Traduzione di Giulia Genovesi
Quel pomeriggio, quando la donnola
tornò a casa, l’orso era impegnato.
Era venuto a trovarli il tasso.
“Noi stiamo giocando”, disse l’orso, “potresti prepararci qualcosa da mangiare?”.
Alla
donnola quella proposta non piacque.
“Il tasso è amico mio!” esclamò.
“Non puoi giocare con lui!”
“Il tasso non è mica tuo.
Tu puoi giocarci domani.”
Il tasso ebbe un’idea.
Potevano giocare tutti e tre insieme… La donnola fu subito d’accordo.
“Giochiamo alla famiglia!” gridò.
“Io ero la mamma, il tasso era il papà, e tu eri il bambino!”
L’orso non era molto contento.
“Ma perché devo farlo sempre io il bambino?” brontolò.
“Tu eri il bambino”, continuò la donnola, “e dovevi andare subito a letto!”.
L’orso protestò:
“Ma io non ho per niente sonno!”.
“E però dovevi andare a letto!
Perché ti eri comportato male!
E noi grandi avevamo molto da fare, con i nostri camioncini dei pompieri!”