TATs Webzine N°5 - Ottobre 2018

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EDITORS IN CHIEF Petrungaro Mariarosa Rigo Ludovica

HANNO COLLABORATO Araujo Patricia - Beltran Rosa Maria, Bonsignori Camilla - Calciati Cristina Camerra Sabrina - Capece Cristina - Capomaggi Chiara - Cecconi Alessandro Centurion Brenda - Cipolletta Fabrizia - D’Onofrio Alessandro De Angelis Eleonora - De Chirico Sara - Fabris Silvia - Fatatis Valentina Funegra Dante - Galimberti Beatrice -Ghiggi Giulia - Gonano Celeste - Danny O Hood Marvin - Hyejin Kim - Jukyung Lee - Junseong Bae -Juyoung Park Lagunas Silvia - Lombardi Carlotta - Leopizzi Tiziana - Luzzio Federica Maggiore Francesco - Matozza Tess - Mendoza Diego - Moro Mariafrancesca Mussella Erisson - Peene Isis - Petillo Andrea - Petrungaro Mariarosa Pintus Eleonora - Ray Kay - Rigo Ludovica - Schofield Valerie Smaldone Giorgia - Tavola Simona - Valdez Raquel - Zamparutti Marta

ART DIRECTION Petrungaro Mariarosa

IN COPERTINA

Fotografo - Ray Kay First Assistant - Junseong Bae Stylist - Hyejin Kim Art Director - Danny O MUA - Jukyung Lee Set Designer - Juyoung Park

REDAZIONE Fashion - ludovica.rigo@thatsalltrends.com Beauty - beauty@thatsalltrends.com Art - art@thatsalltrends.com Design - design@thatsalltrends.com Cinema - cinema@thatsalltrends.com Travel - travel@thatsalltrends.com Music - music@thatsalltrends.com www.thatsalltrends.com 20144 MILANO Via Tortona 20 info@thatsalltrends.com

Dove puoi mandare i tuoi scatti? talent@thatsalltrends.com

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8.

indice

54.

Cosa ti sei perso

Sensorial kaleidoscope

Emma Stonw e i suoi mille volti

Let’s look the Autumn

10.

12.

Hello Autumn

14.

76.

through the colors

94.

HEXAGRAM

Petra Conti

106.

un sogno in punta di piedi

Intimate body feelings

Bye Bye Versace

Light up your skin

Italia terra di conquiste

la bellezza secondo Instagram

Cowboy Boots Needed

Una collezione di trucchi perfettamente ordinata?

18.

22.

26.

115. 116.

E’ facile. E divertente!

Suspiria

118.

il potere delle donne

Profumare è lasciare un segno di sè

29.

Ski Pass

Tendenze e novità 2018

120.

30.

Tendenze Arredo

Vita in Movimento

per l’Autunno/Inverno 2019

Milano Moda Donna

A star is Born

Tutti i trend PE19 dalle passerelle della MFW

Lady Gaga incanta Venezia

Autumn in men

APPUNTI DI VIAGGIO:

33.

42. 44.

Le Cerf Amoureux con stile tra le Alpi

46.

124. 128.

sì,viaggiare...meglio senza cellulare

130.

70 anni di Porada

Califonia Dreamin’

132.

Tutto quello che bisogna sapere su Los Angeles

RadioTATs

In my shoes

Le stelle di Mafi

50.

134.


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editoriale E un anno è passato…Tanti auguri a noi!! Quattro numeri del magazine di That’s All Trends sono stati pubblicati da noi e letti da voi. Ma questo vuol essere solo il primo anno di una storia che speriamo sarà ricca e lunga. Ma veniamo a noi: l’inizio dell’autunno coincide col ricominciare il lavoro, la scuola, la palestra e tutti i buoni propositi in vista della letterina a Babbo Natale. Ma, oltre ai porvi tanti buoni propositi che sistematicamente nel giro di qualche settimana perderemo per strada, potrete leggere tante novità di questa stagione, perché come sempre, noi proponiamo storie per tutti i gusti! Parleremo del ritorno di Lady Gaga sulle scene e nel suo primo ruolo da protagonista al cinema, delle tendenze moda dall’ultima MFW, dei nuovi profumi della stagione e di tanto altro. Ad esempio, per i nostalgici della stagione passata, visiteremo insieme la perenne estiva Los Angeles, ma se, al contrario, non vedete l’ora che arrivi il freddo, perché non sognare una vacanza sulle Alpi in un bellissimo albergo di design?! Beh, che altro dire, non vi resta che iniziare a sfogliare e leggere. Noi intanto iniziamo a lavorare sul nostro prossimo appuntamento invernale. Aspettateci!

Mariarosa Petrungaro & Ludovica Rigo

Co-Editors in Chief


COSA TI SEI

PERSO A cura di Giorgia Smaldone

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1. L’undicesima edizione della manifestazione artistico-musicale di PerSe Visioni- Art Factory tenutasi dal 12 al 22 agosto e organizzata dall’Associazione Culturale Bachi da Setola. 2. La prima edizione di ARTEPARCO inaugurata sabato 1 settembre 2018 con l’installazione Animale – Vegetale (Il Cuore) del celebre artista-designer Marcantonio. 3. Anche quest’anno Santorini non ha deluso le speranze. La bellissima isola greca ha accolto turisti ed ospitato eventi di risonanza internazionale. Se non ci siete ancora stati, cosa state aspettando? 4. L’ Aeroporto di Francoforte, il più grande della Germania, ha inaugurato lo scorso aprile un’incredibile terrazza nell’area del Terminal 1. Un motivo in più per visitare questa magnifica città! 5. Si è tenuto presso la Triennale di Milano la manifestazione Il Tempo delle Donne. Le giornate dell’8, 9 e 10 settembre sono state ricche di incontri, chiacchierate e spunti su cui riflettere. 6. Eminem ha rilasciato a sorpresa un nuovo album dal titolo “Kamikaze”. Il rapper di Detroit no ha mancato il bersaglio nemmeno questa volta. 7. Sabato 8 Settembre, al Lido di Venezia si è svolta la cerimonia di chiusura e di premiazione che ha decretato i vincitori Venezia 75. La serata di chiusura di questa 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è stata presentata dal Padrino di quest’anno l’attore siciliano Michele Riondino. Tra i momenti più alti di questa edizione la visione di A Star Is Born con Lady Gaga. 8. Dal 12 maggio al 9 settembre a Milano, si è svolta la più grande mostra itinerante dedicata ad Harry Potter. Amata da grandi e piccini, questa mostra ha ospitato oggetti di scena e fatto viaggiare i fan nei luoghi più iconici dei libri. 9. Il matrimonio dei Ferragnez. Nel caso aveste trascorso le vacanze su Marte, vi segnaliamo che il 1 settembre il Rapper e l’Imprenditrice Digitale si sono scambiati gli anelli a Noto. 10. Il celebre marchio Celine ha cambiato nome e grafica! 11. Dl 14 al 17 Settembre si è tenuta la Fiera dedicata agli stili di vita Homi. Sono stati tantissimi gli espositori, i workshop e gli appuntamenti imperdibili di questa edizione. 12. Una vacanza a Bali. Impossibile non notare come Bali si sia trasformata nella nuova Gallipoli di oltreoceano. Partito come un semplice trend su Instagram, Bali è diventata ormai una delle mete must di ogni trendsetter. ■□

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Emma Stone e i suoi mille volti A cura di BEATRICE GALIMBERTI

I primi di Novembre compierà 30 anni e nonostante la giovane età, è ritenuta una della attrici più quotate nonché pagate di Hollywood. Emma Stone con quel visino pulito, le lentiggini e il sorriso ammaliante, è ormai una delle artiste più richieste ma è iniziata e si è evoluta la sua carriera? I primi passi li compie giovanissima al Valley Youth Theatre di Phoenix, dove esordisce a soli 11 anni in una rappresentazione de “Il vento nei salici”. Inizia con le primissime apparizioni sul piccolo schermo a partire dal 2004 in diverse serie televisive come The New Partridge Family, Medium, Zack e Cody al Grand Hotel, Malcolm, Lucky Louie, Drive. Nel 2007 compare finalmente per la prima volta sul maxischermo con il film Suxbad - Tre menti sopra il pelo, recitando accanto a Jonah Hill e Michael Cera. A seguire la vediamo in piccoli ruoli

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In questa pagina. Dall’alto. Scena finale di Easy girl. Emma Etone insieme a Woody Allen. Emma, vincitrice degli Academy Awards come Miglior attrice protagonista.

nelle pellicole The Rocker - Il batterista nudo e La coniglietta di casa con Anna Faris. Da quel momento la sua carriera diviene inarrestabile. Nel 2010 ottiene il ruolo di protagonista nella commedia Easy Girl che le fa ottenere la nomination per il Golden Globe come migliore attrice in una commedia e la meritata vittoria agli MTV Movie Awards 2011 nella categoria miglior performance comica. A seguire vestirà i panni Skeeter Phelan nel film The Help ottenendo l’approvazione da parte della critica. Da questo momento in poi collezionerà un film di successo dopo l’altro. La vediamo protagonista accanto al bel Ryan Gosling in Crazy, Stupid, Love Nella pagina accanto. In alto. Emma Stone durante un’intervista con Vogue. In basso. Emma e Ryan Gosling mentre lasciano le impronte al TCL Chinese Theatre .

e diviene l’amabile Gwen Stacy nelle due pellicole firmate Marvel The Amazing Spider-Man. Il 2014 è l’anno dei successi. Esordisce a Broadway nel musical Cabaret accanto ad Alan Cumming e prende parte al pluripremiato Birdman, ruolo che le dona la sua prima nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista. Accanto a Colin Firth, con Woody Allen come regista, recita in Magic in the Moonlight. Nel 2015 viene diretta da Cameron Crowe e circondata da due affascinanti Bradley Cooper e Bill Murray, nel film Sotto il cielo delle Hawaii. Nel 2016 canta e balla nuovamente al fianco di Ryan Gosling nel film musical di successo La La Land per il quale vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia,

il Golden Globe nella sezione migliore attrice in un film commedia o musicale, lo Screen Actors Guild Award nella categoria migliore attrice cinematografica, il BAFTA alla migliore attrice protagonista e il premio Oscar alla miglior attrice protagonista. Il 7 dicembre del medesimo anno lascia le impronte delle mani e dei piedi al TCL Chinese Theatre assieme al collega Ryan Gosling. Ormai amatissima e apprezzatissima, nel 2018 vince nuovamente la candidatura al Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale per il ruolo di Billie Jean King nell’adattamento cinematografico della famosa partita di tennis ricordata come “la battaglia dei sessi”. Che dire d’altro? È impossibile non innamorarsi del suo talento che in pochi anni le ha regalato numerose soddisfazioni e che continuerà ad accrescere la luce della sua stella che ormai si è aggiudicata un bel posticino in prima fila ad Hollywood. ■□

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Hello Autumn A cura della LUDOVICA RIGO

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1. Cappotto con dettagli DĂŠcortiquĂŠ, Maison Margiela. 2. Dolce & Gabbana. 3. Cappotto in drill di cotone double, Jil Sander. 4. Giacca con Piume, Prada. 5. Cappotto trench con cintura, Blugirl Folies. 6. Etro. 7. Cappotto lungo di lana in Pied-de-Poule, Givenchy. 8. Dries Van Noten. 9. Rochas.

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Nella pagina affianco. Petra Conti ed Eris Nezha durante il Lago dei Cigni. In questa pagina. Uno scatto di Petra Conti durante gli allnamenti.

Petra Conti

un sogno in punta di piedi A cura di CELESTE GONANO

È impossibile rimanere indifferenti al fascino di una ballerina, che sulle prime note spunta con leggiadria dal sipario e volteggia verso il centro del palco. Sale e scende dalle punte come se fosse una cosa da nulla, con studiata nonchalance. Per un momento riesce a far credere che sia qualcosa alla portata di tutti. Riesce a farci sognare. E non si tratta solo dei movimenti aggraziati e leggeri, quasi eterei, ma dell’espressione che si dipinge sul suo

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viso. Non vediamo più una ballerina che interpreta “Giselle”, sul palco per noi sta ballando Giselle. La ballerina Petra Conti è stata a più riprese definita l’ “Anna Magnani della danza”, proprio per la sua capacità di diventare tutt’uno con il personaggio. Petra nasce ad Agnani nel 1988 e la danza la appassiona fin da subito, merito anche della madre e della sorella, entrambe ballerine.


A Petra piace pensare che per lei la danza sia stata una vocazione, qualcosa che è nato e cresciuto in lei un po’ alla volta, passo dopo passo. Si diploma nel 2006 all’Accademia della Danza di Roma e subito dopo parte per partecipare a esperienze internazionali. Prima la stagione al Mariinskij Teatr di San Pietroburgo e poi a Monaco, nella Bavarian State Ballet. Due anni fondamentali per Petra, che le hanno permesso di migliorarsi e di confrontarsi con ballerini che hanno affrontato un percorso formativo diverso. Dopo due anni all’estero, Petra, torna in Italia e sul palco dell’Anfiteatro Romano di Verona dà vita a Giselle. Un’emozione unica e indelebile, tanto per il pubblico quanto per lei. Infatti, questa performance varrà a Petra l’entrata nel Corpo di Ballo del Teatro La Scala, ma rappresenta anche il suo primo incontro con Eris Nezha, anche lui ballerino e suo futuro amico, marito e sostenitore. Il percorso scaligero di Petra è davvero impressionante e fin dai primi tempi le vengono affidati ruoli principali. Nel dicembre 2011 il corpo di ballo della Scala parte per una tournée a Mosca e, dopo l’ultima rappresentazione di “Sogno di una notte di mezz’estate” al Bolshoi, Petra viene nominata prima ballerina del teatro La Scala dal direttore Mahar Vaziev. La ballerina, rievocando questo traguardo, rac-

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conta sempre di come per raggiungerlo siano stati fondamentali determinazione, passione ed esercizio, ma soprattutto di quanto sia stato importante avere accanto a sé persone che credevano in lei, che la supportavano, che vedevano il suo potenziale e la aiutavano a farlo sbocciare. In particolare Petra ricorda il maestro Prebil e Margherita Parilla all’Accademia della Danza di Roma e Mahar Vaziev, direttore artistico del teatro La Scala. Petra Conti a 23 anni diventa prima ballerina del teatro scaligero. Per qualsiasi ballerina o ballerino questo sarebbe stato il coronamento definitivo del proprio sogno. Non per lei. Questo traguardo, infatti, per la ballerina italo-polacca non era che il finale del primo atto. Nel 2013 Mikko Nissinen, il direttore artistico del Boston Ballet, la invita ad unirsi alla sua compagnia. Si trattava di una scelta coraggiosa, non capita e apprezzata in toto nell’ambiente scaligero ma a Petra non importava: se la sua determinazione la portava oltreoceano là doveva andare. E così con il marito Eris si trasferisce in America, a Boston, per perfezionarsi e per continuare a crescere professionalmente. Un cambiamento radicale e, al tempo stesso, un passaggio fondamentale per la sua carriera. Oggi, nel 2018, Petra riappare sulla scena con un entusiasmo incredibile e rinnovata forza. Nel 2016 infatti le è stato diagnosticato un cancro ai reni, è stata operata con successo e lentamente e con determinazione ha riacquistato la propria forza, tornando sulle scene più carica di prima. Ora Petra continua a coltivare il proprio sogno, diventare una prima ballerina free lance, senza dover legare la propria crescita professionale ad una compagnia, girando il mondo e i suoi teatri, confrontandosi con ballerini di culture diverse. Petra è una forza della natura che non smette di entusiasmarsi ed entusiasmarci, provando a portare l’asticella sempre un po’ più in alto. Un punto di riferimento non solo professionale ma anche umano, per tutti i bambini che da grandi sognano di lavorare in punta di piedi. ■□ Petra Conti ed Eris Nezha durante i loro allenamenti.

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BYE BYE VERSACE Italia terra di conquiste A cura di FABRIZIA CIPOLLETTA

C’era una volta il Made in Italy di Gianni Versace. Un nome ed un’icona per la moda. Con la sua creatività e fantasia, ha liberato la moda dal conformismo. Cresciuto a Reggio Calabria, nella sartoria della madre. Tra tessuti e bozzetti. Tra l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide. Grazie ai quali ha cominciato a respirare l’aria della Magna Grecia. Nato in una terra che straborda di storia: dalle terme romane ai monumenti greci fino alle simbologie etrusche. Il suo immaginario è costellato di classicità antiche. Questa terra, lo ispirerà per la sua casa di moda fondata nel 1978. Sceglie il simbolo della Medusa per la sua maison. Immagine della femme fatale che ammalia e pietrifica. “Chi si innamora di Versace, non ritorna indietro” ripeteva Gianni. Esercitava le sue fantasie sulla sorella Donatella a soli 11 anni. Trasformandola in una bambola bionda, con minigonna e stivali di pelle. Quella di Versace è la storia di un mito, tutto ciò che toccava diventava oro, i suoi erano capi erano fatti di colori vivaci e dinamici. Dalle stampe riconoscibili a prima vista. Versace, è divenuto uno dei marchi più prestigiosi nel mondo del fashion Italiano e oltre. Dopo la sua misteriosa morte per omicidio a Miami, la casa di moda è stata portata

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In questa pagina. In alto. Gianni Versace insieme alla sorella Donatella. In basso. Logo Versace. Nella pagina accanto. Finale della sfilata SS19 di Versace.


avanti dalla sorella Donatella. Un lavoro ventennale: tra celebri sfilate e grandi creazioni. Se c’è una cosa che fa sorridere noi Italiani, è il modo in cui gli anglosassoni pronunciano il nome del marchio. Donatella Versace ama correggerlo e sottolinearlo, non più solo nelle interviste, ma anche in un video divenuto virale in cui precisa << It’s Versace, not Versachee>>. Ma ora che il gruppo cambierà bandiera, chissà cosa ne sarà della pronuncia del marchio con origini fieramente Italiane. L’Italia continua quindi a perdere colpi e brand. In un mondo in cui la moda non ha più confini, in cui la globalizzazione è all’apice della sua esistenza, sempre più nomi Italiani vendono il proprio marchio ai grandi acquirenti stranieri. Quindi affare fatto anche per Versace. Infatti nei giorni scorsi, la biondissima Donatella ha annunciato la vendita conclusiva della casa alla società Michel Kors Holdings che diventerà Capri Holdings Limited, società in cui i Versace investiranno parte della vendita. Kors, prima di vestire Jennifer Lopez e Michelle Obama produceva pelletteria per un target medio. Da un anno, possiede anche lo

scintillante marchio Jimmy Choo, acquistato per 1 miliardo di dollari. Mentre la società della Medusa è stata acquistata ad un costo pari a 2,12 miliardi di dollari. Una parte delle azioni della società sarà della famiglia dei tentacoli e avrà sempre Donatella come anima stilistica dell’azienda. Eppure questa decisione di vendere tutte le sue azioni ad un gruppo quotato in America ha suscitato varie polemiche, provocando anche l’intervento del ministro Matteo Salvini, il quale dice di essere “stufo” di vedere i migliori marchi italiani andare all’estero. Va comunque detto che la “fuga” all’estero significa crescita a livello imprenditoriale del marchio e non licenziamenti e perdita di lavoro in Italia. La conferma arriva anche dall’amministratore delegato di Micheal Kors, John D.Idol, affermando che il made in Italy è la forza di Versace, non è possibile pensare a questo marchio diversamente. «Con questa operazione — tranquillizza Donatella — assumeremo più persone e porteremo più lavoro in Italia». Ma perché la vendita, seppure fosse un passo necessario, sia stata fatta a favore di un’azienda americana? Il motivo lo spiega Donatella,

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evidenziando l’unico neo dell’operazione: “Nell’ultimo anno Versace è stata avvicinata da tante persone, francesi, americane, ma nessun italiano. Non siamo noi che abbiamo rifiutato di partecipare a un gruppo italiano”. Nessun acquirente italiano ha fatto offerte per una delle aziende della moda più famose del nostro Paese. La scelta è stata difficile, ma necessaria per la crescita, sicuramente un passo importante per un’azienda che finora è stata un’azienda di famiglia. Sebbene i Versace abbiano un bel patrimonio, l’obiettivo futuro della neo Capri Holdings è arrivare a 2 miliardi di dollari di fatturato, cercando di far raggiungere al marchio il suo pieno potenziale. Molte sono le griffe che hanno detto “bye bye Italy”, e che hanno traslocato all’estero: pioniera

è stata Fendi nel 1999, seguita da Emilio Pucci e Loro Piana. Valentino nelle mani del Qatar di Mayhoola e La Perla tra gli olandesi di Sapinda Holding. Sergio Rossi, Bottega Veneta e Brioni. Anche lo storico marchio fiorentino Gucci, è in mani straniere, facendo un salto in borsa con un aumento del fatturato del cinquanta per cento e preferendo Parigi a Milano nell’ultima Fashion Week. A quelli che si lasciano comprare, si oppongono quelli “impermeabili” agli acquisti forestieri. Dolce & Gabbana, Elisabetta Franchi, Emporio Armani, Zegna, Alberta Ferretti, Ermanno Scervino, Tod’s e tanti altri Made in Italy, tengono duro in un periodo dove gli stranieri fanno shopping di brand Italiani. I saldi all’Italiana hanno portato quasi cinquecento marchi nostrani nelle mani di holding In foto. Backstage sfilata SS18 di Versace.

straniere, finendo per perdere la loro identità e ponendo un quesito sulla (s)vendita del patrimonio imprenditoriale italiano. Perché i migliori marchi italiani vendono le proprie case di moda ai ricchissimi gruppi stranieri? Apparentemente un marchio dalla risonanza di Versace non sembra bisognoso di ricercare partner strategici per allargare i propri orizzonti commerciali. Ma in realtà, la globalizzazione dilagante ha fatto sì che per raggiungere con facilità i consumatori di tutto il mondo a costi sostenibili per le aziende, bisogna accorparsi a gruppi sempre più grandi. Infatti il piano di Michael Kors è proprio quello di

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puntare all’espansione in paesi come Cina, India, Giappone e Korea del Sud, un vero e proprio assalto ai paesi del sol levante, dove nasceranno trecento boutique, con un concetto di corner differente dai flagship Versace delle grandi città. L’obiettivo principale è però quello di lanciare il marchio sul “Worldwide web”, dove fin ora è stato completamente assente. La Capri Holding ha investito già più di cento milioni di dollari in una innovativa piattaforma e-commerce, che ospita diversi brand della compagnia, e dove Versace sarà inserito. Questo facilita diffusione e commercializzazione, ma sembra appiattire la brillante ecletticità dei


nuovi confederati che perdono la loro audace autonomia ripiegando su collezioni spesso meno brillanti di un tempo per tutelare gli investitori che pretendono fatturati costanti. Altro obbiettivo per favorire la crescita dell’immagine della Medusa è quello della partecipazione al Met Gala di New York, il più importante evento di moda al mondo, che si tiene annualmente al Metropolitan Museum Of Art’s Costume Institute di New York, organizzato da Anna Wintour direttrice di Vogue America. Capri Holding acquisisce una pedina fondamentale a livello di competizione internazionale nella galassia dei big dell’atelier. Versace si aggiunge alla lista dei tantissimi marchi caduti nelle mani delle holding internazionali che dominano gli scenari del consumo di massa, passando dalla moda agli alimentari, dagli orologi di lusso allo champagne. Infatti il colosso LVMH, può vantare la proprietà di quasi cento marchi tra cui: Louis Vuitton, Cèline, Christian Dior, Moët & Chandon. Mentre KERING possiede tra i suoi numerosi brand anche Gucci, Saint Laurent, e Balanciaga. C’è chi invece cerca ancora di resistere alla tentazione dei colossi della moda: Salvatore Ferragamo resta saldamente nelle mani della sua proprietà a gestione familiare, e riesce comunque ad affermarsi in tutto il mondo come sinonimo di qualità

e stile, senza aver bisogno di cedere la propria compagnia. Purtroppo però queste case di moda devono sopportare spesso costi maggiori dovuti proprio alla competizione dei big dell’alta moda che tentano di invertire i trend positivi di queste, così da persuaderle ai vantaggi dell’associazione in una holding. Però le aziende come Ferragamo o Prada possono godere della piena autonomia creativa, che spesso supera quella delle case di moda delle grandi società, le quali molte volte vedono imporsi un freno alla loro voglia di rivoluzione creativa a vantaggio di uno style mainestream che non spaventa le aspettative dei grandi investitori. Dal punto di vista stilistico, Kors veste una donna sportiva, ispirata al jet set americano, diversa da quella ultra chic e sensuale pensata per Versace. Una donna con uno stile fatto di clamore, eccesso, sensualità ed eccentricità. Sempre in bilico tra trash e chic. Creazioni ispirate alla storia, alle immagine antiche, all’ arte e al cinema. Donatella ha fatto un grande lavoro nel corso degli anni, portando avanti il volere del fratello e fondatore del marchio. Sebbene la bandiera cambi, in ogni capo, accessorio e dettaglio c’è e ci sarà sempre un pezzetto di Gianni ed un profumo di Italia mediterranea. ■□

In foto. Gianni Versace durante un finale di sfilata.

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Cowboy Boots Needed A cura della LUDOVICA RIGO

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1. Pantaloni a palloncino, Chloe. 2. Orecchini pendenti fiore, Chanel. 3. Camicia con pieghe, Karl Lagerfeld. 4. Gonna con motivi a quadri, Off White. 5. Blazer a doppio petto, Prada. 6. Pochette Granny’s Fruits, Alessandra Enriquez. 7. Stivali camperos, Recine CarreÊ. 8. Borsa a tracolla, Givenchy.

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Suspiria il potere delle donne A cura di SIMONA TAVOLA

Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di quest’anno sono approdate al Lido le streghe dirette da Guadagnino e hanno incantato tutti con la loro bellezza e talento. Suspiria, voluto dal regista italiano, non è un semplice remake ma un vero omaggio di Luca al re del horror, che voleva realizzare fin da quando era un adolescente. Il film è stato presentato in anteprima mondiale Sabato 1 Settembre, In Concorso alla 75° edizio-

ne del Festival del cinema, purtroppo però non si è aggiudicato nessun premio importante. L’unico è stato quello vinto da Thom Yorke, front-man della band rock Radiohead, grazie al suo pezzo inedito “ Suspirium “, brano che fa parte della colonna sonora di Suspiria. Per chi conosce l’originale, noterà subito che l’ambientazione della scuola di danza, non più di classica ma di moderna, non si trova a Friburgo ma

a Berlino. Luca Guadagnino, dopo l’esperienza di Chiamami col tuo nome completamente ambientato nella sua città ovvero Crema, ha deciso di rimanere in Lombardia e di ricreare la capitale tedesca del 1977 a Varese. Esattamente sopra la cittadina, a Campo dei fiori, dove ha trasformato il vecchio

Grand Hotel in un edificio post bellico berlinese. Però all’inizio del 2017 verso fine riprese, per le poche scene esterne, la produzione si è spostata a Berlino, dove dopo mesi di set blindato in Italia, finalmente nel Gennaio sono trapelate le prime immagini raffiguranti le protagoniste in abiti di scena.

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Nella pagina accanto. Una scena del film con raffigurate le ballerine prima della danza rituale durante una esibizione aperta al pubblico . In questa pagina. In alto. Luca Guadagnino, Fabrizia Sacchi, Chloe Grace Moretz, Tilda Swinton, Jessica Harper, Dakota Johnson, Mia Goth durante il photocall alla conferenza stampa. In basso. La locandina del film.

Le attrici scelte, sono volti molto noti per chi segue il cinema di Guadagnino, infatti torna a lavorare per la quarta volta con Tilda Swinton e per la seconda con la giovane astro nascente di Hollywood, figlia d’arte, Dakota Johnson. Questo è il secondo lungometraggio in cui lavorano insieme le due muse di Luca e l’attrice britannica non interpreta un solo ruolo ma ben tre. Il primo è quello della misteriosa Madame Blanc, ispirata alla coreografa Pina Bausch, la direttrice della scuola e compagnia di ballo Markos Tanz Company. Il secondo nelle vesti e trucco del vecchio Dottore Jozef Klemperer e il terzo il più misterioso e inquietante di una delle Tre Madri, citate ripetutamente che sta allo spettatore scoprire durante la visione. La protagonista Susie Bannion ovviamente è l’americana Dakota, famosa soprattutto per la sua interpretazione di Anastasia Steele nella trasposizione cinematografica della trilogia di Cinquanta sfumature. Per il ruolo però della ballerina, proveniente e scappata da una comunità mennoniti dell’Ohio cre-

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sciuta con la passione nascosta per la danza, sfoggia non più capelli castani con l’immancabile frangetta, che la resa celebre, ma una chioma ramata raccolta in una lunga treccia. Nel cast principale, formato interamente da sole donne, troviamo tra le allieve dell’istituto la giovanissima Chloe Grace Moretz nelle vesti di Patricia, una ragazza che scompare durante i primi minuti. La semi sconosciuta Mia Goth, è la dolce Sara che inizierà ad indagare sulla sparizione improvvisa della sua migliore amica conosciuta durante le lezioni di danza. Appare in qualche modo, come omaggio alla prima versione anche la Susie originale interpretata sempre da Jessica Harper, voluta a tutti costi da Guadagnino stesso. Con questo Suspiria, come ho già accennato all’inizio, non si è voluto solo omaggiare ma rappresentare il potere femminile sia all’interno di una enigma-

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In alto. l cast e il regista Luca Guadagnino al Red Carpet durante il Quarto giorno di Venezia 75. In basso. Dakota Johnson mentre interpreta Susie Bannion durante la sua prima lezione nella scuola.


Nella pagina accanto. In alto. Sansa Stark, la lady di Winterfell, in Game of Thrones. In basso. La dottoressa Cristina Yang di Grey’s Anatomy. In questa pagina. Le Ancelle di The Handmaid’s Tale.

tica setta di streghe camuffata agli occhi di tutti in una compagnia artistica ma anche al di fuori delle mura e del muro che divideva ancora Berlino in due parti in pieno terrorismo nazionale tedesco. Durante la visione si può assistere a scene in cui nelle televisioni o alle radio viene raccontato i famosi attacchi terroristici del Baader Meinhof. Non mancano le tanto raccapriccianti morti, che vengono scagliate all’interno della trama intricata durante momenti di danza eseguiti da Susie inconsapevolmente come dei riti di punizione nei confronti delle sue colleghe che si ribellano al potere delle matriarche streghe. Ora non ci resta che aspettare l’uscita ufficiale nelle nostre sale di Suspiria nei prossimi mesi e sperare, di nuovo, nella presenza di un film di Luca Guadagnino in rappresentanza del nostro paese alla Notte degli Oscar del 2019. ■□

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A cura della CAMILLA BONSIGNORI

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VITA IN MOVIMENTO

Consigli per la stagione A cura della GIORGIA SMALDONE

1. Questo autunno porterà l’arte in tutta la penisola! Tra le mostre che vi consigliamo, dal 5 ottobre al 13 gennaio al Museo d’Arte della città di Ravenna, si terrà un’esposizione concentrata sul rapporto artista-guerra. Dall’11 ottobre al 17 febbraio, invece a Pisa, si terrà la mostra che vedrà esposte circa 90 opere prese in prestito dal Centre Georges Pompidou di Parigi. 2. Per i milanesi appassionati di arte, dal 26 settembre al MUDEC ci sarà una mostra dedicata al primitivismo e ad uno degli artisti più influenzati da questo movimento: il mitico Paul Klee. 3. Viaggi e fiabe, ecco il connubio che porta a Il Filo di Nicky … e il viaggio intorno al Mondo, il primo libro di Nicoletta Crisponi ed illustrato da Federica Bocchi. Questa favola in rima illustrata per bambini racconta di Paesi più e meno lontani, tra curiosità e aneddoti visti con gli occhi della piccola Nicky. In uscita a Novembre, il libro è gia prenotabile ilfilodinicky.com. 4. Dall’arte e e dalla moda alle prelibatezze autunnali. Per gli amanti dei funghi, anche quest’anno si terrà ad Alba la Fiera Internazionale del Tartufo di Alba. Le date da segnare in agenda sono dall’8 ottobre al 27 novembre. 5. Non è autunno senza Oktoberfest, l’evento per eccellenza per gli amanti della birra. Anche quest’anno il festival si terrà tra settembre e ottobre a Monaco di Baviera. 6. Se avete in programma un viaggio in Europa, Budapest è una città perfetta da visitare in autunno. Il Danubio e gli scorci del centro storico offrono l’atmosfera perfetta per passare un weekend autunnale in totale serenità. 7. In pochi sanno che la Croazia è una meta estiva ma anche autunnale. Da vedere almeno una volta nella vita i laghi del Parco nazionale di Plitvice. I boschi enormi e le 100 cascate del parco si tingono d’oro a fine settembre e il giro in barca attraverso i laghi comunicanti vi toglierà il fiato. 8. Nonostante le polemiche recenti che hanno coinvolto il giudice Asia Argento, X Factor 2018 è partito alla grande all’inizio del mese di Settembre. I Live Show andranno in onda dal 25 ottobre, noi non vediamo l’ora e voi? 9. Must dell’autunno è la Dreamer Bag di Coach per l’Autunno/ Inverno 2018. Coach, Questa edizione della Coach Dreamer Bag, infatti, guarda proprio alla poliedricità della città di New York. 10. A proposito di New York, l’autunno è il mese ideale per visitare la Grande Mela e rimanere estasiati dai colori degli alberi a Central Park. Non diteci poi che non vi avevamo avvisati. ■□

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Sulla soglia dell’Autunno, in una Milano calda e soleggiata, la Milano Fashion Week ci ha fatto respirare ancora aria di estate. In scena dal 18 al 24 settembre 2018, la Settimana della Moda Donna meneghina, sin dal primo giorno, ha regalato una carrellata di trend pronti per diventare must have della prossima stagione. Le collezioni primavera-estate 2019 hanno rivelato look per tutti i gusti. Ci sono il minimalismo, le sperimentazioni grafiche, la femminilità fresca, la spensieratezza, il confort elegante, l’essenzialità e la pulizia, la riduzione del superfluo, la valorizzazione del tessuto, corposo e di carattere. Non mancano però anche l’attitude couture, il gioco a braccio di ferro tra alloure bon-ton e la carica sexy, il pop, la stravaganza, l’eccesso e lo streetswear più spinto. Ci sono, purtroppo, anche delle spiacevoli ricomparse, il brutto e lo sbagliato che tornano a essere cool. Ma questa settimana della moda ha anche voluto sottolineare un luogo comune che ormai abbiamo imparato ad accettare e a prendere per vero: non esistono più le mezze stagioni… o forse neanche le stagioni! Perché la Milano moda donna, in alcune

occasioni, tutto sembrava tranne che una kermesse di sfilate PE: pelliccia, abiti in pelle, sovrapposizioni su sovrapposizioni, stivali al ginocchio, calze e collant, pantaloni che sbucano sotto le gonne, giubbotti e chi più ne ha più ne metta. La Milano Fashion Week è da sempre una delle cornici più importanti dell’industria fashion nel mondo. E anche per questa edizione, le aspettative sono state soddisfatte sia dal punto di vista degli spettacoli e degli eventi che, soprattutto, delle collezioni proposte. Molte sono state le tendenze avvistate in passerella. Questa vuole essere una mini guida ai super trend delle sfilate milanesi primavera estate 2019, che possono ispirarvi, perché no, già per quest’autunno. Quindi pronte ad annotare queste tendenze, alcune sfruttabili fin da ora, per essere “giuste” fin dalle prossime settimane e aggiornatissime e pronte per la prossima stagione calda. E allora, iniziamo!

Milano Moda Donna TUTTI I TREND PE 19 DALLE PASSERELLE DELLA FASHION WEEK MILANESE

MARNI

A cura della CARLOTTA LOMBARDI

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VIVETTA

MSGM

ELISABETTA FRANCHI

ANNAKIKI

AIGNER

ROUCHES E BALZE: ROMANTICHE MA NON SOLO

COPRITI DI PIUME

ANTONIO MARRAS

CALCATERRA

ARTHUR ARBESSER

SIMONETTA RAVIZZA

Per chi vuole sentirsi elegante e raffinata le rouches e le balze sono sempre una buona idea per la stagione calda. Lo dice Vivetta, che nella sua collezione propone abiti, gonne e camicette romantiche con rouches dai colori tenui e Elisabetta Franchi, che presenta un minigonna a balze delicate multicolor pastello. Ma le balze possono anche rendere grintoso un look, come nel caso dell’abito in jenas slavato monospalla di MSGM, o del top verde acceso proposto da Annakiki. Da Aigner invece le rouches si vedono sulle borsette a mano.

“Le piume portano pene” diceva un antico detto popolare. Ebbene, le sfilate milanesi sembrano fregarsene della superstizione e le piume diventano delle vere e proprie protagoniste. Appena accennate, come nel caso di Arthur Arbesser, che le usa sul giromanica di una t-shirt maxi e Antonio Marras, che impreziosisce una giacca kway in tessuto tecnico con piume e applicazioni. Calcaterra le propone più fitte sulla gonna di un abito in retina trasparente, e Simonetta Ravizza rende divertente e glamour un abito-polo bianco con piume pompose rosa sulla gonna. Piume anche sui sabot, come per le scarpe proposte da Missoni.

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RICOSTRU

STELLA JEAN

MOSCHINO

MARYLING

ICEBERG

ERIKA CAVALLINI

TRENCH IT’S ALWAYS A GOOD IDEA

UTILITY PANTS

RICOSTRU

MAX MARA

ICEBERG

ALBERTA FERRETTI

Un capo evergreen che tutti devono avere nell’armadio. Il trench è il classico capospalla per le mezze stagioni. E anche se non esistono più, come abbiamo detto, la moda ce lo propone nelle sue più svariate declinazioni. Nei colori della terra, come da Erika Cavallini con tagli più over, in jeans visto sulla passerella di Maryling, a pois grandi come da Max Mara o a righe da Stella Jean e ancora in pvc trasparente scarabocchiato da un pennarello per Moschino oppure nella versione smanicata di Iceberg.

A metà strada tra i cargo e i pantaloni coloniali, gli utility pants sottolineano un’attitude dinamica e all’insegna della comodità e della semplicità. Adatti per giorno, il lavoro e la sera sono stati il modello di pantalone protagonista della fashion week, presentati da moltissimi brand. Alberta Ferretti li propone nelle tinte della terra, a vita alta abbinati a pizzi sangalli e giubbotti multitasche. Max Mara sceglie la il principe di Galles per renderli più seriosi, in bianco candido a vita alta arricciata per Ricostru, in tessuto tecnico e decisamente più sporty la proposta di Iceberg.

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UJOH

MSGM

JIL SANDER

ELISABETTA FRANCHI

MONOSPALLA CHIC

PURA PELLE

SCERVINO

TOD’S

VERSACE

Per la prossima stagione, riflettori puntati sulle spalle. Scolli asimmetrici e monospalla regalano alla figura una femminilità decisa e super cool. Jil Sander propone un abito nero dalle linee pulite monospalla, con scollo dritto e maniche staccate a diverse altezze. Elisabetta Franchi usa il monospalla per abiti da sera con paillettes e logo, abitino arancione con rouches e drappeggi per MSGM. Ujoh si spinge oltre, creando giacchette con cintura in vita che sembrano tagliate a metà, con una manica sola.

Non è propriamente un materiale da usare con le temperature elevate, ma come abbiamo capito, ormai, nella moda non ci sono più regole e la pelle diventa must have anche nella bella stagione. La cosa ancor più sorprendente, e che ci lascia un po perplesse, è che il trend la vuole in total look. Tod’s la propone in completo giacca e pantalone in diverse tonalità, anche nel blu elettrico. Abito bustier in pelle super attillato per Scervino, Versace invece abbina un top monospalla in pelle azzurra a una mini in pelle rossa. Trend consigliato solo per le più audaci e per chi non soffre di pressione bassa!

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PHILIPP PLEIN

MARNI

EMPORIO ARMANI

ELISABETTA FRANCHI

ANNAKIKI

IRRESISTIBILI CON IL BUSTIER

PITONE MANIA

PHILOSOPHY

ANTONIO MARRAS

VERSACE

BLUMARINE

Non mancano le proposte più sexy, ed il bustier è sicuramente un capo ultra femminile, capace di svoltare ogni tipo di look e farci sentire subito più donne. Il corpetto in paillettes blu e giallo con logo viene reso sporty da Emporio Armani, tanto da sembrare quasi una divisa da cheerleader. Ceruelo, con applicazioni preziose e ampio strascico, il corpetto proposto da Annakiki, più rock e vistoso, con maxi cristalli quello di Philip Plein, in jeans con perline e strass la versione di Elisabetta Franchi. Gli abiti bustier di Marni, dai colori neutri, sembrano quasi un’elegante bozza che deve essere ancora costruita e decostruita.

L’animalier rimane una tendenza solidissima nelle collezioni degli stilisti. Ma per la prossima primavera-estate 2019, a farla da padrone sarà la fantasia rettile. Nei materiali più preziosi ma anche nelle semplici stampe, il pitonato impera sulle passerelle. Marras punta su bermuda con stampa pitone, Versace propone gonne longuette e capispalla pitonati colorati. Blumarine e Philosphy esagerano con il total look: il primo propone un abito lungo con ampi spacchi laterali svolazzanti abbinato a ciclisti della stessa stampa, il secondo, un crop-top con maniche a balze su pantaloni jogger larghi.

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ANNAKIKI

ALBERTO ZAMBELLI

MSGM

LIFE IN PLASTIC… IT’S FANTASTIC!

A TUTTO METAL

GIORGIO ARMANI

GENNY

BYBLOS

Lo vediamo in passerella già da qualche stagione. Vinile, PVC nylon, colorato, trasparente, fluo, il plastic trend non ci abbandona e si declina in molte varianti. Lo abbiamo visto in versione vinile bianco optical nell’abito a collo alto con rouches di Alberto Zambelli abbinato a parigine in lattex. Trench in pvc trasparente con profili e tasche in pelle per Fendi, Annakiki lo propone come bomber oversize verde fluo con maxi balze sulle maniche, MSGM invece usa il pvc per i suoi texani, declinati in diversi colori.

Alle gazze ladre come me che amano tutto ciò che luccica, la MFW ha regalato tanti look dai tessuti metallici e luccicanti. Genny propone un lungo abito da sera con scollo a V platino, Byblos usa l’argento in total look per un giubbotto biker abbinato a minigonna e stivaletti arricciati. Re Giorgio Armani fa sfilare un abito azzurro metallizato con gonna plissé abbinato a un bustier blu in pvc.

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ROBERTO CAVALLI

ERIKA CAVALLINI

BLUMARINE

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FENDI

PRADA

VIVETTA

FENDI

LAURA BIAGIOTTI

A VOLTE RITORNANO (PURTROPPO): CICLISTI E PINOCCHIETTI

Pensavamo fosse una moda passeggera, quando abbiamo visto Chiara Ferragni indossarli quest’estate ci abbiamo sperato. Le passerelle però li hanno decretati un must di stagione. Ciclisti e pinocchietto saranno un vero e proprio cult. I pinocchietti sono stati protagonisti nella sfilata di Prada, in tinta unita e fantasia, Erika Cavallini li rende adatti a un completo con giacca. Laura Biagiotti abbina i cicliti a una maxi camicia fantasia, Blumarine li fa indossare sotto abiti e shorts, in stampa fantasia quelli proposti da Cavalli e in tessuto lucido per Fendi in pizzo da Vivetta. Non serve dire che per indossare questi capi si debba fare un sereno esame di coscienza perché, come saprete, stanno bene a pochissime. Io mi chiedo: quale dei due è il male minore?!


MARNI

JIL SANDER

FENDI

ANTEPRIMA

TREND ALLERT SS19: ACCESSORI - BORSE

TREND ALLERT SS19: ACCESSORI - SCARPE

TOD’S

SPORTMAX

JIL SANDER

Saranno due i modelli di punta della prossima stagione parlando di borse: la maxi bag, da portare a mano, e il marsupio, che continua a essere un must have. Sono tante le borse a mano che si sono viste sfilare in passerella, ma il vero must have di stagione è la maxi bag in cui portare tutto il necessario per sopravvivere a una giornata fuori casa. Il formato extralarge si porta a mano e sottobraccio come vogliono Jil Sander e Marni. Il marsupio si trasforma in una vera e propria cintura chic. Fendi accessoria la sua cintura con porta-smartphone e portadocumenti, multifunzionale, in pelle e materiali preziosi. Più essenziale quello di Anteprima che propone sottilissime cinture con un piccolo borsello piatto, per lo stretto necessario.

La parola d’ordine è flat. Le scarpe viste in passerella sono comode e basse perché si può essere sexy anche rasoterra. Ce lo mostrano Tod’s e Sportmax che propongono sandali decorati con piume, pietre e corde, ma anche i classici sabot. Agli opposti, l’altro trend, invece, vede il platform ancora protagonista. Jil Sander e Ferragamo fanno sfilare ciabatte con maxi plateau stile geta giapponese.

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CRISTIANO BURANI

BLUMARINE

AGNONA

EMPORIO ARMANI

TREND ALLERT SS 19: COLORI

ETRO

SALVATORE FERRAGAMO

N.21

MAX MARA

La palette di colori di questa milano fashion week è stata molto varia. Tra grandi classici, nuove proposte e grandi ritorni, ecco i colori più di moda per la prossima primavera-estate. Bianco in total look. Un grande classico per la bella stagione, elegante e adatto alle giornate più calde, lo hanno proposto in molti tra cui Max Mara in versione trench, camicia, gonna sovrapposta al pantalone e scarpa. Il giallo. Continua a essere un colore super cool, visto in total look sulla passerella di Etro con completo giacca e pantalone. L’arancione. Ecco una novità: l’arancio sarà di moda per la prossima stagione. Lo abbiamo visto sulle giacche di Ferragamo e da Agnona su un completo giacca

e gonna. Il verde acido. Novità assoluta: Armani e Alessandro Dell’acqua per N.21 lo propongono addirittura in total look. E per ultimo, i colori fluo. Un grande ritorno! Colori forti, accesi, vitaminici che mettono subito allegria. Il fluo è stato scelto da Blumarine, che lo propone per l’intimo che si intravede dagli abiti, da Versace nei suoi sandali gialli e arancio, e da Cristiano Burani con un abito da sera in pizzo giallo fluo. ■□

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8 1.Cos - 2.Gucci - 3.Pull and Bear - 4.Bershka - 5.Christian Dior - 6.Thom Browne 7.Zara - 8.Prada - 9.Ermenegildo Zegna - 10.Salvatore Ferragamo - 11.Christian Dior 12.Cazal - 13.Fendi - 14.Balenciaga - 15.H&M Studio - 16.Giorgio Armani

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Autumn in men A cura della DREWSPET

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Le Cerf A con stile tr

Nel cuore delle Alpi ecco una location adatta ai primi venti freddi d’autunno che porta fino a cullare con l’attesa della prima candida neve invernale. Lo chalet Le Cerf Amoureux si trova incorniciato dalle montagne di Megève, a poca distanza dal confine che divide Francia, Svizzera ed Italia, affacciandosi direttamente sul Monte Bianco. Le Cerf Amoureux sembra profumare di bosco, quel pizzico selvatico nel romanticismo del verde, ricco di sorprese, riscalda con i suoi legni di quer-

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cia e di pino facendoci immergere nella cultura locale e coccola con un abbraccio di lana alla vista del panorama. Il grande camino posto nel salone principale dimostra il grande senso di accoglienza della struttura, tipica del paesaggio montano. Il boutique hotel è stato allestito in autentico stile savoiardo proprio utilizzando materiali locali ed accessori che rievocano il passato, non così lontano, come opere d’arte popolare, mobili antichi e libri e attrezzatura sportiva di un tempo. Le pareti

A cura di SIL


Amoureux ra le Alpi

LVIA FABRIS

sono rivestite con boiserie a doghe e i dettagli sempre in finiture naturali vogliono omaggiare l’ambiente circostante per un’esperienza che stimoli i 5 sensi. Anche il gusto non viene trascurato, infatti, lo chef del ristorante all’interno della struttura propone sempre nuovi piatti che vedono come protagonisti i prodotti di stagione. Lo chalet dispone di 11 stanze con proposte interne differenziate in termini di dimensioni e arredo e riportano con continuità lo stile dell’intero edifi-

cio, utilizzando di nuovo tanto legno e pietra uniti a colorazioni naturali del beige ed ai toni caldi della terra, dall’ocra al caramello. La mano del design moderno è intervenuta per accorgimenti di completamento che non vanno a modificare il fil rouge che lo chalet vuole mantenere. In contrapposizione allo stile locale rispolverato, la struttura comprende anche sauna, hammam, idromassaggio ma soprattutto una piscina all’aperto per completare l’esperienza rilassante del visitatore. ■□

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California Dreamin’

tutto quello che BISOGNA sapere su Los Angeles A cura di MARTA ZAMPARUTTI

Ebbene sì, è Successo. Da un lato non ci credo, mi sembra più un sogno sfocato, di quelli che ti ricordi a malapena quando ti svegli. Ma le più di 1700 foto nella mia galleria mi ricordano che invece si, ce l’ho fatta, sono andata in California! Era il mio sogno della vita. Volevo vedere se è realmente come ci mostrano nei film, se l’America è davvero la Terra dalle mille opportunità.

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Sicuramente mi sono fatta influenzare dalle canzoni dei Red Hot Chili Peppers e da tutte quelle che citano “L.A.” come se fosse un paradiso in terra. Detto ciò, per non essere delusa in seguito, ho cercato di informarmi realmente il meno possibile. Quando ho visitato New York, avevo la mia illusione alla “Sex and the City” che ha alterato la mia percezione della città. Per questo mi sono ripromessa di non commettere lo stesso errore e


non lasciarmi sopraffare dalle immagini idilliache che ci propongono sulla California.

SANTA MONICA Devo dirlo, Santa Monica è la mia zona preferita di L.A.. Ci sono la spiaggia, il molo con un parco divertimenti, belle passeggiate tra le palme sul lungomare e la cittadina in sé piena di negozi e bei locali. Ci troviamo nella zona sud, sulla Pacific Coast Highway che conduce alle spiagge più belle della California. Il molo di Santa Monica, comunque, resta l’attrazione principale che regala un’atmosfera quasi magica a ritmo delle onde e della musica del luna park.

Premesso questo, andiamo al sodo. Com’è sta California? La risposta qua si fa articolata. Posso sicuramente riassumere con un tranquillizzante “bella”, tanto per metterci l’anima in pace. È un territorio molto diversificato, sia per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico, che per il grande mix di culture ed etnie che lo popolano. La California, che è circa tre volte più grande dell’Italia, è perfetta per lunghi viaggi in macchina con la musica alta e i finestrini abbassati. Io ho visitato Los Angeles e Laguna Beach, (sì, vicino a Newport Beach di The O.C.). Ho la fortuna di avere un fidanzato nato e cresciuto a LA, che mi ha fatto da guida e mi ha portato negli angoli più nascosti della città. Quindi ora voglio condividere tutti questi segreti con voi e darvi degli spunti per organizzare il viaggio della vostra vita a Los Angeles (se avete il mio stesso sogno) o almeno sapere cosa realisticamente aspettarvi. Nella Pagina affianco. Veduta notturna su Los Angeles. In questa pagina. In alto. Spiaggia di Santa Monica. In basso. I caratteristici canali nella sona residenziale di Venice.

VENICE BEACH Ok, entriamo nel vivo di quello che ci si aspetta da Los Angeles: le spiagge, bitch! Venice Beach è tra le più famose e visitate, e devo dire che vale la pena passarci una giornata. Il lungomare è pieno di negozi di souvenir per turisti, che possiamo tranquillamente bypassare, per andare ad ammirare gli skaters sulla pista in spiaggia. La cultura dello skateboard e del surf (ovviamente) sono molto diffuse in California e ci sono dei ragazzi davvero talentuosi che si sbizzarriscono in acrobazie sulle tavole. La spiaggia in se, poi, è magnifica. Lunga, dorata, fine con un oceano azzurro dalle alte onde che invogliano. Venice Beach non è lontana dalla città in sè: offre una fantastica scappatoia post ufficio. Ci sono anche i “canali” che riprendono la nostra Venezia, nella parte più residenziale. Lo scenario è curioso e particolare. Ville e appartamenti stupendi si ergono sulle rive di un rigagnolo con diversi ponti da cui scattare belle foto ricordo. Certo, nulla a che vedere con ciò che conosciamo dei canali veneziani, ma è sicuramente un luogo affascinante e caratteristico.

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BEVERLY HILLS E RODEO DRIVE Dov’è la casa di Paris Hilton? È la prima cosa che ho chiesto arrivata a Beverly Hills. Il quartiere è davvero come nei film, con queste gigantesche ville lussuose dai cortili curati. È una zona residenziale quindi l’ideale è fare un giro in macchina per le vie, ammirando quelle case che probabilmente non mi potrò mai permettere nella vita, ma vabbè continuiamo a sognare. A Beverly Hills si trova la famosa via dello shopping Rodeo Drive. Tutte le grandi firme sono in questa via e si può tranquillamente entrare in ogni negozio senza comprare nulla e senza essere guardati male dagli uscieri.

MALIBU' Malibù è famosa per l’inizio del surf californiano. Lì è nato e lì è andato migliorandosi. Ci sono molte spiagge sulla costa nella zona di Malibù, per cui bisogna conoscere per sapere dove andare. Little Dume e Big Dume Beach si trovano in una baia vicino ad un promontorio. L’accesso pubblico si trova a Paradise Cove Beach da cui si deve camminare per un tratto sul bagnasciuga, per godere di un panorama stupendo. Un’altra spiaggia tranquilla è Zuma Beach.

J PAUL GETTY CENTER MUSEUM Il mio primo pomeriggio losangelino l’ho passato in questo museo dall’architettura moderna e all’avanguardia. Vanta una vista sui grattacieli della Downtown Los Angeles e dei giardini pazzeschi. Non solo l’arte contenuta all’interno del Getty Center è rilevante, ma anche lo spazio esterno è degno di nota. I giardini sono un’oasi verde di pace e tranquillità dove passare ore a leggere, seduti all’ombra degli alberi. L’ingresso è gratuito per cui se vivessi lì ci andrei probabilmente ogni giorno.

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HOLLYWOOD Se volete continuare a rifarvi gli occhi, Melrose Avenue nel quartiere di Hollywood, è il vero cuore pulsante dello shopping. Ovviamente, non può mancare una visita all’Hollywood Boulevard per vedere le famose stelle delle celebrità. La via è lunghissima ed è piena di club, intrattenimento di ogni tipo e ristoranti. Non vi consiglio di fermarvi li perché sono le classiche “trappole per turisti” con prezzi stratosferici e bassa qualità di cibo e spettacoli. Se avete tempo, puntate la sveglia presto e andate a fare l’escursione di un paio d’ore fino alla scritta di Hollywood! Faticosa, ma ne vale la pena.

DOWNTOWN LA La parte più commerciale, la sede degli uffici, la Wall Street della costa ovest, ecco cos’è Downton LA. Non è l’area più turistica, ma è perfetta per passarci qualche ora, ammirando i futuristici grattacieli. Qua si trova anche il Fashion District, il quartiere della moda, molti itinerari da fare a piedi e il museo LACMA di arte moderna. Ci sarebbero ancora mille cose da dire e da aggiungere… Seguite i miei articoli sul blog di That’s All Trends dove vi racconterò di Laguna Beach e dei consigli su dove mangiare a Los Angeles! ■□

Nella Pagina affianco. Dall’alto. Insegna di Berverly Hills. Spiaggia di Malibù. Vista esterna del Getty Center. In questa pagina. Famosissima insegna di Hollywood. La zona commerciale di Los Angeles: la Downtown.

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In my shoes

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A cura della DREWSPET 1.Adidas 129,95€; 2.Diadora 110,00€; 3.Puma 100,00€; 4.Balenciaga 795,00€; 5.Fila 129,95€; 6.Gucci 790,00€; 7.New Balance 130,00€; 8.Nike 146,00€; 9.Louis Vuitton 550,00€; 10.Reebok 79,95€

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Fashion Room


Sensorial K PHOTO Ray Kay

FIRST ASSISTANT Junseong Bae

STYLIST

Hyejin Kim

M

Juky


Kaleidoscope

MUA

yung Lee

ART DIRECTOR Danny O

SET DESIGNER Juyoung Park



In foto. Abito d’archivio , orecchini KINT, collana KINT.




In foto. Giacca Zara, top d’archivio, orecchini KINT, collana KINT.



In foto. Abito Leviere, orecchini KINT, collana KINT.




In foto. Top e pantaloni d’archivio, orecchini KINT, collana KINT.


In foto. Top d’archivio, gonna Moon Lee, orecchini KINT, collana KINT.



In foto. Giacca Leviere, pantaloni Leviere, orecchini KINT, collana KINT.








In foto. Giacca Ianuarius, orecchini KINT, collana KINT.


LET’S LOOK THE A

through the col

PHOTO & POST PRODUCTION Francesco Maggiore STYLING Andrea Petillo Valentina Fatatis MUA Erisson Mussella MODEL Isis Peene @ Major Models Milano


AUTUMN

lors


In foto. Gilet Marie Rebel, abito Mango, scarpe fila, calze vintage.


In foto. Abito Rhea Costa, maglione 10x10 An Italian Theory.


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In foto. Tuta Rhea Costa, scarpe Fila, cintura vintage.




In foto. Maglione vintage Malagrida, gonna Max&co, scarpe Fila, cintura Rhea Costa, occhiali Ovvo Optics.


In foto. Top Rhea Costa, pantaloncini Bad Deal, scarpe Giuseppe Zanotti, bracciali Peech, occhiali Ovvo Optics.






In foto. Felpa Marie Rebel, camicia 10x10 An Italian Theory, pantaloni Rhea Costa, scarpe Giuseppe Zanotti, occhiali Gspectales.


In foto. Abito blu Rhea Costa, abito giallo Zara, scarpe Fila, cappello H&M.





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intimate body feelings Photo & retouch

Alessandro Cecconi

Mua

Elenora Pintus

model

Raquel Valdez @Major Models Milano

COLLEZIONE

Silvian Heach FW18 SH by Silvian Heach FW18



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Graphic by @silvialagunas

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light up your skin:

Da sempre lente d’ingrandimento sulle tendenze del momento, Instagram detta regole anche in fatto di beauty e makeup. Settembre è per antonomasia il momento dei buoni proposti e della voglia di rinnovarsi per essere al top: in campo beauty la parola d’ordine è risplendere. Profilo da seguire per essere al passo con le novità è sicuramente @sephoraitalia che dà spazio

la bellezza secondo Instagram A cura di FEDERICA LUZZIO a nuovi brand e prodotti al passo con le tendenze. Novità assoluta e osannata è Ole Hentiksen, marchio di cosmesi americano, che punta tutto sulla “clean conscience” e sul cruelty free. Prodotto di punta e degno di nota è la Brightening Gel Crème che attenua i segni d’espressione e garantisce idratazione fino a 24 ore. Regala luminositá all’incarnato e grazie alla vitamina C contribuisce a rimpolpare le rughe e i segni di stress e stanchezza. Complice l’abbronzatura di fine estate, la tendenza più affermata rimane il no-makeup makeup, che riscalda l’incarnato e ne esalta il colorito senza apparire esagerato o studiato. Via libera a fondotinta a base di acqua per un finish leggerissimo e iper naturale, tonalità nude per occhi e labbra, ma il re indiscusso rimane l’ illuminante. In foto. Banana Bright Eye Crème e C-Rush Brightening Crème di Ole Henriksen, disponibili negli store e sul sito Sephora.it.

In foto. La beauty guru @lilhikertay, che vanta più di 167mila followers. La sua signature è proprio una pelle iper luminosa e perfettamente curata.

Che sia in crema, in polvere o stick è il miglior amico di qualsiasi donna che voglia esaltare sapientemente i propri punti di forza. Una sorta di “wake up like this” che cela una consapevolezza di sé ed una sensibilità profonda e potente. Alla base di qualsiasi makeup devono necessariamente essere utilizzati dei prodotti all’altezza della delicatezza della pelle e che ne rispettino l’idratazione. Altro focus su primer ad alta idratazione, su creme viso a base di acidi naturali ed estratti di frutta che donino il giusto apporto di collagene. ■□

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Una collezione di trucchi perfettamente ordinata? e' Facile. e divertente! A cura di CRISTINA CALCIATI

Quando ho un po’ di tempo libero da trascorrere in casa, magari durante una piovosa giornata autunnale, mi piace dedicare qualche ora a riordinare la mia piccola collezione di trucchi. Lo trovo rilassante e in qualche modo creativo. E se siete tra quelle persone che ancora non hanno provato l’enorme soddisfazione di svuotare il beauty case per riscoprirne il contenuto, spero che questo articolo vi convinca a farlo. Tutti i miei prodotti sono sempre stati raccolti in qualche cassetto in camera mia, senza un criterio e senza un metodo preciso. Ciò che avevo era una raccolta confusionaria che mi portava a dimenticare la maggior parte di quello che possedevo. Finivo così per usare solo una piccola parte dei miei trucchi. Questo prima di imbattermi in un vecchio video di Carli Bybel intitolato ‘My Makeup Collection’, caricato 4 anni fa sul suo canale. Dopo il suo, nel tempo, ne ho scoperti altri e altri ancora, e il comun

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denominatore che univa tutti questi ipnotici vlog era l’ordine maniacale. Tutto era organizzato, ben diviso, facile da trovare e da riporre. Vi lascio immaginare: mi sono messa immediatamente all’opera per raggiungere un risultato simile, seppur di dimensioni molto più ridotte. Il primo step irrinunciabile è procurarsi un set di cassettini e ciotoline stile Muji, o Tiger se preferite, per autoconvincerci di poter creare un ordine impeccabile come quello che vediamo online. Per chi colleziona trucchi in modo amatoriale, quindi più per passione e necessità che per motivi professionali, credo che un totale di quattro contenitori diversi sia l’ideale: uno per i prodotti di skin care, uno per i prodotti per il viso, un terzo per quel che riguarda gli occhi, e l’ultimo per make-up labbra.


Questo è il modo secondo me più pratico e comodo per organizzare i vostri trucchi, ed è ispirato proprio alle collezioni professionali. Le truccatrici che mi hanno stimolata ad adottare questo metodo hanno intere cassettiere piene di tesori, sempre rigorosamente divisi per categorie. Certo, con centinaia di pezzi è possibile addirittura dividere per colore, finish, brand o sotto categorie

swatchare tutto, o addirittura provarmelo quando sono in dubbio, per decidere cosa voglio tenere, cosa buttare via, e riscoprire pezzi che non usavo da tempo. Un’idea molto bella a cui pochi pensano è che non è necessario buttare ciò che non vogliamo più, magari sprecando prodotti ancora buoni. È molto più smart donare alle persone che conosciamo e dare così nuova vita a questi oggetti. Ricordatevi però di disinfettare tutto quello che avete già aperto e usato, anche se solo un paio di volte. Lavare i pennelli, tagliare la punta dei rossetti, temperare e immergere nell’alcool le matite sono solo alcuni dei facili accorgimenti che è importante avere prima di passare i trucchi a qualcun altro. Una volta riposto tutto, eccolo lì, il vostro malloppo beauty, piccolo o grande che sia, finalmente riordinato e riamato. Ora che tutto è diviso, andrete a colpo sicuro quando vorrete un determinato prodotto, senza perdere tempo a scavare in una borsetta dove forse non l’avreste mai trovato. L’ultimo consiglio che vi do per esperienza personale per far durare questo agognato ordine più di 10 minuti, è quello di avere un contenitore a parte per i trucchi che usate ogni singolo giorno. Avere quelli che preferite e considerate fondamentali a portata di mano, vi garantirà una beauty routine più svelta e metodica. Lasciare da parte quelli più speciali (ed intendo il rossetto blu che non avete ancora aperto o l’ombretto giallo fluo che avete preso in un momento di follia), renderà l’ordine più duraturo in quanto si tratta di pezzi che toccate con meno frequenza ma vi fa piacere avere.

(ad esempio separare rossetti da lucidalabbra, e burro cacao da tinte e matite). Ma un approccio simile non ha molto senso per chi ne ha una quantità più ‘umana’. Un altro passaggio utilissimo se si vuole fare ordine, è quello di svuotare borsette, tasche, sacchetti e qualunque altro posto dove sappiamo di aver messo dei trucchi. Assicuriamoci di lavorare Io, per esempio, il rossetto blu l’ho già messo ben con tutti i nostri prodotti in un colpo solo: ci da due volte! ■□ una visione più completa della nostra collezione e ci permette di ordinarla davvero una volta per tutte. Dopo aver rovesciato tutto dando vita a una montagna colorata, è ora di prendere delle ardue decisioni. Cosa tengo e cosa butto? Il modo più veloce e ragionevole per fare queste scelte in modo indolore, è ragionare per date di scadenza. Dei 4 rossetti rossi che avete, qual è il più vecchio? Sbarazzatevi di quello che vi ha regalato la vostra compagna di banco delle medie! Non lo avete mai usato e continuerete a non farlo. Inoltre usare prodotti scaduti non è sano per il vostro viso. Io trovo divertente

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Ogni stagione vuole il suo profumo. Dopo le note leggere e fresche dell’estate, l'autunno 2018 ci avvolge con i suoi odori speziati e legnosi, abbinati a quelli dolci e delicati, talvolta floreali. Anche per chi usa da sempre lo stesso profumo, la tentazione di scoprire quali sono i nuovi profumi dell’autunno 2018 è forte. Brand e griffe con le nuove proposte vogliono spingerci a sedurre attraverso i sensi, a vestirci di audacia, per aspirare a una sensualità magnetica e al tempo stesso delicata, con fragranza gioiose, che riescono a dare un tono anche alle giornate più grigie. Se l'autunno da un lato ci circonda con i suoi colori,

Partiamo con una sorprendente novità, JOY By Dior. Un profumo limpido, che ad ogni spruzzo porta sulla pelle un sorriso vibrante di fiori e agrumi, seguito dalla morbidezza dei legni e dei muschi. Nel nuovo Eau de parfum troviano note agrumate date dal bergamotto; la rosa invece, utilizzata in essenza, ne dona note fiorite e il gelsomino ne da’ intensità. Il tutto esplode così in un abbraccio di note calde e cremose tipiche del sandalo e dei muschi. (il 30ml costa a partire dai 65€).

profumare è lascia The Only One di Dolce&Gabbana celebra invece l’unicità femminile. Con ogni spruzzo giunge sulla pelle una fragranza radiosa e gioiosa e al

Tendenze

rosso acceso che sfuma verso l’arancio, verde intenso che si mischia con i marroni della terra, dall’altro ci avvolge con i suoi profumi trasportati dall’aria che si fa’ sempre più fresca. Questa stagione porta con sé sapori, aromi e profumi intensi e avvolgenti. Arance, limoni e mandarini: partiamo con i profumi inebrianti degli agrumi ideali anche per profumare la casa. Fino alle note più speziate, come la cannella, il rosmarino, l’alloro, la lavanda e la vaniglia, vere tipicità dell’autunno che profumano preparazioni culinarie, accessori per la casa e olii essenziali. Perfette anche tutte le fragranze speziate allo zenzero, al legno di sandalo, all’eucalipto, pepe, e sulla stessa scia tutta la gamma degli ambrati, degli orientali e i gourmand.

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tempo stesso sofistica e ipnotica. L'abbinamento inconsueto della violetta e del caffè da’ vita a un esclusivo profumo fiorito e intrigante ricco di contrasti. (Il 30 ml costa a partire dai 66€).

Rimaniamo tra i profumi fruttati con note floreali, con Black Opium di Yves Saint Laurent. Ogni spruzzo rilascia sulla pelle un’esplosione di ribes nero, scorza di mandarino e pera che confluisce nelle sfumature delicate del gelsomino e dei fiori d’arancio. Anche in questa fragranza vi sono note inconsuete date dal profumo dei chicchi di caffè e del muschio bianco: un tripudio di intensità. Inoltre rimanendo in casa YSL potete scegliere di acquistare il nuovo Black Opium Click & Go. Un

A cura di TIZIA


inedito rituale olfattivo che porta sulla pelle le note elettrizzanti del caffè nero abbinate alla fragranza decisa dei fiori bianchi. Questo profumo è rilasciato grazie a un applicatore a penna da portare in borsa ogni giorno. (33€ per circa 200 click).

maison incontra per questa edizione limitata, dedicata alla felicità, una leggenda della Street Art, Lady Pink. L'iconico flacone diventa una vera e propria opera d'arte caratterizzato dal lettering urban. Le "ali della libertà", che adornano il collo del flacone, si tingono per la prima volta di rosa. Acquistando questo profumo potete aiutare la maison a sostenere il progetto Write her Future a supporto di ActionAid per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. (il 50ml costa a partire dai 97,72€).

Gabrielle, Chanel è una fragranza solare, radiosa e luminosa, in cui si uniscono le note di quattro fiori bianchi. Il fiore d'arancio, l'ylang-ylang, il gelsomino e la tuberosa si uniscono per comporre un fiore immaginario. Un floreale puro, quindi. Un fiore solare che porta sulla pelle ad ogni spruzzo note inedite, delicate e sensuali. (il formato da 30 Giungiamo a Mon Guerlain, un tributo alla femminilità moderna, forte, libera e sensuale. La ml costa a partire da 72€).

are un segno di sé. e novità 2018

ANA LEOPIZZI

Il nuovo Miu Miu, Fleur d’Argent eau Absolue, ha una composizione più sensuale rispetto alle versioni precedenti. È caratterizzato da un’opulenta nota di tuberosa bianca, il cui intenso profumo è bilanciato dal muschio. La nuova declinazione olfattiva è fonte di eleganza e di femminilità. Nella base del profumo troviamo anche le note di Akigalawood, molecola chimica che ha come il punto di riferimento l’aroma di patchouli, ricco di sfumature legnose e floreali, impreziosito dalle note della cipria muschiata. (il 30 ml costa a partire dai 64€).

nuova fragranza è fresca, raggiante e gioiosa, e contiene le note fiorite del gelsomino sambac e della lavanda carla, meravigliosamente esaltate da un insieme di note e agrumate. (il 30 ml costa a partire dai 61,85€).

Infine dedicato a tutte le donne che osano, Sì Passione, Giorgio Armani. Con il suo nettare di ribes nero combinato al profumo frizzante della pera, questa fragranza elegante, sensuale e audace è una dedica alla forza, alla femminilità e alle emozioni che evocano la vera passione. Sì Passione combina boccioli di rosa, vaniglia, eliotropio e Segue La Vie est Belle - Artist Edition & Write gelsomino per un profumo floreale fruttato. (il 30 Her Future, Lancôme. La fragranza iconica della ml costa a partire da 62,90€). ■□

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TENDENZE ARREDO per l’Autunno/Inverno 2019 A cura di GIULIA GHIGGI Vivere bene è la parola d’ordine di questo nuovo biennio 2018/19. Lagom è la parola svedese che indica per l’appunto questo stile di vita, basato sulla moderatezza e sul vivere evitando gli eccessi. Questo concetto si traduce in interni dal tipico gusto nordico in cui l’obiettivo non è quello di sorprendere bensì di accogliere. Una casa lagom è una casa in cui tutto è al posto giusto, in cui è stato trovato il giusto compromesso tra il troppo e il troppo poco.

Nell’autunno 2018 avremo senz’altro modo di incontrare tra le tendenze casa materiali naturali e legno non lavorato; interessanti saranno i contrasti tra legno naturale e materiali caratterizzati da colori accesi, dotati di forte carattere.

Lo stile minimale e l’uso di materie prime naturali come il legno, appunto, non è una caratteristica che proviene esclusivamente dal mondo scandinavo, ma anche di quello giapponese: da un’inaspettata fusione dei due nasce lo stile japandi, Si prenderà dunque spunto dallo stile nordico per che si traduce nel campo dell’interior e del décor caratterizzare ambienti accoglienti e caldi, dal de- in pochi pezzi di qualità artigianale, realizzati in sign minimal ed essenziale. Continueranno le carte materiali naturali e imperfetti. da parati sulle pareti, le piante e i tessuti per una casa accogliente e stilosa. Oltre al legno grezzo e naturale, anche il vetro Tornano in auge avvolgenti sedute imbottite con sarà uno degli indiscussi protagonisti della nuova fantasie geometriche anni 70 e tappeti pelosi in stagione: sarà presente il vetro stampato, con texpieno stile anni 80: la parola d’ordine sarà “morbi- ture modernissime e semitrasparenti, ma scopriredezza”. mo anche vetri serigrafati, plissettati, temperati.

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Il ritorno all’utilizzo del vetro coincide con una ripresa dell’uso dei metalli. Una delle principali caratteristiche delle nuove tendenze è sicuramente il ritorno al dorato, non solo per il bagno. Tantissimi saranno i complementi dorati tra cui lampade, rubinetterie, specchi, accessori e piccola oggettistica. Per l’arredo bagno stanno inoltre tornando in voga le piastrelle anni ’50 che ci daranno l’occasione di giocare con colori e forme come elementi decorativi per pareti e pavimenti. Non solo carta da parati e piastrelle: alle pareti bianche si sostituiranno sempre più spesso le pareti colorate, in grado di donare profondità agli spazi e decorare con leggerezza. Inoltre si punta sul grigio: non si tratterà però di un colore freddo, bensì di una tonalità scaldata con una punta di beige in modo da diventare un

perfetto colore neutro di fondo, nel rispetto dello stile Lagom. Oltre al grigio, verranno proposte numerose altre nuance desaturate che spazieranno dal verde, al blu, ai colori terrosi. In questo autunno 2018 la tecnologia accorre in nostro aiuto per migliorare la qualità dell’esperienza domestica: dispositivi e app ci aiuteranno

Una casa lagom è una casa in cui tutto è al posto giusto, in cui è stato trovato il giusto compromesso tra il troppo e il troppo poco.

In foto. Arcipelago Italia.

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a vivere in modo sostenibile e a ridurre gli sprechi energetici. Molte sono le soluzioni che sono state presentate in occasione dell’ultima edizione di Cersaie, salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredo bagno. Tra le tante, soffioni e rubinetti intelligenti, perfetti per contenere il consumo di acqua e di energia.

Ma la tendenza arredo e design 2019 più interessante sarà quella che riguarda l’impiego di mobili fluidi e multifunzionali. Riduzione degli sprechi, riuso, riciclo creativo, fai da te. Sono tutte tendenze in forte ascesa quando si parla di arredo e design non solo per una questione di risparmio o di scelta ecosostenibile, ma perché il lavoro manuale è sempre più visto come un passatempo capace di unire l’utile al dilettevole. Non solo ci permette di esprimere la nostra creatività, ma ci distoglie dai pensieri quotidiani e dalla schiavitù della tecnologia. Ecco allora che oggetti ereditati o provenienti dai mercatini dell’antiquariato rinascono a vita nuova grazie a restyling in colori contemporanei e a nuovi dettagli. E cosa succede quando lo stile antico incontra quello moderno? Nasce lo stile “modernico”! Quest’ultimo da una parte ci tiene legati alla tradi-

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zione e ai ricordi, dall’altra ci proietta nel futuro, creando rotture di forte impatto estetico che, se ben proporzionate e bilanciate, danno quel tocco in più in grado di arricchire l’ambiente e renderlo unico. Ma la tendenza arredo e design 2019 più interessante sarà quella che riguarda l’impiego di mobili fluidi e multifunzionali: un vero spazio contenitivo adattabile a differenti esigenze. Lo scopo è adottare soluzioni salvaspazio intelligenti e di design che siano pratiche e belle da vedere, insomma, un ambiente fluido in continuo movimento, sempre pronto ad adeguarsi alle richieste e alle necessità dell’utente. L’obbiettivo è fare di necessità virtù, in pieno stile newyorkese: le case sono sempre più piccole? Troviamo delle soluzioni ingegnose per renderle belle e accoglienti. Il mondo del web è

sempre più ricco di ispirazioni e progetti sul tema di una casa compatta, con spazi progettati su misura per sfruttare ogni centimetro dello spazio disponibile. Casa compatta, ma non solo. La casa oggi diventa anche spostabile: è la risposta che il design dà a tutta una nuova generazione di lavoratori, quella dei nomadi digitali, professionisti del mondo del web che lavorano viaggiando, che non mettono radici in nessun luogo e che sono in continuo spostamento, e che quindi non hanno una dimora fissa. Il grande interesse mediatico suscitato dalla nuova casa prefabbricata e spostabile dai brand nipponici è la prova di quanto la nostra concezione di abitazione stia cambiando e si stia allargando a nuovi orizzonti. ■□

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A Star is Born Lady Gaga incanta Venezia A cura di SABRINA CAMERRA

La cantante si mette in gioco come attrice nel primo film diretto da Bradley Cooper. La coppia ferma il tempo alla Mostra del Cinema. Del talento e dello charme di Bradley Cooper siamo tutti al corrente. L’attore ha convinto nei ruoli più disparati e i cuori di molte donne si sono sciolti dentro i suoi occhi di ghiaccio. La vera rivelazione è stata la donna che, quest’anno, lo ha accompagnato alla 75° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, fermando il tempo e gli sguardi di fotografi e curiosi. No, non parliamo della splendida Irina Shayk, anche lei avrebbe decisamente vinto facile. L’artista in questione è

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Stefani Joanne Angelina Germanotta, alias Lady Gaga, protagonista della nuova pellicola “A Star Is Born”, diretta per l’appunto da Bradley Cooper e presentata fuori concorso al Lido, poche settimane fa. Mano nella mano, sguardi languidi e sorrisi a profusione, le due star hanno sbaragliato la concorrenza, regalando un red carpet veneziano da sogno. Lui sempre elegantissimo, lei diva assoluta fra le piume rosa del suo Valentino. Che sia nata solo una stella, o qualcosa di più?


A Star Is Born nel suo terzo remake cinematografico Lo ha anticipato con una foto su Instagram che la ritrae in un primo piano acqua e sapone. Senza trucco, capelli sciolti e castani, sguardo fisso all’obiettivo, Gaga è lontana dal fame monster a cui ci aveva abituati. Cosi l’ha voluta Bradley Cooper per il suo debutto come regista in A Star Is Born. “Non ha voluto trucco sul mio volto. Ha scoperto una nuova vulnerabilità in me. In qualche modo, era come se recitassi nuda” dice Gaga in merito. E nuda, in un certo senso, lo è sempre stata, nella sua natura di performer insieme fragile e controversa. Vera, prima di tutto. Fedele a se stessa e al suo pubblico, sempre. Forse proprio per questi motivi la sua prova attoriale convince e commuove, regalando alla pellicola quella naturalezza e spontaneità che è così lontana dallo stereotipo hollywoodiano di perfezione a cui ci si è assuefatti. Nel film Lady Gaga, o meglio Ally, è un’umile cameriera con la passione per il canto e una serie di porte chiuse alle spalle. Jackson è invece una bellissima e famosa rockstar, con il vizio dell’alcool. Sarà l’incontro fra i due a determinare la progres-

siva ascesa di Ally nel mondo dello spettacolo e la nascita di un amore profondo, ma problematico. Il tema dominante del film rimane quello dei predecessori, l’improvvisa scalata verso il successo e la rovinosa caduta, con tutti i drammi e i dolori che ne conseguono. La pellicola è un remake del film È nata una stella, del 1937, diretto da William A. Wellman, ed è il terzo rifacimento, dopo il musical del 1954 e il musical rock del 1976. Lady Gaga veste i panni che già furono di Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand senza sfigurare, anzi, risultando convincente anche nel suo primo ruolo da protagonista in un film. Il suo volto così normale, il suo corpo così lontano dai canoni hollywoodiani attraggono in maniera strana e calamitante, restituendo un senso di identificazione e umanità molto forti. Nella pagina affianco. Scena tratta da A star is born. In Basso. Lady Gaga durante il red carpet a Venezia 75.

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FIVE FOOT TWO: LADY GAGA E I SUOI MOSTRI Non sono i suoi Little Monsters, i suoi devoti fans, la community più fedele e affezionata del mondo della musica. I mostri che da un po’di tempo abitano le stanze di Lady Gaga fanno paura, fanno male ed è stato possibile intravederli anche tra le pieghe del suo Valentino, dietro ai sorrisi, nei flash e negli scatti dei fotografi alla Mostra del Cinema. La Lady Gaga vulnerabile e introspettiva che abbiamo conosciuto con l’ultimo album Joanne si porta addosso tante cicatrici, in corpo e nel cuore. Così diversa e lontana dagli esordi super pop e patinati, la cantante si è svelata piano piano e sempre di più, fino a rimanere completamente nuda ed inerme di fronte al mondo intero. Lo scorso febbraio è stata costretta ad annullare le ultime 10 date del Joanne World Tour, annunciando la notizia su Twitter. “I’m so devastated, I don’t know how to describe it […] I love this show more than anything, and I love you, but this is beyond my control”. Devastata e mortificata, Gaga combatte con qualcosa che è “fuori dal suo controllo” e che prende il nome di fibromialgia. Dei suoi sintomi, di tutta la sofferenza che ne deriva, della paura di non essere più capita, voluta, ma anche di molto altro, parla nel documentario Five Foot Two, andato in onda su Netflix nel settembre 2017. Il film cattura il ritorno della cantante nell’Olimpo

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del pop dopo l’ultimo album e la straordinaria esibizione al Super Bowl, ma soprattutto la segue nei momenti più bui e difficili della quotidianità. La fine dell’amore con Taylor, le smorfie di dolore sul lettino del medico, le lacrime, l’insicurezza, la paura. Si tratta ancora una volta di un’ammirevole e sincera apertura sulla Lady Gaga donna, nascosta, negli anni, dal trucco della performer.


è NATA UNA STELLA: LADY GAGA E LA SUA RIVINCITA Tanto il dolore per la lontananza dal suo amato palcoscenico e dal suo pubblico, tante le sfide che si troverà ad affrontare, ma altrettanta sarà la soddisfazione per quello che, lo speriamo tutti, attenderà presto Lady Gaga alla fine del tunnel. Il primo passo è stato mosso da poco sul red carpet, ed è stato elegante ed autentico, in mezzo ad altre galoppate artificiose e maldestre. A Star Is Born

rappresenta la rivincita, l’occasione di Lady Gaga per tornare e per farlo alla grande (qualcuno parla già di Oscar), in attesa di risentire la sua voce anche alla radio e nei concerti dal vivo. Ad ottobre, correte nei cinema a guardare la donna che ha deciso di affidare il suo sogno ad una stella che nasce, in mezzo a tante stelle (de)cadenti. ■□

Nella pagina affianco. In alto.Cover della soundtrack di A star is born. In basso. Bradley Cooper e Lady Gaga al Festival di Venezia. In questa pagina. Scena Tratta da film.

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Appunti di viaggio Si, viaggiare... meglio senza cellulare! A cura di CRISTINA CAPECE

Nel 1977 Battisti cantava “Sì, viaggiare. Dolcemente viaggiare” e senza sapere cosa fosse uno smartphone diceva già tutto. Consigliava di viaggiare dolcemente, senza troppi fastidi insomma.

Viaggiare senza cellulare è una figata che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Sulla base delle mie due esperienze vi spiego i tre motivi per cui bisognerebbe viaggiare smartphone-free.

Disintossicazione

I primi momenti non saranno facili. Sentirsi le mani vuote è destabilizzante. A volte proverete la sensazione del “mi manca qualcosa non so cosa”, un malessere latente insomma. Non so quante volte ho fatto per prenderlo dalle tasche o dalla borsa

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ma il secondo giorno già era dimenticata della sua esistenza. Nessuna foto da scattare, nessun messaggio e nessuna rottura. Un po’ di vuoto/smarrimento iniziale ma la pace e la solitudine che ne derivano sono davvero apprezzabili.


Liberta

Avrete molto più tempo per godere delle meraviglie che vi circonderanno in prima persona e non attraverso una lente. Non ricapiterà più di essere in quel posto, in quel momento con quelle persone o da soli, quindi un bel respiro e godetevi l’attimo fino

in fondo senza altri pensieri o affari per le mani. Certo, un peccato non poter condividere una cascata del Niagara qui o un grattacelo là ma io li ho nel cuore e voi andateci e basta.

Godersi il Viaggio

Essere dall’altra parte del mondo e scollegati dalla realtà non capita tutti giorni, quindi vedete di coglierla come un’opportunità e non come una sfiga. La prima sensazione che ho avuto è stata paragona-

bile a una liberazione totale. Niente contatti, niente ricerca del wi-fi, niente ansia da ricarica. Mi sono tolta un peso e ho viaggiato più leggera e spensierata, provare per credere.

N.B.

Ovviamente non sto dicendo che il cellulare non compagno di viaggio ne ha uno a disposizione il faccia comodo in viaggio, magari per controllare gioco è fatto. Lo utilizzerete per le emergenze o in strade o altro ma vi assicuro che troverete facil- caso di bisogno. ■□ mente delle soluzioni alternative. Se poi un vostro

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70 anni di Porada A cura di ALESSANDRA LINO

Porada nasce dall’amore per il legno massello lavorato con abilità artigianale da chi sa trasformarlo in un’opera d’arte. Fondata nel 1948 da Luigi Allievi, è un’azienda familiare che oggi vede al suo interno la terza generazione. La componente umana è da sempre una prerogativa da preservare: basta recarsi nella sede di Cabiate per percepire l’atmosfera di partecipazione e di collaborazione che si respira all’interno, qui tutti si sentono a casa! Dall’anno di fondazione il legno massello è sempre stato l’anima delle collezioni Porada, che nel tempo si è intrecciato con altri materiali, dal marmo, al metallo e al cristallo. Tanti i prodotti realizzati in settant’anni di attività e molti dei quali sono diventati icone del design italiano nel mondo: basti pensare a Garbo, la sedia dal caratteristico bracciolo a motivo classicheg-

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giante oppure alla sinuosa Anxie, la sedia dalle inconfondibili gambe sagomate e affusolate. E ancora Ubiqua, la libreria e porta tv con montanti in metallo che richiama lo stile vintage degli anni Cinquanta e Infinity, il tavolo in cristallo con il suo basamento scultoreo in legno. Tuttavia la chiave, che ha permesso all’azienda di affermarsi nei mercati internazionali, è indubbiamente la capacità di trovare per ogni oggetto il giusto equilibrio tra forma e funzione, insieme al gusto evoluto e moderno ma, al tempo stesso, sobrio ed essenziale, che ha portato alla realizzazione di pezzi destinati a durare nel tempo. Sempre proiettata al futuro e in continua ricerca, l’azienda Porada ha arricchito le sue collezioni fornendo arredi contemporanei per ambienti sia residenziali che contract. Quest’anno, in occasione del settantesimo anniver-


sario della fondazione di Porada, le celebrazioni sono iniziate nel proprio consueto stile aziendale: niente fanfare, ma solo prodotti, a raccontarne la storia. Così il 2018 è per l’azienda Porada un anno speciale, in cui ricordare le origini, ma al contempo è carico di sfide verso gli obiettivi futuri. Nella scorsa edizione del Salone del Mobile di Milano l’impresa brianzola ha presentato una collezione arricchita e rinnovata, accanto a tre pezzi storici reinterpretati e rivisitati proprio in occasione del settantesimo anniversario. Sempre in questa occasione Porada ha realizzato una profumazione per ambienti, presentata in un packaging le cui linee e

colori rispecchiano il proprio brand. Tra le novità, in fatto di festeggiamenti, c’è l’apertura del nuovo showroom in via Borgospesso 18 a Milano. Una nuova sfida di 100 mq nel cuore della città per celebrare il prestigioso traguardo, in cui verranno esposti solo i pezzi più rappresentativi delle ultime collezioni. ■□

Nella pagina affianco. Sedia Anxie. In questa pagina. In alto. Ubiqua, libreria e porta TV. In basso. Tavolo Infinity.

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Radio TATs best of 1

Thegiornalisti New York

3

2

A cura di TESS MATOZZA

Drake

In My Feelings

9

10 Matt Simons

We can do better

Silk City, Dua Lipa, Mark Ronson, Diplo Electricity

4

George Ezra Shotgun

5

Calvin Harris ft Sam Smith

6

Promises

Florence + The Machin Hunger

7

Gemitaiz feat. Coez Davide

8 The Kooks

No Pressure

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Robinson

Medicine “Settembre col bene che ti voglio…” Un attimo, è Luglio il mese corretto. O per lo meno così cantava Riccardo del Turco. Ma noi vogliamogli bene lo stesso a questo settembre, che tutti lo considerano il “lunedì” dell’anno. Settembre, invece, è solo un secondo gennaio perché agosto è solo un secondo dicembre. Forse perché ci portiamo dietro le reminiscenze del primo giorno di scuola che ritornava puntuale dopo 60 giorni di vacanze. Vogliamogli bene a questo settembre, perché, in fondo in fondo, lo fa per noi a ritornare e darci la carica e l’energia per iniziare nuovi progetti e nuove esperienze. E soprattutto si “mette in mezzo” per creare una nuova fantastica attesa della prossima vacanza. Come recita il saggio spot della Campari: “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”. E allora che si fa? Lo ignoriamo questo settembre? Perdendoci la bellezza delle prime foglie secche, del ritorno del giubbotto di jeans, del September Issue di Vogue e di quel nuovo paio di scarpe che è sempre di buon auspicio per ricominciare col piede giusto. Vogliamogli bene a questo settembre che si porta via tutta la musica reggaeton dell’estate e fa passare in radio nuovi singoli di cui innamorarsi la mattina al semaforo. Noi siamo contenti che settembre sia di nuovo qui, e non solo per le fashion week, ma perché abbiamo voglia di comprare il pull maculato e il pantalone di velluto; di passare dal nuovo Starbucks a Cordusio; di mettere le cuffiette bluetooth e ascoltare una nuova playlist. La playlist dei nuovi inizi. ■□


Graphic by @silvialagunas

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L’inizio della scuola, si sa, ha i suoi pro e contro. Se da un lato Settembre porta, finalmente!, una ventata di freschissime novità, per dar vita ai nuovi progetti ti toccherà faticare, e faticare parecchio. I pianeti, per te, rappresenteranno un corpo docenti confuso: mentre Giove ti sceglierà come suo cocco, Saturno sarà di bacchetta facile. Marte chiederà da te concretezza e impegno ma Urano e Venere, al contrario, ti inciteranno allo svago e al divertimento. Vedi un po’ te, caro Ariete, a quale tra gli astri preferisci dar ascolto.

La scuola sta per ricominciare, ma tu lo sai già. Pratico e concreto come sei, hai già acquistato tutti i libri richiesti. Beh, amico Toro, io da brava Lucignolo ti consiglio di lasciarli marcire dentro lo zainetto. Il cielo ti ha preparato un autunno pieno di vita, piaceri e divertimenti. Cosa ne dici di alzare il sederino dal banco e correre a giocare in cortile? Seduta all’altalena troverai Venere, pronta a svelarti il modo per goderti l’amore, quello che fanno i grandi. Per spassartela davvero, però, ti toccherà trovare un nuovo compagno di giochi, le relazioni dello scorso anno sanno di vecchio.

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Gemelli

Toro

Ariete

i segni Sei l’unico che ha terminato tutte le versioni assegnate per le vacanze. Ma, Gemelli, quello che ti aspetta è un autunno all’insegna del relax. Se non sai come ci si riposa, caro il mio perfettino, segui Mercurio, persino lui ha deciso di rallentare. I tuoi ansiosi piedini fremeranno dalla voglia di fuggire verso il prossimo obiettivo, ma è solo procedendo adagio che riuscirai a scorgere le grandi opportunità che i pianeti hanno in serbo per te. Tieni gli occhi ben aperti, e non lasciarti distrarre dal belloccio della classe, tanto l’amore per te non arriverà prima di dicembre.


di Mafi L’anno scorso, gli occhi del severo prof Saturno non erano che per te. Eri il suo grande progetto e hai dovuto faticare parecchio per non deluderlo. Quest’anno le sue attenzioni saranno rivolte altrove, puoi ricominciare a respirare: sei libero! Non sarai più sotto i riflettori. Quest’autunno, Cancro, ti toccherà il ruolo di co-protagonista. Venere ti rende empatico, saggio ed emotivo. Sarai il compagno di banco che tutti voranno avere. Ecco perché potrai valutare quali siano davvero le persone che vuoi vicino. Non hai bisogno di riserve, meriti di avere al tuo fianco un vero campione.

L’anno scorso sei stato lo studente perfetto: borse di studio, medaglie e riconoscimenti, hai ottenuto tutto ciò che volevi. Quest’anno, fermati. Ambizioso Leone, le stelle ti invitano alla riflessione. Siediti a gambe incrociate, ascolta musica new age e recita un mantra indiano. Analizza il tuo percorso, ammira i traguardi raggiunti. Giove, vero maestro zen, sarà al tuo fianco per insegnarti a guardare la vita con positività. Mentre Venere, tra una posizione yoga e l’altra, ti troverà una sfilza di volentorosi amanti con cui rallegrare un po’ la vita monastica.

Vergine

Leone

Cancro

A cura di MARIAFRANCESCA MORO

La tua pagella vanta una sfilza di 10 ma tu non sei contento. Negli ultimi mesi la tua autocritica ha raggiunto grandezze ineguagliabili. Smettila di essere un lagnone, hai un team di tutor pronti a lavorare per far diventare i tuoi sogni realtà. Forse non l’hai ancora capito, ma questo è il tuo anno. Se vuoi una cosa, valla a prendere, non c’è bisogno di tentennare ancora. Rilega la prudenza in un cassetto assieme alla Moleskine dello scorso anno, e buttati a capofitto in favolose avventure. Ci pensa Plutone a suggerirti i sogni più fantasiosi.

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Se dovessimo paragonare il tuo autunno a un periodo scolastico, sarebbe la fine del liceo. Questo per te, Scorpione, è il momento di scegliere la facoltà universitaria da intraprendere. Non è una scelta facile, soprattutto dopo questi ultimi mesi, passati a concorrere per il premio di più indeciso dello zodiaco. Sei incostante, mai soddisfatto. Eppure Saturno sta provando a dirtelo da tempo: puoi farcela e devi farcela, senza l’aiuto di nessuno. Non lasciarti influenzare da quell’oca della tua compagna di banco. Segui il tuo istinto, prendi una strada e non voltarti più indietro.

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Sagittario

Scorpione

Bilancia Sei uno degli allievi più brillanti, ma non ne sembri convinto. Hai sempre la risposta giusta, ma non alzi la mano per paura di sbagliare. E di errori, in effetti, negli ultimi mesi ne hai fatti parecchi. Ma solo perché era così che doveva andare, ogni brutto voto aveva uno scopo ben preciso. Di note sul registro, sta tranquillo Bilancia, non ne arriveranno più. Sei al sicuro adesso. Hai Venere dalla tua che, assieme a Giove, mostreranno ai tuoi miopi occhietti i grandi talenti che possiedi. Tipo quello di stringere amicizie, persino con i più timidi della classe.

I compiti per le vacanze li hai persi in gita in barca. Hai trascorso l’intera estate a giocare, ma le ferie sono finite. Caro Sagittario, è giunta l’ora di tornare a fare la personcina responsabile. Il che non vuol dire che smetterai di divertirti. Impegnarsi in qualcosa di utile può essere altrettanto spassosso di una partita a beach volley. Iscriviti a un corso di pittura, impara una nuova lingua, diventa un cake designer. Marte ti mette a disposizione l’energia di un vulcano, non sprecarla. Prendila e impiegala fino all’ultima goccia, ma scegli con cura la meta da rincorrere.


La pagella dell’anno scorso accostava il tuo nome all’aggettivo diligente. Marte nel tuo segno ti ha costretto a, a sottostare alle regole. Adesso che il pianeta rosso ha cambiato orbita, però, sei pronto a tornare a essere il solito monello. Ciao ciao senso del dovere, questo per te, vivace Acquario, sarà un anno all’insegna dell’avventura. Nello zaino, non metterci i libri ma la curiosità delle vacanze. Esplora quel che ti sta attorno così come da turista hai esplorato terre straniere. E se nel frattempo combini qualche guaio, chissene, non sei fatto per essere un bravo bambino.

Pesci

Acquario

Capricorno L’anno scorso, ti sei aggiudicato il titolo di più rompipalle della classe. Hai passato gli ultimi mesi a litigare con tutti, persino con te stesso. Sempre impegnato a inseguire regole e principi pesanti e insostenibili. Quest’anno, Capricorno, la materia in cui dovrai studiare di più sarà la leggerezza. Devi imparare a essere leggero. Basta con tutte queste regole, impara a godere dell’incertezza. È proprio nel momento in cui penserai di non sapere cosa fare che scoprirai quel che sei in grado di raggiungere.

L’anno scorso, nessuno ti ha invitato al ballo di fine anno. Emarginato dai compagni di classe, hai avuto la sensazione che nessuno ti capisse. Anche fosse così, caro Pesci, non me ne farei un cruccio. Non hai bisogno di amici quando c’è Saturno a coprirti le spalle. Qualsiasi cosa tu voglia, quest’anno potrai ottenerla. Lo avevo detto a Gennaio, lo ripeto adesso: sei il segno più fortunato del 2018. Ma per avere successo non basta essere fortunati, bisogna anche e soprattutto rendersi conto di esserlo.

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