TATs Webzine N°6 - Gennaio '19

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EDITORS IN CHIEF Petrungaro Mariarosa Rigo Ludovica

HANNO COLLABORATO Albi Alessio - Arsene Tiberiu - Battisti Hilary - Beto Maia Bonfanti Carlotta - Bonsignori Camilla - Calciati Cristina - Camerra Sabrina Capece Cristina - D’Antonio Valentina - Dumitrache Loredana - Elsa Fabris Silvia - Ghadimi Margia - Hood Marvin - Kaliny Melo Liverani Alessandra - Lombardi Carlotta - Marcarini Camilla Matozza Tess - Mendoza Gabo Lopez Y Raziel - Moro Mariafrancesca Nausica Ellen - Nieto Suzieh - Paduraru Traviata - Petillo Andrea Petrungaro Mariarosa - Petrescu Raluca - Rigo Ludovica - Sidcley Santos Smaldone Giorgia - Tavola Simona - Terranova Delia Zamparutti Marta - Zepeda Alan - Zernick Irene

ART DIRECTION Petrungaro Mariarosa

IN COPERTINA Fotografo - Tiberiu Arsene Retoucher - Loredana Dumitrache MUA - Traviata Paduraru Modella - Nausica Ellen

REDAZIONE Fashion - ludovica.rigo@thatsalltrends.com Beauty - beauty@thatsalltrends.com Art - art@thatsalltrends.com Design - design@thatsalltrends.com Cinema - cinema@thatsalltrends.com Travel - travel@thatsalltrends.com Music - music@thatsalltrends.com www.thatsalltrends.com 20144 MILANO Via Tortona 20 info@thatsalltrends.com

Dove puoi mandare i tuoi scatti? talent@thatsalltrends.com

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indice 8.

40.

Cosa ti sei perso

a Woman

10.

a Temptation

Arrivederci BB

54.

La vita e i film di Bernardo Bertolucci

Hypnotic Night

The Day After

INTENSE feelings

Let it snow

Speciale Beauty: Prodotti amati nel 2028

14. 16. 18.

BANKSY: ARTE CHE DIVENTA PROTESTA

64.

74.

o di cui vi innamorete presto

78.

20.

Make-up Stores

Wish List

I Lunapark del Beauty

Behind the Brand: Chromosome6

Il Legno prima dell’Inverno

Cherofobia

Beauty Inspo

fa paura la Felicità

A quali make up artist di Instagram ispirarsi

C‘ERA UNA VOLTA

APPUNTI DI VIAGGIO:

22. 24. 29.

84. 86. 88.

30.

Sport invernali: 5 mete

Vita in Movimento

per rimettersi in forma dopo le feste

L’altra mia pelle

L’EVOLUZIONE DELL’HOSPITALITY

Foglia d’Acanto

Tarallini

32. 33. 34.

90. 92.

il potere (e la bontà) di un piatto povero

Il design del paradiso sottomarino

96.

The Muraka

RadioTATs

It’s holidays time!

Le stelle di Mafi

36.

98.


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COSA TI SEI

PERSO A cura di LUDOVICA RIGO

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1. Lo Show di Victoria’s Secret quest’anno ha visto per l’ultima volta la partecipazione di Adriana Lima, l’angelo ha infatti appeso le ali al chiodo dopo più di 10 anni di attività. 2. Inside Magritte Emotion Exhibition è la mostra ospitata presso la Fabbrica del Vapore a Milano da 9 ottobre 2018. 3. Pantene lancia la sua campagna #stophairshaming per celebrare la bellezza della diversità. 4. Venezia ha aperto le sue porte alla 75° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Tra i grandi attesi la bellissima Bianca Balti che accompagnata da Elio calca il red carpet della premiere The Sisters Brothers. 5. Uno dei classici più amati di tutti i tempi torna alla ribalta e diventa campione di incassi. Il Ritorno di Mary Poppins dialoga con il l’originale ma cerca un nuovo pubblico. 6. Baby. Attesissima e originale Netflix, la serie tv prende spunto dallo scandalo delle baby squillo dei Parioli e vede come protagoniste le talentuose Alice Pagani e Benedetta Porcaroli. 7. Elisabetta Franchi celebra il suo 20° anniversario come solo lei sa fare. La designer ha infatti deciso di creare una capsule collection di dieci abiti che ripercorrono la sua storia in un’unica sfumatura: il rosso lacca. 8. Cesare Cremonini ha suonato per ben tre volte a Milano. Dopo le date del 9 e 10 novembre, il cantante bolognese è tornato al Mediolanum Forum il 16 dicembre. 9. È uscito nelle sale il tanto atteso film sulla vita di Freddie Mercury “Bohemian Rapsody” che racconta i primi quindici anni della famosa band rock dei Queen. 10. Gucci presenta, sulla scia della campagna Pre- Fall 2018, la sua Primavera-Estate 2019 a Parigi. A Febbraio la storica Maison tornerà a sfilare a Milano. 11. “The more hate you were, the less you care” è questo lo slogan che ha accompagnato l’uscita della collezione HAUTE COUTURE di Diesel che ha costruito tutta la linea trasformando l’odio in qualcosa di costruttivo. 12. 26 e 27 settembre si è tenuto presso lo show-room Microsoft Beauty Gives Back, l’evento di beneficienza organizzato dalla Onlus La forza e il sorriso. 13. Una poesia recitata, una canzone che parla di dolore ma anche d’amore. J- Ax commuove l’Italia con una canzone dedica al figlio tanto desiderato. 14. Il topo più famoso del mondo compie 90 anni e coinvolge nei suoi festeggiamenti tutto il mondo. Per una settimana Topolino, l’icona più amata di sempre ha coinvolto grandi e piccini con capsule collection, eventi e tante altre proposte. 15. Giovedì 13 Dicembre vince la finale di X Factor, presso il Mediolanum Forum, Anastasio il rapper che ha saputo distinguersi per originalità ed empatia. ■□

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Arrivederci BB

La vita e i film di Bernardo Bertolucci A cura di SIMONA TAVOLA

Qualche settimana fa ci ha lasciato uno degli ultimi maestri del nostro cinema Bernardo Bertolucci. Il regista italiano, che ha “scandalizzato” tutti con Ultimo tango a Parigi, è morto a Roma, per un tumore, il 26 Novembre all’età di 77 anni. Primogenito del poeta Attilio Bertolucci, passa la sua infanzia nella campagna della Bassa Padania, per poi seguire le orme del padre iscrivendosi al corso di Laurea in Lettere a Roma presso l’Università La Sapienza. Ma da lì a poco lascia la poesia per il cinema, Bernardo era vicino di casa di Pier Paolo Pasolini con cui nel 1961 esordì come assistente alla regia del Accattone. Già da ragazzo all’età di 15 anni, si era cimentato dietro la macchina da presa, girando dei brevissimi corti con una cinepresa da 16 mm dove mostrava la morte di un maiale nella nebbia parmigiana. Ma il vero debutto alla regia avviene nel 1962 con La commare secca, il suo primo lungometraggio ma su

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In questa pagina. Dall’alto. Locandina del documentario Bertolucci on Bertolucci di Walter Fasano e Luca Guadagnino. Bernardo Bertolucci e Marlon Brando sul set di Ultimo tango a Parigi. Il maestro e l’allievo Luca Guadagnino a Maggio al Salone del Libro.

soggetto e sceneggiatura di Pasolini che racconta l’omicidio di una prostituta a Roma. Nel 1964 esce Prima della rivoluzione con cui inizia a seguire una sua idea personale basata sull’individualità di persone che si ritrovano di fronte a bruschi cambiamenti del loro mondo a livello esistenziale e politico. Il regista torna nelle terre dove è cresciuto, portando sullo schermo il dramma di un giovane della borghesia agricola. Fabrizio dopo il suicidio di un suo caro amico inizia una controversa relazione con sua zia Gina di Milano. Questo secondo film fu proiettato in anteprima al 17°Festival di Cannes nella Settimana Internazionale della Critica, da qui inizierà un sodalizio tra Nella pagina accanto. In alto. Bernardo Bertolucci con i registi Jean-Luc Godard e Pier Paolo Pasolini. In basso. Bernardo Bertolucci nel 2013 con la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Bertolucci e il festival di cinema francese. Sulla scia dell’ambiguità dell’essere umano segue Partner nel 1968 e l’anno dopo partecipa a Vangelo 70, un film collettivo, dove si vuole rappresentare una rilettura laica dei testi evangelici. Formato da cinque diversi episodi diretti da altrettanti registi come Carlo Lizzani, l’amico Pasolini, il parigino Jean-Luc Godard e Marco Bellocchio, l’episodio di Bertolucci è Agonia, che si ispira alla Parabola del fico sterile. Nel 1970 escono Il Conformista e Strategia del ragno ma la fama mondiale arriva nel 1972 con il già citato Ultimo tango a Parigi. Film che segnò un’epoca suscitando un grande scandalo, che subì, anche dopo l’uscita nelle sale e il successo al botteghino, varie censure oltre al sequestro e un processo nei confronti del regista. La trama la conosciamo tutti: una Parigi degli anni Settanta, dove una ragazza e un uomo, sconosciuti fino a quel momento intraprendono una relazione solamente sessuale. Per Jeanne e Paul, interpretati da Maria Schneider e un affascinante Marlon Brando, il sesso diventa l’unica risposta al conformismo del mondo circostante. Dopo qualche anno dal successo internazionale Bertolucci presenta fuori concorso al 29° Festival di Cannes il dramma storico Novecento. Ambientato nella sua amata Emilia, assemblea un cast stellare raccontando le vite e l’amicizia tra il ricco Alfredo, l’attore Robert De Niro e il contadino Olmo, il francese Gerard

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Depardieu all’interno dei conflitti sociali tra fascismo e comunismo. Negli anni Ottanta la vera consacrazione a Hollywood, gira in Cina il kolossal L’Ultimo Imperatore con cui si aggiudica nel 1988 numerosi premi tra cui ben nove Premi Oscar, nei quali si porta a casa il più ambito di sempre quello per la Migliore Regia. Nel 1990 invece è la volta della trasposizione cinematografica del romanzo omonimo Il tè nel deserto e tre anni più tardi di quella di Piccolo Buddha. Nel 1996 torna in Italia, in Toscana dirige una giovanissima Liv Tyler in Io ballo da sola e nel 1998 esce L’Assedio, interamente girato a Roma. Negli anni Duemila vola a Parigi dove ambienta uno dei suoi ultimi più grandi successi The Dreamers- I sognatori. Celebri sono le citazioni cinematografiche, come la corsa dei tre giovani protagonisti all’interno del

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Louvre, ma anche le scene di sesso con il menage a trois tra i due fratelli incestuosi e il loro ospite americano. L’ultimo film girato dal Maestro Bertolucci e’ Io e Te, trasposizione del libro di Niccolò Ammaniti che è uscito nelle nostre sale nell’Ottobre del 2012. La sua ultima e recente apparizione pubblica risale a Maggio di quest’anno, durante la manifestazione torinese dedicata all’editoria al Salone del Libro. Per l’occasione Bertolucci ha raccontato e si è confrontato con Luca Guadagnino, l’unico che si può ritenere il suo allievo. Infatti nel 2013 con Walter Fasano, suo collaboratore da anni, ha girato un documentario sul suo maestro intitolato Bertolucci on Bertolucci. ■□ In foto. Una scena tratta da The Dreamers- I sognatori con per protagonisti Michael Pitt, Eva Green e Louis Garrel.


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A cura di DREWSPET

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Let it snow! A cura di CARLOTTA LOMBARDI

Arrivato l'inverno, molte di voi non vedranno l’ora di passare qualche giorno in alta quota. Ma come vestirsi per combattare il freddo della stagione con stile?! Tranquille, siete nel posto giusto: ecco a voi i nostri fashion tips cui non potrete proprio fare a meno.

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Piumini XXL Ebbene si, per anni abbiamo dovuto trovare una soluzione calda all'anti-estetico piumino e finalmente l’abbiamo trovata. Quest'inverno torna prepotentemente di moda nella sua versione oversize. Adattissimo per la montagna, per le piste da sci ma anche in città.

PINKO PER INVICTA

R13 HOUSE OF HOLLAND

Eco-Fur bianca Le pellicce ecologiche sono un must già da qualche anno. Da sfoggiare in ogni occasione, sono comode, calde e danno quel tocco in più all'outfit, anche in montagna. E quest'anno potrete osare con il bianco. Non più considerate sinonimo di snobismo, dal pelo lungo, stile mongolia, a quello corto, le pellicce bianche fanno subito vacanze di Natale e si prestano a essere indossate per ogni occasione. Attente alle proporzioni: l'effetto uomo delle nevi è dietro l'angolo!

STELLA MCCARTNEY

Maglione mania Finalmente la moda quest'anno strizza l'occhio anche alle donne freddolose sdoganando i maglioni. A collo alto, oversize, corti, con filati preziosi e ricami, si abbinano con tutto e sono perfetti per le giornate in montagna e sugli sci. I più trendy sono quelli con stampe animalier, con i cartoon, con motivi geometrici e astratti dal sapore gipsy, ma anche quelli old school con disegni che ricordano paesaggi alpini.

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CHANEL

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MARC JACOBS

Vinil, metallic e colori neon Alzi la mano chi non ha ancora acquistato un capo in vinile?! E' sicuramente il tessuto di maggior tendenza della stagione e lo si può utilizzare anche in montagna, sostituendo i classici leggins con dei pantaloni o jeggins in vinile. E per essere notate anche sulle piste da sci? Optate per completi, giacconi e tute metallizzate o dai colori neon, di ispirazione anni ‘80.

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FILA

FEDERICA TOSI N°21

Fasce per capelli Le abbiamo viste in passerella, le fasce per i capelli più in voga sono quelle logate o con applicazioni e decorazioni preziose. Ma la vostra attenzione sarà sicuramente stata catturata dal passamontagna. Ebbene si. Se fino a ieri pensavate fosse adatto solo per le sciate sui ghiacciai o per i rapinatori, questo inverno, il passamontagna diventa una super tendenza. E' sicuramente utile per affrontare le temperature più rigide ma, per non sembrare un malintenzionato, punta sui modelli colorati o con applicazioni in pelliccia che lo rendono più eccentrico e divertente.

MONCLER

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GUCCI

Stivaletti da trekking e chunky sneakers Anche se non siete amanti del trekking, questa stagione propone come scarpa must have lo stivaletto da montagna. Adattissime sulla neve ma da usare anche in città sotto gonne e pantaloni abbinate a calzini sportivi. E ancora le chunky sneakers, le più in voga dell'ultimo periodo. Anche queste si ispirano agli scarponcini da montagna e sono alte, corpose e corazzate. Per essere comoda, fashion e pronta a scalare anche le vette più impervie. Fasce per i capelli e... passamontagna? ■□

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Dal Picasso di Guernica al Guttuso di Corrente, vi sono artisti la cui opera è sempre stata piegata a fini più alti. Esiste una forma d’arte concepita per diventare protesta, non violenta ma assordante. Oggi, in cima all'Olimpo di chi fa arte per protesta c'è lui: Banksy. L’identità del maggiore esponente dell’odierna street art è ancora sconosciuta. La street art di Banksy è di natura satirica e sovversiva, le sue opere combinano un umorismo oscuro con graffiti eseguiti con la tecnica dello stencil e i suoi murales di critica politica e sociale sono apparsi su strade, mura e ponti di città in tutto il mondo. Le sue opere con un

taglio ironico e satirico trattano tematiche quali le assurdità della società occidentale, la manipolazione mediatica, l'omologazione, le atrocità della guerra, l'inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali. Per veicolare questo messaggio viene fatto ricorso a un'ampia gamma di soggetti, quali scimmie, topi, celebri ormai i suoi rats, poliziotti, ma anche bambini, gatti e membri della famiglia reale. Manipolando abilmente i codici comunicativi della cultura di massa, Banksy traspone questi temi atroci in opere piacevoli e brillanti, in grado di sensibilizzare i destinatari sulle problematiche proposte e di trasformare il tessuto urbanistico delle

BanKSy: Arte che

città occidentali in luogo di riflessione. In tal senso, gli stencil di Banksy sono permeati di un un'estetica diretta e intelligibile che li sottrae alla marginalità e li restituisce alla fruizione di chiunque. La forte incidenza sociale del suo stile rende le sue opere leggibili anche da bambini. Altra originalità dello stile di Banksy è la sua capacità di giocare sull'esito non scontato dei presupposti narrativi: la linearità delle sue figure, infatti, è sovvertita dalla presenza di elementi di dissonanza, che non alterano la comprensibilità del messaggio, bensì ne rinforzano il sapore sarcastico e sovversivo. È giocando con le contraddizioni impreviste e imprevedibili che si palesa l'ironia di Banksy, e che l'opera si carica di forti connotazioni artistiche. C'è chi dice che le

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sue provocazioni siano la nuova frontiera dell'arte pop, anche se a colpire è spesso lo stratosferico valore commerciale dei suoi graffiti, realizzati per lo più sui muri delle città dove sceglie di esibirsi a sorpresa. Ma ridurre Banksy a una mera questione di mercato è un errore, esattamente come leggere la sua ironia come qualcosa di estraneo all'arte. Per cogliere la vera essenza di Banksy bisogna soffermarsi sulla sua storia. Il mistero sulla sua identità, che è parte del fascino che esercita, lascia trapelare alcune cose. Sappiamo per certo che Banksy è nato a Bristol, in Inghilterra, dove faceva parte di una gang, la DryBreadZ Crew. Il primo grande murale in esterni di Banksy è The


Mild Mild West, dipinto nel 1997 per coprire una pubblicità nel quartiere di Stokes Croft. Raffigura un orsacchiotto che lancia un cocktail molotov a tre poliziotti in tenuta antisommossa: è il simbolo delle tante rivolte che hanno segnato la storia anche recente di Bristol. Banksy deve molto al lavoro dell'artista di strada francese Blek Le Rat, considerato uno dei pionieri della street art. Da lui ha mutuato l'uso dello stencil e il carattere del topo, ora considerato rappresentativo del suo lavoro.

opere stampate, a 60 dollari. I fortunati acquirenti non erano troppo consapevoli di ciò che si erano accaparrati, almeno fino al giorno dopo, quando Banksy ha messo online un video diventato subito virale. Oggi quelle opere sono valutate attorno ai 20.000 dollari. Egli si definisce un existencilist, dal titolo della sua più famosa mostra a Los Angeles: Existencilism, gioco di parole tra "esistenzialismo" e "stencil".

I criminologi della Queen Mary University di Nel 2013, per denunciare le assurdità del mercato Londra si sono spinti a usare una tecnica chiamata dell'arte nel valutare le opere d'arte, anche le sue, profilazione geografica per identificare Banksy. Banksy ha messo in vendita per strada alcune sue Secondo loro sarebbe in realtà l'artista di strada

diventa Protesta

A cura di ALESSANDRA LIVERANI

Robin Gunningham, residente a Bristol. Secondo molti critici, quella di Gunningham ad oggi sarebbe in effetti la teoria più plausibile sull'identità di Banksy e a dare sostegno a questa teoria ci sarebbe poi anche il fatto che pare che Banksy, agli inizi della sua carriera di street artist, si firmasse Robin Banx. L'invisibilità per lui è una condizione indispensabile, necessaria ed irrinunciabile. L'anonimato è indispensabile per il suo lavoro, resta centrale poi il dibattito attorno al suo rapporto con il mercato. Un filo rosso unisce la dicotomia che egli avverte fra il successo economico e commerciale e l'integrità del non svincolarsi dalla dimensione della strada e dell'illegalità dei suoi dipinti non autorizzati su luoghi pubblici.

Da sempre gli artisti hanno fatto del loro linguaggio un modo di raccontare la società in cui vivevano. Chi con la pittura espressionista, chi con il cubismo, l'espressionismo, il murales e, oggi, il graffitismo. Quello che gli ha resi grandi è stata l'astuzia, la resistenza e la poetica con cui l'hanno fatto e fatto sta che nessuno di essi, nel corso della propria vita, si sia mai aspettato, immaginato niente di tutto quello che hanno fatto e vissuto. Banksy adesso cosa fa? Voleva fare un’opera gigantesca sul sonnambulismo che ci sta portando verso l'apocalisse, ma alla fine pare che si sia fermato in un pub perchè aveva voglia di patatine. ■□

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A cura di BONSIGNORI CAMILLA

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BEHIND THE BRAND A cura di TESS MATOZZA

Chromosome6 L’universo moda è un melting pot variegato dove accanto ai grandi nomi dei direttori creativi dell’haute couture e del pret a porter ci sono dei nomi più piccoli ma già molto talentuosi di designer emergenti. Quei designer nati nell’universo

dei millennials con una visione della moda in cui il la modernità del XXI secolo incontra il desiderio di guardare al passato come inesauribile fonte di ispirazione. Quando ho scoperto Bibi sono rimasta colpita dalle sue creazioni in cui tutto ciò si mescola perfettamente. E lei, per descriversi, ha scelto di raccontarmi un episodio della sua vita: “È sempre molto difficile descriversi per questo mi piace spesso ricordare un episodio : un giorno mi trovavo a Parigi per lavoro e chiesi ad un mio amico fotografo di descrivermi, ero sempre cosi curiosa nel sapere come i miei collaboratori e la gente mi vedesse dall’esterno, e mi disse: “Hai dentro di te tante sfaccettature e qualità che ti rendono quello che sei : un artista poliedrico, è così che ti vedo!” Eccola qui: sui social lei è Bibi Esposito, un nome d’arte datole ai tempi dell’università da una col-

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lega iraniana. “Ha(Bibi)”, infatti, in arabo antico significa “ colei che ama..” e lei si definisce un’ amante dell’arte e della bellezza. Bibi, prima di essere una designer, è un architetto laureato presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera e successivamente ha conseguito un master MBA presso la Luiss Business School di Roma Ed è proprio questo background che ha contribuito a sviluppare il suo stile. Mi confessa, infatti, di voler diventare un architetto della moda, proprio come lo fu Gianfranco Ferrè. È stato proprio Ferrè, con il suo metodo e il suo approccio creativo, a essere la fonte d’ispirazione di Bibi agli inizi del suo percorso. Tutto questo è servito per dare vita al suo marchio, Chromosome6, che nasce dalla passione di Bibi per il fashion design e la sartoria. Questo importante progetto


si è avvalso della consulenza artistica dello stylist Mirko De Propris, con il quale Bibi ha realizzato diverse capsule collection ispirate a vari fenomeni di tendenza, alle subculture musicali e culturali con una vena neoromantica ma un approccio sempre molto sperimentale che contraddistingue il brand. Ma cosa ascoltano i designer la domenica mattina? Presentati: Mi chiamo Bibi, e sono un’amante dell’arte e della bellezza Bibi in 3 aggettivi: Rinascimentale – Eclettica - Visionaria La musica che ti piace ascoltare la domenica mattina: Un vecchio 45giri di Glenn Miller Il luogo in cui ti identifichi: Lo sto ancora cercando Il libro che ami leggere: Il Piccolo Principe Com’è nato il nome del tuo brand: Chromosome6 deve il suo nome al riferimento genetico del cromosoma 6, cromosoma dedito all’intelligenza e alla creatività, ho voluto dare al brand un nome riconoscibile e con una identità forte che sottolineasse la sua vena creativa e sperimentale. Blazer Armani, trench Burberry o giacca in pelle Alexander McQueen: McQueen per sempre La moda del presente o del passato: Entrambe sono una grande fonte di ispirazione e rappresentano l’evoluzione dei nostri tempi Il capo che ti rappresenta:

Ho un amore smisurato per i capispalla vintage Nelle tue collezioni non manca mai: La sperimentazione Nell’armadio degli altri non dovrebbe mancare mai: una gonna di tulle alla Carrie Bradshaw (Carrie è sempre nei nostri cuori) Se non fossi Bibi chi/cosa saresti: la colonna sonora di Blade Runner (1982) Il tuo designer del cuore: sempre e soltanto John Galliano. ■□

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Cherofobia fa paura la Felicità A cura di SABRINA CAMERRA

Dal palco di X-Factor alla vita di tutti i giorni, la Cherofobia di Martina Attili ha raggiunto milioni di persone. Ma che significato ha questa parola? Come si affronta la paura di essere felici? “Questa è la mia cherofobia, fa paura la felicità.” E’ la confessione di Martini Attili, sedici anni, di fronte alle persone che fanno da pubblico alle Audition di X Factor 2018 e che cominciano, proprio su quel palco, a conoscerla e ad amarla per la sua

spontanea fragilità. La voce da bimba, l’aria stranita, il pianoforte e avviene una magia da standing ovation. Quelle stesse persone diventano ben presto milioni di visualizzazioni su Youtube e migliaia di follower su Instagram, per quella parola che, evi-

dentemente, è riuscita nell’intento di arrivare dritta rata incredibile si è poi ripetuta qualche settimana dopo, durante il quinto Live di X Factor, quando al bersaglio. Martina ha consegnato ufficialmente il suo brano al Cherofobia, inedito presentato per l’appunto da pubblico, alle radio e alla discografia, diffondendo Martina nell’ultima edizione del talent di Sky Uno, in ogni dove la sua Cherofobia. nasce tra il 2015 e il 2016. Nasce dall’esigenza della CHEROFOBIA: CHE COS’È? ragazzina di “salvarsi la vita”, ma improvvisamente diventa un modo per aiutare tante altre persone. “Il lavoro di anni è stato ripagato in un paio d’ore di La cherofobia, o paura della felicità, è un atteggiapuro affetto. Voi tutti, in una serata, mi avete reso mento di avversione nei confronti della felicità, che la psicopatica più entusiasta della terra.” Quella se- porta l’individuo che ne soffre ad evitare delibera-

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Nelle foto. Martina Attili.

tamente esperienze positive o gioiose. Una delle ragioni per cui questa fobia potrebbe svilupparsi è la convinzione che, quando si sperimenta un momento di felicità autentica, qualcosa di negativo debba manifestarsi come punizione alla soddisfazione provata. Della serie, il bastone e la carota. Che si associ alla sindrome di Calimero o ad un semplice approccio pessimista alla vita, la cherofobia (come canta Martina nel singolo omonimo) può diventare davvero paralizzante. “Non sorrido troppo per non sembrare fuori luogo”, “tanto questa felicità non durerà a lungo”, “cosa ci vado a fare a quella festa, mi annoierò a morte”, “non ci provo nemmeno, non sono alla sua altezza” sono solo alcuni esempi di paranoie che affollano la mente di chi, alla felicità, ci ha già rinunciato in partenza. Succede per lo più quando si teme che, lasciandosi andare e perdendo ogni controllo, debba accadere per forza qualcosa di terribile. Anziché godere del momento favorevole, buttarsi in una nuova avventura, amare e lasciarsi amare, gli individui che sperimentano la cherofobia si paralizzano, lasciando che l’ansia li divori.

La psichiatra Carrie Barron, in un post pubblicato su Psychology Today, spiega “Potrebbe sembrare strano che qualcuno tema le emozioni positive. Spesso succede quando, durante l’infanzia, si è creato un legame fra felicità e punizione. Se sei spaventato dal piacere, potrebbe essere perché, in passato, la punizione o l’umiliazione hanno distrutto la tua gioia. Adesso hai paura di sentirti felice perché temi che la bolla esploda di nuovo.” E allora tutti sul lettino dell’analista a scavare nel passato per individuare i traumi dell’infanzia. D’altronde i dati parlano chiaro: siamo depressi oggi più che mai, insoddisfatti, frustrati e lontanissimi dalla felicità. Ma, dlin! dlon!, sono qui per dirvi che, quando il campanello d’allarme suona, è compito e dovere solo nostro rispondere all’emergenza. LA CHEROFOBIA SUL PALCO DI X-FACTOR Levante cantava “che vita di merda”, Ultimo si sentiva un perdente, Nesli era sempre incazzato. L’elenco di artisti che si sono rialzati da momenti difficili e che poi ce l’hanno fatta è lunghissimo. Il dolore ha costituito da sempre un ottimo terreno su cui far fiorire testi e canzoni. Forse anche perché cantandolo e condividendolo, si riesce in un certo senso ad esorcizzarlo, allontanandosene un po’. La stessa cosa ha fatto la piccola Martina Attili, autrice

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del brano Cherofobia, successo assoluto di X-Factor 2018. La giovane under donna di Manuel ha visto sfumare per un soffio la Finale e quindi l’opportunità di esibirsi al Forum di Assago. Tuttavia, è la vincitrice indiscussa di Youtube, con il video che è risultato il più visto del 2018. Qual è il paradosso in tutto ciò? Le parole di Martina a poche ore dalla sua audizione. “Sono dannatamente felice. Me lo merito. Ognuno di noi se lo merita. La felicità è un nostro diritto, sta a noi reclamarla. Spero non abbiate più paura di niente; io sicuramente non sono più cherofobica.” La cherofobia si sconfigge, dunque, ma la cherofobia si può anche comprendere e accettare. Forse ciascuno di noi si aspettava di vedere costantemente in Martina il riflesso delle sue rime, ma così non è stato. Per fortuna. Il mondo ha dannatamente bisogno di persone felici. Ciò non vuol dire che ciascuno di noi debba andarsene in giro saltellando, con una paresi facciale 24 ore su 24. Piangere fa bene. Interrogarsi sui perché dell’esistenza, non trovare le risposte, soffrire, ma continuare a ricercare e a domandare è positivo. Fa molto bene stare male, imparare, e stare bene nuovamente. Un giorno senza un sorriso è un giorno perso diceva Charlie Chaplin, ma quel sorriso può arrivare anche dopo tante lacrime o dopo una rabbia improvvisa. Sarà ancora più dolce, sarà decisamente più autentico e liberatorio. Sorridete, che i muscoli facciali si rilassano e vi vengono meno rughe. Fate sorridere il cuore e le cellule, che il sangue scorre meglio e l’ossigeno entra in circolo. Siate felici, per voi stessi e per non sprecare nemmeno un secondo della vostra breve vita. ■□

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Nella pagina affianco. Martina Attili durante la sua audizione tal pianoforte a X-Factor. In questa pagina. Esibizione durante una live di X-Factor di Martina Attili.


Cherofobia

Come te la spiego la paura di essere felici Quando non l’hanno capita nemmeno i miei amici Mi dicono di stare calma quando serve Mi portano del latte caldo e delle coperte Ed è proprio quando stanno a parlare Che vorrei gridare “grazie a tutti, ora potete andare” Ma resto qui A guardare un film Come te la spiego tutta la pazienza che ci metto Ma non riesco a vivere senza Qualcosa che mi opprime Che mi indichi la fine Perchè ho un cervello che è strafatto di spine Ed il mio cuore è come un fiore Crede ancora nel bene Non sa che i petali cadranno tutti insieme Sarà in quel momento che vorrà scoppiare Mi griderà di smetterla di amare Questa è la mia cherofobia No non è negatività Questa è la mia cherofobia Fa paura la felicità Questa è la mia cherofobia Ma tu resta Come lo spiego quando nessuno ti capisce Quando niente ti ferisce

L’indifferenza più totale Verso la forma astrale del male Abbiamo stretto un rapporto speciale E provo a raccontarlo in ogni canzone Ma la gente pensa sempre parli di altre persone “ma come tu così carina, con la faccia da bambina, con la voce da piccina…” Ma la bambina è cresciuta troppo in fretta Tra i muri di una cameretta In cui ha iniziato a stare stretta E ogni volta che qualcosa va come dovrebbe andare Penso di non potercela fare E cerco ogni forma di dolore Mischiata al sangue col sudore E sento il respiro che manca E sento l’ansia che avanza Fatemi uscire da questa benedetta stanza Questa è la mia cherofobia No non è negatività Questa è la mia cherofobia Fa paura la felicità Questa è la mia cherofobia Ma tu resta Dirti che staremo insieme Dirti che staremo bene Dirti che è così che andrà Dirti che staremo insieme Dirti “io non starò bene” Sento l’ansia fin da qua

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A cura di BONSIGNORI CAMILLA

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VITA IN MOVIMENTO

Consigli per la stagione A cura della LUDOVICA RIGO

1. Tra le mete più indicate da visitare a Febbraio c'è sicuramen1. ilTra le mete piùparticolare indicate daCancùn, visitare la a Febbraio c'è sicuramente Messico e in località dove splende te il Messico e in particolare Cancùn, la località dove splende sempre il sole. 2. Dopo il Divide Tour, Ed Sheeran torna in sempre il sole. 2. Dopo il Divide Tour, Ed Sheeran torna in Italia, il 14 giugno al Firenze Rocks, il 16 giugno allo Stadio Italia, il 14 giugno al Firenze Rocks, il 16 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e il 19 giugno allo Stadio San Siro a Milano. Olimpico Romalae capsule il 19 giugno allo Stadio San Siro ada Milano. 3. Uscirà adimarzo collection Chanel firmata 3. UsciràWilliams. a marzo la collection Chanel dadi Pharrel Incapsule occasione dell'apertura delfirmata flagship Pharrel Williams. In occasione dell'apertura del flagship Seoul, Pharrell Williams presenterà infatti i nuovi abiti e di Seoul, Pharrell Williams presenterà abiti e dal accessori ideati per Chanel, marchio infatti di cui èi nuovi ambassador accessori ideati per Chanel, marchio di cui è ambassador 2014. 4. Fino al 20 gennaio 2019 Salerno ospiterà le Lucidal 2014. 4. Fino al 20 gennaio 2019 Salerno ospiterà le Luci D’Artista lo spettacolo di installazioni luminose a tema nataliD’Artista lo spettacolo di installazioni luminose a tema natalizio che ogni anno richiama turisti da tutto il mondo. 5. 11-14 zio che ogni anno richiama turisti da tutto il mondo. 5. 11-14 gennaio 2019 vedranno nuovamente in passerella gli uomini gennaio 2019 vedrannotendenze nuovamente in passerella uomini per svelare le prossime Autunno Invernogli 2019-2020. per svelare leleprossime tendenze Autunno Inverno 2019-2020. 6. Numerose indiscrezioni in vista di Sanremo 2019, tra i 6. Numerose le indiscrezioni in vista di Sanremo 2019, tra i nomi spiccano quello di Gianni Morandi, Vanessa Incontrada nomi spiccano quello di Gianni Morandi, Vanessa Incontrada e Virginia Raffaele. Aspettiamo le conferme ufficiali a febbraio. e Virginia Raffaele. Aspettiamo le conferme ufficiali a febbraio. 7. Fino al 31 maggio 2019 il Campus Bovisa del Politecnico di 7. Fino al 31 maggio 2019 il Campus Bovisa del Politecnico di Milano sarà invaso da 50 rane di Cracking Art per l'esposizione Milano sarà invaso da 50 rane di Cracking Art per l'esposizione "Kiss The Frog". Il ricavato servirà per far nascere un nuovo "Kiss The Frog". Il ricavato servirà far nascere un nuovo laboratorio interdipartimentale. 8. Ilper Mudec di Milano ospiterà laboratorio interdipartimentale. 8. Il Mudec di Milano ospiterà fino al 14 Aprile 2019 la mostra "The Art of Banksy, a visual fino al 149.Aprile 2019 la della mostra "TheDonna Art of Banksy, a visual protest". La settimana Moda dove verranno protest". 9. La settimana della Moda Donna dove verranno presentate le collezioni Autunno/Inverno 2019/2020 si terrà a presentate le collezioni Autunno/Inverno 2019/2020 cinese si terràèa Milano dal 19 al 25 febbraio 2019. 10. Il capodanno Milano dal 19 al 25 febbraio 2019. 10. Il capodanno cinese è uno degli appuntamenti più caotici e colorati di sempre. Per chi uno degli caotici e colorati di sempre. Per chi vuole farsiappuntamenti trascinare dal più folclore l’appuntamento è il 5 febbravuole farsi trascinare dal folclore l’appuntamento è il 5 febbraio. 11. I cani sono come gli umani e Elliott Erwitt questo lo sa io. 11.In Imostra cani sono come presso gli umani e Elliott Erwittuna questo lo sa bene. a Treviso Casa dei Ferraresi mostra bene. In mostra a Treviso presso Casa dei Ferraresi una mostra esilarante dedicata ai nostro amici a quattro zampe. 12. Manca esilarante dedicata ai nostrodel amici a quattro zampe. Manca pochissimo ormai all’uscita nuovo album di Fedez:12. Paranoia pochissimo ormai all’uscita del nuovo album di Fedez: Paranoia Airlines. I fan strepitano e anche chi non lo ama ne è incuriosiAirlines. I fan attesa strepitano e anche chiper nonil lo ama neprossimo è incuriosito. 13. Grande e fiato sospeso presunto to. 13. Grande attesa e fiato sospeso per il presunto prossimo successo firmato Tim Burton. Lo stravagante regista questa successo Tim al Burton. stravagante questa volta daràfirmato nuova vita piccoloLo elefantino cheregista ci ha fatto volta darà nuova vita al piccolo elefantino che ci ha fatto commuovere tutti: Dumbo. 14. Torna anche nel 2019 la notte commuovere Dumbo. consegnati 14. Torna anche nel 2019 la notte degli Oscar intutti: cui verranno gli Academy Awards. degli Oscar in cui verranno consegnati gli Academy Awards. L'appuntamento è previsto per lunedì 25 Febbraio. 15. Pitti L'appuntamento è previsto per lunedì Febbraio. 15. Pitti Uomo 95 è alle battute di partenza e le25novità in cantiere sono Uomo 95 è alle battute di partenza e le novità in cantiere molte dal nuovo look di Gucci Garden allo speciale eventosono molte dalKorea nuovoinlook di Gucci Garden allo speciale evento Concept collaborazione con Kocca. 16. V enezia ei Concept Korea in collaborazione con Kocca. 16. V enezia ei suoi tesori questa volta conducono i visitatori da Tintoretto. suoi tesori questa i visitatori da Tintoretto. Palazzo Ducale finovolta al 6 conducono gennaio propone un percorso espositiPalazzo Ducale fino al 6 gennaio propone un percorso espositivo che racconta vita e opere del pittore veneziano. vo che racconta vita e opere del pittore veneziano.

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L’ALTRA MIA P Pelle, pelle stretta, umida, ruvida, trasuda Io sto lì, senza dire nulla, senza emettere fiato, senza voce, senza cuore, Solo carne, carne attaccata addosso, appiccichi. Non vai più via.

Bianca, gialla, violacea, a volte anche luminosa, fluores Luminosa come le squame di un serpente, viscida, sguisc sguisci via sotto l’acqua. Sei pelle, sei la pelle che mi porto addosso tutti i giorni, sempre su di me, con me…troppo vicina.

Delia Terranova

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EPIDERMIS - Art di


PELLE

scente. ci,

sempre qui,

FOGLIA D’ACANTO

irection, Fashion StylinG & EditinG

Qui, in questo solstizio allungami le ore, allungami i giorni, estrai la polpa dei rami, farà breccia sottile lì, dove nessuno lo vede e lo sente un intercalare di unghie di radici attorcigliate alle vene e di pelle, la mia e la tua.

Delia Terranova

Delia Terranova, Photography Alessio Albi, Model Elsa, Grooming Hilary Battisti.


Il design del par Le Maldive sono da sempre una delle mete più ambite e più invidiate per chi cerca resort paradisiaci e tropicali. Un sogno che si può vivere veramente, ammirando panorami a dir poco celestiali e facendosi cullare dalle onde limpide e ricche di vita. E nello scintillio del mare, c’è chi si dedica al nuoto, chi segue con gli occhi il movimento marino mentre riposa beatamente su uno sdraio e chi invece, desideroso di avventura, decide di immergersi per scoprire le meraviglie che si celano lontano dalla superficie. Ma se fosse possibile vivere tra i fondali marini?

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THE MU

THE MURAKA, IL CORALLO EXTRAVAGANZA

Una meraviglia incastonata nell’oceano, come un gioiello, riposa in fondo al mare in attesa di essere scoperta da audacia vacanzieri in cerca di un’esperienza a dir poco fantascientifica. Muraka (ovvero “corallo” nella lingua locale delle Maldive) non è un sogno, ma una reale residenza ideata da Conrad Hotels&Resort. Una villa sottomarina, colma di qualsiasi cosa per soddisfare tutte le esigenze quotidiane e ricoperta dalle meraviglie del mare, che nuotano beate attorno al palazzo.

A cura di MARG


radiso sottomarino,

URAKA

GIAN GHADIMI Un’Atlantide extra lusso, degna di tutte le riviste più patinate, che potrebbe far invidia anche a Tritone e alla Sirenetta. La conchiglia dell’oceano, nascosta dalla vita sulla terraferma, si schiude scoprendo una perla pregiata ed accogliente 5 metri sotto il livello del mare. L’esclusiva residenza di Conrad Maldives Rangali Island è un’eccellenza di due livelli unite da una scala a chiocciola spettacolare, che porta ad una suite king size e doppio bagno regale. Oltre alla magnificenza degli spazi, il salotto è ornato da una finestra a cupola in acrilico che svela la vita marina a 180°.

Salendo le scale si riemerge all’aria aperta, dove è possibile godersi lo spettacolo grazie ad una piscina privata e una palestra super attrezzata. Un’occasione più unica che rara, quindi, per esplorare le Maldive in un modo completamente fuori dal comune. Un sogno che si era visto solo nei film, The Muraka è il corallo che accompagna i proprio visitatori sotto al mare. Una villa sottomarina titanica e dallo stile minimal ed elegante, per farvi apprezzare a pieno la magnificenza del mondo marino. ■□

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Fashion Room THAT'S ALL TRENDS


a Woman a Temptation PHOTO Gabo Lopez Y Raziel Mendoza MODEL Irene Zernick | Broke MM MUA Suzieh Nieto FASHION DESIGNER Alan Zepeda















Hypnotic Night Photo

Tiberiu Arsene

Retouch

Loredana Dumitrache

Mua

Traviata Paduraru

model

Raluca Petrescu @Avenue Models











INTENSE feelings Photographer: Beto Maia Model: Nausica Ellen Styling: Sidcley Santos MUA: Kaliny Melo











Speciale beauty

PRODOTTI amati nel 2018

o di cui vi innamorerete presto A cura di VALENTINA D’ANTONIO Come ogni anno, dicembre rappresenta un momento di bilanci, e per le beauty-addicted questo significa scoprire quali prodotti hanno fatto breccia nel cuore di tutte le appassionata di cosmesi, quali hanno fatto parte anche della propria routine e quali invece restano ancora (o sono da aggiungere) nella lista delle cose da provare per sperimentare nuovi look e arricchire la propria make-up collection. Di seguito, quindi, una carrellata di prodotti che abbiamo visto tra gli espositori delle profumerie, sui social network e sulle pagine dei giornali. TERRACOTTA LIGHT GUERLAIN Disponibile in 6 tinte per ogni tipo di carnagione, questa poudre illumina grazie alle nuance addolcite da colori vitaminici che fanno risaltare lo splendore e la radiosità della pelle. Inoltre sono presenti dei principi attivi che la proteggono contro i radicali liberi e l’inquinamento. In questo modo essa sembra baciata dolcemente dal sole in qualsiasi periodo dell’anno, ma allo stesso tempo l’effetto è estremamente naturale. PALETTE DESERT DUSK HUDA BEAUTY Una tavolozza di colori ispirati al Medio Oriente: questa palette è composta da 18 ombretti con una texture cremosa e una pigmentazione altissima che consentono di sprigionare la fantasia creando un'infinità di look. Le molteplici sfaccettature (8 tonalità perfettamente opache, 6 satinate, 3 duocrome e cangianti e una costituita da glitter puri e intensi) sono infatti perfette sia per realizzare look naturali e luminosi sia per trucchi più decisi, grazie ad una cascata di brillantini scintillanti. KIT SOPRACCIGLIA MAGICAL BROW STARS BENEFIT Perfetto per chi desidera sopracciglia sempre in ordine, definite e folte, questo bauletto magico in edizione limitata contiene 5 prodotti best-seller in formato full size e 1 accessorio professionale. Il packaging è estremamente glamour, come tutti i prodotti del brand. TINTE LES CHOCOLATS L’OREAL Dall’irresistibile profumazione di cioccolato, queste tinte sono una delizia per le labbra anche grazie alla loro texture fluida e vellutata che assicura una lunga tenuta. Le nuance sono 12 e per tutti i

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gusti: dai nude delicati, ai rossi provocanti fino ai marroni seducenti. CLOSE-UP CONCEALER NABLA Uno dei correttori full coverage più chiacchierati dell’anno, è ideale per tutti i tipi di pelle e ha una tenuta impeccabile. Uniforma l’incarnato in maniera naturale ed è perfetto per ogni tipo di inestetismo, che si tratti di discromie, rossori o occhiaie. EYESHADOW PRIMER POTION URBAN DECAY Il noto primer occhi è stato realizzato in una nuova versione ottimizzata dal nuovo look e con un applicatore che lo rende ancora più versatile e semplice da utilizzare. Gli esperti del brand hanno ulteriormente lavorato sulla formula, che grazie ad una tecnologia base di polimeri rende invisibili le imperfezioni e prepara le plpebre per una tenuta dell'ombretto fino a 24 ore KILLAWATT FREESTYLE HIGHLIGHTER FENTY BEAUTY Rihanna ha dichiarato che: “Puoi usarli su qualsiasi parte del corpo, dagli occhi, agli zigomi come anche sul dorso del naso o sulle clavicole”. Questi illuminanti, composti da una parte metallica ed una shimmer, sono molto pigmentati ma si fondono perfettamente con la pelle. Irrinunciabili per chi ama “shine bright like a diamond”! X FACTOR RED LIPSTICK MAC Il partner ufficiale di X-Factor per il make-up ha omaggiato la collaborazione realizzando un rossetto in edizione limitata per allietare le fan del programma che ogni settimana hanno seguito con emozione non solo le esibizioni ma anche i look dei loro beniamini. La nuance e il packaging non potevano che essere rossi, perfettamente in linea con i colori del talent. GLITTERMASK GLAMGLOW Ormai farsi la maschera al viso è un rito non solo di bellezza, ma anche social, e GlamGlow lo sa bene. Uno dei suoi prodotti più iconici e amati è infatti la Glittermask, che rende la pelle del viso tonica e luminosa e…è davvero molto instagrammabile! VINOPURE SET PELLE PERFETTA CAUDALIE Questo set, composto da una lozione purificante, un siero e un tonico, purifica la pelle eliminando le imperfezioni e restringendo i pori in maniera naturale. Caudalie ha realizzato anche un kit di prova da utilizzare per 15 giorni, ma siamo sicuri che una volta che avrete introdotto questi prodotti nella vostra beauty routine non potrete più farne a meno. DREAMY EYESHADOW PALETTE Questa palette è davvero un sogno: all’esterno, il packaging è decorato da lune e stelle, all’interno

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vi sono 12 colorazioni molto pigmentate, in 3 differenti texture: dalla classica Super Matte, fino alle nuove Fluid Metal e Just Pearl. La consistenza burrosa degli ombretti ne rende l’applicazione semplicissima e regala un effetto intenso. Le nuance rendono questo prodotto perfetto sia per un look naturale e chic che per uno più sofisticato e audace. ROSSETTI LIQUIDLOVE CLIO MAKE UP La famosissima e amatissima Clio con il suo shop e i suoi prodotti ha voluto trasmettere tutto il suo amore per il make-up. Una delle linee più apprezzate è senz’altro la LiquidLove, composta da 11 rossetti liquidi mat ad alta coprenza, è destinata a far battere il cuore di chi adora le formulazioni confortevoli ma molto durature. BETTER THAN SEX MASCARA TOO FACED Grazie al suo scovolino a clessidra, che trae ispirazione dalle curve del corpo femminile, e alle sue fibre multidimensionali, rende le ciglia piene, incurvate, allungate e definite in poche semplici passate per uno sguardo ammaliante. Un vero must-have! CIPRIA HOLLYWOOD NEVE COSMETICS La cipria è fondamentale per cancellare i pori e l'effetto lucido e rendere più duraturo il make-up. Se volete sentirvi una star, la Hollywood di Neve Cosmetics, in polvere libera, fa al caso vostro. Composta al 100% da pura silica, un minerale trasparente e dalla consistenza impalpabile, e cruelty-free, come tutti i prodotti del brand, regala alla pelle un finish perfetto. STUNNA LIP PAINT FENTY BEAUTY Sono veri e propri capolavori da collezione, grazie al loro packaging prezioso che ricorda un po’ gli smalti luxury di Louboutin. Questi rossetti liquidi hanno una texture morbida che non secca le labbra e una lunga tenuta. Altro elemento che ha fatto parlare molto di questi prodotti è l’applicatore ergonomico di precisione che segue perfettamente la forma delle labbra. Inizialmente vi era solo una colorazione, ovvero il rosso Uncensored, ma successivamente le tonalità sono state ampliate: Uninvited, un nero opaco coprente, Unveil color cioccolato, Unbotton, di una tinta rosa pesca accesa, ed Uncuffed, rosa malva. FONDOTINTA RE(MARC)ABLE MARC JACOBS Considerato uno dei migliori fondotinta dell’anno, possiede una texture ultra leggera, ma nonostante ciò assicura una coprenza e una durata difficilmente paragonabili agli altri prodotti di questa categoria. Contiene al suo interno la jojoba, il

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girasole, l'acacia ed estratti di mimosa che hanno il potere di rendere splendido qualsiasi tipo e colore di pelle. TATTOO LINER WATERPROOF LIQUID EYELINER KAT VON D Un eyeliner “effetto tatuaggio” che intensifica e rende sexy lo sguardo. Il pennello ha una punta ultra sottile che rende l’applicazione estremamente precisa, anche per chi ha meno dimestichezza con questo tipo di prodotto. La sua elevata pigmentazione, unita alla sua tenuta eccellente all’acqua e alla sua durata impeccabile, lo rende uno dei più amati eyeliner di sempre, per questo nella beauty community di YouTube è davvero uno dei più citati e recensiti di sempre per la sua qualità elevata. DIOR LIP GLOW 2018 I Lip Glow Dior, i balsami labbra morbidi e setosi, erano già molto amati dalle donne per la loro texture confortevole e le loro nuance romantiche e delicate, perfette per ogni occasione. Nell’ultimo anno la maison ha voluto ampliare la gamma aggiungendo due nuovi finish, uno shimmer e l’altro opaco. Nel primo caso, il finish lucido e fresco dona alle labbra un effetto turgido e brillante ma naturale, nel secondo viene garantita una tenuta duratura ed idratante. RUBBER MASK DR. JART+ La cosmesi coreana è nota per i suoi prodotti all’avanguardia e per la conoscenza estremamente approfondita dei principi della cura della pelle. Tra i vari brand di skincare che arrivano dall’Oriente, nel 2018 si è senz’altro distinto Dr. Jart+, che ha creato la rivoluzionaria linea Rubber Mask. Essa si compone di un’ampollina di siero super intensivo e di una maschera modellante di gomma che impedisce l’evaporazione dei principi attivi del siero e rilascia il 100% degli ingredienti sulla pelle. Sono state realizzate 4 tipologie per diverse specifiche esigenze della pelle: Idratazione, Luminosità, Impurità e Compattezza. UNICORN ESSENCE FARSALI Questo sublimatore di bellezza è contenuto in un flacone con contagocce e si presenta come una leggera crema rosata con dei micro glitter all’interno e un profumo molto dolce, ma assolutamente non stucchevole. Può essere utilizzato come primer occhi e viso, come illuminante e come siero. Arricchito da bacche di açai, goji, sambuco e mirtilli, che svolgono un’azione anti-age, rende la pelle naturalmente splendida, mentre la sua formula a base d’acqua garantisce livelli ottimali di idratazione ma non lascia fastidiosi residui oleosi. ■□

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MakeUp Stores I LUNAPARK DEL BEAUTY A cura di CARLOTTA BONFANTI

L’evoluzione del makeup world è in atto. E, ogni giorno, tante beauty – addicted, per le strade di New York, Londra, Parigi, Milano, gremiscono i diversi makeup stores. Cosa starà succedendo? Semplice, fast beauty! cos’è il fast beauty? Il fast beauty è l’ultima frontiera del settore e nasce sulla scia del fast fashion, la moda “veloce”, che consiste nella distribuzione immediata di diverse linee di prodotti, in base alla stagione, alla settimana o per determinati eventi a prezzi vantaggiosi. Tutto per arrivare in modo più diretto al

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consumatore. Un esempio sono le limited edition, le cosiddette edizioni speciali oppure le collezioni create per un magico Natale! Insomma, una vera e propria sfida all’ultimo sangue tra i brand! Ma andiamo a scoprire quali sono quelli più interessanti.


DAL CANADA CON COLORE

MAC, acronimo di Make- up Cosmetics, è leader nel settore del makeup professionale e gode di fama internazionale. Di origine canadese, nasce nel 1984 a Toronto; filosofia della Casa: trovare il makeup adatto che risulti bene in fotografia. Traguardo raggiunto! Oggi i prodotti firmati MAC dominano il mondo della televisione – è makeup partner con il programma di Sky X Factor- teatro, cinema e moda. Insomma, quando si parla di Mac si tratta di una certezza senza età. E vogliamo parlare delle emozioni che ci trasmette questo brand? Gioia, stupore, felicità, incanto; rimaniamo sempre colpiti dalla personalità forte, decisa, travolgente, energica di Mac.

Il Mac store a Roma di Via del Corso (v. foto sopra), è considerato il negozio più grande d’Italia con due novità : il navigator panel, un dispositivo che permette di avere rapidamente tutti i prodotti esistenti e catalogati nonché il lash bar, una postazione per poter provare liberamente tutta la vasta gamma delle ciglia finte. Super tecnologico! Una novità davvero allettante quella di testare le ciglia finte: chi vuole provare? Ma il nostro Mac Cosmetics non è solo un brand di prodotti makeup, è molto altro: offre servizi per assicurare una reale personalizzazione dell’esperienza del cliente che può interagire con gli esperti del settore. Per esempio abbiamo il makeup service dell’applicazione: diverse sedute, a scelta, per creare il proprio look; per non parlare della Mac Academy: corsi intensivi della durata di due giorni con attestato certificato Mac! Quindi solo una cosa possiamo dire: che mondo sarebbe senza Mac?

Nella pagina affianco. MAC Store a Roma. In questa pagina. Da sinistra. Lash Bar. MAC Store di Times Square a NYC.

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In alto. Glow Bar nei Becca Store. A sinistra. Becca Boutique a Londra. In Basso. Stand Becca a Londra.

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LA STELLA LUMINOSA DEL MAQUILLAGE: BECCA COSMETICS

Brand australiano, fondato nel 2001, nasce con l’intento di voler creare il fondotinta perfetto come fosse una “seconda pelle”. Non solo ci riesce ma da quel momento è inarrestabile! In continua produzione, il suo focus è nella realizzazione di prodotti dalle texture impalpabili per look luminosi e naturali, come luminoso e brillante è lo stile dello stand Becca Cosmetics presso lo store JohnLewis&partners di Londra. Ciò che più lo caratterizza è il colore bianco, cangiante, indice di purezza, naturalezza e luce, proprio i segni distintivi di Becca. Elemento fondamentale è il Glow Bar costituito da diversi servizi che permettono al consumatore di consultare e chiedere consigli per avere il look perfetto, fatto su misura! Ma non temete! Becca Cosmetics è anche in Italia e potete trovare il suo stand presso i negozi Sephora. Volete brillare come mai prima d’ora? Becca vi aspetta!


UNA LEGGENDA “URBANA”: URBAN DECAY

In questa pagina.Store Urban Decay in California.

Di origine americana, nasce negli anni ’90, un periodo in cui i colori makeup tendevano al classico: rosa-rosso-beige. Ma la risposta di Urban Decay non si fa attendere! In controtendenza, riesce a creare trucchi dai mille colori, molto pigmentati, attribuendo nomi interessanti e alternativi! Ma nel 2010 la svolta: con la realizzazione di una delle sue palette più famose e rappresentative, la collezione Naked, Urban Decay elabora un nuovo concetto di bellezza che stravolge così i suoi canoni, quella naturale. Cosa ci comunica questo brand? Innanzitutto di ribellarsi e di essere un po’ anticonformisti in un mondo che ci vuole tutti uguali! Questa sua personalità si

riscontra nel suo logo, in forma gotica, e dai suoi negozi - segno distintivo è il colore viola che, nella concezione comune, porta sfortuna! Se vi dovesse capitare di andare in California, passate da Newport Beach dove è nato il primo store monomarca Urban Decay: come si vede dalla foto, è molto ampio e dotato di un enorme video digitale in cui vengono riprodotti contenuti ad hoc del brand. Questo negozio è super accattivante perché offre servizi di alta qualità di creazione del proprio look, da quello naturale al trucco sposa ed è dotato di un lussuoso coffee bar stile Urban Decay per un ritrovo tra esperti e consumatori. Tranquille ragazze, Urban Decay è anche da noi in Italia e se avete voglia di un tocco più trasgressivo, vi aspetta nei negozi Sephora!

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IL MONDO MADE IN SEPHORA

Di origini francesi, Sephora è una delle più grandi distribuzioni di prodotti beauty al mondo! Oltre ad avere una sua linea, Sephora ci risolve i problemi perché è un multi-brand! Da lei possiamo trovare dalla marca più conosciuta a quella più “di nicchia”: non è fantastico? Il suo stile è molto semplice ma sempre innovativo e all’avanguardia,

In questa pagina. Sephora Store a Milano.

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per non parlare dei suoi negozi ampi, moderni e accoglienti, praticamente ti senti come a casa! La foto rappresenta il negozio Sephora a Milano in corso Vittorio Emanuele. Enorme e livellato su tre piani, lo store Sephora offre il mondo: brand di ogni tipo e una miriade di servizi! Dal brow bar, seduta di epilazione e colorazione delle sopracciglia per un look da star, a nove mini makeover-tutorial gratuiti dedicate al viso, labbra e occhi. Siete ancora lì? Affrettatevi! La grande famiglia Sephora vi sta aspettando a braccia aperte! Sono o no dei luna-park per tutte le appassionate del beauty? ■□


Graphic by @lightbars

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Per un ritorno alle origini ecco riapparire il legno, più di tendenza che mai. In realtà è un materiale che non è mai passato di moda per le sue mille qualità. É capace di riscaldare l’ambiente con la sua colorazione e le sue proprietà, riesplode per il suo carattere duttile tanto caro al mondo dell’artigianato. Le sue imperfezioni sono segno di unicità, rispolverate da quel richiamo alla natura a cui sempre più spesso ci affidiamo.

Si adatta all’ industrial con il suo lato grezzo, diventa elegante quando lucidato lo si adorna di oggetti preziosi. Ad ogni modo il legno riesce sempre ad essere armonico con lo spazio e l’uomo regalando benessere. Nella stagione invernale non potrebbe essere altro che il protagonista assoluto, per oggetti, interi ambienti e architetture d’effetto. Andiamo ad esplorare insieme le novità dove il legno regna incontrastato.

Il Legno

principe dell’inverno

A cura di SILVIA FABRIS

UNA CASA Al primo posto mettiamo una casa, anzi LA casa, premiata come House of the Year 2018. «È un esempio umile, solido, contestuale e potente, a cui le persone possono aspirare e ispirarsi», ha dichiarato l’architetto Takero Shimazak. Stiamo parlando della Lochside House, giudicata come una delizia da visitare, adagiata in una piega della terra delle West Highlands. Il legno qui regala un’estetica sobria o coniuga l’aspetto green del progetto.

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UN LIVING Scandola Mobili presenta una zona giorno della collezione Maestrale composita e dal sapore contemporaneo che coniuga la classicità del legno massello con elementi moderni, giocando tr boiserie e movimenti di volumi. Concetti minimal per il legno che dimostra quanto sia versatile nei contesti d’arredo.

Nel Tak Co In q dal Sga Tav


UNO CHALET Sulle cime dei monti svizzeri del Jura lo studio Frundgallina Architectes ha ristrutturato una piccola costruzione degli anni 60. La baita oggi dalle linee ultramoderne spicca dalla neve privilegiando il panorama mozzafiato e in questo rifugio il legno abbraccia e riscalda osservando la neve che cade attorno. UNA SAUNA Da sempre nella vita degli abitanti del nord Europa per tradizione scandinava è fondamentale il legno nella struttura di una sauna. Vicino ai fiumi, o tra i boschi, ci si può sbizzarrire nella scelta dello sfondo più bello. Elemento comune per tutte le saune è sicuramente il relax assoluto. Una tra le più particolari si trova sulla costa rocciosa di un ex villaggio di pescatori nella città di Kleivan, nelle isole Lofoten, che sembra scivolare direttamente nell’acqua con le sue geometrie legnose.

lla pagina affianco. Lochside House, progettata da kero Shimazak nelle West Highlands. ollezione living Maestrale, di Scandola Mobili. questa pagina. Dall’alto. Baita svizzera progettata llo studio Frundgallina Architectes. abello in legno massello Geppo, di Riva 1920. volo In punta di Piedi di Fabio Novembre.

UN OGGETTO Riva 1920 da sempre si occupa della lavorazione del miglior legno per l’arredo conservando le qualità più intime del materiale. Geppo è il nuovo nato, uno sgabello in legno massello di cedro profumato lavorato da un blocco unico. La sua è una forma morbida e polifunzionale, si trasforma da sgabello a tavolino, ma non solo. Il legno diventa amico degli animali perché Geppo ha un comodo vano per coccolare i piccoli amici di casa. UN’OPERA D’ARTE Due gambe a cavalletto e due gambe di ballerina per il tavolo di Fabio Novembre. Due colori, anche, rovere naturale e rovere Vulcano che si unisco In punta di piedi, così come il nome dell’opera. Non un semplice tavolo, insomma, perché qui estetica e funzionalità si uniscono per un’esaltazione della forma e una leggerezza estrema. ■□

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Beauty Inspo

Instagram è ormai la principale fonte di spunti per quanto riguarda moda e make-up. I profili in questi settori sono tantissimi e aumentano di giorno in giorno, quindi spesso a volte è difficile orientarsi e scegliere chi seguire. Ecco, per voi fan del maquillage, un elenco dei truccatori che hanno conquistato il mio follow e di cui non posso più fare a meno!

A QUALI MAKE UP ARTIST DI INSTAGRAM ISPIRARSI @violette_fr

A cura di CAMILLA MARCARINI

Questo è il profilo più indicato per le amanti dei glitter e dei make-up che non passano inosservati. Il vero talento di questa ragazza sta, infatti, nel rendere alla portata di tutti trucchi decisamente appariscenti. D’altra parte chi l’ha detto che certi colori possono essere usati solo la notte di Capodanno o in discoteca? Perché seguirla? Violette è una costante fonte di ispirazione per chi ama farsi notare e aiuta le più estrose a non strafare.

@surgerymakeupofficial

Spesso Elena Petrangeli posta collage in cui passo passo vengono raffigurati tutti gli step del suo trucco, così che chiunque possa provare a replicarli. Forse la sua popolarità è proprio merito di questi scatti, così semplici ma allo stesso tempo così affascianti. Non di rado, oltre a queste idee da tutti i giorni, compaiono foto in cui Elena si cala nei panni di creature fantastiche, mostrando così un'altra sua passione collegata al mondo beauty. Perché seguirla? Seguendo questo profilo -e i consigli di Elena- sicuramente il vostro sguardo diventerà magnetico e assolutamente irresistibile.

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@glisten_cosmetics

Le proposte di questo brand sono tra le più stimolanti che conosca nel settore beauty. Certo, non sono facili da replicare e non sono ordinari, ma guardando questi scatti si viene travolti nel vero senso della parola dalla magia del make-up. Perché seguirlo? Prima o poi quasi tutti sentiamo il bisogno di sperimentare: gli scatti proposti da Glisten Cosmetics sono quanto di più audace si possa desiderare in questi casi. È importante sottolineare, inoltre, che tutti i prodotti utilizzati sono vegan e cruelty free e che i glitter sono biodegradabili.

@lolaliner

Se siete sempre alla ricerca di nuovi spunti per make-up da tutti i giorni, sicuramente la bellissima Katy Mulcahy coi suoi velocissimi tutorial fa al caso vostro. In pochi secondi mostra i passaggi fondamentali dei suoi make-up, che hanno il pregio di non essere eccessivamente complicati. Perché seguirla? Anche quando utilizza colori audaci Katy riesce a creare trucchi eleganti. Grazie ad un buon uso del contouring questa ragazza è in grado di migliorare i propri tratti ed è capace di spiegare come imitarla ai follower.

@vladamua

Per finire in bellezza vi propongo la pagina gestita da Vlada Haggerty, una delle più sceniche in questo settore. Quando l’arte incontra il mondo della cosmesi questo sicuramente è uno dei risultati: gioielli, paillettes, colate metalliche e strass impreziosiscono le labbra truccate da questa artista. Perché seguirla? Vlada utilizza la bocca come se fosse una tela da dipingere, infatti crea veri e propri capolavori. Le sue foto hanno il potere di incantare, stupendo chiunque per le infinite potenzialità del make-up. ■□

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Appunti di viaggio Sport invernali: 5 mete per rimettersi in forma dopo le fes A cura di MARTA ZAMPARUTTI Le vacanze di Natale hanno quel dolce profumo di zenzero e cannella, unito alle luci dell’albero e al fruscio della carta regalo. Ma…finito dicembre si sa che a gennaio ci aspetta di nuovo la palestra per prepararsi (almeno spiritualmente) alla prova costume dell’anno prossimo! Aiuto, nessuno è pronto

per questa triste realtà. Non preoccupatevi, un’alternativa, anche molto divertente c’è e si chiama sport invernali. Vi propongo 5 mete fantastiche in cui sbizzarrirvi sulla neve in tanti modi diversi e smaltire anche i pranzi di famiglia!

Zermatt, Svizzera

La location più panoramica di tutt’Europa, Zermatt snowboard spettacolari. In più potrete provare è un vero paradiso per gli sport invernali. Con vista l’esperienza di un soggiorno romantico all’interno sul Monte Rosa e sul Cervino, offre piste da sci e di un igloo!

Val di Sole, Trentino

Questa valle, meta di campionati sciistici in passa- pria slitta trainata dai cani, attraverso un percorso to, oggi ve la propongo in un’altra veste. Nella Val panoramico nei boschi ricoperti di neve. Divertendi Sole, infatti, potrete fare un’esperienza unica: tissimo e adatto anche ai bambini. sleddog con gli husky! Si tratta di una vera e pro-

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o ste

Piancavallo, Friuli Venezia Giulia

Se state cercando una meta non troppo affollata ma difficoltà, oltre ai percorsi di sci di fondo. Molto ben collegata all’autostrada e al paese, Piancavallo suggestiva è la passeggiata notturna sulla neve con fa al caso vostro. Troverete piste di discesa di varie le ciaspole ai piedi e le candele.

Lienz, Austria

A Lienz ci sono diverse piste per slittino, alcune lun- meta adatta a tutta la famiglia. Potete noleggiare ghe quasi 8 km. Si sale con la seggiovia attraverso un bob e rilassarvi la sera alle terme, tutto è posuna malga da cui si possono ammirare le magni- sibile qui! fiche Dolomiti. Oltre alle piste da sci, Lienz è una

Londra

Ecco un’opzione per i non amanti dello sci; in fondo non è l’unico sport invernale divertente. Se vi trovate in questa stagione a Londra non potete non andare al Winter Wonderland, un enorme parco di-

vertimenti all’interno di Hyde Park. A Londra, poi, ci sono moltissime piste di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto, immerse in un’atmosfera magica, in un mix tra “A Christmas Carol” e “Harry Potter”.

Siete pronti a rimettervi in forma dopo le feste? Vi basterà scegliere una di queste mete e il divertimento è assicurato! ■□

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“Seguo spesso progetti di rilancio e di riposizionamento di strutture ricettive e posso affermare che sono pochi gli albergatori che si approcciano a una riqualificazione partendo dal cliente e da un’analisi corretta di mercato”, afferma Nicola Delvecchio, consulente di marketing in Teamwork. Partiamo proprio da questa affermazione per affrontare quella che può essere definita come una necessaria ma anche stilosa rivoluzione dell’ospitalità alberghiera. Molto spesso infatti ci si sofferma sull’appellativo di design come un fattore di pura estetica, ma la trasformazione che il design contribuisce a fare è

L’evoluzione dell’hospitality A cura di SILVIA FABRIS

di gran lunga più profonda. Mai come oggi il semplice moderno e tecnologico non sembrano essere più sufficienti. Serve una vera progettazione di fondo degli spazi, soprattutto nel mondo dell’ hospitality dove uno stesso ambiente viene vissuto da un ricircolo costante di utenti. Lo spunto migliore può essere suggerito dalle grandi catene che sono prova vivente del successo delle loro scelte progettuali, dei servizi e della qualità che forniscono. Dal canto nostro, in Italia, possiamo vantare la nostra conoscenza del design con la D maiuscola che completa le competenze commerciali di ipotetici brand Sheraton o Hilton. Inoltre ci viene incontro anche SIA Hospitality Design insieme con l’evento Hotel Design Lab mettendo in mostra le migliori proposte del know-how italiano in fatto di arredo alberghiero con idee fresche e altamente innovative.

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Mauro Santinato, presidente di Teamwork incalza: «Bisogna fare spazio agli ambassador, ai check in e out via mobile, al dining around, alle camere design, agli alberghi lifestyle.» Ed è vero, i nuovi punti di forza sono i mezzi di comunicazione ed interattività. Ce lo suggerisce anche il progetto Camera Infinita di Rizoma Architetture che studia i point sparsi per la camera d’albergo mirati per le attività, dal meeting all’info, dalle slides alle proiezioni.

Booking invece riscontra la ricerca di esperienze alternative, la ricerca un luogo autentico, unico, meglio ancora se una fuga dal quotidiano, per rispondere al bisogno di staccare la spina. «Una stanza d’albergo concepita come un’oasi fresca e rigenerante, dove sentirsi a proprio agio, lontano dalla fretta

Nella pagina affianco. Dall’alto. Materia di Spagnulo & Partners. Sottobosco di Gian Paolo Venier. Dettagli progetto Sottobosco. In questa pagina. Dall’alto. Camera Infinita di Rizoma Architetture. Dettagli vari della Camera Infinita.

e dallo stress» come cita il concept book di Sottobosco firmato Gian Paolo Venier. Da qui scaturisce anche una profonda attenzione per l’ambiente, non di secondaria importanza. E aumenta la richiesta del lusso, una ricercatezza delle forme d’élite e delle qualità, che ritroviamo nella proposta Materia di Spagnulo & Partners con una perfetta armonia di materiali, dai legni ai tessuti, con specchi e metalli luccicanti. Ecco che a questo punto tornano protagonisti i social che, chiudendo il circolo, metteranno la firma finale per rendere qualunque luogo un vero must. ■□

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Tarallini

IL POTERE (E LA BONTÀ) DI UN PIATTO POVERO A cura di GIORGIA SMALDONE

Impossibile pensare alla Puglia e non pensare ai suoi famosi tarallini. Spessi e rotondi, sottili e fragranti, i tarallini pugliesi sono un piatto povero della tradizione che, grazie alla versatilità e alla semplicità che lo caratterizza, si è assicurato un posto fisso nelle tavole di tutta Italia.

Tarallo, tarallorum, tarallis I taralli sono degli anelli di pasta di pane non lievitata, bolliti e cotti in forno, la cui origine del nome è totalmente sconosciuta. Alcuni pensano possa provenire dal latino “torrere” ovvero abbrustolire, molti altri sostengono che il suo nome derivi dall’italico “tar” unito al franco “danal” che indicava il pane arrotolato tipico delle zone oltre le Alpi. Una terza scuola di pensiero sostiene invece che il

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sostantivo tarallo provenga dal francese “toral” che significa essiccatoio. L’ipotesi più accreditata è però quella secondo cui l’etimologia di tarallo verrebbe dal greco “daratos”, cioè “specie di pane”. In Puglia i taralli vengono chiamati tarallini o tarallucci per distinguerli dai taralli napoletani, che hanno una forma e una composizione diversa.


Ma come sono nati i tarallini? Secondo la leggenda, intorno al 1400 quando la Puglia versava in una condizione di estrema miseria, una giovane madre avrebbe impastato il primo tarallo per sfamare i suoi figli. Prendendo gli ingredienti base che aveva in dispensa quali la farina, l’olio, il sale e del vino bianco, la signora avrebbe diviso l’impasto i due strisce che avrebbe poi unito dandogli la forma di un anello. Dopo aver riposato per qualche minuto, l’impasto sarebbe stato cotto al forno dando vita così al primo tarallo. Da quel momento i panifici presero a produrre i taralli con gli stessi ingredienti ma con una forma più piccola per riutilizzare gli scarti dell’impasto che serviva per fare il pane. I taralli vennero così prodotti in tutto il Sud Italia diventando l’ospite fisso nelle tavole della maggior parte delle famiglie meridionali. Proprio per questa sua facilità di riproduzione, il tarallino assunse numerose varianti dettate della provenienza e della storia che aveva da raccontare.

Nella Pagina affianco. Castello D’Aquino di Rocchetta Sant’Antonio. In questa pagina. Dall’alto. Picchiotti della Pasticceria Casoli. In basso. Formaggi con cui accompagnare i tarallini.

Dimmi che taralli produci e ti diro' chi sei È proprio nei paesini che il tarallino si è sviluppato e ha iniziato a prendere caratteristiche diverse. La ricetta dei tarallini si è infatti arricchita con il passare del tempo mantenendo però gli ingredienti di base come vuole la tradizione. Anno dopo anno, ogni piccola cittadina aveva fatto del tarallino il simbolo della propria storia, rendendolo protagonista di essa ma soprattutto in grado di poter raccontare ad un visitatore straniero una porzione di vissuto del territorio da cui è stato creato. Diventato una sorta di ambasciatore della cultura locale, il tarallino non poteva non essere il fil rouge del mio racconto sul viaggio per i Monti Dauni, anima verde della Puglia, nonché terra dei taralli. Con il suo olio extra vergine buonissimo, il suo ottimo vino e il grano di qualità, i Monti Dauni si sono infatti guadagnati la nomea di essere la culla dei tarallini e dei tarallifici.

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Rocchetta Sant'Antonio La prima tappa del press tour in giro per i Monti Dauni è stata Rocchetta Sant’Antonio, un piccolo borgo immerso nel verde che si trova al confine con la Campania e la Basilicata. Di origini antichissime, il borgo è caratterizzato dal cinquecentesco Castello D’Aquino di forma poligonale eretto già nel 1507. Probabilmente realizzato su disegno di Francesco Di Giorgio Martini, il castello venne donato alla signoria di Rocchetta da Ladislao II D’Aquino, marchese di Corato e consigliere di Federico D’Aragona. Il castello sorge all’apice del borgo di Rocchetta che si snoda tra vicoli e viuzze per tutta la collina. Nel centro storico si alternano palazzi medioevali, rinascimentali e piccole casette più modeste. L’atmosfera che si respira a Rocchetta Sant’Antonio è quella tipica di tutti i borghi dei Monti Dauni, piena di tranquillità e familiarità. In questo contesto nasce il Tarallificio Del Pozzo, azienda artigiana condotta da Francesco Sansone che si occupa di produrre i cibi della tradizione pugliese tra cui i tarallini che sono chiamati scaldaletti.

Nella Pagina affianco. Dall’alto. Duomo di Troia. Passionata della Pasticceria Casoli. Scorcio di una strada della città di Troia. In questa pagina. Rocchetta di Sant’Antonio. Scaldatelli del Tarallificio Del Pozzo. Scorcio di una veduta del borgo.

Originariamente prodotti solo per Pasqua, gli scaldaletti hanno una forma che ricorda quella del sesso femminile della Vergine Maria e nascono come omaggio alla Madonna. Gli ingredienti degli scaldaletti sono semplici: farina di grano duro, farina di grano tenero, olio extravergine vino bianco, acqua. Una volta messi insieme gli ingredienti il composto viene impastato, lavorato nelle sfogliatrici e ripreso in mano dalle ragazze che lavorano nel tarallificio che hanno il compito di formarlo

e chiuderlo. I singoli taralli vengono poi lessati e cotti per 20 minuti. Le due cotture a cui sono sottoposti i taralli sono previste dalla tradizione perché la lessatura dona ai gustosi anellini una friabilità diversa, una fragranza unica, obiettivo finale dell’azienda di Rocchetta. Infatti, Il Tarallificio del Pozzo ha sempre avuto lo scopo di creare un tarallino capace di raccontare lo spirito e la storia di Rocchetta in giro per l’Italia. Per questo motivo, gli scaldaletti hanno una forma più affusolata e più sottile rispetto a quella dei soliti taralli. Sono “fini fini”, per utilizzare i termini tecnici.

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troia Un’altra tappa obbligata se si parla di Monti Dauni (e tipicità da gustare) è sicuramente Troia, città antichissima premiata con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il centro storico del borgo ha un impianto medioevale e tutto il paese si articola a partire da corso regina Margherita, principale via della città sulla quale si affacciano i negozi e gli edifici più antichi. Tra i posti da visitare una volta a Troia c’è sicuramente la bellissima e maestosa Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta il cui magnifico rosone duecentesco la rende un vero gioiellino. Il rosone, decorato da undici raggi creati dalle colonnine cilindriche sovrasta il portale bronzeo decorato con altorilievi raffiguranti episodi della vita di vescovi e santi.

La Passionata è nata dieci anni fa dall’esigenza di voler creare qualcosa che si identificasse con il territorio ma che allo stesso tempo fosse in grado di rispondere ai gusti moderni. Insomma, la stessa filosofia alla base della creazione dei taralli, che grazie alla loro semplice composizione sono riusciti ad adattarsi alle tavole di tutti, mutando di volta in volta senza per questo venir meno alle loro radici. Oggi si possono infatti trovare i tarallini alla pizza, alle patate e addirittura al bacon! Questa versatilità è la testimonianza dell’abilità e della creatività dei pugliesi, che sono riusciti a rendere qualcosa, che si identifica alla perfezione con il territorio, moderno e inimitabile, dimostrando ancora una volta la loro millenaria conoscenza e maestria dell’arte culinaria. ■□

È proprio vicino alla Cattedrale che si trova la Pasticceria Casoli che produce i famosi picchiotti, ovvero i tarallini al Nero di Troia. Per chi non lo sapesse, il Nero di Troia è un vino originario dell’omonima città dall’aspetto corposo e dal colore rosso rubino. Non sorprende quindi perché la famiglia Casoli abbia deciso di unire questo vino semplice e pregiato alla ricetta povera della tradizione quale quella dei tarallini. Fragranti e delicati, i picchiotti fanno della semplicità e dell’unicità il loro vanto. I sapori tipici del tarallino sono infatti esaltati dal vino rosso Nero di Troia rendendoli uno sfizio da concedersi senza sensi di colpa durante la giornata o a fine pasto. Se si parla della Pasticceria Casoli non si può nominare un’altra specialità e cioè la Passionata. Definita la risposta pugliese alla cassata siciliana, la Passionata è un dolce a base di mandorla e ricotta che è ormai conosciuto in tutta Italia. Vincitrice di numerosi premi gastronomici, la particolarità della Passionata è quella di essere composta da tre tipi diversi di ricotta prodotti da un piccolo caseificio vicino Troia.

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Radio TATs best of 1

Michael Bublè

It’s beginning to look a lot like Christmas

3

2

A cura di TESS MATOZZA

Bandolero

Paris Latino

9

10

Tony Bennett

Winter Wonderland

4

Brett Eldrege feat Meghan Trainor

Baby, it’s cold outside

Scatman John

Scatman’s World

5

Ariana Grande

6

Santa Tell Me

Annie Lennox

7

No More “ I Love You’s”

8

The Ronettes Sleigh Ride

Take That

Relight My Fire

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SNAP!

Rythm is a dancer Qual è il momento dell’anno che amate di più? Perché l’estate è bella bellissima con i tramonti dorati e i party in spiaggia. Ma quando arrivano le lucine, dappertutto, su ogni balcone e attorno ad ogni albero. Quando ogni cosa si accende di rosso e dorato. Quando sentiamo nell’aria il profumo delle mandorle caramellate. Ma soprattutto, quando Mariah e George sono le uniche due voci che non vogliamo smettere di ascoltare: eccolo qua il momento che amiamo di più! Chè anche quelli con l’animo di Scrooge, in fondo in fondo, non possono fare a meno di sporcarsi la faccia di zucchero a velo affondandola in una fetta di pandoro. Spotify è pronto già da novembre con le sue playlist dedicate alle feste natalizie, ma noi non ci siamo fatti cogliere alla sprovvista! Perché, se è vero che della musica non si può mai fare a meno, a Natale sentire le melodie con i campanelli che riecheggiano tra le vie delle città è una delle cose che più ci fa respirare la felicità. Così abbiamo fatto anche noi la nostra playlist dove, alla terza voce più ascoltata del Natale, il tanto amato Michael Bublè, abbiamo inserito quei pezzi che fanno parte della colonna sonora “Natale 2018”. Che strizza un po’ l’occhio ai cinepattoni dei fratelli Vanzina durante le famose vacanze di Natale a Cortina. Perché Natale è bello anche per i suoi riti, a volte un po’ vintage, ma che ci fanno ammettere di riconoscere quanto sono belle le tradizioni. Allora, siete pronti a scartare i regali a suon di campanelli? ■□


Graphic by @lightbars

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L’ariete era l’aggeggio che le legioni romane usavano per sfondare mura e portoni. Oggi, i romani userebbero te. Hai la testa dura, ce l’hai da sempre. Nel 2019 raggiungerà la solidità del granito, e la cosa non ti dispiacerà affatto. Sei come i reporter che amano lamentarsi di quanto sia duro stare in guerra, per poi non vedere l’ora di tornarci. Ti piacciono le battaglie perché ti permettono di indossare il costume da guerriero, l’unico che senti tuo. L’armatura, però, piace soltanto a te. A guardarlo da fuori, quello scintillio fa paura. Toglilo di dosso se vuoi fare l’amore.

La DC si è sciolta. I democratici non li vuole più nessuno. Il 2019 è l’anno dei nazionalismi, delle posizioni forti. Non c’è spazio per l’indecisione. Spero che tu non diventi leghista. Tuttavia, spero che di un leghista tu abbia il fanatismo. Dimentica il grigio e le 50 sfumature. Inizia a ragionare in bianco e nero. Tutto o niente. Dentro o fuori. Di qua o di là. Questo potrebbe essere l’anno in cui la tua vità cambierà per sempre. E i per sempre non accettano tentennamenti. La fortuna aiuta gli audaci, ma chi ottiene di più è chi sa cosa vuole e se lo va a prendere.

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Gemelli

Toro

Ariete

i segni La buona notizia è che andrà meglio. La cattiva, che inizierà a farlo da dicembre, dell’anno prossimo. Sarà un 2019 difficile. Il cielo è ambiguo. Non so dirti quali ma so che ti capiteranno cose poco piacevoli, chissà perché, chissà per come. La tecnica per sopravvivere è quella dell’opossum. Impara l’arte della tanatosi. Davanti al pericolo, fingiti morto. Resta immobile, respira piano e aspetta che passi. Soprattutto, non parlare. Le parole hanno il potere di distruggere e di creare (cit. Buddha). Distinguere le due tipologie, però, non è scontanto. Nel dubbio, meglio tacere.


di Mafi Ci hanno insegnato che copiare è sbagliato. È solo facendo esattamente ciò che fa l’altro, però, che si riesce a capire cosa prova lui. Imitare è il modo più facile per imparare l’empatia. In realtà, l’empatia non ti servirà a niente. È un contentino, ti sto aiutando a vedere il lato positivo. Copiare quel che fanno gli altri sarà il solo modo che avrai per fare qualcosa di decente. Il 2019 ti porrà delle domande a cui non saprai dare risposta. E allora sbircia il foglio del vicino. Almeno fino all’arrivo della primavera. Per allora, forse, avrai imparato abbastanza da riuscire a cavartela da solo.

Hai fissa di dimora tra le nuvole. Non sei un sognatore, ma la realtà non ti è mai piaciuta granché. Non vuoi sporcarti le mani, preferisci guardare gli altri farlo. Un modo per fuggire i guai. Se non fai niente, non potranno darti alcuna colpa. Per il 2019, ti invito a comprare Il Manuale del Karma. Oltre a fare bella figura sul comodino, ti insegnerà che il karma è una scienza logica. Non c’è niente di fricchettone nel karma. Pura matematica: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Non devi diventare meno egoista, fa’ cose buone per ottenerne altre altrettanto buone in cambio.

Vergine

Leone

Cancro

A cura di MARIAFRANCESCA MORO

So che preferisci l’amara verità alle dolci illusioni. Non ti prenderò in giro. Il 2019 non ha nulla di buono in serbo per te. L’orizzonte è cupo, cupissimo. L’anno inizia male e prosegue peggio. Avrai qualche possibilità di continuare a tenerti il lavoro, ma per quanto riguarda l’amore gli affari andranno a dir poco male. Per fortuna, sei una persona razionale. Sei in grado di non fare dei problemi una tragedia. E se non lo sei, imparerai. Ridici sù. Colui che pensavi fosse l’amore della tua vita ti pianta in asso per la tua migliore amica? Ascolta l’ultimo singolo di Ariana Grande e fatti una risata.

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Sagittario

Scorpione

Bilancia Le tue intenzioni non sono cattive, ma il 2019 andrà così. Polemiche e incomprensioni ti si attaccheranno addosso come un herpes. Non c’è modo di scansarle, non prendendo parte all’azione. L’unico modo che avrai per star tranquillo è tenertene fuori. Fuori dalle cene di famiglie, dalle serate tra amici, dalle riunioni in ufficio. Se conosci il pericolo lo eviti e io te lo sto presentando. Tuttavia non c’è bisogno di trasformarsi in un solitario eremita. Trovati un amante, più giovane e stralunato, e usalo per fuggire dalla realtà.

L’anno scorso sei stato insopportabile. Una palla al piede, quello che gli amici fingono di aver dimenticato di avvisare. Fingono, in realtà proprio non ti ci volevano al brunch domenicale. Nel 2019, però, torni sopportabile. Anzi, diventi quasi simpatico. La gente smetterà di abbassare lo sguardo quando ti incontra per strada. In estate, troverai persino qualcuno così matto da innamorarsi di te. Occasione più unica che rara, non fartela sfuggire. Ma lascia perdere gli inviti per il matrimonio, qualsiasi cosa nascerà nei prossimi mesi è destinata a finire entro il prossimo Natale.

Inaspettatamente, sei tra i più fortunati dell’anno. Sulla locandina del 2019 show il tuo nome indica il protagonista. Ruolo che prenderai fin troppo sul serio. Sarai una diva, l’apoteosi del concetto di prima donna. Gli anglofoni direbbero drama queen. Ogni emozione sarà esagerata e esasperata. Ma si sa, la gente adora le macchiette. Non faranno che corteggiarti, saranno tutti pazzi di te. Seleziona con cura colui a cui concedere le tue grazie. Non essere superficiale. Non farti infinocchiare da un complimento riciclato, trova qualcuno che ti lusinghi anche nei fatti.


Anno nuovo vita nuova. È il tuo motto. Così come mese nuovo vita nuova, settimana nuova, giorno nuovo, nuove scarpe e così via. Sei il segno più scapestrato e non ci pensi nemmeno a mollare lo scettro. Il capodanno non è che l’ennesima scusa per rivoluzionare la tua vita. È così da sempre, non sarà certo il 2019 a metterti del sale in zucca. Questa volta però, avrai voglia di roba tranquilla. Aspirerai alla borghesia. Ti ecciterà la piatta ebbrezza di una vita tranquilla, un lavoro stabile, una relazione fissa. Bel periodo, soprattutto per tua madre.

Pesci

Acquario

Capricorno Sarai infelice e la colpa sarà solo tua. Il fato ha deciso di farti omaggio di uno splendido 2019. La spina che ti porti nel fianco cadrà in silenzio il primo di gennaio. Gli obiettivi che da tanto rincorri faranno come la montagna di Maometto: saranno loro a raggiungerti. Ma tu non saprai goderteli. Cherofobia è la canzone dell’anno, inno degli sciocchi come te. La paura di esser felice è tollerabile solo come palliativo per i disperati. Mi merito tutto questo? Ne sarò all’altezza? Pensieri maturi e profondi. In altre parole, pensieri pallosi. Liberatene.

Il 2019 sarà un anno orribile. Tutto si farà contorto e difficile, anche quello che hai sempre dato per scontato. Sarai insicuro, timoroso e insoddisfatto. A buon ragione. Le sfighe si succederanno in un lungo corteo di disastri. Certo è che non ti annoierai. Sempre meglio passare il tempo a risolvere che casini che annoiarsi stando con le mani in mano. Te lo dico perché voglio che inizi a prender la vita con filosofia. Ti consiglio in particolar modo la corrente stoica. Quella che insegna a restare saldi nel dolore, considerandolo, invece, la strada per la felicità.

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