazione Fiscale è chi emette la fattura il primo debitore dell’IVA eventualmente dovuta e a cui verranno erogate sanzioni. Meglio essere prudenti. d) la tipologia del serramento deve aver particolari caratteristiche o prestazioni? Non vi sono indicazioni normative di tale indirizzo. È comunque utile valutare oltre che i consumi per raffrescamento anche i consumi per riscaldamento e valutare caso per caso l’opportunità di un intervento più esteso. e) se gli interventi vengono fatti a favore di più persone nel medesimo immobile come procediamo? È importante che le fatture siano co-intestate a tutti i contribuenti coinvolti. f) sento spesso citare una trattenuta che la banca opera sul bonifico per eco bonus. Di cosa si tratta? Gli istituti bancari sono autorizzati ad operare come sostituti di imposta ed opereranno un accantonamento dell’8% sull’ imponibile della fattura (iva esclusa). Quindi ogni pagamento di un Cliente interessato a godere delle detrazioni fiscali verrà accreditato al Rivenditore – installatore al netto di questa operazione. g) sono detraibili le zanzariere? Si! Le zanzariere sono detraibili in virtù del loro essere schermature elencate nella normativa EN13561. Certo la loro prestazione energetica deve essere testimoniata dal relativo valore di gtot.


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Anno III

TENDE e SCHERMATURE SOLARI GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE E DEI CONTRIBUENTI a cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica di ASSOTENDE

n°. 2-2016

LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM

ECOBONUS E SCHERMATURE SOLARI

TeSS

Tende e Schermature Solari è la rivista che vi offre una panoramica completa sulla Protezione Solare in Italia. Informazioni e news sui prodotti, le aziende, le manifestazioni di settore e tanto altro. E’ lo strumento ideale per il Vostro business, per far conoscere la Vostra azienda e i vostri prodotti il Italia e nel Mondo.

Detrazioni fiscali del 65% per l’acquisto e la posa di schermature solari finalizzate al risparmio energetico degli edifici. aprile 2016 GUIDA AD USO DEGLI OPERATORI DI SETTORE

TeSS TENDE e SCHERMATURE SOLARI

A cura di FederlegnoArredo con la collaborazione tecnica della Commissione ASSOTENDE

DATI DI DIFFUSIONE Periodicità: Trimestrale (4 numeri l’anno) - Tiratura 3.000 copie DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA Nord 48% - Centro 32% - Sud e Isole 20%

DATI TECNICI Formato: cm 21 x 29,7 al vivo Stampa: Offset su carta patinata opaca

TARIFFE PUBBLICITARIE Pagina intera al vivo (210 x 297 mm + rifili) con pagina pubblicitaria interna euro 650 1° di copertina 2a di copertina con pagina pubblicitaria interna euro 550 3a di copertina con pagina pubblicitaria interna euro 550 4a di copertina con pagina pubblicitaria interna euro 650 Una pagina pubblicitaria euro 400 Due pagina pubblicitarie euro 500 N.B. I prezzi si intendono IVA esclusa

CALENDARIO USCITE 2016 N.1 primo trimestre N.2 secondo trimestre N.3 terzo trimestre N.4 quarto trimestre

Per maggiori informazioni: Via Algarotti,11 - 21100 Varese - Fax: 0332 1800613 - Tel.:328 4889450 info@tendeeschermaturesolari.com - tendeeschermature@gmail.com

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