TATs Webzine N°7 - Aprile '19

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EDITORS IN CHIEF Petrungaro Mariarosa Rigo Ludovica

HANNO COLLABORATO Bonfanti Carlotta - Bonsignori Camilla - Bordoni Camilla Bottiroli Fabio - Camerra Sabrina - Capece Cristina Colletti Federica - De Simone Palma - Delattre Alexandre Gravante Alessia - Hidayat Seto - Illustrazione Tiziana Giada Lebreton Cyrielle - Lombardi Carlotta - Kapone Jérémy Marcarini Camilla - Matozza Tess - Moreau Roxane Moro Mariafrancesca -Petillo Andrea - Petrungaro Mariarosa Plodziszewska Anna - Ragone Francescca - Rigo Ludovica Scchaap Tim - Smaldone Giorgia - Soncika Linda Tavola Simona - Ucchino Mila - Zamparutti Marta

ART DIRECTION Petrungaro Mariarosa

IN COPERTINA Fotografo - Roxane Moreau Stylist - Cyrielle Lebreton Stylist Assistant - Alexandre Delattre Modella - Linda Soncika

REDAZIONE Fashion - ludovica.rigo@thatsalltrends.com Beauty - beauty@thatsalltrends.com Art - art@thatsalltrends.com Design - design@thatsalltrends.com Cinema - cinema@thatsalltrends.com Travel - travel@thatsalltrends.com Music - music@thatsalltrends.com www.thatsalltrends.com 20144 MILANO Via Tortona 20 info@thatsalltrends.com

Dove puoi mandare i tuoi scatti? talent@thatsalltrends.com

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indice 10.

40.

Cosa ti sei perso

E TU CHE LOOK SEI?

CODICE BIANCO

TUTTI CRAZY PER IL CRAZY HORSE

Welcome Spring

Bloody 70’s

This is Mahmood

Bohemian Heart

PRIMAVERA sound

Coral Soul

OLIVIA COLMAN

PANTONE 2019: è l’anno del Corallo

12. 16.

20. 25. 26.

La regina del piccolo e grande schermo

44. 48.

68.

92.

106. 110.

28.

BEAUTY NOTES

New Orleans

rimettersi in forma prima dell’Estate

un viaggio nella magia (nera)

32.

114.

Glow up your skin

STEAL HER STYLE

118.

Caroline Daur

Appunti di Viaggio:

34.

Vita in Movimento

36.

Ponti ne abbiamo? 4 idee per la Primavera

122.

RadioTATs

Ziad Nakad

124.

La femminilità nei dettagli Haute Couture

Le stelle di Mafi


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COSA TI SEI

PERSO A cura di GIORGIA SMALDONE

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1. La morte di Karl Lagerfeld ha scosso il mondo della moda. Lo stilista, cuore pulsante delle case di moda Chanel, Fendi e del brand omonimo, si è spento il 19 febbraio. 2. Bradley Cooper e Lady Gaga, vincitori del premio oscar “Miglior Canzone”, hanno emozionato tutto il mondo con la loro performance canora molto romantica della canzone vincitrice Shallow. 3. È uscito il nuovo spot della Nike “Show them what crazy can do” che ha visto la partecipazione della star del tennis Serena Williams. 4. Il 14 febbraio 2019, il Cinemino di Milano ha finalmente riaperto, festeggiando questo traguardo con un’interessantissima programmazione volta come sempre a “fare cultura”. 5. Si sono svolte anche quest’anno le sfilate uomo e donna in giro per il mondo: New York, Milano e Parigi sono state le protagoniste di questi ultimi mesi di inverno. 6. Proprio durante la Milano Fashion Week, la Galleria Tommaso Calabro ha ospitato la mostra “Le Tipe Umane” dello stilista Andrea Incontri. Inaugurata il 18 Febbraio, la mostra è stata curata da Caroline Corbetta. 7. Dal 14 al 18 marzo 2019 si è tenuto il Cosmoprof Worldwide a Bologna, la fiera per eccellenza del settore beauty che quest’anno è stato incentrato sul tema della sostenibilità. 8. Louis Vuitton per il Travel Book su Roma ha scelto le illustrazioni di Miles Hyman per raccontare la città eterna. Roma è stata così felice del risultato che l’Istituto Centrale per la Grafica ha accolto la mostra nella sua sede di Palazzo Poli. 9. La Fondazione Sozzani presenta Masahisa Fukase: Private Scenes, la prima mostra retrospettiva italiana dedicata ad un instancabile sperimentatore che è stata aperta al pubblico fino al 31 marzo. 10. 150 cantine italiane e estere si sono riunite nel Palazzo del Ghiaccio per la quinta edizione del Live Wine 2019, ovvero il Salone Internazionale del Vino Artigianale che si è tenuto il 3 e il 4 marzo. Live Wine 2019 è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Lombardia e con la storica manifestazione Vini di Vignaioli di Fornovo. 11. Dal 22 al 25 Febbraio presso il teatro Franco Parenti di Milano si è tenuto il Nordic Festival I Boreali organizzato dalla casa editrice Iperborea. 12. È uscito il 15 marzo in edicola l’album di figurine Artonauti, dedicato alla storia dell’arte. L’album conta 216 figurine, 28 illustrazioni, 65 opere d’arte, 20 quiz e 2 pagine di giochi. 13. Si è tenuta, presso il Teatro di Piazza Vetra, Beauty Bites, la masterclass sul make up tenuta da Chiara Ferragni e da Manuele Mameli. 14. Ha aperto in zona San Babila il primo negozio The Attico, il celebre marchio di Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini. 15. Mahmoud ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone “Soldi”. ■□

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Manca poco alla primavera, al sole caldo e alla voglia di leggerezza; ogni ragazza e donna, compresa la sottoscritta, quasi non vede l’ora di mettere mano a quell’armadio pesante e, confessiamolo, scuro che ci ha gentilmente aperto le ante per vestirci durante tutto questo vlungo inverno. Finalmente è arrivato il momento di fare una scelta, anzi, LA SCELTA dei vestiti che meritano di essere sfoggiati in primavera! Siamo giudici imparziali

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mentre li ri-tiriamo fuori dai porta abiti (accuratamente riposti nell’angolo del guardaroba nel mio caso), una fiera della vanità sparsa per tutta la stanza in modo caotico, disastroso, quasi allucinogeno. Tra una camicia di seta che strizza l’occhio e quel vestito hippie-chic, indossato tre volte e comprato per la vacanza social condivisa su instagram, eccoli li.. i più grandi, luminosi, sfacciati concorrenti di questo x factor made by you: i jeans bianchi (con


bianco cartellino annesso) Con comprovata esperienza so che le domande che balzano alla mente sono due: “Perché li ho comprati?” e “Ma forse dovrei provarli?”. Come per un film di Tarantino guardiamo quei Jeans con lo stesso terrore, quei jeans che sembrano evocarci tutte le cose sbagliate non tanto in fatto di moda ma quanto a tutti gli sgarri che abbiamo commesso durante la passata stagione. Care mie modaiole vi ricordate

A cura di CAMILLA BORDONI

“Quattro amiche e un paio di jeans”? Nessuna bugia fu più grande, parliamoci chiaro, il bianco non aiuta a nascondere i piccoli difetti del corpo ma tranquille, tutto è relativo perché “ a ognuno il suo” è la regola universale del fashion system, il vero ordine paritetico della moda democratica che urla self confident e che, per questa primavera, vuole il jeans come protagonista delle nostre vacanze romane. Sfatiamo quindi il mito che un paio di pantaloni

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con rigide caratteristiche possa stare bene a tutte le forme del corpo ma, prima, facciamo qualche passo indietro e riavvolgiamo quel filo elastico bianco che li contraddistingue. Nato da un puro atto di ribellione, il jeans bianco fa la sua prima comparsa negli anni ’60 grazie a un gruppo di ragazzi anticonformisti decisi a ribaltare una precisa rigida regola dei college: “ è espressamente vietato il blue jeans” poiché ritenuti troppo casual. I giovani riuscirono, da abili e inconsapevoli avvocati di nuove tendenze, ad aggirarla sbiancando semplicemente quel capo e, da jeans a white jeans, dall’interessante all’economicamente fatturabile ecco che anche la Levi’s lanciò White Levi’s.

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Gli anni ’90 poi segnarono un’epoca! Mosse dalle neo influencer di stile Jacqueline Kennedy e Lady Diana, ogni ragazza e donna comprendeva nel suo arsenale estivo un paio di jeans bianchi, icone di quel casual ricercato e raffinato che successivamente vide Ralph Lauren sfilare con jeans e blazer blu e una Donatella Versace lanciare sul mercato la fragranza “White Jeans” nel 1997! Per non parlare poi dei numerosi servizi e copertine di moda che incorniciarono, per il centesimo anniversario della rivista Vogue, supermodelle vestite in total white. Lo so, forse ancora state pensando a quei pantaloni aderenti dal “bianco colgate fake” associato all’ora del the delle “Desperate Housewives” baciate


dall’autoabbronzante, ma mie care fashion victim i tempi sono cambiati e così anche le forme, il tessuto e il colore perché si, non esiste solo “50 shades of grey” ma anche 50 sfumature di bianco! La vera formula magica (per una volta ringraziamo la matematica) è quella di scegliere il giusto modello + la corretta tonalità; a vita alta, dritti, con orlo grezzo, svasati, morbidi, a salopette, color crema, bianco sporco, con inserti colorati e dettagli stravaganti, insomma, oggi abbiamo l’imbarazzo della scelta. Volete un’aria sofisticata optate per una linea scivolata (importante è anche la pesantezza del denim) high-rise, camicia, iconiche pilgrim Roger Vivier o mocassini Gucci, mini bag e un’immancabi-

le foulard dal sapore vintage; più casual o trendy? Su con la vita, blazer, cerchietto e sneaker! E per le regine dello street-style jeans slavati con tasche ampie, risvoltati o infilati dentro i texani dalle tinte sgargianti, per un vero rodeo on the road. A ognuno il suo (white jeans) perché nella vita tocca scegliere, fare prove e, si, anche sbagliare; ognuna di noi fortunatamente è diversa ma forse è proprio nella moda, che nella diversificazione più totale, riusciamo ad esprimerci grazie alla sua universalità di linguaggio ..un paradosso? Forse, ma se un paio di jeans bianchi è una variante la costante è il nostro self, insomma, NOI monnalise su quelle tele total white. ■□

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Welcome spring A cura di DREWSPET

La primavera è arrivata,

finalmente possiamo trascorrere i nostri

pomeriggi al parco ed approfittare del sole per

prepararci all’estate. Ecco un look pratico e versatile per il nostro tempo libero.

New Era 2 sunglasses Saraghina 3 jacket Cheap Monday t-shirt Comme des Garçons 5 backpack Raf Simons 6 jeans Diesel 7 ring Ell Milano 8 shoes Camper 1 cap

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This Is Mahmoo LE ORIGINI, IL PERCORSO ARTISTICO E LE SPERANZE DELLA NEO-NATA STELLA MUSICALE A cura di SABRINA CAMERRA

È il fenomeno musicale del momento. Di lui si è parlato a lungo, bene e male. La sua vittoria all’ultima edizione del Festival di Sanremo ha scatenato polemiche, ma anche aperto nuovi orizzonti. Ha uno stile così innovativo e personale da avere

la propria categoria di “morocco pop”. Sarà lui, quest’anno, a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest. Stiamo parlando di Mahmood, giovane autore del brano “Soldi”, ancora adesso tra i più trasmessi dalle radio italiane.

Chi è Mahmood

Alessandro Mahmoud nasce a Milano, il 12 settembre 1992, da madre sarda e padre egiziano. Cresce nel quartiere periferico di Gratosoglio e ben presto affronta la separazione dei genitori e l’allontanamento del padre, con cui non avrà più rapporti. La sua passione per il canto si manifesta sin da gio-

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vanissimo e, dopo la maturità al liceo linguistico, si iscrive al Centro Professionale Per la Musica di Milano. La prima, importante esperienza in campo musicale risale al 2012, quando Mahmood partecipa alla sesta edizione del talent show X Factor, nella categoria Under Uomini, capitanata da Simo-


od ITALIANA

na Ventura. Inizialmente scartato, è oggetto di ripescaggio, ma il suo percorso si esaurisce rapidamente con l’eliminazione alla terza puntata. L’esordio sul palco di Sanremo avviene già nel 2016 e Mahmood si classifica quarto nella sezione “Nuove Proposte” con il brano Dimentica. È il 2019, tuttavia, l’anno decisivo per la sua carriera musicale. Nel dicembre 2018 Mahmood è uno dei due vincitori di Sanremo Giovani con il brano Gioventù bruciata. La vittoria gli concede il diritto di partecipare al Festival di

Sanremo 2019 con il brano Soldi, prodotto insieme a Dardust e Charlie Charles. Sorprendentemente, il 9 febbraio scorso, Mahmood viene incoronato vincitore della 69ª edizione del Festival, superando sul podio Ultimo e il Volo. Sul brano che lo ha fatto entrare nei big della musica italiana dice “in Soldi non parlo davvero di denaro. È un pretesto per parlare di come, anche all’interno di una famiglia, si possano creare distanze. I soldi sono la fine, ma prima c’è stato tutto un viaggio”.

Nella pagina affianco. Alessandro Mahmood. In pagina affianco. Mahmood durante la propria esibizione a Sanremo.

la polemica sanremese e il successo di soldi Non se lo aspettava nessuno, forse nemmeno lui, eppure è stato Mahmood a trionfare nell’ultima edizione del festival di Sanremo. La cosa ha destato parecchie polemiche, soprattutto perché, stando alle statistiche, il pubblico aveva designato un altro vincitore. Era Ultimo il favorito ed è stato proprio lui ad accettare di cattivo grado la sconfitta. Per parecchi giorni il “caso Mahmood” si è discusso sui giornali, in internet e nelle trasmissioni televisive. Chi inneggiava all’apertura mentale e al cambiamento, chi tacciava l’avvenimento di ipocrisia e buonismo. Ad alcuni testo e musica parevano uno scherzo, ad altri risultavano speciali. Qualcuno ha

guardato all’artista e ne ha colto il valore. Qualcun altro si è soffermato sul ragazzo e la sua “etnia”. Ne ha scritto Salvini e pure Di Maio. Bene o male, l’importante è che se ne parli insomma. Perchè alla fine, sebbene quella sera non abbia conquistato il favore unanime del pubblico, la voce di Mahmood risuona in ogni dove e “Soldi” rimane in testa a tutte le classifiche. Il video musicale del singolo ha raggiunto 13 milioni di visualizzazioni su YouTube, Nonna Rosetta di Casa Surace ne ha fatto una versione per nipoti e, oltre confine, un ragazzo ucraino l’ha trasformato in “Hroshi”. Una popolarità, quella di Mahmood, destinata a crescere.

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la firma di charlie charles Ma chi si nasconde dietro al successo del giovane cantante italo-egiziano? La scalata di Mahmood è stata indubbiamente il frutto di un lavoro lungo e faticoso, fatto di prime volte, di delusioni e tanta gavetta (anche come cameriere nei bar). Le sue canzoni portano la sua firma e spesso sono autobiografiche. La sua penna è stata notata negli anni, tanto da incuriosire artisti del calibro di Marco Mengoni (è anche sua la partecipazione alla stesura del brano “Hola”). Tuttavia, non ce ne voglia Mahmood, la svolta decisiva nella sua carriera è stata favorita dall’incontro con quello che è definito ormai l’eminenza grigia del rap italiano: Charlie Charles. L’architetto del nuovo rap ha confezionato per Mahmood un beat perfetto, che ha rimescolato le carte del pop sanremese, portandolo alla vittoria. D’altronde, si parla di un fuoriclasse, che collabora da anni con Sferaebbasta e Ghali, che sforna una base vincente dopo l’altra e che tiene in pugno lo scettro del rap mainstream italiano. Mahmood sembra l’allievo perfetto, il pezzo di marmo più bello da cui plasmare un capolavoro. A differenza dei soliti Emis Killa, Fedez e compagnia bella, Mahmood ha una voce e un’anima black, ma non è un rapper. Può cantare il soul e ha un piede in ogni ambiente che oggi conta davvero. Può diventare, insomma, qualcosa di diverso ed interessante.

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gioventù bruciata e il primo album di mahmood L’esordio discografico di Mahmood, inizialmente previsto per il primo marzo, è stato anticipato al 22 febbraio scorso. In quella data è uscito il suo album Gioventù bruciata, un insieme di dieci tracce che svettano direttamente ai primi posti delle classifiche. Oltre alle ben note Soldi e Gioventù bruciata, l’album comprende Uramaki, Il Nilo Nel Naviglio, Anni 90 (feat Fabri Fibra), Asia Occidente, Remo, Milano Good Vibes, Sabbie Mobili e Mai Figlio Uni-

co. Bonus track la versione di Soldi con il rapper Gué Pequeno, già presentata sul palco di Sanremo. Ancora una volta, il suo è un racconto in musica della vita e delle esperienze del passato, un fluire naturale di idee maturate in tanti anni di lavoro. Complice l’aiuto di bravi produttori, il cantante può già vantare una solida identità musicale, che getta però su di lui grandi aspettative. Staremo a vedere se sarà capace di soddisfarle. ■□

Nella pagina affianco. Dall’alto. Mahmood durante la premiazione a Sanremo. Scatto che ritrae il rapper Charlie Charles. In questa pagina. Cover di Gioventù Bruciata, album d’esordio di Mahmood.

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A cura di CAMILLA BONSIGNORI

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Olivia Colman La Regina del piccolo e grande schermo A cura di SIMONA TAVOLA

Olivia Colman vincitrice della 91°edizione degli Oscar come Migliore attriceOlivia Colman vincitrice della 91°edizione degli Oscar come Migliore attrice protagonista, è nata il 30 Gennaio 1974 in Inghilterra.

Figlia di Keith Colmam, un geometra e di Mary Leakey, un’infermiera, passa la sua infanzia nella città di Norwich e frequenta le scuole High School for Girls di Norwich e Gresham’s School di Holt. All’età di 16 anni recita sul palco per la prima vol-

ta interpretando Jen Brodie nella produzione teatrale scolastica di The Prime of Miss Jean Brodie. Negli anni prima di dedicarsi completamente alla recitazione, Olivia frequenta Homerton College di Cambridge, per poi trasferirsi al Bristol Old Vic Theatre School e laurearsi nel 1999. Nell’ Agosto 2001 si sposa con il suo attuale marito Ed Sinclair e nel corso del loro matrimonio hanno tre figli, una femmina e due maschi. Colman fin dagli inizi della sua carriera è apparsa in molti programmi televisivi delle varie reti britanniche. Nel 2000 avviene il suo debutto in tv con Brusier, un comedy sketch show di BBC Two, per proseguire l’anno dopo con il mockumentary People Like Us e appare ma per un episodio solo nel 2002 nella sitcom cult The Office. Nel 2003 si unisce ai comici Mitchell and Webb nella serie comica di Channel 4

Peep Show ed interpreta Sophie, l’interesse amoroso e poi moglie di Mark, uno dei due protagonisti. Dal 2004 per due stagioni fa parte del cast di Green Wing, sitcom ambientata nell’immaginario East Hampton Hospital Trust con il ruolo di Harriet delle risorse umane dell’ospedale. Nel 2006 l’attrice britannica si fa notare anche sul grande schermo grazie alla commedia Confetti, un film che parla di matrimoni, come naturista che vuole sposarsi senza veli e vestito. Da qua in poi si alterna una carriera divisa tra le serie tv e cinema, recita in Hot Fuzz con Simon Pegg e Nick Frost diretti da Edgar Wright. Nel 2010 appare nella terza stagione di Skins come madre di Naomi e come guest star in “The Eleveth Hour” il primo episodio della quinta stagione di Doctor Who, una delle serie più longeve di BBC.

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L’anno dopo la svolta cinematografica e ottiene riconoscimenti a livello internazionale grazie al drammatico Tirannosauro. Questo film presentato al Sundance Film Festival 2011, vince diversi premi tra cui anche The World Cinema Special Jury Prize for Breakout Performance a Olivia, che grazie a questo ruolo, una donna vittima di abusi, si aggiudica anche il suo primo British Independent Film Awards. Nello stesso anno escono The Iron Lady dove interpreta la figlia del Primo Ministro Margaret Thatcher e A Royal Weekand dove recita nei panni della Regina Elizabeth Bowes-Lyon moglie di Re Giorgio VI. Nel 2013 la svolta definitiva grazie a Ellie Miller, la detective sergente della serie drammatica pluripremiata Broadchurch composta da tre stagione e messa in onda su ITV fino al 2017. Da qui la vita lavorativa di Olivia sarà un successo dietro l’altro,

Nella pagina affianco. Olivia Colman nel ruolo che gli è valso l’Oscar la Regina Anna in La Favorita. In questa pagina. Dall’alto. Olivia e il suo Oscar vinto nella notte tra il 24 e il 25 Febbraio di quest’anno. Olivia Colman sul set del film Tirannosauro con il regista Paddy Considine. Olivia Colman versione Regina Elisabetta II in The Crown.

nel 2015 recita nel distopico The Lobster di Yorgos Lanthimos e con la miniserie del 2016 The Nigth Manager si porta a casa un Golden Globe come Migliore attrice non protagonista in una serie. Nel 2017 interpreta la cameriera Hildegarde Schmidt nel remake di Kenneth Branagh basato sull’omonimo romanzo di Agatha Christie Assassinio sull’Orient Express. Arriviamo al 2018 dove con La Favorita, presentato In Concorso durante la 75° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, che non è che il primo di tanti in una stagione vittoriosa. Olivia Colman con la sua magistrale performance di Anna di Gran Bretagna ha ricevuto il plauso della critica ma soprattutto numerosi premi anche quello della statuetta più ambita, l’Academy Award. Ovviamente l’attrice inglese non ha mai abbandonato il piccolo schermo, che la resa famosa, infatti nell’ultimo anno ha trovato tempo recitare nel ruolo dell’avida Madame Rosalie Thenardier nella trasposizione televisiva di Les Miserables andata in onda su BBC One durante le vacanze natalizie. Per concludere nell’arco di quest’anno finalmente rivedremo Olivia ancora una volta nei panni di una Regina inglese, esattamente in quelli della attuale sul trono. Colman sarà Elisabetta II nella terza di The Crown prodotta da Netflix che seguirà la vita della Famiglia Reale negli anni Settanta quando Carlo e Camilla si conoscono. ■□

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New Orleans un viaggio nella magia (nera) A cura di CRISTINA CAPECE

In un Paese - gli Stati Uniti - in cui tutto (o quasi) è urlato esiste una città - New Orleans - e un quartiere in particolare - il French quarter - in cui ancora si sussurra dolcemente alle orecchie di chi sa ascoltare. Ovviamente non sto parlando di decibel in senso stretto, perché vi assicuro che anche qui sono parecchio alti ma accompagnati da uno stile e da una sensibilità completamente differenti. Nel quartiere francese di New Orleans troverete storia vera e un pizzico di follia. Vi racconto la mia esperienza nella città che non dorme mai tra musica e magia nera. L’aria che si respira a New Orleans è diversa, all’interno del quartiere francese non sembra nemmeno di essere negli Stati Uniti. Certo, i soliti enormi grattacieli sono lì che incombono appena fuori, ma all’interno dell’antico centro il tempo sembra essersi fermato agli inizi del ‘700. L’atmosfera è diversa, più autentica e intrisa di storia. In ogni angolo realtà e magia si fondono in un ballo unico sulle note del jazz. Impossibile resistere al fascino di questa città così particolare, vivace e gioiosa e al tempo stesso memore di un passato oscuro e sofferente. Città del jazz di Louis Armstrong, della magia nera della “Voodoo queen” Marie Laveau e del Mardi Gras, carnevale tra i più sfrenati. Insomma, affascinante quanto misteriosa questa NOLA. Conoscendo bene il tipo di mete che preferisco, avevo tante aspettative su New Orleans e nessuna è stata delusa. Mi sono innamorata di questa città la notte stessa in cui sono arrivata guardando dai finestrini del taxi le sue strade illuminate dalla luce gialla degli antichi lampioni in ferro. Non avevo visto nulla, ma già sentivo che era un po’ mia. Vi racconterò le cose che mi hanno più colpito, ma le sensazioni che si provano... Bhè, quelle sono difficilmente descrivibili a parole soprattutto se, come me, siete un po’ sensitivi e i luoghi “potenti” hanno particolare effetto su di voi. Come sempre, l’unica possibilità è fare la valigia e partire!

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Nella Pagina affianco. Dall’alto.Vista del Mississipi. Battello a Vapore, In questa pagina. Dall’alto. Abitazioni tipiche del Quartiere Francese.

Il Quartiere Francese Il Quartiere Francese è il nucleo più antico della città, passeggiando per le strade resterete incantati dai tipici edifici con persiane in legno e balconi decorati in ferro battuto. Ognuno ha uno stile unico e si differenzia dagli altri per colore e decorazioni. Oltre alle ricche facciate, vi consiglio di dare un’occhiata anche ai cortili interni tutti molto eleganti. Immancabile un giro al French Market, splendido mercato all’aperto riparato da una tettoia con bancarelle e prodotti di ogni tipo. Io ho comprato dei fantastici gioielli fatti a mano da Oscar, bravissimo e originale artigiano (oscarofneworleand.com). In generale, il Quartiere Francese è pieno di locali, botteghe e negozi di souvenir, avrete l’imbarazzo

della scelta tra Royal Street, Dauphine Street, Decatur Street, Jackson Square e molte altre! Uno dei simboli del Quartiere Francese è sicuramente Bourbon Street, strada storica piena di bar e strip club. Come avrete capito questo quartiere è molto vivace, passeggiando tra le sue bellissime vie incontrerete negozi, tanta musica dal vivo e ristorantini tipici con ottima cucina cajun e creola, gallerie e alberghi. Ultimi consigli: 1) assaggiate le ostriche cucinate secondo la tradizione in uno dei tanti locali, non ve ne pentirete! 2) Su freetour. com potete prenotare visite guidate gratuite del Quartiere Francese.

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St. Louis Cementery e Congo square I cimiteri di New Orleans, chiamati le “città dei morti”, sono particolarmente suggestivi per l’atmosfera tetra e decadente delle numerose e ravvicinate tombe disposte in verticale. Il più antico e facilmente raggiungibile a piedi dal Quartiere Francese è il St. Louis Cemetery. Vi assicuro che entrando lì anche in piena estate vi sembrerà di essere sul set di un film per Halloween. Per comprendere a fondo tutti i dettagli di questo luogo storico vi suggerisco di prenotare una visita guidata. Su getyourguide.it potete prenotare il “tour voodoo e cimitero”, esperienza pazzesca! Potrete vedere la tomba e l’ultima dimora della più venerata Regina del Voodoo, Marie Laveau e visitare il museo Voodoo. Una volta usciti dal St. Luois Cemetery potete raggiungere a piedi la bellissima Congo Square all’interno del Louis Armstrong Park. Questa piazza era un punto di ritrovo per gli schiavi in cui si

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tenevano danze, cerimonie e rituali voodoo. Consiglio: sul lato di Congo Square toccate con mano l’imponente l’albero di Marie Laveau, da brivido! Una passeggiata sul Mississipi Maestoso, imponente, ampio... potrei andare avanti all’infinito nel cercare di descrivervi la portata del Mississipi! Imperdibile la passeggiata lungo la riva di questo immenso fiume. Se volete di più potete optare per una crociera sul fiume a bordo di vero battello a vapore del secolo XIX. Sto parlando proprio di quei grossi battelli a vapore mossi da enormi pale – paddle wheel steamboat. Ancora oggi vale la pena di provare il fascino di salire a bordo di una di queste gloriose imbarcazioni, come il Mississippi Queen, vaporetto a sei ponti, che inizia il suo viaggio dal porto di New Orleans, proprio vicino alla Oak Alley Plantation, la grande residenza nota per “Via col vento”.


Nella Pagina affianco. Dall’alto. Statua della Brass Band in Congo Square. Saint Louis Cementery. In questa pagina. Dall’alto. Tipica Oyster House. Scorcio del Saint Louis Cementery.

Vi ho descritto le tre cose che più mi hanno colpito di questa meravigliosa città ma New Orleans è anche molto altro. Ci sono tantissime altre cose da vedere tra cui i musei, il distretto dei giardini e lo zoo. Il mio più grande rimpianto? Non aver avuto il tempo di visitare le piantagioni e le paludi... ma chissà che un giorno non decida di tornare per un tour del Cajun Country. ■□

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THAT'S ALL TRENDS A cura di CAMILLA BONSIGNORI


VITA IN MOVIMENTO

Consigli per la stagione A cura dI GIORGIA SMALDONE

1. Si terrà dal 1 al 5 Giugno il Primavera Sound Festival a Barcellona. Il palco ospiterà la performance di diversi artisti tra cui i Radiohead e i Tame Impala. 2. In occasione dell’anniversario della morte di Leonardo Da Vinci saranno dedicate all’artista un sacco di mostre ed esposizione in giro per l’Italia. 3. Il Ventesimo Festival del Cinema Europeo si terrà a Lecce dall’8 al 16 Aprile. 4. Dall’11 al 14 Giugno si terrà a Firenze il Pitti Uomo seguito poi dal Pitti Bimbo, che si terrà dal 20 al 22 Giugno. 5. A Torino si terrà presso la Società Promotrice delle Belle Arti la mostra Claude Monet - The Immersive Experience fino al 24 Giugno. 6. Quest’anno la Pasqua cadrà dal 18 al 22 Aprile, il periodo giusto per visitare una capitale europea come ad esempio Madrid, o una cittadina più piccola come Valencia o Siviglia. 7. Mi Ami Festival si terrà anche quest’anno a Milano dal 24 al 25 Maggio come sempre al Circolo Magnolia. 8. Sempre a Milano si terrà il Salone del Mobile con annesso Fuorisalone dal 9 al 14 Aprile. 9. La Mille Miglia partirà da Brescia il 15 Maggio e si concluderà sempre presso la Leonessa d’Italia. 10. Grande attesa per il matrimonio di Jennifer Lopez con l’ex campione di baseball Alex Rodriguez. I due fanno coppia fissa da due anni e la proposta è stata suggellata da un anello gigantesco il cui valore è stato stimato di 1 milione di euro. ■□

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Ziad Nakad

LA FEMMINILITÀ NEI DETTAGLI HAUTE COUTURE A cura di CARLOTTA BONFANTI In questo numero abbiamo avuto il piacere di intervistare Ziad Nakad. Lo stilista, nato in Libano, fin da subito ha dimostrato il proprio interesse per il settore del fashion e si può dire che dentro di sé avesse sempre saputo che questo era il suo destino. A Beirut, lavorando con molti stilisti famosi, ha sviluppato il suo talento nell’haute couture, fino al

1997 quando ha debuttato al Beirut International Fashion Show for Haute Couture, dove ha iniziato a realizzare in suo sogno. Da quel momento in poi il suo lavoro ha raccolto moltissimi apprezzamenti dalla critica suscitando l’interesse internazionale. Lo stile di Ziad Nakad è divenuto celebre perché capace di rivelare in tutto il suo splendore la femA sinistra. Ziad Nakad Bar in passerella durante la sfilata Haute Couture SS19 A seguire. Diversi outfit della sfilata Haute Couture SS19 di Ziad Nakad.

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minilità che ogni donna possiede. In ogni creazione lo stilista presta la massima attenzione a tutti i dettagli, che costituiscono la vera potenza di un abito. Lo scorso gennaio Nakad ha presentato a Parigi la sua ultima collezione haute couture dedicata alla primavera-estate 2019. Orion, questo il nome della linea, ha incantato e rapito tutti per la lucentezza dei brillanti, simili a stelle, su tessuti dai colori pastello che ricordano dolci nottate estive. In questi abiti viene racchiusa tutta la poesia di cui lo stilista è capace, facendo sognare chiunque li guardi. Ecco le domande che abbiamo pensato di porgli, incuriositi dal suo talento e stregati dal suo stile unico e così incredibilmente affascinante. Qual è stato il suo primo successo? Quando ha realizzato che stava facendo carriera? Il mio primo successo è arrivato nel 2000, quando ho partecipato ad un fashion show in Libano e ho

vestito grandi nomi come Naomi Campbell, Nadja Urman, Karen Mulder e Many More. Che ruolo ha giocato la famiglia nella sua carriera? La mia famiglia ha avuto fin da subito un ruolo di supporto essenziale per me, ruolo che mantiene tutt’ora. Come si è sentito quando ha presentato la sua prima collezione a Parigi? Mi sono sentito molto felice per il successo che avevo riscosso, specialmente perché a tutti i presenti è piaciuto lo show. Per caso ha qualche rito propiziatorio o qualche portafortuna che la calmi o la metta a suo agio prima di una sfilata? Sono una persona molto trasparente, credo in Dio e mi affido a Lui per ogni passo che compio.

Nella pagina affianco. MAC Store a Roma. In questa pagina. Da sinistra. Lash Bar. MAC Store di Times Square a NYC.

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Quando crea una collezione ready-to-wear applica qualche idea ispirata ai pezzi della haute couture? Solitamente mantengo i tagli e il design che le clienti hanno amato maggiormente e lo applico sugli abiti ready-to-wear che possono essere utilizzati più volte e venduti facilmente. Da dove ha tratto l’ispirazione per la sua ultima collezione haute couture e come descriverebbe Orion? Mi sono fatto ispirare dall’alta gioielleria e dalle pietre preziose. Descriverei Orion come una collezione affascinante, sexy, femminile e molto fresca. A rendere davvero speciale questa collezione sono il taglio delle spalle e le balze. Ho scelto questo nome perché penso descriva le mie brillanti applicazioni ricamate, attraenti come le costellazioni che vediamo nel cielo. Dalle sue collezioni sembra che preferisca i colori freddi o i toni pastello. È una scelta personale oppure i colori brillanti si discostano dalla sua idea di eleganza? Uso i colori pastello, ma anche i colori brillanti che riflettono le stagioni primaverile ed estiva. Mi piacciono i colori tenui, con un finish cipriato come fossero una seconda pelle. Pensa che la sua visione sia cambiata durante questi anni di carriera? Posso dire che si sia sviluppata con l’esperienza, maturata più che cambiata. Come ha intenzione di espandere il suo brand? Quali paesi vorrebbe raggiungere maggiormente? Sto lavorando a delle strategie che svelerò presto e miro a raggiungere diversi nuovi mercati, come quello inglese, l’americano, il russo e molti altri. Quali progetti ha per il futuro? Una collezione ready-to-wear da presentare in tutto il mondo. Noi facciamo un grande augurio a Ziad Nakad per le sue prossime collezioni e speriamo che tutti i suoi progetti futuri si realizzino nel migliore dei modi. Vi consigliamo di tenere d’occhio questo incredibile stilista, oltre che per i suoi abiti di haute couture, anche per i suoi meravigliosi vestiti da sposa, a cui ha iniziato a dedicarsi nel 2017. ■□ In questa pagina. Due outfit della sfilata Haute Couture SS19 di Ziad Nakad.

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E tu che l 2

Rilassato

Ricercato

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Abito Gilet Polo Scarpe

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Zara Eleventy Cos Dr. Martens

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Abito Cintura Polo Scarpe

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Gazzarrini Moreschi Loro Piana Maison Margiela


look sei? A cura di DREWSPET

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Classico

Stravagante

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Abito Cravatta Camicia Scarpe

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Prada Marinella Dolce & Gabbana Church’s

Abito Spilla Polo Scarpe

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Gucci Dsquared Armani Fratelli Rossetti

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Ho trascorso la serata di San Valentino, assieme al mio ragazzo, a guardare donne nude danzare. Erano le ballerine del Crazy Horse, storico cabaret parigino, cattedrale dell’erotismo all’europea. Stavano al Teatro Nuovo di Milano, tappa italiana del tour Forever Crazy, antologia dei più bei balletti delle Crazy Girls. Ho trascorso la serata del mio compleanno assieme al mio ragazzo, ad ammirare signorine sculettare in lingerie. E me la sono goduta. Quasi più del mio ragazzo. E non la sola, la metà del pubblico è, di norma, composto da donne. Alcuni dicono che la sensualità del burlesque sia emblema del cosiddetto

new feminism. Che quelle sul palco sono donne coraggiose, fiere della propria femminilità e libere da pregiudizi. Pensieri meravigliosi, ma inutili. A volte la filosofia, semplicemente, non serve. Non c’è bisogno di scorgerci dietro un senso profondo per apprezzare un corpo perfetto muoversi a ritmo di musica. La leggerezza è un’arte da riscoprire. La capacità di non prendere tutto sul serio dovrebbe essere insegnata a scuola. Il motivo per cui mi è piaciuto stare al Crazy Horse non ha niente di intellettuale. Quel che ho visto non è altro che un gruppo di belle ragazze muoversi al ritmo di luci psichedeliche. Uno spettacolo

TUTTI CRAZY PER

completamente senza senso e, proprio per questo, irresistibile. Fingiamo di desiderare la complessità di Brecht, ma è con Stanlio e Ollio che ridiamo davvero. Leggero, ma non superficiale. Il crazy Horse è figlio di una lunga tradizione che prende il nome di storia del burlesque. Il gioco ebbe inizio in America, nella seconda metà dell’800. Gioco per poveri, che si divertivano a

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parodiare il mondo aristocratico. La trama era esile, perno dello spettacolo erano i balletti e le trovate comiche. La nudità c’era, ma giusto un pizzico, quel tanto che bastava a vender più biglietti. Poi di biglietti se ne iniziarono a vender tanti, e non di certo grazie all’arguzia dei comici. Così, nel giro di qualche anno, diminuirono le battute e, assieme a loro, anche gli abiti si fecero più scarni.


Niente spogliarello però, almeno fino al 1917, anno dell’ormai storico incidente di Mae Dix per cui, a causa di un inconveniente tecnico, la ballerina si ritrovò sul palco in costume adamitico. Errore così apprezzato dal pubblico da diventare scena fissa dello spettacolo. È già qui la benpensante stampa della Belle Époque iniziò a storcere il naso. Poi le ballerine, oltre a spogliarsi, iniziarono persino a pensare, addirittura a parlare: davvero eccessive. Le autorità si opposero a tale scempio e tutti i teatri di burlesque di New York vennero chiusi. Le artiste in perizoma finirono negli strip club, le più fortunate si accaparrarono la copertina di qualche rivista osé.

Ma non bastarono un paio di gendarmi a inibire il fascino di una donna svestita e danzante. Men che meno a Parigi, dove il pudore americano non trovò terreno fertile e, soprattutto, dove abitava quel genio di Alain Bernardin. Collezionista d’arte e di belle donne, Alain capì che «le donne nude sarebbero state la sua fortuna» nel 1951, anno in cui trasformò un vecchio edificio degli Champs Elysees in una delle, ancora oggi, più visitate attrazioni di Parigi. Il suo era un burlesque alla vecchia maniera, persino a modo (nessun uomo poteva entrare nella zona del teatro occupata dalle ragazze). La modernità, però, ci entrò dentro a capofitto. Gli

R IL CRAZY HORSE A cura di MARIA FRANCESCA MORO

anni ’60 trasformarono il night in un simposio di artisti e intellettuali: Charles Aznavour cantava e Serge Gainsbourg scriveva le musiche; David Bowie occupava un tavolo in prima fila, poco più in là sedeva Francis Ford Coppola. È trascorso più di mezzo secolo e il Crazy Horse continua a fare il pienone (a Parigi e nelle tournée internazionali). Quello di oggi è uno spettacolo

diverso dagli albori. Il nudo non è più ribellione, l’ironia non vuol parodiare la società, ride di sé stessa. Il burlesque, oggi, non fa che parlarsi addosso, ripetendo gli stessi scontati schemi. E non c’è assolutamente nulla di male. Non se, alla fine, il risultato è affascinante come quello che ho ammirato, un paio di settimane fa, in quella già citata notte di San Valentino. ■□

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Fashion Room THAT'S ALL TRENDS


Bloody 70’s photo & post production Roxane Moreau

stylist

Cyrielle Lebreton

stylist assistant Alexandre Delattre

models

Jérémy Kapone Linda Soncika Tim Schaap




In foto. Completo COS, gioielli Tant D’avenir, stivali Philippe Zorzetto.


In foto. Giacca Barnabé Hardy, pelliccia vintage, denim A.P.C., stivali Philippe Zorzetto, gioielli Tant d’avenir. Nella pagina affianco. Maglione Kujten, giacca e pantalone CAPSUL, cappello Louis Vuitton, stivali Philippe Zorzetto, gioielli Tant d’avenir.



In foto. Maglione Kujten, giacca e pantalone CAPSUL, cappello Louis Vuitton, stivali Philippe Zorzetto, gioielli Tant d’avenir.



In foto. Giacca Japan Bluemanteau, cappotto President’s, cappello Arpenteur, cintura militare originale. Nella pagina affianco. Polo Givenchy, denim A.P.C., stivali Philippe Zorzetto.



In foto. Camicia Pucci, pantaloni CELINE, gioielli Bonanza Paris e Tant D’avenir, scarpe Prada.



In foto. Camicia Pucci, pantaloni CELINE, gioielli Bonanza Paris e Tant D’avenir, scarpe Prada.



In foto. Completo CAPSUL.




In foto. Completo vintage Gucci, camicia CAPSUL, stivali Philippe Zorzetto, cintura Post & Co.


In foto. Giacca CAPSUL, maglione COS, pantalone Nigel Cabourn, cappello Arpenteur.



Boh


hemian Heart PHOTO

Fabio Bottiroli

MODEL

Anna Plodziszewska




In foto. Cardigan Tezenis, reggiseno Intimissimi, pantalone Pull & Bear.





In foto. Body Pull & Bear, pantalone Pull & Bear.






In foto. Maglione Bershka, pantalone Pull & Bear.





In foto. Cardigan Tezenis, t-shirt Zara, pantalone Pull & Bear.






In foto. Jumpsuit I AM.



C


l u o S l a r o C PHOTO Tiziana Giada Illustrazione MUA & WRITER Francesca Ragone BEAUTY CONCEPT Beyouty MODEL Palma De Simone DESIGNER Antonella Lanzione


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Make-up Credits Base - Armani Foundation Luminous Silk N° 4.5 Occhi - MAC Pigment, Rose Labbra e Blush - MAC Lipstick, Mandarine Illuminante - Dior Backstage Glow Face Palette Mascara - Dior Backstage

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How to make it

Step #1

Realizzare il make-up monocromatico con la nuance Living Coral è davvero semplice. Consiglio di iniziare sempre dalla skincare: quindi, come prima cosa, applichiamo una crema idratante ed illuminante. Step #2 Una volta nutrita la pelle, possiamo andare a stendere un velo di fondotinta fluido molto leggero, o eventualmente anche una BB Cream, per donare un aspetto fresco e sano al viso. Step #3 Per il trucco occhi scegliamo un ombretto in crema, nella tonalità Living Coral per l’appunto. Lo stendiamo direttamente con le dita, picchiettando il prodotto sulla palpebra mobile. Poi andiamo a sfumare nell’incavo con un movimento circolare, ma senza arrivare al sopracciglio così da diffondere in colore in maniera omogenea. Infine, applichiamo un punto luce sotto tutta l’arcata sopraccigliare con un ombretto chiaro, preferibilmente l’avorio. Step #4 Con un tocco di mascara, il gioco è fatto. Per gote e labbra, infine, utilizziamo un unico prodotto: un bel rossetto! Sulle gote lo stenderemo con le dita: preleviamo un po’ di rossetto e lo applichiamo sulla gota sfumandolo per bene. Sulle labbra possiamo applicare direttamente il rossetto dallo stick o, per essere più precise, con un pennellino. Pochi minuti e otterrete un make-up versatile, veloce e trendy.


Il corallo dominerà l’anno 2019. L’azienda Pantone Color Institute ha espresso il suo verdetto. Di cosa parliamo? E’ un’azienda americana che si occupa di identificare i colori trend dell’anno e collabora con i brand più importanti per supportarli nelle scelte cromatiche, anche da un punto di vista psicologico, per i loro prodotti, sia nel beauty sia nella moda. Quest’anno abbiamo il LIVING CORAL, indice di positività, spensieratezza e vivacità. Vediamo una rassegna di prodotti makeup all’insegna del corallo e delle sue sfumature. ■□

Pantone 2019 è l’anno del Corallo A cura di CAMILLA MARCARINI

1. Cream Lip Stain - 78 Chili Pepper, Sephora (€ 10,90). 2. My Best Milano Red Lips Palette, Deborah Milano (€ 14,00). 3. Waterflower Magic Nail Lacquer - 02 watermelon field, Kiko Milano (€ 4,95). 4. Rouge Blush - 080 Red Smile Matte, Dior (€ 46,08). 5. Rouge Coco Gloss 802 Living Orange, Chanel (€ 30,00). 6. Voyage De Chanel - fard e cipria illuminante in edizione limitata, Chanel. 7. Dior Addict Lip Glow to the Max - 204 Coral, Dior (€ 35,50). 8. Obsessions Eyeshadow Palette - Topaz, Huda Beauty (€ 29,90). 9. Rossetto I’M - 300 Ultra Orange, Pupa (€ 16,50).

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beaut y notes Rimettersi in forma prima dell ’Estate A cura di ALESSIA GRAVANTE

Mentre le temperature si alzano e la natura inizia a riprendere colore, i costumi da bagno che padroneggiano le vetrine ci ricordano che è arrivato il momento di abbandonare la cioccolata calda per concentrarci sulla perdita di quei due/tre chiletti che l’inverno ci ha donato. Tornare in forma prima della prova costume è l’obbiettivo di tutti, la forza di volontà, d’altro canto, appartiene a pochi. L’errore più comune è pensare che, per riuscire a tornare in forma, ci sia bisogno di un allenamento estremo, accompagnato da una dieta ferrea. Ciò che non viene preso in considerazione, d’altronde, è lo stress che un cambio radicale di stile di vita può portare al nostro organismo. L’allenamento è importante, come lo è una sana alimentazione, ma, a meno che non ci si affidi a mani totalmente esperte, è meglio evitare cambi troppo drastici. Quali sono però, gli accorgimenti da mettere in atto per tornare in forma prima della temutissima prova costume?

Dall’alto. Scatto tratto dal profilo Instagram di @jayalvarrez. Diversi modelli di orologi con funzioni fitness. LETSCOME Fitness Tracker, € 22,20 - Fitbit Versa, € 159,99. Apple Watch Serie 4, € 468,99 Fit-Bit, disponibili anche su Amazon.

attività fisica

Come ci sentiamo ripetere da sempre, l’attività fisica è (o dovrebbe essere) fondamentale nella nostra routine. Per attività fisica non si intende solo l’allenamento in palestra sei giorni a settimana (pacca sulla spalla a chi ama questo stile di vita, non è per tutti).

re la macchina per andare al lavoro o a prendere i bambini a scuola, non ci mettiamo un paio di scarpe comode e ne approfittiamo per fare qualche passo?

Iniziare a fare le scale invece di prendere le scale mobili o l’ascensore è un’altra attività che, nella sua Grazie all’arrivo delle belle giornate, diventa mol- banalità, aiuta il nostro corpo a rimanere in movito più piacevole decidere di fare una passeggiata mento. o una corsa all’aria aperta: questi sono due allenamenti sottovalutati, soprattutto adesso che, con la Personalmente l’attività fisica è uno di quegli hobby crescita di popolarità delle Fitness Model, sembra che non mi appartengono, soprattutto se si tratta che l’unico tipo di attività fisica concessa per otte- di restare tra quattro mura. Ho notato, però, che nere risultati sia passare ore chiusi in una palestra a l’acquisto di gym clothes e impostare un obbiettivo fare squats (e foto difronte allo specchio da condi- giornaliero, sono due accorgimenti che mi aiutano ad auto-motivarmi. videre nelle stories). Provate ad acquistare, se potete, un Fit-bit così da Camminare o correre all’aria aperta non solo fa poter tenere sott’occhio almeno i passi giornalieri. bene ai muscoli, ma dona benefici anche alla salute Amazon ne vende di diversi, con più o meno caratfisica e mentale. Quindi perché invece di utilizza- teristiche.

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Un’alimentazione sana ed equilibrata è importante, il nostro corpo ha bisogno delle giuste energie per affrontare la giornata, soprattutto se decidiamo di fare allenamento. Il giusto rapporto tra frutta/verdura, proteine e carboidrati è fondamentale per affrontare al meglio la giornata! Anche programmare pasti e spuntini così da consumarli con regolarità, evitando abbuffate fuori pa-

alimentazione

In alto. Diverse ricette sugar-free tratte dal profilo Instagram @ thewholefooddiary. In basso. Ragazza che fa jogging.

sto, è un’ottima abitudine da prendere per eliminare i chiletti in eccesso. Un altro consiglio che mi sento di dare, è di diminuire il consumo di caffè (che rallenta il metabolismo) e provare a sostituirlo con del the verde, ovviamente non confezionato. Per una dieta precisa ed equilibrata, vi consiglio di consultare un nutrizionista, così da poter creare qualcosa su misura per voi, se invece volete soltanto trovare qualche ricetta golosa ma a basso contenuto calorico, vi consiglio di dare un’occhiata a thewholefooddiary.com un blog (che è possibile trovare anche come Instagram account ( @thewholefooddiary ), che condivide ricette sane, ma senza bisogno di rinunciare a ciò che amiamo.

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spa

Un soggiorno alla SPA è un altro modo, sicuramente il più rilassante, per rimettersi in forma dopo l’inverno. La SPA di per sé è il modo migliore per ristabilire l’equilibrio di corpo e mente, solitamente facendo prevalere l’uso di prodotti naturali. Ogni SPA offre differenti programmi mirati alle proprie necessità, dandoci la possibilità di abbinare percorsi per modellare la figura o risolvere inestetismi con una cucina salutare, il tutto con addosso un accappatoio. Un sogno ad occhi aperti, da condividere anche con il proprio partner! I programmi consigliati, per chi cerca di rimettersi in forma, sono i Detox che hanno una durata da 3 a 7 giorni. Questo tipo di programma, solitamente, prevede uso di argille, oli essenziali e massaggi

che permettono di eliminare le tossine accumulate nell’organismo. Per chi invece non ha tempo per chiudersi qualche giorno in una SPA, può crearne una personale a casa, magari per passare una domenica alternativa e piena di relax !

In foto. Massaggi e trattamenti benessere per rilassarsi in SPA.

Ricordo di consultare degli esperti per avere programmi di allenamento e diete personalizzate. ■□

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Glow up your skin

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Uno dei trend più attuali in fatto di beauty è sicuramente l’aspirazione ad avere un incarnato glowy, naturalmente luminoso e radioso. Infatti, naturalmente: possiamo utilizzare tantissimi prodotti di make- up, ma l’essenziale è partire dalla nostra base. Come? Adottando una skincare e adatta al nostro tipo di pelle e costante, composta da prodotti e tools specifici per rivelare la radiosità del nostro naturale colorito. Sì perché oltre all’utilizzo di un make- up pensato per un effetto glow, è fondamentale partire da un’ottima detersione, esfoliazione e idratazione: qui troverete una selezione di prodotti tutti all’insegna del GLOW.

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A cura di MILA UCCHINO

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CAUDALIE ACQUA DI BELLEZZA € 36,10 PIXI GLOW TONIC TO- GO € 19,90 Sono dischetti di cotone imbevuti col 20% di acido Uno spray multifunzione, ispirato all’elisir di gioglicolico: esfoliano la pelle in tutta comodità per vinezza della Regina di Ungheria nel XVI° secolo, quest’acqua ha una formula unica, composta al rivelare un incarnato radioso e disteso. 100% da ingredienti naturali: può essere usata come tonico dopo la detersione per minimizzare i BECCA SHIMMERING SKIN PERFECTOR pori e distendere i tratti del viso illuminando l’inPRESSED HIGHLIGHTER € 39,00 Un illuminante in polvere dalla texture cremosa carnato oppure come fissante per il make- up e ogni che si fonde sulla pelle donando luminosità all’in- qualvolta si senta il bisogno di freschezza e vitalità. carnato. La sua formula è composta da perle finissime e luminescenti e, a differenza delle texture SEPHORA METAMORPHOSIS EXFOLIATING POWDER € 13,90 tradizionali, unisce ingredienti liquidi ai pigmenti, La polvere esfoliante che rende la pelle istantaneaconferendo così cremosità al prodotto. mente più morbida, levigata e luminosa. Si può applicare con un leggero massaggio da sola mischiaNUXE TEINT ECLAT PRODIGIEUX € 21,00 Una BB cream leggera e luminosa, che dona all’in- ta con acqua oppure mixata al proprio detergente carnato una coprenza media, rendendo il colorito abituale. omogeneo e fresco. I pigmenti naturali, fiore di SEPHORA DISCO IN SILICONE ESFOLIANTE frangipani e Acido ialuronico idratano e proteg€ 4,90 gono la pelle dall’invecchiamento cutaneo, oltre a Questo accessorio per la pulizia del viso si usa in dare un immediato effetto radioso. combinazione con un detergente, schiumogeno o oleoso, andando a potenziare l’effetto purificante NUXE HUILE PRODIGIEUSE OR € 24,00 Un olio secco per viso, corpo e capelli: la versione e svolgendo un massaggio utile alla circolazione. scintillante dona luminosità grazie alle sottilissime Grazie al materiale, è molto delicato anche sulle madreperle di origine minerale. È un prodotto mul- pelli sensibili. tiuso, perfetto da miscelare alla propria crema viso, BIONIKE DEFENCE COLOR LUMINIZER € fondotinta o BB cream per un effetto glowy. 18,00 Un correttore illuminante stylo, particolarmente YVES ROCHER PRIMER VISO ILLUMINATE adatto alla zona del contorno occhi e a creare zone € 14,95 Un primer viso senza siliconi, alcool e parabeni: di luce sul viso. È fluido e leggero, facile da stramigliora la tenuta del trucco, donando luminosità tificare: grazie al suo “glow factor”, garantisce un e un effetto pelle perfetta, ma al tempo stesso la effetto anti-ossidante e anti-stress. lascia respirare. BIONIKE INSTANT GLOW € 19,90 La maschera peeling illuminante istantanea, da apCAUDALIE VINOPERFECT SERUM ECLAT plicare come una crema viso, preferibilmente alla € 47,00 Un siero illuminante anti- macchie e anti età, che sera: in un minuto esfolia e leviga la pelle grazie rispetta anche la pelle più sensibile. La texture è mix di acido glicolico ed estratto di litchee, lascianfresca e sottile, si assorbe facilmente e non occlude dola luminosa e radiosa. i pori. BIODERMA SENSIBIO H2o € 17,00 CAUDALIE TRATTAMENTO IDRATANTE 3 IN 1 Quest’ acqua micellare delicata e adatta alle pelli sensibili, per detergere e struccare in tutto comfort € 36, 10 Questo trattamento ha una texture leggera e vel- viso, occhi e labbra. È semplice, veloce e non neceslutata, adatta a tutti i tipi di pelle. Ideale per pelli sita di risciacquo. ■□ esposte ad ogni tipo di stress, protegge, corregge e dona luminosità all’incarnato.

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Appunti di viaggio Ponti ne abbiamo? 4 idee per la primavera 2019 A cura di MARTA ZAMPARUTTI

Anche a voi l’aria di Primavera stuzzica la voglia di prendere e partire? Siamo in buona compagnia allora! Quest’anno i ponti primaverili 2019 ci graziano cominciando dalla settimana di Pasqua che va dal Venerdì Santo, 19 aprile, facendo tutto un tiro fino alla domenica successiva, il 28, includen-

do così anche il 25. Il 1° maggio cade di mercoledì quindi ottimo per attaccarci un bel weekend lungo. Il 2 giugno, invece, è una domenica purtroppo, ma nulla ci vieta di fare una bella gita fuori porta. Vediamo quindi insieme le migliori idee viaggio di TATs per questi ponti primaverili!

Svizzera

La Svizzera in primavera si risveglia ed è il luogo panorama mozzafiato circondato dalle montagne. ideale per rilassarsi, immersi nel verde della natura. Un altro lago molto pittoresco è il Lago di Thun Ma dove andare esattamente? Il Lago dei Quattro con il suo maestoso castello medievale. Cantoni, terra del mitico Guglielmo Tell, regala un

Canarie

Avendo quasi due settimane a disposizione per le le altre isolette sono perfette per avvistare balene, vacanze pasquali, perché non volare al caldo delle fare escursioni acquatiche e naturalistiche e, cosa Canarie?! Tenerife, Lanzarote, Fuerteventura e più importante, rilassarsi in spiaggia e ricaricarsi.

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Sud della Francia

La Francia offre un sacco di mete diverse e per tutti i gusti. Bordeaux, famosa per il suo vino e il suo fascino elegante, grazie alle bellissime architetture del centro storico. Sono un evergreen Nizza e Saint

Tropez, città dal fascino mediterraneo e colorato, per del relax vista mare sorseggiando un aperitivo. L’assolata costa azzurra è perfetta in aprile perché ancora non troppo affollata come nei mesi estivi.

Sicilia Il nostro bellissimo Paese ci regala una fra le isole più suggestive e affascinanti che ci siano, la Sicilia. Città storiche come Palermo, Siracusa, Agrigento; scogliere bianchissime, l’Etna, i resti greci, romani

e arabi ci avvolgono in un antico splendore, contornato dagli ottimi dolci. La Sicilia è una regione ricca di architetture e gemme da scoprire. Il clima è già mite e le spiagge ci aspettano!

Non c’è che l’imbarazzo della scelta! Ma nel dubbio, comincia a fare la valigia e…ci vediamo in aeroporto! ■□

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Radio TATs best of 1

Mark Ronson feat Miley Cirus Nothing Breaks Like a Heart

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Ex-Otago

Solo una canzone

A cura di TESS MATOZZA

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Solange

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Ava Max

Sweet but psycho

Tommaso Paradiso, Calcutta, Jovanotti

La luna e la gatta

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Juice

Calvin Harris feat Rag ‘n’ Bone Man Giant

coez

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E' sempre bello

Petite Biscuit

Sunset lover

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Almeda

10 lp

Girls Go Wild

Il periodo di transizione tra l’inverno e l’estate, comunemente chiamato Primavera, è quel piacevole intermezzo dal profumo di fiori, dalla pesantezza di un giubbotto di pelle e dall’ultima carezza del sole intorno al tardo pomeriggio. In primavera ci risvegliamo come accade agli animali, agli alberi e a tutte quelle cose che abbiamo messo da parte solo per far spazio all’albero di Natale. Questo è il periodo che inizia con le varie fashion week in giro per il mondo, da New York a Milano, fino a Parigi. Parigi, che quest’anno ci ha fatto sospirare e asciugare gli occhi. Karl non si sarebbe commosso, ma noi sì. Questo è il periodo in cui la radio passa in loop tutte le canzoni di Sanremo. E anche se non volessimo, le canticchiamo mentre giriamo il ragù. Il periodo in cui non ascoltiamo più gli Wham! ma, allo stesso tempo, è ancora troppo presto per Ricky Martin. E poi c’è quella camicia dal pattern marinaro da comprare, le scarpe con la para di paglia che ci fanno sentire l’estate più vicina. I primi pomeriggi al lago o al mare. I fiori nel cestino della bicicletta e un nuovo rossetto color fragola che prende il posto di quello prugna. Abbiamo ancora la doppia coperta sul letto ma il pomeriggio non mettiamo più la sciarpa. I periodi di transizione sono belli perché portano con sé tante novità e ogni stagione che passa, siamo sempre un po’ diversi da quella precedente, anche se non cambiamo taglio di capelli. Forse non ce ne accorgiamo ma cambiamo come cambiano le canzoni della nostra playlist preferita o come cambiano i calzini nel nostro cassetto. E poi i cambiamenti sono belli, anche se quando arrivano poi abbiamo un po’ paura. Una volta, ho letto su un libro, che mai nulla accade per caso, e allora, in questa piacevole transizione, abbracciamo tutto il buono e tutto il bello che si porta con sé. ■□


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In medio stat virtus. In parole moderne, essere speciali non conviene. Non cercare di essere la ragazza che balla sul tavolo e che tutti stanno a guardare. Sei nato per essere quello nell’angolino che porta in cucina le bottiglie vuote. Nessuno si accorge della tua presenza, ma tutti sentirebbero la tua mancanza. La fresca arietta di marzo ti ha causato una delirante febbre, sogni di essere il protagonista di una vita da fiaba. Lascia perdere. La vamp che ti sconvolge il mondo stufa presto, alla fine si torna sempre dalla mogliettina che, zitta zitta, rimette la vita in ordine.

Tenere le aspettative al minimo è l’unico modo per evitare delusioni. Alla storia della felicità nelle piccole cose non ci crede più nessuno, però funziona. Ad accontentarsi non si gode, ma si vive meglio. Sicuro saranno contenti quelli che ti stanno intorno. Fa sempre piacere avere a fianco qualcuno in grado di scorgere la bellezza in un giorno di pioggia. Sii quel qualcuno lì. Inutile sperare nella lotteria. I cambiamenti, quando li ci si cerca, non arrivano mai. #mainagioia si adatta a ogni foto che scatterai questa primavera. Prendi quel che c’è, e prova a fartelo piacere.

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Gemelli

Toro

Ariete

i segni La più grande utopia moderna è credere di poter fare tutto. Essere mamma, moglie, amante e pure top manager. Se qualcuno è riuscito nell’impresa, di certo non apparteneva al segno dei gemelli. L’ambizione non ti manca. Di voglia di fare ne hai pura troppa. Non servono droghe per innescare la tua smania. A seguire le trottole viene il mal di mare, non sei un bello spettacolo. Ci si stanca solo a guardarti, figuriamoci a parlarti. D’altronde il lavoro di squadra è stato inventato da quelli che non sono in grado di cavarsela da soli. Tu non hai bisogno di compagni.


di Mafi Primavera uguale rinascita. Per te avrà lo stesso effetto del botox sul viso delle Kardashian. Dimostrerai almeno 10 anni di meno, tornerai un fanciullo. Ti farai persino un amico immaginario, come ai bei vecchi tempi dell’asilo. Sarà l’unico modo per avere qualcuno disposto a seguire le tue passioni. Chi fino ad ora ti ha voluto adesso non lo sa più. Mai supplicare, in amore vince chi fugge e in amore il luogo comune funziona sempre. Dedicati ad attività che non necessitano di un +1. I film d’autore si capiscono meglio se li si guarda da soli.

Se me lo chiederanno negherò, ma quel che sto per consigliarti è di prendere a modello il senatore Razzi. Raggiungere il successo costa fatica e il risultato non è mai quel che si sperava. Strada più facile e sicura è quella disegnata dalla scia delle vittorie altrui. Lascia che siano gli altri a lavorare per te. Tieni gli occhi ben aperti e, quando vedi passare il carro del vincitore, saltaci su a festeggiare come se te lo fossi meritato. La meritocrazia si è trasferita in Islanda. Viviamo nel paese dei furbetti, tira fuori il patriottismo che c’è in te e prendi parte al magna magna.

Vergine

Leone

Cancro

A cura di MARIAFRANCESCA MORO

Colpo di scena: gli schemi che ti sei così meticolosamente costruito iniziano a starti stretti. La solita routine ha smesso di essere rassicurante. Sei annoiato. Sogni di fuggire alle Hawaii e aprire un chiosco di aranciata o, più semplicemente, di marinare il lavoro per una passeggiata al parco. Sono pochi a potersi permettere un colpo di testa. Per essere irresponsabili bisogna avere la coscienza in coma. Qualsiasi follia smette di essere entusiasmante se seguita dai rimorsi. Se proprio vuoi osare, prova l’ebbrezza di lasciare i piatti sporchi nel lavello, almeno per una notte.

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Se fossi la tua analista, così come tutti gli analisti, ti consiglierei di essere onesto, guardare i tuoi cari negli occhi e instaurare con loro un dialogo profondo. Dal momento che leggo le stelle, però, ti dico che sarebbe tutta fatica sprecata. Stare con gli altri è come fumare, lo fai e dici anche di godertelo, ma non ti fa bene. Prendi una boccata d’ossigeno, lascia libero di respirare il misantropo che è in te. E non fingere che la cosa ti dispiaccia. Se proprio vuoi esser sincero, ammetti che quando parli con il collega è solo per capire come rubargli il posto.

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Sagittario

Scorpione

Bilancia Per la prima volta in vita tua non sarai quello che lascia la festa per primo. Sei finalmente pronto a liberare il divano del tuo peso. Non so cosa ti abbiano fatto le stelle, ma sarai persino in grado di divertirti. Divertirti davvero, in mezzo a persone vere, fuori dal tuo salotto, senza uno smartphone in mano. Ultimo dei mohicani, sentirai l’esigenza di farecosevederegente solo per il gusto di farlo. Il tuo profilo Instagram ne risentirà, in ogni caso non era previsto che diventassi la nuova Ferragni. Goditi quest’inaspettata botta di allegria, chissà quando ti ricapita.

Se dovessimo fare un gioco e paragonarci ai personaggi di una favola, tu saresti la formica. Sebbene da quando fuori c’è il sole tu abbia iniziato a cantare come una cicala. Cicale si nasce, tu non hai le corde vocali adatte. Bighellonare smetterà di essere divertente non appena ti accorgerai che a farlo non si guadagna niente. I gratta e vinci sono un complotto, l’unico modo per riempirsi le tasche è farsi il mazzo. Per stare leggeri serve un portafoglio leggero. Chi vive alla giornata ha meno preoccupazioni, ma anche meno zeri sul conto.


Se la vita ti offre limoni, tu fanne una limonata. È una massima così stupida che potresti averla scritta tu. Il fato ti bastona e tu gli ridi in faccia. Hai imparato che non c’è gusto a picchiare qualcuno che nel frattempo se la spassa. Il tuo rimedio agli errori commessi è buttare tutto in caciara. La cosa ingiusta è che funziona. Il simpatico viene promosso sempre prima del pluridottorato. Ferisci ma con una battuta arguta. Mentre la casa va a fuoco, distrai il vicino con un balletto sexy. La vita è così pesante che, pur di farsi una risata, la gente sopporta persino quelli come te.

Pesci

Acquario

Capricorno Se questo fosse l’oroscopo cinese, saresti un criceto. Corri come un matto, la ruota gira all’impazzata, e tu resti immobile. Creature adorabili, i criceti. Non sai dove andare, allora vai ovunque, e poi torni indietro. Pronto a partire, dimentichi di proposito il passaporto. Metti su una commedia, ti lamenti perché poco seria. Vuoi fare l’amore, appena sei nudo ti passa la voglia. Se non fosse volgare ti chiamerei profumiera. Oggi ci sei, domani chissà se sarai dell’umore adatto. Incostanza, lunaticità, indecisione: hai tutto ciò che serve per far cadere tutti ai tuoi piedi.

Aprile dolce dormire: vero. Chi dorme non piglia pesci: ancor più vero. Sei stanco, sogni una vacanza. Te la meriteresti, ma non riusciresti a godertela. La vocina nella testa ti ricorda che hai un progetto da consegnare, una lavatrice da sfare, un amico in trasloco da aiutare. Non si può essere rilassati e utili allo stesso tempo. Un viso riposato viene bene in foto, ma non finisce i lavori in tempo. A esser pigri non si arriva più in là della cucina. Il successo non casca dal cielo. Devi armarti di dedizione e tenacia, virtù che non si sviluppano in un hotel sulla spiaggia.

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Graphic by @nonsuperareledosicconsigliate


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