Te S S
Anno III
TENDE e SCHERMATURE SOLARI
n°. 3-2016
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EDITORIALE
L’ editoriale In questo numero della rivista abbiamo introdotto una significativa novità: i codici QR. Nella rubrica News troverete, per i meno esperti, cosa sono e come si utilizzano; all'interno della pubblicazione ci sono, in via sperimentale, una quindicina di QR code che speriamo possano implementare la vostra lettura. Viviamo nell'era di Internet e come ben sapete la rivista TeSS e "figlia" del sito www.tendeeschermaturesolari.com, abbiamo pensato di "ibridizzare" la parte cartacea dei nostri prodotti editoriali con uno strumento che permette un concreto "aggancio" al mondo digitale; in questo modo confidiamo di offrire ai nostri lettori maggiori opportunità di informarsi e ai nostri inserzionisti uleriori possibilità di comunicazione. Attendiamo fiduciosi il vostro riscontro e anche le vostre eventuali critiche propositive a questa iniziativa. Cambiando argomento, ci avviciniamo a manifestazioni ed eventi molto importanti; tanto per citarne qualcuna: Veteco Solar in Spagna dal 25 al 28 ottobre, Equip'Baie a Parigi dal 15 al 18 novembre e ARCHITECT@WORK a Milano dal 23 al 24 novembre e state pur certi che vi informeremo adeguatamente su quanto si verificherà in queste Esposizioni che sicuramente indicheranno le tendenze della prossima "stagione". Buona lettura
Ramzi Bacchini
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SOMMARIO EDITORIALE
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ARCHITETTURA Acquatic Centre YMCA
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di OSW - Open Source Workshop
Intelligent Shading
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di Katia Gasparini
NEWS
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QR code MARKETING La campagna è una magagna?
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di Maurizio Corradi
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REALIZZAZIONI Pratic all’Isola d’Elba
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Gibus ad Amalfi
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L’INTERVISTA
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Raf Segers AD della Corradi
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BUSINESS & IMPRESE Finanza aziendale
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di Impresa Sviluppo & Management
FIERE & MANIFESTAZIONI TexLabTec
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Veteco 2016
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Architect@Work
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SPAZIO WEB
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38
di EMB - Email Marketing Blog
SCHEDE PRODOTTI
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REPERTORIO FORNITORI
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23 5
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14 II di Cop-37
TESSITURA VALSESIA
2
LEISTER
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TEKNO’S
15
NYX
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TeSS
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TeSS 3-2016 La rivista del sito www.tendeeschermaturesolari.com Il sito della Protezione Solare Redazione Via M.L.King, 20 - 21100 Varese Fax 0332 1800613 tendeeschermature@gmail.com
Te S S
Anno III
TENDE e SCHERMATURE SOLARI
n°. 3-2016
LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM
Direttore Editoriale Ramzi Bacchini Cell. 328 4889450 info@tendeeschermaturesolari.com Hanno collaborato: Katia Gasparini, Marcella Del Signore, Giuseppe Morando, Elena Del Signore, Maurizio Corradi, Claudio Moltani, Alessandro Premier, Daniele Gasparini Eventuali collaborazioni: Per l’invio di articoli e comunicati si prega di fare riferimento a: info@tendeeschermaturesolari.com
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ARCHITETTURA
ACQUATIC CENTRE YMCA NEW ORLEANS
Costruire una comunità sostenibile attraverso l’impegno nella sfera pubblica by OSW - Open Source Workshop
Premessa La produzione architettonica contemporanea ha ormai consolidato l’idea di schermatura solare e ne ha fatto un elemento quasi imprescindibile del progetto. Le esperienze e le tecnologie di riferimento rimangono quelle dei paesi in cui storicamente il controllo della luce e del calore sono temi imposti dalle condizioni climatiche. Rimane tuttavia interessante ricercare in quale direzione questo tema può ulterioremente spingersi e prefigurare nuovi scenari o interpretare in modo diverso quelli già esitenti. Nel progetto del centro Acquatico a New Orleans, l’integrazione del nuovo con l’edificio esistente e le particolari condizioni climatiche, trovano nel tema della “pelle” una soluzione di certo non nuova ma molto efficace, elegante ed economicamente sostenibile. Programma Costruire una comunità sostenibile attraverso l’impe-
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gno nella sfera pubblica. Il progetto di espansione del campus YMCA intende promuovere l’interazione multi-generazionale e incrementare il benessere fisico delle comunità attraverso la visione del nuovo spazio e programma ad esso associato. Il progetto agisce come connettore urbano allo scopo di incrementare l’interazione e la definizione del luogo. YMCA fornisce un programma di alta qualità legato alla salute e fitness per persone di tutte le età, dai bambini, adolescenti, famiglie e anziani. La visione del progetto è quindi quella di migliorare i servizi forniti alla comunità costruendo un luogo dove uomini, donne e bambini di tutte le età possano arricchire la loro vita, sviluppando interessi e nuove competenze. In concomitanza con la riorganizzazione del campus
ARCHITETTURA
esistente, il nuovo centro acquatico costituito da una piscina olimpionica viene integrato con le aree esistenti. La nuova struttura fornirà un centro di primo ordine per le attività del YMCA e per l’intera area di New Orleans. Progetto La natura del brief ha suggerito quindi un approccio inclusivo, tradotto in termini architettonici in una nuova “pelle” che avvolge, stabilisce connessioni, caratterizza i nuovi edifici restituisce rilevanza urbana ad un servizio per la città. Ancora una volta l’approccio al tema è stato risolto partendo dalla scala micro del prodotto, per definire quella macro dell’architettura e di un brano della città.
L’elemento micro è quello del modulo microforato che viene utilizzato tanto come elemento di definizione della facciata quanto degli interni con un risultato di assoluta continuità di linguaggio interno-esterna. L’elemento macro e’ l’involucro che avvolge l’edificio esistente, definisce il nuovo (quella della piscina), protegge gli spazi esterni ordinandoli intorno a quella che possiamo definire una vera e propria corte e caratterizza la geometria dinamica degli spazi interni. La pelle, un rivestimento metallico forato, quindi assume la tipologia di “recinzione”, rivestimento di facciata vero e proprio e di rivestimento interno. Lo studio grafico del logo YMCA ha offerto lo spunto per il disegno del pattern utilizzato per la perforazione dei pannelli metallici del rivestimento. Il pattern geneTende e Schermature Solari n.3-2016
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ARCHITETTURA
rato è quindi basato su una forma triangolare la cui grandezza varia a seconda dei parametri di trasparenza richiesti in funzione della schermatura necessaria alla protezione dal sole e alla privacy degli spazi esterni.La pelle è un rivestimento metallico forato fatto di pannelli di alluminio ancorati ad una struttura in tralicci metallici. I pannelli sono modulari mentre la perforazione cambia in unzione di parametri precisi. La percezione che si coglie è di assoluta continuità degli spazi generati caratterizzati da condizioni di
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luce diverse in funzione alla loro posizione, alla loro esposizione non ultimo in base alla luce artificiale che trasforma il centro acquatico in un elemento urbano riconoscibile a iconico. La variazione della perforazione in densità e trasparenza assicura un diverso carattere ad ognuna della aree interne oltre a contribuire alla riduzione dei carichi termici sugli impianti di climatizzazione grazie ad una minore incidenza della radiazione solare sulle superfici di facciata.
Open Source Workshop Milano,Italy New Orleans,USA www.opensourceworkshop.net info@opensourceworkshop.net Tel. +39 349 738 61 58
OSW è uno studio con sede in Itallia e in Usa. Opera attraverso una piattaforma che unisce la ricerca e l’insegnamento alla pratica professionale. OSW lavora su multiple scale di intervento, da quella urbana a quella architettonica e quella del prodotto. OSW è organizzato come un workshop permanente che pone il processo al centro della propria ricerca e sperimenta il confine tra la dimensione pubblica e privata del progetto. I soci fondatori hanno precedentemente lavorato in contesti nazionali e internazionali a Milano , Londra e New York collaborando con importanti studi internazionali come Eisenmann Architects, Richard Meier & Partners e Zaha Hadid Architects. OSW si distingue per la capacità di operare a livello locale e internazionale grazie a una fitta rete di contatti e professionisti di diverse discipline. Marcella Del Signore è assistant professor alla Tulane University in New Orleans, si è laureata alla Sapienza a Roma e conseguito un master in Advanced Architecture Design alla Columbia University di New York. Giuseppe Morando si è laureato in Architettura allo IUAV di Venezia e conseguito un master in design alla Scuola Politecnica di Design di Milano dove insegna Laboratorio di Progettazione di Interni. Elena Del Signore si è laureata in Product Design alla Sapienza di Roma, la sua ricerca è legata a pratiche di textile design e principi di sostenibilità.
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News
CODICE QR
Cos’è e come utilizzarlo Come già accennato nell’Editoriale abbiamo deciso di inserire nella rivista i codici QR, a seguire le informazioni per utilizzarli al meglio. Un codice QR (in inglese QR Code, abbreviazione di Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici Il codice QR fu sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave, per tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche della Toyota. Nel 1999 la Denso Wave ha distribuito i codici QR sotto licenza libera, fa-
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vorendone così la diffusione. Dato che Denso Wave ha reso pubblico l’uso della tecnologia QR con licenza libera, su Internet è possibile trovare programmi gratuiti sia per la lettura (decodifica) che per la scrittura (codifica) dei codici QR. Esistono comunque molti siti web che offrono i lettori per cellulari, generalmente senza costi. Sul sito ufficiale di Semapedia è pubblicata un’ampia lista di collegamenti alle pagine che offrono lettori specifici per ogni modello di telefono cellulare Se volete imparare come inquadrare un QR ed utilizzate un iPhone, aprite l’App Store e scaricate QR Reader for iPhone, una delle migliori app gratuite per i codici QR che consente non solo di scansionare i QR code esistenti ma anche di crearne di nuovi, condividerli onli-
News
ne ed esportare le scansioni effettuate in formato CSV. L’utilizzazione è estremamente semplice (la fotocamera di tutti i più recenti modelli di iPhone consente un riconoscimento rapidissimo dei codici QR). Basta avviare l’applicazione, inquadrare il QR code da qualche centimetro di distanza tenendo il telefono in verticale (in modo che occupi la parte centrale dello schermo) ed attendere che avvenga la “traduzione”. Nel caso di link a contenuti online, questi si aprono con un browser interno a QR Reader for iPhone senza uscire dalla app. Se invece utilizzate uno smartphone Android, non ci sono dubbi; per inquadrare un QR senza avere il benché minimo problema scaricate l’applicazione gratuita QR Droid che consente non solo di leggere rapidamente i codici QR ma anche di crearne di nuovi e di tenere una cronologia di tutti i QR code scansionati. È compatibile anche con i telefoni più economici, ma naturalmente la qualità della fotocamera è fondamentale affinché la app svolga correttamente il suo lavoro. Per scansionare un codice QR con QR Droid, bisogna semplicemente avviare la app e seguire le indicazioni
presenti su schermo. Sarà il software a guidarvi nella corretta inquadratura del codice QR . In buona sostanza, bisognerà posizionare lo smartphone in verticale, a qualche centimetro dal QR code e porre quest’ultimo al centro dell’inquadratura per qualche secondo.
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ARCHITETTURA
INTELLIGENT SHADING Protezioni solari adattive, fra sistemi cinetici e materiali performanti. di Katia Gasparini
Nel panorama urbano la maggior parte degli edifici commerciali utilizza finestre di grandi dimensioni e complessi componenti d’involucro vetrato per una varietà di ragioni, per indicarne solo alcune: estetiche, funzionali, progettuali. Dai tempi del Movimento Moderno il vetro ha assunto un ruolo chiave nell’espressione architettonica dell’edificio ed è diventato un mezzo di comunicazione fra gli utenti e il paesaggio. Una superficie architettonica vetrata è una sorta
di collegamento visivo con l’esterno per chi ne fruisce, ma allo stesso tempo è uno strumento di illuminazione naturale per migliorare la qualità indoor dell’edificio. Infatti la pelle dell’edificio ha una funzione cruciale nella definizione delle prestazioni climatiche degli spazi confinati e degli ambienti di lavoro in particolare negli edifici commerciali, limitando e controllando l’influenza delle frequenti estreme condizioni ambientali esterne (sia in termini di calore/irraggiamento, sia in
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ARCHITETTURA
termini di basse temperature nei mesi invernali). Non dimentichiamo che le condizioni climatiche esterne variano lentamente all’interno di un ampio spettro, mentre i flussi solari e di luce possono variare molto rapidamente in una gamma molto ampia. Il problema tecnico del controllo della perdita e del guadagno di calore è in gran parte risolto oggi con l’impiego di tecnologie vetrate ad alte prestazioni in termini di isolamento e di controllo di flussi energetici. La sfida oggi per l’architettura contemporanea sta nel controllo del guadagno solare e nella gestione dell’irraggiamento e del riverbero, ma nonostante i progressi e le ricerche, l’applicazione reale è in una fase molto più precoce di quanto sembra. Nella maggior parte dei casi la classica soluzione di controllo solare con un sistema schermante di tipo statico e fisso non sarà sufficiente. E’ necessario un certo grado di rapida risposta del sistema e reattiva al mutare delle condizioni esterne e alle mutevoli richieste di benessere interno. Quelle statiche sono le soluzioni di base, le più tradizionali, che vedono un sempre maggiore incremento nelle prestazioni del sistema di chiusura vetrato, in termini sia di componenti che di materiali: i vetri intelligenti o cromogenici, i sistemi stratificati con filtri u.v., le schermature tessili fisse esterne e mobili interne, sono ormai i sistemi più diffusi e tradizionali. Seguono poi negli ultimi anni i sistemi di protezione solare esterna di tipo dinamico, dalle tende a rullo già utilizzate negli anni Ottanta del secolo scorso (fig.1 Fondazione Cartier, J.Nouvel, Parigi, 1987, foto ©K. Gasparini) ai brise soleil colorati molto più diffusi in taluni progetti dell’ultimo decennio. In tempi più recenti si sente spesso parlare di “sensori”, “attuatori” e della “logica di controllo”, nuovi strumenti elettronici applicati per un maggiore controllo sulla funzionalità del sistema schermante. Tale logica ha superato i sistemi di schermatura tradizionali manuali di tipo meccanico come le tende, che ora possono essere non solo motorizzate e quindi controllate da un’azione degli occupanti, ma controllate e gestite da sistemi intelligenti (embedded system) che si adattano alle condizioni climatiche esterne ed interne. Già il vetro intelligente (vetri cromogenici) può cambiare dinamicamente le proprietà ottiche e può essere attivato manualmente o con sistemi di controllo automatizzati. In tutti questi casi il controllo dell’irraggiamento (e quindi di energia) deve essere adeguato per soddisfare le esigenze degli occupanti, massimizzando
l’efficienza energetica e minimizzando la domanda elettrica. La nuova sfida è realizzare un sistema di facciata in cui l’illuminazione naturale è pienamente funzionale, un sistema integrato che opera in modo appropriato per tutte le condizioni ambientali e soddisfa una gamma di requisiti oggettivi e di prestazioni. Tali obiettivi di performance devono essere raggiunti con le soluzioni più convenienti (economicamente e tecnicamente), che operano per lunghi periodi con una manutenzione minima (durabilità e affidabilità del sistema). In linea generale i sistemi attualmente in commercio, a larga diffusione sono: i sistemi di tenda motorizzati, i sistemi ombreggianti motorizzati (shade systems), i sistemi vetrati cromogenici denominati Smart Windows o Smart Glazings o Smart Energy Glass. I primi due si affidano generalmente a materiali di tipo tessile, il terzo si riferisce ai film della categoria degli smart materials. Poi esistono casi particolari, perché nella prima categoria ricadono i sistemi a veneziana, nel secondo caso poi, quello degli shade system, si potrebbero realizzare sistemi ombreggianti con materiali diversi dai tessuti comunemente intesi. Trattasi di sistemi tipo brise soleil, dove i pannelli possono essere sia tessili, che lignei, plastici, metallici, vetrati, ecc. Smart Shading o schermature automatizzate (e intelligenti)? Gli ultimi cinque anni hanno visto il proliferare del termine “smart” in tutti i settori afferibili alla tecnologia, in particolare elettronica, architettura, meccanica, ecc., e poi grazie al programma europeo Smart City è stato trasferito ad aree più vaste come la mobilità, il governo del territorio, l’ambiente, ecc. Si potrebbe sostenere quasi un abuso del termine, fatto perlopiù dai non esperti del settore che o per fini commerciali, propagandistici o personali di visibilità (l’ambito accademico non è scevro di tali metodi) approfittano dell’ingenuità dei più e di chi si fida ciecamente degli slogan dell’ultima ora. La sempre maggiore sensibilità per la sostenibilità ambientale in termini di risparmio energetico e autonomia dei sistemi, ha condotto allo sviluppo di sistemi “smart” e “intelligenti” anche nel settore delle costruzioni, in particolare per i componenti di facciata: sistemi vetrati (anzi descritti tramite gli smart-glazing), smart-material interposti nei sistemi vetrati in via di sperimentazione per una schermatura adattiva (SMASmart Memory Alloy, leghe a memoria di forma), ma Tende e Schermature Solari n.3-2016
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sopratutto involucri tessili schermanti, laddove si è sviluppato un settore in particolare di sistemi di supporto intelligenti, reattivi a determinati fattori. In breve sembra però corretto chiarire che “smart” e “intelligent” non sono sinonimi di uno stesso sistema come spesso erroneamente si pensa, traducendo quindi il termine “smart material” dall’inglese come “materiale intelligente”. La differenza maggiore tra i termini “smart” e “intelligente” è che nel primo caso i risultati di funzionalità del materiale (e del sistema) sono dovuti alle proprietà intrinseche dei materiali, mentre nel secondo le prestazioni sono controllate principalmente tramite il calcolo e l’automazione. Il profilo delle prestazioni degli involucri intelligenti è in genere più variabile rispetto a quello delle pelli smart; il funzionamento delle pelli intelligenti è tipicamente binario e più limitato nel controllo, mentre gli involucri intelligenti in genere richiedono una alimentazione esterna per raggiungere gli obiettivi preposti (movimento di apertura e chiusura, ecc.). Quindi, quando è richiesta a una riduzione nel consumo complessivo di energia della costruzione, gli involucri intelligenti dovrebbero idealmente essere sviluppati con smart-materials e sistemi auto-alimentanti e autoazionati. Ovvero si dovrebbe realizzare l’integrazione fra i due concetti. Ad oggi nel settore delle schermature tessili di grandi facciate abbiamo assistito ad una notevole evoluzione di sistemi di automazione, assimilabile ai concetti sopra esposti. Una nuova generazione di involucri schermanti ad alte prestazioni ha contribuito alla nascita di sistemi di schermatura sofisticati, che attivano la risposta ambientale in tempo reale, utilizzando materiali avanzati e con sistemi di automazione dinamica realizzata tramite microprocessori embedded, sensori wireless e attuatori, integrati a tecniche di progettazione esecutiva avanzata. Questa evoluzione tecnologica ha radicalmente trasformato il modo in cui gli architetti si avvicinano alla progettazione degli edifici con una nuova integrazione tecnica e progettuale fra Tende e Schermature Solari n.3-2016
forma della schermatura e performance. Nell’attuale ambito degli edifici ad alte prestazioni, l’involucro è diventato il sito primario di ricerca innovativa e sviluppo. Nuove proposte e il ruolo della ricerca applicata Gli studi ed esempi realizzati di questo tipo solitamente si ritrovano su grandi edifici, generalmente edifici a torre a destinazione terziaria: commercio, direzionale. Più raramente residenziale. Molte applicazioni sono realizzate con materiali diversi, dai metalli, al legno, al policarbonato, ma fermo restando il medesimo sistema cinetico nulla vieta di
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ARCHITETTURA
realizzare i pannelli con tessuto, microforato per una maggiore integrazione alle spinte del vento, ad alte prestazioni quindi e spesso colorato come lo sono stati gli interventi all’Hotel Silken Puerta America di Jean Nouvel a Madrid, al rosso Serpentine Pavillion sempre di Nouvel o i progetti dei sistemi schermanti di Sauerbruch e Hutton. Appare interessante in tal senso il progetto della Piraeus Tower dell’architetto italiano Marco Acerbis, che ha vinto il Concorso di idee nel 2010 per la riqualificazione dell’omonima torre di Atene (fig. 2-3: Piraeus Tower, progetto, ©M.Acerbis). Il progetto prevede la realizzazione di un rivestimento dinamico innovativo, colorato e performante. Il sistema è composto da una serie di grandi ombrelloni assemblati e collegati ad un sistema di sensori ambientali che coordinano la chiusura e apertura dei pannelli in funzione dell’irraggiamento e quindi in modo diverso nelle varie fasce orarie. Gli ombrelloni sono colorati e realizzano un rinnovato aspetto dell’edificio di giorno e di notte: nelle ore notturne sono tutti aperti e retro illuminati, di giorno a seconda della facciata colpita dai raggi solari gli ombrelloni si aprono e chiudono per una migliore ottimizzazione della luce solare e del microclima interno. In questo modo l’edificio diventerà un simbolo, un landmark, inserendosi nel panorama di Atene come un riferimento urbano importante e identificandone il luogo. Il nuovo rivestimento è previsto in Corian e vetro altamente performante per il blocco centrale e i tre piani bassi, inclusa l’area commerciale. Mentre per gli ombrelloni azionati meccanicamente al passaggio della luce del sole e controllati con un sistema embedded, saranno costituiti da strutture e cavi di acciaio, e da
una membrana tessile. Un altro studio applicativo di sistema cinetico, è stato approntato nel 2014-15 all’interno di una ricerca finanziata dal Fondo Sociale Europeo presso l’Università Iuav di Venezia, a cura dell’arch. Chiara Gregoris, con la supervisione del prof. Pietro Zennaro e dell’arch. Phd. Alessandro Premier, in collaborazione con l’ente di ricerca T2i di Treviso e dell’azienda Sailmaker. La ricerca “I-mesh for Facades. Integrazione architettonica di sistemi di schermatura solare tessile per la sostenibilità ambientale” mirava all’individuazione di soluzioni per l’integrazione architettonica e tecnologica di schermature solari tessili innovative con le facciate degli edifici, per il miglioramento della qualità ambientale e delle performance termo igrometriche degli edifici. Il progetto di ricerca si è posto l’obiettivo di sperimentare, realizzare e testare un modello/prototipo di un nuovo sistema di facciata, che utilizzi i materiali innovativi prodotti dall’azienda partner, tessuti leggeri e altamente performanti, in un sistema di supporto adattivo innovativo e che garantisse la protezione solare e il risparmio energetico. Lo studio si è focalizzato sulla realizzazione di moduli cinetici ripetibili sulle facciate, con sistemi meccanici ed embedded, tipo il precedente, ma con una deformazione diversa e con il tessuto fornito da Sailmaker. (fig.4, prototipo nelle diverse fasi di chiusura, ©Chiara Gregoris-Università Iuav di Venezia) La figura geometrica di partenza è un quadrato che si deforma muovendo i quattro angoli verso il centro, passando da una configurazione rigida e piatta (sistema chiuso) ad una configurazione fluida e tridimensionale quando il sistema è aperto.
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Il modulo sperimentato è composto da fissaggi puntuali disposti nel suo punto centrale e alle quattro estremità (fig. 5, dettaglio su prototipo del modulo, ©Chiara Gregoris-Università Iuav di Venezia). Il movimento avviene quando, nella configurazione aperta, un sistema di tiranti muove gli angoli del tessuto verso il centro del modulo creando una deformazione di tutto il sistema, fino alla configurazione completamente chiusa. L’aspetto interessante della proposta è il tema della deformazione, da una configurazione rigida e piatta (il quadrato) il sistema si deforma gradualmente arrivando ad una configurazione fluida e tridimensionale. Anche in questo caso, variando i materiali nella ripetizione degli elementi, è possibile realizzare grandi superfici mediatiche sia a livello statico che dinamico. Tale possibilità di deformazione del tessuto è dovuta soprattutto all’innovatività del prodotto Sailmaker, un tessuto/non tessuto spalmato che può essere realizzato in fibra di carbonio, oppure in fibra di vetro o di basalto o di altra fibra minerale ad alta resistenza. Le possibilità variabili risiedono nell’utilizzo di mate-
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riali a colori cangianti (dicroici), pellicole olografiche, l’integrazione di moduli le/fibre ottiche e uso di l’utilizzo di inchiostro fotovoltaico. Lo studio del sistema di sostegno e movimentazione del tessuto è partito dal presupposto di ostacolare il meno possibile la vista dall’interno verso l’esterno, perciò il sistema doveva essere calibrato con spessori minimi, ma garantire al contempo la perfetta funzionalità e sicurezza. Un altro punto sul quale è stata posta l’attenzione era la realizzazione di un sistema economico, leggero e competitivo, al fine di creare reali potenzialità di inserimento del prototipo nel mercato. Il modulo del prototipo consiste in un telaio perimetrale in alluminio, irrigidito da due funi spiroidali in acciaio collegate diagonalmente agli angoli del telaio. Le funi sono fermate al centro da un perno creato ad hoc. Il sistema di movimentazione del tessuto è costituito da quattro viti senza fine sulle quali si muovono degli shuttle dedicati. Questo sistema permette al tessuto, che resta fisso solamente nel punto centrale, di essere trascinato dagli shuttle, nel momento in cui le viti iniziano a ruotare, creano perciò pieghe e increspatu-
ARCHITETTURA
re sulla superficie. È prevista l’autonomia meccanica di ogni modulo, cosicché il tessuto possa muoversi in modo diverso sulle varie parti della superficie, creando configurazioni di facciata sempre diverse e mutevoli in base alle esigenze di ombreggiamento e schermatura solare, oppure, se gestiti da un software, in base alle figure o alle immagini che si vogliono creare su tutta la superficie della facciata. Il progetto prevede che il modulo sia ripetibile e accostabile, di modo da poter creare grandi superfici di copertura per facciate vetrate, i moduli possono facilmente venir fissati ad una sottostruttura in montanti e traversi, come molti esempi esistenti di over-cladding, oppure essere direttamente fissati alla struttura dell’ediFig. 5 ficio. In realtà, in ambito internazionale, i sistemi meccanici ed elettronici realizzati sono di diverso tipo, molto sofisticati in alcuni casi e strutturalmente importanti. Questo perché spesso sono applicati sulle facciate di edifici alti (i cosiddetti tall buildings), situati a latitudini diverse con climi particolari. Per tale motivo anche i materiali utilizzati per le schermature non sempre sono leggeri e flessibili come i tessuti tecnici e richiedono strutture importanti. Come abbiamo visto, la tendenza della ricerca attualmente è volta alla realizzazione di strutture sempre più leggere, modulari, customizzabili, adattabili a contesti diversi sia dal punto di vista costruttivo che commerciale. In questo modo sarà possibile intervenire progettualmente con proposte innovative e sostenibili anche in ambiti costruttivi più circoscritti, di tipo residenziale, quindi destinati ad una utenza più diffusa e domestica, innovando così anche l’edilizia a basso costo.
GASPARINI KATIA Architetto, PhD, si laurea presso l’Università Iuav di Venezia e consegue il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara. L’attività di ricerca e professionale si sviluppano sui temi e progetti per la qualità ambientale, l’impiego di tecnologie cromatiche e luminose per la valorizzazione dell’ambiente costruito, innovazione per le facciate adattive e l’involucro avanzato (smart materials e technology). Ha svolto attività di docenza in ambito nazionale per l’Università Iuav di Venezia e il Politecnico di Milano. Invited lecturer presso istituzioni e università internazionali, ha partecipato in qualità di docente e relatore a conferenze, seminari e workshop internazionali e nazionali. Autrice e curatrice di 100 pubblicazioni nazionali e internazionali. Fondatrice e project manager per il Centro di Ricerca Eterotopie – Colore, luce e comunicazione in Architettura. Tende e Schermature Solari n.3-2016
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MARKETING
LA CAMPAGNA È UNA MAGAGNA? Semplici accorgimenti di base per una campagna pubblicitaria utile per voi, oltre che per l’agenzia. Dopo avere, nei numeri scorsi, opinato sulle fasi di sviluppo del marchio e del suo uso primario nella modulistica aziendale affronterei, col vostro permesso, un argomento altrettanto importante: la pubblicità, meglio se articolata in una “campagna”. Forse qualcuno avrà notato questa abbondanza di terminologia militaresca nel gergo dei pubblicitari. “Campagna”, manco andassimo ad invadere la Polonia; “Strategia”, come se dovessimo spostare la 5° Armata; “Target” o bersaglio, che è verso dove guarda il cecchino, “Impatto”, lo stesso effetto che fa un proiettile d’artiglieria. Il primo obiettivo (aridaje!) di questo lessico è impressionare il cliente (voi) per dargli la sensazione di essersi affidato a gente determinata e capace di portare
Esempio di campagna stampa dove il prodotto non è mostrato.
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a termine ardui compiti (anche un po’ sporchi), quasi si fosse rivolto a dei mercenari che, a ben guardare, in un certo senso... L’altro obiettivo è quello di pianificare come spendere i vostri soldi nel tentativo di convincere i vostri clienti a spendere i loro comprando i vostri prodotti. E il bello è che, contro ogni buonsenso, funziona! Perciò mettetevi il cuore in pace, la mano sul portafogli mentre con l’altra sfogliate “L’arte della Guerra” del Generale Sun-Tzu (VI secolo a.C.), potrebbe tornarvi utile. Primo. Individuate il Target. A chi sarà indirizzata la comunicazione, chi è il vostro cliente? Professionisti tipo gli installatori o i rivenditori, oppure i consumatori finali? Potrebbero essere entrambi. E chi sono nello specifico gli acquirenti,
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famiglie, coppie, esercizi commerciali? Più l’analisi è dettagliata e più potrete essere mirati nella comunicazione. Per esempio: dire alla Sig.ra Maria di Voghera che l’installazione di un tendaggio richiede poche viti è ininfluente, non lo monta lei. Questa informazione interessa di più all’installatore che saprà di poter risparmiare tempo e materiali. La stessa informazione potrebbe, però, raggiungere la Sig.ra Maria sotto forma di ridotta invasività della squadra di montaggio. La Sig.ra Maria è sempre stata gelosa dell’intimità di casa, e meno si trattengono gli operai meno deve pulire dopo e più è contenta. Se saprete indicare all’agenzia chi è il vostro “target” sarà più facile confezionare il messaggio pubblicitario più efficace per quel tipo di cliente. Secondo: Trovare l’idea originale. Questo è un compito che spetterebbe ai creativi. Più informazioni sarete riusciti a trasmettere più elementi avranno per focalizzare l’idea vincente. Includo nelle “informazioni” anche l’impostazione aziendale e gli obiettivi a lungo termine, se ne avete. Tutto servirà a costruire un messaggio ben bilanciato. Ricordate che
non sempre il prodotto deve essere obbligatoriamente “protagonista”. A volte è sufficiente suggerirne la presenza (sarà la fantasia del consumatore a completare l’informazione, ottenendo un effetto decisamente più incisivo). L’idea deve piacere a voi, per primi, ma non commettete l’errore di pensare di essere voi il destinatario della comunicazione. È una delle cose più difficili: sostituirsi al proprio interlocutore immaginando come reagirà al vostro messaggio non è cosa da tutti. Ogni buon venditore lo sa, quindi valutate con freddezza la proposta dell’agenzia, verificate che il messaggio sia coerente con la vostra impostazione aziendale e se non siete del tutto convinti, fatevi spiegare perché una determinata soluzione appare più corretta ai creativi che a voi. Mostrate le bozze a qualche persona estranea al processo decisionale, meglio se appartenente al target di riferimento; non chiedetegli “quale ti piace?” ma “quale ti colpisce?” e poi affidatevi alla dea bendata. Terzo. Articolate l’idea su più mezzi. L’idea vincente può presentarsi sotto diverse forme. Una immagine suggestiva, uno “slogan” fulminante, un “testimonial” popolare, anche la somma di tutte
Altro esempio di campagna dove il prodotto non è mostrato :-)
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queste. Avere una buona idea per uno spot televisivo, ma che alla radio non si può vedere, è una ottima cosa solo se avete i mezzi economici per permettervi i passaggi in televisione. Dato che la migliore delle idee creative non funziona in maniera uguale su tutti i mezzi di comunicazione, dovreste già avere definito gli investimenti che volete dedicare alla pubblicità e come suddividerli sui vari supporti (carta, radio, tv, web). Fate in modo che l’agenzia lo sappia, in modo da evitare di proporre idee non compatibili con gli strumenti che intendete (o potete) utilizzare. Un buono “slogan” (adesso si dice “claim”) funziona bene in molti contesti, dalla carta stampata alla radio al web. Una immagine spiritosa è efficace in TV, nelle affissioni, sul web, sulla carta. Un personaggio famoso fa da traino su ogni mezzo, inclusi i “social” ma alla radio, se non è uno speaker professionista fa (quasi) sempre brutta figura. Non fatevi rapire da una idea che poi non potrete adeguatamente supportare nella sua diffusione o inadatta al mezzo scelto. Quarto. Diffondete (e ripetete) il messaggio. Avere una buona idea, sapere qual’è il referente, adattarla ai mezzi è poca cosa se, poi, vi limitate alle inserzioni sul giornale della parrocchia (con tutto il ri-
Esempio di campagna stampa dove basta l’eccellente idea visiva.
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spetto) o se la visualizzate solo sul salvaschermo del vostro PC. Questa è la vera nota dirimente in termini di successo di una campagna: la sua visibilità con il conseguente dispendio economico. L’esposizione del consumatore al vostro messaggio aumenterà il numero di “conversioni”, ossia di acquisti, che è lo scopo finale della pubblicità. Purtroppo per i creativi, ma fortunatamente per i pubblicitari, risulta più efficace una campagna meno attraente ma più diffusa di una più brillante ma vista da pochi. È inutile dire che una campagna attraente e ben diffusa sarà vincente su una scadente e poco distribuita; Pazzaglia docet. Quindi accertatevi di spremere al massimo le menti dei creativi per avere l’idea migliore al minor prezzo dato che, dopo, spenderete molto di più per diffonderla. Comprate spazi su diversi giornali, affissioni in diversi comuni, spot in diverse radio e tv, banner su più siti, in modo che aumentino le probabilità che il vostro target sia esposto a vostro messaggio. Più vi vedrà e più, lentamente, si convincerà. Una bugia ripetuta tante volte diventa una mezza verità. Quinto. Siate onesti. La campagna non si esaurisce quando smettete di finanziarla. Anche se la visibilità cala a zero avrete,
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comunque, depositato un ricordo e una impressione nei potenziali clienti (per questo ogni campagna richiederebbe un richiamo dopo qualche settimana di pausa o una periodicità stagionale). I clienti che non hanno comprato potrebbero farlo successivamente, influenzati da altri fattori. Molto importante, per esempio, è la soddisfazione di chi è diventato cliente. Se la promessa dichiarata nel “claim” è mantenuta (“ombra fresca sotto le nostre tende”; “installazione veloce e pulita”; “prezzo basso, prestazioni alte”) il cliente soddisfatto sarà propenso a vantarsi tra i suoi conoscenti del buon affare fatto acquistando il vostro prodotto. I soldi spesi per avere il bene passano immediatamente in secondo piano, se il beneficio ricevuto, o percepito, soddisfa le aspettative. Quando il bisogno che avete soddisfatto è diffuso tra molti potenziali fruitori (difendersi dalle zanzare in un’area infestata, ad esempio) saranno gli stessi vostri clienti a determinare i comportamenti dei prossimi acquirenti. Questi ultimi tenderanno ad orientarsi verso un prodotto già testato da altri, certi che i loro soldi saranno scambiati con una soluzione efficace alla loro necessità. Per questo essere onesti nel dichiarare i benefici porta ad un “feedback” di vendite (il cosiddetto “passaparola”) innescato dalla soddisfazione di chi ha acquistato e
dal desiderio di emulazione sostenuto dalla fiducia riposta in coloro che hanno già effettuato l’acquisto. Quindi, riassumendo senza avere la pretesa di avere esaurito l’argomento, chi volesse affrontare l’impegno di farsi pubblicità dovrebbe tentare, da solo o aiutato, una pianificazione dei mezzi di comunicazione da utilizzare, proporzionati alle risorse che vuole destinare alla pubblicità. Operare in maniera scoordinata, con iniziative “spot” solo perché la radio locale è insistente nel vendere spazi o perché avete visto che il vostro concorrente ha affisso i manifesti in paese, rischia concretamente di non portare ai risultati sperati (almeno per voi, la radio e l’attacchino sono contenti!). Fermatevi un attimo e pensate alla pubblicità non come ad una spesa. È un investimento esattamente come i macchinari che avete in ditta: senza quelli non potete operare al meglio. Detto da un pubblicitario, potete fidarvi! Maurizio Corradi opera da trent’anni nel settore della comunicazione, grafico pubblicitario ed esperto del nostro settore è titolare della: ARTEFATTO S.a.s. Via Enrico Fermi, 5 28053 CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) Tel.: 0331922408 - mail: mcorradi@artefatto.net
Campagna visivamente semplice ma suggestiva: l’olio come un capolavoro.
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Te S S
Anno III
TENDE e SCHERMATURE SOLARI
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LA RIVISTA DEL SITO: WWW.TENDEESCHERMATURESOLARI.COM
TeSS Tende e Schermature Solari è la rivista che vi offre una panoramica completa sulla Protezione Solare in Italia. Informazioni e news sui prodotti, le aziende, le manifestazioni di settore e tanto altro. E’ lo strumento ideale per il Vostro business, per far conoscere la Vostra azienda e i vostri prodotti il Italia e nel Mondo.
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SULLE SCHERMATURE SOLARI
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REALIZZAZIONI
PRATIC ALL’ISOLA D’ELBA La pergola bioclimatica Opera all’Hotel Airone
Trasformare gli spazi dell’accoglienza in luoghi eleganti e confortevoli, senza ricorrere a interventi di ristrutturazione edilizia, ampliando di fatto la superficie a disposizione dei clienti, in qualsiasi condizione climatica.Con questi obiettivi, l’Hotel Airone del parco e
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delle Terme di Portoferraio (Livorno) e Pratic hanno portato a termine un importante progetto di outdoor living che vede protagonista Opera, la pergola bioclimatica più ricercata da architetti e progettisti per le sue caratteristiche estetiche, funzionali e a basso im-
REALIZZAZIONI
patto architettonico. La riorganizzazione degli spazi dell’Hotel Airone ha interessato la zona a bordo piscina dove tradizionali ombrelloni sono stati sostituiti da due pergole bioclimatiche Opera autoportanti, per un totale di 17 moduli, realizzate su misura. Un’installazione dai numeri tutt’altro che consueti: oltre 450 metri quadrati di superficie al di sotto dei quali hanno trovato protezione totale sia il bar che il ristorante. Un’area realmente imponente che ha attratto gli ospiti
dell’hotel e che è stata da subito percepita come luogo naturale di ritrovo. Opera permette infatti di raggiungere condizioni climatiche ottimali grazie alle speciali lame frangisole in alluminio. Esse possono essere orientate di 140 gradi consentendo di ottenere il naturale ricircolo dell’aria e di modulare l’intensità della luce. Inoltre, l’illuminazione perimetrale a led e i faretti Spot Light posizionati sulle lame prolungano il piacere di vivere open air an-
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REALIZZAZIONI
che la sera. Non solo comfort per i clienti, ma anche opportunità di sviluppo per l’area esterna dell’hotel che, essendo particolarmente esposta alle intemperie, risultava meno utilizzata rispetto alle effettive potenzialità, soprattutto nelle giornate ventose o nei mesi più freddi. L’installazione delle pergole bioclimatiche Opera ha risolto completamente anche questa esigenza perchè l’aggiunta delle chiusure perimetrali vetrate Slide Glass e delle tende verticali Zip Raso integrate ha permesso di ottenere la protezione totale dall’esterno. Il prezioso ambiente naturale circostante ha naturalmente orientato il progetto verso soluzioni essenziali anche per ciò che riguarda le cromie. Di qui la scelta del colore bianco Ral 9010 che ha agevolato l’inserimento discreto delle due strutture nel contesto. E questa nonostante le loro dimensioni eccezionali composte da un totale di 17 moduli. L’elemento modulare è anch’esso centrale in questo progetto che è stato sviluppato proprio attraverso la
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realizzazione di elementi accoppiabili su ogni lato con le dimensioni massime di 4,5 metri di lunghezza per 6 di profondità. Una caratteristica della pergola bioclimatica Opera che consente di risolvere con grande flessibilità qualsiasi esigenza progettuale. Meritano di essere citati anche il trasporto e l’installazione di Opera perchè sono stati a tutti gli effetti imprese eccezionali per professionalità e impegno. Il trasporto da Fagagna (Udine), quartier generale di Pratic, all’Isola d’Elba ha richiesto due mezzi che hanno trasportato strutture e materiali per oltre 83 quintali. L’installazione di Opera invece ha coinvolto cinque addetti per nove giorni di lavoro. Per maggiori informazioni: Pratic SpA Via A. Tonutti, 80/90 33034 Fagagna - Udine tel. +39 0432 638311 fax +39 0432 678022 email: pratic@pratic.it
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REALIZZAZIONI
GIBUS AD AMALFI Il locale “Sal De Riso Costa d’Amalfi” Eccellenza che si unisce ad eccellenza: si potrebbe descrivere così, in breve, l’incontro tra uno dei pasticcieri più celebri e amati d’Italia, Salvatore De Riso e il mondo Gibus. Un incontro avvenuto in occasione dell’apertura
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dell’ultimo locale del mago dei dolci campano, celebre anche per la partecipazione a programmi di cucina sui canali nazionali e per essere l’autore di libri di ricette diventati best-seller: a fine giugno ha infatti aperto i battenti il “Sal De Riso Costa d’Amalfi” sullo splendi-
REALIZZAZIONI
do lungomare di Minori, in provincia di Salerno. Un locale speciale non solo per la meravigliosa location, ma anche per essere l’unico gestito direttamente da De Riso. Ed è proprio per questo nuovo punto vendita che De Riso si è affidato a Gibus, con l’obiettivo di creare un’area esterna, fruibile per tutta la giornata, in cui accogliere i propri clienti. Per raggiungere lo scopo
sono state utilizzate cinque pergole bioclimatiche Med Twist che, complessivamente, coprono un’area di circa 100 metri quadri. Una vera e propria Stanza del Sole firmata Gibus che non poteva trovare sistemazione migliore di questa splendida località della Costiera Amalfitana e che si è integrata perfettamente con lo stile scelto per il locale. “L’esigenza principale era quella di dare un tocco di
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classe ed eleganza anche nella parte esterna del locale”, spiega De Riso, che per la nuova apertura ha previsto naturalmente l’area pasticceria e gelateria, suoi punti di forza, ma anche un angolo bar e pizzeria, il tutto con laboratori in vista. “La pergola firmata Gibus è qualcosa che va oltre il concetto di copertura leggera, si tratta di una struttura bella da vedersi e assai funzionale. Il sistema di lame metalliche basculanti che compongono la copertura permette di godere di un microclima ideale all’interno della struttura. Oltre all’indubbia qualità, anche l’estetica e il design del prodotto hanno giocato un ruolo fondamentale nella scelta”, ha spiegato soddisfatto il maestro pasticcere. De Riso ha speso parole d’elogio poi per la velocità di installazione e il lavoro di Tekla Srl, Atelier Gibus con sede produttiva a Sarno, nel Salernitano, che ha curato tutto il processo di progettazione e installazione. “In 24 ore mi hanno fornito rendering, progetto e costi” spiega il pasticciere, mentre il direttore di Tekla, Antonio Prete, entra nello specifico dei lavori eseguiti. “In una sola settimana impiegando tre persone abbiamo potuto consegnare il prodotto finito, comprensivo di led interni per l’illuminazione. Un intervento – aggiunge ancora Prete – che continuerà anche ad ottobre quando, in vista della stagione invernale, muniremo le pergole delle vetrate di chiusura e del sistema di ri-
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scaldamento, rendendone ottimale l’utilizzo con qualsiasi situazione meteorologica”. “Sotto ogni punto di vista, sia per le linee eleganti e raffinate che per la funzionalità, la pegola Med Twist firmata Gibus si è dimostrata perfetta per rispondere alle esigenze del locale di De Riso”, conclude Prete. Un aspetto, quello della grande funzionalità e dei vantaggi concreti offerti dai prodotti Gibus, su cui si sofferma di nuovo anche De Riso: “Sono sicuro che nel periodo invernale avremo un ritorno notevole anche a livello economico: d’altronde, possiamo contare a tutti gli effetti su una stanza in più per il nostro locale, fruibile in ogni momento e anche in caso di eventuale maltempo e ciò significa non perdere serate, garantendo sempre ai clienti il massimo comfort nella nostra struttura”. Con una Stanza del Sole firmata Gibus il locale “Sal De Riso Costa d’Amalfi” diventa quindi la location ideale per godere dei piaceri del buon cibo in una località senza pari, nella cornice stupenda della Costiera Amalfitana. Per maggiori informazioni: Gibus SpA Via L.Einaudi, 35 35030 Saccolongo (PD) e-mail: gibus@gibus.it web: www.gibus.it
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L’INTERVISTA
INTERVISTIAMO:
RAF SEGERS
Amministratore Delegato della Corradi
Raf Segers
Pergola bioclimatica Alba Tende e Schermature Solari n.3-2016
Come è andata la “stagione” 2016 e quali sono le prospettive per il 2017? Il 2016 è stato un anno molto interessante, nel quale abbiamo lavorato con soddisfazione. Alcuni prodotti hanno addirittura superato le nostre aspettative. Mi riferisco ad Alba, ad esempio. Alba è la pergola bioclimatica che abbiamo introdotto sul mercato a ottobre dello scorso anno e che ci ha sorpreso. Non solo per i volumi, particolarmente interessanti, ma anche per le
tipologie di installazioni - residenziali e contract – di grande bellezza. Il 2016 è stato importante anche sul versante interno all’azienda, che ha visto il potenziamento di molte aree. Era importante farlo per prepararci al 2017, anno da cui ci aspettiamo ulteriori soddisfazioni e novità. Quali le novità presentate da CORRADI quest’anno? Come dicevo prima, di fatto Alba è stata lanciata quest’anno, così come Eteria, un’altra pergola bioclimatica che ha dimensioni fisse e
L’INTERVISTA
Pergola bioclimatica Alba movimentazione manuale. Noi diciamo che è “la piccola” di casa Corradi, in realtà la sua praticità di installazione e di fruizione si è rivelata elemento apprezzato dal mercato. Quali sono le manifestazioni fieristiche, alle quali parteciperete? Chiudiamo il 2016 con la partecipazione a Veteco, in Spagna dal 25 al 28 ottobre (stand 8D46) e a EquipBaie a Parigi a metà novembre (stand 1P34). Abbiamo recentemente rafforzato la nostra presenza in questi due Paesi, dove siamo comunque attivi da tempo. Sono due mercati a cui teniamo e in cui ci
aspettiamo di crescere ancora, ma in generale stiamo investendo molto in Europa, Italia inclusa. Le “maggiori soddisfazioni” derivano dal mercato nazionale o da quello internazionale? Perché, c’è qualche differenza? A parte gli scherzi, la visione Corradi dei mercati è molto ampia. Attività, strumenti, relazioni, risorse e soprattutto competenze sono ben distribuiti tra Italia e mercati internazionali. Corradi è un’azienda italiana, sul mercato da quasi 40 anni, con primati e brevetti che hanno scritto una nuova storia dell’outdoor. E’ evidente che l’Italia sia
fra i nostri mercati più maturi, ma secondo noi non abbastanza per non pensare di crescere ancora. L’export sta andando molto bene, siamo contenti. Ma siamo anche ambiziosi, e stiamo lavorando con costanza e passione per fare sempre meglio, sia in termini di innovazione, qualità e servizio ai nostri Rivenditori, sia in termini di crescita generale. Corradi srl Via G.Brini, 39 40128 Bologna (BO) Tel.05141884 11 marketing@corradi.eu www.corradi.eu Tende e Schermature Solari n.3-2016
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BUSINESS & IMPRESE
FINANZA AZIENDALE I criteri per gestirla in maniera corretta La finanza aziendale, detta anche finanza d’impresa oppure corporate finance, è un’area specifica della finanza che si occupa delle decisioni e delle scelte che le aziende prendono in materia finanziaria, inclusi le tecniche, gli strumenti e le logiche su cui basano le varie decisioni. L’obiettivo principale che l’azienda si prefigge di raggiungere mediante l’uso degli strumenti di finanza aziendale è sicuramente quello di migliorare il valore complessivo dell’azienda. A questo risultato in genere si arriva migliorando due parametri: 1. Abbassando il più possibile il tasso di interesse sul debito aziendale 2. Migliorando le performance degli investimenti, al fine di ottenere un tasso di interesse maggiore rispetto a quello da pagare sui debiti.
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Maggiore è la differenza positiva fra il tasso di interessi attivo rispetto a quello passivo, maggiore è l’aumento di valore complessivo dell’azienda! Qualcuno potrebbe obiettare che, se l’azienda ha soldi da investire per farli fruttare, potrebbe per prima cosa togliersi il debito in modo da non pagare interessi passivi su quel capitale e, se avanzano soldi, investirli e puntare al profitto. Il problema è che in una gestione di impresa si devono tenere d’occhio diversi elementi. Da un lato abbiamo che: • si devono pagare le quote per il leasing dei fattori produttivi • si devono spesso pagare anche le rate dei mutui dei capannoni industriali o quant’altro. • ci sono i fitti passivi di altri beni immobiliari.
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• spesso si devono comprare con molto anticipo le materie prime e i semilavorati per la produzion. dall’altro lato: • i ricavi dell’azienda difficilmente seguono le tempistiche esatte degli esborsi del leasing o dei mutui (facendo rimanere per un periodo più o meno lungo l’impresa scoperta • molto spesso la durata di un mutuo non corrisponde all’effettiva durata del bene nel processo produttivo creando minusvalenze (più di radoplusvalenze) che devono essere coperte • dal momento in cui si comprano (con esborso effettivo di denaro) le materie prime per iniziare la lavorazione al momento in cui si incassa e si copre l’esborso iniziale, passa del tempo in cui l’azienda è scoperta. La finanza aziendale deve, in definitiva, fare in modo che si possano supportare adeguatamente i flussi di cassa e mantenere quindi un’adeguata potenza finanziaria (cioè far fronte a spese impreviste ed improvvise senza farsi trovare impreparati). Per questa ragione in azienda abbiamo da un lato tutta una serie di voci al passivo (mutui, prestiti, leasing, scoperto su conto corrente, eccetera), dall’altro dobbiamo mantenere una liquidità sufficiente per sostenere i flussi di cassa e un risparmio accantonato per fornire l’adeguata potenza finanziaria. Se da un lato chi si occupa della finanza aziendale deve cercare di stipulare mutui e prestiti con chi fornisce i tassi più bassi possibile (a parità di condizioni, o meglio, a condizioni che si adattano alla gestione dell’impresa), dall’altro deve gestire anche un capitale che deve sempre poter essere svincolabile in tempi rapidi, facendo in modo che esso renda il più possibile mantenendo il rischio basso. Il tutto è molto facile a dirsi, ma decisamente difficile da fare! Per fare ciò si deve creare una adeguata struttura finanziaria che vada a bilanciare il portafoglio degli attivi e dei passivi e che possa dare solidità al bilancio dell’azienda sia nel breve che nel medio e lungo periodo. Quindi si deve fare un’analisi dell’impresa e vedere i flussi di cassa sia nel breve periodo che nel medio-lungo periodo e a questo punto si procederà a trovare gli strumenti finanziari adeguati per massimizzare il VAN (Valore Attuale Netto) e l’Equity in generale. Per agevolare i processi di finanza aziendale si possono anche usare alcuni strumenti finanziari adatti allo scopo: • Le obbligazioni
• Le azioni Con le obbligazioni l’azienda può operare in due modi. 1. Da un lato può cartolarizzare il proprio debito emettendo una obbligazione a cui è associata una cedola (a tasso fisso o variabile) che verrà staccata al risparmiatore o investitore che se la mette in portafoglio. Ovviamente questa pratica viene adottata quando la reputazione dell’azienda è buona e quindi può ricevere capitali dal mercato con un tasso di interesse inferiore a quello che otterrebbe dal prestito bancario. 2. Dall’altro, può mettere in portafoglio obbligazioni di altre aziende (oppure governative), allo scopo di ottenere profitto dalle cedole. Le azioni possono anch’esse essere utilizzate in due modi. 1. Quotandosi nel mercato azionario in modo da vendere una parte dell’azienda stessa e ricavare un capitale a cui non fornire nessuna cedola (quindi senza pagare un interesse passivo), anche se, tuttavia, dovrà poi staccare un dividendo con la quota parte dei ricavi d’impresa. 2. Dall’altro, come avviene per le obbligazioni, può mettere in portafoglio le azioni di altre aziende al fine di percepirne i dividenti e sfruttare l’andamento delle quotazioni. Spesso in questo caso si fa in modo di comprare le azioni di aziende che producono beni e servizi alternativi ai propri (in modo da avere maggiori rendimenti quando la propria azienda va in crisi), oppure di supportare aziende “amiche”, che sono partner in vari modi. Non ci addentriamo ulteriormente nel discorso in quanto la finanza aziendale non è tematica semplice e chi è interessato a maggiori informazioni o ad un’analisi della propria azienda può contattare l’autore dell’articolo ai sottostanti contatti.
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FIERE & MANIFESTAZIONI
TexLabTec
Giovanardi fa rete per la Protezione Solare a cura della Redazione
Giovanardi fa rete per l’innovazione del mercato del tessuto tecnico nel settore della protezione solare, dell’industria e dell’architettura Il 23 settembre è stata una giornata di gran peso per il mercato del tessuto tecnico. Professionisti provenienti da ogni settore si sono incontrati a Villimpenta (MN) presso la Giovanardi per condividere idee, esperienze, innovazioni ed opportunità. Carlo Giovanardi ha avuto l’intuizione di realizzare non solo un open day ma una vera e propria fiera internazionale dove sono intervenuti esponenti selezionati del calibro di Sebastien Ferrari, Josè Sauleda, Samuele Mazzini della SMRE Engineering, Robert Roithmayr della Formfinder e molti altri. Sono state affrontate questioni tecniche di prodotto ma anche strategie commerciali e di promozione del proprio brand nel mercato dell’era digitale. Un’esposizione di tende, di arredamento da
esterno e da interno, di applicazioni architettoniche ed industriali “ha vestito” l’azienda. Carlo Giovanardi durante il suo intervento ha detto:: “vogliamo approfondire la conoscenza del tessuto tecnico in particolare nel mercato della protezione solare, dell’industria e dell’architettura facendo incontrare i nostri clienti con i professionisti del settore, incentiviamo così un dialogo costruttivo che vada verso un’innovazione continua del mercato” Non solo di conferenze si è parlato dunque ma anche di tavoli di confronto, di laboratori e di momenti conviviali dove rafforzare le intese e scoprirne di nuove. La Giovanardi in questo modo ha deciso di investire sui propri clienti per offrire non solo un servizio commerciale ma anche formativo, di più ampio respiro. Ed è proprio di questo ha bisogno il mercato che tende a sedimentarsi nella quotidianità, mentre l’innovazione ed il confronto sono la chiave della competitività. Per maggiori informazioni: Sara Selmin Marketing department sara.selmin@giovanardi.it F.lli GIOVANARDI – textile experience Via Marconi, 63, 46039 Villimpenta (MN) – Italy T +39 0376 572011 – F +39 0376 667687 www.texout.com – www.irisun.it – www.giovanardi.it
Carlo Giovanardi Tende e Schermature Solari n.3-2016
FIERE & MANIFESTAZIONI
VETECO 2016 La manifestazione occuperà il doppio dello
spazio espositivo dell’edizione precedente a cura della Redazione
Il Direttore Raúl Calleja ha annunciato i dati come il numero di aziende che hanno firmato per partecipare alla manifestazione, che ammontano a più di 260 . Ogni area espositiva in fiera avrà specifici eventi di settore. VETECO è la Fiera Internazionale, organizzata da IFEMA. Si svolgerà 25-28 ottobre presso la Fiera di Madrid. L’edizione di quest’anno occuperà uno spazio espositivo doppio rispetto all’edizione precedente; con 260 aziende, contro 158, e quasi il doppio della superficie espositiva. Questi dati sono stati annunciati dal direttore della manifestazione Raúl Calleja in una riunione del comitato organizzativo. Calleja richiamato l’attenzione sulla importanza aumento del numero di aziende provenienti dall’estero, che sono in crescita del 43% rispetto alla scorsa edizione, con grande partecipazione di aziende italiane, portoghesi e tedeschi. Tra le aziende italiane partecipanti, rammentiamo: Bettio, Brianzatende, Corradi, Gibus, MV Line, Resstende e Teleco.
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FIERE & MANIFESTAZIONI
ARCHITECT@WORK 2016 Milano ospita la terza edizione della manifestazione in Italia
Questo format espositivo unico ed esclusivo tornerà a Milano per la terza volta il 23 e 24 novembre 2016, preceduto da un’edizione nuova di zecca a Roma il 5 e 6 ottobre. Dopo l’esperienza straordinaria dei primi due anni a Milano, su richiesta di espositori e visitatori abbiamo deciso di portare ARCHITECT@WORK anche a Roma. Oltre 80 aziende si sono già iscritte per partecipare ad una o ad entrambe le edizioni in programma per il prossimo autunno. Qualche informazione su ARCHITECT@WORK: - Soltanto prodotti innovativi che abbiano ottenuto l’approvazione di una commissione tecnica di architetti e interior-designer possono essere presentati durante l’evento. - Gli espositori presentano le proprie innovazioni su stand/angoli espositivi uniformi, personalizzati con altissimo livello estetico, il che fa sì che il focus sia sui prodotti e che in poco tempo si possa visitare con efficienza la manifestazione. - Un sistema di registrazione ad hoc garantisce che esclusivamente i professionisti del settore visitino l’evento: architetti, interior-designer, progettisti. - Una serie di sessioni speciali a tema (seminari condotti da personalità dell’architettura e del design, galleria fotografiche, mostre di materiali a tema) rendono ARCHITECT@WORK una fonte di ispirazione per i visitatori. - Il catering gratuito, le zone lounge e una libreria popup assicurano un’atmosfera piacevole ed informale, perfetta per il networking. ARCHITECT@WORK è organizzato con il supporto dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, e
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crediti formativi vengono riconosciuti a chi partecipa ai seminari. FORMAT INNOVATIVO Al fine di permettere un’ interazione ottimale tra espositori e visitatori, è stato creato un percorso di visita che si snoda tra piccoli stand di uguali dimensioni e personalizzati dalle aziende con altissimo livello estetico e creativo. Il primo contatto avviene proprio all’interno di questo spazio. Le innovazioni delle aziende vengono presentate dentro aree espositive che hanno la forma di triangolo. Gli stand sono disposti lungo file regolari, e raccolti a gruppi di 4. Al centro di ogni gruppo di 4 stand si trova una console multimediale per PC e materiale illustrativo. Ad ARCHITECT@WORK i tradizionali corridoi laterali tra una fila di stand e l’altra sono stati sostituiti da una vera e propria zona lounge, dove si può chiacchierare in maniera informale gustando anche spuntini e bevande gratuite. Questo ambiente rappresenta il luogo ideale dove scambiarsi maggiori informazioni relative ai prodotti presentati. PROFILO ESPOSITORI La partecipazione ad ARCHITECT@WORK è limitata a produttori, importatori o distributori nazionali di: • Struttura della costruzione: Finiture e rivestimenti per esterni, sistemi di facciata, isolamento e impermeabilizzazione, strutture portanti, copertura tetti, sistemi di drenaggio e trattamento acque; • Materiale tecnico: Illuminazione fissa, sanitari, impianti di riscaldamento e condizionamento, elettricità e domotica, idraulica, energie rinnovabili • Materiali per interni: Finiture per interni, pavimenta-
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zione, rivestimenti per pareti e soffitti, sistemi di pareti divisorie, vernici e collanti, finiture porte • Servizi informatici e Media PROFILO VISITATORI Visitare ARCHITECT@WORK è riservato esclusivamente a: • Architetti • Architetti d’interni • Designer • Arredatori • Ingegneri • Urbanisti • Amministrazioni comunali • Sviluppatori immobiliari • Docenti di architettura SEMINARI Mercoledì 23 novembre 2016 14.00 Arch. Marco Capellini - Matrec Re-generation wood 16.30 Arch. Germán Fuenmayor - Studio Piuarch Dal contesto al progetto Giovedì 24 novembre 2016 14.00 Arch. Pietro Derossi L’architettura come racconto 16.30 Arch. Matteo Scagnol - Studio MoDus Architects Spigoli, sbalzi e curve. L’equilibrio sfuggente nell’architettura Per la partecipazione ai seminari verranno riconosciuti crediti formativi. Moderatore: Arch. Elviro Di Meo
DATE 23 - 24 novembre 2016 Dalle 13:00 alle 20:00 MODALITA’ D’INGRESSO E’ possibile accedere all’evento gratuitamente previa registrazione sul nostro sito internet. Per registrarsi è necessario essere in possesso di un codice personale d’accesso, ricevuto da un espositore oppure dall’organizzazione. Coloro che non sono in possesso di tale invito possono richiederne uno via mail.
INFO ARCHITECT@WORK è organizzato da: Xpo Italia SRL Piazza Barbieri 12 10064 Pinerolo (TO) T: +39 0121 096212 E: italy@architectatwork.com W: www.architectatwork.com Per ulteriori informazioni contattare: Annalisa Grossi annalisagrossi@architectatwork.com +39 349 057 88 15
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Le nuove politiche di sicurezza di GMail
L’email, si sa, è uno dei servizi più longevi di internet e si basa su un protocollo - l’SMTP - datato e non pensato per le necessità moderne. La semplicità del protocollo e l’assenza di effettive misure di sicurezza all’interno dello stesso hanno consentito nel corso degli anni abusi e operazioni illegali: in sostanza era davvero semplice sia inviare email per conto di qualcun altro, sia intercettare le comunicazioni, che viaggiavano - e per la maggior parte ancora oggi viaggiano - in chiaro. Questo tipo di abusi è sicuramente un danno anche per chi si occupa di email marketing, e fa piacere sapere che molti grossi provider si stanno muovendo per “ripulire” il più possibile il canale. Proprio per ovviare a questi problemi sono nate estensioni al protocollo, per consentire l’identificazione del sender (SPF), permettere la firma digitale dell’email proveniente da un dato dominio (DKIM) e per gestire la criptazione dell’intera email (tramite criptografia TLS), oltre ad un sistema di policy da adottare da parte del ricevente nel caso ci fossero problemi con SPF e DKIM (il record DMARC). Google negli ultimi mesi sta inserendo diversi strumenti proprio nell’ottica della corretta implementazione di queste estensioni e per aiutare l’utente ad individuare email sospette. Da marzo 2016 Gmail segnala le email ricevute senza criptazione TLS con un piccolo lucchetto rosso aperto accanto al mittente: è stato scelto chiaramente un messaggio “soft”, non particolarmente invasivo, anche perché allo stato attuale solo una percentuale dei
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server di invio inviano utilizzando TLS. È comunque un passo importante, utile soprattutto in caso di email che veicolano dati sensibili. In agosto Gmail ha introdotta anche un altro “segnale”: in caso di messaggi che non possano essere autenticati tramite SPF o DKIM, Google sostituirà la classica icona contenente la foto o il logo aziendale (o semplicemente la prima lettera del nome mittente) con un “minaccioso” punto interrogativo: questo avviso, sicuramente più visibile del lucchetto, aiuta ad identificare eventuali tentativi di invii abusivi o phishing, nel caso che il dominio del mittente non abbia pubblicato un record DMARC, condizione nella quale il dominio stesso dell’indirizzo mittente è in grado di comunicare a Google - o agli altri server riceventi - cosa fare con le email non firmate. Inoltre, da qualche giorno, andando a visualizzare, da dentro alla webmail Gmail, l’email in formato “grezzo” - cliccando su “Mostra originale” dal menu in alto a destra, ora vengono mostrati in formato chiaro e comprensibile i dati relativi alle varie verifiche effettuate su SPF, DKIM e DMARC.Proprio a questo proposito ricordiamo che l’anno scorso Google aveva comunicato che avrebbe pubblicato un record DMARC per le email di Gmail, al pari di Libero e Yahoo, consentendo dunque l’utilizzo di mittenti Gmail solamente per email inviate dai propri server, inibendo quindi l’utilizzo di tali indirizzi come mittenti in sistemi esterni (ESP, CRM etc): al momento questa policy DMARC non risulta ancora pubblicata, ma è probabile che nei prossimi mesi la situazione cambi (risultano già operativi alcuni test sul dominio googlemail.com).
Spazio Web
Yahoo, Libero e Dmarc, ovvero mai usare caselle freemail come mittente!
Da qualche tempo molte freemail hanno pubblicato policy DMARC che di fatto impediscono l’uso degli indirizzi da loro forniti come mittenti in sistemi esterni a quelli d’origine. Yahoo e Libero hanno da tempo abbracciato questa politica, mentre Gmail ha annunciato che l’avrebbe fatto da giugno 2016 (cosa che ancora non è avvenuta). Ma cosa significa esattamente questo, e come è possibile tecnicamente, quali saranno gli effetti sul mondo dell’email marketing e degli ESP? Le freemail hanno l’indubbio merito di aver esteso l’utilizzo dell’email al di fuori del mondo accademico e professionale, fornendo ad ognuno di noi, gratuitamente (o meglio, al prezzo di un po’ di pubblicità), la possibilità di avere una propria casella, spesso di dimensioni quasi illimitate. L’affidabilità crescente di queste piattaforme, unita alla facilità d’uso delle intefacce webmail, ha fatto in modo che molti cominciassero ad usare le caselle free anche per questioni di business o per la propria associazione. Affrontando dunque un ragionamento di email marketing, è normale che molti, oggigiorno, inviinonewsletter con mittenti “free email”; è altrettanto vero che la grande facilità nella creazione di caselle email di questo tipo abbia favorito gli abusi in tal senso, consentendo agli spammer di “cambiare identità” con pochi click, magari creando centinaia di caselle email fittizie da usare per i propri invii illeciti. Ovviamente questo tipo di abusi ha, nel medio periodo, pesato sulla reputazione dei grandi freemail provider nei confronti dei sistemi antispam, senza contare le vere e proprie truffe effettuate utilizzando sempre questi indirizzi come mittenti di invii massivi di phishing et
similia. Chiaramente i grandi fornitori di Freemail (Gmail, Yahoo, Microsoft o, in Italia Libero, Alice, Tiscali...) si trovano in questo contesto “disarmati”: se chi invia email da mittenti freemail usa server di invio esterni al fornitore della casella, non è possibile operare filtri o avere controllo su quel che viene inviato dai vari indirizzi, dunque l’unico modo di operare è agire sulle basi di segnalazioni puntuali, spesso quando il danno è già fatto, oppure affidarsi ai controlli - esterni - fatti dagli ESP. Per ovviare a questo tipo di problemi sono stati creati meccanismi di identificazione e autentificazione (DKIM e SPF) e la relativa policy di comportamento (DMARC - “Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance”). In sostanza, come evidenziato nello schema proposto dal sito dmarc.org, il sender pubblica come prima cosa i record SPF e DKIM (in questo articolo trovare un approfondimento in merito ai due sistemi di autenticazione/firma), poi pubblica un record DMARC. Il record DMARC dice a chi riceve l’email come comportarsi nel caso DKIM e SPF falliscano, non siano presenti o non siano allineati: le possibilità sono tre p=none, che non opera alcun “taglio” sulle email in arrivo, ma nel caso può fare scattare delle segnalazioni verso il sender, p=quarantine, che indica al ricevente che l’email vanno “separate” - presumibilmente messe nella cartella di posta indesiderata p=reject, per cui le email vanno rifiutate, con relativo bounce al return path. Chiaramente la pubblicazione di un record DMARC con policy quarantine o reject implica che qualsiasi email che abbia come mittente una casella appartenente al dominio relativo, può essere spedita solo da server in grado di firmare con SPF e DKIM pubblicati
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dal dominio, quindi, in sostanza, se avete una casella Libero, Yahoo o Aol, e volete che le vostre email arrivino a destinazione, potete spedirle solo tramite i server di Libero, Yahoo, Aol e presto sarà così anche per Gmail e Microsoft - almeno stando alle dichiarazioni più o meno recenti. Questo vuol dire che già da ora non è possibile usare come mittenti caselle Libero, Yahoo, Iol, Aol in sistemi terzi, come appunto gli ESP (Mailchimp, Mailup, Voxmail, Getresponse etc.). La soluzione più rapida e consigliata (nonché definitiva) è quella di smettere di usare caselle free come mittente dei nostri invii massivi: abbiamo sempre detto che la riconoscibilità di un mittente è fondamentale quanto lo è l’oggetto dell’email, per cui avere una email afferibile ad un proprio dominio è comunque consigliato di base. Molti, erroneamente, usavano e usano tutt’oggi freemail per paura di “sporcare” la reputazione della propria email “ufficiale” - ad oggi i filtri antispam sono molto più sensibili ai link interni all’email che non agli indirizzi mittenti; in ogni caso ci pare sempre meglio avere il controllo diretto della reputazione del dominio mittente, piuttosto che fare affidamento a servizi free, attraverso i quali viaggiano anche truffe e phishing. Il primo passo è dunque quello di acquistare un dominio, nel caso non l’avessimo già fatto: i fornitori, in Italia e all’estero, sono moltissimi e i prezzi per un dominio di proprietà, normalmente fornito di un certo numero di caselle email, non superano le poche decine di euro l’anno e l’operazione di attivazione è praticamente immediata.A quel punto non dovremo più dipendere dalle politiche adottate da terzi, ed essere costretti a peregrinare da casella email in casella email, penalizzando anche, come già detto, la riconoscibilità delle nostre missive.
Il Bollettino di EMB: newsletter di Email Marketing
In questi mesi Email Marketing Blog si è rinnovato e ha ampliato sensibilmente il proprio pubblico. Stiamo tentando di seguire con sempre maggiore attenzione il mondo dell’Email Marketing, che, nonostante qualche anno fa fosse stato dato più volte per morto, rimane ad oggi il canale di comunicazione digitale in grado di assicurare il maggiore ritorno di investimento. La newsletter di EMB era in cantiere sin dall’inizio, ma per mille motivi fino ad oggi abbiamo tergiversato (come da tradizione il calzolaio ha sempre le scarpe rotte), rimandando di mese in mese, anzi di anno in anno, il primo invio. Visto il recente restyling e l’aumento del ritmo di pubblicazione sul blog, abbiamo deciso che era finalmente tempo di cominciare a raccogliere gli spunti del blog e mandare agli iscritti una newsletter periodica, al massimo una volta al mese. La newsletter, che si chiamerà Il Bollettino di EMB, oltre a raccogliere gli articoli pubblicati recentemente, conterrà spunti brevi, link a news e altri contenuti premium, riservati agli iscritti. Tenteremo ovviamente di seguire tutte le buone pratiche che da anni consigliamo; nel caso trovaste qualcosa che non va, ditecelo subito, i feedback son sempre preziosissimi! Per iscrivervi alla newsletter potete andare a questo link: http://emailmarketingblog.voxmail.it/user/register oppure: utilizzare questo codice QR
EMB Email Marketing Blog www.emailmarketingblog.it blog è supportato da VOXmail - www.voxmail.it Invio Newsletter Facile e Veloce
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SCHEDE PRODOTTI
L’esperienza non si acquista, si APPRENDE Il TEAM di HOTSUN, con più di 12 anni di esperienza nel settore, ha una capacità e una conoscenza nel gestire le aziende, ormai affermata. L’esperienza appresa al fianco delle imprese, ci permette di avere un approccio diretto e veloce su ciascun aspetto produttivo, commerciale e amministrativo. Conosciamo le difficoltà principali e abbiamo le soluzioni migliori. Riusciamo a gestire anche le situazioni più complesse, grazie alla flessibilità e alle prestazioni del nostro software. Continuiamo ad aiutare le imprese per migliorare, crescere ed essere competitive in un mercato sempre più globale.
Per maggiori informazioni: WWW.HOTSUN.IT HOTSUN® è un marchio registrato da: AFM INFORMATICA srl Via Machiavelli 8/8a 41042 Fiorano Modenese (MO) Tel. 0536 92.15.68 Fax 0536 92.50.35 Email info@hotsun.it
Per questo la nostra preparazione e professionalità è riconosciuta da tutti, a partire dalle aziende presenti e future, dai nostri partner, dagli addetti ai lavori (giornalisti, associazioni, etc..) e dai nostri concorrenti. Cerchiamo ogni giorno di rendere HOTSUN un prodotto migliore. E’ la nostra passione, è il nostro lavoro.
BAT presenta Balteus L’innovazione costante, l’applicazione di materiali all’avanguardia, la perfezione dei movimenti, la robustezza dalle eleganti forme sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono i prodotti BAT, azienda leader nel settore dei sistemi ombreggianti Ne è un esempio il nuovo braccio a fascia BALTEUS, un organo di trasmissione dalle prestazioni mai raggiunte fino ad ora: fluidità di movimento, meccanismi importanti per un’estetica pulita, resistenza del colore ai raggi UV e armonia del colore Il braccio Balteus è studiato per garantire oltre 30.000 cicli, più di qualsiasi altro meccanismo. La fascia di trasmissione è realizzata con processi tecnologici avanzati iniettando una particolare lega di plastica su una serie di cavi pre-tensionanti. La mescola delle plastiche assicura negli anni, un’elevata tenuta meccanica ed una notevole resistenza agli agenti atmosferici. Il design di questi componenti, caratterizzati da elevati plus tecnici, permette di allestire spazi confortevoli da ogni punto di vista: i prodotti BAT fanno la differenza.
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Per maggiori informazioni: www.batgroup.com Ufficio Stampa e R.P. Gagliardi & Partners Tel. +39 049 657311 e-mail: gagliardi@gagliardi-partners.it
SCHEDE PRODOTTI
Qubica di KE Progettata dal designer Robby Cantarutti per KE Protezioni Solari, QUBICA rappresenta una novità nel panorama delle tende da sole. Somma di alta tecnologia industriale e di design italiano, è la sua versatilità di utilizzo a rendere QUBICA un prodotto esclusivo. La caratteristica principale è la forte personalizzazione: a scelta del cliente lo sviluppo verticale o orizzontale e la combinazione colori, che contraddistingue gli elementi della tenda e del cassonetto, vero e proprio elemento di arredo outdoor. Disponibile nelle tre versioni FLAT, PLUMB e LIGHT, si contraddistingue per le sue linee essenziali ed eleganti, che la rendono perfettamente inseribile in ogni contesto. In particolare, la ricerca e la cura dei dettagli, che da sempre caratterizzano tutta l’offerta KE, ben si confermano nella versione PLUMB: lo sviluppo verticale, gli ingombri contenuti e la possibilità di personalizzazione del prodotto grazie all’ampia scelta dei colori dei tessuti rendono questa una versione di stile, oltre che funzionale. Un altro plus di questi prodotti è il tessuto: è possibile scegliere tra oltre 500 tipologie diverse, tutte confezionate senza cuciture, con un metodo innovativo di incollaggio, che migliora la resa estetica e rende più stabile il telo. Anche in fase di avvolgimento, un sistema brevettato permette che il telo venga arrotolato evitando la formazione di pieghe e grinze.
Tekno’S: trasmettitore TNG1 I Trasmettitori TNG rappresentano la nuova generazione dei trasmettitori Tekno’S. Dal design moderno, tecnologia superiore e materiali studiati per durare nel tempo. APPLICAZIONI Controllo e comando di automazioni Tekno’S. I trasmettitori della serie TNG possono essere utilizzati con tutti i ricevitori della gamma Tekno’S e gestiscono la funzione “ Sole ON/ OFF” per il controllo del “sensore sole”
Per maggiori informazioni: www.keoutdoordesign.it Ufficio Stampa e R.P. Gagliardi & Partners Tel. +39 049 657311 e-mail: gagliardi@gagliardi-partners.it
Per maggiori informazioni: Tekno’s S.r.l. Via G.Marconi 63/E 10040 Piobesi Torinese (TO) Tel +39 (011) 6404556 Fax +39 (011) 0160542 mail: info@teknosautomazioni.it web: www.teknosautomazioni.i
Il trasmettitore TNG1 consente di gestire 1 canale che può essere utilizzato o come comando singolo o come comando centralizzato. Portata del segnale in campo libero 50mt I trasmettitori TNG1 sono dotati di un comodo supporto magnetico che può essere fissato a parete con semplicità in modo da offrire sempre un pratico punto di appoggio per una corretta gestione e collocazione dei telecomandi. In qualunque momento si renda necessario è possibile estrarre il telecomando dal supporto utilizzarlo e riporlo nuovamente al suo interno
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Tessuto Vespucci: i nuovi colori Vespucci Texline si arricchisce di nuovi colori: nell’immagine è possibile visionare tutta la cartella colori con i vari accoppiati. Il tessuto “Vespucci” ha recentemente ampliato la sua gamma cromatica, aggiungendo alla sua cartella nuovi suggestivi colori: - il blu con l’interno blu-argento - il verde con l’interno verde-oro - il grigio con l’interno grigio-oro - il nero con l’interno grigio-oro Il Blu vi farà avere la sensazione di essere immersi nell’oceano, grazie alla parte interna realizzata con due tipi di blu, accostati al filo lamè argento che richiamano alla perfezione il riflesso del sole sulle onde. Il Verde, con il suo interno verde-oro, darà invece l’impressione di essere in mezzo ad una foresta. Il verde, accostato al filo lamè oro infatti, ricordano le foglie degli alberi quando vengono illuminate dalla luce solare. Il Grigio e il Nero, infine, grazie al loro interno grigio-oro, doneranno classe ed eleganza a qualsiasi tipo di ambiente. Ma le novità non finiscono qui: infatti sono stati aggiunti anche colori senza lurex, accoppiati per il momento solo al tinta unita ecru. Nonostante non abbiano il filo lamè nella parte interna, anche loro sapranno donare stile ed eleganza all’ambiente circostante.
PERGOTENDA® B-SPACE : più spazio per il business Realizzata in alluminio e ancorata a una parete di supporto, B-Space è una Pergotenda® in grado di coprire grandi superfici, arrivando fino a 9 metri di sporgenza e – nella versione a 4 guide – a 13 metri di larghezza. Questa caratteristica la rende ideale per il settore contract: la voglia diffusa di vivere di più e al meglio gli spazi esterni si riflette, infatti, anche nel mondo della ristorazione o dell’hotellerie, con vantaggi competitivi evidenti. Pergotenda® è il sistema di copertura con telo a impacchettamento brevettato da Corradi, pensato per rendere confortevoli gli spazi outdoor molti mesi all’anno, proteggendo da sole, pioggia e vento e ricreando un ambiente esterno in cui sia piacevole vivere. La gamma è composta da numerosi modelli, addossati o autoportanti, in legno o in alluminio, in piano o inclinati, per garantire risposte di qualità e design ai gusti e ai contesti più diversi. Tutti i modelli sono su misura e personalizzabili e Pergotenda® B-Space non fa eccezione. Sintesi di design pulito, forza strutturale e resistenza, Pergotenda® B-Space può essere dotata di luci integrate nel telo superiore e di chiusure perimetrali (trasparenti, oscuranti o filtranti) per aumentare il comfort in ogni stagione. I 15 colori standard e le infinite possibilità di colorazioni speciali contribuiscono a fare di B-Space il prodotto in grado di differenziare ed esaltare ogni contesto.
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Per maggiori informazioni: Vespucci Texline è un marchio della Tessitura Valsesia Via Cascina Meda, 30 28021 S.Cristina di Borgomanero (NO) Tel.0322 81707 - Fax 0322 841993 www.vespuccitexline.it info@vespuccitexline.it
Per maggiori informazioni: Corradi srl Via G.Brini, 39 40128 Bologna (BO) Tel.05141884 11 marketing@corradi.eu www.corradi.eu
SCHEDE PRODOTTI
Dal Gruppo Genius, Tende CORALIS. Movimento senza motori. Le tende CORALIS si basano su un ingegnoso sistema di meccanismi semiautomatici. Questi sistemi permettono la movimentazione dei teli senza motori elettrici: l’utente agisce manualmente sulla tenda in un senso (su o giù, secondo il modello) e carica delle molle che provvederanno, poi, a muovere la tenda in senso opposto, con un solo tocco. Un rallentatore di avvolgimento integrato regola la velocità del richiamo. La semplicissima installazione a “clips” facilita la posa e le eventuali manutenzioni o spostamenti successivi. La gamma si articola in 9 modelli, ciascuno con la sua peculiarità di movimentazione. I movimenti del telo possono essere interrotti in ogni posizione intermedia, anche nella fase semiautomatica. L’attenta progettazione permette ai modelli Comando Corda e Solo Molla di rispettare le stringenti normative europee antisoffocamento (UNI EN 13120). Risultano, quindi, perfettamente compatibili in ogni contesto, pubblico o privato, frequentato da bambini. La gamma è arricchita da ben 69 diversi tessuti, il che rende CORALIS una linea completa, in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Il catalogo in .pdf è scaricabarile dal sito www.genius.it ma, se volete vedere un’anteprima dei meccanismi in funzione, inquadrate con lo smartphone il codice QR riprodotto a lato.
Twilight di Sattler L’uomo non solo ha bisogno della luce, ma anche di un giusto riparo dalla vista e dall’abbagliamento. L’uomo ha bisogno del „Twilight“ Sattler. Grazie al suo utilizzo possibile sia per interno che per esterno, la collezione „Twilight“ di Sattler garantisce un’elevata protezione dall’abbagliamento e assicura nello stesso tempo una sufficiente luce giornaliera negli spazi. I tessuti consentono di vedere all’esterno e offrono simultaneamente un’adeguata privacy dall’esterno. “Twilight” si adatta partico-larmente come elemento di allestimento moderno in edifici con ampie vetrate. La collezione si suddivide in tre linee di prodotto: “Pearl”, “Metal” e “Space”. Pearl offre la più ampia gamma di colori, la linea di design Metal è spalmata su entrambi i lati con par-ticelle metalliche e assicura valori di riflessione elevati. Space, d’altro canto, è disponibile in versione aluminizzata (spalmato su uno o entrambi i lati). Tutte le qualità sono inodori, ignifughe (ad eccezione degli articoli 265 e 275) e hanno un’eccellente stabilità dimensionale. Inoltre, godono di ottime proprietà idrofobe e sono resistenti agli agenti atmosferici. Oltre a ciò, tutte le qualità sono in totale assenza di PVC e sono quindi ecologiche e antinquinanti. Godete la vista e sentitevi a vostro agio con le stoffe della collezione attuale Twilight Sattler.
. Per maggiori informazioni: www.geniusgroup.it • BACCHI GENIUS s.r.l. Sorbolo (PR) Tel. 0521 690014 • STILTENDE GENIUS ZANZARIERE s.r.l - Bondeno (FE) Tel. 0532 896176
Per maggiori informazioni: Sattler SUN-TEX GmbH Mag. Sabine Katzer Product Manager T: +43 316 4104 1390 F: +43 316 4104 360 1390 E: sabine.katzer@sattler-global.com W: www.sattler-elements.com
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SEAMTEK 36 di Leister La saldatrice Leister per tessuti tecnici SEAMTEK 36 è versatile, affidabile e robusta. Il supporto in dotazione insieme all’unità di saldatura, con i moduli aggiuntivi (supporto laterale, braccio a sgancio rapido e unità di alimentazione nastro) permette di realizzare saldature curvilinee, 3D, tubolari, manichette cilindriche, orlature e saldature a sovrapposizione o a nastro.
Per maggiori informazioni: Leister Technologies Italia srl Via Edison 11 20090 Segrate (MI) Tel. 02 2137647 www.leister.com
SEAMTEK 36 può passare dalla saldatura a sovrapposizione a quella a nastro in pochi minuti. Il sistema di immissione del nastro permette di posizionare il materiale e tenerlo teso fino al termine della saldatura. SEAMTEK 36 dispone di un’ampia gamma di rulli a pressione e di ugelli. I rulli sono controllabili individualmente: si può rallentare la rotazione del rullo superiore per evitare la formazione di pieghe e ottenere saldature ottime anche in caso di superfici o bordi curvi. Seamtek 36 è ideale per realizzare tende solari, tubi di ventilazione, coperture per piscine, contenitori per fluidi, abbigliamento sportivo, gonfiabili, tende da campeggio e teli protettivi. SEAMTEK 36 è in grado di effettuare saldature di prova, individuando i parametri ideali e tenendoli in memoria per successivi utilizzi.
www.leister.it
L’EVOLUZIONE DELLA SALDATURA Leister – una gamma completa di saldatrici automatiche ed apparecchi manuali per i professionisti del settore.
TRIAC AT
Leister Technologies Italia Srl Via T.A.Edison, 11 | 20090 Segrate (Mi) Tel.: 02-2137647 | e-mail: sales@leister.it
Qualità e innovazione della Svizzera
We know how.
REPERTORIO FORNITORI
www.ke-outdoordesign.com
www.seav.it
www.hotsun.it
www.batgroup.com
www.leister.com
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REPERTORIO FORNITORI
www.geniusgroup.it
www.corradi.eu
www. teknosautomazioni.it
www.nyxtende.it
www.opensourceworkshop.net
www.vespuccitexline.it
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