Flyer Torre di Vendicari

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Unione Europea Fondo Sociale Europeo

POR SICILIA 2000/2006

Soprintendenza Beni Culturali Regione Siciliana Ambientali Siracusa Assessorato Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione Dipartimento Beni Culturali, Ambientali Educazione Permanente Architettura e Arte Contemporanea

Azienda Regionale Foreste Demaniali


La Riserva Naturale Orientata “Oasi faunisticadi Vendicari”, istituita in applicazione della l. r. 98/81 con D.A. n° 81 del 14 marzo 1984, è gestita dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali e si estende per un totale di 1.335 ettari. La riserva è tipologicamente individuata al fine di consentire la sosta e la nidificazione della fauna e il restauro della vegetazione psammoalofila e mediterranea ed è situata geograficamente nell’estremità sud orientale della Sicilia, ad una latitudine più bassa di Tunisi, confinata in una fascia di territorio stretta e lunga, si sviluppa su circa 8 km di costa, di cui circa un terzo interdetta alla fruizione a protezione della Sterna albiforns detta fraticello e di possibili ovideposizione di Caretta caretta. La riser-

va è caratterizzata da un susseguirsi di ambienti molto diversi; dalle zone umide di acqua dolce presenti nella zona nord, alle lagune costiere, a loro volta confinati verso mare da un’altro habitat molto particolare e ormai raro: le dune costiere a Ginepro Coccolone. Nelle zone interne e più elevate altimetricamente , si aggiunge l’ambiente di gariga a timo, palma nana ed a spinaporci, che nelle forme più evolute è sostituita in parte dalla macchia mediterranea caratterizzato dagli arbusti sempreverdi di mirto, olivastro e lentisco. Nelle radure, in autunno, spiccano le fioriture azzurro-violacee della mandragora autunnale; la costa rocciosa è invece il regno del finocchio di mare e dello statice siracusano. La vegetazione delle paludi, con alto grado di salinità, ospi-

ta la salicornia fruticosa che colora di rosso le rive e la salicornia glauca.Nella riserva è certa la presenza quasi costante di circa 241 specie diverse divise in 53 famiglie di cui 57 specie sono nidificanti; non a caso Vendicari è stata definita “l’albergo degli uccelli”. Per la presenza di numerose popolazioni di uccelli, con particolare riguardo a quelli migratori, che annualmente sostano e/o vi nidificano, Vendicari è stata classificata area RAMSAR, ossia, zona umida di importanza internazionale strategica per gli uccelli acquatici. L’interesse comunitario è legato principalmente alla presenza stagionale di oltre 20.000 limicoli ed alla presenza regolare della spatola e dell’ ibis mignattaio del cavaliere d’Italia, della garzetta e del gabbiano roseo in quantità superiore all’1%

La Torre di Vendicari La torre di Vendicari sorge sulla punta nord dell’omonimo golfo, nell’ampio tratto di costa che da “fondo Mosche” va alla “cittadella dei Maccari”, importante città in età classica. La sua costruzione, indispensabile per la difesa del caricatore – deposito di merci presente da antica data nel porto di Vendicari – fu commissionata nel 1424 dal duca di Noto, Pietro d’Aragona e completata nella seconda metà del 1400. Importante punto di riferimento nella navigazione nei primitivi portolani, nel XVI sec. fu oggetto di un progetto di trasformazione, divenendo parte integrante del complesso sistema di avviso costiero elaborato dagli ingegneri militari spagnoli. Di proprietà del Demanio Storico-Artistico, la torre è dal 1958

concessa in uso alla Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali; nel 1973 il Ministero della Pubblica Istruzione ha sottoposto l’immobile ed una fascia di terreno circostante alle disposizioni di cui alla legge 1089/39 sulla “Tutela delle Cose di Interesse Storico-Artistico”. Nel 2001 la Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa ha intrapreso una serie di indagini materiche e strutturali sul monumento, finalizzate alla realizzazione di un complesso restauro, tra il 2007 e il 2008, che ha previsto la riconfigurazione delle superfici lapidee e delle parti intonacate interne ed esterne e delicati interventi di consolidamento delle strutture portanti. Il restauro del paramento lapideo ha restituito alle superfici omogeneità e coesione grazie a puntuali operazioni

di una popolazione geografica intera. Inoltre, Vendicari è area di interesse nazionale per lo svernamento della volpoca, del codone, del mestolone e del moriglione. Lo strepitoso “successo” ecologico di Vendicari è dovuto dunque alla multiformità del suo habitat ripartito in diversi biotopi: costa rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, pantani (salmastri e d’acqua dolce), saline, garighe e aree coltivate individuati dal Piano Paesistico Regionale come unico ecosistema costiero, il “Biotipo complesso di Vendicari”. La riserva è inserita nella Rete Natura 2000 come Zona di protezione Speciale ai sensi della direttiva comunitaria “Uccelli,” 79/409 e come Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della direttiva “habitat” 92/43.

Scheda Tecnica di preconsolidamento, pulitura, disinfestazione e listatura dei giunti. I lavori di consolidamento hanno permesso la riconfigurazione di porzioni della tessitura muraria, delle strutture portanti e delle volte, che presentavano fenomeni di instabilità e l’integrazione di quegli elementi lapidei strutturali mancanti. E’ stato reso possibile l’accesso al panoramico terrazzo attraverso il ripristino dei collegamenti verticali e la riconfigurazione dell’ antica scala a chiocciola. I lavori di restauro hanno permesso non solo il recupero di importanti spazi culturali, ma soprattutto la restituzione alla pubblica fruizione di questo rigoroso ed austero monumento che ha mantenuto nel tempo inalterata la sua imponente bellezza.

Finanziamento Por Sicilia 2000/20006 Misura C.1. – Azione 2.01 PIR Rete Ecologica Interventi a titolarità Regionale Legge Regionale 23/12/2000, n. 32 Recante “Disposizioni per l’attuazione del POR Sicilia 2000/20006” Restauro Conservativo Superfici Esterne Finanziamenti Programma lotto 2004-2006 Soprintendente Mariella Muti Responsabile del Servizio per i Beni Architettonici Giovanna Susan Progettazione e direzione dei lavori Giuseppe Armeri, Fulvia Greco Responsabile del Procedimento arch. Giuseppe Armeri Direttore operativo Febronio Politino Ditta esecutrice APS COSTRUZIONI s.r.l. Palazzolo Acredie (SR) Restauro della Torre Finanziamenti Por Sicilia 2000/2006 – Misura C.1 Azione 2.01 PIR Rete Ecologica Responsabile del Procedimento Carlo Staffile Progettisti Giovanna Susan Sebastiano Sirugo Direzione lavori Giovanna Susan Direttore operativo Sebastiano Sirugo collaboratore Biagio Celia Coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione L. 494/96 Febronio Politino Ditte esecutrici RECOOP Soc. coop. Terranova (ME) Opere specialistiche Restaurarte s.r.l. - Acireale (CT)

La Tonnara La Tonnara di Vendicari, ebbe una vitalità piuttosto discontinua, sia per le ridotte dimensioni che per la relativa vicinanza con le tonnare di Marzamemi e Capo Passero. Ebbe sempre un ruolo subalterno rispetto agli esercizi più grandi, in parte dovuto alle difficili condizioni ambientali. Già agli inizi dell’ottocento risulta in abbandono e solo con la trasformazione della produzione dalla salagione al sott’olio, partecipa della generale ripresa economica. Presa a censo dal Principe di Villadorata registra un’attività alquanto irregolare fino alla chiusura con altre tonnare del siracusano, del 1884 determinata dalla scarsa produttività. L’attività riprenderà nel 1914 con i Loreto per spegnersi definitivamente nel 1944 con i Modica.

Scartata ogni ipotesi di inserimento di nuove destinazioni d’uso o funzioni aggiuntive che avrebbero appesantito la capacità ricettiva dei luoghi, la scelta progettuale è consistita nella messa in sicurezza dei ruderi ed in un ridisegno o del complesso Tonnara- Case dei Pescatori volutamente limitato a recuperare la lettura delle parti significative dell’impianto, come testimonianza di tipi architettonici e di modi costruire e di lavorare rappresentativi delle tradizioni locali. Analogamente si è evitata ogni ipotesi ricostruttiva, tranne che per la ricomposizione delle coperture delle Case dei Pescatori che, parzialmente distrutte, sono state concepite come semplici integrazioni di volumi già definiti. Per la tonnara, non disponendo

di evidenze utili alla ricomposizione di una sagoma univoca e sufficientemente rappresentativa della molteplicità di trasformazioni avvenute nei secoli, ci si è limitati al recupero di dati certi, comprese parziali anastilosi per alcuni crolli, il rafforzamento della compagine strutturale, la conservazione degli elementi materici superstiti. In particolare, si è ritenuta prioritaria la realizzazione di opere di presidio e protezione delle strutture, creando una gradonata sia per la Tonnara che per le Case dei Pescatori lungo i paramenti murari più esposti all’azione meteo-marina. Lo spazio della Camperia è stato interamente ripavimentato , sostituendo il battuto di cemento con un rivestimento in pietra arenaria, riproposizione del si-

stema di pavimentazione originale ancora esistente in altre tonnare


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